Warrior

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** you will be mine ***
Capitolo 4: *** Rebel? ***
Capitolo 5: *** she is falling in love ***
Capitolo 6: *** Your smile ..Our promises ***
Capitolo 7: *** Demetria ***
Capitolo 8: *** His eyes ***
Capitolo 9: *** my last hope ***
Capitolo 10: *** Remember Who you are ***
Capitolo 11: *** why can 't You understand? ***
Capitolo 12: *** Worse than Death ***
Capitolo 13: *** Pride And Blood ***
Capitolo 14: *** I Grow up Warriors ***
Capitolo 15: *** how can you love Him? ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
continuavo a correre lungo l'atrio affollato , i soldati stavano devastando il castello , la servitù correva da tutte le parti cercando una via di fuga da quel inferno ,era successo tutto in fretta troppo in fretta .. non eravamo preparati  per una cosa del genere o meglio mio padre non riusciva a credere che il suo caro amico lo avesse tradito , io infondo me lo aspettavo. .
Era un giorno qualunque , si preparavano tutti per una delle tante occasioni di festeggiamento indotte da mio padre che solitamente avevano un solo scopo.. trovarmi un giusto pretendente dato che avevo rifiutato tutti quelli che si erano proposti.
 
Scappare era difficile Dato il vestito lungo che avrebbe dovuto servire per la cerimonia e la gamba ferita dal uomo che ho steso pochi attimi fa , avevo il respiro smorzato e anche le gambe cominciavano a cedere ma dovevo continuare , dovevo cercarla e salvarla era così innocente così indifesa ..nessuno si sarebbe preoccupato di lei in una situazione del genere. 
Urla , ordini, pianti ..risate erano tutto ciò che sentivo provenire dalle diverse stanze del castello poi ... un grido soffocato troppo esile per appartenere ad un adulto e un pianto smorzato che conoscevo  fin troppo bene
- Rosalinde ! Aspettami arrivo -
Urlai in preda alla disperazione e mi diressi verso la porta della stanza da cui proveniva il rumore lei era lì stavo per entrare per salvarla o almeno per vederla  un'ultima volta ma qualcuno mi strattono da un braccio scaraventandomi a terra
- eh no dolcezza dove credi di andare ? - chiese un uomo sulla trentina  dalla divisa capivo che non era dei nostri mi rialzai, tirandoli un calcio inizialmente rimase immobile per la sorpresa e io ne approfittai per aprire la porta cercai con lo sguardo Rosalinde ma...
- dove credi di andare puttana? - disse quello  una volta ripresosi dal dolore lo ignorai e continuai a cercarla poi alzò la mano ..cercai di identificare l 'oggetto con il quale mi stava per colpire cos'era un bastone o...
BUIO

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Capitolo 2
*** Capitolo uno ***


I have to change


Mi svegliai in una piccola cella oscurata , ero distesa sul
-forza alzati il re ti vuole vedere - disse rude accompagnandomi in una piccola stanza poco lontana dalla cella.
- Isabelle finalmente ti stavo aspettando - disse in tono cordiale , continuai a fissare l 'uomo di mezza età davanti a me , non era tanto il tono di voce rassicurante o il sorriso malizioso a colpirti , ma lo sguardo .. due occhi grigi tanto belli quanto inquietanti , che sembravano non concordare con il resto del corpo ma avere vita propria. Era difficile sostenere il suo sguardo ma non smisi mai di fissarlo.
- Traditore - sputai tutto di un fiato
- ammirevole , davvero ammirevole il tuo coraggio .. nonostante la tua situazione non ti abbatti d 'animo vero hai ancora le parole per difendere il tuo nome ah... non sei molto diversa da tua madre troppa presunzione , troppo orgoglio per essere solo una donna- disse con disprezzo continuando a sorridere , lo odiavo , odiavo quel uomo che aveva distrutto la mia famiglia ,la mia vita e che ora stava per distruggere me..
- perché non mi uccidete e basta? -
-oh .. Isabelle non dire stupidaggini , una ragazza di nobil sangue come te nel fiore della giovinezza , di una bellezza come la tua non potrei mai..sarebbe un tale spreco -
Sapevo che non stava mentendo ,probabilmente qualcun'altro si sarebbe sentito sollevato di sapere che avrebbe avuto la vita salva , ma non era sicuramente il mio caso perché sapevo chepiù che bene che ai prigionieri di guerra che non venivano uccisi toccava un destino peggiore. ..
qualcun'altro entrò in sala in quel momento , mi girai a guardarlo , doveva essere poco più grande di me anche se di altezza era il doppio , per quanto odiassi in quel momento ogni persona che avesse a che fare con il re non potei non ammettere che il ragazzo che mi trovavo di fronte era i una bellezza ultraterrena . mi capitava spesso di frequentare giovani nobili ma mai avevo conosciuto qualcuno come lui.
Aveva lo stesso sguardo penetrante e fiero del padre l 'unica differenza era la tonalità verde smeraldo e che dipingeva i suoi occhi.
-mi avete chiamato? -
-oh..Harry figlio mio ti presento Isabelle , la tua nuova schiava ..-
Quelle parole mi colpirono come una secchiata d 'acqua gelida aveva detto schiava?
Non potevano farlo , io ero Isabelle WILSON. non avrei fatto il giocattolino di nessuno , mai.

Guardai con odio il ragazzo che stava ancora in piedi davanti alla porta con un espressione smarrita come se le parole del padre non lo riguardassero minimamente.
Poi si girò verso di me e mi squadrò dalla testa ai piedi con un fare tutt'altro che innocente.
-smettila di fissarmi in quel modo - disse con voce roca rompendo il silenzio , ovviamente non distolsi lo sguardo per quanto la figura imponente del mio "padrone" mi intimidisse ..
-hai sentito quello che ti ho detto ? - chiese duro avvicinandosi a me , mi mise una mano attorno al collo e comincio a stringere
- obbedisci! -
Per quanto il dolore provocato dalla sua stretta fosse forte non distolsi lo sguardo , mi sforzai di sorridere
- e se non ne avessi intenzione ? - chiesi provocandolo
-ma come ti permetti ? - la sua voce era alterata alzò la mano per colpirmi ma fu fermato dalla voce calma del padre che finira era rimasto irremovibile a guardare quella scena
-calma Harry. .. devi sapere che la nostra Isabelle appartiene ad una delle famiglie più nobili e prestigiose del nostro regno , non sarà sicuramente abituata a tutto ciò , deve ancora capire cosa sta succedendo -
Harry abbassò la mano ma continuò a stringermi il collo
- non c'è molto da capire io sono il tuo padrone e tu sei la mia schiava , quindi fai ciò che ti chiedo quando te lo chiedo chiaro? -
Per quanto grande fosse la repulsione che provavo in quel momento cercai di annuire .
- bene seguimi -
Quello che cercavano di dirmi era chiaro , dimentica ciò che eri il tuo nome ,la tua famiglia , metti da parte il tuo orgoglio , abbassa lo sguardo perché da da oggi non sei più niente , solo una schiava , solo un oggetto. .
In questi casi puoi fare solo due cose acconsentire e ubbidire oppure ribbellarti e
combattere.
Nella mia mente avevo già pianificato la prossima mossa , la fuga .
Se ci fossi riuscita sarei stata libera altrimenti sarei morta comunque entrambe erano due condizioni migliori di ciò che mi toccava.
entrammo in una stanza enorme , ero abituata allo svezzo della vita reale ma questo era troppo anche per me ..
Alle pareti erano presenti diverse decorazioni dorate mentre al centro era posizionato un letto enorme , accanto al quale stava un tavolo qualche metro più in là invece dietro una porta era posizionata una vasca.
- Bene , comincerai domani ora è tardi andiamo a dormire - disse con voce roca , mi sorse subito un dubbio..
- e io dove dovrei dormire ? -
un sorriso perverso apparve sul suo volto
-be solitamente le schiave dormono per terra ..ma pensa hai un padrone così comprensivo che ti permetterrò di dormire sul letto. ..con me -
Sentivo la rabbia ribollirmi nelle vene , il re aveva ragione non ero abituata a tutto ciò e mai mi sarei abituata.
- non ho alcuna intenzione di dormire sul letto con te ! -
Dissi irritata
i suoi occhi divennero due fessure , mi spinse verso il muro e fece incrociare i nostri occhi
- credi veramente che mi interessi quello che tu hai intenzione di fare schiava? Tu farai quello che ti ho detto altrimenti le conseguenze non ti piaceranno -
e dopo una minaccia del genere cosa faccio io ?
avrei potuto semplicemente annuire eppure una vocina dentro la mia testa continuava a ripetermi le parole di mia madre : custodisci il tuo corpo , onora il tuo sangue e alimenta la tua anima io sono una Wilson e nessuno può trattarmi in quel modo.
Gli sputai in un occhio azione di cui mi pentì subito dopo..
Non per lo sguardo omicida che Harry aveva assunto ma per un nome che solo allora mi rimbombò nella mente Rosalinde se io ero viva doveva esserlo sicuramente anche lei non osai immaginare di chi fosse diventata schiava , sapevo solo che una bambina della sua età non poteva sopportare tutto questo..
Dovevo trovarla e per trovarla dovevo rimanere in vita.. almeno rimanere in vita.
per sopravvivere dovevo cambiare.
Quello che avevo appena fatto avrebbe potuto rovinare tutto ero stata una stupida. .
- come hai osato? Nessuno aveva mai fatto una cosa del genere nessuno ! - Urlò tirandomi per i capelli
- sono stato abbastanza tollerante con te solo perché eri nuova quindi non te ne approfittare - finalmente lasciò la presa e si girò dall'altra parte
- dormi dove cazzo ti pare ma ti avviso Isabelle la prossima volta che mi manchi di rispetto in questo modo te ne pentirai amaramente - disse con disprezzo, lasciai che le sue parole mi trapassasero e andassero a formare una leggera ferita dentro di me
-chiaro?-
-ss..si -
-si cosa ? -
-si padrone -
Andò a stendersi sul letto lasciandomi lì in piedi indecisa su cosa fare..
Faceva parecchio freddo non avevo nessuna voglia di dormire sul pavimento quindi andai verso il letto e mi infilai sotto le coperte.
- e adesso che ti prende ? - chiese freddo
- ho cambiato idea -
Sbuffo e si rigirò sul letto intanto io ragionavo sul da farsi ..
La fuga era fuori questione non potevo rischiare così tanto. .
Ero in trappola.

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Capitolo 3
*** you will be mine ***


Svegliandomi non lo ritrovai nella stanza , mi alzai e notai con piacere che il dolore alla testa era passato  .. e adesso cosa dovevo fare io lì? Sospirai , avevo  la notte a convincermi di cercare di cambiare e fare ciò che mi verrà chiesto lo farò per Rosalinde , solo per lei. 
Mi guardai intorno e cercai di sistemare la stanza giusto per passare il tempo , dopo due ore di lui nessuna traccia , mi stavo veramente annoiando , lanciai uno sguardo verso la vasca  enorme posta dall'altra parte della stanza ... da quanto tempo non mi facevo un bagno? Sapevo benissimo che non avrei dovuto toccare niente senza permesso  ma avevo veramente bisogno di un bagno e inoltre dubito che qualcuno lo verra mai a sapere ..
Gettai il vestito per terra e mi immersi  completamente nella vasca , l 'acqua era calda e rilassante , cominciai a pensare  a mia sorella , alle parole di mia madre che da piccola mi erano sembrate superflue ed inutili ma che ora sono la mia filosofia di vita ,stranamente   mi venivano in mente solo ricordi felici ...
Mi distesi completamente e chiusi gli occhi godendomi completamente quel momento di pace..
- che stai facendo ? - disse una voce roca risvegliandomi , lui era lì con le braccia incrociate ad osservarmi , sembrava arrabbiato. ..
Cercai di elaborare una risposta mentale per quanto sentissi il mio orgoglio pungere da qualche parte dentro di me , cercai di fare un lungo respiro. Ricorda Isabelle sei una schiava comportati da tale. 
- padrone. . Mi scusi io avevo bisogno di un bagno e così ..
- non importa hai finito ? - chiese brusco
- ss..si..-
Uno strano sorriso comparve sul suo volto 
- bene allora puoi uscire -  disse in tono divertito finalmente capì dove volesse arrivare cominciai a morsicchiarmi nervosamente il labbro inferiore indecisa sul da farsi  e adesso? 
Avrei voluto uccilderlo in quel momentoa ovviamente cercai di trattenere i miei scatti d'ira  tuttavia non mossi dalla vasca
- mi hai sentito schiava alzati ! - disse di nuovo arrabbiato , Sospirai e decisi di alzarmi per due motivi il primo e mia sorella ,secondo ce solamente una cosa che riesce a spaventarmi più della morte , il dolore e qualcosa nei suoi occhi mi diceva che lui era capace di provocarmene parecchio 
- allora?!- questa volta il suo tono di voce era decisamente alto
- si - dissi alzandomi infine , i suoi occhi verdi percorssero ogni singola parte del mio corpo nudo cercai di ignorare il suo sguardo , uscì dall'acqua e mi diressi velocemente verso i vestiti  ma lui mi fermo tenendomi per i fianchi e facendo combaciare i nostri corpi ,
 -   hai usato la vasca del tuo padrone senza permesso non credi che dovresti trovare un modo per farti perdonare ?-   un improvviso brivido mi percorse la schiena  , probabilmente dovevo immaginarmelo dovevo capire che tutto questo sarebbe successo , che lui avrebbe cercato di avere il mio corpo infondo servivo a quello no? 
Ma non potevo sopportarlo , no già essere una schiava era difficile da accettare ma io sono sono una Wilson e non sarò mai la puttana personale di nessuno,mai.
Allora perché in quel momento il mio cuore ha cominciato a battere più del dovuto , perché non trovavo fastidiosa la sua vicinanza? Cancellai immediatamente quei pensieri ,  era solo un nemico , un mostro , suo padre ha distrutto la mia famiglia .. questo lo devo sempre tenere a mente. 
- sei così bella - disse cominciando a lasciarmi dei baci sul collo , cercai di allontanarlo con un gesto brusco
- voglio vestirmi!- 
- tu vuoi? - chiese accigliato , ok Isabelle mantieni la calma
- padrone potrei rivestirmi?- chiesi cercando di sembrare più docile possibile 
Lui scoppio letteralmente a ridire , che cosa ci trovava di divertente in tutto questo?
Gli mandai uno sguardo pieno di odio e smise subito
- smettila di guardarmi così! - disse tornando serio , avrei voluto controbattere ma non ero sicuramente nelle condizioni di farlo quindi mi limitai ad abbassare lo sguardo con la speranza che mi lasciasse. 
Dopo avermi squadrato un ultima volta lasciò la presa
- non ti abituare a troppi privilegi schiava - mi sussurrò al orecchio prima di allontanarsi , andò a stendersi sul letto ed io ebbi il tempo di rivestirmi .
- in cucina dovrebbero aver già finito di preparare il pranzo , vai e portamelo-
Disse secco qualche minuto dopo 
- si padrone - dissi senza però evitare di usare un tono di voce decisamente acido. 
Uscì dalla stanza , bene e adesso dovevo solo trovare "la cucina " ma quel posto era un labirinto dovetti fare tre rampe di scale e controllare ogni singola sala prima di trovarla , entrai e notai che c'erano parecchie persone cominciai a guardarmi intorno spaesata 
-posso aiutarla signorina - chiese una voce femminile alle mie spalle , doveva avere la mia età o essere poco più grande , rimasi abbagliata dalla sua bellezza ,portava i lunghi capelli neri  sciolti  e i suoi occhi erano di una stupenda tonalità di indaco. 
- oh.. sì mi servirebbe il pranzo del..principe- mi sorrise
- tu devi essere Isabelle - come faceva a conoscere il mio nome? 
Quasi mi avesse letto nella mente rispose 
-sai qui le voci circolano in fretta - disse imbarazzata 
- comunque io sono Alison piacere - disse gentilmente , ricambiai il suo sorriso 
- piacere mio ora devo andare , ci si vede - dissi salutandola 
-aspetta -
- Sì?-
- stai dimenticando il piatto - 
- oh scusa - afferai il vassoio e andai spedita in camera , aprì la porta , Harry stava dormendo mi soffermai a fissarlo per qualche secondo era veramente bello , la camicia bianca era ancora bagnata a causa del contatto di prima con il mio corpo , lasciava trasparire i suoi lineamenti perfetti mentre i numerosi ricci gli cadevano sulla fronte .
Continuai a fissarlo mentre avanzavo con il vassoio e non si sa come inciampai facendo cadere tutto per terra , lui aprì gli occhi di scatto. 
- ma che hai combinato ? - chiese seccato 
- mi dispiace ora raccolgo tutto - dissi chinandomi per terra a raccogliere quel disastro ma la verità era che non sapevo proprio dove mettere le mani e finì solo per fare più casino di prima
- ma ti hanno proprio viziato eh ? Non riesci neanche a fare le cose più elementari -
- non sono l'unica a quanto pare - dissi acida indicando le sue mani che cercavano inutilmente di abbottonare la camicia , il suo sguardo si fece più cupo al mio commento
- ma io non devo ancora fare lo schiavo , quindi invece di giudicare cose che non ti riguardano vieni ad aiutarmi e non usare più quel tono, lascia quella roba lì ci penserà qualcun'altro -
Sospirai per calmarmi 
- Sì padrone -
Mi alzai e andai a sistemarli la camicia al mio tocco sul suo viso comparve di nuovo un sorriso perverso. .
- curioso. . -
Alzai gli occhi verso di lui con fare interrogativo
- Ti stai comportando veramente bene ... cioè da come parlavi ieri avrei scommesso che sarebbe stato più difficile cosa ti è successo hai capito qual'è il tuo posto schiava? - pronunciò l'ultima parola con disprezzo e fece scivolare una mano sul mio sedere , lo odiavo stavo facendo tutto questo per mia sorella ma ora lui cosa stava cercando di fare ? Di provocarmi. .voleva che io reagissi perché ? Per poi potermi punire ? Era sadico forse ? Bene perché probabilmente io ero masochista nonostante avessi capito le sue intenzioni non volevo anzi non potevo non risponderli , lo fissai negli occhi nel modo che tanto odiava
- sai una cosa "Harry".. io posso chiamarti padrone , posso fare quello che mi chiedi senza controbattere , posso fingermi insicura e titubante davanti a te ma..non pensare mai,mai che io ti appartenga o cose del genere perché devi sapere che in me ci sarà sempre una scintilla , una parte di me che non riuscirai mai a controllare che prima o poi ti si rivolgerà contro , sono Isabelle Wilson e per quanto tu e tuo padre vi sforzate a continuare questo giochino niente e nessuno riuscirà a farmi dimenticare chi sono o quanto valgo - 
Dissi con estrema determinazione senza mai distogliere il mio sguardo dal suo , sapevo che non dovevo gurdarlo , chiamarlo per nome o usare quel tono con lui ma in quel momento il mio orgoglio prevaleva su tutto .
I suoi occhi divennero di fuoco e il sorriso scomparve dalle sue labbra  si avvicinò nervosamente a me e mi spinse con violenza contro la parete
- scommettiamo piccola? Scomettiamo invece che riuscirò a spegnere anche quella scintilla ? Che tu dipenderai completamente da me ? Scomettiamo che mi supplicherai di farti mia ? - pronunciò l'ultima frase con estrema malizia , sentivo il sangue ribollirmi nelle vene e quella cos'era una sfida ?
- Stronzo - sputai acida a pochi centimetri dal suo viso 
- come mi hai chiamato ? - lasciò cadere pesantemente la mano sul mio viso
- puttana -
Disse usando lo stesso tono che avevo usato io .
Finalmente riuscì a calmarmi e a riprendere a respirare.
Lui sospirò e si allontanò da me
- cosa credi che succederebbe se ti rivolgessi a me in quel modo davanti a mio padre o altri ? Cosa credi che sarebbe successo se qualcun'altro fosse stato il tuo padrone e tu ti rivolgessi a lui in quel modo? -
Chiese con estrema calma  e adesso cosa stava cercando di dirmi
- cosa?- chiesi confusa
- niente. . Quanti anni hai ? - e adesso cosa c'entrava?
- quindici -
-cosa?! - chiese quasi cadendo dal letto e adesso che gli prendeva? 

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Capitolo 4
*** Rebel? ***


- quanti ? -
Chiese di nuovo sorpreso
- quindici perché ? - chiesi irritata
 cosa ci trovava di strano quanti anni credeva che io avessi
- niente solo che.. sembravi più grande - 
- ha importanza ? - gli chiesi mandandoli uno sguardo di sfida 
- no - disse seccato  poi si alzò dal letto 
- trovati qualcosa da fare - disse prima di uscire dalla stanza. 
E questo cosa vuol dire? Che dovevo fare?
La mia irritabilità era alle stelle , non lo sopportavo e se provassi veramente a fuggire? 
No , non dovevo neanche pensare una cosa del genere devo stare qui finché non trovo Rosalinde perché lei è ancora viva lo sento,
Ma dovevo anche darmi da fare per cercarla il problema è come? Poi mi venne in mente quella ragazza Alison dice che qui le voci circolano in fretta forse potrebbe saperne qualcosa. ..
Ora dovevo trovarmi qualcosa da fare... un ordine più chiaro di così non poteva proprio trovarlo quel tipo?
 
Harry's pov
 
Uscì dalla stanza e cominciai a percorrere i corridori , mi diressi verso la sala del trono e spalancai la porta , venti paia di occhi si girarono a guardarmi erano principalmente uomini sulla quarantina  al estremo del tavolo sedeva mio padre che continuava a fissarmi serio , cazzo l'assemblea come ho fatto a dimenticarmene ?
- scusate non volevo interrompere, padre ho bisogno di parlarvi -
Dissi con un tono di voce neutro , gli uomini seduti non dissero niente ma glielo leggevo negli occhi.. erano piuttosto contrariati qualcuno tossì ,sapevo quello che pensavano di me , ero solo un ragazzino viziato e irresponsabile assolutamente inadatto al trono ..
In un certo senso avevano ragione avevo infranto qualsiasi regola mio padre mi avesse posto senza mai fregarmene tanto delle sue reazioni in un certo senso mi divertiva vedere le loro facce contrariate
- Andate tanto senza di Louis non possiamo andare avanti - disse facendo cenno con la mano di uscire , si alzarono lentamente e uscirono dalla stanza  il suo tono di voce era piuttosto irritato a quanto pare non sono l'unico  ad essere nei guai oggi pensai divertito. ..
Louis era il membro più giovane della stretta dei consiglieri di mio padre nonché il più fidato .. non sono mai riuscito a capirne il perché, vorrei solo capire perché mio padre gli affida tutto quel potere 
Louis è un tipo tutto pace e amore 
 Se fosse per lui dovremmo interrompere tutte le guerre , liberare tutti gli schiavi e bruciare tutte le nostre armi praticamente qualsiasi cosa che andasse completamente contro i principi di mio padre fortunatamente nessuno ha mai pensato di dargli veramente retta altrimenti ci saremmo ritrovati tutti con un pugnale alla schiena ..
Probabilmente se lo tengono stretto per la sua famiglia potrebbero essere dei buoni alleati. 
Ogni volta che facevo domande al riguardo mio padre mi fissava e diceva è un ragazzo sveglio , è un ragazzo sveglio...
Onestamente il "ragazzo sveglio " mi irritava un po' anche perché sembrava che tutta la corte non facesse altro che metterci a confronto , qualsiasi cosa io facessi dovevo farla meglio di Louis altrimenti non valeva niente  e comunque alla fine giungevano sempre alla stessa conclusione ne io ne lui eravamo adatti al ruolo che ricoprivamo e questo sì mi irritava. . E no non poco 
Odiavo essere messo dopo qualcuno o allo stesso pian , la mia filosofia di vita era semplice qualsiasi cosa facessi dovevo  farla meglio di tutti , dovevo sempre riuscire ad ottenere ciò che volevo  insomma  Vincere sempre e comunque. 
- spero che la tua entrata scenografica abbia una degna motivazione - disse ad un tratto mio padre , strinsi leggermente il pugno perché ero lì?
- è per la nuova schiava .. -  
Mio padre sorrise e sospiro per farmi intendere che sicuramente  una schiava non era nella lista dei degni motivi .. e dannazione aveva ragione ero stato troppo impulsivo non avrei dovuto parlargliene   
- qual'è il problema ? - chiese con atteggiamento non curante 
- è troppo. . - ok Harry non sbagliare aggettivo non potevo dire ribelle sarei passato per un debole che non riusciva a neanche a controllare la sua schiava
- piccola - dissi infine , il sorriso di mio padre si allargò 
- oh.. avanti Harry ha le caratteristiche fisiche di una donna fatta e compiuta -
Disse in tono leggermente divertito , aveva ragione da quel punto di vista non mi potevo lamentare ma non era quello il problema  
- ehm.. hai frainteso non è quello che volevo dire , insomma è il suo  modo di pensare che non va non è ancora abbastanza matura forse avrebbe bisogno di più tempo per. .-
-Harry .. - la voce di mio padre tornò improvvisamente ad essere severa 
- non dirmi che hai problemi con quella schiava vero ? Un giorno dovrai governare l'intero regno come pensi di riuscirci se non riesci neanche a controllare una ragazzina?-
Le  sue parole lasciaroni trasparire più del dovuto .. finalmente riuscì a capire 
Non mi era stata affidata Isabelle per le sue nobili origini o per la sua incredibile bellezza no.. sicuramente era stato il suo carattere a spingere mio padre a fare una tale scelta 
Ma certo ! Come ho fatto a non pensarci?
Lei non era che l'ennesima prova da affrontare  per dimostrare che ero degno di prendere il posto che mi spettava , solo l'ennesima sfida che mio padre mi stava lanciando..
Sorrisi beffardo
- no niente avrei solo preferito una persona più espera ma non importa. . Non è mai troppo tardi per imparare - dissi poi lasciai la stanza sbattendomi dietro la porta senza aspettare che lui mi congedasse ,
Bene ,  curioso per quanto mio padre e Isabelle si odino alla fine combattono per la stessa causa farmi cadere , situazione potrebbe essere anche divertente perché come ho detto prima io ottengo sempre ciò che voglio. ..
 
Isabelle's pov
 
Sbuffai e uscì dalla stanza mi stavo annoiando e non avevo idea di cosa dovevo fare così decisi che magari  avrei potuto dare una mano ad Alison magari giusto per farci amicizia sembrava una ragazza simpatica chissà se era una schiava .
Percorsi i corridori e a un certo punto la mia attenzione fu colta da un vaso di ceramica posto al centro di una piccola sala ,  era bellissimo percorso da decorazioni floreali  mi ricordava le strane decorazioni che mia madre amava porre in casa , sorrisi leggermente e andai a guardarlo da vicino cercai di toccarli poi come sempre le mie incredibili doti di equilibrio e coordinazione presero la meglio e in qualche modo lo feci cadere , imprecai e adesso ?
Cercando di raccogliere i pezzi non feci altro che ferirmi la mano alzai lo sguardo e vidi due  bellissimi occhi azzurri che mi fissavano con attenzione , il ragazzo vicino alla porta avrà avuto Sì e no diciotto anni non avevo idea di chi fosse ma da com'era vestito capivo benissimo che non era uno schiavo e questo bastava a preoccuparmi ...
Mi schiarì la voce 
- ehm.. signore mi dispiace io... raccolgo subito -  continuava a fissarmi senza dire non sembrava arrabbiato ma piuttosto divertito ?
Si avvicinò a me e si chinò fece per prendermi la mano ferita ma istintivamente indietreggiai 
- hey tranquilla non ti mangio .. - disse sorridendo , tirò fuori un fazzoletto dalla manica e me lo posò sulla ferita 
- grazie .. signore - dissi , non riuscivo a non guardarlo negli occhi sono magnetici...
Lui scoppiò a ridere 
- come mi hai chiamato ? Sono Louis ... solo Louis niente signore - disse divertito 
- e tu devi essere Isabelle. . - 
Come mai tutti mi conoscevano qui dentro 
- la ribelle - aggiunse 
- la cosa? - chiesi confusa
- è così che ti chiamano  qui  ... mi dispiace molto per quello che ti è successo - disse in tono triste. 
Ribelle mi piaceva quel nome. ..
Ma non era pienamente vero la speranza do ritrovare mia sorella ha dato una possibilità a quel... poco di buono di potermi controllare più del dovuto, cercai di scacciare quei pensieri che mi provocavano una forte sensazione di rabbia e angoscia e concentrarmi sul ragazzo che avevo di fronte che continuava a fissarmi. .
- Louis perché mi guardi così ? - chiesi
Forse non dovrei prendermi così tanta confidenza con una persona che conosco da qualche minuto ma per qualche strana ragione mi fidavo di lui ..
- ti hanno mai detto che sei bellissima Isabelle ? - chiese sfoderando uno dei sorrisi più belli che io avessi mai visto , arrossì violentemente
- be.. neanche tu scherzi - dissi fingendo un tono malizioso, era vero quel ragazzo possedeva una bellezza da togliere il fiato infatti mi sembra strano che uno così si interessasse a me .. un secondo si stava interessando a me ? 
lui si mise a ridere e mi alzò il mento
- potremmo vederci qualche volta  ..- il mio cuore prese ad accelerare cosa intendeva
- difficile non farlo dato che viviamo nella stessa casa - dissi scherzando
-.sai cosa intendo..- disse sorridendomi
- Louis mi piacerebbe ma.. sto passando un periodo veramente difficile e al momento ho diversi problemi ..-
- no piccola tranquilla , voglio solo parlarti , conoscerti e magari diventare amici sono sicuro che potrei aiutarti  con i tuoi diversi problemi -
Disse in tono dolce 
Avvicinandosi a me i nostri volti erano a pochi centimetri di distanza e il mio cuore non ha più smesso di accelerare  tutto questo potrebbe causare una situazione poco favorevole al essere solo amici..
- allora me lo dai o no un abbraccio ? - chiese Louis rompendo il ghiaccio
Sorrisi leggermente e mi strinsi a lui , era una sensazione piacevole sentire il calore della sua pelle alzai gli occhi verso di lui che continuava a sorridere 
- Louis devi andare a.. ma che sta succedendo qui? - chiese una voce familiare alle nostre spalle , mi allontanai istintivamente da Louis che si era irrigidito e ti pareva che non arriva lui a rovinare tutto ?
Mi girai e mi ritrovai davanti a quei occhi verdi che tanto odiavo, sembrava arrabbiato
- e tu che ci fai qui? Non mi sembra di averti dato il permesso di uscire dalla stanza - disse in tono brusco  , Louis  accanto a me strinse fortemente il pugno aprì la bocca come per dire qualcosa ma poi la richiuse
La sua reazione mi stupì anche Harry sembrava essersene accorto lo guardò sconcertato per un po' e poi decise di ignorare il tutto.
- mi dispiace  padrone qa- dissi
-lo hai fatto tu questo casino ? - chiese indicando il vaso rotto e successivamente la mia mano
- io...-
- No sono stato io  - mi interruppe Louis il cui sguardo si faceva più cupo secondo dopo secondo
- l'ho fatto cadere per sbaglio e Isabelle mi   aiutando a sistemare - 
Perché mi stava difendendo ? Spero solo che questa storia non gli crei problemi. ..
- ok va bene Louis invece di stare qui a giocare dovresti andare l'assemblea è iniziata da un pezzo e mio padre si sta arrabbiando  - 
- Sì sire - disse con tono neutro prima di girarsi , il ragazzo sorridente di qualche minuti fa era completamente scomparso ora era diventato freddo e distaccato non mi piaceva vederlo così perciò lo rincorsi ignorando i diversi ritorna subito qui di harry che si facevano sempre più  frequenti e acuti..
- Louis aspetta - urlai e lui si fermò e si girò verso di me , gli strinsi il pugno ancora socchiuso e mi avvicinai a lui 
- grazie - dissi sottovoce per far in modo che Harry non mi sentisse ,finalmente Louis rilasso i muscoli e sorrise
- di niente piccola ci si vede - disse
 facendomi l'occhiolino .
Ritornai indietro verso Harry la cui faccia ormai stava passando dal rosso al viola
- come lo hai chiamato ?-
- Louis si chiama così no? -
- hai idea di chi è lui? È il funzionario di corte più fidato di mio padre non puoi andare in giro a chiamarlo penserà che io non ti abbia insegnato come ci si comporta-
Disse facendomi irritare notevolmente , chi era Louis ? Avevo capito che era un nobile ma non credevo fosse così importante. .
Il consigliere del re ..non riesco a credere che una persona così solare come lui abbia un qualunque legame  con un uomo così freddo.. 
Scossi le spalle in segno si non curanza
- lui mi ha autorizzato - 
In un attimo Harry mi fu addosso
-Sì ma l'unico che da  autorizzazioni qui sono io chiaro ? Non puoi fare sempre di testa tua - 
- quindi come lo devo chiamare ? - chiesi con rabbia
- chiamalo come cazzo ti pare ma la prossima volta chiedi ! - disse lasciando la presa , mi girai dall'altra parte e feci per uscire
- dove stai andando ? - chiese facendomi sobbalzare 
- in camera no? Dato che a quanto pare non mi è permesso uscirci -
- sistema questo disatro prima - disse duro superandomi
- ti odio - dissi tutto di un fiato 
Ridacchio leggermente e continuò  a camminare senza girarsi
- ci vediamo dopo schiava -
Aspettai che lasciasse la stanza, bene e adesso dovevo trovare Alison lei poteva saperne qualcosa lo sentivo. .
 
 
 
Spazio autrice **
Ciaoo ragazze prima di tutto scusate il leggero ritardo ma ho avuto da fare con la scuola comunque ecco il capitolo cosa ne pensate ? Vi piace fatemi sapere
Magari all'inizio possono sembrare ancora un po' noiosi o non so senza senso ma vi prometto che tra poco entreremo nel vivo della storia
P.s mi scuso se ci soni degli errori perché mi capita spesso sono un disastro scusate. .
 

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Capitolo 5
*** she is falling in love ***


- Ehm Alison - 
Dissi non appena intravisi la sua figura snella nelle cucine. 
- Isabelle ciao - disse sfoderando un meraviglioso sorriso
- ti stavo cercando.. - 
- ti serve qualcosa ? - chiese gentilmente
- no.. cioè Sì , aspetta ti aiuto - dissi avvicinandomi a lei , stava impostando il pane cercai di seguire i suoi movimenti e notai che anche i suoi gesti più semplic e umili erano dotati di un incredibile eleganza..forse era stata una nobile anche lei , si fermò un secondo sospirò e si porto i lunghi capelli corvini dietro le spalle 
La sua eleganza avrebbe sbaragliato il più nobile degli uomini. .
- perché mi guardi così ? -
- niente stavo solo pensando sei aristocratica ? -
Lei ridacchio leggermente
- ma cosa ti fa credere che io lo sia ? - chiese divertita
- no.. altrimenti non dovrei lavorare qui? -
- lavorare ? Quindi non sei una schiava. ..-
Lei scosse la testa
- ma allora che ci fai ancora in questa gabbia di matti - chiesi Forse usando un tono di voce troppo alto dato che si girarono tutti a guardarmi. .
Lei sospiro. .
- be questa gabbia di matti è l'unico modo che ho di vivere sai faccio tutto per la mia famiglia ..- la sua voce fu rotta da un singhiozzo
- oh mi dispiace hai ragione. . - come ho fatto ad essere così stupida ci sono persone costrette a fare questo per vivere. ..
Ma almeno il loro era un lavoro stipendiato almeno il loro era un lavoro ! Non erano solo oggetti come invece vengo considerata io ..
- tranquilla - disse riprendendo a sorridere
- sai ti volevo chiedere una cosa ..-
- dimmi..-
- vedi tu l'altra volta hai detto che qui le notizie circolano in fretta  io ho..avevo una sorellina per caso sai che fine ha fatto ..- chiesi cercando di rispingere le lacrime, il suo sguardo si riempì di compassione si avvicinò a me e mi abbracciò forte
- mi dispiace tanto ti capisco sai? Posso dirti solo questo le giovani nobili non vengono mai uccise puoi starne certa se ne saprò di più verrò a dirtelo..-
Quindi c'era ancora speranza?
- grazie -
- Prego. . Sai anche io ho un fratello. . Lui non è un bambino ma si comporta da tale..
È sempre nei guai , non abbassa la testa davanti a niente e nessuno e questo crea sempre problemi,  lavoro anche per lui ogni volta che..che lo prendono c'è sempre qualcosa da pagare-
- mi dispiace tanto ..-
- nonostante tutto gli voglio un mondo di bene è il mio fratellone - disse sorridendo
********************
Lasciai le cucine e cominciai a percorrere i corridori e adesso come si torna indietro ?
Muoversi lì dentro è impossibile sembrava un labirinto  ,  cercai di tornare indietro inutilmente , mi ritrovai in un enorme sala al muro erano appese diverse armi cercai di uscirne ma finì per sbattere contro una figura robusta
- e tu che ci fai qui ?- chiese con fare minaccioso l'uomo girandosi a guardarmi lo osservai per qualche secondo .. era lui! 
Quello che mi ha impedito di aiutare Rosalinde ..il motivo per cui ero rinchiusa qui , mi scostai con riluttanza 
- le schiave non possono stare qui - Urlò prima di lasciar cadere pesantemente la mano sul mio viso , mi colpì talmente forte da farmi cadere sentivo la guancia pulsare avrei voluto piangere ma mi limitai a lanciare uno sguardo di puro odio al uomo che mi trovavo davanti .. lui sorrise e si avvicinò , mi strattonò per il polso per farmi rialzare 
- e ora ci divertiamo -
Sentì una forte sensazione di Disgusto travolgermi lo stomaco , ma non era solo disgusto c'era dell'altro... paura ?
-non toccarla - ringhiò una voce alle nostre spalle in un attimo mi allontanò da quel mostro 
- chi ti ha dato il permesso di toccarla ? - chiese con rabbia , l'espressione divertita di prima scomparve totalmente dal volto del uomo
- ss..sire mi dispiace non sapevo fosse vostra -
- ora lo sai - disse minaccioso poi si girò verso di me , direi che quella era la prima volta che ero felice di vederlo
- e tu vieni con me - disse duro trascinandomi fuori dalla stanza che avevo fatto io adesso ?
Quando arrivammo in stanza si girò a  guardarmi e mi spinse verso la parete
-  ti rendi conto di cosa è appena successo? Sai cosa sarebbe successo invece se non fossi arrivato?- chiese con rabbia ma perché se la prendeva con me ? 
- ti rendi conto che non è colpa mia..- dissi sfidandolo con lo sguardo 
- Sì che è colpa tua ! Perché eri lì ? Mi sembrava di averti detto di tornare in stanza-
- mi sono persa !-  si limitò a sbuffare 
Passò la mano sul livido che mi ricopriva la guancia 
- mi dispiace - sussurrò dolcemente
- ti.. dispiace ? - 
- Sì ..hai un bel viso è un peccato rovinarlo-
Disse divertito ..era questo quindi , non gli piace che il suo giocattolino abbia un graffio ..cosa credevi Isabelle? Perché il tuo cuore sta battendo Isabelle ? Perché continui a fissare i suoi meravigliosi occhi in quel modo ? Per lui non sei niente , la sua gente ti ha tolto tutto la tua casa,la tua famiglia ,la tua libertà. 
Basta ! Cercai di scacciare quei pensieri e di allontanarmi da lui ma la sua presa era molto stretta
- voglio baciarti - disse con convinzione ad un tratto lasciandomi a bocca aperta 
- cosa?-
- hai capito benissimo - disse con prepotenza avvicinando il suo volto al mio
- no! - urlai cercando di divincolarmi..
Non volevo che lui mi baciasse per un semplice motivo sapevo che mi sarebbe piaciuto .. io volevo baciarlo ma non dovevo , non dovevo perché lui mi stava usando, no..io non dovevo cascare nella sua trappola 
- non ti stavo chiedendo il permesso lo sai questo vero ? - chiese arrabbiato e stupito dalla mia reazione
- io non voglio ..- dissi quasi in lacrime 
- senti Isabelle adesso basta scherzare .. te ne ho fatto passare molte ma adesso basta! Sei una schiava. . La mia schiava e fai come dico io chiaro ?-
Disse strattonandomi il braccio cercai di annuire debolmente ..
Sospirò soddisfatto e cominciò ad avvicinare il suo volto ..mi stava per baciare sentivo il mio corpo reagire ..desiderare. 
Ma no non sarei stata al suo gioco non gli avrei dato questa soddisfazione .. non mi sarei innamorata di lui!
Aveva allentato la presa evidentemente convinto che sarei stata ferma. .grande errore , liberai velocemente il braccio e gli diedi una gomitata prima di lasciare la stanza di corsa .
Comminciai a correre mentre le lacrime rigavano il mio viso cosa stavo facendo ?
Il mio poteva essere interpretato come un chiaro tentativo di fuga.. e in quel caso sarebbe stata la fine. . Ma la piccola?
Mi ero messa in un bel pasticcio e forse a quel punto lasciare il castello sarebbe la scelta migliore. .
Andai a sbattere contro qualcosa o qualcuno e caddi a terra ..perfetto addio scelta migliore
- hey piccola dove vai così di fretta. .-
Chiese una voce familiare..
Si avvicinò a me e finalmente riuscì a vederlo in volto
- ma stai piangendo. .-  chiese asciugandomi una lacrima , mi aiutò a rialzarmi e istintivamente mi buttai tra le sue braccia
- Louis. . Io non ne posso più sono stanca di questa situazione - dissi singhiozzando
- shh.. tranquilla -
- aspetta non qui vieni con me -
 
 
 
Spazio autrice**
 
 
Ok questo è il peggior capitolo che io abbia scritto non mi piace è corto e.. insomma non mi piace e vi chiedo scusa in ginocchio ma la mia fantasia a volte fa brutti scherzi vi prometto che mi rifarò con il prossimo capitolo promesso ♥

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Capitolo 6
*** Your smile ..Our promises ***


Mi trascinò per il polso fino al terzo piano , si fermò davanti ad una porta davanti alla quale stava una guardia. .
- nessuno deve entrare qui finché siamo dentro -  disse prima di entrare al uomo alla porta .
La sua stanza era poco più piccola di quella di Harry ma altrettanto accogliente
- non ti siedi ? - chiese indicando il letto 
- oh.. sì - dissi sedendomi affianco a lui
- allora che succede, perché stavi piangendo ? - 
- io..niente sono una stupida - dissi singhiozzando
- hey.. - disse alzandomi il mento
- ti devi fidare di me ti voglio aiutare. .-
-ma perché , perché mi vorresti aiutare Louis ? Sono solo..una schiava -
- no non sei solo una schiava.. sei  una persona , una delle persone più belle che io abbia mai conosciuto con uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto , quindi asciugati quelle lacrime , tiralo fuori e raccontami cosa ti è successo -
- sono stanca di questa situazione , stanca di dipendere da qualcuno .. stanca di tutto questo. -
- vorresti scappare ? -
- non posso.. -
- perché ? -
- io.. sto cercando di ritrovare mia sorella  - dissi con voce spezzata , lui sospirò
- quanti anni ha ?  -
- nove.. - si limitò ad annuire
- mi dispiace. .-
- lei è l'unico motivo per cui sopporto tutto questo  ..la devo ritrovare capisci ? E quindi cerco di fare quello che mi si chiede per non crearmi problemi ma.. è tutto così difficile sono una nobile non soni abituata a.. ad avere  un padrone -
- lui ti fa del male ?  - 
- no.. cioè è successo una volta quando l'ho insultato ma niente di grave ..-
- no aspetta fammi capire tu lo hai
 insultato?- chiese con tono divertito
- ti fa ridere la cosa ? -
- no solo che lui è il tipo di persona con più orgoglio del dovuto e come puoi benissimo immaginare nessuno si mette mai contro di lui ..quindi l'idea che qualcuno lo abbia insultato non so mi diverte. .- disse 
- perché stavi scappando prima ? -
- perché lui..ha cercato di...-
- di fare cosa ?? Dannazione sei solo una ragazzina ! Penso che anche un coglione come lui se ne debba essere accorto -
- no.. calmati Louis ha cercato di baciarmi ma io non volevo, non ho mai baciato nessuno e non voglio cominciare con una persona che mi tratta come un oggetto ..-
- hai fatto bene .. mi dispiace tanto Isabelle vedrai che le cose si aggiusteranno ..- disse abbracciandomi
- hey guardarmi - disse alzandomi il mento
- Louis. .- 
- che cosa c'è piccola ? -
- pensi che il mio possa essere interpretato come un tentativo di fuga ? - chiesi con voce spezzata , al suono delle mie parole lui sì irrigidì e sospirò , sapevamo entrambi cosa avrebbe voluto dire..
- no .. disobbedienza si ma come un atto di fuga no.. e se anche fosse devi stare tranquilla perché non gli permetterei mai di farlo ..- 
-non puoi fare miracoli ..-
- posso fare molto più di quanto immagini ..adesso smettiamola di pensare negativo. .Ritorna lì e giocati al meglio le tue carte -
Disse sfoderando un meraviglioso sorriso..Sentivo il battito del mio cuore accelerare cosa mi stava succedendo ?
-prima ti devo chiedere una cosa. .- dissi con decisione
I suoi occhi azzurri si alzarono e mi fissarono attentamente 
-dimmi - disse dolcemente
-Baciami - dissi tutto d'un fiato, rimase a fissarmi incredulo per alcuni minuti poi sospirò
- non fraintendermi.. non desidero altro ma non capisco perché tu..-
-perché ritornando lì sicuramente prima o poi succederà e io voglio dare il mio primo bacio a.. a una persona che mi piace -
-io  ti piaccio ? -
- quando sono con te sono felice e dimentico tutto il resto poi .  Amo vederti sorridere mi fa sentire. .non lo so strana quindi Sì tu mi piaci e non poco -  finito di parlare mi morsi la lingua .. ero stata troppo diretta , faceva parte del mio carattere dire le cose in quel modo. .
Ora temevo la sua reazione. . Bene Isabelle lo conosci da due giorni e ti confessi ?
Lui si limitò a sorridere e si avvicinò a me
- anche tu mi piaci  piccola e non poco.. -
Disse prima di far combaciare le nostre labbra,amavo la sensazione che quel bacio sempre più appassionato mi provocava era come se il resto del mondo fosse scomparso per lasciare spazio a noi.. noi due insieme. 
Pochi minuti dopo l'esperienza più bella della mia vita mi alzai dirigendomi verso la porta ma la voce di Louis mi fermò
- aspetta - disse venendomi incontro e stringendomi a se
- voglio farti una promessa - alzai gli occhi verso di lui
-ti prometto che ritroverò tua sorella - 
- Louis. . Non puoi promettermi una cosa del genere non sei tu a deciderlo -
- invece sì , ogni cosa che succede qui dentro viene datata nella stanza dei registri alla quale hanno accesso solo i reali. .-
- quindi tu.. -
- no io..no ma non sarà difficile convincere il re a cedermi la chiave potrei inventarmi qualche scusa -
- potresti finire nei guai -
- tranquilla .. ci voglio provare seriamente e sai perché ? Perché anche io amo il tuo sorriso piccola - disse stringendomi più forte.. Sentivo le lacrime agli occhi
- io.. non so come ringraziarti - 
- non c'è ne bisogno ..-
- aspetta ancora un ultima cosa -
- cosa ? - gli chiesi trepidante
- promettimi che non ti metterai nei guai -
- sopravivverò - 
- non sto parlando solo di sopravvivere ..- disse serio
Mi morsi il labbro.. sapevo benissimo cosa mi stava chiedendo ma non ero sicura di poterlo fare
- allora ? - 
- promesso - dissi dandogli un bacio sulla guancia. 
**********************
Harry's pov
Era scomparsa. . L'ho cercata in ogni angolo del castello.. non potevo neanche chiedere aiuto. 
Non riesco a capire perché sia scappata in quel modo ma mi irritava e molto. .
Nessuna, nessuna mi aveva mai rifiutato , mai. Adesso arrivava una schiava e addirittura scappa via non appena la sfioro?
Tutta questa situazione mi infastidiva avevo dato troppa libertà a quella ragazzina forse per la sua età o chissà. .
Comunque dovevo trovarla e al più presto se mio padre avesse scoperto la sua fuga sarebbero stati guai ma avevo cercato in ogni singola stanza probabilmente era uscita a meno che..
Mi diressi verso il terzo piano
***********************
Isabelle's pov
Louis , Louis , Louis il suo nome ,il suo viso , le sue parole , il suo bacio ogni dettaglio di tutto ciò che lo riguardava continuava ad affolarmi la testa ..
Anche adesso che le mie preoccupazioni dovrebbero essere altre ora che stavo rientrando nella stanza da cui ero fuggita prima .
Non  sapevo cosa mi aspettava ma aprì comunque la porta e entrai.
Harry era seduto in un angolo e continuava a fissarmi
  -guarda un po' chi ha deciso di ritornare -
- sentivi la mia mancanza - chiesi acida
- non fare tanto la spiritosa , ti rendi conto di cosa hai fatto ? -  chiese furioso , si avvicinò a me e mi spinse verso la parete
- se io non avessi aspettato se avessi chiesto alle guardie di cercarti sai cosa sarebbe successo vero? - il suo tono di voce era alto e i muscoli erano tesi 
Annuì debolmente 
- allora perché lo hai fatto ? - ringhiò stringendo di più la presa sulle mie braccia
- rispondimi ! -
- lasciami stare. . Stronzo - urlai senza pensare in preda ad un attacco di rabbia, mi colpì con forza il viso con il dorso della mano
- smettila ! Non capisci che il tuo atteggiamento crea solo problemi ad entrambi ? Finora ho fatto solo minaccie insensate ma ti assicuro che non sarà sempre così neanche immagini di cosa sono capace - disse minaccioso aspettando una mia risposta che non arrivò
- da oggi le cose cambieranno tanto per cominciare se lasci di nuovo questa stanza senza il mio permesso saranno guai chiaro?- avrei voluto rispondere ma mi trattenni avevo fatto una promessa. .
- Sì ..-
- Sì ? -
- Sì padrone , mi stai facendo male - dissi guardando le sue mani che ancora mi cingevano le spalle con forza finalmente lasciò la presa e io mi allontanai
- non ho finito - disse con voce roca
Un sorriso comparve sul suo volto 
- non mi hai ancora detto dove sei stata ..-
- nelle..cucine -
- nelle cucine ? Davvero ? - chiese accigliato
- no.. Isabelle penso che tu ti sia persa di nuovo perché la stanza di Louis non è certo vicino alle cucine -
 
 
 
Spazio autrice**
Eccomi !!! Scusate il ritardo ma non avevo molta fantasia alla fine il capitolo è venuto fuori così spero veramente che vi piaccia♥
Volevo ringraziare tutti quelli che leggono questa storia e anche quelle fantastiche persone che la leggono grazie mille
Fatemi sapere cosa pensate del capitolo nel prossimo capitolo potrebbero entrare in scena dei nuovi personaggi ma non voglio anticipare troppo quindi ciaoo ♥

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Capitolo 7
*** Demetria ***


- no.. Isabelle penso che tu ti sia persa di nuovo perché la stanza di Louis non è certo vicino alle cucine - sembrava arrabbiato ma non riuscivo a capire se era perché avevo mentito o perché ero con Louis. .
Rimasi a fissarlo in silenzio
- allora non dici più niente ? - 
- non mi sono persa. .ci sono andata di mia spontanea volontà - dissi tanto per dire qualcosa
- ma non mi dire ? E vuoi spiegarmi gentilmente che cosa ci facevi in stanza con quello? -
- io..niente era l'unica persona che conoscevo qui quindi ho pensato. .-
- di poter fare come ti pare come sempre giusto? -
- no..io volevo solo-
- è successo qualcosa tra di voi? -
Chiese bruscamente
- no.. noi non -
- mi stai mentendo -disse stringendo un pugno
- ha importanza ? -
- sai cosa qual'è la cosa che più odio al mondo? Quando qualcuno si prende ciò che è mio ,e tu Isabelle Wilson sei mia e nessuno che non sia io ti può avere -
Un brivido mi percorse la schiena , vorrei tanto dire che il fatto che parlasse di me come un oggetto non mi ferisse ma non sarebbe vero.
- ho capito - 
- se scopro che lui ti ha toccata o se succede qualcosa tra di voi ..qualsiasi cosa saranno guai -
Mi limitai ad annuire 
- brava ... non voglio farti del male se non mi fai arrabiare potremo anche andare d'accordo noi due - disse accarezzandomi la guancia proprio nel punto in cui mi aveva colpito prima , sentivo il cuore accelerare di nuovo quella maledetta vicinanza ..
- bisogna trovarti qualcosa di nuovo da mettere..- disse guardando il mio vestito 
- ora devo andare ..non uscire da questa stanza - disse minaccioso prima di andarsene
**************************
Saranno passate più di tre ore volevo mantenere la promessa fatta a Louis e cercare di non mettermi nei guai ma ero veramente stanca di stare chiusa lì dentro cominciai ad elaborare mentalmente l'idea di uscire quando la porta si aprì, entrò una ragazza di circa diciotto anni , il suo portamento e il suo abbigliamento lasciavano intendere che era una nobile ma non era tutto..se non avessi conosciuto Alison probabilmente direi di non aver mai visto una persona così  bella , portava i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia , i suoi occhi verdi non si staccarano dai miei neanche un secondo sembrava che mi stesse studiando, un inspiegabile tensione alleggiava nell'aria 
- ehm..Harry ? - disse quando finalmente decise di proferire parola
- non lo so.. è uscito qualche ora fa -
- e tu sei..-
- la sua schiava - odiavo quella parola con tutta me stessa ma non riuscivo a trovare un altro termine per descrivere la situazione ..era così che stavano le cose in fondo. 
Lei prese a morsicchiarsi nervosamente il labbro inferiore 
- capisco - disse freddamente
- Isabelle giusto? - mi limitai ad annuire 
- hai una certa fama qui il che mi porta a pormi una domanda. .-
- cioè ? - chiesi irritata non mi piaceva tutto quel giro di parole ..
- Isabelle .. ci sono ordini del tuo padrone ai quali non obbediresti mai ? -
Finalmente capì la situazione in cui mi trovavo, ma come ho fatto a non capirlo prima? Una bellissima nobile  che si presenta in camera di Harry e si irrigidisce non appena le dico chi sono .. a quel punto anche l'interpretazione della sua domanda non fu difficile era chiaro cosa mi stava chiedendo
- Sì - mi limitai a dire fissandola negli occhi ci eravamo capite , potevo sopportare molte cose infondo .. tutta questa storia della schiava la potevo sopportare ma quello no.. non sarò mai la puttana di nessuno per quanto possano essere tragiche le  conseguenze. 
Lei Annuì soddisfatta
- tu invece chi sei? -chiesi senza temere di essere troppo impertinente 
- comunque io sono Demetria, la sua ragazza -
 disse porgendomi la mano, proprio come sospettavo. .
- potremmo diventare amiche noi due - disse senza un filo di emozione, non c'era niente di amichevole nel suo atteggiamento. Onestamente quella ragazza non mi piaceva sembrava tenere un tipico atteggiamento di superiorità che molto spesso le giovani aristocratiche avevano , forse un tempo anche io sono stata così pensai,ma no decisamente no , nostra madre fin da piccole aveva insegnato a me e mia sorella che chi eri non dipendeva da che famiglia provenivi che le cose potevano cambiare da un momento all'altro. . E aveva ragione tuttavia eravamo cresciute in un contesto sociale in cui era difficile non coltivare un innata passione per le cose materiali e lo sviluppo di un fervente orgoglio. Quindi il suo atteggiamento non mi era nuovo ma comunque non riuscivo a non trovarlo insopportabile. 
Mi guardava accigliata probabilmente aspettando una risposta
-perché vorreste essere mia amica? -
Lei sorrise leggermente 
- le mie ragioni non ti dovrebbero interessare alla fine penso che ne trarremo vantaggio entrambe - sembrava che mi stesse proponendo un alleanza più che un'amicizia..
Aveva ragione sapevo benissimo che un'amicizia con una nobile mi sarebbe stata utile in futuro ma la domanda era lei cosa ci avrebbe guadagnato ? Sicuramente non lo stava facendo perché le stavo simpatica dato che mi stava uccidendo con lo sguardo. .ma allora cosa voleva?
- sentì se non vuoi va bene lo stesso neanche tu mi piaci.- disse acida, bene il messaggio le era arrivato
- mi dispiace solo per te ..non deve essere bello vivere in tutto questo -
- sopravivverò - risposi con lo stesso tono
- forse le Wilson ci sono abituate - rispose con una scintilla di malignità negli occhi sapevo benissimo a cosa si stava riferendo. 
- attenta a come parli Demetria. - dissi scandendo ogni sillaba del suo nome con disprezzo, stava insultando chiaramente la mia famiglia e questo non lo potevo accettare. 
- è perché dovrei sei solo una schiava - rispose d'impulso , affondai le unghie nel palmo della mano con la speranza di controllare la mia reazione ..insomma per evitare di ucciderla o peggio darle la soddisfazione di vedermi piangere, lei se ne accorse e mi guardo negli occhi
- scusa ..non volevo mi sono lasciata prendere troppo la mano - disse dispiaciuta aspettando una risposta che non arrivò
- va bene me ne vado..se arriva Harry digli che sono passata a trovarlo per favore - disse andandosene. 
*****************************
Per un secondo ho pensato che le sue scuse fossero sincere sembrava veramente dispiaciuta ..sarà veramente così?
I miei pensieri furono interrotti quando sentì la porta aprirsi , lui entrò più sorridente di prima e andò a sedersi ignorandomi completamente
- spogliati - disse all'improvviso , paralizzando ogni parte del mio corpo..non riuscivo neanche a rispondere per la sorpresa 
-cosa? - chiesi irritata
-  ti ho detto di Spogliarti - scandì di nuovo con pacatezza
- ma..-
- mi stai disobbedendo di nuovo -
- non voglio farlo - dissi sul punto di piangere
- devi- disse freddo avvicinandosi a me e stringendomi a lui
- per favore no- dissi scoppiando totalmente in lacrime questa volta , lui sospirò e fece una smorfia , si  diresse arrabbiato verso il letto e prese una scatola che prima non avevo notato e me la porse o meglio me la scaravento addosso
- volevo solo dirti di metterti questo ,devo anche girarmi per caso ? -chiese irritato
- Sì - dissi guardandolo negli occhi ,credevo si sarebbe arrabbiato invece si limitò a sbuffare e girarsi.
Aprì la scatola e ne scoprì il contenuto , un bellissimo abito celeste , il colore non mi convinceva molto ma sembrava comodo e allo stesso tempo elegantissimo , era bello non c'erano dubbi ne possedevo molti sapevo quanto valevano quindo mi pareva ovvio chiedermi perché me lo avesse preso? Ero solo una schiava no? Rievocai alla mente le parole di Demetria e un brivido mi percorse la schiena. 
Indossai l'abito e mi girai verso di lui 
- stupenda - disse avvicinandosi a me e scostandomi una ciocca di capelli
- Grazie - dissi imbarazzata , feci un passo indietro per distanziare i nostri corpi ma lui si riavvicinò a me 
- c'è qualcosa che dobbiamo finire ricordi- disse a un soffio dalle mie labbra
No.. di nuovo no.., quella strana energia che mi  attraversava il corpo ogni volta che lui si avvicinava a me non tardò ad arrivare. 
Fece scivolare le labbra sul mio collo e cominciò a premere leggermente , il suo giochetto fu interrotto quando qualcuno busso alla porta ,Sospirai di sollievo mentre lui andava ad aprire piuttosto arrabbiato 
- sire.., vostro padre ha bisogno di parlarvi con urgenza - disse l'uomo alla porta
- arrivo..- disse richiudendola
Mi guardò e fece una smorfia 
- a quanto pare dobbiamo rimandare di nuovo. .- 
Oh ma che peccato ! Mi limitai ad annuire , lui fece per uscire
- padrone. .- 
- si..-
- posso andare nelle cucine ?- 
- come mai? -chiese con sospetto
- c'è una mia amica che vorrei salutare -
Lui sospirò e mi sorrise
-certo immagino sia noioso stare qui dentro tutto il giorno ..ma quello che ho detto ieri su Louis rimane- 
-Sì me lo ricordo - dissi irritata ma non potevo non essere felice. .finalmente avrei potuto uscire e rivedere Alison e chissà magari anche Louis.
*************************
- ehy Alison - Dissi avvicinandomi a lei
- Ciao.- disse con uno strano tono, aveva gli occhi arrossati probabilmente aveva pianto forse è successo qualcosa a suo fratello o a sua madre. .
- tutto bene ? -chiesi preoccupata
- Sì sto bene -disse freddamente evitando il mio sguardo e continuando a lavorare
- hai bisogno di qualcosa ? -
- sei arrabbiata con me ?- 
Lei si sospirò e una lacrima le rigo il viso ma la asciugò subito e tirò fuori uno dei suoi bellissimi sorrisi
- ma no.. infondo non è colpa tua tu non mi hai fatto niente è tutta colpa mia , mia è del mio carattere di merda come lo chiama sempre mio fratello - disse abbracciandomi onestamente non capivo il senso del suo discorso ne il motivo perché stesse piangendo ma pensai che ricambiare il suo abbraccio fosse la cosa migliore al momento. 
***************************
- dove sta andando la mia piccola ? -mi sussurrò qualcuno all'orecchio non appena lasciai le cucine , mi girai sapendo benissimo chi era desiderando solo di rivedere quei stupendi occhi azzurri che popolavano la mia mente da giorni ormai.
- Louis - dissi abbracciandolo
- come va ? -
- me la cavo - risposi sorridendo
- non possiamo stare qui- dissi dopo un po' sciogliendo l'abbraccio
-perché no?- 
- lui..non vuole che ci vediamo - il sorriso sulle sue labbra scomparve come ogni volta che nominavo Harry 
- capisco , tranquilla mi inventerò qualcosa io ,niente mi impedirà di vedere la mia piccola - disse baciandomi la guancia , io arrossì leggermente mi ero affezionata tanto a quel ragazzo ..troppo. 
- santo dio - disse all'improvviso
- cosa c'è ? -
- sembri un angelo con quel vestito - 
Gli diedi un colpetto sulla spalla
- smettila mi fai arrossire -
- era proprio quello che volevo fare -
- ora però vai piccola non vorrei metterti nei guai - disse baciandomi la guancia, possibile che bastava un bacio sulla guancia da parte sua per farmi stare in paradiso?
***********************
Harry's pov
 
-cosa ? -
- Harry non cominciare ti prego - disse mio padre serio
- quel tipo è viscido - dissi con disgusto non riuscivo a trovare un modo migliore per descrivere quel uomo , in teoria non mi aveva mai fatto niente ma solo vederlo mi irritava. 
- il tipo viscido di cui parli è il miglior alleato che possiamo farci in guerra -
- ma.. -
-niente ma..cerca di ragionare , basta con i tuoi atteggiamenti infantili.  Neanche Louis ha fatto tutte queste storie -
Eccoci di nuovo la stessa storia. ..
-ma cosa c'entra Lui in tutto questo?  Io sono il principe , Louis no! Cerche decisioni le dovrei prendere io! -
-basta - disse lui alzando la voce
- le decisioni qui le prendo io e io dico che ospiteremo Amlinton per la sua permanenza qui e tu dovrai comportarti in modo esemplare , il caso è chiuso. -
- puoi andare - disse indicandomi la porta
Oh anche tu puoi andare caro papà , puoi benissimo andare a quel paese  .
Lasciai la stanza sbattendo la porta , non sarei mai riuscito a capire cosa ci fosse nella testa di mio padre. .
Poi Louis che ovviamente ancora una volta doveva rivelarsi più saggio di me, mi sembra giusto no?
***************************
Demetria's pov
Mi dispiaceva quello che era successo  prima con quella ragazza , anche se il suo atteggiamento mi irritava incredibilmente ..
Comunque mi dispiaceva sentivo di aver esagerato, se qualcuno insultasse la mia famiglia penso che non e uscirebbe vivo quindi credo che la sua reazione fosse maledettamente matura .
Comunque aveva cominciato lei non le avevo fatto niente non c'era bisogno di essere così ostili, odiavo le persone ostili forse perché solitamente tutti evitavano di esserlo con me , quella ragazza invece era dotata di un incredibile impertinenza.
Forse me la stavo tanto prendendo con lei quando in realtà il problema era un altro, Harry. 
Mi aveva promesso che non avrebbe più avuto una schiava , che non avrebbe più toccato nessuna ragazza che non fossi io e invece eccola lì, bellissima come non lo era mai stata nessun'altra prima di lei , Isabelle, anche il suo nome era stupendo. 
Ma ovviamente a lui non poteva interessare di meno se il suo atteggiamento mi feriva o altro , che importanza aveva? Tanto alla fine sarei stata costretta a sposarlo comunque no? No perché io ci tenevo veramente a lui.
Ma infondo non era neanche colpa sua, era colpa dei nostri genitori che ci avevano predestinato a tutto ciò senza neanche preoccuparsi di chiederci cosa ne pensavamo , poco importava cosa provassimo le cose sarebbero andate così.
Per me in realtà non era poi chissà quale tragedia perché come ho già detto ci tengo ad Harry , lui invece sembra sempre distante con me , ogni bacio sembrava forzato, ogni parola superflua ...
Stavo percorrendo i corridori con la speranza di incontrare Harry quando incrociai due occhi color caramello che non riuscivo a smettere di guardare ...erano magnetici , mi mancava il respiro solo a fissarli , continuai a farlo ..almeno finché il proprietario di quei occhi così magnetici non mi passo accanto trafiggendomi la spalla e continuando a camminare, ma come si permetteva ?
 
 
 
 
Spazio autrice**
Eccomi ciaoo ragazze allora effettivamente vi ho fatto aspettare tantissimo per questo capitolo e alla fine non è neanche venuto come volevo :( spero vi piaccia lo stesso ♥
Se lasciate una recensione apprezzerei molto ma anche se solo la leggete mi fate felice , una cosa sono anche su Twitter @aplaceintheword possiamo parlare anche lì se vi va ♥
Ciaoo belle

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Capitolo 8
*** His eyes ***


Mi oltrepasso colpendomi alla spalla e continuò a camminare senza neanche degnarsi di chiedere scusa ,ma chi credeva di essere qurl tipo ? Lo sapevano tutti che gli aristocratici passavano prima e lui chiaramente non lo era e comunque non amavo tutte queste 
"Restrizioni " mi sembravano esagerate ma uno che mi  passava
Davanti ignorandomi completamente , traffigendomi una spalla come se niente fosse e continuando a camminare come se non fosse successo niente,era un affronto vero e proprio. .non potevo non reagire
Alzai la testa verso il ragazzo che era appena passato, mi manco il respiro per una manciata di secondi ,dannazione era bellissimo.
Ma non era stato quello a catturare il mio sguardo per quanto il suo viso avesse lineamenti così marcati e il suo corpo fosse così ..maledettamente perfetto , non era la postura e l'atteggiamento degna di un re che teneva e che suggeriva un pizzico di arroganza ad aver attirato la mia attenzione. .
No erano quegli occhi color caramello così magnetici che sembravano parlarmi una lingua sconosciuta dal suono così melodico..
Ma che ca..ehm che cosa sto dicendo? Mi ricomposi e mi ricordai il motivo principale per cui avevo cominciato a guardarlo..
- spero che tu lo abbia fatto perché non mi hai vista in questo caso cerca di fare attenzione quando cammini - dissi con il fare altezzoso che mi avevano insegnato ad usare nel modo più adeguato nel corso degli anni. .
Lui si girò a guardarmi con freddezza sovrumana e mi soqquadro da capo a piedi con uno sguardo che suggeriva ..disgusto? Il suo atteggiamento mi irritava ma chi si credeva di essere? Ma c'era anche una scintilla di minaccia nei suoi occhi e adesso che ci penso guardandolo meglio non aveva proprio l'aspetto da "bravo ragazzo" forse sarebbe stato meglio girarmi e andare dalla parte opposta alla sua ,avrei evitato molti problemi probabilmente ma no. . Non rientrava nel mio modo di fare. 
- cosa? -chiese con disprezzo e rabbia 
- hai sentito bene - risposi con lo stesso tono ,mi stavo proprio irritando ma non so se fosse una buona idea visto che la scintilla che avevo visto prima si era accesa forse più del dovuto al suono delle mie parole. .
Cominciò ad avvicinarsi a me con fare minaccioso ..indietreggiai istintivamente e la mia reazione sembrava divertirlo dato che non smise di sorridere....
Non si fermò finché non incastro il mio corpo tra  il suo e la parete
- quindi la principessina Si sente offesa perché non mi sono semplicemente scansato per liberarle il passaggio ?magari avrei dovuto farti un inchino ? -chiese accigliato, cominciavo a preoccuparmi veramente quel ragazzo non mi piaceva per niente
- dico solo che dovevi fare attenzione - dissi balbettando 
- allora mettiamo ben in chiaro che tu non mi dai ordini è chiaro? -
Disse sbattendo il pugno contro il muro,sembrava veramente arrabbiato e onestamente mi faceva paura..
Cercai di annuire con la testa
- voglio sentire la tua voce - disse alzandomi il mento, la strana sicurezza che avevo fino a qualche secondo fa sembrava scomparsa davanti al suo sguardo così imponente 
- Sì - dissi distogliendo gli occhi
- quindi ? -chiese suggerendomi con lo sguardo cosa dire
- scusa - sussurai, sospirò soddisfatto 
- brava piccola non farmi diventare cattivo - disse accarezzandomi una guancia.
Innutile dire che nessuno mi aveva mai trattata così ,nessuno mi aveva mancato così tanto rispetto ,nessuno mi aveva mai detto cosa fare o meglio nessuno che non fossero i miei genitori neanche Harry che era il futuro erede al trono mi aveva mai trattata così. 
E adesso arrivava lui ,un perfetto sconosciuto probabilmente neanche nobile che mi parlava così ? Eppure in quella situazione così surreale c'era qualcosa che non andava..qualcosa di veramente preoccupante io avrei potuto benissimo urlare e le guardie sarebbero accorse ma no.. non ci riuscivo ,se le guardie ci trovano in questa situazione per lui sarebbe la fine e io.. io non riuscivo a immaginare quei occhi,quei bellissimi occhi che ora mi guardavano con così tanta riluttanza. .spenti. 
Eppure avrei dovuto perché in quei stessi occhi avevo visto una chiara scintilla di malignità o forse era qualcos'altro ..?
Comunque odiavo quella situazione l'effetto che quel ragazzo aveva su di me ..
Il fatto che ero costretta ad abbassare lo sguardo perché non riuscivo a reggere il suo..il mio cuore che martellava
Ma cosa stavo dicendo?che ragionamenti facevo ? Perché pensavo a lui in quel modo?
No , era solo un arrogante che d'altronde non poteva neanche permettersi di esserlo ..
Io appartengo ad uno dei casati più importanti del paese e lui?lui non era nessuno
Non sono abituata a fare questi ragionamenti ma lui stava proprio esagerando
- a cosa pensi ? - chiese 
- potrei farti uccidere - sputai acida
-pezzo di merda - aggiunsi frettolosamente usando un linguaggio che non era decisamente da me e me ne penti subito 
- ah sì?- disse ficcandosi la mano nella tasca per poi tirarne fuori qualcosa , potei riconoscere bene cosa fosse quando me lo avvicinò al viso...era un coltello.
- e io potrei ucciderti adesso ,subito prima che tu riesca a fare niente quando qualcuno se ne accorgerà sarà troppo tardi - 
Faticavo a respirare ,aveva ragione ,avrei dovuto fare qualcosa non appena mi era venuto il dubbio che ora si era trasformato in una certezza,quel ragazzo era terribilmente pericoloso. 
E ora era lì a minacciarmi di morte solo perché ero stata troppo ,veramente troppo imprudente ,sentivo che stavo per iniziare a piangere , avevo paura una terribile paura di quello che sarebbe potuto succedere..
- per favore no..-  dissi in lacrime
- non piangere ma devi capire che nonostante io non sia di famiglia come te non mi piace che mi si manchi di rispetto- disse minaccioso
- va bene ho capito scusa..ma adesso per favore lasciami andare-
-tranquilla non voglio farti del male. .basta che non mi fai arrabbiare -
Sembrava sincero ,perché mi veniva naturale credere a uno che aveva uno che aveva un coltello poco lontano dal mio viso?
-come ti chiami ? -
- Demetria-
- Demetria lo sai che sei proprio bellissima?-
- Lo pensi davvero? - sorrise leggermente , sentimmo delle voci in lontananza
- ora devo proprio andare -
Mi fece l'occhiolino
- ci vediamo presto principessa- 
Disse scomparendo lungo il corridoio,cosa intendeva con presto?
***************************
 
 
Isabelle's pov
 
Come sempre mi ritrovavo rinchiusa qui dentro ,tra queste quattro mura senza poterne uscire mentre lui era chissà dove a svolgere le sue facende.
Sbufai e mi buttai sul letto per l'ennesima volta quando qualcuno bussò alla porta.
Aprendo due occhi che stavo imparando a conoscere fin troppo bene mi osservavano
Louis era lì con il suo sorriso perfetto che ogni volta abbateva tutte le mie difese
- Louis che ci.fai qui ? -
- fammi entrare piccola - 
- cosa? Sei impazzito,vuoi farci uccidere? -
Il suo sorriso si allargò  davanti alla mia reazione
- non farei mai niente che possa metterti in pericolo,fammi entrare e ti spiego - mi tolsi dal uscio della portae li feci cenno di entrare. 
- se lui ti trova qui saranno guai Lou -
Dissi avvicinandomi a lui che si era seduto sopra il letto
- tranquilla a quest'ora ha sempre da fare ,non è neanche qui al castello, quindi posso venire a farti compagnia tutte le mattine -
Ricambiai il suo sorriso ,l'idea di passare tutte le mattine insieme a lui mi esaltava,mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai
- ma non pensi che se qualcuno ti vede entrare qui finirai nei guai ? - gli chiesi preoccupata
-  no , faccio molta attenzione sono sicuro che non mi veda nessuno sai a cosa penso invece ? -
Gli rivolsi uno sguardo interrogativo
- penso al fatto che sono seduto sopra un letto enorme con una ragazza bellissima. ..-
Disse sorridendo e squadrandomi da capo a piedi 
Gli diedi un pizzicotto sulla spalla scoppiando a ridere
- ma che idee ti fai? - 
Anche lui cominciò a ridere
-tranquilla scherzavo..non ti chiederei mai una cosa del genere - disse tornando serio
- ehm..non mi fraintendere ma come mai? Non ti piaccio da quel punto di vista - 
La mia domanda lo colse di sorpresa e potevo benissimo notare che stava trattenendo una risata. .
-certo che mi piaci Isabelle io credo che tu non ti renda conto della tua bellezza. .ma dico solo che penso che tu abbia bisogno dei tuoi tempi - 
Lo abbracciai fortemente, come faceva a capirmi così tanto?
- domani vado a vedere gli archivi se tua sorella e qui al castello lo scopriremo subito - disse fissandomi negli occhi
- grazie,non immagini quanto sia importante per me -
-e tu non immagini quanto tu stia diventando importante per me -
Disse stringendomi a se e avvicinando i nostri volti fino a far toccare le nostre labbra. 
*************************
Louis's pov
 
Salutai la mia piccola e lasciai quella stanza in cui in realtà odiavo entrare ,sapeva troppo di lui...
Ma per lei ero disposto ad entrarci..
Quel bacio era stato qualcosa di magico,stare con lei è qualcosa di magico eppure sentivo che c'era ancora qualcosa che la teneva lontana da me e penso di sapere cosa sia. .
O forse era solo la mia immaginazione .
Entrai e la trovai proprio li come mi aspettavo,i suoi occhi  incrociarono i miei per qualche secondo per poi spostarsi verso il pavimento
- Signor Tomlinson - disse la ragazza nella stanza in un sussurro accenando un saluto e sorridendo leggermente, mi avvicinai a lei e le lasciai un bacio sulla guancia
- Aly quante volte ti devo dire di chiamarmi per nome - 
Il suo sorriso si allargo
- scusa questione di abitudine -
- non ti devi scusare , tua madre sta meglio ? - gli chiesi preoccupato
- oh Sì si sta riprendendo non so veramente come ringraziarti - disse entusiasta
- non devi sono contento che le cose si stiano aggiustando -
- sei un angelo - disse sussurrando
- chi io ? No non credo proprio  tu lo sei invece ne hai anche l'aspetto - lei arrossi e abbasso lo sguardo
- tuo..fratello invece ? -
-sempre lo stesso...non credo cambierà mai-
- mm..posso farti una domanda? -
- certo dimmi..-
-lui ha mai ..fatto del male a te o a tua madre -
- no! - scattò all'improvviso
- non lo farebbe mai , lo so che è coinvolto spesso in facende poco raccomandabili e che ha la fama di ragazzo violento ma no non ci farebbe mai del male , lui in realtà è diverso -
- ho capito scusami non volevo ..ero solo preoccupato per te-
- non devi - disse sistemandosi i capelli mi avvicinai a lei e l'abbracciai
- sono contento di essere tuo amico - 
Lei alzò lo sguardo verso il mio volto
- Louis. .-
- dimmi -
- io..io credo ,credo..-
-cosa ? - lei sospirò
- niente scusa devo andare - disse uscendo dalla stanza. 
Cosa voleva dirmi?
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice **
 
Hey ♥ allora lo so questa volta ho fatto più tardi del solito ma tra la scuola , il mio compleanno , il compleanno delle mie amiche , l'uscita della ragazza di fuoco al cinema ♥ e tutto ho fatto più tardi del solito sorry
Comunque spero vi piaccia il capitolo che è assolutamente inaspettato avevo pensato a qualcosa di diverso ma poi è venuta questa idea che..mmm mi piace. 
Cosa pensate di Demtria e  il nuovo misterioso arrivato? Ahah
Recensite per favore ♥♥♥
P.s se mi seguite su Twitter mi fa piacere  e magari parliamo anche @aplaceintheword

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Capitolo 9
*** my last hope ***


**Flashback**
- eccola la mia piccola - disse vedendomi d abbracciare ricambiai il suo abbraccio con piacere era da tanto che non lo vedevo e mi mancava tantissimo.
abbracciando ispirai il suo odore una forte aroma di tabacco mi travolse .
- allora aly come stai - chiese riprendendo a fumare,mi dava fastidio la cosa ma era tanto che non ci vedevamo non volevo cominciare a litigare da subito
- bene il mio frattellone invece come sta? - dissi lasciandoli un bacio sulla guancia
-  sono vivo- disse ironico 
- questo lo vedo...per il momento - 
Lui scoppiò a ridere
- tranquilla questi stronzi non riusceranno a sotterarmi - 
Sospirai.. era sempre il solito ,lui e il suo odio inspiegabile verso tutto e tutti.
- e la mamma invece come sta ?- 
- adesso ti interessa della mamma? -
Chiesi fredda
Lui mi mandò un occhiataccia 
- cosa vorresti dire ? -
- scompari per giorni e poi ritorni e chiedi della mamma? Lei sta male è i tuoi atteggiamenti non fanno altro che peggiorare la situazione -
Dissi alzando la voce
- smettila! - urlò ,la sua voce riecheggiò nella stanza,un brivido mi percorse la schiena la capacità di controllare la rabbia di mio fratello non era molto alta lo sapevo benissimo ma fortunatamente dopo due minuti entrambi ci calmammo 
E lui mi venne incontro
- mi dispiace ma sai perché non potevo stare qui con voi -
-si lo so scusa- 
Mi sorrise
- e invece il tuo "signor Tomlinson" come sta? - chiese scherzando ma anche con una nota di disprezzo
- smettila sai ci ha aiutato molto in questo periodo -
- ah..ma certo immagino ..sai ancora non capisco come puo piacerti uno di loro veramente non lo capisco -
- certe cose non si possono capire e comunque lui non è come pensi è ..migliore -
- certo...e sei riuscita almeno a parlarci? -
- che cosa dovrei dirgli scusa? Riesco a mala pena a guardarlo negli occhi figuriamoci...-
- bah...sei strana comunque non cambierebbe niente perché sono sicuro che lui lo abbia capito da un pezzo -
- perché lo dici? Sinceramente non penso lo abbia capito altrimenti mi avrebbe parlato. ..-
- perché dovrebbe?sei solo una serva Alison credi veramente che se lo sapesse questo cambierebbe le cose? -
- lo so .. ma sono convinta che lui sia una persona fantastica e forse non si accorgerà mai di me per quello che sono ma questo non vuol dire niente-
-ma se è una persona tanto fantastica come dici allora perché ti fa così paura?- 
- Non mi fa paura è solo che..non lo so- 
Lui scoppiò a ridere
- e adesso perché ridi? -
- Aly ti voglio bene ma hai proprio un carattere di merda..-
Infondo lo sapevo che non aveva tutti i torti ma questo non cambiava il fatto che mi aveva offeso
- parli tu poi...- gli dissi facendoli capire con lo sguardo cosa intendevo
- almeno io ho il coraggio di dire le cose alla gente senza farmi tanti problemi-
- Sarà ma non ti sei mai trovato in una situazione come questa -
- dubito che mi capiterà mai.-
***********************
Demetria's pov
Dovevo scoprire chi è quel ragazzo,ne sentivo la necessità e non riuscivo neanche a capirne il motivo dopo tutto quello che mi ha fatto avrei subito dovuto denunciare l'accaduto e le guardie lo avrebbero trovato subito. 
Ma proprio non ci riuscivo ..
Ricordavo ogni suo singolo tratto ,le sue minaccie ,il suo tono autorevole, i suoi zigomi e i suoi occhi... già quelli  non me li dimenticherò sicuramente. ..
Ma ero anche arrivata ad una  conclusione ,ero fidanzata e Sì io amavo Harry quindi tutto questo discorso era inutile e superficiale non potevo passare il mio tempo a pensare ad un altro ragazzo scomparso nel nulla che d'altronde mi aveva quasi ucciso. 
- a cosa stai pensando- disse una voce roca alle mie spalle
Girandomi notai la figura di Harry in piedi che mi fissava ,da quanto tempo era lì ?
- niente di che .. come mai sei qui? -
- volevo venirti a trovare Isabelle mi ha detto che sei venuta a cercarmi-
- ah Isabelle? È così che si chiama allora.. la tua nuova schiava ..quella che mi avevi promesso che non avresti avuto. . Giusto? -
- non è come immagini..-
- non c'è molto da immaginare Harry...-
- non ci ho fatto niente-
-per il momento - 
- senti smettila ! Non l'ho deciso io mi è stata affidata da mio padre e poi tu te lo dovevi aspettare ..non c'è niente di strano in tutto questo -
- infatti me lo aspettavo credi che non lo abbia capito? Io non sono niente per te ..-
- stai esagerando è solo una schiava -
Distolsi gli occhi dai suoi per non farli notare che erano lucidi
- non credo. .lei è diversa dalle altre-
- che cosa intendi? - chiese con aria innocente ma in realtà sapeva benissimo che cosa intendevo..
- non dirmi che non te ne sei accorto basta guardarla nei occhi per vedere quanto è determinata non mi stupirebbe se una così ti possa...-
- stai immaginando cose inesistenti.-
 - Non lo so..-
-Demi ascoltami io ci tengo a te -
Demi. . Nessuno mi chiamava mai così era un soprannome che mi aveva dato una mia amica da piccola ,mia madre diceva che era infantile e che sminuiva il mio nome che aveva una lontana origine ma io l'adoravo e tutte le persone a cui tenevo ..a cui tenevo veramente hanno cominciato a chiamarmi così.
Harry non mi aveva mai chiamato così tranne che quando da piccoli giocavamo insieme. .
Improvvisamente mi venne in mente il ragazzo dell'altra volta ..non mi aveva  detto come si chiamava. .
*************************
Isabelle's pov
Harry era già uscito da un pezzo come mai Lou non si faceva vedere? 
Cominciavo a pensare che non sarebbe più venuto quando qualcuno bussò alla porta andai ad aprire ed eccolo lì con i suoi bellissimi occhi che mi fissava..
Ma c'era qualcosa che non andava..
Non stava sorridendo ...
 - Louis c'è qualcosa che non va? -
Si allungò a darmi un bacio sulla guancia
- non qui piccola fammi entrare prima- mi scostai e lo lasciai passare
-mi sto preoccupando che succede..-
- tua sorella non è al castello -
Sentì un forte dolore alla testa .. questo cosa vuol dire?
-ma può essere stata affidata a qualcuno che non vive qui giusto ? Dopo tutto se hanno tenuto me devono averlo fatto anche con lei. . No? - la disperazione nella mia voce era evidente 
Louis distolse lo sguardo dai miei occhi 
-quanti anni aveva ? -chiese quasi sussurrando
- dieci - 
La sua espressione si fece più preoccupata
- perché cambia qualcosa?-
- Louis per favore rispondimi -
- tu sei quasi  una donna Isabelle o almeno ne hai l'aspetto lei è poco più di una bambina e questo cambia tutto. .- 
Non riuscivo a seguire il filo del suo discorso ...
Poi tutto mi fu chiaro ..ovvio no? Cosa ci avrebbero fatto loro con una bambina? Non poteva svolgere lavori manuali e ovviamente per quanto fosse bella era troppo piccola..
Senti le lacrime scorrermi sul viso probabilmente l'avevo persa ..lei la mia ultima speranza , il motivo per cui non avevo ancora provato a... insomma a farla finita. 
- no.. isa mi stai fraintendendo non fare così ti prego- disse stringendomi 
- non è quello che volevo dire scusa-
Mi alzò il mento e mi baciò leggermente le labbra
- c'è ancora speranza, probabilmente hanno solo deciso di non farvi stare nello stesso posto ma lei è viva e noi la troveremmo te l'ho promesso ricordi?-
Mi asciugò le lacrime con la manica,lo strinsi più forte
- non mi lasciare .. -
- no piccola sono qui -
**********************
- andiamo a dormire- disse Harry ad un certo punto non appena rientro in stanza
- qualcuno è stato qui ? -
- no signore - dissi fredda
- qualcosa non va ? -chiese avviconandosi a me
- sono stanca-
Mi sistemo leggermente i capelli
-va bene allora andiamo dormire -
Sapevo che dormire con lui non era una buona idea l'ho sempre saputo fin dal primo giorno ma ne ho avuto la conferma questa mattina quando svegliandomi mi ritrovai sopra di lui 
Cercai di alzarmi  ma le sue mani mi tenevano saldamente, era sveglio ..
- e adesso ? -chiese divertito aprendo gli occhi di scatto
- per favore lasciami perché lo hai fatto? -
-non ti scaldare guarda che ci sei venuta da sola qui sopra -
- io...io non..- dissi paonazza
- mi dispiace voglio alzarmi -
- ah ..ricominciamo con i "io voglio" ? -
Sapeva come farmi irritare e probabilmente si divertiva molto a farlo
- no.. potrei alzarmi? -
- non ancora mi piace troppo questa posizione. .-. Disse divertito facendo scendere le mani sul mio sedere e stringendolo saldamente 
- per favore -
- mi piace quando mi supplichi - disse facendoci capovolgere sapevo che era sadico probabilmente aveva anche qualche fantasia segreta..
Ma che idee mi facevo. .
- ma dovresti fare di meglio - 
Rimasi immobile senza proferire parola se si aspettava che mi sarei messa in ridicolo si sbagliava di grosso non avevo perso il mio orgoglio era sempre lì che ogni tanto pungeva ..
Ridacchiò leggermente e si alzò ,io sospirai.
- vieni aiutami a vestirmi- 
- Sì padrone -
Dissi avvicinandomi a lui e aiutandolo 
- chi è Rosalinde ? -chiese ad un tratto lasciandomi a bocca aperta. .
Lui come faceva a conoscere il suo nome ?
- p...perché mi fai questa domanda? -
- hai continuato a ripetere il suo nome per tutta la notte - 
La sua affermazione mi stupì per qualche curioso motivo nonostante continuassi a ripetermi che non era il momento giusto scopiai in lacrime ..
Lui rimase sconcertato per qualche secondo poi mi tolse le mani dalla camicia che stavo disperatamente cercando di chiudere e mi abbraccio
- hey cosa succede piccola? -
Chiese con un innaturale dolcezza
- lei..lei è mia sorella - 
Mi fisso per qualche secondo poi annuì e mi strinse più forte.
*******************
Harry's pov
- stai scherzando vero? - chiesi verso l'uomo seduto davanti a me che sembrava completamente estraneo  e indifferente alla situazione  
- sono serio verranno domani e sarà meglio che per allora tu ti sia calmato e sia pronto ad accogliergli
Nei migliori dei modi. .- 
Cercai di calmarmi e regolare il respiro
-quel tipo è viscido -
- hai intenzione di continuare per molto con questa storia? - chiese mio padre severo
-quante volte ti devo ripetere che il tipo viscido di cui parli ci serve? È il miglior alleato che ci possiamo fare e lo voglio dalla mia parte la prossima volta. .-
- di chi è stata questa fantastica idea ..-  chiesi sarcastico
- è stata un'idea geniale ho sempre saputo che quel ragazzo. .-
- ti pareva..-
- smettila con questo atteggiamento domani non voglio problemi spero che il messaggio ti sia arrivato .. puoi andare- 
Lasciai la stanza sbattendo la porta sentivo la vena sul collo pulsarmi ,una voce dentro la mia testa continuava a ripetermi di calmarmi ma niente non ci riuscivo. . Poi mi venne un idea , e se..
E se..
 
 
 
 
 
 
 
Spazio autrice **
Ecco anche questo capitolo come avrete notato più puntuale del solito ahaah scusate poca ispirazione il prossimo invece arriverà tra pochissimo promesso e probabilmente sarà anche più bello. ..
Ok non vedo l'ora di pubblicarlo perché già lo amo 
Comunque ringrazio di nuovo tutti quelli che leggono questa storia vi possso chiedere un favore ? Mi lasciate una recensione anche se piccola piccola ?? Dai tra poco è natale me lo fate questo regalo?
Grazie se vi va possiamo parlare su Facebook o twitter @aplaceintheword grazie di nuovo a tutti ♥ 
Buon natale ♥

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Capitolo 10
*** Remember Who you are ***


Isabelle's pov 
Quello che era successo stamattina mi aveva lasciata perplessa non sapevo se ero più stupita del fatto che avevo raccontato di mia sorella alla persona che infondo era responsabile di tutto questo oppure della reazione che lui aveva avuto..
Non riuscivo a capirlo sembrava quasi che dietro a quei occhi verdi spenti ci fosse più di quanto io riuscissi a vedere.
 
Harry entrò in stanza più cupo del solito, lasciò la porta sbattere e si diresse verso la parte opposta alla mia senza proferire parola..
probabilmente era solo una sfuriata passeggera eppure qualcosa nei suoi occhi mi diceva che c'era di più sentì uno strano nodo alla gola,che poi che me ne importava di come stava lui? Dopo tutto quello che mj ha fatto ..però adesso che ci penso questa mattina era diverso..
- Har..ehm padrone qualcosa non va? - chiesi ad un tratto
- la cosa non ti riguarda - disse bruscamente senza neanche girarsi a guardarmi. 
Ma perché diamine gliel'ho avevo chiesto ? Poteva anche morire per quanto mi riguardava non sarebbe cambiato molto ,sono una stupida a cosa stavo pensando. .
- spogliati- disse freddamente
Rimasi pietrificata davanti alla sua richiesta. .in realtà non era la prima volta eppure non riuscivo proprio a non rimanere sorpresa davanti ai suoi sbalzi d'umore. 
Sono una stupida solo una stupida,non è cambiato è sempre lo stesso ,mi ha portata qui per usarmi solo per questo e prima capirò questo più facili saranno le cose.
- che stai aspettando ? Ti avverto questa volta non sarò tollerante come il solito ,i miei ordini devono essere eseguiti subito e senza discussioni- era terribilmente serio glielo leggevo negli occhi, erano di un verde più scuro del solito ..
Sospirai, dovevo farlo per mia sorella e Sì anche per Louis perché nonostante io non abbia ancora capito se quello che provo verso di lui sia amore o meno sapevo che avrei fatto qualsiasi cosa per rivedere i suoi occhi un ultima volta .
Per loro dovevo farlo ,farmi usare ,essere il suo giocattolino, la sua schiava.
Cominciai a spogliarmi lentamente fino a rimanere solo in intimo. 
Stranamente questa volta non c'erano sorrisi perversi sul suo viso,solo un espressione fredda o distaccata come se tutto quello che stava succedendo non lo riguardasse,i suoi occhi scorrevano il mio corpo con desiderio,senza mai soffermarsi ad osservarlo veramente
-vieni - disse spingendomi verso il letto fino a farmi distendere completamente , pochi secondi dopo lui era sopra di me ,chiusi gli occhi sperando solo che finisse tutto al più presto .
Ancora non avevo dedotto cosa stavo per fare,il battito del mio cuore perdeva colpi mentre una strana sensazione di ansia mi travolgeva.
sentivo il suo respiro sul collo , alzai il viso e incrociai i suoi occhi , non mi sbagliavo su di lui è proprio come il padre anche i loro occhi erano così simili avevano sfumature diverse ma erano accesi dalla stessa scintilla o spenti dalla stessa fredezza non saprei dirlo precisamente. 
Ma erano belli questo no,non potevo negarlo il verde dei suoi occhi ti travolgeva impedendoti di distogliere lo sguardo. 
Chiusi gli occhi e pensai a Louis lui non mi avrebbe costretto se fossi stata affidata a lui sarebbe tutto diverso, forse saremmo anche stati felici. .
Forse non era niente di traumatizzante ma fin da piccola mi avevano insegnato che donare il tuo corpo equivaleva a perdere il tuo nome , la tua dignità .
Il primo lo avevo già perso da tempo ma ora ,ora mi stavano per portare via anche l'ultima cosa che mi è rimasta.
- sei bellissima , ti voglio - 
Disse posando una mano sul mio seno, cominciò a baciarmi il collo per poi scendere dove era posata la sua mano, ad ogni bacio un brivido percorreva la mia schiena , e questo era proprio quello che odiavo di più di quella situazione,il mio corpo reagiva,desiderava, c'era una parte di me che non poteva non volerlo , non poteva non guardare quei occhi color smeraldo e non desiderarli.
E questa era la cosa che più mi affligeva, la consapevolezza di non essere poi così tanto innocente..
Non sapevo cosa mi stava facendo quel ragazzo, ma temevo stesse raggiungendo il suo obbiettivo ,perché prima quando l'ho visto così ho sentito una stretta allo stomaco?perché mi preoccupavo per lui? Sì stavo cominciando a perdere la ragione ,stavo cominciando a dipendere da lui..ad essere la sua schiava? Disgusto,era tutto quello che provavo per me ,per lui ,per questa situazione. 
Sentì ad un tratto la sua erezione premere sul mio bacino e sobbalzai leggermente, no non volevo che accadesse ,dovevo fare qualcosa,reagire. 
Cominciai a muovermi,cercando di respingerlo ma con un gesto brusco mi blocco subito
- per favore lasciami - dissi cercando di liberarmi dalla sua presa
- senti oggi proprio non è giornata ho bisogno di sfogarmi - 
Disse con uno strano tono di voce.
Ah..e quindi veniva da me mi pare ovvio ,era a questo che servivo perché lui si sfogasse,quanto vorrei che la cosa non mi toccasse ,che quello che lui mi considerava mi fosse completamente indifferente, ma dovevo ammettere che non era così. 
-quindi vedi di non farmi arrabbiare più di così chiaro? -
- Sì -dissi guardando oltre la sua schiena 
- Sì cosa? -ed eccolo di nuovo quel sorrisino perverso 
- si padrone- dissi con un innaturale freddezza che non mi apparteneva
In un secondo mi attirò a se
- allora finiamo quello che abbiamo iniziato,ti voglio adesso-
Senza che me ne accorgessi mi sfilò le mutande, a quel punto chiusi gli occhi,sperare che si  fermasse era ridicolo...stava per succedere,cercai di trattenermi ma niente, le lacrime solcarono il mio viso,non volevo che mi vedesse piangere non dovevo piangere ...
Lo sentì sospirare, il suo corpo era immobile sopra il mio , e ora perché si è fermato?
-perché stai piangendo? -
-non voglio. .- dissi singhiozzando
-perché? -
- perché darti il mio corpo non è poi così differente dal darti la mia anima- dissi senza pensare
Si alzò e si girò a guardarmi
- rivestitti -disse duro 
In un'altra occasione non me lo sarei fatta ripetere due volte ma in quel momento,non riuscivo a muovermi o a smettere di piangere volevo solo rimanere sola e ripensare all'accaduto.
Quasi mi avesse letto nel pensiero
Lui si diresse verso la porta sembrava arrabbiato
- non deve più ricapitare - disse fissandomi ,io annuì anche se non avevo capito bene se si stesse riferendo alle mie lacrime o ad altro.
Fatto sta che aveva appena messo in chiaro che ci sarà una seconda volta e quella sarebbe stata  quella decisiva.
Lo osservai lasciare la stanza, poi mi alzai e cominciai lentamente a rivestirmi.
Poco dopo la porta si aprì e mi ritrovai Louis davanti 
- hey cosa succede perché piangi? -
Chiese venendomi ad abbracciare
- Isabelle rispondimi..- disse preoccupato poi abbassò lo sguardo verso il mio corpo ancora semicoperto
- no , no ti prego dimmi che non lo ha fatto , dimmi che quel coglione non ti ha toccato - disse con rabbia scuotendomi per le spalle.
Scossi leggermente la testa senza smettere di piangere
- si è fermato. .-
- menomale. .allora che cosa succede?  -
- ma non capisci Louis ? Si è fermato ma solo perché gli facevo pena , mj ha dato solo un assaggio di quello che sta per succedere ha intenzione di rifarlo ..
Dopotutto è per questo che sono qui, che sono ancora qui volevo dire , quando dicevano schiava io mi sentivo disgustata dal essere chiamata così ma ancora non avevo capito bene cosa volesse dire, io non sono qui per lavorare in cucina o fare chissà cosa , non sono qui per portargli la colazione no quelli sono solo diversivi, sono qui per il mio corpo solo quello conta e per questo che forse mia sorella non c'è più. .
Mi hanno portata qui per fare la puttana del principe e tu mi chiedi cosa c'è che non va ? Tu hai tutto non puoi renderti minimamente conto del dolore che provoca la consapevolezza che passerai il resto della tua come un oggetto, un oggetto utile certo.. ma non insostituibile -
Non sapevo perché  lo stavo dicendo dato che niente di quello che farò cambierà maj le cose, non capivo neanche perché me la stessi prendendo tanto con Louis che non mi ha fatto niente , stava cercando solo di aiutarmi ma avevo capito ormai  che nessuno poteva aiutarmi. 
Tuttavia per quanto fosse inutile e insensato urlare ad alta voce tutto quello che mi passava per la testa mi fece sentire meglio.
La stretta di Louis si fece più forte intorno ai miei fianchi
- ti conosco da così poco tempo Isabelle eppure sei già al centro di ogni mio pensiero, un oggetto sostituibile?  E questo che ti consideri? Perché per me sei un angelo, un angelo nel corpo di una ragazzina e con la forza di una donna.
Ma non capisci che questo è proprio quello che vogliono loro?  Farti perdere le speranze, farti dimenticare chi sei.
Non sarai mai un giocattolino nelle sue mani finché una parte di te continuerà a sperare, e la  persona che ho conosciuto qualche tempo fa sperava ancora, sperava di ritrovare la sorella , di poter vivere una vita migliore-
Le sue parole più sussurate che dette mi fecero riacquistare la ragione che stavo perdendo, aveva ragione. .stavo mollando la presa per lasciarmi trascinare dai fatti , senza oppormi, senza combattere. 
No ricordavo ancora chi ero, Isabelle Wilson e avrei fatto qualsiasi cosa per ottenere quello che volevo, la libertà. 
- scusa. . Hai ragione io non so cosa mi sia preso -
- ti avevo appena portato una buona notizia-
- che cosa?-
-  tua sorella è viva , non so ancora dov'è ma so che è viva e a questo punto dovrebbe essere tutto più facile-
Le sue parole risuonarono nella mia mente più volte prima che io riuscissi a comprenderle pienamente.
- cosa? Ne sei sicuro ? da chi lo hai saputo?  -chiesi tutto di un fiato
-Sì isa calmati, mi sono informato da certi servitori del re che gestiscono il traffico dei prigionieri di guerra - 
Sospirai, era vero, doveva essere vero, lei c'era ancora e a questo punto non rimaneva che trovarla.
- grazie Louis davvero non saprei che fare senza di te -
-finalmente sorridi di nuovo -  disse dandomi un bacio a stampo 
- anche io ti penso spesso. .-
Dissi guardandolo negli occhi
Inclinò leggermente la testa e fece uno dei suoi soliti sorrisi disarmanti, poi però il suo sorriso si spense e corrugò leggermente la fronte
- ti posso chiedere una cosa? -
-  certo ..-
- è un dubbio che ho da un po' ma rispondi sinceramente -
- che cosa vuoi chiedermi Louis? -
- provi qualcosa per lui? -
- per lui chi scusa?  - chiesi confusa
- per il principe. .-
- cosa?  Scherzi spero ma come ti vengono queste idee? -chiesi piuttosto offesa
- no..sono serio è solo che quando parli di lui hai uno strano sguardo poi quello che è successo oggi sembra averti distrutto -
 - voglio essere sincera con te.. quando sono con lui qualche volta mi sento non so.. strana ma passa subito, non appena mi ricordo chi è e che cosa mi ha fatto  e cosa continua a farmi una sensazione di odio mi travolge quindi fidati quando ti dico che non provo assolutamente per lui -
Dissi decisa ma ne ero veramente così sicura? Ripensai a quelle iridi verdi che mi fissavano, a quelle grandi mani salde sulla mia schiena, al suo respiro sul mio collo
Un brivido mi percorse la schiena
- a cosa stai pensando ? -
Chiese Louis
-  a niente ... solo sono felice che mia sorella sia come dire ..viva-
- già ora però dovremo ritrovarla non possiamo lasciarla a loro  e poi.. -
- e poi cosa? -
- be una volta ritrovata farvi scappare non sarà poi così difficile, sai mio padre mi ha lasciato un piccolo palazzo che ora è disabitato dato che io sono qui non è niente di che... certamente non quello a cui eri abituata ma è grazioso pensavo che possiamo andarci. .-
- o mio dio Louis io ..non so cosa dire sarebbe bellissimo .. aspetta possiamo? Noi? E il tuo lavoro?  -
- stavo pensando comunque di lasciarlo mi sono stancato di architettare tattiche di guerra per il re penso che mia madre sarà molto dispiaciuta non so perché ma ha fatto di tutto per farmi lavorare qui -
- ma ne sei sicuro? -
-sicurissimo almeno che.. tu non mi voglia in questo caso rimango qui -
- certo che ti voglio idiota -dissi abbraciandolo
- ti voglio anche adesso - sussurrai al suo orecchio e in meno di un secondo mi ritrovai le sue labbra sulle mie, e se il nostro fosse amore?
*******************
Demi's pov
Andavo spedita per i corridori , ero stranamente felice , le parole di Harry risuonavano ancora nella mia testa
- Demi io ci tengo a te -
Forse era cambiato , forse anche lui aveva cominciato a condividere i miei sentimenti , forse non farà veramente niente con quella ragazza , il problema è che si trattava di mille forse e nessuna certezza.
Tuttavia non potevo non essere felice per l'accaduto era la prima volta che tra noi c'era così tanta vicinanza.
I miei pensieri furono interrotti quando qualcuno mi strattonò verso la direzione opposta  a quella di dove mi stavo dirigendo.
- ci si rivede principessa. .- mi sussurrò al orecchio facendomi sobbalzare, era lui non c'erano dubbi ma dovetti alzare il viso verso i suoi occhi per averne la certezza, ed eccoli lì belli quanto bastava per togliermi il fiato
- non dici niente ? -chiese incarcando un sorriso 
- no..non credevo che ti avrei rivisto-
- ma te lo avevo promesso - disse avvicinando i nostri corpi , istintivamente indietreggiai fino ad urtare la parete
- ti faccio paura?- chiese sempre sorridendo
- no - dissi distogliendo lo sguardo
- e invece sì e la cosa mi piace -
Disse facendo combaciare completamente i nostri corpi, sentivo il respiro mancare cosa mi stava succedendo? Avrei dovuto respingerlo ma la verità è che non ne avevo il coraggio
- sai ti ho pensato spesso in questi giorni e sono arrivato ad una conclusione. .  Ti voglio e Non lascerò la città prima di averti - disse ponendo le labbra sul mio collo e premendo leggermente.
Era travolgente l'effetto che quel ragazzo aveva su di me non riuscivo a pensare lucidamente con lui così vicino ma dovevo reagire, perché nonostante tutto non avevo dimenticato chi ero e soprattutto non avevo dimenticato cosa era giusto e cosa era sbagliato. 
- temo che non lascerai la città per molto tempo- dissi fredda
- ma sentila.. sai dovresti smettere di giocare il ruolo che qualcun'altro ti ha affidato -
Rimasi paralizzata , cosa voleva dire? Forse sapevo benissimo cosa volesse dirmi ma non riuscivo a capire come uno sconosciuto possa esserci  arrivato
- ma chi sei tu? -
-  vuoi veramente sapere chi sono? - 
- Sì -
-  allora dobbiamo vederci un'altra volta -
-  domani - dissi decisa
- non hai neanche protestato ..- disse divertito
- Ma non qui è troppo rischioso -
- e allora dove? - chiesi 
- in camera tua alle dieci A quel ora le guardie sono di turno nel altra parte del castello- 
- ma...-
-  no niente ma.. è deciso e sarà meglio che tu sia lì per quell'ora -disse serio 
- io non so..-  voleva venire in camera mia? Non potevo permetterglielo , non dovevo e non volevo ..giusto? 
- oh ma sta zitta - disse con prepotenza
Poi avvicinò il suo volto al mio mi stava per baciare..lo sentivo, non riuscivo neanche a reggere il suo sguardo
-  Demetria .- sibilò una voce alle nostre spalle , al suono  di quel nome pronunciato scandendo ogni sillaba, spinsi con tutta la forza che avevo il ragazzo che mi stava addosso lontano dal mio corpo mi girai cercando di capire da dove provenisse.
Poi incrociai il suo sguardo, nei suoi occhi riuscivo a leggere chiaramente il furore , ma la sua voce era pacata e il suo viso era la solita maschera di fredezza che aveva da quando la conosco.
- mamma..- sussurrai. 
*************************
Harry's pov
Ero in ritardo, non era una novità ma questa volta mio padre mi avrebbe ucciso. 
Entrai nella stanza di fretta e furia e buttai sul letto la veste che avevo in mano
- vestiti - dissi secco alla ragazza che stava rannichiata in un angolo della stanza chissà per quanto tempo era rimasta in quella posizione .
- cosa? -  chiese confusa
- ti spiegherò strada facendo ora muoviti per favore siamo già in ritardo - 
Si alzò e si  tolse i vestiti, un attimo dopo aveva messo quelli che gli avevo portato, in un altra occasione mi sarei soffermato a osservare il suo corpo ma quella non era decisamente l'occasione adatta
- forza andiamo-
Dissi facendole cenno di seguirmi
- abbiamo. .un ospite dovresti conoscere il cerimoniale devono essere presenti anche gli schiavi della famiglia reale-
-  Non avevamo schiavi noi..- disse con un innaturale freddezza, dimenticavo che era una Wilson poi dubito sapesse che invece il padre ne aveva avute anche troppe, prima o poi glielo farò sapere
- ma sì conosco il cerimoniale - aggiunse
- perfetto sbrigati e ricordati qui davanti a tutti nessuno dei tuoi capricci è accettato fai quello che ti è chiesto ed evita di creare problemi a me e a te chiaro?  -
-Sì-
-Sì. .-
-Sì padrone -
-bene è così che mi devi chiamare una volta dentro non te ne dimenticare- dissi fermandomi davanti al portone della sala e facendo cenno alle guardie di aprire
- seguimi - 
entrando vidi mio padre e il nostro "ospite" già a tavola
- tu vai lì -dissi indicando la parte della stanza dove stavano gli schiavi 
-  Harold alla Buon ora - disse mio padre con un sorriso teso 
- scusate se vi ho fatto aspettare - dissi ricambiando il finto sorriso 
- e un onore conoscere l'erede al trono-
-Sono altrettanto onorato - dissi verso l'uomo più  che mi sedeva accanto doveva avere circa cinquanta anni, aveva un fisico robusto cosa che riuscivo ben a capire data l'euforia con cui si stava buttando sul cibo, finì anche per andargli di traverso qualcosa
- portate dell'acqua - disse frettolosamente mio padre , io cercavo in tutti i modi di non ridere
Ma lo sguardo severo di mi fece cambiare idea.
Vidi Isabelle avanzare con una boraccia d'acqua in mano,  ma dovevano mandare proprio lei? Speravo solo che non ne combinasse una delle sue, mi piaceve come le stava quel vestito era leggero e sinuoso si muoveva con lei scoprendole le gambe distolsi gli occhi per evitare che gli altri se ne accorgessero
- Lei è Isabelle Wilson la ..nuova schiava - dissi indicando   la ragazza che finora sembrava procedere spedita almeno finché i suoi occhi non caderro su una determinata parte del tavolo, si paralizzò completamente rimanendo immobile a metà strada
Che le prendeva?
-stiamo aspettando - le dissi traffigendola con lo sguardo
Nessuna reazione , nessuna parola cominciavo a chiedermi se respirasse ancora 
- Isabelle ? Mi stai ascoltando ? -chiesi ad alta voce  alzandomi dal tavolo
Non poteva comportarsi così ..non davanti a loro, ma niente sembrava ancora pietrificata quando delle lacrime cominciarono a bagniarle il viso, non riuscivo a capire cosa stava succedendo, a quel punto l'uomo che mi stava accanto dopo aver inghiottito un altro boccone sorrise soddisfatto
- Isabelle. .mia cara da quanto tempo.. vedo che le cose cambiano in fretta - 
A quel punto lei lasciò cadere la boraccia di vetro e lasciò che le lacrime avessero la meglio , dovevo fare qualcosa al più presto non avevo il coraggio di guardare negli occhi mio padre
- scusateci - dissi trascinandola per il polso fuori da quella sala
- è stato un piacere conoscervi -dissi rivolto al verme che continuava ad ingozzarsi di cibo prima di chiudermi la porta dietro.
Quando fummo soli mi girai a guardarla sembrava ancora in un altro mondo
- mi spieghi che cazzo ti è preso ?-
 
 
 
 
Spazio autrice **
 
Eccomi ovviamente puntuale come sempre poi come se non bastasse 
Ovviamente il capitolo che avevo in mente non l'ho scritto subito perché era natale ecc..
Ovviamente non è venuto fuori come volevo
Ovviamente spero vi piaccia lo stesso anche se non è un granché 
Spero che lasciate una recensione così magari la prossima volta cercherò di fare di meglio.
Grazie a tutti quelli che seguono questa storia lo so che mi odiate perché carico dopo mesi ma io vi amo lo stesso ahah no ok la smetto grazie di tutto comunque ♡
**scusate (di nuovo)**
 

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Capitolo 11
*** why can 't You understand? ***


- mi spieghi che cazzo ti è preso? - ripetei alzando la voce, lei continuo a tremare senza dare segno di aver intenzione di rispondere 
- Isabelle parla!- dissi avvicinandomi
Indietreggiò velocemente e inciampa vedendo la sua espressione sconvolta decisi di cambiare atteggiamento,  le porsi la mano per aiutarla a rialzarsi. 
- non ti voglio fare del male piccola- dissi stringendo leggermente per calmarla. 
- spiegami cos'è successo - dissi mantenendo un tono di voce calmo quando sentì che il suo respiro era tornato normale. 
Lei sospirò
- non so se sia il caso..- disse abbassando lo sguardo
- non era una richiesta ma un ordine- dissi duro, la sentì irrigidirsi tra le mie braccia
- lo conosco - disse in un sussurro
- questo l'ho capito ma voglio sapere perché hai reagito così-
- era nostro alleato, il problema è che mio padre non era in grado di distinguere la differenza tra la vita di tutti i giorni e la guerra, per lui chi ti affiancava in battaglia era anche tuo fratello nella vita di tutti i giorni quindi diciamo pure che era uno dei suoi  migliori amici- 
- capisco. .- la capivo. .forse anche troppo
- quindi diciamo che me lo ritrovavo spesso tra i piedi - ridacchiai leggermente alla scelta delle sue parole anche perché mi sembrava stesse descrivendo la mia situazione attuale, ma la sua espressione cupa mi fece subito sentire il bisogno di reprimere la risata e le feci cenno di continuare. 
- un giorno lui mi ha... come dire maltrattata-  disse lasciando che le lacrime le rigassero il volto
- cosa? - chiesi confuso
- le guardie non erano di turno e in qualche modo mi sono ritrovata sola con lui, dopo mi ha chiesto di. .mi ha chiesto. .- la sua voce fu interrotta da un singhiozzo 
- respira va tutto bene , cosa ti ha chiesto?  -
- mi ha chiesto di mettere una mano nelle sue domande - probabilmente stava cercando di dirlo nel modo più  carino possibile ma avevo affermato bene il concetto. 
Era diventata paonazza , c'era imbarazzo in ogni suo sguardo e non ne capivo il motivo, lei era solo una bambina, chi dovrebbe vergognarsi è il maiale che in questo momento sedeva con mio padre, avevo una voglia pazzesca di entrare lì dentro e dargli una lezione che gli sarebbe bastata per il resto della vita
- e tu? -chiesi stringendola più forte
- avevo undici anni ma non ero stupida mi rifiutai categoricamente di fare una cosa del genere , allora lui...-
- ti ha..- 
Lei scosse la testa
- mi ha picchiata,  come non aveva mai fatto nessun altro , ho ancora certe cicatrici- disse in lacrime.
Che era un verme lo avevo capito anche da solo ma non immaginavo neanche fino a che punto
- mi dispiace. .-
- la cosa peggiore è che mio padre non mi ha creduto, io ero una bambina lui un suo alleato veniva prima.- 
-non mi stupisce che tuo padre sia stato alleato con il mio..-
- perché?  -chiese incuriosità 
- sono uguali-
Lei distinse lo sguardo 
- guardami Isabelle-
Alzò lo sguardo verso di me aveva degli occhi così belli..
- tu sei mia e finché lo sarai nessun'altro potrà toccarti - 
Il mio intento era quello di tranquillizzarla ma sembrava l'avessi solo irrigidita 
***************************
- mamma. .-  ripetei pietrificata mentre lei continuava a fissarmi , lui ebbe l'accortezza di staccarsi dal mio corpo -posso spiegarti - ballettai
- non c'è niente da spiegare Demetria saluta ..il signore - disse con una nota di disprezzo che non  riuscivo a capire se era rivolta a me o a lui, mi gira a guardarlo sembrava essersi irrigidito speravo solo non facesse niente,  speravo che non tirasse fuori il coltello o altro come l'ultima volta che mi ero rivolta a lui con quel tono, mia madre non ci avrebbe messo molto a chiamare le guardie e farlo uccidere, il pensiero mi fece venire un brivido.
- stia tranquilla il  signore se ne stava andando- disse lanciando uno sguardo di sfida a mia madre, prima di girarsi e andarsene mi strinse anche con molta prepotenza e Sì abbassò al lobo del mio orecchio per fare in modo che lei non sentisse
-domani mattina ti voglio in camera non fare scherzi spiacevoli, principessa- disse poi si voltò e lo vidi attraversare il corridorio.
Mia madre sembrava sconvolta, chiusi gli occhi aspettando che la sua mano schioccasse sul mio volto ma niente, non succedeva niente continuava solo a fissarmi
- quindi così che ho cresciuto mia figlia- disse infine 
- non ho fatto niente mamma..- dissi esasperata
-niente?  Quindi devo supporto che quel ragazzo ti abbia portato li con la forza ? Forse dovrei mandarlo a cercare no?  Dopotutto ha cercato di stuprare mia figlia -
-no! Non mi ha fatto del male, lui non c'entra - la disperazione nella mia voce era evidente
- allora in questo caso hai fatto anche più del dovuto- 
Sospirò
- oh Demetria ma non capisci che tutto questo è per te?- disse in tono improvvisamente dolce
- Non capisci che stai per sposare il futuro re di questo posto, diventare la futura regina? Stai per portare il giusto onore alla nostra famiglia , per incidere il tuo nome nella storia del regno , per essere qualcuno e tu vorresti rinunciare a tutto questo per cosa poi? Per essere la puntata di un villano qualunque? - sottolineo con una nota di disprezzo l'ultima frase. 
E in quel momento capì come stavano le cose , lei non mi capiva , non mi avrebbe mai capito, l'onore, il nome, il sangue erano tutto per lei, ma per me non erano niente, cose superficiali o forse anche essenziali ma comunque non lontanamente paragonabili a qualcosa di più grande, al amore. 
Ma non aveva tutti i torti dopo tutto io ero convinta di amare Harry quindi quello che stavo facendo era sbagliato a prescindere .
- hai  ragione mi dispiace. .-
- finalmente ricominci a ragionare ma non posso fare finta che non sia successo niente , non lascerai le tue stanze finché non lo riterro opportuno -
- ma... Harry?  -
- oh il principe potrà benissimo aspettare - feci per controbattere ma mi zitti con un gesto
- basta niente discussioni è deciso, dimmi piuttosto ti ha toccata? -
- cosa? -chiesi confusa
- ora non fare finta di essere più innocente di quanto tu non sia in realtà, sai cosa intendo il...signore con cui ti intrattenevi tanto prima ti ha toccata? -
- no.-
- sei ancora vergine Demetria? - disse scandendo ogni parola
- Sì non dovresti dubitarne -
-bene vedi di rimanerlo quello è gran parte del tuo onore se lo perdi dimentica di essere mia figlia- disse prima di andarsene
Era così facile rinnegare una figlia? 
*************************
Louis's pov
 
- mamma non capisco perché insisti tanto, non cambierà niente vivremo come abbiamo sempre fatto-
-Louis non puoi capire, dammi un solo motivo decente per abbandonare il lavoro di anni-
Strinsi i denti
- sono stanco, stanco delle guerre stanco dei tradimenti, stanco delle chiacchere della gente voglio vivere in pace come fai a non capirmi? -
-se tuo padre fosse qua..-
-no smettila!  Smettila di usare papà come scusa ogni volta, lui non ha mai voluto che lavorassi qui non me lo ha mai chiesto, sei tu tu che hai insistito tanto e ancora devo capirne il motivo-
- nella vita spesso.   Mi sono ritrovata a fare errori irreparabili- disse cambiando tono di voce alzando lo sguardo notai le lacrime che scorrevano sul suo viso
- mamma .. - dissi avvicinandomi
-le conseguenze di quei errori continueranno a inseguire i fino alla morte, mi dispiace che tu... che tu sia costretto a fare tutto questo ma è per te non voglio che ti accada niente -
- ho capito non piangere non lascerò il lavoro-
-posso capire che il clima che si respira qui sia un po' pressante - disse guardandomi con compassione
-prenditi un periodo di pausa per te, per respirare ma poi ritorna a corte piccolo mio è quello il tuo posto -
-il mio posto è nelle terre di mio padre-.
Lei si irrigidirsi a quelle parole, sospirai
- ma ritornerò a corte se ti fa felice-
-non sarà per sempre , un giorno capirai-
disse abbracciandomi
-lo spero- dissi rassegnato
Feci per andarmene quando la sua voce mi bloccò
-Louis-
-Sì? -
-ricordati che c'è il nome di tua madre in gioco, ora vai-
Annui e lasciai la stanza per quanto mi sforzarssi non riuscivo a capire cosa intendesse. 
**************************
Harry' s pov
-no !- ringhiai 
-non permetterò che succeda- 
L'espressione di mio padre era irremovibile 
-si che lo farai invece, avanti Harry, mi aspettavo chiedesse somme di denaro in cambio o altri favori invece ha chiesto così poco -disse rilassato
-poco ?-  chiesi disgustato
- Sì poco e noi gli daremo quel poco che ha chiesto -
- non voglio, non puoi obligarmi-
- posso invece c'è un regno in mezzo Harry questa volta non posso sottostare i tuoi capricci -
- ma come fai a non capire è importante per me-
- non capisco e non voglio capire la tua reazione è esagerata se io ne capisci il motivo forse prenderei decisioni drastiche-  
Il messaggio che mi stava mandando era più che chiaro
- avanti sarà solo per un giorno poi tornerà tutto alla normalità -
Fremevo di rabbia , di odio , odio verso mio padre, odio verso quel uomo , odio verso tutti, loro non potevano farlo eppure la ragione mi diceva che era il caso di calmarmi. 
- va bene. .-
Dissi mentre uscivo dalla stanza
-una cosa. ..-
- se hai intenzione di insistere. .-
-voglio solo sapere cosa succede con quel ragazzo, Louis, sembra se ne voglia andare perché fai di tutto per trattenerlo? - 
- è il migliore che io abbia avuto non posso semplicemente lasciarlo andare -
-sappiamo benissimo entrambi che non è il migliore-
- è in gamba-
- voglio la verità-
Sospirò 
- quando sarà tempo capirai.-  
 

spazio autrice **

 

Capitolo un po' particolare, in questo capitolo entrano molto in gioco i genitori dei ragazzi me ne sono accorta solo dopo averlo scritto lol

Comunque spero vi piaccia come sempre <3

Il prossimo sarà un po' più pieno di azione nel senso un po' più movimentato

Alla prossima :)

P.s potreste passare a leggere l'altra mia FF (PEACE DON 't  LEAVE ME ALONE)

 

Su Twitter sono @aplaceintheword se vi va parliamo :) 

Ne <3

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Capitolo 12
*** Worse than Death ***


  Isabelle's pov
- mia madre continua ad insistere dice che sarebbe meglio continuare a lavorare qui-  disse in tono triste , eravamo distesi sul letto di Harry e io avevo la testa appoggiata sul suo petto , non oso immaginare che cosa succederebbe se lui rientrasse adesso..
 Passai la mano sulla sua spalla per rassicurarlo non mi piaceva vederlo così giù di morale
  - sicuramente è mossa dal orgoglio le piacerebbe vederti diventare qualcuno di importante tutto qui -
  - no.. non capisci mia madre non è così è diversa, fin da piccolo mi ha insegnato quanto sia importante essere umili-
  Sorrisi davanti alla sua affermazione perché Sì era vero, Louis è la persona più umile che io conosca e dato la sua origine è alquanto strano. 
  - non so cosa dire... dovresti provare a riparlare -
  - Sì lo farò,  comunque sto ancora lavorando per cercare tua sorella -
  - so che non mi abbandonerai Lou-
  Dissi baciandolo. 
Mi salutò e lasciò la stanza, aspettai Harry che poco dopo entrò in stanza.
Procedeva a passo deciso, sembrava stesse cercando di evitare ad ogni costo il mio sguardo , era strana l'espressione che aveva in volto non sembrava rabbia o forse sì c'era anche della rabbia nei suoi occhi. 
Evitai di chiedergli cosa avesse visto come è andata a finire l'altra volta  ...
Cominciò  a togliersi la camicia
  - aiutami - disse secco 
  mi avvicinai lentamente e gli tolsi la camicia 
  - Sì padrone - 
  - ferma è sufficiente - allontanai le mani dal suo petto e alzai lo sguardo, lui sospirò con rammarico e mi scostò una ciocca di capelli ribelle inclinò la testa sul mio viso e il mio primo istinto fu allontanarmi almeno finché non sentì le sue labbra premere sulla mia guancia, quel gesto di improvvisa dolcezza mi stupì, non era mai avvenuto prima , non si era mai comportato così, non con me almeno. .
  - padrone?  - chiesi con fare interrogativo volevo una  spiegazione. .
Lui sospirò di nuovo
  - devi andare a dormire Isabelle- 
  - oh. .sì sono sfinita è stata una giornata pesante- dissi dirigendomi verso il letto
  - aspetta - disse abbassando lo sguardo, sembrava imbarazzato. ..
  ma no lui non poteva essere imbarazzato quale principe lo sarebbe davanti a una comune serva?
  - non dormirai qui oggi-
  - cosa? Perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato?  -
  - no..assolutamente no..solo che dovrai dormire nella stanza accanto mi dispiace. 
  Sarà solo per una notte. -
  - ma perch. .-
  le parole mi morirono in gola quando un'idea Mi venne in mente, ripensai allo strano atteggiamento affettuoso di Harry, ripensai al suo sguardo imbarazzato e ripensai al banchetto di questa mattina, alzai lo sguardo verso quei occhi verdi che solitamente ispiravano tanta freddezza che ora mi evitavano 
 - immagino che non dormirò da sola allora nella stanza accanto "signore" - dissi lasciando trasparire tutta la rabbia , il disgusto e Sì la disperazione che provavo in quel momento, per quella situazione
  - mi dispiace - disse sembrava sinceramente dispiaciuto ma questo non cambiava la mia situazione
 Sentivo le lacrime agli occhi ma dovevo sforzarmi di non piangere , qualsiasi cosa dovrò affrontare in quella stanza non potrò affrontarla da debole. 
  - se non ti presenti lì tra cinque minuti verranno le guardie a prenderti, non voglio che ti facciano del male-
- non saranno certo le guardie a farmi del male , mi stai gettando in pasto al male quindi per favore smettila di far finta che ti importi un cazzo di me a te importa solo di te stesso , sei solo un egoista - 
In altre circostanze mi avrebbe colpito senza pensarci due volte ma oggi sembrava stranamente incline alla misericordia tuttavia il suo tono di voce fu definito e duro
  - se ti rivolgi di nuovo a me con quel tono non mi limiterò a lasciarti a lui per una notte ma ti potrei vendere a lui, potresti essere sua a vita -
  l'idea mi terrorizzò , se mai avesse deciso per me un destino del genere mi avrebbe condannato a qualcosa di ben peggiore della morte
  - mi dispiace padrone -
- puoi andare- disse in un sussurro
Mi diressi verso la porta fermandomi sulla soglia
- credevo che finché sarei stata la tua schiava nessun altro mi avrebbe fatto del male, avevi ...avevi promesso Harry- dissi scendendo  il suo nome
- sai che non puoi chiamarmi per nome, non ho potuto fare niente mio..padre me lo ha impedito mi dispiace-
- non sapevo che le cose stessero così , grazie di averci provato-
Dissi con sincera gratitudine e mi chiusi la porta alle spalle.
Era il momento mi avvicinai alla stanza indicatami da Harry e bussai
- avanti - disse l'uomo  
Entrai nella stanza dove aleggiava uno strano odore che rendeva l'atmosfera ancora più putrida , lui era seduto su una sedia sorridendo compiaciuto
  - oh..Isabelle da quanto tempo- disse in tono mieloso 
  - Lurido bastardo -  le parole mi uscirono di bocca senza pensare , il mio impulso, il mio orgoglio e si devo ammetterlo anche il mio coraggio sono tornati a galla dentro quella stanza , non sapevo quello che sarebbe successo o meglio lo sapevo benissimo ma avrei combattuto per impedirlo, senza successo , vero, peggiorando la situazione , vero ma combattendo almeno quello 
  - vedo che non ti hanno insegnato ancora il tuo ruolo e le buone maniere ma nessun problema ci penserò io- Sì avvicinò e mi colpì il viso con violenza
  - ritira quello che hai detto e scusati- ordinò con voce ferma
  - no, non ritiro quello che ho detto - dissi sfidandolo con lo sguardo
  - sciocca ragazzina quando avrò finito con te imparerai come si supplica in ginocchio chi ti è superiore -
  - e tu mi saresti superiore?  -chiesi con disgusto
  Questa volta il colpo che arrivò mi fece cadere a terra, cercai di rialzarmi ma un calcio mi riportò  a terra
  - questa notte sarà molto lunga- 
  disse alzandomi il viso tirandomi i capelli 
  - che ne dici se ricominciamo da capo? Tu chiedi scusa e fai quello che ti dico senza discutere e io ti tratto con un minimo di decenza, potremo finire per divertirci entrambi-
Cominciò ad avvicinare il suo viso al mio ma al solo pensiero della sua lingua dentro la mia bocca mi si rivoltava lo stomaco quindi gli sputai in un occhio data la vicinanza del suo viso
  - puttana- disse infuriato  
  - ti insegno io come  ci si comporta - disse sfilandosi la cinta, sentì il primo colpo arrivare secco sulla schiena , poco dopo cominciò a bruciare lanciai un urlò di dolore ma la sua mano soffocò la mia voce , poi arrivo il secondo colpo ancora più doloroso del primo, poi si abbassò su di me e mi strappò la maglietta con violenza
  - ti prego no! - urlai in preda ai singhiozzi
  potevo sopportare qualunque colpo di cinta ma quello no..
Cominciò a palparmi il seno con avidità
  - zitta puttana ricordati che sei solo una schiava - disse divertito schiaffeggiandomi
  Era intenzionato a continuare il suo gioco quando la porta si spalancò , entro Harry affannato e rosso in viso , Amlinton si fermò e si allontanò leggermente da me
Harry invece mi corse incontro e mi aiuto a rialzarmi per poi porsi tra me e Amlinton con fare protettivo
  - cosa succede ? Mi era stata promessa la ragazza per tutta la notte-
  - Sì e le sarà mandata una schiava al più presto ma ora Isabelle ha un importante compito da svolgere,  mi dispiace - disse uscendo dalla stanza e trascinandomi dietro di sé. 
 Sentivo ancora il cuore palpitare e  le parti del mio corpo colpite bruciavano , entrammo in stanza in assoluto silenzio , notando le ferite mi aiutò a togliere ciò che rimaneva della mia maglia e mi posò sul letto, poco dopo si distese vicino a me e mi cinse i fianchi da dietro , trovavo stranamente rassicurante il calore che emanava il suo corpo, sentivo le lacrime rigarmi il volto
  - perché lo avete fatto?  -
  - ti sentivo urlare e piangere e non so..per un secondo ho temuto ti uccidesse-
  - anche io-
  - farò in modo che non riaccada domani il verme se ne va-
  - passerai dei guai per questo vero? -
  - Sono il futuro erede al trono Isabelle il massimo che potrebbero farmi è una ramanzina , posso sopportarlo-
  - so come vanno queste cose. ..mi dispiace- 
  - non è colpa tua ora dormi sarai stanca-
  - padrone. .-
  - Sì? -
  - grazie-
  * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * 
Demi's pov
Erano le dieci e cinque quando la porta della mia stanza si aprì , nessuno sarebbe entrato senza bussare nessuno tranne una persona
  - sei venuto-
  - certo che sono venuto Demetria faccio sempre ciò che dico-
  - perché hai insistito tanto per vederci di nuovo ? -
  - ti ricordo che l'idea è stata tua - disse facendomi l'occhiolino
  - io..io volevo. .-
  - sembra che tu morissi dalla voglia di conoscere il mio nome - sussurrò al mio orecchio, sentivo che stavo arrosendo
  - Allora dimmelo e poi vattene prima che qualcuno ci scoprà-   
  - tu non vuoi che io me ne vada - disse avvicinandosi a me e toccandomi la guancia, quel lieve contatto mi fece capire che aveva ragione non volevo che se ne andasse, i suoi occhi che infondo erano quelli che mi hanno spinto fino ad arrivare a questa situazione erano leggermente illuminati oggi
  - ma è sbagliato- 
  - sbagliato per chi? Per loro ovviamente ma per una volta piccola dimenticateli , dimentica quello che vogliono da te, dimentica quello che vogliono tu sia e sii te stessa e fai quello che tu vuoi fare-
  - è facile parlare nessuno detta la strada a te ...sei libero-
  una risata amara gli sfuggì dalle labbra 
  - no Demetria non sono libero, loro dettano la strada a tutti ma sì può dire che io abbia avuto il coraggio di ribellarmi-
  - io non c'è l'ho questo coraggio - dissi abbassando lo sguardo
  - hai avuto il coraggio di affrontare un ragazzo con un coltello in mano senza neanche chiamare le guardie, certo che c'è l'hai- disse alzandomi il mento poi abbassò il viso sul mio e mi baciò , rimasi delusa quando dopo qualche secondo si staccò
  - ti prego dimmi chi sei-
  - Zayn, Zayn Malik-
  Malik. .Malik oh ma certo! 
  - sei imparentato con Alison?  -
  - Sono suo fratello-
  - è una brava persona-
  - è diversa da me -
  - me ne sono accorta-
  - perché devi lasciare la città allora? Non stai con la tua famiglia?  -
  - non mi piace questo posto- disse con una smorfia di disgusto. 
Zayn era così che Sì chiamava allora , mi piaceva era un bel nome aveva qualcosa di esotico, Zayn. 
Riprese a baciarmi senza alcun preavviso e io fui travolta dalla passione dei suoi movimenti. 
Cercai di ignorare la sua mano destra che era caduta sul mio sedere , poco dopo mi spinse sul letto e si posò sopra di me
  - e adesso? - disse maliziosamente
  - se riesci ad ottenere quello che vuoi poi te ne andrai - dissi in tono triste ricordando le sue parole dell'altra volta. 
  - non è detto - disse scostandomi i capelli dal collo e cominciando a lasciarci dei baci. 
 Sentivo qualcosa in quel momento ed era qualcosa che offuscava la mia mente fino a farmi dimenticare che ero sul letto insieme ad uno sconosciuto. 
Quel giorno mandai all'aria tutte le promesse fatte a mia madre, quel giorno feci l'unica cosa che poteva portare seri problemi ad una giovane nobile.
Quel giorno su quel letto amai con tutto il sentimento che avevo in corpo uno sconosciuto , uno sconosciuto che odiava l'aristocrazia , uno sconosciuto che non provava niente per me, uno sconosciuto con degli occhi capaci di farti perdere la cognizione della realtà amai un ribelle. 
Sì quel giorno io Demetria amai Zayn Malik, il ragazzo che aveva ormai lasciato un segno indelebile in me.
 
Spazio autrice * *
Allora è passato tantissimo tempo lo so , non sono morta ma mi si era semplicemente rotto il cellulare che per giunta era anche nuovo ci è voluto un po' per rimetterlo in sesto me lo hanno ridato ieri e dato che pubblico oggi possiamo anche dire che io sia stata velocissima no?
No okay scherzo scusate ancora il ritardo comunque forse il capitolo non è un gran che ma con un 39 di febbre è il meglio che sono riuscita a fare 
Recensite per favore ahah solitamente quando leggo una recensione sono spinta a pubblicare più velocemente
No okay la smetto di sparare cazzo te comunque su Twitter sono aplaceintheword se vi va di parlare un po' ciaoo <3

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Capitolo 13
*** Pride And Blood ***


 
isabelle's pov
 
Sentì la sua mano scuotermi leggermente
  - forza schiava è ora di alzarsi- sussurrò al mio orecchio,  aprì lentamente gli occhi e cercai di alzarmi sentivo i muscoli intorpiditi e i colpi ricevuti ieri continuavano a bruciare
  - devo portare la colazione?  -
  - ho già chiesto ad Alison di pensarci non so quanto tu ti possa muovere-
  - non sto così male -
  - ti ha fatto qualcosa?  Oltre ai colpi intendo-
  - no.. lui non mi ha..insomma no , grazie a te-
Sorrise leggermente e si avvicinò a me
  - nessuno di loro potrà mai averti tu sei solo mia - disse sollevandomi il mento. 
  Avrei voluto urlarli che io non gli appartengo che non appartengo a nessuno, che sono una persona, una fottuta persona con dei sentimenti e che lui in quel momento stesse scombussolando i miei come fossero un divertente passatempo ma niente, dalla mia bocca non uscì nessun suonò, in parte perché sapevo che era inutile e poi perché mi sentivo distrutta, dentro e fuori, sapevo cos'era, quel orgoglio di cui andavo tanto fiera si stava spegnendo. Qualcuno bussò alla porta facendoci sobbalzare, non era Alison Come mi aspettavo ma una guardia
  - cosa c'è?  Sapete che non mi piace essere disturbato di mattina - disse bruscamente Harry facendo impallidire per un secondo il ragazzo che si ricompose subito
  - mi dispiace signore sono ordini di suo padre vi vuole da lui immediatamente-
 -puoi andare- disse congedando la guardia
Cercò velocemente i vestiti , mi alzai di aiutarlo prima che me lo chiedesse per evitare di sentire la sua voce fredda mentre impartiva ordini, lui impone io eseguo ma chi l'ha deciso quest'ordine dei fatti?  Il destino che a quanto pare mi odia..
Fu sorpreso quando mi alzai ad aiutarlo
  - come mai sei così collaborativa oggi?-
  - vi ha mai fatto chiamare a quest'ora? -
  - dovresti  rispondere quando ti viene posta una domanda-
  Sospirai 
  - è per quello che è successo ieri vero? -
  - ti ho già detto che non ti devi preoccupare, so quello che faccio-
  - non sei tu a decidere. .-
  - non sto andando ad essere condannato a morte Isabelle -
  - lo so ma..-
  - sembri veramente preoccupata per me -
  - no ti sbagli!  Io ero solo..-
  - baciami-
  - cosa?-
  - me lo devi da troppo tempo e io voglia che sia oggi, che sia adesso-
  - ma io..-
  - fallo schiava è un ordine-
  abbassai la testa rassegnata e mi avvicinai a lui, posai una mano dietro il suo collo devo ammettere che da quella vicinanza l'idea delle sue labbra non sembrava così tanto tragica, sentivo il cuore palpitare alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi ,  
Era impassibile, fermo, immobile con un sorriso strafottente sulle labbra anche lui non vedeva l'ora lo sapevo ma era abile a nasconderlo, il suo atteggiamento non aveva niente a che fare con il rossore che si stava diffondendo sulle mie guancie o i miei occhi fissi sul pavimento e tanto meno con i miei gesti impacciati ed insicuri. 
Devo ammettere che invidiavo la sua fierezza, il suo orgoglio era qualcosa che un tempo possedevo anche io...
Ma a lui piacevo così è lo capivo da come mi stava guardando, gli piacevo imbarazzata , insicura e in suo totale  potere, volevo dimostrarli che avevo ancora quella fierezza, quel orgoglio di un tempo ma questa volta non lo farò disobbedendo.
La stretta sul collo si fece più stretta alzai lo sguardo e ricambiai il suo sorriso lo stavo confondendo aggrottò leggermente la fronte e proprio in quel momento senza alcun preavviso mi buttai letteralmente sulle sue labbra, baciandolo con foga. 
 Sobbalzò dalla sorpresa ma poi si lasciò andare a quel bacio, lo sospinsi  leggermente verso una sedia e mi sedetti sopra di lui senza  staccare neanche per un secondo le labbra.
Mi piaceva sentirle premute sulle mie, mi piaceva quella sensazione che sentivo sullo stomaco e che me ne fece desiderare sempre di più , mi piaceva il ritmo che il mio cuore stava prendendo, mi piaceva la sensazione delle mie mani sul suo petto, poi sulle sue spalle, mi piaceva quello che stavo provando durante quel bacio poi dedussi che mi piacesse l'idea di me e Harry che ci baciavamo, mi era sempre piaciuta.
Ma il fatto che io provassi tutto questo, no non mi piaceva, significava solamente che era accaduto qualcosa che stavo cercando di nascondere anche a me stessa da troppo tempo. 
Mi alzai e sospirai ignorando la sua presenza, notai che gli mancava il respiro cosa che non sarebbe successa se io lo avessi baciato normalmente , i suoi occhi erano ancora spalancati dalla sorpresa
  - accidenti schiava! Ci sai proprio fare..-
  - Isabelle , mi chiamo Isabelle - gli risposi a tono
  - Isabelle è un bellissimo nome- mi disse avvicinandosi
  - devi andare da tuo padre - dissi con freddezza mentre lui mi cingeva i fianchi
  -se faccio un po' tardi non morirà nessuno voglio passare ancora del tempo con te-
Disse accarezzandomi una guancia
schiafeggiai la sua mano senza rendermene conto
  - peccato che io non  abbia nessuna voglia di passare del tempo con te- dissi sprezzante
  - ancora non hai imparato a essere meno acida? -
  - ancora non hai imparato ad essere meno stronzo?- le parole mi uscirono senza pensare ero arrabbiata ma non con lui, ero arrabbiata con me stessa per tutta quella ridicola situazione. 
  Mi stava uccidendo con lo sguardo
  - senti il fatto che tu mi abbia baciato non cambia niente è chiaro? Non sono follemente innamorato di te sei solo una schiava e tale rimarrai quindi controllati!  E giusto per chiarire le cose non me ne può fregare di meno di quello che vuoi tu, qui sono io che decido e se ti dico che passerai del tempo con me tu lo fai e basta, non esiste una seconda possibilità- mi urlò contro infuriato qualcosa in tutto quel lamentoso e inutile discorso che aveva messo su mi aveva ferita e non poco...Ma non sapevo di che cosa si trattasse  o meglio lo sapevo benissimo e questo non fece altro che aumentare la mia ira  
  - bene padrone - sputai acida
  - allora è mio compito in quanto schiava avvertirla che è meglio se va da suo padre, essere orgogliosi è facile ma se non si è nemmeno capaci di prendersi le proprie responsabilità ...-
  - che cosa vuoi dire? - chiese spingendomi contro la parete
  - lo sai meglio di me cosa voglio dire. .lo sanno tutti, sei bravo a parlare ma non credo che tu sia capace di...-
  - ma come ti permetti?! -Mi alzò il mento con violenza 
  - ora io me ne vado ma quando ritornerò verrai punita per questo atteggiamento puttanella-
  Mi lasciò il mento e si diresse verso la porta
  - forse avrei dovuto lasciarti a quel verme -
  Disse prima di sbattere la porta. 
Non sapevo cosa avevo fatto o meglio lo sapevo ma non capivo il perché...
Non era stato l'orgoglio a guidare le mie azioni questa volta e neanche l'impulso. .no era stata frustrazione, vera e propria frustrazione. 
Frustrazione che una volta che lui ebbe lasciato  la stanza si riversò su di me, ripensai al disprezzo e la rabbia che c'era nel suo sguardo prima che lasciasse la stanza sembrava lo stesso del primo giorno che sono arrivata qui..
Mi accovasciai a terra aspettando l'unica persona che forse mi avrebbe capito, Louis. 
Ma più il tempo di attesa si prolungava più nella mia mente sorgeva il dubbio che probabilmente questa volta neanche lui avrebbe capito , infondo neanche io capivo. 
* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *  Harry's pov
Avevo bisogno di calmarmi era riuscita a farmi infuriare, ieri sembrava talmente distrutta che mi ero dimenticato di cos'era capace. 
Le sue ultime parole erano quelle che mi avevano colpito di più, orgoglio, sangue, responsabilità. 
Erano parole che conoscevo più che bene , parole che mi sentivo ripetere da quando ero nato , parole che forse ero stanco di sentirmi ripetere. 
Sì avevo capito benissimo cosa intendeva lei con quella frase, era un concetto che altri prima di lei mi avevano fatto notare. .
Non avevano tutti i torti...io avevo il sangue , avevo l'orgoglio ma forse non avevo il senso delle responsabilità ma appunto era qualcosa che mi era stato già detto , già ribadito. .
Quindi mi sarei aspettato un simile atteggiamento da chiunque al castello , chiunque. .ma non lei, no lei era la mia schiava , doveva seguire il mio volere e non insultarmi in quel modo dovrebbe aiutarmi a superare i giudizi degli altri non giudicarmi a sua volta. 
Credevo fosse diversa invece mi sbagliavo è proprio come tutti gli altri, proprio come tutti loro. 
Ora mi stavo dirigendo ad affrontare mio padre per colpa sua d'altronde, per colpa di una stupida schiava che non riusciva ad accettare il suo ruolo ma l'avrei aiutata io con le buone o con le cattive da oggi la mia considerazione di lei cambierà completamente
  - padre mi avete chiamato? -
  Lo sguardo di mio padre esprimeva tutto il suo furore solitamente in queste situazioni tendeva a mantenere un'inquietante calma oggi invece sembrava che non avesse a pieno il controllo delle sue azioni , la cosa poteva essere anche divertente da un certo punto di vista...
  - ti rendi conto di quello che hai fatto? - sbraitò infuriato
  - hai rischiato di mandare a monte tutto quanto-
  - mi dispiace-
  - tutto per una schiava Harry? Una schiava? ! Ha causato troppi problemi da quando è arrivata la cosa non mi piace-
  Rabbrividì solo al pensiero
  il peso delle sue parole non era leggero sebbene Isabelle mi abbia veramente fatto arrabbiare, sebbene sia la peggiore schiava che io abbia mai avuto non permettero a mio padre di farle del male, lei era mia.
  - non mi piace la merce usata padre. Lei è mia non dovevate barattarla con quel tipo- dissi improvvisando un tono privo di qualunque emozione.
  - sei troppo orgoglioso Harry. .-
Disse sospirando
  - mi assomigli tanto in questo ma un buon re deve sapere anche scendere  a patti in certi casi. .-
  - me lo ricorderò-
  - non ne ho dubbi-
  Sembrava essersi calmato. ..
  - puoi andare Harry... e ti prego insegna un po' di disciplina a quella ragazza, tra poco ci sono i banchetti primaverili-
  - lo farò- oh Sì che lo farò. ..
  - Harry aspetta-
  - Sì? -
  - sto pensando  di anticipare il matrimonio-
  * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * Demi's pov
Lo notai alzarsi per rivestirsi aveva un fisico che farebbe invidia di comunque non aveva bisogno di essere un nobile, aveva la bellezza di un dio greco, la fierezza di un purosangue e lo sguardo di un re.
Lui era il mio re
- rimani ancora un po' - azzardai 
Sorrise e si chinò su di me per baciarmi leggermente sulle labbra
- no principessa, ho delle cose da fare-
- ci rivedremo? -
- probabile hai un corpo che fa invidia a qualunque ragazza con cui io sia mai stato, ti dirò io dove e quando -
Corpo..stava parlando del mio corpo..solo del mio corpo
  - Zayn. .-
  - cosa c'è? -
  - credo di provare qualcosa per te - dissi tutto d'un fiato
  Si girò a fissarmi e poi sospirò
  - io non mi innamoro piccola -
  È stato un brutto colpo...
  - ma io credevo che tu..che noi.. insomma-
  - il nostro era solo sesso Demetria -
  Sentivo che stavo per scoppiare a piangere solo sesso , ero solo sesso avevo perso la verginità con una persona per cui ero solo un corpo da plasmare. 
  - bene se è così che stanno le cose non ti voglio più vedere, vattene- dissi acida aveva ferito il mio orgoglio come nessuno prima di allora, aveva spezzato il mio cuore. 
  - quel tono usalo con i tuoi servi non con me. E poi io ho detto che voglio rivederti e se non lo hai capito ottengo sempre quello che voglio -
  - non puoi costringermi -
  - oh Sì che potrei , ma posso fare anche di meglio potrei minacciarti -
  Scoppiai in una risata sprezzante
  - tu minacciarmi , potrei schioccare le dita e le guardie sarebbero qui e tu saresti in seri guai mio caro-
  - giusto ma prima riuscirei a descrivere com'è stato sbatterti sul tuo stesso letto-
  - non ti crederebbero è la tua parola contro la mia-
  - loro forse no..ma tua madre ?-
  - non puoi farmi questo!-
  - posso e lo farò se non capisci che da oggi sei in mio potere-
  - sei uno stronzo-
  - non.parlarmi.cosi.  potrei fartela pagare e l'idea mi dispiacerebbe-
  - perché fai così Zayn? -chiesi cercando di annullare quel irreparabile distanza che si era creata tra noi , passai leggermente  la mano sulla sua guancia, lui la prese e l'avvicinò alle sue labbra , erano così belle
  - il mondo non è tutto rose e fiori principessa, e prima lo capisci meglio è ..
 Fidati quando ti dico che non ci sarebbe niente di positivo nell'innamorarsi di uno come me-
  - ma..ma io..-
  - oh sta zitta ti prego - disse bruscamente
  Poi posò le labbra sulle mie quasi a sigillare quelle parole che non voleva pronunciassi. 
 
Spazio autrice * *
 
Ci sono non ho neanche ritardato tanto (mi faccio i complimenti da sola fantastico)
Okay cari i miei lettori lo so che ora mi odiate, ho acceso le vostre speranze su Harry/Isabelle e Demi/Zayn per poi spegnerle, schiacciarle, distruggerle.
Sono una persona di animo crudele che spara tante cazzate scusate non ci posso fare niente fa parte di me <3
Okay concludo ringraziandovi di seguirmi grazie mille  
 
 
  
 

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Capitolo 14
*** I Grow up Warriors ***


  Isabelle's pov
- ogni volta che entro qui dentro ti trovo distrutta- disse Louis chiudendosi la porta dietro
  - non sono messa poi così male - gli risposi con un sorriso amaro
  - stavi piangendo? -
  - no..-
  - non mi mentire - 
  lo abbraciai
  - è quasi impossibile mentire a te-  
  - lo so , come si fa a mentire ad uno con un viso così? -
  - sei in vena di modestia oggi vedo-
  Scoppiò a ridere
  - perché piangevi ? - disse serio 
  - mi ha baciato, no anzi mi ha ordinato di baciarlo -
 Louis sospirò
- sapevi che prima o poi sarebbe successo-
Disse accarezzandomi la guancia
  - lo so..ma-
  - ma ?-
  - lascia perdere. .-
  - cos'è successo dopo?-
  - abbiamo litigato-
  - cosa? -
  - l'ho insultato e gli ho detto che non era capace neanche di prendersi le sue responsabilità-
  - perché lo hai fatto? -
  - non lo so ero arrabbiata-
  - ti ha fatto qualcosa? -
  - no ma mi ha minacciato-
  - Isabelle!  Potrebbe farti male lo sai- disse Louis quasi arrabbiato
  - lo so..io non so che mi è preso-
  - piccola ascoltami va bene?  Ti ho promesso che  troverò tua sorella , che ti porterò via da qui ma finché siamo qui non posso prometterti di riuscire a proteggerti, e la cosa fa male, perché vorrei ma non posso finirei solo per far uccidere entrambi.  Uccidere le persone qui è  come niente, usare il corpo di una giovane ragazza come te è la norma , se non lo fai non ti ritengono un vero uomo.
 Capisci dove sei Isabelle?  Sono degli assassini sadici tu non hai visto di cosa è capace il re per distruggere i suoi nemici, ma tu non lo sei non più almeno , sei una  schiava Isabelle, molto più vulnerabile di un nemico, una proprietà privata è questo che ti considerano-
Le lacrime avevano cominciato a solcare il mio viso
  - lo so Louis-
  - e allora perché ti comporti così? Perché non puoi recitare per lui se sai che tra breve avrai la libertà? Io capisco che  agisci per questioni d'onore ma ..-
  - non agisco  per onore, non più-
 Dissi scoppiando in lacrime, notai che anche lui aveva gli occhi lucidi
  - e allora per cosa? -
  - io provo qualcosa per lui , Louis! Lui mi tratta come feccia e io lo amo!-
  -* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *  Alison' pov
Arrivai a casa leggermente in ritardo rispetto agli altri giorni, ero stanca , troppo stanca considerato che si tratta di un normale giorno di lavoro, tra poco ci saranno i balli primaverili e a quel punto Sì che avrò motivo per essere stanca, ogni tanto mi chiedo se tutte quelle persone abbiano una minima idea dello sforzo che ci vuole per tirare su un evento del genere, della fatica di centinaia di persone, schiavi , servi o semplicemente povera gente che cerca di trovare un  modo per mangiare, mentre lì il cibo abbonda anzi certe volte gran parte dei migliaia di piatti preparati vengono buttati perché di troppo o non di loro gradimento. 
Ed è proprio mentre questi pensieri si fanno strada nella mia mente che mi chiedo se il disprezzo di mio fratello verso questa gente non sia in qualche modo giusto ma poi mi riprendo subito, ripenso a Louis nato nobile eppure con un cuore grande quanto il più umile degli umili, ripenso a quello che ha fatto per mia madre e scuoto la testa, no, L'odio porta solo altro odio ma questo Zayn non poteva capirlo, lui sembrava perso nel suo mondo, nelle sue idee tanto giuste quanto insensate. 
È difficile capire tutta la rabbia che li ribolle dentro ma io l'ho capito, gliel'ho letto negli occhi che forse erano l'unico punto debole della maschera di freddezza  che si era costruito. 
Loro lo sottovalutano , cosa può mai fare un ragazzo qualunque di umili origini?  Be io sono convinta che se volesse potrebbe fare grandi cose, terribili forse ma grandi.
L'ho capito da come si comporta certe volte..
Quando riversa tutta la sua rabbia sul alcool  , quando veniva arrestato ma teneva sempre la testa alta come se niente di quello che potevano fargli potesse spaventarlo, io ero terrorizzata ovvio ma lui si nascondeva dietro una maschera di indifferenza.
Lo so anche perché prima che io avessi l'età giusta per lavorare, prima dell'aiuto di Louis , quando mia madre aveva cominciato ad ammalarsi, quando mio padre ci ha Abbandonati , un quattordicenne ha dovuto spaccarsi la schiena per mantenere una famiglia che quasi non esisteva più, lui c'era, era pronto a morire, pronto a combattere, orgoglioso già da allora e questo non lo dimenticherò mai.
Solitamente sotto il regno del attuale re, anche la più piccola trasgressione alle leggi può causare grandi problemi, mancare di rispetto a un nobile non è considerata una piccola trasgressione e lui non si è limitato a mancare di rispetto a parole , no si era spinto oltre , troppo per i miei gusti ad ogni modo un'azione  del genere dovrebbe essere un andata senza ritorno verso l'aldilà ma lui è ancora qua , intatto. 
Poi qualcosa ha cominciato a spegnersi, non il suo spirito combattivo,no..qualcos'altro , qualcosa di diversa natura è come se avesse perso la sua  luce , come se avesse perso se stesso, come se avesse dimenticato cosa volesse dire amare e abbia sostituito la cosa con la forza , la rabbia , la violenza. 
Ma poi mi rendo conto di quanto sia sbagliata la mia idea perché dopotutto lui non ha mai smesso di voler bene alla sua famiglia,  se ne andato è vero ma sono sicura che lo abbia fatto solo per poter trovare se stesso. 
Ha cercato di aiutarci economicamente ma il più delle volte è mia madre a rinnegare il suo denaro e poi ha sempre avuto un atteggiamento affettuoso forse un po' in antitesi con la sua solita aria da "cattivo ragazzo", non ci aveva mai fatto del male per quanto grandi fossero i suoi eccessi di rabbia. 
be quasi mai .. se si considera quella volta in cui mamma gli strappò con forza  la bottiglia di mano , lui adirato la spinse leggermente per potersi riprendere la bottiglia ma anche una piccola spinta fatta con la robustezza di Zayn può creare danni al fragile corpo di nostra madre che infatti cadde subito a terra,  ma lui per quanto ubriaco si pentì subito di quello che aveva fatto corse da lei quasi si stesse per frantumare in mille pezzi e le chiese almeno trenta volte se stava bene mamma non si era fatta niente ma Zayn era afflitto .
Da quel giorno non entrò mai più in casa ubriaco , in realtà entrava raramente in casa e basta. 
Un'altra cosa che spiega lo strano comportamento di mio fratello , potrebbe essere mio padre, Zayn lo odia e odia se stesso per assomigliarli così tanto.
Perché Sì non c'è dubbio che Zayn gli assomigli dagli occhi scuri e penetranti così in contrasto con quelli chiari miei e di mia madre all'ateggiamento di indifferenza verso tutto e tutti, anche mio padre era un ribelle è per questo che forse si assomigliano così tanto. 
Scossi la testa e cercai a dimenticare quanto fosse complicato il rapporto che avevo con mio fratello , tutte le volte che litigavamo , tutte le volte che cercavo disperatamente un modo per pagare le cauzioni per la sua liberazione, era tutto complicato con lui ma eravamo anche legati in modo indissolubile. 
Notai che mia madre non era in cucina e la cosa mi preoccupò, insisteva sempre per preparare il pranzo , le uniche volte in cui non lo faceva stava male ...
Entrai in fretta in camera sua e la trovai distesa sul letto più pallida del solito ..
  - mamma - dissi avvicinandomi a lei buttai a terra tutto quello che avevo in mano e le corsi incontro, dopo un violento colpo di tosse si girò verso di me e mi rivolse uno dei suoi sorrisi, pieno d'amore, luminoso, spento. 
  I capelli neri le ricadevano sulle sue spalle intrecciati, il volto lasciava trasparire il dolore,  distrutta, era tutto quello che la mia mente mi trasmetteva guardandola. 
Eppure era ancora bellissima, in quelle condizioni era ancora bellissima...
Ma di una bellezza consumata , non dal tempo no..di quello ne era passato anche poco , consumata dalla malattia, dalla sofferenza...
  - mamma che succede , non hai preso le medicine? -
  - non fanno più effetto Alison- 
  La sua affermazione mi spiazzò come  potevano non fare più effetto ? Erano le migliori in circolazione, cercai di riprendermi dalla notizia , mi alzai di scatto e mi diressi verso la porta
  - aspetta!  Dove vai?- chiese lei cercando di fermarmi ma riccade debolmente sul letto
  - vado a dirlo a Louis ..lui saprà cosa fare-
  Scosse la testa sorridendo 
  - no tesoro vieni qui ti devo chiedere di fare un'altra cosa- disse indicandomi di sedermi accanto a lei 
  - cosa c'è mamma?  -
  - devi promettermi una cosa. .-
  Fece un lungo respiro e riprese a parlare
  - promettimi che dirai a Zayn che l'ho sempre amato, che deve smettere di pensare che potrebbe mai diventare come suo padre, ricordagli che lui è diverso. .è migliore, è mio figlio-
  -mamma ma che stai dicendo? -
  - e poi promettimi che lo aiuterai , che non lo lascerai andare un'altra volta, promettimi che starete insieme che vi aiuterete a vicenda che sarete la famiglia che non sono mai riuscita a creare-
 Ormai le lacrime stavano rigando il mio volto quanto il suo
  - perché mi stai dicendo questo? -
  - non c'è nessuna medicina di Louis che può risolvere la situazione Al..è arrivato il momento-
  - ma  cosa dici? Non puoi saperlo!  Vuoi arrenderti senza combattere?  -le stavo quasi urlando contro mentre i singhiozzi mi scuotono tutto il corpo
  - ma sono anni che combatto piccola mia , ora sento che sta arrivando il momento, ma non fraintendermi penso di aver fatto un buon lavoro in questa vita, ho messo al mondo due bambini fantastici che tra poco saranno adulti e sono sicura che riusciranno a fare grandi cose, si ricorderanno dei miei insegnamenti. .. .Capisci Alison ? Io sono pronta, voglio riposare-
  - e non pensi a noi?  Noi non siamo pronti , siamo persi senza di te-
  - ho cresciuto due guerrieri, c'è la farete, c'è la avete sempre fatta anche senza di me -
  - non mi lasciare mamma. .-
  - promettimi quello che ti ho chiesto -
  - mamma. .-
  - promettimi anche un'ultima cosa .. -
  mi sfiorò il viso con la mano
  - promettimi che combatterai sempre per ciò che desideri, che non permettarai a niente e nessuno di abbatterti-
 La strinsi continuando a piangere incapace di dire una parola , fino a quando un grido straziato non uscì dalla sua bocca e il suo viso non si contorse in una smorfia di dolore
  - dillo-
  - lo prometto mamma- dissi con voce debole
 
Come un fiore bianco in mezzo a tanti fili d'erba ingialliti , troppo bello per un posto del genere, troppo fragile per questo mondo che ha continuato a risplendere finché la natura maligna non decise che è arrivato il suo momento di appassire ..
Questo era mia madre troppo buona , troppo bella, troppo determinata, troppo fragile per questo mondo, per questo posto
Mi ha insegnato a vivere, mi ha insegnato cos'è l'amore, mi ha insegnato a combattere.
Lei la donna  più forte che io conosca , la persona che mi aveva dato la vita e che amavo più di qualunque altra al mondo se ne stava andando. ..
Mi sorrise nonostante il dolore la stesse stravolgendo perché questo riusciva a fare , sorridere anche quando il mondo stava andando a pezzi per trasmettere fiducia..speranza alla persona a cui quel meraviglioso sorriso era indirizzato ma io la speranza la stavo perdendo, stava scivolando via senza che io potessi fare niente, come la vita di mia madre. 
Un urlo straziato, una carezza sul viso , un appena udibile  "siate forti", un respiro smorzato e poi niente ..silenzio..vuoto proprio come me in quel momento. 
Aveva chiuso gli occhi, sembrava quasi stesse tranquillamente dormendo, un angelo immerso nel sonno, chissà forse adesso era veramente un angelo. ..
Sentivo un nodo alla gola, quasi stessi per soffocare da un momento all'altro , poi cominciai a urlare per sentirmi meglio , per sfogare la mia rabbia , la mia frustrazione
Ad ogni urlò un pizzico di angoscia mi lasciava ma veniva sostituita dalla consapevolezza, dal vuoto. 
  - mamma. .- urlai per l'ultima volta in preda alle lacrime .
 
 
 
 
 
 
 

Spazio autrice * * (potete leggere per favore?  <3)

Allora tesori, ci sono  , ho notato di aver trascurato parecchio Alison ultimamente , ma con questo capitolo ho recuperato. 

La sua entrata in scena non è proprio "felice"..

Una cosa abbastanza importante, durante le vacanze ho intenzione di effettuare una "restaurazione " alla storia non ci saranno cambiamenti di trama ma ho notato che ci sono abbastanza errori e certe parti non filano, questo perché l'idea per la storia mi è venuta dal nulla e lo subito scritta , ma comunque non vorrei dare un idea di noncuranza perché ci tengo moltissimo a questa storia perciò se date un'occhiata quando avrò finito mi fa piacere , probabilmente creò anche un banner. 

Una cosa avete ask? Io sono @aplaceinthisword se vi va scrivetemi

Okay dato che passerà tanto prima che io pubblichi di nuovo vi do un piccolo anticipo, il prossimo capitolo sarà basato sulla reazione di Zayn alla notizia, su quello che Louis ha detto a Isabelle dopo la sua rivelazione, i pensieri di demi quando scoprirà che il matrimonio è stato anticipato e infine. . Quello che fa Harry quando ritorna.

Okay ho detto già troppo quindi scompaio , ovviamente le recensioni (Grazie a tutte quelle che le lasciano) sono sempre ben accette e volute. 

Ciaoo <3

   

 

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Capitolo 15
*** how can you love Him? ***


Alison ' s pov 
Lasciai che il dolore mi penetrasse dentro e giacesse nel posto giusto qualcosa mi diceva  che starà lì finché continuerò a respirare ..
Mi alzai e cominciai a correre, dovevo trovare Zayn  decisi di cominciare dal castello per quanto fosse impossibile trovarlo li dato il suo odio verso quel posto , era il mio unico punto di riferimento dopo proverò  a cercarlo in piazza. 
Invece ho sbagliato i miei calcoli perché mentre corro in lacrime per i corridori è proprio Zayn quello che intravedo, era voltato di spalle Dovetti avvicinarmi per vedere la figura femminile su cui era poggiato mentre le sussurrava qualcosa  sul orecchio, avevo già visto quella ragazza , Demetria , futura moglie del principe e regina di questo posto. 
Era difficile capire se mio fratello l'ha avesse addossata a quella parete con la forza o se lei non aveva opposto resistenza tanto erano contrastanti i sentimenti che lasciava trasparire da quei occhi così espressivi , disprezzo, ammirazione, paura, amore. 
Decisi che non era il tempo di rimuginare su, dopo chiederò a mio fratello cosa stesse combinando e perché se la prendeva con una ragazza che non gli aveva fatto niente ma ora era il momento di dirgli qualcosa di diverso, non qui però. .non sapevo come avrebbe reagito .
Lo tirai con ben poca delicatezza per il braccio scrollandolo dalla ragazza la cui espressione passava dall'imbarazzata alla frastornata .
  - ma che fai sei  impazzita? -
  - dobbiamo parlare-
  - adesso? Aspetta ma tu stai piangendo. ..  -
  - vieni Zayn. .- dissi trascinandolo fuori , continuai a trascinarlo finché non arrivammo  a casa 
  - mi vuoi dire che succede? -
  - mi dispiace Zayn le cose non dovevano andare così - dissi facendoli cenno di entrare
  - di cosa stai parlando ? Che cosa c'è la dentro Alison? - 
  - non c'è l'ha fatta - dissi in lacrime
 Mi guardò attonito per qualche minuto e poi esplose 
  - ma che cosa stai dicendo?  - varcò la soglia della  porta ed entrò quando la vide li distesa e immobile strinse i pugni poi spalancò gli occhi sapevo che non l'avrebbe presa bene..
  Zayn ' s pov
Distesa, immobile, fredda. 
Rabbia, tristezza, vuoto. 
Tutto quello che provavo no.. in realtà non sapevo neanche io cosa provavo 
Niente, nessuna parola , nessun tocco e neanche uno di quei sguardi colmi di compassione che ogni tanto mi riservava e che tanto odiavo ma di cui adesso improvvisamente sento la nostalgia, avrei bisogno della sua compassione in  questo momento, ne ho sempre avuto bisogno. 
Ora stringevo i pugni cercando di respirare solo quello, se n'è andata, mi ha lasciato, anche lei. 
Sentivo quella strana rabbia ribollirmi nelle vene , rabbia colma di dolore come quella che ho provato quando il bastardo che comunemente chiamavamo padre ci ha lasciato solo molto più grande, perché lei  non ha deciso di lasciarci qualcun'altro lo ha deciso per lei. 
Ingiustizia vivevamo in un mondo pieno di ingiustizia. 
Vedi una sedia la presi e la scagliai a terra con talmente tanta forza che si frastaglio non che ci volesse tanto dato il materiale scadente di cui era composta. 
rompevo qualsiasi cosa mi capitasse tra le mani, centinaia di nobili senza scrupoli che vivevano grazie a noi, si arrichivano togliendo il pane alla  povera gente, stupravano qualunque malcapitata gli capitasse tra le mani sapendo che poi non avrebbero dovuto farne conto a nessuno, erano capaci di bruciarti la casa , poco importava chi ci fosse dentro, quando non saldavi i debiti, c'era un re che continua a portarci in guerra e a fare strage di nemici e schiavi...come possono ancora esistere gli schiavi? 
In un mondo nel genere , in mezzo a tutta questa merda proprio mia madre doveva morire , mia madre che ha lottato per tirare su i suoi bambini con un marito alcolista , mia madre che sorride qualunque cosa accada , proprio mia madre che in questa cazzo di vita non ha fatto altro che del bene.
Scagliai un'altra sedia a terra questa volta con più forza , urlavo , imprecavo , facevo qualunque cosa mi facesse sentire meglio , finché non diedi un pugno con tutta la forza che avevo contro il muro fino a farmi sanguinare le nocche , il dolore mi riportò alla realtà. ..
Alison ! Me ne ero totalmente dimenticato speravo di non averle fatto male o spaventata troppo,  la cercai con gli occhi e la trovai rannichiata in un angolo a guardarmi con un'espressione seria , non c'era paura nel suo sguardo no.. c'era del altro c'era compassione. ..uno sguardo colmo di compassione come quelli che mi riservava mia madre. .
Lei le somigliava così tanto stessi occhi azzurri , stessi capelli, neri, lucidi, lunghissimi , avevano anche la stessa speranza, ogni volta che qualcosa andava storto loro speravano in un  futuro migliore. Ma c'era qualcosa che non andava nella sua reazione , non dovrebbe essere lei quella comprensiva, quella che deve portarsi il peso sulle spalle, io sono il fratello maggiore, dovrei essere io a consolarla, io ad avere la reazione matura , Scossi la testa e mi avvicinai a lei.
  - Al ti ho fatto male?  Mi dispiace io non..-
  - non è successo niente Zayn , non mi sono fatta male non dispiacerti io..ti capisco-
 Disse in un singhiozzo 
La abbraciai più forte che potevo
  - andrà tutto bene,  ora devo andare  sai ho bisogno di stare un po' da solo -
  lei annui con la testa e si sciolse dal abbraccio
  - Zayn?  -
  - Sì? -
  - puoi dormire qui oggi? Sai non voglio stare da sola, solo oggi poi se vorrai andare...-
  - non vado più Alison non sarei mai dovuto andare-
 * * * * * * * * * * * ** * * * * * * * * * * * * * * *
Isabelle's pov
  - lo ami? Come puoi amarlo nonostante tutto quello che ti fa passare? -
  - lo so Louis non so che cos'è ma c'è una parte di lui..che non so credo che sia più di quello che sembri-
  Louis sospirò e mi si avvicinò,  mi accarezzo la guancia
  - e allora che ne dici di noi due ? Vuoi veramente dirmi che provi indifferenza verso di me? -chiese in tono triste
 Scossi la testa
  - no ..non provo indifferenza,  tu mi piaci. . ...tanto te l'ho già detto e credo anche che tra noi due ci sia più di un'amicizia e solo che sono confusa. ..mi dispiace-
  - credevo che lo odiassi. .-
  - lo credevo anche io .. mi tratta sempre come se..be come se fossi quello che sono , la cosa mi ferisce non posso cambiare i fatti , mi sono accorta anche che ormai il suo disprezzo faceva più male di quello di chiunque altro , non riesco più a sopportare la situazione un tempo ero felice -
  - è colpa sua se non lo sei più-
  - Sì lo so , non è solo colpa sua ovvio , sai qual'è la cosa peggiore?  Che non ho alternative sono intrappolata in questo amore impossibile-
  - non è vero c'è sempre un'alternativa -
  - quale?  -chiesi disperata con le lacrime agli occhi
  - dimenticarlo-
  - e se non c'è la facessi -
  - ti aiuterò io - disse avvicinandosi a me e poi mi baciò, mi Lasciai andare alle sue labbra, indifferente? No non ero indifferente a Louis come non lo ero al suo bacio, lui è stata la prima persona che ho baciato,  l'unica alla quale davo baci sinceri e non dietro comando, Louis era il mio ragazzo ideale , la persona che qualunque ragazza  vorrebbe al suo fianco , il principe azzurro che credevo non esistesse , Louis è questo, la perfezione. 
  È lui che voglio al mio fianco, dobbiamo trovare mia sorella e andarcene da questo posto, mi stava dando alla testa. 
Sciolse l'abbraccio e mi guardò 
  - ora ascoltami quello che ti dirò non ti piacerà ma dobbiamo fare di tutto per proteggerti,  quello che hai fatto oggi be non deve essergli piaciuto e dopo quello che accaduto con le ultime due schiave non voglio rischiare  quando torna devi fare il possibile per farti perdonare lui non ti deve toccare chiaro? -
  Le ultime due schiave?  Cosa gli avrà fatto? 
  - ci posso provare ...Ma poi dipende anche da cosa intendi tu per toccare ..-
  - devi promettermelo se cerca. .di farti del male in quel senso scappa, vieni da me Poi vedremo cosa fare-
  - perché fai tutto questo per me Louis? -
  Mi sorrise 
  - lo sai meglio di me-
  * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * la porca si spalancò di colpo e si richiuse nello stesso modo , non era arrabbiato, no , arrabbiato non era il termine giusto , era infuriato , glielo leggevo negli occhi .
Non me ne fregava niente in realtà, fosse per me gli avrei sputato in faccia e ne avrei affrontato le conseguenze ma avevo promesso. 
E poi non ero Neanche tanto sicura che non mi importasse, ripensai a quando gli ho parlato di mia sorella, vorrei che fosse così adesso e non  così distante
Senza alcun preavviso mi strattonò per il polso per avvicinarmi a lui
  - ora spiegami cosa dovrei fare io? Anche le mie schiave si mettono a dirmi che non sono adatto per  ricoprire il mio ruolo come dovrei reagire?  Dimmelo tu Isabelle-
  perché gli importava tanto?  Dopotutto ero solo una schiava a nessuno interessa veramente il mio parere anzi nessuno non me lo verrà mai a chiedere e basta. 
Volevo dirglielo ma poi pensai che insistere  sulla cosa non farà che peggiorare la situazione
  - mi dispiace... padrone - sussurai
  - oh..be adesso ti dispiacerà anche di più- disse minaccioso spingendomi contro la parete.
  cominciava a farmi paura,  c'era qualcosa nei suoi occhi che non riuscivo a decifrare , come non riuscivo a capire il motivo di tutta questa rabbia..
  - non pensavo veramente quello che ho detto -
  - ma lo hai detto!  - urlò stringendomi il braccio con più forza 
  - mi dispiace , non farmi del male- 
  al suono di quelle parole rotte dal pianto allentò la presa e sospirò 
  - sai che dovrei punirti per quello che hai fatto vero?  Sai che qui...funziona così ?- 
  disse con voce improvvisamente calma
Annui leggermente con la testa
  - e allora perché non ci riesco? Perché non riesco mai a piegarti alla mia volontà , perché c'è sempre una parte di te  che prevale su tutto?  Perché mi basta guardarti negli occhi per sentirmi in colpa?-
  - non lo so .. -
  mi accarezzò leggermente la guancia poi mi lasciò andare 
  - non possiamo continuare a fare questo giochetto finirà male ..per entrambi- 
  Mi limitai ad annuire 
  - ho capito. .- 
  E sì avevo capito ..stavo morendo dentro ma avevo capito.  
  -  ho capito sul serio questa volta-
  - bene questo risparmierà molti problemi ad entrambi- 
  - non Sì ripeterà più - Dissi decisa 
  - ..padrone - mi affrettai ad aggiungere 
  - vieni accanto a me , ho sonno-
 
  
 
  
 

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


Helen's pov
Come previsto non appena mi avvicinai alla porta mi guadagnai un'occhiata di avversione dalla guardia di turno. 
Non era uno dei giovani arrivati ma neanche un veterano doveva avere circa trenta anni, distolse lo sguardo facendo finta di non avermi vista almeno fino a quando non cercai di entrare. 
-Da qui non si può passare signora- nonostante i modi cordiali il tono suonava minaccioso.  
-Avrei bisogno di vedere il re-
-mi dispiace ma sua maestà ha detto chiaramente di non gradire visite al momento-
- sono sicura che la mia visita gli sarà gradita,perché non gli dite che Helen Stone desiderebbe vederlo?- Rimase perplesso quando pronunciai il mio cognome ma si riprese. 
-mi dispiace signorina Stone ma non posso farla passare- sbuffai  e spinsi il portone prima che lui potesse fermarmi,pochi secondi dopo mi strattonò dal braccio ma ero ormai riuscita ad entrare. 
L'uomo davanti a me aveva avuto un sussulto di sorpresa vedendomi entrare ma ora aveva riacquistato la sua solita espressione di cordialità e freddezza.
-Helen mi stupisce vederti qui-
Disse sorridendomi
-anche perché avevo dato l'ordine di non far entrare nessuno- questa volta volse lo sguardo verso l'uomo che mi teneva ancora un braccio.
-Ho cercato di fermarla ma..-
-ma evidentemente non siete capace di fare neanche questo, fortunatamente è solo la signora Stone pensa se fosse stato qualche malintenzionato-
-mi dispiace signore-
-bene e ora toglietele le mani di dosso, non lo sapete che le donne di corte non si toccano? E andate pure, lasciaci soli-
L'uomo annui e lasciò la stanza non prima di avermi rivolto uno sguardo omicida.
-che entrata scenografica-
-mi conosci, Greg- dissi ricambiando il suo finto sorriso. 
-e a cosa devo questa tua visita? - 
-è passato così tanto tempo dall'ultima volta che abbiamo parlato- 
-l'ho ben presente...-
-sono cambiate molte cose da allora-
-cambiamenti che io non riesco a vedere. .-
-la cosa non mi stupisce,la verità è che non si possono nascondere certe cose per l'eternità, il ragazzo comincia a fare delle domande -. 
-parli a me di nascondere le cose? Forse dovrei ricordarti che tutto questo non è mai stata una mia idea? Tu hai preso la tua decisione e ora devi prendertene le responsabilità -
- la mia decisione? Avevo forse altra possibilità? Cosa dovrei fare ora quindi secondo te? -
- Niente, esattamente come hai fatto fino ad ora-
Conficcai le unghie nel palmo della mano per evitare di mostrare la mia frustrazione. 
-Bene, ma Louis si è stancato di stare qui, vuole tornare nelle terre del padre -
una sonora risata inondò la stanza a quelle parole.
-le terre del padre? Spero vivamente che tu stia scherzando,comunque sono io che regno in questo luogo e se dico che lo voglio nella mia corte, così deve essere. Se non riuscirai a convincerlo tu, dovrò farlo io anche perché come dici tu non si possono nascondere certe cose per l'eternità-
- Sei solo un inguaribile egoista - sorrise leggermente e sì avvicinò a me
-un inguaribile egoista? Davvero Helen? Pensi che tu saresti qua se io fossi veramente un inguaribile egoista? Pensi che il tuo adorato figlio potrebbe essere un membro del mio consiglio se io fossi un inguaribile egoista? -
- non fare il moralista adesso, hai sempre fatto solo ciò che ti conviene-
- Non mi sarebbe convenuto sbarazzarmi di te tanto tempo fa? -
- forse, hai fatto un errore a quanto pare -
-inoltre ci conosceremo anche da una vita e saremo anche cresciuti insieme ma se sei convinta di poter usare quel tono con me ,ti sbagli di grosso. Pretendo rispetto, non dovresti provocarmi sai di cosa sono capace-
- So di cosa siete capace più di ogni altra persona in questo mondo e ora se sua maestà me lo concede desidererei ritirarmi-
Ignorò la nota di ironia nella fine della mia frase e mi sorrise.    
-certamente-  rispose con tono compiaciuto.
-ah..Helen-
Mi fermò prima che varcassi la soglia della porta
-Sì "sire"?-
-il tempo non ha lasciato alcun segno nella vostra bellezza-
-Neanche voi siete cambiato, in alcun modo. Greg -
********************************
Isabelle's pov 
Pensavo che Louis non mi sarebbe venuto a trovare dopo ciò che avevo ammesso il giorno prima o che il suo atteggiamento sarebbe stato più distaccato ma non fu così. 
Sembrava radiante come sempre e si mostro felice nel sapere che il giorno prima avevo seguito le sue indicazioni e che era andato tutto per il meglio. 
Mi salutò con un innocente bacio sulla guancia e prima di andarsene mi sussurrò che non mi avrebbe mai imposto niente che io non desiderassi. 
Ora che sono sola penso a come io abbia potuto ferirlo ieri dicendoli che provavo un sentimento forse più grande di quello che provo nei suoi confronti per una persona che invece mi impone tutto. 
Come può essere successa una cosa del genere? C'è forse qualcosa che non va in me?
Qualsiasi sia la risposta,devo reprimere quel sentimento, così come devo reprimere le mie azioni impulsive almeno fino al ritrovamento di mia sorella. 
Mia sorella. .come potevo soffermarmi a pensare ad Harry o a Louis quando la mia sorellina non è ancora stata trovata? Lei è la cosa più importante, lei è il motivo per cui non ero scappata il primo giorno,poteva trovarsi nelle grinfie di chiunque, dovevo trovarla solo questo contava.
Harry entrò in stanza senza molestare la porta una volta tanto, notai che aveva un pacco in mano. 
-ti ho preso un vestito per il ballo primaverile ma non aprirlo adesso-
-serve addirittura un vestito?-
- se tu non lo avessi capito è la cerimonia più importante del anno, ti stupusce che occorra un vestito? -
-se lei non l'avesse capito sono una schiava e gli schiavi partecipano ai festeggiamenti solo per finalità pratiche, quindi un vestito nuovo è del tutto superfluo-
- Le schiave della famiglia reale hanno il permesso di partecipare ai festeggiamenti almeno un giorno-
- e questa enorme concessione a cosa è dovuta?- il mio tono era tagliente e ironico ma fece finta di non accorgersene. 
-è una tradizione-
-capisco. .-
-comunque non aprirlo prima del necessario- dopo aver ribadito il concetto lasciò la stanza. 
Louis's pov
 
Decisi di passare a salutare Allison ma in cucina non c'era alcuna traccia di lei, chiesi ad una donna che lavorava lì e mi disse che era uscita qualche minuto fa e non era più tornata. Vicino alle cucine c'era una piccola stanza,dove il personale poteva riposarsi per qualche minuto ma ovviamente era quasi sempre deserta dato che per sfamare un castello il lavoro necessario era più grande di ciò che poteva sembrare . 
Mi diressi lì e inaspettatamente la trovai rannichiata in un angolo in lacrime.
-Allison,cosa succede?- chiesi correndole incontro.
-signor Tomlinson...mi dispiace io stavo solo riposando, ora torno subito al lavoro- detto questo si alzò e si diresse verso la porta, la fermai non appena mi passò accanto.
-Cosa succede? E perché mi parli in quel modo? Sono Louis e non una  guardia venuta a controllarti, noi siamo amici e voglio sapere perché stai piangendo..-
-mi dispiace tanto io ho agito senza pensare e solo che. .- la sua voce fu rotta dal pianto. 
-Allison non ti devi giustificare..vieni,sediamoci-
Mi segui e ci sedemmo.
-ora dimmi cosa ti è successo? -
Le accarezzai leggermente i capelli e aspettai che parlasse,dopo vari ripensamenti finalmente si decise. 
- Lei se n'è andata, Louis capisci? - capì subito cosa intendesse e mi si strinse il cuore, sua madre era tutto cio che le rimaneva e ora le è stata tolta anche lei. 
-Allison , mi dispiace così tanto..-
-dopo tutti gli sforzi che ho fatto per starle vicino,dopo tutti quelli che hai fatto tu per trovarle il medico giusto,lei non c'è l'ha fatta, è così ingiusto-
-ascoltami, certe cose capitano e nessuno è mai riuscito a trovare un perché a tutto ciò.
Tua madre se ne è andata, fa male lo so ma devi superarlo.
Ricordati che prima di andarsene ti ha insegnato tutto ciò che ti ha reso la persona che sei e tu sei una persona stupenda. 
Credi che tua madre sarebbe felice di vedere sua figlia in questo stato? Devi riprenderti e ritornare a sorridere.- 
-oh Louis, non so che dire ..-
Mi avvicinai a lei e la abbracciai, fu sorpresa ma ricambiò l'abbraccio. 
-non dire niente se non te la senti-
Sciolse l'abbraccio e si asciugò le lacrime. 
-e solo che sento questo enorme vuoto dentro di me che non riesco a colmare, ho provato a concentrarmi solo sul lavoro  ma è stato tutto inutile, quando torno a casa e non sento la sua voce è come se mi mancasse una parte di me-
-ti capisco davvero..quando mio padre è morto ero solo un bambino ma sentivo la stessa cosa-
-e come hai fatto-
-be ho cominciato a parlare con un elefante di pezza ma non credo che funzionerebbe nel tuo caso- le strappai un sorriso
-però tu potresti parlare con me-
Alzò lo sguardo verso di me e rimase immobile non sapendo vosa dire. 
-se ti può far piacere ovvio-
-parlare con te mi fa sempre piacere e solo che nessuno ti costringe ad essere gentile con me perché lo fai?-
 
-perché noi siamo amici-
-non so come ringraziarti-
-ringraziarmi per cosa? Non ho fatto niente-
-sai meglio di me per cosa. .-
Ricambiai il suo sorriso e ci abbracciammo una seconda volta. 
 
-ora però devo tornare al lavoro-
-bene ma in qualità di tuo nuovo elefante di pezza ti verrò a trovare non appena troverò un momento libero- ridacchio leggermente
-be grazie-
*******************************
Demi's pov 
Zayn entrò in stanza senza alcun preavviso, facendomi sobbalzare. -Zayn...dove sei stato? Sei scomparso per giorni credevo che ti fosse successo qualcosa o che te ne fossi andato-
-la cosa non ti riguarda- il suo tono era estremamente freddo e mi fece irrigidire
-Scusami, sono stata stupida io a preoccuparmi per te-
-non ho alcun dubbio su questo- il suo atteggiamento mi feriva oltre a darmi sui nervi si comportava come se fossi una completa estranea che cercava di entrare nella sua vita e non la persona con cui pochi giorni fa ha passato la notte. 
-che cosa vuoi quindi adesso? - urlai in preda alla rabbia.
in un attimo mi fu addosso
-indovina?-
-non è il momento adatto per i tuoi stupidi giochetti-
-qui non gioca nessuno principessa,tu sai cosa voglio quindi facciamola finita-
-bene sarò più chiara non ho alcuna intenzione di darti ciò che vuoi-
-credevo avessimo chiarito l'ultima volta, tu mi dai ciò che voglio e io evito di darti problemi-
-questo è un ricatto, lo sai vero Zayn? -
-accidenti sei sveglia per essere una di corte-
-ti ricordo che la mia famiglia appartiene a questa corte, quindi dovresti fare attenzione a ciò che dici-
-io dico quello che voglio principessa-
-Vattene-
-cos'è un ordine-
-teoricamente sono più che autorizzata a dare ordini qui dentro-
-puoi ripetere?-il suo tono e il suo atteggiamento ora suonavano al quanto minacciosi , quindi decisi di allentare la tensione.
-senti non voglio continuare a litigare, quindi per favore vattene anche perché si direbbe che la mia presenza ti urta i nervi-
-non ho nulla contro la tua presenza, Demetria- prima che me ne accorgessi mi strinse i fianchi. 
-no Zayn,non ho intenzione di stare ai tuoi giochi-
Infilò la testa nel incavo del mio collo e mi morse l'orecchio.
-preferiresti forse che tua madre lo venisse a sapere?-
-smettila di minacciarmi, non verrò a letto con te Zayn-
-shh- posò le sue labbra sul mio collo e continuò come se non mi avesse sentito.
-Zayn almeno dimmi qualcosa che diamine ti prende? ti comporti come se fossi fuori di testa-
Sicuramente Zayn è stato una persona singolare fin dall'inizio ma non era mai stato  lunatico quanto oggi. 
Mi aspettavo risposta brusca o di essere ignorata come al solito ma quando lo sentì piangere sulla mia spalla capì di aver centrato il punto. 
-ti prego dimmi cosa succede-
 

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


demi's pov
-Zayn?-
-mia madre è morta -
-Oddio...-
le sue parole mi lasciarono perplessa ma avrei dovuto aspettarmelo,non ci vuole poco a piegare Zayn.
-mi dispiace io..non so cosa dire-
E mi dispiaceva, veramente ma non posso dire di sapere cosa voglia dire perdere un genitore, non so neanche cosa vuol dire avere un genitore a dirla tutta.
Solo adesso che si era avvicinato a me sentivo l'acre odore di alcool che emanava.
- non sono mai riuscito a fare niente che potesse rendere una madre orgogliosa del proprio figlio, non ho mai fatto niente per lei,probabilmente è morta rimpiangendo la mia nascita-
-come descriveresti tua madre?-
-cosa?- chiese perplesso
-rispondi-
-penso sia la persona più incredibile che io abbia mai conosciuto -
-bene, allora sarai anche ubriaco ma dovresti vergognarti per quello che hai appena detto, una persona incredibile non rimpiange il proprio figlio in punto di morte, pensa se tua madre sentisse quello che hai appena detto, come si sentirebbe secondo te?
Non hai mai fatto niente per renderla orgogliosa? È stata lei a dirtelo? Non credo proprio. .
Tu sei la persona più in gamba che io abbia mai conosciuto, sono convinta che anche tua madre pensa lo stesso- si asciugò le lacrime e mi guardò. 
-stai forse cercando di consolarmi? - 
-forse- 
Mi prese il volto e mi baciò, probabilmente per coerenza avrei dovuto fermarlo dato quello che avevo messo in chiaro qualche minuto prima ma non avrei mai fatto niente per fermare la sensazione che stavo provando. 
C'era sempre stato un inspiegabile vuoto dentro di me, Zayn nonostante i suoi sbalzi d'umore e i suoi modi prepotenti, sapeva in qualche modo colmarlo.
Lasciò la presa e sì girò probabilmente per andarsene ma gli presi il polso per fermarlo.
-resta- sorrise leggermente e fece combaciare i nostri corpi
-credevo volessi che io me ne andassi-
-ho l'aria di essere una che sa quello che vuole?-
Sono stata io questa volta a baciarlo.
Per quanto riguarda il resto, è stato come la prima volta,era come se il tempo si fosse fermato e che non fosse rimasto niente tranne noi.
La consapevolezza del sentimento che provavo per una persona che mi era quasi sconosciuta crebbe insieme a quella che tra non molto avrei dovuto sposare l'erede al trono,c'è solo un modo per definire quello che stavo facendo, tradimento ma dato che la persona che stavo tradendo era un regale avrei fatto la fine di tutte le traditrici.
********************************
Isabelle's pov
Dopo aver parlato con Louis decisi di andare a parlare con Allison. 
La trovai in cucina e sembrava quasi aver riacquistato il brio  di sempre. 
-Ally- mi sorrise facendomi cenno di avvicinarmi
-Isabelle non ti vedo da così tanto che fine hai fatto? -
-ero molto occupata a starmene sola in camera -
-mi dispiace non puoi neanche uscire? -
-non lo so neanche io ma parliamo d'altro tu come stai? -
-bene anche se come forse già sai domani ci sono i balli e qui siamo tutti molto occupati -
-ho visto, le cucine sono così affollate oggi ma e così importante? -
-be è una cerimonia annuale, tutto sommato nonostante il lavoro è anche divertente assistervi si respira spensieratezza, ah ma tu parteciperai se non sbaglio-
-credo di sì ma sono alquanto nervosa-
-ti piacerà vedrai- non sembrava molto convinta dal tono, non feci in tempo a farglielo notare che già aveva cambiato argomento. 
-comunque cosa ti ha portato qui?il principe desidera qualcosa? -
-no sono venuta solo per...salutarti- dato il suo buon umore non volevo metter a disagio e dirle che ero venuta per farle le condoglianze. 
-sei stata così gentile dovresti venire più spesso- 
Nelle cucine entrò una donna di circa quaranta anni e l'aria trascurata,cominciò a prendersela con un ragazzo per qualche ignota ragione e poi passo a Allison
-Allison, muoviti al posto di chiacchierare- 
-Sì Betty- rispose Allison sospirando
-e tu signorina dovresti andartene qui lavoriamo seriamente, torna pure a fare la sgualdrina per sua maestà-
Le sue parole mi pietrificarono tanto che non riuscì a rispondere, sentivo gli occhi di tutti i presenti su di me.
-non sei esattamente gentile, lei non è la sgualdrina di nessuno- rispose Allison a tono
-Che fai la difendi? Non lavora neanche la metà di quanto lavori tu e guarda il vestito che indossa, degno di una regina. È chiaro il compito di quelle come lei qui a corte- tutte le persone in stanza si girarono a fissarmi,Allison fece per ribattere ma la fermai. 
-Lascia stare Allison, me ne vado-
"Sgualdrina" così mi aveva definito una donna di cui non conoscevo neanche il nome. 
Il primo istinto fu quello di scappare il più possibile lontano da questo posto, il secondo quello di scoppiare in lacrime, ma non feci nessuna delle due è  da quando ho messo piede qua che ho un atteggiamento remissivo, piangere era diventata la mia attività giornaliera preferita, sentivo un buco allo stomaco e nella testa continuavano a rimbombarmi le parole di quella donna tanto che la voce di Louis mi fece sobbalzare. 
-a cosa pensi?- disse avvicinandosi sorridendo
-mi sei passata accanto senza neanche vedermi-
-scusa, è solo che la giornata non è cominciata nel migliore dei modi-
-devo preoccuparmi-
-no..voglio solo andarmene da qui, il prima possibile. Questo posto...questa gente finirà per farmi impazzire-
-ti ha fatto qualcosa? -
-no..non direttamente-
-cos'è successo? - 
Sospirai e gli raccontai l'accaduto.
-sono le parole di una persona che di te non sa niente, parlava probabilmente per istinto o invidia non puoi credere a quello che ha detto-
-io non so più a che cosa credere, schiava e sgualdrina è questo che mi considerano,anche il mio nome Isabelle è solo un lontano ricordo di ciò che ero, ora non importa più a nessuno. 
Vorrei riuscire ad accettare tutto questo e rendere le cose più facili ma proprio non ce la faccio. .-
-non devi accettare niente, finché tu crederai in ciò che sei veramente, Isabelle, lo continuerai ad essere e l'opinione di coloro che ti circonda è solo un diversivo.
Tu sei fantastica
Credi più a me o alla donna con cui hai parlato prima?-
Mi buttai letteralmente tra le sue braccia
-ti voglio così bene Louis- 
-anche io piccola- inizialmente ricambiò il mio abbraccio con altrettanto vigore ma improvvisamente si distaccò con una strana espressione. 
-Louis?- chiesi confusa
-Isabelle-  mi ci volle un po' per focalizzare che la risposta non veniva da Louis ma da qualcuno alle mie spalle.
Feci in tempo a girarmi che mi strattonò dal braccio
-cosa ci fai tu qui?- 
-padrone io..-
La sua espressione infuriata suggeriva che aveva visto più del dovuto.
Louis si mise tra noi distaccandomi da lui 
-è colpa mia, l'ho fermata io-
-non credo di aver parlato con lei signor Tomlinson ma è evidente che non può fare a meno di impicciarsi, perché dopotutto lei ha la passione per ciò che non la riguarda o non le appartiene giusto? -
-non  so a che cosa si riferisce-
-schiava vai in camera-
Disse con rabbia rivolgendosi verso di me.
-veramente io...-
-Vai!-
Mi affrettai ad allontanarmi ma non ritornai in camera, non volevo permettere che Louis passasse dei problemi per causa mia, quindi mi nascosi in una stanza accanto in modo che potessi ascoltare. 
-quindi?-disse Harry con tono grave
-non c'è bisogno di mettere Isabelle in mezzo a questa storia Harry,non voglio niente di tuo, ne il trono ne altro-
-forse non hai capito,dici che Isabelle non c'entra niente e che tu non vuoi prendere niente di mio, probabilmente ti sfugge che Isabelle è mia-
-lei è una persona e non appartiene a nessuno-
-la legge non dice la stessa cosa-
-Evidentemente la legge sbaglia-
-ma che moralista che abbiamo qui,ti devo forse ricordare che tu contribuisci a fare la legge perché non ti sei mai opposto alla cosa?-
-sai benissimo il perché-
-e tu Louis non hai mai avuto una schiava? -
Sorrise compiaciuto sapendo di aver centrato il punto, lo sguardo di Louis sembrava più cupo.
-ero una persona diversa allora-
-una cosa che ho imparato veramente nella vita è che le persone non cambiano mai veramente, Isabelle potrebbe fare la stessa fine di Mary-
-ti sbagli-
Decisi di tornare in camera prima che lo facesse anche lui e mi allontanai da loro.
Pochi minuti dopo entrò anche lui.
-quindi?- il suo tono sembrava più rilassato di prima
-stavamo solo parlando, è reato adesso?-
Il colpo fu talmente veloce che non mi accorsi neanche dell'impatto ma fu abbastanza forte da farmi cadere, mi sentivo la guancia pulsare ma non era quella a far male.
-innanzitutto non mi piace essere preso in giro, credi che io non abbia visto quello che stavate facendo veramente? E come ti permetti di usare quel tono con me? Mi sono stancato, forse il messaggio non ti è arrivato ma io ti avevo avvisato. Non so che idea tu ti sia fatta di me ma non vorrei fosse quella sbagliata finora sono stato comprensivo perché eri nuova ma ora basta! Questo non è niente sono capace di fare di peggio, quindi smettila di provocarmi-
-e cosa avrei fatto esattamente per urtare la pazienza di sua maestà?- cercare di  controllare la rabbia nel mio tono fu inutile, sentivo che stavo per scoppiare. 
-Mi sembrava di averti detto di stare lontana da quel tipo e invece ti ho trovata proprio tra le sue braccia!-
-tutto qui? È questo il motivo di tanto scandalo? Un abbraccio? Sono rinchiusa qui dentro tutto il giorno, cerco di sopportare i tuoi sbalzi d'umore e vengo considerata alla pari di una puttana da tutto il castello e tu mi vorresti impedire di parlare con l'unica persona che si degna di considerarmi un essere umano? Non sai quanto mi sforzo per far andare avanti questa storia,non hai la minima idea di quanto sia difficile vivere così, preferirei morire se solo non fosse per..-
Mi fermai prima di rivelare o rischiare troppo,cercai di calmarmi e di pensare lucidamente, sicuramente la mia sceneggiata avrebbe avuto delle conseguenze ma al momento non mi importava.
-se solo non fosse per cosa?-
Non risposi alla domanda e mi alzai dal pavimento. 
-Per Louis?- 
-rispondimi!-
-forse- 
-lui non è quello che sembra-
-ah sì? E che cosa sarebbe? -
-non è molto diverso da tutti gli altri, se vuole qualcosa cerca di ottenerlo usa solo metodi più eleganti. 
Ti sta prendendo in giro-
-probabilmente la notizia vi stupirà ma non è facile prendermi in giro- 
-mi fa urtare i nervi quel tuo tono strafottente-
-be è lei che comanda qui, può sempre farmi tagliare la lingua-
-continui allora? Comunque sta tranquilla io non mi sporco le mani,che bisogno c'è di tagliarti la lingua? Pensa a quanto sarebbero disposti a spendere dei vecchi pervertiti per te- 
La sua affermazione mi lasciò senza fiato, finora le sue minaccie avevano riguardato ciò che lui potesse farmi era la prima volta che citava la possibilità di vendermi. 
-mi dispiace-
-per cosa? - chiese con tono compiaciuto
-per tutto-
********************************
 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Isabelle's pov

Harry aveva smesso di rivolgermi la parola dalla scorsa sera, non che mi importasse dato che tutto ciò che diceva solitamente era irritante essere lasciata in pace almeno per un po ' non può che essere una cosa positiva. 

Solo che dato che Louis non si era presentato oggi, probabilmente per evitare altri sospetti,mi mancava parlare con altri esseri umani. 

Era ormai sera quando si decise a parlarmi.

-Vestiti-

-perché? -

-tra qualche ora cominciano i balli- credevo che mi avrebbe impedito di andarci dato l'accaduto ma non glielo feci notare. 

-Sì -

-Sì padrone, Isabelle ai balli ci sarà anche mio padre e il suo consiglio dovrai fare la migliore impressione, non voglio che qualcuno pensi che non sia in grado di gestire una ragazzina-

-siete molto gentile "padrone"- dissi con una punta  di acidità.

- e tu sei molto sfacciata schiava, ora mettiti il vestito è nello scatolone vicino al letto-  presi lo scatolone e lo apri,immaginavo che fosse un abito da sera ma non che fosse così meraviglioso,argento scintillante e nero, elegante ma non troppo, incantevole. 

Mi spogliai e lo indossai in pochi minuti, non pensai neanche alla presenza di Harry in stanza.

Guardandomi allo specchio provai svariate emozioni,inizialmente una certa energia mi attraverso nel guardarmi con quel vestito addosso,ero lucente sembravo quasi felice ma poi qualcosa mi traffisse talmente a fondo da farmi tremare, era la nostalgia.

Quel vestito,quell'immagine riflessa allo specchio rappresentava tutto ciò che avevo perso e che non potrò mai riavere,ricordo la voce di mio padre che dava inizio ai festeggiamenti,mia madre che mi aiutava, mia sorella che si lamentava del fatto che non potrà partecipare poiché troppo piccola.

Poi la musica, i balli,le persone, erano frammenti di ciò che mi era stato tolto. 

-cos'hai non ti piace?-

-no è solo che. .è proprio necessario che io lo indossi potrei mettere qualcosa di più modesto-

-non essere ridicola e mettiti le scarpe-

Lui non capiva, non cercava di capire e non avrebbe mai capito. Lui aveva tutto, io non avevo più niente, la distanza tra noi era incolmabile ai suoi occhi io sono solo l'ennesima cosa che possiede. 

- devi cercare di rispondere con rispetto a tutti ma non ballare con nessuno,chiaro?-

-Sì padrone-

-Cerca di andare via prima che siano tutti ubriachi, la situazione diventa tesa di solito-

-va bene-

-sei bellissima- disse rivolgendomi un veloce sguardo. 

-No. Chi non ha più alcun motivo per sorridere non può essere bello- 

Mi guardò perplesso e mi disse che era ora di andare. 

*******************************

Solo ora capivo il tono poco convincente di Alison quando mi disse che mi sarei divertita.

Harry era andato a parlare con alcuni consiglieri di suo padre, io ero costretta a stare seduta in un angolo a 

Ricevere le occhiate sprezzanti di alcune nobili e quelle maliziose di alcuni vecchi, alcuni arrivavano anche a chiedermi di ballare ma rispondevo gentilmente che non mi era permesso, ordine che si era rivelato una salvezza più che un dispiacere. 

Questo ciclo continuo subì una variazione solo quando Louis entrò in stanza. 

Si avvicinò a me e mi abbracciò, attirando tutti gli sguardi dei presenti su di noi,sapevo che tra quegli sguardi c'era anche quello di Harry probabilmente irritato ma non mi interessava, circondata da tutte quelle persone ostili avevo bisogno della rassicurazione di un amico. 

-Sei bellissima- disse sorridendomi, poi mi salutò e si allontanò, prima di creare situazioni spiacevoli. 

Non mi ha chiesto di ballare. 

Anche se lo avesse fatto non avrei potuto ma mi infastidiva il fatto che non me li abbia chiesto. 

Dopo questa piccola variazione le cose tornarono ad essere monotone come prima, la serata scorreva veloce e io avrei voluto solo andarmene, non ero la benvenuta lì era ovvio,quello non era più il mio posto. 

Riuscì a capirlo a pieno solo quando Edward Nelson mi si avvicinò con il suo solito sorriso strafottente,la sua famiglia risiedeva nelle terre accanto alle nostre,era perciò sempre presente alle nostre cerimonie così come noi lo eravamo alle sue, quando lo conoscevo era un arrogante idiota che non vedeva l'ora di poter ereditare in modo indiscusso delle sue terre, suo zio infatti era il suo tutore poiché lui non aveva ancora compiuto diciotto anni ed esercitava una forte autorità non solo per quanto riguarda le terre ma anche su Edward stesso.

Qualcosa mi diceva che non era cambiato, non mi stupì vederlo qui, probabilmente è un traditore come tutti gli altri.

-Buonasera- disse sorridendomi

-Nelson, non pensavo ti avrei mai rivisto-

-Sei qui con qualcuno?-

-No.- cercai di dare una risposta più fredda possibile per evitare altre domande ma non fu sufficiente. 

-Quindi la tua famiglia è stata invitata?- 

Bastardo. Sapeva benissimo perché ero lì e che fine aveva fatto la mia famiglia ma non si fece scrupoli a farmi quella domanda. 

-No, Nelson la mia famiglia non è stata invitata-

-Allora che cosa ci fai tu qui?-

Ora il suo sorriso si fece più largo perché aveva raggiunto il suo obbiettivo. 

-sono una schiava-

-capisco..bene vuoi ballare con me Isabelle?-

-non posso-

-perché no? -

-non posso ballare con nessuno-

-Devo forse pensare che una schiava stia rifiutando il mio invito a ballare? Mi sentirei veramente dispiaciuto se fosse così- il suo tono di voce si alzò improvvisamente mentre pronunciava quelle parole, non fu una coincidenza o una distrazione ma qualcosa di ben studiato. 

Infatti dopo la sua frase la sala piombo nel silenzio.

-e perché mai dovrebbe rifiutare? Sicuramente avrete frainteso sono sicuro che la nostra incantevole Isabelle sarà ben lieta di accettare il vostro invito-

Al suono di quella voce un brivido mi percorse la schiena, era il re, cercai confusa lo sguardo di Harry tra la folla in cerca di indicazioni ma lui sembrava impassibile. 

-Avete ragione,  Grazie Signor Nelson ballo con lei volentieri-

Edward sorrise e mi trascinò al centro della sala, l'atmosfera si fece meno tesa e il continuo parlottare ricominciò. 

-come hai potuto farmi questo?- dissi mentre cercavamo di muoverci a ritmo di musica.

Non siamo mai stati grandi amici ma ci conosciamo comunque da quando avevamo cinque anni, come ha potuto umiliarmi in quel modo? 

-volevo aprirti gli occhi-

 improvvisamente il suo tono si fece più serio

- Quando ti ho chiesto di ballare mi hai particolarmente deluso,non per il tuo rifiuto dato che sappiamo benissimo che non è certo la prima volta che succede ma bensì per la tua risposta, hai detto "non posso" non, non voglio ma non posso.

Ma sono rimasto ancora più deluso quando dopo il richiamo del re  hai accettato il mio invito,che ti prende? Sei ridicola. Te ne stai lì a guardarli come se loro avessero qualcosa di irraggiungibile,dovresti ricordarti che tutto quello che hanno lo hanno tolto a te-

Dopo il suo discorso riuscì a capire cosa lo aveva spinto a fare quella scenata.

-mi giudichi ingiustamente, tu non sai cosa vuol dire restare rinchiusa in una stanza sentendosi minacciare per ogni minima forma di ribellione, non sai come mi sento dentro questo vestito, dentro questo posto , non c'è niente che io possa fare, niente-

Sospirò

-probabilmente tra non molto lo  saprò anche io, comunque è tutta colpa di chi ti ha portato qui, sapeva come ti saresti sentita na non si è fatto scrupoli-

-nessuno si farebbe scrupoli per una schiava,aspetta cosa intendi con probabilmente lo sapro anche io?-

-non è ovvio? Se hanno attaccato la tua famiglia perché mai non dovrebbero attaccare la mia? Tra non molto sono sicuro che mi chiederanno se voglio essere alleato del re e regalargli le mie terre amichevolmente o se preferisco combattere e condannare quindi la mia famiglia e la mia gente. -

-e tu cosa vuoi fare? -

-tutto quello che voglio fare è uccidere il mio assassino prima che lui uccida me-

-cosa stai dicendo? -

-voglio attaccare questo regno Isabelle-

-tu sei folle, se ti scoprono ..Tu sai cosa succederebbe-

-sono pronto a subire le conseguenze delle mie azioni, pensa se ci riuscissi,salverò la mia famiglia, conquisterò questo luogo e tu sarai libera-

-e cosa mi chiederai in cambio della libertà? -

-di cosa stai parlando? -

-ormai ho capito che nessuno regala niente, cosa mi chiederai in cambio- 

Scosse la testa e sorrise 

-ci penseremo al momento-

La musica si fermò e noi ci separammo.

-be credo che dobbiamo salutarci ci rivedremo presto, nel bene o nel male fino ad allora alza la testa e fai capire a questi stronzi quanto vale una 

-non fare stupidaggini-

-Arrivederci Isabelle- 

Mi baciò sulla guancia e poi se ne andò,decisi che era arrivato il momento di lasciare quella stanza che per quanto grande mi soffocava.

Avrei dovuto chiedere il permesso,avrei dovuto scusarmi con Harry per aver ballato,avrei dovuto salutare,avrei dovuto. 

Mi allontanai dalla stanza e sentì il bisogno di cominciare a correre,aveva ragione ...su tutto . Ma cosa potrei mai fare io? Lui è un uomo libero con un esercito, per lui è facile parlare, io invece sono una schiava io posso solo obbedire o morire cosa che condanerebbe mia sorella alla schiavitù a vita.

Avevo voglia di strapparmi quel vestito di dosso, avevo voglia di urlare, avrei anche voluto poter passare più tempo con Edward .

Ero talmente tanto immersa nei miei pensieri che andai a sbattere contro un ragazzo. 

-Possibile che abbiate tutte il vizio di non guardare dove camminate?- sbuffò quest'ultimo, alzai lo sguardo verso di lui era imponente probabilmente anche arrogante. 

-mi dispiace signore-

Dissi frettolosamente, volevo solo tornare in camera. 

-non mi chiamare così, non sono uno di loro-

-non sono nobile immagino che tu invece lo..-

 -schiava, sono una schiava. -

-non dirlo con quel tono, aspetta ma tu sei Isabelle?-

-in persona e tu sei?-

-Zayn,ora devo andare non si può stare qui dentro durante i festeggiamenti-

-ciao Zayn- 

Zayn..era un nome che avevo già sentito. .ma certo il fratello di Allison .

Eppure non avevo visto Allison quella sera, probabilmente non lavorava. 

Tornai in stanza e decisi di aspettare Harry ma mi addormentai prima del suo arrivo.

******************************

Demi's pov

Zayn Malik sarebbe uscito dalla mia vita esattamente come ci è entrato, inaspettatamente, in pochi attimi. 

avevo deciso, stavo mettendo a rischio la mia sicurezza e il mio futuro per qualcuno che non solo mi disprezza ma non può proprio fare altrimenti, non c'è verso che lui si innamori di me, ne che io riesca ad accettare i suou sbalzi d'umore.

L'ho capito quando dopo aver pianto sulla mia spalla e fatto l'amore con me, si è svegliato e ha fatto finta di niente, come se fosse stata solo uno sfizio passeggero. 

Ovviamente dopo la sua totale indifferenza sono esplosa, certo ho alzato la voce, mi sono irritata è tutto il resto ma la sua risposta. .la sua reazione è stata crudele.

Avrebbe potuto usare qualsiasi altra parola, qualsiasi altro modo per rispondermi ma

-Sei solo una puttana- 

È stata l'unica frase che è stato in grado di pronunciare,se si sapesse della relazione che ho avuto cob Zayn, con un prepotente villano, poiché è questo che si pensa di lui, allora mi aspetterei un'affermazione del genere da chiunque ma non da lui.

Sapeva come ferire una persona

E provava indifferenza nel farlo, lo odiavo.

-Harry-

Dissi richiamando la sua attenzione 

-Demetria. .-

-potresti venire fuori un attimo? -

Non appena ci allontanammo dal trambusto dei festeggiamenti, lui si fermò a guardarmi con aria interrogativa.

-quando?-

-quando cosa?-

-quando hanno programmato il matrimonio. .-

-tra tre mesi-

-vedo che sei molto interessato allora-

-di cosa stai parlando? -

-da quanto tempo non ci vediamo Harry? Come credi che mi possa sentire io nel sapere che sto per sposare una persona che mi ignora?-

-sono solo stato occupato ok?-

-be mi dispiace averti infastidito allora-

-non fare così, possiamo rimediare-

-provo qualcosa per te da quando ho dieci anni-

Non so perché l'ho detto o cosa c'entrasse in quel momento ma l'avevo detto. 

Mi guardò perplesso per qualche secondo e poi mi baciò

-io non so cosa provo Demetria ne per te, ne per me stesso ne per nessun altro-

-lo immaginavo. .-

-Tuttavia tu sei probabilmente l'unica persona qui dentro che non mi odia, quindi in un certo senso te lo devo possiamo ricominciare da capo, possiamo vederci, possiamo provarci ma non ti prometto niente -

-Domani vieni da me parleremo con più calma- 

-verrò-

Mi baciò un'altra volta e si   allontanò.

Tre mesi. 

Non volevo sposarmi, non volevo sposarmi con Harry,volevo solo essere lasciata in pace ma ho dovuto parlare con lui, per ricordare a me stessa chi ero e quello che dovevo fare, ho agito secondo il copione, ho fatto finta di essere preoccupata per la data vicina e per la totale assenza di Harry, quando in realtà lui è l'ultima cosa a cui ho pensato durante questi giorni. 

 

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Capitolo 19
*** Avviso ***


Sono passati due anni da quando ho scritto questa storia,non l'ho mai conclusa per diversi problemi.
Ora so che probabilmente nessuno se ne ricorda ma sto comunque pensando di riscriverla,con una prospettiva che spero risulti più matura di quella che avevo due anni fa,quindi vi potrebbero essere variazioni nella storia e nei personaggi.
Se qualcuno fosse in qualche modo interessato alla "nuova versione" me lo faccia sapere.
Inoltre credo che dopo due anni ormai nessuno segua più la storia e quindi non penso che qualcuno sia interessato a conoscerne il finale,se qualcuno anche solo per curiosità invece volesse leggere i capitoli finali di questa storia stessa me lo dica e in quel caso prima di cominciare la versione nuova concluderei questa.
Grazie

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