~ Feelings ~

di liloffs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Onnipotenza. ***
Capitolo 2: *** Un attimo. ***
Capitolo 3: *** Ombra ***



Capitolo 1
*** Onnipotenza. ***


Onnipotenza.



"Contaci" gli rispose, ma nell'istante esatto in cui pronunciò quella parola lui era già volato via. Avrebbe voluto baciarlo, avrebbe voluto fargli provare tutto ciò che lei non aveva provato, tutti quei desideri rimasti impigliati nella gola e mai espressi, tutti quei sospiri abbandonati e mai dedicati esplicitamente a qualcuno, tutti quei "mi dispiace" non detti.
Invece si ritrovò sola, ancora una volta, ad osservare quella nebbia fine ad accarezzarle il volto. Immobile, restò lì per un tempo indefinito, la quantità giusta per osservare tutto lo spazio che poco prima era stato occupato dal ragazzo.
Immaginarne ancora una volta il volto, imprimerlo nella mente per ricordarne i lineamenti non appena il futuro si fosse rivelato oscuro, faticoso, e infinitamente vano da affrontare. Sentire il profumo, anche solamente per un attimo, così da cercare di cogliere ciò che non aveva afferrato poco prima.
Non riusciva a distaccarsi dal senso di colpa, da quel peso, da quella responsabilità, da quella sensazione di onnipotenza che la opprimeva.
Non riusciva a concepire il fatto che un'ennesima occasione era stata sprecata, un'ennesima conversazione iniziata con le migliori intenzioni e finita nel peggiore dei modi.
Ambiguità.
Malinconia.
Rimpianti.
Pensieri, intrecciati e ossessivi, ad affollarle la mente.
Quante ancora?

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Capitolo 2
*** Un attimo. ***


Un diversivo.
Mi sarebbe bastato solamente un diversivo, un qualcosa che distraesse tutti gli altri, per renderlo innocuo. Una caratteristica che, a detta di molti, non avrebbe mai potuto avere, quella di non riuscire a toccare minimamente le persone, di non sfiorare nemmeno lontanamente la loro anima.



L'altalena cigolava pericolosamente, ma il vento non riusciva a rendere chiaro, definito, il suo rumore. Era un rumore ovattato, percepito quasi come se fosse lontano, sempre più lento al mio avvicinarmi (questo mi spaventava non poco a dir la verità)


Lo vidi solamente per un attimo.
Un attimo fugace, brevissimo, impercettibile. Riconobbi la sua figura particolarmente magra e sinuosa, gli occhi che brillarono con una potenza strana, inusuale, nel buio, una potenza che mi spaventò in un primo momento.
Quella luce che mi aveva ammaliata, accecata, mi aveva reso estremamente vulnerabile nei suoi confronti, e mi aveva profondamente cambiata, inevitabilmente.
Riuscì a superare la paura e il mio stato d'animo cambiò, mutando da paura a curiosità, voglia di rivederlo, di riconoscerlo Per quell'angelo che era stato. Volevo lui, volevo quelle labbra carnose che riuscivano a darmi qualunque cosa io desiderassi, quei piccoli pezzi di Paradiso che ero riuscita ad assaggiare, e che a questo punto avrei dovuto conservare con me per sempre.
Perché lo sapevo, lo sapevo che se ne era andato per sempre e io non l'avrei più rivisto.
Mi aveva lasciata lì da sola, in una notte ventosa, mentre le stelle mi fissavano come a dire "Cosa aspetti ancora?", mentre l'unica foglia diversa dalle altre di staccava, e si preparava ad una nuova sorte.
Anche io, anche io avrei dovuto prepararmi ad una nuova sorte, ora che te ne eri andato e che io non ti avrei avuto più accanto. Le tue mani, così morbide, non mi sarebbero più state vicine, a farmi da dolce guida. Già mi mancavano le tue mani, così pronunciate, 
definite, a riempirmi la giornata di speranza. 


Restavo lì a tremare mentre il mondo si (e mi) uccideva, lo sguardo fermo, solo apparentemente impassibile, forse anche troppo poco per sembrare umano. La luce si era oramai allontanata da me definitivamente, lasciando spazio al male, freddo, vuoto, troppo inconsistente per riempire le mie giornate.

Non era una di quelle persone che dimenticavi facilmente, Zayn.
Il suo profumo ti restava impresso per giorni, appiccicato alla pelle, e ne era sufficiente pochissimo per riuscire anche solo a eccitarti nella più lieve maniera. 

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Capitolo 3
*** Ombra ***


           Ombra
Illuminato dalla luce, 
mentre il buio ti infetta. 
Il rumore più grande è solo mio, 
tirami fuori da questo vortice.
Gli occhi sono nostalgici, muovi la 
mano in cerca di aiuto 
ma il tuo cuore batte più forte.
Resti zitta 
in cerca di parole che
non arrivano mai.
La tua parte è arrivata, o non ancora?
Non lo vuoi sapere, preferisci andare avanti per conto tuo, tanto quel che fai non andrà mai bene.
Non lo vuoi sapere ma lo vorresti tanto scoprire, 
e lasciarti scivolare definitivamente 
il male 
addosso.

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