I Want you...

di lupacchiottonicos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la vigilia ***
Capitolo 2: *** sleep with you ***
Capitolo 3: *** my soon ***
Capitolo 4: *** gift ***
Capitolo 5: *** Merry Christmas Steve ***
Capitolo 6: *** night ***
Capitolo 7: *** suspected ***
Capitolo 8: *** shower ***
Capitolo 9: *** Restourant ***
Capitolo 10: *** my frist drunkenness ***
Capitolo 11: *** sex ***
Capitolo 12: *** old friend ***
Capitolo 13: *** Buckley ***
Capitolo 14: *** clarifications ***
Capitolo 15: *** my girlfriend ***
Capitolo 16: *** my obsession ***
Capitolo 17: *** good night ***
Capitolo 18: *** difficult relationship ***
Capitolo 19: *** family ***
Capitolo 20: *** clarify ideas ***
Capitolo 21: *** again ***



Capitolo 1
*** la vigilia ***


P.O.V Tony Stark/Iron Man
era dicembre, tutti lo passavano in compagnia, infatti c'era una festa natalizia fra Avengers, è vero ne facevo parte anch'io,ma quelle feste non erano per me, forse erano per quello smanceroso di Steve, per il moccioso di Peter oppure quello stupido di Hulk, ma non di certo per Tony Stark.
Era sera, credo sia il 23, diedi una veloce occhiata al calendario vedendo chiaramente che come avevo predetto era il 23, domani era la vigilia e poi ci sarebbe stato Natale, e poi? poi sarebbe tornata la noia di prima,o almeno per loro...per me è gia iniziata da quando ho perso i miei genitori, forse fin da quando sono nato...credo.
Ero assolto dai miei pensieri quando sentii aprire la porta, passi pesanti, forti, un odore di colonia maschile leggero
-Steve che vuoi-
il biondo mi guardò male quaso a fulminarmi, ma sospirando sorrise guardandomi
-Tony dovresti, beh dovresti venire con noi, infondo è Natale, cioè quasi,perfavore vieni almeno stasera...dai-
-no-
strinse i pugni, li diede noia,lo vedevo, avrebbe voluto tirarmi un pugno, ansi, farmi fuori direttamente,ma pultroppo, io sono cosí e a nessuno faccio eccezioni
-SI PUÒ SAPERE CHE RAZZA DI PROBLEMA HAI?!-
-assolutamente nessuno Steve-
la mia calma lo stava uccidendo, lui poteva anche imprecarmi contro, inginocchiarsi, pregarmi, ma no, non mi sarei arreso per una stupida festività
-NON PUOI STARE SEMPRE DA SOLO CAPISCILO TONY, NON VUOI VENIRE?! VA BENE! MA NON TI LAMENTARE DELLA TUA SOLITUDINE-
-e chi si lamenta,io me la sposo la solitudine,ora,puoi anche andare Steve-
-VAFFANCULO-
-grazie ti voglio bene anch'io -
mi guardò con gli occhi lucidi e diede un pugno alla mia scrivania ammaccandola,poi vedendo che non reagivo se ne andò,forse in lacrime, ma a me non faceva ne caldo e ne freddo, in fondo ho un cuore da robot,chi ha bisogno di amici? o di qualcuno...io sto bene cosí...solo,si, solo e soltanto io...
aspettai che finisse la festa e andai al bar a farmi qualce bevuta di birra, da solo era meglio, anche il salotto degli Avengers era più bello.Pultroppo a interrompere il tutto ci fu uno Steve più incavolato di prima
-ah, ora ti ubriachi per poi ritornartene in camera a segarti o a fare chissa quale roba, oppure a fare robe sperocolate con l' armatura, sei un disastro Tony-
-Steve non rompere-
sospirai, lui fece finta di non sentire e mi tolse la bottiglia di birra e mi prese la mano
-portami a vedere le stelle volando, così almeno ti scordi per un attimo della tua "amata" birra-
-non ho voglia-
-parliamo allora-
-nah-
-guardiamo un film-
-noia-
-perchè sei così...-
-perchè si-
me ne andai dando le spalle all'eroe soldato, anche se lui mi prese di forza trascinandomi in camera e gettandomi sul letto
-Tony, non so che problemi hai, non so perchè sei così, ma porca puttana smetti di fare il solitario, te lo chiedo perfa...
-sta zitto-
lo chetai mettendoli una mano sulla bocca e guardandolo male
-mi hai stufato Steve,  se dico basta è basta porca puttana, non puoi insistere, devi smettere di darmi fastidio una volta per tutte, se tico no è no, se io odio il Natale non puoi farmelo amare, quindi, SMETTI DI DARMI NOIA-
sentii delle lacrime toccarmi la mano, capii di aver esagerato, in fondo non aveva fatto nulla, voleva solo...volermi bene. Sopsirai guardandolo memtre mi mostrava il suo lato più fragile, che non era la prima volta che lo faceva con me,lo guardai, non ce la facevo con lui ad essere così duro
-e va bene, guardiamo un film...ma non contare su di me per domani o dopodomani-
-grazie-
sorrise e mi abbracciò, ricambiai leggeremente, non ero un tipo affettuoso, anche se non mi dispiaceva ogni tanto un piccolo abbraccio da parte

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Capitolo 2
*** sleep with you ***


POV Steve 
il film era finito, Tony si era addormentato, come sospettavo, in fondo è sempre cos' quando si guarda "amici di letto" di Justin Timberlake, ma sinceramete a me fa piacere vedere che finalmente un pò si riposa, dopo tutto il lavoro che fa per miglioirare le sue armature o cazzi vari un pò di riposo li serviva. Tutta via dovevo svegliarlo, era in una posizione troppo scomoda e avrebbe rischiato il torcicollo sicuro, mi alzai andando in mezzo al tavolo e al divanetto situato in camera mia e iniziai a scuoterlo con scarso successo ovvio, non bastava 
-Tony svegliati su-
mugugno e si rigirò subito dall' altra parte
"nemmeno così..."
continuai a scuoterlo quando persi la pazienza 
-Anthony Edward Stark ti ordino immediatamente di alzarti!-
al richiamo del suo nome completo si alzò subito, quasi come se fosse davvero un richiamo, quello scatto improvviso mi fece saltare dalla paura e andai dal lato opposto del divano appoggiandomi al tavolo, per poco non gridavo qualcosa contro di lui 
-mam...ah...Steve, mi sono addormentato? scusa, io vado allora-
si alzò e guardò dentro la sua felpa tirando leggermente fuori le chiavi dell' auto, guardò l' ora e si avviò alla porta d' uscita
-Tony se vuoi rimani qua e poi la tua stanza è solo due stanze dopo la mia perchè usare le chiavi della macchina?-
-infatti non vado in camera mia, esco un pò-
-alle 2.30 di notte?-
-problemi?-
-perchè mi eviti...che ti ho fatto?!-
lo guardai con uno sguardo quasi supplichevole,lui mi guardò confuso e leggermente pietrificato dalla domanda
-io non ti sto...
-vattene, hai ragione sei libero di fare ciò che vuoi, se vuoi evitarmi vattene pure a divertirti con qualche troia o a dire ciò che vuoi,senti fai ciò che ti pare, ma almeno spiegami perchè mi eviti...soprattutto la vigilia...-
l'ultima frase la dissi quasi in un sussurro, che lui sfortunatamente sentì, anche se un pò ne ero felice, dalla faccia si vedeva che almeno per una volta non mi aveva ignorato, ciò nonostante ero troppo occupato a stare tra i miei perchè appoggiato a quel tavolo dal lato opposto a quello del mio amico
-va bene, non so a che scopo, non so a che logica ma dato che non voglio rotture di coglioni domani e soprattutto di essere evitato come la peste anche se ti chiedo di passarmi una fetta di pane e marmellata, dormirò con te, spero solo che il tuo letto sia comodo Rogers,ma sia chiaro, questa è l'ULTIMA volta che te la do vinta-
sbuffò togliendosi la felpa e posando le chiavi, si svestì anche mettendo in mostra il suo corpo atletico e muscoloso rimanendo in mutande nere con delle riche grige verticali,era bello sia di viso che di corpo e li sarei saltato addosso ma non volevo poi esser rispinto copiosamente per poi scoppiare in lacrime davanti a lui, di nuovo...
dopo quella discussione finalmente ci addormentammo l'uno accanto a l' altro e ciò mi faceva stare bene perchè finalmente avevo lui vicino 

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Capitolo 3
*** my soon ***


POV Tony
mi sveglia prima io di lui, vidi che era appiccicato a me e mi alzai spostandolo, come avevo gia detto, odio le robe troppo appiccicose e poi il letto era troppo morbido per i miei gusti.
Guardai l'ora erano le 10.09 del mattino,presi le chiavi e andai piano fuori a farmi un giro in macchina, prima sarai passato dal cimitero e poi dal mare. Arrivai al cimitero e andai alla tomba di mamma e papà, a giro vedevo molti fiori rossi o cose natalizie, e al centro del cimitero un grande abete decorato,era così tutto disgustosamente allegro e dolce
-anche da piccolo ero così?...-
sembravo pazzo, aspettavo una risposta da dei morti, non è roba da me, ma in fondo un pò ci speravo ancora nel loro ritorno...
guardai le due bare una accanto a l'altra, papà con una rosa blu e un fiore di cui non ricordo il nome ma dal colore quasi spento e mamma invece un mazzetto di rose bianche e rosse belle fresche e vivaci come lo era lei,le guardai ancora inginocchiandomi leggermente dando peso tutto qeulle gambe, quasi accucciato 
-a cosa serve veramente il Natale?-
-a stare con la famiglia, insomma con chi ami o con chi ti manca...-
sentii la voce di un marmocchio che conoscevo fin troppo bene ormai
-Peter, che ci fai qua?-
- oh em signor Stark, ero venuto a portare i fiori al mio caro zio che è laggiù- 
sorrise puntando il dito  due tombe in la rispetto alle due dei miei genitori 
-capisco,Peter ti va di fare un giro con me?-
-certo signor Tony, cioè, scusi signor Stark-
risi leggermente, almeno una volta ogni tanto sorridevo, anche se questo succedeva con Peter e avvolte Steve 
-chiamami Tony, non sono un vecchio di sessant'anni-
rise e io mi alzai accarezzandoli la teta
-dai avviati, io ti raggiungo -
sorrisi e vidi Peter scattare gioiosamente verso la macchina, mi dava uno strano senso di allegria, mi sentivo come un...come un padre che fa felice il figlio.
Passai un'intera giornata con Peter per poi riportarlo al "covo" per la festa
-Tony parteciperai?-
sorrise felice guardandomi con occhioni da ragazzino non ancora ben maturato
-no, mi dispiace Peter, ho da fare-
si rattristò di colpo e abbassò lo sguardo, li mi sentii in pena e mi abbassai per guardarlo in viso
-ey dai...passo da te dopo...promesso-
sorrise leggermente e annui correndo via, mi rialzai e lo riguardai andare via sorridente,solo li mi accorsi che Peter era l'unico per cui ne è valsa la pena abbassarsi, non era amore, non era amicizia, mi sentivo come un suo responsabile, tempo fa mio padre mi aveva detto che solo un padre può capire come ci si sente a vedere il figlio deludo per poi capire di volerlo rifare felice...ora mi sembrava di averlo finalmente capito...per me Peter era come un figlio.
Aspettai la fine della festa e e cercai di sgattaiolare in stanza di Peter senza svegliare Thor o chissà chi, ma ovviamente di mezzo chi è che viene a fermarmi? Il capitano in calza maglia americano
-Tony che fai? E cosa nascondi dietro di te?-
-non sono affari tuoi...-
-stai con Peter?! SEI UN PEDOFILO!-
-ma che ti urli?! E poi no non sto con lui Dio santo, guarda, ecco perchè ero venuto fin qua-
mostrai il pacchetto regalo a Steve e sospirai quando vide il suo sguardo quasi assassino
-a lui si e a me che sono un tuo amico no?!-
-Steve..-
-no,ora mi ascolti! Hai e preferenze?! P-E-R-F-E-T-T-O!-
-STEVE!-
sentii qualcuno che un pò singhiozzava e mi girai vedendo Peter
-s-scusate...i-io non volevo che litigaste per me...scusate-
perdeva lacrime a rondeman e si richiuse a chiave in camera
-grazie mille Steve...volevo solo rendere felice un ragazzo che amo si, ma come un figlio, grazie Steve davvero...-
-scusa Tony, io, io non so che mi è preso, il fatto è che, da un pò mi eviti...e stai sempre in laboratorio e quando stai lì cerchi sempre di cacciarmi-
-ho un regalo anche per te ok?! ora aiutami con Peter, non voglio farli passare una festività così male, con te parlerò poi-
-ok, scusa ancora-
sospirò e bussò alla porta vedendo un Peter in lacrime aprire la porta
-dai non è che è colpa tua, siamo io e Steve che di questi giorni siamo un pò stressati, tieni questo è da parte nostra, però aprilo il 25, chiaro?-
annuì e io feci un occhiolino a Steve, poi finalmente ognuno in camera propria a dormire o almeno loro, io dovevo ancora finire il mio lavoro per poi andare a letto ed averlo pronto per il 25, da darlo a Steve.

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Capitolo 4
*** gift ***


POV Tony 
alla fine del lavoro m ero addormentato, era finito e ora era perfetto, mancava solo da darglielo.
Bussò qualcuno alla porta e per paura fosse Steve nascosi lo scudo sotto il tavolo tenendolo con le mani per evitare cascasse o si ammaccasse
-avanti-
entrò Vedova Nera sempre con il suo fare sexy e infine entrò Occhi di falco dopo di lei 
-Stark ti decidi a venire o vuoi un invito scritto?-
"la solita"
-arrivo , arrivo- 
stringevo lo scudo che stava iniziando a fare fatica nel tenerlo, ovvio che lo notarono subito loro due 
-Anthony che nascondi?-
"Anthony? davvero? oddio ma è così complicato dire Tony?"
-uno, chiamami Tony, due, non ti deve interessare e tre puoi anche andartene, grazie Natasha- 
-uno, ti chiamo come voglio, due voglio curiosare e tre decido io quando andare, ah, prego Tony- 
li lanciai un occhiata da senza speranze con cui fui ricambiato di suo rimando
-figo lo scudo-
-eh?-
mi girai e vidi Clint con lo scudo di Steve e sospirai 
"che palle"
-come l' hai preso scusa?-
-facile, mentre discutevate l' ho preso, comunque per chi è Tony? è per il fidanzatino?-
ridacchio e fece il segno dei bacini con le labbra mandandomi all'esaspero 
-ah ha ah, sei davvero divertente Clint, non l'ho fatto perchè ci sono fidanzato, sono solo in debito con lui, basta-
-certo-
disse Natasha attirando la mia attenzione 
-cosa vorresti dire?- 
-eri in debito solo a Peter e Steve quindi- 
-ma vi fate gli affari vostri?!-
guardai Occhi di falco vedendo che era impegnato a capire le funzionalità del nuovo scudo del Capitano, quando finalmente il polsino si attivò facendo un guanto di metallo e illuminando la stella al centro 
-che fottuta figata, lo invidio, mi fai un arco del genere?-
-se fai il bravo ed esci di qua ti faccio la gambietta per i tuoi coetani Occhi di Piccione-
-molto divertente scatoletta vivente-
rise e posò lo scudo
-dai Nathy andiamo-
-ok-
-ah dato che ci siete chiamatemi Peter o sono di disturbo perchè dovete pomiciare? sennò lo chiamo io- 
-vaffanculo Tony-
vidi una Vedova Nera arrossire che mi scaturì un sorrisetto vittorio nella mia faccia
"come mi diverto male"
-e comunque, puoi fare il duro quanto vuoi ma un cuore tu ce l'hai-
-grazie al cazzo sennò ero già morto tesoro-
sospirò e se ne andò mano nella mano con Clint.
Dopo 5 minuti sentii bussare alla mia porta, tenni lo scudo sul tavolo sperando fosse Peter, aspettai una seconda volta che bussasse
-Tony sono Peter posso entrare?-
-Peter, entra pure-
sorrisi e sopsirai di sollievo ed entrò Peter con il suo regalo al braccio e un sorriso stampanto in faccia
-volevi dirmi qualcosa?-
-certo, ma prima, ti piace il regalo?- 
indicai il bracciale elettronico e lui li diede un occhiata felice
-certo è stupendo, si coordina bene con il mio corpo e per di più ha un sacco di funzioni e ho il numero di tutti gli Avengers più Loki, prima ho chiamato anche Thor! è davvero stupendo grazie!-
sorrisi e mi alzai dalla mia postazione accarezzandoli la testa con una mano e con l'altra in tasca
-mi fa piacere, ora, ti do un compito importante-
-dimmi-
-devi portare quello in camera di Steve senza farti vedere da lui ovviamente con in più questo biglietto, chiaro?-
sorrise annuendo
-chiaro e cristallino signore-
-perfetto, allora, a lavoro soldato-
li battei il cinque e usci dal mio laboratorio sgattaiolando in camera di Steve, per poi una volta finito andare da Thor, Loki e Hulk.

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Capitolo 5
*** Merry Christmas Steve ***


POV Steve
mi avvicinai a Tony che era uscito dal suo laboratorio, sorrisi andando a salutarlo
< ey Tony, finalmente sei uscito di là, passerai il Natale qua per tutto il giorno? >
< no, no, stò qualche oretta poi mi andrò a riposare, di questi giorni non ho dormito molto >
< sei sempre il solito >
lui fece un occhiolino e io sorrisi leggermente.
Dopo un pò che si stava parlando venne Thor da noi
< ey amico, il nano è entrato in camera tua >
indicò Peter alle sue spalle che intanato chiacchierava con Loki del suo fantastico bracciale guardandomi 
< avrà preso le caramelle che tengo nel salotto, grazie comunque >
< contento tu.. > 
se ne andò e io guardai Tony, tecnicamente eravamo "soli " erano tutti a coppia oppure  gruppo come Thor, Loki , Hulk e Peter, guardai Tony che intanto aggeggiava con il suo telefono 
"se li dicessi ora che mi piace?"
< Tony, si può andare in camera mia, devo parlarti >
< scusa Steve non sto molto bene, me lo dirai dopo, mi gira un pò la testa magari dopo quando mi sveglio se ne parla >
lo guardai preoccupato e lo presi sotto braccio, sentivo odore di ferro, olio e il profumo della crema che usa per lucidare le cose
< ancora con quell'armatura? Dovresti dormire di più Tony >
facendo leva su me sorrise leggermente guardandomi
< dovevo fare un ultimo ritocco>
arrivati in camera lo lasciai sul letto e sotto suo ordine andai dargli altri a parlare un pò con tutti tra cui i miei due compagni fedeli Falcon e Scarlet.
La festa in tutto finì a 00.00 e tutti si dileguarono a coppie o gruppi nelle stanze di uno di loro, solo io ero rimasto da solo ad entrare nella mia stanza, mi sarei unito a Scarlet e Falcon ma avevo paura di sentirmi il terzo in comodo. Entrai in stanza e vidi un mucchio di ragnatele sopra il divano 
"ma guarda te questo mocciosetto"
misi dei guanti e iniziai a toglierle piano piano vedendo anche luccicare 
"da quando in qua le ragnatele sbrilluccicano?"
tolsi tutto velocemente e scoprii uno scudo simile al mio ma con colori differenti, vidi anche un bigliettino e lo lessi 
" lo scudo ha il materiale della mia armatura, purtroppo avevo finito il colore blu e bianco, quindi ho messo rosso e giallo, la stella è un materiale simile al quello del mio cuore, il tuo era vecchio e ormai ammaccato e l'incrinatura di quando lo tiravi era andata un pò a puttane, quindi te ne ho fatto un altro, spero ti piaccia dato che è da settimane o forse mesi che ci passo la notte, visto che penso anche a te? Comunque, Buon Natale Captain America
Da Anthony Edward Stark o Tony come vuoi" 
non era ne formale e ne dolce, era alla Tony, ecco perchè mi piaceva, ammirai lo scudo mentre mi spogliavo per andare a dormire, quando dei rumori di là mi distrassero dall'ammirare quel capolavoro, decisi di mettermi una vestaglia e andare di la, anche se già sospettavo di chi potesse essere tutto quel casino.

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Capitolo 6
*** night ***


POV Tony
avevo dormito tutto il giorno fino a ora, sono sveglio a 00.30, senza sapere cosa fare, ovviamente di dormire voglia non ne avevo ma non potevo nemmeno svegliare qualcuno perchè mi annoiavo, mi guardai intorno e vidi la mia PlayStation4 e decisi di giocarci e finire le miei missioni iniziate precedentemente su un gioco di guerra, abbassai volume e misi leggermente di meno la luminosità e inizai a giocare. Sentii dei passi ma non mi smossi ero troppo concentrato
"chiunque fosse non volevo esser disturbato e al massimo se era un nemico li tiravo il vaso di Scarlet"
< Tony >
"per oggi il vaso si salva"
sentii sussurrare Steve e risposi solo "mh" per farli capire che lo avevo sentito, lui prese un libro dalla sua libreria e si mise a leggere capendo che non avevo voglia di parlare, quando dopo un pò, tirò fuori un discorso che mi interessò particolarmente 
< a cosa serve giocare? >
< a cosa serve leggere? >
stoppai il gioco girandomi verso lui guardandolo
< beh leggere è il patrimonio dell'intelligenza è la conoscenza , la perfezione stampata, la storia antica dei nostri antenati, la vanità per eccellenza dell'intelligenza, si sa che chi legge è destinato ad essere un genio >
< quindi mi vuoi dire che chi gioca è stupido e ignorante >
< no, cioè, non del tutto >
< fra me e te chi è il genio ? >
< tu, perchè? >
< ho mai toccato un libro? >
< no e allora? >

< stai alla play o lavori ma puoi spiegarmi il perchè? >
< ti sto provando che io nonostante non abbia mai letto un libro sono un genio più di te e questo l'hai detto pure tu e guarda caso tu leggi >
< chi legge ha eleganza > 
< io per te come sono ? >
< affascinante, elegante e intelligente >
< visto? eppure io non leggo >
mi rigirai per riattivare il gioco e riprendere da dove mi ero fermato 
< comunque sia rimango nella mia opinione, chi legge è meglio >
< touche >
continuai a giocare e completai il gioco per il 98,8%, da li ero determinato a finire quel gioco, infondo dovevo iniziare altri giochi e finirlo ora mi sarebbe stato utile, tanto Steve leggeva
< a Capodanno che fai? >
"Capodanno? non sono ancora finite le feste? "
< sto a casa, mi pare ovvio >
sentivo che mi stava guardando con il suo solito sguardo un pò triste e un pò preoccupato 
< noi si va in montagna tutti, dai vieni? >
< no grazie, uno, odio la montagna, due, avrò casa libera e tre, odio le festività >
< posso rimanere con te? >
< se proprio vuoi >
sorrise e si rimise a leggere, dopo altre due orette di gioco riuscii a finirlo e guardai tutti i trofei che avevo vinto per assicurarmi di averli tutti, mi stavo per alzare quando mi accolsi che Steve era con la testa sul mio genitale maschile che dormiva tranquillo
"menomale avevo i Jeans" 
dovevo svegliarlo, volevo andare a dormire e riporre il gioco a posto per mettere quello nuovo, lo scossi leggermente avvicinandomi al suo orecchio sussurrando
< steve >
mugugno qualcosa con il mio nome, non capii cosa
"che palle" 
< steeeve >
continuavo a scuoterlo e si svegliò
< finalmente >
< Tony che ore sono? >
< sono le 3.04 >

< l' avevo notato >
rise leggermente e mentre stavo per alzarmi notai che aveva il "soldato" in piedi 
"okey, sospettavo che era gay, ansi l'aveva detto lui stesso a Vedova Nera e Scarlet, però non credevo fosse attratto sessualmente da me "
tossii leggermente facendoglielo capire e lui si coprì con la vestaglia 
< s-scusa >
< nulla > 
si alzò rosso guardandomi, io lo guardai di rimando leggermente confuso 
< allora notte >
< notte Steve >
rosso andò in camera sua di fretta,io scossi la testa ero ancora un pò confuso del resto, mi avviai anch'io in camera e cercai di dormire.

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Capitolo 7
*** suspected ***


POV Steve
Erano passati alcuni giorni da lì in poi, da quando Tony mi ha regalato quello scudo ora passiamo leggermente di più le giornate insieme dato il fatto che mi deve aiutare a capire come funziona. 
Era il primo Gennaio, la maggior parte degli Avengers sarebbero andati via in montagna, avrebbero fatto un bel viaggio lungo arrivando in pieno pomeriggio forse, sarebbero stati via almeno fino al 15 o al 16 sperando che non trovino intoppi. Andai a salutarli tutti, Tony li salutò velocemente io invece decisi di chiacchierarci un po' soprattutto con Falcon e Scarlett che erano due miei compagni ormai migliori amici
< allora vi aspetteremo qua io e Tony >
Sorrisi a Scarlett che mi guardò strano
< guarda che c’è anche Peter con voi >
< ecco perché non lo vedevo, allora ci staremo attenti noi >
< o su via, ha quasi 20anni >
Risi leggermente e rise anche lei
< fate i bravi e non cacciatevi nei guai >
< ci proveremo >
Li saluti sorridendo e fui ricambiato.
Ha pranzo eravamo tutti e tre, c’era un silenzio tombale, quasi imbarazzante, quando a rompere tutto ciò ci fu Tony
T: < perché sei rimasto qua Peter?
P : < non posso andare in montagna perché ho scoperto che le attitudini appennine mi fanno vomitare e tu Tony?
T: < non ho festeggiato il Natale figurati se faccio casino a Capodanno, tu Steve non soffri la montagna e se non erro ti piace fare casino con loro, Perché sei qua? >
lo guardai quasi assente dato che ero assolto nei miei pensieri, ma per fortuna capii la domanda che mi era stata posta senza chiedere cosa mi avesse chiesto e passare da maleducato
< bevono tutti in quel gruppo e poi sono tutti o a coppie o a gruppi, mi sarei sentito un po' a disagio >
T. <  mh, capito, comunque è vero anch’io sotto sotto mi sarei sentito a disagio >
P: < perché non si fa un Capodanno noi tre, infondo dovevo andarci dato che capodanno è una festa divertente, che ne dite? >
< mi piacerebbe molto, però c’è il signorino “odio tutte le festività perché le ritengo stupide” da convincere >
Ridemmo e Tony ci guardò come se volesse trafiggerci con i laser o raggi insomma, quelli, della sua armatura, cosa che ci scaturì una maggiore risata
T: < se la smettete facciamo qualcosa, sennò rimanete a casa mentre io mi godo le mie armature >
< okay, ci stiamo >
P: < quindi si va al ristornate? O in una città? Si dorme in un hotel? Che si fa ? >
T: < poi ve lo dirò, ora sparecchiate , io vado un attimo a cercare una cosa al computer e poi chiamerò il ristorante >
Annuimmo all’unisono e ci alzammo tutti e tre, Tony come già detto andò nell’ armeria o studio o laboratorio, io e Peter sparecchiammo e poi ci mettemmo in salotto a guardare una soap-opera quando Peter si girò dalla mia parte con la sorridendomi
< tu e Tony state insieme? >
Arrossii
< n- no >
< ti piace allora >
< beh, quello sinceramente si, è da un bel po' che mi piace >
< chi? >
Sbucò Tony da dietro il divano facendoci prendere un bell’infarto a tutti e due
< n-nessuno >
Guardai Peter e li feci gesto di stare zitto, lui annuì e Tony ci guardò con sguardo sospetto
< io vado a dormire, almeno sarò riposato per stasera, a dopo >
Peter si alzò salutandoci e andando in camere mentre io e Tony eravamo soli, lui si mise a sedere vicino a me guardandomi
< non sono scemo ho capito che ti piace qualcuno, posso sapere chi è? >
< non si origlia le conversazioni altrui >
Mi guardò storto e capii di aver detto una cavolata dato che…
< parla quello che appena dissi a Pepper un mio segreto riguardante il mio cuore, stranamente, c’eri tu dietro l’armadietto che origliavi, ah no scusa, cercavi i tuoi guanti >
< vabbè, comunque sia mi piace una persona negli Avengers ma non ti dico chi >
< le donne le escludo, escludo anche chi è ormai fidanzato, rimangono Bruce, io, Thor, Peter, Loki e basta mi sembra, escludendo gli etero incalliti quindi Thor, Bruce e Peter rimaniamo io e Loki >
< che ne sai tu e poi non è detto che mi piaccia un bisex doppiogiochista e un altro bisex con problemi famigliari >
< da quando in qua ho problemi famigliari? >
Feci una risata sarcastica guardandolo male, più che altro avevo paura scoprisse ciò che provavo per lui, quindi dovevo sembrare il meno agitato possibile o timido possibile, dovevo imparare a mentire bene
< tanto lo scoprirò chi ti piace, così almeno dirò che avevo ragione >
< vaffanculo Tony >
< potrebbe riguardare anche me questa cosa quindi è mio diritto, se riguarda me, saperlo caro Steve >
Sospirai e mi alzai dal divano andando via
< vado a riposarmi, non impicciarti nei miei affari >
< disse quello che con me lo fa sempre >
Strinsi i pugni, odiavo quando faceva così, era insopportabile, ma lì per li aveva ragione, il problema è che non sapevo come avrebbe reagito se lo avesse scoperto, infondo non è tipo da relazione credo, seriamo che il suo subconscio ci rinunci e mi lasci in pace.

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Capitolo 8
*** shower ***


POV Tony
“ < … è da molto tempo che mi piace > “
Pensavo a quella frase, mentre aspettavo la risposta dal B&B dove  volevo andare in una città vicina, pensavo a quella frase
“chi potrebbe essere? È negli Avengers  ma chi è… forse sono veramente io e non me ne accorgo, ma non so se fondare la mia idea, se poi mi sbaglio passo da demente, devo trovare un modo per capirlo subito, investigherò vedendo come si comporta e forse ho anche la spinta giusta per darmi risposte, spero vada tutto per il meglio “
Dopo una buona mezz’ora che il telefono mi dava occupato, rispose qualcuno, una ragazza di preciso 
< si salve come posso esserle utile? >
< salve sono Tony Stars, vorrei un tavolo per tre con un appartamento per tre persone > 
< okay, se siete una famiglia il tutto sono 52.687$ sennò 158.061$ in tutto se fra amici, più la spesa dell’hotel, in famiglia è compreso, in amici invece no, allora signor Stark? > 
< pacco famiglia, stavo proprio cercando un B&B che mi facesse uno sconto per la mia famiglia > 
< mi fa piacere, allora arrivederci signor Stark >
< arrivederci grazie >
Era ancora presto per prepararmi, mi misi seduto sulla sedia vicino alla porta a pensare a cosa fare quando sentii bisbigliare Steve e Peter, appoggia l’orecchio alla porta origliando per sentire che dicevano
< ho paura stia sospettano >
< se ne dimenticherà vedrai >
< spero che sia così >
< Non saprà mai che...
Non sentii più nulla, si erano allontanati ed il sospetto che li piacevo stava man mano aumentano.
Passò il tempo e decisi di farmi una doccia, andai in bagno e mi spoglia mettendo da parte i miei vestiti quando vidi i vestiti di un'altra persona, solo dopo mi accorsi del getto d’acqua acceso 
< Peter o Steve? >
< eh? E tu che ci fai qua >
Fece fuoriuscire la sua testa dall’enorme doccia arrossendo vedendomi nudo
<  facciamo la doccia insieme, non ho voglia di vestirmi e poi faremo tardi calcolando che hai iniziato da poco quindi fammi spazio >
< ma sei pazzo? > 
< ma dai, l’hai capito ora Cap.? >
< prima o poi mi farai esasperare Stark > 
< Aspetto solo quello Roger >
Feci l’occhiolino e lui fu un misto fra imbarazzo e divertimento, fece spazio ed entrai nella doccia con lui, vidi che stava a disagio, si sentiva in imbarazzo verso me, sembrava anche eccitarsi ogni volta che si avvicinava e poi sembrava davvero più timido delle altre volte.
Si uscì dalla doccia, erano le 19:30 e tutti si erano preparati elegantemente con eccezione di Peter che era un misto
< allora miei dolci coinquilini, oggi faremo un gioco di gruppo, Steve tu sei mio marito, siamo sposati ufficialmente da 3 mesi e lo abbiamo fatto in Italia, il matrimonio intendo e lui è nostro figlio , lo abbiamo accudito e ce ne prendiamo cura come bravi genitori quali siamo, troppo difficile oppure è facile e potete farcela? >
si guardarono un pò confusi e annuirono guardandomi e Steve con più coraggio chiese il perchè
< beh, si sa, per le famiglie costa di meno e poi volevo vedere la reaction delle persone a vedere Tony Stark gay >
risi e loro furono più confusi di prima, apparte l'ochiataccia di Steve quando seppe che ciò che facevo era per risparmiarci un pò sopra approfittando del pacco famiglia.

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Capitolo 9
*** Restourant ***


P.O.V Steve
Era la prima volta che venivo accompagnato con una limousine in un ristorante prezioso, io e Tony si era vestiti eleganti, invece Peter un po' meno, sembravamo davvero una famiglia in vacanza la festa di Capodanno.
All’entrata Tony mi afferrò la mano facendola intrecciare alla sua , era davvero vergognoso ma dovetti tranquillizzarmi e far finta di nulla, lui mi “trascinò” fino ad un bancone di marmo con una scritta enorme d’oro dove c’era una ragazza in smoking e la crocchia precisa 
< salve, avevo il tavolo famiglia, sono Stark, dove devo andare? >
< signor Stark quindi lei è, è…
< si cara ehm… suppongo Melany , io sono Gay, più di preciso Bisex ma l’amore l’ho fortunatamente trovato in un uomo fedele e dolce, Steve Roger, conosce? >
Mi accarezzò il viso e arrossii leggermente, se voleva farmi vergognare c’era riuscito, se voleva farmi felice, beh, quello pure 
< no, ma, ma è un bel ragazzo e vostro figlio è davvero carino  >
< grazie, dai Peter non fare il timido e ringrazia Melany, capace li piaci >
Li fece l’occhiolino e Peter rise un po' timido e la guardò con il suo sguardo innocente e maturo 
< ci si vede Melany e scusi i miei due padri, grazie del tavolo>
Si andò al tavolo, Peter e Tony fingevano a meraviglia, erano e sembravano perfetti padre-figlio ero io che mi sentivo un po' a disagio, ma forse, se fingevo di più che fosse un sogno ci sarei riuscito, al tavolo mentre si aspettava le ordinazioni un branco di persone si avvicinarono a noi, ragazzi e ragazze, uomini e donne addirittura bambini e Peter per scherzare urlò
< dai papà fai vedere come hai chiesto al mio dolce papà di condividere la vostra vita >
“giuro che lo uccido se lo fa”
Tony si abbassò inginocchiandosi e mi prese la mano, io ero rosso come un non so cosa e lui invece sembrava quasi a suo agio, attore provetto, si vede 
< tu, mio amato Steve Roger, con il consenso dei tuoi pensieri e del tuo cuore, vuoi accettare questo uomo dal cuore di metallo come tuo marito? Tu VORRESTI SPOSARMI ? >
Se era un sogno volevo svegliarmi, ma sapevo che non lo era, aveva preso anche due anelli, immagino finti e mi guardava in attesa di una risposta affermativa da me che intanto ero peggio del mantello di Thor e l’armatura di Tony messi insieme 
< c-certo che l-lo voglio >
< e bravo il mio soldato >
Scoppiai direttamente dal rossore quando alzandosi mi baciò la fronte e staccandosi riempì dei bicchieri con del vino leggero, a me acqua ovviamente e alzò in aria guardando tutti
< evviva l’amore e chi l’ha creato miei compari brindiamo all'anno che ci segue e che ci inizia nuove avventure >
Rosso alzai e brindai, li in mezzo c’erano soldati che erano con me a combattere che si congratularono e mi salutarono stringendo la mano a Tony
“per essere una finta la fa bene, fosse così tutti i giorni”
Si avvicinò a me sussurrandomi 
< ora devi stare attento per strada se avrai un fidanzato, o mi toccherà dire che abbiamo divorziato e non voglio >
< o-okay >
La cena ebbe buon fine, quel B&B era spettacolare, era tutto prezioso e l’appartamento che Tony ci aveva preso era spettacolare, c’era anche un mega terrazzo da cui osservare tutto, si videro i migliori fuochi d’artificio e il cielo era magnifico, mancava solo il bacio e sarebbe stata la nottata migliore del mondo 
< ey Steve mi sa che il nostro caro Peter stasera o tornerà in compagnia oppure non tornerà fino a domani >
Rise indicandolo e io sorrisi, parlava un po' impacciato fra un bicchiere credo di spumante e l’altro con la dolce commessa che lo guardava tenendo la mano
“che carini”
< che ne dice il mio maritino di farsi una bella bevuta? Mh? Ho preparato un bel liquore misto a uno dei più raffinati alcolici che ci sia, ti va? >
< n- no lo sai che non bevo >
< daii, fai un eccezione solo per me >
< Tony, no >
< ti prego, solo questa volta, giuro poi basta >
< e va bene ma non prometto nulla >
< già va meglio >
Sorrise e andammo dentro a sedere sull’enorme divano in tessuto bianco, dove sul tavolino di vetro c’era un secchio con dentro ghiaccio e quello che doveva essere il liquorino alcolico dal sapore prezioso e affianco a quella regalità cerano i due calici in cristallo puro 
< vedo che non badi a spese > 
< infondo Capodanno è la festa del “lasciati il passato alle spalle e saluta il tuo nuovo inizio” quindi facciamo così fai quello che ti pare, sbronzati, canta, balla, bacia, gioca, basta che il giorno dopo non te ne penti >
Annuii e ci sedemmo affianco iniziando a bere 

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Capitolo 10
*** my frist drunkenness ***


P.O.V Steve
Era la prima volta che venivo accompagnato con una limousine in un ristorante prezioso, io e Tony si era vestiti eleganti, invece Peter un po' meno, sembravamo davvero una famiglia in vacanza la festa di Capodanno.
All’entrata Tony mi afferrò la mano facendola intrecciare alla sua , era davvero vergognoso ma dovetti tranquillizzarmi e far finta di nulla, lui mi “trascinò” fino ad un bancone di marmo con una scritta enorme d’oro dove c’era una ragazza in smoking e la crocchia precisa 
< salve, avevo il tavolo famiglia, sono Stark, dove devo andare? >
< signor Stark quindi lei è, è…
< si cara ehm… suppongo Melany , io sono Gay, più di preciso Bisex ma l’amore l’ho fortunatamente trovato in un uomo fedele e dolce, Steve Roger, conosce? >
Mi accarezzò il viso e arrossii leggermente, se voleva farmi vergognare c’era riuscito, se voleva farmi felice, beh, quello pure 
< no, ma, ma è un bel ragazzo e vostro figlio è davvero carino  >
< grazie, dai Peter non fare il timido e ringrazia Melany, capace li piaci >
Li fece l’occhiolino e Peter rise un po' timido e la guardò con il suo sguardo innocente e maturo 
< ci si vede Melany e scusi i miei due padri, grazie del tavolo>
Si andò al tavolo, Peter e Tony fingevano a meraviglia, erano e sembravano perfetti padre-figlio ero io che mi sentivo un po' a disagio, ma forse, se fingevo di più che fosse un sogno ci sarei riuscito, al tavolo mentre si aspettava le ordinazioni un branco di persone si avvicinarono a noi, ragazzi e ragazze, uomini e donne addirittura bambini e Peter per scherzare urlò
< dai papà fai vedere come hai chiesto al mio dolce papà di condividere la vostra vita >
“giuro che lo uccido se lo fa”
Tony si abbassò inginocchiandosi e mi prese la mano, io ero rosso come un non so cosa e lui invece sembrava quasi a suo agio, attore provetto, si vede 
< tu, mio amato Steve Roger, con il consenso dei tuoi pensieri e del tuo cuore, vuoi accettare questo uomo dal cuore di metallo come tuo marito? Tu VORRESTI SPOSARMI ? >
Se era un sogno volevo svegliarmi, ma sapevo che non lo era, aveva preso anche due anelli, immagino finti e mi guardava in attesa di una risposta affermativa da me che intanto ero peggio del mantello di Thor e l’armatura di Tony messi insieme 
< c-certo che l-lo voglio >
< e bravo il mio soldato >
Scoppiai direttamente dal rossore quando alzandosi mi baciò la fronte e staccandosi riempì dei bicchieri con del vino leggero, a me acqua ovviamente e alzò in aria guardando tutti
< evviva l’amore e chi l’ha creato miei compari brindiamo all'anno che ci segue e che ci inizia nuove avventure >
Rosso alzai e brindai, li in mezzo c’erano soldati che erano con me a combattere che si congratularono e mi salutarono stringendo la mano a Tony
“per essere una finta la fa bene, fosse così tutti i giorni”
Si avvicinò a me sussurrandomi 
< ora devi stare attento per strada se avrai un fidanzato, o mi toccherà dire che abbiamo divorziato e non voglio >
< o-okay >
La cena ebbe buon fine, quel B&B era spettacolare, era tutto prezioso e l’appartamento che Tony ci aveva preso era spettacolare, c’era anche un mega terrazzo da cui osservare tutto, si videro i migliori fuochi d’artificio e il cielo era magnifico, mancava solo il bacio e sarebbe stata la nottata migliore del mondo 
< ey Steve mi sa che il nostro caro Peter stasera o tornerà in compagnia oppure non tornerà fino a domani >
Rise indicandolo e io sorrisi, parlava un po' impacciato fra un bicchiere credo di spumante e l’altro con la dolce commessa che lo guardava tenendo la mano
“che carini”
< che ne dice il mio maritino di farsi una bella bevuta? Mh? Ho preparato un bel liquore misto a uno dei più raffinati alcolici che ci sia, ti va? >
< n- no lo sai che non bevo >
< daii, fai un eccezione solo per me >
< Tony, no >
< ti prego, solo questa volta, giuro poi basta >
< e va bene ma non prometto nulla >
< già va meglio >
Sorrise e andammo dentro a sedere sull’enorme divano in tessuto bianco, dove sul tavolino di vetro c’era un secchio con dentro ghiaccio e quello che doveva essere il liquorino alcolico dal sapore prezioso e affianco a quella regalità cerano i due calici in cristallo puro 
< vedo che non badi a spese > 
< infondo Capodanno è la festa del “lasciati il passato alle spalle e saluta il tuo nuovo inizio” quindi facciamo così fai quello che ti pare, sbronzati, canta, balla, bacia, gioca, basta che il giorno dopo non te ne penti >
Annuii e ci sedemmo affianco iniziando a bere 

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Capitolo 11
*** sex ***


POV Tony
“era l’ora di vedere cosa provava davvero per me, se solo una sfegatata amicizia oppure qualcosa di più profondo, poi avrei riflettuto”
Fra un bicchiere e un altro Steve era sbronzo e io anche, non capivo molto di ciò che stava succedendo ma cercavo di realizzare cosa pensava la mia testa e cosa invece stavo per fare 
-dai si vede che ti piace Tony senti ora il tuo corpo com’è al suo avvicinarsi-
“È? ora la mia coscienza parla pure?”
-Bacialo-
Guardai Steve che rideva dicendo robe a casa su quando era un soldato, avevo capito che nella doccia vide un suo amico fare sesso con il comandante o robe varie, la mia coscienza intanto stava andando a farsi fottere, dicendo azioni che avrei voluto fare o forse no, non capivo realmente più un cazzo
-dai Tony fallo, bacialo, tu lo vuoi, bacialo- 
“si può sapere chi cazzo sei?”
-la tua coscienza, quindi so ciò che vuoi, fallo, infondo sei sbronzo, non ricorderà nulla-
Lui continuava a ridere, non riuscivo a controllare né la mente né il corpo ero completamente andato, mi avvicinai, anche se tentavo di fermarmi senza alcun successo, ero naso a naso con lui che mi guardava rosso 
< T-Tony? >
< shhh >
Lui si zittì rosso e io li presi il viso baciandolo, era confuso, quanto me, però non si tirò indietro e quello nemmeno io, continuai a baciarlo alzandomi piano, fui seguito da lui e piano piano ci ritrovammo chiusi in camera, ci si staccò prendendo fiato lui era rosso e mi guardava con dei leggeri occhi lucidi
-visto Tony? Tu gli piaci, fallo, spoglialo e fallo tuo, prima che un domani possa farlo qualcun altro, smetti di ragionare e segui il tuo cuore-
“no, lo farei soffrire e basta, io non sono capace di amare, capisci? Non posso farli un torto così è un mio amico”
-domani se ne sarà già scordato-
Non ero più in me e si capiva, la mia ragione contrastava con la mia voglia, io ero un misto fra logica e volermi lasciare andare, feci agire da solo tutto, non avevo più voglia di combattere, mi sarei fatto più male di quanto avrei avuto dopo con le conseguenze.
Lo ribaciai spingendolo su letto e andandogli in mezzo alle gambe, era rosso ma voleva farlo si vedeva e si sentiva, i nostri cuori avevano battiti differenti, ci spogliammo entrambi, il desiderio fece la sua parte alla fine tolsi a lui ciò che un altro meglio di me si sarebbe meritato, l’avevo fatto mio, ormai quel corpo era solo mio, cadetti stremato e sul letto con il fiatone e lui mi seguì sdraiandosi abbracciato a me, mi guardò rosso toccandosi ancora le natiche, forse li avevo fatto male o forse no ,lo guardai, continuava ad avere gli occhi lucidi credo si stava trattenendo chissà cosa, chissà cosa pensava ora di me 
“che diavolo ho fatto…”
-la cosa giusta, tu lo ami e non te ne accorgi Tony, apri gli occhi è meglio-
“chetati…”
-posso stare anche zitta, ma un giorno mi ringrazierai-
“certo contaci”
Mi addormentai con Steve abbracciato a me e le coperte mezze scombussolate, pensando al mal di testa che domani avrò e soprattutto a come farò a firmare il fattorino per averci portato le valige. 
Era mattina, mi girava la testa e il dolore era fitto, presi un’aspirina e con un vassoio ne diedi una a Steve insieme ad acqua e la colazione, debole com’era non si sarebbe mai alzato da solo, ogni tanto avevo qualche fitta al cuore, era strano non mi capitava quasi mai, almeno di questa settimana. Erano le 6:39 e suonò il campanello della stanza, aprii e l’uomo mi guardò mentre ero in accappatoio 
< salve qui ci sono le valigie, sono una valigia sua, una di Steve e una di Peter, giusto? >
< yep, la ringrazio >
Firmai e pagai con una mancia modesta, portai la valigia in camera di Peter vedendo che stava dormendo accoccolato ad una ragazza che ricambiava e stava appiccicata al suo petto, misi tutto nel suo armadio lasciando un biglietto e me ne andai chiudendo piano la porta
“che carino, spero solo non l’abbia messa incinta o sua zia mi uccide”
Infine portai la mia valigia nella camera mia e di Steve con l’enorme letto matrimoniale, mi vestii in tuta e sistemai tutti i nostri vestiti nei due armadi a nostra disposizione, aprii serranda e finestre sentendo Steve mugolare qualcosa e infine andai di là a fare colazione e leggere qualcosa al giornale ripensando alla notte scorsa.

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Capitolo 12
*** old friend ***


POV Steve
Mi faceva male la testa da morire, dal dolore dovetti correre nel bagno in camera a vomitare chissà cosa, mi trascinai al letto e vidi un vassoio, presi il biglietto e cercai di leggerlo anche con il dolore alla testa 
Sono Tony, lì c’è un’aspirina, mi raccomando non scambiare il succo per l’acqua, l’acqua è nel bicchiere blu il succo in quello rosso, dopo hai un cornetto e come già detto il succo
Presi l’aspirina bevendo tutto d’un sorso e dopo qualche minuto stavo già meglio, mangiai il cornetto alla panna e bevvi il succo alla fragola, sapeva bene i miei gusti, infatti sapeva che mi piaceva solo roba dolce, di ieri ricordavo quasi tutto, ma ero sicuro che Tony non ricordava nulla, erano le 11 precise, di lì a poco sarebbe venuto Buckley a parlarmi di come aveva passato il suo Capodanno con Derek un suo amico che si conosceva entrambi dai tempi della guerra.
Uscii e vidi Tony sul divano che stava tranquillamente guardando il TG, andai a sedermi vicino a lui sorridendo, aveva ancora la sottospecie di “fede” come me, mi guardava e accennò un sorriso 
< come va?>
< di sicuro meglio di stamani >
< hai dato di stomaco? >
< no, solo mal di testa fortunatamente >
< menomale >
Sorrisi e lui tornò a guardare il TG che annunciava dei metri alti che la neve aveva raggiunto e che le strade sarebbero state disponibili dopo almeno il 20 
< a quanto pare la vacanza si prolunga, resteremo qua fino al 20 e se non torneranno manderò un aereo a prenderli, anche se non credo che Bruce molli il suo amato furgoncino >
< quello di sicuro, c’è affezionato e poi Scarlett non sopporta gli aerei o gli elicotteri figuriamoci poi se Visione la lascia andare >
< tanto si divertono, il pericolo valanghe e precipitazioni forti è poco e quindi possono sciare e il loro hotel e in un boschetto fuori montagne quindi la neve non li raggiuge, l’unico problema che hanno da preoccuparsi è il non trovare è parcheggio, ma li ci penseranno o Hulk o Thor >
< spero di no >
Ci mettemmo a ridere e notai Peter che sgattaiolava via con Melany e notandolo Tony tossì leggermente 
< va bene che hai quasi 20 anni ma sarebbe gradito almeno dire dove vai >
Peter sobbalzò e fece una risatina nervosa
< s-scusa, la stavo portando da Zia a fargliela conoscere >
Melany arrossì annuendo 
Io sorrisi 
< ma non ti sembra troppo presto? Insomma la conosci da 1 giorno >
Lui mi guardò pensando e sorrise 
< sono sicuro di ciò che faccio >
< okay ma fate i bravi o tua zia strozza me e lui >
Disse Tony scatenando in Peter una bella risata piena di divertimento tanto da farli venire le lacrime, Tony si alzò scompigliando i capelli e sorrise io invece mi limitai a darli un abbraccio 
< ci si vede stasera > 
Sorrise e uscì con Melany 
< che bella la gioventù >
< beato lui che là vissuta bene, infondo ora che fingiamo di essere suoi genitori lo vedo più felice che quando stava con la zia >
< yep, peccato che durerà poco >
< già> 
Disse solo quello e ritornò a guardare il telegiornale, quando di scatto suonò il mio telefono squillando forte e facendoci prendere un infarto a entrambi, lo presi in mano e mi alzai per andare in terrazzo 
< chi è? >
Mi guardò e io sorrisi 
< nessuno, Buckley, forse viene qua >
< ok >
Diventò serio tutto un colpo, non so ancora di preciso perché odiava Buckley infondo si erano già chiariti in passato credo, la guerra è finita…almeno per me…
Risposi al mio amico che intanto aspettava dall’altra parte 
< ey dimmi Buckley >
< Steve alla buon’ora, lo so che ti stavi sbaciucchiando con il tipo robot però c’è spazio anche per gli amici eh >
< uno, non pomiciavo, due, si chiama Tony, tre, come va? >
< bene bene, ti saluta Derek >
Sentii che il telefono venne preso e sentii una voce bassa e un po’ roca 
< Buckley è tenero quando fa sesso >
< NON è VERO! scusalo è un idiota >    
Mi misi a ridere, era prevedibile che si mettessero insieme, avevamo provato anche io e lui a stare insieme, ma eravamo troppo uguali per funzionare e Buckley lo sapeva meglio di me che io amavo solo quel cocciuto di Tony e che fantasticavo sul cognome Stark o sul suo nome, per esempio: Steve Stark o Tony Roger insomma queste robe qui 
< però Buckley se lo dice lui dev’esser vero >
< vaffanculo Steve >
Sentii Derek ridere e Buckley urlargli qualcosa contro che non compresi molto 
< comunque siamo giù, possiamo salire o c’è il rischio che quel coso mi uccida >
< si chiama Tony e cento, comunque no, vieni pure >
< ok > 
Buttò giù e salì, mentre io andai da Tony
< io vado in cucina, ci si vede quando è andato via >
< dovrai pur farci pace >
< forse >
Sospirai, ci dovevo rinunciare, era peggio di me in fatto di testardaggine e se dice no è no punto.
Buckley entrò insieme a Derek, salutò freddo Tony e fu ricambiato con la stessa medicina, io e Buckley stemmo a parlare in salotto mentre Derek andò in cucina con Tony, dato che l’avevo pregato, in quanto fidanzato di Buckley a convincerlo che non è così odioso e che quello fu un errore

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Capitolo 13
*** Buckley ***


POV Buckley
Ero seduto con Steve sul divano, parlavamo del più e del meno, dei tempi passati e di progetti che avevo per il futuro 
< quindi vi sposerete il mese prossimo? >
Steve sorrise e io annuii, era da tempo che fra me e Derek doveva esserci più di qualcosa, anche quando stavo con Steve scappava qualche bacetto o qualcosa di più fra me e lui, ovviamente Steve già lo sapeva ma non l'ha prese a male dato che già sospettava che fra me e lui non sarebbe mai funzionata, eravamo troppo uguali e troppo invaghiti di altre persone
< verrete pure tu e coso, ci stai? >
Sospirò guardandomi severo, era tenero anche se cercava di far paura 
< si chiama Tonyyy, T-O-N-Y, lui almeno ti chiama per nome >
< e va bene, lo chiamerò Tony >
< va già meglio >
Sorrisi e sorrise pure lui, solo dopo quando prese una caramella dal vasetto sul tavolo notai un anello 
< aspetta un attimo, non dirmi che stai con lui e non mi hai mai detto nulla >
Lui rise e guardò la fede
< no, è solo una copertura, non stiamo insieme, anche se ieri sera non siamo nemmeno stati semplici amici >
< sono confuso >
Sorrise rosso 
“okay ora mi spaventa”
< che hai combinato Roger >
< lui non se lo ricorderà di certo ma ieri oltre aver fatto sesso mi ha baciato prima lui, ha iniziato lui, vuol dire che una parte di lui mi ama e mentre si faceva mi ha detto: < non ricorderò un cavolo di ciò che sta succedendo, o forse sì, non so se me ne pentirò o meno, non so cosa provo, non so un emerito cazzo sinceramente, so solo che ora voglio te > ti giuro se non fossi stato ubriaco avrei fangirlato come una scolaretta quando vede il suo idolo a petto nudo >
“forse ha ragione, quel robot umano qualche sentimento lo prova”
-di sicuro lo farà soffrire, scommetti? –
“questo lo so già, conosco Stark”
-e se andasse invece tutto bene? –
“sarà meglio per la sua incolumità” 
-non hai paura si scordi di te? –
“finché lui sta bene a me va bene” 
persi un quarto forse mezza conversazione di ciò che aveva detto Steve, quindi annuii a tutto, alla fine guardai con la coda dell’occhio Stark che rideva con Derek chissà di cosa, vidi che infine Stark si alzò dandoli la mano e intanto guardava Steve 
< forse avrai il tuo amato Stark >
< lo spero, lo amo e mi piacerebbe averlo >
< spero che il tuo lui non sia il mio Buckley >
Io e lui si sobbalzò e Derek e Stark si misero a ridere
“cavolo sono uguali” 
-forse sono fratelli-
“non dire cavolate, okay che era un nostro alleato nella guerra civile e non in quella del passato ma così è esagerato”
-si assomigliano-
“hm…”
Stark mi passò una mano davanti alla faccia e scattai indietro colpendo la testa alla curvatura del divano 
< okay che mi odi, però almeno ascoltami >
< eh? >
Si mise a ridere e si mise seduto accanto a Steve e me
< proviamo ad essere meno in guerra, non dico amici, dico conoscenti che si parlano e non che si puntino le pistole contro, dato che verrò al tuo matrimonio e alla vostra festa all’addio del celibato > 
< gne, va bene proviamo ad essere conoscenti >
Gli strinsi la mano e Steve mi abbraccio e quasi non persi un polmone, il cuore e qualche tonsilla.

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Capitolo 14
*** clarifications ***


POV Derek
Ero uno psicologo famoso nel mio campo, adoravo analizzare le situazioni, scelsi con piacere l’invito di aiutare Tony Stark ad accettare Buckley e magari a capire cosa prova per Steve
< eylá Tony, che mi racconti? >
< nulla, più tosto tu chi sei >
< Derek futuro marito di Buckley, volevo dirti, perché ce l’hai con lui? >
< sai ha ucciso i miei genitori > 
< ah, sai, anche io ho perso i miei genitori, loro mi abbandonarono da bambino, non ricordo il nome della mia famiglia, quindi capisco la tua vendetta, però, facendo così non risolvi nulla, ormai è tardi e loro sono morti, anche se non era in lui e quindi agiva secondo i comandi che qualcuno li ha ordinati, quindi non avercela con chi colpa non ne ha, lui è come un robot è come te, quindi Tony, dimostrati più maturo >
< farò uno sforzo per non insultarlo più, ma non diventerò mai suo amico >
< perfetto così, ora parliamo di altro… per esempio, Steve > 
Lo guardai e lui fece una faccia inspiegabile, fra il confuso per l’argomento che avevo scelto e la faccia che fa qualcuno quando ha paura di aver sbagliato
< a me puoi dire tutto, sono uno psicologo e le cose che dicono i miei pazienti da qui non esce > 
< ho paura di aver fatto uno sbaglio colossale >
< del tipo? > 
< ho fatto sesso con lui forse e poi l’ho baciato io non lui, penserà che io lo ami oppure penserà che l’ho illuso passando per amico per poi portarlo a letto> 
< non credo e poi se te ne ricordi vuol dire che lo volevi >
< sono troppo confuso, non si che fare, non so nemmeno cosa provo… ho paura di farlo soffrire è l’unico vero amico che ho e non lo riperderò per una cazzata simile, si litiga è vero e avvolte non ci si può guardare nemmeno negli occhi ma tutto questo avvolte ci fa capire come siamo io e lui veramente > 
< hai mai pensato che forse lo ami ma non lo sai? >
< no quello no… >
< è facile capirlo >
“forse avevo capito che problema aveva, lui non riusciva a sentire ciò che provava perché era troppo concentrato nel pensiero che era sempre stato senza cuore”
< come faccio se ogni persona che ho sempre pensato di amare alla fine l’ho scaricata? >
< tu confondi attrazione con amore, credi che sia amore ma è solo attrazione, forse per Steve hai attrazione come potresti avere amore e per capirlo devi si è vero avere un rapporto con lui, ma da sobrio, se è attrazione questa volta ti farà schifo perché già hai sfogato le tue voglie se invece è amore, beh vediamo se lo capisci da te, prova fra un mese, fra un mese ci sarà la mia festa d’addio al celibato li potrai capirlo >
< grazie ehm, non ricordo il tuo nome >
< Derek >
< grazie Derek, te ne sono grato >
Sorrise e gli strinse la mano, ero felice di aver aiutato Tony e a quanto pare è un caso un po' complicato dato che ha più odio che amore dentro lui.
Parlò e chiari con Buckley e infine ognuno a casa propria finalmente

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Capitolo 15
*** my girlfriend ***


POV Peter
Stavo camminando mano nella mano con Melany, era da un po' che non m’innamoravo, dopo il flop avuto con Mary Jane, era la prima ragazza che rifrequentavo, dato il fatto che gli Avengers richiedevano tempo ero deciso a trovarne una dopo i vent’anni ma con lei non ci riuscii, era dolce, gentile, timida e molto carina, sapevo bene che sarebbe andato tutto a meraviglia, avevamo entrambi un lavoro che occupava molto spazio e soprattutto non ci piaceva chi tradiva, era un fatto ormai conosciuto che io ero stato tradito da Mary e lei invece da un altro ragazzo che lavora con lei.
Mi guardò dolce e sorrise 
< sono davvero generosi i tupi genitori > 
< grazie anche se non sono gli originali, mi hanno adottato dopo la morte dei miei veri genitori e di mio zio, il mio nome infatti è Parker >
< mi piace suona benissimo, che rapporto ai con loro? >
< con Steve mi trovo molto a mio agio come Tony del resto, ma con lui è più un sentirsi apprezzati, è dolce, disponibile, gentile e molto affettuoso e spiritoso poi sorride sempre invece Tony è severo, non c’è molto, lavora spesso, però è anche un buon consigliere ed è divertente e generoso avvolte e sorride anche se poche volte, con mia zia mi ci trovo bene anche se di questi tempi è ancora giù per la perdita di zio in fine con zio ci stavo benissimo, era simile a Tony, però era più sorridente e dolce, li volevo un bene infinto >
Abbassai leggermente la testa e lei notò la mia tristezza accarezzandomi il viso
< sono sicura che è felice di te e di noi, comunque è bello il fatto che ci sono molte persone che ti vogliono bene >
< oltre a loro ci sono anche gli Avengers che ormai è come una famiglia >
Sorrise dolce e mi strinse la mano 
< ora anch’io farò parte di questa famiglia, non ti lascerò mai, promesso >
Questo mi fece venire in mente un flashback con     Mary
 < non ti lascerò mai, promesso >
< uguale per me, te lo prometto, un giorno ti sposerò>

Entrai in camera di Mary Jane con la mia abilità da uomo ragno 
< Mary Mary! >
Urlò coprendosi mentre un ragazzo sbucò da fuori
< Mary…>

< Perché l’hai fatto? >
< tu non ci sei quasi mai… >
< non è un motivo per tradirmi… da quant’è che va avanti?! >
< due mesi… >
< due mesi di prese di culo quindi >
< no… io ti amo… ma avevo bisogno di qualche sfogo sessuale >
< e io avevo bisogno di una ragazza, non di una troia >

Da lì non la vidi più, né lei né quel tizio.

Mi sentii scuotere e scossi la testa, non mi accorsi di avere le lacrime, me le toccai e mi girai verso Melany che mi guardava triste 
< ho fatto qualcosa di sbagliato? >
< no, no, stavo pensando a una persona… >
< quella troia vero? Tranquillo che se la vedo in giro si rimangerà l’averti tradito >
< Melany, lo sa che non ci sarò molto vero? >
< non importa, farò compagnia a tua zia, metterò in ordine la tua stanza, lavorerò e laverò di nascosto ogni tua tuta e verrò a farti visita allo S.H.I.E.L.D e infine ci si sposerà e verranno anche i tuoi genitori se staranno ancora insieme, avremo dei figli e arriveremo alla fine mano nella mano >
Sorrisi e l’abbracciai, non volevo perderla, speravo e sapevo che era quella giusta, me lo sentivo, era lei.
La presentai a mia zia che fece la stessa mia osservazione, avevo paura di sbagliarmi più di qualsiasi altra cosa, ma sapevo che mi stavo sbagliando a dubitarne, anche zia non sbagliava mai, anche su Mary ebbe ragione a dirmi che non era la ragazza per me.

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Capitolo 16
*** my obsession ***


POV Steve
Passò qualche giorno, era l’undici gennaio, Melany stava ancora con Peter e io e Tony ci parlavamo come al solito come se quella notte in cui si è fatto non fosse mai successo nulla, avevamo chiamato gli altri e detto che per Melany io e Tony si era sposati e che quando doveva venire si dovevano fingere che era vero, quindi la fede non la restituii mai a Tony, era stupendo, avevo un segno di lui che aveva pure lui
< Tony Sbrigati o per colpa tua arriveremo a film iniziato > 
< si calmo, calmo, arrivo >
< bravo e fa che fra 5 minuti tu sia giù, okay che non hai voglia però sforzati almeno un pò >
Sospirò e lo guardai male.
Dopo 5 minuti fortunatamente viene, entriamo nella sua macchina costosa e molto tecnologica era simile a una Lamborghini ma più piccola e veloce, arrivati li cerano fuori Buckley e Derek, che guardavano a bocca aperta
< wowo, il tuo fidanzatino ha le belle macchine Steve > 
< non siamo fidanzati >
Rosso guardai Tony, che ridacchiò leggermente, molto probabile li piaceva vedermi rosso come un peperoncino 
< e poi non è una macchina caro, è un fuori strada fatto appositamente per azienda Stark, questo gioiellino ha sul culo il mio nome >
Buckley fece un leggero broncio mentre Derek rimase sorpreso 
< un fuori strada personale creato dalla Stark enterprise? >
< è di prova, ma se vuoi farci una sgommata la chiave è tua, basta che me la riporti intera, preferibilmente >
A Derek gli s’illuminavano gli occhi mentre Buckley tirò leggermente il suo braccio per attirare l’attenzione 
< amore inizia il film >
< già, hai ragione tesoro >
Li baciò la testa e io mi sentii leggermente a disagio, Tony lo notò e mi prese la mano
< andiamo anche noi o vuoi un altro giretto >
< no, no, con te no, guidi come uno spericolato >
Rise e mi accarezzò i capelli scompigliandoli.
Il film era uno splatter deciso da Derek, io e Buckley nascondemmo i visi dietro le schiene di Tony e Derek
“è vero, sono un soldato ma finché si tratta di qualche sparo o accoltellata va bene, qui si va ben oltre” 
Uscimmo per nostra fortuna e noi due ancora in trauma eravamo dietro cercando di non vomitare mentre Derek e Tony parlavano fieri delle scene 
< era troppo figa la scena in cui l’avvocato va dal criminale e li mette i fogli in bocca arrotolati soffocandolo fra il sangue e il vomito >
< oppure quando la moglie stacca con un morso le orecchie dell’amante del marito tirandole e poi prende una sigaretta accesa e la spenge sul pene del marito? >
< epico! >
Io e Buckley ci si guardava in faccia schifati cercando di dare a quelle scene dei volti, era super disgustoso 
< a voi è piaciuto ragazzi? >
Derek sorrise girandosi verso noi, aveva un bel sorriso è vero ma nulla era meglio del sorriso fiero di Tony, quello non lo superava nessuno 
< ha fatto altamente schifo Derek >
Rispose senza problemi Buckley 
< non dirmi che hai avuto paura anche tu Steve >
Tony mi guardò sorridendo con le mani in tasca 
< paura no, schifo? Si altamente direi >
Si misero a ridere e noi li guardammo male. La serata finì bene, si mangiò bene, ovviamente rimanemmo tutti sobri e tornarono a casa, noi invece all’hotel.
Si entrò piano e si accesero le luci, si sentivano dei rumori in camera di Peter, si sentiva parlare e poi scricchiare forte il letto 
< si danno da fare i piccioni >
< yep, è l’amore questo >
< nah, è solo essere nudi e fare sesso come bestie in calore nei giorni di San Valentino >
< ma siamo a gennaio >
< era un esempio infatti >
< ah, comunque, esiste il sesso con amore >
< è raro, il sesso è solo una roba di attrazione, raro ci sia amore >
< che ne sai tu? >
< sono un playboy sia dalla parte del gentilsesso che dalla parte dell’omosessualità, secondo te non lo so? Io che ho più esperienze di te? Che prima di quella volta eri vergine >
Sospirai, aveva ragione infondo è raro che in ciò che il corpo umano ci fa fare c’è amore e farlo con lui quella notte forse me ne aveva dato una prova, anche se non era scappato come le altre vote, non come fece con dei suoi ex amici con cui ci fece sesso, con me ci rimase e ansi, fu come se non fosse mai successo nulla anche se sapevo per certo che se lo ricordava
“cosa vuole realmente Tony Stark?”
-faresti prima a chiederti quanto fa la radice quadrata della vita umana per la grandezza dell’infinto-
“esagerata”
-nah, fidati, forse non lo sa nemmeno lui-
“hm…” 
< quindi te ne ricordi… >
Arrossii dalla vergogna e un po' dalla paura
< yep… >
Non avevo più coraggio di dire una parola, mi erano morte in gola un sacco di domande, di frasi che volevo dirgli, mi guardava con lo sguardo pentito, avevo paura, non volevo finisse tutto qui e ora
< scusami, ero ubriaco, so che mi odi e che mi tireresti volentieri il tavolo, ma non so nemmeno io cosa voglio o volevo >
< scordiamocene, non voglio che finisca tutto per questo, un giorno che farai chiarezza con il tuo cervello da genio se ne riparlerà >
< Steve…>
< genio quanto vuoi, però con i sentimenti tuoi e degli altri fai schifo >
Andai in camera e mi misi seduto sul letto con la testa fra le mani, non ne potevo più letteralmente, ero confuso, ero triste e mi ero pentito di aver detto quelle parole
“perché ho detto quello? Sono un cretino”
-nah, avevi ragione e poi quell’inventore si deve dare una svegliatina, non gira tutto in torno alle sue armature-
“e se ho peggiorato le cose?”
-cazzi sua, non sa cosa sta perdendo-
“perché sto parlando con te che tecnicamente non esisti?”
-sarai impazzito-
“ci mancava solo questo, ora che faccio?”
-sfoga le tue voglie come facevi negli Avengers, almeno dopo non farai la figuraccia a farti vedere eccitato-
“pervertita”
-ricordati che sono te-
Rosso in feci ciò che volevo in quel momento, volevo Tony, volevo di nuovo farlo con lui

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Capitolo 17
*** good night ***


POV Tony 
“< genio quanto vuoi ma con i tuoi sentimenti e quegli degli altri fai schifo >”
Era vero, me lo disse anche Pepper quando mi lasciò, ero troppo indeciso su cosa provavo, con lei capii che ero solo attratto dal suo fisico e non da lei come mia ragazza, successe così con la maggior parte delle relazioni che avevo, maschi/femmine con tutti, senza eccezioni
“dov’è che sbaglio?”
-non ascolti mai il tuo te stesso-
“ma te ne vai affanculo”
-visto? Tu lo ami, lo sai, hai paura sia solo attrazione, hai paura di perderlo e non vuoi che lui ti odi-
“cazzata”
-verità-
“ora mi do contro anche da solo?! E che palle”
Sospirai e presi del thè caldo al limone, mentre mi avviavo in camera sentivo dei leggeri gemiti tramite la mia porta, poggiai l’orecchio e sentii Steve in preda al suo auto farsi piacere, ripeteva qualcosa, un nome forse, singhiozzava e gemeva
-cavolo, l’hai ridotto male-
“oioia, non sei ancora morta?”
-vorresti vero? -
“sincero? Forse no”
-fingiti ubriaco e fallo con lui-
“eh no bella, non risbaglio ancora” 
-tanto poi mi ascolti-
“certo come no”
Quando sentii che aveva smesso entrai e lui spostò il viso in modo da non farmelo vedere cercando di nascondere le prove di quella cosa che lo faceva vergognare, si sentiva sia l’odore e si vedeva, ma feci finta di nulla, non volevo peggiorare la situazione
< tutto okay Steve? >
“quanto posso esser coglione da 1 a 100? Ovvio che non stava bene e di sicuro la causa ero io, quello era sicuro”
-se fai due più due sommato a cento vedi quanto sei coglione, tu secondo me te le vai a cercare-
“domani vado da uno psicologo giuro”
< s-si, non ti preoccupare >
Si alzò scattando in bagno e facendo cadere alcune goccioline che aveva sulla mano destra sul tappeto, lo fermai prendendolo per il braccio senza toccare dove aveva sporco
< so che non va per niente bene e so anche che non sei stato solo a sedere a piangere, parliamone >
< se sai la ragione perché continui a ferirmi? >
-un applauso a Tony Stark che vince il Nobel in cretinaggine-
“l’ho detto, domani, psicologo, assolutamente”
< scusa, te l’ho già detto, non capisco nemmeno cosa sono veramente io e certe volte vorrei anche scordarmi chi sono, vorrei riuscire a capire davvero cosa provo o saper distinguere amore da semplice attrazione, io non sono Buckley, non sono Peter, pure Thor ci capisce più di me, forse non sono così intelligente come credo ma non ne ho colpe, non so distinguere amore da attrazione, non so nemmeno se voglio bene, non capisco mai un cazzo ecco perché voglio stare solo >
Si limitò a togliere il braccio dalla mia presa e andò in bagno a sciacquarsi le mani per poi tornare seduto sul letto e guardarmi con i suoi innocenti occhi azzurro ghiaccio
< basta farci la guerra, non ti obbligo a capirti, non voglio che ti senta in colpa, davvero, scordati di quella volta, si era ubriachi, avvolte succede lo sai e poi guardaci, siamo troppo diversi, non funzionerebbe >
“forse sì…”
-tra rose e fior nasce l’amore Tony e Steve si vogliono sposar, lui dice si l’altro fa così poi partono in luna di miele, partono in due tornano in tre l’altro è Peter che viene adottato-
“era un ipotesi, e poi sei infantile”
< che ne sai? >
Mi maledì mentalmente, lo stavo confondendo mentre lui stava cercando di chiarire, era meglio davvero metterci una pietra sopra o no, ero pieno di dubbi e non sapevo cosa fare
< Tony, sto cercando di aiutarti, perché ti complichi le cose? >
Mi sedetti vicino a lui e mi guardò, non era né triste né felice, per una volta era neutro, i miei occhi contrastavano con i suoi, non si capiva chi dei due voleva qualcosa da quella discussione
< sto cercando di capire cos’è che stiamo o sto sbagliando >
< nulla Tony, era solo una scampagnata a caso, lo sai benissimo che non c’è mai stato nulla in quella notte eravamo presi dalla foga e dall’alcool >
< cosa ti dissi quella notte >
< nulla >
< Steve >
< nulla >
< so che lo sai, dimmelo >
< non me lo ricordo… >
< certo e io mi chiamo Riccardo >
< piacere Steve >
Gli scappò una risata che contagiò leggermente anche me, nessuno dei due era in vena di ridere, ma per quella cavolata per quelle due piccole frasi risentii la sua risata, di nuovo e forse aveva ragione lui, forse era meglio lasciar stare almeno per stavolta, tornati allo SHIELD avrei chiesto di chiarire, intanto mi sarei fatto aiutare da Derek per maggiore aiuto.
< meglio se andiamo a dormire, ho un sonno mortale >
< per quella schifezza di film che mi hai fatto guardare sta notte farò gli incubi sicuro >
< puoi accoccolarti a me se vuoi >
lo guardai imitando dei bacetti e ridacchiando, lui mi guardò con un sorriso e lo sguardo da ""sei senza speranze"
< quella era l’ultima opzione dopo lo strozzamento convulso con dei fogli >
Ci si alzò per andare entrambi dalle nostre parti 
< ammettilo che era bellissima quella scena >
< uno, faceva schifo e due, no per niente era anche illogica >
< se vedi un po' di logica c’era e poi è uno splatter che cosa ti aspettavi? I My little Pony? >
< sarebbe stato meglio >
Andai dalla parte destra mettendomi sdraiato e coprendomi, cosa che fece anche Steve
< notte robot vivente >
< notte bambinone >
Ricevetti una pedata sul polpaccio che restituii e finalmente mi girai addormentandomi.

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Capitolo 18
*** difficult relationship ***


POV Peter
Melany era andata via, la chiamarono i suoi genitori, sapevano che era con me e si arrabbiarono, la fecero tornare a casa, erano le 3.30 della notte, non riuscivo a prendere sonno, avevo paura che qualcuno me la potesse portare via, tipo, suo padre, mi sentivo solo di solito quando mi sentivo così andavo in mezzo a zio e zia, ma ora non potevo farlo con Tony e Steve, anche se loro mi dissero che per qualsiasi cosa potevo cercarli anche in piena notte.
Mi alzai dal letto e chiusi la camera, attraversai il salottino e andando nella loro camera, prima bussai tre volte, nessuno rispose, stavano dormendo di sicuro
“forza e coraggio” 
Entrai e Tony era messo in pancia in su che si copriva il cuore con la mano, mentre Steve era accoccolato a lui e la sua testa era appoggiata alla spalla, illuminai grazie allo schermo del telefono e andai verso Steve scuotendolo
< Steeeve, Steeeveee >
Mugolò un po' di volte e poi si svegliò svegliando anche Tony che fece una sotto specie di ringhio
< dimmi pure Peter >
< non riesco a dormire, mi sento solo…>
< ma che cazzo succede? Sono le tre dormite un po' si parlerà domani, ahio! >
Steve lo guadò male tirandoli un pugno sul braccio e Tony mugolò qualcosa girandosi dal lato opposto mentre Steve sospirò e fece un po' di spazio
< vieni pure, poi magari domani se ne parla, sempre che il signorino mi lamento anche la notte non ha qualcosa da ridire >
Andai fra loro, si stava un po' stretti ma comunque per ora era comodo
< ma guarda te a vent’anni in mezzo a noi, oioia >
< Tony zitto, tu quella volta che non riuscisti a dormire per causa di non so cosa venisti da me, quindi? >
Senti solo un altro borbottio incomprensibile e poi Steve che rideva piano, alla fine ci si addormentò tutti e tre, anche se ogni tanto c’erano problemi a trovare le posizioni per avere un po' di spazio.
Il mattino dopo mi svegliai prima di loro due, verso le sette ero già in piedi, andai in salotto chiudendo pano la porta e ricevetti una chiamata da Melany, risposi sperando in belle notizie
< ey cucciolo, disturbo? Dormivi? >
Aveva la voce leggermente rotta sia dalla notte scorsa per le lacrime che dal sonno 
< no amore dimmi >
< puoi venire sotto casa mia? Voglio fare un giro con te, voglio stare con te, se non lo accetteranno verrò a vivere da te >
< aspetta che se ne riparla, si fa una giratina e poi oggi vieni a mangiare da me così se ne parla anche con i miei genitori, okay? >
< grazie, ti amo >
< anch’io tesoro >
Buttai giù e presi la moto andando da lei, aspettai finché non scese e mi salutò
< dai sbrighiamoci prima che si sveglino >
< okay, mettiti il casco è dietro, la moto è di Steve credo che ti starà un po' largo, ma ho solo il patentino per ora e questo è l’unico mezzo che mi fanno usare, le cose di Tony sono sacre >
Andammo a giro per aspettare il pomeriggio così da andare a mangiare a casa e parlarne con loro, ero sicuro che mi avrebbero aiutato

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Capitolo 19
*** family ***


POV Steve
Mi svegliai per girarmi, ma, qualcuno m’impediva l’azione, all’inizio con il fatto che Peter dormiva con noi pensai che fosse lui, ma appena vidi il braccio muscoloso e con peli scuri e la mano da uomo capii che non era lui ma bensì Tony, alzai leggermente il braccio e mi girai ritrovandolo naso a naso, ero più rosso di un peperone ma allo stesso tempo felice, mi stava cingendo il fianco con un braccio e sentivo il suo respiro perfettamente sulle mi labbra, sapeva un po' di acidità, sapevo che lui la notte aveva questo problema. Stetti un po' così con lui dormendo fino a quando non si svegliò togliendo la mano appoggiandola al mio fianco e con l’altra passarla sul viso scuotendomi piano
< che ore sono? >
Lo guardai un po' assonnato, fra me e lui il più pigro di sicuro ero io, infatti risposi con tono assonnato girandomi verso la sveglia 
< è 12.30 >
Scattò a sedere facendomi cascare faccia a cuscino dato che ero appoggiato al suo petto
< è tardi, bisogna preparare da mangiare e soprattutto, dov’è Peter? Ieri sera sono stato n po' scorbutico con lui >
Sbadigliai stanco e mi girai verso di lui 
< non lo so, sarà di là, comunque è festa torna a dormire >
Lo tirai in giù e lui si ritirò verso di me mettendo una mano sulla fronte per poi appoggiare la sua, lo faceva spesso, diceva che la mia fronte non era tanto comoda

< assomigli al mio comandante, e poi è vero ero un soldato ma anch’io voglio il mio riposo >
< ma se di queste vacanze non hai fatto altro che dormire e dormire >
< uff, va bene mi alzo >
< bene, anche perché oggi tocca a te cucinare >
Feci un urlo comico e rimisi la faccia nel cuscino stando a pancia in giù, mentre Tony ridendo mi diede una patta sul sedere e si trascinò in avanti per alzarsi e andare dal suo lato a prendere le ciabatte e camminare tranquillamente in mutande di là, anche se appena andò di là si sentì un urlo femminile, da li scatta in piedi e andai in salotto
< che succede? >
Vidi Tony grattarsi la testa mentre la ragazza di Peter stava con il viso coperto tutta rossa e Peter che si tratteneva la risata e cercava di aiutarla 
< a quanto pare c’è un ospite in casa >
< Anthony sei in mutande! >
< non chiamarmi Anthony >
< Tony sei in mutande! > 
< e allora? >
Lo guardai male e lui sospiro andando in camera per vestirsi almeno con la tuta e riapparire raggiungendoci in cucina
< scusa mio padre, ma a volte lui cammina a giro in mutande e non sapevano della tua visita >
< se mi avvertivate prima avrei evitato, soprattutto tu Peter dato che alle 3.30 di notte sei venuto in camera, comunque scusa ancora per ieri sera, riparlando di quello >
< nulla, scusate voi >
Intanto che parlavano nel tavolo vicino alla cucina ascoltavo e Mel venne da me sorridendo 
< vuoi una mano? >
< no, è tutto okay devo cucinare non è un’impresa così ardua >
Rise leggermente e ignorò il mio “no” per poi prendere delle carote e iniziare a tagliarle piano piano mentre io preparavo l’olio per la carne insieme alle spezie
< allora, come mai sei qua? >
< è successo un bel casino, posso farti una domanda? >
Mi guardò con i suoi occhi dolci e un po' tristi 
< dimmi pure >
< tu ami Tony in tutto e per tutto, e lui ama te, i vostri genitori come l’hanno preso? >
< in nessuno modo, io e lui siamo orfani, io li persi prima della guerra e l’unica che credevo come una madre, beh è deceduta da qualche annetto e invece Tony non ha più i genitori da quando successe un incidente >
< ah>
Continuava a tagliuzzare e mettere dentro la pentola, vidi che li uscì una lacrima, era debole come un fiorellino, mi dava noia vederla così era pur sempre la fidanzata di un mio caro amico che ora si spacciava per mio figlio 
< ey Mel, c’è qualcosa che non va con i tuoi genitori >
Annuì asciugandosi le lacrime
< loro non vogliono che io frequenti Peter perché non gli piace il suo carattere e dicono che mi servirebbe un ragazzo più perfettino, insomma quei milionari noiosi e poi non accetta il fatto che proviene da una famiglia gay >
< capito, vedrai io e Tony vi si aiuterà >
Mi abbracciò e per poco non rovesciava tutto insieme al coltello
< vi ringrazio, vorrei avere voi come genitori >
Ricambiai ridendo leggermente e accarezzandoli la schiena, finché non venne Tony sul ciglio della porta di cucina
< ey non rubarmi il marito, sennò chi mi dà i pugni quando dormo? >
La ragazza dai capelli castani si mise a ridere staccandosi da me e abbracciando anche Tony che ricambiò
< lo so, è un uomo attraente però e solo mio, sto scherzando ovvio, saremo felice di aiutarti, lascia che Tony Stark pensi a tuo padre >
< vi ringrazio davvero di cuore siete magnifici, insieme formate davvero un duetto perfetto, Peter p fortunato >
Per una volta Tony arrossì leggermente spostando il viso e sorridendo, anch’io mi accorsi del rossore e dello sguardo ebetato che facevo guardando Tony
“magari fossimo una vera coppia, finite le vacanze tornerà tutto come prima, già lo so”
< grazie >
Rispondemmo all’unisono e lei sorridendo andò dal nostro “figlioccio”.






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Capitolo 20
*** clarify ideas ***


POV Tony
Dopo mangiato andai di nuovo in camera a vestirmi insieme a Steve
< che intendi fare con suo padre? > 
Mi guardò curioso e io pensai, non ero un tipo da parole e nemmeno da Pace e amore, non sapevo che le mie tecniche non piacerebbero a Steve
< parlarci mi sembra ovvio >
Cercai di aggiustarmi la cravatta ma dal nervoso non ci riuscivo, si avvicinò e mi sistemò la cravatta
< guarda di non alzare troppo la voce >
< sta tranquillo che passo alle mani direttamente >
< no! Non è il modo giusto >
< sei troppo buono >
< e tu troppo stronzo >
Lo guardai male e lui invece fece la faccia da disperato, sospirai e lui mi guardò 
< almeno provaci… >
< ok, ma non prometto nulla >
Sorrise leggermente e lo feci anch’io
< aspettavi qua con Peter e Mal, io andrò da solo e poi vi riferirò tutto >
< buona fortuna >
< mica vado a morire > 
Rise e risi anch’io
< beh se non risolvi Peter ti uccide >
< quindi vado in guerra >
Sorrise e mi abbracciò
< ti prego riusciti, non voglio vedere Mel piangere e Peter triste >
< ey infondo sono Anthony Edward Stars, milionario, playboy, filantropo e inventore dall’alta genialità, ho rischiato la vita un milione di volte e secondo te ho paura di un cinquantenne dalle regole un po' retrò? >
< fatto rispettare ma senza esagerare >
Salutai tutti e andai dal tizio.
Suonai a casa di Mel ed entrai, già dall’aria di quella casa si capisce che era gente più tosto percettiva e monotona nessuno bacio nulla di nulla, dovrebbe esser noioso esser loro figlio 
< salve signor Stark possiamo aiutarla? >
< certo, vorrei discutere di mio figlio, a quanto mi è stato riferito ci sono stati problemi > 
< non mi risulta ci sia stato uno Stark qua, se Mel l’ha rifiutato per quello straccio della natura e della società mi spiace signore >
< vede, credo proprio che lei abbia detto scarto della vita a mio figlio signor? Posso sapere il suo nome grazie? >
< Robert Cristoff >
< signor Cristoff, il signorino Parker o come gli si è presentato, in realtà è il mio amato figlioccio, l’ho adottato perché come sa, la genetica ci vieta di fare figli fra maschi >
< quindi il signor Stark è gay? >
< già e se impedisce l’amore di Peter e Melany farò finire la vostra produzione in tre secondi dato che a quanto la mia assistente ha detto, lavorate per me, non accetto queste distinzioni, un uomo non deve stare per forza con una donna, me l’ha fatto capire mio marito molto tempo fa, mi disse “ < se un uomo ama una donna, non è sbagliato, se un uomo ama un uomo sì, ma molte volte due uomini che stanno insieme sono più rispettosi di un uomo e una donna che fanno quasi sesso sulle panchine, che poi, siamo sinceri, la vita è nostra finché si rispetta la legge e il rispetto altrui ognuno sta con chi gli pare, se voglio esser gay invece che etero è perché mi piace più avere un cazzo in culo che il mio cazzo ficcato in una vagina maleodorante e se voglio figli, l’adotto cavoli mia > “. Vede ho sempre pensato che Steve fosse un tipo molto intelligente e ciò me l’ha provato, aveva ragione, soprattutto perché ognuno è libero fino a un certo punto e lei signore ha violato una legge >
< cioè? >
< non mi ha portato rispetto né a me né alla mia famiglia e già per questo suo capriccio, io, per capriccio mio potrei inventarmi qualcosa e toglierle il posto di lavoro non crede? >
< mi dispiace, ha ragione, accetteremo suo Peter, che ne dice se, se domani viene qua a cenare con suo marito e suo figlio? >
< ora si ragiona, ci sto signor. Cristoff e siccome non voglio altre formalità, mi dia del tu almeno ci sentiremo un po' più uniti, arrivederci e grazie della chiacchierata >
Uscii felice di aver finito e aver vinto la mia causa, mi sentivo felice e più leggero, per una volta non è stato necessario ricorrere all’alzata di voce o alle mani, sono stato tranquillo tutto il tempo e non mi sono mai fatto sballare, almeno so che quei tizi sono intelligenti e che hanno afferrato subito al volo. Arrivato a casa c’erano Steve e Mel abbracciati e Peter che era accucciato davanti a loro 
< sono a casa >
Steve si alzò precipitandosi da me e venendo seguito dai due amanti che guardavano speranzosi 
< allora? >
< c’è qualcosa che Tony Stark non può fare? Ovviamente no, li ho convinti e domani ovvero sabato 13 si andrà a cena a casa di Mel come una famiglia, per di più Peter, hai il permesso di stare con lei >
Mel e Peter mi abbracciarono sorridenti
< grazie papà sei il migliore >
< la ringrazio signore >
< we we, così mi fate morire di claustrofobia, e non chiamarmi signore, chiamami Tony sei pur sempre la fidanzata di Peter infondo >
Sorrisero e strinsero di più la presa io ricambiai accarezzando loro le schiene e Steve sorrise felice guardandomi 
< batti pugno maritino >
< da qua maritino >
Ci battemmo il pugno e si staccarono dall’ abbraccio ridendo 
< ora che ci penso, voi siete sposati, ma non vi ho mai visto baciarvi, non vi preoccupate a farlo davanti a me, fate come se io fossi vostra figlia e poi è da tempo che volevo vedere due gay baciarsi, poteete?? >
Steve arrossì tutto un botto e balbettava le peggio cose senza far capire nulla 
“se non lo faccio sospetterà “
-ammettilo che lo fai solo perché ti piace-
“madonna santa, sei peggio di un virus intestinale, lo faccio solo per farlo sembrare credibile”
-seh seh come no- 
Sospirai mentalmente e presi il viso di Steve che mi guardava come se fosse la prima volta che riceve un bacio in vita sua e non sapeva che fare, era rosso e leggermente sudato, io ero molto calmo e cercavo di calmarlo accarezzandogli la guancia, Mel ci guardava con occhi sognanti mentre Peter si tratteneva qualche risata facendola morire in gola 
“ok, andrà tutto bene è un bacio infondo, c’è stato di peggio fra me e lui e poi da quando io ho paura a baciare una persona, sai quanti uomini o donne ho fatto finta di baciare?! “
-hai paura che ti piaccia come la volta scorsa che vi siete baciati- 
“no “
-allora fallo-
Mi avvicinai di più avvicinando anche lui e chiuse gli occhi, credo più per la vergogna, lo baciai e fui ricambiato subito, cosa che mi lasciò sconvolto, aveva le labbra calde e morbide ogni tanto si toccava il viso, credo che la mia barbetta gli dava un po' noia
-visto? Ti piace, non vi staccate più-
“più realistico è meglio è”
-certo certo-
Continuava a baciarmi approfondendo leggermente di più sciogliendosi ed arrossendo meno, si stava piano piano abituando a quel bacio che senza accorgermene lo facemmo durare più di 5 minuti, aveva le mani appoggiate al mio petto, gli occhi ancora chiusi e io li tenevo i fianchi tenendo anch’io gli occhi chiusi, quando ci si staccò lui dalla vergogna si mise le mani in faccia mentre io mi tolsi un po' di bava che avevo sul labbro inferiore
< beh miss. Cristoff è stato di suo gradimento lo spettacolo? >
< si, è bello vedere che in quel bacio c’era amore, eravate magnifici e così sciolti e naturali, stupendi >
< mi fa piacere >
Disse rosso Steve ancora un po' scosso, sorrisero e Peter ci fece l’occhiolino con il pollice in su per poi seguire Mel in camera sua 
< se scopate fate piano! >
Si sentirono delle risate provenire da là dentro leggermente imbarazzate, mentre Steve mi aveva fulminato letteralmente con lo sguardo
< che c’è? è la verità >
< ma poverini! > 
Rise e lo feci anch’io 
< parlando del bacio, ora credi che dovremmo farlo più spesso? Insomma, non faremo prima a dire a Mel la verità su di noi? >
< hai visto Peter com’è felice? E poi non ho problemi a baciarti infondo sai quante volte l’ho fatto, lo faccio per lui, quando ci comportiamo come suoi genitori è felice e porta rancore verso le perdite che ha avuto, so com’è essere senza genitori, tanto dobbiamo resistere almeno finché non tornano gli Avengers da lì potremmo continuare ad essere solo amici, come prima e i piccioncini li faremo solo quando ci sarà Mel >
< a te da noia baciarmi vero? >
< no >
< mh? >
“dillo che sei stata tu a parlare al posto mio “
-guarda che io non esisto-
“mi serve uno psicologo “
< nulla, non stavo ragionando, vado a bermi qualche birrettina >

< nah >
Presi le chiavi dell’auto e andai sotto casa a bermi un po' di birra per schiarirmi le idee e cercare di non impazzire.





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Capitolo 21
*** again ***


POV Steve
Erano passati mesi, era estate, precisamente il 5 Giugno, stavamo tornando da una missione contro un pazzoide sbucato a caso da non si sa dove, più che sconfitto si era ritirato, non era di certo una cosa nuova per noi sapere che qualche nemico tornerà, Thor stava facendo anche la ramanzina a Loki per esser arrivato troppo tardi, invece Tony discuteva con Bruce di non so che cosa 
< se applichiamo questa arma a questa soluzione otterremo un effetto positivo >
< che però se non stiamo attenti può avere una ripercussione negativa sulla fisionomia umana e quella che può ripercuotere sul cuore o altri organi molto importanti >
< e se noi aggiungessimo un’arma di contrattacco tipo… >
Prese il mio scudo nuovo regolatomi proprio da lui, lo mise dalla parte della stella del materiale simile a quello che aveva nel petto 
< questa lega è fatta per respingere ogni proiettile e questo coso luminescente che vedi è un alimentatore simultaneo di forza, permette di creare un campo di attacco più ampio di quello normale, riuscendo a roteare perfettamente in un arco imperfetto, in più protegge anche da radiazioni e esplosioni varie, se noi invertissimo la massa del corpo e invece di metterlo come attacco lo mettessimo in difesa questo potrebbe proteggere dalla radiazione dell’arma che abbiamo prescritto >
< così da permetterci di proteggerci più ampliamente di una semplice armatura in metallo, grande Stark >
Si batterono il cinque e Nat li guardò stranita insieme a Clint 
< avete finito di dire quelle cose strambe oppure vi ci dovete segare ancora sopra >
Tony e Bruce risero sentendo la Romanoff che cercava di farli tornare persone normali e non scienziati pazzi, a dir poco
< scusa cara, ma non è colpa mia se invece di segarmi su sventole dalle grosse tette, rifatte, sicuramente, vado dietro ai robot, li trovo molto più attraenti sai? >
Disse Tony convinto e Clint rispose mettendosi le mani sui fianchi come faceva spesso 
< ma tu non eri gay? > 
< bisex Clint, mi piace sia maschio che donna, c’è differenza >
Loki mi guardò sorridente e si avvicinò seguito quasi subito da Thor
< io sono bisex anche se sono attratto più dai maschi che dalle donne >
< fratellino, a quel punto puoi anche dirlo che sei gay >
Loki si avvicinò mettendoli un dito sulle labbra ridacchiando 
< dillo che ti piacerebbe Thor >
Il biondo scattò indietro facendo traballare leggermente l’aereo
< ma vaffanculo, non ti uccido solo perché sei mio fratello >
Ci si mise a rodere tutti e si atterrò allo S.H.I.E.L.D, dove Peter e Mel ci aspettavano, ormai da quattro mesi che stavano insieme e nessuno dei due aveva intenzione di lasciarsi
< già vero, tu sei sposato aspettate, ragazzi, pronti per vedere la cosa più gay del mondo? Ecco a voi i signori Stark o Roger è uguale >
< ti uccido Clint >
Io ero arrossito mentre Tony guardava male Clint, entrammo dentro e Peter venne verso do noi sorridente e Mel lo raggiunse poco dopo 
< com’è andata? > 
< bene, speravo almeno di rompermi qualcosa >
Se la rise Tony mentre io li diedi un leggero pugno sulla spalla
< se non la smetti ti rompo la costola, dato che lo vuoi >
< no grazie, sono ancora troppo giovane per perdere le costole >
Sorrise convinto facendomi fare una faccia esasperata, cosa che divertì Peter e Mel
< scusate se Mr. Stark ora sparirà, ma ho una arma da fare che mi aspetta, a dopo maritino >
< vedi di non tradirmi con qualche robot o direttamente con Jarvis, o oltre la costola ti spacco il tuo amato genitale >
< non ti prometto nulla, però poi non ti lamentare se non si fa più >
Fece l’occhiolino e mi diede un bacio a stampo sulle labbra correndo in laboratorio con Bruce, ero arrossito palesemente e non feci altro che balbettare quando si rigirò a guardarmi 
< Scarlett, Falcon e Visione? >
Mi chiese Peter leggermente preoccupato 
< stanno aiutando Bucky per i preparativi del matrimonio, ti ricordi che l’avevano rinviato? >
< già me ne ero scordato, allora ci si vede a cena stasera >
< a stasera >
Sorrisi e si avvicinò Natasha sospirando 
< 1. Sembrate davvero sposati, 2. Ma non ti dà noia? 3. Vieni al mare con noi o resti qua con gli scienziati in amore? >
< grazie, lo vorrei essere davvero e comunque no, ormai è quattro mesi si va avanti con questa storia, che poi almeno fosse facile e per il mare, no grazie, voglio stare qua a godermi un po' di Tv >
< ok, se vuoi puoi raggiungerci, ci si becca >
Erano tutti andati al mare e io mi guardavo un po' di Tv quando sentii una porta aprirsi, molto probabilmente avevano finto o si prendevano una pausa, decisi di sdraiarmi fingendo di dormire per ascoltare a cosa stavano lavorando di preciso e se fosse stato davvero così rischioso 
< io vado Tony, ho promesso a Peter e Loki di esserci, è già tanto che sono potuto rimanere >
< grazie Bruce, comunque se vuoi uno di questi giorni che non si salva il mondo si va a bere qualcosa insieme > 
< ci sto solo se offri te >
< che puttana che sei >
Lo disse ridendo e fu seguito da Bruce
< parla la troia >
Risero e sentii aprire degli scaffali aprirsi e appoggiare qualcosa di vetro 
< allora, whisky o vodka? >
< un po' di whisky >
Versò il contenuto in dei bicchierini di cristallo come faceva spesso e si misero seduti al piano che divideva cucina da salotto 
< come va con Steve? > 
< hm? >
Stavano parlando di me, però non andarono avanti dato il fatto che il telefono di Bruce squillò a tempo record 
< si, si, arrivo arrivo, ciao >
< ti reclamano eh? >
Finirono di bere e li sentii scendere dalle sedie e incamminarsi verso la porta 
< allora a domani, se c’è pure Derek anche meglio, almeno ti metti a posto quella testa, ci si vede scienziato >
< ci si vede collega > 
Si salutarono e venne verso di me scuotendomi leggermente, feci finta di svegliarmi per poi guardarlo e simulare uno sbadiglio 
< Tony, che ore sono? >
< sono l’una precise > 
Sorrise e sorrisi anch’io alzandomi e mettendomi seduto per farli posto 
< allora, la vostra roba com’è andata? >
< bene, stiamo facendo un progetto e vedere che materiali è meglio usare > 
Sorrisi e ripensai a ciò che era successo tempo fa guardandogli il cuore, lui abbassò lo sguardo e mi prese la mano
< va tutto bene, ormai è passato, sono ancora troppo giovane per morire >
< come fai ad essere così tranquillo? >
< beh, ormai ci campo, sapere che non ho altre chance oltre che questa pian piano ci fai il callo >
< non è comunque bello… > 
Si avvicinò accarezzandomi il viso, lo guardai leggermente triste, odiavo quando quel coso gli faceva

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