Il passato viaggia nel futuro

di SheilaPhoenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Futuro&Passato ***
Capitolo 2: *** Storie del futuro ***
Capitolo 3: *** Con il cuore a mille ***
Capitolo 4: *** Passato e Futuro si uniscono ***
Capitolo 5: *** Allenamenti ***
Capitolo 6: *** Uniti per un fronte comune ***



Capitolo 1
*** Futuro&Passato ***


Anno 2017, in una zona sconosciuta:

 

< Ricordate ragazzi, non fatevi scoprire e non dite i vostri nomi reali >

Una donna stava accarezzando la testa della sua bambina di dodici anni con amore e preoccupazione, le mise in testa un cappellino per coprirle tutti i capelli.

< Anche tu, vieni >.

Disse chiamando un secondo bambino della stessa età, gli mise lo stesso cappello della bambina, di fianco altre due madri, stavano facendo la stessa cosa.

< Buona fortuna >

Dissero insieme vedendo i loro figli intraprendere un viaggio, forse pericoloso e troppo grande per loro.

 

Anno 2004 Nuovo mondo:

 

Una nave stava navigando in mezzo alla tempesta, la navigatrice dai lunghi capelli arancioni dava ordini ai suoi compagni cercando di evitare le moine del cuoco Sanji.

< Ragazzi, dopo aver sistemato quelle vele, attaccatevi tutti all'albero maestro, tra poco la tempesta dovrebbe finire ma non voglio che nessuno rischi di cadere in mare, okay? >

< Si Nami >

< Ceerto tesoro >.

Urlò Sanji saltandole accanto, Nami lo spinse via quasi scocciata.

< Insomma Sanji, non è il momento pensa ad attaccarti a quella corda >

< Okay, sapevo che ti preoccupavi per me >

Continuò lui facendola ridere brevemente, Nami gli diede le spalle e guardò di fronte a se, il mare era davvero agitato e si potevano vedere onde alte metri e metri.

Mentre la ciurma era attaccata all'albero con delle corde, l'acqua provocata dalle onde, bagnò il ponte della Sunny ed entrò dagli oblò delle stanze, improvvisamente Sanji ricordò di aver lasciato sul tavolo della cucina la cena che aveva preparato per quella sera.

< Sanji-Kun no fermo, dove vai >

Urlò Nami vedendo l'amico staccarsi dalle corde, Sanji non le rispose, ma scivolò verso la cucina attaccandosi alla maniglia della porta, quando l'aprì vi entrò richiudendosela alle spalle e arrivando con non poche difficoltà al tavolo della cucina.

Sanji prese i piatti e riuscì a posizionarli al sicuro, poi quando si girò si vide essere colpito da un onda anomala.

Quando il mare si calmò, Nami si liberò velocemente dalla corda di sicurezza, scattò verso la cucina seguita poi dal resto della ciurma.

< Sanji-Kun >

Quando aprì la porta ed entrò nella stanza, non pensò che ad attenderla ci fosse stato Sanji senza camicia e con solo i pantaloni addosso, il cuoco le sorrise tranquillamente mentre fumava la sua sigaretta.

< Sono stato travolto da un onda >.

Spiegò al resto dei suoi compagni e mostrando loro i suoi vestiti bagnati, subito dopo venne raggiunto da un pugno della navigatrice.

< Aah Nami che fai >

Urlò il medico avvicinandosi all'amico, Sanji si limitò a mettersi una mano sulla testa e a guardare la sua sigaretta che poco prima aveva tra le labbra, finire a terra per lo stupore.

< Sei un irresponsabile >.

Urlò Nami andandosene dalla cucina.

 

Sventata la minaccia Tsunami, Rufy ritornò a sedersi sulla testa della sua nave anche se era bagnata, mentre la sua ciurma iniziava a svolgere in tranquillità le proprie mansioni.

< Nami-San, ti ho preparato una cioccolata calda per farmi perdonare >

Si sentì udire la voce di Sanji che raggiungeva Nami, la quale stava fissando il mare avanti a se, la navigatrice si girò per prendere la bevanda.

< Sono lo stesso molto arrabbiata, avresti potuto correre un rischio, lo sai o no ? Sei davvero così incosciente Sanji >

< Mi spiace, non volevo farti preoccupare ma... >

Il cuoco notò Chopper nelle vicinanze, così sorrise fiducioso per rassicurarlo.

< Sapevo che a bordo abbiamo il miglior dottore che esista, così non avrei rischiato molto >

Nami strinse i pugni ignorando Chopper che aveva iniziato a girare attorno a loro.

< Non è uno scherzo Sanji-Kun, tu come gli altri non pensi alle tue azioni, non pensi che potevi farti del male o come con Zou, che non hai pensato a noi preoccupati per te abbiamo dovuto correrti dietro, sei un egoista Sanji >.

Urlò Nami fino a farsi sentire dai suoi compagni che adesso la stavano guardando, non aveva mai perso così le staffe.

< Mi spiace di essere stato così egoista, tu non mi hai mai perdonato per quello che ho fatto, vero Nami-San? >

Lei ci pensò su un attimo, sapeva di non potergli tenere il broncio a vita, così gli regalò una speranza abbozzando un breve sorriso.

< Sanji ehy >

All'improvviso, la voce di Franky s'intromise tra i due, fece girare il cuoco con rabbia.

< Cosa vuoi Franky >

< Ho sentito dei rumori nella dispensa del cibo, andiamo a vedere chi è >

Urlò lui avvicinandosi, Sanji guardò Nami congedandosi da lei, raggiunse le scale per salire dove vi erano alcune cabine utilizzate per i tesori e la dispensa.

Sanji, era salito assieme a Franky con alle spalle i suoi compagni,mentre l'unico a non essere salito con loro era Zoro che stava dormendo.

Aprì la porta con la chiave che avevano solo lui, Nami e a volte il resto della ciurma, tutti tranne Rufy ovviamente.

< Chi c'è la ? >

Chiese Usop tremando, si strinse a Brook che come lui pareva avere paura, anche Chopper si nascose dietro i due amici, così Sanji li guardò come per dir loro di andarsene se avevano così tanta paura. 

< Ehi ciao >

All'improvviso saltò fuori un ragazzino con un cappellino verde di lana a coprirgli persino gli occhi, Sanji venne tirato da Franky che indietreggiò spingendo i suoi compagni, di conseguenza, Rufy si allungò con le sue braccia per non cadere in mare, trascinandosi con se Chopper e Brook, visto che anche loro avevano il potere del frutto del mare e avrebbero rischiato con la caduta, Robin che era riuscita a scansarsi velocemente portandosi con se anche Nami stringendola per la vita < Grazie Robin > La ringraziò così la navigatrice mentre l'altra le sorrideva.

 Usop Franky e Sanji cadevano in mare.

Jinbe, che era rimasto a fissare la scena dalla vedetta, si mise a ridere facendo sentire la sua fragorosa risata per tutta la nave.

< Non ci vedo niente da ridere >.

Urlò Sanji riemergendo dall'acqua, nel frattempo, Nami e Robin erano entrate nella dispensa del cibo per affrontare il ragazzo di poco prima.

< Tu chi sei >

Chiese l'archeologa, il ragazzo le sorrise appena.

< Diciamo...Un tuo amico ? >

< Smettila di fare lo scemo Ko... Koichi >

Disse una delle due ragazze ricordando di non dover dire i loro veri nomi, se l'avrebbe fatto, di sicuro sentendo la loro storia avrebbero capito le loro identità, e loro non sarebbero mai venuti al mondo, probabilmente.

Ovviamente, quello non era il vero nome del ragazzo, e lo sapevano solo loro tre, si chiamava Koshiro perchè quello era il nome di colui che era stato il mentore del suo papà, ovvero Zoro.

 

I quattro ragazzini, vennero invitati dalla ciurma in cucina, dove aspettarono che Sanji li raggiungesse dopo essersi cambiato per la seconda volta quella mattina.

< Allora, ci dite chi siete ? >

Domandò il cuoco dando loro del cibo, i ragazzini mangiarono con entusiasmo il cibo visto che erano già a conoscenza delle doti culinarie di Sanji.

< Noi arriviamo dal futuro >

Disse Koichi, la ciurma rimase in silenzio, poi scoppiò a ridere, tutti tranne Rufy che sembrava entusiasta < Aah davvero, che figata >

< Ma Rufy, tu ci credi ? >

Chiesero Nami e Sanji all'usisono.

< Ci staranno prendendo di sicuro in giro >.

Disse Usop scuotendo la testa.

< Già... E' impossibile >

Fece Chopper notando poi che Koichi aveva una piccola spada attaccata alla cintura dei pantaloni.

< Siete venuti per taccheggiare ? >

< Ma che dici Chopper ? >

< Come sai il mio nome? E come mai non hai paura di Brook >

< Ehi >.

Brook lo guardò risentito, mentre Koichi continuava a parlare tranquillamente < Ho sentito poco prima nominare il tuo nome, poi te l'ho appena detto, noi veniamo dal futuro >.

Urlò il ragazzo beccandosi uno pugno da una delle ragazze.

< Sm-smettetela >

Disse l'altra mentre Koichi e la ragazzina litigavano.

< Sei una strega >

< Ehi, non dare della strega a mia sorella >.

Fece l'altro ragazzo lanciandosi addosso a Koichi, iniziarono a litigare tra di loro, fino a quando Sanji non li divise.

< Okay basta bambini, diteci i vostri nomi >.

Disse guardando i tre di cui non sapevano ancora niente.

< Io sono Hikari >

Fece la prima che aveva picchiato Koichi, sorrise arrossendo avvicinandosi a lui che le sorrise a sua volta.

< Io sono... Aichi >

I due fratelli avevano omesso i veri nomi, Zef e Sola, i figli di Sanji.

< Ed io mi chiamo.. Misako >

L'ultima disse il suo vero nome, visto che non aveva alcun motivo di preoccuparsi, niente poteva collegarla ai suoi genitori, al suo papà che era Rufy.

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Capitolo 2
*** Storie del futuro ***


2017- Il giorno che sarebbe cambiato tutto, Sola ricordava che stava giocando con la sua sorellina più piccola Bellemer, lei aveva solo due anni ed era molto esuberante.

Nel frattempo Zef, il suo gemello, litigava come al solito con Koshiro, i due sembravano non andare mai  d'accordo, come i loro padri che erano eterni rivali.

< Bell, stai attenta la mamma si arrabbierà >

Disse all'improvviso Sola afferrando la sorella che camminava in bilico su due mani sopra la testa della loro Sunny.

Poco più distanti, Rufy e Misako tenevano sott'occhio un neonato che dormiva tranquillo tra le braccia della ragazzina.

< Papà, è vero che lo zio aveva lo stesso nome di Ace ? >

< Oh, si tesoro >.

Disse Rufy guardando in direzione di Zoro che dormiva ignorando le urla dei due ragazzi che stavano litigando.

Usop e Chopper nel frattempo li guardavano ridendo con il resto della ciurma, mentre le loro madri preoccupate cercavano di dividerli.

Era tutto così tranquillo, eppure stava per cambiare ogni cosa.

 

2004- Hikari si stava abituando al suo nuovo nome, anche perchè da quel momento in poi solo così sarebbe stata chiamata anche da suo fratello.

Fissava suo padre, che tra un anno l'avrebbe concepita con sua madre, istintivamente guardò Nami e sorrise, ma subito sentì il sorriso morirle dentro, quando la vide guardare con ostilità Sanji che le si era avvicinato per porgerle una tazza di caffè.

I suoi genitori si erano sempre scambiati smancerie, e la sua mamma quando il papà le portava qualcosa lo ringraziava sempre o con un bacio a stampo o sorridendogli con amore.

Invece ora, sembrava scocciata dalla sua presenza.

< Ehi... Fratellino vieni qui >

< Cosa c'è >

< Hai notato ? >

< Cosa ? >

Nel discorso vennero trascinati anche gli altri due, che sembravano incuriositi dagli occhi carichi di timore di Hikari.

< Mamma e papà, sembrano non volersi bene >

< E' vero, e poi la mamma di Misako non è qui... Cosa sta succedendo ? >

chiese Koichi preoccupato, suo padre invece sembrava lo stesso di sempre, si limitava a dormire.

< Se i vostri genitori non si amano, voi non nascerete mai >

Disse poi tornando a guardare i suoi amici, Hikari si attaccò al braccio del fratello iniziando a piangere.

< Oh stai zitto, l'hai fatta piangere...Onee-chan, sei tu la più grande non posso stare sempre io a consolarti, comunque  non preoccuparti perchè mamma e papà si amano molto, ricordi cos'ha detto la mamma ? Sembrerà il contrario, ma lei è già pazza di lui okay? E tu finiscila di farla piangere o te la vedrai con me >.

Disse alla fine Aichi guardando male l'altro, i due tornarono a litigare per poi essere nuovamente interrotti da Sanji.

< Allora, la smettete di litigare? >

< Sembrate due persone che conosco bene >.

S'intromise Robin indicando Sanji e poi Zoro.

< Ci dovete raccontare tutto >

< Si, dal principio >.

Disse poi Chopper.

< Okay, dovete sapere che nel nostro mondo è arrivato un uomo cattivo che ha fatto molto male ai nostri genitori, loro ora sono in un ospedale, ma questa persona è scappata, così abbiamo deciso di arrivare nel passato per chiedere aiuto e sconfiggere il cattivo prima che lui arrivi a far del male alla nostra famiglia, vogliamo cambiare il futuro sconfiggendolo qui nel passato, lui ha mangiato un frutto del mare che gli permette di manipolare il tempo, quando ha aperto il varco noi lo abbiamo seguito, perchè questo sarebbe rimasto aperto per tre ore da quando è stato creato, e sapendo che sarebbe tornato nel passato per qualche motivo, abbiamo deciso di venire qui. Voi siete amici dei nostri genitori, quindi vorremo chiedervi di aiutarvi >.

Spiegò Misako con aria da sapientona.

Rufy le sorrise, pronto a dirle che 'avrebbe aiutata.

< Capisco... O forse no >

Disse una Robin confusa < Ma se voi sconfiggete il vostro nemico, cambierete solo questo futuro ma il vostro rimarrà tale e quale >.

Disse poi dopo averci pensato un pò, I quattro ragazzi si guardarono tra di loro, e se aveva ragione ?

< Forse non hai tutti i torti, ma come facciamo allora ? >

< Tra quando arriverà questo cattivo ? >

< Dodici anni... Noi ora non dovremo essere neanche nati, infatti i nostri genitori non dovrebbero stare ancora insieme, ed il loro nemico dovrebbe avere la loro età e starà programmando qualche tipo di vendetta contro loro >.

< E ci metterà così tanto tempo ? >

Chiese Rufy interessato.

< Forse voleva essere sicuro di essere invincibile >

Disse il figlio di Zoro, venne però preso per un braccio.

< I nostri genitori ancora non lo conoscono, nella prossima isola su cui andranno lo incontreranno e sicuramente zio Rufy lo manderà K.O durante lo scontro, e da quel momento in poi vorrà vendicarsi >

< E allora... Se impediamo loro di salpare sulla prossima isola ? Magari non incontreranno mai quello e così saranno al sicuro >.

Provò a dire Aichi, la sua intuizione venne apprezzata da tutti, ma come potevano dire di non salpare sull'isola in questione se neanche sapevano dove si trovavano in quel momento, l'isola sapeva che si chiamava l'isola di Red, cioè il nome del nemico in questione.

< Ragazzi, vedo un isola >

Urlò all'improvviso Usop, Aichi e Koshiro si affacciarono per dare un occhiata venendo seguiti dalla ciurma di Rufy, il capitano sembrava entusiasta mentre Robin diceva < L'isola di Red >.

Aichi si girò a guardare la sorella che insieme a Misako aveva si era accorta della gravità della situazione.

< Onee-chan cosa facciamo >

Chiese Aichi afferrandole un braccio, Koichi si grattò in testa e sospirando disse.

< Non possiamo farci niente, magari però possiamo evitare che s'incontrino >

< E come si f... >

Hikari non finì la frase, notò Rufy allungarsi per scendere lui per primo a terra, anche se Nami e Sanji stavano protestando.

< Dai ragazzi, non vedo l'ora di andare incontro a nuove avventure >

Disse afferrando entrambi, Sanji si ritrovò ad aggrapparsi al capitano e Nami ad attaccarsi al suo collo con le lacrime agli occhi.

< Ruuufy... >

I due iniziarono ad urlare, ma insieme al loro capitano erano ormai già un lontano puntino urlante.

< E' sempre stato così >.

Disse Misako osservando suo padre ormai lontano, certo che le faceva un certo effetto vederlo così giovane, anche gli altri, loro ormai erano un pochino più invecchiati, forse si vedeva qualche ruga sotto gli occhi, ma a dir il vero non erano tanto diversi da come li vedeva ora.

< Hai detto qualcosa Misako? >

Domandò Robin guardandola, forse aveva sentito il suo appunto di prima, Misako arrossì, si doveva ricordare di non farsi scoprire, o lei ed i suoi amici potevano non nascere.

Anche se non capiva bene il motivo, insomma, se i loro genitori si amavano, anche se avrebbero saputo della loro futura unione, perchè avrebbero potuto litigare o lasciarsi o non mettersi mai insieme ? La mamma era stata precisa nel dirle di stare attenta, e avrebbe fatto così come aveva promesso.

Si toccò il cappellino, ognuno di loro ne aveva uno perchè avevano geneticamente ereditato le caratteristiche dei loro padri o delle loro mamme, quindi anche solo dal colore dei capelli potevano accorgersi di qualcosa, poi si sarebbero soffermati sul viso, i lineamenti e magari sarebbe uscita anche le identità delle loro mamme.

 

Una volta scesi a terra, Misako Zeff Sola e Koshiro decisero di andare a cercare Rufy.

< Troviamolo, anche perchè dobbiamo ancora capire cosa fare con questi bambini >

Disse un distaccato Zoro, Robin acconsentì con un sorriso e incamminandosi con Chopper e Zoro mentre il resto del gruppo si divideva nella parte opposta presa da loro.

 

Mentre i quattro ragazzini correvano per le vie del villaggio, Misako ricordò un particolare di suo padre.

< Probabilmente starà mangiando da qualche parte >

Disse guardando i suoi amici, tutti annuirono.

< Si, spero che Nami e Sanji siano rimasti con lui >

< Penso di si, la mamma non gli permetterà di fargli spendere tanti soldi >

< Già...E' tirchia vostra madre >.

Disse Koshiro  facendo fermare di scatto sua Zef che Sola, entrambi si girarono urlando contro l'amico < Non ti permettere di parlar male di lei, hai capito >

< E va bene, state calmi però >.

Disse prendendosi beffe di loro.

< Ma voi siete sicuri che vostro padre sia Sanji, a me sembra non vadino molto d'accordo >

< Smettila, loro si amano, solo che la mamma ancora non lo sa >.

Urlò Sola avvicinandosi al figlio di Zoro minacciosamente, era pronta a picchiarlo, quando sentì una voce famigliare alle sue spalle.

< Davvero io e Nami...? >

Sia lei che Zef si voltarono sorpresi e spaventati, Sanji si trovava proprio avanti a loro con le buste della spesa in mano, era solo per fortuna quindi solo lui sapeva la verità, ma ora erano proprio nei pasticci.

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Capitolo 3
*** Con il cuore a mille ***


 
Sanji guardò i due ragazzini di dodici anni che avevano affermato di essere i suoi figli, alla fine lo avevano portato da parte, in un vicolo dove nessuno poteva vederli.
< Si, tu sei nostro padre e Nami nostra madre >
Disse Zef levandosi il cappello, aveva i capelli biondi e una parte di ciuffo color arancione, Sanji sorrise non avrebbe mai creduto che l'amore tra lui e Nami avrebbe potuto diventare un unica cosa in un individuo, anzi no, due. 
Si girò a guardare Sola, anche lei aveva tolto il capello e aveva i capelli arancioni ma con un ciuffo biondo che le ricadeva avanti agli occhi.
Entrambi avevano  le sopracciglia come le sue a ricciolo, ed entrambi nascondevano l'occhio sinistro con il ciuffo, per non farsi riconoscere subito sia lui che sua sorella avevano nascosto il sopracciglio con un cerotto color pelle, lo avevano ricevuto da Chopper.
I capelli, visto che Sola usava portarli lunghi, l'aveva fatti legare per nasconderli dentro al capello, lei usava infilare il ciuffo arancione in un fermaglio per tenerlo fermo di lato, entrambi dicevano spesso di essere orgogliosi di quella loro particolarità.
< I vostri nomi, sono davvero Hikari e Aichi ? >
< No... Io mi chiamo Zef e lei Sola >
Sanji sentì quasi gli occhi in lacrime, avevano chiamato la loro figlia femmina come sua madre.
< Pensavo Bellemer >
< Mamma dice sempre che tu volevi chiamarmi così, ma è stata una sua decisione chiamarmi come la nonna Sola, e comunque nostra sorella di due anni si chiama come nonna Bellemer >.
Disse Sola sorridendo, Sanji iniziò a singhiozzare, non voleva piangere avanti a loro, ma questo scatenò in loro un sorriso di gioia, vederlo così innamorato della mamma li rendeva felici.
< Posso abbracciarvi ? >
Sola annuì, ma non lasciò tempo a suo padre di muoversi che si catapultò lei tra le sue braccia, Zef venne preso da Sanji per abbracciarlo.
< Sono così felice, è una cosa bellissima, aspettate che lo sappia Nami e... >
<  No, non deve sapere niente neanche tu dovevi >.
Disse  Koichi entrando nel discorso.
< Se verranno a sapere di noi, probabilmente non nasceremo mai, pensa se Nami non fosse ancora capace di capire che ti ama, allora per orgoglio potrebbe decidere di non dare ascolto ai suoi sentimenti e così voi non vi metterete mai insieme e noi...Probabilmente spariremo o nel vostro mondo non nasceremo mai, si creerebbe come un mondo parallelo >
< Ah capisco...Allora lo terrò segreto >.
Giurò Sanji mettendosi la mano sul cuore, poi riabbracciò i due bambini ancora con il cuore a mille, non poteva credere che era riuscito a far innamorare Nami.
< Come ci sono riuscito ? >
< A far che ? >
< A farla innamorare di me >
Zef sorrise < Devi scoprirlo tu, probabilmente succederà qualcosa qui in quest'isola, perchè siamo nati un anno dopo che voi avete sconfitto il nemico sull'isola di Red...Poi sono nati loto, dopo quasi otto mesi dalla nostra nascita, e dodici anni dopo il cattivo è tornato per la sua vendetta >
Sanji sospirò perdendosi nel discorso, era ancora tutto confuso per lui.
< Ma questo chi è ? >
< Non lo sappiamo, lui non ha detto il suo nome... E' arrivato all'improvviso mentre navigavamo per i mari, urlando che si sarebbe vendicato per quello che era successo dodici anni prima, così vi ha fatto del male...Allora abbiamo scoperto anche che sapeva muoversi nel tempo, così abbiamo deciso di usare il suo portale, quello che ha usato per tornare per qualche strano motivo nel passato, il portale è rimasto aperto per tre ore, così abbiamo deciso di venire qui e chiedervi aiuto, insieme possiamo sconfiggere quel bastardo che vi ha fatto del male nel nostro futuro...Noi lo chiamiamo Jikan* >.
Spiegò Misako, il cuoco annuiva alle parole della ragazzina, poi si raddrizzò con la schiena.
< Voi di chi siete figli ? >
Sia Misako che Koichi non seppero cosa dire.
< Koshiro, credo che il vostro segreto sarà al sicuro...Mi fido di nostro padre >
Disse Sola.
< Koshiro ? Quindi sei figlio della testa d'alga >
Disse sorridendo, Koshiro annuì mettendo il broncio.
< Ma tu ? >
< Mi chiamo come ho detto, Misako e mio padre è Rufy >.
Sanji sgranò gli occhi sotto shock, poi iniziò a ridere così tanto da iniziare a sentire il mal di pancia.
< Davvero sei figlia di Rufy ? Credevo fossi Sorella di Koshiro o figlia di Usop, com'è possibile ? >
< Invece è così, nessuno ci vuole credere >.
Disse Misako confusa, in effetti suo padre non sembrava una persona adatta ad essere padre e marito di famiglia, ma era così, ed era l'uomo più buono e dolce del mondo, amava la mamma e anche i suoi figli.
< Si, la mia mamma Hancock...E zio Usop non ha figli per il momento >
< Aspetta...Aspetta, la tua mamma è Hancock ? Finalmente è riuscita a farsi amare da lui eh? >.
Sanji si grattò il pizzetto sorridendo, tutte quelle novità lo stavano confondendo, ma al tempo stesso gli piaceva immaginare il loro futuro.
< Si, mi chiedevo lei dove si trova ora ? >
< Nel suo villaggio >
< Allora probabilmente succederà qualcosa dopo... >.
Disse Koshiro, poi a Sanji venne un dubbio.
< Ehi, tu non è che sei il figlio di Robin e Zoro ? >
< Esatto >.
Sanji sgranò gli occhi e spalancò la bocca.
< Wow, sono senza parole... Comunque dobbiamo trovare gli altri e spiegare loro la situazione del vostro futuro e di questo Jikan, ovviamente non diremo loro chi siete realmente, terrò tutto segreto >.
Sanji sorrise fiducioso, si rimise in piedi e prese la spesa che aveva poggiato a terra, guardò i suoi figli e gli altri due ragazzini rimettersi i loro cappelli, poi si avviò con loro a cercare il resto della ciurma.
< Probabilmente sarà da qualche parte ad ingozzarsi >
Disse Sanji iniziando a cercare il suo capitano proprio dai ristoranti.
Non fu difficile trovarlo, Rufy si era fermato ad un ristorante appena visibile dall'entrata del villaggio di Red.
< Eccolo >
Disse raggiungendo la locanda, Rufy stava parlando troppo animatamente con un commesso, così Sanji decise di intervenire.
< Cosa succede qui >
Domandò con accanto i quattro ragazzini.
< Oh ciao Sanji, questi qui non vogliono lasciarmi andare >
< E' successo qualcosa? >.
Domandò voltandosi verso il commesso, questo indietreggiò leggermente, ma rispose subito.
< Il suo amico deve pagarmi ottocento Zeni >
Sanji sgranò gli occhi sotto shock.
< Ottocento...Ma Rufy che hai mangiato di così tanto costoso >
< Ha presto un sacco di piatti >.
Disse il cameriere indicando i piatti sul tavolo dietro di loro, Sanji sospirando prese i soldi che doveva dare al ristorante e si scusò.
< Mi spiace, non voglio che si creino casini...Adesso andiamo Rufy e ricordarti che quei soldi erano solo un prestito >
Il capitano seguì Sanji ridendo sotto i baffi, incrociò poi lo sguardo con Misako e le sorrise.
< Comunque, dov'è Nami ? Non era con te prima >
< No, ci siamo separati quasi subito >
Rispose Rufy.
< Dobbiamo trovarla, questi ragazzi hanno da dirci alcune cose importanti >
Fece Sanji guardandosi attorno sperando di trovare la navigatrice, per fortuna arrivò quasi subito alle loro spalle.
< Sanji-Kun, l'hai trovato >
< Nami-San dov'eri finita >
Chiese Sanji avvicinandosi, lei gli sorrise timidamente.
< Ero venuta a cercarti dopo che ho perso Rufy >
Rispose guardando male il suo capitano.
Per fortuna, pochi minuti dopo vennero raggiunti dal resto della ciurma che era scesa dalla nave dopo averla nascosta e ancorata al porto.
< Ragazzi, meno male che non siete spariti >
< Ehii Zoro >
Rufy iniziò a correre dai suoi compagni con al seguito Nami e Sanji.
< Sentite. Questi ragazzi devono dirci qualcosa >.
Fece Rufy girandosi a guardare i quattro ragazzini, che iniziarono a raccontare tutto quello che avevano detto a Sanji poco prima, omettendo ovviamente le loro vere identità.
< Capisco...Quindi prima non ci avete mentito >
< No Chopper >
< Che frutto ha mangiato questo Jikan >
< Il frutto Tempo-Tempo, mi pare l'abbia chiamato così. Quando apre i suoi varchi, questi restano aperti per tre ore, lui ci sparisce dentro e riappare all'improvviso, ma non è solo questo, ha una forza spaventosa, ha detto che si è allenato per tanti anni per farci del male, per questo vogliamo un vostro aiuto, nel nostro futuro voi siete amici dei nostri genitori, se sconfiggiamo Jikan di qui forse quello che abbiamo conosciuto noi scomparirà >.
Disse Misako speranzosa, purtroppo Robin dovette frenare il suo entusiasmo.
< Io penso, che sconfiggeremo solo il nemico del passato ma, quello del futuro continuerà ad esserci >
Rufy, che fino a quel momento era rimasto a braccia conserte, sorridendo disse < Allora, combatteremo con entrambi >
< Sei matto forse ? Hai sentito che neanche i loro padri ci sono riusciti a mandarlo K.O neanche il padre dei due gemelli che era fortissimo >.
Sanji elogiò il se stesso del futuro sotto lo sguardo divertito dei suoi figli.
< Ahahaha ma che allegra combriccola abbiamo qui >
Si udì dire una voce alle loro spalle, tutto il gruppo si girò mentre i quattro ragazzi stringevano i pugni.
< E' lui >
Disse Koshiro iniziando a tremare dalla rabbia, quell'uomo aveva umiliato suo padre, per questo aveva giurato vendetta contro di lui.
< Vedete qui chi ho trovato >.
Disse alzando per il colletto un uomo, il Jikan del passato, esso lo guardava con paura e tremava.
< S-senti te l'ho detto, non so chi tu sia se ho preso dei soldi da te, posso ridarteli indietro >
< Ma stai zitto...Non voglio farti del male, tu devi aiutarmi >
Urlò Jikan lasciandolo cadere a terra.
< C-che vuoi farmi? >
Jikan gli diede un pugno facendolo svenire, poi guardò il gruppo.
< Almeno starà zitto...Certo che ora come ora potrei uccidervi senza batter ciglio, ma voglio darvi una possibilità, magari ci divertiremo a combattere tutti insieme nel futuro >.
Jikan aprì un varco che l'avrebbe riportato nel futuro.
< Seguitemi, come avete già fatto...Ma prima, devo andare a prendere una persona >
Jikan guardò Rufy e gli sorrise, quello che gli lanciò fu  uno sguardo cattivo e freddissimo tanto da gelare il sangue.
< Tu...Mi hai rovinato, sei venuto in quest'isola e hai deciso di aiutare gli abitanti di questo villaggio...Ti farò pagare cara per avermi sfigurato e per aver distrutto tutto quello che ero, vuoi diventare il Re dei Pirati ? Ma nel tuo futuro non riesci neanche a sconfiggermi. Seguimi se vuoi realizzare il tuo sogno e fammi vedere quando sei forte Cappello di paglia >
< Ora basta >.
Improvvisamente una spada di piccole dimensioni colpì Jikan che distratto si fece colpire senza reagire, Koshiro si lanciò sul tetto seguito dai suoi amici.
< Ah...Il figlio di Zoro >
Disse Jikan levandosi la spada dalla spalla e lanciandola verso il ragazzo, Koshiro la prese senza togliere gli occhi dal suo nemico.
< Ti ammazzo >
< Ma se ho piegato tuo padre in due minuti, vuoi forse morire ? >
Lo derise quello mentre il ragazzo iniziava a correre furiosamente verso di lui, Zef gli urlò di calmarsi provando a fermarlo, ma entrambi non fecero due passi in più, perchè Sanji saltò sul tetto e li bloccò afferrandoli per un braccio.
< State fermi, non potete rischiare così le vostre vite >
Rimproverò più Zef che Koshiro.
< Volete farvi ammazzare >
< Sentito? Ascoltate il vostro paparino >
Li derise Jikan, Sanji lo sfidò con lo sguardo, ma non poteva mettere in pericolo i ragazzi.
< Ti sconfiggeremo, stanne sicuro >.
Gli disse mentre accanto a lui Sola e Misako cercarono di nascondersi come meglio potevano.
< Ahahah, chissà se il braccio che ti ho spezzato ti permetterà di cucinare ancora nel tuo futuro >
Chiese divertito, quelle parole fecero infuriare il cuoco che si mise in piedi, pronto anche lui ad attaccarlo, ormai aveva perso la pazienza.
< Non lo fare Sanji-Kun >
Provò a dire Nami, Jikan sorrise guardandola.
< Ascoltala, o morirà, sai che posso farlo so i punti deboli di ognuno di voi e come ho appena detto...Sto per andare a prendere il punto debole del vostro capitano...Quindi ora non fatemi perdere tempo e se volete pareggiare i conti, venitemi dietro >
< Gomu Gomu no...Pistol >
Rufy comparve improvvisamente sopra le loro teste, Jikan sorrise e alzò la mano bloccandogli il pugno e tenendolo fermo, Rufy riuscì a notare che una parte di viso era sfigurata.
< Mi fai ridere. Futuro re dei pirati, cosa vuoi farmi con questo misero attacco ? Posso ucciderti anche solo con lo sguardo in questo momento, per questo ho deciso di permettervi di migliorare anche con l'aiuto di voi del futuro...AHAHAHAH Rufy, ci rivedremo e allora la mia vendetta sarà brutale >.
Jikan lo spinse verso Sanji e i ragazzi, i sei caddero così dal tetto, ma evitarono di farsi male grazie al cuoco che aveva impedito loro la caduta.
Jikan ormai si sentiva troppo sicuro di se, e forse questo avrebbe giocato a loro favore.
L'uomo sparì con il Jikan del passato, lasciando loro la possibilità di seguirlo.
Jikan* In Giapponese significa Tempo

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Capitolo 4
*** Passato e Futuro si uniscono ***


< Dobbiamo seguirlo, prima che il varco si chiuda. Tenetevi tutti per mano >
Disse Koshiro afferrando Sola e Zef che invece prese la mano di Misako, insieme si girarono a guardare i loro genitori che non si muovevano.
< Che fate ? >
< Dove andremo, possiamo fidarci ? >
Chiese Jinbe, accanto a lui, Brook Usop e Chopper non sembravano sicuri di volerli seguire.
< Potete rimanere qui, noi andiamo >
Rispose Koshiro infastidito < Che razza di pirati siete? Fifoni >.
Disse guardandoli, i tre rimasero in silenzio punti sul vivo.
< Invece andremo tutti insieme, attaccatevi gli uni agli altri >.
Ordinò Rufy ancora arrabbiato per quello che era successo poco prima, non gli importava cosa sarebbe successo da quel momento, ora la sua priorità era sconfiggere Jikan.
Sanji si aggrappò al suo braccio tenendo Nami accanto a se, così anche il resto del gruppo formando una catena si unì al loro capitano a Sanji e Nami.
< Non lasciatevi mai la mano, non vorremo dividerci e finire in qualche posto che non conosciamo >.
Disse Nami aggrappata al cuoco, il suo cuore iniziò a battere come non era mai successo, ma provò a scacciare via quel sentimento improvviso e ancora sconosciuto per lei.
Quando entrarono tutti insieme nel varco, nessuno di loro poteva sapere a cosa stava andando incontro.
 
Sanji sentì la terra sotto i suoi piedi così all'improvviso, da fargli perdere l'equilibrio, i suoi amici non parvero tanto confusi dall'atterraggio, ma lui si, tanto da inciampare e trascinare Nami con se.
Per fortuna entrambi, con il proprio peso erano riusciti a non cadere, ma comunque rimasero abbracciati.
< Che scena romantica >.
Disse Zoro ridendo tra se e se, Nami guardò l'amico poi Sanji che la stringeva per la vita, così si allontanò da lui velocemente.
< Dove siamo ? >
Chiese Chopper accanto al suo capitano, attorno a loro, non vi era nulla, solo un sacco di alberi.
< Sembra un bosco >
< E'la collina da cui siamo partiti >.
Annunciò Zef.
< Dovrebbe esserci la nostra Sunny, appena dopo la collina >.
Continuò avviandosi con i suoi amici giù per la collina, Rufy li seguì confuso.
< La vostra Sunny? >
Koshiro annuì semplicemente, in quest'isola dov'erano appena arrivati erano stati attaccati da Jikan, e visto che i loro padri non erano in grado di muoversi avevano dovuto fermarsi per un po di tempo.
Insieme alla ciurma, raggiunsero la Sunny che era ancora ferma lì dove l'avevano lasciata.
< Mamma >
Sola iniziò ad allungare il passo, notando una figura in lontananza che se ne stava ferma sulla spiaggia, ma subito la riconobbe come la madre di Koshiro che subito si lanciò ad abbracciare.
< Mamma >
< Koshiro? >
Il ragazzo le sorrise felice, mentre Robin riconobbe dietro di lui se stessa più giovane di dodici anni.
< Che significa tutto ciò ? >
< E' una lunga storia, dove sono tutti gli altri? >
< Dentro, Sanji sta cucinando e... >
< Papà è in piedi ? >
Urlarono Sola e Zef colmi di gioia, Robin sorrise ad entrambi così poterono correre dentro.
La ciurma di Rufy del passato, seguì i due ragazzi mentre Koshiro rimaneva con Robin a parlare di tutto l'accaduto.
Sola entrò per prima in cucina, e quando vide Sanji di schiena mentre con una mano roteava il mestolo nella zuppa, sentì quasi le lacrime salirle agli occhi, accanto a lui c'era anche Nami che lo stava aiutando.
< Papà >
Insieme a Zef lo abbracciarono dalla schiena, le lacrime le rigavano il volto.
< Papà stai bene >
Urlò piangendo ancora più forte, Nami vedendo i figli si chinò ad abbracciarli.
< Ma che ci fate qua, avete sconfitto Jikan del passato? >
Domandò, Rufy del futuro assieme ad Hancock avevano abbracciato la loro figlia, notando subito però, la ciurma al gran completo proveniente dal passato.
Brook Futuro e Chopper Futuro rimasero a bocca aperta, mentre anche Sanji e Nami del futuro notarono i loro stessi del passato.
< Non posso crederci >
Disse Sanji lasciando la presa dell'abbraccio dei figli, fece due passi in avanti, sotto lo sguardo attento di Nami.
< La Nami del passato è quiiii... >
Urlò preso da una strana ecitazione, fece per correrle incontro, ma sua moglie, quindi la Nami del futuro lo bloccò dandogli un pugno talmente tanto forte da farlo finire di faccia a terra.
<  Fermo lì furbetto, Anche se quella sono io, non ti permetto di fare il cretino con lei pervertito o chiedo il divorzio...Sia chiaro Sanji-Kun >
Il gruppo iniziò a ridere mentre Koshiro e Robin entravano nella cucina che ora iniziava a stare stretta.
Zoro salutò il figlio alzando semplicemente la mano, Koshiro gli sorrise.
< Ci spiegate cosa ci fate qui ? >
Domandò Jimbe futuro, i ragazzi iniziarono a spiegare ogni cosa dal principio.
< Ora che siamo tutti insieme, possiamo sconfiggere Jikan anche con il loro aiuto >
Disse Usop.
< Il nostro capitano è stato ferito, così come noi altri...Ci aveva promesso di ritornare, ma che voleva fare qualcosa nel passato, capimmo subito che sarebbe giunto da voi, per questo abbiamo mandato i ragazzi, per avvisarvi, ma non immaginavamo che sareste venuti qui tutti insieme >.
Disse Robin mettendosi una mano sotto il mento, Nami Futuro era ancora sotto shock così come il resto della sua ciurma.
< Io devo uscire a prendere un po d'aria fresca >.
Disse infine uscendo quasi di corsa, si sentiva stretta in quel posto e con i due Sanji che la scrutavano.
< Stai bene ? >
Domandò Nami Futuro uscendo assieme a lei, le due si guardarono, era come avere una gemella avanti o uno specchio.
< N-No, credo... >
< E' perchè hai scoperto di avere dei figli con Sanji... Anzi, tecnicamente ancora no >.
Nami futuro le si mise accanto, normalmente avrebbe chiesto di rimanere sola, ma alla fine era come stare con se stessa.
< E' strano lo so... Ma io...Noi, lo amiamo alla follia >.
Nami notò le guance rosse della se stessa del futuro, giurò che anche le proprie si erano improvvisamente accaldate.
< Quando è successo >
< Un giorno mi sono accorta che tenevo molto alla sua vita più della mia, e che senza di lui e le sue moine mi sentivo sola poi il cuore ha preso a battere in sua presenza, la notte veniva sempre a trovarmi nei miei sogni...Non sono mai riuscita a togliermelo dalla testa, tu a che fase sei arrivata ? >
Nami passato ci pensò un po su, ricordò di come aveva preso a battere il cuore quando si era stretta a lui, e anche quando era quasi morta dalla paura quella mattina, quando Sanji si era allontanato per entrare in cucina durante lo Tsunami.
< Aah, capisco sei a buon punto allora, ti stai innamorando >
Nami non le aveva detto nulla, eppure aveva già capito i suoi silenzi.
< Sarai infinitamente felice con lui, non preoccuparti e non avere paura di niente, fidati di me e dei nostri sentimenti  >.
Le disse, ricordava ancora tutte le sue paure, ricordava ancora le sicurezze che Sanji aveva tentato di darle in mille modi.
Fin a quando non si era completamente fidata di lui e finalmente era riuscita a darsi completamente a Sanji, così era nato un amore ricco di passione, dove le loro mani non riuscivano mai a stare lontane le une dalle altre.
Dopo un anno dalla loro relazione erano nati i gemelli, tutta quella passione, che ancora li univa aveva portato entrambi ad avere una famiglia e a non lasciarsi mai.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Allenamenti ***


Rufy sbatté un paio di volte i pugni sul tavolo, Sanji accanto a lui vide la tazza del the che aveva portato a Nami saltare facendo rovesciare un po del suo contenuto.
< Lo so... so benissimo che quel bastardo è andato a cercare Hancock >
Rufy strinse i denti, in cucina vi erano solo lui Hancock, Sanji che aveva appena finito di riordinare, Nami ed infine Robin e Zoro che si era appena rialzato dal letto dopo la convalescenza.
Il gruppo del passato era rimasto fuori all'aria aperta, ancora sotto shock stavano parlando tra di loro per decidersi sul da fare.
< Non possiamo saperlo >
< Sanji...Cos'è la cosa più importante per te dopo i tuoi figli >
Domandò Rufy abbassando i toni, il cuoco si girò a guardare sua moglie che cullava la piccola Bellemer per farla addormentare, sorrise quando la vide però continuare a stare sveglia.
< Nami >
Ammise.
< Bene. Ed io sono sicuro che è andato da lei, forse vuole fare in modo che Hancok e Rufy del passato non s'incontrino mai, così non potremo mai metterci insieme, quello vuole rovinarmi la vita e non capisco perchè >.
Disse Rufy mettendo le braccia conserte.
< E' impossibile, io continuerò a cercarti e poi sono sicura che finita questa storia, tu...Cioè lui verrà a cercarmi >
Intervenne Hancock.
< Si, è così Rufy non preoccuparti >.
Disse Robin sorseggiando il suo the.
< Ma... Sapete benissimo che Hancok mi ha chiesto di sposarla promettendomi tante cose buone da mangiare, io l'ho fatto...Con il tempo ho capito cosa volesse dire amare ed essere un marito >
Tutti sorrisero ricordando quel giorno.
Era stato strano vedere Rufy sposarsi per il banchetto di matrimonio, ancora più strano vederlo innamorato nel giro di un anno, anche perchè un po alla volta aveva capito cosa volesse dire la parola amore.
Rufy guardava sua figlia giocare con Ace, guardò i suoi amici e anche la ciurma del passato dal piccolo oblò della cucina.
< Hancock ? >
< Si? dimmi caro >
< Io Ho davvero paura che Jikan sia andato a prendere la te del passato, se ci fai caso, tu non ci sei con loro e probabilmente lui sapeva che ci saremo incontrati alla prossima isola, dopo averlo sconfitto...Così ora sarà andato a prenderla, per portarti qui e usarti come mio punto debole >
< Peccato che il te del passato ancora non sia innamorato di me >.
Gli disse lei quasi ironica, Rufy sorrise appena.
< Non possiamo raggiungerlo, quel bastardo... >
< Tranquillo Rufy, sono sicuro che non le farà niente, e quando la porterà qui saremo pronti a salvarla insieme >.
Disse Zoro comparendo con accanto Robin, il suo capitano sorrise grato all'amico, ma guardò la sua ciurma arrivata dal passato.
< Mi sembrano tutti molto spaesati, ce la faremo ? >
< Conoscendoci, direi di si >.
Rispose Robin divertita.
Rimasero brevemente in silenzio prima che alcuni rumori provenienti da fuori, costrinsero il gruppo a vedere cosa stesse succedendo.
Aperta la porta della cucina, Sanji e Rufy videro Koshiro parare un calcio di Zef, inizialmente credettero che era una delle loro solite liti, ma da subito Zoro si era accorto del contrario, fece segno ai due di restare tranquilli.
Zef nel frattempo era tornato indietro con il corpo, mentre Koshiro saltando in aria prese la sua spada lanciandola contro di lui, Zef si scansò in tempo per non essere preso, ma questa tornò indietro sfiorandolo di poco sul viso.
< Come hai fatto ? >
Gli chiese il figlio di Sanji incredulo, Koshiro sorrise soddisfatto, aveva notato suo padre che lo stava guardando ' Guardami papà, vedi come sono diventato forte ? Spero sarai orgoglioso di me ' Pensò prima di rispondere all'amico.
< E' una tecnica che ho ideato io per i combattimenti, ho lanciato la spada in modo da farla ritornare verso di me, come un effetto boomerang >.
Disse il figlio di Zoro mettendosi in equilibrio su di una gamba, Zef strinse i denti, non poteva essere che Koshiro fosse più avanti di lui, così senza parlare oltre, si tuffò sull'amico pronto ad attaccarlo ancora, preso alla sprovvista, Koshiro si fece colpire, ma rimase in piedi in modo da Spingere Zef a terra e lanciarsi su di lui.
Zef al tempo stesso, rimasto a terra allungò le braccia per afferrare Koshiro per le mani e con le gambe lo lanciò lontano da se, lo fece sbattere contro la gamba del padre, che quando lo vide rialzarsi lo bloccò, anche Sanji fermò Zef afferrandolo per le spalle.
< Fermo anche tu >
< Ma papà io... >
< Volete farvi male per caso ? Stava diventando troppo seria la cosa >
< Ma no, era solo un riscaldamento >.
Disse Zef serio, Koshiro si girò incredulo, un riscaldamento ? Lui era già al meglio delle sue forze, quindi Zef era più forte di lui, e il solo pensiero lo rendeva nervoso perchè suo padre era lì e lo stava fissando, Zoro se ne rese conto così si chinò alla sua stessa altezza.
< Sei stato bravo, ma non devi stancarti troppo. Ora vai a riposare okay ? >
< Lui è... >
< Ascoltami >.
Zoro bloccò le parole del figlio sul nascere.
< Sono orgoglioso di te >
Disse levandosi la bandana nera che aveva e mettendola sulla testa del figlio < Continua così, e sarai forte come me >.
Lo rassicurò lui, Koshiro sorrise felice annuendo ed abbracciando il padre.
Zef invece, aveva messo il broncio.
< Hai sentito, vai a riposare Zef e fatti medicare la guancia... Non vorrei mai che ti succedesse qualcosa, e poi è quasi ora di andare a letto >
Zef sospirò guardandosi attorno, sua sorella lo stava incitando a seguire l'ordine di loro padre.
< E va bene, ma la prossima volta voglio allenarmi con te >
Gli disse, Sanji annuì mettendogli una mano fra i capelli poi chiese a Chopper di vedergli il taglio sulla guancia.
< Ehi, Marimo, la prossima volta che tuo figlio fa del male al mio te la vedrai tu con me >.
Disse Sanji mentre Zoro rideva divertito < Contaci sopracciglio a ricciolo, dopo non piangere perchè ti avrò sconfitto >
< Vuoi litigare ora forse ? >
I due iniziarono a lanciarsi occhiatacce, ma vennero divisi dalle mogli.
< E no voi due, ora non è il caso >.
Sia Nami che Robin li separarono prima che potessero iniziare a litigare, tutto sotto lo sguardo attento della ciurma di Rufy del passato.
 
Quella sera, Nami passato non riusciva proprio a dormire, tutto quello che era accaduto, aveva lasciato il gruppo senza parole.
Rufy si chiedeva come poteva essere successo che quelle persone erano in realtà loro del futuro, chi chiedeva come poteva essere che lui e Hancock avevano una figlia, anzi due.
Zoro non aveva detto nulla, si era limitato ad allontanarsi da solo e anche Robin non aveva detto granché.
Rimasta sola per un pò, si rese conto di Usop del futuro che stava scrivendo una lettera seduto da solo all'aperto, a fargli luce era un piccolo lumino.
Decise di avvicinarsi a lui per chiedergli qualcosa su di se e Sanji, voleva sapere come aveva fatto quel cuoco a farla innamorare.
Ma, forse, sapeva già la risposta.
< Ehi Usop, stai scrivendo a Kayla? >
La voce di Sanji futuro la costrinse a fermarsi, lo vide sedersi accanto all'amico con una tazza di the caldo.
< Ti ho portato questa, bevila >
< Grazie Sanji... Si, scrivo alla mia amata >
Sanji gli sorrise.
< E' un peccato che vi siete sposati ma lei non può viaggiare con noi >
Usop annuì guardando la sua lettera.
< Io senza Nami non saprei resistere, non so se avrei avuto il tuo coraggio di partire e lasciarla sola a casa >
< Volevo portarla con me, ma sai la sua salute cagionevole non le avrebbe mai permesso di partire, ho preferito lasciarla al villaggio ad aspettarmi, io voglio bene a Rufy un po come tutti voi, e voglio accompagnarlo fino alla fine del suo viaggio, fino alla realizzazione dei suoi sogni, fa male, lo so...Ma lei è forte e anch'io, poi ci sentiamo con queste lettere e me la fa sentire più vicino >.
Sanji sorrise e in quel momento Nami divenne rossa più di un pomodoro, scosse leggermente la testa e si allontanò, ma quando si girò vide Sanji quello del passato che la stava guardando.
Entrambi si sedettero sotto l'albero dei mandarini, cadendo però in un tombale silenzio.
< E' strana come situazione, vero? >
Chiese Sanji spezzando finalmente quel mutismo tra loro, Nami annuì poi lo guardò quasi di sottocchio sperando che lui non se ne accorgesse, ma Sanji l'aveva vista fissarlo, l'aveva guardata e poi girato la testa fingendo di non essersene accorto.
< Io sapevo che i due ragazzi erano nostri figli >
Disse poi Nami sorprendendolo.
< Come facevi a saperlo ? Va bene che una madre certe cose le capisce ma... >
< Vi ho sentito quando te l'hanno detto...Non era vero che avevo perso Rufy, avevo deciso di lasciarlo solo e di venirti a cercare perchè dovevamo rimanere tutti insieme, così quando ti ho visto parlare con loro ho sentito tutto, sono rimasta in silenzio e quando ti ho visto abbracciarli...Non so, mi sono sentita strana, come se...Il fatto è che, Sanji pensavo avessi iniziato ad urlare qualcosa di sciocco, invece ti sei comportato diversamente, hai abbracciato quei due ragazzi e ti sei messo quasi a piangere, mi ha fatto uno strano effetto poi mi hai vista e ho inventato la cosa che avevo perso Rufy facendo finta di niente, ma non volevo dirti che avevo sentito quelle strane sensazioni nel sapere che Zef e Sola sono i nostri figli >
< Ti sei forse innamorata di me ? >.
Le chiese lui speranzoso e sorridendo, anche Nami si mise a ridere e lo allontanò con un gesto della mano, senza picchiarlo ma solo scherzosamente.
< Smettila scemo >
< No dico sul serio, perchè per avere quei due ragazzi dovremo amarci Nami-San >.
Le disse lui facendola arrossire.
< Io già sento di amarti, anche se non mi credi >.
Ora la voce di Sanji si era fatta più seria, più profonda, quasi Nami sentiva il battito del suo cuore andare a mille.
< S-smettila Sanji-Kun >
< Ti metto in imbarazzo? >
< N-no... Io non lo so >.
Ammise cercando di nascondere il viso con le braccia, quella scena intenerì tanto Sanji da decidere di farsi più vicino a lei, l'abbracciò anche se sapeva che forse l'avrebbe allontanato.
Ma Nami non lo fece.
< Se vuoi me ne vado, Ma devi essere tu a dirmelo >
< No, rimani. Mi piace sentirti così vicino >.
Sussurrò arrossendo e facendosi abbracciare da lui, per quella sera, non l'avrebbe cacciato, forse a causa di tutto quello che era successo, ma la presenza di Sanji non le dava più fastidio.
 
La Nami del futuro mentre stava dormendo, allungò un braccio per cercare il corpo di Sanji e abbracciarlo così da dormirci tra le sue braccia, ma lui non c'era, si svegliò subito cercandolo nella stanza, ma era vuota.
Così decise di uscire fuori, forse era ancora in cucina, nel tragitto trovò Sanji ma non il suo Sanji, quello del passato che dormiva abbracciato a Nami.
Sorrise, riconoscendo se stessa quando stava iniziando ad innamorarsi di Sanji e cercava ogni tipo di contatto con lui, anche accettare di dormire tra le sue braccia quando lui era di guardia, per sentire il suo profumo e sentirlo vicino.
Ora aveva proprio bisogno di trovare il suo di Sanji.

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Capitolo 6
*** Uniti per un fronte comune ***


Nami era uscita  a cercare Sanji, ma sentendosi chiamare dalla stanza dei suoi figli, entrò a vedere cosa stessero facendo.
Bellemer era sveglia, e forse non voleva andare a dormire, la Povera Sola invece cercava di farla addormentare perchè anche lei era stanca.
L'unico che dormiva senza preoccupazione era Zef.
Sorridendo, Nami rimise le figlie nel loro letto, raccontò una favola a Bellemer mentre Sola finalmente poteva dormire.
Dopo averle ridato la buonanotte, e dopo aver baciato la fronte della più piccola, Nami raggiunse Sanji in cucina, sapeva che lui si sarebbe intrattenuto fino a tardi, come al solito, i loro momenti intimi venivano spesso consumati al di fuori della loro camera, per evitare che uno dei loro figli li scoprisse in qualche momenti imbarazzante.
Tuttavia, quando aprì la porta, non ci fu Sanji ad accoglierla come al solito con un bacio, piuttosto, trovò un dolce sul tavolo con sotto una nota scritta da lui.
' Cara Nami, spero che il dolce sia di tuo gradimento, se mi cerchi potrai trovarmi fuori ad allenarmi...Con infinito amore Sanji ' La navigatrice sorrise portandosi la lettera vicino alle labbra, quello stupido aveva persino disegnato alcuni cuoricini.
Decise comunque di raggiungerlo appena finito il suo dolce, e dopo aver conservato con cura quella lettera.
Nami non lo diceva, ma quelle piccole attenzioni erano preziose per lei e le teneva sempre con cura.
Decise quindi di cercarlo, non si trovava sul ponte della Sunny, così scese dalla nave coprendosi al meglio e lo vide vicino alla cascata che si trovava accanto alla Sunny.
< Sanji-Kun >
< Nami-San, come mai non sei a letto? >
< Avevo bisogno di te sentivo che mi mancavi, non vieni a dormire ? >
Lui le sorrise ma rispose di no < Mi sto allenando >
< Non dovresti, Chopper ti aveva detto che hai ancora bisogno di riposo >.
Rispose lei facendosi ancora più vicina, Sanji le prese il mento tra le mani e Nami chiuse automaticamente gli occhi mentre la baciava.
< Lo so tesoro, ma voglio allenarmi, solo un po okay ? >
< Allora resto qui >.
Disse andandosi a sedere sotto un albero, Sanji le sorrise e riprese l'allenamento, calciò l'aria con tanta forza da far muovere l'erba sotto i suoi piedi, ma il suo scopo era un'altro, voleva sfruttare la forza delle sue gambe e dell'aria, per tagliare la roccia che si trovava di fronte a se, voleva usare il vento come una lama così da poter colpire i nemici anche da lontano.
Ma la roccia non si era scalfita per niente, anzi, l'unica cosa che riusciva a muovere era l'acqua che lo bagnava in viso.
Ormai stanco, Sanji si avvicinò alla sua bella moglie per riposarsi un pochino, la vide dormire distesa sull'erba, sembrava così serena che decise di non svegliarla, si sfilò la giacca e la camicia per coprire Nami, poi tornò al suo allenamento, ma prima si chinò a darle un bacio sulla guancia < Scusami tesoro, voglio allenarmi ancora un po >.
Le sussurrò prima di riprendere l'allenamento.
 
Zoro si svegliò più tardi del solito quella mattina, raggiunse la cucina dove trovò solo Sanji.
< Ehi e il resto del gruppo ? >
Chiese ai due Sanji presenti in cucina, entrambi si muovevano avanti e indietro tra i fornelli.
< Sono tutti fuori, l'aria qui dentro si stava facendo stretta >
Disse il Sanji adulto ricordando di come si stava stretti e quando chiasso stavano facendo tutti loro.
Zoro allora si girò di spalle e fece per uscire, ma venne subito fermato da Sanji.
< Dopo ci alleniamo insieme, voglio migliorarmi ancora >
< Non credi di star esagerando con questi allenamenti ? Chopper ha detto... >
< So cos'ha detto Chopper, me lo ha ricordato già Nami grazie....Ma è per lei se mi alleno così duramente e per i miei bambini. Se succede qualcosa a loro io non me lo perdonerò mai, quindi Zoro so che puoi capirmi, allora mi aiuterai ? > 
Zoro mise le braccia conserte < Nami non mi ucciderà ? >
< NO, le diremo che ci alleniamo per poco tempo e senza farci male senza fare sul serio, ed invece ci alleneremo con serietà >.
Zoro sorrise appena mentre raggiungeva il resto del gruppo.
Dopo aver preparato tutti i piatti per le due ciurme, Sanji futuro e passato si andarono a sedere assieme al loro gruppo.
< Allora ragazzi, cosa facciamo >
< In che senso ? >
Chiese Rufy passato alla domanda del se stesso del futuro.
< Volete aiutarci o no ? >
< Non abbiamo altra scelta, anche se non avessimo voluto >.
Disse Zoro passato mettendo le braccia conserte, Sanji invece si accese una sigaretta.
< E si, perchè per ritornare nel nostro mondo dovremo prendere Jikan e chiedergli di aprire un varco >
Disse Sanji lasciando uscire il fumo dalla sua bocca.
< Prima gli diamo una bella lezione, e poi torniamo indietro >.
Disse Rufy passato.
< Questa è una cosa non solo vostra ma anche nostra, visto che siamo stati trascinati in questa situazione >.
Disse Zoro sbadigliando.
< Solo che...Quando incontreremo Jikan ? >
Chiesero Usop e Arlong passato guardando i figli dei loro amici mentre si litigavano del purè di patate.
Sanji futuro li divise dando ad ognuno la loro parte, poi si mise in disparte con la sua sigaretta.
< Quindi è deciso, ci alleneremo insieme e... >
< Oggi no Rufy, tanto non sappiamo quando arriverà Jikan >
< Appunto che non sappiamo dovremo... >
Nami e Robin lo guardarono male < Avevamo promesso ai nostri figli e anche alla tua bambina, di portarli al villaggio per svagarsi un po, inoltre, ti ricordo che Jikan ci ha avvisati che passerà del tempo prima che torni a sfidarci, quindi perchè non dare ai nostri figli un po di serenità >.
Chiese Hancock intromettendosi tra il marito e le due amiche.
< Va bene, come volete voi. Ma non dovremo venire tutti per forza, vero ? >
Chiese ancora il capitano della nave, le ragazze lo rassicurarono che poteva rimanere dove voleva.
Nami poi si avvicinò a Sanji mettendogli una mano sul petto.
< Verrai con noi vero Sanji-Kun ? >
Il cuoco si girò a guardare sua moglie che speranzosa gli stava sorridendo, lui annuì semplicemente baciandole la fronte.
< Se ti fa piacere >
< A me fa piacere sapere che non sei ad allenarti, da quando è arrivato Jikan non fai altro che stancarti con gli allenamenti, e sai benissimo che Chopper... >
< ... Chopper ha detto che devo riposare, lo so tesoro ma io lo faccio anche per voi, perchè mi sono sentito inutile quando Jikan mi ha mandato al tappeto, non sono riuscito a difendervi come avrei dovuto Nami-San, sono tuo marito e padre e dovreste sentirvi al sicuro con me, e invece mi sono fatto colpire e sono caduto come una pera cotta da un ramo >.
Nami lo guardò negli occhi prima di mettergli entrambe le mani sul viso baciandolo senza pensare che c'erano anche gli altri a guardarli.
< Ma io mi sento protetta con te Sanji-Kun >
< LO dici solo per non farmi dispiacere >
Insistette lui, Nami sospirò non sapendo più cosa fare, Sanji la strinse forte baciandole la fronte < Ti prometto che domani sarò tutto tuo e dei nostri figli, per quel giorno non esisterà nessun Jikan e nessun allenamento >.
Le promise lui intuendo il malumore di Nami, ormai da quando si era messo in testa di migliorare per loro non passava molto tempo a coccolare sua moglie o giocare con i suoi figli e questo faceva male a Nami che avrebbe voluto il contrario, anche se capiva le paure del marito.
< Grazie >.
Sussurrò lei chiudendo gli occhi e lasciandosi coccolare da Sanji.

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