Pokémon Explorers: Origins

di Destiny_Bond
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Risveglio ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Traghetto ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: l'isola Miraggio ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: Cresselia ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Messa in scena ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Sharpedo ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: Sinnoh ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: Parco Concordia ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9: Furia ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: La bestia del gelo ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11: Risveglio ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12: MissingNo ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13: Ripresa ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14: Poteri nascosti ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15: Purogelo ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16: Rupepoli ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17: MegaLucario ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18: Lilì ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19: Parco Lotta ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20: Harmony ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21: XD001 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22: Mistero in mare ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23: Kanto, stiamo arrivando! ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24: I messaggeri dell'equilibrio ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25: Ferro e fuoco nella regione di Ferrum ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26: Battaglia in risonanza ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27: Grotta Climax ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28: Zygarde ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29: La rottura dell'equilibrio ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30: l'inizio della fine ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31: Resa dei conti sulla Vetta Lancia ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32: Colui che cerca la verità e gli ideali ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33: Un gelido ritorno ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34: Colui che ripristinerà l'equilibrio ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35: Axort, Game Over ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36: Il desiderio impossibile ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37: Battaglia finale sullo Spazio Origine ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38: Sacrifici… ***
Capitolo 40: *** Capitolo 39: La fine dell'apocalisse ***
Capitolo 41: *** Capitolo 40: Domani è un altro giorno ***
Capitolo 42: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Tanti anni fa alcuni ragazzi, soprannominati "Dex Holder" avevano sconfitto ogni team malvagio: il team Rocket, il team Galassia, il team Flare e così via. Erano alcuni degli allenatori più forti esistenti ed avevano garantito più volte la pace nel mondo.

Col tempo, però, i membri più attaccati alle ideologie dei loro team hanno iniziato ad unirsi in un team più pericoloso, chiamato Genesis, con una quantità enorme di generali, capitani e membri, e le loro ideologie unite li rendevano molto pericolosi.

Segretamente avevano anche iniziato a catturare quasi tutti i pokémon leggendari esistenti e, grazie a loro, sono comparse delle vere e proprie calamità naturali: ad Hoeen, per esempio, era presente una incessante pioggia mentre il sole batteva forte, e Sinnoh ed Unima erano inginocchiate da un inverno perenne e a Jotho il tempo si era completamente fermato e la natura tendeva sempre di più a morire. Questa situazione è stata preoccupante sia per gli umani, sia per i pokémon: alcuni hanno avuto l'occasione di proliferare, altri erano ad un passo dall'estinzione.

I Dex Holder iniziarono a muoversi e, assieme ad altri giovani allenatori, si scontrarono contro questo team crudele e spietato.

La lotta durò quasi sei mesi e i Dex Holder sconfissero i capitani del team Genesis ed il team si è poi sciolto per mancanza di membri… Ma gli stessi Dex Holder, che avevano difeso ogni regione, sono stati uccisi.

In ricordo loro si è deciso di fare due azioni importanti che condizioneranno il futuro del mondo pokémon: Ogni regione ha scritto diverse leggi, che vi riporterò qui sotto ciò che serve sapere:

 

"…È proibito ad ogni singolo allenatore catturare un pokémon leggendario. Per evitare che ciò accada alcuni umani potranno diventare dei guardiani che controlleranno le attività del pokémon che devono proteggere, entrando in sintonia con loro. Ogni pokémon leggendario richiede un guardiano con caratteristiche differenti. Le capacità richieste saranno condivise con le Kimono girl della regione di Jotho che alleneranno ed aggiorneranno chiunque voglia diventare un guardiano…"

 

"… Entro il ج∑∞ Verrà costruita una statua in onore ai Dex Holder in ogni regione. Gli allenatori che nasceranno dopo questo evento, quando avranno tra i 15 e i 20 anni, dovranno visitare almeno cinque statue in ricordo all'antica battaglia…"

 

 

 

Durante questa guerra ogni regione è stata coinvolta e, di conseguenza, anche i suoi abitanti. 

Quindici innocenti ragazzi, che erano così giovani che non avevano ancora un pokémon, sono stati feriti così gravemente che sono rimasti in coma per quasi 12 anni in un ospedale lontano da ogni regione. Alcuni di questi non sono riusciti a resistere alle operazioni dei medici, che hanno dovuto anche amputare parti del corpo rimpiazzandole con arti meccanici... fino a quando qualcuno, per fortuna, ha riaperto gli occhi. Il primo era Bond Destiny: il settimo ragazzo colpito gravemente dalla guerra ed il primo umano-cyborg.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: Risveglio ***


Giorno ™∂, mese ™„

 

Era una giornata di inverno quando mi svegliai. Mi sentii particolarmente strano, come se ci fosse qualcosa di strano, anche se non sapevo ancora cosa.

Notai che ero in una stanza abbastanza grande, buia e piuttosto spoglia. C’erano solo un paio di finestre chiuse con le mandate alla mia sinistra e qualche strano arnese utilizzato per fare operazioni chirurgiche qua e là. 

Mi stupì di quanto il mio cervello fosse così rapido ad acquisire così tante informazioni in breve tempo, quindi pensai a cosa poteva essermi successo. Iniziai a fare qualche ipotesi:

  1. Avevo subito un'operazione, ma non riuscivo a capire per quale ragione.
  2. Ero stato rapito dagli alieni, idea scartata perché probabilmente non sarei stato capace di respirare senza l'ossigeno, e non credo che agli alieni serva.

Stavo anche iniziando a notare che non ricordavo niente di ciò che era successo prima. Almeno ricordo il mio nome: Destiny Bond.

Insomma, queste domande e supposizioni mi passavano in mente alla velocità di un tir e, a qualcuno sano di mente, potrebbe venire paura. Io… Ehm…

Io non provavo paura.

Iniziai dunque a guardarmi perché mi stavo comportando in maniera troppo strana: indossavo una tunica bianca, avevo i capelli troppo lunghi per i miei gusti ed avevo già la barba. Insospettito, pensai a come potevo essere invecchiato così rapidamente ma non avevo visto ancora niente. La stanza era buia, quindi come avevo fatto a vedere così tante cose? Mi bastò girare lo sguardo per capire.

…Emettevo io la luce…

Avevo sul mio braccio destro un numero di colore rosso sangue che illuminava la zona: un 07.

 

Dopo qualche minuto entrò nella stanza un medico ed iniziò a fissarmi. Era strano, non capivo se era entusiasta o spaventato, quindi chiesi:

-Domanda facile facile: Sa dirmi perché sono qui?-

-Ti risponderò volentieri- Mi disse il medico -Ma prima devo chiamare i miei colleghi qui. Bisogna festeggiare-

Dopo neanche un paio di minuti ero circondato da medici, scienziati e studiosi. Erano tutti entusiasti e qualcuno aveva pure proposto di fare un brindisi per il successo.

Ora, io non ero contrario a quella situazione di pura felicità, ma nessuno mi aveva ancora risposto, quindi richiesi:

-Domanda facile facile: Sapete dirmi perché sono qui?-

 

Questa domanda non li stupì ed iniziarono a spiegarmi tutto: ero una delle vittime della “grande battaglia” avvenuta anni fa dove alcuni potenti allenatori, i Dex Holder, hanno perso la vita per salvaguardare il mondo.

Continuarono raccontandomi che mi trovavo in un ospedale ultra specializzato lontano da ogni regione ed avevano lavorato su quindici ragazzi, tra cui il sottoscritto, per quasi 15 anni.

Qui li bloccai.

-Frenate. Cosa intendete dire?-

-Il vostro corpo era in brandelli ed abbiamo lavorato molto per riportarvi in vita, alcuni non ce l’anno fatta, altri si stanno riprendendo- raccontarono

-Eri in condizioni critiche. Ti abbiamo ricostruito da capo a piedi. Solo il 20% di te è, come dire, “originale”-

-Inoltre-, aggiunse una giovane medica, -per lasciarti in vita abbiamo dovuto modificare il tuo encefalo per renderlo compatibile con la tua nuova struttura corporea. Da adesso in poi potresti sentirti diverso: alcuni tuoi sentimenti, per esempio, potrebbero non esserci più-.

Questa era un'informazione molto utile per il sottoscritto: avevo capito come mai non riuscivo a spaventarmi, prima… ma non capivo ancora perché ricavavo così tante informazioni su ciò che mi circondava così rapidamente. Probabilmente era a causa della mia nuova natura "cyborg", quindi non ci pensai troppo e continuai:

-Interessante… Comunque, come mai ho sulla spalla questo numero luminescente?-

Arrivò un vecchio signore vestito in modo differente rispetto gli altri, che presumo fosse il capo dell’ospedale, e mi disse:

-Dovevamo catalogarvi per capire i vostri miglioramenti, quindi vi abbiamo assegnato un numero-

-Tu sei un ragazzo fortunato- continuò -sei il primo a risvegliarsi dopo quasi 15 anni di coma. Vieni, dai. Ti portiamo fuori. Avrai bisogno di aria fresca-

-Va bene, dai- risposi

 

Quell’anziano mi accompagnò fuori dall’ospedale e mi portò in un grande giardino. Era sera, ma vedevo tanti giovani che passeggiavano con i propri pokémon. Curioso, domandai se anche loro avevano vissuto la mia stessa situazione. Mi rispose:

-No, sono in viaggio-

-Come fa a saperlo?-

-Da anni è nata una nuova legge che sancisce che i ragazzi, dai 15 ai 20 anni, devono visitare almeno cinque statue dedicate ai Dex Holder sparse per il mondo. Loro si trovano qui perché il traghetto passa anche di qua, mostrando ai novizi ciò che sta succedendo qui-.

Avevo capito la situazione: gli allenatori che vedo qui sono di passaggio e stanno visitando delle statue in memoria di alcuni ragazzi chiamati Dex Holder. Calcolando che, si e no, avevo superato anche io i 15 anni era mio dovere visitare queste statue.

-Quando parte, il traghetto?- chiesi

-Tra quattro ore, come mai?-

-Perfetto. Ci vado anche io-

-Cosa? poffarbacco, ma è pericoloso! Non ti sei ancora abituato al tuo nuovo corpo-

-Beh, se ho resistito alle vostre operazioni direi che mi sono già abituato e, se non mi muovo adesso, non sapremo mai se l’operazione è andata a buon termine, no?-

Non rispose…

-Ho dormito abbastanza. Vorrei lavarmi e vestirmi, così faccio tutto in tempo. Sa dove devo andare?-

Mi guardò perplesso ma poi mi riaccompagnò dentro. Non penso fosse perplesso per la mia richiesta… Secondo me si domandava se sapessi che non avevo mai avuto un pokémon. 

Ero perfettamente conscio della situazione: mi ero risvegliato in un luogo apparentemente sconosciuto, senza memoria, mezzo cyborg ed in procinto di fare un viaggio. Mi sentivo anche diverso: ero più freddo, la mia quantità di sentimenti era diminuita drasticamente e le mie capacità di analizzare l’area circostante sembravano aumentate. Non volevo rispondere a così tante domande in quel momento, per ora sentivo che era importante prepararmi per il viaggio.

-Ecco qua- mi disse -Qui potrai lavarti e vestirti. C’è anche un rasoio, se vuoi sistemarti la barba. Non preoccuparti: mentre ti prepari noi ultimeremo il resto: borsa, carta d'identità, pokéball eccetera. Inoltre, avvertiremo il traghettatore che ci sarai anche tu-

-Perfetto. La ringrazio- risposi. 

 

-Dai- dissi fra me e me -Facciamo in fretta, così posso iniziare questo viaggio-

 

Un viaggio che cambierà la mia vita, per sempre.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Traghetto ***


Giorno ™∂, mese ™„

 

Non avevo fatto fatica a lavarmi, per fortuna: non ho cavi o parti meccaniche scoperte e perciò sono sicuro di non andare né in cortocircuito, né mi arrugginisco. Ciò mi faceva sentire molto più umano.

Dopo aver sistemato anche la barba ed i capelli dovevo solo vestirmi. Sempre in quella stanza c'era Un armadietto con tanti vestiti differenti, alcuni anche belli e stravaganti, ma a lato avevo notato un bellissimo vestito bianco molto elegante.

Qualcuno potrebbe dire "L'occasione fa l'uomo ladro" ma, ad essere sincero, non sapevo neanche quanto costava quel vestito… E non mi interessava. Sentivo una sensazione, come se lo avessi già indossato, quindi lo presi.

 

Fuori mi aspettava il capo dell'ospedale con uno zaino a tracolla color blu elettrico. Me lo porse.

-Ecco qua, Bond. Ci sono alcuni degli oggetti che abbiamo trovato quando eri in condizioni critiche, tra cui un paio di occhiali. Ti auguriamo buona fortuna, giovanotto!-

L'informazione che mi aveva dato era strana: ad essere sincero non sentivo l'esigenza di portare degli occhiali. 

-Se li indossavo ci sarà stato un motivo- pensai, quindi frugai lo zaino. Dentro c'era:

  • Quattro pokéball
  • Una premierball (con anche un biglietto sopra: omaggio del pokémon market)
  • Un taccuino. Lo controllai velocemente. Conteneva informazioni sul combattimento pokémon e su come si cattura un pokémon selvatico. Conteneva anche alcuni dati su certi allenatori importanti chiamati "capipalestra", che consegnano delle medaglie a chi riesce a sconfiggerli… Mi bastò un attimo per assimilare tutte le informazioni, probabilmente grazie alle mie nuove capacità.
  • Una scatoletta con, al suo interno, un paio di occhiali a montatura leggera. Li indossai, sperando che mi dessero un'aria più matura… ma in realtà non sentivo la loro esigenza
  • Una tessera allenatore con su il mio nome, cognome, denaro, pokémon ottenuti, percentuale di vitorie/sconfitte e la propria classe allenatore (indicava "elegantone", probabilmente per il mio vestito)

Mentre osservavo la tessera il capo dell'ospedale mi spiegò il suo funzionamento:

-Questa è una tessera speciale: è come una carta d'identità che si aggiorna in tempo reale e fa anche da portafoglio: lo Stato finanzia gli allenatori donando loro un tot di soldi mensili per sostenerli economicamente-

-Mi scusi ma… Come fa lo Stato a sostenere così tanti allenatori? Gli allenatori sono tanti ed i soldi mica crescono sugli alberi-

-Hai ragione, Bond… infatti ci sono dei pokémon che creano soldi come se nulla fosse-

Che cosa curiosa! Pokémon che creano soldi… Mamma mia, quante novità ci saranno nel mondo? Mi stava venendo voglia di esplorare ogni regione che non ho mai potuto visitare…

-Beh, la ringrazio. Ora vad…-

-Piano, ragazzo: manca ancora un'oretta. Che ne dici di visitare un po' il giardino? Ci sono vari pokémon selvatici, magari ne catturi uno-

Non era una possibilità da escludere: ero ancora senza pokémon e dovevo cercarne uno il prima possibile, quindi lo ringraziai e mi incamminai per il parco.

 

Dopo mezz'ora di esplorazione trovai, davanti a me, un pokémon violaceo. Non sembrava velenoso e mi ricordava una gelatina. Il suo sguardo sembrava svanito nel nulla, come se non mi avesse notato, e si che gli ero davanti a 3 metri

-Perfetto- dissi tra mé e mé -è il momento. Sarai tu il mio primo pokémon!-

Sul mio taccuino avevo scritto che dovevo indebolire il pokémon prima di catturarlo ma, visto che non avevo nemmeno un pokémon, dovevo giocare il tutto per tutto sulle mie pokéball. 

Lanciai la prima.

Mancato.

La seconda.

Mancato.

La terza.

Mancato. Quel pokémon si mette a fischiettare. Mi sta rendendo nervoso.

La quarta.

Pure.

Sembrava vedere un film comico. Non riuscivo a capire come facevo a mancarlo, dato che era davanti a me

Raccolsi le altre pokéball e tirai fuori la premierball.

In quel motivo quel pokémon si riprese e mi fissò attentamente.

Lanciò un urlo e scappò via

-Eh no! Non ora!- urlai, e mi misi ad inseguirlo.

Avrò corso si e no una decina di minuti per raggiungerlo ma, ad un certo punto, inciampai.  

La premierball cadde dalla mia mano e rotolò davanti al pokémon. Si sentì un urlo:

-AAAAAAAAAAAAAhhhhhh! FrenaFrenaFrenaFrenaFrenaFrenaFrenaFRENAAAAAAAAAAH!-

Si sentì un tonfo e la premierball tentennò un po' per poi fermarsi, scintillando un po'. Non ci potevo credere

Avevo preso il mio primo pokémon: un esemplare di "gelatina violacea".

Ma… Aspetta un attimo…

Aveva parlato?

Nessuno era lì con me, quindi non potevo chiedere pareri. Non ci feci tanto caso e tornai verso il traghetto, che era ormai in procinto di partire.

 

Passai la serata con gli altri ragazzi presenti lì dentro. Conoscevano tutti la mia storia e mi portavano molto rispetto. Sembrava che per loro fossi un saggio.

Mi chiesero ciò che era successo prima dell'operazione, ma risposi che non avevo alcuna idea perché avevo perso la memoria.

Chiesi io, piuttosto, cosa era accaduto durante la mia "assenza" e mi raccontarono così tante storie che era impossibile ricordarsele tutte. Si, so che sono un umano-cyborg e dovrei ricordare, ma credo ci sia un limite a tutto, anche alla memoria.

Ricordo che mi raccontarono di nuovi avvenimenti: alcuni capipalestra avevano messo su famiglia, altri ragazzi erano diventati guardiani, altri ancora diventarono dei veri e propri mentori per i giovani allenatori…

 

Ad un certo punto, però, notai un bambino prendere per i fondelli una giovane ragazza. Avranno avuto si e no due o tre anni in meno di me. Mi allontanai dal gruppo che si era formato dinanzi a me ed avanzai verso quel giovanotto.

Mentre mi avvicinavo ottenevo informazioni dai due allenatori: il bambino si chiamava Louis, era della classe "bullo", aveva già una medaglia e la sua probabilità di vittoria era del 49%.

La ragazza, invece, non mostrava molti dati: non riuscivo a sapere il suo nome, non aveva una classe allenatore, cosa che ho ritenuto strana, non aveva medaglie e la sua probabilità di vittoria era del 40%

Mi chiesi come potevo ottenere queste informazioni ed ho ipotizzato che fosse sempre la mia nuova natura cyborg e magari, visto che non mi ero ancora abituato, non riuscivo ad ottenere tutte le informazioni che cercavo.

 

Mi avvicinai a loro ed iniziai a parlare:

-Ciao. Ragazzi. Cosa succede?-

La ragazza non rispose, rimase ferma con la sua ciocca di capelli biondo scuro che le copriva il volto. Il ragazzo, al contrario, si voltò di scatto

-Niente. Vattene via- urlò il ragazzino -… Ma aspetta… Chi sei tu?-

Avevo già capito che voleva fare il furbo. Ero sicuro che sapeva chi ero (anche perché il numero di serie color rosso sangue luminescente si nota ovunque e mi è stato detto che OGNI allenatore nel traghetto sa chi sono e sa della mia presenza).

Avevo in mente un piano provocatorio, quindi feci finta di stare al suo gioco del "non so chi tu sia"

-Sono Destiny Bond. Allora, raccontami che è successo, dai!-

-Bah, questa allenatrice non sa lottare. Ha un pokémon debolissimo, non sa dare i comandi giusti e non sa nemmeno allenarla. E dice di voler diventare una capopalestra… AHAHAHAAH-

C'era un silenzio bestiale. Nessuno fiatava. Lui si stava divertendo sulle spalle di una ragazza con un piccolo sogno nel cassetto.

Non ero arrabbiato, forse la rabbia è uno di quei sentimenti che avevo perso, quindi sembravo freddo e spaventoso. Guardai quel bulletto e gli dissi ciò che mi venne in mente:

-Ogni allenatore è come un pokémon: si è piccoli davanti al mondo, con i propri obiettivi ed ideali da seguire. Si impara dalle lotte e dalle sconfitte, evolvendosi e diventando più forte fino a quando si diventerà imbattibili. Ogni allenatore ha i suoi ritmi e le sue tecniche ma, in un modo o nell'altro, arriveremo tutti al nostro obiettivo. E poi non dovresti dirlo PROPRIO tu, che hai una probabilità di vittoria pari al 9% in più rispetto a questa ragazza. Quando dimostrerai di essere molto più bravo potrai permetterti di criticare gli altri.

Penso di essere stato chiaro, giovanotto-

Louis iniziò a scaldarsi

-Osi sfidarmi? Non ho paura di te solo perché sei un mezzo cyborg, eh? Sono pronto a lottare, quando vuoi-

Era ciò che volevo. Avevo capito che lui sapeva perfettamente chi ero e, convincendolo a sfidarmi in questo modo, sarebbe stato meno lucido in battaglia. Inoltre lui era stanco mentre io ero perfettamente lucido.

-Sfidiamoci adesso- guardai un attimo fuori dal finestrino per trovare un luogo per sfidarci, dato che il battello non è abbastanza grande -C'è un isolotto qui vicino. Che ne dici se avvertiamo il traghettatore e ci sfidiamo là? Ti va bene?-

-Ci saremmo fermati comunque, ma affare fatto! Preparati a perdere, Bond-

 

Si allontanarono tutti, ad eccezione di me e della ragazzina che stavo difendendo. Le dissi:

-Non temere, ora gli do io una lezione che non dimenticherà facilmente-

La giovane disse un leggero e timido -grazie… Ma perché mi stai aiutando? Non… Non… Non mi conosci neanche-

Era molto timida e spaventata. Per evitare di sembrare troppo rude feci una risposta semplice.

-Non c’è sempre bisogno di un motivo per aiutare qualcuno- Sorrisi e mi incamminai.

-Ah, già! Scusa, mi faresti un favore?-

-O… O… Okay… Cos’hai bisogno?-

-Vieni con me. Te lo spiego strada facendo-

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Capitolo 4
*** Capitolo 3: l'isola Miraggio ***


Giorno ™∂, mese ™„ / Giorno ™√, mese ™„

 

Attraccammo su quell'isolotto e, prima di fare qualsiasi altra cosa, installammo le varie tende per dormire. Poi invitai Louis a seguirmi.

Andammo verso il centro dell'isola. Non era abitata e non sentivo minacce, quindi cercai con tranquillità una zona abbastanza aperta.

Ad un tratto Louis urlò:

-E basta! Stiamo camminando da un'ora. Fermiamoci qui-

Anche se stavamo camminando da 3 minuti e 42 secondi accettai, dato che la zona era particolarmente aperta.

Mi girai e notai anche che tutti gli altri allenatori, traghettatore compreso, ci stavano seguendo. la ragazza che stavo difendendo, però, era ultima ed avanzava lentamente tutta impaurita.

-Vogliamo venire pure noi- disse una allenatrice -Avrete bisogno di luce per vedere, no?-

Non aveva tutti i torti, quindi accettai.

 

In quell'istante tirarono fuori vari pokémon di tipo fuoco. Mentre li vedevo apprendevo varie informazioni, così come era accaduto prima con Louis e la ragazza. Riconoscevo ogni singolo pokémon, anche se li vedevo per la prima volta: Charmander, Chimchar, Ponyta, Heatmor e molti altri. Inoltre li sentivo… Chiacchierare?

Credo proprio di si, anche perché iniziò tra loro un discorso molto interessante. Lo ricordo come se fosse ieri:

-*Yahwn* Ragazzi, perché ci hanno tirato fuori?-

-Ah, io non lo so-

-Guarda! Ci sono degli allenatori che stanno per combattere!-

-Ma è buio… come faranno a vedere?-

-Un attimo. Ci hanno tirato fuori per illuminare la zona?-

-Io sono una candela, mica una lampada! Basta, vado a fare sciopero-

-Ahahah, sei sempre il solito burlone, Litwich-

-Ehm… Io ero serio…-

-Io invece ho fame. Sapete se qua ci sono dei Durant?-

-Basta darti al cannibalismo, Heatmor! Sei anche a dieta.-

-Ma io ho FAMEEEEEEEE… *grumble*-

-Bah, tu pensi solo a mangiare-

-Uhm… Magcargo… Devo dirlo a Ponyta che non sarebbe cannibalismo?-

-Lascia stare. È meglio-

-Se lo dici tu…-

Tralasciando il fatto che il loro discorso interessantissimo stava degenerando ero rimasto abbastanza stupito.

Sentivo la voce dei pokémon.

-Interessante- pensai -… Ora sfruttiamola in battaglia con il mio nuovo partner!-

Mi girai verso Louis, che mi stava aspettando con le braccia incrociate

-Sono pronto, Louis. Quando vuoi-

-Perfetto, era quello che volevo sentire- e lanciò una pokéball

Era iniziata la mia prima lotta.

Tirai fuori quel pokémon gelatinoso ed urlai:

-Forza, dimostrami quanto vali!-

Il pokémon avversario uscì dalla sfera poké e si mostrò in tutta la sua potenza. Era un pokémon piccolo di color arancione con una enorme mascella che ricordava una tenaglia. Era un esemplare di Trapinch!

Dalla mia parte, invece, questa specie di gelatina. Quando uscì dalla premierball scoprì che era un esemplare di Ditto.

Non avevo tante mosse a disposizione, solo trasformazione. Mi stupì questo fatto ma mi lasciò ancor più stupefatto quando iniziò ad agitarsi.

Analizzandolo scoprì che aveva un'abilità curiosa: sosia. Tale abilità permette al pokémon di copiare al 100% circa il pokémon avversario.

Passarono 10 secondi ma lui non si era fisicamente trasformato. Al contrario la sua abilità e le sue mosse diventarono quelle del mio avversario.

Ditto si girò verso di mé e sentì dire:

-Ehi, non riesco a trasformarmi del tutto, che ci posso fare?-

Beh, non era un enorme problema, quindi risposi:

-Vinceremo anche con questo piccolo problema. All'attacco!-

Io e Ditto eravamo calmissimi, quasi placidi. Dovevamo analizzare il nostro avversario, quindi iniziammo noi per vedere la sua reazione.

Il suo Trapinch (e quindi il mio Ditto) aveva:

  • Turbosabbia
  • Morso
  • Fintoattacco
  • Taglio

Questo era molto interessante per me. Sapevo che avrebbe attaccato il prima possibile da vicino, quindi era una buona occasione diminuirgli la precisione.

Tra l'altro sapevo che potevo vedere le mosse che utilizzavano i miei pokémon. Pensavo che la causa fosse ancora una volta la mia natura cyborg, quindi non ci feci caso.

-Ditto, usa turbosabbia!-

Ditto prese della sabbia da terra e la lanciò contro Trapinch, ma non sembrava funzionare.

-Trapinch vive nei deserti. È abituato alla sabbia- sghignazzò Louis -Ma ora è il notro turno. Vai anche tu di turbosabbia!-

Trapinch iniziò a mangiare sabbia per poi sputarla contro Ditto

Ditto non è velocissimo ma riuscì ad avvicinarsi senza prendere neanche un colpo.

Erano molto vicini. Il primo che avrebbe dato l'ordine al momento giusto avrebbe fatto il primo attacco.

Louis urlò: -Trapinch, il nemico è vicino. Morso!-

Trapinch aprì la sua enorme mascella e Ditto era lì vicino.

-Aspetta un attimo, Ditto- pensai -Devi essergli dentro-

Ditto sembrava aver capito ciò che avevo detto e saltò di proposito dentro la sua mascella.

Era la miglior situazione.

-è ora. Taglio!- dissi a Ditto.

L'attacco funzionò e bloccò la mossa di Trapich, tentennandolo e facendogli molto male.

-Benissimo. Siamo dentro, ormai. Ditto, fintoattacco!-

Ditto eseguì subito l’azione, danneggiando ancora una volta Trapinch.

-Il problema è stata la lentezza di Trapinch che non gli ha permesso di agire subito- dissi a Louis mentre il suo pokémon cadeva a terra, esausto.

Lui iniziò a scaldarsi.

-Grrrrr. Come ti permetti? Prinplup, abbattilo!-

Tirò fuori un secondo pokémon. Stavolta dovevo ripartire da zero per analizzarlo.

-Perfetto. Preparati, Ditto- pensai. Ditto annuiva ancora una volta, come se avesse sentito perfettamente ciò che dissi.

-Prinplup, ventogelato a raffica!- Urlò Louis.

Il suo pokémon eseguì l'attacco con molta rapidità e Ditto subì un paio di attacchi, subendo il malus in velocità.

Ora faticava a muoversi ed era vulnerabile all'avversario.

-Ditto, salta e carica taglio!- urlai. Lui saltò in aria per preparare l'attacco ma Prinplup balzò in aria, raggiungendolo dal basso.

-Beccata!- 

L'attacco centrò Ditto che si ritrovò volare in aria

-è finita per te. Bollaraggio!-

Prinplup caricò il colpo per lanciarlo contro il bersaglio. Ditto non poteva fare niente

-Ditto, ce la fai a reggere un paio di colpi?- pensai. Lui rispose:

-Non sono ancora abituato a fare lotte così lunghe e difficili. Ho bisogno di riposare-

-Perfetto, allora fai un'ultima cosa. Taglio è ancora caricato?-

-Si, certo. Quando vuoi eseguo il colpo-

-Ottimo. Rotea in orizzontale ed usa taglio. Ti girerà la testa e sarai esausto, ma danneggeremo Prinplup prima di scovare la nostra arma segreta-

-Quale arma? AAAhh, certo. Ho capito. Eseguo subito!-

Per "dovere" urlai: -Usa taglio, ora!-

Ditto iniziò a roteare in orizzontale mentre eseguiva l'attacco. Il bollaraggio di Prinplup danneggiò comunque Ditto, ma fu parzialmente rispedito al mittente, causando un po' di danni.

Quando cadde a terra Ditto era KO.

-Sei stato bravo, Ditto, per essere stata la tua prima lotta con me. Ora riposa pure, te lo sei meritato-

Guardai Louis. Aveva un ghigno nel volto.

-Eheheh, cosa c'è, Bond? Hai già finito i tuoi pokémon? Non mi sembri molto forte, sai?-

Voleva provocarmi ma non ci riuscì. piuttosto, replicai:

-Ho ancora un asso nella manica, Louis. Il pokémon che vincerà lo scontro!-

Tirai fuori una loveball.

Tutti iniziarono a domandarsi quale pokémon potevo ancora avere e, soprattutto, erano incuriositi sul tipo di pokéball.

-Sarà con lei che vincerò. Vai, Vee, e porta a casa la vittoria!-

 

Avevo già intuito fin dall'inizio che un pokémon non sarebbe stato sufficiente per sconfiggerlo; quindi, prima di attraccare, chiesi alla ragazza che stavo difendendo se mi poteva prestare il suo pokémon per combattere. Credo sia superfluo capire la risposta.

-Ti dimostrerò che hai sbagliato ad usare QUELL'Eevee- disse Louis -Perché non reggerà nemmeno il mio ventogelato! Vai!-

-BINGO!- pensai -Vee, hai già capito cosa vuole fare?-

Lei annuì

-Ed hai già capito cosa voglio fare io?-

-Più o meno, ma ti seguo! Attento a beccata e bollaraggio, le sue mosse più potenti- mi disse.

La strategia di Louis con Prinplup funziona una volta sola: rallenta a raffica con ventogelato per poi lanciare in aria l'avversario, magari con beccata, per poi massacrarlo con bollaraggio, la sua mossa migliore In quanto riceve pure il potenziamento dello stesso tipo dell'utilizzatore.

Eevee aveva queste mosse:

  • Desiderio
  • Colpocoda
  • Turbosabbia
  • Azione

Il piano era colpirlo con colpocoda e turbosabbia al momento giusto rendendolo innocuo per poi massacrarlo a suon di azione. Per riuscirci Eevee doveva essere molto rapida ed imprevedibile e la mossa desiderio sarebbe stata fondamentale. 

-Eevee, entra con colpocoda!-

Eevee iniziò a correr contro Prinplup

-Non mi fai paura. Para!-

Eevee saltò per eseguire l'attacco e Prinplup parò il colpo con tutte e due le pinne. Probabilmente sapeva che il malus della difesa lo avrebbe comunque subito e non aveva alcuna intenzione di lasciare aperta la guardia.

Ma la guardia era molto aperta, in basso.

-Eevee, è ora. Turbosabbia!-

Eevee si spostò in basso afferrando con le sue zampine del terriccio da buttare sul pokémon pinguino. La tecnica riuscì, bloccando Prinplup.

-Bene, ora siamo dentro. Colpocoda a raffica!-

Vee iniziò ad attaccarlo, danneggiandolo gravemente. Lo sguardo di Loius era sconvolto, come se non stesse capendo cosa stava succedendo. Avevo la partita in pugno ma Vee si stava stancando. Pure lei non era abituata a fare lotte così complesse e non avrebbe retto altri attacchi.

Era il momento di concludere. 

-Chiudiamo. Vee, desiderio, poi attacca con azione!-

-Chiudiamo anche noi la battaglia. Pulisciti con docciascudo, poi vai con bollaraggio, Prinplup!-

Dopo essersi pulito, anche Prinplup corse verso Vee eseguendo l'attacco.

Il pokémon emozione riuscì a schivare tutti gli attacchi ed aumentava sempre di più la sua velocità.

-Se vuoi lo scontro diretto- disse Louis -Allora lo avrai. Beccata!-

Sentivo Vee carica, e con lei pure io. Sentivo la sincronia ed il duro allenamento che aveva fatto e captavo che aspettava questo momento, forse da anni. Voleva vincere, e non era sola.

-VEE. VAIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!-

-PRINPLUP. FINISCILA!-

Lo scontro tra i due pokémon durò molto. Da una parte l'azione di Eevee, dall'altra la beccata di Prinplup. Chi poteva vincere?

Io avo già una idea, ma non ero totalmente sicuro.

 

Ad un certo punto i due pokémon si allontanarono. Eevee era fresca come una rosa grazie a desiderio, Prinplup... Beh.

Era esausto.

Non potevo crederci.

Avevo vinto. Ce l'avevo fatta!

Dissi a tutti quanti:

-Che questa lotta serva da lezione a tutti voi. Buonanotte ragazzi. A domani-

E mi incamminai verso le tende dando alla ragzza che avevo difeso il suo pokémon

-Grazie mille- le dissi -sei stata di grande aiuto. Buonanotte anche a te-

 

Quella sera io non dormì. Avevo "riposato" per oltre 15 anni, quindi si poteva capire che non sentivo l'esigenza di dormire; inoltre non volevo svegliare gli altri allenatori per colpa del mio numero fosforescente, quindi iniziai a fare quattro passi.

Sono stato soddisfatto del mio collega Ditto perché ha lottato in maniera eccellente. Devo solo abituarmi alla sua capacità particolare di "copiare" il nemico.

Intanto vedevo tanti pokémon selvatici guardarmi dai cespugli. Li osservai e scoprì che erano esemplari di Wynaut.

Ce n'erano a bizzeffe e mi stavano seguendo.

-Chissà cosa ci fa qui un umano a quest'ora- disse un Wynaut

-Non avrà sonno, a quanto pare- disse un altro

-magari ci sta cercando?-

-No, non credo-

-Yawn… Che c'è? Basta fare chiasso che c'è qualche pokémon che vorrebbe dormire… Ah! C'è lui! È stato bravo a lottare, prima-

-Hai ragione. è stato molto bravo con quel Ditto e con quella Eevee-

-Ma l'Eevee che ha usato non era suo, era di un'altra allenatrice. Chissà perché non ha lottato-

-Ve lo dico io, perché- dissi a loro.

Erano spaventati, come se avessero visto un mostro durante la notte

-Non preoccupatevi, mica vi mangio!-

-Ci… Ci… Vuoi catturare?- disse una Wynaut tutta rosa

-Macché. Non voglio catturarvi. Non farò sentire nessuno dei pokémon che avrò nella mia squadra obbligato-

-Che?- 

-Non voglio obbligare nessun Pokémon. L'ho già fatto con Ditto e non so se ho fatto bene. Da adesso in poi non catturerò nessuno senza il consenso del pokémon stesso-

Quei Wynaut mi guardarono curiosi. Poi mi chiesero:

-Perché l'allenatrice di quell'Eevee non era presente?-

Raccontai loro tutto quello che era successo prima perché sentivo di potermi fidare di loro; inoltre non è da tutti fare un discorso così lungo con dei pokémon Selvatici, no?

-Ascolta- disse un giovane Wynaut -ce la porteresti qui prima del pomeriggio?-

Io acconsentì, voltai le spalle e tornai verso gli altri.

Nessuno era sveglio, a parte la ragazza che avevo difeso.

Era vicino al mare e stava contemplando la sua loveball con, al suo interno, Eevee.

Mi avvicinai.

-posso?- chiesi

-Fai pure- mi disse

Mi sedetti vicino a lei ed aspettai un po'. Poi chiesi:

-Come mai sei sveglia a quest'ora?-

-Stavo riflettendo su Eevee- mi disse -è stata brava a lottare, prima. Eri molto in sintonia con lei…

Bond, secondo te sono una frana ad allenarla?-

Non si sentiva sicura di sé. Le risposi:

-Questa Eevee ha vinto grazie ai tuoi allenamenti. È rapida ad entrare in sintonia con l'allenatore. È un'eevee fortissima. Hai solo bisogno di tempo ma poi entrerete cn facilità in sinonia-

Lei si sentì sollevata

-Grazie… Grazie di tutto, veramente… Come posso sdebitarmi?-

-Puoi dirmi il tuo nome-

-Mi chiamo Yvonne-

 

-Bel nome. Vuoi venire con me un attimo?- le dissi

-Dove?- 

-Voglio farti conoscere qualcuno-

La portai dai Wynaut che mi stavano aspettando. Erano tutti nascosti tranne uno. Quel Wynaut dava l'impressione di essere calmo.

Avevo capito perché stava succedendo ciò, ma rimasi in silenzio.

Yvonne analizzò quel pokémon e disse:

-Wynaut… Di tipo psico… Devo catturarlo!-

Tirò fuori una ultraball e la lanciò sul Wynaut, catturandolo

-Evviva! Ce l'ho fatta! Ora ho un membro in più. Lo chiamerò Boba-

-Fammi indovinare, vuoi diventare una capopalestra di tipo psico?-

-Si, magari anche una superquattro, ma è abbastanza difficile. Per ora punto alla capopalestra… Però non so se ci riuscirò…-

-Come mai hai questo dubbio?- chiesi

-Per diventare capopalestra bisogna sconfiggerne oltre 50 e battere tre campioni differenti con un team mono-tipo (spettro, acciaio…). Per questo motivo ci sono pochissimi capipalestra giovani-

-Sembra una sfida molto difficile-

-... Il problema è che non sono brava a lottare e la mia Vee fa fatica ad evolversi. Vee si evolve in Espeon quando la sua felicità è al massimo di giorno ma le continue sconfitte non mi aiutano molto…-

Rimasi un attimo in silenzio e vidi Yvonne singhiozzare. Le asciugai le lacrime e chiesi gentilmente:

-Non piangere, Yvonne. Quando attraccheremo alla prossima regione?

-Tra… *sigh* tra una settimana, perché?-

-Voglio darti una mano per evolvere Vee. Dobbiamo farcela, così potrai iniziare a costruire il tuo sogno-

-GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!- e mi abbracciò forte.

Il suo volto era pieno di gioia. Le avevo finalmente dato quell'aiuto e quella fiducia che non aveva da tempo.

 

Passammo mezz'ora a fare una passeggiata per l'isola fino a quando Yvonne decise di tornare a riposare prima di partire. Io, invece, andai verso i Wynaut.

-Hai capito cosa vogliamo fare?- mi chiesero.

-Si. È perfetto per lei?- Domandai

-Ha un carattere calmo ma aperto, quel Wynaut. Riuscirà a toglierle un po' di timidezza e la aiuterà ad aprirsi-

-bene. Vi ringrazio. Domani partiamo ma tornerò in futuro volentieri da voi-

-Se ci riesci, però-

-Come mai? Perché non dovrei farcela?-

-No… Non è per quello… Ma…-

-Ehi, Bond!- si sentì in lontananza -Dove sei? Tra poco partiamo!-

-Arrivo- risposi -Amici, ci vediamo in futuro. Ciao e grazie ancora!-

-Ciao ciao- risposero in coro i Wynaut.

 

Passai il tempo a guardare l'isola fino a quando scomparì dall'orizzonte. Aspettai un po' e poi andai dal traghettatore. Non mi aveva notato subito, solo il suo Rattata.

-Buongiorno, signore-

-Ciao. Chiamami pure per nome, giovanotto!-

-O… Okay… Come si chiama?-

-Sono Gennaro, piacere-

-Piacere. Le volevo chiedere se era normale che in quell'isola ci fossero solo Wynaut. Ieri non ho dormito e sono andato a visitare l'isola. C'erano solo Wynaut-

-Solo Wynaut, hai detto?-

-Si, non c'erano altri tipi di pokémon, oltre ai nostri-

Mi guardò stupito, poi si rivolse al suo Rattata

-Rattata, passami il megafono-

Il pokémon roditore passò l'altoparlante a Gennaro e si sentì udire:

-Giovani allenatori, ho una notizia interessante da darvi: abbiamo attraccato all'isola miraggio, un'isola molto difficile da raggiungere. La probabilità di attraccare su quell'isola è la stessa di vincere alla lotteria-

Si sentì un viavai di gente che tentava di rivedere l'isola, ma ormai era troppo lontana.

Qualcuno disse che voleva vedere che segreti c'erano e quali pokémon nascondeva e, in quel momento, io ed Yvonne incrociammo lo sguardo capendo la fortuna che ci era capitata.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: Cresselia ***


Giorno Ø∞, mese ™„

 

 

Sono passate ormai oltre due settimane da quando ci siamo allontanati dall'isola miraggio e sono riuscito, assieme a Boba, di infondere coraggio ad Yvonne. Ho iniziato a vedere come lotta con Vee ed ho iniziato a correggerla, facendole notare ogni singolo dettaglio. Forse risultavo pignolo ma, analizzando attentamente ogni singola scena in battaglia, si può trovare il punto debole del nemico da colpire.

Avevamo, però, due problemi:

Il primo consisteva nella possibilità di allenarci: potevamo solo 2-3 ore al giorno, prima di dormire, perché Gennaro non vuole che gli allenatori usino i propri pokémon sul suo traghetto.

L'allenamento era anche molto stancante sia per Yvonne, sia per gli allenatori a cui chiedevo una mano, quindi non riuscivano a dare tutto il loro potenziale.

Il secondo problema è che Yvonne non riesce ancora a sincronizzarsi con Vee: tra gli ordini in battaglia e le azioni c’è o troppo ritardo, o troppo anticipo e senza questa sincronizzazione Vee non si potrà evolvere. Questo, però, non è ancora un problema gravissimo per ora perché ci alleniamo di sera, e se si evolvesse non sarebbe una Espeon, ma una Umbreon.

 

Un pomeriggio il traghetto si fermò in un'isola

-Siamo arrivati. Scendete tutti. Rimaniamo qui per qualche ora- disse Gennaro.

-Un attimo… Arrivati dove?- domandai

-All'isola Lunapiena-

 

Ci aspettava sul molo una ragazza con un Mismagius e con un Flygon vicino. Aveva un vestito strano, come se fosse vestita da un pokémon… 

-Buongiorno. Cosa ci fate qui?- chiese

-Oh, tu dovresti essere la guardiana, giusto?-

-Si, sono io. Mi chiamo Antema. Con chi ho l’onore di parlare?-

-Io sono Gennaro. Porto questi ragazzi in giro per le statue dei Dex Holder-

-Ah, ma è lei, allora! Buongiorno ragazzi, venite con me, voglio mostrarvi qualcosa!-

Ci portò nel cuore dell'isola dove trovammo un pokémon. Era molto bello ed aveva il corpo azzurro e due ciuffi che formano un arco sul petto; inoltre, ha un aspetto simile alla luna.

Lo analizzai e scoprì che era un esemplare di Cresselia, un pokémon leggendario.

-Antema… Quel pokémon è leggendario?-

-Si, si tratta di Cresselia, un pokémon psico-

Gli altri allenatori, vedendo Cresselia, si lanciarono su di lei per poterla accarezzare. Rimasi stupito da ciò: non avevano mai visto questo pokémon?

-è diventato difficile incontrare i pokémon leggendari, ormai- mi disse Gennaro -Ho deciso di fermarmi qui per darvi l'opportunità di vederne uno dal vivo. Non avrete tante altre occasioni per incontrarne un altro-

-Capisco. La ringrazio- risposi.

Gli altri allenatori erano entusiasti dell'evento e tirarono fuori i loro pokémon per giocare assieme a Cresselia. Era un bellissimo momento: decine e decine di pokémon giocavano e si divertivano insieme.

 

Ad un tratto Gennaro ci disse che potevamo esplorare l'isola ed io, dato che non avevo tanto altro da fare, decisi di fare quattro passi con il mio Ditto ma, prima di tirare fuori il mio compagno,

incrociai Yvonne ed i suoi due pokémon: Vee e Boba. Sembrava avessero trovato qualcosa di interessante. Chiesi:

-Ciao, Yvonne, ciao piccoli. Cosa avete trovato?-

-Ciao Bond. Abbiamo trovato questa strana campana. Sai a che serve?-

Guardai l'oggetto: era una piccola campana, di color argenteo, tenuta con un nastrino rosa. Non sapevo a cosa potesse servire e pensai he magari Antema sapeva qualcosa, quindi proposi di andare da lei. Yvonne accettò ed andammo dalla guardiana. 

Stava chiacchierando con Gennaro quando arrivammo e ci chiese:

-Hey, ragazzi. Cosa ci fate già qui? L'isola è grande, l'avete già esplorata tutta?-

-Buongiorno… Ehm… Abbiamo trovato questa piccola campana. Sai a che serve?- domandò Yvonne

-Fammi vedere, cara- prese l'oggetto, lo guardò attentamente e poi disse:

-è uno strumento: la calmanella. Aumenta la felicità del pokémon che la indossa-

Io ed Yvonne ci fissammo di colpo: forse avevamo trovato proprio ciò che serviva per Vee.

Tirò Fuori Vee e le diede l’oggetto. Aveva uno sguardo pieno di sorpresa, come se si aspettasse l'evoluzione da un momento all'altro, cosa abbastanza difficile, per ora.

Però lei non si era ancora sincronizzata con il suo pokémon evoluzione. Finché non entravano in sintonia l'evoluzione sarebbe stata difficile, se non impossibile.

-Maledizione!- pensai -Oggi è l'occasione giusta per farcela! Servirebbe solo uno stimolo…-

 

In quel momento, manco a fare apposta, si avvicinò Louis.

-Hey, Antema- disse -Posso farti una domanda?-

-Naturalmente. Dimmi pure-

-Per diventare guardiani bisogna saper combattere?-

-Certamente. Dobbiamo saper combattere per difendere il pokémon leggendario in ogni caso-

-Ottimo, perché volevo chiederle se posso sfidarla-

Lei accettò. Poi Louis mi guardò in modo minaccioso e mi disse:

-Bond, ti dimostrerò che quella lotta l'ho persa per puro caso-

Ero lì, completamente impassibile davanti le sue parole. Ad essere sincero potevo essere contento di ciò perché significava che aveva imparato dai suoi errori ma, come dice un vecchio proverbio, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. 

-Perfetto- dissi -Ma dimostramelo!-

-Allora...- disse -Antema, faremo una 1VS1. Il primo che perde il proprio pokémon ha perso. Va bene?-

-Ottimo. Non chiedo di meglio-

Il Flygon e la Mismagius di Antema erano impazienti a lottare, ma Antema li fermò.

-Traquilli, amici. Stavolta userò LUI. Vai, Rotom!-

Tirò fuori una scuroball ed uscì un pokémon molto strano: aveva una forma vagamente simile ad un ventilatore. Si chiamava Rotom.

Analizzandolo scoprì che è un pokémon molto curioso: ha la capacità di assorbire alcuni oggetti cambiando forma e mosse. Quella era una delle tante forme.

-Vai, Prinplup!-

 

Iniziò la lotta. Analizzai i due pokémon e predetti che Rotom avrebbe vinto per i seguenti motivi:

1) La combinazione di tipi era sfavorevole per Louis (volante-elettro VS acqua)

2) I livelli erano molto disequilibrati: Prinplup è al livello 27, Rotom è al 55

Inoltre Louis non aveva altre scelte: Trapinch sarebbe stato molto d'intralcio a causa delle sue mosse, ancora più inutili di quelle di Prinplup.

-Ventogelato!- urlò Louis. Iniziavo a prevedere la stessa combo della scorsa volta ma lei diede un ordine differente, che mi stupì:

-Rispedisci l'attacco al mittente, Rotom!-

Il pokémon ventilatore attivò la sua ventola e portò con facilità l'attacco al mittente. Poi, senza che Antema parlasse, si avvicinò al pokémon pinguino e lo bloccò con le sue manine al terreno. Era in trappola!

-Rotom, finiscilo-

Eseguì un eterelama debole debole, ma era sufficiente a mettere KO Prinplup. La battaglia finì così, di punto in bianco. Nessuno dei due allenatori ha sudato assieme al pokémon…

-Accidenti! Vabbé, ci ho provato. Non sono ancora abbastanza forte, per ora-

Sembrava cresciuto caratterialmente, aveva accettato la sconfitta riconoscendo l'elevata differenza di livello tra i due pokémon.

Antema non ritirò Rotom, ma fissò me e Yvonne.

-Hey, ragazzi. Volete fare un tentativo?-

Personalmente potevo rifiutare. Non sono un fanatico della lotta e combatto solo per difendermi, difendere qualcuno e per allenarmi. Ad Yvonne le si illuminarono gli occhi. Sembrava che questa fosse l'occasione della vita.

-Bond, se lottiamo adesso forse ci riusciamo-

Non aveva tutti i torti, anzi. Lei voleva lottare per far evolvere Vee; era la sua occasione.

-Va bene, ti aiuterò. Antema, propongo una lotta in doppio- dissi -Lei, però, può usare solo Rotom, così equilibriamo il problema del livello. Va bene per lei?-

-Non ho nulla in contrario-

-Perfetto. Allora vai, Ditto, ho bisogno di te!-

Avevo letto sul mio taccuino di fiducia che esiste un tipo di lotta chiamato "in doppio" dove due allenatori possono combattere contro uno o due altri allenatori avversari. Questa era la mia prima lotta di questo tipo. Non ero preoccupato, ma volevo assolutamente che Vee si evolvesse, quindi dovevo ideare una strategia sul momento.

La mia tecnica era semplice, anche se adesso la reputo stupida e troppo semplice:

Volevo bloccare Rotom grazie a Ditto, copiandogli le mosse. Nel mentre Yvonne e Vee avrebbero migliorato il loro sistema di combattimento fino a quando loro due entreranno in sintonia, facendo evolvere il pokémon evoluzione.

Ditto mi sentì, approvando la mia idea.

-Va bene, Bond. Vado all'attacco?-

-No, aspetta. Sarà lei ad iniziare. Voglio vedere su chi punta-

-Quando vuoi. Io sono pronto-

-Bond- disse Yvonne -impegniamoci fino in fondo, okay?-

-Certamente, ma forse è il caso di tirare fuori Vee, che ne pensi?-

-Ah già, che sbadata!- tirò fuori la loveball -Vai, Vee!-

Non so se Vee avesse sentito ciò che avevo detto, ma il mio obiettivo era molto semplice: dovevo difenderla, ad ogni costo. Potevo anche andare fuori gioco, non mi interessa perdere, ma Vee deve evolversi!

Intanto Ditto copiò le mosse di Rotom. Aveva:

  • Stordiraggio
  • tuononda
  • eterelama
  • Sbigoattacco

E, come abilità, levitazione. È strano vedere un pokémon volante con levitazione, ma magari in realtà ha senso, solo che per ora non lo so.

-Prima lei, Antema- dissi. Volevo vedere su chi puntava

-Rotom, Eterelama su Vee!-

-Accidenti. Ditto, blocca il colpo con eterelama!- potevo anche fare sbigoattacco, ma la mia tecnica sarebbe andata a rotoli, dato che la mossa avversaria sarebbe comunque andata a segno.

Ditto bloccò il colpo e Vee, nel mentre, uscì dal raggio d'azione di Rotom.

-Colpocoda!-

La tecnica era simile a quella che avevo usato quando sfidai Louis: colpocoda, turbosabbia e via di mazzate con azione… Peccato che lei aveva previsto ciò.

-Rotom, fai tuononda ad area-

Il ventilatore lanciò l'attacco in aria, propagandolo in tutta la zona. Non potevo farle subire il colpo quindi feci una cosa poco gradita ma necessaria.

-Ditto, Vee è nel raggio del colpo. Spingila ed usa stordiraggio. Dobbiamo guadagnare tempo e danni- gli dissi

Mi girai verso Yvonne -Scusami, ma devo farlo. Detto, spingi Vee ed usa stordiraggio!-

Ditto spinse Vee ma non colpì Rotom. Mi dispiaceva per il pokémon evoluzione, ma dovevo proteggerla ad ogni costo.

-Vee, salta per fermarti ed avvicinati per fare turbosabbia-

In quel momento Vee riuscì a fermarsi dalla spinta con un gran salto e si stava avvicinando a Rotom per mandare a segno l'attacco.

-Ditto, usa eterelama!-

-SubitOFFF… Coff… Coff… Coff…-

Rotom era stato rapido con quella mossa, sbigoattacco. Colpì Ditto in pieno, bloccandolo. Per fortuna che Ditto non ha uno scheletro, altrimenti avrebbe subito un attacco più dannoso e pericoloso.

Vee ed Yvonne pensarono la stessa cosa: 

-Oh, no. è troppo forte. Non ce la faremo mai!-

Stavano perdendo autostima e, di conseguenza, la voglia di vincere e sintonizzarsi. Dovevo fare qualcosa!

-Ditto!- urlai -Dobbiamo farcela e combatteremo fino alla fine! Rialzati! So che ce la puoi fare-

Ditto prese la manina di Rotom, si avvicinò il più possibile e mi disse:

-Eterelama sia! Ma non penso di poter reggere altri attacchi. Ho bisogno di una pausa-

Riuscì ad attaccare nonostante la botta presa. Rimasero tutti stupefatti, Antema, Rotom, Vee, Yvonne e chi ci guardava.

Ebbene si, la lotta ha interessato anche gli altri allenatori che, curiosoni come sono, sono venuti a vedere.

-Yvonne- urlai -Forza! È il momento!-

-Subito- mi disse -Vai, Vee. Azione!-

Iniziò a correre. Aumentava la velocità sempre più

-Non ti avvicinerai mai. Tuononda!-

Rotom iniziò ad attaccare ed Yvonne riusciva a vedere l'ordine degli attacchi.

-Sinistra, destra, destra, alto- pensò -Vee, schiva!-

Vee schivò il primo, il secondo, il terzo ed anche il quarto. Diventava sempre più rapida. 

Ero certo. Erano sincronizzati. Riuscivano a collaborare all'unisono. Potevano farcela!

-Rotom, stordiraggio-

Rotom le saltò sopra e la colpì. Era molto vicino, Vee non poteva evitarlo.

Cadde rovinosamente, danneggiata dalla confusione

-Rotom, carica eterelama. Poi finiscila!-

Rotom iniziò a caricare. Non potevo fare niente, solo stare a guardare. Ditto era ormai esausto.

Rotom era pronto per colpire da un momento all'altro. Vee era lì, per terra. Stava per prendersi un colpo dolorosissimo che l'avrebbe messa KO.

-Vee, rialzati- disse Yvonne

Si rialzò a fatica, con gli occhi ancora chiusi per il terriccio sul muso

-Vee, forza- urlò Yvonne -Forza! IO CREDO IN TE, so che puoi farcela!-

Il pokémon evoluzione aprì gli occhi e, in quel preciso istante, si illuminò tutta.

Chiesi ad un allenatore lì vicino:

-Hey. Che ore sono?-

-15:29… Perché-

-Ce l'abbiamo fatta. Si sta evolvendo!-

-Cosa?- disse Yvonne -Questo vuol dire che…?-

-Ebbene, sei entrata in sintonia con lei. Congratulazioni-

 

Quando finì il bagliore vidi Espeon in tutto il suo splendore: la sua pelliccia viola, Le sue due code, la perlina sul muso, le pupille bianche… Si sentiva che era sicura di sé, come se l'evoluzione l'avesse cambiata. Si credeva imbattibile in quel momento.

Sentì la sua voce

-Finalmente, era da tanto che aspettavo questo momento. Non vedo l'ora di tornare a casa da…-

-Rotom, tuononda!- disse Antema

Rotom eseguì l'attacco ma venne rispedito al mittente. Vee aveva cambiato abilità ed adesso aveva magispeccio: un'abilità potentissima in grado di rispedire al nemico ogni mossa di stato.

Vee caricò un nuovo attacco, mai usato. Con il potere della mente prese Rotom e lo buttò lontano, danneggiandolo gravemente.

-Che mossa è?- domandò Yvonne

-è… Psichico… Vee ha imparato psichico!- Disse Antema

Potete immaginare la mia felicità… Ma ero allo stesso tempo dubbioso.

Come cavolo ha fatto ad imparare Psichico al livello 17? Sono abbastanza certo che non c'entravo io, stavolta.

 

Ad un tratto sentì anche Rotom. Stava parlando tra sé e sé

-Bene bene… Ce l'ho fatta. Ora devo solo seguire il copione-

Detto questo, rotolò su sé stesso e cadde a terra, esausto.

Erano tutti contenti, Yvonne abbracciò forte Vee che, ora che era evoluta, poteva realizzare il suo sogno: diventare una capopalestra.

Ma stavo iniziando a pensare che tutto quello che era accaduto era una messa in scena. Rotom non sembrava esausto e quello che disse mi aveva lasciato perplesso… Ma se questo era il risultato, per me poteva anche andar bene, quindi non dissi nulla per non far star male né Yvonne, né gli altri.

Andai da Antema e le chiesi:

-Mi scusi, ma è normale che Espeon impari ad usare psichico al livello 17?-

-Ti risponderò se prima risponderai a me- mi disse -ti ricordi le MT e le MN?-

Dissi di si. Avevo letto qualcosa sul mio taccuino: erano dei dischi strampalati che permettevano al pokémon di imparare nuove mosse. Una volta erano monouso, ma cambiarono col tempo diventando infiniti.

-Ebbene, caro Bond, non esistono più-

Rimasi a bocca asciutta. Questa non me l'aspettavo!

-Devi sapere che, dopo la grande battaglia, tutte le MT e le MN sono state distrutte. Forse qualcuna è rimasta, in qualche museo…-

-Ma allora come ha fatto Vee ad imparare psichico?-

-Ogni MT è diventata come una sostanza che viaggia per via aerea. Non è dannosa e permette ad alcuni pokémon di imparare quella mossa, se stimolati. Inoltre le mosse delle MN non sono più necessarie, dato che i loro "poteri" al di fuori della battaglia possono essere sempre utilizzati-

Questa cosa mi aveva stupito: ora i pokémon potevano aiutare gli allenatori senza avere quella mossa… l'unico problema è capire le vie aeree di ogni MT…

Ma non era ora di pensarci. Volevo festeggiare con Yvonne e con gli altri!

 

Passai la serata con gli altri ragazzi, sul traghetto. Fu una giornata di divertimento rispetto le altre volte e, dopo un po' di baldoria, uscì un attimo per respirare un po' di aria fresca.

Era stata una giornata perfetta: Vee si era evoluta e Yvonne poteva iniziare a costruire il suo sogno. Mi sentivo molto bene ma, ad un tratto, notai un'isoletta. Era simile a quella dove si trovava Cresselia, ma speculare.

Riuscivo a vedere la zona di attracco e notai qualcosa di… Strano…

C'era una tizia, vestita di bianco con i capelli neri, che mi fissava. Pensai che posse una guardiana, quindi iniziai a cercare il pokémon leggendario.

Era dietro di me.

Lo fissai a lungo, cercando di capire chi fosse.

Era un pokémon tutto nero, con il volto bianco e gli occhi azzurri.

Darkrai!

Mi fissava stupito, come se si fosse aspettato una mia reazione. Forse si aspettava paura, stupore, panico… Io invece ero lì, che lo fissavo tranquillamente.

Dopo un po' se ne andò, tornando dalla sua guardiana. Non mi disse nulla, ma mi salutò con un cenno. Risposi allo stesso modo, poi tornai dentro con gli altri ragazzi, aspettando il giorno successivo.

 

 

Intanto, nell'isola lunanuova;

-era lui, Darkrai?-

-Secondo me si, Liliana, ma non è ancora riuscito a sentirmi-

-Forse non è ancora del tutto pronto-

-Probabile. Per ora aspettiamo, che ne dici?-

-Direi che è la soluzione migliore-

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Messa in scena ***


Giorno Ø∞, mese ™„ / Giorno ج, mese ™„

 

Era stata una bellissima giornata: Yvonne era riuscita a far evolvere Vee in Espeon ed avevamo avuto l’opportunità di incontrare anche Antema, una guardiana, con la sua Cresselia.

Quella notte riuscì a dormire per la prima volta… Ma un dubbio mi passò in testa, un dubbio assai preoccupante.

La lotta che aveva fatto Yvonne quel pomeriggio era una messa in scena? Né io, né lei lo sapevamo, ma ciò che disse Rotom mi continuava a rimbombare in testa:

-Bene bene… Ce l'ho fatta. Ora devo solo seguire il copione-

Quale copione? Che sia stata davvero una messa in scena? O forse sono solo miei pensieri?

L'obiettivo era semplice: chi ha organizzato ciò voleva che Vee si evolvesse… Ma la sincronizzazione è avvenuta per davvero in modo permanente, oppure era solo temporanea? Non potevo saperlo, erano solo idee che mi circolavano in testa.

Il mio grande dubbio era che, se Yvonne avesse perso recentemente qualche lotta contro un avversario molto più debole di quel Rotom, la sua autostima sarebbe scesa a picco e sarà molto difficile, poi, riportarla in sesto. Boba da il giusto sotegno, però, forse...

Magari sono solo io che penso troppo. Forse era il caso di riposarci sopra e decisi di aspettare il giorno successivo e di ripensarci dopo, dato che la notte porta consiglio.

 

Il giorno dopo passammo tutta la giornata nel traghetto. Gennaro ci spiegò che eravamo quasi arrivati e doveva fare un po' in fretta per farci un regalo, quindi ci permise di fare un po' di allenamento sul traghetto.

Non avevo bisogno di allenarmi, quindi lasciai il posto agli altri, analizzandoli mentre lottavano.

Alcuni erano molto bravi, altri un po' meno: Louis era migliorato molto e riusciva a vincere anche con uno svantaggio di tipi, un'allenatrice sapeva sfruttare la difesa del suo Nosepass per bloccare l'avversario, un'altro faceva fatica ad allenare il suo Cascoon ma sapeva usare la sua mossa Elettrotela, un'altro ancora non riusciva a dosare la velocità del suo Monferno, eccetera.

Arrivò il turno di Yvonne che, con la sua Vee, doveva sconfiggere un Slurpuff. È un pokémon che non avevo ancora visto, con una forma vagamente simile alla panna montata.

L'allenatrice gli diede l'ordine -Slurpuff. Panciamburo-

Iniziò, con le sue piccole zampine, a picchiarsi la pancia. Se la picchiava così forte che si faceva male, ma sembrava sempre più forte e minaccioso.

Sentì una voce bassa bassa accanto a me

-Allora sta usando quella tecnica…-

Mi guardai attorno e vidi Rattata. Gli chiesi:

-Scusami, ma sai cosa sta facendo? Non è pericolosa quella mossa? 

-Sa perfettamente cosa sta facendo. Potrebbe vincere in poco tempo-

-Spiegami, Rattata. Non capisco...-

-Conosci la sua abilità, agiltecnica?-

-No, mi spiace. Cosa fa?-

-È un'abilità potente che permette al pokémon che la usa di aumentare la sua velocità, se consuma uno strumento-

-Oh no! Quindi...- e ritornai ad osservare quel pokémon che si stava mangiucchiando una bacca.

Avevo capito tardi la sua tecnica: con panciamburo si aumentava l'attacco, poi mangiava uno strumento, come la bacca che stava masticando, per prendere parte della vita persa. Infine, sfruttava agiltecnica per aumentare la sua velocità.

-Vee- disse Yvonne -abbiamo battuto Rotom. Possiamo farcela contro ogni avversario. Psichico!-

Vee riesce a prendere e a sbattere per terra l'avversario. Lo fece un po' cautamente, perché altrimenti poteva spaccare il traghetto.

-Che botta! Possiamo farcela. Slurpuff, carineria-

Si avvicinò a Vee, colpendola svariate volte

-Il prossimo attacco viene da destra- pensò Yvonne -Vee, vai a sinistra-

Vee ricevette l'ordine alla perfezione, ma shivò troppo presto, dando il tempo a Slurpuff di girarsi e darle il colpo di grazia.

Vee cadde a terra, esausta.

Lo sguardo di Yvonne era, in quel momento, di facile interpretazione: non riusciva a capire come mai Vee non fosse riuscita ad eseguire il comando al momento giusto, e si erano sincronizzati, quando sconfissero Rotom.

Non saprò mai il risultato del suo rimuginare, lei prese la sua Vee e si ritirò dentro il traghetto, senza spendere una parola.

Andai da lei, tentando di aiutarla, ma mi bloccò.

-Lasciami da sola, per favore- mi disse.

Annuì e rimasi dov'ero. Rattata era era lì, che mi fissava

-Rattata- chiesi -per caso la lotta di ieri era truccata?-

Non mi rispose

-Rattata- continuai -rispondimi, per piacere-

-Si… Era truccata… Ma lo abbiamo fatto a fin di bene!- mi disse

-Volevate farlo per far evolvere Vee?-

-Si… Era anche l'occasione giusta. Gennaro si era messo d'accordo con Louis e con Antema per organizzare tutto-

-Fammi capire… Anche la lotta tra Louis e Antema era preparata?-

-…Si…-

-Vabbé. Ormai il dado è tratto. Ora come ora non ci possiamo fare nulla-

-Ocio-

-Che c'è?-

-Mi aspettavo che ti arrabbiassi-

-Probabilmente si, ma ho perso alcuni sentimenti, quindi non saprei risponderti-

Rattata rimase in silenzio

-Dai, ora dobbiamo inventarci qualcosa. Ti saluto- e me ne andai.

Intanto gli altri allenatori continuarono a lottare, come se nulla fosse accaduto.

Invece qualcosa era accaduto: una giovane allenatrice era stata psicologicamente colpita. Si sentiva forte, quando ha battuto quel ventilatore arancione... Ma penso che iniziò a chiedersi se stava sbagliando qualcosa lei: come aveva fatto a vincere contro Rotom, con un livello nettamente superiore al suo, e poi perdere dopo tre secondi contro uno Slurpuff?

Per tutto il giorno non la vidi, tranne quella sera che successe qualcosa di molto particolare... E spaventoso...

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Sharpedo ***


Giorno ج, mese ™„

 

Era una notte buia e tempestosa. 

Eravamo dentro il traghetto, tutti zitti per la paura dei tuoni e dei lampi. Io ero lì tranquillo, leggevo il mio taccuino, e cercavo ancora Yvonne che, da quel pomeriggio, non avevo ancora visto.

Il traghetto andava veloce in mezzo alla tempesta. Non mi sentivo a mio agio, probabilmente odiavo il mare aperto prima di diventare un umano-cyborg perché non c'era possibilità di stare vicino alla riva.

Ad un tratto si sentì Gennaro

-Giovani allenatori, vi invito a rimanere al vostro posto. Tra un po' si ballerà-

Iniziammo a sentire la barca saltellare, probabilmente a causa delle onde e, ad un tratto, sentì uno strano rumore.

Non saprei ben descriverlo... Era come se qualcosa avesse colpito l'imbarcazione... Qualcosa di ruvido.

Ipotizzai che il traghetto avesse sbattuto contro una roccia, quindi soprassedai; poi ci ripensai: 

-Siamo in mare aperto!- pensai -Come cavolo è possibile che qualcosa ci abbia colpito? E se fosse un pokémon?-

Mi girai. Avevo azzeccato, ma non come speravo.

C'era un branco di Sharpedo che ci stava inseguendo.

Tutti gli altri allenatori erano tranquilli, quindi pensai che era una seconda messa in scena... Ma per sicurezza andai da Gennaro a chiedere

-Gennaro- gli dissi

-Non dovresti stare qua. Vai dai tuoi amici, dai-

-Ehm... È normale che siamo inseguiti da un branco di Sharpedo?-

-COSA? Ripeti, per favore!-

-C'è un branco di Sharpedo che ci seg...-

-Rattata- urlò Gennaro -passami il megafono. Questa è una emergenza!-

Prese il megafono ed urlò

-Giovani allenatori, vi chiedo di rimanere ASSOLUTAMENTE ai vostri posti. Andremo più veloci, ora-

La sua voce era molto spaventata. Fece cadere il megafono, poi disse:

-Maledizione! Siamo nel loro territorio! Dobbiamo scappare! Tu!-

-I... Io?- chiesi

-Si, tu, Bond. Vai dagli altri e NON TI MUOVERE! Siamo in guai seri. Se quei Sharpedo si avvicinano troppo non riusciremo mai ad arrivare a destinazione.

Tornai dagli altri e rimasi a guardare il branco. Erano troppo veloci, non li avremmo mai battuti in velocità!

Usare un pokémon era l'idea peggiore: avrebbero sfruttato l'occasione per avvicinarsi di più, massacrandoci.

L'unica soluzione che mi rimaneva era tentare di contattarli. Li analizzai: erano sette, capitanati da un esemplare color fucsia-magenta con un enorme taglio sul volto. 

Con Rattata, Ditto, Vee e con i Wynaut ci sono già riuscito. Perché non dovrei farcela?

Mi alzai, corsi verso la porta e la aprì con una spallata, poi mi incamminai verso gli Sharpedo.

-Sharpedo, riuscite a sentirmi?-

In tutta risposta, uno dei sette esemplari mi lanciò un geloraggio in faccia. Era un colpo molto doloroso, ma ero rimasto in piedi.

Alzai la mano destra, facendo un 3 con le dita. Magari, così facendo, mi concentravo sul pokémon.

-Sharpedo, riuscite ad ascoltarmi?-

Non riuscivo a sentire alcun suono. Era tutto ovattato. L'unica cosa che sentivo era la mia concentrazione. Non sapevo se gli altri stavano vedendo ciò che stava accadendo, ma credo che quello che stavo facendo fosse giusto.

Qualche Sharpedo continuava a colpirmi con geloraggio, ma io rimanevo in piedi, resistendo ad ogni attacco.

Alzai anche l'altro braccio e continuai a fare la stessa cosa ed il risultato era subire costantemente attacchi. Tutto ciò durò quasi un quarto d'ora.

Iniziai a stufarmi.

-Sharpedo, mi ricevete o no?-

Ancora nessuna risposta… A parte l'esemplare vioola-magenta che stava caricando un enorme iper raggio che avrebbe distrutto l'imbarcazione.

-NO! NON TOCCHERAI MAI QUESTA BARCA FINCHÉ NON MI RISPONDERAI!-

Accadde una cosa assai strana che la scoprì solo dopo molto tempo: i miei occhi ed il mio numero iniziarono ad emettere un'aura azzurra e Shapedo bloccò l'attacco, cadendo rovinosamente in acqua.

-Lo ripeto per l'ultima volta… Riuscite a sentirmi?-

La risposta, finalmente, arrivò da uno di loro

-CIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBO-

-E allora!- continuai -Riuscite a sentirmi?-

-CIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBO-

-Non voglio usare le maniere forti!-

-CIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBOCIBO-

Dato che non riuscivo a risolvere il problema feci un gesto con la mano, come per lanciare qualcosa, anche se non avevo niente in mano. Lo Sharpedo che avevo "colpito" con il gesto, disse:

-Sento CIBOCIBOCIBO come se qualcosa CIBOCIBOCIBO mi stia ascoltando CIBOCIBOCIBO…-

Forse avevo capito cosa dovevo fare per farmi sentire.

Feci il gesto più ampio, "colpendo" ogni Sharpedo

-Riuscite a sentirmi, adesso?-

-Uh, c'è qualcuno che ci chiama!-

-È vero... Sharpedo, sei tu?-

-No, non sono io-

-Non parlo con te, Sharpedo. Parlo con l'altro Sharpedo-

-No. Non sono io. Capo, hai qualche idea?-

-Io credo che ci stia contattando quell'umano lì-

-È possibile, capo?-

-Tutto è possibile. Ascoltiamo cosa ha da dirci-

Direi che c'ero riuscito

-Perché ci seguite?-

-Ci avete colpito, prima! Potremmo essere arrabbiati, no?-

-Interessante... Ecco cosa avevamo colpito... Mi dispiace, Sharpedo, ma non era nostra intenzione farlo-

-Inoltre avete invaso il nostro territorio- continuò un altro

-Anche questo mi dispiace molto, vogliate scusarci... Abbiamo un po' di fretta, sapete-

-È inaccettabile come scusa!-

-Ma capo... Anche noi, quando facciamo tardi al banchetto serale, andiamo veloci come un treno-

-Zitto, idiota! E poi dove hai visto un treno?-

-Sott'acqua. Lo sai pure tu-

-Meglio che... Ehm... Tralasciamo questo discorso che è fuori argomento-

-Eh, ma il treno è bello- aggiunse un altro Sharpedo

-È molto bello-

-Eh si, eh?-

-è sempre bello-

-Uhm... Scusate... Posso?-

-AHGIÀÈVERODICAPURE- mi risposero in coro

Sembravano dei ragazzetti dal loro parlare poco serio, quindi tentai un approccio più semplice

-Tralasciando che il nostro colloquio sta leggermente degenerando... Mi sapete dire perché continuavate a dire CIBO, prima?-

-Ehm...-

-Cos'è, volevate mangiarci?- domandai ridendo

-...-

-Sabato vogliamo sempre fare il bis...-

-Oh, taci! Sai perché non possiamo farlo!-

-Perché?-

-Lo sai bene... Non ho voglia di ripeterlo…-

-Facciamo così: non voglio sapere perché potete o non potete… Ma che ne dite se facciamo finta di niente ed amici come prima?-

-Uhm...-

-è una soluzione accettabile per tutti, no?-

-Beh... È possibile-

-Anche perché si sta alzando l'acqua in modo strano e DOBBIAMO ANDARCENE! Buona fortuna!-

Quello Sharpedo aveva ragione: si alzò l'acqua in maniera allucinante, quasi anormale, formando un muro d'acqua. Gli Sharpedo se ne andarono via e, con quella strana onda, ricevemmo la spinta necessaria per scappare.

-Ce l'abbiamo fatta- dissi, ansimando con fatica. Mi girai verso gli altri e vidi di colpo Yvonne. Aveva uno sguardo molto concentrato ed i suoi occhi emettevano un'aura color magenta. Quando mi vide scappò via, forse intimorita. 

Penso che qualche domanda me la sarei posta, in quell'istante: cosa ero riuscito a fare? Cosa aveva fatto Yvonne? C'era solo un problema: non potevo chiedermelo.

Caddi come un sacco, svenuto. Mi risvegliai soltanto una settimana dopo, quando arrivammo a Sinnoh.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7: Sinnoh ***


Giorno ™„, mese ™Ø

 

Quando mi risvegliai dallo svenimento ero in una piccola stanza. Il sole splendeva alto nel cielo e riusciva, da una piccola finestra, ad illuminare la stanza.

Era tutto tranquillo e non si sentiva alcun rumore. C'era un vero silenzio di tomba.

Mi alzai dal letto ed iniziai a cercare tutti i miei oggetti. Erano rimasti su un comodino lì vicino. Lo controllai e vidi che c'era tutto. Non avevo perso alcun oggetto.

Tirai un sospiro di sollievo, uscì dalla stanza e vidi che c'era Gennaro che mi aspettava su una sedia. Aveva lo sguardo stanco, ma sorrideva volentieri.

-Ciao, Bond. ora come va?-

-Beh… Tutto bene. Lei?- chiesi

-Sono molto stanco. Ho lavorato tutto il giorno per mettere a posto il battello-

-Come mai?-

-Vieni fuori con me. Ti faccio vedere-

Mi portò fuori e vidi le condizioni del traghetto. La parte inferiore era molto danneggiata ed in alcune parti era stata forata, alcuni vetri si erano rotti ed il pavimento era scheggiato da del ghiaccio. Comunque sia il battello, seppur malridotto, riusciva ancora a galleggiare, seppur con fatica.

-E pensa che la sto mettendo a posto da tre giorni!- mi disse Gennaro

-Ohibò. Che è successo?- chiesi stupito.

-Per arrivare qui abbiamo dovuto attraversare la tempesta. È stata dura, ma alla fine ce l'abbiamo fatta!-

Tirai un sospiro di sollievo ma mi saltò in mente una domanda piuttosto banale:

-Dove siamo, adesso?-

-Siamo a Sinnoh, per la precisione a Pratopoli-

 

Mi guardai attorno. Era una cittadina molto ampia ma con poche case. Alla mia destra vedevo un cartellone con su un pokémon giallo e viola che pubblicizzava una certa "zona safari". Probabilmente è la costruzione che gli si trova dietro!

Notavo anche un negozio di colore blu ed un luogo enorme di color rosso. Quest'ultima mi incuriosiva: cosa ci sarà mai stato dentro?

Davanti a me, invece, vedevo una strana costruzione. Dava l'impressione di essere una grande zona per fare sport, come può essere una palestra.

-Bond- mi disse ad un tratto Gennaro -… Volevo dirti grazie-

-Per cosa? Non mi sembra di aver fatto chissà che-

-Hai calmato gli Sharpedo che ci seguivano, ricordi?-

Mi girai verso il battello. Forse qualcosa ricordavo… Il ghiaccio, la tempesta…

-Gnnnn… Si, ora ricordo!-

-Mi hanno anche detto che ad un tratto i tuoi occhi ed il tuo numero si sono illuminati…-

Questa era una strana informazione. Che cosa mi era successo? Cosa avevo fatto? Non riuscivo a trovare una risposta.

-Beh, qualunque cosa tu abbia fatto, ti ringrazio, davvero. Senza di te chissà cosa sarebbe successo-

-La ringrazio, Gennaro, ma… Un attimo! E gli altri? Dove sono andati tutti?-

-Sono andati alla statua dei Dex Holder. Se l'unico che è rimasto qui-

Ricordai Yvonne ed i suoi occhi che si erano illuminati di magenta. Dovevo chiederle cosa aveva fatto. Magari sapeva anche cosa era successo a me.

-Sa dove si trova Yvonne? Devo chiederle una cosa-

-Non ne ho idea-

-Beh, poi torneranno qui, giusto?-

Quando feci questa domanda il suo volto si oscurò.

 

-No… Non mi dica che il battello rimarrà inagibile-

-è proprio così, invece- iniziò lui -il battello è molto danneggiato anche all'interno e mettere a posto tutto mi occuperà un paio di mesi. Se fossi in te partirei-

-Va bene, partirò… Ma dove si trova la statua?-

-A Memoride, a nord da qui circa. Prima, però, devi passare da Giubilopoli-

-Perché mai?- domandai

-Stanno facendo una promozione per gli interpoké. Ho visto che non hai alcun dispositivo, quindi pensavo che fosse l'occasione per prenderlo-

La parola interpoké mi riportò in mente alcune cose: in ogni regione era disponibile un dispositivo differente: l'Hovolox, l'Interpoké, il poké-Rotom e così via. Non mi aspettavo che tali apparecchi si fossero espansi anche in altre regioni! Mi ricordavo che erano dispositivi esclusivi per la propria regione…

-Ha una mappa? Così so dove dovrò andare- Chiesi

-Certamente. Dovrei avertene lasciata una da qualche parte- ed entrò nel battello.

Aspettai un paio di minuti fino a quando uscì.

-Mi dispiace, ma non la trovo. Ero convinto che fosse qui-

-Non si preoccupi- dissi -piuttosto… che cos'è quella costruzione rossa?-

-Ah, è il centro pokémon. Lì puoi curare i tuoi pokémon-

-Ma è a pagamento? è strano, se fosse gratis-

-Invece è un servizio gratuito. Devi sapere che il pokémon center è collegato con il pokémon market- e mi indicò la costruzione blu -i guadagni del pokémon market permettono al pokémon center di essere gratuito. Pensa che, in alcune regioni, sono stati uniti il pokémon center con il pokémon market, valorizzando questa collaborazione-

-è molto interessante… Per caso lì dentro hanno una mappa?-

-Penso di si, proviamo a vedere- e ci incamminammo verso il pokémon center.

 

Appena entrati notai il viavai di gente. Davanti c'era un'infermiera che, probabilmente, stava curando i pokémon, e ai lati c'erano due ascensori. A sinistra dell'infermiera, invece, c'era una grande mappa.

-Eccola! Venga, Gennaro, e mi mostri dove devo andare-

Ci avvicinammo e Gennaro iniziò a dire:

-Uhm… Se vuoi puoi passare da Flemminia, così puoi anche visitare uno dei laghi leggendari-

-Laghi leggendari... Sembra interessante. Va bene. Vado, allora! Quando ci rivedremo?-

-Eh, Bond- disse Gennaro ansimando -Probabilmente non ci vedremo per un bel po'. Se vuoi che rimaniamo in contatto quando vai a prendere l'interpoké di allo staff di registrarmi. Sono sicuro che avranno già il mio contatto ed inserirlo sarà un gioco da ragazzi, fidati-

-Capisco- risposi -… Beh, mi sa che dobbiamo salutarci-

-Arrivederci, Bond. Stammi bene.-

Lo salutai e stavo per uscire dal centro pokémon, ma mi bloccò ancora una volta.

-Un attimo, Bond!- mi disse

-Che c'è ora? Non mi dica che le manco già!-

-Forse so dove si trova Yvonne-

-Uh! Mi dica-

-Prima di andarsene stava dicendo che sarebbe andata ad incontrare i suoi genitori. Credo che sia andata da loro-

-Sa di preciso dove si trovano?-

-Non esattamente, ma diceva che doveva passare da nevepoli…-

Avevo, dunque, un'importantissima informazione. Sapevo che Yvonne si stava recando a Nevepoli. Dovevo batterla sul tempo, passando anche per la statua dei Dex Holder.

-La ringrazio. Arrivederci!- E me ne andai.

Una volta uscito ricapitolai tra me e me cosa dovevo fare: dovevo andare a ??? passando per ???. Facile, no?

Mi incamminai, iniziando così la mia avventura… E l’inizio di quella cosa…

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Capitolo 9
*** Capitolo 8: Parco Concordia ***


Giorno ™„, mese ™Ø

 

Ti aspetteresti che, in questi 4 percorsi per andare a Giubilopoli, siano successe tantissime cose, Eh? Ehm… Devo dirti di no. In tutti i percorsi non c’era traccia di alcun allenatore. In compenso sono stato molto a contatto con la natura. Ho incontrato dei Seedot, dei Kriketot, un gruppo di Starly… Mi sono allenato un po' con loro, ma non era ancora niente di speciale, questo piccolo viaggio…

… A parte una cosa…

Durante il viaggio verso Giubilopoli sono passato per Cuoripoli. È una grande città, nata come luogo di incontro tra gente e Pokémon che poi si è rivelata un centro importante per il commercio. Ha a disposizione un bel monumento dedicato a tutte le culture del mondo, una palestra dedicata ai pokémon di tipo spettro ed un parco: il parco Concordia.

Nel parco Concordia stava accadendo qualcosa di assai triste… E sarebbe stato l’inizio di tutto.

 

Passai al centro pokémon per prenotare una stanza per dormire (la giornata, ormai, stava volgendo al termine) e sentii un gruppo di gente borbottare qualcosa. Sentivo parlare di pokémon e ladri, discorso assai strano e poco comune per i miei gusti.

Mi sedetti in disparte ma abbastanza vicino per sentire il loro discorso. Più o meno faceva così:

-Ehi! Ma hai sentito?-

-Si! Sembra che non abbiano smesso-

-Nemmeno la polizia riesce a fare qualcosa… Non sono riusciti ancora a rintracciarli-

-Maledizione! Poveri Eevee cromatici. Se andremo avanti così non avranno scampo!-

Il discorso era abbastanza triste e non riuscivo a capire alcune cose: come mai si parlava di pokémon cromatici? E, soprattutto, perché ne parlavano al plurale?

Da quanto ho letto nel mio taccuino la probabilità di trovare un pokémon cromatico è una su 8000 circa, una percentuale assai bassa. Come è possibile che ci siano così tanti pokémon cromatici in una zona relativamente piccola? 

Mi guardai attorno: non c’erano giornali o, comunque, strumenti per capire meglio questo evento, quindi decisi di rivolgermi ad uno di loro, dato che non avevo altre opzioni.

 

Aspettai che si divisero e mi avvicinai ad uno di loro. Iniziai:

-Ehi, ciao-

-Oh, buonasera-

-Mi scusi, mi può spiegare cosa sta succedendo in questo periodo con gli Eevee? Sa, sono arrivato da poco e non riesco a capire l'accaduto. Inoltre non ho trovato dei giornali che spiegano i fatti-

-Eh, è una brutta faccenda- mi disse -dei mascalzoni hanno iniziato a catturare gli Eevee cromatici che abitano nel parco Concordia. Ormai è una zona insicura, quella. Bisogna starci alla larga-

-Beh, mi sembra strano che ci siano così tanti pokémon cromatici, non le pare?-

-Assolutamente no. è normale-

 

Mi sentii spiazzato da ciò. Era normale che ci fossero così tanti pokémon cromatici? E allora ciò che avevo scritto… Era falso?

Il signore continuò il discorso:

-Probabilmente non lo sai: i Dex Holder, prima di morire, hanno lasciato in vari luoghi dei cromamuleti, strumenti che permettono una maggior presenza di pokémon cromatici, ed un allenatore chiamato Diamante lo ha lasciato proprio qui, vicino al parco Concordia. Da quel momento ci sono così tanti pokémon cromatici nel mondo che consideriamo i cromamuleti come vere e proprie reliquie da proteggere. Nessuno deve toglierle perché modificherebbero la natura, stravolgendola. Anche il più malvagio dei ladri sa perfettamente che non è il caso di toglierle-

Si fermò un attimo, poi riprese, ansimando.

-Per sfortuna, però, qualcuno cattura continuamente i piccoli Eevee che abitano in quel parco e, come avrai intuito, sono tutti cromatici. La polizia sta ancora indagando sulla faccenda, ma non hanno trovato alcuna prova a riguardo-

 

Sentir parlare di pokémon allontanati e rapiti mi attivò una strana sensazione. Non so se era rabbia o odio verso queste persone malvagie, fatto sta che risposi in modo abbastanza secco:

-Beh, se non ce la fanno loro andrò io a risolvere la faccenda-

-Fermati, giovanotto!” mi disse “è troppo pericoloso. Attaccano di notte ed è difficile vederli. Molti allenatori ci hanno provato, ma hanno rischiato molto. Io stesso ci sono andato, ma il ladro è così fulmineo e potente che nemmeno il mio Accelgor è riuscito a vederlo. Perdi solo tempo. Non andarci!-

La sua espressione, però, diceva tutt'altro. Aveva uno sguardo strano, come se sperasse che facessi anche io un tentativo, come se sapeva che c’era bisogno di fare qualcosa, ma ormai tutti avevano perso la speranza. 

Capì che c'era qualcosa da fare, ma cosa? Cosa potevo fare?

 

Lo ringraziai della chiacchierata ed uscì dal centro pokémon. Se dovevo far qualcosa, innanzitutto era importante capire come sarei riuscito ad entrare nel parco e come è strutturato al suo interno.

Presi un volantino della città ed iniziai ad elaborare il tutto.

Il parco si trova nella zona a nord della città ed ha due entrate: una ad ovest ed una ad est. Una volta oltrepassata l'entrata ci si trova subito nel parco. Una parte è pianeggiante ed un'altra, più alta, è circondata da strane casette fatte con materiali naturali. Più in fondo, invece, c'è una zona che è stata recentemente accessibile al pubblico. Nel depliant non c'è scritto dove conduce quella zona, quindi ipotizzai che da quella parte si potevano trovare gli Eevee (e, di conseguenza, smascherare il colpevole).

Iniziai, allora, a pensare ad un piano.

L'idea era quella di uscire dal centro pokémon verso sera e stare vicino all'entrata del parco per tutto il tempo. Poi avrei aspettato l'occasione migliore per sgattaiolare dentro. 

Piano assai discutibile, ma d'altronde fu l'unica cosa che mi venne in mente in quelle poche ore che avevo. 

 

Mancavano due ore prima della mezzanotte quando uscì dal centro pokémon, ma mi ritrovai ad una situazione assai strana. Mi aspettavo di incontrare nemmeno un allenatore o, almeno, qualche poliziotto che vigilasse.

Invece no. Era tutto diverso... E assai inquietante… 

 

La cittadina, illuminata solo dalle luci dei lampioni, era piena di persone vestite tutte di nero. Indossavano un cappuccio, anch'esso nero, e stavano andando tutti verso il parco Concordia.

-Grrrr!- Pensai -Non mi aspettavo così tanta gente. Sono partito in ritardo?-

Queste persone si avvicinavano sempre di più al parco ma, ad un tratto, come se fossero delle marionette, si fermarono, circondando tutta Cuoripoli. Si muovevano tutti così silenziosamente che nessuno si sarebbe accorto della loro presenza.

-Okay, Bond- dissi fra me e me -A quanto pare per ora non ti hanno visto... Ora come fai ad entrare?-

In quel momento guardai il mio braccio destro e vidi che il numero si era illuminato di azzurro facendo fuoriuscire una strana aura azzurra, proprio come era accaduto quella volta con i Sharpedo.

In mio braccio iniziò a muoversi da solo, come se avesse vita propria, e mi indicò il tetto.

La domanda era più che lecita. Mi domandai se dovevo salire sul tetto ed il mio braccio, come se avesse sentito, alzò il pollice.

 

Ricapitoliamo la situazione per l'ultima volta:

La città era circondata da tizi vestiti di nero ed il mio braccio, che aveva stranamente preso vita, parlava con me, invitandomi di salire sui tetti. Cosa di tutti i giorni, no?

 

Dato che in quel momento le mie idee scarseggiavano pensai che forse ascoltare il mio braccio era la cosa migliore. Controllai se avevo ancora Ditto, così se dovevo combattere ero pronto, e mi avvicinai al muro.

Mi passò un flashback, come se stessi facendo una cosa che avevo fatto per tanti anni. 

Mi focalizzai su di esso ed iniziai a seguire quell'istinto che il flashback mi stava dando.

Piano dopo piano, arrivai sul tetto tutto integro. Quei strani tizi non mi avevano ancora notato, ma un dubbio mi passò sulla capoccia.

-Beh, ora sono quassù... Come faccio ad andare avanti?-

Guardai tutti i lampioni e il loro raggio di illuminazione. Alcuni tetti rimanevano più nel buio rispetto gli altri, quindi feci un percorso con la mente per entrare dall'entrata ovest.

 

Con dei salti da felino riuscì a non farmi notare dai tizi neri ed arrivai sul tetto dell'entrata del parco Concordia. Qui mi accorsi che non c'erano recinzioni per bloccare l'entrata dall'alto. 

-Beh, buon per me- mi dissi. Poi saltai giù, trovandomi dentro il parco. 

Beh, in realtà non saltai proprio, visto che non mi accorsi tardi che stavo tastando il vuoto, quindi caddi come una baccamodoro per terra, facendomi probabilmente male al fondoschiena…

Ma, ehi! Non potevo stare a rimuginare sulla caduta che avevo fatto. Dovevo riprendermi ed andare verso la foresta prima di quei brutti ceffi.

 

Avanzai lentamente, senza far rumore, verso l’entrata di quella zona che era nascosta sul depliant. Sentivo che almeno uno di quei tizi sarebbe venuto fino a qui... Magari sarebbero arrivati tutti quanti! Insomma, dovevo prepararmi al peggio. Strinsi forte la pokéball di Ditto, pensando che forse mi ero andato a cacciare in qualcosa più grande di me, e che ormai non era il caso di tirarsi indietro.

Ad un tratto sentì una voce femminile molto cupa, quasi cavernosa:

-Mew, Flash-

In quel momento saltai dentro un cespuglio, cercando di non farmi notare. Vidi una di quelle persone vestita di nero con un Mew. Poi ne comparve un'altra, poi un'altra ancora... Alla fine erano una decina, ognuno con un Mew in possesso.

Ora qualcuno può giustamente chiedersi perché questi tizi avessero un Mew, dato che è un pokémon leggendario assai misterioso... Ma in quel momento era l'ultimo dei miei problemi.

 

La tensione era alle stelle e stavo sudando freddo. Mi muovevo lentamente, sdraiato per terra. Sapevo che, se mi avessero trovato adesso, sarei stato in una netta posizione di svantaggio.

-Beh, però se li seguo magari potrò trovare gli Eevee- ipotizzai, ed iniziai a camminare, analizzando i Mew per cercare di ottenere qualche informazione.

I dati trovati erano raccapriccianti.

In battaglia i Mew sono molto versatili, dato che possono imparare ogni MT. Di conseguenza, se ricordiamo che ora le MT viaggiano viaggiano in aria... Beh... Sono delle vere macchine da guerra quando passa l’MT giusta!

 

Ad un tratto, mentre seguivo i tizi di prima, mi scontrai contro qualcuno. Sperai in un attimo che uno di quei tizi non mi avesse beccato, poi lo guardai l-e-n-t-a-m-e-n-t-e...

 

Era un Eevee... Cromatico, tra l'altro. Tirai un leggero sospiro di sollievo, poi mi collegai con lui, così come avevo già fatto tante volte con Ditto. Non potevo usare la voce, quindi dovevo sperare che il pensiero bastasse.

-Ehy, Eevee. Sto cercando di salvarvi. Sai portarmi dai tuoi amici?-

Non mi rispose, ma fece cenno di seguirmi.

 

Quatto quatto lo seguii e mi ritrovai in mezzo a tantissimi Eevee cromatici. Erano tutti diversi e notai solo in quel momento che l'Eevee che mi aveva portato lì aveva un ciuffo più grande rispetto gli altri.

-Perfetto, umano- mi disse uno di loro -Che cosa vuoi fare contro quelli là?-

L'idea arrivò da sola, senza nemmeno pensarci.

Gli Eevee avevano tutti un buon livello, erano quasi al livello 50, ed erano in tutto un centinaio. Facendo un calcolo rapido potevo combattere un mew con 10 eevee. Dovevo solo dividerli.

Passammo tre ore per attuare un piano più completo, dato che i tizi incappucciati non si erano fatti vedere, e ci dividemmo. Riuscivo a sintonizzarmi con ogni Eevee, quindi potevo coordinare ogni lotta anche a notevoli distanze. Ero stupito di questa mia abilità e la collegai con la mia natura cyborg.

I gruppi erano cinque, soprannominati Alpha, Bravo, Charlie, Delta e Gamma. Io ero nel gruppo Gamma, che avrebbe attaccato leggermente per ultimo. C'era lì vicino anche l’Eevee col ciuffo

-Posso stare qui vicino a te?-

-Certamente, a me non dai fastidio. L'importante è che segui il piano, va bene?-

Lui annuì.

 

Il piano era semplicissimo.

  • dividere i tizi neri (di conseguenza i loro Mew) 
  • Attaccarli uno per volta
  • Cacciarli via
  • (se avessero cercato di dare l’allarme) bloccarli con ogni mezzo

Tanto semplice quanto banale... Ma in pratica?

Ad un mio comando gli Eevee avrebbero rotto un arbusto, provocando rumore, e tutto il resto sarebbe arrivato da sé. 

-... Signori Eevee, diamo inizio alle danze!-

Il piano partì e, come da copione, i tizi si divisero. Dovevamo essere rapidi e precisi come il ticchettio di un orologio. Tutto doveva filare liscio e non avevamo la possibilità di sbagliare. 

Partì il team Alpha. Avevano tutti la mossa MORSO, quindi abbattere mew sarebbe stato relativamente facile. 

-Team Alpha... Andate con morso!-

L'attacco funzionò con estrema maestria che Mew non resse il colpo.

-Accidenti!- Esclamò il tizio nero nero tetro tetro -Devo avvertire gli altri. Questa è una...-

-Team Alpha, ricordatevi che non deve andarsene- dissi. 

Non voglio spiegarvi come fecero a fermarlo... Ma vi assicuro che è stato molto doloroso. Lascio a voi l'immaginazione su come è stato bloccato.

I team Bravo, Charlie e Delta avrebbero attaccato nello stesso istante. Due Eevee avrebbero usato altruismo, mentre i restanti avrebbero attaccato Mew con le mosse che avevano.

Noi, il team Gamma, eravamo subito dopo.

Noi eravamo un po' facilitati. L'Eevee che mi seguiva sapeva Asso, una mossa abbastanza potente combinata con la sua abilità ADATTABILITÀ... Ma venimmo colti di sorpresa.

Questo tizio vestito di nero si fermò di colpo, prese un apparecchio, lo guardò un attimo e disse a voce alta: 

-Interessante. Proprio adesso passa l'MT fuocobomba... Mew, impara questa mossa ed usala. Non posso uccidere, ma questo luogo non sarà accogliente per questi Eevee. Se non li possiamo avere noi, non li avrà nessuno!-

Contattai gli altri gruppi, capendo che la situazione stava diventando assai pericolosa.

-Eevee, cercate di rifugiavi. Qui stanno provando ad appiccare un incendio! Corro a cercare aiuto-

Ed iniziai a correre come se non ci fosse un domani. Appena mi mossi il tizio mi vide e mi inseguì, assieme a Mew che sparava fuocobomba a destra e manca.

Era una situazione disperata. Dovevo evitare ad ogni costo di far male ai piccoli Eevee. Sentivo una enorme responsabilità sulle spalle. 

Sudai le fantomatiche sette camicie prima di arrivare al pulsante per attivare l'allarme antincendio, schivando ogni mossa di Mew. Era coperto da del vetro e non avevo tempo di chiedere aiuto a Ditto per romperlo, dato che Mew mi stava tenendo sotto pressione.

-Bond, spera che i sentimenti di dolore non si attivino ora- dissi tra me e me, poi colpì con un diretto l'allarme. Il vetro si frantumò e l'allarme partì.

-Dai. Ora dev_YAAAAARGH-

Mew era arrivato, e mi aveva colpito con una tuononda, paralizzandomi. Era riuscito a bloccarmi. Non potevo fare nient'altro.

-Bene bene, vedo che un ragazzino ha provato a fare l'eroe. Beh, questa tua idea ti costerà caro. Mew. Finiscilo con iper raggio. Non ho tempo per certe cose-

Cavolo. Ero finito? A quanto pare si. A causa della paralisi non potevo difendermi. Era finita? Davvero?

 

*Ponf*

Mew cadde a terra, svenuto. Qualcuno lo aveva messo KO. Il tizio si girò attorno e ad un tratto cadde anche lui, stordito.

Vidi l’Eevee col ciuffo. Era venuto a salvarmi.

-Grazie, Eevee... Grazie...- dissi

-Umano, dovevo pur sdebitarmi del favore che hai fatto a tutti noi-

-Beh, eh eh… Posso darti ragione-

Ad un tratto il tizio si riprese ed iniziò a parlare a vanvera.

-Dalle ceneri di un team ne nasce uno ancor più forte. Ricordatelo- disse.

-Eevee, finiscilo- dissi. Lui capì, e con un altro Asso il brutto ceffo cadde a terra, completamente KO.

 

Rimasi in silenzio per un paio di minuti e riparlai con l'Eevee vicino a me.

-Eevee... Chiama gli altri qui. Dovete stare vicini fino a quando non arrivano i vigili a sistemare la situazione-

-Va bene, umano... Ma prima volevo chiederti una cosa-

-Dimmi pure. Son paralizzato e parlo con fatica, ma vedo cosa posso fare-

-Tu sei un allenatore? Hai viaggiato per il mondo?-

Aspettai un attimo, poi risposi

-Si, lo sono. Ho appena iniziato il viaggio per trovare tutte le statue dei Dex Holder. Non so se li conosci..-

-Whoa! Deve essere interessante!- mi disse.

-Sai- continuò -Non ne posso più di stare qui, in questo piccolo parco… Vorrei venire con te, se posso...-

-Ma certamente, ma devi decidere tu, non voglio vederti obbligato. Se hai deciso vai ad avvertire i tuoi amici della tua decisione, almeno-

Eevee era entusiasta e corse dagli altri. Lo fermai un attimo.

-Eevee-

-Si, umano?-

-Da ora in poi ti chiamerò Asso, viste le tue abilità con quella mossa-

-Perfetto. Allora posso chiederti il tuo nome?-

-Mi chiamo Bond; Destiny Bond-

Lui annuì e andò dagli altri. Intanto, il numero sulla mia spalla si illuminò di nuovo di azzurro...

 

Quando arrivarono i vigili del fuoco ormai non c'era quasi nulla da fare. Tutti gli esemplari di Eevee erano in salvo e la polizia arrestò i cinque tizi ed i loro Mew. Io non ero presente.

Il parco era impresentabile e rimase chiuso al pubblico per restaurarlo.

Ero già andato via perché altrimenti mi avrebbero scambiato per un criminale. Erano le ∆:™™, ovvero cinque ore dopo la mezzanotte, quando andai via da Cuoripoli. Nessuno mi poteva ringraziare, ma sapere che tutti gli Eevee cromatici del parco sarebbero stati bene da quel momento mi bastava. Inoltre, adesso avevo anche un nuovo amico con cui condividere le mie future esperienze.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9: Furia ***


Inizio saga di Nevepoli

 

Giorno ™Ø, mese ™Ø / Giorno ™∞, mese ™Ø

 

Il viaggio per arrivare a Giubilopoli è stato, tutto sommato, tranquillo. Non ho avuto problemi per nascondermi da ciò che è avvenuto a Cuoripoli, quindi potevo proseguire senza pensieri…

Piano… Quella era l’occasione per riflettere sul da farsi.

Innanzitutto ripensai ai Mew. Sono pokémon leggendari molto misteriosi ed estremamente rari… Come mai non erano assieme ad un guardiano? E come mai erano così tanti e nelle mani di quei tizi?

Questa domanda non ebbe risposta per un bel periodo di tempo, ma mi diede un'idea su come allenare i miei pokémon. 

Prendendo spunto da come coordinai i piccoli Eevee a Cuoripoli, ripensai a cosa potrebbe accadere se dovessi scontrarmi contro di loro in futuro e come avrei gestito i membri del mio team.

Decisi che avrei allenato tutti i miei pokémon insieme, scontrandomi contro più avversari possibili nello stesso istante. Così facendo avrei imparato a coordinare i miei compagni, permettendomi di avere meno difficoltà a gestirli in situazioni di forte stress.

Ma ora basta tergiversare. Bisogna andare a Giubilopoli!

 

Dopo un po' di sano allenamento arrivai, finalmente, a Giubilopoli. L'intera città è stata costruita su una piana di roccia estratta da una montagna dagli abitanti di un'altra città. È anche la cittadina più moderna della regione, con i suoi 140 abitanti. Lì ci sono diverse costruzioni importanti, come il centro globale e la scuola pokémon, ma la più importante è il Giubilo TV.

Dato che non lo trovavo, presi il bigliettino per le guide turistiche per capire dove mi trovavo e ne ricavai tantissime informazioni:

Questo studio si è evoluto con gli anni, diventando un eccellente negozio di elettronica. All'inizio era strettamente affiliata alla PokéKron SpA, motivo per cui vendevano solo il PokéKron, ma adesso si sono ampliati, vendendo pure gli apparecchi delle altre regioni.

Era interessante notare che c'era pure un cartellone grande come un Wailord alla destra dell'entrata che evidenziava gli sconti della settimana. Mancava che ci fosse scritto anche qualcosa come: "Hey, Bond. Guarda che devi venire qui!" e saremmo stati a posto...

... In realtà c'era scritto, seppur in micruscolo... Ma lasciamo stare!

Una volta lì dentro vidi il caos più totale. Gente che correva a destra e manca, pokémon che svolazzavano di qua e di là... Insomma, era impossibile capire cosa stesse succedendo. Per fortuna avevo lasciato Ditto ed Asso dentro le loro pokéball perché qui rischiavano seriamente a farsi male.

C'erano 10 file che portavano a 10 casse differenti, ognuna specializzata per apparecchio: c'è chi comprava il C-Gear, chi comprava il PokéKron, chi il Vip, chi il PlayerSearchSystem e così via. C'era anche un ufficio informazioni che, per mia fortuna, era vuoto.

-Perfetto- pensai -Forse è il caso di fare qualche domanda lì- e mi incamminai.

Lì dentro trovai una vecchietta che gestiva il banco informazioni. Aveva gli occhi mezzi chiusi ed immaginai che era annoiata e che avrebbe iniziato a dormire da un momento all’altro.

Con molta calma, mi avvicinai a lei.

-Buongiorno-

-Gneh, si, buongiorhno- ed iniziò a guardarmi muovendo la testa a destra e a sinistra, come se fosse più addormentata di prima

-Uff... Partiamo bene- pensai. Poi mi rivolsi nuovamente a lei: -Mi scusi, vorrei sapere se c'è un Interpoké da ritirare per il signor Destiny-

-Gnnn, mi diha un secuondoh- ed iniziò a controllare sul monitor del computer.

Passò circa un minuto ma non dava cenni di aver trovato risultati.

-Mi scusi, signora, ma avrei un po' di fretta- le dissi

Silenzio di tomba

-Ehm... Scusi? Tutto okay? Non mi sente? Le chiamo un medico?- e la guardai attentamente, appiccicandomi al suo nasone…

...

...

...

...

-ZZZZZZZzzzZzZZzZzZzZz-

...Si era addormentata... Però dai, era stata brava: dormiva come un angioletto e non faceva alcun rumore.

-Ottimo, ci mancava pure questa- dissi -Ed ora come faccio a svegliarla? Se la sveglio io poi mi massacra... Uhm... Cosa posso fare?-

In quel momento arrivò un esemplare di Musharna che, con fare noncurante, iniziò a mangiarsi i sogni di quella signora. Dopodiché, se ne andò via.

Passarono cinque secondi, quando ad un tratto la vecchia si riattivò:

-CHIÈLEI??!?!?!?!!!?????-

-Ehm... Sono Destiny Bond. Le avevo chiesto per l'interpoké, ricorda?-

-QUINDISEITUDESTINYBOND! GNNN, ACAUSATUAHODOVUTOFAREGLISTRAORDINARIEPOI_-

Insomma, che ci crediate o meno, capì fino a qui. Il resto fu una marea di frasi dette così male e così veloci che erano indecifrabili. Presumo che mi abbia imprecato contro per chissà quale ragione. Bah.

Il suo "discorsetto" durò un'ora abbondante. Poi, di punto in bianco, lei si calmò e ritornò ad essere quella docile vecchietta (ed addormentata) di prima.

-Ecco qua l'Intercos'é- disse, tirando fuori un apparecchio color rosso -Adeshos ti mettoh i mumerih di Gennaro e di Ytonno-

Ad un tratto mi tornò in mente qualcuno con la parola Ytonno... Ma chi? Non era un pesce, ma un'allenatrice... Uhm...

YVONNE! Come ho fatto a sbagliarmi? Lei sapeva il suo numero? Ma come?

L'impulso di fare una domanda era lì, in attesa, ma mi fermai prima: se si fosse addormentata un'altra volta non avrei retto un'altra sua sfuriata.

Presi l'apparecchio, la salutai, e scappai dal Giubilo TV, incamminandomi verso Nevepoli, sperando che non sia già andata via. 

L'interpoké, tra le varie funzioni, ha anche una grande pregio: permette di localizzare i propri amici registrati. Ovviamente cercai Yvonne e segnò che la sua posizione era il percorso 216, molto vicina a Nevepoli.

-Forza!- e mi allontanai dalla cittadina.

 

Non lo notai, ma c'era la vecchietta di prima che, con Musharma, mi fissava. Disse:

-Quel ragazzo ci sa fare. Sono stata brava. Non mi ha fatto alcuna domanda. Yvonne sarà contenta. Sento che ho fatto bene a lasciargli il suo numero: almeno sarà protetta. È una ragazza giovane, ma ha tanto da imparare, soprattuto quella cosa...-

Poi guardò il cielo in alto e pensò

-In bocca al Galvantula, Nipotina-

 

 

 

Yvonne continuava il suo percorso, calma e tranquilla. Aveva già conquistato tre medaglie: quella di Pratopoli, quella di Evepoli quella di Mineropoli ed aveva già visitato la statua dei Dex Holder. Ora puntava alla medaglia di Nevepoli.

Dall'ultima volta che vide Bond il suo team cambiò molto: Boba si era evoluto e lei aggiunse tra i suoi membri anche uno Swoobat, chiamandolo Huffle. Vee era diventata molto potente ed Yvonne sembrava cresciuta: sembrava che avesse acquisito più coraggio.

Arrivò lentamente a Nevepoli. È una cittadina molto elegante, avvolta da una neve speciale e caratteristica che ricorda lo scintillio dei diamanti. Con i suoi 15 abitanti, è la città più a nord di Sinnoh. 

Oltre alla palestra pokémon di tipo ghiaccio, capitanata ancora dalla signora Bianca, c’è un antico tempio. Lì, anni fa, era la dimora di un Regigigas dormiente, ma ora nascondeva qualcos'altro... E solo gli abitanti di Nevepoli sapevano cos'era, ma non trapelavano questa informazione a nessuno straniero.

Yvonne passò la notte al centro pokémon e il giorno dopo si presentò nella palestra.

La palestra era molto elegante: ai lati c'erano quattro stalattiti di ghiaccio e le loro rispettive stalagmiti che formavano delle mastodontiche e maestose colonne di ghiaccio naturale il pavimento era cosparso di un ghiaccio finissimo che dava l'impressione di essere molto fragile.

Dall'altra parte si poteva vedere Bianca su quello che sembrava un vero e proprio trono di ghiaccio mentre leggeva un giornale. Yvonne urlò:

-Sono qui per sfidarti. Sono pronta- e tirò fuori la pokéball di Boba, preparandosi a lanciarla

Bianca, in tutta risposta, non la ascoltò. Sembrava immersa negli argomenti del giornale.

-Ehm- disse Yvonne -C'è qualcosa che non va?-

-Giovane allenatrice, non posso sfidarti-

-Cooosa? E perché mai?-

-Prendi al volo- e le lanciò il giornale. Per essere anziana era molto carica!

Yvonne non riuscì a prenderlo al volo ma le bastò leggere la prima parte del giornale. Più o meno recitava così:

 

Esemplare di Abomasnow maschio perde la ragione ed allontana tutti i pokémon con la sua furia. La polizia non è riuscita a rintracciarlo ma si sa che dove passa tutti gli alberi vengono sradicati. La polizia ha difficoltà con la neve e da massima allerta. “Se sarà troppo pericoloso dovremo abbatterlo” ha detto la poliziotta Jen, a capo delle indagini

 

Accanto alla scritta c’era una foto di Abomasnow, così chi lo avesse trovato avrebbe avuto l’occasione di starci lontano.

-Di solito non lo faccio- disse Bianca -Ma se catturi quell'Abomasnow e lo porti qui, da me, ti darò la medaglia senza lottare. Accetti?-

Yvonne accettò ad istinto e partì subito, capendo che non era il caso di prendere la medaglia in quel momento.

Il giornale non dava molte informazioni su dove potesse trovarsi quella bestia, quindi le rimaneva andare ad esclusione. Doveva ri-visitare il percorso 216, 217 ed il lago arguzia? Fece di meglio: tirò fuori Huffle.

-Carissima. Dobbiamo trovare Abomasnow- e le mostrò il giornale -Puoi rintracciarlo con le tue onde?-

-Swo, Swoobat!- rispose, ed iniziò a cercarlo. Risultò molto facile rintracciarlo perché non c’erano molti pokémon nella zona dove si trovava. Era vicino al lago Arguzia ed aveva creato una strada vicino al lago, sradicando gli alberi.

Dovete sapere che il Lago Arguzia si trova a sinistra di Nevepoli ed è legato al mito della creazione del mondo Pokémon, in particolare alla creazione riguardante i guardiani dei laghi. Lì, infatti, abita Uxie, l’essere della conoscenza, assieme al suo guardiano. 

Quando Yvonne arrivò notò stranamente che non grandinava più, e c’era una semplice aria fresca. Il lago dava la sensazione di pulito e le venne un po’ voglia di fare il bagno… Ma forse non è il caso: le temperature sono molto basse, può rischiare l’ipotermia ed era lì per calmare un Abomasnow, mica era lì per divertirsi!

-Swo. Swooo- Disse la compagna di Yvonne, indicando la bestia del gelo. La creatura era lì, e non era un bello spettacolo. Yvonne si nascose vicino a due alberi e guardò cosa stava facendo.

Vide una scena agghiacciante. Abomasnow sembrava totalmente impazzito. Attaccava qualunque cosa gli si parasse davanti. Prendeva gli alberi e li scaraventava giù con un solo colpo, sbatté i pugni sul terreno, facendo dei piccoli terremoti ed urlò di rabbia e furia. Dava l’impressione di essere un pokémon molto vecchio, ma vedendo la sua potenza sembrava l’incarnazione della distruzione.

Yvonne iniziò a spaventarsi ed incominciò a fare tanti passi indietro. Uno… Due… Tre… Quattro passi…

*Crick*

Yvonne aveva rotto un ramo per errore. Le si gelò il sangue. Ora aspettava solo che lui si girasse, la caricasse e puf. Game over.

Non accadde così. Abomasnow non si accorse di lei e continuò ad alimentare la sua rabbia.

-Yvonne, fatti forza- si disse la giovane allenatrice schiaffeggiandosi la faccia -Devo solo catturarlo. Ho già affrontato avversari simili. Questo sarà uno dei tanti-

Balzò fuori dal nascondiglio e si presentò davanti alla bestia. Lei cercava di farsi coraggio, ma in fondo aveva paura. Respirava affannosamente, forse perché aveva freddo, o forse perché si sentiva sul filo del rasoio…

-Swoobat, forza. COMBATTIAMO!-

Abomasnow indietreggiò e si mise in guardia, preparandosi a lottare.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10: La bestia del gelo ***


Giorno ™∞, mese ™Ø    

 

Yvonne ed Huffle si sentivano sotto stress. Avevano davanti una vera e propria bestia che aspettava solo di attivarsi. Il silenzio era padrone, in quell'istante.

Yvonne iniziò per prima.

-Vediamo se sei abbastanza bravo. Huffle, iniziamo! Aereoassalto!-

Huffle si lanciò sul bersaglio, colpendolo dritto in faccia. Essendo una mossa infallibile Abomasnow non aveva occasioni di difesa e fu obbligato a prendersi il colpo.

Yvonne, presumibilmente, voleva puntare tutto su quella mossa perché è superefficace su quella creatura… Ma dall'altra parte, Abomasnow aveva un ottimo parco mosse per contrastare il pokémon cercamore.

Subito l'attacco, Abomasnow cadde a terra e ai rialzò con fatica. Sputò un po' di brina per terra e si preparò a caricare un gelopugno, sgranchendosi il braccio.

-Huffle. Chiudiamola in fretta. Doppioteam!-

Il pokémon psico-volante iniziò a sdoppiarsi sempre più, facendo comparire una ventina di cloni che circondavano il pokémon ghiaccio-erba. Lui, però, non era preoccupato sugli Swoobat, piuttosto stava cercando qualcosa...

-Forza Huffle. Aereoassalto!-

Tutti gli Swoobat iniziarono a lanciarsi sulla bestia ma, in tutta risposta, lui lanciò un geloscheggia che colpì tutti i fantocci facendoli svanire, rivelando così quello vero.

Sfruttò l'occasione: prese un albero e lo colpì. Probabilmente questa mossa era Mazzuolegno. Huffle fu gravemente danneggiato e stava per subire un secondo colpo fatale.

-Huffle. Protezione!- urlò Yvonne. Iniziava ad essere un po' disperata perché Swoobat stava per soccombere.

Il pokémon cercamore riuscì a difendersi e, sgusciando via, era riuscita ad allontanarsi dall'albero... Ma non scappò dal gelopugno di Abomasnow che aveva caricato mentre lei stava cercando di allontanarsi. Potete immaginarvi i danni: gelopugno, STABbato e superefficace. Inoltre, se contiamo che gli swoobat hanno difese mediocri... Insomma... Huffle era KO. Nulla da fare.

La furia di Abomasnow voleva probabilmente ammazzare quel pokémon. Yvonne lo capì subito e riuscì a ritirare Huffle prima di farle subire un altro colpo.

Abomasnow era impazzito e stava puntando sull'allenatrice. Yvonne iniziava a preoccuparsi e si disse:

-No, Yvonne. Non sei ancora pronta e non puoi farlo. Lo hai già fatto una volta e te ne sei pentita amaramente… Continuiamo a lottare nel modo coretto- Prese la pokéball di Boba -Boba, forza!-

Yvonne aveva capito che Abomasnow era troppo forte, quindi le venne in mente di sfruttare una delle mosse di Boba. Quella mossa l'aveva aiutata in quasi tutte le palestre e, presumibilmente, anche ora. Abomasnow corse verso Boba, tirandosi dietro un tronco di un albero per colpirlo.

-Bingo! Boba, destinobbligato!-

Boba usò la mossa ed il pokémon albergelo frenò di colpo. Per sua fortuna, non attaccò.

Era un faccia a faccia. La bestia gelida sapeva che non poteva attaccarlo perché avrebbe usato destinobbligato al primo colpo. In risposta, prese l'albero e gli staccò una foglia.

-Oh no! Boba, rientra!- e cambiò Wobbuffet con Vee. Yvonne è stata brava, durante quella lotta: aveva previsto che Abomasnow avrebbe usato Meloderba. Con quella mossa avrebbe distrutto il povero pokémon pazienza.

Abomasnow non si aspettò il cambio e ultimò la mossa. Grazie all'abilità di Vee l'attacco gli si rivoltò contro e si addormentò come un angioletto. Yvonne aveva la giusta occasione.

-Vee. Abbattiamolo. Psichico a non finire!-

Con i poteri psichici, Vee fece seri danni alla creatura. Yvonne prese una ultra ball e la lanciò.

Era fatta. Bastava che colpisse il pokémon ghiaccio-erba e tutto sarebbe finito.

 

Per sfortuna, però, Abomasnow si svegliò e distrusse la ultraball con geloscheggia. Poi, sfruttando l'occasione di shock, colpì Vee con gelopugno. Vee non resse il colpo e cadde a terra.

-Maledizione! Pure Vee- e la ritirò. Si guardò attorno, poi si disse: -Usare Boba non avrebbe senso. Mi ha sconfitto… Beh, non c'è nessuno, qui attorno. Non vorrei farlo, ma se devo...- Era impaurita... Ma sembrava sapere cosa fare.

I suoi occhi si illuminarono di magenta e si caricarono di un'aura misteriosa. Le mani, coperte da dei guanti a causa del freddo, si caricarono della stessa aura. 

Abomasnow le corse addosso, prendendo un albero per tirarglielo addosso.

-Protect- e si circondò di una cosa strana magenta che la difese dal colpo. Abomasnow non sapeva cosa stesse succedendo e la massacrò con qualunque attacco ma, fortunatamente, quella cosa strana non cadeva proprio.

-Fire punch!- la sua mano iniziò a bruciare ed assestò un gancio direttamente sulla faccia della bestia. Da notare che il fuoco le bruciò il guanto.

Il pokémon albergelo cadde a terra. Si guardò attorno e si sentì bruciare dentro ed iniziò ad urlare di dolore. Aveva subito lo status di bruciatura.

-Hex- Yvonne andò addosso ad Abomasnow e lanciò uno strano gas spettrale che aveva formato girando le mani sulla faccia della creatura. Abomasnow subì gravissimi danni ed era quasi KO.

Probabilmente Yvonne avrebbe potuto catturarlo in quell’istante, ma non riusciva a controllarsi. Sembrava che avesse perso il controllo e che fosse anche lei impazzita. Iniziò a ridere di follia, ma sotto sotto si sentiva un retrogusto di pura paura e panico.

-HEHEHEh... Finiamola in bellezzaPerish Song!- ed iniziò a cantare una canzone tristissima che non posso assolutamente trascrivere da quanto era, ehm, "distruttiva".

Abomasnow, però, la colpì con un montante misto a gelopugno.

Yvonne volò in aria e subì anche un geloscheggia dalla bestia che le lacerò la pelle. Poi, prima di cadere, Abomasnow fece un enorme balzo e la colpì una seconda volta con un gelopugno, puntando sul lago.

Fece centro. L'aura strana di Yvonne si spense e centrò il lago. Era tutta lacerata e coperta di sangue e cadde come corpo morto cade.

 

 

 

 

Ad un tratto, sul mio interpoké, la locazione di Yvonne si fermò per un bel po'. Immaginai che qualcosa non andava, quindi tirai fuori Ditto ed Asso e corsi verso il lago Arguzia. Fu mezz'ora di corsa sfrenata per superare oltre 4 percorsi. Inoltre avevo degli allenatori che mi stavano alle calcagna.

-Ehi, tu. Non scappare! Devi lottare quando incroci un allenatore-

-Eh, già. Devi lottare contro tutti noi-

-Non fingere. Sfidaci-

-Guarda qua. Non vuole lottare. Ha paura hahahah-

-Ora chiama la mamma uhuhuh-

-Ma CAVOLO. Non rompete, per favore!- urlai contro di loro e continuai la corsa. Noto solo ora che avevano una buona resistenza perché arrivai al lago arguzia con tutti gli allenatori dietro. Saranno stati una trentina circa. Insomma, era una buona occasione per allenarsi, ma non era il caso, vista la situazione.

-Asso, Ditto. Occupatevi voi di questi incompetenti- e li fermai lì. Mi fidavo di loro e delle loro capacità in battaglia, quindi non ero preoccupato a lasciarli soli per un po’

Scalai un tratto di strada con fatica ed arrivai al lago. A destra vidi parte del bosco disintegrato, con Abomasnow in mezzo che urlava di dolore, dall'altra il lago Arguzia, con Yvonne dentro. Capì che c’era qualcosa che non andava perché il lago iniziava a riempirsi di sangue

Dopo una imprecazione mi tuffai dentro il lago, sperando tre cose:

  1. Che non fosse troppo tardi per Yvonne
  2. (Meno importante) che ciò che avevo, corpo compreso, potesse reggere la pressione dell'acqua.
  3. Che non crepassi assieme a lei, anche perché avevo gli stessi vestiti che indossavo prima, quindi potevo tranquillamente diventare mister ghiacciolo

Yvonne era in fondo al lago e la tirai sulla riva con fatica. Feci la rianimazione (ho evitato la respirazione bocca a bocca perché, da quel che ricordavo, c'era maggior probabilità di salvezza senza quell'azione) e continuai senza farmi notare dalla creatura dei ghiacci. 

Con fatica, ad un tratto Yvonne sputò l'acqua a mo' di fontana ed iniziò a tossire pesantemente.

Abomasnow non ci notò e cercai aiuto.

Sperando di trovare qualcuno nei paraggi provai a cercarlo con la mente, concentrandomi come ho fatto con ogni pokémon… Ed in realtà un pokémon c'era: era dentro la grotta in mezzo al lago.

Lo contattai

-Uh? Chi sei tu? Chi mi chiama in questo modo?-

-Non so se te ne sei accorto- dissi -Ma qui c'è qualcuno che rischia di lasciarci le penne. So che sei dentro alla grotta e so che sei in questa zona. Che ne dici di contribuire?-

-Uhm... Chiedo al mio guardiano-

Capì che era un pokémon leggendario, dato che parlava di guardiani, ma continuai ad insistere.

-Ma da lì dentro sentite cosa succede fuori?-

-No, altrimenti avremmo contribuito a dare un'aiuto, o no?-

Accettai le scuse e lo perdonai frettolosamente e, subito dopo, uscì un pokémon piccino picciò con il suo guardiano. Il pokémon era prevalentemente giallo ed azzurro, teneva gli occhi chiusi ed aveva una gemma sulla capoccia gialla. Il guardiano, invece, aveva una carnagione mulatta. Indossava un lungo mantello che si divideva in due verso la fine e portava al collo una gemma simile a quella del suo compagno. I suoi capelli, inoltre, erano giallo oro, ma presumo che fossero tinti perché si notava la radice nera corvina del capello.

Mi corsero addosso, camminando sull’acqua, ed il guardiano ice una spiegazione frettolosa.

-Sono Uxbert. Guardiano di Uxie- mi disse. Lo salutai rapidamente e le mostrai la povera Yvonne.

-Ha bisogno di cure, forse si è formata una emorragia. Ci pensi tu?-

-Naturalmente- mi disse -Ma tu devi calmare quell'Abomasnow. Chiaro?-

Annui e lui tirò fuori un Venomoth dalla sua pokéball

-Venomoth, teletrasportaci a Nevepoli- e scomparvero assieme ad Yvonne. Ero da solo e, vicino a me, c'era un Abomasnow furioso. Contattai Asso e Ditto per sapere i loro progressi

-Ragazzi. Come siete messi?-

-Li abbiamo battuti quasi tutti. Questi qui non demordono-

-È vero, ma ce la faremo. Abbiamo abbastanza energia per contrastarli-

-Perfetto- dissi -Appena avete finito dovete venire qui da me, chiaro?-

-Cristallino- rispose Asso mentre schivava l'attacco di un Mankey, facendo svolazzare il suo formidabile ciuffo

Rimasi in silenzio per un po' e guardai la bestia del gelo. Ormai mi aveva notato e si stava preparando a lottare. Non avevo Asso e Ditto con me, quindi dovevo cavarmela da solo. Sarebbe stata dura, ma dovevo riuscire a fermarlo. Dovevo farcela!

 

 

 

 

Intanto, a Nevepoli...

-Uxbert, che ci fai qui?-

-Ho bisogno di soccorsi. Questa ragazza sta male-

-Ma... È l'allenatrice di prima-

-Come?-

Bianca chiamò i soccorsi -Fate presto. È una emorragia grave-

I soccorsi arrivarono e la portarono al centro pokémon.

-E adesso? Cosa faremo con quella bestia?-

-C'è un allenatore che è là, adesso. Sta provando a calmarlo-

-Chi è?-

-Non lo so... Ma aveva un numero sulla spalla destra-

-Un cyborg, quindi… Secondo te lo fermerà in tempo?-

-Forse, ma dobbiamo comunque prepararci. Secondo me quella cosa si attiverà-

Bianca si spaventò ed iniziò a sudare freddo -Chiamo gli allenatori migliori nelle vicinanze. Dobbiamo farcela!- e si divisero. Bianca andò a cercare alcuni allenatori, come detto prima, mentre Uxbert entrò nel tempio di Nevepoli dicendo queste parole: 

-Se si risveglia siamo morti tutti!- 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11: Risveglio ***


Giorno ™∞, mese ™Ø

 

Prima di iniziare, caro lettore, devo fare alcune precisazioni nel caso questo diario venga ritrovato quando questo fatto non sia ancora accaduto (può succedere di tutto ormai!)

Dovete sapere, che col passare degli anni, dopo la cattura di Regigigas da parte di Perla, il tempio perse importanza per i turisti e Nevepoli fu economicamente sconfitta. Comunque sia il tempio non ha perso la sua funzione “sacra” ed è stato oggetto di molti studi da parte degli archeologi.

Un giorno, a causa di un terremoto, la grande statua Regi che si trovava al piano terra cadde, lasciando al suo posto un lungo tunnel buio e tetro che portava ad una stanza sconosciuta che nessuno aveva mai visitato. 

Ebbene, ora che vi ho riassunto i fatti, è il caso di continuare.

 

 

Uxbert entrò subito nel tempio e proseguì dritto, seguendo il tunnel nero nero tetro tetro che si era formato con la caduta della statua. Era decisamente preoccupato e Venomoth e Uxie lo seguivano con difficoltà da quanto andava veloce!

Proseguendo per il tunnel, lungo abbastanza da impiegarci 5 minuti di corsa per superarlo, si ritrovò in una zona enorme. Le fiaccole che erano state messe mesi fa non davano tantissima luce, ma abbastanza da poter ispezionare la zona. 

Il pavimento era riempito di sabbia che al tatto risultava più gelata del ghiaccio e sui muri, si notava una scritta fata con i pokéglifi degli Unown. Uxbert li decifrò con poca fatica e lesse a mente:

 

“Noi dall’antichità abbiamo bloccato questa bestia tra il tempo e lo spazio.

Ma non per sempre. Un giorno tornerà.

La creatura della distruzione, del sangue e del dolore.

MissingNo, il pokémon disperazione.

Quando la potenza di un pokémon si manifesterà

e l’antico ghiaccio eliminerà

MissingNo tornerà

E in quel momento, Sinnoh scomparirà.”

 

Una volta finito di leggere il guardiano si girò verso il centro della zona e notò la creatura. La sua forma era più o meno simile ad uno spettro di Lavandonia… Ma al posto delle mani aveva due enormi falci agghiaccianti pronte a fare a fette il primo malcapitato. La creatura sembrava che stesse dormendo ed era circondata da un enorme parallelepipedo di ghiaccio. 

Uxbert guardò quel ghiaccio e notò che era crepato e si spaventò… Ma quella bestia non si era ancora mossa… Che a momenti sarebbe tornata in vita? Non lo sapeva, doveva prepararsi al peggio.

Sentì un tonfo.

 

-Chi va là?- urlò Uxbert mentre stava per prepararsi ad ordinare a Venomoth un attacco.

Dalle zone buie che le fiaccole non illuminavano apparvero tanti tizi incappucciati vestiti di nero con un Mew vicino. Ebbene si, erano gli stessi tizi che avevo incontrato il giorno prima, a Cuoripoli, mentre salvavo gli Eevee cromatici. 

Erano tutti uguali ma solo uno si tolse il cappuccio. Aveva i capelli blu celeste, un occhio nero e l’altro color verde stagno ed aveva un pizzetto nero corvino. Era facile capire che era il capo, tra loro, perché possedeva un Mew cromatico.

-Gnnnn, Axort. Pensavo che il team Genesi fosse scomparso da ani, ormai… E noto con piacere che il vostro obiettivo è andato a buon fine- disse Uxbert sotto pressione e in modo sarcastico.

Il “capo” Iniziò a parlare con una voce stridula ed acuta, mentre la testa scatta a destra e manca. Di certo era possibile dire he sembrava pazzo, e probabilmente lo era…

-Beh, come vedi siamo tornati… E siamo qui per quella creatura-

-Perché? Dammi un motivo ragionevole e forse lo accetterò. In caso contrario preparati a lottare-

-Sono affari che non ti interessano, guardiano- rispose Axort -Ora vattene, o userò le maniere forti- e sputò dalla bocca una strana palla verde piena di una “aura”, anch’essa verde

-Non mi fai paura, Axort- rispose Uxbert mentre indietreggiava -Sai benissimo che non puoi uccidermi in alcun modo-

-è vero, ma posso cacciarti da qui, se voglio- ed alzò le braccia. Gli occhi si spensero di colpo e le sue mani si ricoprirono di strani disegni color verde scuro che sembravano lacerassero la sua carne. Inoltre, da quei segni uscivano fiumi di sangue.

-SPARISCI DALLA MIA VISTA- concluse prima di colpire il povero guardiano ed i suoi pokémon con la sfera che aveva formato. 

 

 

 

 

Io non ero nelle situazioni migliori: avevo davanti un Abomasnow impazzito e scottato che aveva quasi ucciso Yvonne ed io non avevo alcun pokémon nelle vicinanze. Non mi restava altro che affidarmi alle mie misteriose capacità che, per aggiunta, non sapevo ancora come funzionassero…

Insomma… La miglior situazione possibile, no?

Prima di pensare che piano seguire Abomasnow prese l’iniziativa e con prepotenza sradicò un albero, lanciandomelo addosso. Riuscì a schivare all’ultimo e capì che, finché i miei compagni non erano arrivati e finché non avevo alcuna strategia dovevo solo schivare.

Fui massacrato da varie mosse: gelopugni, mazzuolegni, e geloscheggie. Alcune sono riuscito ad evitarle con tranquillità ma, non essendo un campione in velocità e resistenza, mi toccava anche subire le mosse che faceva…  E vi assicuro che non è stato un gran bello spasso.

Dopo due ore di schivate io ero leggermente stanco ed avevo tutta la pelle lacerata. Non ero totalmente cosparso di sangue perché alcune parti del mio corpo, essendo meccaniche, coprivano molto bene gli organi vitali sottostanti… Però non nascondo che, se Abomasnow non avesse avuto la scottatura, forse sarebbe stato capace di perforarmi.

Tra i due Abomasnow era molto stanco e sentiva sempre più gli effetti della scottatura. Forse avevo un varco per contattarlo.

-Calma, Abomasnow- gli dissi a voce alta -Non serve lottare. Non esaurire le forze, adesso. Chiudiamola qui e nessuno si farà male. Che ne dici?-

Abomasnow non mi ascoltò e lanciò un boato bestiale che stava per farmi volare via.

-Uhmf, e va bene- mi dissi -Se non mi ascolti così, provo a connettermi!- e feci un gesto con la mano concentrandomi attentamente su di lui.

Abomasnow non collaborò troppo e cercò di attaccarmi con tutto ciò che era possibile… Ma riuscì ad evitarlo. Era stanco ed affannato, quasi esausto e mezzo morto a causa delle scottature… Per quale motivo doveva attaccarmi in quelle condizioni? 

La spiegazione più ragionevole era una sola: si stava difendendo. 

Era giusto chiedersi a cosa si doveva difendere, dato che c’ero solo io, in quel luogo, quindi cercai di connettermi a lui nel miglior modo possibile. Dagli occhi e dal mio numero uscì quella strana aura azzurra e solo sentendo la voce di Abomasnow capì più o meno il problema.

 

Una volta connesso, sentì solo urla di dolore, nient’altro. Era accecato dal male che qualcuno, presumibilmente, gli aveva fatto.

-Signor Abomasnow, calmati- gli dissi, ma lui si girò verso di me con uno sguardo infiammato dalla rabbia. La sua voce era possente ma assai anziana.

-Tu… Umano… Perché?- e mi venne addosso cercando di colpirmi con un gelopugno. Il colpo mi centrò, ma ormai era così esausto che non poteva più fare troppo male con un attacco singolo.

-Perché… Perché lo hai fatto?- mi disse versando lacrime di dolore

-Calmati, Abomasnow. Dimmi cosa è successo-

-COSA MI HAI FATTO?- e mi buttò per terra riempiendomi di geloschegge. Io ero lì indifeso, non potevo fare niente. Mi rimaneva subire.

La mia faccia era tutta lacerata e stava oltrepassando l’acciaio delle mie protesi. Intanto, la strana “aura” azzurra scomparve.

-Abomasnow, se vuoi uccidermi, fallo ora- gli dissi -Ma sappi che non so nulla sul tuo conto e non so cosa ti hanno fatto-

In quell’istante svenni di dolore.

 

 

 

Accade qualcosa, dopo quel momento. Non so quanto tempo passò, ma vidi come un sogno… Non saprei spiegarvelo… Era stranissimo! Ora ci provo, okay?

Mi ritrovai nel vuoto totale. Era tutto buio e c’ero solo io. In mezzo si trovava una fiamma azzurra, con un colore simile a quello delle fiamme he ho in alcuni momenti negli occhi e sul braccio.

Sentì le seguenti parole da una voce femminile che non avevo mai sentito. Era una voce calma ma solenne:

-Puoi fare di meglio, Bond. So che puoi farcela. Svuotati dai pensieri e dai sentimenti, ed il tuo potere rinascerà-

Poi la fiamma esplose, illuminando tutta la zona di una luce azzurra. Caddi dalla potenza dell’urto e veni trascinato per alcuni metri via.

La voce continuò:

-Tocca il nucleo dell’esplosione ed essa ritornerà sotto il tuo controllo-

Con fatica mi alzai e camminai verso il nucleo. Camminavo a fatica, mi sembrava di lottare contro una bufera di neve… Fino a quando arrivai.

Toccandola, la voce disse un’ultima cosa:

-Hai un grande potere, Bond. Usalo con saggezza-

 

 

 

Mi risvegliai subito dopo quelle parole e mi accorsi che non era passato tanto tempo, giusto un minuto. La buona notizia era che ero vivo, la cattiva era che Abomasnow mi aveva ancora bloccato e mi stava per colpire con un fatale gelopugno.

Accadde qualcosa di strano in quell’istante.

Il mio numero e i miei occhi sprizzarono all’ennesima potenza l’aura azzurra e riuscì a deviare il colpo usando solo una mano. La bestia del gelo, rimasta stupita dalla mia reazione, cadde all’indietro, liberandomi.

Sfruttai il suo tentennamento: corsi subito verso di lui e gli misi la mano sinistra sulla testa.

in poche parole mi collegai con lui in questo modo.

 

-Abomasnow, ora calmiamoci un attimo- gli dissi -E raccontami ciò che è successo-

-Waaaargh!- rispose -Ma tu... Come… Come fai a sentirmi?-

-Rispondimi, Abomasnow. Cosa è successo?-

-Io... Io... Non… Non… Non ci sento più!- e scoppiò a piangere.

Aspettai che si sfogasse per un po’ e poi continuai:

-Abomasnow… Lo so che è molto doloroso, ma ho bisogno di sapere cosa è successo. Potresti spiegarmelo?-

Lui si fece forza ed iniziò a raccontarmi l’accaduto

-Beh… Ero nel mio candido lettino di foglie che mangiavo qualche bacca… Ad un tratto arrivarono dei tizi strani vestiti di nero e mi attaccarono. Riuscì a sconfiggerli, ma uno mi attaccò di sorpresa, facendomi svenire. Mentre cercavo di riprendermi sentì queste parole: “Dopo mandiamo i nostri compagni a prenderlo” e sentii un BIP assordante. Quando finì mi accorsi che mi avevano fatto diventare sordo…-

-… E così ti sei infuriato ed hai attaccato me e l’altra allenatrice. Dico bene?-

-Urmf... Si…- Mi disse con un tono triste

Allontanai la mano e mi girai dietro, sentendo Ditto ed Asso che arrivavano. Mi aspettavo una loro reazione a come ero conciato, ma non fecero una piega. In quel momento non potevo saperlo… Ma la mia pelle si era rigenerata.

-Asso, Ditto. Come va? Tutto okay di là?-

-Mah, non è stato difficile- rispose Ditto -Non erano preparati a combattere insieme. In quel modo li abbiamo stracciati-

-Perfetto- risposi accarezzandoli. Poi mi rivolsi ad Abomasnow, concentrandomi di più

-Cosa pensi fare adesso?-

-Voglio trovare quei tizi. la pagheranno per ciò che hanno fatto-

-Sai Abomasnow? Li ho incrociati pure io. Magari li ri-incontrerò, in futuro Se vuoi aiutarmi sei ben accetto-

Non mi rispose e si infuriò per l’ultima volta. Sbatté le zampe contro il pavimento e così tre alberi con unageloscheggia, sradicandoli.

-Gnrf, grrr… Potrebbe essere una soluz_-

 

*SCRASH*

 

Ci girammo tutti di scatto verso destra e notammo qualcosa che partì verso il cielo come un missile… E cadde ad una velocità impressionante!-

La terra tremò e si sentì un urlo disumano, quasi raccapricciante.

-Quella è Nevepoli- disse la bestia dei ghiacci -Forse sono passati di là-

-C’è solo un modo per saperlo- risposi, incamminandomi -E se vuoi aiutarmi è l’ora di farlo-

-Non chiedo di meglio- E seguì Bond, verso la cittadina.

Non potevo ancora saperlo… Ma MissingNo si era risvegliato.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12: MissingNo ***


Giorno ™∞, mese ™Ø

 

Per arrivare a Nevepoli dal lago Arguzia correndo ci vogliono si e no due minuti.

Beh, furono due minuti di terrore...

Ma non quel terrore comune di urla e panico… Era un terrore latente, pronto a comparire da un momento all'altro.

Avete presente i film dell’orrore dove uno dei protagonisti si nasconde dentro qualcosa, che ne so, magari un armadio, e non si sente alcun rumore? Dove vede solo la creatura malvagia che vuole farlo a fette ma quest'ultimo non lo trova e quindi si sente la sensazione di panico (e poi magari dopo arriva il jumpscare che alza l’urlo dello spettatore)? Ecco, c’era la stessa sensazione.

 

Nevepoli era deserta. Nessuno era fuori. Sembrava che qualcuno avesse eliminato tutta la popolazione in un lampo. Da notare che pure il Pokémon Center ed il Poté-Market erano chiusi, seppur l'orario. Non c’era nessun posto da visitare… A parte il tempio.

In quel momento non sapevo ancora cosa era... Pensavo fosse una costruzione in onore a qualche evento o chissà ché, ma sinceramente non mi interessava granché saperlo.

Non avendo altre scelte incoraggiai i miei tre compagni a seguirmi dentro quella strana costruzione. Una volta dentro potevo avanzare oppure scendere le scale. Scelsi l’ultima opzione e camminai lentamente.

 

Non sapevamo cosa aspettarci. Ditto si massaggiò le “zampine” per sgranchirle, Asso creò una carta da gioco usando la sua mossa asso per utilizzarla al primo istante in battaglia ed Abomasnow stava levigando una geloscheggia che si era portata dietro per tagliuzzare qualcuno.

Io, invece, ero stranamente teso e non avevo più le fiamme sul numero e sugli occhi. Rispetto la scorsa volta non avevo la più pallida idea di sapere cosa mi sarei aspettato. Pensavo solo una cosa:

-Che accidenti hanno fatto questi qua per aver allontanato tutta la popolazione?-

Non ci fu risposta a questa domanda, ma quando arrivai alla fine del tunnel capì alcune cose.

La stanza era più o meno rettangolare, illuminata da delle torce. Sui muri c’erano delle strane scritte, ma non ero interessato a quelle… Piuttosto, guardavo verso il centro…

 

C’era una creatura stranissima. Non avevo mai visto qualcosa del genere. Non sapevo nemmeno se fosse un pokémon o… Qualcos’altro.

 

Il suo corpo era simile ad uno spettro ed aveva una colorazione prevalentemente nera pece. Aveva una bocca e degli occhi completamente bianchi, delle strane falci come arti superiori e delle ali. Queste ultime erano raccapriccianti: era impossibile capire di che materiale fossero fatte perché erano cosparse di sangue, letteralmente. Il sangue gocciolava sul pavimento e sembrava ETERNO, come se quell’essere eliminasse il suo stesso sangue tramite le ali… E non chiedetemi se poi moriva dissanguato: non era una domanda a cui rispondere in quell’istante.

In quel momento non ci aveva visto. Sembrava stesse come recuperando le forze dopo una grande battaglia.

-Hey- mi disse Ditto sotto voce -Sai cos’è quello?-

-Cosa? Non sai che cosa sia?- risposi

-Credo sia un pokémon… Ma non ho mai visto qualcosa del genere in vita mia- continuò

-Ho vissuto per tanto tempo… Ma non ho mai visto una cosa del genere-

-Ditto. Intanto usa Sosia. Se ci attacca saremo pronti a sconfiggerlo-

-Ehm... Ci sto provando… Ma non riesco a copiare un bel niente-

Dannazione! Come faceva a non copiare nulla? Tralasciamo il fatto che non può cambiare forma… Ma le mosse… Come fa a non copiare le sue mosse? Forse non ne ha… Nemmeno una, quell’essere? 

Troppe domande, a cui non potevo rispondere in quell'istante

Provai a connettermi con quella creatura e risultò troppo facile l’esecuzione del tutto. Una volta connesso sentì solo un vuoto in quella creatura… Come se non avesse vita. Disse queste parole:

-è ora di portare a termine il mio compito-

Il collegamento si spezzò e quella creatura fece uno scatto rapidissimo verso l’uscita. Mi urtò contro e tentennò per un po’. Io, al contrario, ero caduto ed avevo le gambe per aria. Sembrava che un Tir mi avesse quasi travolto da quanto era potente lo schianto!

Abomasnow, Asso e Ditto si misero davanti a me e bloccarono l’avversario.

-Non uscirai da qui, essere!- urlò Abomasnow con un boato

-Bene bene… Allora volete fermarmi… In tal caso vi ucciderò uno per volta- ed abbassò le braccia, infilzandole nel terreno -Morirete tutti quanti, uno per uno, tra atroci sofferenze-

-Compagni… Preparatevi. Ora combattiamo!- dissi ai mei amici -E ricordatevi: i comandi non li darò a voce, mai più. Ho deciso che saranno solo tramite il collegamento. Okay-

La scelta era ben voluta: non volevo che il mio avversario potesse capire le mosse in anticipo. Senza parlare avrei avuto un bonus in iniziativa.

-Ricevuto- mi rispose Asso

-Come vuoi-

-Sono pronto-

Mancavano ormai pochi secondi all'inizio della mia prima vera battaglia... La lotta che darà l'inizio di tutto.

 

La creatura fece un balzo e puntò su Ditto cercando di colpirlo con le falci, usandole a mo' di ghigliottina. Asso prese l’iniziativa e lanciò la carta formata, eseguendo quindi la mossa asso, per poi andare a proteggere Ditto usando individua.

L’attacco entrò, ma non fece molti danni. Al contrario, sembrava che giovasse del colpo.

Il “pokémon” riuscì ad allontanarsi dai due pokémon usando le ali, coprendoli di sangue.

-Bleah, che schifo- disse Ditto cercando di pulirsi.

-Ragazzi, cercatevi di pulire. Abomasnow, Mazzuolegno-

Il pokémon Albergelo attaccò e l’avversario incassò perfettamente il colpo. A sua volta prese Abomasnow con le zampe e lo lanciò via, spaccando tutto il muro del tempio.

-Brrrr… Non farmi arrabbiare- ed utilizzò Geloscheggia senza l'ordine. La creatura schivò con tranquillità il colpo, ma non notò il Gelopugno di Abomasnow che lo colpì dritto in faccia con un buon diretto.

Intanto Asso, che era riuscito a pulirsi dal sangue, stava tornando in battaglia. 

Con le ali la creatura prese distanza e fece un’attacco strano: Sembrava caricarsi di una strana energia, probabilmente per fare un attacco potente.

-Non dobbiamo fargli completare l’attacco- dissi con il pensiero ai miei compagni -Va fermato. Tutti addosso!-

Abomasnow si lanciò con tutto il corpo, Asso usò Comete e Ditto… Ehm… Ditto…

-Cosa devo fare?-

-Ciò che ti riesce meglio in questi casi: Scontro!-

… E Ditto usò Scontro.

 

Tutti e tre attaccarono di prepotenza il bersaglio, facendolo tentennare. Abomasnow e Ditto respirarono affannosamente a causa del contraccolpo ma sembravano soddisfatti: la creatura non aveva completato il suo attacco.

-Forza!- pensai fra me e me -Forse riusciamo a debellarlo-… Ma quell’essere non sembrava stanco, anzi: era ancora fresco come una rosa e rideva in modo assai inquietante.

-Non siamo riusciti ad eliminarlo. Bond, idee?- mi disse Ditto

-Accidenti! Credevo che non avrebbe retto altri attacchi. Abomasnow. Meloderba!-

Abomasnow iniziò a suonare, ma quella creatura anticipò il suo attacco ricoprendosi con le ali. Tale mossa creò un campo protettivo per proteggersi dallo status.

-Potrebbe avere salvaguardia come mossa…- pensai -vediamo cos’altro ha in serbo-

-Continuare con l’offensiva?- chiese Asso

-Non rimane altra scelta. Ascoltatemi: mettetevi a formazione triangolo, poi seguite le mie indicazioni-

-Ricevuto- risposero in coro

i tre pokémon si misero nelle posizioni richieste dal proprio allenatore e la strategia nacque subito.

La creatura usava un metodo mordi-fuggi: attaccava con una combo e scappava via con le ali. La sua tecnica di riserva sta nello sfruttare le stesse ali per riempire di sangue i suoi avversari, costringendoli a fermarsi per riprendersi. Di conseguenza se le ali per lui erano tutto… Bisognava eliminarle.

Come? Bloccando le ali, almeno. In che modo? Il seguente:

-Abomasnow, Geloscheggia su Asso. Asso, con Attacco rapido inclina la traiettoria dei colpi verso Ditto. Ditto, prendi le geloscheggie e buttale sul nemico. Abomasnow, al primo momento dovrai saltare, pendere le schegge ed infilzare sulle sue ali. Come risultato non dovrebbe più muoversi. Mi racco mando: bloccalo al muro!-

Il team collaborò: gli attacchi riuscirono alla perfezione ed Abomasnow riuscì a fare il suo lavoro: saltò, prese le geloscheggie ed infilzò le ali del bersaglio, bloccandolo al muro.

La creatura urlò di dolore, mentre schizzava sangue da tutte le parti.

-Perfetto- pensai -Ora siamo in vantaggio!-

… Ma forse avevo parlato fin troppo presto

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Capitolo 14
*** Capitolo 13: Ripresa ***


Giorno ™∞, mese ™Ø

 

L'urlo di quell'essere coprì tutta la stanza. Era in grido di dolore, e l'emorragia delle ali confermava...
... O forse no?
Con gli arti riuscì a cacciare via Abomasnow ma non era capace di liberarsi dalle schegge di ghiaccio. Erano infilzate così bene ed erano così in profondità che sembravano parte delle ali stesse.
-È indifeso- pensai -Ragazzi: Addosso!-
Tutto il team iniziò a colpire ripetutamente il bersaglio con rapidità ma, ad ogni colpo eseguito correttamente, il sangue delle ali copriva i bersagli.
-Dobbiamo attaccare a distanza- mi disse Abomasnow -Se continuiamo così saremo tutti coperti... E perché no? Magari anneghiamo pure!-
In effetti non aveva tutti i torti: Abomasnow, Asso e Ditto erano inzuppati fradici di sangue... E la stanza era inguardabile: sembrava un film dell'orrore. L'unica cosa che non era inzuppata ero io, che stavo dando gli ordini a dovuta distanza.
-Si, cerchiamo di chiudere qua. Asso, comete. Abomasnow, Geloscheggia. Ditto, vieni qua che almeno cerco di pulirti (anche se in realtà non ho nemmeno una pezza ma vedrò che fare)-
Passarono svariati minuti di lotta ed il mio team iniziava ad affaticarsi. Non ne potvano più di lottare ma quella creatura era ancora lì, più o meno KO.
-Se non vi dispiace, sarebbe il mio turno da un pezzo- ci disse.
Ditto si girò di scatto con uno sguardo che aveva dell'incredibile. Era possibile tradurlo come: "Ma come? Avrai perso litri e litri di sangue e sei ancora capace di parlare?"
Gli occhi della creatura si spensero ed il sangue iniziò a concentrarsi da ogni parte ad una velocità impressionante, formando come delle pustole 
-Toglietevele- urlai ai miei compagni
-Gnn... Non ci riesco... Sembrano appiccicare alla pelliccia- disse Abomasnow mentre cercava di cacciare via quelle cose
Poi, accadde l'impensabile.

Dopo essersi concentrato, il sangue esplose. Durò tutto in poco tempo ed era impossibile trovare una via difensiva per quella mossa.
Anche io fui colpito dall'onda d'urto della mossa e venni spazzato via, più in là, verso l'uscita del tempio.
-Ditto! Abomasnow! Asso!- urlai con tutto il fiato che rimaneva -Resistete, sto arrivando!-
Corsi dritto verso la zona di battaglia... E vidi che era tutto un cumulo di macerie.
Sperando che non fosse accaduto l'impensabile cercai di spostare i massi, cercando di ritrovarli.
Il primo che vidi era Abomasnow, che era poco turbato dalla faccenda ed aveva si e no un paio di macigni sulla schiena
-Uff. Che credi di fare, esserino? Ne ho viste di peggiori, io. Sono ancora pronto a lottare- mi disse con un forte boato.
-Perfetto ma piuttosto di parlare aiutami a cercare Asso e Ditto?-
La ricerca continuò per una decina di minuti fino a quando li trovai. Erano troppo esausti per poter fare qualsiasi altra cosa. Non rimaneva che metterli nella loro pokéball ed aspettare di andare al centro pokémon.
-Abomasnow, sei sicuro di voler continuare? Lo sai che ancora non ti ho catturato ufficialmente e non posso curarti, vero?-
-Bah, sinceramente non mi interessa. Piuttosto vorrei trovare quell'essere...-
Effettivamente non c'era traccia... E sicuramente non era uscito dal tempio.
-Ho un'idea su dove potrebbe trovarsi, sai?-
-Dimmi pure-
-E se fosse nei piani sotterranei?-
-Spiegati, umano-
-Ho notato che questo tempio ha delle stanze sotterranee. Se quella creatura vuole veramente farci fuori di certo non sarà fuggita. Magari si è nascosta negli altri piani per riprendersi. Ho notato mentre entravo in questo luogo la presenza di un piano inferiore. Per me è là-
-Allora non stiamo qui impalati e muoviamoci!-
Corsi via in un lampo, cercando di andare al piano inferiore. Abomasnow mi seguì con fatica, ma riusciva a tenere il passo.

La mia ipotesi era corretta: quell'essere si era nascosto nel piano inferiore. Presumibilmente tra il suo parco mosse ha pure fossa perché sopra di lui c'era un foro bloccato da un macigno.
La creatura, però, non voleva cedere. Aveva ancora gli occhi spenti e lo sguardo contento ma allo stesso tempo affaticato. Sembrava che la mossa che aveva usato prima per dileguarsi lo avesse messo al tappeto.
Invece non era così. Stava cambiando qualcosa.
Ad un tratto uscirono altri due arti, stavolta posteriori, identici a quelli anteriori... Inoltre, le sue ali si ingrandirono diventando enormi. Per darvi una idea della grandezza erano alte si e no metà stanza. Non stava più bipede ma si appoggiava tutto per terra come un ragno
-Ed ora? Che cosa possiamo fare?- mi disse Abomasnow
-Ciò che riusciamo fare meglio nel 70% dei casi. Combattiamo!-

 

Yvonne si stava riprendendo.
-Gnnn... Oh, la testa- si disse massaggiandosi la capoccia -... Che sta succedendo?-
Si guardò attorno: era in una stanza piuttosto semplice, tutta bianca con delle striature rosa; si ritrovava su un lettino piatto piatto. Alla sua destra c'erano delle finestre ed alla sua sinistra c'era la porta per uscire dalla stanza. Dentro quel luogo non c'era nulla di speciale, a parte il suo zaino, i suoi tre pokémon ed una borraccia d'acqua.
-Vee, Boba, Huffle... Come state? Cosa è successo?-
I tre pokémon si guardarono sconvolti, non capendo come mai la loro allenatrice non si ricordasse niente.
-Boba, aiutami... Stavamo lottando contro un Abomasnow, giusto?-
-Wooo_buff- disse facendo un cenno di si con la capoccia
-E poi... Poi... Che cosa era successo? Accidenti, non ricordo!-
-Woba woba...- disse il pokémon, dispiaciuto nel non sapere i fatti successivi.
Yvonne si alzò e guardò fuori dalla finestra: era all'ultimo piano del centro pokémon e poteva vedere Nevepoli dall'alto. C'erano solo due cose che l'avevano colpita:
1. Nessuno era fuori dalle proprie case
2. Parte del tempio di Nevepoli era caduta, per la precisione la zona dietro. 
-No, non può essere... Non dirmi che...-
Non fece in tempo di finire la frase che le squillò il pokégear.
Era sua madre.

 

Ad essere sinceri lei non se la ricorda molto bene, sua mamma: è sempre stata via per lavoro e raramente la vedeva a casa, a parte quando suo padre era via, anche lui per lavoro. È solo grazie a sua madre che Yvonne si è appassionata alle lotte e lei la spronava, ma un giorno le diede un limite...
Torniamo un attimo indietro nel tempo, quando Yvonne era molto più giovane, e sentiamo cosa è accaduto:
-Mammina... Secondo te diventerò forte come te?-
-Ma certamente, tesoro. Devi soltanto crederci e devi avere fiducia nei tuoi pokémon-
-E secondo te potrei diventare una capopalestra... O una superquattro?-
-Certamente. Secondo me puoi farcela... Ma...-
-Ma cosa? Dimmi, mamma-
-Non potrai diventare campionessa-
-Come? Ma... Ma...-
-Figliola, ormai sei grande. Penso che posso dirtelo...-
-Mamma... Mi stai spaventando... Cos'hai da dirmi?-
-Devi sapere che la nostra famiglia ha una profezia che la segue da anni... E colpisce chiunque di noi diventa campione o campionessa- si fermò, poi riprese con un tono più serio -Yvonne, devo chiederti di non diventare mai campionessa, per nessun motivo. Me lo prometti?-
-V... Va... Va bene, mammina...-

Non riuscì mai a trovare informazioni attendibili sulla profezia... Ma il sapere di non poter andare oltre, di non avanzare al livello di Campionessa... Le dava molto fastidio.
Non che le interessasse particolarmente, or ora, quell'obiettivo: a causa dell'antica guerra diventare un capopalestra risulta assai difficile... Figuriamoci il campione!
Ma sentire di avere un limite che non può superare... Questo le da fastidio. E se un giorno diventasse superquattro? E se poi decidesse di puntare al campione, un giorno? Forse, per ora, non daremo la risposta a questa domanda...

 

Prese il pokégear e rispose.
-Ciao mamma-
-Ciao tesoro!- Era una voce semplice e delicata. Non si potevano vedere tra loro, ma si capiva che la madre non era felicissima -Come va adesso?-
-B... Bene, grazie. Ora ho solo male alla testa-
-Mi hanno chiamato e mi hanno detto l'accaduto. Cosa è successo?-
-Io... Non ricordo bene... Ricordo Abomasnow... Poi... Gnnnn... Nulla-
-Figliola. Devi cercare di stare fuori dai guai! Te lo ho sempre detto!-
-Ma Bianca me lo aveva proposto per ottenere la sua medaglia...-
-Con lei ci penserò più tardi. Piuttosto, ora i tuoi pokémon come stanno?-
-Sembra stiano bene. Son qui con me-
-Sono felice, dai... Ora dimmi... Hai usato le tue abilità, per caso?-
Yvonne, spaventata, inizia a balbettare
-P... Per... Perché dici così, mamma?-
-Quell'amnesia... È uno dei sintomi, ricordi?-
-Beh... P... Può essere anche... Solo causa di una botta... N... No?-
-Non credo. Non devi usare le tue abilità quando sei sola, lo sai bene. Non sei ancora capace di controllare i tuoi poteri-
-Ma... Sono sicura di non averli usati! Mi hai sempre detto che non devo usarli, quello lo ricordo bene!-
-Mmmhhh... Non lo so. Stai attenta e non usare mai le tue abilità, va bene?-
-St... Sta... Starò attenta, mamma-
-Va bene, dai. Poi fammi sapere come stai. Ora vado a riposare, ho lavorato molto oggi...
Ah già. Non uscire dal centro pokémon, okay? C'è trambusto al tempio. Ci sentiamo-
-Ciao mammina- e spense il Pokégear. 

Yvonne si sedette sul letto ed accarezzò la pelliccia di Vee. Poi pensò:
-Chissà dov'è Destiny. Avrà capito che non voglio che mi segua?- e controllò i dati del pokégear.
Segnava il tempio, proprio quello di Nevepoli.
-Sembra essere nei guai grossi, ancora.... Ma... Al tempio c'è...-
Si illuminò come una lampadina e le venne in mente un ricordo molto lontano: lei sapeva di MissingNo e si era ben informata su quella creatura. Sapeva come sconfiggerla? Probabile, perché disse le seguenti parole:
-Devo andare. Sinnoh ha bisogno di NOI, in questo momento!-

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Capitolo 15
*** Capitolo 14: Poteri nascosti ***


Giorno ™∞, mese ™Ø

Yvonne doveva andarsene da quel centro pokémon, costi quel che costi. Prese il suo zaino, mise i suoi tre pokémon nella rispettiva pokéball ed uscì dalla stanza.
Si trovò in un corridoio tutto bianco con, si e no, una decina di altre stanze. Il loro contenuto non era importante per lei ma, presumibilmente, c'erano altri pokémon od umani ricoverati.
Alla fine del corridoio c'erano delle scale che probabilmente portavano ai piani inferiori e l'infermiera del centro pokémon. Yvonne le andò incontro.
-Salve- disse -Vorrei scendere...-
-Mi dispiace, ma devo proibirtelo-
-E perché mai, scusa?-
-MissingNo si è risvegliato. Dovete rimanere qua per salvaguardare la vostra salute-
-Questo è un sequestro di persona bello e buono- rispose Yvonne, arrabbiata -Mi lasci uscire subito!-
-Il sindaco di Nevepoli ha già attuato i provvedimenti per queste azioni. La prego cortesemente di rientrare nella sua stanza ed aspettare nuove informazioni-
-Uff- rispose seccata, tornando nella camera.

Una volta dentro, Yvonne disse poche parole.
-È ora. Teleport-
In un battito di ciglia si ritrovò fuori dal centro pokémon
-Perdonami, mamma... Te l'ho promesso...- disse tra sé e sé -Ma adesso Sinnoh ha veramente bisogno di me e delle mie capacità. Non posso tornare indietro, ormai- e si incamminò verso il tempio.
Appena entrata si accorse subito che Bond si trovava al piano inferiore perché si sentivano diversi rumori, grida e qualche bam e sdeng qua e la.
-Fiuuu... Almeno non ho dovuto giocare a nascondino- di disse mentre scendeva le scale -Poi mi sentirà, quando questa faccenda sarà finita-

 


Ad essere sinceri, non notai la presenza di Yvonne perché ero troppo concentrato ad abbattere quella creatura. Abomasnow iniziava a dare cenni di affaticamento, mentre il suo avversario era ancor più carico dopo la "trasformazione" o qualunque cosa fosse...
Per dirla in poche parole, ero in grosso svantaggio
-MissingNo... Il pokémon disperazione...- sentì alla mia sinistra -Questa è una delle sue forme... Beh, almeno sei andato avanti!-
Mi girai di scatto, sperando di non trovare uno dei tizi vestiti di nero... E vidi Yvonne.
-Ma buongiorno, Yvonne- le dissi -Vedo che ti sei ripresa. Saresti così gentile da aiutarmi contro questo essere che tu chiami MissingNo?-
-Se prima mi ascolti, però-
-Allora parli pure, ma guarda che Abomasnow non resisterà ancora per molto, quindi se riesci a fare in fretta sarei leggermente soddisfatto-

-MissingNo sarebbe il pokémon numero 000 del pokédex nazionale. Le sue origini sono piuttosto scure: si racconta che ne siano esistiti tanti, di forme differenti. Comparivano all'improvviso e distruggevano ogni cosa si parasse davanti. L'isola Cannella di Kanto, per esempio, è stata attaccata da quella creatura dopo il suo avvistamento da parte di Rosso. Per le generazioni future si è deciso di coprire quell'evento con una eruzione vulcanica, in modo di non trapelare i fatti-
-E poi?-
-Già gli antichi riconobbero l'esistenza di questi esseri ma non erano in grado di debellarli. Per questo li hanno bloccati in aree confinate ed hanno sperato che non si riattivassero...-
-Ma il MissingNo di Kanto...? Che fine ha fatto?-
-Ad essere sinceri nessuno conosce l'ubicazione dei MissingNo... A parte questo che hai dinanzi a te... Compaiono e scompaiono all'improvviso, come se fossero fantasmi. Sono pokémon così strani e surreali che si è deciso di eliminarli dal pokédex e non considerarli neppure creature esistenti. Comunque sia, sono contrassegnati come "pokémon disperazione" a causa delle loro azioni malvagie-
-Quante cose che sai, Yvonne- dissi sorpreso
-Si chiama studio... Ed io so anche come sconfiggerlo, quel MissingNo-
-Allora non tergiversare e dimmelo subito!-
-Allontana quell'Abomasnow ed usa le tue abilità-

Non nascondo che la frase era quella sperata: forse avrei capito cosa aveva fatto durante l'assalto dei Sharpedo. Era questione di tempo e forse avrei avuto tutte le risposte che cercavo!
-Svuotati dalle emozioni e sarai pronto a lottare. Una volta svuotato, l'istinto ti guiderà- 
-Svuotarsi dalle emozioni... Lo aveva già detto qualcun'altro... Quella voce sconosciuta, se non ricordo male- pensai -Tentar non costa nulla, ora come ora- mi dissi, ed iniziai a concentrarmi per essere il più vuoto possibile. Non era assai complesso: son già mezzo vuoto di mio, non è mica difficile svuotarmi completamente dalle emozioni!
Yvonne, invece, si vedeva che era già pronta. I suoi occhi si illuminarono di Magenta ed iniziò ad essere ricoperta da una energia, anch'essa color magenta, sulle mani

Una volta svuotato accaddero varie cose in un lampo.
Gli occhi ed il mio numero si caricarono di una aura azzurra, come le altre volte, ma stavolta era diverso... Come se non fosse la stessa aura delle scorse volte... Forse era... Più forte?
Mi sentì investito da una qualche energia sconosciuta e sentì un dolore allucinante, come se ti accoltellassero un centinaio di volte in tre secondi... È difficile da spiegare, lo ammetto... Anche perché non ci vedevo dal dolore.
-Gyaaaaaaaaaaahh-
Penso che sia la prima ed ultima volta che sentito il dolore. Me lo ricordo come se fosse ieri: era così forte e pressante da poter perire.
-La prima volta è sempre una carica di dolori, Bond- disse Yvonne -Intanto io vado avanti-
Si tolse lo zaino e tutto ciò che le avrebbe dato fastidio e scattò verso Missingno.
-Thunder Punch!- disse con un boato mentre colpì la bestia dritta sul muso. Il pokémon disperazione urlò di dolore e cadde all'indietro cercando di mantenere l'equilibrio. 
Gli attacchi continuarono e la bestia non subiva volentieri.
Io, al contrario, mi stavo contorcendo dal dolore. Abomasnow aveva comunque capito che non stavo benissimo e cercò a modo suo di aiutarmi sfruttando qualche pezzo di ghiaccio ricavato dalla mossa geloscheggia. Non so cosa volesse fare, forse una fascia di ghiaccio? Mi credeva ammalato? Bah.

Dopo cinque minuti esatti, il dolore passò immediatamente. Al suo posto, sentì dentro di me un forte potere... E l'istinto che cercava di prevalere sulla mia ragione.
Ero piuttosto confuso: cosa fare adesso? Va bene che ho fatto ciò che mi ha chiesto Yvonne e, a quanto pare, ha funzionato... Ma ora?
Sentivo che l'istinto premeva dalla voglia di scoppiare e, dato che non avevo altre idee, lo lasciai fare.
Ciò che feci dopo era comandato dal mio istinto. Posso solo dire che non ero responsabile delle mie azioni, in quel momento... E sappiate che non lo dico per trovare scuse, veramente!

Mi lanciai sulla creatura, puntando alle ali
-Shadow Punch-
La mano si caricò di una energia oscura e colpì il bersaglio... Ma non sembrava avesse fatto qualche danno.
-Cosa credi di fare, umano?- disse Missingno mentre indietreggiava -Se vuoi morire per primo sarai accontentato-
Mi saltò addosso, bloccandomi con i suoi arti. Tentava di stritolarmi .
-Vediamo se questa ghigliottina ti farà fuori- continuò.
-Bond, arrivo- urlò Yvonne -Psychic-
Con un gesto di mani, come se stesse controllando il pokémon a distanza, riuscì ad allentare la presa, permettendomi di sgusciare via
-Ice punch- urlai mentre mi girai, dandogli un pugno sul faccione. Poi, lo spinsi via e presi distanza.
MissingNo era sorpreso e si notava che stava andando al tappeto. Per la prima colta lo vedevo in procinto di cadere
-È quasi esausto. Bond, dobbiamo...-
-Shift gear- dissi. Sentivo che le mie parti meccaniche si stavano muovendo, probabilmente a causa della mossa, caricandomi di potenza.
-Bond, ascoltami...-
-Freeze schock- e caricai una sfera di ghiaccio intrisa di elettricità. Non stavo assolutamente ascoltando Yvonne.
-Uff... Beh, quando lo fai per la prima volta, non riesci a controllare l'istinto... Helping hand!- e batté le mani, aiutandomi a caricare la mossa.
-Se credi di sconfiggermi ti sbagli di grosso. Turbine!- urlò Missingno mentre ci buttava addosso altro sangue.
-Concentrati, Bond- mi disse Yvonne -Ti proteggo io. Protect!- 
Corse verso di me e formò una barriera che evitò di sporcarci.

 

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-Vai. Adesso- mi urlò contro. Non me lo feci ripetere due volte e corsi verso la creatura, colpendola in pieno petto con la sfera. Si sentì un urlo di dolore e poi svanì.
-È... Anf... F... Anf... Fatta- dissi sperando al meglio.
-Stai attento Bond. La battaglia è appena iniziata!-

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Capitolo 16
*** Capitolo 15: Purogelo ***


Giorno ™∞, mese ™Ø

 

 

C’era troppo silenzio nel tempio… Un silenzio anormale, oserei dire, dopo tutto quello che era successo.

Mi giravo di scatto a destra e a sinistra, cercando di trovare MissingNo… Ma non c’era neanche l’ombra.

-Possibile che sia scappato…?- disse Yvonne mentre la strana aura che aveva sulle mani iniziava a diminuire.

In effetti era probabile… Ma ero certo che non lo avrebbe mai fatto! Prima doveva far fuori me, Yvonne ed Abomasnow, come aveva detto qualche ora fa.

Giusto… Ma dov’era finito Abomasnow? In quel momento non ci stavo neanche pensando, ero troppo concentrato a cercare il pokémon disperazione… Ma non si faceva vivo. Possibile che…?

Sentì un sibilo e notai che avevo un taglio sottile sulla guancia sinistra. Non usciva del sangue, ma era andato molto vicino.

-Attento!- mi disse Yvonne prendendomi per la spalla -Stai giù-

Io non mi accorsi di lei e stavo per farle un Ice Punch sulla faccia, ma per contrattaccare lei mi saltò addosso,facendomi cadere, e mi bloccò col peso.

Tentai di sgusciare via, ma mi aveva bloccato ed era impossibile muoversi. 

-Taci un attimo ed usa le orecchie- mi disse in malo modo -MissingNo è ancora qui-

Era impossibile non sentilo. Sembrava come se ci fosse un proiettile vagante che saltava a destra e manca, si poteva anche notare che dove passava si formavano dei buchi grandi come la faccia di Exeggutor. Se dovessi fare un paragone, posso dire che sembrava di vedere una biglia schizzare in ogni parte come un missile e con la discreta forza di 3 palle da Bowling lanciate dall’ultimo piano del grattacielo della città nera.

-Se vuoi rimanere vivo- mi disse -Mettiti lì e non azzardarti a tornare qua- e mi indicò l’uscita. Fortunatamente non me lo feci ripetere due volte e feci un cenno di sì con la testa.

-Perfetto, allora vattene- e mi scaraventò via. Caddi di pieno muso, ma almeno lei era contenta.

 

-MissingNo- disse Yvonne mentre ritornò la strana aura nelle sue braccia -Basta giochetti. Clear Smog!- e soffiò una polvere bianca e maleodorante che, in meno di 5 secondi, coprì tutta la stanza. 

Tutto questo si concluse dopo poco e notai una sfera alta più o meno mezzo metro. Era MissingNo, su questo non c’erano dubbi… Ma era diverso… Un’altra volta.

-Maledizione! Un’altra forma? Non esistono MissingNo registrati con oltre due forme. Possibile che…?-

In effetti era diverso rispetto a prima. Probabilmente aveva cambiato forma mentre sfruttava una mossa come mimetizzato, che permette di diventare molto piccoli ad occhio nudo… Ma ora non aveva arti e sembrava un comune spettro. Le ali si erano piegate e posizionate sul pokémon come quelle di una crisalide… Ma ciò che lo rendeva spaventoso erano le sue fauci. Aveva la bocca aperta e si potevano contare pure i denti (127, per la precisione). Inoltre, erano cosparse da un liquido rosso simile al sangue che lo sporcava tutto. 

-Ho ancora un’altra forma, ragazzina- disse -E se lotterai contro di me per altri 10 minuti potrò distruggere tutta Sinnoh. Fatti sotto, allora!-

Lei non poteva sentirlo ed iniziò ad attaccarlo. Io mi alzai e ragionai frettolosamente sul da farsi.

 

Teorizzai che MissingNo cambiasse forma quando subisce degli attacchi, quindi per concludere la lotta dovevo bloccarlo… Ma come?

I mio istinto voleva lottare… Ma feci prevalere la ragione.

Notai che stavo usando degli attacchi molto simili, se non uguali, a quelli dei pokémon. Immaginai che mi serviva un attacco che era in grado di concludere la partita senza permettergli di cambiare forma. Un attacco finale, da 1HKO.

Nel mentre, Yvonne attaccava continuamente.

-Forza, forza- continuò la creatura -Ancora un colpo e sarò pronto!-

 

Era il momento giusto.

Feci uno scatto e bloccai Yvonne, beccandomi non solo un Fire Punch sulla nuca, ma anche le ire funeste della ragazzina. La spinsi via e misi la mia mano sulla fronte di MissingNo.

-Fai un bel sonnellino, adesso. Sheer Cold-

La creatura si bloccò con uno sguardo che poteva dire “Ma che co_” ed iniziò a coprirsi di ghiaccio. Lentamente, come una tortura, diventò una scultura di ghiaccio.

Yvonne rimase con la bocca spalancata ed io, che mi ero totalmente ripreso dall’accaduto, mi misi a posto la camicia e me ne andai dicendo solo: -Grazie, Yvonne-. 

Si vedeva che era in stato di choc, aveva solo bisogno di riprendersi. Immaginai che in cinque minuti si sarebbe calmata, quindi me ne andai senza paura.

Adesso avevo solo una priorità: ritrovare Abomsnow.

-Sicuramente si sta dirigendo verso il lago Arguzia- mi dissi -Devo parlargli-

 

Lo trovai in procinto di entrare e si poteva notare che era abbastanza scosso da qualcosa.

-Abomasnow- gli dissi -Io…-

-Stai lontano da me- mi disse, bloccando il mio discorso -Non so chi tu sia. Non so come tu fai a sentirmi… Ma dopo quello che hai fatto là… Vattene via, ora!-

-Abomasnow- continuai -Sei abbastanza anziano. Hai mai visto cose del genere?-

-Mai!- rispose -E, qualsiasi cosa sia, non voglio averci nulla a che fare-

-Ma non avevi detto che volevi distruggere coloro che ti avevano fatto diventare sordo?-

-C’ho ripensato! Sta accadendo qualcosa di strano, adesso, lo sento… E non voglio sapere niente sulla faccenda!-

Rimasi in silenzio per un po’ e po dissi:

-Hai ragione. Facciamo così, però: io adesso me ne vado. Ripasserò qua tra un mese, prima di andarmene per sempre da questa regione. Ti lascio il tempo per decidere. Mi troverai qui, ai piedi del lago Arguzia.

-Uff- disse Abomasnow, sbuffando -Certo che sei insistente. Come mai?-

-Perché se qualcosa sta accadendo le tue abilità in battaglia e la tua capacità di collaborare con gli altri membri di un team potrebbero essere fondamentali-. Mi voltai e tornai verso Nevepoli per vedere come stava la mia amica.

In effetti i miei calcoli erano esatti: si stava riprendendo.

-Ma… Come…? Come hai fatto?- mi disse, stupita

-Beh, non so. Ho provato a fare quello che mi hai detto tu… Svuotarmi dai pensieri-

-Ah già… Che sbadata che sono… Eh eh-

-Beh- dissi -Ora ho bisogno di spiegazioni…-

-No, non ancora- mi disse con un tono secco -… E poi lo stai chiedendo alla persona sbagliata-

-Allora dimmi a chi devo chiederlo- dissi -Vorrei delle risposte, ed al più presto-

-Te lo dico ma prima dobbiamo chiarire alcune cose- mi disse mentre mi prendeva la camicia e mi metteva con le spalle al muro

-Mi dica pure, tanto in questo momento non posso fare altro- risposi con un tono simpatico.

-Per prima cosa devi smetterla di seguirmi, altrimenti inizierò a prendere seriamente l’idea di denunciati per stalking…-

-… Okay, poi?-

-… E per ora basta- mi disse, mollandomi.

-Devi cercare una certa Sabrina- continuò -Credo sia ancora a Kanto, per la precisione a Zafferanopoli. Lei saprà darti le risposte che cerchi-

-Quindi le nostre strade si dividono, adesso- le dissi -Allora ti saluto. Arrivederci e mi racco mando, faccio il tifo per te-

-Per cosa?- disse, stranita.

-Per diventare capopalestra, mi pare ovvio-. La salutai di nuovo con un cenno e mi allontanai dalla cittadina.

-Uhm…- Pensai tra me e me -Sto trascurando troppo le statue dei Dex Holder. Forza! Prima Flemminia, poi si va a Kanto!-

 

 

Ora vi aspettate che vi racconti tutto ciò che è successo prima di arrivare a Flemminia… Ma in realtà, al tempio di Nevepoli, stava accadendo qualcos’altro.

Axort, assieme ai suoi seguaci, entrarono nel tempio qualche ora dopo la mia uscita, andando verso il MissinNo congelato.

-Non mi aspettavo che sarebbe successo una cosa del genere- disse -Ma questo MissingNo è ciò che cerchiamo… Inoltre non ha ancora attivato la sua quarta forma… Perfetto… Tutto procede a meraviglia...-

-Signore- disse una sua seguace -Ma i due ragazzi…? Li fermiamo?-

-No, tranquilla- rispose -Per un po’ di tempo non ci daranno fastidio, ne sono sicuro-

-Va bene, capo- fece lei con un inchino -Ora dove dobbiamo andare? A Kalos o ad Alola?-

-Penso che qualsiasi delle due regioni andrà bene… Studieremo la prossima mossa quando la prossima fase sarà ultimata-

-Signorsì- fecero tutti mettendosi sull’attenti

-… Ah già. Potete chiamarmi Class che ho bisogno di lui? Questo pokémon non riesco a portarlo via da solo senza frantumarlo- continuò Axort -E tu, seguace. Domani pomeriggio ti voglio nel mio ufficio. Devo parlare con te di una cosa-

-Certamente- rispose, allontanandosi con gli altri membri del team Genesi per prepararsi a spostare MissingNo.

Axort era lì, tutto solo, nel tempio, e disse solo una frase particolarmente interessante da mettere in questo diario: -Sono convinto. Nessuno ci fermerà. Riusciremo nell’intento, lo sento. tutto andrà come previsto. Tutto avrà fine!-

 

Fine saga di Nevepoli

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Capitolo 17
*** Capitolo 16: Rupepoli ***


Giorno „™, mese ™Ø

 

Sono passati sette giorni da quando me ne andai da Nevepoli... E furono settimane noiose con la N maiuscola. Avevo soltanto allenato i mei due pokémon, nient'altro...

No, in realtà mi ero perso durante il viaggio.

Avevo fatto si e no 200 e passa Km per cercare dii raggiungere Flemminia... Ma niente da fare. Non riuscivo più ad orientarmi in mezzo a tutti i cunicoli e grotte della regione. Inoltre, alcune zone erano inaccessibili, quindi sentivo che stavo andando a zonzo senza meta.

Il settimo giorno, mentre ero nel percorso 215 e mentre mi stavo preparando per andarmene da lì, sbucò dal nulla un allenatore. 

Si vedeva che era più grande di me di almeno 3-4 anni ed aveva una carnagione chiara come un cadavere. Ciò che lo rendeva particolare, invece, erano i suoi capelli color rosso che spuntavano come spine di qua e là. Aveva una maglietta nera ed indossava dei pantaloncini lunghi color bianco sporco.

mi fissò tenendo una pokéball in mano... E sinceramente non capivo cosa volesse fare.

-Senti- gli dissi -Io la saluto volentieri, guardi- e gli strinsi la mano -Ma se deve dirmi qualcosa me lo dica subito. Qui mi sto inzuppando tutto!-

Effettivamente non ero dalla parte del torto. Questo luogo è conosciuto proprio per gli acquazzoni incessanti, motivo per cui stavo tenendo Asso e Ditto nelle loro pokéball.

-Beh...- mi disse -Quando due allenatori si incrociano è il momento di sfidarsi, qui ed ora-

-Si... Si... Molto interessante- risposi -Ma non possiamo spostarci? Anche tu rischi di prendere il raffreddore in un posto come questo-

-Dimmi una cosa: quante medaglie hai in tuo possesso?- 

-Medaglie? Ah già... C'è una mia amica che le sta collezionando... Ma a me non interessa-

Appena pronunciai le seguenti parole mi si lanciò contro scuotendomi per due minuti.

-Che COOOOOSA?- urlò a squarciagola -Ma sei serio? veramente? Vuol dire che non hai provato l'emozione di una lotta contro un capopalestra?-

-Guarda, non parliamo di emozioni e sentimenti che non è il caso-

-Ma come! Che cappero stai dicendo?-

Insomma, la scena sarà durata oltre tre minuti e mezzo. Era una situazione degenerante e speravo che finisse il prima possibile.

-Facciamo così. Vieni un attimo con me e ti farò sentire l'emozione di una vera lotta- mi disse quel ragazzo.

-Piano- risposi -Va bene tutto, ma prima voglio sapere chi sei. Una volta che mi hai risposto, posso seguirti-

-Mi chiamo Frak Yukihira. Tu?-

-Sono Destiny Bond, piacere- e lo seguii.

 

Durante il tragitto mi fece una marea di domande. Mi chiese cosa avevo fatto, perché avevo un "07" sulla spalla... Cavolo, era assillante! Stavo per girarmi per tornare indietro, ma ormai era tardi.

-Eccoci qua. Questa è Rupepoli!-

Dovete sapere che Rupepoli era nota anni fa per il casinò... Ma col tempo nessuno ci andava e fu trasformato in una sala giochi che vanta di essere molto popolare in tutto il mondo, battendo a man basse la sala giochi "Gira e rigira, Voltorb!" di Jotho, nata poco dopo la bancarotta del casinò. Comunque, la città vanta ancora della sua perla migliore: il supermercato più grande di Sinnoh...

Ah già. Non dimentichiamoci della palestra di tipo lotta presente nella città.

-Frak... Mi hai portato qui per questo?-

-Si, se non si fosse capito. Forza, entra!- e mi tirò la manica per entrare. Non rimaneva altro che seguirlo, ormai.

La palestra era... Una palestra… Nel vero senso della parola. Vedevo Machamp e Bewear dappertutto. Alcuni facevano sollevamento pesi, altri si stavano sfidando e, verso la fine della palestra, c'era una signora che stava arbitrando una lotta tra due combat girl. Indossava una tuta azzurra, un paio di pantaloni lunghi color bianco, aveva gli occhi rosa ed i capelli cortissimi, anch’essi rosa. Si poteva notare che aveva anche una cintura ed aveva attaccato qualcosa simile ad un ciondolo.

-Marzia, vorrei presentarti un nuovo sfidante- disse Frak quando la lotta tra le due allenatrici si concluse -Non ha mai ottenuto una medaglia ed è venuto di sua spontanea volontà-

La voglia di pestargli il piede era alta per ciò che aveva detto, ma riuscì a resistere.

-Ciao, ex campione. Quindi questo è un allenatore alle prime armi? Allora vuol dire che dovrò andare cauta. Una 6VS3 ti va bene, giovanotto?- disse la giovine.

-Non approvo la sua decisione- dissi -Se voglio diventare forte, devo sempre stare in svantaggio. Solo in questo modo potrò veramente allenare il mio team per diventare sempre più forte. Propongo una 2VS6, prendere o lasciare-

-Ahahahah… Ma sta scherzando- disse Frak, immischiandosi nella discussione -Sicuramente Marzia sa cosa sta dicendo. Che ne pensi, Bond?-

-Sono venuto qua di mia spontanea volontà, quindi so cosa sto facendo- conclusi sfruttando la frase che aveva detto precedentemente. -Marzia, io sono già pronto-

-Allora vieni sul ring che lottiamo!-

 

Marzia era carica, io ero impassibile come sempre, ormai. Non sentivo che stavo per fare una lotta super importante, piuttosto mi sembrava di fare l’ennesima sfida contro l’allenatore che passa vicino e che mi rompe per 3000 volte di sfidarlo.

Tutti gli allenatori che si trovavano lì: i cinturanera, le compact girl e pure Yukihira stavano guardando la lotta, sperando che fosse sia avvincente, sia istruttiva.

Lei tirò fuori il suo primo pokémon: un Medicham. Io volevo tenermi Ditto per le fasi finali, per questo scelsi Asso.

Sapevo che avrei avuto per tutta la lotta lo svantaggio dei tipi, ma ero pronto a rischiare pure questo.

-Ora faremo faville- pensai -Asso, sei carico?-

-Sono pronto! Chi dobbiamo far fuori, oggi?-

-Un team di pokémon lotta. Partiamo svantaggiati fin da subito-

-Non chiedo di meglio. Iniziamo-

-Allora vai con Comete!-

La capopalestra rimase stupita dal fatto che Eevee faceva tutto senza che io dovessi dare alcun comando vocale (devo ricordare che uso le mie abilità per parlare col pensiero con i miei pokémon?) e ordinò al suo Medicham di schivare il colpo, cosa impossibile perché comete è infallibile in ogni caso.

-Asso. Attacco rapido. Prima di colpire cambia l’angolazione del colpo in modo da dargli spazio per un contrattacco-

-Subito- ed eseguì. Medicham schivò e trovò uno spazio per colpire.

-Perfetto. Medicham Calcinvolo- urlò Marzia.

Medicham si abbassò per poi fare un salto lunghissimo, raggiungendo Asso. Era pronto per colpire, ma non sapeva di essere entrato nella mia trappola.

-Bingo! Asso, vai con Individua! Poi usa Comete ancora una volta!-

Tutto andò come previsto: Asso schivò il colpo, il pokémon meditazione cadde a terra in malo modo, subendo gli effetti collaterali di calcinvolo, e poi si beccò sulla schiena i danni di Comete.

Era esausto. Marzia rimase sbigottita.

-Ma… Come fai? è la prima volta che vedo una cosa del genere. Allora andiamo sul pesante. Medicham, rientra. Machamp, vai!-

Machamp era carico, si sentiva… Ed avevo già intuito che mi avrebbe riservato belle sorprese.

-Machamp. Pietrataglio-

-Asso, schiva con attacco rapido-

Il pokémon evoluzione eseguì il colpo… Ma Machamp riuscì a prenderlo con una delle sue quattro mani e lo tirò su, colpendolo violentemente con la mossa.

Asso era immobilizzato. Se non si sarebbe liberato, la partita era conclusa.

-Vedo che sei in svantaggio, Bond- mi disse Marzia -Grazie all’abilità di Machamp, Nullodifesa, posso colpire sempre il tuo Eevee-

-Non per molto. Staremo a vedere, Marzia!- e mi concentrai sul mio pokémon -Asso. Riesci ad usare la tua mossa migliore sulla sua mano?-

-Quella dove mi tiene? Uff… Si, dovrei farcela-

-Allora colpisci con ASSO!-

Asso creò una carta da gioco e colpì perfettamente il polso di Machamp, che si trovò obbligato a lasciare la presa per colpa del dolore.

-Sei dentro, Asso. Attacco rapido. Punta alle gambe Per farlo cadere-

Eseguì, ma Machamp mise la mani per terra in tempo, evitando di farsi male con la caduta

-Bond, se redi che basterà questo per battermi sbagli di grosso. Dnamipugno!-

-Asso. Questo colpo devi prenderlo. Usa ASSO e cerca di infilarlo tra le dita di Machamp. In questo modo forse sentirà male alla mano e spero che il colpo sarà più debole. Comunque sia, preparati all'impatto!-

-Va bene, capo- e si preparò al contrattacco, incassandosi il colpo.

La mia idea era funzionata: Machamp subì la mossa ma l'attacco non diminuì di potenza. Il mio pokémon venne sbalzato via e si alzò a malapena. Inoltre, era pure confuso.

Asso era quasi KO e Machamp non era ancora fuori gioco… E non eravamo nemmeno a metà dell’opera. 

-No, non finirà così… Asso. Riesci a sentirmi?-

-Ohiohiohi… Tre più quattro fa sessantasei col resto di nove BlubBup-

Okay… Era decisamente il caso di scambiare il pokémon.

-Asso. Fai una pausa. Ditto, Andiamo!-

 

Facciamo il riepilogo della situazione: avevo un Machamp affaticato (con Nullodifesa) contro un Ditto fresco come una rosa… Peccato che non può contare al 100% su sosia, quindi bisogna stare attenti.

-Machamp. Dinamipugno!- disse.

-Ditto. Anche tu, Dinamipugno!-

I due pokémon corsero l’uno verso l’altro e si presero in faccia il colpo. Machamp cadde esausto, mentre Ditto rimase in piedi. Non sembrava che avesse subito danni ingenti… A parte la confusione.

-Accidenti. Gallade. Vai!- urlò Marzia, leggermente impaurita

-Okay. Il prossimo avversario è Gallade. Sei pronto, Ditto?- dissi al mio compagno

-Yeheho… è Cobalion, Bim Bum Bale giu’… Yoho!-

-Accidenti- e mi rivolsi a Marzia -Se non è un problema farei una seconda sostituzione-

-Fai pure. Io aspetto- rispose mentre il suo pokémon lama si limò le braccia

-Asso. Rientra in gioco!- e li scambiai. 

-Abbiamo solo quattro avversari, adesso- dissi al mio pokémon -Ora la tua mossa migliore dovrebbe essere abbastanza potente da buttarne giù almeno due. Sei pronto?-

-Dovrei farcela- rispose -Ma non penso che reggerò altri attacchi. Inizio ad essere un po’ esausto, sai?-

-Allora è una sfida contro il tempo. Usa attacco rapido per cercare una via di fuga!-

Il pokémon evoluzione scattò come un missile ed iniziò a roteare attorno all’avversario, cercando un punto debole.

-Gallade. Psicotaglio!-

Il pokémon psico-lotta caricò in alto le sue braccia per prepararsi a colpire. Si vedeva che voleva bloccare Asso perché non stava incrociando le braccia. Probabilmente voleva fare come un muro per bloccarlo… E poi poteva entrare nella sua guardia, indisturbato.

-Asso. Frena alla prima occasione. Ti vuole fare un muro!-

-E poi? Che faccio?-

-Apriti un varco con Comete e poi entra con ASSO! Dovresti farlo fuori con questi due attacchi-

Il mio pokémon frenò bruscamente, riuscendo ad evitare la strategia avversaria, e colpì il bersaglio con comete. Poi, come da copione, Lo colpì con ASSO, buttandolo fuori dal ring e mettendolo al tappeto.

-Gallade, rientra… Uff, Certo che sei forte, Bond… Lo sai?- mi disse la capopalestra

Non dissi nulla, attesi il prossimo avversario

-Andiamo, Infernape!- urlò mentre lanciava il pokémon successivo

 

-Infernape, pugnorapido!-

-Asso, individua-

Il pokémon evoluzione evitò il colpo e vide che il nemico non aveva la guardia alzata.

-Bond. Io posso colpirlo da qui-

-Allora vai di Attacco rapido!-

Asso lo colpì nel petto e lo fece cadere, mandandolo quasi KO in poco tempo.

-Possiamo entrare. Vai con ASSO!-

Lui si preparò a fare l'attacco ma Marzia diede velocemente un nuovo ordine

-Possiamo farcela. Infernape, sfrutta Aiutofoco per sconfiggere quell’Eevee. Fuococarica!-

Il pokémon fiamma si caricò di una strana aura rossa come e fiamme (badate bene che non è l’aura che ho nominato le scorse volte, sia chiaro) e si lanciò contro il mio piccolo pokémon, che subì violentemente il colpo. La polvere si alzò e tutti si coprirono gli occhi. Io, grazie agli occhiali, non avevo questo problema.

Il colpo fu così forte e così devastante che…Rimasero ambedue esausti.

-Cavolo- dissi fra me e me -Questa mossa è stata bestiale. Asso. Hai bisogno di una pausa… Ma è giusto che anche tu veda la fine della battaglia-. Presi il mio pokémon e lo diedi a Frak, che intanto aveva la mascella aperta da quando avevamo iniziato la lotta.

-Frak, se vuoi che io mi fida di te devi andare a curare il mio amico e fargli vedere il resto della lotta. Devi essere rapido ed efficente-

-V... Va bene- rispose -Ma come ci riesci?-

-Te l'ho già detto prima, non farmi domande a cui ti ho già dato risposta… E ora vai che sennò ti dimentichi ciò che ti ho appena detto-

-Subito!- e corse via.

 

-Marzia... Sei molto forte, lo vedo... Ma ora ho come l'impressione che siamo pari-

-Al contrario- mi rispose tirando fuori una pokéball -La vera sfida per te inizia ora! Lucario, stupiscici!-

-Ditto, combatti!-

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Capitolo 18
*** Capitolo 17: MegaLucario ***


Giorno „™, mese ™Ø

 

-Bond- mi disse Marzia -Ti faccio una proposta: potenziamo al massimo i nostri due pokémon con Danzaspada e poi ci sfidiamo all'ultimo colpo. Che ne pensi?-

-Bah, perché no? Mi piacciono le sfide- risposi -Forza Ditto. Usa Danzaspada!-

I due pokémon danzarono per una decina di minuti, potenziandosi a vicenda. Era una scena molto bella, come se fosse un antico rituale mistico… Ma in realtà era tutta una trappola.

-Ci sei cascato, stolto! Lucario, Megaevoluzione!- urlò la capopalestra mentre alzava il ciondolo che aveva sulla cintura. -Abbattiamolo!!-

Il pokémon aura iniziò a coprirsi di una strana energia, che lo inglobò come un involucro. Poi, dopo pochi secondi, riapparve con una forma differente e comparì per un attimo un simbolo strano simile ad una S. Era abbastanza simile a com’era prima, tranne per il fatto che era ricoperto da tantissimi segni, facendolo sembrare più antico e maestoso... E non sembrava portare buone notizie per noi…

 

Feci un passo all'indietro, trovandomi colto di sorpresa.

-Allora Bond, che ne pensi? Ti piace questo giochetto?- mi disse Marzia con un leggero ghigno

-Sinceramente, non so nemmeno cosa siano le megaevoluzioni… Ma comunque sia non mi fermerò. Ditto! Possiamo comunque batterlo!-

-Iniziamo noi. Extrarapido!- urlò la capopalestra con grinta

Il pokémon aura corse ad una velocità impressionante e colpì costantemente il mio Ditto.

-Ditto. Sfrutta il suo Extrarapido per fare un balzo indietro ed usa il ring per lanciarti in alto! Poi, segui i miei prossimi comandi-

-Subito!- e si preparò ad eseguire la tattica… Ma Lucario anticipò prendendo il pokémon gelatinoso per la zampa per poi buttarlo violentemente a terra.

-Non scapperai da questo massacro. Zuffa!- urlò Marzia con una risata malvagia

-Ditto, agganciati al volto dell’avversario. Devi accecarlo!-

-Urgh! Ci provo- e si lanciò contro il muso del pokémon aura, appiccicandosi. Il nemico iniziò a tentennare, non vedendo niente.

-Pensi che sia un problema per noi? Lucario, puoi riconoscere l’aura di Ditto. Ebbene, fallo e poi colpiscilo con un'altra Zuffa!-

-Ditto, ingloba tutta la faccia e resta il più sottile possibile. Appena sentirai il colpo (che ti farà male, lo so) vai con una veloce Zuffa. Non deve essere forte, basta solo che lo colpisci-

-Okay!- ed iniziò ad allungarsi diventando sottilissimo. Lui, in tutta risposta, si colpì con una Zuffa sulla capoccia. Calcolando la Stab, le potenti statistiche offensive e la sua abilità (adattabilità) il danno era assai elevato. Il mio compagno, comunque, riuscì a staccarsi un po’ per poter colpire con la sua Zuffa. Non era potente, ma era abbastanza da fare buoni danni al bersaglio.

-Ditto, vai via da lì. Subito!-

Ditto si lanciò via dall’avversario, guadagnando le distanze necessarie per evitare di rimanere ancora senza guardia.

-Chiudiamola qua. Lucario, Zuffa!-

-Ditto. Io credo in te. Zuffa!-

I due pokémon si lanciarono uno verso l’altro, massacrandosi di colpi. Era un diretto? Un gancio? Un montante? Una gomitata? Impossibile capirlo. Erano troppo veloci!

-Ditto. Fai un bloccaggio alle gambe- dissi al mio compagno

-Non ci riesco. è troppo veloce e potente! Mi manderebbe al tappeto se abbassassi la guardia proprio ora!-

In effetti Ditto non era messo tanto bene: i suoi PS erano scesi drasticamente a causa di Machamp e le mosse di Lucario lo stavano mettendo alle strette. Bastava veramente poco per far cadere Ditto

-Riusciresti con un colpo a guadagnare distanza?-

-Assolutamente no. Sarebbe in grado di bloccarmi come prima!-

Insomma. Era una situazione di leggero stallo… Ma forse c’era un modo per risolvere il problema.

-Ditto. Extrarapido! Colpisci il petto-

-Ma ha una punta sul…-

-Non vorrei essere scortese, ma ti ricordo che Asso è già andato KO. O la va, o la spacca. Vai!-

-Glub... Va bene- e si lanciò sul bersaglio. Ditto si fece male con lo spunzone, ma Lucario subì il colpo e cadde a terra.

-Colpisci con Gelopugno, Ditto- dissi al mio compagno -E chiudiamola con Zuffa. Se regge questi attacchi, non so che Magikarp pigliare!-

-Subito- e fece ciò che chiesi. Avvicinandosi, Ditto saltò per poi buttarsi su Lucario. Zuffa e Gelopugno si rivelarono inutili: ormai era già al tappeto.

 

-Bond- mi disse Marzia -Ora dovrai sfidare il mio Toxicroak... Ma ti consiglio di rinunciare-

-E perché mai?- chiesi, stranito

-Il mio pokémon ha Sbigoattacco... E il tuo Ditto non ha abbastanza resistente per reggere il colpo. Chiudi la partita, ora, e nessuno si farà troppo male-

-Lei non mi conosce- risposi -Io non mi tiro indietro. Lei, piuttosto, si è fatta sconfiggere cinque membri da due pokémon, di tipo normale, per giunta. Anche se lei ha Sbigoattacco dalla sua parte, io vincerò!-

-Ti vedo sicuro di te… Allora dimostramelo. Toxicroak, vai!-

-Perfetto. Ditto, ti ricordi cosa dobbiamo fare quando il bersaglio può usare mosse ad alta priorità come Sbigoattacco?- dissi, rivolgendomi al mio compagno di squadra

-L'abbiamo provata oltre cento volte durante gli allenamenti. Funzionerà lo stesso, in un ring?-

-C'è solo un modo per saperlo. Forza! Gira attorno al nemico e preparati: alla prima occasione, scatena l'inferno!-

-Ma con piacere- ed iniziò a camminare, tenendo la guardia alzata e puntando verso il pokémon Veleno/Lotta. Continuò così per un paio di minuti, con Ditto che faceva finte a destra e manca e Toxicroak iniziava ad innervosirsi...

-Se non attacchi tu, ci penso io. Assorbipugno-

-Perfetto. Ditto, colpisci il terreno con un Gelopugno!-

-Subito!- ed iniziò a colpire il ring, spaccando alcune parti. Tra i vari detriti, Ditto era riuscito a staccare una parte del ring grande tanto quanto Toxicroak.

-Perfetto. Vai addosso al nemico ed usa quella lastra come scudo!- urlai, sapendo cosa sarebbe successo

-Eseguo!- e corse verso l'avversario spingendo la lastra.

-è finita per te. Sbigoattacco!- urlò Marzia... Ma Toxicroak non riuscì a fare la mossa.

-Cosa? Ma che...- disse la capopalestra, con gli occhi spalancati

-Abbiamo vinto. Gelopugno!- dissi schioccando con la mano sinistra.

In quell'istante, Ditto usò il suo attacco. Oltrepassando la lastra che aveva formato, colpì in pieno muso l'avversario. Potevo dedurre che non era particolarmente resistente perché non resse in alcun modo il colpo.

Insomma, era un one hit, KO.

 

C'era silenzio, nessuno parlava. Frank aveva la mascella ormai rotta da quanto era aperta la bocca e Marzia, incredula del risultato, inciampò e cadde all'indietro.

-Beh, direi che questo è un buon risultato- dissi alla mia avversaria -Sfruttando la lastra, sono riuscito ad avvicinarmi a lei senza subire lo Sbigoattacco perché non avevo ordinato di fare una mossa offensiva. Le faccio i complimenti e sono contento di averla sfidata... Ma ora devo andare via. Complimenti per la lotta, davvero- mi avvicinai a Ditto, lo misi dentro la sua pokéball e poi me ne andai via.

-Asso. Vieni con me- dissi al mio secondo compagno di squadra -Ho bisogno anche di te

-Arrivo subito- e saltò via da Frak che, nel mentre, lo aveva tenuto in braccio per tutto il tempo

-Ah, già. Marzia. Se poi hai bisogno di fondi per mettere a posto il Ring posso darti una mano-

-Ma... Ma no... Figurati... Non è un problema...- rispose.

-Allora tanti saluti. Arrivederci- e me ne andai al centro pokémon

 

 

Mentre Ditto si riprendeva arrivò Frank pieno zeppo di sudore. Si avvicinò e mi diede un oggetto a forma di pugno stilizzato.

-Uh, sembra un biscotto- dissi mentre lo ritirai dalle zampe del giovanotto -Che cos’è?-

-Ma che dici! Questa è una medaglia!-

-Ah, davvero? Beh, non mi interessa granché… Ma la terrò volentieri, non si sa mai-

-Ma come? Quella lotta non ti ha emozionato? Neanche un pochino? Non… Non ti viene voglia di sfidare un altro avversario pari al livello di Marzia se non di più?- mi domandò con gli occhi spalancati.

-Ehm... No. L'ho trovata una lotta come tutte le altre, solo che quella signora aveva usato la Mecha… Mesa… Lasa… Come si chiamava quella roba là?-

-Si chiama megaevoluzione. Sai che cos'è?-

-Ah già! Megaevoluzione... Uhm, non so cosa sia. Potresti spiegarmelo, in poche parole?-

-è come uno stadio aggiuntivo all'evoluzione. Attraverso due oggetti particolari, infatti, il pokémon si megaevolve, cambiando leggermente forma. Il pokémon aumenta le sue statistiche e, in generale, diventa molto più forte-

-Molto interessante. Come fai a saperlo?- chiesi, incuriosito

-Beh, me lo aveva spiegato una mia cara amica di Kalos…- ed arrossì leggermente.

-Interessante... Vedo che sai tante cose… Potresti essermi utile per viaggiare tra le varie regioni...-

-Hey! Un attimo! Che accidenti stai farneticando?-

-Sto dicendo che potresti viaggiare un po' con me. In questo modo scoprirei i segreti di ogni città. Cosa ne pensi?-

-Io in realtà...- 

-Vorrei una risposta secca ma precisa. Ho fretta. Devo andare alle statue dei Dex Holder e poi devo passare per Kanto-

-Quindi sei in viaggio?- mi disse, incuriosito

-Si, ed ho pure incontrato delle persone strane con millemila mew. Erano tutti vestiti di nero ed hanno provato più e più volte di catturare degli Eevee cromatici. Asso ne sa qualcosa-

-Uhm… È il team Genesi... Allora è ritornato per davvero…-

-Quindi sai qualcosa! Vieni con me, che io sono ignorante su queste cose e sento che devo sapere-

-... Va bene- mi disse -Ma devi promettermi che mi sfiderai. Noi due abbiamo un conto in sospeso da oggi pomeriggio-

-Non si preoccupi, ci proverò... Ed ora scusa, ma devo andare a ritirare Ditto- e mi allontanai.

 

Una volta ultimati i preparativi decisi con Frak il percorso da seguire

-... E poi passiamo per il lago Valore...- disse Yukihira mentre stava progettando il tragitto -... Arrivando così a Flemminia. Cosa ne pensi, Bond?-

-Uhm... Non passiamo nemmeno per un centro pokémon... Come faremo a nutrirci? E se i nostri pokémon si stancano?-

-Non preoccuparti. Io sono un cuoco. Nel mio zaino ci sono abbastanza provviste. Vuoi vedere? Magari decidiamo assieme i piatti da preparare-

-Volentieri- e mi avvicinai al suo zaino. In quell’istante saltò fuori un pokémon tutto nero simile ad una bambola che iniziò a sbraitare.

-BaneBaneBaneBaneBaneBaneBaneBaneBaneBaneBaneBanette!- urlò a squarciagola l’esserino appena sbucato fuori

-... Uh uh uh! Simpatico questo pokémon. Come si chiama?- dissi, rivolgendomi al suo allenatore, con un tono misto tra curiosità ed interesse.

-Si chiama Banette. è un pokémon di tipo spettro e si diverte a spaventare gli altri rimanendo nascosto nel mio zainetto-

-... Ed ora sono arrabbiato. Cacchio! Ho spaventato TUTTI QUANTI!- urlò Banette, tentando di bloccare Frak -TUTTI, TUTTI, TUTTI.. MA PROPRIO TUTTI! Ed ora TU sei capace di non dire nulla? nemmeno un salto, una parola? GRRRRR… Da ora in poi noi due abbiamo un conto in sospeso, sai??? Io ti spaventerò, fosse l'ultima cosa che faccio! RICORDATELO!!!!-

-Sai Frank? Il tuo Banette è veramente uno spasso. Sento la sua voce ed è molto burlone- dissi al suo allenatore

-Cosa? Ma come ti permetti? Gnnnn…-

-Sono contento che ti stia simpatico, Bond. Ora andiamo, forza!-

-Cosa? Non ti ci mettere anche tu, adesso!- disse il pokémon marionetta, sbuffando

E così, in questa aria di festa ed allegria, partimmo per Flemminia.

 

 

 

 

Lontano da noi, però, stava accadendo qualcosa particolare rilievo...

In un luogo sconosciuto, il team Genesis stava complottando qualcosa...

-... E così a Ferrum è comparso un Mewtwo nero, tempo fa?-

-Già. È opera di una strana pietra, ormai andata perduta nei secoli-

-Riusciamo a crearne una artificialmente?-

-I nostri scienziati sono già al lavoro... Ma non so se abbiamo abbastanza tempo-

-Dobbiamo riuscirci. La fase 1 è completata... Dobbiamo ultimare il tutto prima della prossima fase… Potremmo anche farlo dopo, però…-

-Axort, ti vedo perplesso...-

-Si, hai ragione. Stavo pensando a quei due tizi che hanno fermato MissingNo... Ci hanno fatto un favore, è vero... Ma mi preoccupano troppo…-

-Non devi spaventarti. La ragazza non é interessata alle nostre faccende, sta sconfiggendo le varie palestre di ogni regione... Quanto al ragazzo, non capiamo se ha un obiettivo da seguire...-

-Quel tipo... Secondo me ci distruggerà tutti...-

-È impossibile. Abbiamo preparato tutto in modo perfetto. Non ci scoprirà mai fino a quando ci faremo vedere noi-

-Hai ragione... Ma mi preoccupa... E io non voglio essere sotto pressione! E se scoprisse l'origine dei suoi poteri?-

-Questo non succederà mai. Abbiamo anche risolto quel problema-

-Perfetto. Continuiamo così, allora... E forse ce la faremo...-

-... E sarà così, Axort... Una volta iniziata la fase 2, nessuno ci batterà-

-Hai ragione, Morgana. Continuiamo così. Dobbiamo farcela!-

-E ce la faremo *kiss*-

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Capitolo 19
*** Capitolo 18: Lilì ***


Giorno „, mese ™Ø

 

 

Vicino al lago Valore stava per accadere qualcosa di strano... Qualcosa che mi avrebbe donato nuovi compagni di viaggio. Sia umani, sia pokémon.

C'era una donna che stava passeggiando tranquillamente vicino al lago. Indossava una veste tutta bianca ed aveva un grosso cappello elegante, anch'esso bianco. La cosa che risaltava di più, però, non era quel vestito... E sicuramente non era nemmeno il suo Spinda che non riusciva a reggersi in piedi da quanto traballava... La cosa che si notava di più erano i suoi capelli rosa fosforescente. Un colore che riesce a farsi notare anche a 30 Km di distanza...
Ma quel giorno, per lei, non fu così tanto fortunato.
Mentre camminava felice e beata, Spinda si fermò ed iniziò a guardarsi attorno, come se avesse sentito una strana presenza.
-Spinda, che cosa hai notato?-
Non fece in tempo a rispondere che fu attaccato da un attacco di tipo psico.
-Spinda!- urlò la signora, mentre cercava di soccorrere il suo pokémon... Ma all'improvviso sbucò fuori un Metapod e la colpì con un'elettrotela, bloccandola.
-YAAAAAAAAAH!-



In quel momento, ero finalmente arrivato a Flemminia. Posso dire che rimane una bella città, nonostante la sua decina di abitanti, ma ora è un punto di incontro per tanti allenatori che, durante il loro viaggio, passano di lì per trovare ogni statua dei dex Holder. Al momento, la statua si trova al posto della riproduzione della casetta di Celebi e mostra i Dex Holder di Sinnoh: Diamante, Perla e Platino.
Per Indicare che l'allenatore è passato bisogna passare nella casetta a nord-ovest della città. Lì si trova un guardiano (non quello dei leggendari, sia chiaro!) che segna tutti gli allenatori che passano.
-Embé? Tutto qui?- dissi a Frank, dispiaciuto.
-Eh già... Ma ora possiamo andare a Kanto, non è vero?-
-Si, hai ragione. Qui ho fatto tutto... Ma prima devo tornare a Nevepoli. Ho una faccenda da risolvere...-
-Apperò- rispose Frank, stupito -Ma è lontanissimo! Non so se ce la facciamo in tempo... Però posso provare a fare una cosa-
-Spiegami la tua idea-
-So che ad Alola si usa il Poképassaggio, che permette di richiamare alcuni pokémon allenati per questo servizio. Conosco qualcuno che potrebbe aiutarci-
-Allora che aspettiamo? Chiamalo subito!-
-Certamente- e tirò fuori il suo pokénav per tentare di contattare, appunto, questo suo amico. Fece svariati tentativi, ma non ci riuscì.
-... Niente da fare. Non mi risponde proprio-
-Allora dai, andiamocene da qua. Abbiamo fatto tutto-
-Oka_-
-YAAAAAAAAAH!-
L'urlo risuonò in tutta la città. Non si sentiva benissimo, ma si capiva che era un urlo di dolore e paura.
-Chi è stato?- dissi, tenendo alta l'allerta
-C'è solo un modo per capirlo. Proviene dal lago. Andiamo!-
Non me lo feci ripetere due volte. Scattai come un Linoone e tentai di inseguire la voce.
Più si avanzava verso il lago, più si alzava la nebbia. Era fittissima e non si vedeva nemmeno il palmo della propria mano.
-Accidenti! Di questo passo non localizzeremo mai il lago Valore!-
-Tranquillo, Bond- mi disse Frank, appoggiandosi sulla mia spalla -Tra poco tutto sarà chiaro. Gliscor, Scacciabruma!-
Tirò fuori dalla pokéball una creatura strana, tutta viola e con una lunga coda. Annuì ed eseguì l'ordine del suo allenatore, diradando la nebbia
-Ecco fatto. Ora vediamo meglio- mi disse, soddisfatto
-Vedo un'apertura, laggiù- ed indicai un varco -Può essere quella, l'entrata?-
-è molto probabile. Andiamo!-

Una volta arrivati, era impossibile non sentire le urla di prima. Risuonavano per tutto il lago.
-Maledizione- disse Frank -Proprio quando il guardiano ed Azelf sono a Unima...-
-Muoviamoci, Frank. Qualcuno è in pericolo. Non abbiamo tanto tempo a disposizione- e mi buttai in acqua, seguendo la voce.
-Bond, aspetta!- ma era troppo tardi. Ormai ero già andato.
L'urlo veniva dall'altra parte del lago… E lo spettacolo da vedere non era certo tra i migliori.
Su un albero, c’era una signora intrappolata da una ragnatela elettrica. con parte della pelle e dei vestiti lacerata. Ai lati, si trovavano diversi esemplari di tipo coleottero: Scizor, Metapod, Larvesta, Vivillon (motivo pluviale) e Vikavolt. 4 di questi stavano massacrando uno spinta che, indifeso, non sapeva cosa fare. Scizor, invece, stava usando dazaspada per poi colpire la ragazza.
Sentì un bisbiglio. Era Frank.
-Bond, io so chi sono-
-Uh, davvero?- domandai, sorpreso.
-Sono un gruppo di pokémon selvatici che si è stabilito in questa zona. Per qualche strano motivo, nessuno li ha mai trovati... Ma hanno fatto tantissime vittime. Qualcuno ha pure rischiato il coma! Eppure, anche se sembra strano, non hanno ucciso nessuno-
-... E tu che intenzioni hai, adesso?-
-Semplice. Li catturerò. Così si calmeranno-
-E non vuoi sentire neanche la loro opinione? Perché stanno facendo questo? perché sono diventati così ostili?-

-Senti Bond, non tutti hanno le tue capacità linguistiche- mi disse Frank, innervosito -E noi poveri umani dobbiamo fare ciò che ci riesce meglio-
-Allora io ti propongo una cosa: fammi da copertura. Distrai questi coleotteri ed io mi metterò in contatto con loro. Eri un campione, non dovrebbe essere difficile per te-
-Uff... E va bene... Ma sappi che se qualcuno si fa male tu ne sarai responsabile-
-Allora è il caso di muoversi- ed andai addosso ai pokémon coleottero.

-Uh? Che ci fa un umano qui?- disse Larvesta
-Probabilmente sta tentando il suicidio. Non può neanche tirare fuori un pokémon in quella situazione *ihihihihih*- continuò Vikavolt
-Allora accontentatelo. Vivillon, Vikavolt, pensateci voi. Io ho altro a cui pensare- disse Scizor, continuando a fare Danzaspada -Non voglio perdere tempo. Abbiamo una cena da preparare...-
-Facciamo subito!!- risposero in coro, per poi venirmi addosso.
I due prepararono due attacchi differenti: Vikavolt fece Falcecannone, Vivillon fece Sonnifero, aspettandosi di beccarmi grazie all’abilità Insettocchi.
Non potevo schivare. Ero obbligato a subire i due colpi...
...

… Improvvisamente...
-Gliscor! Protezione!-
Arrivò il pokémon terra/volante e bloccò ambedue gli attacchi. Ero sicuro che fosse il pokémon di Frank.
-Ho fatto la mia parte! Bond, ora pensa al resto!-
-Grazie- risposi. Poi, andai sott'acqua per svuotarmi con calma dai pensieri.
Nel mentre, Frank doveva pensare a come gestirli.
-Okay. Esci fuori dalla borsa, Banette. Ho bisogno delle tue capacità-
-baneBanett- rispose il pokémon spettro, saltando fuori dallo zainetto.
-Devi avvicinarti a quello Spinda s-i-l-e-n-z-i-o-s-a-m-e-n-t-e… Devi prepararti a colpirli con Sbigoattacco appena cercheranno di colpire Bond. Intesi?-
-BANETTE!- rispose con una movenza da "signorsì, capitano" per poi andare verso l'obiettivo.
-Nel mentre, devo tenere Gliscor come punto di riferimento per gli avversari. In questo modo posso dare a Bond abbastanza tempo per prepararsi. Durante il viaggio mi ha raccontato che per sfruttare i suoi poteri ha bisogno di tempo per svuotarsi la mente da ogni emozione rimasta...- pensò Frank tra se e se -Devo riuscire ad aiutarlo. Gliscor! Conto su di te! Acrobazia!-
Gliscor eseguì l'attacco con rapidità, ma non fece molti danni. In tutta risposta, si beccò un ronzio da parte di Vivillon.

-Veloce, Bond! Non ho tantissimo tempo!-

Io ero sott'acqua da svariati minuti e stavo ragionando su come risolvere quella situazione
-Dunque... Sono tutti pokémon coleottero e tutti, ad eccezione di Larvesta e Scizor, soffrono molto bene il tipo ghiaccio. Potrei fare una mossa come Bora perché è abbastanza potente da fare seri danni ad ogni avversario. Però potrei far male alla signora... Potrei chiedere a Frank di ordinare a Gliscor di usare protezione per difendere la ragazza... Si... Potrebbe funzionare... Ma Spinda? Subirebbe il colpo... Ma forse non subirà comunque nulla, se ci penso: Larvesta e Metapod sono in una posizione che mi permette di colpirli e sfruttarli come uno scudo per Spinda... Bene! Allora mi preparo ad entrare in scena- e mi svuotai da ogni emozione, attivando così la mia strana aura.

Ci fu una esplosione in acqua e, successivamente, saltai sopra la grotta del lago.
-Frank- dissi a voce alta -Di a Gliscor di usare Protezione vicino alla giovane per difenderla!-
-Gliscor, hai capito cosa devi fare- disse Frank al suo pokémon, assecondando i miei ordini.
Il pokémon annuì ed andò a difendere la giovanotta.
-Portiamo dell'aria fresca. Blizzard!- e, dopo aver alzato le mani in cielo, iniziò ad abbattersi una tempesta di neve dal nulla che colpì tutta la zona. Ciascuno dei pokémon coleottero non riuscì a reggere il colpo e cadde esausto. Pure Banette, che scoprì poco dopo che si trovava lì. Magari mi odierà per questo… Ma pazienza. Dovevo farlo per salvare la signorina.

-Cavolo! Credevo che potessero reggere meglio, questo attacco!- dissi fra me e me -ma non ce l’hanno fatta. Pazienza. Vorrà dire che ci impiegherò meno tempo- e mi collegai a tutti quei pokémon, facendo cenno a Frank ed alla ragazza di stare fermi.
-Coleotteri… Perché fate questo?- dissi con tono semplice e tranquillo -Perché siete così ostili nei confronti degli altri allenatori?-
-Perché? CI CHIEDI PERCHé? A NOI?- urlò Scizor, arrabbiata (solo in questo momento scoprì che Scizor era femmina… Non avevo tempo di guardare la sua coda!) -Noi qui presenti siamo stati tutti abbandonati a causa VOSTRA! CI SIAMO FIDATI DI VOI… ABBIAMO LOTTATO CON VOI… E CI RIPAGATE COSì?-
-Perché ci volete così male?- disse Larvesta, piangendo -Perché siete malvagi nei nostri confronti?-
-Per questo ci vogliamo vendicare… Vi massacreremo… Tutti quanti!- urlò Vivillon, usando Tifone.
-Protect!- e mi parai dall’attacco -… Ragazzi… Io… Sento che vi capisco, ma non so come… Ma so che è stato solo uno scherzo del destino…-
-Se è stato solo uno scherzo del destino- disse Metapod, polemizzando sul discorso -Allora dicci cosa dobbiamo fare!-
-Dovrete viaggiare, scoprire nuovi luoghi e, così, incontrerete nuovi umani e pokémon. Non tutti la pensiamo allo stesso modo e siamo capaci di fare degli errori, più o meno gravi… Ma sento che qualcuno, nel mondo, vi sta solo cercando… E vuole vivere una avventura assieme a tutti voi-
-E se questa ipotetica persona non ci fosse? Se dovessimo sempre rimanere da soli per sempre?-
-Vikavolt… Vivillon… Larvesta… Scizor… Metapod… Non lo avete ancora capito? Non siete più soli. Siete con qualcuno che, proprio adesso, sta vicino a voi. Siete un gruppo, un team vero e proprio. Anche se quello che avete fatto è complesso da perdonare, non potete nascondere che non siete più soli. Viaggiate, cari pokémon, viaggiate! Non ve ne pentirete…-
I pokémon coleottero non risposero. Si guardarono per un po'. Poi si girarono e, con tutta calma, se ne andarono.
-Fiu… Bravo Bond. Ce l’hai fatta!-
-A quanto pare si…- risposi mentre la mia strana aura scompariva -… Ma pensiamo ora alla ragazza!-
-Subito!- ed andammo a soccorrerla.

Dopo averla portata nel centro pokémon di Flemminia, ci sembrava duopo aspettare che si riprendesse. Decidemmo di rimanere lì per due giorni, fino a quando un’infermiera ci avvisò.
-Signori, la vostra amica si è ripresa-
Non avevamo alcuna intenzione di spiegare che non era nostra amica, quindi ringraziammo ed andammo verso la sua stanza.
Ora avevo tutta la calma per analizzare la giovane. Indossava una veste da ospedale. I suoi capelli color rosa acceso erano tutti spettinati, ma non sembrava farci caso. Aveva gli occhi grigi come la nebbia che avevamo incontrato vicino al lago valore e si poteva notare un neo sotto il suo occhio sinistro. Non so dirvi con certezza la sua età… Ma penso sia leggermente più grande di Frank.
non aveva un aspetto eccellente… Ma sembrava che stesse bene. Questo mi rincuorava molto
Ci fece un leggero sorriso.
-Grazie… Grazie davvero…- disse con un tono leggero -Non so come ringraziarvi… Credevo fosse giunta la mia ora… Per fortuna che siete arrivati voi… Come posso sdebitarmi?-
-Non si preoccupi- disse Frank -è stato solo un piacere. Quanto tempo le rimane ancora, qui?-
-Se tutto va bene, oggi posso uscire. È già passato troppo tempo, devo andare a Kanto il prima possibile-
-Anche lei va a Kanto?- dissi, incuriosito
-Eh si, devo andare a fare un concerto. Sa, sono una cantante-
-Una cantante, eh? Interessante... Se non le da fastidio, le chiederei il suo nome-
-Mi chiamo Lilì, piacere-
-Piacere. Io sono Destiny Bond e lui si chiama Frank- dissi stringendole la mano -Se vuole, potrebbe venire a Kanto con noi-
-Volentieri- mi disse, contenta -Datemi il tempo di riprendermi per bene e poi arrivo-
-Va bene. Noi, intanto, usciamo- e, dopo aver fatto un cenno al mio amico di seguirmi, uscimmo dal centro pokémon. Finalmente potevamo partire per Kanto, con una nuova amica a seguirci.




Dopo la lotta contro MissingNo Yvonne era diventata più strana... Come se fosse timorosa di qualcosa. Al momento si trovava nel traghetto che collega Sinnoh e Johto e, per la precisione, era nella sua camera. Aveva un libretto in mano e stava cercando di ideare qualche strategia per il suo team. A parte la presenza di un nuovo pokémon, Inkay, non c'erano grosse novità nel suo team rispetto l'ultima volta che l'abbiamo incontrata.
Nel mentre, le suonò il pokégear.
-Pronto?-
-Yvonne cara! Come stai?-
Era sua madre
-Io... Io bene, tu?-
-Bene, grazie. Dove stai andando di bello?-
-Ho preso il traghetto per andare a Johto. Ho preso tutte le medaglie di Sinnoh, ma la lega è ancora chiusa...-
-Johto? Allora ti farà piacere sapere che la tua amica Lucy sta per diventare guardiana!-
-Davvero? C'è riuscita?- esclamò Yvonne, sbigottita -Cavolo! Non lo sapevo! E... Sarà guardiana di chi?-
-È un pokémon psico e dovresti essere in tempo per vedere la cerimonia della creazione del legame.-
-Penso di avere una idea... Sono ancora in tempo?-
-Hai tempo cinque giorni-
-Cinque giorni... Sono abbastanza. Dovrei farcela!-
-Sono fiera di te, figlia mia... Ma... A Sinnoh... Cosa è successo?
-A... A che pro?-
-Il tempio di Nevepoli... Sei stata tu?-
-Io? Giammai!- disse, mordendosi la lingua. Non le piaceva mentire, ma era obbligata. Lei solo sapeva bene il perché
-Sicura?-
-Sono arcisicura! Dovrei mentirti?-
-Bah, hai già usato i tuoi poteri durante questa settimana... Non mi stupirei nel caso li avessi riutilizzati-
-Beh, non sono stata io. Lo sai che ci sono tante persone con queste capacità, nel mondo-
-Allora stai attenta, tesoro. Se i genitori di quei ragazzi non hanno insegnato loro che non è il caso di mostrare i propri poteri in pubblico... Potrebbero essere assai pericolosi...-
-... Starò attenta, mammina-
-Va bene, tesoro... Ah, già! Lo sai che tuo padre si trova lì? Penso sia vicino ad Olivinopoli...-
-Davvero? Ottimo! Magari ho l'occasione di sfidarlo!-
-Bene... Adesso devo andare *yawn* inizio ad essere stanca... Stammi bene-
-Anche a te. Ciao mamma- e spense il pokégear, preparandosi per arrivare a Johto.

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Capitolo 20
*** Capitolo 19: Parco Lotta ***


Giorno „, mese ™Ø

Inizio saga: Immersione nell'ombra

 

 

Al fine di non annoiarvi nel raccontarvi il viaggio che ho fatto assieme a Frank ed alla nostra nuova amica Lilì per arrivare a Kanto, dato che non avviene nulla di veramente interessante da dover trascrivere in questo diario, penso sia il caso di continuare con gli avvenimenti di Yvonne, che reputo molto più interessanti e fondamentali per capire alcuni eventi futuri.

 

Yvonne era ormai giunta ad Olivinopoli, città portuale conosciuta per il suo porto funzionante grazie ad un Ampharos. Da quanto sono riuscito a sapere, l'Ampharos che al momento illumina il faro non è lo stesso che hanno incontrato Oro, Argento e Cristallo. Il nuovo arrivato, però, riesce ad illuminare al meglio solo quando è megaevoluto e, dato che la megaevoluzione si attiva soltanto quando il pokémon sta lottando, è stata istituita una nuova legge che sancisce che ogni cittadino di Olivinopoli deve allenarsi con questo Ampharos almeno una volta ogni due settimane ed è obbligatorio riuscire a sconfiggere questo Mega Ampharos per entrare nella palestra acciaio di Olivinopoli, capitanata tuttora da Jasmine.

Anche se può sembrare strano, però, Yvonne non era molto interessata alla palestra... Voleva prima incontrare suo padre, poi la sua amica ad Amarantopoli ed infine aveva tutta la calma per recuperare ogni palestra Che avrebbe perso durante il tragitto.

 

Che ci crediate o meno, suo padre era uno dei vari assi lotta di Jotho.

Voi non avete idea di quanti problemi ha avuto il parco lotta... Veramente. Mi permetto di spiegarvi le origini che ha avuto, la sua distruzione e la sua recente ripresa.

Ai tempi della nascita del team Magma ed Idro, infatti, un uomo appassionato di lotte competitive chiamato Scott decise che era ora di organizzare delle strutture per chi voleva diventare molto forte. All'inizio costruì delle strutture sparse per Hoeen e notò, con gran piacere, che tantissimi allenatori vi partecipavano! Grazie a questa elevata partecipazione, ricevette abbastanza fondi per costruire i parchi lotta: delle vere e proprie città specializzate nelle lotte.

Successivamente, però, iniziarono a succedere cose strane... I fondi scarseggiavano, i partecipanti diminuivano, e sicuramente anche l'antica guerra contro il team Genesi non favorì l'espansione del progetto, che finì col svanire quando il creatore di questo enorme progetto decise di scomparire dalla faccia della Terra. Alcuni raccontano che sia morto, altri pensano che stia lavorando ad un progetto ancora più grande... Ma nessuno sa che fine abbia fatto...

Comunque sia, dopo la fine della grande battaglia, c'era bisogno di allenarsi per essere pronti nel caso ritornasse una nuova minaccia... E fu proprio in quel momento che il padre di Yvonne si fece avanti, formando una piccola organizzazione che si occupa a riportare i parchi lotta nel mondo. Non posso dirvi chi fa parte di questo gruppo perché sono obbligato a tenere il segreto, giustamente, ma vi assicuro che questo progetto non cadrà tanto facilmente! Diciamo che l'unica cosa differente rispetto una volta è che per ogni struttura ci sono almeno due assi lotta, che si danno il cambio tra una lotta e l'altra.

Tornando a noi, Yvonne sapeva perfettamente dove andare: una volta scesa dal battello, infatti, le bastava uscire dalla città, tenendo la sinistra e seguendo il mare, per poi andare subito a destra appena trovava un tunnel. Molto vicino, no?

Scese dalla barca, fece un respiro profondo e partì per il parco lotta.

Era da molto che non vedeva suo padre... Da quasi un anno, a dirla tutta. D'altronde, lei e sua madre abitano ad Unima, che si trova abbastanza lontano da Johto.

 

Una volta entrata nel parco lotta, ammirò con grande felicità tutta la struttura nel suo complesso.

Il parco lotta è diviso, ancora oggi, in svariate strutture. Ogni struttura segue regole diverse e, dopo aver fatto una serie di lotte consecutive, bisognerà sfidare l'asso della struttura. Una volta battuto, il vincitore riceve una parte di uno stemma. L'obiettivo, quindi, è quello di raccogliere ogni pezzo dello stemma per formare quello definitivo. Gli stemmi completi del parco lotta sono una delle richieste fondamentali per diventare assi lotta, i quali devono essere già stati campioni di almeno una regione.

Questo significa che suo padre era stato un campione? Assolutamente no. Era già un asso lotta ancor prima della grande battaglia. Inoltre, a quei tempi, il campione portava una carica più alta. Al momento, invece, sono ambedue della stessa importanza.

Yvonne non aveva intenzione di sfidare tutti gli assi lotta, le avrebbero soltanto fatto perdere del tempo Perché lei non aveva come obiettivo di diventare un asso lotta... Piuttosto, voleva andare da suo padre, asso lotta del "maniero lotta".

Ancora adesso le modalità di gioco del maniero sono sempre le stesse: una volta completata la lotta, si riceve un giudizio e, a seconda della propria bravura, si ricevono dei punti chiamati PM (Punti Maniero). Questi ultimi possono essere sfruttati, per esempio, per scoprire i pokémon che userà il proprio avversario.

All'entrata del parco c'era il padre di Yvonne, che l'aspettava. Stava guardando l'orologio da taschino, probabilmente per tenere controllato l'orario. Si chiama Paride e la sua classe allenatore è "maggiordomo - asso lotta”. 

In quel momento indossava la sua divisa da asso lotta, molto simile a quella di un maggiordomo, per l'appunto, ed era impossibile non notare la sua strana capigliatura: i suoi capelli, color nero corvino, erano divisi da altre ciocche di biondo scuro. 

Paride notò Yvonne ed avanzò verso lei.

-Figlia mia- disse con un tono tranquillo e cordiale -Come stai? È da un po' che non ci vediamo-

-Beh, solo da un annetto...- rispose lei, un po' titubante -Ne è passato di tempo...-

Corse verso suo padre e lo abbracciò affettuosamente

-Papà... Mi sei mancato...-

-Anche tu mi manchi, sai? Però son felice che hai iniziato il tuo viaggio da allenatrice-

-Ma... Come sta andando qui? Non dovresti essere al lavoro?-

-Al momento sto facendo riposare la mia squadra di pokémon. Mi sta sostituendo un nuovo asso lotta. Si chiama Rakiox, è veramente molto bravo, anche se secondo me è un po' troppo testardo e punta troppo all'offensiva-

-Quindi... Quanto tempo abbiamo a disposizione?-

-Più o meno un quarto d'ora...-

 

Ci fu un attimo di silenzio tra loro; poi, lui riprese

-Vorrei farti una domanda: al tempio di Nevep_-

-Mi è già stata fatta questa domanda. No, non sono stata io- rispose con un tono leggermente seccato -Sarà stato qualcun altro, non so...-

-... Yvonne... Tu c'eri... Sii sincera...-

Respirò profondamente, come se si fosse tolta un peso di dosso

-Ehehheheh... Non riesco mai ad incastrarti, padre-

-Naturale, Yvonne. Non sei brava a mentire. Ora dimmi, cos'è successo?-

Iniziò a raccontargli tutti i vari avvenimenti: l'incontro con il sottoscritto, la lotta di MissingNo e l'utilizzo dei suoi poteri anche se sua madre glielo aveva proibito.

Paride iniziò a pensare sui fatti avvenuti. Poi, con un respiro profondo di chi deve dire qualcosa di triste, iniziò a parlare.

-Figlia mia... Ormai sai perché non vogliamo che tu usi i tuoi poteri... Il mondo non è ancora pronto per voi…-

-Lo so, padre… Non me la sento di parlarne- e si allontana.

Paride, dispiaciuto, la richiama vicino a sé

-Yvonne... Vorrei mostrarti una cosa-

-Cosa c’è?- disse lei, frustrata

-Tua madre mi ha mandato un pokémon. Vorrebbe che lo usassi tu durante la tua avventura…-

-Ah si?- rispose, incuriosita -E chi sarebbe?-

-è Bronzong. Te lo ricordi? Ci giocavi spesso da piccola… E ti dava sempre la buonanotte prima di dormire-

-… E poi usava ipnosi perché non mi addormentavo mai-

-Ahahahhah, hai ragione- disse Paride con una grossa risata -è proprio vero-

 

Ci fu un momento di silenzio. Da ambedue le parti non c'erano argomenti nuovi da proporre. Per questo, Paride iniziò a parlare dell'amica di Yvonne

-Ti ricordi Harmony, quella tua cara amica d'infanzia?-

-Vuoi dirmi che sta per diventare guardiana? Si, lo so già. Grazie per avermelo ricordato, comunque-

-Di nulla...-

...

...

...

Silenzio di tomba. Da ambedue le parti non c'erano nuovi argomenti da nominare... O magari non sapevano di che parlare... O magari erano pensierosi su ciò che avevano detto prima. Perché? Al momento non posso dirvelo.

...

...

...

 

-Beh, io allora vado- disse Yvonne, capendo che non c'era nulla né da dire, né da fare

-Allora ci vediamo. Fammi sapere col pokégear, poi, come è andata-

-Va bene... Non vieni, tu?-

-Mi dispiace, ma non posso proprio. tra l'altro, manca poco e poi Rakiox avrà finito il suo turno. Tra poco ricomincerò il mio lavoro-

-Allora… Beh… Ti saluto, papino- lo abbracciò per un po’ e poi, lemme lemme, uscì dal parco lotta

 

-Ottimo. Ora ho pure Bronzong nel team. Durante il viaggio vedrò se rinominarlo o meno... Ma comunque- continuò lei fra sé e sé -Ora devo solo andare ad Amarantopoli, completare ogni palestra e poi andare nella zona successiva-

... Però si accorgerà presto che non riuscirà appieno nel suo intento... Almeno per due anni...

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Capitolo 21
*** Capitolo 20: Harmony ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

 

Amarantopoli... Penso sia tra le mie città preferite di tutta Johto. È strettamente collegata al passato ed alle sue origini ed era una delle città più famose della regione; inoltre, dopo la grande battaglia, è diventata molto più importante di quel che era già.

Dovete sapere che, prima ancora che Oro incontrasse Ho-Oh, c'era una abitazione strettamente legata alle Kimono girl. Ora è diventata la scuola ufficiale per guardiani ed è il luogo peculiare per dimostrare di avere un legame con i pokémon leggendari, diventando, per l’appunto, guardiani.

Nemmeno io posso sapere gli studi che fanno per diventare guardiani, davvero... Ma sono certo che è possibile vedere la cerimonia della creazione del legame tra umano e leggendario.

Mi piace ricordare anche le origini di ottone. Una volta era il luogo di un antico pokémon leggendario ma, a causa di un incendio, tre pokémon sconosciuti persero la vita. Come presumibilmente saprete leggendo i libri di storia, Oh-Ho diede a loro una nuova vita, rendendoli pokémon leggendari. Questi esemplari vennero chiamati Entei, Raikou e Suicune; e furono i primi pokémon vaganti studiati.

Dopo gli avvenimenti che mossero il team Rocket tre anni dopo la loro comparsa, la torre di ottone fu ricostruita, ma il pokémon leggendario della torre non fece più ritorno, rimanendo nelle isole vorticose. Questo pokémon era Lugia, e sarà protagonista degli avvenimenti che andremo a descrivere adesso.

 

Yvonne si allenò un po’ durante il viaggio. Si accorse che Bronzong era troppo forte rispetto agli altri membri e per questo preferiva utilizzarlo per ultimo, dando priorità a tutti gli altri. Vee, Huffle e Boba accettarono volentieri il nuovo arrivato, dimostrando che tutti e tre provavano una forte competizione verso il pokémon squibronzo. L'allenatrice era molto soddisfatta e sfruttò l'occasione per vedere se la lentezza del nuovo arrivato compensava la sua forza. Analizzando il team, pensò che un set ottimo per Bronzong potesse essere proprio il setupper della Distortozona, che rende temporaneamente veloci gli esemplari lenti. Una situazione anomala, è vero... Ma che funziona molto bene al momento perché tutti i membri di Yvonne sono abbastanza lenti.

 

Una volta arrivata ad Amarantopoli, Yvonne notò che c'era qualcosa di strano, come una fiera. Le case erano addobbate di tantissimi gadget color azzurro celeste, e qua e là c’era qualche poster che voleva ricordare che la nuova guardiana del pokémon immersione era pronta, e sarebbe partita a giorni.

Non c’era alcun dubbio… Quella fiera indicava al 100% che Harmony stava per partire!

Iniziò a guardarsi attorno. C'era una gran folla vicino ad una grossa abitazione e capì al volo che era la scuola per i guardiani. Felice e soddisfatta, li seguì.

Davanti alla porta c'era una giovine, seguita da quattro Kimono girl. Provocava una sensazione solenne, quasi regale, ed aveva una veste molto particolare. Aveva i capelli bianco neve che arrivavano fino ai suoi polpacci. In testa, aveva due fiocchetti blu ai lati, vicino alle orecchie.

La sua veste era bianca come i suoi stessi capelli, ed aveva qualche fiocco e ricamatura qua e la. Verso le mani, inoltre, la veste si allungava molto, nascondendo le sue mani, riproducendo le grandi braccia del pokémon abissale. I suoi occhi violacei, infine, davano una sensazione di calma e serenità totale.

Yvonne, sgusciando tra la folla, voleva abbracciarla e farle qualche domanda del tipo "Macciao! Da quanto tempo che non ci vediamo!" Oppure "Vedo che stai diventando guardiana, complimenti" o ancora "Sono contenta del tuo risultato. Posso venire con te ad assistere alla cerimonia?" Ma si frenò. Non sapeva come avrebbero reagito le Kimono girl e non voleva fare una figuraccia.

Harmony, come se le avesse letto nel pensiero, parlò con la Kimono Girl alla sua destra.

-Scusate- disse con un tono calmo e pacato -Vi dispiace se porto con me una mia cara amica?-

-Va bene- rispose una delle quattro -Ma solo e soltanto lei. Nessun altro. Per Lugia avrai bisogno della massima concentrazione. Meno gente ti segue, meglio è-

-Certo. Lo ricordo bene- e tirò fuori dalla pokéball uno Staraptor. Era interessante vedere che Staraptor portava al collo una borsa, probabilmente utile per qualche motivo. Poi, Harmony, si avvicinò ad Yvonne

-Buongiorno, amica mia. Da quanto tempo non ci vediamo?-

-Eehehehh, eh già- rispose, un po' impacciata

-Vorrei che tu venissi con me durante la cerimonia. Ti va bene?-

-Ma certamente!-

-Allora sali sul mio Staraptor. Partiamo adesso- 

Senza dire nulla, le due ragazze salirono sullo Staraptor e, come un jet, partirono verso le isole vorticose, seguiti dai cittadini di Amarantopoli che continuavano ad augurare buona fortuna alla nuova guardiana

 

-Yvonne, raccontami- disse Harmony durante il viaggio -Che cosa stai facendo, adesso?-

-Beh, al momento sto cercando di diventare capopalestra. È un po' complesso, ma me la cavo-

-Vuoi diventare come tua madre, quindi-

-Non proprio. Lei è Ancora una superquattro. Una volta diventata capopalestra, vedrò se andare avanti-

-Brava, Yvonne. Continua così e vedrai che ce la farai. Che tipologia di pokémon usi?-

-Psico. Li adoro!-

-Sono molto soddisfatta per te. Io, come puoi ben vedere, sto per diventare una guardiana-

-Se non ti dispiace, potresti spiegarmi cosa hai studiato e cosa dovrai fare, adesso?-

-Per gli studi non posso rivelare niente, davvero... Ma adesso ci sarà la parte migliore: una volta arrivata al cospetto di Lugia, dovrò avviare la procedura del legame. A seconda del pokémon bisogna usare una tattica diversa. Veniamo preparati per ogni situazione. Ho già una idea su come fare-

-Puoi spiegarmelo, per favore?-

-Dalle mie ricerche ho scoperto che esiste una musica che è stata utilizzata molti anni fa per calmare Lugia. Ho portato il mio flauto traverso- e le indicò la borsa che aveva Staraptor al collo -Forse quello potrebbe funzionare... In alternativa, vedrò i suoi movimenti ed agirò di conseguenza-

-Molto interessante-

Arrivò una ventata di aria calda e, come se fosse un segnale, Staraptor iniziò a scendere.

Harmony chiuse gli occhi e si concentrò, mettendo le mani vicino al suo petto. Poi, li riaprì di colpo

-Strano... Davvero...-

-Cosa c'è, Harmony?- disse Yvonne, sorpresa

-Sento la presenza di Lugia... Ma non riesco ad individuare correttamente il suo luogo. Sarà complesso trovarlo...-

-Ci dividiamo?-

-No, sarebbe meglio di no. Questa potrebbe essere la sua prova...-

-Prova? Non capisco-

-Alcuni pokémon leggendari fanno delle prove ai guardiani. Bisogna interpretare la prova e risolverla senza errori. Se si sbaglia, il pokémon leggendario potrebbe non accettare il legame... Secondo me, devo capire quale isola è corretta senza sbagliare. Yvonne, ti chiedo cortesemente di non dire nulla. Devo risolvere questa prova tutta da sola-

Non rispose. Rimase in silenzio

 

Essendoci ben quattro isole circa, che insieme formano per l'appunto le isole vorticose, Harmony ha 1/4 di probabilità di indovinare dove si sta nascondendo Lugia.

-è impossibile capire dove si sta trovando- disse fra sé e sé -è strano che un pokémon leggendario laccia una prova basata totalmente sulla fortuna... A meno che... A meno che io debba capire se è in una di queste grotte. Sa benissimo che i guardiani, molto spesso, non hanno le stesse capacità come quelle di Yvonne... E se... E se fosse in alto, invece che in basso…?-

Ordinò a Staraptor di eseguire Volo per oltrepassare le nuvole. Lui acconsentì, schizzando in alto come un missile.

Mentre andava in alto, iniziò a notare che il clima si faceva sempre più teso.

-Non va bene... Sta succedendo qualcosa di strano... Yvonne, preparati-

-A cosa?- chiese lei, avendo capito che poteva parlare di nuovo

-A qualsiasi cosa!!!-

 

Superate le nuvole, il clima si fece troppo teso. Yvonne si guardò attorno, non capendo cosa stava accadendo.

-Oh, mio_-

-Cosa c'è, Harmony?- disse la sua amica, stranita

-Sopra di noi...-

Alzarono lo sguardo... E notarono qualcosa di tanto strano, quanto inquietante.

Sopra di loro si trovava Lugia... Ma i suoi colori erano negativi rispetto al normale. Stava volando in cerchio, come se stesse aspettando qualcuno.

Harmony strinse i denti

-Andiamo. Forza, Staraptor. Vai su- disse, decisa a capire cosa non andava

-Ma... Quello... Non è XD001? Lugia Ombra?- domandò Yvonne

-Sembra proprio di si...-

-Ma non era una forma corrotta creata dal team Cripto?-

-Si. Saranno passati oltre 30 anni da quel fattaccio-

-E allora mi sai spiegare perché è lì?- urlò Yvonne, spaventata.

-Yvonne! Cerca di contenerti!- rispose, zittendola con la bocca -Non so perché cavolo è così. Non resta altro modo di scoprirlo. Ora!-

Yvonne tacque, rimanendo dispiaciuta

 

Era proprio lui, Lugia Ombra... O XD001, come volete chiamarlo... E sul suo dorso... C'era... Qualcuno...?

Una tizia, coi capelli viola veleno e con degli occhi tanto neri quanto spaventosi, fissava le nostre due protagoniste con fare minaccioso. Sul suo volto, però, alleggiava una sensazione di... Divertimento.

-Chi sei, tu?- domandò Harmony, con tono di sfida.

-Se proprio ci tieni, il mio nome è Morgana- rispose, con una risata spaventosa -E sono una dei generali del team Genesi, se ti interessa tanto!-

-Gnnn... Allora spiegami cosa c'entra Lugia con voi. Il vostro obiettivo era trovare un modo per clonare i pokémon, e ci siete riusciti... Ma con Mew. Cosa vi interessa Lugia?-

-Non posso rispondere a questa tua domanda sciocca ed insulsa. Non sono così stupida nel raccontarti i nostri piani!- rispose lei, accompagnando sempre ogni suo discorso con una risata -Ma penso che ti interessi di più il fatto che il precedente guardiano non sta molto bene... è leggermente bagnato, sai?-

-Yvonne. Reggiti a Staraptor!-

-C... Cosa?- urlò lei, stupita dalla reazione della sua amica

-Tieni la situazione sotto controllo- e cadde dal dorso del suo volatile.

 

 

 

Yvonne aveva uno sguardo vuoto… Non capiva cosa stava succedendo… Troppe cose in poco tempo! Ci pensò Morgana a sbloccarla

-Quindi tu saresti Yvonne, una dei messaggeri...- disse, con una faccia da boia

-Gnnnn... Come lo sai?-

-Ma è ovvio, eheheheh... Nessuno sarebbe in grado di conciare MissingNo come hai fatto tu!-

-NON SONO STATA IO!- urlò Yvonne, caricandosi le mani di una "aura" magenta, come la scorsa volta.

-Interessante... Il tuo potere si basa sui sentimenti, sulle emozioni... Sarà un piacere lottare contro di te-

-Allora fatti sotto, se ne hai il coraggio!-

-Ad essere sincera, questo Lugia Ombra non mi interessa granché... Ma voglio comunque divertirmi, mica son venuta qui soltanto per fare scena... All'inizio volevo intrattenermi con la futura guardiana... Ma ahimè... Come puoi vedere, non è qui con noi... Quindi penso che sfrutterò l'occasione per lottare contro di te-

Yvonne iniziò a scaldarsi. Si vedeva che si stava infuriando

-Però non ho voglia al momento di lottare, anche perché siamo abbastanza scomodi per combattere tra noi… Quindi ti faccio una proposta. Che ne dici se ci sfidiamo in una lotta aerea? Tanto hai già una buona parte delle medaglie del mondo... Quindi non penso avrai problemi... Voglio proprio... VEDERE *ihihhihihi* LA TUA BRAVURA!-

Yvonne non voleva lottare… Ma sapeva che era una buona occasione sia per guadagnare tempo per la sua amica, sia per mantenere la promessa fatta a sua madre.

-Accetto la tua sfida, Morgana. Vai, Bronzong!-

-PERFETTO *ihihihihihih...* Vediamo cosa sai fare contro CROBAT!-

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Capitolo 22
*** Capitolo 21: XD001 ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

La tensione era alle stelle. Yvonne era molto preoccupata e, anche se era in vantaggio tra i due esemplari calcolando i tipi, non si sentiva per niente tranquilla. Quella Morgana, quella sua risata... Non preannunciava nulla di buono.

Quando si fa una lotta aerea solo alcuni pokémon (per la precisione quelli di tipo volante e quelli con l'abilità levitazione) possono entrare in battaglia… Ed Yvonne ha solo due pokémon che possono seguire questa regola: Bronzong ed Huffle.

A causa di ciò, quindi, partiva in netto svantaggio: non sapeva quanti pokémon aveva Morgana Per combattere... Magari tutti i suoi pokémon erano adatti per la lotta aerea... Doveva sperare da questo punto di vista... Nient'altro.

Aveva notato che, guardando i tipi, il suo pokémon era molto avvantaggiato: essendo psico-acciaio, può annullare i veleni di Crobat e rispondere in modo efficace con mosse psichiche… Ma non sapeva cosa potesse fare il suo avversario. Non lo aveva mai sfidato un Crobat in vita sua.

La prima strategia che le saltò in mente era molto semplice ed assai banale: una volta inserita la Distortozona, poteva entrare con tranquillità sul nemico. Una volta addormentato con ipnosi, poi, Crobat poteva essere bersagliato da qualunque esemplare che mettesse in campo. Convinta che la sua tattica potesse funzionare, proseguì.

-Bronzong! Distor_-

-Iahahahahahah! Provocazione!-

Il pokémon pipistrello iniziò a punzecchiare il pokémon Squilibronzo, costringendolo ad usare solo mosse offensive. In altre parole, tutta la strategia di Yvonne era andata in fumo con una sola mossa.

-Accidenti!- disse fra sé e sé, mordendosi il labbro -Non me l'aspettavo. Devo trovare una nuova tattica... Bronzong! Usa Cozzata Zen-

-Schivalo ed usa Ventoincoda! Ora!-

Il pokémon veleno-volante iniziò ad alimentare il vento con la sua mossa, aumentando la velocità dei suoi compagni. Inoltre, grazie a questo potenziamento, riuscì ad evitare la mossa di Bronzong.

In poche parole, Yvonne era in netto svantaggio dopo solo due mosse... Pure di stato, per giunta!

-Bronzong! Colpiscilo ancora con Cozzata Zen!-

Con difficoltà, intercettò il bersaglio e lo colpì in pieno muso, facendolo tentennare.

-Se credi di vincere sfruttando il tipo, allora non hai capito contro chi stai lottando. Retromarcia!-

-è una mossa coleottero. Devo difendermi!- pensò -Bronzong, Protezione, ora!-

Bronzong eseguì l'attacco, formando in una barriera difensiva... Ma, stranamente, Crobat lo colpì comunque, provocandogli seri danni.

-Maledizione! Come ha fatto?-

-Ahhahahahahahaah- urlò Morgana -Mi aspettavo più da te... Non conosci l'abilità "Intrapasso"?-

Yvonne ricordò subito l'abilità, in grado di spaccare le protezioni degli avversari. Non sapeva che Crobat potesse avere questa abilità, credeva che avesse solo Forza interiore

-Dannazione! Non ci voleva!-

-Ma non preoccuparti... Presto il tuo pokémon sarà esausto. Salamence, distruggilo!-

Scambiando il suo pokémon per l’effetto della mossa, tirò fuori la sua bestia cromatica. Salamence era pronto all'azione... Ed era interessante sapere che indossava degli occhiali gialli…

-Questo Salamence ha la lentiscelta- disse Yvonne fra sé e sé -Quindi potrebbe usare solo una mossa potenziando il suo attacco speciale… Bronzong dovrebbe reggere un lanciafiamme, nel caso lo abbia... Anche se ha subito danni discreti dalla Retromarcia di prima… Provo ad attaccare. Bronzong è ancora sotto l’effetto di provocazione-

-Salamence, megaevolviti!-

Morgana alzò ambedue le braccia, incrociandole, e senza l'uso della megapietra Salamence cambiò forma... Le sue ali diventarono molto più curve, dandogli un aspetto più aerodinamico... Ai lati del petto si formarono due protuberanze, usate da questo esemplare per appoggiarci le sue piccolissime zampe... E la sua mascella si ruppe, mostrando la parte muscolare.

Esteticamente, Morgana cambiò leggermente: il suo sguardo si fece più minaccioso e spaventoso e dalle spalle fuoriusciva una aura scura, simile ad un gas tossico…

Yvonne aveva gli occhi sbarrati. Non tanto sui cambiamenti estetici di Morgana, ma su come come cacchio era possibile che Salamence si fosse megaevoluto senza l'ausilio della megapietra e della Salamencite (dato che, come abbiamo detto prima, aveva la Lentiscelta). Non riusciva a capire, era troppo confusa nel fare i calcoli di un Lanciafiamme in queste condizioni...

-E ora ti attaccherò con il solito, consueto e probabilissimo Lanciafiamme!- gridò Morgana, con la sua risata diabolica -Mi sa che devi dire ciao ciao a Bronzong! Ihihihhiihihihhiih...-

Salamence sparò una fiammata enorme dalla bocca che illuminò il cielo come un tuono in pieno giorno. Povero Bronzong... Non poteva far altro che subire il colpo, andando al tappeto.

Yvonne, comunque, riuscì a ritirare il suo pokémon prima che precipitasse nei vortici delle isole vorticose

-Bronzong, rientra subito!- urlò Yvonne, scambiandolo con Huffle.

-Poveretta IAAHHAHAHAHAH- ridacchiò Morgana -Sei VERAMENTE CONVINTA che quel COSO possa riuscire a sconfiggermi? Dai! Ho ancora tempo per divertirmi con te, ehehehehehhhhh-

Yvonne agitata, sapeva di avere le spalle al muro... Non poteva abbattere quella creatura nemmeno con la velocità: ventoincoda era ancora attiva.

In poche parole, era sotto scacco.

 

 

 

 

Nel mentre, che cosa stava facendo Harmony? Torniamo a quando stava cadendo, per scoprirlo

-Ludicolo! Sub! Ora!-

Mentre cadeva nel blu dipinto di blu riuscì a tirar fuori il suo compagno di squadra che attutì di molto la caduta nell'acqua. Poi, grazie alle grandi bolle che forma il pokémon quando esegue Sub, Harmony poté respirare sott'acqua senza paura.

Iniziò a ragionare sul da farsi.

-Morgana ha detto che il precedente guardiano è bagnato... Ma so perfettamente che non può averlo ucciso, non può farlo... Quindi potrebbe essere in una delle grotte… Ipotizziamo che Morgana abbia trovato il guardiano nelle isole vorticose. Potrebbe averlo sfidato, battuto e poi, con calma, potrebbe averlo messo KO ed averlo buttato in acqua. Una volta fatto ciò, aveva tutto il tempo per trasformare Lugia in XD001. Quindi il guardiano potrebbe essere proprio all’interno di una grotta delle isole vorticose-

Indicò, poi, a Ludicolo di entrare nella prima grotta che riusciva a vedere nel suo campo visivo e poi sarebbe dovuto tornare in superficie... Ma prima, doveva risolvere un problema: come contrastava i mulinelli?

Aveva una soluzione.

-Vieni fuori, Basculin!- e tirò fuori il suo terzo pokémon. Era un Basculin linearossa e stava cercando di capire cosa doveva fare.

-Ba Ba Bascul?- Disse, interessato nel sapere cosa ci faceva fuori dalla sua pokéball

-Basculin, fatti prendere da Ludicolo. Poi usa Mulinello per raggiungere quella grotta. Ho bisogno della vostra collaborazione, ora!-

I due esemplari eseguirono i comandi dati dalla loro allenatrice senza fare troppe domande.

 

Dopo una decina di minuti, i due pokémon avevano portato la loro allenatrice a destinazione. Arrivata a riva, cercò di rimettersi a posto la veste (tutta bagnata ed appiccicosa) e richiamò i due pokémon nelle rispettive pokéball

-Grazie amici, ottimo lavoro. Ora devo cercare di orientarmi. Sono già stata qui la settimana scorsa. Dovrei ricordare dove mi trovo, forse devo prima orientarmi. Spero solo di aver individuato la grotta giusta- e si incamminò.

 

 

 

 

Nel mentre, Yvonne stava provando a guadagnare tempo. Huffle non poteva tener testa a MegaSalamence in alcun modo, per questo motivo doveva provare a schivare ogni Lanciafiamme. Non aveva tanto tempo a disposizione prima che il suo pokémon cadesse a terra. Doveva riuscire a farselo bastare.

 

-Ma uffaaaaaaaaAAAAAAh!- disse Morgana, scalciando con le gambe -Io speravo di vedere una lotta movimentata, ricca di azione, suspence, amore, odio e tutte quelle cose che ci sono sui film... A meno che, ihhiihihihihihhh, tu non stia nascondendo il tuo esemplare migliore e che tutto questo sia una messa in scena. Uahahahahah!-

-Maledizione!- pensò Yvonne -Huffle non riuscirà mai a fare a quel pokémon un danno pressoché decente senza subire un potentissimo Lanciafiamme... Mi ha battuto... Però, forse... Forse posso ancora allungare questa lotta per qualche decina di minuti con qualche mossa...-

-EEEEhhiiiii! Ci sei? Woooo? Si è incantato il disco?- urlò la sua avversaria, cercando di riattivarla

-Si, ci sono... Huffle, vai!-

-Io però se tengo la mia megaevoluzione in campo ti sconfiggo anche quel pipistrello... Beh, tanto meglio per me, no?-

-Huffle- urlò Yvonne, precedendo la sua avversaria, zittendola -Turbine, adesso!-

il pokémon psico-volante iniziò a formare un turbinio, che colpì Salamence, rimandandolo nella sua pokéball. Crobat si ritrovò trascinato in battaglia.

-Allora okay, mi divertirò con lui ihihihihhihiihhh…-

-Huffle! Calmamente!-

Huffle chiuse gli occhi e si concentrò al massimo, focalizzandosi su qualcosa di diverso rispetto la lotta, come la forza del mare delle isole vorticose... Fatto ciò, aumentò le sue statistiche offensive e difensive

-Crobat! Non deve potenziarsi di nuovo! Superzanna!- urlò Morgana, capendo cosa voleva fare Yvonne

-Huffle! Usa la tua concentrazione per schivare i suoi attacchi e sfrutta l'occsasione per usare ancora Calmamente!-

-Ma che...? Non dirmi che ora mi sconfigge! Inseguilo!-

Iniziò una vera e propria gara di schivate fra i due pokémon volanti. Da una parte, Crobat cercava in tutti i modi di colpire l’avversario con la sua elevata velocità. Huffle, al contrario, rimaneva molto lenta, ma grazie a Calmamente era capace di intercettare l'avversario, tenendosi in vantaggio

-Crobat, dobbiamo aumentare la velocità. Ventoincoda!-

-Bingo!- esclamò Yvonne, soddisfatta del futuro risultato -Huffle! Vai con Veicolaforza!-

-No, no, nonononononnonoonno... Crobat, fermati, attacca, FAI QUALCOSA DI DIVERSO PRENDI UN TE MA NON USARE VENTOINCODAAAA!-

Troppo tardi. Mentre Crobat preparò il vento per velocizzare i suoi compagni, Huffle lo colpì con un fascio di luce psichica che lo investì dall'alto. A causa sia della superefficacia, sia della potenza della mossa, era impossibile per Crobat reggere un attacco simile.

In poche parole, cadde esausto.

 

Morgana ritirò il suo pokémon pipistrello per mandare di nuovo la sua megaevoluzione.

Yvonne tirò un sospiro di sollievo. Poteva ancora farcela... Forse...

-Bene bene bene... Iihhhihihihihi Non mi aspettavo una ripresa del genere da parte tua...-

Yvonne la guardò, soddisfatta.

-... Io però adesso devo lasciarti. Sai, mi sono divertita con te... Ma ora devo proprio scappare nella regione di Ferrum... Dobbiamo fare tante belle cose lì, noi del team Genesi-

Morgana saltò giù dal dorso di XD001 e fu presa dal suo Salamence, che si allontanò all'orizzonte rimanendo, comunque, megaevoluto

-Aspetta! Non abbiamo finito, qui! Se vuoi dimostrare le tue abilità, combatti!-

Sapeva che, se avessero continuato, Huffle sarebbe rimasta esausta. Era un modo per guadagnare altro tempo.

-Se ci tieni proprio- urlò Morgana, ormai lontana -Porta anche il tuo amico dagli occhi rossi... Ed ora DIVERTITI CON LUGIA OMBRA! Ahahaahahahah!-

Yvonne rimase di sasso... Perché cavolo voleva anche Bond? Ma soprattutto... Sarebbe riuscita a sfidare Lugia Ombra, XD001?

Non poteva saperlo... Sarebbe stata la sua prima lotta contro un pokémon leggendario... E sapeva perfettamente che non doveva sconfiggerlo. Doveva tenerlo lì, in un modo o nell’altro.

 

 

 

 

Harmony era messa abbastanza bene. Dopo un viaggio durato tre quarti d'ora, trovò una rientranza nella grotta delle isole vorticose.

-Ci siamo- disse fra sé e sé -Eccolo qua. Deve essere qui- ed entrò.

Dopo aver superato uno stretto corridoio, vide la grotta dove, di solito, abita il pokémon immersione.

Questa mini grotta, se così possiamo chiamarla, è piena zeppa di acqua. È possibile vedere un piccolo isolotto al centro di questa grotta, dove una volta le Kimono girl avevano richiamato il pokémon psico-volante. Davanti a questo isolotto, invece, è possibile notare una cascata... Ed un giovine che galleggiava sull'acqua... Era vestito come Harmony... Ma l'unica differenza evidente è che era maschio.

Non ci sono dubbi... Era il guardiano!

Harmony si lanciò in acqua e, dopo averlo preso, lo trascinò sulla terraferma. 

-Va bene- pensò tra se e se -Non è morto. Devo solo riprendersi. Forza!-

Iniziò a fare un massaggio cardiaco per permettergli di riprendersi. Dopo un po' lo scuoteva, lo chiamava, per vedere se era conscio. Continuò così per circa un paio di minuti, quando poi l'ex guardiano si alzò di scatto.

-BOWA!!!! ANF... ANF... GUAH!- urlò, sputando dell'acqua

-Ci sei?- chiese Harmony. 

-GUAF... ANF... ANF... SU... SU… SU…-

-Su cosa...?-

-ANF... DOBBIAMO ANDARE DA LUGIA! GUAH! COWGH!-

-Ci andremo. Concentrati a riprenderti, adesso!-

-ANF... ANF... GUAH!!!!-

 

 

 

 

Yvonne prese una decisione. Non doveva far allontanare XD001 dalle isole vorticose. Ritirò Huffle e poi parlò con il pokémon rapace

-Staraptor, aspetta la tua allenatrice giù, nelle isole vorticose-

-Starrr?- domandò il pokémon, sapendo che poi Yvonne non sarebbe riuscita a volare

-Non preoccuparti per me- e cadde dal rapace.

Staraptor la inseguì con una rapidità impressionante al fine di acchiapparla, quando sentì una frase strana...

-Telekinesis-

Non poteva credere ai suoi occhi. Yvonne stava... Levitando!

-Staaaaaa!- urlò, spaventato. Yvonne aveva le mani impregnate di un'aura magenta. Era la stessa aura che la circondava quando sfidò MissingNo.

-Staraptor. Fai quello che ti ho detto. Io tengo occupato XD001-

Lui annuì e se ne andò via.

-A noi due... Psychic!-

Con un gesto di mani, Yvonne coprì XD001 di una leggera aura fucsia, che lo bloccò

-Vediamo se scapperai, eh eh eh…-

Aveva parlato troppo presto. Si liberò e la attaccò con Ombrolancia

-Protect!- e bloccò l'attacco -Vedo che non hai perso il tuo animo combattivo, Lugia... Ma non scapperai da qui. Psychic!-

Ad essere sinceri, Yvonne ci stava prendendo gusto. Voleva lottare contro quel Lugia, ma sapeva molto bene che non era il caso. Doveva lasciarlo qui ed aspettare che Harmony arrivasse il prima possibile per completare il rituale del legame.

 

Ad un tratto, così, di punto in bianco, il vento si calmò ed iniziò a trasportare una melodia sublime, semplice, calma come il mare quando è piatto. XD001 usò tutte le sue energie per liberarsi dalla mossa di Yvonne e si lanciò verso le isole vorticose. Lei lo seguì.

Su uno degli isolotti c'era Harmony che stava suonando una melodia col suo flauto traverso. Vicino a lei c'era il suo Staraptor ed un tizio. Era il precedente guardiano di Lugia, che lasceremo nell'anonimato sia nel nome, sia nell'aspetto.

XD001 la guardò e poi lanciò un grosso boato, per poi buttarsi in acqua. Yvonne non si avvicinò, ma si appoggiò anche lei su un altro isolotto. Era stremata. Telekinesis le aveva assorbito molta energia. 

Il mare si colorò di un nero petrolio e poi, come una lampadina, si illuminò. Dopo poco uscì Lugia come tutti noi lo conosciamo. Con le sue grandi ali bianche, si avvicinò ad Harmony e le toccò la fronte. Era ufficiale. Era diventata la guardiana di Lugia.

-Ah... Tutto qui? Davvero?- si domandò Yvonne, stupita del risultato -Beh... Meglio così... Tutto è bene quel che finisce bene... Eh eh...-

Harmony indicò la sua amica e chiese al suo pokémon se poteva accompagnarla verso di lei. Lui eseguì.

-Harmony... Complimenti...- le disse, stanca

-Yvonne... Grazie, grazie davvero. Ma hai usato i tuoi poteri da messaggera, per caso?-

Non rispose. Sapeva che non doveva farlo. Aveva rotto per la seconda volta la promessa che aveva fatto

-Tranquilla. Non dirò niente a nessuno. Dovresti provare a conviverci, con questi pote_-

-Ed essere rigettata dalla società?- urlò Yvonne. Si era arrabbiata, all'improvviso... Ma nelle sue parole si sentiva una sensazione di paura

-Tranquilla, amica mia. Capisco bene il tuo problema. Vorrei aiutarti, ma non ho le capacità. Sei mai andata da Sabrina?-

Quel nome le ricordò ciò che aveva detto a Destiny Bond e, di conseguenza, il fatto che doveva cercarlo per portarlo nella regione di Ferrum.

-Giusto... Ci devo andare! Grazie, Harmony. Sei stata di grande aiuto!- era ritornata di buon umore, così, all'improvviso… Di nuovo…

-Bene, dai, ti accompagno-

-Tranquilla, non ne ho bisogno- e tirò fuori Huffle -Huffle. Usa Volo!-

Si aggrappò alla sua coda e, con una forza immane, Huffle si alzò in volo, portandola via

-Spero di rivederti presto- disse Harmony, salutandola

-Anche io. Ci vediamo!- e se ne andò via, verso l’orizzonte

 

-Beh, ormai qui non servo a niente. Me ne vado- disse l'ex guardiano, tirando fuori dalla pokéball un Drampa pronto a volare via -... Grazie per avermi salvato, prima-

-Di nulla. Addio- e lui se ne andò via. Cosa fece poi, però, non ci è dato saperlo.

-Va bene. Ora devo solo andare ad Amarantopoli ed ufficializzare il legame. Lugia, mi potresti accompagnare?-

Lui rispose, sapendo che avrebbe vissuto una nuova era con la sua nuova guardiana.

 

Fine saga: Immersione nell'ombra

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Capitolo 23
*** Capitolo 22: Mistero in mare ***


Giorno „, mese ™Ø

 

Io ed il mio gruppo andavamo veloci e spediti. Qualche volta ci fermavamo, magari per allenarci tra noi oppure per aiutare Lilì a preparare qualche canzone da usare durante il suo concerto a Kanto... Ma in pochi giorni arrivammo dall'altra parte della regione, per la precisione al porto di Sinnoh.

La città in questione, Canalipoli, è ricordata per una vasta gamma di eventi. Oltre alla presenza del porto, appunto, ci sono anche una palestra ed una biblioteca. Quest'ultima, col tempo, è stata aggiornata con un vastissimo sito online. Pagando un tot al mese, infatti, è possibile accedere a tutti i libri della biblioteca tramite internet. Durante gli eventi che vi racconterò non ci sono passato perché ero troppo concentrato ad andare a Kanto. Al momento sfrutto moltissimo i suoi servizi e, perché no, mi son permesso di aggiungere qualche dato sotto anonimato per correggere od ampliare la mitologia del nostro mondo. Quando sarà necessario, amplierò questo diario citando alcuni testi per permettervi di capire alcuni fatti antecedenti a quelli avvenuti.

Tornando alla città, però, nessuno può dimenticare Cresselia e Darkrai. Era proprio qui che Diamante, Perla e Platino hanno incontrato questi due pokémon misteriosi. 

 

Eravamo lì da poco ed ero impaziente di partire a Kanto. Ci informammo sulla viabilità e se il clima era favorevole per un bel viaggio in barca e rimasi soddisfatto nel sapere che il traghetto che doveva portarci a destinazione stava per partire.

-Forza ragazzi- esultai -La barca parte a breve. Muoviamoci!-

-Arrivo!- disse Lilì, cercando di mettere a posto la sua borsa -Dammi un secondo!-

-Il secondo è già passato- aggiunse Frank, ridacchiando -dai, forza, vieni! Altrimenti perdiamo la barca-

-Puff, pant... Arrivo!- e ci raggiunse.

Il traghetto, in se, era decisamente più grande rispetto quello di Gennaro ed era diviso in tantissime stanze. Ciascuno di noi ne aveva una e si poteva fare più o meno quel che si voleva. Se volevi mangiare bastava andare nel bar; se volevi lottare c'erano delle stanze apposite e se volevi chiacchierare con gli ospiti la hall faceva al caso vostro.

La mia camera era molto minimale. C'era un letto, un cestino ed un armadio dove mettere i propri oggetti, una finestra di fianco al letto ed un bagno. basta. D'altronde non siamo su una nave da crociera, non siamo in un Hotel a quattro stelle e dobbiamo rimanere lì soltanto per due giorni; per questo era possibile accontentarsi.

Tirai fuori Asso e Ditto e provai a distendermi nel letto, avvolto nei miei pensieri. Una volta arrivato a Kanto, infatti, avrei capito l'origine delle mie capacità. Non riuscivo a pensare ad altro. Quel dubbio mi perseguitava da ormai troppo tempo. Era ora di risolverlo.

-Bond- mi disse Asso -C'è qualcosa che non va?-

-Si, amico mio... Sto pensano a quelle cose che mi succedono. Quell'aura, quelle mosse... Chissà da dove derivano...-

-Tra un paio di giorni lo sapremo, giusto?-

-Beh, si, hai ragione-

 

Ditto, invece, non parlava. Sembrava dubbioso...

-Ditto... Cosa c'è che non va?-

-... Non ho niente Bond, tranquillo-

-Puoi dirmelo, non ti mangerò, qualunque cosa sia-

-... Io... Io... Secondo te io potrò usare al completo la mia abilità, in futuro?-

-Certo che si. Io credo in te!-

-... Posso farti una domanda?-

-Certamente-

-Se io decidessi di non seguirti... Ti dispiacerebbe...?-

-... Perdonami, forse non è garbato rispondere ad una domanda con un'altra domanda... Ma potresti dirmi perché?-

-Beh... Io... Uhhm... Come posso dirlo...?-

-Stai tranquillo, amico mio. Fai un respiro profondo ed apriti con me-

-... Io vorrei saper usare al meglio la mia abilità. Pensavo, con te, di riuscire a risolvere questo problema... Ma mi sembra che tu sfrutti questa mia capacità, traendone un vantaggio in lotta-

Annuì. Aveva totalmente ragione ed era impossibile negarlo

-Io vorrei soltanto riuscire ad ottenere la possibilità di incontrare altri Ditto, altri pokémon, altri esemplari. Vorrei imparare ad usare al meglio la mia abilità... Bond... Mi puoi aiutare?-

Avevo capito che stavo per toccare un argomento abbastanza complesso. Mi avvicinai ai mei due pokémon, li abbracciao e dissi:

-Io non so quale sia il concetto dell'allenatore e del suo legame con i pokémon... Ad essere sincero non so nemmeno se posso considerarmi un allenatore... Ma non voglio obbligarvi a seguirmi. Ditto, Asso, se un giorno vorrete smettere di seguirmi io non vi obbligherò, anzi. Accetterò la vostra richiesta. Caro Ditto, esaudirei volentieri il tuo desiderio... Ma preferirei affidarti a qualcuno di cui possa fidarmi. Magari Frank conosce qualcuno in grado di aiutarti. Proviamo a chiederglielo- e mi incamminai verso la porta, invitando i miei due amici di tipo normale a seguirmi.

 

Bussai alla porta di Frank. Nessuno rispose. Provai ad aprire, ma era bloccato.

-Che strano... Non c'è...-

-Magari è uscito- ipotizzò Asso

-Hai ragione. Proviamo da Lilì. Magari è con lei-

Bussai da lei. Rispose.

-Chi è?- 

-Sono Bond. Posso parlarti un attimo?-

-Uh! Certamente. Ti apro-

Entrai nella stanza. Era tutto a soqquadro e Spinda stava cercando di mettere un po' a posto, fallendo miseramente

-Però. Non c'è un po' tanto di disordine, qui?- esclamai

-Eh, lo so. Non sono molto ordinata, eh eh eh...-

-Vuoi una mano?- chiesi

-No, grazie, faccio volentieri da sola. Intanto vai da Frank. Dovrebbe essere nella hall. Io vi raggiungo fra poco-

-Va bene. A dopo!- e me ne andai, seguendo il corridoio

 

 

-Ehm... Bond... Ma perché non le hai fatto quella domanda?- domandò Ditto, perplesso

-Semplice. Era già occupata e non volevo stressarla. Lo chiederemo a Frank-

-Va bene...-

-Stai tranquillo, Ditto. Farò in modo di esaudire il tuo desiderio il prima possibile-

-... Grazie...-

Improvvisamente, così, a caso, un pokémon elettrico ci investì. Caddi a terra, stupito dalla velocità del pokémon che mi aveva appena colpito

-Urca! Che rapidità- dissi fra me e me -Non me l'aspettavo proprio-

In lontananza, sentì una voce

-SiriSiri! Torna qui, SUBITO!-

Si fermò davanti a me un tizio. Non lo ho riconosciuto bene, stavo cercando di riprendermi dalla batosta di prima, ma era possibile capire che non riusciva a tenergli il passo a causa del suo elevato peso, che lo rallentava drasticamente.

-Puff... Pant... TU...-

-... Io?- domandai-

-Tu... Perché non lo hai fermato?-

Il tipo era furioso, dovevo stare molto attento a ciò che dicevo

-Si calmi, signore...-

-NON MI CALMO!!!! VAI A PRENDERE IL MIO POKéMON! SUBITO! ALL'ISTANTE-

-Okay, okay... Intanto si sieda e respiri profondamente. Ci penso io-

-SARà MEGLIO PER TE! TU NON SAI CHI SONO!-

-Ehm... No... *e sinceramente non voglio neanche saperlo... Sei troppo agitato per i miei gusti*-

-Allora vai a prenderlo. MUOVITI!-

-Okay, okay... Bye bye- E me ne andai

 

Ditto ed Asso erano rimasti a bocca aperta dalla reazione di quel tizio

-Certo che è proprio antipatico- disse Asso -Perché vuoi aiutarlo?-

-Ci sono varie ragioni. Innanzi tutto, era un modo per togliermelo di torno... Ma la vera ragione è che voglio proprio vedere che pokémon sia. Era molto veloce, non lo ho notato molto bene-

-Sei troppo curioso rispetto al solito, Bond. Stai bene? Non è che hai preso la febbre, per caso?-

-Tranquillo, credo di star bene. È che sono rimasto impressionato dalla velocità che un pokémon possa raggiungere-

-Generalmente i pokémon elettro sono abbastanza rapidi- rispose Ditto -Quindi è normale che abbiano questa velocità-

-Hai ragione... Ma se ricordi Frank ci aveva parlato di un pokémon della regione di Alola, Vikavolt. Ha detto che è molto lento... Eppure è di tipo elettro-

-Potrebbe aver ragione, ma magari è soltanto un suo parere. Dovremmo incontrarne uno per poter constatare se è veloce o meno-

-Si, è vero...-

-Scusate se interrompo il vostro discorso- disse Asso -Ma secondo me lo abbiamo trovato-

In lontananza, infatti, c'era un pokémon palesemente elettrico. Mi sembrava di averlo già visto da qualche parte. Era arancione, con dei grandi occhi blu. Era circondato da dell'elettricità azzurra ed aveva alle estremità due piccole braccia a forma di saette, anch'esse azzurre

-Bond... Sbaglio o quello è un altro Rotom?- domandò Ditto

In effetti aveva ragione. Quella creatura era proprio Rotom. Avevo già incontrato un esemplare di questa specie, per la precisione quello di Antema, ma non me l'aspettavo di ritrovarlo. Forse è più comune di quanto m'aspettassi…

-Hai perfettamente ragione… Avviciniamoci con cautela, magari non ci no_-

 

Troppo tardi. Ci aveva visto.

-Buonasera, signore- mi disse.

-Ciao. Come stai?-

-Sono felice come il giorno prima di un aggiornamento-

-Ehm… Tutto bene?-

-Non so se ho capito bene- rispose

Dalla sua voce capivo che era un esemplare femminile... Ma al momento stavo cercando di capire se stava tentando di prendermi in giro o meno. Non che mi desse fastidio, ormai sapete che non riesco a provare tutti i sentimenti… Ma quel pokémon era… strano… insolito...

-Come ti chiami?-

-Siri. Piacere di conoscerla-

-Il piacere è mio-

-Scusa per prima. Non volevo scontrarmi contro di lei-

-Non preoccuparti. Piuttosto… Perché stavi scappando dal tuo allenatore?-

-Non mi preoccupo, signore-

-Chiamami pure Bond. Destiny Bond-

-D’ora in poi la chiamerò “Bond Destiny”. Va bene?-

-Ehm… Si…-

-Piacere di conoscerla, Bond Destiny-

-Il piacere è mio. Ora, puoi rispondermi?-

-Stavo cercando di sfogarmi. Noi pokémon elettro tendiamo ad andare in "surriscaldamento" quando immagazziniamo tanta energia. Per questo mi sono allontanata, cercando di evitare di coinvolgere qualcuno-

-Capisco. Torniamo dal tuo allenatore, adesso?-

-… Va bene…-

Quando mi rispose, vidi Rotom… Strana, triste. Non avevo mai visto un pokémon in queste condizioni. Nemmeno Vee, quando incontrai Yvonne per la prima volta, era così giù di morale. In quel momento non sapevo darmi una risposta, ma si vedeva molto bene che qualcosa non andava.

 

Dopo aver portato Siri dal suo allenatore, che era ancora infuriato per la fuga del suo pokémon, andai a cercare Frank, ma prima tornai con i miei amici nella nostra stanza.

-Bond… Perché siamo tornando in camera?- mi domandò Ditto

-Ho come un dubbio. Vorrei parlarne con voi-

-Ma certamente- rispose Asso, seguendomi -proveremo ad aiutarti-

Chiusi la porta, mi coricai sul letto ed iniziai a fare qualche domanda

-Quel Rotom non vi sembrava strano…?-

-A parte che aveva un nome che sembrava una assistente digitale?- domandò Ditto -No, non mi sembra-

-Mi sembrava... Come posso dirlo... Triste…-

-Uh! Allora non era solo una mia impressione!-

-Hai idea del perché era così triste, Asso?-

-Si… Ho una idea…-

-Dimmi pure-

-Non credo che si trovi bene con il suo allenatore-

-Tu dici?-

-Ho paura di si. Hai visto com’era arrabbiato per tutto il tempo che era fuggita? E ricorderai anche bene come ti ha trattato-

-Hai anche ragione, non posso negarlo… Possiamo fare qualcosa?-

-Non credo. Non sono affari nostri e non è il caso di intrometterci. Non possiamo farci niente-

-Ma magari se ne parliamo con...-

-Bond, capiamo la tua gentilezza verso quel Rotom… Ma non possiamo farci nulla, davvero-

-Uhm…-

-…-

-…-

-…-

-Bond... Andiamo da Frank, adesso?-

-Certamente. Me lo stavo dimenticando- e me ne andai di nuovo, incitando i miei due pokémon di tipo normale a seguirmi.

 

Passarono circa 10 minuti per arrivare alla Hall. Frank e Lilì stavano chiacchierando del più e del meno su una poltrona. C'erano anche altri allenatori e stavano facendo le cose più disparate: spazzolavano i loro pokémon, giocavano a carte, programmavano qualche lotta da fare e venivano serviti dal proprio mostriciattolo tascabile... 

Aspetta... Un attimo... Non mi sembra una cosa così normale!

Ebbene si, c'era qualcuno che si faceva servire e riverire dal proprio pokémon... E guarda caso era un Rotom... Lo stesso Rotom di prima

-Immagino che sia Siri, quel Rotom- pensai -Ecco perché aveva un comportamento singolare. È la "cameriera" del suo allenatore...-

Siri mi rendeva... Triste... Credo. Credo mi facesse compassione, ma non ne sono certo. Non riuscivo a vedere un pokémon comportarsi così. Mi dava fastidio. Volevo fare qualcosa, ma forse era il caso di seguire il consiglio di Asso per il momento...

-Hey! Bond!- urlò Frank -Cosa ci fai lì in piedi? Vieni qui!-

-Ah, si, certo- ed andai verso loro.

 

Mi misi in un angolo della poltrona, per la precisione sul manico, ed incitai i miei due pokémon a seguirmi, mettendosi sulle mie gambe.

-Ciao ragazzi- dissi -Come va?-

-Bene, grazie- rispose Lilì -Stavamo parlando dei misteri e delle caratteristiche che circondano Alola-

-Vi dispiace se mi intrufolo nell'argomento?-

-Assolutamente no. Stavamo parlando delle mosse Z...-

Il nome mi stupì. Mosse Z? Non ne avevo mai sentito parlare

-Mosse Z...?- domandai -Non le conosco...-

-Sono delle mosse potentissime che si possono usare una sola volta durante la lotta. Sono quasi sempre decisive e possono cambiare le sorti della battaglia- rispose Frank

-Hai ragione, Frank. Di solito durante i concerti le uso spesso per fare degli effetti molto spettacolari!-

-Ma da come le descrivete sembrano mosse devastanti... Non saranno mica pericolose per la popolazione?- dissi

-è vero, certo... Ma sono mosse utilizzabili soltanto in battaglia. Sono devastanti, è vero... Ma grazie a "qualcosa" non riescono a provocare danni così devastanti a persone, cose o pokémon-

 

Non riuscivo a capire. Come cavolo fanno queste mosse a provocare delle esplosioni senza, alla fine, provocare morte e distruzione? E nessuno si è mai fatto male? Non riuscivo a capirci nulla. Avevo bisogno di un esempio pratico

-Ad essere sincero faccio molta fatica a seguirti... Potresti farmi un esempio, per favore?-

-Lo farei volentieri... Ma non ho un bracciale Z-

-Nemmeno io- disse Frank -Non tutti possono averlo. Poche persone sono in grado di usare le mosse Z in maniera controllata. Se vuoi saperne di più devi andare ad Alola. Quella regione è conosciuta proprio per le mosse Z ed il suo giro delle isole-

-Interessante. Andrò a darci una occhiata, in futuro. Grazie ragazzi-

 

Continuammo a parlare dei misteri del mondo per tutto il tempo. Abbiamo parlato di Arceus, dei pokémon leggendari e di un mistero riguardante Kyurem. Dato che sarà fondamentale per capire qualche evento futuro ci tengo a riassumervelo.

Si racconta, infatti, che Kyurem sia il "guscio vuoto" del pokémon leggendario che solcò i cieli di Unima assieme ai suoi due re. Questi ultimi, però, seguivano pensieri differenti. Da una parte si cercava la verità, dall'altra gli ideali. Questa netta distinzione portò ad una guerra ed il pokémon leggendario si divise in Zekrom e Reshiram per seguire i due re... Ma ciò che rimase da questa scissione fu Kyurem.

Passarono tanti anni e si scoprì la presenza di un oggetto in grado di ridare a Kyurem la sua forma reale, seppur in maniera limitata. Questo marchingegno, chiamato Cuneo DNA, fu utilizzato una sola volta dal team Plasma per permettere a Kyurem di fondersi con Zekrom o con Reshiram, a seconda di come il fato avrebbe agito. I racconti narrano che, grazie alle potenzialità dei Dex Holder, Kyurem non riuscì a fondersi con uno dei due leggendari per più di due ore e fuggì via. Ancora oggi, però, non si sa che fine abbia fatto. Si dice che sia morto, ma nessuno ne ha la certezza. Un fatto strano, non c'è che dire, ma è importante ricordarselo. Sarà molto importante in futuro.

... Ma torniamo a noi.

 

Ormai si era fatto tardi ed era ormai il momento di chiedere a Frank se poteva aiutarmi

-Frank...-

-Dimmi pure- rispose

-Tu per caso conosci un luogo dove potrei tenere i miei pokémon in libertà, al contatto con la natura, permettendogli di incontrare anche altri esemplari?-

-Uhm... Ad Alola c'è un signore che fa questo lavoro. Non ricordo il nome, dovrebbe essere Paver, ma ti permette di lasciargli dei pokémon. Questi passeranno il tempo su delle isole tropicali create apposta per loro. Si sta bene, in quei posti, e si fa amicizia con tantissimi pokémon. Perché?-

-Ditto ha deciso di non seguirmi più. Io rispetto la sua scelta ma vorrei tenerlo in un luogo sicuro dove posso dire che "lo ho catturato". In tal modo Ditto non verrà rubato da altre persone. Pensi che sia adatto?-

-Si, sono abbastanza convinto-

-Perfetto- e guardai fuori. Era buio, forse erano le 22:30. Avevo voglia di riposarmi.

-Ragazzi, io vi saluto. Vado a dormire-

-Buonanotte- risposero in coro

-Buonanotte anche a voi- risposi

 

Dopo aver dato la buonanotte ad Asso e a Ditto mi coricai sul letto, ripensando a tutto ciò che era successo durante questi mesi. MissingNo, Yvonne, queste abilità strane... Tanti misteri giravano ancora nella mia testa e non avevo alcuna risposta... E ad essere sincero non ho risposto a questi quesiti ancora tutt'oggi.

Saranno passate si e no due ore... Quando ad un tratto sento bussare alla finestra

-Uff... Mi sa che oggi non dormo- e mi affacciai.

C'era Banette, che mi fissava con uno sguardo omicida.

-Ah, è Banette. Buonanotte anche a te- e me ne tornai a letto.

Bussò di nuovo

-Uffa! Cosa vorrà mai da me?- e mi riaffacciai di nuovo

C'era ancora Banette, stavolta megaevoluto, che mi fissava. Forse voleva spaventarmi ma ahimé, forse non aveva ancora capito che non poteva farcela in alcun modo

-Dai, Banette, entra- e gli aprì la finestra. Lui entrò e mi guardò sbalordito

-Cosa ti è successo? Frank ti ha cacciato via? O vuoi dormire con Asso e Ditto?-

-Naaaa-

-E allora cosa ci facevi là?-

-Volevo spaventarti. È da quando ci siamo incontrati che voglio farlo-

-Uhm... Mi dispiace, ma non riesco a spaventarmi-

-MA COME? CAVOLO, ho spaventato TUTTI!!!!!!!! Perché te no?????-

-Dai, Banette, te l'ho già spiegato. Torna da Frank. Ho bisogno di riposare, oggi-

-Eh no! Io non mi sposterò da qua finché tu non ti spaventerai!-

-Allora mi sa che rimarrai qui ancora per molto...-

La situazione si prolungò per un quarto d'ora, fino a quando, sempre dalla finestra, sentì bussare, di nuovo

Io e Banette ci guardammo. Se non era lui... Chi cacchio poteva essere?

-Banette, sappi che se è un tuo altro giochetto io mi arrabbio, sul serio-

-Ehm... Stavolta non sono io-

Il suo sguardo era leggermente terrorizzato. Stava dicendo la verità.

 

Mi avvicinai alla finestra e vidi qualcosa di... Strano... Una creatura simile ad un alga era appicciata alla finestra. Sembrava ferita ed era piena di mucillaggine.

Aprì la finestra. Il pokémon cadde di colpo e Banette saltò via. Asso e Ditto, invece, ronfavano alla grande e non si accorsero di nulla.

-Questo pokémon è ferito... Banette, ho bisogno del tuo aiuto-

-Ehm... O-o-o-okay...-

-Sai se Frank ha delle erbe curative?-

-Ehm... Ha delle iperpozioni, credo-

-Allora vai subito da lui e portamene almeno una decina-

-Ehm... Io non so s_-

-SBRIGATI!-

Banette corse via, capendo che non era assolutamente il caso di tergiversare.

Analizzai il pokémon. Dal suo braccio destro usciva un liquido scuro, simile al sangue. Non avevo luce, potevo usare solo quella che veniva dalla finestra. Inoltre, volevo che Asso e Ditto riposassero.

Mi concentrai, svuotandomi la mente dalle emozioni. Ero pronto.

-Ice ball-

Con la bocca formai una piccola palla di neve compatta.

Mi tolsi la camicia e la usai per avvolgere la sfera di neve. Volevo far uscire meno "sangue" possibile, provocando una possibile vasocostrizione. Ad essere sincero non sapevo nemmeno se stavo facendo qualcosa di intelligente. Dovevo improvvisare, sfruttando ciò che mi ha insegnato Frank durante i giorni che abbiamo passato insieme.

-Gnnnn...- disse il pokémon, sentendo il ghiaccio

-Tranquillo. Adesso ci penso io a rimetterti in sesto-

Non rispose. Era troppo stanco ed affaticato

-Va meglio, adesso?- domandai -Quando arriva un mio amico ti rimetterò completamente in sesto-

-... Gnnn... NNNNNNh...-

-Ti fa male il ghiaccio?-

-U-u-u-un po'. Sono di tipo drago ma spero che mi farai del bene-

Aveva capito che non era in grado di difendersi. Doveva sperare che le mie cure funzionasero

-Mi permetto di farti una domanda... Che pokémon sei?-

-M-m-m-m-mi chiamo Dragalge. Tu?-

-Io sono Destiny Bond. Piacere-

Bussarono alla porta. Era Frank, ancora in pigiama, con una quindicina di iperpozioni in mano

-Ecco a t_- e guardò Dragalge -Ehm... Cosa ci fa lì?-

-Ne parliamo dopo, ora non c'è tempo. Grazie per gli oggetti- e li presi -Vai pure a dormire-

-ma non vuoi una ma_-

-Buonanotte... E portati dietro il tuo pokémon- e chiusi la porta, trascinando MBanette verso il suo allenatore. Non volevo perdermi in chiacchiere. Dovevo risolvere la cosa... E da solo. Se chiamavo tanta gente qualcuno avrebbe provato a catturarlo. Era un rischio che non volevo correre

-Ice beam- e caricai l'attacco nelle mani. Era fondamentale non lanciare l'attacco perché volevo formare un recipiente unendo le mani. Così feci ed il risultato fu quello sperato.

Una volta formata la ciotola, ci versai dentro il liquido delle iperpozioni

-Ecco fatto... Mi servirebbe qualcosa per mescolare...-

Sfruttai di nuovo Ice Beam per formare un piccolo bastoncino di ghiaccio, che mi avrebbe aiutato a miscelare il tutto

 

Una volta finito di preparare il tutto mi avvicinai a Dragalge

-Prova a bere questo. Se tutto va bene dovresti sentirti meglio-

-V-v-v-v-va bene. *Glu... Glu*-

Passarono due minuti di silenzio, poi disse

-M-m-mi sento... Meglio, davvero-

-Sono contento per te- risposi -Mi sai dire cosa è successo?-

-Io te lo dico... Ma se mi togli tutte queste alghe. Sono tante, faccio fatica da solo-

-Non puoi uscire, pulirti in mare e poi tornare?-

-Ehm... È meglio di no-

Avevo capito due cose: innanzitutto che non avrei dormito, quella notte; inoltre c'era un serio motivo per cui non voleva tornare in acqua.

-Va bene- dissi -Prova ad alzarti. Ora ti pulisco-

 

Dopo una attenta pulizia dalle mucillagini (che sarà durata si e no un quarto d'ora) Dragalge iniziò a raccontarmi

-Sono stato attaccato-

-Da chi?-

-Da un gruppo di umani. Hanno provato a catturarmi usando i loro pokémon ma, nonostante la mia scarsa velocità, sono riuscito a scappare via... Portandomi dietro qualche ferita-

-Sai perché volevano catturarti?-

-... No, non lo so proprio. Però puntavano a questa barca. Inoltre, c'era una persona che stava assistendo la scena e non ha chiesto aiuto. Forse era lui che li coordinava-

-Sapresti dirmi chi sia...?-

-Mi dispiace, ma no... Ero troppo concentrato a scappare-

Era interessante. Quindi qualcuno, sulla barca, voleva che questi briganti catturassero Dragalge. Chissà perché...

-Ho una proposta da farti- dissi

-Illuminami-

-Sei certo che volessero catturarti?-

-Assolutamente si. Per questo non voglio uscire-

-Ti faccio una proposta. Per un po' ti tengo in custodia io-

-Un attimo... Vuoi catturarmi???e cercò di allontanarsi da me, tenendosi sulla difensiva

-Lo so, lo so, ma ascoltami un secondo. Se giri con me come se u fossi un pokémon selvatico chi ti vuole catturare avrà la possibilità di prenderti. Se, invece, ti catturo io temporaneamente potrai stare tranquillo-

-Uhm... Come posso fidarmi...?-

-Quando faccio una promessa la mantengo sempre... Ma se hai un'altra idea dimmela adesso. Inoltre non penso di averti curato per catturarti. Se volevo prenderti lo avrei fatto quando eri vulnerabile, no?-

Dragalge era sotto scacco. La mia tesi era molto difficile da confutare in quel momento.

-... Dai, voglio fidarmi di te-

-Perfetto- e presi una pokéball -Il mio viaggio su questa barca dura un altro giorno. Ti terrò al sicuro-

-Va bene. Però alla prima occasione andrò via e se sarà necessario userò le brutte maniere, chiaro?-

-Limpidissimo!- gli lanciai la pokéball e lo catturai. 

Ripresi l'oggetto e dissi:

-Adesso faccio una dormita. Riposati pure, lì dentro. Domani cerchiamo di capirci meglio in questa faccenda-

Prima di coricarmi, però, ripresi il camice. Lo indossai comunque, anche se era freddo, e sia la palla di neve, sia la mia ciotola iniziarono a sciogliersi

-Dai, guardiamo che ore sono- dissi fra me e me

Erano le 7:49 del mattino. Non ho dormito per tutto il tempo

-Se il buongiorno si vede dal mattino... Sarà una giornata moooooooooolto lunga e stancante...-

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Capitolo 24
*** Capitolo 23: Kanto, stiamo arrivando! ***


Giorno „, mese ™Ø

 

Non avevo dormito per tutta la notte. Avevo la faccia inguardabile, atroce. Sembravo un morto vivente.

-YAAAAWNNN... Buongiorno a tutti- disse Asso mentre si svegliava -Come stat_ OH CACCHIO! Bond, non hai dormito? ti vedo malconcio-

-Uhm... Diciamo di si... Zzzzzzz_-

-Bond! Svegliati, perdinci!- urlò Ditto -Cosa hai fatto durante questa notte?-

-Diciamo che sono successe tante cose... Ma non mi sento abbastanza sveglio per spiegarvelo-

Asso e Ditto erano preoccupati. Non mi avevano mai visto così.

 

Sentì bussare alla porta

-Bond? Ci sei? Devo parlarti!-

Era Frank

-Si... Ci sono... Forse... Non ne sono certo...-

-Ma hai lavorato tutta la notte?-

-Più o meno... Si-

-Allora rimani in camera. Ti porto del caffé-

Il nome mi incuriosì. Non avevo mai sentito quella parola in vita mia. Di sicuro non era un pokémon, forse una pietanza... Ma quale? Che dubbi! Magari in realtà sapevo cosa fosse... Ma non ero tanto sveglio per ricordarmelo...

-Un cosa?- domandai mezzo addormentato

Non sentì alcuna risposta. Probabilmente, ormai, era già andato via.

 

Ritornò dopo poco con una tazzina in mano

-Bevi questa. Ti sveglierà subito-

Guardai il contenuto. C'era solo un liquido color marrone scuro.

-E questo sarebbe il fantomatico caffè...?- domandai

-Si, e ti sveglierà-

Iniziai a berlo. La bevanda mi svegliò di colpo, come se qualcosa di strano fosse entrato subito in circolo

-URCA! Che cosa è successo? Mi sento particolarmente sveglio, al momento-

-Allora direi che il caffè ha funzionato-

-Interessante... Ma ora che sono sveglio ho bisogno di te. Asso, Ditto, venite pure voi-

-è per quello che è successo ieri notte?- mi domandò

-Esattamente-

-Raccontami-

Iniziai a spiegare tutto ciò che mi era accaduto durante la scorsa nottata e gli chiesi un consiglio. Frank ci pensò e poi mi disse:

-Uhm... Ho già vissuto situazioni simili. Innanzitutto, Dragalge è un pokémon molto raro ed è stato utilizzato tantissimo, un paio di decenni fa, nella medicina-

-Interessante...-

-Il suo veleno è ricercato per fare svariati antidoti e sieri. Sfortunatamente, però, sia lui, sia la sua forma base sono stati vittime dei bracconieri. Volevano vendere i loro arti, così come era successo con le code di Slowpoke. A quanto pare non riuscirono nel loro intento... Ma adesso Skrelp e Dragalge vivono in acque molto più profonde. A differenza di altri pokémon, però, non hanno cambiato la loro struttura genetica-

-Quindi... Cosa facciamo?-

-Per ora ti consiglio di tenere Dragalge con te. Poi, appena arriviamo a destinazione vediamo cosa fare-

-Va bene. Grazie-

-Di nulla. Ora andiamo fuori, non vorrai mica rimanere tutt'oggi in stanza, vero?-

-Hai ragione- e lo seguii

 

La giornata passò senza alcun problema. Tirai fuori Dragalge per fingere che fosse di mia proprietà (lui non era scemo, lo aveva capito), scoprendo senza volere che gli piaceva tantissimo raccontare le storie della sua gioventù.

Sapevo perfettamente che in futuro lo avrei liberato ma era riuscito ad adattarsi subito all'ambiente che lo circondava. 

-Eh, dopo devo raccontarvi cosa ho fatto con il mio cugino Psyduck. Aaaaah, che bei tempi quando cercavo di sfidare i Basculin e poi trovavamo Kyogre che ci sgridava per tre quarti d'ora-

-Sono delle storie molto interessanti- disse Asso -Non ho mai sentito nulla del genere. D'altronde non ho mai incontrato così tanti pokémon acquatici-

-Eeeeh, l'acqua è un bel posto dove possono avvenire delle avventure- continuò Dragalge -è sempre ricca di avvenimenti. Ovvio, devi aper nuotare e respirare sott'acqua... Altrimenti è leggermente difficile conviverci, no?-

-Hai ragione. Ehi, Bond! Guarda lì! C'è Siri-

 

Stava girovagando e, come la scorsa volta, non era accompagnata dal proprio allenatore. A differenza di quella volta, però, non sembrava agitata... O, come disse lei, in "sovraccarico".

-Hey, Siri-

-Buongiorno, Destiny Bond-

-Giri ancora da sola?-

-...-

-...-

-...-

-Ehm... Tutto okay...?-

-Ecco cosa ho trovato su internet cercando "Giri ancora da sola?"- 

-...-

-...-

-Ehm... Come dire... Io non vedo niente-

-Ecco cosa ho trovato su internet cercando "Io non vedo niente"-

Non riuscivo a capire. Mi stava prendendo per i fondelli? Che strano... Sembrava come se non volesse rispondere alle mie domande. Dovevo capire per quale ragione

-Tutto bene, Siri?-

-Io sto bene. Lei?- 

-Io sto bene, grazie. Ti vedo stanca, sai?-

-Con il mio lavoro è abbastanza normale-

-Lavoro? Di che gen_-

-Bene bene bene. Vedo che ti sei fatta dei nuovi amici, Siri- rispose il suo allenatore, che sbucò dall'angolo della stanza -Sei quello che l'ha trovata ieri, dico bene?-

-Si, sono proprio io-

-Vedo che hai un bel team. Un Eevee, un Ditto... E un Dragalge-

Il pokémon similalga si fermò a raccontare le sue mirabolanti avventure, ascoltando attentamente ciò che diceva quel tipo

-è un pokémon molto difficile da trovare- continuò -... Dove lo hai preso?-

-Me lo aveva dato un allevapokémon. Se non ricordo male era nella pensione di Hoeen... Giusto, Asso?-

-Vee Vee *giusto, proprio così*-

-UUUhhh, quindi hai dato un soprannome ai tuoi pokémon...-

-Al momento è solo Eevee che ha un soprannome. Per gli altri due ci devo ancora pensare... Uh!-

-Cosa c'è?- domandò

-Mi scusi... Mi sa dire che ore sono?-

-Ehm.. Sono le 17:23, perché?-

-Urca!- e mi misi la mano sulla capoccia -Devo assolutamente tornare nella mia camera! Devo andare a studiare!-

-Allora ti lascio ai tuoi studi. Poi raccontami le tue avventure. Son curioso-

-Certamente. Bye bye- e me ne andai, accompagnato dai miei tre pokémon.

 

Una volta arrivato dissi, a bassa voce

-State zitti un attimo-

-Perché?- domandò Dragalge

-Fidatevi di me- e, dopo aver aspettato un paio di minuti, mi avvicinai al buco della serratura

-Icy Wind-

Con un leggero soffio partì un vento freddo che passò per la serratura. Sentì un -AHIA!- e qualche passo rapido. Poi tornai dai miei compagni di ventura

-Okay, abbiamo fatto centro. Lo imaginavo, era abbastanza palese-

-Ehm... Non ti seguo...- Disse Ditto

-L'allenatore di Siri. È lui. È lui quello che vuole Dragalge-

-E che cappero! Lo dico così di punto in bianco, oppure hai almeno una prova?- domandò Dragalge.

-Semplice. Per prima cosa mi ha fatto TROPPE domande su di te. Sembrava che stesse cercando un modo di dimostrare che le mie argomentazioni erano fasulle. inoltre, era davanti alla nostra porta poco fa. Per questo ho usato Icy Wind-

-... Sei intelligente, umano... Ma adesso? Che pensi di fare?-

-Semplice! Ideiamo adesso uno stupido piano-

-... Ma chiamare le forze dell'ordine...? Non è una buona idea...?- domandò Asso

-Si, li chiameremo... Ma prima neutralizzeremo il tizio-

-Mi sembra una cosa complessa e difficile da attuare-

-è proprio per questo che funzionerà-

-Bah. Se lo dici tu-

-Perfetto. Vado a chiamare Frank e Lilì. Magari riusciranno ad aiutarci-

 

La giornata passò e venne la sera. Ero con i miei due amici nella hall e stavamo chiacchierando, ancora una volta, del più e del meno

-Yawn... Ragazzi, io sono un po' assonnato- disse Frank, stiracchiandosi le braccia

-Anche io... Oggi è stata una giornata stancante- disse Lilì

-Perfetto. Allora andiamo tutti a letto- conclusi -Dai! Domani arriviamo a Kanto-

-Buonanotte amici-

-Buonanotte- risposi assieme a Frank.

 

Dopo essere tornato in stanza Iniziai a sonnecchiare. Qualche ora dopo, però, sentì qualcosa muoversi vicino alla porta

-Ci siamo- pensai -Ora inizia il suo incubo. D'altronde se l'è cercata... Peccato-

La porta si aprì e vidi un tizio, coperto con un giaccone nero nero, muoversi silenziosamente. Aveva scassinato la porta ed era seguito da un Rotom. Si stava avvicinando alle mie pokéball

Mi lanciai addosso a lui e gli bloccai le braccia utilizzando delle leve articolari. Lo girai, mettendolo tra me e Rotom, sfruttandolo come scudo umano

-Hai fatto un grosso errore- gli dissi -Un grosso, enorme errore-

-GNNNN... Lasciami!- urlò -Altrimenti sarò costretto ad usare la forza-

-Fai pure. Non sarai capace di farmi paura- e lo scaraventai verso il pokémon plasma

-Urgh! Vediamo se riuscirai a fermare questo- disse lui, tirando fuori un coltello da cucina

-Va bene. Sheer Cold-

Appena lo dissi l'aria attorno alla stanza iniziò a raffreddarsi improvvisamente. Il coltello del furfante si congelò e, poco dopo, si ruppe in mille pezzi.

Il mio avversario indietreggiò ed i miei occhi ed il mio numero iniziarono a caricarsi di quella strana aura azzurra.

-Dove credi di andare?- dissi portandomi dietro le pokéball con Asso, Ditto e Dragalge -Vieni qui... Prova a prendere Dragalge, se tanto ti interessa-

-Gnnnn... Dovevo chiamare i miei sgherri, lo sapevo... Io me la squaglio!- e sgusciò via

-Affronta le tue paure!- urlai -Asso, Ditto! Fate il vostro lavoro!-

I due pokémon di tipo normale andarono verso le stanze di Frank e di Lilì mentre io, col pokémon similalga, inseguivo quel furbante. Non avevo alcuna necessità di correre. Sapevo sia cosa avrebbe fatto, sia dove si sarebbe fermato. Era un libro aperto, per me.

 

Il tizio continuò a correre e mi aveva seminato da molto tempo. Sospirò

-Fiu! Ce l'ho fatta. L'ho semi_ Oh no...-

Davanti a lui c'era Asso che si avvicinava lentamente, con uno sguardo molto spaventoso

-Siri, distruggilo con Fulmine!-

Rotom si caricò di elettricità e colpì il piccolo Asso con una scarica di elettricità... Ma non centrò il bersaglio. Eevee, al contrario, riuscì a colpirla con Palla Ombra che colpì perfettamente il bersaglio

-Accidenti! Ed ora?-

-Vee vehvehvehveeh! *Non scapperai, stanne certo!*-

Il criminale guardò dietro e mi vide arrivare. C'era solo un posto dove poteva andare. Alla sua sinistra, infatti, c'era una grossa porta aperta che portava all'arena di quella barca

-Siri, vieni con me, presto!-

-R... Ruooooo! *Ouch, che dolore... Arrivo!*-

 

Il luogo in cui si trovava era la zona di lotta della nave, come ho detto poco fa. aveva una forma ovoidale ed era possibile notare sul pavimento le strisce per posizionarsi in battaglia. c'era solo una cosa molto interessante: oltre all'entrata, non c'erano vie d'uscita!

Siri stava cercando di capire cosa poteva fare... Ma la Palla Ombra di Asso si era dimostrata troppo efficace e non aveva le forze per affrontare una lotta. Una cosa era assolutamente certa: non avevano alcuna via di uscita.

-E adesso... Cosa credi di fare...?- domandai, avvicinandomi sempre di più ai due tipi

-... Persian, vai!-

Tirò fuori un pokémon tutto nero con la faccia curiosamente rotonda. Sulla capoccia portava una piccola pietra blu

Asso voleva lottare ma lo frenai. Dovevo sconfiggerlo con QUEL pokémon

-Dragalge, abbattilo!-

Il pokémon similalga comparve dinanzi agli occhi dell'avversario. Già era spaventato dalla mia presenza, figuriamoci se aggiungiamo il fatto che doveva combattere contro chi voleva catturare.

-Persian, Bruciapelo!-

-Perfetto!- pensai -Dragalge, usa Tossina. Devi anticiparlo!-

In maniera abbastanza stupefacente il pokémon veleno-drago colpì l'avversario, iperavvelenandolo. L'avversario, però, era ancora in piedi

-Salta-

-Cosa?- domandò il pokémon, sorpreso

-Fai quello che ti ho detto. Salta!-

-Se lo dici tu- ed eseguì l'ordine

-Persian! Usa Sgranocchio!-

Il pokémon nobilgatto spiccò un gran salto per raggiungere il suo bersaglio. Non lo sapeva, ma stava per entrare nella mia trappola

-Bingo! Stritolalo col tuo corpo e, quando stai per cadere, sfruttalo per attutire il colpo-

-Mi piace. Eseguo!-

Si appiccicò all'avversario e lo scaraventò a terra, mettendolo KO. Quel furfante era sotto scacco. Non aveva altri pokémon da poter utilizzare.

I miei occhi erano ancora carichi di quell'aura e mi avvicinai, lemme lemme, al tizio. Volevo concludere la faccenda il prima possibile.

-Chi sei... Cosa diavolo sei!?!?!?!?!?-

-Io sono il tuo incubo peggiore. Sheer Cold-

-GWAAAAAAAAAAAAAAAAAAHH!-

 

 

Passarono tre ore prima che la polizia venisse a ritirare quel furbante. Lo avevo ghiacciato in maniera temporanea, come un sonno criogenico. Dalla sua faccia si vedeva soltanto una emozione: terrore

-E così tu saresti Destiny Bond- disse un poliziotto -Interessante... Ho sentito parlare di te qualche mese fa sui giornali... Questa è opera tua, per caso?-

-Il fatto che sia ghiacciato? Si, è opera mia. Non mi dica come ho fatto e bla bla bla perché non lo so nemmeno io-

-Ah... Beh, ehm... Ci sei stato di grande aiuto-

-In realtà è grazie a Frank e Lilì. Sono stati loro a contattarvi. Dovreste ringraziare loro-

-Se è per quello lo abbiamo già fatto-

-Mi interessava una cosa: i suoi pokémon che fine faranno...?-

-Rimarranno con lui. Sono comunque di sua proprietà, non possiamo liberarli-

-Uhm... Vorrei parlare col suo Rotom-

-...Perché?-

-Non ve lo ha detto, Frank?-

-... Ah, si! Certo! Va bene, signor Bond-

Chiamò un altro poliziotto e gli disse qualcosa del tipo "porta qui Rotom" o simile... Fatto sta che, dopo un paio di minuti, trovai Siri accompagnata da due Arcanine

-Possiamo parlare in privato...?- domandai.

-Certo- e si allontanarono, tranne i due pokémon Leggenda

 

-Siri...- dissi al pokémon plasma -Vuoi davvero rimanere Con lui...?-

-Ecco cosa ho trovato su internet cercando "Vuoi davvero rimanere Con lui...?"-

-Eddai! Son serio, adesso!-

-Frena, frena-

-Io penso che il pokémon adatti la propria natura a seconda del suo allenatore e dei suoi bisogni. Io non penso che tu sia una furbante, lo vedo nei tuoi occhi-

Lei non rispose, ma guardò in basso. Continuai nel discorso.

-Ovvio, potrei sbagliare, ma voglio farti una proposta. Sei un pokémon molto singolare, devo ammetterlo... Per questo ti propongo di viaggiare con me. Ovvio, non devi sentirti obbligata, ma voglio darti questa opportunità- e guardai l'orologio -... Non per darti fretta, ma posso darti solo un'ora per scegliere. Scusate, Arcanine, vi restituisco Siri- e me ne andai.

La proposta, per Rotom, era molto allettante. Poteva continuare a viaggiare, con nuovi amici e nuove avventure... Ma si era abituata troppo a quel mascalzone. Certo, il fatto che la trattasse come una serva e che la utilizzava per scassinare le porte non era certo una cosa bellissima... Comunque sia, però, non voleva separarsi dal suo amico Persian. Erano una squadra inseparabile, quei due. Cosa era meglio fare...? Non lo sapeva bene perché se decideva di seguire Bond avrebbe iniziato una nuova vita... Ma avrebbe perso uno dei suoi più grandi amici.

Era dubbiosa ed aveva solo 60 minuti di tempo. Doveva decidere, e in fretta.

Si avvicinò ai due Arcanine e provò a parlare con loro

-R... Roty Rot....? *Ehm... Potrebbe venire anche Persian con noi...?*-

-Ar.... Arca! *No, mi dispiace. Non potrà andare con il signor Bond perché, poi, il suo allenatore non avrebbe più pokémon*-

-Nine Arca Nine! *Inoltre, da quel che so, il signor Bond ha provato a parlare con lui... Ma ha rifiutato la proposta*-

Siri non aveva scelta. Doveva decidere per sé.

 

-Sono passati 57 minuti- pensai -A momenti saprò il risultato-

Si avvicinò un Arcanine della polizia e mi fece cenno di seguirlo. Io lo seguì.

Mi portò da Siri, che guardava per terra. Aveva il volto scuro...

-Siri... Dimmi pure-

-...-

-Qualcosa non va...?-

-Io... Io... Ho paura...-

-Raccontami-

-Io... Io... Non ne posso più di quello che ho fatto, me ne vergogno... Vorrei ricominciare... Ma sento che mi mancherà Persian... *sigh*-

Non risposi, ma le accarezzai il volto, mostrandole la mia comprensione

-... Un giorno *sigh*... Possiamo incontrarli...?-

-Non posso darti una certezza, Siri. Mi dispiace-

Non disse altro, ci stava pensando su

-Non devi sentirti obbligata, ricordatelo-

-...-

-...-

-Puoi venire con me...?-

-Va bene- e la seguì.

Mi portò nella stanza del suo allenatore. Ormai era svuotata da ogni cosa, ma c'erano ancora degli oggetti singolari. Un frigorifero, un forno ed un tagliaerba. Tutti e tre avevano una cosa in comune: erano colorati con un arancione acceso.

-Questi erano alcuni degli oggetti che aveva rubato... Ma non mi ha mai permesso di usarli per cambiare forma... Se vengo con te... Posso Portarne uno dietro...?-

-Certo! Quale vuoi?- domandai

-... Il forno... Perché penso che mi aiuterà ad evitare di surriscaldarmi, dato che, così, diventerò elettro-fuoco...-

-Vai pure-

Si avvicinò all'apparecchio e, lemme lemme, si fuse con l'oggetto, cambiando forma. Non c'è nulla di particolare da dire sull'aspetto, dato che era la "fusione" tra il pokémon e l'oggetto... Ma sembrava contenta, rinata.

-Siri... Da ora in poi sei nel mio team. Congratulazioni-

 

La polizia internazionale se ne andò via con Persian ed il suo allenatore. Mi salutarono e scoprì che uno di loro si chiamava Bellocchio (Che, tra l'altro, lo reputo un nome strano...). Io andai a dormire con la nuova arrivata e, il giorno dopo, la barca attraccò ad Aranciopoli, a Kanto

-Perfetto, siamo arrivati- pensai -Finalmente... Ah, già. Devo risolvere delle cose, prima di partire!-

Incontrai Frank e Lilì e, una volta scesi, decidemmo che percorso seguire.

... E, passando per Lavandonia, arriveremo a destinazione. Chiaro?- domandò Frank

-Chiarissimo!- rispose Lilì

-Perfetto... Ora però è giunto il momento- e tirai fuori Dragalge

-Dragalge... È il momento di separarci. Come ti ho promesso, adesso sei libero-

-Grazie, umano... Ma rifiuterò-

-Come...? non volevi tornare dagli altri...?-

-Beh, si... Ma mi trovo bene con voi. Potrei essere utile nelle tue lotte e mi piace il tuo metodo creativo do combattere. Vorrei seguirti... E poi, beh, non vi ho ancora raccontato tutte le mie vicende in mare, eheheheh-

-Allora, se vuoi seguimi, ti propongo un soprannome...-

-Spara!-

-Quando ci siamo incontrati eri coperto di Mucillaggine... Allora ti chiamerò così: Mucillaggine. Ti va?-

-Che nome singolare... Mi piace! Affare fatto-

-Allora (ri)benvenuto nella squadra- lo ritirai nella pokéball ed aggiornai il gruppo sul nuovo arrivato. Poi, con gli altri due umani, me ne andai. Ormai ero a Kanto... Avrei scoperto le origini del mio potere... E tutti i miei dubbi se ne sarebbero andati... Forse...

 

 

 

 

Intanto, ad Alola...

-Come è possibile che qui Zygarde non ci sia???? Ma ufffaaaaaa!-

-Tranquilla, Morgana, te l'avevo detto che qui non ci sarebbe stato-

-Avevi ragione, Axort... Dovevo ascoltarti, accidenti!-

-Non è un problema. Il nostro capo sta guadagnando tempo...-

-Perfetto. Andiamo nella regione di Ferrum. Dobbiamo fare l'ultima cosa e poi la fase conclusiva sarà completata-

-Beh... Devi andarci tu. Io devo partire per Kalos-

-Ah già, è vero... Me lo stavo dimenticando, ihihihihihih-

-è normale, Morgana. Succede a tutti-

-... Ci dividiamo?-

-Si, direi di si-

-Buona fortuna, Axort-

-Anche a te-

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Capitolo 25
*** Capitolo 24: I messaggeri dell'equilibrio ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Erano passati tantissimi giorni da quando eravamo a Kanto. Mancava poco, ormai, ed ero pronto di sapere la verità sulle origini del mio strano potere.

Nel mentre, non lontano da qui, Yvonne si stava avvicinando sempre più nella stessa città per "ritirarmi". Sapevo che l'ora sarebbe scoccata. Ero pronto!

 

Il nostro obiettivo era Zafferanopoli. Era una città molto conosciuta grazie alla Silph SPA alla palestra di Sabrina ed al dojo lotta… Al momento, però, è una delle città meno sviluppate di tutta Kanto. A causa della grande guerra, infatti, l'azienda della Silph SPA è stata abbattuta e Sabrina ha deciso di ritirarsi dalla carriera di capopalestra, lasciando il posto a sua figlia, che utilizza pokémon di tipo psico e lotta, in onore alla vecchia rivale della palestra di sua madre. è interessante pensare che la figlia di Sabrina è l’unica capopalestra specializzata nel doppio tipo

Non era facile capire dove si trovasse Sabrina, anche perché le case erano tutte uguali, e non avevo tanta voglia di andare da sua figlia per chiedere informazioni (non me la sentivo di fare una lotta, nel caso), quindi passai la giornata a chiedere le indicazioni a destra e manca assieme a Frank e a Lilì.

Non so se ero io che non capivo… Ma cappero! Gli abitanti continuavano a dire argomentazioni contraddittorie tra di loro!

-Dovete girare a destra e poi continuare dritto- diceva uno

-Eh no! Non abita mica alla nostra sinistra?-

-Naaa, impossibile! Sono sicurissimo!-

-State sbagliando tutti quanti! Abita vicino al centro pokémon-

-Sicuro? Non era dalla parte opposta del pokémarket...?-

Insomma... Un casino che non potete immaginare!

 

-Ehm... Bond- mi disse Lilì -Non è forse il caso di chiedere a sua figlia...?-

-Ad essere sincero non c'ho tanta voglia di lottare-

-Beh, non è mica detto che ti sfiderà...-

-Vedendo la determinazione di Frank nelle lotte, direi di si-

-Cosa?- domandò lui 

-Niente, niente, ti ho fatto un complimento *se lo vuoi considerare tale*-

-Fatto sta che non ho voglia di perdere una giornata, oggi. Dopodomani ho il concerto, ricordatelo!-

-Uff... E va bene, andiamo dalla figlia di Sabrina. Frank... Se per caso chiede di sfidarla… ci pensi tu?-

-Urca! Quale occasione per ribatterla. Certo!-

-Allora forza, andiamo-

 

 

Avete presente quando vi dicono che "portate iella"? Perfetto. Allora potreste immaginare che la palestra era chiusa per “manutenzione”

-Ehm… ho come l’impressione che abbiamo le mani legate…- dissi

-E adesso...? Che facciamo...? Bond, non puoi lasciar perde_-

-Assolutamente no, Lilì!- risposi -Sono venuto qui apposta. Se siete d'accordo, io propongo di dividerci. Ci vediamo stasera al centro pokémon. Per qualsiasi cosa, contattiamoci tramite interpoké o simili-

-Perfetto. Allora noi andiamo a Celestopoli ed iniziamo a fare tutti i preparativi, tanto non ci impiegheremo tanto. Bye bye, Bond- mi dissero in coro

-Ci vediamo dopo-

 

-Allora...- dissi tra me e me -Cosa potrei fare...? Qui non riuscirò ad ottenere informazioni, dovrò cercare altrove oppure continuare a girovagare a caso?-

-Hai bisogno di qualcosa?- mi domandò qualcuno. Mi girai di scatto e notai che stava parlando con me.

Era una ragazza, probabilmente sui 20 anni, ed indossava una giacca color beige. I suoi lunghi capelli erano biondo cenere ed era accompagnata da una donna. Quest'ultima, che presumibilmente aveva una cinquantina d’anni, indossava un completo abbastanza casual. Aveva, però, qualcosa di molto singolare: Indossava, sulle braccia, due grossi anelli color nero e verde fluorescente. non rimasi ad analizzarle oltre perché ero concentrato sulla domanda da fare.

-Uh, Buongiorno! Sto cercando la figlia della signora Sabrina, sa dirmi dove si trova...?-

Il mio obiettivo era semplice: volevo fare in modo di incontrare questa capopalestra. Mi serviva sapere dove era sua madre e di certo non potevo continuare a chiedere agli abitanti. Sarebbe stato come tergiversare.

-è davanti a te, allenatore- rispose la donna dal completo casual -Dovresti portare rispetto alla figlia di Sabrina-

-Stai tranquilla, madre. Probabilmente è un turista e non poteva sapere chi fossi-

-Scusate se vi interrompo... Ma lei è la figlia di Sabrina... Quindi lei col completo casual… è Sabrina... Dico bene?-

-Esatto-

-Uh! Perfetto, finalmente l'ho trovata- e le strinsi la mano -Avrei bisogno di lei, sa?-

-Ma come- disse la figlia -Non sei venuto per lottare in palestra?-

-Ad essere sincero no *e non sono nemmeno un allenatore che colleziona cianfrusaglie di metallo*. Ho dei dubbi su una cosa e mi è stato detto di rivolgermi a Sabrina-

-Uhm... Che genere di domande...?-

-Come dire… Quando mi svuoto da ogni pensiero mi accadono delle cose strane... Sembra che io riesca a fare le mosse dei pokémon-

I passanti si fermarono e mi fissarono, sbigottiti e spaventati

-Ehm… Che cosa ho detto di male…?- chiesi -Ho semplicemente fatto un quesito a questa signora-

-Aurora, Figlia mia, accompagnaci a casa. Questo è un argomento da discuterne in privato-

-Va bene- e si incamminarono.

Io le inseguii, ma non riuscivo a capire la reazione dei passanti… chissà perché…

 

 

 

Arrivati a casa di Sabrina (che si trovava nella parte opposta del pokémarket. Ringrazio chi mi aveva dato le informazioni esatte) la figlia mi invitò ad entrare. Senza pensarci tre volte entrai e fui accolto da tantissimi pokémon Lotta e Psico. Tra questi, mi ricordo Alakazam e Kommo-o.

-Buongiorno- dissi ai due mostriciattolo tascabili -Come state?-

-Ala kazam! *bene, grazie*-

-Kom, Kommo-o *bene, anche se ho un po' fame*-

-Ka zammmm *ma se hai mangiato tre minuti fa!*-

-Kommmowwwww *ma io ho fameeeeeeeee*-

-Eh eh eh, che simpatici- aggiunsi -Mi scusi, Sabrina... Le dispiace se tengo fuori i mie pokémon...?-

-Assolutamente no. Basta che mi dici quali sono-

-Un Eevee, un Ditto, un Dragalge ed un Rotom calore-

-Fai pure. Fai come se fossi a casa tua-

"Casa tua”… Quella frase mi colpì. Mi aveva ricordato che non sapevo ancora le mie origini, la mia famiglia… Ma non era ancora il momento per pensarci sopra, avevo altro da fare.

 

-Vuoi del tè?- mi domandò Sabrina

-Bah, perché no?-

Di tutta risposta guardò il suo Exeggutor. Senza dire alcuna parola, il pokémon nocecocco annuì, come se avesse recepito il messaggio

-Quella cosa… Riesco a farla pure io, sa?-

-Quindi riesci a sentire la voce dei pokémon…-

-Si, esatto. proprio le loro voci-

-… C’era un forte allenatore, di nome N, che era in grado. Lo conosci, per caso?-

-Un attimo… C’era un allenatore che si chiamava come una lettera dell’alfabeto?- domandai -Okay, penso di averle sentite tutte-

-Eh eheh… Mi dispiace per te, ma non sarà così, anzi. Scoprirai che io, tu, Yvonne e questo fantomatico N abbiamo una cosa in comune-

-Come?-

-Aurora, potresti uscire da qui? Devi controllare i lavori di manutenzione, no?-

-Certamente- e si allontanò

 

 

-Allora... Tu dovresti essere Destiny Bond... E ti ha mandato qui una certa allenatrice più piccola di te di nome Yvonne, dico bene?- disse Sabrina mentre guardava attentamente il tè che aveva portato Exeggutor

-Esatto... Ma come fa a saperlo?-

-Adesso capirai come posso farlo. Per farlo, ti racconterò una storia-

-Che genere di storia?-

-Psychic- ed iniziò a levitare un libro che si avvicinò a me. Era impossibile non intuire che aveva,  più o meno, le stesse capacità di Yvonne. Guardai il libro. Si chiamava “le origini del mondo”

-Destiny, devi leggere qui: capitolo 743, paragrafo 74, riga 12-

-Va bene- 

Il testo che riporterò qui sotto è una sintassi dell'originale, dato che questo paragrafo era lungo cinque pagine!

 

 

Tanti anni fa (si parla di miliardi o forse anche più) il mondo venne generato da una creatura mistica chiamata Arceus. Probabilmente lo conoscerete già: è il pokémon che ha generato tutto, Il pokémon primevo.

Tutti voi ricorderete, più o meno, la sua forma: è un pokémon quadrupede, con una "catena divina" sul ventre ed ha la possibilità di modificare il suo tipo a seconda della lastra che tiene.

Ebbene... Alle origini del mondo non era così.

La sua forma era più astratta ed aveva la struttura di uno spirito. La catena nel ventre non era presente ed era decisamente più grande. Per farvi un paragone, il suo occhio era tanto grande quanto il pianeta Terra.

Una volta nato decise di costruire il mondo per un motivo a noi sconosciuto... Ma si accorse in poco tempo che si sentiva un po' solo in mezzo a quell'universo in continua espansione.

Per prima cosa creò i "Pokémon leggendari" come Kyogre, Dialga ed il drago che seguiva gli ideali e la verità (se non ve lo ricordate ripassate le origini del mondo di Unima e dei suoi due re) che dovevano aiutarlo nel controllare tutto l’universo. Tra questi c'era un pokémon singolare: Mew.

 

Mew era nato con un unico scopo: far nascere nuove forme di vita che si adattassero nell’ecosistema della Terra. Molti di questi sono diventati i pokémon che conosciamo come Pikachu, Empoleon, Minior o Espurr a causa della loro struttura genetica in continua mutazione… Ma alcuni avevano un "errore di fabbricazione". Si sono modificati geneticamente in maniera molto diversa perdendo molte delle loro caratteristiche native, come il loro tipo e le loro mosse. Ebbene, il risultato lo conosci... Ed è vicino a te. è dentro di te.

Si... Tu, caro umano, nell’antichità, eri un Mew.

 

Arceus, però, ebbe una visione. Un umano, con in mano un oggetto sferico, stava per catturare il pokémon primevo.

Ovviamente lui non voleva dare agli umani tutto il suo potere (anche perché si stavano dimostrando creature molto violente) e, per questo, bloccò il suo potere con la "catena divina" diventando molto debole... Ma sapeva che così avrebbe portato l'equilibrio nel mondo...

 

Giusto... A proposito di equilibrio… Arceus, perdendo il suo potere, non era capace di tenere l'equilibrio perché aveva perso i suoi poteri originali... Doveva farlo qualcun altro... Ma chi? Chi poteva essere?

Adocchiò vari pokémon. Giratina, stando nel suo mondo, poteva essere un buon candidato... peccato che era abbastanza irascibile e ciò lo aveva portato alla solitudine.

Guardò pure Rayquaza che era già impegnato a tener sott'occhio Kyogre e Groudon, che se le stavano dando di santa ragione per vedere chi dovesse prevalere sull'altro... Quindi rifiutò l’offerta.

Arceus non sapeva a chi dare questo incarico finché non vide un esemplare molto singolare e solitario: Zygarde.

Quel pokémon era un sempliciotto e se ne stava tutto il tempo dentro una grotta. Teneva sotto controllo Xerneas ed Yveltal... Ma ambedue erano dei dormiglioni ed erano meno pericolosi rispetto ai loro amici di Hoeen. Il pokémon drago-terra, dunque, accettò l'incarico.

Arceus non solo gli diede la possibilità di tenere l'equilibrio tramite la sua nuova abilità, Sciamefusione, ma gli diede un potere ancora più importante: Zygarde era “colui che teneva l’equilibrio” in tutti i sensi.

Ti sei mai chiesto perché, nei capitoli precedenti di questo diario, nessuno è mai morto? Ebbene, è grazie a Zygarde, che vieta le uccisioni tra umani e pokémon. Questo “blocco” creato da Zygarde sembra sia fondamentale per mantenere l’universo sano.

Dopo questo gli storici non sono totalmente d'accordo, ma si racconta che la vera forma del pokémon primevo potrebbe portare l'apocalisse a causa della tristezza che prova nei confronti degli umani. Questa forma potrebbe ritornare se Zygarde, ipoteticamente, perderebbe i suoi poteri.

Per questo motivo NESSUNO ha il coraggio di incontrare il pokémon equilibrio. Nessuno vuole spezzare, per errore, i suoi poteri. La forma di Arceus, secondo questa tesi, sarebbe chiamata "Arceus apocalittico" ed avrebbe delle statistiche così immense che si pensa possano essere addirittura equivalenti all'infinito! Sarebbe l’inferno fatto a pokémon.

 

 

 

 

 

-... Una storia interessante, non c'è che dire... Ma non risponde alla mia domanda: come faccio ad avere questi strani poteri...?-

-Qui entro in gioco io. C'è una parte che non è mai stata trascritta e viene tramandata oralmente. Se vuoi, ti illumino-

-Dica pure. Son tutt'orecchi-

-Hai letto che Zygarde è colui che cerca di mantenere l'equilibrio. Non so se lo sai, ma Zygarde è diviso in millemila cellule sparse per il mondo. Queste cellule, assieme ai cinque nuclei, controllano che tutto vada per il verso giusto.

-Questo punto non lo sapevo... Ma ancora non riesco a capire…-

-Zygarde aveva progettato un altro modo per mantenere l'equilibrio. Questo perché poteva risultare utile quando assumeva la forma perfetta. Per far questo creò i "messaggeri dell'equilibrio"-

-Messaggeri... Dell'equilibrio...?-

-Alcuni Mew non erano in grado di cambiare totalmente la loro forma. Per questo, quando diventarono umani, acquisivano differenze molto elevate: erano in grado di utilizzare le mosse dei pokémon, sfruttandone i tipi e le proprietà... Ma avevano delle caratteristiche psichiche e fisiche differenti rispetto gli altri. Se vuoi degli esempi, i messaggeri dell'equilibrio posso essere dislessici, oppure potrebbero avere la trisonomia 21-

-Quindi questi Mew hanno mantenuto le mosse subendo delle modifiche quando sono diventati umani… Giusto?-

-Si, bravo! Ogni Mew si basava su un tipo peculiare, come il ghiaccio, l’acqua, l'elettro o il folletto. A seconda del tipo il messaggero può usare determinate mosse con più facilità-

-Quindi io, he uso principalmente mosse di tipo ghiaccio, avevo un antenato che era un Mew di tipo ghiaccio...?-

-Esattamente. I messaggeri trasferiscono i loro tipi al figlio. Se i messaggeri fanno famiglia tra di loro, inoltre, può nascere un figlio con ambedue i poteri dei genitori-

-... Ooookay, penso di aver capito-

-Psychic- e prese da uno scafale un altro libro, usando solo la forza della mente. Il libro in questione era brutto e consumato. Sembrava una lista di appunti.

Iniziò a sfogliare le pagine attentamente, come se fosse alla ricerca di qualcosa.

-... Il tuo tipo di potere dovrebbe essere il... Will-o-Wisper. Will-o-Wisper è un tipo non comune. Permette di usare le mosse di tipo ghiaccio quando le emozioni sono azzerate.-

-Quindi io sono un Will-o-Wisper… ed uso prevalentemente mosse di tipo ghiaccio. E se volessi usare, che ne so, una mossa di tipo acciaio?-

-In tal caso ti stancherai con molta facilità. I messaggeri dell’equilibrio sono abbastanza resistenti, ma è consigliato usare una piccola cerchia di mosse che non sono del tuo tipo. Per fare un esempio, potresti usare le tue mosse gelide assieme a Surf, Fly o Heat Wave. Se vuoi imparare a controllare certe mosse dovrai capirne le proprietà, sfruttandole a tuo vantaggio-

-… e come posso fare? C’è un libro, per caso?-

-Mi dispiace, ma dovrai provare sulla tua pelle. Solo tu potrai capre quali mosse puoi utilizzare, oltre a quelle di tipo ghiaccio, e quali no-

 

-... Ma c'è un "tipo" più potente rispetto gli altri?- Domandai

-Nessun tipo prevale sull'altro, proprio come i pokémon... Ma alcuni raggiungono il massimo in modo più facile rispetto gli altri-

-... Ma io continuo a non capire...-

-Che cosa? Hai bisogno di un ripasso?-

-No, no, grazie... Io non capisco… Se questi messaggeri sono importantI... Come mai non ne ho mai sentito parlare...?-

-... Purtroppo queste persone fanno paura agli altri... E se mostrano i loro poteri in pubblico rischiano di essere emarginati. La gente ha paura di ciò che è misterioso, è tipico dell’essere umano…-

Ci fu un attimo di silenzio. Poi, continuò

 

-Vedi questi bracciali che indosso? Li ho costruiti assieme alla professoressa Magnolia. Servono per bloccare il mio potere, limitandolo. Posso fare pochissime cose, come far levitare gli oggetti, ma nient’altro. Dovevo farlo, altrimenti non mi avrebbero accettata come capopalestra…-

-Non potrebbe toglierli, ora che non è più una capopalestra…?-

-Purtroppo rischierei di non saper controllare il mio potere... E potrei fare del male a qualcuno...-

-Quindi Yvonne...- dissi -... Ecco perché reagiva in quel modo...-

-Yvonne Pure è una brava ragazza, posso assicurartelo... Ma, come hai potuto notare, ha molta paura a mostrare i suoi poteri. Per questo, lei, ha un comportamento molto ambivalente. Da una ragazza docile potrebbe risponderti in malo modo di punto in bianco… Inoltre, è anche causato dal suo tipo di potere...-

-... Che sarebbe...?-

-Si chiama Lunar. Trae origine dalle emozioni della persona. Di conseguenza, infatti, cambia il tipo di attacchi che può usare. Se è docile userà principalmente mosse di supporto, se è arrabbiata, invece, attaccherà. Se Yvonne decidesse di convivere con questi poteri non agirebbe così… Ma, purtroppo, la società glielo ha imposto-

 

Mi sembrava tutto chiaro, ormai. Noi umani discendiamo da dei Mew che si sono sviluppati in maniera differente rispetto gli altri. Tra questi Mew, alcuni hanno mantenuto alcune caratteristiche dei pokémon come l'utilizzo delle mosse. Questi casi, chiamati "messaggeri dell'equilibrio", avevano l'obiettivo di mantenere l'ordine assieme a Zygarde… Ma a causa degli altri umani queste persone sono state emarginate. Per questo, infatti, non mostrano i loro poteri a nessuno, perdendone il controllo.

 

-... Penso di aver capito- dissi, concludendo il mio ragionamento -Mi interessa sapere una cosa: quel libretto che tiene in mano… Chi lo ha scritto?-

-Si chiamava Explor. È stato il primo, e l'ultimo, guardiano di Zygarde. Lo ha passato a e, dicendo che mi sarebbe stato utile-

-... Ma non esiste un guardiano per ogni leggendario...?-

-Non proprio. Non tutti i leggendari hanno un guardiano. Soltanto una ristrettissima élite agisce senza limiti-

-... Sarebbero...?-

-Al momento non me li ricordo tutti, ma ti posso assicurare questi: Arceus, Zygarde, Dialga, Palkia e Giratina. Non mi ricordo se ce ne sono altri...-

-Grazie molte, Sabrina. Mi è stata di grande aiuto. Ora mi sento molto sollevato-

-Figurati, Destiny Bond. Adesso che sai la verità… cosa farai?-

-Ho iniziato il giro delle regioni per trovare tutte le statue dei Dei Holder. Andrò a Lavandonia per visitare la statua di Kanto, e poi andrò in un’altra regione-

 

Bussarono alla porta

-Uh, chi sarà mai?- domandò Sabrina, curiosa -Non sono in tanti quelli che mi cercano, oggigiorno-

Aprì la porta e piombò per terra Yvonne

-AHIO!-

-... Ehm... Buongiorno Yvonne. Qual buon vento?-

-Ah, ehm, buongiorno anche a lei, Sabrina... BOND! Dove cacchio ti sei cacciato!?!?!?!?-

-Ehm... Sono davanti a te...- risposi

-Oh, non lo avevo notato. Hai fatto tutto, qua?-

-Ehm... Con Sabrina... S_-

-Perfetto. Dobbiamo andarcene di qua, e alla svelta!-

-Ma come! Sono appe_-

-Ascolta, Bond! Il team Genesis sta rendendo la regione di Ferrum un ammasso di fiamme. Vuoi sbrigarti o no?-

-Cacchio. Dammi un momento di tempo per...-

-Oh, ma INSOMMA! Vuoi uno stimolo in più per partire?- e mi trascinò verso il centro pokémon.

 

 

Una volta arrivati era impossibile non notare che la maggior parte della popolazione di quella città stava guardando la televisione del centro pokémon. Ciò che si vedeva era allucinante.

La notizia parlava di una donna che, assieme al suo Mega Salamence cromatico, stava incendiando intere città, distruggendole. I calcoli delle vittime indicavano 273 feriti e 190 feriti gravi. Nessuna persona era rimasta senza alcun graffio e, per fortuna, non c'erano morti.

Sempre lo stesso articolo riportava che sembra che siano i membri di un team malvagio, probabilmente capitanato da questa signora, e si invitava ogni persona di evitare assolutamente di andare nella regione di Ferrum. Ogni aeroporto è stato chiuso e e la polizia internazionale è già sul luogo per tentare di fermarli. Finito l'articolo, tutti se ne andarono

-Hai visto, Bond? Dobbiamo andare là!-

-... Perché noi...?-

-Perché solo noi due possiamo fermarla. Noi due siamo dei messaggeri, possiamo fermarli!-

Aveva parlato ad alta voce, forse anche troppo. Ci fu un silenzio di tomba e tutti ci guardarono. Qualcuno, lemme lemme, stava cercando di scappare da quella folla

La gente iniziò a borbottare cose come "ma chi è 'sto qua?" o "Ma è un messaggero? chi cacchio sono 'sti messaggeri?" o ancora "Questi qui potrebbero ucciderci, meglio scappare"

-Con permesso, vorrei andare con la mia amica via da qui- e, tenendo Yvonne per mano, mi allontanai dal centro pokémon

-M, M, MA VOI SIETE…?- domandò un passante

-Siamo due esseri umani, si. Ha mai visto un essere umano?-

-MA SE AV_-

-Con permesso, arrivederci- e mi allontanai.

Nel mentre, al telegiornale, parlavano di uno strano evento vicino a Nevepoli. Sembrava che un MegaAbomasnow stesse combattendo contro qualcosa…

 

-Yvonne, hai un pokémon con volo?-

-Io? Ehm… Si…-

-Allora preparalo. Ti raggiungo fra poco- e chiamai Frank e Lilì con l'Interpoké.

-Ragazzi, dove siete?- domandai

-Io? beh, sono qui con Lilì-

-E dove cacchio è Lilì?-

-Stai calmo! Siamo nella città vicina, Celestopoli. Stiamo preparando lo stand per domani-

-Un attimo... Ma fai il concerto domani?-

-No, ma prima prepariamo meglio è-

-... Probabilmente non posso venire-

-CCOOOOOOOSA???? E COME MAAAIIII?- Lilì sembrava troppo nervosa, non sembrava più la stessa. Probabilmente preparare lo stand era stressante

-Devo andare a Ferrum. Devo aiutarli-

-Ah, quindi adesso tu ti metti a giocare al supereroe... Hai detto che saresti venuto al mio concerto...-

-... Ma adesso la situazione è decisamente diversa e non posso più farlo. Verrò a vederti la prossima volta, dai-

-Uff, voi uomini-

-Ehi!- esclamò Frank

-Ah, già. Frank, vieni qui-

-E perché mai?-

-Dobbiamo dividerci. Ti affido Ditto-

 

Dopo un quarto d'ora arrivò da me. Dopo avergli ribadito che doveva portarlo dal signor Paver tirai fuori il mio pokémon gelatinoso.

-Caro amico, è giunta l'ora. Il mio amico Frank ti porterà da Paver. Lui ti darà l'occasione di poter usare al meglio la tua abilità, sosia-

-Grazie, Bond. È stato bello viaggiare con te. Mi darai l'occasione, in futuro, se vorrò continuare a seguirti?-

-Certamente. Accetterò ogni tua scelta- poi mi rivolsi a Frank

-Frank... Tu devi dare il mio numero a Paver. Devi dirgli di contattarmi se Ditto ha bisogno di qualcosa. Chiaro?-

-Certamente, amico!-

-Allora io me ne vado. Arrivederci, ragazzi- e seguì Yvonne, che aveva preparato Huffle per partire

-Ci vediamo!- risposero in coro.

 

Ancora non potevo saperlo... Ma sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto sia Frank, sia Ditto.

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Capitolo 26
*** Capitolo 25: Ferro e fuoco nella regione di Ferrum ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Inizio saga: Progetto Apocalyps

 

Yvonne era stata molto brava. Mentre io salutavo Ditto, lei aveva già ritirato dal box di sua madre uno Slowbro, molto utile per viaggiare in acqua e per arrivare al nostro obiettivo… Ma non è necessario raccontarvi ogni singolo dettaglio di quel viaggio perché lo reputo inutile per il proseguimento degli eventi… Andiamo a vedere, piuttosto, cosa stava accadendo nella regione di Ferrum.

 

 

 

-HAHAHAHAHAHAHAHAHHA!- urlò Morgana su una collina -BRUCIA, BRUCIA, BRUCIA! La mezzaluna è intrisa di sangue anche oggi! MUAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHHEEHEHEHEHEHEeheheheheehhh...-

-Ehm... Sta parlando di Salamence, per caso…?- domandò una delle reclute del team Genesis -Perché non ci sono spargi_-

Morgana gli prese i capelli e lo obbligò a guardare la città, ormai rasa al suolo grazie al pokémon drago-volante. Guardò la recluta con uno sguardo folle ed omicida, per poi lanciarlo via.

-Hai visto, hai visto, HAI VISTO QUELLA COSA? Vedi quel rosso? Non è ancora sangue, non lo è! Ma lo sarà, stanne certo! Dobbiamo solo prendere tempo-

-Ehm… Si, certamente… Lady Morgana-

-Ecco, bravo. Ricordati chi comanda, qui… o farai una brutta fine, eheheheeh-

-Come… Come desidera…-

-Dividetevi in gruppi di due persone- disse Morgana a tutti gli altri membri del team -Ampliate questa devastazione ed allontanate le persone dalle città. Non voglio anima viva in questa regione; potrebbero essere un intralcio-

-Signora Morgana- domandò un'altra recluta -C'è ancora una città che non abbiamo attaccato. La polizia internazionale è tutta concentrata, lì... Che cosa facciamo?-

-Quella zona è importante, la teniamo per ultima. Io e Axort la attaccheremo tra qualche ora. È il nostro vero obiettivo-

-Solo voi due? E l'al_-

-Sta depistando le indagini tenendo occupati i capipalestra, superquattro e bla bla bla. Che idioti, che sono! Quando capiranno il vero piano sarà tardi per tutti, compresi i due piccioncini-

-Piccioncini? Non vedo Pidove, in giro-

-IDIOTA! STUPIDO! IGNORANTE! BIRBONE! RIMBAMBITO! Dovresti morire, per questa pessima battuta *ihihihihihih*! Intendo Yvonne Pure e Destiny Bond!-

-Ah, già, i due messaggeri dell'equilibrio…-

-Basta tergiversare. ANDATE ED ESEGUITE!-

Tutte le reclute del team Genesis, assieme ai loro Mew, si lanciarono sulla città in fiamme. Morgana rise per tre minuti, in segno di vittoria, e poi se ne andò via, verso l'unica città rimasta in piedi.

 

 

 

-Morgana- disse Axort, voltandosi verso la donna

-Amore mio, Axort *kiss*-

-Come va, là?-

-Va tutto bene. La città è in fiamme. È uno spettacolo ROMANTICISSIMO *gihiaahhaahhahah*-

-Posso immaginare. Andiamo a completare il lavoro?-

-Certissimo! Hai preparato Mew?-

-Assolutamente si. Me lo sono tenuto da parte per tutto il tempo-

-Perfetto. Tesoro…-

-Dimmi…-

-Non ho ALCUNA VOGLIA di usare Mew per conquistare quella città. Posso distruggere quella città con le mie mani…? Eehheheheheeh-

-Ma certo. Sfogati pure-

-Grazie *kiss*. Fly-

Morgana spiccò un salto e le sue mai cambiarono forma, diventando simili alle ali di un Vivillon. Avevano un colore nerastro ed erano intrise di un liquame violaceo. Probabilmente poteva tornare utile per combattere.

-Morgana... Distruggi ogni cosa- urlò Axort

-Lo farò, come sempre- e si lanciò verso la città.

 

Appena fu avvistata dalla polizia nazionale venne bersagliata da qualsiasi arma da fuoco presente nelle vicinanze. Pistole, carri armati… Ogni cosa puntava su di lei. Non era preoccupata, anzi. Rispose al colpo.

-Ominous Wind-

Usando il battito delle sue ali lanciò un'ondata di vento acido che iniziò a corrodere ogni arma da fuoco, sciogliendola. Altri allenatori tentarono di rispondere con dei pokémon... Ma Morgana era troppo forte e nessuno riuscì a reggere il suo attacco. Neanche gli Arcanine della polizia Internazionale erano in grado di reggere i colpi di quella donna.

-Shadow Force- e sparì improvvisamente. Riapparve poco dopo, dopo aver distrutto due grattacieli.

-Accidenti...- urlò un membro della polizia -Non mi dire che è un messaggero dell’equilibrio…-

-Non possiamo fare nulla. Ritiriamoci-

-Andiamocene via di qua, TUTTI!!!!-

-Bravi! FUGGITE, FUGGITE, FUGGITE! Fire Blast!- e lanciò una palla infuocata verso la città. Il colpo provocò un'enorme esplosione che distrusse tutto quanto. Continuò ad attaccare ripetutamente, fino a quando ogni membro della polizia internazionale non era nei paraggi.

 

La città era un ammasso di cenere, come se fosse un ammasso di poltiglia bruciata… Ma c’era qualcosa che non quadrava.

Qualcosa era rimasto in piedi… Una piccola casetta, per la precisione. Era brutta e malandata, probabilmente nessuno ci abitava… eppure era ancora in piedi in mezzo a tutto quel macello.

Morgana scese dal cielo, puntando a quella catapecchia. Si avvicinò lentamente, controllando che nessuno fosse in grado di vederla. Guardò la porta e, con un calcio poderoso, la frantumò in mille pezzi.

-Mi stupisco che abbiano lasciato quella cosa proprio qui… ma i dati rivelano una forte concentrazione di energia di risonanza. Se non è qua, sarò costretta a distruggere l'intera regione per trovarla MUAAHAHAHAHAH. Speriamo che il mio amore arrivi in tempo…-

 

 

-… Non c'è nessuno... Molto bene...- disse Axort mentre si avvicinava -Tutto procede secondo i piani…-

-PERFETTO, hahahahahahahah, ho fatto piazza pulita di ogni cosa!-

-Sei stata bravissima. Entriamo?-

-Certo, amore mio. Dopo di te-

-Come vuoi- ed entrò.

In quella casetta non c'era alcuna anima viva (come ci si poteva aspettare, del resto). Non c’erano mobili, piani o sale; era un unico salone ovale. In mezzo alla stanza, però, c'era una strana sfera nera appoggiata su un piedistallo. Aveva una forma anormale, quasi innaturale, e sembrava intrisa di un’energia arancione…-

-Questa è la copia. È molto bella, aggiungo, molto simile all’originale- disse Axort -Avranno speso miliardi per crearla. Morgana, il pezzo reale si trova sotto di noi, vero?-

-Si, tesoro, il nostro terzo membro non mente… Ma prima va distrutta la copia-

-… Sembra resistente, sai?… Ma di sicuro non reggerà il mio Sludge Bomb-

Axort sputò una palla di veleno che ruppe immediatamente l'oggetto. Il pavimento si aprì di colpo e mostrò quello che, probabilmente, era l'originale. Era un’altra pietra simile alla precedente… ma stava vibrando, come se fosse alla ricerca di qualcosa… o di qualcuno…-

-Eccolo! Dovrebbe permettere a Mew di cambiare forma- e tirò fuori una scuro ball -Mew, sai cosa fare-

 

Il pokémon novaspecie si avvicinò allo strumento e lo toccò. L'energia gialla uscì dalla pietra e lo ricoprì. Mew urlava dal dolore, ma Axort e Morgana ridevano.

-Si, si, SSSSSIIIIII! Assorbilo, Mew, ed acquista la forma che non ti han_-

Partì all’improvviso una suoneria. Era il Pokénav di Morgana.

-Pronto? Si, siamo occupati… VAI AL SODO!… COSA? Teneteli occupati, OKAY? COME? Uff, ci pensiamo noi… MA NON AZZARDARTI A FARTI VEDERE, in questi giorni. Potrebbe venirmi voglia di farti fuori!-

-… Sono arrivati...?- domandò Axort

-Si, i due piccioncini. Amore mio, pensaci tu con Shadow Mew. Io andrò a Kalos…-

-… Dove faremo l'ultima azione del team Genesis-

-Si. Una volta fatto quello, da quell'istante, tutto cambierà… e il progetto Apocalyps inizierà-

-...-

-Non so cosa succederà, non so se riusciremo nell'intento finale... Ma voglio dirti che ti amo con tutto il cuore-

-… anche io- e, dopo un piccolo bacio sulle labbra tra i due, si divisero. Morgana se ne andò a Kalos, mentre Axort stava aspettando che Mew guadagnasse la sua nuova forma.

-Svelto Mew, svelto. Dobbiamo muoverci!-

 

 

 

 

 

-Ecco fatto- disse Yvonne -Siamo arrivati. Bravissimo, Slowbro. Ben fatto!-

Il pokémon acqua-psico sbadigliò, facendo cenno di si con la testa.

-Probabilmente sei stanco. Rientra… Bond…?-

-Dimmi pure- risposi

-… Andiamo!-

-Frena… Sai dove dobbiamo andare?- domandai alla mia amica -La regione di Ferrum è grande. Potrebbero essere in tanti posti diversi…-

-Tranquillo, posso saperlo. Devo solo fare un tentativo-

-In che modo?-

-Psychic Terrain-

Gesticolando con le mani, Yvonne modificò l’ambiente circostante. Il terreno sembrava distorto, molto confuso... Ma lei sembrava avere le idee chiare.

-Grazie a questa mossa posso vedere se ci sono forme di vita- mi disse -E la loro forza interiore. È così che funziona questa mossa. Grazie al controllo delle forze che toccano il terreno, infatti, si riesce ad aumentare la potenza delle mosse psichiche e si può bloccare ogni mossa di priorità-

-Interessante…-

Si guardò attorno e, dopo poco, indicò col dito una direzione

-C'è una entità molto potente a nord-ovest… direi di proseguire per di la-

-Va bene. Muoviamoci!-

 

 

Non passarono nemmeno cinque minuti di corsa che fummo fermati da tre reclute, seguiti dai loro Mew.

-Cosa ci fate, qua?- domandò una di loro -Mew, attacca con Fuocobomba!-

-Psychic!- urlò Yvonne 

Alzando la mano sinistra, lanciò in aria i tre pokémon psichici, per poi sbatterli per terra

-Mucillaggine, chiudi con Idropompa- dissi tirando fuori il pokémon similalga -Devi metterli KO tutti e quanti con un colpo-

Dragalge riuscì ad intrappolare tutti e tre i Mew utilizzando il suo lungo corpo e li colpì con un potente getto d'acqua. Era un attacco troppo vicino, non potevano reggerlo e schivarlo in alcun modo

-maledizione, sono loro- disse una recluta -Scappiamo- urlò l'altra -Dobbiamo avvertire Morgana-

-Voi rimarrete qua. Blizzard!- e, con una folata di vento ghiacciato, caddero a terra, esanime

-Forza, Yvonne. Andiamo, svelti!-

Mentre ci allontanavamo, però, una delle tre reclute riuscì a tirare fuori il suo PSS.

-Morgana. Fate presto, sono già entrati!-

 

Nessun altro ostacolo ci separava da quella città… ma più ci avvicinavamo, più aumentava la tensione nell’aria.

Ad un tratto sentì una catena di esplosioni alla mia sinistra

-Cos'è stato…? Yvonne, tutto bene?-

-Si. Sbrighiamoci, forza!-

Non me lo feci ripetere due volte. Corsi come non mai, sperando di non beccarmi una di queste esplosioni

-Forza, Bond, forza! Seguimi!-

Iniziai ad inseguire Yvonne, che probabilmente era alla ricerca della fonte di forza che aveva riscontrato prima. Cercavo di tenerle il passo, ma non posso negarlo: era decisamente più veloce di me.

Le fiamme si sviluppavano per strada e molte vie erano inagibili. Yvonne non si fermava. Ogni volta che la via era bloccata, apriva un varco con Psychic. Dovevo cercare di tenere il passo sia per seguirla, sia per non venir avvolto dalle fiamme.

 

Continuai a correre per un po’ ma ad un tratto notai che mi ero perso. Provai a tirare fuori Dragalge per farmi strada tra le fiamme… ma il meccanismo di apertura della pokéball non voleva funzionare

-Maledizione!- pensai -Lo sapevo, io, che non era il caso di portare i miei pokémon nelle pokéball…-

Mentre cercavo di riattivarle qualcosa mi colpì. Sembrava una scheggia di energia, che esplose subito dopo avermi toccato.

Volai contro un grattacielo, o almeno i suoi resti, cadendo rovinosamente a terra. Provai a rialzarmi, ma avevo capito che avevo preso seri danni

-Eh eh eh… Hai ragione. Ho abbassato la guardia e ne hai approfittao- dissi -Se ti mostri, possiamo lottare come si deve-

-… Peccato che non hai la possibilità di usare alcun pokémon- disse una voce maschile -Come farai a sconfiggermi?-

-Stia tranquillo. ho i miei metodi-

-D'accordo. Allora vediamo se hai mai visto questo pokémon…-

 

Davanti a me apparve un Mew tutto nero. Aveva una forma molto strana: aveva le orecchie e la coda appuntite e sul petto aveva due protuberanze arancioni, simili a gemme.

-Shadow Mew… ecco cosa volevano fare- disse Yvonne

-Uh, ciao. Da quanto tempo sei, qui?-

-Da quando sei stato colpito. Sono riuscita a rintracciarti e ho usato teleport per arrivare da te-

-Interessante… Ora, saresti così gentile da spiegarmi chi è questo pokémon…?

-Shadow Mew, chiamato anche Mew nero, è un esemplare di mew corrotto dall'energia di risonanza negativa-

-Non ti seguo, Yvonne…-

-La regione di Ferrum è invasa da una strana energia chiamata "energia di risonanza”. In questa regione, infatti, gli allenatori combattono con i loro pokémon in pura sincronia. è qualcosa di strano, quasi incredibile. Esiste, però, una piccola concentrazione di risonanza negativa che corrode e corrompe il pokémon che la tocca, controllandolo come un parassita. Tantissimi anni fa Mewtwo è stato contagiato da questa energia di risonanza... ma ora pure Mew è stato colpito…-

-Qualcuno conosce un modo per eliminare questa energia?-

-Sfortunatamente no. Nessuno ha mai avuto il coraggio di esaminarla per bene e, di conseguenza, non si sa se c’è un metodo puramente efficace. una ragazza c'era riuscita… ma la sua tattica è inutilizzabile, adesso-

 

-Bene Bene Bene… Guarda un po' chi si vede- disse una voce da lontano. Era la stessa voce di prima. Alzai lo sguardo e notai un membro del team Genesis. Aveva il volto scoperto, mostrando i suoi strani capelli verdi.

-Chi sei?- domandò Yvonne -Ed è stata opera vostra, questa?-

-Ma certamente, ragazzina. Guarda, GUARDA la bellezza di questo Mew. Sai che potrebbe essere molto pericoloso? Potrebbe eliminare l’intera regione con una facilità impressionante-

-… E allora perché non lo avete già fatto?-

-Beh, perché ci sono ancora degli esserini inutili su questa regione. Pensa, inoltre, che sono proprio davanti a me-

-Allora mostraci di cosa sei capace- urlò Yvonne

-Come vuoi. Vediamo se tutto è andato a meraviglia. Mew, SCATENA TUTTA LA TUA FURIA!!!!!!!-

Shadow Mew iniziò a formare due sfere di energia. Una volta unite, riuscì a creare una enorme sfera carica di energia psichica… Pronta a scaraventarsi su di noi!

-Yvonne, scansati, ora!-

-Non servirebbe a niente, è una mossa Z-

-Cosa…?-

-Protect!-

-Non ce la farai mai da sola. Protect-

Provammo ad unire le protezioni, formandone una più grande e resistente.

-Oh, Yvonne… Credevo che tu ne fossi a conoscenza… non puoi neutralizzare una mossa Z con una protezione, figuriamoci con due!- disse Axort -Vedo che come allenatrice non sei un granché-

-Taci!- urlò lei

-Calma, calma. Shadow Mew, mostra a loro la tua mossa Z. Supernova delle Origini!-

Il pokémon novaspecie attaccò ma fu intercettato da qualcuno, annullando la mossa. La sfera di energia sbalzò in aria, provocando un possente botto.

Yvonne voleva sfruttare il momento per attaccare l'avversario, ma io la frenai. Non era ancora arrivato il momento per passare all'offensiva. Non potevamo essere certi che chi aveva deviato l’attacco fosse o meno un nostro alleato. Bisognava capire la situazione, studiarla ed agire con logica e prudenza.

 

-COSA?- urlò Axort -Che caspita è successo??????-

Due pokémon si lanciarono contro Shadow Mew, attaccandola

-bah, è tutto inutile. Usa Urlorabbia-

Mew nero urlò a squarciagola, scaraventandoci due pokémon. Yvonne usò a sua volta Psychic per aiutarli ad attutire la caduta.

Erano loro che ci avevano aiutato. Uno di questi lo conoscevo già: era lo stesso Scizor che avevo incontrato tempo fa.

L'altro pokémon, invece, non lo avevo mai visto. Era principalmente di color rosa ed aveva uno sguardo serio ma sereno. Bastava guardarlo per capire che era un fortissimo lottatore, anche se aveva dei muscoli possenti

-M…M…Mewtwo- esclamò Yvonne -… Cosa ci fai qui…?-

provai ad utilizzare i miei poteri per capirlo

-La risonanza negativa è già stata utilizzata una volta… su di me… Non permetterò che danneggi ancora una volta questa regione!-

-Combatteremo fino alla fine, costi quel che costi! uh! Ciao, umano! Ci siamo visti tanto tempo fa, ricordi?-

Probabilmente l'avrei salutato, quella Scizor… Ma non mi sembrava il momento adatto. Dovevamo scontrarci contro Shadow Mew.

-Bene bene bene… Quindi Scizor e Mewtwo… Perfetto. Allora proveremo a combattere proprio come si fa in questa regione! IL MIO SHADOW MEW… CONTRO I VOSTRI SCIZOR E MEWTWO-

-Perfetto- dissi -Allora andiamo, Scizor. ATTACCA!-

-Mewtwo, muoviamoci!-

-Con piacere- risposero in coro, lanciandosi sull'avversario

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Capitolo 27
*** Capitolo 26: Battaglia in risonanza ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

-Entriamo in Combat. Scizor. Pugnoscarica, ora!-

-Mewtwo, usa Iper Raggio!-

Scizor scattò verso il bersaglio, cercando il combattimento ravvicinato; Mewtwo, invece, si preparò ad attaccare da lontano.

-Shadow Mew, ferma Mewtwo con Palla Ombra-

-Cambiamo immediatamente strategia. Intercettalo, Scizor, con Inseguimento!-

Il pokémon chela si buttò sul bersaglio e riuscì a bloccargli la faccia usando le sue possenti chele. Shadow Mew stava cercando di liberarsi da quella presa, ma rischiava di spaccarsi il cranio.

-Sei stupido, ragazzo- urlò Axort -Ancora non hai capito i vantaggi di possedere un Mew. Vai di Fuocobomba!-

-Oh cribbio. Buttalo a terra, Scizor- dissi alla mia compagna di squadra usando i miei poteri da messaggero -Spostati da lì, presto!-

Il pokémon coleottero-acciaio scaraventò a terra il pokémon novaspecie, evitando parzialmente la mossa avversaria.

 

-Attacca, Mewtwo, ORA!- urlò Yvonne -ora che non c'è Scizor in mezzo possiamo colpire senza preoccuparci del fuoco amico!-

-Rialzati e usa Protezione!- urlò Axort -Poi, buttati sul bersaglio mentre cerca di ricaricarsi!-

Mewtwo formò con le mani una sfera carica di pura energia, che lanciò verso l'avversario ad una velocità impressionante. Di tutta risposta, però, Shadow Mew non solo bloccò l'attacco avversario, ma riuscì pure a teletrasportarsi davanti al pokémon genetico.

-Shadow Mew, finiscilo!-

Usando una mossa psichica, Mew nero iniziò a strozzare il pokémon genetico. Quest'ultimo non riusciva a difendersi ed era vulnerabile a qualsiasi attacco

-Hai partecipato poco alla lotta… ma non ti darò altre occasioni per continuare. Elimi_-

-Coleomorso!-

Dietro a qualche roccia sbucò fuori il pokémon chela, che iniziò a mordere la coda del bersaglio. Mew nero tentò di mollare la presa, divincolandosi.

-Attacca, Yvonne- dissi

-Cosa?-

-Fai come ti dico-

-Ma così colpirò anche…-

-Lo so bene. Fallo!-

-… Palla Ombra!-

-Non mi prenderai- urlò Axort -Liberati, Shadow Mew, so che puoi farcela-

Mew nero si liberò con una possente onda d'urto… ma era impossibile negare che aveva subito danni ingenti. La sua coda stava insanguinando… e nei suoi occhi sprizzavano rabbia e dolore

 

-Complimenti, signor Bond. Vedo che sai lottare senza dare alcun comando vocale- mi disse -Sei pr_-

-Scizor, Danzaspada. Poi, Pugnoscarica!-

Il pokémon coleottero-acciaio si allontanò un attimo, gesticolando con le chele per beneficiare degli effetti di Danzaspada. Poi, attaccò l'avversario con una velocità impressionante

-HEY! Non mi hai fatto finire la frase!- urlò

-Parli troppo- risposi -Questa sarà la tua debolezza-

-Mewtwo, Fuocofatuo!-

Il pokémon psichico creò con le mani delle fiammelle blu, che lanciò contro il bersaglio

-Devia il colpo, Shadow Mew-

Mew nero riuscì a modificare la traiettoria dell'attacco, attaccando Scizor. Non mi accorsi di ciò e vidi Scizor tra le fiamme, bruciata.

-Oh cacchio! Scusami, Bond, Scusa!-

-Non è colpa tua… Comunque, ce la faremmo anche con questo malus- dissi -Scizor, vai di Trespolo-

-Mewtwo, Palla Ombra!-

-Shadow Mew, vai pure tu di Palla Ombra-

I due pokémon utilizzarono lo stesso attacco… ma solo quello di Shadow Mew andò a segno. Mewtwo volò via, subendo ingenti danni

-Mewtwo, no!-

-Non ti sei accorta che qui in aria sta scorrendo la MT Calmamente, vedo… male, molto male. Finiamola in fretta. Shadow Mew, scatena il favoloso potere della risonanza negativa!-

Mew nero provocò un'altra onda d'urto, questa volta più potente rispetto la precedente. Yvonne, io ed i nostri due pokémon fummo sbalzati all'indietro. 

-AHIO!- urlò Yvonne -Che male…-

-Forza, rialzati!- le dissi -Non possiamo farci sconfiggere da una insulsa onda d'urto-

-… Mi sa che mi sono tagliata con del vetro…-

-Allora curati. Non esistono mosse curative che il tuo potere da messaggero non è in grado di usare?-

-… Recover- e si curò

-Uhm… Recover…- pensai -Meglio ricordarmi di questa mossa. potrebbe essermi utile…-

 

-MUAUAUAHAHAAHHAHAHAHAHAAHAH!!!! GUARDATE CHE BELLEZZA, GUARDATE! Le gemme sul petto di questo bellissimo pokémon si sono illuminate! Sapete cosa significa questo…?-

-Forza, diccelo- urlai -Lo so che non resisti alla tentazione di dirlo-

-URGH! Morirai per ciò che hai detto. SUPERNOVA DELLE ORIGINI!!!!! MASSIMA POTENZA!!!!!-

Mew nero formò, ancora una volta, la sua sfera psichica… ma stavolta non solo era più grossa, ma dava l'impressione di esplodere da un momento all'altro. Inoltre, come se non bastasse, nessuno dei due pokémon aveva abbastanza forza per contrastare l'attacco. 

-Non può essere già finita- pensai -è troppo presto. Scizor, intercetta l'avversario con Pugnoscarica-

-Urgh… Vorrei farlo, davvero… ma questa esplosione mi ha tolto tutte le forze…-

-Allora nasconditi, curati di nuovo con Trespolo e poi usa Danzaspada per portare il tuo attacco al massimo. Ci penso io, aspetta il mio segnale-

-Cosa?-

-Fidati di me-

-… Ricevuto…-

Yvonne stava cercando di aiutare mewtwo a riprendersi… ma non avrebbe avuto abbastanza tempo per dargli un altro attacco. Solo io potevo fermare quella mossa.

-Facciamo un po' di calcoli. Se esplode prima di toccare terra ad una certa distanza… forse potrei evitare una catastrofe… Devo muovermi. Icicle Crash!-

Mi ricoprì le braccia con delle stalattiti di ghiaccio. Non era il massimo, ma se attaccavo quella sfera potevo evitare, almeno, la sconfitta di Yvonne e del suo Mewtwo.

Mi guardai attorno e trovai un gruppo di macerie. Anche se poteva essere difficile, potevano farmi comodo per guadagnare abbastanza altezza per attaccare la Supernova delle Origini.

-Forza, Bond… Attiva il Will-o-Wisper… e fatti forza. Non ci sono altre possibilità- ed iniziai a correre.

I miei occhi ed il mio numero si illuminarono di blu, portando al massimo la mia potenza. Poi, mi avvicinai lemme lemme ai resti che avevo esaminato, sperando di evitare qualche attacco indesiderato.

-ATTACCA, SHADOW MEW!-

-Non ho più tempo. O la va, o la spacca-

Iniziai a scalare tutti i detriti che trovavo, guadagnando altezza. Non era comodissimo farlo con Icicle Crash, ma non avevo idee migliori.

-Hey!- urlò Axort -Non interferire, umano. Sludge Bomb!-

Provò ad attaccarmi, ma riuscì a schivare tutti i suoi colpi. Guadagnavo altezza ad ogni secondo, fino a superare circa i 230 metri.

-Spero… che… funzioni… KYAAAAAAAAA!!!!-

Attaccai la sfera di energia, facendola esplodere. Il colpo mi investì, provocandomi  danni ingenti. Avevo svariate bruciature e mi aveva distrutto le mani, mostrandomi che in realtà sono tutte e due delle protesi. Le mie mani, in realtà, sono dei lunghi pezzi di acciaio che potrebbero tagliuzzare qualunque cosa. Ora che ci penso, mi ricordano un vecchio film… 

 

Ci fu silenzio di tomba per ben cinque minuti. Provai ad alzare lo sguardo, ma non riuscivo a vedere niente. Avevo dei grossi danni… ma forse Recover poteva essere in grado di curarmi…

-R… R… Recover…- dissi con un filo di voce -Speriamo che non mi noti…-

-Vedi cosa succede quando si fa l'eroe, signor Bond?- urlò Axort -Ecco, in questo modo sei andato subito al tappeto. Se mi facevi finire la frase, prima, avresti capito che avresti perso fin dall'inizio-

-Una cosa devo dirla- disse Yvonne -Il mio amico ha ragione: parli troppo… e questo ti fa perdere la concentrazione-

-COME OSI, brutta insolente! Shadow Mew, completiamo l'opera!-

Silenzio… Non c'era traccia di Mew nero…

-DOVE SEI, SHADOW MEW???? Non è il momento di giocare a nascondino!!!!-

-Eh si, non te ne sei proprio accorto-

-SHADOW MEW, ATTACCA!-

-Non attaccherà mai… è quasi KO. Guarda dietro di te-

-Che cosa…?-

Axort girò lo sguardo lentamente… e vide l'unica cosa che sperava di non vedere mai.

Shadow Mew stava subendo tantissimi danni. Sopra di lui, c'era un Mewtwo megaevoluto, che lo stava riempiendo di attacchi

-No, non è possibile… solo gli abitanti della regione di Ferrum riescono a sincronizzarsi…-

-Ho guardato così tanti scontri che ho imparato a memoria la tattica di sincronizzazione. Certo, non sarà una risonanza perfetta… ma come puoi vedere da i suoi frutti-

-Maledizione! Shadow Mew, usa Urlorabbia-

-MMewtwo X, Vorticolpo!-

Cercai con lo sguardo Scizor e le dissi di non interferire. Io ed Yvonne non ci siamo mai abituati a combattere insieme, in sintonia… era giusto che combattesse pure lei

-MMewtwo X, puoi farcela. Psicobotta alla MASSIMA POTENZA!!!!!!-

MMewtwo X intrappolò il suo avversario in una sfera psichica. Successivamente, lo colpì ripetutamente con diretti e ganci. Infine, oscurò il cielo, si caricò i pugni di energia psichica e colpì il bersaglio, provocando un'esplosione che ripristinò la luce. Mew nero cadde a terra, esanime.

-… Se dobbiamo perdere, lo faremo con onore. ESPLOSIONE!-

-MMewtwo X, usa Protezione!-

-Scizor, sfrutta la protezione del compagno per rimanere viva!-

-PROTECT!-

 

Shadow Mew iniziò a concentrarsi ed esplose, letteralmente. Io, Yvonne, Axort ed i nostri due pokémon riuscirono a proteggersi… ma io avevo un dubbio. Secondo me, Mew nero era ancora in grado di combattere... Perché avrebbe dovuto usare una mossa così decisiva?

La risposta arrivò poco dopo. Di Shadow Mew non c'era più traccia

-… si, si, si…- iniziò a dire Axort

-Ma, cosa…- disse Yvonne, sconvolta -Mew… nero… è… morto……?-

-… si, si, si… SSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Ce l'abbiamo fatta!-

-Ice Beam-

Sparai una lama di ghiaccio verso il membro del team Genesis. Non volevo colpirlo, ma doveva sentirsi in trappola. Dalla sua gola iniziò a gocciolare un po' di sangue… ma lui sembrava divertito, felice

-Cos'hai da ridere?- domandai con tono serio e freddo -Rispondimi e sfrutta la tua parlantina per spiegarci cosa cacchio è successo!-

-Uhuhuhuhuhuh, adesso volete che io parli, vero? Ah, ma non sono un cattivo come quelli dei film o dei cartoni… non sto qua a spiegarvi tutto quanto. Potrebbe essere dannoso, per me…-

Avvicinai ancor di più il mio Ice Beam, facendolo cadere a terra

-Dacci più informazioni, subito!-

-Toglimi questa cosa dalla gola, prima-

-… Le informazioni, prego-

-ahahahaah… Penso che possa bastare questo… l'equilibrio sta per rompersi… anzi! Probabilmente si è già rotto-

Yvonne si bloccò. Sembrava spaventata, impaurita, terrorizzata. Nei suoi occhi albergava solo terrore. Non so se era per quello che aveva detto Axort… o per quello che stavo facendo io…

-Yvonne, dobbiamo andare- dissi -hai capito pure tu dove bisogna andare, no?-

-… Teleport-

-Che?-

Yvonne sparì, lasciandomi da solo con Axort, Scizor e Mewtwo

-ahahaahhaah… Vedi, ha già capito cosa sta succedendo. Sta andando via con le gambe levate-

-TACI!- urlai -Non voglio sentirti parlare!-

-Allora me ne vado pure io. Teleport-

-Fermo qui!-

Troppo tardi… era già fuggito

 

-… E adesso?- domandò Mewtwo

-…-

-…-

-Mewtwo…-

-Si?-

-L'energia di risonanza negativa…?-

-… Non la sento più. Credo sia morta assieme. Shadow Mew…-

-Bene, molto bene…-

-…-

-Tu, per caso, conosci la mossa Surf?-

-… Grazie alla rottura delle MN, posso usarla quando vuoi-

-bene. Preparati. Dobbiamo andare a Kalos. Tu, Scizor-

-… Io?- domandò

-Si, proprio tu. Come mai sei qui? Non comandavi un team di coleotteri a Sinnoh…?-

-Dopo quello che è successo, là, ho deciso di scogliere il gruppo. Volevo tornare qui, nella mia terra natale, e viverci fino alla fine dei miei giorni-

-Quindi abitavi qui…-

-Si. Avevo un'allenatrice eccezionale, con cui ho salvato Mewtwo dalla corruzione dell'energia di risonanza negativa… ma dopo un anno decise di fuggire da qui… senza dirmelo-

Non risposi. Aspettai un secondo.

-Era un'amica per me, su cui potevo contare… e invece…-

Scizor scoppiò a piangere. Non avevo mai visto un pokmon provare tale emozione. Mi avvicinai, cercando di consolarla. Mi saltò addosso, abbracciandomi.

Non so se è un gesto di affetto… ma risposi anche io con un abbraccio. Volevo farle sentire la mia presenza. Volevo aiutarla.

-… Sai dirmi come si chiamava…?-

-*sob* … Lyn…-

-Voglio ritrovarla, per te… ma serve un soprannome che la possa richiamare-

-… Cosa vorresti dire…?-

-Cara Lyn, dobbiamo andare. Benvenuta nella squadra-

 

 

 

 

Nel mentre, nella regione di Johto

-Che bello! Sono riuscita ad ottenere anche questa megapietra-

-…-

-Uh? Chi sei, tu?-

-…-

-Non parli molto, vero?-

-… Sei Astrid, vero?-

-Si, perché…?-

-Hai qualcosa che serve a me-

-… Questo…?-

-… si…-

-Assolutamente no. Lo ho appena ottenuto!-

-…-

-Se proprio lo vuoi, dovrai lottare. Sono una allenatrice conosciuta per le megaevoluzioni-

-Bsooool…-

-… Va bene… ma se vinco mi darai quella pietra. Affare fatto?-

-Accetto. E tu, cosa metti in palio?-

-Non è necessario. Ho già vinto-

-Eh?-

-Introforza, ora!-

 

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Capitolo 28
*** Capitolo 27: Grotta Climax ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Arrivare a Kalos è stato più difficile del previsto, ma con Mewtwo e la sua mossa Surf ero riuscito a guadagnare abbastanza tempo.

Il mio obiettivo era molto semplice: raggiungere la Grotta Climax il prima possibile, trovare Zygarde e cacciare ogni membro del team Genesis che avrei incontrato. Sapevo, grazie a Frank e Lilì, che quella grotta era la dimora del pokémon equilibrio… e dovevo assolutamente arrivarci il prima possibile. Se quello che aveva detto Axort era vero… non avevo ancora molto tempo a disposizione!

 

 

 

Prima di continuare il racconto, però, vorrei raccontarvi cosa stava accadendo nella regione di Kalos venti minuti prima che partissi assieme a Mewtwo.

 

 

 

-Morgana dovrebbe arrivare a momenti- disse una delle reclute -Misssingno è qui con noi, dentro questa teca. Siamo riusciti a riportarlo nella sua forma base, così potremo usare tutta l'energia che possiede-

-L'arma?- domandò un altro -Spero sia stata completata… altrimenti non so come faremo…-

-L'arma è già stata ultimata, preparata ed equipaggiata- rispose un altro -Basta trovare Zygarde, portarlo ala sua forma perfetta… e poi eliminarlo…!-

-Scusate…- domandò un'altra recluta che, curiosamente, non indossava il manto nero che caratterizza i membri del team Genesis -Sono arrivata recentemente nel team… potete dirmi cosa dobbiamo fare?-

-Ti rispondo io, se lo desideri *ehehehehehhe*-

Era Morgana, che era appena arrivata assieme al suo Mega Salamence cromatico.

-Lady Morgana! Come va, nella regione di Ferrum?- domandò una delle reclute

-Procede tutto per il meglio. I due piccioncini sono distratti. La nostra esca sta facendo il suo lavoro. Possiamo agire indisturbati-

-Perfetto, Morgana. Dopo di lei-

-Naaah. Partite pure, ragazzi, vediamo come e la cavate senza di me. Io mi fermo un attimo qua. Devo spiegare a questa giovane recluta cosa succederà-

-… Certamente… A dopo-

-Buona fortuna- urlò, allontanandosi dagli altri membri.

 

 

-Beh, vedo che non ti sei messa il nostro manto…- disse Morgana

-… No, mi spiace. Non ho fatto in tempo…-

-…-

-…-

-E Mew?-

-… L'ho lasciato nel Box. Stavo facendo una commissione e, piuttosto di arrivare tardi, ho pensato che avrei fatto senza il pokémon novaspecie, per oggi…-

-…-

-Sa perfettamente che non posso girare con Mew, io. Potrebbero scoprirmi…-

-…-

-… ehm… non sarà un problema, spero…-

-…-

-*glub*-

-MA NO, FIGURATI *eheheheheheheh*, piuttosto, devo spiegarti un po' di cose-

-Dimmi-

-Conosci la storia delle origini del nostro mondo?-

-… Certo-

-Perfetto. Di sicuro sai anche le origini del team Genesis, immagino-

-Sì, me ne aveva parlato proprio lei qualche anno fa, Morgana-

-Eccellente. Poi, sappiamo tutte e due perché ti sei arruolata-

-Certo. Come potrei dimenticare quel giorno?-

-… Devi sapere che, in realtà, abbiamo sempre tenuto nascosto il nostro vero obiettivo. Non potevamo rivelarlo a tutti i membri del team Genesis perché, se ci fosse stato qualche infiltrato, avremmo rischiato di far saltare tutto-

-Certo, capisco-

-Adesso è arrivato il momento di dirlo anche a te. Hai lavorato sodo, in questi anni, e vedo che collabori molto all'interno del team. Per questo, infatti, ho deciso di rivelarti il vero obiettivo del team Genesis-

-… Quale…?- domandò la recluta, incuriosita dalla faccenda

-La distruzione completa dell'equilibrio-

-… Come, scusa?-

-Il nostro obiettivo, fin da subito, era quello di eliminare Zygarde per spezzare questo equilibrio, permettendo l'uccisione libera tra umani e pokémon- spiegò Morgana

-…-

-Devo anche evitare di spiegare i motivi di questa scelta, nevvero? *ghiaaiahahahahahahha*-

-Certo che no. Il terzo capitano mi aveva accennato qualcosa… solo che… Soltanto ora riesco a capire il significato delle sue parole-

-I nostri predecessori erano molto vicini a quel punto… ma c'erano quegli allenatori… quei ragazzi…-

-I Dex Holder…?-

-Sì, proprio loro. Ci hanno sconfitto, ma hanno pagato con la loro stessa vita. Anzi, sono stata proprio io ad ammazzarli, tutti quanti… Ahahahahaahhahahahah-

-… C-c-complimenti…-

-Grazie, grazie, modestamente. Ricordo che avevo usato Spacial Rend per eliminarli… Ricordo anche che ero uno dei membri più giovani dell'intero team… Ma torniamo a noi, al presente. per eliminare Zygarde dobbiamo rompere, temporaneamente, l'equilibrio. Giusto?-

-Sì, e immagino che MissingNo possa essere utile-

-Bravissima. MissingNo è l'unico pokémon che, sotto determinate radiazioni, spezza questo limite. Basta caricare una speciale arma e poi… BAM! CIAO CIAO ZYGARDE! *gnihahahahahahaahhahaha* È una tattica che hanno tentato di sfruttare tutti i team malvagi… Ma nessuno aveva un pokémon disperazione così potente come il nostro!-

-… Questo MissingNo sarà capace di fare un danno sufficiente per uccidere Zygarde?-

-è il miglior esemplare che sia mai comparso sulla faccia della Terra. Ce la faremo-

-Bene…-

-Ah, già. Perdonami, recluta, ma puoi rinfrescarmi il tuo nome…?-

-Mi chiamo Lilì, lady Morgana-

-Perfetto. Andiamo, allora… Dobbiamo prepararci-

-Agli ordini-

 

 

Il team Genesis si trovava nel cuore della Grotta Climax. Nessuno parlava, tutti erano concentrati. Accompagnati dai loro Mew, queste reclute stavano cercando di trovare Zygarde.

-Strano… Non c'è nemmeno un Durant in giro…- disse una delle reclute

-Zygarde sa che siamo qui, allora. Se non si è riassemblato dopo il nostro arrivo, sa anche perché siamo qui. Dobbiamo stare attenti, potrebbe attaccare senza preavviso-

-L'arma e la teca? Chi le sta portando…?- domandò un altro

-Ci sto pensando io con il mio Mew- disse un'altra recluta -… Ma qualcuno di voi può aiutarci? Noi due non ce la facciamo da soli… è pesante-

-Certo. Mew, aiutalo-

-Vai anche tu, Mew-

I pokémon novaspecie si avvicinarono alla recluta e, grazie a Psichico, agevolarono lo spostamento della teca.

-Fiuuuu… Grazie mille. State attenti, però. Zygarde sarà nei paraggi-

-Hai ragione, avanziamo con cautela-

 

La teca in questione sembrava un vero e proprio blocco di ghiaccio, simile ad un Iceberg. Al suo interno, però, sbucava lo stesso MissingNo che avevo incontrato a Nevepoli. Aveva gli occhi chiusi, come se stesse dormendo…

La teca, inoltre, era coperta da un blocco d'acciaio puro e trasparente, utile per trattenere MissingNo, nel caso provasse a fuggire. Questo rivestimento, inoltre, era collegato ad un piccolo tubo collegato a sua volta ad un'arma simile ad un lanciarazzi. Quest'ultima era, probabilmente, l'arma che avrebbe eliminato Zygarde.

 

Una delle reclute, guardandosi attorno, notò un paio di occhi verdi lampeggianti

-Mew, Geloraggio-

Il pokémon psichico sparò una lama di ghiaccio dritta sul bersaglio. Quest'ultimo, però, schivò l'attacco.

-Sono qua. State attenti- urlò -Proteggete l'arma e la teca!-

-In posizione!- urlò un altro -Preparate i Mew, compagni! è ora di lottare!-

-Subito!-

Dall'oscurità della grotta sbucarono fuori dei pokémon neri e verdi simili a dei lupi. Avevano una forma molto strana e sembrava che avessero addosso una sciarpa. Erano 10 esemplari… ed avevano uno sguardo molto aggressivo…

-10 Zygarde al 10%. Tra questi, solo 5 hanno un nucleo. Sono tutti qui-

-Vuole partire alla leggera, sfruttando il numero-

-Solo cinque di questi sono consenzienti. Gli altri sono burattini dei nuclei. Dobbiamo capire come si muovono ed attaccare alla rima occasione-

-E smettila di parlare a voce alta! Non solo lo sappiamo, ma ti sentono!-

-Ah… ops…-

-GRRRRRRRRRRRRRRRR-

-Okay, sono in 10… Noi, invece, in 20… Possiamo usare quella modalità di lotta!-

-Me lo aspettavo. TUTTI QUANTI, BORA!-

Tutti i Mew attaccarono insieme, come se fossero un unico pokémon. Gli Zygarde subirono pesantemente il colpo, ma erano ancora tutti in piedi

-Abbiamo ancora abbastanza Punti Potenza. Continuate!-

 

-Graaaawr… *Z1 in posizione*-

-Zyyyyyygggrrrrrr *Z2 propone di attaccare*-

-Zrrrryyyyrrr *Z4 in posizione. Controllo io Z6, 7 ed 8*-

-Graaaawrrr *Attacchiamo tutti insieme, ma fate attenzione. Conoscono le nostre debolezze*-

-Zygggaaaaaaaa! *Ricevuto! Passo e chiudo*-

I 10 Zygarde si lanciarono sugli avversari, attaccando con Mille Onde e Mille Frecce. Ogni Mew, però, riusciva a reggere ogni singolo colpo e non smettevano di usare Bora.

A causa di ciò, gli Zygarde rimasero sulla difensiva per tanto, troppo tempo. Sapevano di non essere in grado di avanzare molto a causa delle mosse congelanti dei Mew, ma dall'altra parte i membri del team Genesis avrebbero potuto anche chiamare i rinforzi… e magari, questi ultimi, avevano anche delle bacchemela! Bisognava fare qualcosa, e in fretta!

Ad un tratto, però, i Mew iniziarono ad usare Ventogelato

-ZYGAAAAA? Grawr! *Cosa? Non è la strategia migliore, ventogelato!*-

-GYAAAAAAARR *I PP di Bora si sono azzerati. Dobbiamo muoverci*-

-Zrrr. Zy, zy, zygrrrrrr *Z5, 6 e 10. Con me*-

-Zygy? *cosa? Che intenzioni hai?*-

-GRAAAAAWWWWR *Romperemo l'entrata. Sarà più difficile l'ingresso per i loro colleghi*-

-Zygrya! *Ma così moriremo tutti per mancanza di ossigeno!*-

-Grrrrr… ZYGARR! *Z3, ti ricordo che finché esistiamo nessuno verrà ucciso. Io vado*-

-Zygarder! *Buona fortuna*-

 

Quattro Zygarde 10% si lanciarono sui Mew avversari, usando Extrarapido. I membri del team Genesis ordinarono di usare Protezione… ma erano appena cascati nella trappola.

I bersagli degli Zygarde, infatti, non erano loro, anzi! Era l'ingresso.

-ZYGAAAAAAAAAAAARRRRDEEEEE!!!!!!!-

Grazie alla mossa Forza Tellurica di tutti e quattro gli Zygarde 10% la parete crollò su sé stessa, provocando un effetto simile ad una franata.

-COSA CA…-

-HANNO BLOCCATO LA STRADA!-

-MER_-

-TRANQUILLI RAGAZZI- urlò una delle reclute -MANTENETE LA CALMA. NON POSSIAMO PERDERE PER NESSUNA RAGIONE!-

-Giusto- rispose un'altra recluta -…. Maledizione! Lo dicevo, io, che dovevamo portare i nostri pokémon, oltre a Mew!-

-E partire le ire funeste di Morgana? No, grazie. Vorrei vedere la luce del sole, domani-

-Sempre se ci arriverai-

-Pah! Spiritoso-

-Combatti, piuttosto. Ventogelato!-

-Su questo non hai tutti i torti. Ventogelato!-

 

La situazione rimase così per cinque minuti… e non era migliorata tantissimo. è vero, i dieci Zygarde 10% erano in grado di attaccare, adesso… ma adesso erano troppo lenti per schivare gli attacchi avversari. La situazione andava di male in peggio…

-Zygrrr… Zygyaaarrrr *Accidenti… Se andiamo avanti così perderemo!*-

-RRRrrrrr… *Z1… Dobbiamo usare la Sciamefusione*-

-Zyga? *Subito? Di già? Non è neanche passato così tanto tempo!*-

-Raaaawwwrr *Non ci sono alternative, Z1*-

-ZYGGGGGGGGGGGYYYYYYYAAAAA! *Subito. ATTIVAZIONE: SCIAMEFUSIONE!*-

I dieci Zygarde 10% iniziarono ad avvicinarsi e, collegandosi con la "sciarpa" verde sul loro collo, si fusero. Il risultato fu quello sperato: due Zygarde 50%.

-ZYGAAAAAAAAAAAAAARRRRR! *Compagni… non volevamo chiedervelo, ma abbiamo bisogno di voi. Entrate in battaglia ed aiutateci a sconfiggerli!*-

Dalle viscere della terra sbucarono fuori alcuni dei pokémon nativi della zona. I membri del team Genesis, infatti, non solo dovevano scontrarsi contro due Zygarde 50%… Ma anche contro degli esemplari di Graveler, Noivern, Lairon, Pupitar, Shukle e Durant.

-Maledizione!- esclamò una delle reclute -Adesso sono veramente troppi!-

-… è ora di usare l'arma!-

Senza pensarci due volte, la recluta prese l'arma e sparò un colpo. Non aveva nemmeno bisogno di mirare: c’erano così tanti pokémon che avrebbe colpito sicuramente qualcuno.

L'arma si caricò di una energia scura, buia e tetra. Era così innaturale che sembrava avesse assorbito tutta la luce che era rimasta nella grotta, provocando, per qualche secondo, un buio innaturale e totale.

Si sentirono due versi, subito dopo: da una parte, quello di MissingNo, dall'altra… l’urlo di un Graveler. Aveva subito il colpo… e morì, disintegrato. Nello stesso istante, nella regione di Ferrum, Mew nero esplose.

-Veeeeeeeerrrnn! *Cosa cacchio è successo! Graveler, GRAVELER!*- urlò Noivern, spaventata

-… ZZZrrrrrrr *… è… morto…*-

-SHUKKY SHUK? *COSACOSACOOOOOOSA?*-

-ZYGAAAAAA! *La faccenda è più seria di quel che pensavamo. ADDOSSO!*-

Ogni singolo pokémon presente nella grotta si lanciò contro il team Genesis, anche il più debole. La recluta buttò a terra l'arma ed ricordò ai suoi compagni che dovevano proteggere l'arma e la teca ad ogni costo. Non potevano permettersi alcun errore… erano ad un passo dalla loro vittoria. Un passo… dalla morte di Zygarde.

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Capitolo 29
*** Capitolo 28: Zygarde ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Morgana arrivò, assieme a Lilì, davanti alla grotta Climax… Ma si accorsero fin da subito che c'era qualcosa che non quadrava. L'entrata, infatti, era stata bloccata da una frana.

-Uhm… Lady Morgana, qualcosa non quadra-

-Si, hai ragione- rispose lei -… Qui non c'era una entrata, per caso…?-

-Ne sono sicura! Era qui un momento fa…-

-Allora le reclute stanno già lottando. MSalamence, Iper Raggio! Non risparmiarti-

Il pokémon drago concentrò tutta la sua forza interiore per, poi, sparare un enorme raggio dalla bocca. L'attacco non era molto efficace a causa dell'abilità Pellecielo, che modifica l'energia interna di MSalamence rispetto a quella normale (per questo motivo, infatti, non solo le mosse di tipo normale diventano di tipo volante, ma ottengono un bonus maggiore ai danni)… ma era abbastanza potente da aprire un varco tra le rocce.

-Preparati, Lilì. Ci divertiremo un mondo *ihihihihihiih*-

-S…S… Subito- e proseguì.

Non fu difficile, per loro, trovare gli altri membri del team Genesis. Stavano attirando ogni pokémon che si trovava nella grotta. Bastò inseguirli per trovare i loro compagni.

 

Non era un bello spettacolo, bisogna ammetterlo. Sembrava una vera e propria guerra… una guerra che nessun altro umano poteva sapere che era in corso. Da una parte, un gruppo di Mew stava attaccando costantemente con delle mosse di tipo ghiaccio; dall'altra, un'orda di pokémon selvatici cercava di avanzare, fallendo miseramente. I Mew avevano la fortuna di avere soltanto mosse di tipo ghiaccio… e potevano tranquillamente sottomettere gli avversari, tutti quanti deboli a questo tipo. Soltanto i Lairon e gli Aggron passavano senza problemi… ma rischiavano non solo di essere bersagliati dai pokémon novaspecie… ma erano anche un facile bersaglio dell'arma del team Genesis.

Comunque sia, nessuno aveva ancora notato Morgana e Lilì.

-Vedi, Lilì- disse Morgana, dandole una pacca sulla spalla -Sono abbastanza certa che sei stata abituata a situazioni del genere. Sei pronta a combattere?-

-Va bene… ma non so cosa sarò in grado di fare senza Mew…-

-Eddai, Lilì! Puoi farcela anche senza Mew-

-… Strampadanza!-

Spinda iniziò a danzare goffamente, eseguendo la mossa. Ogni pokémon rimase confuso, ma MSalamence ed i Mew uscirono subito da quello status. Erano stati abituati a subire le mosse dei loro compagni; per questo non rimasero confusi per molto tempo.

-Perfetto- urlò Morgana, entusiasta -MSalamence, usa Granvoce. Devono andare KO tutti gli avversari!-

Il drago verde lanciò un potentissimo urlo che spazzò via tutti i pokémon in circolazione. Solo i due Zygarde 50% ressero a malapena il colpo… gli altri, invece, erano esausti.

-ZYGYAAAArrr *Sono troppo forti per voi, compagni di grotta. Fuggite da qui, e nascondetevi. Ci penso io*-

-Larvy Larvy? *Sicuro sicuro?*-

-Grrrrrr. ZYYYYGYYYAAAAA! *Sfortunatamente, si. Qui, rischiate troppo. MUOVETEVI!*-

-Rooon… *Va bene… Andiamocene*- e se ne andarono

 

I membri del team Genesis erano pronti ad attaccare gli altri pokémon selvatici, ma Morgana fece cenno di lasciarli andare. Era inutile attaccarli. L'obiettivo era Zygarde, non tutti i pokémon nei paraggi!

-Morgana! Che sollievo- disse una delle reclute -Abbiamo avuto serie difficoltà… grazie mille…-

-Figuratevi. Avete fatto bene il vostro dovere. Meritereste un aumento… ma sfortunatamente il team si scioglierà, oggi-

-Perché?- domandò una delle reclute

-OOOOOH non far finta di saperlo! Oggi faremo l'opera finale. Uccideremo Zygarde!-

I due Zygarde si guardarono e capirono che era il caso di chiudere quella situazione il prima possibile.

-Grrrrr *50%Z2… è ora!*-

-ZYGYAAAAAAA! *Sono d'accordo. SCIAMEFUSIONE!*-

I due Zygarde 50% si avvicinarono e fusero le loro code; poi, ci fu un bagliore verde che accecò tutti quanti i presenti. Poco dopo, Zygarde mostrò la sua vera forma, quella perfetta. La sua potenza si poteva sentire a chilometri di distanza, ed era così alto che frantumò il soffitto della grotta, distruggendolo.

-Morgana, dobbiamo proteggere gli altri!- urlò Lilì -Anche se adesso c'è l'equilibrio non è il caso di tergiversare! Potrebbero morire comunque-

-Lo so, lo so *eheheheheheheehehehheheheh*. Protect!-

Morgana creò un'enorme aura protettiva che coprì tutti i membri del team Genesis, evitando possibili danni. Zygarde rimase allibito.

-è una messaggera- pensò -Perché… Perché mi vuole uccidere…? Ho… ho forse fatto male a dare i poteri dei messaggeri agli umani…? Non è il momento per pensare a queste cose. NUCLEOCASTIGO!-

Il pokémon drago-terra caricò l'energia dei suoi cinque nuclei sul petto e colpì i membri del team Genesis. Formò, poi, una Z con il suo raggio, che esplose poco dopo.

-Mi dispiace- pensò -Ma siete troppo pericolosi. Vi bloccherò qua, fosse l'ultima cosa che faccio!-

Si alzò una nube di polvere che coprì tutta la zona. Il silenzio dominava, nessuno parlava. Il pokémon equilibrio, comunque, si preparò ad ultimare la faccenda con Mille Onde. Quella mossa, unita a Mille Frecce, poteva essere in grado di intrappolarli nella grotta… per sempre…

Ad un tratto.

-… Shadow Ball!-

Morgana sfruttò la polvere per attaccare Zygarde. Quest'ultimo, però, bloccò il colpo senza subire danni.

-Vedo che sei diventato più forte- urlò Morgana -Ma vediamo se reggerai questo! MUOOORIIIIIII!-

Il cielo diventò buio come la pece e si sentì uno sparo. Poco dopo, l'urlo straziante di Zygarde rimbombò per tutta la grotta. Aveva appena perso il 30% del suo corpo, arti e code comprese. Non era in pericolo di vita, a livello di salute… ma aveva capito che era una situazione molto tragica! Non era più in grado di combattere al meglio delle sue forze… e adesso…? Era sotto scacco. Era finita.

 

 

 

 

Il cielo tornò chiaro, di nuovo.

Io ero già arrivato a Kalos… e correvo senza sosta. Sapevo che avevo i minuti contati. Dovevo sbrigarmi, e alla svelta!

-Dannazione- pensai -Cos'è 'sta novità? È già la seconda volta che succede!-

-è anormale- disse Mewtwo -E se… E se il team Genesis fosse già arrivato?-

-Dobbiamo muoverci! Quanto manca?-

-Siamo arrivati! Svolta a sinistra, ora!-

Virai a sinistra e notai un cumulo di rocce e massi che bloccavano l'entrata di una grotta. In mezzo a questo macello, però, notai una piccola apertura.

Non avevo bisogno di parlare. Io ed il pokémon psico ci guardammo, consci del fatto che il team Genesis era già dentro.

-Asso, Mucillaggine, Lyn, Siri… Mi serve il vostro aiuto, ora!-

Tirai fuori ogni pokémon e, senza esitare, entrai nella grotta.

-Statemi vicini, amici… qui non si scherza-

-Affermativo- mi disse Asso, spostando il suo ciuffo argentato -Hai già un'idea su cosa fare?-

-Dovremo dividerci, tutti quanti. Ci occuperemo delle reclute del team Genesis. Le neutralizzeremo, senza pietà!-

-Ehm… Sicuro che sia una buona idea…?- domandò Siri -Potremmo rischiare di ferirli…-

-Non mi interessa. Se il loro piano va a buon fine, saranno anche capaci di ucciderci. Non devono avere alcuna occasione di vittoria su di noi. Dobbiamo schiacciarli, e in fretta-

-Apperò… non ti facevo così serio…- esclamò Mucillaggine

-è una situazione critica. Non vedo alternative più… come dire… pacifiche-

Avanzai con cautela, seguito dai miei pokémon. Non sapevo cosa aspettarmi, ma dovevo prepararmi al peggio. Ormai ero coinvolto in questa faccenda… e non potevo più tirarmi indietro. Dovevo proteggere Zygarde! Dovevo proteggere… L'equilibrio del mondo stesso.

 

Il viaggio continuò per cinque minuti, fino a quando vidi che c'era una zona dove la grotta era aperta, in alto, mostrando il cielo terso.

-Forse è di la. Andiamo-

Avanzai rapidamente verso quel luogo e vidi una scena… agghiacciante!

Alla mia sinistra, infatti, vidi Zygarde… quasi tagliato a metà. Il resto era caduto per terra e si stava decomponendo, mostrando i muscoli e le ossa del pokémon. La decomposizione, però, faceva meno schifo di quanto possa sembrare: semplicemente, tutte le cellule che componevano quel braccio stavano scomparendo, lentamente. Lo sguardo di Zygarde esprimeva soltanto rabbia e dolore… e nella parte sinistra del suo corpo sgorgava un fiume di liquame verde, simile a sangue.

Alla mia destra, invece, vidi i membri del team Genesis. Erano 22, per l'esattezza, contando pure Morgana… e Lilì?!?!?!?!?

 

Rimasi stupito ed indietreggiai nel vedere che era un membro del team Genesis. Probabilmente avrei urlato qualcosa come: "Perché mi hai tradito? Eravamo amici!" O ancora "Fammi capire: hai fatto apposta a rallentarmi durante TUTTO il viaggio di Sinnoh?" Ma non lo feci. Non ce n'era bisogno.

Non volevo perdere tempo e non volevo distrarmi (come Axort). Mi bastava sapere, in quel momento, che era del team Genesis. Punto. Dovevo neutralizzare anche lei.

-Ma… Ma… Lilì!??!?!?! Perché!!!!!- disse Siri -PERCHéééééééééééééééééééé!!!!!!!!-

-… Se è del team Genesis, va neutralizzata pure lei-

-Cosa? Ma sei serio?-

-… Dividiamoceli. Tre per ciascuno! Io mi occupo di Morgana, Lilì e MSalamence. Qualcuno di voi dovrà concentrarsi su più avversari. Aiutatevi, così come avete imparato durante questi mesi-

-Ma… Perché…? Perché ha fatto questo…?-

-Non possiamo farci niente. svelti, ragazzi, o moriremo tutti!-

-… Se è stata una trappola… MUOVIAMOCI!-

Mi lanciai con i miei pokémon, scaraventandoci contro i membri del team Genesis. Mucillaggine agganciò quattro Mew ed iniziò a tartassarli con Dragopulsar e Fangonda; Mewtwo iniziò a colpire tre Mew creando una combo di Palla Ombra e Psicobotta; Asso combatté con astuzia, usando Granvoce, mentre Lyn sfruttò al massimo Coleomorso. Siri era quella meno convinta, ma paralizzò ogni avversario, per poi ultimare il tutto con una possente Scarica.

Mentre loro stavano combattendo, cercavo di concentrarmi su MSalamence… Ma Lilì mi fermò.

-Spinda, proteggici!- urlò

Il pokémon macchiapanda si mise davanti a me, bloccandomi la strada.

-Non voglio farti male- gli dissi -Fammi passare, e non avrai alcun danno-

-Gigaimpatto!- urlò l'allenatrice -VAIIIIII!-

-Perdonami, signor Bond- rispose -Ma so che cosa ha spinto Lilì ad entrare nel team Genesis… ed io la proteggerò, a qualunque costo-

Spinda si lanciò contro di me, provocandomi un po' di danni. Non sbalzai via e presi, con la mano sinistra, il braccio del pokémon di tipo normale

-… Avalanche-

Nella mia mano destra si formò una palla mista a neve e ghiaccio. Colpì l'avversario sulla capoccia, mettendolo KO all'istante. Avanzai verso Lilì

-C… Ch… Cosa vuoi fare?-

-L'equilibrio di questo mondo non cadrà, oggi!-

-Ormai è tardi. Zygarde è stato già colpito una volta! Il prossimo colpo, sarà fatale!-

Scattai verso Lilì, mettendomi di fianco a lei. Le dissi nell'orecchio:

-Non mi interessa perché sei nel team Genesis. Avrai i tuoi motivi, e forse sei stata contagiata dalla follia di questi membri. Non mi interessa se sei stata ingaggiata per rallentarmi, non mi interessa niente di tutto questo. So solo che sei qua e, come tutti gli altri, dvo fermare questa pazzia. Ricordati che non ti odio, anche se sei contro di me… ma adesso, ho bisogno di un sonnellino. Ice Punch-

Colpì, con un montante, il petto di Lilì. Lei prese il colpo, sputò del sangue, e poi svenne. Fermai la sua caduta con le mani, posandola delicatamente a terra. Non so se questo era un gesto di amicizia, o di affetto… ma, sinceramente, non mi interessa. Dovevo fermare questa follia… dovevo fermare questo incubo, e al più presto.

Morgana iniziò a ridere, divertita del fatto che avessi colpito Lilì. Io la guardai e, senza neanche pensarci, portai il Will-o-Wisper alla massima potenza. Gli occhi erano coperti dalla solita aura, ma stavolta era più potente del normale e sprizzava molta più energia. Quella del mio numero, invece, schizzava fiamme blu da ogni parte. 

-Morgana- dissi -Non ti permetterò di uccidere Zygarde. Dovrai passare su di me-

-MSalamence, Codadrago-

Il pokémon megaevoluto mi colpì con la coda, ma lo fermai in tempo.

-Sheer Cold-

Congelai il bersaglio e lo posai a terra. Anche lui era stato eliminato. Toccava a Morgana.

-Ti fermerò, fosse l'ultima cosa che faccio!-

-L'hai voluto tu. Shadow Sneack!-

Morgana si lanciò su di me e, sfruttando la sua mossa prioritaria, mi colpì in pieno petto con un pugno spettrale. Il colpo mi lanciò via, ma riuscì a cadere in piedi, senza farmi troppi danni.

-Freeze Dry-

Sparai dalla bocca un raggio che congelò all'istante Morgana. Sfruttai l'occasione per preparare un secondo attacco.

-Ice Burn!-

Iniziai a soffiare sulle mie mani, creando una palla di ghiaccio. Quella sfera ghiacciata, inoltre, era caricata con le fiamme del Will-o-Wisper. Dovevo colpire il bersaglio, potevo scottarlo!

-SCHIVA QUESTO!-

Lanciai la sfera di ghiaccio… ma Morgana si scongelò. Riuscì a schivare l'attacco… e lo indirizzò verso Zygarde.

-GHIAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHAHAHAAHAHAHAHAHHAHAHAHAHA DICEEEEEEEEVIIIIIIII??????-

-Grrr… Maledizione! Ice Shard!-

Creai delle schegge di ghiaccio e le lanciai sul mio stesso attacco, distruggendolo. Stavo rischiando di far del male a Zygarde… e non potevo assolutamente fare colpi bassi.

-Cosa stai facendo…? Mi stai… salvando… E sei un messaggero dell'equilibrio! Non saprò come ringraziarti!-

-Se ce la fai, aiutami- gli dissi -Mi basta questo-

-… Subito!-

Zygarde provò ad attaccare con Mille Frecce. L'attacco non era molto potente ed era facile schivarlo per Morgana… ma doveva stare attenta anche ai miei, di colpi

-Ice Punch!-

Iniziai a massacrarla di attacchi! Stavo facendo una raffica di colpi micidiale! Morgana non poteva far niente, prese ogni attacco…

… fino a quando mi colpì

-Dragon Claw!-

Riuscì ad attaccarmi, graffiandomi la zona lombare. Sentì un leggero pizzico, ma avevo capito che era riuscita a fare un bel graffio, tagliando la mia carne

-Outrage!-

-… Protect!-

Morgana iniziò ad attaccare a casaccio, cieca dalla furia. Parai il colpo e mi guardai attorno.

La zona dove stavo combattendo era vagamente di forma circolare. I membri del team Genesis ed i loro Mew erano stati messi KO… Ma MSalamence era tornato pronto all'azione. Rimasi sollevato nel vedere che i miei pokémon si stavano già occupando di lui e pensai che, nel bene o nel male, avevo fatto bene ad allenare i miei pokémon in maniera tale che fossero indipendenti dalle mie scelte.

La mia Protect, però, stava per cedere. Era difficile uscire da quella raffica di colpi e non ero nella situazione migliore per schivare… rischiavo di… Rischiavo di perdere…

 

-DRAGON ASCEND!-

Morgana saltò in alto e si buttò su di me, colpendomi con un calcio. Non potevo fare molto… Subì il colpo.

L'attacco fu devastante. Mi colpì il cuore con un calcio. Provai a bloccarla con le mani… ma fu inutile.

Sentì il mio cuore fermarsi.

Mi accasciai a terra, respirando a malapena. Sentivo che qualcosa di innaturale stava avvenendo, nel mio corpo. Era riuscita… a frantumarmi il cuore? Impossibile! Sarei già morto! E… se fosse stata in grado, con quel colpo… di bloccarlo…? Non volevo saperlo. Forse mi aveva bloccato il cuore… per sempre…

Provai a rialzarmi, ma caddi a terra. Non riuscivo a fare nulla. avevo perso.

-BOND, BOND!- urlò Lyn -ARRIVIAMO!-

Tutti e cinque i pokémon attaccarono insieme Morgana con la loro mossa migliore… ma lei riuscì a fermarli tutti.

-Draco Meteor!-

Formò, nelle mani, una meteora intrisa di energia draconica… e la lanciò in aria. Provocò una tremenda esplosione e tutti i miei pokémon volarono via. Il danno era quasi fatale… non potevano più combattere.

-GHIAAAAH… ANF, ANF-

-P-p-perdonaci…-

-Non ce l'abbiamo fatta… Che sia… la fine? La fine di tutto?-

-Perfetto *MUAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHAH*. Finalmente posso farlo! Addio, Zygarde. È stato un onore conoscerti… ma ora togliti di mezzo!-

-… GRRRR… ZYGAAAAAAAAAAAAAAAAA! *Non ho le forze per combattere… ma devo farcela… per il bene di tutti… NUCLEOCASTIGO!*-

Zygarde concentrò le ultime energie rimaste per attazzare solo e soltanto Morgana, senza interessarsi di fare la solita Z sul terreno che caratterizza la mossa. Lei prese l'arma, la caricò alla massima potenza… e colpì.

L'urlo di MissingNo era agghiacciante, quasi spaventoso… perché era un grido di morte. Gli avevano prosciugato tutte le energie rimaste… quello… sarebbe stato l'ultimo attacco che Morgana avrebbe fatto, con quell'arma.

Nel buio totale, i due attacchi si scontrarono. Volevo contribuire, volevo aiutare Zygarde… ma non avevo più energie. Il mio cuore si era bloccato… e non potevo fare nulla.

Rimasi ad assistere la scena assieme ai miei pokémon, inerme. Vidi, tra il buio pece, lo scontro dei due raggi… ma dopo cinque minuti esatti… quello dell'arma riuscì a prendere il sopravvento.

Non dimenticherò mai quella scena.

Il petto di Zygarde fu letteralmente squartato, distruggendo tutti e i cinque nuclei. All'istante, tutte le cellule che componevano Zygarde si spensero.

Non c'era più nulla da fare. 

Zygarde… Era morto.

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Capitolo 30
*** Capitolo 29: La rottura dell'equilibrio ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Quando la luce del sole ritornò a splendere, vidi Zygarde cadere all'indietro, ormai esanime. Nello stesso momento, inoltre, iniziai a sentire il cuore battere. Sfruttando l’occasione, mi rialzai e corsi verso il pokémon equilibrio.

-Zygarde… Zygarde…- dissi -… Rispondimi, rispondimi…-

-È inutile *ghigghhgghghghaahhahahaahahahahahha*- urlò Morgana -è morto, MORTO, KAPUT! Fine dei giochi! Abbiamo vinto, IL TEAM GENESIS HA VINTO!-

Provai a scuoterlo ancora… provai a chiamarlo… Speravo che fosse ancora vivo, anche solo una cellula poteva dare ancora speranza… ma nulla. Non si illuminava più… ed era già iniziato il suo particolare processo di decomposizione.

Mi lanciai su Morgana, attaccandola on un Icicle Crash, ma lei riuscì a bloccarmi e mi prese il collo. Iniziò a stringere forte, strangolandomi.

-Ancora non lo hai capito!- urlò Morgana, con un ghigno beffardo sul volto -Abbiamo vinto. L'equilibrio è stato eliminato, per sempre! MUAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAAAAAHHAAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAAAAAHHAHAHAHAHAHAHAHHEHHEEHHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHAHAHAHAHHAHHAHGHIAHAHAHHAHAHAAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAAAAAHHAHAHAHAHAHAHAHHEHHEEHHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHAHAHAHAHHAHHAHGHIAHAHAHHAHAHAAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAAAAAHHAHAHAHAHAHAHAHHEHHEEHHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHAHAHAHAHHAHHAHGHIAHAHAHHAHAHAAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAAAAAHHAHAHAHAHAHAHAHHEHHEEHHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHAHAHAHAHHAHHAHGHIAHAHAHHAHAHAEHHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHAHHA!!!!!!-

-… Sheer… Cold!-

Provai a congelare la mano di Morgana… ma non avevo abbastanza forza per combattere. Mi scaraventò a terra. Poi, parlò alle sue reclute.

-Il nostro obiettivo è stato completato!- urlò -Per questo… il team Genesis… A partire da ora… Si scioglie-

Rimasi allibito. Per quale ragione il team Genesis doveva sciogliersi? Avevano appena completato il loro obiettivo! Non capivo… Non riuscivo a capire se era uno scherzo o se faceva sul serio…

-Bruciate gli abiti e fate ciò che vi pare e piace. Addio-

 

Ogni membro, accompagnato dal suo Mew, se ne andò via. Era rimasta soltanto Lilì, che era riuscita a riprendersi.

-… è… è… finita- disse lei -… è tutto finito-

-MORGANA!- urlai con le poche energie che mi erano rimaste -Dammi un motivo. Perché tutto questo? PERCHÉ!-

-Un motivo? Deve per forza esserci un motivo?- rispose -Beh, per il terzo capitano del vecchio team Genesis c'era un motivo… ma per tutti gli altri… Un motivo non c'era-

-… è… è… è pura follia, questa!-

-Vedila come ti pare e piace. Il nostro obiettivo era eliminare Zygarde… e ora abbiamo concluso. Ora, però, devo fare una cosa…-

Mi alzai e mi misi in guardia, pronto a combattere con le ultime forze rimaste.

-Vediamo subito se l'equilibrio è stato rotto per davvero. Shadow Force!-

Sparì improvvisamente, senza dire altro. Provai a fermarla, ma fu inutile. Mi guardai attorno, sperando di parare l'attacco.

C'era solo un problema…

Un grosso problema…

Il bersaglio… il bersaglio…

Come posso dirlo…

Non ero io…

Sentii un grido straziante, doloroso e nauseabondo. Mi girai… e vidi Morgana. Aveva un coltello nella mano destra… e lo aveva appena infilzato nella bianca, morbida carne di… di… di Lilì. Puntava dritto dritto al cuore.

Attaccai Morgana, sperando di farle qualche danno, ma fu tutto vano. Mi colpì con un calcio in faccia… e caddi a terra. Provai a rialzarmi, fallendo miseramente.

Morgana tolse il coltello e Lilì cadde a terra, moribonda. 

-Vedo che sei testardo- mi disse -Allora vieni alla Vetta Lancia. Lì, vedrai la conclusione del progetto Apocalyps-

-*urgh…* …Non… ti… lascerò… scappare! Ice_-

-Teleport- e fuggì

 

 

Andai da Lilì, sedendomi di fianco a lei. Sapevo perfettamente che non era solo un membro del team Genesis… ma anche una persona moribonda, una persona che conoscevo, nel bene e nel male.

Tenendole la testa, provai a curarla con Heal Pulse… ma fu inutile. Quella mossa non aveva effetto, il taglio era troppo profondo per essere curato.

Quel momento… credo di aver pianto. Sentivo lacrime cadere dalla mia faccia sporca di terra, fango e sangue… mi sentivo debole ed inutile dinanzi a quel momento.

-B… B… Bond…- disse Lilì con un filo di voce -… eh… eh… eh… è la prima volta… che… ti vedo… piangere…-

-… Perché è successo tutto questo…?-

-Si vede che era destino, Bond-

-…-

-Lo sai che questo è un addio, vero?-

-…-

-*COUGH COUGH PUAH*-

-Io… Io… Ho preso una decisione. Sarò colui che ripristinerà l'equilibrio!-

-…-

Rimasi un attimo in silenzio

 

-Un giorno… Capirai… perché… sono entrata… nel team Genesis. Non… giudicarmi… soltanto… per questo…-

-Non c'è bisogno di giudicare il passato!-

-*GUAH PAH ANF, ANF*-

-…-

-Se ci tieni… a mantenere… l'equilibrio… Ferma… il progetto… Apocalyps_-

-*aaaaah*-

Ed esalò il suo ultimo respiro.

Le chiusi gli occhi e la appoggiai a terra. Guardai i miei pokémon, malconci ed esausti.  Erano spaventati da tutto ciò che avevano appena visto… e piangevano, piangevano tanto. Mewtwo era l'unico che abbassò la fronte, senza dire altro.

Non volevo rimanere lì a piangere, non ne avevo la voglia. Doveva essere la prima e l'ultima volta che i miei occhi avrebbero lacrimato.

-… Rientrate…- dissi -Avete bisogno di riposare…-

Ripresi tutti i pokémon, ad eccezione di Mewtwo.

-Cosa vuoi fare, ora?- mi domandò

-Portami alla vetta Lancia. Poi, dovrai farmi un favore. Dovrai andare da tutti i guardiani ed avvertirli del fatto. Dovranno nascondersi, dovranno andarsene. Non possiamo rischiare la morte di altre persone innocenti, soprattutto dei guardiani e dei pokémon leggendari!-

-… Hai ragione-

-Probabilmente sarà un addio, per noi due, quello. Non ti ho catturato e non ne ho la minima intenzione. Se vuoi aiutare gli umani, fallo pure-

-Come vuoi-

-…-

-…-

-…-

-… tutto okay…?- domandò

-… Voglio dare a Lilì una degna sepoltura. Aspettami fuori-

-Capisco. Va bene, fai pure-

Usando le mie mosse di tipo ghiaccio, decisi di seppellire Lilì. Era disumano lasciarla in quello stato.

Completai il tutto in tre quarti d'ora. Poi, andai da Mewtwo

-… Andiamo!-

 

 

 

 

Cosa stava facendo, Yvonne, durante tutto questo? Dove si era cacciata con Teleport? È il momento di scoprirlo.

Si era teletrasportata a Unima, per la precisione a Siparia. Corse verso una casa ed iniziò a suonare il campanello

-Chi è?-

-Mamma, aprimi!-

La porta si aprì ed Yvonne scattò dentro. Poi, chiuse subito la porta.

Sua madre era dinanzi a lei. Indossava un lungo abito bianco e rosa, che la copriva tutta, e i suoi lunghi capelli biondo scuro erano tenuti in alto da due fiocchetti. Questi ultimi, volteggiavano in aria, probabilmente grazie ai poteri psichici.

-Figliola, cosa è successo…?- domandò, perplessa

-MAMMA, HO TANTA PAURA!- e scoppiò a piangere

Sua madre si avvicinò e l'abbracciò.

-Tranquilla, Yvonne. Sfogati pure. Ma… Come mai sei qua? Non… Non capisco…-

-Catlina, devo parlarti-

Sua madre sobbalzò all'indietro. Quando la chiamava col suo nome era sempre per questioni di vitale importanza. 

-… Va bene, raccontami tutto. Vuoi un po' di camomilla, intanto?-

-No, grazie, sono a posto-

 

Sua figlia le raccontò ogni cosa le era capitata. Raccontò l'incontro con Destiny e Louis, quando si scontrò contro il team Genesis e quando lottò contro MissingNo e contro Shadow Mew. Le raccontò ogni cosa, senza tralasciare nessun dettaglio.

-… e questo è tutto- concluse -… Io… Io non so cosa fare, davvero. Non so se lasciare tutto alle spalle oppure no. Non so se continuare il viaggio per diventare capopalestra… oppure no… Io… Ho paura…-

-Uhm… Quindi hanno provato a distruggere l'equilibrio. Sai se ce l'hanno fatta oppure no…?-

-No… mi dispiace. Appena ho capito che volevano uccidere Zygarde, sono scappata qua…-

-Alllooooooooraaaaa…- disse Catlina, ragionando -Cosa si potrebbe fare…? Uhm… *yawn* Devo fare delle chiamate-

-Va bene. Intanto, andrei in camera mia. Potrebbe farmi bene, pensare ad altro-

-Okay. AH!-

-Uh? Cosa c'è, mammina?-

-Non è forse l'occasione adatta… ma ti volevo fare gli auguri-

-Come?-

-Dai, non puoi essertelo dimenticata. Di solito dimentico io, queste cose. Oggi compi ben 15 anni. Auguri!-

-… grazie- rispose Yvonne

-Volevo mandarti il regalo via Box dati, ma vedo che non ce n'è bisogno. È di sopra, proprio in camera tua-

-… Grazie mille-

-Un'ultima cosa. Mi servirebbe Slowbro. Puoi lasciarmelo qua?-

-Va bene- e consegnò la pokéball. Poi, andò in camera sua.

 

La sua camera era piuttosto semplice. Oltre al letto ed alla scrivania, c'erano vari poster con, raffigurati, alcuni pokémon psichici. Inoltre, sulla scrivania, era possibile notare tanti fogli, raffiguranti strategie e tattiche utilizzate da altri capipalestra ed allenatori.

Yvonne notò, sul suo letto, una scatoletta trasparente contenente due pokéball. Vicino, c'era un biglietto contenente gli auguri per il suo quindicesimo compleanno. Incuriosita, si avvicinò.

Li prese e tirò fuori i suoi nuovi pokémon. Erano un Pikachu ed un Exeggcute.

-Uh!- esclamò -Non mi aspettavo proprio voi! Conoscendo i miei genitori, questo Pikachu viene da Alola, mentre il pokémon uovo no-

Accarezzò i suoi due nuovi compagni di squadra… ma notò che c'era qualcosa che non andava: Pikachu sembrava… abbronzata.

Capì al volo che era tutto normale. Quel Pikachu… era cromatico!

Yvonne esultò di gioia e abbracciò i suoi nuovi compagni. Sapeva che aveva appena completato il suo team psico, mancava soltanto far evolvere Pikachu in Raichu. 

-Ho già trovato un soprannome, per voi due. Pikachu, ti chiamerò Maya, mentre te, Exeggcute… uhm… Palmito. Vi piacciono?-

-Pika Pi!-

-Cuttuy Exxx!-

-Eh eh eh, dal vostro sguardo direi di si. Oh?-

 

Iniziò a squillarle il Pokégear. Non capiva chi potesse essere, non aspettava delle chiamate. Spaventata, rispose

-… Pronto…?-

-Pronto, Yvonne!-

Aveva già sentito quella voce, mesi fa… ma di chi era?

Rimase in silenzio

-Sono Louis, ti ricordi di me?-

-Louis?- domandò -QUEL Louis?-

-Si, sono proprio io-

-Un attimo… Perché cavolo mi stai chiamando????-

-Mi serve sapere dove sei! È importante!-

-Hey! Dammi un motivo! Guarda che non mi sono dimenticata di come mi avevi trattato, durante quel viaggio!-

-Non tergiversare! Stai bene?-

-Ehm… si…-

-Oh, grazie al cielo!-

-Cosa sta succedendo?- domandò lei, impaurita -VUOI SPIEGARMELO OPPURE NO????-

-Stanno… Stanno…-

-COSA?!?!?!?-

-Il team Genesis… Sta uccidendo delle persone!!!!-

Yvonne si paralizzò… e non era colpa di una eletrococcola di Maya

-… o almeno così dicono i giornali- continuò Louis -Comunque sia, umani e pokémon stanno morendo…-

-Cosa… Come…-

-Se è come le leggende narrano… ZYGARDE È MORTO!-

Yvonne si pietrificò. Lei sapeva che il team Genesis stava per attaccare Zygarde… Eppure non aveva fatto nulla. Era fuggita, tentando di scappare da questa faccenda… ma forse era più coinvolta di quanto potesse immaginare.

-Mi serve sapere dove sei!-

-Sono a casa mia… e sto bene-

-Ottimo, dai. Sto contattando anche gli altri allenatori che erano in viaggio con noi. Alcuni stanno bene… altri…-

-Altri cosa?!?!?!?!?-

-Altri… non rispondono…-

-BOND! Hai sentito Bond?- urlò lei, spaventando Maya e Palmito

-Nessuno di noi ha il suo contatto, neanche Gennaro. Forse tu hai il contatto… altrimenti… nessuno può sapere se sta bene…-

-… Vedo cosa riuscirò a fare. Buona fortuna-

-Anche a te-

E chiuse la chiamata.

 

Yvonne si coricò sul letto ed iniziò a pensare. Cos'era meglio fare? Era meglio lasciarsi alle spalle tutto questo… o scontrarsi con questa cruda realtà? Si sentiva, ormai, coinvolta in questa faccenda e non capiva se era meglio fuggire o meno. Però… però… di cosa si stava parlando? Non è come una storia d'amore, che nel bene o nel male si può dimenticare… ma della possibilità di uccidere e di essere uccisi. Stava realizzando che quello non era un brutto incubo… ma la pura realtà.

Avrebbe dovuto lottare al massimo delle sue forze e sapeva che doveva prepararsi ad intensificare gli allenamenti con i suoi pokémon. Se avrebbe incontrato qualche criminale… non ci voleva neanche pensare.

Yvonne sapeva, però, di avere ancora i suoi poteri da messaggera… ma… cosa avrebbero detto gli altri? Cosa avrebbero pensato, tutti gli umani? Sarebbe stata emarginata ancor di più rispetto a prima? Questa cosa la preoccupava sempre di più. Aveva usato tantissimo i suoi poteri durante questi mesi, e li stava pian piano controllando… ma voleva continuare ad usarli. Usare i poteri da messaggera la faceva sentire "libera", completa… ma sapeva che rischiava di essere emarginata. Che fare, che fare! Non riusciva a venirne a capo, sentiva il bisogno di parlarne con qualcuno… qualcuno come… Bond.

Era l'unica persona che stava vivendo la sua stessa situazione. Anche lui era coinvolto in questa faccenda e ci teneva a sapere le sue intenzioni. Bond, probabilmente, era andato da Zygarde e, forse, aveva qualche idea su cosa fare.

 

Cercò il contatto sul pokégear… e lo trovò. Ad essere sinceri, nello stesso istante, si domandò come mai avesse quel contatto. Forse lo aveva ottenuto grazie a sua nonna? Non se lo ricordava, ma non le interessava granché.

-Pronto?-

-Pronto, Yvonne?-

-Bond, Bond! Come stai?-

-… potrebbe andar meglio… ma sto bene-

-Perfetto!-

-Come mai mi chiami…?-

-Bond… vado subito al dunque… Probabilmente sai bene che l'equilibrio è stato distrutto-

-…-

-Ehm… Cosa pensi di fare, ora?-

-Sto andando alla Vetta Lancia-

-Come mai?-

-Morgana mi ha detto che, lì, si ultimerà il progetto Apocalyps. Visto il nome del progetto, direi che è collegato ad Arceus-

-Oh no!-

-Hai già capito cosa potrebbe accadere-

-… moriremmo… tutti quanti. Si scatenerebbe… l'apocalisse!-

-Non voglio che altre persone vengano uccise, invano. Ho fatto una promessa, a Zygarde e a Lilì: io sarò colui che ripristinerà l'equilibrio-

-E come pensi di fare?-

-Non lo so, ma per prima cosa fermerò questa follia… che è iniziata… e che deve finire, subito!-

-Ma… ma…-

-Devo farlo per proteggere gli altri… devo farlo per fermare questa sofferenza… devo farlo… per un futuro migliore-

-Bond…-

-Non sono un eroe, e non voglio neanche considerarmi tale… io… ho solo un obiettivo. Devo ripristinare l'equilibrio, anche a costo della mia stessa vita!-

-…-

-Perdonami, ma devo andare. Buona fortuna-

-Aspetta!-

Yvonne voleva fargli altre mille domande… ma era troppo tardi: aveva già chiuso la chiamata.

 

Yvonne rimase un attimo sul letto. Pensò a cosa potesse fare, per poi andare da sua madre

-Catlina!-

-Rieccoti, ho_-

-Vado alla Vetta Lancia. Bond mi ha detto che si ultimerà lì il "progetto Apocalyps" del team Genesis. Già dal nome, si può ben capire l'obiettivo finale-

-… Va bene. Vuoi che venga con te?-

-No, preferisco che tu protegga Siparia-

-… Sei cresciuta, figlia mia. Può essere che questo viaggio ti abbia maturata?-

-Non lo so. Vado-

-Va bene. Un'ultima cosa-

-Cos'altro c'è??!?!?-

-… Usa i tuoi poteri da messaggera. Ti saranno utili-

-… Va bene. Bye bye-

-Buona fortuna, figliola…-

-Teleport- e se ne andò via

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Capitolo 31
*** Capitolo 30: l'inizio della fine ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Vorrei continuare a raccontarvi la storia… ma reputo importante capire la situazione che si era creata durante quel giorno.

Proprio per questo ho deciso di fermarmi un attimo, soltanto per questo capitolo. Voglio raccontare una storia.

Perché faccio questo? Beh, credo sia importante, per il lettore, capire che non fu un momento molto facile da gestire, anzi! Fu un incubo che condizionò tutta la società.

Ad essere sincero, però, ciò che andrò a raccontare non è completo al 100%. Per fare un esempio, non sono riuscito a trovare abbastanza descrizioni per dettagliare meglio i personaggi. Questo perché i protagonisti (che ho consultato) non si ricordano molto bene le vicende di questa avventura… oppure non ho potuto incontrarli, causa decesso.

Mi sono informato il più possibile sulla faccenda e devo ammettere che non è stato facile. Comunque sia, spero che questa storia possa essere uno spunto di riflessione per il lettore. È una storia legata alla regione di Hoenn… ed al suo simbolo: il Parco Lotta.

 

 

 

Una delle cose che caratterizzava Hoenn dalle altre regioni era proprio questa bizzarra costruzione. Non solo è stato il primo Parco Lotta ad essere inaugurato… ma era anche quello più originale, in termini di contenuti! Gestito da ben quattro assi lotta, gli allenatori dovevano affrontare prove disparate, basate sulla fortuna, sull'abilità e sulla coordinazione con la propria squadra. L'obiettivo dell’allenatore era ottenere tutti i pezzi della medaglia del Parco Lotta. Per la maggior parte aveva solo un valore simbolico ma, come ho già potuto dire nei capitoli precedenti, era fondamentale per ottenere il titolo di Superquattro, Capopalestra, eccetera eccetera.

Quel giorno, c'erano tutti e quanti gli assi lotta: Alberta, specializzata nei pokémon di tipo psico, Fortuna, specializzata nei pokémon veleno, Alice, specializzata nel tipo volante, e Chiara, specializzata nel tipo normale. Due di queste erano delle capopalestre (Chiara era pure della regione di Johto) quando c'erano i Dex Holder… ma adesso hanno potenziato il loro titolo.

 

La giornata iniziò come tutte le altre. Le quattro assi lotta, dopo aver contattato i vari membri dello staff per coordinare tutti i servizi, si divisero, andando nelle loro torri lotta.

Pochi allenatori erano passati di là, quel giorno. Era in corso un enorme torneo a Unima che stava coinvolgendo la maggior parte dei Capipalestra, Superquattro, Assi Lotta, Kizuna, eccetera. Alcuni di questi, però, avevano rifiutato l'invito di questo "torneo", come le quattro Assi Lotta di Hoenn.

 

La giornata risultava piuttosto noiosa… fino a quando, un ragazzino, arrivò da Alberta, fischiettando.

-Toh!- pensò Alberta -Che fortuna, questa!-

-*fischietta*-

-Benvenuto, allenatore! Io sono Alberta, Asso Lotta di tipo Psico di Hoenn-

-*fischietta* Asso lotta… AH, ma certo! Lei è uno degli Assi Lotta di questa regione, immagino-

-Si, sono proprio io. Il tuo nome, prego-

-Sono Chinotto, allenatore ed artista musicale che viaggia senza meta. Vuole sentire qualche musichetta, per caso? Ho un ukulele pronto per questo momento!-

-Beh… se ci tieni… suona pure-

Alberta sapeva che, forse, stava dando un vantaggio all'avversario… eppure non le importava molto. Sarebbe stato uno dei pochi allenatori che sarebbero venuti alla torre lotta, tanto vale sfruttare l'occasione per allenarsi un po', no?

-La lotta sarà una 3VS3 in singolo- aggiunse Alberta -Partiamo subito. Metagross, conto su di te!-

-Erbetta, si entra in battaglia!-

Chinotto tirò fuori dalla pokéball un esemplare di Torterra. Non sembrava pericoloso, ma dava la sensazione di essere molto resistente. Alberta doveva stare attenta-

-Allora, io inizio *suona*-

-Combattiamo. Cozzata Zen, subito!-

-Erbetta, rispondi con Terremoto!-

Il pokémon ferrarto si lanciò sul bersaglio, colpendolo con la capoccia. Torterra indetreggiò, tentennando.

-Wao… iniziamo benissimo… Continua con Terremoto!-

-Magnetascesa, forza!-

Il pokémon continente colpì con forza il pavimento, scuotendolo. Metagross, invece, riuscì a sollevarsi da terra grazie al potere del magnetismo, evitando l'attacco.

-*maledizione. Se lascio Erbetta in campo rischierei di perdere. Devo cambiare strategia* Erbetta, ritorna. Bombospino, facci sognare!-

Sostituendo il bersaglio, Chinotto mise in campo Ferrothorn, pronto a lottare

-*Ho bisogno di potenza* Danzaspada!-

-Levitoroccia, forza!-

Ferrothorn piazzò delle piccole pietre che rimasero per aria. Il funzionamento della mossa è semplicissimo: le rocce sono strettamente legate al peso dell'arena ed alla pressione dell'aria. Ogni volta che il peso e la pressione cambiano, nella zona avversaria (ovvero, quando un pokémon viene sostituito), le rocce attaccano. Alberta sapeva perfettamente che quella mossa poteva risultare fastidiosa, col tempo. Doveva trovare un modo per aggirarla.

-Crescipugno!-

-Rivincita!-

Il pokémon psico-acciaio attaccò il bersaglio, aumentandosi l'attacco… ma Ferrothorn rispose, sparandogli alcune delle sue punte di ferro addosso. Poi, lo colpì con uno dei suoi tre arti, mettendo KO il bersaglio.

Alberta aveva già perso il suo primo pokémon. Ne rimanevano solo due

-… rientra. Slowbro, ho bisogno di te!-

Appena entrato, fu bersagliato da Levitorocce. Il risultato? il pokémon acqua-psico sbadigliò. Sembrava non avesse subito tantissimi danni. Forse… non se ne era neanche accorto

-OOOOOOOOOOOOWWWWW- urlò Chinotto -OW SLOOOOWWWWWBRROOOOOO! CHE AMOOOOOOORREEEEEE!-

-… Come?-

-Adoro tantissimo quel pokémon-

-… Continuiamo?-

-Ah, già… Okay-

-Fuocobomba-

-*un attimo… AAAAAH* rientrarientrarientrarientrarientrarientrarientrarientrarientraccacchio! Dov'è la pokéball? Dove l'ho messa!?!??!?!?!? Nuooooooooooo!-

Ferrothorn subì il colpo senza provare a difendersi, sapendo che non ce l'avrebbe mai fatta.

Il pokémon acciaio-erba cadde a terra, esausto. Con una sola mossa, erano già tornati pari.

-Bello, bello bellissimissimo. Troppo tardi… Rientra, Bombospino. Ora ci divertiremo. Trippa d'assalto, combatti!-

-Trippa d'assalto…?- pensò l'asso lotta -Beh, ha dei soprannomi originali, questo giovanotto. Di sicuro sarà un pokémon fortissimo, visto il nome-

Aveva indovinato, lei? Beh, Non proprio.

 

Saltò fuori un esemplare di Slowking, mezzo addormentato

-Ah… mi aspettavo qualcun altro- continuò a pensare, lei -Probabilmente voleva evitare lo svantaggio di tipo di Torterra. Non è stata una brutta mossa, anzi-

-Divertiamoci. Sbadiglio-

-Rispondiamo con un altro Sbadiglio!-

Le due evoluzioni di Slowpoke iniziarono a sbadigliare a vicenda, per poi dormire subito dopo.

-…-

-…-

-…-

-… e adesso?-

-… ehm… aspettiamo- rispose Chinotto -Non rimane altro da fare-

Passarono trenta minuti… Trenta… Incessanti… minuti…

-*Yawn* Scusami, Chinotto- disse Alberta -Vuoi prendere un caffè? Così, giusto per non addormentarci pure noi-

-Ma sì, dai *anche perché se siamo fortunati si sveglieranno tra un quarto d'ora. Non ho voglia di addormentarmi in battaglia*-

-Va bene. Seguimi-

 

L'asso lotta accompagnò Chinotto in un'altra stanza. Tirò fuori qualche spicciolo e prese due caffè dalla macchinetta. Mentre lo sorseggiavano, Alberta domandò:

-Mi incuriosisce il fatto che sei venuto qua, sai?-

-Uh? E perché, scusa?-

-Sai che a Unima c'è un grosso torneo- rispose -Ci sono quasi tutti i capipalestra, superquattro, Kizuna, eccetera…-

-Uhm… no, non lo sapevo. Ma… allora perché non ci sei andata?-

-Semplicemente, preferisco rimanere a "proteggere" la mia torre lotta. Ho ottenuto questo titolo quando ero soltanto una ragazzina, ci terrei a mantenerlo operativo ed intatto-

-Strano discorso, ma capisco perfettamente. Volevo ringraziarla-

-Dammi pure del tu. Come mai?-

-Di solito non mi fanno suonare, mentre combatto. Dicono che sia una tattica che uso per potenziare i miei pokémon. Io, invece, sono convinto che possa movimentare l'atmosfera, caratterizzandola. Se si facessero tutte le lotte senza musica, sembrerebbero tutte uguali. Con la musica… beh… ogni lotta diventa magica e speciale!-

Alberta non poteva negare. La battaglia che stava facendo sembrava simile a tante altre… eppure si stava divertendo, sembrava diversa… forse era proprio la musica? Non poteva esserne certa.

-Dai, andiamo a vedere se stanno ancora dormendo- disse Alberta -Se non si sveglieranno… saremo costretti ad usare delle bacchestagna-

-Son d'accordo. Non voglio tergiversare oltre-

 

Appena i due umani tornarono nella zona di battaglia, Slowbro e Trippa d'assalto si svegliarono dal loro simil-letargo. Erano pronti a combattere, di nuovo.

-Va bene. Ricominciamo?- domandò Alberta

-Son d'accoro. Idr_-

-Alberta, ALBERTA! FERMATE LA LOTTA, SUBITO! È URGENTE!-

L'asso lotta ritirò Slowbro e si guardò attorno. Vide Alice, che si trovava dietro a Chinotto.

-Alice, cosa è successo? Perché non sei nella tua To_-

-L'equilibrio è stato rotto!!!!-

-… Aspetta…- disse Chinotto, intromettendosi nel discorso -… Ma stai parlando di quell'equilibrio…?-

-si-

-… davvero…?-

-si…-

-… non è una bur_-

-SONO SERIA!!-

-*oh cacchio. Non è l'occasione adatta per usare l'ukulele… meglio metterlo via…*-

-È il team Genesis?- domandò Alberta -So che hanno provocato seri danni in tutta la regione di Ferrum… non vorrei che… ehm… ci siamo capiti…-

-Sono abbastanza certa. Hanno già attaccato Sinnoh e Kanto. Sono già morte tante persone e tanti pokémon… e stanno venendo qua…-

-Evacuate la zona e curate tutti i pokémon che avete!- urlò -Chinotto, avremo bisogno di te!-

-Come?-

-Sei un bravo allenatore. Le tue abilità potrebbero essere utili. Vai a curare i tuoi pokémon. Ci vediamo vicino alla spiaggia del Parco Lotta-

-… vado! *oh cacchio… ma devono capitare tutte sempre a me?*- e se ne andò

-Alice- continuò Alberta -Vado a curare i miei pokémon. Avverti anche Fortuna e Chiara. Ci troviamo fuori-

 

 

Le quattro assi lotta si erano ritrovate su una sponda del parco lotta. Sapevano perfettamente che non avrebbero avuto un grande supporto, dall'esterno, a causa di quel torneo. Inoltre, sapevano perfettamente che sarebbero stati un bersaglio facile. Il Parco Lotta di Hoeen è una delle attrazioni principali della regione… ma ha un piccolissimo difetto: è una zona molto piccola. Non c'era alcuna possibilità di dividersi gli avversari. Sarebbe bastato poco per circondare i nostri protagonisti… ed eliminarli non sarebbe diventato un problema.

-Eccomi qua! Scusate il ritardo- disse Chinotto, affannato -… stanno venendo qua, vero?-

-Si… e sono in tanti, almeno un centinaio- rispose Alice -Vengono tutti per via mare, verso nord-est-

-Mettete questi ai vostri pokémon!- propose Chiara -Sono delle fascette. Potrebbero essere utili per riconoscere i nostri pokémon, durante la battaglia-

-Bella idea. Va bene- risposero gli altri in coro

Ogni allenatore tirò fuori i suoi sei pokémon, preparandoli per combattere. Sapevano perfettamente che poteva essere il loro ultimo giorno… dovevano rischiare il tutto per tutto!

-Sono vicini…- disse Alice -È ora di agire. Pidgeot, Turbine!-

-Chuchu, vai con Tuono!-

 

Il primo rallentò i membri del vecchio team Genesis; il secondo, invece, fulminò l'acqua, uccidendo alcuni avversari. 

Chinotto non voleva uccidere delle persone… così come non volevano farlo le Assi Lotta. Però sapevano troppo bene che erano una grossa minaccia da fermare… con ogni mezzo disponibile… nel bene e nel male.

Chiara fu attaccata alle spalle.

-Maledizione!- urlò Fortuna -CHIARA, CHIARA!-

-Sto bene… grazie…- rispose lei -Mi fa… male… la… schien_GHIAAAAAAH!-

-è una ustione di terzo grado…- aggiunse Alberta -Gardevoir, curarla con Ondasana-

-Gaaarde…-

-Attaccano pure da dietro. Sono in cielo… Pidgeot, Chinotto, continuate verso quella direzione. Altaria, usa Dragobolide!-

Il pokémon canterino sparò una meteora in cielo che si spaccò in mille pezzi. Colpì molti avversari, buttandoli a terra

-Perfetto- urlò Alice -Colpiti e affondati… ma sono in troppi, non ce la faremo mai-

-Dobbiamo continuare. Altrimenti… moriremo tutti!-

 

 

Le quattro assi lotta e Chinotto provarono ogni possibile strategia per fermare i membri del team Genesis… ma riuscirono comunque ad arrivare al Parco Lotta.

Molti erano già stati eliminati… ma erano, comunque, troppi per essere gestiti! Non sapevano cosa fare. Avevano le mani legate…

Alice, Alberta, Chiara e Fortuna provarono a megaevolvere i loro pokémon per contrastare quella situazione… ma non fu abbastanza. Trenta pokémon non erano sufficienti per contrastare gli avversari.

-MPidgeot, usa Abisso tramite Mimica!-

-MBeedrill, rispondi con Coleomorso!-

-MSlowbro, Fuocobomba!-

-MAudino, Ondasana!-

-Erbetta, Mazzuolegno!-

-… Non possiamo farcela…- urlò Fortuna -Sono in troppi… ci schiacceranno!-

 

Avevano fatto di tutto per contrastare quella follia… ma ormai non c'era più nulla da fare… dovevano fuggire, e in fretta

-Dobbiamo fuggire!- urlò Fortuna -Non rimane altro… rischiamo di morire, qui-

-Però dobbiamo proteggere il parco lotta!- urlò Alberta -Dobbiamo farlo, a tutti i costi!-

-Alberta, so che ci tieni al tuo titolo… ma metti via il tuo orgoglio e salva la pelle!!! Siamo in pochi, non possiamo proteggere il Parco Lotta! Propongo di andarcene e di aiutare le altre regioni. Saremo molto più utili, così-

-… Hai ragione…-

-Skarmory, Baldeali!- urlò Alice, ordinando un attacco -Dobbiamo muoverci! Ci uccideranno!-

-Cribbio! Proprio oggi dovevano fare quello stupido torneo?!?!?!?-

-Non possiamo farci nulla. Apriamo un varco!-

-Ci penso io! Asimov, Iper Raggio!-

Asimov (il Porygon-Z di Chinotto) riuscì ad attaccare alcuni Mew, aprendosi un varco tra la folla. Chinotto si buttò a capofitto, fino ad arrivare dinanzi alla spiaggia del Parco.

-Muovetevi, forza!-

-Va bene- urlò Chiara -Fortuna, Alberta… andiamo!-

-Andate! Io li rallento!- 

-Cosa? Stai scherzando, Alberta?-

-Qualcuno deve rallentarli. Andate, forza! Bruxish, Psicozanna!-

-… Va bene! Buona fortuna-

Le tre assi lotta andarono verso la spiaggia del parco lotta e, assieme a Chinotto, fuggirono via. Chinotto, Chiara e Fortuna utilizzarono Surf, mentre Alice usò la mossa Volo di MPidgeot.

-Dividiamoci, direi che è meglio- disse Alice -Io rimango un attimo qua. Voglio assicurarmi che Alberta sia sana e salva. Buona fortuna a tutti quanti-

-… Anche a te!- e se ne andarono

 

 

Mentre Alice tornava al parco lotta notò che c'era qualcuno che la stava seguendo. Si girò… e vide che era un esemplare di Articuno, seguito dal suo guardiano

-Aricuno…- disse lei -Potete aiutarmi…?-

-Immagino che il problema sia il team Genesis- rispose il guardiano -Articuno userà Purogelo per eliminarli tutti quanti-

-Posso usarlo pure io, tramite Mimica. Assieme a Nullodifesa, potremo attaccare senza problemi!-

-Va bene. Mewtwo, puoi aiutarci?-

Mewtwo annuì

-Un attimo… Mewtwo è con noi!?!?!?!?-

-Si, mi ha avvertito lui della rottura dell'equilibrio-

-… capisco. Vi porto al Parco Lotta-

-Ti seguiamo!-

 

Una volta ritornati al Parco Lotta, Mewtwo usò Gravità per bloccare gli avversari. Alice scese dal MPidgeot, atterrando sul Parco Lotta. La scena che vide era terribile, agghiacciante.

C'erano pokémon ed umani morti da tutte le parti. Il terreno sembrava soltanto un mare di sangue… e Alberta… Alberta…

Non stava per niente bene, e nemmeno i suoi pokémon erano in condizioni migliori.

Mewtwo disattivò la gravità su Alberta. Alice, poi, riprese ogni pokémon di alberta grazie alle sue pokéball. Infine, prese in braccio Alberta e richiamò MPidgeot, allontanandosi dall'isola

 

-Aticuno- disse il guardiano -Purogelo. Non risparmiarti-

-MPidgeot, usa Purogelo tramite Mimica-

I due pokémon congelarono tutto il parco lotta, umani e pokémon del team Genesis compresi. Moriranno cinque minuti dopo, assiderati.

-Noi dobbiamo andarcene- disse il guardiano ad Alice -Vi auguro buona fortuna. Ne avrete bisogno-

-Anche a voi- e si allontanò.

 

Alberta stava morendo… aveva subito tanti danni ed erano tutti fatali. Alice non sapeva cosa fare, era disperata. Provò a fasciarla e provò a curarla in ogni modo… ma fu tutto vano.

Provò anche a contattare i Centri Pokémon… ma ebbe la triste notizia che non erano disponibili. Erano pieni zeppi di pazienti… non potevano più curare altre persone… e, per l'aggiunta, il personale stava iniziando ad essere insufficiente dinanzi a quella massa di richieste. Non potevano far nulla… per davvero…

 

La dama lotta di tipo psico morì tre ore dopo, assieme a tutti i suoi pokémon. Oltre a questo non si sa molto altro, ma si vocifera che queste siano le sue ultime parole:

-Hai fatto di tutto per curarmi… ma ormai è giunta la mia ora. Grazie mille per tutto… e non sentirti in colpa. Vai ad aiutare gli altri. Avranno più bisogno… di me…-

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Capitolo 32
*** Capitolo 31: Resa dei conti sulla Vetta Lancia ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

…Torniamo a noi…

 

Mewtwo mi portò dinanzi al Monte Corona. Mi disse che non poteva portarmi oltre a quel punto e che dovevo avanzare senza di lui.

Prima di andare a cercare i Guardiani, però, gli consigliai di andare a prendere lo Spinda di Lilì e di portarlo in un luogo più sicuro. Non potevo lasciare il pokémon Macchipanda da solo, senza la sua allenatrice… aveva bisogno di qualcuno in grado di proteggerlo.

Poco dopo Yvonne mi chiamò e, dopo aver concluso la conversazione, iniziai a scalare il monte.

 

Non potevo tirare fuori i miei pokémon, non potevo assolutamente farlo. Non erano nelle condizioni di lottare. Qualsiasi cosa sarebbe successa… dovevo pensarci io, da solo, con le mie forze.

Attivai il Will-o-Wisper ed iniziai ad avanzare, conscio del fatto che, probabilmente, non avrei mai rivisto la luce del sole.

Pensai a come poter combattere Morgana e a come poter sfidare Axort. Sapevo perfettamente che li avrei sfidati, una volta arrivato… e immaginavo che, con molta probabilità, mi avrebbero attaccato insieme. Nulla di piacevole, insomma.

Inoltre, dovevo anche pensare se c'era qualcosa che mi avevano tenuto nascosto. E se ci fosse stato qualche altro nemico in più da sconfiggere…? E se avessero tenuto nascosto qualche altro segreto? Era tutto un tranello? E come avrei risolto con Arceus? Troppe domande, a cui non sapevo ancora dare una risposta.

La mia idea, in quel momento, era quella di non uccidere quei tizi, mi bastava bloccarli. La mia priorità andava su Arceus, non sull'eliminazione di Morgana e di Axort.

Avanzai ancora, sperando di trovare una risposta a tutte quelle dannatissime domande… sperando che mi venisse in mente qualche idea. D'altronde, la notte porta consiglio… e, ormai, era già sera…

 

 

 

 

Intanto, nella Vetta Lancia

-*Ghiahaahhahahahahahaha* eccellente! Abbiamo tutto! Inoltre, tutto procede come da copione!-

-Nessuno si accorgerà di noi tre- disse una voce femminile -Il torneo che ho allestito sarà un ottimo diversivo. Ora come ora, ogni regione sarà sommersa dalla paura che verrà ampliata dalla disorganizzazione generale dinanzi a questo momento. Agiremo completamente indisturbati-

-Beh… forse non proprio…-

-… Cos'hai combinato…?-

-Beh, ho provocato Bond, portand_-

-Perché… perché mi fai questo…? andava tutto così bene… era tutto così perfetto…-

-… Volevo divertirmi… prima di vedere l'apocalisse… *sigh*-

-State tranquille, tutte e due- disse Axort, interrompendo il discorso di quella ragazza -Io e Morgana penseremo a lui. Siamo in grado di fronteggiarlo senza problemi. Tu, invece, pensa ad Arceus. Basterà catturarlo con la Masterball… e potrai ultimare l'opera: avrai Arceus nella sua forma apocalittica!-

-Lo piegherò al mio volere ed esaudirò il mio desiderio. Poi, vedrò cosa fare-

-Forza, suona il Flauto Cielo!- urlò Axort -E vai nello Spazio Origine. Arriveremo tra poco, quando Bond sarà stato ucciso-

-Certamente, a tra poco-

 

 

 

 

Dopo un'oretta di viaggio, riuscì ad arrivare alla fine del monte Corona. Non avevo incrociato nessun pokémon, nei paraggi. Forse erano tutti fuggiti… o peggio… forse erano stati uccisi, tutti quanti.

Mi curai con Recover e mi preparai a combattere. Non sapevo cosa aspettarmi… ma dovevo prepararmi al peggio!

Avanzai lemme lemme, stando attento ad ogni singolo dettaglio… fino ad uscire dalla grotta, arrivando sulla Vetta Lancia.

 

Ad essere sincero, mi aspettavo qualcosa di particolare, in quel luogo. Che ne so, un castello gigante o un'arma micidiale… invece… come posso dire? Beh, non era una zona molto strana… e neanche molto particolareggiata!

La struttura della Vetta Lancia era vagamente simile a quella di un enorme tempio in rovina. La zona, di forma rettangolare, sembrava quasi sospesa nel vuoto. Se non si stava attenti a dove mettere i piedi, si rischiava seriamente di cadere nel vuoto. Beh, non a caso la Vetta Lancia è la zona più alta di tutta la regione!

Si potevano notare anche una ventina di colonne (in condizioni pessime) sparse per la zona e, verso nord, notai una stranissima scala che portava verso il cielo, partendo da un piedistallo con inciso un triangolo. Sembrava, come dire… fatta di cristallo…? Non ne ero sicurissimo, ma dava quell'impressione.

-Sei arrivato- urlò Morgana -Ci hai messo poco, sai?-

La messaggera spettro-drago era seduta sulle scale di cristallo, assieme ad Axort.

-Lo prendo come un complimento. Prima di qualsiasi cosa, puoi rispondere ad una domanda?-

-Certissimo!-

-Il progetto Apocalyps è incentrato sull'Arceus Apocalittico, nevvero?-

-Hai fatto centro!-

-Perfetto. Non mi serve sapere altro-

-Anche perché non lo saprai! Non ti lasceremo ancora in vita- concluse Axort -Dobbiamo eliminarti. Sei una grossa minaccia, per il progetto Apocalyps-

-Allora potevate evitare di dirmi che ultimavate il progetto qua, no? Non è stata una mossa furba, da parte vostra-

-Hai ragione, ma *ehehehehehhheheheehhehehe*, poi non sarebbe stato divertente, no?-

-… Fermerò questa follia!-

-Non crederti un eroe. Shadow Ball!-

Morgana sparò una palla intrisa di energia negativa. In tutta risposta, presi la sfera e sfruttai la forza cinetica per rispedirla al mittente

-Protect!-

-Sludge Bomb!-

-Iniziamo, allora. Protect!-

Parai il colpo di Axort, ma ero vulnerabile a qualsiasi altro attacco. Morgana sfruttò l'occasione per colpire.

-Vediamo se hai imparato qualcosa, da prima! Outrage!-

Morgana iniziò a colpirmi alla cieca. Ormai avevo capito che avrebbe sfruttato l'occasione per colpirmi… di conseguenza, risposi con una nuova strategia

-Icy Wind-

Sparai dalle mani una folata di vento fresco che danneggiò leggermente i due avversari, diminuendo la velocità. Era anche vero che dovevo fermare l'Outrage di Morgana, che mi stava dando grossi danni

-MUOOORRIIIII!- urlò, lei.

-Bingo!-

Morgana provò a colpirmi con due diretti… ma non era abbastanza veloce. Presi i suoi pugni con le mani e le diedi una ginocchiata sul petto, facendole sputare un po' di sangue.

-Ice Pu_-

-Fire Lash-

Axort creò dalle mani una frusta infuocata e mi intrappolò nella sua morsa. Non riuscivo a liberarmi, neanche Sheer Cold risultò utile.

-Morgana, divertiti pure-

-Dragon Claw-

Le sue mani furono circondate da un'aura violacea ed avevano la forma delle zampe di un drago. Iniziò a graffiarmi tutto il petto, provocandomi ingenti danni. Avevo il petto rovinato, quasi squartato… ed usciva tanto sangue. La buona notizia? Non ero ancora morto.

-Devo sfruttare la mossa di Axort- pensai -Se mi trattiene… si, forse posso farcela-

Scattai verso Axort, diminuendo la distanza tra me e lui. Di tutta risposta, mi lanciò in aria per poi buttarmi a terra.

-Forse funziona... Forza!-

Sfruttai la caduta per buttarmi su Axort, colpendolo sul petto con un calcio ben assestato. Sfruttando l'occasione, mi misi dietro di lui e lo bloccai, eliminando il suo attacco e sfruttandolo come scudo umano.

-GHIAAAAAAAAH!-

-Amore mio! Shadow Sneak!-

Capii al volo che non potevo fare altro: quell'attacco era in grado di oltrepassare lo scudo umano, rendendo vana la mia strategia.

Con un altro calcio, allontanai Axort e parai il colpo di Morgana. Dovevo stare molto attento, a lei. Tra i due, era decisamente quella più pericolosa.

-Ora morirai. DRAGON ASCEND!-

-Lo hai già detto troppe volte. Non ci credi neanche tu. Ice Punch!-

 

Scattò all'indietro per, poi, lanciarsi su di me. Come la scorsa volta, voleva provare a darmi un calcio dritto dritto al cuore. Ero in grado di pararlo, stavolta?

Si, e senza usare Protect. Ormai avevo capito come funzionava la mossa… ed ero in grado di guadagnare un notevole vantaggio su di lei!

Mi bastò schivare il suo attacco; poi, presi la sua gamba, la tirai verso di me e la colpì sul petto con Ice Punch. Fu abbastanza per metterla al tappeto.

-Morgana, Morgana!- urlò Axort, correndo verso di lei -Stai bene?-

-Si… amore mio… grazie…-

-… Questo messaggero è molto forte. Dobbiamo usare il nostro attacco combinato-

-Sono d'accordo. Così lo eliminiamo insieme *ghiagaghagahhahahahagagahhahahga*-

I due innamorati si alzarono ed iniziarono a fissarmi attentamente. Poi, urlarono:

-Gunk Meteor!-

Axort formò della sporcizia acida tra le mani e la lanciò in aria. Morgana, invece, saltò in aria e colpì la mossa con un Draco Meteor. Risultato? Si formò un Draco Meteor intriso di sporco ed acido. Dovevo assolutamente parare quell'attacco. Era troppo pericoloso!

-Protect!-

-È inutile!- urlò Axort, ridendo -Questa mossa combinata ha le stesse proprietà di una mossa Z. Subirai l'attacco, qualunque cosa tu faccia! Muahahahah!-

 

In effetti, aveva ragione. L'acido dell'attacco stava sciogliendo la mia aura protettiva… e stavo subendo anche i colpi del Draco Meteor. Decisi di distruggere il mio stesso attacco e provai a coprirmi con le colonne. In quell'istante, mi sembrava di essere osservato da qualcun altro… ma non avevo tempo per pensarci oltre. Morgana ed Axort stavano tornando ad attaccarmi, dovevo rimanere il più concentrato possibile!

-Precipice Blades!-

Axort riuscì a creare degli spunzoni di roccia pronti ad infilzarmi come uno spiedino. Non riuscì a schivarli tutti; qualcuno mi colpì, tagliandomi le gambe e le braccia.

-Questa battaglia sta durando troppo- pensai -Devo sfruttare questa mossa per neutralizzare Axort. Sta diventando pericoloso e devo concludere questa faccenda al più presto!-

Sfruttai una delle rocce per alzarmi e, poi, mi buttai in picchiata sull'avversario

-Ice Shard-

Formai delle piccole schegge di ghiaccio e colpì il bersaglio, provocandogli seri danni

-Vai a dormire. Ic_-

-Spacial Rend-

-Me***! PROTECT!-

Morgana tagliò l'aria, provocando uno squarcio dimensionale. Io, invece, sfruttai la mia Protect per rimbalzare via. Rimbalzai su una delle rocce di Axort e mi ritrovai parzialmente infilzato. Forse non è stata la miglior trovata da parte mia, son sincero… ma almeno ero stato in grado di evitare l'attacco di Morgana. Lo squarcio si richiuse cinque secondo dopo.

-Credevo tu volessi morire come i Dex Holder- disse lei -Ma è giusto dare a te, messaggero dalle emozioni di ghiaccio, un trattamento speciale.

Iniziai a guardarmi intorno, sperando di trovare qualche tecnica per difendermi. Non capivo cosa volesse fare, con questo "trattamento speciale"... ma non mi teneva tranquillo. Avevo appena usato Protect e non ero più in grado di riutilizzarla. Rischiavo grosso.

Riuscì a staccarsi dalla roccia e mi preparai a subire l'attacco avversario

-Protect-

-Ma cosa…?-

-ROAR OF TIME!-

 

Morgana ruggì e provocò un'esplosione di energia, sfruttando tutta la sua forza interiore. Non potevo fare altro, neanche le colonne erano in grado di difendermi. Provai a parare il colpo con le mani… ma fu inutile.

Quando finì di ruggire, non ero più lì. Nella Vetta Lancia, regnava soltanto il silenzio.

-SIIII! È MORTO!!!! HAI VISTO, AMORE MIO????? È MOOOORTTOOOOOOOOOO!!!!! GHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAH GUARDA! È STATO POLVERIZZATO!!!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHA-

 

Fine saga: Progetto Apocalyps

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Capitolo 33
*** Capitolo 32: Colui che cerca la verità e gli ideali ***


Giorno 12, mese Ottobre, anno 2012

 

Quell'attacco mi aveva letteralmente messo fuori combattimento. Ad essere sincero, però, pensavo di essere morto.

Traballante, cercai di rialzarmi e tentai di capire cosa stava succedendo. Vedevo soltanto bianco, troppo bianco. Di sicuro non ero nello stesso posto di prima… a meno che non fosse nevicato improvvisamente

-Urgh… Che sta succedendo…?- dissi fra me e me -C'è fresco, qui… sembra che stia nevicando… Non sarò mica… morto? Dove… dove accidenti sono?-

Quell'ipotesi non era, purtroppo, da sottovalutare. Ero in una zona fresca (forse molto più fredda di quanto mi aspettassi), ricoperta da due spanne di neve. Non riuscivo a capire dove fossi. L'unica cosa diversa da quel bianco candido… era una grande luce blu, che stava accecando i miei occhi.

-Che strana luce…- pensai -E se… mi avvicinassi? Forse capirò meglio dove sono…-

 

Piano piano iniziai a camminare, tutto traballante. Non riuscivo a sentire tutti gli attacchi che avevo subito durante la battaglia contro Morgana ed Axort, ma sentivo che il mio corpo era diventato molto debole: camminavo a malapena.

La luce era provocata da qualcosa di… di… strano, davvero. Sembrava provocata da una vera e propria nave pirata ultratecnologica. Cosa ci faceva in una zona del genere? E che cosa ci facevo IO lì? Inoltre, sembrava aggiornata in termini di tecnologia… cosa poteva essere…?

-Uhm… Di certo è strano… E se…?-

-FORZA, MUOVETEVI!-

-SIGNORSì, SIGNORE!-

Iniziai a sentire tanta gente correre a destra e manca e cercai di nascondermi, buttandomi in mezzo alla neve. Erano tutti vestiti di nero… ma sembravano dei banditi. Di certo non erano ex membri del team Genesis.

-Che strani abiti… non ci sto capendo nulla… devo riprendermi, e in fretta… altrimenti il mio cervello andrà in tilt!-

 

Cercai di allontanarmi da lì e trovai l'entrata di una grotta. Azzardai l'ipotesi che, forse, era il caso di andare proprio lì. Probabilmente avrei acceso un fuoco, avrei recuperato le forze e, poi, avrei deciso cosa fare.

Controllai ancora una volta i miei pokémon nella borsa a tracolla. Non era cambiato nulla, erano tutti e quattro lì… ed erano ancora esausti. Era impensabile chiedere a loro una mano. Qualsiasi cosa sarebbe successa… dovevo risolverla da solo, di nuovo.

La grotta era buia, dentro, e non c'era nulla di particolarmente interessante: a parte un piccolo laghetto non c'era molto altro…

O forse no… Mi sbagliavo.

Sul muro della grotta c'era una strana apertura che portava più in profondità. Analizzando i lineamenti dell'apertura, ipotizzai che fosse un'entrata artificiale. Incuriosito, provai ad avvicinarmi.

Entravo sempre più in profondità della grotta ed il mio corpo si faceva sempre più debole. Non sentivo il dolore, ma stavo notando che le forze mi stavano abbandonando, di nuovo. Dovevo resistere… non volevo morire assiderato.

Proseguii comunque e mi ritrovai alla fine della caverna. Stava succedendo qualcosa e, per evitare di incappare in qualche problema, mi nascosi dietro a delle rocce.

C'era un ragazzo alto con i capelli lunghi e verdi, che era appena arrivato con il suo Reshiram.

Dall'altra parte, invece, c'era un tizio vestito in maniera abbastanza strana. Aveva un completo scuro cosparso di "occhi" ed indossava uno strano monocolo grigio e rosso sull'occhio destro. Teneva in mano, inoltre, uno strano scettro molto simile ad una grossa chiave.

Ma non era nemmeno quello il problema.

Vicino a lui… C'era Kyurem!

-Aspetta un attimo, Bond- dissi fra me e me -Fai mente locale. È impossibile che Kyurem sia qui. Non era scomparso?!?!?!?!?! Che cacchio sta succedendo? E se… e se la mossa di Morgana… mi avesse portato… nel passato…?-

Era difficile confutare tale ipotesi. Inoltre, ero certo che quei due non erano dei guardiani, visti i loro abiti.

Durante quei minuti, non rimasi ad ascoltare il discorso che stavano facendo i due tipi… piuttosto… stavo cercando di attirare il meno possibile la loro attenzione.

Dato che non ero nel mio presente volevo fare in modo di mantenere l'equilibrio spazio-temporale, nei fatti. Non conoscevo il funzionamento spazio-temporale e volevo evitare di provocare disastri. Ne avevo già fatti troppi, non mi volevo sentire responsabile di altro!

 

Ogni singolo evento andò come mi avevano raccontato Lilì e Frank: Kyurem, grazie al cuneo DNA, riuscì ad assorbire Reshiram, fondendosi con lui. Dopo aver cercato di attaccare N, però, fu attaccato a sua volta da un enorme drago nero carico di elettricità. Era Zekrom, seguito da quattro allenatori… da quattro dex holder. Erano Nero, Bianca, Nero II e Bianca II. Tra questi, soltanto Nero cavalcava il drago degli ideali.

Solo in quel momento capì perfettamente che le due persone che avevo visto prima erano N, un messaggero dell'equilibrio, e Ghecis Harmonia Gropius, capo del vecchio team Plasma.

 

 

-Zekrom!- urlò il ragazzo dai capelli verdi

-KORRRRRRRR-

-Non è possibile…- urlò Ghecis -Kyurem, spazzali via!!-

-KYUUUUUUU-

-Conkeldurr, finiamola in fretta!- Urlò Bianca II -Usa Colpo Basso-

Speravate in una lotta senza esclusione di colpi, vero? Purtroppo, non è andata così.

Il pokémon di tipo lotta si avvicinò all'avversario e lo colpì, buttandolo a terra. Calcolando che Kyurem bianco è un pokémon molto pesante e quel Conkeldurr teneva la fiammosfera (unita a dentistretti ed alla natura decisa)… era abbastanza facile capire chi potesse aver vinto.

-NOOOOOO! IL MIO KYUREEEEMMM!-

 

Dopo questo momento, però, i libri di storia raccontano che Kyurem si sia scisso da Reshiram a causa dell'attacco. Adesso, posso dimostrarvi che non fu proprio così.

È vero, Kyurem si staccò… ma non perché era esausto, anzi.

Kyurem… mi aveva individuato! Io, però, non lo sapevo…

Il pokémon confine fuggì via e Gechis si ritrovò sotto scacco… ma non è questo ciò che voglio raccontarvi. In un modo o nell'altro, dovreste trovare abbastanza dati nelle biblioteche, su quell'evento.

 

Mentre ero nascosto, qualcuno mi colpì alle spalle. Cercai di liberarmi ma non era facile. Sembrava che mi avessero infilzato la schiena.

-Argh… Gnnn… Gwah!-

Riuscì a staccarmi e mi allontanai dall'avversario. La mia schiena sanguinava sempre di più e sentivo che mi stavo indebolendo sempre di più… ma questo non mi avrebbe fermato.

Mi guardai attorno e vidi che il mio avversario… 

Il mio avversario…

…era Kyurem!

-Guarda Guarda chi c'è qui…- disse lui -Probabilmente potresti essermi comodo-

-Argh… Cosa vuoi da me…?-

-Quel team Plasma mi ha fatto molto male… ma mi hanno fatto capire una cosa importantissima-

-Che… cosa… intendi?- dissi, cercando di far meno rumore possibile.

-Grazie a quel tizi ho finalmente avuto l'opportunità di ottenere la mia vera forma… peccato che fosse limitata. O mi fondo con Reshiram, o mi fondo con Zekrom. È il grosso difetto del Cuneo DNA-

Non risposi, iniziavo a diventare troppo debole. Ero esausto. Non riuscivo a trovare abbastanza energie per attaccare…

-… In te vedo quella verità e quegli ideali che non riesco a trovare con Reshiram o con Zekrom…-

-Che cavolo vuoi fare?- domandai

-Semplice. Mi fondo con te- e mi attaccò allungando le sue code. Riuscì a schivare, anche se per poco

-Che cosa vorresti fare, scusa? Vuoi fonderti con un umano???-

-Umano o Pokémon, acquisterò la mia vera forma- e si lanciò su di me

Provai schivare, ma ormai ero troppo debole. Mi catturò e mi attaccò con le sue ali. Non potevo più fare altro, ormai. Era finita!

-Gnnn… No, non ce la farai…- esitai -È una pazzia, questa!-

-Oh, si che ce la farò. Userò il cuneo DNA al massimo per assorbirti!-

 

Kyurem mi colpì con una energia magenta, così come aveva fatto poco fa con Reshiram. Non riuscivo a capire se fosse serio o meno. Voleva veramente assorbirmi!?!? E perché dovevo essere "la verità e gli ideali" che cercava?

A pensarci adesso… penso che fosse legata alla mia promessa. La scelta di riportare l'equilibrio nel mio presente (l'ideale) riportando tutto allo stato originale delle cose (quindi, alla verità). A pensarla così può anche essere sensato, il pensiero… ma era comunque una follia! Nessuno aveva usato il cuneo DNA su un umano! Anzi, probabilmente non era stato NEANCHE programmato per quello scopo! Stava rischiando anche lui… ma si vede che voleva riottenere la sua vera forma ad ogni costo.

Stavo cercando di trovare un modo per evitare di fondermi con il pokémon ghiaccio-drago. Non potevo chiedere aiuto ai Dex Holder, dato che avrei modificato il mio presente, e non avevo abbastanza forza per far partire un combattimento decente… come fare?

Non avevo molto tempo e dovevo ragionare in fretta. Mi guardai rapidamente intorno… ma non c'era nulla di utile, neanche un diversivo…

Fu proprio in quel momento che arrivò una rivelazione, nella mia mente.

-Ragiona, Bond, ragiona!- pensai -Nel mio presente Kyurem non c'è più! Quindi… Devo accettare di essere assorbito… o devo assorbire io, lui? Devo veramente farlo…? Pensa, Bond, pensa…-

-Smettila di opporre resistenza e completa il tuo destino!-

-…Accetto il mio destino… ma cambierò le carte in tavola! LIGHT SCREEN!-

Con le ultime forze rimaste, riuscì a creare uno specchio in grado di riflettere l'attacco di Kyurem. Il pokémon confine si colpì da solo ed iniziò a rimpicciolirsi, addormentandosi.

Kyurem era sempre più piccolo fino a quando diventò grande come una palla da biliardo. non era né una Chiarolite, né una Scurolite… era qualcosa di nuovo, mai visto dall'umanità! Per pura comodità, chiameremo questa forma come "Grigiolite" (anche se, come nomenclatura, è simile alla Grigiosfera… ma possiamo metterci una pietra sopra)

 

Una volta fatto ciò, caddi a terra, stremato. Non mi reggevano più le gambe cercai di guardarmi attorno. I Dex Holder, assieme ad N e a Ghecis, erano andati via. Ero da solo…

-ANF CUAGH! Ce… ce… l'ho fatta-

Sorrisi per tre secondi, in segno di vittoria. Forse, con Light Screen, ero stato anche in grado di non assorbire Kyurem… 

ma mi sbagliavo.

La Grigiolite mi attaccò, all'improvviso. Non riuscì a difendermi e mi colpì sulla schiena, rendendomi totalmente inoffensivo. Poi, formò quattro "cavi" uguali alle ali di Kyurem… e mi infilzò.

Fu la prima volta che provai il dolore… e non fu per niente piacevole.

le mie grida erano strazianti e vedevo tutto bianco, pixelloso, offuscato. tentai di strappare via quei cavi ma non avevo abbastanza energia per farlo. La Grigiolite era molto più forte di me.

Continuai ad urlare, girandomi e rigirandomi per riuscire a migliorare la situazione… Ma non riuscii nell'intento.

non ricordo bene cosa  successo, dopo. Credo di aver usato una mossa di tipo drago, forse proprio Roar of Time, scappando da quel luogo, da quella tragica situazione… Ma…

… Ma ormai il mio destino era segnato. Mi ero fuso con Kyurem.

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Capitolo 34
*** Capitolo 33: Un gelido ritorno ***


Giorno Ø, mese ™Ø (passato)

 

Inizio saga: Abbattetemi!

 

All'improvviso, mi ritrovai in un percorso tutto innevato. La nave tecnologica che avevo visto prima non c'era più… ed ero circondato da alcuni pokémon di tipo ghiaccio, come Snover, Swinub e Smoochum.

 

Rialzandomi, cercai di capire dove mi trovavo, ma ritornò subito il dolore pressante di prima. Stavano succedendo troppe cose in poco tempo… ed ero ero così confuso che a momenti mi colpivo da solo.

Urlai per mezz'ora, girandomi e rigirandomi sulla neve. Sentivo che qualcosa stava agendo dentro di me, ma non ero in grado di fare nulla. Ogni pokémon che era nei paraggi fuggì via, probabilmente perché avevano paura di me.

Poco dopo, sentii un *biiiiiiiiiiiiip* continuo… e caddi a terra, morto.

 

 

Il mio corpo iniziò a mutare, senza un motivo apparentemente logico… fino a non rimanere neanche una briciola del sottoscritto. Kyurem aveva vinto, su di me, e mi stava usando come uno strumento per recuperare la sua vera forma.

Il risultato finale di quella mutazione fu quel Kyurem, il Kyurem originale, quello che persegue la verità e gli ideali… il Kyurem della leggenda!

-KYAAAAAAAAAAAA!!!!!!! *YAHAHAHAHAHHAHH!!!! CE L'HO FATTA, CE L'HO FATTA!!!!!!! Lo dicevo, io, che non era una follia così grande!*-

Lanciò un grosso boato e rase al suolo ogni arbusto presente nelle vicinanze, per provare se aveva veramente ottenuto la sua massima potenza… e la sua vera forma.

-KYAAAAAAAA! *SI, SI, SIIIIII! AHAHAHAAHAH! CE L'HO FATTA!*-

 

 

Nello stesso istante, poco lontano da dove si trovava il pokémon confine, un esemplare di Abomasnow stava sonnecchiando vicino ad un albero di bacche. Pensate: era lo stesso pokémon che avevo incontrato quando avevo sfidato MissingNo. Dopo quell'evento aveva deciso di costruire una grossa tana e si era abituato a fare una vita tranquilla, da solo, senza che nessuno lo disturbasse. Al mattino presto si alzava, andava a cercare del cibo, tornava a casa, pranzava, faceva un lungo sonnellino, si svegliava, andava a fare un'altra passeggiata, dava qualche pugno su un albero per tenersi in forma, cenava e poi si preparava per dormire. Una vita semplice e monotona, insomma.

Quel giorno, però, la ripetitività delle sue azioni subì una drastica modifica.

-KYAAAAAA!-

-Uh? Cos'è questo rumore?- sbuffò il pokémon erba-ghiaccio -Ma aspetta, c'è qualcosa che non va… Se sono sordo a causa di antisuono… Come cacchio faccio a sentire? Vuol dire che non ho più antisuono?!?!?!? Poco importa! *Sigh*… uh, mi commuovo per poco-

-KYAAAAAAAAAAAAA!-

-Aaaah, sento il fruscio delle foglie, le urla dei pokémon… Ma… ma questo verso non lo ho mai sentito. Magari è un nuovo vicino. Vado a dare un'occhiata-

Il pokémon albergelo provò ad alzarsi, ma cadde subito a terra, sbattendo la sua faccia sul terreno nevoso. Si sentiva molto più pesante di prima e faticava ad alzarsi. Si stupì di ciò.

-Gnnnnnn… Niente da fare. Mi sento più pesante del solito, non riesco nemmeno a reggermi in piedi. DI sicuro non sono ingrassato in meno di tre ore. Forse… Forse mi sono megaevoluto?!?!? Naaaaaaa, mi sembra molto strano. Eppure… le mie mani sono più pelose rispetto prima, proprio come la mia megaevoluzione. È successo per davvero…? È strano, direi impossibile… magari il nuovo arrivato saprà qualcosa-

Tentò di alzarsi di nuovo, ma fallì miseramente. Decise, allora, di camminare come un quadrupede, capendo che non era più in grado di reggersi in piedi. Seguendo il verso, trovò un pokémon che non aveva mai visto prima… o almeno, da quanto ricordava.

 

 

È complesso descrivere com'era fatto il pokémon confine, davvero. Questo perché non ci sono prove storiche che mostrino la sua vera forma. Cercherò di darvi una semplice descrizione per avere una idea.

La forma originale di Kyurem è molto diversa rispetto a tutte le altre che si conoscono. Il collo si accorcia un poco, diventando più robusto, e le sue ali si accorciano e diventano lunghe quanto due spanne, rimanendo comunque molto pericolose. Esse, infatti, contengono due cavi ciascuno e si collegano al bersaglio, provocando forti scosse elettriche. Nella coda, per nulla diversa dalla "forma comune", il pokémon ghiaccio-drago era in grado di formare una palla di fuoco e di bloccarla lì con una rete elettrica. Questa caratteristica poteva permettergli di caricare l'attacco senza che l'avversario possa notarlo. Poi, poteva sfruttarlo come un potente attacco a sorpresa. Inoltre, tutto il corpo era cosparso da uno spesso strato di ghiaccio inscalfibile e spesso. Era impossibile vedere la pelle di Kyurem!

Lo so, probabilmente non è la miglior descrizione per un pokémon che nessuno ha mai visto… ma non ho altri dati a disposizione.

 

 

-Chi sei, tu?- domandò Abomasnow -Sei nuovo, da queste parti-

Il pokémon drago-ghiaccio lanciò un altro boato ed incenerì una manciata di alberi. MAbomasnow si arrabbiò.

-Eh no, eh! Non è che vieni qua, urli a squarciagola e poi provi a distruggere tutto! Aaah, i giovani d'oggi. Sono sempre così irresponsabili!-

-In realtà stavo testando la mia nuova POTENZA-

-Beh… allora, piuttosto di spazzare via tutto quanto ti propongo una lotta. Ti va? Almeno eviti di distruggere tutto, no?-

-SARÀ L'OCCASIONE PERFETTA PER TESTARE LA MIA NUOVA FORMA!-

-Se permette, farei iniziare il più vecchio. Yaaah!-

Mega Abomasnow attaccò il pokémon confine con geloscheggia, ma quest'ultimo bloccò il colpo utilizzando Ventogelato.

Il pokémon albergelo non rimase a guardare. Sfruttò l'occasione per colpirlo con Gelopugno… senza, però, fare alcun danno. Provò ad allontanarsi e si preparò per riutilizzare geloscheggia. Kyurem, però, rispose con un Lanciafiamme.

 

-Ghhhh… bruciabruciabruciabruciabruciabruciabruciabruciabruciabrucia!!!!-

-MUAHAHAHAHAH! GUARDA LA POTENZA DEL VERO E PURO KYUREM!-

-Un attimo… Tu saresti… Kyurem…?-

-Si, vecchio. Pensavo ti fossi accorto che sono decisamente il più anziano, qui-

-Ah, pardon. Probabilmente ho visto Bounsweet per Illumise… ma perché sei qua? E come mai sei, come dire… diverso…? Non ti ricordavo così, settant'anni fa-

-Bah, ho semplicemente ottenuto la mia vera forma. Sai? Quando ero così, tu non eri neanche nato-

-… certo che si vede che siamo invecchiati-

-Come mai?-

-Stiamo parlottando troppo-

-… Non posso darti tutti i torti. Mancano solo dei lavori in corso da contemplare e poi siamo a posto-

-… continuiamo…?-

-Va bene. KYAAAAAAAA!-

Kyurem usò Gelamondo per cercare di rallentare il bersaglio. Il pokémon albergelo, invece, rispose con Bora. Le due mosse si annullarono a vicenda e MAbomasnow tentò di sfruttare l'occasione per usare Gelopugno. Kyurem rispose con Tuonopugno e, ancora una volta, le mosse si annullarono. Il risultato di tutto ciò? Nessuno dei due aveva ottenuto un grosso vantaggio sull'altro. Si vedeva che erano anziani e che non si erano ben allenati!

 

La battaglia durò ancora un po', fino a quando il pokémon albergelo notò una cosa abbastanza strana. Vicino a Kyurem, infatti, c'era una borsa a tracolla.

-Cosa ci fa un oggetto umano lì?- pensò MAbomasnow -è strano… non vedo umani, qui attorno. Mi chiedo cosa ci sia lì dentro-

Parò il Fulmine del pokémon confine e tentò di prendere la borsa. Si poteva notare che fosse diventato meno sveglio, rispetto l'ultima volta che aveva incontrato Bond. Probabilmente, la monotonia delle sue giornate lo aveva rincitrullito un poco.

Le sue intenzioni erano anche interessanti, davvero… ma, sfortunatamente, inciampò su un ramo e cadde rovinosamente a terra, scivolando sul ghiaccio. Provò ad allungare la zampa per prendere la borsa… ma si accorse troppo tardi che non aveva detto a Kyurem le sue intenzioni.

Il Geloraggio del suo avversario fece volare via sia MAbomasnow, sia la borsa. Il pokémon Albergelo non subì grossi danni… ma la borsa era stata distrutta, tirando fuori ed aprendo le pokéball dove tenevo i miei pokémon.

 

-Cacchio! Non potevi tenermi ancora un po' dentro?- brontolò il pokémon similalga -Siamo KO, te lo abbiam_ OH CACCHIO… Cosa sta succedendo?-

-Brrrrr… C'è Fle-e-e-e-e-e-e-e-e-d-d-d-d-d-d-o-o-o-o-o-o-o-o-o-

-Forza, Siri! Sei di tipo fuoco! Non dovresti aver freddo, qui!-

-Hai r-r-r-r-r-r-a-a-a-a-a-a-aa--g-g-g-g-g-g-g-i-i-i-i-i-i--oo-ne…-

-*sbuffa* Non lamentatevi… siete nella zona più fredda di tutta Sinnoh-

-C'è qualcosa che non va… non riesco a capire cosa sta succedendo…-

-Tu… Tu… io ti ho già visto! Signor Abomasnow, sei diverso rispetto al solito, sai? Sembri… Megaevoluto!-

-Allora non era una mia impressione!-

-Un attimo, fermi tutti! Dove siamo? Perché siamo qua? Perché siamo fuori dalle nostre pokéball? L'ho sempre detto che in quelle palle colorate non si capisce cosa succede all'esterno! Poi succede che non si capisce niente, come adesso!!!-

-Lyn…-

-Che c'è? Ci sono altri problemi, per caso? Non vedi che ne abbiamo già abbastanza?!?!!?!?-

-Il… il tuo corpo…-

Il corpo di Lyn era decisamente cambiato. Aveva guadagnato un paio di centimetri in altezza e le sue ali si muovevano in continuazione. Le sue gambe erano perfettamente dritte e le sue chele erano cresciute, dando l'impressione di essere molto più minacciose.

-Un attimo…- disse lei, guardandosi le braccia -… È uno scherzo, spero-

-Ehm… no, Lyn. Cosa ti è successo…?-

-Mi sono… megaevoluta? È impossibile, avrei bisogno della Scizorite o dell'energia di risonanza di Ferrum!-

-Wowowowoowwoooo. Calmatevi tutti!- urlò MAbomasnow -Ordine, ORDINE! Kyurem, ci devi delle spiegazioni!-

-Io? E come mai?- domandò con un leggero ghigno sul volto -Lascia stare questi qua, e finiamo lo scontro-

-Assolutamente no! Ti ho cercato anche per avere delle risposte!-

-*sbuffa*-

-So di essere pedante, ma ho un sacco di dubbi. Da quando sei arrivato qui io mi sono Megaevoluto. Anche questa Scizor è la conferma che qualcosa non quadra. Sappiamo tutti e due che non hai poteri legati alla megaevoluzione, non negarlo! E non sfruttare la scusa della "forma originale" che non regge, con me. Rispondimi! Cosa sta succedendo?-

Il pokémon ghiaccio-drago non rispose, ma caricò la sfera di fuoco sulla coda.

-Chi è il vostro allenatore, giovanotti? Lo vedete, nei paraggi?-

-È Il signor Destiny Bond… e non è qui-

 

 

-Kyurem!- urlò, rivolgendosi di nuovo al pokémon confine -Cos'è successo a Bond? Rispondimi!-

-…Se ci tenete a saperlo, è morto, diventando parte di me-

Tutti e quanti i pokémon saltarono all'indietro. Era serio o stava scherzando? Qualunque fosse stata la risposta… dovevano metterlo KO, per capirlo.

-Avevo bisogno di qualcuno in grado di darmi la forma completa… qualcuno in grado di perseguire la verità e gli ideali… ed eccomi qua-

-Stai scherzando, spero. Non dire che ti sei_-

-Fuso? Esatto!-

-RIPORTEREMO IL NOSTRO AMICO!-

-AH, provateci. Sarà tutto inutile-

-GHIAAAAAAH!-

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Capitolo 35
*** Capitolo 34: Colui che ripristinerà l'equilibrio ***


Giorno Ø, mese ™Ø (passato-presente)

 

Lyn, Siri, Asso, Mucillagine e MAbomasnow si lanciarono sul pokémon confine, utilizzando i loro attacchi migliori. Per rispondere all'offensiva, utilizzò Gelamondo e tentò di mettere KO tutti e quanti i suoi avversari. Per sua sfortuna, non aveva mai lottato contro così tanti pokémon… e quattro di questi erano anche coordinati fra loro. Rischiava di essere sconfitto, non poteva permettersi grossi errori.

La lotta durò bel due ore. Le difese del pokémon ghiaccio-drago erano veramente elevate… e le sue mosse offensive erano anche molto pericolose, rendendolo un avversario temibile. I miei pokémon dovevano trovare una tattica per vincere, e alla svelta.

Ma… io? Io dov'ero? Come stavo? Ero veramente morto? La risposta sarebbe un si e no per una serie di motivi differenti. Proverò a spiegarlo prendendo spunto da Kyurem Bianco e da Kyurem nero.

 

In ambedue le fusioni, come ben saprete, Kyurem prevale sull'altro. Reshiram o Zekrom, però, hanno un briciolo di controllo sulla fusione (decidendo se scindersi o meno, per esempio) e cedono continuamente ed inconsciamente parte della loro energia. È proprio così, infatti, che Kyurem riesce ad utilizzare Vampagelida ed Elettrogelo. In poche parole, i draghi della verità e degli ideali sono moribondi, in questo stato, ed hanno un briciolo di vita dipendente da Kyurem.

La situazione in cui ero era più o meno la stessa… solo che sentivo che ero capace di poter reggere il suo controllo, conquistandolo a mia volta.

La megaevoluzione che stava colpendo Abomasnow e Scizor non era colpa di Kyurem… ma mia. Erano le ultime energie che stavo inconsciamente dando a Kyurem, che si spargevano con questa stranissima scia megaevolutiva. I messaggeri dell'equilibrio, infatti, possono far megaevolvere i propri pokémon senza usare le pietrechiavi… ma, in cambio, spendono una grossa quantità di energia.

Cosa potevo fare, alla fin fine? In quel momento nulla, purtroppo. Dovevo solo aspettare che Kyurem fosse abbastanza esausto da poter prendere il sopravvento. Non sapevo neanche se ero in grado di farlo… ma non rimanevano alternative. Dovevo solo aspettare… e provare a fare qualcosa con quel pezzettino di autonomia che, a quanto pare, mi era rimasta.

 

-Asso!- urlò Lyn -Usa Introforza e punta al cielo! Ho una idea-

-Subito! Veeeyah!-

Asso usò una sfera concentrata di una energia strana, di tipo fuoco, e la lanciò in aria. Lyn sfruttò questa situazione per caricare le sue chele di una energia fiammante senza bruciarsi. Poi, attaccò il bersaglio con Pugnoscarica, infliggendogli ingenti danni.

-Spazio, compagni! Ora andiamo noi due!-

Il pokémon veleno-drago sparò in aria una palla di veleno draconica, che si ruppe in mille pezzi. Siri sfruttò l'occasione per usare Scarica sulla stessa mossa, formando una rete elettrica che collegava ogni singola meteora. L'obiettivo era abbastanza prevedibile: voleva intrappolare Kyurem in una morsa letale!

-Tenetelo fermo!- disse Siri ai suoi compagni -Se questa mossa entra, lo manderà al tappeto!-

-Ottimo! Tienila pronta. Ti darò io il segnale-

-Ricevuto!-

Mucillagine provò ad avvelenare il bersaglio sfruttando Fangonda… ma il pokémon ghiaccio-drago lo anticipò, usando Dragofuria. Il pokémon similalga cadde a terra, esausto.

-Urgh! Non ce la faccio ad andare avanti…-

-Non preoccuparti. Forza! Attacchiamo tutti insieme!-

-WOOOOOOAOAAAARRRGH!-

Ogni pokémon (a parte Siri e Mucillagine) attaccarono il bersaglio con la loro mossa migliore, di nuovo. Kyurem, per evitare di rimanere KO, decise di proteggersi.

-Vai, Siri!- urlò Lyn -È la tua occasione!-

-Ma così colpirò anche voi!-

-MUOVITI! NON CI SARà UNA SECONDA POSSIBILITà!-

-… Va bene *sigh*… Ryooo!-

 

Il pokémon plasma buttò la rete su Kyurem, e lo colpì con una scarica di colpi multipli. Kyurem andò KO… ed anche i compagni di ventura del pokémon plasma.

Non sapevo cosa stava succedendo, ma sentii le forze di Kyurem diminuire drasticamente. Capì che era il momento di tentare di controllare il pokémon confine. Non so cosa feci, di preciso, forse ho urlato nell'inconscio di Kyurem… poi… Argh! Non ricordo altro…

-Asso! Lyn! Mucillagine, Abomasnow!- urlò Siri, correndo verso i suoi compagni di ventura -State bene?-

-Ghhh… si, grazie…-

-Oh, come sono felice! *sigh*-

-Tranquilla, Siri. Sei stata bravissima!-

-Avevo paura… *sigh* di avervi *sob*…-

-Anche io pensavo di essere morto… ma, come dire… non è successo niente-

-Waaaaaaaaaah!!!! *piange*-

-Tranquilla, Siri… tranquilla. Non è successo niente di grave…-

-Scusate l'intrusione- borbottò Abomasnow -Ma… Non riesco a seguirvi. Di che cosa state parlando…?-

-Zygarde è morto… L'equilibrio è stato distrutto-

Il pokémon albergelo non disse nulla. Rimase stupito da tale affermazione.

 

-Abomasnow… non sei più megaevoluto…- esclamò Lyn

-Se è per questo anche tu, Scizor, sai?-

-Chiamami Lyn, per favore. Dov'è finito Kyurem? Non lo vedo…-

-È vero! Dove si sarà cacciato?-

-È troppo grosso- disse Lyn, ragionando -Lo avremmo notato subito! Non può essere scappato-

-*!!!* cosa c'è lì?-

-Aspetta… Ma è… BOND! È il nostro allenatore!-

-Bond…?- domandò Siri, asciugandosi le lacrime -Ma… sei sicuro, Asso…?-

-Si, proprio lui! Seguitemi!-

Tutti e quanti i pokémon del sottoscritto (Abomasnow compreso) seguirono il pokémon Evoluzione. Mi trovarono in mezzo ad un cumulo di neve, proprio dove prima c'era Kyurem.

Mi guardarono per due secondi; poi, indietreggiarono un poco. Avevano sul volto un'espressione di paura e stupore mista ad incredulità. Un minestrone di emozioni contrastanti, insomma.

-Urgh…-

-Non… Non è possibile…-

-Non ci posso credere…-

-Signor Bond…-

 

Aprii gli occhi e guardai i miei amici. Chiesi cosa era successo… e la risposta… fu sconcertante.

-Sei… diverso… TI SEI FUSO CON KYUREM!-

 

Ad essere sincero, non mi sentivo particolarmente diverso. Guardai le mie mani… e notai che non avevo più alcuno strato di pelle. Avevo soltanto delle lame di acciaio che formavano, appunto, le mie mani. Probabilmente erano le mie protesi ed erano affilate e taglienti come dei rasoi. Sarebbero stati utili in un film dell'orrore.

Poi, guardai dietro di me… e notai quattro cavi incollati mia schiena. Erano gli stessi cavi che Kyurem aveva nelle sue ali e che aveva usato per fondersi con Reshiram e con me. Su ogni arto, infine, avevo due buchi dove, probabilmente, potevo attaccare questi strani cavi.

Non dissi nulla. Mi alzai e provai a fare qualche passo. I cavi che avevo addosso sembravano parte di me, e potevo muoverli a mio piacimento…

Provai ad attaccarli alle gambe e mi sentì investito di una forte scarica elettrica. Probabilmente, sarei stato in grado di compiere balzi altrimenti impossibili e, forse, ero in grado di fare degli scatti a velocità inimmaginabili.

Subito dopo, li attaccai alle braccia e persi la potenza dell'elettricità, acquisendo quella del fuoco. Sentì le braccia incendiate da una forza bestiale, in grado di fondere qualsiasi cosa. Decisi di tenere i cavi lì, perché mi davano meno fastidio rispetto a quando erano staccate o a quando erano nelle gambe.

-Amici- dissi -… Grazie-

Tutti quanti i miei pokémon mi saltarono addosso, abbracciandomi e piangendo di felicità. Vedevo che erano preoccupati della mia salute… ma… mi sentivo… stranamente bene.

Vidi anche Abomasnow, lì vicino. Si stava allontanando. Decisi di avvicinarmi a lui per capire che cosa non quadrava

-Abomasnow… dimmi cosa c'è-

-… non ci sento più… di nuovo-

-Siri, Lyn, Asso, Mucillagine- dissi rivolgendomi ai miei pokémon -Ditemi cosa è successo-

-C'era un grosso Kyurem potentissimo!-

-Lo abbiamo sconfitto, tutti insieme-

-E Lyn ed Abomasnow si erano anche megaevoluti!-

-Capisco. Mi dispiace, Aboasnow. Non so cosa sia successo. Se sono stato io, a provocare la megaevoluzione… ti chiedo scusa. Non volevo ferirti-

-Ti ricordi? Avevamo fatto una promessa. Mi avresti ritrovato e mi avresti richiesto se volevo seguirti-

Non dissi nulla. Ad essere sincero, me ne ero totalmente dimenticato e non volevo fare brutta figura.

-… È il caso che venga con te-

-Vorrei chiederti perché-

-hai bisogno di me e della mia forza, altrimenti combinerai qualche altro pasticcio-

-… Allora, se vuoi…-

-MA ad una condizione! Dammi la possibilità di Megaevolvermi!-

-… Va bene. Vecchio Saggio… benvenuto in squadra!-

-È un onore, per me-

 

 

 

 

Riuscii a trovare una pokéball inutilizzata e catturai ufficialmente il pokémon albergelo. Poi andai in un centro pokémon, curai i miei pokémon e provai a localizzare una persona che Frank conosceva bene: Astrid. Di sicuro aveva un Abomasnowite che mi avrebbe fatto comodo. Dovevo soltanto "ritirarla".

La trovai a Johto e la sconfissi in una lotta. Presi la pietra megaevolutiva e me ne andai.

Mi recai anche a Sinnoh e mi iscrissi alla biblioteca della regione, riuscendo, così, ad ottenere tutti i dati dei libri di quel luogo. Dopo gli eventi che ho deciso di raccontare su questo diario, ho scoperto molte novità su alcuni pokémon, sui team malvagi che i Dex Holder hanno sfidato, tutte le informazioni possibili sui messaggeri dell'equilibrio… ma questo non è né il momento, né il luogo per parlarne.

Avevo poco tempo e dovevo prepararmi, prima che Zygarde morisse.

 

Era abbastanza plausibile che ero ancora nel passato, dato che era ancora pomeriggio, ed avevo soltanto tre ore per prepararmi. Dovevo ultimare i preparativi il prima possibile… prima di… andare a sfidare Morgana ed Axort.

Imparai ad utilizzare la megaevoluzione senza aver bisogno di una pietrachiave e mi allenai un poco con i miei compagni di squadra. Quando Zygarde morì e gli ex membri del team Genesis iniziarono a provocare il caos su tutto il pianeta, andai verso la Torre Lancia, preparandomi allo scontro finale.

La fusione con Kyurem mi aveva svuotato da ogni emozione esistente sulla faccia della Terra. Sembravo più un automa che un umano, ormai. Se mi erano rimaste delle emozioni, dovevo assolutamente evitare di mostrarle. Sentivo che Kyurem provava a reagire, dentro di me, quando manifestavo determinate emozioni. Non era un problema per me, tanto molti sentimenti li avevo già persi… ma risultavo molto più freddo e spaventoso nei confronti degli altri.

Rimanevano ancora troppe domande a cui rispondere… ma non c'era tempo. Dovevo evitare l'apocalisse… o peggio, la morte di tutti noi.

C'era solo una cosa che avevo capito appieno: come avrei risolto, con Axort e con Morgana?

La decisione che presi fu abbastanza drastica.

Li avrei uccisi, tutti e due. Erano una grossa minaccia per l'equilibrio… e non rimaneva nessun altra scelta. Non volevo arrivare ad una risposta così incisiva, davvero. Mi dispiace, sappiatemi perdonare.

 

Scalai il Monte Corona dall'esterno, sfruttando la mia nuova "forma" e rimasi appallottolato su una delle colonne della Vetta Lancia. Rimasi lì per tutto il tempo, aspettando che il mio "vecchio me" subisse il Roar of Time di Morgana, scomparendo nel passato.

Utilizzai Protect per non vanificare la mia strategia ed aspettai un attimo. Poi, mi lanciai su Morgana, dall'alto.

Avevo solo quell'occasione. Axort si era protetto e Morgana era vulnerabile a causa di Roar of Time, che richiede un tempo di ricarica all'utilizzatore. Dovevo attaccarla in quel momento. Punto e basta.

-SIIII! È MORTO!!!! HAI VISTO, AMORE MIO????? È MOOOORTTOOOOOOOOOO!!!!! GHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAH GUARDA! È STATO POLVERIZZATO!!!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAHIAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAHAAGAAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAH_*tonf* GUAH!-

-Cosa? Morga_-

-Sheer Cold-

Congelai gli alrti di Axort su un muro, bloccandolo. Poi, iniziai a stringere il collo di Morgana con la mia mano sinistra.

-Che… Cosa… È…-

-Perdonami, Morgana. Non volevo arrivare ad una soluzione del genere…-

-Come… Hai…-

-Mi sono fuso con Kyurem e sono riuscito a tornare qua. Mi dispiace dover concludere così il nostro scontro-

-Morgana, NO!- urlò Axort, piangendo

-È finita… per tutti quanti *ghiahahah*. Grazie per la lotta, Bond. Ho perso. Finiscimi-

-MORGAAAANAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!-

*Zac*

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Capitolo 36
*** Capitolo 35: Axort, Game Over ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Mi rialzai da terra, con la mano sinistra intrisa di sangue. Mi bastò alzare lo sguardo e guardare Axort per sentire la sua paura e la sua angoscia; si poteva quasi palpare. Iniziai a camminare verso di lui, tranquillamente, senza aver paura di un possibile attacco.

-… Pokémon, aiutatemi!-

Axort tirò fuori tutti i suoi cinque pokémon rimasti (tranne Mew) ed ordinò di attaccarmi. Io, schioccando le dita, tirai fuori dalle pokéball tutti i mie pokémon. Non era neanche necessario usare la megaevoluzione di Abomasnow: bastò un solo attacco da parte di ogni membro per mettere KO gli avversari. Durante le tre ore di allenamento, prima di tornare sulla Vetta Lancia, mi ero allenato per rendere i miei pokémon il più autonomi possibili, senza lanciare le pokéball. D'altronde, perdendo la mia borsa a tracolla, dovevo trovare un metodo più comodo per tirarli fuori il prima possibile. Bastava uno schiocco di dita… per avvertirli di agire!

-Gnnn… MEW, AMMAZZALI! ONDACALDA!-

Tirò fuori il pokémon novaspecie azzurro e provò ad attaccare. Non dissi nulla. ogni mio pokémon usò il suo attacco migliore sul bersaglio, rendendolo totalmente inoffensivo.

 

Lo sguardo di Axort era pieno di terrore. Non sapeva come contrastarmi.

Schioccando di nuovo le dita, ritirai tutti i miei pokémon; poi, continuai ad avvicinarmi al mio avversario, senza fermarmi.

Sapevo che la paura lo avrebbe sconfitto. Sapevo che avrebbe agito d'impulso. Avrei sfruttato l'occasione… per poi eliminarlo dalla faccia della Terra.

-… *gggh*-

-…-

-POISON JAB-

Le sue mani si riempirono di materiale altamente corrosivo e provò a colpirmi. Fu abbastanza facile schivare il colpo. Mi spostai verso destra e diedi una gomitata sulla sua spalla, lussandola.

-GHIAAAH… Chi sei… CHI SEI TU?-

-Io…?- risposi -Sono il tuo incubo peggiore-

-… Sludge Bomb!-

Mi attaccò con una sfera di veleno, ma bloccai l'attacco con Sheer Cold. Avanzai verso Axort, di nuovo.

-PSYCHIC!-

Usando la forza del suo pensiero, Axort provò a stritolarmi. Continuava, continuava ad aumentare quella morsa… ma sul mio volto non vedeva nemmeno una smorfia di dolore. Non sentivo alcun male… solo un po' di solletico.

-MUORI, MOSTRO!-

Usando sempre quella mossa, mi scaraventò su una colonna, danneggiandomi. La mia testa sanguinava, e tanto… ma ero ancora vivo. Mi alzai di nuovo ed proseguì la mia avanzata verso Axort.

-Cosa…? Non sei… morto? Quell'attacco doveva spaccarti il cranio!-

Non risposi. Continuai ad avanzare

-No… tu non sei neanche un messaggero… sei qualcosa di peggio! SEI UN ABOMINIO!-

-Meno parole, più fatti- dissi -Se vuoi uccidermi… fallo, ora. Non ti darò altre possibilità-

-Guillotine!!-

Le mani di Axort diventarono taglienti e si lanciò contro di me, provando a decapitarmi. Mi bastò soltanto mettere la mano davanti al mio collo per vanificare la mossa dell'avversario, facendolo sembrare soltanto un semplicissimo bloccaggio.

Axort fuggì via e continuò ad attaccarmi con millemila mosse differenti. L'unica brutta notizia, per lui, era che ero capace di fermare ogni suo attacco. Non riuscivo a capire se stava prendendo tempo… o se aveva perso la testa

-Toxic Spikes!-

Tirò fuori dalle tasche dei chiodi avvelenati e li lanciò su tutta la zona. Mi guardai attorno ed ideai un percorso da seguire. Continuai ad avvicinarmi verso Axort, stando attento a tutti gli spunzoni che erano per terra.

 

È interessante notare che sembrava che fossi diventato più forte, cosa totalmente falsa. In termini di potenza, non ero assolutamente cambiato. Piuttosto… la mia presenza… la mia nuova forma… sembravano spaventose.

Bastava il mio sguardo freddo per spaventare a morte Axort, diminuendo la sua forza e la sua concentrazione. Forse perché ero sopravvissuto dall'attacco di Morgana… o forse perché l'avevo uccisa… o forse perché ero diverso rispetto a prima. Qualunque fosse la causa, sapevo che Axort aveva paura… e dovevo batterlo così, non c'era altro modo.

 

-Toxic Spikes-

Gesticolando con le mani, iperavvelenò i chiodi nel terreno, tentando di rendere la mia avanzata più complessa

-Ehehehehe… ed ora? Che cosa pensi di fare? Vieni qui… e ti iperavvelenerai!-

-… Blizzard-

Attaccai da lontano con una tormenta di neve. Poi, sfruttai il vento che avevo provocato per lanciarmi su Axort senza toccare per terra. Gli diedi un montante e, poi, aprii la mano, lacerandogli la pelle. Axort cadde a terra, esausto.

-Come… è… possibile…?-

-La paura, Axort… La paura. Ha preso il controllo su di te e non ti ha fatto ragionare al meglio. Dovevi usare le mosse del tuo tipo di messaggero dell'equilibrio… ma te ne sei accorto tardi. Mi dispiace, ma devo eliminarti. Spero che capirai-

-… Portami dal mio amore-

-Se è ciò che desideri… Ice Hammer!-

 

Fine saga: Abbattetemi!

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Capitolo 37
*** Capitolo 36: Il desiderio impossibile ***


Giorno Ø, mese ™Ø

Inizio saga: la fine di tutto

 

 

 

Avevo ultimato il lavoro con Axort e Morgana. Era arrivato il momento di salire le scale cristalline e cercare di evitare il ritorno di Arceus Apocalittico.

Scalai lentamente, stando attento a tutto ciò che mi circondava, fino a superare le nuvole. Quella scalinata mi stava portando molto in alto e mi chiedevo se l'aria si sarebbe rarefatta o… ma, ad essere sinceri, era il problema minore. Dovevo sperare che Arceus non fosse già nella sua forma apocalittica… altrimenti… altrimenti saremmo morti, tutti quanti.

Continuai a scalare fino a quando trovai un piedistallo di puro vetro cristallino. Capendo che ero arrivato al capolinea, mi preparai al peggio, come ormai avevo fatto per tutto quel giorno.

Guardandomi attorno, notai che la zona in cui ero non era molto grande (ci stavano giusto giusto quattro Abomasnow nella loro forma megaevoluta). Dall'altra parte della zona potevo notare due esseri viventi: un'umana… ed un pokémon tutto bianco con una grossa catena gialla sul petto: Arceus.

-Quindi c'era ancora qualche sorpresa- pensai -Me lo aspettavo. Chiudiamo in fretta questa storia. Ora… o mai più-

L'umana si voltò, guardandomi. I suoi occhi erano grigi come la nebbia ed indossava uno strano kimono color rosa pallido e giallo itterizia che si allungava per le braccia, nascondendole. Sulla testa, poi, teneva due codini adornati con delle ricamatore viola. Era abbastanza facile ipotizzare che fosse un pokémon, con quella veste.

-Non pensare di attaccare il pokémon Primevo- mi disse -L'ho già catturato. È sotto il mio controllo, ora-

Mi lanciai comunque sul pokémon di tipo normale, attaccandolo… ma riuscì a proteggersi in tempo.

-Benvenuto nello Spazio Origine- mi disse -Io sono Valérie, capopalestra di tipo folletto di Romantopoli, nella regione di Kalos… e sono anche il capo principale dell'ex-team Genesis-

Non dissi nulla…

-Come ti ho già detto prima, sono riuscita a catturare il pokémon Primevo… e TU hai impiegato troppo tempo con Morgana ed Axort. Ormai È LIBERO!-

 

Arceus si librò in aria e in un nanosecondo spezzò la catena che teneva sul petto. Il suo corpo iniziò a cambiare, diventando non solo enorme… ma assunse anche una forma più "spirituale" e mistica. L'unica cosa che era possibile vedere, di questo fantomatico Arceus Apocalittico, era uno dei suoi grandi occhi rossi, che ci fissava a-t-t-e-n-t-a-m-e-n-t-e.

-Sei arrivato tardi… ma non farò partire l'apocalisse, tranquillo. ARCEUS!- urlò Valerie -ORA CHE TI HO RIDATO LA TUA VERA FORMA, ESPRIMI UN MIO DESIDERIO! FAMMI DIVENTARE UN POKÉMON!-

-Cosa?- pensai, sussultando -Perché proprio questo desiderio…? E perché dovrebbe chiedere un desiderio al pokémon primevo? Sono arrivato tardi, per Arceus… ma non per fermare Valérie! Ha catturato il pokémon primevo… e potrebbe ordinargli di devastare questo pianeta. Devo fermarla, qui ed ora!-

-Per modificare il mio corpo dovrò aspettare un'oretta- brontolò la capopalestra di tipo folletto -Beh, allora guadagnerò tempo. Amici fidati… andate a combattere! La vostra allenatrice sta per diventare una di voi!-

Capii al volo che dovevo assolutamente mettere KO tutti i suoi pokémon per arrivare, infine, a lei. Dovevo sconfiggerla e, forse, sarei stato capace di evitare l'apocalisse.

 

Valérie tirò fuori il suo primo pokémon, Sylveon. Decisi di partire subito in quarta, dato che non volevo perdere tempo. I miei pokémon erano sempre stati bravi a lottare e non avevano mai perso una battaglia. Erano stanchi, è vero… ma avevo assolutamente bisogno del loro supporto.

-Inizia lo scontro finale. Lyn, Entra in battaglia con Pugnoscarica!-

Schioccando le dita, uscì dalla pokéball il mio pokémon chela, già pronta a lottare. Si lanciò su Sylveon, martellandola senza sosta. 

-Sylveon, Falselacrime! Poi, Granvoce-

Sylveon iniziò a piangere in continuazione, cercando di diminuire la difesa speciale del mio pokémon. Lyn, però, non si fermò ed attaccò senza pietà, mettendo KO il pokémon legame.

-Gnnnnn… Granbull, è la tua occasione!-

Tirò fuori il suo pokémon fata, pronto a lottare. Provocò Lyn, diminuendole le statistiche offensive.

-Riprendiamoci. Lyn, Danzaspada, ora-

-Granbull, Rogodenti!-

-*oh cacchio* Priorità alla schivata, forza!-

Lyn smise di danzare e tentò di schivare l'attacco… ma Granbull riuscì ad intercettarla, mordendola. La mossa incendiò Lyn, abbrustolendola.

Dovevo assolutamente cambiare pokémon: Lyn stava per rischiare di morire. Pensando a chi era meglio per contrastare Granbull tirai fuori Mucillagine. Sapevo che potevo rischiare un Gelodenti… ma volevo provocare il mio avversario. Avevo una strategia, in mente… ma avevo bisogno della collaborazione del mio nemico

-Mucillagine, fingi di usare Fangonda!-

-Fingere?- domandò -Ma è quasi impossibile! Se ne accorgerà, Granbull-

-… ma non l'allenatrice. Fai ciò che ti ho detto e preparati a catturare l'avversario-

-Okay- e finse di lanciare un'onda di putrido veleno

-Sta attaccando. Gelodenti, VAI!-

-*bingo!* Proteggiti, Mucillagine. Poi, intrappolalo nella tua morsa e scaraventalo fuori dallo Spazio Origine!-

Il pokémon Similalga bloccò il morso del pokémon fata e, con il suo colpo viscoso, catturò Granbull per spararlo fuori dall'arena. Valérie si ritrovò costretta a ritirare il pokémon… e ne aveva ancora soltanto quattro.

-… Sei troppo resistente… ma il tuo pokémon non reggerà tanto le mosse fisiche. Mimikyu, eliminalo!-

Tirò fuori un pokémon stranissimo travestito da Pikachu (fallendo nell'intento). Non riuscivo a capire cosa ci fosse sotto quel panno, ma di sicuro non sarebbe stato un bel segno.

-Mimikyu… Togliti il panno!-

-*Okay, è pericoloso* Mucillagine, voltati, svelto!-

io ed il mio pokémon voltammo le spalle ai nostri avversari, evitando di guardare il pokémon spettro-folletto. Capendo che non era il caso di tenere Mucillagine in campo, decisi di sostituirlo con Siri, ordinandole di chiudere gli occhi.

-Ombrartigli, muoviti!-

-Scarica. Non risparmiarti-

Il pokémon plasma colpì tutta la zona circostante con un bagliore elettrico. Mimikyu rimase accecato da questo attacco e subì pesantemente il danno, andando anche lui KO.

-Mimikyu, no!- urlò Valérie -Mettiti il panno, forza… ti lascio riposare un po'-

-Kyukkkukkkukkukkuuuu…-

-Siri, apri pure gli occhi. Con le tue abilità adesso siamo in vantaggio. Grazie-

-Non c'è di che-

-Grrr… com'è possibile…? Li ho allenati tutti fino al loro massimo potenziale!-

-Mi duole dirlo- dissi -… ma ho fatto lotte molto più difficili, di questa-

-…*Grrrr…* Carbrink, VAIII!-

 

Nel mentre, Yvonne era già arrivata al Monte Corona…

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Capitolo 38
*** Capitolo 37: Battaglia finale sullo Spazio Origine ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

-…*Grrrr…* Carbink, VAIII!-

-Siri, Preparati. Siamo soltanto a metà!-

Valérie tirò fuori, stavolta, un pokémon simile ad una gemma. Ad essere sincero, non mi sembrava pericoloso… ma, onde evitare problemi in futuro, ordinai a Siri di usare Tuononda.

-Carbink, schiva ed usa Levitoroccia!-

Il pokémon roccia-folletto schivò l'attacco senza troppi problemi, per poi mettere delle piccole rocce su tutto lo Spazio Origine. Non potevo toglierle, dato che non avevo né Scacciabruma, né Rapigiro. Di conseguenza, non potevo fare scambi con tranquillità. Non che fosse un problema, ad essere sinceri… ma mi teneva sotto pressione. Dovevo muovermi, e alla svelta!

-Siri, riprova con Tuononda-

-Carbink, Pietrataglio!-

Carbink si attaccò al terreno e formò degli spunzoni di roccia su tutto il campo. Il mio pokémon Plasma provò a schivarli ma, purtroppo, erano veramente troppi. Cadde a terra, esausta.

 

-… Rientra… Vecchio Saggio, è la tua occasione!-

Tirai fuori il mio pokémon Albergelo. Subì un po' di danni dalle Levitorocce e si lanciò sull'avversario senza neanche ricevere un ordine. Attaccò il pokémon gemma con Mazzuolegno ma il suo avversario rispose con un potentissimo Vortexpalla. Capì subito che era il momento di lanciare il suo asso nella manica: la megaevoluzione.

 

-Will-o-Wisper. Massima potenza-

I miei poteri da messaggero si manifestarono nella solita aura azzurra e, nello stesso istante, Abomasnow cambiò forma: i bulbi che aveva sulla schiena sbocciarono, diventando enormi e rivelando degli spunzoni ghiacciati. Inoltre, il suo pelo iniziò ad allungarsi e diventò così pesante che era costretto a reggersi in piedi. Il pavimento dello Spazio Origine iniziò a creparsi, anche se di poco.

Una volta megaevoluto lanciò un boato che spaccò i timpani a tutti quanti. Carbink era visivamente preoccupato e a Valérie saltò in mente di provare una mossa… esplosiva!

-Carbrink… esplo_-

-Mazzuolegno, presto! Fermala subito!-

Il Vecchio Saggio scattò sul bersaglio e lo colpì con un gancio dritto dritto sul muso. Carbink volò via dallo Spazio Origine, costringendo Valérie a cambiare pokémon… di nuovo…

-Oh no! Carbrink… ritorna. Altaria, vai!-

 

Stavolta l'allenatrice di tipo folletto tirò fuori un pokémon che non era di tipo folletto, bensì drago-volante. Non riuscì a capire il perché avesse fatto una scelta simile.

-Ehm; Ma non è di ti_-

-MEGAEVOLUZIONE!-

Il pelo del pokémon canterino iniziò ad aumentare a dismisura coprendo anche la sua testa. Il colore della sua pelle, invece, diventò leggermente più chiaro

-Che ne dici di adesso?- domandò al sottoscritto -Ora è di tipo DRAGO-FOLLETTO. Ah, se ti interessa saperlo… la mega pietra la tenevo tra le mani-

-Ecco perché non la vedevo… Vecchio Saggio! Geloscheggia!-

-Subito!-

Il pokémon Albergelo sparò dalla schiena una trentina di pezzi di ghiaccio, puntando al suo avversario. Quest'ultimo, però, schivò con leggiadria l'attacco, provocandolo

-Ah si, eh? Guarda questi giovani che si fanno beffe dei vecchi. Adesso vengo da te e ti_-

-Vecchio Saggio, fermo!-

-E perché, scusa? Non dobbiamo farla fuori?-

-Su questo sono d'accordo… ma sei su un terreno decisamente fragile. Meglio attaccare da lontano. Bora!-

-Uff… volevo colpire il mio avversario con le mie mani…-

-C'è tempo e luogo per ogni cosa… ma non ora. BORA!-

Sbuffando, MAbomasnow usò Bora. MAltaria, invece, rispose con una potentissima Forza Lunare. I due attacchi si annullarono a vicenda… ma Valérie riprese subito in mano la situazione

-Ondacalda. Facciamolo fuori!-

Il pokémon canterino investì tutto lo Spazio Origine con una potente folata di vento caldo. Sapevo che Vecchio Saggio non sarebbe stato in grado di reggere una mossa del genere. Per questo, decisi di sostituirlo con l'unico pokémon che non avevo usato: Asso

 

-E tu vorresti dirmi che sconfiggerai Mega Altaria con quell'esserino??? Hhahaahhaha, non ci credo!-

-Asso!-

Il mio pokémon di tipo normale formò una carta da gioco in bocca ed attaccò il pokémon canterino. Continuò ad attaccare per cinque volte, colpendo alla precisione il suo avversario.

-Facciamolo fuori! Aeroattacco!!!-

-Asso… Sai cosa fare-

MAltaria si alzò in volo per poi colpire in picchiata l'avversario

O, almeno, era quello che voleva fare.

Asso schivò l'attacco all'ultimo secondo e, poi, utilizzò Codacciaio, buttandola a terra

-Introforza, vai!-

-MAltaria, Usa Dragartigli!-

Il mio avversario riuscì a schivare la mossa del mio pokémon cromatico e lo colpì con un'unghiata draconiana. Asso rotolò via, finendo vicinissimo al bordo dello Spazio Origine

-è finita- urlò Valérie -Pulce! Dragartigli!-

-Asso… sei pronto?- domandai al mio amico -È arrivato il momento di usare quella mossa-

-Son pronto!-

-ULTIMASCELTA-

Asso concentrò tutta la potenza delle altre sue mosse in una sola, formando l'Ultimascelta. S buttò sulla faccia del pokémon Drago-Folletto, schivando il suo attacco.

Il colpo era così forte… ma così forte… che MAltaria andò KO!

 

 

Dopo aver ritirato il pokémon canterino, Valérie tirò fuori un affare dalla forma molto singolare. Era tutto rosso e sembrava una tavoletta di cioccolata. Non avevo mai visto un affare simile in vita mia.

-Tranquillo, questo è un pokédex- mi disse -Sto semplicemente mettendo via i miei pokémon, portandoli nel loro box-

-… *c'è da dire che bisogna farle i complimenti: con quel kimono deve essere molto scomodo usare le mani…*-

 

Aspettai che mettesse via tutte le sue sei pokéball… per poi attaccarla, senza aspettare troppo tempo. Avevo capito che con voleva lottare. Di conseguenza, il suo desiderio si stava avverando.

-Ice Punch-

-Forza Lunare-

Riuscì a schivare il mio attacco con leggiadria e concentrò il potere della luna in un raggio sbarluccicoso. Poi, mi attaccò.

Non mi fece tantissimi danni, lo ammeto, ma mi stupiva pensare che non stavo lottando contro un'altra messaggera… ma contro qualcosa che era fuori dagli schemi della logica. Stavo lottando contro un'umana… che stava diventando un pokémon!

-Baldeali!-

Si lanciò in picchiata su di me, colpendomi l'addome col suo braccio sinistro. Sputai un po' di sangue, ma capì subito che il mio avversario era abbastanza vicino per eliminarlo.

-Icicle Crash-

Formai una stalattite di ghiaccio nelle mie mani e provai a colpirla. C'era soltanto un piccolissimo problema.

Ciò che mi aveva attaccato… era soltanto un'illusione.

 

Mi guardai attorno, cercando di capire dove poteva essersi cacciata. Non poteva essere andata tanto lontana e non aveva tanti posti per nascondersi. Provai a ragionare

-Bond, ragiona. Questa mossa è molto simile a Doppioteam. Di sicuro è qua… ma non sono in grado di vederla. Se ha aumentato l'elusione… avrò bisogno di una mossa infallibile. Shock Wave!-

Spostai i cavi sulle mie gambe e sprizzai elettricità da tutti i pori, colpendo Valérie. La mossa mi affaticò leggermente ed ipotizzai che, in realtà, le reazioni di caldo ed elettricità che sentivo nel mio corpo quando attaccavo i cavi erano collegate a qualche mossa particolare che non conoscevo ancora. Probabilmente avrei scoperto quaderno queste mosse… ma in quell'istante era l'ultimo dei miei pensieri.

-ihihihihihhihihihihihi- urlò lei -Sei intelligente, ma non troppo. Non te ne sei neanche accorto-

-… Di cosa?- domandai

 

 

Ti ho appena colpito con Divinazione. Hai poco tempo per uccidermi… altrimenti… morirai-

-Allora direi di velocizzare le cose: Bliz_-

-BOND!-

Sentì una voce familiare dietro di me. Mi girai di scatto, verso le scale… e vidi Yvonne.

Il suo sguardo era pieno di un sacco di emozioni contrastanti ma, tra queste, prevaleva il terrore. Potevo capire che era in stato di shock… e sapevo anche per quale ragione.

Di sicuro era appena arrivata alla Vetta Lancia (anche perché, altrimenti, come sarebbe arrivata allo Spazio Origine?) ed aveva visto i resti della mia lotta: Axort e Morgana morti. Per finire, sembrava spaventata dalla mia presenza e non riusciva a capire perché la capopalestra di tipo folletto che stava lottando contro di me.

Conoscendo il potere dei messaggeri dell'equilibrio "Lunar"… probabilmente mi avrebbe attaccato. Dovevo ragionare sul da farsi… e in fretta. La situazione stava andando di male in peggio… e le probabilità per migliorare gli eventi calavano vertiginosamente!

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Capitolo 39
*** Capitolo 38: Sacrifici… ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Yvonne aveva uno sguardo intriso di paura e disprezzo. Non dissi nulla. Volevo che fosse proprio l'allenatrice dai poteri psichici a far qualcosa. Probabilmente mi stava vedendo come un nemico… e non volevo rendere più difficile la mia situazione.

Le sue emozioni erano forti, contrastanti, e molte di queste puntavano sul sottoscritto. Sapevo perfettamente che non si sarebbe trattenuta… e, forse, non ero neanche in grado di fermarla.

-Sei… sei stato tu… giù?- domandò -… rispondimi… RISPONDIMI!-

Continuai a non dire nulla, ma guardai le mie mani, ancora sporche del sangue dei due messaggeri.

-Cosa ti è successo… perché hai fatto questo… perché… PERCHÉ!!!!-

-…-

-RISPONDIMI, ASSASSINO!-

Mi attaccò con un Giga Impact, scaraventandomi a terra. Poi, iniziò a colpirmi con tutte le mosse fisiche che si ricordava. Era arrabbiata con me e non potevo fermarla. Le mie mie mani metalliche potevano tagliarla… e non me lo sarei mai perdonato.

Mi dispiaceva vederla in quello stato, davvero. Non volevo fare ciò che avevo fatto… ma non vedevo alternative migliori. Forse… se avessi avuto più tempo… sarei stato capace di non uccidere Axort e Morgana, magari arrivando ad un compromesso… ma, non lo saprò mai.

-MOSTRO! SEI *thump* SOLTANTO *sciaff* UN MOSTRO!- urlò lei -COME HO POTUTO *crrrr* FIDARMI *pow* DI TE?!?!?!?!?!?!!??!?!!??!?-

 

In effetti, aveva ragione. Ormai cosa ero diventato? Un umano? Beh, fisiologicamente lo ero; Un automa? Nelle emozioni, certo… ma un mostro…? Forse era più probabile di quanto potessi credere. Mi ero fuso con Kyurem e la mia nuova "forma" sembrava sbucata da un film dell'orrore. Forse… forse ero veramente una creatura insensibile capace di provocare soltanto paura e dolore.

Mentre venivo massacrato da Yvonne, ripensai a quando avevamo iniziato il nostro viaggio. Mi tornarono in mente Louis, Gennaro, Ditto, l'isola miraggio, la mia prima lotta in palestra… Frank, Lilì, Morgana, Axort, Zygarde e Mewtwo. Avevo vissuto, con lei, un'avventura molto impegnative e che pochissimi saranno in grado di conoscere… ma sarebbe stata l'avventura più decisiva di tutte quante. Eravamo partiti con degli obiettivi abbastanza semplici da perseguire (le statue dei Dex Holder, io, e le medaglie per diventare capopalestra, lei)… ed ora stavamo cercando di salvare il mondo.

Mi chiesi come potevano stare tutti i pokémon e tutte le persone che avevo conosciuto e provai a rielaborare ciò che stava succedendo. Io ed Yvonne eravamo completamente diversi, uno l'opposto dell'altro… come il nero ed il bianco. Già i nostri poteri da messaggeri potevano confermarlo… ma quel momento lo mostrava alla perfezione. Yvonne mi attaccava alla cieca ed era piena zeppa di emozioni contrastanti… mentre io, che subivo, ero ormai un guscio vuoto. Mi domandai se era meglio seguire le emozioni, come stava facendo la mia amica, oppure rimanere freddi dinanzi alla realtà dei fatti ed inseguire la ragione. Questa domanda non avrà mai una risposta. Lascio al lettore la possibilità di trovarla.

Questo viaggio ci aveva, probabilmente, maturati e mutati a livello fisiologico e psicologico… ed era ora di chiudere quell'avventura… per sempre.

 

Mentre Yvonne continuava a malmenarmi, ipotizzai cosa potevo fare. Ormai avevo capito che non ero in grado di vincere contro Valérie e non avevo altri assi nella manica. Non avevo ancora esplorato tutte le mie nuove capacità… e non sapevo se avevo qualche mossa nascosta da poter sfruttare. Inoltre, Valérie si era dimostrata molto più forte di me, grazie ai poteri che aveva ottenuto con Arceus apocalittico.

Cosa mi rimaneva da fare…? Ormai io non potevo fare nulla…

Ma forse… Yvonne…! Yvonne… poteva farcela…?

Il suo potere da messaggera si basa sulle emozioni, come ho già potuto dire: i suoi poteri nascono, si potenziano e cambiano in base alle sue emozioni. Mi ritornò in mente la sua rabbia e la sua arroganza quando lottò contro MissingNo… e capì che la situazione in cui si trovava era favorevole per una cosa: volevo provare a portare al massimo le sue emozioni e metterle al contrasto tra loro… ma, per massimizzarle, dovevo fare una cosa…

Dovevo morire. 

Dovevo sfruttare la Divinazione che mi aveva lanciato Valérie poco fa… e lei sarebbe stata capace di salvare il mondo.

Non fu una decisione facile da prendere… ma, ormai, la mia parte l'avevo fatta. Non ero più in grado di affrontare la capopalestra di tipo folletto. Dovevo fare in modo che la mia amica fosse in grado di sfidarla con tutto il suo massimo potenziale… per finire questa odissea! Dovevo sperare che questa scelta bastasse per dare ad Yvonne la forza e le abilità necessarie per vincere contro Valérie… altrimenti… non ci tengo a pensarci.

Mettendo le mie gambe sul suo petto, riuscii ad allontanarmi da Yvonne, alzandomi. Lei, di tutta risposta, mi attaccò con un Zen Headbutt. Ormai aveva speso quasi tutte le energie che le erano rimaste… e stava iniziando ad indebolirsi.

 

Stremata, si mise in ginocchio ed iniziò a piangere

-BOND! BOND! PERCHÉ TUTTO QUESTO… PERCHÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ!!!!!!-

Si vedeva chiaramente che era confusa e piena zeppa di emozioni. Forse nemmeno lei stava reggendo quella situazione. Non potevo saperlo, mi rimaneva immaginarlo.

Le accarezzai la capoccia con le mie fredde, metalliche e mostruose mani. Poi, mi avvicinai al suo orecchio sinistro e le dissi:

-Yvonne… salva questo mondo… è il tuo momento. Io mi fido di te-

Dopo queste parole, la Divinazione di Valérie colpì il mio cuore, provocandomi ingenti danni. Potevo tranquillamente pararlo, sapevo quando avrebbe agito… ma non lo feci.

Traballante, mi allontanai dalla mia amica, tenendo la mia mano destra sul cuore

-Bond… Bond… ma… cosa…?-

Il suo sguardo cambiò di nuovo, all'improvviso. Mi ritornò il flashback di quando incontrai Lilì alla Grotta Climax, solo che ora, la vittima… ero io.

-Ferma Valérie… ed evita l'apocalisse. Non rendere la mia morte… invana…-

E caddi giù dallo Spazio Origine

-Bond! Non morirai, oggi!-

Con una rapidità fulminea, mi prese il braccio, cercando di tirarmi su. A causa del dolore al petto, non riuscivo ad aiutare la mia amica per rialzarmi… ero debole… ed anche lei non era da meno. Era finita, anche questa volta.

-Gravità-

La gravità dello Spazio Origine aumentò improvvisamente, facendo cadere Yvonne per terra. Allentò la mia presa, prendendo la mia mano. Iniziò a sanguinare ed io, sfortunatamente, non ero in grado di aiutarla… in alcun modo…

-Bond- urlò lei, trattenendo un grido di dolore -Non finirà così! Nel bene e nel male… chiuderemo questa storia insieme!-

-… Non penso. È arrivato il tuo momento, Yvonne. Salva questo mondo-

Continuò ad allentare la presa… fino a quando la mollò. Anche io stavo subendo la Gravità di Valérie… e non sarei sopravvissuto.

-… Addio, Yvonne…- pensai -Evita l'apocalisse-

E caddi come corpo morto cade

 

 

Yvonne iniziò ad urlare a squarciagola e, piena zeppa di disperazione, ritornò a piangere. Aveva appena perso uno dei suoi amici più fidati…

-Gneh, non era all'altezza- disse Valerie -Ora, cara allenatrice, eliminerò anche te. Così, poi, potrò ultimare il mio secondo desiderio senza problemi!-

I sentimenti di Yvonne iniziarono ad aumentare, tutti quanti, anche quelli contrastanti. 

-Bond… Bond… Che cosa ho fatto… che… cosa… CRIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRGH!!!!-

Provocò un'esplosione di aura che crepò il pavimento dello Spazio origine. Era riuscita a raggiungere il massimo potenziale che poteva ottenere con il suo potere da messaggera… e vi assicuro che era decisamente più forte del sottoscritto! 

Le sue mani erano incendiate da un'aura magenta e, sulla schiena, spuntarono ben sei ali angeliche. Sulle sue braccia si formarono due tatuaggi a forma di mezzaluna e, come ultima cosa, il suo corpo era così trasparente e carico di energia psichica che si potevano vedere gli organi interni (un po' come ArcheoKyogre). Ormai, era un puro concentrato di energia psichica.

-Un'altra Messaggera dell'equilibrio, vedo…- disse Valérie -Beh, eliminerò anche te

Lei non rispose, ma alzò lo sguardo, spaventando la capopalestra

-A noi due. RIBYYYYYYYYYYYYYYY!!!!-

 

Valerie implose, letteralmente., ed i suoi abiti caddero per terra. Sembrava scomparsa… ma, a quanto pare, non era così. Probabilmente il suo desiderio si era finalmente realizzato… ed avrebbe ucciso Yvonne.

La messaggera, invece, non era preoccupata, anzi. Era pronta a sfruttare tutto il potere del Lunar… per sconfiggere la sua avversaria.

-Vediamo quale pokémon sei diventata, Valérie- pensò lei -Sarà un piacere metterti al tappeto!-

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Capitolo 40
*** Capitolo 39: La fine dell'apocalisse ***


Giorno Ø, mese ™Ø

 

Il silenzio regnava su tutto lo Spazio Origine… fino a quando, dalle vesti di Valérie, sbucò fuori un pokémon. Era tutto rosa ed era piccolissimo. I suoi occhi erano molto grandi e sembravano fatti di tantissimi pixel. Era un esemplare di Ribombee cromatico.

-È impossibile- pensò Yvonne -… Non dirmi che… quel pokémon è Valérie! Mi aspettavo qualcosa di più grosso, però…-

-Ribiiiiiiiii! *Siiiii! Il mio desiderio si è avverato!*-

-… *Ha bisogno di altro…?*-

-Ribobiiiiii *Non volevo chiedertelo… ma dammi abbastanza forza per eliminare questa messaggera*-

-… *come desidera*-

La capopalestra di Romantopoli fu investita da una energia fucsia provocata dal pokémon apocalittico. Poi, formò ben 3 milioni di sferepollini e le lanciò tutte sull'allenatrice, attaccandola

-Okay, iniziamo. Fly-

Sfruttando la potenza delle sue sei ali psichiche spiccò il volo puntando dritta dritta sul piccolo pokémon rosa. Con una velocità impressionante, inoltre, schivò tutti gli attacchi avversari

-Psycho Cut!-

 

Yvonne formò delle lame psichiche e cercò di attaccare Valérie, fallendo nel tentativo. Il pokémon bomblide, invece, rispose con un Magibrillio, ma la messaggera dell'equilibrio riuscì a proteggersi

-Accidenti- pensò la ragazza -È piccola ma è anche molto forte. Devo cercare di renderla esausta, solo così potrà ascoltarmi. Proviamo così…-

Provò ad allontanarsi dall'avversario e formò, dalle sue mani, una grossa sfera formata da un materiale alquanto misterioso. Sembrava molto pericoloso e stava assorbendo parte delle forze di Yvonne.

-Ribiii bibon? Ribon bon bonnn. RIIII *Vuoi andare con Psicoslancio, neh? Allora vediamo se sarai forte da evitare tutti questi attacchi. Sferapolline!*-

-Psycho Boost!-

I due attacchi si scontrarono, annullandosi a vicenda e provocando una leggera onda d'urto. Le due combattenti rimbalzarono all'indietro, ma Valérie si riprese per prima

-Ribiiiii! *Magibrillio!*-

-PROTECT-

-Ribo Ribombombom *Eledanza!*-

-*è ora* AGILITY!-

Valérie iniziò a danzare, potenziando alcune delle sue statistiche. Yvonne, invece, rilassò la sua mente, potenziando drasticamente la sua velocità. Sfruttando tale vantaggio, si preparò a chiudere la battaglia.

-HYPERSPACE HOLE!-

La messaggera dell'equilibrio creò con le braccia un piccolo buco e lo oltrepassò. Valérie provò a proteggersi, aspettandosi un attacco, ma fu totalmente inutile. La sua avversaria comparì dietro di lei, colpendola sulla nuca. Il pokémon coleottero-folletto non riuscì a reggere molto bene quell'attacco. Infatti, fu scaraventata sul pavimento dello Spazio Origine

-RRRRRRrrrrrrrr… *Dannazione. Non riesco a metterla in una condizione di svantaggio…*-

-Valérie- urlò Yvonne -Sappi che non ho alcuna intenzione di eliminarti-

-Ribi? *cosa?*-

-Io non so perché tu abbia scelto di diventare un pokémon. Avrai le tue ragioni, ne sono sicura… ma questo desiderio ha richiesto la vita di tante persone innocenti. Dammi la pokéball di Arceus. Riporterò tutto com'era prima. Mi sembra un'offerta ragionevole: tu rimarrai un pokémon e io riporterò l'equilibrio-

-Ribiiii *…*-

-Tu riesci a capire il mio linguaggio… ma io non capisco il tuo. Se accetti la mia proposta, fammi almeno un cenno di si con la testa!-

 

Nessuno fu in grado di sapere cosa cacchio pensasse la capopalestra di tipo Folletto, quel giorno. Solo una cosa si può dire con certezza: non voleva ascoltare Yvonne. Per quale ragione? Probabilmente nessuno lo saprà mai…

-… Ribo! *Arceus… Curami e potenzia le mie statistiche! Questa qua è diventata una seccatura*-

-… *Come vuoi. Vuoi che combatta assieme a te, per caso?*-

-… Ribo ribooo? *Sei in grado di creare delle copie di te stesso nella tua forma "con catena"? Non so se mi spiego…*-

-… …? *Posso farlo. Serve altro?*-

-Biii Birimbimbin *No, sarà sufficiente… spero*-

-… *Come desidera*-

Arceus apocalittico creò vicino a Valérie diciotto copie della sua forma precedente (una per tipo, per la precisione) e davano l'impressione di essere tutte estremamente aggressive. Yvonne era in svantaggio, a livello di numero, ma non sembrava preoccupata. Piuttosto… stava cercando di capire come avrebbe preso la pokéball del pokémon apocalittico. Di sicuro era in mezzo ai vestiti di Valérie… ma non sapeva come arrivarci senza dover per forza morire

 

 

-Ribiaaaa! *addosso!*-

Ogni clone di Arceus attaccò la messaggera con Extrarapido. Lei, invece, attivò lo Psychic Terrain per fermare il massacro. Si lanciò subito sull'Arceus di tipo buio, sapendo perfettamente che sarebbe stato il suo peggior problema

-Signal Beam!-

Yvonne formò uno strano raggio di luce che colpì il pokémon primevo, sconfiggendolo. Quest'ultimo, infine, scomparve in una nuvola di fumo bianco

-Perfetto. Ora devo solo eliminare gli al_ GUAHH!-

Sfruttando l'occasione, ogni singolo Arceus usò la mossa Giudizio sull'umana, provocandole ingenti danni.

-Ribimbimbimbijmibimbi!! *È finita ormai! Non hai scampo!*-

-… Heal Block-

Valérie iniziò a sentirsi strana, come se non ricevesse più alcuni dei privilegi del pokémon primevo. Non era arrabbiata, ad essere sinceri… piuttosto… sembrava preoccupata per qualcosa.

-rrrrrrr. Ribo Ribo! *è ancora viva. Usate Iper Raggio!*-

Tutti i pokémon primevo attaccarono l'allenatrice con un possente raggio bianco ma, sfortunatamente, fallirono la mossa. Di tutta risposta utilizzò Psychic per eliminare qualche altro fantoccio di Arceus.

-Valérie- urlò lei -Finiamo questa pagliacciata! Cosa non ti piace della mia idea?-

-Ribombbb. RRRiiieeee… *Non capiresti comunque. Ti ricordo che non puoi sentire la voce dei pokémon…*-

-Eddai, su! È una soluzione perfetta per tutti noi-

-… ribi *… Arceus, uccidetela*-

I cloni del pokémon primevo provarono a darle il colpo di grazia… ma lei non solo riuscì a fermare tutte quelle mosse con un Protect, ma eliminò tutti i fantocci sfruttando Psyco Cut!

-… Ed ora cosa pensi di fare?- domandò Yvonne -Accetti la mia proposta?-

 

 

Nel bene e nel male, Valérie aveva le mani legate. Non voleva chiedere ancora aiuto al pokémon apocalittico e non voleva nemmeno consegnare la pokéball. Le rimaneva solo una cosa da fare: chiudere quella lotta.

Come poteva fare? Beh, non era stata in grado di metterla in grosse difficoltà neanche con l'aiuto dei cloni di Arceus. Ci pensò un poco e, poi, sbuffò. Aveva preso una scelta… e sapeva che questa avrebbe cambiato per sempre sia le sorti della lotta… ma anche le sorti della stessa storia!

 

-Ribo ribombomba *Arceus. Tu sei sotto i miei ordini finché io non consegno la Masterball a qualcun altro*-

-… … *… o finché si rompe, si*-

-Ribo ribombin *Allora preparati ad usare Urlorabbia e, già che ci sei, prepara pure un Iper Raggio. Dovrai farmi da diversivo*-

-… *Come desidera*-

-Bimbirinbin! *E ricordati. Non risparmiarti!*-

Valérie si avvicinò lentamente alla messaggera con un atteggiamento molto mogio. Il suo sguardo era triste e sconsolato allo stesso tempo

-Hai deciso di darmi la Masterball?- domandò l'umana -Hai fatto bene, per tutti noi-

-… Ribambi! *Ora vedremo chi è la più furba. URLORABBIA, ORA*-

Arceus apocalittico lanciò un urlo disumano, danneggiando pesantemente Yvonne. Valérie, invece, sfruttò l'occasione per perdere quota, lanciandosi sui vestiti che aveva lasciato sullo Spazio Origine.

-Eeeh?… No, fermati! Cosa vuoi fa_-

-AAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRCCCCCCCCCCCYYYYYYYYYYYYYSSSSSSS!!!!!!!-

L'umana alzò lo sguardo verso il cielo e vide che il pokémon apocalittico stava caricando un attacco potentissimo. Probabilmente, quel colpo sarebbe stato in grado di distruggere tutta la Terra!

-ARCKYA!-

-PRISMATIC LASER!!!!!!-

 

Arceus ed Yvonne attaccarono nello stesso istante. I due attacchi si scontrarono, provocando una possente onda d'urto… ma non si annullarono a vicenda. Fu così che, infatti, Yvonne si ritrovò a fronteggiare il Dio apocalittico: Arceus.

Non le importava più dove si trovava Valérie (che, intanto, stava recuperando la Masterball) ma era solo interessata a bloccare quell'Iper Raggio. Sapeva che non sarebbe mai stata in grado di sconfiggere quel pokémon e, anzi, era abbastanza certa di morire. Eppure doveva fermare quell'attacco, con tutte le sue forze. Di sicuro Bond l'avrebbe aiutata… ma era morto…

-Non distruggerai questo mondo, Arceus! Devo proteggere gli altri… devo porre fine a questa folle sofferenza. Devo farlo… per portare un futuro migliore. GHIAAAAAAAAAAAAAH!-

Essendo, in quel momento, un essere composto da pura energia psichica, riuscì a concentrare tutto il suo potere e tutte le sue energie nell'attacco che stava facendo, raggiungendo una forza tale da annullare l'Iper Raggio di Arceus Apocalittico. Ci fu un'esplosione anormale, quasi disumana, che durò per ben mezz'ora e bruciò tutto ciò che era nei paraggi (Yvonne compresa). 

 

Poco dopo, Yvonne precipitò sullo Spazio Origine, esausta. Con fatica alzò lo sguardo e notò che si, era rimasto Arceus… ma i vestiti di Valérie erano un cumulo di cenere.

Non si saprà mai cosa sarà successo alla capopalestra di tipo folletto… e forse non si saprà mai che fine avrà fatto la Masterball che conteneva il pokémon apocalittico… ma una cosa era certa. 

Aveva vinto.

 

Fine saga: la fine di tutto

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Capitolo 41
*** Capitolo 40: Domani è un altro giorno ***


Giorno Ø, mese ™Ø / Giorno , mese ™

 

Su tutto lo Spazio Origine regnava solo un timido silenzio innocente. I suoi poteri da messaggera smisero di manifestarsi alla massima potenza. Lentamente, provò ad alzarsi. Probabilmente voleva dire qualcosa come "Ce l'ho fatta" o ancora "è finita!" oppure "Come cacchio sei rimasto in vita, Arceus?!?!?"… invece, cadde di nuovo a terra, svenendo.

 

Un minuto dopo…

-Yvonne, YVONNE!- urlò qualcuno da lontano -FIGLIA MIA, RISPONDIMI!-

-Tranquilla, Catlina. È solo svenuta. Probabilmente ha combattuto al massimo delle sue forze- disse un'altra voce vicino a lei -Dobbiamo portarla via da qui. Controlliamo se ha tutti i suoi pokémon…-

-Dammi un secondo… … … Si. Ha tutto-

-Perfetto- e tirò fuori un Magnezone -Hey, Magnezone… Puoi usare Teletrasporto per portarci a casa?-

-Ma ma magmagna!- rispose, eseguendo l'ordine.

 

 

 

 

 

Passarono svariati giorni prima che Yvonne si svegliasse. Quando riprese i sensi, si ritrovò in camera sua, a Siparia, circondata da tutti i suoi pokémon

-Ooooow… Che male…- disse -Dove… dove sono?-

-Eoooonn-

-Vee, come stai…? Tutto bene…?-

-Eeeeeew…-

-Swo, Swooooo!-

-Ex Cutttyyy-

-Pika pika…-

-ZZZooooooooooonnn-

-Woba Woba!-

-Huffle, Boba, Palmito… Ci siete proprio tutti… Pensavo non vi avrei mai più rivisto…- e scoppiò a piangere.

 

-Yvonne- dissero in coro i suoi genitori, entrando nella sua stanza -Ti sei svegliata!-

-Mamma… Papà!… Quanto ho dormito…?-

-Circa cinque giorni- rispose suo padre -Hai preso una grossa batosta, immagino-

-…-

-Figliola- disse Catlina, sedendosi vicino a lei -Hai usato i tuoi poteri da messaggera?-

-… Si… Ma… ma… Com'è andata, qui?-

-A Siparia non ci sono stati problemi- disse Paride -… Però non è andata bene in altre zone…-

-Ci sono stati tanti morti…?-

-… Si, figliola…-

-…-

-Pure il parco Lotta ne ha risentito. Hanno attaccato quello di Hoenn con estrema prepotenza… ed Alberta non ce l'ha fatta-

-… ed ora?- domandò la ragazza -Che si farà-

-Al momento tutti i membri del team Genesis sono stati catturati o eliminati- rispose sua madre -Spero vivamente che, in futuro, non capiti di nuovo quello che è successo-

-Io… ho fatto del mio meglio-

-Non so se faccio bene a chiedertelo *yawn*… ma te la senti… di raccontarci tutto? Magari possiamo aiutarti-

-Io… non so cosa è successo, davvero. È stato così strano, complesso… così rapido! Sono arrivata alla Vetta Lancia… ho visto tanto, troppo sangue. Ho visto Morgana ed Axort morti… e poi sono andata nello Spazio Origine… ho visto Bond… lo ho attaccato in stato di shock… poi è stato ucciso da Valérie… poi… poi… lei è diventata un pokémon grazie ad Arceus Apocalittico… poi… poi… Io… io… non ricordo altro…-

-Valérie, dici?- domandò sua madre -Intendi la capopalestra di tipo folletto di Kalos?-

-… Si…-

-L'ho sempre detto che il suo desiderio di diventare un pokémon sarebbe diventato un problema- urlò Paride

-Mi stupisce tutto questo. Se voleva diventare un pokémon non le bastava chiedere un desiderio a Jirachi?- domandò Catlina -O forse c'è una parte di questa faccenda che non sappiamo. Riposati, figliola. Sei stata bravissima. Se vuoi, puoi stare qua per un po' di giorni ad allenarti… e poi ripartirai per diventare capopalestra-

-Mamma! L'equilibrio è stato rotto! Potrebbero… uccidermi…-

-Hai ragione, ma con i tuoi amici ce la farai. Più grande è la sfida, più grande sarà il trionfo!-

-… hai ragione. Partirò dopodomani. Inizieranno a cercare un sostituto per Valérie… e devo essere pronta, per quel momento. Vado ad allenarmi. Ci vediamo dopo!-

 

 

 

 

 

 

 

 

Passarono molti anni e molti degli avvenimenti che sono stati trascritti in questo diario iniziarono ad essere dimenticati. Yvonne non sarà mai ricordata come un'eroina. Poche persone hanno partecipato a tutti questi eventi. Di conseguenza, in pochi conoscono questa storia.

L'allenatrice di tipo psico continuò la caccia delle medaglie per diventare capopalestra e nessuno andò allo Spazio Origine. Ormai il percorso del Monte Corona era diventato impervio a causa di una franata… ma a quanto pare non era un luogo inaccessibile per tutti…

 

Passò di lì una donna, sulla cinquantina d'anni circa. Aveva i capelli color nero corvino e gli occhi azzurri come il cielo. Era vestita con un manto bianco e nero e, sul collo, portava una grossa collana rossa. Dietro di lei, c'era un esemplare di Darkrai.

Una volta arrivata alla Vetta Lancia, tastò il terreno, come se fosse alla ricerca di qualcosa. Trovò un vestito color nerastro (probabilmente di proprietà di Morgana o di Axort), e lo analizzò attentamente. Si accorse che era rovinato e solo un buon lavoro di tessitura lo avrebbe riportato ad essere decente. Lo rimise per terra, nello stesso luogo in cui si trovava.

-La battaglia dell'apocalisse…- disse tra se e se -È questo il nome della lotta di Yvonne Pure e di Destiny Bond, secondo noi Guardiani. Una lotta decisiva, che cambierà decisamente il presente ed il futuro. Addio, figlio mio. Ricordati che ti ho voluto bene…-

-Darrr… *Devi fare altro, qua?*-

-No, Darkrai. Ho finito. Andiamocene pure-

 

Mentre scendeva dal Monte Corona, però, si accorse che c'era qualcun altro che passava di lì. Non riuscì a riconoscerlo, ma sentì battere il suo cuore in maniera irregolare. Non ci fece molto caso, e tornò sull'isola Lunanuova.

Il tipo in questione indossava una camicia bianca ed aveva quattro cavi sulla schiena, che si attaccavano alle sue braccia. Guardava  in basso e teneva le mani in tasca. Sembrava pensieroso per qualcosa, ma non era possibile capirlo. Il suo sguardo freddo non permetteva di recepire le sue emozioni.

Proseguì per tutto il viaggio fino ad arrivare alla Vetta Lancia. Guardandosi attorno, vide che non c'erano più le scale cristalline che portavano allo Spazio Origine e trovò uno straccio per terra. Decise di prenderlo e se lo mise al collo, come una sciarpa.

Quella persona… ero io.

-Non sono riuscito a portare l'equilibrio… ma dai miei errori… costruirò un nuovo futuro!-

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Capitolo 42
*** Epilogo ***


...

...

...

Non c'è più altro da raccontare.

Io non so se questa storia ti sia piaciuta o meno… E non so se sarai d'accordo sulle decisioni che ho preso... E mi dispiace se, una volta chiuso questo diario, avrai addosso ancora svariate domande. Questo non è un romanzo e nemmeno una Fan fiction. Non posso rispondere a ciò che non conosco e non ho voglia di inserire qualche futile argomento giusto per rimpinzare questo diario di contenuti.

...

...

...

...

Sono passati dieci anni da quando Yvonne ha salvato il mondo... Dieci, lunghi, interminabili anni...

Quando gli ex-membri del team Genesis furono tutti eliminati o arrestati, iniziarono a fare il calcolo dei morti. Non ci tengo a riferirvi il risultato, ma penso basti dire che Lavandonia tornò ad essere conosciuta solo per la sua torre pokémon, dove tuttora riposano la maggior parte delle vittime di questo massacro.

 

Durante questo periodo sono successe tante cose e, sinceramente, non credo che serva parlarne... Ma otto anni fa Yvonne ha finalmente realizzato il suo sogno di diventare capopalestra. È la Capopalestra di Amarantopoli di tipo psico e ancora nessuno è stato in grado di sconfiggerla. Finalmente ha realizzato il suo sogno…

Lei ha salvato questo mondo, dieci anni fa, dall'Apocalisse... Ma io? Che cosa ho fatto? Cosa sono stato in grado di fare, alla fin fine?

Non voglio che tu risponda che "ho fatto la cosa giusta" solo per consolarmi. Non avrebbe senso ragionare così. Pensa ciò che credi sia giusto, io non mi lamenterò.

Secondo me… io... Penso di essere stato la causa di tutti questi eventi. Penso che sia tutta colpa mia... Forse certe azioni non dovevo farle... Forse ho sbagliato tutto. Chissà! Magari era tutto uno scherzo del destino… ma non posso saperlo.

Viaggiare con questo peso alle spalle è molto difficile, bisogna ammetterlo. Non stiamo parlando di un gruppo di persone, no... stiamo parlando di un intero mondo. Un mondo... Che probabilmente ho mandato alla rovina…

Si, probabilmente è colpa mia. Colpa di un essere spregevole, omicida, vuoto da ogni emozione esistente sulla faccia della Terra...

...

...

...

Una cosa però è certa... Tutto ciò che hai letto... Tutto ciò che ho raccontato... È tutto vero...

Questi avvenimenti sono rimasti così nell'ombra che nessuno ne ha mai parlato. Le nuove generazioni non sanno nulla, su ciò.

È curioso vedere Arceus apocalittico gira attorno alla Terra senza fare alcun danno. Secondo una mia rapida ipotesi, Arceus è rimasto così tranquillo perché è ancora sotto il controllo di Valérie. Essendo stato catturato, aspetta semplicemente l'ordine della sua allenatrice… per poi agire. Se qualcuno trovasse e rompesse la sua pokéball… probabilmente scatenerebbe la sua ira su tutti noi.

Ovviamente, tale teoria non è provata. Nessuno sa che fine abbia fatto Valérie e nessuno sa dove si trova la Masterball. Magari i testi antichi sbagliavano. Nessuno potrà saperlo.

...

...

...

Ho fatto una promessa quando Zygarde e Lilì morirono: mi son detto che "Sarei stato colui che avrebbe ripristinato l'equilibrio"... Ma penso di aver fallito miseramente, qui.

Ed ora? Cosa mi resta fare?

Tutti pensano che io sia morto... Ma non c'era altro modo per migliorare quella situazione. Sapevo che, così, Yvonne si sarebbe scatenata al massimo per salvare il mondo... Ma ora come ora sono come un fantasma che nessuno avrà mai la possibilità di ricordare... E, sicuramente, anche se comparissi di punto in bianco, nessuno sarebbe in grado di riconoscermi.

Ebbene si. Se non si fosse capito, sono sopravvissuto. Non so come e non ci tengo che qualcuno me lo chieda. Sarà l'ultima domanda a cui darò risposta. Ci sono molte altre cose da fare, prima.

 

Ho deciso di fare una cosa. E se... E se... E se potessi aiutare altri mondi? Se potessi almeno mantenere l'equilibrio, là? Ehm… forse è il caso che mi spieghi meglio.

Grazie alla fusione con Kyurem posso usare molte mosse di tipo drago... E tra queste vi sono le mosse peculiari di Dialga e Palkia: Roar of Time e Spacial Rend. Dopo qualche studio ho scoperto che, unendo queste mosse, posso viaggiare fra i mondi. Non sto parlando di universi o mondi differenti… ma di luoghi altrimenti inaccessibili che solo questi viaggi spazio-temporali possono collegare!

Non mi è rimasto altro da fare, qua. Io ed i miei cinque compagni di squadra ci siamo promessi di aiutarci l'un l'altro dopo quella lotta per fare in modo che il mondo non cada in disgrazia. Nel mio piano dimensionale, questa cosa non sono riuscito a farla… ma, forse, negli altri piani… posso farcela!

Ad essere sincero questa "professione" l'ho iniziata già da cinque anni: giusto qualche annetto fa ho visitato, per esempio, un piano dimensionale molto interessante, dove viveva un Greninja legato ad un certo fenomeno chiamato Kizuna Gensho. Era di un allenatore molto determinato. Non ricordo come si chiamava... Ash? Molto probabile...

 

Ricordo bene che era stata una sfida abbastanza tosta verso la sua conclusione perché, avendo modificato alcuni eventi nel tempo, alcune cose sono cambiate. Comunque sia, al momento quel piano sta bene.

Ricordo anche di aver visitato dei luoghi dove i pokémon non sono mai esistiti... E si sono sviluppati in maniera piuttosto differente. Ho conosciuto delle persone eccezionali che ho aiutato per mantenere l'equilibrio. Ho incontrato spadaccini, creature antropomorfi, mondi che non potete neanche immaginarvi. Non posso dire altro: non credo che il mondo sia pronto per reggere una notizia del genere.

...

...

Ovviamente, però, queste azioni non posso farle sempre da solo. Posso viaggiare tra i piani, è vero, ma non ho abbastanza occhi per controllarli tutti.

Una volta scelto il piano, passo mesi ad informarmi sui dati di quel luogo onde evitare problemi ed alcune volte rimango nei piani dimensionali per diversi giorni (o anni) e cerco di ottenere più informazioni possibili sul luogo. Sto provando anche a costruire una biblioteca personale salvando tutti i libri che reputo utili. Potrebbero servirmi, in futuro.

Mi piacerebbe provare a fare un gruppo di persone con l'obiettivo di mantenere un equilibrio in ogni piano dimensionale, costruendo un nuovo futuro per tutti... Non devono essere per forza giovani e non devono essere per forza dei messaggeri dell'equilibrio... Ma basta la loro determinazione e la loro decisione spontanea di aiutarmi!

...

...

Io non so chi tu sia... Se sei un professore, un messaggero dell'equilibrio, un allenatore, un superquattro, un campione, uno studioso, un pokémon o un ragazzino qualunque... Ma spero che anche tu capirai la mia decisione.

Spero che questa storia ti abbia fatto riflettere. Ciò che hai in mano è un documento molto importante, conservalo con cura.

 

 

Io sono Destiny Bond, e sono colui che riporterà l'equilibrio

Non importa dove, quando e come

La mia missione sarà avverata

e senza alcun intralcio

 

…Addio…

 

The End

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