E ritorno da te

di Afros
(/viewuser.php?uid=796119)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Tre giorni ***
Capitolo 4: *** Il grande giorno ***
Capitolo 4: *** Il ritorno ***
Capitolo 5: *** Quello che non ti aspetti ***
Capitolo 6: *** Inquietudine ***



Capitolo 1
*** Sorpresa ***


Non c'è dubbio, come cuoca sono imbattibile.
Mi metto le mani suoi fianchi e osservo i miei piatti, c'è un odore buonissimo e anche l'aspetto è strepitoso, in fondo si sa, anche l'occhio vuole la sua parte. 
Guardo l'orologio, sono le 19.00, tra un po' tornerà a casa e sarà affamato come sempre. 
Tutti gli uomini della mia  vita sono dei golosoni, penso, e a quel pensiero sento una fitta improvvisa al cuore.
Goku... sicuramente spazzolerebbe via tutto in pochi minuti se fosse qui, ma non c'è e so che non tornerà.
Sospiro e trattengo le lacrime. 
Sono passati 5 anni dal cell game, la vita è tornata a scorrere tranquilla e i brutti periodi sono passati, ma non è stato facile.
Per niente. 
Quando ho visto Gohan tornare a casa da solo, emozioni contrastanti hanno preso il sopravvento. Sollievo alla vista di mio figlio vivo, la gioia.. e poi il dolore quando ho saputo cosa ha fatto suo padre, la disperazione, la rabbia, l'odio, i sensi di colpa. 
Pensavo che la mia vita non avrebbe avuto più senso, ma sono andata avanti comunque, ho partorito Goten e mi sono impegnata a fare anche padre ai miei due meravigliosi figli. 
La porta di ingresso viene spalancata e qualcuno entra correndo
"Mamma, è pronta la cena? Sto morendo di fame!"
Sorrido e mi volto verso quella voce squillante. E' incredibile quanto Goten somigli a suo padre, sono due gocce d'acqua, in tutto. 
"Aspettiamo Toru,tesoro,  non è ancora tornato. Perchè non vai a chiamare tuo fratello, possiamo aspettarlo  a tavola", gli dico e mentre mi passa davanti gli faccio una carezza sui capelli 
Goten e Gohan sono molto uniti nonostante gli anni di differenza, fanno tutto insieme e non potrei essere più contenta. 
Si sono addirittura iscritti all'ennesimo torneo mondiale, ovviamente insieme a tutti gli altri e si stanno allenando per quel giorno.
"Mamma!", grida Goten dal piano superiore
"Che c'è Goten?"
"Gohan non è qui, c'è la finestra aperta!"
Di nuovo... scuoto la testa con disapprovazione. 
"Vieni qui, vedrai che tornerà a momenti"
Scende e prende posto in tavola e proprio in quel momento la porta si apre di nuovo.
"Sono a casa, cara"
Sorrido all'uomo che è appena entrato in casa
Toru è proprio un bell'uomo, gentile, divertente, intelligente e un gran lavoratore. 
Dopo la morte di Goku, io e i bambini abbiamo passato molto tempo con Bulma che si è dimostrate un'amica meravigliosa.
Comunque, ad una delle sue feste c'era anche Toru che lavora per lei nell'azienda, è un'inventore molto importante da queste parti. 
Non mi sono lasciata coinvolgere all'inizio, non volevo, amavo mio marito, ma poco a poco si è fatto spazio nel mio cuore ed è riuscito a sciogliere il ghiaccio formatosi attorno alla mia anima.
Gohan ha fatto molta fatica ad accettare un'altra figura maschile nella nostra vita e stavo quasi per rompere la mia nuova relazione ma poi tutto è andato bene.
Dopo 5 anni nella mia casa c'è di nuovo un po' di serenità. 
"Come è andata la giornata?", gli chiedo mentre poso la sua giacca sull'appendi abiti 
"Oh, benissimo, come sempre. Ehi piccolino, ho una cosa per te", dice andando verso Goten che è saltato subito giù dalla sedia. 
Toru tira fuori un altro giocattolo costoso, come quasi ogni giorno, e io non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo mentre Goten urla di gioia. 
E' stato difficile spiegare la situazione a Goten, dirgli che Toru non è suo padre e raccontargli tutto di Goku e credo che il mio bambino sia ancora troppo piccolo per capire bene la faccenda.
Dopo qualche istante rientra anche Gohan
"Gohan, quante volte ti ho detto di non uscire dalla finestra?"
"Mi dispiace", mi dice e poi va a sedersi rigido senza dire più una parola.
Prendo posto anch'io e lo guardo preoccupata.
"Tutto bene, tesoro? Sei molto pallido"
Faccio per toccargli la fronte per vedere se è calda ma lui scuote la testa e si tira indietro
"E'...papà. Ho parlato con papà"
Cala il silenzio, tutti fissiamo Gohan come se fosse impazzito
"Tuo padre Goku? Che significa che gli hai parlato?", chiede Toru e poi mi guarda
"Mi ha solo detto che tornerà per il torneo", sussurra mio figlio.
Il tempo si ferma, il cuore prende a battermi più veloce, le mani cominciano a tremarmi e nella mia testa si ripete una sola parola: tornerà.
Gohan mi guarda e nei suoi occhi vedo qualcosa che non vedevo da più di 5 anni... la felicità
    

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Tre giorni ***


"Che... che significa che tornerà?", sussurro
L'idea di rivederlo mi risulta inverosimile e non riesco a spiegarmi questo moto di felicità che si sta facendo largo in me 
"Per il torneo, ha un permesso di una settimana per rivedere me, per conoscere Goten e per te, mamma, è questo che mi ha detto", mi dice Gohan
Per me. Per me...  A lui non è mai importato niente di me, è una cosa che so, anni e anni di abbandono non dimostrano affetto o amore. 
L'atmosfera a tavola si fa pesante, sento gli occhi di tutti su di me e non so cosa mi spaventa di più, se la felicità dei miei figli o lo sguardo indagatore di Toru.
"Oh. Beh, sono contenta per voi, ragazzi". Parlo con indifferenza mentre continuo a mangiare.
"Mammina, pensi davvero che papà verrà a conoscermi?"
Le parole di Goten mi spezzano il cuore e gli occhi mi si riempono di lacrime. Guardo mio figlio, così simile a lui e sorrido
"Certo, tesoro, sono sicura che non vede l'ora di vedervi. Sarà molto orgoglioso di voi" 
"Dove starà?", si intromette Toru. 
Dopo cinque anni ormai si è abituato alle stranezze che succedono, sa tutto delle sfere del drago, dei sayan e dei mostri affrontati, per cui il fatto che torni non sembra sconvolgerlo più di tanto
Già, dove starà? 
"Qui", risponde Gohan "Questa è ancora casa sua"
"Ma..."
Interrompo Toru prima che dica qualcosa che spezzi la debole unione tra lui e Gohan
"Ascoltami, caro, è solo una settimana. Si sistemerà nella camera per gli ospiti. Non ha nessun posto dove andare"
Non lo guardo negli occhi e lo sento sospirare forte. 
Gohan sembra molto soddisfatto e Goten non riesce a stare fermo un istante. Sono così felice per loro, ma ho anche tanta paura. 
Goku. Non amerò mai nessuno come ho amato lui, questa è una certezza, non mi donerò mai più a nessuno in quel modo e so che nessuno sarà mai in grado di farmi soffrire come mi ha fatto soffrire lui.
La cena prosegue mentre nessuno, tranne Goten, proferisce parola.  Il mio piccolino fa domande senza aspettarsi una vera riposta, parla di cosa gli dirà e di come gli mostrerà la sua forza, dice che gli farà vedere con quanta facilità riesce a trasformarsi in super sayan e che di sicuro riuscirà ad impressionarlo
Quando finiamo di mangiare ognuno si ritira nella propria stanza e una volta a letto, Toru inizia con le domande che temevo mi facesse
"Davvero vuoi farlo stare qui?"
"Non ho altra scelta, non sa dove andare", gli dico pacata 
"Ha i suoi amici"
"Vorrà stare con i suoi figli, presumo"
"E con te"
"A lui non importa niente di me"
"Sei sicura?" 
Ne sono sicura? Non lo so. C'è stato un periodo, quando Gohan era appena nato, in cui siamo stati felici. Io sono stata felice. Eravamo una famiglia. Sono una volta Goku mi ha detto di amarmi, la prima meravigliosa notte di nozze, poi non l'ha più detto. Solo la madre dei suoi figli e questo crea un legame, ma l'amore?
Quando non ottiene risposta, Toru mi tocca una spalla e mi fissa intensamente 
"Lo ami ancora?"
"No", rispondo troppo presto.
Poi mi giro, gli do le spalle e non riesco a concentrarmi sul suo abbraccio, non riesco a pensare a nient'altro che non siano i 3 giorni che mancano prima di vederlo di nuovo.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il grande giorno ***


Il grande giorno è arrivato.
Spalanco gli occhi di colpo, mi abituo alla luce e mi appoggio alla testiera del letto. 
Così, il momento è finalmente giunto. 
Mi alzo e indosso la vestaglia, devo preparare la colazione per tre mangioni prima di prepararmi per uscire di casa.
Gli ultimi tre giorni sono stati un susseguirsi di emozioni diverse, impazienza, felicità, timore e finta indifferenza sono stati i sentimenti caratterizzanti. 
Adesso sono nervosa e mi detesto per questo.
E' solo Goku! Solo il bambino, il ragazzo e l'uomo che ho amato, è solo colui che è stato mio marito, il padre dei miei figli che ritorna in vita dopo cinque lunghissimi anni. 
Perché essere nervosi? 
Chissà se è cambiato, penso, chissà se mi troverà carina 
Che razza di pensieri! 
Sbuffo e me ne vado in cucina, è ora di mettersi all'opera e smetterla di pensare cose così irrilevanti
Goten è il primo a scendere di corsa le scale, già con la tuta da combattimento e con un sorriso splendente stampato in volto.
"Ci pensi, mammina? Oggi conoscerò papà! Non sei contenta?"
Saltella da un piede all'altro e non posso fare a meno di sorridere 
"Certo che sono contenta, Goten. Vedrai, vi troverete benissimo insieme. E adesso vai a svegliare tuo fratello, è pronta la colazione"
"E' già sveglio, si sta preparando per uscire! Preparati anche tu, mamma, così andiamo presto!"
Mi metto a ridere
"C'è tempo, tesoro. Stai tranquillo"
"Si, ma tu vai a prepararti"
Toru scende le scale, anche lui è già vestito e pronto per uscire, ma non ha lo stesso sguardo acceso di Goten. Negli ultimi giorni è stato molto taciturno, immagino che l'idea di ritrovarsi il mio defunto marito nella camera degli ospiti non gli faccia molto piacere.
Gli sorrido e lui mi ricambia dolce
"Ben svegliato, la colazione è pronta in tavola. Ti dispiace se vado a prepararmi? Goten non vede l'ora di uscire"
"E' comprensibile. Va' pure, cara"
Mentre salgo le scale incontro Gohan, felice come non mai nella sua tuta da combattimento 
"Mamma sbrigati a prepararti!", mi dice 
"Sto andando! Cosa avete tutti? C'è tempo!"
Lui mi si avvicina, mi bacia una guancia e mi sussurra all'orecchio:
"Non far finta di non essere nervosa, mamma, si vede che anche tu non vedi l'ora di rivere papà"
Arrossisco e, come una bambina capricciosa, me ne vado in camera sbattendo i piedi.
E' arrivato il momento di affrontare un altro grave problema: Cosa mi metto? 
Inizio a provare tutti i vestiti che possiedo, ma naturalmente non mi piace assolutamente niente. 
Mi sento un adolescente che si prepara al primo appuntamento.
Sono assolutamente ridicola.
Alla fine scelgo un paio di jeans e una camicetta leggera, lascio i capelli ondulati sciolti e decido di truccarmi leggermente.
Mi guardo allo specchio e mi decido soddisfatta.
Gohan, Goten e Toru mi aspettano davanti alla porta
"Mamma stai benissimo!", esclama Gohan e sfoggia il sorriso di chi la sa lunga 
Alzo gli occhi al cielo
"Stai benissimo, cara", mi dice Toru ammirato
"Si si, adesso andiamo", chiede Goten aprendo la porta 
Sorrido e annuisco. 
E' ora. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il ritorno ***


C'è tantissima gente, come sempre, di ogni età e provenienza, combattenti e spettatori.
Non sto prestando molta attenzione a loro, è ovvio, lo sto cerando in mezzo alla gente mentre cerco di non dare nell'occhio e Goten e Gohan fanno lo stesso, più impazienti che mai.
Toru mi cammina di fianco senza dire una parola, sembra anche lui nervoso ma non so perché. Gli prendo la mano e gli sorrido.
Troviamo il resto del gruppo, Bulma, Vegeta e il loro piccolo, Crilin e 18, Genio, Jamcha, Piccolo... e sembrano tutti impazienti
"Chichi! Come stai?"
Bulma mi viene incontro e mi abbraccia, è bella come sempre, fresca come una rosa 
"Molto bene"
"E voi ragazzi? Siete emozionati?", chiede lei ai miei bambini
"Si, non vediamo l'ora. Vero, Goten?"
Goten annuisce e comincia a chiacchierare nervoso con il piccolo Trunks. Sono adorabili, quei due, si trovano molto bene insieme.
"E' nervoso, eh?", ridacchia Crilin che nel frattempo si avvicina a noi
"Già, non riesce a pensare ad altro", rispodo sorridendo
"Si, è comprensibile. Ciao Toru, come stai?", chiede Crilin
"Molto bene, grazie" e si stringono la mano
Toru è riuscito a guadagnarsi la simpatia di tutti e sono molto contenta per questo. In fondo, loro sono la mia famiglia
"Stammi a sentire, donna! Sei sicura che quel buono a nulla di Kakaroth verrà?"
Alzo gli occhi al cielo. Vegeta. 
"Certo che verrà", risponde Gohan " l'ha promesso"
"Vogliamo andare a registrarci?" domanda Junior
Ci avviamo verso il banco delle iscrizioni, quando, all'improvviso, eccolo qui.
E' qui, qui davanti ai miei occhi.
Toru mi prende la mano, ma quasi non me ne rendo conto, inizio a tremare, il cuore mi martella nel petto, non riesco a guardare nient'altro che lui
E' rimasto bellissimo, con quella faccia da eterno ragazzino e l'espressione gentile 
"Salve a tutti!" esclama 
Quella voce... pensavo che non l'avrei mai più sentita 
Tutti corrono da lui, tutti tranne Toru, Goten e me. 
Prendo la manina di Goten e la stringo, nemmeno lui riesce a staccare gli occhi dall'uomo di fronte a noi  
Goku e Gohan si stringono forte, si sussurrano qualcosa e continuano ad abbracciarsi fra le urla degli altri. Tutti lo abbracciano e gli danno pacche sulla spalle 
Poi si fa largo e punta gli occhi su Goten
"Ciao figliolo"
Il cuore mi si stringe per l'emozione e gli occhi si riempono di lacrime. Ho aspettato troppo per questo momento
Goten scoppia a piangere e gli corre incontro, Goku lo prende in braccio e lo abbraccia, lo bacia, lo accarezza, gli sussurra paroline dolci e poi fa una cosa che pensavo non avrebbe mai fatto: piange.
Lacrime salate gli rigano le guance mentre affonda la testa nei capelli di suo figlio
"Scusa figlio mio. Scusa", continua a ripete
Passano quelle che mi sembrano ore prima che lo posi a terra 
Poi solleva lo sguardo su di me, così lentamente e intensamente che arrossisco 
"Ciao tesoro"
A quel punto, il mio cuore si ferma completamente 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Quello che non ti aspetti ***


Va bene, devo decisamente dire qualcosa. 
Cerco di riprendermi e deciso che devo assolutamente smetterla di fissarlo in questo  modo 
"Ciao Goku"
Mi sorride e apre la bocca per dire qualcosa, ma in quel momento Toru, che era rimasto in disparte fino a quel momento, si avvicina a me e mi mette una mano sul fianco con fare possessivo e porge l'altra a Goku
"Piacere di conoscerti, sono Toru. Il compagno di Chichi"
La situazione non potrebbe essere più imbarazzante di così
Goku guarda prima la mano sul fianco e poi quella tesa verso di lui, capisco che è confuso, ignora Toru e mi guarda 
"Compagno?", sussurra
"Bene, noi andiamo ad iscriverci", interviene Bulma per smorzare la tensione "Ci vediamo dopo. Venite con noi, ragazzi? Così i vostri genitori parlano" 
Gohan capisce che la situazione deve essere chiarita così annuisce 
"Ma io voglio stare con papà", si lamenta Goten
"Non preoccuparti, piccolino, abbiamo tanti giorni per stare insieme. Mi dai un minuto per parlare con la mamma?", gli chiede Goku
Goten ci pensa, sembra molto contrariato ma alla fine annuisce e si incammina con Gohan e il resto del gruppo
"Goku...", comincio
"Che significa che è il tuo compagno?", sbotta lui
"Significa che adesso sta insieme a me, amico, e non usare quel tono", si inserisce Toru
"Io uso il tono che mi pare, lei è mia moglie"
Dovrei davvero intervenire e dirgli di smetterla, ma provo troppe emozioni contrastanti adesso
"Moglie? Ma non farmi ridere. Tu sei morto. Morto. Ma nemmeno da vivo sei stato un gran marito da quello che so"
Quelle parole mi ridestano dal torpore
"Adesso basta! Toru, lasciaci soli", dico mettendo le braccia conserte
"No, tesoro, non ti lascio da sola", mi dice lui stringendomi più forte
Goku stringe i pugni e so che prima o poi perderà la pazienza
"Ti prego, devo solo chiarire alcune cose con lui. Vai a controllare Goten" 
Lui acconsente, lancia un'occhiataccia a Goku e si allontana
"Allora, che sta succedendo?", attacca 
"Io... è come ti ha detto". Grande spiegazione. Complimenti a me.
"Sei sposata, ricordi? Guardami, io sono qui"
"Io sono una vedova, Goku, sono libera", gli ricordo
Lui abbassa per un attimo lo sguardo e quando lo rialza nei suoi occhi leggo la tristezza e la rabbia
Oh, Goku. Sei sempre stato un libro aperto per me, incapace di nascondere qualsiasi emozione, incapace di mascherare il dolore 
"Come hai potuto?", mi chiede 
Al che, il mio solito caratteraccio prende il sopravvento
"Come ho potuto? Come ho potuto?", grido ignorando gli sguardi curiosi della gente "Non osare! Ero sola, con due bambini da crescere, spaventata. Tu hai deciso di andartene, tu hai deciso di non tornare, tu hai deciso di non prenderti cura di me, tu  hai scelto di non crescere i tuoi figli!", a queste parole trasalisce, ma ormai non mi ferma più nessuno "Tu come hai potuto! Lui è il mio compagno, l'uomo che amo, l'uomo che si sta prendendo cura dei miei figli!"
"Goten e Gohan sono miei! Non permetterò mai che un altro uomo prenda il mio posto", dice mentre le mani cominciano a tremargli
"Ha già preso il tuo posto!", gli dico
Lui si zittisce e io mi sento dannatamente in colpa. Vorrei dirgli che non è vero, che nessuno mai potrà prendere il suo posto, ma sono troppo arrabbiata e troppo ferita per rimangiarmi tutto
"Se devi rimanere con noi questa settimana va bene, stai con i tuoi figli, parla con Gohan, conosci Goten, ma non intrometterti più nella mia vita, hai perso quel diritto cinque anni fa"
Gli volto le spalle e me ne vado.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Inquietudine ***


Il resto della giornata è un vero schifo, sono in uno stato pietoso e non faccio nemmeno finta che vada tutto bene.
Come osa? 
Se ne va, mi lascia con due figli da crescere, mi spezza il cuore, poi ritorna e si arrabbia quando capisce che mi sono rifatta una vita. Ma per piacere!
Non siamo più due ragazzini, pensavo di poter risolvere la questione da persone civili e mature, invece lui lancia di continuo occhiatacce a me e Toru e io rimango col broncio tutto il giorno.
Perfetto.
"Va tutto bene, tesoro? Che ti ha detto?", mi chiede Toru
"Niente, va tutto bene".
Mi dispiace essere tanto fredda con lui, non se lo merita, ma sono così arrabbiata che non mi va di parlare.
Non seguo con attenzione nemmeno il torneo.
Goten arriva secondo, dopo Trunks, e sono così orgogliosa di lui che ho le lacrime agli occhi. E' così piccolo, così tenero e innocente che lo si deve amare per forza.
Gohan arriva terzo, dopo quei due scimmioni di Goku e Vegeta che hanno combattuto fino a quando l'arbitro non ha annunciato lo scadere della mezz'ora consentita dal regolamento e che i giudici avrebbero decretato il vincitore.
Ha vinto Goku e le proteste e la rabbia di Vegeta si sono placate solo grazie all'intervento di Bulma che gliene ha dette di tutti i colori.
Sbuffo. 
"Mammina, hai visto come sono stato bravo", mi domanda il mio piccolo dopo la premiazione 
"Certo tesoro, sei stato incredibile. Sono molto fiera di te", gli rispondo sorridendo
"Sei stato in gamba, figliolo", si inserisce Toru
"Goten, vieni qui"
Alzo lo sguardo e lo incrocio con quello di Goku che mi sta fissando. Incrocio le braccia al petto. 
Goten corre da suo padre che lo prende in braccio e gli sussurra qualcosa, poi il mio bambino si apre nel sorriso più bello che abbia mai visto.
Si unisce a loro anche Gohan che riceve un'affettuosa pacca sulla spalla da Goku e un abbraccio dal fratellino
Io e Toru rimaniamo distanti ad osservare la scena, ma dentro di me si fa spazio a gomitate la voglia di raggiungerli, di abbracciarli, di tenerli stretti a me per sempre.
Ma proprio quando i miei piedi stanno per muoversi, Toru mi prende la mano e mi riscuote dal mio torpore
"Stai crescendo due ragazzi straordinari", mi dice
Che diavolo mi prende? Perché penso a Goku quando ho accanto un uomo così straordinario?
Gli rivolgo il sorriso più affettuoso che riesco a trovare e mi appoggio  lui 
"E tu mi stai aiutando", sussurro
Mi accarezza le braccia 
"Vuoi tornare a casa?"
"Si", rispondo senza pensarci un momento 
Sono stanca, è stata una giornata pesante e voglio solo andare a riposarmi 
Raggiungiamo Goku, Gohan e Goten
"No, figliolo, è meglio di me", sta dicendo Goku a Gohan
"Ma papà, io voglio stare con te", piagnucola Goten
"Che sta succedendo?", domando
"Papà pensa che non sia una buona idea venire a stare da noi. Diglielo tu, mamma, che quella è casa sua"
Sento Toru irrigidirsi al mio fianco 
"Goku, non c'è problema. Ti ospitiamo volentieri. Vero, tesoro?" e mi volto verso Toru
" Già. Volentieri, certo"
Ovviamente è sarcastico, ma Goku lo ignora completamente e si rivolge a me 
"Sei sicura, tes... Chichi?"
Faccio finta di non essermi accorta del suo quasi errore. Da sposati mi chiamava sempre "tesoro" e io lo adoravo
"Si. Così puoi passare del tempo con Goten e Gohan" Alzo le spalle 
"Va bene", dice solo 
"Evviva!", strilla Goten
Andiamo a salutare gli altri e poi io, Toru, i miei figli e Goku ci avviamo verso casa mentre la mia inquietudine cresce ad ogni passo 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3619021