L'anno più incasinato delle nostra vita.

di Ale_Marti_Ola
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il rientro a casa delle ragazze. ***
Capitolo 2: *** Il problema delle ragazze. ***



Capitolo 1
*** Il rientro a casa delle ragazze. ***


Manuel  Barlow e Martha Dupain si erano conosciuti circa 15 anni fa, lei era una ragazza madre di 18 anni e lui un uomo di 27 anni da poco divorziato e con una figliola a carico.
Si erano conosciuti sulla metro quando la figlia di Martha era corsa via e Manuel l’aveva trovata e riportata alla madre.
Ora sono felicemente sposati, le bimbe sono diventate delle bellissime 16enni, e alla famiglia si è aggiunta la piccola Arielle, una piccola pestifera di due anni e mezzo.
Le due ragazze si sono sempre considerate sorelle anche se sanno che non è proprio così, sono una l’opposto dell’altra ma sono molto in sintonia.
«E’ colpa tua, io non ero d’accordo a mandare le ragazze  a studiare un anno al estero, e ora hai visto come sono tornate?»
«Lo so. Non è una situazione facile, però non farne una tragedia, insomma non hanno commesso un omicidio»
Martha vide il marito uscire dalla cucina con la faccia turbata e decise di lasciarlo stare, parlare con lui quando è in quello stato è controproducente.
Prese in braccio la piccola Arielle e dopo averle messo il pigiama le rimboccò le coperte e spense la luce, mentre camminava lungo il corridoio per raggiungere la sua stanza sentì le due ragazze parlare chiuse dentro la stanza di una di loro.
«Gwen, Courtney, forza a letto! E’ tardi, domani non voglio sentire storie quando vi alzate»
«Mamma ancora cinque minuti» disse quasi supplicando.
La donna cercò di resistere allo sguardo ma non ci fu nulla da fare, quella ragazza era il suo punto debole, per lei aveva rinunciato alla sua adolescenza perché se ne era innamorata appena aveva saputo della sua presenza.
 «D’accordo. Cinque minuti e poi vai in camera tua a dormire»
Quanto era sembrata vuota la casa nei dieci mesi che Courtney e Gwen erano via, avevano deciso di andare in Europa, una in Germania e l’altra in Repubblica Ceca.
Per le ragazze quei mesi sono passati velocemente, troppo velocemente e ritornare alla solita routine non era stato gradito da nessuna delle due, mentre per la famiglia erano stati i dieci mesi più lunghi di sempre.
Nessuno di certo si aspettava che tornassero in quello stato.
La mattina arrivò presto e la famiglia lentamente si rianimò; Manuel stava leggendo il giornale mentre beveva un caffè, Martha sta vestendo una Arielle mezza addormenta e poco collaborante, e Gwen stava bussando alla porta del bagno supplicando Courtney di farla entrare.
Quest’ultima era in bagno da almeno quindici minuti e non aveva la minima intenzione a uscire.
«Court! Fammi entrare, è urgente! »
«Aspetta il tuo turno, mi sto truccando»
«Puoi truccarti in camera tua, hai uno specchio enorme! Io non posso fare pipì in altre stanze!»
Fortunatamente cinque minuti dopo la ragazza uscì e l’altra quasi la spinse per quanto velocemente entrò nella stanza.
Un ora dopo le ragazze erano sul bus che le portava a scuola. Era strano tornare in quel liceo dopo dieci mesi, chissà se le cose erano cambiate o era rimasto tutto come prima.
Scesero dal bus e percorsero la strada fino al ingresso, entrarono e si diressero ai loro armadietti.
 «Ciao Gwen, ciao Court!»
Le due ragazze saltarono dallo spavento e si girano verso chi le aveva salutate.
«Ciao Zoey, come stai?» disse Gwen sorridendo.
«Bene. A me e Bri siete mancate tantissimo, venite ci aspetta in caffetteria. »
Le tre ragazze si diressero verso il luogo d’incontro e abbracciarono l’amica appena la videro.
Quanto erano mancate le loro compagne di guai.
«Ragazze, dove sono finiti i vostri anelli?»
Courtney e Gwen si guardarono un attimo negli occhi e poi la mora iniziò a parlare.
«Vi dobbiamo dire una cosa»



Angolo di Marti e Ale.
Hi guys, we're back.
Speriamo che questa storia possa piacervi.
Crediamo che ci sia venuta in mente perchè vediamo
troppe fiction. 
Chissà cosa sarà sucesso alle nostre protagoniste?
Unicorni e cagnolini a tutti voi. 
-Marti&Ale.


 

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Capitolo 2
*** Il problema delle ragazze. ***


«Ed è per questo che ora siamo nei guai e mio padre non mi guarda quasi in faccia» disse Courtney completamente in lacrime.
Bridgette e Zoey erano sconvolte non sapevano cosa dire per consolare le amiche, era davvero una brutta situazione.
Dopo poco la campanella suonò e le ragazze furono costrette ad andare ognuna nella propria classe.
Finita scuola tornarono subito a casa, non volevano rimanere tra la gente.
Entrarono in casa e si diressero verse le loro stanze e chiusero a chiave.
Musica a tutto volume nelle orecchie e solitudine era tutto quello di cui avevano bisogno.
Loro sapevano che non avevano fatto nulla di male ma il modo in cui tutti reagivano alla notizia le faceva sentire sbagliate e sporche. Erano piene di sensi di colpa.
«Manuel, ora parliamo seriamente» disse Martha sedendosi sul divano vicino al marito «Capisco che sei rimasto scottato dalla notizia ma reagire così non ha senso.  Courtney ha bisogno di te, non puoi guardarla come fosse immondizia, è tua figlia. E’ solo una ragazzina di 16 anni è più spaventata di te in questo momento»
«Non è solo per Courtney, è anche per Gwen sai che la considero mia figlia. Io devo sapere chi sono quei ragazzi» disse l’uomo alzandosi in piedi.
«Loro non parlano, le ragazze gli difenderanno fino alla morte, e poi sono due 16enni che vivono dall’altra parte del mondo che vuoi fare?»
«Loro devono pagare per cosa hanno fatto alle mie bambine »
«Mi stai spaventando. Courtney e Gwen aspettano dei bambini e sono più che sicura che non sono state abusate ma erano ben consenzienti»
Manuel si alzò senza dire una parola e andò verso la cucina, la moglie decise di andare a parlare con le ragazze.
Nessuno delle due disse nulla, lei capiva come si sentivano dopotutto ci era passata anche lei 17 anni fa.
La si svolte in un silenzio quasi inquietante, si sentivano solo i rumori delle posate.
Quella notte Gwen era nel letto il sonno non voleva farle compagnia, continuava a rigirarsi nelle lenzuola e a pensare. I pensieri notturni sono i peggior nemici di ogni ragazza.
 Forse dovrei scrivergli, è anche suo figlio dopotutto.
Con queste idee che le frullavano nella mente si alzò e prese il cellulare, stava per scrivere il messaggio quando qualcosa la blocco.
No, no, no.  Non posso dirglielo per messaggio, è troppo da codarda.  Lo chiamerò.
Compose il numero, ormai l’aveva imparato a memoria, ma di nuovo si bloccò.
Il fuso orario, che stupida! Da lui sono le 9:00 è già a scuola.
Decise di andare a prendere un bicchiere di latte per schiarirsi le idee.
Nel corridoio vide la luce nella camera di Courtney accesa e senza pensarci entrò.
Vide la ragazza accovacciata nel letto che piangeva, si avvicino e le accarezzò i capelli.
«Ecco cosa è successo mentre ero in Germania…» Courtney iniziò a raccontare alla sorella cosa era successo in quei dieci mesi.



Angolo di Ale e Marti.
Ciao gente.
Ecco perchè le nostre ragazze sono nei guai.
Poverine...
-Marti&Ale

 

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