Tutti Parlano

di Sere1711
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

"Lys, mi passeresti il sale?" siamo quasi tutti riuniti a tavola, io Lysandro, Castiel, Nathaniel, Armin, Kentin, Rosalya, Melody, Violet e Alexy. Stasera è una serata leggera, la lieve brezza di fine primavera entra dalle finistre spalancate di fronte il tavolo del soggiorno, la televisione è accesa, ma a volume basso (in realtà mi chiedo perchè semplicemente non la spegniamo), stiamo mangiando delle cotolette con patatine, siamo tutti estremamente rilassati, con pigiami leggeri e colorati
"Certo Indie." Lys mi lancia il sale ed io, al volo, lo acchiappo con entrambe le mani, tutti applaudono alla mia impresa e io sorrido e mimo un inchino, ridiamo tutti e mi sento felice, a casa. Dopo cena tutti vanno in camera loro, domani è Lunedì e, anche se il tempo comincia a farsi bello, siamo costretti a mantenere un certo ritmo, soprattutto con gli esami che si avvicinano. 
Appena entrata in camera mia, spengo la luce e mi accoccolo sotto le coperte, contenta che la giornata sia finalmente finita. Entro in uno stato di dormiveglia molto in fretta e lascio che i miei pensieri vadano dove preferiscono. 
"Indie?" bisbiglia una voce molto familiare nel mio orecchio, due dita mi toccano le spalle ritmicamente, apro gli occhi e mi giro verso la voce
"Cass..." il mio viso e il suo si trovano a pochissimi millimetri di distanza, accenno un sorriso, ma gli occhi assonnati non ammettono scuse: non ho voglia di stare con lui stasera. Ha l'aria sconsolata, ma non sembra perdersi d'animo
"Posso dormire con te, se non hai voglia di fare chissà che." non rispondo neanche, semplicemente scosto la coperta e mi sposto per permettergli di stringersi accanto a me, mi prende fra le braccia, io mi volto verso di lui e incastono la mia testa nell'incavo del suo collo
"Ma se entrasse qualcuno?" chiedo dopo qualche minuto, improvvisamente conscia della situazione
"Non succederà, sono tutti un po' cretini." rido cercando di non alzare troppo il volume, mi tiro un po' su e gli punto un bacio a fior di labbra. Cass sembra un po' scontento, credo avrebbe voluto di più, ma per stasera non penso sia proprio il caso, e poi è così bello restare fra le sue braccia e sentire i nostri respiri che si mescolano e si confondono. In questi momenti mi sento semplicemente in pace. 

Il mattino dopo mi sveglio che già Cass è scomparso, sento un certo un movimento per casa, quindi deduco sia il momento di alzarsi. Prendo al volo un paio di shorts ed una camicietta bianca dall'armadio, infilo delle ballerine e mi fiondo in cucina per fare colazione
"Giorno Indie!" mi accolgono in coro Alexy e Rosa
"Buongiorno!" sorrido a entrambi, stamattina sembrano essere piuttosto allegri, e ammetterò che lo sono pure io. Afferro un toast e ci spalmo sopra una generosa dose di Nutella
"Ingrasserai." ovviamente, è Cass a parlare, mi volto verso di lui e do un morso molto soddisfatto al mio toast, facendo ridere lui e metà dei presenti. 
Finita la colazione torno in camera mia, afferro lo zaino ed esco di casa fra i primi: devo muovermi a consegnare un progetto al Prof. Faraize, sta aspettando solo me per poter correggere i compiti al resto della classe. 
Arrivata al liceo trovo subito il prof, gli consegno tutto e resto un po' sconsolata, pensando che prima che arrivino gli altri ci vorrà un po'. Decido allora di mandare un messaggio a Cass: "Vieni al liceo, sono sola, non c'è davvero nessuno. Potremmo passare un po' di tempo soli, io e te." invio, e nell'attesa corro al Club di Giardinaggio per poter dare un'occhiata alle Peonie, ma, come da programma, la risposta non tarda ad arrivare: "Arrivo." breve, secco, ma mi fa scappare una risata. Resto a guardare fiori per qualche altro minuto, per poi andare in aula A a posare lo zaino. Giro qualche altro minuto in corridoio per poi ritornare in cortile, ma appena mi siedo sulla panchina vedo Cass arrivare e, senza proferire parola, mi afferra delicatamente un polso, e mi guarda negli occhi, aspettando un mio cenno. Io annuisco, desiderosa di seguirlo e lui mi dirige verso il Sottoscala. 
"Non ce la faccio più." sussurra sommesso dopo avermi baciato con foga
"Nemmeno io... Ma non c'è davvero nulla che possiamo fare per cambiare la situazione." ed è vero. Non possiamo rivelare a tutti che stiamo insieme, ci sono troppe questioni irrisolte, di cui forse sarebbe bene discutere, ma che purtroppo sono rimaste appese a un filo. "Abbiamo appena trovato una stabilità e dire a tutti che stiamo insieme rovinerebbe ogni cosa."

"Non stiamo insieme." sento come se una lama mi avesse trafitto il cuore. Cass mi ha spiegato più volte la sua filosofia del "se lo sappiamo solo noi allora non stiamo davvero insieme", ma detta così fa proprio male. Decido di concludere la conversazione e riprendo a baciarlo appassionatamente. La situazione degenera e ci ritroviamo seduti contro il muro a baciarci sempre con più insistenza. 

Sento un lieve rumore di sottofondo, ma non vi presto troppa attenzione. Cass mi attira ancora più a sè
"Castiel...?" 

É la voce di Ambra.

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


La convivenza è stata una cosa graduale, il risultato di una serie di coincidenze.
Dopo la morte della madre adottiva di Armin e Alexy, il padre ha preferito mandarli via per "un po'". Io, Rosalya e Kentin abbiamo subito cominciato a dormire da loro piuttosto spesso, per non farli sentire soli. In particolare, io e Rosa cucinavamo per loro e aiutavamo in casa, per quanto ci era possibile. 
Ricordo che i primi tempi, una volta arrivata la sera, ci sforzavamo di creare un'atmosfera familiare, qualcosa che potesse ricordare loro una vera casa, anche se poi col tempo ha cominciato a venire naturale comportarci come fratelli. 
Nel frattempo Lysandro e Castiel stavano cominciando a passare sempre più tempo l'uno a casa dell'altro: era un periodo prolifico per la loro musica, Castiel spesso saltava scuola e componeva canzoni su canzoni. Una volta cominciata la nostra storia, non ci volle molto prima che lui e Lys, di fronte a due piuttosto sconvolti Armin ed Alexy, chiedessero asilo a casa loro, con la scusa (anche se, a essere sincera, ancora mi chiedo se non ci fosse un fondo di verità) di non aver più i soldi per l'affitto.
Da quel momento la casa è diventata un ritrovo per tutti, c'è chi dorme qui molto spesso, chi fa i compiti con noi e poi torna a casa, chi viene ogni tanto per cena. È il nostro luogo speciale, ed è bello che esista. 
Per quanto mi riguarda, i miei ormai si sono rassegnati,. Certo, ogni tanto devo tornare a casa e stare con loro, ma il mio tempo lo spendo principlamente qui. Inizialmente c'è stato qualche litigio, specialmente con mio padre, ma piano piano ha capito che, per una volta, non avrei ceduto. La testardaggine è sempre stato un mio pregio (giuro che a volta aiuta proprio tanto!). 

La mia relazione con Cass, invece, è nata per caso, ma si è evoluta in modo molto naturale. Oserei dire che un nostro avvicinamento fosse necessario. 
Un pomeriggio ero andata a trovare lui e Lys, volevano farmi sentire qualche nuova canzone, per avere un parare da profano, solo che Lys aveva dimenticato il suo bloc notes, che conteneva tutti i testi e gli accordi, a scuola, ed era immediatamente corso a prenderlo. Cass, nel frattempo, mi fece ascoltare qualche arrangiamento. Io di musica non ne ho mai capito granchè, ma sentendo suonare lui non mi ci volle molto per capire che la sapeva decisamente lunga. 
Lys non tornava, e cominciammo a parlare. Fu semplice, naturale, un discorso tirava l'altro, domande, risposte, tutto spontaneo. Mi sentivo bene e, nonostante sapessi che per la maggior parte delle persone parlare con lui era complicato, a me veniva facile. Mi sentivo come se lo conoscessi da sempre, e avrei continuato così per una vita intera. 
A un certo punto, andai in cucina a prendere dell'acqua per entrambi, lui mi seguii, e senza rendermene conto ci stavamo baciando. Un bacio fresco, bello. Non direi passionale, no. Il nostro primo bacio fu quanto di più spontaneo potrebbe esserci. Rimanemmo a guardarci negli occhi per un bel po', finchè Lys tornó. Ne parlanno solo dopo qualche giorno e emtrambi (o meglio, io in primo luogo) decidemmo di tenere tutto un segreto. 

Il motivo che mi spinge a non rivelare nulla è principalmente il mio desiderio di non ferire nessuno. Ho da poco scoperto che Armin prova dei sentimenti piuttosto forti nei miei confronti e, anche se sospetto siano sentimenti nati dall'aiuto che ho dato a lui e ad Alexy dopo la morte della madre, non ho la minima intenzione di ferirlo in un momento così delicato. Io posso sopportare il segreto, lui non puó sopportare ancora dolore. 
Castiel tende a rimproverarmi, mi dice che mi do troppa importanza e che, una volta usciti allo scoperto, Armin andrà avanti piuttosto in fretta, ma io non la penso affatto così. 
In più Cass è di parte, dato che è piuttosto geloso al pensiero che, non solo Armin, ma tutti i ragazzi del liceo pensino che sono ancora disponibile. Se qualcuno facesse qualche avance lui non potrebbe muovere un dito, o perlomeno, in teoria non potrebbe muovere un dito. 

Ormai sono passati diversi mesi da quando mi sono immischiata in questa situazione e, devo ammettere, non mi pesa più di tanto. Non quanto a Castiel comunque. A volte mi chieso se non sia egoista, costringendolo a mantenere un segreto per dei motivi che non gli appartengono, ma poi penso ad Armin, alla sua dichiarazione, e a tutto il dolore a cui, in minima larte, ho partecipato negli ultimi mesi, e tutto mi sembra più giusto. Sacrificare qualche mese di relazione per lui è il minimo che possa concretamente fare per proteggerlo, e se è necessario per non farlo soffrire potrei continuare anche in eterno. 

Anche se questo significa sottostare ad Ambra. 

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