Just Like Us

di Gin24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo e spiegazione ***
Capitolo 2: *** This is us ***
Capitolo 3: *** Meetings ***
Capitolo 4: *** Dates ***
Capitolo 5: *** Spies ***
Capitolo 6: *** Sabotage ***
Capitolo 7: *** Hi Mum ! ***
Capitolo 8: *** The fall ***
Capitolo 9: *** The perfect wedding ? ***
Capitolo 10: *** Tiquana ***
Capitolo 11: *** Tiquana 2.0 ***
Capitolo 12: *** Nina ***
Capitolo 13: *** Wellcome back ***
Capitolo 14: *** Wellcome back - parte 2 ***



Capitolo 1
*** prologo e spiegazione ***


1

§ °JUST LIKE US° §

-Prologo-



Una figura uscì da un vicolo sulla trentaquattresima, dov'era appena avvenuta una smaterializzazione, lanciò nel primo cassonetto che trovò una pallina da tennis, -ormai inutile dato che aveva svolto la sua funzione- ed iniziò a camminare lungo tutti gli isolati che la separavano dalla sua meta.

Quando arrivò nella via principale, la ragazza spalancò i suoi bei occhioni azzurri nel vedere il familiare sfarfallio delle luci dei cartelloni pubblicitari dei NoMag, e inevitabilmente sorrise per quella sensazione di casa che gli accesero nel cuore.

Era il 20 settembre e Mal era appena tornata, aveva fatto durare la stagione estiva un po' più a lungo, e già solo per questo aveva ricevuto una miriade di chiamate per ogni giorno in più che aveva passato a girovagare per il mondo. La ragazza dai capelli castani sospirò per l'apprensione eccessiva di sua madre, era sicura che andasse in giro a raccontare di avere un'ingrata perdi giorno come figlia, che non le faceva mai sapere dove fosse.

Non che le interessasse realmente, era solo per spettegolare con le sue migliori amiche.

Sua madre non era mai stata una donna amorevole e capace di comprenderla o di apprezzarla, era più quella che contava i suoi fallimenti ed elogiava tutte le persone che a scuola prendevano più di lei o riuscivano in qualcosa che a lei non interessava, ma che per sua madre era di vitale importanza.

Ma cosa poteva farci ? Non si possono scegliere i propri genitori, altrimenti avrebbe scelto sicuramente meglio!

A proposito, dove cavolo era ? L'aveva avvertita che sarebbe tornata quel giorno con la passaporta delle undici, era sicura che avrebbe trovato il plotone d'assalto pronto ad aspettarla con le bacchette pronte all'uso e invece non c'era nessuno.

Controllò l'orario dell'orologio di Time Square e si accorse di aver completamente dimenticato di controllare il fuso orario, in Canada erano avanti di un'ora rispetto a New York, e quindi tutta la truppa stava ancora a casa o addirittura nel letto.


Mallory Starmounth ?” una voce incredula e leggermente acida interruppe i suoi pensieri “Sei tornata per il matrimonio ?” la ragazza appena citata si girò per vedere chi avesse parlato e rimase sorpresa nel vedere Elodie -ciccia- Cartland.

Era decisamente cambiata, aveva sicuramente perso dieci chili o giù di lì, ma non era certo una che si potesse definire magra, stava meglio, questo si che si poteva dire, ma quei capelli non si potevano certo spacciare per veri, e anche se Mal non l'avesse vista col suo colore naturale avrebbe certamente affermato che quel biondo platino era più falso del sorriso che le aveva appena mostrato.

Elodie Cartland” disse ricambiando il finto sorriso “di che matrimonio parli ?” chiese spostando il capo leggermente confusa.

La bionda si mise una mano grassoccia davanti alla bocca e con finto stupore disse “Ma come non lo sai ? Kyle Adams si sposa questo sabato” poi fece una pausa d'effetto e continuò “Con Hazel Miller”

Kyle, il suo Kyle si sposava ? Ok, forse non era giusto definirlo suo, dato che si erano lasciati da sette mesi, ma cavolo erano stati insieme per cinque lunghi anni e adesso lui si stava per sposare ? Per di più con l'unica ragazza che lei aveva sempre odiato ? E che lui aveva definito più di una volta 'scialba-pel-di-carota-puntinata' ?! No, non poteva essere.. perché nessuno l'aveva avvertita ? Era impossibile che Kristalia non le avesse spifferato la cosa, sua sorella era incapace di mantenere un segreto, era più forte di lei, -d'altronde era la copia di sua madre, quindi non poteva che essere una pettegola nata- quindi come poteva essere successo ?

Urgeva una riunione, immediatamente!


Ignorò Ciccia Cartland e girò su se stessa, prima di atterrare nella sua vecchia stanza.

Non salutò nessuno, né si guardò in giro -per assicurarsi che Kris non le avesse rubato nulla-, tirò fuori la bacchetta e un patronus argenteo a forma di renna volò fuori dalla finestra, per ricomparire in cinque case differenti nello stesso istante, portando lo stesso messaggio per tutte:

Vediamoci al nostro posto, tra venti minuti.

Dobbiamo parlare”


**


--Angolo Autrice--

Storia interattiva


Salve a tutti, eccomi di nuovo con la mia quarta interattiva !

Questa volta ho deciso di scrivere una storia completamente diversa dal mio genere, sarà incentrata sull'amore e sull'amicizia.

L'idea è partita dal film "La mia miglior nemica" (che avevo già visto varie volte) poi ho deciso di rivedere entrambi i film di "Sex & the city", qualche puntata di "Pretty Little liars" e "Gossip girl" e così quella che era solo un'idea di base è diventata una storia.

Questa storia è ambientata in America, precisamente a New York, sei ragazze si conoscono e sono amiche fin dall'infanzia, dato che le loro madri sono amiche fin dai tempi della scuola.

Ci saranno vari flashback di quando le protagoniste frequentavano Ilvermorny perciò sbizzarritevi nel raccontare che tipo di vita scolastica hanno avuto. (https://www.pottermore.com/writing-by-jk-rowling/ilvermorny-it)

Per cui mi servirebbero 5 protagoniste, le loro madri e ovviamente i loro pretendenti, perciò ho preparato quattro tipi di schede differenti (le parti tra parentesi sono suggerimenti), mi raccomando siate creativi, più dettagli scriverete più sarà possibile essere scelti da me.

Nel primo capitolo creerò un banner con i volti delle protagoniste, mentre metterò a fine capitolo i volti dei personaggi secondari scelti, i quali verranno presentati dal secondo/terzo capitolo in poi.

Vi pregherei di non arrabbiarvi nel caso in cui non doveste essere scelti, e di avvisarmi via messaggio privato qualora aveste problemi nel completare le schede in tempo.


N.B.

È possibile che scelga una protagonista da una persona, la famiglia da un'altra e il pretendente da un'altra ancora. O che decida di prenderli dalla stessa persona per poi scambiarli e destinarli ad un'altra oc.

È possibile anche scegliere di inviare solo un personaggio (o protagonista o madre o ragazzo).

È possibile che vi chieda di fare delle modifiche.

Non accetto schede già viste.

Non accetto Mary Su e Gary Stu.

Non accetto prestavolto degli attori di Harry Potter o di animali fantastici.

Prenotatevi con una recensione (vi ricordo di scrivere un commento alla storia, altrimenti verrà cancellata dagli amministratori di EFP) o con un messaggio privato, scrivendo in entrambi i casi quello che avete intenzione di inviarmi.

Non ci sono limiti di schede di oc da poter inviare, anche perché è possibile decidere di fare più schede di pretendenti (per esempio per fare un triangolo amoroso)

Spero che partecipiate in tanti :)

Avete tempo fino al 19 marzo per prenotarvi e fino al 2 aprile per inviarmi le schede!



1) RAGAZZE PROTAGONISTE :


  • Il nome e cognome del personaggio :

  • La sua ex casa di appartenenza :

  • Stato di sangue (solo mezzosangue e purosangue):

  • Anni (21/22 per chi è nato da settembre in poi) e compleanno :

  • Com’è fisicamente, prestavolto (anche foto), come si veste ? :

  • Com’è caratterialmente, pregi/difetti/tic nervosi o abitudini:

  • SEGRETI : (Qual è la cosa peggiore che abbia fatto in vita sua? Cosa è successo dopo ? / Come se l'è cavata ? Qual è la cosa migliore che abbia fatto in vita sua? Ha qualche rimorso o rimpianto?) :

  • FAMIGLIA : (Che tipo di rapporto ha con i suoi familiari? ):

  • LAVORO (cosa fa- come si trova con i colleghi- ha sempre desiderato fare quello- ha altre amiche tra i colleghi ? È disoccupata ? Che tipo di specializzazione ha preso dopo la scuola ?):

  • AMORE (Storie d'amore passate ? / Storie presenti ? / Avventure estive ? / Uomo ideale ?) :

  • Amortenzia :

  • AMICIZIA (Tipo di persona con cui si trova più a suo agio ? Per quale motivo potrebbe mai aver litigato con una o più delle sue amiche ? = Quale comportamento potrebbe averla fatta infuriare / Come si comportava poi di fronte alle cene con i genitori di entrambe ? Segreti condivisi ?):

  • Nemici/che*(cose e modi di fare che detesta ?):

  • Animale domestico* :

  • Patronus e ricordo felice :

  • Paure* / hobby:

  • Altro*..

  • Avvenimento importante che vorresti apparisse durante la storia (anche sotto forma di Flashback)?

    SECONDARI



2) MADRI :


  • Il nome e cognome del personaggio :

  • La sua ex casa di appartenenza :

  • Stato di sangue :

  • Anni (49/50 per chi è nato da settembre in poi) e compleanno :

  • Com’è fisicamente e prestavolto :

  • Com’è caratterialmente :

  • SEGRETI : (Qual è la cosa peggiore che ha fatto in vita sua? Cosa è successo dopo? / Come se l'è cavata? Qual è la cosa migliore che ha fatto in vita sua? Ha qualche rimorso o rimpianto?) :

  • FAMIGLIA :

    (Casa dove ha vissuto/ dove vive ora? Che tipo di madre è ? È sposata / divorziata / vedova / ha un amante ?):

  • LAVORO (lavora ? cosa fa ? come si trova con i colleghi ? ha sempre desiderato fare quello ? ha altre amiche tra i colleghi ? È casalinga ?):

  • AMORE (Storie d'amore passate? / Come ha conosciuto suo marito? - Che tipo di storia hanno?)

  • AMICIZIA (Per quale motivo potrebbe mai aver litigato con una o più delle sue amiche ? / Segreti condivisi ?):

  • Animale domestico :

  • Patronus e ricordo felice:

  • Paure / sogni adolescenziali / hobby:

  • Avvenimento importante che vorresti apparisse durante la storia (anche sotto forma di Flashback)?

  • Altro..



3) RAGAZZI FUTURI/ PRESENTI / PASSATI :


  • Il nome e cognome del personaggio :

  • La sua ex casa di appartenenza :

  • Storia familiare e stato di sangue:

  • Anni e compleanno :

  • Com’è fisicamente e prestavolto :

  • Com’è caratterialmente :

  • SEGRETI :

  • FAMIGLIA : (Componenti ? Che tipo di rapporto ha con la famiglia ? ):

  • LAVORO (cosa fa, come si trova con i colleghi, ha sempre desiderato fare quello, qual è la cosa che più gli piace del suo lavoro ?):

  • AMORE (Storie d'amore passate ? / Storie presenti ? / donna ideale ?) :

  • Amortenzia ?* :

  • AMICIZIA (Descrivi i suoi migliori amici (potrebbero comparire nella storia) / Segreti condivisi ?):

  • Animale domestico* :

  • Patronus e ricordo felice* :

  • Paure :

  • Hobby / sogni :

  • Altro*..

  • Come ha conosciuto o conoscerà la vostra protagonista ? :


MOLTO SECONDARI


4) SORELLE / FRATELLI / AMICI :


  • Il nome e cognome del personaggio :

  • La sua (ex) casa di appartenenza :

  • Storia familiare e stato di sangue :

  • Anni e compleanno :

  • Com’è fisicamente (per i parenti : a chi somiglia ?) e prestavolto :

  • Com’è caratterialmente :

  • FAMIGLIA : (Che tipo di rapporto ha con la protagonista, la madre e le amiche di entrambe? ):

  • LAVORO (cosa fa, come si trova con i colleghi, ha sempre desiderato fare quello) / SCUOLA (materia preferita, carriera futura, materia odiata)

  • AMORE (Single? / Storie d'amore passate ? / Storie presenti ?) :

  • AMICIZIA (Descrivi i suoi migliori amici perché potrebbero comparire nella storia):

  • Animale domestico :

  • Patronus e ricordo felice:

  • Paure / hobby :

  • Altro..

    Per gli amici :

  • Come ha conosciuto la protagonista ? (a scuola / al lavoro / durante una festa / o.. ?)



PERSONAGGI

presenti o nominati in questo capitolo:



| Mallory Starmounth |


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| Principale | Fotografa | ex Magicospino | Purosangue |


| Kristalia Starmounth |


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| M. Secondaria | VI anno | Serpecorno | Purosangue |



| Elodie Cartland |


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| M. Secondaria | Impiegata al MACUSA | ex Magicospino | nata NoMag |



| Kyle Adams |


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| Secondario| cacciatore degli Sweetwaters All-Stars | ex Wampus | Mezzosangue |



| Hazel Miller |


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| M. Secondaria | giornalista del settimanale delle streghe | ex Wampus | Purosangue |


*


Grazie mille per l'attenzione :)

Buona fortuna per la selezione !

Baci

Gin


p.s. Nel messaggio privato scrivete “Oc per Just Like Us (nome del personaggio)”

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Capitolo 2
*** This is us ***


1

§ °JUST LIKE US° §


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-This is us-



Aurora! Cosa diamine ti prende oggi ?” urlò una voce maschile dal fondo dell'aula.

Cosa ho sbagliato, stavolta ?” sbuffò la ragazza in prima fila, con i capelli castani raccolti in un morbido chignon.

Tutto! Non ci stai con la testa, se devi pensare ai cavoli tuoi sei pregata di non presentarti alla mia lezione” l'altro si avvicinò con il suo solito passo altalenante.

Ma, Markus, era giusto!” s'intromise Colette, una delle poche amiche che Roe era riuscita a farsi nella compagnia, non perché fosse antipatica alle altre, ma solamente perché l'ambiente della danza era molto duro, ostile e competitivo, e le meno brave erano sempre pronte a inventare maldicenze su una come lei -ovvero la ragazza che era stata scelta come prima ballerina per tre volte di seguito-. E sebbene la castana da un lato ringraziasse l'amica per l'intervento a suo favore, dall'altro ne era irritata perché così facendo aveva minato la propria capacità di auto-difendersi agli occhi delle altre.

Giusto un corno! Dov'era l'emozione ?” esclamò nuovamente il moro.

A quell'ultima affermazione Aurora rispose prontamente “C'era eccome! Forse eri troppo impegnato a cantare o a contare i passi per accorgertene!” alludendo ai soliti vizi del coreografo.

Il moro le si avvicinò sempre di più e strinse gli occhi per l'irritazione che quella ragazza gli causava ogni qual volta aprisse bocca “Cosa vorresti dire Hamilton ? Che non so fare il mio lavoro ? Se io dico che tu sei distratta, lo sei.. se io dico che hai sbagliato, lo hai fatto”

La ragazza digrignò i denti per l'irritazione e fece per rispondere nuovamente quando un cenno di Colette la bloccò.. tutte le ragazze stavano ridendo per quel trafiletto.. e sapeva che quelle galline avrebbero continuato se lei avesse risposto, così stette zitta e accusò il colpo -anche se lei aveva ragione-.


Tutti erano a conoscenza dell'odio che provavano l'uno per l'altra, ma per quanto Markus avrebbe voluto sbattere fuori Roe dalla compagnia od assegnarle ruoli marginali, non poteva farlo, perché lei era obbiettivamente la ballerina più brava e appassionata del gruppo, senza contare il fatto che tutti gli sponsor l'adoravano e votavano sempre a suo favore ogni qual volta vi era una spartizione dei ruoli...tolta lei probabilmente la compagnia sarebbe morta -anche se questo lui non l'avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura-.


Markus sbatté le mani ed incitò il gruppo “Adesso riprendiamo. E, un.. due.. tre.. quattro..”


Aurora decise di dimostrare a quell'idiota intransigente di che pasta fosse fatta, iniziò a fare dei piegamenti più profondi, a muovere le braccia in maniera più elegante e leggiadra..ma non bastò.

Il coreografo bloccò nuovamente la musica e la riprese “Sul serio, Hamilton, hai voglia di scherzare ? Quello lo chiami pas de bourrée ?”

Si, Markus, ed era giusto.. se non ti fidi chiama Madame D'orlan” disse la ragazza nominando l'insegnante di danza classica che le allenava il giovedì.

Sono altrettanto qualificato” sibilò lui, sebbene fosse stato tentato di dire che lo era persino di più, ma in quel caso sarebbe stato ridicolizzato da quella piantagrane, dato che la donna da lei citata aveva ottant'anni e lui solo trentuno -sempre più di quella ragazzina, comunque-.

Sai che ti dico ? Chiamami quando hai finito di fare la prima donna!” esclamò Roe prima di fare un'uscita di scena coi fiocchi.

Corse verso le scale e notandole illuminate da una strana luce argentea, vi si avvicinò con circospezione, prima di darsi della sciocca per aver pensato male, quando la risposta che le si presentò davanti fu piuttosto ovvia..

Vediamoci al nostro posto, tra venti minuti.

Dobbiamo parlare” disse il patronus a forma di renna di Mal.

Aurora annuì e corse in camerino a prendere le sue cose, prima di smaterializzarsi per andare dalla sua amica.


*


Nathanaëlle Myers aveva sempre adorato i nonni materni, e sebbene vivessero in Giappone -ad esattamente 10.849,95 km da lei- erano sempre stati molto legati, tanto che alla sua nascita erano stati nominati come suoi padrini.

Ed in quel momento, stare a casa loro, a giocare a quidditch contro suo nonno, Heiji Ogawa, era una sensazione bellissima.

Certo, lo sarebbe stata ancor di più se fosse andata lì per un altro motivo.

E soprattutto, lo sarebbe stata ancor di più se sua nonna fosse stata lì ad applaudire -come in passato-, ma purtroppo lei non c'era più, e Nelle si trovava ad Osaka da una settimana proprio per tirare un po' su l'umore del nonno.


Forza Hana, fai del tuo peggio!” gridò Heiji dalla porta, chiamando sua nipote col secondo nome -com'era solito fare da quando la bionda ne aveva memoria-.

La ragazza strinse gli occhi, come se stesse valutando quale strategia fosse meglio attuare per far centrare la pluffa in uno dei tre anelli difesi dal nonno, e poi attaccò, schivando i tentativi dei domestici di disarcionarla dalla scopa e rubarle la pluffa.

Nelle, agendo d'astuzia riuscì a centrare l'anello di destra -quello più lontano per il nonno- con una piroetta da maestra, e a vincere quella breve partita(*).


I compagni della sua squadra esultarono, assieme a lei, e al nonno -che sebbene fosse suo avversario non poteva fare a meno di lodare la sua nipote preferita-.


Ed in quel momento di giubilo apparve una renna argentea, contenente il messaggio di Mal.

Va da lei” le suggerì il nonno -dopo averlo ascoltato-

Ma..tu..” protestò la ragazza, sentendosi in colpa nell'abbandonare in quel modo il suo ji-chan(*) che stava soffrendo la perdita dell'amore della sua vita.

Starò bene.. la tua amica in questo momento sembra avere più bisogno di me” la tranquillizzò lui, convincendola a tornare a casa.


*


Calliope si svegliò di mala voglia, con la stanchezza tipica di chi ha passato la notte a far baldoria, chiuse e riaprì gli occhi più volte all'improvviso bagliore del patronus di Mallory che inondò la stanza di luce.

La povera renna argentea si ritrovò un cuscino addosso e delle parole biascicate che sembrarono tanto un “Non rompere” e poi un “Dormire”.

La ragazza dai capelli rossi si arrotolò tra le lenzuola, per tornare bellamente a dormire, ma si ritrovò a scontrarsi con un corpo caldo.

Callie sollevò la palpebra destra per capire chi fosse, ma ci rinunciò vedendo solo una coltre buia, così iniziò a tastare l'intruso per svegliarlo e cacciarlo.

Il ragazzo all'ennesimo 'colpetto', inferto con la forza e la delicatezza di un elefante, si svegliò, deliziando la sua temporanea compagna con uno sbadiglio da leone -con tanto di fauci non coperte, che disgustarono la rossa-.

Ciao bellissima” disse lui con la voce ancora impastata e roca, sdraiandosi verso di lei per cercare di baciarla.

Ciao” rispose fredda, spostando la testa per non farsi baciare “È ora che tu vada”

Ma come, non mi dai nemmeno il bacio del buongiorno ?”

No, fattelo dare da tua madre o trovati una ragazza fissa” disse Callie scacciandolo con uno spintone.

Ma..”

È stata solo una cosa così, non saresti nemmeno dovuto rimanere a dormire, mi sembrava di avertelo detto!” disse lei incrociando le braccia al petto, odiava quando qualcuno non rispettava le poche regole che si era imposta.. odiava che dormissero nel suo letto.

Sono Mike, comunque” disse lui, ignorando le richieste della ragazza, restando disteso nel letto.

Non te l'ho chiesto, ora se non ti dispiace avrei da fare..la porta è da quella parte” disse Callie alzandosi e infilandosi nel bagno -premurandosi di chiudere a chiave la porta-.


*


Freya aveva appena finito il turno in ospedale, aveva passato la nottata a medicare uno dei soliti vecchietti, Mr Fuggles, che vittima della demenza senile si dimenticava continuamente di terminare gli incantesimi e causava a sé stesso delle imbarazzanti parziali trasfigurazioni.

Quella notte si era presentato al San Mungo con la testa da cavallo e il resto normale, il che era persino troppo semplice come trasfigurazione per i suoi standard, di solito si presentava con la testa di un oggetto e le gambe da animale.

La ragazza si liberò della divisa da medimaga e slegò i capelli castani con le meches bionde dalla rigida crocchia, per poi legarli nuovamente in una coda alta, indossò la mise con cui era partita da casa il giorno prima -ovvero un comodo vestito color lillà- e si sdraiò su uno dei divani nella sala degli strutturati.

In teoria una persona sana di mente sarebbe subito corsa a casa per farsi una bella dormita, ma ormai la mente della signorina Williams non era più come una volta, sapeva benissimo che anche se fosse tornata a casa non sarebbe riuscita ad addormentarsi, perciò tanto valeva rimanere lì a rilassarsi o ad esercitarsi con gli incantesimi di guarigione più complessi -cosa che effettivamente aveva iniziato a fare, senza neanche rendersene conto-.


Quando il patronus arrivò la castana era appena riuscita ad addormentarsi, per cui al suono della voce dell'amica, si svegliò di colpo, rotolando su se stessa dallo spavento, e finendo inevitabilmente col sedere per terra.

Aio! Stupido patronus!” si lamentò massaggiandosi la parte lesa.

La renna per tutta risposta rimase a zompettarle intorno come per assicurarsi che stesse bene ed avesse recepito il messaggio, andandosene solo quando Freya lo scacciò con la mano, dicendo “Ho capito, ora vattene”

*


Edmund fu la prima ad arrivare al luogo dell'incontro, che tra l'altro era sempre stato lo stesso da dieci anni a quella parte, ovvero quando avevano smesso di incontrarsi con le loro madri e avevano trovato la loro indipendenza.

Il Margherita, così si chiamava il locale prescelto, era un locale babbano, calmo e accogliente, che le aveva subito fatte sentire a casa.

Si trovava in una delle vie parallele all'Empire State Building -dove si incontravano le loro madri-, più precisamente sulla ventireesima strada, e quel 20 di luglio di dieci anni prima era uno di quei posti appena aperti -o appena ristrutturati, non lo ricordava bene- di cui nessuno aveva sentito parlare.

Persino loro -ora clienti abituali- ne erano venute a conoscenza per pura casualità, ricordava che una di loro voleva a tutti i costi un gelato non confezionato, e che dopo aver provato in tutte le gelaterie erano entrate in quel piccolo bar-ristorante, ed avevano trovato molto più che un semplice gelato.

Certo, ora il Margherita era molto diverso dal piccolo locale di un tempo, adesso si era allargato prendendo anche la vetrina accanto -quella dell'orologiaio che era andato in pensione-, ed aveva messo una schiera di tavoli fuori dal locale, posti sopra un finto prato all'inglese e riparati da dei grandi ombrelloni bianchi.

Ma loro erano sempre rimaste fedeli al loro tavolo all'interno, quello circolare con i due divanetti a mezzaluna in pelle nera.


Perciò quando Edmund spinse la porta a doppio battente ed entrò nel locale, venne subito accolta con un grande sorriso dalla ragazza al banco delle prenotazioni.

Ed Marie!” esclamò Naomi, la figlia della sorella del proprietario, andandole incontro per abbracciarla “Cosa ci fai qui ?”

Ciao Namy, Mal è tornata, facciamo una piccola riunione”

Tavolo 5 ?” chiese la ragazza.

Come sempre” rispose la mora facendole l'occhiolino.

La ragazza le mostrò la strada, anche se non ce n'era alcun bisogno, per tenerle compagnia nel frattempo che arrivassero le altre, sapendo perfettamente che Ed odiasse le persone ritardatarie.

Il che era decisamente il colmo pensando che le sue amiche -soprattutto Calliope- erano affette dalla sindrome da ritardo cronico.

Per cui arrivarono a rate: prima Mal, poi Roe, poi Nelle, poi Freya, facendo vincere infine il primato a Callie, di ben mezz'ora rispetto ad Edmund.


*


Ed Marie fai sul serio ? Posa quel menù ormai lo sai a memoria!”

Freya, lo sai che continuerà a leggere quella storia all'infinito” commentò Aurora.

È una storia bellissima, smettetela di fare le stronzette” si difese Edmund.

Oooh Ed che dice una parolaccia!” la prese in giro Callie, chiamando il cameriere con un cenno della mano.

Tutto per difendere la storia del Margherita” le diede corda Roe.

Ed voltò il menù e si schiarì la voce prima di leggere ad alta voce la storia d'amore stampata lì dietro “Era l'estate del 1993 e Niall Turner si era appena lasciato alle spalle tutte le pretese e le convinzioni della sua famiglia, decidendo di lasciare per sempre l'Irlanda alla ricerca della propria strada.

Aveva solo vent'anni e sapeva solo che non avrebbe mai voluto fare l'allevatore di pecore -com'era di tradizione nella sua famiglia-, non aveva idea di cosa volesse fare come alternativa, ma sapeva che qualsiasi cosa fosse, sarebbe stata lontana dal suo paese di nascita.

Così, con uno zaino in spalla partì verso sud, alla ricerca di qualcosa che gli facesse battere il cuore.

Visitò l'Inghilterra, poi la Francia ed infine l'Italia.. e lì capì di essere nel posto giusto. Sentiva una connessione speciale con quel popolo, sentiva che c'era qualcosa che gli faceva scorrere il sangue più veloce in quella terra.

Iniziò a percorrerla città dopo città, paesino dopo paesino, per capire cosa fosse a spingerlo ad amare una terra che non era la sua.

Ed infine un giorno lo capì, non fu un giorno idilliaco come quello dei romanzi, pieno di sole, con tanto uccellini canterini, anzi fu piuttosto brutto.

Era il 7 marzo, e quel mese era famoso per i cambi climatici improvviso, gli italiani avevano persino un detto a confermarlo, lo chiamavano 'marzo pazzerello' e mai aggettivo fu più azzeccato. Quel giorno scoppiò all'improvviso un terribile temporale, tutti i giovani che erano usciti fuori a giocare sotto l'aria di primavera, tornarono nelle loro case, incitati dalle madri o dalle nonne affacciate ai balconi.. e in cinque minuti la piazza fu deserta, e Niall si ritrovò da solo sotto la pioggia.

Per lui la pioggia non era mai stata un problema, nel suo paese era stato abituato anche a lavorare sotto di essa, per cui continuò a camminare come se nulla fosse, finché un fischio non lo fece voltare.

Una ragazza aveva aperto la porta di un ristorante ed energicamente gli stava dicendo di entrare, lui non se lo fece ripetere due volte e seguì le sue direttive, ma quando le fu vicino si bloccò sull'uscio, con la bocca aperta, a fissarla come un'idiota.

La ragazza lo afferrò per la giacca e lo trascinò dentro per poi sciolinargli una sfilza di parole -insulti probabilmente- addosso.

Niall non capiva molto bene la sua lingua -nè la sapeva parlare- ma in qualche modo riuscì a farle capire di essere straniero.

Solo allora la ragazza sorrise e si presentò 'Io sono Margherita, e tu ?'

'Niall' rispose lui.

Poi la ragazza gli fece strada e lo condusse in cucina per presentarlo alla sua famiglia, e lì il ragazzo capì cosa stava cercando e cosa gli sarebbe piaciuto fare.

Rimase dei mesi in quella cittadina ad imparare i trucchi del mestiere da Ciro -il padre della ragazza- e nello stesso tempo imparava quella lingua musicale dalla sua personale insegnante.

Come in tutte le più grandi storie d'amore Niall e Margherita s'innamorarono follemente e decisero di trasferirsi in America -il paese in cui lei aveva sempre voluto vivere- per poi aprirsi un ristorante.

Ma lei riuscì a vivere il suo sogno per pochi anni, prima che gli angeli la chiamassero con loro.

E da quel giorno Margherita vegliò sul suo amato Niall.” per poi terminare commentando con le lacrime agli occhi “Come fate a non emozionarvi ?!”

Le ragazze la guardarono cercando di trattenere le risate, Ed notando quella reazione lanciò loro un'occhiataccia e sbottò “Siete insensibili..avete i cuori di pietra!”

Io sono sensibile” rispose immediatamente Freya sentendosi pungere nell'orgoglio “Solo che ormai non ci fa più effetto, visto che ce la leggi da vent'anni”

RAGAZZE!” le richiamò all'ordine Mallory “Vi ricordo che non siamo qui per un spettegolare o tirarci insulti!”

Ah, e io che credevo che ci volessi vedere perché ti siamo mancate” disse sarcasticamente Calliope, prima di ordinare un Martini con l'oliva.

Oggi sono venuta a conoscenza di un fatto che mi aspettavo di venire a sapere da voi!” rispose Mal guardando male la rossa.

Nelle e Freya si lanciarono un'occhiata di nascosto dalle altre, e quando Mal continuò raccontando ciò che aveva scoperto da Ciccia Cartland, si morsero le labbra rilasciando dei sospiri tesi.

Nelle per non dare nell'occhio rovistò nella borsa di Ed Marie -consapevole di trovare ciò che stava cercando- e tirò fuori un blocchetto con una penna, per poi di iniziare a stilare una lista.

Callie come al solito diede una sbirciatina al foglio, ma non riuscì a capire cosa stesse scrivendo, così corrugando la fronte si lamentò “Ma in che cavolo di lingua hai scritto ?”

In runico, mi sembra ovvio ! Non vogliamo mica che qualcuno scopra quello che stiamo per progettare” rispose Nelle senza nemmeno alzare lo sguardo dal foglio.

Non dirmi che ti sei scordata un'altra volta l'alfabeto runico?!” commentò Roe

Callie si voltò e notò che tutte e cinque la stessero fissando “Non guardatemi come se fossi una povera imbecille.. la mia mente apprende solo ciò che la fortifica!”

Ecco a voi la stronzata più grande della giornata, ragazze” rise Mal

Sentite, usiamo quella lingua morta solo una volta ogni cinque anni, è normale che una se la scorda!” si difese la rossa.

Fatalità solo tu l'hai dimenticata” rise Nelle, facendo mettere il broncio a Callie, per poi spiegarle “Ho scritto :


PIANO DI DISTRUZIONE


  1. Sabotaggio della pianificazione del matrimonio

  2. Impedire la cura di bellezza


Ovvero farla diventare di bruttezza” rise Freya coinvolgendo anche le altre.


  1. Farli litigare

  2. ..”


Aspetta” la interruppe Ed Marie “Ma facciamo tutto questo perché lo ami ancora ?”

No, per vendetta” rispose Mallory, guardandola male, dopo tutto quello che le aveva fatto come poteva amarlo ancora ?

Avete scoperto qualcosa ? Quando è iniziata questa cosa ?”

Immediatamente Aurora prese parola, cominciando -come suo solito- a parlare a macchinetta “Mio fratello mi ha raccontato di averli visti insieme ad una delle prime partite della stagione, era andato lì con il suo amico Adam, che tra l'altro era riuscito a trovare i biglietti praticamente gratis su un sito internet. Comunque ha detto che Hazel era lì in via ufficiale, dato che Shonah Holes -che doveva intervistare la squadra per la gazzetta del profeta- si era ammalata e lei l'ha sostituita. Tra l'altro credo sia stato un favore personale dato che quella lavora per il settimanale delle streghe” ormai le ragazze erano abituate al suo modo di parlare per cui non si chiesero se avesse o meno preso un respiro durante quel monologo, semplicemente ascoltarono le informazioni che conteneva.

Ma Nelle e Freya si guardarono -di nuovo- furtivamente, come se nascondessero un segreto, poi dopo una breve conversazione mentale si girarono verso le altre.. Freya prese la parola e balbettando disse “Veramente.. ecco.. credo sia il caso di rivelarti una cosa.. volevamo dirtelo prima, ma non eravamo sicure..” s'interruppe e Nelle continuò “Si tratta di una cosa che è successa a Tiquana.. ti ricordi la sera in cui tu e Callie vi siete ubriacate ?”

Mal annuì..ovviamente la ricordava quella sera era stata la causa di tutto.

Quella sera l'abbiamo visto bere insieme ad Hazel e poi andare a ballare con lei”

Freya la interruppe “Non eravamo sicure che fosse lei.. ci sono milioni di rosse.. ed eravamo brille... ma ripensandoci adesso, ci sono buone probabilità che fosse lei”

Bene” rispose Mal rubando il Martini di Callie e scolandoselo tutto d'un fiato.

Sei arrabbiata ?” chiese Nelle

La castana si prese qualche istante per riflettere, ma poi scosse la testa “No, non con voi”


D'accordo, quindi si continua.. altre idee ?” chiese Calliope per spezzare la tensione che si era venuta a creare “Io direi di cercare tutti gli ex di Hazel e metterli nella lista degli invitati”

Perfetto, lo metto al punto 4” rispose Nelle.



**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Ecco a voi il primo capitolo di questa interattiva,

spero che vi sia piaciuto

e di essere riuscita a mettere in luce alcune caratteristiche delle vostre protagoniste.

Mi aspetto che le autrici dei personaggi scelti siano attive,

voglio sentirvi almeno una volta ogni tre capitoli,

lo dico adesso perché mi è già capitato -nelle altre interattive-

che le persone siano sparite, ed è veramente difficile far muovere i personaggi degli altri senza avere un feedback da coloro che li hanno creati.

Perciò se avete problemi basta avvisarmi per MP,

altrimenti se non vi sento dopo 5 capitoli il vostro oc verrà fatto fuori.

Aggiornerò una volta ogni due settimane

Mancano ancora due oc :

un ragazzo (per Nelle) e la madre di (Ed. Marie)

chiunque volesse prepararli è ben accetto!


Baci

Gin


NOTE :

1*quidditch: Ho pensato che usassero delle regole diverse, essendo effettivamente solo uno contro uno (dato che i domestici servono solo per impedire a lei di avvicinarsi alla porta).

Cacciatore vs Portiere : se il cacciatore sbaglia o il portiere blocca la palla, il punto lo si assegna al portiere, altrimenti tutti i 'gol' vanno al cacciatore.

2* ji-chan = nonno (in giapponese); si dice anche ojiisan o sohu, ma quello che ho scelto mi sembrava il più carino, dato che inizialmente volevo che lo chiamasse 'nonnino'.


Detto questo vi lascio i pv dei personaggi secondari:


Ragazzi :


| Maven Wolfsoul |

di Scarlett_dream


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| 23 anni | Auror | ex Serpeverde | mezzosangue |


| Markus Norway |

di Grimilde Deveraux


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| 31 anni | coreografo | ex. Serpecorno | purosangue |


| Thomas Michalson |

di skyistorn55


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| 21 anni | scrittore | ex. Magicospino | mezzosangue |


| Cassian Collins |

di LittleFallenAngel_


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| 22 anni | auror | ex. Wampus | mezzosangue |


| Uriel Keyworth |

di victoria black

(con il consenso di Bluemoon02 autrice di Callie)


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| 28 anni | Responsabile del reparto estero della Starmounth company | ex. Serpecorno | purosangue |


| Dereck Ashton |

di Scarlett_dream


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| M. secondario | 22 anni | magi-avvocato | ex. Wampus | purosangue |



Madri :


| Anthea Williams Keyworth |

di skyistorn55


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| 49 anni | Madre di Calliope e zia di Freya | ex. Wampus | purosangue |


| Cecilia Monroe-Hamilton |

di Grimilde Deveraux


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| 49 anni | Madre di Roe | organizzatrice di eventi | ex. Serpecorno | purosangue |


| Dawn Grayson-Starmounth |


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| 50 anni | Madre di Mal | ex. Tuono Alato | purosangue |


Fratelli :


| Garrett Jason Hamilton jr |

di Grimilde Deveraux


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| 19 anni | corso per guaritore | ex. Magicospino | mezzosangue |

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Capitolo 3
*** Meetings ***


3

§ °JUST LIKE US° §


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-Meetings-


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Il giorno dopo il suo arrivo, Mal, non aveva fatto in tempo nemmeno ad alzarsi dal letto, che si era ritrovata sua madre nella stanza, a comunicarle le novità con i suoi soliti toni imperiosi: “Ha chiamato tuo nonno, sei stata convocata ”

Con un sospiro già si pentì di essere tornata, era lì da nemmeno un giorno e già rimpiangeva i bei tempi in cui si svegliava in luoghi diversi, immersa nella natura o circondata da terre selvagge.

Una volta pronta -sia fisicamente che psicologicamente- decise di non prendere la polvere volante, non volendo irritare Mr Sam -suo nonno- più di quanto già sicuramente avrebbe fatto, perciò camminò lungo la via principale per lasciarsi alle spalle il quartiere segreto dei maghi e poi si smaterializzò nelle vicinanze dell'edificio della Starmounth company.


Salì al dodicesimo piano e, non appena varcò le porte a vetri, udì le soavi note del suo caro nonnino..

..E non farti più vedere !” urlò Mr Sam dalla sua stanza in fondo al corridoio.

Dopo neanche mezzo secondo un dipendente -o forse sarebbe meglio dire ex- le sfrecciò davanti con la faccia livida di paura e dispiacere.

Ah, quante scene simili aveva visto durante la sua giovane vita

Che bello essere a casa” sospirò Mal, avvicinandosi alla segretaria “Ciao Fiona, a che numero siamo arrivati ?” chiese indicando col capo l'ex impiegato.

Signorina Mallory! Che bello rivederla, come è andato il viaggio ?” rispose la donna corpulenta, da lei ribattezzata 'Santa Fiona' per essere riuscita a sopportare quel vecchio bisbetico per più di vent'anni.

FIONAA !” chiamò il vecchiaccio sopracitato.

La donna esitò leggermente, non volendo sembrare sgarbata nei confronti della nipote del capo, ma la ragazza la tranquillizzò, incitandola ad andare con un gesto della mano “Vai tranquilla, non vorrei che licenziasse anche te”

Non sarebbe la prima volta che ci prova” borbottò Fiona, ricordando le miriadi di volte in cui si era liberato di lei, per poi ripensarci all'ultimo minuto e farla richiamare dagli agenti della sicurezza all'entrata.


Non appena la segretaria entrò nello studio del capo della Starmounth, la ragazza dai capelli castano-rossicci si sedette su una delle poltroncine della sala d'aspetto.

Ma non ebbe neanche il tempo di pensare al fatto che quella sala l'avesse sempre messa in soggezione, data la sua imponenza, che qualcuno interruppe i suoi pensieri “Guarda un po' cos'ha portato il vento!” esclamò una voce maschile, a lei molto familiare, dal fondo del corridoio di destra.

Mal girò la testa in quella direzione e rimase interdetta nell'ammirare l'aitante figura di Uriel Keyworth, che svettava nel corridoio come un faro dai capelli castani e dai luminosi occhi azzurri.

Ciao Lolly, è un secolo che non ci vediamo” disse lui andando ad abbracciare la sua amica d'infanzia -o meglio, l'amica di sua sorella Callie-, la quale storse il naso per l'uso di quel nomignolo odioso.

Ti ho detto mille volte di non chiamarmi Lolly, Keyworth” disse lei fulminandolo con gli occhi azzurro cielo, prima di abbracciarlo.

Wow addirittura il cognome, non ti sembra troppo cattivo ? Potrei offendermi !”

Chi ? Tu ?” chiese incredula prima di scoppiargli a ridere in faccia.

Non fare l'impertinente con me, Lolly, che poi sono guai” l'ammonì lui.

Ma davvero, Uriel ? Che potresti mai fare alla tua adorata Lolly ?” chiese scettica, utilizzando di proposito il soprannome che lui le aveva dato da piccola, e che a lei non era più andato a genio dopo aver compiuto gli undici anni.

Per tutta risposta il ragazzo le lanciò uno sguardo malizioso corredato da un ghigno malefico, prima di allungare le mani verso i suoi fianchi e farle un solletico all'ultimo respiro.

Ovviamente la reazione di Mal fu quella di strillare, ridere ed implorare pietà, ma Uriel continuò -ignorando le sue preghiere- finché non la vide stremata e senza forze.

Vedi Lolly..mai mettersi contro di me” disse dopo aver cessato la sua tortura con un enorme sorriso compiaciuto.

Non è giusto! Non puoi farmi certi attacchi improvvisi! E poi non sei un po' troppo vecchio per fare questi giochini ?” disse toccando il tasto dolente del ragazzo.

Guarda che posso sempre ricominciare, sa?!” la minacciò, per poi continuare “E per la cronaca ho ventott'anni, non sono vecchio!” causando le risa di Mal, che però non fu punita per la sua totale mancanza di bontà -a detta di Uriel-, a causa dell'arrivo improvviso di Fiona.

Ah, bene.. Signor Keyworth, Signorina Mallory, il Signor Starmounth vi sta aspettando”

Ma come, entrambi ?” chiesero in coro, ottenendo un assenso dalla segretaria, che tornò al suo posto, dopo averli esortati ad andare.


*


Ed Marie, infagottata nella sua comoda maglia blu navy, si era appena seduta sulla scrivania del suo studio, dove l'attendeva il suo solito tea nero alla vaniglia -accompagnato da qualche pasticcino al cocco e alla crema-, che l'aiutava a trovare l'ispirazione per scrivere, quando le squillò il telefono.

Per fortuna dopo tanti anni presi ad alzarsi per cose del genere aveva imparato a portarsi sempre dietro la bacchetta, così con un semplice accio poté evitarsi l'impiccio di cercare il cellulare per tutta la casa “Pronto ?”

Edmund ? Sono Sylvie”

Ah, ciao cara, dimmi tutto” rispose Ed riconoscendo la sua agente.

Brutte notizie, tesoro, Thomas Michalson ha appena pubblicato un nuovo libro”

Mmm.. non mi è nuovo, l'ho già sentito da qualche parte..ma di che genere si occupa ?”

Thriller”

Ah, ma allora non c'è nulla di cui preoccuparsi, no ?” disse sollevata.

Purtroppo ha organizzato la firma delle copie nella tua libreria preferita”

COSA ?!” esclamò Ed alzandosi di botto dalla sedia, facendo così tremolare la tazza del tea “Avevi detto che sarebbe stata mia, non posso organizzarla da un'altra parte!”

Da quando aveva lanciato il suo romanzo d'esordio 'Fiore di Loto' la libreria Cooksword era diventata una sorta di rito di passaggio per lei, e si era rivelata un porta fortuna per ogni suo nuovo libro, e adesso come avrebbe potuto interrompere quella tradizione ?

Devi fare qualcosa Sylvie, passi la pubblicazione ad un giorno di distanza dalla mia, ma questo.. non lo posso accettare!”

Mi sto già organizzando.. preparati, stiamo per andare a fare un agguato al signor Michalson”

Adesso ? Ma come faccio con Padmaja ?”

Non lo so, mollala a qualcuno”

È una bambina, non un pacco postale!” s'irritò Ed Marie

Lo so.. sai che non intendevo quello.. ma non puoi portarla, questa volta devi dimostrare di essere cazzuta, e non ci riuscirai se dovrai fare la mamma, sembrerai solo debole ai suoi occhi.. gli uomini già ci vedono brave solo a cucinare e a fare la calza, presentandoti con una bambina di tre anni non ti prenderà mai sul serio!” si spiegò l'altra.

Che palle! Odio starle lontana, ho sempre paura che si possa far male.. va bene, chiamerò Nelle, di solito si diverte a vederla cambiare aspetto.”


*


Non appena Nathanaelle vide il suo ufficio brillare di un bagliore argenteo, sollevò lo sguardo, per ammirare un panda luminescente, che iniziò a parlare con la voce della sua amica Edmund: “Ehi Nelle, scusa il disturbo, non è che potresti tenermi Pad ? È successo un casino e devo assolutamente risolverlo adesso, ti prego fammi sapere”

La bionda lasciò il documento su cui stava lavorando, per andare in soccorso della sua amica, dato che come sottosegretaria del capo del reparto per la classificazione delle creature magiche aveva dei permessi speciali per uscire.

Una volta arrivata nell'appartamento della mora, bussò tre volte di seguito -la loro bussata di riconoscimento- ed attese che le venisse concesso l'accesso.

Non appena l'uscio venne aperto, Hana si trovò con una piovra attaccata alle gambe.

Lel!” esclamò la piovra con una vocina sottile sottile.

Chi è la mia nipote preferita ?” chiese Nelle abbracciando a sua volta il corpicino della bambina

Pamaja!” esclamò la bambina ridendo e saltellando.

Brava!!” le sorrise Nelle, per poi piegarsi e prenderla in braccio “Allora cosa deve fare la tua mamma di tanto urgente ?” chiese alla bambina, che per tutta risposta sollevò le spalle e le mani, mentre vagava per la casa alla ricerca della sua amica.

Oh, Nel! Meno male, sei arrivata!” la salutò sospirando Ed Marie, mentre s'infilava la scarpa sinistra “Non ti preoccupare Pad ha già mangiato, ho lasciato sul frigo una lista di persone a cui rivolgersi se le dovesse succedere qualcosa..ma tanto te la caverai alla grande, no ?” disse per poi girarsi a vedere se l'amica avesse capito tutto, e rimase di sasso quando la trovò a giocare con sua figlia nell'altra stanza “HEY !!” la chiamò agitando le braccia ed ottenendo solo allora la sua attenzione “Hai capito quello che ho detto ?”

Certo Ed, andrà tutto benissimo, fai quello che devi fare e quando torni raccontami tutto” disse indicandole la porta di casa sua.

Mi stai forse cacciando ?” chiese la mora esterrefatta.

Esattamente” disse la bionda sorridendole, prima di alzarsi e spingere l'altra verso la porta “Altrimenti sappiamo entrambe che non ti schioderai da qui, perciò fila via!”


*

Calliope non poté pensare di essere stata talmente stupida da essersi fatta ingannare da quello stupido incantesimo -ok, forse non era alla stregua di un aguamenti, però le rodeva lo stesso-. Non le era mai successo prima di venire ferita durante il suo lavoro, e per quello si era sempre sentita superiore a tutti quelli che ci rimettevano pezzi di sé.

Per cui, quanto era successo quella mattina, era stato un duro colpo da digerire.

Non avrebbe più potuto vantarsi all'interno del dipartimento del ministero, né avrebbe potuto minimizzare quando si diceva della pericolosità del suo mestiere... in pratica avrebbe dovuto abbassare le penne, e ciò non le andava affatto a genio.

Non appena varcò le porte del San Mungo si ritrovò davanti una ventina di persone o quasi, che come lei avevano avuto incidenti più o meno gravi.

Ecco – pensò – rimarrò qui dentro per un'eternità!

E mentre rifletteva sul fatto che sarebbe morta lì dentro prima che qualcuno si fosse degnato di venire a curarla, le venne il lampo di genio, che all'esterno si tramutò in un sorriso malefico sul suo viso.

Si mise ad urlare “Permesso” a tutti quei babbei che le stavano davanti, per poi andare al banco informazioni, nascondendo il braccio ferito dietro la schiena, e dire “Salve, sono qui per vedere mia cugina, la dottoressa Williams”

Oh, aveva un appuntamento ?” chiese con voce professionale.

Certo” disse Callie mentendo spudoratamente.

Bene, aspetti un attimo che controllo”

È al terzo piano, al reparto 'ustioni e ferite magiche'”

Grazie mille, buona giornata” disse defilandosi prima che il dolore al braccio le facesse vedere le stelle.


Non appena vide la sua cara cuginetta non resistette alla voglia di farle uno scherzo, perciò le si avvicinò quatta quatta, quasi appiccicandoglisi alla schiena, e nel momento in cui Freya si voltò le disse “Ciao Frey”

Ovviamente la castana fece un salto all'indietro, che quasi la fece cadere lunga distesa, tenendosi una mano sul petto, all'altezza del cuore, esclamò: “Ma sei pazza ? Che modi sono questi ?! Prima o poi mi farai venire un infarto!” guardando male la rossa, che per tutta risposta si godeva la scena con un sorrisone stampato sul volto.

Ecco, parlando di malattie” cominciò, prima di mostrarle il braccio destro “Avrei bisogno di un aiutino” per poi sedersi sul lettino della stanza.

Ecco, lo sapevo che se venivi a trovarmi era solo per scroccare qualcosa.. tipico di te, fa vedere va” disse Freya, iniziando ad esaminare la bruciatura sull'avambraccio “Cavolo Callie, altro che aiutino, hai un'escoriazione di terzo grado! Come cavolo te lo sei procurato ?” disse tirando fuori la bacchetta e iniziando a mormorare incantesimi di guarigione.

Beh, c'era questo stupido aggeggio incantato che non ne voleva sapere di disincantarsi e temo di aver perso la pazienza..” l'altra la guardò sollevando le sopracciglia in modo che continuasse e venisse al punto, consapevole che avesse fatto qualcosa che non doveva fare “E va bene! L'ho scaraventato sul pavimento e ne sono uscite le fiamme dell'inferno.. ce ne ho messo di tempo per sconfiggerle, però ce l'ho fatta!”

Si, beccandoti un'ustione e sicuramente distruggendo tutta la stanza”

Dettagli” minimizzò l'altra, per poi azzittirsi nel sentire due voci maschili dall'altro lato della porta.

E si sa, la curiosità è donna, per cui si allungò verso la maniglia e aprì la porta per sbirciare.


*


Appena Ed Marie uscì di casa -o forse sarebbe meglio dire che fu cacciata da casa- si smaterializzò nel luogo, sulla trentaseiesima strada, indicatole dalla sua agente.

Si girò a destra e sinistra, leggermente disorientata, per poi dirigersi a passo spedito verso la ragazza, dai corti capelli neri con le punte rosa shocking, che stava appostata alla vetrina di una biblioteca.

Sylvie!” la chiamò la mora, facendo inevitabilmente spaventare l'altra.

Merlino, Ed! Mi hai fatto venire un infarto”

Che diamine stai facendo ?” chiese la ragazza di colore.

Sto spiando il nemico, che altro ?” rispose l'agente.

Edmund sollevò le sopracciglia incuriosita, prima di dire “Mmm.. fa vedere”


Thomas, era un normalissimo ragazzo con i capelli castani scompigliati per aria, era seduto per terra sopra un misero cuscino rosso, circondato da bambini dai cinque ai sette anni. Aveva le gambe piegate, strette al petto dal braccio sinistro, mentre il destro era impegnato a tenere aperto il libro che stava leggendo ad alta voce.


Dovremmo entrare” disse ad un tratto Ed “Ma forse sarebbe meglio non dirigersi subito lì, facciamo finta di essere entrate per leggere un libro”

D'accordo, ma non usare questa scusa per poi tirarti indietro.. ricorda: la Cooksword è tua!” disse Sylvie, ottenendo un assenso da Ed.


Non appena le due ragazze fecero la loro entrata una commessa gli si avvicinò per intimarle a fare silenzio, data la presenza di uno scrittore famoso che si era offerto volontario per leggere ai bambini dell'orfanotrofio lì vicino. Le due le promisero che sarebbero state mute come pesci, e così furono libere di gironzolare per la biblioteca.

Ed si appostò allo scaffale di destra, dal quale poté ascoltare e vedere più da vicino Thomas; mentre Sylvie si mise su quello di sinistra da cui poté tenere d'occhio sia la commessa che i bambini, che erano totalmente rapiti dalle storie che lo scrittore stava leggendo.


Non solo gli piacciono i bambini, ma è pure gentile con i più poveri..forse abbiamo più cose in comune di quanto mi aspettassi – pensò Ed, riferendosi ai suoi viaggi in India, dove insegna come volontaria in un centro per bambini.

E poi se doveva dirla tutta quel Thomas non era affatto male.. anzi, aveva pure un bellissimo sorriso.

Ma che vado a pensare ?! - si rimproverò mentalmente - “Lui è il nemico!”



E vissero per sempre felici e contenti” concluse Thomas chiudendo il libro, prima di chiedere ai bambini “Allora vi è piaciuta questa storia ?”

Ovviamente le bambine annuirono tutte immediatamente, mentre i maschietti sorridevano timidi per non far vedere che in realtà era piaciuta pure a loro.

Ma solo una bambina disse apertamente che non le era piaciuto il finale.

Come mai, Marienne ?”

È stupido! Nessuno farebbe mai una cosa del genere” disse mettendo il broncio e ottenendo dei “Non è vero” dalle altre bambine

Silenzio” disse Thomas con voce paziente “E dimmi tu come lo cambieresti ?”

Io farei vincere la strega nella lotta contro il principe.. e poi farei risvegliare la principessa dalla magia delle fate e di tutto il bosco magico.. e poi nella storia ci sono pochi animali..”

Sarebbe sicuramente una storia bellissima, Marienne” le sorrise Thomas.


È ora di andare, bambini, il signor Michalson è stato fin troppo disponibile con voi” s'intromise la maestra dell'orfanotrofio.

È stato un piacere per me Miss Meyer..arrivederci bambini!”

Ciao Thomas!” gridarono in coro.


Edmund sorrise, intenerita da quella scena che le scaldò il cuore, aveva sempre desiderato di trovare qualcuno che trattasse così i bambini, che mostrasse loro solo la bontà del mondo e cercasse di aiutarli ad individualizzarsi ed a crescere con dei giusti valori.. era proprio un peccato che avesse trovato quelle caratteristiche proprio nel suo avversario.


Salve, lettura interessante ?” chiese Thomas venendole incontro.

Ed non seppe cosa rispondere, dato che non stava leggendo proprio niente, ma stava spiando lui, perciò dovette dare un'occhiata al libro che aveva preso per fargli da copertura.. peccato che fosse finita in un reparto di religione.

Salve, in realtà non è il mio genere” disse posando il libro al suo posto, per poi voltarsi verso di lui “È stato molto dolce con quei bambini”

Oh, beh.. non ho fatto niente di che” si sminuì arrossendo leggermente, odiava che gli altri vedessero quel suo lato dolce e romantico, in passato l'avevano sempre additato come un debole ed era talmente timido che non era riuscito a togliersi quella nomea per parecchio tempo.

Invece ha fatto una bella cosa.. ha regalato dei sorrisi a dei bambini che non vengono mai amati abbastanza” lo riprese Ed, per poi scuotere la testa per ricordarsi di non farsi fregare dal suo fascino “Comunque ero venuta qui per parlare con lei di una cosa, Mr Michalson”

Davvero ?” chiese alzando le sopracciglia e appoggiandosi mollemente allo scaffale.

Si, mi chiamo Edmund Marie Jackson” disse tendendogli la mano.

Oh, è l'autrice de 'L'eredità dimenticata' e 'Nel cuore dell'India'.

Sono due dei romanzi che ho amato di più” rispose lui stringendole la mano con un sorriso.

Oh, la ringrazio..è sempre bello sentirsi apprezzati” rispose lei, sorpresa del fatto che un uomo potesse aver letto un fantasy-romance e la storia della sua Pad.

Quello che ha fatto adottando quella bambina è stato così emozionante e quando ho scoperto che si trattava di un racconto autobiografico.. beh, devo ammetterlo sono rimasto ancora più colpito, soprattutto considerando il fatto che è così giovane”

Beh, credo che lei abbia la mia stessa età, comunque io non lo considero un atto straordinario. Ho solamente fatto ciò che ritenevo giusto, e Padmaja è una bambina meravigliosa, sono fortunata ad averla come figlia”

Le dispiacerebbe farmi vedere una sua foto ? Non pensi male non sono un pedofilo..è solo che sa, me la sono immaginata in un modo -come ho immaginato anche lei- mentre leggevo il suo libro e vorrei sapere se ci sono andato vicino oppure no”

Ed rise di gusto nel vederlo impantanarsi sempre più e lo trovò adorabile.

Come poteva odiarlo quando lui era così.. così.. non trovava nemmeno le parole per descriverlo tanto era meraviglioso.

Certo, ho una sua foto sul telefono” in realtà aveva un album a parte con più di 500 foto di sua figlia, ma ovviamente questo non glielo disse.


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È davvero bellissima, complimenti”

Grazie” sorrise lei ammirando la sua piccola pulce.

Quanti anni ha ?”

Tre e mezzo per l'esattezza... comunque ero qui per un'altra ragione” disse riprendendo il contegno “Ho saputo che ha intenzione di autografare il suo nuovo libro 'Nel nome del male' nella libreria Cooksword”

Si, effettivamente mi è stata consigliata, mi hanno detto è molto organizzata quando si presta a questi eventi”

Il fatto è che anch'io volevo organizzare la mia lì, come ho fatto con tutte le altre. Per me quel posto è come un porta fortuna, farla da un'altra parte sarebbe inconcepibile”

Mmm.. senta perché non proviamo a trovare una soluzione inseme ? Che ne direbbe di domani all'ora di pranzo ?”

Perfetto!”

D'accordo, prenoto all'una da Gaspachos, porti pure la sua piccolina, se le fa piacere.. ora devo proprio andare” disse Thomas prima di salutarla e uscire dalla biblioteca.


*


Non appena Mallory e Uriel si sedettero di fronte alla scrivania di Mr Sam, il capo alzò lo sguardo su di loro soppesando prima uno e poi l'altro, per poi esordire con delle inutili presentazioni.

Mallory questo è Uriel Keyworth, il mio responsabile del reparto estero, Uriel questa è mia nipote Mallory”

Entrambi i ragazzi rimasero di stucco perché erano entrambi convinti che lui sapesse della loro amicizia, così la castana decise di intervenire “Lo sappiamo, nonno, ci conosciamo da ben vent'anni, credevo lo sapessi” beccandosi un'occhiata che avrebbe gelato l'equatore.. ecco, l'aveva chiamato Nonno sul posto di lavoro, primo errore.

Nipote” e in quella sola parola aveva espresso tutto il suo disappunto per il suo comportamento “Sei stata convocata perché è ora che tu la smetta di bighellonare in giro come una babbana qualunque, e che inizi a considerare le responsabilità che hai verso quest'azienda, come erede diretta”

Ma”

Secondo errore: supporre di poter interrompere o contraddire Mr Sam.

Taci! Da ora in avanti verrai ogni mattina alle nove in punto e seguirai Uriel, sarai la sua assistente e imparerai l'attività gestionale da qualcuno che ha lavorato sodo per arrivarci”

Si, certo.. sappiamo tutti che lo hai sempre adorato! Hai desiderato così tanto che fosse il tuo erede, che quando ha deciso di mollare l'azienda del padre te lo sei accalappiato immediatamente – pensò Mal.

Adesso è tutto, potete andare.. e Keyworth, non essere indulgente su di lei, ha avuto fin troppe agevolazioni nella sua vita, è ora che impari ciò che significa lavorare”

Certamente Mr Starmounth” disse il ragazzo salutandolo con un inchino, cosa che -una volta fuori dal suo ufficio- gli costò un'occhiataccia da parte della ragazza.

Già che c'eri avresti potuto baciargli i piedi e chiamarlo 'Padrone'.. pff ridicolo! Come osa definire il mio mestiere come 'bighellonare' ?”

Beh effettivamente non hai mai avuto un ufficio vero e proprio” la contraddisse Uriel.

Ma da che parte stai ?!” lo rimproverò lei, mollandogli una manata sullo stomaco e sul braccio “E poi sono cose che si hanno col tempo! Non puoi mettere fretta all'arte, c'è chi trova il suo stile a settant'anni”

Il ragazzo alzò le mani in aria in segno di pace e disse “Ok, d'accordo.. fatto sta che d'ora in poi lavorerai qui.. vieni, ti mostro il tuo nuovo reparto, avrai una scrivania vicino alla finestra te lo prometto”

Beh, almeno quello” sospirò Mal, seguendolo.


*


Aurora era appena uscita dal teatro, dov'erano soliti fare le prove, con un diavolo per capello. Come al solito quell'idiota di Markus aveva deciso di cambiare alcuni suoi passi all'ultimo secondo lamentandosi del fatto che quelli di prima fossero troppo semplici, anzi..le sue parole furono propriamente: “Questi passi saprebbe farli anche mia nonna da bendata o una bambina di cinque anni”

Quindi non solo le aveva modificato la coreografia all'ultimo, ma l'aveva pure insultata davanti alle altre!

Basta! Questa storia deve finire! - pensò Roe stringendo le mani a pugno.

Non che pensasse di mettergli le mani addosso o ucciderlo -anche se l'idea era allettante-, però l'avrebbe affrontato faccia a faccia, in un luogo dove lei non doveva sottostare al suo volere.

In un luogo dove erano semplicemente un uomo e una donna che discutevano.

Il fato volle che proprio in quel momento lo vedesse avviarsi verso la zona sicura per la smaterializzazione, così da poterglisi avvicinare a testa alta.

Ehi Norway !” lo chiamò per impedirgli di andarsene.

Il coreografo incuriosito si girò lentamente, per poi alzare gli occhi al cielo nel vedere chi l'avesse chiamato “Che cosa vuoi Hamilton ?”

Roe lo raggiunse e incrociò le braccia al petto prima di dire “Devi smetterla con questo tuo atteggiamento, se hai un problema con me potresti semplicemente dirmelo così da risolverlo e passare oltre, no ?”

Cosa ti fa credere che abbia un problema con te ? Non sei il centro del mio mondo, Aurora”

Si, certo.. far finta di niente è sintomo di maturità, complimenti” disse sarcasticamente.

Lui sbuffò e poi guardò l'orologio da polso, prima di risponderle “Senti adesso non è il momento, ho da fare”

Bene, allora dimmi tu quando e dove” rispose lei imperturbabile.

Non ti arrendi mai, eh ?!” sbuffò lui.

No.. dovresti saperlo ormai, no ?”

Vediamoci domani a pranzo al Quake.. e sia chiaro che non è un appuntamento”

Naturale” disse per poi pensare: “come se ci venissi ad un appuntamento con te, pff”


*


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti :)

Spero che abbiate trascorso una buona pasqua e che vi siate ingozzati come me xD


Ecco a voi il secondo capitolo di questa interattiva,

spero che vi sia piaciuto, e vi ringrazio anche solo per essere arrivate fin qui !


Dato che il capitolo stava diventando troppo lungo ho dovuto fare dei tagli, come:

l'incontro tra Freya e Cassian, quello tra Callie e Maven e gli avvenimenti che vi metterò come spoiler.


Spoiler del prossimo capitolo:

      1. assisteremo al primo appuntamento-non appuntamento tra Roe e Mark e all'incontro di lavoro tra Thomas e Ed

      2. nel ristorante Roe farà la conoscenza di Fred e scoprirà delle novità sull'organizzazione del matrimonio.


Domanda per le autrici dei personaggi delle coppie appena citate:

Che tipi di cibi e bevande preferiscono ? Avete delle preferenze su come si svolgeranno gli appuntamenti ?


Troverete qui sotto i personaggi secondari che mancavano l'altra volta :


| Fred Shafiq |

di ana_fremione


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| 23 anni | battitore dei Cannon Chudley | ex tuono alato | purosangue |



| Ellie Peterson-Jackson |


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| 50 anni | medimaga | ex serpecorno | purosangue |



| Padmaja Jackson |


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| 3 anni | sangue sconosciuto |


Baci

Gin



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Capitolo 4
*** Dates ***


1

§ °JUST LIKE US° §


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-Dates-


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No, dico sul serio stanne fuori” disse il ragazzo dai capelli castani al suo partner, passandosi le mani tra i ciuffi tagliati a spazzola, che stavano dritti in piedi come se si fosse appena alzato dal letto senza curarsi di pettinarli.

L'altro scosse la testa non accettando quell'ordine “Dobbiamo scoprire cos'è successo, è il nostro lavoro, ricordi ?”

Prima di tutto dobbiamo assicurarci che sia nelle condizioni fisiche adeguate per rispondere alle nostre domande, Cassian, altrimenti non hanno valore, potrebbe aver detto quelle cose per via dello stress accumulato dopo l'aggressione.. e poi l'hai sentita, adesso non vuole vedere nessuno”

Ma potrebbe non dire niente quando si sarà ripresa.. so che la pensi come me, è stato il marito!” cercò di convincerlo il moro gesticolando in direzione della porta alla fine del corridoio.

È probabile, ma per ora non possiamo forzarla a parlare” rispose l'altro mantenendo la voce pacata.

E cosa possiamo fare, allora ?” esclamò Cassian sollevando entrambe le mani sopra la testa.

Fare la guardia ed assicurarci che nessuno varchi quella porta” disse il castano lanciando un'occhiata d'intesa al moro, che sorrise di rimando, capendo la strategia del collega.


*


Ma guarda che bei pezzi di manzo!”

Callie!” la riprese Freya

Che c'è ?” chiese la rossa

Non puoi andare in giro a starnazzare! C'è gente che lavora qui! E gente che sta davvero male, non come te” la riprese per poi punzecchiarla minimizzando la sua ferita.

Non tutti possono essere casti e puri come te, cuginetta.. e poi, dai ! Ma li hai visti quei due?”

Non è la prima volta che li vedo da queste parti.. c'è un loro collega ricoverato, che è stato ferito qualche giorno fa durante una missione” rifletté l'infermiera, dopo aver lanciato un'occhiataccia alla rossa che l'aveva insultata “Comunque frena l'ormone, quando stanno in servizio non guardano nessuno”

Questo lo dici te” disse Callie, prima di lanciarle un'occhiata maliziosa di sfida e scappare in corridoio “E poi secondo me stanno parlando di altro”

CALLIE! Torna subito qui !” la rincorse la castana dalle meches bionde.


Non appena Callie vide le sagome dei due Auror in lontananza si aggiustò leggermente i capelli e la divisa modificata -lei non poteva certo indossare quell'orrore informe, doveva sempre essere appariscente, per cui aveva messo delle borchie e una cintura al giacchetto di finta pelle, ed aveva messo dei leggins neri, sotto la camicia a quadri, al posto di quegli informi pantaloni grigi-, prima di andargli incontro.

Salve, scusatemi.. avete idea di dove sia lo sportello degli snack ?”

Entrambi si girarono verso di lei e l'osservarono, ma prima che ebbero modo di rispondere Freya la raggiunse “Calliope, torna subito nella tua stanza!”

La rossa fece finta di non sentirla e si rivolse agli Auror “Scusatemi, sono stata proprio maleducata, com'è che vi chiamate ?”

Maven Wolfsoul e Cassian Collins, signorina” rispose il castano dagli occhi eterocromatici.

Credo che un'infermiera la stia cercando” disse il collega indicando Freya.

Callie si girò, in modo da riuscire a frusciare i capelli contro Maven, e disse “Oh, Frey non ti avevo sentita” l'altra per tutta risposta le lanciò un'occhiataccia e digrignò i denti, mentre borbottava “Se..come no” per poi dire ad alta voce “Perché non la smetti d'importunare i due agenti e torniamo di là a finire di medicarti il braccio ?”

Oh nessun disturbo, miss Williams” disse Cassian, scrutando la dottoressa in modo provocante, la quale arrossì forse più per il fatto che si fosse ricordato il suo nome e quindi del loro precedente incontro, che per l'occhiata.

Oh, si” disse Callie osservandosi il braccio e mettendolo in bella mostra “Ho avuto un incontro infuocato”

Freya si sbatté una mano in faccia, pensando : Perché devi essere sempre così ?

Perché deve sempre ruotare tutto intorno ai doppi sensi ?

Davvero ?” chiese Maven scrutandola da capo a piedi.

Oh, me la cavo davvero bene” disse la rossa ammiccando.

È stato solo un banale incidente, nulla di che” s'intromise Freya, sminuendo il tutto e riportando l'attenzione generale sulla bruciatura “Ma la devo finire di curare se non vuoi che ti rimanga la cicatrice” disse afferrandole il braccio sano e trascinandola via.

È stato un piacere signori, mi dispiace lasciarvi così, ma sono richiesta altrove” esclamò Callie mentre veniva portata via.

I due si guardarono e risero, prima di dire “È stato un piacere anche per noi”

Arrivederci dottoressa” aggiunse Cassian, immaginandosi già le guance rosse di Freya.


Sei sempre la solita guasta feste, cugina” borbottò la rossa, non appena tornarono nella stanza.

E tu quella che combina solo guai” rispose Freya prendendo le pozioni dalla dispensa.

Si, è vero.. ma almeno hai parlato nuovamente con Castor” ammiccò Callie

Cassian” la corresse la castana.

Vedi ? Già hai imparato qualcosa di nuovo su di lui”

Ti prego dimmi che non verrai qui anche domani per stalkerare quei due poveri agenti”

Oh cuginetta, si vede che non mi conosci così bene.. lo stalking è un'arte, non posso scoprirmi così.. tanto sappiamo entrambe che farai la spia al posto mio.. sei qui per questo, no ?”

Veramente sono qui per lavorare” sottolineò Freya.

Si, si, dettagli! Allora, domani vedi di quagliare con Calvin e poi prendi informazioni per me sul suo collega”

L'altra sospirò correggendola nuovamente “Cassian” ma fu come se non avesse parlato, dato che la cugina aveva preso a fantasticare sul suo nuovo obiettivo.


*

Il giorno seguente..

ore 12.45 am


Sul serio Sylvia non ti preoccupare andrà tutto per il meglio!” disse Ed, prima di abbassare il telefono sulla spalla per urlare “SEI PRONTA PAD ?”

È che non mi fido a lasciarti andare da sola.. quello è uno squalo”

Non sarò sola, ci sarà Padmaja con me”

Capirai” sbuffò Sylvia

E comunque.. non mi è sembrato affatto uno squalo, anzi è stato molto gentile con me”

COSA ? È una tattica, Ed! Ecco lo sapevo, non puoi assolutamente andare da sola.. facciamo così: vengo anch'io, così ti farò vedere tutti i suoi trabocchetti”

Sylvia non sono una bambina, posso affrontarlo”

Se mandi tutto a monte poi non prendertela con me!” concluse irritata, prima di chiudere la chiamata.

Edmund sospirò e si diresse nella cameretta di Pad, per vedere che fine avesse fatto.


Dieci minuti dopo, Ed Marie e Padmaja entrarono mano nella mano da Gaspachos.

Era un locale abbastanza moderno e non troppo rustico, anche se si vedeva da lontano un miglio il tocco spagnoleggiante.

Ed si avvicinò al ragazzo col sombrero alla reception e chiese “Sono al tavolo del signor Michalson, per caso è già arrivato ?”

Si, signorina, prego le faccio strada”

Grazie”


Salve, è qui da molto ?” chiese Ed piacevolmente sorpresa, di solito era sempre lei che arrivava per prima, e non era neanche l'una !

Oh no, giusto cinque minuti, mi piace arrivare in anticipo.. lei deve essere Padmaja” disse Thomas, salutando con la mano e un sorriso la piccola Pad, che si strinse alla gamba della madre.

Si, è un po' timida.. saluta il signor Michalson, Pad” la incoraggiò Ed, prima di chiedere al cameriere di portarle una sedia più alta per la bambina.

Allora” disse una volta che tutti si furono accomodati “quello che volevo chiederle ieri era se” iniziò Ed Marie, ma non ebbe neanche il tempo di terminare la frase che Thomas la interruppe.

Ah ah!” disse scuotendo avanti e indietro l'indice della mano destra “Non si parla di lavoro a stomaco vuoto.. è una delle mie regole più importanti”

Ed sospirò d'impazienza ma acconsentì alla sua richiesta, d'altronde lei era la prima ad avere delle abitudini che considerava sacre quindi non poteva certo ignorare quelle degli altri.

Perché non mi parla un po' di lei ?” chiese Thomas guardandola negli occhi.

Ecco ti pareva “Potrei farle la stessa domanda sa ?”

Va bene.. comincio io allora” acconsentì sentendo il disagio di Ed “Vediamo.. allora, ho ventun'anni, sono un ex Magicospino, ho due sorelle più piccole e un gatto nero di nome Blue” poi la guardò passandole la palla.

Edmund prese esempio e gli disse le poche cose basilari di se “Anch'io ho ventun'anni, sono figlia unica, ho un gufo di nome spezia e sono un ex Serpecorno”

Quell'incontro non stava andando nel migliore dei modi, quelle presentazioni sembravano quelle dei quiz televisivi che tanto piacevano a Pad, tanto erano striminzite, o quelle del primo appuntamento che aveva avuto quando aveva dodici anni -anzi forse quella volta aveva parlato di più-. Il fatto era che non le piaceva parlare di sé, avrebbe speso ore a parlare di Pad, delle sue amiche o dei suoi libri preferiti, ma per se stessa.. non avrebbe speso un minuto di più.. forse perché non si riteneva interessante o non vedeva tutte le buone qualità che l'avevano resa quella che era.

Ma per fortuna Pad s'intromise in quel patetico discorso e spezzò la tensione “Io ho tre anni” disse a Thomas tutta contenta, facendo sorridere entrambi gli adulti.

Allora sei grande, Pad..posso chiamarti così, vero ?” chiese gentilmente dopo averci riflettuto un attimo.

La bambina annuì e poi gli sorrise, prima di voltarsi verso Ed e dire “Mamma io ho fame!”

Come se avesse sentito quel richiamo, il cameriere col sombrero portò loro dei menù e prese le ordinazioni delle bevande.

Per me acqua leggermente gassata, mentre per la bambina dell'aranciata” disse Edmund

Anche per me l'aranciata” disse Thomas facendo l'occhiolino alla piccola, che rise e batté le mani entusiasta.

Spero che non abbiano solo cose spagnole o messicane, perché il piccante non mi piace” disse Ed non appena il ragazzo si allontanò.

Oh no, fanno una buonissima pizza italiana.. mi sa tanto che prenderò quella” la rassicurò lui.

Pizza pizzza!!” esclamò Pad battendo le mani sul tavolo.

Ed sospirò teatralmente -anche se in realtà stava trattenendo un sorriso- “Vada per la pizza”

Siiiii” rise Pad, coinvolgendo anche gli altri due, con la risata contagiosa tipica dei bambini.


*


Markus era seduto da una mezz'oretta buona al tavolo che aveva prenotato al Quake, e si stava spazientendo parecchio dato che Aurora non si era ancora fatta viva, e che quella cameriera dai capelli rossi non faceva che passare a chiedere se era pronto per ordinare, nonostante le avesse detto almeno tre volte che stava aspettando una persona.

Possibile che quella ragazza fosse una piaga sempre e comunque ?

A lezione pareva che lo facesse apposta a farlo andare su tutte le furie, non facendo altro che cercare di essere sempre perfetta, di essere al centro dell'attenzione, per non dimenticarsi di come faceva la carina davanti agli sponsor e al consiglio.. e con quel suo atteggiamento saccente, poi!


Era così preso dai suoi pensieri che non la vide arrivare, per cui saltò dalla sedia quando sentì la sua voce “Scusa, scusa, scusa la mia macchina non voleva accendersi e alla fine è morta del tutto, e mi sono dovuta smaterializzare all'ultimo” disse tutto di fretta, sedendosi altrettanto di corsa “Hai già ordinato ?” chiese incurante dell'occhiataccia che lui le aveva appena riservato.

E con quella frase attirò l'attenzione della cameriera, che si presentò immediatamente al loro tavolo col blocchetto in mano, e lì Markus s'inalberò “Merlino, le dia cinque minuti è appena arrivata!”

Roe lo guardò di sottecchi.. se già era arrabbiato non si prospettava di certo una buona giornata.

Faccio in un lampo” disse sorridendo alla cameriera, ma lui non fu affatto felice di quell'uscita e le disse perentorio “No, ci metti tutto il tempo che vuoi”

Non appena la cameriera fuggì verso la cucina, Roe sollevò gli occhi dal menù “Si può sapere che ti è successo ? L'hai mangiata viva”

Lo sapresti se fossi arrivata in tempo”

Ti ho chiesto scusa.. ho auto un problema tecnico” disse lei trattenendo il broncio che normalmente avrebbe messo su, ma mai davanti a lui.

E poi dovresti liberarti di questi mezzi, sei una strega per la miseria, comportati come tale!” continuò come se lei non avesse parlato.

Ok, se ti rode possiamo anche” iniziò Aurora, ma venne immediatamente interrotta.

NON mi rode!”

Lei per niente convinta borbottò “Mm.. certo” prima di tornare a leggere il menù.


Dopo qualche istante di silenzio Roe disse “Se hai fatto possiamo ordinare” e lui per tutta risposta grugnì e schioccò le dita. E in quel momento Roe sperò tanto che la cameriera per vendetta ci mettesse tanto ad arrivare, ma purtroppo quel tizio era nato fortunato e non solo la rossa si precipitò, ma fu pure cortese e sveglia.


Non appena fu posata la bella bistecca al sangue davanti a Roe, Markus arricciò il naso osservandola.

Beh che c'è ?” chiese lei addentandone un boccone e mugugnando di piacere per quel ben di Merlino “La tua pasta non ti piace ?”

Oh non sono le tagliatelle il problema, ma quella schifezza che hai preso te.. ma te l'hanno cucinata almeno un po' ? Se l'avessi presa dal macellaio avresti mangiato la stessa cosa.. ma guardala è rosa!”

Per tutta risposta Aurora ne prese un altro pezzo e mormorò “Davvero squisita”

Mi fai rivoltare lo stomaco” lui arricciò così tanto il naso che Roe credette che se lo fosse rotto, data l'angolazione presa da esso “E poi non dovresti mantenere la linea ?”

Nah, ho un metabolismo abbastanza veloce e poi faccio anche un mucchio di esercizio fisico.. sono una ballerina, ricordi ?”

Oh eccome se lo ricordava.. ricordava esattamente quanto stesse bene col body.. quanto fosse elegante il suo collo con i capelli tirati in una crocchia sempre perfetta..quanto fosse sexy quando faceva la dura e gli rispondeva a tono..ok, adesso piantala Markus, non c'è bisogno di elogiare la sua bellezza..il piano era di provare a dimenticarla, no ?

Aurora lo vide annuire e poi scuotere la testa, perciò gli chiese “Stai bene ?” e lui, come se fosse appena caduto dalle nuvole rispose con un elegantissimo “Eh ?” la cosa la colpì alquanto.. non le era mai capitato di coglierlo in fragrante a pensare ad altro, così trattenne una risata e ripeté la domanda “Ti ho chiesto se stessi bene”

Benissimo.. dev'essere la tua pezza di sangue che mi ha scombussolato”

Sai, devo ammettere che sei abbastanza piacevole, quando non fai lo stronzo”

Oh anche tu quando non sbagli o non mi provochi”

E così sarei io a provocarti ?”

Certo! Lo fai di continuo, con quel caratteraccio poi”

Ah, IO avrei un caratteraccio ? Ma se hai mangiato viva quella povera cameriera per avermi chiesto l'ordine!”

Esattamente! E poi, oh senti, quella mi aveva chiesto sette volte se volevo ordinare quando le avevo già detto che aspettavo te, e appena ti sei seduta si è piazzata qui come un uccellaccio del malaugurio.. è normale che mi sia alterato un po'”

Un po' ?”

Leggermente”

Sei impossibile” commentò scuotendo la testa.

Ma certo, miss perfezione non l'avrebbe mai fatto”

Io non sono affatto perfetta, smettila con questa storia.. si può sapere per quale cavolo di motivo mi odi così tanto ?”

Odiarti ?” chiese sollevando le sopracciglia stupito.

Oh, certo.. dimenticavo: tu non odi nessuno, l'odio è un sentimento troppo forte per te, Mr Ghiacciolo”

Ma sentila! Che c'era scritto sull'articolo dell'altro giorno ?” finse di pensarci su e disse “Ma certo! Che eri una principessina inavvicinabile.. questo atteggiamento non ti farà arrivare da nessuna parte lo sai vero ?”

Ma in quel momento Aurora smise di ascoltarlo dato che un'ombra dal passato entrò nel ristorante.. Frederick Jace Shafiq in carne ed ossa.. era lì davanti a lei, con la stessa camminata di un tempo, gli stessi capelli rossi e quell'aria da re del mondo sempre presente.

La sua nemesi, il ragazzo che aveva spezzato il cuore della sua amica Nathanaelle, era tornato in America, e si stava dirigendo esattamente al tavolo di Kyle, il promesso sposo dell'anno.

Immediatamente tirò fuori il cellulare e mandò un messaggio a Nelle.


*


Quindi vorresti che organizzassi la giornata promozionale da un'altra parte ?” chiese Thomas cercando di fare il punto della situazione, Ed Marie prese un sorso di caffé e poi annuì “Ecco..sii ?”

Lui scoppiò a ridere come se la sola idea fosse ridicola “Non posso farlo, Edmund..è già tutto organizzato, ho dato una conferenza stampa proprio l'altro ieri.. anche se volessi ormai è troppo tardi”

Lei rimase sorpresa per quella brutta notizia e non avendo idea di come poter migliorare la situazione iniziò a balbettare una frase che finì prima di cominciare “Ma..ma..”

Mi dispiace, Ed, davvero” le disse Thomas stringendole la mano.

Lei annuì ma senza guardarlo negli occhi, capiva la situazione.. la comprendeva davvero, solo che era una pillola davvero amara da buttare giù.

E gli inevitabili 'se' si fecero strada nella sua mente..

Se l'avessi saputo prima..

Se l'avessi incontrato prima..

Ma nulla poteva cambiare quel dato di fatto.. era finita, avrebbe dovuto rinunciare alla Cooksword o ritardare l'uscita del libro.

Ok.. fa niente..grazie per..il pranzo” disse alzandosi dal tavolo per andare via -dopo aver lasciato i soldi sul tavolo-, prese Pad per mano e s'incamminò.

Thomas rimase lì a guardarla per qualche istante, prima che nella sua mente iniziasse a formarsi un'idea folle, si alzò in piedi e gridò “E se ce la dividessimo ? Se la facessimo insieme ?”

Ed, scioccata, si girò a rallentatore, per poi scuotere la testa e dire “Non parli sul serio ?!” nessun autore avrebbe mai condiviso un momento del genere con una pseudo-sconosciuta.

Perché no ?” disse lui raggiungendola per evitare di fare una piazzata.

Perché..” iniziò lei senza nemmeno sapere cosa dire, ma non ce ne fu bisogno dato che lui la interruppe “Pensaci, ok ? Solo.. pensaci su” poi le rimise i soldi del conto in mano e si avviò a pagare tutto lui.

Anche se fosse è troppo piccola!” esclamò lei seguendolo con lo sguardo.

No, secondo me si può fare.. basta solo organizzarsi bene”

Ma..”

Pensaci, ok ?” disse lui, prendendo un bigliettino da visita dalla tasca interna della giacca, per porgerlo a lei “Quando avrai preso una decisione chiamami”

Ok” disse Ed annuendo “Ehm.. ehi! Non dovevi pagare la nostra parte!”

Lui sorrise e rispose “Un gentiluomo non fa pagare una donna ad un appuntamento”

Ma, questo non era un appuntamento” sorrise lei di rimando “comunque ti ringrazio”

No, ma un altro potrebbe, se vorrai” disse lui baciandole la mano.

Lei finse di pensarci su, ma poi annuì sorridendo “In effetti, mi piacerebbe”


*


Mi stai ascoltando ?” chiese Markus, ma Roe lo sentì come se provenisse da lontano, con un tono ovattato, dato che la sua concentrazione era ormai fissa sui tre del tavolo dodici.

Non spostò lo sguardo di un millimetro ma rispose “Cosa ?”

Senti, non so nemmeno che ci faccio qui.. è solo una perdita di tempo” disse il moro, prima di gettare il tovagliolo sul tavolo e spostare la sedia all'indietro per alzarsi dal tavolo.

A metà del movimento Aurora voltò di scatto la testa e lo bloccò, posandogli la mano destra sul braccio “Non andare via.. ti prego”

Lui fissò la sua mano, come se fosse qualcosa di estraneo ma sorprendentemente confortante e piacevole, e poi sollevò lo sguardo verso di lei.

Roe, interpretando male quegli sguardi, sollevò prima un dito e poi tutta la mano dal suo braccio, con la stessa delicatezza che avrebbe messo in un passo di danza.

La sua mano, leggera come una piuma ritornò al proprio posto, come se non fosse mai stata lì, come se volesse cancellare quel piccolo approccio che c'era stato.

Markus si rimise seduto normalmente e spostò lo sguardo verso il tavolo dodici “Cosa stavi guardando ?”

Lei, come risvegliata da un sogno, seguì la sua traiettoria e s'incupì, forse non era il caso di raccontargli tutto.. ma se voleva risolvere le cose lui doveva imparare a fidarsi di lei “Quei tre li conosco”

Vuoi andare a salutarli ?”

Lei strabuzzò gli occhi ed esclamò “Cosa ? NO!” facendo sollevare le sopracciglia del moro che iniziò a scrutarla interessato, come se stesse cercando di decifrarla.

Aurora chiuse gli occhi per un secondo e sospirò, prima di raccontargli la verità “Il moro si chiama Kyle Adams, il rosso Fred Shafiq e il castano è Dereck Ashton”

Aspetta.. Adams e Shafiq ? Intendi i due giocatori di quidditch ? Il cacciatore dei Sweetwaters All-Stars e il battitore dei Cannon Chudley ?” chiese Markus sorpreso ed emozionato, ma il suo entusiasmo venne smorzato dal tono scocciato di Roe “Già.. proprio loro”

Lui l'osservò un'altra volta e poi le chiese “Perché li guardavi se ti stanno sulle scatole ?”

È complicato”

Lui incrociò le braccia al petto e disse “Abbiamo tutto il tempo del mondo”

Lei sollevò gli occhi al cielo esasperata e poi annuì “D'accordo, ma prometti di non dire niente a nessuno

Lui si mise la mano destra sul cuore e con un ghigno disse “Lo giuro”

Roe tralasciò il ghigno, non volendo ricominciare la lite, ed iniziò a parlare “Sono entrambi ex di due delle mie amiche più care.. Kyle e Mal sono stati insieme per anni, credevamo tutte che prima o poi si sarebbero sposati, ma l'ultimo anno di scuola lui ha cominciato a comportarsi in modo strano”

Cosa intendi ? La trascurava ? La tradiva ?”

No.. è leggermente più complicato..”



Flashback

Ilvermorny, 7° anno


L'anno scolastico stava per terminare e presto sarebbero partiti per il loro primo viaggio da adulti, Mallory osservò per quella che fu probabilmente la milionesima volta il depliant appeso nella bacheca degli annunci, davanti al portone d'entrata della sala principale, e passò lo sguardo sulle varie fotografie dei luoghi che erano stati selezionati dall'agenzia, per poi soffermarsi sul luogo da loro prescelto..il Messico, per la precisione Tiquana.

In quel momento ricordò il momento in cui le fotografie furono appese, e l'eccitazione che aveva pervaso tutti i neo diplomandi.

Ricordò la pesca che loro sei avevano fatto per scegliere la destinazione, e quando avevano scritto i loro nomi sotto alla lista, già bella piena, ricordò quanto si era emozionata nel leggere il nome del suo ragazzo e quello di alcuni della sua cricca.

Ma una tristezza la pervase al ricordo delle parole che Kyle le aveva detto qualche minuto prima, dopo l'esame finale di Trasfigurazione.. “Quello che succede a Tiquana resta a Tiquana, così entrambi non dovremmo preoccuparci e potremmo goderci la vacanza”

Scosse la testa e si avviò al terzo piano, nella vecchia saletta del club degli scacchi -ormai inutilizzata da anni- che era diventata il loro punto di ritrovo.

Una volta arrivata trovò Aurora che mostrava a Nelle il nuovo passo di danza che aveva imparato, la quale non riusciva ad impararlo, sebbene ci mettesse tutta la buona volontà del mondo sembrava avere due piedi sinistri.

Nell'angolo Edmund scriveva freneticamente qualche nuova idea per la sua storia sul quadernino azzurro; mentre Callie faceva la manicure a una Freya esasperata dalle torture di bellezza a cui la cugina la sottoponeva ogni volta.

Mal!” esclamò quest'ultima, felice di poter smettere di fare la cavia “Finalmente sei arrivata.. di un po' il professor Philips ti da ancora il tormento per quella storia dell'album fotografico delle sue mandragole ?”

In realtà.. ero con Kyle”

Tutte le ragazze sollevarono lo sguardo nello stesso istante sembrando alquanto inquietanti.

Ah si ?” disse Nelle facendole un sorrisino ammiccante

Mal scosse la testa “No, Hana, non è successo quello che stai pensando..anzi” disse buttandosi a peso morto sul divanetto “Mi ha detto..che..vuole una specie di pausa per quando saremo in Messico.. ha detto: quello che succede a Tiquana resta a Tiquana.. e quando torneremo sarà tutto come prima”

Ed Marie rimase di stucco, con tanto di bocca spalancata “Cosa ? Ma che bastardo! Non è così che funzionano le relazioni, non le puoi mettere in pausa per fare i tuoi porci comodi e poi riprenderle come se nulla fosse! Dimmi che l'hai mandato a quel paese!” esclamò infervorata.

Mal non rispose, e spostò lo sguardo verso le proprie mani che stavano giocando con un pezzo di carta che aveva trovato lì per caso.

Davvero non ti capisco, Mal.. come hai potuto accettare una cosa del genere ?” continuò Ed.

Non voglio perderlo..io lo amo! Non siamo stati insieme per quattro anni per buttare tutto adesso” disse la castana con le lacrime negli occhi.

Beh guarda il lato positivo.. non avrai vincoli, potremo ballare e bere per tutta la notte, senza dover pensare a cosa ”cercò di rincuorarla Callie.




Quindi l'ha praticamente mollata per fare i suoi comodi e poi tornare con lei dopo Tiquana? Wow che pezzo di merda!”

Già.. e adesso si sta per sposare con l'acerrima nemica di Mal”

E che cosa ha in mente di fare la tua amica per vendicarsi” chiese ghignando, avendo iniziato a capire il motivo per cui Roe li aveva osservati da quando erano entrati.

Beh, abbiamo in mente qualcosa in effetti.. ma se te lo dicessi dovrei ucciderti” rispose Roe, con lo stesso ghigno.

Allora mi sa tanto che dovrò andare lì a sentire di cosa stanno parlando”

Vuoi essere la mia spia ?”

Un po' di divertimento non guasta mai” rispose sorridendole in modo complice, per poi alzarsi e avvicinarsi ai tre ragazzi, fingendo di essere un loro fan sfegatato.


*


Hai un nuovo messaggio” disse la vocina elettronica del cellulare di Natanaelle, la ragazza lasciò perdere il documento che le aveva rifilato il capo e sbloccò la tastiera.


Da Roe,


22 settembre

ore 14, 10


Shafiq è tornato!

Vieni al Quake, c'è bisogno dell'altra te!

R


La bionda rimase di stucco e il cellulare cadde per terra, rimbalzando sulla moquette del suo ufficio. Il suo cuore aveva perso un battito e le gambe già le tremavano al solo ricordo di lui.

Come avrebbe potuto affrontarlo così su due piedi ?

Come poteva pensare Roe che avrebbe avuto la mente lucida per pensare alla propria trasformazione ? Non aveva idea neanche dell'aspetto che aveva in quel momento, figuriamoci davanti a lui..

Morgana che devo fare ?


**

--Angolo Autrice--


To be continued ladies :)

Ora tocca a voi, avete suggerimenti ?

Cosa volete che succeda ?

Spero che il capitolo vi abbia appassionato,

e che vi sia piaciuto il primo flashback


A presto,

Baci

Gin


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Capitolo 5
*** Spies ***


4

§ °JUST LIKE US° §


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-Spies-


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Markus, quand'era entrato in quel ristorante quel pomeriggio, non si sarebbe mai aspettato di fare una cosa del genere, ma a quanto pareva quella ragazza gli era entrata anche nel cervello oltre che nel cuore, era come una malattia che si spargeva in tutto il suo corpo, e lui non poteva debellarla.

Perciò aveva rinunciato a dimenticarla ed aveva iniziato ad entrare nelle sue grazie, ma mai si sarebbe aspettato che per farlo avrebbe dovuto fingersi fan di quei due atleti -che tra l'altro sembravano proprio due palloni gonfiati-.

E il bello era che l'idea era partita proprio da lui!


E così le ho detto: hey baby ci si sposa una volta sola spendi pure quanto ti pare” disse Kyle Adams, il bastardo che aveva ferito l'amica di Aurora.

Markus gli si avvicinò e finse un sorriso da fan idiota, prima di salutarli “Oddio siete proprio voi ? Adams e Shafiq ? Merlino, è il giorno più bello della mia vita !”

Il terzo del gruppo sobbalzò e, mettendosi una mano sul cuore, imprecò “Per le mutande di Merlino! Mi hai fatto venire un infarto.. ti pare il modo di sbucare dal nulla ?” esclamò Dereck

Hai visto Kyle ? Anche qui in America sanno chi sono!” disse Fred gongolante.

Scherzi ? Adoro i Cannoni di Chudley” disse Markus sedendosi al loro tavolo, senza chiedere il permesso a nessuno.

Già.. peccato che me ne sono andato” disse il rosso, lasciando trasparire un velo di amarezza ad incupirgli gli occhi.

Andiamo amico, ti troverai bene con noi.. la squadra non vede l'ora di conoscerti!” lo incoraggiò il moro.

Markus prese la palla al balzo e porse la domanda per cui si era avvicinato “Allora Adams ho saputo che stai per sposarti, come procedono i preparativi ?”


*


Nelle, dopo quindici minuti d'indecisione -passati a fare avanti e indietro per l'ufficio-, si era materializzata all'angolo del Quake; e in quel momento era intenta a guardare il tavolo dodici, dalla vetrata fuori del ristorante, dove quel bastardo dai capelli rossi era seduto insieme al coglione dai capelli neri ed al puttaniere dai capelli castani.

Ma per che cavolo di motivo sei tornato in America ? Non potevi rimanere in Inghilterra ?

A quel punto, dopo essersi posta mille domande, decise di entrare nel ristorante, in versione metamorfica ovviamente, e fingersi la nuova cameriera.

Tanto in un posto come quello c'era sempre una nuova cameriera.

Così Natanaelle si trasformò in Hana, cambiando i capelli lunghi e biondi in un caschetto lungo, nero con la frangia, ma tenne gli occhi azzurri perché con quel subbuglio di emozioni non sarebbe stata in grado di tenere in piedi la trasformazione totale.

Entrò dalla porta di servizio, s'infilò la divisa e prese il tablet per le prenotazioni.


Salve ragazzi, siete pronti per ordinare ?” chiese, camuffando la voce ed osservandoli uno per uno, per poi fissare Fred.

Era ancora più bello di come lo ricordasse, quegli occhi castano-bruni e quel sorriso mozzafiato le avevano sempre fatto venire il latte alle ginocchia, e in quel momento l'effetto non era da meno, soprattutto se ci aggiungeva quei muscoli che s'intravedevano dalla camicia bianca.

Scosse la testa e prese le ordinazioni, poi si girò verso il quarto e disse “Tu cosa prendi ?”


Markus prese la domanda della cameriera come un pretesto per andarsene, dopotutto aveva ottenuto tutto quello che voleva “Oh per me nulla, sono al tavolo 7” poi finse di vedere l'ora ed esclamò “Cavolo, sarà meglio tornarci, la mia ragazza mi starà aspettando.. beh è stato un piacere ragazzi, ci si vede!” dando una pacca sulla spalla del più vicino, prima di sgattaiolare via, per raccontare tutto a Roe.


Nelle prese esempio dal ragazzo e si girò per andarsene, quando una mano le bloccò il braccio “Ci siamo già visti da qualche parte ? I tuoi occhi..” le disse Fred.

Lei rimase senza parole per qualche istante, sia perché nelle orecchie sentiva il pulsare del suo cuore a livelli estremi, probabilmente perché aveva una paura matta di venir scoperta, che per l'effetto che le stava facendo quel piccolo tocco innocente.

La sua pelle venne scossa da un brivido e il suo cervello si riaccese giusto in tempo per dire una balla “Non credo.. sono solo delle lenti a contatto colorate, se volete scusarmi” disse prima di liberarsi della presa e scappare via.

Doveva levarsi quella sensazione di dosso.

Era imperativo che continuasse ad odiarlo, per cui riportò alla mente il momento della loro rottura..


Erano sei mesi esatti che continuava a chiedersi quanto quella storia fosse importante per lui..non era mai stato chiaro sui suoi sentimenti, come invece aveva fatto lei, così quel giorno, presa dalla frenesia del voler sapere la verità, andò ad affrontarlo.

Ricordava bene com'era bello il sole quel giorno, come erano verdi le foglie del prato primaverile, e soprattutto com'era bello lui.

Aveva appena terminato l'allenamento di quidditch ed era pieno di sudore, ma per lei era ancora più bello del solito.

Ciao Hana” la salutò allargando le braccia per abbracciarla e sperare di ricevere un bacio, ma lei rimase a distanza di sicurezza per evitare di vacillare un'altra volta e perdere il coraggio di chiedergli la verità.

Ciao Fred”

Wow che accoglienza!” esclamò sarcasticamente “è successo qualcosa ?”

È successo che.. mi sono rotta di questa situazione.. che cosa siamo noi per te ?”

Che vuol dire ? Stiamo insieme, no ?”

Si, ma cosa provi per me ?”

Sei la mia ragazza, Nelle, cosa dovrei provare ? Mi piaci, no ?”

Ti piaccio ?”

Ceerto !” disse lui enfaticamente cercando di avvicinarsela “altrimenti non ti avrei chiesto di uscire tempo fa, no?”

Appunto! Non è cambiato nulla in tutto questo tempo ? Ti piaccio, mi desideri, magari.. ma niente di più giusto ?” chiese lei con le lacrime agli occhi, sviando le braccia del ragazzo, che per tutta risposta rimase a bocca aperta.

Io voglio qualcosa di più Fred. Anzi, dopo sei mesi io lo pretendo!”

Che cos'è che vuoi ?” chiese lui ritrovando la voce.

Vorrei essere amata.. vorrei che mi dicessi ti amo.. che ti venisse spontaneo dirlo, ma a quanto pare non provi ciò che provo io”

Il suo istinto non si era sbagliato quindi.. le diceva da giorni di andare ad affrontarlo, di chiederglielo di persona, ma lei niente.. aveva lasciato correre e adesso..

Scosse la testa e si girò per andarsene.

Aspetta..”

Lei non rispose, consapevole di avere le lacrime incastrate in gola.

Nellie, che cosa.. cosa significa ?”

Le chiedeva cosa significava ? Ma cos'era stupido ?

Pensava veramente che sarebbe rimasta con lui solo perché a lui piaceva ?

Piaceva ? Come ai bambini dell'asilo ?

La bionda si girò, incurante di fargli vedere le sue lacrime e lo guardò male.

Significa che abbiamo chiuso.. tanto non significo niente per te..ti PIACCIO e basta.”

Nei giorni seguenti lei aveva sperato che lui tornasse a supplicarla di tornare insieme, che le dicesse quanto era importante per lui.

Ma lui non era mai tornato.

E dopo una settimana l'aveva visto uscire insieme ad un'altra.


*


L'ora di pranzo era passata da un pezzo eppure Freya ancora non era riuscita a trovare un momento libero per prendersi una pausa ed addentare il suo pasto tanto agognato, che altro non era che un banalissimo panino al prosciutto. Ma chiunque avesse osato definirlo triste avrebbe mangiato lumache fino al mattino seguente, e fidatevi nessun medimago voleva finire con una fattura del genere.. soprattutto non dopo aver visto quanto fossero potenti, ancora si ricordavano del guaritore Wilkes che dopo essersela beccata si era dovuto mettere in malattia per una settimana intera -non che l'effetto fosse così duraturo, ma lo shock e il ricordo dell'accaduto eccome se lo erano-!

Ma d'altronde.. lei amava i suoi panini e nessuno doveva toccarglieli!


Fatto sta che quel giorno i pazienti non la smettevano di fioccare dal nulla e la capo infermiera già temeva uno scoppio di crisi d'astinenza di panino al prosciutto, perciò ond'evitare che scagliasse una fattura contro il prossimo paziente, lo bloccò ad un passo dall'uscio e lo superò, entrando per prima nella stanza della dottoressa Williams.

Frey fai la pausa pranzo, ho bloccato il vecchio Philius qui davanti.. forza ti do quindici minuti” le disse prima di uscire ed avvisare la clientela dell'inconveniente.

La dottoressa sospirò accasciandosi sulla scrivania e sussurrò “Grazie Amy” anche se la suddetta infermiera non la sentì -dato che si era già defilata-.

Finalmente, dopo aver addentato il suo amato panino, la sua mente ricominciò a funzionare ed ovviamente non poté evitare di riproporgli l'incontro del giorno prima con il bel Auror dai capelli scuri.. Cassian, era così che si chiamava.. infondo Callie era stata d'aiuto, senza di lei non sarebbe mai venuta a conoscenza del suo nome.

Anche se quello non era stato il loro primo incontro, oh..lo ricordava bene quell'incontro..

sarà stata una settimana prima o giù di lì-

Se, chi vuoi prendere in giro sappiamo tutti che sai esattamente che giorno era”

Ok, perché la mia coscienza ha la voce di mia cugina ? - pensò Freya



Freya era di turno la notte del 15 settembre e francamente non ne era entusiasta, dato che le era toccato come assistente Newton Dawson III, la matricola più boriosa del primo anno, che non faceva altro che vantarsi delle sue conquiste da una notte -ovviamente senza che nessuno gli avesse chiesto niente-.

Perciò fu particolarmente entusiasta di potersi occupare della vittima in arrivo.

Appena udì il suono della smaterializzazione si liberò del bamboccio e si avvicinò alla barella.

Cosa abbiamo ?” chiese al paramedico che lo stava accompagnando.

Un 747” rispose immediatamente l'altro, nominando il codice dell'urgenza.

Gravità ?”

Arancione”

Portiamolo nella sala due” e non appena Freya pronunciò quella frase, un coro di smaterializzazioni fece comparire cinque uomini in tenuta da Auror.

Freya schioccò le dita in direzione della matricola, che immediatamente andò a raccogliere le informazioni sul paziente ed a rassicurarli sulle sue prossime cure.


Dopo l'intervento con il dottor Wilder, Freya si avvicinò alla sala d'aspetto per informare i parenti del signor Allen Brady, ma quando arrivò trovò solo due dei cinque Auror che l'avevano accompagnato.

Uno di voi è un parente del signor Brady ?”

No, Allen è figlio unico e i genitori sono fuori città” disse Maven Wolfsoul

Fa parte della nostra squadra, ci siamo noi per lui, dottoressa” disse Cassian

D'accordo.. solitamente s'informa solo la famiglia, ma in questo caso farò un'eccezione.

Il vostro collega ha riportato delle ustioni di secondo grado su viso, collo e braccia, l'abbiamo medicato e fasciato con delle bende intrise di dittamo...ha riportato un leggero trauma cranico quando è caduto addosso alla colonna, per non parlare delle piccole schegge che abbiamo estratto dal braccio.. comunque adesso sta bene, sta riposando”

Possiamo vederlo ?” chiesero in coro i due.

Certo, dovrà stare a letto per due settimane come minimo”

Agli ordini Doc” disse Cassian facendole l'occhiolino.


Ricordava perfettamente come quella notte, lui avesse fatto di tutto per rimanere al capezzale dell'amico, come ricordava le confessioni che si erano fatti con il caffè delle tre di notte..


Si trovavano nella stanza da letto di Allen, che era stato addormentato dalla pozione soporifera per facilitargli il sonno, che avrebbe aiutato a guarirlo più in fretta, sul divanetto destinato alla famiglia in visita.

Non avevano voluto presentarsi, come se così fosse più semplice confidarsi, avevano preferito rimanere l'Auror e la Medimaga.

Sai” aveva iniziato lei “se succedesse una cosa del genere ad una delle mie migliori amiche, anch'io vorrei rimanere a sorvegliarla”

Lui si girò palesemente stupito del fatto che qualcuno avesse capito ciò che stava realmente facendo: controllava che andasse tutto bene, che i dottori fossero bravi e non lo trascurassero.

Mi sembra il minimo che possa fare.. non sono un medico quindi so di non poter fare nulla per aiutarlo..quindi”

Rimani qui” continuò lei “lo capisco, e credo che sia importante.. a volte qui dentro ci si può sentire soli o abbandonati”

Lui per me c'è sempre stato, ci siamo conosciuti al primo anno e siamo finiti entrambi nei Wampus e da allora siamo stati inseparabili”

Non mi sorprende che fossi della mia casa.. una persona determinata e coraggiosa come te”

Lui la squadrò attentamente, dalla testa ai piedi..non ce la vedeva proprio nella sua casa, una ragazza graziosa e gentile come lei sembrava più una Magicospino, ma quell'informazione gli disse che in lei c'era molto di più di ciò che aveva visto all'inizio.


*


Mallory era bloccata in ufficio da un'ora e mezza, come poteva pretendere suo nonno che lei si occupasse di tutte quelle carte che gli aveva appioppato sul tavolo, durante il suo primo giorno ?

Il giorno della convocazione -ovvero il giorno prima- aveva avuto modo solo di conoscere il personale del suo reparto, e di imparare a smaltire e smistare la posta di Uriel, non aveva neanche idea di come si leggessero quei fogli, figurarsi se riusciva a risolverli!

Quell'uomo è pazzo! Lo fa apposta vuole mandarmi al manicomio!”

Uriel spuntò in quel momento fuori dal suo ufficio e la sentì “Spero che non parlassi di me”

Mal si girò e lo fissò male “Come potrei parlare di te ? Mica le hai messe tu queste miriadi di carte sulla mia scrivania!”

Lui le si avvicinò per dare un'occhiata e scoppiò a ridere.

Che cavolo ci trovi da ridere ? Non è affatto divertente, io sto impazzendo qui !” disse la ragazza ottenendo solo una risata più forte da parte del suo capo.

Avanti, andiamo a pranzo”

Ma quale pranzo ? Queste carte mi hanno fatto perdere l'appetito, e tu invece di aiutarmi ti beffi di me”

Andiamo novellina” disse lui facendola alzare e caricandosela sulla spalla, facendola inevitabilmente urlare -anche se starnazzare sarebbe più corretto- “URIEL! METTIMI GIÙ IMMEDIATAMENTE!!”

Ma Uriel fu irremovibile, la trasportò come se non pesasse niente fino al bar dell'edificio, dove la fece scendere direttamente sulla sedia di un tavolino per due.

Sappi che non te lo perdonerò mai.. trasportarmi in questo modo barbaro davanti a tutti!”

Ho ordinato la coscia di pollo con le patatine fritte, il tuo preferito”

Non ti perdono lo stesso” disse lei incrociando le braccia.

Neanche se aggiungo le fragole ?”

Lei lo scrutò per un minuto buono e poi aggiunse “C'è anche la panna ?”

Ovviamente” disse regalandole un sorrisone vittorioso.

Lei finse di pensarci su, ma era dannatamente difficile resistere a quel ragazzo, primo aveva un sorriso stupendo che gli illuminava quegli occhioni azzurri, che aveva ereditato da chissà dove; e poi la conosceva troppo bene, perciò sapeva come fregarla, o meglio come farsi perdonare.

In fondo non era poi così difficile, un po' del suo cibo preferito e voilà.

Ma dovrai anche dirmi che cavolo sono quei fogli !” lo ricattò all'ultimo, cosa che lo fece ridere nuovamente, facendola spazientire “Ma che cavolo ti ridi ?!”

Quei.. quei fogli” iniziò tra una risata e l'altra “sono una bufala.. tuo nonno rifila lo stesso scherzetto da anni”

Cosa ?” chiese scioccata più per il fatto che Mr Sam sapesse scherzare, che per l'essere stata vittima di uno scherzo.

Eh già, mia cara, ti sei fatta gabbare come tutti i novellini” disse dandole un buffetto sulla guancia.

Lei lo fulminò con lo sguardo e decretò “Adesso come minimo mi devi anche un gelato”

Sei un pozzo senza fondo” commentò Uriel ridendo ancora.

Continua così e arriverai ad offrirmi anche la cena”


*


Allora ? Allora ? Allora ?” gli chiese Aurora non stando più nella pelle.

Markus le rivolse un sopracciglio alzato e per tutta risposta lei lo tirò a sedere “Andiamo, non fare il misterioso, voglio sapere cosa hai scoperto !”

Lui sospirò prima di dire “E va bene, ma prima fammi prendere un caffè, mi gira la testa per aver parlato con quei cretini”

Lei alzò la mano per chiamare la cameriera, ridacchiando per la faccia buffa che lui aveva fatto in quel momento.. un misto tra l'esasperato e il dipendente da caffeina.


Bene..allora ?” chiese Roe, non appena Markus posò la tazzina vuota sul tavolo.

Allora.. stanno spendendo un patrimonio per questo matrimonio, a quanto pare lei deve essere un'oca materialista”

Lei rise “Ohh eccome se lo è!!”

Hanno programmato di sposarsi il 12 dicembre nella chiesa di Saint Mary nelle Highlands, ed hanno incaricato Monique De Vinshie come wedding planner”

Dicembre eh ? Direi che abbiamo tempo”

Markus pensò che tre mesi e passa per organizzare un matrimonio fossero assolutamente troppi, insomma ne bastava uno di mese.. mica dovevano invitare il presidente!

Tempo per fare che ?” e con quella domanda Markus vide per la prima volta un aspetto di Aurora che non avrebbe mai immaginato di vedere, il sorriso di lei era malefico, non c'erano altre parole per definirlo, prometteva guai, nascondeva segreti ed era terribilmente sexy.

Tempo per rovinare tutto.. tempo per la vendetta”


*


Allora ? Com'è andato l'appuntamento col tuo bello ?”

Merlino! Ma tu non ci vai mai al lavoro ?” esclamò Ed Marie, saltando dalla sedia, per l'inaspettata sorpresa di ritrovarsi di fronte la sua amica Calliope.

La rossa sollevò il braccio fasciato e rispose “Mi hanno dato una settimana di riposo”

Ti pareva, secondo me te la sei fatta dare di proposito per stare a casa a non fare nulla”

Callie si sdraiò sul divano, ovviamente senza chiedere il permesso, dato che lei da brava purosangue ricordava le buone maniere solo quando le facevano comodo, e disse “E puoi biasimarmi ? Tu stai sempre a casa!”

Questo è perché io lavoro a casa”

La rossa sventolò la mano come se ciò non fosse importante e rispose “Dettagli.. stai cambiando discorso, com'è andata con lo scrittore ?”

Edmund sospirò per la caparbietà di Callie, era come sbattere continuamente contro un muro.

È andata bene”

Bene ? Solo questo hai da dire ? Dov'è finita la mia amica romanticona ?”

Ed le lanciò un'occhiata di fuoco “Non era un appuntamento, comunque lui è stato adorabile, contenta ?”

Callie sorrise ammiccante e disse “Molto” per poi mettersi più comoda sul divano, della serie: io di qua non mi muovo finché non mi racconti tutto per filo e per segno!

Merlino, quella ragazza era una piaga vivente!


Edmund iniziò a raccontare e alla fine disse “Quindi ho deciso di accettare la sua offerta, è l'unico modo, ce la divideremo”

E Sylvia come ha reagito ?” chiese Callie stupita del fatto che avesse accettato, lei non l'avrebbe mai fatto.

Si è licenziata” disse Ed. Marie tranquillamente.

COSA ?”

Oh, tranquilla.. tra due giorni -quando le sarà passata l'arrabbiatura- si ripresenterà qui con una lista lunga un chilometro, con scritto sopra tutte le cose che bisogna organizzare per l'evento”

Mi stai dicendo che è già successo altre volte ?”

Ti sto dicendo che succede tutte le volte.. la sua mente funziona così, prima s'infuoca, poi si placa e ritorna dicendo che ho bisogno di lei e le devo un favore”

Che banda di pazzi!”

Disse quella che spunta nelle case degli altri senza avvisare”

Ehi! Io ho il permesso! Ti conosco da quando avevi il pannolino e il cane dei vicini di Mal ti ha morso il sedere”

Ed spalancò la bocca indignata “Non tirare in mezzo quella storia o ti faccio nera”

Callie, che non aspettava altro, sollevò il primo cuscino e lo lanciò contro la mora.

Questa. È. Una. Dichiarazione. Di. Guerra.”

Eccome se lo è” disse la rossa, ghignando malignamente, mentre afferrava un altro cuscino.

Fatti sotto pulce” disse la riccia tirandole un cuscino.



**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Bene, in questo capitolo abbiamo visto altri due flashback,

perché nel prossimo non ce ne saranno.

La mia idea è quella di far andare le ragazze a creare guai per i preparativi, che ne dite ?

Avete suggerimenti ?

Domanda: nel capitolo dopo il prossimo ci sarà la comparsa delle madri,

oltre ai vari pettegolezzi, cosa volete che succeda alla cena-riunione (dove saranno presenti anche le ragazze) ?

Spero che vi sia piaciuto :)

A presto,

Baci

Gin

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Capitolo 6
*** Sabotage ***


5

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-Sabotage-


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Due mesi dopo..



Novembre era arrivato e con esso due eventi si prospettavano sempre più vicini..

la presentazione del libro di Edmund sarebbe avvenuta il quindici di quel mese, mentre il matrimonio, tanto odiato dalle nostre protagoniste ed amato dai media, si sarebbe svolto verso i primi di dicembre.

Ma novembre era il mese delle pianificazioni vere e proprie, delle chiamate al fioraio, delle sedute di bellezza alla ricerca dell'acconciatura, del trucco e della manicure perfetti, quindi poteva solo essere quello il mese perfetto per distruggere tutto.


Quel giorno, il sei novembre, era stato decretato come 'il giorno perfetto' per l'inizio del

sabotaggio, ognuna di loro si era premurata di ideare un colpo diverso dalle altre, e la ragazza che era stata selezionata per quella prima vendetta fu Ed Marie -proprio la ragazza che dopo qualche giorno si sarebbe dovuta preoccupare d'altro-.


Edmund, quella mattina non si svegliò né particolarmente euforica, né titubante o impaurita per la giornata che l'attendeva, anzi, si comportò proprio come tutti gli altri giorni.

Prima di vestirsi preparò la colazione per se stessa e per Padmaja, come al solito, d'altronde per una ragazza attenta alle abitudini come lei sarebbe stato impossibile fare altrimenti. Proprio non riusciva ad uscire di casa prima di aver compiuto i propri riti giornalieri, c'era ovviamente chi li definiva 'manie' e probabilmente era vero che fosse affetta da un disturbo ossessivo compulsivo, ma la cosa non la toccava minimamente, d'altronde aveva sempre pensato che nessuno fosse perfetto, e lei per prima non aveva nessuna intenzione di fingere il contrario.

Per cui a chiunque osasse dirle qualcosa al riguardo rispondeva “Ognuno è matto a modo suo, ringrazia che si tratti solo di innocue azioni ripetitive e che non sia una serial killer”, a quel punto chiunque non la conoscesse bene rimaneva scandalizzato, mentre le sue amiche -matte come lei- ridevano e approvavano la sua risposta, definendola arguta o cazzuta.


Quindi, dopo aver effettuato tutte le sue routine ed aver affidato Pad alle cure di un'improbabile babysitter, si smaterializzò all'indirizzo di Baker street 80, ovvero dove si trovava lo studio di Monique De Vinshie -la famosa wedding planner-.


*


Callie si svegliò con un atroce mal di testa, chiuse e riaprì più volte gli occhi, prima di emettere dei rumori ancora sconosciuti al lessico umano, si rigirò come una salsiccia alla griglia e finì col cozzare addosso ad un muro caldo.

A quel punto fu costretta ad aprire gli occhi per capire come fosse possibile che il letto si fosse ristretto, e -dopo aver atteso di riprendere completamente la vista- imprecò nel comprendere che le sue parole erano state dimenticate un'altra volta, con la conseguente infrazione di una delle sue regole più importanti.

Che cazzo, perché parlo sempre al vento ?

Possibile che gli uomini siano una massa di imbecilli ?

Se una dice 'vattene, non osare dormire qui' perché loro devono fare tutto il contrario ?

E meno male che erano le donne quelle complicate..

Perciò fu inevitabile per lei strattonare malamente quel ragazzo che aveva rimorchiato la sera prima al bar davanti al Ministero e dire: “Ehi vattene coso, questo posto non è un albergo”

Lui, con una snervante lentezza da bradipo, si voltò verso di lei e tutto ciò che disse fu “Mmm.. ciao..”

Vattene coso” ripeté lentamente per far capire il messaggio “Hai dormito abbastanza”

Lui spostò lo sguardo alla sveglia e si animò immediatamente, alzandosi come una furia alla ricerca dei propri vestiti.

Callie ghignò malignamente.

oh si.. dolce vendetta

E c'è chi dice che non ha delle idee geniali.. andiamo, a chi sarebbe venuto in mente di spostare la sveglia in avanti di due ore per far sloggiare quell'energumeno ?


Callie si alzò, infilandosi la sua amata maglia larga post-sesso e lo seguì all'ingresso.

Lui si girò un ultima volta, e le diede un bacio a stampo prima di dirle “Ti chiamo”

Non ci pensare nemmeno” disse lei incrociando le braccia al petto ed aprendo la porta per buttarlo fuori, ma non si sarebbe certo aspettata di vedere Edmund e Padmaja ferme lì davanti.

Il tipo si defilò alla svelta lanciando occhiate strane verso la bimba, pensando sicuramente che fosse la figlia di Callie.

Mi sa che ti ho appena rovinato la piazza” disse Ed osservando il ragazzo dai capelli biondi che si era appena dileguato.

Oh, non preoccuparti tanto non ci sarei andata un'altra volta”

CALLIOPE!” la sgridò mettendo le mani alle orecchie di Pad.

Che avrò mai detto!” esclamò Callie sollevando le braccia al cielo “Forza, entrate!”


Edmund oltrepassò la porta, ma non si allontanò dall'uscio, per evitare di rimanere più tempo del previsto, o di rinunciare e tornarsene a casa.

Prese un grosso respiro e disse “Ho bisogno che mi fai da babysitter per qualche ora, farò il più presto possibile, ma non posso portarla con me”

Callie rifletté a lungo su quella pseudo-domanda che l'amica le aveva rivolto, primo perché si era effettivamente appena svegliata -con un mal di testa atroce, tra l'altro- e quindi i suoi neuroni stavano ancora sonnecchiando; secondo perché tenersi Pad, significava dover essere responsabile e questo non era affatto il suo forte.

Ok, va bene.. ma se ti tengo la pulce tu faciliterai il mio compito”

Ed rifletté un attimo sulle sue possibili alternative -d'altronde una parte di lei sapeva che Callie non avrebbe mai fatto niente gratis- e poi sospirò sconfitta, non poteva certo portarsi la piccola appresso, stava per fare qualcosa di assolutamente diseducativo, e non avrebbe mai voluto che lei la vedesse in quel frangente, per cui rispose “D'accordo..che ti serve ?”

La rossa fece un sorriso mefistofelico e rispose “Visto che sarai lì, prendimi quello che serve per il mio intelligentissimo piano”

Io non lo definirei affatto 'intelligentissimo', mi viene in mente un'altra parola.. ma d'accordo, li prenderò”

Callie afferrò Pad per le ascelle e se la caricò sulla spalla, come un sacco di patate “È un piacere fare affari con te” disse chiudendosi la porta alle spalle.


Da fuori Ed, sentì Pad chiedere “Perché non porti i pantaloni ?”

Oh, cose da grandi, un giorno te le racconterò..forse”

Merlino come sono caduta in basso” borbottò Ed. Marie prima di andarsene.


*


Edmund entrò nello studio della Wedding Planner, fingendo di essere una neo fidanzata che voleva delle informazioni basilari sulla pianificazione di un matrimonio.

Il posto era esattamente come se l'era immaginato, l'ingresso era una stanza quadrata, con una postazione circolare all'entrata, dov'era seduta la sua segretaria personale; con le pareti color crema ed il pavimento di una tonalità piuttosto chiara -sicuramente si trattava di un finto legno, uno di quei nuovi ritrovati babbani-.

Poi l'appartamento continuava con due corridoi -a destra e a sinistra della scrivania- ad arco, che probabilmente portavano al bagno e allo studio vero e proprio di Monique De Vinshie.

Ed Marie, s'immaginò di essere una delle protagoniste dei suoi romanzi, ed entrando nel personaggio, disse -camuffando la voce-: “Salve, mi chiamo Heather Phillis, anche se tra poco dovrò dire Heather Bowman” rise stridulamente, mostrando l'anello di fidanzamento della bisnonna, che aveva preso in prestito dalla Gringott il giorno prima.

Ohh congratulazioni!” disse la segretaria rotondetta, miss Gerkins, diceva l'etichetta posizionata sul taschino della camicia azzurra.

Grazie, è molto gentile” continuò la riccia per poi andare dritta al sodo “Non è che gentilmente potrebbe darmi qualche indicazione su come progettare il tutto ? Sa, non sono molto brava in queste cose..”

Ma certo, noi del 'Dreaming in white' siamo qui apposta.. mi lasci prendere la nostra brochure.. carta e penna.. e sono subito da lei” disse alzandosi, per andare alla porta del corridoio di destra.

Ed le sorrise e la seguì con lo sguardo, per accertarsi che si chiudesse la porta alle spalle, prima di intrufolarsi nella sua postazione e curiosare nella sua scrivania.


Il banco era piuttosto in ordine e pulito, aveva impilati una serie di moduli, nuovi e usati, sul lato destro, mentre sul sinistro c'erano varie cartellette colorate con il nome identificativo sul dorso. Ed cercò il nome 'Miller' o 'Adams' tra quelle, ma non lo trovò, così dovette aprire il ripiano scorrevole sottostante, -dando prima un'altra occhiata al corridoio dove era sparita la segretaria- e poi si accucciò per leggere i nomi.

Ovviamente trovò il nome Miller sopra il libro rosa più grande del mobiletto, lo tirò via e lo rimpicciolì con la magia, per riuscire a farlo entrare nella borsa; poi incantò il mobile creando un illusione ottica, evitando di far scattare Miss Gerkins in allarme, prima del tempo.

Per fortuna quella segretaria era una delle donne più ingenue che avesse mai conosciuto, infatti iniziò a parlarle non appena uscì dalla porta, dandole il tempo di tornare al posto al di là della scrivania ed assumere una posa tranquilla e posata.


*


Non appena Edmund si smaterializzò davanti all'appartamento di Callie, sentì un'euforia da vittoria montarle nel cuore, e un sorriso le spuntò sul viso senza che se ne rendesse conto.

Non appena Callie aprì la porta la trovò a saltellare come una scema, ma la sua espressione gioiosa diminuì rapidamente osservando l'abbigliamento della rossa.

Stai ancora così ? Pensavo che ti fossi tolta la maglia del disonore”

Perché mai ? È comoda! E poi tua figlia mi stava incollata come una piovra, come potevo farmi la doccia così ? E se poi moriva perché l'avevo lasciata da sola e si era ficcata in qualche casino ? No, meglio tenermi la mia maglia.. comunque deduco che sia andata bene”

Eccome” disse Ed entrando “Ta-dan! Ho rubato il libro del male” disse ridendo e mostrando la sua opera a Callie.

Fantastico!! Mettiamoci al lavoro” disse la rossa facendo strada alla mora, verso il tavolo nella sala da pranzo, dove la piccola Pad stava vedendo i cartoni animati.


Edmund aprì il book e lo sfogliò, alla ricerca dell'elenco degli invitati e la cartina della sistemazione dei tavoli al ricevimento, e appena lo trovò lo sfilò dal plico di fogli, e passò il libro a Callie.

Mentre Ed, si divertiva a scombinare i tavoli, mettendo vicini gli invitati che si odiavano, le mogli degli altolocati vicino alle amanti di essi, e inseriva i nomi degli ex ragazzi di Hazel; Callie aveva trovato l'oggetto chiave del suo piano diabolico.

Svuotò i vari sacchettini, impacchettati con i confetti all'interno, in una ciotola ed iniziò a metterseli in bocca uno per uno, accertandosi di averli slinguazzati per bene, prima di sputarli nuovamente nei sacchetti regalo.

Che schifo!” borbottò Ed osservandola.

Che piano incredibilmente geniale e malefico, vorrai dire” la corresse la rossa.

No, intendevo proprio che piano disgustoso e malefico”

Callie scoppiò in una risata malvagia, molto simile a quella dei cattivi nei cartoni animati, che spaventò la piccola Pad seduta sul divano.


*

7 Novembre



Il giorno seguente, Callie passò il libro ad Aurora, raccomandandosi di non assaggiare i confetti.

La ballerina la rassicurò e si mise in azione.


Roe, si era sempre definita 'una persona di classe' o almeno aveva sempre cercato di esserlo, ma non era riuscita ad evitare di scoppiare a ridere quando aveva sentito la proposta di Calliope per il sabotaggio, e ancora rideva al solo pensiero. Ma quel giorno era il suo giorno di combinare guai, perciò aveva deciso di goderselo appieno.

Per fortuna avevano deciso di dividersi i giorni in modo conveniente per tutte, così non aveva dovuto fingersi malata per saltare gli allenamenti, dato che non ne svolgevano di sabato.. ma aveva comunque dovuto avvertire Markus, dato che avevano preso l'abitudine di passarlo insieme quell'unico giorno libero.

La loro relazione si era andata sempre più intensificando da quel giorno in cui avevano pranzato al Quake, e sebbene sottolineava ogni volta a chiunque che si trattava solo di un'amicizia, ultimamente non ne era convinta più di tanto.

Si sentiva strana in sua presenza e spesso si ritrovava ad attendere con ansia il sabato pomeriggio, anche se i progetti per quel giorno specifico non erano chissà quanto entusiasmanti. Che fosse una passeggiata al centro per negozi, o una visita al museo, o una serata al cinema per lei era lo stesso.. fremeva d'impazienza.. fremeva per uscire con lui.. ed il suo cuore batteva irregolarmente e freneticamente al solo vederlo in veste da non-coreografo.

Perciò si morse il labbro e tamburellò il piede sul pavimento quando iniziò a sentire lo squillo del telefono, attendendo con una certa ansia di sentire la sua voce.

Merlino sembro patetica – pensò Roe

Sei solo cotta.. assolutamente, terribilmente cotta di lui – rispose la sua coscienza, infierendo ancora di più.

Ma tanto non lo saprà.. non glielo dirò mai – disse Roe

Prima o poi lo farai, o se ne accorgerà – rispose l'altra, sembrava che cinguettasse compiaciuta delle sue disgrazie.

Ah ma sta zitta!


..Pronto ?” rispose lui, dopo sette o otto squilli.

Merlino li ho pure contati.. - pensò ancora più amareggiata.

Ehi Mark, sono Roe”

Lui rise e il cuore di lei si contrasse “Beh l'avevo immaginato leggendo il tuo nome sul display”

Oh..”

Che idiota – commentò la coscienza.

Taci!

Beh.. ti chiamavo perché oggi non possiamo vederci”

Perché ? Ti senti male ?” chiese lui dopo qualche istante di silenzio.

No..io, ho una cosa da fare e probabilmente non finirò prima di stasera”

Mm.. e potrei sapere di cosa si tratta ?”

Lei rise, come al solito lui non riusciva ad accettare un no come risposta e doveva sempre cercare di avere la meglio “No.. altrimenti poi dovrei ucciderti”

Fai poco la mafiosa con me, sa?!”

Altrimenti ?” chiese mordendosi un'unghia, cercando di trattenere un sorriso allo stesso tempo.

Dovrò ricordarti chi comanda domattina in palestra”

Uhuh e adesso chi è che fa il Boss ?”

Io sono il tuo Boss, mia cara.. quindi adesso mi dirai cos'hai da fare di tanto importante”

Roe rise, sia per il tono compiaciuto di lui, sia per il fatto che non glielo avrebbe detto e quindi lui avrebbe messo il broncio, prima di rispondere “Si tratta di un segreto Markus, non posso proprio”

Lui rifletté un istante e decise di far finta di accettare quella risposta “Ok, va bene.. allora ci vediamo domani” e non appena chiuse la telefonata afferrò le chiavi ed uscì di casa.


Non appena Markus interruppe la chiamata, Roe si buttò a peso morto sul letto -non si era nemmeno resa conto di aver passeggiato per tutta la casa durante la telefonata-, ma prima di essere tentata di richiamarlo e spifferargli tutto, si alzò ed aprì il libro.


Aurora trovò la pagina che le serviva in un attimo e decise di levarsi quell'impiccio immediatamente, perciò chiamò il numero del negozio di fiori che Hazel aveva scelto e si finse lei.


Salve, sono la signorina Miller” disse Roe camuffando la voce con l'aiuto della bacchetta.

Oh.. salve cara” rispose una signora molto probabilmente in là con l'età “Come vanno i preparativi per il grande giorno ?”

Oh a meraviglia, la ringrazio è così gentile.. ma ci sono una marea di cose ancora da fare.. a proposito volevo chiederle di modificare i fiori del bouquet.. ho scoperto che il mio Kyle va matto per gigli così ho pensato che sarebbero una sorpresa perfetta”

Che bella idea signorina, sono sicura che gli piaceranno moltissimo”

Potrebbe farmi avere una prova della composizione ? Sa, vorrei essere sicura che s'intonino con l'abito che ho scelto”

Sicuramente, mi metto subito al lavoro” disse la signora con tono molto professionale.

Oh la ringrazio moltissimo, è davvero un angelo non so come avrei fatto senza di lei”

Si figuri è un piacere per me.. d'altronde è il mio lavoro” disse facendo una risata da nonnina, facendo quasi pentire la mora di averla ingannata.

Ok, allora ha il mio indirizzo ?”

Si, signorina.. le invierò il bouquet quanto prima.. a presto”


Quando attaccò, si sentì leggermente in colpa per la donna, ma poi immaginò la faccia di Hazel e decise che se lo meritava, soprattutto per quello che le aveva fatto passare a scuola, per non parlare poi del fatto che avesse rubato il ragazzo della sua amica.


Dopo qualche ora decise di andare a vedere la sua opera, così uscì e si smaterializzò nel vicolo accanto all'appartamento della sua nemica.. ed arrivò giusto in tempo per vedere arrivare il fattorino del 'Mille fiori fatati' con la consegna.

Hazel uscì con il suo solito passo sculettante, con il naso talmente all'insù che tra un po' il ragazzo sarebbe riuscito a vedere solo il mento “Sii ? Lei chi è ?” disse con il suo solito tono da smorfiosa.

Sono Will, signorina.. sono qui per consegnarle questi, come richiesto” disse mollando il bouquet nelle mani della futura sposa.

Ma cosa ? Io non ho ordinato nessuna prova..” si stoppò per uno starnuto, poi osservò la composizione e gli occhi le uscirono quasi fuori dalle orbite “IO NON HO ORDINATO I GIGLIIIII!!!” strillò riuscendo a raggiungere alcuni decibel ancora sconosciuti.

Gettò a terra il mazzo di fiori, ma non fu abbastanza veloce, dato che i fiori avevano già iniziato a farle venire la reazione allergica.

La pelle del viso iniziò a diventare rossa a macchie, il collo iniziò a gonfiarsi e le braccia iniziarono a pruderle come se avesse addosso una polvere pruriginosa “AAAAAH G-G-GUARDI CHE COSA HA FATTOO!” strillò come un'oca impazzita, iniziando a grattarsi.


Aurora scoppiò a ridere e si maledì mentalmente per non aver ripreso tutta la scena, ma per fortuna qualcuno l'aveva fatto al suo posto.

Immagino che questa sia la futura sposa del coglione che gioca a Quidditch” disse Markus stoppando il video che aveva appena ripreso col cellulare “Effettivamente è un ottimo espediente per disdire la nostra gita al lago”

Mark..io...ma, mi hai seguita ?”

Certo, mi avevi fatto venire la curiosità.. e poi ammettilo, adesso almeno hai le prove del tuo misfatto.. bell'idea comunque.. è stata una figura impagabile”

Roe scosse la testa e rise, per l'assurda situazione, poi gli andò vicino e lo prese a braccetto, ma prima di smaterializzarsi insieme a lui disse “Lo sai che dovrai inoltrarmi quel video, vero ? Devo mostrarlo alle ragazze”

Che fai adesso ti vanti delle tue malefatte ?”

Noo, solo dei miei successi” ghignò lei, prima che scomparissero entrambi.


*

8 Novembre


Il passaggio del testimone continuò anche il giorno seguente, e questa volta fu il turno di Mallory di rovinare la vita della futura sposina.


La ragazza dai capelli castano rossicci aveva a lungo cercato il sabotaggio perfetto che avrebbe fatto pentire ad Hazel di essersi messa contro di loro, ma sebbene avesse trovato più di dieci idee non era stata soddisfatta fino all'ultimo, ma poi si era ricordata una cosa.. si era ricordata uno dei punti deboli della sua nemica, che corrispondeva a uno dei più comuni terrori delle ragazze perfettine e superficiali come lei..


La settimana prima era riuscita a scoprire il giorno in cui la ragazza sarebbe andata nel suo solito salone di bellezza, e da lì aveva programmato il suo colpo, nei minimi dettagli.

Per cui quella domenica mattina si era alzata e camuffata nelle vesti di Mina, la nuova parrucchiera.

Arrivò alle undici in punto e lei era già arrivata, la vide sfogliare una rivista, che probabilmente si era portata da casa, -e sicuramente parlava di spose- mentre s'infilava il grembiule e si legava i capelli.

Signorina Miller tocca a lei” le disse evitando di chiamarla per nome, era sicura di non aver sbagliato se era ancora la stessa ragazza che conosceva lei, sicuramente non avrebbe gradito una confidenza.

La preparò per il lavaggio e si divertì a mettere l'acqua o troppo calda o troppo fredda ed a tirargli i capelli annodati col pettine, scusandosi alle sue proteste con un “Mi scusi è che sono nuova, sa..” oppure dando la colpa agli attrezzi.

Poi la mandò a sedere ad una postazione mentre lei si recava dietro per modificare la tintura rossa prevista.

Alzò gli occhi verso quella moltitudine di bombolette e fiale, e non sapendo quale scegliere decise di prenderne due a caso, ma di due colori che sicuramente avrebbero creato un casino.


Il parrucchiere che si stava occupando di Hazel tornò nel magazzino e prese la tintura che lei aveva preparato, credendo che fosse quella che lui stesso aveva creato poco prima. A quel punto Mal si tolse il travestimento e uscì dal retro, per poi -camuffandosi diversamente- fingersi una cliente e rientrare nel negozio una ventina di minuti dopo.

Quando il tempo della tinta finì, il parrucchiere le tolse le cartine e si accorse dell'accozzaglia di colori che era venuta fuori, sopra la tinta totale rossa vi erano delle meches blu e verdi.

Oh porco cazzo” esclamò il parrucchiere, mentre tutti sollevavano lo sguardo per vedere cosa l'avesse spinto a pronunciare tali parole.

A quel punto anche Hazel alzò gli occhi, che le uscirono dalle orbite, mentre la sua voce divenne isterica, producendo strilli incomprensibili, per poi arrabbiarsi come un ossessa contro il parrucchiere.

Mal, dopo quella scena, la vide mettersi le mani nei capelli come se stesse cercando di convincersi che quella non fosse la sua testa, ma dopo essersi resa conto di non star vivendo in un incubo, cercò di abbassare le mani, e quando lo fece si ritrovò delle ciocche intere di capelli tra di esse.

In quel momento tutti tacquero, lei svenì e Mal ghignò malignamente stoppando il video.


*



La sera dell'otto novembre Freya ricevette il libro e decise di non perdere altro tempo e di attuare la sua vendetta quella stessa notte.

Uscì dall'ospedale alle ventitré, e corse a casa a cambiarsi, aveva deciso fin dal principio che quella doveva essere una missione coi fiocchi, e quale miglior travestimento avrebbe potuto assumere per non farsi beccare, se non quello di una ladra ?

Indossò i pantaloni neri elastici che usava solitamente per le lezioni di yoga, una canottiera nera, la giacca di pelle nera, e gli stivali da trekking. Raccolse i capelli in una treccia alla Lara Croft e si truccò tutta la fascia degli occhi di nero, come se stesse indossando una maschera, poi finalmente partì per la sua missione.


Il suo piano si sarebbe potuto svolgere più facilmente con l'uso della magia, ma Mal era stata categorica, la magia lasciava tracce e loro non potevano venire scoperte.

Perciò oltre alla smaterializzazione non utilizzò altri incantesimi, si avvicinò alla casa di Hazel facendo super attenzione a non farsi né vedere né sentire.

Si accucciò al basamento della finestra della cucina e spiò l'interno della casa ad occhio nudo.

Tutto ciò che vide fu un'oscurità totale, una macchia nera e costante che pervadeva tutto l'ambiente, molto probabilmente a quell'ora la rossa stava in camera da letto o nel salone, perciò decise di cambiare punto d'osservazione e si avvicinò all'altra finestra.

Si ritrovò ad osservare una parte del salotto, che era fiocamente illuminato da un'abat jour bianco panna, guardò attentamente a destra e a sinistra, per assicurarsi di avere campo libero, prima di socchiudere la finestra.

Attese un altro istante, per ascoltare anche il più piccolo rumore, ma non sembrava essere stata scoperta, così fece forza sulle braccia e s'infilò dentro, acquattandosi immediatamente dietro il piccolo tavolo del telefono.

Fece rotolare una piccola pallina di vetro, uno dei nuovi ritrovati di scherzi che vendevano in Inghilterra, che le diede la visuale totale di tutto il soggiorno e del corridoio successivo. Fece una piccola corsetta, sempre molleggiando il peso per non fare rumore, fino all'angolo del corridoio e raccolse la sfera, prima di lanciare un'occhiata alla prossima meta.

Continuò così finché non riuscì a trovare il bagno, la sua meta finale, dove entrò frettolosamente -dopo aver sbirciato dal buco della serratura-. Si avvicinò alla doccia e raccolse lo sciampo, il bagnoschiuma e i sali da bagno per poi svuotarli e sostituirne il contenuto -rispettivamente- con lo sciampo che fa venire la forfora, la crema per i piedi puzzolenti, e lo scrub che fa uscire i brufoli sottopelle.

Una volta finito, aprì uno spiraglio di porta per lanciare la sfera ed assicurarsi che la via della fuga fosse libera, e poi corse verso la libertà.. con l'adrenalina che le scorreva nelle vene a livelli estremi.


*

10 Novembre



Quella sera le ragazze avevano programmato di fare una riunione speciale e all'insegna dei vecchi tempi l'avevano trasformata in un pigiama party, ma ovviamente non si erano organizzate per mettersi lo smalto e mangiare schifezze -certo, le schifezze non mancavano mica- erano lì per vedere a che punto erano arrivate e per decidere la mossa successiva.


Quindi manco solo io” disse Natanaelle, dopo che tutte ebbero raccontato le loro malefatte, anche supportate da alcuni video.

Esatto, cosa avevi in mente di fare ?” chiese Roe.

La bionda sorrise malignamente e disse “Io rovinerò il giorno del matrimonio, le darò la stoccata finale”

Ti adoro ragazza!” esclamò Callie, fischiando la sua approvazione.

Freya la bloccò tappandosi le orecchie ed esclamando “Non dire altro, voglio la sorpresa”

Solo una domanda: sarà epico ?” chiese Aurora, sorridendo anche con gli occhi pieni di euforia.

La bionda si voltò verso la mora e la fissò per qualche istante, prima di aprirsi in un complice sorriso mefistofelico e dire “Ovviamente, se intendi: distruttivo”


A quella frase Callie ululò e corse ad abbracciare la bionda, seguita poi da tutte le altre.

Ma il momento di follia durò poco, perché Mal prese la parola ed iniziò una specie di discorso di incoraggiamento all'inizio della fase due.

Finora ci siamo solo divertite, abbiamo fatto degli scherzi, ma siamo in guerra, ragazze.. è ora di passare all'artiglieria pesante.. è ora di liberarsi della sposa”

Beh conosco parecchi posti dove seppellire il cadavere, fatemi fare qualche telefonata” disse Callie.

No! Ma siete matte?” esclamò scandalizzata la riccia, che con il suo pigiama con gli ippogrifi stonava con l'atmosfera battagliera.

Ed ha ragione, non c'è bisogno di ucciderla.. c'è un altro modo, per prima cosa dobbiamo isolarla..” rispose Nelle

La mia idea era migliore.. sicuramente più divertente” borbottò Callie

Io direi di tenerla comunque come opzione, non si sa mai” le diede man forte la cugina, facendo brillare gli occhi della rossa e spingendola ad esclamare “Vedi ?! Finalmente ce l'ho fatta a convertirti al lato oscuro !”

Non sei una mangiamorte Callie” la contraddisse Roe

Zitta guasta feste qui dobbiamo festeggiare, in alto i calici signore”

Ma secondo te l'ha capito che non la uccideremo ?” sussurrò Ed a Mal.

No, ma non glielo dire..lasciala sognare ancora un po'” rispose l'altra.



*


--Angolo Autrice--


Buongiorno, buon pomeriggio e buona sera!!

(li ho detti tutti così andrà bene per qualunque orario in cui lo leggerete)

Bene, inizio col dire che questo è il capitolo più lungo fino ad ora,

e probabilmente anche quello che mi sono divertita di più a scrivere.

Per i disastri che creano le ragazze in questo capitolo mi sono ispirata ai film:

'La rivincita delle damigelle','Bride wars' e 'Mean girls'

Spero che vi sia piaciuto e vi ringrazio per averlo letto!


A presto,

Baci

Gin

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Capitolo 7
*** Hi Mum ! ***


1

§ °JUST LIKE US° §


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-Hi mum!-


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Ed Marie quella mattina sembrava una trottola impazzita, sicuramente Sylvia non l'aveva mai vista così euforica, tesa e titubante per una firma delle copie come in quel momento.

Si era svegliata ed aveva preparato Pad due ore prima del previsto, aveva rassettato e pulito ogni angolo della casa possibile ed immaginabile, tanto da far impallidire tutte le liste della sua agente.

Quando fu il momento di smaterializzarsi per il meeting pre-evento, Ed impazzì letteralmente, tanto che inviò delle pergamene alle sue amiche scrivendo 'Merlino solo sa cosa' per farle andare alla libreria.

Ma per fortuna, quando vide Thomas Michalson tornò padrona di sé, tanto da far presupporre a Sylvia che avesse una duplice personalità.



Thomas, al contrario, quella mattina era in un ritardo pazzesco, non solo non era riuscito a chiudere occhio per tutta la notte, ma si era addormentato proprio un'ora prima che suonasse la sveglia ed ovviamente questo aveva fatto si che non l'avesse sentita.

Si alzò solamente quando, Mike, il suo migliore amico si smaterializzò nella sua camera e gli buttò dell'acqua in faccia.

In cinque minuti riuscì a prepararsi alla bel e meglio e si insultò da solo per l'aspetto da cadavere che aveva.

Così invece di conquistarla le farai pensare che preferisci stare sveglio tutta la notte, magari a bere in qualche bar malfamato” disse il biondo

Grazie Mike, come al solito sei di un aiuto incredibile” disse sarcasticamente lo scrittore, cercando di aggiustarsi i bottoni della camicia pulita.

Dovere, amico” rispose l'altro, dandogli una pacca sulla spalla.

Ma quando si smaterializzarono nella biblioteca riuscì a trovare il buonumore venendo accolto dal tenero sorriso di Edmund e di Padmaja.


*


Mallory siglò l'ultimo foglio e lo impilò sul plico alla sua sinistra, poi si alzò dalla sedia e con la bacchetta lo fece sollevare dalla scrivania per spedirlo negli archivi.

Afferrò con la mano libera la pergamena che aveva ricevuto un'ora prima e la rilesse per la terza volta, prima di accartocciarla e gettarla nelle fiamme del camino.

Cosa stai facendo ?” la voce di Uriel, comparendo dal nulla, la spaventò.

Mal si girò ed abbassò la bacchetta nel riconoscere il ragazzo dagli occhi azzurri, che se ne stava appoggiato allo stipite della porta, prima di rispondere “Esco, devo essere in un posto tra venti minuti”

E avevi intenzione di dirmelo ?” chiese lui, incrociando le braccia al petto, facendo in modo di mettere in evidenza i bicipiti.

Lei dovette costringersi a spostare lo sguardo per evitare di farsi annebbiare la vista dalla sua indubbia bellezza.

Quand'è che è diventato così sexy ? - si chiese, prima di deglutire e dichiarare “Cosa c'è adesso devo dirti tutti i miei spostamenti ? Non ti sembra di esagerare ? Non sei mica il mio ragazzo”

Lui strinse la mascella e le si avvicinò lentamente, chiudendo la porta dietro di sé, prima di dire “Attenta”

Mal sollevò il mento, sia a mo' di sfida che per non sentirsi troppo inferiore a lui, dato che la sua statura non aiutava per niente.

Lui si fermò ad un metro da lei e la fissò negli occhi prima di dire “Sono sempre il tuo capo”

Lo so” rispose lei, odiando come sembrasse fioca e dolce la sua voce, prima di schiarirsi la gola e continuare “Per questo ho finito tutto in tempo”

E come capo posso sempre tenerti in ufficio per tutto il giorno.. perciò vedi un po' cosa ti conviene fare” continuò lui, come se non fosse stato interrotto.

Mallory sbuffò e rispose “Non è giusto”

Uriel sorrise sia per il tono da bambina che lei aveva usato, e sia perché l'aveva avuta vinta -come al solito-.

Ho un appuntamento” appena lei pronunciò quelle parole il sorriso di lui si congelò “con le ragazze” ma quando continuò le spalle di lui si rilassarono impercettibilmente, ed il tutto avvenne senza che lei si accorgesse di nulla.

Nel frattempo Mal aveva continuato a parlare, ma Uriel capì solo l'ultima parte del discorso “..perché Ed deve presentare il nuovo libro..”

D'accordo vai e fai gli auguri a Edmund da parte mia” le disse interrompendola.

Davvero posso ?” chiese la ragazza incredula, non gli aveva voluto dire niente perché era convinta che non gli avrebbe mai dato il consenso di uscire per una cosa stupida come quella, invece lui.. le aveva detto di si!

Uriel rise per la faccia buffa di lei ed annuì.

Non fece neanche in tempo a ripetere 'si, vai' che lei gli saltò addosso, stringendolo in un abbraccio spacca ossa.

Sei il miglior capo del mondo te l'hanno mai detto ?”

Non così” disse lui con voce roca ricambiando la stretta.

Bene, allora ho il primato” disse liberandolo dall'abbraccio “Ora devo andare.. ci vediamo domani, boss” e così dicendo gli lanciò un bacio con la mano, afferrò la borsetta e si smaterializzò, senza pensare di aver appena lasciato il suo capo in una situazione alquanto imbarazzante.


Quando Mal arrivò davanti alla libreria vide che solamente Nelle e Callie erano riuscite a liberarsi dagli impegni per supportare Ed. Marie, ma anche se erano solo in tre ce l'avrebbero fatta!


*


Ma quella è Calliope Keyworth ?” sbottò ad un tratto Thomas.

Ed si voltò verso la direzione da lui indicata ed annuì “Si, perché la conosci ?” chiaramente sorpresa, possibile che lei non lo conoscesse e non le avesse detto nulla ?

Beh non penso che potrei scordarmela neanche volendo” rispose ridendo e grattandosi la nuca. E quell'atteggiamento fece impallidire la bruna, che immediatamente pensò che fossero andati a letto insieme.

Ma non penso che lei si ricordi di me” continuò lui ignorando il tumulto dei pensieri della collega.

Beh si ricorda solo di quelli che non ha potuto avere” rispose con un tono leggermente acido. Non voleva essere cattiva con Callie, lei era sua amica, ma possibile che doveva mettere le zampe sempre su tutti i ragazzi del mondo ?

Ok, forse stava esagerando.. non proprio tutti.. non aveva mai toccato nemmeno uno dei ragazzi delle sue amiche, anzi spesso le incoraggiava a farsi avanti, quando percepiva un loro interesse verso qualcuno.

Non credevo che si interessasse a cose di questo tipo” disse Thomas continuando a fissare la rossa come se fosse un miraggio.

In che senso, scusa ?” Ed si sentiva come in una tempesta ormonale, più lui parlava e più lei odiava ogni singola frase che pronunciava.

Beh.. ai libri..insomma una come lei” disse enfatizzando quel pronome come se lei fosse chissà cosa, e l'umore di Edmund calò a picco.

In effetti è qui per me, è una delle mie migliori amiche” si ritrovò a rispondere senza alcuna enfasi, pensando 'mannaggia a me e a quando le ho chiesto di venire!'

Beh certo che è piccolo il mondo” disse lui spostando finalmente lo sguardo verso di lei.

Già.. piccolissimo..ma com'è che l'avresti conosciuta ?” chiese sollevando un sopracciglio.

Oh.. è successo ai tempi della scuola, credeva che avessi insultato sua cugina e mi ha rifilato un pugno in faccia”

Un sospiro le sfuggì, ma riuscì a trattenere il 'meno male' che aveva appena pensato.

Non erano stati insieme né avevano fatto nulla..l'aveva solo..

Aspetta, cosa ?

Si, è tipico di lei.. ma l'avevi insultata davvero ? Perché anche lei è mia amica” disse indurendo la voce in quella da mamma chioccia.

No no!” disse lui mettendo le mani avanti “È stato tutto un malinteso, io non c'entravo assolutamente nulla, era stato un tizio della mia casa che mi somigliava a fare quella brutta uscita.. tra l'altro non ero proprio il tipo, a scuola ero timidissimo”

Mhm..sarà meglio, altrimenti avresti conosciuto anche il mio di pugno” mormorò facendolo ridere, probabilmente perché pensava che scherzasse.. ma Ed era tremendamente seria.. nessuno poteva toccare le sue amiche a meno che non volesse fare la stessa brutta fine che stava facendo Hazel Miller.


*


Aurora ce l'aveva messa tutta per riuscire a raggiungere le sue amiche per quell'evento, ma il fato si era messo contro di lei, non appena era quasi riuscita a convincere Markus, il dottor Jones si era presentato in teatro e, dall'occhiata malevola che il suo coreografo aveva lanciato all'abbraccio con cui l'aveva salutata lo sponsor, poteva sicuramente giurare che il permesso le era appena stato revocato.

Aurora! Sei in una forma smagliante, stai facendo una nuova cura di bellezza ? Te l'ho già detto, mia cara, sei bellissima già così. Hai saputo del mio nuovo progetto ? Sta andando a gonfie vele..” il Dottor Elias Jones era il tipo di uomo che adorava sentirsi importante, ostentava tutte le sue ricchezze e le sue capacità oratorie ogni volta che gli era possibile.

Tutte le volte era la stessa storia lui l'acchiappava per un braccio e si metteva a blaterare da solo. Non c'era nemmeno bisogno che lei lo ascoltasse perché tanto lui non si fermava per chiedere la sua opinione, bastava che annuisse o borbottasse che aveva perfettamente ragione e lui era contento.

Anche a lei in realtà piaceva parlare tanto, ma non sarebbe mai riuscita a risultare così boriosa come lui neanche volendo.


Markus d'altro canto era più il tipo che mugugnava nell'ombra e cercava di non farsi notare nel maledire quel tizio, soprattutto quando si avvicinava a lei e le faceva il cascamorto in quel modo osceno.

E lei che poco prima voleva filarsela per quella stupida cosa della sua amica, se pensava che dopo quello che stava facendo con quel tizio le desse ancora il permesso si sbagliava di grosso.

Certo, Mr. Borioso era uno dei più ricchi polli che finanziavano la compagnia, e quindi doveva fare buon viso a cattivo gioco per ingraziarselo, ma proprio non lo sopportava.

Quante volte aveva dovuto sopportare le sue manie di protagonismo ?

E quante volte si era dovuto sorbire quel suo modo di ostentare la bellezza di Aurora, come se fosse di sua proprietà, durante i balli che indiceva ?

Troppe, veramente troppe..

Per non parlare delle volte che si piazzava in teatro e faceva perdere loro ore intere di lavoro.. era inaccettabile, assolutamente inaccettabile!

E la cosa più inaccettabile di tutte era che non aveva l'autorità di lamentarsi e di mandarlo a quel paese, perché senza i suoi soldi e le sue conoscenze loro erano finiti.

Perciò mandò giù un groppone bello pieno di insulti e si avvicinò ai due, fondamentalmente per marcare il territorio e allontanare Aurora da quelle zampacce boriose.

Ooh Mark che bello vederti, ti eri nascosto come al solito in qualche angolino ?” disse l'uomo ridendo.

La cosa veramente divertente era che lo trattasse come se fossero vecchi amici e parlasse come se fosse chissà quanto vecchio, sebbene non si levassero più di quattro anni.


Non appena lo vide avvicinarsi con quello sguardo furente negli occhi ad Aurora vennero le palpitazioni, e non perché avesse paura di una qualche futura angheria nei suoi confronti come conseguenza per la sua 'amicizia' con il dottor Jones, ma perché in quel momento con quell'aura oscura e minacciosa, ed i capelli spettinati era dannatamente sexy.

I loro occhi s'incontrarono ma lui non riuscì a leggere la sua richiesta di aiuto, o se lo fece decise altamente di ignorarla.

Semplicemente strinse la mano ad Elias e iniziò a conversare con lui, senza degnarla di uno sguardo.

E questo non avrebbe portato a nulla di buono, lo sapeva eccome!


*


Fred si smaterializzò davanti all'entrata della Cooksword, non l'avrebbe mai ammesso davanti ai suoi amici, ma uno dei motivi per cui aveva accettato di tornare in America era la possibilità di incontrare il suo scrittore preferito.

Nessuno sapeva di questa sua passione per i thriller, o per la lettura in generale, di certo uno come Kyle non era affatto il tipo che potevi trovare dentro una libreria, per cui non si era fatto problemi nel tenere segreto il suo piccolo hobby.

Aveva addirittura finto un malanno per evitarsi l'allenamento ed essere lì in tempo per la presentazione del nuovo libro e per prendere un numero decente per la fila degli autografi. Si, i suoi amici l'avrebbero definito 'patetico' se solo l'avessero saputo, perciò aveva evitato accuratamente di diglielo, non avrebbero mai capito, erano quei tipi di ragazzi che vedono le cose coi paraocchi: se ad una persona piaceva lo sport non poteva assolutamente piacere la letteratura..che idee del cazzo!


Non appena aprì la porta capì di essere arrivato più tardi di quello che pensava e soprattutto intuì che ci fosse stato un cambio di programma imprevisto.

I cartelloni pubblicitari erano due, le sedie erano due e tutte quelle ragazze sicuramente non erano fan di Michalson -magari qualcuna si, ma molto probabilmente l'altra sedia era di una donna-.

Andò alla cassa per afferrare il numero blu e scrutò la folla, nella speranza di intravedere gli autori nascosti dietro i tendoni.

Ma quello che vide lo sconvolse ancora più profondamente..

Così tanto da non poter credere ai propri occhi, era la sua Nelle quella bionda lì davanti ?

Si, avrebbe potuto riconoscere quel culo fra mille.

Non era cambiata di una virgola, portava ancora i capelli lunghi e lisci come un tempo, era ancora sottile e bellissima come quando stavano insieme.

Una malinconia lo colpì in pieno, come se qualcuno gli avesse appena sganciato un pugno nello stomaco, se pensava a quanto era stato stupido a quel tempo..

Dicono tutti che il tempo lenisce ogni ferita, ma non era stato questo il suo caso, lui l'amava ancora e lei lo odiava ancora.

Non avrebbe potuto fare niente per sistemare le cose, come non c'era stato verso di farlo allora, poteva solo guardarla da lontano e sentire le ferite del suo cuore sanguinare come al solito.

Era lei il motivo per il quale si era trasferito in Inghilterra ed il tempo non aveva migliorato proprio niente, se non l'aspetto di lei, che sembrava fiorire ogni giorno di più.

Continuò a tenere lo sguardo su di lei mentre attendeva l'arrivo della persona che l'aveva aiutato ad uscire dal tunnel della depressione con le sue parole e le sue avventure.


*


Erano le sette e mezza di sera ed erano appena usciti dalla palestra, Aurora era a pezzi, semplicemente distrutta, dopo che Elias se n'era andato Markus li aveva fatti lavorare il triplo per recuperare il tempo perduto, e adesso lui se ne stava lì, in mezzo al piazzale, ad aspettarla. E ad Aurora sembrò di star percorrendo i metri che l'avrebbero portata al patibolo.

Le si fermò lì davanti a lui e gettò il borsone a terra, prima di incrociare le braccia sotto al seno ed alzare il mento come lui.

Si guardarono astiosamente per qualche minuto, prima che lei sollevasse un sopracciglio e dicesse “Allora ?”

Ti sei divertita col tuo amichetto ?” chiese con un tono che velenoso era dire poco.

E tu ? Mark ?” disse lei chiamandolo col soprannome che aveva usato Elias.

Lui per tutta risposta sbuffò dal naso, stringendo gli occhi in due piccole fessure azzurre, prima di sbottare “Per niente, se fosse stato per me l'avrei spedito fuori a calci”

Nemmeno a me ha fatto piacere starlo a sentire!”

Oh, sì.. si vedeva quanto ti facesse schifo stargli appiccicata” disse pieno di sarcasmo.

Pensi sempre di sapere tutto eh ? Ci risiamo, come al solito tu ti costruisci quello che pensa la gente senza minimamente chiedere nulla, eh ? Si, mi ha dato fastidio, perché per prima cosa mi ha impedito di andare alla prèmiére della mia amica, e seconda cosa ci ha fatto perdere due ore di prove!”

Tzé.. come se te ne fregasse qualcosa delle prove!”

Non OSARE Markus! Io ci tengo al mio lavoro!” lo avvertì Roe.

A te interessa solo della fama”

Davvero ? È questo che pensi di me ?” disse incredula e leggermente delusa, se era così che la pensava che senso avevano avuto quei mesi di amicizia ?

Lui corrugò la fronte e parve pensare bene a cosa dire “No..non so perché l'ho detto”

Perché sei uno stronzo!” sbottò lei tirandogli un pugno sul pettorale destro, mentre le si inumidivano gli occhi “E mi odi” aggiunse mentre le si appannava la vista.

Lui spalancò gli occhi a quell'affermazione e le afferrò il polso con cui lo stava colpendo.

Col cavolo che ti odio” ringhiò tirandola più vicino a sé “Fanculo, non capisci mai un cazzo!” sbottò prima di afferrarle il mento e posare le sue labbra su quelle di lei.

Premendole con forza e possessività, trasmettendole tutta la rabbia, la frustrazione e la gelosia che l'aveva pervaso per tutto il tempo.

E lei si sciolse tra le sue braccia, lasciandogli libero accesso alle sue labbra ed al suo cuore.

Continuarono a prendere e a dare in quel bacio appassionato, rifiutandosi di staccarsi finché non fu strettamente necessario, ma quando avvenne ciò la lancetta del suo orologio scattò le otto in punto ed Aurora venne risucchiata nel vortice della passa-porta.

Nel semplice attimo di un respiro lei non c'era più.


*


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Tutte e sei le ragazze atterrarono all'unisono sul pavimento di marmo della villa dei Keyworth, in effetti avrebbero potuto svolgere la riunione in una qualunque delle case, dato che abitavano tutte vicine, ma probabilmente Anthea aveva vinto alla conta magica contro Cecilia, Ellie e Dawn.

La casa era allestita a festa come al solito, ovunque brillava l'argenteria più raffinata ed il mobilio degno di un nobile -anche perché Sir Raji Keyworth nobile lo era davvero-.

Non fecero nemmeno in tempo a mettersi tutte in piedi che due elfi domestici apparvero dal nulla per mostrare loro la strada, ignorando il fatto che venissero lì da anni, e due di loro ci vivessero ancora.

La sala da pranzo dove le portarono era ovviamente la più grande, e vista così agghindata sembrava ancora più imponente.

Tutte le madri erano già lì, ed ovviamente le figlie salutarono le rispettive madri con un sorriso, prima di accorgersi della figura che spuntava dal fondo.


Freya si bloccò all'istante, non appena la vide, era come essere in un sogno o in un incubo, ancora doveva deciderlo, fatto sta che era avvenuto l'impossibile: lei era lì.

Sua madre era lì.. sua madre, la donna che l'aveva abbandonata si trovava in quel salone, a far festa con le amiche di sua zia, ed aveva la presunzione di mostrare un sorriso che diceva 'abbracciami'.

Ma come poteva abbracciarla dopo tutto quel tempo che avevano passato lontane ?

Buonasera signore, vi ringrazio per avermi inclusa” disse Nelle sciogliendo quella tensione che si era venuta a creare nell'aria.

Oh, non essere sciocca Natanaelle, tua madre era nostra amica, hai diritto a stare qui esattamente come ognuna delle tue amiche” disse la padrona di casa stringendo la bionda in un piccolo abbraccio. D'altronde era madre di ben quattro figli, cinque se si conta anche che ha cresciuto Freya come se fosse stata sua, era ovvio che sarebbe stata lei quella che avrebbe regalato amore a tutte loro, il contrario di Dawn avrebbe detto Mal.

Prendete posto, care” continuò la castana, ignorando volutamente le occhiate dure che Freya stava lanciando a Ruth.

La cena non passò così velocemente come le ragazze avevano sperato, ognuna di loro preferiva essere da un'altra parte piuttosto che là:

Freya avrebbe preferito fare veramente qualsiasi altra cosa invece di essere costretta a guardare quella donna dagli occhi azzurri e i capelli neri che si spacciava per sua madre.

Madre, un appellativo troppo importante per una che l'aveva abbandonata nelle braccia di suo padre quando era ancora in fasce.

Calliope avrebbe preferito continuare la conversazione col biondino che aveva conosciuto all'evento di Ed.

Edmund avrebbe preferito rimanere a casa con Padmaja, invece di doverla affidare ad una baby sitter, solamente perché sua madre non la voleva vedere.

Aurora avrebbe preferito continuare a baciare Markus, al solo pensiero ancora le tremavano le ginocchia, sentiva ancora il sapore e la pressione delle sue labbra.

Morgana è successo davvero ?

Mallory invece sperava tanto di vedere Uriel comparire dalle scale, ma questo non l'avrebbe mai ammesso neanche sotto tortura, soprattutto non in quel covo di pettegole.


Allora” iniziò Cecilia Hamilton “hai qualche novità Aurora ?” chiese alla figlia, che prontamente nascose il pensiero del bacio di Markus, per timore che venisse letto da qualcuna di loro.

No.. niente di che, le solite cose.. stiamo preparando il lago dei cigni”

Ah” disse la bionda con espressione di sufficienza “ancora balli ?” disse quell'ultima parola come se ballare fosse una schifezza, forse se avesse detto 'ti droghi' ci sarebbe stata meno delusione nella sua voce.

Ma d'altronde Roe sapeva benissimo che la madre non approvava il suo lavoro -anzi a dirla tutta lo odiava proprio- perché era convinta che non fosse adatto ad una come lei.

Come se poi fosse così diversa dalle altre ragazze..

Ma tanto Cecilia avrebbe trovato sempre e comunque qualcosa che non andasse in lei, purtroppo era diventata una maniaca del controllo da quando suo padre era morto.

Ovviamente, sono la prima ballerina non ci penso neanche a mollare tutto!”

E tu, Mallory” disse sempre la bionda cambiando argomento, dato che non aveva avuto delle risposte che gli andavano a genio “ho sentito che hai iniziato a lavorare per l'azienda di famiglia”

Si, beh non è stata una mia scelta” replicò la diretta interessata guardando male sua madre, che per tutta risposta disse “Mr Sam ha pensato che fosse ora che iniziasse a fare il suo dovere..d'altronde è l'erede della famiglia”

Già.. peccato che non sia nata maschio” borbottò Mal facendo sorridere Roe.

Uriel mi ha detto che te la cavi molto bene, cara” s'intromise Anthea Keyworth

Oh non metto in dubbio che Uriel ti abbia raccontato tutto” disse Callie prima di sfidare sua madre con lo sguardo e dire “Perché non racconti a tutte il motivo per cui è dovuto andare a lavorare per gli Starmounth invece che rimanere nell'azienda di famiglia ?”

Tutte le donne presenti a quel tavolo spostarono lo sguardo prima sulla figlia e poi sulla madre, possibile che ci fosse un motivo diverso da quello che avevano raccontato loro ?

A giudicare la risatina stridula di Anthea, Mallory giudicò di si.

Ma come tesoro non ti ricordi che l'avevamo già detto che si trovava male con tuo padre ?”

Già.. chissà perché..” disse sollevando le sopracciglia.

La madre la fulminò con gli occhi e le gridò nella mente 'Calliope! Vedi di chiudere la bocca!'

'Paura mammina ? La verità fa male, eh?' rispose lei sempre tramite il legilimens.

'Nessuno dovrà mai saperlo, credevo di essere stata chiara!'

Nel frattempo al tavolo Ruth aveva preso la parola e con una semplice domanda aveva fatto in modo che Freya si alzasse dalla sedia e se ne andasse in un pop.

E lei avrà pensato che l'avrebbe saputo se solo si fosse degnata di esserci nella sua vita, buonanotte!” disse Callie, dopo aver interrotto il contatto con Anthea.

E insieme a lei tutte le ragazze si alzarono dal tavolo e si smaterializzarono dove le portò il cuore.


*


Freya si smaterializzò senza far caso al luogo d'atterraggio e la sua mente la portò in ospedale -l'unico luogo che il suo corpo le suggeriva essere la sua casa-, neanche mise un piede a terra che finì addosso a qualcuno.

Dopo il leggero stordimento si rese conto che il ragazzo su cui era caduta, era proprio Cassian, il ragazzo per cui aveva una cotta, e che non avrebbe mai dovuto vederla in uno stato simile.

Scusami, io..” disse con le lacrime ancora incastrate nelle ciglia “non ti avevo visto” continuò alzandosi in fretta e cercando una stanza in cui nascondersi.

Ma non aveva fatto i conti con l'auror che aveva davanti, lui non la lasciò andare da nessuna parte. Le bloccò il polso e la strinse in un abbraccio senza fare domande.

Comunicandole un concetto importante: tu ci sei stata per me, ora io sono qui per te!

Freya si abbandonò tra le sue braccia e pianse finché ebbe lacrime in corpo.


Poi sollevò titubante lo sguardo verso di lui e gli sussurrò “Grazie” con quel poco di voce che le era rimasto.

Il volto di Cassian si aprì in un sorriso e le riportò una ciocca di capelli dietro le orecchie “Figurati, Freya” disse lui con tono dolce, ma tutto quello che lei sentì fu il suo nome pronunciato da lui.

Si è ricordato il mio nome !

Posso portarti qualcosa ?” le chiese galantemente.

Ma la castana scosse la testa, tirando su col naso, e disse “No, sarà meglio che mi metta al lavoro”

Lavoro ?” lui la guardò come se fosse impazzita “Ma non ti fermi mai ? Io ho appena staccato, perché non vieni al pub all'angolo con me ? Hai proprio bisogno di una burrobirra”

Ok” annuì lei, prima di dirgli di aspettarla un secondo, visto che doveva andare in bagno ad aggiustare quel pasticcio che aveva in faccia.

Non ci poteva credere, Cassian le aveva chiesto di prendere una burrobirra insieme a lui! Ma proprio oggi doveva succedere tutto? Oggi che aveva pianto ed aveva la faccia rossa e gonfia..si aggiustò come meglio poté, utilizzando gli incantesimi che le aveva insegnato Callie, e doveva ammettere che funzionavano alla grande!

Tornò da lui, che le mise una mano sulla vita, prima di smaterializzarsi insieme a lei, nel caldo e accogliente pub.


**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Finalmente il primo bacio di una delle nostre coppie!!

Innanzitutto vorrei dire che questo capitolo non è venuto per niente come l'avevo immaginato, avevo buttato giù qualcosa quando ho pubblicato il precedente, ma poi tra una cosa e l'altra non sono riuscita a scrivere nulla di meglio.

Spero comunque che vi sia piaciuto!

A presto,

Baci

Gin

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Capitolo 8
*** The fall ***


7

§ °JUST LIKE US° §


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-The fall-


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Sebbene fossero solamente le nove di sera il pub era in fermento, i baristi quasi volavano da una parte all'altra per poter servire tutti, e sicuramente se fosse stata da sola, Freya avrebbe fatto marcia indietro e sarebbe tornata alle bianche pareti ospedaliere, ma ovviamente Cassian non le permise neanche di provare a pensarci, si tuffò nel marasma di gente e ne uscì vincitore, con due burrobirre in mano.

Credevi che non ce l'avrei fatta, eh?” esclamò sollevando le bevande.

Chi, io ? Assolutamente” disse lei scuotendo la chioma mentre si sedeva al tavolino,

Si, certo.. come no” rispose lui sollevando un sopracciglio e posando le birre sul tavolo.

Freya scoppiò a ridere e Cassian sorrise, prima di prendere un sorso ed osservarla dall'orlo del boccale “Sei molto bella quando ridi, dovresti farlo più spesso”

A quell'affermazione lei arrossì e storse il naso, come per dire che non era esattamente d'accordo con lui.

Dico sul serio, non faccio mai finti complimenti”

Anche se fosse vero io non potrei saperlo, non trovi ?”

Touché.. allora vorrà dire che dovrai fidarti”

La fiducia va guadagnata” ribatté lei, facendo sembrare che avesse sempre la risposta pronta.

Bene, allora farò di tutto per guadagnarmela” rispose sicuro di sé, leggendo una sfida nelle parole della ragazza.

Freya si morse le labbra e lo scrutò indecisa, prima di annuire e dire “Ok, allora facciamo il gioco delle sette domande”

Cassian le lanciò un'occhiata dubbiosa e lei sospirò, possibile che non lo conoscesse ?

È semplice, io faccio delle domande a te e tu le fai a me”

E se me ne fai una a cui non voglio rispondere ?”

Lei prese un sorso dal boccale e disse “Sarò buona dai, ti concederò di cambiarla”

E il moro per tutta risposta la imitò, prendendo una sorsata bella grossa prima di dare il proprio assenso.

Bene..domanda numero 1: quanti anni hai ?”

Cassian scoppiò a ridere, dalla faccia seria che aveva fatto si sarebbe aspettato una domanda profonda, non una cosa così semplice.

Ventidue, sono nato il 29 dicembre”

Allora quasi ventitré” ribatté lei sorridendo.

Si, suppongo di si” disse lui grattandosi il mento.

In quel momento i suoi occhi scuri s'incupirono leggermente e Freya si chiese se fossero più simili di quanto pensasse, perciò non poté impedirsi di chiedere “Non ti piace il tuo compleanno ?”

Cassian non sapeva se aveva voglia di rispondere o meno, era una ragazza dolce ed era stata capace di sollevargli l'umore in uno dei momenti più brutti della sua vita, voleva aprirsi con lei, ma.. era confuso ed iniziò a prendere tempo “È la seconda domanda ?”

Si, se vuoi che lo sia” disse lei aspettando pazientemente.

Lui fissò il proprio boccale e strinse i denti pensando a cosa fare.

Era combattuto come mai lo era stato in tutta la sua vita, forse proprio perché non l'aveva mai raccontato a nessuno, nemmeno al suo migliore amico dato che c'era arrivato da solo.

Ma era ora di affrontare i suoi demoni, così strinse le mani a pugno e chiuse gli occhi.

Contò fino a tre e riaprì tutto.

No, non mi piace per niente.. non mi piaceva nemmeno da piccolo, anche se mi obbligavano a festeggiarlo”

Ti obbligavano i tuoi ?” chiese la ragazza quando sembrava che lui non volesse dire altro.

I miei zii, sono loro che mi hanno cresciuto” disse scolandosi il resto della bibita.

Anche per me è stato più o meno così..” disse lei disegnando distrattamente dei simboli sul vetro freddo della burrobirra “Ho sempre considerato mia zia come una madre, soprattutto perché mio padre non sapeva come comportarsi con me e a volte mi parcheggiava a casa loro per giorni”

Cassian pensò di voler dare un calcio al padre di Freya, anche se il suo era stato persino peggiore.. ma era curioso di saperne di più perciò le chiese “E tua madre ?” ma doveva saperlo che quella domanda gli si sarebbe rivolta contro.

Infatti Freya rispose “Te lo dico se tu lo dici a me”

Lui sorrise ammettendo a se stesso che stava fronteggiando una degna avversaria, probabilmente la gente normale avrebbe chiacchierato di qualcosa di banale al primo appuntamento, ma loro si erano conosciuti in maniera anormale e della banalità non sapevano che farsene.

È morta partorendomi” disse lui stupendo se stesso per la facilità con cui l'aveva detto, imponendosi di continuare, prima che il coraggio gli venisse meno “E quello stronzo di mio padre, mi ha mollato ai miei zii quando avevo sei anni, senza degnarsi di tornare a prendermi”

La mia mi ha abbandonato quando ero ancora in fasce, non sapevo nemmeno che faccia avesse fino a che non ho trovato una sua foto nell'album di famiglia..” la voce le venne meno e si costrinse a finire di bere la burrobirra per darsi la carica di continuare ed impedire alle lacrime di tornare.

Cassian le prese la mano, non perché provasse pena per lei, come spesso avevano fatto gli altri a cui l'aveva raccontato, ma perché sapeva esattamente cosa stesse provando e quanto fosse difficile per lei parlarne.

Quando prima mi hai vista piangere.. è per lei che piangevo.. si è presentata a casa di mia zia come se nulla fosse, durante una delle cene in cui ci stanno tutte le mie amiche e le loro madri.. era seduta con noi come se nulla fosse, ed ha avuto la faccia tosta di chiedermi come stesse mio padre.. come se le importasse poi..” disse lei, sfogandosi e non rendendosi conto di star piangendo.

Lui le asciugò le lacrime con il pollice della mano libera e le chiese “E tu cosa le hai detto ?”

La castana scosse la testa e tirò su col naso “Niente, mi sono alzata e me ne sono andata..”

Hai fatto bene, non si meritava una risposta.. se incontrassi mio padre farei la stessa cosa” disse lui, prima di alzarsi ed andare verso di lei per abbracciarla.

Freya si alzò con lui e lo strinse forte, come quando da piccola aveva stretto il suo orsetto in cerca di conforto, prima di sussurrargli “Scusa, ho rovinato il nostro appuntamento”

Non hai rovinato nulla, preferisco aprirmi con te piuttosto che parlare di banalità”

Ti va di andare da un'altra parte ?” disse pensando a come migliorare quella serata.

Certo, dovunque tu voglia” rispose lui facendole strada verso la porta.


*


Aurora si materializzò nello stesso punto in cui era scomparsa un'ora prima, ma sarebbe stato troppo bello supporre che lui la stesse aspettando proprio lì, per cui voltò lo sguardo nella piazzetta desolata per poi puntarlo verso la palestra, e si smaterializzò dopo aver constatato che non c'era nemmeno l'ombra di lui.

La folta chioma della ragazza apparve davanti al palazzo di Brooklyn, sulla Columbia Heights, dove abitava Markus, da cui si poteva vedere l'East River e tutta Manhattan.

Senza pensarci due volte Roe aprì il portone e salì al settimo piano, per poi bussare e suonare incessantemente alla porta.

Ho capito, dannazione, un attimo!” esclamò l'uomo prima di spalancare la porta, irritato.

La ragazza rimase senza fiato nel vederlo a torso nudo con un solo asciugamano legato in vita, segno inconfondibile che fosse appena uscito dalla doccia, rimase con gli occhi incollati agli addominali che ancora luccicavano d'acqua, finché lui non la chiamò.

Aurora” era rimasto così stupito nel vederla lì davanti, che si era dimenticato tutto quello che stava pensando fino ad un secondo prima, e l'unica cosa che era stato capace di fare era dire il suo nome.

Gli occhi di lei si sollevarono per incastrarsi con i suoi e disse titubante “Ciao.. posso.. posso entrare ?” mentre si mordeva il labbro per cercare di nascondere l'imbarazzo che provava per averlo fissato in quel modo da maniaca.

Certo” disse il moro spostandosi dall'uscio per farla passare.

Il rumore della porta sbattuta ridestò entrambi dai propri pensieri ed inevitabilmente iniziarono a parlare contemporaneamente.

Senti io..”

Mi dispiace per..”

Markus sorrise e si tirò indietro le ciocche bagnate “Prima le signore”

Mi dispiace per essere scappata..” e con quella frase lui pensò subito che l'avrebbe liquidato con un: è che non me lo aspettavo e non sono pronta per stare con te.

Ma invece lei lo stupì, come al solito “In realtà non è stata una mia scelta, avevo una cena programmata alle otto e mi era stata data una passa-porta per evitare di fare tardi”

Chi è così pazzo da fare una cosa del genere ?”

Mia madre e le sue amiche, che poi sono anche le madri delle mie amiche, infatti c'erano anche loro e hanno ricevuto lo stesso 'regalo'.. ma non è questo il punto” farfugliò lei parlando velocemente come al solito.

Lui aggrottò le sopracciglia scure e annuì “Ok...E, quale sarebbe ?”

Roe deglutì più volte e gli si avvicinò, con il cuore che batteva a duemila “Il punto è che.. vorrei baciarti ancora”

Markus si aprì in un sorriso che gli fece brillare gli occhi e disse “Ogni suo desiderio è un ordine, signorina Hamilton” prima di posare le labbra sulle sue.

Quel bacio fu molto più delicato del precedente, visto che quello era stata una specie di dimostrazione impulsiva, mentre adesso entrambi erano più sicuri di ciò che l'altro provava, anche se non l'avevano ammesso propriamente.

Markus le tenne il viso con la mano destra, lasciando che il pollice le accarezzasse la guancia, mentre la sinistra s'incastrava tra i capelli fluenti di lei.

Mentre Aurora si strinse maggiormente a lui in un abbraccio, afferrandolo per la vita.

Sei tutto bagnato, forse dovresti..”

Non adesso, Roe” la interruppe lui baciandola di nuovo, impossessandosi di quelle labbra rosee e carnose che aveva sognato per così tanto tempo.

E lei si lasciò trasportare sia metaforicamente che fisicamente mentre lo baciava, aggrappandosi a lui come se fosse la sua scialuppa di salvataggio, accorgendosi di essere sdraiata su un letto solo quando si staccò per riprendere fiato.

La castana lo guardò sorpresa e il moro le accarezzò il viso, sorridendole con dolcezza “Non dobbiamo fare niente, solo.. pensavo che saremmo stati più comodi così”

Aurora gli sorrise e gli afferrò il viso con entrambe le mani “Hai pensato bene” disse prima di baciarlo nuovamente.


**


Natanaelle aveva pensato a lungo su cosa escogitare per rovinare la vita della sua nemica giurata, sapeva che doveva essere qualcosa di spettacolare ma anche di astuto, perciò dopo varie idee aveva capito che un solo 'scherzo' non le sarebbe bastato per ottenere l'effetto desiderato, no, lei aveva in mente molto altro..


La sera del 10 dicembre Nelle si sistemò il colletto bianco della camicia della divisa del Quake, non era la prima volta che la indossava, ma quel giorno avrebbe fatto molto più che una piccola comparsa, sarebbe stata la direttrice d'orchestra che osserva il suo operato.

Avrebbe gioito del proprio successo mentre si scatenava l'inferno.

Indossati i panni di Hana -in veste da cameriera- raggiunse il lungo tavolo al centro della saletta privata.

Hazel Miller, presto Adams, era seduta al centro esatto della tavolata, con indosso uno stretto e corto abito bianco panna ricamato a mano da una delle più famose stiliste del mondo magico, si diceva che avesse speso più di diecimila galeoni per confezionarlo ed altri e tanti erano stati stimati per il vestito da sposa. Ma si sa che l'abito non fa il monaco, quindi sebbene vestisse di bianco, tutti sapevano che la rossa non era una santa, né tanto meno una vergine.

E quella sera, durante la cena della prova del ricevimento, tutti si sarebbero accorti di che razza di persona fosse in realtà, ed il merito sarebbe stato tutto della giapponesina in fondo alla sala.


Il suo piano stava funzionando alla grande, dato che Hazel si era dimostrata la cavia perfetta per un simile scherzo, era stato abbastanza facile portarla sulla via dell'ubriachezza, portandole da bere dell'alcol una volta ogni dieci minuti, passandole sempre il bicchiere più alcolico del vassoio.

E adesso, era arrivato il momento del tocco finale, Hana si avvicinò con l'ennesimo calice di champagne, ma a differenza degli altri vi aveva aggiunto al suo interno una rara e difficile pozione, chiamata veritas serum, che avrebbe rovinato definitivamente quella serata.


Elodie Cartland, damigella d'onore della sposa, fu la prima vittima della sua trappola, bastarono due semplici domande rivolte alla sua amica che la bruciante verità saltò fuori.

D'altronde si sa che le bugie hanno le gambe corte e alla domanda “Secondo te questo vestito mi ingrassa ?”

Il siero rispose “No, è che sei tu che sei grassa, lo sei sempre stata, tesoro” e la rossa era talmente ubriaca da non accorgersi di quanto ciò che aveva detto fosse stato villano e sconveniente.

C-cosa ? M-m-ma avevi detto.. che”

Merlino, Elodie! Quando balbetti sembri più stupida del solito!” la insultò nuovamente il siero.

Ma questa volta la finta bionda non balbettò, anzi arrossì di rabbia ed alzò la voce chiedendo: “È questo che pensi ?”

Hazel rise ed annuì “Certo, chi mai potrebbe pensare diversamente ?”

Gli occhi azzurri della bionda si offuscarono di lacrime trattenute, ma riuscì a fare un'uscita dignitosa, alzandosi da tavola ed esclamando “Bene, addio stronza!” prima di fuggire dal ristorante.


Le altre damigelle seguirono con gli occhi l'uscita di scena della Cartland e immediatamente chiesero contemporaneamente spiegazioni alla sposa.

Che cosa è successo ?”

Cosa le hai detto ?”

Sbaglio o stava piangendo ?”

E la rossa sospirò e disse “State zitte galline, non fate altro che cianciare tutto il tempo, mi fate venire il mal di testa con le vostre voci stridule!”

Ma che cosa stai dicendo Hazel ?” disse incredula Gretel Nixx

Che mi avete rotto le palle con i vostri continui tormenti, non fate che starmi intorno come uno stormo di anatre, sempre lì a blaterare e starnazzare, sono stufa marcia di voi!”

Vaffanculo ubriacona vacci da sola all'altare!” esclamò Nora Gwones alzandosi da tavola imitata dalle altre due.

Addio” dissero in coro uscendo come aveva fatto Elodie.


È così che cade una regina del male – pensò Nelle, ma quello era solo il primo passo del suo grande piano..

Qualche minuto più tardi avrebbe fatto in modo di farsi nominare sua damigella d'onore ed avrebbe fatto imbucare anche le altre al matrimonio, per godersi lo spettacolo del disastro del secolo.


*


Erano le sette di sera e Mallory stava ancora in ufficio, inchiodata alla scrivania per cercare di finire di tradurre quella missiva che doveva inviare alla filiale francese, quando un rumore di tacchi avvolse tutto il corridoio.

Mal sollevò lo sguardo alla ricerca della squinzietta che voleva morire male, perché solo una pazza si sarebbe avvicinata a lei in quel modo e a quell'ora, quando aveva esternato a chiunque il suo mal di testa e il suo bisogno di concentrazione.

Ma quando i suoi occhi azzurro cielo videro l'ombra di un caschetto color caramello tutto il suo malumore triplicò di colpo “Kristalia! Che diamine ci fai qui ?” chiese -molto educatamente- alla sua sorellina.

Oh beh passavo da queste parti” disse sedendosi davanti a lei prima di mostrarle i sei pacchetti, provenienti da negozi differenti, che aveva acquistato.

Vedo.. cosa vuoi ?” disse arricciando le labbra per l'urto che le provocava la venalità della sorella.

Pensavo di fare quattro chiacchiere in realtà.. visto che da quando hai iniziato a lavorare e ti sei trasferita non abbiamo più avuto modo di farlo”

Già chissà mai perché ?

D'accordo” sospirò posando la pergamena alla sua destra “Di cosa vuoi parlare ?”

Mmm” disse Kris, fingendo di pensare ad un argomento “che ne dici di raccontarmi che cosa state combinando tu e le tue amichette ?”

Mal la guardò fingendo confusione e non rispose.

Riproviamo, so esattamente quello che state combinando, state cercando di annullare il matrimonio di Hazel Miller”

Ah si ? Ne hai le prove ?” rispose la castana con un tono di voce piatto.

Questi tuoi modi non incantano nessuno, Mal, comunque non sono qui per fare l'avvocato del diavolo.”

E a sentire questa frase la castana sollevò un sopracciglio, alquanto scettica, dato che di solito la sorella non faceva che andare contro di lei “Illuminami, allora..perché sei qui ?”

Per darti l'informazione che farà crollare questo matrimonio”

Mal rimase sorpresa per qualche istante, poi smise di essere acida o sarcastica e si mise comoda “Prego, sono tutt'orecchi”


Flashback


Kristalia si era appena alzata dal privé della discoteca San Pedro -che di santo aveva poco e niente- per andare al bagno, quando vide una chioma rosso arancio fluttuare attraverso la tenda di seta rosa di un altro privé.

Pensando che si trattasse di una sua amica, Kris si avvicinò per salutarla, ma quando spostò leggermente la tenda si accorse di aver toppato alla grande, non solo quella non era la tonalità dei capelli di Shirin, ma si trattava di due amanti che stavano amoreggiando bellamente –e che per fortuna non si erano accorti di lei-.

Imbarazzata, stava per fare dietro front, quando si accorse di conoscere entrambi i ragazzi.

E se avesse avuto ancora qualche dubbio.. esso venne sfatato quando riconobbe il solitario alla mano sinistra della ragazza, quella era Hazel Miller, ma il ragazzo che stava baciando non era assolutamente il suo fidanzato, anzi si trattava di Colton Greymak.. il ragazzo per cui la sua amica Talia aveva una cotta.. che era tra l'altro suo coetaneo e quindi più piccolo di cinque anni rispetto alla Miller.

Kristalia spalancò gli occhi e la bocca, prima di fuggire via.



Ripensandoci adesso avrei dovuto fare una foto.. ah beh fa niente. Bene io ho finito.. ci vediamo quando ci vediamo” annunciò Kristalia smateralizzandosi in un pop, aveva appena fatto l'esame e già si divertiva a scomparire ad effetto, che bambina!


Rimasta sola, Mal non si rimise al lavoro, ma anzi prese una piuma e una pergamena nuova per scrivere un breve messaggio a Nelle.

Doveva assolutamente riuscire a far infiltrare al matrimonio quel tizio, solo così ce ne sarebbero state veramente delle belle.

Già immaginava la scena come quella di una soap opera..


Mal” alla voce roca di Uriel, la ragazza sobbalzò, tornando nel mondo reale, e sporcando un lato della pergamena con l'inchiostro fresco

Che stai facendo ?” continuò lui avvicinandosi.

Merlino! Possibile che entri sempre in modo così furtivo ?” esclamò lei cercando di rimediare al pasticcio appena creato.

Sei tu che ti fai beccare a fare cose losche, fa vedere” ribatté lui afferrando il foglietto, come se fosse perfettamente normale.

No, ridammelo! Impiccione” protestò lei, mettendo su il broncio.

Ma lui non si curò minimamente di ciò che voleva lei, anzi lesse la missiva e commentò “Uhuh” sollevando le sopracciglia “che cosa state confabulando, voi ragazze ?”

Niente che ti debba interessare” ribatté immediatamente afferrando la pergamena e inviandola tramite camino a Nelle.

Oh, invece scommetto tutto quello che vuoi che è molto interessante” disse prima di mettersi comodo sulla scrivania della ragazza “Forza, raccontami un po'..”

Non ci penso nemmeno!”

Lui la squadrò con un cipiglio sollevato e l'ammonì “Mallory, devo ricordarti che sono il tuo capo ?”

Lei per tutta risposta incrociò le braccia al petto e si lamentò “Con questa scusa pensi davvero di ottenere sempre tutto ?”

Per tutta risposta Uriel ghignò e disse “Certo” poi diede un colpetto al legno vuoto accanto a lui, e Mal accettò l'invito a sedersi lì, prima di raccontargli tutto con un sospiro rassegnato.

Non c'erano storie, con lui perdeva sempre, da sempre.


*


Callie era seduta sullo sgabello di un bar fuori porta, e non era lì per caso o per lavoro, era lì perché quello sembrava essere il luogo preferito dall'Auror Wolfsoul.

Non era da lei pedinare così sfacciatamente e insistentemente gli uomini, o per lo meno non lo era più da quando aveva compiuto quindici anni e le erano spuntate le tette, fatto sta che si ritrovava in quella bettola -ed era anche troppo gentile chiamarla in quel modo- per quell'assurda ossessione che le era presa nei confronti del bel moro dagli occhi eterocromatici.

Ma la cosa che veramente le stava facendo salire i nervi e tutta la rabbia repressa che aveva in corpo era il fatto che Maven non l'avesse degnata nemmeno di uno sguardo.

Insomma come diamine è possibile ?

Sono l'unica donna in questo posto dimenticato da Merlino!

In realtà c'erano altre due donne, ma la rossa le aveva classificate come pseudo-uomini data la loro bruttezza e grassezza, per non parlare del fatto che una di loro avesse sicuramente superato la sessantina, sebbene vestisse i panni di una trentenne.

Dopo aver ingurgitato l'ennesimo bicchiere di un brandy non meglio identificato si alzò, con molta poca grazia, e si avvicinò alla sua preda, pensando: o la va o la spacca!

Si, non era assolutamente il tipo di persona che rimaneva ferma ad aspettare l'eccellenza dei neuroni maschili, anche perché avendo tre fratelli era convinta che molti di loro non ne possedessero affatto.

Perciò si sedette accanto a Maven e con la solita sfacciatamente attaccò bottone “Ciao bel tenebroso, che ne dici di offrirmi qualcosa da bere ?”

Lui non si voltò verso di lei, ma sollevò gli occhi e l'indice verso il barista, che immediatamente si prodigò per posare un altro bicchiere, identico a quello che lui si stava portando alle labbra, sul bancone.

Poi prese una boccata dalla sigaretta e disse “Mi chiedevo quanto c'avresti messo ad avvicinarti.. esattamente” voltò il polso per leggere l'ora “ventitré minuti, da quello che sapevo di te.. mi sarei aspettato che ti fossi seduta qui appena avessi varcato la porta”

C'erano poche persone che avevano lasciato stupita Calliope Keyworth, e Maven poté dire di essere sicuramente entrato in quella lista ristretta.

A quanto pare siamo entrambi diversi da quello che ci aspettavamo” disse lei cercando di mantenere il tono sicuro e noncurante nella voce.

Lui fece un piccolo ghigno e disse “Spero che non sia un problema, per i tuoi scopi”

Non c'è bisogno di parlare, per i miei scopi” ribatté immediatamente lei.

A quel punto lui si voltò verso di lei.

Si portò la sigaretta alla bocca e nel tempo di un respiro i loro occhi, il nocciola e l'azzurro, s'incontrarono e si scrutarono attentamente, mentre entrambi cercarono di non lasciar trapelare l'eccitazione e il desiderio che provavano l'uno per l'altra.

Dimmi quali sono le regole” la sua non era una richiesta, era più un ordine, non aveva posto nessuna domanda e quindi non potevano esserci ripensamenti, ma con la rossa non ci sarebbero comunque stati.

Callie si alzò e gli sussurrò all'orecchio “Niente coccole e non rimanere a dormire” prima di uscire lentamente dal locale, sculettando ampiamente consapevole di avere i suoi occhi puntati addosso -e non solo i suoi-, per poi smaterializzarsi davanti al suo appartamento, consapevole che dopo qualche istante sarebbe stata raggiunta dal castano.

E così fu.

Non ebbe nemmeno il tempo di girare la chiave per aprire la porta che il rumore di una materializzazione la fece voltare verso la sua sinistra.

I due si guardarono e con un passo lui l'avvolse tra le braccia, mentre le sue labbra s'impossessavano di quelle di lei, segnando il loro passaggio con una passione ed irruenza possente.

Che la notte di fuoco abbia inizio.


*


Quella serata era stata a dir poco fantastica, Edmund l'aveva invitato a cena a casa sua, cosicché non dovesse lasciare la piccola Pad a casa con la baby-sitter, ed era andato tutto a gonfie vele, anche meglio di quanto si aspettasse, dato che a differenza del precedente appuntamento avevano parlato tutto il tempo, facendo sì che entrambi venissero a conoscenza della passione che l'altro nutriva per la saga fantasy de 'il signore degli anelli'.

E quello era il motivo per cui in quel momento Thomas si ritrovava a quattro zampe sul tappeto, mentre era alla ricerca del famigerato dvd.


Andiamo, non può essere Legolas il tuo personaggio preferito! È troppo scontato” disse Thomas, mentre scartabellava tutte le copertine dei migliori film d'azione.

Come sarebbe a dire ? Sarà scontato Frodo, visto che è il protagonista sfigato” ribatté Ed alla sua destra, mentre controllava la parte dello scaffale in alto.

Anche, ma lo è anche l'elfo perfetto, dai ammettilo che ti piace solo perché l'attore è bello”

Cosa ? E adesso cosa c'entra ? Dovrei forse preferire Gimli solo perché è un nano brutto, grasso e barbuto ?”

Ehi, che diamine ti ha fatto Gimli ?!” borbottò Tom smettendo di cercare per un attimo il dvd per alzare lo sguardo verso di lei.

Avanti, dimmi un po' qual è il tuo preferito ? Scommetto che è Gandalf” ribatté la mora incrociando le braccia al petto e sollevando il mento all'insù.

Lui sentendosi offeso mise su un broncio e borbottò “Quasi quasi non te lo dico più..”

Avanti, Thomas, non fare il bambino..” lo ammonì lei, continuando a cercare.

Il ragazzo sospirò, incapace di non dargliela vinta e disse “Bene, è Aragorn”

E ti pareva che non sceglievi l'eroe” disse lei, accorgendosi troppo tardi di aver detto ad alta voce quel pensiero.

In questo film sono un po' tutti eroi” ribatté lui storcendo il naso per il tono che aveva usato lei.

Beh Pipino no.. e poi Gran Passo è il più eroe di tutti”

Thomas rise e commentò “Questa frase non si può sentire, e meno male che facevi la scrittrice”

Ed si girò di scatto, in un movimento che le avrebbe regalato una parte in un film horror, e lo fulminò con lo sguardo, prima di tornare alla ricerca.

Un secondo più tardi gridò “Ah.. ah! Trovato !”

Davvero ? Grande!” esclamò lui, sorridendo come un bambino davanti ad un regalo di Natale.

E non pensare che te la caverai con quella frase” lo minacciò Ed andandosi a sedere sul divano, impedendogli di fare lo stesso, fermandolo con un piede puntato sul petto.

Thomas tirò fuori la sua migliore faccia da cucciolo e chiese “Che cosa devo fare mia padrona ?”

Gli occhi di Ed luccicarono di divertimento e si tamburellò sul mento fingendo di pensarci su “Mmm.. ecco potresti preparare dei buonissimi popcorn dolci al cioccolato”

Corro!” esclamò il moro, mettendosi all'opera, non sapendo di avere gli occhi della ragazza puntati sul suo di dietro e la sua risata come colonna sonora.


**

--Angolo Autrice--


Mi scuso immensamente per l'enorme ritardo!

Devo dire a mia discolpa che ho avuto delle settimane frenetiche,

tra compleanni dei parenti e problemi vari non ho avuto modo di scrivere.

Tra l'altro questo doveva essere il capitolo del matrimonio ma sarebbe diventato lunghissimo così ho deciso di tagliarlo.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e se così non fosse ditemelo pure,

sono sempre aperta a critiche costruttive.

Alla prossima,

Baci

Gin

p.s. Il gioco delle sette domande, è preso da Cinderella Story, lei lo chiama

'il gioco delle venti domande' ma lui gliene concede dieci.

Ma dato che il 7 è il numero sacro magico ho pensato che calzasse di più.

p.p.s. Ho bisogno di sapere una cosa: siete suscettibili alle scene un po' più hard ? Perché finora mi sono contenuta ma Callie non si trattiene affatto, quindi ditemi voi cosa preferite.


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Capitolo 9
*** The perfect wedding ? ***


1

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-The perfect wedding ?-


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Chiunque avrebbe definito l'idea di Nelle, di farsi nominare damigella d'onore della propria nemica, come una follia o avrebbe affibbiato l'aggettivo 'fuori di testa' alla suddetta ragazza, ma questo sarebbe stato giusto se la bionda si fosse impegnata per la riuscita di un bellissimo matrimonio.. ma dato che quello che lei aveva in mente era l'esatto opposto, le sue amiche si congratularono per la sua idea geniale.

D'altronde che gusto c'era nel rovinare qualcuno se non lo si poteva vedere con i propri occhi ?


*


Aurora si voltò -per l'ennesima volta- verso il ragazzo che la stava trattenendo per un braccio, possibile che fosse dannatamente difficile far capire ad un testone come lui un concetto così semplice ?

Lei era invitata al matrimonio, lui no.

Perché doveva sempre cercare il pretesto per litigare ?

Non poteva accettare le sue decisioni come le persone normali ?

No, a quanto pare no.. ogni cosa doveva essere una questione di stato.. anche un dannatissimo vestito color Tiffany che a detta sua era 'troppo scollato'

Come sarebbe che non posso venire con te ?” fu per l'appunto la domanda che gli pose Markus.

Roe, stufa di quel teatrino che andava avanti da almeno mezz'ora, sbuffò e disse “Sarebbe esattamente quello che ho detto”

Perché ? Non puoi andare vestita così da sola

La mora, esasperata alzò gli occhi al cielo e sbottò “Perché non posso essere la persona che devo essere davanti ai tuoi occhi”

Lui aggrottò, incuriosito, le sopracciglia scure “Cosa intendi dire ?”

E si sa, che la verità la si può nascondere fino ad un certo punto, ma dopo che uno insiste in continuazione, inevitabilmente essa finisce con l'uscire fuori.

Ed infatti Roe iniziò uno dei suoi famosi monologhi “Questo non è un matrimonio come gli altri.. io non sono una vera damigella.. indosserò una maschera sia esteriormente che caratterialmente.. e non ti piacerà la persona che diventerò..perciò oggi mi farai il favore di rimanere a casa tua o di andare in palestra.. ma non venire assolutamente!”

Markus rimase interdetto ed a bocca aperta a tali parole, ma non ebbe neanche il tempo materiale per elaborarle, che la ragazza continuò “E adesso, scusami ma sono veramente in ritardo.. ci vediamo stasera, ciao” e, con un veloce bacio a stampo, si volatilizzò in un lampo.

Rimasto solo, il ragazzo dai capelli neri, fissò ancora il punto in cui la sua ragazza era scomparsa, ed alla sua scia rispose “Ciao” prima di voltarsi ed andare a fare una doccia per sbollire e rimuginare sulle informazioni che lei gli aveva rivelato.

Possibile che ci fosse una parte di lei di cui non era a conoscenza ?

Sarebbe rimasto davvero così scioccato come aveva preannunciato lei ?

Markus non lo sapeva.

Sapeva solo che avrebbe voluto sapere tutto sulla ragazza di cui era innamorato.


*


Sebbene Callie fosse stata indicata da molti come il 'prototipo della ragazzaccia', aveva una passione segreta ed incontrollabile che la faceva diventare esagitata fino a raggiungere livelli mai visti prima, ed anche esagerata -a detta delle sue amiche- per le serie tv.

Perciò non appena era venuta a conoscenza della confessione di Kristalia, aveva deciso di mettere in atto una specie di gioco di ruolo.

E quale miglior modo c'era, per assicurarsi che Colton Greymak ricevesse l'invito al matrimonio, dell'impersonare la postina che usavano tanto i babbani ?

Perciò eccola lì, con tanto di gonnellina blue navy e camicetta bianco perla, a suonare alla porta della casetta col porticato marrone chiaro.

Fortuna volle che proprio il destinatario di quel piccolo show si presentasse lì davanti, a discapito delle malelingue -Mal e Roe- che le avevano assicurato che avrebbe aperto la porta la madre del ragazzo.

Callie subito s'immedesimò nell'educata postina televisiva e finse di leggere il nome sulla lettera prima di chiedere “È lei il signor.. Colton Greymak ?”

Il ragazzo la guardò, confuso ed incuriosito -dato che essendo un mago non conosceva l'esistenza dei porta lettere- prima di annuire, mentre faceva scorrere lo sguardo sulle gambe scoperte della rossa, finendo per assumere una faccia da ebete.

Ho una lettera per lei” continuò Callie porgendo la missiva sopracitata al moro, il quale la prese come un automa.

Colton abbassò lo sguardo verso quella busta e la osservò confuso, chiedendosi come mai una ragazza avesse preso la sua posta.. possibile che quella fosse una sua ammiratrice che cercava di dichiararsi ?

Beh il solo modo per saperlo era aprire la busta misteriosa.



Hazel Rose Miller

&

Kyle Adams


Hanno il piacere di invitarLa alla celebrazione

delle loro nozze.


Che si svolgerà

il 12 dicembre

alle ore 11.00


presso la chiesa di Saint Mary

delle Highlands

e a festeggiare il rinfresco

presso il ristorante 'I giardini di Venere'


La sua Hazel stava per sposarsi ?

Bisognava assolutamente fare qualcosa.. qualcosa di assolutamente folle, ma se lei l'aveva invitato c'era sicuramente una possibilità che potesse scegliere di mollare l'altro all'altare e fuggire con lui.

Si, sarebbe andato lì ed avrebbe rovinato tutto.


Callie, aveva spesso deciso di non utilizzare la capacità 'speciale', che suo padre le aveva insegnato a soli sei anni, ma in quel momento non si fece scrupoli ed ascoltò i pensieri di quel ragazzo, congratulandosi con se stessa per la propria performance: si, dovevo proprio fare l'attrice.. sono stata magnifica!


*


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La chiesa di Saint Mary probabilmente non era mai stata così bella e sfarzosa come quel giorno, all'ingresso di ogni panca erano posti dei bouquet di rose bianche ed azzurre, con tanto di festone color Tiffany a legarli l'uno con l'altro.

Il pavimento di marmo bianco era stato ornato da un tappeto, stretto e lungo fino all'altare, di color Tiffany; mentre i candelabri d'argento, decorati con i piattini da sotto candela azzurri e foglie d'argento, inondavano di luce il posto.

Mentre gli invitati iniziarono a prendere posto ed ad osservare la maestosità della stanza, la sposa e le sue nuove damigelle stavano si stavano finendo di preparare nella saletta accanto.


Cosa hai deciso di fare ?” sussurrò Aurora all'orecchio di Mal, mentre Nelle teneva occupata la sposa.

La ragazza con la parrucca biondo platino si girò e guardò l'altra con uno sguardo confuso.

Tesoro, questa è la tua vendetta, siamo qui per te.. se adesso mi dirai che te lo vuoi riprendere, anche se alle altre hai detto che non lo ami più, io ti aiuterò!”

Mallory si prese un attimo per pensare e per capire cosa il suo cuore volesse davvero, chiuse gli occhi e contò fino a cinque, prima di sospirare e vuotare il sacco “Non mentivo quando ho detto che non lo amavo più.. certo mi ferisce vederlo accanto a lei, ma.. forse.. non più come prima”

Roe iniziò a sistemare i capelli dell'altra e le rispose “Bene, questo vuole dire che dopotutto lui non era l'amore della tua vita.. e che forse presto troverai quello giusto”

Oh andiamo, non era Ed la romanticona del gruppo ?!” disse Mal con un tono lamentoso, che le fece meritare una tirata di capelli dall'altra “Anch'io so essere romantica!”

Si, come no..ma se sei una pentola di fagioli”

Dillo chiaro e tondo Starmounth vuoi la guerra ?”

Ma la castana non ebbe modo di replicare perché una Callie infervorata le interruppe improvvisamente con i suoi soliti modi dolci e gentili “Ehi! Silenzio voi due o farete andare tutto a puttane!”

A quel punto si unì al gruppo anche Nelle, che aveva lasciato la sposa alla madre “Allora ragazze è tutto pronto, le ho messo un bruco tra i capelli e le ho strappato ad arte un pezzo sul sedere così appena camminerà tutti le vedranno le mutande” e Freya, che aveva appena terminato di mettere la polvere pruriginosa sul secondo vestito da sposa, quello che avrebbe indossato al ricevimento.


È quasi l'ora.. siete pronte ?” chiese la madre della sposa arrivando alle spalle di Callie.

Ma certo signora è tutto come dovrebbe essere” rispose Ed.



Freya fu la prima a sfilare e subito dopo di lei toccò a Mal, non appena arrivò in traiettoria dell'altare osservò lo sposo, col suo smoking bianco e la cravatta azzurra, e non poté fare a meno di pensare che in un'altra vita quello sarebbe potuto essere il Suo giorno, e lui avrebbe potuto aspettare proprio lei.

Ma più lo guardava e più sentiva di non provare alcun sentimento verso di lui, si, era ancora oggettivamente molto bello, con quel capello spettinato ad arte e gli occhi scuri da bel tenebroso, ma si ritrovò a pensare di preferire degli occhi chiari e furbi a quelli oscuri e vuoti dello sposo.

E con il cuore più leggero prese posto alla destra della sposa ed attese che il divertimento continuasse.


*


Gli sposi erano l'uno accanto all'altro, il sacerdote stava blaterando chissà quale sermone o predica ed a Natanaelle non ne poteva fregare di meno, la sua testa era vuota come un palloncino e il suo cuore stava ballando la salsa con le farfalle nel suo stomaco, mentre il suo sguardo era fisso su uno dei testimoni dello sposo.

Frederik Shafiq

Il ragazzo che le aveva rovinato l'esistenza

Il rosso della malora che aveva inasprito il suo cuore

Il ragazzo che nonostante tutto amava ancora


D'altronde come poteva non farlo ?

Il suo sorriso le faceva ancora venire il latte alle ginocchia, talmente era devastante,

Quasi tremava all'idea di ricevere un suo sguardo..

Nulla l'avrebbe fermata dall'osservarlo e dal bersi ogni istante di quella visione..


Tranne la gomitata di Callie, dritta dritta fra le coste, che le disse di girarsi verso Colton, il ragazzo che stava in piedi tra i pubblico e si stava per umiliare davanti a cinquecento persone.


Il ragazzo si era alzato non appena il prete aveva annunciato la famosa frase “Se qualcuno ha qualche motivo per cui questo matrimonio non si debba fare, parli ora o taccia per sempre” ed ovviamente tutti si erano voltati a guardarlo, non appena aveva chiamato la sposa: “Hazel!

IO ti Amo, da quando ho saputo del matrimonio non sono riuscito più a dormire e non posso lasciare che tu faccia questo errore, non sposarlo, scegli me, ama me!”

La rossa pel di carota l'aveva osservato dall'alto in basso, guardandolo come aveva sempre fatto con tutti ad Ilvermorny e senza dire una parola si era rigirata verso il prete, facendo capire a tutti un semplice messaggio “Quello sfigato per me non esiste”, e la funzione continuò.



Calliope a quella vista, sbuffò fumo dal naso, quel moccioso non sapeva nemmeno fare un discorso degno di tale nome, era tanto difficile minacciare qualcuno ? Inserire il dubbio nello sposo con delle semplici frasi tipo: 'sai che staremo bene insieme, come lo siamo stati fino ad ora'

Che cavolo! Avrebbe dovuto farla lei la sua parte, allora sì che avrebbero vinto a tavolino!

Stupidi maschi idioti!



E così il matrimonio si era concluso diversamente da come avevano pianificato, ma il ricevimento non sarebbe stato affatto così.. loro avrebbero vinto.



*



I Giardini di Venere” era un ristorante davvero perfetto per celebrare il ricevimento di un matrimonio.

Partendo dal fatto che la location in se per se era enormemente grande, spaziosa ed immersa nel verde, con delle pittoresche decorazioni di fontane, colonne e statue greche.

La 'sala' che avevano scelto gli Adams era chiamata la 'sala di Apollo' e i due piccioncini sedevano in un tavolo al centro della sala sotto un gazebo di legno bianco.

Ma ovviamente le nostre care damigelle avevano messo il loro tocco fatato alla struttura, perciò al posto delle farfalle che avrebbero dovuto ornare il gazebo vi erano dei ragni, che penzolavano da una parte all'altra delle travi.


Mal smettila di ridere, sembri una pazza invasata!” disse Freya dando un colpetto all'amica.

L'altra col viso rosso e gli occhi lucidi per le troppe risate, riuscì a stento a risponderle: “Mi spiace è che sto godendo da morire!”

Per quale parte esattamente ?” chiese Roe, sbucando dal nulla con una tartina al caviale in mano.

Io ho appena visto Fred ingurgitare tutta la confezione dei confetti slinguazzati da Callie, e posso dire di non essere mai stata così fiera di lei, come adesso! ” disse Nelle osservando il suo ex.

A proposito dove si è cacciata ?”chiese Ed Marie

Ahahah per me tra tutto vincono i ragni sulla testa degli sposi” rispose Mal

Eccomi.. sono andata a mettere la pulce nell'orecchio al nostro nuovo complice”

Spero non sia una vera pulce”

Nah.. che vai a pensare” “Non sono mica così cattiva..”

Le altre la guardarono sollevando contemporaneamente le sopracciglia, lanciandole uno sguardo che diceva più di molte parole.

Ok, beh non sempre” ammise la rossa incrociando le braccia al petto.

Comunque chi sarebbe questo complice ?” chiese Freya rubando la tartina di Roe, che ovviamente la guardò malissimo.

Lo scoprirete più avanti, adesso godiamoci lo show”


Come da progetto, uno stormo di gufi volò all'interno della sala, trasportando dei cestini a tema tra gli invitati, ma come sorpresa essi non si videro cospargere il capo dai petali di rose, bensì da delle locuste e degli scarafaggi.

E lì, non appena i primi se ne accorsero, fu il panico.


*


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Dereck Ashton


Dereck ancora non riusciva a credere di averla fatta franca, si era infiltrato alla perfezione nella cerchia dei vecchi amici di Adams, riuscendo anche a farsi nominare 'testimone' dello sposo, sebbene in realtà lui non l'avesse mai stimato come persona ed anzi -all'epoca di Ilvermorny- l'avesse molte volte invidiato, ma ovviamente il caro citrullo non ne era mai venuto a conoscenza.

E così finalmente era riuscito nel suo intento, era riuscito a vendicarla.

A vendicare l'unica donna che avesse mai amato.

La ragazza che aveva conquistato il suo cuore tanti anni prima, senza mai venirne a conoscenza, le era bastato uno sguardo al momento giusto e quattro parole messe in croce che l'avevano salvato quando nessun altro era riuscito a farlo.

Ed ora era lì, vestito come un pinguino, a bere dello champagne ed a ridere sotto i baffi per lo scherzo che le sei finte damigelle avevano architettato agli sposi.

Ormai sapeva tutto, avendo beccato Callie Keyworth a mescolare strani intrugli nel ponce, si era fatto raccontare ogni cosa, e sorprendendo la rossa si era proposto come kamicaze per il colpo finale.

Lanciò un ultimo sguardo alla ragazza dai finti capelli dorati, consapevole del fatto che sotto quella maschera ci fosse la sua amata Mallory, ed inevitabilmente ricordò il loro unico ed ultimo momento insieme, ricordò il sapore delle sue labbra, così morbide e passionali, che accettavano ogni suo bacio ed ogni sua carezza.

Si morse le labbra al solo ricordo di quell'unica notte, di cui custodiva gelosamente tutti i ricordi, di cui lei invece probabilmente non ricordava nulla.

Prese un respiro profondo.

Scolò tutto lo spumante che era rimasto nel calice.

Ed entrò in azione.


*

Callie ma che stai dicendo, come sarebbe a dire che gli hai spifferato tutto ?!” esclamò Ed Marie sconvolta dalla rivelazione della rossa.

Sei forse impazzita, cugina ?” rimbeccò la dose Freya, afferrando la cara consanguinea per un orecchio “Se ci fai saltare la copertura ti uccido!”

Tranquille è uno fidato” disse la rossa sorridendo tranquillamente.

Mallory sospirò rassegnata, quando Calliope ne combinava una delle sue niente e nessuno le avrebbe fatto capire di aver appena combinato un disastro, lei era purtroppo testarda come un mulo e per questo era sempre super convinta di aver fatto la scelta giusta, anche se in realtà finiva quasi sempre per aggiungere il peso da 90 ad una situazione già critica di per sé.

Qualcosa mi dice che stiamo nella merda..”


In quel esatto momento la torta, a quattro piani color azzurro Tiffany e bianco perla, esplose in una miriade di pezzettini, finendo addosso a chiunque.


No, siamo nella panna” rise Roe assaggiando un pezzo di panna volato sulla guancia di Freya.

L'ho detto che era fidato” rise compiaciuta Calliope mentre si leccava le dita di pan di spagna.

Mentre Mal era intenta ad osservare il panico diffuso da quell'ultimo scherzo, disse “E chi sarebbe mai ?”

Uno che è innamorato di te dai tempi della scuola, tesoro”


**

--Angolo Autrice--


Mi scuso immensamente per l'enorme ritardo!

Vi devo delle spiegazioni, perciò eccomi qui a chiedervi perdono:

Quando avevo postato da poco il precedente capitolo ho iniziato a lavorare e la voglia e il tempo di scrivere si sono esauriti.

Poi con l'arrivo dell'estate e la mia partenza non ho più avuto accesso ad internet,

per cui ho potuto scrivere e terminare questo capitolo ma non postarlo.

Detto ciò, spero di non sparire più per così tanto tempo

e che il capitolo vi sia piaciuto.

-se così non fosse ditemelo pure, che

sono sempre aperta a critiche costruttive-


Alla prossima,

Baci

Gin

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Capitolo 10
*** Tiquana ***


9

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-Tiquana-


La gioia per aver creato quel casino immane stava piano piano scemando, e mentre Mallory continuava a cercare con lo sguardo il misterioso aiutante, Roe ricevette un messaggio inaspettato da un ricordo lontano.


Da Reinaldo:


Hola Lola, ho trovato la persona che stavi cercando

Chiamami appena puoi


La ragazza dai capelli castani sbiancò all'istante nel leggere quella missiva, i battiti del suo cuore accelerarono sempre di più, ovattando tutti gli altri suoi sensi, per farsi sentire rispetto a tutto il resto.

Il respiro le si bloccò e dovette appoggiarsi ad un muro per evitare di crollare per terra, dato che anche le gambe avevano smesso di rispondere ai suoi comandi.

Non riuscì a dire una parola, né a lanciare uno sguardo ad altro che non fosse il proprio telefono.

Solo un sospiro sfiatato le uscì dalle labbra.

Iniziò inconsciamente a tremare per l'incredulità della notizia.

Non è possibile

Non è possibile

Continuava a ripetersi mentalmente.

Dopo anni passati a cercarlo per vie ufficiali e non, finalmente l'aveva trovato.

Ma era lui ?

Lo era davvero ?

Si sedette sulla prima sedia che trovò e con le mani tremanti fece il numero del suo informatore, premette il tasto di chiamata ed attese con l'apparecchio poggiato sull'orecchio.

I secondi passavano, assieme agli squilli del telefono, e l'ansia la faceva da padrona nel corpo di Aurora, tanto che i battiti frenetici del cuore andavano in simbiosi con i ticchettii della scarpa destra della ragazza, che non faceva che salire e scendere convulsamente sul pavimento.

Hola Bonita” rispose una voce profonda e latina dal telefono.

La ragazza sospirò e rispose “Hola Rey.. ho appena letto il tuo messaggio.. è.. è vero ?”

Si, Lola.. l'ho visto con i miei occhi”

Sei sicuro che sia lui ?”

Vienes a veerlo con tus ojos, si no me crees”

Roe spalancò la bocca e senza pensarci due volte rispose “Parto oggi stesso”

Ti aspetterò al nostro posto, Bonita”

Ti mando un messaggio appena prendo la passaporta”


Anche se la conversazione era terminata qualche istante prima, Roe teneva ancora lo sguardo fisso sul telefono.

Oh Merlino, lo sto per fare davvero ?” si chiese in un sussurro impercettibile.

Che cosa stai per fare ?” le chiese Mallory, facendo distrarre l'amica dall'apparecchio per focalizzarsi su di lei.

L'ho detto ad alta voce ?” chiese leggermente confusa.

Mal accennò ad un sorriso ed annuì per poi ripetere la domanda.

Parto” rispose Roe, solamente una parola, non riusciva a dire di più.

E dove vai ?” chiese l'altra sempre con un sorriso, forse credendo che l'amica stesse dando i numeri.

D'altronde era davvero strano che Aurora, Miss 'pentola di fagioli ambulante', non le raccontasse tutto subito o non iniziasse uno dei suoi soliti monologhi, ma anzi dovesse lei tirarle le parole fuori di bocca.

A Tiquana”

Il sorriso di Mal si spense non appena Roe nominò quel luogo, e le sue sopracciglia s'incurvarono confuse prima di chiedere “Perché proprio lì ?”

Aurora sapeva quello che l'altra voleva intendere con quella frase..

Perché proprio adesso devi ricordarmi il dolore che mi porto nel cuore ?

Ma Mal non era l'unica che soffriva perennemente, e sebbene per la ragazza dagli occhi color del cielo non ci fosse speranza di una pace futura, forse per lei quella possibilità si stava per realizzare.

Mi ha scritto Reinaldo” e già con quella frase si era assicurata la totale attenzione dell'amica, non che fosse strano che i due si sentissero ancora, dato che avevano deciso di rimanere amici, ma era decisamente strano che lei decidesse di mollare tutto per correre dal suo ex.

E cosa voleva ?” chiese guardinga Mal.

Ha detto che ha visto..ha visto..mio padre” rispose Roe, sussurrando l'ultima parola come se ancora non ci credesse nemmeno lei.

Mal spalancò immediatamente occhi e bocca, come un dannato pesce senz'acqua, prima di comprendere appieno cosa quello potesse significare per la sua amica e gettare le braccia intorno a Roe.

Vengo anch'io” le sussurrò tra i capelli

No Mal, non posso permetterti di tornare là” le sussurrò di rimando la mora.

Ma l'altra scosse la testa e, continuando a tenerla stretta tra le braccia, disse “Non me ne frega niente, non ti lascerò sola”

Lo dirai anche alle ragazze ?” chiese la mora con una voce talmente piccola e sottile da non sembrare nemmeno la sua.

Certo” sussurrò Mal, lasciandola andare dopo un'ultima stretta, per andare a preparare il tutto per quel viaggio improvviso.



E così si erano ritrovate ad aggrapparsi alla passaporta per Tiquana, come ai vecchi tempi..


Flashback


Appena arrivate in Messico al gruppetto di amiche sembrò di essere approdate in un altro universo, l'aria per cominciare non era respirabile e fresca come quella a cui erano abituate, il caldo la rendeva quasi tossica, per quanto opprimesse i polmoni , molto più di quanto lo potesse essere lo smog di Times Square all'ora di punta.

Le case poi erano basse e trasandate, simili a delle catapecchie stregate, e la gente era quasi inesistente o seduta immobile davanti al bar.

Probabilmente erano capitate nell'ora della siesta.


Dopo essersi sistemate nella casa -sempre che così la si potesse definire- le ragazze andarono in giro ad ispezionare la zona, e chi mai poteva offrirsi di trovare i locali notturni ? Ovviamente una certa rossa tutto pepe, con l'aiuto di Nelle, che si era auto imposta di divertirsi e lasciarsi alle spalle quell'idiota di Frederick.

Mentre Ed Marie e Freya andarono a far rifornimento di cibo, Mal e Roe si diressero verso i confini della città, ovvero dove si trovava il lunapark che avevano visto sulle fotografie dei depliant.

E fu proprio lì che Reinaldo fece la sua comparsa, come un cavaliere col cavallo bianco che appare nel momento del bisogno, con la soluzione a tutti i tuoi problemi.


Ed era così che era cominciata la loro storia, lui le aveva aiutate facendo il Cicerone della situazione e poi le aveva portate a spasso per la città.

Al ripensare a tutto questo Mal non poté evitare di rivedere anche tutto quello che successe durante quella maledetta sera..


Tutt'e sei si erano fatte belle per la serata che le attendeva nel famosissimo club della zona, Callie aveva così tanto insistito che le altre non erano riuscite a dirle di no.

Peccato che a volte l'alcol fa fare cose stupide, e lei c'era cascata con tutte le scarpe..

Direi di iniziare la serata facendo un brindisi” disse la rossa afferrando il bicchierino di whisky e sollevandolo in aria “Alle brave ragazze” continuò lanciando un'occhiata a Ed ,“Agli amori perduti” disse guardando Nelle, “Ai cretini che inventano regole idiote” aggiunse osservando rapidamente Mal, per poi spostarsi verso Roe“Alle nuove conquiste” e poi mise un braccio attorno alle spalle di Freya dicendo: “E alla spensieratezza!”

Tutte bevvero in contemporanea e quello fu il primo di mille giri d'alcol.

Tutto il resto fu per Mal un enorme punto interrogativo, tutto ciò che sapeva era che quella sera era andata a letto con uno che non era il ragazzo che amava, e di lui sapeva solamente il colore degli occhi.

E le conseguenze di quel gesto la perseguitavano ancora ogni notte.


Presente


Una volta che le ragazze atterrarono, su una piazzola desolata, il presente ed il motivo per il quale si trovavano lì presero il posto dei ricordi.

Erano in missione e anche questa volta avrebbero combattuto come un fronte unito.

Hey Roe, ma glielo hai detto a Mark che partivi per il Messico ?”

La domanda di Ed Marie squarciò la tensione con cui tutte avevano affollato i loro pensieri, lasciando Roe per prima di stucco.

Ehm non credo che ne abbia avuto il tempo, o mi sbaglio ?” rispose Mallory al suo posto, lanciandole un'occhiata obliqua.

La castana corrugò la fronte e mormorò “No, non sbagli”

Perché avrebbe dovuto, scusate ? Non sono mica affari suoi” ribatté Calliope.

Forse perché oltre ad essere il suo coreografo è anche il suo ragazzo adesso ?” ovviò Nelle, meritandosi un'alzata d'occhi da parte della rossa, che per l'appunto borbottò “Dettagli!” agitando la mano destra in aria, come a voler scacciare una mosca insignificante e fastidiosa, d'altronde per lei le relazioni a lungo termine erano esattamente questo.

Silenzio voi due.. siamo arrivate” le rimbeccò Freya.


Reinaldo, vestito di tutto punto con l'abito bianco da giorno, era appoggiato al cancello d'entrata del museo messicano, e non appena vide la sua ex amata sorrise ed aprì le braccia verso di lei.

Aurora ovviamente non si fece attendere e volò in quell'abbraccio, che tutto sembrava meno che amichevole, cosa che Callie non mancò di far notare alle altre.

Beccandosi un “Sei sempre la solita maliziosa” dalla cara Edmund.


*


E mentre i due ex iniziavano una conversazione fitta fitta, Natanaelle e Mallory si lanciarono uno sguardo d'intesa.

Noi dobbiamo andare da una parte.. ci vediamo all'hotel” disse la bionda, prendendo la castano rossiccia a braccetto, per poi avviarsi per le vie di Tiquana.


Flashback


Nelle ricordava perfettamente quello che successe durante quella vacanza all'insegna del divertimento.

Ricordava di aver ballato e bevuto, sulle note di molte canzoni che andavano in voga quell'estate.

Ricordava l'abbraccio di Calliope che la incitava a salire sul tavolo e ballare insieme a lei.

Come ricordava perfettamente com'era scesa da quel cubo improvvisato, per finire tra le braccia di un messicano sconosciuto, che l'aveva stretta a sé e l'aveva trascinata nelle danze.

Ricordava di non aver mai bevuto così tanto e di non esser mai stata così felice.

Ricordava di aver adottato il motto di Callie “Quello che succede a Tiquana resta a Tiquana” e di essersi lasciata alle spalle le paure e i timori.

Si era spogliata delle sue inibizioni e si era lanciata tra le braccia di Juan -probabilmente questo non era nemmeno il suo vero nome, ma lei l'aveva chiamato così per tutta la notte e anche il mattino dopo-.


Nelle lo baciò, stringendogli il collo e le spalle in un abbraccio che solitamente si scambiava con un amante.

Lui la ricambiò, forse realmente interessato a lei, o forse preda anche lui dell'ebbrezza dell'alcol.

La strinse a sé e la sollevò da terra, per tenerla alla sua altezza, mentre lei gli si avvinghiava ai fianchi.

Dopo poco si separarono per riprendere fiato, e a quel punto, osservandosi attorno, Nelle vide che si trovavano in una stanza da letto.

Le parve strano, perché non ricordava di aver salito delle scale o di aver sentito il dolore allo stomaco della smaterializzazione, ma l'attimo dopo le labbra di lui le fecero dimenticare ogni dubbio.

In qualche modo si ritrovarono sul letto e Nelle capì che quella era l'ultima occasione per battere in ritirata. Ma l'umiliazione, che aveva provato nel sentirsi rifiutata da Fred, era ancora troppo fresca e in quel momento desiderò solamente stare bene e dimenticarlo.

Perciò si spogliò di sua iniziativa e decise di perdere la sua verginità con quel ragazzo che, sebbene non l'amasse, l'aveva fatta stare al settimo cielo per tutta la sera.



Certo, non poteva prevedere quello che sarebbe successo la settimana dopo..

Non poteva prevedere che si sarebbe ritrovata sul pavimento del bagno degli Starmounth a sperare con tutto il cuore che quel dannato stick segnasse una sola lineetta.



Nelle sospirò di sollievo, il suo desiderio si era avverato, posò il capo sulle mattonelle bianche e poi voltò lo sguardo verso l'amica.

"Io sono salva a te com'è andata?"
Ma non ricevette risposta, anzi notò immediatamente che gli occhi azzurri della castana erano spalancati e terrorizzati, così si avvicinò ancor di più e sbirciò il risultato dalla sua spalla.

Immediatamente ebbe la sua stessa reazione, con la differenza che riuscì ad articolare una parola "Merda!"



(TO BE CONTINUED..)



**

--Angolo autrice--

Ciao a tutti,

Mi scuso nuovamente per il ritardo, ma col lavoro è davvero difficile trovare il tempo per scrivere qualcosa di decente.

(vi dico solo che ho lavorato anche domenica scorsa e ieri -per ben undici ore-.

No, non è uno scherzo -.-' )

So che probabilmente questo non è il capitolo che vi aspettavate, ma ho deciso di scrivere secondo una certa trama ed era necessario farvi conoscere più approfonditamente gli avvenimenti che riguardavano Aurora, Nelle e Mal.

Mi dispiace se qualcuno di voi si sia offeso, ma nel prossimo capitolo troverete sicuramente di più le altre ragazze.

Baci

Gin

p.s. A proposito se volete che racconti un avvenimento specifico, sono tutt'orecchi.

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Capitolo 11
*** Tiquana 2.0 ***


cap10

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-Tiquana 2.0-




La landa desolata era tale e quale all'ultima volta, un'infinità di erba giallognola circondava tutto quanto, gli alberi erano alquanto secchi e spogli, e l'aria era irrespirabile, secca e calda come se si trovassero all'inferno.

Natanaelle da perfetta vedetta, spostò gli occhi a destra e sinistra cercando di individuare qualche forma umana, mentre Mallory si sedeva a gambe incrociate davanti alla piccola lapide.

Con un grumo in gola Nelle levò gli occhi dalla sua amica, per lasciarle un poco di privacy, e continuò a scrutare la zona.. d'altronde nessuno doveva sapere.


Flashback


"Io sono salva a te com'è andata?" il tono sollevato di Nat non passò inosservato alle orecchie di Mallory, ma in quel momento non riuscì ad articolare una parola, perché a differenza dello stick della sua amica, il suo aveva due maledettissime linee.

Gli occhi azzurri le si riempirono di lacrime non appena il suo cervello capì cos'avrebbe comportato la positività di quel test.. un bambino.

Non era pronta.

Non era assolutamente pronta ad essere madre.

Merda” il sussurro di Nelle la risvegliò dal torpore.

Mal spostò lo sguardo dallo stick agli occhi blu della bionda, ingoiò un po' di lacrime e sussurrando chiese “C-cosa..devo fare ?”

La bionda non ne aveva assolutamente idea, l'unica cosa che sapeva era che in quel momento la sua amica aveva bisogno di un abbraccio, perciò le si avvicinò e la strinse a sé, mentre inconsciamente le ripeteva la stupida frase che chiunque in quella situazione avrebbe voluto sentirsi dire “Andrà tutto bene”


Beh, non poteva certo sapere che nulla sarebbe andato bene, no ?

Lei non era mica un oracolo!


Cosa farò quando mi chiederà di suo padre ? Non ricordo nemmeno il suo viso.. sono una schifosa puttana” disse Mal piangendo e singhiozzando tra i fiumi di lacrime.

Non dire stronzate, non lo sei” cercò di consolarla Nelle.

Ma la castana scosse vigorosamente e tirando su col naso insistette: “Si invece.. è questo quello che sono!

Una stupida che è andata a letto con uno qualunque per dimenticare che il suo stupido ragazzo si stava facendo un'altra!

E sono così idiota da non aver prestato attenzione né a lui, né ai contraccettivi!

Me lo merito.. mi merito tutte le punizioni del mondo!” esclamò infervorandosi con se stessa e finendo col lanciare lo stick dall'altra parte del bagno.

Stronzate! Queste sono solo stronzate.. e se così fosse allora io lo sono più di te, ho dato la mia verginità a Juan per dimenticare Lo Stronzo e non ne sono pentita”

Non sei..” iniziò Mal, ma venne interrotta dall'amica, che immediatamente disse con un tono che non ammetteva repliche: “Se non lo sono io non lo sei neanche tu”

Ed effettivamente una risposta non era arrivata dalle labbra della castana, solo altri fiumi di lacrime.


Da quel giorno erano iniziati i segreti.

Nessuna delle due ne aveva fatto più parola.

Né con le altre, né tra di loro.

E più la pancia cresceva, e i mesi passavano, e più un piano si costruiva nelle loro menti.

Tutti la credevano in giro per il mondo a fare la fotografa, mentre in realtà si nascondeva nella casa di campagna dei suoi avi, e fotografava il laghetto e il bosco lì vicino.


Ma a quanto pareva non avevano passato al vaglio tutte le possibilità, perché quando Nelle accompagnò Mal all'ospedale babbano, scoprirono una triste verità.


La bambina che aveva dato alla luce era nata senza il cervello.

Ebbero giusto il tempo di stringerla tra le braccia e darle un nome, prima che la vita smettesse di scorrerle nelle vene.


Presente


I fiori variopinti stonavano, in una maniera quasi irreale, con il giallo del prato secco, e la croce di legno scuro.

Ma a Mal non importava, aveva comprato tutti i colori che pensava potessero piacere alla piccola Catherine, perché lei meritava il meglio, visto che le visite che le faceva la sua mamma erano così sporadiche.

Con un sorriso accolse le lacrime che avevano preso a scorrerle sulle guance e con la voce rotta la salutò.


*


Da quando si era ritrovata in quel luogo, l'ansia e la speranza l'avevano persuasa.

Sarebbe stato fantastico se Reinaldo avesse avuto ragione e avesse ritrovato suo padre. Ma dall'altra parte si chiese se lui l'avrebbe riconosciuta e di conseguenza abbracciata, oppure se l'avrebbe trattata come una sconosciuta.

Ecco, quello probabilmente sarebbe stato peggio.

Come ricevere una coltellata su una ferita già aperta da tempo.

Ma doveva rischiare.

E doveva essere lei a farlo, d'altronde sua madre aveva già sofferto abbastanza.. si era distrutta per anni appresso alle soffiate degli investigatori privati, che tutto avevano fatto tranne che trovarlo davvero, aveva dato anima, corpo e denaro a tutti quei ciarlatani solo per sentirsi dire sempre la stessa storia.

Ora era il suo turno.. quella sarebbe stata l'ultima spiaggia, prima di chiudere quel capitolo per sempre.

Ma doveva tentare.. lo doveva a sua madre e a suo padre, l'uomo che l'aveva spinta a diventare la stella che era adesso..


Flashback


Quella mattina la piccola Aurora non pensava che sarebbe successo qualcosa di eclatante nella sua giovane vita, sperava solo di riuscire a convincere i suoi genitori a portarla a prendere un gelato.

Ma quando trotterellò per tutto il soggiorno avvicinandosi sempre di più verso il padre, notò qualcosa che stonava sul davanzale del caminetto, immediatamente presa dalla curiosità saltellò più velocemente gridando: “Papà papà papà!! Che cos'è quel pacchetto ? Eh? Eh? Eh ? Che cos'è ? Che cos'è ?” chiese tirando verso di sé il pantalone della gamba sinistra che sbucava dal divano.

Non lo so..Perché non lo apri, tesoro ?” rispose lui, imperturbabile, mentre fingeva di continuare a leggere il giornale.

La piccola corse e si buttò per terra per la foga di scoprire cosa contenesse.

Quando finalmente riuscì a spacchettare la carta e a sollevare il coperchio della scatola, rimase a bocca aperta nel guardare cosa c'era dentro.

Un minuscolo paio di scarpette da danza, identiche a quelle dei film, con tanto di nastro rosa, faceva capolino dalla carta velina.

Perché non le provi, tesoro ?” le domandò il padre, fissandola da dietro il giornale.

La piccola Aurora non se lo fece ripetere due volte e immediatamente si cimentò nell'impresa, che riuscì a terminare dopo qualche minuto.

Come stoo ??” chiese ruotando su se stessa con un sorrisone stampato in faccia.

Perfetta” disse l'uomo afferrandola e tirandosela in spalla “Su andiamo a mettere il cappotto”

Perché il cappotto ?” chiese la bambina.

Perché le sorprese non sono finite, tesoro”

Ma non è il mio compleanno!”

Che c'entra, ricordati che ogni tanto si devono fare dei regali e delle sorprese alle persone che amiamo!” rispose lui infilandole il cappotto, prima di uscire di casa.


Quel giorno Aurora aveva passato il pomeriggio nella sua prima sala di danza, ed ovviamente non se n'era più voluta andare via.


*


Non ci posso credere stai sessaggiando !” esclamò esterrefatta Freya, attirando su di sé l'attenzione di Edmund, seduta sulla poltrona lì accanto, e del vecchio ubriacone alla reception.

Calliope guardò la cugina sbattendo innocentemente gli occhi “Ti sembrano cose da urlare ? E comunque non sono affari tuoi” disse abbassando il telefono sulle ginocchia.

In quell'istante Freya ed Edmund si lanciarono un'occhiata d'intesa, prima di buttarsi di peso su Callie e fregarle il telefono.

Ahia! Quella era la mia tetta”

Pazienza hai l'altra” rispose immediatamente Ed Marie, che si accomodò sul bracciolo di Freya e s'immerse nella lettura dei messaggini sconci di Callie.

Chi è questo tizio ?” chiese Edmund sollevando ripetutamente le sopracciglia.

Nessuno” rispose la rossa cercando di riprendersi il telefono.

Ma Ed la bloccò e continuò la sua indagine “È l'unico salvato col nome di battesimo, al posto di 'Sexy boy n.4' o 'Mr figo' o.. com'era l'altro ?”

Quale ? 'Bel culo' o 'bocca di rosa' ?” rispose Freya ridacchiando.

Siete due impiccione, conoscete la parola privacy ?”

Entrambe si guardarono, poi guardarono lei e con impassibilità dissero “No” facendo sbuffare la rossa.

Non mi dire..” esclamò Freya ad un tratto attirando l'attenzione di Ed.

Cosa cosa ?”

Il tipo.. Maven.. è il collega di Cassian ?!” esclamò tutta contenta Freya.

Callie non rispose ma le sue guance rosse lo fecero per lei.

Il tipo tenebroso che avete visto all'ospedale ?” chiese Edmund, ottenendo un si collettivo, che le fece mettere il broncio “Uffa.. perché sono sempre l'ultima a sapere le cose! Pure io volevo conoscere la nuova fiamma di Callie”

Non è la mia nuova fiamma”

Si, lo sappiamo tu con gli uomini ci scopi e basta” disse Ed con una smorfia.

Calliope ed Edmund si fissarono per qualche istante, come se stessero facendo un discorso silenzioso, nel quale la prima accusava la seconda di giudicare le sue azioni, e la seconda diceva che non era assolutamente vero.


Titic.. titic..


Uuuh messaggino!” esclamò Freya pigiando sul tasto per aprirlo.

Ridammelo!” esclamò Callie, cercando di afferrare il telefono e superare le cinture di sicurezza, che erano diventate le braccia di Ed, senza tuttavia riuscirci.

Freya ghignò malignamente verso la cugina e iniziò a leggere il sessaggino ad alta voce.

Vorrei che fossi qui” s'interruppe e fissò maliziosamente le altre due “ti prenderei sulla scrivania” si bloccò da un attacco di risa “così forte che le tue urla arriverebbero fino alla stanza del capo” la voce si bloccò un'altra volta ma non per le risate o per aumentare l'enfasi, solamente perché la mano smaltata della rossa le si piazzò sulla bocca.

Te lo dico una volta sola cugina” disse fissandola seriamente negli occhi “leggi un'altra frase e ti inseguirò a vita per farti il solletico”

E mentre Ed Marie, col volto ancora rosso per ciò che aveva udito, cercava di trattenere le risate. Freya sbiancò e le lanciò il telefono, sussurrando “No, il solletico No!”

Calliope afferrò il cellulare e lo accarezzò come se fosse stato un gattino, prima di dirle con un ghigno “Brava bambina, lo sai che non ti conviene metterti contro di me”


*


Eccolo è quell'uomo al tavolo del poker” le sussurrò Rey, indicandole il signore con gli occhiali e il sigaro in bocca.

Il cuore di Roe batté all'impazzata nella gabbia toracica, quasi come se fosse stato un pettirosso ingabbiato che voleva spiccare il volo a tutti i costi.

Non so se ce la faccio” rispose la mora deglutendo a fatica.

Reinaldo, dietro di lei, le strinse entrambe le spalle e la confortò: “Si che ce la fai, ho fiducia in te, mi amor” prima di darle un colpetto sul sedere e spingerla verso il tavolo da poker.

Più si avvicinava e più il terrore si faceva strada dentro di lei.

Mille volte aveva pensato a cosa dire quando -e se- si fosse ritrovata davanti a lui, eppure in quel momento tutte quelle frasi, che si era preparata, non ne volevano sapere di venir fuori, né di passare nella sua mente.

Tutte le parole, che la contraddistinguevano e che creavano i suoi monologhi, facendola diventare “Miss Pentola di fagioli”, sembravano svanite nel nulla.

Lei era rimasta sola, nel momento più importante della sua vita.


In quel momento desiderò molte cose: prima fra tutte il non essere lì, seconda al volersi nascondere nella pelle di qualcun altro, come faceva la sua amica metamorfica, e soprattutto desiderò avere accanto l'unica persona che non era a Tiquana.. desiderò così tanto poter camminare verso quel supplizio mano nella mano con Markus, così da potersi stringere nel suo abbraccio nel momento in cui quell'uomo si sarebbe rivelato essere qualcun altro.


Purtroppo però era da sola e doveva farsi coraggio.

Alzò il mento, deglutì e parlò.

Salve.. s-scusate il disturbo.. v-vv-vorrei..” stava balbettando in modo impacciato, imbarazzante e assolutamente non da lei, perciò tacque sperando di non essere stata udita e poter fare una ritirata strategica per riprovare tra mille anni.

Si voltò scuotendo la testa e fece per andarsene quando la voce di uno degli uomini la interruppe “Cosa vorresti, tesoro ?”

Quella voce..

Se le sue orecchie non la ingannavano..

Se la sua mente non le stava creando delle allucinazioni..

L'avrebbe riconosciuta tra mille..

Papà” mormorò in un suono strozzato.


Come scusa ?” chiese il vecchietto lì accanto “Non ti ho sentito”

E quando mai senti qualcosa Smilt” borbottò il vicino con la barba rossa.

Il vecchietto lo guardò male e urlò “Come hai chiamato mia moglie ?”


Ma l'uomo che Roe stava fissando non mosse un muscolo, né si distrasse, anzi le prestò la massima attenzione, posando addirittura le carte e il sigaro.

Cosa posso fare per te ?”

V-volevo chiederle se.. se il suo nome è Garrett.. Hamilton”


Immediatamente il tavolo si fece silenzioso, i due litiganti si ammutolirono di colpo e tutti e sei i giocatori fissarono gli occhi e le orecchie su di lei.

Chi vuole saperlo ?” chiese l'uomo con la barba rossa.

Oh.. si, giusto.. mi chiamo Aurora” bofonchiò prima di mordersi le labbra e attendere una loro risposta.

Maxwell, piacere di conoscerti” disse di nuovo Barbarossa “e l'uomo che hai indicato si chiama Jason, spiacente tesoro”

La sconfitta della speranza le bruciò il cuore.

Questo era peggio di una stilettata nel petto.

Era il peggior dolore che avesse mai provato.

Oh.. beh grazie lo stesso” mormorò posando lo sguardo sul pavimento e allontanandosi dal tavolo.

Era così presa dal suo dolore che non si accorse dello stridere di una sedia sul legno marcio del parquet, né si sarebbe accorta che Jason si era alzato dalla sedia e l'aveva seguita se lui non le avesse afferrato il braccio.

Un tempo.. un tempo mi chiamavo Garret”

Il silenzio si protrasse a lungo dopo quella rivelazione.

Solo il battito martellante del suo cuore riusciva a spezzarlo.

Mille pensieri e mille ipotesi le si riversarono nella mente.

Sollevò lo sguardo e si ritrovò a fissare due occhi marrone cioccolato identici ai suoi.

E la speranza tornò in vita, come una fenice, non moriva mai del tutto.

L'uomo che cerco.. è sparito dopo una missione..quando avevo quattordici anni.. quell'uomo era mio padre”

Lui le si avvicinò e le accarezzò una guancia.

Mia figlia voleva diventare una ballerina” disse accarezzandole i capelli “Pensi che ci sia riuscita ?”

L'emozione che scaturì dal suo petto fu così forte che le tolse il respiro.

Per qualche istante rimasero a fissarsi negli occhi.

Nient'altro esisteva attorno a loro.

P-penso di si.. so che lavora a Broadway, in una compagnia teatrale, come prima ballerina” disse mentre le lacrime le scivolavano sul viso come un fiume in piena.

Sei così bella Roe” disse accarezzandole il viso e asciugandole al contempo le lacrime.

Lei si tuffò tra le sue braccia e mormorò: “E tu sei più basso di quel che ricordavo” ottenendo una risata profonda dall'uomo.

E quell'uomo era veramente suo padre!

Tutto sarebbe andato apposto, ora che erano di nuovo insieme!


**

--Angolo autrice--

Ciao a tutti, o a chi segue ancora questa storia,

(ormai lo so che pensate che sia morta)

comunque volevo dirvi che il prossimo capitolo

sarà incentrato sulla cara Freya e sul suo flashback.

Anche se troveremo anche dei pezzi dove incontreremo anche le altre ragazze e i ragazzi (si, torneranno tra noi)

Spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto,

e vi ringrazio per aver dedicato qualche minuto del vostro tempo alla mia storia.

Baci

Gin



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Capitolo 12
*** Nina ***


5

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-Nina-


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Prima di tornare a casa, ci sarebbe un altro posto che vorrei visitare, se per voi va bene” disse all'improvviso Freya, non appena atterrarono sul suolo americano.

Le ragazze si guardarono a vicenda, in silenzio, e allo scattare della mezzanotte -quando tutti gli orologi cantarono insieme- capirono esattamente dove volesse andare la loro amica.

Oggi è il 16 dicembre.. mi sembra più che giusto” l'appoggiò Nelle, sorridendole con una lieve malinconia nello sguardo.

Aurora si diede mentalmente della stupida per non averci pensato prima, ma a sua discolpa c'era da dire che aveva sottoposto il suo cuore e la sua mente ad un eccessivo stress emotivo, per cui annuendo lentamente all'indirizzo di Freya, si appartò leggermente per scambiare due parole con suo padre.


So che per te sarà tutto nuovo o alla stregua di un sogno lontano, ma non posso accompagnarti a casa, c'è un'altra cosa che devo fare.. e sebbene per me niente conti più della felicità della nostra famiglia, in questo momento devo dare la priorità ad una ricorrenza speciale” con il cuore diviso a metà, Roe creò brevemente una lucciola che gli avrebbe mostrato la strada di casa.

Vai pure con le tue amiche, tesoro, saprò cavarmela.. anche se dovrò spiegarti ancora molte cose quando tornerai” Mr Hamilton le sorrise, accarezzandole le ciocche scure, prima di spingerla leggermente verso il gruppo di ragazze.

In bocca al lupo, papà.. la mamma sa essere una temibile avversaria quando ci si mette”

Crepi il lupo” rispose, strizzando l'occhio nella sua direzione, prima di sparire assieme alla lucciola.


Con un sospiro Roe spostò lo sguardo verso le altre, e con una nuova determinazione negli occhi, posò la mano al centro del cerchio, sopra alla piccola torre di mani, che si era appena creata, ed affrontò la nuova smaterializzazione.


*


Era passato davvero troppo tempo da quando era stata lì l'ultima volta.

Edmund voltò la testa a destra e a sinistra come se stesse cercando un punto di riferimento o un ricordo da risvegliare, ma nulla le tornò alla mente, vide solo la bellezza di quel luogo, cosa che in passato aveva sempre quasi ignorato o liquidato con sufficienza.

Aveva passato bei momenti in quella scuola ed altri meno, ma quelle mura avevano contribuito a formarla, era grazie a ciò che aveva vissuto lì e a chi aveva conosciuto, che era diventata la persona che era adesso.

Quel luogo, ricco di storia e magia, custodiva i suoi ricordi più preziosi, distribuiti in sette lunghi anni scolastici, e sarebbe rimasto sempre nel suo cuore.

Era tornata.. ma questa non era una visita di piacere.

Non sarebbe corsa a salutare il vecchio Magicospino brontolone, né avrebbe abbracciato i vecchi professori, era lì per un motivo diverso.

Erano passati dieci anni da quel fatidico giorno, e lei non avrebbe mai dimenticato.


*

Calliope la raggiunse con delle pale in mano, e la cosa buffa non era che sembrasse una serial killer in minigonna, no era il fatto che nessuna delle sue amiche si era accorta della sua momentanea sparizione, né che fosse tornata con quegli aggeggi in mano.

Dove diavolo le hai prese ?” chiese Mallory, stupita e incuriosita.

Ecco forse solo lei, si stupiva ancora delle idee di Callie, forse era perché era stata via mesi interi. - pensò Nelle.

Se te lo dicessi rimarresti sorpresa delle cose che riesco a trovare in questo posto” rispose la rossa con un ghigno, che non prometteva niente di buono, sul viso.

Comunque a che servono ?” chiese Ed.

La rossa strabuzzò gli occhi, quasi come se avesse visto un fantasma fare l'hoolahop su un piede solo “Per scavare, no ? Vi siete scordate che il nostro tesoro è sepolto cinque piani sottoterra ?”

E tu hai dimenticato di possedere una bacchetta ?” le rispose Freya, dicendo qualcosa per la prima volta da quando erano atterrate in quel luogo.

Le ragazze si zittirono di colpo, come se si fossero appena ricordate cosa la loro amica avesse conservato in quel baule.

S'incamminarono in silenzio, verso il luogo prescelto, ovvero sotto la vecchia quercia secolare, mentre ognuna ripensava a qualche ricordo più o meno gradevole che aveva lanciato nel baule dieci anni prima.

Mhm.. forse” borbottò Callie, lasciando cadere per terra le pale che aveva 'preso in prestito', che tornarono magicamente al loro posto nello sgabuzzino.


*


Freya si sentiva come se stesse camminando sulle nuvole, come se i suoi piedi si muovessero da soli, conoscendo già la strada, quasi volando sul terreno accidentato che le si presentava davanti, mentre la sua mente era fissa e bloccata su un singolo pensiero.

O meglio, su una singola persona, la persona che infestava i suoi sogni trasformandoli in incubi pieni di sensi di colpa.. Nina Fuler.

La sua prima amica.

La sua migliore amica.

L'unica che le era stata accanto fin dalla culla, prima ancora di conoscere le ragazze e prima ancora che sua madre se ne andasse.

Era la sorella che non aveva mai avuto.. ed era tutto questo prima ancora che capisse cosa potesse significare, prima ancora che potesse pensare che un giorno non sarebbe stata più al suo fianco.

*

Edmund si accostò a Roe, ed insieme lanciarono l'incanto che avrebbe portato il loro 'tesoro' alla luce.

Fecero aprire lentamente il terreno, mentre Nelle e Mal controllavano il perimetro nel caso in cui qualche viandante o custode venisse a ficcare il naso.

Nel frattempo Callie, avendo visto gli occhi offuscati di sua cugina, le si era affiancata per accertarsi che stesse vivendo nel presente e non nel passato.

Freya si ridestò non appena sua cugina le mise una mano sulla spalla, voltò immediatamente il viso verso di lei, e rispose al suo sorriso incoraggiante, sebbene con la mente fosse ancora persa nei suoi pensieri.

Tutto bene tesoro ?”

Certo” rispose scuotendo la testa per cacciare via quei tristi pensieri, poi prese sottobraccio la rossa e si avvicinarono alle altre ragazze.

Mallory si avvicinò appena il baule risorse dalla terra, si accostò a Roe con la bacchetta pronta a dare man forte.

Con un tonfo sordo il tesoro cadde sul prato e Nathanaelle corse a fare la sua parte.

Con un Alohmora ben assestato, il baule si aprì, rivelando i segreti che tutt'e sei vi avevano nascosto dentro.

Era arrivato il momento di rivelare la verità e rivivere il passato.


*


Freya sollevò quello che poteva sembrare un vecchio libro rilegato in pelle, ne accarezzò la copertina e sospirò prima di aprirlo.

La prima cosa che vide fu il suo ritratto, quello che le aveva dipinto proprio quell'estate per gioco.

Non era perfetto, d'altronde aveva dodici anni all'epoca, però le somigliava molto. I capelli scorrevano fluidi e indomabili, come sempre, ai lati del volto, gli occhi presentavano quella scintilla di irriverenza che prometteva guai pericolosi ed eccitanti.

Eppure non era prefetto, nelle forme del viso, ancora un po' rudimentali.. nelle labbra a cuore.. leggermente storte..

Non era perfetto, ma a Nina era piaciuto moltissimo.

Ancora ricordava le parole con cui gliel'aveva detto: “È ufficiale!” aveva esclamato, afferrando la pergamena dipinta, sventolandola in aria come se fosse stata una bandiera della vittoria.

Cosa ?” aveva chiesto ridendo, Freya, non comprendendo la nuova folle idea che le era sbucata in mente.

Ma come cosa?! Che sarai la prossima 'Vangog' o 'Michelangela'!”

Freya scoppiò a ridere per la pronuncia errata e storpiata di due dei suoi più amati artisti “Si, come no!”

Fidati, Yaya, diventerai famosa in tutto il mondo, ed io potrò vantarmi di essere stata la tua musa ispiratrice!” le disse con gli occhi pieni di speranze e orgoglio, chiamandola con uno dei soprannomi che le aveva affibbiato da piccola, quando ancora non riusciva a pronunciare le 'r'.

Sogni proprio in grande, eh ?” aveva scosso la testa, Freya, non essendo affatto d'accordo con le sue aspirazioni.. lei non si sentiva affatto brava, migliore di altri, ma non di certo eccellente come i grandi maestri!

Beh certo! Una delle due lo deve pur fare, altrimenti chi ti spingerà ad emergere ? Se fosse per te, ti nasconderesti in un bunker sotterraneo e butteresti via la chiave dell'uscita”

Non sarebbe male in effetti” aveva ribattuto Freya, alzandosi in piedi per riprendersi il dipinto “Almeno non dovrei sopportare la tua presenza” aveva continuato sghignazzando.

Se, se.. ti mancherei troppo”

È vero” aveva riso lei “probabilmente ti rinchiuderei nel bunker insieme a me.. dopotutto qualcuno deve farmi da musa, no ?”

Vero, meglio dipingere qualcosa di eccezionalmente bello, come me, invece delle pareti spoglie di un compensato di plastica sotterraneo” aveva riso impudentemente, Nina, prima di lanciarle uno sguardo serio e dire “La tua arte è un dono Feyfey, e dovresti lasciarla ammirare da tutti. Promettimi che un giorno lo farai! Promettimi di non smettere mai di dipingere!”

Promesso!” aveva sorriso Freya, allungando il mignolo della mano destra per stringere quello di Nina.

Non puoi infrangere un giurin-giurello, sappilo!” le aveva ordinato con un tono perentorio ed uno sguardo serissimo.


E invece l'aveva fatto.

Erano anni che non prendeva più in mano un pennello, l'ultima volta che l'aveva fatto era stato quando aveva dipinto quell'album da disegno, e poi aveva seppellito e distrutto tutto, quando lei era scomparsa dalla sua vita.

In quel momento strinse al petto quel vecchio raccoglitore e pianse.

Pianse in una maniera incontrollabile, dapprima cadde una sola singola lacrima silenziosa, per poi essere raggiunta da tante sorelle che scorrevano come un fiume in piena, come quel giorno di tanti anni prima.

Ricordando come aveva trovato il suo corpo... ricordando come non aveva potuto salvarla.. e rimpiangendo di non essere arrivata prima.

E tutti i suoi pensieri divennero 'se' e 'ma'.

Se avessi..

Se non avessi..

E probabilmente tutto sarebbe andato diversamente se lei fosse stata ancora lì.


Sono sempre i migliori che se ne vanno per primi” la voce di Calliope, giunse lontana alle orecchie di Freya, che in quel momento rivisse il momento più brutto della sua vita.


Flashback


Era l'estate del loro secondo anno e Freya non aveva voluto assolutamente staccarsi dalla sua migliore amica, perciò quell'estate aveva fatto i bagagli e si era unita a quel viaggio che la famiglia Fuler aveva da tempo organizzato.

L'Inghilterra era splendida, tutti quei paesaggi stupendi, quei castelli scozzesi immersi nel verde, e tutta quella storia e regalità che si percepiva ovunque posasse lo sguardo, era incredibile!

Freya non credeva ai propri occhi, non riusciva a pensare di essere stata così fortunata da vederla.

Ma la fortuna si sa che gira su una ruota maledetta, e quei giorni felici, presto furono sostituiti da qualcosa di terribilmente tragico.


Quella terribile giornata del 16 luglio, il signore e la signora Fuler avevano deciso di andare a visitare la scuola di magia e stregoneria che avevano frequentato da giovani, Hogwarts, ma le due ragazze erano fin troppo stremate dalla camminata del giorno precedente perciò erano volute rimanere in casa a rilassarsi.

Erano le due del pomeriggio, e Freya non faceva che saltellare per tutta la stanza gridando “Ho fame! Ho fame! Fame! Fame!” avvicinandosi -ad ogni salto sempre più- all'orecchio di Nina, che dolorante per le camminate, era stramazzata a quattro di bastoni sul letto.

Nina, dopo essersi tappata le orecchie, con un gemito di sofferenza muscolare, si girò per guardare male l'amica ed esclamare: “Per Merlino, Feyfey, se hai fame apri il frigo e mangia!”

La ragazza per tutta risposta scosse la testa, per un tempo che a Nina parve infinito, prima di dire “Già fatto, non c'è niente”

Scommetto quattro galeoni che non è affatto vero, la mamma ha fatto la spesa ieri”

La castana sospirò e si sedette sul letto dell'amica, che ovviamente venne schiacciata senza pudore dal sedere dell'altra “È tutta roba strana o che va cucinata.. niente di buono”

Nina si coprì gli occhi castani con le mani, non sopportando più gli stramazzi dell'altra “Ok, beh.. mi sembra che mamma abbia detto che ci dovrebbe essere un negozio qua di fronte”

Freya la guardò con occhi speranzosi prima di chiedere:“E vende cibo ?”

Penso di si, e no, non ti accompagnerò!” disse immediatamente Nina, non appena l'altra stava per aprire la bocca, cosa che fece mettere su un broncio infantile alla ragazza.

Eddai! Che cattiva!” brontolò Freya.

Nina scosse la testa, trattenendo un sorriso.

Per tutta risposta Freya iniziò a farle gli occhi dolci e a cercare di persuaderla, strusciandolesi addosso come un gatto bisognoso di coccole.

Sciò, ho detto di no, voglio rimanere così per sempre!” disse muovendo le braccia avanti e indietro, come se stesse facendo l'angelo sul letto, invece che sulla neve.

Uffa!” borbottò la castana, prima di alzare il mento al cielo e incrociare le braccia “Bene, andrò da sola, ma non ti comprerò niente!” disse iniziando ad infilarsi le calze.

OK” rispose l'amica, non spostandosi minimamente dal letto.

Nemmeno le praline al croccantino” le disse Freya afferrando gli stivali.

Non credo le abbiano”

Beh se le hanno non te le compro” poi prese il cappotto grigio di cachemire, appeso dietro la porta, e se lo infilò mormorando “E ti frego il tuo cappotto preferito”

Mhm..” borbottò, annuendo meccanicamente, dato che aveva smesso di ascoltarla da un po'.

Freya sbattè la porta e uscì di casa.


Non ricordava bene cos'era successo in seguito, se aveva realmente mangiato quello che aveva comprato, né ricordava cosa avesse acquistato dal negozio babbano.

Era tutto confuso nella sua mente, molto probabilmente perché non era affatto importante, ma sapeva di aver perso tempo.

Aveva sprecato quegli ultimi istanti ad essere una bambina capricciosa e ad essere arrabbiata con la sua migliore amica.. beh, di certo non poteva immaginare quello che sarebbe successo.


Quando spalancò la porta d'ingresso non riuscì nemmeno a concludere la frase che aveva in mente “Ehi Ninnina piccin-AH!” aveva spalancato gli occhi e la bocca, mentre un urlo incredulo e terrorizzato le usciva dalla gola.


Ma non dimenticò mai la scena che vide.


Nina era a terra, in una pozza di sangue, e lui era ancora lì, sopra di lei per inciderle un simbolo sul petto.

Si voltò al suo arrivo e le sorrise mostrandole dei denti così marci da far ribrezzo, le si avvicinò e le disse “Sei fortunata a non essere una Fuler, ho ucciso tutta quella feccia, finalmente il mondo è un posto migliore”

Freya ricordava solo di aver iniziato a piangere e a tremare, mentre fissava gli occhi vacui della sua amica “NO, nononononononononono!”

Mi dispiace”

Era caduta in ginocchio ed aveva affossato il viso nel ventre di Nina. E non si era più alzata fino all'arrivo degli Auror, continuando a ripetere ininterrottamente: “Mi dispiace”

*


Mi dispiace” sussurrò nel presente, come se stesse parlando davanti alla sua lapide “Sarei dovuta arrivare prima.. è colpa mia!”

Calliope la strinse tra le braccia e disse “No, è colpa di quell'uomo orrendo”

Nina non vorrebbe vederti così, lei sa che non è stata colpa tua” disse Nelle, accarezzandole la spina dorsale.

I singhiozzi e le lacrime la percuotevano così tenacemente da non lasciarle neanche il tempo di un respiro normale.

Eri solo una bambina, se anche fossi entrata prima non avresti potuto fare niente” aggiunse Aurora.

Mal afferrò l'album da disegno che Freya aveva lasciato cadere sul prato e disse “E non vorrebbe neanche vederti infelice, non era lei che ti spronava a dipingere ?”

Quando i singhiozzi diminuirono riuscì a dire “Si.. ma” prese un respiro profondo e continuò “Ormai è troppo tardi.. ho distrutto tutto”

Non è mai troppo tardi, quanto costeranno mai una tavolozza e un cavalletto nuovi ?” la incoraggiò Edmund.

Mallory e Nathanaelle si inginocchiarono e, dopo aver rimpicciolito ed afferrato il baule dei ricordi, rimisero la terra a posto.

Segui i tuoi sogni Frey, sono sicura che troverai il tempo per dipingere, nonostante il lavoro” le disse Mal, prima di sollevarsi e dire “Dobbiamo andare, prima che William ci becchi ”

Non ho paura di un magicospino, Mal” disse Callie, rimanendo immobile, mentre le altre avevano iniziato a raccogliere gli oggetti e a tirare fuori le bacchette.

Beh io si” borbottò Freya “quel vecchio pupazzo parlante mi odia!” disse facendo scoppiare a ridere la cugina.


Si rimisero in cerchio e, con un ultimo abbraccio collettivo, si smaterializzarono ognuna nella propria dimora.


**

--Angolo Autrice--

So che state pensando: “Chi non muore si rivede”

Ma come al solito da quando lavoro mi è difficile trovare il tempo per scrivere,

o meglio mi è difficile conciliare la voglia, la vena creativa e il tempo.

Insomma sono un casino ambulante e mi scuso con voi, care lettrici!

Spero che il capitolo vi piaccia,

e vi dico che con questo sono finiti i flashback.

Dal prossimo vedremo ciò che è successo mentre loro sono partite per Tiquana.

Che dite, troveranno tutto com'era o dovranno litigare per riprendersi il ruolo che avevano prima?

Alla prossima,

Baci

Gin

p.s. Sono ben accetti suggerimenti o aiuti :)



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Capitolo 13
*** Wellcome back ***


1

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-Wellcome back-

-Parte 1-


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Arrivare a casa non era mai stato così tanto debilitante per Mallory, da quando si era trasferita nel suo appartamento, due settimane dopo essere tornata, ma negli ultimi tre giorni aveva vissuto talmente tanti avvenimenti da bastarle per una vita intera. Prima c'era stato il matrimonio dello stronzo, poi col messaggio di Reinaldo si erano precipitate a Tiquana, dove il passato era andato a farle visita, e quella notte avevano pianto per il ricordo della spumeggiante Nina.

Con un sospiro aprì la porta, non riflettendo sul fatto che essa si fosse aperta semplicemente con l'utilizzo delle chiavi, senza dover disattivare gli allarmi magici, ed entrò nel suo monolocale.

Si chiuse la porta alle spalle, gettando borsa, chiavi e scarpe alla rinfusa nell'ingresso, e non appena accese le luci si ritrovò una bella sorpresa inaspettata.


Un metro e novanta di uomo, con dei bicipiti incredibilmente sviluppati lasciati scoperti da una misera t-shirt blu notte, stanziava lì di fronte a lei.

Mal rimase impietrita mentre lui sollevava il capo castano, per guardare chi fosse entrato, ma lo sguardo che le rivolse non fu affatto facile da interpretare, le sembrava quasi di venir trafitta dai suoi occhi incredibilmente azzurri.

Il suo capo, Uriel Keyworth, era seduto sul suo divano.


Che diavolo ci fai qui ?! Mi hai fatto prendere un infarto!” esclamò la ragazza, dopo aver deglutito per la strana sensazione che l'aveva pervasa vedendo quella massa di muscoli in bella vista.

Per tutta risposta lui sollevò l'angolo sinistro del labbro in una specie di sorrisetto impertinente, e si alzò per andarle incontro.

Vuoi sapere cosa ci faccio qui ? Io avrei un'altra domanda per te: dove cazzo sei stata ?!” una cosa tipica del carattere di Uriel era il saper mantenere sempre la calma, anche quando era incazzato nero -come in quel momento- lui non alzava mai la voce, anzi semmai l'abbassava, come a produrre un ringhio di un animale.

Cosa te ne importa ? Non devo rendere conto a te di quello che faccio nella mia vita!” rispose Mal, che invece esplodeva sempre come un vulcano quando si arrabbiava.

No, certo.. essere la nipote del capo ha i suoi vantaggi immagino”

La frecciatina dell'uomo non venne certo ignorata dalla castana, anzi riuscì a farla indispettire ancora di più.

Sai benissimo che non ci volevo lavorare nell'azienda di famiglia! E comunque sono stata via solo tre giorni, non mi sembra chissà che cosa da farne una tragedia” rispose incrociando le braccia al petto.

Ma il suo atteggiamento indisponente urtò il sistema nervoso di Uriel, che le si avvicinò ancora di più, arrivandole quasi sotto il naso, per poi lanciarle un'occhiataccia e dirle con tono sarcastico “Ma ceeerto, peccato che nessuno né nell'azienda né all'interno della tua famiglia sapesse dove cazzo fossi !”

Mal aprì la bocca per rispondere, ma riflettendo bene sulle sue parole capì che l'uomo di fronte a lei avesse pienamente ragione.

Abbassò lo sguardo, si morse il labbro per pensare a come si fossero effettivamente svolti i fatti e si sentì immediatamente stupida.

Sentì la sua rabbia evadere in un secondo, venendo rimpiazzata da un altro tipo di malessere: il senso di colpa.

Con un dito sotto il mento, il ragazzo riportò gli occhi di lei verso di sé, e continuò ad aspettare che lei rispondesse alle sue domande.

Purtroppo Mal, come al solito, non faceva mai le cose come le voleva lui, perciò gli porse un'ulteriore domanda, ma questa volta la sua voce era bassissima e titubante: “Eri preoccupato per me ?”

Uriel la guardò teneramente e le sorrise dicendo: “Ovviamente”

Lei lo guardò con occhi lucidi e si tuffò tra le sue braccia.

Credevo di essere degno della tua fiducia Lolly.. perché sei sparita così ? È stata colpa del matrimonio del tuo ex ? Il vostro piano non ha dato i frutti che speravi ?” le disse iniziando ad accarezzarle i capelli.

Il cuore di Mal si gonfiò di gioia, mai nessuno si era interessato così tanto a lei, nemmeno Kyle era stato così vicino alla sua anima. Lo strinse ancora più forte, beandosi del calore che emanava il suo corpo e dell'odore meraviglioso del suo profumo, poi sospirò e si scostò leggermente per guardarlo negli occhi, quella storia andava raccontata per bene.

Uriel le passò un pollice sotto l'occhio e le catturò una lacrima che era scappata senza preavviso.

Non piangere, tesoro, sono qui per te”

Mal sorrise e lo trascinò sul divano per raccontargli tutto.

E senza pensarci più di tanto decise di essere onesta fino in fondo e raccontargli della sua piccola pulce e tutto il suo passato.


*


Calliope fu l'ultima a lasciare la terra della sua vecchia scuola, non perché fosse meno brava a smaterializzarsi, ma perché non sapeva esattamente dove voler andare. Una parte di lei avrebbe voluto tornarsene a casa come le altre e farsi una bella dormita, ma lei non era mai stata come loro.. lei preferiva dimenticare tutto, sopprimere i sentimenti e la tristezza con l'unico mezzo che conosceva: il sesso.

Pochi secondi dopo, riapparve davanti ad una villetta a schiera di Brooklyn, non sapeva esattamente se stava per fare la cosa giusta ma sentiva di voler stare con lui quella notte. Anche se era contro le sue regole Callie quella sera desiderava un po' di affetto.

La ragazza sostò qualche minuto davanti a quel comprensorio, contando mentalmente i pro e i contro di quella sua decisione avventata.

Camminò avanti e indietro, rimuginando come mai in vita sua, ma non riuscì a prendere una decisione finale perché Maven Wolfsoul uscì come una furia dalla sua casa, a petto nudo, con indosso solo i boxer e la bacchetta pronta alla mano.

La illuminò con il lumos e non appena la riconobbe rilassò i muscoli tesi con un sospiro sfiancato.

Callie.. cosa fai alla mia porta alle due di notte ?”

La ragazza per la prima volta dopo anni aprì la bocca ma non riuscì a formulare nessuna risposta sagace.. quel viaggio nel passato l'aveva distrutta e lei non se n'era accorta.

L'unica cosa che riuscì a dire fu: “Esci sempre così fuori di casa ?”

Maven abbassò la bacchetta e le sorrise “Solo quando inaspettatamente i miei allarmi anti-smaterializzazione vengono attivati”

Chiedo venia vostro onore, non ne sapevo nulla” scherzò lei, ritrovando un po' della sua forza.

Cammina Keyworth, inizio ad avere freddo” le disse aprendole la strada verso casa sua.

La ragazza lo seguì, lasciando fuori dalla porta le sue liste dei pro e contro.


Grazie” disse Callie, una volta che l'ebbe fatta accomodare sulla sedia della penisola della cucina.

La sua casa era davvero carina, sebbene fosse più piccola di quella della rossa, sembrava essere comoda e confortevole. Con quei colori marrone legno e bianco avorio le ricordava le cucine dei film che tanto amava.

Non ti chiedo nemmeno come hai fatto a sapere il mio indirizzo” commentò il ragazzo dagli occhi eterocromatici.

Fidati, non lo vuoi sapere” rispose lei pensando alle sue doti da stalker.

Lui scosse la testa, pensando a quanto fosse strana ed incredibile quella ragazza, e trattenendo un sorriso compiaciuto le chiese “Posso offrirti qualcosa ? Un bicchiere d'acqua, un succo di zucca..”

Meglio un goccio di whisky incendiario” rispose lei, lanciandogli un sorrisetto innocente.

Ad una condizione” disse lui, afferrando due bicchierini e l'alcolico dalla mensola dei liquori.

Calliope fissò con bramosia tutte quelle bottiglie, pregustando una sbronza da record, e chiese distrattamente “Cosa ?”

Lui, per lasciare un po' di suspense, perse un po' di tempo per riempire perfettamente i bicchierini, prima di concludere dicendo: “Voglio sapere come mai sei qui. Poi potrai bere il tuo cicchetto, altrimenti se non me lo dirai, o mi mentirai, me lo berrò io”

La ragazza rimase letteralmente con la bocca aperta, non si immaginava una meschinità simile, anche se effettivamente se lo doveva aspettare da lui.

Questo non è giusto! Mi lasceresti all'asciutto mentre te li berresti entrambi ?”

Esattamente” disse Maven, incrociando le braccia sul petto nudo.

Callie sbuffò, indignata da un simile trattamento, prima di avere un lampo di genio e tentare di afferrare la bottiglia per bere direttamente da lì.

Mantenne la sua faccia arrabbiata e lentamente si allungò sul tavolo.

Aggiunse un broncio come ad avvalorare la sua facciata, avvicinandosi ancora di più. Le mancava pochissimo e ce l'avrebbe fatta, senza destare sospetti, ma il ragazzo era sia un ex Serpeverde che un ex Tuono alato, perciò avendo già immaginato il piano della ragazza le disse: “Non ci provare Keyworth” e con un colpo di bacchetta rimise la bottiglia sullo scaffale.

Questo si chiama giocare sporco!” esclamò la rossa indignata per il suo bellissimo piano fallito.

Esattamente nel mio stile.. avanti Callie sputa il rospo” disse iniziando ad alzare il proprio bicchierino.

Callie gli lanciò un'occhiataccia prima di sbuffare, sedendosi poco elegantemente sullo sgabello dell'isolotta.
Pensò alla sua richiesta e non sentendosi ancora pronta per rispondere gli chiese "Come fai a sapere se mento o meno? Hai detto.."
"Calliope" la chiamò lui.
Era la prima volta che la chiamava col nome per intero e non si sa bene per quale motivo le fece un effetto strano. Il suo cuore batté un colpo più lungo e forte, che le fece quasi male al petto e distrusse un muro invisibile che circondava il suo cuore.
"Si ?" Chiese lei, deglutendo spaventata da quella strana sensazione.
"Devo ricordarti che sono un Auror? Scoprire chi mente è parte del mio lavoro"
"Si, beh ecco.." borbottò Callie osservando attentamente una macchiolina sul tavolo lasciata dal liquore.
Maven, da buon osservatore si rese conto che la rossa ci avrebbe messo poco a rivelargli la verità, così lasciò il cicchetto, ancora pieno, sul tavolo e le si avvicinò andando dall'altro lato dell'isolotta.
Con un veloce tocco le spostò una ciocca vermiglia dietro all'orecchio destro, per poi convincerla ad alzare gli occhi e puntarli verso i propri.
In quel momento, con la sola determinazione e profondità di uno sguardo, l'occhio azzurro e verde devastarono la fortezza del cuore di Callie, che tremante, si sentì rimpicciolire sempre di più.
In quel momento le parole non furono necessarie, anche perché lei stessa non sapeva cosa l'aveva spinta ad andare da lui, ma sapeva cosa desiderava, perciò si gettò tra le sue braccia e lo strinse a sé.
Maven rimase sorpreso da quel gesto, ma subito un tenero sorriso gli apparve sul volto e ricambiò il suo abbraccio, cullandola come avrebbe voluto fare dalla prima volta che erano stati insieme.
Callie infossò il viso nel suo petto e ci si strofinò come una gattina che fa le fusa.
"Non dirlo a nessuno o dovrò ucciderti" gli intimò prima di stringerlo ancora più forte.
"Il tuo segreto è al sicuro con me" mormorò lui accarezzandole i capelli.
E per la prima volta, la rossa sentì di essere veramente al sicuro con lui.
Lui era la sua eccezione.
E non appena lo capì una lacrima le cadde dagli occhi, distruggendo definitivamente la sua maschera di guerriera senza cuore.
"Potrei abituarmici, sai ?" le disse lui, raccogliendo quella goccia con le labbra per poi passare a baciarle teneramente tutto il viso.
"A cosa? A vedermi piangere?"
"A coccolare la vera te"
Un sorriso spontaneo nacque sul volto della ragazza che immediatamente gli rispose afferrandogli il volto e baciandolo appassionatamente.


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*

Il giorno seguente, Roe, munita di borsone e con i capelli già legati a cipolla, uscì tranquillamente da casa dei suoi genitori per recarsi alle prove. Decise di non perdere più tempo a pensare al passato, ormai la storia di suo padre era stata risolta e, anche se lei personalmente non condivideva le scelte che lui aveva fatto, era felice del risvolto positivo nella sua vicenda.


Dopo aver salutato le ragazze, la sera prima, si era smaterializzata a casa di sua madre e l'aveva trovata in lacrime tra le braccia del marito.

Sapeva che la donna non aveva chiesto nulla, perché prima del suo arrivo si era solamente disperata dalla gioia per una buona ora e mezza, prima che l'arrivo di suo fratello Garrett jr la destasse da quel sogno ad occhi aperti che credeva di star vivendo.

La smaterializzazione del ragazzo aveva allarmato il padre, che convinto si trattasse di un nemico, si era subito staccato da sua moglie Cecilia e l'aveva condotta dietro alle sue spalle per proteggerla.

Ma lo sguardo azzurro che gli spuntò all'improvviso davanti, non era quello di un mago oscuro, ma quello che apparteneva ad un bambino incredibilmente cresciuto.

Aprì la bocca per dire qualcosa, ma venne interrotto dalla bacchetta che il ragazzo gli puntò alla gola “Chi diamine sei ?” gli aveva chiesto osservando con la coda dell'occhio la madre in lacrime.

Senza dare tempo all'uomo di rispondere, pressò ancora più a fondo la bacchetta e chiese a sua madre “Stai bene ? Ti ha fatto del male quest'uomo?”.

Ma la donna scosse solamente la testa, aggrappandosi al braccio del marito, piangendo sempre di più per il fatto che suo figlio non l'avesse riconosciuto.

L'uomo sorrise e abbassò l'arma, prima di dire “Sei diventato un uomo, Junior. È bello vederti prendere le difese di tua madre”

Il ragazzo, invece di abbassare l'arma, la strinse ancor di più e strinse gli occhi per lanciargli un'occhiata torva prima di ringhiargli contro: “Te lo chiederò un'ultima volta: Chi. Diavolo. Sei ?”

L'uomo mise una mano sulla bacchetta per allontanarla da sé, mentre si apprestava a rispondere “Sono tuo padre, Junior”

Ma la sua rivelazione non scalfì minimamente il ragazzo, che gli chiese nuovamente: “Ti ho chiesto chi sei”

Te l'ho appena detto, ragazzo”

Garrett sbuffò dal naso e gli gridò: “Non dire stronzate, mio padre è morto anni fa!”


Proprio in quel momento Aurora fece la sua comparsa e immediatamente lanciò un “Expelliarmus” al fratellino.

Il diciannovenne si girò a guardarla e la sgridò: “Che diavolo fai Roe! Quest'uomo..” ma non ebbe il tempo di finire la frase che la sorella lo interruppe per dirgli quella verità che stava in tutti i modi evitando di vedere.

Quegli occhi erano dello stesso colore dei propri, la forma delle sopracciglia e del mento erano gli stessi di sua sorella, per non parlare dei capelli e delle orecchie che entrambi avevano ereditato da lui.

È nostro padre G.”

Non vorrai berti anche tu questa stronzata!” esclamò Garrett Jr. alzando le braccia al cielo.

No, tesoro.. non è una stronzata.” gli disse Roe, avvicinandoglisi per abbracciarlo e calmarlo “Ho avuto una soffiata e sono andata a vedere.. l'ho trovato in un bar di Tiquana, e adesso ci siederemo tutti quanti e ci racconterà cosa gli è successo”


Ehi Hamilton!” la voce di una sua compagna di ballo la riportò al presente.

Ciao Charlotte” la salutò Roe, andandole vicino per darle un bacio sulla guancia. “Come stai ? Passato bene il week end ?”

L'altra ballerina la guardò stupita da quella domanda “Oh, io bene, sei tu quella che è sparita”

Come ?” chiese la mora confusa, era stata via solo tre giorni! Due dei quali erano giorni liberi dalle prove.

È successo un casino con i produttori, hanno deciso adesso che dobbiamo cambiare tutto lo spettacolo, e ovviamente Markus ha cercato di contattare te per prima, ma..” lasciò la frase in sospeso come se non sapesse neanche lei cosa dire. Poi sospirò e le diede la notizia che sicuramente avrebbe fatto più male “Nessuno ha avuto tue notizie e ci siamo dovuti adattare...Markus ha fatto una selezione e la Brennan ti ha soffiato il posto”

Aurora sbiancò e urlò “COSA?!”

Ancora scioccata dalla notizia, capì poco o niente di ciò che le disse la sua amica.

Non ho potuto fare niente, mi dispiace, ho provato a chiamarti più volte ma eri irraggiungibile, anche coi patronus e i gufo. Dove sei stata ?”

E Charlotte vedendola spaesata le toccò la spalla e le suggerì “Forse dovresti parlarne con Markus..”

Oh! Ci puoi scommettere!” e come una furia uscì dallo spogliatoio, dirigendosi a passo di carica verso l'ufficio del coreografo.


Senza bussare, né pensarci due volte, Roe fece irruzione nello studio ed iniziò a sbraitare quando vide gli occhi azzurri e la capigliatura corvina del suo ragazzo.

MARKUS!!” lui si voltò, zompando per aria come un grillo, per l'urlo che la mora gli rivolse. “COME HAI OSATO!! NON SOLO HO SCOPERTO CHE HAI CAMBIATO TUTTO, MA MI HAI BUTTATA VIA COME SE FOSSI NIENTE! E HAI PIAZZATO LA BRENNAN AL MIO POSTO!”

L'uomo colto sul fatto, incrociò le braccia al petto e rispose “Sei tu che te ne sei andata senza dirmi niente!”

Gli occhi di Aurora quasi le uscirono fuori dalle orbite udendo quelle parole, ed ovviamente non riuscì a trattenersi, continuando ad urlargli addosso: “COS'È UNA VENDETTA DEL CAZZO ? SONO STATA VIA TRE GIORNI, TRE FOTTUTISSIMI GIORNI, NON UNA SETTIMANA, NON VENTI, SOLO TRE! E DUE DI ESSI ERANO DI RIPOSO!”

Abbassa la voce, stai strillando come un'aquila! E comunque è tutta colpa tua, se non fossi sparita..” lo schiaffo che gli tirò sorprese lei per prima.

Si guardò la mano destra come se non facesse parte del suo corpo.

In un secondo tutta la sua rabbia si era affievolita, non avrebbe mai creduto di poter arrivare a picchiare qualcuno, per una cosa così stupida.

Tremante ed impaurita da sé stessa aprì la bocca e balbettò: “M..mi..mi dispiace”

Markus si accarezzò la guancia ferita e sollevò gli occhi furenti verso di lei, ma vedendola tremare come una fogliolina, le andò vicino e l'accolse tra le sue braccia.

Roe non attese oltre e vi si fiondò immediatamente, iniziando ad inzuppargli la camicia.

Mi dispiace.. mi dispiace..scusami” continuò a ripetere la ragazza, non osando alzare lo sguardo per guardarlo in faccia, vergognandosi del suo gesto.

Non voleva essere una di quelle donne che per farsi sentire iniziavano a buttare giù tutta la casa ed a picchiare il marito.

Non è successo niente, non preoccuparti non sono fatto di porcellana” la rassicurò lui, accarezzandole i capelli, prima di sollevarle il viso e lasciarle un bacio sul naso.

Lei non disse niente, si limitò a fissarlo ed a cercare nei suoi occhi una traccia di rabbia, ma tutto ciò che vi scorse fu la preoccupazione e l'amore che provava nei suoi confronti.

Ho sempre saputo che eri una donna focosa, non intristirti per questo.. e poi hai ragione è stata una carognata la mia.. mi dispiace, rimedieremo”

Roe, gli sorrise, con gli occhi ancora rossi e luccicanti dal pianto, prima di avvicinare le sue labbra a quelle di lui e stampargli un bacio di ringraziamento.

Ma ben presto quel piccolo bacio divenne molto di più.

Mark le prese il viso tra le mani ed iniziò a baciarla più profondamente, mentre Roe si lasciò andare completamente a quell'uomo.

Baciare lui era sempre un'esperienza mozzafiato: le carezze delle sue dita, che percorrevano il suo viso e i suoi capelli come se stessero scalando una montagna; le stoccate della sua lingua che la esploravano e si abbeveravano di tutta quella passione che scorreva nelle loro vene; l'intensità di quei sentimenti contrastanti che si erano sempre procurati litigando; i battiti infervorati dei loro cuori e soprattutto quegli sguardi pieni di significato che le apparivano sempre in mente quando ad occhi chiusi baciava quelle labbra.

Si staccarono e ripresero fiato, accorgendosi solo in quel momento di essersi sdraiati sul divanetto per la foga del loro siparietto di baci riconciliatori.

Roe trattenne un sorriso nel vedere i capelli di lui, scompigliati in una maniera terribile, sapeva che appena si fosse visto allo specchio avrebbe afferrato il pettine e li avrebbe tirati fino a farli tornare perfetti come prima.

Mark le afferrò il mento e la guardò con lo sguardo preoccupato che aveva prima “Tesoro, perché non mi racconti cosa è successo ? Perché qualcosa è successo per farti diventare irreperibile”

Ho ritrovato mio padre e sono andata a riprendermelo”

Cosa ?” chiese l'uomo, confuso dalla situazione, d'altronde non sapeva niente di quella storia. Lei non gli aveva mai raccontato nulla del suo passato, né dei suoi familiari, così prendendo un grosso respiro Roe iniziò a raccontargli tutto.

Da quando era partito decenni prima a quando era andata a Tiquana.

Quindi” riassunse Markus “mi stai dicendo che fingersi un'altra persona è stato l'unico modo che ha trovato per salvarsi la vita ? E poi siamo maghi come poteva non avere più i mezzi per tornare a casa ?

Aveva perso la bacchetta e i suoi colleghi durante l'incidente, e credo che per un periodo avesse anche perso la memoria, o parte di essa, comunque era in mezzo a quei criminali e si è adattato come meglio poteva”

So che ti sembrerà sfacciato da parte mia, ma se fosse successo a me avrei rischiato di venire ucciso pur di fuggire e tornare dalla mia famiglia”

Credo.. che avesse paura..”

Paura ? E di cosa ?”

Beh a me sembra ovvio, sono passati così tanti anni, magari avrà pensato che mamma si fosse trovata un altro o che noi ragazzi non l'avessimo più voluto..”

Mark ci pensò su e alla fine annuì convenendo alla versione della ragazza.

Credo sia meglio andare, si chiederanno tutti dove siamo finiti.” disse Roe, alzandosi dal divano, per poi girarsi nuovamente e dire “Magari pensano che ti ho sedotto e incatenato alla sedia” l'occhiata maliziosa che gli rivolse gli fece venir voglia di attuare quell'ipotesi, ma il dovere prevalse sulla passione.

Magari più tardi possiamo farlo davvero”

Forse, se sarai fortunato.. prima vedi di rimettere quell'oca della Brennan al suo posto”

Markus sghignazzò e la tirò a sé per un ultimo bacio, poi la lasciò andare. Ad un passo dalla porta la richiamò e le disse “Io non ti abbandonerei mai, come ha fatto lui”

Roe si voltò ma non disse niente, lo sguardo pieno di sollievo, gratitudine e amore che gli rivolse fu più che eloquente come risposta.


**


--Angolo Autrice--

Ciao a tutti!

So che sono in un ritardo mostruoso, ma essendo il mio compleanno spero che non mi linciate :')

Mi dispiace per non aver inserito nel capitolo Freya, Nelle e Edmund.

Ma il capitolo sarebbe venuto chilometrico (già così è il più lungo della storia) perciò ho deciso di dividerlo in due, nel primo come avete letto si è parlato di Mal, Callie e Roe, e nella seconda parte ci saranno le altre tre con i rispettivi boys.


Alla prossima,

Un bacione,

Gin

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Capitolo 14
*** Wellcome back - parte 2 ***


5

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-Wellcome back-

-parte 2-


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La piccola Pad si svegliò alla buon ora quella mattina del 15 dicembre, alzò le braccine per strofinarsi gli occhi e poi stiracchiarsi rotolando a destra e sinistra sul letto, così da sembrare una tartaruga caduta sul guscio. Poi, come un cagnolino da tartufo, iniziò ad annusare l'aria, percependo un profumo a lei familiare. Si spostò automaticamente verso di esso finché non lo riconobbe.

Quello era il profumo della mamma!

Con il sorriso sulle labbra, ricordò la felicità nel vederla la sera prima, era così contenta che si era messa a piangere.. ma d'altronde la nonna non era mai stata molto affettuosa nei suoi confronti per cui c'era da aspettarselo che avrebbe reagito bene al ritorno di Edmund.

In quel momento spalancò gli occhi color cioccolato e si avvicinò al lato del letto, dove la mamma si era addormentata dopo averle letto la fiaba, prima di poggiare la guancia sul suo petto ed accoccolarvici teneramente.


Edmund si svegliò sentendo un peso sul seno e lo stomaco, ma ormai si era abituata a riconoscere la sua bambina, perciò non la scacciò ne cercò di sgusciare via, semplicemente la sollevò e la posizionò meglio.

Buocciorno mammina” mormorò la piccola abbracciandola con le sue piccole mani.

Buongiorno tesoro” rispose sorridendo, mentre le accarezzava la testa riccioluta “che ne dici di fare una bella colazione fuori ?”

La bimba annuì strusciando tutto il viso sulle curve del petto della madre, prima di stringerla in un abbraccio.


Ed Marie, dopo ardue peripezie riuscì a buttare se stessa e la piccola nella vasca da bagno, e gioì per quella piccola coccola mattutina che le era mancata in quei pochi giorni di assenza.



*


Era in ritardo.

Ecco cosa portavano la mancanza di sonno e i giorni avventurosi appena trascorsi ad una ragazza che non faceva nemmeno un po' di sport magico.

Per la stanchezza della sera prima non aveva avuto voglia di alzarsi appena era suonata la sveglia e adesso era in ritardo di ben venti minuti.

Non solo non aveva chiuso occhio, ma risentiva ancora i postumi di tutte quelle camminate fatte in lungo e in largo. Le sue gambe sembravano affette dalla fattura Gambe Molli e le sue ossa sembravano inesistenti; in pratica ciondolava e barcollava come un'ubriacona e più cercava di sbrigarsi meno metri macinavano i suoi piedi.

Insomma era distrutta e si sentiva come una pezza strizzata e gettata su un fiume di piatti da strofinare.

Era un vero strazio.

Mai più.

Non farò mai più una cosa del genere. - si ripeteva Freya da circa una mezz'ora, più o meno il tempo in cui si era decisa a usare la metro polvere invece della smaterializzazione, che non voleva saperne di funzionare.


Con molta fatica e determinazione, riuscì ad uscire nel focolare giusto ed entrare in ospedale.

Il caos regnava sovrano come sempre in quella struttura, ma lei, invece di sentirsi sopraffatta da esso o soffocare, si sentì in pace, riuscendo a ricaricare le batterie del suo cervello solamente annusando l'aria energica che la circondava.

Si avvicinò al banco informazioni e salutò la capo infermiera “Buongiorno Linda, come stai ? Ci sono novità sui miei pazienti ?”

Dottoressa Williams che piacere vederla, ci è mancata in questi giorni, siamo persi senza di lei... il dottor Fitz ha fatto un disastro dietro l'altro, ormai è proprio ora che vada in pensione, non vede ad un palmo dal naso e ancora pretende di operare”

Santo cielo!” esclamò Freya “avevo raccomandato Thomas come mio sostituto cosa è successo ?!”

Il dottor Thomas è stato incaricato dal primario come sostituto per se stesso, quindi le ha rifilato il vecchio bacucco”

Con gli occhi spalancati, Freya gemette e la implorò: “Merlino, dammi una buona notizia.. dimmi che non ha aperto nessuno”

Per fortuna nessuno dei suoi pazienti in degenza ha avuto crisi, quindi no.. non ha operato nessuno... anche se ha provato a rifilare la sua procedura 'd'avanguardia' la M.o.r.s. alla madre del paziente Lincoln, stanza 7.”

Freya, che aveva appena preso un cappuccino dalla macchinetta delle bevande, lo sbatté con forza sul bancone “Cosa ? Ma è un bambino ! Una tecnica così invasiva, antiquata e piena di contro indicazioni su un bambino di dodici anni ?!”

La donna annuì e disse: “Già.. per fortuna la madre non si è fidata ed ha preferito aspettare il suo ritorno”

Merlino che colpo che mi hai fatto venire.. basta! Manderò un gufo al primario Johnson, quel medico è un pericolo per se e per i pazienti di tutto il mondo magico!” esclamò, sbuffando dal naso, prima di avanzare verso il suo ufficio a passo di carica, pensando:

Adesso mi sente quel pezzo di erumpert ! Mandare un deficiente del genere nel MIO reparto a causare tempesta e distruzione!

Ah dottoressa Williams, un'ultima cosa!” la fermò sul posto, l'infermiera, andandole dietro “È passato un tizio l'altro giorno”

Un tizio ? Chi ?”

Non lo so, non ero di turno, me l'ha riferito Mary, ma ha lasciato una cosa per voi..la troverete in ufficio” disse con un sorriso, prima di aggiungere “difficile non vederla”

Freya la vide andare via e riprese il cammino, pensando - E ora che altro mi hanno lasciato ?


*


Natanaelle, irriconoscibile con i capelli tagliati corti in un caschetto color platino, girò l'angolo della casa di Frederick.

Era già la terza volta che andava lì e come ogni volta si maledì per la propria avventatezza, ma non riuscì ad evitare di seguirlo, mentre usciva di casa per andare probabilmente agli allenamenti.

Non sapeva nemmeno lei come potesse essere successo.. il giorno prima friendzonava colleghi e pretendenti vari, perché non voleva sobbarcarsi i problemi ed il bagaglio emotivo che causava l'essere legata a qualcuno. E il giorno dopo, puff, si era riaccesa una fiamma che risaliva all'età della pietra.

Ma perché non poteva rimanere spenta per sempre ? Stavo molto meglio prima – pensò.

Vederlo al matrimonio, vestito di tutto punto col frac, doveva averle fatto male per arrivare a questo punto.

Si, era proprio diventata come una di quelle pazze che stalkerano gli ex fidanzati, ne era assolutamente consapevole, ma non poteva farne a meno, i suoi piedi erano animati di volontà propria e la portavano dovunque il roscio andasse.

Per fortuna era abbastanza intelligente da cambiare il proprio aspetto ad ogni inseguimento, altrimenti sarebbero stati guai per la sua reputazione.


*


Edmund aveva pensato molte volte a come presentare Padmaja a Thomas, eppure quando avvenne, quando se lo ritrovò al tavolo accanto al loro a fare colazione da solo, non si sentì affatto pronta come aveva immaginato.


Assurdo, no ? Come una cosa a lungo desiderata faccia paura quando sta per realizzarsi. Forse è perché siamo tutti reticenti al cambiamento, anche se bramiamo cose, azioni, caratteristiche che non possediamo.


In quel momento Ed ebbe paura di molte cose: perdere la figlia o il fidanzato rientravano fra queste. Ma lui era a conoscenza dell'esistenza di Pad e lei era una bambina così solare che era impossibile da detestare.

I due adulti si guardarono negli occhi, stupiti e dubbiosi su cosa fare, mentre la piccola era tutta concentrata a spiegare alla sua bambola cosa era scritto sul menù.


Ciao” fu Thomas a prendere l'iniziativa rompendo il ghiaccio.

Ed. lanciò uno sguardo prima su sua figlia e poi su di lui. Rifletté sul da farsi per circa mezzo secondo, prima di sospirare ed accettare l'inevitabile.

Gli rivolse un sorriso e disse: “Ciao Tom” qualche istante dopo aggiunse “Posso presentarti Padmaja ?” lanciò uno sguardo sulla piccola, che sentendosi chiamare aveva sollevato lo sguardo vivace dalle pupille della sua bambola.

Il ragazzo rimase un attimo pensieroso e chiese “È..” senza riuscire a finire la frase, perdendosi nei ricordi di quando quella volta l'aveva vista dormire in casa sua.

Lei annuì e annunciò “È mia figlia”


Ci fu un altro momento di stallo, in cui tutti si studiavano, lanciandosi degli sguardi indagatori, finché Pad con la sua vocina melodiosa non tirò la manica della maglia della madre, chiedendo “Chi è, mamma ?”

Edmund aprì la bocca, con il cuore che le batteva fortissimo, ma non vi uscì una sillaba.

Thomas, si abbassò al livello degli occhi della bambina e si presentò “Sono un amico della tua mamma, mi chiamo Thomas” poi sorrise, stringendo la manina che la piccola gli stava offrendo e continuò “ma puoi chiamarmi Tom, o Tommy.. come preferisci”

Io sono Pad” rispose lei allargando il proprio sorriso.

Ed Edmund pensò che sì, tutte le sue paure erano infondate.

Era andato tutto nel migliore dei modi.


*


Nelle svoltò l'angolo e si ritrovò a sbattere il naso contro il petto di qualcuno, e se non fosse stato per i riflessi di quest'ultimo sarebbe caduta all'indietro, sbattendo inesorabilmente la nuca sull'asfalto del marciapiede.

Grazie.. oddio che sbadata, perdonami!” esclamò, una volta ripresasi dallo shock.

Ma quando sollevò lo sguardo per vedere contro chi si fosse scontrata, non riuscì a trattenere un singulto di sorpresa. Fred era lì, ad un palmo dal suo naso, e la teneva tra le braccia.

Lui la fissò con quei suoi occhi ambrati e poi si aprì in un sorriso enigmatico “Sai, mi ci è voluto un po' per capirlo.. ma poi ci sono arrivato, per quanto tu possa cambiare metaforicamente il tuo viso, la statura e le movenze ti tradiscono Natanaelle”

La ragazza rimase un secondo di troppo interdetta prima di rispondere con un “Non so di cosa tu stia parlando, io mi chiamo Shina”

Non prendermi in giro tesoro, so che sei tu, come so che eri al matrimonio di Kyle Adams assieme a quelle pazze delle tue amiche”

Come osi ! Le mie amiche sono certamente migliori di certa gentaglia che frequenti tu!” rispose infervorandosi.

Poi, un secondo dopo, si mise una mano alla bocca e lo fissò spalancando gli occhi.

Merda! Mi sono scavata la fossa da sola!

Fred sorrise e disse “Già.. forse l'ho detto solo per farti uscire allo scoperto”

Nat strinse le labbra in un sorriso forzato che sapeva molto di sconfitta personale e disse, sarcasticamente: “Ottima mossa Sherlock”

Il rosso scoppiò a ridere e poi fece una cosa che la sorprese: le accarezzò i capelli, che inevitabilmente cambiarono colore e lunghezza al suo passaggio, e le disse “Ho sempre ammirato il tuo temperamento.. che ne dici di entrare ? Dopo tutte queste ore passate qui fuori a spiarmi ti sarai morta dal freddo”

La ragazza lo guardò aggrottando le sopracciglia, non riuscendo a capire a che gioco stesse giocando. D'altronde se lei avesse beccato uno a stalkerarla di certo non l'avrebbe invitato a casa per un thé.

Avanti” disse afferrandole il braccio per portarla verso casa “non mordo mica”

No.. ma sei alquanto strano fattelo dire”

Non dici nulla di nuovo.. mi hai detto cose peggiori quando stavamo insieme”

Si, beh ti sei meritato ogni parola” disse lei, sollevando il mento in alto con altezzosità.

Lui si grattò la nuca e ripensando a quei tempi andati rispose: “Già.. forse proprio per questo ti sto invitando... voglio farmi perdonare”

Lei lo scrutò attentamente, rimase in silenzio e, soppesando le opzioni che aveva tra le mani lo seguì.


*


Freya aprì la porta del proprio ufficio e rimase bloccata nell'arcata della porta, immobilizzata dallo shock della piacevole sorpresa.

Nessuno aveva mai fatto nulla del genere per lei, le sembrava quasi di essere stata catapultata in un universo alternativo, o di aver sbagliato stanza.

Invece era tutto per lei.. tutte quelle composizioni floreali, tutti quei bouquet di varie tonalità e specie di fiori erano per lei.

Ed erano dappertutto.

Sulla scrivania, sull'armadio, sul tavolinetto dei documenti più importanti, su quello delle provviste... e a terra, vi era una scia di petali dei colori dell'arcobaleno, che portava ad una pergamena immersa tra le rose blu del vaso più grande della stanza.

La ragazza portò le mani all'altezza della bocca ancora aperta, per poi camminare come sotto l'incanto di qualche rara magia, verso quella pergamena.

La srotolò e lesse:


Carissima Freya,

sono passato l'altro giorno per dirtelo di persona, ma a quanto pare non ho avuto fortuna,

così ho pensato di aumentare le mie chance di successo con un piccolo aiutino floreale.

Vorrei invitarti a cena, una di queste sere, scegli pure con comodo il giorno che preferisci, perché mi sono reso conto che le mie giornate sono molto più colorate quando tu sei con me.

Vorrei conoscerti meglio e spero che sia lo stesso per te.

Tuo,

Cassian

p.s. Spero vivamente che ti piacciano i fiori



Un sorriso spontaneo le nacque sul voltò e tutto il resto perse importanza.

Si affettò a prendere piuma e pergamena per rispondere “Ci sarò, quando vuoi, anche stasera. Stacco alle nove”


**



--Angolo Autrice--


Ciao a tutti!

So che sono in un ritardo mostruoso,

so che tra aprile e febbraio ci sono un sacco di mesi, ma sinceramente sono stata molto impegnata e non avevo molte idee su come far continuare la storia.

La cosa positiva comunque è che mancano pochi capitoli alla fine,

spero veramente di riuscire a buttarli giù il prima possibile, così da finirla :)

Promesse non ne faccio, ma ci metterò la buona volontà giuro!


Baci

Gin

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