La tirannia dell'imperatrice Leila

di Bankotsu90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Città in fiamme. ***
Capitolo 2: *** Morte e distruzione. ***
Capitolo 3: *** In paese. ***
Capitolo 4: *** Una nuova amica. ***
Capitolo 5: *** Delitto e castigo. ***
Capitolo 6: *** In cella! ***
Capitolo 7: *** Ritrovare il lume della ragione. ***
Capitolo 8: *** Una serata al bar: parte prima. ***
Capitolo 9: *** Una serata al bar: parte seconda. ***
Capitolo 10: *** Omicidio necessario? ***
Capitolo 11: *** In volo per Parigi. ***
Capitolo 12: *** Arrivo a Parigi. ***
Capitolo 13: *** Confidenze e tensioni. ***
Capitolo 14: *** In un luogo sicuro. ***
Capitolo 15: *** Carramba, che sorpresa! ***
Capitolo 16: *** In cucina. ***
Capitolo 17: *** Dichiarazione di guerra. ***
Capitolo 18: *** Preparativi per l'insurrezione. ***
Capitolo 19: *** Duello fatale. ***
Capitolo 20: *** In fondo al mare. ***



Capitolo 1
*** Città in fiamme. ***


Ayano? Ayano, svegliati!
 
Ayano aprì lentamente gli occhi, scoprendo di essere sdraiata per terra. Questo la stupì non poco.
 
Ayano, alzati! Andiamo!
 
Alzando lo sguardo vide in piedi davanti a sé un ragazzo con capelli marroni corti e occhi dello stesso colore che brandiva un fucile d’assalto Heckler & Koch XM8. Era Ryo Sayama, suo grande amico.
 
Ryo…” Lo chiamò.
 
Su, raccogli la tua arma e andiamo! Non abbiamo tutto il giorno.
 
Arma?” Domandò la ragazza, confusa.
 
Quella vicino a te!
 
Ayano girò lo sguardo e vide, poggiato accanto a lei un fucile d’assalto Beretta AR 70.
 
E questo da dove sbuca?” Chiese, sorpresa, visto che non aveva mai visto prima quell'arma.
 
Su, non fare domande assurde e andiamocene! È pericoloso stare troppo tempo nello stesso luogo.
 
Seppur a malincuore Ayano obbedì e si alzò in piedi, per poi guardarsi intorno. Si trovavano nei pressi di un centro abitato, da cui si levavano colonne di fumo.
 
Ho sentito delle urla qua vicino. Dobbiamo scoprire che succede.
 
D’accordo!
 
I due ragazzi si incamminarono con le armi in pugno fino a quando non raggiunsero un distributore di benzina. Qui videro, da lontano, tre soldati europei che tenevano sotto tiro un ragazzo giapponese con capelli castani corti e occhi castani. Si appostarono dietro un camion militare parcheggiato nelle vicinanze e si misero a osservare la scena.
 
Ladro! Volevi rubare la fonte del suo potere!” Affermò uno dei soldati, puntandogli il fucile automatico alla nuca.
 
Non so di cosa parlate!” Rispose il ragazzo, chiaramente terrorizzato.
 
L’imperatrice  parlava di un ragazzo Eleven con i capelli corti! Tu sei Eleven, e hai i capelli corti!” Gli disse un altro soldato, per poi colpirlo facendolo cadere a terra.
 
Dobbiamo aiutarlo!” Affermò Ryo, mentre toglieva la sicura alla sua arma.
 
Sei sicuro?” Gli chiese Ayano.
 
Lui annuì.
 
Al mio tre apriamo il fuoco.
 
Ok…
 
Ryo le rivolse un fugace sorriso, poi iniziò a contare.
 
Uno… Due…
 
Merda… Ma come ci sono finita qui? E che sta succedendo?
 
Si chiese lei, deglutendo.
 
Tre!
 
I due ragazzi aprirono il fuoco, uccidendone due e ferendone uno stomaco. Il ragazzo, dolorante, si alzò in piedi .Si guardò alle spalle, osservando incredulo i soldati che giacevano a terra.
 
Tutto bene, Rikuo?” Gli chiese Ryo, avvicinatosi insieme ad Ayano.
 
Hai…” Rispose lui, tirando un sospiro di sollievo.
 
Ryo poggiò a terra il suo fucile d’assalto, sfoderò un pugnale dalla tasca e lo puntò alla gola dell’unico militare superstite.
 
Perché Leila manda i suoi soldati a razziare il ghetto?” Gli chiese, minaccioso.
 
Leila?
 
Pensò Ayano, stupita.
 
Cerca qualcuno… Un ragazzo Eleven che voleva derubarla.” Rispose il soldato.
 
Beh, non mi ritroverà grazie a te!” Detto ciò gli tagliò la gola, uccidendolo.
 
Cosa c’entra Leila con tutto questo? Lei non potrebbe mai ordinare simili soprusi!” Affermò la corvina.
 
Ryo scosse la testa.
 
Ti sbagli, Ayano… Lo sai anche tu che Leila è stata corrotta dal potere. Io ho cercato invano di fermarla, ma ho attirato la sua ira sulla nostra gente.” Affermò, con rimorso.
 
Io non capisco… Questo non ha senso! Siamo…” Provò a spiegare Ayano ma venne interrotta da Rikuo.
 
I soldati dell’imperatrice Leila stanno razziando il ghetto di Amsterdam e uccidono tutti. Cercano te, Ryo!
 
Imperatrice Leila?” Ripeté la ragazza, confusa.
 
Andiamo, Ayano!” La spronò Ryo.
 
I due ragazzi ripresero così il cammino.
 
Non credevo che avrebbe agito così brutalmente!” Affermò lui.
 
Parli di Leila? Perché quel ragazzo l’ha chiamata imperatrice?” Gli chiese lei, venendo però ignorata.
 
Molti innocenti stanno soffrendo a causa mia, e non solo i giapponesi. Dobbiamo salvarne il più possibile.” Dichiarò il castano.
 
******
La grande metropoli era stata messa a ferro e fuoco dall'esercito europeo, che rastrellava e uccideva ogni individuo sospetto; le vittime maggiori si registravano nel ghetto giapponese.
 
Diteci solo dov'è e il ghetto verrà risparmiato. Altrimenti verrà raso al suolo. È molto semplice.”  Affermò un ufficiale europeo, alla testa di un manipolo di soldati, rivolgendosi ad alcuni civili giapponesi.
 
Ma noi non lo conosciamo!” Gli rispose un uomo sulla trentina.
 
Il graduato sorrise in modo maligno, quasi come se si aspettasse quella risposta.
 
Molto bene… Procedete, soldati!” Ordinò.
 
Ci sono donne e bambini! Non potete farlo!” Protestò il suo interlocutore.
 
Donne e bambini Eleven… La loro vita non conta nulla. Sono solo larve insignificanti, esattamente come te!” Affermò con disprezzo.
 
Siete un mostro!
 
Io vi avevo avvertito.
 
Detto questo sfoderò la pistola e gli sparò in testa, uccidendolo. Dopo pochi istanti i suoi sottoposti lo imitarono, massacrando 5 persone (tra cui una donna con un neonato in braccio).
 
Bastardi!
 
Pensò Ayano, che aveva assistito da lontano alla scena.
 
Dobbiamo fermarli!” Affermò Ryo, scuro in volto.
 
E come? Avessimo almeno dei Knightmare…”  Gli fece notare la ragazza.
 
Ce li procureremo.
 
Iniziarono così a setacciare la zona in cerca di qualche frame incustodito; intorno a loro regnava il caos; l’aria era lacerata da urla, spari ed esplosioni, la puzza di bruciato penetrava le loro narici. Più di una volta si imbatterono in soldati che tentarono di ucciderli, finendo però abbattuti essi stessi.
 
Se solo le avessi rubato lo scettro… Ora devo rimediare!
 
Scettro? Ryo, non ci sto capendo nulla!
 
Dopo una mezz'ora buona si imbatterono in due Alexander T02, i cui piloti stavano urinando nei pressi di un muro.
 
Questo rastrellamento è decisamente noioso… Non c’è nulla di emozionante nel trucidare degli Eleven insignificanti che scappano come conigli al nostro apparire!” Affermò il primo, un ragazzo dai capelli castani corti.
 
A chi lo dici… Mi manca l’ebbrezza della battaglia. Ricordo ancora quando combattevamo i britanni alle porte di Varsavia. Le battaglie erano mozzafiato.” Gli rispose il suo partner, un ragazzo coi capelli neri corti.
 
Ayano e Ryo si scambiarono un segno di intesa, sfoderarono le armi bianche e, silenziosamente, si avvicinarono alle due vittime: il primo si beccò un pugnale infilato nel cranio, il secondo fu decapitato di netto. Si accasciarono al suolo, entrambi privi di vita.
 
Ora inizia la festa!” Esclamò Ryo, divertito.

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Capitolo 2
*** Morte e distruzione. ***


Una volta a bordo dei due frame Ayano e Ryo ingaggiarono battaglia contro le forze europee. I primi a venire distrutti furono tre carri armati Leclerc, 5 autoblindo Panhard e una ventina di soldati.  Anche se svantaggiati dal punto di vista numerico i due giapponesi erano combattenti esperti e avevano dalla loro l’esperienza.  In breve tempo i militari furono messi in difficoltà.
 
Ecco cosa succede a stare lontani dal campo di battaglia… Ci si rammollisce!” Commentò Ayano, spavalda.
 
Non montarti la testa… Sono sicuro che tra poco ci piomberà addosso una squadra di knightmare nemici!”  La avvertì Ryo.
 
Neanche a farlo apposta ad un certo punto comparvero 6 Alexander T02 che si misero in cerchio attorno a loro. Dalla cabina di uno di essi spuntò nientepopodimeno che Leila, la quale aveva una espressione minacciosa in volto.
 
Leila… Allora c’è davvero lei dietro questo bagno di sangue!
 
Pensò la ragazza, sconvolta.
 
Aprite le cabine e mostrate il volto!” Ordinò loro la bionda, dura.
 
Anche se titubanti i due giapponesi obbedirono.
 
L'espressione della bionda si fece più truce, quando vide Ryo.
 
Eccolo là… L’Eleven che voleva rubare la fonte e il simbolo del mio potere!”  Affermò, inferocita.
 
Afferrò uno scettro su cui stava incastonata una sfera di metallo dorata che emanava luce propria e lo sollevò in alto, così che i due giapponesi potessero vederlo.
 
Guardate bene! Perché questa sarà l’ultima cosa che vedrete! Sono venuta a distruggere voi e il vostro misero ghetto! Nessun giapponese verrà risparmiato!” Dichiarò.
 
Ryo fece per risponderle, ma Ayano lo precedette:
 
Leila! Perché stai facendo questo? Dopo quello che abbiamo fatto insieme! Ti scongiuro, ritorna in te!” La pregò.
 
Leila rise maligna, per poi risponderle:
 
Povera illusa di una Eleven! Non sono mai stata tanto padrona di me stessa! Ora inginocchiatevi davanti alla vostra sovrana e pentitevi negli ultimi momenti che vi restano prima di saltare in aria come meritate!
 
Mia signora, lasciate che ce occupiamo noi di questi due ladruncoli!” Intervenne uno dei piloti dei frame.
 
Leila annuì.
 
Come volete… Io torno alla postazione operativa.
 
Detto questo rientrò nel mecha e si allontanò.
 
E ora a noi, dannati criminali! Pagherete caro il vostro tentativo di furto…”  Il pilota non poté finire di parlare perché improvvisamente Ryo gli sparò in faccia col suo fucile, disintegrando la testa del KF. Dopo pochi istanti il robot esplose.
 
Bastardi!” Imprecò un altro per poi lanciarsi all'attacco. Ayano lo tagliò a metà con la spada in dotazione al suo Alexander.
 
Gli altri tre, superato lo sgomento iniziale, tentarono di reagire ma finirono abbattuti uno dopo l'altro.
 
Quella psicopatica vuole distruggere l’intera città… È tutta colpa mia!” Disse Ryo, affranto.
 
Io non capisco… Leila ci conosce! È una brava ragazza! Ma non è la stessa che un tempo ci era amica!” Affermò Ayano, anch'essa addolorata da quella situazione.
 
Ryo la guardò come se fosse impazzita.
 
Di cosa parli? Quando mai avremmo incontrato quella strega?
 
Lo abbiamo fatto. Io… È tutto sbagliato! Leila, la violenza, tutto quanto!
 
Lasciamo perdere… Dobbiamo mettere in salvo i nostri amici, prima che quella pazza distrugga tutto!
 
Detto questo si avviò seguito a ruota da una Ayano sempre più disorientata.
 
******
Dopo un breve tragitto giunsero nei pressi di una scuola abbandonata: un edificio di colore bianco, a un solo piano. Sulla facciata stava una scritta scrostata dal tempo, che la indicava come una scuola elementare.
 
Su, entriamo.
 
Scesi dai due knightmare varcarono la porta d’ingresso e si trovarono di fronte a un gruppetto di civili giapponesi, tutti emaciati e tristi. Tra questi vi era una ragazza con capelli lunghi neri e occhi dello stesso colore, che indossava una camicetta bianca, gonna e scarpe nere.
 
Momoyo!” La chiamò lui.
 
La corvina si voltò verso di lui, poi esclamò:
 
Ryo!
 
Non abbiamo molto tempo, Leila vuole distruggere il ghetto di Amsterdam!” Disse lui.
 
Lo sappiamo. Per questo ci prepariamo a lasciare la città. Sperando che non sia troppo tardi…
 
Ryo annuì, poi si guardò intorno.
 
Dov'è Kikyo? Perché non è qui?
 
Sta cercando di radunare più persone possibili, per metterle in salvo.
 
Perché non restare qui e combattere? Io e Ayano li abbiamo sconfitti, ed eravamo noi due soli!” Propose il ragazzo.
 
Momoyo gli rivolse una occhiataccia.
 
E quanti ne avete abbattuti, finora? Due? Cinque? Dieci? Sono arrivati in migliaia a ucciderci! Migliaia, per causa tua!” Esclamò, puntandogli contro l'indice.
 
Ryo non replicò, e abbassò lo sguardo. In cuor suo sapeva benissimo di essere l’unico responsabile di quella situazione, causata dal suo tentativo di furto.
 
L’unica nostra speranza è la fuga.” Aggiunse Momoya.
 
Per andare dove?” Le chiese Ayano.
 
Momoyo scosse la testa.
 
Nessuno lo sa tranne Kikyo. E a me sinceramente importa solo di allontanarmi dall'armata sterminatrice scatenataci contro dall'imperatrice folle.
 
Capisco…
 
Cambiando discorso… Ayano, questa è tua.” E dicendo questo le porse una katana con tanto di fodero.
 
Arigatō.” Disse lei, mentre la assicurava alla vita.
 
E c’è anche un piccolo omaggio….
 
Aggiunse, porgendole una specie di bracciale.
 
A che dovrebbe servirmi?” Chiese Ayano.
 
Per tutta risposta Momoya lo indossò e con un semplice movimento del polso fece  uscire dal bracciale una lama affilata.
 
Forte! che cos'è?
 
Una Kakusareta rama. Apparteneva a un mio antenato, un ninja vissuto nel periodo Sengoku. La usava per compiere omicidi, ma per quanto ne so è utile anche in battaglia.
 
La terrò sempre con me… Un’arma in più non guasta mai.
 
Momoya sorrise, si sfilò il bracciale e lo porse ad Ayano. In quello stesso istante però una grossa esplosione mise tutti in allarme.
 
Che succede?” Chiese Ryo, preoccupato.
 
Andiamo a vedere!” Disse Ayano, avviandosi.
 
*******
Leila guardò con soddisfazione lo scenario catastrofico che le si parava davanti: alla sua destra, una pattuglia di soldati aveva appena giustiziato una famiglia di Eleven; alla sua sinistra, in cielo, un elicottero aveva appena sparato dei missili contro una casa, danneggiandola gravemente. Visto che non c’era nessun rischio per lei aveva deciso di scendere dal KF e di farsi una camminata per il ghetto, in compagnia di due suoi ufficiali. Ad un certo punto disse:
 
Tenente colonnello Anou, generale Smilas… A volte perdo la speranza di vincere. Dubito della mia capacità, della mia forza. Ma con voi al mio fianco so che porteremo la libertà in questa nazione, e lo faremo con il pugno di ferro! Posso contare sulla vostra lealtà?
 
Avete la mia parola d’onore.” Gli rispose Anou.
 
E la mia.” Aggiunse Smilas.
 
Leila sorrise.
 
Grazie, fedeli amici… Europia non vi dimenticherà.
 
Non date scampo agli Eleven!” Gridò Anou, attraverso la sua radiotrasmittente.
 
Dopo pochi minuti, da dietro un angolo, sbucò Ryo, che fissò minaccioso la bionda.
 
Non potrete mai vincere!” Esclamò lui.
 
Leila rise maligna.
 
Tu… Sei ancora vivo! Sorprendente! Stavolta mi accerterò che tu muoia!” Disse.
 
Ryo sfoderò il pugnale e si scagliò contro di lei, ma la ragazza lo colpì con un attacco energetico generato dallo scettro, uccidendolo all'istante. Ayano, appena giunta sul posto, non poté fare altro che assistere alla scena.
 
RYO!” Gridò, sconvolta.
 
Si precipitò verso di lui, per poi inginocchiarglisi vicino e tentare di farlo rinvenire, senza successo. A quel punto alzò lo sguardo verso la sua amica (ormai ex date le circostanze), fissandola con uno sguardo di puro odio.
 
Leila…” Sibilò rabbiosa, per poi rialzarsi e sfoderare la sua spada.
 
Dopo pochi istanti partì all'attacco ma fu scagliata indietro dallo scettro.
 
Stai lottando contro la libertà!” La ammonì la bionda.
 
Ora vattene!” Aggiunse.
 
Ayano però non la ascoltò e cercò nuovamente di attaccarla, venendo nuovamente respinta, e stessa sorte ebbe il suo terzo tentativo.
 
Io ho il potere… E regnerò su un mondo libero!
 
Detto questo Leila colpì il terreno con lo scettro, generando un’onda d’energia che fece sollevare la spadaccina parecchi centimetri in aria. Rialzatasi a fatica quest’ultima tentò di abbozzare una reazione ma fu colpita nuovamente, finendo distesa supina accanto a Ryo. Fece per rimettersi in piedi, ma l'imperatrice sfoderò due pistole e le sparò, piazzandole due pallottole nella pancia. Si rivolse poi al generale Smilas:
 
Date qua.
 
Questi le porse un fucile d'assalto Heckler & Koch HK416 e lei lo prese.
 
Non si sa mai.
 
Detto questo le sparò ancora, ferendola al ventre. L’ultima immagine che Ayano vide, prima di perdere i sensi, fu il cadavere di Ryo, che giaceva esanime al suo fianco.  

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Capitolo 3
*** In paese. ***


Quando rinvenne la prima cosa che vide fu un paio di occhi castani che la scrutavano. Appartenevano a una donna dai capelli neri legati in una coda, occhi castani e carnagione lattea, che indossava un kimono biancorosso, tipico delle sacerdotesse shintoiste.
 
Ti sei svegliata, finalmente…” Esordì la donna.
 
Chi… Chi siete?” Le chiese Ayano, confusa.
 
Sei così stordita da non riconoscermi?
 
Risponda alla mia domanda!
 
La sconosciuta sbuffò prima di rispondere:
 
Mi chiamo Kikyo Takahashi, guida spirituale dei giapponesi che vivevano nel ghetto di Amsterdam.
 
Il ghetto… Che fine ha fatto?” Domandò Ayano.
 
L’imperatrice Leila lo ha raso al suolo… Molta gente è morta. Cercava Ryo, quel pazzo incosciente.” Nel dire questo la miko si rattristò.
 
La spadaccina si guardò intorno.
 
Dove ci troviamo adesso?

In un luogo sicuro… Quando ti ho trovata eri ferita gravemente, avevi bisogno di cure. Per questo ti ho condotta qui.
 
Qui dove?
 
Nella mia clinica, ovviamente.” Le rispose un uomo con capelli corti biondi e occhi celesti che indossava un camice bianco.
 
Ti presento il dottor Antoon Tasman, primario di questo ospedale. Lui ti ha salvata.” Le spiegò Kikyo.
 
Oui, anche se disperavo di riuscirci…" Ammise il medico, sbuffando.
 
"Eri gravemente ferita e perdevi copiose quantità di sangue, sai? Sei anche finita in coma.” Aggiunse.
 
Per quanto tempo ci sono stata?
 
Circa cinque mesi. Comunque qui tu e i tuoi amici siete al sicuro. Potrete restare quanto vorrete.” Le garantì lui, cordiale.
 
Ayano non rispose e abbassò lo sguardo.
 
Che hai? Mi sembri giù di morale.” Le chiese il medico, notando il suo cambiamento d'umore.
 
Leila… Che cosa le è successo? Perché si comporta in quel modo?
 
Tasman scosse la testa.
 
Non ne ho la più pallida idea… È completamente diversa dalla ragazza che aveva infiammato le masse con il suo discorso, riuscendo anche a placare le rivolte scoppiate in tutta Europia. Parlava di libertà e uguaglianza ma ha finito per instaurare una dittatura personale, basata sul culto della personalità. Chiunque si oppone alla sua tirannide viene ucciso o internato in campi di concentramento costruiti oltre gli Urali, in Siberia, lontani dalla civiltà. Nessuno è mai tornato da lì…. Corro un grosso rischio a ospitarvi.” La sola idea lo faceva sudare freddo, e si vedeva.
 
Come è entrata in possesso di quello scettro?
 
A risponderle fu Kikyo:
 
Non lo sappiamo… Ma ora che ce l’ha nessuno può fermarla. Per sopravvivere noi giapponesi le stavamo alla larga, ma Ryo ha provato a rubarglielo, e così l’ha fatta infuriare. Ora la nostra gente è morta, e molti civili inermi vengono uccisi o catturati.
 
Dottore?” Intervenne una voce.
 
L’uomo si voltò, incrociando lo sguardo con una infermiera dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi viola.
 
Cosa c’è, Cana?
 
Momoya vorrebbe parlarvi.
 
D’accordo… Arrivo.
 
Quando il medico si fu congedato Kikyo si rivolse ad Ayano:
 
Sei in grado di camminare?
 
La corvina annuì.
 
Sì… Credo di sì.
 
La sacerdotessa sorrise soddisfatta.
 
Molto bene.
 
Detto questo tirò fuori dal kimono una borraccia a tracolla.
 
Che cos'è?” Le chiese Ayano, curiosa.
 
Io lo chiamo l’infuso degli dei…
 
Droga?
 
Kikyo la guardò male.
 
Ma che droga e droga, miscredente! Mi hai preso per una spacciatrice di Refrain?
 
E allora cos'è?
 
Una pozione magica, la cui ricetta viene tramandata sin dai tempi di Jinmu, primo imperatore del Giappone. Conferisce alcuni... Poteri. Nel corso della storia vari illustri personaggi se ne sono serviti, come il suddetto Jinmu, Ishikawa Goemon o Oda Nobunaga.
 
Ayano prese la borraccia e la guardò sospettosa.
 
Ci sono degli effetti collaterali?
 
Beh, sì..." Ammise la donna.
 
"Quali?"
 
"Conduce alla follia e persino alla morte chi ha uno spirito debole.
 
Ayano la guardò con un misto di paura e shock.
 
E tu voi che io lo beva?
 
Dobbiamo berlo tutti… Almeno, se le truppe di Leila ci scovano, potremmo difenderci più efficacemente. Non possiamo contare sulle nostre sole forze, non in questo caso.
 
Ma è pericoloso!” Protestò Ayano, spaventata.
 
Non abbiamo altra scelta.
 
Ma…
 
Niente ma! O bevi l’infuso oppure al prossimo scontro morirai!” La interruppe bruscamente la miko.
 
Dopo un attimo di esitazione afferrò la bisaccia.
 
Va bene…
 
Non lo faccio volentieri, ma devo parlare con Leila, per scoprire la verità. Forse questo infuso mi aiuterà nell'intento…
 
Quanto devo berne?
 
Un sorso è più che sufficiente.
 
Ayano fece come le era stato detto; il sapore di quel presunto infuso era aspro e la fece tossire un paio di volte, tanto che dovette chiudere gli occhi per qualche secondo. Quando li riaprì rimase sbalordita: non si trovava più nella stanza d’ospedale ma in una zona completamente bianca, tanto che non riusciva a distinguere il cielo dalla terra.
 
Lo sapevo… Altro che infuso magico, quella svitata mi ha dato un allucinogeno!
 
Pensò, allarmata.
 
Si guardò intorno, non sapendo come comportarsi.
 
Merda… Che cosa devo fare?
 
Si chiese.
 
Dopo pochi minuti si materializzarono attorno a lei tre lupi, i quali iniziarono a correre verso una direzione imprecisata.
 
Credo mi convenga seguirli…
 
Pensò la ragazza, per poi avviarsi.
 
I tre predatori continuavano a correre senza sosta. Evidentemente dovevano aver individuato una preda. La preda in questione non era altro che un cervo, il quale non si era accorto della loro presenza poiché girato di spalle. Ad un certo punto Ayano ebbe un’illuminazione.
 
Ma certo… È come in quel videogioco!
 
Detto questo sfoderò la katana e scagliandola a mò di lancia trafisse il cranio dell’animale, che crollò a terra esanime, dopo aver emesso un verso di dolore. Subito i lupi gli si avventarono contro e cominciarono a mangiarselo.
 
E ora?
 
Si chiese la spadaccina, mentre recuperava la sua arma.
 
Ad un certo punto uno dei lupi entro letteralmente in lei. Sorpresa, cadde in ginocchio mentre il suo corpo si illuminò per un paio di secondi. Chiuse nuovamente gli occhi, e quando li riaprì si ritrovò nel letto d’ospedale, con Kikyo al suo fianco.
 
Come ti senti?” Le chiese la sacerdotessa.
 
Diversa…” Rispose lei, confusa.
 
Cosa hai visto, durante il viaggio astrale?
 
Tre lupi.
 
Kikyo sorrise di nuovo.
 
Il lupo è un animale potente e rispettabile…. Peccato che oggi in Giappone sia estinto.” Affermò.
 
Per colpa dell’occupazione britanna del 2010/18?
 
Non c’entra niente, è estinto dal 1905.
 
Capisco…
 
La miko emise un sospiro.
 
Ora ti saluto, devo distribuire l’infuso anche agli altri.
 
Detto questo la miko si congedò.
 
Mi domando quali poteri conferisca questo infuso… A prima vista sono rimasta come prima.
 
Si disse, guardandosi le mani.
 
Beh, almeno non ha avuto effetti nocivi, almeno non ancora.
 
Sbuffò, sconsolata.
 
Ayano?” La chiamò una voce.
 
Alzò lo sguardo e vide il dottor Tasman che la fissava incerta.
 
Cosa c’è?
 
Avrei un favore da chiederti.
 
Se posso… Dica.
 
Vorrei che andassi nella vicina città di Den Helder per fare spese. Lì nessuno ti conosce, non dovresti avere problemi. Ovviamente ti darò il denaro necessario.
 
Volentieri. Ma mi servirebbero degli abiti, non posso girare così.” Disse, indicando la vestaglia da ricoverata che indossava.
 
Te li procuro subito.
 
********
Quando uscì all'aperto, Ayano indossava degli shorts neri, una maglietta bianca attillata e un paio di scarpe nere. Come sempre portava al fianco la sua inseparabile katana. Guardandosi intorno si accorse che l’ospedale era un edificio alto tre piani, che sorgeva vicino a una spiaggia.
 
Mi raccomando, sii prudente. Le truppe di Smilas stato rastrellando i dintorni, e se dovessero avvistarti finiremmo tutti nei guai.” La avvisò il medico.
 
La ragazza annuì.
 
Ci conti, dottore.
 
Detto questo si incamminò. Vagò lungo la spiaggia deserta, dando ogni tanto una occhiata al mare mosso. Dopo mezz'ora di cammino giunse in vista di un faro dipinto di rosso.
 
Che i kami me la mandino buona.
 
*******
Giunta vicino al faro rimase ad osservarlo per qualche minuto, poi riprese il cammino, arrivando nei pressi di un molo dove stavano ormeggiate imbarcazioni di vario tipo.
 
È la prima volta che metto piede qui… Chissà se trovo qualcuno disposto a darmi qualche informazione.
 
Iniziò a guardarsi intorno alla ricerca di qualche passante, fino a quando non udì il suo stomaco brontolare.
 
Kuso, ho una fame… Spero che ci sia un posto dove rifocillarmi.
 
Improvvisamente si sentì osservata. Si voltò, e vide un uomo con corto capelli grigi e un paio di occhiali da sole che la fissava.
 
Bonjour.” La salutò.
 
Bonjour.” Gli rispose.
 
Sei una turista?
 
Oui.
 
Meglio che non gli dica chi sono davvero… Potrebbe essere una spia.
 
L'uomo la fissò, leggermente perplesso.
 
Strano… Di solito voi turisti visitate le grandi città come Parigi, Roma o Amsterdam. Anche se Amsterdam non è il posto più adatto per farci del turismo, almeno per ora… La città si sta ancora leccando le ferite per l’operazione antiterrorismo avvenuta 5 mesi fa.
 
Operazione antiterrorismo, eh? È stato un fottuto sterminio!
 
Pensò lei, disgustata.
 
C’è qualche posto dove posso mangiare un boccone?” Domandò.
 
C’è un ristorante a poca distanza da qui… Si chiama La perla del mare del Nord.
 
Merci.
 
Detto questo la ragazza si avviò. Ma, mentre costeggiava una fila di case dal tetto spiovente vide da lontano tre soldati europei che camminavano nella sua direzione.
 
Kami-sama! Se mi vedono sono spacciata! Posso abbatterli facilmente, ma così facendo attirerei l’attenzione su di me! Che cosa posso fare?
 
Si chiese, allarmata.
 
Cominciò così a concentrarsi, nella speranza di trovare qualche via di fuga. Non poteva scappare via, se i tre l’avessero vista si sarebbero insospettiti; buttarsi in mare era un suicidio; affrontarli e ucciderli avrebbe sì risolto il problema ma ne avrebbe creato uno più grande. Se qualche paesano avesse assistito all'omicidio o trovato i cadaveri avrebbe potuto correre alla base militare più vicina per informare il comandante locale dell’accaduto. Questi avrebbe sicuramente sguinzagliato i suoi soldati alla ricerca dell’assassino, complicando non poco la sua situazione e quella dei suoi connazionali nascosti nel vicino ospedale.
 
Pensa, pensa!
 
Si disse, mentre sentiva una strana sensazione pervaderle la mente. I militari intanto si facevano sempre più vicini. Questi le passarono accanto ma stranamente non la notarono, proseguendo il loro cammino e chiacchierando tra di loro.
 
Ma che… Come hanno fatto a non vedermi?
 
Si chiese, sorpresa.
 
Ah, chi se ne frega! Meglio muoversi!
 
Riprese così il cammino, percorrendo a passo lento la strada vicino al porto, poi svoltò verso sud e poi verso est, passando davanti a un cantiere navale e ad alcune abitazioni private, fino a fermarsi davanti a un edificio a un piano, sulla cui facciata stava una insegna che recava la scritta in lettere rosse:
 
LA PERLE DE LA MER DU NORD
 
Stava per entrarvi, quando improvvisamente udì una voce di bambina che diceva:
 
Ridatemela!
 
Si voltò e vide una bimba dai lunghi capelli neri che cercava di riprendersi una macchinina  che due teppistelli le avevano rubato.
 
Quanto mi stanno sullo stomaco i prepotenti…
 
Pensò Ayano, irritata.
 
No, per favore!”  Li pregò la piccola.
 
Se vuoi indietro la tua macchinina devi girarti tre volte!” Le intimò uno dei due bulli.
 
La spadaccina li raggiunse in pochi passi e disse loro:
 
Adesso basta, voi due! Forza, ridategliela!
 
Da dove veniva quella voce?” Si chiese il primo bullo, un ragazzino biondo.
 
Non ne ho idea…” Gli rispose il suo amico, che aveva i capelli castani, guardandosi intorno con preoccupazione.
 
Oltre che essere prepotenti sono anche ciechi?
 
Ho detto ridategliela, piccoli delinquenti!
 
Detto questo Ayano spintonò il biondo facendolo cadere a terra.
 
Ahia! Chi mi ha spinto?
 
Non lo so… Ma questa storia mi piace sempre meno!
 
Ve lo ripeto un’ultima volta:  restituitele quella macchinina!
 
A questo punto i due, terrorizzati, fuggirono lasciando a terra il maltolto e gridando:
 
Ci sono gli spettri!
 
La corvina sorrise soddisfatta, poi raccolse l’automobilina e le porse  alla piccola.
 
Prendi.
 
La bambina, anche se sorpresa, la prese.
 
Arrivederci!” La salutò.
 
Tornata sui suoi passi fece per entrare nel ristorante ma qualcosa attirò la sua attenzione: a poca distanza da lei stava parcheggiata una Renault Scenic. Ma ciò che in realtà la sorprese è che, guardandosi nello specchio retrovisore, notò che mancava qualcosa di importante: il suo riflesso. Esterrefatta, si sedette a terra.
 
Sono invisibile… Allora l’infuso funziona!
 
Pensò, sbalordita.
 
Ora capisco perché quei tre non mi hanno vista… Mi è bastato concentrarmi per attivare l’invisibilità. Quindi per ritornare visibile mi basterà concentrarmi di nuovo.
 
La sua intuizione si rivelò esatta quando, dopo aver chiuso gli occhi ed essersi concentrata, scoprì di essere tornata visibile.
 
Questa abilità mi tornerà molto utile…
 
Pensò soddisfatta, mentre si rialzava.
 
Fatto questo varcò la porta d’ingresso del ristorante, dove fu accolta da un sonoro ceffone su una guancia.
 
Va te faire foutre, salope!” La apostrofò una donna con lisci e lunghi capelli neri, occhi verdi e rossetto sulle labbra.
 
Ma che le ho fatto?” Domandò stupita, mentre con una mano si massaggiava la parte lesa.
 
La sconosciuta la fissò per qualche secondo, poi assunse una espressione dispiaciuta.
 
Oh, scusami… Ti avevo scambiato per un'altra.” Affermò.
 
Me ne sono accorta.
 
Comunque mi presento: chiamo Minerva Orland, e sono la proprietaria di questo ristorante, il più frequentato del paese.” Affermò, mettendo da parte la modestia.
 
Io sono Ayame Okami, giapponese.
 
Sei una turista?
 
Oui.
 
La donna di nome Minerva annuì e sorrise.
 
Seguimi, ti faccio strada.
 
La corvina la scortò attraverso la sala da pranzo, facendola sedere a un tavolo con sopra una tovaglia a pois bianchi e neri.
 
Cosa desideri?
 
Pasta e fagioli per primo, crocchette di patate per secondo.
 
Le preparo subito!” Detto questo Minerva si congedò.
 
Ayano sbuffò e si guardò intorno; la sala era gremita di clienti che mangiavano e chiacchieravano. Tra questi vi erano due ragazze, una bionda dai capelli lunghi e lisci e occhi castani e una rossa che aveva capelli anch'essa capelli lunghi e lisci e occhi castani. Entrambe la guardavano storto.
 
Non sapevo che servissero gli Eleven qui.” Commentò la prima, infastidita.
 
Dovrebbe stare in un campo di lavoro!” Affermò la seconda, con disgusto.
 
E dagli con Eleven!
 
Pensò Ayano, scocciata.
 
Rimase in attesa per circa dieci minuti, poi vide Minerva avvicinarsi con un piatto in mano, che posò sul tavolo.
 
Ecco a te… Pasta e fagioli, come avevi chiesto.
 
E le crocchette?
 
Vado a prepararle.
 
Rimasta nuovamente sola iniziò a mangiare.
 
Finalmente un pasto come si deve… Ci voleva dopo 5 mesi di coma.
 
Pensò, entusiasta.
 
Entusiasmo che però si spense subito non appena le ritornarono in mente gli eventi accaduti 5 mesi prima, quando quella che riteneva la sua migliore amica l’aveva quasi uccisa.
 
Devo parlarle... Per capire chi o cosa l'ha fatta diventare così malvagia. Troppe cose non tornano…
 
Si disse, seria.
 
Quando ebbe finito  mise le posate nel piatto e si mise in ascolto; magari in tutto quel vociare poteva captare qualche informazione utile.  Ebbe fortuna.
 
Hai sentito le ultime notizie, Erza?
 
Ormai ho perso interesse per le news.
 
Sembra che  un gruppo di ribelli legato alle Brigate Rivoluzionarie abbia assaltato una base militare nei pressi di Varsavia.
 
Ti ho già detto che ho perso interesse per le news, specie per quelle noiose come questa!
 
Quindi esiste un movimento di resistenza al regime….
 
Pensò Ayano, mentre beveva un bicchiere d’acqua.
 
Ecco le crocchette!” La avvisò Minerva, posandole il piatto davanti.
 
Merci.” Rispose lei, distratta.
 
Aspetta a mangiarle, o ti ritroverai con la lingua ustionata! Sono roventi, lascia che si raffreddino.
 
Ok…
 
Minerva fece un inchino e si allontanò di nuovo.
 
Devo cercare di entrare in contatto con queste… Brigate Rivoluzionarie. Potrebbero aiutarmi nella mia impresa.
 
Aspettò per dieci minuti, poi cominciò a mangiare il secondo.
 
A proposito, che ore sono?
 
Si chiese.
 
Guardandosi alle spalle vide un orologio appeso alla parete che segnava le 12:44.
 
Bene, ho tutto il tempo per sfamarmi, fare spese e tornare indietro.
 
Pensato ciò riprese a mangiare.

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Capitolo 4
*** Una nuova amica. ***


Quando ebbe finito si alzò in piedi, pensando:
 
E adesso andiamo a fare spese.
 
Il pranzo è stato di tuo gradimento?” Le chiese Minerva, avvicinatasi.
 
Ayano annuì.
 
Hai, arigatō. Quanto le devo?” Domandò la spadaccina.
 
Nulla, offre la casa. Per farmi perdonare la sberla di poco fa.” Le rispose la proprietaria.
 
Lei le sorrise.
 
La ringrazio.
 
*********
Uscita dal ristorante riprese il cammino.
 
E ora come lo trovo il negozio alimentari? È la prima volta che metto piede in questo posto.
 
Si chiese, scocciata.
 
Chiederò informazioni a qualcuno, è l’unico modo.
 
Guardandosi intorno notò, a poca distanza da lei, una ragazza dai capelli rossi legati in due trecce e occhi del medesimo colore che stava camminando nella direzione opposta alla sua.
 
Ehi, tu!” La chiamò.
 
La redhead si fermò, guardandola negli occhi.
 
Oui?”
 
Sai dove si trova il negozio alimentari? Sono nuova di qui.” Le chiese, avvicinandosi.
 
La rossa la squadrò da capo a piedi, poi rispose:
 
Ti ci porto, è a poca distanza da qui.
 
Ayano sorrise, sollevata.
 
Te ne sono grata.” Affermò.
 
La rossa ricambiò il sorriso.
 
Seguimi. A proposito, io mi chiamo Flare.
 
Io mi chiamo Ayano Kosaka.
 
Sei una Eleven?
 
Giapponese.” La corresse la corvina.
 
Flare assunse una espressione allarmata, e si guardò intorno.
 
Il termine giapponese è proibito, come stabilito dall'imperatrice Leila. Chiunque lo usi rischia una multa salata se è fortunato; 7 anni di prigione se non lo è.
 
L’imperatrice Leila non è qui. Quindi possiamo parlare liberamente.
 
Anche se non del tutto convinta, la rossa annuì.
 
Come vuoi… Ora però andiamo.
 
Le due ragazze si incamminarono, e durante il tragitto chiacchierarono un po’.
 
Posso chiederti una cosa?” Domandò Ayano.
 
Dimmi pure.” La invitò Flare.
 
Cosa provi nei confronti di Leila?
 
La rossa si fermò e la guardò di sottecchi.
 
Che domanda è?”
 
Voglio solo sapere cosa pensi di lei.” Insistette la spadaccina, spinta dalla curiosità.
 
Flare esitò qualche secondo e abbassò lo sguardo prima di risponderle, con tono triste:
 
All'inizio la ammiravo moltissimo… Fui una di quelli a vedere il suo discorso in TV. Le sue parole sulla libertà mi hanno colpita dritta al cuore." Strinse i pugni, mentre la sua espressione passava da triste a disgustata.
 
"Ma erano bugie, solo bugie! È una ipocrita e una tiranna! Basta vedere come tratta i suoi sudditi, sia europei che giapponesi!
 
Come mai ha voluto instaurare una monarchia assoluta?”
 
Quando ha visto che il popolo la idolatrava invocando il suo nome a gran voce si è montata la testa e ha deciso di  auto-incoronarsi imperatrice d’Europia.
 
Con conseguenze nefaste.
 
Flare la fissò e annuì.
 
Esatto… E tu, che sei una giapponese dovresti saperlo più di altri. Comunque eccoci arrivati.” Disse, indicando un edificio di fronte a loro.
 
********
 
Varcata la porta d’ingresso furono accolti dai proprietari, evidentemente una coppia sposata: un uomo con capelli biondi corti e occhi blu e una donna dai lunghi capelli arancioni, occhi gialli e rossetto sulle labbra.
 
Benvenuta, Flare! Ti serve qualcosa?” Le chiese quest’ultima.
 
Ho una nuova cliente.” Le spiegò la rossa, indicando Ayano.
 
Impossibile! Non posso vendere agli Eleven, solo a cittadini europei! Purtroppo è la legge.” Ribatté la donna, dispiaciuta.
 
Siamo arrivati a questo, eh? Per sua maestà i giapponesi possono morire di fame!
 
Pensò la spadaccina, furiosa.
 
Non è per me, ma per il dottor Tasman; mi ha incaricato lui di fare spese.”  Disse.
 
L'uomo la guardò con scetticismo.
 
Il dottor Tasman, eh?
 
Proprio lui.
 
Vediamo se dici il vero o sei una menteur (bugiarda).
 
Detto questo il biondo mise mano al telefono, compose un numero e rimase in attesa. Dopo poco attaccò.
 
Strano, non risponde nessuno.
 
Senta, non ho molto tempo. Mi dia la spesa.” Disse Ayano, spazientita.
 
Puoi dimostrare che è stato lui a mandarti qui?” Le chiese la donna.
 
Beh, mi ha dato del denaro, la lista e…” Si frugò nella tasca destra e da essa tirò fuori un anello con sopra una pietra blu, probabilmente uno zaffiro.
 
Conosco quell'anello, il dottore lo indossa sempre. Direi che come prova è sufficiente… Ora dammi la lista.” La invitò il proprietario, tendendo la mano destra.
 
Anche se scocciata, Ayano obbedì.
 
*******
Quando uscì dal negozio teneva in mano due buste di spesa.
 
Spero che il dottor Tasman rimarrà soddisfatto.” Disse.
 
A proposito, tu come fai a conoscerlo?” Le chiese Flare.
 
L’ho incontrato mentre arrivavo in paese. Mi ha chiesto di fargli la spesa perché non può allontanarsi dall'ospedale.” Le spiegò lei.
 
La rossa era palesemente dubbiosa.
 
Strano che si sia rivolto a una straniera e non a uno dei suoi dipendenti.
 
Loro dovevano occuparsi dei pazienti.
 
Capisco… Pensi di tornare subito all'ospedale?
 
La spadaccina annuì.
 
Hai… Non ho altro da fare.
 
Capisco… Beh, è stato bello conoscerti.” Le disse Flare, sorridendole.
 
Vale lo stesso per me.” Replicò Ayano, ricambiando il sorriso.
 
Detto ciò si incamminò, salutando la sua nuova amica.

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Capitolo 5
*** Delitto e castigo. ***


Giunta nei pressi dell’ospedale si accorse con sgomento che esso era parzialmente danneggiato e da alcune finestre notò dei piccoli incendi.
 
Kami-sama…
 
Pensò, inorridita, prima di fiondarsi a razzo verso l’edificio.
 
Una volta varcato l’ingresso si trovò di fronte a uno scenario agghiacciante: ovunque c’erano cadaveri di pazienti e infermiere/i, crivellati di colpi.
 
Merda… Ma cosa?
 
Esplorò ogni stanza alla ricerca di eventuali superstiti, ma non ne trovò; stessa sorte ebbero le sue ricerche al secondo piano; giunta al terzo ed ultimo piano vide Kikyo, che giaceva supina sul pavimento in una pozza di sangue, gravemente ferita ma ancora viva, anche se lo sarebbe rimasta per poco. Le si avvicinò, inginocchiandosi accanto a lei.
 
Kikyo!” La chiamò.
 
La donna la fissò con aria sofferente.
 
Ayano…"
 
Tossì sangue.
 
"Gli uomini di Smilas ci hanno individuati. Ci siamo battuti, ma eravamo pochi.” Le spiegò.
 
Come hanno fatto a…” Provò a chiederle Ayano, venendo però interrotta.
 
C’era una spia infiltrata nell'ospedale. Ma non chiedermi chi sia, non ne ho idea.” Ammise la miko, scuotendo la testa.
 
Ma quindi l’infuso…
 
Rende forti, non immortali.
 
Mi rende viva… Non mi sono mai sentita così!” Dichiarò la ragazza, galvanizzata nonostante ciò a cui aveva appena assistito.
 
Devi stare attenta… È un’arma a doppio taglio! Se ne abusi rischi grosso. Tienilo bene a mente!” La avvertì Kikyo.
 
Lo farò.” Le promise Ayano.
 
Kikyo annuì.
 
Bene. Prima… Uccidi Smilas. Poi elimina Leila. Devi riuscirci, altrimenti... Saremo morti... Per niente!
 
Detto ciò esalò l’ultimo respiro.
 
Ayano le chiuse gli occhi, poi si guardò intorno e vide, a poca distanza dalla defunta, la borraccia contenente l’infuso. Senza esitare la prese.
 
Mi sarà utile in futuro.
 
Pensò.
 
*********
Uscita all'aperto cominciò ad allontanarsi dall'edificio. Non sapeva nemmeno lei dove era diretta, voleva solo trovare Smilas e ucciderlo.
 
Devo scoprire dove si trova quel bastardo e fargliela pagare… Ma come riuscirci?
 
Dopo un quarto d’ora di cammino vide, in lontananza, una dozzina di soldati che stavano schierati vicino a un autoblindo leggero Renault VAB.
 
Se riesco a salire a bordo senza farmi notare mi porteranno alla base militare più vicina, e se avrò fortuna è là che troverò Smilas.
 
Attivò l’invisibilità e si avvicinò di soppiatto al gruppetto di militari, uno dei quali stava parlando alla radio.
 
Abbiamo perlustrato tutta la zona, non ci sono superstiti.” Disse.
 
Bene… Ora potete ritornare alla base.
 
Sissignore.
 
La comunicazione si chiuse.
 
A bordo, soldati! Il nostro lavoro qui è concluso!
 
Detto questo salì a bordo insieme a un suo subalterno, mentre gli altri si sistemavano nel retro. Ayano salì insieme a loro ma mancando posti a sedere dovette restare in piedi. Dopo poco sentì il veicolo avviarsi.
 
Bene… Ora devo solo rimanere in attesa.
 
Si disse.
 
Abbiamo trattato quegli Eleven come meritavano. Duri come muli, quelli. Ma li abbiamo piegati. Com'è giusto. Non abbiamo niente da temere.” Affermò un soldato, con fare spavaldo.
 
Non ne sarei così sicuro. Dobbiamo ancora sgominare le Brigate Rivoluzionarie.” Gli ricordò un suo commilitone.
 
Il primo soldato agitò una mano con noncuranza.
 
Le Brigate Rivoluzionarie non sono niente… Solo una seccatura. Tempo tre mesi e le avremo estirpate!” Dichiarò, sicuro di sé.
 
È la stessa cosa che hanno detto a Londra nel 1792… Poi sappiamo come è finita: Napoleone ha invaso le isole britanniche e i nobili britanni sono stati costretti all'esilio oltreoceano, nel Nuovo Mondo.
 
Ora è diverso… Un pugno di ribelli non può sconfiggere l’impero più vasto del mondo, esteso da Lisbona a Vladivostok e dall'Islanda al Sudafrica.
 
Già… Non sono come l’impero di Britannia, che ci aveva sottratto vasti territori, poi riconquistati grazie all'imperatrice Leila e alla Federazione delle Nazioni Unite.
 
Ma ora Europia ha lasciato la Federazione e i rapporti con essa si sono raffreddati.” Intervenne un terzo soldato.
 
Vero, Francois… Ma la nostra patria non ha bisogno dell’Alleanza, non ora che ha riacquistato la sua grandezza. È autosufficiente sia dal punto di vista della difesa che da quello delle risorse (petrolio, gas naturale, diamanti ecc.).” Dichiarò il primo soldato.
 
*******
Dopo un’ora di viaggio il blindato raggiunse la base di Fort Napoleon, la più grande dell’Europa Occidentale. Superati i controlli alla guardiola si fermò in uno spiazzo di cemento. Dopo pochi secondi lo sportello posteriore si aprì e da esso scesero i soldati, che si allontanarono in direzioni diverse. Dopo di loro scese anche Ayano, sempre invisibile, che cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di eventuali indizi. Tutto sembrava normale: soldati che camminavano avanti e indietro, aerei ed elicotteri che sorvolavano la zona, qualche autobotte adibita al rifornimento dei mezzi. La ragazza cominciò ad aggirarsi furtiva per la struttura, stando attenta a non farsi notare.
 
Questo posto è immenso… Dove si troverà l’ufficio di quel bastardo?
 
Si chiese.
 
Guardandosi intorno vide Pierre Anou, l’uomo che era con Smilas e Leila quando quest’ultima le aveva sparato, mentre si rivolgeva a un soldato.
 
Devo parlare subito con Smilas!” Affermò l'ufficiale, con tono autoritario..
 
Il generale si trova nel suo ufficio, nel settore ovest. Vuole che l’accompagni?” Domandò il soldato.
 
Anou scosse la testa.
 
Non mi occorre.
 
Detto questo si avviò.
 
Devo seguirlo..: Mi porterà da Smilas.
 
Pensò.
 
Cominciò così a seguirlo di soppiatto, tenendosi a distanza perché temeva che avrebbe sentito il rumore dei suoi passi. Dopo un quarto d’ora di cammino lo vide entrare in un edificio basso, dipinto di giallo. Entrata a sua volta, lo vide avanzare lungo un corridoio, dove ad attenderlo stava una donna con capelli castani lunghi e occhi celesti.
 
Salve, tenente colonnello Anou.” Lo salutò alzandosi dalla sua scrivania.
 
Salve, signorina Thompson. Il generale Smilas è in ufficio?” Le chiese lui, stavolta con fare cordiale ed educato.
 
Oui. Motivo della visita?
 
Devo parlargli di una questione urgente.
 
La donna sorrise e gli indicò la porta d'ingresso.
 
Si accomodi.
 
Il graduato entrò, mentre Ayano rimase ad aspettare fuori. Passarono 5 minuti,  10, 15, 20… Dopo mezz'ora la porta si spalancò e riapparve Pierre, il quale dopo aver rivolto un cenno di saluto al suo superiore si avviò verso l’uscita, in compagnia della Thompson.
 
È la mia occasione!
 
Pensò la spadaccina, per poi sgattaiolare alle spalle dei due ed entrare furtivamente nell'ufficio. Lo trovò seduto alla scrivania, mentre armeggiava a un laptop con una espressione seria in volto. Accanto a lui stava una tazza di caffè fumante, sicuramente lasciata lì dalla sua segretaria. Senza esitare sfoderò la katana e lo trafisse al ventre, ferendolo gravemente e facendogli emettere un grido di dolore. A quel punto Ayano ritornò visibile e, guardando la sua vittima con disprezzo, disse:
 
Non so come tu possa essere ancora vivo… Ma ora non hai scampo: allora ti sarai salvato, ma oggi morirai.” Dichiarò, fredda.
 
Tu chi sei? Che cosa succede?” Le chiese lui, disorientato.
 
Sai bene chi sono!
 
Non ti ho mai vista in vita mia!" Affermò il graduato.
 
"La mela di Leila… Lei… La usa per controllare le persone! Tu devi credermi… Io non ero padrone di me!” Aggiunse.
 
Quello che è successo a Weiswolf è soltanto colpa tua!” Affermò la ragazza, con rabbia.
 
Il generale la guardò con maggiore confusione.
 
Weiswolf? Non ho mai messo piede in quella fortezza!
 
Le prese una mano.
 
Ti prego… Leila ha… Perso la testa! E tu sola puoi fermarla! Non è più una donna, ma una strega! Cerca Sophie Randall ad Amburgo… Lei potrà aiutarti, ma prima dovrai… Dovrai liberarla.
 
Liberarla da dove?" Domandò la spadaccina.
 
Non ottenne risposta.
 
"Da dove?” Chiese ancora.
 
Ma Smilas non poteva più rispondere, era ormai spirato.
 
Improvvisamente Ayano percepì una presenza alle sue spalle. Si voltò, trovandosi faccia a faccia con Pierre, il quale la tramortì colpendola alla testa col calcio della sua pistola.
 
Beccata!” Esclamò, trionfante.
 
********
Quando riprese i sensi scoprì essere legata mani e piedi e di essere prigioniera dentro una gabbia.
 
Sei sveglia, finalmente!” Le disse una voce.
 
Alzando lo sguardo vide Pierre che la fissava beffardo.
 
Peccato per il vecchio Smilas, ma... dovevi vedere la tua faccia quando ti ho colpita! Occhi spalancati e poi... Bum! Giù per terra!
 
Che tu sia maledetto!” Imprecò la spadaccina, dimenandosi nel tentativo di liberarsi.
 
Ti sei svegliata in tempo. Stiamo atterrando ad Amburgo, la città che presto sarà mia! Leila sarà lieta: Guardate! La ragazza che vi ha sfidata! Quella a cui sparaste a bruciapelo! Ecco il mio regalo per voi! E ha pure una spada da samurai!"
 
Siete impazziti! Tutti quanti!” Gridò Ayano, furibonda.
 
Pierre la ignorò.
 
Così allontanerà Sophie Randall, e Amburgo sarà mia. Questo è certo. Come la tua morte!
 
Rise maligno.
 
Oh, sì, sarai un ottimo regalo!” Aggiunse.

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Capitolo 6
*** In cella! ***


Era rinchiusa in una cella con le pareti di cemento, con ogni probabilità un luogo di detenzione temporaneo. Le avevano liberato mani e piedi, ma anche tolto le armi. Era seduta su una panca appoggiata alla parete e fissava con disprezzo il soldato che la sorvegliava, il quale stava seduto a un tavolo davanti alle sbarre.
 
Tu guarda in che razza di guaio mi sono cacciata… Sono riuscita a uccidere Smilas, ma ora sono prigioniera di questi bastardi. E a proposito di Smilas… Come mai si è comportato in quel modo? Diceva di non avermi mai vista prima di allora, ma tre anni fa io, Ryo e Yukiya abbiamo tentato di rapirlo a Parigi, senza successo. Come è possibile che non si ricordasse di me? E, cosa più importante... Lui era morto, ucciso da Ashley. Eppure l’ho ritrovato vivo e vegeto.
 
Le sembrava di essere finita in un incubo: Leila era diventata una dittatrice sanguinaria, Ryo era morto, Akito e Yukiya erano spariti nel nulla, e lei era incarcerata.
 
E se ricorressi all'invisibilità per evadere? Se quel tizio non vede nessuno nella cella penserà che io sia fuggita, allora aprirà la porta e potrò andarmene.
 
Pensò.
 
Stava per mettere in atto la sua idea, quando la porta si spalancò ed entrarono Pierre in compagnia di Leila e di Sophie. Subito il soldato scattò sull'attenti.
 
Ho un regalo per voi, vostra altezza!” Affermò il colonnello, con aria soddisfatta.
 
Un regalo?” Domandò la bionda.
 
Credo proprio che vi piacerà.
 
Davvero gentile, Pierre." Dichiarò Leila, per poi rivolgersi a Sophie.
 
"Ne sapete nulla, dottoressa Randall?
 
La scienziata scosse la testa.
 
No, è una novità. Che tipo di regalo, colonnello Anou?
 
Il migliore, seguitemi.
 
Il trio si fermò davanti alla cella in cui lei era rinchiusa.
 
Falla alzare!
 
Il soldato sbatté il suo fucile d’assalto contro le sbarre, e lei si alzò in piedi.
 
È la ragazza giapponese al quale avete sparato ad Amsterdam, sire.” Spiegò Anou.
 
La bionda osservò attentamente Ayano, per poi commentare, con un misto di perfidia e sarcasmo:
 
Davvero? È  ancora viva? Notevole!
 
Beh, anche io ho catturato qualcuno, sire. Nella cella accanto. Due Eleven amici del traditore Klaus Warwick.” La informò Sophie, venendo però ignorata.
 
Che vengano ghigliottinati…" Ordinò la bionda.
 
"Insieme a una manciata di cittadini, scelti a caso. Servirà da esempio per tutti.” Aggiunse.
 
Cittadini scelti a caso? Non sarà eccessivo, vostra maestà?” Domandò la scienziata, perplessa.
 
Leila la guardò come se avesse appena pronunciato una blasfemia.
 
Eccessivo, dottoressa? È eccessivo difendere la nostra libertà? È eccessivo sterminare coloro che vogliono farci schiavi? Dottoressa Randall, vi suggerisco di riconsiderare il vostro sostegno alla causa, ci pensi!” Disse, con un tono minaccioso.
 
Intimorita, la scienziata annuì.
 
Oui, ma certo, vostra maestà.
 
Fate preparare il patibolo!” Ordinò la ragazza.
 
Ma dame...
 
Detto ciò Sophie si congedò.
 
Leila la guardò con un misto di disgusto e irritazione.
 
Pierre… Temo che la dottoressa Randall sia una debole. Accertatevi che questa rivolta sia schiacciata e prenderò in considerazione la vostra ascesa al comando.” Dichiarò.
 
Ho già un piano, Ma dame.” Replicò il colonnello, sicuro di sé.
 
L'imperatrice annuì, soddisfatta.
 
Bene.
 
Detto ciò Leila fissò Ayano dritta negli occhi.
 
Quanto a te… Vediamo come sopravvivi… Al taglio della testa!” Si leccò le labbra, sadica.
 
Andiamo, Pierre!” Aggiunse.
 
Subito, maestà! Occhi aperti, soldato.
 
I due lasciarono la prigione.
 
Prima di mettere in atto il mio piano farò passare un po’ di tempo…
 
Pensò Ayano, fissando l’orologio messo sulla parete davanti alla cella, che segnava le 17:25.
 
Alle 18 precise darò inizio al mio gioco di prestigio.
 
Pensò, sedendosi.
 
Passati 35 minuti Ayano attivò l’invisibilità.
 
Inizialmente il carceriere non si accorse di nulla, intento com'era a giocherellare col suo pugnale, ma quando si girò versò la cella trovandola vuota per poco non ebbe un infarto.
 
Aiuto! È fuggita!” Gridò, in preda al panico, lasciando cadere il coltello.
 
Che succede?” Domandò una voce maschile dalla cella accanto.
 
Taci tu! AIUTO!
 
Dopo pochi secondi fece il suo ingresso nella prigione un secondo soldato.
 
Che succede?” Domandò.
 
Era qui! Ma è sparita! Deve esserci un buco, o qualcosa!
 
Il nuovo arrivato aprì la porta ed entrò nella cella, seguito dal suo commilitone. Dopo aver dato una rapida occhiata alla stanza disse, allarmato:
 
Dobbiamo ritrovarla, o il colonnello Anou ci staccherà la testa!
 
Senza esitare Ayano gli scippò il pugnale e lo sgozzò. L’uomo cadde a terra, ferito a morte; l’altro si voltò per fuggire ma la ragazza gli conficcò il pugnale nel cranio, uccidendolo all'istante. Ormai esanime, si accasciò a sua volta sul pavimento. Ritornata visibile, Ayano si impadronì di una pistola e uscì dalla cella. Improvvisamente una voce la bloccò.
 
Ayano-chan! Sei tu?
 
Si voltò verso la cella vicino alla sua, che ospitava un ragazzo coi capelli corti castani chiari e gli occhi verdi e una donna con lunghi e lisci capelli neri e occhi rosa, che le somigliava molto.
 
Yukiya! Okāsan!” Esclamò, sorpresa.
 
Si avvicinò loro.
 
Presto, facci uscire!” Le chiese sua madre.
 
Un attimo!
 
Ayano recuperò le chiavi delle celle dal cadavere del carceriere e le usò per aprire la porta. Una volta uscita sua madre disse:
 
Credevo fossi morta durante il rastrellamento di Amsterdam! Non ho mai avuto tanta paura in vita mia!
 
In effetti ho rischiato di morire… Mi sono salvata grazie a Kikyo e al dottor Tasman. Ora sono morti entrambi.” Le spiegò sua figlia, con tristezza.
 
Mi dispiace molto, è stata dura anche qui. Lottiamo con i ribelli di Klaus Warwick ma siamo troppo pochi e deboli. Leila cattura la gente, riducendola in schiavitù e non fa che saccheggiare. Porta gli schiavi e le ricchezze a Parigi, nel suo palazzo. Noi ribelli abbiamo tentato di liberarli, ma i soldati ci hanno attaccati, e noi due siamo stati catturati.
 
Ayano annuì.
 
Capisco… Voi aspettate qui, io devo ripulire la via di fuga.
 
Fa’ attenzione, mi raccomando.
 
Tranquillo, Yuki... So badare a me stessa.
 
Detto questo attivò l’invisibilità, lasciando entrambi sgomenti.
 
Ha visto che ha fatto, Kosaka-sama?” Chiese Yukiya.
 
La donna non rispose, era troppo sorpresa.
 
Non avrà mica…
 
Pensò.
 
*******
Uscita in corridoio Ayano, armata di pugnale, eliminò una ad una le guardie della prigione, poi dopo aver recuperato la sua spada e la sua lama  celata custodite in una stanza tornò indietro a prendere sua madre e Yukiya.
 
Ora andiamocene. Ho visto delle telecamere di sicurezza lungo il corridoio e tra poco qui piomberanno i soldati, pronti a farci la festa!” Li avvisò.
 
Hai bevuto l’infuso, vero?” Gli chiese la sua genitrice.
 
Mamma, non è il momento!” Replicò lei, stizzita.
 
Ti ho chiesto se l’hai bevuto!” Insistette miss Kosaka, sempre più preoccupata.
 
Scocciata, Ayano annuì.
 
Hai, e con questo?
 
La preoccupazione della donna si trasformò in orrore.
 
Ma sei uscita di senno? Gli effetti negativi ne oscurano i benefici! Non dovevi farlo!” Esclamò.
 
Kikyo mi ha avvertita dei rischi, e comunque non avevo scelta.” Si giustificò la spadaccina.
 
Ce l’hai con te?” Le chiese Yukiya.
 
Esatto, Yuki-kun… In questa borraccia.” Confermò la ragazza, mostrandogliela.
 
Dammene un sorso. Se vogliamo uccidere Leila ci servirà la forza degli spiriti-guida.
 
Ayano scosse la testa.
 
Troppo rischioso, per te.
 
Non abbiamo scelta.
 
Rischieresti la vita inutilmente… Anche con la forza del lupo sono stata catturata.
 
Tu non sai niente… Ogni viaggio ti dà la possibilità di incontrare uno spirito guida diverso. Me l’ha spiegato Kikyo.” Detto ciò Yukiya tentò di prendere la bisaccia, ma Ayano arretrò.
 
Ogni viaggio comporta anche il rischio di impazzire! Conosco il pericolo, lo farò io.
 
Detto questo si portò la borraccia alla bocca e ne bevette un sorso.
 
No, ferma!” Esclamò sua madre, allarmata, ma era troppo tardi.
 
Ayano chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò nella zona bianca.
 
Adesso chi o cosa incontrerò?
 
Si guardò intorno, indecisa. Dopo pochi minuti un verso conosciuto attirò la sua attenzione. Alzò lo sguardo e vide un corvo che volava alto nel cielo (o in quello che avrebbe dovuto essere il cielo).
 
Devo seguirlo!
 
Lo rincorse per circa 10 minuti, fino a quando non lo vide appollaiarsi su un albero.
 
Ok, e ora che faccio?
 
Guardando meglio vide che un serpente dal colore verde brillante si stava avvicinando al corvo, e allora comprese.
 
Ovviamente dovrò salvarlo io…
 
Si mise il pugnale fra i denti e si arrampicò sull'albero, raggiungendo il ramo dove stava il volatile.
 
Devo agire subito, prima che il serpente lo attacchi.
 
Si tolse il pugnale dalla bocca e, con cautela, si avvicinò gattoni al rettile. A quel punto gli piantò il pugnale in testa, uccidendolo all'istante. Il corvo si voltò verso nella sua direzione, la fissò per qualche istante, poi le entrò letteralmente dentro, come già aveva fatto il lupo.  Allora riprese i sensi, guardandosi intorno spaesata. Sua madre le tirò uno schiaffo in faccia.
 
Ma sei scema?” Le chiese, stupita.
 
Sei una pazza incosciente! Come ti è saltato di mente di bere di nuovo quella roba tremenda?” Le rispose la donna, furibonda.
 
Scusate se mi intrometto in questo litigio madre/figlia, ma dobbiamo scappare!” Intervenne Yukiya, agitato.
 
Soldati?
 
Circa cinque a giudicare dal rumore che producono.
 
Sono giapponesi impazziti! Uccideteli o Leila vorrà le nostre teste!” Ordinò una voce femminile, che Ayano riconobbe come quella di Sophie.
 
Restate qui!
 
Detto questo  divenne di nuovo invisibile.
 
Un momento! Vogliamo combattere anche noi!” Protestò Yukiya.
 
Prima devo procurarvi delle armi!
 
Detto questo uscì nel corridoio e uccise i nemici uno ad uno, sgozzandoli con la lama celata. Alcuni di essi spararono a caso coi loro fucili d’assalto senza fortunatamente colpire la ragazza; tuttavia di Sophie non c’era traccia. Una volta finito il lavoro ne prese due e li porse ai suoi due compagni di prigionia.
 
Ora andiamo!
 
********
Usciti all'aperto i tre giapponesi si imbatterono in Sophie, in compagnia di tre soldati.
 
Ecco quegli Eleven! All'attacco!” Ordinò, per poi darsi alla fuga.
 
Noi pensiamo alle guardie, tu ferma Sophie.
 
Ok, Yuki-kun.
 
Detto questo Yukiya e Ayame spararono contro i soldati uccidendoli, mentre Ayano si lanciò all'inseguimento della scienziata. Questa correva veloce ed era sempre in vantaggio rispetto a lei.  Ad un certo punto la giapponese perse la pazienza e decise di ricorrere al nuovo potere che aveva ottenuto. Si trasformò così in un corvo e volò fin sopra Sophie, poi riprese le sue normali sembianze e le piombo addosso, facendola rovinare a terra.
 
Tu? Ma dove...? Io... Io non capisco. Chi sono?” Si domandò la scienziata, disorientata.
 
Perché Smilas ha detto che mi avresti aiutata?” Le chiese.
 
Sophie ignorò la domanda, continuando a parlare tra sé.
 
Ma sono io? Oui. Oui, è proprio così! Sono di nuovo io! Oh cielo... Che cosa ho fatto?
 
Ayano fece per risponderle ma all'improvviso l’ambiente intorno a lei cominciò a distorcersi fino a svanire. Girandosi verso destra vide Leila che le veniva incontro minacciosa.
 
Non ho nessuna pietà di chi intralcia i miei piani!” Affermò la bionda, furiosa.
 
La spadaccina si mise in posizione d’attacco.
 
Trema davanti al mio potere!
 
Detto questo Leila rilasciò una scarica di energia dallo scettro, facendola cadere a terra. Ayano però si rialzò e usando il volo del corvo le piombò addosso, gettandola a terra e sferrandole due pugni al volto, prima di essere respinta dallo scettro.
 
Come è possibile?
 
Si chiese l’imperatrice, sbalordita, rialzandosi in piedi.
 
Ora ti prenderò!” Affermò.
 
Tentò di nuovo di attaccarla ma se la ritrovò di nuovo addosso, mentre le tirava pugni in faccia. La respinse ancora.
 
Un altro trucco da maga!
 
Creò attorno a sé delle sfere di energia e fece per scagliare un’altra scarica ma Ayano si rese invisibile.
 
Ma cosa…
 
Si chiese, stupita.
 
La giapponese le sferrò un altro pugno al volto e lei la respinse ancora con lo scettro. La stessa scena si ripeté poco dopo. Stavolta la scarica fu così potente che Ayano fece un volo di parecchi centimetri, prima di cadere al suolo priva di sensi.
 
*******
Quando rinvenne vide tre paia di occhi intenti a fissarla: Yukiya, sua madre e un uomo che riconobbe come Claus Warwick.
 
Cos'è successo?” Le chiese il suo amico.
 
La avevo… Avevo la dottoressa Randall! Ma poi… Leila… Io non lo so.” Rispose, disorientata.
 
Leila?
 
La giapponese scosse la testa e si alzò in piedi.
 
Non devo liberare Sophie da una prigione, ma dal giogo di Leila.” Disse, decisa.
 
Tous bien?” Le chiese il nuovo arrivato.
 
Claus Warwick...” Lo chiamò lei,voltandosi a guardarlo.
 
Claus rimase sorpreso dal fatto che la ragazza sapesse il suo nome.
 
Ti conosco, mademoiselle?”
 
Io conosco te… Ammiro il lavoro che fai.
 
Lottiamo. Ma è molto dura. Ci serve il tuo aiuto.
 
Vieni, Ayano. Dobbiamo andarcene da qui. Ti portiamo in un rifugio sicuro.” Le disse sua madre.
 
Ayano annuì.
 
Hai, Okāsan.” 

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Capitolo 7
*** Ritrovare il lume della ragione. ***


La base delle Brigate Rivoluzionarie (una delle tante) era situata in un vecchio sanatorio abbandonato,  nel distretto di Altona. Ospitava circa una decina di persone, sia Eleven che europei.
 
Ho combattuto anni per la libertà… Credevo che Leila iniziasse una nuova era. Poi è cambiata, e io ho ricominciato. Purtroppo la ribellione vacilla…” Spiegò Claus alla sua nuova ospite.  
 
Monsieur, non ci sono munizioni.” Lo informò un ragazzo con capelli corti arancioni e occhi rossi.
 
Dobbiamo lasciare Amburgo, altrimenti ci schiacceranno!” Affermò l'uomo, sconsolato.
 
Che ci fa un cavaliere britanno tra le vostre fila?” Domandò Ayano.
 
Non posso far capire che lo conosco, si insospettirebbe.
 
Pensò.
 
Ti presento Ashley Ashra. Era un cavaliere di Euro-Britannia, finché Leila non l’ha riconquistata, ristabilendo il controllo europeo su quelle terre. Si è unito a noi per vendicare i suoi compagni, tutti uccisi da Leila.” Spiegò Klaus.
 
I due si strinsero la mano.
 
Veniamo a noi, Ayano… So che sei un’ottima combattente. Mi hanno riferito che hai dato filo da torcere alle forze europee durante l’eccidio di Amsterdam, e che hai anche ucciso il generale Smilas.
 
La spadaccina annuì.
 
Infatti è così.
 
Prima di lasciare Amburgo intendo liberare alcuni nostri partigiani, tenuti prigionieri nel penitenziario di massima sicurezza di Eisenwald.
 
E io cosa dovrei fare?
 
Se tu cercassi Sophie Randall, mentre una nostra squadra libera i prigionieri, ciò confonderebbe i soldati e noi ce la faremmo.
 
Ho le mie ragioni per trovare Sophie.
 
Warwick sorrise.
 
Ottimo! Una vera unione di intenti.
 
Avete già qualche indizio su come trovarla?
 
Ho saputo da una fonte attendibile che questa si incontrerà col colonnello Pierre Anou nel distretto  di Mitte.
 
Mi recherò subito lì. A che ora dovrebbe avvenire l’incontro?
 
Per quanto ne so potrebbe essere già in corso.
 
Allora vado, ogni minuto è prezioso.
 
Kōun o.” Le augurò sua madre.
 
Arigatō.
 
******
Uscita all'aperto Ayano uso il volo del corvo per dirigersi verso sud-est. Mentre volava scrutava con attenzione il paesaggio sottostante, alla ricerca del suo bersaglio. Inizialmente non vide nulla di sospetto: le strade erano attraversate da pedoni e veicoli, come è giusto che fosse. Giunta sopra il quartiere di Wilhelmsburg notò, vicino a un magazzino abbandonato, un manipolo di soldati armati fino ai denti.
 
Scommetto che sono di scorta a Sophie.
 
Pensò.
 
Atterrò a breve distanza da loro, si rese invisibile, li raggiunse e li abbatté uno ad uno con la lama celata.
 
E ora cerchiamo la dottoressa…
 
Costeggiò la parete, svoltò l’angolo e la vide davanti alla porta d’ingresso dell’edificio, in compagnia di un soldato semplice. Nessuno dei due si era accorto della sua presenza.
 
Qui es-tu?” Chiese la donna, rivolta a quest’ultimo.
 
Il colonnello Anou non potrà incontrarvi.” Rispose quest’ultimo.
 
Ovviamente la scienziata non la prese affatto bene.
 
Cosa? Questo è assurdo! Leila ne sarà informata!” Affermò, furiosa.
 
Sua maestà si è spostata a Parigi, per sedare la ribellione che infuria laggiù.”La informò il soldato, mantenendosi calmo.
 
Si è spostata? Come mai io ne sono all'oscuro?
 
Il colonnello Anou vuole che vi consegni questo. È un proclama dell’imperatrice.” E detto questo le porse un foglio.
 
Lei lo prese e lesse:
 
Dispongo che Pierre Anou sarà al comando… Che significa?
 
D’ora in poi dovrete prendere ordini da Anou.
 
Per tutta risposta Sophie, infuriata, gettò a terra la lettera.
 
Io prendere ordini da lui? Dovresti mostrarmi del rispetto o verrai fucilato seduta stante!
 
Mise mano a una radiotrasmittente e chiamò:
 
Soldati!
 
Nessuno rispose.
 
Soldati, raggiungetemi subito!” Ordinò.
 
Anche stavolta non ricevette risposta.
 
Ma che succede?
 
Si chiese, preoccupata.
 
Appena ebbe formulato questo pensiero sentì un rumore di passi veloci, poi vide l’uomo che le aveva consegnato il messaggio accasciarsi a terra con la gola tagliata, dopo aver emesso un urlo straziante. Spaventata, si guardò intorno, non notando nessuno. Poi avvertì un dolore lancinante alla spalla sinistra, che le fece emettere un grido; qualcuno l’aveva ferita. Si portò la mano alla parte lesa e ritraendola vide che era macchiata di sangue. Contemporaneamente avvertì una specie di vibrazione nella testa. Girandosi incrociò lo sguardo con Ayano, che la fissava impassibile.
 
Mon Dieu, che cosa ho fatto? Ero diventata un mostro! Era come se Leila avesse… Un enorme potere!
 
Allora la mia teoria era giusta…
 
Pensò la giapponese.
 
Vieni con me!” Le ordinò.
 
Lei… Mi annebbiava la mente! Lei…
 
Non voglio ascoltarti! Andiamo!
 
Seppur recalcitrante la donna obbedì.
 
Vuoi portarmi in qualche posto per uccidermi? Ma ora posso aiutarti!” Le disse.
 
Ayano non rispose.
 
Tu devi credermi. Era come se controllasse i miei pensieri. Non riuscivo a decidere da sola!
 
Ayano le diede una spinta e lei si incamminò, pur continuando a parlare.
 
Risparmiami! Ora che ho ritrovato la ragione!
 
Muoviti! Non ho tutto il tempo!
 
Ho fatto cosa orribili. Orribili! Ma sono pentita. Ero... Ero davvero un’ altra donna!
 
Spazientita, Ayano la spinse a terra e sfoderò la katana, puntandogliela alla gola. Sophie spalancò gli occhi, temendo che la sua ora fosse giunta. Per sua fortuna la spadaccina domandò:
 
Se ti lascio vivere?
 
Voglio solo rimediare ai miei errori. Mi dedicherò con tutta me stessa a distruggere l’imperatrice!” Rispose lei.
 
Come?
 
Amica mia! Saprei esserti molto utile. Ho servito Leila e conosco le sue abitudini molto bene.” Le spiegò Sophie.
 
Discuteremo con Claus di questo…
 
Detto questo rinfoderò la spada e aiutò Sophie ad alzarsi, poi riprese il cammino insieme a lei.

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Capitolo 8
*** Una serata al bar: parte prima. ***


Claus stava osservando una cartina di Amburgo seduto ad un tavolo.
 
A quest’ora la squadra Z dovrebbe essere giunta nei pressi di Eisenwald… Appena scatterà l’ora X faranno irruzione e libereranno i nostri compagni detenuti lì.
 
Pensò.
 
Tenente colonnello Warwick? Ho una prigioniera.” Lo informò una voce femminile, che riconobbe come quella di Ayano.
 
Si voltò e la vide in compagnia di Sophie Randall. Subito una rabbia feroce si impadronì di lui nel vedere quest'ultima.
 
Sophie… Putain!” La insultò, furioso.
 
Cosa vuole che ne faccia? Stiamo parlando dell'angelo della morte...” Domandò Ashley, appena giunto.
 
Uccidila!” Ordinò.
 
Subito l'ex cavaliere, con un ghigno di soddisfazione in volto, puntò la sua pistola alla tempia sinistra della donna.
 
No! No, Claus! Sono tornata in me! Voglio aiutarvi!” Affermò la donna, impaurita.
 
Per tutta risposta l’uomo si alzò e le si avvicinò.
 
Che mi dici della morte del capitano Anna Clement? E delle famiglie di Marienthal? E del duomo di Santa Maria, che hai raso al suolo, pieno di gente?
 
Che orrore…” Replicò la scienziata, evidentemente allibita.
 
Il graduato la fissò con ribrezzo, poi si rivolse ad Ashley.
 
Fa come ho detto!
 
Il ragazzo fece per premere il grilletto, ma Ayano esclamò:
 
No! Vedrete, ci aiuterà! Per vincere dobbiamo arrivare a Leila, e Sophie la conosce molto bene!
 
Abbiamo saputo che è a Parigi!” Aggiunse la scienziata.
 
Claus rifletté per qualche secondo, poi disse:
 
Se ci unissimo ai ribelli di Hammel potremmo colpire insieme l’imperatrice. Il problema è che  l’aeroporto brulica di soldati.
 
Anou è via. E il comandante delle truppe all'aeroporto parteggia per noi in segreto. Di certo ci aiuterà se sarà sicuro di non correre alcun rischio.” Affermò la signora Kosaka.
 
Quindi dovrà aiutarci senza però esporsi eccessivamente. Potrebbe metterci a disposizione qualche velivolo su una pista secondaria, non pattugliata dall'esercito. Così potremmo partire indisturbati per la capitale.” Concluse Claus.
 
E una volta a Parigi vi sarò d’aiuto!” Disse Sophie.
 
Non voglio ascoltarti!” Le rispose lui, brusco.
 
Ho ideato io il sistema di sicurezza per proteggere il palazzo di Leila, un attacco all'edificio li coglierebbe impreparati.” Spiegò la scienziata.
 
E io posso darti una mano, sono un esperto di computer!” Intervenne Yukiya, rimasto fino ad allora in silenzio.
 
Te ne sarei davvero grata.
 
Dimmi come posso introdurmi nel palazzo.” Le chiese Ayano.
 
Basterà disattivare la rete elettrica dell’edificio, tuttavia per potervi accedere è necessaria una password che ho affidato a un mio assistente.
 
Nell'udire quella affermazione, Claus sbuffò.
 
"Ashley, abbassa l'arma... Ci serve viva." Ordinò.
 
Anche se controvoglia, il ragazzo obbedì, mentre Sophie tirava un sospiro di sollievo.
 
Dove lo trovo?” Le chiese Ayano.
 
Di solito frequenta il bar le Lion, sulla Herbertstraße (quartiere di St. Pauli, distretto di Hamburg-Mitte) specie dopo cena. Gli piace andare lì per farsi una chiacchierata o giocare a scacchi con gli amici. Il suo nome è Joe Wise.” Rispose la scienziata.
 
Vado subito.
 
Herr Warwick?
 
Klaus si voltò, incrociando lo sguardo con una ragazza dal colorito scuro, con lunghi e ondulati capelli viola e occhi blu scuro.
 
Dimmi, Sarah.
 
L’assalto al penitenziario è fallito. La squadra Z è stata sterminata.
 
Ma sei sicura?
 
Sarah annuì.
 
Non rispondono alla radio.
 
Claus assunse un'aria abbattuta. Quella notizia gli era caduta in testa come una tegola.
 
Capisco… Ayano!
 
Sì?
 
Vai da questo tizio e cerca di farti consegnare la password; Sophie, tu resta qui. Non mi fido a portarti con me.
 
Per andare dove?” Gli chiese Sophie.
 
All'aeroporto internazionale Amburgo-Fuhlsbüttel. Vi aspetteremo lì.
 
Ayano annuì.
 
D’accordo.
 
*****
Uscita all'aperto la ragazza si incamminò verso la sua destinazione. In quel frangente non poteva ricorrere al volo del corvo, dall'alto non avrebbe mai individuato il bar. La via era affollata da veicoli e pedoni che andavano e venivano. Alcuni le lanciavano occhiate curiose, mentre passava loro accanto. Dopo un lungo tragitto vide finalmente un cartello con su scritto:
 
DISTRETTO DI HAMBURG-MITTE
 
Ora devo solo cercare qualcuno che mi indichi dov'è il quartiere di St. Pauli.
 
Si guardò intorno, finché non vide una donna sulla quarantina vestita elegantemente che aveva capelli lunghi biondi e occhi celesti.
 
Scusi!” La chiamò.
 
La donna si voltò verso di lei, sorridendo cortese.
 
Posso esserti utile?
 
È questo il quartiere di St. Pauli?
 
La bionda annuì.
 
Oui.
 
Dove si trova il bar le Lion?
 
Stavo giusto andando lì. Seguimi.” La invitò la bionda, con un ampio sorriso.
 
Merci.
 
Di nulla.
 
La bionda si avviò, seguita a ruota dalla giapponese.

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Capitolo 9
*** Una serata al bar: parte seconda. ***


Il bar  le Lion era un rinomato locale di Amburgo, meta di cittadini e turisti. Il servizio era ottimo.
 
Eccoci arrivati, il bar è questo.” Disse la bionda, indicando l’edificio davanti a sé.
 
La ringrazio, madame?
 
Eva Braun. Tu, invece?
 
Ayano Kosaka.
 
Sei una giapponese?
 
Ayano annuì.
 
Oui.
 
Eva la squadrò pensosa.
 
Farai meglio a fingerti cinese… Altrimenti verrai buttata fuori senza tanti complimenti. Qui non hanno molta simpatia per gli Eleven.
 
Merci pour vos conseil.
 
Fece per avviarsi ma il suo stomaco brontolò.
 
Hai fame?” Le chiese Eva.
 
Oui… Non mangio da un po’.”
 
E hai i soldi per pagarti la cena?
 
Sconsolata, la spadaccina scosse il capo.
 
No…
 
Capisco… Beh, te la offro io.
 
La ragazza la guardò incerta.
 
Non vorrei recarle disturbo…
 
Eva scosse il capo e le sorrise.
 
Nessun disturbo. Ora entriamo.
 
********
 
Una volta varcato l’ingresso furono accolte da una ragazza con lunghi capelli castani e occhi azzurri.
 
Benvenute al bar le Lion! Desiderate un tavolo?
 
Eva annuì.
 
Oui, per me e la mia amica.
 
La cameriera osservò prima lei e poi Ayano.
 
Lei saprà che l’ingresso nei locali pubblici è vietato agli Eleven.
 
Viene dalla Federazione Cinese, si chiama Zhang Li.
 
Il sorriso della castana si fece più ampio.
 
Ah, è sempre un piacere avere a che fare con i nostri amici cinesi. Accomodatevi, prego.” Le invitò.
 
La giovane cameriera le condusse al loro tavolo, dove si sedettero.
 
Cosa gradite?” Chiese loro.
 
Un paio di panini al prosciutto e delle brioche.” Rispose Eva.
 
Ve li porto subito.” Detto questo si avviò.
 
La bionda sbuffò, poi rivolse alla sua giovane amica:
 
Non è un ristorante, quindi ci dovremo arrangiare alla meglio.
 
L’importante è riempirsi lo stomaco.
 
Ben detto.
 
Ayano sorrise e si guardò intorno.
 
Ci sono molti clienti… Dove sarà Joe Wise?
 
Si chiese.
 
Dopo cinque minuti la cameriera fece ritorno, poggiando sul tavolo due panini al prosciutto e un vassoio carico di cornetti al cioccolato.
 
A voi!
 
La ringrazio, Mademoiselle?
 
Moor Hesse.
 
Ayano mise mano al suo panino e cominciò a mangiare, imitata da Eva. Su una parete in fondo alla stanza, un televisore a schermo piatto trasmetteva un notiziario.
 
In una conferenza stampa congiunta a Tokyo il primo ministro giapponese Kaname Ogi, il segretario della Federazione delle Nazioni Unite Kaguya Sumeragi e l’imperatrice di Britannia Nunnaly hanno condannato apertamente i rastrellamenti anti-terrorismo effettuati dalle nostre eroiche forze di polizia in varie città europee (Amsterdam, Bruxelles,  Oslo, Copenaghen, Varsavia ecc.), accusando falsamente il nostro valoroso esercito di stragi di civili. Ovviamente la reazione del nostro governo illuminato non si è fatta attendere…
 
TG di regime…. Mi danno il vomito.
 
Pensò Ayano, disgustata.
 
Ad un certo punto fece il suo ingresso nel bar un uomo obeso con capelli corti grigi scuri e occhi verdi, che indossava un paio di occhiali tondi, un camice bianco sopra una maglia verde, jeans marroni e scarpe nere. Si guardò intorno, poi raggiunse un tavolo vuoto con sopra una scacchiera con tanto di pedine e vi si sedette.
 
Eccolo, è lui.
 
Quando ebbe finito di cenare si alzò in piedi.
 
Ti dispiace se mi assento un attimo?
 
Fai pure.” Le rispose Eva.
 
La giapponese si voltò e raggiunse il nuovo arrivato, che la fissava curioso.
 
Mi manda Sophie Randall.” Gli spiegò.
 
Spiacente, mademoiselle, ma se vuoi qualcosa da me dovrai battermi.” Affermò lui, indicando la scacchiera.
 
Ayano “Non ho molto tempo…
 
Questa è la mia condizione, prendere o lasciare.
 
Seppur contrariata, la ragazza annuì.
 
Ci sto, ma facciamo in fretta.
 
Detto questo la ragazza si sedette al tavolo.
 
Molto bene… Preferisci il bianco o il nero?
 
Bianco.
 
Bene, allora muoverai per prima.
 
Ayano cominciò a muovere le pedine, imitata dal suo avversario.
 
Adesso mi tocca pure perdere tempo per colpa di questo buffone…
 
Pensò, irritata.
 
Dopo circa 10 minuti, dal televisore giunse una voce di donna che diceva:
 
Ci è appena giunta una notizia dell’ultima ora: all'aeroporto internazionale Amburgo-Fuhlsbüttel le nostre forze speciali hanno sbaragliato un commando legato alle Brigate Rivoluzionarie. Tutti i terroristi sono stati massacrati tra cui Klaus Warwick, uno dei papaveri dell’organizzazione terroristica. Non si registrano vittime tra i civili, la sparatoria ha avuto luogo su una  pista secondaria…
 
Nel sentire quella notizia Ayano rimase di sasso. Joe invece sorrise soddisfatto.
 
Il piano del colonnello Anou è stato un successo.” Commentò.
 
Che piano?
 
Ha sparso in giro la voce che il comandante delle forze militari stanziate all'aeroporto è amico dei ribelli, così da farli uscire allo scoperto e sgominarli.” Spiegò l’occhialuto.
 
Una trappola… Questo significa che siamo rimaste solo io e Sophie!
 
Pensò la spadaccina.
 
È come sparare a dei pesci in un barile… Dei pesci scemi!
 
L’uomo rise, divertito.
 
Ora basta!
 
Ayano prese la scacchiera e la tirò in testa al suo interlocutore, così forte da fargli perdere i sensi; le pedine caddero a terra, provocando un fracasso che attirò l’attenzione degli altri clienti. Quando si accorse che la guardavano straniti disse:
 
Non voleva pagare il conto!
 
Subito si sollevò un sospiro di sollievo generale tra i presenti.
 
Brava, signorina! Ha dato a quello scroccone il benservito!” Si complimentò una dei clienti.
 
Ayano sorrise, poi si inginocchiò vicino allo scienziato, gli frugò nelle tasche, prese il suo portafogli e da esso tirò fuori un paio di banconote da 5 euro e un foglietto con sopra stampati alcuni numeri e lettere.
 
È la password di Sophie… Devo riportargliela subito!

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Capitolo 10
*** Omicidio necessario? ***


Sophie stava leggendo su internet una ucronia pubblicata da un certo Tony M., che narrava di un mondo dove la ribellione di Washington aveva avuto successo e l’umiliazione di Edimburgo non aveva avuto luogo.
 
Certo che quel ragazzo ne ha di fantasia…
 
Pensò.
 
Improvvisamente percepì una presenza alle sue spalle e si voltò, incrociando lo sguardo con Ayano, che la fissava seria.
 
Cos'è accaduto?” Le chiese.
 
All'aeroporto li aspettava Anou.
 
E Claus? E Ashley?
 
Sono stati uccisi… Come mia madre!” Affermò lei, mentre una lacrima solitaria le rigava il volto.
 
Uccisi? Oh, mon dieu…” La scienziata cominciò a farsi assalire dal panico.
 
Siamo i prossimi… Dobbiamo andarcene da qui!” Esclamò, balzando in piedi.
 
Ayano scosse il capo.
 
Non c’è modo via terra. Dobbiamo fuggire via aria.
 
Intendi con un aereo?
 
La spadaccina annuì.
 
Oui. Ora che la cellula locale delle Brigate Rivoluzionarie è stata smantellata i militari allenteranno la sorveglianza sull'aeroporto e potremo rubare indisturbati un velivolo.
 
Quando hai intenzione di agire?
 
Subito, prima arriviamo a Parigi meglio è.
 
Parigi?
 
Esatto, Parigi.
 
Ma perché proprio lì? Potremmo fuggire in Britannia!” Obiettò la scienziata.
 
Abbiamo una missione da portare a termine, l’hai scordata?
 
Ma siamo solo in due!
 
Ci uniremo ai ribelli di Oscar Hammel, ovviamente.
 
Calmatasi un poco, Sophie annuì.
 
Già, non ci avevo pensato… Allora andiamo?
 
Prima dobbiamo procurarci un veicolo per raggiungere l’aeroporto.
 
E come ce lo procuriamo?
 
Lo rubiamo, è ovvio!
 
Rubarlo?
 
Ayano guardò la sua interlocutrice con sufficienza.
 
No, ce lo facciamo prestare… Certo, rubarlo!
 
Ma è rischioso!
 
È rischioso anche rimanere qui, testona!
 
Va bene… Togliamoci questo dente. Prima lo facciamo meglio sarà.
 
******
Uscite all'aperto le due donne, con circospezione, si incamminarono lungo la strada, alla ricerca di qualche auto da rubare. Fortunatamente la trovarono: una Porsche Cayman di colore bianco ferma a un semaforo.
 
Tu aspetta qui!
 
Detto questo Ayano si avvicinò al veicolo, per poi bussare al finestrino del guidatore.
 
Che vuoi?” Le chiese una bionda con lunghi capelli ondulati, occhi celesti e rossetto rosa sulle labbra.
 
Mia madre sta male! Ha bisogno di aiuto!
 
Dov'è adesso?
 
Qui vicino! La supplico, faccia qualcosa!
 
Chiamo un’ambulanza!
 
Detto questo mise mano al cellulare, compose il numero e premette il tasto verde. Nello stesso istante Ayano fece scattare la lama celata e la conficcò nella tempia sinistra della bionda, penetrando fin nel cervello e causandone la morte istantanea: essa si accasciò esanime sul volante. A quel punto la giapponese aprì la portiera e tirò fuori il cadavere, che buttò con malagrazia sull'asfalto.
 
L’hai uccisa!” Affermò Sophie, sconvolta.
 
Ma non mi dire!” Replicò la giapponese, come se avesse calpestato una formica.
 
Perché?
 
Ci serviva la sua auto, capitan ovvio!
 
Potevi stordirla!
 
E come, con un pugno? Avrebbe potuto fuggire o aggredirmi!
 
Ma…
 
Non c’è tempo per i ma! Salta a bordo, io ti raggiungo subito!
 
Detto questo si acquattò sulla salma e cominciò a perquisirla.
 
È morta da poco e già le frughi nelle tasche? Ma non hai un po’ di rispetto?” La criticò la scienziata.
 
Adesso non farmi prediche, Bloody Sophie…” La avvertì la spadaccina, mentre controllava il portafoglio della sua vittima.
 
Irina Jelavic, di Belgrado… Perdonami, ma non avevo altra scelta.
 
Pensò, mentre intascava alcune banconote.
 
Ora andiamo.
 
Salì a bordo della Porsche imitata dalla sua complice, che si sedette al posto di guida. Dopo poco la vettura partì.

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Capitolo 11
*** In volo per Parigi. ***


Il tragitto verso l’aeroporto internazionale fu abbastanza tranquillo, sebbene Sophie si guardasse continuamente intorno perché temeva di essere riconosciuta. Giunta nei pressi dell’aeroscalo frenò.
 
E ora che facciamo?” Chiese, incerta.
 
Ora ascoltami bene: io mi procurerò un Knightmare e farò un po’ di casino per distrarre i soldati. Tu cerca di procurarti un velivolo su cui fuggiremo.
 
Ok… Ma non uccidere nessuno! Giuralo!
 
Giuro che non ammazzo nessuno.
 
Scese dall'auto le due donne si separarono: Sophie scavalcò la recinzione dell’aeroporto, mentre Ayano si mise a costeggiarla.
 
Di solito i KF sono piazzati attorno agli aeroporti per impedire eventuali intrusioni.
 
Pensò.
 
Dopo pochi minuti si imbatté infatti in un Alexander.
 
Ora dovrei far uscire il pilota, ma come?
 
Ci pensò su, poi ebbe una illuminazione.
 
Ma certo!
 
Prese un sasso e lo tirò contro il mecha. Questi si voltò verso di lei.
 
Che ci fai qui? Questa zona è vietata agli Eleven!” Domandò la voce del pilota.
 
Ehi, bello, che ne dici di un servizietto? Solo per te 25 euro!
 
E dicendo questo la ragazza assunse una posa sensuale, leccandosi le labbra.
 
Dopo pochi secondi il pilota (un ragazzo con capelli corti biondi e occhi celesti) uscì dall'abitacolo e scese a terra, fissando la sua interlocutrice con sguardo libidinoso. Non sospettava nulla: in fondo non erano poche le ragazze e donne Eleven che arrivavano a prostituirsi pur di non morire di fame.
 
Ok, bambola… Vediamo se vali il denaro che chiedi. Ad occhio e croce sembri un bocconcino prelibato, ma quanto sei esperta in queste cose?
 
Faccio questo lavoro da tre anni, ormai.
 
Le si avvicinò e le prese il mento tra le dita.
 
Sappi che non finirà tanto presto… Non vado con una ragazza da mesi. Se saprai soddisfarmi ti darò il doppio di quanto hai chiesto.” Affermò, radiografandola da capo a piedi e sorridendo perverso.
 
Ti piacerà da morire, te lo garantisco.
 
Detto questo Ayano sfoderò la lama celata e sgozzò il pilota, che crollò a terra agonizzante. Sorrise soddisfatta, rifonderò la lama e gettò uno sguardo al KF.
 
Diamo inizio alle danze.
 
Pensò.
 
******
Nello stesso momento Sophie si aggirava furtivamente per le piste alla ricerca di qualche velivolo da requisire.
 
Merde… Se qualcuno dovesse notarmi sulla pista finirei nei guai! Come se non bastasse sta facendo buio e se non mi sbrigo sarà più difficile portare a termine il mio compito.
 
Pensò.
 
Fermatasi a riprendere fiato, alzò lo sguardo al cielo; un aereo di linea era in fase d’atterraggio su una pista adiacente. Dopo pochi istanti però esso esplose a mezz'aria, scagliando detriti in ogni dove.
 
Ma che cazzo…
 
Un altro aereo, in fase di decollo, subì la stessa sorte. Sempre più sconvolta, la scienziata si voltò verso destra, notando un Knigthmare che sfrecciava attraverso l’aeroporto. Poteva solo essere pilotato da Ayano.
 
Giuro che se la prendo la ammazzo… La faccio a pezzettini… Io la ammazzo… LA AMMAZZO!
 
Pensò furibonda.
 
*****
Ayano sparò un altro colpo di fucile, spazzando via una cinquantina di soldati che erano appena usciti dal terminal.
 
Volare, oh oh, ammazzare, oh oh oh oh…
 
Canticchiava nella sua mente.
 
Sparò un terzo colpo di fucile, che danneggiò gravemente la torre di controllo.
 
Per adesso è una passeggiata, ma presto o tardi arriveranno i rinforzi, compresi i KF.
 
********
Sophie continuò a correre finché non andrò a sbattere contro una ragazza con capelli rosa legati in un codino e occhi blu.
 
Mademoiselle Randall!” Esclamò, allarmata.
 
Kate...
 
È pericoloso stare qui, è in corso un attacco terroristico! Saliamo sul jet e allontaniamoci!
 
Vai tu… Io ti raggiungerò tra poco!
 
Come vuole.
 
Le voltò le spalle e si diresse verso nord.
 
Che stupida… Come ho fatto a scordare di avere il jet privato parcheggiato proprio qui?
 
Pensò.
 
*****
Ayano intanto continuava a seminare morte e distruzione nell'aeroporto, distruggendo o danneggiando velivoli ed edifici oltre a fronteggiare le truppe europee.  Aveva appena distrutto  tre VBCI (véhicule blindé de combat d'infanterie) quando una voce al megafono le gridò:
 
Eleven! Guarda qui!
 
La ragazza si voltò e vide il colonnello Pierre Anou, fermo vicino al terminal, che teneva in ostaggio Ashley, ammanettato e in ginocchio vicino a lui.
 
Merda…
 
Imprecò mentalmente.
 
Una mossa, una sola mossa ed è morto! Esci da lì e arrenditi subito!” Le intimò.
 
Non pensare a me! Scappa!” Gridò il giovane britanno.
 
Zitto!” Gli ordinò Anou, colpendolo alla testa col calcio della pistola.
 
Ayano attivò l’invisibilità, uscì dall'abitacolo, sfoderò la lama celata e, di soppiatto, si avvicinò al colonnello che intanto si guardava intorno alla sua ricerca. Quando gli fu abbastanza vicino gli tagliò il polso, costringendolo a mollare la pistola, poi lo colpì allo stomaco. Ferito mortalmente, si accasciò a terra. Ritornata visibile la ragazza liberò Ashley, dopo aver preso le chiavi delle manette dalle tasche di Pierre, ormai morente.
 
Ho fatto cose tremende… È lo scettro ma… Non ci sono scuse! Ogni uomo ha il male dentro di sé… La mela lo fa solo uscire!” Detto questo l'uomo, ormai rinsavito, esalò l’ultimo respiro.
 
Tutto bene, Ashley? Ti credevo morto.
 
In effetti ho rischiato grosso…” Affermò lui, tirando un sospiro di sollievo.
 
Dove sono gli altri?
 
Tutti morti, tranne forse Yukiya. L’ho visto scappare via…
 
Ora non pensarci. Andiamo via, prima che arrivino i rinforzi!
 
Fecero per avviarsi ma si trovarono di fronte proprio Yukiya. Sorpresa, Ayano lo abbracciò.
 
Dove eri sparito?” Domandò.
 
Mi ero nascosto in un hangar, aspettavo il momento più opportuno per squagliarmela! Poi ho sentito delle esplosioni, sono uscito all'aperto e ho visto quel KF che stava distruggendo tutto. Quando la battaglia è finita mi sono avvicinato e vi ho visti.” Le rispose il giovane hacker.
 
D’accordo, ma ora dobbiamo allontanarci!
 
Ayano!” La chiamò una voce femminile.
 
Alzò lo sguardo e vide la dottoressa Randall che si avvicinava correndo.
 
Hai trovato qualche velivolo?” Le domandò.
 
Ho un jet qui vicino!
 
Allora muoviamoci!
 
Il quartetto si incamminò, raggiungendo in pochi minuti il jet (un Dassault Falcon 8X) e salirono a bordo. Si sistemarono ognuno al proprio posto mentre lo sportello si chiudeva. Dopo poco il velivolo attraversò la pista per poi alzarsi in volo. Una volta in quota Ayano tirò un sospiro di sollievo.
 
Ora siamo al sicuro.
 
Pensò, sollevata.
 
Improvvisamente percepì una presenza vicino a sé. Alzò lo sguardo e vide Sophie Randall che la fissava furente. Improvvisamente la scienziata le sferrò uno schiaffo sulla guancia destra.
 
Ma che fai?” Le chiese, sorpresa.
 
Avevi giurato che non avresti ucciso nessuno!
 
Non avresti dovuto prendermi sul serio.
 
Hai ucciso centinaia di persone, te ne rendi conto? Uomini, donne, bambini!
 
Non avevo scelta, dovevo fare piazza pulita per garantirci la fuga. E poi è anche colpa tua, non potevi dirmi che avevi un jet sottomano? Avrei evitato quel bagno di sangue!
 
Tu sei malata! Sei spietata! Non sei migliore di Leila!” La accusò la scienziata, fuori di sé dalla rabbia.
 
Per tutta risposta la spadaccina sfoderò la katana e la puntò alla gola della sua interlocutrice, la quale iniziò a sudare freddo.
 
Non osare più paragonarmi a lei!” Sibilò, minacciosa.
 
Mi dispiace interrompere questa piacevole chiacchierata ma… Potete dirmi dove siamo diretti?” Intervenne Kate, dal sedile del pilota.
 
Parigi.” Le rispose Ashley.
 
Molto bene… Prossima fermata, Parigi!

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Capitolo 12
*** Arrivo a Parigi. ***


Parigi, ore 21:35
 
Il jet con a bordo il gruppo di Ayano stava per atterrare all'aeroporto internazionale Jean d’Arc (in onore della pulzella di Orleans vissuta nel XV secolo, che aveva guidato i francesi alla riscossa contro gli inglesi nella guerra dei 100 anni). La spadaccina guardava fuori dal finestrino, osservando le luci della città e dell’aeroporto.
 
La città delle luci…” Disse Ashley, seduto accanto a lei.
 
La ragazza lo guardò per qualche secondo per poi fissare lo sguardo davanti a sé.
 
Come ne è entrata in possesso?” Chiese.
 
Il ragazzo la guardò, confuso.
 
In possesso di cosa?” Domandò.
 
Della… Mela.
 
Non so nulla di preciso.
 
Allora dimmi qualcosa di impreciso.
 
Ashey sbuffò.
 
C’è chi dice che venga dalla foresta di Hoya, in Transilvania. Circolano… Strane voci su di essa. Sulla foresta, intendo.
 
Voci?
 
Lui annuì.
 
Sembra che vi si verifichino fenomeni paranormali e avvistamenti di UFO. Ma dal momento che non ho messo mai piede in quel posto non so quanto ci sia di vero.
 
Capisco…
 
Stavo pensando… Una volta atterrati cosa faremo?” Domandò Yukiya.
 
Dobbiamo prendere contatto con Oscar Hammel, leader delle Brigate Rivoluzionarie. Se ci uniamo a lui avremo più possibilità di arrivare a Leila.
 
Vero…
 
Ayano sbuffò e si voltò.  A poca distanza da lei stava seduta Sophie, che guardava fuori dal finestrino. I loro sguardi si incrociarono per pochi secondi, poi la scienziata tornò a guardare il paesaggio.
 
È ancora  arrabbiata per la strage che ho commesso… E non posso darle torto. Quante persone avrò ucciso? Sicuramente più di 1000. E la maggior parte di loro erano civili inermi, non soldati nemici.
 
Si guardò le mani.
 
Dovrei sentirmi in colpa per le innumerevoli vite che ho spezzato, invece non provo nulla… Che sia a causa dell’infuso?
 
Si chiese, per poi scuotere la testa.
 
Inutile porsi certe domande.
 
 
*******
Dopo pochi minuti l’aereo atterrò su una pista d’atterraggio secondaria, fermandosi dopo un breve tragitto.
 
Siamo a terra.” Annunciò Kate.
 
Grazie per l’informazione, capitan ovvio.
 
Pensò Ayano.
 
E ora che si fa?” Domandò Ashley.
 
Dobbiamo dividerci, almeno per il momento.” Gli rispose la spadaccina.
 
Dividerci?
 
Esatto. Se i miei calcoli sono esatti tra poco qui piomberanno  i soldati europei, pronti a gonfiarci di piombo.  Ci riuniremo fuori dall'aeroporto. Siamo intesi?
 
Intesi.
 
Allora muoviamoci.
 
*****
Scesi dal velivolo i nostri si sparpagliarono. L’ultima ad allontanarsi fu Sophie, giusto in tempo per rifugiarsi in un hangar e vedere da lì un manipolo di soldati avvicinarsi al jet coi fucili d’assalto puntati.
 
Mon dieu… Ho fatto appena in tempo. Mi conviene allontanarmi di soppiatto da qui, se ci tengo alla pelle.
 
Pensò, tirando un sospiro di sollievo.
 
Bonsoir, docteur..
 
Quella voce le ghiacciò il sangue nelle vene. Lentamente, si girò incrociando lo sguardo con quello di Leila,  che la fissava minacciosa. Subito si fece prendere dal panico, iniziando a indietreggiare.
 
Stai lontana da me! Non cadrò di nuovo in tuo potere!” Gridò, spaventata.
 
No, non succederà!
 
Detto questo fece per attaccarla con lo scettro ma Ashley le saltò addosso cominciando a picchiarla. Sophie invece approfittò della situazione per fuggire a gambe levate. Ad un certo punto il giovane britanno sfoderò la pistola e si apprestò a spararle in testa.
 
No! Pietà!” La pregò la bionda.
 
Ashley si apprestò a premere il grilletto ma venne falciato dalle raffiche sparate dai soldati. Colpito a morte, si accasciò esanime sulla sua vittima mancata.
 
Levatemelo di dosso!” Ordinò quest’ultima.
 
I soldati ubbidirono e spostarono di lato il cadavere. Leila si rialzò e quando vide uno dei suoi sottoposti che brandiva lo scettro glielo strappò di mano esclamando:
 
Non dovete toccarlo!
 
Oui, votre Majesté!”  Rispose il soldato, intimorito.
 
La bionda lo guardò minacciosa, poi disse:
 
C’è n’è un’altra! Dividetevi e trovatela!
 
Sì, maestà!
 
Detto questo i militari si divisero.
 
****
Sophie corse attraverso le piste fino a raggiungere la torre di controllo. Li si appoggiò con la schiena a una parete. Aveva bisogno di riposarsi.
 
Dannazione… Dove saranno finiti gli altri?
 
Si chiese, guardandosi intorno.
 
Improvvisamente qualcuno le arrivò alle spalle e  le mise una mano sulla bocca, spaventandola non poco.  Tentò di divincolarsi ma una voce conosciuta le disse:
 
Sta calma… Nessuno vuole tagliarti la gola.
 
Una volta libera si voltò e vide Ayano che la fissava, seria.
 
Dov'è Ashley?” Le chiese quest'ultima.
 
Mi ha salvato la vita, e ha quasi ucciso Leila. Ma i soldati glielo hanno impedito e lo hanno assassinato.” Replicò la scienziata, sinceramente dispiaciuta.
 
Ci vorrà ben più di una pistola per uccidere quella maledetta strega… Ci vorrà un grande potere.” Affermò la giapponese.
 
Noi abbiamo questo!” Disse la scienziata, tirando fuori dalla tasca del suo camice il foglietto con la password.
 
È inutile.
 
Non essere sciocca!
 
Quella password apre solo l’accesso ai sistemi informatici del palazzo.
 
Detto questo aprì la bisaccia contenente l’infuso.
 
Che stai facendo?
 
Gli spiriti-guida conoscono cose che ignoriamo. Se mi reco da loro mi istruiranno.
 
Bevve un sorso.
 
Stai in guardia!” La avvertì, prima di chiudere gli occhi e ritrovarsi nella dimensione onirica.
 
Mentre vagava al suo interno sentì nella sua testa la voce di sua madre che le diceva:
 
Perché sei tornata in questo luogo?
 
Piango per te, figlia mia!
 
Non capisci che ora sei perduta?
 
Mi hai sfidata! Hai ignorato la mia volontà! Non posso perdonarti!
 
Lei non si sognò di risponderle, continuando a correre. Dopo qualche minuto si imbatté in un orso dal pelo nero e dalle dimensioni mastodontiche che era stato trafitto da alcune lance.
 
Adesso devo fare anche la veterinaria… Beh, diamoci da fare.
 
Pensò.
 
Attivò così il volo del corvo e, non senza difficoltà, rimosse le lance dal corpo dell’animale. Quest’ultimo si dissolse e al suo posto comparve un altro orso, stavolta di grandezza naturale. Come il lupo e il corvo anch'esso entrò letteralmente dentro di lei. Quando rinvenne era sdraiata sull'asfalto, e Sophie era inginocchiata accanto a lei.
 
Eri febbricitante. Che ti è successo agli occhi?” Le chiese quest’ultima.
 
Ma di che parli?
 
La scienziata allora le porse uno specchietto; Ayano lo prese e si specchiò. Allora capì: i suoi occhi, che di norma e regola avrebbero dovuto essere rosa avevano assunto una colorazione anomala, diventando rossi come il sangue.
 
Deve essere un effetto dell’infuso…
 
Pensò.
 
Non è niente.
 
Affermò, alzandosi in piedi.
 
Sei sicura?
 
Lei annuì.
 
Oui.
 
Meglio… Ora che facciamo?
 
Ayano si voltò verso di lei.
 
Mi sembra ovvio… Usciamo dall'aeroporto e cerchiamo Oscar Hammel.
 
E per quanto riguarda gli altri?
 
A quest’ora possono essere chissà dove… Forse  più tardi li ritroveremo. Ma la priorità è restare vivi. Ora muoviamoci.”   

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Capitolo 13
*** Confidenze e tensioni. ***


Una volta scavalcata la recinzione dell’aeroporto le due donne iniziarono a guardarsi intorno alla ricerca di qualche veicolo da usare per raggiungere Parigi.
 
Bene, siamo fuori. Ma ora come ci arriviamo in città?
 
Mi sembra ovvio, ci procuriamo un mezzo.
 
Ok, ma cerca di essere prudente. Le forze speciali sono ancora presenti in zona, e se dovessero individuarci saremmo spacciate!
 
Ayano fece per risponderle ma le luci di una coppia di fari e un clacson la misero in allerta. Si voltò e vide, fermo a poca distanza, un pullman.
 
Presto, salite a bordo!” Li esortò l’autista, che altri non era che Kate.
 
Ovviamente le due ragazze  non se lo fecero ripetere e salirono a bordo, dove trovarono anche Yukiya.
 
Accomodatevi, signorine. Questo viaggio vi è offerto dalla Yukiya-Kate Bus Company!” Disse quest’ultimo, scherzoso.
 
Dopo essersi sedute, tirarono entrambe un sospiro di sollievo.
 
Dove vi siete procurati questo mezzo?” Domandò la spadaccina.
 
In un parcheggio qui vicino.” Le rispose Kate.
 
Bene, ma ora dove ci dirigiamo?
 
Non ne ho veramente idea…
 
Per ora andiamo via da qui, decideremo strada facendo.
 
Dopo poco il pullman si avviò. Ayano si sistemò meglio sul sedile e guardò fuori dal finestrino.
 
Quali poteri avrò ottenuto dall'orso?
 
Si chiese, guardandosi una mano.
 
Beh, il modo migliore per scoprirlo è testarli in battaglia… Non c’è altra soluzione.
 
*********
Yukiya… Ti chiami così, vero?” Domandò Sophie.
 
Oui.” Rispose lui.
 
Da dove vieni?
 
Dal ghetto di Amsterdam.
 
Sei nato e cresciuto lì?
 
Come molti altri, compresi Ryo e Ayano.
 
Non era una vita facile la vostra, giusto?
 
Il giovane hacker si rabbuiò in volto.
 
Era un incubo. Vivevamo nella miseria, gli europei ci discriminavano.
 
Sophie lo guardò dispiaciuta.
 
So come ci si sente.
 
Lui la guardò con scetticismo.
 
Questo non è vero… Voi non siete mai stata discriminata per la vostra etnia, né avete mai vissuto in povertà. Il vostro aspetto ne è la prova.
 
Ma so cosa si prova a perdere una persona cara.
 
Che vorrebbe dire?
 
La scienziata emise un sospiro e incrociò le braccia.
 
Avevo un marito... Takeru, un tuo connazionale. Il mio grande amore.
 
Yukiya lo guardò sorpreso. Di quei tempi le unioni miste (almeno quelle tra europei e Eleven) erano malviste. Forse lei e Takeru si erano sposati prima del 2010.
 
E cosa gli è successo?
 
Era in coma a causa di un esperimento sulle onde cerebrali finito male. Leila…” Strinse una mano a pugno, nervosa.
 
Cosa ha fatto?
 
Mi ha obbligata a staccare la spina. Diceva che non si sarebbe mai ripreso e che non valeva la pena prolungare la sua agonia.
 
E tu non ti sei opposta?
 
Lei scosse il capo.
 
Lei controllava la mia mente tramite la mela. Non potevo oppormi in alcun modo.
 
Il ragazzo abbassò lo sguardo.

Terrificante, quando la tua mente è manovrata da un’altra persona.
 
Puoi dirlo forte.
 
Yukiya tornò a guardarla.
 
E adesso vuoi vendicarti?
 
Sophie lo fissò e annuì senza esitare.
 
Ovviamente… Non avrò pace finché Leila non avrà esalato l’ultimo respiro!
 
È sempre stata così?
 
Lei scosse nuovamente la testa.
 
No… Prima era una ragazza altruista e coraggiosa, dall'animo nobile. Ma da quando è entrata in possesso di quello scettro è diventata… Una specie di mostro.
 
Potevi convincerla a sbarazzarsene.
 
Cosa credi che abbia fatto? Ma non mi ha dato retta! Era ossessionata da quello scettro!
 
Non mi stupisco, da quanto ho capito ti permette non solo di controllare le menti altrui ma anche di uccidere una persona in un istante.
 
E questo è un bene, secondo te?
 
Dipende da chi possiede lo scettro.
 
Risposta errata! Quell'oggetto corrompe chiunque lo possieda, a prescindere dalla sua natura. È estremamente pericoloso.
 
Ne avete ancora per molto con questi discorsi?” Domandò loro Ayano, evidentemente scocciata.
 
Guarda che nessuno ti obbliga ad ascoltare.” Affermò la scienziata.
 
Le mie orecchie mi obbligano.
 
Beh, puoi sempre tappartele!
 
Adesso non ricominciate voi due!” Le rimproverò Kate.
 
Le due donne si guardarono in cagnesco per un po’, poi distolsero lo sguardo l’una dall'altra.
 
Non è il momento per scannarsi a vicenda, Leila è il nemico! Se fosse qui riderebbe di voi!” Aggiunse.
 
A quelle parole la spadaccina assunse una espressione cupa.
 
La ucciderò…  E dopo averlo fatto mi prenderò la mela!
 
Pensò.

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Capitolo 14
*** In un luogo sicuro. ***


Parigi, ore 23:00
 
Dopo un’ora di viaggio il pullman con a bordo il gruppo di Ayano giunse a Parigi, capitale della Repubblica Unita d'Europia e quinta città più popolosa d’Europa con i suoi 2 229 621 abitanti. Una delle prime cose che la spadaccina notò fu un grande edificio di forma piramidale che si stagliava nel cielo.
 
Che cos'è?” Domandò, sbalordita.
 
Gli altri la guardarono come se fosse impazzita.
 
Ma dove hai vissuto finora, su Plutone?” Le chiese Sophie.
 
Ayano… Davvero non vedevi nulla al di là del ghetto in cui eravamo costretti a vivere?” Domandò a sua volta Yukiya.
 
Irritata, la spadaccina li fulminò con lo sguardo.
 
Rispondete solo alla mia domanda!
 
Quella è la grande piramide di Parigi, il palazzo voluto da Leila per risiedervi. È l’edificio più grande del mondo, oltre che il più sorvegliato.” Spiegò la scienziata.
 
Perché costruire un edificio simile?
 
Leila non aveva intenzione di risiedere all'Eliseo, sede del vecchio governo repubblicano.  Voleva un nuovo edificio, adatto a rappresentare il nuovo ordine europeo da lei instaurato.
 
Parlami di quell'edificio. Ho bisogno di tutte le informazioni possibili se voglio muovermi liberamente.
 
La piramide è immensa. L’atrio laterale ospita lo zoo privato dell’imperatrice, contiene specie animali proveniente da tutta Europa e anche dall'Africa. Il tetto è costituito da un'immensa vetrata colorata. Ah, c’è anche un balcone sulla facciata dell’edificio, da dove Leila arringa il popolo radunato nel cortile, vi si possono radunare migliaia di persone.
 
E le misure di sicurezza?
 
Attorno alla piramide c’è una recinzione elettrificata. Sia attorno ad essa che all'interno ci sono soldati armati e telecamere di sorveglianza, su ogni piano. I ribelli hanno tentato più volte di assaltarla ma sono stati massacrati.
 
Non è un problema, posso aggirare le difese grazie alla mia invisibilità.
 
Non essere imprudente… Basta un errore, un singolo errore e finiresti  nel letame fino al collo.” La avvertì Sophie.
 
Lei annuì.
 
Lo so. Per questo ci occorre un piano.
 
Mademoiselle Randall!” La chiamò l’autista.
 
Cosa c’è, Kate?
 
C’è una ragazza che ci fa segno di fermarci.
 
Tira dritta, non abbiamo tempo da perdere!” Intervenne Ayano.
 
Ehi… Kate è una mia assistente, risponde solo a me!” La avvertì Sophie.
 
Oh, scusi dottoressa!” Ribatté la spadaccina, sarcastica.
 
Sophie la guardò storto, poi si rivolse all'autista:
 
Fermati, e vediamo che vuole.
 
Ok…
 
Kate pigiò sul freno e, quando il veicolo si fu fermato, aprì le portiere e si rivolse a una ragazza con capelli corti rossi e occhi viola chiaro:
 
Che vuoi?” Le chiese.
 
Scusi il disturbo, signorina! Ma ho bisogno di un passaggio!
 
Per andare dove?
 
A casa mia, sono terribilmente in ritardo.
 
Capisco. Beh, dovrai andare a piedi, Mademoiselle… Qui siamo al completo.
 
La ragazza la guardò indignata.
 
Non vorrà lasciarmi appiedata con questo buio? Rischio di fare brutti incontri!
 
Problema tuo, non mio.
 
Su, non sia scortese! Le sto solo chiedendo un passaggio a casa!
 
Kate assunse un'aria scocciata.
 
Chiedo scusa se non sono stata chiara, o se le mie parole possono averti confusa. Io non voglio che tu mi fraintenda, quindi te lo ripeto. LEVATI DAI PIEDI!
 
Kate…” La chiamò Sophie.
 
Che c’è, dottoressa?
 
Intorno all'autobus…
 
Sorpresa, la donna guardò davanti a sé e vide due loschi figuri fermi in mezzo alla strada che la tenevano sotto tiro con le loro mitragliette. Altri erano piazzati ai lati e dietro il veicolo.
 
Te l’avevo detto di tirare dritto…” Esclamò Ayano, furente.
 
Tenete le mani alzate! E non fate mosse false!” Intimò loro la rossa.
 
I passeggeri dell’autobus, Kate compresa, obbedirono.
 
La sconosciuta salì a bordo e scrutò attentamente i vari volti che la fissavano con un misto di odio, disprezzo e timore. Ad un certo punto esclamò:
 
Guarda chi si vede… Sophie Randall, la macellaia di Amburgo!  Abbiamo fatto tombola!
 
Ora non lavoro più per Leila, mi sono unita alla resistenza!” Affermò la scienziata.
 
E ti aspetti che io ti creda?
 
Posso confermarlo io.” Disse Ayano, alzandosi in piedi.
 
Tu chi sei?
 
Ayano Kosaka, sono una giapponese.
 
Io invece sono Yukiya Naruse, come sopra.
 
Ayano … Ma certo! Tua madre mi ha parlato di te! Io sono Jean Rowe, ex cavaliere di Britannia, ora affiliata alle Brigate Rivoluzionarie.
 
Piacere di conoscerti.
 
Il piacere è mio… Abbassate le armi, ragazzi! Sono amici!” Affermò Jean.
 
Tutti obbedirono.
 
Immagino che siate qui per vedere Oscar Hammel, giusto?
 
Giusto.
 
Vi conduco subito da lui. Scendete dal pullman e seguiteci.
 
Anche se titubante, il quartetto obbedì.
 
**********
Dopo un quarto d’ora di cammino il gruppo di Ayano, scortato dai ribelli, giunse in vista di un casinò, la cui insegna recava la scritta:
 
CASINÒ ROQUETTE
 
Era un edificio di colore bianco alto tre piani. Una volta varcato l’ingresso si ritrovarono in un ambiente fastoso e affollato. Persone vestite elegantemente giocavano alle slot machine o alla roulette. Mentre si guardava attorno meravigliata Ayano venne urtata da una donna con lunghi capelli biondi lisci che le arrivavano alla schiena e occhi celesti, che indossava un abito da sera nero.
 
Scusa… Ti sei fatta male?” Le chiese.
 
No…” Rispose la spadaccina.
 
La bionda la squadrò da capo a piedi, poi disse:
 
Sei una Eleven, giusto?
 
Giapponese.
 
Come ti chiami?
 
Yuriko.
 
La donna rifletté per qualche momento, poi disse:
 
Quando si dice la coincidenza…
 
Che intendete?
 
Che mi trovo qui al casinò con due amiche, una delle quali si chiama proprio Yuriko. Eccole lì.” Spiegò, indicando una donna giapponese con lunghi e lisci capelli viola e occhi del medesimo colore che indossava un abito da sera rosso acceso, che metteva in risalto le sue forme prosperose; accanto a lei stava una castana coi capelli lunghi a punta e gli occhi viola, che indossava un abito da sera giallo.
 
Ah, che sbadata! Io mi chiamo Chris Vineyard, vengo da Londra.
 
Piacere di conoscerla.
 
Il piacere è mio.
 
Ayano! Vuoi muoverti? Non abbiamo tutto il tempo!” La rimproverò Jean, trascinandola via.
 
Mentre veniva trascinata Ayano lanciò una ultima occhiata alla donna giapponese con l’abito rosso. Era bella, e sicuramente benestante se poteva permettersi di frequentare un luogo del genere. Doveva essere una turista o la moglie di qualche diplomatico perché gli Eleven residenti in Europa venivano ghettizzati e a malapena riuscivano a tirare avanti. Alcuni ricorrevano ai furti, altre alla prostituzione. Una volta ricongiunta al resto del gruppo (che per prudenza aveva nascosto le armi) Ayano fu guidata in un angolo appartato, dove stava un poster raffigurante l’imperatrice Leila con sullo sfondo la bandiera europea.  Jean lo scostò, rivelando un pulsante nascosto che premette. Dopo pochi secondi una sezione del pavimento si aprì, rivelando una rampa di scale che scendeva verso il basso.
 
Muoviamoci.” Li esortò la rossa.
 
*********
Scesi al piano di sotto si ritrovarono in una stanza dal pavimento e dalle pareti metalliche, dove si aggiravano varie persone. In fondo ad essa stava un ascensore.
 
Arriveremo più in fretta usando quello.” Spiegò la loro guida.
 
Ciao, Jean! Chi sono questi?” Le chiese una ragazza dai capelli rossi legati in una coda e gli occhi verdi.
 
Ciao a te, Malty… Loro sono qui per vedere Oscar.
 
La rossa li squadrò sospettosa, poi chiese:
 
Quella non è Sophie Randall, una scagnozza di Leila?
 
Ora sta con noi, quindi puoi fidarti di lei.” Le rispose Jean.
 
A quelle parole Malty si incupì.
 
L’ultima volta che mi sono fidata di qualcuno ho perso Melty, la mia amata sorellina!
 
Stavolta puoi, garantisco io per lei.” Intervenne Ayano.
 
Non ti conosco, ragazzina… E la garanzia di una estranea, anche se giapponese, vale quanto la spazzatura.
 
Allora lascia che garantisca io.
 
Tutti si voltarono e videro un ragazzo dai capelli corti blu e gli occhi dello stesso colore.
 
Akito… Va bene.” Lo chiamò Malty.
 
Seguitemi, vi porto da lui.” Li invitò.
 
Devo venire anche io?
 
Il ragazzo annuì.
 
Esatto, Jean. Vuole vederti.
 
*******
Una volta nell'ascensore Akito premette il pulsante per raggiungere il quarto piano (che era anche l’ultimo).
 
Mi raccomando, non rivolgetevi a Oscar a meno che non vi parli per primo, evitate lo sguardo diretto. Sono stato chiaro?
 
Chiarissimo.
 
Rispose Sophie, precedendo Ayano.
 
Giunto a destinazione il sestetto attraversò un corridoio fino a fermarsi davanti a una porta di metallo bianca. A quel punto Akito bussò.
 
Avanti!” Disse una voce.
 
Il ragazzo entrò, seguito a ruota dalla sua complice e dal quartetto. Oscar Hammel, un giovane uomo con capelli grigi corti e occhi verdi che indossava una divisa da ufficiale e un paio di occhiali, era seduto a una scrivania. Alla sua destra stava uno scaffale con alcuni libri; alla sua sinistra stava un appendiabiti; alle sue spalle, appeso alla parete, stava un ritratto di Bradow von Breisgau, padre di Leila e parlamentare amato dalle masse (morto in un attentato 15 anni prima). Inizialmente l’uomo stava armeggiando con un PC, poi alzò lo sguardo e rivolse un sorriso benevolo ai nuovi arrivati.
 
Jean… Akito… Chi sono i nostri ospiti?” Domandò.
 
Loro sono…
 
Io sono Ayano Kosaka, lui è Yukiya Naruse; eravamo affiliati alla cellula di Klaus Warwick. Sophie dovrebbe conoscerla già.” Intervenne la spadaccina, guadagnandosi una occhiataccia da parte di Akito.
 
Capisco…
 
Intrecciò le dita e fissò i nuovi arrivati.
 
Cominciamo da te, Sophie… Fino a ieri eri una fedele seguace di Leila, adesso ti ritrovo schierata dalla nostra parte. Cosa ti ha convinto a cambiare barricata?
 
Mi sono semplicemente resa conto di stare appoggiando una tiranna spietata e assetata di sangue, che aveva plagiato la mia mente. Ora sono tornata in me, e voglio contribuire alla sua fine.” Spiegò la scienziata.
 
Il maggiore la guardò con scetticismo. Come governatrice di Amsterdam e dintorni Sophie si era macchiata di crimini atroci; aveva anche usato diversi dissidenti come cavie per i suoi esperimenti.Tuttavia era anche una brillante scienziata, e una come lei faceva sempre comodo. Quindi annuì e si rivolse alla giovane giapponese:
 
Ayano, ho sentito parlare di te. Ti sei fatta valere contro l’esercito europeo prima ad Amsterdam e poi ad Amburgo… E hai anche ucciso il generale Smilas. Una come te sarebbe di grande aiuto al popolo.
 
Il mio scopo è uccidere Leila, il resto non mi riguarda affatto.” Affermò la ragazza.
 
L'occhialuto sbuffò e la guardò con serietà.
 
Non farla tanto facile... Non sconfiggeremo mai Leila, senza l’appoggio dei cittadini europei.” Affermò.
 
E come otterremo il loro appoggio?
 
Smascherando Leila, rivelando la sua natura abietta che cela dietro la propaganda.
 
In che modo?
 
Diffondendo via internet le prove che ho accumulato negli anni, grazie anche a spie infiltrate negli ambienti di corte. Non appena i cittadini si renderanno conto di quanto sia marcio e corrotto il suo governo si solleveranno in massa.
 
E se la gente lotterà con noi, un nuovo leader sostituirà Leila.
 
Oscar la fissò, severo.
 
Questa nazione deve essere governata dal popolo!” Affermò.
 
La spadaccina lo fissò senza replicare.
 
Quando pensate di cominciare?” Intervenne Yukiya.
 
Domani pomeriggio.
 
Non prima?
 
A mezzogiorno Leila terrà un discorso in diretta televisiva. Dobbiamo capire quali sono le sue intenzioni.
 
Io sono un hacker professionista, potrei esservi utile.
 
Oscar lo guardò sorridendo.
 
Sei arruolato, ragazzo.
 
La ringrazio, signore.
 
Finché l’operazione Vaso di Pandora non sarà stata attuata alloggerete qui.
 
In cosa consiste, di preciso?” Domando Sophie.
 
Semplice… Una volta che il popolo sarà insorto daremo l’assalto alla piramide e metteremo fine alla tirannia.
 
A quel punto Ayano si fece avanti, esclamando:
 
Voglio essere io a ucciderla!
 
Abbi pazienza, Ayano. Potrai farlo domani.” Replicò l'ufficiale.
 
Ma come potete essere sicuri che la gente starà con noi?” Domandò Sophie, ancora scettica.
 
Già ora il malcontento è piuttosto elevato…. L’Europa è un vulcano in eruzione, una polveriera pronta a esplodere. Basterà gettarci uno zolfanello dentro per causare la deflagrazione.
 
Qual è la causa di questo malcontento?
 
Corruzione, razzismo, repressione del dissenso… Ti bastano? Ormai molti cittadini, in cuor loro, odiano l’imperatrice. Ha perso il sostegno delle masse.
 
Capisco… A proposito, potreste indicarci le nostre stanze? È tardi, e vorrei dormire.
 
Volentieri… Akito, accompagna i nostri ospiti nelle rispettive stanze.
 
Akito si mise sugli attenti.
 
Sissignore.
 
Il ragazzo uscì dalla stanza, seguito a ruota dal gruppo di Ayano.
 
*******
Tornato in corridoio Akito guidò il quartetto al piano di sopra, che ospitava i dormitori.
 
Dormirete lì. Mi raccomando, non disturbate i nostri affiliati.” Li avvertì.
 
Contaci.” Rispose Kate.
 
Allora a domani. Bonne nuit.
 
Bonne nuit.
 
********
Varcata la porta d’ingresso videro 100 letti disposti in file da 4 ciascuna. Erano tutti occupati da ragazzi e ragazze, sia europei che giapponesi; tutti erano addormentati.
 
Cerchiamo i nostri letti, e attenzione a non fare rumore.” Disse sottovoce Sophie.
 
Eccoli!” Esclamò Kate, indicandone quattro vuoti.
 
Allora buona notte e cercate di dormire bene. Domani sarà una giornata molto lunga…
 
I quattro si sistemarono ognuno al proprio posto, dopodiché si addormentarono.

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Capitolo 15
*** Carramba, che sorpresa! ***


La prima cosa che Ayano udì al risveglio furono una serie di grida e imprecazioni. Allarmata, spalancò gli occhi, e scattò a sedere sul letto. Ciò che vide la fece sbiancare: Sophie era circondata da una folla tumultuante, che non aveva intenzioni amichevoli.
 
Tu sei Sophie, la cagna da guardia di Leila!” Affermò una donna giapponese con lunghi capelli castani, occhi dello stesso colore e rossetto rosa sulle labbra.
 
Hai proprio un bel coraggio a presentarti tra noi, sporca assassina!” Affermò un ragazzo coi capelli grigi corti e occhi rossi che teneva le braccia conserte.
 
Io non lavoro più per Leila, ormai!” Affermò la scienziata, nervosa.
 
Questo non fa nessuna differenza! Hai le mani sporche del sangue di innumerevoli innocenti, sia giapponesi che europei.
 
Per favore, calmatevi! La dottoressa Randall non era in sé! La vera responsabile è Leila!” Intervenne Kate.
 
Per tutta risposta la castana la schiaffeggiò e la spinse da parte, per poi sfoderare un pugnale.
 
Pagherai cari i tuoi crimini, quanto è vero che mi chiamo Fujiko Mine!
 
Ehi, adesso calmati!” Provò a fermarla Yukiya.
 
E  a te chi ti ha sciolto?” Gli chiese lei, brusca.
 
Non potete ucciderla! Lei…
 
Sei giapponese, vero?” Lo interruppe la donna.
 
E questo che cosa c’entra?
 
Ti ho chiesto se sei giapponese!” Insistette lei. L'hacker annuì.

Hai.
 
Lo sai quanti di noi sono morti per colpa sua? Hai idea a quali crudeli esperimenti ha sottoposto i nostri connazionali? Io lo so, perché ci sono passata! Mi gettavano in vasche d’acqua ghiacciata per poi ripescarmi a intervalli regolari e misurare la mia temperatura. Se non fosse stato per Oscar sarei sicuramente morta! E indovina chi conduceva gli esperimenti? Questa strega maledetta! Per lei non ero altro che una cavia da laboratorio, senza sentimenti o emozioni!
 
Detto questo la spinse a terra e si apprestò a pugnalarla, mentre gli altri scalpitavano per linciarla.
 
Vogliono ucciderla! AIUTALA!” Gridò Kate, spaventata, rivolta ad Ayano.
 
La ragazza si concentrò, alzò le mani al cielo e le batté sul pavimento, generando un onda d’urto che sbaragliò gli aggressori, scagliandoli in aria o contro le pareti.
 
Sophie, vienimi vicina!” Ordinò.
 
La scienziata, impaurita, si rialzò e si fiondò vicino a lei.
 
Non vi permetterò di fare del male a questa donna. Lei è la chiave per arrivare a Leila, mi serve viva. Se la sfiorerete con un solo dito farò fuoriuscire le vostre interiora!
 
E per rendere più concreta la minaccia sfoderò la katana.
 
Che succede qui?” Domandò Oscar, appena entrato nella stanza.
 
Questi psicopatici hanno tentato di uccidermi!” Esclamò Sophie, guardandosi attorno.
 
È una criminale, non la vogliamo qui!” Affermò Fujiko, furente.
 
Il maggiore le rivolse una occhiata minacciosa.
 
Ma resterà comunque… Lei ci aiuterà ad espugnare la grande piramide di Parigi. Ergo, vi ordino di lasciarla in pace! Sono stato chiaro?
 
Fujiko fu sul punto di ribattere con tono sprezzante, ma si limitò ad annuire.
 
Vale soprattutto per te, Kaworu Nagisa!
 
Il ragazzo incrociò le braccia, per poi rispondere:
 
Se è così importante la sopporterò… Almeno per ora.
 
Molto bene… Voi quattro, seguitemi. Dobbiamo sistemare gli ultimi dettagli del piano, e lo faremo davanti a una abbondante colazione.
 
Guardando il suo orologio aggiunse:
 
Sono le 8:23… Mancano meno di 4 ore al discorso di Leila.
 
Intanto Ayano pensava, compiaciuta:
 
Dunque è questo il potere dell’orso…
 
******
Oscar condusse Ayano e i suoi amici nel suo ufficio. Sulla scrivania stavano cinque tazze di caffè fumante e un vassoio con dei croissant al cioccolato.
 
"Prego, servitevi.” Li invitò.
 
Ovviamente il quartetto non si fece pregare e cominciò a fare colazione.
 
Vi chiedo di scusare l’atteggiamento aggressivo dei miei seguaci. Purtroppo molti di essi hanno subito gravi perdite o soprusi da parte del regime di Leila.” Spiegò ai suoi ospiti.
 
Non li biasimo… Dopotutto io ho perso due amici e mia madre per colpa di Leila.” Affermò Ayano.
 
Oggi avrai l’occasione di vendicarli, te lo garantisco.” Le promise lui.
 
Ne sono certa.
 
Ma in cosa consisterà il piano per assaltare la piramide?” Domandò Yukiya.
 
Dopo che avremo diffuso su internet le prove del malgoverno di Leila, il popolo insorgerà. Si accenderanno rivolte in tutto il continente, Parigi compresa. Leila sarà costretta a far intervenire tutte le unità disponibili, comprese quelle a guardia della piramide. L’edificio resterà incustodito, e noi potremmo entrare senza problemi… Ovviamente dopo aver disattivato la corrente.
 
Un buon piano.” Si congratulò Kate.
 
Merci pour le compliment, Kate. Cambiando discorso… Che ve ne pare della colazione?
 
Davvero prelibata!” Rispose lei, addentando un croissant.
 
Felice di saperlo.
 
Improvvisamente qualcuno bussò alla porta.
 
Avanti!
 
Scusi il disturbo, signore, ma abbiamo catturato un individuo sospetto che si aggirava nei pressi del casinò. Sospettiamo sia una spia.” Lo informò una donna con lunghi capelli blu e occhi neri.
 
Fallo entrare, Misato.
 
La donna si fece da parte, lasciando entrare una sua collega coi capelli biondi corti e occhi verdi, che puntava la pistola alla tempia di una ragazza con lunghi capelli castano scuro e gli occhi viola. Nel vederla per poco Ayano non ebbe un infarto.
 
Cana!
 
Esclamò.

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Capitolo 16
*** In cucina. ***


Cana!
 
Conosci questa donna, Ayano?” Le chiese Oscar.
 
Lavorava come infermiera presso un ospedale in cui mi ero rifugiata con alcuni amici.
 
Le si avvicinò, fissandola con astio.
 
Prima di morire Kikyo mi aveva rivelato la presenza di una spia in ospedale… Sei tu, vero?
 
Cana annuì.
 
Oui.
 
Hai idea di quanti innocenti siano morti a causa tua?
 
La castana la guardò confusa.
 
Come?
 
Le forze speciali europee hanno ucciso tutti all'ospedale… Solo io mi sono salvata perché Tasman mi aveva mandato nel paese vicino a fare spese.
 
Non è possibile. Mi avevano promesso che non avrebbero fatto del male a nessuno!
 
Beh, ti hanno mentito! E ora dammi solo una buona ragione per non sgozzarti!
 
Detto questo sfoderò la lama celata.
 
Cana, lentamente, mise una mano nella tasca dei pantaloni e da essa tirò fuori una fotografia che ritraeva un uomo con capelli arancioni corti e occhi celesti.
 
Hanno rapito mio padre, e minacciavano di ucciderlo se non avessi lavorato per loro come spia.
 
Per tutta risposta Ayano le tagliò la gola, lasciandola cadere a terra agonizzante.
 
Non è una scusa valida… Troppe vite innocenti sono state spezzate a causa della tua lingua lunga!
 
Detto questo le conficcò la lama nel cranio, lacerando il cervello e causandone la morte istantanea.
 
Non era necessario ucciderla!” Esclamò Yukiya, sconvolto.
 
Ayano si voltò verso di lui.
 
Sì, invece… Anche perché avrebbe avvisato l’esercito europeo di questa base. Ci sarebbe stato un altro bagno di sangue.
 
Potevamo tenerla prigioniera qui!
 
Una bocca in più da sfamare? Non ne abbiamo bisogno!
 
Un momento, Ayano… Ti ricordo che IO dirigo questo luogo!” La avvertì Oscar, severo.
 
E chi dice il contrario?
 
Lasciamo perdere…. Misato, Ritsuko, liberatevi del cadavere. Voi quattro potete andare, ma mantenetevi a disposizione.
 
*******
La prima ad uscire dall'ufficio fu Ayano, seguita a ruota dai suoi amici.
 
Ayano!” La chiamò Yukiya.
 
Lei si voltò, fissandolo seria.
 
Che vuoi?” Domandò.
 
Che accidenti ti prende?
 
Perché? Non capisco!
 
Voglio sapere perché ti sei comportata in quel modo!
 
La spadaccina lo guardò come se fosse ammattito.
 
Hai sentito anche tu, mi pare. Era colpevole del massacro all'ospedale! Non poteva passarla liscia!
 
La Ayano che conosco non avrebbe mai trucidato una persona indifesa!” La rimproverò lui.
 
Indifesa o no, ha tradito la fiducia di tutti, condannandoli a morte per giunta!
 
Suo padre era tenuto in ostaggio, tu che avresti fatto?
 
È da stupidi sacrificare decine di persone per salvarne una sola.
 
Anche se quella persona è tuo padre?
 
Non intendo proseguire questa discussione.
 
Detto questo si girò e riprese il cammino.
 
Ma che cosa le è successo? Non la riconosco più!
 
Pensò il ragazzo, stupito.
 
Ti meravigli perché ha sgozzato quella ragazza? Ti sei dimenticato della strage all'aeroporto? Centinaia di persone uccise!” Gli disse Sophie.
 
Credo sia colpa dell’infuso… Ha mutato il suo carattere. Ecco perché sua madre l’ha sgridata, quando ha scoperto che lo aveva bevuto.
 
Dobbiamo impedire che lo prenda di nuovo, ad ogni costo. Sono stata chiara?
 
Yukiya annuì.
 
Sì, dottoressa.
 
Ayano intanto continuava a camminare dritta lungo il corridoio.  Non sapeva nemmeno lei dove era diretta. Non aveva nessuna voglia di tornare in dormitorio, specie dopo il numero di magia che aveva messo in atto poco prima. Aveva salvato Sophie, ma si era attirata l’ostilità di molti e temeva potessero giocarle un brutto tiro in qualsiasi momento.
 
Yukiya è un rammollito… Non si rende conto che è da stupidi trattare i nemici coi guanti.
 
Pensò, disgustata.
 
Improvvisamente andò a sbattere contro qualcuno e cadde col fondo-schiena sul pavimento.
 
Oh pardon! Ti sei fatta male?” Le chiese una voce femminile.
 
Alzò lo sguardo, incrociandolo con quello di una ragazza sua connazionale dai lunghi capelli biondi, gli occhi castani e un seno decisamente abbondante, che indossava una maglietta sbracciata viola a righe, e un paio di pantaloni color crema con scarpe bianche.
 
Sto bene.” Rispose lei, semplicemente.
 
La bionda le diede la mano e l’aiutò a rialzarsi.
 
Io mi chiamo Shizuka Marikawa. Tu invece?
 
Ayano Kosaka.
 
Ti ho vista in azione al dormitorio, prima. Come sei riuscita a fare quel trucco?
 
Non è un trucco, ma un potere.
 
Sei stata molto coraggiosa a difendere la tua amica.
 
Ci mancava solo questa rompi-scatole…
 
Pensò Ayano, scocciata.
 
Non ho tempo da perdere con una smorfiosa dai capelli tinti e il seno rifatto, lasciami passare!” Le intimò.
 
Shizuka sorrise, poi improvvisamente prese Ayano, la spinse contro il muro e la afferrò per la gola, cominciando a strozzarla.
 
Questo non lo dovevi dire… Sia i miei capelli che i miei seni sono al 100% naturali!
 
Colta di sorpresa, la spadaccina tentò di liberarsi ma la mano che le stringeva il collo era come d’acciaio, si sentiva soffocare.
 
Avanti, Ayano! Chiedile scusa!” La esortò Yukiya.
 
La ragazza provò a dire qualcosa ma non ci riuscì, la presa sulla gola era troppo forte.
 
Scu… Scu…
 
Come dici? Non ho sentito…” Disse Shizuka.
 
SCUSA!” Gridò Ayano, con tutto il fiato che aveva nei polmoni.
 
La bionda sorrise soddisfatta, quindi mollò la presa e riprese il cammino. Subito Yukiya, Sophie e Kate le furono accanto.
 
Dovevi proprio offenderla?” Le chiese quest’ultima.
 
Le ho chiesto scusa, va bene? Ora andiamo!
 
Dove?
 
Non ne ho idea. Voglio visitare un po’ questo luogo.
 
Come vuoi…
 
Il quartetto riprese il cammino, raggiungendo l’ascensore.
 
A che piano andiamo?” Domandò Sophie.
 
Direi il secondo.” Le rispose Kate.
 
Allora muoviamoci.
 
********
Giunti a destinazione il gruppo di Ayano uscì dall'ascensore e andò a destra, ritrovandosi nelle cucine, dove ferveva un gran movimento.
 
Che ci fate qui? Gli estranei non possono entrare!” Disse loro un ragazzo con capelli rossi corti e occhi gialli.
 
Chiedo scusa, stavamo solo dando una occhiata.” Spiegò Ayano.
 
Il ragazzo sbuffò, poi chiese:
 
Siete nuovi di qui, vero?
 
Yukiya annuì.
 
Oui.
 
Lo sospettavo. Comunque io sono Sōma Yukihira, il capocuoco.
 
Io sono Yukiya Naruse, e loro sono Ayano Kosaka, Sophie Randall e Kate Novak.
 
Soma rivolse ai nuovi arrivati un cenno di saluto.
 
Piacere di conoscervi. Vi siete affiliati da poco?
 
Collaboriamo con la vostra organizzazione.” Gli rispose Ayano.
 
Ottimo, fa sempre comodo un aiuto in più.
 
Quando sarà pronto il pranzo?” Domandò Sophie.
 
Mezzogiorno in punto. Per mangiare dovrete recarvi nella mensa, che è a sinistra del corridoio.
 
La scienziata sorrise.
 
Merci pour l'information, ora dobbiamo andare.
 
Di nulla, alla prossima!

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Capitolo 17
*** Dichiarazione di guerra. ***


Giunse mezzogiorno, e il gruppo di Ayano raggiunse la mensa della base; era ubicata in un’ampia stanza, costellata di tavoli ai quali stavano seduti i commensali, che chiacchieravano e mangiavano. La sala era gremita. Sulla parete di fondo stava un televisore maxi-schermo, che trasmetteva un programma d’intrattenimento, Quelli del mercoledì.
 
Ok, siamo alla mensa. Ma ora dove ci sediamo?” Domandò Kate.
 
Sophie si guardò intorno alla ricerca di un tavolo libero, fino a che non ne vide uno, dove stavano Oscar e Shizuka. Quest’ultima li vide e li invitò a sedersi.
 
Siamo fortunati, eccone uno!” Esclamò, indicando col dito.
 
Allora che aspettiamo? Sediamoci.” Disse Yukiya.
 
I quattro raggiunsero il tavolo e vi si sedettero.
 
Accomodatevi, amici. Io vado a prendere il pranzo per tutti.
 
Detto questo Oscar si alzò dal tavolo e andò al bancone.
 
Ero convinta che pranzasse nel suo studio.” Affermò Sophie.
 
Un vero comandante deve stare a contatto coi suoi soldati, se non vuole che si creino pericolose barriere.” Spiegò Shizuka.
 
Parole sagge. Posso chiederti una curiosità?
 
Dica pure, dottoressa.
 
Come mai i tuoi capelli sono biondi?
 
Li ho presi da mio padre, un europeo.” Spiegò la ragazza.
 
Quindi sei una mezzosangue?
 
Shizuka annuì.
 
Esatto. Metà giapponese e metà europea.
 
Quanti anni hai?” Domandò Ayano.
 
27.
 
Parlaci un po’ di te.” La invitò Yukiya.
 
Sono figlia di Francois Macron, un tempo ambasciatore europeo in Giappone, e di Kaede Marikawa, che lavorava come domestica nella residenza di lui. Quando ha scoperto che era incinta di me l’ha licenziata.
 
Come mai?” Le chiese Sophie.
 
Perché lui era un uomo sposato, e se la faccenda fosse trapelata sarebbe scoppiato uno scandalo che avrebbe rovinato il suo matrimonio e la sua carriera diplomatica. Ovviamente mia madre ci rimase malissimo... Quella carogna l'aveva prima usata e poi gettata via, come un cencio!
 
Shizuka fece una faccia furiosa, come se il fattaccio fosse avvenuto il giorno precedente, e non 27 anni prima.
 
E poi?” Domandò Yukiya.
 
Mia madre cercò di trovarsi un altro lavoro, ma nelle condizioni in cui era nessuno fu disposto ad assumerla. Così decise di risposarsi con un suo amico d’infanzia, un certo Sanzo Aoyama, la cui famiglia era benestante. In questo modo avremmo vissuto nel benessere. Purtroppo mi sono rimasti pochi ricordi della mia infanzia… E se provo ad andare oltre il 1999 è il buio più totale. Una visita allo zoo, Una gita a Nara, una recita scolastica. Questi e pochi altri ricordi mi rimangono in mente.
 
La tua famiglia adottiva non ti guardava con ostilità?” Le chiese Ayano.
 
La bionda scosse il capo.
 
Questo no… Mi trovavano semplicemente bizzarra, con quella capigliatura bionda. Ma ero benvoluta.
 
Continua.”  La esortò la scienziata.
 
La mia vita continuò normalmente fino all'agosto 2010, quando Britannia ha invaso e annesso il Giappone, rinominandolo Area 11. Allora cominciarono i guai, e furono guai molto grossi: la mia famiglia fu privata di ogni cosa e rinchiusa nel ghetto di Shinjuku. Siamo rimasti lì per 7 anni, vivendo in miseria. Poi i miei famigliari sono stati trucidati dalle truppe di Clovis, e io sono stata costretta a fuggire prima ad Hamada, da dove mi sono imbarcata per Busan, nella Federazione Cinese; da lì, dopo un lungo viaggio attraverso Manciuria, Mongolia, Siberia e Russia sono giunta in Europia.
 
E una volta lì ti hanno internata in un ghetto.” Disse Ayano.
 
Shizuka annuì.
 
Ho girato mezzo mondo per ritrovarmi al punto di partenza… Al destino non manca il senso dell’ironia.
 
La spadaccina intanto la guardava sorpresa.
 
L’ho giudicata male…
 
Pensò.
 
La credevo una di quelle smorfiose frivole tutte oppai e niente cervello, invece è una ragazza forte e coraggiosa.
 
Quando ti sei unita alle Brigate Rivoluzionarie?
 
Poco dopo l’ascesa al trono di Leila. Sapete, quella ragazza mi ha deluso: sono stata una di quelli a sentire il suo discorso, mentre l’Europa era sull'orlo del baratro, a causa dell’avanzata britanna e delle insurrezioni scoppiate ovunque. La credevo un’eroina, invece quando ha instaurato una monarchia assoluta, discriminando a sua volta noi giapponesi… Ci sono rimasta di merda.” Ammise la bionda, con tristezza.
 
Ti capisco… Io e il maggiore Hammel un tempo militavamo nell'unità W0, una unità segreta dell'esercito specializzata in missioni ad alto rischio. Era Leila a comandarla... Una ragazza gentile, educata e valorosa. Poi... Poi è diventata una strega maligna.” Disse Kate, dispiaciuta.
 
Ecco il pranzo, miei cari ospiti!” Annunciò Oscar, avvicinandosi al tavolo con un vassoio sopra cui stavano dei piatti di pasta e pancetta, che poggiò sul tavolo.
 
A voi!
 
Merci, commandant!
 
Prego, Shizu.
 
Ci colleghiamo in diretta con la Grande Piramide.” Annunciò una voce femminile dallo schermo.
 
Tutti si voltarono in quella direzione e videro una scritta che recitava:
 
DISCORSO A RETI UNIFICATE DI SUA MAESTÀ L’IMPERATRICE LEILA BREISGAU
 
Dopo una breve sigla apparve la figura di Leila, in divisa, seduta sul suo trono, che guardava dritta davanti a sé con espressione fiera.
 
Cittadini di Europia! Mi presento a voi con umiltà. Ogni volta che osservo queste terre immense, vedo ognuno di voi soffrire. Già, soffrire! E lottare per una vita migliore, un futuro migliore, un'Europa migliore. Ognuno di voi si sacrifica, si immola per questo grande paese, per la libertà! Perciò umilmente vi dico: il vostro sacrificio mi dà forza. E non soffrite invano!
 
Fece una pausa per poi riprendere:
 
Lo so che la vita è difficile: devastazioni della guerra, carestie, crimini. Fardelli imposti dai sediziosi seguaci di Oscar Hammel! Ma noi, noi abbiamo un grande scopo che ci unisce e ci eleva al di sopra di tutte queste difficoltà. Per noi la repressione di questi ribelli non è altro che l'assaggio del banchetto che verrà! Cittadini! Qui davanti a voi, sento i due miliardi di cuori europei battere in questo mio petto. Per questo voglio annunciare un nuovo, grande progetto. Stiamo radunando immensi eserciti. Stiamo addestrando delle potenti armate. Presto muoveremo guerra contro il nostro vero nemico: Britannia!
 
Fece un’altra pausa. Tutti nella sala erano muti e ascoltavano con attenzione.
 
Invaderemo le loro terre e le irrigheremo con il loro sangue! Sfrutteremo le braccia britanne per coltivare i nostri campi, lavorare nelle nostre fabbriche, nei nostri cantieri; renderemo nostre schiave quelle genti. Tutti voi trarrete profitto dal sudore delle loro fronti! La nostra nazione si ergerà al ruolo che le spetta. Il ruolo più importante. Siamo l’impero più forte, siamo Euro Universe!
 
Dannata puttana!” Gridò Yukiya, mentre attorno a lui i presenti erompevano in grida e imprecazioni sempre più forti.
 
Vuole davvero invadere Britannia? Ma è uscita di senno?” Si domandò Shizuka.
 
Può farlo, l’ha già sconfitta una volta.” Le rammentò Oscar.
 
Sì, ma allora era appoggiata dall'Alleanza degli Stati Uniti, ora è sola! E poi ha dimenticato quando i britanni ci strapparono vasti territori, riducendoci all'impotenza?
 
Ad ogni modo i suoi obiettivi sono chiari, almeno per me: vuole liquidare l’imperatrice Nunnally e unire nella sua persona le corone di Britannia e Europia, così da dare vita all'Impero di Euro-Britannia ed estendere il suo dominio su metà del mondo. E non si fermerà lì, non ha freno... Non si fermerà finché non avrà conquistato l’intero globo terracqueo.” Spiegò Sophie.
 
Oscar Hammel si tolse gli occhiali e, scuro in volto, disse:
 
Dobbiamo agire in fretta… Yukiya e Sophie, dopo pranzo voi due andrete alla sala computer. Dovrete diffondere sul web le prove contenute in questo CD.” Disse, mostrando loro l’oggetto in questione.
 
Una volta che si sarà scatenata la rivolta, tu Sophie dovrai disattivare la corrente della piramide. Una volta che questa sarà sguarnita dai soldati Ayano entrerà nell'edificio e ucciderà Leila. Sono chiaro?
 
Tutti annuirono.
 
Bene, ora possiamo mangiare.

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Capitolo 18
*** Preparativi per l'insurrezione. ***


Dopo pranzo il gruppo di Ayano si divise: Sophie e Yukiya andarono con Oscar, per dare inizio all'operazione Vaso di Pandora, mentre la spadaccina, insieme a Shizuka e Kate,  raggiunsero il primo piano, dove si trovava una libreria ben fornita. A gestirla era una ragazza con capelli lunghi rossi e occhi dello stesso colore, che indossava un paio di occhiali.
 
Bon après-midi.” Le salutò, aggiustandosi gli occhiali.
 
Salve.” Rispose Ayano.
 
Siete qui per prendere dei libri?
 
La spadaccina annuì.
 
Oui.
 
Scegliete pure, ma ricordate di riportarli una volta finiti di leggere. A proposito, io sono Karin Uzumaki.
 
Ma chi glielo ha chiesto?
 
Si chiese Kate, mentre si dirigeva verso gli scaffali, imitata dagli altri.
 
*********
Uscito dalla stanza il trio si incamminò lungo il corridoio; ognuna di loro aveva preso un libro diverso: Ayano aveva preso Il milione di Marco Polo, Shizuka Uno studio in blu di Émile Gaboriau mentre Kate aveva optato per La guerre des mondes  di René Barjavel.
 
E adesso dove andiamo a leggerli?” Domandò Ayano.
 
Non nei dormitori, a quest’ora saranno gremiti.” Affermò Kate.
 
Già, e io non riesco a leggere se c’è confusione.
 
Che ne dite del casinò? È aperto solo di sera, ergo a quest’ora non c’è nessuno.” Propose la bionda.
 
Per me va bene… Tu che ne dici, Ayano?
 
Anche per me.
 
Allora è deciso, andiamo!
 
********
Il casinò era deserto, come avevano immaginato; raggiunsero la zona della roulette e una volta lì si misero a leggere nel silenzio più assoluto. Doveva essere passata circa un’ora quando all'improvviso furono raggiunte da Fujiko, che disse:
 
Quindi è qui che vi eravate cacciate! La vostra assenza ha messo tutti in allarme nei sotterranei!
 
Cercavamo solo un posto tranquillo dove leggere in santa pace, c’è qualche legge che ce lo vieta?” Domandò Ayano.
 
Potevate almeno avvisare, incoscienti! Temevo foste uscite fuori!
 
Kate ridacchiò.
 
Premurosa…” Disse, con sarcasmo.
 
La castana sbuffò e mise le mani sui fianchi.
 
Non mi importa di voi! Ma se qualcuno dovesse vedervi vicine al casinò potrebbe scoprire l’esistenza del nostro covo, e in tal caso sarebbero volatili per diabetici!
 
Sarebbe un quiz?” Domandò Shizuka, stranita.
 
Fujiko la guardò irritata.
 
Sarebbero cazzi amari! È chiaro, adesso?
 
Kate annuì.
 
Perfettamente.
 
Cambiando discorso… Come va l’operazione Vaso di Pandora?” Chiese Ayano.
 
È ancora in corso, e procede bene. Le informazioni viaggiano a macchia d’olio e le reazioni indignate dei cittadini aumentano costantemente. Se tutto va bene in poche ore il popolo insorgerà.
 
La giapponese sorrise, soddisfatta.
 
Meglio…
 
Sapete, Oscar ha usato la stessa tattica impiegata da Zero 2 anni fa, per scatenare una rivolta nella Federazione Cinese.
 
Quella che mise fine al regime dei Grandi Eunuchi.”
 
Fujiko annuì.
 
Esatto, Ayano.
 
La spadaccina sorrise.
 
Non vedo l’ora di entrare in azione… Leila pagherà per tutti i suoi crimini!” Affermò, leccandosi le labbra.
 
Pensi di farcela?”  Le chiese Shizuka.
 
Ayano si voltò verso di lei e annuì.
 
Ovvio…. Sono una esperta combattente, sia coi KF che con la katana. Quella dannata strega non ha scampo.
 
Non ne dubito, ma aspetta che la piramide sia indifesa, prima di muoverti.” Le consigliò la bionda.
 
Volentieri… L’attesa aumenta il piacere.
 
Hai qualche motivo di rancore nei suoi confronti?” Le chiese Fujiko.
 
Hai. Ad Amsterdam ha ucciso un mio amico, Ryo Sayama.
 
Fujiko, hai ordini per noi?” Domandò Kate.
 
La castana scosse il capo.
 
Per ora nulla, vi avviserà Oscar in persona se dovesse avere bisogno di voi.
 
Allora torna di sotto e lasciaci leggere in pace!” Le intimò Ayano, con arroganza.
 
Seppur contrariata la donna obbedì.

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Capitolo 19
*** Duello fatale. ***


Ore 16:08
 
Leila si trovava nella sala del trono e aveva una espressione torva in volto; nelle ultime ore una serie di rivolte aveva interessato le principali città dell’impero: Madrid, Londra, Roma, Kinshasa, Atene, Il Cairo, Città del Capo, Mosca, Tripoli, Kiev… Persino la stessa capitale era in preda alla rivolta. Quando le avevano comunicato che il popolo era in piena ribellione lei aveva risposto, inferocita:
 
Il popolo? Che si ribella? Io sono il popolo! IO SONO IL POPOLO! Ho votato me stessa alla causa della libertà, non lo vedono? Ho sacrificato anni della mia vita per loro, ho sconfitto i britanni! Ho portato la libertà, IO! E ora si ribellano… Questa è follia!
 
Scommetto che c’è lo zampino di Oscar Hammel dietro questa faccenda… Dannato parassita traditore!
 
Pensò, furibonda.
 
La situazione era così grave che aveva dovuto inviare in città le sue guardie personali; ora era sola, se si escludeva la servitù (ma dei semplici domestici non potevano tenere testa agli insorti).
 
Farò meglio a prendermi una boccata d’aria.
 
Disse, avviandosi verso il tetto della piramide.
 
********
Nello stesso momento Oscar era seduto nel suo ufficio, quando vide entrare Ayano, con una espressione seria in volto.
 
L’intera nazione è pronta a insorgere, almeno abbatteremo l’imperatrice Leila. Credevo ciecamente in lei quando combatteva i britanni… Chi l’avrebbe detto? Ora farei qualunque cosa pur di rovesciarla.” Affermò lui, dispiaciuto.
 
Vale lo stesso per me.” Rispose lei.
 
I sistemi di sicurezza della piramide sono disattivati, e l’edificio è incustodito. Potrai entrare indisturbata e raggiungere Leila.
 
Vado subito.
 
Hai bisogno di supporto?
 
Una squadra ben armata attorno alla piramide, dovranno impedire a chiunque di entrare.
 
L'occhialuto annuì.
 
La avrai.
 
********
Uscita in corridoio si trovò davanti Sophie, Kate e Shizuka.
 
Stai per andare?” Le chiese la scienziata.
 
Lei annuì.
 
Ucciderò Leila, e metterò fine a questa storia.
 
C’è qualcosa che possiamo fare?
 
La spadaccina scosse il capo.
 
Avete già fatto abbastanza. Ora tocca a me agire.
 
Bonne chance.” Le augurò la bionda, sorridendole.
 
Ayano ricambiò il sorriso.
 
Merci, Shizu. E scusami per come ti ho trattata al nostro primo incontro, sono stata arrogante e maleducata.
 
Sei perdonata.” Affermò lei, facendole l’occhiolino.
 
Ci vedremo quando avrò finito.” Detto questo si avviò.
 
*********
Uscita dal casinò si guardò intorno: da più parti si levavano colonne di fumo e si udivano esplosioni e sparatorie. Attivò l’invisibilità e cominciò a dirigersi verso la piramide, muovendosi con prudenza nel timore di essere colpita da un proiettile vagante. Durante il tragitto poté vedere di persona gli scontri tra i rivoltosi, sostenuti dalle brigate rivoluzionarie, e l’esercito: i primi erano muniti di armi improvvisate (coltelli, pistole, mannaie) o di armi da fuoco fornite dagli uomini di Hammel, trafugate dai depositi presenti in città; i secondi avevano fucili d'assalto, granate, carri armati ed elicotteri, tuttavia una buona parte di essi, non volendo versare il sangue dei loro concittadini, avevano disertato, passando coi ribelli. I cittadini gridavano frasi del tipo:
 
Abbasso l’imperatrice!
 
Lottiamo per Hammel!
 
Per la nostra libertà!
 
Dopo mezz'ora di cammino decise di utilizzare il volo del corvo per raggiungere più in fretta l’edificio, situato a breve distanza dalla Torre Eiffel. Atterrata davanti ad esso pensò:
 
La resa dei conti è imminente.
 
Ayano Kosaka?” Le chiese una voce.
 
Si voltò e vide tre uomini armati dirigersi verso di lei. D’istinto mise mano alla katana.
 
Mi chiamo Maximilien Marat, capo delle Brigate in questo settore. Monsieur Hammel mi ha avvertito del vostro arrivo.” Le spiegò il leader del trio, un uomo con corti capelli neri e occhi dello stesso colore.
 
Com'è la situazione?” Domandò lei.
 
Abbiamo accerchiato l’edificio, ma le guardie non si fanno vedere. Evidentemente devono essere tutte in città a combattere i ribelli. Alcuni nostri cecchini appostati sulla Torre hanno visto una persona sul tetto della piramide… Forse è l’imperatrice in persona, ma ho ordinato loro di non sparare.
 
Infatti spetta a me ucciderla.
 
Detto questo attivò il volo del corvo e, sotto lo sguardo incredulo del trio, raggiunse il tetto della piramide. Qui vide Leila, girata di spalle, che osservava la città in preda alla ribellione; in una mano brandiva lo scettro.
 
Leila.” La chiamò.
 
La bionda si voltò verso di lei.
 
Ah, sei tu…
 
Consegnami la mela e ti lascerò vivere!” Le intimò la spadaccina.
 
Darti la mela?
 
Lei ti controlla.
 
Leila non sembrò affatto turbata da quelle parole.
 
Ah, è questo che credi?"
 
Osservò lo scettro.
 
"Pensavo di controllarla io. Non avevo mai valutato l’ipotesi che potesse controllare qualcuno. Ma forse è così.
 
Sei stata corrotta dal potere della mela.” Affermò Ayano.
 
La sua interlocutrice la fissò.
 
Corrotta? Il che ci porta a una interessante domanda… Tu vorresti che ti consegnassi la mela per salvare la mia anima? O vorresti la mela tutta per te, per controllare l’intera nazione?
 
A governare deve essere il popolo.
 
Leila rise maligna.
 
Non diciamo sciocchezze! È un pensiero assurdo ma… Ammettiamo che io sia controllata dalla Mela. Perché per te sarebbe diverso?
 
Perché la userei per il bene di tutti.
 
Possedere la mela è tanto un peso quanto una fortuna. Dimmi: quando ti alzi in volo ti senti forse una schiava del popolo o vuoi diventare la sua padrona?
 
Spazientita, Ayano le puntò contro l'indice.
 
Il popolo vuole che tu cada!
 
La bionda sorrise, beffarda.
 
Non hai risposto alla mia domanda… IO SONO L’UNICA IMPERATRICE QUI!” Gridò, preparandosi a combattere.
 
Attorno a lei apparvero 4 sfere luminose che le danzavano intorno. Ayano attivò l’invisibilità ed evitò un attacco energetico per poi avvicinarsi alla folle imperatrice e colpirla con un pugno sul volto; Leila la respinse indietro tramite la mela. Le sfere luminose salirono a 6, poi si moltiplicarono, diventando 12. Tuttavia la spadaccina riusciva sempre a schivarle e a colpire la sua avversaria, grazie ai poteri acquisiti dall'infuso.
 
TI UCCIDERÒ, PER QUELLO CHE HAI FATTO!” Gridò, furiosa, prima di essere nuovamente respinta.
 
Messa alle strette Leila sfoderò la sua ultima carta: creò innumerevoli copie di sé stessa per attaccare Ayano, ma questa le spazzò via tutta tramite il potere dell’orso. Così facendo però danneggiò gravemente la vetrata, la quale franò al piano di sotto. Ayano riuscì ad atterrare illesa grazie al volo del corvo, mentre Leila rovinò al suolo. Guardandosi attorno, la corvina si rese conto di essere nella sala del trono; poi tornò a concentrarsi sulla sua nemica la quale, benché ferita, prese la mela, raggiunse a passo lento il suo trono e vi si sedette. Poi esalò l’ultimo respiro. Ayano la guardò con disgusto, sputò sul pavimento, poi cominciò ad avvicinarsi a lei, per sottrarle la mela. Mentre camminava sentì alcune voci nella sua testa; la prima era di Ryo:
 
Ayano, sono morto per far cadere Leila, ma ti imploro… Non impossessarti della mela.
 
Lei lo ignorò e proseguì.
 
Figlia mia, ho tanta paura per te! I viaggi astrali ti hanno sconvolta, cessa la tua ricerca della mela, ti prego!
 
Stavolta era sua madre a parlarle, ma anche adesso tirò dritta.
 
Infine udì la sua stessa voce che diceva:
 
È la tua occasione! Prendi la mela! Prendila! FALLO!
 
Giunta vicino al cadavere di Leila le strappò di mano il manufatto.
 
********
La prima cosa che avvertì fu una luce abbagliante, seguita da un tonfo. Quando riaprì gli occhi si accorse che lei e Leila (viva e vegeta) si trovavano in un parco pubblico di Parigi; era sera. Le due ragazze, una di fronte all'altra, si fissarono negli occhi. Inizialmente Leila assunse una espressione aggressiva, subito sostituita da una avvilita. Si inginocchiò e raccolse la mela, che era caduta vicino a loro.
 
Leila…” La chiamò la spadaccina.
 
La bionda, si alzò in piedi, si voltò e le porse il manufatto.
 
Prendila… Portamela via, non la voglio!” Esclamò, spaventata.
 
Nessuno deve possedere un tale potere!” Affermò Ayano.
 
Gettala nell'oceano… Appesantiscila! E affondala negli abissi più profondi del mare!
 
Detto questo la bionda si allontanò. Ayano la vide correre via, come se volesse mettere maggior distanza possibile tra lei e la mela.
 
Ora ricordo tutto…
 
Pensò.
 
Inizio flashback
 
Ayano era seduta su una panchina nel Jardin Du Luxembourg, il parco pubblico più grande di Parigi; stava aspettando l’arrivo di Leila, che le aveva chiesto di incontrarla lì per un motivo ignoto. Erano circa le 21:30 di sera, e oltre a lei non c'era nessuno nei paraggi.
 
Quando mi ha chiesto di venire qui era molto inquieta… Di cosa vorrà parlarmi?
 
Si chiese.
 
Ad un certo punto la vide avvicinarsi. Quando le fu davanti esclamò, con un misto di gioia e angoscia:
 
Grazie al cielo sei qui!
 
Leila! Che c'è?” Le chiese la spadaccina, alzandosi in piedi.
 
Devo affrontare un nuovo nemico! E temo che soccomberò!
 
Ayano la osservò: la pulzella d'Europa era terrorizzata, come se un ignoto pericolo la minacciasse.
 
Che cosa ti prende?” Le chiese.
 
Ho bisogno di aiuto!” Gridò, agitata.
 
Forse dovresti sederti e spiegarti meglio.
 
Leila annuì e si sedette sulla panchina; Ayano la imitò, mettendosi al suo fianco.
 
Mon dieu... Non so che mi succede. Sono preda... Di strani sogni. Sto impazzendo!
 
Non ti credevo il tipo che si lascia influenzare dai sogni.
 
Leila scosse il capo.
 
Non capisci... Non puoi capire! Mi illudono con visioni fantastiche. Nel sogno sono a Parigi durante la guerra.
 
Si alzò.
 
Solo che nel mio sogno non c'è la guerra! Resto con i miei genitori, che sono ancora vivi, e conduco una vita da normale studentessa. Felice e contenta.
 
Sembra il paradiso in terra.
 
Ma non si fermano qui: la pace che provo mi spinge a..."Si interruppe, come se temesse di pronunciare quelle parole.
 
" Poi i sogni diventano ineffabili. Ci sei anche tu, Ayano. Credo che le visioni vengano da questa.” Spiegò, estraendo da una borsa una sfera di metallo dorato.
 
Che cos'è?
 
Non ne ho idea… Viene dalla foresta di Hoia, nello stato federato di Romania.
 
Ayano aveva già sentito nominare quella foresta, su internet. Attorno a essa circolavano varie leggende, riguardanti fantasmi, UFO e strani fenomeni paranormali.
 
Ricordo che eri andata lì per alcuni scavi archeologici.”Affermò.
 
La sua amica annuì.
 
Oui. Era all'interno di una tomba antica, in cui riposano le spoglie mortali di Bayan, primo re degli Avari, sovrano di un regno esteso dal Mar Nero al Danubio.
 
Posso vederla?” Le chiese la spadaccina.
 
Per tutta risposta Leila si alzò in piedi e si allontanò da lei, stringendo l’oggetto in modo che non potesse toccarlo.
 
Ayano era sempre più preoccupata. Non era da lei comportarsi in quel modo.
 
Ti comporti in modo strano.” Disse.
 
Hai ragione. Colpa dei sogni che vengono da questa sfera.
 
Ayano si avvicinò e toccò il manufatto, dal quale scaturì una luce intensa.
 
Fine flashback
 
Quindi era tutto un sogno… Ryo e mia madre sono vivi, io non ho ucciso quelle persone e Leila non è diventata una crudele dittatrice. Beh, meno male.
 
Pensò, tirando un sospiro di sollievo.
 
A quel punto si mise in tasca la mela e si avviò verso casa.

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Capitolo 20
*** In fondo al mare. ***


Il giorno dopo Leila stava guardando la TV nel salotto di casa sua, quando improvvisamente una voce la chiamò:
 
Leila!
 
Alzò lo sguardo e vide Akito in compagnia di Oscar Hammel.
 
Il tenente colonnello Hammel è venuto a farti visita.
 
Già, vorrei parlarvi… In privato.” Disse l'occhialuto.
 
Io vi lascio soli.” Il ragazzo fece un inchino e si congedò.
 
Oscar si sedette su una poltrona e disse:
 
Mi dispiace disturbarvi.
 
Leila scosse il capo e sorrise.
 
Non c’è ne motivo. A cosa devo la vostra visita?
 
Oscar sbuffò, assumendo un'aria afflitta.
 
Temo che siamo a un a punto morto…” Affermò.
 
Temo anche io…” Replicò la bionda, abbassando lo sguardo.
 
Posso suggerire, colonnello Breisgau, che una repubblica non può certo sopravvivere in un mondo così travagliato?
 
Leila lo guardò stranita.
 
Domando scusa?
 
La vecchia repubblica è crollata tanto per gli attacchi di Britannia quanto per gli acciacchi interni, come corruzione diffusa e burocrazia inefficiente. Per evitare che gli errori del passato si ripetano… Se vogliamo che la nazione prosperi e diventi grande,  è necessario che la  sua debolezza venga bilanciata dall'interno dalla forza di una personalità potente e carismatica, che sarebbe nobilitata agli occhi del mondo se solo assumesse il titolo di imperatrice d’Europia.” Le spiegò l'ufficiale.
 
E quella personalità dovrei essere io, giusto?
 
Non esiste persona più adatta di voi. Il popolo vi venera, e accetterebbe di buon grado la vostra incoronazione.”  Affermò l’uomo.
 
Leila sbuffò, per poi alzarsi in piedi e fissare decisa il suo interlocutore.
 
Tenente colonnello, credo di potervi rispondere in tutta onestà. La vostra proposta causerebbe il peggior danno possibile alla mia povera patria. Non avreste potuto trovare persona meno incline ai vostri intrighi. Per questo vi scongiuro: se avete rispetto per la vostra patria, per voi stesso e per i posteri, e magari anche per me... Di cacciare questi pensieri dalla vostra mente, e di non confessare mai, né a voi stesso né a nessun altro, sentimenti di cotale natura.
 
Hammel rimase in silenzio per circa un minuto, poi alzò le mani in segno di resa:
 
Come volete, non insisterò. Ora scusi, ma devo ritornare alle mie mansioni.
 
Le auguro una buona giornata.” Lo salutò lei, fredda.
 
L’uomo si alzò in piedi, salutò militarmente e uscì dalla stanza.
 
**********
Nello stesso momento un elicottero stava sorvolando l’Oceano Atlantico; a bordo stava Ayano, che a un certo punto disse:
 
Fermati, qui andrà bene!
 
Ok!” Rispose il pilota.
 
Quando si fu fermato, la ragazza aprì lo sportello e gettò la mela in mare; la guardò mentre spariva tra i flutti, senza dire una parola.
 
Abbiamo finito?” Le chiese l’uomo.
 
Oui, ora possiamo tornare a Parigi!”  Rispose lei, richiudendo il portellone.
 
Dopo pochi istanti il velivolo girò su sé stesso e fece rotta verso la terraferma.
 
FINE

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