L'avventura di Nami

di Nami_chin96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La caverna ***
Capitolo 2: *** amare (?) scoperte ***
Capitolo 3: *** Ho deciso ***
Capitolo 4: *** Verità svelata ***
Capitolo 5: *** la sparizione di Nami ***
Capitolo 6: *** Scioccante scoperta! Nami è in pericolo ***
Capitolo 7: *** la disperazione di Luffy ***
Capitolo 8: *** Ritrovare la speranza ***
Capitolo 9: *** Capitolo di avvertimento ***
Capitolo 10: *** Luffy vs Mike (pt.1) ***
Capitolo 11: *** Luffy vs Mike pt.2 ***
Capitolo 12: *** scusate scusate scusate! ***
Capitolo 13: *** Colpo di scena! Il King Kong Gun ***
Capitolo 14: *** Lily ***



Capitolo 1
*** La caverna ***



Quel giorno sulla Thousand Sunny c'era grande fermento: Franky aveva infatti appena avvistato una nuova isola e tutti fremevano dalla voglia di scendere a terra per esplorarla.  < state attenti > gli avvertì come al solito Nami < non sappiamo chi ci abita..potrebbe esserci anche la marina..o qualche agente del governo. Non date spettacolo come al solito per favore. Di avventure a Enies Lobby me ne é bastata una! > concluse infine. Da quando avevano fatto irruzione sull' Isola Giudiziaria alla navigatrice era rimasta impressa la paura provata quel giorno e non riusciva proprio a farsela passare, nonostante i due anni trascorsi da allora
< Namii > la chiamò Usopp
< che c'è? > chiese lei, girandosi di scatto dalla parte del cecchino
< niente..volevo avvertirti che QUALCUNO è già sceso.. >
< uhm e lasciami indovinare di chi si tratta > rispose, portandosi il dito indice sul mento per pensare. Ma ovviamente era solo scena. Sapeva benissimo il nome e il cognome di chi era sceso, ormai lo conosceva fin troppo bene. < d'accordo facciamo cosi...uhm..Sanji e Zoro andranno a recuperare Rufy, Franky, Usopp e Chopper si occuperanno della nave insieme a Brook. Io e Robin invece andremo a fare shopping >  concluse infine
< come vuoi tu mia principessaa > rispose Sanji
< ei ! perche noi dobbiamo rimanere  qui?!? > protestò Usop che non aveva nessuna voglia di fare da guardia alla nave.
< eddaii fallo per  me > gli disse Nami con occhi da cerbiatto. Il ragazzo alla fine si fece convincere e rimase a bordo. Le due ragazze invece era già scese e si dirigevano verso la città.
< non vedo l'ora di svaligiare qualche negozio  > affermò la ragazza dai capelli arancioni
< non capisco il motivo di tanto entusiasmo ma ammetto che anche io non vedo l'ora di comprare qualcosa > disse Nico Robin con fare pacato.
Arrivarono al centro del paese: l'isola non era molto grande e c'era un unica città, per fortuna.
Il centro prevedeva una piazza con una fontana, casette di legno e mattoni e qua e la negozi vari
< sembra un paesaggio di montagna > osservò Robin. E aveva ragione.
< entriamo lì > disse Nami, prendendo l'amica per un braccio e trascinandola dietro di sè.
Il negozio scelto vendeva abiti e gioielli vari. Era piuttosto piccolo e mal ridotto ma la roba che vendeva pareva essere di buona qualità.
< che ci fate qui? > chiese il proprietario, un anziano signore basso e con la barba
< volevamo comprare qualcosa.. > rispose una delle due amiche
< che sciocche! vi accontentate di questa robaccia quando nella caverna del Monte c'è molto di piu >
< che intende dire? > domandò l'archeologa
< a circa un'oretta di strada da qui si trova  una montagna alle cui basi c'è una grotta. Esiste una leggenda che dice che in quel posto sia nascosto un enorme tesoro >
< te-so-ro;  te-so-ro; te-so-ro > iniziò a canticchiare Nami con già gli occhi a forma di Berry
< ma fate attenzione! perche quella caverna è piena di pericoli, nessuno ci è mai andato e se c'è stato non è mai tornato indietro > le ammonì l'anziano signore
Ma la ragazza ormai non lo ascoltava piu: era uscita in gran fretta, decisa a trovare quel posto.
< aspetta, tra poche ore farà  buio > osservò Robin < inoltre non hai sentito quello che ha detto il vecchio? >
< se ci sono dei tesori vale la pena affrontare qualsiasi pericolo !! >
< ma Nami, ragiona.. > cercò di persuaderla ma senza successo.
< facciamo cosi > le propose la navigatrice < tu torni alla Sunny e verrete a cercarmi solo se non sarò di ritorno entro il tramonto >
< d'accordo > accettò l'amica. Si abbracciarono e presero strade diverse. Nami si diresse alla caverna, Robin alla nave.
< ora che ci penso non ho nemmeno una mappa > disse fra se e se la ragazza con gli occhi nocciola < va beh vorrà dire che sfrutterò le mie conoscenze di navigatore.. Dunque... il vento soffia da Nord e se non sbaglio il proprietario aveva indicato proprio quella direzione prima...Tanto vale provare >
Nel frattempo, Robin era giunta alla nave, che non si trovava molto distante da lì
< oh è SUUPERR tornata la nostra archeologa > disse Franky assumendo la solita posa
< dov'è Nami? > chiese Usopp
Robin salì a bordo e raccontò l'accaduto
< beh, speriamo che torni > disse Chopper, preoccupato
< tornerà...almeno lo spero... > rispose la ragazza < Luffy e gli altri ancora non ci sono? >
< yohohoh! Dovrebbero arrivare > le rispose Brook, che aveva preso la sua chitarra e nel frattempo stava provando una nuova canzone.
Intanto Nami era ancora alle prese con l'esplorazione. Si era addentrata in un bosco lugubre e tetro
< accidentri a me! e ora come trovo l'uscita? > si chiese spaventata. Fece qualche passo incerta ma mise un piede in fallo, scivolò e rotolò giu per un dirupo. Quando si alzò, notò davanti a sè una grande caverna scavata all'interno della montagna
< l'ho trovataa > disse entusiasta. Si alzò di scatto, con una caviglia dolorante e si addentrò all'interno di essa.
Era molto buia e umida e non si vedeva a un palmo dal naso, la ragazza accese un cerino, che si era tenuta in tasca dal giorno prima < ecco fatto, cosi dovrei vedere meglio > disse e iniziò a camminare.
Vi era un piccolo fiumiciattolo che scorreva indisturbato tra le gallerie buie e tetre  ma dell'oro neanche l'ombra. Vagò e vagò per minuti che a lei parvero interminabili finchè, stanca, non si sedette sopra una roccia < uff ! avrei dovuto ascoltare Robin, quest'esplorazione sta durando anche fin troppo > poveretta, non si era accorta di essersi seduta sopra una trappola: il sasso infatti fungeva da macchinario per chiudere l'ingresso principale. Poco dopo, una pioggia di massi e rocce pesantissime cadde dal soffitto e bloccò l'entrata. Nami, spaventata dal rumore, si alzò di scatto e andò a verificare cosa fosse successo. Quando fece l'amara scoperta andò in panico e si mise a piangere
< non ho nemmeno un lumacofono! non posso avvisare nessuno e la caviglia mi fa sempre piu male! che stupida che sono stata! > e si tirò un pugno sulla fronte, lasciandosi un piccolo livido. Decise di continuare a camminare, nella speranza di trovare un'altra uscita. Per fortuna, la torcia improvvisata che aveva creato, per il momento non dava cenno di spegnersi nonostante l'umidità presente.
Intanto, Luffy e gli altri due erano tornati sulla Sunny
< ragazzi eccoci > gridò il capitano, con un sorriso enorme
< cosa è successo? > domandò Franky < mi sembri particolarmente euforico >
< per forza! si è mangiato praticamente tutta la carne dell'unico ristorante della zona.. > spiegò Zoro
< e dire che volevo tenerne da parte almeno un pochino, per Nami-san e Robin-chan. Avevo in mente dei piatti unici solo per loro  > sospirò Sanji, depresso.
< a proposito di Nami > disse Nico Robin, che grazie alla frase di Sanji si era ricordata improvvisamente dell'amica < non è ancora tornata >
I tre ragazzi saltarono su in un nano secondo.
< cosa vuoi dire?? > chiese il cuoco
< calmati cuoco da due soldi > lo canzonò lo spadaccino
< stai zitto, dannato marimo! > esclamò il biondo e sollevò una gamba, pronto a colpirlo. L'altro, di rimando, afferrò una katana. Ma furono fermati dall'archeologa < calmatevi! > disse e i due si placarono all'istante. Dopodichè la donna spiegò loro l'accaduto.
< oh no! la mia povera dea tutta sola in una caverna > iniziò a disperarsi Sanji < vado a prenderla > disse poi, con fare deciso
< NO! > esclamò Luffy, lasciando di stucco tutti quanti < il capitano sono io, è una mia responsabilità! >
< d'accordo > disse l'altro. Avrebbe voluto almeno accompagnarlo ma sapeva che sarebbe stato inutile ribattere. Così si limitò a dargli la buona fortuna  < riportamela indietro sana e salva o te la vedrai con me > gli disse infine
< shihihi! non preoccupatevi ragazzi, la riporterò indietro tutta intera > sorrise il ragazzo. Robin gli spiegò che doveva dirigersi verso Nord, come aveva detto il vecchio. Ma Luffy, ovviamente, non si intendeva di queste cose. < devi andare dove ce quella montagna > disse infine la ragazza, indicando la parete rocciosa.
< RICEVUTO! > rispose lui e scese a terra.
Iniziò a camminare e camminare finchè non giunse nelle prossimità del bosco.
Nami era ancora dentro la grotta ed era piu morta che viva: stava congelando a causa del freddo e inoltre dell'uscita nemmeno l'ombra. Continuò a vagare, seguendo il ruscello. Sopra il soffitto vi erano milioni di stalattiti e le pareti brillavano ma la navigatrice non ci fece troppo caso. Alla fine, sfinita, tornò al punto di partenza e decise di aspettare.
Luffy, intanto, era alle prese con il bosco. Non sapeva dove andare, finchè non cadde anche lui nel dirupo. Si alzò dolorante,massaggiandosi il didietro per la botta. Quando alzò lo sguardo, vide un sacco di massi ammucchiati uno sopra l'altro. In qualche modo, strano ma vero, capì che quella era l'entrata della caverna
< NAMIIIIIIIII !!!!!!!!!!! > gridò forte
La ragazza udì la sua voce e subito si alzò
< LUFFYYYYY !! SONO QUII ! > gli rispose
< stai indietro. Adesso ti tiro fuori >
Nami obbedì e si fece indietro
< GEAR SECOND ! GOM-GOM JET...GATLING ! > urlò e usando la sua tecnica, ruppe il muro di rocce.
Quando furono faccia a faccia, lei pianse di gioia < finalmente! > disse
< cavoli, che strana caverna... > disse lui ed entrò
< no fermo! > cercò di avvertirlo lei ma era troppo tardi: dal soffitto caddero infatti altre rocce, diventate piu deboli a causa dello scossone di poco prima e bloccarono di nuovo l'entrata
< fantastico! adesso siamo bloccati in due > disse la navigatrice < dimmi almeno che hai portato un lumacofono >
< ehm..no..però ho questo cosciotto di carne che mi è avanzato ne vuoi un pezzo? > disse, tirando fuori dalla tasca dei pantaloni l'oggetto appena citato
Nami diventò rossa di rabbia, prese la carne e la fece a pezzettini con le mani, poi diede un pugno anche al capitano
< IDIOTA CHE NON SEI ALTRO! ADESSO MI SPIEGHI COME USCIAMO DA QUI?!? >
< dai calmati > disse < approfittiamone per fare un giro >
La ragazza acconsentì, tanto cosa aveva di meglio da fare?
Iniziarono a camminare e per un po nessuno disse niente. Dopo mezz'ora, Nami si fermò : era congelata.
< Luffy, basta per favore. > disse esausta < ormai è tanto che camminiamo...e ho una caviglia che mi fa male..fermiamoci >
< perche non me l'hai detto subito? >
< perche non volevo essere un peso >
Si sedettero sul terreno duro e freddo e appoggiarono la schiena contro  la parete. Entrambi erano stanchi e l'umidità era sempre piu presente.
Ad un tratto,Nami, sfinita, si appoggiò alla spalla del capitano
< tutto bene? > chiese quest'ultimo
< si..non si vede? >
< stai tremando come una foglia >
< non preoccuparti > ma non fece in tempo ad aggiungere altro che il ragazzo si era già tolto la camicia rossa a maniche lunghe e gliela pose sulle spalle.
< prendi > disse < non è molto ma almeno ti scalderà un po >
< e tu come farai? >
< ho la pelle dura io shihihi > ovviamente non era vero. Anche un tipo come Luffy a quelle temperature non avrebbe potuto reggere a lungo ma non gli importava. L'importante era che Nami stesse bene.
La ragazza appoggiò di nuovo la testa alla sua spalla e lui la abbracciò.
< Luffy.. > disse lei
< si? > chiese lui, voltandosi verso di lei. Nami lo guardò negli occhi, poi lentamente chiuse i suoi lo baciò. Luffy fu colto di sopresa ma non reagì anzi, chiuse gli occhi a sua volta e rispose premendo le labbra contro quelle della ragazza. Era un momento magico e unico.
Si staccarono e nessuno dei due parlò. Capirono entrambi che c'era qualcosa. Qualcosa che nessuno di loro aveva mai provato prima. Un forte sentimento di amore e di passione. Si abbracciarono di nuovo ,si baciarono e di quello che successe quella notte nella caverna nessuno seppe più niente.
Il giorno dopo, alle prime luci dell'alba, Nami si alzò di scatto colta dall'improvviso bagliore del sole che filtrava attraverso i buchi delle rocce poste a bloccare l'entrata. Si girò e vide che il suo amico dormiva ancora.
< Luffy > lo chiamò < Luffy alzati! è l'alba > disse e iniziò a scuoterlo per un braccio
< mm..che c'è? è gia mattina? > rispose con la voce ancora impastata dal sonno
< si e dobbiamo sbrigarci ad uscire da qui. Gli altri saranno preoccupatissimi >
Il capitano si alzò,e alzando gli occhi al cielo vide uno spettacolo stupendo.
< Nami > disse < vieni qui! guarda! >
La ragazza gli si avvicinò,alzò la testa e rimase stupita : sul soffitto le stalattiti, colpite dalla luce del sole, avevano iniziato a brillare e le goccioline di umidità formatesi sulle pareti, davano l'impressione di trovarsi in una grotta di cristallo
< fantastico.. > disse lei con un filo di voce < è..è magnifico! credo che sia questo il tesoro di cui parlava il proprietario del negozio >
< e ora che facciamo? > chiese il ragazzo corvino
< staccamene qualcuna ! > ordinò lei < non tutte almeno tre..e cerca di fare piano stavolta >
Luffy obbedì di malavoglia e fece quanto gli fu chiesto.
Quando ebbe in mano le stalattiti, Nami se le mise nei passanti della cintura al posto del clima tact, che aveva lasciato sulla nave < adesso dobbiamo andarcene però > disse
< aspetta ho un idea...gom gom... > ma Luffy non fece in tempo a finire di pronunciare l'attacco che una voce dall'esterno gli colse di sopresa
< Nami-saaaannn !!! >
< ma questo? ma certo ! è Sanji ! > esclamò la navigatrice e rispose al suo richiamo < Sanjii ! siamo quii ! > disse.
Dall'esterno si udì il cuoco blaterare qualcosa a Zoro.
Subito dopo lo spadaccino urlò < SANTORYUU > e fece a fette le rocce.
Luffy e Nami erano liberi, finalmente
< NAMI- SWAAN > disse Sanji iniziando a mandare cuori ovunque < finalmente sei liberaa! stai bene ?? >
< mai stata meglio > gli disse lei, sorridendo < Ah! Luffy ! la tua maglia.. > disse, ricordandosi di avere ancora indosso l'indumento rosso. Se la tolse e la porse al ragazzo. Lui la prese e se la rimise
< grazie ancora > gli disse
< di niente > rispose lui
< cosa avete fatto?? > chiese il cuoco scuotendo il capitano per il bavero della giacca < cos'e successo? perche Nami-san aveva la tua maglietta? > e continuò cosi, piangendo. Un po come quando aveva scoperto che Luffy si era fatto due anni sull'isola delle donne, mentre lui era "all'inferno "
< calmati Sanji...non è successo proprio niente > cercò di spiegare lui < semplicemente aveva freddo e l'ho coperta >
< ah..allora va bene > disse l'altro < si ma tutte a te le fortune capitano..uffaa >
< a proposito..come avete fatto a trovarci ? > chiese il capitano
< per questo ringraziate Robin e Chopper. E' grazie a loro che siamo arrivati fin qui > spiegò Zoro
< NAMI ! > disse Robin a quel punto < hai trovato il tesoro? >
< si guarda > rispose lei, indicando le stalattiti
< ma sono solo dei pezzi di ghiaccio >  osservò Usopp, scettico
< si ma qualunque cosa si chiami tesoro per me è speciale >
< potremmo romperlo e farci delle granite > disse Sanji < sarà meglio andare adesso. Brook e Franky ci stanno aspettando sulla nave >
Si misero in marcia e tornarono indietro.Lungo la strada, Robin si avvicinò a Nami
< hai scoperto come mai nessuno riusciva a scoprire quel posto? >
< credo proprio di si. Coloro che sono venuti qua non si perdevano nella caverna ma prima, nel bosco. Effettivamente prima di cadere ho notato qualche teschio sparso qua e la. Lo ricordo bene perche mi sono spaventata parecchio >
< e brava la nostra navigatrice > disse l'amica sorridendo.
Venti minuti dopo erano di nuovo sulla Sunny.
:) spero che vi sia piaciuta la storia...nel prossimo capitolo ne vederemo delle belle;)

Grazie per aver letto ! :) ps: perdonatemi, mi sono accorta di aver fatto un errore copiando due volte lo stesso testo ^^'

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Capitolo 2
*** amare (?) scoperte ***


Una volta che furono saliti a bordo, tirarono l'ancora e salparono. Il tempo era tranquillo, con qualche presenza di nuvole bianche e soffici << come zucchero filato >>, avrebbe detto Chopper.Il sole batteva forte e l'acqua era limpida e cristallina, si vedevano addirittura alcuni banchi di pesci nuotare felici, insomma era proprio una giornata rilassante di quelle che capitavano  di rado, lì, sulla Thousand Sunny.
Luffy e Usopp non persero occasione per dedicarsi alla pesca, gli altri membri, invece, pensarono bene di mettersi sul ponte a prendere il sole. Tutti tranne Zoro, ovviamente: a lui interessava solo dormire.
< Nami-san; Robin-chan lasciate che vi spalmi la crema <3 > disse Sanji, pregustando già il momento in cui le sue mani avrebbero sfiorato la pelle morbida e delicata delle uniche due ragazze della ciurma
< Grazie Sanji ma ce la siamo già messa > rispose la ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurro cielo
< infatti > rispose l'altra < mi spiace ma sei in ritardo >
< non è giustooo ! > piagnucolò il cuoco e andò avanti cosi per un bel po di tempo.
Passarono le ore, tra giochi, scherzi, bagni in mare e cocktail che il biondo ragazzo si era gentilmente offerto di preparare per tutti. O meglio, all'inizio la sua intenzione era di farne due solo per l'archeologa e la navigatrice ma poi pensò che, vedendole, anche gli altri ne avrebbero voluto uno e sarebbe stato scortese dire di no. Così si rimise al lavoro e ne preparò in abbondanza per tutti.
Verso sera, la ciurma si ritrovò, come sempre, nella grande sala da pranzo della nave.
< oggi è stata un SUPERR giornata > disse Franky
< hai ragione! Ci voleva proprio un po di riposo dopo tutto quello che abbiamo passato > osservò Robin, sorridendo
< ehi Nami! dove hai messo il "tesoro" ? > chiese il cecchino. La ragazza lo guardò, avrebbe voluto risponderli, ma non si sentiva affatto bene, nonstante avesse mangiato tutto il contenuto del suo piatto. Aveva come una sensazione di nausea e un forte mal di testa. Sembrava che dovesse rimettere da un momento all'altro.
Si alzò di scatto ed uscì di corsa, per andare a rifugiarsi in camera. Tutti restarono con la mascelle spalancate e le forchette sospese a mezz'aria
 < ho detto qualcosa di sbagliato? > chiese Usopp
< non credo ! di solito non fa così > gli rispose Chopper
< tse, donne. Valle a capire > si limitò a dire semplicemente Zoro. Anche lui, ovviamente, era rimasto di stucco di fronte alla reazione dell'amica ma non era il tipo da far trasparire i propri stati d'animo.
Sanji invece fece per uscire per andare a vedere cos'avesse la sua musa-dea-piratessa preferita (insomma quello che volete) , ma fu fermato dalla ragazza mora che lo bloccò con i suoi poteri mentre apriva la porta
< lasciami Robin! sono preoccupato per lei > disse, cercando di liberarsi.
< lo so bene, lo siamo tutti. Ma lascia che le parli io. Qualcosa in contrario, Luffy? >
Il capitano, che aveva osservato anche lui alla scena, fece cenno di no col capo. Non capiva cosa stesse succedendo, ma allo stesso tempo si rendeva conto che, qualunque cosa fosse, non era niente di buono. Robin si alzò dalla sedia e uscì. Gli altri rimasero a tavola, in attesa di notizie.
<< BUM! BUM! >> bussò alla porta < Nami? aprimi sono io! > disse.
Dall'interno si udirono i passi della ragazza farsi sempre più vicini, finchè non raggiunsero la porta, che venne subito aperta.
< come stai? > chiese l'archeologa, entrando nella loro stanza da letto
< non tanto bene.. > rispose l'amica. Aveva rimesso almeno due volte e la nausea era ancora presente < forse ho mangiato troppo in fretta e non ho digerito > provò ad ipotizzare. Sapeva che non era vero, era stata, infatti, una degli ultimi a finire ma voleva lo stesso provare a darsi una diagnosi, un qualcosa... Anche perchè non voleva che i suoi compagni si preoccupassero per lei inutilmente
< mmm... sarebbe il caso di chiamare Chopper > disse Nico Robin, toccandole la fronte < non sei calda, quindi non hai la febbre, per fortuna. Però sei pallida e non mi piace per niente >
< forse hai ragione... > disse Nami, sedendosi sul bordo del letto < va bene, vallo a chiamare >
Robin uscì e andò di nuovo nella cucina dove tutti aspettavano. Quando la videro entrare, le furono addosso come delle sanguisughe << che banda di curiosi >> pensò lei e allargò le braccia per allontanerseli
< come sta la mia dea?? > chiese Sanji, che non aveva fatto altro che piangere.
La donna avrebbe voluto mettersi lì a tavolino e spiegare ma non c'era tempo.
< Chopper! > esclamò < vieni con me! >
Il dottore annuì  e andò a prendere la cassetta del pronto soccorso poi tornò indietro e seguì l'amica nella camera delle ragazze.
Quando entrò, Nami era sdraiata sul letto, sempre pallida. Capì immediatamente che qualcosa non quadrava. E stavolta non era per via del morso di una zecca primitiva. Chiese a Robin di aspettare fuori, in modo da poter lavorare tranquillamente. Una volta che quest'ultima fu uscita, iniziò la visita
< ti fa male da qualche parte? > domandò
< ho la testa che mi esplode e la nausea > rispose la ragazza dai capelli color mandarino.
La renna prese il stetoscopio e le ascoltò il battito cardiaco, poi le misurò la pressione e le prese qualche campione di sangue < Nami..dimmi la verità. Cos'è successo nella caverna? >
La navigatrice deglutì a fatica. Iniziava a capire. Non era stato il freddo della grotta a renderla cosi e lo sapevano entrambi. Diamine, su Drum aveva praticamnete scalato una montagna vestita solo con il piagiama e la giacca e il giorno dopo stava già benissimo. Fece un lungo sospiro e iniziò a raccontare da quando era arrivato Luffy a salvarla. Raccontò tutto ma proprio TUTTO, senza tralasciare nulla. Chopper ascoltò in silenzio e, quando aprì la bocca, Nami ascoltò impaziente la sentenza. Anche se forse, in cuor suo, sapeva già la verità.
Il dottore fu schietto e deciso. Lei spalancò le pupille, scioccata. Era vero che se lo aspettava ma sentirselo dire faceva proprio un'altro effetto. Un pò come quando una persona muore. Si spera sempre fino in fondo di sbagliarsi, anche se si sa la verità. Verità che, quando ci comunicano, provoca sempre un enorme dolore perchè si era sperato fino all'ultimo nel contrario. Adesso anche quella piccola speranza era scomparsa.
Iniziò a piangere. Erano lacrime di gioia ma anche di spavento e di ansia. Tanta ansia, troppa.
< Mi spiace avertelo detto così, su due piedi ma prima o poi avresti dovuto saperlo > si giustificò la renna, che provava un po di colpa per lo stato d'animo della sua compagna
< non preoccuparti, sto bene.. > rispose lei < per favore esci adesso e non farne parola con nessuno. Sarebbe un disastro >
Chopper annuì: se gli altri lo avessero saputo si sarebbe scatenata una lite furibonda. Tanto furiosa che quella avuta con Usopp a Water Seven sarebbe sembrata una cosa da niente a confronto.
Il piccolo procione, ops scusate, la piccola renna uscì dalla stanza e Robin ne prese il posto.
< come ti senti? va un po meglio? > chiese, sedendosi sul letto accanto a Nami, che annuì senza biscicare parola
< scommetto che avrai sentito tutto tramite i tuoi poteri quindi non credo di doverti spieg.. >
< NO! > disse bruscamente l'archeologa, interrompendola < certo è vero che a volte li uso anche per spiare le conversazioni altrui ma tu sei mia amica e non mi sembra il caso di infrangere la tua privacy!!! > disse infine. L'altra alzò lo sguardò e la fissò nei suoi bellissimi occhi color azzurro.
< mi dici che cos'hai? > le chiese dolcemente.
Nami arrossì violentemente, sembrava che si fosse dipinta la faccia di rosso o che un esercito di ciclamini l'avesse attaccata nel sonno. Sospirò e tremando rispose < sono incinta > disse tutto d'un fiato.
Robin restò inebetita e, per qualche istante, le sembrò di stare per svenire ma resistette e abbracciò l'amica che aveva smesso di piangere
< ma è meraviglioso Nami > disse sorridendole, e accarezzandole i capelli, continuò < chi è il padre ? >
Nami pensò un momento a quella figura maschile che l'aveva messa incinta e iniziò a balbettare
< Lu..Lu..Lu...LUFFYYYYYYYYYYYYYYYYYYY !! > urlò infine, contenta e arrabbiata allo stesso tempo.

Ciao, ecco la seconda parte della fanfiction che riguarda i miei due piccioncini preferiti ( ahahaha, ride )
Spero che vi sia piaciuta, alla prossima ;)
ps: oggi mi è capitato uno spiacevole episodio. Ero in giro con il mio cane, quando, abbiamo superato una signora con un altro cane che qualche istante dopo le è scappato e ha rincorso il mio con fare molto aggressivo. Fortunamente il mio ce l'avevo al guinzaglio e sono riuscita a prenderlo in braccio quasi subito. Alla fine è finita bene, a parte un enorme spavento e le scuse dell'altro proprietario. Con questo voglio dire che I CANI AGGRESSIVI O CHE NON VANNO PARTICOLARMENTE D'ACCORDO CON ALTRI CANI DOVREBBERO ESSERE PROVVISTI DI MUSERUOLA ! E PADRONI INCOMPETENTI (COME  IN QUESTO CASO) DOVREBBERO SOLO VERGOGNARSI !
 

 

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Capitolo 3
*** Ho deciso ***


~La ragazza,infatti,  al pensiero del moro, si era agitata di brutto
< calmati Nami! non agitarti > disse Nico Robin, mettendo le mani davanti a sè, cercando di placare l'ira dell'amica
< come faccio a calmarmi!? > chiese Nami, in modo alquanto brusco. Era agitatissima, tant'è che prese a camminare avanti e indietro per la camera. Robin si sentì leggermente offesa per il tono che le aveva rivolto ma allo stesso tempo comprendeva l'amica, per cui non disse nulla.
<< BUM!BUM! >> si sentì bussare alla porta
< chi sarà? > chiese la mora
< sarà quel pervertito di un cuoco.. > ipotizzò l'altra con già una vena che pulsava dalla voglia di dargli un pugno in faccia. Sanji era un cascamorto, sempre pronto ad aproffittare delle occasioni creatisi per starle vicino,  lo sapeva bene ma c'era un limite a tutto. E stavolta gliene avrebbe dette quattro.
Andò ad aprire,alzò lo sguardo e restò impietrita, tanto che per un istante le sembrò di essere stata colpita dal frutto mero-mero di Boa Hancock : sulla porta, in piedi, davanti a lei non c'era affatto Sanji. Il ragazzo che le stava davanti le fece un sorriso a trentadue denti
< vedo che stai bene > iniziò a dire < poco fa ho sentito che hai urlato il mio nome... volevi qualcosa? >
< Luffy... > disse lei. Non aveva la forza di aprire bocca. Iniziò a tremare e a sudare freddo.
Robin, accortasi della situazione, decise di intervenire
< Oh, Luffy.. come mai da queste parti? > disse, prendendo una mano all'amica e facendole l'occhiolino
< volevo solo sapere come stava... > rispose il capitano
< ah certo, certo. Capisco...Come vedi anche tu sta ben.. > ma non fece in tempo a finire, perche la navigatrice la interruppe
< basta Robin. Non me la sento di mentire > disse
< come vuoi > rispose l'altra e, facendogli un sorriso, aggiunse < allora io vado. Buona fortuna > detto fatto, uscì dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle.
Appena se ne fu andata, Nami si sedette sul letto. Luffy era in piedi, davanti alla ragazza, con i gomiti appoggiati al mobile di legno.
< adesso puoi parlarmi > disse in tono serio < cosa ce che non va? >
Lei divenne rossa e abbassò la testa. Strinse le mani a pugno sopra le gambe e il cuore prese a batterle come un tamburo impazzito. Si vedeva che era imbarazzata; dal tronde, sfido chiunque a non esserlo.
< ecco.. > iniziò a dire < e..e..ecco...ecco..ecco.. > iniziò a farfugliare
< si? > disse il ragazzo col cappello
< ecco..io...ecco...> continuò a dire, tremando.
Non sapeva perchè si sentiva così, Luffy era pur sempre un suo carissimo amico e se c'era un problema era senza alcun dubbio la persona piu adatta con cui parlarne, nonostante il suo carattere ingenuo e giocherellone. Inoltre, quella era una situazione un po diversa dal solito e lui aveva tutte le ragioni per voler e dover sapere la verità. Ma Nami non riusciva a dire una parola. Era imbarazzatissima e aveva paura. Paura delle conseguenze.
< se non vuoi dirmelo, stai tranquilla > le disse il capitano, con tono pacato.
Lei, a quelle parole, iniziò a versare qualche lacrima e, finalmente, trovò il coraggio di parlare
< ecco....io...sono...incinta > disse, chiudendo gli occhi.
Ce l'aveva fatta, lo aveva detto... e ora si sentiva leggermente sollevata. Si era tolta un gran peso. Le sembrò di volare leggera tra le nuvole, come una piuma, libera e felice. Ma la felicità durò poco. Luffy, infatti, aveva chinato la testa da un lato.
< cosa saresti? > chiese
< incinta > ripetè la rossa
Il ragazzo sbatte le palpebre, sempre più confuso
< eh?? >
< oh santa Bellmere! ma sei sordo?!? >  disse, spazientita
Lui la guardò e si fece di nuovo serio.
< ho capito, cavolo... > disse
Lei sorrise: era strano ma aveva compreso. Che gioia!
< e si.. mi dispiace.. non volevo creare scompiglio quindi.. >
< non preoccuparti, alla fine tu volevi solo mangiare il tuo dolce da sola >
< il mio...CHE ?! > chiese
< il tuo dolce. Ecco com'è andata: Sanji te ne ha preparato uno in gran segreto e lo ha nascosto qui. Poi tu hai inventato una scusa e sei venuta qui in gran fretta per pappartelo tutto. Giusto? > disse, ridacchiando.
Lei ridivenne rossa, stavolta di rabbia e gliele suonò di santa ragione. Alla fine, il poveretto, aveva le labbra gonfie e viola, tre bernoccoli sulla testa e fiotti di sangue che uscivano dal naso
< RINGRAZIA IL CIELO CHE HO IL CLIMA TAKT IN MANUNTENZIONE DA USOPP ALTRIMENTI TI AVREI FULMINATO... CHISSA' CHE MAGARI NON TI ENTRAVA QUALCOSA IN QUELLA ZUCCA BACATA CHE TI RITROVI, RAZZA DI IDIOTA! > urlò, piangendo e mollandogli un altro ceffone. Che stupida era stata. Per un attimo le era sembrato che avesse capito ma così non era, purtroppo.
< possibile che pensi solo al cibo anche in momenti come questi?? >
< ma ti ho detto che non capito >
< sono incinta Luffy !!! > gridò lei, furente
< e che vuol dir..? >
< ASPETTO UN BAMBINO, TESTA DI RAPA! > disse, con la mano stretta a pugno, che tremava dalla voglia di picchiarlo ancora
Lui la guardò un attimo. Quale altra cavolata avrebbe detto, stavolta?
< ohh > sospirò < una volta Ace mi aveva parlato di qualcosa a riguardo.. >
< davvero?!? > chiese, ancora nervosa
< si..mm..vediamo...mi disse che si deve fare una determinata cosa e che poi alcune volte può capitare che voi ragazze restiate inciante >
< incinte > lo corresse lei < non importa, hai capito adesso? >
< si.. stai per avere un figlio, esatto? > disse, timoroso. La navigatrice era l'unica capace di incutergli timore. Lei lo guardò e addolcì lo sguardo: finalmente ci era arrivato
< esatto... e sai una cosa? >
< che cosa? >
Nami sentì di nuovo l'imbarazzo crescerli dentro ed esitò per qualche istante < .. questo figlio è tuo > disse.
Luffy la fissò, perplesso : che si trattasse di uno scherzo (?) In fondo quando lo avrebbe fatto.. ?
Nami, interpretando i suoi pensieri, gli rispose < alla caverna.. >
Al pensiero di quel momento, entrambi si sentirono avvampare e si girarono dalla parte opposta a quella dell'altro.
< ..comunque, non sentirti in colpa.. > disse la navigatrice, anche se non era del tutto sincera. Avrebbe, infatti, voluto dare la colpa a qualcuno e quel qualcuno era proprio Luffy ma sarebbe stata falsa a dire di non avere nemmeno un quarto della colpa anche lei  < cosa vogliamo fare? > chiese.
< in che senso? > disse lui, serio
< vuoi tenerlo? oppure no? >
< Nami, decidi tu. Per me è uguale >
< che razza di risposta sarebbe scusa!? è TUO FIGLIO. Dobbiamo deciderlo INSIEME >
A quel punto si misero a parlare di tutti i vantaggi e svantaggi nell'avere un bebè a bordo e dovettere ammettere che gli svantaggi erano sempre un po di più. In primo luogo, avrebbero dovuto fermarsi ogni due per tre per comperargli i pannolini, i ciucci, il cibo ecc.. , secondo durante gli scontri non avrebbero potuto lasciarlo da solo, certo magari qualcuno sarebbe rimasto sulla nave a farli da guardia ma così sarebbero stati in svantaggio numerico poi c'erano un sacco di altri motivi che non sto qua ad elencare tutti ma capirete anche voi che non erano pochi
< Basta cosi > disse il capitano, che si girò e guardò la ragazza < sarei egoista a rinunciare solo per la nostra avventura, quella la possiamo riprendere in qualsiasi momento. Teniamolo > sorrise infine
A Nami brillarono gli occhi, non avrebbe mai pensato che un tipo come Luffy sarebbe stato autore di certe affermazioni. Annuì piano, sorridendo, mentre le lacrime iniziarono a rigarle le guancie
< a parte Robin, nessun'altro lo sa. E NON DEVONO SAPERLO > gli ordinò la navigatrice
< e perchè? > sbuffò lui, mettendo il broncio. Sembrava un bambino di quattro anni intento nel fare i capricci.
< non ci arrivi? Sanji se la prenderà di sicuro. Non voglio che litighiate, lo conosci anche tu, sai com'è fatto >
< shihihi ! ma verrà comunque a saperlo prima o poi e poi perchè tenere nascosta una notizia cosi bella? > chiese lui, ridendo
< non voglio discussioni. > disse lei, ricordando di quando avevano discusso con Usopp e infine quest'ultimo aveva combatutto contro il capitano stesso per riprendersi la Merry.
< non succederà nulla ti dico... > le rispose Luffy, che nel frattempo si era alzato, aveva aperto la porta e stava andando verso la cucina, dove gli altri erano ancora riuniti.
< fermatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!!!!! > gridò Nami, andandogli dietro a ruota.


salveee mondoo <3
Rieccoci qua col terzo capitolo, che spero abbiate gradito ^^
Secondo voi alla fine chi l'avrà vinta: Luffy o Nami? e, nel caso vincesse il capitano, sempre secondo voi, come reagirà il cuoco alla notizia della gravidanza ?
eheheh *sorriso malefico* ( ok, non so neanche io perchè lo sto facendo, bene xD )
.... Lo scoprirete nel prossimo capitolo.... ;) !!!
Alla prossima :*

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Capitolo 4
*** Verità svelata ***


~Nami continuava a correre, tentando di acciuffare il capitano per l'orlo della maglietta ma questi era più veloce e riuscì a sfuggirgli. Poco dopo, varcò la soglia della cucina. La ragazza lo raggiunse, terrorizzata
< eii > gridò Luffy < gente state tranquilli, Nami sta benissimo... aspetta un.... >
Nami, non appena sentite quelle parole, si lanciò al volo su di lui e gli tappò la bocca con entrambe le mani
< ehi ! lascialo finire ! > gli ordinò Usopp
< Nami-san, che cosa voleva dirci quest'idiota? > domandò Sanji
< e  perchè l'hai fermato? > si aggiunse Brook
< ecco..non è niente... > disse, mentre pensava a una scusa da rifilare agli amici
< moll..a..m..i > balbettava Luffy ma la navigatrice non volle sentir ragioni e, anzi, strinse ancor di più la presa
< non temete, voleva soltanto dire che aspetto con impazienza di mettere le mani su dei nuovi tesori > disse infine, piena di imbarazzo. Non avrebbe mai voluto mentire ai suoi amici ma non aveva scelta, voleva a tutti i costi evitare litigi inutili.
< ma.. ne hai appena preso uno nuovo dalla cavarna > le fece notare il cecchino
< è vero > lo *rincarò Franky < mica hai SUUPERR trovato le stalattiti? >
< capirai è semplice ghiaccio > disse lei, sbuffando
< prima però non la pensavi così >
< .. >
Ci aveva pensato Zoro a zittirla e aveva ragione : come poteva dire di non essere interessata e quei blocchi ghiacciati se lei in persona aveva detto " tutto ciò che si chiama oro per me è tale" ? No, si stava rendendo ipocrita. Non era sincera, nemmeno con se stessa. Presa dallo sconforto del momento, lasciò andare Luffy che sputacchiò e tossì poi prese fiato e si mise a urlare
< NAMI ASPETTA UN BAMBINOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO >
Seguì un silenzio tombale e tutti, tranne Robin e Chopper, restarono di pietra. Non si mossero ne dissero nulla per ben cinque minuti pieni.
< ragazzi? > disse Luffy, che non si aspettava reazioni del genere da parte di tutti
< N..Na..N > tentava di dire qualcuno
< in..inci..in..> si aggiunse qualcun'altro
Fu Sanji il primo a riprendersi, seguito da Usopp e dagli altri
< ah, credo di aver fatto un incubo > disse il cuoco, stiracchiandosi
< ma era vero uffaaa > piagnucolò cappello di paglia, convinto che nessuno gli stesse credendo
< stai zitto baka ! > urlò Nami, tirandogli un pugno ma ormai il danno era fatto
Sanji si girò verso Luffy rosso come mille peperoncini extrapiccanti, ancor più rosso di quando si era arrabbiato con Absalom a Thriller Bark, i suoi occhi erano incandescenti e dalle orecchie usciva fumo nero così come dalle narici. Sembrava una specie di toro imbufalito, anzi, era molto peggio.
< TU > gridò puntando l'indice verso il capitano < BRUTTO SCEMO CON LA FACCIA DA SCHIAFFI! COME HAI OSATO ABUSARE DI NAMI-SAN?!? SEI SOLO UN PERVERTITO !!!! >
< un che? > chiese l'interessato, chinando la testa  da un lato < dai calmati, non gli ho fatto nulla >
< Luffy! dovresti vergognarti > disse Usopp che, nonostante non fosse arrabbiato quanto il biondo, provava ugualmente una vena di invidia nei suoi confronti.
Seguì il caos generale: Sanji aveva afferrato due grossi coltelli, di quelli che si usano per tagliare i cibi più grossi e iniziò a rincorrere il capitano per tutta la stanza, il cecchino fece lo stesso, rincorrendolo con la scopa mentre Chopper tentava di fermarlo. Brook, Franky e Zoro stavano chi da una parte (indovinate chi?) e chi dall'altra.
Nami non ce la faceva più, davanti a lei stava succedendo proprio quello che avrebbe voluto evitare < basta.. smettetela..per favore.. > disse ma nessuno la ascoltava. Un po perchè con quella confusione effettivamente era difficile udirla e un po perche anche volendo, non si sarebbero di certo fermati. E non volevano.
La rossa uscì correndo e lasciando dietro di se scie di lacrime amare.
Robin, usando i suoi poteri, fermò gli "scontri"  < DOVRESTE VERGOGNARVI ! TUTTI QUANTI ! NON AVETE IL MINIMO RISPETTO PER QUELLO CHE PROVA NAMI IN QUESTO MOMENTO. SIETE SOLO UN BRANCO DI EGOISTI !!!!! > esclamò la donna, uscendo e sbattendo la porta, lasciando gli altri di stucco. Di solito era quella sempre più calma, era ovvio, allora, che avessero esagerato.
L'archeologa raggiunse la navigatrice sotto gli alberi di mandarini. Quest'ultima continuava a singhiozzare e lei l'abbracciò come una madre fa con una figlia.
< gliel'avevo detto di non dirlo...non capisce niente > disse, fra un singhiozzo e l'altro
< lo sai com'è fatto > le rispose l'altra, accarezzandole i capelli
< si ma ora chissà cosa succederà, non voglio che la ciurma si divida di nuovo >
< non succederà >
< io questo bambino non lo voglio più > disse, asciungandosi gli occhi
< ne sei sicura? cosa direbbe tua madre se fosse qui? >
Nami ripensò un attimo a Bellmere e al suo sorriso. Di certo l'avrebbe delusa se avesse abortito. Non tanto per la soddisfazione di  avere un nipotino quanto più per tutto quello che le aveva insegnato sul valore della vita. No, sicuramente Bellmere gli avrebbe impedito quella cavolata e poi non stava mettendo in conto la sua felicità.
< ... hai ragione, Robin > disse < lo terrò > sorrise infine
< così mi piaci. Andiamo di là  a vedere se bisticciano ancora > le rispose l'amica, sorridendo a sua volta e dandole la mano per aiutarla ad alzarsi.
I ragazzi si erano calmati e  la cucina era di nuovo in ordine quando rientrarono le due ragazze
< Nami-san, ti chiedo scusa > disse Sanji, mortificato
< ti chiediamo scusa tutti > disse Usopp
< ma spiegaci meglio cos'è successo > si aggiunse Zoro
Lei riconfermò le parole di Luffy e ufficializzò, cosi, la gravidanza. Tutti esultarono di gioia, finalmente e Nami rideva, felice che la cosa che voleva tenere segreta alla fine aveva reso tutti quanti gioiosi.
Ma,ahimè, non sarebbe durata a lungo....

Minna-san, konnichiwa =^^=
benvenuti in questo nuovo capitolo, chiedo scusa se avete dovuto aspettare tanto ma, in ogni caso, spero che vi sia piaciuto. Come abbiamo visto, alla fine il cuoco placa la sua ira, ammetto che è stata un po una forzatura perche, conoscendolo non si sarebbe calmato facilemente ma per esigenze di trama non ho potuto fare altro ^^"
Seondo voi cosa succederà adesso? Bene, vi lascio, ci sentiamo nel prossimo capitolo =)
*rincarò = esiste questa parola? D:

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Capitolo 5
*** la sparizione di Nami ***


~< Nami che fai? > chiese Usopp all'amica che, dopo il casino e i festeggiamenti, era tornata sotto gli alberi di mandarini. Stare lì le piaceva, era come se Bellmere fosse insieme a lei e quella sensazione di affetto materno la faceva tornare bambina. Ancora non sapeva come sarebbe stato il suo bimbo o bimba ne tantomeno come sarebbe stato prendersi cura di lui. Ma in qualche modo ce l'avrebbe fatta. Luffy era un bravo ragazzo, non gli avrebbe fatto mancare nulla.
Immersa com'era in questi pensieri, non si accorse della presenza del naso lungo
< oi! Terra chiama Nami! > la richiamò quest'ultimo, mettendole una mano davanti al viso, ma la ragazza non si muoveva. Decise di riprovare < Nami! Tesoro in vista a ore dodici! >
< cosa?! Dove...?! > disse lei, risvegliandosi dal suo status di "coma"
< alleluia che ti sei accorta di me. Saranno dieci minuti che ti chiamo, che cavolo stai pensando? >
< sto pensando a... > si bloccò di colpo. I suoi erano pensieri intimi e non se. La sentiva di parlarne col cecchino. Forse non si sarebbe confidata neanche con Robin...o forse si? Non lo sapeva nemmeno lei.
< a cosa? > chiese lui
< niente, lascia stare >
Usopp intuì subito che stava mentendo ma, date le circostanze, decise di non infierire oltre
< come vuoi.. > le rispose e si alzò, per andare a finire di sistemare certe cose con Franky nella "Usopp factory"
Lei si girò di nuovo verso il mare e continuò a fissare le onde spumeggianti dell'enorme distesa blu. Aveva ancora mille domane in testa e non sapeva darsi una risposta.
Nel frattempo, dentro la cucina, il resto della ciurma si organizzava per far sentire Nami a proprio agio nei prossimi nove mesi: una gravidanza non è facile già di suo, figuriamoci poi su una nave!
Per fortuna Chopper e Robin avevano avuto qualche esperienza a proposito, in passato e si erano offerti di dare consigli agli altri
< Luffy, tu in particolar modo cerca di farle sentire il tuo affetto > diceva uno al capitano
< vedi di non farla sforzare troppo > gli ricordava l'altra.
Il povero ragazzo aveva la testa piena di ammonimenti e raccomandazioni e, come sempre, non ci stava capendo più nulla.
Nami era sempre sotto i frutteti finché non vide, in lontananza, una nave. Era grande quanto la Sunny e ricavava sulle vele uno strano simbolo mezzo sbiadito. Chi poteva essere? Cerco di scrutare meglio l'orizzonte, aiutandosi con un binocolo.
La nave misteriosa arrivò in un batter d'occhio dietro la Sunny e la navigatrice decise di scendere dalla sua postazione per andare a dare un'occhiata. Lanció una corda e si arrampicò su di essa, finché non giunse sul ponte dell'Altra barca.
Era una vecchia caravella, come la Merry, mezza andata e apparentemente priva di equipaggio. Si fece coraggio e decise di esplorala, magari avrebbe trovato qualche tesoro...
< ragazzi vi va di prendere un the? > chiese Sanji, rivolto agli amici. Tutti risposero di si: erano stanchi dopo aver risistemato praticamente tutto il possibile immaginabile e ci voleva proprio qualcosa di caldo per farli riprendere. Mentre sorseggiavano il the, Robin iniziò a parlare
< ragazzi...Nami che fine ha fatto? >
< era sotto i suoi alberi prima... > rispose Usopp
< Nami-san... Sono preoccupato. È troppo che non si fa sentire > si aggiunse il cuoco
< vado a controllare > si offrì il capitano, che detto fatto si alzò e andò fuori, seguito dall'archeologa.
< Nami ??? > la chiamarono ma nessuno rispose. Fecero il giro finché, sul retro, notarono una corda e subito dopo, la nave misteriosa che vi era attaccata.
< che strano mezzo...come sarà finito qui? >
< OIII ! C'è nessuno a bordo??? > gridò il ragazzo mettendo le mani a coppa ai lati della bocca
< Luffy! Zitto! Potrebbero essere nemici > lo sgridò la donna
< ma Nami potrebbe essere la >
Effettivamente non aveva tutti i torti, la corda che attaccava la Sunny a quel relitto mezzo andato aveva tutta l'aria di essere stato attaccato dalla ragazza con i capelli arancioni.
< andiamo a controllare! > disse decisa
< Robin-chan > la chiamò Il cuoco < vengo anche io aspettatemi >
< Sanji! Chi hai seguiti ?! > domandò Luffy
< sono preoccupato tanto quanto voi >
< andiamo > disse l'archeologa e si arrampicò lungo il filo,seguita dal biondo. Luffy invece allungò le braccia.
Una volta che furono a bordo, trovarono ad accoglierli un'atmosfera tetra e spettrale, molto peggio di quella che si respirava a Thriller Bark
< che razza di posto è mai questo? > si chiese Sanji
< a vederlo sembra abbandonato > disse Robin
< NAMIII SEI QUI??? > continuava a urlare il capitano
< zitto idiota! > lo riprese il cuoco ma questi non li dava ascolto
< namiiii > continuava a gridare < dove seiiiiiiiii??? >
.......silenzio........
< dai..ormai è ovvio che non è qui > disse gamba nera, amareggiato. La sua Nami-Swan era sparita, cosa poteva essere peggio?!?
< NAAAAAAAAAAAMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII > gridò infine il ragazzo corvino con tutto il fiato che aveva in gola
< LUFFYYYYYYYYYY > si sentì gridare. Era lei. Era lì, da qualche parte. E dovevano trovarla.


Ecco qua il 5 capitolo, spero vi sia piaciuto e scusatemi del ritardo. Secondo voi cosa è successo? Vediamo se ci azzaccate ;)
Alla prossima

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Capitolo 6
*** Scioccante scoperta! Nami è in pericolo ***


< era la sua voce > disse l'archeologa
< Nami- swan dove seiii?? > urlò il cuoco che, dopo aver sentito l'urlo della ragazza, aveva recuperato la speranza
< veniva da di la > disse il capitano, indicando con l'indice l'interno della nave fantasma.
I tre ragazzi sfondarono la porta ed entrarono: a prima vista, sembrava essere la cucina. Era una stanza molto sporca e ovunque regnava il caos più totale. Piatti sporchi e rotti sparsi ovunque, bicchieri da lavare, avanzi di cibo sul pavimento.... 
< ridurre così una cucina...che vergogna! > disse Sanji, che non tollerava la vista di tutta quella roba da mangiare sprecata
< non è il momento di pensare a questo > lo rimproverò Robin
< Luffy sono qui!! > 
Era di nuovo la sua voce e stavolta era più nitida, come se fosse stata più vicina. Sembrava una specie di caccia all'oggetto, quello dove si nasconde qualcosa e gli amici dicono "fuochino, fuochetto.."  Con la differenza che loro dovevano ritrovare una compagna. E non una compagna qualunque. Dovevano ritrovare la ragazza del futuro re dei pirati. 
< proveniva da quella parte > disse il biondo 
< Robin puoi pensarci tu? > chiese il ragazzo corvino 
< mi spiace ma è troppo buio, non vedo niente > 
La donna non aveva tutti i torti, effettivamente era davvero buio pesto. 
Nami,intanto,pensava a un modo per farsi vedere dai compagni: erano vicino a lei ma non riuscivano a vederla. Vide, sul tavolino, una vecchia candela mezza consumata ma pareva funzionare ancora. Afferrò con i denti un cerino che trovó li accanto, lo sfregò e, quando questi prese fuoco, lo posizionó sopra la candela, in modo da accenderla. 
Subito il pallido chiarore del fuoco rischiarò la stanza e Robin notò immediatamente la sua amica sdraiata accanto al tavolo, poco più avanti di dove si trovavano loro
< eccola la! > gridò. Aveva mani e piedi legati e perdeva sangue dalla testa. < sbrighiamoci > 
Quando le furono accanto, la liberarono dalle corde e lei tossì, sputando sangue
< cosa ti è successo? > chiese Luffy
< chi è il coglione-idiota-pezzo di merda che ti ha ridotto così!?!?!?! > chiese Sanji che era fuori di se dall'incazzatura. 
< dobbiamo riportarti subito alla Sunny, forse Chopper può fare qualcosa > 
< lascia stare, Robin.. > disse la rossa, con un filo di voce < scappate, siete in pericolo..lasciatemi qui > 
< ma che diavolo stai blaterando?!? > risposero in coro i due ragazzi
< waahahah waahahah > rise una voce alle loro spalle. Chi era? 
< chi diavolo sei? > chiese Luffy 
<. Chi sono io? Wahah! Che faccia tosta! Io sono Mike, un cacciatore di taglie. E ora venderò questa ragazza a qualche ricco proprietario...oppure potrei darla ai tenryuubito? Bah, in ogni caso, questa è la mia preda e ne posso fare ciò che voglio > si avvicinò alla navigatrice e le prese il viso tra il pollice e l'indice della mano destra < sei proprio un bel bocconcino...wahhaah..mi farai guadagnare fior di quattrini > 
< bastardo! > urlò Sanji , che si lanciò all'attacco < come osi fare questo a una donna e sopratutto a Nami san?! > 
L'uomo però, si spostò prima di ricevere il calcio
< ha mangiato un frutto del diavolo > azzardò l'archeologa 
< esatto. Ho mangiato un paramisha che mi ha dato il potere di teletrasportarmi ovunque > rispose l'uomo
< ragazzi scappate > gridò Nami, tentando di dileguarsi anche lei. 
< hey hey! Piccola, dove pensi di andare? > disse Mike che, dicendo ciò si teletrasportó accanto alla rossa < piccola stronzetta, sappi che non mi scapperai..avrai anche una taglia misera ma sono certo che, solo per l'averti  catturata, mi pagheranno profumatamente. E iniziò a prenderla a calci sulla pancia, in faccia e sulla schiena. < voi pirati siete solo spazzatura da dare in pasto ai re del mare > diceva tra un calcio e l'altro. Nami piangeva e gridava dal dolore 
< Luffy ! Il bambino! > esclamò Robin < se continua a prendere tutti quegli scossoni rischia di perderlo ! > 
Luffy stava ribollendo dalla rabbia, peggio di quando aveva affrontato Shiki. Sanji stava riprendendo fiato, dopo il suo attacco andato a vuoto e, anche lui, ribolliva di rabbia.
Il capitano attivò il gear 2 e si lanciò all'attacco. Ma l'uomo fu più veloce, afferrò Nami e si teletrasportó con lei altrove.
< merda! > disse Luffy, incazzato più che mai.
Eccomi gente col nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto <3 alla prossima :*

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Capitolo 7
*** la disperazione di Luffy ***


~< e ora che cavolo facciamo?? > Luffy era davvero infuriato,non la smetteva di tirare pugni al muro in legno della vecchia nave e mandava bestemmie continue a quel Mike che aveva osato toccare Nami, la sua Nami!
< calmati capitano > provò a dirgli Robin, tentando di prenderlo per il busto per farlo sedere e ragionare. Anche lei era preoccupata ma non voleva che il ragazzo si facesse del male.
Il cuoco, invece, si era subito seduto e aveva il battito cardiaco che andava e veniva; sembrava sul punto di lasciarci le penne.
L'archeologa capì che erano disperati e che,in quel momento, solo lei aveva la forza di reagire. Così usò i suoi poteri e, con la tecnica "cuerpo flour" si fece aiutare dalla copia di se stessa ad afferrare i ragazzi e a tornare sulla Sunny.
< siamo tornati > disse, una volta che furono a terra, sul sicuro prato della loro nave
< dove Nami? cos'è successo? > domandò Usopp che, non vedendo l'amica, iniziò a preoccuparsi
< ecco...lei... > tentò di dire Robin ma fu interotta da Luffy
< quel bastardo! l'ha portata via, merda!! > continuava a ripetere tra le lacrime mentre tiravi pugni contro il pavimento
< chi è il SUUPERR bastardo che ha fatto questo? > chiese Franky, assumendo la tipica posa che però, in quel momento, non faceva sorridere nessuno, nemmeno il capitano che andava matto per le funzioni tecnologiche del cyborg.
Luffy era veramente distrutto. Per lei Nami non era solo un'amica o una compagna di ciurma, per lui era altro. Era quella che era sempre pronta ad aiutarlo a prendere le decisioni, nei momenti difficili gli era sempre accanto, era l'unica che sapeva per filo e per segno la sua storia del cappello e, inoltre, aspettava anche il loro bambino! Quel Mike l'avrebbe pagata cara, non lo avrebbe lasciato in vita!!
< capitano, andiamo a mangiare qualcosa... penseremo a un piano > tentò di dire Zoro, sperando che al pensiero " cibo " il suo amico si riprendesse un po', ma cosi non fu. Anzi, si alzò di scatto e disse < non ho fame. Vado in camera mia. Non voglio essere disturbato > detto fatto, si avviò verso le sue stanze e chiuse la porta a chiave. Gli altri erano tutti preoccupati, eccetto Sanji che era nelle stesse condizioni di Luffy, con l'unica differenza che voleva far giustizia subito, o almeno, finchè le forze glielo avrebbero permesso.
< dobbiamo escogitare un piano > disse serio Usopp < non mi piace vederlo cosi.. >
< nemmeno a me > si unì Zoro
< sentite..io non so dove quel tizio l'abbia portata, so solo che voleva venderla a qualche pezzo grosso o ai draghi celesti in persona, quindi secondo me è molto probabile che l'abbia portata a un'asta >
L'ipotesi di Robin fece gelare il sangue nelle vene a tutti.
< intendi la casa d'aste di Sabaody? > chiese Chopper
< non credo, siamo troppo lontani... probabilmente sarà su qualche isola non troppo lontano da qui su cui è ancora praticato il commercio di schiavi >
< muoviamoci ! > urlò Sanji, che a quelle parole era diventato ancor piu combattivo.
< molto bene, prossimo obiettivo isola misteriosa > disse Usopp
anche lui deciso a ritrovare la navigatrice.
Nami, intanto, era in una specie di cantina buia e umida. Capì che si trovava nella cambusa di una barca. La vecchia barca a remi su cui Mike si era teletrasportato con lei e che era nascosta sull'altra nave piu grossa. Una volta che furono saliti a bordo, l'uomo aveva iniziato a remare silenziosamente e i suoi compagni non avevano fatto in tempo a vederla.
La cantina, come già detto, era piccola e umida. Dappertutto era pieno di scorte di cibo e di acqua. Beh, per lo meno ora aveva qualcosa da sgranocchiare.
Iniziarono a scenderle le lacrime e si passò una mano sopra il tatuaggio, poi, quasi d'istinto, se la mise sopra la pancia.
Il suo bambino era li e, quasi sicuramente, anche lui era preoccupato
< non temere piccolo mio, papà verrà a salvarci! >

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Capitolo 8
*** Ritrovare la speranza ***


Ciao a tutti! Spero che il capitolo vi piaccia, a presto :*

Nami si era addormentata, la mano poggiata sulla pancia e la testa china. Era esausta dopo tutto quel trambusto e aveva proprio bisogno di un po di riposo, anche perché non era finita lì. Chissà dove l'avrebbe portata, quel Mike. Ad ogni modo non doveva preoccuparsi, doveva sforzarsi di essere serena altrimenti il suo piccolo si sarebbe spaventato più del dovuto. In quel momento, dormire era l'unica cosa che riusciva a darli un po di sollievo, o almeno così sperava.
< sveglia! Donna! > Mike era arrivato nello sgabuzzino
< mm...scusa... Ero stanca > 
< ti ho forse detto di dormire ?!? Vieni fuori! > detto fatto, la afferrò per i capelli e la trascinò di forza fuori dalla cabina 
< insomma, mi fa male! Cosa vuole da me!? > chiese la ragazza, in preda a una crisi isterica con gli occhi pieni di lacrime
< voglio che guardi attentamente laggiù. Quel l'isola si chiama Kaïna e lì si trova la casa d'arte dove ti lascerò. Arriveremo li tra mezz'ora circa >
< dovresti vergognarti > gli rinfaccio lei, facendoli la linguaccia. 
L'uomo, che non si aspettava una simile reazione, la spinse via facendola cadere. Poi la afferrò per il collo, quasi a volerla strozzare < senti, bambola piantala di fare la cafona! Credi che io mi stia divertendo?? Ho perso la mia amata durante un naufragio è da allora sono sempre vissuto solo, nella disperazione e nell'odio. Odio tutte le donne, sanno solo far soffrire > 
< secondo me sei solo un pazzo > disse la navigatrice, con occhi infuocati < come puoi far del male a povere innocenti solo per la tua stupida sete di vendetta??? Non t'importa di quello che la gente possa pensare di te?!? > 
< ... No, non mi interessa. Adesso il mio solo scopo è portati in quella casa d'aste e con i soldi della vendita diventerò ricco e a quel punto non sarò più solo > 
< folle > disse lei, indignata. 
Cosa poteva fare? Erano in mare aperto e non in un mare qualsiasi. Erano nelle acque del nuovo mondo. Di certo non poteva andarsene a nuoto. 
< sentite ho un idea > Robin richiamò a sè l'attenzione. I mugiwara, tranne il capitano, erano sul ponte a spremersi le meningi da più di dieci minuti. 
< dicci tutto,cara Robin > le rispose il cuoco, sorridendole
< bene, portatemi una mappa. Non sarò una navigatrice esperta come Nami ma ci posso sempre provare > 
Usopp si offrì di andare a prendere quanto richiesto e tornò quasi subito. 
< bene, date un occhiata > iniziò a spiegare < questa è una vecchia mappa del nuovo mondo. Non è completa, ma ci sono la maggior parte delle isole > 
< è quella che Nami ha sottratto a quel tipo sull'isola dove eravamo un paio di giorni fa > osservò Zoro, con le braccia conserte. 
< esattamente. Dunque, se non sbaglio noi siamo qui > disse l'archeologa, indicando un punto sul foglio < l'isola più vicina è questa.... > 
< aspetta! Mi pare di aver letto di quell'isola in un libro > chi aveva pronunciato quelle parole era Chopper, attirando l'attenzione generale < dovevo fare delle ricerche sulle piante mediche presenti nelle varie isole. Quella si chiama isola Kaïna e se non ricordo male il libro parlava anche di schiavi o qualcosa del genere > 
 < allora è questa > disse Robin, tornando con lo sguardo alla cartina < dovremmo raggiungerla tra circa un ora, salvo imprevisti > 
< una volta arrivati lì daremo una SUPER lezione > disse Franky 
< yohohoh sono pronto a morire per la bella Nami...ah, già ....io sono già morto yohoho >
< immagino che non dovremmo attirare l'attenzione > osservò Sanji, espirando l'aria con la sigaretta 
< esatto, almeno fino al momento opportuno > rispose la ragazza 
< forse è meglio dividersi a gruppi... > disse lo spadaccino 
< meglio per te vorrai dire! Ti perderesti subito > 
< cos'hai detto, cuoco da strapazzo? > 
< la verità. Vuoi essere in gruppo solo perché così stai sicuro che non ti perdi come al solito > rispose il biondo, tranquillo.
Zoro avrebbe voluto continuare la discussione, non voleva lasciare al " pervertito accigliato" l'ultima parola ma, facendosi un rapido esame di coscienza, si rese conto che non aveva tutti i torti. Dal tronde, il suo pessimo senso dell'orientamento era conosciuto. 
< bene, avvertiamo cappello di paglia > disse il cyborg
< vado io > sospirò Robin. Chissà come avrebbe reagito il ragazzo? Era curiosa e ansiosa allo stesso tempo. 
Arrivò davanti alla porta della sua cabina e bussò forte
< ho detto che voglio stare solo! > 
< Luffy sono io, Robin > 
< vattene per favore!! > le rispose lui. 
La donna capì dal tono della sua voce, che aveva appena smesso di piangere. Mantenne la calma e, con i propri poteri, sfondò la porta. 
Gli altri intanto erano di sotto, a organizzare i vari da farsi.
< cosa vuoi!? > chiese il capitano, senza guardarla in faccia. Robin rimase stupita dal modo in cui le si stava rivolgendo: freddo e distaccato. Ma alla fine, poteva capirlo. 
< abbiamo scoperto l'isola dove è stata portata Nami > disse. 
< ... > si guardò attorno e vide che la camera era sottosopra. Foto distrutte, letto disfatto, armadio e cassetti mezzi rotti e fuori posto, fiori rovesciati dal vaso e calpestati
<...Luffy > disse. Era senza parole. Era evidente che nessuno soffriva tanto quanto lui. Doveva assolutamente farlo ragionare, così si faceva solo del male < cos'è successo? > chiese
< l'ho persa ho perso lei ho perso il bambino ho perso tutto! > 
L'archeologa gli diede uno schiaffo, che fece girare la testa al capitano 
< non dire stronzate! Che fine ha fatto il Luffy di una volta? Quello che mi ha salvato la vita?!? Quello che non si arrendeva mai?! Che fine hanno fatto la tua spavalderia e il tuo coraggio?!? Vuoi arrenderti così, senza lottare?? Senza nemmeno provare a salvarla???!!!!? > 
Le parole della sua compagna gli fecero aprire gli occhi: aveva ragione, se voleva salvarla doveva stare calmo e agire. Così non avrebbe aiutato nessuno, ma peggiorato solo le cose. 
< arrivo > disse, uscendo dalla cabina per dirigersi verso gli altri compagni < spiegami tutto > 
< eccoci arrivati! > esclamò Mike, prendendo una Nami legata con delle manette di agalmatolite < forza, cammina, eccoci alla casa d'aste > 
La ragazza non poteva far altro che obbedire, non aveva armi con cui difendersi ed era sola. I suoi amici sarebbero arrivati, ne era certa. Intanto doveva combattere da sola. Lo aveva già fatto in passato, quindi non poteva essere tanto diverso. 
< oh, signor Mike > lo chiamò un signore basso, con la barba e gli occhiali da sole. Sembrava, in un certo senso, la copia mal riuscita di Disco. < cos'ha portato stavolta?> 
Mike non rispose, ma indicò Nami con la mano sinistra 
< ohohooh! Che splendida creatura, questa varrà una fortuna > 
< lo credo anche io > disse l'uomo < la sua taglia è già di sedici milioni > 
< cosa?!? Cavolo, ho capito! Beh stavolta hai fatto davvero un buon affare allora > 
 < te la lascio qui > è così dicendo, Mike si voltò e se ne andò. Sarebbe poi tornato il giorno dopo a riscuotere la cifra pattuita.
< forza, cammina > disse il tizio occhialuto, spingendola in avanti. 
Nami iniziò a camminare al suo fianco e dopo aver passato un corridoio buio e scuro arrivarono in una stanza molto ampia. Li trovò altre persone, con collari e manette. 
Capì che erano i futuri schiavi. Come lei. 
< bene, ora ti prendo le misure del collare e.. > non finì la frase perché la rossa lo morse sul braccio < AAAAARGHHH! Aioooo!! > gridò < Piccola peste tanto non mi scappi >  e la afferrò per i capelli proprio un attimo prima che lei potesse scappare. 
 Le diede una sberla e le fece uscire fiotti di sangue dal naso. Nami iniziò a piangere ma non oppose più resistenza. 
Dopo un quarto d'ora, si trovava seduta insieme agli altri prigionieri con collare a manette "ora capisco come si sentiva Kayme" pensò. Era una sensazione orribile, la più brutta che potesse mai provare. 
<....per favore, vieni a salvarmi ! > disse, mentre le lacrime le scendevano dagli occhi e bagnavano i suoi jeans. 

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Capitolo 9
*** Capitolo di avvertimento ***


Chiedo scusa per la lunga attesa ma sono stata impegnatissima in questi giorni, in più lo scorso weekend sono anche partita 😥 Il capitolo uscirà o domani pomeriggio o venerdì, sempre pomeriggio Vi ringrazio per l attenzione e per l affetto che avete nei confronti della mia storia, e mi scuso ancora per l attesa! Ci si sente ❤️❤️❤️

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Capitolo 10
*** Luffy vs Mike (pt.1) ***


< che hai da piangere, donna?! > chiese una voce alle spalle della navigatrice, che aveva inzuppato i jeans continuando a piangere 
< chi va la?!? > domando la ragazza girandosi di scatto..... Vide un vecchio signore tarchiatello e quasi senza denti, dalla barba folta e un occhio mezzo chiuso
< piacere, sono Willy > 
< piacere mio, io mio nome é Nami > disse lei, alzando una mano in segno di saluto
< vieni qua cara, siediti accanto a me > cosi dicendo, il signore le indico uno spazio libero accanto a lui. La ragazza ebbe qualche esitazione nel sedersi vicino ad un estraneo ma capiva che forse aveva trovato qualcuno che la potesse aiutare cosi gli sedette accanto
< come mai ti trovi qua? >
< potrei farle la,stessa domanda >
< oh beh ecco...ci sono venuto di mia spontanea volontà...ho una malattia incurabile, tanto vale passare il resto della mia vita da schiavo >
< ma non dica scemenze! Non deve mai perdere la speranza! >
< guarda che anche tu prima... >
< ..... > Nami esitò un attimo poi riprese < beh in ogni caso, il nostro medico di bordo la guarirà quando i miei amici verranno a salvarmi >
< hai detto "medico di bordo"? >
< si, che ce di strano? Siamo pirati, dopotutto >
< ah ecco ora capisco...ma come hai fatto a ritrovarti qui? Hai voglia di raccontare la tua storia a un povero vecchio? > 
La rossa acconsentì e iniziò a narrare 
Intanto sulla Sunny l'agitazione era alle stelle. Luffy, una volta messo al corrente della situazione, non ebbe un attimo di ripensamento e diede l'ordine di partire immediatamente verso la nuova isola
< non l'ho mai visto cosi arrabbiato > disse Chopper
< mm...perche non lo hai visto ad Arlong Park.. > gli rispose Usop
< in ogni caso é tutto pronto > disse Sanji, uscendo dalla cucina. Luffy non era Luffy se non veniva rifornito di carne 
< vedo l'isola > urlò Zoro dalla vedetta
Franky corse al timone e fece in modo di far attraccare la nave in un punto che non potesse dare nell'occhio. Poi, scesero a terra
< capitano, attendiamo gli ordini > disse Nico Robin, che cercava di tenere alto l'umore del gruppo. Lei stessa sentiva di essere tesa, ma con l'angoscia non potevano salvare nessuno e lo sapeva bene.
< bene > rispose cappello di paglia < dividiamoci in gruppi > 
< io e Robin- chan da una parte, voi altri dall'altra > rispose Sanji con gli occhi a cuore
< eh no mio caro..io vado con Robin, Chopper e Franky tu con Brook, Zoro e Usop > gli rispose Luffy. Il cuoco provò a protestare, ma forse non era il momento opportuno, cosi si rassegnò ed obbedì.
Il gruppo guidato dal capitano andò verso est, l'altro dalla parte opposta. Erano decisi a trovare la casa d'aste e ci sarebbero riusciti.
Intanto Willy continuava ad ascoltare il racconto della navigatrice, che aveva ingigantito un Po le ultime faccende per far passare il tempo. Vicino a lui si sentiva a proprio agio e in qualche modo riusciva a distrarsi... Lei era la numero 16, quindi mancava ancora un Po prima del suo turno
< dimmi cara, il tuo bambino... >
< si? >
< ecco, sai già come chiamarlo? >
< beh, no... Non so nemmeno se sia maschio o femmina quindi decideremo al momento > 
< lo sai, avevo una figlia una volta che ti somigliava molto.. >
<... E ora non ce l'ha più? >
< ... Si era arruolata in marina ma poi ci comunicarono che mori in una terra lontana,mentre combatteva >
< mi dispiace molto >
< non importa, ormai sono vecchio anche io..però mi ha fatto piacere parlare con te, mi sembra di rivederla.. > 
< come,si chiamava? >
Il vecchio sorrise e rispose < Lily > 
< CHE ENTRI IL LOTTO NUMERO 10 >
Urlò il battitore, quel tizio strambo che era venuto a prendere Nami poco prima. Il lotto numero 10 altri non era che Willy
< devo andare... > disse lui, alzandosi. Le guardie non tardarono ad arrivare e a portarlo sul palco.
Nami era talmente spaventata ora, che non riuscì neppure a salutarlo. Ma dove diavolo si erano cacciati i suoi compagni?!? 
L'archeologa e il suo gruppo avevano fatto  il giro di mezza isola, per trovare qualche locanda disposta a dare indicazioni. Alla fine la trovarono dalla parte opposta rispetto alla loro nave e cosi ora dovevano tornare indietro 
< accidenti! Spero solo che non la abbiano già.. >
< non credo, Nami é una tipa fortunata > disse Franky
< muoviamoci! Chiamo Sanji! > disse Robin, prendendo il lumacofono portatile
< Sanji sono io, dove siete? >
< Robin-chwan tesoro ci siamo persi! Tutta colpa di testa di muschio! >
< ei! Scusate se mi sono confuso > si senti lo spadaccino ribattere in sottofondo
< tu ti confondi un Po troppo! > rispose il biondo, con denti da squalo 
< ascoltami attentamente, abbiamo scoperto il luogo in cui é stata portata ci stiamo dirigendo li...adesso ti dico le coordinate esatte >
< va bene cara, ok sisi, ho capito > 
< bah, il solito farfallone > disse Usop, scettico
Il ragazzo riattaccò dopo qualche secondo
< ok, grazie alla dolce Nico Robin ora sappiamo dove andare e tu dannato spadaccino sta' in fondo >
Zoro diventò rosso di rabbia, ma non c era più tempo per fare qualsiasi cosa. 
< allora, nessuno vuole comprare questo vecchiaccio mezzo malandato? Costa solo 12.000.000.000 di Berry > 
< che ladri, 12 milioni per un vecchio mezzo malandato > bofonchiò una signora nobile dal suo posto in tribuna
< ha ragione é troppo > si unì un altro 
Il battitore fu colto di sorpresa 
< beh, allora...facciamo 10 milio... >
< FERMATE TUTTO!!!!!!!!!!!! > 
Una voce alle spalle degli spettatori riecheggiò in tutta la stanza.
< e quello chi é ? > disse un signore
< oh, cazzo guardate...il cappello! È lui, é cappello di paglia! > disse un altro, indicando il pirata con un dito tremante 
< che ci fa qui ? > dissero altri
< Robin! Chopper! Ce ne occupiamo io e Franky voi andate a cercare Nami > 
< agli ordini > dissero e si dileguarono nel casino generale
Il battitore batteva il martello sul banco per tentare di riportare l'ordine ma capi che ormai l'allarme era scattato. Quella ciurma era famosissima,anche per le vicende dell'isola di Sabaody di due anni prima 
Luffy usò l'haki del re conquistatore e spedì a nanna la maggior parte dei presenti. Franky fece altrettanto usando le sue numerose armi. 
< pronto, signor Mike? > disse uno dei cacciatori di taglie assoldati dall'uomo artefice del rapimento di Nami < qui é successo un casino, la prego venga subito >
< sia mai che perdo il mio denaro! Vengo subito! > 
< DITEMI DOV'È > urlò il ragazzo corvino
< chi cerchi?? Oh si la tua amichetta > disse l'uomo del banco, con un ghigno
< gom gom jet pistol ! > disse Luffy e lo colpi in pieno volto. Questi cadde all'indietro e si rialzò con il sangue dal naso
< capitano! La abbiamo trovata! > disse la renna, uscendo da dietro le quinte con Robin che lo aiutava a sostenere la loro amica. 
Il capitano la guardò meglio : aveva gli occhi rossi, segno che doveva aver pianto molto.
< come stai? > disse, andandole in contro 
Lei lo abbracciò forte < sapevo che saresti arrivato non ho mai smesso di perdere la fiducia in te neanche un secondo > 
Il ragazzo si commosse a sentire quelle parole e ordinò agli amici di portarla via da li, sulla nave
< vedi quel,signore laggiù? > chiese la navigatrice al suo capitano < é un mio amico e mi ha aiutata.. >
< ho capito, va bene, tu va però > 
Cosi il dottore e l archeologa la portarono via. 
< guardie! Arrestateli! > disse il battitore
Ma le guardie erano state legate ed imbavagliate.

In quel momento si sentirono due rumori, il primo dalla porta il secondo dal tetto
< NAMI SWAN; ROBIN CHWAN È ARRIVATO IL VOSTRO CAVALIERE > disse Sanji, con occhi a cuore
< guarda che le ragazze sono già andate via >  gli fece notare il cyborg
< non é giusto, uffi... > 
< ei! > disse Zoro < chi é quel tipo laggiù? >
Il tipo in questione era proprio Mike, che era atterrato sul tetto, cadendo poi di sotto
< é lui > disse Sanji
< non gli darò tregua finché non lo vedrò morto > disse Luffy
< yohoho noi ci occupiamo del resto va bene luffy san? >
< io vi copro le spalle andate pure avanti > disse il cecchino, timoroso come sempre
< ma guarda guarda...sei il fidanzatino di quella donnicciola? > disse Mike rivolto a cappello di paglia
< come l'hai chiamata?! > disse il ragazzo
< cosa credi di poter fare, sei solo un esaltato >
< gom gom jet pistol! > disse, ma Mike evito l'attacco teletrasportandosi e lo attaccò con un pugno ben assestato, allo stomaco. Luffy sputò un Po di sangue ma stava bene 
< d'accordo. Ora faro sul serio >
< che paura > lo prese in giro Mike
< Gear Third ! >

Ciao! Ecccomi qui ed ecco il capitolo!! 
Chiedo scusa se, probabilmente, sarà senza HTML ma sono col cellulare perché il tablet ha deciso di andare in vacanza oggi -_- rimedierò a questo problema lunedi.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vorrei sapere un Po secondo voi con che mossa Luffy sconfiggerà Mike? �� 
Bene, alla prossima, e vi ringrazio ancora per aver letto ! ❤ 

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Capitolo 11
*** Luffy vs Mike pt.2 ***


«gear third» aveva urlato il capitano, ingigantendo il braccio destro 
«non riuscirai a colpirmi!» gli rinfacció Mike, usando i suoi poteri per spostarsi. 
Man mano che lo scontro entrava nel vivo, Luffy si rendeva conto che quello era un osso duro e non sarebbe stato facile batterlo: l'uomo, infatti, potendosi trasportare riusciva a scansarsi appena due secondi prima di venire colpito e, a lungo andare il combattimento  stava diventando una specie di "caccia alla talpa". 
"Così non va, accidenti!" Pensó il capitano. Ora era incazzato ancora di più perché oltre al danno, quella pareva una vera e propria beffa. Doveva ragionare. Ci sarebbe pur stato un modo per batterlo, doveva solo trovarlo. 
Intanto, gli altri della ciurma avevano raggiunto la Sunny in tutta fretta: Nami era in gravissime condizioni e necessitava cure immediatissime. 
Robin la aiutó a salire le scale e si precipitarono in infermeria con Chopper, gli altri attesero fuori. 
«la mia dolce e bellissima Nami ridotta in quelle condizioni» si lamentava Sanji «aspettate che trovo quel mascalzone e vedete come lo concio» disse, bollendo di rabbia 
«calmati» gli disse Usop «siamo tutti arrabbiati ma così non risolvi niente» 
«...hai ragione» rispose il biondo «allora, Chopper, come sta?» chiese, girandosi verso il dottore che aveva finito in quel momento di visitarla ed era uscito per lasciarla dormire. 
«Beh..ecco...» Nami era stata medicata e le ferite erano state disinfettate e pulite. Sicuramente le sue condizioni ora erano più stabili, ma non era quello il vero problema «lei sta bene, nel giro di qualche giorno si riprenderà... il fatto è che ha preso troppi colpi alla pancia e il bambino ecco...» esitó. Era proprio necessario che fosse lui a dirlo? Non voleva dare una notizia così ai suoi amici
«CHE CAVOLO TI PRENDE, PARLA!!! COSA SUCCEDERÀ AL FIGLIO O ALLA FIGLIA DI NAMI-SAN?!?!?» chiese Sanji in uno stato che nessuno aveva mai visto. Era furente. E Chopper DOVEVA parlare. Tanto prima o poi lo avrebbero saputo comunque.
«beh ecco... ha il 70% di probabilità di non farcela...» disse, con le lacrime agli occhi
Intanto Luffy era ancora sul campo di battaglia ad affrontare Mike. 
Ancora stavano "giocando" alla caccia alla talpa e nessuno dei due era riuscito a prevalere. La casa d'aste,nel frattempo,era stata fatta evacuare dopo l'attacco della ciurma, che era riuscita a stendere la maggior parte dei presenti e oltre a loro,ora, non c'era più nessuno. 
«te l'ho detto, cappello di paglia! Non puoi sconfiggermi! Una volta che ti avrò fatto fuori, cercherò la tua nave e mi riprenderò quella ragazza. Dopo di che mi prenderò le teste anche dei tuoi amici e le consegnerò al Governo Mondiale. Sono certo che loro 
sapranno cosa farne»
«tu non farai proprio niente di questo perché te lo impedirò anche a costo di morire!» ribadì il capitano, determinato. Doveva proteggere i suoi compagni, sopratutto Nami. 
La navigatrice,intanto, continuava a dormire. Sognava di correre libera e felice, con la sua nuova famiglia e con loro c'erano anche Bellmere e Nojiko... ed Ace. Ancora non sapeva nulla di quello che stava succedendo all'esterno. 
«dovremmo andare ad aiutarlo» disse 
Zoro, che era in pensiero per il capitano
«s-s-se andate i-io resto a fa-fare d-d-da guardia qui» disse Usop, fifone come sempre.
«ragazzi, non so quanto ci convenga..» disse Robin, portando avanti le mani
«perché, Robin-chan?» 
«perche sorella? Io sono suupeeer pronto»
«non so se lo avete notato ma è un avversario troppo forte per noi..saremo solo d'intralcio. Inoltre credo che questa sia diventata una faccenda privata tra Luffy e quel tipo. Noi possiamo fare ben poco e poi se c'è ne andiamo chi proteggerà la nave e Nami?» 
Il discorso dell'archeologa non faceva una piega. Come sempre, quando si trattava di ragionare a mente fredda, era la migliore. 
«Robin ha ragione» disse Sanji, spegnendo una sigaretta «ci conviene salpare e tornare verso la casa d'aste. Seguiremo il combattimento da lontano e interverremo solo se strettamente necessario» 
«cosa ti fa pensare che io obbedisca ai tuoi ordini?» domandó Zoro, sbuffando 
«Zoro-san, il cuoco ha ragione»disse Brook che era stato zitto fino a quel punto 
«quanto sei idiota testa di muschio! Non lo capisci che ora la priorità non sei tu ma salvare Nami-san?!» 
«non litigate per favore...» disse Chopper, preoccupato. Una lite fra di loro era l'ultima cosa che ci voleva. 
«che cosa ti ha fatto Nami?! Parla!!» chiese Luffy arrabbiatissimo 
«proprio niente» disse l'altro, sogghignando «è solo che è stata una preda fin troppo facile... peccato averla persa! I draghi celesti l'avrebbero pagata profumatamente, dopotutto è pur sempre un membro della temuta ciurma di cappello di paglia» 
Luffy a quelle parole si arrabbiò ancora di più. Era stanco. Pieno di graffi, col sangue che gli colava dalle ferite. Non si reggeva quasi più in piedi e, per la stanchezza, era anche tornato normale. Continuava a pensare a un modo per batterlo ma più ragionava più la sua mente sembrava offuscata. 
Mike approfittò di quel momento per colpirlo in pieno petto. Il capitano oscilló e cadde a terra. 
Intanto, il resto della ciurma, era tornata indietro e avevano messo la nave in un punto nascosto, tra le rocce.  Da lì non potevano essere visti ma loro potevano seguire tutta la faccenda 
«merda! Se non si rialza è la fine» disse Sanji che aveva una voglia matta di scendere e prenderlo a calci
«sta calmo sopracciglio a ricciolo» lo canzonò lo spadaccino «sai meglio di me che se la caverà» 
« ragazzi io vado da Nami» disse Robin, seguita da Chopper. Era preoccupata anche lei, anche se non lo dava a vedere
«Luffy rialzati ti prego» disse Usop, piangendo. 
Quasi come se avesse sentito le parole del cecchino, Luffy iniziò a muovere un braccio. Nella sue mente passarono le immagini degli ultimi eventi: la caverna nascosta, Nami che aspettava un bambino e il suo rapimento, il suo sguardo terrorizzato quando avevano cercato di aiutarla. Lei era la sua migliore amica. Era l'unica tra di loro a conoscerlo bene,forse più di Zoro. Era sempre quella disposta ad aiutarlo, anche quando era successo di Ace... era l'unica che aveva pianto disperata quando aveva appreso la notizia ed era sempre lei ad aiutarlo nei momenti di bisogno. Nami era unica. Ripensó ai suoi capelli, lunghi e ondulati sempre profumati di mandarino, i suoi occhi nocciola e il suo nasino così piccolo... ripensò a lei e al suo sorriso. E si rese conto di una cosa.
Con le ultime forze che gli rimanevano, Luffy si rialzò completamente, pronto di nuovo a combattere. 
Anche Mike era pieno di ferite e si stupì di come il suo avversario era riuscito a rialzarsi «ma ma... come hai fatto?» chiese disorientato
«te l'ho detto, tu non mi batterai. TI SCONFIGGERÒ QUI E ORA» urlò Luffy e,con le ultime forze, si preparò per l'attacco finale. 
Aspirò l'aria in un braccio e lo gonfiò. Anzi, in realtà gonfió tutto il suo corpo. Quindi lo irrigidì con l'haki. 
«ma quello è...» disse Usop con la mascella spalancata 
«si.. non ci sono dubbi...» gli fece eco Sanji, sbarrando gli occhi 
«Mike è spacciato» disse Zoro, sorridendo
«GEAR FOURTH!» esclamò Luffy. 


Ciao a tutti! Finalmente dopo una pausa lunghissima sono tornata, pronta per finire questi ultimi capitoli.
Non riprendevo in mano la storia da due anni, e anche se le ho dato una veloce lettura, mi scuso per gli eventuali errori o lacune 😅 spero possiate capire. 
Comunque, vedo che Oda mi legge nel pensiero xD quando vi chiesi con che tecnica secondo voi il capitano avrebbe sconfitto Mike, avevo in mente di fare una specie di attacco combinato tra gears più l'haki..... si in poche parole il gear forth, che all'epoca ancora non conoscevamo xD  xD 😅😅 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, quasi sicuramente domani pubblicherò la prossima parte che sarà la penultima. 
Grazie per aver letto baci 💓💓💓

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Capitolo 12
*** scusate scusate scusate! ***


Mi dispiace, avevo detto che non avrei più fatto "assenze" ma purtroppo in questo periodo tra lavoro, ragazzi, problemi vari, aiuti agli esami delle migliori amiche ecc non ho proprio la testa per scrivere ne per avere l ispirazione giusta.... Mi dispiace! Comunque non mi sono dimenticata della storia e quando la continuerò (il prima possibile) mi impegnerò molto ma molto di più! un bacio a presto :* spero vogliate perdonarmi :(

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Capitolo 13
*** Colpo di scena! Il King Kong Gun ***


Il corpo del capitano si era ingigantito a dismisura donandogli, tra l'altro, anche un aspetto piuttosto buffo oltre che grottesco. Mike stava lì in piedi, davanti al suo avversario, incredulo alla scena cui stava assistendo. Però, dopo un attimo di stupore, riprese subito controllo di sé : 

«cosa speri di fare conciato così?! Sembri solo un gorilla venuto male Ahahahah» 

«adesso vedrai! Ti romperò in due!!» 

Nel frattempo, dalla nave, tutti quanti (a parte Nami, Robin e Chopper che erano in camera) stavano seguendo la vicenda :

«vai così Luffy!» lo incitava Usopp. Sapeva che il suo amico era molto forte ed era certo che nessuno avrebbe mai potuto batterlo. Nella mente del cecchino si fece strada una specie di flashback: kuro, don krieg, arlong, crocodile, ener, spandam... perfino un pacifista era riuscito a sconfiggere. Quel Mike non valeva neanche la metà di quanto valeva il suo capitano. Prima o poi sarebbe riuscito a sconfiggere anche i quattro imperatori e sarebbe diventato re dei pirati. Ne era sicuro. Per questo ora lo incitava più che mai. 

«però, ma tu sei davvero Usopp?» lo canzonava Sanji, che aveva sempre visto l'altro come un fifone. Cosa che effettivamente era. Ma non in quella circostanza. 

«c'è forse qualcosa di male nel dare coraggio a un amico? Anche se non può sentirmi, fare un po' di tifo è un modo per stargli vicino...» si giustificò 

«qualche volta parli per qualcosa allora» continuò Zoro 

«oh e smettetela di prendermi in giro!!!» disse Usopp con denti da squalo 

«yohoho vediamo come va a finire» 

«sono super convinto che cappello di paglia non perderà» 

«lo so anche io» si girò a dirgli Sanji «continuiamo a guardare e vedremo» 

Già pensava alle tonnellate di carne che sicuramente il capitano gli avrebbe chiesto alla fine del combattimento e gli veniva da piangere al solo pensiero. Ma gli sarebbe andato bene anche svuotare le provviste di un intero anno, purché quella sottospecie di umano andasse all'inferno dopo quello che aveva fatto passare alla navigatrice. 

Luffy continuava a rimbalzare su se stesso, a causa del gear fourth e il suo avversario continuava a provare a schivare i pugni che gli arrivavano 

«non c'è la farai mai cappello di paglia. Sono troppo veloce per te!» diceva, mentre si tele trasportava ovunque. E per prenderlo in giro ancora di più, continuava dicendo frasi orribili sui suoi sogni, sulla sua ciurma e su tutti i suoi amici... Il ragazzo però, non si faceva intimorire. 

Dopo aver passato la maggior parte del tempo a tentar di colpirlo a caso, finalmente gli venne un idea. Chiuse gli occhi e cercò di localizzare Mike mentre si spostava, utilizzando l'haki dell'osservazione. Dopo tanto sforzarsi lo trovò e lo colpì con un elephant gun. 

Mike, per il colpo, cadde a terra con la faccia sfracellata e sangue che colava a fiotti dal naso, macchiando la giacca di pelle blu che gli era costata fior di berry. Inorridito e scocciato dall'aver subito un simile affronto, si tirò a fatica  su in piedi e provò a confondere l'avversario continuando ad insultarlo ma Luffy, che aveva capito la sua strategia, gli disse : «tu hai un bel potere non c'è che dire. Peccato che in combattimento sia praticamente inutile dal punto di vista offensivo. Sai bene che puoi solo limitarti a darmi calci e pugni e che questi non sono efficaci contro di me. Ecco perché ti limiti a scappare e insultarmi: non puoi fare altro perché sai che non riuscirai a battermi. Sei solo un codardo. Vigliacco.» 

Mike si fermò, preso alla sprovvista: «ma cosa ne vuole sapere un pivello come te di come gira la vita. Marcirai all'inferno. O ad Impel Down, come tuo fratello, scegli tu» gli disse sogghignando.

Sulla Thousand Sunny, intanto, Nami si era svegliata

«come stai?» le chiese Robin, che era stata sempre accanto all'amica 

«un po' meglio grazie... mi dite che è successo?» 

Il dottore e l'archeologa le raccontarono tutto dal momento in cui lei aveva perso i sensi, senza però fare una parola per quanto riguardava la questione del bambino. Era una faccenda molto delicata e quello non era il momento più adatto. 

«capisco, in questo caso vado sul ponte con gli altri» disse Nami, alzandosi. Sapeva di non poter fare nulla ma il suo capitano stava rischiando la vita in primis per proteggerla e voleva in qualche modo aiutarlo. Anche solo semplicemente facendo il tifo come gli altri 

«sei ancora molto debole. Ti proibisco di muoverti» la rimproverò però Chopper, bloccandola sulla porta e facendole segno di tornare a letto 

«ma io...»

«Nami» disse allora Robin «Chopper ha ragione: devi riposare. Luffy sta facendo tutto questo per te, lo sai. Non importa se non sei là fuori con gli altri ad incitarlo, a volte basta anche solo il pensiero... lui non perderà vedrai. E tornerà. Tornerà da noi e da te. Tu però devi guarire» 

La rossa restò molto colpita dalle parole dell'amica. Era la migliore, non c'erano dubbi. Si fece convincere e si coricò di nuovo, accarezzandosi la pancia. 

A sentire le parole "impel down" e "fratello" Luffy si incazzò del tutto. Ripensò ad Ace e a come aveva sofferto per la sua perdita. E alla promessa che non avrebbe più permesso che qualcun altro morisse. Restò in piedi, tremando per la rabbia. 

«che ti succede, cappello di paglia? Hai perso la parola?» 

Il capitano non rispose. Gonfiò il braccio destro a dismisura e si ricoprì completamente di haki dell'armatura. 

Gli altri sulla nave continuavano a seguire la vicenda, esterrefatti. 

«KING KONG GUN» disse, lanciando il pugno, pronto a colpire definitivamente l'avversario.  

 

Ciao a tutti, ecco il (purtroppo☹️) penultimo capitolo. Che dite, questa volta c'e la farà Luffy a sconfiggere Mike definitivamente? 🤗 

Comunque, non so se col gear 4 possa usare l'elephant gun ma va beh xD 

Spero che vi sia piaciuto 🌸

 

 

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Capitolo 14
*** Lily ***


Luffy lanciò il suo braccio, enormemente ingigantito, contro l'avversario che era rimasto paralizzato e non aveva avuto neanche il tempo di usare i suoi poteri per scappare di nuovo. L'impatto fu violentissimo. Mike venne schiacciato a terra da una forza tremenda e, nel cadere, aveva sbattuto  anche la testa, svenendo. Aveva il naso rotto e dalle sue ferite uscivano fiotti di sangue. 

Anche Luffy, da parte sua, versava in condizioni pietose: capelli spettinati, graffi su entrambe le braccia e le gambe, abiti sporchi.... il capitano sorrise e si accasciò al suolo. Subito Usopp e gli altri, che avevano assistito alla scena, scesero dalla nave e corsero verso l'amico per aiutarlo

«però....certo che l'ha conciato proprio bene» osservò Sanji, avvicinandosi a Mike e dandogli un leggero calcio 

«cosa ti aspettavi dal capitano?» gli disse Zoro, sorridendo «ad ogni modo, faremo meglio a portarlo via prima che arrivi qualcuno» 

«hai super ragione fratello! Lascialo a me» rispose Franky, prendendo in braccio cappello di paglia e tornarono alla Sunny. Appena in tempo per vedere alcuni marine arrivare sul luogo della battaglia. Erano stati chiamati da alcune persone che si trovavano alla casa d'aste durante l'attacco perché arrestassero la ciurma  ma avevano avuto un imprevisto durante la rotta ed erano riusciti ad arrivare solo in quel momento. 

«è questo l'uomo che dobbiamo arrestare?» chiesero i soldati «ma dalla telefonata ci avevano detto che si trattava di un altro pirata...» 

«agenti! Siete arrivati» disse un signore, uscendo dalla casa. Era il vecchio che aveva fatto amicizia con Nami 

«lei chi è?» chiese il vice ammiraglio Momonga 

«non ha importanza. Piuttosto vedete di dare una bella lezione a questo giovanotto» disse, indicando Mike che era ancora a terra svenuto «ha fatto del male a una cara amica e ha causato lui questo casino» 

«che mi dice di cappello di paglia? Da quanto ne so, era qui anche lui» chiese il marine, sospettoso 

«mai sentito ne visto» disse l'altro, alzando le spalle. 

Ovviamente stava mentendo ma quello era il suo modo per sdebitarsi con la navigatrice. 

«d'accordo.. bene ragazzi, portiamolo via» disse il vice ammiraglio, guardando Mike «mmm ora che lo guardo meglio mi sembra di averlo già visto..» 

«signore...ma non è quell'ex pirata che era diventato un cacciatore di taglie?» chiese una recluta, indicandolo 

«si è lui hai ragione!» rispose Momonga «forza, portatelo via» e così dicendo,  indicò ai suoi uomini di prendere il corpo e tornare sulla nave

«dove lo porterete?» domandò il vecchio signore

«non sono informazioni che dovremmo dare in giro, comunque sia penso che lo manderemo ad Impel Down» gli rispose il marine, salendo sulla nave «ah...un ultima cosa..lei cosa farà ora?» 

«credo che tornerò a casa..» rispose l'anziano 

«vuole un passaggio?» 

Willy ci pensò su. Sapeva che Nami e gli altri erano nascosti dietro a delle rocce, gli aveva visti arrivare con la nave durante il combattimento e avrebbe voluto andare a ringraziarli per averlo in qualche modo liberato. Ma sapeva anche che, se lo avesse fatto, gli avrebbe messi in pericolo. Così si girò verso Momonga, accettando e questi lo condusse a bordo, per riportarlo alla sua isola. 

I mugiwara erano  sul ponte della nave e avevano assistito a tutta la scena. Willy si assicurò di non essere visto, girò la testa verso di loro e sussurrò un "grazie" quasi labiale per non essere sentito. 

Usopp stava quasi per rispondergli ma subito il cuoco e Brook gli tapparono la bocca. Non potevano rischiare di essere scoperti. Così fecero segno di "ok" con la mano e Willy sorrise, andandose.

«Ragazzi ma voi avete capito chi era?» domandò Zoro

«secondo me era quel vecchio che Nami-san aveva chiesto a Luffy di aiutare..» rispose Sanji 

«ok gente, che ne dite di salpare?» chiese Franky e ci fu un "si" generale. 

Le vele furono spiegate, l'ancora si alzò e la Sunny partì. 

Nel frattempo, Chopper aveva curato le ferite di Luffy che ora stava dormendo, barbottando cose senza senso. Anche Nami si era riaddormentata. Ad un certo punto, dato che il capitano dormiva vicino a lei, si girò e (sempre dormendo) gli prese la mano, intrecciando le dita con quelle del ragazzo e questi gliela strinse. 

A vederli così, Nico Robin sorrise e disse «lasciamoli risposare»

Il dottore fu d'accordo ed uscirono piano, per non svegliarli. 

«come sta Nami-san?» chiese il cuoco alla renna, non appena questi ebbe varcato la soglia della cucina

«decisamente meglio» disse l'archeologa, rispondendo al suo posto, sorridendo nel ripensare alla scena di poco prima

«però c'è sempre quel problema...» 

Le parole del dottore riportarono tutti alla verità. La navigatrice rischiava comunque di perdere il bambino. Come glielo avrebbero detto? 

«forse sarebbe meglio non farlo..» azzardava qualcuno...

«già e se poi succedesse?» rispondeva qualcun altro

«ragazzi calmatevi»disse infine Chopper «forse vi sembrerò pazzo ma credo che il non dirglielo sia la soluzione più logica. La notizia la farebbe agitare ulteriormente e le cose peggiorerebbero e basta» 

«si ma se accadesse?» chiedeva Usopp 

«vuol dire che faremo di tutto per impedirlo» rispose la renna. E gli altri furono tutti d'accordo. 

Dopo cena, Robin, che stava andando in biblioteca, passò davanti all'infermeria e vide che i due erano ancora così, mano nella mano, come gli avevano lasciati e si lasciò scappare un sorriso. Era felice per la sua amica e per il suo capitano. Poi si girò e si avviò verso la biblioteca a leggere i suoi amati libri. 

-------- CIRCA 10 MESI PIÙ TARDI------ 

Nami stava seduta sul prato della nave, fissando il cielo che era di un azzurro limpido, con la schiena rivolta verso il grande albero che le faceva anche da ombra. Era una giornata tranquilla, il mare era calmo e il Sole faceva capolino timidamente da dietro le nuvole. 

Robin leggeva mentre sorseggiava una bibita fresca, i ragazzi invece giocavano con le pistole ad acqua. 

Avevano ingaggiato una vera e propria battaglia e per il momento quella in vantaggio era la squadra di Usopp. 

La navigatrice sorrise, divertita. 

Ad un certo punto, Luffy abbandonò la sfida e si diresse verso di lei 

«vieni a giocare» le disse 

«non dire assurdità, non vedi che sta dormendo?» gli rispose lei indicando il pargolo che teneva in braccio. Era una bellissima bambina di circa un mese con i capelli neri, il viso paffutello e le manine sempre in bocca. Somigliava molto al capitano. Ma aveva qualcosa anche della navigatrice, in primis gli occhi. 

Luffy la osservò, sorrise e si sedette accanto a loro. Nami appoggiò la testa sulla sua spalla e la bimba sorrise nel sonno 

«guardala, sta sognando..» disse con un'infinita tenerezza nella voce. Il ragazzo le accarezzò la spalla sinistra e disse «è bellissima» 

Nami sorrise e rispose «già, è la nostra bellissima Lily» 

 

 

 

Ciao a tutti 👋🏻 eccomi qui con l'ultimo capitolo. 

Ho cercato di impegnarmi il più possibile ma chiedo scusa comunque per eventuali errori e ripetizioni🙏🏻 

Spero davvero che vi sia piaciuto🌸 e vi ringrazio tantissimo per aver recensito o anche solo per aver letto🎀 

A questo punto mi verrebbe da dire "ci vediamo nel prossimo capitolo" ma ovviamente purtroppo non sarà così ☹️

Beh quindi... che dire allora? Ci vediamo alla prossima storia 😃💓

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