Tra realtà e mito

di mckvis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Luglio ***
Capitolo 2: *** 2 Luglio ***
Capitolo 3: *** 3 Luglio ***
Capitolo 4: *** 4 Luglio ***
Capitolo 5: *** 5 Luglio ***
Capitolo 6: *** 6 Luglio ***
Capitolo 7: *** 7 Luglio ***
Capitolo 8: *** 8 Luglio ***
Capitolo 9: *** 9 Luglio ***



Capitolo 1
*** 1 Luglio ***


"Diario scientifico n° 3.                                                                                                          1 Luglio
Sono passati cinque mesi senza che sia successo nulla di rilevante, solo avvenimenti di poco conto, ma che mi hanno fatto finire due diari scientifici. L'orto e il bestiame continua a rispondere bene in qusta parte dell' Arizona. Oltre a tre nascite - due buoi e un umano- e una proposta di matrimonio, niente di significante. Conto totale giornaliero: 15 umani, 30 animali: 15 tra buoi e mucche, 10 galline e 5 capre. Continua la ricerca di forme di vita.
La dottoressa
Bonnibel Bubblegum "

- E questo è fatto, non mi resta che fare l'ultimo giro e potrò finalmente andare a riposarmi.
- Dottoressa Bubblegum, venga presto! Abbiamo trovato novità.
- Novità di che tipo? Se non fossimo qui per le novità le amerei.
- Abbiamo trovato un maialino pallido e tre mucche in fin di vita.
- Sia Joanne che significa questo?.
- Significa che finalmente ne abbiamo trovato uno.
- Se siamo fortunati, o saremo tutti morti. Prendi le tute e la rete, l'avete controllata, non è vero?
- Proprio oggi dottoressa. Sono così gasata! È da una vita che sogno di catturare un vampiro e ora si sta avverando!
- Calmati, fai un bel respiro e mettiti quella tuta e, conglatulazioni. Ho avuto un obiettivo simile quando studiavo. È per questo che ho preso parte alla spedizione in questo posto sperduto. Dopo la "guerra dei funghi" il mondo è caduto in rovina e per aggiungere la beffa al danno, sono spuntate dal nulla dei mostri che nel settecento venivano raccontati nei libri solo per far spavento. Chissà se qualcuno a quel tempo si fosse immaginato che dopo millenni fossero sbucati sul serio.
- Doc, come mai è diventata una dottoressa?
- Perchè? Beh, perchè questi stupidi mostri mi hanno distrutto la famiglia. Voglio studiare come sono fatti per estinguerli una volta per tutte.
- Doc, Joanne, eccovi. Non siamo riusciti a vederlo ancora ma lo sentiamo.
- Come fate a sentire una cosa senza vederla?
- Perchè non sono stupida!
- Cosa? Dove sei? Come fai a capirmi!
- Come fai tu a dar aria a quella bocca senza usare il cervello. Voi stupidi insetti, fatemi uscire!
- Non se ne parla. Fatti vedere!
- Dottoressa stia attenta!
- Cos- woah!
- Stupida bambina, mi stai facendo arrabbiare! Non sai chi sono io. Fammi uscire da questo lurido posto o pagherete tutti le conseguenze!
- Sei un'idiota se pensi che ne uscirai.
- Brutta mocciosa dai capelli rosa. Te li farò diventare bianchi dalla paura che avrai di me!
- Ho smesso di aver paura di voi mostri molti anni fa.
" La situazione era ancora tesa, con interminabili dibattiti tra me e quel mostro che alquanto pare (a detta sua) ha un nome, ovvero, Marceline, è un vampiro di alto rango, femmina, con forma umanoide. Un caso raro di questi tempi, forse legato al rango. Un vampiro di un metro e settanta, dovuta sedare con non poca difficoltà. Capelli lunghi fino al fondoschiena di colore nero. Magra.
ORA DI CATTURA: 23:43.
TIPO DI CATTURA: Cattura con reti e dardi stordenti.
CONSEGUENZE CATTURA: Quattro animali in fin di vita e un umano ferito.
PENSIERI DEL DOTTORE: Abbiamo combattuto per tre ore e quasi perdevo una mia collaboratrice. Se non avessi avuto i riflessi pronti, a quest'ora non avremmo avuto più Joanne. Chi poteva immaginarlo che quel vampiro avesse il potere di cambiare la lunghezza delle proprie unghie per usarle come artigli? La cosa preoccupante è che le tute del quale ci avevano promesso grande protezione, non sono servite a niente, ma forse è perchè sono state studiate per i mostri veri e propri. In fondo, se non sapessi di cosa è capace di fare, l'avrei scambiata per un essere umano normale. Dettagli nel giorno seguente"

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Capitolo 2
*** 2 Luglio ***


"Diario scientifico.                                                                                                                   2 Luglio
Sono passate otto ore. L'effetto dei dardi sarà ancora in circolo per altre quattro ore. Joanne sta migliorando, invece gli animali si sono ripresi bene, come se fossero solo stati privati della loro forza vitale, cosa mai insegnata nelle scuole. Ci hanno sempre raccontato la favoletta dei vampiri succhia sangue. Ci possono essere due possibilità. O ci hanno mentito da sempre, o lei è un caso speciale. Ma così speciale da non essere mai visto prima d'ora? Mi sembra molto strano, ma fattibile. La prigioniera riesce a capire la nostra lingua, quindi, ovviamente con le precauzioni giuste, le parlerò prima di effettuare i primi esami.
Nessuna vittima presenta variazioni a livello molecolare nè di DNA e di RNA.
Le vittime sono sotto osservazione per eventuali modifiche comportamentali o fisiche.
La dottoressa
Bonnibel Bubblegum "

- Diario aggiornato, visite fatte, ora tocca parlare con quel mostro.
- Doc, non la mette la tuta e le varie protezioni?
-No James, non servono a niente. L'abbiamo visto ieri. Non cambia niente, manco l'hanno rallentata. Se il gioco vale la candela allora tanto vale giocare.
- È una pazzia, è vero che è legata ma è pur sempre pericolosa.
\\\\
- Eccomi, salve. Io sono la dottoressa Bonnibel Bubblegum e per ora le farò delle domande. Tanto per parlare.
- E dopo?
- E dopo le farò degli esami.
- Perchè non passiamo direttamente alla parte degli esami?
- Perchè tu mi capisci, ci, capisci,, e voglio sapere di più su di te e sulla tua razza.
- Stupidaggini, se mi conoscerai meglio, ti verrà più difficile farmi male e poi uccidermi. E se invece mi suicidassi con questo bel paletto che si avvicina al mio cuore ogni volta che muovo gli arti?
- Puoi provare ma non ti farebbe niente, cioè, ti farebbe un male cane ma non ti potrà uccidere in queste condizioni.
- Sono abbastanza in forma per sopravivere. È questo che intendi?
- Sì. Allora, prima di tutto. Come ti chiami, di che sesso sei, quanti anni hai e dove vivi?
- Ma che, stiamo iniziando a frequentarci e non lo sapevo?  Vuoi sapere se ho un fidanzato? Ma che domande sono e che cosa scrivi tutto il tempo?
- Perchè fai resistenza? Stiamo solo parlando.
- Questo è il problema, questo non è parlare, questo è un interrogatorio. Se vuoi  che rispondo, tu devi rispondere alle mie stesse domande.
- Ci sto.
- Ma doc, perchè dovrebbe far un patto del genere con una misera creatura che ha ferito la nostra Joanne?
- Perchè ha ragione. Sono entrata dicendo che volevo parlare, ma questo non è parlare. Allora, vuoi rispondere o passo agli esami?
- Sto pensando. Non so cosa tu voglia veramente ma questo non porterà nulla di buono.
Mi chiamo Marceline Abadeer, sono una femmina, vivo dovunque in quanto vivo da mille anni.
- Quindi sei una dei primi vampiri nati dopo la guerra.
- Io l'ho vista la guerra, ero piccola ma c'ero. Persi mia madre in quella guerra.
- Non sapevo che i vampiri avessero genitori o altri legami di sangue, oltre al rapporto "padrone e vampiro trasformato".
- Quelle sono leggende. Chi trasformiamo non diventa uno schiavo o qualcosa del genere. Prende metà percentuale di sangue maledetto, ovvero quello che voi chiamate padrone. Dipende dalla percentuale di purità. Ci sono persone che non lo sopportano e impazziscono. Io in realtà sono stata la prima a essere trasformata.
- Allora eri umana, ecco perchè hai una forma umanoide.
- Non sembro un umano perchè ero umano. Sembro umana perchè mia madre era una donna umana innamoratasi del signore della Nottesferza. Nacqui io, metà demone e metà umana. Grazie al mio sangue demoniaco riuscii a sopravvivere e a prendere possesso dei poteri dei vampiri. Ma è anche grazie al vampiro che mi ha trasformato, il re dei vampiri. I'm the vampire queen.
- Ho visto che le creature di cui ti sei nutrita sono ancora vive, perchè?
- Se parli della tua stupida assistente era per spaventarti.
- Per tutti, parla.
- Cavolo, ho toccato un tasto dolente, eh? Comunque, sono ancora vivi perchè io non succhio il sangue, bensì il rosso. In questa zona non ci sono mele e mi sono accontentata degli animali. Ora tocca a te, befana. Quanti anni hai, 80?.
- Attenta a ciò che dici, ricordati in che posizione ti trovi.
Io sono la dottoressa Bonnibel Bubblegum, per adesso vivo qui, ho 28 anni e sono una femmina.
- Mi hai chiesto di che sesso fossi solo per poteerlo appuntare, vero? Perchè a dir il vero, non credo, specialmente con questa magliettina che mi avete messo, non si veda che ho un seno, anche perchè qualcuno l'ha dovuto vedere per cambiarmi e poi, per quanto intravedo, il mio è più grande del tuo.
- Hai ragione, lo sapevo da prima, ti ho cambiata io.
- Perchè tu e non i tuoi sottoposti?
- Hai notato che tutti indossano le tute tranne io?
- Ah, ho capito. Tu sei la più temeraria, o almeno, quella disposta a sacrificarsi per gli altri senza preoccuparsi della sua vita, giusto?
- Esatto. Hai detto se volevo sapere se eri fidanzata, lo sei?
- No, non più.
- I vampiri possono avere degli amori?
- Quelli che capiscono possono provare sentimenti, anche se io sono speciale.
- In che senso speciale?
- Provo misericordia e pietà, cose che gli altri non provano.
- Hai detto di essere la regina, comandi tutti?
- No, sono la regina perchè sono stata morsa dal re, ma sono solo una ragazza.
- Hai detto che hai mille anni.
- Sì, ma ne dimostro venti.
- Venti. Come è successo? Cioè, come mai il re in persona ti ha morso, cosa gli è passato per la testa di mordere una ragazza così giovane?
- Prima di diventare un vampiro li cacciavo. Poi per dispetto mi morse, donandomi la maledizione più brutta di tutte.
- Perchè la più brutta?
- Sai, non è bello vedere le persone che ti sono più care diventare vecchie e morire mentre tu non puoi fare niente per fermarlo. Vedere il mondo fare gli stessi errori, che tu riconosci ma le persone vivono troppo poco per potersene accorgere. È una cosa che ti cambia dentro.
- Tua madre, hai detto chr è morta all'inizio della guerra. Quanti anni avevi?
- Sette, Un tizio stramboide mi trovò e mi prese sotto la sua ala.
- È morto?
- No, ha una maledizione che gli consente di vivere per l'eternità ma al prezzo della sua mente. È diventato pazzo.
- E tuo padre?
- Mio padre è vivo, è il signore della Nottesferza, l'ho detto prima.
- Il tuo ragazzo?
- Ex. Vivo pure lui. Fa il mago. Quelli che credete che siano finti, in realtà sono veri.
- Se tutti i tuoi cari sono vivi, perchè dici che è brutto vedere la gente a te cara morire?
- Tu vivi con le stesse persone che conosci appena nasci? Ma che razza di domande mi fai? È troppo tardi per te, piccina?
- Hai ragione, sono stanca. Buonanotte, continuiamo domani.

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Capitolo 3
*** 3 Luglio ***


"Diario scientifico.                                                                  3 Luglio
Ieri ho parlato col vampiro che abbiamo catturato. Come sospettavo lei è speciale, è più umana di molte persone che ho conosciuto. Ha vissuto una vita orribile, scappando dalle responsabilità e dalla morte che non toccherà mai. Per quanto ho capito, ha conosciuto molte persone che sono svanite come polvere, ma le più importanti sono ancora in vita. Padre, "padrino" (?), fidanzato. La prigioniera ha confidato che i nostri maghi potrebbero essere dei maghi veri. Questo significa che c'è una nuova razza da cui ci dobbiamo difendere. Invierò un rapporto a sé stante per indicare il rischio di pericolo. Il vampiro preso in custodia non è un vampiro normale. Mi ha detto che prova misericordia e pietà, ma secondo me prova qualcosa di più. Dovrebbe essere tipo vegetariana o vegana. Preferisce la frutta agli animale e preferisce il "rosso" rispetto il normale sangue. Probabile primo rapporto di convivenza, in quanto, se riuscissimo far cambiare la loro dieta, basterà piantare più alberi che farebbero solo bene al pianeta. Proverò darle una mela peer vedere se quello che ci ha raccontato sia vero o solo una montatura per fregarci, anche se improbabile. Nuovi aggiornamenti dopo il primo prelievo di sangue.
La dottoressa

Bonnibel Bubblegum”

- James, portami alcune mele rosse.
- Sì doc, vuole fare uno spuntino?
- No, devo fare il primo test a quel mostro.
- Anche lei pensa che sia un mostro?
- No. Ma se non pensassi che è un mostro non riuscirei a fare il mio lavoro. Vai a prendermi quelle mele e aspettami davanti l'ingresso della cella.
Cavolo, perché sono così stanca? È ancora presto e non ho fatto granché. Le vittime stanno meglio di me. Guarda che occhiaie...

\\\\

- Ecco doc, le mele sono dentro il cestino.
- Perfetto, ora mi farete il favore di aprirmi la porta?
- Certo doc.
- Buongiorno Marceline.
- Giorno dottoressa, ha letto “Cappuccetto rosso” per addormentarsi ieri sera?
- Eh?, per il cestino intendi? No, questo è un regalo per te.
- Mele? Per quello che ho detto ieri? Allora mi ascolti.
- Certo, abbiamo chiacchierato alla fine. James, mi fai il favore di liberarle una mano?
- Cosa? Se lo scordi. Non libererò quel mostro.
- Non è una cortesia, è un ordine.
- Perché lo fai? E perché ti stai avvicinando?
- Hai detto che preferisci le mele e che hai ferito la mia sottoposta solo per spaventarmi, e io come ho detto, non ho più paura dei vampiri da molto tempo e sono sicura che non mi farai del male. Tieni, prendi una mela. Buona?
- Sì. Non mangiavo mele così buone da tanto.
- Tu ieri mi hai detto che vivi dovunque e allora perché sei venuta in questo luogo arido?
- Avevo lasciato una cosa importante qui.
- Pensavi di trovarla e invece hai trovato noi e hai avuto paura?
- Io non ho paura!
- Tutti ne abbiamo e comunque è ancora viva. Abbiamo comprato questo posto e lei si è trasferta al nord. Purtroppo i miei capi sanno dove, se vuoi me lo faccio dire.
- Sta bene?
- Sì, non è stato facile convincerla e ora ho capito il perché.
- Intanto è inutile. Non la vedrò mai più.
- Perché dici questo?
- Dai, come se non sapessi che dopo aver fatto tutti gli esami possibili, mi ucciderai.
- Hai ragione, se vuoi ti faccio scrivere una lettera che ppoi consegnerò alla tua morte.
- Grazie, lo apprezzo molto.
- Ti ho appena detto che ti ucciderò e tu mi ringrazi?
- In fondo, sei la prima persona che non ha paura di me.
- Mi dispiace interrompere questa chiacchierata, ma devo prelevarti un po' di sangue.
- Fai pure. Sono pronta. Ecco che inizia la mia fine con un ago.

“Diario scientifico.
Dopo aver concluso la visita a Marceline sono triste. Non so che mmi sta facendo quel vampiro ma quello che ho sempre provato per quei insulsi mostri è come se stesse pian piano svanendo. Avrei voluto darle ascolto prima. Soffrivo a far entrare l'ago nel suo braccio, piangeva. E io mi sentivo morire dentro.”

- Devo riprendermi, non posso piangere sul diario.

“Domani continuerò gli esami, spero che andrà meglio. Ma non credo.
La dottoressa

Bonnibel Bubblegum”

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Capitolo 4
*** 4 Luglio ***


                                                                                      4 Luglio
- Buongiorno Marceline.
- Giorno doc, buona festa dell'indipendenza.
- Ah, vero. Oggi è il quattro. Allora ci andrò piano oggi. Per iniziare, tieni una mela.
- Sembri stanca, doc. Hai passato la nottata in bianco?
- Ti prego di non chiamarmi doc. Chiamami come ti pare ma smettila con quel doc.
- Ok bubs. Oggi che esami ci sono? Mi hai fatto male ieri. Avevi mai preso del sangue prima d'ora?
- I vampiri hanno poco sangue, per questo ho usato un ago speciale che aspira.
- Ma come ho detto non sono tutta vampiro. Ce l'ho il sangue. Se non fosse stato per quella ragazzina sarei morta dissanguata. Non t'immaginavi che poteva accadere. È per questo che ti senti in colpa.
- Non mi sento in colpa. Sono una dottoressa. Non posso provare sentimenti che potrebbero deviare il mio senso del dovere verso i miei pazienti.
- Non sentirti in colpa. Fai il tuo lavoro ed estingui la mia “razza”.
- James, tagliale una ciocca di capelli. E. Liberala. Del tutto.
- Sì, doc.
- Tre giorni.
- Cosa?
- Tre giorni sei durata.
- Che significa? Non sei pericolosa, ma questo non significa che ti lascio libera. Devo andare a riposarmi. James chiudi tu. A domani Marcy.
- Bye bye Bonnie.
- Ma che le è preso? Lasciare libero un mostro come te.
- E io che ne so? Ehm, James, giusto? Che fai, mi puoi portare un bello e comodo materasso per dormire? Grazie tante.
- Non sono il tuo schiavo. Lo faccio perché se la dottoressa l'avesse sentito me l'avrebbe fatto prendere lo stesso. Posso farti una domanda?
- Spara.
- Perché non provi a scappare?
- Questa è una bella domanda. Ma penso che Bonnibel sia una brava persona che merita di avere la sua vendetta e poi anche io odio i vampiri. Hanno cercato di portarmi via la persona più importante della mia vita, oltre ad avermi fatto diventare come una di loro. So che lei farà della mia vita una risorsa molto importante per il futuro.
- Non è che ti sei presa una cotta per la doc?
- Sai che ti dico? Sì, mi sono presa una cotta per il tuo capo. Ora come pensi di rispondermi?

“Diario scientifico.
Ieri ho emesso ciò che è realmente successo per paura dei mii incubi, ma ora scriverò tutto.
ORE 21:00
Il sole era già calato da molto. Terminate tutte le visite andai dalla prigioniera per prendere il primo campione di sangue. Ho eseguito la procedura nei minimi particolari come insegnato all'università. Ma avevo dimenticato che stavo prelevando a un “mezzo vampiro”. L'ago utilizzato ha la funzione di aspirare più sangue possibile nelle vene dei vampiri. Aspettandomi resistenza da parte del sangue, misi più forza del dovuto, ma mi resi conto di aver sbagliato solo quando vidi la mia collaboratrice intervenire con bende e garze. Quando mi accorsi dell'errore, sul pavimento c'erano circa due litri di sangue. Stavo per perdere il vampiro a causa della mia euforia. Era il mio sangue di vampiro che prelevavo e dopo averlo fatto ero come caduta in trance. Non riuscii a muovermi, mi hanno dovuto portare via con la forza. Come se non bastasse, quando mi ripresi, mi avvicinai alla vittima e lei appena mi vide disse: “È tutto ok. Sono cose che succedono.” No, non lo sono. Specialmente per un medico. Sbagliare così. Non me lo perdonerò mai. Ieri fu il mio giorno peggiore.
La dottoressa

Bonnibel Bubblegum”

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Capitolo 5
*** 5 Luglio ***


5 Luglio
- Mi sento meglio dopo aver scritto quello che è realmente successo. Apritemi la porta, grazie.
- Hey doc, come va? È da tanto che non mi fa una visita.
- Te le ho fatte ogni giorno.
- Intendo visite di cortesia. Oggi è senza attrezzi.
- Hai ragione allora. Oggi non sono qui per visitarti. Oggi esci, sei contenta Joanne? Presto rivedrai il tuo James. Sono successe parecchie cose in questi giorni e voi due li dovrete recuperare. Due, no, tre giorni di ferie, a tutt'e due, ovviamente.
- Grazie dottoressa, ma prima posso andare dal vampiro?
- Se vuoi ci andiamo insieme.

\\\\

- Aprite la porta. Buongiorno Marceline.
- Buongiorno Bonnie.
- Giorno doc.
- James? Perché sei qui con il vampiro che è pure libero? E perché quello e la doc si chiamano per nome? Ma soprattutto, il vampiro ha un nome?
- È quella che ho morso? - Joanne, amore mio! - Sì, è lei.
- Che ci fa qui James, Marcy?
- Ci siamo messi a parlare del più e del meno. Perché sei ancora sveglia?
- Manca poco all'alba e ti prego di ritornare legata.
- Cavolo come passa il tempo quando ci si diverte. Sai, James mi ha raccontato qualcosa su di te. È vero che hai avuto un solo ragazzo che ti ha ferito e da allora non sei più stata con nessuno?
- Ti sbagli. Io direttamente non sono mai stata con nessuno. Troppo concentrata sui libri per avere una storia romantica.
-
Triste. Beh, è vero che io non dovrei parlare visto che in mille anni ho avuto solo una storia seria. E poi...
-
Devo iniziare.

- Oh, fai pure. Non chiacchieriamo più?
- Come ho detto, è quasi l'alba, chiacchiereremo la prossima volta. Connie apri la tenda superiore.
- Hey, ma così entrerà il sole.
- Quello è il mio intento.
- Ti prego, non farlo. Fa malissimo.
- Mi dispiace ma devo farlo. Per la scienza.

“Diario scientifico.
Abbiamo iniziato i test.
 

Sangue: i nostri dottori hanno notato che ci sono molti fattori che rendono il suo sangue simile al nostro. 

Capelli: sono composti da cellule morte e contengono cheratina, come la nostra. 

Pelle: La parte esposta era il braccio destro. La pelle come per qualsiasi vampiro già conosciuto, è sensibile al sole. Bolle e vesciche sono spuntate nell'immediato contatto con la luce del sole. 

Il test di oggi è stato interrotto, in quanto, impossibilitato dalla mancanza di collaborazione del paziente. Urlava e pregava che smettessimo l'esperimento.
Esame da ripetere. I prossimi aggiornamenti domani.
La dottoressa
Bonnibel Bubblegum

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Capitolo 6
*** 6 Luglio ***


6 Luglio
- Aprite la porta. Buongiorno Marceline.
- Smettila di fare l'educata. Ti odio.
- Sapevi a cosa andavi incontro. Ritorna legata per favore.
- Potrei attaccarti quando voglio. Posso ucciderti quando voglio. La tua vita è nelle mie mani, non il contrario. Io ti sto permettendo di fare ciò che fai, non sei ti a obbligarmi. Ti farò rimpiangere quello che mi stai facendo. Ti farò a fettine. Ti...
- Se hai finito con le minacce di morte dimmelo che iniziamo. I miei collaboratori hanno dei fucili con dardi stordenti, non riusciresti neanche a sfiorarmi.
- Facciamo una prova?
- Che ti lamenti a fare? Nel tempo di trenta secondi e guarisci dalle ferite. Ti preleverò un pezzo di unghia e un campione della tua pelle e cronometreremo quanto ci impieghi a guarire.
- Prima parliamo? Allora?
- Di cosa vuoi parlare?
- Voglio sapere di più su di te.
- Ad esempio?
- Dove sei nata. Chi è la tua famiglia. Come mai sei diventata un medico. Cose del genere.
- Ti posso rispondere mentre lavoro?
- Basta che rispondi.
- Come mai vuoi sapere cose della mia vita?
- Ti mentirei se dicessi che è per parità. Mi intrighi e voglio conoscere il tuo passato.
- Non ti basta ciò che ti ha detto James?
- Quello? Quello l'ho inventato io, manco c'ero andata vicina. Per questo voglio che sia tu stessa a dirmelo.
- Puoi far diventare la tua unghia più lunga prima? Grazie. Allora, sono nata in un paesino vicino il mare.
- Menti.
- Come fai a dirlo con certezza?
- Sento il tuo odore. Cambia a seconda delle emozioni e cambia anche quando menti.
- Sei mica un cane?
- Sono un vampiro.
- Giusto.
- Sai che sei carina quando ridi?
- Non è che mi stai corteggiando?
- Forse, se tu vuoi, sì.
- Comunque, sono nata a New York.
- Ah! la piccola cittadina di fronte il mare di cui mi parlavi.
- Paesino. La mia famiglia è morta quando ero piccola, sono diventati cibo per vampiri. I miei ricordi iniziano con me e mio fratello da soli.
- Hai un fratello?
- Più piccolo. Ma come dici tu, è un po' strambo.
- È malato?
- Sì, è ritardato mentalmente.
- Mi dispiace.
- Ha avuto un trauma quando è nato. Da allora ha sempre avuto bisogno di me per vivere, sopravvivere. Io quella non la chiamo vita.
- Quando vivi abbastanza a lungo tendi a sorvolare sulle cose belle, ma ho notato che le cose brutte non smettono mai di stupire.
- Quanto hai ragione. Quando avevo quindici anni ho scoperto come erano morti i miei e da allora ho studiato per vendicarmi di quei mostri. È per questo che sono diventata un medico di ricerca. Che c'è?
- Mi hai anestetizzato la zona, non è vero?
- Sì, non volevo farti soffrire come ieri.
- Grazie.
-
Domani non potrò farlo. Ti devo mettere sotto il sole tutta, e vedere quanto dura la tua pelle al sole. 
- Sembra una cosa brutta. Mi starai accanto?
- Mi vuoi vicina? Ti starò vicina allora.
- Potrai tenermi la mano?
- Vedremo. Non so neanche io cosa farò domani appena sveglia. Poi ti faremo dei controlli cardiaci e ti faremo stare a digiuno per una settimana.
- Ma non sarò bella, morta di fame.
- Non ti faremo morire prima del previsto, tranquilla.
- Dopo tutto quello che abbiamo passato, vuoi ancora uccidermi?
- A dir la verità no. Non voglio.
- Allora non lo fare. Come c'è arrivata una cittadina in un posto così sperduto nel nulla come OOO?
- Le altre sedi erano già state prese e qui non avevano mai fatto controlli. Mi sono proposta per staccare un po'. Posso farti una domanda abbastanza intima?
- Spara.
- Hai detto di aver avuto un solo ragazzo. Ma dopo hai avuto altre storie?
- Non proprio, sbadate per di più, o cose da una notte e via. Tu invece? Niente niente
- Niente.
- Né maschi né femmine?
- Cos-no!
- Io sì. È bello cambiare, dovresti provare.
- Con te?
- Se vuoi. Questa sera dici al tuo team di andare a riposare, che qui ci pensi tu. E poi, se vuoi, ti faccio scoprire la parte bella della notte.
- Sarebbe bello ma credo che dovrò rifiutare. Domani dobbiamo alzarci presto.
- Guastafeste. Dammi almeno un bacio.
- Perché vuoi un bacio?
- Per sapere che sapore hai.

“Diario scientifico. 

Domani ripeteremo il test sulla pelle, questa volta totale. Oggi ho cronometrato quanto impiegava la pelle del vampiro e rigenerarsi. Ho costatato che più grande è la ferita, più quest'ultima impiega tempo per curarsi. Oltre al potere di guarire, ha il potere di volare, sparire e di allungare le sue unghie. Ci saranno ancora due settimane di esami. Il vampiro è bisessuale. Anche se come ha raccontato, si potrebbe definire bi-curioso. Ma essendoci state troppe storie omosessuali, mi fanno confermare che è una bisessuale convinta.
La dottoressa
Bonnibel Bubblegum 




 

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Capitolo 7
*** 7 Luglio ***


7 Luglio
- Buongiorno Marceline.
- Il sole è alto, me l'ha detto Connie.
- Ti pregherei di non fare amicizia con il mio staff.
- Gelosa? Dai, non mi guardare male. Forse, è l'ultima volta che mi vedrai.
-
Ritornerai in forma in un batter d'occhio. Ti prego di non far interrompere in qualsiasi modo il test, o dovremmo ripeterlo. Pronta? Ok, iniziamo. Connie, vai.
-
Posso dirti una cosa prima che il sole mi bruci?
- Fai presto, hai poco tempo.
- Ti amo. Non fare quella faccia. Non lo sospettavi per
ieri?
- Perché dici questo? Sei per caso masochista?
-
Forse ho la sindrome di Stoccolma. È sbagliato?
- Beh, no, se non conti che siamo due specie diverse, con età diverse e soprattutto abbiamo lo stesso sesso.
- Per te è un problema questo?
- Senti, non ho mai avuto una storia normale, perché ora dovrei volere te? Sei, sei, sei così sbagliata. Ecco io... Ah, il sole... Staremo per ore così, poi ti darò quante mele vorrai, va bene?
- Doc, può venire un attimo?
-
, certo. Aspetta un attimo. Ritorno fra poco.
- Fai pure, io non mi muovo.

\\\\

- Cosa
succede?
-
Gli animali morsi, sono strani, si buttano a terra e rotolano.
- Voglio vederli e parlare con Joanne, portatemela.
- Joanne, hai qualche fastidio?
- Pensavo che i controlli fossero finiti.
-
Rispondi per favore.Ho solo molto prurito sul punto in cui mi ha morsa. Si è tipo formata una crosta. La vede?
-
Sì, fammi andare a controllare se anche gli animali hanno il tuo stesso problema.
\\\\
Marceline, che hai fatto gli animali?
-
Cosa?
- Cosa hai fatto agli animali?
-
Non so di cosa stai parlando.
-
Cosa hai diavolo fatto agli animali! Li abbiamo dovuti abbattere, avevano iniziato a sbattere la testa al muro! Cosa hai fatto!
-
Ti ripeto che non so di che stai parlando.
- Non vuoi collaborare? Ti faccio parlare io allora. Se non mi dici entro dieci secondi cosa hai fatto. Ti giuro che ti butterò un secchio d'acqua fredda, ora, per come sei ora.
- Se vuoi farlo, fallo. Ti ripeto che non so di che parli.
- L'hai voluto tu.

“Diario scientifico. 

È un eufemismo dire che ho sbagliato a incolpare Marceline senza ascoltarla neanche un minuto. Aveva ragione, non c'entrava niente. Ma questo l'abbiamo scoperto quattro ore dopo. Gli animali morsi avevano un'immunodeficienza in corso per il morso del vampiro. Anche se il vampiro ha succhiato solo il rosso, i nostri medici hanno visto che i globuli rossi hanno smesso di funzionare correttamente e gli animali hanno contratto un virus che ha colpito l'encefalo, portandoli alla pazzia. Il problema più grande è che è virale, abbiamo abbattuto altri quattro buoi. Si stanno tenendo tutti gli animali sotto osservazione per 72 ore, sperando che l'epidemia sia circoscritto agli animali.
La dottoressa
Bonnibel Bubblegum”

- Ho ferito
Marcy ingiustamente e ancora mi devo scusare. Aprite la porta.
- Doc, fa impressione, credo che abbia esagerato questa volta.
- Lo so, James. Per questo sono qui.
-
Buona sera Marceline.
- Che vuoi da me?
-
Da te niente. Sono venuta a portarti le mele, e le mie scuse. Avevi ragione, non sei stata tu a fare qualcosa agli animali.
-
E cosa è stato?
- Un virus ha attaccato il cervello redendoli pazzi. Ne abbiamo abbattuti altri quattro. E io ti ho fatto male ingiustamente.
- Tranquilla, ci sono abituata. Come ti farai perdonare questa volta?
- C'ho pensato e credo che il modo migliore di porgerti le mie scuse è che io rimanga a dormire qui, stanotte, accanto a te.
- Faremo cose sconce?
-
No.
-
Fa niente. Meglio di niente, no?
-
Non ti montare la testa, è solo per starti accanto mentre guarisci. Sei stata tre ore sotto il sole, altri sarebbero morti.
- Sono sopravvissuta solo perché le finestre erano sporche.
- Menomale che sono una fanatica dell'ordine e non alla pulizia, non credi?
- Se questa era una battuta, non faceva ridere.
-
Lo so, ma almeno ho sdrammatizzato.
-
Baciami.
-
Tu e le tue richieste inopportune.
-
Perché non vuoi farlo?
-
Per tanti motivi, ad esempio, io sono un medico e tu una paziente. Non possiamo avere una storia, non sarebbe professionale e poi...
- Sai di chewgum.
-
Come hai osato? Mi hai baciato a tradimento!
- Non farne una tragedia, è stato bello, no? Romantico.
- Io, io, io me ne vado! Te la sbrighi da sola ora.
\\\\
- Come diavolo ho pensato che potesse in qualche modo funzionare? Lei vuole farmi confondere, così sarà lei a comandare lei di me, ma non le devo permettere, nossignore. Devo essere forte e, cavolo quanto è stato bello! Non provavo un sentimento così forte da tanto. Ma non posso, sono un medico e, che cosa mi sta succedendo? Io sono etero. Fino a cinque mesi fa ero etero, mi eccitavo a vedere i ragazzi che
facevano sport. Ora come vedo Marceline, mi eccito più di quando ero adolescente. Lei è una lei e a me piacciono i lui. E poi a prescindere non posso. Sono professionale io. Cavolo, perché l'ha fatto? Non ci voleva. Mi viene da piangere.
- Dottoressa, qualcosa non va? Cos'è questo fracasso? Dottoressa, perché
piange?
- Ho fatto dei calcoli sbagliati e non so dove sbaglio, forse dormendo riuscirò a capire dov'è l'inghippo. Grazie, e scusa se ti ho svegliato.
- Si figuri, sempre a sua disposizione.
-
Senta, a proposito di disposizione. Può alzare un attimo la maglietta? Grazie, va bene così. È un bene che un militare tenga il suo corpo in forma, continua così.
- Grazie dottoressa, al suo servizio. Buonanotte.
- Buonanotte.Perché non ho provato niente? Tempo fa avrei pagato per vedere un uomo alzarsi la maglietta davanti a me, e adesso, niente. Devo capire che sta mi sta succedendo.

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Capitolo 8
*** 8 Luglio ***


- Buon giorno Marceline.
-
Che vuoi farmi stavolta? 
- Che ti succede? Ti sei alzata con il piede sbagliato? Comunque, oggi ti va se corriamo un poco?
-
Intendi io.
- Intendo noi. Oggi diciamo che ti aiuterò. Correremo insieme su due tapis roulant, ma a differenza di me, tu sarai cronometrata, ci stai?
- Pensavo che volessi stare lontana da me.
- Hai ragione, ma non corro da tanto e mi manca. Finito l'esame ti darò delle mele.
- Voglio prendere un po' d'aria fuori, dopo le mele.
- Non posso.
- Legami, paralizzami, fai quel che vuoi ma ti prego, fammi uscire per dieci minuti.
- Se mi dai la tua parola di non provare a scappare i a chiamare qualcuno...
- Ci sto.
- Lei è pazza dottoressa. La smetta, se continuerà così prenderemo noi il comando di questa missione.
- Come ti permetti di parlarmi in questo modo? Voi militari non dovevate neanche venire in missione con noi. Devi dire grazie a me se hai un lavoro. Ora scusati e allontanati.
- Mi scusi dottoressa. La ringrazio dottoressa.

- Ecco fatto, finito. Come ti senti? 
- Come se mi avesse investito un treno.
- L'acido lattico per chi non si allena è terribile. Prendiamo la boccata d'aria?
- Quanto mi mancava l'aria della notte.
- È frizzantina, oggi ha piovuto.
- Posso sedermi sull'erba?
- Certo, come ti senti?
- Stanca e un po' giù. Voglio che tutto finisca presto.
- Cosa vorresti fare appena finito il tutto?
- Vuoi lasciarmi andare?
- Ci ho pensato e credo che tu potresti essere il primo esempio di convivenza pacifica tre esseri umani e vampiri.
- Tu credi davvero che io possa essere un esempio?
- Tu puoi essere tante cose, se solo pensi di esserlo.
- Ti ringrazio ma credo che mi stai dando troppa importanza.
- Forse è meglio rientrare, i militardi si stanno avvicinando.
- Militardi?
- Militari stupidi.
- Questa è bella.
- Grazie.
"Diario scientifico.
Oggi ho voluto provare a dire una bugia al prigioniero. Non capisco come mai non riesce a irrorare sangue alla pelle. Forse anche la lontananza dal sole fa calare il lavoro che fa la melanina. Dopo l'esame il prigioniero è uscito fuori. Come pensavo all'inizio lei non proava solo misericordia e pietà, prova emozioni molto più profonde. Ha letteralmente e metaforicamente un cuore. È bello pensare di aver trovato il primo vampiro diverso dagli altri, potrebbe dare il "buon esempio" a tutti.
PS: usciti fuori ho notato una cosa strana. Quando il prigioniero è uscito, inspirò col naso, ma quest'ultimo non era più il piccolo naso che aveva di solito, era diventato grande e schiacciato come quello dei pipistrelli. Probabile scoperta di un nuovo potere, quello di modificare il proprio corpo.
Dottoressa Bonnibel Bubblegum." 
 

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Capitolo 9
*** 9 Luglio ***


- Buon giorno Marceline.
- Tra un po'. Voglio continuare a dormire.
- È tardi, non puoi.
- Non mi sento molto bene.
- Cosa ti senti?
- Nausea, stanchezza, mi sento la febbre.
- Fammi sentire la fronte.
- Allora?
- Sei fredda, fammi toccare il collo e vedere la gola. Micky, portami il termometro speciale. Vediamo a quanti gradi hai la temperatura. Questo termometro va da 0 fino ai 36 gradi centigradi.
- Con me come sarebbe se avessi la febbre? Sono secoli che non sto male.
- Ma tu sei effettivamente morta dopo il morso?
- Morta? Io non sono morta. Sarei uno scheletro se lo fossi! Io sono viva, come tutti!
- Perché hai la pelle grigia e sei fredda?
- E che ne so?
- Oh, grazie Micky. Mettiti questo sotto l'ascella e aspettiamo cinque minuti. No, non così, aspetta ci penso io.
- Sembri mia madre.
- Ti ricordi qualcosa di tua madre?
- Ti sembrerà strano, ma sì. Mi ricordo che quando mi sbucciavo le ginocchia, me le medicava e mi metteva un cerotto. C'è stato un periodo che facevo molti incubi, più che incubi erano sogni strani e io non volevo andare a letto e lei per farmi cambiare idea mi cantava una canzone.
- E passava?
- Sempre. Non so come abbia fatto mia madre a innamorarsi di mio padre, lui è un egoista, egocentrico, brutto e soprattutto è il signore della nottersferza, come hanno fatto a conoscersi? Mia madre mi ha cresciuto da sola in un camper. In quei anni non l'ho mai visto. Poi scoppiò la guerra e mi prese Simon.
- Lo strambo?
- Sì.
- Come si chiama?
- Simon Petrikov, era uno scienziato. Una brava persona, mi ha salvata dalla strada se non dalla morte ma purtroppo è impazzito e mi ha lasciato da sola. Fu dopo un paio di anni che diventai una cacciatrice di vampiri. Quando persi tutti quelli che conoscevo, andai da mio padre, lì ho conosciuto il mio ex. Poi mi lasciai e ho vissuto ovunque.
- Che vita interessante. Fammi vedere il termometro.
- Quant'è?
- 34°C. Credo che hai la febbre.
- Come fai a dirlo?
- Sono una dottoressa, Marcy.
- Ora che si fa?
- Ti riprendi. Ok, va bene, non riesco a mentire. Sei rossa in viso, di solito sei grigia.
- Bugiarda, e pensare che ti avevo creduto e pensavo che fossi un mito.
- Scusa, scusa.
"Diario scientifico.
Oggi ho scoperto che il vampiro che ho in custodia non è mai effettivamente morto, adesso malato, ho controllato la sua temperatura è a 34°C. Se la mia teoria fosse esatta, lei è ancora viva ma il suo corpo è come se avesse smesso di invecchiare o non spiegherebbe il cuore funzionante e l'attuale decorso della malattia, normalissima influenza. Dopo la guarigione controllerò la temperatura ma sospetto che oscilli tra i 30 e i 32°C.
Dottoressa Bonnibel Bubblegum."
- Voglio sapere di più su questo Simon.

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