Il Duellante dai mille volti

di Cronos22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo studente ***
Capitolo 2: *** Un duello inaspettato ***
Capitolo 3: *** Il vero volto di Kain ***
Capitolo 4: *** Pericolo in agguato ***
Capitolo 5: *** Il ritorno di un vecchio alleato ***
Capitolo 6: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 7: *** I sentimenti nascosti nel cuore ***
Capitolo 8: *** L'evoluzione del Caos ***
Capitolo 9: *** Un dono proveniente dal passato ***
Capitolo 10: *** Un amore nato sotto il segno della guerra ***
Capitolo 11: *** La maledizione di Barian ***
Capitolo 12: *** Salvataggio rivelatore ***
Capitolo 13: *** Verità celate nel tempo ***
Capitolo 14: *** Duello decisivo:Vector contro Kain ***
Capitolo 15: *** La divinità esiliata ***
Capitolo 16: *** La cruda realtà ***
Capitolo 17: *** I tre volti di Kain ***
Capitolo 18: *** I sette imperatori riuniti ***



Capitolo 1
*** Un nuovo studente ***


Un nuovo studente
 
Il duello tra Vector è Yuma si era appena concluso con la vittoria di quest’ultimo,una vittoria fittizia che al suo interno celava sentimenti di odio e rancore nell’animo di Astral,che si sentiva tradito dal comportamento dell’amico,che lo portò a riconsiderare il suo rapporto di amicizia con il ragazzo,allontanandosi per mezzo della nave dimensionale del quel luogo e oscuro e privo di logica,ma mentre si accingeva ad abbandonare quella dimensione distorta,un essere misterioso nascosto dentro un mantello nero con cappuccio,lì osservava volare via da sopra il faro centrale di Sargasso.
-Questi ragazzi hanno un grande potenziale,ma non riusciranno mai a sconfiggere i bariani senza una nuova forza ad animare il loro spirito-esclamò sparendo attraverso un portale nero,formatosi alle sue spalle,ripensando al potere dei del ragazzo e dell’astrale,che invece di crescere e prosperare,diminuiva inesorabilmente,donando sempre un vantaggio maggiore ai loro nemici,un indebolimento causato dalla perdita dalla rottura del legame tra i due ragazzi,influenzando negativamente i poteri dell’unione Zexal –
La mattinata seguente il giovane Yuma si svegliò stanco e affaticato dallo scontro contro l’entità bariana,alzandosi lentamente dalla comodità della sua amaca ed afferrando lentamente la sveglia a forma di maga nera,situata sopra un piccolo comodino grigio scuro,guardò l’orario indicato sull’orologio,rendendosi rapidamente conto di essere in ritardo per le lezioni,cominciando a vestirsi con estrema rapidità,scendendo le scale frettolosamente dando solo un lieve saluto a sua nonna e a sua sorella,dirigendosi velocemente verso la scuola per cercare di riuscire ad arrivare in tempo,quando improvvisamente Astral comparve al suo fianco con aria indifferente e poco preoccupata sul volto.
-NON MI POTEVI SVEGLIARE PRIMA!-urlò Yuma continuando a correre come un forsennato,tentando di stare attento al mondo che lo circondava –TI COSTAVA TANTO FARLO?!-
-SE NON TI FOSSI ADDORMENTATO SOLO PER RISISTEMARE IL TUO DECK A QUEST’ORA TI SARESTI SVEGLIATO PRIMA,ARRIVANDO PUNTUALE A SCUOLA!- assumendo al contempo un’espressione scocciata ed esterrefatta per le parole del ragazzo –E POI NON E’ COMPITO MIO BADARE A TE,DOVRESTI ESSEE TU STESSO A REGOLARTI E A FARE OGNI AZIONE IN MODO COERENTE,SENZA FARTI COMANDARE DALL’ISTINTO-
-INVECE DI FARE INUTILI PREDICHE…-esclamò con una rabbia sempre crescente nella sua voce,manifestata da una piccola vena pulsante sulla fronte -SVEGLIAMI LA PROSSIMA VOLTA?!-
-CI HO PROVATO MA NEANCHE UNO SQUARCIO DIMENSIONALE TI POTREBBE SVEGLIARE!- stringendo con forza le mani fra di loro per la rabbia,che non si accingeva a diminuire,ma si andava solamente ad aumentare sempre di più
Yuma tentò di mantenere la calma nei confronti dell’amico,cercando di fare buon viso a cattivo gioco,provando a ristabilire la calma dentro la sua anima,ma quelle parole rabbiose da parte dell’astrale ruppero istantaneamente quel minimo di autocontrollo che il giovane duellante stava cercando di ristabilire,fermandosi di scatto,voltandosi verso quello che poteva che una volta era suo amico
-MI FAI LE PREDICHE OGNI GIORNO,MA CHE E’ UN’ABITUDINE QUESTA?!-allargando le braccia per l’esasperazione e per la disperazione
-NO,SE TU TI SVEGLIASSI PRESTO,INVECE DI POLTRIRE!-assumendo un atteggiamento di rabbia pacata,che fece sbuffare Yuma per il nervosismo,causato dal fatto di non riuscire a parlare con l’astrale in modo educato e calmo,visto che egli continuava ad urlargli contro per ogni singola azione lui compiesse,ignorando totalmente in quell’istante ogni motivazione per cui l’entità astrale c’è l’avesse con lui e con atteggiamento rassegnato,il ragazzo si voltò nuovamente in direzione dell’edificio scolastico,riuscendo a scorgere la figura della costruzione in lontananza,rimettendosi a correre velocemente come un razzo,esclamando a stento poche parole verso quell’essere così ostile nei suoi confronti e che non faceva altro che fulminarlo con gli occhi,fluttuando costantemente accanto a lui come uno spirito,senza lasciarlo da solo neanche in un momento così difficile e delicato
-Senti lasciamo perdere questa storia e sbrighiamoci ad arrivare in tempo a scuola-disse sospirando,chiudendo gli occhi,riaprendoli velocemente ed osservando con la coda dell’occhio l’entità astrale,che con aria indifferente,guardava il paesaggio intorno a lui senza prestare attenzione alle azioni del suo amico,sbuffando scocciato dalle parole appena udite,non potendo però negare in cuor suo di essere d’accordo con lui,cominciando a volare velocemente al suo fianco
Yuma correva sempre più velocemente verso la scuola,ignorando ogni singola persona o evento gli si parasse davanti,raggiungendo in pochi istanti il distretto scolastico,che si trovava sotto una grande scalinata percorsa come un forsennato dal giovane duellante,che sbadatamente inciampò per la fretta sopra uno dei gradini,rotolando senza controllo fino a raggiungere l’ingresso dell’edificio,toccandosi nel mentre la schiena e la testa dolorante con entrambe le mani,urlando dal dolore e dall’agonia per l’orribile caduta
-Ahi che botta che ho preso-massaggiandosi la schiena con la mano,alzandosi lentamente dal suolo, guardando nel frattempo con sguardo ostile l’astrale,il quale rimase totalmente indifferente alle sofferenze patite da Yuma -ME LO POTEVI DIRE CHE C’ERA UN GRADINO!-urlando verso Astral con foga
-Yuma hai sempre la testa tra le nuvole- esclamò fluttuando verso il ragazzo,abbassando lo sguardo con rassegnazione,sbuffando vistosamente per il dissenso –Dovevi stare più attento alle scale-
-Io sono stato…-venendo interrotto dal suono assordante della campanella,che decretava l’inizio inesorabile delle lezioni,causando una sensazione di panico,che si andava ad insinuare prepotente nella mente del duellante,che gli permise di interrompere quella discussione ostile e di correre rapidamente,all’interno dei lunghi corridoi dell’edificio,salendo con ancor più foga altre quattro rampe di scale,fino a raggiungere il secondo piano della struttura,dirigendosi verso la sua classe,aprendo di scatto la porta con paura e terrore nel suo volto,rasserenandosi immediatamente non appena si rese conto che il professor Kay non era seduto sulla sua cattedra a fare lezione
Allora Yuma sospirando sollevato nell’essere riuscito ad arrivare puntuale in aula,si andò a sedere con passo lento nel suo banco,cercando di passare inosservato agli occhi degli altri compagni di classe,non riuscendo nel suo intento,visto che l’amica d’infanzia Tori,vedendolo arrivare ancora una volta in ritardo,camminò con passo deciso verso di lui,afferrando di scatto per un orecchio,cominciando a tirarlo con forza e ad urlargli contro a squarcia gola,causando un lieve sorriso nell’essere astrale,il quale osservava divertito la scena davanti a lui,costatando di non essere il solo a trattare Yuma in quel modo.
-YUMA PERCHE’ DEVI ARRIVARE TARDI AD OGNI LEZIONE?!-
-Tori mi dispiace non volevo-disse cercando di trattenere dei gridolini di dolore,causati dalla tirata d’orecchi –Ma perché mi fai questo se il professore ancora non c’è?-venendo lasciato di colpo dalla ragazza
-Perché mi preoccupo per te stupido-dandogli un pugno sulla testa,quando improvvisamente entrò in aula il professore accompagnato da uno strano ragazzo alto quanto Astral,con una capigliatura verde mente rivolta all’indietro,una giacca rosso scarlatta,che copriva una camicia bianca con un fulmine cremisi posto al centro del tessuto,dei pantaloni lunghi di pelle nera e delle scarpe basse senza lacci di colore nero,con una foglia rossa stilizzata sopra di esse,il quale osservava tutti i ragazzi presenti,focalizzando i suoi occhi verso Yuma ed Astral,causando una strana sensazione di paura all’interno delle menti dei due amici,con la presenza di questo ragazzo che non avevano mai conosciuto o incontrato in passato.
Il professor Kay ponendosi davanti la cattedra,facendo cenno al ragazzo di seguirlo,richiamò l’attenzione dei suoi studenti battendo le mani,chiedendo loro di accomodarsi nelle loro postazione e di prestare attenzione alla notizia che avrebbe loro comunicato
-Ragazzi con emozione vi comunico che da oggi un nuovo studente si unirà a noi-facendo cenno al ragazzo di avvicinarsi –Spero che riusciate ad accettarlo e a permettergli di integrarsi perfettamente all’interno del nostro gruppo di studio-voltando lo sguardo verso il nuovo studente –Ora perché non ti presenti ai tuoi nuovi compagni-facendogli cenno con la mano di aprirsi agli altri ragazzi
-Salve a tutti-cominciò con tono deciso e sicuro nella sua voce –E’ un piacere fare parte di questa classe all’apparenza meravigliosa e composta da ragazzi a prima vista gentili ed educati-spiazzando positivamente la maggior parte degli studenti per le sue parole di elogio –Mi presento a tutti voi,il mio nome è Kain Crowler,mi sono trasferito in questa città già da un po’ di tempo e mi sono iscritto in questa scuola solo oggi-disse con un po’ d’imbarazzo –Spero di andare d’accordo con ognuno di voi e di fare altrettanto con voi-concluse sorridendo,ricevendo un applauso da parte dei suoi nuovi compagni,che lo fecero inizialmente arrossire per l’emozione,ricevendo successivamente istruzioni dal professore di sedersi accanto a Tori a centro aula,dirigendosi con lentezza verso il suo posto,sedendosi accanto alla ragazza,che gli sorrise calorosamente,restituendo ad ella un sorriso altrettanto caloroso,con il professor Kay che terminate le presentazioni,iniziò con la sua lezione,voltandosi di spalle,cominciando a scrivere sulla lavagna nozioni e formule riguardanti un nuovo argomento di matematica.
Astral però mentre tutti i ragazzi erano concentrati ad ascoltare la lezione,non distoglieva lo sguardo verso quello strano ragazzo,che durante la presentazione sembrava come se riuscisse a vederlo,chiedendosi se Kain non si potesse rivelare una minaccia ed un ostacolo per il completamento della sua missione,rimanendo accanto a Yuma ad osservare con attenzione ogni singola mossa di quel misterioso nuovo studente.

Note dell’autore
Yuma:Mi stai facendo passare per un incapace
Astral:Perché in realtà non sei un incapace?
Io:Senti sono io che scrivo e decido fatevene una ragione
Astral:Sentito Yuma
Yuma:Si si ho sentito, (sottovoce) come se Astral fosse un santarellino, ma chi si crede di essere certe volte
Astral: Ti Ho sentito
Yuma:Meglio così non mi dovrò ripetere
Io:Clamoroso sono sereni durante la storia, ma dopo devono per forza litigare,facciamo che stavolta non glielo chiedo e chiudo io il capitolo
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo
PS:Questo è il primo capitolo riscritto e rielaborato,per chi ha letto il precedente sarei felice di sentire la vostra opinione su questa nuova modifica.

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Capitolo 2
*** Un duello inaspettato ***


Un duello inaspettato
 
Le lezioni passavano lente ed inesorabili,con il professore che continuava imperterrito nella sua lunga spiegazione che sembrava durare ormai da ore,con Kain,che accanto alla sua compagna,cercava di prendere appunti il più velocemente possibile,rimanendo però spesso in arretrato e costretto a dover saltare parti della spiegazione per poter mettersi al passo con la velocità dell’insegnati,fermandosi di colpo dopo aver capito di non riuscire a seguirlo scrivendo,limitandosi unicamente ad appoggiare la testa sul banco ed ascoltare solamente la lezione senza prendere appunti,trovando questo metodo più rilassante e privo di alcuna pressione,incurante che nel frattempo l’entità astrale lo stesse guardando con diffidenza e timore,quando improvvisamente la campanella suonò vigorosamente segnando la fine del periodo scolastico.
Il ragazzo udito il suono assordante dello strumento,si alzò leggermente frastornato dal suo posto,afferrando una piccola valigetta sotto il suo banco,ponendo al suoi interno i fogli e le penne,tornatigli poco utili durante quelle ore sofferenti,con la sua compagna di banco Tori,la quale si avvicinò a lui con fare amichevole,presentandosi gentilmente al nuovo studente,tendendogli una mano in amicizia
-Che ne pensi se ti faccio fare un giro della scuola?-domandò lasciando un po’ perplesso il ragazzo da quella strana proposta –dai sarà divertente-afferrandolo per un braccia e trascinandolo fuori per la classe,con Yuma che rimasto confuso dalla strana azione dell’amica,si grattò la guancia per lo stupore,isolandosi temporaneamente dal resto del mondo,ripensando a quel comportamento anomalo verso il nuovo arrivato.
Kain,anche lui confuso e stranito sul perché quella ragazza lo stesse trascinando per tutta la scuola,osservò con stupore le varie aule e ed i vari corsi che si svolgevano durante le ore pomeridiane,pensando nella sua mente con quanta cura e maestria alcuni club erano organizzati,rimuginando al club di giardinaggio e di nuoto,rimanendo però estasiato,non principalmente dai tanti corsi presenti nella scuola,ma bensì dall’innocenza e dalla spontaneità della ragazza,la quale riuscì subito ad accettarlo senza nemmeno avere la minima idea di chi fosse e quali fossero le sue intenzioni,fermandosi di colpo al centro di uno dei tanti corridoi,attirando con quel suo gesto l’attenzione di Tori,la quale continuò a guardarlo con occhio amichevole
-Perché stai facendo tutto questo con un ragazzo che non conosci nemmeno?-domandò rimanendo impassibile davanti a lei
-Mi sembravi un po’ spaesato non appena è finita la lezione-rispose con tono gentile e cordiale –Così ho deciso di farti da guida durante la tua permanenza nella nostra scuola-
-Sai non me lo sarei mai aspettato-mettendosi a ridacchiare
-Cosa non ti saresti aspettato?-lasciandola confusa da quella reazione
-Che tu mi facessi da guida per la scuola-rispose rimanendo con un sorriso beffardo sul viso -A prima vista mi eri sembrata la solita ragazza altezzosa,incapace di essere gentile con le persone ed anche troppo carina per stare dietro ad uno nuovo come me-
-Davvero…-rimanendo spiazzata dalla risposta del ragazzo -Non pensavo che...-venendo interrotta da una fragorosa risata
-Stavo scherzando-continuando a ridere e causando una lieve irritazione nella ragazza a causa del comportamento beffardo di lui -Sai per me è un po’ difficile approcciarmi con le persone,quindi tendo a mettermi sulla difensiva,con il risultato che dico solo stupidaggini.portandosi la mano dietro la testa,grattandosela per il nervosismo,diventando leggermente rosso in viso e con la studentessa,che accorgendosi di quel suo cambiamento di tonalità si mise anche lei a ridere
-Che cosa c’è da ridere?!-disse ancor più imbarazzato nel vederla ridere davanti a lui
-Non è niente-rispose senza riuscire a fermarsi –Sei solo così buffo con quella faccia-generando in Kain una lieve sensazione di disagio,che si tramutò rapidamente in una fragorosa risata di gioia,riprendendo insieme all’amica,il loro giro per la scuola,quando incotrarono duranto il loro cammino una ragazzo con una strana capigliatura blu,con una giacca viola e con dei pantaloni neri attillati.
-Hey Tori-esclamò il ragazzo,salutando amichevolmente la ragazza -Che ci fai con il nuovo studente?!-domandò con tono indifferente,mentre osservava incurante il ragazzo accanto a lei
-Gli stavo facendo fare un giro della nostra scuola-rispose a Shark,facendo cenno nel frattempo a Kain di avvicinarsi a lei –Perché me lo domandi?-
-Perché Yuma ti sta cercando per tutta la scuola-rispose sospirando,incurante dei sentimenti dei due ragazzi
-Me l’ero totalmente dimenticato-disse con agitazione -Oggi gli avevo promesso di fargli compagnia mentre si allenava-toccandosi nervosamente la chioma verde come le foglie
-Se vuoi io continuo da solo il mio giro,visto se sei impegnata-facendo un piccolo inchino riverente nei confronti di lei,facendo cenno con la mano di andare
-No,questo è fuori discussione-esclamò con decisione,portandosi nel mentre le mani sotto il mento,quando improvvisamente gli venne in mente un’idea per mantenre la promessa che aveva fatto al ragazzo –Invece di stare da solo,perché non vieni con me così ti presento quello sbadato di Yuma?-
-Se non ti crea disturbo,mi sa che accetto volentieri il tuo invito-ricevendo un sorriso radioso dalla giovane studentessa,la quale lo prese per la manica della giacca mettendosi a correre rapidamente verso il campo di allenamento,trascinandolo con forza,lasciando da solo Shark,che non facendo attenzione al comportamento dei due,continuò la sua passeggiata,incurante delle loro intenzioni.
In quella corsa forsennata i due ragazzi raggiunsero in poco tempo,il campo di allenamento,dove videro Yuma ed Astral litigare animatamente,con Tori che osservando la scena si sentì rassegnata alla consapevolezza che il loro rapporto non ritornerà più quello di prima.
-Ascoltami Utopia doveva attaccare,non c’erano altre soluzioni-
-No,dovevi aspettare un turno e fermare l’attacco del mostro avversario per distruggerlo senza incombere in qualche trappola,che avrebbe potuto distruggere il nostro numero-
-Fino a prova contraria sono io che duello-continuò con rabbia –Quindi decido io le mosse da compiere-
-Yuma dobbiamo sconfiggere i bariani e tu fai di testa tua?!-esclamò con furia l’astrale nel sentire una tale affermazione -Io rischio la vita in ogni duello e poi mi tocca fare i conti con uno sciocco come te-continuò rabbiosamente,incurante che i due ragazzi lì stessero osservando ormai da un paio di minuti
-Non capisco perché voi due stiate litigando per un argomento così sciocco-esclamò Kain avvicinandosi lentamente ai due esseri,che sbigottiti,rimasero improvvisamente zittiti dall’uso del plurale da parte del nuovo studente.
-Come fai a vedermi?-domandò preoccupato Astral,scambiandosi uno sguardo terrorizzato con Yuma
-Chi sei per avere questa capacità-domandò ulteriormente il giovane duellante con preoccupazione
-Risponderò alle vostre domande solo dopo che mi avrete battuto in un duello-esclamò rivelando un dueling disk sul braccio sinistro,coloro rosso fuoco,attivo e pronto per la battaglia
-Yuma è di prioritaria importanza sconfiggerlo-esclamò con tono imperativo –E da quando è arrivato che ho un brutto presentimento riguardo a lui-posiziandosi alla destra del compagno
-Per una volta sono d’accordo con te Astral-Preparando anche lui la sua attrezzatura da duello -Si dà troppe arie per i miei gusti-
-Bene-esclamò ridendo il ragazzo nuovo -Allora combattiamo-esclamò con foga,attivando simultaneamente la realtà aumentata per il duello
 
Yuma:4000 LP
Kain:4000 LP

 
-Visto che ho proposto io la sfida,mi sembra il minimo concedervi la prima mano-eseguendo un mezzo inchino di scherno verso i due duellanti
-La spemmetrai con questo tuo comportamento non appena ti avremmo sconfitto-pescando nervosamente la prima carta dal deck -Posiziono una mostro coperto in posizione di difesa e due carte coperte sul terreno-esclamò Yuma,osservando con sguardo ostile il suo avversario –Termino qui il turno-
-Mi aspettavo qualcosa di più dal vincitore del carnevale mondiale di duelli-lisciandosi i capelli con la mano destra,continuando imperterrito con quel suo tono di scherno –Pazienza si vede che sei soltanto uno dei tanti duellanti sopravvalutati presenti in circolazione-pescando la prima carta dal deck con calma serafica -Posiziono una carta coperta sul terreno e termino il turno-causando stupore in Astral,il quale non riuscì inizialmente a comprendere la mossa di Kain,riflettendo se in realtà non si trattasse di una strategia oppure se il ragazzo non fosse altro che un duellante alle prime armi-
-Tocca a me giocare-pescando con foga ed indicando la carta mostro coperta con l’indice della mano destra -Sposto in posizione d’attacco la mia carta coperta,rivelati a noi Golem gogogo (Lv4 Atk 1800 Def 1500)-facendo apparire un gigante di pietra ovale -E successivamente evoco Mago Gagaga(Lv4 Atk 1500 Def 1000) in posizione d’attacco-materializzando un mago totalmente incappucciato,con delle catene che gli ruotavano intorno che gli fuoriuscivano dalle maniche delle braccia.
-Yuma non farlo!-esclamò l’entità astrale allarmato dalla mossa repentina di Yuma
-Astral lascia fare a me-esclamò con sicurezza,guardando nel frattempo il suo avversario,che per niente intimorito,rimaneva immobile davanti a lui,con uno strano sorriso malefico sul volto -Abbiamo la vittoria in pugno,ormai è impossibile perdere-continuò incurante dell’avvertimento dell’amico -Sovrappongo i due mostri di livello 4 sul mio terreno,in questo modo costruisco la rete di sovrapposizioni,evocazione Xyz,mostrati a noi “Numero 39 Utopia”(Rango 4 Atk 2500 Def 2000)-dando vita attraverso questa mossa,ad una creatura colossale,con un’armatura bianca e oro,che mostrava sullo spallaccio destro il numero 39 di colore rosso acceso e con due spade lucenti dorate sui fianchi -Utopia attacca Kain direttamente,fendente spada della speranza-dando l’ordine al cavaliere di attaccare,il quale sfoderò le sue due armi eseguendo un fendente che fece volare in aria il ragazzo con una facilità estrema,diminuendo i suoi life points a 1500.
-Una bella mossa lo ammetto-esclamò Kain rialzandosi faticosamente da terra,attivando nel frattempo la carta trappola presente sul suo lato del terreno –Ma non abbastanza,attivo la trappola “Emergenza Forzata”,quando subisco un danno da battaglia o da effetto,rigenero il danno subito e durante il mio turno tu non puoi attivare carte magia,trappola o effetti dei tuoi mostri-
-Hai visto Yuma-esclamò ancora una volta Astral con ira verso il suo compagno -Non puoi agire sempre d’impulso,devi riuscire ad analizzare le mosse del tuo avversario e prevenirle-
-Astral se pensi di essere più bravo di me,perché non duelli tu?!-voltandosi con odio verso l’entità
-Ora basta-disse il loro avversario con disgusto nella sua voce -Non avete fatto altro che litigare durante tutto il duello,mi fate pena e voi pensate davvero di sconfiggere i Bariani?!-
-Come fai a sapere dei Bariani?!-domandarono all’unisono
-Sconfiggetemi e vi rivelerò tutto,questo era l’accordo,anche se non credo che voi riusciate a vincere nelle condizioni in cui ora vi trovate-continuò ridendo,pescando nel mentre la prima carta del suo mazzo ed attivandone una dalla sua mano-Attivo la carta magia “Richiamo dell’imperatore mecklord”,grazie all’effetto di questa carta,scartandone una dalla mia mano al cimitero,posso evocare i cinque pezzi di un imperatore macchina dal mio deck,mano o cimitero-aprendo entrambe le braccia verso il terreno di gioco –Ora evoco tramite evocazione speciale Wisel infinity(Livello 1 Atk 0 Def 0),Wisel Testa(Livello 1 Atk 500 Def 0),Wisel guardia(Livello 1 Atk 0 Def 1200),Wisel attacco(Livello 1 Atk 1200 Def 0),Wisel carro (Livello 1 Atk 800 Def 600)-creando un portale dove uscirono cinque frammenti meccanici,che si unirono su un frammento centrale a forma di infinito-Mostrati a noi Imperatore Meklord Wisel (Lv1 Atk 2500 Def 2500)-
La sola presenza di quel titano gigantesco fece rabbrividire Yuma ed Astral,i quali osservarono con terrore la figura maestosa di quella grossa creatura,che minacciosamente copriva con la sua ombra il numero 39
-Astral che tipo di mostro è?-chiese con paura nella sua voce
-Non lo so Yuma, ma temo che non porti niente di buono-
-Ora attivo la carta magia Trasformazione chirurgica,grazie a questa carta cambio il tipo del tuo mostro, trasformandolo in un mostro synchro-facendo uscire della carta dei coltelli che infilzarono il mostro avversario,iniettandogli un liquido verde che cambiò i colori del mostro da un bianco lucente ad un grigio opaco come il fumo –Si manifesta il potere speciale del mio mostro,una volta per turno posso scegliere un mostro syncrho presente sul terreno del mio avversario ed unirlo al mio imperatore,vai Wisel assorbimento infinito-esclamò con furia,mentre dal petto del mostro a forma di infinito,partì un raggio di luce di verde che avvolse Utopia,trasformando la creatura di Yuma in una piccola pallina verde che lentamente si unì al nucleo dell’imperatore,lasciando i due duellanti indifesi,mentre guardavano impotenti i punti di attacco di Wisel aumentare fino a raggiungere 5000 punti d’attacco.
-Astral c’è qualcosa che possiamo fare?!-domandò Yuma indietreggiando lentamente per il terrore
-Credo di no Yuma-rispose sospirando e chiudendo gli occhi -Questa per noi è la fine-
-Hai detto bene Astral-disse con foga ferale -Questa per voi è la fine!-indicando i duellanti davanti a lui -Imperatore Meklord Wisel attacca direttamente Yuma,esplosione infinita-
Il mostro di Kain si librò in celo allargando le braccia, creando delle nubi nere,che generarono un enorme lampo di colore di rosso scarlatto che colpì in pieno Yuma e ed Astral,scaraventandoli per diversi metri contro il muro della stanza,azzerando istantaneamente i loro life points.
Terminato il duello Kain si avvicinò con atteggiamento indifferente verso Tori la quale spaventata dal ragazzo indietreggio velocemente da lui,cercando di sfuggire alle grinfie del ragazzo il quale afferrandola per un braccio le impedì la fuga
-Dai questa lettera ai tuoi amici-esclamò porgendole una busta bianca come l’avorio,lasciando lentamente la presa sul braccio della ragazza,dopo che ella afferrò rapidamente la lettera dalla sua mano,allontanandosi successivamente dal campo di battaglia,lasciando soli i tre ragazzi sconfitti e terrorizzati,insinuando il seme nel dubbio nel cuore di ognuno di loro.
 
Note dell’autore
Yuma:Ahi che botta c’è le ha date proprio di santa ragione
Astral:Se mi avessi ascoltato non avremmo perso
Yuma:Ora sarebbe colpa mia?!
Astral:Si è colpa tua
Io:Ora basta questo è il mio spazio per parlare con i lettori e voi litigate pure ora,ma volete ritornare ad essere amici come prima.
Yuma e Astral:NON SONO AFFARI TUOI!
Io(sottovoce):Non so più cosa fare con loro.
Spero vi sia piaciuto questo nuovo capitolo e ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 3
*** Il vero volto di Kain ***


Il vero volto di Kain
 
Il sole stava lentamente tramontando,lasciando il posto alla notte,portatrice di dubbi ed angoscia,con la luna che si mostrava opacamente sopra il cielo,velata da delle nubi sottili che offuscavano i suoi raggi,rischiarando quel terreno poco illuminato e rivelando sotto i suoi flebili raggi una Tori piangente per lo spavento causato dal duello,non capacitandosi di come quel ragazzo all’apparenza buono e gentile,si fosse trasformato in un mostro senza scrupoli durante il duello contro Yuma,ricordando vividamente il suo sguardo irto di follia e di cattiveria,i suoi occhi rosso fuoco avevano assunto una colorazione scarlatta ed i suoi modi aggraziati diventarono feroci e distruttivi come un animale in preda alla collera,avanzando nel mentre verso il ragazzo seduto a terra e con un’espressione triste ed abbattuta sul volto,porgendogli tremando la lettera ricevuta pochi istanti prima dal nuovo studente,attanagliata da mille dubbi che le percorrevano la mentesulle intenzione di quello strano individuo che li aveva lasciati marcire in quel luogo,con la paura che li stava consumando.
Il giovane duellante prese dalle mani tremanti dell’amica la busta di carta,aprendola di scatto,non ascoltando le suppliche di lei affinché non l’aprisse,deciso a conoscere cosa egli avesse da dirgli,pronto ad affrontare,con una strana decisione provenirgli da dentro l’animo,il contenuto che quella pagina misteriosa.
“Se vuoi sapere lo stesso la verità su di me e non subire nuovamente una batosta cosi umiliante vediamoci al centro di Heartland domani pomeriggio al calar del sole.”
Quelle semplici righe modificarono rapidamente lo stato d’animo di Yuma,il quale in preda all’indecisione ed alla diffidenza,non era sicuro fosse il caso di affrontare quell’essere,assumendo mentre rifletteva un’espressione seria e crucciata che non passò inosservata all’essere Astrale,che fluttuò lentamente verso di lui,osservando con sguardo perso la luna,mentre con la mano sinistra si massaggiava il mento.
-Imperatore Mecklord Wisel-pensò Astral chiudendo di scatto gli occhi,immaginando dentro la sua mente la figura di quel mostro gigantesco –E’ un mostro con una potenza inaudita,capace di assorbire i mostri,a patto che siano di tipo syncrho,una grossa limitazione che Kain riesce perfettamente a colmare con la sua abilità-continuò a rimuginare nella sua mente –Ma per quanto sia stato forte quel mostro la vera domanda é...che cosa voleva lui da noi?-
-Su che cosa stai riflettendo Astral?-domandò il ragazzo incuriosito dal comportamento distaccato del compagno di squadra
-Penso che sia di fondamentale importanza che tu vada all’appuntamento fissato dai Kain-esclamò con decisione l’astrale,guardandolo negli occhi -Anche se non mi fido di quel ragazzo,potrebbe rivelarci delle informazioni utili sul conto dei bariani-
-Hai ragione Astral-disse sospirando con aria rassegnata –E’ necessario che io sia presente all’appuntamento-continuò grattandosi la testa per il nervosismo,venendo improvvisamente abbracciato dall’amica,la quale con occhi lucidi e con il viso rigato dalle lacrime,gli chiese disperatamente di non recarsi all’incontro,spaventata dai numerosi pericoli che il suo caro amico potrebbe incombere se continuasse ad insistere nel vedere quell’essere pericoloso
Imbarazzato dalla situazione creatasi,il giovane duellante divenne completamente rosso in volto,incapace di dare una risposta alla compagna,che era in costante pensiero per lui,sollevando dolcemente il viso di lei rosso per le lacrime appena versate,dandole un piccolo bacio sulla guancia,che la lasciò apparentemente confusa e senza parole,con le lacrime che si fermarono,rimanendo ferme ai lati degli occhi
-Stai tranquilla andrà tutto per il meglio,non credo che Kain sia così malvagio come abbia fatto credere-esclamò mentendo all’amica per non farla preoccupare ulteriormente per la sua salute,anche se egli stesso non riusciva a nascondere pienamente la sua preoccupazione nei confronti di quel ragazzo,afferrando nel frattempo con dolcezza la mano della ragazza,camminando insieme a lei verso le rispettive abitazioni.
Il giorno seguente Kain non si presentò a scuola,suscitando la curiosità dei due ragazzi,i quali sospettosi dell’assenza del nuovo studente,si avvicinarono al professore,chiedendogli se avesse avuto notizie sul fatto che quel ragazzo non si fosse presentato a lezione,il quale non sapendo cosa rispondere si limitò ad eseguire un piccolo sorriso forzato,affermando di non sapere niente e mandando a sedere i due ragazzi,i quali delusi per la risposta non soddisfacente da parte dell’insegnate ritornarono delusi verso i loro posti,osservando ed ascoltando l’inizio della lezione di statistica e strategie dei duelli.
Le ore passavano inesorabili mentre Yuma pensava e ripensava al duello contro Kain,non facendo altro che distrarsi,immaginando nella sua mente vivida tutto il combattimento,concentrando i suoi pensieri verso l’ira improvvisa di lui e come quel mostro meccanico sia riuscito ad abbattere in poco tempo la sua creatura più forte ed apparentemente indistrutibile,venendo interrotto dal suono stridulo della campanella,che segnò la fine delle lezioni,con il ragazzo che alzandosi velocemente dalla sua sedia,comicniò a correre verso il luogo descritto dalla lettere,giungendo lì in poco tempo,ritrovandosi apparentemente da solo e senza nessuno ad aspettarlo,con Astral che uscì senza preavviso dal ciondolo a forma di chiave che Yuma teneva al collo,notando con disappunto la crescente rabbia del compagno,che cominciò ad urlare senza controllo per tutto il centro della città.
-TI SEMBRA NORMALE ASTRAL?!-domandò retoricamente con furia all’amico -PRIMA CI UMILIA,POI CI SFIDA ED ORA CI PIANTA IN ASSO,ORA BASTA!-continuò imperterrito nel suo monologo,mentre l’essere astrale non facendo attenzione alle parole prive di logica e di significato pronunciate dal ragazzo,cominciò ad osservarsi intorno,quasi si sentisse osservato da qualcuno che stesse godendo delle loro sofferenze.
-Quanto siete patetici-esclamò una voce provenire dal nulla,ma che si propagava per tutto il perimetro circostante e che sembrasse avvicinarsi sempre di più verso i due duellanti –Sai Yuma-esclamò Kain uscendo fuori da dietro un cespuglio -Non vi avrei mai piantato in asso dopo quella sonora batosta che vi ho inflitto-
-Cosa hai detto?!-disse Yuma digrignando i denti per la rabbia
-Yuma ora calmati-esclamò Astral con indifferenza,concentrandosi unicamente sulla persona che avevano di fronte a loro
-Ma…-venendo zittito dal compagno,che gli chiuse la bocca con la mano,facendogli intendere che il momento di giocare era finito
-Che cosa hai da dirci?-domandò con curiosità,togliendo lentamente la mano dalla bocca dell’amico,lasciando sorpreso il ragazzo dalla sua calma apparente,sedendosi tranquillamente sopra una panchina,fissando con quei suoi occhi rossi l’essere astrale,cercando di scrutare le vere emozioni all’interno del suo cuore,percependo soltanto diffidenza e rancore.
-E’ dalla fine del carnevale mondiale di duelli che vi osservo-strofinandosi il mento con la mano –Diciamo dall’arrivo di un certo…-soffermandosi per un istante,considerando poco opportuno citare il nome di colui che fece soffrire,non poco Yuma ed Astral,ricredendosi subito dopo,credendo più che necessario nominarlo -Rei Shingetsu-causando con la pronuncia di quel nome un dolore nel cuore del duellante umano,il quale fu come lacerato da degli artigli affilati come rasoi,con il suo cuore stretto in una sorta di morsa,accasciandosi lentamente a terra ansimando e piangendo,ripetendo il nome dell’amico che lo ha tradito,contorcendosi e ansimando al suolo,con Astral,che preoccupato per Yuma,fu tentato di offrire il suo aiuto all’amico,ma Kain fece segnale all’entità luminosa che era giusto che il suo compagno si sfogasse un po’,
-Astral da quando siete stati sconfitti a Sargasso,il vostro legame sembra essersi incrinato-esclamò attirando nuovamente su di se l’attenzione dell’entità -Non ti fidi più di Yuma?-
Astral lo guardò come se gli avessero fatto la domanda più complicata che gli avessero mai potuto porre in questo mondo,il suo viso esprimeva tutte le emozioni che l’astrale poteva indicare,il colorito blu chiaro cominciò a diventare sempre più chiaro e luminoso,mettendo in mostra sul petto un buco nero come la pece,che racchiudeva tutte le emozioni negative che provava per il giovane duellante.
-Io non posso fidarmi di Yuma,non c’è la faccio-stringendo i pugni con forza per l’ira -Quando tento di avvicinarmi a lui divento subito nervoso e mi infastidisco dalla sua sola presenza,non sono capace di perdonarlo in questo momento e forse non lo sarò più-continuò mentre Kain,che ascoltando quelle parole cariche di odio,si avvicinò lentamente all’essere astrale con passo minaccioso,alzando una mano al cielo e colpendolo in pieno volto con forza,lasciando sorpreso lo stesso Yuma,il quale osservando la scena fra i due si alzò velocemente e con le lacrime che ancora rigavano il suo volto,afferrando Kain per il colletto della giacca cominciando ad urlare ed ad inveirgli contro
-COME HAI OSATO COLPIRE ASTRAL!-urlò con foga -NON AVEVI IL DIRITTO DI FARLO!-con il nuovo studente che si divincolò facilmente dalla morsa del duellante,allontanandosi con rapidità da lui
-Mi chiedi come ho osato colpire Astral?!-domandò retoricamente,mentre di massaggiava con la mano il collo -Puoi consideralo ancora un amico dopo quello che ha detto!-
-Si- rispose Yuma con sicurezza inaudita -Anche se l’ho tradito per colpa di Vector e lui continuasse a non fidarsi di me,io gli vorrò sempre bene-con le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi lucidi –E’ il mio migliore amico e non permetterò a nessuno di fargli del male,anche a costo di dover sacrificare la mia stessa vita per proteggerlo-voltando il suo sguardo verso Astral,che si toccava il volto dolorante per la botta subita prima dal ragazzo,osservando sbalordito il suo amico difenderlo e proteggerlo,tentando di non piangere per le parole pronunciate da Yuma,con la rabbia e il rancore che cominciavano lentamente a sparire,l’espressione indifferente sul volto dell’astrale cominciò a manifestare un live sorriso di gioia,facendo scomparire quell’enorme buco nero come la pece e facendo ritornare Astral puro come un giglio,mentre si avvicinava emozionato all’amico.
-Yu…Yuma non pensavo che tu mi volessi ancora be…bene, pensavo che mi avessi dimenticato per R…Rei-
-Questo mai Astral-esclamò mettendosi a piangere -Tu per me rimarrai la persona più importante a cui abbia mai tenuto-abbracciandolo di colpo e venendo ricambiato dall’amico,che lo avvolse anche lui tra le sue braccia
Allora Astral asciugò con la mano le lacrime dell’amico e separandosi da lui si avvicinò a Kain,fluttuando dolcemente come una farfalla,felice per le parole che Yuma aveva detto in quel momento difficiel,sentendosi leggero e privo di quel peso che lo opprimeva da molto tempo.
-Non so come ringraziarti-disse l’astrale poggiando una mano sulla spala del ragazzo -Sei riuscito a farmi capire che stavo sbagliando nei confronti di Yuma-rivolgendogli un caldo sorriso –Anche se è stato un po’ brusco si è rivelato efficace,non so davvero come ringraziarti,indifferentemente da tutto non sei così cattivo come ci hai fatto credere-concluse l’entità astrale,commuovendo il ragazzo con le sue dolci parole,il quale fece fatica a trattenere le lacrime,quando improvvisamente la sua mente cominciò a ricordare il vero motivo del loro incontro,venendo attanagliato in quel momento da mille dubbi che prepotenti si manifestavano nella sua mente,causando in lui un’indecisione cruciale riguardante la sua vera identità,chiedendosi se loro due fossero davvero pronti a conoscere la verità,cominciando lentamente a sentirsi pesante,con i suoi occhi che iniziarono a guardare il cielo,assorto tra i suoi tanti dubbi e con la sua sicurezza improvvisamente svanita,che fece posto ad una strana sensazione di vuoto e di sfiducia in se stesso che non aveva mai provato.
-Se sono arrivato fin qui,ormai è arrivato il momento di concludere l’opera-pensò sospirando,con lo sguardo che tornò nuovamente ad osservare i due ragazzi -Astral,Yuma è arrivato il momento di rivelarvi chi io sia in realtà-strofinandosi i capelli nervosamente -Io sono un Bariano,creduto morto da Vector,il quale per impadronirsi del mio potere cercò di sconfiggermi in duello,ma per evitare che ciò accadesse,prima di infliggermi l’attacco finale con il suo mostro numero,in preda alla paura mi gettai in un flusso magmatico per evitare che la mia forza ed i miei poteri finissero nelle sue mani-raccontò cercando di mantenere la calma,lasciando però perplessi i due giovani duellanti,i quali sconvolti dalle parole del bariano,non comprendevano come egli fosse ancora in vita,con Astral che ancora più incuriosito si avvicinò a lui,cercando di capire il perché del suo gesto sconsiderato,venendo colto da altri dubbi che sorgevano con forza dopo quella rivelazione inaspettata
-Come hai fatto a sopravvivere?-domandò con estrema curiosita,cercando di scrutare la risposta dalgli occhi del giovane -E soprattutto perché non ci hai eliminato,prendendo tutti i nostri numeri?-continuando nel mentre ad essere attanagliato da numerose domande che girovagavano nella sua mente nei confronti del bariano,quando improvvisamente davanti ad i suoi occhi,quel semplice ragazzo si trasformò in un’incognita tutta da analizzare,bramoso di scoprire tutto riguardo a quel misterioso individuo.
-Mi hai chiesto come sia sopravvissuto-cominciò il bariano ridacchiando -La domanda ha una semplice risposta che non credo vogliate sentire,ma ormai è inutile nasconderla-puntando con il dito il deckbox di Yuma -Mi salvò una strana creatura simile a te Astral,ma con un colore di pelle nero come la pece,si faceva chiamare semplicemente 96-
Astral non poteva credere a ciò che aveva udito,il numero malvagio aveva salvato una vita,dopo quello che aveva causato a Yuma ed ai suoi amici non poteva concepire ciò che Kain gli aveva appena rivelato.
-Lo so che cosa stai pensando Astral,pensi che 96 non farebbe mai una cosa come questa-disse scuotendo la testa in segno di disappunto –Ma per dimostrarti che lui può essere buono,ti vorrei chiedere di darmi la carta numero 96:Dark Mist-
Yuma sentendo la richiesta di Kain si voltò dall’amico con sguardo confuso ma terrorizzato allo stesso tempo,chiedendosi se Astral avesse acconsentito di dare al bariano il mostro numero,che con tanta fatica erano riusciti ad imprigionare
-Accetto-esclamò con voce secca e decisa,lasciando in preda allo stupore Yuma e Kain,con l’astrale privo improvvisamente di dubbi e di interrogativi sul conto del ragazzo,donando senza esitazione a quest’ultimo il suo mostro numero,osservando nei suoi occhi la mancanza di malvagità o di cattiveria all’interno del suo gesto,infatti pensava che grazie a lui forse avrebbe potuto scoprire qualcosa di più riguardo a Black Mist
-Grazie per esserti fidato di me-esclamò Kain,facendo un mezzo sorriso,guardandolo negli occhi ed allungando leggermente la mano per prendere la carta
Yuma nel frattempo sembrava confuso,non capendo più cosa stesse succedendo tra i due esseri immortali,non comprendendo il gesto dell’amico e la strana intesa che si era venuta a creare fra i due,ma per lo più il fattore che lo stava mandando in confusione era che Astral si stava cominciando ad aprire ad una persona che dopotutto non aveva rivelato ancora niente sul suo passato,afferrandolo con forza per un braccio,avvicinandolo bruscamente a se.
-Astral che stai facendo,ti vuoi veramente fidare un bariano?!-domandò sbalordito per il comportamento tenuto dal compagno di duello -Vuoi commettere il mio stesso errore?-scuotendolo con forza  -Non pensi che ti tradirà appena ne avrà l’occasione?-avvicinando lentamente il suo viso a quello dell’astrale -Ed in più non ci ha ancora rivelato niente sul suo conto?- disse sottovoce cercando di non farsi udire dal bariano,con Astral che ascoltando le domande e le perplessità di Yuma,appoggiò dolcemente la sua mano sulla spalla dell’amico,cominciandolo a guardare in viso con uno sguardo dolce e gentile,facendogli capire che doveva cominciare a fidarsi di lui e delle sue intenzioni,facendo rassegnare Yuma a causa della sua testardaggine,il quale decise di allontanarsi e di voler tornare a casa pur di non ascoltare un'altra parola di quel discorso,che i due esseri spaziali stavano conducendo.
-Continueremo domani dopo la scuola il discorso che oggi abbiamo cominciato-esclamò Kain,eseguendo un semplice gesto della mano,che invitava l’astrale a seguire il suo amico verso la strada di casa
Astral rassicurato dalle parole del bariano fluttuò velocemente verso Yuma,cominciando a scherzare ed a parlare con l’amico,come se il ricordo di Rei fosse svanito dalla mente dei due ragazzi,ristabilendo il legame che si era da tempo incrinato fra i duecon Kain che si allontanava lentamente dalla piazza centrale con in mano il numero 96,ripensando in ogni singolo istante al momento in cui il numero lo salvò ed accompagnato dai dolci raggi lunari si avviò lentamente verso casa,segnando la fine della vita triste e solitaria che conduceva,dando inizio ad una nuova esistenza insieme ad una persona di cui si poteva fidare ciecamente ed il suo nome era Astral,non accorgendosi però che un’entità li stesse spiando per tutto il tempo che loro tre stavano parlando,sparendo non appena i tre ragazzi si allontanarono dalla piazza di Heartland city.
 
Note dell’autore
Io:Che silenzio, ragazzi ma state bene
Astral:Si perché?
Io:Lo chiesto solo perché oggi non vi ho visto litigare come al solito
Astral:Abbiamo fatto semplicemente pace,niente di più
Io:Finalmente,ci voleva Kain a sistemare le cose fra voi due
Yuma:Ci ha dato la spinta per compiere questo passo
Io:Mi fa piacere,per stavolta chiudo io il capitolo senza stressarvi ulteriormente
Spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto e al prossimo capitolo

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Capitolo 4
*** Pericolo in agguato ***


Pericolo in agguato
 
La misteriosa entità nel vedere i tre ragazzi allontanarsi dalla piazza di Heartland,materializzò un portale che lo condusse in una grande sala decorata con numerosi dipinti distorti,drappi ed arazzi ritraenti scene sanguinose di guerra posti sopra delle mura rosso cremisi,un pavimento rosso cremisi liscio e stranamente levigato ed al centro della stanza un grande trono nero semi-distrutto,dove giaceva comodamente il bariano Vector,il quale osservava con curiosità l’essere bariano muscoloso,vestito con una tuta viola,con al centro del petto un effige dorata,dove al suo interno vi era una gemma rossa incastonata, e con una maschera che gli copriva il volto esponendo solamente i suoi occhi,non celando la debole risatina,che riecheggiava come il ronzio di una mosca per tutta la sala.
-Vector ho una notizia che ti farà molto felice-disse il bariano senza smettere di ridacchiare
-Gilag spiegati senza troppi giri di parole-esclamò con voce scocciata l’imperatore,alzandosi di scatto dal trono -Lo sai che odio perdere tempo,quindi parla ora!-
-Ho scoperto che il nostro caro generale non era morto come noi abbiamo sempre creduto-disse con indifferenza,camminando lentamente verso il trono,appoggiandovi le spalle sopra di essa –Lui è ancora vivo e risiede ad Heartland-osservando nel mentre uno scioccato ed esterefatto Vector,che per l’informazione appena udita,barcollò lentamente all’indietro,perdendo di colpo l’equilibrio,cadendo fortunosamente sopra l’artefatto di pietra nera,portandosi entrambe alla testa,strofinandosela con un’insana follia sotto lo sguardo scioccato del sottoposto,che si allontanava lentamente da lui per lo spavento
-L’avevo visto gettarsi dentro il flusso magmatico-pensò maniacalmente devastandosi la capigliatura biancastra con le mani -Com’è possibile che egli sia sopravvissuto?-si domandò riprendendo rapidamente coscienza di se -Come ha fatto?-calmandosi ed assumendo un’espressione folle sul viso -Poco importa-esclamò ridendo mentre si portava una mano sopra la fronte,strofinandosela delicatamente -La cosa a cui tengo di più,il suo potere si è fortunatamente salvato-rialzandosi nuovamente dal suo trono,camminando lentamente verso il centro della sala -Il destino ha davvero uno strano modo di comportarsi,concedendomi una nuova opportunità per far mia quella forza-continuò delirante non accorgendosi del lento avvicinarsi di Gilag,che con passo felpato lo raggiunge dietro la schiena,toccandolo con più volte con la mano per una spalla,facendolo sobbalzare per lo spavento.
-Ma sei impazzito?!l-esclamò l’imperatore voltandosi repentinamente verso il bariano colossale -Non puoi venire così di soppiatto quando uno è assorto nei suoi pensieri!-sbracciandosi come un ossesso
-Non m’importa se ti sei spaventato-esclamò Gilag incrociando entrambe le braccia al petto –E’ fondamentale sapere che cosa dobbiamo fare con Kain?-domandò con schiettezza,osservando il compagno sospirare profondamente e guardare assorto il cielo bariano di un colore rosso tetro riflesso dalla volta a specchio,quando all’improvviso i suoi pensieri vennero interrotti da una morsa che cominciò a stritolargli il petto,sottraendogli lentamente le forze dal suo corpo,con la sua mente che lentamente veniva invasa da una seconda ed inquietante coscienza
-Lui è mio Vector-esclamò la voce oscura,facendosi lentamente strada nella mente del bariano
-Don Thousand cosa vuole fare con il ribelle?-esclamò dentro la sua mentre,cercando di controllare il forte impulso dell’entità millenaria
-Rivoglio il potere che mi ha sottratto-disse ringhiando come un animale feroce -Ma in questo momento è troppo forte per poterlo riportare in questo luogo-
-Allora che cosa possiamo fare mio signore?-osservando gli occhi aguzzi e tetri del demone
-Facciamo che si affezioni a qualcuno,la solitudine avrà causato un certo vuoto nel suo cuore che cercherà in qualche modo di colmare-venendo immediatamente interrotto dal pensiero di Vector
-E in quel momento lui sarà debole e quindi potremo catturarlo-sbattendo il pugno destro sul palmo della mano sinistra
-Hai capito perfettamente Vector-esclamò ridacchiando malignamente -Ma ricorda una cosa…lui è mio-sparendo in quel preciso istante,lasciando libera la mente dell’imperatore dalla sua influenza,con Gilag che dall’esterno con preoccupazione si avvicinò a lui tendendogli una mano in segno di aiuto,venendo però spostata via dal bariano,il quale cominciò lentamente a barcollare verso il trono nero,appoggiandosi di lato allo schienale,generando una palla di fuoco rossa dalla sua mano,che venne lanciata a al cielo,sfondando la volta trasparente,che esplose assumendo la forma di uno strano simbolo bariano contorto ed apparentemente privo di forma,che ebbe il potere di convocare davanti a lui gli altri imperatori bariani,i quali osservava tutti con aria interrogativa il grigio bariano,sedersi pesantemente sopra l’artefatto.
-Per quale motivo hai convocato tutti noi?-domandò il bariano dorato Mizael con tono seccato –Vuoi forse esporci un altro piano che fallirà miseramente come il precedente?-continuò gesticolando violentemente con la mano sinistra,causando una forte irritazione nell’animo di Vector,evidenziata da una grossa vena pulsante sulla sua fronte
-Come osi rivolgerti a me con quel tono di sfida?-estendendo lentamente il braccio verso il bariano,eseguendo uno strano movimento con le dita della mano,che creò una violenta onda d’urto che scaraventò l’essere dorato contro la parete della stanza davanti agli occhi increduli e stupefatti degli altri colleghi bariani,i quali lo osservavano urlare e dimenarsi per il dolore causato dalla botta subita e con Vector,che con passo deciso e feroce si avvicinava inesorabilmente a Misael,pestandogli con violenza il petto ed affondando con vigore la pianta del piede sopra di lui
-Qualcos’altro da aggiungere?-esclamò con voce malefica e sogghignante,levando il piede da sopra l’imperatore dorato,il quale dolorante si rialzò lentamente da terra,toccandosi nel mentre il petto contuso dal pestone del bariano grigio,il quale si affianco a Durbe,che con disgusto cercò di allontanarsi il più possibile da lui.
Vector allora senza ulteriori indugi,si sistemò al centro della sala e con aria superba,che manifestava tutto il suo ego smisurato,materializzando un’immagine olografica di Kain in versione umana,lasciando confusi tutti i bariano,i quali ad eccezione di Gilag non comprendevano il perché materializzare dinanzi a loro l’immagine di un morto
-Grazie a Gilag sono riuscito a scoprire che al gruppo di Yuma Tsukumo si è unito una nostra vecchia conoscenza-esclamò ridendo follemente ed osservando con rancore l’ologramma del ragazzo -Kain Crowler ha osato tradirci per difendere il mondo terrestre dichiarando guerra al mondo bariano di cui egli stesso fa parte-creando lo sconcerto e la paura all’interno del cuore degli imperatori,con Durbe che dimostrandosi il più teso di tutti,si avvicinò con foga a Vector,afferrandolo per le spalle e scuotendolo con violenza
-Che cosa facciamo con Kain?-domandò con la paura insinuarsi sempre di più nelle sue parole -Potrebbe rivelarsi una minaccia se non interveniamo subito?!-
-Ho già un piano per sistemare definitivamente una volta per tutte il nostro caro amichetto-esclamò Vector con il solito atteggiamento di superiorità,cominciando a sbeffeggiare Durbe per la domanda sciocca che aveva posto
-COME OSI PRENDERMI IN GIRO IN QUESTO MODO!-urlò adirato l’imperatore,che tentò di afferrare l’imperatore per il collo,il quale con una mossa fulminea,riuscì a fermare con rapidità l’attacco di Durbe e con passo veloce si allontanò da lui,continuando a ridere come un folle,causando con quella reazione un urlo ferale provenire dal bariano azzurro
L’imperatore bariano non fece attenzione alle parole ed ai modi ferali del collega,ritornando improvvisamente serio e con un’espressione crucciata e calma essere presente sul suo volto allo stesso tempo,esponendo agli imperatori il suo piano riguardo Kain e la conquista della Terra,ma Durbe adirato con il compagno e non volendo più ascoltare le sue parole,si teletrasportò fuori dalla sala centrale,ignorando le parole degli altri imperatori bariani che gli chiedevano di restare e di rimanere uniti per affrontare la compagnia di duellanti terrestri
-Aspetteremo che Kain si affezioni a qualcuno- continuò non facendo attenzione al comportamento ostile di Durbe -Rapiremo quella persona e lo ricatteremo affinché si arrenda a noi-osservando gli sguardi confusi dei compagni -Il piano è molto semplice,ma ci vuole del tempo per attuarlo-
-Ma quanto tempo dovremmo aspettare prima di compiere la nostra mossa-esclamò Mizael con voce solenne ed imperturbabile
-TUTTO IL TEMPO NECESSARIO-urlò Vector contro Mizael con foga animalesca,lasciando ugualmente perplessi tutti i bariani,i quali senza proferir ulteriori parole,accolsero il piano di Vector senza ulteriori esitazione,sparendo ad uno ad uno,lasciando solo Vector che allargando le braccia al cielo cominciò a ridere senza controllo,invocando il nome del ragazzo più volte,pronunciando contro di lui tante minacce ed insulti,sperando in cuor suo di poter mettere le mani sopra il suo collo per poter annientare ed estrapolare da lui la tanto agognata forza vitale.
 
Note dell’autore
Io:Mi scuso tantissimo per il ritardo,ma sono stato estremamente impegnato e non sono riuscito a pubblicarlo prima di oggi.
Vector:Certo sei un autore incapace
Io:Ma guarda chi sta parlando?! Il traditore!
Vector:Traditore si! Incapace no!
Io:Mi chiedo ancora il perché io stia ancora parlando con te
Vector:Forse perché sono un genio
Io(allontanandomi):Si proprio
Vector:Ah,va be parlare con il muro è meglio
Spero che il capito vi sia piaciuto, ci vediamo la settimana prossima con un nuovo scritto,parola di Vector

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Capitolo 5
*** Il ritorno di un vecchio alleato ***


Il ritorno di un vecchio alleato
 
Intanto sulla Terra,la notte era appena scesa su Heartland City e Kain allontanandosi lentamente dalla piazza centrale,cominciò ad osservare con intensità la carta che aveva ricevuto poco tempo prima dall’astrale,cercando di comprendere cosa nascondesse dentro di se quel numero misterioso,non riuscendo a trovare una spiegazione al suo comportamento oscuro e malvagio nei confronti dei due ragazzi,domandandosi se il numero non fosse cambiato durante quei lunghi anni di assenza,proseguendo nel frattempo nel suo cammino verso casa,illuminato unicamente dalla luce fioca degli alti lampioni tecnologici,ignorando completamente l’ambiente circostante a lui,rimanendo interamente assorto all’interno i suoi pensieri,non rendendosi inizialmente conto di ritrovarsi dinanzi ad una costruzione mastodontica ed elegante dal colore simile alla luce lunare.
Il giovane si ritrovò davanti ad una magione in pietra,simile ad un piccolo castello,interna alla città,con un prato ben curato e ricco di alberi,un piccolo laghetto situato nel lato destro del terreno,con un piccolo tempietto in pietra lavica situato al centro del settore acquatico,illuminato dal fondale da delle luci bianche che mettevano in risalto il colorito azzurro cristallino dell’acqua,disturbato lievemente da delle piccolo foglie che cadevano lievemente sopra la superficie acquatica,mentre al centro di tale appezzamento vi era un percorso in pietra battuta grigia,che conduceva dinanzi ad un maestoso portone in legno,che aveva due anelli dorati simbolicamente posti dentro la bocca di due teste di leone,entrando all’interno del grande giardino,afferrando uno degli anelli e bussando con violenza contro la porta di legno,aspettando immobile davanti ad essa,che qualcuno gli venisse ad aprire ed invitarlo ad entrare.
Dall’interno dell’edificio Kain sentì provenire degli strani suoni confusi e un forte rumore di passi,che sbattevano con violenza contro il terreno e che si avvicinavano prepotentemente verso di lui,quando all’improvviso un ragazzo,con una capigliatura bicolore gialla e rosso scura,con un completo giallo e bianco e con una strana cicatrice sul viso,aprì di scatto il portone salutandolo calorosamente,ma il bariano continuando ad osservare assiduamente ancora la carta numero 96,non si accorse minimamente del gesto del ragazzo,il quale avvicinandosi velocemente a Kain cominciò a parlargli con voce di scherno
-Non si saluta vero?!-esclamò il ragazzo sospirando ed osservandolo con occhio scocciato,incrociando al petto entrambe le braccia
-Mi dispiace Four-esclamò scuotendo leggermente la testa per ricomporsi e ritornare alla realtà -Non ti avevo visto-continuò con tono dispiaciuto,girando di scatto il suo volto verso il ragazzo
-Non fa niente-sorridendo dopo pochi istanti -Dopotutto sei sempre con la testa tra le nuvole-ridacchiando leggermente,dandogli una pacca affettuosa ed allo stesso tempo vigorosa sulla spalla
-Gli altri sono in casa?-domandò strofinandosi con lentezza il mento con la mano sinistra,ricevendo un cenno affermativo da parte di Thomas Arclight,il quale cominciò a camminare insieme a lui dentro quel lungo corridoio ornato da numerose armature medievali,ritratti antichi e con il pavimento rivestito da un tappeto rosso,portandolo dinanzi ad un’enorme porta in legno che conduceva all’interno di un vasto salone con un camino posto al centro di due finestre di cristallo e davanti ad esso cinque poltrone in pelle,dove sulla centrale vi era posto una specie di bambino mascherato,vestito con un elegante completo azzurro e dei guanti bianchi mentre sorseggiava davanti al fuoco scoppiettante una tazzina di thè.
Kain senza esitazione si avvicinò con passo deciso verso quello strano essere,notando nel mentre la presenza di altri due ragazzi,uno con una capigliatura corta rosso-rosa scuro con un completo del medesimo colore ed un altro con i capelli lunghi argentei con tre ciuffi color ghiaccio e blu chiaro,anche lui con un abito del medesimo colore dei suoi capelli,fermandosi davanti alle tre figure rimanendo apparentemente confuso nel vedere i tre uomini,che lo osservavano con intensa serietà,con Four l’unico a rimanergli vicino durante questo momento particolare,mantenendo un atteggiamento amichevole nei confronti del bariano,accompagnandolo con un lieve sorriso accentuato sul suo volto verso una delle cinque poltrone,facendogli cenno di sedersi e ritrovando alla sua destra il giovane dai capelli lunghi ed il bambino,che interruppe immediatamente il suo lento sorseggiare non appena vide il bariano sedersi accanto a lui,assumendo all’improvviso un’espressione divertita,che lasciò ancor più confuso il bariano,il quale non capì quel cambio di espressione da parte del ragazzino,che cominciò a ridacchiare flebilmente,prima di assumere un’espressione più serena e controllata,rimanendo davanti al fuoco con in mano la tazzina bianca di porcellana.
-Kain è ormai parecchio tempo che sei nostro ospite qui nella nostra umile dimora-indirizzando il suo occhio scoperto verso il ragazzo -E pensare che quando mi avevi rivelato di essere un bariano,ti avrei fatto fuori volentieri con le mie mani-sorseggiando le ultime gocce di liquido dalla tazzina
-Quando te l’avevo detto in realtà mi volevi fare veramente fuori-cominciò il bariano cercando di trattenere una risata nervosa,a causa dello strano atteggiamento di Tron –Solo dopo che ti spiegai la mia storia e sempre grazie all’intervento dei tuoi figli,riuscisti a calmarti e ad accogliermi a casa tua come tuo ospite-
-Questo è vero lo devo ammettere-disse sogghignando,poggiando l’oggetto in ceramica sopra un tavolino di legno alla sua sinistra,incappando nel mentre nello sguardo serio e scrupoloso di Five,che gli fece rimembrare il perché aveva indetto questa riunione familiare,rimanendo leggermente scosso dalla serietà mostrata dal figlio maggiore.
-Ritornando a noi-esclamò ritornando nuovamente serio -Ti ho convocato in questa stanza insieme a tutta la mia famiglia per parlare con te riguardo al tuo futuro-guardando calma il fuoco scoppiettante davanti a lui –Che cosa hai deciso al riguardo?-
-Pensavo,che se non vi dava disturbo,di voler rimanere qui insieme a voi-girando la testa a destra e sinistra per guardare ogni componente della famiglia Arclight con un grande sorriso sul volto -Dopo tutto è stato solo grazie alla bontà di Four se oggi sono qui insieme a voi e con uno scopo da portare a termine-
-Che tipo di scopo hai da ultimare?-domandò Five incuriosito,mentre si massaggiava delicatamente il mento con la mano
-Mi sono ripromesso di aiutare Yuma ed Astral nella loro missione di sconfiggere il mondo bariano-esclamò con sicurezza Kain,lasciando sconvolti i tre ragazzi dalle sue parole,ad eccezione di Tron che capiva perfettamente il sentimento di vendetta che animava il cuore del bariano nei confronti della sua stessa patria e della sua stessa terra che lo vide nascere.
-Sei sicuro di riuscire ad affrontare i tuoi fratelli?-domandò impassibilmente l’uomo,mentre fissava intensamente il fuoco scoppiettare davanti ad i suoi occhi
-Ti stai sbagliando Tron,io non intendo far del male ai miei fratelli bariani,voglio solo vendicarmi degli imperatori che mi hanno tradito ed in particolare intendo vendicarmi di Vector-
-Interessante,ma dopo cosa intendi fare?-
Kain spiazzato dalla domanda di Tron non sapeva come rispondere,cominciando a guardare il soffitto dell'abitazione in cerca di una risposta,sospirando pesantemente e chiudendo gli occhi cercando di trovare le parole e la risposta giusta a quella inusuale ma giusto quesito,quando improvvisamente Four si alzò di scatto dalla sedia,ponendosi davanti al camino,attirando l’attenzione di tutti i presenti in sala.
-Che importanza ha ora di parlare del suo futuro-esclamò con tono fermo e deciso –Intanto pensiamo al presente-continuò con ardore nelle sue parole -Vi vorrei ricordare che se quei due zucconi di Yuma ed Astral non faranno mai pace e verranno presto eliminati dai bariani,che approfitteranno della situazione per rubargli tutte le carte numero-
-Four ha ragione,non possiamo stare con le mani in mano in questo momento-esclamò Three preoccupato,grattandosi nervosamente il retro del capo con la mano,osservando nel mentre Kain che cominciò a ridere,quasi fosse divertito dalle loro preoccupazioni e suscitando un lieve nervosismo nell’animo dei tre fratelli
-Perché stai ridendo?-domandò Four nervosamente -La situazione è grave,non c'è niente da ridere-
-Per questo sto ridendo-esclamò Kain ignorando le parole di Four rivelò da dentro la sua giacca una carta numero,mostrandola a tutti e tre i ragazzi,suscitando la curiosità del maggiore,che si affiancò al fratello,esaminando nel mentre quella strana carta -Prima di ritornare al castello sfidai Yuma Tsukumo a duello,battendolo facilmente,allora impietosito dal loro stato attuale diedi loro una lettera invitandoli a presenziare ad un breve incontro con me nella piazza di Heartland-cominciò il ragazzo sdraiandosi completamente sullo schienale -Arrivato lì cominciai a schernirli,arrivando pure a dare uno schiaffo ad Astral per le frasi orribili ed ingiuriose che stava pronunciando nei confronti di Yuma,quando all'improvviso il ragazzo si avventò contro di me,difendendo il suo amico,facendo capire all’astrale che egli gli voleva ancora bene nonostante la parentesi Vector,infatti la spirale di odio che si era formata nel suo petto scomparve,lasciando posto solo alla purezza dei sentimenti che animano la loro amicizia-ritornando nel mentre ad osservare ancora una volta il soffitto bianco,mentre sospirava pesantemente-Però dovetti rivelare loro la mia vera identità,lasciando inizialmente Yuma impaurito e con Astral,che nonostante gli avessi rivelato di essere un bariano,continuò a fidarsi di me dandomi la carta che ora sto mostrando a voi in questo momento-
-Non posso credere che ti abbiano dato un numero senza neanche rifletterci!-esclamò scioccato Four sbattendo una mano sopra il tavolino di legno
-Diciamo che Astral ha voluto accontentare una mia richiesta-
-Ma perché gli hai chiesto in particolare questo numero-afferrando la carta dalla superficie dov’era posta ed osservandola con attenzione –Che cosa ha di particolare il numero 96?-
-Semplice Four,devo avere delle risposte da questo numero-esclamò afferrando velocemente il numero dalla mano del ragazzo -Devo sapere il perché mi salvò dalla lava e da Vector ed inoltre volevo chiedere a tuo padre se potesse convocare l’anima del numero,visto che ancora non si è degnato di uscire-
-Se era solo questo che mi dovevi chiedere potevi farlo subito-esclamò Tron estendendo la mano verso Kain,facendogli intendere di porgergli la carta -Bene,ora lascia fare a me-afferrando con delicatezza il mostro numero,convogliando l’energia mistica del suo stemma attraverso la sua mano,facendo brillare la carta di una luce viola intensa,che rivelò delle catene rosso cremisi che la avvolgevano e la stritolavano,impendendo all’incarnazione del mostro di uscire e di rivelarsi,spezzandole con un semplice gesto della mano e permettendo alla creatura di rivelarsi finalmente nel mondo umano.
Il numero 96 uscì tramite piccole sfere di luce nera da dentro la carta,che si unirono insieme,generando un aspetto simile a quello di Astral,ma con un corpo di colore nero e con degli occhi gialli come il sole,ma allo stesso tempo glaciali come il ghiaccio,che guardavano confusi l’ambiente circostante,non capendo dove si trovasse ed il motivo per cui fosse stato liberato dalla sua prigionia,visto che Astral lo riteneva una minaccia,quando all’improvviso vide dinanzi a se l’unica persona che forse non avrebbe mai più rivoluto vedere,con i suoi gelidi occhi che cominciarono lentamente a sciogliersi dinanzi allo sguardo fisso di colui che un tempo aveva salvato dalla morte,ricordandogli quanta sofferenza gli causò quel semplice gesto gentile nei confronti di un altro essere vivente.
-Tu,che ci fai qui?!-chiese il numero sbigottito,fluttuando lentamente lontano da lui
-Ti volevo chiedere solamente il perché del tuo gesto-esclamò Kain,alzandosi lentamente dalla sua poltrona,camminando lentamente verso l’astrale oscuro,causando nel cuore dell’entità un senso di paura e di terrore che apparentemente lo rendevano innocuo ed inoffensivo -Perché mi hai salvato?-
-Non lo so perché ti ho salvato,ma…-venendo interrotto rapidamente dal bariano che lo zittì posandogli un dito sulle labbra,facendolo spaventare ancora di più
-Dark Mist è inutile che fai il duro con me-esclamò sorridendo il ragazzo -Riesco a vedere cosa hai realmente nel cuore,quel senso di debolezza che cerchi di nascondere con rabbia,rancore e sete di distruzione è visibile ed evidente-con Dark Mist che si spostò velocemente da lui,dandogli le spalle in segno di disappunto,ma non riuscendo pienamente a nascondere la verità sui suoi veri sentimenti,riconsiderando tutta la tristezza e l’odio che lo hanno seguito come un’ombra da tempo e che lo hanno trasformato in un essere scontroso e cattivo agli occhi di coloro che stavano insieme a lui,con Kain che era l’unico che riusciva a considerarlo per quello che lui è veramente,un’anima in pena che aveva bisogno di qualcuno che credesse in lui e lo supportasse,perdendosi nel mondo contorto che era la sua mente,non rendendosi conto,che il ragazzo si era nuovamente riavvicinato a lui,rimanendo fermo alle sue spalle,mentre gli poggiava con dolcezza una mano sulla spalla.
-Vuoi diventare il mio partner per i duelli ed aiutarmi a proteggere la terra dal mondo bariano?-esclamò Kain tendendogli una mano in amicizia,lasciando stupefatto il numero nel sentire una tale richiesta provenire dal suo vecchio amico
-Sei sicuro di volere un partner di duelli come me?-domandò con un lieve sorriso di speranza decorargli il viso scuro come la notte
-Certo che sono sicuro amico mio-
Il numero sorpreso si voltò verso il bariano stringendogli la mano con forza,accettando la sua proposta,ma venendo interrotto dal suono di un campanello,che attirò l’attenzione dei due esseri,che voltandosi videro i membri della famiglia Arclight davanti all’ingresso della sala da pranzo,con Tron che fece loro cenno con la mano di seguirlo,con il ragazzo che afferrò rapidamente per un braccio Dark Mist conducendolo all’interno di quella stanza,trovando dinanzi a loro un sontuoso banchetto ricco di pietanze e di prelibatezze,sedendosi  famelicamente a tavola insieme alla sua nuova famiglia e cominciando a mangiare ed a festeggiare con botti e con bottiglie di vino,bevendo,mangiando e cantando per il lieto evento.
-Spero che la nostra amicizia duri per sempre-esclamò il ragazzo brindando insieme all’astrale oscuro
-Lo spero anche io-bevendo insieme a lui un bicchierino di vino e continuando a banchettare per tutta la serata,con tutti presenti che caddero successivamente sfiniti sopra la tavola per la stanchezza,rimanendo addormentati dentro la sala da pranzo,ma ugualmente felici nel poter celebrare la permanenza di Kain e l’arrivo di un nuovo alleato.
 
Note dell’autore
Io:Sembrano così dolci,non pensavo che 96 potesse diventare amico di qualcuno
Dark Mist:Dolce intanto lo dici a tua sorella e poi scusa non posso avere un amico,cercando di non sembrare strano a qualcuno.
Io(ridendo):no
Kain:Dopo tutto non possiamo dargli torto,ti sei creato un’immagine distorta di quello che sei in realtà
Dark Mist:Si si,diamogli ragione solo per non sentirlo più
Io:Tanto ho sempre ragione
Dark Mist:Credici
Io:Lasciamo perdere
Spero che il capitolo vi si piaciuto ci vediamo la settimana prossima con una nuovo capitolo

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Capitolo 6
*** Un incontro inaspettato ***


Un incontro inaspettato
 
Il sole sorgeva lentamente su Heartland,dando finalmente inizio ad un calma e tranquilla mattinata,che ridestò dal suo sonno la maggior parte degli abitanti della città,i quali cominciarono ad intraprendere la loro routine quotidiana,lasciandosi abbracciare nel frattempo dai lievi raggi solari che la stella concedeva a tutti gli esseri viventi,illuminando di luce naturale tutta la città,facendo risplendere anche il maniero Arclight,il quale tramite la presenza delle sue finestre di cristallo,faceva passare al suo interno quei caldi fasci,che si posarono con dolcezza sul volto del bariano,che cominciò lentamente a ridestarsi dal suo torpore,infastidito dalla luce del sole,alzò lentamente il busto dal tavolo dov’era si era appisolato,guardandosi intorno,strofinandosi nel mentre gli occhi con la mano per la stanchezza,trovando accanto a se Dark Mist,che stava dormendo pesantemente accanto a lui,e gli altri componenti della famiglia tutti quiescenti e sparsi per tutta la sala da pranzo.
Allora con un piccolo sorriso sulle labbra,Kain in punta di piedi cominciò a spostarsi,svegliando con delicatezza ad uno ad uno tutta la sua nuova famiglia,tentando di non disturbare il riposo dell’astrale oscuro,quando improvvisamente,mentre stava si stava avvicinando a Four,l’orologio cominciò ad emettere dei forti rintocchi,che ridestarono il numero dal suo sonno,il quale aprendo con lentezza le palpebre,iniziò a fluttuare in aria,stiracchiandosi la schiena ed il collo,avanzando verso il bariano che non si era ancora accorto di lui,fermandosi accanto al suo orecchio sinistro ed emettendo un lieve sospiro sul suo collo.
-Buongiorno-esclamò il numero bisbigliando,poggiandogli entrambe le mani sopra le spalle
Kain si voltò stupefatto verso il numero,leggermente sorpreso dal gesto di Dark Mist.
-Dark Mist!-esclamò stupefatto dallo strano gesto del compagno di squadra -Non mi aspettavo che mi venivi così da dietro solo per darmi il buongiorno-girando lentamente la testa verso l’entità,guardandolo negli occhi con intensità
-Non te l’aspettavi-cominciando lievemente a ridacchiare -La prossima volta ti mordo l’orecchio così vediamo se non te l’aspetti-
-Molto divertente-disse in tono ironico,strofinandosi i capelli con la mano sinistra,voltandosi nuovamente verso Four,che non esitava minimante a svegliarsi,nonostante quei forti rintocchi pervenuti dall’orologio -Invece di non fare niente-sospirando con esasperazione -Perché non mi dai una mano a svegliare questo pigrone-indicando il mezzano della famiglia con l’indice
-Non penso si rivelerà così arduo-fluttuando verso il ragazzo addormentato,cominciando a ridere come un pazzo per tutte le idee che gli stavano vendendo in mente per svegliarlo -Ora ti faccio vedere come si fa-
-Delicatamente-disse gesticolando con le mani ed assumendo un’espressione un po’ titubante -Ti prego solamente di non spaventarlo-osservando il numero trovarsi davanti a Thomas insieme agli altri membri della famiglia,i quali cercavano di comprendere in che modo l’entità voleva destarlo
-FOOOOOOUUUUUUUUURRRRRRRRR!-urlando repentinamente a squarcia gola,spaventando il ragazzo,che a causa dell’urlo,balzò dalla sedia,cadendo bruscamente di sedere sopra il duro pavimento,cominciando a toccarsi il basso schiena per il dolore.
-Ma che sei impazzito?!-urlò ferocemente il ragazzo,guardado il numero cagnescamente -Non l’hai visto che stavo dormendo?!-strofinandosi il punto dolente con la mano,tentando di alleviare quel forte dolore -E poi ti sembra modo di svegliare la gente?!-
-Secondo era il modo più opportuno-escalmò 96 facendo poca attenzione alle parole del giovane arclight,cominciando a fluttuare verso Kain -Visto come si fa-facendo ridere fragorosamente il bariano,causando il disappunto di Four,il quale cominciò ad inveire nei confronti del ragazzo.
-Che c’è da ridere?!-rivolgendosi con lo stesso sguardo verso il bariano -Volevo vedere se lo faceva a te e vediamo chi rideva poi-alzandosi lentamente da terra ancora dolorante
-Su non te la prendere-esclamò continuando a ridere -Dopo tutto era l’unico modo per svegliarti-venendo seguito da quel gesto spontaneo da tutti i componenti della famiglia,ad eccezione di Four,che adirato uscì repentinamente dalla sala da pranzo,parlando tra se e se,lamentandosi e gesticolando con furia.
Kain non riusciva a smettere di ridere per la situazione che si era venuta a creare,era da molto tempo che non rideva più così di gusto,quando improvvisamente Three si avvicinò al ragazzo scuotendolo un po’ ed indicando l’orario espresso dall’orologio,facendogli notare che se non si fosse preparato avrebbe fatto tardi alle lezioni scolastiche,causando una veloce reazione confusa da parte di lui,che cominciò a correre verso la sua stanza,afferrando ed indossando in fretta la divisa scolastica,prendendo al volo la cartella ed uscendo con altrettanta rapidità dal maniero,lasciando indietro Dark Mist,che cominciò ad inseguirlo il più velocemente possibile,chiedendo nel mentre al bariano di aspettarlo,cercando di fargli capire che aveva ancora un po’ di tempo per arrivare a scuola,con Kain che sentite le parole dell’amico,si fermò di colpo,aspettando che il numero lo raggiungesse.
-Ehi aspettami la prossima volta-esclamò leggermente affaticato
-Scusa non ci avevo proprio fatto attenzione-manifestando un sorriso forzato,per l’errore appena commesso -Mi sembrava che eri già entrato nella carta-venendo fulminato dallo sguardo glaciale dell’amico,facendo notare tutto il suo disappunto nei suoi confronti.
-Secondo te come potevo essere all’interno della carta,se tu sei corso via come un treno?!-esclamò con tono adirato,mentre si massaggiava le tempie con la mano
-Va be ti chiedo scusa,la prossima volta farò più attenzione-cercando di far calmare con le sue parole il numero -Ma ti prego di entrare nella carta per non destare sospetti-ricevendo un cenno affermativo da parte dell’entità,che si dissolse in piccole particelle nere,che si insinuarono lentamente all’interno della carta,che venne riposata nuovamente all’interno del suo deck box,continuando a camminare lentamente verso la scuola con passo calmo e rilassato,ossevando nella sua camminata i vari luoghi della città,lasciando cadere il suo occhio verso un piccolo parco giochi,dove le madri giocavano allegramente con i bambini,ripensando nel mentre alle varie esperienze vissute durante la sua permanenza ad Heartland,che per lui era ormai diventata come se fosse la sua patria.
La bellezza della vita semplice di un umano rendeva finalmente felice il bariano,che guardava spensierato il cielo azzurro decorato da qualche piccola nuvoletta bianca,che si muovevano lentamente,seguendo la direzione del vento,respirando la fresca aria mattiniera e rivolgendo nuovamente i suoi occhi alla strada davanti a lui,quando ad un certo punto intravide in lontananza una strana figura in lontananza seduta per terra e che sembrava non muoversi dal punto in cui stava,aumentando la frequenza del passo ed avvicinandosi velocemente alla strana creatura,cercando di comprendere cosa le fosse accaduto,trovando improvvisamente dinanzi a se una bellissima ragazza dai capelli lunghi fluenti di colore blu come l’oceano,con dei ciuffi lunghi color ghiaccio e con degli occhi rosa scuro,che fecero subito breccia nel cuore di Kain,rimanendo come pietrificato nel vedere la ragazza che cercava di rialzarsi davanti ai suoi occhi,senza che ella si fosse minimamente accorta della sua presenza.
-Non può essere-pensò Il bariano mentre il suo cuore batteva all’impazzata nel vedere quella ragazza,che sembrava ricordargli uno spettro del suo passato,facendo fatica a metabolizzare la strana somiglianza dell’umana ad una persona del suo passato,ricomponendosi in fretta e facendosi forza,si avvicinò ulteriormente alla giovane dai capelli blu.
-Scusa-chiese con tono dolce e delicato,poggiandole una mano sulla spalla e posando la cartella a terra -Come mai sei seduta per terra sul marciapiede?-ricevendo un’occhiataccia di stizza e rabbia da parte di lei,quasi a voler evidenziare l’inutilità della domanda che il ragazzo le fece
-Se non te ne sei accorto da solo ti faccio notare che mi sono fatta male ad una gamba!-esclamò con acidità -Non sto certo qui seduta perché mi piace!-lasciando il ragazzo sbigottito dalla suo reazione,il quale spostò velocemente le mani di lei dalla gamba,scorgendo una brutta ferita sanguinante sopra il suo ginocchio,afferrando rapidamente lo zaino,cercando al suo qualcosa che potesse alleviare quella ferita,tirando fuori da esso con curo del cotone,dell’acqua ossigenata e delle bende.
-Scusa ma farà un po’ male ora-imbevendo il cotone con l’acqua ossigenata e poggiandolo delicatamente sopra la ferita,facendo emettere alla ragazza dei brevi gridolini di dolore,mentre osservava quello strano ragazzo disiffettarle la ferita e coprirla completamente con delle bende -Ho finito-tagliando con una forbice un lembo della benda e fissarla con cura attraverso l’uso di una spillatrice,alzandosi successivamente da terra e porgendole con gentilezza una mano in segno di aiuto.
Non guardandolo neanche in volto la ragazza afferrò la mano del ragazzo,rialzandosi a fatica da terra,barcollando leggermente per il dolore causato dalla ferita,con Kain che notando tale sofferenza,si girò di spalle facendo cenno alla giovane di salirgli sopra le spalle,in modo tale che potesse riposarsi e acquisire nuove forze prima di arrivare a scuola,con la ragazza,che seppur con diffidenza accettò l’aiuto di Kain,afferrando entrambe le cartelle da terra,aggrappandosi alle spalle di lui,venendo tenuta saldamente dalle braccia del ragazzo,con le gambe appoggiate sui suoi fianchi.
Il bariano con in spalla la misteriosa studentessa,cominciò nuovamente a camminare in direzione dell’edificio scolastico,con il silenzio che regnava sovrano durante la loro camminata,con la ragazza che non osava proferire alcuna parola nei suoi confronti,rimanendo concentrato sul suo obiettivo di raggiungere puntuale le lezioni del professore,quando ad un certo punto ella colpì delicatamente la spalla di lui,attirando la sua attenzione,il quale girò parzialmente la testa,osservandola con la coda dell’occhio e notando un’espressione di rammarico e di tristezza decorarle il bel viso illuminato dal sole.
-Mi dispiace per prima,non volevo essere così scortese nei tuoi confronti-esclamò con voce cupa e triste -Ero solo agitata per la situazione in cui mi trovavo e mi dispiace per averti aggredito in quel modo-
-L’avevo capito-esclamò serenamente,facendo comparire sul suo viso un mezzo sorriso -Non potevo pensare che una ragazza bella come te poteva essere così acida!-facendola repentinamente arrossire per l’imbarazzo,la quale trovò inattesa e stranamente dolce la risposta del ragazzo
-Mi ero dimenticata di presentarmi-esclamò sorridendo –Il mio nome è Rio Kamishiro-
-Piacere Rio,Io sono Kain Crowler-afferrando la mano della ragazza in segno di cordialità,scuotendola delicatamente,ritornando successivamente a tenerla con entrambi gli arti sulle sue spalle
-Sei il ragazzo nuovo-esclamò allegramente -Sai Reginald mi aveva parlato di sfuggita di te e…-cercando di trovare le parole più adatte per esprimersi –Diciamo che gli sei sembrato un tipo banale e sciocco-lasciando letteralmente di sasso il ragazzo,il quale non si aspettava un’opinione così negativa da parte di Shark,visto che ha avuto la possibilità di parlargli e di vederlo solo una volta,facendosi travolgere da quell’unico pensiero,che girava vorticosamente nella sua mente senza fermarsi,arrestato però dalla ragazza,la quale poggiò delicatamente la sua testa sopra quella di lui –Secondo me invece tu sembri una persona su cui si può sempre contare,lo dimostra il fatto che tu mi hai soccorsa poco prima per strada senza sapere chi fossi in realtà e quali fossero le mie reali intenzioni-osservando con calma il paesaggio davanti a lei -Mio fratello certe volte è troppo frettoloso nei suoi giudizi,non farci tanto caso-facendolo arrossire con le sue parole,generando nel suo animo un senso di confusione tale che lo mise immediatamente nel panico,ripensando alla sua compagna perduta e non capacitandosi del fatto che Rio le somigliasse,con il suo cuore che cominciò a battere a ritmi velocissimi rispetto a prima,sollevando le pupille ed osservando il viso luminoso di lei,arrossendo ancor di più in viso,quasi a diventar dello stesso colore di un pomodoro,estasiandosi della bellezza della studentessa,quando improvvisamente udì in lontananza un suono continuo e frastornante provenire da un edificio in lontananza,dove un flusso di ragazzi cominciò nel sentire quel rumore ad entrarvi al suo interno,con il bariano che comprendendo che quel grande edificio era la scuola della città,cominciò a correre come folle,facendo urlare la ragazza per la paura,causata dalla sua corsa frenetica e priva di controllo.
Kain corse il più in fretta possibile,spingendo al limite il suo corpo umano,che sosteneva il peso di due persone,riuscendo fortunosamente a giungere in tempo davanti all’edificio scolastico,varcandone la soglia,lasciando scendere con attenzione la ragazza dalla sua schiena e cadendo stremato sopra il pavimento,venendo afferrato repentinamente da Rio,la quale lo condusse in spalla,anche se con un po’ di fatica,dovuta ancora alla presenza della ferita,verso la classe,causando lo stupore generale sia degli studenti che del professor Kay,il quale avvicinandosi velocemente a lei,la aiutò nel sostenere ed accompagnare il giovane studente nel suo posto a sedere,con quest’ultimo che stanco per la corsa appoggiò la testa sopra il banco di scuola,ignorando il professore,il quale aveva ripreso la sua lezione sui duelli,concentrando unicamente i suoi pensieri a Rio.
-Non può essere,somiglia incredibilmente all’imperatrice Merag!-pensò confrontando nella sua mente l’aspetto fisico della ragazza umana e quello dell’imperatrice bariana -La sua dolcezza,la sua determinazione,il suo aspetto…sono così confuso,non capisco che mi sta succedendo?-cominciando a sudare dalla fronte -Quando sono vicino a lei il mio cuore batte all’impazzata e mi sento la bocca impastata come se avessi mangiato del cemento-con Tori che nel frattempo lo osservava con disprezzo,dopo quello che era successo fra lui e Yuma,anche se il ragazzo dopo l’incontrò che ebbe con il bariano,le andò a spiegare tutta la situazione ed il perché Kain avesse assunto quel comportamento ostile e privo di compassione,rimanendo però ugualmente adirata con lui,non riuscendo dopotutto a perdonarlo
-A che gioco stai giocando-pensò Tori guardandolo con cura e con attenzione,cercando di scrutare una qualche sorta di movimento fuori dal normale,venendo però rapidamente interrotta dalla campanella,che cominciò prepotentemente a suonare,con Yuma,insieme ai suoi amici,che l’afferrò per un braccio con delicatezza,facendole cenno di venire con loro per rilassarsi,seguiti a ruota dagli altri componenti della classe che uscirono velocemente da quella stanza,con Kain rimasto solo al suo interno,il quale non accorgendosi minimamente del suono che sentenziava un breve intervallo tra le lezioni,rimase seduto con la testa rivolta sopra il tavolo,impassibile quasi come se la sua mente fosse assente,ma il suo corpo presente,con Rio che si avvicinò con leggiadria al suo fianco,scuotendolo lentamente con il braccio
-Hey Kain che fai da solo in classe?-domandò la ragazza con un grande sorriso sul volto -Non esci fuori a riposarti un po’ dopo queste lezioni così pesanti-con il ragazzo che timidamente girò lentamente la testa,rivolgendo i suoi occhi verso quelli della studentessa,rimanendo nuovamente pietrificato da lei,non riuscendo a capire cosa fare o dire nei suoi confronti,limitandosi solamente ad alzarsi ed a seguirla fino a raggiungere il vasto cortile dell’edificio scolastico,ascoltando ogni sua parole come estasiato ed annuendo continuamente ad ogni frase che ella pronunciasse,tentando nel mentre di distogliere lo sguardo da lei,senza riuscirci,chiedendosi se quello che stava provando per quell’umana non andasse oltre la semplice cottarella giovanile.
Facendosi forza prima di arrivare in cortile si affiancò a Rio,tutto rosso in viso per l’emozione.
-Rio…-esclamò affiancandosi alla ragazza -se non ti dà fastidio…siccome sono nuovo…-con il viso completamente rosso per l’emozione e l’imbarazzo -Ti volevo…chiedere…se mi potessi far fare un giro…della città?-domandò con un lieve sorriso forzato,cercando di capire se con questo piccolo stratagemma riuscisse a farlo stare il più vicino possibile a lei,con la ragazza che si mise a ridere istantaneamente a ridere per l’espressione che il viso del bariano aveva assunto ed anche per il modo con cui egli gli aveva posto quella semplice domanda,
-Non devi essere così nervoso con me-poggiandogli entrambe le mani sulle spalle –Certo che ti farò fare un giro della città-venendo immediatamente abbracciata dal ragazzo per la felicità,facendo arrossire rapidamente la studentessa,che non aspettandosi una tale reazione affettuosa da parte del nuovo studente,si lasciò cullare ugualmente da quel semplice atto amichevole,con Kain che si separò lentamente da lei,sorridendo e cominciando ad allontanarsi verso un'altra area del cortile.
-Ci vediamo alla piazza centrale di Heartland durante il primo pomeriggio-salutandola cordialmente,dirigendosi da solo verso un altro settore dell’edificio scolastico,aspettando speranzoso il momento di ritornare a casa,per poter passare un po’ di tempo con la ragazza,ricordandosi improvvisamente della promessa fatta ad Astral e Yuma il giorno che rivelò loro di essere un bariano,cominciando a correre con estrema rapidità per tutta la scuola,riuscendo a scorgere la figura del giovane duellante sopra una piattaforma sopra elevata,in compagnia dei suoi amici più stretti,i quali sorpresi dall’arrivo repentino del ragazzo,si domandarono il motivo di tanta fretta,con il ragazzo che si fermò di scatto davanti a loro con il fiatone,tentando di parlare ai due duellanti,non riuscendo a formulare però delle frasi di senso compiuto a causa della stanchezza,con Astral che si avvicinò lentamente fluttuando verso di lui,assumendo un’espressione incuriosita ed irta di dubbi.
-Kain come mai tutta questa fretta?-domandò l’astrale fermandosi davanti a lui
-Se non vi ricordate-esclamò con il fiatone –Noi dovremmo finire la discussione che abbiamo iniziato ieri-
-Non c’è né più bisogno-esclamò Yuma avvicinandosi all’amico,lasciando sorpreso il bariano
-Non c’è bisogno che tu ci racconti qualunque cosa tu abbia fatto in passato-continuò l’entità astrale incrociando le braccia al petto -Ne ho parlato con Yuma e anche lui è d’accordo con me-lasciando il ragazzo ancora più confuso dalle loro parole,non comprendendo la loro decisione,guardando con stupore e sorpresa i due ragazzi,che sorridendo lo guardavano negli occhi,permettendogli di tranquillizzarsi e di accettare la loro decisione,salutandosi con un semplice cenno della mano ed allontanandosi lentamente da loro,mostrando loro mentre se ne andava,il mostro numero che gli avevano donato,facendo loro intendere,che non rappresentava più una minaccia per la loro esistenza,camminando verso l’aula,sentendo come sottofondo il suo incessante della campanella,che dava inizio al secondo periodo di lezioni.
 
Note dell’autore
Io:Siete davvero carini tutti e due insieme
Dark Mist:Questa volta gli devo dare ragione,anche se mi costa ammetterlo
Kain:Ma perché non vi fate gli affari vostri
Rio:Non hanno vita sociale,perciò guardano la vita degli altri
Dark Mist:Come ti permetti,guarda che se solo volessi ti potrei fare volare fuori dalla finestra
Rio:Sono curiosa
Io:Dai ragazzi calmatevi,se vi volete ammazzare fra di voi,aspettate che lo racconti
Rio:Non credo che arriverai a raccontarlo
Dark Mist:Vedremo

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Capitolo 7
*** I sentimenti nascosti nel cuore ***


I sentimenti nascosti nel cuore
 
Le lezioni avevano appena ripreso il loro corso ed Il tempo all’interno della classe sembrava trascorrere con estrema lentezza,con Kain che non ascoltando minimante la lezione tenuta dal professore,guardava fuori dalla finestra dell’aula,scrutando con gli occhi il cielo azzurro lievemente coperto da delle piccole nuvole bianche,che venivano trasportate velocemente dal flusso costante del sole,rimanendo fermo ad osservarle,pensando continuamente all’incontro avvenuto con Rio durante la strada per giungere a scuola,diventando completamente rosso per l’imbarazzo non appena immaginò il viso sorridente della ragazza,provando una sensazione che non si ripresentava a lui da molti anni,assumendo una strana espressione persa nel vuoto,che non risultò indifferente agli occhi di Tori,la quale lo osservava cercando di capire quale fosse il suo strano gioco e la sua relazione con il suo caro amico Yuma,avvicinandosi lentamente verso il ragazzo,cercando di non farsi scoprire dal professore e fermandosi accanto a lui,toccandolo sulla spalla sinistra,risvegliandolo dalla sua trance ed attirando la sua attenzione verso di lei,che lo stava guardando con occhi rabbiosi e con espressione seccata
-Spiegami come tu sia riuscito a far cambiare idea al mio amico?-domandò la ragazza sussurrando ed osservando con la coda dell’occhio ogni movimento del professore,sperando che non la beccasse mentre si distraeva dalla sua lezione
-Tori capisco che ti possa sembrare strano-poggiandogli calorosamente una mano sulla guancia –Ma io e Yuma abbiamo messo da parte le nostre differenze ed abbiamo stretto un rapporto d’amicizia reciproco,che può portare beneficio ad entrambi-
-Tu hai cercato di annientarlo!-cercando di controllare la sua furia crescente –Ho visto con quale ferocia tu hai inveito contro di lui-
-So di essere stato poco ortodosso con il mio gesto-sospirando e strofinandosi il viso con la mano –Ma dovevo fare in modo di sistemare il loro legame d’amicizia-dandole una leggera carezza sulla guancia,facendola inizialmente arrossire –Tu sei stata la prima persona a mostrarsi amichevole nei miei confronti ed io non voglio sembrare ai tuoi occhi come un mostro-abbassando lo sguardo verso il libro aperto,sfogliando con svogliatezza alcune pagine
-Non ho mai pensato che tu fossi un mostro-poggiandogli con dolcezza una mano sulla folta chioma verdastra –Ma avevo solo paura che tu facessi ancora del male a Yuma-sospirando pesantemente –Avevo paura per la sua sicurezza e per la sua incolumità-
-Sei una buona amica-sussurrò ridacchiando –Penso che sarete una bella coppia in futuro-scioccando con quelle sue parole la ragazza,che arrossì di un rosso intenso in tutto il volto –Ma ricorda che io non intendo far del male a nessuno-rivolgendo i suoi occhi verso quelli arancioni profondi di Tori –Anzi voglio solo proteggervi-venendo interrotto all’improvviso dal suono della campanella che decretò la fine delle lezioni e automaticamente la fine della loro conversazione,con Tori sorridente che raccoglieva i suoi strumenti scolastici,riponendoli con cura dentro la sua cartella ed allontanandosi lentamente dal ragazzo,raggiungendo i suoi amici ed uscendo dalla classe,non prima di salutarlo nuovamente con affetto,ricevendo un saluto altrettanto amichevole da Kain,il quale riponendo anch’egli con cura i suoi libri,non poté far a meno di far cadere nuovamente la sua mente verso i dolci pensieri che riguardavano la studentessa incontrata questa mattina,considerando tale incontro come una sorta di segno del destino,rimugiandovi sempre di più e ridacchiando di gioia al solo pensiero di aver conosciuto casualmente una ragazza bella come Rio,divenendo sempre più eccitato all’idea di passare un pomeriggio con lei,quando improvvisamente si materializzò accanto a lui la figura oscura di Dark Mist,il quale fluttuando leggiadramente,cominciò ridere fragorosamente causando confusione nella mente del bariano,il quale non comprendeva tale gesto da parte del compagno di duello.
-Che cosa hai da ridere?-domandò confuso all’entità oscura
-Il semplice fatto che ti dai all’amore è già un buon motivo per farlo-rispose continuando a ridacchiare con gusto,ricevendo dal suo compagno una occhiataccia ed una risposta emotiva fredda ed indifferente,mentre usciva lentamente dalla classe con in spalla la sua borsa,con il numero che leggermente infastidito dalla sua reazione si avventò con velocità verso di lui,afferrandolo per le spalle,ma senza riuscire a fermare la sua camminata lenta ma costante
-Che fai mi ignori?!-domandò stupito Dark Mist con un’espressione basita e scioccata,mentre fluttuava leggiadramente accanto al ragazzo
-Dovrei farlo dopo la precedente risposta che ho ricevuto-rispose in tono pacato senza voltarsi –Ma purtroppo non posso-avviandosi con lentezza verso l’uscita della scuola,ritrovandosi al piazzale centrale dove erano poste diverse panchine ed alberi,che decoravano la zona principale dell’edificio scolastico –La verità è che quella ragazza mi piace molto-fermandosi al centro della piazza,osservando il sole splendente in alto nel cielo con occhio pensieroso –Potrà sembrare difficile da concepire,ma è riuscita con un semplice sguardo ad intrappolare il mio cuore in una gabbia,facendomi agire e comportare in modo alquanto strano e bizzarro davanti a lei-con il numero che ascoltava le parole irte di sentimento e di passione del bariano,abbassando lo sguardo verso il suolo,facendo scendere senza controllo da quel suo viso nero come la pece delle lacrime cristalline,che entravano in contrasto con quel suo carattere duro e provocatorio,che aveva sempre manifestato nei confronti di tutti coloro che interagivano con lui,lasciando inizialmente Kain meravigliato dalla sua reazione,non riuscendo a comprendere cosa avesse scatenato questo inusuale comportamento,voltandosi lentamente verso l’amico,asciugandogli con delicatezza con la mano destra le lacrime che gli rigavano il volto,chiedendosi se avesse detto qualcosa che avesse potuto offenderlo o ferire i suoi sentimenti.
-Ho detto qualcosa che per caso ti ha offeso?-domandò il bariano cercando di consolare il compagno -Se si mi dispiace…non intendevo farti stare male-con il numero che cominciò a guardarlo con un’espressione che non aveva mai mostrato durante la sua vita,i suoi occhi lucidi dalle lacrime e quel viso leggermente inscurito da quello strano rossore,trasformarono quell’essere considerato in passato malvagio, in una creatura dai sentimenti quasi simili a quelli degli esseri umani,generando stupore in un Kain sempre più incredulo e sempre più spiazzato da quella reazione.
-Non è stata colpa di quello che hai detto prima-strofinandosi con nervosismo i capelli neri con la mano –Ma il riuscire a percepire attraverso le tue parole,i sentimenti genuini che provi per quella ragazza,mi ha fatto ritornare indietro con la memoria,quando ancora non ero quell’essere malvagio che sono oggi-venendo abbracciato da Kain,che nel frattempo alzò lo sguardo verso il grande orologio posto in cima alla scuola,notando il suo lieve ritardo per l’incontro con Rio,separandosi lentamente da lui ed estraendo da dentro la tasca della sua giacca uno smartphone rosso scuro,inviando un messaggio alla ragazza,inventandosi una scusa banale per il suo possibile ritardo,considerando una priorità maggiore  quella di consolare il suo amico da questa spiacevole situazione,infatti il bariano ritraendo con rapidità l’oggetto elettronico nuovamente nella sua tasca,accompagnò l’astrale oscuro verso una delle panchine circostanti,sedendosi sopra una di esse ed invitandolo con un semplice gesto della mano,tenendo sul viso un piccolo sorriso rassicurante,invitando il numero a fare lo stesso.
-Non vorrei essere indiscreto-disse poggiando il mento sopra i dorsi di entrambe le mani –Ma vorresti confidarti con me riguardo ciò che ti affligge?-osservando il numero che con lentezza si sedeva accanto a lui,con le lacrime che continuavano copiose a scendere dai suoi occhi,che osservavano il cielo con nostalgia e con una espressione triste e rassegnata che gli decorava il volto
-Anche io come te avevo qualcuno che amavo quasi alla follia-chiudendo le palpebre con amarezza,sospirando pesantemente –Il suo nome era chiamava Krystal-lasciando inizialmente confuso il bariano nell’udire quel nome che gli risuonava nella mente come una tempesta -Quando stavo vicino a lei,mi sentivo una persona nuova,positiva,priva di sentimenti negativi,facendomi dimenticare di non essere completamente un astrale-
-Che cosa le è accaduto?-domandò il ragazzo all’amico,il quale cominciò a diventare sempre più nervoso al semplice ricordo della sua amata,stringendo con forza le dita delle mani,sbattendo con forza i pugni sopra la superficie metallica della panchina –Capisco che il ricordo non è facile da rievocare-esclamò sospirando –Non è necessario dirmelo ora se non te la senti-
-Invece è necessario-esclamò con decisione guardandolo dritto negli occhi –Tutto cominciò quando scoppiò la guerra contro il mondo bariano,lei insieme a molti altri astrali fu rapita da uno squadrone d’assalto bariano capitanato dall’imperatore Misael,deportando tutti i prigioniera in un campo di tortura,dove venivano sottoposti a lavori umilianti e massacranti al limite della sopportazione-con le lacrime che minacciarono nuovamente di uscirgli copiose dagli occhi –Io armandomi di coraggio e di un’insana follia decisi di avventarmi da solo per salvarla,consapevole che sarei potuto morire nel tentativo-continuò con Kain che ascoltava rapito il racconto dell’astrale oscuro,pensando nel frattempo a quello strano nome che risuonava forte nella sua mente come un’onda,come se l’avesse già udito in passato,non riuscendo a ricordare il momento esatto,venendo però interrotto dal continuo parlare del compagno,che continuò imperterrito con la sua narrazione.
-Giunto finalmente all’interno del mondo bariano,mi ritrovai immediatamente davanti a quel campo di lavoro,dove erano rinchiusi molti astrali,osservando con orrore le condizioni ed i metodi di tortura eseguiti dai comandanti della milizia bariana-stringendo con forza ancora una volta i pugni -Astrali rinchiusi in catene,torturati e sfregiati dai colpi violenti e senza scrupoli dei soldati bariani,dilaniati dai mostri infernali di quella dimensione,quando improvvisamente il miei occhi videro Krystal tirata per i capelli e trascinata con noncuranza da Vector,il quale la gettò con forza sul rosso terreno urlandole contro,ridendo come un folle,deridendo il suo tentativo di fuga fallito,sfoderando davanti a tutti la sua spada nera come la morte per giustiziarla,in modo tale che servisse come monito per gli altri prigionieri a non imitare le sue gesta-arrestando rapidamente il suo racconto ed osservando nuovamente gli occhi del bariano con ardore e decisione –Ma improvvisamente,quasi fossi spuntato dal nulla,tu afferrasti il braccio dell’imperatore,bloccando con potenza prima che potesse eseguire il suo fendente contro di lei,intimando a Vector di non compiere quel gesto sconsiderato-lasciando inizialmente confuso e spaesato l’amico -Ingaggiasti un duello contro l’imperatore,che però si concluse con la tua sconfitta-continuò sospirando con pesantezza –E dopo il vostro duello Vector ridendo come un folle,afferrò nuovamente Krystal per capelli e davanti a tutti i prigionieri astrali la infilzò con violenza al petto,godendo nell’affondare sempre più la sua lama nel cuore della mia amata,lasciandola fino a che non morì,agonizzante davanti a tutto il suo popolo che osservava senza poter far nulla per salvarla-concluse con una piccola lacrima scendergli dall’occhio sinistro,guardando Kain con aria pensierosa e riflessiva,il quale ripensava al racconto appena udito,non riuscendo però a ricordare un singolo evento,possedendo nella sua mente una specie di buco nella memoria,che gli impediva di comprendere a pieno l’intera vicenda,generando all’interno della sua mente un singolo dubbio,che si propagò con velocità per tutto il suo animo,facendogli manifestare in viso una espressione dubbiosa,che rendeva visibili tutte le sue domande o preoccupazioni.
-E udito ciò però mi sorge un dubbio-strofinandosi il mento con la mano destra -Mi hai salvato soltanto perché io cercai di difendere la tua ragazza?-
-Avevo un debito di gratitudine nei tuoi confronti-esclamò con tono rassegnato –Tu hai preso le parti di un essere che non poteva difendersi in quel momento-poggiandogli entrambe le mani sulle spalle –Ed anche se hai fallito non posso far altro che esserti ancora grato per il tuo gesto-
-Mi dispiace non essere riuscito a salvarla-
-Non è colpa tua-esclamò sorridendo –Hai fatto il possibile-girando la testa verso la torre dell’orologio,osservando nel mentre l’orario –E poi se non ti muovi quella ragazza andrà su tutte le furie-concluse ridacchiando
-Hai ragione-sorridendo in risposta all’amico,alzandosi lentamente dalla panchina,dandogli le spalle –Vuoi venire come?-
-Per stavolta preferisco stare da solo e riflettere un po’-osservando il cielo limpido con espressione serena e leggiadra
-D’accordo-cominciando a correre per raggiungere in fretta il luogo dell’appuntamento –TI ASPETTO A CASA QUESTA SERA A CENA-urlò allontanandosi il più velocemente possibile dal centro scolastico,attraversando la città come una furia,incurante del paesaggio che si lasciava dietro,rimanendo solamente concentrato nel suo intento di raggiungere il più rapidamente possibile Rio,ritrovandosi in poco tempo all’ingresso della piazza centrale della città di Heartland,entrandovi al suo interno con lentezza e con leggera fatica,scorgendo in lontananza la figura della giovane studentessa seduta sopra una panchina,apparentemente irritata e che sbuffava nervosamente per l’attesa,causando in lui un immediato senso di paura,generato dalla possibile reazione che lei potesse avere nei suoi confronti,escogitando inizialmente di scappare e di rimandare il problema al giorno seguente,quando improvvisamente una voce interiore gli fece comprendere che ormai era troppo tardi per tirarsi indietro.
-Ormai il dado è tratto-pensò sospirando,avvicinandosi nel mentre con passo deciso,ma allo stesso tempo tremante e pieno di insicurezze,fermandosi dietro la ragazza,che sentendo una strana presenza alle sue spalle,si voltò con rapidità,vedendo dinanzi a se il bariano che con un sorriso forzato,cercava di salutarla in modo amichevole e pacato
-Dove sei stato?!-domando con rabbia la ragazza,alzandosi rapidamente dalla panchina -Sono ore che ti sto aspettando!-afferrandolo per entrambe le spalle con vigore -Ti sembra questo il modo di comportarsi!-
-Posso comprendere che il mio comportamento non è stato dei migliori-esclamò il ragazzo cercando di scusarsi davanti agli occhi di Rio –Ma un amico necessitava del mio aiuto e non potevo lasciarlo solo-
-Mi avevi scritto che ci sarebbe voluto poco tempo!-accarezzandosi la chioma con rabbia
-Lo so-gesticolando senza controllo –Ma purtroppo ho impiegato più tempo del previsto-
-Senti non m’interessa sentire altre spiegazioni da parte tua-allontanandosi lentamente dal ragazzo –Mi dovevo aspettare che questo incontro sarebbe stato un errore-lasciando confuso il ragazzo,che non sapendo cosa fare la afferrò con delicatezza per un braccio,tentando di arrestarne l’avanzata,facendola girare con semplice strattone dinanzi al suo volto completamente rosso cremisi.
-Aspetta-esclamò con titubanza -Ti faccio una proposta-lasciando lentamente il braccio della studentessa -Ti sfido a duello e se vinci potrai fare di me quello che vuoi,mentre se vinco io farai finta che tutto questo non sia mai successo e cominceremo con il nostro giro-concluse sospirando pesantemente in attesa di una risposta da parte dell’amica
-Una proposta molto allettante che non posso rifiutare-esclamò Rio ridacchiando –Non vedo l’ora di farti capire cosa ho passato nell’aspettarti tutto questo tempo-osservando il ragazzo con aria di sfida e con un sorriso malevolo sul volto,mentre con cura si infilava il dueling disk ed inseriva il suo deck all’interno dello strumento elettronico,venendo imitata repentinamente da Kain,che con titubanza eseguì i suoi stessi movimenti,rimanendo davanti a lei con aria insicura mentre un vento gelido di sfida,soffiava prepotentemente per tutta la piazza,facendo capire ad entrambi gli sfidanti che il tempo dei giochi era finito,lasciando il posto ad un combattimento che avrebbe deciso le sorti di uno di loro.
 
Note dell’autore
Io:Mi scuso con tutti quelli che seguono la mia fanfiction ma ho avuto dei problemi e non sono riuscito a pubblicare per tempo.
Dark Mist:Secondo me non avevi voglia di fare niente.
Io.Ma che stai dicendo!
Kain:Secondo me ha ragione
Io:Che cosa dici?!
Rio:Io concordo
Io: Ma vi siete coalizzati tutti contro di me?
Dark Mist:No,però questa è uno di quei rari casi che sarebbe giusto farlo
Io:Siete incorreggibili ragazzi sapete,chiudo il capitolo così non sento più i vostri discorsi senza senso
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo con nuovo entusiasmante capitolo ricco di azione.  
Kain:Sperando che l’autore abbia voglia di scriverlo
Io:La potreste pure smettere ora
Kain:Meglio dire la verità che una bella bugia

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Capitolo 8
*** L'evoluzione del Caos ***


L’evoluzione del caos
 
I due ragazzi si osservavano scrupolosamente con atteggiamento spavaldo e sicuro di loro stessi,analizzandosi con attenzione mentre pescavano con lentezza le loro cinque carte iniziali,con il ragazzo che non smetteva di sorridere beffardamente nei confronti di Rio,che leggermente infastidita gli lanciò un’occhiataccia fulminante,che non scalfì minimamente il carattere coraggioso di lui.
-Qualcosa non va mia cara?-domandò con ironia,sistemandosi con la mano libera la chioma verde menta
-No va tutto-rispose con schiettezza –Mi domandavo semplicemente se non ti metterai a piangere dopo che una ragazza ti avrà sconfitto senza che tu potessi fare qualcosa per fermarla-
-Parole grosse quelle che stai dicendo-sbadigliando per la noia -Lo vedremo chi piangerà dopo il duello-ritornando ad osservarla intensamente negli occhi,ricevendo lo stesso sguardo da parte di lei,ignorando completamente ogni persona o essere lì stesse osservando in quel preciso istante
-Che il duello abbia inizio-urlò il bariano,attivando la visione a realtà aumentata
 
Kain 4000
Rio 4000

 
-Visto che sono gentile mia cara Rio-estendo un braccio verso di lei -Ti farò cominciare per prima-cercando di trattenere una risata mentre pronunziava quelle parole
-Una gentilezza che ti costerà molto cara Kain-pescando la prima carta dal deck con foga -Gioco due carte coperte e un mostro coperto in posizione di difesa e termino qui il mio turno-osservando con aria derisoria il suo avversario -Vediamo cosa sei capace di fare ora che è il tuo turno-
-Mi aspettavo che facessi delle mosse più divertenti-esclamò con delusione nell’osservare le misere mosse della ragazza,abbassando lo sguardo e scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
-Aspetta e vedrai-puntando il dito indice verso il ragazzo -Il duello è appena cominciato-manifestando un lieve sorrisetto sul viso –E’ inutile che pensi già di aver vinto,perché non sarà così-
-Allora vediamo come si evolverà il duello-pescando la prima carta del suo deck con calma serafica –Attivo immediatamente la carta magia terreno Fortezza Mecklord,che distruggo immediatamente con la carta magia rapida Tifone spaziale mistico-lasciando la ragazza apparentemente confusa dalla mossa senza logica appena eseguita da Kain –Dai non fare quella faccia pensando che io abbia fatto un errore stupido,osserva ed impara-ridendo fragorosamente -Attivo l’effetto della magia Fortezza Meklord-ponendo la carta nel suo cimitero -Quando questa carta viene distrutta e mandata al cimitero,posso aggiungere dal mio deck alla mia mano una carta imperatore meklord e aggiungo la carta magia Richiamo dell’Imperatore Macchina,che attivo immediatamente evocando dal mio deck uno dei miei tre imperatori-con Rio che osservava incredula la mossa non comune del suo avversario,non riuscendo inizialmente a capire a che tipologia di mostro si stesse riferendo,con il suo volto all’inizio freddo ed impassibile che assunse uno sguardo ed un’espressione preoccupata,ripensando ai tanti duellanti con cui aveva duellato in passato,e rimembrando che nessuno di loro l’ha mai affrontata con tale spavalderia,rivelando immediatamente i loro mostri più forti senza preoccuparsi delle sue mosse durante un duello.
-Non fare quella faccia ora farai la conoscenza con una delle mie bestie più potenti-ridendo con ancor più forza -Evoco dal mio deck i cinque pezzi del mio mostro,mostratevi a noi Skiel infinity (Livello 1 Atk 0 Def 0),Skiel testa (Livello 1 Atk 600 Def 0),Skiel guardia (Livello 1 Atk 200 Def 300) ,Skiel carro (Livello 1 Atk 400 Def 0),Skiel attacco (Livello 1 Atk 1000 Def 0)-evocando sul suo terreno cinque pezzi meccanici blu come la notte corvina,che fluttuavano autonomamente sul terreno e che cominciarono ad unirsi intorno al nucleo centrale a forma d’infinito,dando vita ad un rapace meccanico con ali scheletriche e prive di piume –Ecco qui che si mostra a noi il potente Imperatore Meklord Skiel (Livello 1 Atk 2200 Def 2200)-occupando con la sua maestosità la maggior parte del terreno,intimidendo la sua avversaria con la sua semplice presenza -Imperatore Macchina Skiel attacca il mostro coperto di Rio,fascio oscuro della distruzione-
Il petto del mostro alato di Kain si aprì velocemente,generando attraverso la sfera di energia contenuta dentro il simbolo dell’infinito,una palla di fuoco nera come l’oblio che colpì con violenza la carta coperta di Rio,disintegrandola in tanti pezzi e lasciando la ragazza senza più difese -Termino il mio turno posizionando due carte coperte sul mio terreno,tocca a te vediamo se fai qualcosa di meglio-facendo infuriare Rio con le sue ultime parole
-Quindi sostieni che non mi impegno-cercando di trattenere le sue urla -Bene ora vedrai di cosa sono veramente capace-pescando con forza la prima carta del suo mazzo -Attivo l’effetto del mio mostro al cimitero,quando viene distrutto in battaglia posso rievocarlo dal cimitero in posizione d’attacco,torna sul terreno Ala Aurora(Livello 4 Atk 1200 Def 1600) e contemporaneamente evoco normalmente dalla mia mano Falco Bufera(Livello 4 Atk 1500 Def 1500) in posizione di difesa-
-Sono solo un paio di uccellini color ghiaccio-disse Kain scuotendo la testa in segno di disappunto -Non mi spaventano più di tanto-
-Invece dovresti spaventarti molto-attivando una delle carte coperte sul terreno magia -Attivo la carta magia Corsa Avventata che dona al mio falco 700 punti di attacco-
-Tutto qui-esclamò non sentendosi per niente intimorito dalle mosse della sua avversaria
-No di certo,grazie al potere speciale del mio mostro,quando il suo attacco è superiore al suo attacco originale,il mio falco ti infligge 1500 punti di danno ai tuoi life points-osservando il suo uccello glaciale estendere le sue lunghe ali verso il suo avversario –Ora tu verrai investito dalla mia ira e da quella del mio mostro-indicando con l’indice in segno di sfida -Vai Falco Bufera,fascio boreale-scatenando un’enorme tempesta di ghiaccio e neve,che colpì con la sua potenza il bariano,facendo scendere i suoi life points a 2500 –E dopo questa mossa,sovrappongo Falco bufera e Ala Aurora entrambi di livello 4,evocazione Xyz,appari Bestia Ghiaccio Zerofyne (rango 4 Atk 2000 Def 2200)-inviando un grande bestia dalla pelle di ghiaccio con due lunghe ali glaciali rigide dietro la schiena e con un grande casco a punta di un blu scuro come i fondali oceanici
-Secondo te ti faccio evocare facilmente un mostro potente-attivando una delle carte presenti sul terreno -Attivo la carta trappola Arresto Meklord,che annulla l’evocazione del tuo mostro basta che io paghi 300 life points per ogni carta che ho in mano e avendone due pago solamente 600 life points-evocando dalla sua carta scoperta due lunghe braccia meccaniche,che strinsero la bestia di Rio stritolandola dinanzi a i suoi occhi,frantumandola in tanti piccoli pezzi,ma che successivamente colpirono il ragazzo abbassando i suoi life points a 1900
-Pensi d’avvero che non avessi un piano di riserva-attivando la seconda carta coperta -Attivo la carta trappola Velocità Glaciale,che mi consente di evocare due mostri bestia alata dal mio cimitero, riducendo a 0 il loro attacco e aumentando il loro livello di 1,tornano sul terreno Ala Aurora e Falco Bufera, che sovrappongo subito per evocare il mio mostro più potente-invocando il vortice d’evocazione dove i suoi mostri,trasformandosi in fasci di luce azzurra,vi entrarono al suo interno,generando una luce gialla accecante -Evocazione Xyz,mostrati a noi Zereort Principessa del ghiaccio (rango 5 Atk 2500 Def 2100)-dando vita ad una creatura gigantesca umanoide,avvolta da un’armatura trasparente come il ghiaccio,con tre grandi ali ed una falce arancione impugnata con la mano sinistra -Ora attivo il potere speciale del mio mostro che riduce a 0 i punti di attacco del tuo mostro-mandando un’unità sovrapposta al cimitero,materializzando un forte bufera di neve che congelò completamente l’imperatore macchina del bariano -Ma non finisce qui,attivo dalla mia mano la carta magia Assalto Glaciale Xyz,che consente al mio mostro di attaccare tante volte quanto è il suo rango,riducendo a 0 il danno da combattimento,causando però 500 punti di danno al mio avversario per ogni mostro che distrugge-facendo sobbalzare
Kain per la mossa inaspettata che la ragazza ha imbastito contro di lui -Zereort attacca con tutta la tua potenza Skiel infinity-scatenando la forza del suo mostro contro quella dell’imperatore congelato.
-Non te l’ho lascerò di certo fare,attivo l’effetto di Skiel guardia,che blocca l’assalto del tuo mostro-creando una barriera energetica che ha protetto il nucleo centrale
-E allora attaccherò un’altra volta-lanciando all’assalto il suo mostro con la sua falce
-E invece no, ti blocco ancora con il potere di Skiel carro,che blocca l’attacco del tuo mostro,e mandando al cimitero una carta dalla mia mano al cimitero diminuisce i suoi punti di attacco di 800-
-Non sarà di certo questo a fermarmi,ora che sei completamente scoperto subirai i miei tre attacchi feroci,Zereort attacca Skiel infinity,Skiel guardia e Skiel carro-evocando tre lance ghiacciate che si abbatterono con ferocia verso il mostro del ragazzo -Non penserai di certo che lascerò integro il tuo misero imperatore,per proteggerti dai miei assalti-cominciando a ridere di gusto nel poter vedere il ragazzo in difficoltà.
Nel frattempo i tre pezzi che componevano il mostro di Kain venivano distrutti dalla ferocia della creatura di Rio,lasciandolo completamente indifeso,con solo due dei cinque componenti meccanici originali e 400 miseri life points,mentre ancora quelli di Rio erano rimasti invariati.
-Termino qui il mio turno cedendoti la mano-eseguendo un lieve inchino di derisione –Anche se non credo che tu possa ancora fare qualcosa per cambiare le sorti di questo duello e meno male che ero io quella che ti aveva deluso,in realtà ti sei rivelato davvero una nullità,incapace di contrastare i miei attacchi-osservando lo sguardo stravolto di Kain,il quale in evidente confusione non sapeva più quale contromossa imbastire contro la sua avversaria,vedendo impotente gli ultimi residui del suo mostro mutilato e devastato dagli assalti di Zereort,pensando seriamente alla resa,ma venendo scosso rapidamente da una strana sensazione che gli permise di affidarsi completamente al suo deck,poggiando l’indice ed il medio sopra la prima carta,chiudendo gli occhi e sospirando,estraendola lentamente dal suo dueling disk,sperando che il suo mazzo non lo avesse abbandonato in questo momento difficile e con poche probabilità di uscirne vittorioso.
-Non mi tradire ora-osservando con paura la carta che aveva appena pescato,rasserenandosi rapidamente e esponendo un piccolo sorriso sul volto –Proprio quello che ci voleva-ridendo lievemente
-Che cosa c’è da ridere?!-domandò stizzita Rio –NON LO VEDI CHE ORMAI HAI PERSO!-urlò a squarciagola
-Sei sicura?-domandò retoricamente,lasciandola ancora più nel dubbio e generando un lieve terrore nel suo animo -Bene è arrivato il momento di vincere,attivo dal mio cimitero la carta Nucleo del cielo(livello 3 Atk 0 Def 0),che mi permette di evocarlo dal mio cimitero una volta per duello,grazie al suo effetto posso mandare al cimitero tutti i mostri che controllo per evocare dal mio cimitero tanti mostri sul mio terreno,al fine che la somma dei loro livelli sia pari alla somma dei livelli dei mostri sacrificati-generando al centro del terreno di gioco un portale nero come le ombre -Sacrifico Nucleo del cielo di livello 3,Skiel testa di livello 1 e Skiel attacco di livello 1,ed evoco di nuovo sul mio terreno Skiel testa,Skiel guardia,Skiel attacco,Skiel carro e Skiel infinity tutti di livello 1,ritorna sul terreno il terrore dei cieli,Imperatore Meklord Skiel-
-Pensi davvero che il tuo uccellino meccanico mi possa fare qualcosa?-domandò con tono beffardo al ragazzo -Se non ci è riuscito prima non credo che c’è l’ha farà ora-
-Io non ne sarei così sicura al tuo posto-attivando una carta dalla sua mano -Attivo la carta magia Alza Livello Magico Forza del Caos Oro,che mi permette di sacrificare la mia creatura per evocarne una più potente e con un livello superiore-materializzando un portale dorato,oltrepassato dal mostro di Kain -Sacrifico il mio imperatore Meklord Skiel,per evocare la sua forma evoluta,mostratevi a noi Skiel testa Mk2 (Livello 2 Atk 500 Def 600),Skiel guardia Mk2 (Livello 2 Atk 200 Def 1500),Skiel attacco Mk2 (Livello 2 Atk 1500 Def 200),Skiel carro Mk2 (Livello 2 Atk 700 Def 600) e Skiel infinity Mk2 (Livello 2 Atk 100 Def 100)-con i vari frammenti che uscendo dal portale cominciarono ad unirsi,formando un enorme falco meccanico con vari spuntoni sulle ali,con un becco affilato come una lama di rasoio e con una cromatura rosso acceso -Mostrati a noi sovrano dei cieli Imperatore Meklord Skiel Mk2 (Livello 2 Atk 3000 Def 3000)-
-Impossibile io avevo distrutto quel mostro-esclamò Rio con paura nella sua voce,indietreggiando lentamente lontano da lui
-Attivò l’effetto dell’Imperatore Meklord Skiel Mk2,che assorbe permanentemente qualunque mostro evocato tramite evocazione speciale dall’extra deck,forza assorbi Zereort principessa del ghiaccio, assorbimento infinito-con l’enorme petto del mostro,che cominciò ad espandersi,generando due grandi lacci energetici di un colore verde fluorescente,che avvolse completamente la creatura di Rio,imprigionandola all’interno del nucleo,assorbendone la forza d’attacco e facendo lievitare la sua di altri 1700 punti sia in attacco che in difesa
Rio guardò attonita la situazione rivoltarsi a suo sfavore,abbassando lo sguardo con rassegnazione ed accettando anche se a malincuore la sconfitta in questo duello,sospirando e chiedendosi come abbia potuto sottovalutarlo in questo modo così sconsiderato.
-Imperatore Meklord Skiel Mk2 attacca direttamente Rio,esplosione infinita-con l’imponente mostro meccanico che creò una gigantesca sfera di energia rosso cremisi,che colpì con tutta la sua forza la ragazza sotto di lui,generando una grande esplosione,che fece volare Rio in aria ed azzerando completamente i suoi life points,decretando la fine del duello,con Kain che riponendo dentro la sua cartella il dueling disk,si avvicinò alla ragazza,porgendole una mano in segno di aiuto,la quale sorridendo la afferrò con delicatezza,facendolo arrossire completamente.
-Congratulazioni per la tua splendida vittoria-rendendo il ragazzo con quelle parole ancor più nervoso
-Grazie-disse balbettando e con evidente rossore innaturale sulle guance
-Sei davvero forte-dandogli qualche pacca sulla spalla -Pensavo davvero di averti battuto e invece sei riuscito a cambiare la situazione in tuo favore grazie a quella carta particolare-sorridendo con sincerità -Dove l’hai trovata?-
-Me la diede un’amica,in modo tale che io mi possa ricordare sempre di lei anche quando fossimo stati entrambi lontani l’uno dall’altro-esclamò con una lieve nota di rammarico nella sua voce -Ma ritorniamo a noi visto che ho vinto devi far finta che io non sia mai venuto in ritardo-
-Mi sembra giusto-disse ridendo -Non mi sono mai divertita così in duello da molto tempo,sei l’unico che sia riuscito a farmi mettere tutta la forza e la passione che ho in un singolo confronto,ti devo ringraziare-
-Per sdebitarmi allora,la facciamo quella famosa uscita che avevamo programmato stamattina-afferrandole con dolcezza la mano -Dai c’è ancora tempo-
-E va bene,però decido io dove andare e se non ti dispiace mi piacerebbe andare al parco divertimenti di Heartland-esclamò con allegria –Solo io e te-
-Allora andiamo,prima che chiude-disse cominciando a correre senza controllo verso il parco dei divertimenti
-Hey aspettami però- urlò Rio,cercando di giungere in fretta fino a lui,non smettendo ugualmente di ridere mentre cercava in tutti i modi di raggiungerlo,sperando in cuor suo,mentre lo inseguiva,che quel ragazzo che era entrato con così poco preavviso nella sua vita,non se ne andasse mai e che rimanesse sempre con lei.
 
Note dell’autore
Io:Mamma mia sono in super ritardo
Rio:Se sei lento la colpa non è mia, se vuoi la prossima volta ti do una mano
Io:Davvero?!
Rio:Così ti sbrighi e non fai aspettare i tuoi lettori
Kain:Dai ti do una mano anche io
Io.Grazie ragazzi sono commosso
Rio:Non ti ci abituare però, lo faccio solo per i tuoi lettori, in modo tale che non aspettino il prossimo capitolo dopo mesi.
Ragazzi farò in modo che questo pigrone ogni settimana pubblichi ogni capitolo in tempo,ci vediamo la prossima volta con un nuovo emozionante capitolo.
Parola di Rio Kamishiro.

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Capitolo 9
*** Un dono proveniente dal passato ***


Un dono proveniente dal passato
 
Il sole rimaneva alto nel cielo,illuminando con i suoi raggi l’intera città,mentre i ragazzi correvano allegri e spensierati verso il parco dei divertimenti di Heartland,quasi come se avessero dimenticato il duello avvenuto pochi istanti prima,dimenticandosi ogni incomprensione avessero in passato,concentrandosi unicamente a raggiungere il più in fretta possibile il luogo della loro uscita,con Kain che correva estrema velocità,voltandosi spesso con la testa all’indietro per vedere se Rio le stesse ancora dietro,quando nel preciso momento egli girò nuovamente il suo sguardò in avanti,sbatté con violenza la testa contro un palo,cadendo malamente all’indietro,venendo soccorso con rapidità dalla ragazza,che si inginocchio accanto a lui,sollevandogli lentamente il busto con le braccia,cercando di mantenerlo in posizione semi-eretta.
-Che dolore-disse il ragazzo leggermente confuso dalla botta subita –La testa-toccandosela con la mano sinistra,sfregandosi lentamente il punto dove il suo cranio ha sbattuto
-Così impari a guardare dove vai quando corri-esclamò con un po’ apprensione nella sua voce,ricevendo un’occhiataccia da parte di Kain,che non gradì il commento appena pronunciato dalla studentessa,irritandosi leggermente.
-Non sei di aiuto così-disse sarcasticamente,ruotando lentamente il collo,sentendo scrocchiare alcune ossa mentre eseguiva quest’azione
-Forza dai alzati-cercando di sollevarlo di peso da terra -Siamo arrivati-porgendogli una mano con dolcezza,che venne afferrata con timidezza mista ad ironia da parte di Kain,che lentamente entrò all’interno del parco mano nella mano insieme a Rio,mentre dall’alto il numero osservava felicemente i due ragazzi avventurarsi dentro quell’attrazione umana,sperimentando ogni tipo di giostra quel grande spazio ludico gli poteva offrire,fluttuando lentamente lontano da essa,pensando che fosse il caso di lasciare da soli i due ragazzi,affinché potessero affiatarsi l’uno all’altro,fermandosi lentamente sopra la cima a forma di cuore della torre centrale della città,sedendosi sopra la grande struttura e cominciando ad ammirare il cielo azzurro,leggermente coperta da delle piccole nuvole bianche,che sospinte dal vento,sembravano danzare dentro quel mare azzurro che era l’atmosfera della Terra.
La mente del numero però vagava lontano dalla bellezza che il paesaggio gli stava donando,perdendosi all’interno dei meandri della suo mondo interiore,portandolo ad analizzare che cosa lo avesse portato a stare insieme al bariano,considerando il suo odio per la razza a cui il generale apparteneva per tutto il male che avevano procurato alla sua amata Krystal,considerando il fatto che Kain si era rivelato molto diverso dai suoi simili,visto che a differenza loro la etica era basata su onore e compassione,quando di colpo gli saltò in mente l’immagine spietata dell’imperatore bariano Vector,mentre con il suo viso compiaciuto e folle,rideva dinanzi al corpo senza vita della sua ragazza,con le lacrime che gli scorrevano copiose,non appena quel ricordo si ripresentò prepotentemente nella sua memoria,bisbigliando con voce flebile il nome del suo amore ormai perduto.
-Amore mio-esclamò con voce strozzata e con le lacrime che gli scendevano copiose dal viso -Non sono riuscito a proteggerti-distendendosi completamente sopra la struttura metallica a forma di cuore –Aveva ragione il consiglio,sono solo un mostro incapace di provare anche solo dell’affetto per qualcuno-
-Non è vero-ribatté una voce flebile che riecheggiava nell’aria –Sei meglio di quello che credi-
-Chi sei per pronunciare parole così positive nei miei riguardi?-domandò il numero chiudendo gli occhi,non curante se ci fosse effettivamente qualcuno accanto a lui o che fosse una semplice frase dettata dalla follia della sua mente e che solo lui poteva udire
-Vedo che non riconosci più la voce di colei che ti è stata sempre accanto-esclamò la figura avvicinandosi vicino alla sua testa,sporgendosi lentamente con il busto e facendogli ombra,constringendolo ad aprire lentamente gli occhi,vista la presenza ingombrante di questo di questo essere venuto unicamente per disturbarlo
-Non so chi tu sia per…-aprendo completamente le palpebre e rimanendo incredulo nel vedere il viso di Krystal immobile davanti al suo,con un sorriso radioso e con gli occhi color pesca che lo guardavano intensamente
-Posso constatare che alla fine tu non ti sia dimenticato di me-spostando con lentezza il busto all’indietro
-Krystal-disse Dark Mist con incredulità,rialzandosi lentamente in piedi e camminando verso la ragazza,ammirandone nel frattempo il suo corpo azzurro snello e sinuoso,avvolto da una lunga veste bianca,che veniva a sua volta coperta in parte dai lunghi capelli rosa chiaro di lei –Sei veramente tu?-
-Si amore mio sono io-prendendogli entrambe le mani con dolcezza,lasciando inizialmente impietrito l’astrale oscuro,il quale animato da uno strano fuoco provenire da dentro il suo animo abbracciò di colpo la sua compagna con forza e dolcezza,quasi a non volerla mai più lasciarla andare via da lui.
-Com’è possibile che tu sia ancora qui?-domandò senza alzare la testa dalla sua spalla -Ti ho vista morire per mano di Vector e ora…-interrompendosi da solo per le lacrime che ritornarono copiose a fuoriuscire nuovamente dai suoi occhi e spargersi sopra il vestito bianco della ragazza
-Purtroppo il mio tempo non è molto in questo mondo-esclamò l’astrale con rammarico,mentre poggiava con dolcezza le sue mani sopra il viso nero dell’amante,alzandogli lentamente la testa in modo tale che potesse nuovamente guardarlo negli occhi -Dark Mist ti ricordi quella promessa che mi feci nel mondo astrale molti anni fa?-
-Certo che mi ricordo-separandosi lentamente dalle braccia di lei -Ti promisi che avrei sempre seguito il cammino della luce anche se l’oscurità dentro me è forte-toccandosi il petto con la mano destra -Che avrei dimenticato ogni sentimento di odio e che sarei stato sempre con te,nella buona e nella cattiva sorte-osservando con ardore Krystal,che ascoltava ogni parola con un leggero cipiglio sul viso
-Durante quel giuramento trasmisi parte della mia essenza dentro di te-lasciando scioccato il numero da tale rivelazione -In modo tale da apparire davanti a te durante il momento del bisogno nel caso io me ne fossi andata da questo mondo-fluttuando lentamente verso il bordo del cuore metallico –Sono ritornata solamente per aiutarti a superare i dubbi che ti affliggono amore mio-voltandosi nuovamente verso di lui -Che cosa rende il tuo animo inquieto?-con il numero che nel sentire questa domanda cercò di distogliere invano il suo sguardo da quello della ragazza
-L’unica cosa che mi affligge è il semplice fatto che io non sia riuscito a salvarti-esclamò con accenno di vergogna nella sua voce -La mia debolezza mi ha impedito di farti sfuggire ad una morte dolorosa-stringendo con forza entrambi i pugni -Sono stato inutile…un essere insignificante che non è riuscito a darti ciò che meritavi,lasciandoti in balia di un tragico destino senza via d’uscita-lasciandola incredula e attonita  nell’udire quelle parole provenire proprio dal suo compagno,fluttuando verso di lui e accarezzandogli con la mano azzurra come il cielo quella guancia nera come la pece,sorridendo successivamente con affetto nei suoi confronti
-Dark Mist non è stata colpa tua-tentando di calmare l’animo inquieto di lui con le sue parole -Hai tentato di salvarmi-
-Ma ho fallito miseramente-esclamò ringhiando
-In realtà tu non hai fallito-ribatté l’astrale sospirando –In realtà ero io quella che non voleva essere salvata-
-PERCHE’?!-urlò il numero in preda alla disperazione
-Quando vidi Kain per la prima ebbi una visione terribile prima che egli venisse sconfitto in duello da Vector-strofinandosi con agitazione il braccio destro -L’ho visto da solo mentre veniva sconfitto da uno dei sette imperatori bariani e relegato in una dimensione dove sarebbe stato torturato in eterno-lasciandosi sfuggire mentre parlare una piccola lacrime,fuoriuscirle dall’occhio destro –Per evitare tutto questo,mentre Vector era ancora distratto,con le mie ultime forze,applicai a distanza un sigillo energetico sul generale bariano,in modo tale che la sua anima si legasse alla tua-osservandolo con rammarico –Posso però verificare che non ha funzionato-
-Non avrà funzionato-esclamò l’entità oscura sorridendo -Ma ha permesso di incontrarci e di diventare amici-manifestando un piccolo sorriso sul suo viso tetro -In realtà noi due siamo molto simili-ridacchiando leggermente -Entrambi abbiamo sofferto a causa di questa inutile guerra,perdendo ciò che più amavamo-sospirando improvvisamente e lasciando posto alla tristezza,che subito oscurò quell’apparente allegria -Ma a differenza mia lui è riuscito ad andare avanti-strofinandosi i capelli con la mano –La prima volta che lo vidi,analizzai con i miei poteri il suo cuore,scrutando in profondità una piccola macchia nera di odio e rancora,relegata al centro di un’aura bianca che la nascondeva e la celava al suo interno,invece io mi sono…-venendo interrotta dalla ragazza che gli poggio con dolcezza un dito sopra le sue labbra
-Dark Mist-facendo scorrere con lentezza il dito sopra le sue labbra -Io credo in te e lo sai-respirando improvvisamente a fatica –Tu insieme a Kain farai sempre la scelta giusta in tutto-cominciando lentamente a svanire,con delle piccole sfere di luce rosa e azzurra che fluttuavano intorno a lei,causando la preoccupazione del numero,che cominciò velocemente ad entrare nel panico
-Che ti sta succedendo Krystal?!-esclamò con tono allarmato,
-Il mio tempo a disposizione qui con te sta per finire-sbattendo lentamente le palpebre per la tristezza –E’ giunto il momento che io torni per sempre nel mondo degli spiriti-
-No!-esclamò con forza l’astrale oscuro -Non te ne puoi andare!-afferrandogli velocemente entrambe le mani -Come farò io senza di te?!-
-Tu sei più forte di quello che tu pensi-sorridendogli con spensieratezza –Io so che c’è la puoi fare-guardandolo negli occhi con passione –Ricorda sempre che tu non sarai mai solo,il legame che ci unisce è eterno,anche quando penserai che io non ci sarò,in realtà io sarò sempre qui accanto a te per proteggerti e vegliare sulla tua vita-avvicinando lentamente il suo viso verso quello di lui,unendo le sue labbra con quelle oscure di Dark Mist,manifestando con quel gesto tutto l’amore che li unisce,facendo danzare le loro labbra con armonica perfezione,quasi come se un’eterea melodia stesse suonando solamente per loro,con Dark Mist,che sembrava come rapito da quel morbido contatto con le labbra candide della sua amata che non provava ormai da anni,sentendosi repentinamente trasportato all’interno di un’altra dimensione,dove loro due potessero stare insieme in eterno,lontani dalla guerra e liberi di poter mostrare il loro amore senza confini.
Durante quel bacio però il corpo di Krystal svaniva lentamente e inesorabilmente verso il tetro infinito del mondo dei morti,diventando sempre più trasparente e privo quasi di forma,interrompendo con lentezza il bacio con l’entità oscura e rimanendo in quegli ultimi istanti ferma ad osservarlo un’ultima volta prima di lasciare per la seconda volta l’universo che l’ha vista nascere.
-Continua sempre per la tua strada senza mai fermarti-esclamò prima di essere avvolta all’interno di un fascio roseo,circondato da quelle piccole sferette di luce,che dissolsero definitivamente la forma fisica dell’astrale,lasciando il numero nuovamente da solo sopra la torre principale di Heartland,mentre osservava quelle piccole luci svanire ad un ad una dinanzi al tramonto.
-Addio amore mio,spero che ovunque tu ti trovi sarai sempre felice-poggiandosi una mano sul petto sorridendo e finalmente rincuorato nel vedere un’ultima volta la sua amata,decise di raggiungere Rio e Kain durante la loro breve gita al parco dei divertimenti,quando improvvisamente un portale si aprì alle sue spalle,attirando repentinamente la sua attezione,scorgendo la una figura massiccia incappucciata che rimase fermo a fissarlo senza eseguire alcun movimento.
-Tu non andrai da nessuna parte!-gli intimò l’entità incappucciata materializzando il suo dueling disk pronto a voler dare battaglia la numero
-E chi me lo impedisce uno sbruffone come te?!-domandò con ironia materializzando anch’egli il suo dueling disk nero come la pece
-Si-rispose seccamente l’uomo misterioso –E sono sicuro che non farai più il superiore dopo che avrai assaggiato il vero potere-cominciando a ridere maniacalmente,dando inizio ad uno scontro al calar del sole che avrebbe decretato la sopravvivenza di uno dei due sfidanti
 
Note dell’autore
Io:Colpo di scena, chi sarà mai questo tizio incappucciato che minaccia Dark MIst?
Dark MIst:Tua sorella travestita
Io:...
Dark Mist (con tono di sufficienza):Sei rimasto senza parole?
Io:Sei incorreggibile
Dark Mist:No tu che scrivi sciocchezze…vero?!
Io:Adesso sarei io a scrivere sciocchezze?!
Dark Mist:Si
Io:Ma perché ora sono diventato il bersaglio di tutti
Dark Mist:Perché te lo meriti
Io:Chiudo il capitolo così non ti sento più parlare
Ci vediamo la prossima settimana con nuovo entusiasmante capitolo(questa volta quella bacchettona di Rio è riuscita a farmi scrivere in tempo il capitolo,stento a crederci)

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Capitolo 10
*** Un amore nato sotto il segno della guerra ***


Un amore nato sotto il segno della guerra
 
Il sole stava lentamente tramontando,donando con questa sua discesa al cielo di Heartland un colorito arancione scuro,che inesorabilmente diventava sempre più scuro e tendente al blu notte,con il parco dei divertimenti che stava per chiudere,mentre i due ragazzi,felici per la giornata trascorsa insieme dentro quel luogo di sano divertimento ed allegria,e il parco stava per chiudere,i due ragazzi felici per la bella giornata che avevano passato insieme,stavano con lentezza uscendo l’uno accanto all’altro dall’ingresso centrale luminoso come le stelle,osservando il paesaggio notturno,che sembrava sprofondato in una perfetta armonia dove il tempo intorno a loro si fosse come fermato,impedendo loro di focalizzare attraverso i loro occhi ogni situazione gli si presentasse di fronte,con Kain che improvvisamente alzò il suo viso verso il sole calante,osservandolo con radioso sorriso,voltandosi successivamente verso Rio con atteggiamento spensierato e privo di preoccupazioni.
-Visto che si sta facendo tardi-esclamò con un lieve tono timore nella sua voce -Che ne diresti di venire a cenare con me e la mia famiglia?!-domandò con dolcezza diventando completamente rosso in viso
-Perché rifiutare un’offerta così gentile-esclamò la ragazza anch’ella imbarazzata da quella strana proposta –Almeno in questo modo mi potrai presentare le persone con cui vivi-ridacchiando nervosamente e causando nell’animo del giovane bariano,un sensazione di gioia tale,che il giovane la afferrò con foga per la mano creando con quel suo semplice gesto un certo imbarazzo tra loro due
-Non te ne pentirai-indicando con lo sguardo la zona est della città -Saranno un po’ bizzarri ma dopo tutto sono molto gentili e simpatici-grattandosi la testa per il nervosismo –Cominciamo ad andare allora?-
-Molto volentieri-tenendo con forza la mano del ragazzo con la sua,camminando con calma serafica verso la magione Arclight,attraversando con non curanza la via centrale,che si snodava verso i quartieri residenziali di Heartland,con le loro menti focalizzate unicamente su di loro,non accorgendosi inizialmente di aver raggiunto in poco tempo l’imponente costruzione bianca come la luna,con la studentessa che rapita dalla beltà del posto dove risiedeva il suo compagno di studi,osservando con cura quella candide pareti lisce e senza alcuna imperfezione,il prato ben curato simile alla brughiera inglese ed avvolti da numerosi alberi,che celavano al loro interno un piccolo laghetto ed un tempietto in pietra lavica,illuminato da un raggio lunare,che sembrava farlo risplendere di luce divina,con la giovane che rimase come pietrificata davanti alla visione quasi eterea dell’edificio
-Magnifico…vero?!-esclamò Kain osservandola con la coda dell’occhio sinistro -La prima volta fa sempre quest’effetto,ma poi con il tempo ci fai l’abitudine-
-Non ci posso credere-ponendo con esitazione un suo piede sopra la prima mattonella in pietra sul vialetto
-Dai non esagerare-incrociando con dolcezza il suo braccio –E’ meglio entrare prima che fra poco diventiamo parte del giardino come statue ornamentali-avvicinandosi dinanzi al grande portone in legno finemente levigato e rivestito da fasce d’acciaio,battendo con violenza tre colpi con il pugno sinistro,che riecheggiarono con forza dentro l’edificio,attirando le urla di uno dei componenti della famiglia,che si avvicinava con passo pesante e marcato.
-PIU’ DELICATO LA PROSSIMA VOLTA!-urlò con tutte le sue forza Four da dietro il portone senza aprirlo,facendo adirare leggermente il giovane bariano
-Che pretendi-esclamò Kain con nonchalance –Anzi che non ho buttato giù il portone-continuò con un lieve tono di cinismo -Aprimi che ho un ospite qui con me che vorrei presentarvi,invece farla aspettare qui fuori-
-Che hai portato la fidanzata?!-facendo arrossire repentinamente la ragazza con questa affermazione
-Senti aprì questa porta oppure ti faccio pentire il fatto che ci stai lasciando qua fuori!-sbattendo per una quarta volta il pugno sopra il portone,che dopo quel colpo si aprì di scatto,rivelando dietro di esso la figura impostata del mezzano dei fratelli Arclight,che venne colpito immediatamente dallo sguardo fulmineo del bariano,che lo lasciò completamente indifferente dinanzi a quella forma di rabbia nei suoi riguardi
-Pensi che quello sguardo mi faccia…-interrompendosi di colpo nel vedere accanto all’amico la figura snella di Rio,che con aria rabbiosa stava accanto a lui,perdendo rapidamente quel suo carattere spavaldo,facendo posto ad una sensazione di rimorso nei confronti di lei,che gli fece assumere un atteggiamento remissivo nei confronti di lei,invitandola,senza riuscire più a proferire parola,dentro la magione con un semplice gesto della mano,non ricevendo dalla ragazza neanche il benché minimo accenno di saluto.
-Me lo potevi dire che uno di loro era Four?!-sussurrò Rio avvicinandosi lentamente al ragazzo con atteggiamento infastidito ed irritato
-Il passato e passato dopo tutto-rispose in difesa del suo fratello adottivo,mentre camminava attraverso un grande corridoio decorato con tante armature medievali situate ai lati e con al centro un tappeto rosso cremisi,dove stavano camminando con lentezza
-Mi ha fatto finire in ospedale-stringendo con forza il pugno sinistro
-Ti ricordo che anche se è stato lui ha farti del male-osservandola con espressione solenne sul volto,facendola quasi spaventare dal suo improvviso cambio di umore -Ti ha salvato la vita da quell’incendio,procurandosi quell’enorme cicatrice che come un marchio deturpa il suo volto-riassumendo nuovamente il suo classico atteggiamento scherzoso e privo di malizia -E poi l’hai visto che espressione ha assunto appena ti ha vista,è ancora fortemente dispiaciuto per quello che ti ha causato-poggiando con dolcezza un braccio sopra le spalle di lei -A quest’ora doveva continuare a provocare sia me che te chiamandoci fidanzatini,come ha fatto prima di aprire il portone-ridacchiando con disinvoltura -Dopotutto non è cattivo come sembra-guardando il volto di Rio divenire sempre più calmo e non più dominato dal sentimento dell’odio
-Forse hai ragione-esclamò con tono rassegnato e dispiaciuto,abbassando nel mentre la testa sopra il grande tappeto -Dovrei perdonarlo-
-A mio avviso penso che dovresti-sospirando con calma -Sai ti devo dire che anche lui la prima volta che mi ha visto ha provato a farmi mandare via da questa casa-sorridendo con malinconia dinanzi ad una Rio stupefatta -Non sopportava il fatto di vedere un estraneo dentro casa sua,ma con il tempo ci siamo conosciuti meglio-voltandosi verso di lei -E guardaci ora-allargando le braccia -Ci insultiamo a vicenda,ma siamo diventati molto amici e se dovessi affidare la mia vita a qualcuno,sarei onorato di darla a lui-
-Stai davvero parlando seriamente?!-domandò stupita la ragazza nel sentire quelle parole cariche di fiducia
-Non mentirei mai su un argomento serio come questo-rispose con calma,portandosi la mano sopra il petto,ritrovandosi rapidamente nel bel mezzo della discussione dentro un grande salone,dove erano al suo interno sia Tron che Three,che parlavano cordialmente seduti in poltrona,dinanzi ad un caminetto acceso,gustandosi una calda e fumante tazza di thè
-Guarda chi è finalmente tornato-esclamò Tron con disinvoltura,poggiando sopra un tavolino in legno la sua tazza di porcellana –Pensavo che non saresti rientrato per l’ora di cena-
-E invece sono qui davanti a te-attirando l’attenzione anche del fratello più piccolo degli Arclight,che si voltò con euforia verso di lui,osservando nel mentre anche la ragazza dai capelli blu che stava al suo fianco
-Ciao Kain-salutò il giovane con cordialità -Chi è la ragazza insieme a te?-domandò scrutando con lentezza la figura snella di Rio,attirando anche le attenzioni di suo padre,che girandosi anch’egli verso di loro,cominciò stranamente a sorridere
-Miei cari vi presenti una mia nuova amica-defilandosi con lentezza –Il suo nome è Rio Kamishiro,e ovviamente non vi dispiacerà se per stasera si unirà a noi per la cena-
-Non vedo quale sia il dispiacere-esclamò il minore dei fratelli,alzandosi dalla poltrona rosso fuoco dov’era seduto,dirigendosi velocemente verso le cucine –Avverto Five di aggiungere un altro posto a tavola-
-Si,ma…-interrompendosi rapidamente nel veder scomparire Three dietro la porta,che separava il salone dalla sala da pranzo e che conduceva verso le cucine
-Ma…cosa mia cara?-intervenne Tron con una leggera nota di disappunto e di apprensione nella sua voce
-Non vorrei che vi scomodaste soltanto per me-osservando il bambino con aria vergognata
-Noi non ci scomodiamo affatto-alzandosi con lentezza dalla poltrone ed avvicinandosi lentamente ai due ragazzi -Gli amici di Kain sono anche amici nostri ed io e i miei figli saremo ben felici di accoglierti nella nostra umile dimora-
-Figli?!-sussurrò cercando di non farsi udire dal ragazzino mascherato,tradendosi ugualmente però con la sua espressione scioccata,con la bocca completamente spalancata,coperta dalla sua mano sinistra
-Non farti ingannare dall’età che dimostro-esclamò Tron ridacchiando -In realtà sono più vecchio di quello che sembro in questo momento-con Kain che cominciò a ridere fragorosamente,cercando di trattenersi dall’accasciare a terra per le continue risate,causate dalla scena a cui aveva appena assistito,facendo arrabbiare con quel suo semplice gesto la ragazza,che con viso completamente rosso dalla rabbia si voltò verso di lui,stringendo con forza entrambi i pugni
-MI SPIEGHI COSA CI SIA DA RIDERE!-urlò con forza Rio,minacciandolo con il suo pugno destro alto nel cielo
-Non è niente tranquilla-cercando di smorzare il più possibile le risate –Non è niente-
-Meglio per te-sbuffò incrociando le braccia e storcendo leggermente il naso,quando improvvisamente dalle cucine si sentì provenire un urlo poderoso
-Ragazzi è pronto in tavola-urlò Five,sporgendosi velocemente da dietro la porta,sparendo repentinamente dietro di essa
-Meglio che andiamo-sospirò Kain sorridendo -Se no chi lo sente se ritardiamo-dirigendosi insieme a Rio e Tron verso la sala da pranzo,dove al suo interno vi era un grande e lungo tavolo rettangolare in legno di quercia,coperta da una lunga tovaglia bianca con sopra numerosi candelabri,che contenevano candele dai mille colori,osservando nel mentre Three tenere con estrema difficoltà Four,che si stava dirigendo ferocemente verso le prelibatezze che quella tavolata mostrava loro
-Four sei sempre il solito-disse il bambino mascherato scuotendo la testa in segno di disappunto
-Che c’è Tron?!-voltandosi con irriverenza verso suo padre -Lo sai che quando ho fame non aspetto nessuno-focalizzandosi nuovamente verso le tante pietanze -Forza venite a tavola che fra poco non mi trattengo più-
-Four un po’ più di rispetto-esclamò Five,mentre si asciugava le mani con un panno bianco -Abbiamo un ospite questa sera se te lo sei forse dimenticato-facendo cadere nuovamente con quelle sue parole il fratello nuovamente in uno stato spento e privo di vitalità,mentre si liberava lentamente dalle braccia del minore,camminando lentamente verso la sua sedia e sedendosi senza più riuscire a proferire ancora una volta neanche una sillaba,attirando le attenzioni della studentessa,che camminò verso di lui,spostando lentamente il viso verso l’orecchio di lui,in modo tale che i presenti in sala non potesse udire le parole che aveva intenzione di riferirgli.
-Four non fare così ogni volta che mi vedi-esclamò con dolcezza –Dopotutto non sarei qui se non fosse per te-poggiandogli una mano sopra la spalla sinistra –Dai cominciamo a mangiare e facciamo finta che non sia mai successo niente-osservandolo con calore nei suoi occhi –Alla fin fine aveva ragione Kain…non c’era alcun motivo per avercela con te-rincuorando ragazzo,il quale si alzò di scatto,abbracciandola di colpo con tutta la forza che aveva in corpo,sollevandola leggermente da terra e rimettendola con rapidità nuovamente con i piedi per terra,afferrò con altrettanta velocità un bicchiere di vino sopra il tavolo.
-Ai due fidanzati-alzando il bicchiere al cielo -Un grande augurio-
-NON SIAMO FIDANZATI!-urlò Rio,sbracciandosi con entrambe le braccia per l’imbarazzo
-AUGURI!-urlarono gli altri tre in coro,sollevando anch’egli altri tre calici contenente anch’essi del vino,con Kain che nel frattempo non poté far altro che ridere e stare al gioco della sua famiglia,con la ragazza che era l’unica che si sgolava e che cercava di strozzare Four con tutte le sue energie,per ripagarlo per la grande sciocchezza che aveva osato pronunciare
-Forza ragazzi cominciamo a mangiare-esclamò Tron sedendosi al centro della tavola con in mano il suo calice semi-vuoto -Non vorrei che il lavoro di Five andasse sprecato-con i ragazzi che cominciarono a mangiare e scherzare,con Rio e Kain che l’uno accanto all’altro ridevano spensierati,quasi fossero amici di lunga data,invece che di pochi giorni,con il rapporto tra i due ragazzi che stava diventando sempre più intenso,suscitando la curiosità del bambino mascherato,che accorgendosi del meraviglioso legame che li stava lentamente legando,cominciò a domandarsi cosa il futuro avesse in serbo per loro.
La cena proseguì con i presenti che discutevano e parlavano amichevolmente,con Five che portò tantissime pietanze dai molti gusti,con Four che bevve fino a svenire e con Tron,aiutato da Three,che cercavano di rialzarlo,quando improvvisamente l’orologio situato dietro il bambino mascherato,iniziò a suonare con insistenza,attirando l’attenzione di tutti,soprattutto quella di Rio,che visto l’orario,sospirò con amarezza,alzandosi lentamente dalla sua sedia ed eseguendo un leggero inchino.
-Questa serata è stata davvero meravigliosa ma purtroppo devo andare-sollevando lentamente il busto nuovamente in posizione eretta,con Kain che si alzò di scatto dal suo posto,ponendosi davanti a lei con espressione accigliata
-Non potresti per caso rimanere di più insieme a noi?-toccandogli con dolcezza il dorso della mano destra
-Mi piacerebbe-rispose la ragazza arrossendo in viso –Ma mio fratello pensa ancora che io sia una bambina e quindi devo evitare una delle sue solite paternali sulla mia sicurezza-
-Vuoi che ti accompagni a casa?-
-Non è necessario-osservando il mezzano svenuto sopra la sedia -Stai pure qui a casa ad aiutare quello sciocco che ha esagerato con il bere-lasciandosi sfuggire una lieve risata
-Allora aspetta che ti accompagno alla porta-diventando stranamente nervoso al fianco di lei,mentre la scortava con imbarazzo verso il grande portone della magione,diventando di colpo muto e senza avere la possibilità ed il coraggio di confessarle i sentimenti che provava,aprendo con lentezza l’enorme porta davanti a loro,fermandosi davanti al cornicione del castello,illuminati unicamente dalla luce bianca e  splendente della luna.
-Allora ci vediamo domani e…-esclamò visibilmente rosso dall’imbarazzo,venendo interrotto dalla ragazza che gli diede all’improvviso un bacio sopra le sue labbra,lasciandolo inizialmente sorpreso e confuso da quel gesto repentino,che lo trasportò rapidamente verso un luogo etereo e di pace,dove solo loro due erano presenti,abbandonandosi a quel dolce ed amorevole atto carnale,ricambiando anch’egli il sentimento che la ragazza gli mostrò in quel momento,esprimendo con passione tutto l’amore che sentiva per la studentessa,dal momento in cui la incontrò per caso durante la sua lunga camminata mattutina per raggiungere l’edificio scolastico,separandosi con lentezza successivamente dal candide e rosee labbra di Rio,poggiandole con cura entrambe le braccia sopra le sue spalle,mentre la guardava con amorevole sguardo e con un sorriso di gioia appena accennato,ma che esprimeva tutti i sentimenti che provava.
-Sono stata davvero bene con te-esclamò Rio sorridendo con leggiadria,mentre un lievissimo rossore si faceva strada tra le sue guance –Ora mi dispiace davvero ma devo andare-voltandosi di spalle,cominciando ad allontanarsi lentamente dal maniero,fermandosi improvvisamente senza voltarsi davanti agli occhi increduli di Kain –Non vedo l’ora di uscire di nuovo con te-riprendendo la sua marcia verso casa noi due da soli e senza nessun altro-sparendo nella note,lasciando il giovane bariano stranito ed allo stesso momento felice,nell’aver finalmente baciato la sua amata,chiudendo con lentezza il portone alle sue spalle,camminando ancora una volta per quel lungo corridoio e ritrovandosi dentro il salone del castello,dove trovò solamente Tron ancora sveglio,seduto dinanzi al camino scoppiettante
-Com’è andata con Rio?-domandò sorridendo,mentre osservava il camino danzare dinanzi al suo sguardo
-E’ stato strano-esclamò confuso,sedendosi accanto al patriarca -Non me lo sarei mai aspettato che le provasse quello che io provo per lei-
-L’amore è strano proprio per questo-disse ridacchiando -Sembra sempre di non essere amati dalla persona che noi teniamo di più,ma in realtà i veri sentimenti emergono sempre in determinate ed inusuali situazioni-
-Hai ragione Tron-disse sospirando seduto comodamente in poltrona,mentre si lasciava cullare dolcemente dal leggero crepitio del fuoco,quando improvvisamente comparve dal nulla un portale nero come la pece dal cui interno si materializzò Dark Mist semi-svenuto e privo di forze,con numerose ferite su tutto il corpo,con i due esseri che si alzarono di scatto dalle loro postazioni,affrettandosi a raggiungere l’amico malconcio,con il bariano che con cura si inginocchiò accanto a lui,alzandogli lentamente la testa con la mano destra,osservandolo con apprensione e preoccupazione sul viso
-Stai attento-sussurrò il numero a fatica,cercando di rimanere sveglio -Stanno per venirla a prendere-lasciando confuso il bariano con le sue parole
-Cosa stanno venendo a prendersi?!-domandò con preoccupazione
-La cosa a cui tieni di più……-svenendo sulle braccia di Kain prima che riuscisse a concludere la frase,lasciando attoniti i due uomini,che cominciarono a guardarsi con sguardi gelidi e privi di luce,con i loro corpi illuminati da un lieve raggio lunare,che li separò apparentemente dal resto del mondo,dormiente e privo di angoscia,dove ogni essere umano,incurante del pericolo dormiva sonni di luce e speranza.
 
Note dell’autore
Kain:Magnifico,sublime o Rio,Rio perché sei tu Rio
Io:Perché non ti fai una camomilla e un bel pezzo di sonno
Kain:Stavo recitando Shakespeare
Io:E io stavo per aprire un centro benessere
Kain:Perché non capisci mai
Io:Perché forse stai dicendo solo stupidaggini
Four:Lo so che sei felice ma pensaci a quello che dici invece di fare lo stupido
Kain:Ma ti ci metti pure tu ora?!
Io:Finalmente una persona che dice cose sensate
Tron:Lasciali stare…lo vedi come sono fatti
Kain:Hai ragione,sono fatti l’uno per l’altro
Io e Four:Hey come ti permetti!
Kain:Piccioncini quanto siete belli
Io:Ora ti massacro
Ragazzi ci vediamo la settimana prossima con un nuovo e avvincente capitolo (datemi solo il tempo di strozzare Kain e comincerò a scrivere)

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Capitolo 11
*** La maledizione di Barian ***


La maledizione di Barian
 
La notte trascorreva lenta ed inesorabile verso il mattino seguente,con la luna che lentamente si abbassava tra la linea dell’orizzonte,segnando la fine di una serata travagliata dove Kain e Tron rifletterono alle parole emesse dall’entità oscura prima che svenisse davanti ai loro occhi increduli,mentre lo osservavano con occhio irto di preoccupazione,sdraitato e senza alcun segno di ripresa sopra il lungo divano bianco come la neve,mentre dei deboli raggi solari varcavano con difficoltà le finestre semi-chiuse dalle tende,illuminando con luce fioca quella stanza avvolta dalle pressione nella mancata conoscenza di un nemico che evidentemente stava tramando contro di loro.
-Ancora non capisco chi possa avergli fatto questo-camminando avanti e indietro per il salone,strofinandosi nervosamente i capelli con la mano sinistra –Non ho alcun nemico nel mondo umano-
-Questa situazione è davvero molto strana-esclamò Tron strofinandosi il mento con la mano –Quello che dici potrà anche essere vero ma…-voltandosi ad osservarlo con intensità –L’ultima frase pronunciata da Dark Mist non mi prospetta nulla di positivo-
-La cosa a cui tengo di più?-si domandò ad alta voce pensieroso e con gli occhi che guardavano con preoccupazione il suo compagno di squadra –Ma quale potrebbe…-venendo interrotto da un forte rumore provenire dalla stanza accanto,che lo mise subito in allarme,facendolo scattare insieme al capo famiglia verso la sala da pranzo,dove trovarono una finestra rotta,con i cocci sparsi per tutto il pavimento ed un mattone con attaccata una lettera legata con un filo di spago sopra di esso
-Diciamo che la bravata di un paio di ragazzini mi costringerà a cambiare la finestra-esclamò il bambino ridacchiando debolmente –La prossima volta meglio che abbattano un muro così sistemo pure quello-avvicinandosi lentamente al materiale da costruzione,afferrandolo con entrambe le mani ed estraendo con lentezza la lettera dal suo bloccante
-Non puoi cercare di essere più serio?-domandò con nervosismo il bariano,che a differenza di Tron non riusciva a controllarsi,avvicinandosi lentamente all’uomo che teneva la lettera tra le sue mani –Che cosa c’è scritto?-con preoccupazione crescente travolgergli l’animo
-Purtroppo non riesco a comprendere a pieno questa scrittura-esclamò leggermente sconsolato –Prova tu e vediamo cosa riesci a scoprire-porgendogli con calma il foglio di carta che veniva con mano tremante afferrato dal ragazzo,che con paura apriva il contenuto della lettera,trovando davanti a se una combinazioni di lettere e geroglifici che lo misero subito in allarme,con il capo famiglia che incuriosito dall’espressione assunta dal bariano,si diresse accanto a lui,che con occhi quasi spiritati non sembrava riuscire e a liberare la mente dai brutti pensieri
-Questo è bariano antico-esclamò barcollando lentamente all’indietro fino a cadere sopra una poltrona del salone situata davanti al camino -La lettera…proviene…dal Mondo Bariano-disse con gli occhi spalancati,sudando freddo e manifestando una respirazione irregolare,che fece preoccupare il capo famiglia,che non riuscendo a comprendere a pieno la situazione si avvicinò a lui con decisione,rimanendo in piedi al suo fianco e togliendosi la maschera dal viso,rivelando il suo viso deturpato dalla mutazione subita durante i l suo viaggio spazio-temporale
-Sei riuscito a decifrare il significato di quelle parole?-sedendosi lentamente nella poltrona vicina a quella del ragazzo
-Purtroppo si-esclamò cercando di riassumere la propria compostezza –Ma è meglio che tu senta con le tue orecchie quello che vi è inciso-Continuò il ragazzo portandosi nuovamente dinanzi ai suoi occhi il foglio di carta leggermente rovinato -So benissimo che sei sopravvissuto al mio tentativo di eliminarti e conosco anche che ti ospita quel marmocchio di Tron,dopotutto tra falliti c’è sempre una certa intesa-cominciò a leggere a voce alta -Ricorda che noi due abbiamo ancora un conto in sospeso e spero che tu non faccia il coniglio non presentandoti nel salone centrale del castello di Barian per concludere il nostro piccolo incontro-venendo osservato mentre leggeva dal bambino,che per cercare di calmarsi si strofino con cura la fronte –E per evitare che tu possa mancare al nostro appuntamento ho chiesto alla tua amichetta Rio di farci compagnia mentre aspettiamo-facendo creascere,dopo ogni parole letta,la rabbia nell’animo del bariano -Ricorda potrai riaverla solo dopo che verrai,intanto penso di divertirmi un po’ con lei,sai e da tanto tempo che non torturo un prigioniero,spero che ti ricordi che trattamento riservo agli schiavi o ai prigionieri di guerra-abbassando lentamente lo sguardo verso una piccola riga separata dal testo,scritta in piccolo alla fine del foglio -E’ meglio che vieni se non vuoi vedere il cadavere della tua fidanzatina affisso come stendardo di Barian-facendo rabbrividire Tron con quest’ultima frase,il quale cercò di consolarlo e di fargli mantenere la calma,ma Kain in preda alla furia ed al dolore che provava nell’aver letto quelle poche righe,spinse con violenza lontano da lui il braccio del patriarca,digrignando nel frattempo i denti e sbattendo con forza i pugni sopra i braccioli della sedia.
-PERCHE’ NON HO INSISTITO!-urlò in preda alla furia più totale -PERCHE’ NON L’HO ACCOMPAGNATA A CASA!-mettendosi a piangere nel mentre come una fontana -SONO SOLO UN IDIOTA…UN INCAPACE!-scuotendo violentemente la testa .AVEVI RAGIONE LA PRIMA VOLTA CHE MI HAI INCONTRATO!-portandosi entrambe le mani davanti al volto -DANNATO VECTOR…GIURO CHE NON APPENO LO PRENDO TRA LE MIE MANI GLI SPEZZO QUEL COLLO CHE SI RITROVA,DEVE SOFFRIRE PER TUTTO QUELLO CHE HA FATTO!-lasciando con queste sue parole stupefatto in negativo il membro più anziano degli Arclight,che pur comprendendo il dolore che egli stesse provando in quel momento,non poteva permettergli di ridursi in quello stato pietoso,dandogli rapidamente un poderoso schiaffo sul volto,che lo fece cadere dalla sedia,lasciandolo a terra disteso sul pavimento
-TI VUOI CALMARE?!-gli domandò con decisione,mentre il ragazzo si rialzò di scatto dal terra
-MA SEI IMPAZZITO?!-afferrandolo e sollevandolo per la giacca fino a fargli raggiungere l’altezza dei suoi occhi irti di collera
-NON SONO IMPAZZITO!-urlò Tron con decisione nei suoi occhi -CREDI DAVVERO CHE FACENDO COSI’ LA RIAVRAI INDIETRO!-facendo vacillare lentamente nell’animo il bariano,che lentamente a terra il ragazzino,che si pose nuovamente sopra il viso la maschera di ferro
-E’ arrivato il momento di riprenderci quello che è nostro-osservando con fermezza il mondo che c’era fuori dalla finestra -Ricorda che non ci facciamo mettere i piedi in testa da nessuno,soprattutto dai quei luridi bariani-concluse con un piccolo sorrisetto decorargli il volto
-Hai ragione-asciugandosi con le mani la scia di lacrime che gli deturpava la faccia –E’ l’ora di sferrare la nostra offensiva-stringendo con forza il pugno destro -Non la passeranno liscia-dirigendosi verso la porta della sala -Andiamo a svegliare i ragazzi ed informiamoli dell’accaduto-
-Non credo c’è ne sarà bisogno-arrestando con quelle sue parole la marcia del ragazzo,che si voltò nuovamente verso Tron con sguardo confuso -Uscite fuori so che siete lì dietro nascosti-disse guardando verso la porta,che lentamente si aprì ,rivelando dietro di essa Three,Four e Five che con viso cupo e sguardo dismesso,non riuscivano a capacitarsi della situazione in cui erano appena stati catapultati
-Cosa intendi fare Kain?-chiese Four sospirando,mentre veniva assalita di numerosi pensieri negativi
-Intanto intendo svegliare Dark Mist e con lui recarmi nel Mondo Bariano-camminando verso il numero oscuro,prendendolo in braccio
-NON CI PUOI CERTO ANDARE DA SOLO!-urlò Tron con disappunto –IO E I MIEI FIGLI TI SEGUIREMO!-
-No-camminando lentamente verso l’uscita del salone -Voi dovete informare Yuma e gli altri affinché mi raggiungiate al più presto,in modo tale che anche se dovessi cadere in battaglia voi riusciate a salvare Rio e a riportala sana e salva a casa-
-Ma…-esclamò Four venendo rapidamente interrotto dal bariano
-Niente ma,ormai è deciso andrò a svegliare Dark Mist e insieme partiremo-fermandosi dinanzi all’uscio tra il salone ed il corridoio -Voi avvertite Yuma e gli altri e raggiungeteci al più presto…intesi?!-
-Intesi-dissero preoccupati per la sorte del bariano,che nel mentre si dirigeva velocemente verso la sua stanza da letto dove posò con delicatezza l’astrale oscuro sopra il morbido materasso,tentato di non svegliarlo nel vederlo tranquillamente addormentato sopra di esso dopo la brutta esperienza che aveva vissuto,ma costretto a scuoterlo un poco per ridestarlo dal suo sonno vista la situazione grave e disperata in cui erano involontariamente entrati a farne parte
-Kain-esclamò aprendo lentamente gli occhi,osservando con calma il luogo in cui si trova -Meno male era solo un sogno-ricevendo,dopo questa sua affermazione,uno sguardo fulmineo da parte del ragazzo
-Non è stato un sogno,tutto quello che ti è successo e quello che è accaduto oggi sono reali-
-Quindi Rio…-alzando lentamente il busto dal materasso
-E’ stata rapita se è quello che intendevi-continuò sospirando tristemente -Sono venuto a svegliarti per chiederti se vuoi venire con me nel Mondo Bariano per riprenderla?-
-E secondo te non voglio venire con te?!-domandò retoricamente con tono beffardo nella sua voce -Ho ancora un conto in sospeso con loro per quello che mi hanno fatto,ma per lo più per quello che hanno causato a te e Rio-cominciando a fluttuare al suo fianco più determinato che mai -Se vuoi andare ora sono pronto!-concluse con un grande sorriso deciso stampato sul viso
-Allora andiamo-estraendo per la prima volta dal suo deck l’unica carta che poteva affermare con certezza l’appartenenza di Kain al Mondo Bariano,”Alza rango magico forza di barian”,alzandola al cielo e cominciando a recitare una sorta di strofa,che sembrava riecheggiare poderosa tra le mura della stanza -Forza di Barian che oscuri i nostri cuori,portaci in un mondo privo di gioia e felicità,che i nostri animi siano alimentati dalle fiamme dell’odio,apriti porta dell’oblio e conducici a Barian-generando attraverso la carta un raggio di luce rosso che si fermò sul muro,materializzando un varco spaziale vero il mondo originario del ragazzo –Andiamo a farci giustizia-concluse entrando all’interno del portale accompagnato da Dark Mist e sparendo in direzione di Barian.
Nel frattempo Shark preoccupato cercava sua sorella per tutta Heartland senza riuscire a trovarla,neanche con l’aiuto chiesto a Yuma,Astral,Tori,Bronk,Caswell e Cathy riuscivano a trovarla,la disperazione di non rivederla si stava annidando nel suo cuore,sperando che fosse tutto un sogno,dirigendosi velocemente alla piazza della città per incontrare i suoi amici e chiedergli se avessero scoperto un qualcosa che permettesse loro di capire dove si nascondeva,vedendo i suoi compagni uniti a discutere sulla situazione,mentre si avvicinava lentamente a Yuma.
-Riuscito a scoprire qualcosa?-domandò Shark al giovane duellante,che aveva assunto uno sguardo triste e privo di speranza
-Niente di niente,nessuno sa dove possa essere finita-portandosi una mano sul retro del capo per la rassegnazione
-E’ impossibile-esclamò girando senza controllo intorno alla piazza -Non ha mai fatto niente del genere-continuò con preoccupazione nella sua voce
-Vi possiamo aiutare noi se volete?!-esclamò una voce provenire nelle vicinanze che attirò l’attenzione di tutto il gruppo di ragazzi
-TRON!-esclamò Yuma urlando e correndo verso di lui con foga
-Venite con me e vi darò delle risposte su quello che state cercando-
-Perché dovremmo venire con te?!-urlò Shark in preda all’ira nel vedere Four accanto al ragazzino mascherato
-Non è una scelta nostra venire qui da voi-rispose il mezzano con voce seccata –E’ STATO QUEL FOLLE DI KAIN A DIRCI DI VENIRE AD AIUTARVI!-urlò leggermente adirato nei confronti del fratello di Rio
-Shark non esiste altra soluzione che accettare il loro aiuto-poggiandogli una mano sulla spalla,cercando di farlo ragionare
-Accetto il loro aiuto solo per salvare mia sorella-esclamò con rassegnazione,guardando ugualmente in cagnesco i quattro membri della famiglia Arclight
-Allora seguiteci e tutto vi sarà più chiaro-esclamò Tron cominciando a camminare verso l’orizzonte seguito dal gruppo di ragazzi e dai suoi figli,mentre il solo scendeva lentamente verso il basso,dando inizio al tramonto,che segnava l’inizio di un periodo d’intermezzo tra l’oscurità e la luce a cui il mondo umano ed i suoi abitanti avrebbero assistito senza la possibilità di cambiare le sorti di questa fase in procinto di sfociare nella guerra.
 
Note dell’autore
Io:Senza parole
Shark:Solo tu?!
Io:Che devo essere felice?!
Shark:Di più tu che io,non l’hanno di certo rapita a te la sorella
Io:Non dico più niente,forse è meglio che la chiudiamo qui questo breve intermezzo
Shark:Si è meglio
Four:No,continuiamo aspettate…
Shark ed io(osservandoci con rassegnazione):Ma che stai facendo?!
Four:Niente…perché?
Shark ed io:Meglio che taci perché non è giornata
Four:E va bene…quanto siete suscettibili
Ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 12
*** Salvataggio rivelatore ***


Salvataggio rivelatore
 
Il mondo di Barian era una lunga distesa di rocce rosse e case ormai disabitate e prive di alcun tipo di vita,dove gli antichi fasti del passato sono stati sostituiti dalla violenza e dalla morte che la guerra millenaria con il mondo Astrale aveva provocato,con Kain che appena uscito dal portale insieme al numero oscuro,osservava disgustato la sua terra natia,respirando profondamente l’aria della dimensione morente in segno di appartenenza ad un mondo ormai privo di speranze e di redenzione.
-E’ da molti anni che non metto più piede a Barian mio caro Dark Mist-girando lentamente il suo sguardo verso l’amico –E ti posso assicurare che ne avrei fatto molto volentieri a meno di tornarci-cominciando a camminare lentamente per quelle distese rocciose informi,osservando mentre proseguiva la sua traversata la città principale dell’impero ormai caduta e senza più alcuna forma di vita al suo interno,ripensando nel mentre a tutti gli eventi che lo hanno spinto a seguire il percorso che ora stava percorrendo senza più avere la possibilità di tornare indietro e cambiare il suo destino,ormai segnato dalla sofferenza e dall’odio,canalizzando successivamente i suoi pensieri verso la figura sorridente di Rio,animandosi di una grande forza d’animo,muovendosi con decisione verso un grande castello nero e rosso,posto in lontananza,sede degli imperatori bariano e probabile luogo di prigionia del suo amore terrestre
-Kain-esclamò il numero attirando l’attenzione del bariano,che visibilmente seccato dall’interruzione dell’amico continuò imperterrito a camminare,cercando di ignorare una sua eventuale predica sul suo attuale comportamento –Dobbiamo necessariamente parlare-
-Che cosa vuoi?!-domandò stizzito,fermandosi di scatto,dandogli ugualmente le spalle
-Pensi di andarci disarmato e senza un’arma per proteggerti?!-facendo voltare con questa sua domanda il bariano che strinse con violenza entrambi i pugni -Ascoltami già è un suicidio andarci noi due da soli,ma senza delle armi è veramente una follia!-
-E’ inutile pensarci ora-rispose sospirando -La mia spada fu distrutta molti anni fa quando tentai di salvarmi da Vector-guardando nel frattempo con la coda dell’occhio l’imponente struttura extradimensionale -armato o disarmato devo andare a salvarla,posso a stento immaginare cosa le stia facendo quel mostro-riprendendo la sua marcia verso il castello,seguito da Dark Mist che mentre fluttuava accanto al ragazzo si ricordò di aver recuperato in passato un antico manufatto simile ad un’arma,con un manico d’oro leggermente usurato dal tempo,un rubino incrinato posto sull’apice inferiore ed una grande lama consunta posta superiormente all’elsa,poggiando rapidamente un mano sopra la spalla di lui,attirandone nuovamente le sue attenzione
-Ormai come tu sostieni dobbiamo andare avanti con quello che abbiamo-esclamò porgendogli delicatamente l’artefatto antico sopra le sue mani -Ma prima voglio donarti questa,so che non è molto ma potrà fornirti almeno un minimo di protezione-
-Murasame-afferrandola con delicatezza cercando di non deteriorare o distruggere la lama arrugginita –Pensavo fosse andata distrutta dopo lo scontro con Vector-osservando incuriosito l’amico che sentendosi chiamato in causa,cercò di distogliere rapidamente i suoi occhi da quelli di lui –Dove l’hai trovata?-
-Non importa ora dove l’ho trovata-grattandosi nervosamente il capo con la mano -Sta il fatto che ormai è tutta usurata ed arrugginita e non credo che ci servirà a molto-sospirando per la delusione –Ma almeno ti fornirà un minimo di protezione contro gli imperatori-osservando il nel mentre il ragazzo che scrutava con disappunto e dissenso la sua spada,non capacitandosi del fatto che la sua fidata compagna di mille battaglie si fosse piegata alle intemperie del tempo e dello spazio,quando all’improvviso una strana luce scarlatta fluire dalla mano di lui,cominciò ad irrorare l’antico artefatto,rigenerandola lentamente e riportandola ad i suoi antichi fasti,pronta ancora una volta a combattere insieme al suo maestro contro i bariani che lo hanno tradito e bandito dalla dimensione
-Ora ci tornerà molto utile-esclamò con un mezzo sorriso sul volto,lasciando basito ed esterrefatto Dark Mist,il quale osservava incuriosito l’amico,notando nel mentre una strana scia di sangue fuoriuscire dal suo occhio sinistro,fluttuando velocemente con aria preoccupata ancor più vicino a lui
-Che cosa ti sta succedendo?-chiese allarmato per le condizioni di lui,asciugandogli dolcemente la lacrima di sangue con la sua mano nera come la pece
-Non è niente-allontanando con delicatezza la mano dell’amico –Continuiamo a camminare,ti racconto strada facendo-riprendendo la loro traversata verso il castello –Quello a cui hai assistito in precedenza è il potere emesso dal Ryokomi,capace di cambiare il destino del possessore,consentendogli di viaggiare nel tempo a piacimento-giocherellando nel frattempo con la sua katana bianca come il sole –Murasame ne è un chiaro esempio,l’ho riportata indietro nel tempo fino a quando non riavesse la sua struttura originale…-
-Allora perché non sei tornato indietro nel tempo per salvare Rio-lo interruppe il numero sbracciandosi vistosamente con entrambe le braccia –Avresti potuto evitare tutto questo-
-Ora ti spiego il perché non ho potuto farlo-sospirando tristemente -Questo potere ogni volta che viene usato richiede un sacrificio vitale da parte dell’utilizzatore,più lo si utilizza più si diventa deboli,per questo fino ad ora non l’ho mai impiegato in nessuno dei miei combattimenti-riponendola lentamente dentro il fodero nero come le ombre -Se ne avessi fatto uso per tornare io stesso indietro nel tempo,il sacrificio che avrei dovuto versare sarebbe stato così grande che avrei potuto rimetterci la vita e saremo tutt’ora allo stesso punto di adesso,l’unica differenza era che io non sarei più esistito-
-Chi mai ti ha mai potuto dare un simile potere capace di distruggere il proprio corpo e la propria anima?-si domandò il numero massaggiandosi il mento con l’indice ed il pollice
-Non ci arrivi proprio-strofinandosi la mano sulla guancia -L’unico essere con una forza e un potere così grande da poter utilizzare questo potere senza risentire degli effetti collaterali…-sospirando ed osservandolo senza fermarsi con la coda dell’occhio -Don Thousand-lasciando l’amico esterrefatto ed allo stesso confuso -Scommetto che tu ti stia chiedendo il perché di tale gesto-fermandosi senza voltarsi –Dopo che Krystal fu uccisa da Vector,cercai disperatamente un qualcosa capace di rendermi più forte,in modo tale da concludere questa guerra insulsa,ritrovandomi catapultato improvvisamente all’interno di una dimensione oscura e priva di luce,incontrando per la prima volta Don Thousand,il quale mi offrì parte del suo potere se in cambio lo avessi liberato dalla sua prigionia,ma per sua sfortuna io non mantenni il patto stipulato e non lo liberai dalla sua prigione-stringendo con forza entrambi i pugni -Se l’avessi fatto sarebbe stata la fine per entrambi i mondi e questo lo sapevo bene-
-Perché l’hai fatto?-domandò il numero,non riuscendo a comprendere pienamente le ragione che lo hanno spinto a portare con se un fardello così pesante –Perché ti sei fatto carico di un potere capace di portarti alla morte?-
-Affinché non lo possa utilizzare Don Thousand-rispose con determinazione -Immaginati se ritornasse in possesso di un simile potere,potrebbe cambiare il destino a suo piacimento e non ci sarebbe più pace per i nostri mondi-incrociando entrambe le braccia -L’unica cosa che mi consola è che è ancora imprigionato in quel buco oscuro da dove non potrà mai fuggire-fermandosi di colpo davanti ad un imponente strutture contorta,nera come le tenebre e rossa come la lava,che con le sue torri acuminate sembrava tagliare il cielo di Barian,circondato da un grandissimo fosso ricoperto di pietre aguzze,dove vi erano conficcati ossa e teschi di vari esseri che tentarono invano di addentrarvici –Ma ora non è più il tempo di discutere riguardo al passato-separando entrambe le braccia ed esponendo il palmo sinistro,dove comparì il sigillo appartenente ad i generai bariani,che fece azionare il meccanismo di apertura del ponte levatoio in pietra nera,con i suoi cigolii lenti ma costanti,mascherati da delle urla femminili poderose provenire da dentro le mura del castello,che fecero trasalire Kain al solo pensiero di poter udire l’agonia della sua amata,cominciando successivamente a correre il più velocemente possibile all’interno del cortile,entrando successivamente all’interno di una piccola porta situata a nord della struttura,che lo condusse in un ampio corridoio spoglio e rivestito unicamente da un grande tappeto nero con degli strani disegni dorati incisi sopra l’oscuro tessuto.
Improvvisamente durante la loro traversata del castello,le urla della ragazza cessarono,lasciando il posto ad un silenzio quasi soprannaturale,che fece insospettire rapidamente Kain,che rallentando la sua marcia,camminò con passi felpati all’interno di quel grande tunnel di pietra,udendo nel mentre in lontananza dei passi farsi sempre più forti verso la loro direzione,cercando rapidamente con lo sguardo un qualche nascondiglio,scorgendo fortunosamente nelle vicinanze un’antica porta in legno semi-aperta,afferrando frettolosamente Dark Mist ed entrando all’interno di quello che all’apparenza sembrava uno stanzino buio e senza luce,chiudendo dietro di se la porta senza fare rumore ed appoggiando delicatamente l’orecchio sopra il ruvido legno,cercando di scoprire chi fossero gli esseri che lentamente si avvicinavano verso di loro
-Fra poco esalerà l’ultimo respiro-esclamò una voce,che Kain riconobbe subito con quella dell’imperatore bariano Vector -Non vedo l’ora di vedere la sua faccia quando lui arriverà!-
-Non era necessario che tu facessi tutto questo ad una povera ragazza innocente!-ribatté poderosamente una seconda voce,appartenente all’imperatore Mizael
-E’ necessario invece-esclamò Vector sbattendo con forza il pugno sul muro di pietra -Voglio vederlo dinanzi a me con quella sua faccia afflitta dal dolore ed in preda alla follia per la perdita del sua caro amore-continuò ridacchiando -Non vedo l’ora di tornare nel salone centrale per finire il lavoro-allontanandosi insieme al suo compagno,entrando successivamente all’interno di un’altra stanza per rifornirsi di altre attrezzature per continuare a torturare e sfregiare la ragazza umana,con Kain che non appena non sentì più né la voce né i passi dei due bariani,aprì lentamente la porta dello stanzino,osservando con l’occhio sinistro se il corridoio fosse libero,cominciando successivamente a correre velocemente verso il salone centrale del castello,dove trovò al suo interno Rio incatenata sia ai polsi che sulle caviglie,con i vestiti leggermente stracciati e numerose ferite sul volto e sul torace,da cui sgorgava ancora lentamente del sangue,che si riversava sopra il terreno,rimanendo completamente sconvolto e paralizzato nel vederla ridotta in quello stato pietoso e privo di alcuna compassione
-Kain-esclamò il numero anch’egli scioccato da tale vista –Dobbiamo muoverci prima che quei due ritornino-risvegliando con quelle sue parole il bariano,che rapidamente si avvicinò alla ragazza,cominciando a liberarla da quelle catene,notando nel mentre con disgusto le escoriazione che il ferro le aveva causato,con la studentessa che lentamente alzò la testa verso i suoi salvatori,scorgendo sfocatamente il volto preoccupato del giovane
-Kain-esclamò con debole filo di voce –Che ci fai qui?-
-E me lo chiedi?!-esclamò cercando di sorridere per farla rasserenare -Sono venuto a salvarti e non permetterò più che ti facciano del male-ricevendo da lei un sorriso leggermente abbozzato per ringraziarlo,mentre il bariano a fatica spezzò anche le ultime catene che la tenevano prigioniera e con l’aiuto dell’amico caricarsela sopra le spalle,cercando di uscire il più velocemente possibile dalla sala e dall’inferno a cui erano stati condotti
-Kain...sei un bariano?!-domandò con voce flebile,poggiando nel frattempo la testa con pesantezza sopra il suo braccio,lasciando il ragazzo leggermente scosso da quella domanda,rimuginando con se stesso se fosse il caso di rivelarle la sua vera identità 
-Sai…-sospirando pesantemente –Si,sono un bariano-convincendosi con quelle parole che la verità fosse l’unica opzione percorribile –Se vuoi odiarmi per questo fallo pure,ma intanto ti voglio condurre fuori da questa dimensione per riportarti da tuo fratello-
-Io non ti odio per questo e non riuscirei mai a farlo,sei troppo importante per me e non m’importa se tu sia un umano,un astrale o un bariano,tu mi piaci e mi chiedo il perché tu non ti sia subito confidato con me-
-Non è stato facile per me tenerti nascosta la mia vera natura-abbozzando un piccolo sorriso malinconico -Pensavo che se tu avessi saputo la verità sul mio vero io-mordendosi il labbro inferiore con i denti -Mi avresti voltato le spalle-
-Forse hai ragione-abbassando la testa sulla spalla di Kain,cercando di riposarsi dopo le torture a cui era stata sottoposta -Ma dopo quella sera era tutto diverso,quella notte magica…-venendo interrotta dall’urlo del numero oscuro che con una spinta gettò di lato Kain,permettendogli di evitare un raggio di energia proveniente da una delle quattro torri del cortile interno
-Dove pensate di andare?!-esclamò l’imperatore bariano Vector,gettandosi da sopra la torre ed arrestando la sua caduta con i suoi poteri,che gli permisero di levitare e di atterrare delicatamente sopra l’erba morente
-Vector-disse digrignando i denti per la rabbia
-Dove pensi di andare?-domandò divertito -Io e te abbiamo ancora un conto in sospeso da finire e non puoi certo dire di no visto che sei circondato-indicando le guardie bariane che velocemente uscivano dalle quattro porte che circondavano il cortile del castello,capitanati da Mizael e Gilag,che puntavano le spade contro di loro per non farli fuggire
-Ci penso io a Rio-intervenne il numero afferrandola con delicatezza dalle spalle dell’amico e tenendola saldamente tra le sue braccia –Tu pensa a loro-osservando il bariano sguainare con violenza la sua spada dal fodero
-Vedo che hai ritrovato quel rottame di spada che hai sempre avuto-mettendosi a ridere come un folle -pensavo di averla distrutta,ma tanto non credo riuscirai a fare molto con quella,ma siccome oggi mi sento buono ti voglio fare una proposta-
-Che genere di proposta?-domandò Kain stringendo con forza l’elsa della sua lama
-Un duello uno contro uno,se vinco io tu rimarrai mio prigioniero insieme ai tuoi amici,se invece perderò vi lascerò liberi tutti e tre,che ne dici anche se non credo tu abbia molta scelta in questo momento-osservando con derisione il bariano,che lentamente riponeva la sua spada ed estraeva il dueling disk che riponeva con cura sul braccio sinistro
-Accetto la sfida-mettendo il suo deck al suo interno -Ti chiedo soltanto un incontro pulito senza scorrettezze,all’insegna di quel poco onore che spero ti sia rimasto-
-Quando mai sono stato poco onorevole-continuando a ridacchiare malevolmente -Ma non credo tu abbia capito contro chi tu ti sia messo,ma sono pronto a farti soffrire le pene dell’inferno-
-Lo vedremo chi soccomberà Vector-concluse Kain,rimanendo di fronte al suo avversario,con il cielo di Barian che lentamente si oscurava e si faceva sempre più tetro prima della sfida che avrebbe deciso le sorti sue e dei suoi amici.
 
Note dell’autore
Io:Ora sono guai
Dark Mist:Me lo immaginavo che finiva così
Rio:Scontato,cosa ci dobbiamo aspettare dopotutto da uno scrittore mediocre come te
Io:Rio te la posso chiedere una cosa?
Rio:Cosa?
Io:Che ti ho fatto?
Rio:Niente mi va solo di prenderti in giro
Io:Così tanto per farlo vero
Rio:Certo…perché no?!
Dark Mist:Ora farete sicuramente a botte
Io:Ma c’è la fai a stare zitto tu una volta tanto?!
Rio:E che cavolo…mi devi fare essere d’accordo con lui una volta tanto
Io:Allora non mi odi così tanto
Rio:Meglio non commentare
Io:Non rispondi solo per non darmi la soddisfazione di avere ragione
Ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 13
*** Verità celate nel tempo ***


Verità celate nel tempo
 
Sulla Terra durante una serate oscura e priva di stelle ad illuminare loro il cammino,con il cielo coperto da una coltre quasi infinita di nubi nere,i ragazzi seguivano con impazienza Tron ed i suoi figli verso una sorta di stabilimento abbandonato situato nella periferia della città,dove al suo interno vi era vi collocata dinanzi a loro un grande macchinario circolare,con enormi tubi metallici circolari situati lateralmente alla macchina ed impiantati per un lato ad un grande generatore di corrente elettrica,una grande camera interna schermata da un portellone di ferro e dei piccoli fili sottili e lunghi che dalla base erano collegati ad un vecchio computer,dove sullo schermo erano rappresentati una serie di lettere e numeri apparentemente incomprensibili,domandandosi inizialmente il perché li avessero condotti dinanzi e quello che sembrava un pezzo di ferraglia inutilizzabile con accanto degli scatoloni vuoti aperti e semi-danneggiati.
-Che ci facciamo qui Tron?!-domandò Shark spazientito nel vedere il luogo dove cui era stata condotto -Parla adesso perché mi sono stufato di aspettare-continuò con tono aggressivo ed irto di rabbia
-Non pensavo avessi tutta questa fretta-rispose il ragazzo mascherato con un tono d’indifferenza fuoriuscirgli dalla bocca
-Non ti conviene farmi arrabbiare di più sfoggiando questo tono di superiorità-sbattendo con forza il pugno sul muro -Ti ricordo che c’è mia sorella tenuta in ostaggio dai quei bariani maledetti-camminando velocemente verso di lui,fermandosi rapidamente ad un passo dal bambino che lo fissava con sguardo divertito -Quindi non è il momento di attendere oltre e spiegaci come faremo ad andare tutti a Barian!-
-Intanto calmati e non ti preoccupare-continuò a guardarlo con quello strano sorriso sul volto -C’è Kain accanto a lei quindi non mi preoccupo più di tanto-voltandosi successivamente verso il macchinario dietro di lui –E poi questa che a voi può sembrare ferraglia è in realtà un portale che collega il mondo bariano con quello terrestre,infatti mentre noi stiamo parlando Five sta ultimando gli ultimi preparativi per rimetterlo in funzione-osservando suo figlio armeggiare rapidamente con l’antico macchinario –Quindi è meglio che vi calmiate pensando a cosa fare nell’istante preciso in cui varcheremo il suolo di Barian-camminando lentamente verso un angolo della stanza e sedendosi sopra una sedia leggermente impolverata,osservando nel mentre il giovane muoversi per tutto lo stabilimento e borbottando tra se e se,lasciando fuoriuscire dalle sue labbra parole quasi incomprensibili ad orecchio umano vista la velocità con cui erano pronunciate,quando all’improvviso il suo frenetico parlottare si arrestò,ritrovandosi in pochi istanti il ragazzo dinanzi a lui con sguardo stranito,quasi stesse cercando delle risposte oppure delle rassicurazione da parte sua
-C’è una cosa che non mi torna in tutta questa storia-iniziò Shark rimanendo immobile dinanzi al capofamiglia -Come ha fatto Kain ad arrivare su Barian senza che il portale fosse stato messo in funzione prima?!-ricevendo una lieve ma costante risata da parte del bambino
-Non riesci proprio ad arrivarci-scuotendo lievemente la testa in segno di disappunto,lasciando inizialmente confuso il ragazzo,che cominciò rapidamente a riflettere sui possibili mezzi con cui il nuovo arrivato fosse riuscito a giungere su quel mondo ostile,quando di colpo uno strano pensiero cominciò a prendere prepotentemente piede nella sua mente,che gli fece assumere davanti a tutti una colorazione quasi biancastra,perdendo l’equilibrio ed osservando con gli occhi spalancati il bambino mascherato difronte a lui
-Non dirmi che…non dirmi che…-deglutendo per la paura ed il terrore che si stavano diffondendo nel suo animo –Kain è un bariano!-
-Ci voleva tanto a capirlo Shark-s’intromise Four,sbadigliando vistosamente ed affiancandosi a suo padre,poggiando entrambe le spalle sopra il freddo muro metallico,lasciando stupefatti anche i ragazzi dietro di Shark,che sentendo le parole di conferma sia di Tron che del mezzano Arclight,cominciarono rapidamente ad allarmarsi,liberando la loro mente dai vincoli,permettodogli di fantasticare sulle possibili torture che quel ragazzo apparentemente gentile potesse eseguire sulla povera Rio e memori dall’esperienza avuta con Rei,che in realtà non era altro che un alter ego dell’imperatore Vector,volevano assolutamente sapere il perché avessero dato asilo ad un bariano ad eccezione di Yuma ed Astral,che a differenza dei loro amici,che erano scossi e spaventati,rimasero apparentemente calmi dinanzi alla notizia appena udita dal capofamiglia
-Perché non siete preoccupati anche voi?!-domandò Tori nervosamente ai suoi due amici –Mi spiegate come fate a mantenere la calma?!-cercando di scrutare il loro animo con lo sguardo,mettendoli velocemente a disagio
-Beh…ecco…-tentò Yuma di formulare una frase,mentre la ragazza lo studiava e lo mangiava con gli occhi -Sai…noi…-assumendo nel mentre una strana colorazione rossastra ed un’espressione strana molto famigliare alla giovane,che le fece capire immediatamente che il duellante stava cercando di nasconderle la verità,tentando di escogitare una qualche sorta di bugia
-Lo sapevate e non avete detto niente a nessuno-rimanendo incredula dinanzi a lui -Non ci posso credere-indietreggiando lentamente verso il gruppo di ragazzi -L’hai fatto di nuovo-strofinandosi nervosamente la fronte per lo sconforto –TI SEI FIDATO DI UN BARIANO ANCORA UNA VOLTA E GUARDA COSA E’ ACCADUTO!-gli urlò iraconda e senza alcun controllo
-Aspetta Tori-portandosi le braccia in avanti -Lascia che ti spieghi-
-NON C’E’ PIU’ NIENTE DA SPIEGARE!-urlò Shark mostrando i denti al duellante per la rabbia –La colpa per quello che è successo a mia sorella è tua-correndo verso di lui ed afferrandolo violentemente per la giacca –Visto che come al solito invece di fare la cosa giusta,ti vai a fidare del primo sconosciuto che incontri!-
-CERCATE DI CALMARVI TUTTI QUANTI!-urlò Tron con tono imperativo -Non ha senso puntare il dito contro Yuma-osservando ognuno di loro con disappunto -Non conoscete l’animo di Kain e voi in questo momento lo paragonate a Vector?!-scuotendo la testa per il nervosismo –Ma secondo voi tutti i bariani sono tutti uguali?!-
-Tron-esclamò Shark sospirando pesantemente –Lui è un bariano...-venendo interrotto rapidamente da Four,che avventandosi con ferocia verso di lui,gli diede un pugno poderoso sul viso,facendolo cadere al suolo con dolore e procurandogli alcune lievi ferite sulla guancia e sul labbro,dal quale uscivano lentamente alcune gocce di sangue
Shark non fece in tempo a finire di parlare che Four avventandosi ferocemente verso di lui gli diede un pugno poderoso in viso che lo fece cadere a terra,facendolo leggermente sanguinare dal labbro.
-Te la sei cercata-sussurrò il ragazzo alzandosi lentamente ed avventandosi contro Four con furia,venendo rapidamente bloccato dalle braccia di Yuma e Bronk,i quali lo tennero talmente stretto da impedirgli alcun movimento –SE VOLEVI COMBATTERE POTEVI DIRLO PRIMA,COSI’ TI DAVO UNA BELLA LEZIONE SENZA CHE LORO INTERFERISSERO!-
-INVECE DI PARLARE DEVI STARE ZITTO!-sbattendo con forza un pugno sopra il muro,facendo tremare quasi tutto lo stabile con quel colpo -Quel pugno te lo sei meritato per tutto quello che hai detto di malvagio su Kain in mia presenza-
-MI ero dimenticato che era il tuo fidanzatino-ribatté con voce denigratoria il fratello di Rio,cercando nel mentre di liberarsi dalla presa dei due amici
-Come osi!-tentando di attaccare nuovamente lo studente,venendo però improvvisamente atterrato e tenuto a malapena da Three con entrambe le braccia
-LASCIAMI ANDARE!-urlò mentre si dimenava con tutte le sue forze –LASCIAMI ANDARE CHE GLI DO UNA LEZIONE CHE NON DIMENTICHERA’ MAI-
-No,finché non ti calmi-ribatté il fratello cercando di tenerlo il più possibile bloccato a terra
-Secondo te mi posso calmare dopo avere udito quelle parole-voltando parzialmente lo sguardo verso il minore,osservandolo con rabbia
-Four devi chiudere quella bocca ora-intonò imperativamente il capofamiglia stupendo il figlio,che smise di dimenarsi dalla presa di Three
-Ma…-venendo lasciato libero e rialzandosi lentamente dal suolo,continuando però ad essere guardato male dal padre
-Niente ma-alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso il centro del gruppo di ragazzi –E’ arrivato il momento di raccontare loro la verità,nel frattempo che Five sistema il portale-assumendo un atteggiamento apparentemente calmo e posato,nascondendo il crescente nervosismo e l’agitazione che si stava facendo strada nel suo animo -Dovete sapere che tutto cominciò dopo il Carnevale mondiale di duelli,dopo che Yuma mi aveva sconfitto e facendomi ritornare in me-sospirando pesantemente,cercando di usare le parole giuste per descrivere gli avvenimenti del passato –A quei tempi decisi con la mia famiglia di sparire per un po’ per riflettere su quello che avevamo causato ad ognuno di voi-guardando ognuno dei ragazzi con il suo occhio non coperto dalla maschera -Ci trasferimmo temporaneamente in un villino fuori città in piena campagna,dove potevamo finalmente riposarci e ritornare nuovamente una famiglia,lontani da tutte le vicende della città e dall’odio che ci aveva lentamente consumati,trascorrendo le nostre giornata in piena allegria e spensierattezza,quasi come se ci fossimo totalmente abbandonati la vecchia vita alle spalle,quando improvvisamente tornò Four da una delle sue gita con in braccio quello che a prima impressione sembrava un ragazzo enormemente ustionato e lacerato-guardando con la coda dell’occhio il figlio,che con lo sguardo basso e triste fissava senza vitalità il pavimento -Io lo curai subito con il potere del stemma facendo sparire tutte quelle ferite quasi mortali,rivelando che si trattava di un ragazzo particolare dai lineamenti perfetti,con dei capelli verdi come la menta e degli occhi rossi quasi innaturali per un umano,ma visto che era ancora ferito decidemmo di farlo restare insieme a noi finché non si fosse ripreso-con Shark che spazientito dal racconto di Tron si avvicinò a lui con indole aggressiva,afferrandolo con violenza per la giacca azzurra
-E tutto questo cosa c’entra?!-mollando subito la presa dal vestito del ragazzino -Non penserai che solo perché ci stai dicendo questo cambierò idea nei suoi confronti!-
-Shark un po’ di pazienza e fammi finire di raccontare-pulendosi la giacca con entrambe le mani guantate -Come stavo raccontando prima decidemmo di farlo restare con noi finché non si fosse ripreso,ma c’era qualcosa che non mi convinceva in lui,non facendo inizialmente molta attenzione a questa sensazione,lasciando inesorabilmente trascorrere i giorni e facendo in modo che quel giovane misterioso,invece di rimanere con noi solo per poco tempo,si unì alla nostra famiglia legandosi molto con Four,dopo una serie di battibecchi,anche abbastanza pesanti e movimentati,che crearono un legame di amici tra loro due solido come quello di Yuma ed Astral-sorridendo mentre esponeva i suoi ricordi passati insieme alla sua famiglia –Mi sentivo finalmente risollevato nel vedere Four fidarsi nuovamente di qualcuno e così decidemmo di ritornare ad Heartland,in modo tale che Kain si potesse ambientare nella nuova a casa in città,teletrasportandoci in pochi istanti con il potere dello stemma all’interno della nostra magione,mostrandogli successivamente con cura ogni singola ala della sua nuova dimora con cura in ogni dettaglio,quando all’improvviso inciampò sopra il tappeto,cadendo sopra un armatura che gli causò una ferita lieve alla spalla sinistra,dalla quale fuoriuscì del sangue nero,che rimarginò rapidamente la piccola escoriazione che si era provocato-continuò grattandosi nervosamente la testa con la mano –E diciamo che non sono stato del tutto calmo quando gli chiesi spiegazioni e mi rivelò la verità sulla sua vera natura,visto che mi avventai contro di lui come una furia,venendo prontamente fermato dall’intervento tempestivo di Four,che mi bloccò con entrambe le braccia prima ancora che potessi riuscire a mettergli anche solo una mano sopra un solo capello-
-E fu in quell’occasione che ti dissi di fidarti di lui e di dargli il beneficio del dubbio e tu in tutta risposta mi aggredisti verbalmente per una buona mezz’ora prima di calmarti e di ascoltare il mio suggerimento-intervenne il mezzano incrociando entrambe le braccia la petto –Posso affermare con orgoglio che io ero l’unico a fidarmi di lui-
-Infatti dopo il suo consiglio lo portai all’interno della sala da pranzo dove gli chiesi il reale motivo che lo portasse nel nostro mondo,rispondendomi che era in fuga dalle forze di Barian perché Vector lo voleva morto-lasciando allibiti tutti presenti,che lo guardarono con occhi spalancati e con espressioni confuse e prive di risposta -Mi raccontò che lui era uno dei generali bariani incaricati di combattere contro il mondo Astrale,mietendo molte anime di quel mondo in nome di Barian,ma un giorno egli si stufò di quell’inutile guerra,non mi disse quale fosse stata la reale motivazione dietro tale cambiamento,decidendo di combattere contro Vector il quale gli aveva ordinato di uccidere tutti i prigionieri astrali,affrontandolo e uscendone inesorabilmente sconfitto e prossimo ormai alla morte,venendo rapidamente salvato da un essere nero come la pece,che alla fino scoprimmo essere proprio Dark Mist,che con un portale lo teletrasportò nel nostro mondo-ridacchiando lievemente senza farsi udire dai ragazzi davanti a lui -Sentendo questa storia la mia rabbia svanì completamente e il ragazzo mi chiese se poteva ancora rimanere insieme a noi dopo aver scoperto la sua vera identità e dietro le insistenze dei miei figli,soprattutto quelle di Four,decisi di continuare a farlo vivere con noi,con loro tre che lo afferrarono subito dopo,facendolo volare nel cielo,mentre il giovane non riusciva a trattenere le lacrime per la gioia nell’aver trovato finalmente delle persone che si fidassero di lui-lasciando totalmente basiti i ragazzi che nell’udire tale racconto,si guardarono negli occhi,non riuscendo a credere che un essere del mondo bariano potesse essere veramente buono e gentile,domandandosi se anche altri della sua specie non fossero proprio come lui,invece di somigliare a Vector e agli altri imperatori
-Shark…-esclamò Four attirando l’attenzione del ragazzo,che alzando lo sguardo verso di lui,notò che il giovane Arclight gli posò dolcemente una mano sulla spalla -Kain ama tua sorella ed è per questo che non potrebbe mai farle del male,me ne sono accorto quella sera quando è venuta a cena da noi-continuò sorridendo -Il sentimento che lui prova per lei è forte e sincero e sono sicuro che riuscirà sicuramente a proteggerla dalle loro mani-lasciando ancora più confuso Shark,il quale non sapeva più a cosa dovesse pensare,con i dubbi che attanagliavano costantemente la sua mente,quando improvvisamente Five si avvicinò al gruppo interrompendo la loro discussione
-Il portale è pronto-mantenendo il suo atteggiamento stoico e privo di emozioni -Se volete possiamo partire per il mondo bariano-
-Ricordate che se accettate di venire non si torna più indietro-disse Tron osservando ognuno di loro con decisione sul suo viso
-Siamo tutti pronti-risposero in coro,facendo un cenno rapido e deciso con il capo
-Allora possiamo partire-osservando il figlio che velocemente attivò il macchinario,inserendo all’interno del computer una serie di calcoli e comandi,che materializzò dinanzi a loro un portale rosso scarlatto sopra la piattaforma contenuta all’interno dell’enorme macchina,venendo attraversato con fermezza da ognuno dei ragazzi presenti all’interno dello stabilimento,lasciando dietro di loro la sicurezza del loro mondo avvolto nel dolce manto scuro che la notte portava dietro di se,avventurandosi in quel mondo ostile che era stata sia la dimora che la patria del loro amico,cercando di dargli tutto il loro aiuto possibile affinché egli riuscisse nel suo intento di riportare nuovamente Rio sulla Terra sana e salva.
 
Note dell’autore
Io:Che capitolo ragazzi
Four:Certo perché ci sono io
Io.No…perchè finalmente si parla del passato di Kain,chiarendo un po’ di questioni rimaste irrisolte
Four:Ah,quindi io non sono importante?!
Io:Certo che lo sei,ma non in modo determinante
Four:Allora è meglio che mi fai una one shot dedicata a me,se non vuoi avere dei guai
Io:E che mi faresti se non lo facessi?
Five:Non fate i bambini una volta tanto
Three:Almeno potreste andare d’accordo
Four:Hey perché ve la prendete con me quando la colpa è sua?
Io:Meglio chiuderla qui perché oggi non voglio fare una strage
Four(sarcasticamente):Si si,una strage
Io:Ah,non me ne fai capace?! Il tempo di congedarmi con i lettori e ti faccio vedere io
Pubblico oggi perché si tratta di un capitolo speciale a mio avviso,ciò lavorato tanto e non vedo l’ora di leggere cosa ne pensate,ci vediamo al prossimo capitolo
Io:Vieni qua che ti faccio vedere io chi non è capace!!!
Four:Vieni qua forza
Five:Ma perché quei due devono fare sempre a botte
Three:Five non ci possiamo fare niente
Four:Ahia,ora ti massacro,VIENI QUA,HO DETTO VIENI QUA!!!!
Io:SONO QUA A FARTI A PEZZI!!!

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Capitolo 14
*** Duello decisivo:Vector contro Kain ***


Duello decisivo:Vector contro Kain
 
All’interno del vasto giardino del palazzo di Barian,Kain e Vector si osservavano con rabbia e odio,ognuno dei due era disgustato dalla presenza dell’altro,con il primo che mostrava una lieve preoccupazione nel suo viso mentre con la coda dell’occhio guardava la sua amata ed il suo amico circondati dalle forze nemiche,mentre il secondo con espressione divertita distolse i suoi occhi dal suo avversario,cominciando a ridere maniacalmente,portandosi una mano sopra il volto di forma bariana,lasciando intravedere tra le sue dita solamente il suo occhio sinistro,che completamente spalancata sembrava mangiare il ragazzo semplicemente con le sue pupille
-Se hai paura e ti vuoi ritirare ti capisco-esclamò l’imperatore allargando entrambe le braccia in segno di supremazia -Un codardo come te non è mai stato buono a nulla-
-Non mi tirerò indietro di certo ora!-sguainando la sua spada e sbattendola sopra il terreno con ferocia,mentre con calma contrapposta al precedente gesto continuava ad osservare con la coda dell’occhio i suoi due amici –La affido a te amico mio-voltandosi verso l’imperatore,attivando il suo dueling disk e materializzando lo stemma donatogli da Tron,affinché egli potesse combattere in forma umana –Cercherò di sconfiggerlo il più possibile mentre la proteggi-ricevendo un cenno affermativo da parte del numero oscuro,che generò intorno a lui quattro armature ombra pronti a difenderli dai soldati nemici
-Come osi affrontarmi in questo stato-esclamò con ira il bariano osservando la forma umana dell’ex generale –Pensi di affrontarmi con il potere concessoti per misericordia da un essere inferiore?!-attivando il dueling disk bariano generato dai suoi poteri –Combattimi come un vero bariano e duella nella tua vera forma!-creando delle scariche oscure che distrussero in parte il terreno circostante
-Rinnego tutto ciò che appartiene a questo mondo-ribatté fulminò Kain con voce solenne -La mia forma bariana ed il potere che deriva e qui prima di iniziare il duello ti farò vedere quanto sono deciso ad affrontarti come umano anziché come bariano-sfoderando dal suo deck la carta magia “Alza Rango Magico Forza di Barian”,strappandola e triturandola dinanzi ad un incredulo Vector e dinanzi agli altri imperatori presenti,i quali non comprendevano inizialmente cosa lo avesse spinto a rinnegare la sua stessa razza
-Ti è bastato a convincerti-gettando come tanti piccoli coriandoli i frammenti della carta una volta simbolo d’identità e di onore per il popolo di Barian
-Come hai osato fare questo alla tua gente-venendo avvolto da un sentimento di odio puro nei confronti del suo avversario -Ti farò pagare il semplice fatto di aver tradito la tua razza!-
-Non sono di certo io ad avere tradito-ribattendo con atteggiamento estremamente pacato e calmo -Ma tu Vector!-dando il via con quelle semplici parole al duello che avrebbe deciso le sorti dei tre ragazzi presenti
 
Kain 4000
Vector 4000

 
-La tua insolenza non sarà tollerata-pescando con furia la prima carta del suo deck –E per questo evoco dalla mia mano Spettro Orrore Umbral(Liv 4 Atk 0 Def 0) attivandone in rapida successione l’effetto,che mi consente di mandare dalla mia mano al cimitero un mostro e far valere la mia creatura durante un’evocazione Xyz come un numero di unità pari al livello del mostro scartato-afferrando con due dita una delle sue carte e spedendola con foga verso il cimitero –Scarto dalla mia mano Marionetta Orrore Umbral (Liv 3 Atk 1200 Def 300) e faccio valere il mio spettro come tre mostri-alzando una mano al cielo –Ora utilizzo la mia creatura per costruire la rete di sovrapposizione,evocazione Xyz-osservando il suo unico mostro dividersi in tre versioni identiche di se stesso e varcare la soglia di un portale dimensione rosso come il sangue –Appari dinanzi a noi terrore dell’inferno,Numero:104 Masquerade(Rango 4 Atk 2700 Def 1200-evocando successivamente da quel portale un mostro enorme con le sembianze tipiche di un giullare,con un vestito elegante bianco e oro e con delle ali blu spinose che causarono un lieve timore nell’animo di Kain -Termino qui il mio turno posizionando una carta coperta sul terreno mio caro traditore-eseguendo un gesto beffardo con la mano
-Se pensi di darmi del traditore per innervosirmi ti stai sbagliando-pescando con apparente calma la prima carta del suo deck –Metto in gioco dalla mia mano la carta magia Chiamata alle armi dell’Imperatore Meklord,che mi consente di evocare dal mio deck due mostri che nel nome possiedono la denominazione  Esercito Meklord di livello quattro o inferiore-estraendo con cura due carte dal deck e posizionandole con ardore sul dueling disk -Ecco che arrivano i soldati scelti degli imperatori,mostratevi ora in tutto il vostro onore Esercito Mecklord di Wisel(Livello 4 Atk 1800 Def 0) ed Esercito Mecklord di Granel (livello 4 Atk 1600 Def 1200)-materializzando due forme in piccolo dei loro omologhi imperiali -Ma le sorprese per te non finiscono di certo ora-continuò ridacchiando -Evoco dalla mia mano il mostro macchina Esercito Meklord di Skiel (Atk 1200 Def 1000)-mostrando uno strano sorriso deciso e combattivo,che sostituì in poco tempo tutte le preoccupazione che in precedenza attanagliavano il suo animo -Con la presenza di questi tre mostri sul terreno attivo l’effetto di Generale Meklord dalla mia mano,che mi consente di mandarlo al cimitero insieme ai miei tre mostri per evocare i cinque frammenti di un imperatore Meklord tramite evocazione speciale dal mio deck in posizione d’attacco-
-E tu pensi che io ti permetta di fare un’azione del genere-puntando con il dito il suo mostro e trasformando immediatamente la sua mano in pugno,dove dal braccio mostrava le vene pulsare per la potenza che stava usando per stringere le dita sul suo palmo -Attivo l’effetto di Masquerade,che mi da la possibilità di mandare un’unità sovrapposta al cimitero per annullare l’attivazione del potere speciale del tuo mostro ed infliggerti 800 punti di danno-con il mostro di Vector che assorbì l’unica sfera che volteggiava leggiadra intorno a lui,canalizzando il suo potere in un raggio di luce viola che colpì con violenza il bariano,facendolo leggermente indietreggiare -Ci hai provato ma il tuo piano è miseramente fallito-incrociando con entrambe le braccia al petto convinto di averlo messo in difficoltà rendendosi conto successivamente che il suo avversario invece di soffrire stava invece ridendo –CHE COSA HAI DA RIDERE?!-gli urlò con collera
-Rido per la tua mossa banale-osservando il suo ex compagno di battaglia arrabbiarsi sempre di più –Con questa mossa hai soltanto fatto il mio gioco fino ad ora-sistemandosi i cappelli con la mano sinistra -Ora posso finalmente sovrapporre i miei tre mostri Meklord e costruire la rete di sovrapposizioni,Evocazione XYz-creando un varco spazio-temporale grigio scuro come le nuvole –Mostrati a noi grande fortezza del reame metallico Numero 108:Fortezza Meklord Faraviel (Rango 4 Atk 2400 Def 2900)-invocando da dentro il portale un mostro di enorme grandezza,che con la sua sola ombra copriva l’intero campo di battaglia,una fortezza del cielo sferoidale grigio opaco,con tre grandi linee laterali rosso cremisi,che donavano all’aeronave un aspetto tetro ed oscuro,con numerosi cannoni al plasma situati ai lati della nave,con le tre unità sovrapposte che sorvolavano l’intera struttura con lentezza
-Non ho mai usato questo mostro durante la mia vita nel mondo umano-osservando la sua creatura con grande nostalgia –Ho sempre voluto celarlo agli altri per non far loro scoprire la mia vera natura-sospirando pesantemente,mentre girava con lentezza la testa verso il suo sfidante –Ma per affrontarti sono disposto ad usarlo e ad usare la sua piena potenza-facendo assorbire una delle tre sfere ai cannoni della gigantesca aeronave –Usando una delle sua unità,posso ridurre a zero l’attacco del tuo mostro numero-indicando Masquerade con il dito,venendo successivamente bombardato dai cannoni laterali,che distrussero la sua arma e lo costrinsero ad inginocchiarsi dinanzi a lui –Sfortunatamente l’uso di tale potere non mi consente di attaccarti-con il mostro di Kain che veniva irrorato da scariche energetiche e fumi che provenivano dai suoi cannoni ora fuori uso ed impossibilitati all’attacco
-E allora a cosa ti serve un mostro con un tale potere,ma che non può sferrare attacchi?-domandò l’imperatore bariano gongolando vistosamente
-Mi serve per fare questo-giocando una carta magia dalla sua mano –Attivo la carta magia Alza Rango Magico Forza del Chaos Argento-venendo irrorato mentre la attivava da tutto il potere conferitogli da Tron –Grazie al potere terrestre donatomi con fiducia dai miei amici,posso far evolvere il mio mostro in un numero chaos ricostruendo la rete di sovrapposizioni-continuò mentre delle catene argentee afferrò la creatura del bariano trasportandola nuovamente in un portale questa volta di colore argento accesso –Evocazione chaos Xyz-giungendo entrambe le mani con forza –Mostrati a noi in tutta la tua grandezza paladino meccanico,custode dei sovrani,Numero C108:Cavaliere Meklord Mechaniel (Rango 5 Atk 3300 Def 3000)-manifestando un enorme cavaliere meccanico dall’armatura bianca scintillante,una grande lancia a spirale tenuta saldamente dal braccio sinistro,uno scudo romboidale collegate sull’avambraccio destro,un maestoso elmo che mostrava i suoi due sensori ottici rosso rubino e un vasto mantello bianco che giungeva fino al terreno –Ora assisterai alla piena potenza del mio numero chaos,che mi permette quando evocato di distruggere tutte le carte magia e trappola controllate dal mio avversario-con il mostro che sbattendo semplicemente la lancia a terra,creò un fascio elettrico che spazzo via ogni carta coperta controllata da Vector –Ora Mechaniel attacca Numero 108:Masquerade con tutta la tua potenza,stoccata distruttrice-con il cavaliera che si lanciò con spietata velocità verso il beffardo giullare,impalandogli il petto con la sua lancia e distruggendolo,lasciando Vector da solo ed indifeso e con i suoi life points scendere inesorabilmente a settecento,mentre un lieve accenno di paura cominciò a farsi lentamente strada nel suo animo di fiero bariano -Termino il mio turno posizionando tre carte coperte e ti cedo la mano-
 
Kain 3200
Vector 700

 
-Non pensare che ti lascerò vincere-esclamò una voce minacciosa proveniente dal nulla ed espandersi con forza in tutto il giardino del castello –Visto che ti ho atteso per così tanto tempo-con Kain che si guardava intorno con preoccupazione
-THOUSAND DOVE SEI?!-urlò con rabbia e timore,girando con velocità la testa in cerca del suo nemico –FATTI VEDERE!-
-Non c’è né bisogno-rispose ridacchiando -Vector sa già cosa deve fare-sparendo e lasciando l’ex generale bariano nel dubbio generato dalle parole della divinità bariana,quando improvvisamente la risposta si rivelò a lui come un fulmine a ciel sereno,guardando con disprezzo ed ira il suo avversario
-Vector non dirmi che…-venendo interrotto dall’imperatore che venne pervaso da un aura oscura e minacciosa,spaccò il terreno sotto i suoi piedi
-Ho liberato Don Thousand dalla sua prigionia ed in cambio ho ottenuto i suoi poteri-aggiunse il bariano con strana convinzione nella sua voce -Ma lui vuole una cosa da me-puntando con il sito il suo ex sottoposto -Vuole il potere che tu gli hai rubato-
-SEI UN FOLLE!-urlò sbattendo con violenza il piede a terra -Non ti rendi conto che con il tuo gesto ci hai condannati tutti alla distruzione!-
-Allora ricreerò un mondo migliore con i poteri di Thousand-pescando con non curanza una carta dal deck –Attivo la carta magia Mostro resuscitato,che mi permette di richiamare un mostro caduto dal mio cimitero-facendo apparire una bara di legno al centro del campo di gioco –Ritorna a combattere mio giullare Numero 104:Masquerade-con il mostro che spaccò il coperchio della cassa con il suo bastone,uscendo in tutta la sua maestosità dal suo eterno riposo –Ora gioco la carta magia Alza Rango Magico Forza di Barian,che mi permette di ricostruire la rete di sovrapposizioni,Evocazione Chaos Xyz-con il mostro che venne risucchiato con forza dentro un portale rosso sangue –Mostrati a noi Numero C104:Masquerade Orrore Umbral (Rango 5 Atk 3000 DEf 1500)-evocando da dentro quel sanguinoso portale un giullare corrotto ornato con un lungo vestito rosso cremisi diviso in due da una lunga linea spezzettata blu scuro,due lunghe ali del medesimo colore,una maschera bianca e nera e due lunghe corna ricurve sulla testa,mentre teneva tra le sue braccia un bastone contorto con una gemma rossa brillante sull’apice
-Attivo dal mio terreno la carta trappola Evasione Forzata-esclamò all’improvviso Kain manifestando una carta raffigurante un mostro macchina fuggire con una sedia a propulsione,mentre era legato con due lunghe corde d’acciaio –Questa carta mi permette di mandare tutte le unità sovrapposte presenti in un mostro Xyz del mio avversario al cimitero-facendo uscire da esso due catene energetiche dorate,che afferrarono con forza l’unica unità del mostro di Vector,seppellendole nella profondità della terra -Se pensavi di usare il potere del tuo mostro Vector ti sbagliavi-
-Poco male si vede che dovrò cambiare strategia-ribatté ridacchiando -Attivo dalla mia mano la carta magia equipaggiamento Bastone dell’Inferno-tramutando il bastone del suo mostro in uno acuminato e con un grande teschio nero con le fauci aperte sull’apice-Che dona al mio mostro il potere di bloccare i poteri speciali della tua creatura,azzerandone l’attacco fino alla fine del mio prossimo turno e di ridurre-Facendo sgorgare dagli occhi cavi del bastone un liquido nero come la pece che pervase la scintillante armature del mostro macchina di Kain,corrodendo ogni fibra del suo essere –Ora mio potente e perverso giullare riduci in polvere il mostri del mio ex generale con Sferzata Demoniaca-con la creatura grottesca che cominciò con foga ad avventarsi verso il mostro d’acciaio
-Non così in fretta-esclamò Kain giocando con rapidità una delle sue carte coperte -Attivo la carta trappola Salvataggio Forzato,che fa ritornare nel mio extra deck il mio mostro numero salvandolo dal tuo attacco-
-Ma che ti lascia in balia del mio mostro numero-osservando il suo mostro continuare il suo attacco verso il ragazzo,dandogli una violenta stoccata con il suo bastone,che lo fece volare lontano e sbattere con violenza contro il muro del castello,riuscendo a stento a rialzarsi a causa del grave colpo appena subito,riducendo a duecento i suoi life points e le sue speranze di uscire vivo da questa situazione
-Ora che la battaglia si è conclusa per l’effetto della mia trappola posso invocare dal mio extra deck un mostro Xyz con rango inferiore a quello di Mechaniel donandogli tutte le unità sovrapposte che aveva precedentemente attaccate-cominciando lentamente a sospirare –Amico mio conferiscimi il tuo potere per sbaragliare i nostri nemici-afferrando una carta dall’alone nero come la morte –Convoco Numero 96:Nebbia Oscura-materializzando un mostro di pure tenebre dal busto imponente,che possedeva due grandi fiamme rosse che uscivano lateralmente dalle sue spalle
-Kain-esclamò l’incarnazione del numero voltandosi con paura verso il suo amico
-Stai tranquillo-rispose sorridendo e zoppicando lentamente verso il suo avversario –Non è ancora finita-
-Non avete più la possibilità di farcela-esclamò Vector scoppiando in una grassa risata -Dovete arrendervi dinanzi al mio immenso potere-udendo in lontananza delle voci avvicinarsi velocemente verso di loro,voltandosi verso il cancello del castello,che venne con forza abbattuto,rivelando dietro di esso Yuma in compagnia di Shark,Tron ed i suoi amici pronti a supportarlo durante questa missione di recupero
-Non pensavo che arrivaste così in fretta-esclamò il ragazzo ridacchiando e barcollando vistosamente per la stanchezza del duello
-Devi avere più fiducia in noi mio caro Kain-esclamò il bambino mascherato cominciando ad occuparsi istantaneamente di alcune guardie bariane,con Vector che nel frattempo con atteggiamento stizzito dalla presenza di Yuma e del suo compagno,cercò di mantenere la calma,mostrando il suo solito carattere ironico e maligno,mascherando l’incontenibile rabbia che prova nei loro confronti
-Yuma…Astral quanto tempo che non ci vediamo vero?-domandò con ironia verso i due esseri dinanzi a lui
-Vector-esclamarono entrambi con rabbia
-E’ inutile che pronunci il mio nome con collera-continuando a ridere,mentre indicava Kain divertito -In questo momento il tuo amico qui ha un bel problema da risolvere-con i due ragazzi che inizialmente non compresero le parole dell’imperatore,analizzando con attenzione la situazione dinanzi ai loro occhi,comprendendo rapidamente che Kain con solo la presenza di quel mostro numero,non sarebbe riuscito a prevalere sul bariano malvagio
-Astral cosa possiamo fare?!-domandò all’amico con il panico che si stava velocemente impossessando di lui
-Io avrei in mente un’idea-rispose l’astrale grattandosi il mento con la mano –Ma è rischiosa-
-In che cosa consisterebbe?-
-Dobbiamo dare Utopia a Kain visto che può essere la sua unica speranza di ribaltare il duello in suo favore-chiudendo e riaprendo le palpebre,mentre rivolgeva il suo sguardo verso il porta deck dell’amico
-Astral ma…-cercò di ribattere con perplessità,venendo però rapidamente interrotto dall’entità astrale
-Yuma non ci sono altre alternative!-stringendo con forza i pugni –Lo so che sto per affidare la mia vita a Kain e che tu ti preoccupi per me,ma questo atto è necessario per salvare la vita non solo di Kain-osservando la sorella di Shark indebolita sopra le spalle dell’astrale oscuro –Ma per salvare anche Rio-
-D’accordo-estraendo il mostro numero dal suo extra deck,lanciandoglielo con energia nel momento esatto in cui Vector concluse il suo turno –Prendila!-attirando l’attenzione dell’amico che afferrò con rapidità la carta lanciatagli in precedenza –Ti aiuterà a vincere-osservando con cura la carta appena donatagli,notando con rapidità che si trattava del numero 39:Utopia,mostro di punta del gioco di Yuma nonché mostro vitale per l’esistenza stessa di Astral,posandola con coraggio all’interno del suo extra deck,sorridendo con gioia nel vedere i suoi compagni fidarsi di lui
-Che cosa hai da sorridere tanto?-domandò con rabbia mentre osservava il ragazzo pescare dal deck 
-E’ arrivata la tua fine Vector-lasciando sconcertato l’imperatore con questa sua dichiarazione -Attivo la carta trappola Evocazione Accelerata,che mi consente di evocare un mostro dall’extra deck a patto che paghi metà dei miei life points-ricevendo una lieve scarica elettrica dalla carta che ridusse i suoi Life points a cento -Ora evoco Numero 39 Utopia (Rango 4 Atk 2500 Def 2000)-materializzando un grande cavaliere bianco e oro con due lunghe lame ricurve situate dentro de foderi rettangolari sulla sua vita –Attivo la carta magia Alza Rango Magico Forza di Legame,che mi permette di costruire on questo due mostri la rete di sovrapposizione,Evocazione Xyz-generando un portale bianco come l’avorio che trascinò dentro la sua luce etera i due mostri Xyz –Mostrati a noi Numero I135:Cavaliere oscuro dell’utopia (rango 0 Atk 2800 Def 2800)-invocando attraverso questo metodo di evocazione Xyz un mostro che era apparentemente una fusione dei due precedenti,con la corporatura e la struttura di Utopia,ma con i colori cromatici di Dark Mist,che lo rendevano oscuro e minaccioso dinanzi agli occhi di tutti i presenti
-Numero…ibrido-esclamò Vector balbettando –E’…è impossibile-osservando con paura il mostro dinanzi a lui
-E’ arrivata la tua ora Vector-stringendo con forza il pugno destro portandoselo al petto -Mandando tutte le unità sovrapposte di Cavaliere dell’utopia al cimitero distruggo il tuo mostro-con la creature che generò una sfera nera elettrica che colpì il mostro di Vector,distruggendolo in un solo colpo –Con questa mossa ti impedisco di conseguenza di attivare gli effetti di carte magia,trappola o mostri durante tutto il turno-cercando una gigantesca gabbia oscura,che rinchiuse al suo interno i due sfidanti –Cavaliere dell’utopia attacca Vector direttamente con il tuo fendente oscuro della tribolazione-con il numero che si lanciò con forza verso il bariano eseguendo un fendente che azzerò completamente i Life Points di Vector,concludendo con questa mossa il duello tra di loro,sancendo con la sua vittoria la loro libertà
-Non può essere-esclamò Vector con rassegnazione nel suo animo –Ho perso-
-Grazie Yuma e grazie anche te Astral-avvicinandosi lentamente verso di loro restituendogli il mostro numero che gli avevano donato -Senza di voi non c’è l’avrei mai fatta-osservando nel frattempo gli imperatori storditi dalla sconfitta di del loro capo -Ora andiamo prima che decidano di non lasciarci più andare via da qui-ricevendo un cenno affermativo da parte di tutti,cominciando a correre verso l’uscita del castello,quando all’improvviso Vector rialzandosi di scattò,materializzò un spada rosso sangue,pronto ad uccidere la ragazza con le sue mani pur di non lasciarla insieme a Kain e ad i suoi amici,con Shark che comprendendo rapidamente le intenzioni dell’imperatore,si frappose tra lei e lui,venendo trafitto insieme a sua sorella,senza riuscire a proteggerla,cadendo dolorante a terra insieme a Rio,la quale cadde di peso dalle spalle di Dark Mist accanto al fratello,toccandosi la zona trafitta con le mani soffrendo atrocemente dianzi ai volti sconvolti di tutti gli esseri venuti in loro soccorso,con Kain che pervaso da un profondo senso di rabbia ed odio per Vector,si fece pervadere da un istinto selvaggio che lo portò a sfoderare la sua spada cremisi e ad ingaggiare uno scontro rapido contro l’imperatore.
-ANDATE VIA!-urlò con forza il ragazzo,mentre eseguiva fendenti e stoccate contro Vector -Ci penserò io a Shark e Rio-continuò senza voltarsi –DARK MIST PORTALI IN SALVO-urlò Kain in preda alla rabbia
-Ma…-Tentò Yuma di obiettare venendo però afferrato da Dark Mist,che generando un portale con il suo potere,cominciò a buttare al suo interno ogni singolo essere venuto a salvarli,facendo un segno d’intesa con Kain con la mano prima di varcare anch’egli la soglia e di sparire al suo interno,chiudendolo successivamente in modo tale che nessun bariano potesse seguirli.
Il ragazzo distratto da quel gesto venne colpito da uno dei violenti fendenti di Vector,scaraventandolo vicino a Rio e Shark,agonizzando per il dolore causato dalla grave ferita appena causatagli dall’imperatore,quando all’improvviso i tre ragazzi furono avvolti da una strana luce giallastra,che li fece scomparire dinanzi agli occhi increduli e rabbiosi di Vector,che cominciò a urlare con rabbia al cielo,maledicendo Kain con tutta la rabbia che aveva in corpo,sbattendo con forza i pugni a terra dinanzi agli occhi increduli degli altri imperatori,che guardavano allibiti la sparizione attuata dal loro ex generale,chiedendosi in quale luogo si fosse diretto per sfuggire alla loro ira.
 
Note dell’autore
Rio:Ma mi dovevi per forza far colpire da Vector
Shark:Ciò provato a proteggerti ma….
Rio:Non stavo parlando con te ma con quell’idiota dell’autore
Io:Che centro ora,io racconto i fatti non li scrivo
Rio:No,tu li scrivi!
Io:…….(Scappo)
Rio(inseguendomi):Codardo torna qua
Shark:Mi hanno lasciato qui da solo,ma va be quindi chiudi io il capitolo
Allora cari lettori e lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 15
*** La divinità esiliata ***


La divinità esiliata
 
In un luogo lontano dal terrore provocato dall’atmosfera oscura e ombrosa del mondo bariano,in una terra ormai dimenticata ed ubicata in esilio tra le dimensioni,Kain giaceva svenuto sopra un vasto campo verde,con un sole giallo alto nel cielo che gli irrorava delicatamente il viso con i suoi caldi raggi e con il vento che lo solleticava,causando un lento risveglio dal suo stato di torpore,aprendo con difficoltà i suoi occhi stanchi e tentando di sollevare il busto affaticato e provato dalla battaglia,posizionandosi in posizione seduta sopra l’erba ed osservando con curiosità la dimensione singolare dove era stato trasportato dal portale
-Dove sono?-alzandosi lentamente da terra,toccandosi con dolore la ferita al petto causatagli da Vector durante il duello –E dove sono Rio e Shark?-cominciando lentamente a barcollare per il vasto terreno senza limiti,tentando di trovare almeno una singola traccia del passaggio dei due fratelli all’interno di quella strana realtà,scrutando con occhio attento ogni singolo albero elicoidale o caverna,afinché riuscisse a trovarli e a ricondurli con lui a casa insieme a tutti i loro amici,quando improvvisamente una strana voce grave e profonda si insinuò nella sua mente pronunciando il suo nome,venendo attirato quasi come fosse ipnotizzato attraverso uno strano percorso di pietra lavica,che lo condusse dinanzi ad un palazzo dorato con quattro grandi torri situati ai suoi angoli,che sembrava grattare il cielo con le punte dei suoi tetti conici e con un ponte levatoio d’argento abbassato,che lo portò dentro una grande e maestosa sala decorata da un grande tappeto rosso e numerosi arazzi rappresentanti dei simboli runici antichi,trovandovi al suo interno i due fratelli a terra semi-incoscienti,ma agonizzanti per la ferita inferta loro dall’imperatore ed uno strano ragazzo dai capelli biondi rivolti all’indietro,avvolto da una tunica bianca con simboli dorati,che teneva tra le sue mani un lungo bastone nero con una gemma rosso sangue incastonata sull’apice,il quale guardava con espressione seria ed allo stesso tempo compassionevole i due ragazzi distesi e senza forze per il dolore
-Benvenuto Kain-esclamò l’entità senza voltarsi e sbattendo una volta il bastone sopra il pavimento
-Che cosa stai facendo ai miei amici?-domandò digrignando i denti stringendosi con forza il petto con la mano destra,venendo nel frattempo osservato dal giovane,che voltandosi verso di lui gli diede uno sguardo contenente un’espressione indifferente e priva di emozione
-Proprio niente-manifestando un piccolo sorriso ironico -Li sto osservando lentamente finire nell’oblio-facendo arrabbiare con questa sua affermazione ancor di più il bariano,il quale si precipitò immediatamente verso di lui sfoderando la sua spada,raccogliendo le ultime forze che gli erano rimaste in corpo,ma quando cercò di colpirlo con un fendente fu bruscamente arrestato e spazzato lontano da una barriera di luce creata dall’entità,che gli impediva di passare ed andare a salvare i suoi amici,cercando in tutti i modi di distruggerla con colpi poderosi che lo portarono ben presto al limite delle sue capacità,con la ferità inflittagli dall’imperatore che cominciò a pulsare violentemente,crollando in ginocchio ed osservando lentamente la barriera sparire,cercando di curarsi il più velocemente possibile dal danno subito tramite l’uso del Riokomi,con il giovane dai capelli biondi che non appena comprese cosa stesse tentando di fare Kain,gli diede un violento pugno allo stomaco,che lo fermò dal curarsi,facendolo stramazzare al suo dal dolore,stringendosi con entrambe le braccia il punto danneggiato dal colpo del ragazzo.
-Io non userei al tuo posto il Riokomi-rilassando le dita che prima componevano il suo pugno destro -In questo stato potresti anche morire se tu lo usassi-lasciando incredulo il bariano nel capire che quello strano ragazzo conosceva il segreto della sua abilità,tentando di rialzarsi lentamente dal pavimento,guardando nel frattempo con occhio interrogativo lo strano essere dinanzi a lui
-Chi sei tu per conoscere il mio segreto?-digrignando i denti per lo sforzo,tentando di non crollare a terra
-Visto che vuoi sapere chi sono io perché non accontentarti-iniziò l’entità ridacchiando con ironia -Il mio nome è Drakor divinità esiliata da Thousand in questo mondo all’infuori dell’universo,in modo tale che io non possa fermare il suo piano di conquista dei tre mondi-allargando entrambe le braccia al cielo
-Una divinità!-disse stravolta seguendo qualche passo all’indietro per lo shock
-Io sono colui che creò il mondo Astrale,il mondo Bariano e l’universo terrestre-materializzando tre ologrammi che esponevano le tre dimensioni –E per mantenere l’equilibrio su due di loro-mettendo in risalto una dimensione azzurra ed una rossa –Creai due entità che governassero con equità questi due mondi-materializzando due figure umanoidi olografiche –Don Thousand per il mondo Bariano ed Eliphas per il mondo Astrale-
-E la Terra?-domandò incuriosito il bariano respirando affannosamente –Non ha un protettore-
-Decisi di lasciarla libera agli uomini,senza sovrani o divinità a comandarla per vedere come si sarebbe sviluppata tale razza senziente-osservando il ragazzo che evidentemente sfinito,cedette alla fatica,sedendosi sopra il pavimento ansimando per il dolore,cercando di ascoltare le parole della divinità,tentando di non perdere coscienza e di svenire,con Drakor che accorgendosi di tale condizione,creò una sfera di luce rossa dal suo palmo sinistro,curando le gravi ferite che l’ex generale aveva riportato durante il suo breve duello con l’imperatore
-Ti ringrazio-rialzandosi lentamente in piedi ed eseguendo nel mentre un mezzo inchino di riconoscenza
-Non c’è bisogno che mi ringrazi per così poco-incrociando entrambe le braccia la petto –Ho fatto solo il necessario affinché non passassi a miglior vita-incrociando le braccia al petto,ricominciando la sua spiegazione -Tutto nei tre universi stava prosperando in pace e tranquillità,quando improvvisamente Thousand decise di tradirmi colpendomi alle spalle e relegandomi in questa prigione dove io non posso uscire,cercando di distruggere i tre mondi che con fatica creai,venendo duramente sconfitto da un’entità astrale figlio di Eliphas-grattandosi il mento con la mano –Un certo Astral-con Kain che cercò di mascherare la sorpresa nel sentire che l’amico di Yuma aveva sconfitto già una volta la divinità bariana -Dopo lo scontro però l’astrale perse la memoria,venendo imprigionato all’interno di uno strano portale a forma di cancello,lo stesso Thousand fu imprigionato dagli stessi abitanti di Barian all’interno del mare del dolore-sospirando pesantemente per la preoccupazione -Mi sconcerta il semplice fatto che un bariano l’abbia liberato solo per avere la sua vendetta-sbattendo una volta il bastone sopra il pavimento -Non sa di aver condannato la sua anima e il destino dei tre mondi,ma anche il tuo destino visto che hai privato Thousand del suo potere più potente…il Riokomi-
-Come fai a sapere tutto questo se sei rimasto intrappolato in questo luogo?-
-Anche se mi ha intrappolato in questo esilio etereo,tale prigionia non mi ha di certo impedito di poter usare parte dei miei poteri per osservare lo svolgere degli eventi dall’esterno-
-Allora perché ci hai portato tutti e tre qui da te?-chiese incuriosito,ponendosi entrambe le mani sotto il mento –Di certo non mi hai convocato qui da te solo per aiutarmi a salvare i miei compagni-continuò spazienti il ragazzo
-Sei un bariano molto sveglio mio caro Kain-iniziò Drakor ridacchiando vistosamente --Ti ho convocato qui da me solo per stringere un patto-generando una sfera di luce dello stesso colore di quella che la divinità usò in precedenza per curarlo -Io curo i tuoi amici che secondo me ne hanno ancora per poco e tu in cambio elimini Thousand per conto mio-venendo afferrato con furia per il colletto della tunica e sollevato lentamente in aria
-Non ho mai stretto patti con divinità come voi-stringendo ancor di più i pugni sopra la candida stoffa –Siete subdoli ed ingannevoli-
-Se davvero non vuoi fare patti con me allora lasciamo che i tuoi amici muoiano-venendo rapidamente mollato dal bariano che digrignò i denti per la rabbia e strinse i pugni per l’ira –Secondo me la proposta che ti ho appena fatto mi sembra abbastanza vantaggiosa per entrambi-con la divinità che osservò la ragazza dolorante a terra,farsi sempre più bianca e pallida
-D’accordo Drakor-esclamò con tono sottomesso –Accetto il patto,ma in cambio curali subito-studiandolo con lo sguardo,mentre lentamente si avvicinava ai ragazzi,fermandosi improvvisamente,lasciando sconcertato il ragazzo che non comprendeva tale ripensamento –Perché non li stai curando?!-
-Ci sarebbe però un piccolo problema nel curarli-esclamò con tono pacato,girandosi verso il bariano
-QUALE SAREBBE IL PROBLEMA?!-urlò con impazienza sbattendo il piede a terra,incrinando in parte il pavimento sotto la sua suola
-Se li curassi ristabilirei la loro memoria di bariani-scioccando Kain con le sue parole
-Memoria di bariani!-correndo al fianco della divinità osservando con stupore i suoi amici
-Loro sono gli imperatori Merag e Nasch,scomparsi per mano di Vector molti anni or sono- con Kain che guardò quella che per tutto il tempo per lui era Rio Kamishiro,rivedendo in lei il volto della sua amata Merag che dopo tanti anni di agonia e di tristezza aveva finalmente ritrovata,venendo rapidamente avvolto da degli strani ma perpetui dubbi che pervasero completamente la sua mente,interrogandosi sul loro destino dopo che ella avrà ritrovato la memoria –Vuoi che li curi ugualmente pur sapendo che non potrebbero più essere le stesse persone che hai conosciuto?-
-Drakor curali-esclamò con secchezza il ragazzo,mettendo da parte ogni dubbio –Sarà il futuro a dirmi se ho fatto la scelta giusta-con il dio che udendo le parole ricche di decisione del suo alleato,creò altre due sfere di luce colore cremisi,sollevando in aria con i suoi poteri i due ragazzi,avvolgendoli entrambi con due luci rosse,che velocemente si trasformarono in fasci biancastri,che cominciarno a curare ogni loro ferita e con dei fasci argentei che cominciarono flebilmente ad uscire dai loro occhi e dalle loro
-Che sta succedendo?!-domandò preoccupato il bariano indicando i fasci argentei
-La rigenerazione ricostruisce anche la memoria-continuando nel suo rituale di cura,ripristinando e riparando ogni singolo danno sia fisico che mentale,con il processo che continuò per dei lunghi minuti,fino a quando la luce non cominciò ad affievolirsi ed i corpi dei due ragazzi riposati sul terreno,svenuti e senza alcun cenno di risveglio
-Avevi detto che li avresti salvati!-esclamò rabbiosamente il bariano osservando i sue ragazzi non svegliarsi -Non uccisi!-cercando di trattenersi dallo scatenare la sua rabbia
-Ed è quello che ho fatto visto che sono solo svenuti-incanalando nuovamente il suo potere dentro il suo corpo -Sei troppo impulsivo amico mio-esclamò ridacchiando –Dovresti prendere le cose con più calma-guardando il ragazzo accertarsi della veridicità delle sue parole
-Ora sono costretto a mantenere il patto-sospirando di sollievo e poggiando entrambi i ragazzi sopra le sue spalle -Sconfiggere Thousand per ricambiarti del favore-dandogli le spalle -Ma ho una semplice domanda, come facciamo a tornare a casa?-
-Questo lascialo fare a me-giungendo entrambi i palmi delle sue mani e materializzando una piccola sfera di energia giallastra,che si trasformò in un portale verso il pianeta Terra,allontanandosi lentamente da loro,indicando con il dito indice l’ingresso appena generato
-Ci rivedremo ancora?-domandò Kain,camminando verso il portale soffermando dinanzi all’ingresso
-Non credo,ma se dovesse succedere forse nell’aldilà come tuo traghettatore-causando una leggera risata da parte del bariano,che per niente intimorito attraverso il varco dimensionale,ritrovandosi all’interno del laboratorio Arclight,dove tutti si stavano crucciando per quello che era accaduto all’interno del castello di Barian,con lo stesso Dark Mist che non riusciva a capacitarsi di come avesse potuto abbandonare il suo unico amico e compagno alla mercé del nemico,quando improvvisamente alle sue spalle sentì una presenza che si ergeva dietro di lui,voltandosi con rapidità ed osservando con Kain con in spalla Rio e Shark,svenuti ma sani e salvi,seguito dagli altri ragazzi,che vedendo il bariano nuovamente tra loro cominciarono ad assalirlo di domande sul come lui sia riuscito a scappare,venendo rapidamente e facilmente eluse dall’ex generale che portando tra le sue spalle i corpi inermi dei due fratelli,si diresse con rapidità verso Tron con espressione seria e crucciata
-Risponderò più avanti alle vostre domande-iniziò con decisione e stoicità nel suo volto –Ma ora necessito di un luogo dove questi due possano riposarsi e recuperare le forze-guardando con intensità Tron,che con un semplice cenno della mano,generò un portale per l’interno della magione Arclight,in modo tale da dare ospitalità ed asilo ad i due fratelli stanchi e feriti dalla battaglia,entrandovi al suo interno insieme alla sua famiglia adottiva terrestre,fermandosi per qualche istante dinanzi all’apertura del varco
-Vi farò avere loro notizie al più presto-si rivolse ai suoi amici terrestri con calorosità –Non appena si sveglieranno-sparendo all’interno del portale,lasciando esterrefatti ed allo stesso tempo preoccupati tutti ragazzi del gruppo,che sospirando cominciarono a salutarsi ed a dirigersi lentamente verso le loro case,con la luna che si ergeva alta nel cielo e con mille preoccupazione a farne da padrone,con i bariani che alle loro spalle tramavano,affinché il mondo non avesse conosciuto solamente il vero significato della sofferenza.
 
Note dell’autore
Io:Non mi aspettavo questo colpo di scena
Four:Si non te l’aspettavi,sei tu che scrivi
Io:Lo volete capire che non sono io a scrivere
Dark Mist:Scrivo io,qualche problema
Rio:Ma non farmi ridere
Shark:Dai è evidente che non sei tu a scrivere,ci sono pochissimi errori di grammatica,tu sei completamente sgrammaticato quando scrivi
Dark Mist:Si si Shark,credici
Io:Basta è arrivato il momento di dire la verità
Rio:Finalmente
Io:……(scappato)
Rio:Ma non ci posso credere l’ha fatto di nuovo

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Capitolo 16
*** La cruda realtà ***


La cruda realtà
 
La luna si ergeva alta nel cielo notturno che avvolgeva l’intera città di Heartland,limpido e senza una nuvola a turbare l’apparente calma che regnava in quella strana atmosfera tetra ed oscura che la notte portava con se,con il vento che soffiava dolcemente per tutta la città e che si insinuava con delicatezza attraversa una piccola finestrella della magione Arclight,al cui interno erano situati in una stanza da letto i dormienti fratelli Kastle,sopra due letti singoli posizionati l’uno accanto all’altro,con la stanza lievemente illuminata da una piccola luce soffusa,generata da una piccola candela su di un comodino tra i due letti,con Kain che li osservava preoccupato,concentrandosi maggiormente sulla sua amata,cominciando lentamente a dubitare dell’operato della divinità,visto che non riusciva a scorgere alcun segno di miglioramento della loro condizione fisica e mentale,uscendo dalla stanza con rassegnazione,non prima di guardare un’ultima volta Rio mentre si chiudeva la porta alle spalle,cominciando lentamente a camminare per il lungo corridoio dell’immensa struttura,giungendo dinanzi ad una lunga rampa di scale,scendendo lentamente ogni gradino con estrema pesantezza,con la sua mente che in quel momento veniva avvolta dai dubbi e dalla perplessità,non rendendosi conto di essere arrivato all’interno del salone del castello,dove Four stava gustando un tazza di caffè per riprendersi dalle esperienza che poco tempo prima lo avevano coinvolto,scorgendo con la coda dell’occhio il suo fratello adottivo allontanarsi come un’ombra
-Dove pensi di andare?-chiese Four incuriosito dal suo strano comportamento,mentre continuava imperterrito a sorseggiare la sua bevanda
-Intendo farmi una passeggiata per rilassarmi un po’-rispose sospirando,arrestando nel mentre la sua marcia,rimanendo di spalle e senza la volontà o le forze mentali per guardare negli occhi una delle persone più importanti della sua vita
-Allora ti farò compagnia-con il mezzano che poggiò la tazzina vuota sopra il tavolino,alzandosi dalla poltrona dov’era seduto ed avvicinandosi con calma verso il bariano Sempre se ti fa piacere avere accanto la mia persona-poggiandogli una mano sulla spalla,mostrando un grande sorriso sul viso
-Perché no-aggiunse rassicurato il ragazzo,che manifestò un piccolo sorriso malinconico –Sarà bello avere qualcuno che mi fa compagni-aprendo lentamente la porta del salone,dirigendosi insieme al fratello adottivo verso l’ingresso della residenza Arclight,varcandone la soglia e ritrovandosi all’esterno dell’edificio,dentro il giardino ben curato,dirigendosi con lentezza verso il parco di centrale della città,con Four che nel frattempo veniva assalito dai dubbi sulla reale condizione del suo amico e della mancanza di danni nei corpi di Rio e Shark,osservando in cerca di risposte la figura dell’amico,accelerando il passo e posizionandosi accanto a lui,venendo improvvisamente scosso dalla vista di una lacrima scendere lentamente sul suo viso,che fece velocemente svanire ogni singolo pensiero dalla sua mente
-Kain-esclamò il mezzano Arclight con voce leggermente incupita –Non è stata colpa tua-
-Potrà anche essere vero-esclamò il ragazzo continuando imperterrito a camminare,cominciando però leggermente a barcollare,mentre si toccava la testa con la mano sinistra –Ma tutto questo non toglie che non sono stato in grado di proteggerla-varcando la soglia del parco e venendo colto da un forte capogiro,che gli fece perdere l’equilibrio,con il fratello che con scatto repentino riuscì ad afferrarlo per un braccio prima che cadesse frontalmente sopra il ruvido asfalto,avvicinandolo il più delicatamente possibile a se,caricandoselo sulle spalle,mentre il ragazzo con sguardo vuoto e smarrito indicava con il dito indice una panchina situata in lontananza,con il ragazzo che lentamente avanzò deciso verso quel piccolo punto di ristoro fisico,poggiandolo lentamente sopra di essa,stando attento a non danneggiarlo ancora di più,sedendosi accanto a lui ed osservandolo con apprensione
-Tutto bene?!-esclamò con un lieve tono spaventato –Stai perdendo lentamente colore-vedendolo diventare sempre più pallido e dismesso
-Non è niente-esclamò con il fiatone cercando di rassicurare il fratello -Mi serve solo un po’ di tempo e starò di nuovo meglio-tentando di nascondere con quelle parole il malessere che si era portato dietro da quando era tornato dalla dimensione eterea,quasi come se le cure ricevuto all’interno del santuario di Drakor non fossero servite a ripristinare il suo corpo,toccandosi nel mentre con lentezza la fronte ed alzando lo sguardo verso Four,il quale lo fissava spaventato e con la bocca semi-aperta –Qualcosa non va Four?-domandò leggermente affaticato –Hai visto qualcosa di strano e non vuoi dirmelo?-eseguendo una piccola risatina,che però non riuscì a ridestare il suo accompagnatore dal suo stato di shock
-Il…il tuo occhio sinistro-disse con voce tremante,indicando la parte del suo corpo con il dito,lasciando Kain apparentemente stranito dalla sua affermazione,il quale toccandosi l’occhio con la mano,osservò rapidamente la sua mano,rabbrividendo nel vedere del sangue su di esso,non riuscendo inizialmente a comprendere la fuoriuscita della sua linfa vitale dal suo occhio senza l’impiego del Riokomi o di altri poteri,quando all’improvviso la sua testa fu pervasa da un forte capogiro,che gli fece emettere un breve urletto,prima di svenire rapidamente sopra la spalla del fratello,ritrovandosi rapidamente catapultato dentro la città principale di Barian prima della guerra con il regno astrale,guardandosi velocemente intorno ed osservando ogni singola anima bariana passargli accanto ed anche attraverso di lui,quasi come un’ombra che viaggia nel mondo dei vivi,scorgendo in lontananza il se stesso del passato che varcava un piccola porta in legno di una struttura color rosso acceso,con uno strano simbolo pitturato sopra la grande facciata ovoidale,raggiungendolo il più fretta possibile e varcando con una poderosa spinta la porta d’ingresso si ritrovò dentro quella che sembrava uno studio ovale con apparecchiature e macchinari medici sparsi per tutto il perimetro della stanza,osservando con sua grande sorpresa se stesso in compagnia di un essere avvolto in una grande cappa bianca con il cappuccio che celava il suo volto,con il simbolo della facciata impresso sul suo vestito di un colore blu notte,che si ergeva leggermente ricurvo su di un bastone bianco con una sfera di metallo situata sull’apice
-Mi dispiace ragazzo-esclamò il medico con voce dismessa –Ma dagli esami appena fatti non arrivano buone notizie per te-esaminando una serie di analisi olografiche generate da una strana gemma rosso sangue romboidale -Hai contratto la Tordar,una malattia che consuma lentamente ogni tua cellula vivenete,fino a quando non deteriorerà completamente il tuo corpo fino a farti perdere completamente le forze sia fisiche che mentali,con il tuo corpo che si riempirà di vene nere e con il sangue che a volte uscirà dai tuoi occhi-massaggiandosi lentamente la fronte con la mano per lo sconforto –Purtroppo non esiste una cura a questa malattia-lasciando Kain completamente spiazzato nell’apprendere una tale notizia,rimanendo fermo e immobile ad assistere all’incontro tra il se del passato ed il medico,con il primo che sospirava con aria di rassegnazione e di sconforto
-Quanto mi resta da vivere?-domandò sedendosi sopra una sedia collocata dinanzi ad una piccola scrivania situata al centro della stanza
-Difficile confermarlo-osservando l’orologio alle sue spalle -Questo è stato un lieve attacco e la malattia sembra essersi stranamente arrestata-aggiunse generando un cauto ottimismo -Ma in realtà non so quando si potrebbe manifestare di nuovo,il mio consiglio in questo caso è vivi finché puoi-
-Che bel consiglio-esclamò il bariano con sarcasmo,dandogli improvvisamente le spalle -La ringrazio-continuò con ironia,sentendo improvvisamente una voce il lontananza che lo stava chiamando,allontanandosi rapidamente da questo sogno e venendo rapidamente condotto nel mondo reale,dove trovò Four avvinghiato a lui,che piangeva e singhizzava con accanto il suo corpo
-Kain…Kain,svegliati!-continuò il fratello scuotendolo un poco,notando lentamente il bariano uscire da quello stato di ipnosi –Se i finalmente sveglia-poggiandolo lentamente per lungo su tutta la panchina
-Che cosa è successo?-sussurrò il bariano toccandosi con la mano destra la fronte sudata dall’incubo
-E’ inutile che lo domandi a me se non lo sai tu-esclamò Four con tono stizzito ed allo stesso tempo gioioso
-Come posso saperlo io?!-cercando di rialzarsi lentamente senza però alcun successo,pensando e ripensando in quello stesso istante cosa aveva appena visto ed udito –Non ha senso tutto questo-sbattendo con forza il pugno sopra il ferro che ricopriva l’artefatto cittadino  -Come posso essere malato e non saperlo?-portandosi entrambe le mani capelli -Perché non me lo ricordavo?-portandosi una mano sotto il mento -Questa è una cosa che non avrei mai voluto scoprire-sospirando pesantemente -Nessuno dovrà mai sapere delle mie condizioni-voltandosi con fermezza verso il fratello -Non so quanto mi rimanga da vivere ma intendo adempiere alla mia missione,proteggerò questo mondo anche a costo della vita-
-Kain…spiegami che cosa ti è successo!-esclamò Four con sguardo evidentemente preoccupato,mentre gli teneva entrambe le mani dentro le sue,rimanendo lievemente allibito da una tale reazione di affetto da parte del mezzano Arclight
-Non credo sia niente di grave-rispose un po’ scosso -La stanchezza e lo scontro con Vector debbono avermi indebolito tantissimo,senza che io me ne accorgessi-grattandosi la testa nervosamente -Ma non ti preoccupare mi riprenderò-concluse ridacchiando tentando di consolare il fratello senza alcun risultato,con quest’ultimo che pensava che ci fosse una spiegazione più attendibile,che l’amico non voleva riferirgli in quel determinato momento,quando all’improvviso entrambi i ragazzi udirono una forte esplosione provenire in lontananza,osservando giungere dalla magione Arclight del fumo nero e rosso che si alzava sempre di verso il cielo,correndo il più velocemente verso il luogo della loro residenza e trovando dinanzi ai loro sguardi scioccati e confusi,i loro familiari a terra svenuti e privi di energie ad eccezione di Tron che barcollando cercava di camminare verso i due nemici,che non erano altro che Shark e Rio che tramite i loro dueling disk mandarono all’assalto il loro mostro,finendo il duello contro il capostipite della famiglia Arclight,il quale cadde anch’egli a terra svenuto e senza più alcuna possibilità di reagire,con Kain e Four che corsero con foga verso di loro,con il secondo che prese tra le sue braccia il padre ferito ed il primo che esterrefatto,osservava allibito i due fratelli una volta loro alleati
-SIETE PER CASO IMPAZZITI!-urlò il mezzano dalle retrovie,osservandoli con rabbia ed odio –CHE COSA VI ABBIAMO FATTO PER MERITARCI TUTTO QUESTO?!-con i due fratelli che sena parlare,si trasformarono in due versioni bariane di loro stessi,osservandolo con indifferenza,lasciandolo completamente scioccato ed allibito nel vedere la loro vera forma –Non può essere…-esclamò Four cercando di comprendere quello che gli stava accadendo intorno –Voi siete bariani-tremando per la paura
-Se ci vedi in questa forma allora è certo che noi siamo del mondo Bariano-esclamò Shark con tono ironico,sistemandosi il mantello posto alle sue spalle,con Rio che osservava con sofferenza sia Four sia Kain,non riuscendo a trovare il coraggio di proferire anche solo una parola per affrontare i due ragazzi dinanzi a lei
-Perché avete fatto tutto questo?-domandò il ragazzo spiazzato ed intristito nel vedere la sua ragazza attaccare la sua famiglia -Che motivo c’era di fare del male a delle persone che non hanno fatto altro che aiutarvi per tutto il tempo?-continuò con voce dismessa e con le lacrime che minacciavano di uscire dai suoi occhi
-Erano dei nemici-esclamò con freddezza,schioccando le dita e materializzando un portale rosso cremisi alle sue spalle -Non esiste un’altra spiegazione-voltandosi verso il portale
-SHARK!-urlò Four con rabbia –FERMATI E AFFRONTAMI!-attirando l’attenzione dell’imperatore,che si voltò lentamente osservandolo con sguardo truce ed iracondo
-Non è il tempo del nostro scontro-esclamò con freddezza -Dimenticati quel nome perché da oggi io sarò conosciuto come Nasch imperatore dei bariani-saltando all’indietro verso il portale e lasciando sua sorella dinanzi ai due ragazzi,la quale non riusciva a fare neanche un passo verso il luogo dove si era diretto suo fratello,con Kain che si avvicinava con cautela verso la ragazza,barcollando a causa dell’immenso sforzo fisico provato in durante il suo viaggio nel suo mondo di origine
-Devo chiamarti Rio o Merag?-domandò il ragazzo inciampando ed atterrando sulle sue ginocchia stanche e danneggiate,mentre del sangue fuoriusciva lentamente dai suoi occhi
-Chiamami come vuoi-soffrendo internamente nel vedere il suo amato ridotto in quello stato -Il nome con cui mi vuoi chiamare non m’importa-
-Perché avete fatto del male a queste povere persone che non vi avevano fatto niente-alzando lentamente la testa osservandola con aria interrogativa e piena di confusione,cosservando nel mentre Rio sospirare e voltarsi mentre camminava lentamente verso il portale,quando improvvisamente il suo braccio fu afferrato dall’ex generale,che debilitato cercava di tenerla stretta all’interno della morsa della sua mano,mentre a quattro zampe cercava di sorreggere il peso del suo corpo che si faceva sempre più rigido e pesante
-Non seguire tuo fratello-la supplico stringendole ancor di più la veste del braccio –Rimani con noi-lasciandosi cadere al suolo senza forze,osservandola con i suoi occhi stanchi,inginocchiarsi dinanzi a lui con le lacrime che rigavano il suo viso
-Non posso Kain-accarezzandogli con dolcezza il viso -Abbiamo di colpo scoperto di essere dei bariani ed ora siamo costretti a stare con loro-stringendo per la rabbia il pugno sinistro -A sacrificarci per la loro causa-distogliendo velocemente i suoi occhi da quelli di lui –Io non posso più stare con voi-alzandosi in piedi -Noi bariani saremo sempre costretti a combattere gli umani per conquistare il loro mondo-
-Non è vero-esclamò tentando di farle cambiare idea –Guardami-esclamò con decisione -Sono la dimostrazione che umani e bariani possono vivere insieme in armonia-tentando di rialzarsi con l’aiuto delle sue braccia -Perché devi fare una cosa che non vuoi?!-
-Capiscimi Kain-dandogli le spalle -Io devo stare insieme a mio fratello-correndo verso il portale,sparendo dentro di esso e lasciando Kain,che osservava incredulo,l’ambiente che gli stava intorno,con le fiamme e la sofferenza a farle da padrona,osservando suo fratello correre ad aiutare i suoi familiari feriti e rivolgendo un ultimo sguardo verso il punto dove la sua amata era sparita,sussurando debolmente il suo nome,prima di svenire e di accasciarsi al suolo,con il vento che logorava le sue ossa e la notte a celare tutto il dolore agli occhi del resto del mondo.
 
Note dell’autore 
Rio:Mi dispiace
Io:Per cosa?
Rio:Mi dispiace il semplice fatto che tu sia un inetto,ci voleva tanto a scrivere il capitolo!
Io:Hey anche io ho avuto da fare in questi giorni
Kain:Dai per una volta che ha ragione non puoi attaccarlo così duramente
Rio:Forse hai ragione,ma ciò non toglie che sia un pessimo autore
Io:Grazie per il complimento sono commosso
Ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 17
*** I tre volti di Kain ***


I tre volti di Kain
 
In quella notte di terrore ed angoscia dove le fiamme generate dallo scontro con i fratelli bariani si stavano lentamente estinguendo,Four osservava incredulo l’ambiente intorno a lui,dove vi era la sua famiglia sconfitta che giaceva davanti ai suoi piedi,priva di sensi e senza alcun segno di reazione e Kain svenuto con il viso rivolto verso il cielo e con la bocca aperto quasi come se l’urlo emesso in precedenza non volesse mai giungere,manifestando tutto il suo dolore per la perdita della persona a lui più cara,mentre il mezzano Arclight girava per le macerie,caricandosi di peso tutti i suoi familiari sopra le spalle ed entrando all’interno dell’unica ala rimasta ancora in piedi dopo il precedente incontro,con la sua mente che nel frattempo veniva attanagliata dai dubbi e dalla paura che un incubo del genere potesse non finire mai,poggiando nel mentre ognuno di loro sopra quello che restava del divano del salone,ponendoli l’uno accanto all’altro,svenendo successivamente sopra il pavimento e facendo piombare nuovamente l’intera abitazione in un silenzio quasi tombale e con solo il vento a farne da lieve sottofondo,scuotendo nel mentre le capigliature dei giovani completamente assopiti e risiedenti nei loro mondi onirici,estraniandosi totalmente dalle vicende del mondo esterno.
Durante il suo sonno forzato,Kain si risvegliò improvvisamente dentro quello che somigliava ad un paesaggio verdeggiante,con l’erba che si muoveva dolcemente mossa da un lieve venticello provenire dalla sua destra,le fronde degli alberi danzare al ritmo di quella folata ed i raggi solari che con dolcezza accarezzavano il terreno ed il suo volto con una luce quasi soprannaturale e priva di malizia,con l’interezza e l’integrità della natura a fungereda pacificatori all’interno dell’animo del ragazzo,il qual alzandosi lentamente in piedi si guardò intorno,prima di cominciare lentamente a camminare per quella vasta pianura,cercando di comprendere dove esattamente si trovasse,prima di venire distratto da un debole singhiozzio provenire in lontananza,che attirò la sua attenzione,facendole correre velocemente verso quella fonte sonora,che si faceva sempre più forte,scorgendo quello che sembrava un bambino da capelli simili ai suoi,avvolto in una tunica bianca come la neve,che stava seduto con le gambe che pressavano contro il suo stomaco,avvolte dalle braccia e dalla testa,che cercava di nascondere il suo volto all’interno della sue ginocchia,lasciando però trasparire delle lacrime che cadevano copiosa dal suo viso e che continuavano il loro percorso attraverso le gambe prima di giungere a terra,che esclamava nel mentre delle parole incomprensibili e privi di alcuna logica
-Cosa c’è che non va ragazzo?-domandò il bariano avvicinandosi lentamente a lui e poggiandogli con dolcezza una mano sopra la folta chioma,strofinandola con cura
-Mi...mi…ha lasciato-rispose singhiozzando e senza sollevare neanche per un istante i suoi occhi verso colui che gli aveva posto la domanda
-Chi ti ha lasciato tua madre…tuo padre?-chiese incuriosito e preoccupato,girando nel mentre lo sguardo tutt’intorno a lui,tentando di scorgere qualcun altro oltre a loro
-Mi hanno lasciato tutti….anche la persona a cui volevo bene più di tutte le altre-continuò il bambino,lasciando Kain completamente confuso e stranito,il quale non capiva che cosa il piccolino cercasse di fargli capire –E questo è capitato anche a te purtroppo-continuò alzando la testa verso il generale,che nello stesso istante in cui il bambino eseguì quel gesto,rimase completamente paralizzato nel vedere che il viso di quel piccolo essere somigliasse a lui quando era ancora un giovane bariano,rialzandosi lentamente in piedi ed indietreggiando con lentezza,tentando di allontanarsi il più possibile da lui,non distogliendo però i suoi occhi da quelli del bambino,che lentamente si alzava dal suolo tenendo tra le sue mani quello cha all’apparenza sembrava un medaglione dorato,stretto tra le sue piccole mani
-Com’è possibile?!-si domandò ad alta voce mentre tremava come una foglia davanti al piccolino così simile a lui –Tutto questo deve essere una qualche sorta di incubo o prigione mentale-voltandosi rapidamente cominciando a correre per tutta la prateria che lentamente cominciava sempre più a morire,con l’erba e gli alberi che si rinsecchivano,ossa che sbucavano dalle viscere della terra ed i cespugli avvolti da fiamme nere eterne,con il cielo che dal suo classico colorito azzurro aveva assunto una colorazione rosso scuro dovuto alla trasformazione del sole in una luna insanguinata,che con i suoi raggi sembrava risucchiare la vita dagli esseri viventi animali e vegetali che vi risiedevano –Tutto questo non può essere reale-esclamò Kain cercando di scappare da quell’inferno in cui era stato catapultato,tentando con tutte le sue forze di trovare un modo per evadere da quella dimensione,quando all’improvviso il terreno sotto i suoi piedi cominciò a tremare,generando delle crepe che con rapidità si aprirono,spaccando quella prateria in due parti,creando una voragine profonda dal cui interno fuoriuscì un essere demoniaco dalla pelle del medesimo colore della luna,i capelli lunghi e neri come l’oblio,uno sguardo tetro ed oscuro con due occhi che contenevano al loro interno due iridi dorate e luminescenti anche nell’oscurità,un sorriso malefico che conteneva al suo interno due file di denti aguzzi come lame di rasoio,il corpo simile strutturalmente a quello di Kain,solo che dietro la sua schiena vi erano posizionati tre paia di ali simili agli angeli ma di tre colori distinti,la destra nera la pece,la sinistra bianca come la luce e la centrale grigia come il crepuscolo,che venivano parzialmente avvolte da una lunga tunica nera,che avvolgeva l’intero corpo dell’essere oscuro,che nel frattempo osservava divertito il ragazzo dinanzi a lui,totalmente bloccato dalla paura e dal continuo tremolio del terreno sotto i loro piedi
-Qualcosa non va Kain?!-domandò l’entità mettendosi vistosamente a ridacchiare -Hai paura?!-lasciando il bariano visibilmente spaventato e senza avere la forza di ribattere o di rispondere a quelle parole,che il demone gli aveva rivolto,girandosi velocemente da lui e tentando nuovamente di scappare,venendo però rapidamente fermato dalla comparsa del bambino che poco priva aveva incontrato
-Perché tentate di fermarmi?!-esclamò cercando di sguainare la sua spada dal fodero, accorgendosi rapidamente di stare afferrando il nulla e di avere soltanto in mano la copertura senza il suo contenuto,voltandosi nuovamente verso il demone e osservando con paura il suo oppositore tenerla saldamente nella sua mano destra –Come osi solo impugnare quella lama-avventandosi come una furia verso il demone,il quale con una semplice schivata evitò l’assalto del ragazzo,mettendosi nel mentre a ridere come un folle nel vederlo sempre più adirato
-Vedo che ora tiriamo fuori gli artigli?!-continuando imperterrito a ridacchiare e a prendersi gioco del suo oppositore -Da che eri spaventato come un agnellino adesso sei come un lupo in cerca di una preda solo perché io possiedo quella che in teoria sarebbe la tua spada-cominciando lentamente a giocherellarci -E’ meglio che non mi fai ridere-ritornando improvvisamente serio e stranamente iracondo -Questa spada non ti è mai appartenuta e non ti apparterrà mai!-infilzandola con forza sopra il terreno
-Chi sei per dirmi che quella spada non è mia?-stringendo con forza il pugno sinistro con rabbia –E soprattutto perché mi hai portato in questo luogo ostile?-
¬-Io non ti ho condotto da nessuna parte-guardandolo dritto negli occhi,scrutando nel mentre tutte le emozioni che attanagliavano l’animo del giovane –Tu ti trovi semplicemente nella tua testa,all’interno del tuo subconscio e coloro che hai di fronte in questo momento sono soltanto proiezioni del tuo stesso io-richiamando a se il bambino che però se ne rimaneva in disparte da solo e senza alcuna forza per poter muoversi -Io sono il tuo lato impulsivo,aggressivo ed onorevole e mi manifesto con le tue o per meglio dire le nostre sembianze di bariano-eseguendo un mezzo inchino di scherno -Mentre l’altro è la tua parte patetica e piagnucolosa,incapace di reagire alle minime difficoltà-indicando il bambino che distolse rapidamente lo sguardo da loro dopo quelle parole taglienti,con Kain che nel mentre guardava basito entrambi gli esseri,facendo fatica a credere alle parole del demone che però potevano finalmente spiegare in parte la sua somiglianza con il bambino alle sue spalle –E’ inutile che cerchi di riflettere e di razionalizzare il mondo che ti circonda-esclamò il bariano interrompendo i pensieri del ragazzo –La tua mente ha creato tutto questo per il semplice scopo di farti riprendere il giusto cammino da intraprendere-
-Se pensi davvero che io ritorni al servizio degli imperatori è fuori discussione-mostrando i denti per la rabbia –Non intendo ritornare da coloro che mi hanno tradito ed hanno compiuto azioni e gesta macabre solo per raggiungere i loro obiettivi-
-Eppure in quel mondo ci sono persone che ti stimano tutt’ora e che ti vogliono bene-tentando di dissuaderlo con le sue parole a schierarsi con gli umani
-Invece le uniche persone che m’interessano veramente sono la mia nuova famiglia e…-lasciandosi sfuggire una lacrima scendere pesante dal suo occhio sinistro –la mia dolce Rio-abbassando la testa per la vergogna –Che non sono stato in grado di proteggere-
-Quindi sei un eroe insulso e senza alcuna motivazione di esistere?!-domandò retoricamente al ragazzo –Possiamo meglio definirti come il carnefice degli astrali invece di eroe dei bariani-
-Non vado fiero del mio passato durante la guerra-esclamò con voce spezzata e piena di rancore –Ho visto tante esseri viventi morire dietro questo insulso conflitto,al punto tale da non voler più combattere-
-Me lo ero immaginato che non avresti fatto altro che autocommiserarti della tua condizione-afferrando l’elsa della masamune,lanciandogliela con disperro e odio –Hai fatto il superiore davanti a Yuma e Astral facendoli riappacificare quando in realtà tu ti credevi inferiore a loro a causa del loro legame-osservandolo raccoglierla con cautela da terra -Hai mascherato la tua sofferenza con la spavalderia rinnegando pure le tue origini-sputando a terra per il disgusto nel vederlo -Non sei altro che un codardo,vigliacco e traditore che non fa altro che nascondersi in una maschera di menzogne e questo è il risultato,hai perso tutti quelli che ti volevano bene ed ora sei nuovamente da solo-dandogli le spalle e lanciandogli con non curanza la spada,che si andò a conficcare dentro il terreno arido e morente -Non me ne faccio niente di una lama appartenuta ad un inetto-concluse emettendo un lieve ghigno malefico che fece subito innervosire Kain,il quale afferrando con forza l’elsa della sua spada si scagliò contro il suo lato bariano,tentando di colpirlo alle spalle,venendo però rapidamente bloccato da quest’ultimo che materializzando uno spadone nero leggermente ricurvo,si voltò con velocità,facendo sbattere con violenza al lama del generale contro la sua -Sei solo un codardo nell’attaccarmi alle spalle-esclamò con tono stizzito e leggermente deluso –Ma dopotutto cosa mi posso aspettare da un essere inutile come te-con Kain che in preda all’ira più funesta non considerò neanche per un istante le parole del suo lato oscuro,continuando imperterrito ad attaccarlo con una scarica di fendenti,che continuavano a scontrarsi contro la lama del Kain oscuro,generando scintille che incendiarono quel poco di erba secca rimasta intorno a loro,che li intrappolò all’interno di una sorta di cerchio di fuoco,che con le sue fiamme alte ormai come un muro isolava i due combattenti all’interno di quell’arena infernale,con il generale bariano che continuava i suoi assalti insensati e privi di logica,che venivano facilmente contrastati dal suo avversario attraverso la sua arma,privandolo rapidamente delle sue energie e delle sue forze,cominciando ad ansimare e cadendo in ginocchio sopra il terreno,lasciando la presa sulla sua arma ed indirizzando il suo sguardo sul terreno morente,mentre con le dita graffiava con violenza il terreno,incurante del fatto che il suo lato oscuro si era avvicinato minacciosamente puntandogli dinanzi al viso la punta della sua lama
-Qualche ultima parola prima di abbandonare per sempre questo mondo?-stringendo con la mano l’elsa dello spadone,osservando lo sguardo cagnesco del bariano nei suoi confronti –Visto che non hai niente da dire-sollevando con lentezza lo spadone verso il cielo –Salutami i demoni dell’oltremondo-abbassandola con velocità verso il collo del ragazzo,che venne rapidamente salvato dall’intervento del suo lato fanciullesco,il quale entrò a capofitto all’interno del cerchio di fuoco,bloccando con scatto fulmineo il braccio del Kain oscuro,il quale cominciò ad urlare e dimenarsi,mentre tentava di liberare il suo arto dalla presa ferrea del bambino,il quale permise al ragazzo di rialzarsi e di allontanarsi,rimanendo da solo contro l’entità oscura che adirata cominciò a colpirlo con violenza,non riuscendo neanche una volta a centrare il bersaglio,vista la velocità dei movimenti che il Kain bambino stava mettendo in mostra in quel duello
-Kain!-urlò il bambino mentre continuava a schivare i colpi del suo avversario,attirando nel mentre l’attenzione del ragazzo,il quale gli rivolse immediatamente lo sguardo -Tu non rimarrai mai solo-esclamò con forza e decisione -Ricordati delle persone che ti hanno aiutato in questa tua avventura,della tua famiglia sulla Terra-fermandosi davanti al demone,con una leggera nota di stanchezza farsi strada nel suo corpo -Io ho capito solo ora vedendoti combattere che quello che il tuo lato bariano ha detto non è vero-avanzando con decisione verso il suo oppositore,dandogli un pugno sullo stomaco che non creò all’apparenza alcun danno -Avrai sempre qualcuno di cui fidarti e che ti starà sempre accanto-spiazzando con quella sua ultima frase il generale bariano,che in quell’istante cominciò a ricordare tutti i momenti passati dal suo arrivo sulla Terra,tutte le persone che aveva avuto la fortuna di conoscere e che aveva affidato nelle sue mani sogni e speranza nel riuscire ad aiutarli a salvare il loro mondo dalla minaccia del popolo di Barian,venendo tramite quei pensieri radiosi,rianimato da una nuova linfa combattiva,che gli permise nuovamente di afferrare la sua lama e di compiere un grande salto verso il cielo,rimanendo sospeso a mezzaria ad osservare con determinazione l’essere oscuro,che continuava a sfogarsi contro il bambino
-SPOSTATI!-urlò al bambino,il quale si spostò rapidamente non appena sentì il richiamo della sua controparte,disegnando una sorta di croce energetica con la lama,lanciandosi con forza verso il bariano oscuro –Se pensavi davvero di aver vinto ora prova a fronteggiare il potere della CROCE DEL CIELO-scagliandogli contro una croce blu scura come la notte,che cercava di essere respinta ancora una volta dalla lama nera dell’entità oscura,che questa volta dovette arrendersi alla potenza del colpo finale di Kain,spezzandosi e facendo subire al suo proprietario tutta la forza del colpo scagliatogli contro,lasciandolo dopo totalmente ferito e privo di forze per reagire,disteso al suolo e rassegnato a subire il colpo di grazia da parte del ragazzo,che successivamente al colpo,rimaneva con la lama puntata contro la sua testa
-Finiscimi ora e non esitare-esclamò l’entità chiudendo gli occhi,con Kain che affondò rapidamente la sua spada al lato della testa del suo avversario,in prossimità del suo orecchio,il quale udendo la lama sbattere sul terreno,riaprì le palpebre,rimanendo stupito nel vedere il bariano risparmiare la sua vita -Perché non mi hai finito?!-Chiese sconcertato,tentando di rialzarsi da terra
-Facciamo parte dello stesso corpo-dandogli la mano per aiutarlo –Ed anche se è dura per me ammetterlo ho bisogno anche di te per continuare a lottare contro i bariani e riprendermi Rio-con Kain oscuro che sospirando e sorridendo allo stesso momento,afferrò la mano del bariano riuscendo finalmente ad alzarsi,mentre il mondo intorno a loro ritornava nuovamente alle sue condizioni originali,con la forma bariana di Kain che nel frattempo aveva assunto un aspetto più umano e meno demoniaco
-Ora è tempo che tu vada-guardando il sole che ritornò a splendere alto nel cielo –Ci sono persone all’infuori di questo mondo che ti stanno aspettando-rivolgendogli un ultimo sguardo –Ricorda di riportarla a casa sana e salva-
-Non ti deluderò-esclamò con decisione,prima di venire cosparso da una luce accecante che gli impedì di vedere ancora una volta quel luogo etereo,ritrovandosi all’improvviso all’interno di un limbo oscuro,che lentamente si fece sempre più luminoso e radioso,trovando stranamente dinanzi a se l’intera famiglia Arclight,anche se un po’ malconcia,tutta intorno a lui che manifestavano tutti un grande sorriso nel rivederlo sveglio
-Ti sei finalmente svegliato-esclamò Four in preda alla gioia,tentando di contenere nel frattempo nel sue emozioni –Pensavamo che non saresti più tornato-
-Per quanto tempo sono stato per così dire “addormentato”?-domandò Kain alzando lentamente il busto dal letto
-Sette giorni-rispose Tron aiutandolo nel mentre a rialzarsi
-Allora abbiamo perso anche troppo-esclamò Kain,camminando con l’aiuto della sua famiglia verso la finestra della sua stanza,osservando il sole che lentamente sorgeva –Il tempo di recuperare quello che abbiamo perso e fermare la minaccia bariana comincia ora-guardando i suoi familiari,che risposero alle sue parole con uno sguardo deciso e privo di esitazione,con il sole che sembrava approvare i loro intenti illuminandoli con i suoi caldi ed eterei raggi,che li facevano risplendere quasi di luce propria,mentre guardavano l’orizzonte con la convinzione di riuscire a fermare tutta questa spirale d’odio che stava lentamente consumando tutti e tre i mondi ancora in conflitto tra di loro.
 
Note dell’autore
Io:Scusate la mia assenza prolungata nell’aggiornamento di questi ultimi capitoli,ma purtroppo per problemi personali e di altri impegni in concomitanza con la scrittura,ho ritardato con le ultime pubblicazione,spero che dopo questi ritardi non vi siate annoiati,sperando di ritrovarvi tutti nel prossimo capitolo della fanfiction
Kain:Sperando che non li hai fatti arrabbiare
Io:Sempre se non sono adirati per il ritardo,comuque spero di rivedervi tutti al prossimo capitolo

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Capitolo 18
*** I sette imperatori riuniti ***


I sette imperatori riuniti
 
All’interno del portale dimensionale i due fratelli fuggiti dopo l’assalto compiuto ai danni della famiglia Arclight,si dirigevano imperterriti e senza sosta verso il mondo che in passato apparteneva loro,con Rio che assalita dai dubbi cercava di comprendere a pieno il perché del loro gesto verso coloro che avevano rischiato la vita per salvarli,osservando con sguardo confuso ed allo stesso tempo triste il fratello che le stava davanti e che veniva parzialmente coperto dall’enorme mantello rosso,che sembrava avvolgerlo al suo interno e che nascondeva la sua espressione impassibile e priva di alcuna emozione.
-Fratello,ma era davvero necessario aggredire coloro,che ci avevano generosamente ospitato in casa loro per farci guarire?!-esclamò Rio in tono acceso e parzialmente adirato,stringendo entrambi i pugni e tentando di celare la sua rabbia anche verso se stessa
-Rio o per meglio dire Marin,ogni gesto è necessario affinché gli umani capiscano che con i bariani non si scherza-osservandola impassibilmente con la coda dell’occhio -Una semplice azione di forza che…-venendo interrotto da un poderoso urlo della sorella,che non lo scompose da quella sua posizione di indifferenza
-MA QUALE AZIONE DI FORZA?!-affiancandosi a lui -LORO ERANO NOSTRI AMICI-
-APPUNTO-urlò l’imperatore facendo spaventare con questo suo cambiamento di atteggiamento la sorella,che indietreggiò di pochi centimetri da lui-Erano nostri amici,ma ora noi siamo costretti a combattere contro di loro per preservare l’integrità della nostra gente ed evitare che il nostro mondo venga distrutto da Yuma ed Astral,aiutati da quel traditore di Kain-lasciando,con queste sue parole decise ed irte di determinazione,completamente sconvolta la sorella,che con rassegnazione abbasso la testa,socchiudendo gli occhi,cercando di trattenere quelle poche lacrime che le erano rimaste in corpo,realizzando nel frattempo la lenta corruzione che si stava facendo strada nel cuore di Shark,trasformandolo lentamente ai suoi occhi in quello che suo fratello ha sempre detestato,un essere privo di anima come Vector,che farebbe di tutto pur di raggiungere i propri obiettivi
-Spero solo che in tutto questo tu stia bene mio adorato Kain-non riuscendo a trattenere le lacrime al solo ricordo di colui che aveva lasciato per seguire il cammino dettato dal fratello verso le loro origini,alzando lentamente gli occhi luccicanti per le lacrime ed osservando la fine di quel lungo portale interdimensionale,si ritrovò rapidamente catapultata all’interno della cittadella bariana,avvolta dai suoi fumi oscuri e malsani,con le anime dei dannati dalla guerra a vagare senza meta per le strade della capitale,mentre si ergeva torreggiante il castello oscuro al centro del centro abitato,con l’imperatore bariano che per nulla intimorito dallo stato di decadenza della sua cittadina dopo anni di assenza forzata,si incamminò con decisione verso e porte metalliche fredde e opache,che rendevano inaccessibile la fortezza a tutte le altre anime o possibili invasori che avessero voluto intrufolarvici all’interno,poggiando sopra la superficie la mano destro,emettendo un esplosione di energia che scardinò i due enormi portoni,generando un rumore assordante che sembrava diffondersi all’interno della sala centrale e per tutti i corridoi collegati ad essa
-Benvenuta nuovamente a casa mia cara Marin-esclamò con un live tono di soddisfazione decorargli la voce ed allargando le braccia al cielo,mentre Rio osservava con odio e disgusto quelle pareti nere e le decorazioni macabre collocate all’interno di quella sala,con i ricordi del suo passato tormentato riaffiorare violentemente e farsi strada dentro il suo animo voglioso di ribellarsi,ma allo stesso tempo incatenato all’amore vincolante che la legava al suo adorato fratello ora perso nei meandri più oscuri della sua stessa mente apparentemente corrotta,cominciando lentamente a seguirlo all’intero di quell’enorme stanzone,dove al suo interno vi erano soltanto i trono degli imperatori e le effigi macabre incise sopra degli arazzi,che venivano esposti in tutta la loro magnificenza all’interno della sala del trono,ma improvvisamente la sua attenzione e quella di Nasch,viene attirata da un rumore sempre più intenso di passi provenire dal corridoio centrale,dal cui interno comparì scortatao dagli altri imperatori Vector,il quale nel vederli ancora vivi assunse una lieve e quasi impercettibile espressione irritata,mascherata da un sorrido beffardo ed ironico e dai suoi modi di scherno,che non passarono inosservati dinanzi agli occhi dei due nuovi imperatori,che stizziti cercavano di mantenere tutta la loro compostezza.
-Vedo che dopo tutti questi anni di assenza avete deciso di tornare da noi?!-esclamò Vector con ironia,lasciando trasparire un senso di falso abbandono –Potevate tranquillamente restare nel buco dove vi eravate nascosti-osservandoli con collera,condivisa anche dagli altri imperatori
-Posso ben constatare che dopo tutti questi anni non sei cambiato neanche un po’-portandosi una mano sopra la fronte –Mi fai sempre avere quel solito senso di disgusto che provo nel vederti-massaggiandosi con calma la fronte-
-Fratello…-esclamò Rio venendo subito interrotta da Vector,che cominciò stranamente ad accarezzarle il viso con la mano destra
-Non m’importa quello che tu dici o pensi di me-continuando imperterrito in quel semplice atto,che lasciò confusa e diffidente l’imperatrice –Posso vedere che porti sempre questa bella bambolina insieme a te-dandole un rapido ed improvviso schiaffo che la fece cadere a terra per la violenza del colpo –Peccato che ci tradisca stando con quel rinnegato di Kain-preparandosi ad effettuare un secondo colpo alla ragazza,venendo però fermato dall’imperatore Nash che con furia afferrò con forza il braccio del collega,stringedolo con tutte le sue forze e provocando dolore al suo oppositore
-Non osare mai più sfiorare con quelle tue mani sudice e informi mia sorella-esercitando sempre di più una maggiore pressione sull’arto del bariano –Perché se lo rifarai potrai dire addio a qualche pezzo di te-lanciandolo con violenza contro la parete della stanza –Spero di essere stato chiaro Vector?-osservandolo con sguardo truce e vendicativo
-Chiarissimo-rispose con un lieve accenno di paura farsi strada nel suo animo nero come l’oblio –Non le arrecherò più alcun danno-continuò a denti stretti,ricevendo nel mentre un’espressione compiaciuta dal settimo imperatore,che nel frattempo si incamminò verso il suo trono,sedendosi sopra di esso e poggiando entrambe le mani sotto il mento,spostando successivamente il suo sguardo verso Dumon,che si avvicinava con passo deciso verso di lui
-E’ un onore riaverti tra i nostri ranghi imperatore Nash-portandosi una mano sul petto,eseguendo un mezzo inchino in segno di rispetto –Ti prego di scusare il comportamento infantile di Vector,ma ultimamente siamo abbastanza sconvolta per il nostro recente fallimento nel catturare Kain,Astral e Yuma-tenendo lo sguardo basso per il timore di incombere in quello del bariano
-Ero presente al momento del vostro fallimento-osservando con la coda dell’occhio Mizael aitare dolcemente Marin a rialzarsi da terra –Con le sembianze di Shark ho potuto constatare la netta incompetenza che alberga all’interno di questo gruppo-scrutando ogni singolo bariano con occhio inquisitore e malevolo
-Ma Nash noi abbiamo cercato di fare del nostro meglio-udendo mentre parlava un fragoroso botto,provenire da un violento sbattere i pugni sopra i sue braccioli del trono dove era seduto l’ex umano
-SI VEDE CHE IL VOSTRO MEGLIO NON E’ ABBASTANZA!-lasciando scioccati tutti gli imperatori,che osservavano con terrore il suo scatto d’ira –QUELLA VOLTA INVECE DI CONCENTRARVI SULL’ELIMINAZIONE DI ASTRAL E YUMA,NON AVETE FATTO ALTRO CHE INGAGGIARE UN DUELLO DI SPADA CONTRO KAIN!-soffermandosi a guardare questa volta Vector –VOI VI DISTRAETE A CAUSA DEL VOSTRO MISERO ORGOGLIO!-sbattendo ancora un volta i pugni sui due braccioli –UN TRADIMENTO NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO LA PRIORITA’ PIU’ IMPORTANTE VISTA L’IMMINENTE SCOMPARSA DEL NOSTRO MONDO NATIO-continuò sempre più adirato,con Rio che mentre corse rapidamente a calmare il fratello,cercando di farlo tornare lentamente ad uno stato di calma,accarezzandogli dolcemente il viso ed abbracciandolo di colpo,venendo lentamente ricambiata da lui,che nel mentre sospirò tentando di riordinare con cura i suoi sentimenti e le sue espressioni fino a quel momento ruvide e pesanti –Amici miei-esclamò massaggiandosi lentamente la fronte –Scusatemi,non era mia intenzione mancarvi di rispetto in questo modo-
-Nessun rancore mio caro Nash-aggiunse l’imperatore azzurro arretrando lentamente verso i suoi compagni –E’ comprensibile che dopo tutti questi anni di assenza,tu sia preoccupato per le sorti della nostra dimensione-
-Tutto ciò però non toglie che voglio sapere una cosa dal nostro caro imperatore-esclamò Mizael con ironia mentre si accentrava lentamente tra gli imperatori –Considerato il fatto che le nostre idee non ti sono piaciute-incrociando nel mentre le braccia al petto –Esponici la tua idea per catturare Astral e mettere finalmente in ginocchio il mondo Astrale-
-Il mio piano è molto semplice-alzandosi lentamente dal trono,affiancandosi all’imperatore dorato e materializzando dinanzi a lui una proiezione olografica dell’intera città di Heartland,che lasciò completamente stupefatti e sconvolti gli imperatore,che osservavano come rapiti l’immagine emessa dai poteri di controllo di Nash –Attaccheremo frontalmente la città e ci impadroniremo di quello che è nostro in poco tempo-ricevendo nel mentre ogni sorta di critica da parte di una piccola parte dell’imperatori,con Vector che nel frattempo si era affiancato all’ex umano,cominciando lentamente ad impazzire e a sbraitare riguardo la folle idea del suo alleato
-Un piano del genere ci porterà alla nostra stessa distruzione-intervenne Vector stringendo con forza i pugni –Non siamo ancora pronti per un assalto-osservando gli altri imperatori,che dalle espressione perplesse che mostravano,sembravano condividere il pensiero del sadico sovrano
-Capisco che molti di voi possano rimanere basiti dal mio piano di attacco-osservando ognuno di loro con sguardo deciso –Ma purtroppo il tempo scarseggia e dobbiamo impiegare al meglio quello che ci resta a disposizione-venendo fiancheggiato da Rio –Ma ricordate che ora che siamo insieme abbiamo a disposizione il più grande dei poteri-alzando il pugno al cielo,evocando un’aura rossa che si espanse per tutto il suo corpo e che sembrò improvvisamente attivarsi in quello di tutti ,focalizzandosi al centro delle mani di ognuno di loro,concentrandosi all’interno di una piccola sfera rosso cremisi,al cui interno vi ruotava lentamente una carta magia –Questo è il potere che i sette imperatori posso manifestare solo quando sono insieme-tenendo le mani al lato di quella sfera di energia –Con questo nessuno ci potrà fermare e opporsi al nostro obiettivo di salvare Barian e distruggere il mondo Astrale-concluse,mentre ognuno degli imperatori afferrava con timore la carta all’interno della sfera materializzata dal loro potere sopito,posandola con delicatezza all’interno dei loro deck –Daremo solamente sette giorni agli umani,per rilassarsi e godersi quel poco di normalità che resta loro-eseguendo lo stesso gesto dei suoi colleghi –E poi ci darà anche la possibilità per riorganizzare le nostre forze e le nostre energie-
-Rimane però un problema nel tuo piano di conquista Nash-esclamò Mizael massaggiandosi la chioma bionda come il sole –Come neutralizziamo Kain ed il suo gruppo?-
-Non saremo noi a neutralizzare lui-girando lo sguardo verso la sorella –Sarà lei ad occuparsi di lui-lasciando sconvolta la bariana,che indietreggiò lentamente,prima di cadere sopra il suo trono,rimanendo completamente scioccata
-Ma mio caro fratello io…-venendò interrotta con autorità
-Niente ma….mia cara sorella-zittendola rapidamente,senza darle più la possibilità di intervenire in sua difesa-Sarai tu ad occuparti di Kain…e lo sonfiggerai-
-Certo fratello-abbassando la testa in segno di disaccordo mentre,il bariano continuava imperterrito il suo discorso motivatore
-Ora posso ben constatare che tutti voi abbiate compreso il perché del mio piano-voltandosi da loro e cominciando lentamente a camminare verso uno dei corridoi del castello –Quindi andate a preparatevi per l’imminente invasione-dando le spalle con noncuranza agli altri imperatori,uscendo dalla sala del trono e lasciando i sei imperatori a rimuginare sulle loro scelte,incuranete che nel mentre sua sorella era scappata lontana dalla sala del trono,insinuandosi anch’ella all’interno di uno dei tanti tunnel della fortezza,sparendo da davanti gli occhi di ognuno di loro e senza lasciare alcuna traccia
-Ricordate miei cari imperatore-fermandosi di spalle dinanzi all’ingresso del tunnel –Che dobbiamo eliminare ogni amico di Yuma ed Astral,assorbendone anche i poteri,così nel momento stesso in cui rimarrà solo potremmo annientarlo-
-D’accordo nostro imperatore-risponendo successivamente senza parlare,con un semplice cenno affermativo della testa,che rassicurò ognuno degli imperatori,i quali si teletrasportarono lontano dalla sala del trono,preparandosi alla battaglia,con Nash che rimasto ancora per un istante davanti al cancello del suo corridoio,ripensò agli amici che aveva abbandonato,lasciandosi scappare una piccola lacrima,ma che venne subito asciugata e messa da parte in favore di una causa più elevata.
 
Note dell’autore
Io:Heyla ragazzi è da un po’ che non mi faccio vedere,ma ogni volta che mi mettevo in testa di scrivere,o per un motivo o per un altro venivo sempre disturbato,non riuscendo a concentrarmi.
Rio(pugno all’autore):Cosa dicevi scansafatiche!!!!
Io:Ahi,ma mi spieghi il perché di questo pugno?!
Rio:Non lo capisci da solo
Io:No
Rio(iniziando ad inseguire l’autore):Forse è meglio che ti metti a correre!!!!
Io(scappando):Aiutoooooooo!!!!!
Vector:Sempre i soliti,vero Shark
Shark:Non cambieranno mai….ahh
Vector:Bhe qualcuno dovrà chiuderlo questo capitolo?
Shark(uscendo):Io non lo chiudo
Vector:Ma dove pensi di andare,credi davvero che lo chiuda io? Se né andato va be,stavolta tocca veramente a me.
Bene a tutti i lettori e lettrici appassionati e non ci vediamo al prossimo capitolo

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