La Vita di Naruto Uzumaki

di namory superfigo
(/viewuser.php?uid=1005716)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1) PROLOGO, L’ATTACCO DELLA VOLPE A NOVE CODE. ***
Capitolo 2: *** 2) IL ROTOLO PROIBITO ***
Capitolo 3: *** 3) IL TIM 7 ***
Capitolo 4: *** 4) L'eredità DEL CLAN UZUMAKI E L'INCONTRO ***
Capitolo 5: *** 5) RICORDI, LA NOTTE MALEDETTA ***
Capitolo 6: *** 6) LA PROVA Dei CAMPANELLI, FINALMENTE! ***
Capitolo 7: *** 7) UNA NUOVA MISSIONE ***
Capitolo 8: *** 8) IL DEMONE DELLA NEBBIA INSANGUINATA ***
Capitolo 9: *** 9) BLOCCO INDETERMINATO DELLO SCRITTORE ***



Capitolo 1
*** 1) PROLOGO, L’ATTACCO DELLA VOLPE A NOVE CODE. ***


PROLOGO, L’ATTACCO DELLA VOLPE A NOVE CODE.

Il 10 ottobre si respirava un’aria diversa, più minacciosa. A Konoa tutti i ninja sentivano una strana sensazione. Intanto, lontano dal villaggio, una donna dai lunghi capelli rossi e occhi di un verde intenso stava partorendo. “Agg! “gemette la donna. “Resisti Kushina, stà nascendo!” gridò disperato il marito Minato. L’uomo era molto preoccupato, vedere sua moglie in quello stato era molto doloroso per lui. In quel momento un ruggito interruppe i suoi pensieri:”Non uscirai Kyubi!” Il quarto Hokage stava aiutando Kushina a tenere a bada la terribile volpe a 9 code, che sembrava intenzionata a uscire. Proprio quando il sigillo era sul punto di spezzarsi, un vagito echeggiò per tutta la stanza. Kushina emise un ultimo gemito agghiacciante per poi cadere stremata tenendo tra le braccia un piccolo bambino. “Maledetti, non finisce qui!” Gridò la volpe. Però, prima che il sigillo si attivasse, una persona comparve all’improvviso afferrando il bambino. “Quarto Hokage, ti conviene allontanarti dalla donna, se non vuoi che uccida il bambino!” Minato usando il Raigin volante riuscì a salvare il bambino. Allora l’uomo mascherato estrasse la volpe dal ventre della donna, ma, prima di poterla uccidere, Minato riuscì a portarla in salvo. Dopo aver eretto una barriera attorno alla rossa e al bambino, minato affrontò l’uomo e riuscì a sigillare il demone. Quando il terzo Hokage raggiunse il luogo dello scontro, trovò Minato e Kushina stesi per terra abbracciati. “Sandaime, Naruto è un eroe, ha salvato il villaggio” riuscì a rantolare il lampo giallo prima di spirare. “è probabile che abbia il mokuton e anche l’arte Uzumaki, per questo le affido questo rotolo con tutte le mie tecniche e questo diario con quelle di Minato” disse la rossa per poi crollare al fianco del marito. Il sandaime era rimasto spiazzato dall’ultima esternazione di Kushina, ma, dopo averli visti spirare e dopo aver prelevato quei documenti, decise di prendersi cura di Naruto.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2) IL ROTOLO PROIBITO ***


2) IL ROTOLO PROIBITO Era una bella giornata, il sole splendeva alto nel celo, i bambini andavano a scuola con i loro genitori e i negozianti davano inizio alla loro solita rootine. Anche a Konoa, detto anche villaggio nascosto tra le foglie, gli abitanti iniziavano la loro giornata. I bambini andavano a scuola o in accadenia, i ninja compivano missioni, gli Ambu sorvegliavano le vie del villaggio. Quel giorno era molto speciale, era il giorno degli esami e i bambini correvano per raggiungere l’accademia ninja. Lo stesso stava facendo Naruto Uzumaki. Era un ragazzo di appena 12 anni, leggermente più basso dei suoi coetanei, aveva dei capelli biondi spettinati e occhi azzurro celo. Camminava con sguardo basso e triste, non voleva incontrare gli sguardi carichi di odio degli abitanti. Arrivò in accademia e si sedette in fondo alla classe. Quando tutti si furono seduti , Iruka, il loro maestro, entrò nella stanza insieme a Mitsuki, il loro secondo insegnante. “Allora ragazzi, come saprete questa volta agli esami dovrete superare 3 prove. La prima consisterà in un esame scritto, la seconda sarà un combattimento con le taijutsu 1 contro 1 e la terza prova consisterà nella dimostrazione delle 3 tecniche basilari per un ninja.” Le prime prove passarono infretta, finchè alla fine. “Si faccia avanti Naruto Uzumaki!” Tutti girarono lo sguardo verso il biondo che si alzò, e, stupendo gli altri eseguì tutte le 3 tecniche senza il minimo sforzo. “Perfetto Naruto, ora sei un Jenin!” Il ragazzo afferrò il copri fronte e uscì dall’aula. Mitsuki intando ribolliva dalla rabbia:”Come ha fatto quel demone a superare la prova! Dovrò inventarmi qualcosa, accidenti!” Quando le prove furono terminate il biondo si recò dal Sandaime. “Sandaime, sono stato promosso!” gridò il ragazzo:”Bene Naruto, entra devo darti una cosa”. Incuriosito il biondo entrò e il vecchio gli consegnò un rotolo:” Questo rotolo contiene tutte le tecniche di tua madre, credo che sei pronto per imparare a usare le tue abilità innate” “Grazie Sandaime, ora nessuno potrà fermarmi!” e corse via. “Naruto, quel rotolo non vale nulla, prendi questo e allenati” a parlare era stato Mitsuki, che si era nascosto in un cespuglio li vicino. “Se imparerai queste tecniche, passerai immediatamente al rango Jonin!” Naruto sgranò gli occhi per poi afferrare il rotolo contento e sparire. Intanto, la Hokage si era accorto del furto ed era risalito a Naruto:”trovatelo, e recuperate il rotolo!” Tutti i Kunin e i Jonin si dispersero alla ricerca del biondo. Per caso fu proprio Iruka a trovarlo mentre si allenava:”Naruto, perché ai rubato il rotolo, ridammelo!” “Mi stavo solo allenando maestro, non si scaldi, e poi, è stato il maestro Mitsuki a dire che potevo usarlo! Proprio in quel momento, uno shuriken gigante volò verso naruto che vide che era stato proprio Mitsuki a lanciarlo:”muori demone dalle 9 code!” “Abbassati, Naruto!” l’arma colpì in pieno Iruka che cadde per terra in un lago di sangue:”maestro Iruka!” il ragazzo guardò Mitsuki con sguardo furibondo:”Ora le faccio vedere io!” e con un grido di guerra si lanciò all’attacco. Mitsuki dovette presto indietreggiare, anche solo con le taijutsu quel ragazzino era ingrado di tenergli testa, finchè non gridò:”tecnica superiore della moltiplicazione dei Kunai!” l’Uzumaki lanciò dei kunai che si moltiplicarono e formarono un’enorme cupola tagliente che cadde verso Mitsuki, che fu preso in pieno. “Non è ancora finita!” gridò Naruto prendendo degli shuriken in mano e lanciandoli:”tecnica superiore della moltiplicazione di shuriken!” un nuovo inferno tagliente colpì Mitsuki che crollò a terra. “Il colpo di grazia! Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo!” in una gigantesca nuvola di fumo una cinquantina di copie del biondo attaccarono Mitsuki. Quando ebbero finito, avevano letteralmente cambiato i connotati al traditore che fu portato in prigione da alcuni Ambu accorsi in quel momento. “Grazie naruto, mi ai salvato, e per ringraziarmi ti offrirò una ciotola di Ramen!” così i due si incamminarono verso Ikiraku, ma prima di mangiare c’era ancora una cosa che il biondo voleva sapere:”Maestro, prima Mitsuki mi ha chiamato demone dalle 9 code…. So che è un mostro che distrusse anni fa il villaggio, ma perché mi ha chiamato così?” “Vedi, figliolo, dentro di te è sigillato proprio la volpe, è per questo che tutti al villaggio ti odiano. Non riescono a capire che tu e la volpe siete completamente diversi” “Grazie maestro” disse naruto ritrovando il suo sorriso. Eccomi con il secondo capitolo! Ho pensato che il prologo fosse un po’ troppo corto, così ho postato subito il secondo! Spero che la mia idea vi sia piaciuta e mi piacerebbe dare un’arma al nostro biondino, e ho deciso di far scegliere a voi! Un ringraziamento speciale a Kyubi no Yoco! Ci vediamo alla prossima, ricordate che più messaggi mi arrivano e più avrò la voglia di scrivere!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3) IL TIM 7 ***


3) IL TIM 7 Il giorno dopo, Naruto si presentò all’accademia. Aveva un’aspetto orribile, i capelli biondi spettinati e coperti di foglie e rami e gli occhi stanchi con profonde occhiaie, infatti, aveva passato la notte ad allenarsi sulle tecniche di sua madre e, con le copie, era riuscito a imparare a controllare perfettamente una delle sue abilità innate. Aveva infatti scoperto che, oltre al Mokuton ereditato dai Senju, possedeva ben due abilità ereditarie di sua madre, che lei aveva spiegato nel dettaglio. Per imparare a padroneggiarle però, bisognava fare allenamenti sovrumani, e, proprio per questa ragione, era riuscito a svilupparne solo una. Si sedette al suo posto e appoggiò la testa sul banco. “Bene, ci siete tutti” disse Iruka ”Ora formeremo i vari team che dovranno aspettare il loro Jonin in quella stanza. Si facciano avanti!” Così iniziò a smistare i Jenin, finchè:”Team 7, Sasuke Uchiha!” tutte le ragazze speravano di finire in quel tim con il loro Saske, il più figo della scuola. Per tutta risposta, il moro si alzò e entrò nella stanza. “Sakura Haruno!” “Si, Saske!” gridò la rosa per poi correre dietro Sasuke ignorando gli sguardi invidiosi e furibondi delle ragazze. “E in fine……Naruto Uzumaki!” Sakura si lasciò sfuggire un gemito di frustrazione mentre il biondo si alzava e marciava alle loro spalle. I trè entrarono e Naruto e Sasuke si sedettero insieme. “Levati Bakaaaaaaaa!” gridò la rosa contro il biondo. “Guarda che è stato il tuo Saske a sedersi vicino a me!” ribattè il biondo infastidito per poi cederle il posto. La ragazza si sedette accanto a Sasuke, e iniziò a chiedergli di uscire, senza risultato. Passate 2 ore, tutte le loro squadre erano state assegnate al loro Sensei, tranne loro. “Ma quanto ci mette, sono stufa!” gridò Sakura stizzita. Proprio in quel momento, con una nuvola di fumo, apparve il loro maestro. Aveva dei capelli argentei, portava sul volto una maschera che gli copriva la parte inferiore del volto e portava il copri fronte storto su un occhio. Li fissò per qualche secondo ignorando le proteste della rosa, poi disse:”Seguitemi sul tetto”. Arrivati sul tetto il Jonin disse:”Bene, presentatevi, ditemi quali sono i vostri obbi, i vostri sogni, cosa vi piace e cosa no.” “Ma, visto che lei è più grande, non dovrebbe presentarsi prima lei?” Disse la rosa:”Bene, sono Kakashi Hatake, non mi piace niente in particolare” “A no? Quindi il suo IkaIka non rientra nei suoi obbi?” chiese il biondo mostrando un libricino con un ghigno stampato in faccia. Kakashi strinse gli occhi “Il mio libro” Naruto lo lanciò al proprietario che lo prese in mano e lo fissò alla cintura. “Odio tante cose, i miei sogni non vi interessano.” *”PRATICAMENTE CI HA DETTO SOLO IL SUO NOME” pensò infastidita la rosa “Tocca a te, confetto” disse Kakashi. Sakura si alzò e, sorvolando sul soprannome, disse:”Sono Sakura Aruno, mi piace……” Disse ridacchiando e guardando Sasuke “I miei obbi…..” Guardò ancora Sasuke “I miei sogni……” disse arrossendo. “Perfetto, Un’oca giuliva” pensarono gli altri mentre la rosa si sedeva. “Tocca a te Uchiha” disse l’argenteo. “Sono Sasuke Uchiha, odio tante cose e non mi piace nulla in particolare, ho un sogno, ma so che si realizzerà, devo uccidere una certa persona…..” “Un vendicatore” pensò Kakashi. “biondino” disse il Jonin. “Sono Naruto Uzumaki, amo il ramen e allenarmi, il mio sogno è quello di superare lo Yondaime e diventare Hokage!” “Bene, ora dovete sapere che non siete ancora Jenin, dovete passare una prova che si svolgerà domani al campo di allenamento 7.” E così dicendo scomparve fece per andarsene per poi fermarsi e dire “a, dimenticavo, vi conviene non mangiare o vomiterete.” E scomparve in una nuvola di fumo. I trè si salutarono e si diressero verso casa. Mentre Naruto camminava, si accorse che qualcuno lo seguiva. Infatti nell’allenamento, alcuni esercizi richiedevano la completa padronanza dei cinque sensi. Analizzando i passi si lasciò sfugire un sorriso: era Hinata Yuga. Era una ragazza molto strana, ed era l’unica che non lo disprezzava. L’aveva intravista più volte a spiarlo, aveva iniziato da quella volta che l’aveva salvata da dei bulli e lui si era sempre chiesto perché lo facesse. Decise di chiederglielo, così, mentre voltava un angolo, creò una copia e si nascose. Quando la copia arrivò davanti a casa, si fermò e con un ghigno scomparve. “Era un clone?” si disse ad alta voce la mora un po’ delusa. “Gia, mi è venuto bene vero?” Le gambe della ragazza cedettero e lei svenne. Il biondo la prese per i fianchi, si sedette all’ombra di un albero e la depositò con dolcezza sulle sue gambe. Quando Hinata si svegliò e si accorse della sua posizione, divenne viola. Poi si rese conto di un’altra cosa: Naruto aveva le mani poggiate sul suo sedere! “N-Naruto-kun” disse ormai viola. “Che c’è?” chiese il biondo confuso. Allora la Yuga gli toccò timidamente una mano. Il biondo, quando si accorse di dove si trovavano le sue mani, sbiancò “m-mi dispiace!” Gridò levando le mani. “Come stai?” chiese Naruto apprensivo “Bene grazie”. “Senti, mi piacerebbe sapere perché mi segui sempre.” “P-perché io ti ammiro molto e, non ti ho ancora ringraziato per i bulli.” “Non devi preoccuparti, però, se vuoi parlarmi, non serve che ti nascondi.” I due iniziarono così a parlare del più e del meno finchè non dovettero alzarsi. “Allora ciao, Hinata” “Ciao, N-Naruto-kun” però, prima che si allontanasse, il biondo fece un gesto molto audace: le diede un bacio sulla guancia per poi allontanarsi con un sorriso. La Yuga rimase spaesata per un attimo e si toccò il punto su cui Naruto l’aveva baciata. Intanto, il Sandaime, che aveva visto la scena dalla finestra, sorrise. Quando il biondo entrò in casa andò ad accoglierlo. “Naruto, facciamo cena, poi devo darti delle cose.” Ed anche questo terzo capitolo è andato! Ringrazio le persone che mi hanno seguito. Vorrei ricordarvi che il prossimo capitolo si intitolerà “L’EREDITa, DEL CLAN UZUMAKI, in cui naruto avrà le sue armi. Ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4) L'eredità DEL CLAN UZUMAKI E L'INCONTRO ***


4) Leredità DEL CLAN UZUMAKI, E L’INCONTRO Finito di cenare, il vecchio Hokage andò a trovare Naruto nella sua stanza. “Naruto, vieni con me, devo darti quelle cose di cui ti ho parlato prima.” “Arrivo subito, Sandaime.” Naruto entrò in salotto e si sedette sul divano accanto al vecchio uomo, che teneva una pipa tra le labbra e picchiettava le dita su un grande rotolo aperto su cui erano raffigurati 3 cerchi di evocazione. Su ognuno di essi,c’erano scritte delle parole incomprensibili. Il rotolo era posto su un tavolino a 4 gambe. Il ragazzo fissò il rotolo incuriosito, per poi chiedere:”Cosa c’è scritto?” Il vecchio prese tempo per poi dire:”Non ne ho idea, solo chi ha il possesso di queste armi può leggierlo.” Il Sandaime continuò:”In questo rotolo, sono contenute tre armi letali del tuo clan, che appartenevano a Kushina. Il fatto è che lei non amava usare questo tipo di armi, a lei bastavano i pugni!” Disse il vecchio con una risata. “Nel suo testamento, c’era scritto espressamente che il suo desiderio era che tu le impugnassi.” Così dicendo, estrasse dalla tasca dei pantaloni una boccetta che stappò davanti al biondo che sgranò gli occhi: in quella boccetta erano contenute diverse gocce di sangue! “Q-questo?” chiese il biondo impallidendo. “Si, è sangue di tua madre, però è necessario dato che era l’unica a saper evocare le armi” Intinse un dito nel sangue, tracciò dei sigilli e gridò:” Kuchiyose no jutsu!” Sbattè la mano sul primo cerchio, e, con una nuvoletta di fumo, apparve un’enorme falce. Era davvero grande, sarà stata lunga un metro e trenta, aveva la lama che brillava in modo insolito. “Questa si chiama Kaze no Me, era di proprietà di Kushina, ed è anche l’unica arma che posso evocare. In questa falce, se possiedi il chakra di tipo vento, puoi concentrarlo attraverso la lama, e questa prenderà ogni tua caratteristica.” In effetti, sul bordo c’era scritto il Kangi del vento, ma ciò che lo lasciò perplesso fu la frase del vecchio e il fatto che ora riusciva a leggere perfettamente le scritte attorno al cerchio. “In che senso è l’unica arma che può evocare e poi perché ora riesco a leggere?” “Riesci a leggerlo, perché ora l’arma ti appartiene in quanto Uzumaki, e non posso evocare le altre perché solo un Uzumaki può. La falce, Kushina a quanto pare ha fatto in modo che potessi evocarla, ma non poteva fare lo stesso con le altre armi, perciò solo tu puoi evocare le altre due. Sai usare la tecnica?” Chiese. “Si, disse il ragazzo.” “Devi intingere un dito nel sangue.” Il ragazzo, seppur esitante, obbedì e sbattè la mano sul secondo cerchio. Questa volta, apparve una magnifica spada. L’elsa era dorata, con un diamante al centro. Attorno, c’erano i Kangi del fuoco, terra, vento, fulmine, acqua e la lama brillava in modo insolito. Per sbaglio, il ragazzo sfiorò con la lama un bicchiere, che si tagliò in tanti pezzettini. “Questa, è Uzu no Me, questa lama è compatibile con qualunque elemento, ma il suo predominante è il vento. Per avere la massima fedeltà dell’arma, devi versare una goccia del tuo sangue.” Il ragazzo eseguì l’ordine, e quando il suo sangue macchiò il gioiello, la lama si illuminò di una luce accecante. Il ragazzo la appese alla cintura ed evocò la terza arma. Dalla nuvola di fumo, apparve uno scudo quadrato, con diverse incisioni e lo stesso gioiello al centro. “Questo è lo Kagami no Uzu, è uno scudo molto potente, come la spada può usare gli elementi e, per averne la fedeltà anche qui devi versare il sangue.” Il ragazzo obbedì, poi lo mise sulla schiena e si alzò:”Grazie Sandaime, ora vado ad allenarmi!” Così dicendo saltò dalla finestra diretto al campo d’allenamento. Quando giunse nel campo, provò le sue armi. Se passava il chakra nella spada, poteva tagliare di netto almeno tre alberi in un solo fendente senza nemmeno usare troppa forza, la falce era potentissima e lo scudo era ingrado di respingere qualunque attacco. Aveva provato a lanciare un clone con la spada alla massima potenza, però non era riuscito nemmeno a scalfire l’oggetto. Stanco dopo gli allenamenti, si sdraiò e chiuse gli occhi. Quando si svegliò, sentì che c’era qualcosa di strano, sentiva un gocciolio. Quando aprì gli occhi, scoprì di trovarsi in un corridoio che era stato allagato. Attirato da uno strano istinto, camminò finchè non sbucò in un’enorme stanza. Al centro, un’imponente gabbia da cui proveniva un’energia sinistra. Sul lucchetto, c’era un pezzo di carta con su scritto il Kangi sigillo. All’improvviso, delle strane bolle rosse si condensarono, e, l’Uzumaki lo vide. Era un’imponente volpe con nove code che sferzavano l’aria dietro la sua schiena, attorno a essa, l’aria era bollente. “Muahahahahahahahahahahahahahahahahah, guarda chi c’è, il mio Jinkuriki, muahahahahahahahahahahahahahahahah! Che cosa ti porta qui, Naruto Uzumaki?” Il ragazzo indietreggiò spaventato, scatenando l’ilarità del demone. “Non ridere, bestiaccia!” “Bestiaccia? Ma come ti permetti di darmi della bestiaccia? IO sono il temutissimo KYUBI!” gridò la volpe. “Sei sigillato nel mio corpo, quindi non rompere, dovresti aiutarmi!” “muahahahahahahahahahahahahahahahah, perché dovrei aiutare un moccioso come te?” “Perché, se io muoio, anche tu morirai! So tutto del rapporto tra Jinchuuriki e demone, e se tu non mi aiuti a diventare più forte, se muoio in una missione, anche tu morirai!” Il demone ci pensò su, per poi estrarre un rotolo:”Firma il contratto con le volpi usando il sangue, in questo modo potrai evocarle, dato che non ti aiuterò, ci penseranno loro!” Il ragazzo, dopo un’attenta riflessione, firmò il rotolo. “Bene, ci vediamo, bestiaccia!” E tornò nel mondo reale ignorando gli insulti della volpe. Tornato nella realtà, compose dei sigilli e sbattè la mano a terra:” Kuchiyose no jutsu!” Dal fumo apparvero due volpi, una era grande e aveva sei code sferzanti, la pelliccia marrone e gli occhi verdi, mentre l’altra era piccola con solo una coda, un manto porpora con delle chiazze nere e aveva due occhi nocciola. “Ho sentito dire che Kyubi aveva fatto firmare un contratto con le volpi, ma non pensavo che capitavamo noi, vero Akitsu?” “Hai ragione, Yoken.” “Come ti chiami ragazzo?” Chiese Akitsu. “Naruto Uzumaki.” “bene Naruto, io sono Akitsu e lui è mio fratello Yoken, saremo i tuoi compagni d’armi e se vuoi ti alleneremo.” “Perfetto, cominciamo subito!” “Aspetta, quella?” disse stupita Akitsu osservando la spada. “Solo un Uzumaki di sangue puro può usarla!” “Quindi se sei un Uzumaki, mostraci le tue abilità.” Akitsu si trasformò in una ragazza di dodici anni con i capelli neri e gli occhi verdi per poi lanciarsi contro Naruto che si mise in posizione. I due iniziarono lo scontro con qualche taijutsu, per studiare le mosse dell’avversario, ma, nonostante la volpe cercasse di atterrarlo, Naruto si rivelò superiore. Akitsu tentò un calcio laterale, ma il ragazzo saltò. “Tutto qui?” chiese il ragazzo deluso. Poi disse:”Ora assaggerai l’arte Uzumaki!” La ragazza si mise in guardia, ma nulla la preparò per la mossa di Naruto. Il Jinchuuriki levò le mani in cui concentrò una grande quantità di chakra. Dalle mani fluirono delle vere e proprie catene di kakra, che sotto l’ordine di Naruto, si unirono per formare una grande frusta. “Questa è la vera arte Uzumaki, vuoi ancora affrontarmi?” La volpe scosse il capo, per poi tornare normale. “Bene, ora ti alleneremo, ma non sarà facile!” Spazio autore: Salve ragazzi, vi sono mancato? Non ho più aggiornato perché ero un po’ depresso dalle recensioni negative, ma torno all’opera con un nuovo capitolo più lungo degli altri! Comunque, vi chiedo scusa in anticipo, perché sono certo di aver sbagliato qualche nome. Andate anche a leggere la mia nuova storiella, per favore datemi almeno un commento! Qui, devo fare delle precisazioni: l’arte Uzumaki, non è altro che un’aumento delle capacità del clan stesso, se non le conoscete affari vostri, ma in seguito le spiegherò. Comunque, ci vediamo ragazzi! PS: Ci ho messo molto a scrivere questo capitolo, vorrei che mi ricompensiate con qualche recensione, anche perché ci tengo davvero molto!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5) RICORDI, LA NOTTE MALEDETTA ***


5) RICORDI, LA NOTTE MALEDETTA

 

Quando Kakashi li aveva congedati, Sasuke si era diretto al suo solito campo di allenamento. Quando vi giunse, iniziò a lanciare kunai nel tentativo di colpire tutti i bersagli. Era un luogo isolato, con diversi alberi e tronchi. Era un luogo perfetto per allenarsi per un Uchiha, su ogni albero c’erano diversi nodi che potevano fungere da bersaglio. Era un modo per aumentare la vista dello Sharingan, quando aveva risvegliato il suo potere oculare, Itachi lo aveva portato ad allenarsi proprio in quel campo. Pensare a Itachi  come un fratello maggiore buono e gentile però gli fece ricordare quella notte….. *Flashback* Stava tornando da casa, si era attardato ad allenarsi con gli shuriken e aveva perso la cognizione del tempo. Mentre entrava nel quartiere Uchiha, gli parve di vedere una sagoma muoversi sul tetto di casa sua. Poi si accorse di un altro fatto strano: le luci erano spente nonostante l’ora, non gli pareva di udire alcun rumore e gli sembrava impossibile che fossero tutti andati a dormire. All’improvviso, una strana inquietitudine lo colse, rapido attraversò la strada ed entrò in tutta fretta a casa degli zii. Ciò che gli si parò davanti però, era uno spettacolo davvero raccapricciante. La casa era distrutta, molti mobili si erano inceneriti, forse per qualche tecnica molto potente di fuoco, ma quello che più terrorizzava il bambino erano i cadaveri dei suoi zii che giacevano riversi in una pozza di sangue sul pavimento e con la gola squarciata. Il bambino rischiò di vomitare, chi poteva essere stato a fare una cosa simile? Il terrore più puro lo colse, e se i suoi genitori e suo fratello fossero? Non riusciva neanche a formulare il pensiero, e non voleva riuscirci. Corse come un ossesso verso casa sua, quando entrò iniziò a urlare:”Mamma, papà, Itachi, ci siete?” Entrò con foga nella stanza dei genitori, e gli si mozzò il fiato. Erano sdraiati per terra, con un kunai conficcato nella gola e un’espressione di assoluto terrore. “Noooo!” Il bambino scoppiò a piangere, non voleva crederci. Cadde in ginocchio davanti ai suoi genitori, tentando in tutti i modi di svegliarli, arrivando persino a schiaffeggiarli, anche se nel suo inconscio sapeva che era tutto inutile. La sua attenzione fu riscossa dal cigolio della porta del bagno, con un grido si lanciò addosso al fratello gridando:”Itachi, hai visto, è terribile, chi può essere stato a fare una cosa simile?” Il fratello, però, lo allontanò con un kunai e disse:”Sei un fratello noioso, vuoi sapere chi è stato?” chiese malignamente. “Ora te lo mostro, mangekyou sharingan!” I suoi occhi mutarono, trasformandosi in uno strano sharingan, con un complicato disegno. Quando il fratello minore lo fissò, fu catapultato in un illusione in cui Itachi massacrava gli uchiha senza pietà. “Sei stato tu? Maledetto bastardo!” Il bambino estrasse uno shuriken, e tentò di uccidere il suo fratellone, che lo disarmò con facilità. “Sai perché ti risparmio, Sasuke? Perché sei l’unico che può farmi arrivare al Mangekyou sharingan eterno, consulta gli antichi rotoli delle riunioni segrete del clan per saperne di più, vivi nell’odio e nella solitudine, odiami con tutto te stesso e quando avrai i miei stessi occhi, vieni a sfidarmi!  Per avere questi occhi, però, dovrai fare una cosa, uccidere il tuo migliore amico, anche io ho fatto così uccidendo Shisui!”Il mangekyou sharingan brillò per l’ultima volta negli occhi del fratello maggiore, e Sasuke svenne. Quando si svegliò, sperò con tutto se stesso che fosse stato solo un sogno, ma quando entrò nella camera dei suoi genitori, le sue speranze furono vane. Un odio incontenibile lo invase, iniziò a lanciare shuriken ovunque. Quando si calmò, si accorse di una strana cosa: i suoi occhi erano strani, non aveva più lo sharingan, ora il disegno era cambiato. Quando capì di cosa si trattava gridò di gioia, era il mangekyou, anche se molto diverso da quello di suo fratello. *fine flashbach*

“Stai pensando a quella notte, vero?” Sasuke, allinizio frastornato, fu veloce a lanciare uno shuriken contro l’intruso, che puntualmente li schivò. Allora l’Uchiha gli si lanciò addosso tentando di colpirlo con le taijutsu, ma il ninja lo afferrò per il bavero della giacca scaraventandolo a terra con forza. “Non riconosci nemmeno il tuo maestro, Sasuke?” “Mi lasci in pace” “Sicuro, guarda che se vuoi posso aiutarti.” Così dicendo, prese degli shuriken e centrò con precisione tutti i bersagli, anche quello nascosto dietro il masso. “Come?” L’albino gli mostrò l’occhio sinistro, e, prevedibilmente, l’Uchiha lo guardò indignato:”Come può avere lo sharingan?” Il suo tono era davvero molto irato, quindi l’albino disse:”è il regalo di un amico, mai sentito parlare di Kakashi dello sharingan?” “Lei?” “Si, e ora, guarda!” Così dicendo, il suo sharingan mutò diventando un mangekyou. “Vedi che posso aiutarti, so che anche tu lo hai sviluppato” “Se vuoi, ti allenerò a usarlo, ma a una condizione: non dovrai farti accecare dall’odio, e, non dovrai mai e poi mai usarlo contro un compagno,!” “Bene” disse il moro. “Perfetto, di mattina ti allenerai con la tua squadra, mentre di pomeriggio ti allenerò personalmente, iniziamo domani.” L’Uchiha salutò il maestro e si diresse a casa: si sarebbe dovuto preparare per dei giorni massacranti.

Spazio autore: Salve, fantastici lettori! Speravate di esservi liberati di me, vero? Allora, vi ho trollati in modo davvero diabolico, pensavate che ci fosse già la prova! Be, questo capitolo serve, dopo tutto  non ho ancora fatto entrare in scena il nostro Sasuke, e, mi serviva anche per inoltrarvi il “mio! Sasuke, perché lo avrete notato che è moolto diverso dalloriginale! Per prima cosa, mi . Cosa dire, recensite in molti, mi farebbe piacere avere il vostro parere. conoscono tutti, quindi sarebbe una rottura. Ho deciso che pubblicherò sempre di venerdì, salvo imprevisti o che non mi senta generoso, dipende da voi! Spero che piace questo capitolo, se non vi piace che Sasuke abbia lo sharingan, mandatemi pure un commento! Ci vediamo, dal grande namory superfigo

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6) LA PROVA Dei CAMPANELLI, FINALMENTE! ***


6) LA PROVA Dei CAMPANELLI, FINALMENTE!

 

Il giorno dopo, i 3 genin si presentarono al campo di allenamento numero 7. Era un campo molto grande, con un piccolo boschetto perfetto per nascondersi, al cui centro un grande lago spiccava splendente. Come avevano supposto i ragazzi, dovettero aspettare ben 2 ore per vedere la zazzera argentea del loro maestro e anche se si erano psicologicamente preparati a passare interminabili ore ad annoiarsi, ciò non favorì l’attesa. In oltre, il fatto che non avessero mangiato, rendeva persino un tipo calmo e pacato come Sasuke nervoso. Quando finalmente il Jonin decise di raggiungerli, Sakura fu la prima a tentare senza successo di colpire il maestro che le disse:”Dai calmati Sakura, il fatto è che stavo aiutando una povera vecchietta…”Sta mentendooo!” gridò la Haruno tentando con tutte le sue forze di spaccare la faccia al Jonin. Quando si fu calmata, Kakashi disse:”Allora ragazzi, come sapete non siete ancora promossi, dovete superare questa prova.” Così dicendo, estrasse dalla tasca dei pantaloni due campanelli che legò in vita:”Per essere promossi, dovete compiere un’impresa molto facile, rubarmi questi campanelli!” “Ma scusi, ci sono solo due campanelli, noi siamo in tre!” protestò Sakura. “Vero, in fatti, solo due di voi passeranno!” Prima che la rosa potesse protestare, l’Uzumaki le tappò la bocca con la mano. “Allora, cominciamo!” I tre si guardarono, per poi sparire nella boscaglia. Il ninja argenteo si sedette comodamente su un masso, aprì il suo libro e iniziò a leggere. Dopo un po’, decise di trovare i suoi allievi, tanto per tenerli sotto osservazione:”bene, Sasuke è nascosto dietro quel masso, ovviamente Sakura è accanto a lui, ma Naruto?” Per quanto si sforzasse, non riusciva a trovarlo, finchè un kunai non gli sfrecciò davanti ai pantaloni, pericolosamente vicino a qualcosa di molto prezioso. Ma l’intento dell’Uzumaki non era di staccargli la virilità, bensì di spostare l’attenzione del maestro. Quando Kakashi saltò per evitare quella pericolosa minaccia, il biondino saltò dall’albero su cui era appostato fino a un secondo prima atterrando davanti al suo maestro a cui rifilò un calcio sotto al mento. Il jonin, colto alla sprovista, dovette creare una copia d’acqua per salvarsi. Quando questa si dissolse, approfittando del fatto che l’acqua copriva la visuale del ragazzo, tentò di prenderlo alle spalle con una tecnica meschina che solo un pervertito poteva usare:”dolore millenario!” Il colpo però colpì in pieno un clone, che dopo una faccia di sgomento e sofferenza, scomparve in una nuvola di fumo. Il ragazzo approfittò della momentanea impossibilità alla vista tentando di colpirlo con un calcio laterale, ma non aveva messo in conto il fiuto del ninja argenteo, che riuscì a pararlo. Il ragazzo allora attaccò con un pugno diretto al viso del jonin, questultimo si chinò per schivarlo, allora con la mano libera Naruto tentò di dargli un altro pugno, ma l’argenteo alzò la gamba bloccando il pugno con l’incavo del ginocchio. Kakashi allora approfittò del pugno stretto nell’incavo del ginocchio per fare una capriola, per poi dargli un calcio sulla schiena mentre ancora ruotava in aria. Il ragazzo fu lanciato in aria, e Kakashi completò l’opera:”dolore millenario!” Questa volta Naruto fu costretto a subire la tremenda azione del maestro, la sua faccia esprimeva sgomento, dolore e disgusto. Intanto, Sasuke si era lanciato contro Kakashi, ma nemmeno lui ebbe molti risultati. Prima l’argenteo riservò anche a lui il dolore millenario, poi vedendo che il suo avversario non cedeva, lo imprigionò nel terreno. L’Uzumaki attaccò con un calcio il maestro deciso a fargliela pagare per quel gesto, ma l’argenteo gli diede un pugno in faccia, mandandolo al tappeto accanto al suo amico. Kakashi, dopo aver sconfitto i suoi allievi, decise di occuparsi di Sakura e si allontanò. Naruto si alzò in piedi, liberò Sasuke e disse:”Andiamo emo, non vorrai che il nostro sensei molesti la tua spasimante?” L’Uchiha lo fulminò con uno sguardo che avrebbe fatto tremare chi unque, poi corse verso Kakashi. “Aspetta, dobbiamo elaborare un piano!” Sasuke però non lo ascoltò, era furioso per essere stato umiliato in un modo tanto scorretto. Naruto intanto sospirò:”sarò costretto a fare sul serio…” Kakashi contro Sakura aveva adottato un metodo diverso, la attaccò prima con dei kunai, poi la intrappolò in un illusione in cui Sasuke gemeva sofferente, coperto di ferite e sangue. La ragazza, a quella vista, stava per svenire, quando all’improvviso Naruto le si parò davanti, sciogliendo l’illusione. Poi la prese per le spalle e corse via. “Ma tu guarda, così si è ripreso!” Quando la rosa si riprese, tentò senza successo di liberarsi, finchè non vide il suo Sasuke. “Ragazzi, è chiaro che da soli non concluderemo nulla, dobbiamo lavorare in squadra e io ho già un piano.” “Sentiamo.” Fece l’Uchiha rassegnato. Kakashi si stava annoiando a morte, ogni tanto qualche battaglione di cloni di Naruto lo attaccava, ma niente di tanto particolare. Eppure, era certo che stavano macchinando qualcosa. All’improvviso, un kunai volò verso di lui. Il ninja lo schivò e quando si voltò vide una schiera di almeno un centinaio di cloni avanzare minacciosa verso di lui. Kakashi iniziò così ad abbatterne il più possibile, ma uno in particolare lo distraeva lanciando palle di fuoco. All’improvviso sentì un urlo verso l’alto, alzò lo sguardo e vide un clone cadere con il pugno pronto contro di lui, lo schivò, ma poi si accorse dell’errore:”cazzo…” Un Naruto gli si era parato davanti, con un ghigno stampato in faccia, e l’argenteo era certo che era quello vero. Il biondino rise per poi gridare:”Arte Uzumaki, prigione di catene!” Dalle sue mani fluirono delle spesse catene arancioni, erano fatte di puro chakra e Kakashi sapeva perfettamente l’effetto di tale tecnica. Fu costretto a lasciare un altro clone, poi lanciò una bomba fumogena per poi cercare di dargli un calcio, ma l’Uzumaki gridò:”Arte Uzumaki scudo ingannatore!” Uno spesso scudo di chakra arancione si pose in mezzo, quando Kakashi cercò di allontanarsi, si accorse che lo scudo si stava sciogliendo, diventando puro chakra, che poi prese la forma di catene che lo legarono. Subito l’argenteo sentì il suo chakra abbandonarlo e fluire nelle catene che, a mano a mano che l’energia fluiva al loro interno, diventavano sempre più brillanti, stringendo il malcapitato nella loro presa ferrea. Kakashi fu costretto a farlo, scoprì l’occhio sinistro, utilizzando la decapitazione terrestre per entrare nel sottosuolo. In quel momento, la sveglia suonò decretando la fine dello scontro. Kakashi uscì a fatica dal terreno per poi dire:”I miei complimenti, se non avessi usato lo sharingan, avreste vinto, però non avete avuto i campanelli in mano,. Avrete una seconda possibilità oggi pomeriggio, ma tu Naruto, che ai fatto fallire la missione, salterai il pranzo!” Così dicendo, estrasse una lunga corda che andò a legare Naruto ad un palo. “E voi, se osate anche solo passargli un boccone, sarete bocciati seduta stante!” Così dicendo scomparve in una nuvola di fumo. I due iniziarono a mangiare, ogni tanto, Sasuke lanciava occhiate a Naruto, mentre Sakura stava cercando di parlare con il moro, fregandosene altamente delle condizioni del biondo. Alla fine, Sasuke si guardò in torno, poi prese la sua ciotola di ramen e si avvicinò al biondo:”mangia.” “Cosa fai Sasuke, il maestro ha detto che non dobbiamo dargli nulla!” protestò Sakura, ma si zittì quando incrociò lo sguardo del moro:”Tanto il maestro non c’è e poi, se Naruto non sarà nel pieno delle forze, non riusciremo a prendere quei maledetti campanelli.” Il biondo annuì grato, per poi aprire la bocca, il moro non capì finchè il biondino non mosse le mani:”Sono legato.” “Sakura, imboccalo!” All’inizio titubante, la ragazza alla fine dovette cedere allo sguardo gelido dell’Uchiha. Quando l’Uzumaki iniziò a mangiare, si udì un potente boato:”eccomiii! Come avete osato dargli da mangiare!” “Aspetti, se Naruto non è in forma, non potrà dare il meglio di se, quindi non potremo prendere i campanelli, abbiamo solo pensato di fare lavoro di squadra!” disse Sakura preoccupata. L’argenteo chiuse gli occhi per qualche secondo, per poi aprirli con un sorriso:”siete promossi!” I ragazzi si guardarono stupiti, poi iniziarono a saltellare dalla gioia, tutti tranne Naruto, che era legato. “Allora, domani ci incontriamo qui alle 7, inizieremo le missioni!” Così dicendo scomparve in una nuvola di fumo con al fianco Sasuke. Sakura si allontanò saltellando, lasciando il povero biondino a cercare di liberarsi. Stava quasi per usare una delle sue tecniche per liberarsi, quando una voce tremante non gli disse:”N-naruto-kun, v-vuoi a-aiuto?” L’Uzumaki si voltò, per quanto possibile e intravide la ragazza, era niente meno che Hinata, che correva verso di lui con i capelli svolazzanti. “Cosa ci fai qui?” Chiese incuriosito il biondo. “P-passavo di qui, e ti ho visto..” la verità era che lo stava spiando, aveva visto Sakura uscire dal campo e aveva supposto che ci fosse anche lui, ma non aveva resistito quando aveva visto il biondo legato come un salame. “Grazie Hinata!” disse il biondino riconoscente dopo che la ragazza lo ebbe liberato. “F-figurati, è s-stato un p-piacere!” disse lei rossa, il ragazzo le si era avvicinato. “D-devo s-scappare, c-ci v-vediamo!” “Aspetta, ti accompagno a casa!” Naruto non sapeva bene perché, però voleva stare con lei, si sentiva molto bene standole accanto. La ragazza arrossì violentemente, ma poi annuì. I due ragazzi camminarono verso villa Hyuga parlando del più o del meno, finchè non giunsero davanti alla casa, davanti alla quale Naruto salutò con un abbraccio Hinata. Poi si allontanò verso il suo chiosco preferito di Ramen, doveva assolutamente festeggiare!

 

Spazio autore:

 

Salve, ragazzi e ragazze! Per prima cosa, ringrazio tutti quelli quelli che recensiscono, seguono e leggono in silenzio! Comunque, cosa ne pensate del capitolo, vi piace? Mi sono impegnato molto, ci tengo alla vostra opinione! Scusate ancora se ho sbagliato qualche nome o qualche verbo o aggettivo, io ci provo a correggerli, ma alcuni errori mi saranno sfuggiti di sicuro! Comunque, ci vediamo, gente! PS: Ricordate i nomi delle volpi? Li ho presi dall’autore Miki923, vi consiglio di leggere le sue storie, è magnifico!

This is the first paragraph.

This is the second paragraph.

This is the third paragraph.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** 7) UNA NUOVA MISSIONE ***


7) UNA NUOVA MISSIONE

 

Da quel giorno, i nostri neo Jenin affrontavano missioni su missioni, per lo più di livello D, che erano anche molto noiose. I tre avevano anche imparato a odiare una missione, quella di recuperare un dannatissimo gatto nero che trovava sempre il modo di scappare. “Siete pronti?” Chiese Kakashi. “Nel vicolo davanti a te, a dodici metri circa, forza Naruto!” fece Sakura, non appena le parole le uscirono dalle labbra, l’Uzumaki, che era quello che odiava di più quel gatto, scattò con una velocità sorprendente, afferrando con malagrazia l’animale che iniziò a morderlo e artigliarlo incessantemente. “Ora basta, non voglio più avere a che fare con te!” I ragazzi portarono il gatto alla sua grassa padrona, che iniziò a sculacciarlo. Dopo di che, andarono nell’ufficio della Hokage per una missione, i Jenin si ripromisero che non avrebbero accettato una missione di basso livello. “Allora ragazzi, avrei un paio di missioni di rango D. . . ” iniziò il Sandaime, per poi essere interrotto bruscamente da Naruto:“ora basta, dacci una vera missione vecchio!” Il vecchietto era stupito, Naruto non aveva mai perso la pazienza con lui, significava che era davvero stufo, e in effetti aveva affidato loro compiti troppo facili, era ora che conoscessero il mondo ninja per ciò che è veramente. “Molto bene, allora una missione di rango C.” Poi si rivolse verso la porta:”Signor Tazuna, entri pure!” La porta si aprì, da essa entrò un vecchietto sulla sessantina, con passo barcollante di chi non era propriamente sobrio. “Sarebbe questa la mia scorta, sembrano dei mocciosetti da quattro soldi, soprattutto il biondo!” La mano dell’interpellato viaggiò rapida verso l’elsa della sua spada: -Come osa questo vecchio ubriacone darmi del pivello, ora gli faccio vedere io!- Prima che riuscisse a compiere un atto omicida, la mano del Jonin si spostò sul suo polso:”Naruto. . .” avvertì il maestro, applicando una leggera pressione sul polso per poi rivolgersi al vecchio:”Non si preoccupi, sono efficienti, e anche se non fosse, ci penserò io alla sua incolumità.” “Ma certo, non volevo offenderla sommo Kakashi!” “La missione è questa, dovete scortare il signor Tazuna nel paese delle onde, potreste essere attaccati da banditi, fate attenzione.” “Si signore!” gridarono i ragazzi entusiasti. “Ci vediamo davanti all’ingresso di Konoa tra mezzora, preparate tutto l’occorrente.” Naruto corse a casa, prese un rotolo che distese perterra, poi prese i suoi risparmi e andò a fare la spesa. Non appena entrò in camera sua, mise i sacchi sopra il rotolo, compose rapidamente dei sigilli e gridò:”Arte Uzumaki: Sigillo del rotolo!” Dalla sua mano partì una luce arancione, il biondo posò la mano sul sacco che fu illuminato dalla luce, quando quest’ultima sconparve, per terra c’era solo un grande rotolo chiuso che il ragazzo si mise sulla schiena, eseguì lo stesso passaggio con le sue armi, eccezion fatta per la sua spada. Non appena giunse davanti alle grandi porte di Konoa, notò di essere il primo, si arrampicò su di un palo, addormentandosi. Si svegliò solo quando sentì la voce isterica di Sakura chiamarlo ad alta voce, si stropicciò gli occhi, per poi apparire rapidamente davanti alla ragazza:”Andiamo.” Disse annoiato. Non appena usciti dal villaggio, i tre Jenin non poterono fare a meno di stupirsi, non erano mai usciti dalla loro terra natale, perciò non avevano mai attraversato la foresta che li circondava. “Mai usciti dal villaggio, questo non è niente!” fece il vecchietto. Continuarono per un paio di giorni, finchè non iniziarono a sentire una strana presenza, prima che potessero fare alcun che, delle catene legarono Kakashi e lo decapitarono con un colpo secco. I ragazzi non ebbero nemmeno il tempo per piangere la morte del loro Sensei, perché due figure minacciose uscirono dal folto degli alberi dirigendo le catene verso di loro, indossavano il copri fronte della nebbia con un vistoso taglio, segno che erano dei nukenin e un cappotto con le catene che spuntavano dalle maniche. “Sasuke, fa qualcosa!” disse Sakura in lacrime. Nemmeno l’Uchiha era rimasto indifferente, dopo tutto Kakashi lo aveva allenato, non poteva credere che esistesse un ninja oltre a Itachi ingrado di sconfiggere il suo sensei, per lui era un colpo basso, non che una grande tristezza, dopo tutto, in quelle settimane dopo intensi allenamenti aveva imparato a considerare l’argenteo come un secondo padre, non credeva che la sventura lo perseguitasse, avrebbe ucciso quei dannati ninja:-Me la pagherete, vi ucciderò con le mie stesse mani- Con questo pensiero, stava per lanciarsi in battaglia, ma fu preceduto da Naruto. L’Uzumaki era furioso, avrebbe vendicato il suo sensei a costo della vita. Rapidamente estrasse la sua spada e si lanciò verso il primo uomo che lo aspettava:”Fatti sotto pivello, cosa pensi di fare contro i diavoli della nebbia?” il ninja estrasse dei kunai con la lama che gocciolava del liquido, l’Uzumaki suppose che fosse veleno, ma non gli importava più di tanto. Il primo colpo del biondo fu fermato con difficoltà, ma prima che il nukenin potesse fare qualcosa, l’Uzumaki fece scorrere il suo chakra nella lama, attivandone i poteri. I kunai che il ninja stava usando per trattenere la lama si ruppero come ramoscelli, e prima che il proprietario delle armi potesse dire alcun che, fu decapitato. Poi Naruto rinfoderò la spada, si girò verso il secondo e tentò di attaccarlo, questo però era più forte e lo respinse con un calcio, allora il ragazzo creò delle copie che colpirono il nukenin lanciandolo in aria, i cloni stavano per terminare una combo quando furono sbalzati da un muro d’acqua. Prima che il ninja eliminasse Naruto, dall’ombra spuntò Kakashi che legò ad un albero il malcapitato. “Maestro Kakashi!” gridarono i jenin e il vecchio sollevati. “Sto bene, ma ora signor Tazuna, credo che ci debba delle spiegazioni, non mi pareva che ci fosse il rischio di attacco di alcun ninja, figuriamoci i diavoli della nebbia, questa sarebbe una missione di rango B, per non dire A!” “Lei ha ragione, il fatto è che siamo molto poveri, il mio paese è caduto nelle mani di Gato, ho bisogno dell’aiuto dei ninja per completare il ponte, altrimenti morirò, vi prego, aiutatemi!” “Non possiamo, lo sa anche lei, mi dispiace molto, ragazzi, torniamo al villaggio.” I ragazzi, seppur titubanti, seguirono il loro jonin che in tanto aveva messo fine alla vita del secondo ninja, lasciando il vecchietto a sospirare. “Non ho possibilità!” Si girò per incamminarsi, sapeva che sarebbe stato ucciso, gli dispiaceva solo per per il suo nipotino Inari, povero lui. All’improvviso, un fruscio attirò la sua attenzione, da un albero spuntò Naruto, gli occhi irritati e i capelli ancora più stropicciati del solito. “N. . . Naruto, cosa ci fai tu qui?” “Taci vecchio, non farmi rimpiangere la mia scelta, non so ancora come ho fatto ad ingannare il maestro, ma sono certo che presto mi scoprirà, ho lasciato loro un clone, approfittiamone e andiamo!” “Infatti!” Naruto sgranò gli occhi, il suo maestro era seduto comodamente sul ramo sopra la sua testa a fissarlo, i suoi compagni erano nascosti nei cespugli. “S-Sensei, io.” “Non preoccuparti, ma volevi restare da solo ad accompagnare Tazuna?” “A, non le ho ancora presentato i miei amici!” così dicendo compose dei sigilli:” Kuchiyose no jutsu!” da una nuvola di fumo apparvero i suoi compagni animali, Sakura era sconvolta, Sasuke in vece era molto invidioso. In quelle settimane, Naruto, Akitsu e Yoken avevano instaurato un rapporto di amicizia e affetto, in oltre si erano allenati molto, tanto che ora erano persino in grado di usare qualche tecnica combinata. “Ciao Naruto, cosa c’è?” “Sensei, loro sono Akitsu e Yoken, ragazzi, loro sono Kakashi, Sakura e Sasuke, i miei compagni di squadra!” “è un piacere conoscervi, ma Naruto, hai bisogno di noi?” “Ora no, magari vi evoco dopo.” Quando le volpi scomparvero, i ragazzi guardarono Tazuna. “Abbiamo deciso di accompagnarla, se non le dispiace.” Il vecchio sorrise, così si incamminarono verso la loro meta.

 

Spazio autore:

 

Ok, eccomi qua.

Allora, sono abbastanza stupito di essere riuscito ad aggiornare in tempo! Comunque, sono sicuso di aver fatto un casino, perciò siate pietosi. Mi scuso in anticipo per eventuali errori di battitura, solo che il mio computer fa i capricci, per questo sono sconvolto di riuscire ad aggiornare! Comunque, vi aspettavate Zabuza, vero? In realtà anche io volevo mettere subito lo scontro, ma poi sarebbe venuto troppo lungo, in oltre posso approfittarne per rivedermi lo scontro. Comunque, non so cosa dirvi! Allora, per prima cosa, sono riuscito a fare la stima che a ogni capitolo ricevo come minimo tre recensioni, piano piano proviamo ad alzare il livello, che ne dite? Comunque, sono contento che la mia storia piaccia, ringrazio i recensori e chi segue la mia storia e ovviamente anche chi recensisce! Comunque, prima di andare vi dico un’altra cosa, come avete notato, ho messo le tecniche in giapponese, ora vi chiedo se per caso le preferite in italiano, cioè, a me sinceramente piacciono di più quelle in italiano, anche perché così posso inventarmi tecniche che non sono in grado di scrivere in giapponese, ditemi voi, mandatemi un commento con ciò che preferite, ma non disprezzo naturalmente le recensioni, accetto anche le critiche! Comunque, ci vediamo alla prossima, aspetto di conoscere il vostro parere!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** 8) IL DEMONE DELLA NEBBIA INSANGUINATA ***


8) IL DEMONE DELLA NEBBIA INSANGUINATA

 

Passarono alcuni giorni senza eventi particolari, finchè non si ritrovarono a camminare in un bosco. All’improvviso, una strana nebbia scese su di loro, occultando la vista. “State attenti” Fece Kakashi, era inverosimile che la nebbia scendesse in questo modo, così attivò la sua abilità innata, spostando dall’occhio sinistro il copri fronte. All’improvviso, l’albino vide una gigantesca spada diretta verso di loro, fece per buttare i suoi allievi per terra, ma Naruto fu più veloce: aveva sentito il sibilo, infatti il suo udito era ulteriormente svilupato grazie all’aiuto delle volpi, così aveva atterrato i suoi compagni e il vecchietto, per poi fare un volteggio per schivare la gigantesca lama che si piantò a pochi centimetri dal suo volto su un albero. Naruto era stufo di combattere con la nebbia, così compose dei sigilli:”arte del vento: tecnica della tromba d’aria!” dalla sua bocca sparò una grande onda di vento che spazzò via la nebbia, quando però guardò verso la spada sbiancò: sulla grande lama, in equilibrio perfetto a fissarlo c’era un uomo. I genin rabbrividirono alla vista di quel demoniaco personaggio, il suo aspetto faceva gelare, il suo sguardo tremare. Era un uomo molto massiccio, aveva dei capelli a spazzola e delle bendature sul viso, i suoi occhi erano glaciali, solo la sua presenza incuteva loro terrore. Kakashi era frustrato, proprio lui dovevano incontrare, ma nonostante tutto rimase impassibile a fissare il suo avversario:”Ma guarda un po’, non mi aspettavo di imbattermi nel potente Kakashi Hatake dello sharingan, sarà molto divertente ucciderti!” fece l’energumeno divertito, la voce era bassa e chiara, era il mix perfetto per spaventare a morte i novellini che indietreggiarono. “Zabuza Momochi,  non credere che io sia contento di averti incontrato.” “Sono qui per il vecchio, se ti levi di mezzo non ucciderò i tuoi allievi, altrimenti. . . “ non terminò la frase, ma per sottolineare il punto saltò giù dalla sua spada afferrandola per poi avvicinarsi al vecchio, ma Kakashi glielo impedì. “Ragazzi, proteggete il signor Tazuna, contro questo qui me la vedrò io, non è un avversario alla vostra altezza!” fece Kakashi, per poi lanciarsi all’attacco con un paio di kunai in mano. I genin tolsero velocemente il vecchio dal campo di battaglia. Mentre Sakura difendeva il vecchio come poteva piazzando trappole, i ragazzi assistevano ammaliati allo scontro. Dopo un veloce scambio di kenjutsu, i due riposero le armi per iniziare un vero combattimento. “Arte dell’acqua: inondazione acquatica!” gridò Zabuza, sparando dalla bocca un flusso d’acqua che in poco tempo coprì completamente la zona di battaglia. Kakashi fece per scansarsi, ma Zabuza aveva una sorpresa per lui:”arte dell’acqua: prigione acquatica!”.

Kakashi non riuscì a schivare quell’attacco, fu imprigionato in una grande bolla d’acqua, senza la possibilità di salvare il vecchio o i suoi allievi. Zabuza fece per avventarsi sul vecchio, ma una serie di shuriken lo costrinsero ad indietreggiare, Naruto lo attaccò con una trentina di cloni al suo seguito, ma Zabuza gridò:”arte dell’acqua: bomba d’acqua!”. Dalla sua bocca sparò una grande sfera di liquido che andò a distruggere i cloni, prima che Naruto potesse crearne degli altri però fu interrotto dal sibilo della voce del sicario dietro di lui, infatti quello che stava fissando non era altro che un clone d’acqua che scomparve lasciando perterra un rigagnolo:”ci sono otto punti vitali dove potrei colpirti, quale preferisci?” Naruto si girò di scatto, riuscendo per miracolo a schivare l’attacco. All’improvviso l’Uzumaki sentì la voce di Sasuke:”arte del fuoco: tecnica della palla di fuoco suprema!”. Naruto saltò con tutte le sue forze per poi gridare:”arte del vento: tecnica dell’onda di vento suprema!”. una grande colonna d’aria tagliente si spostò dalla sua bocca, incrociò la sfera di fuoco di Sasuke aumentando in modo esponenziale le dimensioni e la potenza dell’attacco, non che la rapidità e la precisione. Nonostante cio, le due tecniche non avevano nessuna possibilità contro Zabuza, che generò un grande muro acquatico per respingere la pericolosa minaccia, ma volle complimentarsi con i suoi giovani avversari prima di eliminarli:”Siete molto forti per la vostra tenera età, si vede che siete allievi del ninja copia!”. Naruto, fregandosene delle parole dell’avversario estrasse uno shuriken piegato che lanciò al compagno:”Theme, è il momento!”. Sasuke era infastidito dal soprannome di quel dobe, nonostante cio decise che lo avrebbe aggiustato dopo, lanciò lo shuriken dopo averlo spiegato contro Zabuza che lo schivò con facilità, ma poi si rese conto che sotto all’ombra del primo se ne nascondeva un secondo, certo che era un piano davvero geniale, Zabuza non poteva negarlo, nonostante cio schivò l’attacco, ma non si era accorto di un dettaglio fondamentale, nella fretta di schivare quel pericolo non aveva notato le strisce di chakra arancione legate attorno al secondo shuriken, che si trasformò in un clone che legò il nukenin, questo dopo una frazione di secondo si liberò, ma quel breve contatto gli aveva assorbito una piccola quantità di chakra, che aveva destabilizzato la prigione di Kakashi che così era riuscito a liberarsi. “Maledetti!” Zabuza si lanciò all’attacco deciso ad eliminare i suoi giovani nemici, ma fu fermato dal ninja argenteo, che era rimasto stupito dell’abilità dimostrata dai suoi ragazzi e volle complimentarsi:“Ragazzi, sono stupito dei progressi che avete compiuto, ma ora state indietro e assistete!”. Così dicendo si mise in posizione con lo sharingan fisso sul suo avversario, sarebbe stata una battaglia difficile. Zabuza compose rapidamente dei sigilli, ma poi si accorse che anche Kakashi lo stava copiando alla stessa velocità:”Arte dell’acqua: tecnica del drago acquatico!” gridarono all’unisono, generando delle creature d’acqua che scontrandosi esplosero in una cascata. Zabuza compose altri sigilli, seguito a ruota da Kakashi, ma questa volta il ninja dallo sharingan fu più veloce:”Arte dell’acqua: esplosione acquatica!”. Zabuza fu schiacciato su un masso dalla potente onda acquatica, Kakashi stava per finirlo quando tre sembon colpirono al collo il demone della nebbia, uccidendolo all’istante. Su un albero a guardare il corpo del ninja stava un Hoinin, che si avvicinò:”La ringrazio, ero sulle tracce di Zabuza da tempo, mi avete reso un servigio.”. Così dicendo afferrò il corpo del ninja e scomparve in una nuvola di fumo. Kakashi spiegò loro chi era quel ninja, poi si rimisero in cammino.

 

Spazio autore:

 

Salve, cari lettori! Allora, avrei fatto un capitolo più lungo, ma non so mai se voi preferite questi o più lunghi, fatemi sapere! –Comunque, ringrazio molto i miei recensori, chi segue e chi legge, e soprattutto i 4 preferiti! Ho notato che le recensioni sono diminuite, se c’è qualcosa che non vi è piaciuto ditemelo! Comunque, ci vediamo alla prossima, seeya, e ricordate tante recensioni!

 

This is the first paragraph.

This is the second paragraph.

This is the third paragraph.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** 9) BLOCCO INDETERMINATO DELLO SCRITTORE ***


9) Blocco indeterminato dello scrittore

 

 

Allora, eccomi qui. Speravate in un capitolo, purtroppo in questi giorni ho riflettuto. Allora, io mi sono iscritto su EFP solo il diciannove di febbraio, e il ventidue sono subito partito: ma cosa pensavo di fare? Solo ora mi rendo conto che scrivere non è una cosa da prendere alla leggera, all’inizio pensavo addirittura di scrivere solo le recensioni, e mi offendevo quando arrivava una critica. Quando ho detto che ho esperienza intendevo sia sul fandom di Naruto sia su EFP come lettore, non ho mai contato una balla così grande in vita mia! Io sono incappato in questo sito per caso, è successo qualche anno fa, mentre cercavo cose che preferisco non dire, sono incappato in Percy Jackson, e da li ho trovato Naruto. Io ho letto in effetti decine di storie, ma non ho mai approfondito, mai ho letto le recensioni, e soprattutto mai ho scritto. Quando alla fine ho deciso di iscrivermi volevo poter commentare le storie, e fare amicizia con persone migliori di me, per sentirmi importante e per avere amici anche virtuali. Penso che in questo sono riuscito, ho fatto amicizia con alcuni autori. Comunque, questa storia non è altro che una stupida opera scopiazzata qua e la da altre storie, non c’è di mio in cio che scrivo, penso che uno scrittore deve sentirsi di scrivere una storia, ma quando scrivo su questa non mi sento a mio agio. Comunque, ho deciso che per ora metterò fine a questa storia, quando troverò l’ispirazione per qualcosa di mio tornerò a continuarla, anche perché ho due storie in corso, che però percepisco migliori, in oltre mi piacciono anche di più. Comunque, se volete seguirmi ancora, leggete

 

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3657783&i=1

 

è una storia che mi piace molto e che continuerò con il cuore. Ci vediamo.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3642291