Promises

di _fioredineve_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Conoscenze ***
Capitolo 2: *** 2. Partenze impreviste ***
Capitolo 3: *** 3. Ritorni ***



Capitolo 1
*** 1. Conoscenze ***


1. Conoscenze
1.Conoscenze


"Sakura" la voce del padre la distrasse dai suoi colori, quegli occhioni verde giada lo guardarono, erano pieni di confusione "Sì, papà?"
"Ti va di venire con me al parco?" la bambina, ancora confusa dallo strano comportamento del padre, annuì posando tutti i suoi colori in modo ordinato insieme ai disegni. Si fece aiutare dal padre nel mettere il cappottino leggero e uscirono. Quel giorno si comportavano tutti in modo strano, prima di uscire aveva visto suo fratello Touya piangere in camera.
"Perchè non sei andato dalla mamma oggi?" il padre fece una smorfia distrutta, affranta "E' di questo che ti volevo parlare, Sakura" entrarono nel parco, a popolarlo c'erano sì e no una decina di persone tra adulti e bambini. Si accomodarono su una delle panchine libere, all'ombra del ciliegio preferito dalla bambina "Vedi Sakura... tua madre se n'è andata. Probabilmente ora non capirai perfettamente quello che ti sto dicendo, ma voglio che tu lo sappia. Purtroppo lei non tornerà più" il sorriso tremolante del padre le parve stanco e distrutto "Perchè?" domandò innocentemente in un piccolo soffio "Perchè gli angeli  avevano bisogno di lei"
"Oh" uscì semplicemente dalle sue labbra, poi un'idea le balenò in mente "Quindi non la vedrò più?" l'uomo stette zitto fissando il terreno ciottoloso ai suoi piedi. Delle piccole e calde lacrime scesero sul viso piccolo e tondo della bambina "Sfogati pure, ci sono io qui con te" le disse il padre accarezzandole la folta chioma biondo miele; la piccola si lasciò andare coprendosi il viso con le mani "Tieni"  le disse un'altra voce, tolse le mani dal viso per vedere chi fosse  e si ritrovò davanti  un bambino dai capelli castano scuro, così come i suoi occhi. Aveva un braccio teso in avanti e stringeva nella mano un fazzolettino di stoffa verde "Non piangere" le disse sorridendo timidamente, Sakura afferrò il fozzolettino asciugandosi il viso "Grazie..."
"Shaoran, mi chiamo Shaoran, e tu?"
"Sakura"
"Come quest'albero!" e le sorrise, dolce "Vado a prendere qualcosa da bere lì, volete qualcosa?" chiese il padre di lei sorridendo ai due bambini  "Sì, una limonata"
"Io niente, grazie" l'uomo sorrise nuovamente alzandosi e andando verso il piccolo stand lì vicino guardandoli da lontano. Shaoran si sedette accanto alla bambina, aveva ancora gli occhi arrossati a causa del pianto "Perchè piangevi?"
"Papà ha appena detto che la mamma ci ha lasciati, per sempre"
"Come il mio papà" sussurrò lui dondolando le gambe "Hai paura?" le chiese poi, guardandola; lei annuì "Non devi averne, loro sono sempre con noi. La mamma mi dice sempre così. Sai, il mio papà se n'è andato l'anno scorso, per questo ci siamo trasferiti qui a Tomoeda"
"Ti manca casa tua?"
"Tanto, anche perchè qui non ho molti amici se non le mie sorelle maggiori" era quasi sconfortato nel dire quelle parole, Sakura gli sorrise "Se vuoi possiamo essere amici"
"Dici sul serio?" era quasi incredulo, i suoi occhi scuri sembravano aver preso vita "Sì"
"Prometti?" le porse il mignolino della mano destra "Prometto" rispose stringendoglielo e dando vita a quel nuovo patto.


Salve a tutti!
L
ascio stare le presentazioni, non è la prima volta che scrivo qui. Questa volta sono tornata con una mini-long di tre capitoli!
Come avrete visto qui sono ancora due bambini, motivo per cui parlano anche in modo un po' più sgrammaticato.
Si baseranno tutti e tre sulle "Promesse". Ho preso spunto da una foto/immagine di Tsubasa. Spero possa piacervi. Tornerò presto con il seguito: è già tutto pronto, devo solo ricopiarlo sul pc.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi in privato, se trovate qualche errore fatemelo pure presente, non mi offendo.


Vera.

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Capitolo 2
*** 2. Partenze impreviste ***


2. Partenze impreviste
2. Partenze impreviste

"Quindi... te ne vai anche tu?" la piccola Sakura tratteneva a stento le lacrime, dopo tre anni... dopo tre lunghi anni da quell'incontro anche Shaoran se ne sarebbe andato.
Entrambi erano fermi sotto quell'albero di ciliegio, in piedi e con lo sguardo basso "Purtroppo devo, mia madre ha deciso così... non posso oppormi, quindi devo seguirla" la voce piena di tristezza e rabbia del ragazzino fece scappare un altro singhiozzo dalle labbra di lei.
"E le tue sorelle?" chiese cercando una via d'uscita da quella situazione dolorosa per entrambi "Anche loro hanno deciso di partire, dicono che questo non è il posto adatto a loro" il ragazzino diede un calcio a un sassolino, era arrabbiato a causa di una scelta così azzardata e imprevista. La madre neanche questa volta aveva tenuto in conto i pensieri del figlio minore.
Ora che era riuscito a trovare degli amici, ora che era riuscito a stringere legami forti e dalle sembianze forti... avrebbe dovuto salutare tutti e tutto. Anche lei, la persona che gli era stata più vicina.
"Tornerai?" gli chiese ad un tratto in un flebile sussurro, Shaoran le sorrise teneramente "Tornerò"
"Prometti?" aveva gli occhi ancora arrossati a causa delle lacrime fuggite al suo controllo, sorrise tendendo in avanti la mano destra chiusa a pugno, solo il mignolo libero da quella morsa "Prometto" rispose fiero il ragazzo afferrando il mignolo di lei con il suo.
Come tre anni prima strinsero una promessa e lui l'avrebbe mantenuta ad ogni costo, perchè quello era il suo posto: accanto a i suoi amici, accanto a lei che - finalmente - l'aveva aiutato ad uscire dal suo guscio.

Buona sera e buon sabato.
S
ì, il capitolo è breve, ma tutto ciò che c'era da dire è stato detto.
Come avrete visto anche qui è fatto presente il momento della promessa, una promessa molto più 'adulta e sicura' rispetto a quella precedente.
Penso abbiate già intuito un po' di cosa tratterò nel
capitolo finale, spero anche che non vi sembri banale come storia.
Ovviamente non ho molto da dire, anzi, una cosa ci sarebbe: se veramente vi sta piacendo - ma anche nel caso contrario - vorrei sapere un vostro parere,in cosa sbaglio o cosa potrei modificare.
Sono aperta a qualsiasi critica, le accetto senza problemi.
Grazie per la vostra attenzione e per aver letto anche questo capitolo.

A presto.

Vera

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Capitolo 3
*** 3. Ritorni ***


3. Ritorni
3. Ritorni


L'aria primaverile le accarezzava dolcemente il viso, così come il sole caldo del tramonto.
Passeggiava tranquilla tra gli alberi in fiore, l'odore le sfiorava appena il naso procurandole un lieve sorriso sereno. Arrivò, senza pensarci, al Parco più importante del suo paesino; osservò l'albero secolare presente al centro del Parco, la folta chioma color rosa pastello si muoveva ad ogni lieve soffio di vento facendo cadere leggiadramente alcuni petali e fiori. Il frusciare delle foglie era un canto così dolce per le orecchie.
Amava quell'albero per tutti i ricordi e i momenti lì vissuti, e poi portava il suo nome.
Con passo lento si avvicinò all'albero fermandosi non appena scorse una figura maschile sostare immobile sotto di esso.
Non voleva recare alcun fastidio, ma la curiosità  - che da sempre l'aveva caratterizzata - era tanta. Voleva sapere chi fosse e cosa ci facesse in quel posto.
Si avvicinò ancora un po', silenziosamente, fino ad arrivare alle sue spalle: era un ragazzo abbastanza alto, i capelli castano scuro tenuti corti, aveva le mani nelle tasche posteriori dei suoi jeans e lo sguardo rivolto verso l'alto.
Un altro soffio di vento le scompigliò i capelli corti facendoglieli finire davanti agli occhi chiari, interrompendo per qualche attimo il contatto visivo dal corpo di spalle del ragazzo. Avvertì un sospiro da parte del ragazzo e, non appena riaprì gli occhi inconciò il suo sguardo scuro e rassicurante.
Rimase interdetta per qualche secondo, senza parole... quello sguardo le era così familiare, somigliava così tanto al suo.
"Shao..."
"Sakura!" la interruppe lui, incredulo quanto lei. Il cuore di Sakura perse un battito per poi riprendere a battere più veloce.
Era lui.
Era tornato.
Lasciò cadere la cartella che stringeva tra le mani, un sorriso nasceva incredulo e sereno sulle labbra di entrambi. Shaoran spalancò in tempo le braccia per afferrarla: la ragazza gli saltò al collo, piangendo... questa volta di felicità.
"Sei tornato, hai mantenuto la promessa" sussurrò tra un singhiozzo e l'altro, Shaoran sorrise accarezzandole i capelli e tenendola ancora stretta tra le sue braccia "Non potevo non mantenerla" sorrise dolce allentando l'abbraccio per poterla guardare.
Entrambi erano cresciuti, erano cambiati, ma i loro sguardi erano sempre rimasti gli stessi di quel giorno: lo sguardo di due bambini ingenui e felici.
"Prometti che non te ne andrai mai più" i due si guardarono negli occhi e, come erano soliti fare da bambini, strinsero i loro mignoli "Non me ne andrò più, promesso"

ED ECCOCI QUI, ALLA FINE.
C
ome sapete avevo già avvertito sulla 'brevità' della storia, ma penso che bisogni guardare oltre questo, no?
Ci terrei a ringraziare a chi ha recensito la storia:
Yumiko (ti ringrazio anche per averla aggiunta tra le seguite) e solemiosole
e a chi, anche se silenziosamente, ha letto la mia storia.
Spero che vi sia piaciuta e che abbia suscitato - anche se in minima parte - qualcosa in voi.

Non mi dilungo molto, non c'è molto da dire. Spero di tornare presto anche in questo fandom, magari con qualcosa di meglio.
Grazie.


Vera.

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