Il centurione stellare

di BlazingStarR3D
(/viewuser.php?uid=896536)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: L'elmo proveniente dalle stelle ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Lotta per l'elmetto ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 : Istinti animali ***



Capitolo 1
*** Prologo: L'elmo proveniente dalle stelle ***


Foresta di Arbor CityH.10.45 10 Aprile 2017.
Una splendida notte stellata in una grande foresta americana come tante, tranne per un ragazzino di circa sedici anni: magro,capelli corvini un poco curvi; il quale stava guardando da un telescopio le stelle su una collina.

"Che gran bella nottata, nessuna luce che disturba solo il cielo stellato è come se non ci fossi che io!"

Il ragazzo si chiamava Andrea Alvarez, ed era di origini italo-spagnole ed i suoi genitori gestivano la pizzaria :"Seneor Pizzaro"; il ragazzo adorava uscire di casa ed andare in bici fino alla foresta per ammirare le stelle con

il telescopio di Juan, suo fratello maggiore.

Il giovane stava guardando la volta celeste quando si accorse di un corpo che precipitava verso il suolo a gran velocità.

"Che cos'è? Una meteora?"disse guardando dallo strumento.

"Un attimo... si dirige qui vicino, troppo vicino...Madre de Dios, stà arrivando verso di me!"urlò spaventato prendendo il telescopio e buttandosi giù dalla collina schivando l'impatto della meteora.
"Oh Dio potentissimo! Quel coso mi schiacciava! Ma precisamente cos'era quel coso?"disse vedendo il cratere creato da quello che era un elmo incrostato di fango e sporco, di colore blu scuro con una stella d'oro in mezzo.

"Wow! Che figata pazzesca!" disse levando dello sporco dalla stella "E' da pulire ma dopo sarà un gran pezzo, chi sà di chi era: un guerriro, un gladiatore o un re di un altro pianeta?"disse continuando a pulire l'elmo con la manica prima di prepararsi a tornare a casa in bici.

"Appena l'Hermano lo vedrà ne sarà invidioso!"disse salendo in sella alla bici saltando da una collina come una rampa per prendere velocità.

Dopo un quarto d'ora ritornò alla pizzeria dei genitori e sistemò la bicicletta sul palo della luce aprendo una porticina accanto al locale di colore verde chiaro, appena entrato c'era una sola luce accesa in casa, quella della camera di suo fratello maggiore.

"Sei tornato Hermalito?"chiese un ragazzo alto, con i capelli castani sparati  verso l'alto parlando al fratello.

"Sì! Ed ho trovato una cosa assurda, guarda!"disse mentre prendeva dallo zaino l'elmetto trovato nel cratere in maniera entusiasta.

"Che ne pensi è o non è davvero rotundo?!?(TRAD: strepitoso)"disse indicando l'elmo con le braccia aperte.

"Oh sì... muy rotundo...dove l'hai trovato?"chiese esaminadolo minuziosamente tenendolo in mano.

"L'ho trovato in un cratere, è sceso come una meteora verso di me, ho fatto in tempo ad evitarlo proprio per un soffio!" 
disse prendendolo dalle mani del fratello maggiore.

"Beh io vado a dormire, notte!"disse  alzandosi dal computer.

"Notte Hermano! Io passo un pò di tempo a fare un giro in bici fuori, mezz'ora e torno."disse continuando a guardare l'elmo.

"Ok *YAWN* non fare tardi!"disse sbadigliando mentre saliva le scale.

Il ragazzo stava fuori sempre con l'elmo in mano e si domandava a chi fosse mai appertenuto e se fosse ancora in vivo e se lo avesse mai rivoluto.

"Chissà se mi stà..."disse mentre portava l'elmo sulla testa.

Ma ad un tratto il ragazzo veniva avvolto da una luce bianca forte ed intensa, questo bagliore lo avvolgelva e lo riscaldava e sentiva il casco stringersi su di lui e sul corpo si formava un qualcosa...una sorta d'armatura: dalle spalline d'oro, gli stivali dorati con la punta in rilievo e dei guantoni sempre dorati con un punto luminosi blu sui palmi e avambracci il tutto era poggiato con una tuta blu scuro.

"Cosa stà succedendo? Che cos'è questo vestito che ho addosso!"disse guardandosi le mani che brillavano di una strana energia bluastra.

"Ok! Calma...se mi tolgo l'elmo magari ritorna tutto come prima!"disse cercando di levarsi l'elmo al quale si erano accese le linee di decoro con la stessa energia delle mani.
"Dai che puo succedere di..."disse guardando il cielo"Peggiooooooooooo!"continuò mentre schizzò sù nel cielo a velocità assurda.
CONTINUA...
Angolo Autore

Ok ragazzi, spero che il primo capitolo de "Il centurione stellare" vi sia piaciuto, chi legge fumetti avrà visto una omiglianza con Nova il personaggio marvel, ma altre ispirazioni saranno molte serie animate quali :Ben 10, Steven Universe, cosmo Marvel ed altre cose ancora.
Ovviamente critiche sempre ben accette e se trovate errori segnalatemeli così che io possa corregerli ora vi saluto e vi aspetto al prossimo capitolo della storia che uscirà approssivamente il 19 Giugno.
Ciao! 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1: Lotta per l'elmetto ***


A.U: Avevo detto 19 Giugno?Sì l'avevo detto, ma ho avuto il getto dello scrittore e mi sono buttato e ho finito il capitolo in due o tre giorni.
Detto ciò vi auguro buona lettura e ci vediamo a fine storia con annuncio importante

 

Cieli di Arbor City H: 11:20 PM


"Qualcuno mi fermi! Vi scongiuro!"urlò il ragazzo mentra volava da più di dieci minuti senza controllo.

"Oddio, stò per vomitare! Devo fermarmi, fermati!"e di scatto si fermò gallegiando nel cielo in maniera calma.

"Ok ora sono fermo, bene! Ora andiamo avanti piano piano..."disse muovendosi in avanti sorvolando la città.

"Non riesco a crederci; s-stò volando? Non è così male anzi, è divertente!" disse con le braccia distese mentre aumentava la velocità di volo prima che la sua attenzione venisse attirata da un oggetto volante che si dirigeva verso la foresta.

"Prima un elmetto dallo spazio ed ora una vera e propria astronave, oggi è il mio giorno strano! Aspetta, è atterrato vino al luogo dove ho trovato l'elmo.

Non è sicuramente una coincidenza, chiunque ci sia dentro lo stà cercando meglio atterrare e vedere di nascosto."disse mentre si nascondeva dietro l'albero aspettando che qualuno o qualcosa uscisse dal veicolo, non aspettò molto prima che si aprisse la prote dalla quale uscì una rampa e poi qualcosa uscì, un essere dalla fisionomia simile a quella di un essere umano: una testa piccola rispetto all'enorme busto, due braccia enormi e massiccie e due gambe alte  e muscolose.

Qualunque cosa fosse era ricoperta da una specie di armatura di colore principalmente nero con le parti di bicipiti, addome e coscie di un colore viola.
L'alieno o il cyborg(non era sicuro di che cosa fosse) si portò l'avambraccio davanti alla faccia e schiacciò dei bottoni sul guantone che aveva l'area di un computer vero e proprio e iniziò a muoversi verso il terreno.

"Rimanga qui e non esca! Non sappiamo se l'aria della terra è velonosa, torno subito!"disse una voce imponente chiusa da un casco che ricordava un secchio di latta ma con tre occhi disposti a triangolo di colore viola.

Andrea stava lì a guardare lo straniero avvicinarsi alla collina con il cratere del elmo.
"Con chi starà parlando? Meglio seguirlo da distanza di sicurezza, non credo sia il legittimo proprietario del elmo..."disse tra sè e sè librandosi in volo per non farsi vedere dal colosso alieno.

"E' sparito...sicuramente l'avrà preso un terreste ignorandone il vero potere, devo recuperarlo in fretta!"disse premendo l'avambraccio il quale fece diventare blu gli occhi della maschera"Un terrestre poco sveglio per tornare qui..."detto questo si voltò di scatto verso di Andrea sparando un gancio dal polso che lo afferrò dalla vita e lo portò appresso a lui con forza per afferargli la testa.

"Come hai fatto? Io ero dietro di te!?"disse sul via del soffocare per via della manona con sole tre dita strette sulla testa.

"Chi l'avrebbe mai immaginato che il primo elmo dei centurioni stellari sarebbe finito nelle mani di un bambino terrestre..."disse guardandolo con la testa inclinata.

"I centu... cosa? Fratello, non sò di che parli!"

"E' ovvio che tu non lo sappia, sei solo un moccioso terrestre, dammi l'elmo immediatamente prima che te lo stacchi."disse indicandolo.

"Prendilo con le tue forze"urlò volando a massima velocità scappando dalla presa del colosso.

"Vuoi soffrire allora... bene!"disse premendo un altra volta l'avambraccio facendo uscire un Jet pack per spiccare il volo e stare dietro al bersaglio.
"Ti avevo dato la possibilità di arrendarti,"disse prendendo la mira d'avanti"ma sei stato stupido."disse preparandosi a colpirlo.

Il ragazo accelerò e riusì a trovare un posto per nascondersi e riposare ma sapeva che il suo inseguitore l'avrebbe ritrovato era questione di tempo.
"*Anf-Anf*Sono troppo stanco, devo pensare a come scappare, non posso di certo tornare in città potrebbe fare male a qualcuno." disse poggiandosi le mani su un albero
"Che rabbia!"ulrò tirando un pugno che spezzò il tronco in due parti cosa che fece sorridere il ragazzo.

 Intanto il suo avversario stava settaciando l'area con lo stesso metodo di prima.


"Il radar per energia rileva delle traccie minime vicino a quella pozza d'acqua sembra che abbia imparato ad abbassare la sua energia. 
Più lo indossa più impara i trucchi dei centurioni, devo trovarlo immediatamente!"disse planando verso il lago ed esaminado un albero spaccato in due.

"E' stato qui di sicuro ed ha appena imparato che ha una forza superiore di un essere umano comune"disse tenedo dei pezzi di legno spezzati
Senza nemmeno il tempo di girarsi l'alieno venne preso dal ragazzo che volava a massima velocità.

"Oh sì che ho imparato"disse mentre lo spediva contro una montagna.

L'alieno si riprese dopo poce ed estrasse dai polsi due lame simili, a diamante, di colore blu e si scaglò conntro il ragazzino volante.

"Sai terrestre, meriti il mio rispetto, non tutti imparano così in fretta ad usare l'elmo dei centurioni stellari sei un degno avversario!"detto ciò si scagliò contro il ragazzo il quale continuava a parare i colpi in maniera agile  e repentina rispondendo con un gancio che fece volare via l'elmo al essere spaziale rivelando coì le sembianze del viso:
Aveva la pelle dello stesso colore delle lame con cui attacava, occhi gialli e spigolosi senza puppila e sembrava un cristallo vivente.

"Ok...non sei un Cyborg questo è certo, ma cosa sei?"domandò il ragazzo schivando un fendente che l'avrebbe decapitato.

"Mi chiamo Spexrta e sono un Crystalax di Nettuno e devo prendere quel elmo."disse guardandolo fisso negli occhi del casco di colore bianco sfumato sul celeste.

"Perchè?"disse l'umano

"E' la mia missione! Non devo dirti di più."disse in maniera stoica sparandone una delle lame come un aculeo la quale venne distrutta da un proiettile laser

"Oh no... è 7! Ragazzo scappa!"ordinò l'essere di cristallo.

"Perchè, e poi chi è sette?"domandò confuso il ragazzo.

"7 è un cacciatore di taglie alieno: un cyborg, e lavora per una persona che vuole l'elmo che stai indossando più di quanto lo voglia io"

"Ti aiuterò a fermarlo allora se lo vuole più di te allora è una cosa seria!"disse alzandosi in volo"In due possiamo batterlo".

"Prima però devo fare una cosa"disse attivando una comunicazione con la sua nave"Vostra altezza attivi subito i protocolli di sicurezza della nave, sette potrebbe trovarla".

"Mi dispace, vostra altezza non può rispondere al momento"disse una voce meccanica e gracchiante.

"7! CHE LE HAI FATTO?"

"Niente...per ora! Se la vuoi di un pezzo intero portami l'elmo alla cascata hai 2 ore terrestri per toglierlo al moccioso!"intimò la voce del cyborg.
"
Ragazzo ora ho bisogno del elmo ora più che mai! Ti prego di darmelo, mi inginocchio a te!"disse inginocchandosi di fronte al ragazzo.

"Ok...ma chi è stato rapito?"chiese il ragazzo.

"La principessa del pianeta Xynre : Amalia di Sparxle, l'avevo portata qui per via di un suo capricco voleva vedere il vostro pianeta.Non l'avrei dovuta mai portare qui..."disse guardando a terra.
"Ok ti aiuterò a salvarla e forse ho un piano per aiutarla, devo fare una cosa in due ore, seguimi!"disse volando verso la città.

"Dove andiamo?"chiese l'essere di cristallo

"Da mio fratello,ci potrà aiutare."disse il ragazzo.

CASA DEI ALVAREZ (Camera di Juan)  ore: 00:20

I due andarano in città  e riuscirono ad entrare in camera del fratello senza farsi notare.

"Hey, Hermano...svegliati, svegliati Juan!"disse tirandogli uno schaiffo sulle guancie.

"Hermanito!? Che ci fai qui"disse rimanendo girato nel letto.

"Svegliati e girati!"urlò dandogli un ceffone.

"Ok Andrea ora sei finito!"disse alzandosi e notando il vestito del fratello minore e del energumeno alieno accanto a lui.

"Andrea..."chiese il fratello maggiore in maniera composta come se non fosse successo nulla.

"Sì?"rispose lui naturalmente.

"SPIEGAMI CHE DIANTRE SUCCEDE!(it=Diamine)" urlò il fratello maggiore
DOPO L'OVVIA SPIEGAZIONE

"Oh dio... io- io non riesco a crederci! Questo è da fantascienza se non vedessi davanti a me l'alieno di cristallo corazzato!"disse indicando Spexrta.

"Allora, sai come aiutarmi o no?"domandò l'alieno

"Forse... venite in con me, andiamo al garage!"disse mettendosi la giacca e le pantofole.

Juan aveva un garage dove riparava auto e moto  e di solto si dedicava a costruire e venderle insieme a Mackie un suo amico.

"Forza! Abbiamo ancore un'ora e trenta minuti prima dello scambio."disse aprendo la saracinesca del garage esortando i due ad entrare.

"Cos'è questo posto? Ripparate le armi qui?"chiese incuriosito l'alieno

"Non proprio... ripariamo le auto"aggiunse il ragazzo.

"Cosa sono queste "auto"di cui parli?"disse voltandosi verso il dicianovenne

"Le usiamo per muoverci in giro come voi con le vostre astronavi"disse mettendo il giubboto sopra il manubrio di una motocicletta in riparazione.

"Strano, non avevo mai visto veicoli del genere nello spazio...diventano invisibili!"disse sbalordito il nettuniano.


"Lascia stare, pensiamo alle cose importanti!"disse mentre prendeva delle vecchie parti di carrozzerie.

"Andrea vieni qui mi serve avere un modello preciso del elmo"disse mettendosi la maschera da saldatore sulla faccia. 

CASCATA DI ARBOR CITY ORE 01:50 PM.

"Dieci minuti altezza...se il suo lacchè non si presenta lei morirà"disseguardando una ragazzina dai capelli lunghi e biondi chiari con un fisico snello e un abito blu corto.

"Verrà! E te ne pentirai amaramente!"urlò la ragazza al rapitore.

"Staremo a vedere..."disse seduto su una roccia lucidandosi le armi.

Il silenzio fù interroto dalla guardia della principessa con Juan al suo seguito con in mano l'elmo
"7! Sono qui, ed ho l'elmo! Avvicinati e consegna la ragazza al terrestre ed io ti darò l'elmo!"disse prendendo il desiderato oggetto dalle mani di Juan.

"Cosa credi che sia stupido! Tu vieni qui o la piccola dormirà eternamente!"disse con una pistola puntata sulla tempia della ragazza.
Al Nettuniano non restava che accetare il patto ed iniziò ad avvicinarsi al cacciatore di taglie cybernetico insieme al umano.

"Se ne accorgerà?"disse sussurando l'essere di cristallo con tono agitato.

"Non subito...fidati di me comunque"disse avanzando.

Ormai i quattro erano davanti ed iniziarono lo scambio.

"Sai, hai un bel cagnolino!"disse con tono divertito 7 parlando del giovane terrestre.

"Cállate lámpara violeta!(Stai zitto lampada violetta!)"disse aggressivamente il ragazzo nella sua lingua riferendosi all'armatura che indossava il Cyborg prima di prendere la ragazzina.


"Ora dammi l'elmo..."disse tendendo la mano con le dita affilate e argentee.

Detto questo prese la busta ed ammirò il suo obbiettivo da vicino con un aria soddisfatta(difficile dirlo quando non puoi vedere la faccia e la voce distorta).

"Splendido! Davvero magnifico, un elmo, NO, il primo degli elmi dei centurioni spaziali è in mano mia con questo avrò così tanto denaro da dire addio a tutto questo univero!"disse stringendo il casco con le unghie perforandoloper la troppa forza.
"Ma cosa!?Non è possibile, questo elmo è falso!"disse guardando Spextra in maniera aggressiva capendo l'imbroglio subito puntandogli contro un cannone uscitogli dall'avambraccio.
"Dov'è quello vero! Parla hai tre secondi: 3....2....1!"disse mentre stava per sparare prima di essere colpito da un raggio di energia bluastra il quale lo fece cadere nel lago sotostante.

"Questo è lo zero testa di lattina."disse sorridendo Andrea uscendo mentre volava sopra al cacciatore usciva dall'acqua vedendo il ragazzino sopra di lui.

"Quindi tu hai l'elmo qundi ora te lo dovrò strappere dal tuo corpo freddo e privo di vita."

"Vieni a prenderlo allora."scherzò ancora in volo prima di inizare a fuggire dal cacciattore che si librò in volo con il suo equipaggiamento tecnologico sparandogli addosso dei missili a ricerca.

"Ora sei mio nanerottolo!"esultò credendo di aver vinto, cosa che fù smentita ebbene ricevette un pugno da Andrea dritto sulla maschera che si ruppè rivelando una faccia con tre occhi blu simili ad un rettile ma totlamente neri e una pella quasi cadaverica.

"Wow! Sei bruttissimo, ci credo che non toglievi mai il casco!"disse fermandosi.

"Sei morto maledetto moccioso!"disse buttandosi sopra il malcapitato e trascinandolo vicino ad una tenda con una coppia intenta a riprendere la fauna locale.

"Dio che figata, sono due alieni che si picchiano!"disse il ragazzo alla sua fidanzata.

"Arold scappiamo!"disse lei terrorizata mentre 7 provava a usare un coltello su Andrea il quale lo respinse su un albero usando la sua energia.

"Non se ne parla! Così diventiamo ricchi bella."aggiunse lui.

7 si rialzò in fretta dalla batosta e decise di passare ad altro ed estrasse delle pistole laser dalle coscie e le puntò sui due campeggiatori.

"Vediamo quanto tieni a queste scimmie vestite!"disse premendo il grilletto.

Andrea si gettò per prendere il colpo sicuramente mortale per i civili ma solo un dolorino per lui quasi come una pallonata nello stomaco.

"Andate, io lo terrò impegnato!"disse prendendo la borsa della ragazza.

"Grazie, ma tu chi sei?"disse lei vedendolo in maniera sorpresa.

"Mi chiamo....Star, Star Centurion e giuro che impedirò a questo tipo di farvi male!"disse accenando un sorrisetto prima di sparare due colpi d'energia verso il nemico facendo cadere le pistole per poi gettarsi senza pietà sul nemico per mandarlo contro una montagna.

"Sei testardo!"disse prendendo un cubo che si trasformò in una sorta di bazooka per colpire il ragazzo ma venne colpito da un raggio d'energia che lo fece svenire.

"Tutto bene Andrea?"chiese l'alieno con di Nettuno.

"Bene...ma dov'eri prima quando mi stava pestando!"disse alzando le braccia al cielo in maniera isterica.

"Avevo da vedere se la principessa era al sicuro, e sono contento che tuo fratello l'abbia aiutata e comunque te la sei cavata bene"disse mettendo una mano sulla spalla sorridendo al ragazzino, mentre i due si guardavano Juan e la principessa li raggiunse

"Spexrta!"disse saltando addosso al gigante abbraccaindolo.

"Tutto bene signorina?"disse ricambiando l'abbraccio.

"Benissimo, ero in pensiero per te, mi hai lasciato con questo strano ma simpatico terrestre!"disse lasciando la morsa e indicando il fratello maggiore.

"Un grazie vero per il simpatico ed uno ironico per lo strano..."disse mettendosi le mani nelle tasche del giubbotto"Ehy, dov'è la lattina aliena?"disse indicando dov'era atterato il cacciattore di taglie e dopo si sentì un enorme esplosione dove c'era l'astronave.

"La nostra nave!"urlò la ragazzina correndo verso il luogo del boato vedendo che al posto della nave c'era solo un cratere con dei pezzi meccanici e sopra una montagna 7 che rideva trionfante.

"Buona vacanza my lady! Divertitevi su una palla di fango regredità! AHAHAHAHHA!"urlò con tono ironicamente spiccando il volo verso lo spazio per andare chissà dove.

La ragazzà si chinò ed iniziò a piangere perchè sapeva che non avrebbe mai più potuto rivedere la sua gente.

"Mi dispiace..."disse Andrea avvicinandosi a lei la quale nello sconforto si gettò su di lui a piangere venendo coperta delle sue braccia.

"Ci vorrano anni per ricostruirla con questa tecnologia, sua maestà... mi rincresce molto."disse chinado la testa come se fosse colpa sua.

"Però ora mi chiedio una cosa...chi lo mandava quello?"disse Juan guardando il cielo.

SPAZIO  NAVE DA GUERRA DARK CHIMERA.

"Mio signore, 7 è tornato dalla sua missione."disse una voce cupa e graffiata verso un enorme figura col cappuccio nero seduto sul trono della quale era possibile scorgere solo delle mani con quattro dita artigliate la quale tichettava sul trono in maniera nervosa con l'altra mano che reggeva il corpo in maniera annoiato o seccata.

"E come è stato?"disse la voce metallica e flebile.

"Infruttuosa..."disse per riprendere prima che il suo capo si alzasse per ucciderlo"ma non riusciranno più a tornare su Sparxle e l'elmo è in mano ad un terrestre non sarà difficile."

"Spero vivamente per te..."disse la figura la voce cupa parlando per il suo signore.

A.U2:Con questo voglio annunciare un'altra serie di storie, dedicate all'universo DC, il DCSU(DC fiction universe) tutte collegate tra di loro in un modo o nell'altro la prima sarà dedicata alla Suicide Squad ed è quasi finita manca davvero poco.
E chiunque stesse aspettando la continuazione di Pokemon arriverà ma più tardi purtroppo dati problemi tecnici.
Ovviamente critiche sempre ben accette.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 : Istinti animali ***


Foresta di Arbor City 
"Ed ora cosa faremo? Come torneremo a casa?"disse lei continuando a piangere nelle braccia del ragazzo il quale guardava la ragazza con pietà perchè non sarebbe mai più tornata a casa con la sua famiglia.

"Perchè... non state a casa nostra? Fino a nave riparata"

"Cosa?"disse la guardia del corpo confusa.

"Cosa!?"urlò il fratello agitato per ciò che aveva sentito dal fratello minore.

"Grazie!"disse la principessa stringendolo tra le braccia.

"Andrea... vieni qui due secondini per favore"disse portandolo dietro agli alberi.
 "Scusate principessa, io e il  centurione torniamo subito!"disse sorridendo in maniera quasi maniacale"sei diventato scemo? Ok la gentilezza, ok la compassione ma come diciamo a mà e pà che dobbiamo ospitare una principessa aliena ed una guardia del corpo armata da testa e piedi!"disse agitando le braccie rimproverando il fratello ancora con il costume"E TOGLITI QUEL SECCHIO DALLA TESTA!"
"Non sò come!"disse smettendo di volare e ritornando con i vestiti che aveva prima"Forse così..."disse in maniera ironica guardando il fratello.
"Ora l'altro problema: i nostri ospiti! Dì a loro che non è possibile"disse indicando i due alieni mentre stavano cercando qualche pezzo salvo dai detriti.
"Non potremmo spiegarlo a mamma e papà?"disse il giovane.
"Oh sì dai! Chiamiamoli, vedrai che non saranno più nella dannata pelle di ospitare degli alieni a casa! MA CHE DIANTRE TE DICE EL ENCÉFALO TONTO!"urlò in spagnolo il fratello arrabbiato per l'idea.
"Puoi smetterla di parlare in spagnolo, sai credo che loro non ci capiscono..."disse indicando gli ospiti extra terrestri.
"Sai una cosa, dillo tu a mà vedremo cosa ti dirà, su principessa E.T e robocop venite!"disse andando verso la macchina.

Andrea si avvicinò alla creatura di cristallo con l'elmo in mano per capire il motivo della sua trasformazione.
"Spexrta, come mai sono tornato normale?"chiese con l'elmo tra le mani.
"L'energia si è scaricata...tra un paio di ore sarà di nuovo carico." disse il nettuniano esaminado l'elmo.
"Puoi spiegarmi questa storia dei centurioni stellari, cosa sono precisamente?"domandò curiosamente il ragazzo.
"Ok , ti racconterò tutta la storia:"
Tempo fà ancora prima che il vostro pianeta fosse abitato dall'austropoliteco la razza eletta e superiore degli Aughesiani la quale osservava e registrave i miglioramenti delle varie speci della galassia, decise di creare un  guardiano per proteggere le specie inferiori come la vostra: Krin di Sparxle, il primo dei centurioni ed eletto del pianeta di Sparxle.
E così crearono il primo degli elmi : forgiato da una Nova esso racchiudeva al suo interno la potenza di mille stelle, concedeva a chiunque lo indossasse di solcare i cieli più velocemente di qualunque nave creata e di comandare l'energia stellare,l'energia più potente dell'universo, come arma offensiva e più l'elmo era indossato dallo stesso guerriero più la forza e la durata aumentava.
Dopo svariati anni, quando sulla terra c'era  quello che voi chiamate medioevo c'erano già pìù di un centurione, erano un corpo di mille centurioni infallibili che donavano altri elmi ad i guerrieri più degni dei vari pianeti. 
Sul pianeta di Sparxle ci fù uno dei più potenti centurioni Draxa discendente diretto di Krin della casata di Sparxle: i reali del pianeta.
Esso si fece vari nemici, molti dei quali vennero sconfitti tranne uno: Maximus Rex, uno dei tiranni spaziali più potenti mai visti; soggiogattore di pianeti e distuttore di vite, esso riuscì a prendere l'elmo che passò poi nella sua dinastia per un millenio fin quando non passò ad Maximus Ex Nhilo discendente di Rex.

"Quindi c'è lui dietro l'attacco di 7, vero?"chiese credendo di avere una certezza.

"No, Maximus Ex Nihilo è morto disintegrato durante l'esposione della sua flotta, lo sò perchè è mia la colpa. Prima ero anch'io come 7, un essere spregievole e senza pietà con l'intersse di guadagnare fama e fortuna.
Volevo avidamente l'elmo e così lo rubai per rivenderlo a Sparxle il quale consiglio però mi arrestò per infliggermi pena capitale ma sua maestà il re annullò la pena con il suo voto il quale rese nullo il volere del consiglio e da quel giorno servo la famiglia reale, per ripagare il debito che ho nei suo confronti..."
"Questa è la storia completa, serve altro?"disse voltandosi verso il ragazzo.
il ragazzo annuì solamente e si mise a guardare la principessa che sembrava rinfreddolita.

"Tieni"disse mettendo la sua felpa sulle spalle. "Questa è più utile a te che a me."disse facendo uno smagliante sorriso verso la ragazza.
"Ehy Romeo, muoviti! La macchina ci aspetta."disse il fratello girando lle chiavi sul dito facendo arrossire il fratellino.
"Cos'è questo mezzo?"disse parlando della Buick Rivera del 71 modificata con il motore esterno riverniciata di nero con un motivo a ad onde di vari blu sopra.
"Parli di"Nicole"? È splendida vero, quando l'ho presa era un rottame ma adesso ha una potenza di 600 cavalli, arriva a 200 miglia orarie, una forza della meccanica!"disse accarezzando il cofano della sua amata auto.
"Ma beve come un cammello..."disse il fratellino prendendo posto sul sedile del passegero accanto al conducente.
"Non si agiti altezza è la carrozza più sicura che esista"disse il servitore aprendo per lei la portiera.
"Questo mezzo è usato per muoversi nelle strade del mondo signora, come i dischi di trasporto su Sparxle."spiegò la guardia del corpo alla sedendosi sul sedile di dietro insieme a Andrea.
"Fantastico!"disse la ragazza felice come una pasqua sedendosi sul sedile della vettura.

Intanto i genitori dei ragazzi si erano svegliati ed avevano notato la scomparsa dei loro figlie li aspettavano fuori casa agitati.

"Sono loro! Eccoli! Grazie a Dio!"disse una donna alta dalla pelle chiara e capelli tinti di rosso correndo verso l'auto insieme ad un uomo robusto dai capelli marroni con un leggero pizzetto e pelle leggermente scura.
"Hanno qualcuno in macchina, chi sono?"disse vedendo incuriosito gli ospiti "Perchè uno ha una sorta di tuta?E l'altra è una ragazza! Andrea si è trovato una ragazza!"disse rivolgendosi alla moglie.
"Ma, Pà devo dirvi una cosa, forse non ci crederete ma lo diremo lo stesso."disse Andrea col fratello maggiore il quale stava cercando di sostenere il fratellino.

DOPO LA SPIEGAZIONE ED ESSERE ENTRATI NELLA PIZZERIA

"COSA?!"dissero in coro i genitori reagendo alla storia dei due fratelli.
"Ci credi scemi Andrea!?"disse il padre al figlio.
"Signor Alvarez, vostro figlio non stà mentendo"disse levandosi il casco e mostrando il suo volto facendo impressione alla madre.
"Sò bene che faccio paura per voi ma vostro figlio è stato eroico ad aiutarmi nel momento del bisogno, ha ignorato il fatto che lo stavo attaccando e mi ha aiutato. Puoi tenerti l'elmo, ho scoperto che tu sei degno quanto altri guerrieri pur essendo giovane."disse Spexrta mentre parlava ad i genitori alzandosi dalla sediolina rossa della pizzeria piegata dal suo peso.
"O diantre! È vero allora, da dove venite da Tatooine?"disse curiosamente l'uomo.
"No, io vengo da Nettuno e la signorina è la principessa Amalia di Sparxle ha capito la nostra missione ma ora siamo costretti a rimanere qui la ringrazio comunque del suo tempo signore, signora..."disse facendo un educato cenno di saluto alla donna e facendo alzare la ragazza la quale si avvicinò ad Andrea.
"Tieni...grazie per avermela prestata"disse provando a restituire la felpa al ragazzo.
"No, tienila tu. Il clima del pianeta è strano e non voglio che tu ti prenda un malanno."disse porgendole la felpa.
"Aspettate voi due!"disse la madre  a i due alieni.
"Julio, non hanno dove andare, sono senza casa  lei è una ragazzina ; fare questo è crudele potremmo dargli la soffitta non la usiamo mai."disse cercando di convincere il marito.
"Ok rimanete con noi! Ma fino a quando la soffitta non verrà pulita dormiranno nelle camere dei ragazzi: la principessa con Juan, non voglio scherzi."disse indicando il figlio minore.
"Grazie signore!"disse la ragazza stringendo l'omaccione ispanico con molta forza.
"Wow, sei più forte di quanto non sembri..."disse ansimando.
"Sù, tutti a nanna! E ognuno dorme con chi vuole..."disse guardando male il marito.
Amalia dormiva con Andrea su una poltrona vicino al materasso che guardava in maniera stranita come se non sapesse cosa fare.
"Vuoi dormire tu sul materasso? Io posso dormire volentieri sulla poltrona se ti fà piacere, aspetta non è che vuoi  un pigiama? Almeno puoi dormire meglio senza rovinare il tuo vestio; puoi cambiarti nel bagno è in fondo al corridoio prima porta a sinistra."disse porgendole un pigiama dal colore rosso.
"Grazie, di tutto ho letto che gli umani sono senza cuore ma non è vero."
"Sai, sono cose che si dicono: avvolte sento che gli alieni sono verdi col testone e mettono strani aggeggi in...beh, in posti non belli!"disse cambiando subito argomento.
"Vostra madre è stata gentilissima ad ospitarci, grazie...spero che non saremo un peso per la vostra famiglia"disse il nettuniano usando un cacciavite per aggiustare il suo elmetto parlando col fratello maggiore il quale si era fatto il codino per tenere i lunghi capelli neri per dormire ed era già in pigiama.
"Non agitarti; perchè Amalia è qui?"disse incuriosito il ragazzo sedendosi sulla sedia vicino al computer.
"Me l'hanno chiesto i suoi genitori sospettavano un complotto per ucciderla: è la prima in linea di successione del trono, molti potrebbero attentare alla sua vita e pensavano che il vostro pianeta fosse perfetto per evitare danni da gente pericolosa data la vostra tecnologia da età della pietra, senza offesa."disse continuado ad armeggiare con il suo elmetto.
"Tranqui, e hai dei sospetti su chi voler attentare la principessa?"disse voltandosi verso di lui.
"Karnak, il generale fratello di sua maestà, era lui il primo della fila prima che lei nascesse e sempre lui ha spedito l'elmo qui facendoci allontanare dando colpa ad un servo."disse riprovando a mettersi l'elmo per provare tutti i sensori.
"Funziona tutto."disse togliendo l'elmo e poggiandolo sulla mensola
L'umano andò a dormire sul suo letto mentre il Nettuniano si riposava su un divanetto.
"Che giornata assurda: prima un elmo dallo spazio mi cade dal cielo, poi un alieno cerca di riprenderselo, poi un cyborg cerca di rubarlo e uccidermi ed ora due alieni vivono con me!
" Speriamo non sia sempre così..." disse Andrea sul tetto a guardare le stelle perchè non riusciva a prendere sonno per via della giornata troppo movimentata.

IL GIORNO DOPO. ORE 05:45

"Sveglia! Sveglia! Ragazzi e ospiti da pianeti diversi sveglia!"disse la madre passando prima dalla camera di Andrea e poi per quella di Juan notando l'assenza di Spexrta nella camera.
"Juan!"disse la donna.
"Cos... che stà succedendo? Ehilà mà che c'è?"disse il figlio ancora assonato e con gli occhi semi chiusi.
"Dov'è Spex?"chiese la madre ispezionando la camera.
"Non ne ho idea, aspetta dov'è Spexrta?"chiese come se non avessa capito ciò che la madre gli stava dicendo.

Quando dalla finestra entrò agilmente l'essere di cristallo senza armatura con una sorta di tuta viola che ricopriva tutto tranne la testa ed una cintura ed  degli stivali.

"Signora, Juan ; ero uscito di casa a fare un pò di esercizio sono tornato presto"disse uscendo dalla porta.
"Come fà ad allenarsi?Non ha muscoli o sbaglio?"disse Juan alzandosi e guardandolo usicre.
"Aspetta! Spex, come hai fatto a non farti notare?"chiese la donna.
"La mia tuta mi permette di cammuffarmi per un periodo di almeno due ore, così non passo osservato e posso allenarmi."disse lui facendo una pausa e poi riprendendo"Spex?"disse incuriosito.
"Sai è un soprannome?"disse lei mentre scendeva dalle scale.
"Cioè?"disse alzando un sopraciglio.
"È quando abbreviano il tuo nome in maniera amichevole, sai per essere amici..."disse lui prendendo le pantofole.
"Non mi dispiace...anzi è un bel soprannome, grazie signora!"disse andando verso la camera di Andrea per vedere come stava la ragazza di cui era tutore.
"Dormito bene signora?"chiese affacciandosi dalla porta.
"Sì stò bene, grazie dai scendiamo a fare colazione Andrea!"disse esortando il ragazzo ad alzarsi dalla sua poltrona dandogli delle spintarelle.
"Arrivo...fammi solo riprendere la vita nel corpo."
"Andrea, dove hai messo l'elmo?"chiese l'essere di cristallo al ragazzo.
"Sulla mensola vicino al PC nello zaino non ti agitare!"disse lui mentre usciva dalla porta.
"Andrea, Amalia buon giorno! Come avete dormito?"chiese il padre mentre prendeva il caffè dalla tazza.
"Benissimo signore! Ho dormito nel letto di suo figlio era comodissimo, è stato un pò stretto ma poi mi sono abituata!"disse mentre il fratello e il padre guardavano Andrea con uno sguardo del tipo "If you know what i mean".
"Ha dormito solo lei, io mi sono messo sulla poltroncina! Porci..."disse bevendo il succo d'arancia.
"Zitti, quello sei tu Andrea!"disse la madre  alzando il volume della televisione.
"Buooooon giorno Arbor City! Vi parla il vostro Mike Chase con una notizia calda, calda di giornata riguardante il bosco della nostra cittadina che è stato luogo di un combattimento tra esseri di un'altro pianeta il quale combattimento è stato ripreso da una coppia di campeggiatori i quali erano totalmente colpiti, come il sottoscritto naturalmente, ma una cosa è certa; Star Centurion ti ringraziamo per aver protetto la gente."disse il giornalista con un sorriso smagliante in volto.
"Quel tipo si è trovato una fonte di notizie, e quindi svanisce la mia possibilità di vederlo sparire...peccato."disse il padre in maniera delusa sorseggiando il caffè.  
"Beh, io vado a scuola. Ciao!"disse prendendo la cartella.
"Perchè oggi non fai fare un giro della città ad Amalia? Sarebbe carino."disse la madre bevendo il caffè.
"Ma la scuola?"chiese in tono confuso.
"Approffita dei limoni che la vita ti offre tonto..."sussuro Juan sorseggiando il cappuccino.
I due ragazzi uscirono dalla casa per fare un tour della città quando vide un uomo pallido, capelli bianchi e lunghi, occhi marroni e denti gialli e storiti vestito con una canotta unta e sporca ed occhiali larghi tenuti da una cintura di pelle ormai rovinata e degli scarponi senza lacci e ricoperti di  fango che portava una scatola di arnesi tecnologici.
"Attenta, non passargli vicino"
"Perchè?"
"È Helmut Malnia: un professore squilibrato, non fà altro che starsene chiuso in casa sua a fare esperimenti perchè sarà uscito?"disse l'italo-ispanico.
"Ehy! Quelli sono pezzi della nostra nave!"disse avvicinandosi allo scienziato cercando di riprendersi la propria roba.
"Giù le mani stupida! Come osi provare a rubare la mia roba!"disse con una voce nasale lanciandola via presa subito da Andrea"insegna alla tua fidanzatina che non deve toccare gli adulti pizzaiolo!"disse entrando in casa sua che era opposta alla pizzeria.
"Stai bene Amalia?"chiese il ragazzo.
"Sì, grazie...avevi ragione è davvero strano!"disse spolverandosi il vestito.
"Ehy mocciosi! Io vado al lavoro, Amalia vuoi vedere dove lavoro?"domandò.
"Sì! Sì! Sì!"disse sorridendo"Saliamo di nuovo sulla carrozza?"disse entusiastissima all'idea di risalire sull'automobile.
"Certo, salite niños! Mackie avrà aperto."disse con le chiavi prendendo posto al sedile del conducente.
Dopo venti minuti di viaggio in auto i ragazzi raggiunsero
"Ehy Mackie!"disse scendendo dalla macchina per abbracciare l'amico biondo della sua stessa altezza .
"Juan, sei arrivato ed hai portato tuo fratello con un'ospite. Fidanzati?"disse con un sorrisetto malizioso.
"BASTA CON QUESTA STORIA!"disse tutto rosso.
"Perchè non sei a scuola?"disse mentre prendeva delle bombolette.
"Deve farmi un tour della città signore!"disse la ragazzina.
"Chiamami Mackie, Mackie Glison. È un piacere conoscerti; da dove vieni?"disse lui agitando lo bomboletta spray.
"Vego da...Mpmhph!"disse cercando di parlare con la mano di Andre sulla bocca.
"Viene dalla Francia!"disse nervosamente.
"Fico! Ehy, avete visto quel bimbo col secchio che menava il robot? Da paura amici!"disse iniziando a dipingere una Harley Davidson.
"Sì da paura!"disse il fratello.
"Perchè mi hai tappatto la bocca?"sussurò la ragazza.
"Meno sanno di te meglio è!"contunò lui sussurando.
"Meglio andare Amelia, la città è grande; ciao ragazzi e buon lavoro!"disse afferando il braccio della principessa.

I due iniziarono a girare per la città vedendo vari luoghi come : la spiaggia, la scuola, la sala giochi e per ultimo la chiesa.

"Questa è la chiesa: qui veniamo a pregare Dio ogni domenica e a volte anche a Natale."disse parlandole.
"Dio? Natale? Cosa sono?"domandò con una faccia confusa ed infantile.
"Natale è una festa terrestre che festeggia la nascita di Gesù cristo il salvatore e Dio è suo padre. Su Sparxle non avete religione?"chiese curioso di sapere.
"L''avevamo, poi è andata in disuso in favore delle scoperte della scienza...".

Intanto  nella sua casa umida e sporca del Dr Malnia stava costurndo uno strano marchingegno con i pezzi  della nave di Amalia mentre ascoltava "Nessun dorma" di Turandot cantata da Luciano Pavarotti.

"All' alba vincerò! Viiiiiiiiiiiiiiinceòòòòòòòòòòòò!"disse andando a tempo in maniera stonata il dottore prima di essere interrotto  dal bussare della porta.
"Proprio ora mentre ho finito il mio lavoro mi devono interrompere!"
"Malnia! Apri subito, mi devi tre mesi d'affitto vecchio maniaco!"disse una voce femminile di una donna sui 50.
"È PRONTO A DARMI QUELLO CHE DEVO AVERE?!"disse una donna con i capelli grigi corti ed un barboncino in mano.
"Signora Dobeay! I miei fondi servono per scopi più nobili che per far ingrassare lei ed il suo botolo!"disse istericamente.
"Come osi vecchio fallito! Una volta eri uno scienziato ora sei un pazzo che fà esperimenti su topi e insetti solo perchè non è riuscito a vincere un premio!"
"Come mi ha chiamato?"disse con tono calmo.
"FALLITO!"urlò lei indicando il corpo ossuto con una mano mentre con l'altra reggeva il cane.
"Ah è così, allora sarà lei la prima ad ammirare il nuovo ordine mondiale"disse mettendosi in testa uno strano casco  e calandosi degli occhialetti ed andando verso una teca con uno scarabeo.
"Ammiri come questo Dynastes Hercules o Scarabeo Erculeo, diventa una creatura superiore"disse premendo un bottone sul casco facendo crescere a livelli enormi l'insetto che spaccò la sua teca e fece spaventare il cane della donna che scappò.
"Allora? Chi è il fallito!?"disse lanciando una risata maniacale e salendo a cavallo del suo mutante"Ed ora andiamo mio primo essere!"e spiccò il volo facendosi notare non poco sopratutto da Spexrta il quale si infilò l'armatura e prese l'elmo dalla camera di Andrea."Ora Anthony Danvers, vengo a prendere il mio premio"
"Che era quello, un extraterreste?"
"Non ne ho idea signora...ma non lascerò che faccia del male a lei, la sua famiglia e alla principessa!"disse mettendosi l'elmo prima di rendersi invisibile e volare contro l'insetto che era troppo veloce.
I due ragazzi erano davanti al museo di Arbor City quando sentirono uno strano ronzio in cielo prima di notare l'enorme insetto che stava atterando verso l'edificio.
"Che diantre è quello?"disse vedendo l'insettone atterato d'avanti ai ragazzi che si girò verso i ragazzi quando Andre si mise a fare da scudo ad Amalia mettendosi come scudo.
"Ehy un pizzaiolo galante! Se tu proteggi lei chi proteggerà te?"disse prima di essere colpito da Spexrta con un pugno che volò via verso un palazzo insetto compreso per poi passare l'elmo ad Andrea che lo mise in testa per trasformarsi.
"Amalia nasconditi!"disse Andrea mentre caricava l'energia.
"Non credo proprio! Spex, hai trovato la mia lama?"domandò lei alla guardia del corpo.
"No signora, ma ho trovato le sue pistole erano volate su un albero ma le ho trovate questa mattina."disse passando le fondine dalle quali la ragazza estrasse delle pistole laser rosa con il manico azzuro e varie decorazioni come cuori.
"Vado a prenderlo!"disse mettendosi un elmo simile a quello di Spexrta però rosa con un cuore al centro con un solo occhio nel mezzo per poi correre verso il dottore e sparare laser fucsia.
Il ragazzo rimase sorpreso dal tutto.
"Secondo te era una principessina indifesa? L'unico motivo per cui 7 l'ha rapita era perchè l'ha sorpresa, forza andiamo ad aiutarla!"disse volando contro il mutante.
"Subito!"disse volando contro il coleottero e sparando vari raggi d'energia"È resistente!"disse lui con una voce più acuta.
"Andatevene immediatamente, voglio solo ciò che merito!"urlò il dottore.
"Ciò che meriti è la prigione pazzoide!"urlò colpendolo con i raggi d'energia.
"Smettila di ronzarmi attorno, nano volante! Danvers la deve pagare!
Anche se quel secchio che ti ritrovi in testa è stuzzicante, lo sfilerò via dal tuo cadavere senza vita..."disse in sella al suo scarabeo.
Intanto Spexrta estrasse una spada dal gomito come fece contro Andrea infilzando negli occhi la creatura facendola precipitare contro il cancello dello zoo cittadino
"Stupida bestia inutile, troverò un rimpiazzo..."disse con un ghigno in volto per poi entrare nel recinto degli elefanti e mutarne uno che divenne il triplo più grosso  con zanne più lunghe che avevano assunto delle diramazioni simili a quelle di un cervo circondato da altre bestie.
"Andiamo al museo mio pachiderma!"disse cavalcando l'animale che iniziò a caricare furiosamente verso la destinazione prima che Andrea volasse verso di lui tentando di fermarlo.
"Fermo Dumbo!"disse aumentando l'energia del volo"Non ti muovi di qui!"urlò lui.
"Sicuro, colpiscilo!"ordinò al pachiderma che alzò la proboscide con l'intento di colpire il giovane centurione fermato dal nettuniano con dei dischi esplosivi che indebolirono l'animale che iniziò ad indietreggiare per poi essere colpito sul muso e far cadere il pazzo recuperato immediatamente.
"Fine dei giochi!"disse il ragazzo colpendo con un raggio d'energia la macchina mutante.
"Non potete farlo! Io sono il più grande genio che il globo abbia mai visto, dovreste essere onorati di respirare il mio stesso ossigeno!"disse prima di essere stordito da un colpo di pistola.
"Ha finito..."disse la ragazza togliendo il casco e rinfoderando le armi.
"Muoviamoci, le autorità locali saranno qui a breve..."disse la guardia del corpo saltando.
"Posso salire?"chiese la ragazza.
"Certo! Tieniti forte!"disse mentre si preparava a volare.
"Non finisce qui ragazzino! Uscirò e poi ti ucciderò e avrò la mia vendetta!"disse maledicendo l'eroe.

PIÙ TARDI A CASA.

La famiglia stava pranzando quando alla TV davano il servizio della lotta contro il folle.
"Quindi...questa roba di combattere contro pazzi, alieni e altre robe la farete ogni giorno?"disse la madre mentre preparava la cena.
"Tranquilla signora, penserò io ad addestre Andrea, non sono un centurione ma sò come lottare!"disse l'essere di cristallo rivolto alla donna.
"Questo non è molto d'aiuto..."disse continuando.
"Tranquilla mà, cosa può esserci di peggio la fuori?"disse il ragazzo ottimista ignorando che un'astronave di origine sconosciuta era atterata nei pressi della foresta.
Dalla nave emerse una strana creatura che era vestito come Andrea ma con un elmo con tre punte che puntavano in alto e una fisionomia enorme.
"Qui Krona, sono arrivato sulla terra, attendete sviluppi nella missione...il bersaglio è sicuramente qui."disse comunicando al suo elmo l'essere.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3670838