Salti temporali

di missredlights
(/viewuser.php?uid=104229)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno al passato - Temari ***
Capitolo 2: *** Il re -Shikamaru ***
Capitolo 3: *** Compleanno - Temari ***
Capitolo 4: *** Click, sorridi! - Shikamaru ***
Capitolo 5: *** Luna park - Temari ***
Capitolo 6: *** Incubi - Shikamaru ***



Capitolo 1
*** Ritorno al passato - Temari ***


cap

Quanto tempo era passato dall’ultima volta che era stata dentro quelle quattro mura? Quanto tempo era passato da quando aveva deciso che non si sarebbe mai voltata indietro e avrebbe proseguito dritto davanti a sé? E adesso? Che cosa le rimaneva? Cosa rimaneva di quel passato che aveva gettato via, lontano da lei?

Il passato non è un pacchetto che si può mettere da parte.

Eppure lei lo aveva fatto.

Aveva messo da parte il suo passato, e con esso anche tutte le persone che ne facevano parte. Tutto per colpa del suo carattere, o di quella ribellione adolescenziale che le era presa.

Adesso, l’unica cosa che le rimaneva, se guardava indietro, era solamente il rimpianto.

Rimpianto per non aver saputo guardare al di là delle sue convinzioni. Rimpianto per non aver saputo attendere un po’ di più. Rimpianto per non aver visto prima che cosa l’attendeva al di là e di non aver mai saputo dire due semplici parole: mi dispiace.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il re -Shikamaru ***


cap1

Scatoloni su scatoloni invadevano il poco spazio che aveva quella stanza, ritrovandosi a camminare rasente al muro per poter passare.

Dovrei sistemare, ma non mi va.

Ma vuoi il destino, vuoi il karma, Shikamaru andò a sbattere contro uno scatolone, con la conseguenza che tutto il contenuto si riversò per terra.

“Dannazione.”

Strinse fra le labbra la sigaretta e si inginocchiò per prendere il contenuto della scatola e rimetterlo al proprio posto, quando il suo sguardo si posò su un pezzo dello shoji a lui noto.

Quel pezzo gli procurò una stilla di dolore e di piacere al tempo stesso, catapultandolo nel passato, a quando lui ed il suo maestro giocavano a shoji, a quando il suo maestro si arrabbiava con lui perché vinceva sempre. A quando il suo maestro era ancora in vita e lui era solo un bambino.

Quanto tempo era passato da quando aveva giocato a shoji?

Aveva smesso dopo la morte del suo maestro. Quel gioco glielo ricordava e lui non voleva ricordare.

Mamma diceva sempre: devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti.

Ma lui non ci sarebbe riuscito. Non in quel momento, non adesso. Quel gioco gli faceva ancora male.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Compleanno - Temari ***


cap1

Era stata via più di quanto avesse immaginato. Quella riunione infinita, quella cena che non aveva fine, come il suo mal di testa.

Non vedeva l’ora di tornare a casa, di buttarsi fra le lenzuola del suo letto e non pensare più a nulla. Avrebbe dovuto mangiare qualcosa, prendersi un’aspirina per il mal di testa, ma la stanchezza era talmente tanta che non aveva la forza di fare nulla, nulla se non guardare quel mega pacco regalo che torreggiava al centro del suo salotto.

Cosa cavolo è? Chi è entrato in casa mia?

L’unico che aveva le chiavi di quell’appartamento era il suo fidanzato Shikamaru, ed in quel momento il suo cervello fece due più due. Oggi era il suo compleanno e lui le aveva preso qualcosa di veramente grosso, e la cosa stimolò la sua fantasia.

In un attimo si diresse al centro, di fronte al pacco, che cominciò a rompere la carta, come se fosse una bambina. Non era mai stata un tipo paziente, e lo dimostrava la foga con la quale strappava la carta, per poi rivelarne il contenuto più sorprendente che avesse mai visto: il suo fidanzato.

Non se lo sarebbe mai immaginato. Lui si era auto-regalato alla sua fidanzata, che lo guardava con un sorriso divertito.

Nulla esiste tranne il qui e ora.

“Buon compleanno, Seccatura. Mi stavo per addormentare.”

Il bacio che si diedero valse tutta l’attesa della giornata.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Click, sorridi! - Shikamaru ***


cap1

Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice. La vita sarà una festa, un grande banchetto, perché è sempre e soltanto il momento che stiamo vivendo.

Furono proprio le parole di sua madre a venirgli in mente quando prese quella fotografia fra le mani. Una fotografia che ritraeva lui e Temari alla festa del suo compleanno. Lo avevano costretto a festeggiare, quando lui non voleva far altro che dormire, ed invece la sua ragazza lo aveva costretto ad uscire, ad andare in un locale dove lo attendevano tutti i suoi amici. Avevano bevuto, festeggiato, riso e scherzato. Si erano divertiti molto, tanto da far spuntare sul viso di Shikamaru un sorriso felice e sincero.

Era felice. Era davvero felice. Se guardava tutta la sua vita, da quando era piccolo fino ad ora, non poteva far altro che pensare che aveva avuto una vita normale, bella e tranquilla. No, in realtà era stata movimentata, altalenante e frettolosa, specie da quando era entrata nella sua vita Temari. Ma se avesse avuto la possibilità di tornare indietro, non avrebbe cambiato nulla, avrebbe fatto le stesse identiche cose che fece allora.

La sua vita gli piaceva così com’era.

Era bella.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Luna park - Temari ***


cap1

A Temari lo avevano predetto, avevano predetto ogni cosa quella volta che, insieme al suo fidanzato Shikamaru, erano andati al luna park ed erano entrati nella casa della strega per farsi predire il futuro. Ci erano entrati per gioco, consapevoli che non le avrebbero mai predetto qualcosa di sconvolgente.

Invece si era dovuta ricredere. Quella strega le aveva appena predetto il suo futuro, nella quale si sarebbe sposata col suo ragazzo e avrebbe messo su famiglia. Lei aveva riso, riso di gusto, perché non si ci vedeva nelle vesti di madre. Lei che aveva avuto un passato complicato, triste e doloroso. Come poteva donare amore ad un bambino, quando lei non ne aveva avuto?

Un futuro che non racchiude nulla di desiderabile è impossibile.

Eppure, da quella volta, non ci fu un momento in cui non pensò davvero di mettere su famiglia.

“Shika, come ti immagini fra qualche anno?”

“Mi immagino sposato con te e con due figli.”

E quello le bastò per capire che, quella predizione, si sarebbe avverata.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Incubi - Shikamaru ***


cap1

Quando aprì gli occhi, la prima cosa che Shikamaru vide fu un letto ad una piazza, e la cosa lo insospettì parecchio. Si era coricato insieme a Temari, quindi perché adesso si trovava in un letto non suo, in una stanza non sua?

Si alzò, incerto, per poi prendersi a schiaffi da solo. Dov’era la sua famiglia? I suoi figli? Ad interrompere il flusso dei suoi pensieri fu la suoneria del suo cellulare.

“Pronto, Choji?”

“Cosa ci fai sveglio a quest’ora? Io pensavo che ti avrei dovuto chiamare più volte.”

“Dove sono i bambini? E Temari?”

Sentì il silenzio dall’altra parte del telefono, e la cosa lo allarmò.

“Shikamaru… Tu hai lasciato Temari anni fa, non ricordi?”

Cosa aveva fatto?

“Choji, cosa stai dicendo? Mi sono coricato ieri insieme a Temari.”

“Hai di nuovo bevuto.”

Sentì la chiamata chiudersi, ed un senso di panico e incertezza lo pervase, tanto da farlo camminare in giro per la stanza, fino a quando l’occhio non gli cadde su un biglietto.

Il futuro è sempre davanti a noi, invisibile. Getta la sua ombra ai nostri piedi, inavvertita.

Lui era certo, sicuro che si fosse coricato con Temari, ma l’incertezza stava smontando tutte le sue sicurezze.

“Non lo voglio questo futuro! Non voglio una vita senza Temari!”

“Shika… Shika, svegliati.”

Quando aprì gli occhi, vide un paio d’occhi verdi che lo guardavano preoccupati. L’unica cosa che riuscì a fare, fu abbracciarla, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo.

“Non lasciamoci mai, Temari, promettimelo!”

E pianse. Pianse come un bambino impaurito. Aveva avuto davvero paura, perché quel sogno sembrava così reale che lo aveva distrutto.

Ma il tocco delicato di Temari lo calmò, come un balsamo.

“Non ti lascerò mai, Shika. Te lo prometto.”

Avrebbe fatto di tutto affinché quel sogno non si avverasse.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3668968