We'll Be Together

di ily95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. ***
Capitolo 3: *** 2. ***
Capitolo 4: *** 3. ***
Capitolo 5: *** 4. ***
Capitolo 6: *** 5. ***
Capitolo 7: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


I'm not alone
Even when we're apart I feel you
In the air
Yeah
I'm not afraid
I know what you're thinking
I can hear you everywhere
Some people say it'll never happen'
And we're just wasting time
But good things come when you least expect it
So I don't really mind
We'll be together, come whatever
Not just staring at the stars
Just remember that no one else can tell us who we are
We'll be together, so don't ever stop listening to your heart
'Cuz I can't turn mine up
Oooh oooh
Oooh
I can't pretend that this is a rehearsal
for the real thing, 'cuz it's not
And I know we're young
But I can't help feelin' what I'm feeling
And I won't stop
Some things are meant to be and will be there
And when the time is right
Even though I know that
I swear I wish you were tonight
(Wish you were tonight)
We'll be together, come whatever
Not just staring at the stars
Just remember that no one else can tell us who we are
We'll be together, so don't ever stop listening to your heart
'Cuz I can't turn mine up
Ooohh yeah
I like what's happening to me
Ooohh yeah
Nothing else to say oh
Ooohh yeah
Something finally got to me
Carry me away (carry me away)
We'll be together, come whatever
Not just staring at the stars
Just remember that no one else can tell us who we are
We'll be together, so don't ever stop listening to your heart
'Cuz I can't turn mine up
Ohhhh ohhhh yeah
We'll be together, come whatever
(come whatever, come whatever, come whatever)
Ohhhh
I'm not alone
Even when were apart I feel you
["We'll Be Together" by Ashley Tisdale]


-Bolton, Evans! Farete la ricerca di scienze insieme.
-Cosa?- gridarono all’unisono i due ragazzi, alzandosi dai loro banchi.
-Qualche problema?- chiese il professore.
-Sì. Io non posso fare la ricerca con questo…zotico!- gridò Sharpay Evans.
-E io non posso farla con questa viziata!- ribattè Troy Bolton.
-E invece la farete insieme, non vedo nessun problema.
-Ma, prof…
-Niente ma, Evans! Voglio la ricerca qui pronta tra una settimana e niente scuse!- disse, uscendo dalla classe.
Sharpay e Troy si scambiarono un’occhiata scocciata.
-A quanto pare dovremo collaborare, Evans.
-A quanto pare…-ringhiò lei.
-Io non voglio una F quindi dovremmo iniziare al più presto. Oggi sei libera?
-Sì. Vieni da me alle tre. Sii puntuale.
-Ci sarò.
Detto questo entrambi uscirono dalla scuola.

-Ciao, fratello.- salutò Chad.
-Ciao, Chad.
-Qualcosa non va?
-Già, il prof di scienze mi ha messo in coppia con quell’odiosa della Evans.
-Davvero?
-Già.
-Come farai? Insomma, le vostre famiglie non si possono vedere…dovrete tenere tutto nascosto!
-E’ solo una ricerca.
-Tuo padre ti permetterà di andare dagli Evans tutti i giorni?
-Non credo…
-Ecco, quindi dovrete fare tutto in segreto. Che forza!
Troy alzò le spalle. L’idea di trovarsi con Sharpay non lo entusiasmava. Non aveva mai pensato a Sharpay come persona, l’aveva sempre considerata una “nemica” per via dei dissapori che c’erano tra le loro famiglie. Avrebbe dovuto riconsiderare l’intera questione?


ANGOLO DELL’AUTRICE
La mia nuova ficcy ispirata a “Romeo&Giulietta” di William Shakespeare. Abbiamo visto questo film a scuola e io mi sono innamorata della trama che mi ha ispirato questa fic (non la smettevo più di piangere). Di uguale c’è solo la trama perché come avrete notato questa ff è ambientata ai giorni nostri e in tutt’altro contesto. Ma spero che vi piaccia comunque. Non è molto lunga e conto di pubblicarla velocemente. Voi intanto leggete e recensite!
Ashleyily95

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Capitolo 2
*** 1. ***


Driiin
-Arrivo!- gridò Sharpay e andò ad aprire la porta.
-Ciao.
-Bolton.
Rimasero qualche minuto sulla soglia, a squadrarsi a vicenda.
La ragazza indossava una camicia rosa pallido molto scollata, una gonna bianca con sotto dei leggins rosa che le arrivavano fino a metà coscia e delle scarpe rosa con il tacco.
Troy avrebbe potuto dire tutto su quella ragazza ma di certo non avrebbe potuto dire che non fosse terribilmente bella e attraente.
Lui indossava semplicemente camicia, jeans e all star e appesa al fianco teneva la tracolla con i libri e gli appunti utili per la ricerca.
-Entra.- disse gelida la bionda, facendolo passare.
Troy le passò accanto e rimase per qualche secondo fermo ad annusare il suo profumo inebriante, poi si riprese e si diresse verso il tavolo su cui erano appoggiati alcuni libri.
-Vogliamo iniziare?
-Sì, certo.- si affrettò a rispondere il ragazzo, prendendo posto davanti a Sharpay.
Dopo qualche ore di lavoro, il clima diventò più sereno, tranquillo e meno teso. Troy sollevò la testa dai libri.
-Io ho bisogno di una pausa. Che ore sono?
-Quasi le sei. Siamo a buon punto, possiamo anche permetterci di smettere per qualche minuto.
-Sì. Io vado al Blue Diamond Club. Vieni anche tu?
-Sì, va bene.- disse la ragazza, sorridendo e alzandosi.
Uscirono e salirono sulla macchina di Troy.
Il Blue Diamond era il club dove Troy si trovava di solito con i suoi amici a bere e a ballare.
Sharpay entrò guardandosi intorno mentre tutti gli sguardi dei presenti schizzarono su di lei. Con un gesto impercettibile fece ondeggiare i capelli biondi e poi guardò Troy.
-Beviamo qualcosa?- le chiese, dirigendosi verso il bancone.
-Ok.
Si sedettero.
-Una vodka e…-disse Troy rivolto al barman.
-Un gin and tonic.- continuò Sharpay.
-Arrivano.- rispose il barman.
-Bel posticino.- commentò la bionda, continuando a guardarsi in giro.
-Sì. Non è male.
-Quello che non capisco è perché mi fissano tutti.
-Credo che non siano abituati a vedermi con una ragazza.
-O forse a vederti con me, una Evans.- osservò malinconicamente Sharpay.
-Pronto.- disse il barman, appoggiando due bicchieri di fronte ai ragazzi.
-Grazie.
-Segna pure sul mio conto, Bob.
-D’accordo, Troy.
Un giovane alto si avvicinò ai due ragazzi.
-Ciao, Troy.
-Ciao, Kyle.
-Chi è la tua accompagnatrice?
-Sono Sharpay. Piacere.- disse la ragazza, protendendo la mano verso di lui.
-Incantato.- disse Kyle, facendo il baciamano.
-Ehi, Troy, non sapevo che avessi amici così gentili ed educati!
Kyle rise e Troy lo imitò, un po’ a disagio.
-Posso rubartela per un ballo?
-Ehm…no.- disse Troy, serio.
Kyle rise.
-Posso avere questo onore, madamoiselle?- chiese rivolto a Sharpay.
-Ma certo.- rispose la ragazza, prendendo Kyle per mano e dirigendosi verso la pista da ballo.
Troy non le staccò gli occhi di dossi per nemmeno un istante e, quando notò che Kyle stava prendendo troppa confidenza, li interruppe.
-Sharpay…
-Sì?- disse fermandosi e sistemandosi i capelli.
-Sarebbe meglio andare…a continuare la ricerca…
-Ah, giusto. È che mi stavo davvero divertendo. Ciao, K. Magari tornerò a ballare con te qualche volta.
-Ci conto.- rispose Kyle.
-Andiamo, Pay.- disse Troy, tirandola leggermente per il polso.
-Ciao, ragazzi.- disse Sharpay, salutando i suoi nuovi amici.
-Ciao, bellezza.- risposero quelli.
Troy e Sharpay uscirono dal locale in silenzio.
Troy si appoggiò alla portiera della macchina.
-Si torna a fare gli scienziati?
-Ah, io non c’ho più voglia di fare la ricerca. Che ne dici di fare un giro?
-Ok.- rispose il ragazzo.
-Salta su.
-Guidi tu?
-Ti crea qualche problema?
-E’ che la macchina mi servirebbe intera.
-Ah ah.- ribattè sarcastica Sharpay salendo dalla parte del guidatore.


ANGOLO DELL’AUTRICE
Ecco il nuovo chappy, la storia inizia a prendere vita! Vi piace? Devo avvertirvi che non è molto lunga e spero di pubblicarla in fretta anche perché devo finire di pubblicare le mie long “I Can’t Unlove You”, “Una strana avventura nei pressi di Konoha” e “Troypay Musical”, poi ho qualche idea per una nuova Zashley e una fic su “Il Mondo di Patty” ma non svelo niente. Spero continuerete a seguirmi!
Goodbye
Ashleyily95

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Capitolo 3
*** 2. ***


Sharpay parcheggiò la macchina davanti ad un muro altissimo con un grande cancello di ferro battuto e telecamere ovunque.
-Chi è?- chiesero dal citofono.
-Sharpay Evans.- rispose sicura la ragazza mentre Troy la osservava ammirato e divertito.
-Signorina Evans! Quale onore! Come sta suo padre?
-Divinamente, grazie. Mi puoi aprire, Stephanie?
-Sì sì. Mi scusi.
Il grande cancello si spalancò, rivelando un giardino immenso con statue, piante, aiuole, fontane e ogni sorta di decorazioni.
-Wow.- Troy rimase a bocca aperta.
-Ti piace?
-E’ stupendo. È un parco?
-Hai mai sentito parlare del giardino segreto degli Evans?
-No…
-Ovvio. Perché non sei un Evans. Vieni.- disse Sharpay, tirando Troy verso delle panchine.
-E’ davvero tutto tuo, questo?
-Beh, è anche di mio padre, di mia madre e di mio fratello, ma loro non ci vengono mai. Per me invece è una specie di rifugio. Mi piace sedermi qui e lasciarmi cullare dal suono del vento, inebriare dal profumo dei fiori. Sto qui…e penso.- disse la bionda alzando le spalle. –E’ una cosa un po’ stupida.
-Non è stupido. Ti capisco.
-Davvero?- chiese lei, inclinando leggermente la testa da un lato.
-Sì.
Troy si alzò dalla panchina e si avvicinò ad una aiuola. Prese tra le mani una rosa e la staccò dal cespuglio.
-Vuoi sradicarmi il giardino?- chiese divertita Sharpay.
-No.- disse Troy, avvicinandosi a lei con la rosa in mano. –Questa rosa appare così bella, così delicata…ma se non la guardi attentamente, se non la sai prendere nel verso giusto, ti può pungere con le sue spine. Ma se impari a conoscerla ti accorgi che non è un nemico, non ti vuole fare del male. Se non la tocchi per colpa dei pregiudizi, perché ti potresti far del male, non sentirai mai il suo profumo, non scoprirai la sua bellezza. Può apparire così pericoloso, questo fiore, eppure è così dolce. Oggi io ho guardato oltre le spine, ho trovato la vera rosa. E mi sono innamorato.
Sharpay capì immediatamente. Lei era la rosa. E Troy si era innamorato di lei.
Sharpay si alzò, Troy si inginocchiò davanti a lei con la rosa in mano.
-Ti amo, Sharpay Evans.
-Oh, Troy, perchè sei proprio tu? Perché non sei un altro, uno che non si chiami Bolton? Uno che io possa amare senza ostacoli? Ma in fondo cos’è un nome? Quella che noi chiamiamo rosa in qualsiasi altra parola sarebbe dolce e profumata. Tu saresti tu anche se non fossi Troy Bolton, tu mi ameresti lo stesso. Come faremo a vivere il nostro amore se siamo condannati a odiarci?
-A me non importa se sei una Evans, se io sono un Bolton. Non mi importa niente dei nostri nomi. Noi siamo Troy e Sharpay e ci amiamo , non possiamo reprimere questo sentimento!
-Dovremo frequentarci di nascosto. Sei disposto a questo?
-Sì, farei di tutto pur di restare con te.
Sharpay gli porse la mano, lui l’afferrò e si alzò.
Sharpay chiuse gli ochhi e si lasciò stringere tra le braccia del ragazzo.
Troy avvicinò la labbra a quelle di Sharpay e la baciò.
Sentì un sapore di rosa invadergli la bocca mentre la baciava e approfondì il bacio finchè non si trovarono entrambi distesi sul prato e iniziarono a spogliarsi mentre si baciavano e si accarezzavano.
-Sei sicura di volerlo fare, Sharpay? Andremo contro le nostre famiglie.- disse Troy, mentre le slacciava la camcietta.
-Sì, sono sicura. Non m’importa niente. Io voglio solo te, voglio essere tua.- rispose lei, baciandolo con foga.
Troy si staccò per prendere fiato e le sorrise, poi riprese da dove era rimasto.


ANGOLO DELL’AUTRICE
Eh, sì, sono riuscita ad aggiornare! Meno male che ci sono questa vacanze, mi ci voleva un po’ di riposo (me pensa ai compiti ancora da fare). Comunque in questo periodo ho più tempo anche per le mie ff! Questa fic, come ho già detto, non è molto lunga. Breve ma intensa, diciamo! XD. Questo chappy è forse quello che mi è piaciuto di più scrivere esclusi naturalmente gli ultimi (è inutile che insistiate, non spoilero!!). Ringrazio chi legge, BAbyDany94 e MaryLisa per aver aggiunto questa fic ai preferiti (me commossa) e BAbyDany anche per aver recensito.
PS questo chappy conteneva citazioni di Shakespeare.
Un bacio a tutti!
Ashleyily95

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Capitolo 4
*** 3. ***


Sharpay entrò in casa.
-Ciao, principessa. Dove sei stata?- chiese suo padre.
-Ciao, papy. Sono stata fuori con Taylor, Kelsi e Gabriella. Voi quando siete tornati?
-Siamo tornati proprio un paio d’ore fa dall’Europa.
-Ciao, Pay!- esclamò sua madre, comparendo nel salone e correndo ad abbracciare la figlia.
-Ciao, mamy. Scusate, ma sono un po’ stanca, vado in camera mia. A cena mi racconterete tutto.
-Va bene, piccola.
La ragazza salì le scale correndo.
Entrò, spalancando la porta, nella camera del fratello.
-Ryan! Ho un problema!
Il ragazzo che era seduto sul letto e stava esaminando alcuni spartiti, alzò gli occhi e guardò la sorella.
Sharpay si sedette di fianco al gemello e buttò la testa all’indietro sospirando.
-Cos’hai?- chiese calmo Ryan, appoggiando i fogli che teneva in mani.
-Mi sono innamorata.
-Uh, sì, che disgrazia.- ironizzò il biondo.
-Di Troy Bolton.- disse Sharpay.
-Ok, è un problema.- ammise il fratello.
-Ry, vero che mi coprirai con mamy e papy?
-Vuoi che menta loro?
-Ti prego, fallo per me.- Sharpay lo guardò supplicante. –Ti prego…
-Va bene.- cedette il ragazzo. –Ti aiuterò. Anche se le bugie hanno le gambe corte e presto la verità verrà a galla. E saranno casini per tutti.
-Grazie, fratellino adorato. Ti adoro.- disse Sharpay, dandogli un bacio sulla guancia e uscendo dalla sua camera.

-Ciao, Troy.
-Ciao, pa’.
-Dove sei stato tutto il giorno?
-Sono andato da Chad a studiare e poi siamo usciti a fare un giro.
-Ah. E dove siete andati?
-Al Blue Diamond e a fare un giro nel parco. Posso andare in camera mia o devi continuare con il terzo grado?
-Vai pure.
Troy andò in camera sua, sospirò e si buttò sul letto.
Squillò il suo cellulare.
-Pronto?
-We, fratello. Come te la passi? Come è andato l’appuntamento segreto?
-Tutto bene, Chad. È stato fantastico.
-Dici sul serio?
-Sì. Mi sono innamorato di lei.
-Cosa? Hai per caso la febbre? Voi vi odiate! Le vostre famiglie si detestano! Tuo padre ti ucciderà!
-Mio padre non lo dovrà sapere. Capito?
-Sì. Ok. Di certo io non glielo dirò.
-Bene. A te come butta?
-Tutto a posto. Di certo non me la faccio con la mia acerrima nemica.
-Come sei spiritoso.- ribattè sarcastico Troy.
-Dai, ora vado, Troy. Ci vediamo domani a scuola.
-Ciao.

-E ricordatevi di continuare la ricerca.- concluse il prof, rivolto alla classe.
Gli studenti si alzarono e uscirono dall’aula. Sharpay non si stava comportando diversamente dal solito e neanche Troy, tranne ovviamente qualche occhiatina maliziosa verso la sua amata.
Chad invece continuava a spostare lo sguardo da Troy a Sharpay cercando di immaginarseli insieme.
-Io ancora non ci credo che stai con quella.
Troy roteò gli occhi, scocciato.
-Ma te la sei pure portata a letto?
-No.- rispose Troy.
-Ah, meno mal…
-L’abbiamo fatto in un giardino.- continuò Troy.
Chad strabuzzò gli occhi e il suo amico rise divertito.
Sharpay passò vicino al banco di Troy e ci appoggiò un bigliettino.
Troy la guardò uscire e poi lo aprì. C’era scritto: “Ci vediamo al bar vicino alla scuola dopo le lezioni. Ok? Ti amo. SE” e c’era un bacio di rossetto rosa stampato.
Troy sorrise e rilesse il biglietto più volte.
-Dici che questo biglietto si autodistruggerà fra trenta secondi?
Troy fulminò il riccio con lo sguardo, poi sorrise ancora e mise via il bigliettino.
-Era solo una domanda…- mugugnò lamentandosi Chad, mentre uscivano dalla classe.


ANGOLO DELL’AUTRICE
Yo!! Ecco un nuovo chappy per voi...siete felicissimi, lo so!!! Ringrazio chiunque legga, recensisca e/o aggiunga questa e le altre mie fic ai preferiti! Continuate a recensireeeeeeeeee!!!! Baciiiiiiiii!
Ashleyily95<3

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Capitolo 5
*** 4. ***


-Troy, sei sicuro che tuo padre non torni?
-Sì, sì, stai tranquilla.- rispose il ragazzo, baciandole il collo.
Dopo essersi trovati al bar e aver fatto quattro chiacchiere, Troy e Sharpay avevano deciso di andare a casa di lui a fare ben altro.
La porta si spalancò ed entrò il padre di Troy, lamentandosi di come la gente non rispetti gli appuntamenti.
Quando vide i due ragazzi nudi, distesi sul divano uno sopra l’altra sbraitò:
-Troy Bolton! Che cazzo stai facendo?
Sharpay e Troy si coprirono meglio che poterono.
-Ehm…- gli occhi di Troy si riempirono di panico.
-E’ Sharpay Evans, quella?
I due ragazzi stettero zitti e si guardarono terrorizzati.
Il padre di Troy li guardò con odio e poi sembrò calmarsi.
-Signorina Evans, credo sia ora che lei vada.- disse con falsa gentilezza.
Sharpay si rivestì in fretta, prese le sue cose e uscì.
Il signor Bolton guardò suo figlio.
-Dobbiamo parlare, Troy.- disse con tono grave.
Il ragazzo abbassò lo sguardo.

Sharpay sentì bussare alla sua finestra. Si affacciò e vide Troy lì sotto.
-Troy!
Troy si arrampicò fino a raggiungerla.
La guardò malinconicamente.
-Che succede?
-Mio padre…andiamo via.
-Cosa? Via in che senso?
-Via…da te.
-Oh, Troy. Per colpa mia perderai gli amici, la tua vita normale…ti ho rovinato l’esistenza.- la bionda abbassò lo sguardo.
Il ragazzo le appoggiò una mano sul mento e glielo sollevò, costringendola a guardarlo negli occhi.
-Tu sei la mia vita. Stai tranquilla, troveremo il modo per stare insieme, prima o poi. Saremo felici. Ma ora dobbiamo separarci. Ti penserò sempre.
Sharpay annuì mentre le lacrime le rigavano le guance. Si baciarono lungamente e poi lui saltò giù dal balcone e corse via.
-Ti amo.- sussurrò Sharpay tra i singhiozzi.


ANGOLO DELL’AUTRICE
Scusate se il chappy è un po’ corto! Il prossimo sarà più lungo…mancano 2 capitoli per finirla!! Grazie a chi legge, a BAbyDany94 e a sashinapicciolina per aver recensito e chi aggiunge la fic ai preferiti! Baci
Ashleyily95

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Capitolo 6
*** 5. ***


I giorni erano passati e la mente di Sharpay era offuscata dalla tristezza.
Usciva solo per andare a scuola, parlava solo quando veniva interpellata e rispondeva brevemente. Tutto il resto del tempo lo passava in camera sua a piangere e a provare a chiamare Troy ma lui teneva il cellulare spento perchè suo padre gli aveva proibito di usarlo.
Dopo qualche settimana di assoluta tristezza, nessuno sapeva come fare a farla ritornare felice e sorridente. Un giorno, Ryan entrò nella camera della sorella, che se ne stava davanti alla finestra a piangere e a pensare.
-Aiutami...- sussurrò.
-Sharpay, ho pensato ad un piano.
-Davvero?- chiese lei, sollevando la testa e portando lo sguardo su di lui.
-Sì. Riabbraccerai Troy presto.
-Grazie, fratellino.
-Ascolta: devi scappare.
-Mamma e papà mi cercherebbero ovunque.
-Uhm...allora muori. Cioè, fai finta. Tu scappi, io dicoa tutti che ti sei suicidata così il padre di Troy non avrà motivo per tenerlo lontano e tornerà qui, dopodichè voi due scapperete lontano.
Sharpay si illuminò.
-Sì, potrebbe funzionare!
-Già, ora vai.
-Sì. Grazie, Ryan.
-Avvertirò io Troy quando torna, fatti trovare domani al promontorio a mezzogiorno, ok?
-Sicuro.- disse la ragazza, uscendo dalla finestra.

La notizia della morte di Sharpay si diffuse a macchia d'olio e tutti ci credettero.
-Troy.- lo chiamò il padre.
-Che vuoi?
-Sharpay...
-Che c'è?- disse preoccupandosi. -Cos'è successo, pa'? Dimmelo!
-E' morta.
-Cosa?
-Si è suicidata.
-No...non è possibile...
-Si è buttata dal promontorio.
Troy chiuse gli occhi e sentì il dolore invadergli il cuore, poi si caricò di determinazione.
Corse fuori dalla sua nuova casa, salì in macchina e sfrecciò fino ad arrivare al promontorio. Erano le undici e un quarto.
Scese dalla macchina, si affacciò sull'orlo del burrone e disse:
-Sharpay...il destino ci è sempre stato avverso...ma io voglio sfidare le stelle. Noi riusciremo a stare insieme, Sharpay! Non permetterò che la morte ci divida. Noi staremo insieme.
Frugò in macchina e trovò una pistola che suo padre gli aveva dato per le emergenze.
Si affacciò di nuovo sul burrone e restò qualche minuto a contemplare il vuoto.

Ryan intanto, non avendo visto arrivare Troy, aveva chiamato il signor Bolton il quale gli aveva detto che Troy era già partito. Allora aveva chiamato la sorella ed entrambi si stavano recando verso quel promontorio.

-Ti amo, Sharpay.- disse Troy prima di puntare la pistola alla tempia e premere il grilletto.

Ryan e Sharpay arrivarono sul promontorio e trovarono il corpo senza vita di Troy.
-No!- gridò Sharpay, inginocchiandosi di fianco a lui, prendendogli la testa e piangendo disperata. -No, no, no...
-Sharpay, vado ad avvertire suo padre. Vieni anche tu?
-No. Sto qui.
Ryan si allontanò, lasciandola sola.
-No.- disse, dopo un po', determinata, Sharpay. -Noi staremo insieme. Niente ci può fermare.
Estrasse un coltellino dalla tasca. Baciò le labbra di Troy per l'ultima volta.
-Ti amo, Troy.- sussurrò.
Poi si trafisse il cuore.


ANGOLO DELL'AUTRICE
Scommetto che ci siete rimasti male, eh? Mwahahahahah...ma non sapete cos'ho in serbo per voi nel prossimo e ultimo capitolo....continuate a seguirmi!!!!! Recensiteeeeeee
Ashleyily95

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Capitolo 7
*** Epilogo ***


-AAAAAAAAH!- urlò Sharpay, svegliandosi.
Si mise seduta ansimando e si asciugò il sudore che le imperlava la fronte.
Ryan entrò in pigiama, spalancando la porta.
-Sharpay, tutto bene?
La ragazza si riprese.
-Sì, penso di sì. Era solo un sogno.
-Ah.
-Ho di nuovo sognato Troy.
-Ancora?
-Già.- ammise, abbassando lo sguardo.
-Vuoi che resti un po' con te?
-Che ore sono?
-Quasi le quattro di notte.
-No, torna pure a dormire, ti ringrazio.
Ryan sorrise alla sorella e uscì dalla porta.
Sharpay sospirò.
Sentì un ticchettio contro il vetro della finestra. Vide che qualcuno stava lanciando dei sassolini per attirare la sua attenzione.
Uscì sul balcone e vide lì sotto proprio Troy Bolton.
-Troy?- chiese incredula.
-Ciao.- disse il ragazzo.
Lui si arrampicò su un albero e arrivò lì di fronte a lei.
-Che ci fai qui?
-Avevo voglia di vederti.
-E non potevi aspettare domani mattina? Guarda come sono conciata!- disse, riassumendo il tono acido di sempre. Non poteva apparire come una ragazzina che sogna una fiaba alla "Romeo e Giulietta".
-Non è vero, sei stupenda.
Sorrisero entrambi.
-Oh, Troy, Troy, perchè sei tu, Troy?- disse lei ridendo.
Lui le afferrò le mani e la tirò a sè.
-Ti amo, Sharpay.- disse e la baciò.


FINE


ANGOLO DELL'AUTRICE
Avete capito?? Era tutto un sogno!! ^^ Vi è piaciuto il colpo di scena? Il Troy e la Sharpay di quest'ultimo chappy sono quelli di sempre, come in HSM, solo innamorati l'uno dell'altra.
Spero che questa fic vi sia piaciuta...recensite!!!
Baci, Ashleyily95

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