Naruto: La storia di una kyuubi

di Marty_231200
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. L'infanzia di Naruto ***
Capitolo 3: *** capitolo 2. Il giorno dell'esame ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. La fuga della volpe ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. Team 7 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. Il suono dei campanelli ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. Missione di rango C? ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. Zabuza ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8. Discussioni ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9. La definizione di mostro ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10. Rabbia ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11. Ritorno ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12. Sabbia ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La volpe stava attaccando il villaggio, distruggendo tutto ciò che incontrava con le sue imponenti nove code. La volpe ruggiva e con i suoi occhi rossi scrutava i ninja di Konoha cercare di fermarla. In tutto questo tumulto un piccolo esserino correva svelto tra le case cercando di evitare gli umani. L'esserino era una kyuubi in miniatura, dal manto rossastro come quello del cercoterio infuriato. Con il fiatone la piccola volpe si precipitò tra le montagne cercando un riparo dalla furia di quello che era suo padre. Kurama.

Raggiunta una certa distanza si fermò con le zampe tremanti.

Kyuubi: "f-forse sono salvo..."

???: "e tu chi saresti piccolino?"

La volpe volpe si girò spaventata e quello che notò la fece saltare in aria dalla paura: davanti a lei vi era il quarto hokage, Minato Namikaze, e sua moglie Kushina Uzumaki. La kyuubi si raggomitolò sotto le code però sapendo che comunque non avrebbe avuto scampo.

Kyuubi: "t-ti prego..."

Minato: "piccolino... tu non sei cattivo come quella volpaccia eh?"

Minato avvicinò la mano alla testolina dell'esserino iniziando ad accarezzarlo, questo in sua risposta iniziò a vedere l'umano senza le lenti della paura e i suoi occhi passarono da un rosso intenso ad un azzurro cielo.

Kushina: "Minato... non c'è più tempo, dobbiamo sbrigarci..."

Minato: "arrivo... scappa piccolino, fra poco ci sarà un bel po di rumore qui. Vuoi forse che i ninja ti trovino?"

La kyuubi guardò i due allontanarsi mentre i loro volti venivano avvolti da un triste sorriso di addio. La volpe, troppo ansiosa però di sapere una determinata risposta si avvicinò all'uomo e alla donna e gli chiese.

Kyuubi: "perché... perché non mi hai attaccato?"

Minato: "...Come ti chiami piccolo?"

Kyuubi: "Naruto!"

Minato: "beh, Naruto, tu non sei la volpe, il tuo stesso sguardo lo dimostra, tu sei diverso... e poi non avrebbe avuto senso che tu stessi scappando dalla volpe se fossi dalla sua parte no?"

Kushina: "scommetto tutto che Minato ti ha trovato semplicemente adorabile piccolo..."

Minato: "eheheheh... forse è vero... non mi aspettavo di vedere una piccola volpe a nove code proprio mentre lo stesso cercoterio sta attaccando il villaggio..."

Naruto: "lui... è mio padre... ma non siamo mai andati d'accordo e poi... non so cosa sia successo, all'improvviso qualcuno ci ha evocato qui e... e io... ho dovuto seguirlo..."

Minato: "Non ti preoccupare Naruto, senti vieni qui ti voglio fare un regalo, che ne dici Kushina? Devo avere la tua approvazione come membro del clan Uzumaki per farlo..."

Kushina: "ti do la mia approvazione Minato..."

L'hokage appoggiò il palmo della mano sul soffice pelo rossastro del ventre della volpe e questo, poco dopo, si illuminò leggermente. Proprio sopra il punto dove aveva appoggiato la mano l'hokage era apparso uno strano segno.

Naruto: "un? Cos'è?"

Kushina: "è un sigillo creato dai primi Uzumaki, ti permetterà di trasformarti in umano... ma vista la tua età credo che ti trasformerai in un neonato umano..."

Minato: "non solo questo, potrai anche usare le tecniche dei Ninja... Ti confonderai meglio tra la popolazione..."

Naruto: "io... io... non so come ringraziarvi..."

Minato: "che ne dici se vai via da qui? Naruto... un'ultima cosa... il chakra di tuo padre... è diviso tra Ying e Yang giusto?"

Naruto: "esattamente, però se devo dirla tutta trovo che lo Yang sia la parte leggermente più forte... e incontrollabile... è quella che contiene più rabbia per dirla semplicemente"

Minato: "grazie Naruto mi hai dato un'informazione preziosissima..."

Naruto: "quarto hokage... stia attento quando affronterà mio padre... è più pericoloso di quando sembri..."

L'hokage sorrise e diede l'ultima carezza alla volpe per poi allontanarsi con la moglie, che gli teneva la mano sinistra. Fu la prima e l'ultima volta che Naruto vide Minato e Kushina, infatti venne a sapere che il grande ninja e l'Uzumaki si erano sacrificati per sigillare metà del chakra della volpe nel corpo dell'Hokage, ormai deceduto, e l'altra metà era stata distrutta nella cerimonia. In quanto ciò la volpe non esisteva più e il piccolo Naruto, di malincuore, aveva preso il posto di suo padre come cercoterio.

Durante il funerale il Kyuubi entrò di nascosto nell'ufficio dell'uomo che gli aveva risparmiato la vita e guardò i numerosi documenti che sarebbero rimasti incompleti fino all'elezione del prossimo hokage. La volpe guardò il sigillo sul suo petto e pianse, le lacrime scorrevano sul suo muso senza ritegno, anche se aveva passato così poco tempo con quell'uomo si era affezionata subito a lui.

Dopo essersi sfogata la volpe di preparò ad uscire ma prima di saltare fuori dalla finestra senti una voce che lo chiamava.

???: "Naruto giusto? È un piacere conoscerti..."

Naruto: "chi va la?"

Un'uomo anziano entrò nello studio, indossava ancora gli abiti da battaglia e guardava la volpe con uno sguardo dolce e comprensivo. Naruto riconobbe immediatamente lo stesso modo di esprimersi che aveva anche Minato. La kyuubi saltò sulla scrivania dell'hokage e fissò l'uomo con i suoi occhi celesti.

???: "il mio nome è Hiruzen Sarutobi, però al villaggio mi conoscono come il terzo hokage..."

Naruto: "il... terzo hokage?"

Sarutobi: "esattamente... Minato, prima di morire, è riuscito a parlarmi di te... e del sigillo Uzumaki..."

Naruto: "se solo io gli avessi impedito di andare..."

Sarutobi: "non è colpa tua piccolino... l'hokage ha il compito di proteggere il villaggio anche a costo della sua stessa vita... è stata una sua scelta"

Naruto: "non so dove andare... sono solo ora..."

Sarutobi: "resterai con me... devo rispettare l'ultimo desiderio di Minato, mi ha chiesto di tenerti con me e farti crescere nel villaggio come uno di noi, come un ninja... che ne dici?"

Sarutobi: "tu... tu lo faresti vecchietto?"

L'anziano sorrise e si avvicinò alla piccola volpe che, chiudendo gli occhi, si concentro un attimo. Poco dopo il sigillo imposto sul suo corpo si illuminò leggermente, subito dopo, in una nuvoletta di fumo apparì il corpo di un piccolo neonato. Il sigillo aveva funzionato perfettamente.

E' così che iniziò la storia di Naruto Uzumaki, colui che gli abitanti del villaggio della foglia chiamavano "il bambino maledetto dalla volpe", in quanto era apparso dal nulla subito dopo la distruzione del villaggio. Nessuno poteva immaginare che sotto quel travestimento viveva una piccola e giocosa kyuubi...

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. L'infanzia di Naruto ***


La piccola volpe venne accolta in diversi modi nel villaggio, molti degli abitanti della foglia vedevano quel bambino come un essere che portava sfortuna, maledetto fin dalla nascita dalla volpe. Non vi era una reale motivazione dietro questa opinione, anche perché Naruto mostrava agli abitanti solo il suo corpo umano e mai quello della piccola volpe dal manto rossastro, ma, come ben si sa, la paura può distruggere la vita di una sola persona che si prende tutte le colpe del villaggio. Un ninja si ferisce in missione? la colpa è di Naruto, che gli ha portato sfortuna. Una casa crolla perché edificata male? La colpa è sempre del bambino che a dire degli abitanti ha manomesso la casa. 

L'unico che si mise tra le minacce e Naruto fu proprio il terzo Hokage, che aveva visto in quella piccola volpe non un mostro ma un essere che provava dolore, odio ma soprattutto amore. La situazione però non migliorò neanche quando Sarutobi venne messo nuovamente a capo del villaggio, gli adulti tendevano a tenere i propri figli lontani dal bambino e la povera, piccola, kyuubi viveva nella solitudine più totale. 

Sarutobi in risposta all'atteggiamento ostile nei confronti del cucciolo lo accolse nella residenza dell'hokage, dove il piccolo viveva con quello che ormai considerava un nonno. Naruto però, vista la sua indole giocosa, continuava a chiamarlo vecchietto e questo faceva piacere all'anziano che notava in quel bambino tutta la gioia della vita.

La volpe, nei primi anni di vita, quando il suo corpo umano era ancora molto piccolo, non tornò mai nella sua forma animale ma, raggiunti i quattro anni tornò come prima e imparò a controllare il sigillo alla perfezione. Con il vecchio rimaneva una kyuubi, in pubblico un bambino.

Dopo ciò, all'età di sei anni, Naruto iniziò frequentare l'accademia ninja, dopotutto doveva riuscire a controllare alla perfezione il chakra del corpo umano, molto inferiore a quello della sua forma animale. Infatti il bambino, parlando dell'hokage della sua trasformazione spiegò che se doveva dare dei colori alla sua energia avrebbe assegnato il blu, tendente al celeste, per la sua forma umana e il rosso intenso per la sua forma kyuubi.

I guai però non si fermarono di certo quando la sua vita scolastica iniziò, il bambino oltre a non avere amici incontrò anche qualcuno che iniziò a temere a vista: Sasuke Uchiha. Non lo temeva di certo come persona, quel bambino era determinato a migliorare, ad essere più forte e a superare ogni suo limite per raggiungere suo fratello, Itachi Uchiha, quello che temeva realmente erano i suoi occhi, o meglio lo sharingan.

Quando, dopo aver incontrato Sasuke, tonò a casa si rintanò nella sua stanza, precisamente nella sua forma volpe, sotto il letto, l'hokage, preoccupato nel non vedere Naruto venire a cena, entrò in camera sua per vedere cosa stava succedendo.

Sarutobi: << Naruto? dove sei finito? >>

Naruto: << s-sono... q-qui sotto... >>

Sarutobi: << ehi... che succede? >>

Naruto: << non voglio più andare all'accademia se c'è lui... >>

Sarutobi: << uh? Lui? >>

Naruto: << quell'Uchiha... Sasuke... mi fanno paura i suoi occhi... non mi piace lo sharingan... fa paura... papà diceva che dobbiamo stare lontani dal loro clan perché loro cattivi... >>

Sarutobi: << Naruto... Non devi temere Sasuke... Non ti farà nulla, anche perché non può sapere che tu sei una kyuubi >>

La volpe sporse la sua testolina fuori dal letto poi, guardandosi intorno, saltò fuori e si appoggiò sulle gambe dell'hokage, che si era seduto sul letto. Poco dopo cadde in un profondo sonno, tranquillizzato dal fatto di sapere di essere protetto dall'uomo più importante del villaggio.

Da allora il cucciolo si mise in testa di raggiungere Sarutobi, sarebbe diventato lui il prossimo hokage, anche se la sue intenzioni erano serie molti iniziarono a deriderlo per questo fatto e a volte il piccolo finiva per combinare dei brutti scherzi a questi individui, facendo naturalmente infuriare il suo maestro: Iruka Umino.

Beh, cosa si può dire di lui, era uno dei pochi a sapere chi fosse realmente Naruto e all'inizio, dobbiamo ammetterlo, aveva disprezzato il cucciolo per quello che era, in quanto i suoi genitori erano stati uccisi dal padre di quest'ultimo. Finirono anche per litigare, causando una fuga di Naruto che venne preventivamente riportato al villaggio da Sarutobi. Solo allora il suo maestro comprese che il bambino odiava il padre più di qualunque altra cosa e che, come ogni essere umano, provava molteplici sentimenti, non solo rabbia e odio. Anzi, quando incontrò la prima volta il cucciolo nella sua forma animale fu veramente sorpreso nel vedere una minuscola volpe, come disse lui di persona: << sinceramente... si immaginavo più grande... >>.

Da allora i due furono molto legati e se Sarutobi era come un nonno, Iruka era il padre, un padre molto esigente e paziente allo stesso tempo. Il maestro fu sorpreso anche quando chiese all'hokage l'origine del cognome di Naruto, un'informazione che in effetti non gli era ancora stata rivelata.

Sarutobi: << Io e gli anziani abbiamo deciso di dargli il cognome Uzumaki per la semplice ragione che il sigillo che Naruto ha imposto sul petto è stato creato proprio da quel clan. >>

Pochi erano coloro che conoscevano l'identità di Naruto, solo coloro di cui vi era confidenza assoluta, l'informazione non poteva e non doveva essere di certo diffusa, sia per la sicurezza della stessa kyuubi, sia per la sicurezza del villaggio. Molte altre forze esterne avrebbero voluto impossessarsi dell'enorme potere del bambino se solo lo avessero saputo. 

In tutto queste persone erano sette: Kakashi Hatake, Gai Maito, Asuma Sarutobi, Kurenai Yuhi, Iruka Umino e due dei tre ninja leggendari. Anche se solo Iruka conosceva personalmente la volpe, almeno per adesso...

Infatti fu proprio quando il corpo umano della kyuubi compì 12 anni che iniziò la vera storia di Naruto Uzumaki, una storia piena di gioia, sofferanza, amicizie e tradimenti...

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Capitolo 3
*** capitolo 2. Il giorno dell'esame ***





Naruto aprì leggermente gli occhi, poi rigirandosi nel suo letto tentò di riaddormentarsi, lo aveva sempre pensato: non c'era nulla di meglio del dormire. Pur tentando di addormentarsi il sole alto nel cielo martellava prepotentemente i suoi occhi, aspetta... alto nel cielo?

A quel punto la volpe si alzò di fretta rendendosi conto di essere di nuovo in ritardo per l'accademia. Saltando fuori dal letto con l'agilità di un animale e sfilandosi il pigiama, indossò in fretta i suoi soliti vestiti arancioni. Dopo, per far prima, uscì dalla finestra e si spostò sui tetti degli edifici. Il ragazzo già si immaginava il volti infuriato del maestro Iruka.

Naruto: << questa volta sono realmente morto se arrivo in ritardo! >>

I ninja di appostamento guardavano divertiti la macchia arancione spostarsi con velocità sorprendente, sì, alcuni si loro lo vedevano come un mostro ma altri semplicemente come un ragazzino stupido e imprudente.

La kyuubi arrivò giusto in tempo gettandosi in classe dalla finestra poco prima che entrasse il maestro che si posizionò davanti agli alunni e fece l'appello. Naruto fissò alcuni dei suoi compagni di classe: Shikamaru aveva la sua solita aria annoiata, Ino e Sakura fissavano Sasuke con i cuoricini sugli occhi, ma che ci trovavano di tanto interessante in lui? bah. Choji mangiava un sacchetto di patatine mentre Shino parlottava con i suoi insetti e Sasuke... Sasuke aveva la sua solita aria oscura... in che senso oscura? Era cambiato, non sorrideva più da quell'evento... da quel giorno... da quando "lui" aveva sterminato il suo clan... Il ragazzo dai capelli biondi non sapeva come sentirsi, era in un certo senso felice che fossero rimasti solo "lui" e Sasuke a possedere lo sharingan, ma capiva il dolore della solitudine e provava tristezza per il ragazzo Uchiha.

Iruka: << come sapete domani è il giorno dell'esame... la prova consisterà nel eseguire la tecnica della moltiplicazione del corpo... >>

Quando la volpe sentì quelle cinque parole si fece prendere dallo sconforto, chiedeteli di fare qualsiasi tecnica ma non quella della moltiplicazione, era veramente negato, appoggiò la testa sul banco cercando di capire come superare la prova. Cercava di scervellarsi per trovare una soluzione, ma senza molti risultati. Non era di certo qualcuno di così meschino da saltare la prova o fingere una malattia, ma se avesse affrontato tutto questo molto probabilmente sarebbe stato bocciato.

E questo di sicuro non rientrava nei suoi piani per diventare Hokage.

Alla fine della lezione sospirò e si diresse in cortile, fissò per un'attimo l'Uchiha che veniva rincorso dalle giovani ragazze in cerca di attenzione, solo una non prestava attenzione: Hinata Hyuga. La bambina si avvicinò a lui, molto timida, e gli sorrise.

Naruto: << Ciao Hinata, come va? >>

Hinata: << c-ciao Naruto! b-bene grazie tu? >>

Naruto: << bah... non so come superare la prova di domani... sono negato nella tecnica della moltiplicazione del corpo, scommetto che invece tu la supererai! Dopotutto sei una Hyuga! Come quel muso lungo di Neji... >>

Hinata: << n-non me la cavo così bene come pensi... non è una tecnica facile... >>

Naruto: << certo, certo, non ti preoccupare! uh... scusa che ore sono? >>

Hinata: << le 13.30... credo... >>

Naruto: << oggi sono sempre in ritardo cavolo! Ci vediamo Hinata! il vecchio mi starà aspettando! >>

Hinata: << c-ciao Naruto! >>

Il ragazzo corse verso casa cercando di ignorare gli sguardi che erano riservati solo a lui da parte dei cittadini di Konoha. Si fermò un attimo da teuchi, dove pranzò con una ciotola di ramen, poi continuò la sua corsa verso casa. Arrivato alla residenza il ragazzo entrò in camera sua e, dopo essere tornato nella sua forma originale, saltò sul suo letto. Non vi erano pericoli nel trasformarsi lì, infatti, per ordine dell'Hokage, chiunque volesse entrare nella stanza di Naruto doveva bussare. Potete intuire il perché...

Dopo un mezz'oretta il ragazzo iniziò a provare la tecnica della moltiplicazione, con scarsi risultati, tutti i cloni che creava non erano all'altezza delle sue aspettative: o non assomigliavano affatto a lui o sparivano subito dopo essere stati evocati. Non aveva speranze. Letteralmente.

La piccola kyuubi passò il resto della giornata tra allenamenti e passeggiate in giro per la città con il suo corpo umano. Sembrava che nessuno gli prestasse attenzione mentre passava per le vie affollate, ma l'apparenza inganna, piccoli movimenti avvenivano nella folla, movimenti che però Naruto notava grazie ai suoi sensi da volpe. I bambini venivano chiamati vicino ai genitori, i negozianti tendevano a mettersi davanti alla loro merce e poi c'erano loro... gli sguardi che fissavano senza pietà il ragazzo, sguardi che lo puntavano senza un minimo di rispetto.

Finalmente arrivò il giorno dopo, beh finalmente in un certo senso, di certo il ragazzo non attendeva molto positivamente il momento dell'esame, infatti, quando entrò davanti ai maestri che dovevano giudicarlo, cioè Iruka e Mizuki, era speranzoso ma in fondo al suo cuore c'era una vocetta che continuava a ripetergli: sai bene che fallirai... sono tutti uguali... ti cacceranno... sei inutile... sei solo un mostro... ascoltami per una buona volta Naruto...

Non ne aveva mai parlato con nessuno ma non si preoccupava più di tanto della situazione, bastava ignorarla, anche se nei momenti ansiosi o molto dolorosi tendeva a diventare sempre più forte. Una volta la vocetta era quasi riuscita a convincerlo, ma grazie all'aiuto di Sarutobi, che lo aveva salvato senza neanche saperlo, era riuscito a superare tutto.

Iruka: << Forza Naruto... vediamo cosa sai fare >>

Il ragazzo si preparò e concentrandosi creò un clone...

Naruto: << Tecnica della moltiplicazione del corpo! >>

Il risultato non fu tra i migliori, di certo il clone non era sparito, ma... non assomigliava per niente al corpo umano della volpe ed era mezzo morto, sparì poco dopo...

Mizuki: << presumo che dovremmo considerare questa prova un fallimento, eh Iruka? >>

Iruka: << Naruto... senti, ci tengo a te ma... sono sempre un maestro e devo seguire quelli che sono i procedimenti... devo bocciarti... mi dispiace... >>

Naruto: << Sono letteralmente negato... >>

Dopo ciò il ragazzo uscì e la vocetta aumentò la sua intensità, si mise fuori ed osservò gli altri suoi compagni, erano stati tutti promossi, compresa Hinata. Ne era felice, aveva protetto la corvina da molti bulli nel corso della sua piccola vita e ora si sarebbe potuta difendere da sola. Ci teneva a lei più di chiunque altro.

Intanto però, nel profondo della sua mente, la volpe continuava a dirsi: fa realmente così pena in questo corpo? Se solo mi avessero chiesto di svolgere un combattimento corpo a corpo...

Ad un tratto vide il maestro Mizuki avvicinarsi con aria seria a lui.

Mizuki: << ehi Naruto... posso parlarti? >>

Naruto: << mh? Maestro Mizuki? Cosa succede? >>
 

La sera stessa... 

Iruka girava nel suo appartamento, dispiaciuto del fatto che Naruto fosse stato bocciato. Sospirò e poco dopo si preparò un te, avrebbe dovuto consolarlo il giorno dopo, anche se conoscendo la piccola volpe di sicuro non si sarebbe arreso. Ci avrebbe riprovato. Ancora e ancora. Senza mai smettere. Ad un tratto qualcuno bussò alla sua porta, lui lentamente si alzò ed aprì, iniziò a preoccuparsi trovandosi faccia a faccia con Mizuki, ansimante.

Iruka: << Mizuki! Stai bene? Cos'è successo?!? >>

Mizuki: << Iruka... si stata di Naruto lui... lui è scappato! Non si trova più! >>

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. La fuga della volpe ***



[flashback]

Mizuki: << non sei andato molto bene all'esame... beh me lo aspettavo... >>

Naruto: << uh? Ah, beh! Sono proprio negato in quella tecnica eheheh... >>

Mizuki: << non mi riferisco a questo... Naruto... >>

Naruto: << non capisco... >>

Mizuki si guardò intorno per vedere se qualcuno gli aveva seguiti nel giardino poco lontano dal cortile dell'accademia, non vedendo nessuno fissò il bambino con uno sguardo sprezzante e disse:

Mizuki: << mi riferisco a quello che sei... >>

Naruto: << c-cosa? >>

Mizuki: << un neonato che appare dal nulla... dopo la distruzione portata dalla volpe... un neonato di cui non si sanno i genitori, che non ha collegamenti familiari, che è vivo... sai, Naruto, sei veramente un piccolo... mostriciattolo... solo un mostro potrebbe essere risparmiato dalla sua rabbia distruttiva di quel demone...>>

Naruto: << io non sono un mostro! >>

Mizuki: << Naruto suvvia! Ammettilo! Non sono di certo l'unico a pensarla così sai?!? Anche Iruka è dalla mia parte! Come tutti quelli del villaggio! >>

Naruto: << non... non è vero! >>

Mizuki: << pensi che ti voglia "bene"?  Solo perché l'Hokage ti ha messo sotto la sua protezione non vuol dire che tutti coloro a cui ordina di volerti "bene" eseguano l'ordine sai? >>

Naruto: << non... non... non... >>

Mizuki: << posso darti un consiglio Naruto? Sparisci! Sai, in effetti potresti andare a chiedere al tuo caro maestro se ti vuole "bene" mostriciattolo... ma cosa vuoi che ti risponda? Si... certo Naruto che ti voglio bene! Come puoi dire una cosa del genere... bla bla bla... le solite storie... >>

Naruto: << io conosco il maestro Iruka... non... non è così... >>

Mizuki: << così gira il mondo Naruto! Cerca di capirlo! Le bugie sono la base della verità... in tutti gli esseri umani... >>

[fine flashback]

Naruto saltava sugli alberi, con le lacrime agli occhi, non voleva più essere visto solo come una minaccia o un mostro, non lo sopportava più, voleva solo vivere normalmente e forse in qualche altro villaggio lo avrebbero accettato...

Ripensando alle parole di Mizuki il peso al cuore aumentava, "le bugie sono la base della verità" come poteva essere vera una cosa del genere? La piccola volpe, in forma umana, atterrò sul terreno, scendendo dalle alte cime degli alberi. Si appoggiò al tronco di un albero, crollando poco dopo a terra. La kyuubi portò le gambe al petto, raggomitolandosi in cerca di protezione. Ora era di nuovo solo. E la solitudine era una tra le cose che più odiava.

???: << Naruto! >>

Il bambino alzò lo sguardo incrociando quello dell'ormai esausto Iruka. Questo si lanciò su di lui, abbracciandolo. A quell'atto la volpe di stacco bruscamente causando la sorpresa del maestro.

Iruka: << Naruto che succede? Eravamo tutti preoccupati! >>

Naruto: << Non è vero... mi odiate tutti... sono solo un mostro... anche per lei è così... >>

Iruka: << Naruto! Non osare più dire una cosa del genere! È vero, ci sono persone che ti odiano e ti vedono male! Ma io non sono di certo tra quelli! >>

Naruto: << Sta mentendo... >>

Iruka: << Non oserei mai! Tu non sei la Kyuubi che ha distrutto il nostro villaggio! Tu sei Naruto Uzumaki... e non faresti mai del male a nessuno... ne sono certo... >>

Il bambino lo guardò con i suoi occhi pieni di disperazione, poco dopo saltò tra le braccia del maestro continuando a chiedere scusa per le sue parole. Iruka continuava a consolarlo tenendolo stretto.

???: << oohh... che bella scenetta commovente... il mostriciattolo e il maestrino... mi fate quasi pena... >>

I due alzarono lo sguardo scorgendo tra i rami la figura di Mizuki che ridacchiava felice. Nel vederlo Naruto iniziò a ringhiare furiosamente, sentiva gli istinti demoniaci uscire allo scoperto nel vedere l'uomo che stava cercando di distruggere la sua vita.

Iruka: << Mizuki... non dirmi che ci sei tu dietro tutto questo! >>

Mizuki: << e chi sennò? E credo che tu sappia anche il perché... >>

Iruka: << non sarà ancora... per quella missione? >>

Mizuki: << sai bene che non meritavi tutto quello che hai avuto, Iruka, se non ci fossi stato io avremmo fallito la missione! E la missione è più importante di un misero umano! >>

Iruka: << tu! Maledetto! Hai ucciso tu il nostro compagno!! >>

Mizuki: << esattamente e ora... voglio la mia vendetta per tutto quello che ti è stato concesso e me mai!! Dimmi un po' questo lo riconosci Iruka? >>

Iruka: << la pergamena delle tecniche proibite? Come diavolo l'hai presa?!? Devi riconsegnarla! Contiene tra tecniche più potenti mai create! >>

Mizuki: << io? Non l'ho presa io Iruka! Sei stato tu, con l'aiuto di Naruto, naturalmente! Io ho cercato di fermarvi... ma sfortunatamente sono stato costretto ad... uccidervi... >>

Naruto ringhiava sempre più forte mentre Iruka guardava sconcertato il suo compagno, che fino a quel momento considerava amico.

Naruto: << maledetto... >>

L'uomo estrasse un enorme shuriken e senza dire altro lo lanciò verso Iruka che non aspettandosi il veloce del momento non poté far altro che difendersi. Lo shuriken non arrivò mai, quando il maestro aprì nuovamente gli occhi noto uno spettacolo terribile, l'arma si era conficcata nella schiena della giovane volpe che, sorridendo, si era messo davanti al corpo di Iruka per proteggerlo. Il giovane cadde a terra e l'uomo gli estrasse in fretta lo shuriken.

Iruka: << Naruto stai bene?!? >>

Naruto: << s-si... ora però dobbiamo  recuperare il rotolo... >>

Mizuki: << oh... ti ho fatto male? Quanto mi dispiace mostriciattolo... >>

Naruto non lo sopportava più e con una velocità sorprendente appari davanti all'uomo, poi, ridacchiando, gli strappo di mano il rotolo e iniziò a saltellare via.

Mizuki: << maledetto moccioso!! Come fai ad essere così veloce?!? >>

Iruka: << scappa Naruto!! Ci penso io a lui!! >>

Naruto si allontanò più lontano possibile dal luogo dove si sentivano già i primi suoni di una furiosa battaglia. La schiena gli doleva e presto fu costretto a fermarsi, guariva di certo più in fretta dei semplici umani ma non era immortale di certo, soprattutto in quel corpo.

Ad un tratto gli venne un idea e, spinto anche dalla curiosità, aprì il rotolo per vedere quali tecniche vi erano nascoste.

Naruto: << non ci credo! Anche qui questa tecnica!! Però... forse... >>

~ Poco dopo... ~

Iruka: << come hai potuto?!? >>

Mizuki: << l'unica cosa che m'interessa ora è farti fuori Iruka! Poi penserò al mostriciattolo! >>

Iruka: << lui... non è... un mostro!! >>

Naruto: << yuhuu... Maestro Mizuki!! >>

Mizuki si girò e vide Naruto sul ramo di un albero che lo fissava con un sorrisino sul volto. Sembrava molto sicuro di se.

Naruto: << sono sicuro che mi meritassi quella bocciatura all'esame maestro Mizuki... stia a vedere!! >>

Mizuki: << uh?!? >>

Naruto: << tecnica superiore della moltiplicazione del corpo!! >>

Intorno a Mizuki apparvero numerosi cloni, cloni molto speciali, non erano semplici illusioni ma proprio cloni in carne ed ossa, pronti a combattere.

Naruto: << caricaaaaaa!!! >>

Naruti: << caricaaaaaaaaaaaa!!! >>

Quando tutto finì Mizuki si ritrovò a terra, con diverse ossa rotte. Il biondo si avvicinò a lui con aria infuriata e lo prese per il colletto portando gli occhi dell'uomo davanti i suoi. Mizuki nel vederli iniziò a tremare: non erano più azzurri ma rossi e le sue pupille erano allungate. Un velo di chakra rosso ricopri leggermente il ragazzo.

Naruto: << odio quando fanno casini con me sai? >>

Mizuki: << ma... chi... diavolo sei?!? >>

Naruto: << Io? Io sono solo un mostro Mizuki... >>

A quel punto successe qualcosa che nemmeno Naruto si aspettava, all'improvviso nella mano opposta a quella che teneva il colletto del ninja si creò una specie di minuscola sfera nera, che però esplose subito facendo volare sia la volpe che l'uomo a diversi metri di distanza.

Naruto chiuse gli occhi, quella strana sfera gli aveva consumato tutte le energie. L'ultima cosa che vide fu il maestro Iruka correre verso di lui preoccupato...

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. Team 7 ***


 

Quando Naruto aprì nuovamente gli occhi si rese conto che non era più nella foresta dove lui e il maestro Iruka avevano affrontato quel pazzo di Mizuki, ma era disteso su un comodo letto dell'ospedale di Konoha. La giovane kyuubi si guardò un attimo intorno, confusa, nessuno era con lui. Poi si distese e cercò di ricordare la strana tecnica che aveva usato. Sperava che non fosse quello che credeva, perché se quella fosse stata realmente la bijuu dama... Naruto non osava pensarci... una forza così potente era difficile da controllare anche per lui... Avrebbe rischiato di distruggere l'intero villaggio con un solo colpo...

Ad un tratto sentì la porta aprirsi e, puntando il suo sguardo verso quella direzione, vide il maestro Iruka entrare nella stanza.

Iruka: << sono felice che ti sia svegliato Naruto! >>

Naruto: << Maestro Iruka! quello... è ramen?! >>

Iruka: << eheheh... sapevo avresti apprezzato il mio regalino! >>

Il biondo si tuffò sul suo cibo preferito, senza pensare al altro, quando finì si rigettò sul letto, con la pancia piena.

Naruto: << Per quanto ho dormito? >>

Iruka: << molto meno di quanto si aspettavano i ninja medici... circa 12 ore... peccato che non abbiano calcolato che non sei umano in fondo >>

Naruto: << beh, perdoniamoli, non lo possono sapere dopotutto! >>

Iruka: << hai ragione... >>

Ci furono degli attimi in cui nessuno dei due parlò e nella stanza calò un profondo ed imbarazzante silenzio. Alla fine il maestro cercò di rompere quel ghiaccio spesso che si era formato.

Iruka: << Sei diventato famoso sai Naruto? Al villaggio parlano tutti di te! >>

Naruto: << come se non lo facessero mai... >>

Iruka: << no, intendevo che iniziano a parlare bene di te Naruto! sai... il fatto che il rotolo sia stato rubato è una questione top secret... così metà villaggio sa già tutto! >>

Naruto: << è tipico in queste faccende... >>

Iruka: << si dice anche che tu sia stato promosso... >>

Naruto: << Quella è una diceria... per mia sfortuna... >>

Iruka: << Io non credo Naruto, sai... eseguire la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo non è da tutti... mi chiedo ancora come hai fatto ad impararla così in fretta... >>

Naruto: << maestro, sono una kyuubi... non sono umano... e comunque, cosa vuole dire con tutto questo? >>

Iruka: << ne ho parlato con l'hokage... beh, Naruto, ti do il benvenuto tra i genin del villaggio della foglia! >>

Allora Iruka estrasse dalla sua tasca un coprifronte, la volpe lo fissava con un aria stupita, di certo non si aspettava una simile notizia. La sua bocca, ancora spalancata, non ti muoveva, poco dopo uscì dalla trance in cui era caduto e prese il coprifronte, nel quale era inciso il simbolo del suo villaggio: una foglia. 

Naruto: << iooooo.... non so cosa dire in effetti... >>

Iruka: << domani verrai affidato ad un team, cerca di non arrivare in ritardo come il tuo solito! >>

Naruto: << Io? In ritardo? e quando mai io sarei arrivato in ritardo? >>

Iruka: << emh... fammici pensare... l'ottanta percento delle volte? eheh... ti lascio riposare... riprenditi in fretta Naruto! >>

Il maestro sorrise, ma poco prima di uscire dalla porta si fermò e fissò la kyuubi con uno sguardo serio.

Iruka: << Naruto, un ultima cosa... come mai sei... emh... esploso? o almeno cos'era quell'esplosione ieri sera? >>

Naruto: << ne devo discutere con il vecchio... non ne sono ancora certo... >>

L'uomo annuì, sorrise un'ultima volta e chiuse la porta. Naruto allora si avvicinò alla finestra, sedendosi sul bordo ad osservare le nuvole scorrere in quel dipinto celeste. Era una delle cose che alla volpe piaceva, non era di certo la sua preferita, ma se voleva rilassarsi era il massimo, sentirsi un tutt'uno con lo stesso battito vitale del mondo... Lentamente la debolezza si fece strada nel suo corpo, fino a farlo cadere in un sonno pieno di incubi...

 

[...]

Naruto: << è... è... gigante! >>

Kurama: << è uno dei tanti modi che usiamo noi cercoteri per difenderci, si chiama bijuu dama... è praticamente chakra compresso... >>

Naruto: << grande... anche io? >>

Kurama: << bah... chi lo sa! Hai un corpo ancora talmente piccolo che non credo che raggiungerai mai quantità di chakra necessaria per creare una bijuu dama completa come la mia...>>

Naruto: << Ma io... molto forte! >>

Kurama: << certo... certo... >>

Kurama guardò la minuscola volpe, che praticamente era un centesimo del suo occhio, non capiva ancora come quell'esserino poteva essere chakra del suo chakra. Poi sbuffando lanciò l'enorme sfera nera e in lontananza si udì una frande esplosione. Lo spostamento d'aria che ne derivò fece quasi volare via il minuscolo Naruto. Suo padre, lo prese con una zampa tenendo una delle code del piccolo con due dita della zampa destra. 

Kurama: << bah... sei talmente debole... >>

[...]

Naruto si svegliò di soprassalto, di certo quelli non erano i migliori momenti passati con suo padre, ma per fortuna nemmeno i peggiori. Appoggiandosi la mano sul volto sudato il ragazzo guardò fuori e notò che era notte fonda. Qualcuno lo aveva riposto nuovamente a letto e chiuso accuratamente la finestra. 

Naruto: << ne devo parlare con il vecchio... >>

 

Intanto alla residenza dell'hokage...

Sarutobi: << Kakashi... penso che tu sappia perché ti ho convocato... >>

Kakashi: << beh... di certo posso immaginarlo... >>

Sarutobi: << abbiamo corso un enorme rischio a mettere loro due insieme... non so come reagirà Naruto alla tua presenza e a quella di Sasuke... >>

Kakashi: << gli terrò d'occhio, stia tranquillo... >>

Sarutobi: << Naruto molto probabilmente non si fiderà di te subito Kakashi, tenderà a starti lontano ed a evitarti... soprattutto per lo sharingan... Ma gli parlerò io, per Sasuke invece... non so come diavolo fare... dopotutto è normale che una kyuubi abbia paura di qualcosa che la può controllare... ma lui di certo non è un pericolo >>

Kakashi: << stia tranquillo hokage... finché nessuno saprà la vera identità di Naruto non succederà nulla... anche se temo che questa situazione non potrà andare avanti all'infinito, dopotutto prima o poi il villaggio lo scoprirà... >>

Sarutobi: << Non pensiamoci ora... per adesso devi tenerli in qualche modo separati, non forzare Naruto ad avvicinarsi a Sasuke e non forzare Sasuke ad usare lo sharingan, finché non sa che lo ha già risvegliato abbiamo un vantaggio... se gli facciamo diventare amici... forse... >>

Kakashi: << far diventare amici quei due? mh... è possibile... ma molto difficile in un certo senso... Naruto non si fida di Sasuke ma in fondo prova dolore per lui da quando Itachi... beh ecco... forse potrei spingerlo a fare amicizia con lui su quel lato. Entrambi conoscono il dolore della solitudine. >>

Sarutobi: << te li affido Kakashi... trattali bene mi raccomando >>

Kakashi: << conti su di me... >>

 

Il giorno dopo...

Naruto lasciò l'ospedale il mattino seguente, indossava i suoi soliti vestiti, quello di nuovo era lo sfavillante coprifronte che portava. Arrivato all'accademia molti si misero a fargli delle domande ma alla maggior parte di queste diede rispose vaghe, non si aspettava un così grande interesse verso la sua piccola avventura contro Mizuki, che ora, molto probabilmente, stava già marcendo in una prigione.

Dopo essersi seduto il maestro Iruka spiegò a tutti come si sarebbero svolte le cose, semplicemente sarebbero stati divisi in gruppi e assegnati ad un maestro. Il maestro iniziò a chiamare ad alta voce i nomi dei giovani genin. Quando il ragazzo sentì che Hinata era stata assegnata al team 8, con Kiba e Shino, ci rimase un po male, ma fu felice nel sapere che sarebbe rimasta ben protetta.

Iruka: << Team 7: Saruka Haruno, Naruto Uzumaki... >>

Naruto sbatté la testa sul banco. Aveva sperato di non trovarsi con una delle cornacchie che seguivano Sasuke dappertutto... beh, la sua sfortuna non si era fermata lì perché quando il suo maestro nominò il terzo nome alla volpe quasi gli venne un infarto...

Iruka: << ... e... Sasuke Uchiha? >>

Anche Iruka sembrava sorpreso di una tale scelta. Un leggero brusio si levò in aula, molti sapevano che il biondo e l'Uchiha non erano mai andati completamente d'accordo. Anzi diciamo che tendevano a restare molto distanti tra di loro, come se fossero due calamite con la stessa carica... 

Iruka: << emh... continuiamo... Team 10: Shikamaru... >>

Mentre il maestro continuava a parlare la kyuubi fissava, in un serto senso terrorizzata, l'Uchiha che però non si era nemmeno degnato di guardarla. Un brivido gli salì lungo la schiena poi, deglutì e cercò di ignorare tutto quello che era successo. Solo allora capì, capì che era finito in una situazione da schifo...

Dopo che il maestro se ne andò, dicendo che i maestri sarebbero arrivati poco dopo, Sakura si fiondò da Sasuke, che tendenzialmente la ignorava, mentre Naruto si rintanò in uno degli angoli della stanza. Cercando di evitare il contatto oculare del ragazzo dai capelli di cenere. 

Lentamente tutti i maestri se ne andarono e gli unici a restare nella stanza furono i fantastici tre: Sakura, Sasuke e Naruto... Aspettarono per diversi minuti e ogni secondo che passava per l'Uchiha e la ragazza erano ore per la volpe che restava accuratamente lontana dai due.

Sakura: << avrà avuto qualche problema si vede... >>

Sasuke: << Uno come Kakashi Hatake che fa tardi... allora le chiacchiere che lo soprannominavano il ninja ritardatario erano effettivamente vere... >>

Naruto: <<...>>

Sakura: << ehi Naruto! Non hai detto neanche una parola! che ti prende? >>

Naruto: << N-niente Sakura! semplicemente non sono abituato a contatti sociali così forti! >>

Sakura: << dovremmo imparare a collaborare! Da oggi siamo un team... >>

Sasuke: << naturalmente, è una cosa fondamentale in un team ma ci vorrà del tempo per instaurare un legame forte... soprattutto per Naruto che ha praticamente vissuto da solo la sua vita... >>

Naruto: << dai! non vado così male! Semplicemente... non so come spiegarlo... >>

Il ragazzo di certo non poteva dire al suo compagno di team che gli Uchiha gli facevano paura, per sua fortuna fu proprio allora la porta si aprì mostrando ai tre un uomo coperto da una maschera. Era lui, non vi erano dubbi.

Kakashi: << scusate... temo di essere leggermente in ritardo... >>

Naruto: << io avrei da ridire su quel... "leggermente"... >>

Kakashi: << Andiamo o volete restare in questa classe tutto il giorno? >> 

Mentre passeggiavano il maestro chiese ad ognuno di loro quali erano i loro gusti e se avevano degli scopi da realizzare. Oltre alle solite risposte, l'affermazione di Sasuke mise ansia a Naruto:

Sasuke: << non ho scopi nella vita... se non vendicarmi di una certa persona... >>

Stare vicino all'Uchiha di certo non era tra le cose che gli piacevano, doveva ricordarsi di non fare domande del genere al suo nuovo compagno di team.

Naruto: << temo che toccherà a me portare un pò di allegria in questa gabbia di depressi eh Uchiha? >>

Sasuke: << ma sta zitto Uzumaki... >>

Chiamarsi per cognome per i due era sempre stato una sorta di dispregiativo, e, anche se non lo usavano spesso, quando capitava era segno che le acque iniziavano a scaldarsi e che ben presto i due sarebbero arrivati ad uno scontro. Per fortuna non era mai successo nulla del genere, in quando Iruka gli aveva sempre fermati in tempo, però ora il compito del maestro era passato a Kakashi.

Sakura: << mi sento tra due kunai esplosivi... maestro? >>

Kakashi: << Non litigate ora forza! andiamo al campo d'addestramento... >>

Sakura: << a fare cosa? >>

Kakashi: << a fare un gioco con dei campanelli... >>

Naruto: << ...? >>

Sasuke: << Campanelli? >>

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. Il suono dei campanelli ***



Sasuke: << dobbiamo collaborare Naruto! >>

Naruto: << cheeee?!? Spero tu stia scherzando Uchiha! Io e te che collaboriamo? Forse nei tuoi sogni! >>

~ un'ora prima ~

Il maestro e i tre genin raggiunsero al campo d'addestramento, che fortunatamente era libero. Kakashi poco dopo estrasse dalla borsa tre campanelli e gli agitò facendo risuonare nell'aria il loro suono. I tre sembravano confusi davanti alla strana azione del loro nuovo maestro.

Naruto: << cosa dovremmo fare esattamente? >>

Sasuke: << anch'io sarei curioso... >>

Kakashi: << facile ragazzi... dovete prendere i campanelli... >>

Sasuke: << ... >>

Sakura: << Niente di più semplice! >>

Naruto: << io non sono così sicuro che sia semplice Sakura... ho provato a rubare le cose al vecchio un sacco di volte, senza mai riuscirci... e lui non si stava nemmeno impegnando! >>

Sasuke: << per una volta sono d'accordo con te Naruto... seriamente hai provato a rubare all'hokage? >>

Naruto: << molte più volte di quanto puoi immaginare Sasuke! Era diventato un gioco ormai! >>

Kakashi: << forza, io mi allontano! Vediamo cosa sapete fare! >>

I tre si misero in posizione, erano tutti sull'attenti, Kakashi invece era riposto sotto un albero e stava leggendo un libro. Sinceramente Naruto avrebbe voluto utilizzare la bijū dama, giusto per curiosità, ma capiva che in quella situazione era fin troppo pericoloso utilizzare una tecnica mortale come quella.

La prima a tentare di rubare i campanelli al maestro fu Sakura, che fallì miseramente, il maestro schivo i suoi deboli attacchi senza mai staccare lo sguardo dal suo libro. Poi ci provò Naruto, con la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo, sfortunatamente fallì anche lui. Riuscì ad intrappolare il maestro per un attimo ma peccato che quello fosse una copia. Forse era stata la sua classica sfortuna, o forse la grande agilità ed esperienza del maestro, sì, era decisamente più probabile l'ultima opzione. Sasuke fu l'ultimo provare, anche lui senza molti risultati, era come se Kakashi prevedesse i loro movimenti.

Nascosti nei cespugli Sasuke e Naruto osservavano Sakura che riprovava con una delle sue tecniche... in quella situazione la ragazza si stava dimostrando decisamente inutile...

Sasuke: << è un'ora che ci proviamo... è troppo complicato! >>

Naruto: << potrei riprovare con la moltiplicazione del corpo ma temo che sia inutile contro un ninja esperto come lui... >>

Sasuke: << non ci restano altre opzioni... credevo che non lo avrei mai detto ma... >>

Naruto: << cosa? >>

Sasuke: << dobbiamo collaborare Naruto! >>

Naruto: << cheeee?!? Spero tu stia scherzando Uchiha! Io e te che collaboriamo? Forse nei tuoi sogni! >>

Sasuke: << Sakura in questo momento è inutile... ma tu lo vuoi sentire il suono di quei campanelli nelle nostre mani si o no? >>

Naruto: << ... >>

Sasuke: << e allora? >>

Naruto: << e va bene... cosa intendi fare? >>

Sasuke: << combineremo due tecniche... >>

~ poco dopo ~

Dopo che Sakura si allontanò, delusa dal suo fallimento, vide diverse copie di Naruto lanciarsi verso il maestro. Lei lo guardò stranita, veramente pensava di battere un ninja come Kakashi con il combattimento corpo a corpo?

Kakashi: << mossa avventata Naruto... >>

Una delle copie sorrise e lanciò in aria in altra copia. Kakashi non capiva cosa stava accadendo. Ad un tratto la copia che era più in alto lanciò un enorme palla di fuoco. Kakashi riuscì a schivarla per un pelo. Le copie sparirono e solo allora capì che quello che aveva affrontato non era altro che Sasuke, che si era camuffato da Naruto, e non la volpe che conosceva bene.

Kakashi: << ma allora dove...?!? >>

Il ninja si girò più velocemente possibile ma era troppo tardi, aveva prestato troppa attenzione alla volpe, che credeva leggermente più pericolosa dell'Uchiha a causa della sua enorme quantità di chakra, Naruto lo fissava con degli occhi rossi carmini. La kyuubi allungò la mano verso i campanelli, allora il maestro non si trattenne più, di certo non avrebbe perso contro i suoi alunni.

Kakashi: << arte della terra: tecnica dell'onda di terra! >>

Il terreno si deformò, facendo cadere Naruto e Sasuke, che era tornato a terra dopo il salto. La volpe cadendo a terra perse la sua occasione. I campanelli, con il loro meraviglioso suono si allontanarono da lui. Kakashi, dopo essersi allontanato con un paio di balzi, chiuse l'unico occhio visibile e sembrò sorridere.

Kakashi: << possiamo concludere la prova qui... È stato un successo vedo! >>

Naruto: << s-successo? >>

Kakashi: << beh naturalmente! >>

Sasuke: << non era una vera prova questa vero? Voleva far collaborare me e Naruto... era un gioco, come ha detto lei prima... >>

Kakashi: << bravo Sasuke! >>

Sakura: << e io che centravo allora? >>

Kakashi: << beh, doveva sembrare una vera prova o questi due non avrebbero collaborato... >>

Sakura: << anh... >>

Naruto: << mi ha ingannato maestro! Io voglio quei campanelli!! >>

Kakashi: << un giorno riuscirai a prenderli Naruto... un giorno lo farai ne sono certo... >>

Naruto: << tch!! >>

Per festeggiare la creazione del team 7 tutti e quattro andarono a cenare da Teuchi, su consiglio di Naruto naturalmente. Dopo aver mangiato una bella ciotola di ramen si separarono e la volpe di diresse verso la residenza dell'hokage, accompagnata da Kakashi.

Naruto desiderava parlare subito con il vecchio della Bijū dama. Entrò nello studio seguito dal suo maestro. Sarurobi alzò lo sguardo incrociando quello della giovane volpe.

Sarutobi: << Naruto, Kakashi com'è andata oggi? >>

Naruto: << sono in qualche modo riuscito a collaborare con quell'Uchiha... >>

Kakashi: << sarebbe meglio che la smettessi di chiamarlo così... di sicuro instaurereste un rapporto di fiducia reciproca più profondo... >>

Naruto: << io e un'Uchiha con un legame? Mi sa che resterà nei suoi sogni maestro... >>

Sarutobi: << Naruto, Kakashi è a conoscenza della tua situazione, se hai bisogno di qualcosa puoi chiedere a lui... comunque perché sei venuto? Mi aspettavo solo il tuo maestro... >>

I due videro Naruto diventare più teso, capirono subito che c'era qualcosa che non andava, qualcosa che stava tormentando la kyuubi.

Naruto: << V-vecchio... lei conosce la Bijū dama? >>

Sarutobi: << e chi non la conosce? È l'arma per eccezione dei cercoteri... >>

Naruto: << temo di essere, inconsapevolmente, in grado di crearne una... >>

I due si allarmarono, capivano bene il pericolo in cui si trovava sia Naruto che il villaggio.

Kakashi: << ti prego Naruto dimmi che un minimo la sai controllare... >>

Naruto: << no... ma ho una buona notizia in tutto questo! La bijū dama che creo è grande solo quanto una biglia... diciamo che potrebbe creare danni a me e a coloro che mi sono vicino... non credo di poter distruggere il villaggio, ma era meglio dirtelo vecchio... >>

Sarutobi: << non è solo il villaggio che mi preoccupa Naruto! Sei anche tu! Potresti farti veramente male, una quantità di chakra demoniaco compresso potrebbe essere veramente pericoloso! >>

Naruto: << finché non ferisco nessuno non ci sono problemi! >>

Kakashi: << Naruto... >>

Naruto: << Ora vado! Sono veramente esausto! Ci vediamo domani, vecchio, maestro Kakashi!! >>

Quando la piccola volpe lascio la stanza i due uomini si guardarono negli occhi.

Sarutobi: << perfetto... un'altro problema! >>

Kakashi: << che si fa? >>

Sarutobi: << per ora non possiamo fare nulla... la bijū dama è un potere che va ben oltre alle nostre comprensioni... non possiamo sapere che rapporti abbia con il sigillo di Minato... e comunque non sappiamo come funzioni esatt... aspetta... forse il quarto... >>

Kakashi: << cosa? >>

Sarutobi: << forse conosco una persona che potrebbe aiutare Naruto... anche se ci vorranno diverse settimane prima che torni al villaggio... ho saputo che era molto lontano per un dei suoi... viaggi d'ispirazione... >>

Kakashi: << se intendi richiamarlo ricordati di chiedergli a che punto è con il suo libro! Ho quasi finito l'ultimo che è uscito... >>

Sarutobi: << sinceramente un po' ' mi mancava quel pervertito... >>

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. Missione di rango C? ***


Naruto: << Preso! >>

Il gatto si dimenava tra le braccia della giovane volpe, Naruto lo stringeva forte per non lasciarlo scappare, erano diverse ore che il team 7 cercava di acchiapparlo. Il maestro si avvicinò camminando al ragazzo.

Kakashi: << ben fatto Naruto >>

Sakura: << finalmente... non lo sopportavo più... >>

Sasuke: << tch... beh abbiamo finito ora giusto? Dobbiamo solo riportarlo alla sua padrona... >>

Kakashi: << ben detto Sasuke, dobbiamo anche andare dall'hokage, ci vuole parlare... >>

Naruto: << e cosa vuole il vecchio? >>

Kakashi: << non lo so... >>

Sakura: << beh sbrighiamoci allora! >>

~ poco dopo ~

Dopo aver riconsegnato l'animale alla padrone il team si diresse verso la residenza. I quattro, dopo essere entrati nello studio, si posizionarono dinnanzi alla massima autorità del loro villaggio.

Sarutobi: << vedo che avete terminato presto... >>

Naruto: << presto? Quel gattaccio ci sfuggiva di continuo... ma dopo aver visto la sua padrona lo posso ben capire... >>

Sakura: << Naruto! >>

Naruto: << pff... Forza ammettilo Sakura! >>

Sasuke: << ... >>

Kakashi: << hokage posso chiedere perché ci ha convocati? >>

Sarutobi: << viste le vostre capacità... e una certa mancanza di ninja al villaggio in questo momento... che ne dite di intraprendere una missione di livello C? >>

Sasuke: << di solito i genin non compiono missioni di grado superiore al D... >>

Sarutobi: << hai ragione Sasuke, ma trovo che questa missione non sia così impegnativa e comunque se con voi vi sarà Kakashi... >>

Sakura: << si! Sono così felice! >>

Sasuke: << per me va bene... >>

Naruto: << perfetto vecchio! >>

I giovani ninja stavano per uscire quando Sarutobi chiese alla volpe e al maestro di restare dentro il suo studio. Il suo volto divenne pensieroso.

Kakashi: << cosa succede ora? >>

Naruto: << in che guai mi sono cacciato ora? >>

Sarutobi: << tranquillo Naruto, tu non centri... volevo solo mettervi allerta... >>

Naruto: << in allerta? >>

Sarutobi: << colui che ha chiesto la scorta... l'ho guardato e mi sembrava più nervoso del dovuto... >>

Kakashi: << teme che questa missione possa diventare di grado B giusto? >>

Sarutobi: << vedo che mi leggi nel pensiero Kakashi... comunque con voi due nel team non vedo alcun problema... Naruto... >>

Naruto: << si? >>

Sarutobi: << proteggi i tuoi compagni a qualunque costo... anche Sasuke intesi? >>

Naruto: << stai tranquillo vecchio! È un Uchiha ma è pur sempre un membro del team! >>

Sarutobi: << mi affido a voi due capito? >>

Kakashi: << certo hokage... >>

Naruto: << conta su di me vecchio! >>

La sera stessa il giovane si distese sul letto della sua camera nella residenza. Pensava a molte cose: la bijū dama, la missione, Sasuke... stava tutto diventando fin troppo complicato per lui... sospirò e si infilò sotto le coperte cercando di dimenticare i dubbi e i problemi che lo seguivano di continuo...

[...]

Kurama: << e ora che vuoi? >>

Naruto: << perchè... paura Uchiha? >>

Kurama: << tch! Ti darò un consiglio piccoletto! Stai lontano da quegli umani e i loro occhi maledetti! >>

Naruto: << perché? >>

Kurama: << il loro sharingan, se abbastanza sviluppato e potente, è in grado di controllarci Naruto! E controllare una Kyuubi significa controllare una così vasta potenza distruttiva che non puoi nemmeno immaginare! >>

Naruto: << no amici allora? >>

Kurama: << cosa ti ho appena detto moccioso?!? Stagli lontano! Quegli umani dietro di loro lasciano solo una scia di rabbia, disperazione e vendetta! >>

[...]

Naruto si svegliò ansimante, molto probabilmente quegli incubi erano dovuti alla vicinanza con Sasuke, di cui stava lentamente iniziando a fidarsi, molto lentamente però. Ad un tratto la voce di Sarutobi lo destò dallo stato di shock in cui si era svegliato..

Sarutobi: << incubo? >>

Naruto volse lo sguardo alla sua destra, verso la finestra, dove, seduto su una sedia, il vecchio hokage lo fissava preoccupato.

Naruto: << gli faccio sempre più spesso... soprattutto dopo che ho utilizzato la bijū dama... e poi non sono tanto incubi, sono ricordi... brutti ricordi... >>

Sarutobi: << non preoccuparti... ora sei qui... anzi ti devi preparare, oggi pomeriggio partite per il paese delle onde... >>

La volpe di alzò di scatto, trasformandosi all'improvviso e saltando in braccio al vecchio che ridacchio sorpreso dalla velocità con cui il giovane aveva imparato a compiere la sostituzione dei suoi due corpi.

Arrivò finalmente il pomeriggio quando il team 7 si riunì ed incontrò Tazuna, un uomo che si definiva un costruttore di ponti. Spiegò che aveva paura dei banditi lungo la strada è per questo aveva chiesto aiuto a Konoha, ma Naruto, grazie ai suoi acuti sensi percepì altro: l'uomo tremava leggermente e stava sudando. Brutti segni.

Lungo la strada Sasuke e Sakura parlavano con l'anziano mentre la kyuubi e il maestro gli precedevano.

Un giorno di cammino dopo...

Naruto: << e se diventa di grado B? >>

Kakashi: << la termineremo comunque... non possiamo lasciare indifeso un cittadino del nostro paese... >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << cosa ti preoccupa? >>

Naruto: << non riesco ancora a controllarla... non posso sapere cosa succederebbe se mi scontrassi, sul serio, con un ninja di alto livello... >>

Kakashi: << tranquillizzati Naruto tu... uh? Lo hai sentito? >>

Naruto: << si... >>

Kakashi: << Sasuke Sakura a terra!! >>

I due obbedirono immediatamente, portando dietro di loro Tazuna. Subito dopo apparvero due ninja, i loro volti erano coperti da delle maschere ma il coprifronte era ben visibile. Erano traditori del villaggio della nebbia. Killer spietati. Assassini senza scrupoli.

I due dopo aver mancato il loro bersaglio si lanciarono contro Naruto e Kakashi. Questi riuscirono a schivare il loro attacco sincronizzato per un soffio ma uno riuscì a graffiare la mano di Naruto con la sua lama. Kakashi, senza pensarci due volte sconfisse i due ninja, che non si dimostrarono all'altezza del livello del maestro del team 7.

Qualche ora dopo un Ninja d'élite venne a raccattare i due ricercati che vennero consegnati, mezzi morti a causa delle ferite inflitte da Kakashi. Il maestro però ora voleva la verità. Di certo si aspettava una situazione del genere, come Naruto, ma proprio i ninja della nebbia no.

Kakashi: << lei ci deve delle spiegazioni signor Tazuna... e subito... come ho potuto notare il vero bersaglio di quei due ninja era lei... vuole parlare allora? >>

Tazuna iniziò a spiegare la sua storia, del fatto che un malvagio stava cercando in tutti i modi di impedire la costruzione del ponte, per suoi interessi personali, ed era arrivato a compiere diversi omicidi per non farsi intralciare, ma che non immaginava di certo che avrebbe ingaggiato dei ninja, e non aveva detto tutto questo all'hokage in quanto, se lo avesse fatto, le spie a Konoha avrebbero riferito tutto e la sua famiglia sarebbe stata uccisa.

Quando termino il discorso Naruto si sentì leggermente strano, la testa girava leggermente e aveva il respiro leggermente affannoso. Il maestro se ne accorse.

Kakashi: << Naruto stai bene?!? >>

Naruto: << io... credo... di si...  più o meno >>

A quel punto la kyuubi crollò sulle ginocchia e il maestro lo fece distendere.

Sakura: << Naruto! >>

Sasuke: << ... >>

Kakashi: << state tranquilli... dev'essere solo un po' di veleno... >>

Sakura: << solo... solo?? >>

Sasuke: << dovremmo tornare al villaggio... >>

Kakashi: << non possiamo... sarebbe ancora più rischioso... >>

Sakura: << m-ma Naruto! >>

Kakashi: << Naruto è immune a quasi tutti i veleni Sakura, non ti devi preoccupare per lui... credi che non abbiano mai tentato di ucciderlo? Ci sono persone a Konoha che di certo non si limitano a parlare male di lui... >>

Sasuke: << lo hanno già avvelenato? >>

Kakashi: << più di una volta volta ve lo assicuro... il peggior veleno lo ha preso 5 anni fa... febbre alta per due settimane... >>

Sakura: << pensavo che stesse semplicemente male... >>

Kakashi: << l'hokage non ha voluto dare la soddisfazione agli avvelenatori di sapere che il loro piano era andato a buon termine... come potete notare però Naruto è sopravvissuto a tutto... forse per via anche del suo chakra, ha altissime capacità di guarigione... naturalmente non è immortale... >>

Sasuke: << allora non ci resta che aspettare... comunque siamo quasi arrivati al paese delle onde... >>

~ la mattina seguente ~

Sakura: << s-sicuro di star bene Naruto? >>

Naruto: << sono tremendamente stanco ma ti assicuro che c'è la faccio... >>

Kakashi: << bene sbrighiamoci... dobbiamo essere veloci e rapidi! >>





 

???: << non pensavo di incontrare proprio lui... >>

???: << stai attento... il ninja copiatore è pericoloso... >>

???: << non ti preoccupare... comunque sai cosa fare se si mette male... >>

???: << ti avverto già: non sarò delicato se va tutto a monte qui... >>

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. Zabuza ***


Naruto camminava barcollando leggermente, Kakashi lo fissava sapendo comunque che lo stato del suo allievo non era grave. Sakura e Sasuke sembravano invece decisamente più in pensiero, soprattutto Sakura.

Naruto: << sto bene... >>

Sakura: << dobbiamo arrivare in fretta a casa, signor Tazuna ci ospiterebbe se non le dispiac... >>

Kakashi: << zitta Sakura! >>

Una leggera nebbia iniziò a sollevarsi dal terreno, i quattro si raggrupparono vicino all'anziano che si guardava intorno preoccupato. Kakashi capì subito cosa stava succedendo: qualcuno aveva usato una particolare tecnica. E vi erano poche persone che la conoscevano e sapevano sfruttarla al massimo, tra le quali lui...

???: << Kakashi, Kakashi... non mi sarei mai aspettato di vedere un ninja di tale livello qui... dimmi un po' perché non mi lasci fare il mio lavoro e ti sposti da quel vecchio? Uno scontro non è necessario... >>

Kakashi: << Zabuza Momochi... lo avevo immaginato... beh per tua informazione di certo non lasceremo ad un ninja traditore come te fare del male al signor Tazuna... ragazzi... state indietro... >>

Dalla fitta nebbia uscì un individuo: era alto, capelli corti neri e aveva una grande spada sulla schiena. La parte inferiore del volto era coperta da delle fasce e lasciava scoperti solo gli occhi. L'uomo ridacchio.

Zabuza: << ti sei portato dietro dei pesi eh Kakashi? Ora devi proteggere anche loro... poveretto... quasi mi fai pena... >>

Naruto: << io non sono un peso! Forse Sakura... >>

Sasuke: << sta zitto Naruto! Non capisci in che situazione i troviamo?!? >>

Naruto: << cercavo di sdrammatizzare Sasuke... >>

Sakura: << io non sono un peso! >>

Kakashi: << ora statevene buoni e proteggete il signor Tazuna... >>

Naruto: << io la posso aiutare maestro! >>

Kakashi: << no! Se ti ferissi seriamente l'hokage mi ucciderebbe... e poi sei troppo debole per combattere Naruto, hai ancora il veleno in circolo nel tuo corpo! >>

Naruto: << Maledizione! ... è vero però... non... cavolo in questo stato sono inutile... >>

Zabuza: << come se un moccioso potesse farmi qualcosa... >>

Naruto: << ehi la devo prendere come un offesa, signor ho una spada gigante quindi sono più forte del qui presente Naruto Uzumaki?!? >>

Kakashi: << ti conviene non farlo arrabbiare... è per il tuo bene Zabuza... quel ragazzo è ben più pericoloso di me te lo assicuro... >>

Sasuke: << tu? Pericoloso? >>

Naruto: << storia lunga... se mi fiderò completamente di voi un giorno saprete tutto... diciamo solo che c'è un motivo dietro il fatto che l'hokage mi ha tenuto con se... oltre a proteggermi da assassini vari e pettegoli... >>

Sakura: << tu... non ti fidi di noi? Ti conosciamo da anni! >>

Naruto: << voi conoscete il Naruto Uzumaki che avete incontrato... ma non conoscete nulla del mio vero passato... >>

Kakashi: << ora basta Naruto... ti metteresti nei guai a parlare troppo... come al tuo solito... >>

Sakura: << aspetti maestro... lei sa tutto?!? >>

Kakashi: << non è ora di parlare Sakura! E comunque non posso dirvi niente! Ho il preciso ordine di non parlare... >>

Sasuke: << ... >>

Zabuza: << quasi mi dispiace interrompere la riunione del tuo team ma temo che il tempo sia scaduto Kakashi! Combatti ora! Kakashi dello sharingan!! >>

Naruto: << ...? >>

Kakashi: << questo non lo dovevi dire maledetto! Ora mi hai cacciato nei guai con Naruto! >>

Il ninja copiatore si lanciò verso il suo nemico che parò i diversi colpi con la sua grande spada, la mannaia decapitatrice.

Sasuke: << che vuole dire? Il maestro ci deve delle spiegazioni... >>

Naruto: << oh! Certo! Kakashi mi deve delle spiegazioni! Non solo quel vecchio mi doveva mettere in team con un Uchiha! Mi ha messo in team con uno che qualcuno chiama "dello sharingan"! Bene... dalla padella alla brace si suol dire... >>

Sasuke: << mi spieghi perché vedi tanto male me e il mio clan, Uzumaki?!? >>

Naruto: << e mi chiedi anche il perché? Oohh... se potessi raccontarti la storia di mio padre capiresti perché ho pau...!! >>

Naruto si tappò la bocca, non avrebbe dovuto rivelare la sua paura verso l'Uchiha. Sasuke, che poco prima lo guardava con uno sguardo infuriato, addolcì, in un certo senso, la sua espressione.

Sasuke: << tu... hai paura di me? >>

La kyuubi abbassò lo sguardo e poi cercò di sviare il discorso riportando l'attenzione sullo scontro. Sasuke comunque si segnò di ridiscutere con lui quella faccenda, quel biondino non avrebbe deviato anche questa volta le risposte che l'Uchiha cercava.

Intanto Kakashi e Zabuza erano in una fase di stallo, entrambi sembravano sudati.

Zabuza: << devo... ammetterlo... sei proprio forte... non bisogna sottovalutarti... >>

Kakashi: << e non hai ancora visto tutto... >>

Il maestro non avrebbe voluto arrivare a quel punto ma non aveva scelta, Naruto aveva bisogno di riposo immediatamente ed era meglio parlare con lui più tardi che lasciarlo svenire a terra nel bel mezzo di una battaglia. Alzò il coprifronte che copriva l'occhio sinistro svelando al mondo il suo sharingan. A quel punto Naruto era letteralmente in preda ad una crisi isterica. Come potevano tutti nascondergli fatti così importati? Dannazione lui era una kyuubi!! Poteva distruggere il villaggio... ehm... ok forse non sarebbe arrivato a tanto...

Naruto: << Maestro! Lei mi deve delle spiegazioni! Ora! Faccio fuori io quel ninja! >>

Kakashi: << per favore Naruto... ne parliamo più tardi... faccia a faccia! >>

Sasuke: << lei... lei non è un Uchiha... come? >>

Kakashi: << ragazzi... sarei leggermente impegnato ora no? >>

Naruto: << io disintegro il vecchio quando torniamo a Konoha capito?!? Non si aspetti di riavere un'hokage, ok? >>

Sakura: << Naruto ora basta! >>

Naruto: << o per favore... stai zitta signorina inutilità... >>

Sasuke: << Naruto! >>

Sakura: << ... >>

Kakashi: << ignoratelo... ho visto sfuriate peggiori... una volta ha letteralmente cercato di fare a pezzi l'hokage e Iruka... >>

In quel momento Zabusa cercò di attaccare il ninja ma questo sembrava prevedere tutti i suoi movimenti, anzi sembrava quasi precederli. Il traditore del villaggio della nebbia evocò una tecnica e quello che successe lo sorprese, Kakashi eseguì in contemporanea la sua stessa tecnica, facendo scontrare tra di loro due imponenti draghi d'acqua.

La vallata venne ricoperta di acqua, tutti ne uscirono illesi, tutti tranne Zabusa che era seduto esausto sotto un albero. Kakashi si alzò dolorante, pronto a dargli il colpo di grazia.

Spilli. Spilli colpirono all'improvviso il collo del traditore e un ragazzo con una maschera si avvicinò tramite gli alberi. Kakashi lo guardò.

???: << ... >>

Kakashi annuì e il ninja raccolse io corpo di Zabuza per poi sparire nella forte vegetazione. Kakashi crollò a terra per lo sforzo, Sakura, Tazuna e Sasuke si avvicinarono, mentre Naruto se ne stava adeguatamente lontano.

Sasuke: << maestro sta bene? E chi era quello?>>

Kakashi: << non... sono un Uchiha... lo sharingan mi costa molte energie... ma non pensate solo a me... Naruto non lo mostra ma è esausto, il suo corpo non ha abbastanza energia per rimanere sveglio per lunghi periodi mentre il veleno è nel suo corpo... >>

Infatti poco dopo Naruto si sedette sul terreno con uno sguardo assonnato e Sakura lo raggiunse, insieme a Tazuna.

Sasuke: << ... >>

Kakashi: << ha dei buoni motivi... >>

Sasuke: << cosa? >>

Kakashi: << ha dei buoni motivi per avere paura del tuo clan Sasuke... ma vedrai inizierà a fidarsi di te... forse lo farà prima con me visto che non sono un Uchiha... >>

Sasuke: << voglio risposte! >>

Kakashi: << non le puoi avere Sasuke... almeno non finché Naruto ti vedrà come una minaccia e tu vedrai Naruto come un nemico... fate amicizia e vedrai che sarà lui a dirti tutto sul suo passato... posso assicurarti che entrambi avete sofferto più del dovuto... >>

Sasuke: << vedremo... >>


 

???: << ti avevo avvertito che non ci sarei andato piano... >>

Zabuza: << beh almeno potevi avvertirmi! >>

???: << dovevo essere credibile... >>

Zabuza: << tranquillo Haku... capisco... ma mi chiedo ancora una cosa... >>

Haku: << come abbia ottenuto il suo sharingan? Pochi lo sanno... >>

Zabuza: << no... la reazione del moccioso... quello biondo... >>

Haku: << il suo chakra è diverso... >>

Zabuza: << cosa? >>

Haku: << non so come spiegarlo ma... lui è diverso... ha quel qualcosa di... minaccioso... gli altri suoi compagni non lo notano ma forse perché hanno vissuto con lui fin da piccoli... Zabuza... prima di Kakashi bisogna far fuori quello che dovrebbe essere un essere umano... >>

Zabuza: << dovrebbe? >>

Haku: << lui non è umano... io suo chakra non è umano... è un mostro... no... cosa dico... lui... lui...>>

Zabuza: << e allora? Cos'è? Parla Haku! >>

Haku: << è un demone Zabuza... è un maledetto cercoterio... >>

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Capitolo 9
*** Capitolo 8. Discussioni ***


Quando Naruto si destò dal suo profondo sonno ci mise qualche minuto a capire dove si trovava, per poi ricordare che era disteso su uno dei letti che gentilmente il signor Tazuna aveva offerto ai ninja. Guardò fuori dalla finestra e vide che il sole era ormai sotto da un pezzo, ma dopotutto era normale, il suo corpo aveva ormai smaltito tutto il veleno ed era tornato come nuovo.

La kyuubi si alzò e dopo essersi vestita si diresse verso la sala da pranzo dove vide Kakashi seduto ad attenderlo, in casa sembrava che ci fosse solo lui.

Kakashi: << ben svegliato... >>

Naruto: << guarda chi si vede... il mono-sharingan... come ha dormito signor bugiardo? >>

Kakashi: << io in effetti non ho mentito, ti ho solo nascosto delle cose... per il tuo bene... >>

Naruto: << per il mio bene? È proprio sicuro che nascondermi una cosa così importante sia un bene? >>

Kakashi: << Naruto perdonami... ti prego... e non te lo chiedo come maestro ma come persona... >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << Naruto... >>

Naruto: << lei chi è veramente? Non ha l'odore degli Uchiha... ma possiede un loro occhio... >>

Kakashi: << molto tempo fa, quando ero giovane, nel mio team, che aveva come maestro il futuro quarto hokage... >>

Naruto: << è stato un allievo di Minato? >>

Kakashi: << si... comunque, come ti dicevo nel mio team vi erano una ragazza di nome Rin e un Uchiha di nome Obito... io e lui non andavano quasi mai d'accordo, quasi come te e Sasuke, un giorno però... successe che, durante una missione, Rin venne rapita e fummo costretti ad andare a salvarla, ci eravamo separati e Minato non aveva la minima idea di dove fossimo... quando riuscimmo a salvarla... un ninja pur di ucciderci fece crollare la caverna dove la nostra compagna era tenuta prigioniera... stavo per essere travolto... ma Obito si è sacrificato... >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << poco prima di morire però... mi ha donato il suo sharingan... dopo ciò... è morto... >>

Naruto: << ... e... e Rin? >>

Kakashi: << di lei un giorno ti racconterò Naruto... ma non sono fiero di ciò che ho fatto il giorno in cui anche Rin mi ha lasciato... >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << ... >>

Sul volto del jonin si intravedeva una leggera traccia di nostalgia, di rimpianto, in ricordo dei bei tempi. Naruto lo sentiva. Lui lo percepiva.

Naruto: << perchè non me lo ha detto prima? >>

Kakashi: << doveva pensarci l'hokage appena tornati da questa missione... non volevano spingerti, in un certo senso, oltre al tuo limite di sopportazione... >>

Naruto: << ok... mi ci vorrà del tempo maestro... di lei forse mi potrò fidare ma per Sasuke... per lui ci vorrà più tempo... >>

Kakashi: << devi aver preso questa paura degli Uchiha da tuo padre... che è stato controllato da Mad... >>

Naruto: << Alt! Non pronunci il suo nome! Sventura! Disgrazia! A chiunque pronunci quel nome maledetto! >>

Kakashi: << a bene... abbiamo trovato qualcuno che ti fa ancora più paura di Sasuke... è un inizio... >>

Naruto: << zitto maestro! Non bisogna nemmeno pensare a colui che dalle kyuubi non dev'essere nominato! >>

I due si guardarono per qualche secondo, per poi ridacchiare. Forse tra di loro non vi era più quella tensione che si era instaurata nel primo scontro con Zabuza. Kakashi si alzò con fatica, ancora dolorante per l'eccessivo uso dello sharingan.

Naruto: << mi dice dove sono andati Sasuke, Sakura e il signor Tazuna? >>

Kakashi: << a fare delle spese per la costruzione del ponte, all'inizio ti volevano svegliare, ma alla fine gli ho convinti a lasciarti riposare... dovrebbero tornare fra poco... >>

Naruto: << bene! >>

Kakashi: << umh... >>

Naruto: << perché mi guarda così? >>

Kakashi: << Naruto, dimmi un po', vi hanno insegnato a camminare in verticale sugli alberi? >>

Naruto: << a fare che? Gli umani possono veramente fare una cosa del genere? >>

Kakashi: << beh... >>

Naruto: << gli artigli sono molto più efficienti! >>

Kakashi: << lo immagino Naruto... lo immagino... Allora penso proprio che qui ci voglia una bella lezione... >>

Quando i tre si riunirono di diressero nel bosco dove il maestro cercò di far apprendere ai suoi allievi la fine arte di controllare il chakra alla perfezione. Naruto e Sasuke erano in seria difficoltà con quell'esercizio, mentre Sakura raggiunse i rami più alti in poco tempo. Kakashi spiegò però che per la ragazza era più semplice perché il suo corpo conteneva molto meno chakra dei due ragazzi. Alla fine Naruto e Sasuke si ritrovarono da soli. I due continuavano a fissarsi attentamente, con sguardi furtivi e occhiate minacciose.

Sasuke: << tch... è impossibile! >>

Naruto: << quella parola non esiste per me! Ma vedo che tu invece la conosci molto bene Sasuke... >>

Sasuke: << Naruto... ora che siamo soli... perché mi temi tanto? >>

Naruto: << pensi davvero che ti temi? Sasuke... sei una persona fantastica, hai sofferto tanto... ma non ti dai per vinto... sei forte, sicuro di te stesso, tutti, in un certo senso, ti accettano... Ma... >>

Sasuke: << ma? >>

Naruto: << i tuoi occhi... i tuoi antenati... temo questo Sasuke... un tuo antenato, conosceva un mio... ehm... 'parente'... e beh, il potere che custodiva il mio parente era distruttivo non puoi capire quanto... >>

Sasuke: << chi era? >>

Naruto: << ti posso dire solo che si chiamava Kurama... >>

Sasuke: << ok... e cosa avrebbe fatto questo mio antenato? >>

Naruto: << ha ucciso il libero arbitrio di questo mio parente... pur di sfruttare il suo potere uccise la sua libertà... >>

Sasuke: << ... >>

Naruto: << da allora la paura di perdere nuovamente il libero arbitrio è stata tramandata... >>

Sasuke: << Naruto... >>

Naruto: << che vuoi? Ti ho detto quello che volevi sapere no? Lasciami in pace! >>

Sasuke: << anche se potessi in qualche modo controllare questo potere, che credo ti sia stato tramandato da questo Kurama, non lo farei mai! Te lo giuro sugli Uchiha! Nessuno del nostro clan oserà controllarti! >>

Naruto: << Sasuke... >>

Sasuke: << capisco che ci vorrà tempo... ma cerca di vedermi non più come un tipo da evitare ok? Si è vero, a volte sono nervoso e veramente intrattabile ma per una volta possiamo essere... essere... >>

Naruto: << amici? >>

Sasuke: << esatto! Proprio quello... >>

La volpe sorrise, forse temere gli Uchiha in quell'epoca ormai non era necessario, nessuno possedeva comunque l'occhio necessario per controllarlo. Poco dopo però il corvino decise di tornare alla casa di Tazuna, dicendo a Naruto di tornare presto. Dopo essere scomparso la volpe di allenò per una mezz'oretta buona per poi iniziare a raccogliere le sue cose, ormai si era fatta quasi notte.

La kyuubi stava per andarsene quando, all'improvviso, sentì qualcosa di affilato colpirgli la schiena. Non riuscì più a muoversi, il suo corpo era paralizzato. Girandosi lentamente scorse due figure sugli alberi: Zabuza e il ragazzo con la maschera. Zabuza lo fissava ridacchiando, mentre il ragazzo sembrava avere invece un'espressione più neutra. Naruto riuscì ad incontrare i suoi occhi per qualche secondo e riuscì a scorgere qualcosa di diverso, diverso dallo sguardo del ninja traditore.

Naruto: << questo... è... scorretto... >>

Zabuza: << sono sinceramente curioso di sapere chi sei... e poi, forse, ti userò come ostaggio... anche Haku sembra incuriosito... lui che è stato considerato un mostro non vede l'ora di vedere il vero mostro! Ah... non ti preoccupare! Gli spilli che hai sulla schiena ti impediranno i movimenti ma ti lasceranno sveglio... non solo mortali! Come vedi sono vivo e vegeto! >>

Naruto: << maledetto... >>

Haku: << andiamo Zabuza! Se torna Kakashi siamo nei guai... >>

Zabuza: << già... quel ninja si diverte a spiare le tue conversazioni con il moccioso dai capelli neri sai? >>

Naruto: << quando riuscirò a muovermi... farai una brutta fine... >>

Zabuza: << beh... piccolo cercoterio... stai sicuro che non ti farò muovere! >>

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Capitolo 10
*** Capitolo 9. La definizione di mostro ***


Kakashi: << cosa vuoi dire con "non è tornato", Sasuke? >>

Sasuke: << che non è tornato stanotte! Ho controllato il suo letto e non è stato usato! >>

Kakashi: << questo non va bene... no, no, no, no... appena l'hokage lo verrà a sapere mi ucciderà! Mi ero appena fatto perdonare! >>

Sakura: << cosa possiamo fare maestro? >>

Kakashi: << Sakura tu resta con il signor Tazuna! Io e Sasuke andiamo a cercare Naruto! >>

I due uscirono di corsa dalla casa, Sasuke fissava intensamente il maestro. Aveva paura di chiedere se quello che aveva pensato fosse giusto.

Sasuke: << non avrei dovuto lasciare solo quel pidocchio... >>

Kakashi: << ora dobbiamo solo pensare a trovarlo! Soprattutto prima che si arrabbi e utilizzi quella tecnica... >>

Sasuke: << quale tecnica? >>

Kakashi: << ... >>

Sasuke: << non ne può parlare vero? >>

Kakashi: << già... >>

Intanto, in un luogo sconosciuto...

quando Naruto si svegliò si rese conto che era stato legato con le mani dietro la schiena, anche le caviglie erano nello stesso stato. La kyuubi cercò di muoversi dal pavimento con scarsi risultati, poco dopo senti un porta aprirsi alle sue spalle e vide Zabuza e il ragazzo entrare. Si stupì nel vedere il ragazzo con ancora indosso la maschera.

Naruto: << trovo che questa situazione non sia equamente giusta! Non trovate? >>

Zabuza: << hai ragione... dovresti trovarti sotto i miei piedi... ma sono clemente... comunque! Inizia a parlare forza! >>

Naruto: << non so di cosa stai parlando! >>

Haku: << il tuo chakra... è diverso... non è umano... >>

Zabuza: << Haku ha una grande sensibilità sai? Non trovi che sia bravissimo? E pensare che suo padre lo considerava un mostro... un essere da eliminare... >>

Naruto: << nessun umano è un mostro... e nemmeno io lo sono! >>

Zabuza: << certo... per gli umani ti do ragione, possiamo essere malvagi, buoni, crudeli... ma non "mostri"... per il fatto che tu non lo sia è un altra storia! >>

Naruto: << oh! Ma sta zitto! Avrei potuto ucciderti la prima volta che ci siamo incontrati... per tua fortuna però ero avvelenato... E comunque non lo avrei fatto ora che ci penso... Non sono di certo un tipo che uccide! Come te... io non sono né un assassino ne un mostro! Chiaro? >>

Haku: << ... >>

Zabuza: << chiaro! >>

A quel punto il ninja sferrò un potente calcio allo stomaco del ragazzo, che sputò leggermente sangue. Stava per colpirlo di nuovo ma Haku lo fermò.

Haku: << ci parlo io... lo stiamo tenendo per curiosità dopotutto no? Ci serve solo come ostaggio... >>

Zabuza: << tch! Fai come vuoi! Io vado ad affilare la mannaia... >>

Il demone della nebbia uscì sbattendo la porta, lasciando soli i due. Il ragazzo finalmente si tolse la maschera rivelando i suoi lunghi capelli neri, in effetti aveva dei tratti femminili. Haku si avvicinò e pulì con un fazzoletto la bocca della volpe, che ancora tossiva a causa del calcio.

Haku: << mi hanno chiamato in molti modi quel giorno sai? Il giorno in cui hanno ucciso mia madre... mostro... assassino... demone... ma non ero nulla di tutto ciò... ero solo un utilizzatore di un'abilità innata... >>

Naruto: << coff... uccidimi... forza... coff... sono il vero mostro qui no? >>

Haku: << lo ammetto, Naruto, all'inizio ho avuto la tentazione di ucciderti, di dimostrarmi che non ero io il mostro... ma se lo facessi... >>

Naruto: << ti daresti solo la conferma del fatto di essere un mostro... >>

Haku: << tu servi a Zabuza come ostaggio, vivo... quindi, solo per mia curiosità... chi sei Naruto? Non lo dirò a nessuno... sono solo curioso... >>

Naruto era indeciso sul da farsi, ma vedeva nel ragazzo la disperata voglia di sapere, sapere chi era lui, così alla fine la sua volontà cadde e rivelò tutto.

Naruto: << io non volevo essere quello che sono... >>

Haku: << uh? >>

Naruto: << io non ho un cognome... Uzumaki? Uzumaki l'ho preso dal sigillo che mi consente di trasformarmi in umano... mi hanno permesso di vivere lontano dai mostri... lontano dal ricordo di mio padre, Kurama, la volpe a nove code che distrusse il villaggio diversi anni fa... >>

Haku: << la kyuubi quindi... sei la kyuubi... >>

Naruto: << io non volevo esserlo... ma ora sono cambiato... tutto è cambiato... mi hanno concesso una vita! Si, al villaggio mi considerano una sottospecie di mostro, mi allontanano, sparlano di me... ma lo posso sopportare! Ora io sono Naruto Uzumaki! E non più Naruto, la kyuubi! O almeno lo sono... in parte... io sono entrambi! Per spiegarti meglio, più semplicemente... Io sono Naruto! La volpe che protegge il villaggio della foglia... >>

Haku: << tu... sei semplicemente Naruto? In che senso? >>

Naruto: << come ti sei Haku! Ognuno di noi non è un mostro se non lo vuole diventare... i mostri sono solo un illusione creata dalla nostra mente per effetto delle nostre paure no?>>

Il ragazzo si alzò, per poi dirigersi verso la porta, ancora leggermente confuso dalle parole del cercoterio.

Naruto: << Haku... tu vuoi bene a Zabuza vero? >>

Haku: << ... si... >>

Naruto: << allora... saremmo pur nemici... ma non rinunciare a combattere e a proteggerlo... >>

Haku: << l'ho sempre pensato... >>

Naruto: << ... >>

Haku: << quando si combatte bisogna sempre avere qualcuno da proteggere... tu, Naruto, chi proteggi? >>

Naruto: << come ti ho già detto io proteggo il villaggio! Sono kyuubi da guardia della foglia! Eheheheh... >>

Il ragazzo aprì la porta senza sapere che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto il sorriso della kyuubi, in quanto Naruto stava per mostrare al mondo il potere distruttivo di un cercoterio...

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Capitolo 11
*** Capitolo 10. Rabbia ***


 

Kakashi: << Niente? >>

Sasuke: << no... sembra essere sparito... maledizione! >>

Kakashi: << Naruto... >>

Sasuke: << maestro lei non era famoso anche per i suoi cani ninja? >>

Kakashi: << si... ma qui c'è troppa gente... non riuscirebbero a rintracciare l'odore di Naruto... >>

Sasuke: << e allora che si fa? intende fare qualcosa spero! >>

Kakashi: << Sasuke... ho la strana sensazione che ben presto ritroveremo Naruto... quel piccoletto non si lascia di certo sottomettere... Per adesso raggiungiamo Sakura al ponte... >>

Sasuke: << COSA?! Non intende agire?!? Cosa significa? A volte è tremendamente preoccupato per lui, altre volte invece sembra quasi che lo abbandoni! >>

Kakashi: << Tranquillo Sasuke... Ho le mie ragioni per avere questo atteggiamento... >>

Sasuke: << TCH! >>

Allora i due ninja si diressero correndo verso il ponte, senza sapere che una violenta battaglia gli stava attendendo.

 

Intanto...

Naruto si girò quando sentì la porta aprirsi, vedendo Haku con la maschera e il demone della nebbia davanti a lui in assetto da battaglia capì che era l'ora. L'uomo si avvicinò a lui e lo sollevò per il colletto, gli slegò le caviglie e puntandoli contro la la mannaia lo costrinse a camminare.

Zabuza: << forza mostriciattolo! Vediamo di sfruttarti come ostaggio! >>

Naruto: << ... >>

Haku: << ... >>

Zabuza: << ehi Haku nemmeno a te ha detto la verità? >>

Haku: << ...non ha parlato... >>

Zabuza: << Beh! Tanto vale! Ci serve solo come ostaggio... nient'altro... lo abbiamo torchiato un po solo per mia curiosità! eheheh! >>

Naruto: << mi fai pena... >>

Zabuza: << forza non abbiamo tempo muoviti! >>

 

Al ponte...

Sasuke e Kakashi erano tornati da Sakura con le cattive notizie, la ragazza sembrava preoccupata per la sorte del compagno, ma ancora di più di lei lo era Sasuke, che sembrava quasi essersi leggermente affezionato agli insulti del biondo, e gli mancavano. 

Ad un tratto una leggera nebbia iniziò a salire e i ninja si misero sull'attenti, ma quello che videro gli shockò, Naruto era di fianco ai due. Kakashi aveva già esposto la sua teoria sulla presunta falsa morte del ninja traditore ai due e quindi non erano sorpresi nel vederlo, ma per Naruto era un'altra cosa, chi si sarebbe aspettato che uno come Zabuza prendesse ostaggi?

 

Zabuza: << Sbrighiamoci Kakashi! Consegnatemi Tazuma e io ti ridò il moccioso! >>

Haku: << ... >>

Kakashi: << prima di tutto potrei avere l'onore di sapere chi è il tuo collaboratore Zabuza? >>

Zabuza: << ti basti solo sapere che il suo nome è Haku... >>

Tazuna: << s-signore... >>

Kakashi: << Sakura porta via di qui il signor Tazuna! >>

Zabuza: << cos...? >>

Approfittando del minuscolo momento di distrazione del ninja traditore Naruto fece un velocissimo salto in alto, atterrando poco lontano. Tutti si sorpresero della velocità del ragazzo, anche il suo maestro che in effetti non aveva mai visto all'opera la forza effettiva della volpe. 

Zabuza: << Quel mostriciattolo! Haku pensaci tu! Fallo fuori definitivamente! >>

Haku: << come desideri Zabuza... >>

Kakashi: << Sasuke vai da Naruto! Non può affrontarlo da solo! >>

Sasuke: << questa volta non lo lascerò da solo! Anzi non lo farò mai più! Si metterebbe solo nei guai! Naruto aspettami! >>

Kakashi: << ben detto Sasuke... e adesso a noi Zabuza! >>

Zabuza: << il tuo sharingan poco servirà con questa nebbia... e dimmi perché hai mandato a morire due dei tuoi allievi? Non vinceranno mai contro Haku... anche se quel demone di certo potrebbe essere pericoloso... ma cosa dico? con l'arte del ghiaccio Haku non avrà problemi ad eliminarlo! >>

Kakashi: << Non sottovalutarli Zabuza! Quei due sono destinati a grandi cose... sono legati da un profondo legame, anche se non riescono a percepirlo... dopotutto... sono troppo giovani... >>

Zabuza: << non so di cosa tu stia parlando ma di certo non m'interessa! >>

Mentre i due ninja iniziavano lo scontro Sasuke aveva raggiunto Naruto e gli stava slegando i polsi. Il biondo stava ridacchiando mentre il corvino sembrava serio, anzi scocciato da quel sorrisino.

Sasuke: << la vuoi smettere? >>

Naruto: << di fare cosa scusa? >>

Sasuke: << quel sorrisino mi irrita! >>

Naruto: << sembravi seriamente preoccupato sai? >>

Sasuke: << Bah! Non è vero! >>

Haku: << Quindi sei tu l'Uchiha... >>

Quando i due alzarono lo sguardo si ritrovarono completamente circondati da specchi di tutti i generi. La giovane volpe si alzò sospettosa e creò una copia di se stessa, per sicurezza.

Sasuke: << Non credo che la tecnica della moltiplicazione ci sarà molto utile... non ti ricordi cosa abbiamo studiato all'accademia? >>

Naruto: << Emh... molto probabilmente stavo dormendo... con Shikamaru intendiamoci! >>

Sasuke: << ah... questa è un'abilità innata... l'arte del ghiaccio! Non lo possiamo colpire fin tanto che è immerso in uno specchio... >>

Naruto: << un bel guaio direi... e poi ci sono... emh... troppi Haku? >>

Sasuke: << pensi seriamente che io sia cieco testa quadra? >>

Haku: << vi rispetto entrambi... soprattutto te Naruto... ma sarò costretto a uccidervi! >>

Naruto e Sasuke: << provaci! >>

 

Haku tentò di colpirli con i suoi spilli, il problema maggiore? Naruto era esausto. Anche con il chakra della volpe le sue energie tendevano ad esaurirsi dopo delle serie consecutive di schivate. Il suo punto di esaurimento estremo arrivò quando, dopo aver tentato di uscire dalla "gabbia" di specchi, in ninja con la maschera lo spinse nuovamente al centro, dove lo colpì con diversi spilli. Anche Sasuke con lo sharingan poco faceva, Naruto si era accorto che in effetti quella tecnica pericolosa per la sua incolumità si era già sviluppata nel suo compagno di squadra, ma cercava di collaborare per uscire da quella brutta situazione. 

Naruto: << sono esausto... >>

Sasuke: << come facciamo ad uscire da qui?!? >>

Haku: << semplicemente non potete... >>

Naruto: << spero solo che il maestro se la stia cavando meglio di noi... >>

Sasuke: << Naruto! Dietro di te! >>

La volpe non si era resa conto che Haku le aveva lanciato degli spilli alle spalle. Non poteva schivarli. Non poteva deviarli. Era finita. Era finita? No. Infatti nessuna di quelle armi arrivò al corpo della kyuubi, qualcosa o meglio qualcuno si era messo davanti a lui. Quell'Uchiha lo aveva salvato. La scena passò davanti ai suoi occhi come se fosse al rallentatore, Sasuke che si gettava mettendosi tra gli spilli e Naruto, e poi cadendo a terra sorridendo.

Naruto: << Sasuke! >>

Naruto si avvicinò in fretta all'amico che aveva lo sguardo leggermente perso nel vuoto, sorrideva avendo sul volto quel sorriso beffardo che poco prima la volpe gli aveva rivolto. 

Sasuke: << Sai Naruto... avevo... giurato... dovevo riportare la gloria sul mio clan... uccidere mio fratello... eheheh... sai forse... non sono destinato a questo... >>

E allora chiuse gli occhi.

Haku: << è stato un grande ninja... >>

Rabbia.

Rabbia.

Rabbia.

Era quella la vera rabbia? La rabbia che Naruto non aveva mai provato? Quel sentimento che ti opprime il cuore? Quel sentimento che suo padre provava verso gli umani?

Gli umani. Gli umani devono essere eliminati. Quel pensiero pervase la mente della volpe, mentre il sigillo bruciava intensamente. 

Dapprima venne avvolta da un'oscura aura di chakra rosso, poi il suo corpo umano lasciò il posto a qualcosa di molto più spaventoso e inquietante.

Non vi era più la dolce volpe, la kyuubi cresciuta a Konoha. 

Il corpo era tornato nella forma animale, più grande, più alto di un uomo, il suo manto, prima rossastro, era tinto si un coloro più scuro e opprimente, mentre i suoi occhi erano di un rosso scarlatto. 

Naruto fece qualcosa che normalmente non avrebbe mai fatto, ruggì, emise un boato talmente forte da far rompere gli specchi. Fissava intensamente Haku che era caduto poco lontano, iniziò a camminare lentamente verso di lui facendo ondeggiare le  maestose nove code, che sembravano essere diventate più lunghe e forti. 

Sempre ringhiando saltò addosso al ragazzo gettandolo a terra e strappandoli con violenza la maschera da volto. In quel momento Naruto era morto. Il suo unico desiderio era quello di uccidere chiunque entrasse nel suo campo visivo. Haku sembrava impaurito dinanzi alla maestosa creatura.

Haku: << Naruto... >>

La volpe stava per ucciderlo quando il giovane trovò il coraggio di dire quelle parole:

Haku: << Naruto... qual'è la vera definizione di mostro? >>

Lui si fermò, con le fauci a pochi centimetri dagli occhi del giovane. La vera definizione di mostro? Un mostro uccide. Non prova pietà. Non ama. Prova solo rabbia. Un mostro? Si. In quel momento lui era un vero mostro. 

La volpe si allontano lentamente con lo sguardo basso, la sua rabbia svanì, e con quella la strana forma che aveva acquistato in quel piccolo periodo. Era tornato umano.

Naruto: << Haku... vai via... porta Zabuza con te... sparite... non fate più del male... cambiate parte... Lui ti vuole bene, nei suoi occhi si vede che prova un affetto infinito per te... >>

Haku: << mi stai lasciando fuggire? >>

Naruto: << Haku... voglio rincontrarti un giorno ok? e allora non saremo nemici... >>

Haku: << Grazie... Naruto! e... un ultima cosa... ho sentito che ci sarà una specie di esame nel vostro villaggio... >>

Naruto: << eh? >>

Haku: << occhio alla sabbia... >>

 

Haku trascinò via, dal combattimento con Kakashi, Zabuza che all'inizio si oppose, ma di nascosto il ragazzo spiegò cos'era successo e allora entrambi sparirono, lasciando dietro di loro un velo di nebbia. Kakashi si precipitò dai suoi allievi, trovando Sasuke sull'orlo della morte e Naruto in uno stato di shock non chiese niente e li portò a casa del signor Tazuna. Lasciando stare la caccia al demone della nebbia. 

 

.................

Gato: << Hanno fallito? Santo cielo! Non dovevo fidarmi di quei due! >>

Sottoposto: << e ora che si fa? il ponte è quasi ultimato... >>

Zabuza: << oh... Gato... Gato... Gato... >>

Gato: << c-cosa? che ci fai qui? come sei entrato! Uccidetelo forza! Non restate li impalati! >>

Zabuza: << sa Gato... io non la sopporto più sa? Adesso mi pagherà... con la sua vita! >>

Haku: << ... >>

Gato: << a...a...aaaaahh! >>

 

 

AVVISO

Salve a tutti, sinceramente non so come mi sia venuto questo capitolo ma spero che vi sia piaciuto! Dovete sapere che in questo periodo ho molto da studiare e visto questo potrebbero esserci dei ritardi... comunque mi impegnerò al massimo per portarvi un capitolo a settimana!

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Capitolo 12
*** Capitolo 11. Ritorno ***


Naruto osservava il mare senza parlare, il suono delle onde lo rilassava. Era felice che Sasuke e Sakura fossero sani e salvi, ma continuava a pensare alla sensazione che aveva provato sul ponte. Quella rabbia. Quell'odio. Era diventato come suo padre? Era diventato definitivamente un cercoterio senza sentimenti? Sospirò quando poco dopo senti una voce chiamarlo.

Kakashi: << Naruto... Tutto ok? >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << lo prenderò come un no allora... >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << stai pensando a cosa è successo sul ponte vero? >>

La kyuubi annuì leggermente abbassando lo sguardo. Non voleva ammettere che, in quell'occasione, aveva seriamente pensato di uccidere un essere umano.

Kakashi: << non ho potuto assistere alla scena ma posso intuire che tu abbia perso il controllo no? >>

Naruto: << probabile... >>

Kakashi: << Naruto... sei un cercoterio... cerca di capirlo... il potere che possiedi ti divide... Ying e Yang... opposti... che però non possono che vivere insieme... altrimenti morirebbero... >>

Naruto: << io... volevo uccidere Haku... lo volevo fare... e avrei eliminato chiunque si fosse messo tra me e lui... non... non... >>

Kakashi: << ma ti sei fermato. Questo importa. >>

Naruto: << l-lei pensa che potrei ferire altre persone? Non voglio fare del male a nessuno... >>

Kakashi: <<... il sigillo rinchiude parzialmente la tua rabbia... ma... di certo quel sentimento non è facile da contenere... comunque, se vuoi una risposta secca Naruto: No. Non penso che tu potresti ferire qualcuno a te caro. Pensa ad Haku, non lo conoscevi bene, ma sei riuscito a contenerti. >>

Naruto: << ho fatto bene a farlo scappare? >>

Kakashi: << Per Haku va bene... speriamo solo che convinca anche Zabuza a non combinare più guai... >>

Naruto: << ... >>

Kakashi: << ... >>

Naruto: << eh... eh... eh... >>

Kakashi: << uh? Che c'è? >>

Naruto: << pensavo solo che dovrò perseguitare quell'Uchiha per il fatto di avergli salvato la pellaccia... forza! Devo mettermi in mostra! >>

E con un saltello il biondo si diresse all'interno dell'abitazione mentre Kakashi, da sotto la maschera, sorrideva. Sapeva bene che la volpe non si sarebbe arresa all'odio e che avrebbe protetto Konoha a tutti i costi, anche a costo della sua stessa vita.

Il giorno dopo...

I quattro salutarono gli abitanti e il signor Tazuna, molti volevano offrirgli dei regali di ringraziamento, ma i ninja gli rifiutarono e ben presto partirono per rientrare al villaggio della foglia. Lungo la strada si misero a scherzare tra loro.

Naruto: << avanti! Ammettilo! >>

Sasuke: << te lo puoi scordare! Non ammetterò mai che mi hai salvato! >>

Naruto: << ma è la verità! Foooorza Sasuke! Ammettilo. >>

Sasuke: << mai! >>

Sakura: << scommetto che in verità Sasuke ha indebolito quel ragazzo e poi ti ne hai approfittato per prenderti il merito, non è così Naruto? >>

Naruto: << N-non è vero! No. No. No. >>

Sakura: << si, di certo un pivello come te è riuscito a battere un avversario di alto livello... ci dovrei credere... secondo lei maestro? >>

Kakashi: << beh... in effetti... pensare che Naruto possa sconfiggere un nemico è difficile... >>

Naruto: << maestro non ci si metta anche lei ora! Mi state prendendo di mira?!? >>

Sasuke: << tu sei sempre sotto la mia mira... >>

Sakura: << io non ti ho mai sopportato... >>

Kakashi: << beh... io mi allontanerei da questo discorso... >>

Naruto: << maledetti! Me la pagherete un giorno! Vi farò vedere la mia vera forza! E allora vi inchinerete tutti davanti all'hokage Naruto Uzumaki. >>

E dopo questo tutto scoppiarono in una risata, tranne il ninja copiatore che si limitò a ridacchiare da sotto la maschera. Ad un tratto Naruto vide scintillare qualcosa tra le fronde in lontananza e lasciò il gruppo, i due amici stavano per raggiungerlo ma il maestro gli fermò.

Quando la kyuubi arrivò in un piccolo spiazzo nel bosco vide qualcuno venirgli incontro. Avrebbe riconosciuto quella maschera dovunque, era Haku.

Naruto: << ehilà Haku! E Zabuza? >>

Il ragazzo si tolse la maschera mostrando il suo fiso felice e tranquillo. I lunghi capelli neri caddero sulle spalle e il ragazzo lo sistemo subito prima di parlare.

Haku: << non ti trova molto simpatico... io però sono venuto a salutarti... >>

Naruto: << senti Haku... sul ponte... >>

Haku: << dimenticalo. Non ne voglio parlare. Non con te di certo... sono stato io... ho esagerato... mi dispiace, avrei dovuto dirti che non intendevo uccidere il tuo amico, ma mi sono preso nella foga della battaglia... >>

Naruto: << temo che questo sia un addio più che un arrivederci... >>

Haku: << vero... anche se però, un giorno, vorrei rincontrarti kyuubi... >>

Naruto: << beh... quando quel giorno arriverà sono sicuro che sarà un giorno fantastico! >>

Haku: << hai ragione... comunque io e Zabuza smetteremo di fare rumore... ci sistemeremo un po'... fuggiremo dai ninja... eccetera eccetera... cose del genere... >>

I due si avvicinarono e si strinsero con forza la mano destra, si guardarono negli occhi per qualche secondo per poi sparire allontanarsi sorridendo.

Naruto: << ciao... Haku! >>

Haku: << ciao... Naruto! >>

Naruto: << Haku, quasi dimenticavo! >>

Haku: << eh? >>

Naruto: << "attento alla sabbia"... che significa? >>

Haku: << il villaggio della sabbia sta organizzando qualcosa di grosso Naruto... non so cosa... ma c'entra con Konoha... Ora devo andare... >>

Naruto: << ok... >>

La volpe raggiunse nuovamente il suo gruppo che lo stava aspettando impazientemente. Quello più nervoso sembrava Sasuke che, di sicuro, era infastidito da lo fatto di non aver potuto seguire il biondo.

Sasuke: << dov'eri finito? >>

Naruto: << beh sai... ho visto un enorme mostro tra gli alberi, così ho deciso di sacrificarmi per salvarti Sasuke... la mia grandezza d'animo non ha limiti! >>

Sasuke: << tch! Il solito sbruffone! >>

Naruto: << eheheh... comunque mi era sembrato di vedere qualcosa... ma non era niente... andiamo ora? Voglio proprio tornare a casa il prima possibile! >>

Sakura: << vero! Lasciamo alle spalle questi inutili litigi! Forza! Riprendiamo il viaggio! >>

Quando i quattro raggiunsero le porte del villaggio Naruto si sentì sollevato dal fatto di aver finalmente completato la missione, anche se le parole di Haku continuavano a risuonargli in testa. Non capiva proprio come il villaggio della sabbia potesse fare qualcosa contro quello della foglia.

Ma poi lo capì.

Quell'odore fastidioso.

Quell'odore di sabbia.

Non c'era nessun altro che potesse avere quel maledetto odore, e di certo un demone come quello non si poteva trovare nei boschi di Konoha.

Però ancora non capiva: che diavolo ci faceva il demone tasso, il monocoda, nel suo villaggio?!?

Doveva proteggere la foglia, doveva trovarlo e parlargli subito, molto probabilmente era stato rinchiuso in un corpo umano, non come lui, che era libero di scorrazzare, ma comunque se avesse trovato l'umano... forse...

Basta. Non c'era più tempo di pensare. Doveva trovare Shukaku!

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Capitolo 13
*** Capitolo 12. Sabbia ***


La volpe schizzo via dal gruppo come se avesse dei cani alle calcagna, non c'era tempo da perdere, se un cercoterio stava invadendo il suo territorio non andava molto bene. Naruto senti la voce dei suoi compagni chiamarlo ma le ignorò, non aveva tempo.

Schizzò di albero in albero fino a raggiungere le strade del suo villaggio, dopotutto non erano così lontani. Fu li che lo vide. E lo senti. Un legame profondo con quel ragazzo, un legame generato da chakra demoniaco.

Un ragazzo dai capelli rossi, pelle pallida e occhiaie parlottava con aria annoiata con un'uomo, molto probabilmente il suo maestro. Sulla sua schiena era riposto uno strano recipiente che sembrava contenere sabbia. Di fianco a lui c'erano una ragazza bionda con un grande ventaglio e un ragazzo molto coperto. La kyuubi si chiese come facesse a non morire dal caldo.

Naruto: << potrei avere l'onore di conoscere i qui presenti abitanti della sabbia? >>

Tutti si misero a guardarlo mentre il biondo scendeva dal tetto su cui era riposto e lanciava uno sguardo gelido al rosso, che però sembrava ignorarlo.

???: << chi sei tu? Sembri un maledetto moccioso... ah... dal coprifrone vedo che sei un "ninja"... Konoha è caduta avvero in basso se arriva a prendere degli stupidi come te..."

Naruto: << bada a come parli jinchuuriki! >>

???: << ...! >>

???: << come...! Tch! Come lo sai biondino? >>

Naruto: << perché non vi presentate prima? >>

???: << io sono Temari... >>

???: << ti basti sapere che sono il loro maestro... >>

???: << Kankuro... e ora rispondimi! >>

Naruto: << ho le mie fonti... comunque... se oserai solo far mettere la coda del tuo demone fuori dal sigillo... ti capiteranno brutte cose... e ti consiglio di non far accadere queste brutte cose... >>

Gaara: << comprendo... >>

Naruto: << porto rispetto per i jinchuuriki... soffrono molto per tutta la loro vita... e tutto per proteggere altri da cercoteri che non sanno cos'è il controllo... >>

Gaara: << mi stai facendo un complimento? >>

Naruto: << no. >>

Gaara: << lo immaginavo... appena ti ho visto il monocoda si è agitato... chi sei veramente? Il demone della sabbia è sempre più infuriato nel vederti, sei fortunato che abbia un ottimo controllo... >>

Naruto: << sono Naruto, Naruto Uzumaki. >>

Gaara: << bene, Naruto. Presumo che parteciperai agli esami vero? >>

Naruto: << per tua cara informazione sono appena tornato da una missione in cui sono quasi morto... quindi... non so niente di questi esami di cui parli... >>

Gaara: << è meglio se il tuo maestro ti iscriva o non saprò su chi scatenare la mia furia... >>

Naruto: << e io la mia... >>

In quel momento, in quell'esatto secondo, mentre i due si guardavano con quell'aria omicida la volpe capì che c'era qualcosa di strano in quella persona, in quel ragazzo, nei suoi occhi non vi era compassione ne amore. Era immerso nell'oscurità. Naruto indietreggiò, non aveva mai visto nulla del genere.

Si girò ed iniziò a camminare nella direzione opposta, irritato da quella discussione. Poi si fermò un attimo, prima di andarsene. Girò la testa un attimo e guardò nuovamente, per pochi secondi, il viso del rosso.

Naruto: << Shukaku... >>

Gaara: << ...? >>

Naruto: << il nome del tuo cercoterio è Shukaku... >>

E così si allontanò verso la residenza dell'hokage dove sapeva che il suo team lo stava aspettando, già si aspettava la sfuriata di tutti, ma sinceramente in quel momento doveva riuscire a capire cosa stavano architettando quelli della sabbia. Qualcosa di grosso era in atto.

 

Spazio autrice

Sono tornata (O.o) già, sono tornata grazie all'Edo tensei! Orochimaru-sama voleva che questa storia prima o poi finisse! Forza, Forza! Chi aspetta con ansia il prossimo capitolo? Scrivo, tranquilli! Oggi capitolo corto ma i prossimi cercherò di allungarli anche perché inizia ora la saga dell'esame!

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