Come Virizion si è fidato di me

di Queen FalseHearth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte 1 ***
Capitolo 2: *** Parte 2 ***
Capitolo 3: *** Parte 3: due lotte indesiderate ***
Capitolo 4: *** Parte 4: il piano può essere realizzato ***
Capitolo 5: *** Parte 5: casa dolce... ***
Capitolo 6: *** Parte 6: alla ricerca di Cobalion e Virzion ***
Capitolo 7: *** Parte 7: l'incedio e il disperato bisogno di aiuto ***
Capitolo 8: *** Parte 8: un nuovo alleato ***
Capitolo 9: *** Parte 9: l'identità della recluta dagli occhi verdi ***
Capitolo 10: *** Parte 10: dov'è finita la forza ***
Capitolo 11: *** Parte 11: una nuova emozione ***
Capitolo 12: *** Parte speciale: amicizia ***
Capitolo 13: *** Parte 12: un amico esausto ***
Capitolo 14: *** Parte 13: la velocità che ci serve ***
Capitolo 15: *** Parte 14: ultimi preparativi ***



Capitolo 1
*** Parte 1 ***


Come Virizion si è fidato di me (prima parte)


-Usa Velenocoda!-
Il Pokemon Rotopede eseguì la mossa con molto entusiasmo. Nonostante la natura docile, colpì il Mienfoo selvatico con spietatezza, arrecando un brutto colpo, molto probabilmente per sorprendere la sua allenatrice. E ci riuscì.
Il Mienfoo, mostrando evidenti ferite, si rialzò parzialmente avvelenato. Nonostante i danni subiti cercò di contrattaccare puntando all’occhio del Pokemon veleno ma Whiilipede si spostò in tempo evitando l’attacco. L’agilità era una sua importante risorsa.
-Usa di nuovo velenocoda!-
Questa volta fu il nemico a schivare l’attacco e, determinata a uscire da quell’incontro vincitrice, usò tutti i tipi di calci che conosceva contro il Pokemon viola. Lo sforzo di Mienfoo fu inutile perché il guscio resistente del suo avversario gli fece da scudo.
L’allenatrice decise di concludere in fretta, il tempo di quell’incontro la stava uccidendo.
-Ok…ehm…Velenino (soprannome del Pokemon) finisci con Velenoschok-
La potenza raddoppiata dovuta al veleno, la stanchezza del Mienfoo, la determinazione di Velenino era un insieme troppo violento e perfetto per mettere il nemico K.O. Mille spore velenose colpirono Mienfoo, finché non cadde a terra, esausto.
Punti esperienza, punti esperienza, punti esperienza: il Pokemon Rotopede salì di un livello, mancava poco all’evoluzione. L’allenatrice fece un urlo che si sentì in tutto il percorso 14 di Unima, facendo scappare qualche Pokemon selvatico. Saltellava e dimenticò che cosa fosse il significato della tristezza, e anche dell’imbarazzo. La tredicenne fece uscire tutti gli altri Pokemon che aveva per condividere la sua gioia; Velenino per festeggiare la sua vittoria corse intorno alla sua allenatrice. Correre gli piaceva molto. Gli altri Pokemon volevano esultare ma la diffidenza nei confronti dell’allenatrice li bloccarono. Non erano ancora in sintonia con la ragazza. L’allenatrice di Soffiovele sostituiva il team Pokemon ogni settimana dopo che ha incoronato il suo sogno ed è diventata campionessa, e voleva conoscere gli altri Pokemon che aveva tenuto nel Pc. Sviluppò un forte legame con Velenino nonostante il poco tempo trascorso. Entrambi volevano che si evolvesse.
Mentre la tredicenne saltellò cantando “I’m the champion” si fermò. Lo sguardo severo del suo ultimo pokèmon catturato, il leggendario Virizion, frenò l’allegria della ragazza. Il cervo nobile fissò la sua “allenatrice” con i suoi occhi rossi, come se volesse rimproverarla.
-Lo so che non ti piacciono le lotte, ma devi ammettere che è divertente!-
No, non lo era per il Pokemon prateria. Era il protettore dei deboli e la guida dei bisognosi, il suo cuore era paragonabile a quello di una saggia Regina ma non sopportava gli umani, in particolar modo la sua nuova allenatrice. Aveva incontrato molti giovani allenatori che hanno tentato di catturare il Pokemon Leggendario, ma solo l’allenatrice più maldestra, imbranata e casinista riuscì a far entrare il Cervo in quella Pokè Ball colorata di giallo e blu.
Detestava la sua nuova allenatrice, dal suo punto di vista torturava i suoi Pokemon e sopprimeva chiunque le ostacolava la strada. Faceva molto bene attenzioni i suoni e sentiva le urla disperate dei poveri nemici. Dal canto suo, l’allenatrice cercò da sempre di instaurare un rapporto d’amicizia con Virizion ma ogni volta che combatteva con il Pokemon, considerato l’esperto Spadaccino, i suoi attacchi risultavano deboli e accumulava pochi punti esperienza. Manco i massaggi gratis della signora di Austropoli aiutavano. Decise di tenerla in squadra finché non si sarebbe fidata di lei.
Con un sorriso di trentadue denti fece rientrare i suoi Pokemon con la promessa di fare amicizia con Virizion e tenne in mano con maggiore premura l’Ultra ball che ospitava Velenino, voleva creare un rapporto come quello che aveva con Whiilipede con il Pokemon Leggendario.

L’allenatrice senza evidentemente un nome proseguì verso il suo sentiero e non si accorse che era finita nell’erba color verde scuro. Si sentiva prigioniera. Il sentiero sicuro era diventato troppo distante, quasi irraggiungibile. La sua scorta di repellenti era finita al percorso 15 perché aveva sviluppato una strana paura verso gli Kangaskhan. Un altro passo e dei Pokemon l’avrebbero attaccata. Le probabilità di incontrare Pokemon singoli in quella maledetta erba erano diventate impossibili: si era sparsa la voce che era arrivata una ragazza grazie al suo urlo euforico. L’unione fa la forza e l’allenatrice non era ancora pronta per affrontare una lotta in doppio perché il legame con i suoi Pokemon (Virizion, Zebstrika, Velenino, Combee, Tropius e una piccola Sewaddle che non usava mai nelle lotte) era troppo debole e si era concentrata solo su Velenino. Si sentiva spacciata.
Che cosa avrebbe fatto?

 

 

 

Angolo Autrice
Con i ricordi dell’infanzia si può costruire una storia, e io ne ho tanti. E’ la prima storia che scrivo sui Pokemon, forse la prima di tante. A quanti di voi piace il soprannome Velenino?  E non è stato il nomignolo peggiore che ho dato da piccola!
Fatemi sapere la vostra personale opinione sulla storia scrivendo una recensione, ovviamente mi aspetto tutte bandiere positive. Scherzavo! Se qualcosa non vi è piaciuta fatemelo sapere, devo migliorare con la scrittura e una critica nn mi distruggerà. Un grazie a chi troverà il tempo di leggere questa storia. Spero vivamente che l'inizio non sia stato una schifezza.

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Capitolo 2
*** Parte 2 ***


Come Virizion si è fidato di me (seconda parte)
 

In modo simile agli allenatori con cui si è costretti a lottare se incroci il loro sguardo, i Pokemon selvatici non potevano fare niente senza il fatale movimento della loro vittima umana; quindi l’allenatrice di Soffiovele rimase immobile nel bel mezzo dell’erba verde scuro. Non poteva rimanere ferma per sempre, essere osservata da Pokemon esperti nella lotta in doppio iniziava a farle paura. Anche il fatto di essere osservata le faceva venire i brividi. Cominciò ad avere fame e la sola fonte di cibo era il miele del suo Combee, e lei detestava il miele: lo vendeva sempre ai supermercati. Era nel bel mezzo delle sue giornate avvolte dalla sfortuna, mai una volta che viveva il lieto fine. L’unica opzione per sopravvivere era di mandare in campo due Pokemon e dare inizio alle danze.
Far imparare la mossa Volo a Tropius o cercare di catturare i Pokemon avversari erano idee troppo lontane e improvabili per il cervello della protagonista.
 Teneva in mano due mega ball, pronta ad andare all’attacco. Non poteva rischiare di mandare in campo subito Velenino, era certa che avrebbe perso con i primi due; meglio indebolire gli avversari. Se il suo unico Pokemon leggendario del suo team provvisorio la ascoltasse, non temerebbe niente. Fece un gran respiro. Poi un altro. E si calmò.
Si mosse e come previsto…non successe niente?
Le sue scarpe toccarono la terra sicura. Era salva. Tutto sto’ casino e tutti quei drammi mentali per nulla? Pare che i Pokemon selvatici volevano lasciarla andare. La piccola sewaddle che era appoggiata alla spalla dell’allenatrice la guadava in attesa della sua prossima mossa, non poteva comprendere quello che c’era nella testa della ragazza. L’allenatrice si è risparmiata una lotta dalla quale avrebbe perso e decise correre al centro Pokemon per rifare la sua scorta di repellenti. Vedeva pericolo e Kangaskhan  ovunque.
Per la prima volta nella sua vita era allegra, finalmente qualcosa era andato bene. Il destino era dalla sua parte. Fece uscire tutti i suoi Pokemon per assaporare l’aria fresca con loro. Dimostrare la sua gioia. Il suo Zebstrika, soprannominato Scintillio ricevuto da uno scambio con la sorella (si quest’ultima dava i peggiori nomignoli perché sapeva che non li potevo cambiare) corse sereno nei prati lontano dai suoi compagni, gli piaceva stare da solo; per questo la protagonista sapeva che non avrebbe mai contribuito a vincere una lotta in doppio. Conosceva i suoi Pokemon come le sue tasche e sapeva che avrebbe perso. Combee troppo debole nonostante il suo livello, 57; Tropius era identico al suo piccolo compagno coleottero e volante ma più debole, l’allenatrice lo teneva in squadra perché c’era molto affezionata, anche se avevano trascorso insieme cinque minuti prima di essere gettato nel PC... Continuiamo a parlare dei motivi perché la tredicenne ha paura delle lotte in doppio con il suo attuale team: Velenino era un’arma velenosa troppo dolce per ricevere un’umiliazione orribile dopo le sue vittorie singole; Virizion lasciamo perdere e la sua sewaddle, munita di pietrastante, era ancora al livello 20, ma era uno dei Pokemon che si portava sempre appresso.

Il suo Tropius, noto come Frutto, l’allenatrice gli voleva molto bene da rovinargli la vita, le fece notare che era ancora all’inizio del percorso, la loro meta, Spiraria, era ancora lontana. Scivolò dalla lunga rampa di scale, la malasorte non l’aveva ancora lasciata in pace. Fu raggiunta nello stesso modo dal Pokemon Grancucito, pare che sia l’unica che le è veramente affezionata. Gli altri la seguirono camminando come farebbe qualsiasi persona normale. La ragazza si rialzò in fretta e continuò il suo cammino. La natura era così calma, decise di frenare le lotte e non interrompere l’equilibro della natura, solo per quel giorno. La tredicenne si bloccò da suono delle cascate, la loro melodia natura l’affascinava. Sapeva che aldilà di quel salto d’acqua c’era il suo posto preferito, ma non avendo Pokemon in grado di imparare Surf non poteva andarci.   
Vide il suo Combee salutare uno sciame dei suoi simili. Un’appetta femmina si avvicinò con un gran sorriso a uno dei pochi Pokemon dell’allenatrice a non avere soprannomi. La tredicenne non si preoccupò minimamente dell’attrazione (nonostante fosse molto gelosa e aveva paura di essere costretta a liberare i suoi pokemon perché volevano seguire il loro amore) perché sapeva che il suo Combee aveva una cotta per Gothobella, la Gothita di Mariana, che partecipava ai Musical. Una coppia impossibile, quindi stava tranquilla.

Corse per resto del percorso ma quando vide un albero si fermò. Il suo traguardo. Si appoggiò alla dura corteccia, aveva bisogno di prendere fiato. Possibile che fosse così debole? Era stanca, non c’è la faceva più. Era come se fosse ricoperta dal cemento.
-Virizion- provò a dire con un filo di voce, il Pokemon Prateria non si era manco voltato.
-Virizion, posso galopparti?- le sembrò di urlare, invece aveva quasi sussurrato, ma Virizion se ne accorse perché faceva molta attenzioni ai suoni. La protagonista non aveva mai chiesto a nessun Pokemon questo “onore”; cavalcava solo la sua Rapidash (soprannominata Martana , la sorella dell’allenatrice l’odiava molto) perché era l’unico Pokemon che la faceva sentire al sicuro sulla sua schiena e lo capì perché l’unicorno di fuoco spegneva le fiamme solo per lei. Per tutta risposta proseguì lasciando l’allenatrice alla sua stanchezza perché la richiesta della sua padrona non le sembrava proprio indispensabile per la sua vita. Già assai che la sopportava!
-Grazie tante. Scintillio ti faccio cambiare il nome da mia sorella se mi porti- il Pokemon Saetta accontentò subito la sua allenatrice, avrebbe fatto qualsiasi cosa per un nome normale. Purtroppo la ragazza non gli aveva detto che la sorella aveva cancellato i suoi dati da allenatrice e non poteva più fare niente.
In groppa al suo Zebstrika vide la spiaggia: un’immensa distesa di sabbia gli diede ancora una volta il benvenuto. Intravide anche il tramonto, i suoi colori la rilassarono. Sperava che lo stesso effetto accadesse anche ai suoi amici. Quanti ricordi, quanti tramonti ha visto con il suo Team di Unima, quello che l’ha accompagnata per il primo viaggio e vinto la lega, ora staranno vendendo anche loro questo tramonto? Gli mancavano ma sapeva che si staranno godendo il loro riposo.

-Lily!-
Non occorreva che l’allenatrice si girasse per sapere chi era: aveva riconosciuto la voce.
“Oh m***a” voleva esclamare ma si trattenne. Si suo cuore iniziò a battere fortissimo, si setniva di nuovo pensante. Fece rientrare Virizion nella Pokeball ed entrò in una casa seguita ai suoi Pokemon, come se la voce avesse urlato un altro nome. Per la fretta aveva dimenticato Frutto fuori dalla porta perché era troppo grande per entrarvi, era alto solo 2 metri.

 

Angolo autrice.
Lo so avevo detto che la storia era formata solo da due capitoli, infatti ho modificato l’introduzione: ho deciso di continuare, mantenendo sempre come base il mio ricordo aggiungendo qualche particolare e approfondendo anche gli altri disgraziati che stavano nel mio team, ma la protagonista Pokemon sarà sempre Virizion. Ho molte idee! Però la storia finirà al percorso 14.. Si quindi ho deciso di darmi un nome…wow che frase senza senso. Ringrazio chi ha preso il disturbo di leggere questa storia e chi ha addirittura recensito. Spero che la grammatica sia ok e la storia vi stia un po’…come dire…emozionando. No: che vi stia coinvolgendo. No aspetta….oh spero solo che la leggiate e basta!

P.S.: se non ve ne foste accorti…in realtà…ecco…questa storia si ambienta nei giochi Bianco e Nero, non ho mai giocato ai sequel perché dovevo ancora completare il primo gioco, avevo perso mille volte contro Camelia.

 

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Capitolo 3
*** Parte 3: due lotte indesiderate ***


Come Virizion si è fidato di me (Terza parteeeeeeee)

La ragazza si nascose dietro la porta, non sapeva quando avrebbe rivisto la luce del sole. Quel momento di tranquillità governato dal tramonto era svanito. Voleva rimanere dentro a quell’appartamento per sempre e che i suoi problemi si vaporizzino da soli. Combee, Zebstrika e Whiilipede guardarono la loro allenatrice con sguardo confuso domandando nel linguaggio dei Pokemon cosa diavolo stesse succedendo. Il risultato? Rumori per l’orecchio umano. Un insopportabile rumore destinato a non finire.
-Combee Co-Combee!!-  -Zeb-Zebstrika-a!-  - Whii-Whilipede Whilipede!-  -Combee!!- -Zeb-Zebstrika!!-  -Whiilipede Whilipede!-  -Combee Combee-ee!-  -Zebstrikaaaaa-  -Whiilipede-pede!-
La giovane si tappò le orecchie più stordita che mai. Perché a lei? La creatura appoggiata alla sua spalla, la piccola Pokemon Grancucito capendo che l’amica si trovava in un guaio rimase in silenzio e aspettò che la ragazza riprenda prima fiato. Poi l’avrebbe assillata insieme ai suoi amici. L’allenatrice nota come Lily era ancora incollata alla porta di una casa che non conosceva, ma non fu quello il suo problema in cima alla sua lista. Si massaggiò la testa per alleviare il dolore sentendo i suoi morbidi capelli marroni. Doveva lavarli.
Alzò lo sguardo, respirando a fatica, e notò una donna seduta sul divano; aveva un aspetto famigliare. Capelli lunghi color sabbia, alta, maglia celeste, pantaloni grigi come gli occhi e sandali neri. Lily vedeva sfocato, non riusciva a fare una descrizione più dettagliata della padrona di casa. A causa dello shock provocato da quella voce, non riusciva a ricordare chi era quella donna. Ma l’aveva vista. I suoi Pokemon stavano ancora emettendo strani suoni e voleva davvero rinchiuderli nelle loro Poké ball, ma in quel momento si dimenticò dove stavano; giacevano nel suo zaino ma si scordò di averne uno.
Possibile che quella donna non si stava lamentando? Era apparsa in casa sua provocando solo fracasso.
-Mi scusi- riuscì a formulare solo quelle due parole, ignorò i suoi Pokemon. Anche la piccola sewaddle stava iniziando a chiedere informazioni. Stava proprio appiccicata al suo orecchio. Che caos.
-Oh eccoti di nuovo!- esclamò la donna con voce assordante.
-Co-cosa?- chiese sconnessa la tredicenne. Anche i suoi Pokemon, intimoriti da quello sguardo agghiacciante, smisero di parlare.
-Vorrei far lottare i nostri Pokemon…ti va?-
Come un fulmine, il ricordo di quella donna riaffiorò nella mente dell’allenatrice: era Camilla, la campionessa di Sinnoh, colei aveva sconfitto due-tre volte con il suo Team di Unima. Il suo Unferzan non si era ancora ripreso dopo il suo incontro con Eelektross.
-No non posso…vedi Camilla lo so che siamo le campionesse di diverse regioni e so che vuoi affrontarmi ogni volta che entro in sta’ casa per sbaglio ma non è momento-
La campionessa non sembrò ascoltare Lily e prese in mano una Poké ball. L’allenatrice di Soffiovele spalancò gli occhi, stessa reazione per Zebstrika. Che cosa stava facendo?
-Ancora prima di iniziare la lotta, il cuore mi balza in petto- recitò come una poesia ma Lily ebbe l’impressione di essere finita nel peggior racconto dell’orrore.
-Che fai…- chiese con un filo di voce. Combee si coprì dietro alla giovane, sewaddle si nascose tra i capelli dell’allenatrice. Scintillio aveva paura m decise di rimanere allo scoperto.
-E so che i miei Pokemon sono altrettanto emozionati dentro le loro Poké Ball. Fammi vedere che allenatore sei!-
Senza il consenso dell’amichevole rivale, la bionda mandò in campo il Pokemon Proibito: Spiritomb.
-CAMILLA CHE FAI? NON VOGLIO LOTTARE! MI HAI CAPITO? NON VOGLIO LOTTARE- urlò in preda alla paura di dover affrontare la campionessa senza il suo team di esperti. L’unico Pokemon decente che l’ascoltava era Velenino, ed era al livello 27. Per tutta risposta la campionessa non l’ascoltò, come se fosse un robot. La mano di Lily tremava; cercava la maniglia, viaggiò su tutto il legno della porta e alla fine la trovò.
Il Pokemon spettro e buio della quarta generazione stava per sputare sfere di fuoco, Lily riuscì in tempo a sfuggire, seguita dai suoi piccoli mostri.

Il dinosauro verde era accovacciato dietro la casetta come un piccolo Vulpix e quando vide la sua allenatrice disse una sorta di “finalmente!”. Non sembrava arrabbiato, solo disorientato come i suoi amici.
Appena scampato il pericolo (anche se non si può abbandonare un incontro con un allenatore ma vabbe) comparve il vero problema: una ragazza dai capelli rossi raccolti in una lunga coda di lato stava aspettando la tredicenne; con occhi accessi come la lava fissò Lily. Aveva il suo solito abbigliamento sportivo blu e bianco come una tennista e occhiali da sole neri: la rivale perfetta, ma non era solo quello per Lily. Una nemica.
-da quanto tempo…- disse. La protagonista pensava al Pokemon Prateria e si stava pentendo di non avergli insegnato a combattere, ora come faceva a difendersi da quell’arpia se l’avesse rapita? Lily cercò di mettere da parte la sua ansia e comportarsi normalmente.
-Ciao Lulu... Come va l’allenamento per diventare una capopalestra di Pokemon di tipo voltante? E’ il tuo sogno fin da quando eravamo bambine- chiese, dire un “ciao come stai” o “come va la vita?” per iniziare un discorso era troppo complicato. 
-Vuoi vedere come sono migliorata? Sconfiggere la campionessa di Unima e di Johto gioverà alla mia carriera-
-Senti sono appena scappata da una Camilla che voleva sfidarmi e non riesco ancora a capire quello che sta successo…senti non posso combattere: non ho i Pokemon giusti. Li ho lasciati a Tracey! Sono in vacanza, ora. E poi lo so che non sei sbucata dal nulla solo per sfidarmi! Io non ti lascerò-
Il pensiero della ragazza si era sbloccato a Tracey, il suo Tracey. La interruppe:
-Cosa? Tracey Sketchit? Pensavo che accudiva i Pokemon di quel Ketchum con Oak. Lavora anche per te?-
-Diciamo che io ho una marea di Pokemon che non posso tenere in casa, sai ho solo una stanza libera e non ci entrano Pokemon come Lugia e Zekrom. E Ash non cattura molti Pokemon interessanti. Lui vuole studiare la maggior parte di Pokemon per le sue ricerche ed io ho bisogno di un posto dove tenerli. Siamo una coppia perfetta-
L’ultima frase l’aveva fatta incavolare, Lily non l’aveva detta apposta. La rossa liberò la sua aquila dal piumaggio prevalentemente marrone chiaro con un’elegante coda dello stesso colore dei capelli della sua allenatrice.
-Tracey è mio!- -Cheeeee? Siamo solo una coppia perfetta in ambito professionale. E poi tu non eri innamorata del tuo amico d’infanzia…come si chiama…quello che ha una palestra di tipo Roccia a Sinnoh?-
-Chi? Pedro? Era una stupida cotta. Oh mai vuoi lottare o parlare?-
Nessuna delle due, voleva rispondere ma sapeva che era costretta a scegliere: o la sfidava o si girava e ritornava da quella pazza di Camilla. Aspettò cinque secondi ed ebbe conferma che si trattava di una lotta in singolo. Se la sconfiggeva forse se ne sarebbe andata e Virizion sarebbe stato al sicuro. Poteva farcela.
-Allora che Pokemon mandi?- chiese Lulu.
Conosceva Pidgeot da quando era un piccolo Pidgey; era al livello 50, allenato molto bene dalla miglior allenatrice di sempre e intravide una piccola collana con cui è appesa una pietra evolutiva (aspetta ma come fa ad averne una se stiamo ancora alla quinta generazione?).
Che Pokemon mandare in campo difronte a un Pokemon di tipo Volante e Normale?

Ma ovviamente Velenino!



 

Angolo Autrice
Avete notato delle modifiche nell’introduzione? Vi starete chiedendo “ma che cosa sta combinando questa qua?”. Però ho mantenuto il titolo. Sto esplodendo di idee: all’inizio volevo fare due capitolo ma poi mi sono accorto di quante cose potevo inventare con un’allenatrice campionessa di due leghe diverse con un team un po’ scoordinato composto da un leggendario in pericolo che non l’ascoltava; un Whiilipede con il sogno di evolversi; due Pokemon apparentemente inutili e una zebra solitaria; ah non dimentichiamoci del Pokemon accompagnatore, la mia piccola Sewaddle.
Spero che apprezzerete la mia idea, io voglio scrivere almeno…eh…12 capitoli! Anzi 10 non esageriamo. Magari 9. Va bene, il mio obiettivo è 5…anzi 7. Ditemi cosa ne pensate liberamente. Riguardo a Camilla si è comportata come nei giochi, cioè lotta automaticamente. Lo so non ha senso ma dettagli. E Lulu è un personaggio completamente inventato da me, pare che voglia Virzion. Segnalatemi gli errori se stanno, Ciaoooooooooooooooo
P.S.: l’abbigliamento di Camilla è quello dell’anime.
P.S.n.2: questa storia si ambienta nel mondo dei videogiochi; dall’anime ho preso solo il personaggio Tracey e un altro che comparirà più avanti, piuttosto importante ;)

 

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Capitolo 4
*** Parte 4: il piano può essere realizzato ***


Come Virizion si è fidato di me (Quarta Parte)

-Ricordo che avevi un Liepard molto forte. Come si chiamava? Cicco?- iniziò Lulu con aria di estrema fiducia dopo aver visto l’avversario ancora al secondo stadio evolutivo. L’allenatrice che aveva deciso di partire svantaggiata non mostrava nessuna preoccupazione.
-Si si…sai è un fatto divertente volevo chiamarlo Chicco ma dopo la cattura ho sbagliato e mi sono accorta dell’h mancante solo…durante la Lega-
-Cioè hai girato per mezza Unima senza accorgetene dell’errore?- la risposta era abbastanza ovvia, perché domandarlo?
-E l’hai cambiato?- -No! Se ho lottato contro di te dopo la Lega e hai visto il nome Cicco. Non so neanche cosa vuol dire! E poi ti ho detto che ho lasciato i miei Pokemon migliori, questo è l’unico decente che ho- gli altri suoi Pokemon dietro di lei per fare il tifo per il Pokemon Rotopede la osservarono male, lei gli sussurrò “scusa”. Lulu sapeva che mentiva: c'era un altro Pokemon potente nel suo team temporaneo.
L’allenatrice proveniente da Sinnoh si era scocciata di aspettare e ordinò a Pidgeot di iniziare e concludere la lotta con Baldeali. Lily si sentiva spacciata, l’opposto di quella che sentiva prima, ma non voleva condividere quel sentimento negativo con il suo Pokemon e con un sorriso gli ordinò di schivare. Whirlipede iniziò a ruotare su se stesso e si spostò a tutt’altra parte dalla traiettoria del nemico. Pidgeot notando che non aveva colpito il suo obiettivo spiccò in volo attendendo ordini. Sewaddle, per la prima volta nella storia lontana dalla spalla di Lily, si scatenava a fare il tifo sopra il suo amico elettrico e usava come pon pon il miele di Combee; quello non l’avrebbe venduto.
-Usa Velenocoda- il suo scopo era di avvelenarlo, così lo avrebbe rallentato e costringendolo a volare a bassa quota per colpirlo con più facilità. Lulu sbadigliò e lasciò che Velenino colpisca il suo maestoso Pokemon. Il danno fu sorprendemente grave.
-Cosa? Ma come fa una nullità a danneggiare così il mio Pokemon? Ha oltre venti livelli di differenza!-
-Perché l’ho letteralmente drogato di ferro, calcio, zinco, vitamine e carburante. E’ un’arma imbattibile!- ecco perché si allenava senza problemi nel percorso 14 governato da Pokemon molto forti.
-Dai usa Iper Raggio- impose Lulu più coinvolta nella lotta. L’allenatrice di Soffiovele sorrise perché avrebbe usato una mossa speciale…una mossa che la rivale odiava…una mossa infrangibile…
-Protezione!- lo scudo tendente al blu ricoprì il corpo di Whirlipede prima che quel raggio l’avesse ferito.
-COSA? Non è giusto! Non vale!- la lotta si svolgeva a favore dell’allenatrice di Soffiovele. La lotta continuò e Lulu ammise di aver perso la Pietrachiave e che il suo Pidgeot non si poteva megaevolvere.
-Va bene. Adesso Velenino terminiamo! Usa Velenoschock!- la potenza era inspiegabilmente così potente da mettere a K.O. con solo poche mosse. Anche gli amici di Whiilipede dubitavano della sua forza. Lulu non poteva credere di aver perso contro quello…contro quella nullità! Nonostante i numerosi punti esperienza Velenino non si evolse.

-va bene- disse riprendendosi sistemandosi i suoi occhiali da sole -La mia prossima scelta è…-
-EHI ASPETTA!- abbaiò subito la ragazza –Che cosa? Non era una lotta uno contro uno?-
-No- rispose con sguardo omicida –E’ una lotta sei contro sei.- quella notizia era diventata una specie di vendetta.
-Tu sei PAZZA-
-Senti lo sappiamo entrambe che io ho bisogno del Pokemon Prateria, e so che è molto forte, quindi sconfiggerò tutti gli altri 5 Pokemon, così sarai costretta a usarla!-
-Io lo impedirò-


Intanto a tutt’altra parte, sempre a Unima
Delle persone vestite in un modo strano provvisti di cappucci blu con il simbolo X erano in una stanza molto piccola e lugubre, il colore delle pareti rappresentava il luogo. L’unica fonte di luce era un piccolo Charmander che riscaldava quelle persone con la sua debole fiamma.
-Alcuni saggi sono stati catturati da quella mocciosa- affermò una voce maschile –Ghecis è stato arrestato e del nostro Re non si sa nulla- continuò.
-Dobbiamo andarcene- un velo di tristezza e di resa si espanse nella camera. Gli ultimi rimasti del team Plasma dovevano guardare in faccia la realtà e accettare che essa non si può cambiare: avevano perso. Un ragazzo con i capelli neri e un viso pallido rinchiuse il Pokemon di tipo fuoco nella Poké ball: non c’era bisogno di riscaldarsi tutti stavano per partire e prendere strade diverse.
Improvvisamente la porta si aprì. Nessuna traccia di anima vita. Solo il vuoto. Le sei ex reclute rimaste osservarono l’entrata che diffondeva una debole luce nella stanza. Avevano paura.
-salve - un brivido percorse la schiena di ogni recluta. Si girarono tutti e notarono tre persone, tutte travestite da ninja con delle maschere di Pansage, Pansear e Panpur.
-Siete le ultime reclute che troviamo, i fedeli sono stati ricompensati e i traditori allontanati. Di che categoria siete?- chiese la persona a sinistra.
-Chi siete?- -Il trio Oscuro-
I ragazzi si guardarono fissi negli occhi con sguardi confusi e attendevano che qualcuno di loro risponda agli sconosciuti. Una ragazza dagli occhi verdi si fece coraggio.
-Come possiamo essere fedeli se il nostro Re è scomparso e Ghecis è stato catturato?- il ragazzo con la maschera del Pokemon annaffiatore prese parola
-Ghecis è stato liberato e non possiamo aspettare N per il piano D.U.-
La confusione delle persone si trasformò in parole sconnesse e pensieri senza significato.
-Come possiamo attivare il progetto se due dei Solenni Spadaccini sono stati catturati da quella mocciosa della campionessa, uno è disperso e l’altro è introvabile?-
-Abbiamo ingaggiato una persona per prevelare Cobalion e Virizion, saranno qui a momenti.-
-E gli altri?-
Nessuno dei ninja rispose.
Un rumore misterioso si faceva sempre più vicino…sempre più vicino…era il rumore di un elicottero! I tre ninja saltarono dall’altra parte della stanza come farebbe…un ninja. Una cassa sfondò il soffitto, i suoi resti ferirono tre ragazzi. Si diffuse molta polvere dovuta allo schianto e quando essa scomparve si poteva vedere il contenuto.
Un Pokemon grigio forzuto ricordante un orso picchiava senza sosta con le sue solenni corna marroni il vetro, ma risultava indistruttibile. Tutti guardarono estasiati il Pokemon con sguardi maligni.
-Abbiamo localizzato Keldeo, abbiamo bisogno di più risorse possibili. Il progetto D.U. può avere realizzato. I Pokemon saranno una nostra proprietà.-
 

Frutto, dopo aver usato con violenza Etelerema, mise a K.O. Mothim. L’avversario era forte ma la sua difesa era molto scarsa e l’allenatrice aveva trovato subito il suo punto debole, le ali.
Lulu sapeva di aver perso e il suo team ridotto in quelle condizioni non poteva fare niente. Il centro Pokemon era vicino, si sarebbe rifugiata lì in attesa di escogitare un nuovo piano. Quella sconfitta non l’avrebbe fermata. Riluttante prese il portafogli, era costretta pure a pagarla.
-Ah prima un’ultima cosa- disse Lily. Velenino si avvicinò alla sua allenatrice e le diede un piccolo oggetto giallo, Lulu pensava fosse la bacca (presumibilmente la Baccacedro) che il Pokemon aveva tenuto senza usare e che Lily le voleva consegnare come simbolo di pace.
-E’ un Monetamuleto, mi devi il doppio dei tuoi soldi.- -CHE COSA? Non ci penso proprio!-
-Mi dispiace, sgancia la grana.- Lily fece un sorriso così spontaneo e allegro che le fece male la faccia.
-Un consiglio: ritorna a Sinnoh, il Team Plasma ti sta manipolando, sono loro i malvagi e voglio riunire i Solenni Spadaccini solo per i loro scopi.-
Lulu fece finta di non ascoltarla e le diede controvoglia 10000. Si allontanò dalla sua amica d’infanzia senza dire una parola.
Lily sapeva che non sarebbe finita qua.


Angoooooolo Autrice
Come detto in precedenza non ho mai giocato a Pokemon Bianco 2, quindi non so esattamente  i fatti narrati (comprare il gioco o vedere su Youtube una guida è diventato impossibile perché non ho tempo), quindi questa storia si ambienta subito dopo la fine del primo gioco quando il team Plasma si divide e Ghedis viene catturato (poi liberato dai ninja). Prima dei sequel Ghedis aveva escogitato un piano, e ora ve lo sto raccontando. Povera Lily: voleva solo fare una piccola vacanza insieme a dei Pokemon invece…si ritroverà coinvolta a una battaglia per proteggere la sua Virizion (e magari anche Cobalion, comparirà nel pross capitolo) e non avrà tempo per instaurare un legame, ma questa qua può anche essere riconoscente!
P.S.: le maschere del Trio oscuro sono quelle del manga (che non ho letto).

 

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Capitolo 5
*** Parte 5: casa dolce... ***


Come Virizion si è fidato di me (Quinta parte)

Il cielo era un’enorme strada per gli aeroallenatori e allo stesso tempo un gigantesco campo di lotta. Lulu era diventata famosa per la sua esperienza nel volo, tutti la definiscono persino superiore di Anenome e di Alice. La rossa aveva sempre il tempo sfidare allenatori fissati con il volo, ma questa volta sfrecciava alla velocità della luce in groppa al suo Pidgeot verso il percorso 17, direzione ovest. L’allenatrice in groppa al Pokemon uccello stringeva le sue piume come richiesta di protezione ma sapeva che era rimasta sola. Non provava rabbia o tristezza, si sentiva vuota, come un robot costruito per eseguire gli ordini. Non voleva recarsi alla sua destinazione, ma doveva. Alzò la testa e la inclinò leggermente a destra e vide il laboratorio, ormai era arrivata. Voleva rallentare, far ritardare l’inevitabile. Scese con eleganza dal Pokemon senza accarezzarlo come faceva di solito ed entrò nella struttura quasi distrutta a piccoli passi.
C’erano reclute dappertutto con nuove uniformi nere, Lulu non le trovava per niente confortanti. Si era alleata con i cattivi o era una nuova moda? Alzò la schiena e cercò di sfoggiare la sua espressione sicura migliore ma non smise di fissare il pavimento.
-Buongiorno- dissero alcuni colleghi vedendola, lei gli ignorò. Arrivò in fondo al laboratorio, vicino ai computer, dove una recluta dai capelli ramati tenenti al rosso e occhi verdi e uno dei capi della missione stavano usando. Poteva rimanere così per sempre ma sforarsi di parlare, dov’era il suo carattere forte che l’ha condotta a grandi vittorie? Si vergognava di se stessa: si stava comportando come una bambina di cinque anni.
-Signore- il ninja dalla maschera di Pansear si girò immediatamente non appena riconosciuta la voce. Un ciuffo rosso uscì fuori dalla fascia nera.
-Missione fallita- disse immediatamente notando un sorriso dal superiore che dopo l’affermazione divenne una smorfia. Il ninja rimase immobile a fissare gli occhi terrorizzati di Lulu, quest’ultima temeva il peggio. Mille scuse e giustificazioni si propagavano nella mente della giovane allenatrice ma nessuna prese voce. Tremava, riprovò dopo tanto tempo il sentimento della paura, però si presentò nel momento poco adatto. Non tremava dai tempi di Kanto dove lei e Lily, entrambe bambine, si erano avventurate in una grotta oscura della regione. Per la prima volta fu la ragazza dai capelli castani a consolare e calmare l’amica.
-Abbiamo localizzato Keldeo- iniziò con tono rassicurante –Volevo nominarti capo della missione ma a quanto vedo non ne sei ancora pronta. Mi dica, signorina Sunword, perché si è unita al team Plasma?-
-Per servire Ghedis e contribuire a creare un mondo migliore, signore- rispose come se recitasse una filastrocca imparata a memoria. Dopo la liberazione del suo capo era fiduciosa per la sua carriera, invece era nei guai
-E allora saprà, cara signorina Sunword, che per raggiungere i nostri obiettivi occorre attivare il piano D.U. ma senza i solenni spadaccini al completo non possiamo fare un granché-
Lulu respirava a fatica, non riusciva a controllarsi. Voleva calmarsi ma le emozioni negative presero il sopravvento. Voleva scappare.
-Abbiamo anche localizzato la pianura di Lily dove tiene i suoi Pokemon, io e alcune reclute andremo per rubare Cobalion e con un po’ di fortuna Virizion. E’ tutto sotto controllo. Non faccia quella faccia signorina: pensava veramente che per un minuscolo fiasco me la sarei presa?- la pelle di Lulu ritornò a prendere colore e il cuore battere regolarmente. Il mondo le pareva ancora un’illusione: era davvero salva o quelle parole tranquille e quasi soavi erano in realtà una maschera?
-Non andrai al Bosco del giuramento ma una piccola spedizione te la concedo. Hai fatto grandi cose per il Team Plasma, Lulu, non dimenticarlo. Onora il nome che ti sei fatta in quest’agenzia-
Lulu annuì distrattamente. L’unica cosa che poteva fare era di eseguire gli ordini: faceva parte di un progetto importante, non doveva commettere errori. Doveva lasciar perdere i suoi sentimenti e diventare un robot. Prima di prepararsi per fare una visita al suo Tracey e rubare i Pokemon della sua ex migliore amica chiese timidamente:
-Scusi, signore, notizie di N?-
-ha tradito il team Plasma e non ci interessiamo più di gente come lui.- rispose.

Lily fece una cosa che avrebbe dovuto eseguire fin dall’inizio: insegnare la mossa Volo a Frutto. Doveva recarsi subito a Kanto da Tracey e assicurarsi che i suoi Pokemon leggendari stessero bene, in particolare il suo Pokemon Metalcuore: una delle prede principali del team Plasma. Doveva portarlo con se, si disse, sarebbe stato meglio che Virizion avesse contatti con Cobalion, il suo unico amico. Perché è stata così stupida? Ormai era troppo tardi per ripensare ai suoi errori, doveva reagire. Sewaddle aveva paura di volare ma non voleva rimare rinchiusa nella sua Pokeball e si fece coraggio. Scintillio, Velenino e Combee preferivano soggiornare nelle loro Poké Ball, loro pensavano che il viaggio sarebbe stato lungo ma Lily provò ad assicurargli che il volo sarebbe stato breve e avrebbero rivisto la luce del sole al più presto. Mentre Tropius si preparò al volo Lily vide il centro Pokemon, dove pensava che Lulu fosse ancora confinata là dentro. L’aveva cacciata in un guaio serio ma Virizion era diventata più importante. L’allenatrice salì frettolosamente in groppa al Pokemon Frutto e gli ordinò di usare Volo; si era dimenticata della dolce e devastante sensazione del vento che sfiora i suoi capelli. La terra si fece più piccola….

Dopo circa due ore di volo (con due soste perché il Pokemon Grancucito doveva vomitare) Lily intravide la pianura dove ne era la padrona. Quella grande distesa di terra, casa dei suoi Pokemon, era la sua prossima destinazione. Alcuni Pokemon provvisti di ali la raggiunsero non appena riconosciuta; le diedero il bentornata con un enorme sorriso. Lughia, Altaria e Butterfree si allinearono insieme a Tropius come degli aerei. L’allenatrice, commossa dall’accoglienza dei suoi amici, notò dei piccoli fiocchi di neve che scendevano delicatamente sopra di lei. Alzò il capo e vide in tutto il suo splendore Articuno. Potrebbe sembrare un gesto affettuoso ma in realtà era uno dei suoi scherzi perché sapeva che il ghiaccio metteva in cattivo umore la sua allenatrice e i Pokemon di tipo erba. Il solito arrogante. Lily urlò al vento di ritornare al campo ma il Pokemon Gelo (il terzo membro degli Uccelli Leggendari  a essere catturato) ma quest’ultimo si burlò della sua allenatrice e creò una piccola bufera intorno alla tredicenne facendo attenzione a colpire anche gli altri volatili, suoi compagni. Frutto resisteva e cercò di atterrare il prima possibile.
Una volta toccato terra, con i vestiti tutti ghiacciati e una Sewaddle surgelata, Lily maledisse il suo Pokemon, ormai quest’ultimo a kilometri sopra di lei, e cercò l’alloggio di Tracey. Prima fece uscire i Pokemon che si era portata appresso, tranne Virizion, per fargli respirare l’aria di casa. Scintillio si precipitò a cercare i suoi migliori amici, Kety e Dino: due coniugi Blitztle catturati il 14-15 Luglio 2012 affezionatissimi al Pokemon Saetta. Il loro figlio, Chicco (scritto correttamente), gli corse incontro; lo considerava come un secondo padre.
 Ma chi se ne frega del Pokemon elettrico secondario, ritorniamo alla protagonista di questa storia. Molti piccoli e teneri Pokemon (come Buneary, Teddiursa e Phampy catturati di Jhoto; e Chimeco, Jigglipuff, Munna e un Cubchoo, soprannominata Sorriso, catturati a Unima.) assalirono Lily con le loro graziose coccole. La ragazza, evidentemente imbarazzata, cercò di ricambiare la carineria il più in fretta che poteva. Intravide una casetta vicino all’accampamento dei Pokemon di tipo Erba, doveva sbrigarsi: ogni secondo era importante.
-Tracey!- urlò non appena entrata. Nel suo studio stavano Vaporeon e Silli, era un Flareon, era stato il primo eevee della ragazza. Il ragazzo stava sicuramente per esaminarli per le sue ricerche, era nei dintorni. Un ragazzo dai capelli verde scuro sistemati in una bandana arancione chiaro, occhi neri disponibili e con un inconfondibile sorriso si presentò a Lily.
-Lily!- salutò la collega/amica. –Ciao Tracey, come ti butta?- anche se era una domanda non lasciò il tempo al disegnatore di rispondere che cambiò subito discorso assumendo uno sguardo serio.
-Senti il team Plasma sta venendo qui, vogliono Cobalion e Virizion per…non so bene cosa so solo che li vogliono a tutti i costi. Virizion sta qui con me- indicò il suo zaino -…ma devo prelevare assolutamente Cobalion, dove si trova il registro dove sta il luogo in cui abita ogni Pokemon? Sai com’è non posso cercare Cobalion per tutta la collina!-
Ogni Pokemon aveva la sua aera in base al suo tipo e alle sue esigenze, con quello avrebbe rintracciato il leggendario facilmente. Il PC si era rotto all’inizio del viaggio e solo così poteva depositare e ritirare Pokemon; la tecnologia aveva tradito Lily.
Tracey, con un’espressione più pallida del solito, andò a prendere il registro dentro a un armadio alle spalle della ragazza che aspettava scocciante.
All’improvviso Lily fu colpita violentemente alla trachea. Da un masso? Da una mazza? L’unica csa certa era che provò un dolore atroce. Non ebbe il tempo di massaggiarsi il collo o di capire che diamine stesse succedendo che cadde a terra, la vista si stava appannando. Con occhi addoloranti si sforzò di vedere il suo aggressore.
-Mi dispiace sono arrivati prima loro-

 

 

Angolo autrice:
Lo so: sono leggermente in ritardo, ma in questi giorni la mia ispirazione per questa storia non si è fatta molto sentire. Questo capitolo non mi piace un granché, se trovassi una marea di segnalazioni o di lamentele non mi sorprenderei. Lavorerò anche la notte per rendere il prossimo capitolo degno di Efp.
Dovevo aggiungere la scena in cui il Team Plasma cerca Cobalion e Virizion, ma ho deciso che la metterò nel sesto (che non occuperà tutto il capitolo, per questo sarà più lungo degli altri).
Ringrazio chi mi ha seguito fin qua e…no aspe i ringraziamenti alla fine della storia. Aggiornerò il più in fretta che posso, per favore siate pazienti.
P.s.: io mi sono informata su come far svenire qualcuno, ma non credo di aver capito bene, quindi se un colpo alla trachea non basta per far svenire qualcuno….nel mondo Pokemon si può fare!!

 

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Capitolo 6
*** Parte 6: alla ricerca di Cobalion e Virzion ***


Come Virizion si è fidato di me (Sesta Parte) (di già?)

 

L’estate a Sinnoh era arrivata. Pratopoli, la città paludosa, accoglieva tutte le persone desiderose di riposarsi e divertirsi nel mare. C’erano due bambine di dieci anni nuotare allegramente. Sembravano molto unite, come due sorelle ma la notevole differenza d’aspetto metteva in dubbio la possibile parentela.
-io prenderò Chimchar come starter. Tu che scegli?- l’amichetta dai capelli rossi alzò lo sguardo in cielo meravigliata dallo spettacolo: c’erano poche nuvole bianche come marshmallow.
-Piplup. Mi ricorda un minuscolo uccellino!- disse una piccola Lulu –Ma non può volare! Non ha neanche il tipo volatile!- l’esigenza di Lily di essere la voce della ragione si fece sentire già in tenera età.
-Lo so. Ma mi piace! Così ti batterò e sarò una grande capopalestra di tipo Volante!- esclamò la bambina piena d’entusiasmo.
-E io diventerò la tua prima sfidante!- le due si abbracciarono.


 

Lily si risvegliò nello stesso luogo in cui aveva perso i sensi. Lo sfondo nero che annebbiò i suoi occhi sparì e al suo posto ricomparvero le pareti, i tavoli, le finestre; non si soffermò sui dettagli. Si sentiva come se un Pokemon avesse usato l’attacco terremoto nella sua testa. Pian piano riprese controllo completo del suo corpo e sentiva un grande fastidio ai polsi. Sono stata legata, pensò, e non riesco a muovermi. Vide i suoi stivali neri attaccati tra di loro con una corda. La prima cosa che pensò è che era finita in guai, guai seri. Ruotò il collo leggermente e vide che c’era un’altra persona dietro di lei. Lo riconobbe dai suoi capelli verdi.
-Psss Tracey- disse mezza stordita –Dammi un buon motivo per non licenziarti- nonostante si ricordi che sia stato lui a colpirla non provava nessun rancore nei confronti del collega, sapeva che era stato manovrato contro la sua volontà dal team Plasma : tutto quello che voleva erano risposte, non tollerava più segreti.
-Il…il team galassia è arrivato prima- spiegò il ragazzo. Lily sospettò che fosse stato anche lui aggredito perché aveva confuso il nome dell’organizzazione che l’aveva legato come un salame.
-Non…non so come siano entrati ma…ma uno con una maschera di un….pansage mi pare mi ha subito minacciato di incendiare il mio quaderno di appunti. Il mio quaderno! C’è tutta la mia vita là dentro! Così ho detto che avrei fatto tutto quello che volevano- la ragazza fu davvero pronta a aggredirlo moralmente ma si trattenne e lasciò parlare Tracey.
-Mi hanno detto di farti perdere i sensi così avresti potuto dirgli dove stanno Cobalion e Virizion- sembrava molto amareggiato. –Volevano sentirlo con la tua voce- concluse
-Che bastardi- commentò. Scrutò in alto i suoi Vaporeon e Flareon intimoriti.
-Perché non hanno fatto niente? Mi sono molto fedeli e di certo non si fanno mettere comandare da quegli idioti, hanno il potere del fuoco e del ghiaccio- gli occhi neri spaventati delle due volpi misero in seri dubbi la loro allenatrice. Cosa stava succedendo?
-Loro hanno piazzato delle bombe su tutta la pianura: un passo falso e finiamo tutti morti- dirlo prima no? Erano disposti a tutto pur di mettere le mani ai due Pokemon. Ma dov’erano finiti i cattivi che perdevano sempre e quelli che non guardavano mai l’angolo in cui era nascosto l’eroe? Il team plasma faceva sul serio questa volta.
Prima di rassicurare Silli e Vaporeon entrarono due reclute del team Plasma, il ninja di prima descritto da Tracey e…
-Ciao- disse Lulu in forma smagliante –Buonsalve- fu la prima parola che le venne in mente
-Dove sono i Pokemon Cobalion e Virizion?- iniziò il ninja. La ragazza mosse il fianco destro e non sentì nessun materiale sferico; poi si ricordò che quella preziosa Pokéball era nel suo zaino, e non era vicino a lei.
-Non lo ripeterò due volte- il ninja amante del verde era serio. Lily voleva urlare, scappare e attaccare ma era legata. Rimase con le labbra serrate.
-Va bene. Sarà divertente farci aiutare dai tuoi Pokemon, conosceranno sicuramente i Pokemon leggendari. Se non ci risponderanno verranno calpestati- disse il membro più alto del trio oscuro e si voltò.
Chi osava ferire i suoi Pokemon l’avrebbe pagata cara.
-Aspettate!- urlò, ma dopo un istante si pentì di averlo fatto. Fu troppo tardi: attirò l’attenzione del capo del team. Si dimenticò dei suoi Pokemon e cercò un modo per sfuggire da quella situazione.
–Io….- doveva pensare in fretta, mettere in funzione il suo cervello. Per Virizion. Dov’era l’illuminazione divina che l’avrebbe aiutata a escogitare un perfetto piano? La lampadina che fluttuava in testa dov’era finita? L’unica “scintilla” nella sua mente era di far perdere tempo così Virizion avrebbe avuto l’occasione di scappare. Voleva salvare anche Cobalion ma sapeva che la sua indipendenza l’avrebbe aiutato a scappare. All’improvviso un’idea.
-C’è un elenco di tutti i Pokemon che ho catturato nei miei viaggi- iniziò –Sono stati collocati in diverse aree in base al loro tipo. Per trovare i Pokemon che state cercando vi serve quell’elenco altrimenti starete qui anche tutta la notte ma sapete che non potete setacciare tutta la collina per davvero-
Lily ottenne ciò che voleva: uno sguardo interessato da parte del capo. Tracey la inquadrò male pensando che abbia consegnato i suoi Pokemon su un piatto d’argento ma non fu così. Aveva un piano.

Una delle due reclute dalla nuova uniforme nera prese la lista nel luogo da Tracey indicato.
-Procederemo prima alla cattura di Cobalion, non ci devono essere molti Pokemon di tipo acciaio- disse quello con la maschera del Pokemon Scimperba.
-Vediamo…nella zona sud est c’è….CHIMI? Che razza di nome è?-
-Se posso permettermi-  s’intromise Tracey rivolto all’amica  -ti devo ripetere questi soprannomi sono orrendi, sono esseri viventi Lily! Chiameresti tua figlia CHIMI?-
-Non sono così mali: nel 2012 mia sorella ha soprannominato la mia Gothorita “Fiochetara”- commentò con disinvoltura.
-E’ uno Steelix e non Cobalion. Vediamo… Escavalier, Ferroseed, Lucario…. 3CALAMITA?-
-Leggi solo dove sta Cobalion invece di tutto l’elenco- Lulu fu ignorata da quella recluta sorpreso da quei soprannomi orrendi. Non siate come Lily ragazzi.
-Povero magnemite, ragazza sei proprio cattiva!- disse come se fosse l’eroe della situazione.
-Fammi dare un’occhiata- la ragazza dall’oscura uniforme prese il foglio e notò uno strano nomignolo. Possibile che per distrarli sia bastato così poco? Pensò Lily.
-Rosina? Ti pare il nome da dare a un tipo acciaio Potente come Scizor?-
-E’ stato l’1 maggio 2010 quando ho rovinato la vita al mio Scizor….-
-Bene, Metagross…ma dove sta Coba….uno Skarmory che si fa chiamare Vincitore? La fantasia non ti manca.- il ninja e Lulu, gli unici membri del team plasma seri, rimasero con le braccia conserte sperando che quei due ritornino all’obiettivo principale.
-Cobalion! Si trova nella zona sud ovest! Andiamo!- in un batter d’occhio i quattro membri lasciarono la casetta.
-Tracey è tutto sotto controllo- disse non appena non si sentirono i passi delle persone –Quando torneranno, perché hanno dimenticato la lista, non troveranno nessuna Virizion perché sta nello zaino e perderanno solo tempo. Noi staremo già slegati e attaccheremo e mi riprenderò la sub ball (non fate domande) di Cobalion!-.
A quel punto le mani della ragazza cercarono di liberarsi come nei film di spionaggio tanto amati. Però era molto difficile….
-Silli aiutami! Tranquillo non ci scopriranno!- -Invece si: hanno inserito dei sensori che rivelano le mosse dei Pokemon. Quando suonano la pianura esploderà-
-Con il team Plasma? Secondo te sono così stupidi? Tracey credi a tutto quello che ti dicono?- il ragazzo dalla semplice bandana non ebbe il tempo di rispondere che il Team Plasma ritornò.
Trionfante, Lulu teneva la Pokè Ball del Pokemon Metalcuore. (Nota: mi sono dimenticata di dirvi che nel sistema ideato da Tracey tutte le Poké Ball sono disposte in una struttura e il team Plasma, mentre la nostra protagonista era svenuta, sono andate a prendere quella di Cobalion. Ma non hanno trovato la Poké Ball di Virizion pensando che sia ben nascosta. Grazie per l’attenzione). Un grande odio si diffuse nel cuore di Lily e se non fosse stata messa in quelle condizioni avrebbe aggredito la ragazza amante del volo.
-Passiamo ai Pokemon di tipo erba- disse il capo dell’organizzazione con un avido sorriso.
-Siiiiiiiiii! Vediamo come li ha soprannominati!- la recluta del team Plasma più ingenuo, chiamato Steve, aveva conquistato il disprezzo del capo.
-Bene bene nella parte centrale, in cui c’è un terreno molto fertile, c’è…Sol-giallo. MI DICI CHI DI SANO DI MENTE SOPRANNOMINA UN NORMALE SUNKERN SOL-GIALLO??- quella recluta era su tutte le furie per così poco, molto infantile.
-Nell’1 aprile del 2010 avevo molto fantasia- si limitò a dire. Invece di seguire il consiglio di Lulu, cioè cercare mentalmente il nome della loro preda, Steve continuò a pronunciare tutti i nomi che leggeva. Meganium, Treeko, Hoppip, Oddish…un Execgutor chiamato Tesse. Anche Lulu fu disgustata dalla scelta del nome ma non lo fece notare.
Si scoprì che Lily era padrona di una seconda Sewaddle che per distinguerla dalla preferita è stata chiamata Fiore, nonostante fosse una foglia vivente; quel nome l’ha acquisito una Leavanny (senza la parola “vivente”).
-Sawsbuck autunnale, Sawsbuck primaverile, Sawsbuck…un altro Sawsbuck autunnale- la recluta si scocciò di leggere e passo il foglio alla collega.
-Gloomina, Spinarak, un’altra Sunkern priva di nomignoli, Fiocco…fiocco?-
-E’ stata Bettina! Mi ha dato un Cottonee (ora Whimsicott) taroccato!- disse Lily con molta calma.
-Ringa?- il nome inventato attirò l’attenzione a Steve, curioso di sapere di quale Pokemon si trattasse.
-CHI SOPRANNOMINA UN SUNFLORA RINGA?- l’allenatrice decise di rimanere in silenzio, anche se la situazione la divertiva
-Virizion…dove sta Virizion….perché non è elencato in ordine alfabetico?- osservò il ninja.
-Sono elencati in ordine di entrata, per esempio Sol-Giallo è stato l’ultimo Pokemon usato da Lily- l’ignoranza di Tracey lo portò a parlare. Ma chi da informazioni utili agli antagonisti?
-Un momento: ora ricordo che Lily mi disse che Virizion era con lei- s’intromise Lulu
-Non l’ho mai detto: tu volevi fare una lotta sei contro sei pe-pensando che Virizion sia con me-
-Ma hai detto “io lo impedirò”!-
-Ehi!- la recluta notò che il nome della loro preda non era inserito nella lista e lo disse al capo.
-Questo vuol dire che…Virizion fa parte del tuo team!- Lily preferì che quella frase l’avesse detta l’antagonista e no la sua migliore amica d’infanzia. Secondo il piano dell’allenatrice doveva essere già slegata: era in trappola. Non sopportava gli sguardi dei malvagi, voleva ignorarli.
-Lo sapevate che ho chiamato un Vileplume Gimi e un Weepunbell Piant?-
-Dov’è Virizion- disse seriamente il ninja con la maschera di Pansage. Se uno squillo di cellulare non avesse interrotto quell’atmosfera agghiacciante Lily avrebbe urlato dalla frustrazione.
-Pronto? Che vuoi Chic…collega? …. Ah …. Si sono alla collina….Cosa? ….Veramente? Non ci credo! Va bene arrivo subito- la situazione evidentemente spiacevole per quel ninja era un piccolo colpo di fortuna per Lily.
-Che succede?- chiese Steve, Lulu guardò il capo molto agitato.
-Qualcuno ha rubato Keldeo prima di noi. Non abbiamo più tempo prendiamo Cobalion e andiamocene-
Prima di fare un piccolo sospiro di sollievo il Pokemon Prateria si mostrò alla sua allenatrice e ai membri del Team Plasma.



-Quali Pokemon scegliete?- chiese con un sorriso sotto i baffi il professor Rowan, quella frase l’aveva ripetuta cento volte ma manteneva sempre la stessa gentilezza.
-Chimchar!- esclamò convinta la bambina dai capelli castani. La piccola scimmietta balzò nelle braccia della sua nuova allenatrice. Lulu fisso gli altri due starter
-Turtwig-
-Cosa? Non volevi Piplup? E poi il tipo erba è debole al tipo volante che cosa ci farai con quel Pokemon- chiese Lily
-Il tipo volante è la mia passione ma per il mio viaggio ho deciso di avere un team equilibrato che non si basi solo sul volo-
-Che ottima osservazione, così il mio primo pokemon è più forte del tuo-
-Tanto ti sconfiggerò lo stesso! Andiamo a fare la nostra prima lotta!-

 

 

 

Angolo Autrice
Ci siete ancora? Allora…. come stanno andando le vostre vacanze? Bene?
Scusate il (MEGA) ritardo, spero che abbiate letto questo capitolo. Devo ammettere che l’ho scritto in tre-quattro giorni e non lo reputo il migliore della mia “carriera”, sta a voi giudicare.
Allora che ne pensate dei soprannomi?  Qual è il più brutto? Se volete posso fare un capitolo simile a questo (magari alla fine della storia) in cui rivelo altri nomignoli imbarazzanti. Quindi…vi prego almeno una recensione per migliorare (se ci siete ancora, però se avete perso interesse per questa storia non mi offendo).
Grazie a chi si è ricordato di questa storia, ciaoooooooo!
P.S.: d’ora in poi metterò all’inizio e alla fine dei frammenti di ricordo dell’amicizia tra Lulu e Lily che non hanno niente a che fare con il presente, avevo voglia di farlo!
P.S.n.2: fans di keldeo vi prego non uccidetemi. Poi si scopre chi l’ha rapito!

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Capitolo 7
*** Parte 7: l'incedio e il disperato bisogno di aiuto ***



Come Virizion si è fidato di me (Settima parte!!)

Lulu aveva un sorriso da trentadue denti, non smetteva di provare allegria e gioia. Nel viaggio con la sua migliore amica da sempre si era aggiunto Pedro, figlio di Ferruccio in cui Lily aveva conquistato la sua prima medaglia**. I tre avevano legato subito e avevano chiarito i loro obiettivi ai propri compagni: la ambiva a diventare la campionessa della regione, Lulu voleva catturare Pokemon volatili e studiarli per diventare capopalestra e Pedro voleva scovare fossili, sua passione. I tre si preparano a un viaggio entusiasmante.


Virizion non era mai stata così reale in quel momento. Non era un’allucinazione: il membro più calmo dei Solenni Spadaccini era lì, davanti ai loro increduli occhi. Tracey osservò il Pokemon meravigliato senza tralasciare neanche un dettaglio dell’aspetto del Leggendario. Lulu non nascose il suo stupore e rimase a bocca aperta, il ninja con la maschera di Pansage cercò di parlare ma il disorientamento gli tolse la parola. Steve e l’altra recluta (che ora mi ricordo di assegnarle un nome, Samantha) restarono immobili senza reagire come se avessero visto Babbo Natale per la prima volta con un sacco pieno di regali. La notizia della sparizione di Keldeo era stata dimenticata velocemente anche se era importante.
Virizion, sentendo il nome di un suo compagno, si era liberata dalla Poké Ball a causa del suo istinto: mai abbandonare un amico. In passato la famiglia del Pokemon Prateria era formata da Terrakion, Cobalion e Keldeo, nessuno sapeva che si sarebbero separati. Le loro strade si divisero a causa di una stupida allenatrice; Cobalion era l’unico amico che aveva ritrovato.
-V-Virizion!- la parola che voleva pronunciare il capo dell’operazione la disse la stupida allenatrice, quest’ultima non poteva credere che il Pokemon che ha cercato di proteggere si sia presentato in un punto in bianco!
-Catturatela!- il duro addestramento del ninja gli ha fatto capire che non poteva neanche per un secondo starsene imbambolato quando la sua preda era invulnerabile. Lily si mosse come una pazza nel tentativo di liberarsi e Tracey, che era bloccato dietro di lei, voleva che la smettesse ma quel pensiero non prese mai voce.
Steve, che voleva rendersi utile, stava per lanciare una di quelle particolari reti che il Team Rocket si è servito da molto tempo ma il Pokemon Prateria usò Spadasolenne distruggendo la trappola. Era la prima volta che usava efficacemente un attacco, Lily non poteva essere più orgogliosa. Quasi si mise a piangere dall’emozione.
L’esperienza di lotta di Virizion, che non aveva mai mostrato, fu messa a dura prova quando Lulu decise di intervenire. La rossa aveva una frusta elettrica; era la prima volta che Lily la vedeva dal vivo e questo le mise i brividi. Voleva proteggere il suo Pokemon con tutte le forze, anche mettersi tra di loro come avrebbe fatto lui, ma chi ha fatto quel nodo così stretto ai polsi era un vero maestro. Lulu cercò di immobilizzare la sua preda ma Virizion saltò agilmente sopra la nemica e atterò dall’altro lato della stanza come se niente fosse. Era in grado di fare un salto olimpionico perfetto ma dare un passaggio alla sua allenatrice no? Questo Lily non si concentrò, era troppo presa dallo sguardo di sfida di Virizion e dai suoi movimenti perfetti…ora che l’allenatrice sapeva le sue capacità poteva usarla più spesso nelle lotte o magari portarla alla Lega! La situazione rovinò le sue idee, doveva prima salvare la cerva verde.
-Virizion usa nemesi!- l’adrenalina della castana era molto evidente ma non contagiò il Pokemon, come se fosse un esemplare selvatico. Voleva che avessero un legame ma Virizion non si fidava ancora degli umani, e come biasimarla: l’ex migliore amica della sua allenatrice le stava usando contro una frusta elettrica.
-Ora basta!- urlò Samantha. Lily intravide una sfera rossa e bianca in mano della recluta e, con un solo movimento, la lanciò in aria e risucchiò Virizion all’interno della sfera. Era la velox ball di Virizion! Non c’erano dubbi. Il Leggendario non poteva più scappare.
-Ottimo lavoro- commentò il ninja. Il team Plasma scappò dalla porta principale dopo che la ragazza vestita di nero aveva messo la preziosa sfera dentro a una loro valigia.
“Lulu mi sta veramente abbandonando?” pensò Lily e poi si accorse che l’ex migliore amica non aveva degnato di uno sguardo al povero Tracey per tutto il tempo, possibile che la rossa abbia finto che gli piacesse? Per quale scopo?

L’eeveevoluzione di tipo fuoco della protagonista decise, finalmente, di intervenire e usò graffio alla corda che intrappolava l’allenatrice. Vaporeon cercò di imitare il padre (si esatto Lily è una brutta persona che per avere gli Eevee si serve di Silli e di un povero Ditto, non siate come lei) e con il suo potente Bora bloccò il piede della ladra: non poteva più muoversi. Lily era molto entusiasta di aver fatto imparare la MT14 al Pokémon Bollajet anche se all’epoca erano in un momento di crisi.
Gli altri compagni membri del Team Plasma, credendo che la recluta fosse dietro di loro, non si voltarono e lasciarono Samantha e Virizion a qualche metro dall’ingresso dalla casetta.
-Aiuto!- cercò disperatamente di urlare. Finalmente Lily poteva recuperare il suo Pokemon nel modo più semplice, non poteva essere più felice! La castana si avvicinò e non vide nessuna valigia. Con uno sfondo tenebroso in stile anime apparso all’improvviso Lily urlò disperatamente. Possibile che nel momento in cui Silli abbia liberato la sua allenatrice Samantha abbia passato il tesoro a un suo compagno?
-Chi ha Virizion! Parla!- la prigioniera, che Tracey legò con le sue corde dopo essere stato slegato da Vaporeon, rimase muta. Lily sapeva che avrebbe perso solo tempo e si rivolse a Tracey
-Amico, sto per intraprendere un viaggio lungo e faticoso: mi servono le Poké ball del Team Unima- Lily si riferì al team che ha vinto diverse volte la Lega Pokemon e che l’aveva aiutata a vincere le medaglie per partecipare ad essa.
Il dialogo che seguirà sarà un complesso di spiacevoli imprevisti ideati dalla perfida scrittrice per causare sfortuna nella povera protagonista:
-Stanno a Sciroccopoli in una scuola per scopo educativo. Insomma sono i Pokémon più potenti di Unima-.
-STAI SCHERZANDO? E PERCHE’ IDIOTA NON MI HAI AVVERTITO? SONO LA TUA ALLENATRICE! Dai…n-non fa niente. Allora chiamo al rapporto il team Johto- avete notato che Lily ha trattato il suo collega come uno dei suoi Pokèmon?
-Dragonair sta alle semifinali del Pokéathlon insieme a Togetic e Ross (Ledian), ho concesso a Infernape di stare un po’ con la figlia nell’isola cannella, Volandopi (Fearow, non fate domande) sta volando per tutta Johto, Fuochi (Typhlosion, non fate ancora domande per piacere) sta….insomma….ehm….sta con Ninetales e non vuole essere disturbato. Poliwhirl sta con la sua originaria allenatrice, Ambipon è in una gara di ping pong….scusa se non ti ho avvisato…-
-Di cosa? Che hai frazionato ogni membro dei miei team migliori senza avvisarmi o chiedere e, cosa più importante, li hai lasciati da soli quando possono essere benissimo catturati e rapiti? Tracey sei inutile!-
-Mi fai piangere.-
-Ma che me ne frega delle tue lacrime! Lo vuoi capire che stiamo in pericolo e mi servono dei Pokemon decenti? Ah e poi sei licenziato-
-…-
-Tracey mi servono Pokemon adeguati! Non c’è tempo e….-
Prima di concludere la frase si sentì un gran caos. Una minuscola esplosione arrivò alla soglia della casetta. La ragazza non sapeva quale pericolo doveva affrontare ma era certa del fatto che centrava il team Plasma o i misteriosi rapitori di Keldeo. I membri del suo attuale team arrivarono nella casetta, dopo che il piccolo pericolo fu cessato, e chiesero indicazioni: erano pronti a proteggere la loro casa. Lily guardò i suoi compagni con la coda nell’occhio, non si degnò di voltarsi completamente. Stava pensando di scaricarli con un leggero dispiacere. Voleva molto bene ai suoi piccoli amici ma non li considerava all’altezza dei Pokemon più potenti e non poteva portarli con sé. In poche parole se non c’erano Poké Musical o Pokemon da catturare erano inutili.
La ragazza uscì prendendo in braccio la sua Sewaddle ignorando l’attuale team e vide l’inferno materializzarsi sulla pianura. C’erano fiamme ovunque, uno spettacolo orribile. Già immaginava l’orrore negli occhi dei Pokemon di tipo erba, coleottero e ghiaccio, non potevano resistere con quell’immenso calore. Maledetto Tracey, pensò la protagonista, Bletto (non sono stata io a dare il nome al mio Basculin) e Poliwhril avrebbero spento l’incendio rapidamente.
Lugia, Mewtwo, Raiku e altri leggendari portarono in salvo le più piccole creature, le più indifese. Erano stati allenati bene. La ragazza non vedeva Pokemon che hanno raggiunto il terzo stadio evolutivo o potenti: sono già stati portati in salvo o stavano facendo gli eroi. Sbatté le palpebre velocemente e si dimenticò della sua missione e aiutò Zapdos a raccogliere più Pokemon: era un bravo combattente e con Crisin (un Tyranitar; anche mia sorella ha molta fantasia…cioè la sorella di Lily) formavano un buon duo ma sapeva che l’uccello elettro serviva per proteggere i suoi Pokemon. Dopo aver messo il suo adorabile Krabby all’estremità dell’ala, il Pokemon Elettrico spiccò il volo. Dove li stava portando?
Lily, vedendo una buona parte della pianura popolata solo da vampate di fuoco, cercò di capire se era opera del Pokemon o di un umano: ovviamente era la seconda opzione, nessun Pokemon selvatico poteva causare tale disastro ai suoi simili.
Combee, Tropius, Zebstrika e Velenino comparvero all’improvviso suscitando paura nella loro concentrata allenatrice. Perché non se ne erano andati? La loro fedeltà nei confronti della castana era più potente del loro istinto? Lily fece un sorriso molto determinato, fiera del suo team provvisorio.
Lily rimase in mezzo all’incendio in silenzio sorridendo ai suoi Pokemon, non si accorse neanche dell’enorme albero che stava cadendo nella sua posizione. Quando vide una gigantesca ombra pronta ad abbattersi su di lei capì che non era stata una buona idea rimanere sulla collina infiammata.
Non ebbe neanche il tempo di voltarsi che una potente scossa elettrica spinse il tronco altrove. Lily sentendosi al sicuro si girò e riconobbe lo sguardo in mezzo alle fiamme.
-T-tu!?-
 

I tre amici arrivarono all’ultima palestra in cui Lily doveva sfidare il più potente capopalestra della regione. Il suo Infernape era preparato, non smetteva di mostrare la sua energia correndo intorno ai compagni dell’allenatrice.
-Vedo che il tuo Pokémon è pronto per la lotta!- commentò Pedro.
-Si!- urlò una bambina di dieci anni contenta per l’addestramento che aveva fatto durante il viaggio.
-Lily ma per caso tu vuoi vincere la Lega solo per risfidarlo?- chiese Lulu che non aveva fatto il nome di tale individuo per tutto il tempo. Lily fermò il suo Infernape e non rispose.
-Risfidarlo? Chi?- chiese il bambino –Devi sapere che Lily viene da Kanto e che si è trasferita a Sinnoh con la zia- spiegò a rossa.
-Non lo sapevo. E a Kanto c’è il suo sfidante?-
-No: a Kanto c’è suo fratello!-

 

 


**dato che Pedro era ancora un bambino ho pensato che sia stato il padre il primo capopalestra di Sinnoh e che abbia poi lasciato l’incarico al figlio quando è diventato più grande.


Angolo Autrice
Ho notato che la vicenda si è un po’ fermata e d’ora in poi mi concentrerò a proseguirla nel migliore dei modi!
Ho deciso di aggiungere “contesto anime” perché si aggiunto un personaggio molto importante, l’ho specificato anche nell’introduzione modificata (si lo so modifico sempre, ma quando mi vengono le idee devo per forza fare qualche cambiamento!). E il fatto il imparentarlo con la protagonista mi è venuto adesso. Non lo so se vi piace il fatto di aver introdotto tale personaggio, lo saprò solo se me lo dite. Spero che sia stata una buona idea….
Ringrazio chi mi ha seguito fin qui (mi rifersico anche ai lettori silenziosi), non riuscirò mai a dimostarvi la mia eterna riconoscenza. Lasciate una recensione se volete, a me basta sapere che è questa una fan fiction degna di questo fandom (lo è vero?). Be….ciaoooooooo!
P.S.: quando scrivo la prima volta un testo faccio tantissimi errori grammaticali e di battitura. Correggerli è sempre una gran fatica. Quando stavo ricorreggendo tali orrori mi sono accorta che in questa frase: “…-STAI SCHERZANDO? E PERCHE’ IDIOTA NON MI HAI AVVERTITO? SONO LA TUA ALLENATRICE! Dai…n-non fa niente….” Pensavo di aver scritto la loro, cioè ai Pokemon, ma quando stavo per corregere ho deciso di lasciare l’errore perché mi piaceva :D
P.S.n.2: questa è la mia versione di Tracey, il disegnatore non è cosi’ stupido!
P.S.n.3: “Era in grado di fare un salto olimpionico ma dare un passaggio alla sua allenatrice no?” riferito al secondo capitolo, quando Lily voleva farsi trasportare dal leggendario perché era stanca ma Virzion la ignorò.

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Capitolo 8
*** Parte 8: un nuovo alleato ***



Come Virizion si è fidato di me (Parte 8 ragazzi e ragazze)

Fu la competizione Pokemon più veloce per Lily. Vedere tutti i suoi Pokemon sfiniti al primo round fu come ricevere tonnellate di massi in testa, il dolore è lo stesso. Si accovacciò sul pavimento della Lega e l’arbitro, molto comprensivo, si avvicinò e le disse che era la concorrente più giovane e che aveva accumulato molta esperienza in poco tempo. Ma quelle parole non servirono a ricucire il cuore frantumato di Lily. Si allontanò dal campo della sua più enorme sconfitta, ignorò i suoi amici Lulu e Pedro e prese carta e pena e scrisse mentre stava camminando:
“ Caro Ash, tu starai nella regione di Hoenn in questo momento. Come te la passi? Io male, ho appena perso la lega al primo round, quel signore in giacca e cravatta era molto forte. Il suo team era molto equilibrato, io invece ho puntato solo alla forza. Ma un giorno vincerò una Lega e sarò più brava di te! I miei trofei saranno scintillanti come il tuo di quella competizione all’isola Orange (non ricordo, era quella?).Scusa se non mi sono fatta molto sentire, dopo la mia sconfitta con quel Wartotle che mi regalarono e il tuo Bulbasaur…mi sono sentita male. Ma tranquillo migliorerò, alla prossima fratellone!”.
Una lettera mai spedita.


Non era la prima volta che Tropius volava da una regione all’altra insieme alla sua allenatrice, e non era mai stato faticoso: le sue possenti ali di erba gli consentono anche di attraversare un tornado mentre è in volo. Ma nessuno è preparato a gestire un silenzio imbarazzante. Lily, la regina delle chiacchere, la maestra del rumore (così si definiva da piccola) non parlava da quando era salita in groppa al Pokemon. Frutto ancora non ci credeva, nel suo vecchio “villaggio” (una zona della collina fertile ora distrutta a causa di un incendio) si narravano leggende riguardanti la sua voce: si dice che abbia svegliato i suoi due Snorlax urlandogli, nemmeno una mossa da parte dei Leggendari li aveva mai disturbati. 
Tropius non sapeva cosa fare, se intervenire o no; infondo era solo una specie dinosauro per il mondo, una sua parola non valeva molto. Ogni tanto i suoi occhi neri scrutarono la figura della sua allenatrice insieme ad un altro sconosciuto: magrolino, abbastanza abbronzato, occhi simili a Lily, capelli ner….un Pidgey selvatico attirò la sua attenzione, per poco non lo investì. Doveva stare concentrato sulla grande strada del cielo, ogni minimo errore sarebbe stato la sua rovina. Erano ancora a Kanto, Frutto doveva darsi una mossa.
Lily coccolò la sua sewaddle e la teneva d’occhio per paura che possa sentirsi male come l’ultima volta; avere i suoi vestiti ricoperti di vomito non era il massimo. Il ragazzo dietro di lei fece lo stesso con il suo Pokémon, un esemplare di Pikachu in piena salute.
-Hai superato la tua paura per le Kangaskhan?- chiese il ragazzo con una debole voce quasi sconosciuta per Lily, ma sufficiente per raggiungere le sue orecchie. La sorellina scosse la testa immensa nei suoi frivoli pensieri tipici da sorella minore. Inoltre pensava ai Pokemon che avevano bruscamente lasciato la collina incendiata, non aveva neanche verificato se si fossero salvati tutti. E i membri del Team Unima, Volandopi, Dragonair, Poliwhirl, Infernape, Ambipon cosa avrebbero provato vedendo Tracey da solo nella loro casa completamente distrutta insieme a una tizia legata? Contemplò le nuvole e cercò di rilassarsi sapendo che si poteva fidare dei suoi amici.
-Come sta la mamma?- quella domanda era uscita dalle labbra della protagonista tutta ad un fiato, con la stessa velocità in cui si beve uno sciroppo dal sapore sgradevole.
-Bene. Credeva che fossi morta quando sei partita con la zia Fumiko. Non ci mai hai chiamato…inviato una lettera…verificavamo se fossi viva chiamando la zia- per formulare quella risposta aveva usato il suo tono di voce naturale. Per Lily sentire quella voce famigliare fu un viaggio nel tempo nelle tenere e immense praterie di Kanto: l’aria fresca popolava ogni angolo della regione, ogni mattina la canzone di un Pidgey le dava il buon giorno nella casetta che adorava e si ricordò delle focaccine che preparava la mamma e che divorava con il suo fratellone, da quando è partita ne sentiva una tremenda nostalgia.
-Mi dispiace- ritornò il silenzio imbarazzante. Sentiva le fusa di Pikachu: aveva sempre provato odio per quel topolino giallo ma preferì nascondere il disagio.
Lily alzò gli occhi al cielo e vide quel colore celeste, così maestoso che credeva fosse finita in un quadro. Con un sorriso infantile continuò ad ammirare il cielo (con un leggero mal di collo a causa della botta che le aveva causato Tracey) e notò una specie di Pokémon, simile a un Ponyta, volare nel cielo, nascosto un po’ dalle nuvole. Lily chiuse e riaprì gli occhi più volte ma nel cielo c’era sempre quella presenza, ormai si era convita che quel puledro fosse reale. Prima di avvisare Ash esaminò la strana creatura: poteva essere di tipo normale, ma la folta criniera che aveva avvistato era rossa e poteva essere di fuoco; escluse il tipo Volante, non assomigliava a un uccello! Il quadrupede con la sua elegante agilità scacciò le nuvole e si mostrò alla ragazza. Non era possibile! Era….
-Keldeo?!- spalancò gli occhi: c’era solo una spiegazione. –Sei tu il rapinatore di Keldeo?!- questa volta la tredicenne urlò facendo sorridere il ragazzo: gli mancavano i suoi tipici striduli. Il giovane Pokemon, che volava grazie alla mossa idropompa, che Lily notò in ritardo, continuò a volare. Gli ricordava stranamente Ash.
-Non mi definisco un rapitore, più un salvatore. Alexia….-
-Chi è? La tua ragazza?- chiese curiosa. Non lo vedeva ma aveva la sensazione che stesse sorridendo per l’imbarazzo e per l’innocente domanda.
-No, è un’amica che mi accompagnerà nella regione di Kalos, voglio vincere almeno una Lega! Tu ne hai vinte due!- le parole del fratello le fecero ricordare a quanti sacrifici aveva fatto e le lacrime che hanno tempestato il suo cammino. Non sapeva cosa dire riguardo al suo successo: sapeva che quello che aveva passato a Sinnoh Ash l’ha vissuto cinque volte. Lei era diversa dal fratello, invidiava il suo ottimismo.
-Continua…con il racconto-
-Mi ha detto che ha sentito in giro voci su Keldeo, dei ragazzi in nero hanno in programma di catturarlo. Keldeo è stato un mio amico e mi sono precipitato a salvarlo insieme a Pikachu. Stava bene e l’ho portato via con me per sicurezza-.
-Non sai del piano D. U.?- chiese e a quel punto si voltò completamente e lo fissò negli occhi con un’espressione più seria che mai. Lui, come risposta, scosse la testa interessato.
-Quando ho sconfitto N….l’ultima volta…mi ha detto….-
-Conosci N? E’ un gran personaggio! E’ mio amico e….-
-Non interrompermi!- lo sgridò e se non fosse per la smisurata altezza in cui si trovarono i due l’avrebbe picchiato, ma non voleva rischiare di perderlo nel vuoto
-Dicevo: mi ha parlato del progetto D.U. e mi ha pregato di non permettere la sua realizzazione. D.U. è un acronimo e indica Distruggere Unima. Hanno intenzione di usare il potere dei Solenni Spadaccini per seminare orrore e paura….costringere i pokemon a obbedire solo al team plasma- si fermò un momento, essere costretta a svolgere quella missione è un grande peso per una ragazzina come lei. Pensava di avere più tempo, di poter prima godersi una vacanza per veder evolvere Velenino e creare un legame con virizion. Quando ha sentito la voce di Lulu voleva solo scappare. Ash non poteva fare altro che confortarla e cercare di non fare quei suoi tipici discorsi d’incoraggiamento, per il momento.
-Come sapevi che la collina era in fiamme? Come sei arrivato a Kanto?- quella domanda era spuntata un po’ in ritardo ma Ash era pronto a rispondere.
-Tracey mi ha chiamato. Dopo che avevi perso conoscenza per colpa di un gas che aveva piazzato il team Plasma…- mentre stava parlando, la protagonista si disse che Tracey non fosse del tutto inutile ma ritirò quello che aveva pensato dopo aver scoperto il suo lato vigliacco.
-….mi disse di venire subito. Io ero con Keldeo e mi sono precipitato a salvarti. Per fortuna che il mio amico sa volare. E poi morivo dalla voglia di vederti- la ragazzina sorrise e tenne quell’espressione positiva a lungo.
Ora aveva un alleato: la caccia al team plasma sarebbe stata più divertente.

Era la prima volta che Lulu vedeva tutti i membri del trio oscuro nella stessa camera. Una ragazza dagli occhi verdi, sua amica, l’aveva informata che il trio si era fatto vedere unito quando hanno rivelato della cattura di Terrakion agli ultimi fedeli del team Plasma rimasti. Se non si facevano vedere insieme da molto tempo quella riunione era molto importante.
Lulu non faceva altro che pensare al suo fallimento sul campo di battaglia: la missione era di riportare due Solenni Spadaccini, non uno. Steve, al ritorno, disse alla rossa che almeno avevano in custodia il Pokemon Metalcuore ma lei sapeva che era soltanto uno stupido ottimista e guardava solo il lato positivo; Lulu invece era della convinzione che sia stato solo un disastro. Con Virizion le ricerche su Keldeo si sarebbero svolte con più efficacia e velocemente e, inoltre, Samantha era ancora prigioniera. Lulu stava per dire l’ultima frase pensata ma i tre con le maschere delle Scimmie Elementari presero parola. Il pessimismo di Lulu scomparve e al suo posto comparve l’euforia: mancavano ancora due leggendari e il piano D.U. sarebbe diventato realtà! Lulu ancora non credeva che stesse contribuendo a costruire un mondo, per lei, migliore.
-Ringraziamo i fedeli che hanno contribuito a far rinascere quest’organizzazione dalle loro ceneri- disse il ninja con la maschera di Panpour quello coperto dalla faccia del pokemon Scimperba rimase in disparte pieno di vergogna per la missione precedente. Pare che a volte capo e collaboratore condividono stessi pensieri.
-Essere a capo di questo team è stato duro ma adesso possiamo ufficialmente dare il ritorno al vero capo di quest’agenzia.-
Lulu non riusciva ad applaudire insieme agli altri: un senso di nausea la costrinse ad allontanarsi. Voleva sparire da tutto. Cercare riparo. Il suo punto più indifeso fu colpito da un male a lei sconosciuto. Pensava che si fosse anche impallidita. Si aggiunse un mal di testa. Quando raggiunse il bagno si guardò allo specchio e pianse violentemente.

La nave sarebbe arrivata a breve. Lily non mostrava nessuna espressione sul volto come se tutti i suoi sentimenti fossero svaniti. Pedro, estraneo a quella situazione, si limitò a ringraziare le due amiche per lo splendido viaggio e fu costretto a salutarle perché suo padre aveva bisogno di lui. Lulu non gli aveva mai detto che si era innamorata del castano ma non poteva fare niente in quella cupa situazione se non sperare che in futuro si sarebbero rivisti.
-Che faremo?- chiese la rossa. L’undicenne voleva ignorarla ma non era molto brava a fingersi sorda. Si guardarono negli occhi.
-Non lo so- il suo vocabolario si restrinse a parole prive di entusiasmo e certezza
-Che ne dici se facciamo un viaggio a Kanto?- chiese l’amica. Questa volta la ragazza rimase zitta con il desiderio che Lulu sparisse, distrutta dalla brutale sconfitta. Il desiderio della ragazza si realizzò qualche tempo dopo durante una loro lotta in cui Lulu perse. La ragazza dai capelli rossi si sentì offesa: aveva sopportato l’amica quando diceva di essere depressa e di quanto fosse debole, e adesso la sconfigge come se niente fosse. Era consapevole della forza dell’amica e voleva prenderla a schiaffi perché ha mollato dopo solo una sconfitta. Le azioni pensate divennero realtà con l’aggiunta di lacrime.
Dopo una litigata le due si allontanarono.
Lily conquisto il suo obbiettivo più di una volta mentre Lulu fu rifiutata come capopalestra.

 

 


Angolino Angolo Autrice
Finalmente si spiegano un po’ di cose! Eh si ho deciso di esporre qualche concetto e chiarimento. Nel prossimo capito c’è una novità: il narratore non sarà più esterno ma sarà uno dei Pokemon di Lily e quindi sarà breve….ah no il decimo doveva avere quella particolarità, il nono sarà uguale agli altri…be allora alla prossima! Grazie a chi legge!
P.S.: i frammenti di ricordo dell’amicizia tra Lulu e Lily finiscono qui. Volevo chiarirvi l’amicizia tra le due e qualche notizia su Ash. O forse potrei continuare a scriverli….però non sarebbero più rivelanti. Come sono confusa in questo periodo! Stupido caldo che scioglie il mio cervello!
No aspettate devo ancora spiegarvi dell’Infernape…..magari lo spiego durante uno dei capitoli. Ah già dovevo dirvi una cosa importante: nel team di Jhoto di Lily (ispirato al mio) c’è un Infernape, questo esemplare NON è quello che ha accompagnato la ragazza a Sinnoh, è un altro. La storia della scomparsa dello starter arriverà a breve.

 

 

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Capitolo 9
*** Parte 9: l'identità della recluta dagli occhi verdi ***



Come Virizion si è fidato di me (parte 9)


Il ritorno di Ghedis fu considerato un importante conquista per il team Plasma. Nessuna prigione poteva bloccare la determinazione di un membro del team dalle uniformi nere e non c’era modo migliore di dimostrarlo con la fuga di Ghedis, il cuore del team Plasma.
Le reclute continuarono a esultare impedendo che la voce del leader dell’organizzazione (che ha rimpiazzato N dopo la sua fuga dal team) possa raggiungere la folla; la maggior parte delle matricole erano ragazzi, cessare le loro grida di gioia risultava difficile persino per un adulto. Finalmente potevano ritornare a eseguire gli ordini del loro vero capo, bastava così poco per rallegrare quegli ingenui ragazzi. Ghedis, irritato dalla festività dei giovani, nascose la sua frustrazione con un falso sorriso rivolto ai suoi seguaci.
Tuttavia nella folla non c’era soltanto un sentimento positivo.
Subito dopo la “fuga” di Lulu, la ragazza che le era vicina esitò nel raggiungerla. La recluta dagli occhi verdi inconfondibili abbassò il capo e capì che ogni consolazione sarebbe stata vana; conosceva il tipo di situazione e l’unico rimedio era lo sfogo più disperato. La pelle pallida dell’amica la fece preoccupare ma provò una grande agonia quando ripensò alla sua espressione: era impossibile non accorgersi dell’immensa tristezza che si celava in essa e la paura che si espandeva nei suoi occhi verdi. La ragazza, in silenzio, pregò che l’amica stesse bene.
Dopodiché la ragazza dagli abiti neri si chiese perché una giovane così forte come Lulu abbia trovato rifugio in bagno. Non aveva tempo per pensarci, aveva una missione da compiere.

Il discorso introduttivo del Trio Oscuro finì quando Ghedis riuscì ad aprire bocca; la recluta dagli occhi verdi approfittò della situazione per intrufolarsi nella sala da laboratorio più vicina. La stanza era così moderna e piena di macchinari elettronici che la ragazza pensò di essere finita in un set di un film fantascientifico. In ogni angolo c’erano macchinari e computer super tecnologici che illuminavano la stanza buia con delle strane luci blu.
Quei tre squilibrati vestiti da scimmie, pensò la ragazza, non dovrebbero sospettare di nulla. Prima di andarsene aveva seguito ogni singolo movimento dei ninja ed era certa che stavano sorvegliando Ghedis non badando minimamente alle reclute.
Si avvicinò con scatto felino al computer più vicino e lo accese, sperando in un colpo di fortuna.. Essendo solo una recluta, non poteva aveva accesso alla maggior parte delle informazioni e solo il Trio oscuro conosceva tutte le password.
Appena premuto il tasto ON, lo schermo s’illuminò di varie immagini riguardanti un luogo di Kanto. La ragazza dagli abiti neri ci impiegò un po’ di tempo per riconoscere quel paesaggio naturale, quelle sfumature rosse resero difficile identificare quella pianura. Quando si accorse che quelle immagini riguardavano l’incendio della pianura di Lily sentì uno strano rumore provenire alle sue spalle. Un brivido lungo la sua schiena non tardò ad arrivare.
Si girò lentamente mantenendo la calma e quel che vide fu orrendo: un esemplare di Terrakion giaceva sul suolo, rinchiuso in un gigantesco cubo trasparente. Non aveva via di fuga. Fu messo in fondo alla sala come se fosse un rifiuto. La ragazza provava una grande compassione per quel Leggendario e capì che non poteva lasciarlo da solo: doveva aiutarlo.
-Vai Forzina!- sussurrò la recluta dagli occhi verdi. Il Pokemon proprietario di quel soprannome si rivelò essere un Donphan. Nonostante il grande peso, il Pokemon Armatura atterrò sul pavimento con grande silenzio.
Forzina, accorgendosi del Pokemon rinchiuso, non aspettò un ordine della sua allenatrice e usò Incornata contro quella parete invisibile.
-Muoviti….un momento devo ancora scoprire che cosa sia successo a Lily!- si fidava cecamente del suo Pokemon e ritornò al computer.
11 Giunio 2017. Un gruppo di reclute guidati dalla vice comandante Lullaby Sunword e dal comandante ********** ******** hanno fatto irruzione nella pianura appartenente a Lily Ketchum allo scopo di prelevare i Leggendari Virizion e Cobalion. L’esito della missione non è risultato positivo: il Pokemon Prateria è riuscito a scappare poco prima della fuga. La recluta Samantha Smith è rimasta alla pianura come prigioniera della Ketchum. Durante la missione si è verificato un incendio che ha distrutto il 90% della pianura…“ mentre lesse in mente il fascicolo della missione fu infastidita da un altro rumore. Quel rumore era simile al suono di una porta che si apre e comprese la situazione troppo tardi. Si voltò per confermare le sue preoccupazioni: era stata scoperta. Non aveva tempo per analizzare che cosa fosse andato storto, si concentrò a far prevalere la calma nel suo corpo.
-Bene bene bene…la recluta che il Trio Oscuro nutriva la massima fiducia si è rivelata una spia, chi l’avrebbe detto…- disse Ghedis, per la prima volta nella serata con un sorriso vero disegnato sul volto. Era un sorriso curioso, si addiceva perfettamente a un’antagonista come lui. La ragazza notò degli altri ospiti al suo smascheramento, il trio Oscuro al completo e un paio di reclute tra cui Lulu.
-O forse dovrei dire Alma Ketchum, hai cambiato la tua carta d’identità e cancellato i tuoi vecchi dati ma non puoi nascondere il tuo vero viso.- la sua identità fu rivelata, non poteva fare granché. Diede una rapida occhiata a Lulu e notò che la sua carnagione era di nuovo sbiancata.
-Voglio solo sapere dove sono finiti i miei fratelli e in che guaio si è cacciata Lily, ma vedo che devo prima uscire-


I nostri due eroi erano esattamente nel punto in cui li avevamo lasciati: in volo verso Unima. Tropius sfruttò ogni energia che gli era rimasta in corpo per continuare a usare le sue enormi ali, ma una baccarancia sarebbe stata di grande aiuto. Richiamò più e più volte la sua allenatrice nella sua lingua ma essa era troppo distratta dal mondo per accorgersene. Il desiderio di trovarsi in un’altra situazione bruciava dentro di sé ogni secondo che passava. In queste emozioni negative si aggiunse la preoccupazione: i suoi Pokemon si erano salvati?
 Lily nascose i suoi veri sentimenti e mostrò un atteggiamento appropriato per l’imminente battaglia: schiena dritta, sguardo fermo sull’orizzonte e in mano la pokèball del suo compagno più forte, Velenino. Se si fosse evoluto a breve sarebbe proprio il massimo per la giovane.
Ash, nel frattempo, ripensò al viaggio che aveva appena terminato, agli amici che qualche minuto prima aveva salutato: ne sentiva già la mancanza.
Keldeo cedette alla fatica e si posò sull’enorme collo del Pokemon frutto. Pesava il doppio dei due allenatori ma Frutto sopportò il dolore quando si accorse che la meta era vicina.
-Secondo te come sta Alma?- chiese all’improvviso il corvino, spaventando la sorella; prima di rispondere attese che il battito del suo cuore ritorni regolare.
-Bho….non l’ho più sentita dopo il mio viaggio a Sinnoh, tu?-
-Io non la vedo dal mio primo viaggio, se ne andata un mese prima. Era grande-
-…-
Non sapeva cosa aggiungere, come detto prima la sua mente vagava nel vuoto. I ricordi della sorella maggiore sono limitati, aveva passato con lei poco tempo. Essendo la più grande le sue scelte furono condizionate dal desiderio di viaggiare e di scoprire nuovi posti abbandonando Kanto.
Durante i viaggi di Lily spesso le regalava, tramite il professor Oak, dei Pokemon dai soprannomi discutibili, tra cui la zebra elettrica che riposava nella sua Bis Ball. Lily non aveva idea delle intenzioni di quei gesti e del perché le regalava altri Pokemon a cui affezionarsi.
Tropius si preparò per la discesa, finalmente Lily respirava di nuovo l’aria di Unima. La stessa emozione la provò Ash che, nonostante l’avesse esplorata recentemente, ne sentiva già nostalgia.

-Bene- iniziò Lily non appena toccato terra e aver donato una baccarancia a Frutto come ricompensa. In quella zona della regione regnava il buio. –Sai già che cosa ci aspetta?-
-Si- rispose Ash mentre aiutò Keldeo a rialzarsi, stremato per l’uso eccessivo dell’attacco Idropompa che l’ha aiutato a volare per la maggior parte del viaggio.
-Ho sentito che i Leggendari sapessero comunicare con gli esseri umani con la telepatia, però vedo che non è vero- disse Lily osservando il Pokemon, lo stesso Pokemon che aveva sognato di catturare a proteggere.
-Scusami, però non c’è stato modo per parlare e presentarsi. Io sono Keldeo, piacere! - la ragazza fece un passo indietro non appena finita la frase. Non se lo era immaginata: Keldeo si era presentato nella lingua umana. Aveva sentito parlare di Pokemon capaci di comunicare con gli esseri umani ma Lily, prima di quel momento, aveva ipotizzato che si trattasse di una bugia.
-Ehm s-sono Lily…b-bene…di-dirigiamoci verso la prima base del Team plasma, forse stanno là Cobalion e Virizion…- concluse la frase con un po’ di amarezza, nella sua mente c’era solo un nome: Virizion. Per un momento se ne fregò della promessa fatta al ragazzo dai capelli verdi, voleva solo portare in salvo il suo Pokemon. E anche Cobalion, avrebbe salvato anche lui. Purtroppo la ragazza non sapeva che Virizion era riuscita a scappare dalle grinfie del team Plasma, se l’avesse scoperto…
-Lily- iniziò Ash attirando l’attenzione della sorella –Sicura che stanno qui?-
L’imponente palazzo, collocato ai piedi della Lega Pokemon, non lasciava passare neanche un raggio di sole. L’edificio alto come una montagna si presentava completamente privo di vita.
-Si perché?-
-Non sembra una base attiva…-
-Naaaa, è solo la tua impressione. Entriamo!-

 

 

Angolo autrice....
Ma siiiiiii: incasiniamo tutto aggiungendo la sorella che non sa dare soprannomi che ho citato nei capitoli (che mi ero pure dimenticata! Quando mi sono ricordata mi stavo per sentire male). Ma siiiiiiiiiii…. sto incasinata.
Prima di tutto: scusate. Si a voi che siete arrivati fin qui, che avete recensito o letto in silenzio.
Ho cercato di lavorare sodo dato che l’ultimo aggiornamento è stato mesi fa, pensavo di farcela invece le idee che ho pensato per questa ff stavo svanendo in una nuvola di fumo. Ma perché ho aggiunto Ash?! All’inizio doveva essere solo una comparsa. Ormai l’ho aggiunto in tutto questo casino e devo onorare la sua presenza in questa storia.
Grazie a chi mi ha seguita fin qui. Per non fare più ritardi mi sono fissata un obbiettivo aggiornare entro due settimane (quindi entro l’8 settembre dovrebbe uscire la decima parte) , se sono brava penso che basti una.
….
P.S.: ah già che sto vi anticipo che sarà l’undicesimo capitolo (se ci arrivo entro l’anno prossimo) avrà la particolarità del narratore diverso. Se ci arrivo…già…

 

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Capitolo 10
*** Parte 10: dov'è finita la forza ***



Come Virizion si è fidato di me (Parte 10)

Per Lily era la seconda volta che varcava la soglia di quell’impotente struttura, l’immagine del castello che si materializzava dal sottosuolo era ancora impressa della memoria dell’allenatrice. Lì aveva conquistato il potere di Zekrom, avrebbe dato oro per riaverlo in quel momento critico.
L’unico modo per arrivare a una delle sedi del Team Plasma era di salire delle grandi scale nere come la pece. Quel giorno aveva corso per raggiungere il palazzo ma in quel momento era quasi paralizzata.
Lily focalizzò ogni suo pensiero sulla missione, aveva avuto molto tempo per distrarsi e da quel momento non poteva permettersi di commettere errori. Era la ragazza di cui N si fidava e Virizion aveva bisogno di lei. Fece un passo verso le scale, avrebbe preferito fermarsi ma ormai, senza accorsene, si stava avvicinando alla struttura.
Ash la seguì con sguardo determinato, per lui era davvero importante dare supporto alla sorella e impedire il piano D.U. veda la luce del sole. Non era per niente stanco e salì le scale con estrema facilità. La forza di volontà di Pikachu di aiutare il suo migliore amico, invece, aumentava ogni volta che sentiva il respiro di quest’ultimo.
Keldeo quel giorno era molto silenzioso mentre accompagnava i giovani ragazzi; non pensava altro ai suoi amici, ai suoi maestri. Dopo che Lily catturò Cobalion e Virizion, lui e il Pokemon Caverna la cercarono in tutta Unima fino a quando si scontrarono con degli individui vestiti di nero. Terrakion si sacrificò per far scappare il compagno dove trovò rifugio al Bosco del giuramento, successivamente fu raggiunto dal corvino. Doveva salvare i suoi amici, il pensiero di perderli li fece venire il mal di testa.

Ognuno di loro si trovava in quel palazzo per aiutare qualcuno.

Dal basso il Palazzo di N sembrava toccare le nuvole e una volta arrivati i nostri eroi realizzarono che sembrava molto più alto. Prima di fare il fatale errore di guardare verso il vuoto entrarono.
All’interno del castello non c’era anima viva. Il buio occupava ogni angolo di quel posto e la polvere invadeva tutte le colonne che c’erano all’entrata.
La ragazza si fermò prendendo le sue PokèBall che teneva; fece uscire dalle sfere Scintillio, Velenino e Combee e sorrise alla sua sewaddle che teneva tra le braccia; decise di far riposare Tropius per un’altra mezzoretta. Ash aveva con sé solo Pikachu e Keldeo, la sua fiducia era rimposta in loro.
Combee, non riconoscendo il tetro edificio, terrorizzato si nascose dietro il Pokemon Rotopede, quest’ultimo cercò di rassicurarlo accarezzandolo con le sue antenne a strisce grigie scure e viola ma non ottenne l’effetto desiderato. Intervennero Keldeo, Pikachu e Scintillio e Combee fu costretto a fingersi calmo per non far preoccupare i suoi compagni.

Ognuno di loro era pronto a donare il proprio sostegno al prossimo.

-Preferivo riesplorare la Lega Pokemon, questo palazzo non mi è mai piaciuto– cercò un valido argomento per conversare con il fratello della sua vittoria sul monte della Via Vittoria, aveva bisogno di qualcuno che parlasse con lei di quel momento così importante altrimenti non avrebbe mai varcato la soglia del palazzo.
-Hai affrontato i Superquattro?- chiese entusiasta Ash.
-Si. Dato che tu non hai mai conquistato la Lega Pokemon non sai che ho avuto la possibilità di affrontarli. E’ stata dura ma li ho sconfitti al primo colpo!- forza, aveva bisogno di quella strana energia che ti faceva sentire invincibile; più parlava con Ash e più riaffiorarono i ricordi delle sue importanti vincite. Era in grado di sconfiggere il male, doveva solo ricordarlo per tutto il tragitto.
-Wow sei davvero forte!-
Quell’affermazione le bastò per continuare a camminare, non prima di aver ringraziato il fratello con un docile sorriso.
“sono forte, sono forte, sono forte, sono forte!” si ripeté a bassa voce.

Una di loro aveva bisogno di forza.

L’interno del palazzo era una specie di labirinto: sembravano infinte le camere da controllare e la paura di perdersi si era già diffusa nei cuori di tutti loro.
Quanto tempo era passato da quando erano entrati?
Vagavano tra i corridori e ormai la consapevolezza che la struttura era una sede abbandonata era quasi certa.
-Da questa parte!- avvisò Keldeo, gli altri non esitarono nel raggiungerlo.
-Ho trovato uno strano messaggio che non riesco a decifrare, forse è scritto in lingua umana.- disse il Pokemon Puledro mentre Ash e Lily si avvicinarono al muro e notarono che c’era veramente qualcosa di scritto.
Questo messaggio lo lascio a Lily”
-Si riferisce a te!- l’allenatrice lo sapeva benissimo ma preferì non risponde sarcasticamente al fratello.
Lily da quando ti ho vista ho compreso subito il tuo amore per i Pokemon e per questo ti prego di aiutarmi a sconfiggere il male. Se sei arrivata qui vuol dire che stai cercando il Team Plasma e voglio darti una mano: c’è una stanza segreta su questo piano del palazzo, lì stanno facendo gli esperimenti per sfruttare la potenza dei Solenni Spadaccini. Devi fermare le crudeli ricerche, ho la massima fiducia in te, N.”
Lily non disse niente, era troppo impegnata a fissare quel messaggio inciso sul muro.
Se prima aveva ritrovato un po’ di calma, dopo la lettura di quel messaggio quel sentimento fu completamente stravolto. Era solo una ragazzina, non faceva parte del gruppo di quei giovani eroi che sente alla tv. Non sarebbe mai diventata come Ash: ha fermato Pokemon Leggendari che volevano distruggere il mondo e aiutato moltissime persone, mantenendo sempre la sua determinazione che caratterizzava da molto tempo il suo carattere. Lei, invece, cosa aveva fatto nei suoi viaggi? Solo allenarsi per se stessa e instaurare un bel rapporto con i suoi Pokemon, il mondo esterno non le importava. Il battito del cuore accelerava ogni secondo che passava, non riusciva a calmarsi.
E poi N dov’era finito? Dopo averle affidato quella missione di lui si persero le tracce. Perché non era lì con lei per affrontare il team Plasma? La tentazione di affidare tutta la missione di Ash si fece sempre più vicina nella mente della protagonista.
L’allenatore di Biancavilla notò un cambiamento nello sguardo della sorella e decise di parlarle.
-Lily- richiamò l’attenzione della ragazza, lei gli si girò senza pronunciare una parola; aveva bisogno dell’incoraggiamento di qualcuno altrimenti sarebbe rimasta per sempre in quella stanza del palazzo.
-dobbiamo fermare il Team Plasma a tutti i costi!- no, non poteva fermarli, pensò. Lei era solo un essere umano, come poteva un essere così inferiore combattere contro la tecnologia e la potenza dei Solenni Spadaccini? Poi cosa avrebbe fatto se il piano D.U. funzionasse? Il team Plasma sarebbe diventato inarrestabile e neanche un allenatore dotato come Rosso riuscirebbe a fermarli.
Voleva davvero che il mondo si fermasse per un attimo per avere il tempo per farsi tutte quelle domande alle quali non avrà risposte. Si sentiva semplicemente dispersa.
-Zebstrika!- la zebra elettrica non sopportava quello sguardo terrorizzato sul volto dell’allenatrice. Era totalmente diversa dalla ragazza che aveva conosciuto e questo voleva dirglielo.
-Zebstrika…io…- al coro d’incoraggiamento si unirono anche gli altri Pokemon che fissarono la loro allenatrice con occhi dipinti dalla Speranza. Non sapeva cosa fare.
-Pikachu!!- il Pokemon topo si voltò verso alla sua sinistra: aveva sentito uno strano rumore provenire da quella direzione; Ash aveva addestrato il suo udito molto bene.
-Pikachu ha sentito qualcosa, andiamo!- Ash prese con forza la mano della sorella e la trascinò verso l’origine del rumore. Lei, come uno zombie, lo seguì senza obiettare.

Pikachu indicò una porta rossa che si trovava alla fine del corridoio, era fermamente convinto che lì dentro qualcosa non quadrasse. Ash sapeva che Lily era troppo confusa per aprire la porta e lo fece lui: l’interno sembrava uno semplice studio da laboratorio. Tutto il gruppo entrò e niente di sospetto attirò la loro attenzione. Velenino, non essendo molto in confidenza con il mondo scientifico, rimase in disparte mentre gli altri cercarono nel laboratorio.
-Qui hanno sicuramente fatto degli esperimenti per usare la forza dei Solenni Spadaccini a loro vantaggio, forse Cobalion e Virizion sono stati in questa stanza- il nome del Pokemon che ha giurato di proteggere attirò la concentrazione di Lily. Con gli occhi incollati al pavimento, cercò di muoversi con tutte le sue forze ma la paura la bloccava. All’improvviso comparse la vergogna nel suo cuore, quel sentimento che la distrusse. Si vergognava per la sua paura, e non poco.
Sewaddle, armata del suo impegno nell’aiutare, portò alla sua allenatrice un quadernetto che aveva trovato su una scrivania impolverata. Lily lo raccolse e lo esaminò: era piccolo e rovinato, si chiese se anche l’interno era danneggiato. Mentre si avvicinò a Ash per poterne parlare, non prima di aver ringraziato il suo Pokemon con una carezza, lo aprì e notò delle formule matematiche incomprensibili per lei. Era quasi vicina all’allenatore di Biancavilla quando vide un foglio cadere dal quaderno. Sembrava una fotografia sgualcita, la raccolse e sgranò gli occhi: l’immagine raffigurava delle luci rosse e grigie intorno al palazzo di N che si espandevano. Era così scioccata dalla foto che non si accorse di un’altra presenza all’interno della stanza.
-Ehi ma quello è Acromio!- Pikachu si fece subito rabbioso e Keldeo, non avendo la più pallida idea di chi sia quell’uomo, si preparò a combattere.
-Avete trovato il mio laboratorio, complimenti.- disse l’uomo: era alto, magro, dietro ai suoi occhiali si nascondevano degli occhi gialli freddi e un lungo ciuffo blu circondò i suoi capelli biondi. Indossava il suo tipico camice da laboratorio, come se non se lo fosse mai tolto dall’ultimo incontro con Ash. Lily ignorava l’identità dell’uomo ma era chiaro come il sole che si trattasse di uno scienziato.
Acromio si avvicinò verso una strana macchina, assomigliava a un’antenna di colore grigia e rossa. Dalla tasca del camice tirò fuori una pokèball e il Pokemon al suo interno si rivelò essere un esemplare di Vileplume. Alla sola vista Combee e Sewaddle si spaventarono.
-Se volete saperlo è questa la macchina che sto progettando per controllare il potere dei Solenni Spadaccini- Ash serrò i pugni, come poteva parlare con così tanta leggerezza? Quell’uomo comprendeva affatto quello che stava facendo. Il Pokemon Puledro stava per attaccare ma Vileplume si mise davanti fermando Keldeo, quest’ultimo non aveva intenzione di ferire un Pokemon.
-Sapete non sono mai andato d’accordo con i tipi erba, in realtà dovete sapere che prediligo quelli d’acciaio- disse, poi fece una breve pausa prima di ricominciare a parlare.
-ma rafforzare la sua mossa sonnifero si è rivelato interessante ed efficace- subito dopo una sostanza gassosa verde si propagò nell’aria.
Ash si coprì immediatamente il naso con il braccio, Pikachu imitò il suo allenatore, ma le spore si erano infiltrate come virus nell’organismo dei due. I due caddero a terra, dormienti. Keldeo fece resistenza ma quella mossa di tipo erba era troppo persino per lui. I Pokemon di Lily fecero la stessa fine subito dopo.
L’unica ancora in piedi era Lily, il tremendo mal di testa e la debolezza che si propagava nel suo corpo la stavano torturando ma non cedette alla fatica. Confusa e disperata, tentò di attaccare con il suo corpo lo scienziato, si spinse in avanti ma finì col cadere per terra.
-Tu…sei stato tu…hai ucciso….-
Poi il buio.

 

Piccolo angolo autrice
La devo smettere di far svenire la protagonista….
Il prossimo sarà mooooooooooooooolto più lungo, ve lo prometto, e comprenderà tre fasi: la prima in cui viene spiegato perché Lily ha avuto quella reazione nei confronti di Acromio, la seconda vedrà come protagonisti tutti i Pokemon e il punto di vista della storia (e ve lo sto dicendo dalla parte 8) sarà proprio di uno di loro e poi il finale….ne vedremo delle belle….

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Capitolo 11
*** Parte 11: una nuova emozione ***


Come Virizion si è fidato di me (parte 11)
 


Per un attimo Lily ebbe l’impressione di essersi svegliata in una pacifica e piacevole giornata, come se si fosse teletrasfortata in una serena mattina di Giunio (periodo in cui non ebbe nessun problema) subito dopo si rese conto di trovarsi sul freddo pavimento.
Lily all’inizio non identificò il luogo in cui si trovava ma quando tutto in torno a lei prese forma e colore comprese l’orribile situazione.
Le sbarre che le circondavano erano parzialmente ricoperte di ruggine e la cella in cui aveva la sfortuna di ritrovarsi era abbastanza spaziosa per due persone, forse era un riciclo di una vecchia prigione per un Pokemon di grandi dimensioni. Ormai non era neanche più considerata un essere umano dal Team Plasma e questo la fece arrabbiare, e non poco.
Trovarsi rinchiusa nella stessa stanza in cui perse conoscenza non era per niente confortante, se non ci fosse stato Ash avrebbe iniziato a urlare come un’isterica. Riuscì a sospirare più volte per soffocare le urla, doveva trovare una soluzione e mostrare il suo terrore non avrebbe risolto niente, questo lo sapeva bene.
Ash era sveglio già da un po’; non c’era un’ombra di serenità nel suo viso: bastava un’espressione più seria per confonderlo con un’altra persona.
Il corvino fu il primo ad accorgersi dell’assenza di tutti i Pokemon, il loro aiuto avrebbe reso la fuga più semplice: se ci fosse stato Pikachu Ash gli avrebbe ordinato di usare codacciaio come aveva sempre fatto contro le prigioni del Team Rocket, però in quel momento non poteva contare sull’aiuto del Pokemon Topo. Inoltre Ash era tremendamente preoccupato per il suo piccolo amico, doveva ricongiungersi a lui il più presto possibile.
Lily aveva gli occhi spalancati e la pelle più pallida del normale. Tutto il suo corpo non voleva rispondere ai suoi comandi, doveva alzarsi ma le sue gambe erano troppo deboli. Non avrebbe mai ordinato ai suoi Pokemon di usare sonnifero: dopo aver provato sulla propria pelle gli effetti non ne voleva più sapere di quella mossa.
Non riuscendo a utilizzare il suo corpo, si servì della mente per rendersi utile. Tutto quello che aveva capito due ore fa era che il team Plasma si era rifugiato nel Palazzo di N e che erano molto sviluppati dal punto di vista scientifico; tenevano prigioniera Virizion per i loro loschi scopi. Inoltre, ricordandosi del laboratorio recentemente ispezionato, aveva scoperto una cosa che non avrebbe voluto sapere quel giorno. L’agognata risposta che attendeva era arrivata nel momento sbagliato.
Quei maledetti raggi erano stati fotografati.
Esistevano veramente.
Non era stata un’allucinazione quel giorno.
Quel libretto maledetto che la sua Sewaddle le aveva mostrato era la prova definitiva che, quella volta su quella montagna, era successo un esperimento mal riuscito. La sfortuna volle che ci sia stata vittima, e quella scomparsa era la creatura più importante per Lily.
-Lily?- Ash si avvicinò con premura -Perché hai quello sguardo così triste…devi stare tranquilla tra non molto usciremo da questa prigione- La tredicenne non l’ascoltò. Una rabbia immensa pervase la sua mente e il suo cuore.
Non le importava più nulla della missione che le aveva affidato N, era afflitta da un solo sentimento in grado di tramutare le persone in negativo.
La paura fu sostituita con la vendetta.
-Tutto bene?- solo con Ash riusciva a contenere quella rabbia che voleva scatenarsi; lui non centrava, prima o poi i cattivi avrebbero pagato.
-Ash…io…- ritornò la tristezza. Non voleva parlare ma prima o poi doveva far conoscere la verità ad Ash, però Lily non voleva: era più forte di lei.
-Ti prego Lily spiegami!- la voce non raggiunse la sorella, distratta dai suoi pensieri.
-Lily!-
-Il mio primo starter in assoluto è stato un Chimchar - iniziò, la sua voce era così bassa che Ash si dovette avvicinare per ascoltarla.  Arrivò un senso di nausea a peggiorare la spiegazione, raccontare la sua storia a suo fratello sarebbe stato più difficile. Ma ormai aveva incominciato a parlare.
-Lo allenai. Si evolse in un Monferno e poi in un I-Infernape- il ragazzo l’ascoltava attentamente, interessandosi alla storia. Se stava raccontando la vicenda con frasi brevi e dirette doveva significare solo una cosa: è successo qualcosa di terribile.
-Dopo aver ottenuto otto medaglie, sono stata sconfitta alla lega Pokemon di Sinnoh al primo round e ho lasciato tutti i miei Pokemon al professor Oak, tutti tranne Infernape- la sua scelta è identica a quella del corvino in tutti i suoi viaggi: tenersi il compagno più stretto dopo un viaggio lasciando gli altri.
-I miei amici che mi avevano accompagnato per il viaggio mi abbandonarono e decisi di andare a Unima con il mio Pokemon per decidere cosa fare in futuro. Non mi ricordo nemmeno il motivo per cui scelsi una regione così lontana e sconosciuta. Poi…ad un certo punto…- non ce la fece più a trattenere le lacrime: sfogò la sua tristezza urlando, piangendo. Non accettò nessun tipo di consolazione, respingeva ogni affetto che Ash cercava di mostrare. Non si ricordò più la rabbia che aveva provato prima.
Era da tanto tempo che non piangeva, era quella la straziante emozione che aveva cercato di evitare?
-S-su una montagna- continuò singhiozzando –Delle luci celesti radioattive hanno colpito Infernape. Lui all’inizio m-mostrò i sintomi di paralisi, veleno, p-poi si distese, a terra- alzò il capo di scatto, le sue lacrime le bagnarono il viso. Ricordare quel momento non servì per la sua causa, però non poteva dimenticare la morte del suo migliore amico.
Ash non aveva mai perso un Pokemon in quel modo, non immaginava minimamente la sofferenza che aveva provato Lily per tutti questi anni. La possibilità di perdere il suo compagno di mille avventure non gli era mai sfiorata, non ci aveva mai pensato nonostante il team Rocket cerchi sempre di strapparglielo via nel modo più crudele.
-Ero disperata!- riprese dopo un breve silenzio -Scappai da quella montagna e presi un primo volo per Kanto. Tu non c’eri, stavi a Jhoto se non sbaglio.- alla tristezza in generale si aggiunse il senso di colpa. Ash non aveva mai abbandonato un amico, ma si rese conto di essere stato un pessimo fratello. All’inizio pensò di non avere colpe poiché Lily era troppo piccola per seguirlo nelle sue avventure, ma lui non è più ritornato per lei.
-La mamma mi disse che Alma mi aveva lasciato un uovo di Pokemon. Quando si schiuse, era un piccolo Chimchar.-
“Un Chimchar?” penso Ash: Alma è sempre stata imprevedibile ma non era da lei fare gesti riconducibili a una tragedia; pensare che sia stata una coincidenza è diventata un’opzione remota.
-H-ho sempre fatto finta di non sospettare che Alma centri con la m-morte di Infernape. Forse…forse non centra veramente! Le coincidenze esistono in fondo! E poi h-ho sempre pensato che sia stato qualche esperimento scientifico mal riuscito a portarmi via Infernape, forse qualche organizzazione moderna di Unima! Alma ne faceva parte? Chiederlo di persona o contattarla era impossibile, ero sempre circondata da queste domande- Ash prese parola ma Lily per un momento si distrasse di nuovo.
-Però ora so il nome dell’organizzazione che mi hanno portato via il mio amico, il Team Plasma- disse a bassa voce; Ash non ci fece caso.
-Sai cosa ho fatto dopo?- la tredicenne cercò di mostrare un debole sorriso. Ash sapeva com’era andata a finire la sua storia ma voleva lo stesso riascoltarla.
-Ho deciso che d’ora in poi avrei protetto e amato ogni mio Pokemon e non avrei mai trascurato nessuno. Sono andata a Jhoto e conosciuto Pokemon straordinari…- alla fine il tono di voce di Lily ritornò quasi normale. Lei era destinata a vivere per sempre con un piccolo angolo vuoto nel suo cuore, ma nessuno le vieta di fare tesoro di tutte le sue esperienze che hanno portato gioia e sentimenti positivi.
Parlare del suo team di Jhoto al fratello le fece ricordare quello che gli disse Tracey sulla pianura.
-“….Volandopi sta volando per tutta Johto, Fuochi sta con Ninetales, Poliwhirl sta con la sua originaria allenatrice…”-
La prima allenatrice del Pokemon d’acqua è Alma!
Rovistò tra le sue tasche che si era dimenticata di avere e prese il suo Pokedex di Jhoto, quasi non lo distrusse, e cercò il Pokemon in questione. Ash voleva sapere che cosa stesse facendo ma una voce robotica lo bloccò.
-“Il disegno spiraliforme sulla pancia ondeggia leggermente. Chi lo fissa, piano piano si assopisce”-.
Lily frugò di nuovo nelle sue tasche con uno sguardo irritato ma allo stesso tempo serio. Non trovando quello che stava cercando sentì un peso sul cuore.
-non ho il pokedex di Unima…Ash sul tuo pokedex c’è Poliwhirl? Controlla!- Ash, nonostante fosse molto confuso, non se lo fece ripetere due volte; purtroppo il Pokemon Girino non era presente a Unima.
La ragazza fissò lo schermo dov’era raffigurato un esemplare di Poliwhirl e si chiese perché Alma avesse scelto di riprendersi quel Pokemon fra i tanti che le aveva regalato: non aveva l’abilità di riconoscere l’odore di Lily o sentire la presenza dell’allenatrice ovunque essa sia, forse il suo obiettivo non è quello di ritrovarla. Forse Alma non era al corrente della situazione in cui si trovava come sperava.
 Nessuno li stava cercando, doveva ritornare concentrata e individuare una via di fuga. La prima cosa che avrebbe fatto una volta liberata è vendicarsi, poi avrebbe trovato la sua adorata Virizion e se le avanzava tempo avrebbe anche salvato un’intera regione. N ha sbagliato ad affidare questa importante missione a una debole di cuore, pensò la protagonista.
Ash, rendendosi conto di essere completamente inutile, studiò ogni particolare della stanza per cercare un modo di scappare. Anni di allenamento con i suoi Pokemon e ancora non aveva capito di non essere dotato di una super vista.
A irrompere nella stanza fu il suono di un rumoroso mazzo di chiavi. Lily guardò con odio la recluta che si stava avvicinando alla gabbia tranquillamente, mentre Ash si preparò al peggio.
-Il capo vi vuole vedere-
Sputare per terra come segno di disprezzo, questo avrebbe dovuto fare Lily per dimostrarsi aggressiva, invece si limitò a mantenere uno sguardo minaccioso pieno di odio.
-Che ne è stato di Pikachu – volle sapere Ash ma non ottenne nessuna risposta.
Quando il peggio era ormai imminente un altro rumore si creò nella stanza; la recluta non ci fece caso e fu il suo più grande errore.
Dei pezzi di muro precipitarono davanti agli occhi sopresi dei due protagonisti e dalle macerie comparirono…i Pokemon! Ash, notando Pikachu, mostrò un sorriso di trentadue denti.
Un misto di stupore e gioia si disegnò sul volto di Lily. Fra pochi istanti avrebbe risolto tutti i suoi problemi, doveva aspettare solo qualche secondo.
Zebstrika farfugliò qualcosa nella sua lingua prima di scatenare i suoi fulmini con l’aiuto di Pikachu. Le sbarre si volatizzarono (ricordare: in qualunque situazione vi trovate dovete sempre stare dalla parte di Pikachu). La tredicenne fu costretta a ricredersi: Scintillio era in grado di fare lavoro di squadra.
Lily fu esterrefatta: era bastato solo un attacco combinato per distruggere quelle sbarre di cui ignorava il materiale, forse non erano così resistenti.
Finalmente liberi, Ash abbracciò il suo Pokemon e Lily fece lo stesso con Sewaddle, che era riapparsa dopo il caos.
-Non vedo Keldeo, Combee…ah no Combee è qui, Velenino e Tropius- Scintillio fece un’espressione delusa e irritata, chissà che cosa stava pensando.
-Andiamo via di qui!- urlò Ash quando si rese conto che la recluta, sopravvissuta all’attacco, chiamò rinforzi.
La recluta si ricordò di essere un allenatore Pokemon e fece uscire dalla sua Timer Ball un esemplare ben addestrato di Swoobat agguerriti.
Quello che i protagonisti non sapevano, concentrati sul loro nuovo nemico, è che dietro di loro c’erano almeno una dozzina di reclute pronte, con i loro Pokemon, ad attaccare. Lily, quando si accorse degli attacchi rossi e viola dietro di lei, desiderò andarsene. Il battito del suo cuore accelerò: stava per essere colpita.
Prima di chiudere gli occhi ebbe la possibilità di vedere una figura viola piombarsi davanti a lei per proteggerla.
Velenino fu avvolto da una luce azzurra accecante che bloccarono gli attacchi nemici.

 

 

👑💎 Angolo autrice 💎👑
Ho pensato che per un personaggio così fifone come Lily sia impossibile affrontare l’imminente battaglia e ho deciso di sfruttare un sentimento che renderebbe un asino in un leone: la vendetta. Però ho dovuto “trattenermi” nel descrivere l’angoscia di Lily perché è pur sempre una storia con il rating verde.
Sembra che sia arrivata l’evoluzione di Velenino, ne vedremo delle belle.
Vi spiego la situazione: il prossimo capitolo (che arriverà entro la settimana, non scherzo) sarà con il narratore di un Pokemon; doveva essere questo ma con la trama non c’entrava un cavolo.
Grazie mille per chi mi ha seguita fin qui…grazie davvero.

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Capitolo 12
*** Parte speciale: amicizia ***


👑❄ Nota Autrice ❄👑 :capitolo un po’ diverso dal solito, mi auguro che sia di vostro gradimento. Mi scuso per l’enorme ritardo, . Mi diverte scrivere questa storia, spero di trovare più tempo per scrivere altri capitoli ben scritti.


Come Virizion si è fidato di me (parte speciale)

Un’ora prima della parte 11, tempo presente


POV Scintillio
Sono davvero stanco. Se il Team Plasma fosse rimasto al suo posto a farsi i cavoli propri, tutto questo non sarebbe successo. Non voglio far parte della missione che quel tizio dai capelli verdi ha affidato a Lily che si sta trasformando in una specie di guerra. La mia allenatrice è davvero una sciocca, a volte vorrei che un interprete della lingua Pokemon le dica quello che penso invece di vederla annuire facendo finta di avermi capito.
Non riesco a riconoscere il luogo del mio risveglio, il mio primo pensiero sono i miei amici. Spero stiano bene, a questo punto non posso permettermi di ritrovarmi da solo.
-Dove siamo?- riconosco subito la voce stridula leggermente fastidiosa alle mie spalle, il mio alleato più piccolo era accanto a me.
-Non lo so- rispondo usando tutte le mie forze, ero così stanco che non riuscivo neanche a voltarmi. Era la prima volta che vengo colpito dall’attacco sonnifero, dopo quest’esperienza quasi traumatica scapperò di fronte a tutti i Pokemon d’erba, eccetto quelli di Lily. Virizion non mi ha mai causato problemi, forse trarla in salvo è l’unica ragione per cui sono ancora qui.
-Combee ci sono anche gli altri?- chiede un’altra voce famigliare.
-Ci siamo tutti tranne Tropius e Keldeo- risponde il Pokemon Appetta. Il mio cervello non ne vuole saperne di ricordare, perché Tropius e Keldeo non sono con noi? Subito dopo realizzo che Keldeo deve essere stato rapito e Tropius è ancora nella sua Pokè Ball, scommetto che Lily se ne sia dimenticata.
-Non c’è neanche Velenino!- la vicenda si fa sempre più interessante, sicuramente gli altri compagni staranno pensando “senza il Pokemon drogato di proteine del team come faremo a scappare?”. Questo pensiero non sfiora la mia mente, io sono consapevole di essere un ottimo Pokemon e scappare da qui sarà uno scherzo.
-Chissà cosa gli hanno fatto!- Sedwaddle è solo una bambina, non m’innervosisco per il suo pianto improvviso. Sento qualcuno consolarla, forse Pikachu, e si tranquillizza alla velocità della luce.
-Dobbiamo andare a vedere se Ash e la vostra allenatrice stanno bene!- ha citato Lily solo per educazione, è lampante come il sole che a quel roditore giallo interessa solo quel ragazzo bizzarro.
Decido di rialzarmi e assumere il comando, senza Lily e Velenino a quanto pare valgo qualcosa in questo team.
-Amici- mi rivolgo ai miei tre compagni e mi rendo conto che siamo davvero pochi, se ci scontriamo con il team Plasma le probabilità di una nostra vittoria sono davvero basse. Diciamo inesistenti.
-Dobbiamo per prima cosa capire dove siamo finiti, trovare una via di fuga e cercare i nostri amici umani, dopo averli liberati saranno loro a trovare Keldeo!-
-…e Velenino- aggiunge Sewaddle.
-Non sarebbe più corretto dire prima troviamo una via di fuga e poi cerchiamo di capire dove siamo finiti?- ribatte Pikachu dopo l’intervento della piccola del gruppo, non credo che correggermi su una tale sciocchezza sia sensato nella situazione in cui ci troviamo ma decido di non parlare.
-Chissà come sta Ghotobella…- mormora quell’idiota di Combee, la sua voce angosciata mi fa quasi pena.
-Chi è?- chiede Pikachu come se fosse importante. –Il Pokemon più affascinante del mondo, penso sempre a lei!- nessuno dei presenti volle spiegare a Combee che il suo intervento è decisamente inutile, aprire un dialogo per rispiegare che un’ape e una creatura umanoide non possono accoppiarsi sarebbe stata solo una perdita di tempo.
Ma solo io mi rendo conto che siamo tutti in pericolo?
-Muoviamoci- dichiaro come direbbe un leader, ma nessuno mi ascolta. Provo una leggera irritazione e la voglia di far vedere le mie capacità aumenta sempre di più; però mi trattengo e decido di comportarmi come farei con Chicco, un piccolo Bitlze figlio dei miei amici Kety e Dino.
-Lily e Ash saranno sicuramente preoccupati per noi, propongo di perlustrare la zona- vedo Pikachu già all’opera, sbaglio o questa situazione gli sembra particolarmente famigliare?
Il roditore saetta per tutti gli angoli della stanza e trova in meno di cinque secondi il classico tombino presente in tutte le scene di fuga. Ha trovato la soluzione a una velocità impressionante, sono stupito. C’è un problema: è troppo piccolo per me.
-Pikachu ma per Scintillio è troppo piccolo, non ci sono altre vie di fuga?- la sua dichiarazione mi fa seriamente preoccupare. Non ci sono altre vie di fuga visibile in questa dannata stanza. Vedo i miei compagni, inclusa Sedwaddle, con sguardi interrogativi disegnati sui loro volti: non staranno mica pensando di abbandonarmi? Che giornata di mer...
-Ho trovato!- Pikachu usa la sua coda, che si è trasformata in acciaio,  e crea in buco in una zona che reputava fragile. E ha azzeccato: un varco è davanti a noi, dove porti è un mistero.
Io, Combee, Pikachu e Sewaddle entriamo, senza imprevisti per fortuna.
Il passaggio è terribilmente stretto che mi toglie quasi il respiro. In questo momento invidio i pokemon di piccola statura che ho sempre preso in giro.
Chissà che cosa troveremo dopo: un esercito di Vineplume (mi vengono i brividi a pensarci)? Cento reclute con in mano armi di cui non conosco l’esistenza? Missili nucleari? Da questo palazzo mi aspetto di tutto.

Quando vedo una luce, mi rallegro. Non è molto lontana, non riesco neanche a voltarmi per vedere se i miei compagni l’hanno vista.
Alla fine di quel tunnel che mi sembrava infinito, troviamo un corridoio ben arredato degno di un castello. Ci sono bandiere con uno strano simbolo e solenni colonne antiche. Questo posto sembra avere cent’anni.
Sewaddle fu l’ultima a uscire e fissa sempre davanti a sé con occhi scintillanti. Chissà cosa ha visto.
-Velenino!- ah. La star è tornata. Tutti circondano il Pokemon Rotopede non appena udito il nome, per chiedergli come sta e dimostrare il loro affetto, tranne me; mi limito a osservare il gruppo attendendo il momento più opportuno per parlare. Persino Pikachu ronza intorno a quella sottospecie di…coso!
-Che cosa hai scoperto?- chiedo al mio alleato quando gli altri si allontanano, spero di non aver dato l’impressione che la sua presenza mi dia fastidio.
-Keldeo è con Cobalion in una stanza, ma di Virizion neanche l’ombra- dice amareggiato guardando in basso.
-Spero stia bene!! Lily tiene moltissimo a Virizion!!- commenta Combee. Mi frulla una domanda nel mio cervello, non so se trasformarla in parole o tenermela per me. Decido di seguire il mio istinto.
-Come fai a saperlo- chiedo facendomi avanti.
-…io…- l’ho messo alle strette, non è così forte dopotutto. Lo sapevo che senza allenatore e vitamine non è niente.
-Dopo l’attacco sonnifero, che ha steso la nostra allenatrice e il ragazzo col capello, voi siete stati prelevati dal team Plasma mentre io…io..- intravedo che i suoi occhi gialli si stanno inumidendo. Beccato!
-Sono scappato- sapevo fin da quando era arrivato il suo nuovo aspetto da traditore….scappato? Allora era solo un vigliacco.
-…a cercare aiuto- smetto immediatamente di pensare e senza volerlo spalanco gli occhi, forse è meglio che smetta di fare domande altrimenti risulto quello antipatico.
-Mi dispiace, non avrei dovuto lasciarvi- Combee si avvicina al suo compagno coleottero e gli dona il suo sostegno.
-Grazie Combee…comunque dicevo che stavo cercando aiuto!- esclamò Whirlipide. -A chi?- chiede Pikachu, domanda intelligente.
-A Cobalion e Keldeo, loro sono i leggendari, quelli più potenti!- detto da lui è proprio divertente, scommetto che ora ammetterà di essere solo un debole.
-Scintillio…?- Velenino si rivolge a me, chissà che vuole.
-Dov’è Tropius?- -Ah dici Frutto…nella Pokeball di Lily-
-Bene! Tropius è alto due metri, molto probabilmente Lily e suo fratello sono già scappati!-
-Ne dubito-
-Perché?-
-Conosci Lily: se ne è sicuramente dimenticata-
Velenino provoca una sonora risata, penso sia contagiosa perché ha coinvolto anche gli altri. Non era mia intenzione fargli ridere; stanno causando troppo baccano.
-E’ vero!- disse Combee ridendo come un cretino. Forse dovrei ridere anch’io, ma l’idea di attirare un nemico mi spaventa.
Come previsto, un tizio con volto per niente sereno irrompere corridoio.
Pikachu corre in attacco, Velenino lo accompagna. E io? Rimango fermo a sorvegliare l’incolumità degli altri, fingendomi per un momento altruista.
Pikachu fulmina il nemico con le sue scosse elettriche, Velenino lo fa cadere con una botta, era abbastanza pensante per far cadere un uomo adulto.
Il pericolo è svanito in meno di cinque secondi. Se Combee avesse le mani,  sono sicuro che avrebbe applaudito. Io rimango fermo e poi mi viene l’idea di perquisire la guardia svenuta. Con il muso rivisto nella sua giacca, sento l’odore di un dopobarba, e trovo una figurina di yu gi oh e un mazzo di chiavi. Bingo! Ho fatto centro! La fortuna è a mio favore finalmente, non vedo l’ora di udire i complimenti dei miei compagni…peccato che sono alle mie spalle a lodare gli “eroi”.
Faccio finta di niente, ma la mia pazienza sta per terminare. Una volta che avremmo salvato Virizion, avrei sfidato quel gran buffone.

Dopo aver cercato Lily per così tanto tempo che mi sembrò un’eternità, troviamo una porta rossa famigliare. E’ la stessa del laboratorio in cui abbiamo perso conoscenza! Ci siamo.
Non servirono parole d’incoraggiamento, tutti sapevamo quel che dovevamo affrontare. Mi giro soltanto per assicurarmi che Sewaddle fosse pronta, essere la più piccola del gruppo non era una qualità in quella situazione.
Il fastidioso ronzio di Combee  ci avverte della presenza di una ragazza dai capelli rossi che si stava dirigendo verso di noi! Sembra una minaccia. Quella ragazza…assomiglia a qualcuno che non riesco a ricordare. Il mio unico pensiero è fuggire. Tutti noi siamo agitati, è bastata quella presenza femminile per rovinare il nostro coraggio e la nostra determinazione.
Cambio di programma: sfondiamo il muro vicino alla porta facendo un’entrata in scena degna di un film d’avventura. Per noi Pokemon rompere strutture umane è un nostro hobby. Senza volerlo blocchiamo anche dei nemici in divisa nera.
Vediamo Lily e il moro intrappolati in una gabbia, non ho il tempo di deridere la mia allenatrice che mi accorgo del suo stupore e paura. Devo liberarla.
Pikachu corre subito dal suo allenatore e lo raggiungo, dobbiamo pensare a quelle sbarre
-Pikachu dobbiamo usare fulmine insieme!- le nostre scariche riescono a distruggere quelle sbarre in un solo colpo. E’ la prima volta che collaboro con un altro Pokemon, sono piacevolmente sorpreso da me stesso.
Devo ammettere che sorrisi quando vedo Lily e Sewaddle abbracciate.
-Non vedo Keldeo, Combee…ah no Combee è qui, Velenino e Tropius- dice Lily e io mostro un’espressione delusa e irritata, spero che abbia capito che mi riferisco alla sua stupidità: Tropius è stata con lei per tutto il tempo!  A proposito dov’è Velenino?
-Andiamo via di qui!- urla quel ragazzino. Genio, un piano davvero perfetto: peccato che degli Swoobat ci impediscono la fuga. Ritorno a essere il partner di Pikachu e insieme cerchiamo di sconfiggere più nemici, ma la stanza è troppo grande e gli avversari sfruttano bene lo spazio.
Oh no: vedo una dozzina di reclute che minacciano Lily, non ha via di scampo. A farmi prendere un colpo furono scie rosse e viola in direzione di colei che mi diede una casa e accettato dopo che sua sorella mi abbandonò.
Non voglio che le accada nulla di male, è qui soltanto per salvare un’amica.
A esaudire il mio desiderio è una figura agile che supera la barriera nemica e si scaglia contro quegli attacchi per fare da scudo.
Mi pento di tutto. Mi pento di aver definito Velenino un drogato (anche se lo è). Mi pento di essere stato invidioso del mio compagno.
Nell’istante in cui Velenino si lancia verso l’attacco per proteggere Lily,  lo vedo sorridere. Le sorprese non finiscono: una grande luce azzurra lo avvolge. Sto per avere in squadra un Megapede alto due metri con il peso di 200 chili?

 

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Capitolo 13
*** Parte 12: un amico esausto ***


Come Virizion si è fidato di me (parte 12)


-Oddio! Finalmente si sta evolvendo! -
-Lily-
-Ore e ore ad allenarlo al percorso 14…com’è cresciuto!-
-Lily-
-Mi serve un fazzoletto…sono troppo felice…-
-Sewaddle…-
-Non sono mai stata emozionata per un’evoluzione!-
-Zebstrika-
-Ora saremo più forti!-
-Combee…-
-Qualcuno ha una fotocamera? -
-Sta usando protezione- disse una voce famigliare che Lily non ebbe la concentrazione per riconoscere.
-Aspetta che?-
Il suo Pokemon veleno e coleottero stava proteggendo la sua allenatrice da quegli attacchi rossi e viola con un semplice scudo di luce celeste.
Ah.
Whirlipide non aveva mutato forma, non erano bastati i punti esperienza che aveva accumulato. Il Pokemon rotopede non sembrava molto dispiaciuto della sua mancata evoluzione, mentre il volto di Lily era pura disperazione.

I dodici Swoobat continuarono a rilasciare raggi psichici contro gli eroi, ignari del fatto che stavano solo consumando inutilmente le loro energie: la mossa protezione di Velenino era molto potente.
Le reclute e i loro Pokemon dagli sguardi agguerriti erano ancora al loro posto, non erano scomparsi come i protagonisti sperarono. Le emozioni di Lily non ritornarono ai suoi comandi non appena resa conto si trovava. Panico, paura, senso del dovere, forza, timore si presentarono tutte insieme. Una parte di lei riuscì a colmare il caos e ritornò seria; doveva lasciar perdere ogni pensiero infantile: non doveva dimenticare che stava per combattere per vendicare il suo Infernape, se non ci fosse riuscita sarebbe stato un imperdonabile errore. E anche per Unima, era ancora in piedi anche grazie alla regione da salvare.
Lily realizzò anche che all’interno del laboratorio c’era una persona che diceva sconfiggere: Lulu, ritornata ad essere la principale rivale del giorno. Troppe cose da fare in una sola giornata.
-Ti sono mancata? - la rossa riuscì a nascondere i suoi veri sentimenti in quella frase sarcastica, ma era impossibile non notare il rossore dei suoi occhi. Il pianto divenne l’unica spiegazione logica, alla fine era caduta anche la più spietata tra i guerrieri.
-Non ti vedo in forma. Il tuo lavoro di collaborare con i cattivi deve essere molto stressante…- avrebbe potuto usare parole più taglienti, ma per ora non aveva bisogno dell’odio di Lulu.  E se invece l’esperta di Pokemon Volante fosse malata? Che cosa era successo? Moriva dalla voglia di chiederlo.
-E’ finita!- esclamò una recluta piena di entusiasmo, distogliendo l’attenzione su Lulu. Pikachu si mise in posizione di attacco, se avesse potuto avrebbe abbaiato.
Lily cercò il suo team provvisorio: Scintillio (che attende ancora un nome decente) stava ispezionando i suoi nemici senza muoversi, Combee si era schiantato su un tavolo, non trovò Tropius perché non si era ancora ricordata che giaceva nella Pokeball e Sewaddle tremava tra le sue braccia. Avrebbe voluto abbassare il capo, ma sarebbe stato un gesto d’arresa.
Lo sguardo di Ash era l’opposto di quello della sorella. Sorrise con determinazione, era arrivato il momento.
-Pikachu usa fulmine! -
Bastò una saetta giallastra, e gli avversari furono folgorati in modo tale da cadere a terra privi di forze. Per natura quei pipistrelli blu sono deboli difronte alla potenza dell’elettricità, era vero, ma Pikachu era riuscito a stenderli con un solo attacco.
Lo stupore non solo rispecchiò i volti delle reclute del team Plasma ma anche il viso di Lily.
No.
No. Non riusciva a crederci. Lily sentiva il senso dell’irritazione in ogni parte della sua pelle, forse sarebbe esplosa fra un paio di secondi.
-Tu!- abbaiò contro suo fratello pronta a scatenare la sua rabbia, quest’ultimo aveva già lo sguardo trionfante –Ti rendi conto di tutti i drammi mentali che mi sono fatta per il mio team provvisorio, per non dire debole e non organizzato?! Temevo che da qui non ne sarei mai uscita! E poi tu te ne esci con un Pikachu super potente forse più drogato del mio Velenino?! Ma vaffan…!-
Non vide il contesto da un punto di vista favorevole come avrebbe dovuto fare (come avere un alleato super forte), ma si concertò sulla rabbia. Ash, giustamente, non capiva l’ira della sorella impegnata a urlargli contro.
-Lily che ti prende?- domandò mentre il suo compagno giallo raggiunse la sua spalla. Ormai avevano il controllo della situazione grazie alla sconfitta degli Swoobat, potevano permettersi quella piccola distrazione. Zebstrika e Velenino avevano fatto squadra per attaccare non appena i Pokemon Cercamore avrebbero ripreso i sensi. In realtà furono schiacciati dall’invidia e avevano bisogno di allontanarsi.
-Sappi che se non avessi assunto Tracey come supervisore dei miei Pokemon, il mio Zekrom avrebbe raso al suolo l’intero castello!- Lily ci tiene davvero a mostrare il suo valore in ogni momento, pensò Ash, prendere nota.

Come detto prima, i nemici atterrarono a terra come mosche danneggiando alcuni congegni, compresa la macchina di Acromio per controllare il potere dei Solenni Spadaccini e strumento essenziale per il piano D.U.; nessuno ci aveva fatto caso, troppo stupiti per l’accaduto. Perché quel ragazzo non era ancora padrone del mondo?
Una recluta dai capelli neri e viso pallido non si diede per vinto, innalzò una Pokeball concentrando la sua energia su di essa.
-Non è finita! - il suo urlo catturò l’attenzione di Lily e Ash, appena usciti fuori da una “riunione famigliare”.
Combee si fece avanti: aveva deciso, avrebbe affrontato lui la prossima minaccia. Doveva dare il suo contributo alla causa, non poteva dipendere dai tre Pokemon più forti, anche lui ci teneva a salvare Virizion.
L’arma finale di quel ragazzo del team Plasma era… un tenero Charmander.
Ad Ash riaffiorarono i ricordi di quando aveva fatto amicizia con un esemplare di Pokemon di tipo fuoco, Lily e Combee si trattennero dal ridere.
-Lo so che sembra debole ma è il più forte e ve lo dimostrerò, usa…-
-Aspetta aspetta….- borbottò Lily -Non è che questo Pokemon ha assunto grandi quantità di Ferro (vitamina che aumenta le statistiche della difesa) e ci stai facendo perdere tempo?-
-…N-no-
-Ok, in tal caso…scappiamo lo stesso! Voglio abbracciare al più presto Virizion-
I protagonisti avevano ancora una chance di scappare dalla Torre di N. Non si lasciarono sfuggire quell’occasione.
Combee mise da parte il suo entusiasmo e inseguì Lily e gli altri, avrebbe sfidato il piccolo rettile rosso in un'altra occasione. Un misto di delusione e sollievo si disegnò nei suoi sei occhi.
Come se ci fosse stato un collegamento telepatico, i due allenatori e Pokèmon si diressero verso lo stesso punto: non verso la porta che era persino aperta, ma verso quell’enorme crepa del muro distrutto nel capitolo precedente. I servitori di Ghedis tentarono di ostacolarli urlando parole incomprensibili, ma senza Pokemon erano appena diventati gli esseri più deboli della terra e quel Charmander non si rivelò essere un maestro in fatto d’attacco.

-Aspetta ma dove sta Lulu? Non ci ha ostacolato…-
-Non abbiamo tempo, l’hai detto tu che dobbiamo abbandonare questo castello in fretta!-
Velenino, però, si fermò davanti ai protagonisti bloccando la strada verso la libertà…cioè l’uscita.
-Che ti prende?- il Pokemon Rotopede ruotò su se stesso in modo frettoloso: stava cercando di comunicare con la sua allenatrice.
-Ma che…stai facendo?- erano rare le volte in cui non riusciva a comprendere le intenzioni dei suoi Pokemon, l’ultima occasione è stato quando Virizion si è mostrata al team Plasma causandone la cattura; in quel momento non riuscì a capire che passasse nella sua mente.
Velenino è sempre stato sempre stato orgoglioso e disponibile, l’unica spiegazione al suo strano comportamento centrava con la missione. Provò ad essere più intuitiva possibile, che cos’era più importante della fuga?
-Sai dove sono Cobalion, Keldeo o Virizion?- l’ultimo Pokemon che Lily nominò aveva un accento di speranza; come riposta Velenino saltellò di gioia: avevano una pista da seguire. Tutto il gruppo, guidato dal Pokemon di tipo veleno, raggiunse una stanza poco distante dal laboratorio (grazie a loro semidistrutto) in cui erano imprigionati Keldeo o Cobalion dietro a un solido vetro. Trovati!
C’erano anche due scienziati impegnati a studiare i due leggendari, ma Pikachu li folgorò senza che gli fu detto niente. Tanto si riprenderanno fra qualche minuto, forse.
Cobalion riconobbe al volo la sua allenatrice e Keldeo i suoi amici, purtroppo Lily non poté ricambiare la loro gioia non notando Virizion. Dov’era finita?
L’entrata in scena di un Pokemon misterioso nella stessa prigione dei due Leggendari  la distolse dai suoi pensieri. Il team Plasma non aveva solo rapito quei due.
-E’…Terrakion…- l’unico Solenne Spadaccino che non aveva avuto la fortuna di incontrare era davanti ai suoi occhi, il suo aspetto la lasciò senza fiato. Per lei quelle corna erano simbolo di forza. Dov’erano finite le sue Pokeball vuote?
-Il modo in cui fissi Terrakion m’inquieta…vuoi catturarlo?- mormorò Ash.
-Si…perché lui e Cobalion sono troppo grandi, noi scapperemo volando, è più veloce- disse in vesti di capo.
-Mentre tu cerchi la Sub Ball di Cobalion, io tento di catturare questo bestione. A proposito hai visto Frutto?- Scintillio, usando i denti, estrasse una Mega ball dalla tasca di Lily. Era stato con lei tutto il tempo (da capitolo 10). L’imbarazzo che si dipinse sul volto della giovane allenatrice riconfermò la sua scarsa memoria. Lily notò Ash osservare l’espressione della zebra elettrica che si fece superiore alla sua allenatrice.
-…che stai fare ancora qua muoviti!- ubbidì alla sorella senza fare molte storie, l’avrebbe presa in giro più tardi; la stanza era enorme ma c’erano pochi armadi, pieni di file e pokeball.
Era da molto tempo che Lily non aggiungeva membri alla sua famiglia, e quello era il momento peggiore: tutti i suoi Pokemon erano spariti nel nulla dopo l’incendio sulla collina, catturarne un altro non le avrebbe assicurato conforto. Non aveva tempo di pensarci; e poi non poteva permettere che suo fratello se ne impadronisca.
-Velenino usa Velenocoda contro il vetro!- mille frammenti caddero per terra, Velenino si meritava il titolo del Pokemon più forte della squadra (escluso Pikachu). Keldeo balzò verso Ash (per poco non gli spaccava la spina dorsale) e il Pokemon Metalcuore evase in modo elegante. L’unico a non esserci mosso era Terrakion. Era felice di essersi ricongiunto con due vecchi amici e questi ultimi l’avevano avvertito che Virizion era scomparsa, ma il Leggendario era stremato: quelli del team Plasma l’avevano rinchiuso in una gabbia che risucchiava energia. Se solo Lily l’avesse saputo subito.
-Quando carica, ha una forza tale da sfondare un'enorme muraglia. Si racconta di lui nelle leggendo.- fantastico, il Pokemon che ogni campionessa vorrebbe avere.
-Tu devi essere mio! Ok Terrakion….posso chiamarti Terry?-
-Lily!-
-Ok ok niente soprannomi…è un privilegio che lascio a pochi quindi lasciati catturare!- esclamò Lily al Pokemon Lotta/Roccia -…per favore- aggiunse non notando segni di collaborazione.
-Non mi lasci altra scelta, a meno che non riveli di avere un paio di ali devi entrare in una Pokeball.-
-Terrakion è molto stanco, puoi lanciargli la Pokeball, ma a una condizione: alla fine lo liberai- disse Keldeo.
-Aspetta che?-
-Il fatto è che…non vuole essere catturato in queste condizioni, seguirebbe solo l’allenatrice che è stata in grado di indebolirlo e a quel punto avrebbe mostrato eterna…-
-Aspetta ora mi sta venendo un dubbio: se tu puoi comunicare con noi anche gli altri Spadaccini possono??-
-…non è il momento! Il punto è che dopo non puoi costringerlo ad eseguire i tuoi ordini, non sarebbe ingiusto data la situazione?-
Lily guardò a terra con la stessa espressione che aveva da bambina quando gli privavano un giocattolo che desiderava. Alla fine, la tredicenne si arrese e acconsentì; Terrakion si lasciò catturare. Era certa che dopo l’avventura l’avrebbe trovato e l’avrebbe riconosciuto come allenatrice.
Un gran baccano provenni dalla porta. La caccia agli intrusi era ripresa per il team Plasma.
-Loro! Sono stati loro a distruggere la macchina per il piano D.U.!-
-Ah davvero?- disse Ash.
-Sisi è stato Pikachu prima, tu eri voltato dall’altra parte…andiamo!-

 


In una parte del deserto, il Pokemon Prateria rimaneva fermo come una statua. Non guardava né in basso ne il cielo, la foresta di sabbia la costringeva a tenere gli occhi chiusi.
Quello era un buon momento per chiedersi dov’era finita.

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Capitolo 14
*** Parte 13: la velocità che ci serve ***


 

Come Virizion si è fidato di me (Parte 13)
 

La velocità era l’alleata più preziosa in quel momento. Erano stati scoperti da due reclute, sicuramente non avrebbero impiegato molto tempo a segnalare la loro posizione al resto dell’associazione. Non potevano rimanere in quella stanza un secondo di più.
-Ash hai trovato la sub Ball di Cobalion?- chiese Lily cercando di scacciare la sua agitazione.
-Si, eccola!- rispose a gran voce e innalzò la sfera come un trofeo.
-Perfetto, andiamo-
Occorse una grande agilità nel prendere le pokeball e rinchiudere  Terrakion, Scintillio, Velenino e Cobalion in esse. Lily sistemò le sfere nel suo zaino, facendo attenzione a non perderne nessuna. Nel suo piano occorreva eliminare il maggior peso possibile, ora doveva concentrarsi a superare nell’ennesimo ostacolo. Uno scontro con quelle due reclute andava evitato a ogni costo, ma come?
Nel frattempo, i membri del Team plasma avevano rivelato i loro Pokemon: due Garbodor nello splendore delle loro forze; erano perfetti per mandare a K.O. l’avversario grazie alle loro spore velenose.
Grazie all’esperienza e alle sue avventure, Ash trovò il modo per affrontare e vincere questa situazione.
-Combee usa raffica puntando sugli occhi!- il Pokemon appetta obbedì e dalle sue piccole ali scatenò un turbine che colpì il punto richiesto dall’allenatore di Biancavilla.
-Pikachu tocca a te, fulmine!- le due mosse distrassero i Pokemon Discarica abbastanza per disorientarli, grazie alla raffica di Combee e alle scosse di Pikachu i protagonisti riuscirono a uscire dal laboratorio.
Lily aveva sottovalutato l’intelletto del fratello, per fortuna non doveva affrontare tutto da sola. Le due reclute, che non avevano avuto il tempo di ordinare un attacco, si limitarono ad avvisare al team Plasma la locazione dei due intrusi attraverso un walkie-walkie. Avevano una smorfia stampata sul viso.

Lily e Ash corsero cercando di individuare velocemente una via di fuga, ma la grandezza del palazzo giocava un enorme svantaggio per loro. Il corvino teneva stretta la pokeball del Pokemon Metalcuore e si accertò che Keldeo fosse al loro passo.
Lily cercava di vedere destra, sinistra e centro contemporaneamente, ma era difficile in un ampio corridoio. Le finestre, rovinate dal tempo, sembravano dipinte sui muri. Non poteva rischiare di fermarsi e trovare una finestra che non si poteva aprire, aveva paura che fossero tutte arrugginite.
Nessuno li stava seguendo, ma il nemico poteva comparire da un momento all'altro. Loro unica possibilità era il portone d’ingresso, mandando a monte il piano di Lily di scappare in volo. Ora dovevano trovare le scale.
La protagonista non perse la speranza di vedere sbucare dal nulla sua sorella, ormai si aggrappava ad ogni effimera speranza. Aveva bisogno di essere salvata, voleva tornare a casa. Nella sua mente si alternavano desideri e responsabilità e non riusciva a capire come si dovrebbe comportare.
Si fermò di colpo.
-Lily! - lei lo ignorò.
Non poteva dimenticare il vero motivo di questa missione: stava affrontando tutto per Virizion e lei potrebbe essere ancora intrappolata nel palazzo. In pericolo.
-Virizion…potrebbe…-
-Non potremmo salvarla se veniamo di nuovo catturati. Elaboreremo un’altra strategia, tranquilla sono sicuro che la potrai riabbracciare presto- quel ragazzo era un magazzino di frasi di rassicuranti. Lily si lasciò convincere da quelle parole; dopo aver ripreso fiato ricominciò a perlustrare il castello velocemente.
La corsa sembrava destinare in eterno, ma una finestra era spalancata, come se qualcuno l'avesse aperta apposta per loro. Non doveva rinunciare al suo piano per fortuna!
Lily si diresse verso quel punto di salvezza, quasi cadde. Non c’era un filo di vento là fuori.
-Ti fidi di me, Ash?- chiese Lily prendendo la megaball di Tropius/Frutto. 
-un momento stai per proporre di buttarci?- era una domanda che accettava solo no come risposta, Lily doveva saperlo bene.
-…io non posso rilasciare Frutto in uno spazio chiuso e non può attraversare questa finestra. E’ la nostra ultima chance, Ash. Appena vedi il corpo di Frutto cerca di aggrapparti. Ripeto ti fidi di me?-
Era sua sorella, la sua decisione avrebbe potuto danneggiare o rafforzare il loro rapporto, non importava la pericolosità della richiesta. Il moro cercò un consiglio da Pikachu che fece cenno con la testa, con occhi che brillavano di determinazione.
-Certo- non era la prima volta che seguiva il suo estinto o faceva un salto nel vuoto,  Lily si sentì la ragazza più fortunata per cinque secondi, ma poi una dozzina di reclute sbucarono alla fine del corridoio.
-Sewaddle Pikachu Combee aggrappatevi a noi! Keldeo vai per primo, tu sai volare tanto!- urlò carica di adrenalina, finalmente tutto stava andando come previsto.
Keldeo, usando idropompa per volare in aria, era ormai lontano dalle grinfie del Team Plasma e presto anche gli altri due Solenni Spadaccini sarebbero stati irraggiungibili.
-Maledizione! Non solo abbiamo scoperto due spie nelle nostre reti, ma ora rischiamo di perdere tre esemplari essenziali per il nostro piano!- fu l’ultima frase che gli eroi sentirono da una recluta della malvagia organizzazione.
Ash e Lily si erano già lanciati. Dopo essere uscito dalla Pokeball, Frutto estese le sue enormi ali di foglie. Non ebbe il tempo di chiedersi del perché fosse a mezz’aria che sentì sul suo dorso il peso di due ragazzi, erano Lily e Ash.
Erano liberi.

Il cielo diede ai protagonisti il benvenuto colorandosi di un acceso violetto, il pomeriggio non era mai stato così incantevole. Si lasciarono alle spalle il palazzo di N e la lega Pokemon.
Di passaggio c’era uno stormo di una dozzina di Rufflet che salutarono i nostri eroi, Ash e Pikachu ricambiarono il saluto con estremo piacere, Lily invece si limitò a fare un cenno con la testa.
A Virizion avrebbe fatto piacere quello spettacolo.
Non pensava che avrebbe perso uno dei suoi preziosi Pokemon in quel modo, ritrovarla sana e salva era il suo obbiettivo principale. Poi nel suo cuore si alternava un altro forte sentimento, ovvero di farla pagare ai quei maledetti del Team Plasma: non poteva più riabbracciare Infernape a causa loro. E se la storia si ripetesse? Se un raggio mortale colpisse Virizion? Non poteva, anzi non doveva, pensarci.
-Prossima destinazione?- chiese Ash e in quel momento arrivò un leggero venticello. Il moro si tolse il berretto per paura di perderlo.
-Vediamo dove possiamo andare…riconosco le case di Spiraria, un momento allora…. Frutto!- urlò il nome del Pokemon.
-Segui il percorso 14 fino a quando non vedi le cascate- essendo sprovvista di Pokemon d’acqua, l’unico modo per raggiungere il suo rifugio era volando. Le piaceva il suono frenico e rilassante della cascata, ma non era momento di pensarci.
Tropius seguì le istruzioni e raggiunse il fiume, seguì il percorso e notò un’area circondata da un mucchio di alberi, nascosta ai passanti. C’erano numerosi campi coltivati e i Pokemon selvatici vivevano in armonia.
Erano arrivati al Tempio Abbondanza.

Lily lo considerava come il suo posto segreto. Quell’ambiente le donava energia e spiensieratezza, per questo conduceva lì i suoi allenamenti speciali con i suoi Pokemon. Doveva essere la prossima meta del loro viaggio, era un luogo perfetto per assistere all’evoluzione di Velenino.
Però la silenziosa pace era invisibile agli occhi di Lily.
Ash riconobbe il luogo, nel suo recente viaggio si era fermato al Tempio Abbondanza in cui aveva vissuto un’avventura leggendaria.
Una volta che Keldeo posò i suoi zoccoli sulla terra ferma, Lily fece uscire dalle sfere gli altri suoi compagni.
Scintillio si godette l'aria aperta, più rilassato del solito. Il pokemon appetta dedicò una poesia d'amore alla sua lontana amata Ghotobella, sperando che il vento trasporti le sue dolci parole. Però solo il suono che uscì fu “Combee”.

Lily fece uscire Terrakion per ultimo: era ancora molto debole, il suo respiro affannoso non preannunciava nulla di buono.
-Non posso liberarti ora, trasportarti con la pokeball sarà più semplice- con sé aveva solo uno stupido amuleto e qualche snack, niente che potesse curare le gravi ferite di Terrakion, si sentì inutile.
-Hanno preso tutte le mie pozioni, mi dispiace. Non posso neanche portarti a un centro Pokemon, troppo rischioso. Meglio se ti nascondi dietro a quegli alberi…-
Non ci voleva, quel senso di colpa la costrinse a incolparsi di tutto.
-Se non sbaglio qui cresce la vitalerba- disse Ash guardandosi intorno sforzandosi di riconoscere la pianta.
-Sei già stato qui?- gli chiese, Ash non ebbe il tempo di rispondere che un rumore dal cespuglio alle sue spalle attirò la sua attenzione. Comparì un giovane ragazzo.
che sentì un rumore dal cespuglio alle sue spalle e ne uscì un giovane ragazzo. Di solito nessuno si fermavano in un posto desolato, pensò Lily. L’intruso aveva i capelli color sabbia corti, il suo occhio sinistro era coperto da un ciuffo e il suo viso era famigliare.
-Perché sei qui?- chiese il ragazzo puntando gli occhi su Lily, come se non fosse comparso all'improvviso.
-aspetta noi…ci conosciamo -
Lily si ricordava di lui: l’aveva incontrato sulla sua collina, lo stesso giorno in cui è stata distrutta dalle fiamme. L’aveva identificato come “il ragazzo ingenuo”.
-Tu sei Steve, la recluta del team Plasma. Hai accompagnato Lulu, un'altra recluta (ora prigioniera di Tracey) e uno del trio Oscuro alla mia collina per prelevare Virizion e Cobalion. Se non sbaglio “apprezzavi" alcuni soprannomi che davo ai miei Pokemon-
-Ti correggo: ho trovato alcuni soprannomi molto raccapriccianti e non sono mai stato una recluta- l’ultima affermazione lasciò perplessa Lily, aveva giurato di averlo visto con la divisa nera con logo rappresentante uno scudo e una P blu elettrico.
-Allora sei…-
-…una spia, esatto- davvero inaspettato.
Lily si chiese se avesse conosciuto Lulu, la sua amica d’infanzia diventata rivale, ma scacciò quel pensiero per non perdere tempo.
-Appena vi hanno scoperti ho cercato di raggiungervi per accettarmi che voi stesse bene- dichiarò Steve fiero, poi si guardò attorno, cambiando totalmente espressione.
-Perché sei venuta qui non capisco…non è un buon posto per ricaricarsi. C’è ancora del lavoro da fare. Non sei tu la ragazzina a cui N ha affidato la missione?- a Lily non era mai piaciuto essere definita in quel modo. Aveva portato un grosso fardello sulle spalle e non voleva pensarci più.
Sentendo quel nome Ash si sentì in dovere di chiedere: -Lo conosci?-
-No ma una ragazza dagli occhi verdi, sotto copertura nel team Plasma come me, mi ha riferito i piani di N. Allora sei o non sei la salvatrice di Unima?- chiese quasi urlando, Steve si aspettò una Lily completamente diversa, più seria.
-Lo sono ma…ora non più- il biondo osservò i due ragazzi disorientato.
-La missione è conclusa. Abbiamo distrutto…anzi Pikachu ha distrutto la macchina per il controllo dei Solenni Spadaccini, nel laboratorio che N mi ha indicato tramite messaggio. Ora le mie uniche priorità sono solo trovare la mia Virizion e vendetta-
La finta recluta del Team Plasma avrebbe gioito e organizzato una festa per la grandiosa notizia se non fosse per il fatto che un Leggendario era ancora nelle grinfie di quei malfattori.
-Vi aiuterò a trovarla, è il mio compito assicurarmi che i Solenni Spadaccini siano al sicuro- sorrise offrendo il suo aiuto.
-Perché fai questo? Hai rischiato molto fingendoti una recluta- domandò il ragazzo di Biancavilla. Steve non ebbe problemi a rispondere, anzi sembrava che stesse aspettando quella domanda.
-Da piccolo ammiravo i racconti dei Solenni Spadaccini. Semplicemente voglio aiutarli perché hanno reso grandiosa la mia infanzia! Per me è come aiutare Harry Potter!- esclamò, ricordando con piacere le storie che gli raccontava suo padre ogni sera.
Lily sorrise, non credeva una motivazione del genere potesse guidare una persona a immischiarsi in faccende pericolose. Bastava poco per offrire il proprio sostegno.
-…Dove potrebbe trovarsi Virizion?- pensò Lily ad alta voce guardando il cielo, da quando Virizion fu rapita un sentimento negativo si era nascosto nel suo cuore. Ora stava esplodendo.
-Ho sentito parlare di una grotta- era arrivato il momento di rivelare le informazioni segrete del Team Plasma, la parte che aveva aspettato di più.
-Era il luogo in cui avrebbero dovuto portare la macchina, forse avevano già sistemato Virizion per non perdere tempo- continuò Steve.
Lily si sentì così sollevata che le sembrò di volare.
-Non ci costa nulla controllare, magari hanno portato lì Virizion- disse Ash mentre il sorriso di sua sorella si fece sempre più grande.
Tropius aveva bisogno di altro riposo, dopodiché l’operazione “salvare Virizion" avrebbe avuto inizio.

 


Angolo Autrice

Capitolo per riordinare gli eventi di queste 13 parti, in pratica ho integrato un piccolo riassunto citando i punti più importanti (la sorella, il piano D.U., vendetta, la collina di Lily, N…) e aggiungendo un ulteriore meta: una grotta, ho sempre voluto finire là dentro la storia.
Ebbene si ci avviciniamo alla fine, forse tra tre-quattro capitoli…in realtà non ho mai precisato una durata per questa ff, le idee mi sono venute di colpo e non mi sono mai pentita di aver continuato questa storia.
….ah e poi scusate l’ennesimo ritardo, eh eh. L’ispirazione per questa storia va e viene a piacimento, scusate….MI DISPIACE!

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Capitolo 15
*** Parte 14: ultimi preparativi ***


Come Virizion si è fidato di me (Parte 14)
 


Non era la prima volta che i suoi piani subivano un rallentamento o venivano distrutti prima della loro realizzazione, e tutte le volte la causa quell’allenatrice. 
Ghecis fu il primo a venire a conoscenza dell’enorme disastro avvenuto al palazzo di N, in quel momento si trovava nella calma città di Soffiolieve; il suo Hydreigon non aveva protestato quando gli fu ordinato di raggiungere il posto collocato a Nord della via vittoria nel minor tempo possibile. Appena arrivati, il Pokemon Brutale si distese a terra stremato mentre Ghecis fu accolto da tre reclute che lo portarono all’interno del castello. Quanti ricordi in quell’ammasso di cemento, era stato sconfitto proprio lì dentro l’ultima volta. Dopo che il progetto D.U. sarebbe stato completato, avrebbe fatto demolire la tana dei suoi  fallimenti.
Il laboratorio, contro le sue aspettative, era ancora intatto, come se non fosse utilizzato da molto tempo. Gli bastarono pochi secondi per elaborare la prossima mossa.
-Portami la recluta Sunword- il sottoposto ubbidì. Ci vollero cinque minuti per affinché Lulu si presentasse alla porta, era tesa e paralizzata dalla paura.
-B-Buongiorno capo- schiena rigida, occhi spaventati: era il suo saluto a un superiore. Non si sarebbe aspettata di essere chiamata da Ghecis in persona.
-Risulta che tu sia stata amica d’infanzia di Lily, il nostro principale problema- la ragazza annuì, non poteva fare niente difronte alla verità. Ma quello che poteva fare era di confermare che quel rapporto apparteneva al passato.
-Questo legame che vi ha unite da piccole…è ancora presente?-
-No signore- rispose convinta. Ghecis rimase in silenzio per pochi secondi, il suo sguardo era rivolto alle gabbie vuote.
-Anche il Virizion è scomparsa. Non possediamo nemmeno uno dei Solenni Spadaccini. Dobbiamo ripossedercene di nuovo, capisci?- era insolitamente calmo agli occhi di Lulu, come se non provasse emozioni o forse troppo sicuro della sua vittoria; queste di caratteristiche lo rendevano un perfetto leader.
-Mi occuperò io di formare una squadra e rintracciare Lily, lei ha certamente il 75% del nostro piano quindi…- affermò Lulu sconfortata, i suoi occhi testimoniavano un enorme perplessità.
-Non avevo dubbi della tua fedeltà verso l’organizzazione, sono sicuro che questo sia solo un…contrattempo- si voltò congiungendo le sue mani dietro la schiena
-Un insignificante contrattempo- strinse i pugni cercando di sopprimere la sua irritazione. Lulu pensò che fosse iniziato il conto alla rovescia verso un esaurimento nervoso.
-Abbiamo installato dei microcit su Cobalion, Terrakion e Keldeo, per cui non ha nulla da temere- quasi urlò per la paura di vedere il suo capo mostrare la sua rabbia. Ghecis si girò mostrando i suoi gelidi occhi rossi.
-E chi è che ha paura? Lui?- disse fingendosi sorpreso indicando una recluta, Lulu si scusò.
Attese che il suo capo svanisse dietro la porta prima di crollare sul pavimento. Era nei guai. Aveva informato il capo solo di ciò che voleva sentire, ma in realtà non esisteva nessun microcit.
Ma almeno sapeva dove iniziare le sue ricerche.

Terrakion fu salvato grazie a una vitalberba trovata da Pikachu, era nascosta sotto un albero di mele e protetta da alcuni Cottonee. Il Pokemon Caverna recuperò le forze in fretta, gli era rimasto solo un sapore terribilmente amaro in bocca.
Lily era felice di vedere il Solenne Spadaccino più robusto in piedi. Giuro a sé stessa che avrebbe impedito al team Plasma di compiere altre atrocità su chiunque. Si chiese come sarebbe stata la sua vita senza le malvagie organizzazioni che seminavano terrore e violenza sul suo cammino, la sua avventura sarebbe stato di certo tranquilla e la regione perennemente al sicuro.
C’era fin troppa pace in quel momento. A causa della presenza di tre Solenni Spadaccini, i Pokemon selvatici si tenevano alla larga dal gruppo. Lily controllò che i suoi Pokemon fossero nelle vicinanze, non poteva permettersi di perdere preziosi membri della sua famiglia.
 Combee e Sewaddle non persero la loro spensieratezza e trovarono un prato vicino in cui giocarono a rincorrersi. Velenino e Scintillio si stavano riposando sulla morbida erba, Lily non aveva mai visto quei due insieme per più di un minuto: la missione li aveva uniti, chissà se fossero diventati amici se non fossero stati coinvolti in questa faccenda. Anche Tropius si stava riposando in armonia della natura. Lily aveva fatto uscire dalla sub ball Cobalion cinque minuti fa ed era rimasto silenzioso a osservare il cielo.
Erano passati dieci minuti, la serena pausa iniziava a dare sui nervi Lily. Doveva agire.
-Dove si trova la grotta di cui parlavi prima, Steve?- chiese a bassa voce una volta raggiunto il biondo che stava cercando di far amicizia con dei Chimecho selvatici.
-In una grotta nascosta* situata nel Bosco del Giuramento, si trova vicino Venturia- rispose ricordando le informazioni raccolte negli ultimi mesi.
“in due ore in volo riusciremo a raggiungerla…o forse di più” pensò la protagonista. Le si leggeva in volto che stava ideando una nuova strategia, Ash doveva farla ragionare al più presto.
-Lily il sole sta tramontando, non è sicuro volare senza luce-
I sentimenti negativi s’impossessarono nella sua mente un’altra volta. Ora basta, non ne poteva più di sentirsi impotente. Era costretta a far emergere i suoi veri sentimenti.
-Ascolta Ash: è da sta mattina che sopporto il ritorno di persone che avrebbero dovuto presentarsi prima, progetti malati, incedi, sonniferi quasi letali, responsabilità ingestibili, ricordi dolorosi…pensi che riuscirò a dormire? No ed è strano dato che voglio che questa giornata finisca al più presto. E sai perché? Perché Virizion è stata rapita davanti ai miei occhi…io devo salvarla subito- fermò un momento per recuperare fiato, non si accorse che anche Steve e i suoi Pokemon la stavano ascoltando. Cobalion e Keldeo condividevano i sentimenti dell’allenatrice: anche loro avrebbe voluto proteggere la loro amica.
-Non m’importa se Virizion non mi ascoltava e non mi mostrava un minimo di affetto: è un mio Pokemon e come tale la voglio proteggere! Non c’è luce? Me la creerò!- urlò osservando il cielo, poteva fare qualcosa per impedire che il Sole tramonti?
Ash comprendeva molto bene i sentimenti della sorella: aveva perso il conto delle volte che aveva affrontato l’impossibile per salvare Pikachu o un suo compagno. L’avrebbe sostenuta anche in quest’impresa ad ogni costo.
-Va bene Lily, troveremo una soluzione insieme-
Steve non disse niente, inizialmente pensò che il silenzio fosse l’unico modo per fornire appoggio, poi si rese conto di essere inutile. C’era a qualcosa che poteva fare?
-Gli unici Pokemon che ho con me sono di tipo acciaio, mi dispiace- affermò il biondo a bassa voce.
-Uno dei tuoi Pokemon ha levitazione e sa la mossa cannonflash?- chiese Lily, sembrava elettrizzata da una nuova idea.
Dopo averci pensato Steve esclamò a gran voce: -Si ma non con l’abilità levitazione, ma vola se ti serve!- cercò dalle sue tasche una Friend ball, una volta trovata fece uscire fuori un giovane esemplare di Klinklang.
Era quello che le serviva.
-Pikachu e Klinklang si occuperanno della luce per il viaggio, ne basta poca…credo. Tropius sarà ancora il nostro fidato aeroplano. Tutti gli altri saranno nelle loro Pokeball, tranne Pikachu e velenino in caso di attacco aereo- l’allenatore di Bianacavilla sorrise vedendo che sua sorella aveva il controllo della situazione, aveva vinto quel momento di crisi ed esitazione ed era tornata più forte che mai.
Ash si aspettò un “partiamo ora”, ma c’era ancora una cosa da sistemare.
-Bene l'unica cosa che ci manca…- neanche la sua voce riuscì a coprire il lamento del suo stomaco.
-Dovresti mangiare…- intervenne il moro un po’ preoccupato.
-Dopo fratello, stavo dicendo: l’unica cosa che ci serve è…chi ha la pokeball di Virizion?- Ash e Steve la guardarono basiti, come poteva aver perso un oggetto così importante?
-La prese Samantha e la sistemò in una valigia** ma poi la passò a qualcuno. Steve ce l'hai tu?- continuò Lily.
-No- rispose amareggiato quasi mortificato.
-Quindi la pokeball l'ha presa Lulu o un membro del Team Oscuro, giusto?- chiese Ash pensando alla vicenda che gli aveva detto Lily dopo averla salvata dalla pianura in fiamme.
-Beh sicuramente ce l’hanno quelli del Team Plasma. Ora come facciamo a prenderla?- chiese Lily quasi urlando, la sfortuna non ne voleva sapere di allontanarsi da lei.
-Al palazzo N non ci ritorno- affermò Keldeo ricordando il breve periodo di prigionia. Steve si fece avanti.
-Ci vado io, è la cosa più logica. Nessuno sa che sono una spia-
Lily non aveva mai avuto la certezza di potersi fidare di lui, ma non sapeva neanche lei del perché non avesse mai dubitato della sua lealtà.
-Quindi dopo aver recuperato la Pokèball raggiungici alla grotta. In quel lasso di tempo avremmo già distrutto  il team Plasma e potremmo fuggire con Virizion. A pensarci…Non dovremmo lasciare Keldeo, Terrakion e Cobalion in qualche…rifugio?- Lily iniziò a pensare che il team Plasma non avrebbe esitato a riprendersi i Solenni Spadaccini. L’unico modo che avevano era usare la violenza.
-E dove potremmo nasconderli? La tua pianura è stata distrutta!- esclamò Ash
-Potrebbero servire rinforzi, Terrakion si è ripreso e può difendersi- commentò Steve.
A quel punto Lily decise che per la durata del viaggio e l’intrusione nella grotta avrebbe ben nascosto i leggendari nelle Pokeball nel suo zaino.
-E va bene li porterò con noi attraverso le Pokeball. Keldeo potresti farti catturare per favore? Devo tenerti al sicuro…poi ti libero come Terry…Terrakion!- tutto gli occhi erano puntati sul Pokèmon Puledro, quest’ultimo si dimostrò comprensivo e acconsentì.
-Va bene, non ho scelta- Prima di lasciarsi catturare si rivolse al suo amico Terrakion
-Amico, dopo che ti libera non farti ricatturare, non voglio chiamarti Terry-
Dopo aver assistito alla breve cattura di Keldeo, Steve affidò la Pokeball di Klinklang ad Ash e fece uscire uno Skarmory pronto per volare. I due protagonisti e Pokemon salutarono Steve a gran voce sperando di poterlo rivedere alla grotta sano e salvo e con la Pokeball di Virizion.
Lily era sollevata che il suo piano poteva realizzarsi, magari la sua fortuna aveva finalmente deciso di intervenire. Doveva essere tutto perfetto, anche solo un imprevisto l’avrebbe mandata fuori di testa. No la sensazione di ottimismo che nutriva doveva essere per forza una certezza.
Prima di andarsene la castana pensò che avrebbe potuto approfittare dei Pokemon selvatici nascosti nell'erba alta e allenare i suoi, poi si accorse che non ce ne era bisogno: avevano già le carte in regola per salvare la loro compagna.


Mewtwo aveva portato tutti i Pokemon di Lily su un promontorio abbastanza grande per contenere duecento creature. I pokemon baby erano terrorizzati e in loro c'era il desiderio di riabbracciare la loro allenatrice.
Zapdos e Unferzant ispezionarono la zona dall’alto e non videro nessun pericolo, per il momento erano al sicuro. Tuttavia, senza i Pokemon più forti (impegnati con attività in diverse parti del mondo), sarebbe stato difficile organizzarsi e sopravvivere.
In mancanza di un leader, nessuno sapeva che cosa fare e scoppiò il caos. Guidati dalla paura per l’accaduto, quasi tutti i Pokemon proposero le loro idee per il da farsi senza concludere nulla.
Nessuno si accorse che c’era una ragazza che si stava dirigendo verso la loro posizione volando sopra uno Swellow.
Non appena la ragazza dagli occhi verdi toccò terra, i Leggendari si prepararono ad attaccare ma furono bloccati, infatti un terzo dei Pokemon riconobbero quella sconosciuta subito.
-Al bosco giuramento sta per scoppiare una lotta tra Lily e il Team Plasma. Volete unirvi alla festa?-


*l’ho inventata
**succede nel capitolo 7

 

Angolo Autrice
No questa volta non ho scritto per tre mesi a causa della pigrizia come le altre volte (scherzo ho avuto i miei impegni, come studiare, suonare, ballare e guardare cento anime e serie tv), ma ho avuto un blocco dello scrittore, ora che è superato non vedo l’ora di arrivare alla fine!
Oggi è stata per me la giornata più nervosa e stressante della mia vita, riverserò tutte queste emozioni negative sul personaggio di Lily…scherzavo! Per non impazzire di rabbia devo scherzare sempre. D’ora in poi la trama si farà più interessante, promesso.

 

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