White Rose

di Cordelia_Sakamaki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pauline ***
Capitolo 2: *** incontri ***
Capitolo 3: *** visioni ***
Capitolo 4: *** punizione ***
Capitolo 5: *** Kanato ***
Capitolo 6: *** Visioni dal passato ***



Capitolo 1
*** Pauline ***


Sono trascorsi 5 lunghi anni dalla sconfitta di Cordelia ( o meglio dire, del suo spirito), e a villa Sakamaki sembra essere tornata la quiete. Yui, ormai vampira a tutti gli effetti, è stata lasciata libera di condurre la propria vita come meglio crede. Questa è una giornata lugubre e piovosa. I lampi illuminano il cielo, i tuoni squarciano il silenzio. Una giovane ragazza sta camminando sotto la pioggia. Essendo stata colta di sorpresa da questo brutto temporale, però, non è riuscita a trovare un riparo prima di inzupparsi completamente abiti e capelli. Mentre cerca un riparo, l’attenzione della ragazza viene attirata da un castello. Rimane a dire poco esterrefatta: ma come ci è arrivata? E come mai non ha mai notato l’esistenza di un castello simile? Sarà disabitato o ci vivrà qualcuno. Un altro lampo, poi un tuono. La giovane dai boccoli mori appoggia una mano sulla maniglia della porta, spaventata per il violento rumore. Le pare quasi di avere una visione: una donna che osserva fuori da una finestra. Riapre gli occhi di scatto, ma cos’era quella visione? Probabilmente è uno scherzo della sua mente, dovuto solamente alla stanchezza. Ma certo, deve essere senza dubbio così. La mora guarda la porta, e solo ora nota che si è aperta, quasi senza che lei se ne accorga. Sorpresa, decide di entrare. Se ci fosse qualcuno – cosa che lei ritiene improbabile – si scuserà, e chiederà ospitalità almeno finchè non passerà il temporale. Poi, l’indomani, deciderà che cosa fare. Infatti è da poco scappata dall’orfanotrofio in cui ha vissuto sin dalla nascita, quando per qualche oscura ragione, i suoi genitori la abbandonarono sulla porta della chiesa. Lei non ha mai trovato altre ragioni, se non che la odiassero e per questo si fossero liberati di lei. Mentre è totalmente immersa nei suoi pensieri, la ragazza cammina per il corridoio, buio. Arriva fino all’immenso salone, e rimane sorpresa: è davvero bellissimo!

“ Chi sei? Nessuno ti ha detto che non si entra nelle case altrui senza permesso? “
Le domanda una voce alle sue spalle. La luce si accende all’improvviso, probabilmente l’interruttore è stato premuto dal proprietario della voce. La mora si gira all’improvviso, trovando di fronte a sé un ragazzo dai capelli castani e dagli occhi rossi. Indossa un paio di occhiali, che sistema con un gesto della mano. La ragazza arrossisce in imbarazzo: deve essere il proprietario del castello, ma allora non è disabitato! Abbozza una sorta d’inchino e tenta di scusarsi.

“ Mi scusi, non credevo che questo posto fosse abitato. Ma fuori piove, e io sono stata presa alla sprovvista… questo è l’unico posto dove ho trovato riparo “. I suoi occhi, versi come lo smeraldo, incontrano nuovamente quelli del suo interlocutore, che la scruta da capo a piedi. Poi riprende parola.

“ Non hai risposto alla mia domanda: chi sei? “ Le chiede nuovamente, e lei annuisce e decide di rispondere.

“ Il mio nome è Pauline Harada, e vengo da un orfanotrofio. Sono cresciuta li. Me ne sono andata solo oggi “. Spiega brevemente. Il ragazzo annuisce perplesso, poi risponde alla ragazza .

“ Il mio nome è Reiji Sakamaki. Io ed i miei fratelli viviamo in questo castello “. La ragazza annuisce.

“ Domani toglierò il disturbo, però potrei restare almeno per stanotte? Piove e non so dove altro andare… “ ma viene interrotta dal castano.

“ Resterai qui per il tempo necessario. Lo dirò io ai miei fratelli. Li conoscerai molto presto “. Osserva attentamente la ragazza, con il suo solito fare indagatore. Appena ha incontrato quella ragazza, ha subito visto in li qualcosa di strano, anomalo. La stessa cosa che vide in Yui anni prima, ora la rivede in quella Pauline. Eppure non è solo questo, c’è dell’altro al di la del fatto che lei possa diventare la “ sposa sacrificale “ perfetta. Ma cosa sia, non gli è ancora dato saperlo. È per questo che decide di farla rimanere li insieme a loro. Dovrà indagare meglio su questa storia. E per fare ciò, sarà necessario averla sott’occhio costantemente.

“ Ma non posso restare, non voglio recare disturbo “ fa lei. Quale educazione per una ragazza cresciuta praticamente sola. Lui però, la gela con lo sguardo.

“ Ti ho detto che resterai qui per il tempo che sarà necessario, fine del discorso “. Lei non dice altro ed annuisce. Il giovane osserva gli abiti della ragazza di fronte a lui, sono zuppi. Se resta in quello stato finirà con l’ammalarsi. “ ti serve un bagno e degli abiti asciutti, altrimenti prenderai una polmonite. Seguimi “. Dice in tono freddo. Lei, incerta ed in soggezione di fronte al ragazzo appena conosciuto, lo segue. Salgono le grandi scale, coperte da un tappeto rosso, ed arrivano fino ad un bagno, arredato nello stesso stile del salone. Una volta rimasta sola, Pauline apre l’acqua calda e, una volta che tutto è pronto, toglie gli abiti bagnati mettendoli ad asciugare ed entra in acqua. Pensa e ripensa, e non può fare a meno di pensare a sua madre. Come mai l’ha abbandonata? Come può una madre lasciare sola una creatura che per nove mesi è cresciuta nel suo grembo? E suo padre? Magari non è nemmeno al corrente della sua esistenza, chi può dirlo? La ragazza è immersa nei suoi pensieri, quando una voce la fa improvvisamente sobbalzare.

Pauline… Pauline… ” la sta chiamando. Ma chi è? Pare una voce femminile, ma lei non la conosce. Poi una visione inquietante: una donna che lei non conosce, sporca di sangue. La tiene in braccio, sembra preoccupata, come se qualcuno la seguisse. La visione si interrompe di colpo, e lei apre gli occhi di scatto, accorgendosi però di non essere più sola.

Salve a tutti! Allora allora.. questa è la mia prima fan fiction, ed ho deciso di far comparire finalmente la mia OC Pauline. So che questo primo capitolo fa schifo >.< ma era per introdurre il personaggio e farla arrivare al castello. Cercherò di migliorare nel prossimo capitolo. Allora? che ve nen pare? Vi piace Pauline? Chi sarà mai la donna che continua a sognare? E chi sono i suoi genitori? Chi sarà mai entrato in bagno mentre lei è ancora in vasca? Sarà pericoloso? Se volete saperlo continuate a seguirmi :) aspetto con ansia le vostre recensioni e ringrazio i anticipo tutti coloro che leggeranno e/o metteranno la storia nei preferiti e/o nei ricordati. Baci Baci

Cordelia

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Capitolo 2
*** incontri ***


Un paio di occhi color dello smeraldo la stanno fissando da un bel pezzo, tuttavia solo ora la giovane se ne accorge. In imbarazzo, si porta le braccia al petto, pur essendo coperta dall'abbondante schiuma nella vasca. Chi è quel ragazzo dai capelli rossi che la sta fissando? Cosa vuole da lei?

" Ma tu... chi sei, si può sapere? E perchè sei entrato mentre ci sono io in vas.. ". Non finisce però la frase che lui la interrompe, presentandosi.

" Sono Raito Sakamaki ". Fa un ghigno dei suoi. Pauline riflette. Sakamaki? Ma allora è uno dei fratelli del ragazzo di prima, quel Reiji. Poi avvampa di colpo:: pur essendo coperta dalla schiuma, è pur sempre senza vestiti di fronte ad un perfetto sconosciuto! " E tu devi essere Pauline, ho indoviato? L'ospite di cui ci ha parlato prima nostro fratello ". Conclude il discorso. Lei annuisce perplessa.

" Piacere di conoscerti... ". Per qualche minuto regna un silenzio tombale, minuti in cui Pauline si sente osservata, e si trova a disagio. Sembra quasi che quel ragazzo se la voglia mangiare con gli occhi! Dopo alcuni, interminabili minuti, la giovane prende parola. " Dovrei vestirmi ora. Potresti uscire? ".

" Se vuoi puoi anche vestiri, nessuno te lo vieta ". Risponde lui. Altri minuti di silenzio. Raito non pare avere la benchè minima intenzione di uscire, mentre Pauline rimane perplessa: ma che diamine vorrà fare? Il rumore della porta che si apre ridesta la mora dai suoi pensieri. Immediatamente il suo viso si tinge di un rosso porpora: ma chi è adesso quell'altro ragazzo dagli stessi occhi di questo Raito? Ha anche più o meno la stessa tonalità di capelli, solo che sono un pò più scuri.

" Raito! Cosa fai? Non devi toccare le mie prede senza il mio permesso ". Dice con tono infastidito. Pauline non capisce: preda? Cosa significa? La ragazza si rilassa un pò quando Raito si sposta e si dirige alla porta.

" Non ha scritto il tuo nome in fronte, non è ancora tua ". Ghigna con aria di sfida verso il gemello. L'altro ragazzo lo guarda storto, mentre il fratello esce dalla porta e se ne va. L'altro giovane guarda la ragazza nella vasca da bagno. Pauline da parte sua è sempre a disagio.

" E tu chi sei? " Chiede. Il rosso non risponde e le si avvicina pericolosamente.

" Io sono Ayato Sakamaki " Risponde. " E tu... " le sfiora il collo con un dito. " Sei la mia preda ". Pauline si sposta per allontanarsi da quel tocco. Di nuovo, ha parlato di " preda ". Ma cosa saranno quei ragazzi in realtà?

" Dovrei uscire da qui e vestirmi ". Ayato sbuffa, poi va verso la porta. Ghigna in direzione della fanciulla, poi esce lasciandola sola. Pauline può finalmente uscire dalla vasca, una volta appurato che non c'è più nessuno ad osservarla indiscretamente. Mentre avvolge l'asciugamano intorno al suo corpo perfetto, però, ha una tremenda fitta alla testa, tanto che è costretta ad appoggiare le mani al lavandino per non cadere a terra. Ed ecco che nella sua mente compre una nuova visione.


Una donna dai lunghi capelli viola la sta tenendo tra le braccia. Lei, neonata, sta piangendo. La donna, di cui però non riesce a vedere il volto, la culla per calmarla, cosa che le riesce dopo alcuni minuti. La neonata si calma, e la donna misteriosa, che è in compagnia di un uomo, del cui non si scorge il viso così come per la figura femminile, affida la bimba a costui. Lui pare non comprendere. 

" Cosa devo fare? Perchè hai voluto umanizzare questa bambina? " Chiede. La donna si avvicina, ed accarezza i capelli della neonata.

" Richter, porta via la piccola, in un luogo in cui i vampiri non possano mai trovarla. Un giorno ti spiegherò perchè ho fatto tutto questo. Ora vai, sbrigati! " Quasi sembra un ordine. L'uomo misterioso annuisce e si allontana. Poi il buio assoluto.


Pauline non riesce a capire: chi sarà quella donna? E l'uomo che si chiamava Richter? E cosa significa che lei è stata umanizzata? La giovane sente il cuore battere irregolarmente, le mani tremano, sono gelate. Ma si, sicuramente è stato tutto frutto della fantasia, e quell'allucinazione - perchè sicuramente di questo si tratta -, non ha la minima importanza. Una volta ripresasi, decide di vestirsi e scendere le scale. Esce dal bagno di li a poco, e scende le grandi scale, mentre la sua mente è affollata da mille e più pensieri. Ma chi diavolo era quella donna? E quel tale di nome Richter? Avranno magari a che fare con i suoi veri genitori? E perchè i vampiri avrebbero dovuto darle la caccia? Insomma, lei è una semplice orfana umana! E poi si sa che i vampiri sono solo leggende, nulla di più. Eppure, se ripensa alle parole di Ayato... I suoi pensieri sono interrotti molto bruscamente: la fanciulla si scontra con qualcuno, che la afferra prima che lei cada a terra, mettendole una mano dietro la schiena. " Bene bene, e così alla fine ci rivediamo. Due volte nel giro di mezz'ora ". Quella voce.. è di Ayato! Pauline alza lo sguardo, e due paia di smeraldi si incontrano. Si può dire che entrambi abbiano gli stessi occhi.

" G.. grazie. Se non mi avessi presa sarei caduta ". Ringrazia la fanciulla, ma in tutta risposta Ayato ghigna, come se avesse in mente qualcosa. Si avvicina all'orecchio di lei, per poi sussurrarle poche parole.

" Non mi ringraziare. Se ti ho afferrata è perchè non intendo lasciarti andare via prima di averti assaggiata ". Assaggiarla? Ma cosa diavolo intende dire? Pauline si dimena, cercando, inutilmente purtroppo, di staccarsi da quella presa. Comincia seriamente a preoccuparsi, ma i che diamine di posto è finita? Chi o cosa sono i fratelli Sakamaki? Ayato pare ben deciso a non lasciare la presa, e riflette: Reiji ha fatto bene ad accettare di ospitare quella ragazza! Era da anni che non gli capitava una cosa del genere, ma l'odore del suo sangue ha il potere di mandarlo in confusione e di fargli perdere il controllo. Vuole assolutamente assaggiarlo, non può farne a meno. Senza indugiare oltre e non badando alle lamentele di lei, lecca quel candido collo. Pauline per un momento si immobilizza, spaventandosi. Cosa le vuole fare?

" Ayato! Cosa stai facendo alla nostra ospite? " Una voce lo raggiuge facendolo desistere. Senza mollare Pauline, si allontana dal suo collo ed osserva chi gli ha rivolto la parola.

Salve a tutti! Ed eccomi con il secondo capitolo :) Che ve ne pare? E così Pauline ha incontrato anche Raito ed Ayato! Chi sarà mai la donna misteriosa di cui ha avuto la visione la nostra bella protagonista? Cosa si cela nel suo oscuro passato? Chi erano in realtà i suoi genitori? State iniziando a farvene un'idea? Aspetto i vostri pareri e le vostre recensioni! come sempre ringrazio tutti coloro che mi seguono e che recensiscono. Mi raccomando continuate a farmi sapere che ne pensate di questa mia storia! A breve con il capitolo 3 :) Baci

Cordelia

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Capitolo 3
*** visioni ***


Due occhi color dello zaffiro stanno osservando Ayato e Pauline, che è ancora tra le sue braccia spaventata. Se non fosse intervenuto il ragazzo che ora è di fronte a loro, chissà cosa diamine sarebbe capitato! La mora osserva il suo " salvatore ": è abbastanza alto, ha degli intensi occhi azzurri ed i capelli biondi. Indossa delle cuffie all'orecchio. La sua affermazione però, provoca il disappunto di Ayato. " Shu, perchè ti impicci in cose che non ti riguardano? Lei è la mia preda! ". L'altro sbuffa, per poi rispondere senza perdere la calma.

" Reiji è stato chiaro in merito: al momento dobbiamo lasciare stare quella ragazza. Tutti, tu compreso ". Afferma deciso, con calma apparente ma in realtà non ammettendo repliche. Ayato9 guarda qualche istante Pauline, come a dirle che non finisce qui, poi se ne va, risalendo le scale.

" Grazie per avermi difesa ". Dice la giovane. Shu, come sempre, mantiene l'espressione noncurante. La ragazza, incuriosita gli domanda chi è. Lui si presenta.

" Sono Shu Sakamaki. Ora scusa, ma devo andare ". Dice congedandosi, ma alla giovane non sfugge il suo sguardo. Come se stesse aspettando il momento giusto di agire. Ma agire in merito a cosa? Ah, diamine! La ragazza non ci capisce più nulla! Parlano di preda, ma che cosa sono in realtà? La mora scende le scale, fino ad arrivare all'entrata. Esce dalla porta, per poi giungere in giardino. Si trova di fronte a delle bellissime rose bianche. Sono davvero incantevoli, soprattutto perchè le rose sono sempre stato il fiore preferito di Pauline. La ragazza le sfiora, ma ecco che una fitta alla testa la obbliga ad inginocchiarsi, portando entrambe le mani al capo. 


Una donna guarda al di la di una finestra. E' una donna molto bella, ha dei lunghi capelli bianchi, e gli occhi color del rubino. Ella sfoggia uno sguardo triste, tanto triste. Persino la stessa Pauline percepisce vivida quella malinconia, come se fosse un sentimento proprio. Il cuore della mora inizia a battere in modo irregolare, mentre l'attenzione nella visione si focalizza sull'abito della donna: è molto elegante, bianco con un velo azzurro, dei guanti e delle rifiniture di colore nero. Oh, solo ora se ne accorge: la donna è prigioniera! Ma cosa stringe tra le mani? E' un pugnale d'argento. 

La visione si interrompe bruscamente, e Pauline sente come se il suo stesso cuore volesse balzare fuori. Ma che significa? Si volta di scatto, per poi sussultare: vede una donna. E' in piedi accanto alle rose, le sfiora proprio come fece lei in precedenza. 

" S.. signora... chi siete? ". Domanda. La donna si gira, la guarda e poi scompare così com'è apparsa. E Pauline capisce che è la stessa donna della visione. Ma che significa? Ora vede i fantasmi? Prima le voci nella sua testa, adesso le visioni! Sta per raccogliere una rosa, ma qualcuno strappa una manciata degli stessi fiori, quasi grugnendo in preda alla rabbia.

" Se tocchi questi fiori non risponderò di me, nonostante gli ordini di Reiji! ". La giovane sobbalza e si gira di scatto, trovandosi di fronte ad un ragazzo dall'espressione arrabbiata. Assomiglia moltissimo alla donna della sua ultima visione, ne ha lo stesso colore dei capelli e di occhi. Però, nel girarsi così di scatto, Pauline finisce per pungersi il dito con una delle spine.

" Mi dispiace! Non sapevo di non doverle toccare! ". Fa, spaventata. " Ma tu chi sei? ". Chiede. Sarà un altro dei fratelli Sakamaki? Beh, che lo sia o meno, deve ammettere che ha proprio un caratteraccio se reagisce in quel modo con un ospite!

" Io sono Subaru Sakama... ". Non termina la frase, quell'odore intenso e dolce gli arriva insieme ad una ventata gelida. E' il sangue di Pauline che emana quell'aroma tanto intenso che gli sta facendo perdere il controllo di sè, come prima accadde ad Ayato? Si, è evidente che nel sangue di Pauline c'è qualcosa di diverso, un qualcosa di speciale. Il ragazzo afferra bruscamente il polso della fanciulla, che si spaventa a quello scatto violento.

" Questo odore... è il tuo sangue che emana quest'essenza, è così? ". Pauline non comprende: ma di che parla? Allarmata, cerca vanamente di sottrarre il braccio a quella presa, ma non è abbastanza rapida. " Lasciamelo assaggiare ". Conclude in fine il ragazzo, shoccando Pauline: assaggiarlo? Ora tutto combacia, anhe le parole di Ayato: quei fratelli sono vampiri! La mora cerca di divincoarsi dalla stretta, ma un dolore intenso le impedisce ogni movimento: il polso! Quel dolore viene dal polso, e Pauline ne capisce ben presto la ragione: Subaru l'ha morsa, e sta bevendo il suo sangue. Rassegnata, la ragazza non può fare altro che aspettare che si stacchi. Ma questo non piacerà agli altri fratelli, specialmente ad Ayato, che accortosi dell'odore di sangue è andato in giardino e sta osservando la scena: com'è possibile che sia stato così sciocco? Suo fratello gli ha portato via la preda e l'ha morsa per primo! E' un grave errore, e non dovrà ripetersi: la prossima volta non sarà così gentile con Pauline, poco gli interessa degli ordini di Reiji! Si dirige verso la sua stanza, arrabbiato e pensieroso. 

Salve a tutti! Ed eccomi con il terzo capitolo :) Che ve ne pare? Scusatemi per il mostruoso ritardo, ma d'ora in poi cercherò di aggiornare spesso! E così Subaru ha morso Pauline, ma questo ha provocato l'ira di Ayato, che si è visto soffiare la preda da sotto al naso! Che vorrà fare adesso per vendicarsi? Cosa aspetta la giovane Pauline? E cosa saranno quelle visioni? perchè la tormentano? Chi sarà l'altra donna che la giovane ha visto? Coraggio recensite in tanti, voglio sapere la vostra ** So che il capitolo è corto, ma il prossimo lo farò più lungo, abbiate pazienza :D bacioni

CORDELIA

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Capitolo 4
*** punizione ***


Pauline, scossa da quanto accaduto, ritira il braccio non appena il ragazzo dai capelli argento se ne stacca. Lui si pulisce la bocca con la mano, quella stessa bocca ancora sporca del sangue della ragazza. La giovane, sempre più sconcertata, lo sorpassa a passo veloce, ben decisa a ritirarsi nella propria stanza. Entra in casa quasi correndo, tanto da non accorgersi della presenza di Reiji, il quale stava sopraggiungendo, proprio a metà scalinata. La mora sale le scale, spandendo però un intenso odore di sangue. Il castano se ne accorge subito, così si dirige al roseto, intuendo cosa sia accaduto. Di fronte ai bellissimi fiori trova solamente Subaru che, preso da uno scatto di collera, strappa una manciata di fiori con la mano: doveva ancora finire con quella ragazza, e lei se l'è data a gambe! Non si accorge della presenza del maggiore, che intanto si è avvicinato incrociando le braccia, con disappunto. " Subaru! Che cos'hai fatto alla nostra ospite? ". Domanda, assai infastidito. Il minore, sentendo quella voce si gira di scatto, per poi vedere che si tratta di Reiji. Sbuffa e fa per sorpassarlo. 

" Non sono affari tuoi, Reiji ". Dice solamente, ma questo infastidisce il castano. Apparentemente con calma, afferra il braccio al fratello, che lo guarda con ira. " Lasciami, voglio tornare nella mia stanza ". Dice, mentre l'altro si sistema gli occhiali con la mano libera.

" Non amo ripetere le cose due volte. Se dico di lasciare in pace la nostra ospite, la dovete lasciare stare. Tutti quanti ". Specifica. Subaru si libera subito da quella presa per lui fastidiosa. Affianca il fratello.

" In tal caso, tieni d'occhio Ayato invece di rimproverare me. Non credo si tratterrà a lungo ". Sentenzia, per poi dirigersi verso la porta della villa, lasciando un Reiji pensieroso e dubbioso allo stesso tempo. Anche lui ha notato quali occhiate Ayato lanciasse a Pauline, ma ci sarà davvero da preoccuparsi oppure è semplicemente il suo modo di fare?

Pauline si sdraia sul letto, mettendosi una mano sulla fronte: dopo essere entrata in camera sua, si è bendata quella ferita dovuta al morso di Subaru, ed ora sfoggia una benda sul polso. E' inquieta: allora i vampiri non sono una semplice leggenda, esistono! E lei è finita tra di loro, inconsapevolmente si è andata a cacciare nella tana del lupo. Ormai non se ne può andare, il ragazzo con gli occhiali è stato chiaro in merito: lei starà li finchè lui lo riterrà opportuno. E poi, dove potrebbe andare una ragazza sola e senza una famiglia come lei? Guarda l'orario: sono le undici della sera. Decide che è il caso di prepararsi per la notte e di dormire, o con tutte queste domande e questi pensieri la testa finirà per scoppiarle. Da un cassetto estrae una candida camicia da notte. E' lunga sin sotto le ginocchia, a maniche lunghe e con rifiniture rosa. Prima di indossarla, la ragazza pettina i suoi boccoli ebano, che ricadono morbidi sin sopra le sue spalle. Si guarda un momento allo specchio, trovando il riflesso dei suoi bellissimi occhi color dello smeraldo. Dopo una breve pausa, la giovane si toglie il vestito, rimanendo in intimo e senza avere idea che qualcuno sta spiando l'intera scena. Una volta sbottonata la camicia da notte, la mora la indila tranquillamente, e ricomincia ad abbottonarla. Ma mentre sta per chiudere il terzultimo bottone, sente qualcuno afferrarla da dietro, ed i polsi immobilizzati dietro a schiena. " Aiuto! ". Fa la giovane, spaventandosi. Sente un dito scorrere sul suo collo candido, ed in automatico un brivido le scorre lungo la schiena.

" Ti devo punire per quello che hai fatto ". Quella voce, ma la riconosce! E' di Ayato, ma da quando è nella sua stanza? Pauline non sta troppo tempo a domandarselo, e cerca di divincolarsi.

" Punire per che cosa? Ma come ti permetti di entrare in camera mia senza bussare? ". Protesta la mora. In tutta risposta, il rosso aumenta la presa sui suoi polsi, tanto da farle male. Sulla faccia della giovane compare ora una leggera smorfia di dolore. 

" Questa è casa mia. Entro dove voglio e quando voglio. E la punizione, beh dovresti sapere per cos'è ". Le sfiora di nuovo il collo, facendola rabbrividire. " Come hai potuto dare il tuo sangue a Subaru e non a me? Credevi che non me ne accorgessi? ". Chiede poi, sembra calmo ma in realtà il suo sguardo sta bruciando. Suo fratello ha avuto il sangue della sua preda prima di lui, è inammissibile!

" Non è stato certo per mia volontà. Ed ora lasciami, mi stai facendo male! ". Protesta la giovane, cercando ancora di liberarsi da quella presa. Spazientito, Ayato molla la presa sui polsi della fanciulla, per poi spingerla bruscamente. La ragazza finisce sul letto, un pò stordita. Fa per alzarsi e dirgliene quattro, ben decisa a non farsi mettere i piedi in testa. Ma lui è più svelto e la blocca al letto, afferrandole entrambi i polsi. La ragazza arrossisce, per poi sbiancare subito: diamine, non si è mai trovata in una situazione simile con un ragazzo, e non le piace che la cosa stia accadendo contro la sua volontà.

" Adesso mi darai qualcosa che non hai ancora dato a nessuno, mia cara Pauline. Così sarai mia per sempre ". Fa un ghigno sicuro di sè. Lei, tra l'arrabbiato e lo spaventato, cerca ancora di ribellarsi.

Reiji non può fare a meno di pensare alle parole di Subaru: gli ha detto di stare attento ad Ayato, ma perchè? Che abbia forse intuito qualcosa che a lui è sfuggito? Proprio a lui, che è così attento al minimo dettaglio? Il castano viene riscosso da un intenso odore di sangue. M aè il sangue di Pauline! Ne è più che sicuro, pur non avendolo mai assaggiato ne riconosce chiaramente l'odore. Ma cosa starà succedendo? Deve verificare! Per la prima volta perde la calma e, trafelato come non mai, corre alla stanza della ragazza. Spalanca la porta, sgranando gli occhi. Quello che vede non gli piace per nulla: Ayato sta trattenendo Pauline contro la sua volontà, e sta cercando di levarle la camicia da notte. Ha cercato di bere il suo sangue, come si evince dal graffio sul collo di lei, ma la ragazza è riuscita a ribellarsi, seppur per pochi secondi. Ora i suoi polsi sono stretti in una presa ferrea ed alquanto dolorosa. Reiji, innervosito da quell'atteggiamento da parte del fratello, si precipita da lui e cerca di staccarlo dalla ragazza. " Ayato, lasciala stare! Ti ho detto e ripetuto che questa ragazza va lasciata in pace, è mai possibile!? ". Riesce ad allontanare il fratello dalla giovane che, spaventata e spaesata, si rimette seduta finendo di chiudere la camicia da notte.

" Però Subaru ha bevuto il suo sangue, pur sapendo che è la mia preda! ". Protesta indispettito il rosso, per poi lanciare un'icchiata di fuoco a Pauline. " Con lui non hai fatto queste storie, eh?! Eppure sai che appartieni a me, te l'avevo detto ". Si arrabbia, e la ragazza lo guarda arrabbiatissima. E per un secondo, Ayato rimane in silenzio, rivedendo nella giovane lo stesso sguardo di sua madre Cordelia.

" Subaru è già stato rimproverato, e Pauline non è la preda di nessuno. Forza, va in camera tua prima che perda la pazienza ". Sentenzia Reiji. Ayato guarda di nuovo la ragazza, per poi andarsene dalla stanza sbattendo la porta. Reiji si sincera delle condizioni della giovane. " Stai bene? Ti ha fatto qualcosa? ". Chiede, e lei fa cenno di no con il capo.

" Sto bene, ti ringrazio per essere intervenuto ". Sorride gentilmente, e lui la guarda rimanendo serio. Eppure per un momento, l'ombra di un sorriso sembra comparire sul suo viso.

Ciao ragazzi! Come state! Io alla grande ora. Vi chiedo scusa per il mostruoso ritardo, ma proprio non ho potuto aggiornare prima. Ora eccomi qua. Dite, che ne pensate di questo nuovo capitolo? Quali sono le vostre impressioni? In base al carattere possessivo di Ayato ho immaginato che potesse comportarsi esattamente in questo modo con Pauline. Reiji è intervenuto appena in tempo! Spero che vorrete recensire, e nel frattempo ringrazio tutti coloro che l'hanno già fatto e che stanno mettendo la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite! Alla prossima con un nuovo capitolo! Baci

CORDELIA

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Capitolo 5
*** Kanato ***


Sono passati solamente due giorni dall' " aggressione " a Pauline da parte di Ayato. Il ragazzo, dopo essere stato rimproverato da Reiji, non ha più avuto modo di restare solo con la fanciulla, e così non ha più potuto tentare di berne il sangue. La ragazza è sempre tormentata dagli incubi nella sua mente, ma non ne ha ancora parlato a nessuno. Non sa che reiji si è accorto che qualcosa la turba, e probabilmente non tarderà a scoprire cosa sia. Per rendersi utile e ricambiare l'ospitalità che le viene offerta, la mora si sta occupando della villa, sbrigando alcune faccende domestiche ed occupandosi spesso dei pasti, cosa che la distrae un pò da tutte le sue preoccupazioni: chi saranno le tre donne che le compaiono sempre in sogno? Come mai ne sente le voci? Da prima pensava fosse stanchezza, ma ora inizia a sospettare di stare seriamente impazzendo. Quella sera la ragazza è intenta a preparare la cena, quando improvvisamente ha una sgradevole sensazione, quella di non essere più sola. Si volta di scatto, trovandosi di fronte un paio di occhi color lavanda che la scrutano quasi con ammirazione. No, non è questo. Che cos'è? Non riesce a capire, ma capisce bene chi sia che la osserva: è Kanato Sakamaki. Quel ragazzo è molto strano, pensa la giovane: ha ripreso a portare con sè il suo teddy, e parla spesso con lui, come se esso potesse sentirlo e rispondere. " Kanato, cosa fai li in piedi e fermo a fissarmi? Qualosa non va? ". Chiede la mora. Kanato non risponde, e la scruta con quel suo sguardo lavanda. Pauline si sente quasi a disagio, deglutisce per poi riprendere parola. " kanato? Stai bene? ". Domanda. Finalmente lui le risponde.

" Cosa stavi facendo? teddy se lo sta domandando ". Sentenzia, e lei decide di rispondere, dopo il primo istante di perplessità.

" Stavo preparando la cena ". Dice solamente, rilassandosi un momento: deve ammettere che, quando si è sentita spiata, temeva che fosse di nuovo Ayato che la importunava, o Raito, che da quando è giunta non fa altro che fissarla come se la volesse spogliare con gli occhi. Se deve essere sincera, la ituazione la mette a disagio.

" E così preparavi la cena. Perchè mi stai ignorando? ". Chiede ad un certo punto il viola, e lei si desta bruscamente dai suoi pensieri.

" Non ti stavo ignorando ". Risponde, avvicinandosi e cercando di calmarlo. L'espressione del giovane muta rapidamente, infastidito dall'essere stato contraddetto. Afferra per il polso Pauline, per poi spingerla contro il muro. Così facendo, molla la presa su teddy, che cade a terra. Pauline per un momento trema, e ora? Che cos'ha fatto? Come mai si è arrabbiato così?

" Hai un così bel viso ". le dice ad un certo punto lui, appoggiando una mano redda sul volto bollente di lei, che sgrana gli occhi, percependo un brivido di paura a quel contatto. " Potrei trasformarti in una delle mie spose di cera, cosa ne pensi? Così resteresti con me per sempre, non fuggiresti mai più via ". E la guarda di nuovo con quello sguardo folle. Da " bimbo innocente " pare essersi trasformato in un lampo in uno psicopatico!

"L... lasciami, ti prego! Non voglio diventare una sposa di cera, non voglio darti il mio sangue! ". Fa agitata la mora, cercando di divincolarsi. kanato pare infastidirsi a quell'affermazione, ed afferra un coltello dal tavolo, per poi piantarlo al muro. La lama ferisce il viso di Pauline, ed un rivolo scarlatto ola dalla sua guancia, men tre la giovane è in preda al terrore: credeva che l'avrebbe uccisa, quando l'ha visto scattare e scagliarle quell'arma! Perchè di questo si tratta.

" A Subaru l'hai dato senza storie, e l'avresti offerto anche ad Ayato, se non fosse stato per l'intervento di Reiji! Avanti, parla! ". La afferra bruscamente per il collo, liberandole i polsi dalla sua presa. " Dillo che è così ". Di nuovo quel sorriso folle, e Pauline sente come se l'aria le mancasse, non riesce nemmeno a respirare.

" Non respiro, per favore ". trema spaventata, facendo mutare ulteriormente l'espressione del ragazzo, che sembra provare piacere nel vederla soffrire. Le lecca il sangue che le esce dalla guancia, e a quel contatto non resiste più: ne vuole ancora! Nonostante la giovane continui a protestare le apre leggermente la camicia, giusto quel che serve per scoprire il collo. Si avvicina ad esso, puntandovi le zanne. Sta per affondare, un leggero rivolo di sangue sta già colando lungo il collo di lei.

" Kanato! Cosa diavolo pensi di fare alla mia preda!? ". Chiede una voce decisamente infastidita. la persona in questione allontana bruscamente il viola da Pauline, che rimane attaccata alla parete: Ayato l'ha difesa, ma sicuramente è perchè vuole prendere il posto del gemello! Vuole avere il suo sangue, ed ora non ha più vie di fuga. Kanato nel frattempo si ricompone, per poi raccogliere da terra Teddy, andando verso la porta ridendo sadicamente: non importa, avrà un'altra occasione di mordere la giovane, non c'è dubbio.

Pauline ed Ayato rimangono da soli, e lei è ssalita dal panico. Si sposta rapidamente dal muro e fa per andare alla porta e fuggire, prima che la situazione si complichi ulteriormente. Ma il rosso è più rapido e le afferra il polso, ghignando. " Dove credi di fuggire? Ho allontanato Kanato per poterti avere tutta per me ". Le dice con uno sguardo ben poco rassicurante. pauline però si dimena, riuscendo a liberare il polso da quella presa. Riesce ad andare alla porta.

" lasciami in pace! ". Protesta, correndo fino al salone. Ma la sua corsa ha termine ben presto, perchè si ritrova draiata sul divano, impossibilitata a muoversi inquanto Ayato la sta tenendo letteralmente immobilizzata. Non riesce in alcun modo ad alzarsi, e lui la guarda, e nuovamente un paio di smeraldi si incontrano.

" Ha gli occhi simili ai miei ". Pensa lui, per poi avvicinarsi al collo dilei, come fu prima per il fratello. Pauline cerca vanamente di ribellarsi, ma un brivido le scuote il corpo quando lui le lecca il collo, appoggiandovi poi le znne. " Mi sono trattenuto anche troppo tempo. Al diavolo gli ordini di Reiji, faccia ciò che gli pare. Io non posso resistere oltre. questa ragazza è una tentazione troppo forte ". Pensa nuovamente il giovane, per poi affondare violentemente nel collo della ragazza con le sue appuntite zanne. Pauline si paralizza dal dolore, per poi sentire il suo sangue defluire dalle sue vene. Trema per la paura, mentre lui si stacca dopo diverso tempo. Ha la bocca sporca del suo stesso sangue. Quella stessa bocca che dopo alcuni secondi si posa su quella di Puline, coinvolgendola in un bacio passionale. A quel punto la giovane prende forza, riuscendo a spingere Ayato e ad alzarsi. Barcolla subito, tenendosi il collo ancora dolorante. Lui la guarda con sfida. " Riuscirò ad avere anche tutto il resto di te, non solo il sangue ". Sentenzia lui, deciso. Le si avvicina e le passa un dito sull'altro lato del collo. " capito, Pauline? ". Le chiede, sussurrando. Lei rimane impietrita, mentre lui se ne va, più che vittorioso e soddisfatto di essere riuscito ad avere il sangue di quella fanciulla: sarà sua, pensa. E' una promessa. Ma non sa di non essere l'unico a desiderare quella ragazza.

Salve miei cari fans, come state?? Vi chiedo scusa per il ritardo, ma ora ecco un nuovo capitolo, cosa ne pensate?! Intanto ho fatto conoscere Kanato e Pauline, e finalmente c'è stato il primo, vero morso: quello di Ayato! Cosa accadrà? Sembra ben determinato ad avere Pauline in tutti i sensi! Chi sono le tre donne che la fanciulla sogna, e perchè andranno proprio a tormentare le sue notti? Che accadrà nel prossimo capitolo? Per saperlo non vi resta altro che seguirmi! mi raccomando recenite, ci tengo! baci

CORDELIA

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Capitolo 6
*** Visioni dal passato ***


Pauline si rilassa un momento, dopo la violenta aggressione da parte di Ayato. Cade a peso morto in ginocchio, portando le mani in avanti: si è molto indebolita, di certo il giovane dai capelli rossi non si è limitato a bere poche gocce del suo sangue e questo l'ha portata a restare senza forze per qualche istante. I suoi boccoli neri ricadono sul suo viso, mentre lei si fa forza e, aggrappandosi ad esso, si siede sul divano. Ma dove diamine è finita? E' forse un covo di pazzi? Prima Subaru, poi Ayato, Kanato ed in fine di nuovo Ayato! L'hanno aggredita per quattro volte nel giro di poco tempo, ed in oltre sembra che un altro dei fratelli Sakamaki la voglia spogliare con gli occhi: Raito. Per fortuna non ha avuto molto a che fare con lui, pensa la ragazza. Quel tipo la inquieta parecchio, e cerca sempre di evitare di rimanere sola con lui per evitare spiacevoli imprevisti. Gli unici ad esserle sembrati un pò più tranquilli sono Shu e Reiji, il primo ed il secondogenito della famiglia Sakamaki. Mentre la ragazza sta cercando di dimenticare l'accaduto, l'ennesima fitta alla testa la costringe a portarsi le mani su essa. E di nuovo ha una visione a lei sconosciuta.

Un'elegante donna dallo splendido abito rosso e nero sta osservando un bambino, che a lei pare essere Shu Sakamaki. Il bambino pare essere triste, dopo che una cosa a lui particolarmente cara gli è stata sottratta: il suo cane. La donna lo guarda severa, con i suoi bellissimi occhi color azzurro, mentre il bambino continua a piangere sotto lo sguardo del fratello, che la mora riconosce essere Reiji. " Adesso smettila di piangere, Shu! ". Lo rimprovera severamente la madre. " Sai benissimo che sei il prossimo capofamiglia, devi concentrarti di più su questo invece di perderti in inezie simili ". Conclude il discorso, per poi dare le spalle al bambino.

La mora apre gli occhi di scatto: l'emicrania sembra essere finalmente sparita, tuttavia quella visione l'ha lasciata molto perplessa: quella donna di cui non conosce l'identità pareva essere la madre di Shu e di Reiji, almeno da ciò che ha intuito: somigliava parecchio al primo dei fratelli Sakamaki, ma aveva lo sguardo duro e severo di Reiji. Proprio in quel momento, un giovane dai capelli mogano e con indosso i suoi soliti occhiali fa la sua comparsa: scruta Pauline con i suoi occhi color lampone, notando immediatamente che la ragazza sta sanguinando al collo. Le si avvicina, mentre lei cerca di mettersi composta nonostante la debolezza in tutto il corpo. " Si può sapere cos'è successo? Chi è stato a morderti? ". Chiede senza troppi giri di parole il castano. La ragazza abbassa lo sguardo, ripensando a quei momenti che l'hanno davvero spaventata.

" Ecco... è stato Ayato ". Risponde: in un modo o nell'altro lo avrebbe scoperto ugualmente, meglio essere sincera sin da subito ed evitare guai. A quella risposta nello sguardo di Reiji, sempre calmo e freddo, balena una leggera luce di rabbia che la mora nota immediatamente.

" Non riesce proprio a restare al suo posto! Eppure gli avevo proibito di farlo ". Sentenzia, avvicinandosi e scostando i capelli di Pauline per esaminare quel morso: in effetti suo fratello non è stato particolarmente delicato, cosa non tipica di lui dopo tutto. Ha morso la ragazza con violenza, è normale che ora lei si senta priva di forze. " Spero non si sia spinto al di la di questo ". E guarda Pauline dritta negli occhi, per essere ben sicuro di catturare ogni sua minima reazione in modo che non gli menta. La ragazza scuote il capo, in segno di diniego.

" No, non mi ha fatto niente altro ". Sussurra, ripensando alla visione di poco prima. Reiji a quell'affermazione sembra rassicurato, e si limita ad annuire per poi spostarsi, mentre Pauline rimane seduta. Mentre lui sta per andarsene tuttavia, la voce della sua ospite lo trattiene. " Posso farti una domanda? ". Chiede, mentre lui annuisce rimanendo di spalle. Ripresasi ormai completamente, la mora si alza e sospira, trovando le parole. " Come si chiamava tua madre? ". Chiede. Non lo avesse mai fatto: il secondogenito di Karl Heinz si volta verso di lei con una rabbia che lei mai gli aveva visto in quello sguardo sempre calmo. La giovane fa per dire qualcosa, ma lui è più svelto e la mette spalle al muro, stringendo la presa senza tuttavia farle male. Pauline non capisce il motivo di tale reazione, ma non dice altro per evitare di farlo infuriare.

" Perchè mi chiedi di mia madre? Cosa sai tu di lei? ". Chiede con tono apparentemente gelido Reiji, ma in verità ogni singola parola brucia di odio, odio verso quella donna che gli ha sempre preferito il fratello. Ogni volta che ripensa a lei ritorna in lui quell'odio che lo spinse ad ucciderla, moltissimi anni prima. Ma di certo, di questo la giovane Harada non è a conoscenza. Intuendo di averlo fatto irritare si limita a chiudere gli occhi, tremando: date le reazioni dei suoi fratelli, non si stupirebbe se anche lui le saltasse al collo azzannandola!

" Scusami, non volevo farti arrabbiare. La mia era semplice curiosità, ma non la conosco e non voglio impicciarmi, se non vuoi dirmelo fa lo stesso ". Quasi sussurra la mora. Reiji riprende il controllo di sè stesso, mentre allenta la presa sulle spalle di Pauline. La giovane percepisce la tensione calare e si rilassa qualche istante.

" Beatrix ". Sentenzia solamente il ragazzo, voltandosi verso la finestra una volta lasciate definitivamente le spalle della ragazza. " Il nome di mia madre era Beatrix ". Risponde in fine alla domanda di poco prima lui, sempre con quel tono freddo. " Ed è morta per mia stessa mano, nel caso volessi chiedermi dove sia ora ". A Pauline corrono dei brividi in tutto il corpo, spaventandola: Reiji uccise la madre? Perchè? Tuttavia non osa domandare nulla, o finirebbe solo per innervosirlo pensa. In quel poco tempo ha imparato che è meglio andarci con i piedi di piombo con lui, così come con tutti i Sakamaki, o rischia di trovarsi le loro zanne piantate al collo. " Adesso va in camera tua, e non temere: non succederà più un episodio come quello con Ayato stasera ". Conclude solamente il castano, avviandosi a sua volta verso le scale per tornare alla propria stanza. Pauline segue il suo esempio e torna in camera sua, riflettendo: chi sono le tre donne che compaiono nei suoi sogni, o meglio nelle sue visioni?

Un misterioso uomo osserva villa Sakamaki da un pò di tempo. I suoi occhi ambra scrutano nella notte, mentre il loro proprietario incrocia le braccia sogghignando. " Non credevo che sarebbe tornata da sola alla villa, credevo che la cosa sarebbe stata più complicata. Credo sia ora di farle una visita ". Sussurra con un ghigno malvagio, come se stesse parlando con qualcuno di preciso quando in realtà non c'è nessuno accanto a lui. I suoi lunghi capelli vengono mossi da una leggera brezza, mentre lui scompare di li a poco, così com'è comparso: chi sarà mai? E dov'è diretto? Chi starà cercando? 

Salve a tutti! Intanto chiedo perdono per il mostruoso ritardo, ma purtroppo avevo perso la password per questo account e l'ho ritrovata solo di recente. A parte questo, ecco qua il capitolo sei! Che ve ne pare? Voglio vedere che ne pensate *_* Ayato ha morso Pauline e pare volere ben altro da lei, ed oltre tutto la ragazza sembra avere visioni su tre donne misteriose, probabilmente le tre madri. Come mai? Chi è l'uomo apparso a fine capitolo? Aspetto con ansia i vostri pareri e recensioni ^^ Baci

CORDELIA

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