Twice soul

di MisaKi97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** incontri ***
Capitolo 3: *** A new life ***
Capitolo 4: *** conoscenze ***
Capitolo 5: *** Strane emozioni ***



Capitolo 1
*** Prologo ***






PROLOGO:
Sono nove ore che sono su questo maledetto aereo, per fortuna macano solo 30 minuti prima dell'atterraggio. Non ne posso più di stare richiusa qui con le note di Noemi che risuonano nella mia testa, accompagnando quelle immagini che non mi abbandonano da ormai sei mesi.
Sbuffo sonoramente per l'ennesima volta, 
-basta Bella non puoi continuare così-
 mi dice una vocina nella testa e so che ha perfettmente ragione.
Prendo il mio fedelissimo mp4 e cambio genere, i System of a down hanno sempre avuto il potere di tranquillizzarmi, di farmi entrare in un mondo senza pensieri, senza ricordi, solo io e la loro musica.
Dopo un momento di attesa ecco le prime note di chop suey, un brivido attraversa il mio corpo e subito sento i miei muscoli rilassarsi.
Mi volto guardando fuori dal finestino, incantantomi a fissare una stella, anche se in realtà non la sto guardando veramente, rimago in quella posizione per un tempo che mi sembra infinito, quando vengo richiamata dalla hostess
"Signorina?...Signorina?!" dice un pò più forte
 "siamo quasi arrivati, deve allacciarsi la cintura, le manovre di atterraggo sono già iniziate"
 mi giro di scatto e un pò irritata per la sua interruzione 
" Mi scusi"
 e dopo avermi riservato uno sguardo che era un misto tra la cortesia che sono costretti a garantire e l'irritato, si gira lasciandomi finalmente sola. Allaccio velocemente la cintura e mi risistemo sul sedile. Ed ecco che un nuovo pensiero alberga in me :

 -E' ora di ricominicare... New York sono arrivata!-. 

Angolo autrice xD!


Salve a tutti! Non riesco a credere di averlo fatto davvero!
Nonostante sia iscritta da molto questa è la mia seconda ff che scrivo!
sono emozzionatissima e terrorizzata ^.^"
Spero vi piaccia e spero che commentiate in tanti.
un bacio MisaKi97

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Capitolo 2
*** incontri ***


CAP:1 Incontri

Edward pov.

-Nooooooooo!-
Urlo alzandomi di scatto, sono tutto sudato e con il respiro accellerato. Mi guardo intorno disperato, calmandomi un pò solo quando mi accorgo di essere nella mia stanza. 
"è stato solo un'incubo"
 mi ritovo a pensare dopo un pò. Mi sdraio di nuovo sul letto ma riprendere sonno ormai è impossibile e tra un pò quell'uragano di mia sorella verrà sicuramente a svegliarmi. Guardo l'ora, sono ancora le 6:00, è presto,ma decido comunque di alzarmi e farmi una doccia, per cercare di levarmi di dosso quel maledetto senso di colpa, che pensavo avesse smesso di torturami in questo modo. 
"credevo di aver superato questa fase.... a quanto pare no.." .
Prendo le mie cose e mi infilo sotto la doccia. Sento l'acqua bollente bruciare sulla mia pelle, donandomi quella sensazione di piacere che rilassa tutti i miei muscoli. Ho bisogno di svuotare la mente, non pensare a ciò che è successo, e stare sotto il getto d'acqua mi aiuta prorio a fare questo. Improvvisamente, un urlo mi riscuote da quel tepore
-EDWAAAARD SBRIGATI A USCIRE DA QUEL BAGNO! SONO LE 7:15 È TARDISSIMO!!!-
la voce di Alice mi arriva dritta alle orecchie riportandomi alla realtà.
"le 7:15 ma è impossibile! Sono entrato poco fa in doccia" 
-SI ALICE ARRIVO!- le urlo di rimando.
Esco velocemente dal box doccia, e rabbrividisco per il cambio di temperatura, dopo essermi avvolto nel mio accappatoio esco dal bagno per andare alla ricerca del mio I-phon. 
" Non ci credo! sono davvero rimasto per più di un ora sotto la doccia senza rendermene conto!
Vabbè devo sbrigarmi... se no chi la sente a mia sorella, e oggi non è proprio giornata".
Mi vesto in fretta e scendo giù in cucina, dove trovo Esme che sta preparando la colazione e Carlisle con il giornale e una tazza di caffè fumante in mano.
-Buongiorno!- 
dico entrando e sedendomi a tavola
-Buongiorno tesoro! dormito bene? oggi si ricomincia - mi chiede mia madre sorridendo e passandomi la mia tazza di caffè, sto per risponderle quando quell'idota di mio fratello, entra in cucina fiondandosi sui pancake che mia mamma stava poggiando sul tavolo, venendomi a dosso.
-Buongiorno famigliaa! Uuh cibo!-
-Emmet!- lo rimprovera mia madre - ma ti sembra il modo di entrare in cucina quello?-
-Scusa mamma e che lo sai che non resisto ai tuoi pancake!- sorride mentre si avventa sul piatto stracolmo di cibo. Subito dopo arriva Alice euforica come al solito
-Buongiorno a tutti!- 
si siede anche lei e dopo aver fatto colazione tra una battutina e un'altra di Emmet ci avviamo per andare a scuola.
Arrivati al parcheggio della scuola, scendiamo dalla mia macchina e come al solito tutti gli sguardi sono puntati su di noi. Siamo considerati i 'Vip' della scuola, ma ancora non ho capito bene il perchè, forse perchè non diamo molta confidenza agli altri buh. In un attimo vedo mia sorella correre per andare a finire tra le braccia del suo ragazzo Jasper 
-Buongiorno Amore- dice baciandolo dolcemente 
-Buongiorno anche a te Rose- 
-Ciao Ali - le risponde la bionda dopo aver salutato Emmet con un bacio.
E già, Alice è fidanzata con Jasper da 2 anni e Rosalie con Emmet da 4. Stanno davvero bene insieme. Mi avvicino a loro e saluto tutti e dopo essere rimasti un pò a parlare entriamo a scuola dividendoci per andare a lezione. Io, Alice e Jasper e Rosalie siamo al terzo anno, mentre Emmet è al quarto anno.
-Allora Ed come hai passato queste vacanze??- mi chede Jasper mentre ci avviamo a lezione 
-Tutto bene jazz sono stato un pò dai miei nonni per cambiare aria- 
-E nessuna conquista?-
-Al solito Jazz lo sai come la penso.-
-Qund'è che ti metterai la testa apposto?- mi chiede ormai esasperato, lo so che lo fa per me ma non voglio nessuno al mio fianco, se non per una sveltina e via. Non rispondo ed entriamo in classe, appena in tempo. La prof inizia a spiegare, quando vengo distratto dalla persona che è appena entrata in classe, interrompendo la lezione. Rimango imbambolato a fissarla, per non so quanto tempo,attratto da quei profondi occhi color cioccolato che si guardano attorno smarriti, non è molto alta, magra e con le forme al punto giusto e con dei bellissimi boccoli che le ricadono sulle spalle. Si volta verso di me come se sentisse il mio sguardo addosso, ma distoglie subito lo sguardo imbarazzata.
"Ma che ti prende Edward sei impazzito? cerca di calmarti cazzo... il tuo amichetto è già sveglio!"
una vocina nel mio cervello mi riporta alla realtà e cerco di darmi un contegno, non so proprio che mi prende mah!
Riprendo ad ascoltare la prof che nel frattempo ci sta presentando la ragazza alla classe.
-Ragazzi lei è Isabella Swan, è una nuova studentessa che viene dall'Italia per uno scambio culturale, prego  Isabella siediti lì in fondo-
dice la prof indicando il banco dietro al mio, la vedo avvicinarsi imbarazzata, sento il petto che mi sta per pesplodere, dio Isabella Swan che cosa mi hai fatto?? chi sei?

ANGOLO AUTRICE XD

Ecco il primo capitolo 😀



 

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Capitolo 3
*** A new life ***



Cap.2 A new life

Bella pov.
Ed eccomi qui, New York, non riesco ancora a crederci, ho sempre sognato di visitare la Grande Mela ma addirittura venirci a studiare... e magari chissà a vivere... mi sembra di vivere un sogno ad occhi aperti. Sono così emozionata...

Esco dall' aereoporto, dopo essere riuscita, finalmente, a recuperare il mio bagaglio e mi affretto a trovare un taxi che mi porti all'alloggio che mi è stato assegnato.
Fortunatamente il posto si trova vicino alla scuola che da domani frequenterò.
"Sono così nervosa al solo pensiero..."
Guardo fuori dal finestrino del taxi e mi perdo ad osservare il paesaggio che scorre davanti ai miei occhi, nonostante sia tutto avvolto nell'oscurità mi rilasso ascoltando le note di Lonely Day, senza accorgermi di essere arrivata a destinazione. 
Ringrazio il tassista e dopo aver pagato la corsa, mi avvio un po' timorosa all'interno di quel palazzo che da oggi diverrà la mia nuova casa.
All'ingresso, trovo un signore sulla cinquantina, dalla carnagione un po' scura che mi osserva sorridendo.
- Salve! Lei deve essere la signorina Isabella Swan! La stavo aspettando-
 Annuisco leggermente imbarazzata, non pensavo ci fosse qualcuno ad attendermi
- Emm.. si sono io..ma...- 
Non riesco a finire la frase che l'uomo riprende a parlare mentre cerca qualcosa in un cassetto dietro di lui
- Mi chiamo Billy Black- si presenta -  sono il custode, ecco le chiavi del suo alloggio- sorride contento di aver trovato cio' che cercava -la sua coinquilina è già arrivata in mattinata- mi avverte.
Dopo aver preso le chiavi,che gentilmente mi porgeva mi avvio verso l' ascensore non prima però di aver rigraziato quel signore un po' strambo ma simpatico.
-Grazie sig. Black,-
- Oh mi chiami pure Billy, signorina e arrivederci!-
Salgo al piano che mi era stato indicato nell e-mail, e mi accorgo di essere molto tesa.
 "chissà come sarà la mia coinquilina..."  
penso girando le chiavi nella toppa.
Appena entro, mi trovo una scena molto particolare: una ragazza, leggermente in difficoltà, è quasi interamente messa dentro uno scatolone enorme, nel vano tentativo di prendere qualcosa
-ECCOLA!- urla felice buttando fuori dallo scatolone una scatolina tutta sigillata. 
Ma purtroppo, nel fare quel movimento cade rovinosamente dentro lo scatolone
-Hai!..-
- Hey, va tutto bene?- mi avvicino a lei per aiutarla -piacere, io sono Isabella Swan la nuova coinquilina - mi presento mentre la tiro fuori dallo scatolone.
- Oh! piacere, io sono Leah Clearweater- mi risponde sistemandosi -Mamma mia che figura!-  è imbarazzata, la capisco..
-Tranquilla io faccio di peggio- le dico cercando di sdrammatizzare, e ci riesco infatti dopo esserci guardate negli occhi un attimo, scoppiamo a ridere.
 
Leah è una ragazza davvero molto simpatica,e anche molto carina, alta più o meno quanto me, magra con due occhi neri che sembrano leggerti dentro e dei magnifici capelli lisci che le arrivano a circa metà schiena. 
Dopo quel piccolo 'incidente', Leah mi ha mostrato la casa, lasciando per ultima la 'parte migliore' a detta sua, che si è poi rivelato essere un piccolo terrazzino che dava sulla città, un piccolo angolo di paradiso.
Mi aiutò a sistemare le mie cose e dopo aver mangiato qualcosa al volo, ci ritirammo nelle nostre stanze. Ero davvero sfinita, il viaggio, la tensione, avevo bisogno di riposo, domani sarebbe stato il gran giorno!
Mandai un messaggio ai miei per tranquillizzarli che era tutto a posto, e dopo una doccia veloce, sprofondai in un sonno profondo, stranamente senza incubi.


Sentivo la mia sveglia suonare, ma non avevo la forza di spegnerla.
-Bellaaaaa!- qualcuno mi sta chiamando ma chi..
-Bella sbrigati o faremo tardi!- all'ennesima chiamata di quella voce, salto letteralmente giù dal letto.
"Mio dio ma si può essere così stupidi?" 
mi rimprovero mentalmente. Prendo il cellulare per contollare l'orario: le 07:35.
"sono in un ritardo mostruoso!!!"
Velocemente mi infilo in bagno e dopo essermi lavata e cambiata, prendo la cartella e mi precipito in cucina dove Leah mi aspetta un po' arrabbiata.
-Buongiorno! Era ora dormigliona!-
- Buongiorno! S-scusami...ma non riuscivo proprio a svegliarmi sarà stata colpa del fuso oraro...- dico abbassando lo sguardo imbarazzata.
Sento Leah ridere e dopo un attimo darmi una pacca sulla spalla
-dai Bella tranquilla, sei in perfetto orario, scherzavo!-
Le sorrido di rimando e dopo aver preso un po' di caffè, usciamo dirette al liceo.
Ieri sera parlando con Leah, ho scoperto che frequentiamo lo stesso liceo, lei è riuscita ad entrare in questa scuola grazie ad una borsa di studio. E' al quarto anno, ed è rientrata da poco da Forks. Ecco infatti, spiegato il motivo dello scatolone in soggiorno. Ho scoperto che neanche lei è di New York, ma di Forks, appunto, un piccolo paesino dello stato di Washington, e che la sua famiglia ha origini native americane. Io dal canto mio le ho raccontato della mia adorata Sicilia, dei luoghi, della mia famiglia, guardandomi bene dal rivelare il vero motivo della mia partenza. Non mi sento ancora pronta ad affrontare l'argomento.
-Hey Bella tutto bene? siamo arrivate!-
Scuoto la testa, cercando di concentrarmi sull' enorme edificio che ho davanti: la mia Scuola.
-Wow, ma...m-ma è enorme-
 vedo Leah sorridermi e prendendomi per mano, mi trascina in segreteria, dove mi danno tutta la documentazione che mi occorre e la piantina della scuola.

-Ecco Bella questo è il tuo armadietto- dice fermandosi
-Ho bene grazie Leah, non ci sarei mai arrivata senza di te!- le dico sinceramente, infatti non ho un buon senso dell'orientamento....
- Figurati, per così poco- mi sorride, la vedo mentre guarda l'ora e improvvisamente, impallidisce
-Hey Leah tutto bene?- la guardo preoccupata
-S-si tutto bene... solo che è tardissimo, abbiamo perso più tempo del previsto in segreteria... ora ho lezione, scusami  devo scappare, ci vediamo a mensa!- Mi urla l'ultima frase quando è già lontana
-O-ok..- le rispondo ma ormai non mi sente più...
Sospiro pesantemente e dopo aver preso i libri che mi servono, inizio a cercare l'aula in cui ho lezione. Dopo un po' riesco finalmente a trovare l'aula ma noto che la professoressa ha già iniziato la lezione. Mi faccio coraggio, e busso leggermente alla porta.
-Avanti!- Entro in classe in imbarazzo per il ritardo, e mi avvicino all'insegnante, guradandomi intorno un po' spaesata.
-Oh lei è la ragazza italiana giusto?-
-S-si- Rispondo rossa in volto, mi sento osservata, alzo lo sguardo per vedere chi è che mi fissa e, per un attimo rimango sconvolta. E' un ragazzo bellissimo, ha gli occhi di un verde smeraldo così intenso che mi turbano,i capelli ramati e un sorriso da favola. Distolgo subito lo sguardo, più imbarazzata di prima e mi concentro sulla voce della professoressa che nel frattempo mi sta presentando alla classe.
-  Ragazzi lei è Isabella Swan, è una nuova studentessa che viene dall'Italia per uno scambio culturale, prego  Isabella siediti lì in fondo- disse indicandomi il posto proprio dietro al ragazzo di prima.
Prendo un respiro profondo e mi avvio verso di lui, sento ancora il suo sguardo sul mio corpo, io invece evito di guardarlo.
"Ma chi è?, che mi sta succedendo?"
Scaccio questi pensieri dalla mia testa, cercando di concentrarmi sulla lezione.
E' davvero difficile però, quando hai un ragazzo del genere proprio di fronte a te...
Fortunatamente, la prima lezione finì in fretta, e al suono della campanella, usciì senza perdere tempo da quell'aula, crecando di scappare il più infretta possibile da quegli occhi che mi avevano sconvolta.
"Bella riprenditi!" mi urla una vocina nella mia testa
 "Non puoi comportarti in questo modo... non dopo tutto quello che è successo!" e devo ammettere che quella dannata voce ha ragione.
Sospiro pesantemente, la giornata è appena iniziata.

Angolo Autrice xD
Ed ecco il nuovo capitolo!
devo ammettere che ho avuto un po' di difficoltà... tante, troppe idee tutte insieme :)
ma alla fine c'e' l'ho fatta ^^
Spero vi piaccia :) Recensite!
un bacio a presto ^^ MisaKi97 :*


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Capitolo 4
*** conoscenze ***



cap.3 conoscenze
Bella pov.
Ero appena scappata da quell'aula, con il cuore che batteva a mille.
"Possibile che un perfetto sconosciuto mi turbi così tanto?"
Scuoto la testa cercando di concentrarmi su altro, ritrovandomi così a sospirare davanti al mio armadietto. sono ancora con i libri  in mano, quando un piccolo uragano mi travolge facendomi cadere rovinosamente a terra.
-Mannaggia ra miseria!-  
imprecai massaggiandomi il fondoschiena, ma che era stato?
- Mamma mia, scusami! ti sei fatta fale?-
 una voce squillante e realmente dispiaciuta, mi fece alzare lo sguardo.
Davanti a me, c'era una ragazza molto particolare, bassina, con i capelli neri corti e due occhi verdi che mi ricordavano tanto quelli da cui ero appena scappata.
Arrossì violentemente, imbarazzata sia da quel pensiero inopportuno, sia per l'imprecazione che mi era uscita involontariamente in siciliano, e mi affrettai ad alzarmi. 
- Ehm si, tutto bene credo-
-Non ti ho vista per niente... mi dispiace tantissimo- si scusò ancora - Io comunque sono Alice Cullen, frequento il terzo anno, e per farmi perdonare ti offro il pranzo- disse con un tono che non ammetteva repliche.
-Piacere io sono Isabella Swan, ma preferisco essere chiamata Bella- le sorrisi- e grazie per l'offerta ma...-
-No! niente ma! oggi il pranzo lo offro io intese?- disse guardandomi seria in volto.
Ebbi per un attimo un brivido di terrore, e decisi di accettare,
- va bene Alice accetto!- 
La vidi saltellare tutta contenta per la mia risposta affermativa e non potei fare a meno di pensare che fosse davvero un piccolo uragano.
-hey Alice scusa la domanda, ma dove correvi così di fretta?-
Si immobilizzò un istante guardandomi come se avessi detto una cosa fuori dal comune, stavo per chiederle cosa avesse quando...
- MERDA! LA LEZIONE DI STORIA!- Urlò
Diedi uno sguardo veloce all'orario e mi accorsi che avevo anche io quella lezione
- Tranquilla Alice anche io ho lezione di storia, puoi dire al prof che hai fatto tardi perchè mi ero persa e ti ho chiesto aiuto!- cerco di consolarla
- Faresti davvero questo per me?- mi disse con gli occhi a cuoricino, annui in risposta, quella ragazza mi stava davvero simpatica, mi sarebbe dispiaciuto se avesse avuto problemi a causa mia, fu un attimo, e la vidi ricominciare a saltellare felice come una bambina che ha appena ricevuto un regalo.
-Grazie Grazie Grazie!!!- mi prese per mano e mi trascinò via verso l'aula di storia. 

La mattinata passò in fretta insieme ad Alice. Parlando infatti, scoprimmo di avere quasi tutte le lezioni insieme, tranne quella di Storia dell' Arte e discipline pittoriche.
Era una ragazza fuori dal comune, solare, divertente, ma sapeva anche incuterti timore con uno sguardo. 
"Non oso immaginare come sia quando è arrabbiata" pensai sorridendo tra me e me.
- Hey Bella tutto bene?-
- S-si Alice tutto ok.. ero solo sovra pensiero- le sorrisi.
Avevamo appena finito l'ultima lezione di quella mattina e ci stavamo dirigendo in mensa.
-BELLAAA!- mi girai di scatto e vidi Leah, che correva verso di me annaspando.
-Leah! che è successo tutto bene??-
- S-si- mi rispose ancora con il fiatone -volevo solo raggiungerti per pranzare insieme..e poi vorrei farti conoscere una persona...-
-Eehm...in realtà...- abbassai la testa imbarazzata ma non feci in tempo a continuare che Alice mi anticipò
-Hey tu devi essere Leah giusto?? Bella mi ha parlato di te... mi dispiace per il pranzo, ma le ho promesso che oggi avrei offerto io, se ti va perchè non ti unisci a noi?-
Vidi Leah sbarrare gli occhi scioccata e annuire impercettibilmente,come se non avesse la forza di parlare.Ma che le era preso?
-Perfetto allora andiamo!!- disse Alice raggiante, precedendoci.
- Leah sicura che è tutto a posto?- mi avvicinai sfiorandole la spalla
- S-si t-tutto ok... andiamo!- e seguì Alice, lasciandomi lì sola, a cercare di capire che stava succedendo. 
-Mah!- sussurrai tra me e me seguendole.

La mensa era davvero grande, non mi aspettavo un posto così.
Ci sedemmo ad un tavolo dopo aver preso i nostri vassoi, e cominciammo a chiacchierare tra noi. Leah, nel frattempo, si era rilassata un po', e ora rideva e scherzava tranquilla, anche se non riuscivo a capire tutta quella agitazione.
-Allora Bella raccontami un po' del tuo paese, ho sempre sognato di visitarlo- 
-Beh Alice, non saprei da dove iniziare, ci sono così tante cose da dire...- dissi cercando di trovare qualcosa da raccontare.
-Mmm...Non saprei... com'è la...- si interruppe improvvisamente alzandosi e la vidi gesticolare con la mano verso un punto dietro di me.
- Amore,Rose, Emmet, sono qui!!-
mi girai incuriosita e vidi avvicinarsi una ragazza e due ragazzi, uno più bello dell'altro.
- Hey nanetta che fai??- disse il ragazzo più robusto.
- Che dovrei fare orso? pranzo con le mie nuove amiche!- gli rispose Alice facendogli una linguaccia, e ridemmo tutti.
-Ragazzi vi presento Isabella swan, ma preferisce essere chiamata Bella e Leah Clearweater, ragazze loro invece sono Rosalie Hale, la mia cognatina,il mio fratellone orso Emmet Cullen e il mio fidanzato Jusper Hale!- disse l'ultimo nome con un sorriso a trentadue denti.
"devono amarsi molto..."pensai, ma in un attimo rividi la me stessa di sei mesi fa.. e... no, no, mi stava venendo un attacco di panico, dovevo andare via da li.
­- Bella tutto bene??- mi ridestai dai miei pensieri, alzandomi velocemente.
Ebbi a malappena la forza di sussurrare un si, di salutare i ragazzi appena conosciuti, e scusandomi corsi via.Avevo bisogno di prendere aria.
 Non so come mi ritrovai a vagare per il Central Park, non so quanto tempo era passato, ma mi sentivo davvero uno schifo, e cominciavo ad essere stanca.
 Il sole aveva iniziato a tramontare, avevo saltato le lezioni pomeridiane di quel giorno, il mio primo giorno. 
" Che bel primo giorno di merda, eppure era iniziato così bene..." mi ritrovai a pensare " Spero che Alice non se la sia presa...ma scappare è stato più forte di me..." continuai a camminare verso l'uscita, e chiamai un taxi,diretta verso casa.

ANGOLO AUTRICE XD
Scusate il tremendo ritardo... ma purtroppo non ho avuto molto tempo per scrivere...
spero che questo nuovo capitolo vi piaccia, anche se è un po' corto. Allora: Bella scappa dalla mensa dopo aver visto il forte sentimento che c'è tra Alice e Jusper, perchè? che le è successo?
come si comporteranno i ragazzi nei suoi confonti? e Edward che fine ha fatto??
vi prego recensite un bacio a presto^^ MisaKi97
 

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Capitolo 5
*** Strane emozioni ***


cap.4 Strane emozioni.
pov. Edward

La lezione era finita, e non avevo avuto la possibilità di presentarmi a Isabella.
Sembrava sparita, e sinceramente non riuscivo a comprendere la sensazione di tristezza che avevo per non essere riuscito a parlarle.
Forse era meglio così, quella ragazza mi aveva stravolto con un solo sguardo, e io non potevo permettermi di provare certe emozioni.
"E' stata tutta colpa mia.."
mi ritrovai a pensare per l'ennesima volta da quella maledetta sera.
"Basta! Devo stare alla larga da Isabella Swan".
Purtroppo, però, quel pensiero non bastò a farmi dimenticare quel mare di cioccolato che si ritrovava al posto degli occhi, sospirai e mi avviai a lezione.

-Eddyy!!- una voce stridula mi arrivò alle orecchie.

"Non ora ti prego..."  non feci in tempo a finire di pensare quella frase che me la ritrovai davanti, eccola: Tanya Denali, capo cheerleader della squadra della scuola, alta, magra, bionda e con gli occhi azzurri. Il classico stereotipo di ragazza pon-pon.  
  
- Ciao Tanya che vuoi?- risposi.

 Lo so, potevo sembrare brusco, ma questa qui non la sopportavo più: da quando le avevo rivolto la parola, per non ricordo neanche io il motivo, è diventata appiccicosa, aumentando così la sua popolarità, visto che a causa di ciò che è accaduto, avevo allontanato tutto e tutti. C'erano voluti mesi per riavvicinarmi almeno alla mia famiglia. A causa di questo, intorno a me e ai miei fratelli si era creato un alone di mistero, che ci rendeva i ragazzi più "cool" della scuola, ma anche inavvicinabili, inquanto non davamo conto a nessuno o quasi.
In quella scuola eravamo diventati praticamente una leggenda.

-Dai Eddy non fare così..- disse mettendo un finto broncio che avrebbe dovuto intenerirmi
 - Che fai stasera? - Mi chiese sfiorandomi un braccio, mi spostai infastidito, e le risposi con tono sprezzante.
-Stasera sono impegnato, e comunque anche se non lo fossi non uscirei con te-
era stato più forte di me, ma non ho mai sopportato le ragazze così sfacciate.
- Ah e un'altra cosa..- aggiunsi andandomene- Non chiamarmi mai più Eddy!-
 
Forse avevo esagerato, ma non era giornata, e non avevo tempo da perdere con lei. Arrivai appena in tempo a lezione,e mi sedetti al mio solito banco ascoltando distrattamente la spiegazione del prof.
La mattinata, tutto sommato passò in fretta, tra una lezione e l'altra e sensa altri spiacevoli incontri, era arrivata l' ora di pranzo.
 Stavo per entrare in mensa, quando vidi Isabella uscirne in lacrime, correndo verso l'uscita. Restai lì a guardarla chiedendomi cosa fosse successo, e dopo aver lottato contro il mio maledettissimo senso di colpa, mi ritrovai a correrle dietro, ma non fui abbastanza veloce da raggiungerla.

-Maledizione!- Sbottai, quella non era proprio giornata. 

Tornai dentro con in testa mille pensieri, stavo impazzendo.
Da un lato i miei sensi di colpa mi dicevano di stare lontano da lei dall'altra c'era qualcosa che mi spingeva a conoscerla ,ad avvicinarmi. Sentivo lo strano bisogno di proteggerla. Vederla in lacrime mi aveva in qualche modo ferito.
"Cazzo Cullen, non la conosci nemmeno!!"
Era vero, ma dovevo capire, dovevo parlarle almeno una volta.
Entrai in mensa, abbattuto, e quando raggiunsi i miei fratelli notai mia sorella, triste, abbracciata a Jusper che cercava di consolarla, e accanto a loro una ragazza che mi sembrava di non aver mai visto.
-hey ragazzi che è successo??- chiesi preoccupato, odiavo vedere la mia sorellina triste. 
- Non lo sappiamo neanche noi Ed- mi rispose Rose
- Alice ha conosciuto la ragazza nuova Isabella, e stava pranzando con lei e Leah- disse indicandomi con un gesto la ragazza sconosciuta -poi siamo arrivati noi, e Alice ci ha presentati e quando è stato il momento di presentare Jazz, Bella si è per un attimo assentata con la mente, come se si fosse ricordata qualcosa, a quanto pare qualcosa di spiacevole, visto che si è scusata ed è scappata praticamente in lacrime. Ora Alice si sente in colpa, perchè crede di aver detto o fatto qualcosa di sbagliato.- Finì di raccontare stringendosi a Emmet.
- Io...Io non so cosa le è successo- intervenne Leah tristemente -siamo coinquiline da un solo giorno, ma mi sono affezionata a lei è una ragazza molto gentile e simpatica.. forse è meglio tornare a casa, sono preoccupata, magari è andata lì.-
- Ti accompagno!- scattò Alice.
- Va bene, andiamo allora..- rispose, e si incamminarono.
Prima di uscire dalla mensa, però, Alice si girò a guardarmi, non so cosa lesse  di preciso nel mio volto, ma la vidi accennare un sorriso per poi sparire dietro la porta. 


Non sapendo cosa fare, i ragazzi decisero di tornare a casa, fortunatamente loro per oggi avevano finito. Ma io no...
-Stupido corso di biologia avanzata..- dissi tra me e me, camminando nervoso per i corridoi. Arrivai in laboratorio, e finalmente dopo un'interminabile ora sentì il suono della campana. Uscì velocemente dall'aula, diretto alla mia amatissima Volvo, ma non avevo voglia di tornare a casa, mandai un messaggio a Esme per avvertirla che avrei passato il pomeriggio fuori e iniziai a girare con la macchina per le vie di New York, senza una meta precisa e con un unico pensiero in testa: "Speriamo stia bene". Decisi di tornare a casa, solo quando mi resi conto che si stava facendo davvero tardi, Esme mi avrebbe ammazzato se non fossi ritornato immediatamente. 
Ero quasi arrivato quando l'arrivo di un sms mi distrasse, presi il cellulare e mi sorpresi nel vedere il numero di Ali, il testo pronunciava poche parole, che ebbero il potere di tranquillizzarmi:

"Bella sta bene, e tornata a casa poco fa. tutto risolto."


Angolo autrice xD
Salve a tutti!! sono trornata^^ 
spero che questo nuovo capitolo vi piaccia!!
Eccoci alle prese con un' Edward tormentato da un passato ancora sconosciuto... chissà cosa lo affligge!

Inoltre ora è chiaro il motivo per cui Leah ha reagito in quel modo nel capitolo precedente^^
Cosa accadrà ora?? che deciderà di fare Edward? Bella avrà forse raccontato qualcosa a Alice e a Leah??
che ne pensate di questo sviluppo? recensite!!! 

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