Malattie

di Fed
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** L ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** Shi ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** Un urlo ***



Capitolo 1
*** 1 ***


 

Incastrata
nelle mezze misure
 
di incontri effimeri
per strada e poi
quelle conversazioni
brevi come uno sputo,
la richiesta d’aiuto ai passanti
con gli occhi distanti
e gonfi come palloni
 
e poi le insegne
in trionfi di luce al neon,
quell’appunto che hai segnato
a penna sull’agenda
 
e poi sempre tanta voglia
di camminare
più veloce,
ché ti fa male ai reni guardare l’asfalto,
ché il cielo a guardarlo è atroce.

 

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Capitolo 2
*** L ***


 
 
Hai un nome
che ti si addice,
 
come il tuo nome nasci
nei miei occhi
alla luce del mattino,
con quello sguardo che hai –
da bosco ed
erba fresca –
che ti riempie il volto.
 
 
Hai un suono
che ti si addice,
 
un suono che io vedo come un riflesso
quando ti muovi,
che ti segue quando cambi direzione,
 
come la risonanza –
di nostalgia e ricerca –
di un’altra dimensione.


 

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Capitolo 3
*** 3 ***


Di ciò che ho
e ciò che mi aspetta,

del sole che filtra dalla finestra,

della vita che mi si
aggroviglia addosso

e di ciò che a ridosso della malinconia
mi spinge in basso,
di ciò che oltre, via, nel cielo
trovo quando salgo;

di ciò in cui manco,
di ciò in cui spero
e della materia che crea
il pensiero.

Di ciò che va e di ciò che resta,
quello che ho e
quel che mi aspetta.

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Capitolo 4
*** Shi ***


Sono giorni che piango disperata
a capo chino, sulla mia montagna;
il vento è forte e mi ristagna dentro
l’odore fresco e amaro del suo viaggio.
 
Me ne sto ferma, urlo come posso,
gli abeti intorno a coprire il singhiozzare
le dita stanche ad inseguir le vene
proprio a ridosso delle mie caviglie.
 
E mi fa male
anche ricordare,
fa male come se un arto mi mancasse
 
poter dire, ma non saper spiegare,
la voglia
che
mi attanaglia
le viscere.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Ah,
che sole.
 
Sulle rive del Lete
dall’acqua agitata,
sul fruscio costante
una farfalla galleggia
 
l’anima impigliata
alle ali,
morta la coscienza.
 
Oh
quanto dolce sarà la sua assenza,
quando la Notte esonderà
sulla Terra!

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Capitolo 6
*** Un urlo ***



Trema
l’ansia fuori da me,
dentro mi resta
un silenzio asfissiante;
 
i colori che vibrano intorno
saturazione sterile sulle
ciglia stanche.
 
Vorrei dormire un sonno vuoto
e perdermi nel nero più fondo,
non voglio più scavarmi dentro,
non voglio più guardarmi attorno.

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