Bukiyōna Majishan - Ecco A Voi Clessidrus!

di Clessidrus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vi Presento Clessidrus ***
Capitolo 2: *** Il Primo Passo Verso Un Nuovo Destino ***
Capitolo 3: *** Benvenuto Al Maho! ***
Capitolo 4: *** Il Fantastico Giuoco Del Calcio ***
Capitolo 5: *** La Foresta Degli Incubi ***
Capitolo 6: *** Mia Dolce Spumella ***
Capitolo 7: *** Clessidrus E La Pesca ***
Capitolo 8: *** Il Cucciolo Speciale ***
Capitolo 9: *** L'Eterna Rivale ***
Capitolo 10: *** Il Segreto Dei Talismani ***
Capitolo 11: *** Contro Ogni Avversità ***
Capitolo 12: *** La Fine Dei Guai E L'Inizio Di Nuovi Guai ***
Capitolo 13: *** Una Nuova Missione ***
Capitolo 14: *** A Contatto Con La Natura ***
Capitolo 15: *** La Sentinella Di Riserva ***
Capitolo 16: *** Il Coraggio Alla Base Della Stupidità ***
Capitolo 17: *** La Giornata Dello Sport ***
Capitolo 18: *** La Triste Storia Di Sinfony ***
Capitolo 19: *** E' Nata Una Stella ***
Capitolo 20: *** La Grande Gara ***
Capitolo 21: *** Nemico Pubblico Numero Uno ***
Capitolo 22: *** L'Inizio Della Guerra ***
Capitolo 23: *** Amore E Odio ***
Capitolo 24: *** Dideo E Luletta ***
Capitolo 25: *** Natale Dolce Natale ***
Capitolo 26: *** L'Ultima Risata ***
Capitolo 27: *** Tutti Cambiano ***
Capitolo 28: *** Il Treno Dei Desideri ***
Capitolo 29: *** Tutto Torna Indietro ***
Capitolo 30: *** Addio Amiche Mie ***



Capitolo 1
*** Vi Presento Clessidrus ***


|Era l'alba di un nuovo giorno nel regno delle streghe, tuttavia le cose da un po di tempo a questa parte non andarono granché. Infatti si aggirava nel regno una dispettosa creatura che passava le sue giornate a seminare caos. Le sue terribile azioni furono, rubare le piante del giardino botanico del regno, mangiare tutte le caramelle gommose della caramelleria e sopratutto disturbare il pisolino pomeridiano dei bambini dell'asilo. La regina delle streghe ordinò che il responsabile venisse catturato e portato immediatamente da lei. Così un giorno le streghe si misero a caccia del mostriciattolo, quest'ultimo stava nascosto tra i rami di un ciliegio mangiando una mela.|

Folletto: Bene, bene, bene. Che il divertimento abbia inizio.

|Così lo spiritello lanciò contro una strega il torsolo di mela e richiamò la sua attenzione facendogli la linguaccia. Una delle streghe lanciò dei dardi magici per congelarlo, ma lui usò la sua magica per tramutali in margherite.|

Folletto: Consideratelo un mio regalo signore, alla prossima.

|Il folletto volò via e le streghe lo inseguirono a galoppo delle loro scope. Dopodiché prese dal cappello la sua bacchetta magica.|

Folletto: Affinché i miei nemici siano scontenti/trasforma le loro scope in serpenti.

|In quel momento le scope delle streghe si tramutarono in serpenti, loro non solo precipitarono ma si presero un grandissimo spavento.|

Folletto: Che ridere! Funziona sempre!

|Ma ad un tratto apparì davanti a lui una nuvola di zucchero filato e ci andò a sbattere rimanendone appiccicato. Era stata opera di Majolin, l'attendente della regina delle streghe.|

Majolin: Per te è finita clessidriano, non opporre resistenza e ti garantisco che la tua punizione non sarà troppo crudele.

Folletto: Credi veramente che io mi faccia fermare da un semplice trucco magico che si insegna all'asilo delle streghe?

|Con un colpo della sua bacchetta il clessidriano trasformò la nuvola in uno sciame di farfalle e si liberò facilmente. Poi proseguì la sua fuga.|

Majolin: Non puoi sfuggirmi per sempre.

|La fuga del folletto continuò e si diresse al villaggio delle ranocchie. Lì passò ad una velocità talmente elevata che fece cadere come birilli molte rane.|

Rana: Razza di teppista!

|Mentre oltrepassò il villaggio il clessidriano cominciò a pensare a qualche incantesimo per fermare definitivamente la sua inseguitrice.|

Folletto: Vediamo, potrei trasformarla in una statua o magari aizzarle contro di lei dei falchi.......... Ci sono! La imprigionerò in una bolla.

|Intanto in una casa due streghe, Mota e Motamota, stavano preparando una pozione. Essa però cominciò a bollire molto forte.|

Motamota: Fai attenzione, questa pozione è infiammabile.

Mota: Hai ragione cara.

|Tuttavia un po di quella pozione fuoriuscì dal calderone e accese le micce di uno scatolo di fuochi d'artificio che stava vicino a loro.|

Motamota: A riparo!

|Così tutti i fuochi d'artificio si accesero e molti di loro schizzarono su in cielo.|

Folletto: Una bolla magica ti imprigionerò/Dalla quale liberarti solo io potrò

|Ma prima che potesse colpirla con l'incantesimo sulla sua strada gli esplosero in faccia alcuni fuochi d'artificio ed egli perse temporaneamente la sua vista.|

Folletto: I miei occhi! I miei occhi!

|A quel punto il folletto precipitò proprio dentro la casa di Mota e Motamota e perse la presa della sua bacchetta.|

Mota: Non mi ricordo che ci fosse un clessidriano nella ricetta.

|Poi giunse Majolin che gli sequestrò la bacchetta e lo imprigionò nel suo stesso incantesimo. Più tardi al palazzo, Majolin mostrò la creatura alla regina e gli raccontò di tutti i disastri e le marachelle che aveva combinato. In tutta risposta lui iniziò ad imprecare contro colei che l'aveva catturato...........peccato che la bolla magica era anche insonorizzata. |

Majolin:..........questo mostriciattolo è un pericolo non solo per le streghe ma anche per il mondo magico, del resto stiamo parlando di un viscido clessidriano, una delle creature più ignobili e malvagie che siano mai esistite. Suggerisco di rinchiuderlo nelle segrete. Oppure imprigionarlo in qualche talismano dalla quale non potrà uscire...........

Regina: Basta così! Non sarà necessario nessuna di queste punizioni. E adesso liberalo.

Majolin: Come volete mia regina.

|Con uno schiocco di dita Majolin lo liberò dalla bolla magica. La regina delle streghe notò il marchio a forma di spada che aveva il folletto sul suo busto.|

Regina: Come ti chiami?

Folletto: Clessidrus vostra maestà.

Regina: Dov'è hai preso quello stemma?

Clessidrus: Io.......Io non lo so. 

Regina: Come sarebbe a dire che non lo sai?

Clessidrus: Il problema è che non me lo ricordo. Vivo nel regno delle streghe da molto tempo, non ricordo niente della mia casa, della mia famiglia, dei miei simili. Ricordo solo una cosa che accadde tanto tempo fa quand'ero ancora in fasce..........

|Poi partì un flashback risalente a quando Clessidrus era solo un infante. Mentre passeggiava nella sua carrozzina con i suoi genitori ci fu una scossa sismica causata da un onda d'urto magica e successivamente una pioggia di sfere magiche caddero sulla città. I clessidriani scapparono e chi veniva colpito si tramutava in una statua di pietra. I genitori di Clessidrus provarono a scappare ma nella fretta la carrozzina cadde e il piccolo clessidriano rimase a terra piangendo. Proprio in quel preciso istante una di quelle sfere stava per colpirlo.|

Madre e Padre di Clessidrus: Oh no Clessidrus!

|I suoi genitori corsero veloci come il vento e con le loro bacchette lanciarono un incantesimo che lo teletrasportarono in un altra zona del mondo magico e ricevettero il colpo al posto suo. Il bambino si ritrovò nella foresta del mondo delle streghe sulla sua culla e con la sola compagnia della sua bacchetta magica, dopodiché iniziò a piangere . Il suo pianto venne sentito da una strega di passaggio che lo osservò e poi lo prese con se tra le sue braccia.........|

Clessidrus: E' tutto qui, i miei genitori e tutta la mia gente fu pietrificata dalle streghe. Venni trovato da Majopina, che mi ha accudito in tutti questi anni.

|Poi Clessidrus strappò dalle mani di Majolin la sua bacchetta e la puntò contro la regina.|

Clessidrus: E adesso voi la pagherete, avete fatto pietrificare i miei simili solo per il gusto di vederci soffrire! Beh adesso vi ripagherò con la vostra stessa moneta!

Regina: Non hai il coraggio.

Clessidrus: Hahahahaha, questa sì che è buona. Io sono Clessidrus, con la mia magia posso rendervi la vita in un completo disastro. 

Regina: In che modo? Trasformando le frecce in fiori o le scope in bisce da giardino? Oppure vuoi imprigionarmi in una semplice e banale bolla di sapone che persino una strega dell'asilo può facilmente liberarsi?

Clessidrus: Fate silenzio!

Regina: La verità è che tu hai un buon cuore, e non ti sogneresti minimamente di far del male a qualcuno.

Clessidrus: Vi sbagliate, io sono cattivo fino al midollo! L'ha detto pure la sua attendente!

Regina: Bene, allora dimostramelo. Trasformami in una statua di pietra.

Clessidrus: Con grande piacere. Ali di fata, acqua di stagno/Trasformo la regina in una statua di marmo.

|Il clessidriano concentrò la sua magia verso il bersaglio..........tuttavia cominciò a tremare e a sudare intensamente fino a quando non desistette. Si inginocchiò e cominciò a piangere.|

Clessidrus: Avete ragione, non ho il coraggio di far del male a qualcuno. Punitemi se volete, rinchiudetemi nelle segrete, imprigionatemi in un talismano, è quello che mi merito per averle mancato di rispetto.

|Il povero Clessidrus continuò a implorare pietà, poi la regina si avvicinò a lui e gli accarezzò la sua testa coperta dal cappello.|

Regina: Non farò niente di tutto questo. Dammi la tua bacchetta.

Clessidrus: Certo.

|Il clessidriano ubbidì subito e gli diede la bacchetta magica.|

Regina: Non sei ancora pronto per padroneggiare una bacchetta di questa portata. Nelle mani di un inesperto può portare a disastri di proporzioni inimmaginabili. Per il momento la custodirò io, ti verrà restituita quando lo riterrò opportuno. 

Clessidrus: E' cosa ne sarà di me?

Regina: Sarai ospite nel mio castello fino a tempo indeterminato. La tua presenza nel mondo delle streghe creerà molti problemi visto che i clessidriani non sono molto voluti da noi, così come i maghi.

Clessidrus: Posso sapere il motivo? Perché ci disprezzate? Qual'è la causa di tutto questo?

Regina: Purtroppo non ti posso rispondere. Posso solo dirti che accadde tutto molto tempo fa, quando non ero io a governare il regno delle streghe. Ora ho bisogno di consultarmi con il consiglio per decidere la tua sorte, nel frattempo Majolin ti condurrà nelle tue stanze. E non preoccuparti per Majopina, manderò una lettera per dirgli che tu stai bene.

|Così Clessidrus venne scortato da Majolin nelle stanze reali.|

Majolin: Sei fortunato che la regina sia una strega magnanima. 

Clessidrus: Risparmiami le tue prediche. Sarò anche senza la mia bacchetta magica, ma io ho qualcosa che non mi toglierai mai. Ovvero il mio cappello magico!

|Poi prese dal suo cappello una bicicletta e iniziò a pedalare, ma Majolin con uno schiocco di dita la fece sparire e lui andò a sbattere contro il muro.|

Majolin: Adesso togliti il cappello.

Clessidrus: Stai scherzando spero? Non lo sai che succede a qualcuno che vede un clessidriano senza cappello? Diventa una statua di sabbia e sparisce per sempre.

Majolin: Stai bluffando.

Clessidrus: Credi veramente che mentirei su queste cose? Ok, toglimelo, poi mi racconti i dettagli........sempre se sopravvivi.

|La strega stava per mettere le mani sul suo cappello, ma poi ci ripensò e aprì una stanza reale.|

Majolin: Ecco qui la tua stanza. Vedi di non creare problemi rimanendo qui. Chiaro?

Clessidrus: Cristallino.

|Alla fine Majolin se ne andò sbattendo forte le porte.|

Clessidrus: Sono certo che diventeremo grandi amici.

|Disse lui con tono sarcastico. Clessidrus si affacciò alla finestra per vedere il paesaggio.|

Clessidrus: Accipicchia, la vista qui è da mozzare il fiato. Credo che mi piacerà vivere nel palazzo della regina delle streghe!

|Cominciò ad arredare la stanza come se fosse quella di casa sua e in un batter d'occhio finì tutto il lavoro. Tuttavia non si tolse dalla testa la domanda che gli aveva fatto la regina riguardante il suo stemma.|

Clessidrus: Perché era così interessata al mio stemma? Forse nasconde qualche significato.

|Intanto la regina entrò in una gigantesca sala dove erano custoditi i libri di magia più potenti che siano mai esistiti e sigillò la bacchetta del clessidriano in uno scrigno magico.|

Regina: Non ci sono dubbi, sono pochi i clessidriani che hanno bacchette di questo genere. Deve essere per forza lui.

 

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Capitolo 2
*** Il Primo Passo Verso Un Nuovo Destino ***


|Erano passate diverse settimane da quando il tornado di nome Clessidrus aveva messo a soqquadro mezzo regno delle streghe. In tutto questo tempo il ragazzo passava le sue giornate gironzolando per tutto il castello, non si poteva negare che fosse molto curioso.|

Clessidrus: Vediamo qualche porta potrò aprire oggi. Ambarabà ciccì coccò, quale porta sceglierò?

|Alla fine indicò una porta che si trovava in fondo a destra. Con tutto il suo entusiasmo l'aprì e rimase incantato quando vide che la porta conduceva al bagno reale.|

Clessidrus: Lo sapevo! Del resto lo sanno tutti che il bagno è sempre dritto a destra. 

|Così ne approfittò e decise di farsi un bagno usando la vasca della regina e per ottenere maggior relax accese delle candele all'essenza di fragola e la sua paperella di gomma.|

Clessidrus: Ahhhh questa sì che è vita. Potrei abituarmi, magari potrei spodestare la regina e diventare il sovrano delle streghe.

Majolin: Come prego?

|All'improvviso comparve l'attendente che lo spaventò talmente tanto da farlo saltare in aria.|

Clessidrus: Ehhhhhhh.......Io stavo solo controllando se le tubature funzionavano, sapete com'è al giorno d'oggi non si trovano degli ottimi idraulici.

|Majolin lo prese per le sue ali e lo fece uscire fuori. In quel momento la strega stava per estrarre qualcosa dalla tasca e Clessidrus implorò pietà.|

Clessidrus: Guarda nel tuo cuore! Ti sto implorando! Guarda nel tuo cuore! Non mi puoi uccidere è sleale, è la soluzione più sbagliata! Non riesco ad evitarlo, è la mia natura. Davanti ad un offerta vantaggiosa non mi tiro indietro. Non merito una punizione del genere! Tu pensi il contrario, ma non è la realtà! E' l'allucinazione data dall'irritazione del sapone che mi spinge ad implorarti! Non voglio morire! Non voglio morire qui, nell'intrico del bosco!

|La strega ignorò le sue parole e cacciò dalla tasca un biglietto, poi si dileguò. A quel punto il ragazzo cominciò a leggerla.|

Ci vediamo alla sala del trono tra un'ora.
La Regina Delle Streghe
P.S: Rimetti in ordine il mio bagno.


|Più tardi il clessidriano si presentò al cospetto della regina e si stava pulendo le mani con una salvietta.|

Clessidrus: Tutto apposto, ho eliminato tutto il calcare che c'era, dovreste usare dei prodotti con un PH pari a 10.

|Dopo questo non sequitur la regina potette parlare.|

Regina: Ho parlato con il consiglio delle streghe. All'inizio volevano trasformarti in un pupazzo di neve e lasciarti scogliere al sole. 

Clessidrus: Oh cavolo.

Regina: Ma poi ho proposto a loro una punizione migliore. Dovrai riparare agli sbagli che hai causato da quando sei qui.

Clessidrus: E in che modo?

Regina: Dovrai superare nove durissime prove. Ognuna più difficile della precedente, se le supererai non solo sarai perdonato ma riavrai anche la tua preziosa bacchetta magica.

Clessidrus: E se per esempio.........

Regina: Dovessi fallire? Beh........passerai l'eternità a fare lo schiavo per tutte le streghe del regno.

Clessidrus: No! No ti prego, sarebbe un incubo per me!

Regina: Ma sono convinta che le supererai egregiamente. Io mi fido di te.

Clessidrus: Cosa? Voi vi fidate di me?

Regina: Bisogna sempre dare un pizzico di fiducia a qualcuno che vuole redimersi. Il tuo esame del nono livello inizierà domani. 

Clessidrus: Domani?! Ma non ho studiato! E poi senza la mia magia non riuscirei a fare niente........Almeno che non mi darete la mia bacchetta, allora in quel caso...........

Regina: Io penso che la magia del tuo cappello basti e avanzi per la prova di domani. 

Clessidrus: A dire la verità è una comune padella, noi clessidriani indossiamo padelle e pentole come se fossero cappelli.

Regina: Ti consiglio di andare a dormire, inizierai la prova alla sorgere del sole.

|Così il clessidriano prese in considerazione le parole della regina e ritornò nella sua camera per poter prendere sonno. Ma, durante la notte il poveretto non riusciva a prendere sonno. La verità è che nel profondo del suo cuore lui aveva molta paura, sapeva che se avesse fallito la prova la sua vita sarebbe stata drasticamente segnata.|

Clessidrus: Uffa, non riesco a prendere sonno. Ho deciso vado a farmi una passeggiata.

|Volò fuori dal castello in cerca di qualcosa che lo potesse distrarre dalla sua ansia da stress, fino a quando trovò uno strano luogo dove c'erano un sacco di oggetti provenienti dal mondo umano e la sua curiosità prese il sopravvento. Arrivato nel luogo lesse il cartello ad alta voce.|

Clessidrus: Discarica Dei Dimenticati?

Majolin: E' un luogo dove vengono scaricati tutti gli oggetti del mondo degli esseri umani.

|Per la seconda volta di fila Majolin apparì dal nulla e spaventò il povero Clessidrus.|

Clessidrus: Come facevi a sapere che ero qui?

Majolin: Andiamo, pensi veramente che la Regina ti faccia gironzolare per tutto il regno senza essere supervisionato?

Clessidrus: Ad ogni modo, qual'è l'utilità di questa cosa?

Majolin: Quando gli esseri umani si dimenticano qualcosa e poi dopo un po di tempo non la prendono in considerazione, l'oggetto in questione sparisce dal suo mondo e viene portato qui, dove vengono trasformati in note magiche.

Clessidrus: Note magiche?

Majolin: Proprio così, quello che non è importante per qualcuno è importante per noi. Coraggio, devi tornare al castello.

Clessidrus: Voglio rimanere qui per un po. Ti prometto che tornerò prima dell'alba. Ti prego?

Majolin: Va bene, ma niente raggiri. E se vuoi prenderti qualcosa da là, fai presto, questi oggetti verranno trasformati in note magiche al sorgere del sole.

|Così la strega lo lasciò da solo. Clessidrus si precipitò verso quel ciarpame e cominciò a vedere la miriade di oggetti che c'erano in giro.|

Clessidrus: Caspiterina, è incredibile che gli umani si dimentichino cose di questo valore. Qua ci sono un sacco di multe, chiamate come giurati, portachiavi, sturalavandini e mazze da golf. Questo è il paradiso delle cianfrusaglie.

|Il giovane clessidriano prese la maggior parte degli oggetti inutili e li mise dentro al suo cappello magico. Le ore passarono rapidamente quella notte mentre Clessidrus continuò senza sosta il suo approvvigionamento di oggetti provenienti dal mondo umano, fino a quando non notò una strana carta dorata e la prese.|

Clessidrus: Tessera del fan club di Lullaby Segawa numero uno. Mah, di sicuro questa è la cosa più inutile che abbia mai trovato ............ tuttavia, dato che io sono già il numero uno in ogni cosa me la prenderò come mio personale portafortuna. 

|E arraffò l'ultimo oggetto con molta arroganza senza accorgersi che tale oggetto venne irradiato dalla sua magica. Ad un tratto sentì uno strano rumore, per la precisione di un carrettino, e andò a scoprire chi lo stava trasportando. Era una rana che trasportava un sacco di oggetti.|

Raganella: Guarda cosa bisogna fare per ottenere delle note magiche che poi quelle irresponsabili consumeranno in fretta e furia.

|Ovviamente a Clessidrus gli interessavano parecchio quegli oggetti e uscì allo scoperto.|

Clessidrus: Ma che meraviglia!

|Raganella si spaventò moltissimo.|

Raganella: Aiuto! Un clessidriano! Stammi lontana o ti assicuro che ti riduco a una frittella!

Clessidrus: Calmati brutta ranocchietta, voglio solo le tue inutili cianfrusaglie tutto qui.

Raganella: Cianfrusaglie?! Cinafrusaglie?! Si dia il caso che questi oggetti sono risalenti al periodo rinascimentale e non ti lascerò che tu me li rubi.

|Clessidrus prese uno sturalavandini e tappò la bocca della povera rana.|

Clessidrus: Finalmente posso sentire i miei pensieri. Ora se non ti dispiace me li prendo senza che tu faccia storie.

|Il folletto pestifero provò a prendere gli oggetti ma Raganella con uno schioccò di magia fece apparire un incudine che cadde in testa a lui riducendolo a fisarmonica. Poi riuscì a togliersi lo sturalavandini dal viso.|

Raganella: Ti sta bene mostriciattolo. Se vuoi la mia roba devi darmi in cambio delle note magiche.

Clessidrus: Note magiche? Perché non l'hai detto subito? Li compro io.

Raganella: Hahahahaha! Questa sì che è buona, non credo che un essere così rozzo abbia delle note magiche..........

|Non terminò la frase perché Clessidrus prese dal suo cappello un sacchetto contenenti la bellezza di cento note magiche.|

Clessidrus: Spero che ti bastino.

Raganella: http://3.bp.blogspot.com/-JJ4SKVPO5G4/U ... 1728ce.png

Clessidrus: A quanto pare no. Ok, ti darò duecento note magiche, è la mia ultima offerta.

Raganella: Eh, oh, ecco...........affare fatto! Ma come caspita è possibile che uno come te abbia così tante note magiche?

Clessidrus: Segreto professionale. Anzi voglio essere generoso.

|Prese dal suo cappello due sacchetti contenenti le note magiche.|

Raganella: Ho fatto jackpot, credo che trecento note mi basteranno almeno per i prossimi mesi.

Clessidrus: Mi fa piacere, le auguro buona giornata.

|Così Clessidrus andò via con la roba, mentre Raganella controllò bene i sacchetti. Non appena aprì l'ultimo, notò che in realtà lì dentro c'erano delle piccole bombe lacrimogene che quando esplosero la fecero lacrimare tantissimo.|

Raganella: Piccolo delinquente! Non la passerai liscia! 

|Ma ormai il piccolo demonietto era già molto lontano e volava nel cielo sghignazzando.|

Clessidrus: Che ridere, adoro così tanto prendermi gioco delle streghe tramutate in ranocchie.

|Alla fine decise di tornare al castello e finalmente era riuscito a rilassarsi un pochino e a dimenticare le sue preoccupazioni. Così ne approfittò per dormire, ma il suo pisolino durò solamente quindici minuti perché entrarono senza bussare le guardie del castello che lo scortarono al cospetto della regina.|

Regina: Buongiorno, spero che tu abbia dormito bene.

Clessidrus: Aspetta è già mattina. Cavoletti, ho passato tutta la notte in quella discarica.

Regina: Come dici?

Clessidrus: Oh no, niente, parlavo tra me e me ad alta voce.

Regina: Spero che tu sia pronto per la tua prima prova.

Clessidrus: Può scommetterci. 

|Ad un tratto si sentì una specie di terremoto ed entrò nella sala reale una gigantesca creatura molto grassa e dall'aria amichevole, che aveva come segno distintivo la sua bombetta azzurra.|

Regina: Clessidrus? Ti presento Jupiter, sarà l'esaminatore della tua prima prova.

Jupiter: Proprio così, non vedo l'ora di testare le tue capacità, hahahahaha.

Clessidrus: E lui sarebbe un esaminatore?

Regina: Bada a come parli. Lui è uno dei nove Guardiani Degli Astri.

Clessidrus: Guardiani Degli Astri?

Jupiter: Ma sì, siamo creature magiche che hanno il compito di proteggere tutte le creature magiche da terribili minacce. Ci chiamano così perché tutti noi abbiamo il nome di un pianeta. La regina ci ha incaricato di esaminarti, per vedere non solo le tue doti magiche ma anche per vedere se sei un ragazzo degno di fiducia. Sei pronto?

Clessidrus: Certamente.

Jupiter: Seguimi allora. 

|Senza battere ciglio Clessidrus raggiunse il suo esaminatore.|

Jupiter: La tua prova si svolgerà in una delle sale più belle di questo castello.

Clessidrus: La camera da letto della regina?

Jupiter: Hahahaha, no sciocchino.

|Finalmente raggiunsero il posto in questione.|

Jupiter: La cucina!

Clessidrus: Dimmi che è uno scherzo!

Jupiter: Dunque il tuo compito sarà prepararmi una colazione succulenta usando come ingredienti quello che troverai nel frigo. 

Clessidrus: Facilissimo. Mi metto subito a lavoro.

|Apri alcuni cassetti ma gli utensili non li trovò da nessuna parte.|

Jupiter: Ah dimenticavo. Dovrai usare esclusivamente la magia per prepararmela.

Clessidrus: Cosa?! Ma non posso farlo, la regina mi ha tolto la bacchetta magica. Senza non posso fare nessun incantesimo.

Jupiter: Troverai una soluzione. Hai solo trenta minuti di tempo, ci vediamo alla sala banchetti.

|E il gigantesco guardiano se ne andò via. Clessidrus era nel panico e non sapeva che pesci pigliare.|

Clessidrus: Che cosa faccio?! Che cosa faccio?! Che cosa faccio?! . Come posso superare questa prova senza la mia bacchetta? Rifletti Clessidrus, rifletti.

|Il ragazzo cominciò a ponderare e si ricordò ciò che gli aveva detto la regina il giorno precedente.|

Regina: Lo penso che la magia del tuo cappello basti e avanzi per la prova di domani.

|E lì ebbe un lampo di genio.|

Clessidrus: Ma certo, non posso usare gli incantesimi, ma la magia del mio cappello sì!

|Il ragazzo prese un sacco di oggetti dal suo cappello, principalmente quelli che aveva trovato alla discarica magica. Poi prese le uova, il formaggio e qualche arancia.|

Clessidrus: Preparati Jupiter, perché questa colazione non te la dimenticherai così facilmente.

|Iniziò a sbattere le uova e mettere i tuorli dentro a un portafiori che fungeva da recipiente, per sbattere usò un giravite al posto di una frusta.|

Clessidrus: Accidenti non ho una padella.

|Poi ci pensò e prese in considerazione il suo cappello.|

Clessidrus: Devo fare presto a cucinare però. Se qualcuno mi vede senza cappello gli capiterà qualcosa di spiacevole. 

|Così usò la sua padella che usava come cappello come...........una padella? Ad ogni modo, continuò a cucinare senza essere disturbato da nessuno e come tocco finale spremette le arance con un martello. Erano passati venti minuti e Jupiter, in compagnia della regina, aspettava la sua colazione nella sala banchetti.|

Jupiter: Gli ho posto una prova molto difficile come mi avevate chiesto. Sono curioso di scoprire cosa si sarà inventato, hahahahaha.

|Ad un tratto Clessidrus entrò nella sala con un vassoio coperto e una brocca di succo d'arancia. Jupiter rimase incuriosito dal vestito da cameriere che il ragazzo si era messo.|

Clessidrus: Bonjour monsieur Jupiter. Quest'oggi vi proponiamo la classica colazione francese. 

|Poi gli diede il vassoio e alzò il coperchio.|

Jupiter: Che meraviglia una omelette! 

|Dopodiché il ragazzo gli versò in un bicchiere di cristallo il succo d'arancia.|

Clessidrus: Bon appetit, spero che la colazione le sia di suo gradimento.

Jupiter: Dunque vediamo un po. La forma è quella giusta, e il ripieno di formaggio non è fuoriuscito. 

|Con le posate l'esaminatore tagliò la omelette e l'assaggiò. Dal nervosismo Clessidrus si strofinava i finti baffi sperando che gli sarebbe piaciuto. Quando la finì e bevve il succo, Jupiter potette dare il suo giudizio.|

Jupiter: Manca di sale.

Clessidrus: Sacrebleu! Lo sapevo che mi sarei dimenticato di qualcosa. Mi può prestare il fazzoletto?

Jupiter: Ma certo.

|Il clessidriano prese il fazzoletto e lo gettò a terra come gesto di ira.|

Jupiter: Non te la prendere. E' un piccolo dettaglio trascurabile, consolati giovane clessidriano, hai passato la mia prova.

Clessidrus: Davvero?! Yahoo!!!!!!

|Poi iniziò a ballare come un emerito sciocco.|

Jupiter: Che sarebbe questa?

Clessidrus: La mia danza della vittoria.

|Più tardi si ritrovarono tutti alla sala del trono della regina dove Jupiter diede a Clessidrus la spilla del superamento del test.|

Regina: Congratulazioni Clessidrus, hai superato la prima prova.

Clessidrus: Grazie vostra altezza, ma il merito è del mio cappello magico.

Regina: Ora che hai superato la prova avrai dei premi ad essi collegati.

Clessidrus: Dei premi?! Spero che siano culinari, ho una fame da lupi. Vorrei tanto mangiare una bella ciotola di ramen, a seguire dei takoyaki, e infine dei dolci di riso o un bel gelato.

Regina: No, non sono cose che si mangiano.

Clessidrus: Oh........che peccato.

|In aggiunta lo stomaco di Clessidrus brontolò tantissimo.|

Regina: Majolin? 

Majolin: Subito mia regina.

|L'attendente diede un sacchetto pieno zeppo di palline magiche multicolori.|

Clessidrus: Che cosa sono?

Regina: Dato che ti è proibito usare la magia della tua bacchetta, potrai usare per fare gli incantesimi queste palline magiche. Basta pronunciare le parole magiche "Bon Bonì, Bon Bonà, la magia è questa qua" e la cosa che vuoi far accadere. Usale saggiamente e non per stupidi giochetti.

Clessidrus: Ma per chi mi ha preso?

Regina: Secondo, ho saputo che ieri hai rovistato negli oggetti dimenticati dagli esseri umani.

Clessidrus: Sei una spiona Majolin. Oh beh ecco, mi piacciono le cose provenienti dal mondo degli esseri senza magia.

Regina: Ho deciso di esiliarti sulla Terra.

Clessidrus: Eh?

Regina: In quel mondo ci sono alcune apprendiste streghe, una di quelle non ha superato la prova del nono livello al primo tentativo.

Clessidrus: Che schiappa.

Regina: Tu gli farai da aiutante e ti assicurerai che adoperi al meglio la sua magia. Inoltre fino a quando non avrai superato tutte le prove quella sarà la tua nuova casa. Prepara i bagagli perché stai per scoprire il mondo degli umani.

Clessidrus: Grandioso. Non solo devo abbandonare i confort del castello ma devo fare da tutore di un'apprendista imbranata. Peggio di così le cose non potrebbero andare.

Regina: Un'ultima cosa. Le tubature del bagno si sono intasate e non esce più l'acqua calda.

Clessidrus: No!!!!!!!!!!!!

|E fu così che iniziò la lunga epopea di Clessidrus, quale destino lo attenderà non appena entrerà nel mondo degli umani? Quali strane creature conoscerà? Ma la cosa più importante di tutte è "Quando potrà mangiare qualcosa visto che non ha ancora fatto colazione?"|

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Capitolo 3
*** Benvenuto Al Maho! ***


|Era una tranquilla giornata al negozio di magia Maho e tre bambine stavano preparando dei nuovi talismani da vendere.|

Raganella: Muovetevi! Oggi almeno la metà di quello che producete deve essere venduta......... Hai capito Doremi?

Doremi: Perché guardi solo me quando parli?

Raganella: Perché i tuoi talismani sono orribili, per questo nessuno li compra! Devi impegnarti a modellarli meglio.

Doremi: Non preoccuparti, sto diventando più brava. Guarda!

|Poi mostrò a Raganella e alle sue amiche il suo capolavoro, era un palloncino.|

Sinfony: Bello, hai fatto una melanzana.

Melody: A me sembra tanto un pomodoro.

Lalà: Anche a me.

Doremi: E' un palloncino! Andiamo, non è così difficile da capirlo.

Raganella: Avrei giurato che fosse una gomma masticata e calpestata da qualcuno.

Doremi: E' inutile sono la bambina più tormentata del mondo.

|All'improvviso le ragazze sentirono un canto particolare, e Raganella scappò.|

Raganella: Devo nascondermi! Lei non mi deve trovare!

|Poi si nascose dentro dentro ad un Vaso. Peccato che il suo peggiore incubo apparì proprio lì dentro e iniziò a cantare.|

Dela: Buongiorno a voi.

|Poi la strega uscí dal vaso|

Dela: Raganella che ci facevi nel vaso?

Raganella: Lo stesso te lo domanderei io. Non è ancora la fine del mese.

Dela: Tranquilla non sono qui per il pagamento. Ho un pacco speciale per Doremi.

Doremì: Per me?

|Poi la strega piazzista mostrò alla bambina un pacco regalo.|

Melody: Da parte di chi?

Dela: Diciamo che è da parte di un anonima strega. E ti raccomanda di trattarlo bene. Ovviamente mi dovete pagare la consegna.

|Ad un tratto una mano sbucò dal pacco e le bambine urlarono di terrore. La mano diede un sacchetto di monete a Dela.|

Dela: Molto gentile. Vedi Raganella, così ci si comporta tra fornitore e consumatore. 

|Poi diede il pacco a Doremi che tremò di paura visto quello che era accaduto.|

Dela: Ora devo andare, alla prossima mie care.

|E sparì in una nuvola di fumo. Il pacco venne appoggiato sul tavolo e tutti quanti cominciarono a fissarlo come molta curiosità ma anche con molto timore.|

Melody: Ho molta paura. Cosa ci sarà qui dentro?

Sinfony: La domanda corretta è "Chi c'è qui dentro?"

Raganella: Visto che è indirizzato a Doremi, spettano a lei gli onori di casa.

Doremi: Nonononono, non c'è bisogno di essere così gentili. Melody se vuoi può aprirlo tu.

Melody: Sei matta?! Non lo aprirei per niente a mondo!

Sinfony: Ho capito, ci penso io.

|Così la coraggiosa Sinfony si avvicinò al pacco, anche come tutte le altre aveva un po di paura. Con un semplice gesto della mano tolse il fiocco che chiudeva la scatola e in meno di pochi secondi un simpatico folletto uscì da la dentro con tanto ti festoni che fuoriuscirono dalla scatola.|

Clessidrus: Salve gente felice!

Melody: http://66.media.tumblr.com/48b4520c2289 ... o4_400.gif

|Dalla paura Melody svenne, per fortuna Sinfony la prese in tempo.|

Doremi: Chi-chi-chi-chi sei tu?

Clessidrus: Mi presento, sono Clessidrus.

Sinfony: Era scontato che ti chiamassi così, sei una clessidra.

Clessidrus: Non sono una clessidra, sono un clessidriano!

|Poi si ricompose e riprese il suo self control.|

Clessidrus: Ad ogni modo, oggi sarò il tuo tutor per i tuoi esami di magia.

Doremi: Un tutor?

Clessidrus: Sai com'è, la voce del fallimento della tua prova del nono livello non è passata inosservata. 

Doremi: Accidenti. Però l'ho superata.

Clessidrus: Sì certo. Ma vedi, onde evitare che non ci siano altre umiliazioni e perdita di autostima, sei entrata nel nuovo programma del mondo delle streghe dove io ti preparerò al meglio per le tue prossime prove. Allora, dov'è la tua insegnante?

Raganella: C'è l'hai proprio dietro di te.

|Il clessidriano si girò e vide la faccia di Raganella, la quale era furibonda nei suoi confronti.|

Clessidrus: Cosa?! Tu?!

Raganella: Chi non muore si rivede dico sempre io.

Sinfony: Voi vi conoscete?

Raganella: Come posso dimenticare la faccia di qualcuno che mi ha dato un sacchetto di bombe lacrimogene al posto di uno di note magiche.

Doremi: Ecco perché quando sei ritornata continuavi a piangere a dirotto.

Clessidrus: Ora mi è tutto chiaro.

Raganella: Cosa?

Clessidrus: E' chiaro che lo studente non ha superato la prova a causa dei tuoi insegnamenti sbagliati.

Raganella: Stai dicendo che è tutta colpa mia se Doremì non ha passato l'esame?

Clessidrus: Esattamente.

|A quel punto Raganella si infuriò di brutto e cominciò a strangolare e urlare in faccia a Clessidrus.|

Raganella: Ma come ti permetti di parlarmi in questo modo?! Io sono una grande strega e non accetto critiche da un patetico ragazzino che si finge un adulto!

|Alla fine Doremì separò i due litiganti.|

Clessidrus: Dico solo quello che penso. Anche perché se uno studente fallisce la colpa è del suo insegnante. 

|Poi Clessidrus tirò le guance di Doremi.|

Clessidrus: Guarda questa faccia, questa è la faccia di una bambina che è stata maltrattata e avvolte umiliata da una maestra irresponsabile.

Doremi: Sì, sì, è vero.

Raganella: Non ti ci mettere anche tu!

Clessidrus: Non temere Doremi, adesso ci sono io e ti aiuterò a non commettere più errori.

|Intanto Melody si era ripresa, ma appena vide Clessidrus svenne un'altra volta. Più tardi Clessidrus disfò le sue valigie e si sistemò sulla torre del negozio.|

Raganella: Fermati un momento, chi ti ha detto che potevi rimanere qui?

Clessidrus: Beh, dato che rimarrò in questo mondo per molto tempo, io ho pensato che potevo soggiornare qui.

Raganella: Te lo scordi, non c'è posto per gli scrocconi.

Clessidrus: E secondo te dove dovrei alloggiare?

Raganella: C'é sempre il cassonetto dei rifiuti fuori al negozio.

Doremi: Andiamo Raganella, si gentile con lui.

Raganella: Se ci tieni perché non lo ospiti nella tua casa?

Doremi: Ma io veramente....... 

Raganella: E' deciso, ci penserai tu.

Clessidrus: Magnifico, sempre meglio che stare in questa catapecchia. 

Raganella: http://images6.fanpop.com/image/answers ... 00_281.jpg

Doremì: Un momento, non posso ospitarti. Che cosa succederebbe se ti scoprissero?

Sinfony: A differenza delle nostre fatine, tu sei un pochino ingombrante.

Melody: Magari potresti spacciarlo per un peluche.

Raganella: Un peluche molto brutto per essere precisi.

Clessidrus: Hey! Credete veramente che non ci abbia pensato da solo? Se gli adulti scoprissero che sono un folletto diventerei una statua per abbellire i giardini. Ma non c'è bisogno che sforziate la vostra materia grigia, ho già pensato a tutto. Piuttosto vorrei vedere le doti magiche Doremi, almeno per rendermi conto delle tue lacune. 

|Così tutti quanti si diressero al giardino sul retro e Doremi, senza se e senza ma, si trasformò subito.|

Doremi: Magi-magia Doremi!

Clessidrus: Vediamo un po, voglio che tu faccia apparire una bicicletta.

Doremi: Magia della musica diffondi la felicità/Come per incanto una bicicletta apparirà!

|La bambina fece apparire l'oggetto..........peccato che era un triciclo.|

Doremi: Oh no.

Melody: Un'altro incantesimo riuscito a metà.

Sinfony: La cosa non mi sorprende.

Doremi: Smettetela, così mi fate sentire peggio. E' inutile non sarò mai brava nella magia.

Raganella: E' logico, se non ti eserciti non ti migliori.

Clessidrus: Qui non centra l'esercizio.

Tutti: Eh?

Clessidrus: Doremi ha talento, ma non riesce a fare bene le magie perché non si concentra abbastanza. Il segreto sta nell'avere in testa ciò che si vuol far apparire. Ti faccio un esempio.

|Il ragazzo cercò una cosa nel suo cappello. Prima trovò una mazza da golf, poi dei copertoni, poi ancora dei piatti di ceramica. Ovviamente le ragazze rimasero allibite.|

Sinfony: Com'è possibile che abbia così tanti oggetti nel cappello?

Lalà: E' un clessidriano, i loro cappelli sono magici e posso contenere qualsiasi oggetto che conservano.

|Finalmente Clessidrus riuscì a trovare quello che cercava, il suo sacchetto pieno di sfere magiche.|

Clessidrus: Adesso fingiamo che questa pallina sia la tua bacchetta. Prima la impugni bene, dopodiché fai un ben respiro e pensa in dieci secondi a cosa vuoi far apparire, infine pronunci l'incantesimo. Chiaro?

Doremi: Ok.

Clessidrus: Adesso stai a vedere. Bon Bonì, Bon Bonà, la magia è questa qua./E come per incanto una bicicletta apparirà!

|Poi il clessidriano lanciò la sfera e istantaneamente apparì una bellissima bicicletta.|

Melody: Che meraviglia.

Clessidrus: Ora tocca a te.

Doremi: Magia della musica diffondi la felicità/Come per incanto una bicicletta apparirà!

|Questa volta l'incantesimo era riuscito e Doremi urlò di gioia.|

Doremi: C'è l'ho fatta! Avete visto? 

Melody e Sinfony: Bravissima Doremi!

|Poi la giovane strega abbracciò fortemente Clessidrus.|

Doremi: Grazie, grazie, grazie, grazie, sei veramente un ottimo maestro.

Clessidrus: Ti prego lasciami andare, mi stai soffocando.

Doremi: Oh, giusto.

|Doremi mollò la presa e fece cadere a terra il clessidriano.|

Clessidrus: Hai visto ranocchietta? 

Raganella: Hai solo avuto fortuna.

Clessidrus: Stesse parole che direbbe una che sta nel torto.

|Le parole del clessidriano fecero morire dall'invidia la strega. Quella sera, Doremi ritornò a casa e aveva un espressione molto preoccupata dato che aveva Clessidrus nella sua cartella.|

Doremi: Non credo che funzionerà.

Clessidrus: Abbi fiducia in me.

|Così entrò in casa senza fare troppo rumore, e non appena salì le scale sua madre la notò.|

Hakura: Sei in ritardò Doremi.

Doremi: Hai ragione scusa mamma, non accadrà più.

|Salì velocemente e chiuse la porta. |

Hakura: Aspetta non ho finito di parlare. Bibi, puoi pensarci tu.

Bibi: Certo mamma.

|Intanto Doremi fece uscire dalla cartella il suo ospite.|

Clessidrus: Ottimo lavoro. Che ti dicevo, sono un vero mago nel camuffarmi. 

|Ad un certo punto però Bibi aprì bruscamente la porta.|

Bibi: Doremi? Mamma ha detto che la cena sarà pronta tra poco...............E quello che cos'è?

|Doremi e Clessidrus erano nel panico, non sapevano cosa fare in quel momento.|

Doremi: Ecco lui è.........è...........è........è il mio pupazzo da ventriloqua.

Bibi: Da quando sei appassionata di ventriloquismo?

Doremi: Da sempre, come vedi non mi conosci bene.

Bibi: Non ci credo.

Doremi: Se vuoi te lo dimostro. 

|Poi prese Clessidrus e lo trattò come un burattino.|

Doremi: Allora Abetino, sai dimmi qual'è il colmo per un falegname.

Clessidrus: Non lo so, qual'è?

Doremi: Avere la moglie che ha la testa di legno, hahahahaha!

Bibi: Non fa ridere.

Clessidrus: La bambina ha ragione, hai la segatura nel cervello Doremi.

Doremi: Hey!

|In quel momento Bibi iniziò a ridere.|

Bibì: Buona questa, ti credo Doremi. Ci vediamo dopo.

|E la bambina chiuse la porta. Il pericolo era scampato e i due potettero tirare un sospiro di sollievo.|

Doremi e Clessidrus: Per un pelo.

|Quella sera Doremi si preparò per andare a dormire, mentre Clessidrus si mise a dormire a testa in giù come se fosse un pipistrello.|

Doremi: Che strano modo di dormire che hai.

Clessidrus: Sei sempre così gentile con i tuoi ospiti?

Doremi: Ehehehehe, scusa. Grazie ancora per il tuo aiuto.

Clessidrus: Nah, non ho fatto niente di che. E fidati, con me al tuo fianco diventerai una grandissima strega. Ora è meglio dormire, domani ci aspetta un sacco di lavoro da fare.

Doremi: Già, allora buonanotte. Sono felice di averti conosciuto.

|Così si misero a dormire beatamente, con Clessidrus che sorrise alle belle parole di Doremi . La mattina dopo al negozio le ragazze prepararono i nuovi talismani, tuttavia Sinfony e Melody notarono che Doremi era molto triste.|

Sinfony: Hey Doremi, qualcosa non va?

Doremi: Oh, vi chiedo scusa ragazze, stamattina ho preso una sgridata dai miei genitori per colpa di Clessidrus.

Melody: Che vuoi dire?

Doremi: Beh, stanotte mentre dormivo ha curiosato in giro, ha provato la canna da pesca di mio padre e si è legato da solo con il filo come se fosse una salsiccia. Poi ha disegnato degli scarabocchi sul televisore perché non sapeva come spegnerla, ed si è mangiato tutte le carote del frigorifero perché aveva guardato un programma che diceva che le carote facevano bene alla vista. Ovviamente per evitare ulteriori guai mi sono preso tutta la colpa.

Melody: Aspetta un momento, se tu stavi dormendo, come facevi a sapere quello che ha fatto?

Doremi: Me l'ha raccontato lui stamattina.

|Melody e Sinfony erano talmente basite che caddero dalla sedia. Poi giunse un Clessidrus molto allegro.|

Clessidrus: Buongiorno a tutti. Mi sono preso la briga di mettere in ordine il negozio. Sai Doremi, è stata una bella serata quella che ho trascorso con te, non vedo l'ora di rifarla.

Melody e Sinfony: No!

Clessidrus: Come?

Meoldy: Oh beh.........no.......non è giusto. Perché dovresti alloggiare solo da Doremi? 

Sinfony: Già, io e Melody possiamo ospitarti di tanto in tanto.

Clessidrus: Davvero? Oh ragazze, io non ho parole. Sono il clessidriano più felice del mondo!

|Nelle due seguenti la pazienza delle ragazze venne messa alla dura prova. La sera in cui andò a casa di Melody, Clessidrus curiosò nel suo armadio e si provò i vestiti da ragazza senza poi rimetterli in ordine. Invece quando passò la notte da Sinfony, il folletto usò tutti gli utensili da cucina e tutto quello che c'era nel frigo per preparare una ricca colazione. Così il giorno seguente al Maho, Clessidrus era sopraeccitato mentre le tre bambine continuavano a lavorare ai talismani ed erano particolarmente seccate dall'atteggiamento del loro nuovo amico.|

Clessidrus: E' incredibile, semplicemente incredibile. Voi esseri umani siete in assoluto le creature più fantastiche che possano mai esserci! Hey Doremi? Più tardi andiamo in un negozio di giocattoli, ho visto delle bellissime automobiline che vengono manovrate con i telecomandi.

Dorami: Ascoltami per un attimo Clessidrus!

Clessidrus: Sì?

Doremi: Eh......perché non ci porti dell'altra argilla.

Clessidrus: Perché? Non ne avete abbastanza sul tavolo?

Doremi: Sì, ma.......oggi dobbiamo fare molti talismani e per evitare di scendere nel ripostiglio pensavo che era meglio che scendevi tu. Siamo molto occupate adesso e ci faresti un grande piacere prendendola adesso.

Clessidrus: Qualsiasi cosa per voi! 

Doremi: Mi raccomando, prendi quella che sta infondo a tutto.

Clessidrus: Sarà fatto.

|Così scese velocemente le scale per prendere l'argilla. In realtà essa era una scusa affinché le ragazze potessero parlare tra loro.|

Doremi: Ragazze? Dobbiamo fare qualcosa, Clessidrus non ha il rispetto della roba altrui.

Melody: E' vero che si è provato dei vestiti che non indosso mai, però potrebbe anche rimetterli in ordine.

Sinfony: Non era necessario preparare tutto per la colazione. Mio padre è dovuto correre a lavoro perché era in ritardo e no ha mangiato niente, così per evitare di sprecare il cibo mi sono fatto l'abbuffata.

|Poi si sentirono dei gorgoglii nel suo stomaco.|

Sinfony: Che dolore!

Doremi: Io non capisco perché si comporta così.

Raganella: Te lo dico io, perché è un clessidriano, è la loro natura! Si fingono che ci tengono a te per poi approfittare della gentilezza degli altri. 

Melody: Io credo che lui non finga di essere nostro amico.

Raganella: Fidati sono dei campioni in questa specialità. Dobbiamo cacciarlo via!

Doremi: Cosa? Ma lui è venuto apposta per me.

Melody: E poi non possiamo lasciarlo senza una casa. 

Sinfony: Sono sicura che se gli diciamo che il suo atteggiamento non ci piace ci capirà.

Raganella: E invece ti dico di no! Dovete stare alla larga da lui!

Lalà: Andiamo Raganella, non è che c'è l'hai con lui per averti imbrogliato.

Raganella: Non solo per quello. Il clessidriani sono solo dei mostriciattoli nati per rendere la vita delle streghe un vero inferno. Esseri come lui non dovrebbero esistere! Preferirei rimanere per sempre una rana che passare un solo minuto della mia esistenza con lui!

|Poi sentirono un tonfo, era l'argilla che stava portando Clessidrus. Era chiaro che lui avesse sentito tutta la conversazione e ovviamente iniziò a piangere e volò via.|

Doremi: Clessidrus aspetta! I miei complimenti, guarda cos'hai combinato, sei veramente insensibile!

Raganella: Sta facendo finta, tornerà subito ve lo garantisco.

|Ma notò che le sue apprendiste stavano uscendo dal negozio.|

Raganella: Tornate subito qui! 

|Ma ormai era troppo tardi e la rana iniziò a sbuffare.|

Raganella: Sono sempre le solite.

Lala: Questa volta hai esagerato.

Raganella: Non dirmi che stai anche tu dalla sua parte?

Lala: Dico solo che ognuno si merita una seconda possibilità, e poi stiamo parlando di un bambino e non è giusto emarginarlo solo per quello che hanno fatto i suoi antenati.

|E la strega pensò alle parole che aveva detto la sua fatina. Intanto Doremi, Melody e Sinfony stavano cercando in lungo e in largo il folletto.|

Sinfony: Stiamo girando a vuoto, di sicuro si è mimetizzato con l'ambiente per evitare di essere visto.

Doremi: Allora sarà come cercare un ago in un pagliaio.

Melody: Perché non chiamiamo il cerchio magico.

Doremi: Hai ragione.

|Così le ragazze usarono i loro jingle set e si trasformarono in streghe, dopodiché si misero in posizione e pronunciarono la formula magica.|

Doremi: Magia della musica crea l'armonia!

Melody: Magia della musica crea la melodia!

Sinfony: Magia della musica ora risplenda!

Tutte tre: Che il cerchio magico si accenda! Vogliamo sapere dov'è Clessidrus.

|L'incantesimo riuscì alla perfezione, e in un baleno in cerchio magico fece apparire.............|

Sinfony: Un'automobilina radiocomandata?

Melody: Non ha molto senso. Mi sa che abbiamo sbagliato qualcosa.

|Fissando l'oggetto Doremi capì tutto.|

Doremi: Presto, seguitemi, so dov'è andato.

|Con le loro scope le ragazze volarono e raggiunsero il negozio di giocattoli più vicino della zona. Lì videro uno strano bambino bambino ricoperto di indumento dalla testa ai piedi che teneva tra le mani un'automobilina.|

Melody: Quello è Clessidrus?

Doremi: Sì, prima mi aveva chiesto se potevamo passare in una giocattoleria per acquistare un'automobilina. 

|Così, dopo essere tornate normali, entrarono nel negozio e videro Clessidrus che stava pagando.|

Doremi: Ecco e laggiù!

|Ovviamente Clessidrus la sentì e scappò via senza nemmeno prendersi il giocattolo.|

Sinfony: Addio effetto sorpresa.

Doremi: Ops, Clessidrus aspettaci!

|Doremi e Sinfony lo inseguirono mentre Melody prese l'automobilina. Il clessidriano corse il più velocemente possibile ma con le sue gambette corte non poteva permettersi di spingere oltre, in questo modo le ragazze riuscirono a raggiungerlo. Alla fine raggiunsero il parco e Clessidrus rimase con le spalle al muro.|

Clessidrus: Che cosa volete da me? Mi era sembrato di capire che non mi volevate più tra i piedi.

Doremi: Ti prego torna al Maho.

Clessidrus: No! Rischierei solo di portarvi solo sventure e sofferenza. Sono solo un clessidriano combinaguai. 

Doremi: Beh un po di casini li hai combinati............

|E il clessidriano si sentì peggio.|

Sinfony: Da che pulpito viene la predica.

Doremi: Hai ragione, hahahaha. Però non vuol dire che le tue intenzioni erano maligne.

Melody: Però devi spiegarci perché negli ultimi giorni hai rovistato le nostre cose.

|Dopo esseri asciugato le lacrime il ragazzo parlò.|

Clessidrus: Ok, ve lo dirò. Soffro di un disturbo neurologico che mi spinge a desiderare di conoscere, di sapere, di vedere, di sentire qualcosa che a me è ignota.

Doremi e Sinfony: Eh?

Melody: In altre parole è solo un curiosone. 

Doremi e Sinfony: Ahhhhh.

Clessidrus: Non posso farci niente, è la mia natura. Io adoro imparare, sapere e potere come diceva mio nonno. Ero talmente meravigliato dagli incredibili aggeggi che gli umani hanno creato nel corso dei secoli che mi sono lasciato un po andare.

Sinfony: Tutto qui?

Clessidrus: No. Beh, ecco, l'ho fatto pure per conoscervi meglio. 

Tutte tre: Eh?

Clessidrus: Voi siete le prime che non mi avete discriminato perché ero un clessidriano, sono sempre stato molto solo nella mia vita e per la prima volta mi sembrava di aver trovato delle amiche. Mi sono messo a curiosare anche perché così potevo imparare i vostri gusti e le vostre abitudini. 

|Le ragazze si commossero un po.|

Clessidrus: Lo so di aver sbagliato, e capirò se non vorrete perdonarmi.

|Ad un tratto però Melody gli diede l'automobilina che gli fece tornare il sorriso.|

Doremi: Dai torniamo a casa.

|Poi Clessidrus ritornò a piangere ma stavolta erano lacrime di gioia e abbracciò Doremi, mentre le ragazze sorrisero. Era pomeriggio e le ragazze con il clessidriano erano nelle vicinanze del negozio.|

Sinfony: Speriamo solo che Raganella non si arrabbi.

Doremi: Se prova solo a fiatare non sa cosa gli aspetterà.

Raganella: Che cosa se posso saperlo? 

|Nessuno si era accorto della presenza della strega tramutata in rana.|

Melody: Che paura!

Sinfony: Non lo fare mai più!

Raganella: Vedo che siete ritornate con l'impiastro.

Doremi: Proprio così, e non ti permetterono di insultarlo di nuovo.

Raganella: La giornata è finita ed è meglio che voi ritornate a casa. Forza Clessidrus rientra, ti ho preparato la stanza dove alloggerai.

|E Raganella entrò nel negozio. Le bambine erano basite, ma non appena Lala fece loro l'occhiolino capirono che quello era il modo che aveva Raganella di chiedere scusa.|

Clessidrus: Grazie Raganella, vedrai non ti darò per niente fastidio. 

|Da quel giorno si decise che Clessidrus avrebbe trascorso una settimana in una delle case delle bambine e in altra nel negozio di magia per poter permettere al ragazzo di curiosare il mondo degli umani..........senza esagerare.|



 

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Capitolo 4
*** Il Fantastico Giuoco Del Calcio ***


|Erano passati solo un paio di giorni da quando Clessidrus aveva conosciuto le tre apprendiste e la strega tramutata in rana. Passava le sue giornate a pulire il negozio quando non c'era nessuno ed a creare alcuni talismani.|

Doremi: Uffa, non è entrato neanche un cliente.

Sinfony: E' normale, non possiamo pretendere troppo con questo periodo di crisi economica.

Meoldy: Mi annoio.

Doremi: A chi lo dici. Anch'io mi annoio.

Clessidrus: Ma che dite, io mi sto divertendo molto.

Sinfony: Ma se passi tutto il giorno chiuso in negozio.

Clessidrus: Sì, lo so. Ma quando non c'è nessuno posso fare un sacco di cose. Ad esempio ho usato degli stracci come pattini e ho pulito il negozio da cima a fondo facendo pure delle piroette. Inoltre ho riutilizzato le lattine vuote per creare un originale furin. Bisogna strizzare fino all'ultimo centesimo per combattere la crisi economica.

Doremi: Hai ragione, bisogna combattere questa crisi che mette in crisi la nostra economia.

Melody: Doremi? Ma tu sai cos'è la crisi economica?

Doremi: Certo che lo so, cosa credi. Significa che non ci sono soldi per torte e pasticcini. 

|Le ragazze sbatterono la testa sul tavolo dopo aver sentito l'affermazione della loro amica.|

Clessidrus: Beh, non ha torto.

|Ad un certo punto entrò in negozio un bambino e mentre le ragazze corsero per servirlo, Clessidrus si nascose al piano di sopra e guardò tutto. Il bambino comprò uno dei talismani fatti da Doremi, un panda che aveva la forma di un pallone da calcio, ma invece che pagare con il denaro diede in cambio alle ragazze una maglietta sportiva ribadendo che è la cosa più preziosa che possedesse. Più tardi, le ragazze raccontarono tutto a Raganella che non la prese molto bene.|

Raganella: Volete farmi credere che avete preso questa maglietta sporca in cambio del denaro che mi doveva?!

Doremi: Sì Raganella, facciamola breve, purtroppo è andata in questo modo.

Melody: Non avevamo alternative.

Sinfony: Già, si è tolto la maglietta ed è sfrecciato fuori dal negozio.

Doremi e Melody: Esatto.

Clessidrus: Dovevi vederlo Raganella, quel bambino era entusiasta di acquistare quel talismano a forma di pallone da calcio.

Doremi: Per l'ultima volta era un panda!

Raganella: Non fa niente, riuscirò ugualmente a farla fruttare. La scambierò per qualche nota magica. Non so quanto possa valere, ma due o tre note dovremo riuscire a guadagnare.

Doremi: Davvero? Le note si ottengono con il baratto?

Clessidrus: Ma certo, quando non si dispongono soldi per acquistare note magiche, un semplice baratto basta e avanza. Come quando diedi a Raganella le note in cambio delle sue cianfrusaglie.

Raganella: Delle note più delle bombe lacrimogene.

Clessidrus: Hahahaha, già è vero.

|Poi si sentì una voce di una nota strega che bucò dall'armadio cantando.|

Dela: Buongiorno a voi, il mio nome è Dela/La vostra strega piazzista/Cosa posso far per voi?

Raganella: Che tempismo, stavo pensando a te.

Dela: Sono qui tutta per voi./Cosa vi serve, posso vendervi qualunque cosa.

Raganella: Non dobbiamo comprare, vogliamo sapere quante note musicali vale questa maglietta.

Dela: Nessun problema, ve lo dico in un batti baleno.

|La strega piazzista fece apparire una bilancia.|

Dela: Mettete la maglietta su un piatto della bilancia ed io penserò a collocare le note musicali sull'altro.

|Così venne fatto come stabilito e dopo un lavoro di estrema precisione si seppe il valore dell'oggetto.|

Lalà: Favoloso, vale venti note musicali.

Clessidrus: Non ci posso proprio credere!

Raganella: La vendiamo!

Doremi: No aspetta un attimo. 

Raganella: Perché? Cosa c'è Doremi?

Doremi: E' solo una maglietta sporca, perché ha tanto valore?

Sinfony: Rispondi.

Raganella: E' più che è evidente, possibile che non l'ho capite? Spiegaglielo tu Dela per favore.

Dela: Questa maglietta possiede un valore aggiunto.

Doremi: Che cosa significa?

Dela: Nel mondo delle streghe gli oggetti a cui è legato un desiderio molto forte vengono reputati più preziosi, più e sentito il desiderio maggiore è il suo valore.

Doremi: Davvero? Non lo sapevo.

Raganella: Se un oggetto è carico di un desiderio molto grande allora vale di più.

Clessidrus: Dopo aver saputo questo, mi auguro vivamente che il desiderio di quel ragazzino si realizzi.

|Le ragazze cominciarono a riflettere sul possibile desiderio del bambino.|

Dela: Che cos'avete deciso di fare, la vendete oppure no?

Raganella: Certamente, che domanda inutile.

|Ma la rana venne colpita da alcune note magiche scagliate dalle ragazze.|

Le tre ragazze: La teniamo noi!

Raganella: Ma perché ragazze, è un'affare d'oro, da non farsi scappare.

Dela: Come volete.............Aspetta, prima che me lo dimentichi. Ho qualcosa da dare a Clessidrus.

Clessidrus: Cosa?

Dela: E' da parte di Jupiter, se l'era dimenticato di dartelo per aver superato la prima prova.

|Dela diede al clessidriano una sfera di vetro color blu elettrico e da lì uscì una piccola fata. |

Melody: Aw, ma quant'è carino.

Clessidrus: Un momento, da quando i clessidriani posso avere le fate.

Dela: Da adesso, i Guardiani Degli Astri hanno pensato di creare apposta per te un piccolo amichetto con cui potevi farti compagnia, si chiama Didì. Se non ti piace me lo tengo io.

Clessidrus: Nonononono, va bene. 

|Poi Didì si appoggiò alla mano del suo nuovo amico e gli abbracciò il pollice.|

Sinfony: Ma guarda, si è già affezionato.

|Poi Clessidrus presentò Didì alle fatine, così poteva fare amicizia con loro.|

Dodò: Dodò.

Mimì: Mimì.

Fifì: Fifì.

|Didì sembrava molto timido, ma alla fine si presentò.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

|Le fatine risero un pochino e il povero Didì si intristì.|

Lalà: Non siate maleducate.

Dela: Il suo linguaggio è un po arcaico ma col tempo migliorerà.

Clessidrus: Non m'importa, io lo trovo adorabile.

|La fatina arrossì lievemente. Più tardi tutti quanti pensarono a quale fosse il desiderio del bambino.|

Doremi: Non riesco a pensare ad altro. Quale sarà il desiderio di quel bambino?

Sinfony: Un desiderio che vale venti note musicali.

Melody: Sono così curiosa. Chissà chi era?

|Ad un tratto le fatine notarono un'etichetta.|

Doremi: Dodò che cosa stai guardando?

Dodò: Dodò.

Mimì: Mimì.

Fifì: Fifì.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=h_O3lU3HhUY

|Poi Sinfony notò che c'era scritto un nome.|

Sinfony: C'è scritto qualcosa qui.

Melody: Perché quella faccia? Che cos'hai scoperto?

Sinfony: Guarda il colletto, non vedi qualcosa?

Melody: Si intravede un nome.

Doremi: Fammi vedere.

|Il nome era stato cancellato.|

Clessidrus: C'e scritto Daichi Shibayama, ma è stato sostituito con il nome Misaki. Ma per quale motivo?

|Doremi capì tutto e iniziò a dondolare con la sedia.|

Doremi: Ha ha! Ho capito tutto, succede in tutte le famiglie. Ha ereditato la maglietta da suo fratello maggiore.

|Mentre lo spiegò, cadde con la sedia all'indietro.|

Clessidrus: Caspita, sei una ragazza brillante Doremi!

Sinfony: Ma lo stai dicendo veramente?

Clessidrus: In che senso?

Melody: Niente non importa.

Clessidrus: Quindi, se le cose stanno così, il desiderio di questo Misaki è quello di far accadere qualcosa di bello a suo fratello. Ma cosa?

|Era ormai pomeriggio e Doremi era tornata a casa portandosi con se Clessidrus che era come al solito dentro alla sua cartella. Quando entrò notò diverse scarpe misura bambino e capì che sua sorella Bibì aveva degli ospiti, ma non appena sentì parlare di una maglietta arancione cominciò ad origliare. Si scoprì che il bambino era un compagno di scuola di Bibì e che aveva scambiato la maglietta per il ciondolo affinché suo fratello potesse giocare titolare nella prossima partita di calcio. Più tardi in camera sua Doremi si accingeva a dormire.|

Doremi: Buonanotte Clessidrus.

Clessidrus: Ehhhhhh buonanotte.

Doremi: Perché quella faccia?

Clessidrus: Domani tu e le altre starete a scuola, mentre io dovrò rimanere al negozio di magia.

Doremi: Suvvia, lo sai che rischi di cacciarti nei guai se vieni con me. 

Clessidrus: Hai ragione. Dormi bene, spero che prenderai un bel voto domani al test di matematica.

Doremi: Accidenti! Mi sono dimentica che domani ho il compito!

|Così Doremi si recò alla scrivania per studiare mentre Clessidrus ne approfittò per dormire sul letto della bambina. Il giorno dopo le ragazze stavano nella loro classe ad aspettare la loro insegnante.|

Doremi: Sono così nervosa.

Melody: Devi stare tranquilla è solo un compito di matematica.

Doremi: Per te è facile parlare.

|All'improvviso si sentirono delle urla provenire dal bagno delle ragazze. La bambina che aveva urlato era Reika Tamaki, compagna di classe di Doremi, Melody e Sinfony che tornò subito nella sua aula.|

Kaori: Reika, cos'è successo?

Reika: Ho visto una bestiaccia nel bagno!

Tetsuya: Di certo era solo uno scarafaggio.

Reika: No, non lo era! 

|Tuttavia i suoi compagni di classe la ignorarono mentre continuava a parlare.|

Sinfony: Ci risiamo, scommetto che è una scusa per essere al centro dell'attenzione.

Doremi: E' proprio incorreggibile, non c'è niente da fare.

|Più tardi i bambini uscirono dall'aula per l'ora di educazione fisica, in quel momento qualcuno uscì dall'impianto di ventilazione e curiosò in giro, poi si avvicinò al banco di Doremi e prese dalla sua cartella la merenda, lo stesso fece pure con le cartelle di Melody e Sinfony, non appena sentì il rumore di passi ritornò nel condotto. Era quasi l'ora dell'intervallo e Doremi rovistò nella sua borsa in cerca della merenda.|

Doremi: Dove può essere? Sono sicura che mia madre mi abbia messo una brioche alla marmellata nella cartella.

Sinfony: Sicura che ci sia?

Doremi: Che domande, certo che ci sta.

Melody: Ma che strano.

Sinfony: Cosa?

Melody: Qualcuno ha rubato la mia merenda. 

Sinfony: Aspetta, fammi vedere una cosa.

|La ragazza dai capelli blu rovistò nella sua cartella.|

Doremi: Allora?

Sinfony: Anche nella mia cartella manca la merenda.

Doremi: Allora non si tratta di una coincidenza. Qualcuno vuole farci un dispetto. Scommetto che è stato Tetsuya.

Melody: Rifletti Doremi, come può essere stato lui se era con noi in palestra?

Doremi: Ah già, che sciocca. 

Melody: E' strano che qualcuno abbia setacciato solo le nostre cartelle.

Sinfony: Non so voi, ma credo di sapere chi è stato. 

|Così più tardi le ragazze andarono nel bagno e Sinfony mise a terra un quaderno di geometria.|

Doremi: Non capisco qual'è il tuo piano.

Sinfony: Abbi fiducia in me.

|Dopodiché si nascosero in uno dei gabinetti. Nel giro di pochi minuti la creatura misteriosa uscì dal condotto e guardò con molta curiosità il libro. Poi le ragazze uscirono e beccarono il colpevole, ovvero Clessidrus.|

Clessidrus: Ciao ragazze, bella giornata non trova..........

|Ma il clessidriano non terminò la frase perché Sinfony lo prese per la testa e lo guardò con faccia indemoniata.|

Sinfony: Lo sapevo che c'eri tu in tutta questa storia.

|Più tardi le ragazze portarono Clessidrus in cima a tutto sulla veranda.|

Doremi: Si può sapere che ci fai qui?

Clessidrus: Mi annoiavo, non voglio passare tutto il mio tempo al negozio di magia, io ho bisogno di esplorare e conoscere il mondo degli umani. E quale luogo migliore di imparare se non la scuola.

Melody: Ma rischi di essere beccato da qualcuno.

Clessidrus: Tranquille, starò tutto il giorno negli impianti di ventilazione. Vi prego, vi prometto che non creerò altri disagi alla scuola. 

|Le ragazze non si fidavano tanto della sua parola, tuttavia sapevano delle sue buone intenzioni.|

Doremi: Cerca solo di non creare altri problemi.

Clessidrus: Agli ordini capitano, ed ora se mi permettete va a curiosare nella sala professori.

Tutte e tre: No!

Clessidrus: Hahahaha dai stavo scherzando dai.

Tutte e tre: Non è divertente.

|Così per tutta la mattinata il curioso folletto osservò il comportamento degli studenti all'interno delle aule e nello stesso tempo annotò tutto quello che c'era da sapere su quella che lui riteneva una razza molto interessante. Nel pomeriggio Doremi spiegò alle sue amiche cosa aveva sentito il giorno prima a casa sua, anche Clessidrus dal tetto della scuola osservò con un binocolo gli allenamenti della squadra di calcio allenarsi.|

Clessidrus: Quindi è questo il giuoco del calcio. Io pensavo che fosse una gara a chi dava più calci nel sedere all'avversario, non sembra uno sport così difficile. Ho deciso, imparerò a giocare a calcio! Didì, vai a chiamare le altre fatine.

|La fata volò subito dalle sue tre nuove amiche e nonostante risero per il suo linguaggio un po arcaico lo seguirono. Più tardi in un angolo abbandonato della scuola Clessidrus si apprestava ad usare la sua magia.|

Clessidrus: Bon Bonì Bon Bonà/La magia è questa qua/Un piccolo campetto da calcio apparirà.

|Apparì magicamente un campetto da calcio ma di dimensioni molto ridotte.|

Clessidrus: Accidenti dovevo essere meno preciso. Bon Bonì Bon Bonà/La magia è questa qua/Clessidrus alto come una fata diventerà.

|Quindi, dopo aver risolto il piccolo problema ed essere raggiunto dalle altre fate, Clessidrus potette cominciare a giocare a calcio.|

Clessidrus: Ok ragazzi, ho letto tutto il libro su questo famoso giuoco del calcio, pare che sia lo sport più praticato al mondo e che la nazionale più forte è il Giappone............anche se penso che la Germania la batterebbe tranquillamente. Tuttavia quest'oggi proveremo a giocare, io e Didì contro voi tre e il primo che segna vince. Si comincia!

|La partita iniziò e furono le fatine a il calcio d'inizio. Didì era tra i pali mentre Clessidrus marcava Dodò, alla fine il clessidriano recuperò palla e si prestò a lanciarsi in rete, peccato che a causa delle sue gambe corte e dei piedi grandi inciampò da solo e perse palla.|

Clessidrus: Ma come caspita ho fatto?

|Le fatine recuperarono ed erano a tu per tu con Didì. Fifì calciò violentemente la palla che andò a colpire in pieno volto il piccoletto che cadde a terra. Il gioco fu sospeso e tutti si accertarono delle sue condizioni.|

Clessidrus: Didì?! Didì, tutto bene? Ti sei fatto male?

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=3f-_PlztndM

Fifì: Fifì. Fifì fifì fifì.

Clessidrus: Lo so che non volevi farlo apposta. Dai Didì non piangere vedrai che fra un po ti guarirà, forse è meglio che stai in panchina così recuperi un po.

|Il clessidriano coccolò un po la sua fata che piano piano smise di piangere.|

Clessidrus: Dodò? Vieni con me, tu starai avanti mentre io giocherò a porta visto che non sono molto bravo con i piedi.

Dodò: Dodò.

Clessidrus: Detto questo riprendiamo a giocare.

|Così si continuò a giocare. La partita fu molto equilibrata fino a quando Dodò non perse palla e Fifì era da sola contro Clessidrus, la fata calciò all'angolo ma il clessidriano si tuffò e la parò facilmente.|

Clessidrus: Wow, ho parato. Forte.

|Con il proseguire della partita Clessidrus dimostrò di avere delle qualità come portiere, poi con un suo potente rilancio smarcò Dodò che con bel tiro piazzato segnò la rete. Tutti festeggiarono, sopratutto Didì che dalla panchina incitava le due squadre. A fine partita tutto tornò alla normalità e Clessidrus si complimentò con le fate.|

Clessidrus: Ci siamo divertiti oggi, dovremo farlo più spesso. Magari trovassi un campo da calcio dove raramente gli umani frequentano, così potrei allenarmi come portiere.

Mimì: Mimì mimì mimì?

Clessidrus: Davvero? Dove?

Mimì: Mimì mimì mimì mimì.

Clessidrus: Grazie mille, allora corro subito.

|La campanella suonò e finalmente la giornata scolastica era finita e tutti gli studenti tornarono a casa. Mentre le ragazze si diressero al Maho, Clessidrus e Didì volarono nei cieli e atterrarono in vicinanza del campetto che aveva indicato Mimì.|

Clessidrus: Che bello, che bello, che bello! Sono così elettrizzato!

|Ad un tratto vide un umano nelle vicinanze e si nascose dentro ad un cespuglio, era Daichi che si stava ancora allenando per la prossima partita, ovviamente non aveva ancora perso l'abitudine di inciampare sulla palla.|

Clessidrus: Come lo capisco.

|Poi giunse il piccolo Misaki che salutò suo fratello.|

Clessidrus: Spero che sia venuto solo per dargli fiducia.

Doremi: Clessidrus?

|Il ragazzo si girò e notò che dietro di lui c'erano Doremi e le altre.|

Melody: Che ci fai qui?

Clessidrus: Ero venuto a giocare a calcio, non pensavo che c'era un umano. Scommetto che avete seguito Misaki giusto?

|E le tre annuirono, poi rimasero in silenzio e ascoltarono la conversazione. Il ragazzino continuava a incitare suo fratello, ma quest'ultimo era talmente scoraggiato che iniziò ad autocommiserarsi e preso dalla rabbia gettò il talismano che gli aveva regalato. Misaki scappò via piangendo non prima di aver detto a Daichi che non si sarebbe mai più presentato ad una partita. Dopo tutto ciò le ragazze se ne andarono, però notarono che Clessidrus non si era minimamente mosso.|

Doremi: Entra nella cartella, dai.

Clessidrus: Preferisco rimanere qui. 

Sinfony: Dobbiamo aiutare Misaki.

Clessidrus: Noi? Siete voi che lo volete aiutare, io voglio solo giocare a pallone.

Melody: Come puoi pensare a giocare in un momento del genere?

Doremi: Sei un egoista.

Sinfony: Lasciamolo stare, se non ci vuole aiutare tanto peggio per lui.

|E così se ne andarono con Doremi che tenne il broncio al clessidriano.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=kG8cdvHACo8

Clessidrus: Hahahaha pensi veramente che dicessi la verità? Non mi conosci bene.

Didì: http://data.whicdn.com/images/7839725/thumb.png

Clessidrus: Ho un mio piano per aiutarle. 

|Così prese dalla sua sacchetta il suo magici bon bon e pronunciò la formula magica.|

Clessidrus: Bon Bonì Bon Bonà/La magia è questa qua/Un completo da portiere di calcio apparirà.

|L'incantesimo funzionò e Clessidrus si sbrigò a mettersi la divisa da portiere. Intanto Daichi provava i tiri dalla distanza ma ogni volta che calciava la palla essa finiva di poco a lato.|

Daichi: Dannazione, un'altra volta! Possibile che non riesco a centrare la porta?! E' inutile non sarò mai un bravo calciatore, passerò l'intero anno scolastico in panchina.

|Dalla rabbia calciò un'altra volta la palla che stava per entrare in rete, quel tiro lo stava riempiendo di gioia ma all'improvviso sbucò Clessidrus con il completo da portiere e lo bloccò senza problemi. Daichi cadde dalla disperazione.|

Daichi: Razza di guastafeste! Chi diavolo credi di essere per bloccare un mio tiro?

Clessidrus: Il mio nome è Yoshikatsu Kawaguchi ragazzo.

Daichi: Aspetta, sei il portiere della nazionale giapponese?

Clessidrus: Cosa? Nonononono, magari fossi lui. Sono qui per sfidarti pivello, questo campo non è abbastanza grande per tutti e due.

Daichi: Invece sì.

Clessidrus: Era un modo per dire che solo io lo posso usare!

Daichi: Nei tuoi sogni.

Clessidrus: Allora ti sfido. Se riesci a farmi almeno una sola rete me ne andrò via da questo campo, ci stai?

Daichi: Niente di più facile. Cominciamo!

|Il ragazzo calciò la palla, peccato che la sparò alta sopra la traversa. Ci riprovò un'altra volta, ma questa volta inciampò e Clessidrus potette bloccare con facilità.|

Clessidrus: Tutto qui quello che sai fare?

Daichi: Siamo solo all'inizio piccolo sbruffone.

|Il clessidriano gli restituì il pallone e Daichi decise di tirargliela al angolino più basso alla sinistra del portiere.|

Daichi: Vediamo se la pari tappetto!

|La palla stava per insaccarsi in rete.........ma Clessidrus con il palmo della mano la parò.|

Daichi: Cosa?! Ma come.............

Clessidrus: Se pensi che sarà una passeggiata segnarmi ti sbagli di grosso. Riprova.

|Passarono i minuti e ogni volta che Daichi cercava di tirare Clessidrus rispondeva con gli interessi. Fino a quando Daichi tirò per l'ennesima volta e la palla rimbalzò in un modo strano come se avesse calpestato qualcosa, in quel caso Clessidrus la bloccò tranquillamente.|

Clessidrus: Che è successo?

|Poi notò il portafortuna che Misaki aveva regalato al fratello.|

Clessidrus: Che bello un portachiavi.

Daichi: Non è un portachiavi.

|Poi lo raccolse.|

Daichi: Questo è un regalo di mio fratello, diceva che con questo il mio sogno di giocare titolare in una partita si sarebbe avverato. Come può credere a delle stupidaggini simili?

Clessidrus: Sei un ragazzo fortunato.

Daichi: Cosa?

Clessidrus: Anche se quel portafortuna non è magico ha un significato simbolico. Tuo fratello voleva solo darti qualcosa per incoraggiarti a fare meglio, è un ragazzo che si preoccupa per te e farebbe qualunque cosa per aiutarti a realizzare il tuo sogno. 

|Daichi cominciò a riflettere e pensò che forse era stato un po duro con il suo fratellino.|

Clessidrus: Ma basta con questi sentimentalismi, continuiamo!

|Dopodiché il ragazzo si rimise al polso il ciondolo e continuò a giocare. Più il tempo passava più Daichi sembrava che stesse migliorando, Clessidrus riusciva ancora a parare ma aveva meno sicurezza di prima. Intanto stranamente giunsero in lontananza i suoi compagni di squadra che lo videro, Daichi non li notò ma Clessidrus sì e pensò tra se e se.|

Clessidrus: Molto bene, che colpo di fortuna.

Compagno di Daichi 1: Ma quello è Daichi?

Compagno di Daichi 2: Si sta allenando in questo campo deserto con quel nanerottolo.

Higarashi: E' vero, si sta allenando. E adesso mi sembra che se la stia cavando niente male.

Compagno di Daichi 1: Non ci posso credere fa proprio sul serio.

Higarashi: Direi che è abbastanza bravo, non sembra più lui.

|Poi Daichi fece un tiro ad effetto.|

Daichi: Prendi questo!

|Era un tiro molto potente, Clessidrus era sulla traiettoria ma non riuscì a deviarla con la mano e finalmente dopo tanti tentativi Daichi riuscì a segnare una rete.|

Daichi: Evvai! Alla faccia tua presuntuoso!

|Clessidrus cadde a terra stremato e cominciò a ridere.|

Daichi: Hey, che cos'hai da sghignazzare?

Clessidrus: Non mi sono mai divertito così tanto. Hahahaha, è stato fantastico giocare contro di te.

Daichi: Davvero? Non mi stai prendendo in giro?

Clessidrus: Non mentirei mai su certe cose. Hai la mia stima, e sono convinto che continuando ad impegnarti in questo modo tu riuscirai a fare grandi cose.

|Dopo essersi rialzato Clessidrus strinse la mano a Daichi in segno di rispetto e se ne andò via. Quella sera il clessidriano entrò nella camera di Doremi dalla finestra.|

Doremi: Ben tornato si può sapere che.............Oh cielo, sei pieno di graffi e di terra, stai bene?

Clessidrus: Non preoccuparti, dei cani mi hanno scambiato per un pupazzo e mi hanno mosso per un bel po. Sono cose che capitano.

Doremi: Cani? Oh oh, forse è stato il cerchio magico a ridurlo in quello stato.

Clessidrus: Come?

Doremi: Oh no, niente. 

|La mattina dopo era il giorno della partita le ragazze parlarono di ciò che avevano fatto, con Doremi che teneva Clessidrus dentro alla sua cartella. Lo scorso pomeriggio avevano invocato il cerchio magico per aiutare Daichi ma il risultato fu che dei cani avevano inseguito Higarashi e i suoi compagni, questo fece ridere un po Clessidrus. Poi dopo che le tre apprendiste si erano autocommiserate notarono che Daichi si stava riscaldando.|

Melody: Che sta facendo?

Clessidrus: Ditemelo, visto che non vedo niente. 

Doremi: Sta facendo corsa sul posto dalla panchina.

Clessidrus e Sinfony: E' meraviglioso è fatta!

|Sinfony abbracciò così tanto Doremi che per poco non le faceva perdere i sensi.|

Doremi: Che cosa volete dire?

Sinfony: La nostra magia ha funzionato. Non vedi che si sta riscaldando, significa che giocherà!

Melody: Giusto!

Clessidrus: Lo sapevo che il duro lavoro che ha fatto con me lo avrebbe premiato.

Sinfony e Melody: Eh?

Doremi: Le spiegazioni dopo, dobbiamo subito avvertire Misaki!

Clessidrus: Voi andate, io ho un ultima cosa da fare. 

Doremi: Cosa?

Clessidrus: Lo vedrai tra poco, forza andate ad avvertirlo!

|Le bambine senza se e senza ma andarono di corsa a cercare Misaki. Era arrivato l'intervallo e Clessidrus da dentro la sacca di Doremì vide che c'erano un sacco di cani sugli spalti. Così adoperò un piccolo trucchetto per guadagnare tempo.|

Clessidrus: Bon Bonì Bon Bonà/La magia è questa qua/Didì in un gatto si trasformerà.

|La sua fata si tramuto in un gatto e invase in campo. I cani lo videro e come dei danni cominciarono ad inseguirlo.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=h_O3lU3HhUY

|Gli animali avevano invaso il campo e gli arbitri provarono a prenderli ma con scarsi risultati.|

Clessidrus: Vai Didì, Misaki conta su di te...........aspetta no, non venire in questa direzione! Non entrare nella cartella!

|La fata entrò dentro e i cani cominciarono a sbranare la cartella con Didì e Clessidrus al suo interno fino a quando i padroni non si presero i cani. Nello stesso tempo Didì era tornato come prima.|

Clessidrus: Lo ammetto, non è stata un idea geniale.

|Il secondo tempo era iniziato e Daichi era entrato in campo. I minuti passarono e Clessidrus pregò affinché le ragazze arrivassero in tempo, arrivati quasi alla fine ci fu un fallo su Higarashi e l'arbitro diede un calcio di punizione. A incaricarsene fu Daichi che si mise in posizione.|

Clessidrus: E' finita, non arriveranno mai in tempo.

|La il clessidriano fu contraddetto perché le ragazze riuscirono a portare in tempo Misaki che fin da subito incitò Daichi a dare il massimo di se. Il ragazzo andò alla battuta della punizione e con un bellissimo tiro ad effetto spiazzò il portiere e segno il gol della vittoria per la gioia dei suoi compagni, dei suoi amici e sopratutto di suo fratello. A fine partita i due fratelli fecero la pace e le apprendiste e il clessidriano furono contenti che tutto si era risolto nel migliore dei modi. Ma c'era ancora una cosa da chiarire, le ragazze erano da sole con Clessidrus in un angoletto del parco............|

Sinfony: Quindi grazie alla magia del cerchio magico e al tuo intervento, Daichi ha avuto la possibilità di giocare la partita.

Clessidrus: A quanto pare sì. Gli serviva solo un po di fiducia.

Melody: Perché non ci avevi detto subito che avevi in mente qualcosa? Non ti dimenticare che siamo una squadra.

Clessidrus: Avete ragione scusa, devo ancora farci l'abitudine. Spero che mi perdoniate per esservi sembrato un egoista.

Doremi: No, io non ti perdonerò!

Clessidrus: Eh?

Doremi: Guarda come hai rovinato la mia cartella?!

|Il clessidriano preso dalla paura corse via inseguito dalla feroce Doremi.|

Clessidrus: Aiuto!

Doremi: Dove vai!? Non mi scappi!

Clessidrus: Risparmiami, ti prometto che te l'aggiusterò!

|E così i due si inseguirono a vicenda mentre Melody e Sinfony li guardarono all'orizzonte ridendo.|

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Capitolo 5
*** La Foresta Degli Incubi ***


|Quella sera le apprendiste streghe erano in fermento perché dovevano fare l'esame dell'ottavo livello, la più agitata di tutte era Doremi. Il fallimento al primo tentativo della prova del nono livello l'aveva traumatizzata e nonostante l'aiuto che gli dava Clessidrus, il suo atteggiamento non cambiò di una virgola.|

Clessidrus: Rilassati Doremi, questa volta le cose saranno diverse. Ti sei impegnata molto e hai fatto ottimi progressi.

Doremi: Lo so, lo so. Ma non sopporterei di fallire un'altra prova.

Clessidrus: La cosa non succederà. 

Doremi: Lo spero. Però le parole di oggi della signorina Yuki mi hanno tranquillizzata, devo trovare sempre i lati positivi dei miei incubi.

Clessidrus: Giusto. Ma quello che ti dovrebbe far tranquillizzare è che sei stata allenata dal miglior tutor che ti potevano dare.

Doremi: Adesso non esagerare. Piuttosto sbaglio o anche tu tieni il tuo "esame" da fare?

Clessidrus: Ahimè sì. A quanto pare le mie prove per evitare di essere polverizzato dal consiglio delle streghe coincidono con le date degli esami per diventare streghe. Non potrò assistere alle vostre prove, che peccato.

Doremi: Su muoviamoci le altre ci staranno aspettando. 

|Così Doremi usò il suo jingle set e si trasformò, peccato che fece un rumore talmente forte da svegliare la sua famiglia che bussarono alla porta. Doremi e Clessidrus si nascosero dietro il letto mentre Dodò si trasformò in Doremi e si mise sul letto.|

Doremi: Avanti.

Bibi, Keisuke e Haruka: Va tutto bene Doremi?

|Dodò mosse le labbra mentre Doremi parlò.|

Doremi: Si.

Bibi, Keisuke e Haruka: Allora torniamo a letto buonanotte.

Doremi: Buonanotte.

|E chiusero la porta e questo fece tirare un sospiro di sollievo alla bambina e al clessidriano.|

Clessidrus: Per un pelo.

|Così i due uscirono di casa e raggiunsero le altre al Maho. Lì insieme a Raganella e Lalà entrarono nel mondo delle streghe.|

Raganella: Quando sostenni l'esame dell'ottavo livello mi reggevo a malapena sulla scopa, come vola il tempo.

Melody: Stai parlando dell'era giurassica?

Raganella: Che sfacciata! Era solo settemilaottocento anni fa.

Sinfony: Allora era l'eta della pietra.

Clessidrus: O una via di mezzo.

Raganella: Basta così!

Doremi: L'esame sarà una passeggiata, uno scherzo da ragazzi.

Sinfony: Più facile del compito di matematica. 

Melody: Speriamo che si riesca a superarlo tutte e tre insieme questa volta.

Raganella: Sembrano tutte stranamente serene, mi auguro che fili tutto liscio.

Clessidrus: L'importante è che non prendano sottogamba la prova di oggi.

|Poi videro in lontananza le esaminatrici Mota e Motamota, ma la cosa che più le sorprese erano tre banchi messi apposta per loro. Le sorelle incitarono le candidate all'esame a sedersi lasciando perplessi Raganella e Clessidrus.|

Raganella: Che cos'è questa storia?

Mota: Niente paura non è l'esame.

Motamota: Si tratta di un questionario.

Mota: Dobbiamo imparare a conoscervi meglio. Vi esamineremo a scadenze fisse finché non giungerete a superare anche il primo livello. 

Motamota: Proprio così. Vogliamo conoscere ogni lato della vostra personalità e del vostro carattere.

Doremi: Che sollievo, che bella notizia.

Sinfony: Volete conoscerci meglio?

Motamota: Sì certo, per favore scrivete cosa odiate di più.

Mota: Cominciate subito vi prego.

|Poi notarono il clessidriano.|

Mota: Guarda chi si rivede, sei qui per fare un bagno in uno dei nostri calderoni come l'ultima volta?

Motamota: Accomodati sono belli caldi.

|Le ragazze e Raganella risero di Clessidrus che sbuffò dalla rabbia.|

Clessidrus: No. Si dia il caso che sono qui per fare la seconda prova posta dai Guardiani Degli Astri. Dov'è il mio esaminatore?

Voce sconosciuta: Proprio dietro di te.

|Clessidrus si girò e vide una gigantesca rosa che appena si aprì mostrò una creatura elegante ed affascinante.|

Mota: Lei è Venus, esperta in botanica e prodotti di bellezza.

Melody: Wow, è bellissima. 

Venus: Ti ringrazio mia cara. 

Clessidrus: Peccato che hai il naso più lungo di quello di Pinocchio.

Venus: Ma come ti permetti?! Un po di rispetto, sono una guardiana degli astri dopotutto! Piuttosto, sei pronto per la tua prova?

Clessidrus: Sono nato pronto.

|Con uno schiocco di dita Venus fece apparire un'altro banco.|

Venus: Voglio che tu mi descriva il tuo carattere con trenta semplici parole.

Clessidrus: Aspetta, questa è la mia prova?

Venus: Assolutamente no. Solo che mi piace conoscere qualcuno prima di polverizzarlo. Non perdere altro tempo e scrivi, e mi raccomando voglio la massima sincerità.

|Così il ragazzo si sedette e iniziò a pensare a quello che poteva scrivere sul foglio, poi dopo un po ci arrivò.|

Sono un clessidriano gentile e disposto ad aiutare gli altri, tuttavia sono insicuro di quello che faccio perché ho paura di fallire e deludere quelli che hanno fiducia in me.

|Dopodiché Clessidrus consegnò il testo a Venus.|

Venus: Molto bene. 

|Con un'altro schiocco di dita Venus fece apparire una nuvola dove si distese.|

Venus: Seguimi, così potremo subito cominciare.

Clessidrus: Ok. Buona fortuna ragazze. 

Tutte e tre: Lo stesso vale anche per te.

|Clessidrus svolazzò e seguì la sua esaminatrice che stava volando sopra la sua nuvola e nello stesso tempo si stava truccando. Il ragazzo intuì che la guardiana fosse un tantino vanitosa. Dopo dieci minuti giunsero in una fitta foresta.|

Venus: La tua prova consiste nell'addentrarti nella foresta e recuperare il prezioso Anello Delle Mille Virtù, si trova da qualche parte vicino ad un laghetto.

Clessidrus: Un momento, dov'è l'inganno?

Venus: Beh pare che la dentro succedano delle cose talmente surreali che chi c'è entrato non abbia parlato per settimane. 

|Il clessidriano inghiottì la sua saliva per la paura.|

Venus: Hai solo tre ore per completare la prova, e potrai usare i tuoi bon bon magici solamente una volta e non potrai usare le tue ali per sorvolare la foresta. Ci vediamo dall'altra parte.

|E con la sua nuvola Venus volò via.|

Clessidrus: Coraggio Clessidrus, c'è la puoi fare.

|Così il ragazzo entrò nella foresta. Essa era costituita da tantissimi alberi neri come la pece e si poteva sentire il verso dei pipistrelli, ad un tratto Clessidrus notò che dal terreno sbucarono tantissimi vermi.|

Clessidrus: Eugh, detesto i vermi, mi fanno ribrezzo. 

|Ad un tratto i vermi si raggrupparono insieme e formarono un unico e gigantesco verme che guardò minacciosamente il clessidriano.|

Clessidrus: Ho detto ribrezzo? Volevo dire che li disprezzo.........no intendevo che emettono un cattivo olezzo.......devo scappare non è vero?

|Il verme annuì e Clessidrus scappò via in preda al terrore mentre il verme lo inseguì. Senza battere ciglio il clessidriano prese i suoi bon bon magici e pensò ad un incantesimo ma............|

Clessidrus: Aspetta, Venus ha detto che posso usare le palline solo una volta in questa prova. Devo pensare a qualcos'altro.

|Così rimise nel cappello le palline e pensò ad un altra soluzione, poi vide una parete rocciosa e si fermò. Il verme andò a tutto gas e spalancò le fauci per mangiarsi il folletto, ma Clessidrus volò in alto e si salvò la pellaccia. Quanto al verme, egli si schiantò contro la parete e crollò addosso a lui.|

Verme: Ahi.

|E dopo avergli spianato la strada, il verme sparì magicamente. Ad un tratto si sentì una risata sinistra che fece venire a Clessidrus la pelle d'oca e decise di proseguire il cammino.|

Clessidrus: Questa foresta comincia a mettermi i brividi, non posso immaginare cosa mi possa capitare adesso.

|Ad un certo punto iniziò a sentire dei ticchettii e questo stranamente lo fece diventare molto ansioso. Poi degli alberi presero vita a e mostrarono al clessidriano tantissimi orologi.|

Albero parlante: Tic tac tic tac. Il tempo scorre clessidriano, e non c'è modo che tu possa fermare, segneranno ogni secondo della tua vita per sempre hahahahahaha.

|Clessidrus cominciò ad urlare come un matto e scappò dagli alberi orologiai.|

Clessidrus: Non li sopporto gli orologi! Il loro ticchettio mi rende nervoso!

|Uno degli alberi gli bloccò la strada mentre gli altri lo circondarono. Mentre non sapeva cosa fare, il clessidriano potette sentire di nuovo quella risata malefica.|

Clessidrus: Chi sei? Fatti vedere!

|La creatura lo accontentò subito e sbucò dagli alberi. Il suo aspetto terrificante fece scendere il latte alle ginocchia del giovane folletto.|

Clessidrus: Gentilmente potresti nasconderti tra gli alberi, ripensandoci non voglio vedere più la tua terrificante faccia.

Boogy: Non puoi sfuggire a me, sono l'incarnazione della tua peggior paura. Perché non ti rilassi con il rumore degli orologi mentre fallisci la tua prova hahahaha!

Clessidrus: NO!

|Così Clessidrus decise di prendere dal suo cappello una pallina fumogena. Ovviamente il mostro e gli alberi non lo videro più e lui potette scappare.|

Boogy: Acciuffatelo!

|Gli alberi fecero uscire le loro radici dal terreno e iniziarono ad inseguirlo. Il folletto doveva pensare ad un modo per liberarsi di loro.|

Clessidrus: Che posso fare? Che posso fare? Come posso fronteggiarli senza sprecare la mia magica.............almeno che.,,,,,

|Poi Clessidrus si fermò e aspetto che gli alberi lo circondassero, compreso la sinistra creatura.|

Boogy: E' finita per te ragazzo, non hai più scampo.

Clessidrus: Indietro! Oppure userò la mia magia per incendiarvi stuzzicadenti troppo cresciuti.

|Gli alberi cominciarono a tremare dalla paura.|

Boogy: Stai bluffando. 

Clessidrus: Staremo a vedere. Bon Bonì, Bon Bonà, la magia è questa qua. / Ogni albero della foresta si.............

|Ma il clessidriano non terminò la frase perché gli alberi fuggirono via dalla paura piangendo. Il mostro era furibondo.|

Boogy: Razza di piccolo mostriciattolo. 

Clessidrus: Per un pelo, se avessi completato la formula magica avrei sprecato l'unico bon bon che avevo. Chi sei tu? E cosa voi?

Boogy: Sono Boogy il guardiano della foresta e il tuo incubo peggiore. Qui tutte le tue fobie diventano realtà.

Clessidrus: Come fai a sapere le mie paure?

Boogy: Segreto professionale. Ma basta parlare, ho voglia di imprigionarti qui e torturarti per il resto della tua vita.

|Il mostro allungò le sue braccia per acciuffare Clessidrus che riprese a volare.|

Boogy: Non puoi scappare per sempre dalle tue paure, prima o poi dovrai affrontarle.

|Boogy si fece crescere le ali e inseguì la sua vittima. L'inseguimento durò solo per pochi secondi perché lo strano essere si incastrò tra i rami degli alberi.|

Clessidrus: Credo che una dieta senza carboidrati ti gioverà alla salute.

|Con più tranquillità Clessidrus riuscì ad attraversare gran parte della foresta e si ritrovò nei pressi di un lago.|

Clessidrus: Ci siamo, deve essere questo il punto esatto indicato da Venus. Ma non vedo nessun anello.

|Poi magicamente apparve una specie di piramide con in cima l'anello.|

Clessidrus: Ma come...........Non importa.

|Ma appena provò a salire il gradino venne fulminato e cadde a terra stecchito.|

Clessidrus: Pronto, chi è?

|Ad un tratto alla piramide spuntarono le mani e una gigantesca testa.

Piramide: Per poter avere l'Anello Delle Mille Virtù dovrai non farmi rispondere ad un enigma.

|Poi prese l'anello e se la mangiò.|

Clessidrus: Eh? Non dovresti darmelo tu l'enigma?

Piramide: Non sono bravo a fare indovinelli, ma sono un portento nel risolverli. 

Clessidrus: Ah sì. Entra solo se le giri la testa… che cos'è?

Piramide: La vite.

Clessidrus: Non è un re ma ha una corona, non ha orologio ma le suona.

Piramide: Il gallo. Se questo è il tuo meglio allora te ne puoi anche andare.

Clessidrus: Mi stavo conservando il meglio, ma se vuoi qualcosa di più difficile ti accontento subito. Tre mamme hanno ognuna due figlie. Decidono di andare al cinema ma nella sala sono rimasti solo otto posti. Riescono lo stesso a sedersi tutte, ognuna in un posto. Come è possibile?

Piramide: Mmmmmmm l'ho ammetto è indovinello difficile. Le mamme decidono di piazzare le due figlie più piccole in un unico posto.

Clessidrus: Sbagliato. Vuoi che ti dica la risposta?

Piramide: No, c'è la faccio pure da solo. Prendono una sedia e........

Clessidrus: No.

Piramide: Una mamma prende sua figlia in braccio e...............

Clessidrus: No no.

Piramide: Una delle mamme rinuncia al posto...............

Clessidrus: No.

Piramide: Ah! Mi arrendo, dimmi la risposta.

Clessidrus: Ma è semplice. Una delle mamme è nonna. Ognuna delle mamme ha due figlie, la nonna e madre delle due mamme che hanno ognuna due figlie. E' una questione di logica.

Piramide: Accidenti! Perché non ci ho riflettuto! Hai vinto ragazzo.

|La piramide sputò l'anello e lo consegnò al clessidriano che assunse un aria disgustata.|

Clessidrus: Ti dispiacerebbe lavarlo?

|Ma la piramide sparì magicamente.|

Clessidrus: Come non detto. 

|Ad un tratto il ragazzo venne afferrato dalle braccia allunganti di Boogy.|

Boogy: Ormai sei mio! Dammi l'anello e forse ti risparmierò la vita.

|Il clessidriano provò a contorcersi ma la morsa del demone era troppo forte.|

Boogy: Rassegnati, non passerai questo esame e passerai l'eternità in questa buia e tetra foresta a sollazzarmi. 

|Mentre veniva stritolato Clessidrus notò che Boogy era a debita distanza lontano dai raggi del Sole.|

Clessidrus: Nemmeno se mi pagassi lo farei.

|A quel punto morse la mano di Boogy che, urlando di dolore, lasciò la presa.|

Boogy: Come hai osato?!

Clessidrus: Avanti, vieni a prendermi. 

|Boogy si arrampicò sugli alberi per nascondersi meglio, intanto Clessidrus sapeva che era il momento di giocare il suo asso nella manica. Prese il suo bon bon magico e aspettò la mossa del mostro crea incubi. Ad un tratto Boogy balzò proprio dietro a Clessidrus, ma lui si girò giusto in tempo e pronunciò la formula magica.|

Clessidrus: Bon Bonì, Bon Bonà, La magia è questa qua!/Luminosa come il sole questa caramella diventerà.

|Dopo averla lanciata si coprì gli occhi mentre la caramella cominciò a brillare accecando e bruciando Boogy.|

Boogy: No! Odio la luce! La odio!

Clessidrus: A quanto pare ho scoperto la tua paura più grande, perché non ne approfitti per abbronzarti un po. 

|Il mostro si contorse dal dolore e cominciò ad essiccare fino a quando non rimase a terra completamente paralizzato. Ormai era finita e Clessidrus potette tirare un respiro di sollievo.|

Venus: Bene, bene, bene.

|Poi vide la guardiana che si stava mettendo lo smalto sulle unghie delle mani.|

Venus: A quanto pare hai portato a termine la prova. Le mie congratulazioni.

Clessidrus: Oh beh grazie. 

|Intanto Boogy iniziò a cambiare forma e assunse le sembianze che per il giovane folletto erano familiari.|

Clessidrus: Doremi?! Che cosa le hai fatto Venus?!

Venus: Rilassati, quella non è la tua amica. Devi sapere che Boogy è la rappresentazione grafica delle grandi paure degli esseri viventi che si addentrano nella Foresta Degli Incubi. A quanto pare la tua paura è collegata a lei, ma la domanda che ti pongo è perché?

Clessidrus: Beh........la mia più grande paura è quella di deludere Doremì. So che lei non è l'apprendista che vorrebbero tutte le streghe e che avvolte combina disastri inimmaginabili, ma se non dovesse superare la prova dell'ottavo livello di oggi potrebbe prendersela con me, dimostrerebbe che io non gli sono stato di nessun aiuto. Lei, Melody e Sinfony sono le prime amiche che abbia mai avuto e non voglio perderle.

Venus: La tua risposta rispecchia in pieno il tuo carattere. Tutti noi abbiamo paura di deludere gli altri, ma per sconfiggerla bisogna solo tentare e dare il meglio di se. Ed oggi tu l'hai dimostrato con degli ottimi risultati. 

|La guardiana gli diede una spilla, un sacchetto pieno di bon bon, ed infine una fionda.|

Venus: Ecco qualcosa che ti aiuterà a scagliare meglio i tuoi bon bon magici. 

|Così il giovane folletto superò la prova e uscì dalla foresta grazie all'aiuto della guardiana. Dopodiché raggiunse lo stand di Mota e Motamota dove vide le sue amiche.|

Melody: Allora, com'è andata la prova.

Clessidrus: Pfff, un giochetto da ragazzi. E a voi?

|In quel momento Doremì abbracciò fortissimo il clessidriano.|

Doremì: C'è lo fatta! Ho superato la prova dell'ottavo livello! Grazie, grazie, grazie per avermi aiutato.

Clessidrus: Figurati, ma adesso liberami, mi stai soffocando.

|Ovviamente questo generò un po di ilarità. Tornando a casa mi raccontarono quello che gli era capitato, tipo conoscere una calamara e un polpo che erano innamorati tra loro che si sono ricongiunti grazie all'aiuto delle ragazze. E per questo sono state ringraziate dalla regina in persona.|

Clessidrus: Quindi avete conosciuto la regina? Non ci posso credere. 

Sinfony: Ci ha detto che dobbiamo tenerti d'occhio, così non combinerai altri disastri come hai fatto qui.

|Le tre risero.|

Clessidrus: Ha ha ha, molto spiritose. 

|In quel momento nel castello, Venus informò la regina del superamento del test di Clessidrus.|

Regina: Mi fa veramente piacere, sta facendo dei progressi molto importanti. 

Venus: Dite che è merito di quelle apprendiste?

Regina: Loro involontariamente gli stanno dando qualcosa di più potente della magia, ma solo il tempo ci dirà se essa si concretizzerà.

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Capitolo 6
*** Mia Dolce Spumella ***


|Era un'altra giornata noiosa al Maho e le ragazze guardarono dalla finestra.|

Melody: Che noia, oggi non abbiamo niente da fare qui.

Doremì: E' una bella giornata da trascorrere al Sole, come staranno facendo i nostri amici.

Sinfony: Magari ci fosse concessa una gita ogni tanto.

Doremì e Melody: Mmmhmm.

Raganella: Smettetela di stare con la testa fra le nuvole. Avete un obbiettivo, e cioè acquistare note magiche e per poterci riuscire dovete lavorare e guadagnare.

Doremì: Cosa credi, lo sappiamo benissimo. 

Melody: Abbiamo bisogno di cambiare aria.

Sinfony: Di uscire.

Raganella: Ora basta con queste assurde fantasie, smettetela di stare a pancia all'aria e cominciate a darvi da fare. 

Doremì: Se continui a trattarci come schiave........

Sinfony: Qualcuno ti lancerà una punizione.

Clessidrus: Se la meriterebbe eccome.

|Ad un tratto le ragazze videro il folletto e cominciarono a ridere perché qualcuno, e sappiamo chi, gli aveva disegnato dei baffi sulla faccia.|

Clessidrus: Brave, ridere delle disgrazie altrui. Mi sono lavato la faccia con ogni tipo di sapone, ma niente, non riesco a togliermeli!

Raganella: Non ti stanno male, almeno così la gente non ti scambierà per un moccioso.

Clessidrus:Ora basta! Sono straaaaaaarcistufo dei tuoi continui scherzi. E non è la prima volta che me li fai!

|Ebbene sì, da quando si era trasferito sulla Terra il povero Clessidrus non avuto vita facile a causa dei continui scherzi che riceveva da Raganella, come ad esempio il finto incendio..........quel giorno, mentre stava facendo un castello di carte.|

Raganella: Al fuoco! Al fuoco! Non startene lì impalato, il negozio è in fiamme! Esci dall'uscita sul retro, presto!

|Clessidrus, preso dal panico, volò in direzione dell'uscita. Ma quando l'aprì gli cadde addosso un secchio d'acqua. Questo fece ridere a crepapelle Raganella. Un'altra volta, mentre stava creando un talismano......|

Clessidrus: Scusami Raganella, posso avere del sale?

Raganella: Sicuro.

|E fece apparire magicamente una saliera. Ma appena provò a spargerne un pizzico il tappò si svitò e fece cadere tutto sul tavolo, solo che quello non era sale bensì pepe e il povero folletto iniziò a starnutire in continuazione. Infine ieri mentre dormiva la ranocchia gli disegnò sulla faccia dei baffi.......|

Raganella: E' un vero spasso prenderti in giro. 

|Il clessidriano salì le scale e si avvicinò alla strega|

Clessidrus: Stai molto attenta ranocchietta, un giorno avrai quello che ti meriti e allora sarò io ad emettere l'ultima risata.

Raganella: Ne dubito. 

|In quel momento Clessidrus prese la fionda con un bon bon............|

Sinfony: Dai Clessidrus, non sprecare un bon bon magico per questa cosa.

Clessidrus: Mmmm

|Ad un tratto un cliente giunse e le tre creature magiche si nascosero. Era Bibì, la sorella di Doremì.|

Melody: Ciao Bibì.

Sinfony: Che bello rivederti.

Doremì: Cosa vuoi, hai bisogno di me?

Bibì: Sono venuta per vedere come te la cavi in negozio.

Doremì: Me la cavo benissimo.

|Poi iniziò a vedere i vari talismani che c'erano in giro.|

Bibì: Che meraviglia queste collane e questi ciondoli. Sono pronta a scommettere che non sono stati fatti da te.

Doremì: Mmmm

Melody: Brava, hai indovinato, li ho fatti io. Attirano energie positive Bibì.

Bibì: Complimenti sei un'artista.

|Intanto sopra a tutto.|

Raganella: Ma chi è quella?

Clessidrus: Lei è la sorella minore di Doremì. Era un'autentica ficcanaso, l'ultima volta mi sono finto il burattino di Doremì per evitare di essere smascherato.

|Intanto Bibì vide i talismani di Doremì e mise il dito nella piaga contro la scarsa capacità di creare talismani della sua sorella maggiore.|

Bibì: Mi è bastata un occhiata, è pacchiano ed è rifinito molto male. Solo Doremì poteva farlo, è orribile come lei.

|Ovviamente Doremì si infuriò.|

Clessidrus: Oh oh, prepararsi al peggio.

Doremì: Bibì, ripetilo se hai il coraggio!

|Così iniziò a inseguire Bibì per tutto il negozio.|

Bibì: Doremì è una buona nulla.

Doremì: Fermati!

Raganella: Razza di screanzate. Sono assolutamente pazze, correre in quel modo nel mio negozio.

|Poi le due sorelle salirono le scale.|

Clessidrus: Presto, al riparo!

|Clessidrus, Raganella e Lalà si nascosero davanti alla ringhiera di mattoni, ma mentre il folletto e la fata rimasero a mezz'aria, la rana poteva solo aggrapparsi al mattone con le sue mani.|

Bibì: Non mi prendi.

Doremì: Quanto ci scommetti? Smettila di correre, vuoi rompere qualcosa?

|Poi scesero le scale e le due creature alate ritornarono al loro posto.|

Clessidrus: Per un pelo.

|Tuttavia Raganella perse la presa e precipitò. Dopo un primo rimbalzo atterrò tra le braccia di Bibì lasciando di sasso tutti i presenti.|

Lalà: E adesso?

Bibì: E questa che cos'è?

Doremì: Beh non lo vedi?

Melody e Sinfony: E' un pupazzo.

Bibì: Ma........ma.......ma......com'è carino.

Le tre ragazze e Clessidrus: Carino?

Bibì: E' soffice e morbidoso.

Doremì: Morbidoso?

Bibì: Sì, voglio comprarlo.

|La sua scioccò tutti i presenti.|

Doremì: Scusa, hai detto che vuoi comprarlo?

Melody: Non è possibile.

Sinfony: Non puoi farlo, costa troppo.

Melody: Tantissimo.

Doremì: Ha un prezzo altissimo. Non puoi comprarlo.

Bibì: Quanto costa?

|Intanto dietro le quinte.|

Clessidrus: Ti prego, spara un prezzo altissimo.

Doremì: Preparati, quel pupazzo costa mille yen. Mi dispiace ma non posso applicare gli sconti ai parenti.

Bibì: Eccoli.

|La bambina pagò l'oggetto animato.|

Clessidrus: http://images5.fanpop.com/image/answers ... 38_300.jpg

Bibì: Per fortuna che li ho risparmiati, ciao ciao. E Doremì, cerca di lavorare sodo.

|E Bibì se ne andò via senza se e senza ma.|

Sinfony: Questa è una vera sfortuna.

Clessidrus: Mille yen? Come ti è potuto venire in mente?!

Doremì: Non avrei immagino che mia sorella che avesse tutti quei soldi da fare.

Melody: Dobbiamo fare qualcosa per salvare Raganella.

Doremì: Sì, ma che cosa?

Sinfony: Non possiamo lasciarla in mano alla tua sorellina.

Lalà: Non c'è ragione di preoccuparsi. 

Clessidrus: Se la caverà. 

Lalà: Nonostante sia stata trasformata in una ranocchia, non dovete dimenticate che è una strega. Con la sua sfera di cristallo può fare qualunque magia.

Sinfony: Già, è vero.

Melody: Non è necessario salvarla da Bibì.

Doremì: Che bella notizia, senza il controllo di Raganella siamo libere di uscire.

Sinfony: Ben detto Doremì.

Clessidrus: Non credo che altri clienti arriveranno in giornata.

Lalà: Sono d'accordo, un po di divertimento non guasta.

Doremì: Ci dai il permesso?

Lalà: Certo.

Le tre ragazze: Evviva!

|Così Doremì, Melody e Sinfony se ne andarono.|

Clessidrus: Che bello, un'intera giornata senza quella fastidiosa rana. Ora posso abbassare la guardia. 

|Intanto la fatina sbagliò.|

Lalà: Vado a schiacciare un pisolino.

Clessidrus: Io invece devo trovare il modo ti togliermi questi stupidi baffi.

Lalà: Prova con la crema solare.

Clessidrus: Grazie Lalà.

|Mentre camminò, notò una cosa a terra, una piccola sfera viola. Il folletto intuì che era la sfera di cristallo di Raganella.|

Clessidrus: Eh scusa Lalà?

Lalà: Dimmi Clessidrus.

|Ma prima che potesse dire il problema, iniziò a riflettere. Finalmente aveva l'opportunità di vendicarsi su Raganella per tutti gli scherzi che aveva ricevuto.|

Clessidrus: Stavo pensando se ti piacerebbe se ti preparassi del té con i biscotti.

Lalà: Molto volentieri, grazie di cuore. 

|Il clessidriano andò via nascondendo la sfera dentro al suo cappello. Era sera e il clessidriano stava andando a dormire, ma vide la sua fata che gli teneva il broncio.|

Clessidrus: E dai non fare così Didì. Finalmente posso passare la notte senza che Raganella mi imbratti la faccia. Ti prometto che domani mattina gli restituirò la sfera.

|Ma la fata gli tenne il broncio perché il suo padrone stava dormendo sul letto di Raganella.|

Clessidrus: Quando mi capiterà di nuovo una cosa simile?

|La mattina dopo il clessidriano volò a scuola per raggiungere le tre bambine.|

Doremì: Oh ciao Clessidrus, pronto per un nuovo giorno dove imparerai le nostre abitudini?

Clessidrus: Non oggi, volevo sapere dov'è finita Raganella. Nella camera di tua sorella non l'ho trovata.

Doremì: Bibì se l'è portata all'asilo, pensa che l'ha chiamata Spumella. E' incredibile come si sia affezionata a lei.

|In quel momento il folletto trattenne le sue risate.|

Melody: Che c'è?

Clessidrus: Niente, niente. Volo a riferirlo a Lalà. Buona giorno.

|Mentre volò via prese dal suo cappello Didì.|

Clessidrus: Avverti Lalà di quello che hai sentito.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=88vkDp6vI0I

Clessidrus: Io ho una cosa importante da fare.

|La fata ubbidì all'ordine, mentre Clessidrus si diresse all'asilo e si appollaio sul ramo di un albero. Lì potette vedere Raganella attaccata alla borsa di Bibì mentre quest'ultima giocava.|

Clessidrus: Che lo spettacolo abbia inizio.

|Poi prese un pacchetto di patatine. La rana vide il folletto e pensò tra se e se.|

Raganella: Non startene lì impalato, fa qualcosa idiota.

|Il clessidriano prese una cosa dal suo cappello alimentando le speranze di Raganella, ma quello che prese era solo un tubetto di ketchup. Durante l'intervallo Bibì non faceva altro che giocare con la sua dolce Spumella, e la povera strega iniziò a sentirsi male. Poi le sue amiche si incuriosirono e Bibì decise di condividerla con loro, la povera rana non ricevette altro che coccole e pizzichi sulla sua faccia, questo fece ridere tantissimo il clessidriano.|

Clessidrus: Questo è meglio di un film, potrei vederlo almeno dieci volte.

Lalà: Clessidrus? Che ci fai lì?

|In quel momento il folletto vide Lalà tramutata in gatto e la raggiunse.|

Clessidrus: Stavo controllando che non gli fosse successo qualcosa di grave.

Lalà: E' strano che Raganella non sia ancora scappata.

Clessidrus: Forse gli piace ricevere tutte quelle attenzioni. Io direi di lasciarla giocare ancora con loro fino a fine giornata. Tanto non gli può succedere niente di grave con Bibì, penserò io a tenerla d'occhio.

Lalà: Hai ragione, allora vado ad avvisare le bambine.

|Ma prima che la fata potesse andare via un bullo di nome Kimitaka minacciò Bibì di dargli il giocattolo. La bambina lo posò dietro alle sue gambe, questa era una ghiotta occasione per Raganella di scappare.|

Lalà: Meno male.

Clessidrus. Oh oh.

Lalà: Oh oh che cosa?

Clessidrus: Mi fa male la pancia, mi serve un bagno. Torno subito.

|E il folletto scappò via. In realtà si mise da un'altra parte e prese la sua arma segreta.|

Clessidrus: Rendiamo le cose un po più interessanti.

|Ma in quel momento Didì cercò di dissuaderlo.|

Clessidrus: E dai Didì, non farò niente di male.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=kG8cdvHACo8

Clessidrus: Lo so che è una cosa cattiva, ma in questo modo potrò vendicarmi per tutto quello che mi ha fatto passare.

|Didì insistette e cercò di fermarlo.|

Clessidrus: Per favore, vuoi lasciarmi in pace?

|Sentendosi offeso Didì desistette e gli lasciò fare quello che voleva.|

Clessidrus: Bon bonì Bon bonà, la magia è questa qua/Un trio di oche apparirà.

|E con la sua fionda lanciò il bon bon e fece apparire tre oche.|

Raganella: Questa è la mia occasione devo correre via.

|Poi vide gli uccellacci che l'attaccarono.|

Raganella: E voi che volete da me?! Lasciatemi in pace?!

|In quella circostanza Clessidrus rise a crepapelle. Raganella continuò a indietreggiare fino a quando non era su un ponte pronta a cadere in acqua. Per fortuna venne salvata da Lalà e ne approfittò per dirle che non aveva la sfera di cristallo. Poi la rana venne presa da Kimitaka e a quel punto Lalà decise di correre via, venne raggiunta dal folletto.|

Lalà: Non ha con se la sfera di cristallo, ecco perché è rimasta con Bibì.

Clessidrus: Oh cielo! Dobbiamo subito avvertire le ragazze!

|Così le due creature magiche andarono di corsa alla scuola delle apprendiste e informarono, mimando con dei gesti dalla finestra della loro aula, di quello che era accaduto all'asilo. Dopo essersi inventate una scusa, le tre streghette raggiunsero Lalà e Clessidrus.|

Doremì: Le è caduta la sfera di cristallo?

Clessidrus: Proprio così.

Sinfony: Senza quella non può ritornare al negozio.

Melody: Quando sarà successo?

Lalà: Probabilmente prima che Bibì la portasse via.

Doremì: Ora si spiega tutto. Ecco perché è rimasta in compagnia di quella peste. 

Lalà: Diamoci da fare. Io e Clessidrus torniamo al negozio di magia a cercare la sfera di cristallo, voi potete andare ad aiutare Eufonia?

Doremì: Va bene, d'accordo.

Lalà: Forza Clessidrus, andiamo.

Clessidrus: Aspettami.

|Tornati al negozio i due cominciarono a cercare la sfera di cristallo.|

Clessidrus: Ho dolori dappertutto. Mi sento come se mi fosse passata sopra una schiacciasassi.

Lalà: Smettila di lamentarti e continua a cercare la sfera.

Clessidrus: Va bene, va bene. Spero che dopo mi ringrazierà per averla aiutata.

Lalà: Dai, non dirmi che c'è l'hai con lei per gli scherzi che ti ha fatto?

Clessidrus: Ma certo! Anzi secondo me quello che è successo è la sua punizione per avermi trattato come un sempliciotto. Sai come dicono gli umani "Chi la fa, l'aspetti".

Lalà: Sai, gli umani hanno anche un'altro detto. Non augurare agli altri lo stesso male che hai ricevuto tu. Lo so che tu e Raganella non andate d'amore e d'accordo, ma vedrai che col tempo comincerà a volerti bene, basta che tu gli dia un po di tempo.

|Mentre la fata continuò a cercare la sfera, Clessidrus pensò che forse era stato troppo cattivo nei confronti della rana. Così decise di rimediare al pasticcio che aveva combinato e rimise la sfera al suo posto.|

Lalà: Accidenti, ma dove sarà finita?

Clessidrus: Senti Lalà, perché non ripercorriamo i passi i ieri.

Lalà: Buona idea. Vediamo un po, se non sbaglio, ieri è caduta dal muretto ed è rimbalzata sul pavimento.

Clessidrus: Probabilmente durante il rimbalzo la sfera si sarà staccata e sarà rotolata vicino a qualche tavolo.

|La fata cercò nell'area e alla fine la trovò.|

Lalà: Trovata.

Clessidrus: Presto portiamola all'asilo.

|E dopo altri chilometri percorsi ritornarono all'asilo. Lì videro Bibì, Raganella e Kimitaka in cima ad un ramo pericolante per fortuna Doremì usò la sua magia per evitare che si spezzasse. Lalà ne approfittò per lanciarle la sfera, Raganella usò la sua forza per liberarsi dalla morsa del bulletto e si precipitò verso il suo prezioso oggetto, peccato che non lo acchiappò in tempo e cadde con essa in acqua, ma non appena giunse sul fondo del laghetto con la sfera usò la magia per tornare sana e salva al negozio. Tutto era andato per il meglio, peccato che la sparizione della sua preziosa Spumella generò tanta tristezza nella povera Bibì e nei suoi amici, compreso il giovane folletto.|

Clessidrus: Se c'è una cosa che non posso sopportare sono le lacrime dei bambini!

|Quel pomeriggio Doremì fece un pupazzo assomigliante a Raganella per darlo alla sua sorellina.|

Clessidrus: Caspita, è proprio uguale a lei.

Doremi: Speriamo che le piaccia. 

Raganella: Qualcuno può dire a quell'impiastro che non mi assomiglia per niente.

Doremì: Scusa, perché usi quel tono? Vorrei ricordarti che per venire a salvarti ho preso due nel compito in classe!

Raganella: Anche se avessi fatto tu il compito al posto di Dodò avresti comunque preso due al compito.

Doremì: Che cosa?!

|Ovviamente per tutto il pomeriggio non fecero altro che litigare tra loro. Più tardi quando il negozio venne chiuso........|

Raganella: Che giornata stressante, avrei bisogno di un bagno caldo.

Lalà: Te lo preparo immediatamente.

|Dopo che la rana entrò nel suo bagno personale............|

Clessidrus: Addio pace e tranquillità nel Maho.

Lalà: Già. A proposito, grazie per aver fatto la scelta giusta.

Clessidrus: Figurati non c'è di che..............aspetta, ma come.

Lalà: Didì mi ha detto tutto.

Clessidrus: Non lo dirai a Raganella, vero?

Lalà: Tranquillo, sei in ottime mani. Spero che tu abbia imparato la lezione.

Clessidrus: Ma certo, d'ora in poi sarò più paziente con lei.

Raganella: Clessidrus? Si gentile, puoi portarmi la rivista "Magie d'alta moda". In cambio domani ti darò la crosta del mio budino al cioccolato.

Clessidrus: La crosta del budino yummy! Arriva subito.

|Il clessidriano andò a cercare la rivista e questo fece ridere Lalà. Prima di poterla prendere vide la sua fata ancora arrabbiata con lei.|

Clessidrus: Didì, mi dispiace tantissimo. Avrei dovuto ascoltarti, come segno del mio pentimento ti darò la crosta del budino a cioccolato che Raganella mi ha promesso.

|Conoscendo i suoi gusti, Clessidrus sapeva che la sua fatina avrebbe ceduto. Infatti Didì andò ad abbracciare la sua faccia facendolo ridere.|

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Capitolo 7
*** Clessidrus E La Pesca ***


|Era un pomeriggio di venerdì quando Raganella, Lalà e Clessidrus stavano tornando a casa dal mondo delle streghe con le note magiche.|

Raganella: Quest'oggi abbiamo fatto degli ottimi affari al mercato delle note magiche.

Clessidrus: Caspita, lo devo ammettere hai un vero fiuto per gli affari. Non è che mi potresti insegnare qualche trucco del mestiere.

Raganella: Sarei felice di insegnartelo a patto che mi preparerai quei deliziosi biscotti una volta alla settimana.

Clessidrus: Ci sto.

|E i due se la risero mentre Lalà pensò tra se e se.|

Lalà: Non li avevo mai visti così affiatati fin'ora.

|Appena aprirono la porta magica che li riportava nel mondo degli umani.......|

Clessidrus: Siamo tornati.........oh cielo.

|Videro il negozio completamente allagato.|

Raganella: Che cos'è questo disastro?!

Lalà: Cos'è accaduto qui dentro?!

Doremì: Trascorriamo il fine settimana sul fiume, così volevamo esercitarci un po a pescare.

Raganella: Ho sentito bene, questo fine settimana?

Melody: Dobbiamo lavorare.

Sinfony: Me l'ero completamente dimenticata.

Doremì: Già il negozio.

Raganella: Trascurate i vostri doveri per andare a pescare sul fiume eh? 

Clessidrus: Oh cielo, prevedo grossi guai.

Raganella: Va bene, potete andare.

Clessidrus: Eh?

Doremì: Davvero? Ti ringrazio di cuore.

Raganella: Ogni tanto fa bene è importante vivere a contatto con la natura, guardare il tramonto, pescare e ammirare il cielo stellato.

|Più tardi le bambine se ne andarono via un po perplesse. Lo stesso valeva per il povero Clessidrus.|

Clessidrus: Lalà, sei sicura che quella sia Raganella? Non l'avevo mai vista così gentile.

Raganella: Non vedo l'ora di andare a pescare domani!

|Questa frase fece cadere a terra Clessidrus che capì tutto.|

Clessidrus: Ecco perché ti sei comportata così con le bambine.

Raganella: Sai è da almeno un secolo che non vado a pescare, spero che la mia tecnica segreta non si sia arrugginita.

Clessidrus: Mi fa piacere, allora vuoi che rimanga qui al negozio?

Raganella: Stai scherzando?! Vieni pure tu. 

Clessidrus: Davvero? Ma non so, non ho mai pescato prima d'ora.

Raganella: Dov'è finita tutta la tua curiosità, non vuoi provare una delle attività sportive più amate dai umani.

Clessidrus: Beh in effetti...............ok.

Raganella e Clessidrus: Andremo a pescare! Andremo a pescare!............

|E continuarono a cantare e ballare intorno al tavolo lasciando perplessa Lalà.|

Lalà: Prima si odiavano e adesso sono pappa e ciccia.

Didì: https://media.giphy.com/media/3oEjHAUOq ... /giphy.gif

|La mattina dopo Raganella e Clessidrus prepararono lo stretto necessario per andare a pesca, mentre Lalà il cestino del pranzo.|

Raganella: Che bello, è una giornata splendida.

Clessidrus: Puoi dirlo forte, il Sole splende e c'è poco vento, ideale per una battuta di pesca.

|Non appena aprirono la porta del negozio, videro un foglio di carta volare nella loro direzione.|

Lalà: Cosa? Un biglietto? Cosa c'è scritto?

Raganella: "Carissimi Raganella e Clessidrus, potreste occuparvi del negozio mentre siamo in campeggio? Doremì, Melody e Sinfony."

Clessidrus: Oh mammina.

Raganella: Sono delle ingrate! Sono partite senza neanche invitarmi! 

|Poi come un razzo volò fino alla stratosfera.|

Clessidrus: Wow. Meglio dei fuochi di capodanno.

Raganella: Giuro che me la pagheranno cara!

Clessidrus: Ma non saprei.............

Raganella: Cosa?! Non sei nemmeno un pò arrabbiato con quelle ingrate?!

Clessidrus: Certo che lo sono, ma cosa possiamo farci? Non possiamo di certo raggiungerle senza sapere dove sono andate.

Raganella: Oh è qui che ti sbagli. Perché le troverò grazie a te!

Clessidrus: Io? E in che modo?

Raganella: Devi sapere che i clessidriani sono famosi nel scovare qualsiasi tipo di essere vivente, per questo sono banditi dai tornei di nascondino. Per farlo, utilizzano una cosa che appartiene al soggetto e incanalo la loro magia.

Clessidrus: Mi stai dicendo che io sono come un cane?

Raganella: Esattamente. Prendi qualcosa che appartiene alle bambine.

Clessidrus: Ora che ci penso.............

|Poi il clessidriano entrò in negozio per cercare una cosa.|

Clessidrus: Dove l'ho messa? No...........no, non è quella..............Bingo.

|Poi tornò subito fuori e teneva in mano uno spazzolino.|

Clessidrus: Questo spazzolino era di Doremì prima che io lo usassi per pulirmi i denti la prima volta che ho trascorso la notte con lei.

Raganella: Eugh, è disgustoso.........ma è anche perfetto per la nostra causa. Ora prendi uno dei tuoi bon bon e concentrati, pensa alla persona che vuoi trovare.

Clessidrus: Ok. Bon Bonà Bon Bonì/Voglio trovare Doremì.

Raganella: Non c'era bisogno di dire una formula.

Clessidrus: Mi concentro meglio quando dico le formule magiche.

|Il folletto cominciò ad incanalare tutta la sua magia nel bon bon e nello spazzolino e iniziarono ad illuminarsi e diventare due corpi di energia che rotearono tra loro. Poi si infilarono nel naso di Clessidrus.|

Clessidrus: Awawawawa, non riesco a respirare! Non riesco a respirare!

|Poi fece un enorme starnuto e lì vedette una scia rosa che solo lui poteva percepire.|

Clessidrus: Sono andate ad est!

Raganella: Perfetto!

|Poi Raganella salì in groppa a Clessidrus.|

Raganella: Coraggio mio fido destriero, segui quella traccia!

Clessidrus: Hey, per cosa mi hai preso per un pegasus?

Raganella: Vuoi fargliela pagare oppure no?

Clessidrus. Va bene, va bene.

|Così il clessidriano prese il volo e seguì il suo fiuto magico. Dopo un paio d'ore finalmente raggiunsero il luogo.|

Clessidrus: Siamo arrivati, quella è l'auto del padre di Doremì.

Raganella: Molto bene.

|Poi notò un piccolo isolotto non molto lontano dalla riva.|

Raganella: Atterra laggiù.

Lalà: Cos'hai in mente?

Raganella: Ah lo vedrai, lo vedrai.

|Arrivati sull'isolotto Raganella fece apparire magicamente una gigantesca rete.|

Raganella: Legala a lati dei due massi testa a triangolo.

Clessidrus: Ok fungo gigante.

|Il folletto obbedì agli ordini. Grazie a questa mossa tutti i pesci del lago erano nella zona dell'isolotto e non c'è n'era nemmeno uno sull'altra sponda.|

Lalà: Sei veramente diabolica. Impedire così alle ragazze di pescare qualcosa?

Raganella: Questo gli servirà da lezione, così imparano ad escludermi. E adesso diamo inizio a questa battuta di pesca.

Clessidrus: Insegnami tutto sulla pesca, ti prego?

Raganella: Ma certo. 

|Poi fece apparire un libro animato con braccia e gambe.|

Raganella: Ho imparando seguendo alla lettera tutto quello che mi ha detto. Con lui sei in ottime mani.

Clessidrus: Grazie Raganella, corro a prepararmi.

|E così il ragazzo, insieme alla sua fatina, andò dall'altra parte dell'isola per esercitarsi. Iniziò a leggere le prime pagine fino a quando non si fermò ad un capitolo, da lì in poi il libro iniziò a spiegare.|

Libro: Per iniziare, vedi se il punto che hai scelto è popolato da molti pesci. Per avvicinarti al torrente devi essere cauto e sicuro, facendo attenzione a non farti vedere dai pesci.

|In quel momento Clessidrus si avvicinò piano piano al torrente, ma appena mise piede su una roccia scivolosa cadde nell'acqua spaventando i pesci.|

Libro: Oh no, così rovini tutto. Adesso difficilmente i pesci si faranno vedere.

|Clessidrus si asciugò completamente.|

Clessidrus: E adesso che faccio?

Libro: Facile, usa una gustosa esca. Le esche sono disegnate scientificamente per attirare il giusto tipo di pesce.

|Il clessidriano controllò il suo astuccio di esce e ne prese una molto carina con le fattezze di Dodò.|

Clessidrus: Spero che questo talismano che mi ha fatto Dodò funzioni.

|Dopo averlo attaccato alla lenza, Clessidrus gettò l'esca in acqua.|

Libro: Quando è immersa nell'acqua, l'illusione ottica che ne risulta crea un effetto molto realistico.

|I pesci scambiarono l'esca per una patata e si avvicinarono per mangiarla. Clessidrus, vedendo come i pesci erano attratti dall'esca, cominciò ad indietreggiare ma nel farlo inciampò tra i suoi piedi e cadde di nuovo in acqua facendo scappare di nuovo i pesci.|

Libro: Hehehehehe, passiamo al passo successivo. L'utilizzo della canna da pesca.

Clessidrus: Ti seguo maestro.

Libro: Prima di tutto cerca un luogo privo di alberi e piante.

|Il folletto ubbidì al libro e si posizionò in un punto preciso.|

Libro: Perfetto. Ora alza bene le braccia e inizia ad ondeggiare le braccia con un movimento sciolto e ritmico.

|Così il clessidriano fece ondeggiare molto velocemente la canna e la lenza andò all'indietro attaccandosi involontariamente alla collana che reggeva la sfera di cristallo di Raganella.|

Libro: Ora dai un ultimo colpo e lancia l'esca!

Clessidrus: Ok.

|Eseguì l'ordine e lanciò in aria la povera Raganella che atterrò con la faccia su un sasso.|

Raganella: Non ora mammina, sto studiando per l'esame del quarto livello.

|Clessidrus lasciò a terra la canna e andò via fischiettando.|

Libro: https://68.media.tumblr.com/6c661b19e35 ... o1_500.gif

|Più tardi però il clessidriano era completamente sfiduciato per l'accaduto.|

Clessidrus: Grazie Libro per il tuo aiuto, ma credo che la pesca non sia il mio forte.

Libro: Ma no dai, hai solo bisogno della giusta spinta. Riprova un'altra volta.

Clessidrus: Va bene.

|Il ragazzo prese la canna da pesca e stavolta gettò l'esca molto lontana.|

Clessidrus: E adesso?

Libro: Aspetta. La fortuna del pescatore arriva sempre quando meno se l'aspetti.

|In quel momento un pesce iniziò a tirare molto forte.|

Clessidrus: Oh capperetti, ci siamo!

Libro: L'hai preso! L'hai preso! E' un pesce molto grosso aggiudicando dalla forza che sta mettendo.

|Il libro magico vide il mulinello che girava all'impazzata.|

Libro: Tienilo fermo, non lasciarlo scappare!

|Clessidrus prese il mulinello e cominciò a girarlo lentamente e ci mise uno sforzo terribile.|

Libro: Bravo ragazzo continua così! Stai andando alla grande! Tieniti forte! Tieniti forte!

|Il ragazzo cominciò riuscì ad avvolgere gran parte della sua lenza.|

Libro: Ci sei quasi! Ci sei quasi!

|Alla fine il clessidriano catturò il pesce, peccato che era solo una sardina.|

Clessidrus: Ma.......è........fantastico! Ho catturato un pesce! Ho catturato un pesce!

|Poi iniziò a festeggiare con il libro e con Didì per il successo che aveva ottenuto.|

Clessidrus: Grazie per aver creduto in me.

Libro: Prego, è il mio mestiere.

|Più tardi raggiunse Raganella, che aveva un piccolo bernoccolo per quello che gli era successo in precedenza.|

Clessidrus: Raganella?! Lalà?! C'è l'ho fatta, ho catturato il mio primo pesce!

Lalà: Sono felice per te.

|Il clessidriano prese la sardina che aveva catturato e la rimise in acqua. Poi notò il cesto pieno di pesci catturati da Raganella.|

Raganella: Quanto mi diverto! Quanto mi diverto!

Clessidrus: Urca! Sei veramente una campionessa Raganella.

Raganella: Grazie. 

|Poi con un binocolo controllò la situazione e vide Doremì e il resto del gruppo non avevano ancora preso nessun pesce.|

Raganella: Che bello, sono ancora a mani vuote. Non hanno ancora pescato niente.

Clessidrus: Ad essere sincero, un po mi dispiace per loro.

Lalà: Poverine, dovremo aiutarle.

Raganella: Neanche per sogno, meritano una bella punizione.

|Ad un tratto qualcuno punzecchiò la testa di Raganella. Erano Melody e Sinfony con i loro completi da apprendiste.|

Clessidrus: Bene, bene, guarda un po chi si rivede.

Melody: Raganella, Clessidrus, vi chiediamo scusa.

Sinfony: Siamo state delle insensibili a non invitarvi.

Clessidrus e Raganella: Sì, molto direi.

Clessidrus: Sapete quanto ci tenga a stare in vostra compagnia, e mi avete totalmente ignorato. Non siamo più amici?

Melody: Sì che lo siamo, ma come ti vengono in mente certe idee. Dai non tenerci il broncio.

Clessidrus: Siamo in tre a tenervi il broncio. Io, Raganella e il povero Didì. Ci teneva così tanto a giocare oggi con Dodò, Mimì e Fifì.

|Dodò si avvicinò a Didì, ma quest'ultimo la ignorò.|

Sinfony: Siamo pronte a pagarne le conseguenze. Diteci come ci possiamo far perdonare.

Clessidrus: Quando torniamo in città voglio che mi compriate l'ultimo modello di Ferrari radiocomandata.

Melody: Va bene, te lo prometto.

Clessidrus: E poi Didì vuole un massaggio alla schiena dalle sue amiche.

|Mimì e Fifì accettarono molto volentieri, ma Dodò in modo riluttante.|

Clessidrus: Ok, per me siete perdonate.

Raganella: Sei proprio un rammollito, ma io non cederò alle vostre promesse.

Melody: Qui vicino che una sorgente di acqua calda dalla quale si può vedere il panorama.

|Melody colpì la rana proprio sul suo punto debole.|

Raganella: Una sorgente?!............stavo per cadere nella trappola. Non ci voglio venire.

|La strega rimase inamovibile.|

Sinfony: Nemmeno se ti faccio un bel massaggio rilassante?

Melody: Nemmeno se ti gratto la schiena?

Raganella: Mmm non so cosa decidere.

Melody: Di di sì, ti prego.

Sinfony: Non te ne pentirai.

|Con l'occhiolino le ragazze chiesero aiuto a Clessidrus e Lalà.|

Clessidrus: Dai Raganella, le bambine ti hanno fatto un offerta irrinunciabile.

Lalà: Ma sì dai, io accetterei Raganella.

Raganella: Beh, i bagni nelle fonti calde fanno bene alla pelle.

Melody: Brava, vieni con noi.

Sinfony: Andiamo via subito.

|Così, mentre le bambine portarono Raganella alla sorgente termale, le fatine cercarono di slegare le corde della rete. Anche Clessidrus e Didì diedero loro un aiutino e insieme liberarono i pesci. Finalmente anche gli altri pescatori potettero catturare tutti i pesci che volevano, anche Doremì e un ragazzo che stava con lei di nome Shingo ne pescarono. Il Sole stava quasi per tramontare e Clessidrus raggiunse Raganella e Lalà alla sorgente termale............|

Clessidrus: Allora Raganella, ti stai godendo l'acqua termale?

|Poi vide che per terme le bambine intendevano una tinozza piena di acqua calda.|

Raganella: E questa sarebbe una sorgente di acqua calda?!

Lalà: Dai non è niente male.

Raganella: Mi hanno mentito!

Lalà: Perché, non si gode un bel panorama qui?

|Il clessidriano vide il paesaggio, i pochi raggi del Sole che erano rimasti rendevano l'acqua cristallina e il vento faceva cadere delle foglie sulla superficie liquida.|

Clessidrus: Wow, solo gli sciocchi non ammirerebbero un paesaggio così maestoso.

Lalà: Visto, ammira il paesaggio come fa Clessidrus.

|In quel momento Raganella con la sua rabbia fece bollire l'acqua, e questo fece ridere molto Lalà e Clessidrus. E mentre loro si godevano il paesaggio il piccolo Didì si godeva il massaggio che gli era stato promesso da Dodò, Mimì e Fifì.|

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Capitolo 8
*** Il Cucciolo Speciale ***


|Era sera e le apprendiste streghe avevano l'esame del settimo livello da superare.|

Raganella: Ragazze ascoltatemi bene. La prova del settimo livello è la più difficile delle precedenti, per cui dovete impegnarvi maggiormente.

Sinfony; E' solo un livello in più, perché tanta differenza?

Lalà: Perché se sarete promosse allora potrete parlare con le piante e i fiori.

Melody: Sul serio otterremo un simile potere magico? Che bello, ci pensate ragazze potremo parlare con i fiori!

Doremì: E allora?

|Quella domanda fu un macigno in testa per la povera Melody.|

Doremì: Per quanto mi riguarda io preferisco conversare con gli animali.

Lalà: Anche questo sarà possibile, sempre se riusciate a superare la prova.

Doremì: Davvero? Non vedo l'ora.

Raganella: Non entusiasmarti prima del tempo! Mi raccomando non deludetemi.

|E le bambine annuirono.|

Raganella: Ma dov'è quella specie di clessidra con le gambe?

Clessidrus: Eccomi!

|Le bambine notarono che Clessidrus aveva con se un grosso libro.|

Doremì: Che roba è? 

Clessidrus: Un libro di strategia. Così eviterò di farmi trovare impreparato.

Melody: Ma non puoi prevedere cosa ha in servo per te l'esaminatore.

Clessidrus: Da oggi non più con il metodo "Sicuro di se".

Sinfony: Ovvero devi credere nelle tue capacità.

Clessidrus: Cosa? No. Devi far credere all'esaminatore di essere capaci di fare qualunque cosa. Oppure il metodo "Faccia tosta", in questo caso basta intimorire l'esaminatore con il proprio carisma. Oppure il metodo............

Raganella: Si abbiamo capito signor so tutto di tutto ma niente di niente. Vogliamo sbrigarci. 

|Così le bambine misero il loro completo da strega e si ricaricarono di note magiche. Prima che potettero aprire la porta che conduceva al mondo delle streghe sentirono una donna cantare.|

Raganella: Oh no ragazze! 

Clessidrus: Il tuo incubo peggiore sta arrivando.

Raganella: Presto nascondiamoci!

Doremì: Perché?

Raganella: Niente domande, fate come vi dico!

|Ma prima che Raganella potesse nascondersi apparì da dentro all'armadio la strega piazzista Dela.|

Dela: Ma perché vi nascondete da me?

Raganella: Dela? Perché non ci hai avvertite del tuo arrivo?

Dela: Che c'è carina? Vuoi farmi capire che le mie visite non sono gradite.

Raganella e Clessidrus: No, figurati che cosa vai a pensare? 

Raganella: A che dobbiamo questa piacevole improvvisata?

Dela: Andiamo, adesso non fingere di non ricordarlo. Mi avevi detto che oggi, cascasse il mondo, avresti saldato il debito che hai con me da più di un mese. 

Raganella: Ma dai, davvero ti ho detto così? Ultimamente faccio fatica a ricordarmi delle cose. 

Clessidrus: Sapete, con l'età che avanza è facile scordarsi delle cose.

|In quel momento con la sua magia Raganella fece cadere sulla testa di Clessidrus una tinozza.|

Clessidrus: Ops, cos'era un treno?

Raganella: Scusa non è un buon momento, stiamo per uscire. Magari ripassa tra un altro giorno, d'accordo?

|Ma Dela la prese con la mano.|

Raganella: Che cosa fai?! Lasciami! Mettimi a terra!

Dela: Potrai uscire dopo che avrai saldato il conto.

Raganella: Saldato il conto, dici?

Lalà: Basta è inutile continuare a mentiree dille la verità.

Raganella: Si hai ragione Lalà: Ultimamente si sono visti pochissimi clienti qui al negozio. 

Dela: E allora? 

Raganella: Beh ecco vorrei che tu, generosa come sei, mi facessi ancora credito. Ti prometto che pagherò tutto la prossima volta.

Dela: Non so, devo pensarci sopra.

Raganella: Ti prego? Si gentile.

Dela: Quando un ospite viene a farvi visita, non gli offrite nemmeno una tazza di tè? 

Raganella: Lalà, servi una tazza di tè alla signorina!

Lalà: Va bene, adesso lo preparo.

Raganella: Testa di fusibile, prendi un paio di biscotti allo zenzero!

Clessidrus: Aspetta, sono un po lento a camminare.

|Mentre Lalà preparava il tè e Clessidrus, barcollando, prendeva i biscotti.........|

Dela: Oggi ho un dolore alla schiena che non mi da pace.

|Immediatamente Raganella gli fece un massaggio.|

Doremì: Devi scusarci Raganella, ma oggi abbiamo un esame. Se non ci sbrighiamo arriveremo tardi.

Clessidrus: Ha ragione, ci penso io a portarle da Mota e Mota Mota, così potrò fare il mio test.

Raganella: Va bene, accompagnale tu.

Clessidrus: Coraggio mie care, si va al mondo delle streghe.

|Così Doremì, Melody, Sinfony e Clessidrus andarono nel mondo delle streghe, tuttavia videro che Mota e Mota Mota avevano già chiuso l'ufficio esami. Affianco a loro c'era una bizzarra creatura, una specie di calamaro che fluttuava nell'aria.|

Clessidrus: Perfetto, vi auguro buona fortuna ragazze.

Melody: Anche a te Clessidrus.

|Il ragazzo si avvicinò allo stand, ma la strana creatura inspiegabilmente se ne stava andando via.|

Clessidrus: Hey aspetta, tu sei uno dei Guardiani Degli Astri giusto?

Saturn: Proprio così, mi chiamo Saturn. Esperto nell'arte del calcolo e delle probabilità. Sfortunatamente non posso esaminarti oggi.

Clessidrus: Ah sì, e perché?

Saturn: Ho un appuntamento con una bellissima strega. Sai quante possibilità ha un nerd di trovare la sua anima gemella?

Clessidrus: Ehhhhhh no.

Saturn: E' un numero talmente piccolo che non esiste nemmeno. 

Clessidrus: Ma è una prova che è stata programmata da giorni.

Saturn: Scusa, ma non esco con una ragazza da oltre millequattrocentoventisei anni, otto mesi e diciassette giorni. E' un occasione più unica che rara.

Clessidrus; Ma io............

Saturn: Osi opporti alla decisione di un guardiano?

Clessidrus: No, è solo che..............

|Poi iniziò a riflette e trovò un modo per ingannare il guardiano.|

Clessidrus: Nah, lasciamo perdere.

Saturn: Che volevi dirmi?

Clessidrus: Beh, sei disposto a rinviare a data da destinarsi l'esame di una delle creature più temute nel regno delle streghe solo per i tuoi scopi egoistici? Non credo che la regina sarà contenta del tuo operato, e chissà come la prenderanno i tuoi colleghi per la tua negligenza. Potrebbero cacciarti dalla squadra.

|In quel momento Saturn cominciò a deglutire dalla paura.|

Clessidrus: Ho fatto tanta fatica per niente. Spero solo che ti verranno i rimorsi di coscienza durante il tuo importante appuntamento. Buona giornata.

|Il clessidriano stava per andarsene via ma.................|

Saturn: Aspetta, hai ragione. Non ho scusanti per il mio operato, ma ho la soluzione al tuo problema, ma mi devi promettere che non ne farai parola con nessuno, chiaro?

Clessidrus: Ma certo.

|Poi Saturn gli diede la sua spilla.|

Saturn: Congratulazioni Clessidrus, hai superato il mio test con il massimo dei voti. Ed ecco il mio regalino.

|Il guardiano stampò uno dei suoi tentacoli sulla fronte del clessidriano, essa cominciò a brillare.|

Clessidrus: Ma cosa................

Saturn: ti ho dato un potere speciale, che spero lo userai saggiamente. Beh, ora devo scappare, buon proseguimento di giornata.

|Saturn volò via e Clessidrus lo salutò. Il folletto raggiunse le sue amiche per dirgli della splendida notizia.|

Clessidrus: Non ci crederete mai, la ho superato facilmente il mio esame.

Sinfony: Anche noi, tutto grazie a Doremì.

Clessidrus: Allora le mie lezioni stanno dando i loro frutti, che gioia. Sono fiero di te.

|Doremì rise un pochino.|

Doremì: Beh non è stato difficile visto che...........

|Ma in quel momento Sinfony gli tappò la bocca.|

Sinfony: Ci hanno raccomandato di non farne parola con nessuno.

Doremì: Oh è vero.

Clessidrus: Visto che cosa?

Sinfony: Niente di importante.

Melody: Piuttosto a te com'è andata, di sicuro quell'esaminatore ti ha posto una prova molto impegnativa.

Clessidrus: Oh beh......sì era un po difficile, ma grazie a quel manuale l'ho superata con tranquillità.

Doremì: E' ancora presto per tornare a casa, io e le altre andiamo a farci un giro nel mondo delle streghe, così per provare i nostri nuovi poteri. Ci raggiungi?

Clessidrus: Molto volentieri, così scoprirò che razza di potere mi ha dato Saturn.

|Così volarono in giro nel mondo delle streghe.|

Melody: Raganella dice che nel mondo delle streghe ci sono posti molto pericolosi.

Doremì: Stai tranquilla, non preoccuparti. Ora che siamo del settimo livello se ci saranno dei problemi li risolveremo con la magia. 

Clessidrus: Apprezzo il tuo ottimismo, ma la prudenza non è mai troppa.

Doremì: Cominciamo da qui.

|E si inoltrarono nella foresta.|

Clessidrus: Non mi piace, non mi piace. 

|Poi una farfalla gigante non investì Doremì.|

Melody: In questa foresta è tutto gigantesco, guardate quel fiore.

|Era un gigantesco fiore blu con i petali ancora chiusi.|

Sinfony: Non ho mai visto un fiore così grande.

Doremì: Adesso userò la magia per vedere se siamo state promosse.

|Mentre Doremì prese la sua bacchetta magica, Clessidrus sentì una strana voce.|

Strana voce: Mmmmm carne fresca.

Clessidrus: Eh?

Sinfony: Qualcosa non va Clessidrus?

Clessidrus: No niente. E' solo che............

Doremì: Magia della musica diffondi la felicità!/Con me questo fiore parlerà!

|Così, grazie a Doremì, il fiore cominciò a parlare.|

Doremì: Buongiorno signor fiore.

Fiore: Buongiorno a te cara.

Le tre ragazze: Evviva.

Clessidrus: Sorprendente.

Doremì: Lieta di conoscerti, che fiore sei?

Fiore: Che fiore sono? Beh, sono un fiore carnivoro.

Doremì: Ma pensa un po un fiore carnivoro..........Carnivoro?

Fiore: Sì. E adesso vi mangio!

|Il fiore aprì le sue fauci e estirpò le sue braccia e le sue gambe dalle radici. I quattro scapparono via a gambe levate.|

Sinfony: Dovevi fare il tuo incantesimo proprio su un fiore carnivoro?

|Melody e Sinfony presero il volo con le loro scope, peccato che quella di Doremì la teneva in mano Melody.|

Doremì: Aiuto! Aiuto!

|Per fortuna intervennero Melody e Clessidrus che presero per le mani Doremì e, non appena riprese la scopa cominciò a volare via.|

Fiore: Aspetta che ti prendo.

Clessidrus: Fossi in te non guarderei giù.

|Il fiore notò che era sospeso in aria e così precipitò.|

Clessidrus: Meno male, pericolo scampato.

Doremì: Che spavento.

Sinfony: Guardate laggiù.

Melody: E la carrozza di sua maestà.

Clessidrus: Oh cielo, la regina! Presto nascondetemi.

Sinfony: Non dirmi che hai paura di lei?

Clessidrus: Cosa?! No! E' solo che mi vergogno di farmi vedere al suo cospetto.

|E il folletto si nascose dietro Doremì. In quel momento la carrozza reale si fermò proprio vicino alle apprendiste.|

Regina: Non mi aspettavo di trovarvi qui, sono sorpresa. Siete venute per affrontare un'altro esame?

Le tre ragazze: Sì esatto.

Regina: E con quale risultato?

Sinfony: Siamo state promosse. 

Regina: Sono contenta per voi.

Doremì: Siamo state fortunate, perché Mota e Motamota..............

|E anche in quella circostanza Sinfony gli tappò la bocca.|

Regina: Qualcosa non va?

Melody: No, nulla. 

|Poi la regina notò il piccolo clessidriano.|

Regina: Ecco un po chi si rivede. Immagino che anche tu abbia superato il test di Saturn.

Clessidrus: Certo, sua maestà. E' andato tutto liscio come l'olio.

Regina: Molto bene, spero che continuerai a stupirmi. 

Melody: Adesso dobbiamo proprio andare.

Clessidrus: Già, domani queste ragazze hanno la scuola e non vogliamo di certo che antepongono i loro doveri scolastici a quelli magici, dico bene? Hahahahaha.

|E mentre parlava le sue amiche già se l'erano filata.|

Le tre ragazze: Arrivederci!

Clessidrus: Hey, dove andate! Con il vostro permesso mi congedo sua maestà.............Razza di maleducate, tornate subito qui!

|E così se ne andarono dal mondo delle streghe. La mattina dopo Clessidrus era in cima alla scuola ad aspettare qualcosa.....|

Clessidrus: Andiamo Doremì, quand'è che arriva il mio pranzo? Sto morendo di fame.

|Ad un tratto vide le sue amiche con i loro completi da strega.|

Clessidrus: Eh, perché vi siete trasformate?

Doremì: Per farla in breve oggi Nanako aveva chiesto a Melody di occuparsi da sola dei conigli della scuola perché non sopportava gli animali.

Melody: E noi vogliamo scoprire il perché.

Clessidrus: Quindi adesso farete uso del cerchio magico giusto?

Sinfony: Proprio così.

Clessidrus: Che bello, sapete è la prima volta che vi vedrò evocare il cerchio magico, non me lo posso perdere. Ok potete cominciare.

Doremì: Magia della musica crea l'armonia.

Melody: Magia della musica crea la melodia.

Sinfony: Magia della musica ora risplenda.

Le tre ragazze: Che il cerchio magico si accenda. Vogliamo sapere perché Nanako non sopporta gli animali.

|Ad un trattò apparì............|

Doremì: Una cartina?

Melody: Sembra la mappa di un quartiere, che cosa vorrà dire?

Sinfony: Non ne ho idea, però c'è una freccia. Seguendola forse usciremo a capo di questo mistero.

Doremì: Lo credo anch'io, andiamo.

|Così si diressero nel luogo indicato.|

Doremì: Siamo arrivare.

Clessidrus: E' la casa della famiglia Okada.

Sinfony: Ma questo è il cognome di Nanako. Deve essere casa sua.

Doremì: Dobbiamo chiedere spiegazioni alla sua famiglia?

Sinfony: Sapete, potevamo farlo benissimo anche senza l'uso del cerchio magico.

Clessidrus: Quant'è volte vi è capitato di sprecare note magiche per cose di questo tipo?

Doremì: Ti prego non farcelo ricordare. 

Melody: Beh visto che stiamo qui, approfittiamone.

|E bussò al campanello, e i gli altri tre la portarono via in volo.|

Sinfony: Melody! 

Melody: Scusa, ma che cosa ho fatto?

Sinfony: Ragiona, vuoi presentarti conciata così?

Melody: Ah già.

|Doremì e Sinfony se la risero.|

Clessidrus: Avvolte sembra proprio che hai la testa tra le nuvole mia cara.

|Poi notarono che nessuno aveva aperto la porta e decisero di ispezionare il cortine con massima discrezione.|

Sinfony: La casa sembra deserta.

Clessidrus: Meno male.

|Poi notò la cuccia di un cane e si nascose dietro ad un ciliegio.|

Clessidrus: Aiuto! C'è un cane qui!

Doremì: Ma che dici?

|Poi controllò la cuccia.|

Doremì: Non c'è nessuno qui dentro. 

Ciliegio: Stai tranquillo.

Clessidrus: Io sto tranquillo Melody!

Melody: Ma io non ho nemmeno fiatato.

Clessidrus: Eh? Non mi hai detto di stare tranquillo?

Melody: No.

Clessidrus: Ma che strano. Avrei giurato di aver sentito la voce di qualcuno.

Sinfony: C'è una cosa che non mi quadra, Nanako ha detto che non sopporta gli animali. Allora perché c'è la cuccia di un cane?

Melody: Se solo ci fosse qualcuno a cui fare le domande.

Doremì: Non ti ricordi Melody? Con i nuovi poteri magici, possiamo comunicare con le piante. Magia della musica diffondi la felicità!/Con noi questo ciliegio adesso parlerà!

|Così il ciliegio iniziò a parlare.|

Doremì: Ciao, se per te non è un disturbo, potresti aiutarci per favore? Conosci il motivo per cui Nanako non vuole avere a che fare con gli animali?

Ciliegio: Sì, perché due anni fa perse la cagnolina a cui era molto affezionata investita da un camion.

|Questa cosa lasciò senza parole i presenti e in un secondo momento Clessidrus svenne.|

Ciliegio: Quando compì cinque anni, Nanako ricevette dai suoi genitori un adorabile cucciolo. Anche con la pioggia e con la neve Nanako portava a spasso la sua cagnolina tutti i giorni e si prese cura di lei con devozione. Finché due anni fa, in un giorno d'estate............

Clessidrus: Sìsìsì lo sappiamo, non ripeterlo sennò rischio di svenire un'altra volta.

Ciliegio: Nanako si sentì responsabile dell'incidente, continuava a piangere. E non toccò cibo per tre giorni.

Sinfony: Doveva volerle molto bene.

Ciliegio: I suoi genitori, preoccupati per le sue condizioni, decisero di regalarle un'altro cane sperando in questo modo di consolarla. Ma lei lo rifiutò, ed allora non volle più animali.

Doremì: Adesso ho capito perché si comporta in questo modo.

Melody: Quell'esperienza deve averla sconvolta a tal punto da farle rifiutare ogni animale. 

|Poi sentirono uno strano rumore provenire dalla pancia di Clessidrus.|

Doremì: Bravo, hai rovinato un momento toccante.

Clessidrus: Scusate, ma sto morendo di fame. Ho bisogno di pranzare.

Doremì: Pranzare?.............Oh no, la pausa pranzo è finita!

Sinfony: Dobbiamo tornare a scuola!

|Così le streghette ritornarono a scuola, peccato però che vennero messe in punizione dalla signorina Seki per essere ritornate in classe in ritardo. Questo permise al clessidriano di stare in loro compagnia.|

Melody: Dobbiamo fare qualcosa per Nanako. Dobbiamo aiutarla.

Doremì: Perché non chiediamo consiglio alla maestra.

Sinfony: Non penso che sia il momento giusto, ci ha appena sgridate.

Doremì: Clessidrus, tu che hai la soluzione a tutto, cosa ci consigli?

|Tuttavia videro che il clessidriano stava guardando dallo spioncino della porta e stava seguendo la lezione della maestra.|

Doremì: Mi stai ascoltando?

Clessidrus: Francamente, direi di lasciarla in pace.

Sinfony: Cosa? Ma come ti vengono certe idee?!

Clessidrus: Ragionate, se per esempio gli darete un animale da accudire e gli succederà qualcosa, quella ragazza rimarrà traumatizzata a vita. 

Melody: Ma............

Clessidrus: E questo il problema di voi umani, vi attaccate così tanto a creature di rango inferiore.

|In quel momento ricevette un libro in faccia da Melody.|

Melody: Sei veramente insensibile.

Sinfony: Vergognati, potevi risparmiarti una cattiveria del genere.

Doremì: Dato che non ci sei di nessun aiuto, puoi anche andartene.

Clessidrus: Va bene, mi chiamo fuori. Vado da qualche parte a trovare del cibo.

|Al solo pronunciare quella parola al folletto gli vennero i crampi alla pancia. Così Clessidrus volò in città borbottando in cerca di cibo insieme alla sua fatina.|

Clessidrus. Io veramente non capisco. Perché gli umani manifestano forti legami affettivi con creature che non parlano neanche la loro lingua?

|Poi sentì la voce di un ragazzo.|

Voce: Aiuto! Aiuto!

Clessidrus: Qualcuno è in pericolo, la voce viene dal laggiù.

|Volò a bassa quota e atterrò sul ponte.|

Clessidrus: Hey ragazzino, dove sei?

|Didì era preoccupato.|

Clessidrus: Tranquillo Didì, non mi può succedere niente se vengo scoperto da un bambino. Ricordi?

|Per chi fosse se l'era dimenticato, se vengono scoperti da esseri umani che hanno raggiunto l'età adulta i clessidriani si tramutano in statue di pietra.|

Clessidrus: Tu vedi qualcuno Didì?

Didì: https://media.giphy.com/media/uWPGqy4rkgllS/giphy.gif

|Poi la fata vide un cane che stava annegando nel fiume. Immediatamente, senza pensarci due volte, Clessidrus si precipitò in picchiata e salvò la vita del cucciolo. Poi lo fece appoggiare sulla sponda del fiume. Poi il cane si scollò l'acqua di dosso, peccato che Clessidrus venne ricoperto da tutta quell'acqua.|

Clessidrus: Ok, ora se sei salvo e asciutto posso anche andarmene. Ciao e goditi la vita.

|E se ne andò via fischiettando ma il cagnolino iniziò a inseguirlo e ad abbagliare.|

Clessidrus: Eh no, mi dispiace ma non puoi seguirmi.

|Ma il cane non ci stava e si aggrappò alla gamba di Clessidrus, facendo ridere Didì.|

Clessidrus: Smettile! Non è divertente! Si può sapere che ti prende?!

Cane: Aiutami.

Clessidrus: Aiutarti a fare cosa...................Aspetta, un cane parlante?!

Cane: https://www.youtube.com/watch?v=UjYiNzu2whE

|In quel momento sembrava che il clessidriano riusciva a comprendere le espressioni facciali del cagnolino e iniziò a riflettere.|

Clessidrus: Oh mamma! Saturn mi ha dato il potere di parlare con gli animali e le piante!

|Più tardi, mentre passeggiavano in una zona molto coperta del parco Clessidrus si fece raccontare la storia dal cane.|

Clessidrus: Quindi, ti chiami Rex e sei caduto nel fiume, giusto?

Rex: Sì. Oggi la mia famiglia ha fatto il trasloco e nella fretta si sono dimenticati di me. Ho provato a correre per raggiungerli ma il camion era molto veloce. Così mi sono fermato al fiume per bere un po d'acqua, ma la corrente mi ha trascinato via. Ti prego, aiutami, voglio ritrovare la mia famiglia. Quando scoprirà che non ci sono il mio padroncino Kenta rimarrà sconvolto. 

Clessidrus: Ma certo, ma prima ho bisogno di mangiare. 

Rex: Che bello, anch'io ho fame. Ci serviranno molte energie per raggiungere Kyoto.

Clessidrus: Kyoto! Oh nononono, io non mi spingo fino a Kyoto per te.

|Il clessidriano se ne voleva andare, ma Didì lo trattenne per le ali.|

Clessidrus: Ti rendi conto che ci impiegheremo mezza giornata a portare quel coso fino là!

Rex: Per favore.

Clessidrus: Ti prego non ti ci mettere anche tu..............E va bene! 

|Il cane gli saltò addosso e gli leccò tutta la faccia.|

Clessidrus: Che schifo, germi di cane. Didì dammi dell'acqua calda! Del disinfettante! Dello iodio!

|Più tardi, nel retro di un ristorante, Clessidrus e Rex mangiarono i resti di un piatto di noodle e un po di pane raffermo.|

Clessidrus: Eugh, ecco a cosa mi sono ridotto. Ascoltami Rex, il viaggio sarà molto lungo, tu non dovrai nemmeno sforzarti, ti porterò a Kyoto in volo.

|Poi il clessidriano prese il cagnolino e prese il volo, ma Rex iniziano a piangere dalla paura.|

Clessidrus: Ti prego, non dirmi che hai paura dell'altezza.

Rex: Mmmhmm.

Clessidrus: Grandioso. E secondo te come posso portarti fin laggiù senza che qualcuno mi veda?

|Il clessidriano iniziò a riflettere e poi trovò la soluzione. Usò uno suo bon bon magico.|

Clessidrus: Bon Bonì Bon Bonà, la magia è questa qua!/Un kit di camuffamento apparirà.

|Apparì in questo modo una valigia piena di travestimenti.|

Clessidrus: Vediamo un po, devo mettermi qualcosa che non dia nell'occhio...............Bingo!

|Più tardi, alla stazione di Tokyo, Clessidrus teneva a guinzaglio Rex. Le persone che aspettavano il treno rimasero un po turbate quando videro il travestimento del folletto.|

Rex: Ci stanno osservando tutti.

Clessidrus: Questo era l'unico travestimento che avevo che mi permetteva di coprire tutto.

|Poi controllò la mappa.|

Clessidrus: Tra poco dovrebbe arrivare un treno per Kyoto. Su muoviamoci.

|Ad un tratto Rex vide un gatto gironzolare per la stazione e il suo istinto lo portò ad inseguirlo e ovviamente trascinò con se il povero folletto.|

Clessidrus: Ti prego, fermati! Desisti!

|La corsa proseguì fino a quando Clessidrus non andò a sbattere contro una panchina. Più tardi salirono sul treno e in quella circostanza Rex venne messo dentro ad un trasportino mentre il clessidriano mise un cerotto sul cappello per coprire il bernoccolo.|

Rex: Scusa.

Clessidrus: Io proprio non capirò mai il motivo perché ai cani piace inseguire i gatti.

Rex: Beh perché siamo attirati dai piccoli animali e ci piace inseguirli.

Clessidrus: https://media4.giphy.com/media/atyNuQv4pUOxG/200_s.gif

Rex: O forse perché odiamo i gatti, chi lo sa. Spero di raggiungerli al più presto.

Clessidrus: Almeno che non ti abbiano già rimpiazzato.

Rex: Rimpiazzato?! 

Clessidrus: Stavo scherzando, dai. 

Rex: E comunque Kaneta non lo farebbe mai, lui mi vuole bene. 

Clessidrus: E' proprio un rammollito il tuo padrone. 

Rex: Che vuoi dire?

Clessidrus: Non capisco perché delle scimmia evolute si affezionino così facilmente a delle creature di rango inferiore come te.

Rex: Beh io questo non lo so, forse perché si rispecchiano in noi.

Clessidrus: Che intendi dire? 

Rex: Quando Kaneta mi acquistò nel negozio di animali, avevo capito fin da subito che lui era quello giusto per me. Lui mi tratta come un amico di vecchia data, mi confida tutte le cosa belle e le cose brutte che gli sono accadute. Inoltre è molto bravo a farmi i grattini sulla pancia. 

Clessidrus: Non ha alcun senso.

Rex: Credo che non lo capiresti mai se non hai mai avuto un cucciolo prima d'ora.

|A quelle parole Clessidrus ricordò una cosa in particolare. Una volta, mentre perlustrava la foresta che circondava la casa di Majopina, vide una strega che stava volando con la sua scopa e dietro di lei aveva un gatto nero. Vedendo ciò tornò a casa e chiese un gatto alla sua mamma adottiva, e lei rispose.................|

Majopina: No tesoro.

Clessidrus: Perché non posso averlo?

Majopina: Non voglio che tu ti affezioni troppo ad una creatura che dura pochi anni rispetto a noi esseri magici. Lo dico per il tuo bene, non voglio che tu soffra quando succederà, mi capisci vero.

Clessidrus: Certo.

|Tornando alla storia, dopo quello che aveva detto Rex, Clessidrus non fiatò per quasi gran parte del viaggio, facendo preoccupare il cucciolo e Didì. Erano quasi arrivati a Kyoto e finalmente Clessidrus parlò.|

Clessidrus: Hai ragione Rex.

Rex: Eh?

Clessidrus: Io non posso capire questo sentimento di affetto che il tuo padrone mostra nei tuoi confronti, non ho mai avuto un animale domestico in vita mia perché se mi fossi affezionato a lui poi avrei sofferto per la sua perdita.

Rex: Tutti noi c'è ne andiamo prima o poi, l'importante è trascorrere il tempo che abbiamo in buona compagnia. Non aver paura di legarti con gli altri.

Clessidrus: Ma quanti anni hai? Come fa un cucciolo ad essere così saggio?

|Il cane cominciò a scodinzolare dalla gabbietta. Era il tardo pomeriggio quando finalmente uscirono dalla stazione di Kyoto, subito il clessidriano tolse il collare di Rex e usando un bon bon applicò la magia per rintracciare la sua famiglia.|

Clessidrus: Non sono molto lontani da qui, ma dobbiamo volare.

Rex: https://www.youtube.com/watch?v=SltbN4o0jEw

Clessidrus: Fidati di me.

|Il cane decise di seguire il piano del folletto che presero il volo. Clessidrus volò per tutta la città e in quel momento vide un camion, vedendolo Rex abbaiò.|

Clessidrus: Bingo.

|Il clessidriano intuì che quello era il camion dei trasporti della famiglia di Rex. Raggiunse il tettuccio e prese un'altro bon bon.|

Clessidrus: Bon bonì, Bon bonà, la magia è questa qua./Un varco si aprirà.

|Così fece un buco e appoggiò Rex a terra. Intanto il camion si fermò.|

Clessidrus: C'è l'abbiamo fatta, appena in tempo.

|Poi sentì delle voci.|

Kaneta: Evviva, siamo arrivati! Vado a vedere se Rex sta bene.

Clessidrus: Beh, mio caro ora potrai riabbracciare la tua famiglia.

|Il cane gli saltò addosso e slinguazzò tutto la sua faccia.|

Clessidrus: Smettila, mi fai il solletico. Beh, ti auguro di trascorrere una vita felice con il tuo migliore amico.

|Poi accadde una cosa incredibile, Clessidrus cominciò a lacrimare.|

Clessidrus: E' meglio che vada, prima che mi scoprano.

|Il clessidriano volò via dal varco che aveva creato. Raggiunse un altezza rassicurante e potette vedere il padre di Kaneta che aprì la saracinesca del camion e da lì uscì Rex che balzò addosso al suo padroncino e questo riscaldò il cuore di Clessidrus.|

Clessidrus: Coraggio Didì. Dobbiamo tornare subito a Tokyo, devo fare le scuse a Melody per come mi sono comportato oggi.

|Questa volta, grazie alle sue ali, il folletto tornò a casa un'ora dopo che il Sole era tramontato. Decise di fare una capatina alla villa dove viveva Melody portando con se un mazzo di gigli come segno delle sue scuse, entrò nella sua camera e..........|

Clessidrus: Melody, mi dispiace tanto. Avevo proprio torto oggi.

|Ma notò che non c'era in camera sua e questo lo fece preoccupare. Così prese un'altro bon bon e un fiocco della bambina per rintracciarla. La pista lo portò al parco dove vide Doremì e Sinfony.|

Doremì: Melody dove sei?

Sifony: Rispondi?

Doremì: Allora?

Sinfony: Niente da fare.

Clessidrus: Ragazze?

Doremì: Clessidrus? Hai visto Melody?

Clessidrus: No. La sto cercando per chiederle scusa. 

Sinfony: Credo che non sia il momento adatto per le scuse, abbiamo un grosso problema.

Doremì: Melody ha dato a Nanako un coniglio per fargli superare le sue paure, ma adesso lui rischia la vita e questo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

|Poi Clessidrus sentì un rumore familiare.|

Clessidrus: Conosco quel suono. E' un jingle set, proviene dal bagno!

|Infatti da bagno delle donne uscì Melody con la sua divisa da apprendista strega, stava prendendo il volo con la sua scopa ma i suoi amici glielo impedirono.|

Sinfony: Che cosa vuoi fare? Perché hai indossato il vestito da apprendista?

Melody: Lasciatemi andare, per favore.

Sinfony: Non avrai intenzione di curare il coniglio con la magia spero?

Melody: Nanako ha detto la verità, è tutta colpa mia e non voglio che abbia un'altro trauma. Devo guarire Lulù con la magia.

Clessidrus: Sei impazzita?!

Doremì: Non puoi farlo, non c'è permesso di curare le ferite o le malattie con un incantesimo. 

Sinfony: Ricordati cosa ha detto Raganella, se userai la magia le ferite passeranno a te.

Melody: Se Lulù non dovesse farcela, com'è probabile, per Nanako sarà un'enorme sofferenza. Continuerà a rifiutare gli animali per tutta la vita, devo aiutarla! Lasciatemi!

Clessidrus: Aspetta Melody, non hai torto. Ma lascia che ti aiutiamo.

Doremì: Possiamo fare l'incantesimo insieme.

Sinfony: Doremì ha ragione, noi siamo i tuoi migliori amici. Non ti lasceremo da sola, verremo con te.

Melody: Vi ringrazio, siete molto gentili. Ma è compito mio!

|La sua scopa prese il volo e fece cadere i suoi amici a terra. Così Melody usò la magia per guarire il coniglio, peccato che dovette pagare dazio e atterrò dolcemente a terra priva di sensi, per fortuna che Doremì, Sinfony e Clessidrus erano nelle vicinanze e la riportarono a casa. Il giorno a badare a lei ci pensarono Raganella, Lalà e Clessidrus il quale era vestito da maggiordomo.|

Clessidrus: Melody? Posso fare qualcosa per te?

Melody: Non ho bisogno di niente.

Clessidrus: Ma avrai di sicuro qualcosa da farmi fare. Sono stato così insensibile ieri, ma ho imparato che gli animali sono nostri pari e devono essere trattati con tanto amore.

|E il clessidriano si inginocchiò per ricevere le scuse della bambina.|

Melody: Dai così mi metti in imbarazzo, e poi ti ho già perdonato.

Raganella: Trovo molto strano che ti sia venuto soltanto un raffreddore. A giudicare da com'era conciato il coniglio le conseguenze dovevano essere ben peggiori. 

Regina: E perché? Sono intervenuta proteggendola con la magia.

Lalà: Maestà?

Clessidrus: Vostra altezza, dove siete?

|In quel momento una rosa cominciò a fluttuare. Era la regina che comunicava attraverso il fiore.|

Regina: Sei stata fortunata, ieri ho seguito le tue mosse e ho visto la tua buona azione. Ma non aspettarti che si ripeta in futuro.

Raganella: Quello che dice la regina è vero.

Lalà: Melody, non dovrai più ricorrere alla magia per curare gli ammalati e i feriti, c'è lo prometti?

Melody: Sì.

Regina: Dal momento che hai violato una delle leggi del mondo delle streghe la tua punizione non si limiterà solo al raffreddore. Per dieci giorni non ti sarà possibile compiere nessuna magia, sono stata chiara?

Melody: Sì, certo. 

|Così la regina gli tolse la bacchetta magica e per dieci giorni la bambina non potette fare nessun incantesimo. Quanto invece alla piccola peste blu, lui imparò ad apprezzare gli animali e una volta alla settimana, durante le ore della notte trascorreva un ora ad accudire i coniglietti della scuola.|

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Capitolo 9
*** L'Eterna Rivale ***


|Era giunta la fine del mese e le casse del Maho piangevano.|

Raganella: Cavoli, anche questo mese non abbiamo incassato niente.

Clessidrus: Eppure ero sicuro che con le nuove tendine che ho messo i clienti sarebbero venuti.

|In quella circostanza Raganella gli lanciò un vaso in testa.|

Raganella: Sei proprio una testa di legno. Ma perché la regina doveva inviarti qui?

|Ad un tratto si sentì un canto familiare.|

Clessidrus: Mi sa che abbiamo visite.

Raganella: Oh no è tornata. Per favore parlaci tu Lalà.

|La strega provò a scappare dalla porta che conduceva al mondo delle streghe, peccato che proprio da lì sbucò la strega piazzista.|

Dela: Ecco son di nuovo qui./ Le note magiche devi pagar./Raganella mmmm.

Raganella: Ma guarda che splendida sorpresa la nostra Dela, bella come sempre. Gradisci una tazza di tè cara?

|Così Dela si sedette e mentre sorseggiò il tè preparato da Clessidrus.........|

Raganella: Allora, come va a lavoro ultimamente?

Dela: Così così, niente di che. Hai la somma che mi devi?

Raganella: Oh ma che sciocca, non ti ho offerto ancora una fetta di torta.

|E fece apparire magicamente una fetta di torta alle fragole, poi vide il clessidriano portare un carretto pieno di cianfrusaglie trovate nel mondo degli umani.|

Clessidrus: Mi hai portato il solito, vero?

Dela: Oh sì certo, aspetta che controllo.

Raganella: Ma di che stai parlando?

Clessidrus: Ogni due mesi, offro a Dela le note magiche che guadagno dalla vendita di alcuni oggetti che trovo esplorando e in cambio lei mi da i bon bon magici che mi servono per compiere i miei incantesimi.

Dela: Ad occhio e croce, ti posso dare massimo sette bon bon.

Clessidrus: Cosa?! Ne voglio almeno dodici.

Dela: Dieci! Ed è la mia ultima offerta.

Clessidrus: Va bene, ci sto.

|Mentre facevano lo scambio, Raganella ebbe un idea.|

Raganella: Hai forse portato con te qualche articolo interessante da vendere?

Dela: Qualche articolo interessante? Fammi pensare..............Ah sì, però ti dico fin da subito che non è in vendita. 

|Dopo un po trovò un oggetto, era un mazzo di carte francesi.|

Dela: Lo avuta da un cliente per una nota magica. Vogliamo fare una partitina?

Raganella: Molto bene, magari con una posta in palio.

Lalà: Oh no.

Clessidrus: Che vuoi dire?

Lalà: Devi sapere che Raganella ha il vizio del gioco d'azzardo.

Clessidrus: Oh no è terribile!.........Che cos'è il gioco d'azzardo?

Raganella: Se vinco io, il debito che ho nei tuoi confronti sarà estinto.

Dela: Va bene Raganella, ma se vinco io il tuo debito raddoppia. Affare fatto?

Raganella: Ci sto.

Clessidrus: Non me lo dire Lalà, l'ho capito da solo.

|Così iniziarono a giocare. Incredibilmente Raganella vinse ben dieci mani di fila e non solo estinse il suo debito ma guadagnò anche un bel gruzzoletto.|

Dela: Giochiamo ancora, ancora una volta.

Clessidrus: Io credo che per stasera può bastare.

Lalà: Sono d'accordo.

Raganella: Dico, ma volete scherzare?! Abbiamo appena cominciato, d'accordo Dela. Ma ti avverto che non vincerai.

|Purtroppo la fortuna non assistette Raganella che perse la bellezza di venti partite di fila.|

Raganella: Voglio giocare ancora! Ancora! Ancora!

Lalà: E' meglio che tu smetta Raganella.

Clessidrus: E poi si è fatto molto tardi, e sono sicuro che la nostra gentile e paziente Dela ha altro da fare.

Dela: Hanno ragione, adesso devo tornare dai miei clienti.

Clessidrus: Allora ci vediamo tra un mese e............

|Ma Raganella gli tappò la bocca.|

Raganella: Devi concedermi un'altra chance!

Dela: D'accordo. Facciamo così se riesco a vincere la prossima mano, tu mi cederai il tuo negozio di magia.

Lalà e Clessidrus: Che cosa?! Il negozio?!

Raganella: E se vinco io, che cosa mi dai?

Dela: Tutte le note magiche che vorrai. 

Raganella: Io ci sto!

Lalà e Clessidrus: No!

Clessidrus: Aspetta, non puoi mettere in palio il negozio.

Raganella: Zitto, o metto pure te nel piatto.

|Il ragazzo deglutì dalla paura. Così Raganella e Dela fecero un'ultima partita.............. La mattina dopo le apprendiste giunsero al Maho, peccato però che Dela le vietò di entrare. Questo stava a significare che Raganella aveva perso e ceduto il negozio alla strega piazzista. Poi le bambine videro Lalà, Clessidrus e Raganella uscire dal negozio con dei fagottelli sulle loro spalle.|

Doremì: Dacci una spiegazione.

Raganella: Non mi è arrivato l'asso di cuori al momento giusto.

Sinfony: Non è quello che vogliamo sapere.

Clessidrus: Semplice, Raganella ha fatto una partita a carte con Dela mettendo in palio il negozio.

|La frase di Clessidrus scioccò le bambine.|

Melody: Ma se il negozio di magia cambia gestione, che ne sarà di noi?

Sinfony: Non potremo più avere note magiche.

Doremì: E non potremo più esercitarci per diventare delle vere streghe.

Raganella: Purtroppo è così ragazze.

Doremì: Ma perché ti sei giocata il negozio?! E' pazzesco?!

Dodò: Dodò.

Clessidrus: E' quello che gli ho detto io per ben dieci volte stamattina.

Sinfony: Non dovevi farlo.

Fifì: Fifì.

Melody: Dobbiamo rinunciare ora che siamo arrivate al settimo livello?

Mimì: Mimì.

Doremì: Andiamo subito da Dela, dobbiamo farle cambiare idea.

SInfony: Sono d'accordo.

Voce proveniente da nulla: Sarebbe solo tempo sprecato! Hahahaha!

|Ad un tratto una strega giunse dall'alto a cavallo della sua scopa.|

Raganella: Non ci posso credere! E' Malissa!

Malissa: Ciao Raganella, ti vedo particolarmente giù di corda.

Raganella: Vuoi dirmi che sei venuta a fare qui?

Malissa: Da oggi sono la nuova proprietaria del negozio di magia.

Melody: La nuova.............

Doremì: Proprietaria..........

Sinfony: Del negozio di magia?

Raganella: No! Non è possibile!

Malissa: E' la dura realtà.

Piccolina: Non siete più le benvenute.

Malissa: Su andate via. Mi dispiace per te Raganella, ma ho fatto il passo decisivo per salire al trono hahahaha!

|Così i nostri eroi se ne andarono al parco e volevano sapere cosa voleva intendere Malissa con l'ultima frase che aveva detto. Lalà spiegò che un tempo Malissa ed Eufonia erano acerrime rivali alla scuola di streghe, e lo furono durante la lotta per prelevare il negozio di magia. Il motivo era che chi avesse rilevato il negozio avrebbe potuto ambire a diventare la futura regine delle streghe visto che l'attuale sovrana un tempo lavorò lì. Alla fine, grazie ad una lotteria, fu Raganella a vincere. 

Sinfony: Una decisione così importante si affida alla sorte?

Doremì, Melody e Clessidrus: Sei stata fortunata Raganella

Raganella: E' vero, fino a quando non ho incontrato te Doremì.

Doremì: Che cosa vuoi insinuare?

Raganella: Speravo di recuperare fondi necessari per la mia campagna elettorale per la nomina della nuova regina, ma ora è tutto finito.

Lalà: A questo non ci resta che tornare nel mondo delle streghe.

Doremì: Ma perché scusa?

Melody: Non potete stare qui?

Lalà: Ci piacerebbe ma non abbiamo una casa?

Raganella: Invece sì! Doremì a partire da oggi io e Lalà vivremo a casa tua.

Doremì: Come? A casa mia?

Raganella: Se non mi fossi trasformata in una rana questo non sarebbe successo. Inoltre hai sprecato un numero notevole di note magiche, e questo mi ha fatto indebitare fino al collo. E non dimenticare che sono la tua insegnante di magia, e il dovere di ogni allievo aiutare la propria insegnante in difficoltà. Coraggio andiamo.

|Doremì rimase a bocca aperta non sapendo cosa fare.|

Doremì: Sentito?

Sinfony: Direi che fa proprio sul serio.

Melody: Devi avere pazienza Doremì.

Clessidrus: Oooooooook, se lei rimarrà da te, è meglio che me ne vada da Melody o Sinfony, così non ti creerò problemi.

|Ma in quel momento Doremì lo prese per l'ala.|

Doremì: Non ti lascerò lavarei le mani, tu mi aiuterai a tenere d'occhio Raganella.

Clessidrus: Accidenti, speravo di scamparla.

|Più tardi Doremì e Clessidrus giunsero a casa con i loro ospiti, e mentre Doremì aprì la porta delicatamente, Raganella fluttuò con la sua paletta perlustrando la casa.|

Raganella: Che umiliazione venire a vivere in un posto del genere.

|Doremì e Clessidrus la fermarono.|

Clessidrus: Ma che fai?

Doremì: Non puoi entrare in casa così, qualcuno della famiglia potrebbe vederti.

Raganella: Se è sciocco come voi due non mi vedrà.

Doremì e Clessidrus: Ma perché devi sempre insultarmi?

|I due continuarono la perlustrazione nel corridoio.|

Doremì: Via libera.

Raganella: Lo vedo anch'io.

|E si diresse sulle scale incurante del pericolo.|

Clessidrus: Poveri noi.

Doremì: Stai calma Doremì, devi stare calma.

|Salirono velocemente le scale e prima che potessero raggiungere la camera di Doremì, dietro di lei comparve Bibì e le creature magiche si nascosero davanti all'apprendista.|

Bibì: Doremì?

Doremì: Sì, che cosa vuoi?

Bibì: La mamma ha detto che devi mettere subito in ordine la stanza.

Doremì: Va bene, ho capito.

|E la ragazza entrò subito dentro alla camera.|

Doremì: Per poco non ci scopriva.

|Poi prese un cassetto.|

Doremì: Amici per il momento potrete stare qui, sarà il vostro nascondiglio.

Lalà: Ti ringrazio Doremì.

Raganella: Io dovrei abitare in un cassetto?

Doremì: Se la sistemazione non è di tuo gradimento puoi anche andartene. 

Raganella: Non sarai mai una vera strega se non aiuti l'insegnate.

Hakura: Doremì, posso entrare?

Clessidrus: Oh no, tua madre.

|Il clessidriano si finse un pupazzo mentre Doremì chiuse le fate e la rana nel cassetto, peccato che Raganella non ci entrò con il suo testone e si fece un grande male.|

Hakura: Ma che è successo? Ho sentito urlare.

Doremì: Niente mamma, mi sono solo chiusa la mano nel cassetto tutto qui.

Hakura: Sei sempre la solita sbadata. 

|Poi vide alcuni oggetti e Clessidrus a terra.|

Hakura. Ti avevo detto di mettere in ordine la stanza.

Doremì: E' esattamente quello che sto facendo mamma.

Hakura: Sistema per bene e quando hai finito scendi in cucina, ho comprato dei dolci buonissimi ti va se li mangiamo insieme?

Doremì: Sì certo.

|E sua madre chiuse la porta.|

Clessidrus: Meno male. 

Raganella: Sei impazzita Doremì?! Avevi intenzione di soffocarmi?!

Doremì: Scusa, non volevo farlo apposta.

Raganella: Oh povera me ho una forte emicrania. Dodò? Didì? Mi fate un massaggino.

|E le due fatine obbedirono.|

Raganella: Clessidrus, trovami qualcosa da leggere in mezzo a questo disordine.

Clessidrus: Va bene.

Raganella: Doremì ho sete, portami una bibita fresca.

Doremì: Agli ordini.

Raganella: E un altra cosa, ho un languorino. Vorrei mangiare un dolce che ha portato la mamma.

Doremì: Sì, d'accordo.

|Ovviamente la povera Doremì obbedì con molta riluttanza alle eccessive richieste di Raganella. Il giorno dopo, mentre Doremì era a scuola fu compito di Clessidrus tenere Raganella lontana dai pasticci.|

Clessidrus: Ascoltami Raganella, mettiamo le cose in chiaro. Questa non è casa tua, se dovessero scoprirci passeremo dei grossi guai. 

Raganella: Non osare darmi ordini e portami subito una tisana calda con il limone. Devo digerire la colazione di Doremì che non era degna delle mie papille gustative. 

Clessidrus: Non posso. Sua madre sarà in cucina in questo momento.

Raganella: Non fare il pollo e vai.

Clessidrus: Ok, ma mi prometti che dopo rimarrai in questa camera?

Raganella: E va bene.

|Il clessidriano uscì dalla stanza e scese lentamente le scale, vide la mamma di Doremì che stava facendo gli esercizi di aerobica in soggiorno.|

Clessidrus: E' la mia occasione.

|Corse in cucina e fece bollite l'acqua.|

Clessidrus: Andiamo, andiamo.

Hakura: Che fatica, ho proprio bisogno di un bel bicchiere d'acqua.

|Clessidrus non sapeva cosa fare e decise di nascondersi dentro il congelatore. La mamma di Doremì prese dell'acqua fredda, non accorgendosi minimamente del bollitore sul fornello, e tornò a fare gli esercizi. Il folletto uscì dal freezer tutto tremante e finì di preparare la tisana.|

Clessidrus: Ci sono quasi.

|Entrò nella camera, ma inciampò sul tappeto e cadde gran parte della tisana in faccia a lui. Il dolore era immenso e cercò di non emettere neanche un fiato.|

Raganella: Allora la mia tisana?

|Con le poche forze che aveva diede alla rana la sua tisana. Nel pomeriggio Doremì tornò a casa e raccontò a Lalà e Clessidrus, con la faccia piena di cerotti, dei cambiamenti che Malissa aveva portato al negozio, dall'arredamento ai nuovi commessi, di come i suoi talismani siano molto più efficaci di quelli di Raganella e dei tanti clienti che c'erano ad aspettare il loro turno. Dopodiché entrò in camera Raganella che si era fatto il bagno.|

Raganella: Ci voleva proprio un bel bagno caldo, mi sento molto meglio.

Doremì: Ti avevo detto di non uscire dalla stanza. Clessidrus, mi sono fidato di te.

Lalà: Non te la prendere con lui, oggi Raganella l'ha fatto impazzire.

Raganella: Non è colpa mia se quel citrullo ci ha messo una vita a procurarmi dei sali da bagno di ottima qualità. 

Doremì: Come fai ad essere così tranquilla e rilassata? Ti hanno tolto il negozio e tu pensi soltanto a farti un bagno caldo? Dovresti vederlo, l'hanno cambiato completamente, è irriconoscibile. E' tutta colpa tua Raganella! Ora il mio sogno di diventare una strega si è infranto.

|Doremì stava quasi per piangere, per fortuna Clessidrus gli portò un fazzoletto.|

Lalà: Non dire così.

Dodò: Dodò.

Clessidrus: Vedrai che una soluzione la troveremo, anche se Raganella ha sbagliato.

Raganella: Sono stata sfortunata. 

Lalà: Ma di che stai parlando?

Clessidrus: Ci risiamo. Proprio non lo vuoi capire, vero?

Raganella: Sì, questa è la verità!

|La rana si girò e mostrò il viso rosso. Aveva tra le mani una bottiglia di liquore e questo scioccò Doremì e tutti gli altri.|

Doremì: Quello è il liquore che usa papà nelle grandi occasioni!

|Poi brilla com'era, Raganella dormì.|

Clessidrus: Beh, il lato positivo è che per un paio d'ore non ci darà ordini ti pare.

|Era notte e Doremì dormiva come un sasso, quando venne svegliata da Lalà e Clessidrus.

Lalà: Doremì, svegliati. Raganella è scomparsa.

Doremì: Sarà uscita a fare un giro.

Clessidrus: Magari, sono ormai due ore che non è tornata.

Lalà: Penso di sapere dove sia andata.

|Così uscirono di casa e andarono al Maho. Lì c'era Raganella che guardava da fuori il suo vecchio negozio, ma si nascosero dietro ad un vecchio camper per non farsi vedere.|

Doremì: Cosa sta facendo?

Lalà: Le manca il suo negozio di magia. Significava molto per lei, aveva riposto tutte le sue speranze. Oltre ad aver perso il negozio ed essere diventata una rana, ha dovuto subire un umiliazione da parte di Malissa, la sua antica ed acerrima rivale.

Clessidrus: Forse è meglio andare da lei a consolarla.

Doremì: Torniamo a casa.

Clessidrus: Eh? 

Doremì: Se si accorgerà della nostra presenza si sentirà ancora peggio.

Lalà e Clessidrus: Hai ragione.

Doremì: Anch'io sono triste e sconsolata, vorrei che Raganella riavesse il negozio e vorrei aiutarla a riavere le sue sembianze umane. Però, non so come fare.

|Il giorno dopo a scuola Doremì ebbe un illuminazione, usare il vecchio camper della scorsa notte come un negozio di magia tutto loro per poter competere con quello di Malissa. Dopo aver spiegata il piano alle sue amiche si mise d'accordo con il clessidriano e Lalà per non dire niente a Raganella così da farle una sorpresa. Ci misero un po di giorni per ristrutturare il vecchio veicolo e a confezionare i talismani. Quella sera partì l'operazione "Sorpresa", Raganella era un po depressa e si era attaccata alla bottiglia di liquore finché..........|

Clessidrus: Hey strega a forma di fungo, ti va di fare una passeggiata con me.

Raganella: Come mai?

Clessidrus: Ho pensato che ti sarebbe piaciuto vedere l'alba insieme a me.................e poi anche perché se mi accompagni ti comprerò i croissant appena sfornati.

Raganella: E va bene.

|Durante la loro passeggiata si fermarono al Nuovo Maho.|

Raganella: Ehhhh è finita Clessidrus.

Clessidrus: Che vuoi dire?

Raganella: Per colpa mia non solo ho perso il negozio ma anche la possibilità di ritornare una strega, vorrei solo che ci fosse un modo per rimediare.

Clessidrus: Oh beh, io credo che una soluzione ci sia.

Raganella: Che vuoi dire?

|Il clessidriano la incitò a girarsi dietro di lei, e lì vide le tre ragazze.|

Raganella: Bambine? Come mai siete qui?

Sinfony: Abbiamo una sorpresa.

Doremì: E vogliamo mostrartela.

Raganella: E di cosa si tratta?

|Poi, grazie alla luce della luna, Raganella vide il nuovo negozio di magia.|

Doremì: Ecco il nostro nuovo negozio di magia. Sali a dare un'occhiata.

|La rana vide l'arredamento. 

Sinfony: Che ne dici?

Melody: E' molto accogliente non trovi?

Clessidrus: Uguale al negozio che avevamo prima.

Doremì: Con impegno e buona volontà potremo rimetterci in affari, e tornare a vendere i nostri articoli magici in questo nuovo fantastico negozio.

Clessidrus: Che ne dici?

Raganella: Io..........io..........non ho parole.

|Tutti rimasero contenti per la gioia che erano riusciti a dare a Raganella. Così i nostri eroi avevano il loro personale negozio di magia, e con le ultime modifiche fatte da Raganella il camper poteva spostarsi nelle varie zone della città. La guerra degli affari contro Malissa era appena iniziata.|

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Capitolo 10
*** Il Segreto Dei Talismani ***


|Con l'apertura di un loro personale negozio di magia, le apprendiste streghe potettero fare concorrenza a quello gestito da Malissa, la acerrima nemica di Raganella. Tuttavia non ebbe molto successo a causa della popolarità che aveva il nuovo Maho, e le bambine si chiedevano il perché. A quel punto la rana spiegò che, per fare un talismano si usa come ingrediente segreto un capello di strega e dato che ormai a Raganella rimaneva un solo capello non poteva di certo competere con il potere dei talismani di Malissa. Stranamente, per tutta la mattinata, nessuno aveva più notizie di Clessidrus.|

Raganella: Ma dove si è cacciato?! Possibile che quando ho bisogno di lui non c'è mai?! Ho capito, se devo fare qualcosa devo farmela da sola.

|Così la rana andò in avanscoperta a scoprire il segreto del successo della sua rivale.|

Doremì: In effetti è molto strano, chissà dov'è finito Clessidrus.

|Proprio in quel momento il clessidriano, con il camuffamento che aveva già sperimentato quando riportò Rex dalla sua famiglia, mise piede nel Maho e controllò i vari talismani.|

Clessidrus: Oh cielo, ad essere sincero preferisco quelli che fa Doremì.

Commessa: Salve, posso fare qualcosa per lei?

Clessidrus: Ero qui di passaggio e volevo tanto un talismano molto speciale. Qualcosa che mi faccia diventare irresistibile alle ragazze.

Commessa: Fammi pensare.

|Poi prese uno a forma di cuore viola|

Commessa: Direi che questo fa a caso tuo.

Clessidrus: Ma che meraviglia. Prendo quello.

|Così si fece confezionare il talismano e prima di andarsene vide Malissa.|

Malissa: E' un oggetto molto particolare. Questo talismano ti aiuterà ad essere irresistibile alle ragazze. 

Clessidrus: Lo spero, sapete sono un timidione. Io non riesco a parlare con le ragazze.

|Poi sentì la voce della commessa, ma non aveva mosso le labbra.|

Commessa: Che povero ingenuo.

Clessidrus: Ha detto qualcosa signorina?

Commessa: Chi, io? No.

|Poi il clessidriano uscì dal negozio e, senza farsi vedere entrò di nascosto nell'autobus.|

Raganella: Sì, può sapere che fine avevi fatto?

Clessidrus: Oh niente, stavo solo schiacciando un pisolino.

Raganella: Sei proprio uno scansafatiche. Vorrai dire che quando torneremo a casa di Doremì mi farai un massaggio alle spalle.

Doremì: Aspetta un momento, adesso che abbiamo messo apposto l'autobus puoi restare qui.

Raganella: Neanche per sogno, non sto in un posto dove non c'è la TV ne la vasca da bagno.

Doremì: Dimmi un po, fino a quando intendi restare da me?

Raganella: Fino a quando non sarò ritornata in possesso del mio negozio.

|La frase stravolse completamente la povera Doremì.|

Sinfony: Non farne una tragedia Doremì.

Melody: Dai fatti coraggio.

Clessidrus: Brave, lavatevi le mani. 

|La mattina dopo a scuola, precisamente sul pianerottolo, Clessidrus analizzò il talismano.|

Clessidrus: Cosa avrà di così speciale questo talismano? E' vero che sono efficaci, ma sono convinto che ci sia qualche effetto collaterale. 

|Poi decise di passare per i condotti dell'aria condizionata e spiò la classe di Doremì, Melody e Sinfony. In primis vide la loro antipatica compagna di classe Reika che indossava un vestito molto appariscente, poi notò il loro amico cicciottello Susumu che riceveva da tutti dei sfilatini alle noci, infine notò che il trio SOS faceva una delle loro solite battute.|

Sagawa: Oggi il Sole splende in cielo come non mai.........

Ota: Ma ciò che splende di più.........

Sugiyama: E' la testa calda di papà.

|Tutti iniziarono a ridere e per la prima volta Melody non rise ad una loro battuta.|

Clessidrus: Okay, questo è veramente strano. 

|Più tardi, finita la scuola, Clessidrus si ritrovò nella cartella di Doremì.|

Doremì: Questa situazione non mi piace.

Clessidrus: Non dirlo a me.

Doremì: Eppure c'è qualcosa che non mi torna.

Clessidrus: Ti stai domandando come è possibile che siano così efficaci e non abbiano delle controindicazioni.

Doremì: Esatto, ma come hai...........

Clessidrus: Ho anche io dei sospetti su questa storia, per questo ho comprato un suo talismano, per scoprire il suo segreto. Ma finora non ho scoperto niente.

|Arrivata dentro casa, Doremì trovò per le scale Bibì la quale era inspiegabilmente arrabbiata con lei.|

Doremì: Perché mi fissi così?

Bibì: Ricordi quel bel panino? E' sparito dalla cucina.

|In mente loro pensarono.|

Doremì e Clessidrus: Scommetto che è stata Raganella.

Bibì: L'hai mangiato tu.

Doremì: E va bene, sono stata io.

Bibì: E come hai fatto. Se non sbaglio sei appena tornata da scuola.

Doremì: Sono tornata durante l'intervallo, non c'era nessuno in casa.

Bibì: Ah sì? D'accordo, allora come me lo spieghi il latte? Ho trovato del latte nella tua stanza.

Doremì: Ah sì me lo ricordo, mi è caduto a terra e non ho pulito. Per favore, non dire tutto alla mamma.

Bibì: E va bene, però mi devi un favore.

Doremì: Grazie Bibì.

|E la sorellina scese le scale.|

Clessidrus: Spero che non si insospettisca, tua sorella è una gran ficcanaso.

|Presa dalla rabbia Doremì salì velocemente le scale ed entrò in camera.|

Doremì: Raganella?! Che cos'hai combinato?

Raganella: Avevo fame e ho mangiato un panino.

Doremì: Peccato però che mia sorella pensa che l'abbia mangiato io. 

Clessidrus: Per poco non facevi saltare la nostra copertura.

Doremì: Se ti vede in giro mi ritroverò nei guai fino al collo.

Raganella: Siete solo dei fifoni. E' questa la grinta con cui sperate di riacquistare il Maho?

Doremì: Un momento, mettiamo le cose in chiaro. Se il negozio ci è stato tolto di chi è la responsabilità?

Raganella: Lo sai non è colpa mia, ma del destino avverso.

Clessidrus: Sì certo come no. 

Doremì: Comoda come scusa.

|Lalà evitò che Raganella, Doremì e Clessidrus litigassero ancora. Tutta la rabbia che avevano in corpo la usarono durante la settimana per preparare l'impasto per i nuovi talismani. E mentre Doremì lavorava l'argilla come fosse un impasto per pizze, Clessidrus si lanciò sul tavolo per appiattirla del tutto.|

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=N6t7aZI6l0g

Doremì: Basta, mi sono stancata, ne ho fin sopra i capelli di questa storia, quando è troppo è troppo! 

Clessidrus: Stavolta ha oltrepassato il limite. 

Doremì: Raganella è insopportabile, fa di tutto per mandarci fuori dai gangheri.

Sinfony: Ho capito, avete litigato per l'ennesima volta.

Clessidrus: Proprio così. Non è giusto che scarichi le sue frustrazioni nei nostri confronti.

Doremì: In confronto a lei Clessidrus è un angelo.

Clessidrus: Sarei offeso da questo paragone, ma hai perfettamente ragione.

Doremì: Dobbiamo riprenderci subito il negozio di magia, è l'unico modo per farla sloggiare da casa mia.

Sinfony: Faremo il possibile, vedrai.

Melody: Intanto cercate di calmarvi ed essere un po pazienti con lei.

Clessidrus: Uh, va bene. Ma solo perché siamo in questo momento di crisi.

Doremì: Mi fai il favore di rimanere a casa domani per tenerla d'occhio.

|Clessidrus deglutì dalla paura.|

Clessidrus: Ok, ma se non dovessi farcela ti lascio in eredità le mie macchine radiocomandate.

|Il giorno dopo Clessidrus mantenne la parola e tenne d'occhio la rana. Durante la giornata tornò ad analizzare con molta minuziosità il talismano che aveva comprato da Malissa..........|

Raganella: Testa a pera, ho sete, si gentile e portami del succo d'uva....................Testa a pera mi ha sentito?! Ti stai di nuovo contando i denti?

|Poi lo vide sulla scrivania che scriveva degli appunti su un blocchetto e li vide il talismano.|

Raganella: Traditore! Ha comprato un talismano di Malissa.

Clessidrus: Sì, ma non è come pensi. 

|Poi prese un bon bon magico.|

Clessidrus: Bon bonì, bon bonà la magia è questa qua./Questa caramella, la natura del talismano, mi mostrerà.

|L'incantesimo funzionò e il talismano spigionò un potere magico molto forte ma anche molto pericoloso e questo fece sbalordire Clessidrus. Peccato solo che la stanza di Doremì venne messa a soqquadro.|

Hakura: Ma che strano, sento dei rumori dalla camera di Doremì, meglio che vada a controllare.

|Intanto nella stanza.|

Raganella: Sei proprio un incosciente.

|Poi sentirono la mamma di Doremì che saliva le scale.|

Clessidrus: Oh no, presto Raganella. Usa la tua magia per far tornare la camera di Doremì come prima.

Raganella: Scusa perché dovrei farlo? Sei stato tu a creare questo casino.

Clessidrus: Ahhhhhhhh, va bene, me la sbrigherò da solo. Bon bonì, bon bonà la magia è questa qua./Come prima la camera di Doremì ritornerà.

|Il clessidriano riuscì in tempo a rimediare al disastro che aveva causato, riprese il ciondolo e si nascose con Raganella sotto il letto, mentre le fatine dentro al cassetto. Hakura entrò in camera ma appena vide che era tutto in ordine richiuse la porta.|

Clessidrus: Ahhhh, c'è mancato poco. Via libera.

Raganella: Ora hai capito quanto sono potenti i suoi talismani.

Clessidrus: Hehehehe, sì.

|Ad un tratto entrarono di straforo Doremì, Melody e Sinfony.|

Doremì: Raganella! E' successo una cosa terribile.

|Tutte e tre spiegarono a Raganella che coloro che avevano acquistato il talismano da Malissa si sono sentiti male d'un tratto.|

Raganella: I talismani di Malissa sono così potenti che possono provocare spiacevoli conseguenze, e per questo che i vostri compagni non si sentono bene. 

Clessidrus: Quindi è questo il prezzo da pagare affinché possano realizzare i loro desideri?

Raganella: Esatto.

Doremì: Lo sapevo.

Sinfony: Noi possiamo fermare il potere magico dei talismani di Malissa?

Melody: Esiste un modo per farlo?

Raganella: Voi non avete la capacità di rendere inefficaci i suoi talismani, siete soltanto delle apprendiste.

Sinfony: Nemmeno con il cerchio magico?

Raganella: Vi ripeto che non ne sareste in grado.

Doremì: Raganella, non sarebbe possibile usare il tuoi poteri magici?

Sinfony: Con un tuo capello produrresti un incantesimo adatto a questo problema.

Raganella: Soltanto colui o colei che realizza i talismani magici ha la capacità di renderli inefficaci.

Lalà: Secondo me con un lavoro di squadra, tutto è possibile.

Clessidrus: Lalà ha ragione. Ho fatto alcuni calcoli e credo che con la tua magia, i miei bon bon e il cerchio magico credo che potremo rendere inefficaci solo alcuni dei suoi talismani.

Doremì: Hai sentito?

Melody: Raganella, dacci una mano.

Raganella: Non ho nessuna intenzione di lavorare per aiutare i vostri compagni di classe.

Le tre bambine e Clessidrus: Eh?

Raganella: Non capisco. Scusate, perché dovrei aiutarli io quando sono stati loro a comprare i talismani di Malissa? E c'è un'altra cosa, io non sono portata a fare la crocerossina.

Doremì: E va bene, non insistiamo oltre. Vedrai che c'è la caveremo da sole anche senza il tuo aiuto.

Sinfony: C'è la faremo.

Raganella: Non c'è la farete! Non voglio che sprechiate delle note magiche per un motivo così futile!

Doremì: Futile? Raganella, sei avara!

Raganella: Avara?

Sinfony: Insensibile!

Raganella: Insensibile?

Melody: Cattiva!

Raganella: Cattiva?

|Le bambine se ne andarono via indignante dall'atteggiamento di Raganella e decisero che avrebbe salvato i loro amici da sole. Mentre dalla finestra Lalà e Clessidrus le videro uscirono di casa.|

Lalà: Hai visto, ci sono rimaste male.

Raganella: Sai cosa me ne importa.

Clessidrus: Oh andiamo, smettila di fingere. Tu le vorresti aiutare, ma sei troppo orgogliosa per farlo.

Raganella: Stai zitto, non sai quello che dici!

Clessidrus: Le ragazze ti hanno aiutata molto in queste settimane, perché tu non puoi fare la stessa cosa per loro?

|Alla rana tremò moltissimo il labbro e alla fine cedette.|

Raganella: Non stare impalato come una patata, trovale.

Clessidrus: Agli ordini capo.

|Il ragazzo prese un oggetto di Doremì e con un suo bon bon seguì la scia. Le tre bambine erano al parco e avevano già evocato il cerchio magico per aiutare i loro amici. Tuttavia come aveva previsto Raganella il cerchio magico non aveva la forza necessaria ad esaudire la richiesta delle ragazze, per fortuna giunsero Raganella e Clessidrus che di nascosto le aiutarono, la prima usò i suoi poteri mentre il secondo lanciò nel cerchio magico cinque bon bon. L'incantesimo era riuscito e tutti quelli che avevano acquistato i talismani negli ultimi giorni si sentirono meglio.|

Melody: Chissà se il nostro intervento è servito?

Sinfony: Speriamo di sì.

Raganella: Sì, è servito.

|Le bambine si sorpresero quando videro Raganella, Clessidrus e Lalà.|

Raganella: I vostri amici stanno bene e questo perché vi abbiano aiutato, anche se all'inizio non volevo farlo.

Doremì: Grazie. 

Sinfony: Ti siamo riconoscenti.

Melody: Hai un animo buono Raganella.

Raganella: Adesso smettetela, basta con questa storia. Avete sprecato tempo, pensate a far concorrenza a Malissa. Sono intervenuta soltanto perché voglio che vi dedichiate alle vendite, chiaro?

Lalà: la verità è che ti sei pentita per averle trattate male.

Clessidrus: E' inutile che fingi, sotto quella scorza da fredda rana ci sta una strega che vuole bene a tutti noi. 

Lalà e Clessidrus: Perché non lo ammetti.

|In quella circostanza i due presero una testata da Raganella.|

Doremì: Grazie infinite Raganella.

Sinfony: Anche da parte mia, se non ci fossi stata tu non avremo concluso nulla.

Melody: Stai tranquilla, faremo il possibile affinché il negozio abbia successo.

Raganella: Magari, non sono tanto ottimista.

Lalà: Lo so che ti fidi di loro.

Clessidrus: Ti si legge in faccia.

|Presa dalla rabbia Raganella iniziò ad inseguire le due spiritose creature alate. La prima battaglia fu vinta dai nostri eroi, ma la guerra era ancora lunga.|

 

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Capitolo 11
*** Contro Ogni Avversità ***


|Nonostante avessero neutralizzato alcuni talismani di Malissa, la gente continuava ad andare nel suo negozio e la cosa peggiore è che, per aiutare le bambine, Raganella aveva usato tutti i suoi poteri e non potette compiere altri incantesimi per molte settimane. Tutto l'ambiente era ormai scoraggiato, fino a quando non si sentì un canto familiare.|

Clessidrus: Di male in peggio.

|Infatti apparì da dentro il baule Dela.|

Dela: Buongiorno a voi, care./Amici miei, sono qui per potervi aiutare./ Sono venuta qui per vendervi delle note magiche. Come vanno gli affari?

|Ovviamente tutti ebbero un espressione non molto amichevole verso la strega piazzista, dopotutto è lei che aveva ceduto i contratti del negozio a Malissa.|

Clessidrus: Spiacente, ma non credo che sia il momento giusto, è meglio che passi un'altra volta.

Raganella: Sparisci!

Dela: Peccato, perché ho delle informazioni interessanti.

Raganella: Quali informazioni? Parla.

Dela: Sapete ho per voi delle novità per voi molto importanti.

Doremì: Davvero? Di cosa si tratta?

Melody: Ti prego, parla.

Dela: Beh, dopo questa accoglienza................

Sinfony: Ti ho mai detto che sei tu la strega più bella?

Dela: Aw grazie sei molto cara. Statemi a sentire, stasera si svolgerà un appello straordinario per gli esami delle apprendiste. 

Sinfony: Ma siamo impegnate, dobbiamo lavorare. Stiamo preparando dei portafortuna, non abbiamo tempo per l'esame.

Doremì: Forse dovremo rimandare alla prossima volta.

|Furiosa Raganella iniziò a saltare sulla testa di Doremì.|

Raganella: Che sciocchezza! Dovete provarci! O la va o la spacca!

Clessidrus: So che vi sembrerà strano ma Raganella ha ragione.

|La rana rimbalzò talmente forte da sbattere sul soffitto con addosso Clessidrus.|

Raganella: Se riuscite ad arrivare al sesto livello, potrete vincere una nuova versione del Musicchiere.

Sinfony: Ma noi non ne abbiamo bisogno.

Dela: Invece sì, aumenterà i vostri poteri.

Clessidrus: I vostri incantesimi avranno una potenza tripla di quelli che fate adesso.

Doremì: Dici sul serio? Ok,facciamo l'esame. La nostra situazione è difficile, poter contare su un nuovo Musicchiere ci aiuterà ad affrontare meglio Malissa.

Sinfony: Ben detto, sono d'accordo con Doremì.

Melody: Andiamo nel mondo delle streghe.

Lalà: Ragazze, c'è un piccolo problema. Per riuscire a raggiungerlo siete obbligate a passare dalla porta che si trova nel nuovo Maho.

|Questa notizie fece disperare le tre streghette.|

Clessidrus: E con questo, scommetto che se glielo chiederete gentilmente..............

Raganella: Hahahaha, questa sì che è buona.

Clessidrus: Tentare non costa nulla, non credo che sia cattiva.

|Così le ragazze andarono da Malissa per chiedere cortesemente di poter accedere alla porta che conduce nel mondo delle streghe..................quindici minuti dopo ritornarono.|

Clessidrus: Allora?

Sinfony: Ha detto che non ci farà entrare neanche per sogno.

|In quel momento Raganella diede un pugno sulla testa a Clessidrus.|

Raganella: Sei sempre il solito ingenuo. 

Melody: E adesso che facciamo?

Doremì: Faremo quell'esame, parola di Doremì.

|Quella sera, mentre Clessidrus aspettava dentro all'autobus............|

Clessidrus: Perché non posso aiutarvi?

Raganella: Perché le tue idee sono stupide.

Clessidrus: Ma...........

Raganella: A cuccia.

Clessidrus: https://i.ytimg.com/vi/ChU4UCJo_Kk/maxresdefault.jpg

|Raganella e le bambine adoperarono degli stratagemmi per entrare nel negozio. Prima tentarono Malissa con la pubblicità di un ristorante di sushi visto che a lei piaceva il pesce, peccato che con la sua magia poteva far apparire tutto quello che vuole. Poi tentarono di togliergli la corrente elettrica, ma lei accese molte candele. Poi provarono a far allagare il negozio ma lei trasformò l'acqua in molte bolle di sapone, ed infine provarono a far entrare nel negozio una farfalla visto che Malissa ne era terrorizzata, ma lei la ingigantì e istigò il gigantesco insetto contro le apprendiste. Questo provò che le ragazze non potettero fronteggiare una strega con poteri magici illimitati, così Lalà pensò ad un'altra idea..........|

Lalà: Aspettiamo che Malissa e gli altri si addormentino così potremo entrare nel negozio, intanto vado a vedere che combinano.

Clessidrus: Vengo pure io, quattro occhi sono meglio di due. E poi hai a che fare con un mago della mimetizzazione.

Lalà: Un aiuto non basta mai.

Raganella: Vedi di non rovinare tutto.

Clessidrus: Oh andiamo, non ti fidi di me?

Raganella: No.

Sinfony: Buona fortuna, siamo nelle vostre mani.

|Così Lalà e Clessidrus andarono in avanscoperta e entrarono dal finestrino sul tetto. Le luci erano spente e i due entrarono senza troppo far rumore.|

Clessidrus: Sembra tutto tranquillo.

|Poi notò alcuni libri sugli scaffali e diede una rapida occhiata.|

Lalà: Ma che fai? Devi rimanere concentrato.

Clessidrus: Do solo una sbirciatina.

|Ad un tratto Lalà trattenne il fiato.|

Clessidrus: Ma che cos'hai?

|La fata, tramutata in gatta, indicò qualcosa sul soffitto. Era il commesso che stava dormendo a testa in giù come se fosse un pipistrello.|

Clessidrus: So per certo che gli esseri umani non dormano così. 

|Poi notò la commessa che dormiva raggomitolata su se stessa e lo fece notare a Lalà.|

Lalà: Ma che succede in questo posto?

|Poi la donna si svegliò e appena vide la gatta si spaventò, presi dal panico Lalà e Clessidrus fuggirono via e spiegarono la situazione alle bambine e a Raganella. Doremì intuì che qualcosa non andava ed ebbe un idea, con l'aiuto di Melody e Sinfony evocarono il cerchio magico. Chiesero al cerchio di mostrare la vera natura dei commessi di Malissa ed essi si rivelarono essere una topolina e un pipistrello.|

Clessidrus: Accidenti, ecco perché leggevo nel loro pensiero, sono degli animali.

|Poi il folletto ebbe un idea e usò un bon bon magico.|

Clessidrus: Bon bonì, bon bonà la magia e questa qua./Una telecamera di materializzerà!

|Così fece apparire una telecamera e la consegnò a Doremì che potette firmare le due creature mentre mangiavano un formaggino e una zanzare, in tutto ciò misero a soqquadro il negozio e svegliarono a Malissa.|

Malissa: Chi sta facendo questo chiasso?!

Doremì: Ho filmato tutto.

Malissa: Eh?

Doremì: Grazie per lo spettacolo, è stato veramente divertente. Ora sappiamo chi sono i tuoi commessi.

Raganella: Se apri la porta e ci lasci attraversare il mondo delle streghe ti daremo la cassetta.

|Malissa era furibonda per l'incapacità dei suoi subalterni e fu costretta a cedere al ricatto. La mattina dopo Clessidrus e lalà aspettarono con impazienza che Raganella e le ragazze tornarono.|

Clessidrus: Sono molto preoccupato, dici che lo supereranno.

Lalà: Tranquillo, andrà tutto bene.

|Poi Doremì aprì la porta.|

Clessidrus: Allora, l'avete superato?

Doremì: Non l'abbiamo fatto.

Melody: Siamo arrivate troppo tardi.

Sinfony: Non solo abbiamo perso la possibilità di sostenere l'esame, ma ci abbiamo rimesso anche tante note.

Clessidrus: Se non mi ricordo male voi avete tre note magiche a testa, mentre a me mi sono rimasti solo quattro bon bon.

Doremì: Beh dovremo cercare di non sprecarli e sperare che la clientela aumenti. Con un po di pazienza c'è la faremo. 

Melody: Sarà, ma ci riusciremo prima di compiere cento anni? Di questo passo raggiungeremo il traguardo quando saremo vecchi.

|Nella loro fantasia le bambine si immaginarono delle vecchiette ultracentenarie che stavano sorseggiando il té. Invece Clessidrus si immaginò se stesso tra cento anni. Inspiegabilmente le ragazze videro il suo pensiero.|

Clessidrus: Che c'è, i clessidriani invecchiano più lentamente degli esseri umani.

|I giorni passarono e le cose andarono sempre peggio, non solo perché il negozio non riusciva a competere con il nuovo Maho ma anche perché i loro familiari, la mamma di Doremì, la domestica di Melody e il padre di Sinfony, avevano acquistato o ricevuto in regalo i talismani di Malissa che è vero che portavano fortuna ma che causarono problemi di salute. Inoltre, per aiutare la cocciuta domestica di Melody, le bambine sprecarono le loro ultime note magiche. A quella notizia Raganella annegò i suoi dispiaceri in una fetta di torta che Dodò e Didì avevano preso dal frigorifero, peccato che era di Bibì.|

Raganella: Buonissima, una vera squisitezza.

Clessidrus: No ragazzi, così non va. Doremì andrà su tutte le furie quando saprà che la torta di Bibi e scomparsa.

|Ad un tratto sentirono una voce familiare. Era Bibì che stava per entrare nella stanza, dalla fretta Raganella e le due fatine mangiarono la fetta di torta in fretta e furia e si nascosero dentro al cassetto, mentre Clessidrus si mise sul letto e assunse la posizione di un pupazzo ora che tutti sapevano che lui era il pupazzo da ventriloquo di Doremì. Bibì entrò nella stanza e vide sulla scrivania il piattino della torta.|

Bibì: Lo sapevo che eri stata tu Doremì ed ecco la prova che cercavo.

|Doremì era nel panico, poi notò che c'era della crema spalmata sul cassetto e a quel punto fece un sorriso maligno lasciando perplesso Clessidrus.|

Doremì: E va bene, mi hai smascherata. Ma per farmi perdonare per questo dispettuccio ho trovato un regalino per te.

Bibì: Un regalino per me?

|A quel punto Doremì aprì il cassetto e prese Raganella.|

Doremì: Tà-dà.

Bibì: Che bello! Spumella!

Raganella (sottovoce): Qualunque cosa tu voglia fare non lo fare.

Doremì: Sapevo che ci tenevi e mi sono messa a cercarla.

Bibì: Dammela! Ti prego! Voglio giocarci subito!

|E Doremì l'accontentò immediatamente.|

Bibì: Grazie mille Doremì. E' bello riabbracciarti.

|Poi notò la sfera di cristallo di Raganella e se la mise in tasca.|

Hakura: Bambine è tardi, sbrigatevi a fare il bagno.

Bibì: Subito, sono felice di riabbracciarti ancora.

|E Bibì se ne andò via con Raganella che ricevette una linguaccia da Doremì e Clessidrus.|

Clessidrus: Ottimo lavoro Doremì, non ti immaginavo così astuta.

Doremì: Ti ringrazio, ora se vuoi scusarmi vado a farmi il bagno prima che Bibì occupi la vasca.

|E la bambina uscì dalla stanza. In quel momento bussò alla finestra una civetta bianca e Clessidrus l'aprì.|

Clessidrus: Cosa c'è?

|Poi vide che l'uccello aveva una lettera sigillata con lo stemma della regina delle streghe. Più tardi il clessidriano aspettò con impazienza che Doremì salisse con gli avanzi della cena.|

Clessidrus: Ma quanto ci mette, a quest'ora avrà finito di cenare.

|Preso dalla fame si diresse con molta discrezione vicino alla cucina e lì vide che la famiglia di Doremì non aveva ancora cenato perché il padre, durante una battuta di pesca, si era slogato la caviglia. In quel momento il ragazzo notò che lui aveva ancora il talismano di Malissa, ma anche Doremì se n'era accorta.|

Doremì: Mamma! Mi avevi detto di averlo buttato via!

Hakura: Beh, veramente io..........

Doremì: Se non te ne liberi succederà qualcosa di terribile. Ne non sei capace di farlo tu, ci penso io.

|La bambina si alzò per prendere il talismano ma sua madre l'anticipò.|

Hakura: Buttarlo è un peccato, lo pagato sai. E poi mi ha fatto vincere alla lotteria, così puoi mangiare bistecca.

Doremì: Non è vero, non crederci.............

|Poi iniziò a squillare il telefono e la mamma di Doremì rispose.|

Hakura: Si pronto chi parla?........Oh ciao Melody, sì te la passo subito. Doremì?

Doremì: Melody, tutto bene?.............Cosa?! Sinfony è scappata di casa?!

Clessidrus: Oh cielo.

|Senza pensarci due volte Doremì e Clessidrus corsero subito a casa di Melody dove si trovava pure Sinfony. La ragazza spiegò che il padre gli aveva comprato una nuova armonica e voleva buttare quella che aveva.|

Melody: Ti prego, non fare così Sinfony.

Doremì: Non puoi scappare solo per colpa di una vecchia armonica.

|In quel momento il folletto prese dalla tasca di Sinfony l'armonica.|

Clessidrus: Inoltre non funzionano nemmeno alcuni tasti, perché tenerla se ne inutilizzabile?

Sinfony: Restituiscimela!

|Il bambine spinse con molta violenza Clessidrus che andò a sbattere contro il muro.|

Sinfony: Tanto per cominciare questa non è solo una vecchia armonica, per me è...........per me è un ricordo a cui sono affezionatissima, è il primo regalo ricevuto da mamma e papà.

|Quello che disse Sinfony lasciò esterrefatti i presenti.|

Sinfony: La sera in cui si lasciarono, e la mamma se ne andò di casa, ricordo che non riuscivo a smettere di piangere. Poi guardai l'armonica e sentì che mi infondeva coraggio. Capite, papà ha dimenticato tutto!

|Poi vide che i suoi amici stavano iniziando a piangere come delle fontane.|

Sinfony: Che cosa c'è, perché piangete?

Doremì: Mi dispiace, non volevo ferire i tuoi sentimenti. L'ho chiamata "vecchia armonica".

Sinfony: No, non è un offesa, lo so che è vecchia.

|Poi notò Clessidrus che gli abbracciava le gambe.|

Clessidrus: Perdonami, non pensavo che per te quella armonica aveva un valore speciale. Sono proprio un pessimo amico.

Sinfony: Dai non esagerare, non lo sapevi neanche.

Melody: Sinfony, non mi immaginavo che fossi così sensibile.

Sinfony: Smettetela, mi fate sentire in imbarazzo.

|Ad un tratto la domestica di Melody bussò alla porta e mentre le fatine si nascosero nell'altra stanza, Clessidrus invece si piazzò sotto il divano.|

Koyuki: Signorina Melody? Il padre nella signorina Sinfony è in sala e desidera parlare con sua figlia.

Sinfony: Io a casa non ci torno.

Melody: Ma che cosa dici?

Sinfony: Voglio farlo soffrire come ha fatto soffrire me. Gli dice "Io a casa non ci torno fino a quando non ti decidi a buttare via quell'orribile portafortuna! Spero di essere stata chiara brutto babbuino che non sei altro."

Koyuki: Va bene, come desidera signorina.

|E la tata richiuse la porta.|

Clessidrus: Caspita, ci sei andata giù pesante. 

Doremì: Aspetta, anche tuo padre ha tenuto il talismano di Malissa?

Sinfony: Non dirmi che anche tua madre c'è l'ha ancora?

Doremì: Proprio così, sostiene che è un peccato buttarlo via.

Clessidrus: Ormai tutti quelli che conoscete sono assuefatti dal potere di quei talismani. Manco fossero delle birre, o delle sigarette o peggio quelle dannate caramelle al gusto cola..........Mmmmm Melody per caso hai qualche caramella al gusto cola?

Doremì: Che facciamo?

Sinfony: Senza le note magiche non possiamo renderli inefficaci come abbiamo fatto con quelli dei nostri compagni di classe.

Clessidrus: Senza contare che non possiamo chiedere aiuto magico di Raganella e ho solo quattro bon bon magici a mia disposizione. Non c'è più speranza.

Melody: Non dobbiamo darci per vinti. Oggi ho incontrato Masaru e mi ha detto che per raggiungere un obbiettivo importante bisogna darsi da fare, cercare un lavoretto, battere i piedi e rotolarsi a terra.

Sinfony: Rotoliamoci a terra.

Clessidrus: Lo sto già facendo.

|Il clessidriano iniziò a rotolare.|

Doremì: Possiamo trovarci un lavoretto. Masaru ti ha dato una bellissima idea.

Melody: Dobbiamo credere di più in noi, è vero non abbiamo più note magiche, ma possiamo trovarci un lavoro per comprarne altre.

Sinfony: Che si può fare?..........Trovato! Lavoreremo nel mondo delle streghe.

Doremì: C'è solo un piccolo problema, come facciamo a raggiungerlo? Dimenticate Malissa.

Melody: Ho un idea, Clessidrus potrebbe usare i suoi bon bon per trasformarci in piccoli animaletti.

Clessidrus: Non posso farlo. Purtroppo i clessidriani non sono molto bravi con le trasformazioni, una volta ho provato a trasformare Didì in un gatto e invece mi è uscito un incrocio tra un tosaerba e una grattugia. 

Melody: Ma come hai.........

Clessidrus: Meglio che tu non sappia i dettagli. Mi dispiace solo di non esservi d'aiuto.

Sinfony: Uffa che sfortuna. Non possiamo entrare nel negozio senza l'uso della magia, siamo proprio nei guai.

Doremì: Dovevamo stare più attente e non usare le note magiche nel modo sconsiderato.

|Le bambine erano disperate, finché Clessidrus non si ricordò della lettera ed ebbe un idea.|

Clessidrus: Ragazze, volevo dirvi che...............

|Ma ad un tratto videro Dodò che stava in equilibrio su una piccola pallina arancione.|

Doremì: Vergognati Dodò, voi ridere e scherzate mentre noi cerchiamo una soluzione.

Clessidrus: Aspetta Doremì, ma quella non è una nota magica?

|La videro più da vicino e in effetti era proprio una nota magica.|

Doremì: Parla Dodò, dove l'hai trovata?

|La fatina indicò il letto.|

Melody: E' mia, l'avevo persa e non riuscivo più a ritrovarla.

Doremì: Bravissima sei stata grande.

|Dodò iniziò ad arrossire.|

Sinfony: Ora possiamo raggiungere il mondo delle streghe.

Doremì: Andiamo nel negozio di Malissa.

Clessidrus: Ragazze, aspettate...........

|In fretta e furia le ragazze si misero i completi da apprendiste e volarono via.|

Clessidrus: Hey, aspettatemi. Ho una soluzione migliore.

|Il ragazzo uscì subito dalla casa e raggiunse il più velocemente possibile il negozio. Intanto le bambine erano già arrivare e con la nota magica si tramutarono in scarafaggi, così potettero entrare facilmente senza che Malissa e i suoi aiutanti potessero notarli.|

Piccolina: Stasera sembra tutto tranquillo. Tenete gli occhi bene aperto voi due, se quelle apprendiste riuscissero ad entrare nel negozio, Malissa ci farebbe a pezzettini.

Doremì (Sottovoce): Noi siamo già entrate.

|Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta. Uno dei commessi andrò ad aprire ed era proprio Clessidrus.|

Melody: Clessidrus?

Sinfony: Ma cosa combina?

Doremì: Così rovina tutto.

Piccolina: Tu sei un amico di quelle apprendiste. Che cosa vuoi?

Clessidrus: Buonasera, sareste così gentili da farmi usare la porta per accedere al mondo delle streghe. Sapete, stasera devo sostenere la quarta prova posta da uno dei guardiani.

Piccolina: Hahahaha, tu pensi veramente che ti faremo passare? Povero illuso, vattene prima che Malissa ti tramuti in una statua di sale. Sai, lei detesta le creature infide e malvagie come te.

Clessidrus: Non vorrei essere nei suoi panni quando la regina la arresterà?

Piccolina: Come?

|Poi mostrò un libretto.|

Clessidrus: Stando a come dice qui, se una creatura magica messa in sorveglianza dalla regina non si presenta alle sedute d'appello perché la strega proprietaria del Maho glielo impedisce, quest'ultima rischia tra i cento e i mille anni chiusa nella prigione magica di Arbadacarba e la perdita di gestione nel negozio a discapito della seconda candidata. Il lato positivo è che almeno la sua arci-nemica riacquisterà il suo negozio in questo modo.

Piccola: Aspetta, aspetta. Non sapevo niente di questa cosa, prego entra. Però ti prego, non dire a Malissa che sei stato qui, lei odia i clessidriani.

Clessidrus: Grazie, e buonaserata. 

|Così Clessidrus entrò nel mondo delle streghe e ad attenderlo c'erano le sue amiche.|

Doremì: Perché non ci hai detto subito che tu dovevi sostenere la tua prova, potevamo elaborare un piano migliore.

Clessidrus: Lo stavo per proporre ma voi non mi avete ascoltato. E comunque, la prova si svolgerà tra due ore, ho un sacco di tempo a mia disposizione e ho intenzione di aiutarvi.

Melody: Grazie.

|Andarono da Mota e Motamota per chiedere delle note magiche, erano talmente disperati da mettersi pure in ginocchio.|

Sinfony: Aiutateci, dobbiamo salvare i nostri genitori. Ve lo chiediamo in ginocchio.

Clessidrus: Vi scongiuro.

Melody: Dateci delle note magiche.

Doremì: Per favore?

Mota: Conoscete le regole, le note magiche si devono acquistare miei cari.

Motamota: Spiacenti, non possiamo proprio aiutarvi.

Sinfony: Per favore, ci siamo messe in ginocchio.

Clessidrus: Che dobbiamo fare ancora, baciarvi i piedi?

Mota e Motamota: Niente da fare.

Doremì: Avare!

Sinfony: Allora andremo a bussare a tutte le porte per vedere se a qualche strega ci vuole offrire un lavoro.

Melody: Giusto ottima idea.

Mota: Dovete recarvi al castello, recatevi direttamente dalla regina.

Motamota: Solo lei potrebbe offrirvi qualcosa da fare.

Doremì: Vi ringraziamo per il consiglio.

|Così volarono in direzione del castello.|

Clessidrus: Che strano, perché ci hanno detto di recarci proprio dalla regina? Qualcosa non mi convince.

Sinfony: Non ci pensare.

|Quando arrivarono bussarono alla porta che venne aperta da una guardia.|

Guardia: Desiderate?

Clessidrus: Salve, ci domandavamo se potevamo fare qualche lavoretto per la regina in cambio di note magiche.

Guardia: Un attimo solo.

|Chiuse un momento la porta e dopo un paio di minuti.........|

Guardia: La regina vi accorda il permesso di entrare.

Clessidrus: Evviva.

Doremì: Grandioso. La regina ha un cuore d'oro.

Sinfony: Si è vero, è molto generosa.

Melody: Quale lavoretto desidera assegnarci?

|Poi la guardia li portò in un deposito pieno di legna.|

Tutti e quattro: Cosa? Spaccare legna?

Doremì: Tutti questi tronchi?

Guardia: Non siete affatto obbligati ad accettare se non ve la sentite.

Tutti e quattro: Accettiamo! Accettiamo!

Sinfony: Un attimo, ma poi riceveremo delle note magiche in cambio di questa faticaccia?

Guardia: Certo.

Doremì: Quante ne riceveremo?

Guardia: Non lo so, la decisione spetta a sua maestà.

|Così iniziarono a lavorare ma prima che Clessidrus potesse iniziare.|

Guardia: Tu no, la regina ha un lavoro particolare per te. 

|Il clessidriano girò con la guardia nelle zone meno frequentate del castello, finché non giunsero davanti ad una porta. La guarda l'aprì e fece entrare il folletto che iniziò a tremare dalla paura. Infatti dentro a quella stanza c'erano migliaia e migliaia di orologi, di ogni tipo.|

Guardia: Il tuo compito è regolare tutti gli orologi di questa stanza. Buon lavoro.

|E la guardia se ne andò chiudendo la porta. Clessidrus deglutì dalla paura perché, come molti sanno, lui detesta vivamente gli orologi a causa del loro incessante ticchettio.|

Clessidrus: No, non c'è la posso fare, questo è troppo anche per me..............Ma non posso rinunciare, le mie amiche hanno bisogno delle note magiche per fronteggiare il potere di Malissa. No, non mi devo arrendere, devo portare a termine il lavoro, e non mi importa quanto questo mi farà soffrire.

|Il clessidriano prese dal suo cappello un orologio digitale e guardò l'ora, dopodiché iniziò a regolare gli orologi. C'è n'erano di ogni tipo, da quelli da salotto, alle sveglie, dagli orologi a pendolo a quelli a cucù. Per il folletto era un tormento sentire di continui quei ticchetti fastidiosi ma resistette il più possibile sapendo che lo stava facendo per una buona causa. Tuttavia perse un sacco di tempo e mancavano venti minuti alla sua prova.|

Clessidrus: Accidenti, mi devo sbrigare, mancano ancora un paio di orologi. 

|Continuò a lavorare e non smise neanche di un secondo, e dopo altri quindici minuti, il lavoro fu compiuto.|

Clessidrus: Ho finito. Ma mi devo sbrigare, dirò alla guardia che ho finito, così lei mi darà le note magiche e le consegnerò subito alle ragazze.

|Ma prima di andarsene notò che sulla scrivania c'era un orologio Roskopf.|

Clessidrus: Me ne sono dimenticato uno.

|Provò a caricare la molla ma fu tutto inutile.|

Clessidrus: Wow, questo orologio è veramente vecchio.

|Poi lo aprì e notò i problemi che aveva.|

Clessidrus: Vediamo a parte la lancetta dei minuti rotta, il rocchetto non gira, il bilanciere è rotto e la molla è usurata. 

|Poi pensò a una cosa............|

Clessidrus: Probabilmente è un oggetto a cui la regina ci tiene tanto, come la vecchia armonica di Sinfony. Ho deciso, l'aggiusterò.............anche se dovrò rinunciare a tutti i bon bon che mi sono rimasti. Ma lo devo fare.

|Così il clessidriano prese i suoi ultimi bon bon e enunciò l'incantesimo.|

Clessidrus: Bon bonì bon bonà, la magia è questa qua./La magia questo orologio riparerà.

|La magia contemporaneamente sostituì le parti rovinate dell'orologio e poi riuscì ad aggiustare il rocchetto. Dopodiché il clessidriano ricalibrò l'orologio e quando lo fece, tutti gli orologi suonarono all'unisono. Clessidrus guardò l'orario e si intristì.|

Clessidrus: Beh, dovrò dire addio alla prova. Ma sono felice di aver aiutato le mie amiche. 

|La guardia ritornò e controllò il lavoro di Clessidrus.|

Guardia: Complimenti, hai finito giusto in tempo se si può dire. 

Clessidrus: Beh grazie.

|Poi diede al clessidriano la sua ricompensa, una nota magica, e questo lo fece lasciare di sasso. Più tardi uscì dal castello e vide le sue amiche distrutte dalla fatica.|

Doremì: Com'è andata.

Clessidrus: Purtroppo ho rimediato una sola nota magica. 

Sinfony: Anche noi.

Clessidrus: Cosa? Ahhhhhhh tanta fatica per niente! 

Doremì: Mota e Motamota ci hanno dato un informazione sbagliata. Stavolta non la passeranno liscia.

|Così ritornarono allo stand dell'esame, dove le due esaminatrici erano.|

Doremì: Siete delle bugiarde, ci avete detto che la regina ci avrebbe dato molte note magiche e invece c'è ne ha date solo una a testa.

Mota: Su con il morale, abbiamo una bella notizia.

Motamota: Avete superato l'esame del sesto livello.

Tutti e quattro: Eh?

Mota: Il quesito della prova che avete superato era "cosa fare per recuperare note magiche..........!

Motamota: ".......quando il vostro Musicchiere non ne contiene manco una."

Le tre bambine: Evviva.

Clessidrus: Complimenti ragazze, sono felice per voi.

Voce misteriosa: Fai bene a gioire giovane clessidriano

|Poi apparve dietro alle due esaminatrici uno strano essere che aveva un orologio sul petto e sul cappello.|

Clessidrus: Lei è uno dei guardiani, non è così?!

Uranus: Il mio nome è Uranus. Mago del tempo e amante degli orologi antichi.

Clessidrus; Mi dispiace per il ritardo, non ho potuto sostenere la vostra prova.

Uranus: Ma di che stai parlando? Tu hai superato la mia prova.

Clessidrus: Come?

Uranus: Ho visto quello che hai fatto nella stanza dove custodisco gelosamente tutti i miei orologi. Non solo hai affrontato le tue paure per qualcosa di importante, ma hai riparato un oggetto a me caro, sai quell'orologio è stato il primo regalo che ho ricevuto da un mio vecchio amico e con gli impegni che ho non ho mai avuto tempo di ripararlo. Ironico detto da uno che controlla il tempo non è vero.

Clessidrus: Non ci posso credere! Sono così felice!

|E abbracciò le sue amiche.|

Mota: E adesso preparatevi a ricevere il nuovo Musicchiere apprendiste. 

Motamota: Prima di tutto portate lo strumento musicale a cui siete maggiormente affezionate.

Melody: Ho sentito bene, uno strumento musicale?

Mota: Verrà fuso al vostro Musicchiere,

Uranus: Questo vale anche per te clessidriano.

|Così le ragazze e il folletto usarono le note magiche ottenute per far apparire i loro strumenti musicali. Doremì prese un piccolo pianoforte giocattolo, Melody un piccolo violino, Sinfony la sua vecchia armonica e Clessidrus un clarinetto e, non avendo un Musicchiere, usò la fionda che gli aveva regalato Venus. Le streghe e il guardiano usarono la loro magia e in men che non si dica le apprendiste ricevettero l'Ultra Musicchiere, mentre Clessidrus ebbe una strana bacchetta magica. Le bambine ricevettero delle nuove note magiche più potenti, mentre Clessidrus notò che c'era un liquido rosa al suo interno.|

Clessidrus: Ti dispiace darmi delle spiegazioni?

Uranus: Ma certo. Questa nuova bacchetta di permetterà di fare delle magie più efficaci e durature rispetto ai bon bon. Tuttavia per ricaricarla dovrai sempre comprare il famoso Siero Gum Gum.

Doremì: Che nome buffo.

Uranus: La chiamiamo così perché ha lo stesso colore delle gomme americane. Inoltre, visto che non avrai più i bon bon, e siccome hai dimostrato di tenerci a coloro che vuoi bene, la formula magica che userai sarà "Magia della musica diffondi la lealtà".

Clessidrus: Lealtà? Mi piace.

Sinfony: Queste nuove note musicali saranno in grado di rendere inefficaci i prodotti di quella strega di Malissa?

Clessidrus: Secondo Raganella sì.

Melody: Speriamo, magari riuscissimo ad riavere anche il negozio di magia.

Doremì: Coraggio, il Maho tornerà nostro vedrete.

|Finalmente il sorriso tornò alle apprendiste streghe e al folletto. Riusciranno con i nuovi poteri a fronteggiare Malissa?|

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Capitolo 12
*** La Fine Dei Guai E L'Inizio Di Nuovi Guai ***


|Ora che le apprendiste avevano raggiunto il sesto livello sembrava che la fortuna cominciasse a girare, peccato che Lalà le informò che nonostante ciò non erano ancora abbastanza potenti da neutralizzare gli effetti dei talismani di Malissa. Un giorno, mentre le ragazze erano a scuola notarono una cosa strana, ovvero l'assenza di Clessidrus. Infatti il ragazzo, con il suo classico camuffamento, era in una zona molto trafficata della città per testare il suo nuovo scettro magico.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Una pila di giornali apparirà.

|Dopodiché ne prese uno e iniziò a fare lo strillone.|

Clessidrus: Edizione straordinaria del Gazzettino Magico! Incidente avvenuto nel quartiere di Shinjuku tra due auto. All'ospedale i dottori hanno detto che avevano la febbre a trentanove, è già il dodicesimo caso in una settimana! Inoltre avevano all'interno dei veicoli i speciali talismani del nuovo Maho!

Signore: Dai qua ragazzo.

Clessidrus: Notizia sportiva, il campione di tennistavolo Tetsuo Omata ha vinto la finale nazionale, peccato però che questo gli ha portato una frattura al polso destro che gli costerà almeno due mesi di terapia! Pare che avesse addosso la collana magica che aveva acquistato quattro giorni fa al nuovo Maho.

Signora: Incredibile, da quando è stato aperto quel negozio stanno succedendo cose strane.

Vecchietta: Mia nipote per colpa di quei cosi è caduta dalle scale e si è sbucciata le ginocchia. 

Signore: Oh cielo, c'è una sola spiegazione a questo. I talismani sono maledetti!

Signora: Non voglio che mi cada qualcosa in testa per colpa di questo stupido talismano!

|La folla si avvicinò al clessidriano che consegnò le copie del suo giornale, le masse cominciarono a preoccuparsi e a discutere tra loro. Fino a quando uno non disse................|

Vecchietto: Facciamoci restituire tutti i soldi!!!!!!

|Così la folla inferocita si diresse verso il nuovo Maho, e questo fece sorridere Clessidrus che andò a vedere tutta la scena. Più tardi lo si vide al negozio di magia e stava su un albero con un pacchetto di pop-corn finché non vide Lalà che si avvicinò a lui.|

Lalà: Che sorpresa, come mai non sei a scuola con le bambine?

Clessidrus: Cosa? E perdermi questo spettacolo?

Lalà: Ma di che stai parlando?

|Poi gli indicò una folla inferocita che rimase sulla soglia del negozio a protestare mentre i commessi provarono a calmarli.|

Topolina: Vi prego calmatevi.

Pipistrello: Che forse qualche problema?

Signore: Corre voce che i gli articoli che vendete anche se sono molto efficaci nel far avverare i desideri fanno ammalare le persone che li utilizzano!

Topolina e Pipistrello: Sono solo voci prive di fondamento.

Vecchietto: Non ci interessa, rivogliamo i nostri soldi!

Pipistrello: Il rimborso è previsto solo nel caso in cui il desiderio non venga esaudito.

Topolina: E vi garantiamo che i nostri talismani funzionano al cento per cento.

|Ma la folla non sentì ragioni e iniziò ad entrare, fino a quando non intervenne Malissa.|

Malissa: Fate silenzio! Nel mio negozio non sono ammesse ne restituzioni ne rimborsi, neanche parziali. Sono stata chiara?!

|Tuttavia la folla entrò e scatenò il putiferio all'interno del nuovo Maho distruggendo tutto e prendendosi i soldi con la forza. In quel momento sull'albero Clessidrus rise come un pazzo.|

Clessidrus: Hahahaha, oh mammina, mi fa male la pancia a furia di ridere.

Lalà: Fammi indovinare, centri qualcosa in questa storia.

Clessidrus: Ehhhhhh può darsi.

Lalà: Questa mossa è stata meschina e infida nei confronti di Malissa..............Raganella sarebbe fiera di te.

|Dopo il trambusto, Malissa andò a farsi un bagno caldo per rilassarsi mentre i suoi assistenti ripulirono tutto, buttando i talismani distrutti nel camion dei rifiuti. In quel momento Lalà si tramutò in una gatta.|

Lalà: Andiamo a vedere com'è la situazione.

|Il clessidriano annuì e diedero un occhiata alla situazione finché........|

Malissa: Che cosa?!

|Malissa urlò talmente forte che per poco non fece cadere dal tetto le due spie in incognito.|

Malissa: Hai buttato il mio cristallo fatato nella spazzatura!

Piccolina: No ti sbagli, non sono stata io. Sono stati loro due!

Topolina e Pipistello: Sì ma perché sei stata tu a dirci di farlo!

Piccolina: No, non lo mai detto!

Topolina e Pipistello: Invece sì!

Piccolina: Invece no!

Topolina e Pipistello: Invece sì!

Piccolina: Invece no!

Malissa: Silenzio! Andate subito a recuperarlo!

|Così uscirono di corsa dal negozio per cercare il cristallo fatato di Malissa.|

Clessidrus: Sto sognando o hai sentito anche tu quello che ha appena detto?

Lalà: La faccenda si fa interessante. Devo tornare subito a casa di Doremì e informare Raganella.

Clessidrus: A tal proposito, credo che non potrai farlo.

Lalà: E perché?

Clessidrus: Beh, diciamo che adesso c'è l'ha Bibì.

Lalà: Come?!

Clessidrus: Eravamo stufi del suo atteggiamento egoistico e così Doremì l'ha consegnata a sua sorella.

Lalà: Quindi dobbiamo andare a riprenderla all'asilo?

Clessidrus: Esatto.

|Così si diressero all'asilo il più in fretta possibile. Arrivarono nel momento giusto, era l'ora di ginnastica ed oggi i bambini dell'asilo andavano a fare la nuotata nella piscina chiusa. Appena uscirono tutti dalla classe le due creature magiche videro Raganella che cercava di prendere il cristallo.|

Clessidrus e Lalà: Raganella!

|La rana si spaventò e cadde a terra.|

Raganella: Mi avete fatto spaventare.

Lalà: Abbiamo grandi notizie.

Raganella: Grandi notizie?

Lalà: Esatto.

Clessidrus: Tieniti forte. 

Raganella: Il cristallo fatato di Malissa è finito nell'immondizia.

Clessidrus: E adesso è da qualche parte e chissà dove in qualche camion dei rifiuti di Tokyo.

|Alla notizia Raganella iniziò a ridere malignamente.|

Raganella: Splendida notizia, se lo recuperiamo prima dei suoi aiutanti possiamo usarlo per barattarlo con l'atto di proprietà del negozio.

Clessidrus: Avrei voluto pensare anch'io ad un piano così subdolo.

Raganella: Peccato che non ne sei capace.

Lalà: Andiamo via prima che torni Bibì.

Raganella: Ok, si va in missione.

Lalà: Ben detto.

|Mentre sghignazzarono tra di loro Clessidrus sentì dei passi avvicinarsi all'aula e si nascose sotto la scrivania.|

Clessidrus: Eh signore.........

|Ma era troppo tardi perché era entrata in aula Bibì che vide Lalà e la cacciò via.|

Bibì: Vattene via stupido gatto, e lascia in pace la mia Spumella! Vieni voglio portati con me in piscina, ti divertirai.

|E se ne andò via portandosi con te Raganella.|

Clessidrus: Accidenti.

Lalà: Mi sa che dovremo fare a meno dell'aiuto di Raganella. Peccato, ora dobbiamo avvertire le ragazze.

|Così Lalà, tornata ad essere una fata, e Clessidrus volarono per raggiungere la scuola delle ragazze. Intanto videro un camion della spazzatura fermo con dietro gli aiutanti di Malissa che cercarono il talismano.|

Clessidrus: A quanto pare non l'hanno ancora trovata. Dobbiamo fare presto. 

|Appena arrivarono a scuola spiegarono la situazione alle presenti.|

Doremì: Mi spiace che Raganella sia ancora nelle grinfie di quella pestifera di mia sorella.

Lalà: Se è in questa situazione è colpa vostra.

Clessidrus: Dire "mi dispiace" non rimedierà al nostro errore, vero?

Doremì: E comunque non potevamo immaginare che Bibì le avrebbe tolto il cristallo fatato. Uffà.

Lalà: E' inutile perdere tempo con questi discorsi. In questo momento la cosa più importante è organizzarci per ritrovare il cristallo di Malissa.

|Ad un tratto suonò la campanella e le bambine corsero per poter rientrare in classe.|

Doremì: Ci vediamo dopo le lezioni.

Clessidrus: Questo potrebbe essere un piccolo problema.

Lalà: Credo che dovremo aspettare un po. 

|A fine lezione Doremì, Melody e Sinfony si trasformarono e con le loro scope volarono in direzione della discarica visto che sicuramente il cristallo era in quei paraggi. Arrivati alla discarica videro tonnellata di immondizia sparsa da tutte le parti.|

Sinfony: Dev'essere qui da qualche parte.

Melody: Questo posto è così grande.

Doremì: Forza, mettiamoci a cercare.

Clessidrus: Sarà dura, è come cercare un ago in un pagliaio. 

Lalà: Ho un idea migliore. Perché non mettete alla prova il nuovo Musicchiere?

Doremì: Sì, hai ragione. Posso provarlo io per prima, ditemi di sì.

Melody e Sinfony: Va bene.

Doremì: Grazie.

|Doremì prese l'Ultra-Musicchiere.|

Doremì: Sono così emozionata, speriamo di non fare brutta figura.

Clessidrus: Sono convinto che andrai alla grande, forza Doremì, stupiscici.

|Così lanciò l'incantesimo.|

Doremì: Magia della musica diffondi la felicità./Il cristallo fatato di Malissa per incanto apparirà.

|In quel momento tutti gli oggetti sferici presenti nella discarica lievitarono.|

Doremì: Che strano.

Clessidrus: Credo che devi prenderci un po la mano.

Melody: Guardate.

|Melody indicò in lontananza il cristallo magico, che venne preso da Doremì. Dopodiché giunse Malissa che rimase di sasso vedendo i suoi nemici con il suo cristallo.|

Doremì: Troppo tardi. Come puoi vedere Malissa ti abbiamo battuta sul tempo.

Malissa: Giù le mani da quel cristallo, è mio!

Melody: Te lo daremo ma solo ad una condizione.

Malissa: Ad una condizione? Vi ascolto, qual'è sarebbe questa condizione.

Lalà: Non lo immagini?

Clessidrus: Noi vogliamo............

Doremì: Che tu renda inefficaci i tuoi talismani.

Melody: Hanno causato sofferenza tra gli abitanti di questa città.

Sinfony: Devi prometterci che non realizzerai mai più talismani pericolosi.

Lalà e Clessidrus: Ehhhhhhh sì, esatto.

Malissa: Sì, d'accordo farò come volete voi.

Le tre ragazze: Dici sul serio?

Malissa: Ma certo che dico sul serio, le vostre parole mi hanno aperta gli occhi mi hanno appena fatto capire di aver sbagliato. Ed ora potreste gentilmente riconsegnarmi il cristallo fatato?

Clessidrus: Ma dai, pensi veramente che loro credano a quello che dici?

Doremì: Va bene, te lo ridò.

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=1YX9UZ-6RrQ

|Appena Doremì si avvicinò alla strega iniziò a pensare ad una cosa..........|

Doremì: Elimina prima gli effetti negativi dei talismani.

Malissa: Cara lo farei volentieri, ma per farlo devo usare la magia e mi serve il cristallo.

Doremì: Già, è vero.

|Così Doremì gli ridiede il cristallo.|

Malissa: Grazie mille, e che non si ripeta mai più.

|La strega decise di andarsene.|

Doremì: Aspetta vogliamo vederti neutralizzare i talismani.

Malissa: Scordatelo, io non vi ho promesso un bel niente.

|La frase lasciò di stucco le apprendiste.|

Melody: Bugiarda!

Sinfony: Sei un imbrogliona!

Malissa: Se siete delle ingenue non è colpa mia.

Le tre ragazze: Vergognati! 

Sinfony: Tu sei un disonore per tutte le streghe.

Malissa: Come osi parlarmi così mocciosa?

Doremì: Sta dicendo la verità.

Sinfony: In confronto a te Raganella è eccezionale.

Melody: Sarà anche irascibile e scontrosa.

Clessidrus: E avvolte anche maleducata.

Melody: Ma, a differenza di te, è onesta.

Clessidrus: E non di prenderebbe mai gioco del prossimo.

Malissa: Non vi permetto di paragonarmi a quella dilettante. Pipistrello! Topolina! Date una bella lezione a quelle tre semplici apprendiste e al quel fastidioso clessidriano.

Piccolina: Ehhh, se ne sono andati.

Clessidrus: Arrenditi, sei da sola ormai.

Malissa: Giammai. Come prossima candidata al titolo di regina del mondo delle streghe vi mostrerò di cosa sono capace. Faremo una gara di magia, se vincete voi non solo renderò inefficaci i miei talismani ma vi ridarò il negozio. Ma se vinco io, lavorerete gratis alle mie dipendenza per il resto dei vostri giorni.

|Subito Malissa usò la sua magia per far apparire un gigantesco ventaglio per spazzare via i suoi nemici.|

Melody: Che cosa facciamo?

Sinfony: Non ci tireremo indietro.

Clessidrus: Lotteremo con le unghie e con i denti.

Doremì: Siamo apprendiste del sesto livello e insieme potremo farcela.

Malissa: Come? Siete arrivate al sesto livello? Avevo detto a quegli incapaci di non farvi entrare nel mondo delle streghe!

Piccolina: Io non centro.

Malissa: Non importa, anche se siete al sesto livello rimanete pur sempre delle apprendiste.

Doremì: Delle apprendiste agguerrite. Magia della musica diffondi la felicità./Il punto debole della strega Malissa apparirà

|All'improvviso cadde dal cielo un libro.|

Doremì: "I giochi di parole che non fanno ridere a nessuno".

|Subito Malissa iniziò a ridere.|

Melody: Sta già ridendo.

|In quel momento Clessidrus si ricordò di una cosa.|

Clessidrus: Ma certo, Raganella mi ha detto che Malissa adora questo genere di battute scontate.

Sinfony: Doremì, leggine qualcuna.

|Poi Doremì lesse una pagina.|

Doremì: "Il lunedì la luna ha sempre la luna di traverso."

|A quella battuta Malissa rise moltissimo.|

Doremì: "Scherzi a parte, il partenone non parte".

|Continuò a ridere incessantemente.|

Doremì: "Il grillo ha i grilli in testa."

|Malissa non riusciva a contenere la risata e Sinfony provò ad approfittarne per prenderle il cristallo, ma la strega se ne accorse e la scaraventò via con la magia.|

Malissa: Siete stati bravi, ma io sono più furba di voi.

|Con il suo scettro creò un gigantesco robot fatto di immondizia che provò a calpestarli. Dalla paura scapparono via.............|

Clessidrus: Lalà! Vai a chiamare Goldrake!

Lalà: Goldrake?

Clessidrus: Intendevo Raganella, abbiamo bisogno di lei.

Lalà: Subito.

|La fata volò via.|

Doremì: Che facciamo?!

Clessidrus: Non ne ho idea.

Melody: Ho trovato! Magia della musica diffondi la bontà./Il robot si fermerà.

|Ma non funzionò.|

Sinfony: Magia della musica diffondi la verità./ Il robot minuscolo diventerà.

|Ma neanche quello funzionò.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Un incudine sulla testa del robot cadrà.

|Un incudine cadde sul robot, ma invece di intontirlo lo fece arrabbiare di più, e i nostri eroi continuarono a fuggire.|

Clessidrus: Cavolo, questo robot è inarrestabile.

Doremì: Perché non funziona niente.

Clessidrus: Perché la sua magia è troppo potente, è ovvio.

Malissa: Hahahaha vi schiaccerà come delle mosche.

|Finalmente giunse Raganella.|

Raganella: Che stai facendo alle mie apprendiste e al mio maggiordomo?!

Le tre ragazze: Raganella!

Clessidrus: Hey, ha chi hai dato del maggiordomo?!

Raganella: Non abbiate paura, adesso ci sono qui io.

Malissa: Stai alla larga Raganella, non devi intrometterti. Questa è una faccenda che riguarda soltanto me e loro. 

Raganella: Ok, non interverrò personalmente. Il vostro nemico è un robot fatto di spazzatura usate il cervello! Mi sono limitata a dare un consiglio.

Tutti e quattro: Usate il cervello? Ma come?

Melody: Ci sono!

|Poi sentirono il piano di Melody.|

Doremì: Ma certo.

Sinfony: Ottima idea.

Clessidrus: Sbrighiamoci.

|Così usarono le loro bacchette magiche.|

Doremì: Magia della musica diffondi la felicità.

Melody: Magia della musica diffondi la bontà.

Sinfony: Magia della musica diffondi la verità.

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà.

Doremì: Un aspirapolvere apparirà!

Melody: Molto grande diventerà!

Sinfony: Il robot aspirerà!

Clessidrus: E anche la strega Malissa risucchierà!

|Apparì magicamente un aspirapolvere che diventò dieci volte più grande del robot e lo risucchiò. Poi toccò a Malissa che si aggrappò alle buste della spesa.|

Clessidrus: Allora ti arrendi?

Malissa: No, mai!

|Il risucchio diventò talmente forte da fargli staccare la presa.|

Malissa. Ok, va bene! Avete vinto voi!

|A quelle parole l'aspirapolvere si spense e fece cadere a terra Malissa. Come d'accordo, la strega restituì l'atto di proprietà a Raganella che ritornò ad essere la legittima proprietaria del Maho.|

Malissa: Ora posso riavere il mio cristallo.

Sinfony: Non vorrai usarlo di nuovo contro di noi vero?

Lalà: Se solo ci prova, andrò in giro a raccontare a tutte le streghe che è stata sconfitta da delle apprendiste del sesto livello e da un clessidriano.

Raganella: Così impari ad impadronirti del mio negozio, che questo ti serva di lezione Malissa. 

|Raganella gli restituì il cristallo|

Malissa: Non finisce qui, me la pagherete cara.

|E sparì.|

Clessidrus: Un classico. Ho paura che sentiremo parlare di lei molto presto. 

Doremì: Torna indietro, non hai ancora tolto i poteri magici ai tuoi talismani.

Raganella: Lasciala andare, vi aiuto io a risolvere il problema. 

|Quel pomeriggio ritornarono al Maho e Raganella spiegò che, saputa la notizia della lotta magica, si era precipitata in loro soccorso anche se ha dovuto far saltare la sua copertura come pupazzo di Bibì, la quale stava continuando a cercarla. Decisero di usare la magia per rendere inefficaci i talismani di Malissa. Così si diressero in giardino.|

Raganella: Mettetevi in posizione. 

Le tre ragazze: Va bene.

Raganella: Clessidrus? Appena apparirà il cerchio magico, vola più in alto che puoi e posiziona la tua bacchetta al centro di esso.

Clessidrus: Ricevuto.

|Le apprendiste evocarono il cerchio magico chiedendogli di togliere la magia ai talismani di Malissa, proprio in quel momento Clessidrus si mise al centro del cerchio e spigionò gran parte della sua magia per aumentarne la potenza magica, infine con la magia del cristallo fatato di Raganella l'incantesimo potette compiersi e tutti i talismani della precedente proprietaria del Maho divennero inefficaci. Inoltre il Maho ritornò al suo antico splendore assumendo toni più allegri e vivaci.|

Doremì: E adesso possiamo stare tranquilli.

Sinfony: Che bello, il Maho è di nuovo nostro.

Melody: Da domani potremo riprendere il lavoro.

Clessidrus: Ma sopratutto finalmente potrai sloggiare da casa di Doremì Raganella.

Raganella: Finalmente, l'ospitalità di Doremì non era degna nemmeno di un albergo a due stelle.

Doremì: Grrrr.

|Ad un tratto la porta del giardino si aprì..........|

Bibì: Ho visto tutto. Ho visto tutta la scena. Doremì e le sue amiche sono delle streghe!

|Tutti rimasero impietriti quando Bibì scoprì che sua sorella e le sue amiche erano delle streghe. La prima a fare qualcosa era Doremì che tappò la bocca di Bibì e girò per tutto il negozio.|

Doremì: Che tragedia! Bibì ha scoperto il nostro segreto! E ha scoperto la vera natura di Clessidrus. Adesso ci trasformeremo in tante raganelle e lui in una statua..............

Melody: Ma no stai tranquilla.

Clessidrus: Io non corro alcun pericolo se vengo visto dai bambini, ricordi.

Melody: Inoltre ricordati che siamo delle apprendiste. Non siamo ancora delle vere streghe.

Doremì: Ah già, hai ragione, che sollievo..................Un momento, non devi pronunciare quella parola! Se è riferita a noi è pericolosa, anzi pericolosissima...............

Raganella: Ora basta, ti vuoi calmare?! 

Clessidrus: Era inevitabile che sarebbe accaduto prima o poi. Tua sorella è una tipa sveglia Doremì.

Bibì: Ho sentito bene, Spumella e Abetino parlano?

Raganella: No. Quello non è il mio nome. Io sono Raganella e sono una strega.

Clessidrus: Io invece sono Clessidrus e sono un folletto.

Bibì: Che bello, Spumella e Abetino parlano per davvero, è fantastico..................

Raganella: Non sono Spumella!

Clessidrus: Non sono Abetino!

Doremì: Qui bisogna correre ai ripari.

Sinfony: Non si può tornare indietro nel tempo e cambiare le cose?

Raganella: Mi hanno insegnato che non si deve usare la magia per modificare le azioni già compiute.

Clessidrus: Le cose potrebbero diventare più disastrose di quanto si possa immaginare.

Doremì: E allora che cosa facciamo? 

Raganella: Non abbiamo altra scelta. Anche Bibì sarà un apprendista strega.

Le tre bambine: Cosa?!

Bibì: Grazie Spumella!

Raganella: Mi chiamo Raganella!

|Così anche la sorellina di Doremì diventò un apprendista strega e iniziò a lavorare nel negozio.|

Clessidrus: Una nuova apprendista?! Ma questo è...............meraviglioso!

|Ma ricevette un pugno in testa da Doremì.|

Doremì: Ti è andato di volta il cervello? Questo è un incubo! Ora che è un'apprendista mi renderà la vita impossibile.

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Capitolo 13
*** Una Nuova Missione ***


|Erano passate due settimane da quando Raganella assunse il controllo del Maho ed ora che la scuola era chiusa per le vacanze estive, le tre apprendiste potettero lavorare nel negozio anche la mattina..........peccato però che per quella settimana si erano offerte di aiutare la loro amica Kanake nella gestione della steak-house del padre visto che la madre aveva avuto un incidente con la macchina e lei si era slogata la caviglia. A quel punto Raganella dovette fare affidamento a Bibì, ora che era diventata a tutti gli effetti un apprendista strega, oltre all'aiuto di Clessidrus che, per potersi mischiare con gli umani, usò il suo classico camuffamento affinché potesse aiutare Raganella anche in presenza di umani.|

Raganella: Mi raccomando clessidra con le gambe sei la mia speranza, vedi di non combinare disastri.

Clessidrus: Dai, per una volta fidati di me.

Bibì: Dimmi un po Abetino, come mai non vuoi farti vedere in faccia?

Clessidrus: Ti ho detto che mi chiamo Clessidrus! E comunque, non posso farmi vedere dagli esseri umani altrimenti diventerei una statua di pietra.

Bibì: Mmmm, deve esserci un modo per permetterti di essere te stesso senza che tu ti debba nascondere.............Ho trovato!

|Più tardi giunse Misaki accompagnato dalla sua mamma.|

Misaki: Wow, Devo ammettere che hai dato il tuo tocco di classe a questo negozio.

|Poi sospirò di gioia quando vide Clessidrus che teneva sulle sue braccia diversi talismani.|

Misaki: E quello che cos'è?

Bibì: E' la nostra mascotte, si chiama Abetino.

|In quel momento Clessidrus trattenne la propria rabbia.|

Mamma di Misaki: E' la cosa più buffa che abbia mai visto.

Misaki: Lo posso toccare?

Mamma di Misaki: Tesoro, ho paura che sia fragile.

Bibì: Invece è morbidissimo al tatto. 

|Così Misaki tirò le guance di Clessidrus.|

Misaki: E' così soffice, sembra un cuscino imbottito di piume.

Mamma di Misaki: Che bei talismani che ha appesi sulla braccia.

Misaki: Prendiamoli dai. Ti prego?

Mamma di Misaki: Ma certo tesoro.

Bibì: Scelta eccellente.

|Dopo aver comprato il bambino con la madre uscirono via.|

Bibì: Grazie di tutto Misaki, torna a trovarmi.

Raganella: Ottimo lavoro Bibì! Dimmi, dov'eri stata tutto questo tempo? Con te in negozio guadagneremo tantissimi soldi, potrò nuotare nelle note magiche che compreremo!

Clessidrus: Io non ci sto, va bene che finalmente posso essere visto senza che nessuna scopra la mia vera natura, ma non posso rimanere immobile per un intera giornata.

Bibì: Ti prego? Scommetto che un folletto carino e coccoloso come te farebbe di tutto per rendere felici i bambini.

|Il ragazzo cominciò ad arrossire.|

Clessidrus. Nonononono, non cedo alla tua ruffianaggine!

Raganella: Sai, con questo caldo, potrei permettermi di comprare una macchina per le granite.

Clessidrus: Aspetta?! Intendi quella che ti ho chiesto di prendere dal catalogo di Dela?

Raganella: Esattamente. Allora?

|Ovviamente la golosità di Clessidrus prese il sopravvento.|

Clessidrus: Ok, ci sto. 

|Fu così che per tutta la giornata Clessidrus rimase immobile ogni volta che venivano dei clienti. Durante quel periodo i tanti amanti di Bibì visitarono il negozio con i loro genitori e non solo comprarono quasi tutti i talismani del negozio ma diedero un sacco di coccole al clessidriano. Più tardi quella sera giunsero Doremì, Melody e Sinfony che avevano con se un Gatto Soriano e videro il negozio completamente vuoto. Poi videro Raganella gustarsi una bella granita con sciroppo alla fragola e Dela che li preparava.|

Raganella: Ben tornate. Avete già finito di lavorare?

Doremì: Va tutto bene?

Sinfony: Cos'è successo? Come mai gli scaffali sono vuoti?

Bibì: Ho venduto tutti i prodotti in un baleno.

|Le tre ragazze rimasero di sasso.|

Tutte e tre: Cosa?!

Raganella: Bibì conosce un sacco di gente, e i suoi corteggiatori sono ricchissimi e li ha convinti a spendere senza problemi, così nel giro di poche ore avevamo finito tutto. Non potete immaginare che guadagni così abbiamo chiamato Dela e abbiamo comprato una macchina per le granite.|

|In quel momento Dela preparò una coppa di granita per Clessidrus.|

Lalà: Non potevo supporre che la tua sorellina avesse tanti amici.

Clessidrus: Nonostante la sua tenera età Bibì è una volpe quando si parla di affari.

|Il clessidriano iniziò a mangiare a gran velocità la granita e si sentì male.|

Clessidrus: Mi si stanno congelando le meningi.

Raganella: E' molto più brava di voi tre messe insieme.

Tutte e tre: Raganella!

|Ad un tratto Dela vide il Gatto Soriano.|

Dela: Dove avete trovato quella specie di gatto di porcellana?

Doremì: Nel ristorante della mia nuova amica perché?

Dela: Svelta fammelo esaminare.

|La strega piazzista analizzò l'oggetto in questione.|

Dela: Devo farlo controllare nel mondo delle streghe, potete lasciarmelo per un po?

Doremì: Mmmhmm, infatti non convince nemmeno noi.

Dela: Brave, ci vediamo fra poco.

|E sparì in una nube di fumo.|

Clessidrus: Non l'avevo mai vista così preoccupata.

Lalà: Sembrava che Dela avesse visto un mostro terribile.

Raganella: Chi la capisce.

|Intanto le tre fatine avvisarono le loro padrone che il ristorante della loro amica era pieno di gente e aveva bisogno di loro. La mattina dopo Clessidrus era nel bagno a fare i suoi bisogni.|

Clessidrus: Lo sapevo, non dovevo mangiarmi tutta quella granita. Oh cielo! Oh cielo!

|Dopo un paio di minuti tirò lo sciacquone e si lavò per bene le mani.|

Doremì: Siamo arrivate.

Clessidrus: Buongiorno, oggi siete di buon ora.

Bibì: Guarda cosa hanno ricevuto dalla regina in persona.

|Poi notò un computer portatile.|

Clessidrus: Carino, ma perché?

|Le ragazze spiegarono che il Gatto Soriano era un Oggetto Oscuro, ovvero un particolare oggetto che aveva al suo interno una Figura Nera, una particolare carta che aveva il compito di portare malasorte e che venne scagliata dalle streghe nel mondo degli esseri umani causando catastrofi di proporzioni inimmaginabili e interrompendo così ogni rapporto tra gli esseri magici e i non magici. Inoltre vennero nominate dalla regina Streghe Sentinelle, ovvero streghe dall'animo puro con il compito di recuperare le ultime figure nere rimaste nel mondo degli umani.|

Clessidrus: E' meraviglioso, sono così fiero di voi.

Lalà: Complimenti ragazze, vi è stato conferito il titolo di Streghe Sentinelle.

Raganella: Avreste un animo puro? Siete tre pesti di prima categoria.

Clessidrus: Noto un pizzico di invidia nel tuo tono.

|Ma la rana tenette il broncio.|

Bibì: Doremì, sai come funziona un computer?

Doremì: No, ma mi hanno detto che non è difficile.

|Aprì il portatile dal quale apparì una specie di mouse con quattro tasti, immediatamente Raganella provò ad accenderlo ma senza successo...........|

Raganella: Perché non si accende?

Doremì: Chi ti ha detto di toccarlo?

Bibì: Potrebbe essere rotto.

Doremì: Speriamo di no!

|Poi Doremì premette un pulsante e si accese.|

Doremì: Si è acceso funziona.

Lalà: Sarà stato programmato per essere usato solo dalle Streghe Sentinelle.

Clessidrus: Molto astuta la regina.

|Quando il computer si accese si vide sullo schermo una specie di rana gialla che stava schiacciando un pisolino.|

Melody: Guardate!

Doremì: Sembra Raganella quando si spalma la crema solare.

Bibì: Magari è un tuo parente Raganella.

Raganella: Io non assomiglio nemmeno un po a quel mostro.

Clessidrus: Infatti non avete la stessa testa a fungo, la sua sembra quella di un pallone da rugby.

Rana Gialla: Volete stare un po zitti?!

Melody: Ha parlato!

Lalà: E' vero.

Clessidrus: Ma no, c'è lo siamo immaginati.

Rana Gialla: No non te lo sei immaginato.

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=kgtpo8qztRE

Rana Gialla: Con questa confusione non riesco a dormire.

|Appena aprì gli occhi la rana vide Lalà.|

Rana Gialla: Che bella fanciulla, come sei leggiadra. 

Doremì: Sei un maleducato. Come ti chiami?

Rana Gialla: Buongiorno, il mio nome è Alexander il primo e vero inimitabile mago indovino.

Sinfony: Certo che sei piuttosto anziano.

Alexander: Non offendere figliola. Sono il rivelatore di Oggetti Oscuro e vivo all'intero del computer portatile. Il mio compito è valutare se un oggetto mostratomi da una Strega Sentinella sia contaminato o no.

Doremì: Che cosa vuol dire?

Alexander: Vuol dire che sono dotato di un dono prezioso, mi basta dare un occhiata ad un oggetto e grazie alla mia competenza e abilità riesco a capire a volo se vi si nasconde o meno una malefica Figura Nera. Allora dov'è la Strega Sentinella.

Clessidrus: C'è le hai proprio lì davanti.

Alexander: Hahahaha, mi stai prendendo in giro.

Melody: Sta dicendo la verità.

Alexander: Cosa?! No, non è possibile, non mi sembrate nemmeno delle vere e proprie streghe.

Doremì: Lo diventeremo, siamo apprendiste per il momento, ma abbiamo già superato l'esame del sesto livello. 

Alexander: Delle apprendiste?! Al sesto livello?!

Raganella: E sono pestifere.

Alexander: Al sesto livello?! E tre pesti di prima categoria?! Oh no, se lascio le cose nelle loro mani non uscirò più da questo computer che mi tiene prigioniero!

Melody: Che cosa intendi dire?

Alexander: Sono destinato a restare qui dentro finché non verranno ritrovate tutte le Figure Nere. Purtroppo furono sparse al vento chissà dove. 

|Poi fece apparire sul desktop l'immagine di un uomo.|

Sinfony: Chi è quello giovane?

Alexander: Quello sono io.

Clessidrus: Davvero?

Doremì: Raccontala giusta.

Alexander: Per vostra norma e regola io ero il miglior veggente che vivesse nel mondo della magia, ero l'indovino numero uno, meditavo e prevedevo il futuro! Purtroppo avevo un anche brutto vizio, ero un ladro incallito e per quanto ero furbo e inafferrabile l'ultimo colpo mi andò storto. Non riuscì a guadagnare un soldo e il colpo fu che mi acciuffarono e mi condannarono a restare qui dentro e ad assumere queste orribili sembianze.

Melody: Un momento, vediamo se ho capito bene. Facevi il ladruncolo ed eri pure un bravo veggente, ma al tuo primo colpo importante ti sei fatto beccare.

Doremì: E sei responsabile di aver sparso ai quattro venti tutte le Figure Nere. 

Sinfony: Dovresti proprio vergognarti.

|Le loro frecciate colpirono il cuore del povero Alexander.|

Clessidrus: E dai, smettetela. Scommetto che è terribilmente pentito per quello che ha causato. Oh povero nonnino.

Alexander: Non sono un nonnino!

Raganella: Capisco i tuoi sentimenti. Chissà come sei giù di morale. Ti piacerebbe riacquistare il tuo aspetto e invece dipendi in tutto e per tutto da queste apprendiste streghe. 

Alexander: Comincio a pensare che sei diventata una rana perché loro hanno capito che tu in realtà eri una strega, vero?

Raganella: Sarei più tranquilla se queste ragazzine fossero delle streghe dotate di poteri eccezionali.

Alexander: A quanto sento devi aver sofferto molto anche tu.

|E i due fecero un abbraccio virtuale e piansero.|

Clessidrus: Aw che tenerezza.

Bibì: Sono diventati subito amici.

Alexander: Datevi da fare, trovate degli oggetti sospetti e portatemeli qui da esaminare. 

Raganella: Ha ragione Alexander, le Figure Nere sono rare e se le troviamo possiamo rivenderle e guadagnare un sacco di soldi. Il giorno delle elezione della regina si avvicina e ho bisogno di fondi.

Lalà: Comincio a sospettare che non sei mai diventata una sentinella perché sei solo un imbrogliona.

Clessidrus: E anche egoista. Pensa al povero Alexander.

Alexander: Non potrò mai uscire da questo computer se le Figure Nere vengono vendute, lo capisci.

Raganella: Questi sono solo fatti tuoi!

Alexander: Cosa hai detto?!

|E iniziarono a litigare.|

Clessidrus: Incredibile, sono passati da amici a nemici nel giro di pochi secondi. 

Melody: Alexander ha ragione, dobbiamo riuscire a trovare gli Oggetti Oscuri al più presto.

Doremì: Giusto, chissà quante famiglie soffrono perché la sventura si è abbattuta su di loro com'è accaduto a Kanake. Coraggio, adesso tocca a noi!

Melody e Sinfony: Sì!

Clessidrus: Ragazze? C'è solo un piccolo ma particolare problema.

Bibì: Come farete a trovare gli oggetti oscuri?

Sinfony: Bella domanda.

Melody: Prepariamo dei volantini e degli avvisi da distribuire in città.

Doremì: Ottima idea. Chiediamo alla gente di portare gli oggetti sfortunati. 

Raganella: No, non sono d'accordo. Chi si occuperà del negozio?

Clessidrus: Come se non sapessi la risposta.

|Così iniziò la missione delle giovani apprendiste, ovvero ritrovare i malefici Oggetti Oscuri e mentre loro distribuivano volantini Bibì e Clessidrus badarono al negozio con la classica strategia, anche se rispetto al giorno precedente gli affari andarono un po a rilento e i due commessi si dedicarono alla creazione dei talismani. Intanto Alexander fece familiarità con il mondo degli umani..............|

Alexander: Devo ammettere che qui vivete nel lusso, visto che avete un maggiordomo.

Lalà: Quale maggiordomo?

Alexander: Sto parlando del clessidriano ovviamente.

Lalà: Lui non è il nostro maggiordomo. E' un ricercato del mondo delle streghe.

Clessidrus: Proprio così, e adesso per un piccolo imbarazzante incidente devo superare le prove dei Guardiani Degli Astri per riavere la mia libertà e la possibilità di ritornare nel mondo della magia. Perché mi hai chiamato maggiordomo?

Lalà: Ti rispondo io. Ecco, diciamo che, durante il periodo di guerra tra il tuo popolo e le Streghe con i Maghi, i clessidriani che venivano catturati venivano ridotti in schiavitù diventando i maggiordomi o domestiche di quelli che li catturarono.

Alexander: Comunque sia, mi potresti dare qualche rivista dove si vedono ragazze in costumi da bagno, hehehehe.

|Il clessidriano arrossì per l'imbarazzo.|

Clessidrus: Pensi veramente che in giro a questo negozio ci siano riviste di questo genere?

Alexander: Allora compramela. Andiamo, quando tornerò ad essere un mago ti pagherò profumatamente.

Raganella: Pagare? Clessidrus, vagli a comprare la rivista, subito!

Clessidrus: Cosa non mi faresti fare per il vile denaro?

|Il clessidriano si mise il suo travestimento e aprì la porta. Peccato che venne sommerso da una marea di cianfrusaglie.|

Bibì: Cos'è successo?

|Poi vide tantissimi clienti che portarono dentro gli oggetti più disparati. Inoltre Bibì scrisse tutti gli ordini da fare a domicilio. Quando i clienti se ne andarono le fatine cercarono disperatamente il clessidriano con Didì tremendamente preoccupato per il suo padrone.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=uhU3s_xDvV4

Dodò: Dodòdodòdodò.

Mimì: Mimì.

Fifì: Fifì.

|Poi il clessidriano sbucò e Didì felicemente gli abbracciò la faccia. Più tardi giunsero le ragazze che videro la montagna di oggetti sparsi per tutto il negozio.|

Raganella: Si può sapere che razza di pubblicità avete fatto?!

Clessidrus: Credo che il termine più adatto sia gratuita.

Doremì: Sono oggetti da sottoporre al vaglio di Alexander?

Lalà: Esatto. E abbiamo ricevuto molte richieste di valutazione da effettuare a domicilio. 

Melody: Ci hanno scambiato per la discarica comunale?

Doremì: Nel dubbio è meglio procedere e mettersi subito a lavoro con Alexander. Potrebbero esserci degli Oggetti Oscuri.

|Così si misero a lavoro e setacciarono ogni oggetto presente nella sala. Tuttavia Alexander confermò che nessuno di loro era un Oggetto Oscuro.|

Doremì: Ma non è possibile! Non c'è nemmeno un Oggetto Oscuro fra tutta questa roba. 

Melody: E solamente un inutile montagna di rifiuti. 

Clessidrus: Tu vedi dei rifiuti, ma io vedo dei tesori.

|E si tuffò nei rifiuti manco fosse un mare di soldi.|

Clessidrus: Caspiterina, questa bambola sarà vecchia di almeno centoquaranta anni.

Sinfony: Su con la vita, dobbiamo esaminare gli oggetti a domicilio

|Provarono anche con le ispezioni a domicilio. Peccato che anche in quella circostanza fecero un bel buco nell'acqua. Da quell'esperienza le ragazze intuirono che non sarebbe stato facile rintracciare gli Oggetti Oscuri, e Alexander capì immediatamente che con loro a fare da Sentinelle il suo periodo di prigionia sarebbe durate più di quando avrebbe potuto immaginare.|

Alexander: Se continuate così resterò prigioniero di questo computer per sempre, aiutatemi sono il più sfortunato veggente di mezza età della Terra!


 

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Capitolo 14
*** A Contatto Con La Natura ***


|Non sarebbe estate senza un weekend in montagna. Era così che esordì Doremì quando lei e Sinfony vennero invitate da Melody a trascorrere un fine settimana nel suo chalé.|

Melody: Ciao ragazze, sono contenta di vedervi.

Koyuki: Ben arrivate vi stavamo aspettando!

|Disse l'esuberante tata di Melody che spaventò come sempre Doremì e Sinfony. Tutto sembrava andare per il meglio finché non si sentì una voce familiare nello zaino di Doremì.|

Raganella: Allora mi fai uscire o no?!

Koyuki: Scusate, c'è qualcun'altro oltre a voi?

Raganella: Che stai aspettando apri lo zaino!

|Poi si sentì un'altra voce dallo zaino di Sinfony.|

Clessidrus: Stai zitta! Vuoi farci scoprire?!

Doremì: Yodolahiho! Yodolahiho!

Melody: Puoi preparare il pranzo? Le mie amiche sono affamate dopo un lungo viaggio.

Koyuki: Va bene....................di chi era quella voce?

|E la domestica rientrò nella villetta, questo permise a Raganella, Lalà, Clessidrus e alle quattro fatine di uscire dagli zaini.

Raganella: Finalmente un po d'aria. 

Lalà: Non respiravo più.

Clessidrus: Avete proprio poca resistenza signore.

Doremì: Ma che meraviglia. Meglio di così la nostra vacanza in montagna non poteva cominciare.

Sinfony: Era necessario portarsi dietro Raganella?

Clessidrus: Ti devo forse ricordare cosa fece l'ultima volta che non l'avevate invitata?

Raganella: Ah è bello essere lontani dalla città. 

Doremì: Mi raccomando Raganella, fa attenzione. Qualcuno potrebbe vederti. 

Raganella: Stai tranquilla farò attenzione. Quest'aria frizzantina mi ha fatto venire voglia di giocare a tennis.

Doremì: Non è una cattiva idea. 

Sinfony: Per niente.

Melody: C'è un club di tennis qui vicino. 

Sinfony: Potremo andarci più tardi.

Doremì: Perfetto. Allora e deciso.

|Le bambine entrarono nella villa.|

Raganella: Non vedo l'ora di giocare. 

Doremì: Ah no mi spiace, non sei invitata.

Raganella: Che cosa?!

|E la ragazza chiuse la porta.|

Lalà: Dai non prendertela, hanno bisogno di stare da sole non credi?

Raganella: Forse, ma non mi piace sentirmi esclusa e una cosa che non riesco a sopportare.

Lalà: Clessidrus, ti unisci a noi per una partita?

|Poi notò che il ragazzo si era preparato una borsa speciale.|

Lalà: Che fai?

Clessidrus: Vado in campeggio.

Raganella: In campeggio?

Clessidrus: Sapete, questa è l'occasione per scoprire le meraviglie della natura. Finalmente comprenderò cosa ci trovino gli esseri umani in tutta questa vegetazione. Venite con me?

Raganella: Cosa? Non ci penso proprio, io voglio giocare a tennis.

Lalà: Rimango io con lei.

Clessidrus: E voi che mi dite fatine, mi farete compagnia in questa nuova avvenuta?

Dodò: Dodò.

Mimì: Mimì.

Fifì: Fifì.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

Clessidrus: Magnifico, in marcia allora miei prodi.

|Così il clessidriano e si incamminò nella foresta accompagnato dalla sua banda musicale . Addentrato nella foresta potesse sentire il richiamo della natura.|

Clessidrus: Ha ragione Raganella, l'aria qui è veramente pura e frizzante. 

|Poi sentì il canto degli uccellini, finché uno di loro non provò a prendere Dodò credendola un gustoso insetto. La fatina entrò subito nello cappello di Clessidrus e l'uccello iniziò a beccarlo.|

Clessidrus: Va via, questo non è cibo adatto a te!

|E l'uccellaccio volò via.|

Clessidrus: Forse è meglio che stiate vicino a me per evitare di essere acchiappati dagli uccelli.

|Il clessidriano continuò a marciare finché non si trovò nelle vicinanze del fiume.|

Clessidrus: Perfetto, un buon posto dove fermarsi.

|Prese una tenda da montare dallo zaino e iniziò a piantare dei paletti di legno agli angoli.|

Clessidrus: Non c'è che dire sono stato veramente bravo.

|Appena Didì si appoggiò sopra la tenda, essa cadde a terra.|

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=OCmuATH2yzo

|E mentre il clessidriano provò a sistemare la tenda sentì un rumore spaventoso e insieme a Fifì, Mimì e Didì si nascose dentro ad un cespuglio. Poi videro che era solamente lo stomaco di Dodò e tirarono un sospiro di sollievo. Più tardi Clessidrus preparò la legna e accese un fuoco.|

Clessidrus: Allora cosa vi può preparare lo chef Clessidrus. Ci sono! Preparerò degli S'more!

|Le fatine non sapevano di cosa stava parlando Clessidrus.|

Clessidrus: Guardando la TV ho saputo che questo lo fanno gli scout.

|Poi prese un pacchetto di biscotti e una barretta di cioccolata dalla borsa. Poi prese una busta cinque marshmallow e li infilzò con cinque bastoncini.|

Clessidrus: Coraggio prendetene uno a testa e riscaldatelo vicino al fuoco.

|Le fatine eseguirono l'ordine e fecero cuocere lentamente i marshmallow.|

Clessidrus: Appena si sciolgono piano piano metteteli sul biscotto.

|Così le fate appoggiarono il caldo e soffice dolcetto su l'apposito biscotto e Clessidrus ne appoggiò un'altro con una striscetta di cioccolato all'interno.|

Clessidrus: Buon appetito.

|Le fatine cominciarono a mangiare e gradirono moltissimo gli S'more, Didì si impiastricciò con il marshmallow e se la risero. Più tardi il clessidriano volò in cima all'albero e osservò il tramonto.|

Clessidrus: Ahhhhhh, che splendida vista che godo da quassù. Mi viene proprio voglia di cantare.

|Così prese una chitarra dal suo magico cappello e iniziò a cantare.|

CLESSIDRUS

Ti da fastidio se vengo?
E’ troppo tardi se vengo adesso?
Potresti stare sveglia per capirlo?
In qualche modo
Se restassi qui torneresti?
Se restassi calmo ti arrabbieresti?
Mi vorresti se ti volessi?
Allo stesso modo

Perché l’unica cosa a cui riesco a pensare è venire, venire
Tutto ciò a cui riesco a pensare è venire, venire
Non posso pensare ad altro che venire, venire

Non è strano che ogni volta
Che penso al tuo nome mi sento improvvisamente volare? 
Per farti provare la stessa cosa farei qualsiasi cosa
Darei via questo, darei via quello
Tutte le mie scarpe e tutti i miei cappelli
Ho solo bisogno di te e un po’ di musica

Perché l’unica cosa a cui riesco a pensare è venire, venire
Tutto ciò a cui riesco a pensare è venire, venire
Non posso pensare ad altro che venire, venire

|Arrivata la notte il clessidriano e le fatine ammirarono vicini alla loro tenda le stelle e rimasero incantati dal capolavoro che offriva a loro il cielo.|

Clessidrus: Non vi sembra anche a voi che si riescano a toccarle con un solo dito?

|Dodò ci provò ma con scarsi risultati, Mimì e Fifì risero moltissimo.|

Clessidrus: Sapete, vedere queste stelle mi fa capire quando siamo insignificanti in questo piano ancestrale che noi chiamiamo vita.

|Le parole del folletto confusero tremendamente il povero Didì. Poi Clessidrus cominciò a sbadigliare e lentamente prese sonno, piano piano anche i suoi piccoli amici si addormentarono e usarono la pancia del clessidriano come un morbido cuscino. La mattina dopo si svegliarono alle prime luci dell'alba e il clessidriano smontò la tenda.|

Clessidrus: Bene ragazzi, oggi ci incammineremo a nord. Da quello che mi ha raccontato Lalà ci dovrebbero essere delle sorgenti di acqua calda e con la scampagnata che ci aspetta credo che ne avremo bisogno. Forza in marcia miei prodi!

|Così presero un sentiero e nel giro di quasi un ora le fate cominciarono ad affannare.|

Clessidrus: Oh andiamo, ci siamo quasi.

|Ad un certo punto sentirono le urla di un bambino.|

Clessidrus: Che succede?

|Ascoltò con attenzione da dove provenivano le urla e si recò nella direzione. Infatti in una zona piena di sequoie giganti un bambino stava per essere attaccato da un orso.

Clessidrus: Oh cielo, devo assolutamente fare qualcosa, o verrà sbranato! Come posso attirare la sua attenzione?.......... Ci sono!

|Poi prese la bacchetta dal cappello.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Un cesto di frutta dietro a quell'orso apparirà!

|Come per magia apparì un gigantesco cesto della frutta e l'orso sentendone l'odore si avvicinò e iniziò a mangiare.|

Bambino: Ma cosa...............

|In quel momento Clessidrus lo afferrò e lo portò in salvo in una zona dov'era presente un campo base, molto probabilmente della sua famiglia.|

Clessidrus: Spero che tu stia bene ragazzo.

Bambino: Grazie.

|Poi vide bene colui che aveva di fronte.|

Bambino: Non ci posso credere! Un folletto della foresta!

Clessidrus: Ecco io................

Mamma: Fuyiki! Dove sei?

Fuyuki: Sono qui! 

|I genitori del bambino si stavano avvicinando e Clessidrus dovette fuggire.|

Papà: Ma dov'eri finito?

Fuyuki: Mamma! Papà! Ho visto un folletto, seguitemi!

|Il bambino cominciò a correre per raggiungere Clessidrus e i genitori dovettero inseguirlo. Il povero clessidriano dovette fuggire però non poteva volare per paura di essere facilmente beccabile. La sua corsa durò poco perché inciampò su un grosso sasso e cadde a terra.|

Clessidrus: Ahia, che dolore!

|Provò a rialzarsi ma cadde di nuovo a terra perché si era slogato la caviglia.|

Fuyuki: Folletto?! Sei qui?!

|Clessidrus iniziò a volare a bassa quota e si nascose in un piccolo cespuglio.|

Mamma: Fuyuki dai, ci siamo allontanati troppo dal campo.

Fuyuki: Aspetta, prima ti devo far vedere il folletto. Lo visto nascondersi in quel cespuglio.

Papà: Oh andiamo figliolo, i folletti non esistono.

Fuyuki: Invece sì, mi ha salvato la vita da un orso. Su avvicinatevi.

|Gli umani si avvicinarono piano piano al cespuglio e Clessidrus iniziò a tremare, se i genitori di Fuyuki l'avessero visto lui sarebbe diventato una statua di pietra. Alla fine Fuyuki aprì in due il cespuglio.|

Fuyuki: Eccolo...................ma cosa?

|Poi vide che non c'era nessuno.|

Mamma: Ok tesoro, adesso torniamo al campo.

Fuyuki: Aspetta, forse si è nascosto da qualche altra parte.

Papà: Oh forse e scappato via chi lo sa. Dai adesso andiamo via.

Fuyuki: Va bene, volevo solo che lo ringraziaste per quello che ha fatto.

|Così la famiglia tornò al campo. E Clessidrus, vi state domandando? Fu salvato all'ultimo momento da Raganella e Lalà che l'avevano preso al volo.|

Lalà: C'è mancato veramente poco che diventavi una statua.

Clessidrus: Eh? Raganella! Lalà! Come avete fatto a trovarmi?

Raganella: Semplice. Abbiamo sentito le tue urla di terrore qui vicino.

Clessidrus: Qui vicino?

|Poi notò che il posto in cui si era nascosto si trovava nelle vicinanze delle sorgenti di acqua termale. Così le tre creature magiche e le quattro fatine si potettero rilassare. Lalà fece una fasciatura alla caviglia di Clessidrus.|

Lalà: Dovrai stare molto attento Clessidrus quando gironzoli da solo in futuro.

Clessidrus: Hai ragione. Vi chiedo scusa.

Lalà: Almeno ti sei divertito?

Clessidrus: Tantissimo. Non avrei mai pensato che mi sarei innamorato della cosa più semplice che possa mai esserci sulla terra. Mi sento libero come un uccello.

|Alla parola uccello le fatine si spaventarono pensando che c'erano dei predatori alati in giro.|

Raganella: Molto poetico, adesso stai zitto e rilassati un po in queste acque termali.

Clessidrus: Okay. Ma perché hai tutti quei segni?

|Infatti notò che Raganella aveva i segni della rete di metallo del campo da tennis.|

Raganella: Quali segni? Non capisco.

Lalà: E' finita contro la rete del campo da tennis.

Raganella: Spiona!

|Clessidrus e le fatine risero un pochino e trascorsero un tranquillo pomeriggio rilassandosi con le sorgenti di acqua calda. Quell'esperienza fece capire due cose a Clessidrus, primo che la natura ha qualcosa di incantevole e magico, secondo che doveva essere più prudente quando si imbatteva negli esseri umani.|

 

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Capitolo 15
*** La Sentinella Di Riserva ***


|Oggi era un giorno particolare al Maho, infatti le apprendiste si davano molto da fare nella realizzazione dei talismani perché stasera si teneva una delle feste tradizionali giapponesi.|

Clessidrus e Alexander: La Fiera Dell'Estate?

Doremì: Sì, questa sera ci sarà una grande festa di piazza.

Clessidrus: Caspita, sembra molto divertente.

Alexander: Bisogna fare attenzione! Nelle feste di piazza c'è sempre qualche Oggetto Oscuro!

Doremì e Clessidrus: Ah sì?

Alexander: Certo, e io non posso mancare. Dovete portarmi con voi.

Lalà: La tua insistenza mi insospettisce.

Alexander: Che vai a pensare?! Non vi sto chiedendo di portarmi perché voglio vedere un po di ragazze e ammirare le loro snelle gambe. Non è certo per questo motivo, se pensi una cosa del genere sei completamente fuori strada.

Raganella: Ma bravo, si è smascherato con le sue mani.

Sinfony: Già, non si smentisce mai.

Melody: Ascolta se mai dovessimo trovare un oggetto sospetto te lo portiamo qui così potrai esaminarlo con calma. Ti auguro una buona giornata.

Alexander: Aspetta, non ho finito di parlare...........

|Ma Melody chiuse il portatile.|

Lalà: Chissà se venderemo degli articoli magici stasera al mercatino.

Raganella: Che domande, non c'è nemmeno da chiederlo. Dobbiamo venderne moltissimi!

Clessidrus: Più facile a dirsi che a farsi.

Doremì: Tranquillo, lascia fare a me. Ho in mente un piano d'attacco che ci permetterà di fare dei buoni incassi. 

Clessidrus: Lo spero.

|Intanto Bibì notò che sua sorella stava facendo un talismano.|

Bibì: Che cosa stai facendo Doremì? Un oggetto da mettere in vendita. 

Doremì: Sì, niente male vero?

|Poi i presenti videro il talismano che aveva una forma ovale e con delle foglie attaccate ad essa.|

Raganella: Fammi indovinare, una melanzana?

|Doremì si innervosì.|

Lalà: Su smettila, quale melanzana, si vede subito che si tratta di una barbabietola.

Clessidrus: Ma che dici? A me sembra tanto una palma da cocco. 

Sinfony: No, vi state sbagliando. Ecco, si tratta esattamente di un.........un..............

Doremì: Non vedete che è un ananas!

|Tutti rimasero stupiti............poi iniziarono a ridere e Doremì ovviamente si intristì. Più tardi nel pomeriggio si prepararono per andare al mercatino.|

Clessidrus: Fiera Dell'Estate, sto arrivando!

Raganella: Fermo dove sei! Tu stasera rimarrai al Maho.

Clessidrus: Cosa?! Perché?!

Raganella: Non dirmi che non ti ricordi quello che è accaduto in montagna, vero?

|Invece se lo ricordava eccome. Quella volta per un pelo Clessidrus non si fece scoprire dagli esseri umani adulti, ma per fortuna Raganella era venuta in suo soccorso.|

Clessidrus: Ti prometto che starò più attento, promesso.

Raganella: Meglio esseri cauti stasera ci sarà un sacco di gente e non possiamo rischiare che tu venga scoperto.

Doremì: Raganella ha ragione, è troppo pericolo la fuori.

|Ovviamente il clessidriano si intristì.|

Sinfony: Dai non fare così, ti prometto che ti porteremo dei regalini dalla fiera per farci perdonare.

Clessidrus: Ehhhhhhh ok. Ma portatevi Didì con voi, almeno lui si divertirà.

|E Didì si aggregò al gruppo, intanto Melody ebbe una brillante idea e aprì di nuovo il portatile.|

Melody: Per non rimanere solo stasera avrai la compagnia di Alexander, ok?

Alexander: Assolutamente no, io sono un mago veggente, non un clessi-sitter!

Doremì: Perfetto, divertitevi.

Alexander: No, ferme dove andate................

|Ma chiusero la porta e andarono alla fiera. Quel pomeriggio Clessidrus stava sul letto di Raganella e usò il portatile...............|

Clessidrus: Hai qualche gioco all'interno di questo computer? 

Alexander: Ma quali giochi e giochi! 

Clessidrus: Allora ti va di guardare la TV? Stasera c'è la finale di sumo, io stravedo per il campione Tamakiro. Il suo Subaluwa è una mossa micidiale.

Alexander: Non ho proprio voglia di vedere un programma con due ciccioni con il pannolone. Piuttosto mi vedrei I Divi Di Domani, oggi l'ospite d'eccezione è la bellissima ed affasciante Lu............

Clessidrus: Noia! Facciamo così io ti lascio guardare il tuo stupido programma mentre io me ne vado a dormire.

|Il ragazzo accese la TV e andò in bagno a lavarsi i denti mentre Alexander la guardò.|

Giornalista: Questa era l'ultima notizia di giornata. Adesso andrà in onda Divi De Domani che sarà trasmesso nella grande piazza di Tokyo per la fiera d'estate dove si esibirà la idol del momento............

|In quel momento Alexander sorrise e pensò ad un piano.|

Alexander: Oh la mia testa!

Clessidrus: Che cosa c'è Alexander?

Alexander: Ci siamo! Ci siamo! Capto la presenza di un Oggetto Oscuro!

Clessidrus: Davvero? E dove?

Alexander: Alla fiera! 

Clessidrus: Aspetta, non è una scusa per andare là, vero?

Alexander: E' la verità! So di essere un donnaiolo e avvolte un po villano, ma mi devi credere per una volta.

|Il clessidriano non sapeva che dire. Ma alla fine.................|

Clessidrus: Vado ad avvertire le ragazze. 

Alexander: No! Non faremo mai in tempo. Se non interveniamo subito succederà un enorme disastro

Clessidrus: Ma solo loro possono farlo.

Alexander: E se portassimo l'Oggetto Oscuro al negozio e aspettiamo che loro ritornino.

Clessidrus: Non lo so...........Ok. Ma non dobbiamo farci vedere da loro. 

|Così il clessidriano portò con se Alexander alla fiera usando il classico camuffamento che lo contraddistingueva dalla massa. Invece Alexander era dentro il cappello.|

Alexander: E' buio pesto, come posso individuare l'Oggetto Oscuro in queste condizioni?

Clessidrus: Chiudi il becco. Vuoi che qualcuno ti scopra?

|Poi notò una bancarella che vendeva vasi e prese dal cappello il computer.|

Clessidrus: Allora?

Alexander: Mmm no, qui non c'è.

|Continuarono a girare per alcune bancarelle. Poi vide un gioco con un fucile a pallini.|

Proprietario della bancarella: Vuoi provare? Sono cento yen.

|Clessidrus pagò e provò a sparare contro le lattine d'alluminio. Aveva il vantaggio di aver usato per molto tempo la fionda per scagliare i suoi bon bon magici, peccato però che ne colpì solo cinque su venti. Il signore gli diede come premio un portachiavi.|

Clessidrus: Mi date un premio, anche se ho fatto pena.

Proprietario della bancarella: Ma certo. L'importante è divertirsi, è questo lo spirito della fiera.

|Da quel momento in poi Clessidrus perse la concentrazione, si era fatto contagiare dall'aria festosa della fiera e dai premi che si riceveva in ogni gioco. Poi si fermò ad un bar per mangiare un gelato.|

Clessidrus: Ragazzi, che pacchia! E' incredibile che mi stavo perdendo tutto questo divertimento. 

Alexander: Erch ehm, non ti stai dimenticando qualcosa?

Clessidrus: No, che cosa?

Alexander: L'Oggetto Oscuro babbeo!

Clessidrus: Ah sì giusto. Ok, appena finirò di mangiare il gelato torneremo a cercarlo. Hai qualche indizio da darmi?

Alexander: Dunque fammici pensare................

|Ad un tratto mentre Alexander usava la meditazione, Clessidrus vide in lontananza Doremì, Melody e Sinfony e si nascose sotto il tavolo.|

Clessidrus: Che ci fanno qui? Non dovrebbero stare alla bancarella?

|Dopo un po di tempo si allontanarono e il clessidriano uscì velocemente dal bar.|

Clessidrus: Devo stare molto attento. Scusa, se ti ho interrotto Alexander.

Alexander: Dunque vedo un punto dove ci sta un sacco di gente che canta e balla. Un presentatore e tantissimi artisti che si esibiscono su un grandissimo palco.

Clessidrus: Aspetta...............la grande piazza, dove ci sarà la festa che chiuderà la fiera. 

Alexander: L'Oggetto Oscuro dovrebbe trovarsi nelle vicinanze del palco.

Clessidrus: Muoviamoci.

|Mentre si incamminò sentì parlare alcune persone di un presunto borseggiatore che rubava i borsellini dalle borse delle belle fanciulle.|

Clessidrus: Almeno non incontro nessun pericolo. 

Alexander: Che villano, se solo provasse a rubare a delle signorine belle ed affascinanti giuro che.............

Clessidrus: Vacci piano campione, parli proprio tu che rubavi per guadagnarci qualcosa.

Alexander: Erano altri tempi, ok.

|Ad un tratto però il ragazzo venne spinto da dietro da un signore che scappava di tutta fretta. Durante la collisione il clessidriano perse il cappello della copertura e allo stesso tempo il portatile iniziò a rotolare via fino a quando non cadde nella foresta.|

Signore: Guarda dove vai moccioso.

Clessidrus: Ahia, la mia testa.

|Se la toccò e notò che non aveva più nel il cappello ne il computer.|

Clessidrus: Alexander! Dove sei?

|Poi notò la polizia che stava arrivando e a quel punto corse via uscendo per un'attimo dalla strada delle bancarelle. Lì vide il suo cappello e se lo riprese.|

Clessidrus: Se il cappello era lì di sicuro Alexander è nei paraggi. Alexander? 

Alexander: Sono qui testa vuota!

|Lo vide a terra vicino ad un albero.|

Clessidrus: Ti senti bene?

Alexander: Sto una favola...................Che domanda stupida è?! Certo che non mi sento bene, sono rotolato come un barile fin laggiù|

Clessidrus: Stai calmo, l'importante è che nessuno ti ha visto.....

|Ad un tratto vide un cappello da strega rosa che si avvicinava e Clessidrus si nascose con Alexander in un cespuglio.|

Clessidrus: Oh cielo, quella è Doremì. Siamo nei guai.

|Poi sentì un abbaio, e decise di dare una controllata. In realtà era un barboncino che aveva la divisa da apprendista strega di Doremì.|

Clessidrus: Come mai quel barboncino indossa la sua divisa?

|Il cane continuò ad annusare il cespuglio e fece il bisognino........|

Doremì: Torna subito qui! Restituiscimi il mio jingle set!

|Dopodiché il cane scappò con Doremì che lo inseguì, insieme a lei c'erano Melody e Sinfony che provarono ad aiutarla. Più tardi Clessidrus uscì da un bagno pubblico.|

Clessidrus: Per fortuna che mi porto sempre il disinfettante.

Alexander: Su sbrighiamoci! L'Oggetto Oscuro è nelle vicinanze. 

Clessidrus: Hai ragione, siamo vicini alla piazza centrale. Spero solo che Doremì recuperi il jingle set.

|Ad un certo punto vide un tizio a bordo di una bicicletta, sopra il cestello c'era il barboncino di prima con il completo di Doremì.|

Clessidrus: Hey, quello è il tizio che mi ha spinto prima.

|E successivamente vide pure un poliziotto a cavallo. La particolarità di quel cavallo è che aveva i boccoli rossi e un fermaglio giallo con una nota.|

Clessidrus: Doremì?

|La ragazza riuscì a vedere solo di sfuggita il clessidriano mentre proseguiva la corsa. Il ragazzo andò dietro ad una tenda e si tolse in travestimento. Successivamente prese il volo e guardò la scena dell'inseguimento dall'alto.|

Alexander: Che cosa vuoi fare?!

Clessidrus: Voglio farla pagare a quel tizio. E poi devo aiutare Doremì a recuperare il jingle set. 

|L'inseguimento durò per molto tempo. Nonostante la polizia avesse circondato la zone il ladro a bordo della bici cercò di trovare disperatamente un varco fino a quando non fece una discesa molto ripida. Ad un certo punto però il cane balzò dal cestino e toccando accidentalmente un tasto tornò normale. Doremì con uno scatto prese con la bocca il jingle set.|

Clessidrus: E' la mia occasione. Magia della musica diffondi la lealtà/Un dosso apparirà!

|Apparì in quella discesa un dosso e il ladro ci passò sopra a gran velocità cadendo a terra. Il ladro si alzò e provò a scappare ma inciampò su uno skateboard e venne arrestato.|

Clessidrus: Missione compiuta, ora possiamo tornare a lavoro.

|Finalmente, dopo tanti inconvenienti, raggiunsero la piazza centrale. Clessidrus doveva cercare la Figura Nera in mezzo alla folla che urlava a squarciagola il nome di un artista.|

Clessidrus: Allora dove si trova?

Alexander: Mmmm vediamo, l'Oggetto Oscuro...............non è da queste parti, mi dispiace.

Clessidrus: Ma come?! Mi avevi detto che era qui!

Alexander: Che posso dirti, anche i migliori sbagliano. 

|In quel momento salì sul palco il presentatore.|

Presentatore: Buonasera e buona Fiera Dell'Estate a tutti! So che abbiamo iniziato molto tardi, purtroppo ci sono stati dei piccoli incidenti sul palco, ma ora è tutto risolto............spero. Comunque, stasera in questa puntata speciale di Divi Di Domani............

|Mentre lui continuava a parlare Clessidrus iniziò a pensare e guardò in cagnesco Alexander.|

Clessidrus: Non c'è mai stato un Oggetto Oscuro, vero?!

Alexander: Ehehehehe?

Clessidrus: Avrei rischiato la mia vita solo per soddisfare il tuo capriccio di guardare dal vivo il tuo stupido programma?!

Alexander: Era un'occasione incredibile, quando mi capiterà di poter vedere dal viva Lu..............

Clessidrus: Non mi interessa! Razza di doppiogiochista, imbroglione, farabutto...............

|Il clessidriano cominciò a scuotere violentemente il computer facendo rimbalzare di qua e di là Alexander. Poi la rana gialla captò qualcosa.............|

Alexander: Ci siamo! E' laggiù! L'Oggetto Oscuro è il microfono che tiene il presentatore! 

Clessidrus: Stai mentendo!

Alexander: No, è la verità! Te lo giuro!

|Proprio in quel momento una trave del palco si spezzò e il presentatore cadde a terra. Il pubblico si spaventò.|

Presentatore: Tranquilli, sto bene. Solo, se potete aspettare cinque minuti mentre lo staff medico mi aiuta.

|Così lo show andò in pausa.|

Clessidrus: Ok, questa volta non stai mentendo. Ho in mente un piano per prenderlo.

|Più tardi, dietro le quinte i medici fasciarono la slogatura al presentatore.|

Presentatore: E' assurdo, da quando mio cugino mi ha regalato quel microfono mi stanno capitando gli incidenti più imbarazzanti del mondo.

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Un microfono uguale a quello apparirà.

|Con la sua magia Clessidrus creò una copia esatta del microfono e, senza che nessuno lo notasse prese l'Oggetto Oscuro.|

Clessidrus: Missione compiuta, adesso filiamocela.

|Mentre il clessidriano corse via, si sentì la voce melodiosa dell'artista partecipante allo spettacolo e Alexander se ne innamorò.|

Alexander: Dai non c'è fretta, rimaniamo a goderci la sua melodiosa voce.

|Ma Clessidrus si diede un pugno in testa per far tacere il mago. Dopo quasi un ora finalmente erano tornati al Maho e il clessidriano si tolse il camuffamento.|

Alexander: Sei proprio un guastafeste. Direi che come premio mi potevo meritare di sentire Lu...........

Clessidrus: La vuoi finire oppure no?! La cosa più importante è che siamo tornati a casa prima che le ragazze lo scoprissero.

|Ma appena Clessidrus aprì la porta e ad attenderlo c'erano le apprendiste.|

Sinfony: Ben tornati, dove siete stati di bello?

Clessidrus: Ehhhhhhh al cinema.

Doremì: Bugiardo! Vi ho visto di sfuggita alla fiera.

Melody: Ci ha fatto preoccupare, pensavamo ti fosse successo qualcosa.

Raganella: Sei proprio un testardo. Ti avevo raccomandato di non andare là.

Clessidrus: Lo so, lo so. Ma vedete....

|Poi prese un forte respiro e parlò velocemente.|

Clessidrus: Alexandermihaingannato, conilpretestodivederelasuaidolpreferitamihadettocheallafierac'eral'OggettoOscuro, iovolevoavvisarvi, maluimihadettochepotevamoagiredasoli, poihoscopertoilsuoinganno, mallafine, abbiamoscopertochec'eraveramenteunOggettoOscuroneiparaggiecosì......................

Tutte le presenti: Cosa un Oggetto Oscuro?!

|Il ragazzo consegnò il microfono e le tre apprendiste usarono il Cerchio Magico per estrarre la Figura Nera. Così venne recuperata un'altra figura.|

Doremì: Noi veramente non sappiamo come ringraziarti Clessidrus.

Alexander: Non ringraziate lui, dopotutto sono stato io a prevedere la presenza di un Oggetto Oscuro.

Clessidrus: Ti è andata bene! Se provi ad imbrogliarmi un'altra volta ti rinchiudo in uno sgabuzzino per un mese! Dovevamo rimanere a casa invece di andare alla fiera.

Alexander: Se non fossimo andati non ti saresti divertito a fare tutti quei giochi.

Clessidrus: Lalalalalala..............

Alexander: E' inutile che mi ignori. E' la verità.

Clessidrus: Non ti sento! Non ti sento!

|E i due continuarono a litigare per tutta la notte con le presenti che non si capacitino di come abbiano trovato insieme una Figura Nera.|


 

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Capitolo 16
*** Il Coraggio Alla Base Della Stupidità ***


|Era quasi finita l'estate e c'era la solita usanza di concludere la stagione riunendosi tra amici a raccontarsi storie di terrore e superare prove di coraggio. Quel pomeriggio le ragazze sarebbero andate con i loro compagni di classe nel tempio della famiglia di Nobuaki per celebrare questa piccola usanza.|

Doremì: Non vedo l'ora di prendermi un bello spavento, nessuno come Nobuaki sa raccontare una terrificante storia.

Melody: Oh, mi sono appena ricordata che oggi ho una lezione di violino, peccato non ci sarò.............

Sinfony: Non ci provare, tu vieni con noi.

Melody: No, vi prego! Ho paura delle storie di fantasmi!

Doremì: Oh andiamo, lo sai che i fantasmi non esistono.

Clessidrus: Se esistono delle creature magiche perché non possono esistere anche i fantasmi?

|Le ragazze fissarono il cielo e videro Clessidrus.|

Sinfony: Dove credi di andare?

Clessidrus: E' ovvio, vengo con voi. Anch'io voglio fare la prova di coraggio.

|In quel momento Doremì e Sinfony risero.|

Doremì: Tu vuoi fare la prova di coraggio? Ma se hai paura della tua stessa ombra.

Clessidrus: Questo non è assolutamente vero.

|Invece era vero. Nonostante avesse superato la sua terribile fobia degli orologi, Clessidrus aveva paura di molte altre cose. Oltre ai vermi, il clessidriano mostrava una forte fobia per ogni tipo di insetto. Ad esempio un giorno al parco, mentre era disteso sul parto si poggiò sulla sua mano una coccinella e urlò di terrore.|

Clessidrus: Levatemela! Levatemela!

|Oppure la sua irrazionale paura delle matriosche. Come quella che gli regalò Doremì alla fiera estiva.|

Clessidrus: Ah! Oh no, sono un esercito! Andatevene via!

|Ma forse, la sua paura più strana era quella per le galline, ma questa è un'altra storia..........|

Clessidrus: E dai, fatemi venire.

Sinfony: Non se ne parla.

Doremì: Stasera è meglio che rimani a casa. Non hai abbastanza fegato per sopportare quello che vedresti al tempio.

Melody: Forse posso stare con lui a fargli compagnia e............

Sinfony: Ci hai provato. Non la scampi.

|Così le ragazze andarono via trascinandosi con loro la povera Melody. Più tardi al Maho Clessidrus raccontò tutto ad Alexander.|

Alexander: Quelle bambine sono veramente insensibili nei tuoi confronti.

Clessidrus: Potevano risparmiarselo il fatto che sono un fifone. Che cosa posso fare?

Alexander: Beh io, quando non vengo invitato a nessuna festa del mondo della magia, faccio la cosa più sensata ............ vado dentro la mia camera, mi chiudo a chiave e piango per tutto il giorno.

Clessidrus: Ti capisco, e ti confesso che in altre occasioni avrei fatto la stessa cosa. Ma questa volta no! Ho in mente un piano molto ma molto subdolo hahahaha.

|Poi volò via dal negozio per dirigersi al tempio.|

Clessidrus: Così pensano che i fantasmi non esistano? Beh si ricrederanno quando vedranno il fantasma più terrificante del mondo. Anche se non sarà brutto come Raganella.

|Intanto, al negozio, Raganella mugugnò.|

Lalà: Che cos'hai?

Raganella: Mi stanno fischiando le orecchie, c'è qualcuno che sta parlando male di me.

Lalà: Non dire sciocchezze. 

|Arrivato al tempio, Clessidrus notò le tantissime lapidi in giro e non potette fare a meno di rabbrividirsi.|

Clessidrus: Fatti coraggio Clessidrus, hai una missione da compiere. Ovvero vendicarsi per il torto subito.

|Prese la bacchetta magica e pronunciò la formula.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./La magia in un fantasma mi trasformerà.

|Tuttavia apparì davanti a lui un lenzuolo bianco.|

Clessidrus: Ecco, lo sapevo, dimentico che non sono bravo con gli incantesimi di trasformazione. Dovrò arrangiarmi e farmi da solo il costume.

|Passarono i minuti e finalmente Clessidrus realizzò il suo spaventoso costume. Quando lo indossò, emise una risata malvagia.|

Clessidrus: Preparatevi, la mia vendetta sarà implacabile.

|Intanto percorsero il sentiero del coraggio Ota e Sugiyama che canticchiarono. Da un albero Clessidrus li osservò.|

Clessidrus: Perfetto, testerò la mia bravura di attore su quei due sempliciotti.

|Il clessidriano scese dall'albero e corse attraversò i cespugli e i ragazzi si spaventarono.|

Ota: Ho sentito un rumore

Sugiyama: Sarà frutto della tua immaginazione. 

Ota: Non credo proprio, lo sentito davvero.

Sugiyama: Allora diamo un occhiata.

|I due si girarono e videro un vero fantasma. Urlarono di terrore e corsero via, proprio in quell'istante sbucò da un cespuglio Clessidrus.|

Clessidrus: Uuuuuh, io sono lo spirito mietitore, preparatevi ad essere.................

|Ma i due investirono Clessidrus, che venne scaraventato contro un albero, e fuggirono in preda al terrore.|

Clessidrus: Nonnetto, perché ti inchiodi se non c'è lo stop?

|Più tardi aspettò i prossimi polli in un cespuglio. IN quel momento arrivarono Sinfony e Nobuko.|

Nobuko: Il geniale investigatore privato entra in scena per catturare il fantasma. 

Sinfony: Credi che sia un impostore?

Nobuko: Certo, il mitico investigatore lo smaschererà con un grande colpo di scena. 

|Il clessidriano si avvicinò piano piano dietro di loro, tuttavia nell'impugnare la falce perse l'equilibrio e cadde a terra. Più tardi vide arrivare Melody e sbucò.|

Clessidrus. Mwuahahahaha, preparati a..............

|Ma la bambina corse a gran velocità trascinandosi Masaru.|

Melody: Raganella, Raganella, Raganella....................

|Il clessidriano, vedendoli correre via, si arrabbiò.|

Clessidrus: Oh andiamo, almeno fatemi finire la frase!

|Più tardi Clessidrus aspettò alla solita postazione.|

Clessidrus: E' più dura di quanto pensassi. 

|Ad un tratto sentì qualcuno mugugnare.|

Clessidrus: Ok, adesso o mai più.

|Poi sbucò dal cespuglio.|

Clessidrus: Uuuuuh, io sono lo spirito mietitore. Ora mi prenderò la vostra anima.

|Il clessidriano aveva di faccia un autentico fantasma con le sembianze di un vecchio. Rimase talmente allibito che la falce gli cadde a terra.|

Fantasma: Pensavo che fossero solo miti e leggende, invece siete reali. Tu sei un clessidriano!

Clessidrus: Oh no! Per me è finita, sono stato scoperto da un umano adulto. Ora mi trasformerò in una statua!

|E il clessidriano assunse la posa con cui voleva essere immortalato. Dopo pochi secondi però, non successe niente.|

Fantasma: Ti senti bene figliolo?

Clessidrus: Non capisco, dovrei essere pietrificato.............Ah già, essendo un fantasma sei ufficialmente una creatura soprannaturale come me. Stavolta me la sono scampata. 

Fantasma: Per fortuna che non sei scappato.

Clessidrus: E' logico. Avrò anche molte fobie, ma di sicuro non c'è l'ho per i fantasmi. Aspetta, perché non dovevo?

Fantasma: Mi devi aiutare a realizzare una statua di bambù per il mio nipotino Nobuaki.

Clessidrus: Ehhhhh non sono molto bravo nell'intagliare bambù.

Fantasma: Te lo insegnerò io.

Clessidrus: Non puoi insegnarlo direttamente a tuo nipote.

Fantasma: Credo di no, non dopo quello che gli ho fatto.

|Così mentre passeggiarono per il tempio il signore spiegò a Clessidrus che lui era il nonno di Nobuaki che scomparse due anni fa. Non aveva mantenuto la promessa al nipote di completare il cavallino di bambù che gli stava preparando e da quel giorno lui lo odiò.|

Clessidrus: Ecco perché sei un fantasma, hai ancora una faccenda in sospeso.

Fantasma: Ebbene sì.

Clessidrus: Devi pur parlare con lui.

Fantasma: Forse lui non mi vuole, dopotutto lo deluso.

Clessidrus: Io credo che lui sia dispiaciuto per averti detto una cattiveria del genere. Provaci, tanto che ti costa. Andiamo ti porto io da lui.

Fantasma: Come fai a sapere dove si trova?

Clessidrus: Diciamo che ho un sesto senso per queste cose.

|Così si diressero nel laboratorio dove il fantasma faceva i suoi animaletti in bambù. Lì c'era Nobuki che aveva tra le sue mani il cavallino incompleto. Mentre era distratto, Clessidrus spense le luci e incitò il fantasma ad avvicinarsi a suo nipote. Dopo un momento di silenzio Nobuaki pianse perché era pentito per la cattiveria che gli aveva detto, ma lui lo perdonò a prescindere perché comprendeva il dolore che aveva provato per la sua perdita. Per farsi perdonare gli insegnò a scolpire il bambù e così si ristabilì la pace tra il ragazzo e il suo defunto nonno. Vedendo quella scena il clessidriano si commosse.|

Nobuaki: Ecco fatto nonno, ho finito.

Fantasma: Bravo nipotino è venuto benissimo. La promessa è stata finalmente mantenuta.

Nobuaki: No nonno. Per favore non andartene via. Per favore resta ancora un po, sento ancora il bisogno di te. Hai così tante cose da insegnarmi ed io tante da impararne. Non puoi abbandonarmi così, voglio stare con te.

Fantasma: Starò sempre al tuo fianco, non ti lascerò neanche per un secondo e ti seguirò in tutto quello che farai. 

Nobuaki: Nonnino mio, manterrai questa promessa?

Fantasma: Ma certamente. 

|Dopodiché il fantasma sparì e la sua anima si sparsa per i quattro venti con Clessidrus che volò via.|

Fantasma: Grazie di cuore giovane clessidriano.

|Poi cadde a terra vicino alle apprendiste.|

Fantasma: Grazie bambine.

Doremì: Avete sentito.

Sinfony: Sembrava proprio il fantasma nel nonno di Nobuaki.

Melody: Non ho avuto paura.

|Poi vide Clessidrus con il suo camuffamento e si spaventò.|

Clessidrus: Nonnetto?

Doremì: Credo che dovresti darci qualche spiegazione.

Clessidrus: Ehehehehe, ecco diciamo che ho conosciuto un fantasma e in parte lo aiutato a riconciliarsi con suo nipote mentre provavo a spaventarvi...............

|Ovviamente si rese conto troppo tardi del suo errore e prima che Doremì o Sinfony potessero intervenire il clessidriano volò via.|

Clessidrus: Raganella, Raganella, Raganella....................

|Quella sera l'unica che pagò le conseguenze fu Raganella che, a furia di essere offesa, si beccò un brutto raffreddore.|

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Capitolo 17
*** La Giornata Dello Sport ***


|Mancava veramente poco alla ripresa dell'anno scolastico e in quel periodo le apprendiste streghe avevano da poco superato anche l'esame del quinto livello. Anche Clessidrus dovette superare una prova per niente facile, ovvero sconfiggere in un combattimento con il fioretto contro il guardiano Neptune. Il punteggio era di quattordici a dodici per Clessidrus, al ragazzo serviva solo un'ultima steccata per batterlo.|

Neptune: Sono sorpreso, non mi immaginavo che tu fosse così abile.

Clessidrus: Grazie mille. 

|Ma in quel momento Neptune fece una steccata e colpì Clessidrus facendo il tredicesimo punto.|

Clessidrus: Hey! Non vale.

Neptune: Non importa, quando si è in battaglia non bisogna mai abbassare la guardia. Ricordatelo bene ragazzo.

Clessidrus: Te la sei cercata. 

|Continuarono l'incontro e mentre studiò il suo avversario, il clessidriano pensò alle parole di Neptune. Ad un tratto Clessidrus cadde a terra.|

Clessidrus: Ahia, che dolore, la mia povera caviglia.

Neptune: Oh cielo, aspetta ti aiuto.

|Il guardiano si avvicinò a lui e in quel lasso di tempo Clessidrus lo toccò sulla pancia con il fioretto facendo il punto decisivo.|

Neptune: Hey, mi hai raggirato.

Clessidrus: Ho imparato dal migliore.

Neptune: Hahahaha, molto astuto da parte tua. Hai vinto la sfida e superato con successo la quinta prova.

|Il guardiano gli diede la spilla di promozione.|

Neptune: Il mio premio per te è qualcosa che ti tornerà utile nel mondo degli umani. 

|Il giorno dopo le ragazze entrarono a scuola.|

Doremì: Non ci posso credere, sono già passate le vacanze estive. Ci aspetta un'altro semestre terribile.

Sinfony: Suvvia non fare così, se parti già con il morale sotto i tacchi sarà veramente dura per te.

Melody: Per ogni problema, sappi che noi ti aiuteremo.

|Le bambine entrarono in classe e videro tutti i loro compagni.|

Sinfony: A quanto pare oggi non manca nessuno. C'è Reika, Testuya, Takao...........

Melody: Masaru, Marino, Nanako, Clessidrus................

Doremì: Clessidrus?

|Poi videro il clessidriano seduto sul banco di Doremì e urlarono.|

Clessidrus: Buongiorno, bella giornata non trovate?

|Doremì corse verso di lui e lo atterrò.|

Doremì: Sei impazzito, ti manca qualche rotella per caso?!

Testuya: Doremì ti senti bene? Perché hai dato una panciata alla sedia?

Doremì: Eh?

|Dopo un paio di minuti le ragazze parlarono nei corridoi con Clessidrus.|

Doremì: Esigo una spiegazione.

Sinfony: Come mai nessuno si è sorpreso della tua presenza?

Clessidrus: Perché loro non possono ne vedermi e ne sentirmi! Finalmente il mio sogno di essere al contatto con gli umani senza travestimenti si è realizzato.

Melody: Ma com'è possibile?

Clessidrus: Facile. Grazie all'amuleto che mi ha regalato Neptune.

|Poi mostrò l'oggetto alle tre ragazze.|

Clessidrus: Con questo speciale amuleto nessun umano può percepire la mia presenza.

Sinfony: Allora perché noi possiamo vederti?

Clessidrus: Perché siete delle apprendiste streghe, in voi scorre la magia e solo quelli dotati di poteri magici e gli animali possono vedermi. Tuttavia c'è un inghippo.

Melody: Sarebbe?

Clessidrus: Lo posso usare solamente per dodici ore al giorno. Bene, è il momento di entrare in classe così potrò assistere alla lezione della signorina Seki.

Doremì: Aspetta solo un momento, cosa ti fa pensare che ti faremo entrare in classe?

Clessidrus: Eh?

Melody: Anche se adesso non corri più questo pericolo, potresti creare disagi a noi che ti vediamo.

Sinfony: E non vogliamo passare delle svitate.

Clessidrus: Proprio come sta accadendo adesso, vero?

|In quel momento le ragazze notarono alcuni studenti nei corridoi che si domandarono con chi stavano parlando.|

Doremì: Vattene subito da qui.

Clessidrus: Ricevuto.

|Il clessidriano uscì dalla finestra e le tre bambine emisero un respiro di sollievo. Passarono le giornate e il clessidriano sfruttò ogni giorno lo speciale amuleto di Neptune e raccolse appunti su appunti di tutte ciò che bisognava sapere sugli esseri umani, dalla loro cultura al loro fabbisogno nutrizionale fino anche a quante volte bisognava andare al bagno regolarmente. Un giorno, mentre stava su un albero con indosso lo speciale amuleto...........|

Clessidrus: Ahhhhhhhh Didì, finalmente sono soddisfatto di me stesso. Grazie a questa reliquia ho potuto imparare molte cosa sulla cultura degli umani, appena supererò tutte le prove dei guardiani scriverò un libro.

|Poi notò che tutti i bambini della scuola elementare si stavano allenando duramente, comprese le sue amiche.|

Clessidrus: Ma cosa stanno facendo? Questa mi è nuova.

|Scrisse tutto quello che aveva visto. Quel pomeriggio tornò al Maho e a lavorare c'era solo Bibì.|

Clessidrus: Sono tornato.

Raganella: Quelle tre pesti sono con te?!

Clessidrus: No, stanno ancora a scuola.

Raganella: Si può sapere come mai non sono ancora arrivate?!

Lalà: Dodò ha recapitato questo messaggio. Dicono che faranno tardi perché sono impegnate con i preparativi per la giornata dello sport.

Raganella: E allora?! Non è una scusa valida! Ma cos'è più importante, la giornata dedicata allo sport o il negozio di magia? 

Bibì: Che domande, la giornata dedicata allo sport.

Raganella: Che cosa?!

Clessidrus: Ma che cos'è la giornata dello sport?

Bibì: E' una giornata che regala tanto divertimento, dove gli atleti della scuola elementare partecipano a molte gare per l'onore e la gloria, dalla corsa alla pallacanestro. E mentre sono impegnati nelle gare la gente organizza dei picnic.

Clessidrus: Che bello, che bello, che bello. Non vedo l'ora di assistere a questa bellissima manifestazione.

Bibì: Anch'io.

|Raganella scese le scale con tanto dispiacere, si sentì tradita dagli unici affidabili lavoratori.|

Raganella: Ecco, ci mancava un'altra delusione. Anche voi mi tradite.

Bibì: Andiamo, non esagerare. Mi è venuta un idea, perché non vieni anche tu a fare il tifo per Doremì? Ti divertirai Spumella, e poi assaggerai i manicaretti della mamma.

Raganella: Non voglio che mi chiami Spumella, capito?! E comunque preferisco restare in negozio.

Clessidrus: Sei proprio un asociale, lasciatelo dire.

|Alla fine le ragazze giunsero in negozio.|

Doremì: Ciao, anche se siamo in ritardo siamo arrivate.

Sinfony: Salve, vedo che Bibì ha cominciato il lavoro anche senza di noi.

Melody: Puoi scusarci Bibì?

Bibì: Certo non c'è problema.

Raganella: Sì che c'è un problema! Avete un vero coraggio a trascurare i vostri doveri di apprendiste streghe, lasciatemelo dire!

|Peccato che le ragazze la ignorarono.|

Doremì: Bibì? Lo sai che mi hanno estratta a partecipare alla corsa a staffetta. 

Bibì: Cosa? Non ci credo.

Sinfony: Invece è vero, siamo nella stessa squadra e otterremo grandi risultati.

|Intanto Melody accese il computer con dentro Alexander.|

Bibì: Quindi non hai ancora imparato il passaggio del testimone?

Doremì: Ci devo ancora lavorare, ma sto facendo degli allenamenti per imparare come si fa.

Bibì e Clessidrus: Non c'è la farai.

Doremì: Che cosa vorresti insinuare?

Clessidrus: Da quello che ho visto non mi sembri molto abile a correre e tenere in mano il testimone contemporaneamente.

Doremì: Almeno io c'è le ho le gambe per correre a differenza tua.

Clessidrus: Guarda che c'è le ho pure io, anche se sono piccole e un po sproporzionate al mio corpo.

Sinfony: Non dargli retta, vedrai che ci riuscirai.

Alexander: E' successo qualcosa di interessante per caso? 

|Mentre le ragazze parlavano tra loro Clessidrus si avvicinò a lui.

Clessidrus: Dopodomani le ragazze parteciperanno alla giornata dello sport. 

Alexander: Senti, senti una giornata dello sport con gare di atletica. Scommetto che ci saranno un sacco di belle ragazze.

Clessidrus: Sei proprio incorreggibile, possibile che non pensi ad altro?

|Alexander si sedette e iniziò a meditare. In quel momento i suoi baffetti cominciarono a tremare.|

Alexander: Avverto la forte presenza di un Oggetto Oscuro. 

Clessidrus: Davvero?

Doremì: Non mi convinci, perché lo dici così?

Sinfony: Te lo dico io il perché, vuole farsi portare al campo sportivo per adocchiare le ragazze. Non è vero?

Alexander: Ti sbagli! E' la pura verità, il mio intuito non mente!

Doremì: Mi spiace, ma ho i miei dubbi. 

Alexander: Perché nessuno mi crede?

Clessidrus: Sentite forse...............

|Ma venne interrotto da Raganella.|

Raganella: Adesso basta con questi discorsi! Possibile che non riusciate a pensare ad altro?!

|Poi Bibì la prese.|

Bibì: Dai non ti arrabbiare, penserò io al negozio.

Clessidrus: Pure io.

|Raganella si staccò da Bibì e cominciò a rimbalzare tutta infuriata.|

Raganella: E' necessario che lavorino anche le altre! In che lingua devo spiegarvelo?!

|Il giorno dopo i bambini continuarono ad esercitarsi mentre il clessidriano scrisse tutto sul suo taccuino.t La sera prima della manifestazione il clessidriano si ritrovò a casa di Doremì che gli raccontò che alla manifestazione avrebbe partecipato pure l'intera famiglia Amada costituita da sei fratelli/sorelle ognuno con un anno di differenza. Tuttavia Clessidrus non disse niente perché stava riflettendo.|

Doremì: A cosa stai pensando?

Clessidrus: Non lo so, e se Alexander avesse detto la verità?

Doremì: Non dirmi che ti sei bevuto quello che ha detto.

Clessidrus: Beh...........ma sì hai ragione, forse avvolte ho troppa fiducia in quello che dice. Però mi era sembrato così sincero.

Doremì: Non ci pensare, domani ti divertirai alla manifestazione. 

Clessidrus: Sarà tutto più semplice con l'amuleto.

Doremì: Ho un idea. Perché non lo lasci qui a casa. Visto che ci sarà Bibì ti potrà tenere come un pupazzo.

Clessidrus: Ma sì, perché no. Faccio troppo affidamento a questo oggetto.

|Il giorno dopo ci fu grande manifestazione. Bibì si era portata con se Clessidrus............|

Keisuke: Bibì, era necessario portarsi pure il burattino di Doremì?

Bibì: Mi ha chiesto di portarglielo, è il suo portafortuna. 

Hakura: Magari fosse stato più tascabile, sta attirando l'attenzione di tutti.

Clessidrus: (Oh, mi dispiace tanto se sono così ingombrante. Ecco, questo gli direi se gli potessi parlare.)

|Durante la manifestazione accaddero le cose più strane che colpirono i sei membri della famiglia Amada. Era come se qualcosa di soprannaturale li facesse portare immensa sfortuna. Dopo esserci arrivate, le ragazze andarono dietro al bagno portandosi Bibì e Clessidrus e gli chiesero di andare in negozio a prendere Alexander. Bibì si trasformò e prese la scopa.|

Clessidrus: Mi sa che dopo questa faccenda dovremo dare un pacco di scusa ad Alexander per non esserci fidato di lui.

Bibì: Dobbiamo sbrigarci.

|Poi incitò la scopa di andare più veloce e iniziò a volare come un razzo.|

Clessidrus: Bibì stai attenta!

|Cominciò a sobbalzare sulla scopa e stava quasi per sbattere contro la foresta.|

Bibì: Magia della musica diffondi la vivacità!/La foresta per incanto si aprirà!

|E così fece. Poi si ritrovò faccia a faccia con uno stormo di gabbiani.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà!/Un pesce volante apparirà!

|Apparì un pesce con le ali che volò tra le nuvole e lo stormo si diresse verso di lui liberando la strana a Bibì. Giunsero finalmente al Maho, peccato che Bibì atterrò addosso a Raganella.|

Raganella: Attenta mi hai fatto male.

|Clessidrus prese Alexander.|

Clessidrus: Presto, non c'è un minuto da perdere, te lo spieghiamo strada facendo.

|Così Bibì, Clessidrus, Raganella e Lalà raggiunsero a gran velocità la scuola. Le apprendiste le videro e ricevettero il computer che venne immediatamente acceso da Doremì. Dopo l'accensione Alexander vide un paio di gambe femminili.|

Alexander: Un paio di gambe!...................sono quelle di Doremì.

Doremì: Vuoi dire che non sono belle?

Sinfony: Devi aiutarci a localizzare l'Oggetto Oscuro.

Alexander: Ma guarda, avete visto che avevo ragione? Che cosa vi dicevo?

Clessidrus: Ci dispiace, la prossima volta ti daremo più ascolto promesso.

Doremì: Va bene, lo ammettiamo, una volta tanto hai detto la verità.

Alexander: Come sarebbe a dire una volta tanto?!

Melody: Non perdiamo tempo e mettiamoci a lavoro.

|E così andarono alla ricerca della Figura Nera.|

Bibì: Buona fortuna.

Clessidrus: Speriamo bene. 

Raganella: Bene, lasciamo che se la sbrighino da sole, torniamo a casa.

Bibì: Nemmeno per sogno, già che sei qui assisterà con noi alle altre manifestazioni sportive.

Raganella: Non stingere! Mi fai male! Lasciami!

|Così tornarono all'area picnic con Clessidrus che riassunse la sua posizione da burattino mentre Bibì strinse forte forte Raganella. Passarono un bel quarto d'ora.|

Bibì: Chissà come se la staranno cavando le altre.

Raganella: Ci stanno mettendo più tempo del previsto, è molto strano.

Clessidrus: Credo che questa volta la ricerca dell'Oggetto Oscuro sarà più difficile con tutto questo casino.

|Ad un tratto un bambino prese Raganella.|

Bambino: Scusa, mi serve per la staffetta.

Bibì: Spumella!

Lalà e Clessidrus: Raganella!

|Intanto la gara di staffetta delle terze stava per cominciare. Bibì e Clessidrus fecero il tifo per Doremì che questa volta, rispetto agli allenamenti, andò molto meglio. Finalmente arrivò una vittoria per la loro squadra e successivamente anche gli Amada cominciarono a vincere qualche gara, questo fece capire alla piccola strega e al clessidriano che le apprendiste aveva trovato l'Oggetto Oscuro. Così la giornata su potette concludere al meglio e tutti ritornarono a casa, in quella circostanza Clessidrus ritornò al Maho e mise apposto il computer.|

Clessidrus: Ahhh, devo dire che questa volta le cosa sono andate veramente bene. 

Lalà: Già, le ragazze hanno ritrovato l'Oggetto Oscuro e hanno vinto anche la competizione ribaltando il risultato.

Clessidrus: Sai, ho paura che ci siamo dimenticati di qualcosa.

Lalà: Davvero? Beh forse Raganella ti potrà rinfrescare la memoria. Dico bene?

|Ma poi dopo cinque secondi ci arrivarono.|

Lalà e Clessidrus: Oh no Raganella!

|Infatti la povera Raganella, che venne scambiata per un attrezzo sportivo, venne rinchiusa nella palestra e dovette trascorrere tutta la serata lì dentro.|

Raganella: Qualcuno mi porti via da qui!!!!!!!!!!!!

 

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Capitolo 18
*** La Triste Storia Di Sinfony ***


|Era un tranquillo pomeriggio al Maho e le ragazze chiacchierarono del più e del meno sulla loro giornata di scuola.|

Doremì: Se le proprio cercata Sugiyama, inventarsi la scusa di essere stato trattenuto da una signora. 

Clessidrus: Diceva la verità.

Doremì: Cosa? 

Clessidrus: Ero appollaiato ad un albero quando ho visto che era arrivato tardi e si era scontrato con una signora.

Doremì: Sarà, però non doveva fare tardi.

Clessidrus: Dici così solo perché per una volta non sei stata tu messa in punizione perché facevi tardi.

|In quel momento Doremì diventò rossa dall'imbarazzo e cambiò argomento.|

Doremì: Sei stata incredibile oggi Sinfony a pallavolo. Quando hai segnato il punto della vittoria Tetsuya è diventato paonazzo dalla rabbia. 

|Clessidrus si mise la mano in faccia e lasciò perdere.|

Melody: E non solo, essere battuti dalle femmine è stato un duro colpo per i nostri compagni di classe.

Doremì: E poi con i tuoi scatti felini non hai lasciato scampo agli avversari.

Sinfony: Grazie siete gentili.

Raganella: Basta! Volete smetterla di perdere tempo in inutili chiacchiere, si o no?!

Doremì: Se continui a perdere le staffe in quel modo, ti verrà una crisi di nervi.

Raganella: E se succede di chi sarà la colpa, eh?! Sarà soltanto vostra!...........

|Intanto un cliente entrò in negozio.|

Clessidrus: Codice verde! Codice verde!

Lalà: Raganella, sta entrando un cliente.

|Così le creature magiche si nascosero mentre le ragazze andarono dal cliente. In realtà era Sugiyama che aveva una lettera da consegnare a Sinfony da parte di una signora dai capelli scuri. La ragazza intuì subito che a scrivergliela era stata sua madre che era venuta in città perché voleva parlare con lei, aveva fissato l'appuntamento per le cinque alla stazione. Tuttavia Sinfony provò ad arrivare in tempo ma era troppo tardi ormai. Quella sera a casa di Doremì, Clessidrus si riprese il suo amuleto e Doremì gli raccontò tutto l'accaduto.|

Clessidrus: Povera Sinfony. Spero vivamente che non faccia niente di insensato quando tornerà a casa. 

|Ad un tratto si sentì la porta di casa che veniva aperta.|

Doremì: Mamma è tornata a casa, finalmente non ci vedo più dalla fame.

|Doremì scese le scale e vide che insieme a sua madre c'era anche Sinfony. Dopo che sua madre contattò il padre di Sinfony per dirle che per stanotte si fermerà da loro.|

Sinfony: Sei sicura che non darò fastidio?

Doremì: Ma che cosa dici Sinfony? Noi siamo amiche, per me è solo un piacere averti qui altro che fastidio.

Clessidrus: Stai parlando con una che ha dato ospitalità a Raganella per quasi un mese.

|Sinfony rise un po alla sua battuta.|

Sinfony: Grazie mille Doremì. Sei fortunata.

Doremì: Perché?

Sinfony: Perché tua madre è gentile e premurosa e ti vuole bene.

Clessidrus: Anche tua madre a giudicare da quelle lettere. 

Doremì: Già, oggi ha fatto un lungo viaggio per venire a trovarti, anche lei è gentile e premurosa. Però ti confesso che non comprendo gli adulti. Anche tuo padre è un uomo buono e pieno di qualità. Non capisco come mai lui e tua madre si siano lasciati.

Sinfony: E' stata per causa mia o almeno credo.

Doremì: Come?

Clessidrus: Aspetta solo un momento.

|Il clessidriano presa da un cassetto di Doremì tre pacchetti di fazzoletti.|

Clessidrus: E' il momento di un'altro suo antefatto, mi tengo pronto. Puoi iniziare.

Sinfony: Quando abitavamo ancora tutti insieme a Osaka mio padre faceva il tassista e mia madre lavorava in una casa di cura per anziane, erano molto impegnati e non si vedevano mai. Spesso e volentieri capitava che io stessi a casa da sola, allora andavo a giocare con i miei amici ai giardinetti. Un giorno caddi e mi feci male e i miei discussero su chi doveva prendersi cura di me mentre l'altro lavorava. Da quel momento i litigi tra loro diventarono sempre più frequenti, qualcosa nel loro rapporto si era interrotto e decisero di separarsi.

|Il clessidriano, durante tutto il racconto, pianse talmente tanto che consumò solamente due pacchettini.|

Clessidrus: Pensavo che avrei pianto di più.

Doremì: Dev'essere stato triste per te.

Sinfony: Mia madre convinse mio padre affinché andassi a vivere con lei ma io scelsi di rimanere con lui, fu il giorno più brutto della mia vita.

Clessidrus: Ci credo, non è mai facile scegliere con quale genitore stare, specie quando si è bambini.

Sinfony: Ancora oggi l'immagine di mia madre che si allontana piangendo è impressa nella mia mente. Avrei voluto vederla, non vi immaginate quanto.

|In quel momento Doremì ebbe un'idea.|

Doremì: Ascoltami, perché non vai tu da lei? Puoi farlo con l'aiuto della magia.

Clessidrus: Ottima idea Doremì! Così potrai raggiungerla senza problemi.

Doremì: E noi ti accompagneremo, voleremo insieme a te fino ad Osaka.

Sinfony: Mi avete convinta! Domani mattina partenza per Osaka. 

Clessidrus: Volo subito da Melody ad avvisarla.

|Così il giorno dopo le ragazze a bordo delle loro scope magiche e il folletto volarono da Tokyo fino ad Osaka.|

Melody: Sono così felice.

Doremì: E' la prima volta che percorriamo un tragitto così lungo con le scope.

Clessidrus: Invece per me questo è il secondo viaggio più lungo che abbia mai fatto.

Melody: Sinfony, chissà come sei ansiosa di rivedere la tua mamma.

Sinfony: Sì, moltissimo. 

|Dopo il lungo viaggio giunsero nella grande città di Osaka.|

Sinfony: Dunque il quartiere in cui vive mia madre dovrebbe essere in quella direzione.

Doremì: Allora sbrighiamoci.

Clessidrus: Aspetta un attimo. Rifletti per un secondo, sono già le dieci del mattino.

Melody: Di sicuro sarà già andata a lavorare.

Doremì: Avete ragione. Sinfony conosci l'indirizzo dove lavora tua madre?

Sinfony: No, non ne ho idea. Non l'ha scritta in nessuna delle lettere che mi ha mandato.

Melody: E' il momento giusto per chiamare il cerchio magico.

|Così atterrarono vicino al parco e fecero l'incantesimo.|

Doremi: Magia della musica crea l'armonia!

Melody: Magia della musica crea la melodia!

Sinfony: Magia della musica ora risplenda!

Tutte tre: Che il cerchio magico si accenda! Vorremo sapere dove lavora la mamma di Sinfony.

|Durante l'incantesimo Clessidrus raggiunse il cerchio magico e fece illuminare la sua bacchetta. Tuttavia il cerchio magico fece apparire una panchina dove le ragazze si sedettero.|

Melody: Perché è apparsa una panchina?

Doremì: Forse abbiamo sbagliato qualcosa.

Clessidrus: Stupido cerchio magico, mai una volta che ci dai una mano concreta invece che in questo modo così articolato.

|Il clessidriano diede un calcio alla panchina e si fece male al piede. Ad un tratto giunse una vecchietta.|

Vecchietta: Oh scusate.

Sinfony: Ha bisogno di aiuto signora?

Vecchietta: Devo andare a far visita al mio fidanzato, ma temo di aver perso la strada.

|Sinfony vide la cartina che aveva in mano la signora e decise di accompagnarla.|

Doremì: Ma che cosa fa, pensavo che dovessimo andare a cercare sua mamma. 

Melody: Sinfony è fatta così.

|Accompagnarono la signora nel luogo indicato.|

Sinfony: Ecco, siamo arrivati.

Vecchietta: Grazie infinite.

|Poi sbucò dal balcone dell'edificio il suo fidanzato.|

Vecchietto: Piccioncino mio! Finalmente sei qui cara.

Vecchietta: Aw tesorino mio! Adesso salgo lassù.

|E corse spedita da lui, lasciando i presenti a bocca aperta.|

Sinfony: Piccioncino mio?

Doremì: Tesorino mio?

Clessidrus: E' proprio vero, l'amore non conosce età.

|Intanto Melody vide vide il nome nell'edifico, si trattava di una casa di cura per anziani.|

Melody: Questa è una casa di cura per anziani.

Doremì: E' vero. 

|Videro un sacco di persone che aiutarono gli anziani, tra queste Sinfony vide una donna con i capelli scuri e arrossì dall'imbarazzo nascondendosi dietro a Doremì.|

Melody: Che cosa fai?

|Clessidrus vide che la ragazza dai capelli blu guardava quella donna.|

Clessidrus: Tombola! Ci siamo.

Melody: Quella persona è tua madre Sinfony.

Doremì: Ma allora il cerchio magico ha funzionato.

Clessidrus: Grazie dell'aiuto cerchio magico, ma la prossima volta si meno enigmatico.

Doremì: Perché ti nascondi, su alzati e va da lei.

Sinfony: Non me la sento, non so come dirvelo ma mi vergogno.

Clessidrus: E' comprensibile, sono anni che non la vedi.

|La ragazza continuava a fissarla ma nella sua mente non faceva altro che pensare a suo padre.|

Doremì: Che vuoi fare allora?

Sinfony: Adesso non me la sento, le parlerò più tardi. Sentite visto che siete venuti qui voglio farvi vedere la città, vi farò da cicerone. Ci sono tanti posti da visitare.

|E trascinò con se i suoi amici nel tour de force della città. Vistarono i ristornati, il parco giochi e anche il teatro. Dopo un paio d'ore Sinfony prese coraggio e andò alla casa di cura per vedere sua madre, ma uscì dopo meno di cinque minuti.|

Clessidrus: Ma come sei già tornata? Che è successo?

Sinfony: Oggi ha avuto il primo turno, quindi ha finito prima del solito ed è già tornata a casa.

Doremì: Invece di farci fare il giro turistico della città avresti dovuto parlarle subito.

Sinfony: Lo so, ma prima non mi sentivo pronta.

Melody: Beh, l'indirizzo di casa lo conosciamo, non perdiamo altro tempo, sbrighiamoci.

|Così, grazie alla lettera, riuscirono a rintracciare il quartiere dove abitava la mamma di Sinfony.|

Doremì: Avanti che stai aspettando, va da lei.

Clessidrus: Non avere paura, siamo tutti con te.

Sinfony: D'accordo.

|La ragazza decise di passare dal lato del giardino ma si muoveva a passo di lumaca.

Melody: Coraggio non ti fermare.

Doremì: Vedrai andrà tutto bene.

Clessidrus: Forza Sinfony.

|Ma prima che si potesse incamminare si sentì il pianto di un bambino e Sinfony andò a nascondersi dietro al muretto insieme ai suoi amico.|

Melody: Ma cosa ti è preso.

Sinfony: Mi sono spaventata.

|In quel momento diedero una sbirciatina e videro la mamma di Sinfony che stava tenendo in braccio un bambino dicendogli che il papà sarebbe tornato a casa. Questo ovviamente sconvolse Sinfony.|

Clessidrus: Oh no.

Melody: Sinfony?

Sinfony: Mia madre.............mia madre si è risposata!

|Corse via piangendo e i suoi amici la inseguirono. Si fermarono alla spiaggia completamente stremati.|

Doremì: Sinfony?

Sinfony: Un'altra famiglia, non è giusto! Non è giusto!

|La ragazza continuò a piangere e questo fece intristire anche i presenti.|

Doremì: Povera Sinfony, abbiamo fatto questo viaggio per niente.

Clessidrus: Non è giusto, perché il fato non la smette di dare bastonate a questa povera ragazza?!

Melody: Sono tanto triste.

|I tre cominciarono a piangere a dirotto. Sinfony invece cessò di piangere perché aveva visto in che condizioni stavano i suoi amici.|

Sinfony: Ma cosa ho fatto? I miei amici stanno piangendo e non voglio che soffrano per causa mia. 

|Poi la bambina cominciò a ridere.|

Sinfony: Dovreste vedervi, siete ridicoli.

|Si guardarono in faccia a vicenda e videro che avevano proprio delle facce ridicole, e questo li fece ridere tantissimo. Dopo tanta tristezza finalmente Sinfony aveva ritrovato il sorriso e questo fece contenti i suoi amici che decisero di guardare l'orizzonte con Sinfony che si era messa a suonare l'armonica.|

Sinfony: Sapete, quand'ero molto piccola venivo su questa spiaggia insieme ai miei genitori. Anche i posti dove vi ho portato questo pomeriggio sono legati a bellissimi ricordi. Averli visitati insieme a voi mi ha fatto un immenso piacere, davvero. E vi ringrazio, grazie dell'amicizia che mi date siete riuscite a farmi sentire meglio.

Doremì & Melody: Sinfony?

Clessidrus: Smettila, così rischi di farci piangere di nuovo.

Sinfony: Vi prego, basta essere tristi. Cambiamo discorso, sapete come si chiama questa spiaggia?

|Loro ovviamente non lo sapevano.|

Sinfony: Si chiama la Spiaggia Delle Mille Bellezze?

Tutti e tre: Spiaggia Delle Mille Bellezze?

Sinfony: Chiaramente non è il suo nome ufficiale, ma viene chiamata così perché viene frequentata dalle ragazze più belle di Osaka.

Clessidrus: Questo sarebbe il paradiso ideale per Alexander, non trovate?

|E iniziarono a ridere, ad un tratto si sentì il clacson di una macchina. Era il padre di Sinfony che l'aveva cercata in lungo e in largo e a loro modo fecero la pace. Così tornarono a casa a bordo del suo taxi, e Sinfony decise di non raccontare a suo padre ciò che aveva visto in quella giornata.|

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Capitolo 19
*** E' Nata Una Stella ***


|Era un venerdì come altri alla scuola elementare e Clessidrus stava sul suo ramo a leggere la rivista "Grandi Collezionisti", per la precisione l'inserzione dedicata alle macchinine radiocomandate.|

Clessidrus: Mmmm, questa riproduzione in scala della Mercedes del sessantaquattro non è niente male, appena uscirà correrò subito a comprarmela.

|La sua lettura venne interrotta dalla voce di Reika, la quale annunciò che sarebbe diventata la protagonista di un film dove il padre era il produttore esecutivo. Prima di diventare attrice, decise di distribuire le sue foto autografate alla classe. Ma i maschi declinarono in quanto l'unica foto autografata che volevano era quella di una certa Lullaby, la idol del momento che nel giro di un paio di mesi aveva ricevuto tanta notorietà grazie ad alcune apparizioni televisive e al primo disco che aveva pubblicato. Inoltre era apparsa la scorsa estate anche a I Divi Di Domani. A dire la verità l'unico che ne era infastidito, oltre a Reika naturalmente, era il clessidriano in quanto ogni volta che si aggirava nei corridoi della scuola sentiva solo parlare di questa celebrità.|

Clessidrus: Lullaby, Lullaby, Lullaby, ma non si parla d'altro ormai?! Di sicuro qui è famosa perché grazie alla sua popolarità non ho più informazioni da scrivere per la mia autobiografia.

|In quel momento Didì lo guardò pensieroso.|

Clessidrus: Scusa Didì, ti ho fatto preoccupare. E' solo che vorrei ottenere più informazioni possibili sullo studente medio, ma fino a quando continueranno a parlare di questa ragazza la mia ricerca si concluderà qui. Se mai mi dovesse capitare a tiro giuro che.................

|Poi la campanella suonò e entrò la signorina Seki.|

Seki: Prima di cominciare la lezione voglio presentarvi una nuova compagna di classe. Vieni cara, entra.

Nuova ragazza: Sì.

|La nuova arrivata entrò e tutti subito rimasero impietriti. Era una ragazza un po bassa rispetto alla media e aveva gli occhi e i capelli viola raccolti in una parte da un elastico verde. Aveva una maglietta verde nascosta da un soprabito viola, stesso colore valeva anche per il pantalone che le arrivava quasi alle ginocchia. L'unico che non capiva la reazione di tutta la classe era Clessidrus.|

Clessidrus: Sembra che abbiano visto un fantasma. 

Seki: Vuoi presentarti ai tuoi compagni?

Nuova ragazza: Va bene signorina Seki. Buongiorno a tutti.

|Poi scrisse il suo nome alla lavagna, ma invece che a caratteri normali lo scrisse come se fosse un autografo.|

Nuova ragazza: Il mio nome è Lullaby.

Clessidrus: Cosa?!

|Il clessidriano rimase talmente sorpreso che cadde dal ramo. Dopo essere svenuto per un paio di minuti e incerottato il bernoccolo che si era preso, risalì il ramo e tornò ad osservare. La nuova arrivata si era seduta vicino a Doremì, Melody e Sinfony e subito iniziarono a fare amicizia. Il clessidriano decise di raccogliere informazioni su di lei attraverso la conversazione con le altre ragazze. La prima domanda che ricevette era da parte di Doremì.............|

Doremì: Hey, senti Lullaby.

Lullaby: Sì?

Doremì: E' vero che gli attori mangiano bistecche al sangue tutti i giorni?

|A quella domanda la ragazza arrossì dall'imbarazzo mentre Clessidrus si mise le mani tra i capelli........sempre se c'è li aveva.|

Clessidrus: Ma che razza di domande sono da fare?! Devo scoprire altro su di lei, così potrò usarlo a mio vantaggio.

Didì: https://media.giphy.com/media/15dQn1HBZpDvW/giphy.gif

Clessidrus: Lo devo fare, è una questione di principio.

|Ad un tratto Lullaby si girò e guardò proprio sul ramo dove c'era il clessidriano che discuteva con la sua fata e fece il saluto con la mano. Il folletto rimase paralizzato perché non capì se il saluto era rivolto a lui, poi si girò e vide un ramo vicino a lui dove si era appollaiato un pettirosso. La cosa lo rasserenò e decise di volare via per evitare ulteriori guai. Quel pomeriggio stesso al Maho, le ragazze decisero che sarebbero andate domenica a tifare Lullaby per il provino dello stesso film in cui si era candidata Reika, quando videro il clessidriano assolto nei suoi pensieri.|

Sinfony: Va tutto bene?

Clessidrus: Oh sì.

|Intanto Doremì aveva acceso il computer con Alexander che origliò alla conversazione.|

Doremì: Scommetto che anche tu ti sei invaghito della nuova arrivata come tutti gli altri maschi della scuola.

Clessidrus: Cosa?! No! E' solo che quella ragazza non mi convince tutto qui. 

Melody: Sarà la tua immaginazione. Forse se vieni con noi domani al suo provino ti farai un idea diversa di lei.

Clessidrus: Se non fosse per lei, adesso avrei una marea di informazioni sugli esseri umani. Non passerò la mia domenica a vedere la performance di Lullaby.

Alexander: Cosa?! La grande Lullaby?! 

|Alle sue urla Clessidrus cadde dalla sedia.|

Alexander: Voglio venire con voi!

Raganella: Calmati Alexander, sei troppo agitato.

Alexander: Non è possibile, è la mia artista preferita. Sapete sono stato uno dei suoi primi fan, ho scaricato la tessera del suo fanclub da internet, è la numero sette. Forza forza, sei la migliore! L-U-L-L-A-B-Y!

|Poi Doremì chiuse il portatile.|

Sinfony: Non può venire con noi.

Melody: Sono d'accordo.

Clessidrus: Ahia i miei poveri timpani.

Doremì: Raganella? Ci dai il permesso di andare domenica al provino?

Raganella: Siamo alle solite, chi si occuperà del negozio?

Bibì: Se volete ci posso pensare io.

Doremì: Sul serio?

Bibì: Sì, domenica sono libera ho disdetto gli appuntamenti con i miei corteggiatori.

Raganella: Se Bibì si prenderà cura del Maho sono tranquilla. Andate pure bambine.

Doremì: Non so ma mi sembra di essere stata offesa.

Melody, Sinfony e Clessidrus: No, non è vero.

|Quella domenica il clessidriano lavorò con Bibì in negozio.|

Clessidrus: Personalmente preferisco rimanere qui che andare là.

Bibì: E dai Abetino, lo sai benissimo che quella ragazza non ha colpe.

Raganella: Dai retta a Bibì, anche se è piccola è una bambina molto sveglia. Sei carica per l'esame del nono livello che darai la prossima settimana.

Bibì: Sì! Non vedo l'ora.

Raganella: Spero che seguirai le orme di quell'apprendista che è già al quarto livello.

Clessidrus: Di cosa stai parlando?

Raganella: Qualche giorno fa nel regno delle streghe si è sparsa la voce di questa apprendista molto brava che ha superato le prove sempre con il massimo dei voti.

Clessidrus: Impressionante.

|In quel momento la rana gli diede un pugno in testa.|

Raganella: Devi impegnarti nelle lezioni di recupero con Doremì, sei o non sei il suo tutor?! 

Clessidrus: Hey, lei ha dato il massimo nelle ultime prove che ha superato, conta solo questo.

Lalà: Lascialo stare Raganella, è chiaro che sei invidiosa della strega che insegna meglio di te alle apprendiste.

Raganella: Ripetilo se hai il coraggio!

|Lalà dalla paura corse via mentre veniva seguita da Raganella. Clessidrus iniziò a riflettere e andò nella sua camera a prendere una cosa. Nella sua stanza c'era Alexander.|

Alexander: Cosa combini?

Clessidrus: C'è qualcosa che non mi convince di quella Lullaby e ho deciso di andare all'auditorium dove si tengono i provini per vedere se le mie teorie su di lei sono fondate.

Alexander: Ti prego, portami con te! 

Clessidrus: Ehhhhhhhh no.

Alexander: Guarda che l'ultima volta alla fiera non mi ha permesso di vederla.

Clessidrus: Se ricordo bene era perché tu mi avevi dato false notizie sulla presenza di un Oggetto Oscuro.

Alexander: Ma poi quelle notizie sono diventate vere. E poi non credo che tu voglia andarci usando la collana che ti ha dato Neptune.

Clessidrus: Che intendi dire?

Alexander: Se per caso Doremì e le altre dovrebbero vederti penseranno che tu sei una fan di Lullaby e passeresti per un ipocrita.

Clessidrus: Ma questa è proprio..............un momento, hai ragione. Allora come ci vado là?

Alexander: Facile, ti trasformi in un essere umano.

Clessidrus: Impossibile, non sono bravo con le trasformazioni.

Alexander: Ma posso darti una mano.

Clessidrus: Davvero? Grazie.

Alexander: Non così di fretta. Mi devi promettere che mi porterai con me.

Clessidrus: Va bene, lo giuro.

|Alexander cercò tra i file del computer un incantesimo.|

Alexander: Ci siamo, versa un po di Siero Gum Gum in un bicchiere.

|E il clessidriano obbedì. Dopodiché la rana gialla usò i suoi poteri mentali e la bevanda si illuminò.|

Clessidrus: Sei sicuro che funzionerà?

Alexander: Garantito al centouno per cento.

|Così il folletto la bevve........|

Clessidrus: Mmmm ha un retrogusto di arancia.

|Ad un tratto il clessidriano iniziò a brillare e la sua trasformazione lasciò di stucco Alexander. Più tardi all'auditorium c'era una fila incredibile, la maggior parte delle persone presenti erano per lo più ragazzi del fan club di Lullaby. Intanto Clessidrus, che aveva coperto il viso con la sciarpa e aveva in mano il portatile, cercò di entrare il più presto possibile.|

Alexander: Andiamo muoviti lumaca.

Clessidrus: Non è facile muoversi. Ti faccio presente che fin'ora non avevo mai avuto delle gambe così lunghe.

Alexander: Sbrigati, ormai le audizioni sono iniziate, così mi perderò la presentazione di Lullaby.

Clessidrus: Fai veramente pena, un mago della tua età che è fan di una ragazzina.

Alexander: Bada a come parli, Lullaby è un diamante puro e prezioso!

Clessidrus: Cosa mi tocca sentire.

|Poi vide dall'altra parte dell'auditorium una fila costituita da ragazzi.|

Clessidrus: Ci siamo, quella è la fila per entrare.

Alexander: Com'è possibile, il palco è dall'altra parte dell'edificio.

Clessidrus: Forse è un percorso da seguire per gli ultimi posti a disposizione.

|Piano piano entrarono e Clessidus fece un percorso che lo portò direttamente dietro le quinte di un piccolo teatro.|

Clessidrus: Ma che?

|Ad un tratto sentì l'applauso del pubblico e vide lo stesso presentatore della Fiera Dell'Estate.|

Presentatore: Buon pomeriggio a tutti, sono felice che siate in molti ad assistere alla diretta del programma "Cantare, Che Passione!".

Clessidrus e Alexander: Cosa?!

Presentatore: Oggi abbiamo un sacco di partecipanti, ma da qui ne uscirà solamente uno. Il vincitore avrà l'onore di incidere un album con la casa di produzione Polystar, la stessa in cui lavora la famosa diva del cinema Lullaby.

|Il clessidriano pensò ad una via di fuga e fece marcia indietro, peccato che dietro di lui c'era l'organizzatore.|

Organizzatore: Che cosa stai facendo? Rimani nella fila.

Clessidrus: Veramente io non partecipo al provino.........

|In quel momento il signore lo spinse.|

Organizzatore: Non essere timido, andrà tutto bene.

|Clessidrus mise il computer sul tavolo.|

Alexander: Ma che fai?

|Alla fine salì sul palco e vide il teatro pienissimo. Clessidrus deglutì dalla paura.|

Presentatore: Allora ragazzo, dici il tuo nome e il tuo genere musicale preferito............coraggio, togliti quella sciarpa così possiamo vedere il tuo viso.

Clessidrus: Ehh ok.

|Così si tolse la sciarpa e rivelò al mondo la sua faccia da essere umano. La gente rimase sorpresa e alcune ragazze rimasero ammaliate.|

Clessidrus: Il mio nome è Clessidrus.

Presentatore: Bel nome d'arte.

Clessidrus: Nome d'arte?..........Ah sì, certo. Sono qui perché i miei amici pensano che sono molto bravo a cantare. I miei generi musicali variano dalla musica elettronica fino a quella pop.

Presentatore: Meraviglioso, ne vorremo un assaggio............Mi dicono dalla regia che non hai dato la base musicale del provino.

Clessidrus: Oh beh.........è perché mi sono scordato di consegnarla. Vado un momento da lui.

|Il clessidriano uscì di scena e cercò da dentro al cappello un CD.|

Clessidrus: Per fortuna che me le porto sempre con me

|Più tardi tornò sul palco con la gente che questa volta rise un pochino.|

Clessidrus: Vi chiedo scusa, sono molto emozionato di partecipare a questo programma.

Presentatore: Stai tranquillo. Quando vuoi allora.

|Così il ragazzo iniziò a cantare|

CLESSIDRUS

Ascoltate, c'è una storia
riguardo un piccolo ragazzo che vive in un mondo blu
e l'intero giorno e l'intera notte e tutto ciò che vede
son proprio blu, come lui, dentro e fuori
Blu è la sua casa con una finestrella blu
e una Corvette blu
e tutto è blu per lui e se stesso
e per tutti quelli intorno
perché non ha nessuno da ascoltare

Sono blu, da ba dee da ba die...

Ho una casa blu con una finestra blu
blu è il colore di tutto ciò che indosso.
Blu sono le strade e anche tutti gli alberi.
Ho una ragazza, ed è così blu.
Blu sono le persone che vanno in giro qui,
blu come la mia Corvette, è parcheggiata là fuori.
Blu sono le parole che dico e ciò che penso.
Blu sono i sentimenti che vivono dentro di me.

Sono blu, da ba dee da ba die...

Dentro e fuori, blu la sua casa
con una finestrella blu
e una Corvette blu
e tutto è blu per lui e se stesso
e per tutti quelli intorno
poiché non ha nessuno da ascoltare

Sono blu, da ba dee da ba die...

|Durante la canzone Clessidrus ballò contagiando con la sua allegria anche il pubblico in sala. Dopo tre minuti finì la sua esibizione.|

Presentatore: Fantastico, meraviglioso! Un esibizione magnifica, puoi andare ora.

Clessidrus: Grazie.

|Poi ritornò dietro le quinte.|

Clessidrus: Hai visto Alexander, al pubblico sono piaciuto.

Alexander: Oh sì, molto bravo, molto bravo.............Ma ti sei dimenticato che dobbiamo andare a vedere Lullaby!

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=5JamMWk9D68

|Dopo la bellezza di due ore.|

Presentatore: Dopo aver ascoltato la bellezza di cinquanta partecipanti abbiamo la lista dei trenta candidati che si giocheranno la seconda prova, quella dedicata ai brani acustici. Numero uno Gombei, numero quattro i Zappers, numero cinque Clessidrus...............

Alexander: Ottimo lavoro testa quadra, adesso dovremo rimanere qui fino alla fine!

Clessidrus: Stai calmo, ho un idea.

Alexander: Sentiamo.

Clessidrus: Alla prossima esibizione farò talmente pena che i giudici mi cacceranno fuori.

|Il clessidriano usò la sua bacchetta magica per far apparire una chitarra.|

Presentatore: Ottimo prova Zappers. Ed ora è il momento del numero cinque Clessidrus.............Allora ragazzo cosa ci canterai?

Clessidrus: Beh, questa canzone di sicuro vi farà piangere, hehehe.

|Il ragazzo si sedette su uno scaffale e iniziò a suonare la chitarra |

CLESSIDRUS

E' inutile sai,
il male che fa
il peso di un bacio
L'hai dato soltanto
perché eri da solo

La colpa dov'è
Qua intorno non c'è
Sai dirmi tu dov'è?
In un giorno che piove

Un giorno che tu
ti senti inutile
Coriandoli a Natale
E magari è ancora troppo stanco per ricominciare
Ma scommetto che poi
Tu te ne andrai

E' semplice ma
ma non dire che
la vita ti prende
soltanto alle spalle
Ti ha preso in un giorno che ti senti inutile
Coriandoli a Natale
E magari è ancora troppo stanco per ricominciare
E magari è ancora troppo stanco per ricominciare
In un giorno che
ti senti inutile
Coriandoli a Natale
Ma scommetto che poi
Tu te ne andrai

E' inutile sai
Vorrei ma non puoi

Toccarmi nel cuore
Entrarmi negli occhi
Ti ha preso in un giorno che ti senti inutile
Coriandoli a Natale
Ma scommetto che poi
Tu te ne andrai
Tu te ne andrai
Tu te ne andrai
Tu te ne andrai

|Appena finì il brano il pubblico rimase ammutolito e il clessidriano pensò tra se e se che il suo piano aveva funzionato.|

Clessidrus: (Evviva, non sono piaciuto)

|Ma ad un tratto sentì partire un forte applauso, in verità la canzone piacque a tutta la sala. Più tardi Clessidrus parlò da solo con Alexander.|

Alexander: Sei veramente un babbeo!

Clessidrus: Mi dispiace, non pensavo che la canzone avrebbe riscosso così tanto successo.

Alexander: Cerca di sbagliare per una buona volta!

Clessidrus: Ok, questa volta fallirò.

|Purtroppo il destino fu avverso nei confronti delle due sfortunate creature magiche. Clessidrus passò senza problemi la prova di ballo e quella di interpretazione di una canzone degli anni settanta. Raggiunse così la finale a cinque................|

Presentatore: Bene, ci fermiamo giusto dieci minuti e poi assisteremo all'ultima gara quella dedicata al brano inedito. 

|Quella fu l'occasione per Clessidrus ed Alexander di uscire per un attimo dal teatro.|

Clessidrus: Meno male, ora dobbiamo assolutamente raggiungere la sala dell'audizione. Ma prima ho bisogno di un bagno.

Alexander: Assolutamente no! Tu ora non ti fermi fino a quando non vedrò la mia attrice preferita!

Clessidrus: Ma mi scappa.

|Mentre correva per raggiungere un bagno notò un bagliore viola provenire da un camerino e non appena venne aperta la porta Clessidrus si nascose dietro ad un muro. Da quella porta sbucò Lullaby ma con il completo da apprendista strega.|

Lullaby: So che posso ottenere la parte anche senza l'uso della magia ma non voglio rischiare. 

|E andò dietro le quinte.|

Alexander: Hai visto quant'è bella con il completo da apprendista?

Clessidrus: Le mie supposizioni erano corrette, Lullaby è una strega. Devo avvertire subito le altre.

|Ma prima che potesse fare qualcosa...........|

Organizzatore: Tra poco sarà il tuo turno, ti riporto sul palco.

|Così ritornò nell'altro teatro.|

Alexander: Grandioso, non solo non vedrò Lullaby fare incantesimi ma rimarrò bloccato su questo palco con te...........

|Ad un tratto Clessidrus mise alcuni strumenti musicali gli uni vicino agli altri.|

Alexander: Che stai facendo?

Clessidrus: Devo subito avvertire le mie amiche dell'imminente pericolo, perciò intratterrò le masse con un brano molto veloce. Così non appena daranno la coppa al vincitore c'è ne andremo.

|Ad un tratto sentì un forte dolore alla mano.|

Clessidrus: Ahia! Perché sento la mano bruciarmi.

Alexander: Oh no la pozione sta perdendo il suo effetto, tra poco tornerai ad essere un clessidriano.

Clessidrus: Devo sbrigarmi.

Presentatore: Siamo giunti alla fine della manifestazione. Ma per concludere in bellezza ecco a voi Clessidrus che presenta il suo inedito dal titolo............

Clessidrus: Fuori del mio sistema.

|Il presentatore rimase ammutolito quando vide il clessidriano circondato da sintetizzatori, drum machine, chitarre e Alexander che faceva da campionatore.|

Presentatore: Che hai intenzione di fare?

Clessidrus: Ora lo vedrai.

|Il ragazzo iniziò a sistemare i suo strumenti e cominciò a suonare

CLESSIDRUS

Sì, potrei amarti
Trovarmi un lavoro e iniziare a risparmiare
Stare a casa di mamma
Guardare la pioggia alla finestra
O avrei potuto ignorarlo, ma vorrei solo entrare nel tuo cervello
Ho solo un colpo, sì, ho sogni in valigia

Così ho giocato un po’ duro
Fatto Burning Man in Nevada
Perso nel Sahara
Fatto tutto mentre avevo tempo
Sono stato portato via dalle sirene
Sono stato portato su un’isola
Devo ballare con i miei demoni
Io non voglio che tutta la mia vita

Lo dico prima che il mondo diventi serio e vada a comprare camicia e cravatta
Ho bisogno di accedere a tutte le aree, lavorare sul mio modo di parlare
Quindi, datemi le ragazze, datemi le ragazze
Datemi la spiaggia e il Sole
Sì, sono in missione
Cercando buttare tutto fuori del mio sistema

E’ nel tuo DNA
Siamo fatti per la corsa selvaggia
Devo andare via, sì
Nel mio stile nomade
Vivere la vita, fare festa
Fino a consumare tutto il credito della Visa
Dico che abbiamo solo una vita, sì
Per trovare la giusta señorita

Così ho giocato un po’ duro
Fatto Burning Man in Nevada
Perso nel Sahara
Fino a che siamo al sicuro dall'acqua
Sono stato portato via dalle sirene
Sono stato portato su un’isola
Devo ballare con i miei demoni
Io non voglio che tutta la mia vita

Lo dico prima che il mondo diventi serio e vada a comprare camicia e cravatta
Ho bisogno di accedere a tutte le aree, lavorare sul mio modo di parlare
Quindi, datemi le ragazze, datemi le ragazze
Datemi la spiaggia e il Sole
Sì, sono in missione
Cercando buttare tutto fuori del mio sistema

|Alla fine della sua esibizione, partì un enorme applauso da parte del pubblico. Dopo ben dieci minuti la giuria aveva decretato il suo verdetto.|

Presentatore: Dunque miei cari, finalmente abbiamo il vincitore di questa edizione di "Cantare, Che Passione!".

|In quel momento Clessidrus notò che il braccio stava diventando tutto nero, ciò significava che stava per tornare alle sue sembianze.|

Presentatore: Vince con voto unanime della giuria.................il numero cinque Clessidrus!

|Il ragazzo fu felice del successo e arrossì moltissimo dall'imbarazzo. Il presentatore gli diede il contratto discografico e una coppa.|

Presentatore: Hai vinto meritatamente ragazzo. Dicci cosa farai in futuro.

|In quel momento delle piccole ali gli stavano spuntando, preoccupato il clessidriano corse via.|

Presentatore: Dove vai? Aspetta..................forse è andato in bagno a piangere di gioia.

|Il ragazzo raggiunse la tettoia dell'auditorium.|

Alexander: Accidenti a te, per colpa tua mi sono perso l'audizione di Lullaby.

Raganella: Clessidrus? Sei proprio tu?

|Clessidrus mise il computer nel cappello.|

Raganella: Che ci fai qui?

Clessidrus: Volevo avvertire le ragazze di stare attenta a Lullaby, lei è un'apprendista strega.

Raganella: Quindi lo sai già.

Clessidrus: Proprio così.

|Poi giunsero le tre apprendiste con Lalà.|

Doremì: Eccoci Raganella.

Raganella: Guardate qua.

|La rana mostrò la copertina di una rivista dove veniva inquadrata Lullaby che abbracciava una ranocchia simile a lei.|

Doremì: Perché ti sei fatta fotografare con Lullaby?

Raganella: Quella non sono io.

Sinfony: E allora chi è?

Raganella: Confesso che non ne ho idea.

Melody: Questo vuol dire che Lullaby è un'apprendista strega!

Sinfony: I nostri sospetti erano fondati, ha usato la magia.

|Ad un tratto si sentì una risata malefica.|

Raganella: Riconosco questa risata.

|Poi apparve la rana che era sopra la scopa con Lullaby.|

Clessidrus: Oh no Malissa!

Malissa: Proprio così. Lullaby è la mia bella ed intelligentissima apprendista.

Raganella: Perché stai facendo tutto questo?

Malissa: Dato che tu tieni quelle tre nullità ho pensato di creare un'apprendista a mia immagine e somiglianza.

Doremì: A chi hai dato delle nullità?!

Clessidrus: Ignora quella testa a fungo.

Sinfony: Non le vale la pena.

Melody: Siamo noi le migliori.

Clessidrus: Dopotutto lei è stata già battuta da voi in passato.

|Poi la rana si arrabbiò.|

Malissa: Razza di presuntuosi, voi continuate a vendere talismani magici. Io intanto farò in modo che Lullaby diventi famosa.

Lullaby: Sapete Malissa è la proprietaria dell'agenzia per cui lavoro.

Malissa: Grazie alle doti di Lullaby guadagnerò tanti soldi che userò per la prossima campagna elettorale, la mia vittoria si avvicina.

Lullaby: Ci vediamo colleghe.

|Poi l'apprendista e il suo mentore volarono via. Da quel momento le apprendiste e il folletto tennero d'occhio tutte le mosse della loro rivale. Quella sera al Maho Clessidrus parlò al telefono.|

Clessidrus: Sì, sono il vincitore della gara di oggi...............lo so, ma ho avuto un'emergenza...........va bene, ci vediamo venerdì per il provino.

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Capitolo 20
*** La Grande Gara ***


|Al Maho, mentre le fatine stavano giocando a baseball, tutti erano molto sconcertati dopo aver scoperto che Lullaby era un apprendista strega, per giunta di Malissa, e che aveva usato la magia per convincere la giuria a sceglierla al provino del film.|

Doremì: Siamo rimasti tutti a bocca aperta.

Sinfony: Non potevamo immaginare che fosse un'apprendista.

Clessidrus: Per giunta di Malissa.

Melody: E ha usato la magia.

Doremì: Che avventura. Se l'avessi saputo avrei fatto ricorso alla magia anch'io.

Clessidrus: Dico ma sei impazzita?! 

Doremì: Ahia le mie orecchie.

Lalà: Non sai che avresti potuto scatenare ripercussioni gravissime? 

Clessidrus: Quella che ha usato Lullaby era magia proibita!

Melody: Che cosa sarebbe potuto accadere? 

Raganella: Degli eventi orribili e terrificanti.

Sinfony: Vuoi dire le stesse conseguenze provocate dall'uso della magia per curare le malattie?

Clessidrus: Esattamente.

Lalà: Nel mondo delle streghe è proibito avvalersi della magia per modificare l'animo di una persona.

Doremì: Cosa succederebbe se si facesse?

Raganella e Clessidrus: Ci sarebbero dei guai drammatici e spaventosi.

Tutte e tre: Sul serio?

Raganella: Che vi prende? 

Clessidrus: Non credete più a quello che vi diciamo?

Tutte e tre: Fateci un esempio pratico.

|Tuttavia fecero scena muta per venti secondi, e le ragazze bisbigliarono tra loro.|

Melody: Non ci hanno risposto perché non lo sanno.

Sinfony: Sì, credo anch'io.

Doremì: La situazione si sta complicando.

|Ovviamente sentirono tutto e iniziarono a sbuffare.|

Melody: E se Lullaby non fosse accorrente che è proibito fare certi incantesimi?

Raganella: Ragazzine, statemi a sentire.

Sinfony: Forse non lo sa.

Clessidrus: Ma che ve ne importa, forse lo sa già.

Doremì: Per conto mio la cosa migliore è accurare esattamente le circostanze della vicenda.

Clessidrus: Vi sembra il caso di preoccuparvi di quella bamboccia?

Sinfony: Va bene, domani a scuola le chiederemo come stanno le cose.

Raganella: Domani dovrete sostenere l'esame del quarto livello.

|Ovviamente per tutto quel tempo vennero ignorati.|

Raganella e Clessidrus: Siete delle maleducate! Volete starmi a sentire quando vi parlo?!

|La mattina dopo le ragazze provarono a parlare con Lullaby ma era sempre circondata dai suoi ammiratori, quindi non furono in grado di parlare con lei. Quella sera al Maho Raganella e Clessidrus aspettarono l'arrivo delle apprendiste, sopratutto di Bibì. Infatti quando andarono a sostenere la prova del quinto livello la bambina rimase sul letto a dormire incapace di svegliarsi.|

Raganella: Ma dove si sono cacciate quelle fannullone?!

Clessidrus: Speriamo che questa volta riescano a svegliare Bibì, l'ultima volta il livido che si è procurato Doremì sparì dopo due settimane.

|Alla fine giunsero le ragazze.........|

Raganella: Siete in ritardo piccole pesti!

|Poi videro com'erano malconce.|

Doremì: Mi dispiace.

Sinfony: Abbiamo avuto qualche problema con Bibì.

Clessidrus: Oh no, un'altra volta.

Raganella: E' una congiura. E io che riponevo tante speranze in quella bimba.

Lalà: E' meglio andare adesso.

Raganella: Mi raccomando, concentratevi e cercate di superare l'esame.

Melody: C'è la metteremo tutta.

Doremì: Sì, andiamo!

|Così si diressero nel mondo delle streghe.|

Clessidrus: Spero che la mia prova non sia troppo complicata.

Sinfony: Chi sarà il tuo esaminatore stavolta?

Clessidrus: Un certo Mercury, oltre ad essere il guardiano degli astri più diligente e il messaggero reale della regina. Chissà che prova mi aspetterà. 

|Ad un tratto videro le streghe esaminatrici.|

Doremì: Siamo arrivate.

Mota: Era ora siete in ritardo.

Doremì: Vi chiediamo perdono.

Melody: Visto che siamo arrivate tardi, cominciamo subito.

Motamota: Sì, d'accordo.

Raganella: Allora, di che tipo di esame si tratta stavolta?

Motamota: Beh, quasi quasi farei quello.........

Mota: Sì, brava, anch'io farei quello.........

Motamota: Allora vada per quello.

Raganella: Quello quello quello? Quale?!

Mota: Calma, non ci piace la gente irascibile.

Clessidrus: Non siete le sole.

Motamota: Pazientate un po, dobbiamo preparare l'occorrente per l'esame. 

|Con le loro bacchette magiche fecero apparire magicamente Dodò, che dormiva ancora, Mimì e Fifì, che in quella occasione avevano la forma umana delle ragazze.|

Melody: Ma cosa..........

Doremì: Sono qui per il nostro esame?

Mota: Esatto proprio così.

Motamota: Durante l'esame del quarto livello avrete bisogno dell'aiuto delle vostre fatine.

|Poi con un altro colpo di bacchette le fecero tornare alla loro forma originale. Nonostante tutto Dodò continuò a dormire, così Clessidrus disse al Didì di svegliarla.|

Mota e Motamota: Ora dovete seguirci, dovete raggiungere la sede dell'esame.

Tutti: E quale sarebbe la sede dell'esame?

|Le due streghe portarono le candidate in una gigantesca arena piena di spettatori. La prova consisteva del fare una corsa contro la lepre e la tartaruga. Per la prova le apprendiste avevano l'aiuto delle fatine, potevano usare la magia, ma non per intralciare l'avversario, ma non le scope. Ai nastri di partenza Clessidrus le incoraggiò.|

Clessidrus: Buona fortuna ragazze, sono convinto che c'è la farete.

Misterioso individuo: Dove credi di andare clessidriano?

|Ad un tratto sopraggiunge una strana creatura che indossava dei pattini a rotelle e un casco.|

Clessidrus: Ehhh sugli spalti visto che non devo gareggiare.

Misterioso individuo: Invece anche tu correrai qui. E' questa la tua prova di oggi.

Clessidrus: Quindi voi sareste Mercury?! Vi chiedo scusa per la mia impertinenza.

Mercury: Bando alle ciance, ti spiego subito come funziona. Faremo una gara di corsa, il primo tra noi due che arriverà al traguardo vincerà.

Clessidrus: Molto bene ci sto.

Mercury: Aspetta un momento, prima devo renderti omologato per questa gara.

Clessidrus: Omologato?

|Con uno schiocco di dita Mercury fece sparire le ali di Clessidrus. Le ragazze si spaventarono.|

Clessidrus: Le mie ali?! Perché me le hai tolte?

Mercury: In questa corsa non è consentito l'uso delle ali e altre forme di magia che potrebbero avvantaggiarti, bensì solo dei pattini a rotelle.

|Con un altro schiocco fece apparire ai piedi del clessidriano i pattini.|

Mercury: Tranquillo però, potrai usufruire dell'aiuto della tua fatina e di quello che tieni nascosto sotto il tuo cappello. Consegnami la tua bacchetta.

|Il ragazzo obbedì all'ordine e per poco non stava per cadere con i pattini. Dopo che tutti si erano messi in posizione.........|

Mota: Attenzione, dovrete partire al mio colpo di pistola. Ed ora concentratevi..............e uno............e due............tre!

|La strega sparò il colpo e gli cadde la pistola a terra. La tartaruga, la lepre e Mercury fecero una partenza a razzo seguiti dalle ragazze, invece il povero Clessidrus partì con molta calma per paura di cadere e prese da terra la pistola di Mota.

Clessidrus: Visto che potrò fare affidamento a tutti gli oggetti che tengo a mia disposizione tanto vale custodirsi questa, non si sa mai. 

Piano piano raggiunse le sue amiche che rimasero ammutolite dalla velocità dei loro avversari.|

Doremì: Avete visto che roba?

Sinfony: Ci hanno imbrogliato.

Clessidrus: Altrimenti non sarebbe un esame.

|In quel momento il clessidriano cadde a terra. Ma si rialzò subito.|

Clessidrus: Forza, non vi arrendete, c'è la dobbiamo fare.

|Il clessidriano riprese la corsa.|

Melody: Ha ragione, muoviamoci.

|Anche le ragazze ripresero a correre e superarono il clessidriano.|

Clessidrus: Non vi preoccupate me la caverò.

|Intanto dopo un paio di chilometri Mercury non vide più il suo avversario.|

Mercury: Troppo facile.

|Poi prese la sua collana e parlò con qualcuno.|

Mercury: Io non capisco perché ti sei impressionata molto mia cara, quel clessidriano è solo una nullità.

Voce femminile misteriosa: Non lo sottovalutare Mercury, quel ragazzo ha qualcosa che tu no hai.

Mercury: Ma per favore. Finisco la corsa e poi ti riderò in faccia.

Voce femminile misteriosa: Attento al muro.

Mercury: Muro?

|Poi andò a sbattere contro il muro a tutta velocità diventando una sottiletta. Appena lo vide iniziò a scalarlo. Più indietro Clessidrus era quasi arrivato e da dietro Didì faceva in modo che mantenesse l'equilibrio.|

Clessidrus: Grazie Didì, il tuo aiuto è molto prezioso per me.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=88vkDp6vI0I

|Poi vide in lontananza un muro e lì un buco che però era tappato dal testone di Doremì. Intanto dall'altro lato Sinfony provò a tirare l'amica per i piedi.|

Melody: Forse era meglio lasciar perdere, sapevo che non avrebbe funzionato. Anche se la tiri dai piedi non ci passa, il buco è troppo piccolo e la testa di Doremì è troppo grande.

Clessidrus: E' il momento di usare la testa. Mettiti dentro al cappello Didì.

|La fatina obbedì. Il clessidriano prese una rincorsa con i pattini e diede una testata talmente forte a Doremì da farla passare nel buco. Successivamente cadde addosso a Doremì e Sinfony.|

Doremì: Grazie infinite ragazzi.

Sinfony e Clessidrus: Prego, non c'è di che.

|Dopodiché ripresero a correre e pattinare finché non videro la strega assistente che le ragazze avevano incontrato all'esame dell'ottavo livello che diede a tutti loro delle fasce da legare alle caviglie per la corsa a tre gambe. Avrebbero dovuto correre con le loro fatine.|

Clessidrus: Aspetta, come faccio a correre con la mia fata.............

|In quel momento Didì si sforzò e in men che non si dica diventò l'esatta copia del suo padrone.|

Clessidrus: Cesserai mai di stupirmi un giorno?

Didì: https://qph.ec.quoracdn.net/main-qimg-8 ... 189abd0b27

|Così il clessidriano legò Didì alla sua caviglia. Tutti erano in posizione e cominciarono a correre, eccetto Doremì che faceva fatica a coordinarsi con Dodò.|

Clessidrus: Siate in sintonia così sarà tutto più semplice.

|Il clessidriano era in completa sintonia con il suo partner e pattinarno in maniera decente.|

Sinfony: Vedo che hai imparato bene a pattinare.

Clessidrus: Sai, sono un tipo che impara in fretta, e poi mi è più facile con la mia fata.

Melody: Siete così affiatati, eppure vi vediamo quasi sempre da soli.

Clessidrus: Beh la mattina, mentre voi state a scuola passiamo il tempo a studiare il comportamento degli umani. Nel pomeriggio lascio che si diverta con le altre fatine. Questo è il nostro legame, unito ma non appiccicoso. Però mi domando con chi starà facendo la corsa a due gambe Mercury in questo momento.

|Più avanti intanto, Mercury stava pattinando con il suo clone.|

Mercury: Così è troppo semplice, scommetto che quella testa a triangolo non mi raggiungerà mai.

|Ma ad un tratto vide il clessidriano che lo stava per raggiungere.|

Mercury: E' impossibile!

|Provò ad aumentare il passo ma non riusciva a coordinarsi con il suo clone e rischiò di cadere. Clessidrus e Didì riuscirono a superarli, facendo infuriare il guardiano.|

Mercury: No, non posso perdere contro quel clessidriano.

|Arrivati al punto d'arrivo Didì tornò normale e Clessidrus riprese la sua corsa solitaria. Appena si liberò della zavorra corse più veloce che poteva e superò con molto facilità Clessidrus che girò come una trottola.|

Clessidrus: Mi sta girando tutto. 

Melody: Ti senti bene?

Clessidrus: Mai stato meglio.

|Poi riprese i sensi.|

Clessidrus: Dobbiamo muoverci.

Sinfony: Dillo pure a Doremì.

|Infatti Doremì era più indietro rispetto ai suoi amici ed era mezza stremata.|

Doremì: Sono senza fiato.

|Ad un tratto vide lievitare con la sua scopa Lullaby.|

Lullaby: Ciao, ciao.

Doremì: Lullaby?

|Sinfony e Melody si fermarono, poi anche Clessidrus.|

Sinfony e Melody: Ciao Lullaby.

Clessidrus: Ragazze, non vi fermate, abbiamo una corsa da terminare.

|Poi Lullaby si avvicinò a lui e lo prese in braccio.|

Lullaby: Allora non me l'ero immaginato la prima volta che ti ho visto a scuola. Tu sei un clessidriano. Aw sei così carino e coccoloso, mi viene voglia di abbracciarti come un peluche.

|La ragazzina continuò a stringerlo e fece diventare rosso come un pomodoro Clessidrus.|

Sinfony: Che cosa ci fai nel mondo delle streghe?

Lullaby: Sono in missione, mi ha mandato Malissa, mi ha incaricato di disturbare il vostro esame.

|La sua affermazione lasciò di sasso tutti.|

Clessidrus: Cento punti per la sincerità.

|Poi notò Mimì.|

Lullaby: Caspita com'è carina. Quella delizia è la tua fatina Melody?

Melody: Esatto, si chiama Mimì. Ma ne hai pure tu.

Lullaby: Sì certo, ho una fatina di nome Lulù.

Doremì: Sai Lullaby è un po strano, in tutto questo tempo non ti ho mai vista in sua compagnia.

Lullaby: Beh in effetti siamo due ragazzine molto indipendenti, a quest'ora credo che sia spaparanzata davanti alla TV.

Melody: Dovremo approfittare di questa occasione per parlarti. Fin'ora non ci siamo mai riuscite.

Doremì: Già, e l'argomento è la magia.

Clessidrus: Ragazze, non abbiamo tempo, c'è la corsa da..............

Lullaby: Cosa ho fatto?

Doremì: Beh hai influenzato il verdetto dei giurati con la magia, non lo sapevi che è vietato modificare lo stato d'animo delle persone. Potrebbero esserci delle conseguenze spaventose. 

Lullaby: Lo so benissimo.

|Ancora una volta rimasero stupite.|

Clessidrus: Che vi dicevo?

Doremì: Sei una sconsiderata!

Lullaby: Non mi può succedere niente, Malissa mi ha dato un talismano molto speciale.

Sinfony: Un talismano speciale?

|Poi mollò la presa su Clessidrus che cadde come un sacco di patate e mostrò il talismano alle sue amiche.|

Lullaby: Questo bracciale con il ciondolo ha il potere di allontanare ogni sventura. Non preoccupatemi per me, sono al sicuro.

Melody: Non puoi pensare solo a te stessa.

|Poi volò piano piano via.|

Doremì: Aspetta un attimo Lullaby..............

Lullaby: Concentratevi sul vostro esame e lasciate perdere queste sciocchezze, vi saluto vado a fare shopping nel mondo delle streghe. Ciao, a presto.

|E se ne andò via.|

Doremì: E' un irresponsabile. 

Sinfony: Sì, ma ha ragione lei, pensiamo al vostro esame.

Clessidrus: Siamo molto distanti dai nostri rivali, dobbiamo correre con non mai.

|Appena videro la sua faccia le ragazze risero moltissimo.|

Doremì: Sei diventato rosso come un peperone.

Sinfony: Si vede che ti è piaciuto essere abbracciato da Lullaby.

Clessidrus: La volete finire sì o no! Preferisco essere abbracciato da un leone affamato piuttosto che da quella ragazzina! E adesso pensiamo alla corsa, muoversi!

|E il clessidriano iniziò a pattinare.|

Melody: Secondo me un po le piace.

Clessidrus: Ti ho sentita sai!

|Continuarono la loro corsa e ovviamente Doremì era sfiduciata.|

Doremì: E' tutto inutile, non c'è la faremo mai a raggiungerle.

Clessidrus: Non fare la solita pessimista. 

Sinfony: Piuttosto corri.

Melody: E' ancora troppo presto per arrendersi.

|Poi videro una cosa strana, i tre corridori stavano su un gigantesco letto. E mentre la tartaruga e la lepre dormirono beatamente, Mercury provò a dormire.|

Mercury: Oh andiamo! Devo proprio farlo! Io non ho sonno!

Clessidrus: Che stranezza. 

|Le ragazze cercarono di camminare piano piano per superarle.|

Clessidrus: Ragazze, qui c'è qualcosa che non mi torna.

Assistente d'esame: Puoi ben dirlo. Prima di procedere oltre dovete superare l'ultima prova della gara.

|Tutti e quattro si sdraiarono sul letto.|

Doremì: Che cosa dobbiamo fare?

Assistente d'esame: Vi ho messe sul letto perché dovete sognare. Se vi troverete in un campo pieno di fiori tentate di catturare una farfalla multicolore, è una farfalla speciale, quindi non sarà facile.

Sinfony: E' assurdo, come faccio ad addormentarmi e a sognare solo perché me lo ordini tu?

|In quel momento Doremì iniziò a dormire.|

Clessidrus: Credo che dovremo prendere esempio da Doremì.

Melody: Non ci riesco, non riesco ad addormentarmi senza il mio peluche.

Sinfony: Neanch'io riesco a dormire, sono nelle tue stesse condizioni.

Melody: Dici sul serio?

Sinfony: Ma qui c'è in gioco l'esame quindi dovremo impegnarci. 

Melody: Lo so.

|Intanto il clessidriano prese dal suo cappello un paraorecchie.|

Clessidrus: Melody abbracciarmi, fai finta che sia il tuo peluche. 

|La ragazzina fece come il clessidriano gli aveva chiesto e ci provò.........|

Melody: Questo mi aiuterà a dormire.

Clessidrus: No, aiuterà me. Adoro sentirmi abbracciato mentre provo a dormire.

|In meno di pochi minuti tutti si addormentarono, tranne Melody che non poteva sopportare il russare dei suoi amici. La bambina iniziò a disperare fino a quando non subì involontariamente un calcio da una Sinfony dormiente e si addormentò. 

Mercury: Devo riuscire ad addormentarmi, non posso perdere contro quel ragazzino.

|Così il guardiano provò a dormire. Intanto nel mondo dei sogni i quattro amici videro un campo di farfalle e provarono a catturare quelle speciali, peccato che erano molto veloci e si stancarono subito.|

Clessidrus: Che fatica.

Melody: Riusciremo mai a prenderle?

Sinfony: Sono troppo veloci.

Doremì: E' una lotta impari.

|In quel momento le loro fatine pensarono ad un piano e usarono il loro potere di sparire per cogliere di sorpresa le farfalle. La prima a catturane una era Mimì.|

Melody: Ottimo lavoro Mimì.

|Poi fu il turno di Fifì.|

Sinfony: Complimenti Fifì, grazie mille.

|Poi toccò a Didì.|

Clessidrus: Aw Didì, sei stato magnifico.

|Poi ci riuscì a stento anche Dodò.|

Doremì: A parte un po di incertezza iniziale c'è l'hai fatta. Missione compiuta ora torniamo nel mondo delle streghe!

|Così le ragazze e il folletto si svegliarono.|

Assistente d'esame: Ottimo lavoro, prova superata.

Melody: Allora dobbiamo solo tagliare il traguardo? Svelti proseguiamo la corsa.

Sinfony: Sono pronta.

Clessidrus: Idem.

|Poi videro i loro avversari che dormivano ancora.|

Sinfony: Stanno ancora dormendo, possiamo contare su un po di vantaggio

Clessidrus: Vallo a dire a lei.

|Il clessidriano indicò Doremì che ancora dormiva beatamente cercando di prendere la farfalla.|

Sinfony: Doremì sta ancora dormendo. Non abbiamo alternative.

|In quel momento Clessidrus si rimise il paraorecchie.|

Sinfony: Sveglia!!!!!

|La bambina si svegliò di soprassalto.|

Doremì: Eh? Cosa?

Clessidrus: Sbrigati, dobbiamo andare a vincere la gara.

|Così ripartirono e ottennero un grosso vantaggio sui loro avversari, che intanto si erano svegliati.|

Mercury: Siete delle lumache! Devo raggiungere quel ragazzo prima che sia troppo tardi. 

|Intanto i candidati della prova erano ritornati allo stadio e dovevano percorrere l'ultimo tratto di gara.|

Clessidrus: Forza ragazze, un'ultimo sforzo!

|In quel momento la tartaruga, la lepre e Mercury arrivarono come dei razzi e riuscirono a superarli per l'ennesima volta.|

Mercury: Ci vediamo al traguardo, perdente!

Doremì: Rischiamo di perdere.

Dodò: Dodòdodò.

Doremì: Vuoi che ti lanci fino al traguardo?

Dodò: Dodò.

Sinfony: Dodò ha ragione.

Clessidrus: Bisogna tentare il tutto per tutto. Il che mi ha fatto venire un idea per me.

|Il ragazzo prese dal cappello la pistola dello starter.|

Clessidrus: Allora Didì, te la senti di fare questa pazzia?

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

|Le ragazze lanciarono come delle palle da baseball le loro fatine, mentre Clessidrus usò la pistola per sparare come un proiettile Didì.|

Mercury: Ci siamo quasi, sto per vincere!

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

Mercury: Ma cosa?

|A gran velocità le quattro fatine tagliarono il traguardo prima dei loro avversari. Così le ragazze e il folletto vinsero la gara e allo stesso tempo superarono la prova, erano talmente felici che si abbracciarono e cominciarono a saltellare dalla gioia.|

Mercury: Non ci posso credere, battuto da una fata.

|Poi si avvicinò Clessidrus che gli porse la sua mano.|

Clessidrus: Devo ammetterlo, questa è stata una delle prove più difficili che abbia mai fatto. E' un onore aver gareggiato contro di lei.

|Il guardiano si asciugò le lacrime e porse la mano al suo avversario.|

Mercury: Mi sono sbagliato sul tuo conto, tu hai qualcosa che io non ho. Un ottimo compagno di squadra e la determinazione a non mollare mai, sei ammirevole.

|Il clessidriano arrossì lievemente. Più tardi sul podio Mota e Motamota promossero le apprendiste al quarto livello di magia, mentre Mercury diede la spilla al clessidriano per aver passato la sua prova.|

Mercury: Congratulazioni, hai superato la prova che ti ho posto. Ecco il mio regalo speciale.

|Il guardiano gli fece riapparire le ali ma questa volta le vide più lucenti.|

Clessidrus: Che hai fatto alle mie ali?

Mercury: Diciamo che le ho rivitalizzate con la mia speciale pozione "Piuma Di Fenice". Adesso sono più veloci di prima.

Clessidrus: Che forza!

|Poi si avvicinò alla sua fata.|

Clessidrus: Non ti ringrazierò mai abbastanza Didì, senza il tuo aiuto non avrei vinto la corsa. Sei un amico prezioso per me.

|La fata diventò rossa come un pomodoro e le sue amiche iniziarono a ridere di lui.|

 

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Capitolo 21
*** Nemico Pubblico Numero Uno ***


|Era una tranquilla mattina al Maho e Raganella, Lalà e Clessidrus stavano dormendo profondamente. In quel momento Clessidrus fece uno strano sogno|

CLESSIDRUS

Uno e Due, mi lego le stringe 
Tre e Quattro, chiudo la porta
Cinque e Sei, afferro due pali
Sette e Otto, mi butto di sotto
Nove e Dieci, faccio un colpo di testa
Undici e Dodici.................

|In quel momento Raganella gli diede due sberle.|

Raganella: Dei pugni questa è la festa! Svegliati idiota! Come hai usato deturpare il mio bel visino?!

|Il clessidriano notò che sulla faccia di Raganella gli erano stati disegnati dei baffi.|

Clessidrus: Ti giuro sulla mia madre adottiva che non sono stato io.

Raganella: Certo, come no. Per questo scherzo, non ti comprerò i tuoi cereali preferiti per un mese intero!

Clessidrus: Cosa?! No, non puoi privarmi dei miei Puffy Pops, sono la mia vita.

Raganella: Avresti dovuto pensarci prima di farmi questo scherzo.

Clessidrus: Ma non sono stato io!

Raganella: Ora vado a togliermi l'inchiostro dalla faccia.

|Più tardi il ragazzo rimase sopra a tutto a modellare alcuni talismani, quando ad un tratto giunsero in fretta e furia le sue amiche e Bibì.|

Clessidrus: Ragazze va tutto bene?

Doremì: Stanotte qualcuno ha fatto irruzione nell'agenzia di Lullaby.

|Dopo cinque secondi di silenzio........|

Clessidrus: E dove sarebbe il problema?

|Poi aprirono immediatamente il portatile e raccontarono tutto ad Alexander.|

Alexander: Questa è di sicuro opera di un Oggetto Oscuro. Sono pronto a scommettere quello che volete.

Sinfony: Tu come fai a saperlo?

Melody: Al telegiornale hanno detto che hanno messo sottosopra l'ufficio ma non hanno rubato nulla.

Bibì: Secondo me è stato qualche fan di Lullaby, in giro c'è un sacco di gente strano.

Clessidrus: Sono d'accordo con Bibì.

Alexander: Date retta a me, io me ne intendo di queste cose, ho esperienza.

Doremì: Sì come no, probabilmente lo dici sono perché vuoi conoscere di persona la bella Lullaby. 

Alexander: Che impertinente, ma come osi mettere in dubbio la parola di un esperto come me? 

|Il clessidriano voleva dire una cosa ma poi lasciò perdere.|

Clessidrus: E' troppo facile.

Alexander: Vi dovreste vergognare, su forza sbrigatevi! Dovete accompagnarmi immediatamente all'agenzia di Lullaby.

Melody: Sì ti accompagnano, ma non siamo sicuri di trovarla, potrebbe essere fuori.

Alexander: Non dirmelo. 

Raganella: Che faccia tosta, pazzesco.

|Quando videro Raganella con i baffi le ragazze iniziarono a ridere.|

Sinfony: Certo che la tua è molto buffa.

Raganella: Fate silenzio! Non mi prendete in giro!

Bibì: Non c'è modo di cancellare i baffi con il sapone?

Lalà: Io ci ho provato ma non ha funzionato.

Melody: Forse se usiamo un po di acetone riusciamo a toglierli.

Raganella: E' tutta colpa tua, piccola peste blu.

Clessidrus: Te lo ripeto, non sono stato io.

Alecander: E va bene, dal momento che avete deciso di ignorami completamente non aprirò più bocca. 

|Poi diede a tutti i presenti le spalle.|

Alexander: Ma badate bene, se non si localizza l'Oggetto Oscuro a Lullaby potrebbe capitarle qualcosa di brutto.

Doremì: Stai scherzando o dici sul serio?

Alexander: Decidi tu.

Dodò: Dodòdododododò.

Melody: E se Alexander avesse ragione? Non possiamo rischiare, non si può mai sapere.

Mimì: Mimimimì

Sinfony: Hai ragione Melody, sarà meglio andare a controllare di persona.

Fifì: Fifififì.

Clessidrus: Vengo con voi. Non che mi importi di quella ragazza, ma voglio aiutarvi nella ricerca dell'Oggetto Oscuro. 

Raganella. Beh se volete recuperare una Figura Nera fate pure, anche se così aiuterete l'apprendista di quell'antipatica di Malissa.

|Così tutti quanti uscirono fuori dal negozio e si diressero all'agenzia.|

Alexander: Ci siamo! Ecco al secondo piano di quell'edificio c'è l'agenzia di Lullaby.

Clessidrus: Certo che sai tutto di lei.

Melody: Alexander? Lullaby sarà così contenta di avere un ammiratore come te. 

|La rana gialla iniziò ad arrossire.|

Clessidrus: Ti assicuro che è completamente diversa da come la vedi in TV.

|Dopodiché, entrati nell'agenzia, bussarono alla porta.|

Lullaby: Sì, avanti.

|Doremì aprì la porta.|

Doremì: E' permesso? 

Lullaby: Ciao Doremì! Ciao Melody! Come stai Sinfony? Ciao ehhhhhhhh..........

Clessidrus: Clessidrus.

Lullaby: Giusto, scusa non sapevo il tuo nome.

|Poi notò Bibì.|

Lullaby: E tu chi sei?

Bibì: Io mi chiamo Bibì, ciao.

Doremì: Lei è la mia sorellina.

Lullaby: Il piacere è mio. La tua sorellina mi sembra una bimba simpatica.

Alexander: Quant'è carina.

|Poi Lullaby notò Alexander e si avvicinò a vederlo più da vicino.|

Lullaby: Aw è questo che cos'è? Ma quant'è carino.

Alexander: Non ci posso credere, la bella e famosa Lullaby mi ha detto che sono carino! Che complimenti.

Lullaby: Scusate posso guardarlo da più vicino?

|La bambina prese il portatile e tocco lo schermo.|

Lullaby: Non avevo mai visto niente del genere, è simpatico.

|Il cuore di Alexander batté a mille ogni volta che la sua idol preferita lo toccava fino a quando non si bloccò del tutto.|

Sinfony: Si è emozionato.

Clessidrus: Bisognerà riavviarlo.

|Lullaby chiuse il portatile e iniziò a ridere.|

Lullaby: E' veramente buffo. Ditemi, perché mai siete qui?

Doremì: Ah sì giusto. Lullaby per caso ti hanno già spiegato cos'è un Oggetto Oscuro?

Lullaby: Veramente no, di cosa si tratta?

|Ad un tratto Clessidrus prese un proiettore di diapositive e spense la luce, grazie ad esso potettero spiegare facilmente a Lullaby cos'erano gli Oggetti Oscuri. La prima immagine che il clessidriano postò era quella di Alexander.|

Doremì: Devi sapere che molto tempo fa, un perfido mago............

Clessidrus: Cioè l'adorabile mostriciattolo che hai toccato.........

Doremì: .........ha sparso nel nostro mondo delle carte malvagie chiamate Figure Nere.

|Lullaby era preoccupata visto che Doremì stava parlando di magia davanti alla sua sorellina.|

Clessidrus: Non ti devi preoccupare di Bibì.

Doremì: Anche lei è un'apprendista strega come noi.

|Il clessidriano mostrò la forma di una Figura Nera.|

Melody: Devi sapere che queste carte sono pericolose e hanno la capacità di causare problemi alle persone di nascondersi negli oggetti più strani, cioè gli Oggetti Oscuri.

|Infine mostrò la Figura Nera vicino ad un oggetto.|

Sinfony: Siamo venuti qui perché sospettiamo che l'irruzione avvenuta nel tuo ufficio possa essere in qualche modo collegato a questi oggi.

|Lullaby iniziò a ridere.|

Lullaby: Vi sbagliate, vi assicuro che gli Oggetti Oscuri non centrano con quello che è successo. Venite vi faccio conoscere i veri responsabili.

|Così, mentre Clessidrus mise apposto il proiettore, Lullaby bussò alla porta dell'ufficio di Malissa.|

Lullaby: Permesso? Sono Lullaby, posso fare entrare Doremì e i suoi amici?

Malissa: Va bene, che passino pure.

|La ragazza aprì la porta e prima che potessero salutare Malissa, che era girata di spalle con la poltrona, videro almeno una decina di ranocchie.|

Malissa: Ragazze, vi presento le apprendiste di Eufonia.

Le Ranocchie: Ciao.

|Appena le bambine urlarono di terrore Clessidrus corse a raggiungerle.|

Clessidrus: Hey, va tutto bene?

|Quando videro il clessidriano le ranocchie si infuriarono.|

Ichi: E' il clessidriano! Prendiamolo!

|Le rane attaccarono Clessidrus riempiendolo di botte.|

Clessidrus: Aiuto! Salvatemi!

|Doremì lo prese in tempo.|

Clessidrus: Grazie.

Doremì: Ma cosa vi è preso?

Ichi: Alla larga da lui. Ha causato solo disastri nel nostro villaggio.

Clessidrus: Oh andiamo, state esagerando. 

Futatsu: Ne sei sicuro?

|Il clessidriano, come sapete, era ricercato nel mondo delle streghe per tutte le marachelle che aveva combinato. Il suo bersaglio preferito erano le streghe tramutate in rane che vivevano nel loro piccolo villaggio. Avvolte li spaventava fingendosi un gigantesco airone, rubava le loro provviste e spesso lanciava contro di loro dei palloni da basket...........|

Clessidrus: Ahhhh che bei tempi.............Ma il passato è passato, sono un clessidriano diverso ora.

Mittsu: Il clessidriano perde il pelo ma non il vizio.

Sinfony: Lui sta con noi, da quando lo conosciamo si è sempre comportato in maniera educata e gentile con noi. 

Ichi: Tenetelo d'occhio, i clessidriani sono bravi a imbrogliare le persone.

Melody: Che cosa ci fanno qui?

Lullaby: Sono arrivate tutte ieri sera. 

|Poi indicò una porta blu.|

Lullaby: Vedete quella porta? Conduce verso il mondo delle streghe, sono passate da lei. 

Piccolina: E nel corso della notte hanno pensato di fare una festicciola. Si sono divertite tantissimo.

Lullaby: Sono state loro a mettere in disordine, vi assicuro che non è entrato nessun ladro qui dentro.

Clessidrus: Questo vuol dire che abbiamo fatto un buco nell'acqua, non centrano gli Oggetti Oscuri.

Malissa: Bravo, ne gli Oggetti Oscuri ne i ladri. Non è stato facile depistare la polizia e i mass media.

|Malissa si girò con la poltrona e tutti videro che qualcuno gli aveva disegnati con il pennarello dei baffetti e degli occhiali. Ovviamente gli ospiti risero un pochino.|

Sinfony: Sei identica a Raganella.

Malissa: Che cosa vuoi dire?

Melody: Anche a lei gli hanno fatto dei disegnini sulla faccia, dei baffi per l'esattezza. 

Piccolina: Come stai parlando seriamente? Qualcuno si aggira di notte a scarabocchiare le facce altrui, è molto strano.

Ichi: So chi è la colpevole, è stata Ume. Lei è fatta così, è una burlona, durante la festa è scomparsa e siamo in pena per lei.

Futatsu: Sì, siamo molto preoccupate per lei, per favore aiutateci a trovarla.

|Le ranocchie iniziarono a supplicare, ma le bambine non sapevano cosa risponderle, poi Clessidrus pensò ad una cosa.......|

Clessidrus: Forse ho capito dove si trova. Forza seguitemi.

Malissa: Fate come dice lui.

|Poi bisbigliò alla sua fatina una frase.|

Malissa: Così ci liberiamo di queste scalmanate.

|Così con una grossa bacinella Doremì, Melody e Sinfony, a bordo delle loro scope, trasportarono le ranocchie.|

Melody: Ne sei sicuro Clessidrus?

Clessidrus: Certo, fidati di me.

Sinfony: Caspita quanto pesano.

Doremì: Hey Bibì! Che cosa stai facendo?! Vieni qui immediatamente a darci una mano!

|Tuttavia la sua sorellina era impegnata a parlare con Lullaby. Ad un tratto Melody perse la presa, ma per fortuna intervenne rapidamente Clessidrus che si caricò sulle ali la bacinella.|

Clessidrus: E' tutto apposto.

|Le ranocchie ne approfittarono e iniziarono a saltellare in modo tale da fare ancora più male al clessidriano.|

Sinfony: E dai, non fate così.

Clessidrus: E' tutto apposto Sinfony, tanto manca poco all'arrivo. 

Ichi: Scusatemi non sarebbe possibile aumentare la velocità? La mia amica sta male, soffre il mal d'aria, ha la nausea.

Tutti e quattro: Facciamo il possibile.

Doremì: Cerca di resistere siamo quasi arrivate.

|Finalmente, dopo tanta fatica, giunsero al Maho. Quando entrarono videro Raganella in compagni di un'altra rana.|

Ichi: Ume! Finalmente ti abbiamo trovata!

|E le ranocchie abbracciarono la loro amica.|

Doremì: Meno male. Ma come ci sei arrivato?

Clessidrus: Beh, ho pensato che la rana, dopo essere passata dalla porta che conduceva all'agenzia di Lullaby, sia stata catapultata nel Maho. Questo prova che non sono stato io ad imbrattarti la faccia Raganella, esigo le tue scuse!

Raganella: Sì sì, va bene, per una volta ho sbagliato a colpevolizzarti. 

Clessidrus: Soltanto una volta?!

|Poi cominciò a borbottare.|

Melody: Una cosa mi sfugge, come mai siete finite nel nostro mondo?

Futatsu: Eravamo nel nostro villaggio, quando all'improvviso si è scatenato un violento temporale che ci ha catapultate nel mondo degli esseri umani.

Raganella: Beh, allora la faccenda è semplice. Fra breve ci sarà un altro temporale.

|Poi indicò la sua porta magica.|

Raganella: E con quello potrete ritornare a casa.

Futatsu: Ma noi non abbiamo nessunissima fretta sai. 

Raganella: Come sarebbe a dire dire?

Ichi: Visto che stiamo qui vogliamo conoscere questo mondo. Torneremo a casa soltanto soltanto dopo una bella visita turistica.

Tutti: Una visita turistica?!

Shi: Proprio così, è una bellissima giornata, e vogliamo fare una passeggiata.

|Le dieci ranocchie andarono verso l'uscita ma le tre ragazze e il clessidriano le fermarono.|

Clessidrus: Alt! Ferme dove siete!

Sinfony: Non potete andare a spasso come se niente fosse. Attirereste l'attenzione di tutti.

Futatsu: Non saremo sole, perché voi ci accompagnerete e ci farete da guida.

Tutti e quattro: Eh?!

Doremì: Ma chi? Noi?

Futatsu: Beh noi siamo delle streghe, voi tre siete delle giovani apprendiste quindi farete quello che vi diciamo.

Ume: Per non parlare del piccolo furfante che deve potarci dove vogliamo senza discutere 

Doremì: Ma noi............

Ichi: Allora, avete già idea dell'itinerario da seguire?

Doremì: Mi spiace, ma credo che non se ne farà niente.

Shi: E va bene, ci pianteremo qui nel negozio a tempo indeterminato fino a che non ci porterete in città.

Melody: Se ci siete voi non possiamo far entrare i clienti, come li spiegheremo chi siete?

Raganella: Dovete accontentarle, non esistono altre soluzioni.

Doremì: Uffa, ma non è giusto.

|Intato Lullaby guardò l'orologio.|

Lullaby: Accipicchia come si è fatto tardi, mi dispiace ma devo tornare a lavoro.

Doremì: Cosa?! Vorresti dire che non puoi venire con noi?!

Lullaby: Infatti, ho un appuntamento importante agli studi televisivi. Bibì se la cosa ti fa piacere puoi venire con me, ti va?

Bibì: Sì andiamo.

Lullaby: Ok.

Doremì: Ma come Bibì?! Ci abbandoni pure tu?!

Lullaby: Ciao a presto, buona passeggiata.

Bibì: Ciao, ciao.

|Le due ragazze se ne andarono via lasciando in mezzo ai guai le tre apprendiste e il clessidriano.|

Sinfony: Si sono lavate le mani.

Melody: Come facciamo a farle uscire senza che nessuno le noti?

Clessidrus: Credo di avere quello che fa a caso nostro.

|Così nel pomeriggio andarono in giro per la città, con le ranocchie che si erano messe i travestimenti che aveva prestato Clessidrus, ovvero dei cappotti e cappelli marroni, e si erano posizionate una sopra all'altra per sembrare degli esseri umani.|

Doremì: Oh no, la gente ci guarda.

Melody: Non passiamo di certo inosservati.

Sinfony: Che vergogna.

Clessidrus: Scusate, la prossima volta scegliete voi i travestimenti più adatti. 

|Durante la giornata le ranocchie mangiarono al ristorante, consumando le paghette delle bambine, guardarono uno spettacolo teatrale, visitarono la scuola elementare delle bambine e la spiaggia. Dopodiché, dopo aver trascorso un po di tempo nella fattoria, vennero raggiunti da Raganella.|

Raganella: Avete visto tutta la città. Il Sole sta per tramontare, per favore tornare nel mondo delle streghe.

Futatsu: Così presto? Non se ne parla, proprio adesso che cominciavamo a divertirci. Vogliamo andare alle terme. Vogliamo una sorgente calda, oppure non ci muoviamo da qui.

Raganella: Non ne posso più, state superando ogni limite! Non siamo un'agenzia turistica!

Clessidrus: Non c'è problema, vi portiamo subito ad una sorgente.

Melody: Che io sappia qui in zona non c'è ne sono.

Clessidrus: Beh ecco una ci sarebbe. Su forza dirglielo Raganella.

Raganella: Oh no, nonono mai!

Clessidrus: Vuoi che se ne vadano sì o no?

Raganella. Va bene, va bene, a questo punto sono costretta a svelarvi la sorgente che avevo scoperto.

Le tre ragazze: Quale sorgente?

|Poi Raganella accompagnò i presenti alla sorgente di acqua calda che aveva trovato su una delle montagne della città. Le ranocchie si rilassarono mentre Clessidrus diede loro delle tisane calde.|

Clessidrus: Allora?

Ichi: La temperatura è ottima, puoi andare.

Doremì: E' tutto il giorno che voglio farvi una domanda, dove sono le vostre apprendiste? Non le avete portate?

|Le ranocchie rimasero di sasso.|

Clessidrus: Ma che razza di domanda fai Doremì?!

Doremì: Ho detto qualcosa che non va?

Futatsu: Non abbiamo le apprendiste. 

Shi: Le persone che hanno rivelato la nostra identità non le abbiamo più riviste, hanno avuto paura e sono scappate.

Melody: Quindi significa che..............

Sinfony: Non potrete riacquistare le vostre sembianze di streghe.

Ichi: Infatti, è triste ma è proprio così. 

Futatsu: Per questo viviamo nel villaggio delle ranocchie, un posto dove tutte le streghe diventate ranocchie sono le benvenute.

Ume: Al momento lo stiamo ristrutturando visto che qualcuno l'ultima volta ha distrutto alcune delle nostre case.

|E fissarono tutti il clessidriano che rideva dall'imbarazzo.|

Clessidrus: Dire mi dispiace non risolverà tutto vero?

Futatsu: Qui si sta bene, ma adesso ho voglia di qualcos'altro.

Ichi: Ed ora dove possiamo andare di bello.

Sinfony: Io vorrei tanto tornare a casa. 

Clessidrus: Si sta facendo buio.

Futatsu: Io vorrei andare al luna park.

Doremì: Scusa?

Futatsu: Sì non ho mai avuto l'occasione di visitare un vero luna park, nemmeno prima di diventare una ranocchia. Vi assicuro che questo mi dispiace tantissimo.

Sinfony: Ascolta, io capisco il tuo desiderio ma non arriveremo mai in tempo al luna park prima dell'ora di chiusura.

Futatsu: Allora noi resteremo qui. Non rientreremo nel mondo delle streghe se prima non visiteremo un luna park.

Clessidrus: Ecco che ci risiamo. 

Futatsu: Se non accontenterete me e le mie amiche vi garantisco che pianteremo le tende nel vostro negozio.

Raganella: Per la precisione è il mio negozio, non il loro.

Doremì: Che cosa facciamo?

Melody: E se facessimo ricorso alla magia?

Sinfony: Sì, tentiamo.

|Così più tardi le ragazze evocarono il Cerchio Magico, con Clessidrus che lo raggiunse per poter dare maggior potere all'incantesimo, e chiesero di portare loro e le ranocchie al luna park. Tuttavia apparì una specie di luna park in miniatura con le famose attrazioni del luna park, la ruota panoramica, la giostra delle tazze e il trenino.|

Clessidrus: Ma com'è possibile?

Sinfony: Forse abbiamo sbagliato qualcosa.

Futatsu: Evviva, che meraviglia, è fantastico! Finalmente posso fare un giro sulle giostre!

|Dopodiché le ranocchie usarono la loro magia per rimpicciolirsi e salirono sulle giostre.|

Doremì: Siete in grado di usare la magia?

Clessidrus: Ma è logico, anche se sono delle rane posso fare tutti gli incantesimi che vogliono fino a quando avranno il loro cristallo fatato.

|Le streghe si misero in posizione ma non successe niente.|

Sinfony: Qualcuno sa come funziona.

Clessidrus: Sapete, io credo che abbia un pulsante o una manovella.

Melody: Come questa.

|Poi notarono una manovella. Doremì iniziò a girarla e le giostre partirono, le streghe si divertirono talmente tanto che difficilmente si dimenticarono di quella giornata passata nel mondo degli esseri umani. Era quasi sera e le ranocchie mantennero la parola e tornarono nel mondo delle streghe non prima di ringraziare tutti per la loro ospitalità.|

Futatsu: Spero che un giorno veniate a trovarci, siete tutti invitati. Devo ammetterlo Eufonia, hai delle apprendiste veramente in gamba.

Raganella: Quando ritornerete vi accompagneranno nuovamente nelle vostre scorribande.

|Poi una di loro si avvicinò al clessidriano. Clessidrus si protesse la faccia.|

Shi: Sai, ti abbiamo osservato oggi. Le bambine avevano ragione, non sei un cattivo ragazzo dopotutto. 

Clessidrus: Sono molto dispiaciuto per tutto quello che vi ho causato negli ultimi anni, spero che un giorno possa rimediare a tutti i miei errori.

Ichi: Appena torneremo a casa racconteremo alle nostre amiche solo cose positive nei tuoi confronti.

|Poi le rane andarono via salutando tutti quanti.|

Tutti: Ciao arrivederci.

|Ad un tratto giunse con la sua carrozza magica la regina e i presenti si inchinarono al loro cospetto.|

Regina: Vi ringrazio per esservi presa cura delle ranocchie e averle fatte ritornare nel nostro mondo. Come segno di gratitudine voglio offrirvi queste.

|La regina diede a tutti e quattro dei magi-test.|

Doremì: Un magi-test?

Majolin: I magi-test non vengono concessi soltanto dopo aver superato un esame ma anche quando si porta a termine qualcosa che è risultata vantaggiosa al mondo delle streghe.

Regina: E' così. Se le ranocchie fossero rimaste con voi, col tempo gli esseri umani si sarebbero accorti della loro presenza e il nostro mondo sarebbe stato scoperto. Ci sarebbero state delle conseguenze terribile, ma voi avete impedito che ciò accadesse. Siete stati bravi, continuate così.

Tutti e quattro: Grazie.

|E se ne andò via mentre veniva ringraziata dalle apprendiste e dal folletto. Nessuna di loro si era accorta che una strana creatura stava osservando in lontananza Clessidrus.|

Strana creatura: Interessante, devo tenerlo presente in futuro.

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Capitolo 22
*** L'Inizio Della Guerra ***


|In una normale giornata di scuola Clessidrus, usando come sempre i poteri della collana, iniziò a scoprire i vari segreti che nascondeva l'edificio con l'aiuto del suo fidato amico Didì.|

Clessidrus: Bene Didì, oggi abbiamo scoperto che il bagno delle femmine odora di limone e fragola mentre quello dei maschi di muschio bianco. Ho trovato tutte le combinazioni dei vari armadietti e cosa più importante cosa fanno gli insegnanti nella loro sala riservata. Meglio di così la giornata non poteva iniziare.

Didì: http://img10.deviantart.net/89b7/i/2012 ... 3e8usb.png

Clessidrus: Lo puoi ben dire mio caro.

|Ad un tratto gli passò addosso Lullaby che correva come una forsennata.|

Lullaby: Oh no, mi stanno aspettando per farmi un'intervista. 

|Dopo pochi secondi, con l'aiuto di Didì, si rialzò.|

Clessidrus: Tutto apposto, mi sento già molto meglio.

|Ma in quell'istante venne investito anche da Doremì.|

Doremì: Scusa, non ho tempo da perdere. Devo raggiungere Lullaby e consegnargli il libro di matematica che si è dimenticato.

|Il clessidriano si sentiva peggio di uno straccio e Melody e Sinfony lo guardarono.|

Sinfony: Come ti senti?

Clessidrus: Sto una favola ragazze. 

|Poi, pensando all'intervista di Lullaby si ricordò di una cosa...............|

Clessidrus: Quasi me ne stavo dimenticando.

|Dopodiché volò via dalla scuola lasciando perplesse le sue amiche. Ritornato al negozio Clessidrus entrò nella sua stanza e trovò Alexander.|

Alexander: Sei tornato più presto del solito.

Clessidrus: Mi sono dimenticato che oggi registro le ultime tracce del mio primo album, devo assolutamente diventare un umano.

Alexander: Francamente non mi interessa. Sai come si dice, nella vita non si fa mai niente per niente.

|In quel momento Clessidrus sorrise, cacciò dal suo cappello delle fotografie e le mostrò alla rana gialla. Quest'ultima impazzì di gioia e gli uscì il sangue dal naso, infatti quelle che il clessidriano teneva in mano erano delle fotografie di Lullaby mentre stava a scuola.|

Clessidrus: Allora mi aiuterai?

Alexander: Oh sìsìsìsìsìsìsì.

|Più tardi allo studio Polystar, Clessidrus si mise a registrare il suo albume incise i primi brani. Uno di questi fece impazzire i produttori.|

CLESSIDRUS

Dicono che una fine può essere un inizio
Sento come se fossi stato sepolto eppure sono ancora vivo
E’ come un brutto giorno che non finisce mai
Sento il caos intorno a me
Una cosa che non cerco di negare
Meglio che io impari ad accettarlo
Ci sono cose nella mia vita che non posso controllare

Dicono che l’amore sia solo una piaga
Non so nemmeno cosa sia l’amore
Troppe lacrime devono essere cadute
Non sai che che sono molto stanco di tutto ciò
Ho conosciuto incantesimi dal terrore vertiginoso
Scoprire le parole segrete che non dirò
Qualunque cosa sia non è nominabile
C’è una parte del mio mondo che sta svanendo

Sai, non voglio essere intelligente
Brillante oppure superiore
Vero come il ghiaccio, vero come il fuoco
Ora so che una brezza può spazzarmi via
Ora so che c’è molta più dignità
Nella sconfitta che nella vittoria più radiosa
Sto perdendo l’equilibrio sulla corda tesa
Dimmi ti prego, dimmi ti prego, dimmi ti prego…

Se mai dovessi sentirmi meglio
Ricordami di passare un po’ di piacevole tempo con te
Puoi darmi il tuo numero
Quando è tutto finito ti farò sapere

Tienti stretta ai bei giorni
Mi posso appoggiare ai miei amici
Mi aiutano ad attraversare i periodi difficili
Ma sto nutrendo il nemico
Sono in combutta col lui
Incolpami per quanto sta accadendo
Non ci riesco, non ci riesco, non ci riesco, non ci riesco........

Nessuno sa dei momenti difficili che ho attraversato
Se la felicità è venuta, ho perso la chiamata
I giorni burrascosi non sono finiti
Ho provato ed ho perduto, ora penso di star pagandone il prezzo
Adesso ho visto cadere tutti i miei castelli
Erano fatti di polvere, dopotutto
Un giorno tutto questo casino mi farà ridere
Non posso aspettare, non posso aspettare…

Se mai dovessi sentirmi meglio
Ricordami di passare un po’ di tempo piacevole con te
Puoi darmi il tuo numero
Quando è tutto finito ti farò sapere
Se mai dovessi sentirmi meglio
Ricordami di passare un po’ di tempo piacevole con te
Puoi darmi il tuo numero
Quando è tutto finito ti farò sapere

E’ come se qualcuno avesse preso il mio posto
Non facevo nemmeno il mio proprio gioco
Le regole sono cambiate, bè, non lo sapevo
Ci sono cose nella mia vita che non posso controllare
Sento il caos intorno a me
Una cosa che non cerco di negare
Meglio che io impari ad accettarlo
C’è una parte della mia vita che se ne andrà

Scura è la notte, freddo il suolo
Nella solitudine circolare del mio cuore
Come uno che si sforza di scalare una collina
Sono sicuro di venirne fuori, non so come
Dicono che una fine può essere un inizio
Sento come se fossi stato sepolto eppure sono ancora vivo
Sto perdendo l’equilibrio sulla corda tesa
Dimmi ti prego, dimmi ti prego…

Se mai dovessi sentirmi meglio
Ricordami di passare un po’ di piacevole tempo con te
Puoi darmi il tuo numero
Quando è tutto finito ti farò sapere
Se mai dovessi sentirmi meglio
Ricordami di passare un po’ di piacevole tempo con te
Puoi darmi il tuo numero
Quando è tutto finito ti farò sapere
Se mai dovessi sentirmi meglio
Ricordami di passare un po’ di piacevole tempo con te
Puoi darmi il tuo numero
Quando è tutto finito ti farò sapere

|Finito il brano.........|

Produttore: Lavoro eccellente. Ti posso garantire che il tuo album salirà in cima alle classifiche di tutto il Giappone.

Clessidrus: La ringrazio, ma se devo essere sincero credo che gli unici che ascolteranno i miei pezzi saranno solo i miei familiari.

|E risero alla sua battuta.|

Produttore: Hai un grande talento, l'importante è che non sottovaluti le tue potenzialità.

Clessidrus: Certamente. 

|Dopodiché il clessidriano gironzolò per gli studi con il sua fata che era nascosta sotto il suo cappello.|

Clessidrus: Caspita Didì, mi sento tutto un fremito, non posso credere di aver inciso un album, per di più piaciuto al produttore musicale. Spero che sia l'inizio di qualcosa di meraviglioso.

|Tuttavia mentre il ragazzo era al settimo cielo, andò a sbattere contro qualcuno e cadde a terra.|

Clessidrus: Ahia che botta.

Lullaby: Va tutto bene?

|Clessidrus aprì gli occhi e capì che era andato a sbattere contro Lullaby. Poi si rialzò.|

Clessidrus: No, è tutto apposto. Ti chiedo scusa, non guardavo dove camminavo.

|Vide che aveva fatto cadere i testi delle canzoni di Lullaby e li raccolse.|

Clessidrus: Ecco a te.

Lullaby: Ti ringrazio.

Clessidrus: Figurati, per così poco? 

|La bambina gli diede una barretta di cioccolata.|

Lullaby: Ti voglio dare questa. Me l'ha comprata mia madre, ma non vado matta per i dolci, ho paura che mi facciano ingrassare.

Clessidrus: Grazie, sei molto gentile.

|Poi annusò il il viso della ragazza.|

Clessidrus: Vaniglia.

Lullaby: Come?

Clessidrus: Ehhhhhh.........Scusa devo scappare.

|Il clessidriano corse via come il vento.|

Lullaby: Che tipo strano. Forse era imbarazzato per avermi conosciuta da vicino. 

|Più tardi, tornando al negozio e con la sua forma originale........|

Clessidrus: C'è mancato poco, avevo paura che avrebbe scoperto la mia identità. 

Didì: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/56 ... da1401.jpg

Clessidrus: Che c'è?

Didì: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/56 ... da1401.jpg

|All'improvviso il clessidriano sbuffò.|

Clessidrus: Smettila, non mi sono emozionato quando mi è capitata Lullaby da vicino! 

|Arrivato al Maho vide Doremì uscire. Era al settimo cielo come non mai, prese le mani di Clessidrus e iniziò a ballare. Dopo avergli fatto fare una piroetta, la bambina se ne andò via lasciando confuso lo spiritello.|

Clessidrus: Ok, qualcuno mi sa dire che è successo a Doremì? La vedo più felice del solito.

Melody: Doremì si è innamorata di Shiuzu, il fratello maggiore della nostra amica Maki.

Sinfony: E oggi il ragazzo le ha ricambiato il suo amore nel parco vicino alla scuola.

Clessidrus: Aspetta, cosa? Non ci credo, è tutto un sogno.

|Poi diede un pizzicotto sulla guancia di Raganella che urlò di dolore.|

Clessidrus: Invece no, il pizzicotto prova che non sto sognando.

Raganella: Il pizzicotto devi darlo a te non a me!

Clessidrus: Ma è meraviglioso! 

|Poi cominciò a piangere dalla felicità.|

Melody: Dai, non c'è motivo di fare così.

Clessidrus: Questo significa che non dovrò più dare ripetizioni a Doremì.

Melody e Sinfony: Eh?

Clessidrus: Riflettete, questa cosa aumenterà la sua autostima a mille e questo gli permetterà di superare i prossimi esami con più facilità. Presto diventerà una strega e farà tornare normale Raganella.

Raganella: Ma ne sei veramente sicuro?!

Clessidrus: Ma certo.

|Poi i due saltarono e si abbracciarono dalla gioia lasciando basite le ragazze.|

Melody e Sinfony: Valli a capire.

|Il giorno dopo a scuola Doremì annunciò che teneva un appuntamento con Shiuzu, il fratello maggiore della sua compagna di classe Maki, lasciando impietriti tutti i presenti. Fuori dalla finestra Clessidrus guardò tutto e sorrise.|

Clessidrus: Oh Didì, sono così contenta per Doremì. Ultimamente ha avuto un sacco di delusioni amorose ma credo che questa volta ha fatto centro. Certo, è sempre un ragazzo più grande di lei, ma chi sono io per giudicare il vero amore.

|Ad un tratto però giunse Kaori che aveva uno scoop dell'ultima ora, diceva che Shiuzo è il fidanzato di Niki e che quindi Doremì si era inventato tutto. Clessidrus era molto preoccupato perché questo avrebbe riportato il morale della sua allieva sotto i tacchi.|

Reika: Hai visto Doremì. questa ragazza ha rubato il cuore del tuo fidanzato.

Sinfony: Sai, non basta una foto per dimostrare la tua attendibilità.

Melody: Ha ragione, potrebbe trattarsi solamente di una sua amica.

Reika: Ma che amici, si capisce subito che sono due piccioncini innamorati.

Lullaby: Io ero presente. Ho sentito chiaramente Shiuzo dichiarare il suo amore a Doremì con le mie orecchie.

|L'affermazione di Lullaby sbalordì tutti, dopotutto se c'era un testimone allora non si poteva dire che Doremì era bugiarda. Questo però preoccupò Clessidrus.|

Doremì: Ecco, hai sentito. Questa è la verità, io non ho mai mentito. 

Reika: Allora si vede con te e con lei.

Sinfony: Adesso basta.

Maki: Smettetela. Basta con le vostre chiacchiere, mio fratello non è così. Shiuzo non è quel tipo di ragazzo, non farebbe mai una cosa orribile.

|La ragazza corse via piangendo. Più tardi però Doremì la raggiunse, e dopo essersi chiarite Maki le disse che se suo fratello gli aveva detto di amarla allora era stato sincero, questo fece ritornare di buon umore Doremì. Più tardi Clessidrus andò al parco vicino alla scuola, il luogo dove Shiuzo si era dichiarato a Doremì, la sua fata però si domandò il motivo.|

Clessidrus: C'è qualcosa che mi sfugge in questa storia. Come faceva Lullaby ad essere presente se Doremì non l'aveva nemmeno notata?

|Prese una lente di ingrandimento per cercare degli indizi e poi notò una polverina magica.|

Clessidrus: Magia.

Didì: https://img.clipartfox.com/7e85542bf467 ... 3-820.jpeg

Clessidrus: Di solito quando qualcuno pratica la magia lascia un po di polverina che svanisce dopo un paio di giorni. 

|Poi vide il cespuglio vicino a lui. Una delle foglie aveva un po di crema per il viso su di essa, Clessidrus la annusò e......|

Clessidrus: Vaniglia? Lo sapevo.

|Era sabato e a casa Segawa, Lullaby era in camera sua a pettinarsi i capelli quando ad un tratto sentì bussare alla finestra, era Clessidrus.|

Lullaby: Ciao Clessidrus..............Il tuo nome non è molto armonioso, ti va se ti chiamo Clessy?

Clessidrus: Non osare chiamarmi in quel modo, non lo sopporto!

Lullaby: Va bene Clessy. 

Clessidrus: http://s2.narvii.com/image/6bioycvzrqox ... 72b_hq.jpg

Lullaby: A cosa devo la tua visita?

Clessidrus: Di recente hai usato la magia per modificare l'animo di un ragazzo che si è innamorato casualmente di una tua coetanea?

Lullaby: Non so di cosa tu stia parlando.

Clessidrus: Non fare la finta tonta! Sei stata tu a fare quel incantesimo!

Lullaby: Ok, mi dichiaro colpevole, stavo rischiando che scoprisse la mia identità di apprendista strega. Ma scusa, dove sta il problema?

Clessidrus: Hai usato la magia in maniera inopportuna! Di nuovo!

Lullaby: Non preoccuparti, di sicuro ormai gli effetti del mio incantesimo saranno spariti. E comunque ho fatto un piacere a Doremì, si è innamorato del ragazzo dei suoi sogni.

Clessidrus: Questo non è amore, e tu lo sai bene!

|Poi Clessidrus prese per la mano Lullaby.|

Clessidrus: Adesso tu verrai con me al Maho e dirai la verità a Doremì!

Lullaby: Va bene, va bene. Ma prima fammi finire di sistemare i capelli. 

|La bambina si spazzolò i capelli.|

Lullaby: Capiti proprio a fagiolo, mi prendi l'elastico per capelli che sta sul mio comodino per favore?

Clessidrus: Va bene, ma lo faccio solo perché me lo hai chiesto con gentilezza.

|Così più tardi Clessidrus accompagnò Lullaby al Maho.|

Melody: Oh, ciao Lullaby.

Raganella: Spero che non ti abbia inviato Malissa per spiare le nostre mosse.

Clessidrus: Tranquilla, è venuta qui perché deve dire una cosa a Doremì. A proposito dov'è?

Sinfony: E' uscita con il suo ragazzo, aveva un appuntamento al parco.

Lullaby: Il mio incantesimo ha funzionato fin troppo bene.

Raganella: Che cosa?

|E così Lullaby raccontò tutta la verità. Così le ragazze e Clessidrus raggiunsero il parco e li videro Doremì sconsolata. Raccontò che Shiuzo si era presentato all'appuntamento ma le aveva detto chiaro e tondo che non era innamorata di lei, poi i suoi amici gli dissero che era stato sotto l'effetto di un incantesimo fatto da Lullaby.|

Clessidrus: Mi dispiace tanto Doremì, avrei voluto che questo amore non fosse illusorio.

Doremì: Che tristezza.

Lullaby: Perché non ammetti che ti sei divertita? Se non fosse stato per la mia magia non avresti scoperto com'è essere innamorata. 

Sinfony: Tieni il becco chiuso, non ti rendi conto di quello che hai combinato?

Melody: Non bisogna usare la magia per modificare l'animo delle persone.

Sinfony: Ma insomma non riesci a capire che in questo modo hai ferito i sentimenti di Doremì?

Doremì: Mi si è spezzato il cuore, però ad essere sincera sono sollevata per come sono andate le cose. Se penso che avrei dovuto esercitarmi con i rollerblade tutto il giorno credo che il mio corpo non avrebbe retto. Tutto sommato è stato meglio.

Lullaby: Visto, tutto sommato è andata bene.

Clessidrus: Solo perché Doremì trova sempre il lato positivo delle cose. Appena lo dirò a Malissa..............

Malissa: Sconsiderata!

Clessidrus: Come non detto.

|Infatti la strega era arrivata insieme a Raganella che gli aveva detto cosa aveva combinato la sua apprendista.|

Malissa: Ti avevo raccomandato di non usare la magia per influenzare i sentimenti della gente.

Lullaby: Stai tranquilla, ho il braccialetto che mi hai dato tu.

Malissa: I talismani hanno dei limiti e non sono sempre efficaci, potresti aver innescato una situazione irreversibile.

Clessidrus: Devi smetterla di fare troppo affidamento a quel talismano.

Sinfony: E sopratutto devi smetterla di pensare solamente a te stessa.

Melody: Guarda in che condizioni hai ridotto la povera Doremì.

|La bambina si era sbafata tutte le polpette di riso che aveva preparato per il picnic.|

Doremì: Sono disperata! 

Melody: Chissà come staranno gli altri ragazzi?

Doremì: Hanno sofferto di sicuro da questa situazione.

|Lullaby se ne andò via salutandoli.|

Lullaby: Beh la cosa non mi riguarda.

Doremì: Torna qui, dove credi di andare?!

Sinfony: Lullaby!

Melody: Vergognati!

Raganella: Lasciatela andare.

Clessidrus: Complimenti Malissa per aver creato un mostro.

Malissa: Ma io non centro! 

Sinfony: E adesso come faremo a risolvere questo pasticcio?

Raganella: Lasciate fare a me.

|Il piano di Raganella era radunare le persone coinvolte, Shiuzo, Maki e Niki, nella faccenda in un tempo dove lei e Malissa si erano camuffate in una sacerdotessa che cacciava spiriti maligni, questo avrebbe fatto capire che Shiuzo era stato manipolato da un demonio. Appena guardò dalla finestra del tempio, Clessidrus rimase a bocca aperta.|

Clessidrus: E' il piano più ridicolo che abbia mai visto. Come si fa a credere a cose del genere?

Niki: Non credo a questa sceneggiata, non me la date a bere. Io me ne vado!

|La ragazza scappò via inseguita con i pattini inseguita da Shiuzo. Clessidrus volò via per capire come sarebbe andata a finire la storia. La ragazza fece la discesa ma, non avendo allacciato bene uno dei pattini, perse l'equilibrio ed era in procinto di sbattere contro un albero, il clessidriano notò che Shiuzo era troppo lontano da lei............|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Il suo paio di pattini più veloce andrà!

|Grazie alla spinta in più dei pattini il ragazzo salvò in tempo la sua cotta. Dopo che il peggio era passato Shiuzo dichiarò a Niki il suo amore per lei e finalmente le cose si erano sistemate e le tre apprendiste videro la scena.|

Doremì: Guardate che splendida coppia.

Melody: Ottimo lavoro Clessidrus, sei intervenuto giusto in tempo.

|Il clessidriano arrossì dall'imbarazzo.|

Clessidrus: Beh se non fosse stata per quella messinscena le cose non avrebbero preso questa piega inaspettata. Quindi tutto sommato è merito di tutti.

Sinfony: Sono contenta che le cose si siano risolte. Solo che la vorrei far pagare a Lullaby per il pasticcio che ha combinato.

Clessidrus: Oh non temere, credo che quando tornerà a casa avrà una brutta sorpresa in camera sua.

|Quella sera stessa, quando Lullaby rientrò in camera urlò dalla paura. La sua stanza era piena di specchi deformanti che la facevano apparire più grassa. A quanto pare Clessidrus aveva pensato di giocarle uno scherzo per quello che lei aveva causato, ma questo fu l'inizio di un'accesa rivalità tra i due.|
 

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Capitolo 23
*** Amore E Odio ***


|Un giorno al negozio di magia Raganella, Clessidrus e le fatine stavano pregando davanti ad un altarino. Il clessidriano piazzò tutte le offerte possibili ed immaginabili e le diverse divinità venerate nella religione terrestre mentre la rana recitava un mantra.|

Raganella: Sciò sciò, mini sa gi ni. Oh mi do pu no.

Clessidrus: Occhio malocchio, prezzemolo e finocchio.

Doremì: Ma che state facendo?

Sinfony: Avete preso una botta in testa per caso?

Melody: Oppure state lanciando un anatema contro qualcuno?

Raganella: Volete fare silenzio?! Ci stiamo scolando perché cerchiamo di ottenere protezione per voi!

Doremì: Ah sì e perché?

Clessidrus: Per il vostro prossimo esame.

Raganella: Proprio così, ci stavamo concentrando affinché le mie tre apprendiste lo potessero superare facilmente. E voi ci ringraziate così?! 

Clessidrus: Stasera ci sarà la prova e dovrete presentarvi al meglio.

Doremì: Che strano è la prima volta che vi vedo preoccupati per un esame.

Sinfony: Come mai?

Raganella: Non avete idea di quanto possa essere difficile l'esame del terzo livello, la prova a cui sarete sottoposte è piena di trabocchetti. 

Lalà: Raganella ha ragione purtroppo. Questo test ha un'alta percentuale di bocciature per le candidate apprendiste che si propongono di sostenerlo. Anche chi ha superato a pieni voti le prove precedenti incontra gravi difficoltà, sono molte le apprendiste streghe che si sono arrese e hanno deciso di appendere al chiodo l'Ultra-Musicchiere tornando a svolgere la loro vita di normali ragazzine.

Clessidrus: E pare che durante la notte queste ex apprendiste abbiamo avuto come incubi proprio la prova del terzo livello.

Lalà: Dunque mi raccomando mettercela tutta e tornate vincitrici.

Doremì: Ti prego, ma se gli esami passati si sono rivelati uno scherzo da ragazzi questa volta sarà una passeggiata.

|In quel momento Raganella e Clessidrus andarono su tutte le furie.|

Raganella e Clessidrus: Se vuoi sapere la verità quella su cui ci eravamo concentrati eri proprio tu!

|Questa affermazione lasciò di sasso Doremì. Ad un tratto sentirono un canto familiare.|

Sinfony: E' Dela.

Clessidrus: Perché arriva sempre nei momenti meno opportuni?

Raganella: Oh no! Non deve trovarmi!

|Questa volta Raganella si nascose sotto il tavolo, mentre Dela apparì proprio dietro le bambine.|

Dela: Buongiorno a voi./Come state?/Sono passata a salutarvi.

Le tre ragazze: Buongiorno Dela.

Clessidrus: Come mai da queste parti?

Lalà: Non sarai venuta a incassare i pagamenti spero.

Dela: No, la data di scadenza è molto lontana. Sono venuta per darvi una buona notizia, a proposito dov'è Raganella? 

|Poi il clessidriano indicò il tavolo.|

Dela: Non ci posso credere, si è nascosta per non vedermi?

Raganella: No, niente affatto, mi è caduta una cosa sotto il tavolo.

Sinfony: Sai quando sente il tuo canto si nasconde. Ormai è diventato un riflesso condizionato.

Melody: Vive nella paura che vuoi dei soldi.

Doremì: E' un'avaraccia, spero di non comportarmi mai come lei.

Clessidrus: Torniamo al filo del discorso.

Lalà: Quali sono le buone notizie?

Dela: Oh che sciocca stavo per dimenticarmene. In occasione del centesimo anniversario dell'incoronazione la nostra sovrana ha promesso un regalo a tutte le apprendiste che superano un esame. I semi dell'albero che produce note magiche.

Clessidrus: Non ci posso credere!

Sinfony: Non sapevo che le note speciali potessero spuntare dai rami di un albero.

Clessidrus: Secondo te da dove venivano, da un'acciaieria? 

Raganella: Pensate quanti vantaggi avremo. Finalmente potrei porre fine a tutti i miei debiti.

Clessidrus: Diventeremo ricchi! Schifosamente ricchi! 

|I due cominciarono a sognare.|

Dela: Solamente se loro passano l'esame riceverai i semi.

|Poi tornarono alla realtà.|

Clessidrus: Giusto, non mettiamo il carro davanti ai buoi.

Raganella: Sentito?! Mi raccomando!

Doremì: Non ti preoccupare.

Melody: Se non dovessimo farcela............

Sinfony: Avrai tutto il diritto di urlarci dietro.

Tutte e tre: Ora no.

Raganella: Ma guai a voi se vi bocciano.

|Ad un tratto sentirono la porta bussare.|

Dela: Ora è meglio che me ne vada alla prossima.

|La strega piazzista sparì e mentre le creature magiche si nascosero Doremì andò ad aprire. Era Piccolina, la fatina di Malissa che portava uno pacco regalo molto pesante.|

Piccolina: Pacco per Clessidrus, da parte di Lullaby.

Clessidrus: Cosa?

|Il ragazzo di avvicinò e prese il pacco, con la fatina che se ne andò via affannata.|

Clessidrus: Cosa avrà architettato stavolta quella mocciosa?

|Poi scosse la scatola ma non successe niente. Così decise di aprirla e gli venne lanciata una torta di crema da una mano magica. Le bambine risero vedendo quella scena e Clessidrus distrusse la scatola.|

Clessidrus: Ne ho abbastanza!

Doremì: Dai non fare così. Ti ricordo che questa faida è iniziata per causa tua.

|Doremì non aveva torto. Da quando Clessidrus fece lo scherzo degli specchi deformanti, lui e Lullaby non facevano altro che dispetti a vicenda, esempi eclatanti un giorno mentre Clessidrus era sull'albero della scuola Lullaby era in cima a tutto con indosso il suo completo da apprendista.|

Lullaby: Magia della musica diffondi la libertà./Quell'albero piatto diventerà.

|L'albero di Clessidrus diventò piatto come un disco e cadde a terra.|

Clessidrus: Caduto da un grosso albero piatto.

|Poi c'è stata quella volta che il clessidriano posizionò delle cicce di gomma da masticare sulla sedia di Lullaby che si sedette senza accorgersene rimanendo attaccata per più di mezz'ora rovinando i suoi pantaloncini. Poi ancora quella volta durante educazione fisica, mentre le ragazze giocavano a basket Clessidrus rimase appollaiato sul canestro, allora Lullaby lanciò forte la palla e colpì volontariamente il clessidriano.|

Lullaby: Scusate non ho inquadrato il canestro.

|Infine, mentre la ragazza volava sulla sua scopa per raggiungere gli studio..............|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./ Una nuvola di rifiuti sulla sua testa apparirà

|In quel momento una nuvola apparse sopra di lei riempiendola di rifiuti e liquami rovinando la sua divisa. Tornando al presente.|

Sinfony: So che se arrabbiato con Lullaby per quello che ha fatto a Doremì.

Clessidrus: Non è solo per quello. Quella ragazza si credere superiore a tutti, sto solo cercando di fargli capire che prima o poi la pagherà per tutto quello che ha combinato.

Melody: Perché non fai una tregua, dopotutto stasera tieni la tua settima prova.

Clessidrus: E va bene. Però non vi prometto che sarò amichevole con lei d'ora in poi.

|Era sera e prima di passare al negozio, le bambine provarono per l'ennesima volta a svegliare Bibì. Questa volta venne pure Clessidrus.|

Doremì: Grazie di cuore.

Clessidrus: Figurati, Raganella vuole assolutamente che Bibì venga a fare l'esame così avrà semi magici in abbondanza. 

Doremì: Mi raccomando fai attenzione.

|Il clessidriano deglutì e si avvicinò con le apprendiste alla sorellina dormiente. Più tardi volarono via completamente malconci.|

Sinfony: Anche stasera abbiamo fatto un buco nell'acqua.

Melody: Non ho mai conosciuto una bimba con un sonno così profondo.

Doremì: E' l'ultima volta che prendo un pugno per cercare di svegliarla.

Clessidrus: Sai Doremì, credo che tua sorella avrebbe una carriera brillante nel mondo della kick boxing.

|Arrivati al negozio di magia aprirono la porta ed entrarono nel mondo delle streghe, su loro cammino incontrarono l'ultima persona che Clessidrus voleva vedere.|

Doremì: Guardate, c'è Lullaby. Ciao.

Clessidrus: Questa serata non poteva iniziare nel migliore dei modi.

Lullaby: Allora siete venute qui per fare l'esame del terzo livello?

Melody: Sì. E tu invece?

Lullaby: Io l'ho già sostenuto.

Doremì: Davvero? 

Sinfony: E lo hai superato?

Lullaby: Sì, ne ho dato due in uno. Ora sono un'apprendista strega del secondo livello.

Le tre ragazze: Cosa due in uno?!

Raganella: Devi essere molto intelligente se riesci a farne due in uno.

Lullaby: Veramente non lo so.

Clessidrus: Pff, esibizionista.

Doremì: Hey senti Lullaby, era difficile l'esame?

Lullaby: Non avete niente da temere ragazze, credetemi è stato incredibilmente semplice.

|Questo tranquillizzò Doremì.|

Melody: Senti Lullaby, non sai............

Raganella: Insomma non sai niente dell'albero che produce note magiche?

Lullaby: Ah sì, ho ricevuto il seme.

|E mostrò il seme magico a tutti.|

Raganella: Voglio che vi impegnate ad ottenere i semi dell'albero che produce note speciali in abbondanza!

Le tre ragazze: Promesso!

Lullaby: Beh ciao, in bocca a lupo.................sopratutto a te "Clessy".

Clessidrus: Grazie, "altezzosa".

|I due cominciarono a guardarsi in cagnesco fino a quando Melody non prese Clessidrus.|

Melody: Su andiamo.

Doremì: Clessy, hahaha.

Clessidrus: Non ridere, nessuno può chiamarmi così!

|Così se ne andarono con Lullaby però che fece un sorriso malizioso nei confronti del clessidriano. Le strade di Clessidrus e delle apprendiste si separarono e dopo aver augurato buona fortuna a loro, il ragazzo si diresse in un bar del mondo delle streghe.|

Clessidrus: Che strano, sono ad aspettarlo da quasi venti minuti. Dove si sarà cacciato?

|Poi vide vicino a lui una tazza che fluttuava, piano piano però apparirono due mani e poi successivamente le restanti parti del corpo dell'essere|

Pluto: Ciao giovane clessidriano. Rilassati, non stai sognando sono reale. Mi chiamo Pluto mago dei sogni e famoso produttore della sabbia che fa dormire.

|Il guardiano iniziò a sbadigliare.|

Pluto: Perdonami, sono un po stanco.

Clessidrus: Sono pronto, quale sarà la mia prova?

Pluto: Per questa prova mi sono fatto aiutare dai miei amici Saturn e Uranus, e ho progettato un esame che al cento per cento non supererai.

|Il clessidriano iniziò a preoccuparsi. Più tardi Clessidrus si recò con il suo esaminatore al giardino reale della regina.|

Clessidrus: Che ci facciamo qui?

Pluto: Tutto a tempo debito.

|Poi il guardiano creò una specie di portale.|

Pluto: La tua prova consisterà di attraversare tre portali e recuperare tre oggetti molto rari. Nel primo mondo dovrai recuperare un oggetto ovale, nel secondo è una cosa tonda e luminosa, e nel terzo il fiore più raro di tutti. Hai tempo fino all'alba per ritornare al punto di partenza con gli oggetti che ti ho chiesto. 

Clessidrus: E se per caso non ci riuscissi.

Pluto: Rimarrai bloccato in quella dimensione per tutta la vita. L'esame inizia adesso!

|Il clessidriano preso dallo spavento corse verso il portale.|

Pluto: Quasi mi dimenticavo, potrai adoperare la magia soltanto due volte, altrimenti invaliderai la tua prova. Buona fortuna!

|Clessidrus attraversò il primo portale.|

Pluto: Ne avrai bisogno, hahahaha.

|Ad un tratto il guardiano vide un ombra che attraversare velocemente il portale.|

Pluto: Ma cos'è stato?

|Clessidrus fu catapultato su un isola vulcanica, la temperatura sfiorava quasi i quaranta gradi.|

Clessidrus: Mamma mia che caldo! Se non trovo subito l'oggetto che vuole Pluto diventerò un uovo fritto............Aspetta, un oggetto ovale............. ma sì, è facile, devo cercare un uovo!

|Ad un tratto sentì un ruggito e si nascose tra i cactus. Il ruggito era quello di un gigantesco drago che stava volando al suo nido situato nella caverna nella sommità di un vulcano. Dopo che il bestione si era allontanato, Clessidrus uscì dal suo nascondiglio pieno di spine.|

Clessidrus: Non c'è alcun dubbio, devo andare in quella caverna e rubare il suo uovo.............ma prima vado a medicarmi. Ahi che dolore!

|Più tardi il ragazzo entrò nella caverna, per sua fortuna il drago stava dormendo. Piano piano raggiunse il suo nido costituite in gran parte da gemme ed altre pietre preziose, l'uovo che cercava si trovava esattamente dietro al bestione.|

Clessidrus: Coraggio Clessidrus, fai piccoli passi e recupera quell'uovo. Quanto odio questo caldo.

|Il clessidriano procedette a piccoli passi. Tuttavia a causa del sudore che gli usciva da tutti i pori scivolò a terra cadendo con il suo sedere. Per fortuna il drago non si svegliò e questo lo fece stare tranquillo. Dopo un po di tempo finalmente raggiunse l'uovo e lo prese con estrema cautela.|

Clessidrus: Prima missione completata.

|In quel momento un portale si aprì vicino all'uscita della caverna.|

Clessidrus: Quindi ogni volta che recupero un oggetto il successivo portale si aprirà, questa sì che è fortuna.

|Il clessidriano tornò indietro, ma ad un tratto sentì il ticchettio di una sveglia|

Clessidrus: Strano, prima quella sveglia non c'era.

|L'orologio iniziò a suonare e questo fece svegliare il drago che, vedendo Clessidrus che aveva in mano il suo uovo iniziò a ruggire|

Clessidrus: Mammina!

|Il ragazzo volò il più velocemente possibile per raggiungere il portale ed evitare che venisse pappato dal lucertolone. Con il suo soffio infuocato il drago per poco non incenerì il sedere del folletto che entrò giusto in tempo nel portale.|

Clessidrus: Oh........giusto..........cielo............c'è mancato veramente poco. 

|Prese dal suo cappello un borsone e ci mise dentro l'uovo.|

Clessidrus: Adesso dove mi trovo?

|Si guardò intorno e notò che era finito su una minuscola isola con la presenza soltanto di una palma di cocco.|

Clessidrus: Un'altra isola? Certo che Pluto ha avuto molta fantasia nel macchinare questa prova. Dove posso trovare una cosa tonda e luminosa in questo isolotto? E qui fa più caldo di prima! Stupido Sole!

|Il clessidriano notò come l'acqua, grazie ai raggi del Sole, diventasse più cristallina.|

Clessidrus: Mmmm e se quello che cerco si trovasse in acqua? Oh no, questo vuol dire che devo immergermi! Io odio immergermi, ho paura di affondare e non risalire più in superficie!

|In quel momento sentì una risata, ma non riuscì a vedere chi era stato. Il clessidriano cominciò a riflettere e pensò ad un idea.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Una muta da sub apparirà!

|Con la magia fece apparire una muta subacquea e si immerse nelle profondità degli abissi. Dopo una bella nuova nelle profondità vide una marea di pesci, ognuno più bello dell'altro e decise di fotografarli.|

Clessidrus: Certo che ci sono degli esemplari unici e rari qui è un peccato non fotografarli..............Ma che sto dicendo, devo cercare una cosa rotonda e luminosa..........ma cosa?

|Il clessidriano guardò un enorme ostrica che sbadigliando mostrò la sua perla.|

Clessidrus: Ma certo! La perla! 

|Si avvicinò al mollusco gigante. Calcolò i tempi in cui essa apriva e chiudeva la sua bocca e in quell'arco entrò e uscì da lì recuperando la perla.|

Clessidrus: Fantastico!

|Ad un tratto venne circondato da almeno quattro squali.|

Clessidrus: Squali della Groenlandia!!!!!!!!!

|I squali attaccarono ma il clessidriano si mostrò più sfuggente di un anguilla. Nuotò più velocemente possibile in cerca del portale.|

Clessidrus: Oh ma dov'è? Dov'è?

|Ad un tratto lo vide proprio sul fondo dell'oceano e nuotò con tutta la forza che aveva nelle sue esili gambe per raggiungerlo. Fortunatamente per lui lo attraversò giusto in tempo.|

Clessidrus: Per poco non diventavo metà di quel che sono. Però è strano, cosa ci facevano degli squali della Groenlandia vicino ad un isola tropicale?

|Poi mise la perla dentro al sacco e osservò l'ultimo mondo che doveva visitare. Era una foresta ricca di vegetazione.|

Clessidrus: Almeno questa volta non sono finito su un isola.

|Poi controllò il suo orologio.|

Clessidrus: Cavolo, ho solo novanta minuti prima dell'alba. Devo trovare il fiore più raro che esista.

|Cominciò a camminare per un po di tempo, teneva le orecchie dritte per rimanere sempre allerta. Ad un certo punto qualcuno sentì una risata provenire da un albero.|

Clessidrus: Vade retro mostro!

|Prese dal cappello un boomerang e lo lanciò nella direzione dove aveva sentito il rumore. Colpì il bersaglio che cadde a terra e si avvicinò ad esso..............era Lullaby.|

Lullaby: Ahi, che botta.

Clessidrus: Lullaby, ma come.................Mi stavi sabotando l'esame, non è così?! Sei stata tu a far apparire la sveglia e gli squali.

Lullaby: E bravo Sherlock. Volevo renderti le cose un pochino difficili.

Clessidrus: Sei veramente meschina. Avanti alzati.

|La ragazza però non ci riusciva.|

Lullaby: Non ci riesco, ho un forte dolore dove non batte il Sole. Aiutami ti prego.

Clessidrus: E perché dovrei?

Lullaby: Se veramente disposto ad abbandonarmi qui? Non credo che la tua coscienza lo sopporterebbe.

|Per un attimo il clessidriano ci pensò, però sapeva che Lullaby aveva ragione. Così la legò con una forte liana e se la caricò sulle spalle.|

Lullaby: Caspita, per essere un nanerottolo sei così forzuto. 

Clessidrus: Non accetto le tue lusinghe.

Lullaby: Mi spieghi perché sei così acido nei miei confronti? 

Clessidrus: Dunque da dove posso cominciare...........ah sì, hai usato irregolarmente la magia per scopi egoistici, spezzato il cuore alla mia amica Doremì, e sopratutto la tua fama mi ha impedito di fare le mie ricerche sugli umani per ben tre settimane. Ti basta come risposta?

Lullaby: No. Perché non mi hai spiegato il vero motivo per meritarmi il tuo odio.

|A quella frase però Clessidrus non ribatté.|

Clessidrus: Non ho tempo per rispondere alle tue inutili domande. Devo trovare il fiore................cavolo pesi una tonnellata.

Lullaby: Hey! Peso solamente trentacinque chili! 

|Poi Lullaby gli diede un colpo di tacco sulla sua schiena.|

Clessidrus: Ahia!

|Poi decise di fermarsi.|

Clessidrus: Ok, adesso ci fermiamo un attimo.

|Così si sedette pure lui.|

Lullaby: Sai cose ci starebbe bene in questa situazione? Un bel massaggino ai piedi, ho camminato tutto il giorno, ti dispiacerebbe farmelo, per favore?

Clessidrus: Dove credi di essere in un centro benessere?!

Lullaby: Un no era sufficiente. Con un comportamento del genere hai poche possibilità di trovarti una ragazza.

|Clessidrus cercò di sopprimere la rabbia.|

Clessidrus: Sai che ti dico, tu aspettami qui mentre io vado in perlustrazione.

|E se ne andò via sbuffando.|

Clessidrus: Quella bambina è proprio viziata. 

|Poi vide in lontananza un campo fiorito pieno zeppo di fiori.|

Clessidrus: Trovato!

|Poi ritornò nel punto di ritrovo.|

Clessidrus: Hey vostra altezza, ho trovato i fiori...........

|Ma Lullaby non c'era più e questo lo fece molto preoccupare.|

Clessidrus: Lullaby? Lullaby dove sei?

Lullaby: Aiuto! Aiuto!

|Il clessidriano corse in direzione delle urla della ragazza. Si ritrovò nelle vicinanze di una grotta buia e spaventosa.|

Clessidrus: Lullaby, sei qui dentro?

Lullaby: Sì, un mostro mi ha catturato e vuole mangiarmi.

|Il clessidriano prese la bacchetta ed entrò nella caverna.|

Clessidrus: Sto arrivando a salvarti!

|Appena entrò Lullaby fece un balzo.|

Lullaby: Boo!!!!

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=epr1q_v2Bdg

|La ragazza dai capelli viola rise moltissimo.|

Lullaby: Dovresti vedere la faccia che hai fatto, è stato esilarante! Hahahaha.

Clessidrus: Sei pazza o cosa! Ero preoccupato per te e tu ti metti a fare questi scherzi infantili!

|Poi notò che lei stava perfettamente in piedi.|

Clessidrus: Mi hai mentito! Non ti eri fatta male!

Lullaby: Questo prova che sono un ottima attrice ti pare. Hahahaha.

Clessidrus: Tu sei veramente una................

|Ad un tratto però uscì dalla caverna un mostro che fece tremare come una foglia il clessidriano.|

Lullaby: Ecco, questa era esattamente l'espressione che avevi quando hai visto la caverna...............

|La saliva del mostro ricoprì la testa di Lullaby che girandosi lo vide. Anche lei come il clessidriano si impaurì e scapparono via inseguiti dalla bestia.|

Clessidrus: E' tutta colpa tua e del tuo stupido scherzo!

Lullaby: Mi dispiace!

Clessidrus: Dispiacere non risolverà il problema!

|Ad un certo punto Lullaby inciampò su un sasso e cadde prendendosi una brutta storta alla caviglia.|

Lullaby: Aiuto! La mia caviglia!

|Il clessidriano si fermò e vide la bambina nei guai con il mostro che si avvicinò per mangiarla.|

Clessidrus: Devo usare la magia.

|Prima che usasse la magia pensò ad una cosa. Se avesse usato di nuovo la magia non l'avrebbe dovuta più usare per tutta la prova..........|

Clessidrus: Accidenti!..........Magia della musica diffondi la lealtà./Il mostro si pietrificherà!

|L'incantesimo funzionò, il mostrò si immobilizò e cadde a terra. Dopodiché il clessidriano fece alzare Lullaby e se la caricò di nuovo sulle spalle.|

Clessidrus: Andiamo, tra meno di un'ora l'incantesimo si spezzerà. 

|Così Clessidrus ritornò a camminare in direzione del campo fiorito. Lullaby era rimasta sorpresa, anche se il clessidriano la odiava a morte gli aveva salvato la vita.|

Lullaby: Grazie. Sei stato molto bravo prima.

|Ma il clessidriano non rispose e continuò a camminare. Alla fine raggiunse il campo fiorito.|

Clessidrus: Ok, adesso mi devo concentrare.

|La difficoltà stava nel fatto che c'erano
fiori di ogni tipo.|

Clessidrus: Come faccio ad individuare il fiore più raro tra questi?! C'è ne sono di diversi tipi! Se potessi ancora usare la magia lo troverei facilmente!

|Il clessidriano si disperò moltissimo.|

Lullaby: Prendi quel fiore simile ad una rosa. E' una Middlemist's Red!

Clessidrus: Sì certo, scommetto che è un trucco per farmi fallire la prova.

Lullaby: Stammi per una volta a sentire. La Middlemist's Red è il fiore più raro del mondo. E’ totalmente scomparsa in Cina, suo luogo di origine e fu portata in Europa nel 1804 da John Middlemist. 

Clessidrus: Sì può sapere come fai a sapere certe cose?

Lullaby: I miei ammiratori mi paragonano sempre a questo tipo di camelia, perché sono unica e rara. Ti prego, per una volta fidati di me.

|Il clessidriano deglutì dalla paura e prese il fiore indicato da Lullaby. In quel momento l'ultimo portale si aprì.|

Clessidrus: Yahoo! Che bello! Non pensavo di dirlo ma grazie Lullaby.

|Poi si girò per abbracciare la ragazza che però urlò dalla paura.|

Clessidrus: Che c'è? Odi anche gli abbracci oltre che la cioccolata?

|Lullaby gli indicò che dietro di lui c'era un altro mostro emerso dal prato fiorito. Clessidrus si girò e diventò bianco dalla paura, fortuna per lui che Lullaby lo prese giusto in tempo.|

Clessidrus: No, c'ero arrivato così vicino! Non c'è modo di passare per il portale senza l'uso della magia.

|In quel momento Lullaby si avvicinò piano piano al mostro e iniziò a cantare. La voce della talentuosa idol ipnotizzò il mostro pianta che cominciò a ballare allegramente. Clessidrus ne approfittò per raggiungere il portale e si prese sulle spalle Lullaby che continuò a cantare fino a quando non raggiunsero il portale. Intanto al giardino reale Uranus, Saturn e Pluto aspettarono con impazienza il ritorno di Clessidrus.|

Uranus: Non ci dovremo preoccupare per questo vero?

Saturn: Dopotutto abbiamo testato questa prova ben quattordici volte. 

Pluto: Avete ragione, è impossibile che passi questo esame. Non solo lo abbiamo mandato in luoghi climatici che non favoriscono i clessidriani ma gli abbiamo messo contro la sorpresa speciale della pianta mangia-clessidriani.

Uranus: E fallirà la prova tra dieci.......nove........otto......sette.............

|In quel momento Clessidrus e Lullaby sbucarono dal portale e alzarono un grande polverone. Mentre i tre guardiani erano accecati dalla polvere Lullaby si nascose in un cespuglio. Appena videro il clessidriano rimasero stupefatti.|

Saturn: Non ci credo!

Uranus: Impossibile!

Pluto: Ma come hai fatto?!

Clessidrus: Beh, che dire, c'è lo fatta e basta.

|Poi mostrò i tre oggetti recuperati.|

Pluto: I-I-Io sono senza parole. Congratulazioni Clessidrus, tu hai superato egregiamente la sfida che ti ho lanciato.

|Il guardiano gli diede la spilla di superamento dell'esame. Poi gli diede una speciale bussola.|

Clessidrus: Una bussola?

Pluto: Non una bussola qualsiasi, questa speciale reliquia magica ti aiuterà a captare onde magiche nel raggio di cento chilometri. Può sempre tornare utile.

|Intanto Uranus prese i tre oggetti.|

Uranus: Ti facciamo le nostre più sincere congratulazioni per il tuo successo. 

Saturn: Scusaci se non possiamo rimanere per i festeggiamenti ma abbiamo una missione urgente.

Tutti e tre: Arrivederci.

|E i tre guardiani scapparono via. Quando ormai non si vedevano più Lullaby sbucò dal suo nascondiglio.|

Lullaby: Ottimo lavoro.

Clessidrus: Grazie, ma credo che non c'è l'avrei fatta senza di te.

Lullaby: Io credo di sì, se non ti avessi fatto sprecare un incantesimo per me lo avresti superato con molta facilità ............. anzi se non ti avessi intralciato per tutta la prova ci avresti messo meno tempo.

Clessidrus: Nah, stai mentendo.

Lullaby: Sono una tipa schietta, dico sempre la verità. Senti............ti va di finirla con questa diatriba?

|La ragazza gli porse la mano, e dopo un paio di secondi.........|

Clessidrus: Certamente.

|..........gliela stinse.|

Lullaby: Ora è meglio che vada, è quasi l'alba. Ciao.

|Ma prima che Lullaby potesse prendere la scopa...............|

Clessidrus: Sai perché ti odio? Hai un grande talento, sai cantare, ballare, recitare e sei talmente intelligente da dare sempre due esami in uno. Come può una ragazzina brillante come te sfruttare la magia per raggirare tutti gli ostacoli che gli capitano?

|Il ragazzo volò via lasciando riflettere Lullaby sulla domanda da lui esposta. Mentre tornava a casa si domandò a cosa potevano servire ai guardiani gli oggetti da lui recuperati, ebbene i tre si presentarono al cospetto della regina per dare in dono tali rarità.|

Pluto: Vostra altezza, per il centenario della vostra incoronazione vi offriamo questi doni da noi recuperati. L'uovo del Drago Cromato.

Uranus: La perla dell'Ostrica Gigante.

Saturn: E la Middlemist's Red. Sono rarità che non possono essere paragonate alla vostra bellezza.

Regina: Grazie mille. Sono certo che avete fatto sgobbare come un mulo Clessidrus per ottenere questi oggetti in una sola notte.

Tutti e tre: Naturalmente....................

|Poi chiusero la bocca, ma ormai era troppo tardi e la regina rise un pochino, compresa una ragazza che stava nell'ombra in sua compagnia. Tornato al Maho Clessidrus salutò tutti, ma vide che l'ambiente e tutt'altro che sereno. Doremì e Raganella piansero come fontane mentre Melody e Sinfony innaffiarono un vaso.|

Clessidrus: Qualcuno mi sa dire cosa succede.

Melody: Doremì non ha passato l'esame.

Clessidrus: Oh no, non può essere vero.

Doremì: Quelle bistecche erano così invitanti.

Clessidrus: E voi perché state così.

Sinfony: Purtroppo anche se ci hanno dato i loro semi, i frutti dell'albero delle note magiche non sbocceranno prima dei prossimi duecento anni.

|Tutti erano con il morale sotto i tacchi, eccetto le fate che stavano mangiando dei dolci di riso. Clessidrus era l'unico che emanava positività nel negozio e cercò di sdrammatizzare.|

Clessidrus: Io ci sarò quando l'albero produrrà i suoi frutti.

Raganella: Sta zitto Clessidrus.

|Doremì dovette aspettare molto tempo per fare l'esame di riparazione e superarlo ma fino a quell'ora Raganella si attaccò alla bottiglia per dimenticare la delusione che aveva ricevuto.|


 

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Capitolo 24
*** Dideo E Luletta ***


|Era un tranquillo pomeriggio a casa Harukaze, e Doremì in compagnia di Clessidrus stava guardando alla televisione il suo programma preferito, i Battle Ranger.|

Doremì: Vai così Battle Ranger Red, salva la principessa!

Clessidrus: Non capirò mai questo show, è così monotono e prevedibile. I Battle Ranger si trovano in difficoltà con il cattivo di turno, poi grazie ad una mossa segreta lo sconfiggono e salvano la principessa. Gli autori non hanno un briciolo di fantasia.

Doremì: Shhhhhhh, vuoi stare zitto?!

|Poi giunse anche Bibì.|

Bibì: Ora basta, dobbiamo andare in negozio. Siamo in ritardo.

Doremì: Cosa vuoi che siano cinque minuti.

|Poi tornò a vedere il suo programma preferito.|

Battle Ranger Red: Principessa?! 

|Poi la principessa mostrò il suo volto...............|

Tutti e tre: Lullaby?!

Clessidrus: Non ci posso credere, adesso mettono le guest star in questo programma? Sono proprio caduti in basso.

Doremì: Aww come vorrei essere anch'io una principessina!

|Il giorno dopo tutti parlarono della presenza di Lullaby in quel programma, mentre Clessidrus stava sull'albero ad ignorare le solite chiacchiere da corridoio. Infatti stava leggendo il giornale riguardante l'ultimo episodio di Battle Ranger che aveva avuto come votazione un bel otto su dieci.|

Clessidrus: E' inammissibile!

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

Clessidrus: Sai Didì, questi autori sono veramente degli incapaci. Voglio dire inventano personaggi affascinanti, superfortunati e che non perdono mai. Perché non fanno un programma dove il protagonista è un personaggio orribile, sfortunato e goffo che però di tanto in tanto lancia perle di saggezza?

Didì: https://nerdgirlpower.files.wordpress.c ... h_wall.png

|Più tardì sentì alcuni studenti che erano terribilmente agitati. Origliando Clessidrus potette sentire che Lullaby era stata richiamata dal vice preside Tanaka per aver firmato degli autografi ad alcuni studenti. Il clessidriano rise di gusto e decise di vedere la scena con i propri occhi. In quel momento incrociò Doremì, Melody e Sinfony.|

Clessidrus: Lo avete saputo?

Melody: Cosa?

Clessidrus: Lullaby è stata richiamata perché ha fatto degli autografi. 

Doremì: Oh no.

Sinfony: Stavolta è in un bel guaio. Sa che non si può comportare come una celebrità nella scuola.

Clessidrus: Voglio vedere che faccia farà quando riceverà una punizione esemplare.

|Il clessidriano corse via per guardare dalla finestra.|

Melody: Avvolte mi chiedo se ci prova gusto a ridere delle disgrazie altrui.

Doremì e Sinfony: Ah ah.

|Le tre bambine decisero di origliare la discussione nella sala docenti. Intanto fuori dalla finestra della sala, Clessidrus potette vedere tutta la scena. Didì non era d'accordo sull'atteggiamento che aveva il suo padrone nei confronti della bambina.|

Clessidrus: Oh andiamo Didì, è un evento unico che raro. Finalmente accetterà le conseguenze delle sue azioni.

|Il vice preside aveva iniziato la ramanzina.|

Tanaka: Ascolta Lullaby, anche se sei un personaggio famoso in questa scuola sei come tutti gli altri, ne più e ne meno. Non hai diritto ad un trattamento speciale.

Lullaby: Certo, lo so.

Tanaka: Devo dire che personalmente non sono d'accordo che un bambino delle elementari debba lavorare nel mondo dello spettacolo. Dovresti lavorare alla maggiore età Lullaby, adesso la scuola deve venire prima di tutto!

Segretaria: Signor Tanaka, una telefonata per lei.

Tanaka: Sì arrivo. E tu non muoverti di qui, con te non ho ancora finito. Ho molte cose da dirti. 

Lullaby: Sì, d'accordo.

|Intanto fuori dalla finestra.|

Clessidrus: Fine del primo tempo. Il momento ideale per mangiarmi un pacchetto di pop corn prima del gran finale.

|Prese il pacchetto dal capello e iniziò a mangiare con Didì che non approvava il suo atteggiamento.|

Clessidrus: Che c'è? Ne vuoi un po?

|Tornando all'aula.|

Lullaby: Uffa, ma perché non mi lascia in pace? Devo andare a lavoro adesso. Mi dispiace per lui ma non mi va di sprecare la giornata.

|In quel momento prese il suo jingle set e si trasformò da apprendista.|

Clessidrus: Oh no! Vuole usare la magia! Devo impedirglielo.

|In quel momento però venne colpito violentemente da una pallonata e venne scaraventato contro un albero. Il responsabile era Testuya che si stava allenando con la squadra di calcio.|

Testuya: Hey Takao, hai visto che strana traiettoria ha preso la palla?

|Successivamente, il ramo dove si era appoggiato Clessidrus si spezzò e precipitò al suolo. Didì corse in suo soccorso e lo vide malconcio.|

Clessidrus: Ascoltami Didì, se ti capitasse di trovare dei denti in giro, sono miei.

|Dopodiché svenne. Più tardi, a fine giornata, le ragazze decisero di parlare con Lullaby che anche questa volta aveva usato la magia per modificare lo stato d'animo del vice preside che la lasciò andare senza alcun richiamo verbale. Loro gli spiegarono che non doveva farlo, ma Lullaby rispose che non dovevano preoccuparsi per lei dato che aveva con se il talismano speciale di Malissa. Non c'era proprio verso di fargli capire che aveva sbagliato, così più tardi al Maho le ragazze erano disperate.........|

Doremì: Sono convinta che continuando così Lullaby, si caccerà nei guai.

|Ad un tratto però sentirono una canzone familiare.|

Clessidrus: Ecco che arriva.

|Poi sbucò la strega piazzista da un vaso.|

Dela: Buongiorno a te Raganella./Io sono qui e quel denaro che mi devi non può aspettar.

Clessidrus: Oh oh.

Raganella: Io me la squaglio!

|La rana provò a fuggire via ma Dela la inseguì per tutto il negozio.|

Clessidrus: E così imbarazzante. Avanti, dirglielo così la smettete di giocare al gatto col topo.

Raganella: Va bene, va bene. Sarò sincera con te Dela, non posso pagare.

Dela: Ahhh sei una cliente molto ma molto difficile. Completamente diversa da Malissa.

Raganella: Che cosa intendi dire?!

Dela: Che lei mi paga sempre sorridendo. E poi, particolare non trascurabile, compra tantissime note magiche per cui è un ottima cliente.

|La notizia preoccupò le bambine e Clessidrus.|

Melody: A quanto pare Lullaby ha a disposizione note magiche a non finire.

Doremì: E come sappiamo non si fa scrupoli ad usarle, nemmeno per cambiare i sentimenti delle persone.

|Ad un tratto videro il clessidriano con un borsone da militare.|

Sinfony: Dove stai andando?

Clessidrus: Voglio andare a casa sua e spiegargli chiaro e tondo come stanno le cose.

Doremì: E come mai la borsa.

Clessidrus: Mi accamperò vicino a casa sua per spiarla. 

Melody: Non è che lo stai facendo perché lei è una celebrità e che vuoi vivere nel confort della sua casa.

Clessidrus: Cosa?! Ma cosa mi tocca sentire! Se avessi voluto fare così fin dall'inizio mi sarei trasferito definitivamente nella tua lussuosa villa! 

Melody: Touché.

Sinfony: Cerca solo di non farti beccare dai suoi genitori.

Clessidrus: Tranquilla, mi mischierò alla flora locale.

|Quella sera Clessidrus si nascose nel cespuglio della casa di Lullaby per monitorare le sue azioni. Per l'occasione si mise un completo da militare per confondersi con l'ambiente che lo circondava, pure la sua fata fece la stessa cosa dipingendosi il corpo di nero e verde scuro.|

Clessidrus: Molto bene soldato semplice Didì, la nostra missione e monitorare i movimenti di Lullaby nella sua dimora. Così potremo capire come si comporta nell'ambiente familiare.

|La fatina però iniziò a sbadigliare.|

Clessidrus: Concentrati! Dobbiamo osservare ogni suo movimento senza perderla d'occhio.

|Passarono le ore e quello che il clessidriano vedeva era pura noia. Lullaby non fece niente di strano in casa, anzi si comportò educatamente come faceva di solito a scuola. Poi, dopo che si era messa il pigiama si sedette sulla scrivania e prese i quaderni per gli esercizi. Nonostante fosse sempre impegnata con il suo lavoro, Lullaby trovava tempo per studiare anche se questo comportava una perdita delle ore di sonno.|

Clessidrus: Quella ragazza non si ferma mai. Lo trovo ammirevole.

Didì: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/56 ... da1401.jpg

Clessidrus: Non ti far venire in mente strane idee. Questo non significa che la prospettiva che ho di lei sia cambiata!

Dopo un'ora e mezza terminò i compiti a casa e andò a dormire. La mattina dopo si svegliò di buon'ora, fece una sana colazione e poi veniva accompagnata da sua madre per andare a scuola. In Clessidrus si stava manifestando un po di stanchezza..................|

Clessidrus: Uffa, si comporta esattamente come fa a scuola. Almeno questo prova che mostra il suo carattere esattamente com'è.

|Il clessidriano notò che la sua fata stava ormai nel mondo dei sogni e lo lasciò riposare. Ad un tratto sentì il rumore della televisione e guardò dalla finestra in soggiorno. Nella stanza c'era la fatina di Lullaby, ovvero Lulù che stava guardando la TV mangiando un biscotto.|

Clessidrus: Interessante. Di aspetto è tale e quale alla sua padrona.

|La fatina dai capelli viola sentì qualcosa e il clessidriano si nascose di nuovo. Dopo un paio di minuti sentì il rumore di una macchina, era la madre che era rientra a casa. In quel momento Lulù spense il televisore e volò in camera sua. Durante la mattinata Miho, la madre di Lullaby, passò il tempo a risistemare la casa e a rispondere a qualche telefonata di lavoro dato che era anche la manager di sua figlia.|

Clessidrus: A quanto pare sua madre si preoccupa molto della carriera di sua figlia.

|In quel momento Didì ebbe i rimorsi della fame. 

Clessidrus: Ti sembra il momento di pensare al pranzo?

|Poi si sentì un altro rumore di stomaco, questa volta proveniente da Clessidrus che arrossì dall'imbarazzo. Così decisero di rifocillarsi mangiando delle polpette di riso che il ragazzo aveva preparato.|

Clessidrus: Ahhhhhh ci voleva proprio.

|Ad un tratto videro Lullaby che stava rientrando a casa. Così il ragazzo tornò ad osservare tutto.|

Lullaby: Sono tornata.

Miho: Io faccio un salto a comprare qualcosa per cena, ok?

Lullaby: Cosa pensi di preparare di buono stasera?

Miho: Spezzatino di carne con peperoni.

|In quel momento lo stomaco di Clessidrus e Didì si aprì di nuovo.|

Clessidrus: Mmmm che bontà.

Lullaby: Bleh. Io non lo mangio mamma, lo sai che non mi piacciono i peperoni.

Miho: Ma se li hai sempre mangiati.

|Sua madre uscì di casa. A quel punto Lullaby si mise il completo da apprendista, dalla porta di casa e usò il suo Ultramusicchiere.|

Lullaby: Magia della musica diffondi la libertà./Mamma di uscire a cena mi proporrà.

|Grazie all'incantesimo Lullaby influì sul pensiero della mamma.|

Miho: Cosa ne dici se andassimo a ristorante più tardi.

Lullaby: Ma certo.

|Così la signora andò via e Lullaby rise un pochino.|

Lullaby: Così è troppo semplice.

|Appena rientrò in casa si spaventò perché davanti a lui c'era Clessidrus con Didì.|

Clessidrus: Lo sai i peperoni fanno bene alla salute. Contengono molta vitamina C, potassio, ferro, magnesio e calcio. E la cosa più importante è che contengono poche calorie, ideale per farti mantenere il fisico snello.

Lullaby: Cosa ci fai in casa mia? Mi ha spiato per tutto questo tempo?

Clessidrus: No................forse. 

|Didì però lo incoraggiò a dire la verità.|

Clessidrus: Sì, ti ho spiato per un giorno.

Lullaby: Sai che è maleducazione spiare gli altri nelle proprie case. Sei peggio di un stalker.

Clessidrus: Non sono uno stalker! Ti ho controllato per vedere se usavi la magia anche in casa, e da quel che vedo sì.

Lullaby: Era una questione di vita o di morte.

Clessidrus: http://vignette3.wikia.nocookie.net/bat ... 0602163434

Lullaby: Ma quanto sono maleducata, sei mio ospite e non ti ho offerto niente.

|La ragazza lo accompagnò in soggiorno lasciando il clessidriano sorpreso. Più tardi portò un po di tè e dei biscotti.|

Lullaby: Quante zollette vuoi?

Clessidrus: Ehhhhh, due grazie.

|Poi notò che mancava la zuccheriera.|

Lullaby: Che sbadata, l'ho lasciata in cucina. Lulù, me la puoi prendere per favore?

|Dopo pochi istanti giunse la fatina di Lullaby che riuscì a portare la zuccheriera. In quel momento Didì rimase senza parole dinanzi alla bellezza di quella fata. Sembra esserne completamente incantato dalla sua bellezza.|

Didì: http://media.animevice.com/uploads/3/31 ... yes_3_.png

|Lulù però non capiva perché Didì la stava osservando.|

Clessidrus: Ascoltami Lullaby, non puoi usare la magia per ottenere tutto quello che voi. 

Lullaby: Ma sì che posso, fino a quando avrò il talismano. 

Clessidrus: Malissa ti ha anche detto che i talismani hanno dei limiti, se tu lo oltrepasserai succederà qualcosa di irreparabile e sarai tu a pagarne le conseguenze.

Lullaby: Dovresti smetterla di preoccuparmi per me. 

Clessidrus: Come scusa?

Lullaby: Perché lo stai facendo? Voglio dire in questa storia non centrate ne tu ne le ragazze, sono problemi che dovrò gestire io in futuro. Allora?

|In quel momento Clessidrus rimase ammutolito senza dare una risposta concreta.|

Lullaby: Beh, se non hai nient'altro da dirmi te ne puoi anche andare. Grazie per la visita.

Clessidrus: Su Didì, andiamo via. Qui abbiamo finito.

|Il ragazzo prese la sua fata, che rimase immobile per tutto il tempo della discussione, e se ne andò via volando.|

Lullaby: Sarà meglio che mi metta a studiare.

|Nel tardo pomeriggio Clessidrus ritornò al negozio di magia completamente distrutto.|

Raganella: Era ora che tornassi, dove accidenti sei stato?!..................Mamma, hai delle occhiaie tremende.

Clessidrus: Non ho dormito per tutta la notte perché dovevo spiare Lullaby, ma è stato completamente vano. Ora vado a dormire, ci vediamo dopodomani.

|E si rinchiuse in camera.|

Raganella: Avvolte faccio fatica a capire il suo comportamento.

|Poi notò sul tavolo Didì che faceva un angelo della neve usando l'argilla dei talismani.|

Raganella: E anche il suo.

Dodò: Dodò.

Mimì: Mimì.

Fifì: Fifì.

|Nella mente della fata c'era solo il visino angelico di Lulù. Pensava solamente a lei tant'è vero che scambiò Dodò per Lulù ed era in procinto di baciarla. Dodò dal canto suo gli diede un pugno in testa per farlo rinsanire.|

Lalà: Hey Didì, va tutto bene.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=kG8cdvHACo8

Lalà: Hahahaha. No, non hai la febbre. Ti sei presa una cotta per la fatina di Lullaby.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

Lalà: Beh, se quella ragazza ti piace, perché non provi a parlare con lei.

Didì: http://pinkie.mylittlefacewhen.com/medi ... _small.jpg

Lalà: Capisco, quando la vedi non ci riesci.

|Dodò iniziò a ridere un pochino e il poveretto si chiuse in se stesso.|

Lalà: E' una cosa seria Dodò. Ti aiutiamo noi.

|Didì abbracciò con tanto amore Lalà. La mattina seguente Lulù stava guardando un programma di cucina e le altre fate si avvicinarono alla casa.|

Lalà: Per cominciare, niente rompe il ghiaccio come un regalo floreale.

|Dodò diede un mazzo di margherite al suo amico. Dopodiché bussò alla finestra, Lulù lo vide e si avvicinò a lui. Didì gli diede il mazzetto di fiori ma alla prima annusata Lulù starnutì e si catapultò sul divano. Didì andò un attimo via, ma i fiori che aveva in mano attirò le api e ovviamente si diede alla fuga.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=Kl5_cTBEjfk

|Dopo una mezz'oretta ci riprovarono, questa volta ci riprovarono con un numero musicale. Fifì accese lo stereo e la musica attirò Lulù che guardò dalla finestra. La fatina vide Didì che si esibiva in un numero di ballo insieme a Doò, Mimì e Fifì. Durante l'esibizione Lulù ne rimase incantata, quando ad un certo punto la fata con il cappellino inciampò sui suoi piedi e cadde addosso alle sue amiche. Vedendo la scena Lulù rise tantissimo facendo arrossire dall'imbarazzo Didì. Più tardi decisero di fare un'ultimo tentativo.|

Lalà: Allora, io ti suggerirò le parole che dovrai dirle.

|Il piccoletto era d'accordo. Non appena Lulù uscì di casa per respirare un po d'aria fresca e in quel momento vide Didì vestito in smoking, ovviamente la cosa suscitò il suo interesse. Intanto Lalà si nascose in un cespuglio vicino a loro e suggerì le parole..........|

Lalà: Le violette di questo giardino sono niente paragonata alla tua bellezza.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=q_BU5hR9gXE

Lulù: https://www.youtube.com/watch?v=8VE0xDFyl1c

Lalà: I tuoi capelli lucenti brillano come il Sole in questa giornata nuvolosa.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=q_BU5hR9gXE

Lulù: https://www.youtube.com/watch?v=8VE0xDFyl1c

|Il piano stava funzionando, finalmente Didì riusciva ad aprirsi a Lulù. Ad un tratto però alcuni uccellini videro il lontananza le fate nel cespuglio e credendole degli gustosi insetti si precipitarono verso di loro.|

Lalà: Voli come...................

|Poi gli uccelli le attaccarono.|

Lalà: Vai via, razza di gallina spennacchiata! 

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=q_BU5hR9gXE

|Ovviamente Didì disse esattamente le testuali parole di Lalà e questo ovviamente offese Lulù.|

Lulù: Lulùlulù

|La fatina se ne andò via. Didí iniziò a piangere.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=3f-_PlztndM

|Lalà si tramutò in una gatta e scacciò via gli uccelli.|

Lalà: Via! Andate via!

|Uno dei due uccelli volò via ma, non appena vide Lulù, si precipitò per afferrarla. Didì si accorse dell'imminente pericolo.|

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=nkmDFM57xNc

|Lulù si girò e vide la bestiaccia e rimase immobile dalla paura. Didì volò velocemente da lei e la salvò all'ultimo minuto, poi la trascinò in un punto ben riparato.|

Lalà: Non ne hai avuto abbastanza?!

|Corse verso l'uccello che si spaventò e volò definitivamente via. Lalà e le altre fatine corse da Didì e Lulù per accettarsi delle loro condizioni.|

Lalà: State bene.

|E i due annuirono.|

Lulù: Lulù.

|La fatina abbracciò Didì come segno di gratitudine per averle salvato la vita. Il piccoletto diventò completamente rosso........|

Lullaby: Lulù? Dove sei?

Lalà: Sarà meglio andare.

|Prima che Lulù se ne andasse diede a Didì un bacino sulla fronte. La fata di Clessidrus svenne per il regalo ricevuto, facendola ridere. Lalà lo recuperò e tornarono al negozio di magia, dove Didì decise di creare un talismano raffigurante Lulù per poterla baciare.|

Lalà: Oggi avete imparato cos'è l'amore mie care. Credo che un giorno lo proverete pure voi..........................Però ora che ci penso, di solito le fatine si comportano come i loro proprietari, vuoi vedere che..........


 

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Capitolo 25
*** Natale Dolce Natale ***


|Era l'antivigilia di Natale e le bambine e Clessidrus stavano mettendo gli addobbi nel negozio di magia.|

Doremì: Scusate un attimo. Qualcuno mi dice perché dobbiamo addobbare il negozio per Natale?

Sinfony: Perché vogliamo sfruttare lo spirito natalizio, invogliando la gente a spendere ed a incrementare le nostre vendite.

Raganella: Ben detto Sinfony! E' sempre meglio battere il ferro finché caldo, prendete esempio dalla sagacia della vostra amica.

Doremì: La tua cupidigia non ha limiti.

Raganella: Brutta scellerata! Di chi è la colpa se sono ridotta in questo stato?!

Doremì: Che vorresti insinuare?

Clessidrus: Guarda che l'unica che ha una colpa sei tu Raganella, sei stata capace di farti smascherare da una bambina. E comunque le probabilità che questa strategia di mercato funzioni sono dello zero per cento.

Raganella: Razza di piccolo.................

Melody: Dai non litigate. Il Natale è vicino, non rovinate quest'atmosfera di gioia e di pace.

Raganella: Brava ben detto! Prendete esempio dal buon senso della vostra amica.

Clessidrus: Posso fare una domanda?

Doremì: Certo.

Clessidrus: Ma perché si festeggia il Natale?

|La sua domanda fece cadere le bambine a terra.|

Raganella: Che domanda stupida. Festeggiamo il Natale perché è una tradizione che gli umani hanno da quasi duecento anni.

Clessidrus: Questo lo so, però quello che volevo dire è.............qual'è il suo significato.

Raganella: E' semplice testa a pera. Sono i regali!

Doremì: Ignorala Clessidrus. Dopo ti mostriamo noi cos'è lo spirito natalizio.

|Così più tardi, a fine lavoro, le bambine andarono in città a vedere come la piazza era addobbata e allo stesso tempo provarono a spiegare a Clessidrus il vero significato del Natale.|

Doremì: Devi sapere che il Natale è il periodo dell'anno più bello di tutti. 

Sinfony: Le strade vengono agghindate.

Melody: Le vetrine si riempiono di decorazioni.

Doremì: E sopratutto le tavole vengono imbandite con leccornie di ogni genere. Come i dolci di Natale e le bistecche.......... questo almeno e quello che si fa a casa mia.

Clessidrus: Come mai c'è un palco al municipio?

Sinfony: Perché alcuni preferiscono festeggiare il Natale in piazza piuttosto che a casa.

Doremì: Guardate! Lullaby terrà il concerto di Natale domani.

Sinfony: Un abile mossa dei commercianti della zona.

Melody: Che furbi, la gente assiste al concerto e poi va a comprare i regali. 

Doremì: Che idea, state a sentire! Se ci mettiamo a cantare davanti al negozio la gente si radunerà a sentirci e poi farà acquisti.

Melody e Sinfony: Nah, non credo proprio.

Doremì: Già, siamo stonate.

Melody: Certo che Clessidrus potesse farlo...............

Clessidrus: Chi io?

Sinfony: Dai, ti abbiamo sentito cantare qualche volta e la tua voce è melodiosa.

Clessidrus: Peccato che non voglio che gli adulti mi vedano.

Doremì: Lasciamo perdere, è una pessima idea. 

|La bambina camminò sconsolata fino a quando non andò a sbattere contro un anziano signore. Dopodiché lo aiutò a rialzarsi e gli diede un taccuino che gli era caduto.|

Clessidrus: Che strano individuo.

Melody: Perché dici così?

Clessidrus: Non lo so, aveva un non so che di familiare.

|In quel momento Bibì stava correndo con i suoi amici in cerca di Babbo Natale perché dovevano dirgli una cosa importante. Anche se Doremì le disse che era improbabile che lui si sarebbe presentato in giro per la città, Bibì non si arrese e con i suoi amici continuò le ricerche.|

Doremì: Chi la capisce e brava.

Clessidrus: Sono un po confuso. Quindi il Natale è tutto questo consumismo sfrenato?

Sinfony: Ma no. E' solo una parte della festa. 

Melody: Il Natale è il periodo dell'anno in cui ci si perdona a vicenda per il male fatto in passato e si compiono azioni nobili, come aiutare chi è meno fortunato di noi.

Doremì: Ma la cosa più importante è che a Natale può stare con le persone che ti vogliono bene, come la famiglia.

Sinfony: Esatto. Io non vedo l'ora che arrivi domani così potrò festeggiare la vigilia con mio padre.

Melody: Già, anch'io sono felice di trascorrere il Natale con la mia famiglia. 

Doremì: Lo stesso vale anche per me.

|Mentre le ragazze mostrarono molta gioia nell'aspettare il Natale, Clessidrus iniziò a riflettere sul significato della festività. Era arrivata la vigilia e ovviamente al Maho non si presentò nessuno.|

Doremì: Non c'è niente da fare.

Melody: Nessun cliente.

Sinfony: Uffa che noia.

Raganella: Non è possibile! Perché nessuno viene qui?!

Clessidrus: Ehhhhh forse perché le persone pensano che un talismano non sia un articolo ideale da regalare per Natale? Non spetta a me dirti che te l'avevo detto.

Raganella: E' tutta colpa tua! Sei un vile iettatore!

Clessidrus: Ho capito, me ne vado in città a vedere che aria tira.

|Il clessidriano volò via e andò in giro per la città usando la collana magica. Si mischiò tra gente che stava facendo le spese dell'ultimo minuto, bambini che vedevano le vetrine speranzosi che Babbo Natale portasse ciò che avevano desiderato, e persone benestanti che lavoravano nelle mense per i poveri. Il ragazzo era attratto da tutta la bontà e la pura gioia che lo circondava e decise di fare una cosa................|

Clessidrus: Ho deciso, farò un regalo alle mie amiche e a quella burbera di Raganella. Si va a fare shopping!

|Il ragazzo si mise il classico camuffamento e decise di girare nei negozi a comprare qualcosa. Vi chiederete come può comprare qualcosa, ebbene grazie ai soldi che ha ricavato con le vendite dell'album poteva permettersi di comprare qualcosa come cibo e giocattoli, oppure nel suo caso un lettore Mp3 visto che gli piaceva girare per la città con la musica nelle orecchie. Il brano che scelse era tratto dal suo album.|

CLESSIDRUS

Non mi hai mai detto quanto ci tenevi
Non mi hai mai detto quanto ci tenevi
Non mi hai mai detto quanto ci tenevi
Non l’ho comunque mai sospettato

I capelli lunghi, occhi verde azzurro
Mi sono innamorato in una notte appena
Abbiamo contato le stelle
Abbiamo trovato l’amore dentro di noi
Labbra rosse, pelle morbida
Ti ho messo gli occhi addosso ora
Non andiamo mai a dormire
Ce la faremo no so come

Non ti ho mai detto (che tipo di)
Il sentimento che provo per te (però lo sai)
Te l’ho già dimostrato (per il vero amore)
Ora dobbiamo andare fino in fondo

Non mi hai mai detto (Non ti ho mai detto)
Quanto ci tenevi (quanto ci tenessi)
Non mi hai mai detto (Non ti ho mai detto)
Quanto ci tenevi (quanto ci tenessi)
Non mi hai mai detto (Non ti ho mai detto)
Quanto ci tenevi (quanto ci tenessi)
Non l’ho comunque mai sospettato

Dolci sogni, cose belle
Penso che tu stia giocando con la mia mente
Vorrei avere un paio di ali
Per volare in alto in tutto il cielo
Pista da ballo, vibrazioni positive
Mi ha fatto ballare tutta la notte
Ci siamo divertiti un sacco
Vorrei tornare indietro nel tempo

Non ti ho mai detto (che tipo di)
Il sentimento che provo per te (però lo sai)
Te l’ho già dimostrato (per il vero amore)
Ora dobbiamo andare fino in fondo

Abbiamo contato stelle in cielo
Abbiamo trovato l’amore dentro di noi
Abbiamo contato stelle del cielo
Abbiamo trovato l’amore dentro di noi

Non mi hai mai detto (Non ti ho mai detto)
Quanto ci tenevi (quanto ci tenessi)
Non mi hai mai detto (Non ti ho mai detto)
Quanto ci tenevi (quanto ci tenessi)
Non mi hai mai detto (Non ti ho mai detto)
Quanto ci tenevi (quanto ci tenessi)
Non l’ho comunque mai sospettato

|Nel giro di dure ore fece tutte le compere possibili ed immaginabili, fece regali per Doremì, Melody, Sinfony, Raganella, Lalà e le fatine, più un regalo misterioso. Dopodiché tornò ad usare la collana per non essere visto così potette girare senza problemi con le buste in mano. |

Clessidrus: Ormai mi sono fatto contagiare dalla festività, quanto adoro il Natale.

|Dall'altra parte della strada che Clessidrus percorreva, c'era Lullaby che stava provando per il concerto di Natale. La bambina, essendo un apprendista, poteva vedere il clessidriano saltellare di gioia.|

Lullaby: Ma cosa sta facendo?

|Più tardi, quel pomeriggio, Clessidrus stava ritornando al Maho, che ormai era chiuso, e per maggiore sicurezza nascose la roba che aveva comprato nel suo cappello quadrimensionale. Appena entrò................|

Clessidrus: Sono tornato.

|Poi notò che le bambine erano in compagnia del vecchietto che Doremì aveva aiutato il giorno prima e si spaventò.|

Vecchietto: Non ci posso credere, sono secoli che non vedo un clessidriano.

Clessidrus: Oh no è la mia fine..............

|Clessidrus era spacciato visto che un umano di età adulta lo aveva scoperto. Ma non successe nulla.|

Doremì: Clessidrus, ti presento Babbo Natale.

Clessidrus: Babbo Natale?.............Che strano, da come me lo avevate descritto pensavo fosse un po paffuto.

Babbo Natale: Con tutto il lavoro che ho fatto mi sono un po trascurato e ho preso l'influenza.

Doremì: Allora devi curarti e riposare a casa.

Babbo Natale: In questo periodo ho molto da fare, non posso permettermi di fermare. Il periodo di Natale e frenetico è ho tanto lavoro da sbrigare, nell'agenda che mi avete restituito ieri ci sono tutti i regali da consegnare ai bimbi buoni.

|Babbo Natale provò a rialzarsi ma rischiò di cadere, fortuna che le bambine lo presero in tempo.|

Melody: Non sei in condizione di lavorare.

Doremì: Hai bisogno di riposo e oggi è il ventiquattro.

Sinfony: Non c'è la farai a consegnare i regali.

Babbo Natale: Niente paura riuscirò a compiere il mio dovere, a qualsiasi costo.

Doremì: Ti aiuteremo nelle consegne. 

Clessidrus: Come?

Sinfony: Ottima idea Doremì.

Melody: Con il nostro aiuto ti alleggeriremo il lavoro Babbo Natale.

Doremì: Abbiamo il tuo permesso, vero Raganella?

Raganella: Va bene, ve lo concedo..................Ad una sola condizione. In cambio voglio riceve un regalo.

Clessidrus: Mi sembrava che c'era qualcosa che non andava.

Raganella: Portatemi un regalino, per favore?

Babbo Natale: D'accordo, va bene.

Sinfony: Non sei un po grande per queste cose?

Raganella: E allora?! Che male c'è, desidero averlo e basta!

Sinfony: Ma hai fatto la brava bambina.

Clessidrus: Sennò riceverai solo carbone. 

|Ovviamente la rana sbuffò.|

Clessidrus: Contate pure su di me.

Doremì: Grazie. Oh no! Stasera ho la cena di famiglia.

Melody e Sinfony: Anche noi dobbiamo festeggiare la notte di Natale con le nostre famiglie.

Babbo Natale: Non è un problema ragazze, potrete effettuare le consegne quando i bambini si saranno addormentati, dopo la mezzanotte. 

Tutte e tre: Bene.

|Era sera ormai e Clessidrus, mentre aspettava l'arrivo della mezzanotte, decise di spiare dalla finestra le sue amiche che stavano festeggiando insieme alle loro famiglie. Vide innanzitutto la famiglia Harukaze che festeggiava il Natale mangiando a tavola allegramente, poi la famiglia Fujiwara che stava facendo dei giochi natalizi e infine la piccola famiglia Senoo che stava cantando le classiche canzoni di Natale con le loro armoniche.|

Clessidrus: Wow, guarda quanto si divertono insieme ai loro genitori. E proprio bello passare il Natale con la propria.. ........ ....... famiglia?

|Dopo un po il clessidriano arrivò al nocciolo della questione. Il Natale era fatto per stare con le proprie famiglie quando essi non sono impegnati nella loro quotidianità, inspiegabilmente questo lo fece intristire. Era mezzanotte e l'ultima delle tre che era arrivata al negozio di magia era Doremì perché voleva far conoscere Babbo Natale a Bibì, peccato che la bambina si era addormentata e diede pugni nel sonno alla sua sorella maggiore.|

Doremì: Giuro che non la sveglierò mai più.

Melody: Beh, non fa niente.

Sinfony: Bibì è in catalessi come sempre. Muoviti Clessidrus, dobbiamo andare.

|Poi lo videro arrivare, ma aveva l'aria sconsolata.|

Clessidrus: Io non vengo più.

Tutte e tre: Cosa?!

Doremì: Ma ci avevi detto che ci avreste aiutate.

Clessidrus: Lo so............ma non me la sento.

Melody: C'è qualcosa che non va?

Sinfony: Avanti, sputa il rospo.

Clessidrus: Ecco, ho visto come avete festeggiato la notte di Natale con le vostre famiglie, e ho capito che il vero significato del Natale e stare insieme alle proprie famiglie. Io non posso aiutarvi a rendere perfetto una festa che non posso festeggiare con la mia famiglia.

Sinfony: Ma Clessidrus..........

Clessidrus: Andate, sono convinto che ve la caverete anche senza di me.

|Melody voleva convincerlo a venire con loro ma Doremì glielo impedì.|

Doremì: Fai come credi opportuno. Se dovessi cambiare idea, sai dove trovarci.

|Così le tre apprendiste salirono sulla slitta di Babbo Natale e si diressero al villaggio di Babbo Natale. Intanto Clessidrus, con la musica nelle orecchie, camminò nelle strade di Tokyo ormai deserte visto che tutti stavano festeggiare il Natale nelle loro case. Per lui il Natale, da festività allegra e gioiosa, era diventato cupo e insignificante. Dopodiché andò in cima al palazzo più grande della città a meditare.|

Clessidrus: Beh, posso solo augurare Buon Natale a tutti, vi pare.

Lullaby: Clessidrus? Sei proprio tu?

|Il clessidriano si girò e vide Lullaby a cavallo della sua scopa.|

Clessidrus: Lullaby! Ma cosa ci fai qui?

Lullaby: Vado ad aiutare le ragazze. Tu perché non sei con loro?

Clessidrus: Non me la sentivo. A che senso salvare il Natale sapendo che tu non lo festeggerai con la tua famiglia? Io non potrò mai assaporare appieno il senso del Natale.

Lullaby: Non è obbligatorio avere una famiglia per festeggiare al meglio il Natale.

Clessidrus: Non sai quello che dici, del resto come potresti capirmi. Tu c'è l'hai una famiglia.

Lullaby: Questo è stato il mio primo Natale che non l'ho passato con i miei genitori.

Clessidrus: Eh?

Lullaby: Mia madre sta parlato con Malissa per organizzare i miei impegni di domani, mentre mio padre ha il turno di notte quindi non riusciremo a vederci. Ho passato la vigilia da sola mangiando una cena precotta.

Clessidrus: Oh..........mi dispiace tanto.

Lullaby: Non ti preoccupare, questo purtroppo è il prezzo che devo pagare per la mia fama. Quello che cerco di dirti è che non importa con chi festeggi il Natale, che sia la tua famiglia o un tizio a caso che incontri nella metropolitana, basta solo che lo festeggi con quelli che ti vogliono bene, è questo il vero significato del Natale.

|Le parole di Lullaby aprirono la sua mente e gli fecero tornare il sorriso.|

Lullaby: Ora è meglio che vada, anche se sarà difficile trovare l'esatta posizione del villaggio di Babbo Natale.

Clessidrus: Forse posso darti una mano.

|Poi prese la bussola che aveva ricevuto da Pluto.|

Clessidrus: Questa bussola riesce ad rintracciare onde magiche nel raggio di cento chilometri. Forza sbrighiamoci, non c'è tempo da perdere.

|Il clessidriano prese il volo e fece strada a Lullaby che gli sorrise. Intanto al villaggio le bambine aiutarono i Babbi Natale del Giappone a smistare i regali negli appositi sacchi, non potettero usare la magia perché in precedenza avevano usato il Cerchio Magico per riparare il macchinario che produceva i giocattoli. Il tempo stringeva e le ragazze dovettero fare più in fretta.|

Doremì: Se potessimo usare la magia avremmo già finito di lavorare.

|Ad un tratto giunsero Lullaby e Clessidrus.|

Lullaby e Clessidrus: Cosa possiamo fare, mettere i regali nei sacchi?

|Le bambine si girarono e videro proprio coloro che meno si sarebbero aspettati di vedere. I due estrassero le loro bacchette e pronunciarono la formula magica.|

Lullaby: Magia della musica diffondi la libertà..............

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà..........

Lullaby e Clessidrus: Ogni regalo nell'apposito sacco finirà!

|Grazie alla loro magia il lavoro di smistamento venne concluso in tempi rapidi. I due atterrarono dolcemente.|

Lullaby: E' stato divertente venire nel villaggio di Babbo Natale.

Clessidrus: Caspiterina, quanti Babbi Natale ci sono. Questo spiega come faccia ad essere in più posti contemporaneamente.

|In quel momento Doremì li abbracciò fortemente.|

Doremì: Sono commossa! Il vostro aiuto è stato indispensabile!

Sinfony: Siete arrivati al momento giusto. 

Melody: Grazie di cuore Lullaby, sei riuscita a liberarti dai tuoi impegni?

Lullaby: Ahhhhh sì, mi sono ritagliata un po di tempo libero.

|Doremì continuò a stringerli forte.|

Doremì: Sono così felice che sei venuto alla fine.

Clessidrus: Anch'io, ma adesso smettila di abbracciarmi. Mi stai soffocando.

Babbo Natale: Scusatemi, ci aiuterete a consegnare i regali ai bambini?

Tutti e cinque: Sì!

|Così ognuno di loro prese dei sacchi e andarono nelle varie case a consegnare i regali a tutti i bambini buoni. L'ultima casa rimasta era quella di Doremì, che però non diede ancora il regalo alla sua sorellina. Poi venne raggiunta dai suoi amici sulla slitta trainata da Babbo Natale.|

Sinfony: Doremì? Noi abbiamo finito le consegne.

Melody: Tu hai finito?

|La ragazza dai capelli rossi era un po sconsolata.|

Clessidrus: Qualcosa non va?

Doremì: Sì. Babbo Natale, avrei una richiesta da farti ma mi vergogno.

Babbo Natale: Di cosa si tratta?

Doremì: Beh ecco si tratta di mia sorella. Bibì ci teneva così tanto a conoscerti, non potresti incontrarla?

Babbo Natale: Veramente mi è vietato conoscere i bambini di persona.

Doremì: Sei accetti sono disposta a rinunciare al mio regalo di quest'anno!

Sinfony: Anch'io sono disposta a rinunciarci. Farei questo ed altro per Bibì.

Melody: Neanch'io voglio il regalo. Nessuna di noi tre ne ha davvero bisogno.

Lullaby: Sì, anch'io posso farne a meno.

Clessidrus: Lo stesso vale anche per me. Tutto per rendere felice quella piccola e vivace bimba.

Doremì: Amici.

Babbo Natale: E va bene. Non posso conoscerla personalmente ma............|

|Così Babbo Natale esaudì il desiderio di Doremì e fece visita a Bibì e ai suoi amici nel mondo dei sogni riempiendo i loro cuoricini di gioia, i bambini potettero ringraziarlo per tutti i doni che hanno ricevuto da lui in tutti questi anni, questo lo fece commuovere. Più tardi i Babbi Natale li ringraziò per l'aiuto che avevano dato e in quel preciso istante giunse con la sua carrozza la regina delle streghe.|

Regina: Apprendiste? Clessidrus? Voglio ringraziarvi anch'io per il lavoro che avete fatto. Grazie al vostro lavoro, i sogni di tutti i bambini sono stati difesi e sono al sicuro. Vi prego, accettate questi.

|Ricevettero tutti e cinque un Magi-Test.|

Regina: Dopo quanto avete dimostrato di saper fare, mi aspetto grandi cose da voi. 

Doremì: Grazie per la fiducia altezza, non vi deluderemo.

I restanti quattro: Grazie di cuore vostra maestà. 

|E anche la regina se ne andò augurando a loro Buon Natale. Era la mattina di Natale e durante la notte la neve era caduta a Tokyo, durante quel giorno i bambini si divertirono a giocare con la neve, mentre al Maho Clessidrus consegnò i regali a Raganella e a Lalà.|

Clessidrus: Buon Natale.

Lalà: Che bello! Un paio di orecchini della mia misura, grazie Clessidrus.

Raganella: Forte, un megafono! Così quelle tre pesti non mi ignoreranno più.

Lalà: Però noi non abbiamo un regalo per te.

Clessidrus: Non importa, a me basta che potrò festeggiare questo giorno con voi.

|Poi entrarono Doremì, Melody e Sinfony.|

Tutte e tre: Buon Natale!

Clessidrus: Ragazze, questa sì che è una sorpresa. Come mai siete da queste parti?

Melody: Siamo venute a festeggiare il Natale con te.

Clessidrus: Davvero?

Sinfony: Ma certo. E qui c'è un regalo per te.

Clessidrus: Awwww grazie di cuore.

|Poi prese dal cappello tre pacchettini e li consegnò alle sue amiche.|

Clessidrus: Anch'io ho qualcosa per voi.

|Poi lo aprirono.|

Melody: Che bello, un metronomo.

Sinfony: Una nuova padella antiaderente, proprio quello che mi serviva.

Doremì: Un cartoncino?

Clessidrus: Leggi bene.

Doremì: Cosa?! Sconto del quaranta per cento alla steakhouse "Il Maialino" per ogni cinquemila yen di consumazione! Oh grazie, grazie, grazie!

|Doremì abbracciò fortemente il suo donatore che rise un pochino. Poi Clessidrus aprì il suo regalo.|

Clessidrus: Un'Aston Martin del settantotto?! Come avete fatto?! L'ho cercata per tutta la città!

Tutte e tre: E' un segreto.

Doremì: Sai, stasera vengono i miei nonni a farci visita, ti va di venire al nostro pranzo di Natale. Faresti felice pure Bibì.

Clessidrus: Ne sarei onorato.

|Ad un tratto giunse Piccolina con un pacco.|

Piccola: Pacco per Testa A Cono.

Melody: Cosa ti ha portato questa volta Lullaby?

Clessidrus: Chi lo sai.

|Prima che la fatina andasse via ricevette un pacco da Clessidrus da spedire a Lullaby. Il clessidriano poi controllò la scatola e l'aprì lentamente per paura di ricevere un brutto scherzo. Invece nel pacco c'era una sciarpa, un cappello e dei guanti viola.|

Clessidrus: Proprio quello che mi serviva. Chissà come faceva a saperlo?

Doremì: Da quello che deduco pare che l'aria natalizia abbia posto fine alla vostra rivalità.

Clessidrus; Più o meno.

Sinfony: Non sprechiamo tempo qui dentro, oggi c'è una bellissima giornata nevosa! Andiamo a giocare!

Clessidrus: Un ottimo modo per battezzare il regalo di Lullaby.

|Così per tutta la mattinata le bambine e il folletto giocarono nella neve, passando così un bel Natale. Intanto alla stazione radio KKK Lullaby stava finendo il suo programma radiofonico.|

Lullaby: E questo è tutto per oggi, qui è la vostra Lullaby che vi augura Buon Natale!

|A fine programma la bambina si rilassò cinque minuti nel suo camerino quando dalla finestra sbucò Piccolina con un regalo.|

Piccola: Un pacco da parte di Clessidrus.

Lullaby: Chi l'avrebbe detto, mi aveva fatto un regalo. Sono curiosa di sapere di cosa si tratta.

|Poi lo aprì e rimase meravigliata del dono ricevuto. Erano delle bellissime scarpe, all'interno c'era un bigliettino.|

Lullaby: " Visto che la tua vita è movimentata, ti consiglio di metterti queste. Sono abbastanza comode e proteggono molto bene le tue deboli caviglie." Aw, devo ammettere che è molto premuroso.

Miho: Lullaby sei pronta per l'intervista?

Lullaby: Ma certo mamma, dammi un minuto. 

|Così la bambina uscì dal camerino con indosso le scarpe che gli aveva regalato Clessidrus.|


 

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Capitolo 26
*** L'Ultima Risata ***


|Al negozio di magia qualcosa non quadrava quel giorno. Infatti sul tavolo c'erano Raganella e Malissa che ballavano con dei costumi ridicoli che facevano molto Carnevale di Rio. Questo lasciò perplessi tutti i presenti.|

Clessidrus: Credo che avrò gli incubi stanotte.

|Mentre le bambine risero moltissimo.|

Raganella: Perché vi sbellicate dal ridere?! 

Melody: Perdonaci, ma non comprendiamo il motivo di questo ballo.

Malissa: Stiamo provando per La Festa Della Nota Scordata.

Doremì: Ma che razza di festa è?

Raganella: Si celebra ogni anno nel mondo delle streghe.

Clessidrus: Per la precisione è una delle feste più antiche e più importanti del mondo delle streghe.

Lalà: I partecipanti devono presentare un numero comico o musicale. 

Sinfony: Caspita, mi sembra un bell'impegno.

Lalà: Alla fine dello spettacolo le streghe voteranno la vincitrice e la regina esaudirà un loro desiderio.

Melody: Adesso capisco perché vi agitavate come delle pazze.

Raganella: Stavamo ballando un samba!!!!!!!!!!!!

|Ad un tratto apparì Dela.|

Raganella: Che cosa vuoi da noi?

Dela: Sono qui per avvertirti che le apprendiste dovranno affrontare l'esame del secondo livello.

Raganella: Non si può rimandare di qualche giorno? Sai c'è la festa............

Dela: Niente da fare, anzi. Le apprendiste faranno l'esame proprio alla Festa Della Nota Scordata esibendosi con un loro numero. Datevi da fare non sarà un compito facile.

|La strega piazzista se ne andò ma non prima di dire una cosa a Doremì........|

Dela: Anche l'esame di terzo livello si svolgerà domani sera alla festa. A più tardi.

Clessidrus: Questa è ottima occasione per riscattarti Doremì.

Doremì: Dobbiamo inventarci qualcosa che faccia divertire le streghe.

|Poi si aprì un varco dimensionale nel negozio e apparì Mercury.|

Mercury: Salve lumache.

Clessidrus; Mercury? Cosa vi porta qui?

Mercury: Ho un messaggio da parte del tuo esaminatore dell'ottava e penultima prova mio caro. L'esame si svolgerà alla Festa Della Nota Scordata e dovrai esibirti in un numero comico che lo faccia ridere.

Clessidrus: Beh, non c'è problema.

Mercury: Ti posso garantire che la tue impresa sarà titanica. Mars, grande stratega e capo delle guardie reali del mondo delle streghe, non ride da almeno quattrocento anni da quando vide per la prima volta Il Calendario di Giordano Bruno. Ti consiglio di spremerti le meningi, ne va della tua stessa via.

|Il guardiano corse velocemente verso il portale e sparì.|

Melody: Accidenti, questa volta non sarà facile per te.

Clessidrus: Già, come faccio a farlo ridere? Io già di mio non sono proprio un tipo divertente.

|Mentre camminò, inciampò sul tappetto e rotolando andò a sbattere contro il ripostiglio, generando ilarità tra le sue amiche.|

Clessidrus: Oh forse sì?

|La quella sera, il clessidriano si guardò alla televisione un programma comico, pecco che le battute erano molto scontate e non facevano ridere nemmeno i polli.|

Clessidrus: Ecco a chi si ispirano il trio SOS. Non posso proporre questa spazzatura a Mars, mi farebbe a polpette.

Alexander: E sentiamo cosa avresti intenzione di fare?

Clessidrus: Devo studiarmi un po la storia della commedia. Di sicuro lui preferirà la comicità classica, andrò in biblioteca e scoprirò cosa fare.

|La mattina dopo, con il suo classico travestimento, il clessidriano andò in biblioteca per cercare qualcosa che lo poteva aiutare nel numero. Trovò alcuni libri interessanti.|

Clessidrus: Bene, cominciamo.

|Perse ben due ore per leggerli. Tuttavia il clessidriano li trovò noiosi, le battute erano di un umorismo sottile che solo uomini di cultura potevano cogliere. Il ragazzo se ne andò al parco vicino al laghetto delle papere per riflettere.|

Clessidrus: Cosa posso fare? Se non mi farò venire in mente qualcosa entro stasera potrò dire addio alla mia pellaccia.

Lullaby: Ciao.

|Il clessidriano si sorprese quando vide Lullaby.|

Clessidrus: Ciao, ma cosa ci fai qui?

Lullaby: Sto facendo un servizio fotografico e ti ho notato. Come mai quella faccia?

Clessidrus: Ecco, stasera devo sostenere la mia ottava prova, devo portare un numero comico che faccia ridere un guardiano che non ride da almeno quattrocento anni. Ho provato con la comicità dei show televisivi, ma fa troppo pena. Ho provato con quella classica del periodo rinascimentale ma è troppo sopraffina per essere apprezzata da tutti. Ormai non so come fare per essere sicuro che la mia comicità gli piaccia.

|La bambina rise un pochino.|

Lullaby: Non hai bisogno di imparare la comicità. Devi essere solo te stesso.

Clessidrus: Dici che basterà?

Lullaby: Secondo te come ho fatto a diventare un attrice?

Clessidrus: Beh immagino studiando vecchie opere.

Lullaby: Quello sì, mi è servito. Ma quando sono su un palco o su un set io mi esprimo per ciò che sono dentro. Devi trovare la tua comicità e esprimerla come meglio puoi a coloro che ti guardano. Solo così potrai essere sicuro di fare un ottima impressione a questo guardiano.

|Il consiglio di Lullaby gli aprì la mente, ora sapeva cosa doveva fare.|

Clessidrus: Caspiterina, hai ragione! So esattamente cosa devo fare.

|E corse via.|

Clessidrus: Grazie mille per il consiglio Lullaby!

|Il ragazzo rientrò immediatamente al Maho e cercò in lungo e in largo Alexander.|

Clessidrus: Alexander?!

Alexander: Che cosa c'è? Non vedi che sto sentendo l'ultimo singolo di Lullaby?

Clessidrus: So cosa fare stasera alla festa, e tu mi aiuterai.

Alexander: Chi? Io?

|Era sera e Clessidrus si diresse alla festa, insieme a lui c'erano le sue amiche.|

Doremì: Sei carico per stasera?

Clessidrus: Lo sono eccome. Sono solo un po nervoso, spero che questo numero divertirà Mars. E voi invece.

Doremì: Ci siamo allenate con alcuni trucchi di illusionismo grazie al nostro compagno di classe Watanabe. 

Sinfony: Questa volta faremo vedere di che pasta siamo fatte.

|Arrivati alla festa videro che streghe che assistevano allo spettacolo divertite. Il motivo? Si stavano esibendo nel loro numero di samba Raganella e Malissa.|

Sinfony: Che figuraccia.

Doremì: C'è la mettono tutta, ma è un disastro.

Melody: Poverine, mi dispiace per loro.

Clessidrus: Beh, anche se non vincono si saranno divertite a fare questo numero.

Jupiter: Sei arrivato.

|Il clessidriano abbracciò l'enorme guardiano.|

Clessidrus: Sono felice di rivederti Jupiter.

Jupiter: Tra poco toccherà a te. Mi raccomando fallo piangere dal ridere.

Clessidrus: Vedrai. lo lascerò a bocca aperta.

Melody: Buona fortuna Clessidrus. 

Clessidrus: Grazie ragazze.

|Dopo un po toccò al clessidriano. C'era una sala d'onore dedicata ai sette precedenti esaminatori di Clessidrus più Mars che teneva il broncio.|

Mars: Finalmente è il suo turno, così potrò sbatterlo nell'oblio a fine serata.

Neptune: Fidati se ti dico che quel clessidriano ne sa una più del diavolo.

Venus: Fin'ora ha superato egregiamente tutte le prove.

Mars: Solo perché voi non ci siete andati giù pesante. Vi insegno io come si fa a dare prove difficili a un nemico giurato delle streghe.

Presentatrice: Ed ora il famigerato Clessidrus ci delizierà con un numero comico.

|In quel momento apparì magicamente il portatile con Alexander che in quella occasione era tutto tinto di verde. In quel momento salì sul palco Clessidrus con un costume da apprendista strega simile a quello di Doremì.|

Doremì e Raganella: Ma cosa combinano?

Alexander: Allora giovane apprendista. Io sono la strega Eufonia di Mamadoiou, dato che tu hai scoperto la mia identità dovrai superare degli esami per diventare una strega. Per questo dovrai avere una preparazione base. Sei pronto?

Clessidrus: Non ci sono problemi, tu dici quello che devo fare e io lo faccio.

Alexander: Molto bene. Al teschio di un picchio maschio, mischio muschio e nevischio, chiodi e piovischio, rimischio. Raschio chiome e cincischio, ma mentre rischio l'ischio mettendo sull'uscio cime di vischio e germogli di lentischio tu che fai?

Clessidrus: Me ne infischio.

|In quel momento le streghe cominciarono a ridere, mentre Mars sorrise un pochino.|

Alexander: Forse è meglio che ti faccia qualche domanda sulle proprietà delle piante. O rispondi bene o ti sbatto a sollevare pietre a Stonehenge, chiaro?

Clessidrus: Cristallino.

Alexander: Cosa si ottiene dall'infuso di quercia?

Clessidrus: Il ghiandoncello

Alexander: Chi teme il Luppolo?

Clessidrus: Cappuettolo Rossolo.

Alexander: Dove la trovi la Rosa Canina?

Clessidrus: Nella sua cuccia. 

Alexander: Dove porti la Pilosella?

Clessidrus: Dall'estetista. 

Alexander: La Belladonna?

Clessidrus: A cena fuori.

Alexander: Passiflora?

Clessidrus: Passo più tardi.

Alexander: Da cosa la riconosci la pianta Digitale?

Clessidrus: Dal display.

Alexander: Dove crescono Borragine e Piantaggine?

Clessidrus: A Cartagine. 

Alexander: Fammi vedere un Mughetto.

|Il clessidriano mostrò la lingua piena di macchie bianche. Le streghe risero moltissimo, perfino alcuni guardiani che ridevano del continuo botta e risposta tra i due comici.|

Mercury: Che ridere! Hahahaha.

Mars: Ti prego, queste battute sono così penose.

Pluto: Però nel modo in cui lo dicono è veramente spassoso.

|Intanto i due continuarono lo sketch ignorando cosa pensasse il pubblico.|

Alexander: Tu di piante non ne capisci un tubero. Cambiamo argomento, passiamo alla magia. Hai tramutato il piombo in oro, cos'hai fatto?

Clessidrus: Ho cambiato le otturazioni.

Alexander: Come si ottiene una reazione a catena?

Clessidrus: Tirando lo sciacquone.

Alexander: Cosa fai con un impacco?

Clessidrus: Lo spedisco per imposta.

Alexander: Accompagniamo il rituale con la cetra quando facciamo la........

Clessidrus: Cetrata. 

Alexander: Leggo il Gioco Cosmico nel fegato degli animali, perché?

Clessidrus: E' finita la gazzetta.

Alexander: Come si arriva alla distillazione?

Clessidrus: Per gradi.

Alexander: Dove la trovi la soluzione?

Clessidrus: A pagina quarantasei .

|Ancora una volta le streghe risero di buon gusto, mentre Mars annotò tutto.|

Alexander: Ok, ultima possibilità. Come ti prepari ad una precipitazione abbondante durante una luna calante?

Clessidrus: Prendendo un ombrello e un cappotto pesante.

Alexander: E se padroneggiassi la divinazione...........

Clessidrus: Saprei quando arriva il treno in stazione.

Alexander: Perché una pozione.........

Clessidrus: Trasforma un pony in un grande stallone.

Alexander: E un filtro d'amore anche se non sei bello............

Clessidrus: Fa prendere il volo anche ad un piccolo uccello.

|Con questa specie di poesia che avevano fatto chiuse il loro numero comico. Clessidrus ed Alexander ricevettero un forte applauso da tutte le streghe, oltre che da Doremì, Melody e Sinfony. Mentre riceveva gli applausi Clessidrus notò due cose, la prima cosa è che in lontananza potette vedere ben nascosta Lullaby che stava applaudendo la sua performance, la seconda invece è che tutti i guardiani urlarono il suo nome a squarciagola, compreso Mars che stava ancora ridendo per la poesia che avevano improvvisato. Più tardi fu il turno delle apprendiste che erano un po impaurite a causa dei fischi del pubblico........|

Doremì: Non abbiamo alcuna speranza di riuscire a divertire quelle streghe. Che ne dite se annunciamo il nostro ritiro?

Sinfony: Ottima idea. Usciamo, chiediamo scusa e c'è ne andiamo.

Clessidrus: Ma cosa mi tocca sentire. Dove finita la grinta che avevate.

Melody: Credo che l'abbiamo lasciata a casa.

Pubblico: Non ho nessuna voglia di assistere al loro numero, sono delle incapaci.

Sinfony: Ma come osano?!

|In quel momento Clessidrus rise diabolicamente.|

Clessidrus: Hanno ragione, il pubblico ha di meglio da fare che assistere allo spettacolo di tre semplici apprendiste.

Sinfony: Ah sì?! Adesso vi faccio vedere io di cosa sono capace!

|Sinfony uscì da dietro le quinte e si esibì in un numero di semplice illusionismo con l'elastico che sbalordì tutte le presenti. Il successo di Sinfony incoraggiò pure le altre.|

Clessidrus: Che state aspettando, un invito a nozze. Andate sul palco e tornate da vincitrici.

|Anche le due apprendiste si esibirono nei loro trucchi di illusionismo come far girare la testa su se stessa ed allungare il proprio pollice. Grazie al loro numero la Regina le decretò vincitrici e quindi promosse al nuovo livello di magia. Il loro desiderio fu che anche Doremì fosse promossa ad apprendista di secondo livello come le sue amiche. Per quanto riguarda Clessidrus................|

Mars: Erano secoli che non vedevo una cosa simile, alcune battute erano un pochino scontate, ma il modo in cui lo hai espresso con il tuo partner ha eliminato questo difetto. Detto questo, hai passato l'esame Clessidrus.

|Il burbero guardiano gli diede una spilla e una specie di pozione.|

Mars: Questo è il siero Super Gum Gum, mettendolo all'interno della tua bacchetta potrai compiere magie più potenti.

Clessidrus: La ringrazio.

|Dopodiché Clessidrus andò dalle sue amiche e le abbracciò. Ormai tutti e quattro erano ad un passo dal loro obbiettivo, ora era importante non fermarsi sul più bello. Intanto al palazzo dei guardiani, il capo della squadra parlò...........|

Il capo: Allora? Il vostro giudizio su Clessidrus?

Mars: Lo ammetto, è un ragazzo con molte qualità.

Venus: Ancora mi chiedo perché gli dobbiamo far fare tutte queste prove, insomma a prima vista non sembra un cattivo soggetto.

Il capo: Lo so Venus. 

Tutti e otto: Eh?

Il capo: La regina sapeva fin dall'inizio che lui non è una minaccia per il regno.

Neptune: E allora perché gli stiamo facendo fare tutte queste prove?

Il capo: Perché dobbiamo capire se è veramente lui.

Tutti e otto: Ahhhhhhhhhhh............non abbiamo capito.

Il capo: Parlo con otto somari patentati.
 

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Capitolo 27
*** Tutti Cambiano ***


|Era una noiosa giornata alla scuola elementare. Il motivo? C'era la lezione di informatica sull'utilizzo delle e-mail, peccato che la signorina Seki non sapeva come fare.|

Clessidrus: Oh andiamo, non è così difficile. Se fossi un umano gli farei vedere io come si fa.

|Poi intervenne Koti, un ragazzo appassionato di computer e sopratutto grandissimo fan di Lullaby, che spiegò per filo e per segno come funzionava.|

Clessidrus: Bravo ragazzo, io non avrei potuto spiegare meglio.

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=64PtuxRLvmc

Clessidrus: Cosa vorresti insinuare?

Didì: https://www.youtube.com/watch?v=kG8cdvHACo8

Clessidrus: Oh certo, è facile parlare. Come pensi che possa tramutarmi in un umano visto che da solo non ne sono capace?! 

|Poi iniziò a riflettere.|

Clessidrus: Almeno che..............

|Il giorno dopo Clessidrus stava sperimentando nuovi incantesimi in giardino.|

Clessidrus: Mi raccomando fatine, tenete fermo quel cocomero.

|Le quattro fatine stavano reggendo come potevano il cocomero, impugnò la bacchetta e recitò l'incantesimo.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Il cocomero in un'arancia si trasformerà.

|La magia funzionò e il cocomero diventò un'arancia.|

Clessidrus: Sìsìsìsìsì ci sono riuscito! Grazie al Super Gum Gum posso finalmente fare incantesimi di trasformazione! Ma per maggior sicurezza. Didì accentrati.

|Ma la fatina si spaventò.|

Clessidrus: Ti prometto che non succederà come l'ultima volta.

|Così si fece coraggio.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./ Didì in un cane si trasformerà!

|Fece l'incantesimo, creando un grosso polverone. Quando essa si diradò si potette vedere Didì trasformato in un cane.|

Clessidrus: Evviva! Ha funzionato.

|Dalla gioia Didì abbracciò il suo padrone e lo leccò.|

Clessidrus: Hahahaha smettila mi fai il solletico. E' fantastico, finalmente potrò tramutarmi in umano senza l'aiuto di Alexander.

|Ad un tratto Alexander urlò in negozio.|

Clessidrus: Non immaginavo che avesse un udito sopraffino.

|Così entrò nel negozio per capire cos'era successo.|

Alexander: Voglio che raccogliate tutte le Figure Nere entro mezzogiorno, è di fondamentale importanza! Avete capito?!

Doremì: Perché tanta fretta?

Alexander: Perché lo dico io! Voglio riacquistare le mie sembianze, e per farlo è importante che recuperiate le ultime Figure Nere. Se non farete il mio più bel sogno si infrangerà!

Clessidrus: Quale, quello di poter essere giurato al concorso Miss Universo?

Alexander: Quell'altro sogno?! Mancherò all'appuntamento con Lullaby!

Clessidrus: Eh? Lullaby?

Sinfony: Alexander, smettila di dire bugie.

Alexander: Mai una volta che mi crediate sulla parola. 

Clessidrus: Chissà perché.

Alexander: Ma oggi ho una prova inconfutabile, e vi convincerà che ciò che dico corrisponde al vero. Una lettera d'amore di Lullaby!

|E mostrò una e-mail che aveva ricevuto dalla idol.|

Doremì: Vediamo che c'è scritto. "Ciao sono Lullaby, tutto bene? Per prima cosa voglio ringraziarti del tuo messaggio, mi ha fatto molto piacere, le tue parole mi hanno colpito al cuore e ti sento molto vicino. Voglio darti un appuntamento per domenica prossima ai giardini pubblici, sarò lì intorno a mezzogiorno e io ti aspetto, mi raccomando di non mancare. Con tanto affetto la tua Lullaby.

Alexander: Che vi dicevo apprendiste di poca fede!

Melody: Sei sicuro al cento per cento che sia stata Lullaby a inviarti quel messaggio?

Doremì: Non mi sembra un tipo da scrivere una lettera del genere.

Clessidrus: Beh in effetti..........

Sinfony: Forse l'hai scritta tu in momento di follia.

Alexander: Folli siete voi! Ho spedito un e-mail al suo fan club e le ha fatto così piacere che mi ha risposto personalmente!

|Clessidrus si avvicinò al computer e controllò l'email.|

Clessidrus: lullabysuperstar91@yahoo.jp, non ci sono dubbi è la sua e-mail. Alexander dice la verità.

Melody: Come sai il suo indirizzo e-mail?

Clessidrus: Oh......beh ecco..........

Alexander: Ti ringrazio, sei l'unico che mi crede. Ascoltatemi se non posso ritrasformarmi almeno portatemi ai giardini pubblici, vi prego?

|Le ragazze non sapevano che fare.|

Clessidrus: Andiamo, è il minimo dopo che abbiamo dubitato di lui.

|Così le ragazze lo portarono ai giardini pubblici per l'appuntamento. In quel momento le ragazze incontrarono Koti che era vestito di tutto punto e aveva con se un mazzo di rose perché aveva ricevuto, tramite posta elettronica, un messaggio di Lullaby che lo avrebbe aspettato a mezzogiorno ai giardini pubblici. Dopo questo, le ragazze pensarono che Alexander aveva detto una bugia.|

Doremì: Alexander! Non ti vergogni a raccontarci tutte queste frottole!

Clessidrus: Aspetta Doremì, guarda.............

|Poi videro alcuni ragazzi in smoking che dicendo che avevano un appuntamento con Lullaby.|

Clessidrus: Qui c'è qualcosa che non torna.

|Così decisero di andare all'agenzia per avere qualche spiegazione. Quando arrivarono la videro sorseggiare del tè.|

Sinfony: Stai lì tranquilla come se niente fosse?! 

Lullaby: Perché, scusa? Cos'è successo?

Clessidrus: E hai anche il coraggio di chiederlo? 

Doremì: Per colpa delle e-mail che hai spedito a tutti adesso nei giardini pubblici c'è una folla di ammiratori che ti stanno aspettando.

Lullaby: Ma io non centro, è stata la fatina di Malissa a spedire i messaggi. 

Melody: Come fai ad essere calma con tutto quello che sta succedendo fuori?

Lullaby: Il problema è risolvibile, un incantesimo e non ricorderanno niente.

Malissa: Che cosa stai dicendo?! Non puoi usare da sola la magia con così tante persone! E' impossibile, non riusciresti a farcela!

Lullaby: Ma io ho il mio talismano speciale.

Clessidrus: Ed ecco che ci risiamo. 

Doremì: Il tuo talismano servirà a poco. 

Clessidrus: Però ha ragione su una cosa. Il problema è risolvibile, ma con un approccio diverso da quello che hai proposto.

Melody: Noi siamo disposti a darti una mano, unendo le nostre forze avremo dei risultati.

|Poi Sinfony e Clessidrus presero Lullaby.|

Sinfony: Forza, andiamo ai giardini pubblici.

Lullaby: Hey, che cosa avete intenzione di fare?

Clessidrus: Ah lo vedrai mia cara. Lo vedrai.

|Arrivarono i giardini pubblici e videro che i ragazzi stavano iniziando a litigare tra loro su chi avesse ricevuto la vera e-mail dell'appuntamento di Lullaby.|

Doremì: Guardateli.

Clessidrus: E' come vedere una rissa ad una partita di pallone.

Melody: Lullaby, non credi che dovresti affrontarli e scusarti con loro.

Lullaby: Già, e cosa dovrei dire Melody? "Ragazzi scusatemi tanto ma una fatina sbadata ha inviato messaggi al posto mio creando uno spiacevole malinteso."

Clessidrus: Questa volta le do ragione. 

Melody: Che possiamo fare per portare la ragione tra quegli scalmanati?

|Poi Doremì si trasformò nella manager di Lullaby, mentre Melody nel suo body-guard per poter portare un po di ordine in mezzo a tutto quel caos, così con calma poi Lullaby si sarebbe presentata a loro. Tuttavia i ragazzi credettero forse una presa in giro e inseguirono le due ragazze.|

Sinfony: La strategia non ha funzionato.

Clessidrus: E' impossibile farli ragionare.

Lullaby: Lo sapevo era meglio cancellare i loro ricordo dalla menta.

|Lullaby prese il suo UltraMusicchiere e decise di fare l'incantesimo, ma Sinfony e Clessidrus glielo impedirono.|

Clessidrus: Ti ha dato di volta il cervello?!

Sinfony: Ti abbiamo detto chiaramente che non puoi compiere questo incantesimo!

Lullaby: Allora cosa proponete di fare?

|I due però non risposero.|

Lullaby: Non vi capisco, perché vi agitate tanto per una cosa che tutto sommato non vi tocca nemmeno personalmente. Quello che faccio o non faccio non deve riguardarvi, non sono affari vostri.

|In quel momento Clessidrus ebbe un déjà-vu, il comportamento che stava manifestando Lullaby e lo stesso che ebbe quando Clessidrus la vide usare la magia contro la propria madre per cambiarle i sentimenti. Solo che questa volta aveva la risposta.|

Clessidrus: Non è vero ti stai sbagliando, perché siamo tuoi amici!

Lullaby: Eh?

Sinfony: Giusto. Ci riguarda eccome, e riguarda anche i tuoi ammiratori che si sono illusi di conoscerti di persona. Prova a pensare alla delusione che hanno ricevuto.

|In quel momento la ragazza iniziò a pensare, ma proprio in quel momento i fan sentirono la sua voce e si avvicinarono ai cespugli per vederla. Ad un tratto il tempo si fermò, era stata Malissa.|

Malissa: Ma insomma, ti devo sempre tirare fuori da guai.

Lullaby: Malissa!

Malissa: Forza, fila via e in fretta.

|La ragazza prese la sua scopa e volò via.|

Sinfony e Clessidrus: Aspetta! Dove vai?

Malissa: Datemi retta, andate via anche voi.

Sinfony: Scappare non è la soluzione. 

|Lullaby si stava allontanando sempre di più, ma nel suo cuore sapeva che non era la soluzione al problema. Così ritornò indietro e decise di risolvere il problema. Quando il congelamento del tempo terminò, andò a salutarli scusandosi pubblicamente con tutti quelli che avevano ricevuto la sua e-mail, affermando che non sapeva niente dell'appuntamento. Per farsi perdonare decise di fare delle dediche a tutti i presenti. Tutto è bene ciò che finisce bene............... peccato però che l'unico che era triste era Koti che, scoprendo che Lullaby non aveva mai letto le sue e-mail, gli si era spezzato il cuore e che non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare con lei. Allora decise di buttare in mare il CD con dentro le sue fotografie, ma esso non si ruppe.|

Clessidrus: Per le salacche delle Molucche!

Tutte e tre: E' un Oggetto Oscuro!

|Così grazie al Cerchio Magico raccolsero un'altra Figura Nera. Più tardi lo rincontrarono e gli restituirono il CD, ma lui non voleva mai più ne essere il fan di Lullaby e nemmeno suo amico anche se erano compagni di classe. Le ragazze però lo incoraggiarono a non mollare, che doveva almeno provare a rivolgerle la parola. Infatti la mattina dopo, incontrandola accidentalmente, le augurò buona giornata e lei lo ringraziò. Questo lo fece saltare dalla gioia, oltre a rendere felice le tre ragazze che l'avevano saputo tramite il clessidriano. Clessidrus vedendo il cambiamento comportamentale che avevano avuto ieri Lullaby e Koti pensò.............|

Clessidrus: Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male.

Doremì: Cos'hai mangiato un dizionario?

Clessidrus: Parlo proprio con una testona.
 

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Capitolo 28
*** Il Treno Dei Desideri ***


|In un normale giorno di scuola i ragazzi stavano vedendo un catalogo degli ultimi modelli di treni appena progettati, tra questi c'era il Super Rapido X-101 che avrebbe fatto la sua prima corsa il prossimo sabato.|

Doremì: E' incredibile quanto certi ragazzini siano fanatici di treni ed automobili.

|In quel momento fuori Clessidrus emise un gemito di dolore.|

Clessidrus: Mi fischiano le orecchie, qualcuno in quell'aula sta parlando male di me.

|Così andò a dare un occhiata e vide una cosa molto strana. Vicino ai ragazzi c'era Lullaby che spiegò le particolarità del treno appena citato. La cosa sbalordì di molto non solo le sue amiche ma anche Clessidrus che preso dall'incredulità si diede da solo un pugno in faccia.|

Clessidrus: Come fa a sapete tutte queste cose sui treni?

|Il clessidriano si fece prendere dalla curiosità e decise che più tardi sarebbe andata a casa sua a scoprilo. Nel tardo pomeriggio le ragazze erano dirette al Maho e vide il loro amico triangolare volare.|

Melody: Hey Clessidrus, dove vai?

Clessidrus: Vado a scoprire il motivo per cui Lullaby sa così tante cose sui treno. 

Sinfony: Se vuoi ti rispondo io, suo padre è un macchinista ferroviario. Me l'aveva detto Raganella qualche tempo fa.

Doremì: Strano che tu non lo sapessi visto che ultimamente l'hai spiata.

Clessidrus: Stavo solo monitorando le sue mosse, ok. E poi non le avevo mai sentito parlare di suo padre.

|Poi notarono Lullaby sul ponte che si trovava proprio sopra le linee ferroviarie, così la raggiunsero.|

Doremì: Lullaby?

Sinfony: Che sorpresa, non vai a lavorare oggi?

Bibì: Cosa ci fai qui.

Lullaby: State a sentire la bella notizia. Ci sarà il nuovo viaggio del Super Rapido X-101 e mio padre sarà il macchinista.

Bibì: Wow, chissà come sei contenta.

Lullaby: Infatti sono molto felice, papà ha promesso di mandarmi dei biglietti, potrò viaggiare sul treno insieme a lui. 

Clessidrus: Io credo che tu vorresti andarci solo per poterlo rivedere.

Lullaby: Ci puoi giurare, non vedo mio padre da tre mesi, potrò finalmente abbracciarlo. Ha dovuto lavorare fuori città per lavorare a questo progetto, e quelle poche volte che è tornato a casa a trovarci io non c'ero perché ero impegnata a girare qualche film o a lavorare in televisione. Ahhhhh non vedo l'ora che arrivi sabato, ci vediamo presto. Ciao, ciao.

Sinfony: Ciao Lullaby.

|La bambina andò via.|

Doremì: E' la prima volta che ci parla di lei con tanta sincerità.

Melody: Fin'ora a sempre cercato di nascondere i suoi sentimenti.

Clessidrus: Questo vuol dire che ormai ci considera nostri amici e sa di potersi confidare con noi. Ormai è sbocciata come una rosa.

Doremì: Perché l'hai paragonata come una rosa?

Clessidrus: Perché mi sembrava la giusta analogia.

|Le ragazze risero un pochino.|

Clessidrus: Che c'è?

|Nei successivi giorni la giovane attrice fece un provino per un film e passò tranquillamente le prime selezioni. La ragazze e il folletto lo scoprirono subito e si congratularono con lei.|

Doremì: Ti prego, puoi chiedere un autografo di Matsu Sawa per me? E' un attore bellissimo.

Lullaby: Guarda che non ho ancora ottenuto la parte nel film, devo presentarmi per un secondo provino sabato prossimo.

Clessidrus: Come?

Melody: Ma sabato non c'è il viaggio inaugurale del Super Rapido guidato da tuo padre?

Lullaby: Sì, ma il treno parte alle diciotto e l'audizione finirà molto prima quindi non corro alcun rischio.

Clessidrus: Per un attimo temevo che ci sarebbero stati dei problemi.

Doremì: Noi faremo il tifo per te Lullaby, mi raccomando metticela tutta per ottenere la parte.

Sinfony: C'è la farai.

Melody: In bocca a lupo.

Lullaby: Siete veramente gentili. Un momento, l'audizione sarà aperta al pubblico quindi se volete potrete assistere al provino, a me farebbe molto piacere.

Sinfony: Davvero?!

Melody: Sarà divertente.

Doremì: Io ci verrò di sicuro.

Clessidrus: Spiacente non posso.

Doremì: E sentiamo che impegni hai?

Clessidrus: Oh beh, sai com'è, devo approfondire alcune cose su questo mondo visto che tra una settimana ho l'ultima prova da superare.

Melody: Oh andiamo.

Lullaby: Non fa niente, non sei obbligato a venire.

Clessidrus: Forse se finisco prima, verrò immediatamente ad assistere alla tua performance.

Lullaby: Me lo prometti?

Clessidrus: Parola di clessidriano.

|Vi starete domandando come mai non poteva assistere ai provini. Ebbene in quello stesso giorno Clessidrus era ospite alla trasmissione "Japan Pops", programma musicale diretto dalla stella dei SMAP Masahiro Nakai. Lì il clessidriano, in versione umana, presentò il suo primo singolo di successo , lo stesso che lo fece vincere alla manifestazione di qualche mese fa. A fine esibizione venne intervistato da Masashiro. |

Masashiro: Benvenuto, è un onore averti qui Carletto.

Clessidrus: Grazie.

Masashiro: Raccontaci un po il tuo primo album che da una settimana è già entrata nella Top Ten degli album più venduti in Giappone.

Clessidrus: Beh che dire, questo primo disco mette insieme tutto il mio repertorio, che varia dall'elettropop a brani un po più dance. 

Masashiro: Dicci il segreto del tuo successo.

Clessidrus: Non ho segreti, a me piace cantare ed esprimere questo talento davanti a tutti. Non mi importa della fama, sono un tipo che rimane saldo con i piedi per terra.

Masashiro: Molti ti hanno già decantato come la versione maschile di Lullaby, entrambi avete quasi nove anni e state dominando le classifiche con i vostri brani.

Clessidrus: Io non credo di essere come Lullaby, i nostri generi sono diversi e abbiamo un modo nostro di esprimere la musica. 

|Ad un tratto alcune ragazze urlarono il suo nome a squarciagola e il ragazzo diventò rosso dall'imbarazzo. Alla fine riuscì a liberarsi dal faticoso impegno e si diresse velocemente al teatro dove si tenevano i provini. Arrivò giusto in tempo per poter assistere alla performance di Lullaby.|

Lullaby: No aspetta! Ti prego di ascoltare le mie parole. Ovunque tu vada e in qualsiasi momento, questo ponte rimarrà il simbolo del nostro legame, non dimenticartelo. Io sarò qui ad aspettarti, ti aspetterò qualunque cosa ti dovesse accadere. 

|Quando terminò il suo monologo, ricevette un applauso scrosciante. Perfino il clessidriano ne rimase colpito, tant'è vero che rischiava di piangere. Decise di andare dietro le quinte per congratularsi con lei.|

Clessidrus: Detesto ammetterlo, ma la sua interpretazione era perfetta. Mi devo rimangiare tutte le cattiverie che gli ho detto in passato sulla sua recitazione.

|Ad un tratto la sua bussola magica capitò qualcosa in cima al palcoscenico e decise di andare a controllare. Sopra a tutto c'era Lullaby vestita da apprendista e pronta ad usare la sua magia su l'ultima candidata in gara.|

Clessidrus: Ferma! Ma cosa fai? 

Lullaby: Posso spiegarti.

Clessidrus: La tua performance è stata eccellente, non hai bisogno di ostacolare quella ragazza.

Lullaby: Non la voglio ostacolare, la voglio aiutare.

Clessidrus: Come prego?

Lullaby: Quella ragazza, Karen, ci tiene così tanto ad avere la parte ma la sua paura da palcoscenico gli impedisce di sfoggiare il suo potenziale. Devo darle una spinta nella giusta direzione.

Clessidrus: Capisco che le tue intenzioni sono buone, ma non puoi usare la magia per cambiare i suoi sentimenti.

Lullaby: Devo farlo.

Clessidrus: Ma..............

Lullaby: Non preoccuparti, ricordati che ho il talismano con me.

|Alla fine il clessidriano desistette e lasciò fare l'incantesimo alla ragazza dai capelli viola.|

Lullaby: Magia della musica diffondi la libertà./Come per incanto la sua ansia sparirà!

|L'incantesimo funzionò, anche se Lullaby finì tutte le note, e la ragazza riuscì a interpretare il suo monologo con grande passione. Alla fine si dovette fare un ulteriore spareggio tra Karen e Lullaby e questo preoccupò molto la giovane attrice visto che forse non avrebbe fatto in tempo a raggiungere la stazione. Allo spareggio le due attrici c'è la misero tutta, e alla fine fu Karen a spuntarla. A fine provino Lullaby dovette correre via per raggiungere la stazione accompagnata da Clessidrus.|

Clessidrus: Presto, hai poco tempo. 

|La bambina corse più che poteva, ma inciampò su un bidone della spazzatura e cadde a terra.|

Clessidrus: Oh no Lullaby!

|Il clessidriano la aiutò a rialzarsi. Mancavano dieci minuti all'arrivo del treno.|

Lullaby: E' inutile, non c'è la farò mai ad arrivare in tempo.

Clessidrus: Non dire sciocchezze. 

|Poi giunsero le ragazze che la cercarono da tutte le parti.|

Doremì: Lullaby!

Sinfony: Cosa fai lì impalata, muoviti.

Melody: Se ricorrei alla magia riuscirai ad incontrare tuo padre e a salire sul treno.

|In quel momento la bambina cominciò a piangere.|

Lullaby: Non posso fare alcun incantesimo, purtroppo ho finito tutte le note magiche.

Doremì: Allora poco fa l'hai usato.

Clessidrus: L'ha usata per una buona causa questa volta.

Sinfony; Ma che incantesimo hai dovuto fare?

Lullaby: Dovevo aiutare Karen a superare la sua ansia da palcoscenico.

Melody: E grazie a te c'è l'ha fatta. Ma adesso come farai.

Doremì: Non preoccupare ci pensiamo noi.

Sinfony: Andiamo sul terrazzo.

|Così salirono sul terrazzo e mentre Lullaby usò la scopa per raggiungere la ferrovia, le ragazze con l'aiuto del clessidriano usarono il Cerchio Magico e gli chiesero di aiutare Lullaby a raggiungere il treno. Arrivata alla stazione però Lullaby perse per un soffio il Super Rapido X-101.................tuttavia venne teletrasportata sul treno grazia alla magia del cerchio e potette così stare con suo padre. I suoi amici videro tutta la scena in volo.|

Doremì: C'è l'abbiamo fatta!

Melody: Sì!

Sinfony: Urrà!

|Poi videro Clessidrus piangere dalla gioia|

Clessidrus: Adoro le storie a lieto fine.

Doremì: Qualcuno gli porti un fazzoletto grazie.

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Capitolo 29
*** Tutto Torna Indietro ***


|Era sera e Clessidrus non riusciva a prendere sonno, perché sapeva che il giorno dopo teneva la prova decisiva che gli sarebbe costata la sua libertà. Così decise di uscire dalla sua camera per prendere un bicchiere di latte caldo quando notò sopra il tavolo da lavoro dei talismani che non c'era Raganella.|

Clessidrus: Che strano.

|Poi la notò al piano di sotto che si guardava allo specchio e decise di svegliare Lalà.|

Clessidrus: Lalà, svegliati.

Lalà: Che cosa c'è?

Clessidrus: Guarda.

|Anche lei notò la scomparsa della strega che si stava fissando allo specchio.|

Lalà: Ma che combini, perché sei ancora sveglia a quest'ora?

Raganella: Se penso che è una delle ultime volte che vedo questa ranocchia riflessa nello specchio, mi assale un misto di tristezza e di felicità.

Clessidrus: Ah, ora è tutto chiaro.

Lalà: Domani sera le apprendiste si sottoporranno all'esame di primo livello, però è un po presto per rallegrarsi, ti pare. Non è detto che riescano a passarlo quindi potresti restare una ranocchia.

|Il clessidriano se la rise sotto i baffi.|

Raganella: Non dirlo neanche per scherzo. Si sono impegnate affondo e credo nelle loro capacità.

Clessidrus: Da quando.........

|Con la magia Raganella chiuse la bocca di Clessidrus con un grosso cerotto.|

Raganella: Le mie apprendiste verranno promosse! E tornerò ad essere una strega in carne ed ossa.

|Poi il folletto si tolse il cerotto anche se si fece un gran male.|

Clessidrus: Spero solamente che stiano tranquille, non come me che sono un fremito per la mia ultima prova.| 

|Invece non era così, infatti le tre bambine non chiusero occhio per tutta la notte e la mattina dopo al negozio erano più stanche che mai e prese dal sonno distruggevano sbadatamente gli articoli da vendere.|

Lalà: Oh no, sono talmente nervose per l'esame che creano un disastro dopo l'altro.

Clessidrus: Adesso partirà la tua solita ramanzina, giusto Raganella?

|Invece la rana continuava a fissarsi davanti ad un piccolo specchio.|

Lalà: Hanno tutte perso la testa.

|Poi il ragazzo ebbe un idea.|

Clessidrus: Ci sono. 

|Decise di fare un incantesimo.|

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà./Una serie di spuntini energetici apparirà.

|In quel momento apparirono magicamente delle colazioni al sacco. Così più tardi le apprendiste mangiarono il cibo che il clessidriano fece apparire.|

Doremì: Ottima idea, grazie Clessidrus.

Clessidrus: Figurati non c'è di che.

Raganella: Quasi quasi faccio uno spuntino anch'io, ho molta fame.

|Appena Raganella aprì la scatole apparirono magicamente Dela, Mota e Motamota.|

Dela: Buongiorno a tutti voi.

Raganella e Clessidrus: Ma insomma si può sapere perché devi apparire nei posti più strani?!

|Poi notarono la presenza delle due esaminatrici.|

Raganella: Un momento, che cosa ci fanno qui Mota e Motamota?

Mota: Beh, questa domanda non me l'aspettavo da te.

Motamota: Come hai fatto a dimenticare che oggi è giorno di esami.

Doremì: Ma non è questa sera, scusate?

Mota: No no mia cara, sei mal informata. L'esame del primo livello si svolge sempre al pomeriggio. 

Motamota: E avrà luogo nella vostra città.

Tutte e tre: Eh?!

Clessidrus: Non abbiamo avuto nessun avviso!

Mota: Ma come? La vostra Dela avrebbe dovuto avvertirvi.

Tutte e quattro: E invece no!

Dela: Oh che sbadata, l'ho dimenticato.

|Le bambine corsero subito a prepararsi e piazzarono il cartello di chiusura del negozio. Lì vicino c'era anche Lullaby che sapeva che l'esame si sarebbe tenuto nel pomeriggio. Più tardi al giardino dietro al negozio era tutto pronto per l'esame.|

Mota: Molto bene, allora siete pronte a cominciare?

Motamota: Coraggio, diamo inizio all'esame.

Melody: In cosa consiste l'esame a cui dovremo sottoporci?

Mota: Dovrete compiere una buona azione ricorrendo alla magia, e chi sarà aiutato vi dovrà dire un semplice grazie, ma dovrà essere spontaneo e senza trucco.

Motamota: Quando il Sole comincerà a tramontate il vostro tempo sarà scaduto.

Clessidrus: Ragazze questa prova è alla vostra portata. Vi seguirò nella vostra missione così potrò farvi il tifo.

|Ad un tratto comparirono magicamente due guardie della regina delle streghe.|

Guardia 1: Spiacente mio caro.

Guardia 2: Tu vieni insieme a noi nel mondo delle streghe.

|Il clessidriano venne ammanettato e scortato via.|

Clessidrus: Se insistete signore. Ci vediamo amiche mie, salutatemi adesso che mi riconoscete, ed ora via verso l'ignoto!

|Così il clessidriano venne portato nel mondo delle streghe, per la precisione in un tribunale, ovviamente questo lo fece tremare di paura. Nel tribunale erano presenti gran parte delle streghe del regno che lo guardarono con disprezzo. La giuria era composta dagli otto precedenti esaminatori del clessidriano e di fronte a lui c'era un trono di cristallo. Le guardie gli tolsero le manette e lo fecero accomodare sulla sedia, dopodiché le trombe suonarono.|

Guardia Giurata: Silenzio in aula. Sta per entrare il giudice, non che Somma Guardiana protettrice del mondo degli esseri umani, Gaia.

|Il capo dei guardiani entrò in sala e tutti i suoi compagni si inchinarono al suo cospetto, compreso Clessidrus. Dopo che si sedette la guardiana parlò............|

Gaia: Clessidriano? Alzati pure.

Clessidrus: Sì Somma Guardiana.

Gaia: Sei stato accusato di molti crimini contro il mondo delle streghe e per questo motivo ti sono state poste delle prove per espirare le tue colpe.

Clessidrus: Che ho superato con successo ovviamente.

Gaia: Non interrompere.

Clessidrus: Mi scusi.

Gaia: Francamente le prove come "preparare un'ottima colazione", "recuperare anello ed oggetti vari", "regolare degli orologi", "vincere gare di scherma e di corsa", "Far ridere un guardiano" e "qualsiasi cosa che ti ha fatto fare Saturn" non le reputo adatte per capire se sei pentito o meno delle cose che hai fatto. Dico bene?

|Gaia si rivolse ai suoi subalterni che facevano gli indifferenti.|

Clessidrus: E come posso farvi capire che sono cambiato. Rimediando a tutti i crimini e sbagli che ho commesso?

Gaia: Risposta esatta. 

Clessidrus: Ma è impossibile, non ricordo tutte le marachelle che ho fatto.

Gaia: Di questo non ti devi preoccupare. 

|Con uno schiocco di dita mostrò una lunghissima pergamena con tutti i crimini che aveva commesso.|

Clessidrus: http://www.no-treason.com/images/upload ... _Drops.png

Gaia: Ho elencato tutto quello che hai combinato sia quello che hai fatto in passato, questo è il tuo esame finale. 

|Poi con uno sciocco di dita fece apparire la bacchetta di Clessidrus.|

Clessidrus: Ma che...........

Gaia: Non pensare di utilizzare la magia per risolvere tutto. Hai tempo fino a mezzanotte per completare la lista altrimenti ............. beh non voglio rovinarti la sorpresa. 

|Il clessidriano lesse la lista e notò che tra gli altri crimini per cui era stato accusato c'erano quelli che aveva fatto durante il suo soggiorno nel mondo degli umani.|

Clessidrus: Cosa?! Ma-ma-ma come fa a sapere tutte queste cose.

Gaia: Diciamo che ti ho tenuto d'occhio.

|E fece l'occhiolino con l'occhio del cappello, la cosa rabbrividì il clessidriano.|

Gaia: E ora muoviti.

Clessidrus: Signor sì!

|Il clessidriano andò via................ma ritornò indietro per recuperare la lista. Così iniziò la sua lunga missione, prima di tutto andò nel villaggio delle ranocchie.|

Clessidrus: Oh mamma, speriamo che mi accolgano con gioia ed allegria.

|Ad un tratto mise il piede su una trappola e si ritrovò legato a testa in giù, poi giunsero le ranocchie.|

Ranocchia a random: E' tornato il mostriciattolo! Punzecchiamolo!

|Così presero delle forchette e iniziarono a infilzarlo.|

Clessidrus: Ahia, aspettate! Vengo in pace!

Tutte le rane: Bugiardo!

Futatsu: Aspettate dice il vero. Liberatelo.

|Le rane slegarono il nodo e Clessidrus cadde come un sacco di patate.|

Clessidrus: Ahia, che dolore.

Ichi: Che cosa ci fai qui?

|Poi si inginocchiò.|

Clessidrus: Sono venuto a chiedervi pubblicamente scusa per tutte le cose che ho combinato! Mi dispiace tantissimo, vorrei che ci fosse un modo per rimediare.

Futatsu: Beh, tanto per cominciare potresti aiutarci a riparare le nostre case. Non abbiamo ancora finito di riparlare dopo il tuo ultimo scherzo.

Clessidrus: Ahhhh, già........hahaha, più ci penso e più mi viene da ridere.

|Le altre ranocchie lo guardarono storto.|

Clessidrus: Ad ogni modo, non c'è tempo da perdere. Mi metto subito a lavoro.

|Così il clessidriano si mise al lavoro e, favorito dalle dimensioni, riuscì ad aiutare facilmente le ranocchie ricostruendo le loro case. Le streghe tramutate in ranocchie apprezzarono il suo gesto.|

Ume: Grazie di cuore. 

Clessidrus: Non c'è motivo di ringraziarvi, dopotutto è stata colpa mia.

Ichi: Sei perdonato.

|In quel momento la lista di Clessidrus iniziò ad illuminarsi. Il folletto l'aprì e vide che la priva voce della lista era stata barrata in verde. Questo significava che aveva rimediato al suo errore.|

Clessidrus: Beh, chi comincia bene è a metà dell'opera. Devo continuare così!

|Dopo aver salutate le rane volò via in direzione dell'asilo delle streghe. Quando bussò alla porta le streghe responsabili del complesso lo videro.|

Clessidrus: Buon pomeriggio, innanzitutto volevo scusarmi per tutte le volte che ho disturbato i bambini durante il loro pisolino...............

Majo Pi: Non abbiamo tempo per ascoltare le tue scuse.

Majo Pon: I bambini non vogliono in nessun modo addormentarsi.

Clessidrus: Se volete posso aiutarvi io.

Tutte e due: Non è il caso, peggioreresti la situazione.

|Intanto i bambini correvano come dei matti.|

Tutte e due: Va bene.

|Così Clessidrus decise di raccontare loro una storia.|

Clessidrus: Ogni persona vive per se stessa, gode di libertà per raggiungere i propri fini personali e sente con tutto il proprio essere che in un dato momento può compiere o non compiere una data azione; ma non appena l'ha compiuta, quella stessa azione diventa irrimediabile, rientra nel patrimonio della storia, nella quale non ha più carattere di libertà ma di predestinazione. Ci sono due aspetti della vita, in ogni singola persona: la vita personale, che è tanto più libera quanto più astratti sono i suoi interessi; e la vita elementare, di branco, nella quale l'uomo inevitabilmente esegue le leggi che gli sono prescritte................

|In quel momento i bambini cominciarono a dormire.|

Majo Pon: Ma come hai fatto?

Clessidrus: Semplice, ho letto una pagina a casa di Guerra e Pace, il buon vecchio Tolstoj non ti delude mai.

|Poi le due streghe lo abbracciarono.|

Tutte e due: Grazie di cuore.

|E anche quella faccenda venne definita risolta. Continuando su quella linea il clessidriano andò a scusarsi con la responsabile del giardino botanico che, per rimediare al suo disastro, decise di seminare nuove piante e prendersi cura di quelle ammalate. Poi fu la volta della caramelleria e lavorò nel negozio sei ore no stop. Dopodiché andò a scusarsi con Mota e Motamota nel mondo degli umani per aver rovinato una loro pozione con il suo odore e per rimediare dovette preparare la pozione da capo. Ormai era quasi sera e al castello, la regina stava proclamando le quattro giovani apprendiste ufficialmente delle streghe.|

Regina: Oggi voi siete diventate ufficialmente delle streghe a pieno titolo. Ciò nonostante non dovete dimenticare che siete ancora delle novelline. Dovete impegnarvi sodo affinché il vostro cristallo diventi sempre più grande............

|All'improvviso Clessidrus irruppe durante la cerimonia.|

Clessidrus: Scusate, permesso, fate largo, è un emergenza..............

Raganella: Ma insomma si può sapere che stai facendo?!

Clessidrus: E' meglio che non mi poni domande. Dunque, per prima cosa ti devo chiedere scusa Raganella, quando quella volta Bibì ti aveva scambiato per un peluche io non ho detto a nessuno che avevi perso il tuo cristallo fatato.

Raganella: Tu cosa?

|Poi si avvicinò alle quattro ragazze.|

Clessidrus: Doremì? Mi dispiace di averti sempre messa nei guai quando mi ospitavi a casa tua.

Doremì: Eh?

Clessidrus: Melody? Perdonami se ti ho spaventata mascherandomi da fantasma lo scorso Halloween.

Melody: Cosa?

Clessidrus: Sinfony? Non era stata Raganella a mangiare i tuoi takoyaki, sono stato io.

Sinfony: Ma?

Clessidrus: Lullaby? Scusa se ho dubitato delle tue capacità di recitazione, ho sempre pensato che fossi un attrice mediocre.

Lullaby: Come scusa?

Clessidrus: Mi potrete mai perdonare?!

Tutte: Ahhhhhh certo.

Clessidrus: Grazie di cuore.

|Poi andò vicino alla regina.|

Clessidrus: Perdonatemi se ho curiosato nella vostra camera quando mi avete ospitato al castello.

Regina: E tutto apposto, non c'è problema.

Clessidrus: Grazie di cuore. Perfetto, ancora un paio di scuse e finalmente il mio ultimo esame sarà compiuto.

Sinfony: Adesso tutto si spiega.

Doremì: Non noti niente di diverso in noi?

|Poi notò che le quattro ragazze aveva un cristallo fatato.|

Clessidrus:Oh accipicchia, accipicchia, accipicchia, accipicchia!

|Poi corse da loro e le abbracciò.|

Clessidrus: Quanto sono felice per tutte voi, sopratutto per te Doremì. I miei insegnamenti hanno portato i meritati frutti. ......... Oh ma chi voglio prendere in giro, grande parte del lavoro hai fatto solamente tu, io ti ho solo incoraggiato nei momenti di difficoltà.

Doremì: La tua qualità migliore è senza alcun dubbio la modestia. Non sminuire mai ciò che hai fatto per me in questo periodo.

|Il clessidriano mollò la presa.|

Clessidrus: Scusatemi se non mi posso trattenere oltre ma devo completare il mio esame.

Lullaby: Attento a non fallirlo.

Clessidrus: Ha ha ha, ti farò vedere io Lullaby.

|Così continuò la sua missione e si era scusato con quasi tutti quelli a cui aveva fatto un torto.|

Clessidrus: C'è l'ho quasi fatta. Mi resta solo una persona con cui mi devo scusare.................... e di sicuro è quella con cui avrò un po di problemi.

|Il clessidriano andò nei pressi di una casetta vicino ai boschi. Poi bussò alla porta.|

Voce di una donna: Sì, chi è?

Clessidrus: Sono io............Clessidrus.

|La donna subito aprì la porta e abbracciò il clessidriano, ovviamente si trattava di Majo Pina, colei che aveva accudito Clessidrus da quando era in fasce. Poi la donna gli tenne il broncio e gli diede le spalle.|

Majo Pina: Hai un bel coraggio a farti rivedere qui. 

Clessidrus: Lo so, sono due anni terrestri che sono scappato di casa.

Majo Pina: Speravo almeno di ricevere delle lettere da parte tua, invece ne ho ricevuto solo una da parte della regina che mi ha informato di tutte le marachelle che hai commesso. Avanti, perché sei venuto qui?

|In quel momento Majo Pina venne sorpresa perché Clessidrus gli abbracciò le gambe e iniziò a piangere.|

Clessidrus: Mi dispiace tanto mamma. Sono venuto qui per chiederti scusa per essere andato via senza salutarti, ma sopratutto perché non ti ho mai dato mie notizie di quello che facevo, sono stato così insensibile. Ti prego di perdonarmi.

|In quel momento Majo Pina lo abbracciò.|

Majo Pina: Non posso rimanere arrabbiata con te. Ok, ti perdono...............ma a patto che tu mi racconti per filo e per segno tutto quello che hai fatto.

Clessidrus: Ti preparo il té verde che ti piace tanto.

|Così il clessidriano raccontò alla mamma adottiva quello che ha passato da quando scappò di casa, dagli scherzi che aveva combinato fino alla sua cattura, dalle prove che ha dovuto superare per essere scagionato fino a tutto quello che aveva scoperto nel mondo degli umani. Passarono ben tre ore e i due recuperarono il tempo che avevano perduto. Poi Majo Pina lo accompagnò fuori dalla porta.|

Majo Pina: E' stato bello rivederti. Ma adesso dovrai promettermi di farmi visita più spesso quando sarai ufficialmente libero.

Clessidrus: Te lo prometto mamma.

|Poi notarono che era quasi mezzanotte.|

Majo Pina: Ora torna la e dimostra a quei guardiani che tu non meriti di essere punito.

|I due si abbracciarono per l'ultima volta e il clessidriano volò al tribunale dove consegnò la pergamena a Gaia. La guardiana guardò tutto................|

Gaia: Molto bene i conti tornano. Ma ciò non dimostra la tua innocenza.

Clessidrus: Cosa?! Ma ho fatto tutto quello che mi avevate chiesto.

Gaia: Rispondimi a questa ultima domanda prima che la giuria emetta il suo verdetto......................perché hai fatto tutto questo? Cosa ti ha spinto non solo a detestare le streghe ma anche a compiere questi crimini?

|Il clessidriano aveva capito cosa voleva Gaia e iniziò a parlare.|

Clessidrus: La verità è che il senso di vendetta mi ha spinto a fare tutto questo, volevo farla pagare alle streghe per aver pietrificato il regno in cui vivevo. Non ho scusanti per il mio comportamento, ma giuro che i miei intenti erano solo quelli di prendermi gioco di loro, non di farli del male ............... non è facile per un bambino iniziare a cavarsela senza i suoi veri genitori, mi sono dovuto arrangiare alla meglio. Sappiate che qualsiasi decisione prendiate io l'accetterò.

|La guardiana iniziò a riflettere.|

Gaia: Capisco............Giuria, il vostro verdetto?

Jupiter: Noi dichiariamo l'imputato Clessidrus...............colpevole.............

Clessidrus: https://www.youtube.com/watch?v=AjnS3Tr3YgQ

Jupiter:.............di averci riscaldato il cuore. 

Clessidrus: A proposito di cuore, mi hai quasi fatto venire un infarto lo sai.

Jupiter: Detto questo chiediamo che Clessidrus venga assolto dai suoi crimini.

Gaia: E così sia. Congratulazioni Clessidrus, sei ufficialmente libero!

|Gaia batté un colpo con il martello. Il clessidriano non riusciva a trattenersi dalla gioia e alla fine esplose.|

Clessidrus: Yahoo! Evviva! Sono libero! Libero!

Gaia: Ordine, ordine, ti ricordo che sei ancora in un tribunale.

|Il clessidriano fermò i festeggiamenti e arrossì dall'imbarazzo. Più tardi nella sala dei guardiani Gaia gli diede la sua spilla.|

Gaia: Anche l'ultima prova è stata superata. Adesso restituiscimi tutti gli oggetti che hai ricevuto dalla quarta prova in poi.|

|Così Clessidrus mise a terra la bacchetta, la collana, la bussola e la pozione Super Gum Gum. Gaia fece un incantesimo e gli oggetti vennero incanalati nella bacchetta che la regina gli sequestrò la volta in cui venne catturato.|

Gaia: Ora non avrai più bisogno di queste cose, la tua nuova bacchetta ti permetterà di fare incantesimi più difficili di quelli che hai fatto fin'ora.

Clessidrus: Forte. 

Regina: Puoi dirlo eccome.

|Il clessidriano si girò e vide la regina delle streghe che era entrata nella sala. Successivamente si inchinò, come il resto dei guardiani.|

Clessidrus: Vostra altezza.

Regina: Ora sei pronto a scoprire il motivo per cui ti abbiamo posto queste prove.

Clessidrus: Pensavo che erano solo per dimostrare la mia innocenza.

Gaia: A dire la verità c'è una cosa che non ti abbiamo mai detto. Forza seguici nei sotterranei.

|Così la regina e la Somma Guardiana accompagnarono Clessidrus nei sotterranei per raccontargli un antefatto che avrebbe cambiato completamente la vita..|
 
Clessidrus: Ed ecco che ci risiamo. Di nuovo via verso l'ingnoto!

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Capitolo 30
*** Addio Amiche Mie ***


|Nei sotterranei del palazzo dei guardiani, Gaia mostrò al clessidriano riformato alcune statue e oggetti appartenuti alla sua gente.|

Gaia: Tutte le prove che hai sostenuto ci hanno fatto capire diverse cose di te.

Clessidrus: Ah sì?

Gaia: Sei un ragazzo che non si arrende facilmente alle varie difficoltà. Nonostante le tantissime difficoltà incontrate, tu le hai affrontate senza troppo timore, in te c'è tanta determinazione. 

|Il clessidriano arrossì lievemente.|

Gaia: Inoltre ti abbiamo osservato durante il tuo soggiorno sulla terra e il modo con cui ti sei rapportato con le apprendiste streghe. Le hai sempre aiutate anche se la faccenda non ti importava nemmeno, ti preoccupi prima di loro e poi di te stesso. Infine grazie a loro hai imparato sempre dai tuoi errori. Grazie alle tue amiche hai imparato la compassione verso gli animali, l'attaccamento per oggetti privi di valore monetario ma pieni di valore simbolico e sopratutto l'empatia verso gli esseri umani.

Regina: Si può dire che la tua amicizia con loro è speciale.

Clessidrus: Beh sì. Quindi voi fin dall'inizio non credevate che ero una creatura malvagia, vero?

Gaia: Sì, ma abbiamo dovuto mantenere un basso profilo, come sai le streghe non vedono di buon occhio i clessidriani.

Regina: E non ti illudere che grazie alle prove che hai sostenuto tutte avranno cambiato opinione su di te, l'importante è che non darai peso alle loro parole anche se possono fare male. Capito mostriciattolo?

|La regina rise per la battuta che aveva fatto.|

Clessidrus: Siete sempre così spiritosa?

Gaia: Comunque, vogliamo raccontarti ciò che è accaduto quando il tuo popolo si è pietrificato.

|Poi la guardiana prese dal suo cappello una sfera di cristallo e mostrò ai presenti quello che accadde in passato.|

Gaia: Non sappiamo il motivo per cui si scatenò la guerra tra le streghe, i maghi e i clessidriani, ma sappiamo che era stata una battaglia molto cruenta e spietata. Le streghe, in alleanza con i maghi, riducevano in schiavitù i loro prigionieri di battaglia, mentre i clessidriani rinchiudevano i loro nemici in oggetti di uso comune del mondo degli umani.

Regina: Infatti Alexander fu rinchiuso nel computer da un clessidriano prima che la guerra scoppiò.

Gaia: L'ex regina un giorno ne ebbe abbastanza, voleva che questa guerra finisse in un modo o nell'altro e decise di usare una potente magia per pietrificare tutti i clessidriani presenti nell'Impero.

Clessidrus: Un momento! Questo vuol dire che in giro nel mondo magico ci sono altri tipi come me?

Gaia: Beh..........non molti, sono pochi i clessidriani che vivono nel mondo delle streghe.

Regina: Molti sono prigionieri nel regno dei maghi. 

Clessidrus: E non c'è modo di spezzare l'incantesimo dell'ex-regina?

Gaia: Ahimè no. Soltanto chi ha lanciato l'incantesimo ha la facoltà di annullarlo.

Clessidrus: Però l'esperienza mi ha insegnato che unendo le forze si può rimuovere l'incantesimo.

Regina: Questo è vero, ma c'è il rischio non solo di perdere i poteri magici...............hai capito a cosa alludevo?

|Lui deglutì.|

Clessidrus: Sì vostra maestà.

|In quel momento giunse Majolin.|

Majolin: Altezza, è successo una cosa terribile! Dovete immediatamente tornare al palazzo.

Regina: Arrivo subito. Vogliate scusarmi.

|La regina se ne andò via, lasciando perplesso il clessidriano.|

Clessidrus: Chissà cosa sarà successo?

Gaia: Credo i soliti problemi che un sovrano deve risolvere. Comunque, se la cosa ti fa sorridere, noi guardiani stiamo lavorando per creare una magia abbastanza potente da annullare l'incantesimo dell'ex-regina. 

Clessidrus: Davvero?!

Gaia: Proprio così, ma dovrai aspettare un bel po di tempo.

|Poi il clessidriano abbracciò la guardiana.|

Clessidrus: Non c'è problema! L'importante è che abbiate alimentato le mie speranze!

|Era quasi l'alba e Clessidrus uscì dal palazzo. I Guardiani Degli Astri si complimentarono con lui per aver superato le prove, poi il capo del gruppo riprese a parlare.............|

Gaia: Dunque Clessidrus, ora che sei libero, cosa farai?

|Lui ci pensò un po e alla fine prese la sua decisione............|

Clessidrus: Tornerò nel mondo degli umani, ci sono ancora un sacco di informazioni da raccogliere e poi non voglio andarmene da li dopo che mi sono fatto degli amici.

|Il clessidriano arrossì, e i guardiani si domandarono a chi stesse pensando.|

Gaia: Molto bene allora. Siamo contenti che il tuo esilio su quel mondo ti abbia giovato, ti auguriamo tanta felicità.

Clessidrus: Grazie, ora è meglio che vada. Non vedo l'ora di rivedere le mie amiche!

|Così il clessidriano volò via.........|

Gaia: Arrivederci!

Venus: Torna quando voi a farci visita!

Jupiter: Se lo farai, mi porti dei dorayaki?

Mars: Ma insomma pensi solo al cibo?!

Nepture: Dai lo sai che è fatto così.

|Clessidrus potette sentire tutta la conversazione e rise un pochino. Quella mattina era ritornato al Maho pieno di gioia.|

Clessidrus: Sono tornato!

|Però vide che non c'era nessuno, eccetto Raganella e Lalà.|

Lalà: Come mai ci hai messo tanto?

Raganella: Temevo che ti avessero condannato.

Clessidrus: No tranquille, è tutto apposto, sono un clessidriano libero ora, e mi dovrete sopportare ancora per mooooooolto tempo.

Raganella: Di bene in meglio.

Clessidrus: Dove sono le bambine?

Lalà: Oggi è lunedì.

Clessidrus: Giusto che tonto che sono. Vado a cercarle.

Raganella: Vai pure, tanto non sarà una cosa piacevole.

Clessidrus: Che vuoi dire...........no, non importa.

|Il folletto volò in direzione della scuola e vide fuori dal balcone della classe le sue amiche.|

Clessidrus: Ragazze?!

|Le tre giovani streghe lo videro.|

Tutte e tre: Cles................

|Non finirono la frase perché lui atterrò proprio addosso a Doremì stordendola.|

Sinfony: Eravamo in pensiero per te.

Melody: Allora?

Clessidrus: Ragazze...................l'ho superato! Finalmente sono libero!

|Le ragazze lo abbracciarono. Poi Sinfony notò che non aveva addosso la collana che lo rendeva invisibile.|

Sinfony: Mettiti subito la collana, altrimenti gli altri ti scopriranno!

Clessidrus: Tranquilla, ora che sono tornato in possesso della mia bacchetta posso diventare invisibile ai non magici con la forza del pensiero.

|Fece una dimostrazione e diventò invisibile.|

Doremì: Grande.

Clessidrus: E' c'è di più, ho deciso di rimanere con voi.

Tutte e tre: Eh?

Clessidrus: Sapete mi sono trovato molto bene in questo mondo, mi avete dato la vostra amicizia. E siccome non volevo annoiarmi nel mondo delle streghe ho pensato di stabilirmi qui con voi per condurre una vita normale e semplice.

Doremì: Non sai quanto siamo felici di questa notizia.

|Poi notò che mancava una certa ragazza all'appello.|

Clessidrus: Dov'è Lullaby? Così posso sbattere in faccia il mio successo a quella cornacchia del malaugurio.

|Le ragazze rimasero in silenzio e questo fece preoccupare Clessidrus.|

Sinfony: Aspetta la fine delle lezioni e poi ne riparliamo.

|La giornata di scuola terminò subito e tutti e quattro si diressero in ospedale.|

Clessidrus: Che ci facciamo qui? Non dovevamo andare da Lullaby?

Melody: Ecco...........Lullaby è proprio in quell'edificio.

|La cosa scioccò Clessidrus e, per essere certo che non fosse uno scherzo, si avvicinò alla finestra mentre le ragazze si tramutarono in farfalle. Fuori videro Lullaby in uno stato comatoso insieme ai suoi genitori, sua madre si diede da sola la colpa perché credeva che il troppo stress che le aveva dato per la sua carriera l'avesse ridotta in questo stato. Successivamente al parco Doremì spiegò che il giorno prima, poco dopo aver superato l'esame finale, loro erano state scoperte dai loro amici e familiari e prima che potessero scoprire la loro identità Lullaby usò la magia per cancellare la loro memoria. Fin qui sembrava essersi risolta la faccenda, ma poco dopo il talismano che la proteggeva si ruppe e lei subì gli effetti della magia proibita cadendo in un sonno profondo............|

Clessidrus: Quindi se non fosse stato per lei, adesso sareste delle ranocchie?

Melody: Proprio così. 

Clessidrus: Non c'è niente che si possa fare per lei?

Sinfony: Sì. Potremo usare il cerchio magico per risvegliarla.

Clessidrus: Fantastico! 

|Poi notò che le ragazze non erano molto convinte della soluzione.|

Clessidrus: C'è un inghippo, vero?

Doremì: La regina ci ha detto che non è garantito il successo dell'incantesimo. C'è il rischio che i nostri cristalli fatati si frantumino.

Clessidrus: Cosa?!

Melody: E' il prezzo da pagare per salvare la sua vita.

Clessidrus: Non dovete farlo! Dopo tutto la fatica che avete fatto per diventare streghe, ora volete rinunciarci?!

Sinfony: Dobbiamo farlo, Lullaby è nostra amica.

Clessidrus: Ma......ma.......

|Poi il clessidriano iniziò a lacrimare.|

Clessidrus: Questo vuol dire che tornerete ad essere delle semplici umane? Non potrete più rivedere Raganella e le fatine?

|Anche loro cominciarono a piangere.|

Tutte e tre: Lo sappiamo.

|Il clessidriano sapeva che era la cosa giusta da fare, ma non poteva accettarlo.|

Clessidrus: Fate come volete allora, però non vi aspettate che vi aiuti!

|Poi volò via in preda alla disperazione.|

Doremì: Clessidrus aspetta!

Sinfony: Credo che la cosa migliore e non seguirlo.

Melody: Lasciamolo sfogare.

|Tornato al negozio di magia Clessidrus continuò a piangere, mentre Didì cercò disperatamente di tranquillizzarlo.|

Clessidrus: Didì questo è incubo. Non voglio che si privino dei poteri che hanno guadagnato. E' tutta colpa di Lullaby! Quella scellerata, le avevo avvertito che non doveva usufruire eccessivamente di quello stupido talismano!

|Poi il ragazzo diede tantissimi pugni al cuscino in preda allo sconforto.|

Clessidrus: Perché l'hai fatto?! Perché l'hai fatto?!

|Poi si tranquillizzò.|

Clessidrus: Ma chi voglio prendere in giro, ha fatto la scelta migliore. 

|Prese dal suo cappello un vecchio talismano che aveva comprato tempo fa quando il Maho era gestito da Malissa. Ormai aveva perso i suoi poteri però nonostante tutto aveva deciso di tenerselo. Ad un tratto sentì la porta del negozio aprirsi e andò a controllare. Erano le sue amiche con i completi da apprendiste, Doremì teneva sulla spalle Lullaby.|

Raganella: Come mai siete venute in negozio?

Doremì: Siamo venute per parlarti.

Raganella: Ne ero sicura.

Melody: Ti ruberemo soltanto un minuto.

Sinfony: Si tratta di Lullaby, noi abbiamo pensato che..............

Raganella: Sì, so già tutto.

Doremì: Come?

Raganella: Vi conosco da un anno, non avete segreti per me. Sapevo che sarebbe finita così, lo sapevo fin dall'inizio. 

Doremì: Sul serio?

Raganella: Andate nel mondo delle streghe, sbrigatevi!

Tutte e tre: Sì, grazie Raganella.

|Poi il clessidriano scese i gradini.|

Clessidrus: Buona fortuna ragazze.

|Poi le bambine aprirono la porta che conduceva nel mondo delle streghe e andarono via.|

Raganella: Testarde come muli.

|Lalà rise un pochino, sapeva che al posto loro Raganella avrebbe fatto la stessa cosa.|

Clessidrus: Quelle bambine sarebbero state delle ottime streghe. 

Raganella: Ma fammi il piacere, sono troppo buone per essere delle streghe. Però, a pensarci bene, la bontà e un loro punto a favore.

Lalà: E lo è anche per te.

Clessidrus: Proprio così........................ma che sto facendo? Dovrei andare con loro invece di starmene qui con le mani in mano. Le raggiungo immediatamente.

|Il clessidriano si preparò per andare nel mondo delle streghe ad aiutarle, ma prima che potesse entrare dalla porta vide Bibì entrare in negozio.|

Bibì: Dove sono le altre?!

Clessidrus: Sono già nel mondo delle streghe a fare l'incantesimo per svegliare Lullaby.

Bibì: Vengo anch'io.

Clessidrus: Ok, ci servirà tutto l'aiuto possibile.

|Così si diressero in fretta e furia al castello della regina, dove le tre apprendiste avevano già invocato il Cerchio Magico per svegliare la loro amica, tuttavia i loro cristalli erano troppo piccoli affinché l'incantesimo funzionasse. Ad un tratto sentirono le urla di Bibì e Clessidrus.|

Bibì: Magia della musica diffondi la vivacità!

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà!

Bibì e Clessidrus: L'incantesimo di risveglio più potente diventerà!

|I due, dopo un atterraggio morbido corsero per raggiungere il cerchio e dare maggior potenza alla magia.|

Bibì: Siamo venuti a darvi una mano.

Melody: Aspetta Bibì, ti rendi conto che così non sarai più un apprendista?

Sinfony: E dovrai dire addio al tuo sogno di diventare una strega.

Bibì: Lo so, ma non m'importa. Voglio aiutarvi e sopratutto voglio aiutare la mia amica Lullaby al costo di qualsiasi sacrifico.

Regina: Clessidrus fermati, la tua magia non è abbastanza potente. Se la tua bacchetta si romperà, perderai tutti i poteri che hai acquisito fin'ora.............non potrai più stare a contatto con gli umani.

Clessidrus: Non m'importa, a che scopo avere la possibilità di mischiarmi tra gli umani se lo stesso non potrò più stare con le mie migliori amiche?! Anche Lullaby lo è, e non lascerò che faccia la bella addormentata per i prossimi cento anni!

|Tutte e quattro le bambine sorrisero.|

Doremì: Coraggio, mettiamocela tutta!

|Tutti e cinque usarono appieno i loro poteri, ma nonostante tutto sembrava non bastare. I cristalli delle tre streghe e le bacchette dell'apprendista e del folletto avevano raggiunto il loro limite.|

Regina: Fermatevi! I cristalli non resisteranno!

Doremì: Non possiamo, Lullaby non si è ripresa!

Bibì: Mi dispiace, ma io non mi fermerò!

Melody: Non possiamo abbandonarla, ha bisogno di noi!

Sinfony: Proprio così, non ci arrenderemo mai!

Clessidrus: Siamo pronti a tutto pur di risvegliarla!

Tutti e cinque: Lullaby svegliati! Per favore svegliati!

|Grazie alla loro bontà d'animo e alla determinazione di non arrendersi i loro strumenti magici acquisirono nuovi poteri e il Cerchio Magico potette compiere il suo dovere. Lullaby iniziò a gemere, questo voleva dire che si stava svegliando. Quando aprì gli occhi e si alzò rimase confusa.|

Lullaby: Dove sono? Che cosa ci faccio qui?

Doremì: C'è l'abbiamo fatta!

|Disse Doremì che cominciò a piangere dall'emozione, lo stessero fecero i loro amici che non riuscirono a smettere di lacrimare.|

Regina: Lullaby? I tuoi amici ti hanno sottratta da un sonno che sarebbe durato cento anni. Questa era la punizione per non aver rispettato le regole.

Lullaby: Allora è questo che è successo? 

|Poi si rivolse ai suoi amici ancora pieni di lacrime e li abbracciò uno ad uno.|

Lullaby: Non so proprio come ringraziarvi. 

|Finalmente le cose si sistemarono per il meglio.............peccato che in questo modo le ragazze dovettero pagare le conseguenze.|

Regina: Mi vedo costretta a ritirare i vostri Jingle Set e i Musicchieri. Anche tu Lullaby devi rinunciare ad essere una strega e il regolamento.

Lullaby: Sì.

|Così la regina prese gli strumenti magici e li fece sparire facendole ritornare delle normali bambine.|

Regina: Il vostro sogno di essere streghe finisce qui, da oggi sarete delle semplici bambine.

Le cinque ragazze: Bene.

|Poi vide la bacchetta di Clessidrus, con accanto il talismano a forma di cuore che aveva, completamente carbonizzata.|

Regina: Quanto a te, sarai costretto a rimanere nel mondo delle streghe. Lo dico per il tuo bene.

Clessidrus: Certo vostra altezza. Posso almeno recuperare quello che ho lasciato al negozio di magia?

Regina: Naturalmente. Quando tornerai, aiuterai Majolin con alcuni impegni reali.

Clessidrus: Sì vostra altezza.

|Così, con la sua carrozza magica, la regina riportò le bambine nel mondo degli umani. Le ragazze per tutto il tragitto non fiatarono e ammirarono per l'ultima volta il mondo delle streghe. Quando aprirono la porta sul retro videro Raganella, Lalà, e le fatine che stavano facendo pacchi e pacchetti...........|

Doremì: Che cosa state facendo?

Raganella: Abbiamo chiuso la baracca e preparato le valigie. Ora che non posso riacquistare più il mio aspetto, non c'è ragione di restare e tenere aperto il negozio. Coraggio Testa A Triangolo, vieni a darmi una mano, gran parte delle cose sono tue!

Clessidrus: Va bene, va bene. Ma non c'è bisogno di agitarsi in questo modo.

Doremì: Ci spiace Raganella.

Melody: E non sai quanto.

Raganella: No, non vi preoccupate è meglio così.

|Poi Bibì corse piangendo verso di lei e l'abbracciò fortemente.|

Bibì: Aspetta Spumella, non andartene! Non andare via!

Raganella: Smettila, anch'io sono triste all'idea di separami da voi, dovete credermi! 

|Poi la rana si liberò dalla super presa di Bibì.|

Raganella: Siete state sempre un po pestifere, però vi voglio bene come se foste mie figlie. Porterò con me le fatine.

Lalà: Non vi preoccupate, ci prenderemo cura di loro.

Clessidrus: Almeno staranno tutti insieme. E non preoccuparti di Lulù, sta già qui.

|Poi Lullaby la vide insieme alle altre fate.|

Lullaby: Grazie, e dov'è Malissa?

Raganella: Quando ha saputo che la speranza di ritrasformasi era svanita, ci è rimasta malissimo. Ma dopo un po si è ripresa ed è partita per il villaggio delle ranocchie.

Lalà: E noi fra poco la raggiungeremo.

Clessidrus: Staranno bene lì. Anche perché ho costruito per loro un bel parco giochi e una vasca idromassaggio.

Raganella: Sentite, è stata di sicuro una dura giornata per voi. Vi consiglio di andare a casa e farvi una bella dormita.

Clessidrus: Anche se credo che una di voi non è ha per niente bisogno.

|Il clessidriano rise talmente tanto che cadde all'indietro, facendo ridere le sue amiche. Le ragazze uscirono dal negozio, ma prima che potessero andare via.............|

Clessidrus: Aspettate. Perché non venite domani sera? Così almeno potremo salutarci allegramente.

Doremì: Davvero?

Clessidrus: Certo, insomma non possiamo di certo partire senza almeno qualche foto con voi vi pare?

|Il ragazzo riprese a ridere e questo rallegrò le sue amiche.|

Lalà: Mi sembra una buona idea.

Doremì: Allora ci vediamo domani.

Melody: A domani.

Sinfony: Vedete di non chiudere per sbaglio le fatine negli scatoloni.

Bibì: Ciao.

|Rimasero per un attimo soli Lullaby e Clessidrus.|

Lullaby: Allora a domani Clessy.

|Di solito Clessidrus si sarebbe arrabbiato per una cosa del genere, ma stavolta sorrise.|

Clessidrus: A domani........altezzosa.

|Poi anche lei se ne andò via. Così l'avventura del giovane clessidriano si concluse così, nuove porte all'orizzonte si sarebbero aperte in futuro per lui, ma avvolte quelle del passato rimangono socchiuse.|


FINE

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