La leggenda di Sakura Haruno - Il Clan Uchiha rinasce.

di eco89 sasuxsaku
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: L'arrivo alla torre e l'inizio degli scontri ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Sasuke Vs Gaara ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Una bellissima donna era seduta sul portico di casa e si accarezzava il ventre gonfio di una nuova creatura, che di lì ad un paio di mesi avrebbe visto la luce sia del giorno che le stelle, insieme allo splendore della luna. Fu avvicinata da un'altra persona che rispecchiava l'unione di lei con il suo amato marito, il quale sembrava molto agitato di questo nuovo arrivo, dato che era sempre stato impacciato con alcuni metodi di cura dei neonati. La ragazzina si mise seduta a fianco alla sua mamma, desiderosa di ascoltare altre storie di quando la donna era stata piccola come lei. Era curiosa del passato dei suoi genitori, ma quando chiedeva al padre di raccontarle della sua infanzia, lui si rattristava e cambiava discorso oppure si spostava in un'altra stanza a leggere libri. La passione per la lettura era diventata quasi una tradizione in famiglia, così come bere del tè tutti insieme con biscotti e un pezzo di torta preparato dalla mamma. La ragazzina, ormai adolescente, comprendeva bene che presto avrebbe avuto un fratellino oppure una sorellina, ma voleva capire come i suoi genitori fossero arrivati a stare insieme dopo alcune vicende molto difficili per entrambi. La madre capì dal suo sguardo luminoso che aveva qualcosa da chiederle, infatti la figlia prese poco dopo la parola. << Mamma, perché non mi racconti come sei riuscita a conquistare quel brontolone e pezzo di ghiaccio di papà? Ogni volta che torna da una missione glielo chiedo e non mi dice nulla. >> La donna la guardò con uno sguardo carico di compassione e le accarezzò la guancia. << Va bene, ti racconto quello che posso, mia cara Sarada, ma il resto sarà meglio che sia tuo padre a dirtelo. Lui ha vissuto un'infanzia terribile e un'adolescenza altrettanto complicata. >> la piccola guardò gli occhi della madre che erano divenuti all'improvviso molto tristi.

Fu lei questa volta a portare una mano sulla guancia della mamma e le sorrise. << Allora raccontami quello che vuoi mamma. Alla fine sei riuscita a portare la gioia sia a papà che a me, no? Lui va spesso in missione per proteggere il nostro Villaggio e il mondo intero, dunque io sono un po' triste per la sua assenza, ma appena ritornerà voglio dirgli che sono onorata di avere un padre come lui! >> Sakura rimase profondamente colpita da quelle parole, non poteva crederci. Pian piano la loro piccoletta stava diventando una giovane donna, ormai aveva dodici anni, ma ne dimostrava di più come quoziente intellettivo. << Hai ragione, Sarada. è iniziato tutto con la selezione delle squadre dopo il diploma in Accademia. All' inizio non mi piaceva stare con Naruto, ma poi dopo alcuni miei errori, che in fondo tutti possono commettere, ho cominciato a dargli molta fiducia. In parte ho aperto gli occhi anche grazie a tuo padre, che a quei tempi purtroppo viveva nell'oscurità e per la sua unica ragione di vita: la vendetta... >> La ragazzina conosceva abbastanza sua madre da capire quando era molto triste, così le strinse la mano per darle conforto. Sarada si alzò e si diresse nella sala dietro di loro per prendere dei cuscini, in modo che la madre si sentisse più comoda. A quel gesto Sakura sorrise e la invitò a sedersi più vicino possibile a lei. << La prima volta che vidi il maestro Kakashi pensai di essere davvero fortunata, ci era capitato uno dei più belli e potenti Jonin di Konoha. Tuttavia nessuno di noi tre sapeva che aveva dei brutti vizi. >> Nel pensare a qualcosa di divertente sorrise e Sarada divenne ancora più curiosa. << Su mamma, dimmi che cosa ci'è da ridere! Quali strani vizi aveva il Sesto Hokage? >> La donna fece un cenno di sì con la testa. << Il suo peggior vizio è sempre stato quello di arrivare in ritardo, fatto che noi non sopportavamo, dato che ogni volta arrivava sempre più tardi. Poi ci' è anche quello di leggere i libri per adulti scritti dal suo grande amico e mentore, il maestro Jiraiya, che perse la vita in una missione molto pericolosa. >> a quel tragico ricordo divenne più triste di prima.

Ma quello che la figlia le chiese dopo, non se lo sarebbe mai aspettato. << Mamma, se vuoi posso usare lo Sharingan per vedere i tuoi ricordi. >> La sua piccola si tolse gli occhiali. Con il viso ora libero, Sakura notava che ogni giorno Sarada assomigliava sempre di più a lei alla sua età, anche se aveva ereditato numerosi tratti dal padre; è proprio vero che buon sangue non mente. << No Sarada, continuo io. Non sprecare energie e Chakra per così poco. >> A dire la verità aveva paura che vedesse ben altro nella sua memoria, cosa che la imbarazzava parecchio. " Beh tra poco le dovrà comunque spiegare come si fanno i bambini... " molto intelligente, quindi forse lo capirà da sola appena sarà possibile. Potrei però lasciare la spiegazione a Sasuke ahahaha Sarebbe davvero divertente vederlo imbarazzatissimo a parlare di certi argomenti! Di sicuro si chiuderà in un silenzio millenario peggio del solito, o almeno sarà così in un primo momento." pensò, con una punta di cattiveria." Sakura cercò poi di ricomporsi e cominciò a pensare a come fare eventualmente un discorso simile alla figlia usando parole semplici. Non trovando una soluzione accettabile, per il momento mise da parte certi pensieri, concentrandosi nuovamente sul racconto. << Da quella missione il maestro Jiraiya non tornò più e Naruto gridò vendetta per la seconda volta in vita sua. La prima volta che lo aveva fatto era stato durante la nostra prima missione. Dovevamo scortare il signor Tazuma al suo villaggio e una volta arrivati abbiamo conosciuto Inari, un bambino orfano di padre. >> In quel momento si ricordò di quando si era comportata male con Naruto, era stata davvero una cretina, però da quel giorno nella foresta lo aveva trattato con rispetto e come un fratello fino ad oggi. << Un armatore navale, Gato, voleva bloccare la costruzione di un grande ponte, adesso conosciuto come Ponte Naruto, e aveva dunque assoldato due ninja mercenari. Dall'incontro con quei due ninja tutti abbiamo imparato molto. >> Sorrise nel pensare che in fondo ora Haku e Zabuza erano davvero in pace, ma soprattutto insieme.

Non andava dimenticato però che durate quella missione avevano affrontato uno dei più temuti ninja dell'epoca. << Uno dei due ninja faceva parte dei sette spadaccini della Nebbia, dei veri assassini a sangue freddo, ma lui era diverso. Zabuza Momochi aveva ancora un cuore grazie a un ragazzo divenuto suo aiutate, il suo nome era Haku. >> Molto probabilmente il loro rapporto sarebbe andato oltre alla normale amicizia, ma nessuno poteva sapere cosa fosse successo nell'aldiltà. << Questo ragazzo era in possesso di un'abilità innata, mescolava l'acqua e il vento per creare il ghiaccio. Era molto potente e veloce, ma grazie alla collaborazione tra tuo padre e lo zio Naruto, siamo riusciti a sopravvivere a tutto quello. >> le faceva uno strano effetto rivivere quegli attimi in cui aveva temuto di aver perso per sempre il suo amato. " Ad essere sinceri, se non fossero intervenuti i cittadini ad aiutarci contro gli uomini di Gato non so cosa sarebbe successo " pensò. << Ma durante lo scontro tuo padre rimase ferito da degli aghi senbon, Haku era molto bravo ad usarli. Quel giorno ho avuto molta paura perché già amavo Sasuke, non ho mai smesso di amarlo e non smetterò mai di farlo. >> Nello stesso momento comparve un sorriso sui volti di entrambe, anche Sarada adorava suo padre . << Poi, una volta al Villaggio delle Onde, gli abitanti ci aiutarono con le nostre ferite. Una volta guariti siamo tornati a Konoha, dove ci aspettava la selezione Chunin. All'epoca era tutto molto difficile per in nostro Team, la rivalità tra Naruto e tuo padre ci rallentava parecchio. >> spiegò, riferendosi anche ai nemici che volevano l'abilità oculare dell'Uchiha, primi tra tutti il trio del Villaggio dell'Erba. << Durante la selezione, la prima prova consisteva in un test scritto. Io e tuo padre lo superammo tranquillamente, ma Naruto non eccellendo di preparazione aveva escogitato altro. >> Sakura rise forte questa volta, ricordandosi di quando Naruto aveva chiesto per andare in bagno. << Poi sorprese tutti noi lasciando il foglio del test in bianco, rinunciando a copiare come gli altri. Passammo allora alla seconda prova, la prima era stata gestita da Ibiki Morino, uno dei ninja più temuti di tutta Konoha, mentre la seconda prova era sotto la supervisione di Anko Mitarashi. Un tempo Anko era stata allieva di Orochimaru, colui che ha rovinato in parte la nostra adolescenza, anche se per tuo padre l'intera vita era stata rovinata sin da piccolo. >> La tristezza di quei ricordi fece male al cuore ormai forte per tutti i dolori che aveva affrontato in passato.

Sasuke non era stato l'unico nella squadra a soffrire, Naruto non aveva mai avuto una famiglia, per questo da quella volta aveva voluto che entrambi conoscessero l'affetto che una famiglia poteva dare a chiunque. << Nella Foresta della Morte, durante la seconda prova dell'esame, ci siamo trovati di fronte a un travestimento di Orochimaru, il quale voleva entrare in possesso degli occhi di Sasuke e del suo corpo giovane e forte. >> Sperava che raccontando quel pezzo di storia Sarada potesse crescere come ninja e come persona, non dimenticando che la sua abilità oculare poteva far gola a molti. << Non odiare gli errori commessi da tuo padre e da Orochimaru, all'epoca era assetato di vendetta per una cosa successa quando lui era molto piccolo. Orochimaru ha sfruttato questa sua debolezza a suo vantaggio. >> In fondo a lui era toccato il dolore peggiore nella vita, perdere la propria famiglia all'età di sette anni, piuttosto di non averla avuta sin da piccolo come l'amico, era un dolore che non lo aveva mai abbandonato. Anche a distanza di anni era difficile rivivere attimo per attimo quel buio periodo. << Io e tuo padre eravamo sotto la tecnica illusoria di Orochimaru, che sfruttò quel momento per imprimere il suo marchio sulla spalla sinistra di tuo padre. Lo morse, non potevamo muoverci, ma per fortuna attivando lo Sharingan Sasuke si liberò dall'illusione, permettendoci di allontanarci da lui. Ricordo chiaramente le sue grida, il suo dolore era molto forte, tanto che perse i sensi. >> Tristi ricordi di uno dei periodi più brutti della sua vita, che con gli anni erano solo peggiorati. << Per fortuna riuscii a trovare Naruto, anche lui svenuto, e portai entrambi in un riparo. Decisi di nasconderli in un incavo di un grande tronco. Per sicurezza piazzai delle trappole, per poi utilizzare parte della mia scorta d'acqua per far scendere la febbre alta a tuo padre, causata dal morso di Orochimaru. Essendo i miei compagni inermi, solo io potevo proteggerli. >> per la prima volta durante quel racconto il suo tono si era fatto davvero serio.

I ricordi si fecero molto limpidi, come se li rivivesse in quell'istante. << Purtroppo però qualcuno si avvicinò al nostro nascondiglio, io uscii per vedere chi fossero e mi ritrovai davanti il terzetto del Villaggio del Suono. Li aveva mandati Orochimaru per testare la forza del segno maledetto di Sasuke. >> Sakura si fermò un attimo per pensare a come proseguire con la storia. << Lui non era cosciente in quel momento e neanche Naruto, quindi sono uscita io per affrontarli. Erano in tre contro di me, chiunque altro sarebbe scappato in quella situazione, ma io no. >> Lei aveva le due persone più importanti della sua vita da difendere, dato che erano conciati male e non potevano combattere. A quelle parole Sarada rimase stupita dalla determinazione che in quella occasione aveva avuta la madre pur di proteggere i suoi compagni a tutti i costi, dato che loro erano impossibilitati a muoversi. << Appena il primo entrò in azione usai varie trappole, per mia fortuna non conoscevano nulla della Foresta della Morte, ma noi sì. Un membro del loro gruppo, una ragazza, mi prese alle spalle, tenendomi da dietro per i capelli. Tu non lo sai Sarada, ma io un tempo portavo i capelli molto lunghi. >> Fece un piccolo sorriso, dopotutto tenere i capelli lunghi era stato il suo primo pegno d'amore. << Dovevo uscire in fretta da quella situazione perché uno di loro si stava avvicinando ai miei compagni. Decisi quindi di fare una cosa che qualsiasi ragazza non penserebbe mai: tagliai i miei capelli con un kunai e corsi da loro, che erano più importanti di qualsiasi altra cosa al mondo. >> Si passò una mano tra i capelli rosa, un po' più lunghi del solito ultimamente, era da un po' che li faceva crescere. Accarezzò poi la testa della figlia, anche lei li portava più lunghi. I suoi capelli erano di un nero lucido, così come i suoi occhi. Guardando più da vicino si potevano però notare delle piccole striature verdi nell'iride, più evidenti alla luce del sole. Quegli occhi così ambiti da tante, troppe persone, presto sarebbero potuti essere di nuovo in pericolo. La rinascita del Clan Uchiha cominciava a dare parecchio nell'occhio, ma per fortuna sia Kakashi che Naruto, l'attuale Hokage, stavano lavorando sodo per aumentare la protezione all'interno del Villaggio, ma anche al suo esterno. I membri del vecchio Team 7 erano enormemente conosciuti in tutto il mondo; questa notorietà aveva portato non solo alleati, ma anche molti nemici da cui loro e le loro famiglie dovevano difendersi.

NdA: Ciao e benvenuti in questo Special Story per celebrare il compleanno della nostra Eroina coraggiosa e potente! ^_^ Questa storia partirà con i racconto del suo passato e quello di Sasuke, poi arriverà pian piano ai tempi del Gaiden (rivisto a modo mio ) e Boruto stessa cosa + Extra miei. Spero che vi piaccia e che vogliate lasciare un commento o una vostra opinione sullo svolgimento della storia ^-^ Un kiss kiss da eco e grazie, al prossimo aggiornamento. Evviva il SasuSaku forever <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: L'arrivo alla torre e l'inizio degli scontri ***


Capitolo 1: L'arrivo alla torre e l'inizio degli scontri

Quei ricordi erano dolorosi, ma Sakura volle ugualmente continuare la sua storia. << Per mia fortuna intervenne Rock Lee, che si occupò di uno dei miei avversari. Tutta via ben presto anche lui si ritrovò in difficoltà, in quanto il suo avversario usava la forza del suono. Eravamo in svantaggio, due contro tre. >> Si fermò per un attimo per ripensare a tutto quello che era successo quel giorno, tutto si era svolto piuttosto in fretta. << Io riuscii con dei sigilli a disorientare il mio avversario e a colpirlo con un kunai a un braccio. Mi ritrovai addosso a lui e lo bloccai a terra, mordendo con forza l'altro braccio. Lui per liberarsi cominciò a colpirmi in testa con dei pugni per molto tempo. >> A quelle parole Sarada le strinse la mano molto forte, quasi a volerla rassicurare. Aveva ereditato da lei la forza fisica e la velocità dalla famiglia di Sasuke, mentre l'intelligenza da entrambe le parti. Sakura accarezzò la mano di Sarada e continuò il racconto. << Poi, dopo quella che mi era sembrata un'infinità di tempo, la squadra di Shikamaru intervenne per bloccare il trio del suono. All'improvviso, durante il loro scontro, tuo padre, sotto l'effetto del segno maledetto, sentendo le mie urla di dolore provocate dai colpi che ricevevo, si risvegliò. Ma non era più lui, faticavo a riconoscerlo. Fu la rabbia accumulata alla vista di quella scena che lo fece muovere. >> Abbassò lo sguardo a terra per la prima volta, non le piaceva affatto quel ricordo, era troppo doloroso. Tuttavia Sarada doveva conoscere tutto quello che era successo nel passato dei suoi genitori, per poter comprendere meglio le cose. << Tuo padre, a una velocità mai vista prima, prese i ninja nemici e cominciò a combattere contro di loro, uno dopo l'altro. Lasciò per ultimo quello che mi aveva picchiato e che avevo tenuto bloccato fino a poco prima... >> Si fermò un attimo, indecisa su come proseguire.

Aveva avuto vari incubi per lungo tempo su quello che era accaduto durante le selezioni dei Chunin, e in particolare di quel momento nella Foresta della Morte. << Lo prese alle spalle, portando le sue braccia dietro la schiena in modo anomalo. Appoggiò il piede sulla schiena e tirò forte finché non si sentì il rumore delle ossa rompersi. >> Guardò negli occhi Sarada, preoccupata per la reazione della figlia nel pensare a una scena di tale violenza. La ragazzina aveva un'espressione indecifrabile. << Io accorsi immediatamente, non riuscendo a sopportare quel comportamento dettato dall'influsso del segno maledetto... Lo abbracciai da dietro e gli urlai di fermarsi. Il suo corpo era ricoperto di macchie nere che indicavano che il segno maledetto era attivo. Riuscii a calmarlo e dunque a disattivare il potere di quel segno. >> Fece un sorriso rassicurante alla figlia e le accarezzò la guancia per darle conforto. << Poco dopo crollò a terra senza forze. Lo scontro era ormai concluso quando Naruto si svegliò e notò che i miei capelli non erano più lunghi come prima. Inoltre il mio volto era pieno di lividi, dati dalla mia disperata strategia di bloccare a terra un avversario. >> Anche Sarada le accarezzò la guancia di rimando e si appoggiò con la testa sul suo ventre. In quel momento la donna sentì scalciare, la creatura era felice di sentire la sua sorellona vicino più del solito. << I ragazzi ci aiutarono con le ferite e Ino mi sistemò i capelli. Arrivò anche il resto della squadra di Lee per riprendersi il loro compagno e ci dirigemmo verso il luogo della Terza Prova: la torre che era al centro della Foresta delle Morte. >> Cominciò ad accarezzare la pancia gonfia che portava il suo futuro bambino.

Anche Sarada disegnava i simboli del Clan Uchiha con il dito, come a voler infondere forza al nuovo arrivo. << Sarada, appena possibile, ti insegnerò a usare il Chakra della cura in modo da poter aiutare i tuoi compagni, così come ho fatto io. >> Sarada fece un cenno d'assenso con la testa, era entusiasta di imparare nuove cose, soprattutto se era la madre a insegnargliele. Dopotutto aveva ancora molto da imparare. << Una volta arrivati alla torre eravamo pronti a scontrarci in duello uno contro uno. >> proseguì la donna. Sakura, con l'aiuto di sua figlia, si alzò. Il suo ventre gonfio la faceva davvero faticare. Questa volta era anche più difficile di quando era stata in attesa di Sarada. Il giorno dopo avrebbe dovuto fare una ecografia, una delle ultime dato che mancavano solo due mesi al parto. Non sapeva ancora il sesso del nascituro in quanto voleva scoprirlo in presenza di Sasuke. Il marito però le aveva mandato un corvo per comunicarle che sarebbe tornato solo al termine della missione per conto del Kazekage. Doveva aiutarlo con dei banditi coinvolti nel saccheggio di rotoli proibiti provenienti da vari Paesi. Anche il Raikage aveva offerto la propria collaborazione. Quest'ultimo era Darui, ormai tutti i Kage erano giovani. A causa di questi rotoli sarebbe potuta scoppiare una guerra diplomatica, dunque qualcuno doveva intervenire. Lei era molto contenta che Sasuke collaborasse con Gaara, dato i trascorsi tra i due e l'incidente del Summit di anni prima. Ora sembravano andare d'accordo. Gaara e i suoi fratelli si sentivano ancora in debito con Sakura per aver salvato Kankuro da morte certa. Ma ogni volta che si incontravano Sakura diceva loro che il suo lavoro di Ninja Medico era appunto quello di salvare la vita alle persone.

Era stato così già all'epoca e adesso continuava a farlo. Al contrario il marito, anni prima, in nome della sua vendetta, aveva tolto molte vite. Arrivata in cucina pian piano preparò un po' di thè e dei biscotti. Al suo fianco aveva Sarada che l'aiutava con molte faccende ora che era incinta. << Mamma, mi puoi dire che tipo di incontri avete avuto tu e papà? Adesso nessuno osa sfidarvi, data la vostra potenza siete temuti in tutte le Cinque grandi Terre. >> Adorava sua figlia, soprattutto per la sua intelligenza quasi al livello dei Nara. Chissà di chi si sarebbe innamorata tra qualche tempo... Alla sue età aveva avuto occhi solo per Sasuke, dunque era ora che anche Sarada cominciasse a guardarsi in giro. Di sicuro, appena il padre sarebbe ritornato a casa, le avrebbe chiesto chi ronzasse intorno alla sua bambina. Se fosse stato per Sasuke avrebbe spaventato con il potere dei suoi occhi chiunque ci avesse provato. Una volta che il tè fu pronto, Sakura riprese a narrare. << Per nostra fortuna le squadre di Konoha erano riuscite a passare tutte quante alla Terza Prova, dato che conoscevano bene la Foresta della Morte. >> Si mise seduta sul divano e Sarada arrivò con i cuscini, posizionandoli vicino alla madre. Poi anche lei prese posto, accoccolandosi tra le braccia della madre come quando era piccola e veniva presa in giro per la sua fronte larga, ereditata dalla mamma. Era sempre stata caratterialmente forte e per questo rispondeva a tono a tutto quello che le dicevano.
Essendo molto forte fin da bambina, anche le altre ragazzine avevano molta paura di subire una sconfitta da lei. << Entrati in un grande salone ci trovammo di fronte alle autorità di Konoha, dal Terzo Hokage ai maestri che accompagnavano le proprie squadre. Ma tra loro era nascosto Orochimaru, anche se nessuno lo sapeva. >> Conosceva bene i sentimenti provati nel raggiungere un importante traguardo e voleva tanto che Sarada un giorno provasse la medesima sensazione e non dimenticasse la fatica e l'impegno spesi per arrivare al proprio traguardo. Sakura prese una tazza di thé e bevette un po' del suo contenuto, mentre Sarada addentava uno dei biscotti che aveva fatto con la madre. Era soddisfatta, erano buoni e non capiva perché il padre odiasse le cose troppo dolci. Beh meglio per lei, ne avrebbe avuti di più da mangiare. << L'Hokage, dopo il suo discorso, diede inizio al torneo ad eliminazione: era uno scontro uno contro uno e gli sfidanti venivano scelti con un sorteggio meccanico, quindi era tutto casuale. >> Sorrise per quel bel ricordo, anche se un po' spaventoso per quello che era successo in alcuni di quegli incontri, dato che molti di loro erano finiti in ospedale.
Chiaramente con il sorteggio alcuni erano stati più fortunati di altri. Appoggiò la tazza ormai vuota sul tavolino che aveva di fronte a sè. << I primi a sfidarsi furono tuo padre Sasuke contro Yoroi, un infiltrato e alleato di Kabuto, che si spacciava per Genin della Foglia. Capimmo solo successivamente che venivano dal Villaggio del Suono. >> A quelle parole Sarada si interessò maggiormente dell'accaduto e si avvicinò ancora di più alla madre. << All'inizio sembrava un incontro davvero facile, ma poi il suo avversario si dimostrò molto tenace e tuo padre quindi fu costretto ad usare lo Sharingan. Tuttavia, appena lo attivò, il segno maledetto di Orochimaru si fece sentire e faticò molto per vincere. Alla fine però l'aveva spuntata lui. >> Sarada rimase davvero stranita da quel racconto.
La madre le accarezzò la guancia. << Dopo l'incontro perse i sensi. Il maestro Kakashi lo portò in ospedale dopo aver applicato un sigillo per limitare il potere del segno maledetto, impedendo che prendesse il sopravvento su di lui. Gli incontri proseguirono. >> Ripensandoci bene in quegli incontri molti avevano dimostrato rinnovata forza, altri il coraggio di andare avanti per rafforzarsi. << Io incontrai per il mio scontro Ino. Fin da subito abbiamo combattuto facendo sul serio. Da una parte io ero stanca per il combattimento avuto poco prima contro gli aggressori del Villaggio del Suono, mentre lei non era abbastanza forte per tenermi testa. Pensa che neutralizzai il suo capovolgimento spirituale! >> A quelle parole Sarada sorrise, sapeva che la madre era la più forte della sua generazione, ma anche mentalmente non era da meno, dato che il clan Yamanaka era uno dei migliori per il controllo del corpo e della mente.




NdA: Nuovo capitolo, spero che vi piaccia. Sono un po' noiosi e mi dispiace, ma la storia è un po' lunghetta :) Seguo i fatti principali della coppia SasuxSaku, ma appena possibile cercherò di vivacizzare un po'. Kiss a tutti voi che seguite ^-^ Grazie mille!

Prossimo capitolo... Capitolo 2 : Sasuke Vs Gaara

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Sasuke Vs Gaara ***


Capitolo 2 : Sasuke Vs Gaara


Sarada aveva preso un vecchio album di foto, le cui fotografie erano state raccolte dalla madre molti anni prima. Gran parte di queste erano state scattate su iniziativa del maestro Kakashi, a cui piaceva molto farle a ogni buona occasione. Anche quando il team 7 era entrato nella torre avevano fatto una foto. Ora che la guardava, si rese conto che loro tre erano molto cambiati, mentre il maestro era rimasto sempre il solito, bravo e buono con tutti quanti. << Ma dato la mia stanchezza e il fatto che Ino avesse finito il Chakra, l'unico risultato fu un pareggio. Dopo il nostro incontro ce ne fu un altro tra donne: Tenten e Temari. Temari vinse con molta facilità grazie alla sua tecnica. >> Si ricordò le lacrime di Tenten per la sconfitta e poi anche quelle che aveva versato per il suo compagno Lee. Poverino, quello che gli era capitato aveva scatenato attimi di paura che non si potevano scordare facilmente. << Una volta finiti gli incontri, solo otto dei concorrenti passarono al turno successivo. Noi andammo subito a vedere come stava tuo padre, ma era ancora svenuto e sotto sedazione, quindi ci avrebbe messo parecchio per riprendersi. >> continuò a raccontare. Il problema era stato inoltre il suo orgoglio, il quale non aveva aiutato in una situazione così complicata. << Una settimana dopo la fine degli incontri iniziò il torneo degli aspiranti Chunin. L'arbitro assegnato fu Genma Shiranui, un tipo molto affascinate, intelligente e invidiato da molti ninja, dato che era popolarissimo tra le donne. >> Era anche vero che, nonostante fossero passati diversi anni, quando lo incontrava per strada tutte si giravano a guardarlo. Infatti anche adesso era un bell'uomo, ma nessuno era bello quanto Sasuke. << Il primo incontro fu tra Naruto e Neji, che si rivelò un bellissimo scontro. Tutti pensavano e puntavano sulla vittoria facile di Neji, essendo discendente di uno dei clan più potenti di Konoha dopo il Clan Uchiha e Senju, anche se ormai erano rimaste poche persone tra i membri. >> Sakura si intristì un poco nel pensare che la sua maestra Tsunade era forse l'ultima del Clan Senju.

Non aveva mai chiesto nulla sulla famiglia della sua maestra, ma si ricordava che a volte l'aveva trovata molto sola in ufficio e a volte piangeva di questa cosa. Nessuno meriterebbe di essere solo in questo mondo, neanche il peggior nemico. Erano questi i pensieri che in passato l'avevano accompagnata mentre aveva cercato di salvare Sasuke dal vortice della vendetta, che contaminava e logorava tutto quello che gli si avvicinava. La ragazza guardava con curiosità la madre e aspettava di sapere l'esito dello scontro. << Mamma, ma che cosa ha fatto cambiare idea agli spettatori? So che Neji, essendo uno Hyuuga, ha un'abilità innata molto più sviluppata della nostra, nel campo visivo quindi dovrebbe riuscire a percepire meglio di qualsiasi altro l'andare degli scontri. >> Sakura rimase stupita dal sapere della figlia, si vedeva che studiava i suoi appunti. << Sì, hai ragione Sarada, ma non aveva fatto i conti con l'imprevedibilità di Naruto e le idee bizzarre di combattimento che aveva all'epoca. Quindi vinse usando uno stratagemma che ci aveva insegnato Kakashi-sensei. >> Rideva a pensare a cosa aveva insegnato loro l'ex maestro, a quei tempi erano solo ragazzini. Tra le lamentele di Naruto che chiedeva di imparare cose più serie, i silenzi di Sasuke che stava sempre in disparte, e lei eterna innamorata che cercava di migliorare in tutto per apparire più brava agli occhi del compagno, gli allenamenti duri avevano portato a dei miglioramenti su tutte le loro capacità di ninja e l'avevano resa una donna forte e determinata. << Aveva scavato un nascondiglio sotterraneo con l'utilizzo di una copia, un tunnel dove si era nascosto. Al momento giusto si era scambiato con la copia e aveva colpito Neji di sorpresa nel punto meno prevedibile, sotto i suoi piedi. >> Sarada era davvero sorpresa di scoprire come il loro Hokage aveva vinto, era un modo davvero strano. Si misero a ridere forte, pensando al fatto che adesso lui fosse in ufficio e che tra poco la ex moglie malgrado quello che era successo gli avrebbe portato il pranzo-merenda.

Naturalmente Sakura aveva assistito anche al bellissimo incontro che aveva avuto la figlia per gli esami dei Chunin. La ragazzina aveva ereditato le capacità del padre e dello zio nel lancio di shuriken e kunai. << Dopo di loro, ci fu l'incontro tra Temari e Shikamaru. Data la bravura del Nara e la potenza all'epoca di Temari, lo scontro durò un bel po', ma per svogliatezza Shikamaru si ritirò lasciando la vittoria alla sua futura moglie. >> Sorrise ricordando quell'incontro, da una parte c'era Chōji che si abbuffava di patatine molto velocemente durante lo scontro e dall'altra Ino che urlava per fare il tifo. << Poi toccò a Shino e Kankuro, ma quest'ultimo si ritirò per tenere nascoste le abilità della sua marionetta Karasu. >> Eh sì, dopo quell'incontro era arrivato quello più importante. Aveva dovuto aspettare per l'incontro tra i due più potenti partecipanti. << Di lì a poco si affrontarono Sasuke e Gaara, i due più temuti all'epoca, di fonte a tutti quanti. >> Sarada già sapeva che il padre alla sua età era stato molto forte, ma nessuno immaginava quanto lei lo fosse di più. << Lo sconto iniziò, ma Gaara con la sua sabbia riusciva sempre a bloccare gli attacchi di tuo padre, il quale però non mollava. Dopo una serie di attacchi, un rumore dal muro a sud dell'arena fece alzare tutti quanti dal proprio posto. >> Quei ricordi erano molto concitati e frettolosi. << L'alleanza tra il Villaggio del Suono e quello della Sabbia aveva dato inizio all'attacco di Konoha. Tutti erano in stato di allerta. >> La ragazza era molto presa dal racconto e strinse la mano della mamma. Ricordava benissimo cosa era successo. << Io utilizzai la tecnica del rilascio, dato che i nemici avevano fatto addormentare molte persone, tranne i maestri Gai, Kakashi, Kurenai e Asuma. Io, insieme a Shikamaru ed altri, siamo riusciti a capire quello che stava accadendo. Ehm... tranne Naruto, che dormiva... Dopo averlo svegliato, il maestro Kakashi ci ha assegnato la prima missione di livello S, ovvero bloccare Gaara e la sua squadra. >> Gli occhi di Sarada si aprirono di più dallo stupore, non si era immaginata un simile risvolto della situazione.

Non le piaceva molto la situazione che si era creata, ma doveva raccontare tutto alla figlia. << Insieme a noi, si unirono anche Kiba e Akamaru, dato il loro grande fiuto. Man mano che ci facevamo più vicini, abbiamo incontrato nemici sempre più pericolosi. Shikamaru e Asuma affrontarono una decina di ninja nemici. >> Ora che ricordava, osservò che quella volta Shikamaru se l'era vista davvero brutta, e non solo quella volta ad essere onesti. "Quella sensazione strana che avevo provato all'epoca non si è mai dissolta del tutto, fino ad adesso. Che strano, sarà la mia immaginazione." pensò la donna, scuotendo piano la testa. << Poi incontrammo Kankuro sulla nostra strada, ma ci aiutò Shino per fortuna. Arrivati abbastanza lontani da Konoha , trovammo Gaara che mandò via Temari e si girò verso di noi pronto a combattere. Era per metà trasformato nel suo cercoterio della Sabbia. >> Il ricordo di quegli occhi l'aveva tormentata per parecchie notti. << Attaccò subito Sasuke con una raffica di shuriken di sabbia, che lui schivò facilmente. Con l'aumentare del ritmo dello scontro, salì anche il livello di forza e di difficoltà. L'unico modo era aiutarci e coprirci le spalle a vicenda. Poi... >> fece una breve pausa. Il momento che stava per descrivere era molto forte, sperava di non fare cavolate nel raccontarlo alla figlia. Tuttavia Sarada doveva sapere, era abbastanza grande per capire le cose successe nel passato. << La situazione si complicò quando Gaara aumentò la sua potenza grazie al cercoterio. Tuo padre si ritrovò in difficoltà per la prima volta, così io mi misi davanti a lui per proteggerlo da un attacco di Gaara. La sabbia mi circondò. Sono stata sbattuta e bloccata contro il tronco di un albero. >> Per la prima volta dopo tanto tempo aveva avuto paura non per se stessa, ma per Sasuke. Aveva temuto che gli potesse accadere qualcosa di grave. << Ma poi in nostro aiuto arrivò Naruto che allontanò Gaara da noi. In questo modo tuo padre mi ha potuto aiutare a liberarmi dalla sabbia. Intanto Naruto continuò a combattere contro Gaara in uno scontro avvincente. >> Era da lì che era iniziato qualcosa che andava oltre l'amicizia tra loro due. Il destino avrebbe unito Naruto e Gaara in un modo o nell'altro.


N.A: Eccomi qui e scusate se è corto, perché l'ho fatto apposta ;) Spero che sia venuto bene e si capiscano i sentimenti di entrambe ^-^ Alla prossima, con l'aggiornamento di un'altra storia :* Se volete lasciare un commento mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate di questa storia. Grazie mille alla splendida Matisse91 :* per le magnifiche recensioni che lascia e che mi dà la forza di portare avanti questa storia. Spero di arrivare quanto prima al vero racconto ^_^ E un grazie ai lettori silenziosi, che se volessero lasciare qualcosa sono liberi di farlo tranquillamente. :)

Kiss da eco89 ^-^

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