(っ◕‿◕)っ Raccolta di un Amore tutto SaNami (っ◕‿◕)っ

di SheilaPhoenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9.0 ***
Capitolo 10: *** 9.1 ***
Capitolo 11: *** Extra-I ***
Capitolo 12: *** 10. ***
Capitolo 13: *** 11. ***
Capitolo 14: *** 12. ***
Capitolo 15: *** 13. ***
Capitolo 16: *** 14. ***
Capitolo 17: *** 15. ***
Capitolo 18: *** 16.0 ***
Capitolo 19: *** 16.1 ***
Capitolo 20: *** 17. ***
Capitolo 21: *** 18. ***
Capitolo 22: *** Extra2.0 ***
Capitolo 23: *** 19. ***
Capitolo 24: *** 20. ***
Capitolo 25: *** 21. ***
Capitolo 26: *** 22. ***
Capitolo 27: *** 23. ***
Capitolo 28: *** 24. ***
Capitolo 29: *** 25. ***
Capitolo 30: *** 26. ***
Capitolo 31: *** Una spinta ci voleva ***
Capitolo 32: *** Le coccole di una mamma ***
Capitolo 33: *** 28. ***
Capitolo 34: *** Meglio Tardi che Mai. ***
Capitolo 35: *** Non rovinare questo momento ***
Capitolo 36: *** Il ninja misterioso ***
Capitolo 37: *** La medicina ***
Capitolo 38: *** Ti ho trovato Sanji-Kun ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Reiju fissava suo fratello da lontano, quando Sanji aveva deciso di rimanere con loro, lei non ci aveva creduto fino in fondo, così le era toccato cacciarlo quasi di casa, una seconda volta era stata lei a spingerlo verso la salvezza.
Sanji l'aveva ringraziata e alzandosi in volo calciando l'aria, aveva raggiunto la sua ciurma, a breve sapeva che sarebbero partiti, anche se ognuno di loro stava aspettando il ritorno del cuoco di bordo.
Sanji era ignaro che sua sorella l'avesse seguito, e che lo guardava da lontano, sentendone già la mancanza, anche se lui era lì di spalle e sorrideva.
< Ohiii Sanji >
L'urlo di Rufy fece voltare tutti i suoi compagni, ognuno di loro era già pronto per la partenza, con il cuore in gola e con le speranze ormai perse.
Reiju vide Usop, quello dal naso lungo saltare dalla nave assieme a Rufy e la piccola renna, Chopper e Usop furono i primi ad abbracciarlo mentre il loro capitano veniva trascinato nell'abbraccio da uno strano cyborg, Franky aveva stretto tutti loro sollevandoli un pò da terra, Sanji rideva mentre i suoi compagni piangevano, Franky schizzò un pò d'acqua sui loro visi e preso dalla frenesia fece cadere tutti loro a terra.
Nel frattempo anche lo strano scheletro li aveva raggiunti, rideva Brook, felice tanto quando i suoi amici rimasti sulla nave.
Zoro si era limitato a guardare la scena accanto a Robin mentre Nami, anche se non si era mossa, stava piangendo, cercando di trattenere i singhiozzi mentre  sorrideva.
In disparte, vi era Jinbe, che da poco era entrato anche lui nella ciurma, una perdita per una conquista, anche se alla fine nessuno di loro aveva perso Sanji.
<  Lasciatemelo abbracciare  >
< Dai lasciatemi respirare, ragazzi >.
Sanji rideva, come Reiju non l'aveva mai visto ridere.
Poi, il cuoco riuscì a staccarsi da loro, anche se Chopper gli era salito sulle spalle rimanendo comunque attaccato a lui, appena con i piedi Sanji fu dentro la nave, sorrise a Zoro, intuendo il suo taciuto saluto, lo spadaccino allungò il pugno verso il cuoco e aspettò che questo batté con il proprio.
Anche Robin lo salutò con lo sguardo, gli sorrise facendolo arrossire.
Poi Sanji, si avvicinò a Nami, lei era rimasta con le spalle contro la porta della cucina, inizialmente voleva correre da lui, ma il coraggio di farlo, non l'aveva avuto, forse aveva fatto bene o Sanji avrebbe creduto chissà cosa, gli sorrise e si avvicinò per mettergli una mano fra i capelli e scompigliandoli teneramente.
< Non fare più scherzi del genere...Sanji-Kun >
< Te lo prometto, Nami-San >.
Fu la sua risposta, mentre teneva ancora Chopper sulle spalle che guardava la scena in imbarazzo e confuso al tempo stesso, poi il solito capitano urlò a Sanji di avere fame, e tutto sembrò essere tornato com'era prima.
Con la consapevolezza però, che quel piccolo gesto di Nami, aveva un suo significato, ben più profondo.
- Mi sei mancato Sanji-Kun -

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Capitolo 2
*** 2. ***


< Cos'hai detto stupido cuoco? >
< Quello che hai sentito, spadaccino testa d'alga >.
Come al solito, Sanji e Zoro si erano permessi di disturbare il sonno della navigatrice, che si ritrovò suo malgrado ad alzarsi dal lettino dove poco prima stava dormendo, avvicinarsi al battibecco.
Rufy, rideva mentre la ciurma voleva separarli, ma quello che separò i due litiganti fu un pugno ben assestato di Nami.
< Ahi Nami >
Zoro si mise una mano sul grosso bubbone che gli stava uscendo, mentre guardava Sanji con astio.
< Perchè hai picchiato solo me? >
< Zitto, torna a dormire piuttosto...Sanji-Kun? Mi prepareresti qualcosa >
Il cuoco sorrise saltellando come suo solito < Certo tesoro mio >.
Nami non aveva risposto, sorrise e guardò le spalle di Sanji mentre si avvicinava alla cucina, quella testa era preziosa per lei, non poteva mai fargli del male.

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Capitolo 3
*** 3. ***


< Smettila >
< Non ci riesco >
< La Finisci? >
Sanji sorrise, si mise  a cavalcioni sul corpo ancora caldo della navigatrice, le sorrise.
< Di fare cosa, guardarti? Sei così bella che non posso smetterla >
< S-Sanji-Kun, mi mette in imbarazzo >
Nami provò ad allontanare i suoi occhi da quelli del cuoco, ma lui insistente, le prese il viso tra le mani e la costrinse a guardarlo.
< Eppure, questa notte m'imploravi di guardarti Nami-San >
Nami lo allontanò con un calcio, presa dall'imbarazzo non si era accorta di averlo colpito in mezzo alle gambe, il povero cuoco si piegò su se stesso.
< Oops, scusami Sanji-Kun, facciamo che questa notte mi faccio perdonare ? >.
Nami gli fece la linguaccia.

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Capitolo 4
*** 4. ***


< Ehi bella ragazza, mi faresti vedere le mutandine Yhohoho >
Brook alzò il cappello dalla testa e fece un piccolo inchino, la ragazza con cui stava parlando gli rispose con una borsetta in faccia.
< Ah Brook, non ci sai fare con le ragazze. Non si chiede loro di mostrarti le mutandine, non è bello...Piuttosto, prenderle la mano e baciala >.
Sanji lasciò Brook da solo avvicinandosi alla donzella di prima, le sorrise.
< Anche se il mio cuore è per un'altra persona, voglio chiederle scusa per il comportamento irrispettoso del mio amico >.
Le prese la mano portandosela vicino alle labbra, questa sorrise.
< Che cosa stai facendo brutto farabutto? >
All'improvviso una voce fin troppo spaventosa, fece venire la pelle d'oca al cuoco, che si girò sorridendo intimorito.
< Nami-San, io v-volevo solo dimostrare a Brook che... >
< Zitto! Te la faccio vedere io la dimostrazione >
Nami iniziò a correre dietro Sanji, che si preoccupò di avvisare l'amico che era il caso di correre ai ripari.
< Brook scappa, ci ammazzerà entrambi >
< Chi io? >
< Venite qua tutti e due, mascalzoni >.
Quel giorno Sanji sarebbe tornato sulla loro nave con la faccia gonfia dai suoi pugni, sapeva anche che avrebbe dormito in stanza con i ragazzi, e che Nami non gli avrebbe permesso di toccarla più per almeno due mesi, non sapeva solo cos'era peggio per lui, se dormire separato dalla sua Dea o essere preso a pugni.

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Capitolo 5
*** 5. ***


Ciao piccolino, so che ancora non sei nato, e so anche che ancora non sappiamo se sei un maschietto o una femminuccia.
Ma volevo farti sapere, che per te farò di tutto per renderti felice, ti permetterò di dormire nel letto con me e la mamma, sarai l'unico che potrà baciare e abbracciare la mamma senza che io muoia di gelosia, potrai anche usarmi come cuscino e so che prenderai noi, i tuoi genitori, a calci mentre dormiremo insieme, mamma spesso si lamenta che già nella pancia sembri fare le capriole.
Beh, sei mio figlio dopo tutto o figlia!
T'insegnerò tutto, a cucinare e ti permetterò anche di rovinare le mie pentole, non importa se questo ti renderà felice, io sarò fiero di te, anche quando sbaglierai la prima ricetta.
Mi vengono i brividi a pensare a te, se vorrai t'insegnerò a combattere per difenderti.
Ed invece se sarai una bellissima bambina, t'insegnerò a scappare dai ragazzi malintenzionati.
Sarò per te, il papà che io non ho mai avuto, cercherò di non commettere errori, te lo prometto, sarò un padre migliore, diverso.
Smetterò anche di fumare in tua presenza, Nami non vuole che fumi quando sono in una stanza con lei, per la tua salute e per voi ho accettato di fumare meno.
Ovviamente, sono sicuro che sarai bello o bella come la tua bellissima mamma, e non nascondo, anche se ancora non sei nato, che ho già tanta voglia di darti un fratellino.
Sono già geloso all'idea che un giorno crescendo, potresti allontanarti da me, anche se sono sicuro che il tuo amore per noi sarà unico.
Il tuo papà non sarà solo papà, ma anche il tuo eroe, te lo prometto.
Credo che tu possa sentirmi, puoi sentire il mio orecchio posato sulla pancia della mamma e la mia mano che l'accarezza.
< Sanji-Kun, a cosa stai pensando >
Sanji sorrise, senza staccare l'orecchio dalla pancia leggermente gonfia di Nami mentre lei gli accarezzava dolcemente il collo.
< Penso che sarà bellissima la nostra vita quando saremo in tre  > .

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Capitolo 6
*** 6. ***


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Nami adorava guardare la schiena di Sanji, le piaceva guardarlo sopratutto mentre cucinava perchè lì era sempre di spalle.
La schiena di Sanji era grande e Nami sapeva che poteva sempre ripararsi dietro di essa.
Come quando aveva paura, si nascondeva sempre dietro lui, poteva scegliere Rufy o Zoro, ma no, lei si sentiva protetta solo dalla schiena del cuoco.
Come a Thriller Back, o nella foresta quando aveva paura degli insetti, anche se Sanji come lei aveva la sua stessa paura, l'aveva protetta lo stesso con la sua schiena.
< Nami-San, c'è qualcosa che non va? >
Sanji aveva smesso di cucinare per guardarla brevemente, la navigatrice si rese conto di averlo fissato a lungo, la matita che aveva tra le mani per disegnare la sua cartina era rimasta ferma a mezz'aria.
Arrossendo gli rispose in imbarazzo.
< Sto bene, continua a cucinare >
< Sicura? >
< Si, cucina >.
Gli disse calma, Sanji allora le ridiede le spalle e continuò il suo lavoro, si fermò quando sentì la matita di Nami finire a terra e due braccia circondarlo per la vita.
Nami posò la testa sulla schiena di Sanji e chiuse gli occhi, tremando gli disse semplicemente:
< Non dire niente, Sanji-Kun >.
Allora Sanji riprese il suo lavoro, incredibilmente era riuscito a trattenersi dal non urlare per la gioia, anche se dentro di se stava scoppiando per la felicità.
Non volle allontanare il calore che aveva scaturito quell'abbraccio.
Dal canto suo, Nami era davvero felice, Sanji era rimasto serio senza fare lo scemo come al solito, permettendole di capire quando quella schiena potesse essere  così confortevole.

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Capitolo 7
*** 7. ***


Nami sorrise soddisfatta per il suo operato.
Mise la torta di panna e pere sul tavolo ed uscì dalla cucina, si preoccupò di chiuderla in modo che Rufy non ci entrasse dentro e rubasse il suo lavoro.
Quando entrò in camera dei ragazzi, per fortuna trovò solo Sanji che stava di spalle alla porta.
Muovendosi come un gatto e senza farsi sentire, provò a mettergli le mani avanti agli occhi, ma lui si accorse ancor prima della sua presenza.
< Nami-San, non dovresti entrare nella stanza dei ragazzi, sono sicuro che non sono un bel vedere >
Le disse voltandosi e mettendole le mani dietro la schiena, Nami sorrise, in effetti era disordinata, sopratutto la parte dove dormivano Rufy ed Usop.
Incredibilmente, l'unico letto ben in ordine era proprio quello di Sanji.
< Vieni con me >
Gli disse lei sciogliendo quel semi abbraccio, Sanji la seguì felicemente e sorridendo entrarono insieme in cucina, non si aspettava che lei lo portasse proprio lì.
< Sanji ho fame >
Urlò Rufy entrando improvvisamente in cucina.
< Non ora babbeo >.
Urlò Nami cacciandolo dalla cucina, Robin le fece cenno di scusarla se per sbaglio l'aveva fatto entrare in cucina, le promise che sarebbe stata più attenta.
Rimasti di nuovo soli, Nami fece sedere Sanji e gli mostrò la torta, le guance avevano preso a tingersi di rosso, mentre uno strano calore invadeva il suo corpo.
Prese una forchetta e tagliò un pezzo di torta, lo avvicinò alle labbra del suo cuoco.
< Allora, ti piace? Volevo fare qualcosa di carino per te e... >
Sanji abbracciò Nami stringendola forte, la fece sedere sulle sue gambe e la baciò.
< E' buonissima, ti dispiace se ne mangio ancora? >
< L'ho fatta per te >.
Disse lei guardando a terra mentre Sanji continuava a mangiare la torta, fino all'ultima briciola, ignara del fatto che Sanji aveva mentito, la torta non aveva nessun sapore e forse era anche un pò salata, ma per Sanji, quella torta era la migliore che avesse mai mangiato in vita sua.

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Capitolo 8
*** 8. ***


Sanji aveva appena finito di fare la spesa, quella sera a cena avrebbe preparato alla ciurma qualcosa di molto buono e sfizioso.
Sarebbero dovuti ripartire a minuti, quindi era in tempo per prendere un regalo a Nami e Robin.
Qualcosa tipo un gioiello, o qualche fiore.
Anzi, per Robin un bel mazzo di fiori, per Nami avrebbe cercato un bellissimo intimo di pizzo da indossare nelle serate più bollenti.
< Così forse capirà anche lei di amarmi  e mi bacerà e mi dirà che vuole avere una famiglia e... Ah, ma quella è Nami >.
Sanji frenò i suoi bollenti spiriti notando la ragazza dei suoi pensieri ferma avanti ad un negozio, un uomo le stava prendendo la mano, bastò quella visione per far infuriare il cuoco che prese a correre verso i due.
< Ah ma che bella coppietta >
Urlò arrivando con il calcio già carico. 
< No Sanji-Kun quello è solo il...Commesso >
L'uomo in questione, non riuscì a mettere bene a fuoco la visuale, che all'improvviso un piede di Sanji gli finì dritto in faccia facendolo entrare nel negozio.
Nami tirò Sanji per un braccio senza parole.
< Ma che ti è preso, mi stava solo facendo provare un profumo...E poi so badare a me stessa >
< Profumo? >
Sanjì guardò l'insegna del negozio riconoscendola subito, era proprio una profumeria, e aveva rotto quasi tutti i cosmetici che si vendevano dentro.
< Ovviamente risarcirai i danni >.
Sanji guardò Nami, sembrava infuriata, così decise che non sarebbe scappato, avrebbe risolto il problema da uomo.
Nami lo aspettò per poco, ma quando lo vide uscire gli diede le spalle e si avviò verso il porto.
< Dai Nami, aspettami...Scusa non volevo distruggere il negozio, ne rompere i denti al commesso...Mi spiace, ho pagato tutto e... >
< Per le vostre bravate, rimaniamo sempre a secco di soldi ! Sanji siete i soliti esagerati, persino tu, potevi pensarci prima di tentare di ammazzare qualcuno, mi piaceva anche quel profumo >.
Nami sospirò indignata, era la prima volta che trovava un profumo così buono, e anche la prima che provava a comprarne uno in realtà.
Poi Sanji, le prese un braccio e la fece appoggiare con la schiena ad un muro, le braccia di lui finirono dietro la sua testa, entrambe ben salde al muro bianco, lei cercò di non guardarlo ancora arrabbiata.
< Perdonami >
< Uff...E va bene, tanto sono abituata alle stranezze di voi ragazzi >.
Disse riferendosi anche al resto della ciurma, Sanji poi le mostrò una busta, gliela consegnò felice.
< Era l'ultimo rimasto intatto, l'ho comprato per te. Anche se ho dovuto strapparlo dalle mani di un signore >
Le disse lui.
< Provalo, sono sicuro che il destino voleva questo profumo per te, perchè solo ad una donna bella come te starà bene >
Nami arrossì immediatamente.
< Sanji-Kun, ma che dici >.
Titubante, prese il profumo dalla busta e insieme vide un bigliettino, Sanji aveva fatto scrivere qualcosa "Scusami, ma la gelosia ti fa vedere cose che non esistono. Spero potrai scusarmi, magari con un bacio piccolo piccolo?"
Il solito Sanji, ci aveva fatto disegnare anche dei cuoricini intorno alla scritta.
< Baka, sei proprio uno stupido Sanji-Kun >.
Nami si alzò con la punta dei piedi per baciargli la guancia, al contatto con le sue labbra, la pelle di Sanji divenne subito rossa.
< A-Allora hai capito di amarmi Nami-San, ora possiamo sposarci e avere dei figli e fare l'amore tutte le notti e... E... N-Nami-San, perchè stai alzando quel pungo pericolosamente verso di me, perchè mi guardi in modo così minaccioso? >
< Non esagerare Sanji-Kun >.
Urlò Nami dandogli un pugno talmente tanto micidiale, da farlo volare fino alla Sunny.
Anche se dentro di se, Nami aveva il cuore nel caos, e quel biglietto che Sanji le aveva scritto, sarebbe diventato il suo tesoro più prezioso.

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Capitolo 9
*** 9.0 ***


Sanji aveva posato una tazza di the sul comodino di Nami, si era chinato a baciarle la guancia ed era uscito per raggiungere la cucina.
Quel gesto, che lui le dedicava ogni mattina, era il buongiorno per la sua navigatrice.
Quando Nami aprì gli occhi, subito dopo che la porta si era richiusa, prese il the che Sanji le aveva portato, vi era anche un bigliettino, con la scritta ( Ti ).
Non capiva, ogni mattina da quando si erano conosciuti, lui le aveva portato sempre una tazza di te, lei faceva finta di niente, faceva finta sempre di dormire per non dargli false speranze, anche se ormai quella piccola quotidianità era per lei la spinta per svegliarsi di buon umore.
Ma proprio non capiva quei bigliettini.
Nami raggiunse la cucina, ancora con quel bigliettino tra le mani, così sperò di trovare Sanji da solo.
Sfortunatamente, non fu così, al tavolo in cucina vi erano seduti tutti i loro compagni, Robin sorseggiava una tazza di caffè caldo, seduta accanto a Zoro che ricambiava i suoi sorrisi.
Rufy che come al solito s'ingozzava e sporcava il pavimento tanto da far infuriare Sanji perchè poi avrebbe dovuto ripulire lui.
Gli altri invece, scherzavano come al solito tra di loro, anche con il cibo, lo facevano di nascosto perchè Sanji si sarebbe infuriato ancora, visto che con il cibo non si gioca.
Nami si soffermò a guardarlo mentre posava l'ennesimo piatto avanti agli occhi affamati del loro capitano, aveva indossato una maglia aderente nera quella mattina, al pantalone anch'esso nero pendeva una catena.
Quella mattina, Sanji sembrava diverso dal solito.
< Ehi Nami, non  ti siedi con noi? >
< No, ho già fatto colazione >.
Rispose mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, quel gesto non passò inosservato agli occhi di Sanji che iniziò a guardarla quasi con desiderio, ma si dovette calmare, prima di finire come al solito steso a terra e grondante di sangue che gli fuoriusciva dal naso, così per controllarsi e placare i bollenti spiriti, riprese a cucina, l'unica cosa che gli teneva la mente a bada.
< Sanji, dopo posso parlarti >
< Okay Nami-San >.
Le disse con tono di adorazione, Nami improvvisamente sentì il cuore fare un sussulto, strano, perchè Sanji le faceva quell'effetto ultimamente, non lo capiva, come non capiva il desiderio di sentire ancora la sua voce nominare il suo nome.

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Capitolo 10
*** 9.1 ***


Nami era rimasta con Sanji in cucina, era ostinata a scoprire cosa fossero quei biglietti.
< Allora Nami-San? >
< Mi chiedevo, la mattina tu vieni a portarmi la colazione...E mi lasci sempre questi bigliettini >
< Si, ne abbiamo già parlato e ti ho chiesto di non gettarli. Spero non l'abbia fatto >.
Nami scosse la testa, all'inizio voleva farlo, ma poi la curiosità aveva preso il sopravento.
< Li hai letti ? >
< Si >
< Hai notato qualcosa di strano in quei biglietti >
Le domandò guardandola negli occhi, si perse per un attimo nella profondità dei suoi occhi prima di rispondergli.
< Niente >
< Allora, dovresti leggerlo con più attenzione >.
Disse Sanji sorridendole, prese un'altro bigliettino e de biscotti, glieli posizionò avanti agli occhi e uscì dalla cucina.
Nami lo prese, vi era scritto il punto di domanda e messo tra parentesi.
Nami iniziò ad unire alcune frasi, anche se non avevano alcun senso.
Uscì a prendere il sole accanto a Robin.
< Cosa leggi Nami? >
< Umh...Non lo so nemmeno io >.
Le rispose spiegandole dei biglietti, le mostrò quelli che aveva unito.
< Oh, capisco. Sembra un messaggio...Ma mancano alcuni per caso ? >
< Penso di si >
< Prendili,e uniscili. Se vuoi posso aiutarti >.
Nami fece come l'amica le aveva detto, entrò in camera e prese tutti i bigliettini che aveva nascosto nel comodino accanto al letto.
Insieme a Robin avrebbe trovato una soluzione, forse.
< Vediamo...Oh...Capisco, bene Nami, devi capire da sola >.
Robin si alzò dalla sedia, lasciando l'amica sola con quei foglietti.
< Come, te ne vai così? Senza dirmi niente >.
Robin le sorrise, raggiunse nuovamente Zoro e gli disse qualcosa nell'orecchio, lui sorrise guardando poi Nami.
Così, la navigatrice si era trovata sola a dover risolvere quel quesito.
< Che fai di bello Nami? >
< Ah Rufy.. Nulla, sto solo cercando di...Ehi, non leggere >.
Disse Lei coprendo con le mani i fogliettini, conoscendo Sanji poteva aver scritto qualcosa di sconcio.
< Tutto bene Nami >
< Si, tutto bene ? >.
A loro si aggiunsero anche Usop e Choper, incuriosito da ciò che Nami stava facendo, così la navigatrice presa alle strette e molto imbarazzata, visto che era una cosa sua e di Sanji, prese a pugni i compagni, tranne Chopper.
< perchè hai picchiato solo noi >.
Si lamentarono, mentre Sanji si avvicinava con un bicchiere di aranciata per lei.
< Ho preparato un succo, ti farà bene è pieno di vitamine >
< Grazie Sanji-Kun, aspetta...Hai un altro bigliettino per me? Puoi spiegarmi, non capisco. Aiutami almeno >.
Il cuoco le sorrise, si sedette accanto a lei sulla sedia e prese il quaderno piccolo dove Nami aveva unito le frasi.
< Credo che non riesci a notare la diversità nelle parole...Ho messo le parentesi per quelle importanti, quelle che dovresti unire e leggere >.
Nami tornò subito con gli occhi sul quaderno, posizionò anche l'ultimo messaggio '' Buongiorno Nami-San, sei sempre bella quando dormi, vorrei averti accanto al mattino appena mi sveglio, quindi Nami, spero che anche tu mi amerai come io amo te. Si, Ti amo e voglio sposarti ''
Nami arrossì, guardò il cuoco anche lui molto imbarazzato, poi prese un foglio, scrisse qualcosa e lo diede a Sanji.
Sanji lesse '' Si - No - Forse - Ni '' Nami aveva messo una X sulla prima opzione, non ci volle molto prima che Sanji capisse cosa si riferiva quel Si, guardò Nami mentre si allontanava, ma prima di farlo, gli lanciò un occhiolino, Sanji divenne rosso ed iniziò a ridere da solo come un ebete.

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Capitolo 11
*** Extra-I ***


Reiju guardava suo fratello mentre si aggiustava il colletto della camicia, era emozionato e lei non capiva neanche il perchè, visto che stava per sposarsi.
< Sanji, perchè sei così felice? >
< Perchè sono innamorato >
< Ma tu non volevi sposarti >
< Si, ma con Puding...Invece Nami la amo >.
Reiju gli sorrise, era bello vederlo felice, anche se il loro non era un matrimonio voluto da entrambi, Nami aveva deciso di sacrificarsi e sposare Sanji solo per farlo tornare nella ciurma, ma questo Sanji lo sapeva.
< S'innamorerà di suo marito >.
Diceva lui, sperava, ma se non succedeva ?
Eppure, quando Nami giunse all'altare, sembrava avere una luce diversa negli occhi, forse vedersi vestita con un abito da sposa, con qualcuno che di certo poteva fidarsi, le aveva cambiato il modo di v edere le cose.
 
Quando Nami raggiunse Sanji, il prete iniziò con il suo sermone sull'amore e robe simili.
Certo, una volta sposati sarebbero tornati a navigare insieme come una volta, lei poteva far finta di niente.
Anche se qualcosa non le quadrava, quando era stato detto '' Se Sanji sposa un'altra, potrà essere libero dal matrimonio combinato con Puding '' Così lei, si era proposta subito per salvare l'amico.
Arrivato il fatidico Si di Sanji, il prete che doveva sposarli si rivolse a lei, Nami sentì il cuore in subbuglio, era arrivato il suo momento, ma qualcosa dal cielo, giunse vicino a loro.
< Mi spiace interrompere i piccioncini. Ma devo effettuare una vendetta, quindi il matrimonio viene rimandato >
Urlò un energumeno afferrando sia il prete che il ragazzo che aveva con se l'acqua benedetta.
< Ehi >
Sanji si mise avanti a Nami in quel momento, vide il prete volar via con lo sconosciuto.
< Aspetta >.
Subito decise di seguirlo, il resto del gruppo si limitò a guardare l'amico correre fuori dalla chiesa con Nami che lo seguiva.
< Sanji-Kun, non andare solo >.
Mentre i due, uscivano per cercare di salvare il povero prete, Reiju si sedette accanto a Franky e Chopper.
< Speriamo non si facciano male >
< Già, andiamo ad aspettarli fuori >.
Disse Rufy intromettendosi nel discorso e uscendo con i suoi amici nella speranza di rivedere presto Sanji e Nami.
 
Sanji aveva preso un cavallo per seguire il rapitore, sembrava davvero molto arrabiato e Nami che si era stretta a lui dietro alla sella, si chiedeva il perchè.
< Sanji, ma che ti prende >
< Ha rovinato il matrimonio >
< Ma Sanji... >
< Ci tenevo che la cosa funzionasse >.
Urlò stringendo le redini, Nami arrossì sentendo quella confessione, e si strinse ancora di più a lui.
< Lo vedo...Nami, prendi queste okay? >
La navigatrice, si ritrovò a tenere in mano le redini mentre Sanji con un salto e calciando l'aria, volò fino al suo nemico.
< Ehi tu, hai rovinato il mio matrimonio >
< Ho detto che mi spiace, ma devo vendicarmi >
Urlò lui, Sanji non lo ascoltò e il suo copro divenne di fuoco, con un calcio fece finire in mare il suo nemico, prese al volo il prete e il ragazzo che era con lui per ritornare da Nami.
< Mi spiace, siete sposati solo per metà ora >
Disse il prete guardando i due, Nami si era avvicinata per assicurarsi che Sanji stesse bene.
La navigatrice, decise di chiedere al prete di finire il matrimonio, in quel momento ma Vennero  raggiunti da Reiju.
< Sanji, non c'è più bisogno che vi sposiate. Puding è stata promessa sposa ad un altra famiglia >.
Quelle parole, non fecero felici il cuoco ma neanche alla navigatrice.
< Ah...Che peccato, allora Nami-San niente più matrimonio >.
Le disse dispiaciuto, Nami divenne rossa e si alzò in punta di piedi per baciarlo sulla guancia.
< Sarà per la prossima volta >
Gli disse facendogli l'occhiolino.
 
Da lontano, la ciurma di cappello di paglia, aveva assistito alla scena, e Zoro vedendo l'amico diventare rosso e rimanere fermo come uno stoccafisso, esclamò < Che scemo, poteva approfittarne ora e chiederle di sposarlo >
< Oh, non sapevo che tu tifavi la coppia SaNami >.
Disse l'archeologa giungendo alle sue spalle con Chopper, il tramonto era appena sorto.
< Bhe... E' solo che almeno così non saremo più stati costretti a vedere Sanji roteare ed emanare cuoricini per tutta la Sunny >
< Ahahah si, hai proprio Ragione... Ma chi non tifa per loro due ? >
Domandò Chopper mostrando un cartello con scritto #SaNami.
Tutta la ciurma rise, anche loro con in mano quei cartelli comparsi da chissà dove.
 

Note fine capitolo : Okay, avrete notato che questo è un capitolo DEMENZIALE, Vi spiego perchè: E' solo frutto di un sogno che ho fatto questa notte ( Ebbene si, io mi sogno Sanji e Nami la notte >///< ) Così ho deciso di scrivere quello che ricordavo, ad esempio, la parte dove Franky Reiju e Chopper, perchè sembrava una famiglia felice visto che nel sogno erano di schiena e neanche si vedevano bene, poi la parte di Zoro.

Ecco, quella l'ho un pochino cambiata, perchè nel sogno Zoro era palesamente geloso di Nami, e visto che io tifo #SaNami ho cambiato la sua reazione. Era un Extra, quindi non doveva neanche esistere, e chissà se in futuro non capiteranno altri Extra Demenziali :P

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Capitolo 12
*** 10. ***


Sanji guardava sua figlia come ogni padre  guarda il proprio bambino, solo che ad oggi la sua prima figlia aveva quattordici anni, e non si sentiva una bambina piccola.
Il cuoco, nonostante la gelosia, nonostante la voglia di picchiare quel ragazzo che le stava sempre attorno, aveva deciso di seguire il consiglio di sua moglie < Sanji-kun, ricorda che tu sarai sempre l'unico uomo più importante per nostra figlia, anche se ora è innamorata del figlio di Zoro >.
Al pensiero, Sanji tagliò con foga la carne che aveva in mano.
< Se quello prova a metterle le mani addosso io... Aaah la mia bambina, solo il tuo papà può abbracciarti e baciarti... >
Sanji iniziò a piangere come se avesse appena affettato dieci cipolle mentre Nami lo guardava intenerita.

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Capitolo 13
*** 11. ***


Quando veniva chiesto ai figli di Sanji e Nami  cosa fosse l'amore, i loro occhi innocenti, si giravano a guardare istintivamente la mamma e il papà mentre ballavano al centro della Sunny, con Brook che suonava la loro canzone, quella che ricordava loro il primo bacio.

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Capitolo 14
*** 12. ***


Nami ultimamente, aveva avuto la testa altrove, Sanji le era entrata nel cuore, nei suoi sogni e nella mente.
Non passava giorno, che non pensasse almeno un pò a lui.
Ecco perchè, quando quella mattina, verso le undici e mezzo, Nami era arrossita violentemente quando Sanji le si era avvicinata.
Il cuoco le mise entrambe le mani sulle spalle, era preoccupato per lei, voleva solo chiederle come stava.
< Nami-San >
< S-si dimmi Sanji-Kun? >
La navigatrice, provò a restare calma, ma inevitabilmente iniziò a balbettare.
< Mi chiedevo...Ecco, vorrei sapere se tu... >
Nami iniziò a farsi mille domande, se lui le stava chiedendo di stare insieme? Magari le stava facendo una proposta indecente come al solito.
Ma Sanji non le disse nulla, rimase a fissarla come se stesse trovando le parole giuste.
< Ehi Nami, stai bene >
Quando una voce giunse all'improvviso alle sue spalle, Nami si fece prendere alla sprovvista e rispose senza pensarci < SI SANJI-KUN  >.
Disse arrossendo come non era mai successo, Sanji la guardò confuso, Non aveva detto niente lui, mentre Zoro che era alle sue spalle si vide arrivare un pugno dritto in faccia.
< E' tutta colpa tua Sanji-Kun >.
Urlò poi contro Sanji e prendendolo a schiaffi, mentre lui ignaro, le chiedeva cosa avesse fatto questa volta, ma era felice di vedere Nami che stava bene.
< Ma io che ti ho fatto, ero venuto a chiederti se stai bene visto che Robin era preoccupata per te...Ah sopracciglio a ricciolo, scommetto che è colpa tua, stavi facendo il solito pervertito e ci ho rimesso io >
< Cosa, ma non dire fesserie stupida testa d'alga >.
I due iniziarono a litigare, come al solito,  anche se Sanji si chiedeva cosa volesse dire quel Si, a cosa stesse pensando la sua navigatrice del cuore.

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Capitolo 15
*** 13. ***


Paura, era quello il sentimento che Nami sentiva ogni volta che vedeva Sanji lanciarsi in un combattimento, sapeva che era forte e non doveva preoccuparsi, ma se solo vedeva un pò di sangue addosso, il cuore le moriva dentro.
Per fortuna, dopo ogni combattimento, quando le sue braccia la stringevano con amore, Nami tornava a sentire solo il sentimento che provava per lui, e quella paura così sciocca spariva subito.

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Capitolo 16
*** 14. ***


Nami spinse Sanji contro la porta della cucina, prima di entrarvi dentro si lasciò trasportare dall'istinto e dalla troppa voglia di baciarlo, Era pronta come ogni sera, darsi a lui completamente.
Ma quando socchiuse di poco la porta della cucina, i suoi occhi videro ciò che non avrebbe mai voluto vedere.
< Che ti prende Nami-San >
< Emh..Che ne dici se questa notte lo facciamo nella stanza dell'acquario, è più romantico >
Lui la seguì sorridendole, certo il divano sarebbe stato anche più comodo del pavimento della cucina, le prese la mano e senza troppe altre parole, iniziò a correre con lei verso la loro meta, quasi in  trepida attesa, non potendo più aspettare oltre, doveva farla sua e subito.
 
Il mattino dopo, Nami e Robin s'incontrarono avanti la porta della loro stanza, entrambe in imbarazzo.
< Robin, la prossima volta tu e Zoro chiudete la porta a chiave, poteva vedervi chiunque..Non dirò niente, tranquilla >
< Okay, ma la prossima volta, chiudetela anche te e Sanji, manterrò anch'io il segreto >.
Le disse, entrambe arrossirono prima di iniziare a ridere divertite.

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Capitolo 17
*** 15. ***


Nami amava la neve, quando nevicava la Sunny si ricopriva di bianco, sembrava tutto così magico e romantico.
Amava la neve, perchè quando si fermava a guardarla, Sanji le appariva improvvisamente alle spalle e le metteva la sua giacca per coprirla < Prenderai freddo >.
Le sussurrava nell'orecchio, poi insieme facevano qualche pupazzo di neve insieme e casualmente le loro mani si toccavano.

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Capitolo 18
*** 16.0 ***


Ora sono proprio sicura, nella mia pancia c'è un'altra vita, che si nutre a vive grazie a me.
Volevo in realtà, darti via o non darti mai alla luce perchè saresti esposto a troppi rischi e non è giusto, ma ora che ti sento, che sento qualche tuo movimento mentre dormo, forse perchè vuoi tenermi sveglia, o vuoi che ti accarezzi e che ti parli, in questo modo ho capito che sei già  importante per me, anche la zia Robin si è già innamorata di te, dice che non vede l'ora di vederti.
Sono tre mesi che ti nascondo, e tra poco, secondo Chopper al quale ho chiesto di tenere il segreto, inizierai a farti vedere, ci saranno cambiamenti evidenti nel mio corpo.
Ed io ho paura, tanta Paura piccolo mio, perchè quando lo diremo a papà non saprò se sarà contento, ma non perchè non ti vuole, sappi che il tuo papà è la persona migliore al mondo, anche migliore di me, ma sono sicura che sapremo farci perdonare, ora ho bisogno di forza, aiutami tu piccolino.
Ma non sarà felice di sapere che io volevo rinunciare a te, a suo figlio.
Ed ora, che sono così vicina a lui, per la prima volta mi tremano le gambe, ho paura amore mio, ho paura che tuo papà possa odiarmi per questo, per averti nascosto a lui.
< Sanji-Kun, devo dirti una cosa importante, promettimi che non sarai arrabbiato con me >.

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Capitolo 19
*** 16.1 ***


Nami oggi è venuta da me per dirmi che dentro di lei c'è una nuova vita, ed io ne sono il padre.
Mi sono subito incuriosito da come possa essere successo, so benissimo come si fanno i figli, ma noi abbiamo avuto un unico rapporto d'amore, ed è stato tre mesi fa.
< Avevo paura Sanji-Kun, e per questo all'inizio avevo pensato di non dirti niente, per poi abortire alla prossima isola. Ma le forze mi sono venute meno e ho rimandato per tre mesi, così ora che lui o lei si muove dentro me, so che non potrò mai rinunciare a stringerlo tra le mie braccia >
Sono rimasto in silenzio, ho fato alcuni conti, tre mesi che mi tiene nascosto mio figlio.
< Ho paura anche a metterlo al mondo, noi viviamo costantemente in mezzo ai pericoli, e per questo volevo dargli una vita migliore, lasciandolo a qualche famiglia felice che non gli avrebbe fatto mancare nulla...Ma sono sicura che non potrò mai fare una cosa del genere, quindi Sanji non chiedermi di rinunciare a mio figlio, anzi nostro figlio >.
Le sue parole mi sono subito entrate dentro, mi avevano colpito, io mai avrei pensato di dirle di rinunciare al nostro bambino, anche se so benissimo dei pericoli che ci sono in mezzo al mare.
< Non gli succederà niente, ricorda che suo padre è un tipo fortissimo Nami-San >.
Ho rassicurato così la tua mamma, che sappi, sarà la mamma più brava al mondo, e forse io sarò il papà più sbagliato che tu possa avere.
< Non voglio dargli il mio cognome, mi fa paura anche solo nominarlo...Vinsmoke >.
Dico con disprezzo.
< Ma non posso rinunciare a lui, so che tu non mi ami e che quella notte hai considerato tutto un errore, ma permettimi di crescerlo, voglio fare con lui le cose che non ho potuto fare con mio padre, voglio crescerlo con amore come avrei voluto io da Jaiji >.
Dico, mi farà male non essere mai amato da Nami, ma vederti negli occhi, mi ricorderà che la cosa più bella è nata grazie a me e a lei.
< S-Sanji-Kun, non è vero che quella notte è stato un errore. Avevo così paura che tu potessi odiarmi ed invece...Mi spiace se dopo quella notte sono stata così odiosa nei tuoi confronti, ma non capivo più i miei sentimenti >
< Ed ora Nami-San ? Li hai capiti >
< Vorrei solo una conferma >
Mi risponde avvicinandosi, le sue mani piccole e calde sono sulle mie spalle prima che le nostre bocche si tocchino.
Sono sicuro, che dentro la pancia della mamma, in silenzio  Ci starai guardando, e sarai felice per questo amore appena nato dal quale hai ricevuto la vita.

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Capitolo 20
*** 17. ***


Quando faceva il turno di guardia, Sanji amava guardare le stelle.
Perchè Immaginava il viso di Nami ogni volta che ne vedeva una luccicare e riflettere nel mare.
< Sanji-Kun, prenderai freddo senza giacca >
La voce della navigatrice fece voltare il cuoco, era vero, si era scordato la giacca in cucina, e lei gliela stava porgendo.
Nami sorrise, aveva un sorriso capace di illuminare quella notte.
Senza rendersene conto, Sanji si soffermò a guardarla.
< Perchè mi guardi così, Sanji-Kun? >
< Perchè mi sono reso conto, che la stella più bella e più luminosa, è proprio qui vicina a me >.
Le disse avvicinandosi per prenderle la mano, Nami arrossì e stranamente quella sera, non fu in grado di picchiare Sanji come avrebbe fatto di solito.
Anzi, sentì persino di essere felice accanto a lui.

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Capitolo 21
*** 18. ***


Nami adorava disegnare le sue cartine all'aria aperta, a volte, infatti, quando sulla Sunny tutto taceva, ed erano momenti rari, andava a disegnare sotto l'albero dei mandarini perchè quello era il suo posto preferito.
Puntualmente Sanji le portava qualcosa per distogliersi un attimo dal suo lavoro, ricordava ancora, quando il cuoco quasi goffamente portandole una spremuta, gliela aveva rovesciata sul suo lavoro, allora non bastò chiederle cento volte scusa, ma passò quasi più di un mese prima che lei gli perdonasse di aver rovinato la sua cartina.
< Sanji-Kun, perchè quando disegno le mie cartine vieni sempre a farmi compagnia ? >
Chiese incuriosita, quando vide Sanji sedersi accanto a lei, tenendo a debita distanza il liquido che era nel bicchiere, aveva imparato una fondamentale lezione.
< Perchè amo vederti disegnare, sei tanto concentrata nel tuo lavoro che neanche ti rendi conto di quando bella sei ai miei occhi >.
Lei sorrise, per la prima volta le sue parole sdolcinate, non le avevano dato alcun fastidio, anche perchè pensandoci bene, anche lei provava un certo effetto quando vedeva Sanji in cucina.
Era tanto concentrato nel suo lavoro, che non si accorgeva quando Nami si soffermava a spiarlo o a guardarlo, perchè sembrava l'uomo più bello del mondo ai suoi occhi.
Nami gattonò accanto a lui per stargli vicino, riprese il suo lavoro mentre le loro mani si sfiorarono timidamente.

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Capitolo 22
*** Extra2.0 ***


Nami si chiedeva spesso cosa aveva spinto Sanji  ad innamorarsi di lei, più e più volte lui glielo aveva ribadito, le aveva fatto La corte, magari regalato un fiore per farle capire che i suoi sentimenti erano veri.
Per questo motivo, Nami si era decisa a chiedergli cosa di lei l'aveva fatto innamorare.
< Mi chiedi cosa mi ha fatto innamorare Nami-San ? Ebbene... Dal primo giorno che ti ho vista ad esempio, i tuoi occhi mi sono entrati nel cuore la tua voce e la tua risata, mi hanno fatto battere il cuore, ho sentito il corpo tremare dall'emozione per te .. Mi sono innamorato delle tue mani quando mi picchiano, non mi fanno male ma riesco a sentirne il calore della tua pelle, mi sono innamorato del tuo profumo. Insomma Nami tutto di te mi ha fatto innamorare e non posso farci niente, ogni giorno c'è qualcosa che mi fa perdere la testa >
E furono quelle parole a far innamorare poi Nami, ma questa fu tutta un'altra storia

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Capitolo 23
*** 19. ***


< Sanji-Kun, ho detto basta >
< Ma Nami-San io... >
< Nami-San un corno, quande volte mi vuoi ancora chiedere perdono? >.
Nami si girò a fronteggiare l'amico, erano appena scappati da Big Mama e Sanji, neanche il tempo di tornare sulla loro nave, aveva preso a chiederle scusa innumerevoli volte.
Ormai erano passati sei giorni e lui continuava a invocare il suo perdono.
< Sto bene, sei perdonato. Okay? >
< Dimostramelo >
< Come faccio ? >
< Dammi un bacio >
Le disse sorridendole, Nami arrossì caricando un pugno che sarebbe poi finito dritto sulla sua faccia < Che ti salta in mente di dire >
< Nami aspetta, cos'hai capito ? Intendevo un bacio piccolo, sulla guancia >.
Nami se possibile si fece ancora più rossa, aveva equivocato tutto o forse dentro di se avrebbe voluto davvero dargli quel bacio sulle labbra.
< Uff... Basta che dopo la smetti e te ne vai >.
Sanji le sorrise annuendo, così lei chiuse gli occhi e si avvicinò timidamente alla sua guancia, quando gli riaprì Sanji sembrava quasi pronto ad urlare per la gioia, così lei gli mise una mano fra i capelli.
< Va bene ora ? >
< Un'altro? >
Chiese lui andando incontro all'ira di Nami, ma quel gesto la fece sorridere, così decise di accontentarlo di nuovo.
Sanji vedendola farsi vicina, ne approfittò per girare la testa e baciarla finalmente sulle labbra, non gli importava se dopo Nami l'avrebbe picchiato, o fatto pagare con i soldi, quel bacio valeva più di tutto.
Così, quando Nami presa di sorpresa si ritrovò le labbra del cuoco sulle sue, l'unica cosa che riuscì a fare fu tirargli un pugno < Mi fidavo di te, pervertito >.
Urlò notandolo comunque felice, Nami girò i tacchi tornando nella sua cabina, non voleva che Sanji si rendesse conto delle sue guance tinte di rosso o che sentisse il battito del suo cuore che stava impazzendo nel petto.
Nami si toccò le labbra, ancora scossa da quel bacio, ma un lieve sorriso si formò sulle sue labbra, mentre l'altra mano si posava sul suo cuore che non voleva più fermarsi.
< Stupido Sanji-Kun >.

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Capitolo 24
*** 20. ***


Nami sapeva che dopo quei due anni passati lontani, avrebbe ritrovato i suoi amici cambiati.
Per questo, pensando di rivedere Sanji dopo tutto quel tempo le faceva uno strano effetto.
Era convinta che fosse cambiato, cresciuto e magari avrebbe smesso anche con le sue stupide moine.
Si chiedeva come fosse diventato.
Quando lo rivide per la prima volta, quasi stendeva a credere che era lui, i capelli leggermente più lunghi da com'era prima, si era fatto crescere anche il pizzetto un pochino di più rispetto a prima, sembrava persino più bello.
Era serio, aveva sorriso a tutti e stava fumando come al solito, ma quando i loro sguardi s'incrociarono, il solito Sanji venne a galla.
Probabilmente, anche lui aveva pensato che lei era cambiata molto, cresciuta in tutti i sensi, anche di seno.
Per questo aveva preso a sanguinare fino a farsi bianco come un cencio, era inutile, Sanji non cambiava mai.
Ma per qualche strano Motivo, Nami ne era persino contenta.

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Capitolo 25
*** 21. ***


Quando una ragazza è talmente tanto gelosa, i suoi pensieri possono prendere forma, e fanno male sopratutto se si tratta di una navigatrice che spera di poter dare una bella lezione ad un cuoco.
Ma Nami non voleva ammetterlo, odiava quando Sanji faceva lo stupido con le altre ragazze, per questo A volte, lo trattava con freddezza o si fingeva infastidita in sua presenza.
Era in quei momenti che lui si rendeva conto della sua gelosia, che lei cercava di non darla a vedere Cercando di stargli lontana il più possibile.
Persino a Gran Tesoro, quando Baccarat si era presa gioco di lui facendogli credere che si era fatta male, Nami lo guardò con rabbia, ma vedendo quella sigaretta, che poco prima era tra le sue labbra cadergli nella maglia fino a farlo bruciare, le fece tornare il sorriso.
Questo, si chiama Karma caro Sanji-Kun.

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Capitolo 26
*** 22. ***


Zef guardava Sanji mentre era concentrato nella sua cucina, dopo essere riuscito a trovare L'All Blue e dimostrare a tutti che davvero esisteva un posto del genere, aveva aperto il suo ristorante per poi invitarlo a fargli visita.
Non voleva dargliela a vedere, ma era molto orgoglioso di quel marmocchio che ad oggi vedeva come un uomo.
< Ecco, spero ti piaccia >.
Gli disse Sanji posando sul tavolo il piatto da lui appena cucinato, lo lasciò solo di nuovo per raggiungere i suoi amici affamati.
Rufy continuava ad urlare di volere del cibo, nonostante accanto a lui Hancock lo stesse rimproverando per farlo rimanere composto ed in silenzio, Sanji ridendo si avvicinò a lui ormai abituato ad avere quei casinisti nel proprio ristorante.
Zef iniziò a mangiare, notando i miglioramenti del cuoco, l'allievo che superava il maestro.
< Allora Zef? Ti piace >
Domandò Nami sedendosi accanto a lui, Zef le lanciò una breve occhiata e le sorrise, si poteva notare la pancia con un piccolo gonfiore sul ventre.
< E' discreto >
Disse lui, non voleva ammettere che Sanji era addirittura diventato un cuoco migliore di lui, ma Nami capì il suo muto complimento, lo capì da come guardava orgoglioso Sanji.
La navigatrice sorrise, si toccò la pancia e chiuse gli occhi.
< Zef, io e Sanji ti abbiamo invitato per chiederti una cosa >
< Di che genere ? >
< Probabilmente il bambino sarà maschio e a noi farebbe piacere dargli il nome di una persona che per Sanji è stata come un padre...Se a te va bene, possiamo chiamarlo Zef ? >
Il cuoco cercò di non commuoversi, sapeva che poi gli angoli dei suoi occhi avrebbero mostrato delle piccole rughe.
Ma quella richiesta l'aveva davvero reso felice.
< Si, certamente, sarei onorato se il figlio di Sanji portasse il mio nome >
Nami sorrise grata.
< Hai sentito piccolino ? Ti chiamerai Zef, papà ne sarà felice >.
Disse Nami osservando Sanji che con un sorriso dolce si stava avvicinando a loro.

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Capitolo 27
*** 23. ***


Nami si chiedeva perchè si era fatta convincere da Franky e da Rufy ad ascoltare le loro storie di paura, visto che aveva il turno di guardia quella sera.
Nami si ritrovò da sola a guardarsi sempre le spalle ad ogni minimo rumore, fin quando una mano non le si posò sulla sua spalla facendola trasalire.
< Aaaaaaah >
Il suo urlò distrusse il silenzio di quella notte, e quella stessa mano si posizionò ora sulla sua bocca.
< Nami-San, sveglierai gli altri così > 
Nami si calmò subito riconoscendo quella voce e quel profumo di tabacco sulle  mani del suo aggressore.
< Sanji-Kun, cosa ci fai qui > 
Lui le sorrise, rassicurante.
< Volevo vedere se avevi bisogno di qualcosa >
< N-No sto bene >.
Mentì lei senza guardarlo, Sanji un pò deluso si girò di spalle.
< Allora buonanotte >
Ma non fece neanche due passi, la mano di Nami afferrò la sua.
< Puoi restare un po con me? >.
Sanji le sorrise,Prendendole la mano si sedette accanto, Nami poco dopo, sentendosi al sicuro si addormentò completamente abbandonandosi sul petto dell'amico, le guance arrossate a causa dell'improvviso calore che le aveva avvolto l'abbraccio di Sanji.
Mentre il cuoco innamorato, faceva il turno di guardia al posto della navigatrice.

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Capitolo 28
*** 24. ***


< Mamma come stai ? >
< Bene tesoro mio >.
Rispose la donna seduta sul suo letto, guardò il piccolo negli occhi e gli sorrise.
< Vieni qui vicino alla mamma >.
Disse la donna, il bambino sorrise e saltò sul letto accoccolandosi sul suo seno.
< Sai Sanji ? Sono felice perchè un giorno incontrerai una donna che saprà amarti tanto quando la tua mamma >
< Davvero ? Esiste una persona come te mamma >
< Oh si, tutti siamo destinati ad incontrarla >
< E tu l'hai incontrata mamma ? >.
Sola guardò suo figlio, pensò a Jajji, credeva che era lui l'uomo della sua vita, ma lui aveva rovinato ogni cosa.
< Sei tu Sanji >.
Gli disse, il bambino s'illuminò  felice per quello che la mamma gli aveva appena detto.
< Allora, tu sarai la persona che mi renderà felice per sempre >
< No Sanji, io purtroppo non ci sarò per sempre, anche se vorresti così un giorno me ne andrò >
< E dove andrai ? >
< Ora non è il momento di pensare queste cose...Ma un giorno, amerai e sarai amato, proprio come io amo te e come tu ami me >
< E me ne accorgerò ? Me lo dirai tu quando incontrerò questa persona ? >
Sola sorrise alle innocenti domande del figlio, gli accarezzò i capelli baciandolo poi sulla fronte.
< Capirai da solo quando sarà arrivata quella persona >.
 
A distanza di anni, una bambina ormai diventata donna si chiedeva se il fratello avesse trovato quella persona, ma probabilmente l'aveva trovata, e quella persona era molto vicina a lui.
Reiju sorrise quando Sanji assieme ai suoi compagni era ripartito, accanto a lui vi era Nami che sorrideva molto serena sapendo che il cuoco era ritornato con loro sulla Sunny e sopratutto sano e salvo.
 
Sanji si accese la seconda sigaretta della giornata, aveva appena finito di ripulire la cucina, era tornato tutto come sempre ed era felice, davvero.
< Sanj-Kun, che ci fai ancora sveglio a quest'ora >
< Ehi Nami-San, ero rimasto per una sigaretta >
Le rispose lui mostrandole il mozzicone che poi finì nel mare, lo guardò mentre galleggiava lentamente, quel giorno, quando era ritornato sulla Sunny con i suoi amici, Reiju gli aveva detto nell'orecchio qualcosa che non aveva da subito ben compreso. 
' L'hai trovata alla fine eh ? ' Inizialmente Sanji non aveva capito, ma ora che Nami era accanto a lui ricordò le parole della sua mamma.
' Quando la persona che ti amerà e che tu amerai con tutte le tue forze sarà vicina a te, capirai da solo '
< Ho capito Nami-San >
< Cos'hai capito ? >.
Domandò la navigatrice confusa, Sanji le mise un dito sulle labbra e sorrise < SE-GRE-TO >
Il viso di Nami si fece rosso improvvisamente.
< S-sanji-Kun? >.
Sanji le sorrise < Pensavo a Mia mamma, aveva ragione a dire che quando la persona che amerò per sempre sarà molto vicina a me, capirò da solo che è lei >
Se possibile Nami sentì il proprio cuore uscire dal petto, ma che andava blaterando così all'improvviso ? Eppure le guance si erano tinte di rosso e le sentiva anche pungere a causa della brezza con il contatto della sua pelle riscaldata.
< Prenderai freddo >
Le disse lui mettendole la sua giacca sulle spalle.
< Sanji-Kun? Mi parlerai di tua madre >
Il cuoco non le rispose, disse semplicemente di si con la testa, così la portò in cucina per prepararle qualcosa da bere e sedersi accanto a lei sulla sedia, le raccontò tutto, di quando era piccolo e cucinava per lei, di quando era caduto con il bento rovinandolo, ma che la mamma mangiava sempre con infinito amore.
Le raccontò anche di quell'ultima volta dove aveva dormito tra le sue braccia, prima che morisse, mentre lo faceva, le loro mani si strinsero l'una all'altra, mentre un po alla volta, i loro visi si facevano sempre più vicini, fin a quando i loro corpi, non divennero una cosa sola per tutta la notte.

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Capitolo 29
*** 25. ***


Spoiler Manga capitolo 857 se non avete letto non continuate questo...


" Non ti perdonerò mai per avermi fatta morire di paura "
Quelle parole Sanji non le avrebbe mai dimenticate, come non avrebbe mai dimenticato il dolore al petto che aveva sentito subito dopo.
" Ma se per farti tornare con noi, allora metterò da parte le divergenze ... E se proverai di nuovo a fare di testa tu sappi che saprò come vendicarmi "
Sanji non poteva sapere che Nami ora stava sorridendo ne poteva sentire il cuore della navigatrice battere all'unisono con il suo .

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Capitolo 30
*** 26. ***


Da quando era tornato indietro, sulla sua nave, con la sua ciurma Sanji sembrava essere cambiato.
Ma il suo atteggiamento veniva giustificato con il darli del tempo, infondo erano successe molte cose, la più grande era sapere la verità sui sentimenti di sua madre.
Mentre Sanji, se ne stava chiuso nella sua cucina, Nami iniziava a preoccuparsi visto che ancora non dava cenni di uscire, così con la scusa di prendere qualcosa da bere, decise di raggiungerlo.
Mai Nami avrebbe pensato in vita sua di trovarlo fermo con un cucchiaio di legno tra le mani, mentre guardava di fronte a se un punto indefinito e senza senso.
< Sanji-Kun? >
Nami gli mise una mano sulla spalla, gesto che una volta avrebbe fatto svenire Sanji, ma quello che vide Nami furono solo i suoi occhi spenti, irriconoscibili.
Quasi le veniva da piangere, ma non poteva are nulla se lui neanche parlava.
< Sanji-Kun, hai bruciato tutto >.
Disse Nami allarmata, mentre una piccola nuvola nere invadeva la cucina, spense velocemente il forno costringendo Sanji ad uscire dal suo trance.
Il cuoco la guardò con occhi lucidi, poi le si avvicinò e con il braccio circondò il collo della navigatrice, Nami stupida mise la sua mano sul braccio dell'amico, ma non lo allontanò come avrebbe dovuto fare.
< Non dire niente Nami-San... Solo, resta un po con me >.
Sussurrò Sanji mentre una lacrima gli rigava il volto, Nami socchiuse gli occhi < Va bene, tutto il tempo che vuoi >
'' Allora...Per sempre ''.
Le avrebbe  sussurrato con calma ma in un altro momento, Sanji avrebbe urlato e saltato dalla gioia, ma ora riusciva solo a singhiozzare come un bambino e senza vergogna tra le braccia di Nami, mentre lei che di regola lo avrebbe cacciato, ora si stringeva più a lui, sperando che solo quel gesto servisse a ridare a Sanji un poco di felicità.

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Capitolo 31
*** Una spinta ci voleva ***


Quando Sanji mise piede sulla Sunny, lasciandosi dietro tutto ciò che riguardava i Vinsmoke,  non credeva che sarebbe stato accolto con tanta felicità da parte di tutti.

L'unica persona che gli serbava rancore era proprio la persona  che  più gli importava.

Nami era rimasta in disparte a guardarlo, insicura sul da farsi, poi una mano la spinse ed in contemporanea spinse anche Sanji, i due vennero come trascinati da quella spinta, riuscirono a vedere Robin con le braccia incrociate mentre sorrideva ad entrambi.

Sia Nami che Sanji si sorrisero mentre i loro corpi si facevano sempre più vicini.

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Capitolo 32
*** Le coccole di una mamma ***


Sanji aveva solo quattro anni, era felice tra le braccia della sua mamma, si faceva coccolare, baciare sul naso, ascoltava il battito del cuore della sua mamma posando la testa sul suo petto.

Sorrideva quando le mani di sua madre gli sfioravano il viso.

 

Ad oggi, le uniche coccole che più si avvicinano a quelle della sua mamma, erano le coccole che gli regalava la sua adorata Nami quando erano sotto le coperte, nel loro letto, l'uno tra le braccia dell'altro.

E si, poteva dire di sentirsi felice come un bimbo di quattro anni tra le braccia della sua mamma.

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Capitolo 33
*** 28. ***


Sanji lesse quella lettera che aveva tra le mani non una, ma ben quattro volte.
Luffy, il suo capitano, aveva deciso di fare una piccola rimpatriata, da quando si erano divisi, con ormai tutti i loro sogni realizzati, Sanji aveva continuato a tenersi in contatto con i suoi compagni tramite lettere.
Una volta, aveva rivisto Chopper, ma solo perchè la piccola renna, ormai diventata un dottore conosciutissimo, stava passando proprio avanti al ristorante di Sanji per raggiungere il villaggio dove vi era una bambina che sembrava destinata a morire a causa di una brutta malattia.
Quando Chopper si fermò da lui per un saluto, aveva fissato il cartellone con il nome del ristornte di Sanji per quasi dieci minuti, prima di entrare e salutarlo come si deve.
Dopo di allora, Sanji non aveva rivisto più nessuno, e conservava bene i ricordi di quell'ultima sera assieme ai suoi amici.


Erano tutti stranamente silenziosi, l'idea di separarsi e di andare ognuno per la propria strada non piaceva a nessuno.
Ma era anche vero, che molti di loro dovevano mantenere delle promesse.
Usop doveva tornare dall'unica ragazza che credeva alle sue bugie, Brook dalla sua amica Levon e così via.
Luffy aveva deciso che dopo aver raggiunto il suo scopo, dopo aver trovato il tesoro del Re dei mari ed essere diventato ricco, avrebbe diviso con i suoi compagni anche la sua parte di denaro, così da rimanere senza niente.
Con stupore, tutti avevano chiesto il motivo e lui sorridendo, aveva semplicemente risposto che non gli servivano i soldi, ma solo i ricordi di tutto quello che avevano passato assieme, e poi aveva deciso di continuare a navigare anche se da solo.
Così con quei soldi Sanji si sarebbe aperto il suo ristorante, proprio dove aveva sempre sognato da piccolo, il grande mare blu.
La sua idea era quella di aprirlo infondo al mare, così quando le persone sarebbero giunte, ovviamente attrezzate per nuotare fino al suo ristorante, avrebbero potuto mangiare ed ammirare grazie a delle vetrate, tutti i pesci colorati che nuotavano attorno a loro.
Sanji, avrebbe chiesto un giorno a Franky di aiutarlo a realizzare un simile ristorante.
<< Sanji, perchè non vieni con noi ? >>
Chiese la voce di Nami giunta alle spalle del ragazzo, lui si girò e le sorrise lasciando cadere la sua sigaretta in mare, senza neanche averla fumata tutta.
<< Ci pensate che domani, a quest'ora non saremo più insieme ? >>
Chiese con voce rotta il piccolo Chopper, venne subito raggiunto dai suoi amici che gli diedero conforto.
<< Non preoccuparti, i nostri cuori saranno sempre uniti, quindi è come se staremo insieme sempre >>
<< Non sarà la stessa cosa...Perchè non rimaniamo... >>
<< Chopper, non puoi pensare ad una cosa del genere, pensa se io e Sanji rimanessimo insieme, lui deve aprire il suo ristorante che fallirà nel giro di qualche mese, io cosa c'entro con lui? >>
Sanji, se pur aveva odiato quelle parole, doveva dar raggiune a Zoro.
<< Infatti, sarebbe solo un fastidio per me averlo nel mio ristorante, i clienti potrebbero scappare solo a vederla la sua brutta faccia >>;.
Rispose a provocazione, così iniziò la sua solite lite con Zoro, anche se questa volta i due sorridevano per nascondere la tristezza per la consapevolezza che quella, sarebbe stata la loro ultima lite.
Chopper smise di piangere, quando Robin, anche lei triste per l'imminente separazione, gli aveva ricordato che potevano scriversi delle lettere.
<< Poi potremo guardare sempre lo stesso cielo >>.
Disse Nami, il silenzio cadde tra di loro, e Franky lo ruppe subito dopo.
<< Ma il cielo è Immenso, come faremo a capire dove ci troviamo e se stiamo guardando tutti lo stesso cielo >>.
Arlong gli diede una pacca sulla spalla, poi sentì quello che aveva da dire Nami.
<< Ragazzi, il cielo è sempre lo stesso. Possiamo fare così, ogni sera alla stessa ora fermiamoci a guardarlo almeno per dieci minuti, facciamolo tutti insieme, così sapremo che in quel preciso momento guarderemo lo stesso cielo, anche se distanti >>.
La positività di Nami fece sorridere tutti, così Luffy ebbe un'idea.
<< Rimaniamo qui questa notte, dormiamo insieme sotto le stelle >>.
L'ultima loro notte insieme, ma Sanji non si mise a dormire subito come avevano fatto gli altri, aveva deciso di dare un ultimo saluto alla Sunny, entrò in tutte le stanze,accese la luce e ci rimase per pochi secondi dentro.
Infine toccò alla sua cucina, toccare un ultima volta quei fornelli e quei piatti, gli fece male come se una spada gli avesse appena trafitto il cuore.
<< Sanji, come mai non dormi  >>
<< Nami, niente ero solo...un...Sopra pensiero per domani, dovrò cucinare a tutti voi un pasto ottimo per il viaggio del ritorno >>.
Nami non rispose, si sedette su una sedia poi vide il cuoco voltarsi verso di lei.
<< Devo dirti una cosa, prima che tutto questo finisca >>.

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Capitolo 34
*** Meglio Tardi che Mai. ***


<< Devo dirti una cosa, prima che tutto questo finisca >>.
Nami guardò Sanji in silenzio prima di sorridergli.
<< Certo, Dimmi pure Sanji >>
<< Io... Volevo dirti che... >>
Sanji si bloccò guardandola negli occhi, stava per trovare le parole ed il coraggio per confessarle il suo amore, poi ricordò una cosa.
<< Niente, tu già sai Nami. Te l'ho sempre detto tutti i giorni, ti ho sempre detto quando ti amavo e quando per me eri bella, ma tu non mi hai mai creduto, non ha senso per me ripeterti queste cose, perchè già sai cosa vorrei dirti, e so che riceverei un altro rifiuto ed io non voglio che ci separiamo così >>.
Le disse con un leggero sorriso, Nami non rispose, come previsto.
Ma non perchè non volesse, era solo presa dai suoi pensieri.
Si, lui le diceva spesso che l'amava e che era la più bella di tutte, ma fin quando avrebbe dovuto credere a quelle parole?
Ma era anche vero che lei aveva dato tutto se stessa per completare la cartina e anche per dare le sue ultime coordinate a tutti loro in modo da raggiungere la strada di casa senza alcun intoppo.
Ora doveva pensare solo a questo.
Non poteva rispondere a Sanji, non sapeva neanche cosa dirgli.
<< Nami, io ti aspetterò e spero che un giorno tu venga da me per dirmi che noi non siamo destinati a rimanere solo amici, dovessi aspettare per l'eternità >>.
Detto ciò Sanji le si avvicinò e le posò un piccolo bacio sulle labbra, Nami sgranò gli occhi sorpresa e non riuscì a cacciarlo, ne a picchiarlo, perchè non voleva.

Così erano passati solo otto mesi, ma quella fu l'ultima sera che Sanji aveva visto Nami e i suoi amici.
E ora, stava sul ciglio della porta del suo ristorante, ad Attendere di rivederli tutti insieme.
<< Sanji >>.
Il primo ad arrvare fu Brook accompagnato da Chopper, il dottore stava spiegando all'amico di come aveva salvato la vita ad una bambina quel giorno stesso che aveva rivisto Sanji, subito dopo arrivarono Zoro e Robin, stranamente insieme e sorridenti, poi Usop che aveva preso subito a parlare dell'amore della sua vita e che prima o poi si dichiarerà a lei.
Infine Luffy con Jinbei, che aveva incontrato a metà strada.
<< Ci sono anch'io >>.
Urlò Franky saltando sul ristorante galleggiante di Sanji, anche lui come gli altri non vedeva l'Ora di mangiare qualche prelibatezza dell'amico, e anche lui come il resto della ciurma aveva notato il nome del ristorante.
<< Nami non arriva ancra >>.
Disse Chopper guardando la porta rimasta aperta, Sanji era di spalle ai suoi amici, sperava di vederla presto arrivare.
<< Tranquilli, arriverà di certo >>.
Disse Robin, sentendo quelle parole, Sanji si voltò con un gran sorriso e disse << Dai, nel frattempo che l'aspettiamo vi preparo qualcosa >>.
Neanche il tempo di raggiungere la cucina, che Sanji sentì Chopper urlare il nome della navigatrice, si girò felice e le sorrise mentre la vedeva entrare nel suo ristorante, guardarsi attorno e poi correre ad abbracciare Robin.
Lei gli sorrise da lontano salutandolo con la mano.
<< Sanji >>
Quando finalmente lo raggiunse in cucina perchè sapeva di trovarlo da solo, Nami si guardò attorno scoprendo che Sanji aveva fatto di tutto per riprourre la cucina come quella che c'era sulla Sunny.
<< Non mi aspettavo che avresti chiamato il tuo ristorante...Nami, perchè l'hai fatto, perchè hai dato il mio nome al tuo ristorante? >>.
Chiese, anche se sapeva la sua risposta, voleva sentirla lo stesso.
<< Perchè non volevo scordare com'era bello per me nominare tutti i giorni il tuo nome, ho deciso di chiamare il mio ristorante Nami proprio perchè ogni giorno avevo un motivo per nominarti >>.
Sperava che con quel gesto aveva dato a Nami un'altra dimostrazione, che lui l'aveva sempre pensata per tutto quel tempo.
La mano della navigatrice si posò sul suo braccio, prima timidamente, poi Nami si strinse a lui abbracciandolo per la vita.
<< Mi sei mancato, ho aspettato tanto tempo per rivederti, ma avrei voluto capire prima che quel bacio quella sera era stato qualcosa di più, mi hai lasciata confusa e disorientata Sanji. Non vederti mi faceva male, tu non c'eri e mi mancavi, sei proprio un idiota, hai fatto di tutto per farmi innamorare di te, e ci sei riuscito, ma non c'eri >>
<< Allora perchè non sei mai venuta ? >>
<< Non lo so, avevo paura che tu ti fossi già dimenticato... >>.
Nami si bloccò sentendo Sanji girarsi per abbracciarla e posare le sue labbra su quelle sue, questa volta però Nami ricambiò quel bacio che tanto aveva desiderato, gli mise entrambe le mani attorno al collo e chiuse gli occhi, finalemente tra le braccia del suo amato.

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Capitolo 35
*** Non rovinare questo momento ***


Nami si svegliò di soprassalto, aveva avuto un incubo, qualcosa di spaventoso e che non credeva di rivedere nei suoi SOGNI.
Ancora con il viso accaldato per la pressione che le si era alzata, decise di andare in cucina per prendere qualcosa da bere, mise a terra i piedi scalzi e si avviò verso la porta.
Una volta seduta al tavolo, rimase ferma a guardarsi attorno, quel silenzio, sembrava come quello del suo sogni, Sanji era apparso alle sue spalle, e poi così come l’aveva visto in piedi avanti a lei, il cuoco aveva iniziato a ridere di lei e a dirle che la odiava.
Tutto ad un tratto, Sanji le era morto avanti agli occhi.
Non sapeva come interpretare quel sogno, forse per tutto quello che era accaduto nei giorni scorsi, ma Nami credeva e sperava di non dover mai più vedere nei suoi sogni una persona a lei cara morire, senza che lei potesse fare niente per impedirlo.
Tutto ad un tratto, sentì gli occhi pizzicarle e la gola improvvisamente bruciarle.
< Nami-San? >
Quella voce che conosceva benissimo, interruppe i suoi pensieri costringendola a strofinarsi il dorso della mano sugli occhi, era Sanji e le stava dietro la schiena come nel suo sogno, la stava fissando in piedi e con aria fin troppo seria.
Il vecchio Sanji avrebbe urlato all’improvviso credendo che quello tra loro era un incontro clandestino voluto dal destino, ma ora sembrava fin troppo serio, così Nami prese a respirare affannosamente.
Sembrava di stare all’interno del suo sogno di poco fa.
Sanji si accorse subito del suo umore, mise una mano attorno al suo collo per attirarla a se e poi usò l’altra per toccarle la fronte, Nami mise entrambe le mani sul suo braccio e lo strinse con forza, anche se poca.
< Hai ancora la febbre >
Le sospirò nell’orecchio, Nami scosse la testa e si morse le labbra.
< Ho solo fatto un incubo >.
Disse, raccontò tutto e Sanji parve dispiaciuto in quanto lui la causa del suo umore.
< Mi spiace Nami, è colpa mia sono sempre io il colpevole del tuo umore >.
Le disse,, mentre con lentezza iniziò ad avvicinarsi alla cucina per prepararle una tisana calda, piano Nami mosse i primi passi verso il cuoco, lo avvolse tra le braccia.
< Non andartene mai più, preferisco averti qui è più bello quando la notte so di poterti trovare e parlare con te >.
Lui era sempre stato quello che più la capiva, con lui parlava dei suoi incubi quando li aveva, con lui, dopo aver parlato per delle ore, tornava a dormire nel suo letto un po' più serena.
Sanji le afferrò una mano e respirò sentendosi a disagio, Nami se ne accorse.
< Ti stai dichiarando a me… >
< Non rovinare questo momento, razza di babbeo >.
Rispose la navigatrice stringendolo tuttavia ancora più forte e spingendo la sua testa contro quella schiena che più volte l’aveva protetta.
< Scusa Nami-San >

< Grazie Sanji-kun >.

Il cuore, quella sera prese una nuova e grande consapevolezza

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Capitolo 36
*** Il ninja misterioso ***


Dopo poco essere arrivati a Wano, Nami non pensava di dover combattere un nemico così presto, non pensava neanche che sarebbe stato forte tanto da costringerla a scappare via o sarebbe morta.
Purtroppo Sanji non era con lei e neanche i suoi amici, si era allontanata da Chopper e Brook, ed ora non sapeva dove andare.
Per sua sfortuna, inciampò a terra, il nemico era vicino e lei era praticamente morta.
Ma una sagoma arrivò in suo aiuto, un uomo, probabilmente un Ninja per come era vestito le si parò avanti colpendo il nemico con tale forza da salvarle la vita.
< Stai bene, non ti sei fatta male vero? >
Le chiese lui con voce preoccupata, Nami riuscì solo a scuotere la testa e a ringraziarlo a bassa voce, la sagoma si spostò velocemente verso di lei e l’afferrò per la vita iniziando a scappare via da quel posto.
< Non so come ti chiami, ma vorrei ringraziarti >.
Disse la navigatrice osservandolo, aveva il volto coperto da una fascia nera, ma si poteva notare che l’uomo le stava sorridendo.
< L’importante è che non ti sei fatta male >
Rispose lui fermandosi poi in un vicoletto.
< Ora devo andare, ma sento che ci rivedremo molto presto >
Disse lui posando una mano dietro di lei e appoggiandola al muro, Nami arrossì quando capì le intenzioni dello sconosciuto, ma lui era così misterioso e così forte, che non riuscì a bloccarlo, il Ninja sconosciuto posò le sue labbra sulle sue, tenendo comunque la maschera, così da non darle un bacio diretto.
< La prossima volta, spero sia un vero bacio >.
Le disse con quel tono così profondo e calmo, che Nami sentì quasi fin troppo famigliare.

< -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------> Da quel giorno erano passati due mesi, Nami non aveva mai dimenticato quel Ninja misterioso, era così affascinante e non riusciva a dimenticarlo, ma la vita era tornata a scorrere lenta come prima, con Sanji che litigava con Lufy perché aveva fame o con Zoro per qualche motivo, con Robin che leggeva uno dei suoi libri e con Franky ed Usop che erano concentrati nella pesca mentre Brook suonava il suo violino accanto a Chopper che lo guardava con ammirazione.
< Nami-San, ecco il tuo the >.
La voce del cuoco della nave, costrinse Nami a lasciar perdere quello che stava facendo, ringraziò Sanji per averle portato il bicchiere e lo guardò mentre le dava le spalle per raggiungere Robin.
All’improvviso la quiete di quella giornata così calda, venne interrotta da uno sparo di un cannone, avanti a tutti loro si erano materializzate due navi della Marina, era ora di combatterle, Nami osservò con la coda nell’occhio Sanji prendere qualcosa dalla tasca, una capsula.
La riconobbe subito, era quello strano attrezzo datogli dal fratello che conteneva un arma dei Germa, ricordava tuttavia che Sanji voleva gettarla via, forse aveva cambiato idea.
Ma il suo cuore perse un battito o forse due, quando Sanji utilizzò quella capsula ed improvvisamente, si ritrovò con dei vestiti da Ninja, quella maschera che nascondeva metà volto, Nami non l’aveva mai dimenticata.
< Sa-nji-kun >.
Nami notò Sanji sorriderle attraverso la maschera e toccarsi le labbra coperte da questa, poi il cuoco saltò molto in alto per raggiungere la battaglia.
Nami non sembrava arrabbiata con lui, affatto.
Sentiva le guance rosse e calde, e nuovi sentimenti farsi strada verso il cuore che batteva all’impazzata nel suo petto.

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Capitolo 37
*** La medicina ***


Nami e Chopper si sentivano in serie difficoltà, quando il gruppo si era diviso, non credevano che sarebbero caduti così in fretta in mano al nemico.
Per fortuna con loro c’era anche Sanji, che stava combattendo il doppio di loro.
Erano tutti e tre stanchi, ma chi più ne stava risentendo era proprio il cuoco.
L’ultimo sforzo l’aveva fatto gettandosi avanti alla navigatrice per evitare che la freccia scagliata dal loro nemico la colpisse, il cuoco s’inginocchiò premendosi la mano sul braccio ed il nemico scappò via, promettendo che sarebbe tornato a finire il lavoro e che ora doveva occuparsi del resto della ciurma.
< Sanji-Kun >
< Non è niente Nami-San, sto bene >.
Disse il cuoco sorridendo e levandosi la freccia dal braccio, sentì un dolore fortissimo quando la punta uscì dalla sua carne, ma cercò di non darlo a vedere, per non far preoccupare troppo i suoi amici.
< Rimettiamoci in cammino, prima che torni >.
Disse Chopper aiutando Sanji a rialzarsi, questo gli sorrise debolmente ed assieme ai due compagni riprese a camminare, con la speranza di ritrovare presto il resto della ciurma.
‘Chopper, sto malissimo. Sento di svenire’
Ad un certo punto, mentre i tre camminavano tranquillamente, Sanji sentì le forze mancargli sempre di più, per non preoccupare Nami, tirò il piccolo dottore sussurrandogli nell’orecchio che forse aveva sottovalutato quella freccia.
A Chopper bastò una rapida occhiata, per capire che la freccia era avvelenata.
< Devo fare qualcosa >
Riuscì a dire, mentre Sanji sveniva improvvisamente avanti ai loro occhi.

Sanji non ricordava nulla di quello che era successo dopo, sentiva un fischio fastidioso alle orecchie e teneva a stendo gli occhi aperti, poteva vedere il viso di Nami contratto dalla paura, ma non poteva tranquillizzarla in nessun modo, se avesse avuto abbastanza forza per alzare una mano e sfiorarle il volto solo per dirle ‘’Sto bene, non piangere’’ L’avrebbe fatto, ma quella poca forza che gli era rimasta, bastava solo a farlo respirare a fatica.
Alla fine, anche le immagini avanti a se diventarono poco chiare e visibili
.

< Chopper, non mi risponde. Sanji-Kun non si muove più >
< Lo so Nami, ma non preoccuparti sto creando una medicina apposta per lui, per fortuna le erbe che ho trovato e quelle che porto con me sono abbastanza sufficienti per la cura che dovrò somministrargli >.
Il piccolo dottore si muoveva più in fretta che poteva, mentre fuori alla grotta dove avevano trovato riparo iniziava a piovere.
Improvvisamente, mentre la renna lavorava, Nami avvertì un rumore provenire fuori dal loro nascondiglio, si mise in piedi impugnando il suo bastone e con il cuore in gola, sperò non fosse il nemico di prima, perché ora la priorità era quella di salvare Sanji….


                                               -TO BE CONTINUED-

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Capitolo 38
*** Ti ho trovato Sanji-Kun ***


Sanji stava fermo ad aspettare che i suoi compagni lo raggiungessero, la battaglia affrontata poco prima, l’aveva indebolito un po', ma Chopper avrebbe fatto del suo meglio con le sue ferite.
Poco prima della battaglia, aveva detto a Nami di non preoccuparsi per lui e che si sarebbero rivisti presto, visto che si era staccato dal gruppo, aveva preoccupato molto la navigatrice, ma sapeva che Sanji sarebbe stato bene.
< Sanji-Kun >
Quando finalmente venne raggiunto, Sanji vide i suoi amici correre verso di lui, poi fermarsi quando Nami si lanciò tra le sue braccia.
< Ti ho trovato >
< Mi hai trovato >.
Sussurrò Sanji stringendo a se la navigatrice, lei stava piangendo e lui poteva solo asciugarle quelle lacrime con il pollice della mano, con delicatezza.
< Ascolta Sanji, devo dirti una cosa importante… >
Nami provò a confessare tutto il suo amore, ma venne bloccata da Usop che voleva abbracciare il povero cuoco che era in trepida attesa di ascoltare ciò che la sua bella navigatrice aveva da dirgli.
< Saaanji, ci hai fatto preoccupare >
Aveva urlato il cecchino beccandosi per tutta risposta, un calcio dal cuoco.
< Non m’interessa di quello che pensi tu, non vedi che sono occupato ora? >
Gli aveva urlato, poi come se niente fosse, Sanji aveva ridato la sua attenzione a Nami,
< Allora, Nami cosa stavi per dirmi? >.
Chiese sentendo il cuore a mille, la navigatrice fece per aprir bocca, ma venne bloccata da Brook e Franky, anch’essi in cerca di un abbraccio dal cuoco.
< Volete andarvene? >.
Avevano urlato questa volta all’unisono, Nami cacciò via i due malcapitati prendendoli entrambi a pugni.
Mentre stava per concentrarsi sul cuoco, ancora una volta, sentì che qualcuno stava per interromperla, ma per fortuna, Robin usò il suo potere per bloccare il loro capitano e tappargli la bocca, Nami ringraziò l’amica mentalmente.
< Sanji… >.
Quando si voltò per dire finalmente a Sanji ciò che provava per lui, il cuoco l’aveva preceduta impossessandosi delle sue labbra, alla fine era bastato poco per far venire fuori tutti i loro sentimenti.
Le lacrime di Nami vennero notate subito da Chopper, che preoccupato si voltò a guardare l’archeologa che teneva ancora fermo il suo capitano.
< Ma quello che sta succedendo è una cosa bella, vero Robin? >
< Si >
< Allora perché Nami sta piangendo ? >.
Chiese preoccupato il piccolo dottore.
< Perché sono lacrime di gioia, non sempre si piange per qualcosa di brutto >.
Chopper sorrise, osservando i due innamorati stringesi luno all’altro.

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