Be my mirror, my sword and shield.

di Destyno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 - Danza ***
Capitolo 2: *** 54 - Sorpresa ***
Capitolo 3: *** 90 - Petto ***
Capitolo 4: *** 14 - Fotografia ***



Capitolo 1
*** 1 - Danza ***


1 – Danza (Crystal Falls!AU)

«Balla con me, Dipper.»

La gemma guarda stupita il sedicenne che lo sta fissando, il viso rosso – ma non per il caldo, nonostante ormai sia quasi estate a Gravity Falls.

«Norman, cosa…»

La domanda gli muore in gola, mentre Norman avanza di un passo, porgendogli la mano.

E allora tutto diventa facile, naturale persino. Dipper si stringe al medium, e iniziano a danzare.

Per quanto riguarda Norman, in questo momento potrebbe saltare fuori un mostro tra gli alberi, e non se ne accorgerebbe. Potrebbe scatenarsi l’apocalisse, i morti potrebbero uscire dalle tombe e lui non lo noterebbe, perso com’è negli occhi profondi come galassie della gemma.

Sorride, mentre gira su sé stesso, mentre la terra sussurra sotto i loro piedi leggeri e le foglie mormorano il loro canto, accarezzate dal vento della notte. Questa è l’unica musica di cui hanno bisogno.

Il ragazzo scosta una ciocca di capelli bianchi dal viso dell’altro, da quella pelle blu chiaro, così diversa dalla sua, così aliena. Dipper sorride un poco, mentre la pietra di luna sulla sua fronte inizia a brillare, riflettendo la luce delle stelle.

Potrebbero non riuscire a fondersi mai, nonostante il loro struggente desiderio. Ma questo non li fermerà dal continuare a danzare.



Yo (?)
Non ho molto da dire (ahahah, come no), se non che sono molto contento di essere approdato finalmente in questo fandom!
Ora, più roba tecnica su questa storia-
1-Tra gli avvertimenti c'è scritto "raccolta di One-Shot", che è una balla bella e buona, perché pochissime supereranno le 500 parole ma visto che alcune sono drabble e altre no ho deciso per quell'opzione che non si sa mai.
2-Se non avete idea di chi sia Norman vergognatevi. Adesso chiudete questa pagina e andate a vedervi ParaNorman, su. Sciò, ho detto.
3-Se non sapete cosa sia il Crystal Falls!AU è in pratica uno Steven Universe!AU, dove Dipper e Mabel sono due gemme gemelle, rispettivamente Moonstone e Sunstone, e poi ci sono robe varie molto fighe tipo Bill e Dipper che si fondono in stile Malachite- e se non sapete cosa sia Steven Universe vergognatevi, uscite di qui e iniziate a vedervi quel cartone, preferibilmente in lingua originale (che bella la censura).
4-La raccolta sarà aggiornata usando il criterio Ad Minchiam, ossia non so quando pubblicherò. Ho tipo cinque storielle già pronte ma in teoria ne dovrei scrivere cento, quindi-
5-Visto che non riuscirò mai a finirla, non aspettatevi che riesca a finirla. Probabilmente arriverò a 22 o giù di lì e poi mi salirà il vomito e smetterò di scrivere. Se accade, prendetemi a sberle, di solito funziona per farmi ripigliare a scrivere...

Well, ho finito di sproloquiare!
Con affetto,
Destyno.

 

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Capitolo 2
*** 54 - Sorpresa ***


54 – Sorpresa

Dipper non si aspettava di essere abbracciato da uno sconosciuto in una città in cui non era mai stato prima.

Specialmente se lo sconosciuto in questione sembrava un tipo che Dipper avrebbe evitato come la peste, se incontrato di notte: le braccia scoperte erano piene di tatuaggi (e non solo quelle, avrebbe scoperto in seguito) e orecchie piene di piercing. Però c’era qualcosa di familiare in quel giovane, che ad occhio e croce doveva avere la sua stessa età.

«Dipper! Non posso crederci, sei davvero tu!»

Il giovane si scostò dall’abbraccio, sistemandosi gli occhiali sul viso e osservando meglio lo sconosciuto, per poi sgranare gli occhi: quei capelli neri, dritti e impossibili, e quegli occhi azzurri!

«Norman?»

Il viso dell’altro si aprì in un sorriso enorme.

«Proprio io! Norman Babcock, professione medium, al tuo servizio!»

«Quasi non ti riconoscevo, accidenti a te!» rise Dipper, sorridendo anche lui.

«Effettivamente il mio è stato un cambio di stile piuttosto radicale» ammise Norman, mettendosi le mani in tasca, mentre la poca gente che era in giro li sorpassava senza degnarli di un secondo sguardo «Ma anche tu sei cresciuto tantissimo! Hai fatto palestra, Dipdop?»

Il ragazzo arrossì, grattandosi la nuca.

«Beh, diciamo che cacciare creature sovrannaturali aiuta…»

«Ah, se potesse vederti Coraline! Avevi una cotta per lei, ti ricordi?»

«Oh, non me lo ricordare» borbottò «Ero un imbarazzo ambulante a tredici anni»

«Non credere di essere cambiato, Dipdork»

«Parla quello fissato con i film horror di serie B»

Entrambi risero, ricordando quell’estate passata assieme a Gravity Falls.

«Che ci fai a Beacon Hills, comunque?»

«Lavoro» rispose Dipper «Ho inviato un po’ di tempo fa una domanda per insegnare alla Beacon Hills High School, e mi hanno preso. Visto che l’anno scolastico inizia tra poco volevo vedere un po’ com’è qui intorno. Tu invece?»

«Lo stesso.  Lavoro da qualche anno in un negozio di tatuaggi… e occasionalmente faccio il mediatore tra il mondo dei vivi e quello dei morti. E, a proposito di questo…» Norman abbassò la voce «C’è qualcosa di strano in città. Suppongo che tu lo sappia»

Dipper annuì.

«Sì. Ho sentito voci riguardo ad un albero magico nel bosco di Beacon Hills e una concentrazione spaventosa di fenomeni sovrannaturali… anche se non al livello di Gravity Falls. Mabel è alle Hawaii per lavoro, altrimenti sarebbe venuta anche lei, quindi niente Mystery Twins» si rabbuiò per un istante, ma si costrinse a sorridere e a guardare Norman negli occhi «Suppongo che mi dovrò far bastare un ex-membro dei Mystery Kids, uh? Avrei preferito Steven, i suoi poteri mi avrebbero fatto comodo»

«Ehi, grazie tante!» il medium gli tirò un pugno scherzoso sulla spalla «Me ne ricorderò la prossima volta che dovrai interrogare gli spiriti»

Dipper gli fece la linguaccia, ed entrambi scoppiarono di nuovo a ridere.

«Eh…» Norman guardò l’orologio «Io devo andare ora»

«Uhm, anche io…» il giovane Pines si guardò le scarpe, rosso in viso «Mi dai il tuo numero? Così, in caso di emergenza…»

«O in caso volessimo pranzare insieme e rievocare i bei vecchi tempi?»

«Quello potremmo farlo anche domani, che ne dici?» azzardò Dipper.

«Mmmmh» mormorò il moro «Domani è venerdì, vero? Mi dispiace, non posso. Che ne dici di sabato? Il negozio è chiuso nel week-end…»

«Okay, allora sabato a pranzo?»

«Okay» Norman arrossì un poco «Ci chiamiamo per i dettagli, okay?»

«D’accordo! Ci vediamo, Ghost Boy!»

Dipper iniziò ad allontanarsi, sorridendo.

«Ci vediamo, Pine Tree! E salutami Mabel!»

Norman si girò, scrocchiandosi le dita e sorridendo stupidamente. Gli era mancato.


No, non siete voi che avete saltato cinquantatré capitoli di questi deficienti, è fatto apposta.
Cosa, credevate che sarei riuscito a fare la challenge tutta di seguito? Parola dopo parola? Illusi.
Comunque, questa fa parte dell'AU grande grande dei miei personalissimi Mystery Kids, che comprendono Dipper e Mabel, Coraline e Wybie - da Coraline - ovviamente Norman e poi Neil - entrambi da ParaNorman - assieme a Steven e Connie di Steven Universe che vanno a rimpiazzare Lily e Raz di Psychonauts, perchè a quel gioco non ci ho mai giocato lol, più varie altre robe tipo appunto Teen Wolf (serie TV ambientata nella città di Beacon Hills qui citata), e un'altra bella cosina che però è spoiler per un altro bel progetto sui Mystery Kids su cui lavoro da quest'estate ma che non ho portato avanti (ahahah faccio schifo).
Vi ho annoiato tanto con le mie chiacchiere? Spero di sì, dopotutto è il mio lavoro.
Con affetto,
Destyno.

(P.S.: io non mi fermerò di certo per colpa della mancanza di recensioni - mi fermerò per colpa della mia pigrizia ed incapacità di dedicarmi ad un progetto troppo lungo - però se volete lasciare un commentino piccino picciò mica mi offendo eh, anche un messaggio privato con su scritto nell'oggetto [Recensione per Be my mirror, my sword and shield] con dentro semplicemente un AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA lungo tre metri mi soddisferebbe)

 

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Capitolo 3
*** 90 - Petto ***


90. Petto

 

Il petto di Dipper è caldo.

Non è eccessivamente muscoloso, anzi, a dirla tutta, è pure un po’ grasso, ma a Norman non dispiace, soprattutto quando si stende sopra di lui e affonda la testa nell’incavo della sua spalla, il suo corpo pallido e ossuto che si appoggia contro quello dell’altro.

Il petto di Dipper è caldo, e a Norman questo piace, perché lui ha sempre freddo, anche nel pieno dell’estate, e può accoccolarsi contro il suo ragazzo e dimenticare, per un po’, del gelido mondo che c’è là fuori.

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Capitolo 4
*** 14 - Fotografia ***


14. Fotografia

 

Dipper sbuffò, chinandosi a raccogliere le scartoffie cadute dallo scatolone. Se solo non fosse stato così maldestro…
Rimise tutto a posto il più velocemente possibile, finché una fotografia che sporgeva dall’angolo di un vecchio libro non catturò il suo sguardo.
Dimentico del disordine sul pavimento aprì quel libro alla prima pagina.
Sorrise. Il vecchio album di Mabel.
Continuò a sfogliarlo, come imbambolato, rievocando ricordi della sua estate da dodicenne: Mabel che stringeva Waddles, quell’uomo che viaggiava nel tempo, com’è che si chiamava?, e poi i vari mostri, pterodattili congelati nell’ambra, un furibondo Gideon che veniva sbattuto in prigione…
E poi i suoi occhi si posarono su quella foto.
Era solo leggermente più recente delle altre. Se la memoria non lo ingannava, era stata scattata l’estate immediatamente successiva.
Era una foto di gruppo. Una ragazzina dai capelli blu ed un piccolo fermaglio a forma di libellula tra i capelli, un magro ragazzo afroamericano dalla postura strana, con capelli ricci e marroni, un ragazzino un po’ grassoccio e capelli rossi, una ragazza con gli occhiali e una folta chioma di capelli neri ed un ragazzo dai capelli neri e ricci, con una maglietta rosa con sopra una stella posavano assieme a lui, Wendy, Pacifica, Mabel e un altro ragazzo, dai capelli neri, dritti come gli aculei di un porcospino e gli occhi di un azzurro slavato.
Lui e quel ragazzino si tenevano per mano.
«Dipper, dove ti sei cacciato?» gridò la voce di Coraline, dal piano di sotto «Te lo giuro, se perdiamo il treno per colpa tua e di Norman…»
«Io sono qui!» protestò il medium, sempre dal piano di sotto.
«Arrivo!» ridacchiò Dipper, posando il vecchio album sopra quello scatolone e precipitandosi giù per le scale.
La loro agenzia del paranormale era molto diversa da come Dipper aveva progettato all’inizio: era un lavoro faticoso, a volte rischioso, e non tutto andava sempre secondo i piani. Ma gli andava bene così; finché sua sorella e Norman gli sarebbero rimasti accanto, sarebbe andato tutto bene.



Oh beh.
Sì, mi merito le cose più brutte di questo mondo, ma la verità è che se non fosse stato per DemonStar94 probabilmente questa raccolta sarebbe morta un capitolo fa so there's that
Boh, questa è tipo l'ultima che ho scritto? Mi sa che ne ho un'altra ancora, ma è su carta e io ho tipo centocinquanta quaderni in cui scrivo quando non ho il cellulare o il pc quindi probabilmente farei prima a riscriverla rip
Evabbè, non so che dire ciao

 

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