Volevo mio fratello!

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vorrei che fossi qui fratello, per mostrarmi come affrontare queste nottate infinite ***
Capitolo 2: *** Tu hai una fidanzata, Damon? ***
Capitolo 3: *** Stefan è la soluzione ***
Capitolo 4: *** Volevo mio fratello!! ***
Capitolo 5: *** Fuori dalla pietra ***
Capitolo 6: *** Talmente cieco da non capire!! ***
Capitolo 7: *** Scrivimi ***
Capitolo 8: *** Ce la può fare. Imparerà ad amarmi ***
Capitolo 9: *** Ti aspetterò sempre, altrochè, sono nato per amarti ***
Capitolo 10: *** Tu, io e lo champagne!! Dolcezza e sensualità! ***
Capitolo 11: *** Quasi alla resa dei conti! ***
Capitolo 12: *** Scoperti! ***
Capitolo 13: *** A cuore aperto! ***
Capitolo 14: *** La verità ad Elena ***
Capitolo 15: *** Sull'aereo ***
Capitolo 16: *** Coccole spinte nella vasca - scena inedita ***
Capitolo 17: *** La nostra prima volta! - scena inedita ***
Capitolo 18: *** Sesso bollente in aereo! ***
Capitolo 19: *** Un sogno insieme ***
Capitolo 20: *** Svolta! ***



Capitolo 1
*** Vorrei che fossi qui fratello, per mostrarmi come affrontare queste nottate infinite ***


“Notizie da casa?”

Damon apre la lettera che si ritrovò addosso mentre dormiva sulla brandina, sotto la tenda.

“Mio fratello.” mormora Damon e comincia a leggere.

“Caro Damon, ci dicono di comunicare solo le buone notizie, ma non posso. Le giornate sono sempre più cupe a Mystic Falls, così come il mio cuore. Valerie se n’è andata e non è più tornata. Nostro padre beve ogni sera finchè non si addormenta. Con l’avvicinarsi dell’anniversario della morte di nostra madre, mi ritrovo insonne, paralizzato da una paura di cui non riesco a liberarmi e a cui non voglio dare un nome. Vorrei che tu fossi qui, fratello,
Per mostrarmi come affrontare queste nottate infinite.”
 
 
 
 
 
 
Era il 1863, era la guerra di Secessione, e io ero un soldato.

A quei tempi era una cosa nobile andare in guerra. Una cosa che ti faceva sentire un uomo, un uomo che valeva qualcosa.
Ero fiero di andare in guerra mentre mio fratello mi aspettava a casa, sapevo che avevo qualcuno da cui tornare.
Non era solo il tempo della guerra, ma anche il tempo del romanticismo decadente.

Mio fratello era un romantico idealista autodistruttivo.

Eravamo uniti. Stefan mi adorava, nonostante suscitassi spesso le ire di papà.

Faceva affidamento su di me, quando crollava.

Io gli volevo bene. Sapevo di dover essere io il fratello forte, per tutti e due.
 
Quando Stefan mi aveva mandato quella lettera, guardai la carta con la stregua di un innamorato che guarda una lettera d’amore.
 

“vorrei che fossi qui, fratello, per mostrarmi come affrontare queste nottate infinite.”
Fu allora, che quasi tremo e mi ricordo il vero motivo del perché sono qui.

Non è perché sono nobile, non sono un valoroso. Ma perchè sono un codardo.

Sono un codardo innamorato di suo fratello minore che non può immaginare che pensieri, che desideri accende in me con questa frase.
Oh, Stefan, perché sei così puro in confronto a me?
 
 
 
“Colonnello.”

“Tenente Salvatore.”

“Vorrei richiedere una licenza di due settimane, signore.”

“Vale per te e per tutti quanti, Salvatore. No, permesso negato.”

“Temo che mio fratello abbia davvero bisogno d’aiuto, signore.”

“Non ve lo chiederei se non pensassi che avesse davvero bisogno di me.”
 
“Ho una missione, ad essere sinceri è più un compito spiacevole.”

“Pur di vedere mio fratello sono disposto ad accettare.”
 
 
 
 















Note dell'autrice: 

so che già devo finire "fai l'amore con me, stefan" ma sto davvero pensando a questa storia da quando ci fu stato l'episodio..xd non posso più resistere, anche perchè io AMO gli episodi in cui damon e stefan erano umani..nel 1800 xd mi sa tanto di scenario romantico <333

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Capitolo 2
*** Tu hai una fidanzata, Damon? ***


Ero innamorato di mio fratello. Avevo perso la testa così tanto da avere il terrore che avrei potuto baciarlo da un momento all’altro e perderlo per sempre.
Stava riflettendo Damon, mentre finalmente aveva realizzato di trovarsi in un loop imprigionato dentro la pietra.

Quello che non capisco è perché sono QUI. Perché? Avevo superato tutto questo. Ero quasi riuscito a DIMENTICARE.

Non voglio ricordare come mi sentivo quando ero innamorato di mio fratello. Quei tempi sono finiti. Sono andato avanti con fatica, ci ho messo anni, ANNI. Non voglio tornare indietro. Non fatemi tornare indietro. Per favore.
 



“Non vedo l’ora di vedere Olive, la mia ragazza. È davvero bellissima. Tu hai una fidanzata, Damon?”
“Si. No. Cioè…”

Ma che cazzo stavo pensando?

“Devo ammettere che la situazione è un po’ confusa in questo momento, Henry.”
 


L’avevo detto anche allora…anche allora quando Henry mi aveva chiesto se avevo una fidanzata..io avevo risposto sì..senza pensarci un attimo..

Ed era grave..voglio dire..Stefan si comportava come una femminuccia spesso e volentieri..piagnucolava spesso e volentieri ma..come ho potuto vederlo come una fidanzata addirittura?

Per favore, non fatemi rivivere questo…











 

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Capitolo 3
*** Stefan è la soluzione ***


“Allora, cosa ti è successo là dentro?” chiese Stefan.

Damon si perse a ricordare quegli struggenti momenti.
 
Ero innamorato di te dalla Guerra di Secessione e non me lo sono mai perdonato. Forse non sono mai riuscito a dimenticarlo del tutto. Forse il mio odio nei tuoi confronti era solo una maledetta scusa,  perché cercavo di convincere me stesso per decenni che se ti avessi odiato, se ti avessi allontanato, sarebbe stato più semplice smettere di amarti…ma non ti dirò questo, Stefan.
 


“è solo una…macabra guerra civile, fatta di bandiere dei confederati, carneficine, un sacco di vite spezzate.”

“Quindi ti ha colpito eh?”

“L’ossessione di una pietra per la mia responsabilità in una tragedia di guerra? Non particolarmente!”

“Insomma..non hai provato nulla?”

Damon deglutisce, guardandolo sorpreso. Che lui sapesse??
 
“Certo che sì! Ho provato un ardente desiderio di tornare a casa da mio fratello depresso per aiutarlo a dimenticare una ragazza appena conosciuta!” ribattè Damon frustrato.

“Quindi non c’è niente che ti abbia toccato minimamente..?”

“Lo sapevo…non sei reale!!” disse Damon sgranando gli occhi e strappandogli il cuore con una mano.
 
“AHHH.”
“Scusa fratello. Devo premere il pulsante di riavvio.”
 
 
 
 
 



*

“La settimana dopo il massacro alla fattoria,  quando ero preda dei sensi di colpa e  all’odio per me stesso, sai chi era l’unica persona al mondo con cui volevo parlare?? Mio fratello! Dev’essere quella la soluzione al puzzle infernale!!” disse Damon a Henry, il suo compagno della guerra.

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Capitolo 4
*** Volevo mio fratello!! ***


Purtroppo, Damon continuava a ripetere quella giornata all’infinito.

Stremato dal fatto di dover ripartire un’altra volta da capo, stracciò la lettera di Stefan con furia e ne scrisse una lui:

STEFAN, non scrivermi mai più!
 
 
 
*

“Per uscire da questo inferno devo vedere mio fratello, quindi diserto per andare da lui. Diserto per tornare a Mystic falls.” Disse infine Damon.
 
 
 
*

Quando Damon tornò a casa però, trovò sua madre Lily ad aspettarlo che lo rispedì nello scantinato perché era un disertore e se lo trovavano lì, lo avrebbero ucciso.

Nello scantinato trovò Stefan.
 
 
“Fratello.” disse Stefan sorridendo.

“Stefan! Sei quello finto o quello vero? Perché sai, sono stufo di parlare con i fantasmi del passato.”

“Sono quello vero, Damon.E sono stanco come te di restare rinchiuso in questa spirale inquietante.”

“Tanto per curiosità..dimmi, se sei quello vero, cosa sei stato condannato a ripetere ogni volta? Sono curioso.”

Stefan lo guardò con odio.

“Scriverti quella dannata lettera ancora e ancora.”

C’era qualcosa nello sguardo di Stefan che contorse il cuore di Damon ma poi il viso di Damon si illuminò.

“Beh, ma adesso siamo insieme no…..allora questa è la luce alla fine del tunnel”

“Un tunnel buio..la casa del massacro..capisco perché non me ne hai mai parlato”

“Cercavo di proteggere le tue fragili emozioni, Stefan! Sei tu il motivo per cui ho accettato la missione.”

“Hai sempre un motivo, non è vero, Damon? Tuo fratello…Elena.”

“Dovrai fare di meglio di questo. Vuoi provare che faccio cose brutte per le persone che amo?” Disse Damon irritato avvicinandosi  più vicino a Stefan.

“Non si tratta di quello che fai in loro nome, Damon, si tratta di ciò che fai in loro assenza!”

“Di chi stiamo davvero parlando, Stefan?”

“Non lo so, devi dirmelo tu.”

“Please…” disse Damon sarcastico.
 

Qualcuno bussò di sopra. Le guardie erano appena arrivate.

“Giustifichi il punire Lily per il bene di Elena..hai mai pensato a cosa avrebbe fatto Elena?”

“Non gliel’ho mai potuto chiedere! Grazie a lily!!”

“No, Damon..l’influenza di Elena su di te è così debole….”

“Stef..”

“Perché odi davvero nostra madre? Dillo. ORA. Per cosa è che la punisci davvero?”

“Non è per qualcosa che ha fatto lei..”

“Ahhh..quindi è per qualcosa che hai fatto tu, non è vero? Un segreto, magari? Che non volevi che scoprisse? Cosa?”

“Stefan, PIANTALA!”

Ma Stefan l’aveva afferrato per la giacca.

“è MORTA, LEI è MORTA. DIMMELO!”

“CHE COSA’?

“QUELLO CHE MI NASCONDI!”

“NON TI NASCONDO NIENTE!”
 
“La missione è fallita, degli innocenti sono morti e tu sei scappato via con le mani sporche di sangue. Cosa volevi??”

“Volevo mio fratello.” ringhiò Damon a bassa voce guardandolo negli occhi.

Stefan però non ci credeva.

“Cosa volevi?”

“ Che c’è, sei sordo? VOLEVO MIO FRATELLO!!” gridò l’altro.

“Non è vero! Cosa volevi?” si intestardì Stefan.

Damon si divincolò dalla sua stretta e in un lampo lo attaccò al muro, facendo gemere Stefan di dolore.

“Volevo mio fratello.” ammise come una dichiarazione, per poi subito dopo, prendere il viso tra le sue mani e baciarlo.
 
Stefan era ancora a occhi chiusi ma la sua sorpresa era evidente, come le sue mani tremarono nell’aria, forse nel tentativo di allontanarlo, ma Damon prese quelle stesse mani tra le dita e lo spinse di più contro il muro.

Stefan cambiò atteggiamento e ricambiò, incontrando la lingua di Damon, sentendosi sopraffatto. Piacevolmente, sorprendentemente sopraffatto.

“AHHH.” Gemette Stefan ad alta voce quando Damon si allontanò dalla sua bocca per tuffare la testa sul suo collo baciandogli quella porzione di pelle in maniera piuttosto rovente. Probabilmente gli sarebbe rimasto un succhiotto.

Stefan non lo allontanò, strinse forte quei riccioli corvini tra le mani, sconvolto dalle sensazioni che stava provando.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Fuori dalla pietra ***


“Mamma mi dispiace così tanto..dammi la possibilità di sistemare le cose…dammi la possibilità di lasciarmi amare da te.”

Ma Lily morì in quell’istante.

“No, no, no, no, no!!”      

Damon cominciò a singhiozzare sul suo corpo e in quel momento comparve Stefan, che lo abbracciò per consolarlo.
 
 
Bonnie riuscì a risvegliare Damon in quel momento. Damon si agitò confuso. Si svegliò anche Stefan, ma al contrario del fratello, sembrava lucido.

“Ehi, ehi, Damon, sono io, sei al sicuro!”

“No, no, no, tu non sei reale!”

“Sono reale! Guardami! Sono reale e sei al sicuro. Siamo al sicuro!” disse Stefan, prendendogli il viso tra le mani e costringendolo a guardarlo.

Finalmente Damon sembrò acquietarsi e lasciò che Stefan lo abbracciasse, abbandonandosi a lui.

















Note dell'autrice: 

scusate per il capitolo vergognosamente corto xd scrivo sempre di mattina e sempre di corsa perchè poi devo scappare al lavoro xd

Cercherò di scrivere ancora oggi pomeriggio ma non so se continuerò proprio questa storia, perchè ne ho tante in ballo xd (intendo che non so se la continuerò OGGI, state tranquilli, questa la finisco xd )

Spero vi piacerà come proseguirà la storia, ora i Salvatore dovranno venire a pattti con quello che è successo mentre erano nella pietra!

Sì, lo so, ho modificato tante cose della puntata..era necessario xd

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Capitolo 6
*** Talmente cieco da non capire!! ***


Stefan era rimasto nel letto con Damon finchè non si era addormentato, finchè esausto anch’esso, si era addormentato anche lui.

Davvero strano per due vampiri che hanno rischiato di restare addormentati per sempre, avere tanto sonno! Aveva pensato Stefan.

Ma due come loro non dovrebbero neanche dormire..respirare..non dovrebbero neanche amarsi…

“Mmmm..Stefan…cosa ci facciamo qui? Siamo ancora all’inferno, considerato che stiamo dormendo insieme?” chiese un assonnato Damon, vedendo il fratello disteso accanto a lui.

“Molto spiritoso, Damon..” disse Stefan, con tono scherzoso, ma segretamente un po’ offeso dalla battuta. “Bonnie ci ha riportati indietro..e comunque dormire insieme a me è più come il paradiso, fidati.” Disse, alzandosi dal letto.

“Che cosa? Bonnie ci ha riportati indietro?” chiese Damon, ora completamente sveglio.

“Forza, andiamo di sotto. Ci sono tutti, e Caroline e Bonnie hanno preparato anche delle ottime frittelle per celebrare il nostro risv…” disse Stefan, ma Damon lo bloccò per il braccio.

“Non c’è tempo per le frittelle adesso, Stefan.”

“Lasciami il braccio, Damon..” disse Stefan calmo.

“Perché eri disteso nel letto con me? è a causa di quello che ti ho detto quando eravamo..”

“Era perché avevi avuto una crisi, Damon.” Disse Stefan, cercando di invitare il fratello a non parlare di quello che era successo tra di loro all’interno della pietra.

“Quindi hai intenzione di fare finta di niente o davvero non ricordi quello che abbiamo fatto?”
 
Il volto di Stefan si fece duro, quasi arrabbiato.

“Quello che TU hai fatto. Damon, tu non vuoi davvero che parliamo di questo, non ti conviene.”

“Stefan, non puoi scappare da questa cosa. Non dopo quello che è successo.”

“Perché,cos’è successo, Damon, esattamente?” chiese Stefan scrollando le spalle.

“Ci siamo ba – cia – ti, stupido coglioncello, figlio di puttana.”

Stefan annuì con il capo. “Ah io sarei un figlio di puttana?”

“Sì, cazzo, sì!”

“Sei un bastardo, lo sai vero?”

“Grazie, è sempre un complimento saperlo!”

“Perché vuoi farmi sentire in colpa per una cosa che è successa mentre le nostre menti erano del tutto distorte a causa della pietra? Non riuscirai a farmi sentire in colpa per questo!” disse Stefan puntandogli un dito accusatorio.

“Cos…menti distort…io sono innamorato di te da anni, brutto figlio di puttana!!!” aveva detto Damon furente.

“Cosa..?” disse Stefan impallidendo, e deglutendo.

“Ma va!! Il genietto non lo aveva ancora capito! Date un premio al genietto perché finalmente ci è arrivato!”

“Damon, piantala di scherzare…”

“Perché credevi ti avessi baciato, idiota?”

“Damon, io sono tuo fratello, cazzo, non puoi essere serio!!”

“Lasciami andare, voglio andare via da questa casa!”

“No! Aiutami a capire! Hai passato 70 anni e più ad odiarmi, mi volevi morto!!”

“Non hai mai capito un cazzo, Stefan!” disse Damon scrollando la testa.

“Aiutami a capire! Mi sembra di avere il cervello in pappa, non riesco a ragionare!!”
 
 
Stefan sembrava davvero disperato e a Damon dispiacque un po’.

“Quando eravamo umani..io mi ero preso una piccola, grande cotta per te…”

“Che cosa?”

“Sì..”ridacchiò Damon. “Ti scrivevo delle poesie, delle lettere perfino, che poi buttavo nel camino..te lo immagini?”

“Damon..io non..perchè non mi hai mai detto…”

“Non volevo che mi odiassi..” disse Damon e una piccola lacrima solitaria scivolò via da un occhio.

“Non capivo, poteva essere solo affetto fraterno troppo forte..poteva essere solitudine..tu eri l’unico che mi voleva bene..papà ci trattava male..mamma era distratta, assente e poi morì…”

“Ma Katherine…”

“Katherine è stata solo un pretesto..un appiglio cui io mi aggrappai per dimenticarmi di te..ogni volta che bevevo il suo sangue, i miei sentimenti per te si assopivano, era bello dimenticare…ben presto mi aggrappai all’ossessione per lei per dimenticare l’ossessione per te..”

“Mio dio. Damon..”

“Quando siamo diventati vampiri…è successo qualcosa…sai, quando rimani umano, e ti aggrappi a qualcuno come ripiego, l’infatuazione dopo un po’ svanisce. Purtroppo il vampirismo unito al fatto che è lei che mi ha trasformato, il suo sangue,  ha reso le cose più permanenti, ma quella per Katherine non era un'infatuazione... Era più un’ossessione. Avevo cercato di dimenticare te con lei e per questo sarei stato sempre ossessionato da lei. Una specie di promemoria, come un segno tangibile incancellabile di quello che provavo.”

“Damon, questo è assurdo..”

“Anche quello che provavo per te era assurdo. Speravo almeno che la mia ossessione per Katherine avrebbe sostituito la mia ossessione per te, ma non fu così. Vivevo nel ricordo di Katherine perché avevo cercato di dimenticare te con lei, ma il sentimento per te non sparì, anzi…sentimento che io cercai di annullare il più possibile, con L’ODIO. Pensavo che odiandoti, pensavo che con il tempo…ma..non ha funzionato..”

“Perché Elena? Perché hai voluto portarmela via allora?” chiese Stefan.

“Elena? All’inizio non sopportavo che fossi felice con qualcun altro..una copia di Katherine per giunta! Che riuscissi dove io avevo fallito! Ma poi mi sono innamorato davvero di lei..così diversa da Katherine, così dolce..forse potevo avere la mia felicità tutto sommato…”

“A SPESE MIE!!” gridò Stefan distrutto dal dolore.

Damon lo vide distrutto e questo gli faceva ancora più male. Vederlo star male ancora per Elena.

“Mi dispiace davvero tanto, fratello, ma io ho sofferto PER ANNI, a causa tua! Era giusto che fosse il tuo turno tutto sommato. Chiamala vendetta, chiamala karma, quello che vuoi.”
 
Il pugno che arrivò gli girò la faccia facendolo cadere per terra.

SEI IL SOLITO DANNATO EGOISTA, TU PENSI SOLO A TE STESSO, TI PRENDI QUELLO CHE VUOI, SENZA TENERE CONTO DEI SENTIMENTI DEGLI ALTRI!!”

“lo so, mi chiamano Damon  Salvatore, piacere..” disse Damon sistemandosi la mascella.

“Il tuo modo di amare è sempre stato egoista, Damon, sei solo un omuncolo ferito e orgoglioso che non è capace di amare in nessun altro modo, talmente cieco da non vedere, che anche io ero innamorato profondamente di te!!” disse Stefan facendolo restare di stucco.

“C- cosa??” chiese Damon, ma Stefan uscì dalla stanza e scese velocemente le scale senza rispondere alle domande sbalordite e preoccupate di Caroline e Bonnie preoccupate che avevano sentito le grida di sopra.
 
 
 

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Capitolo 7
*** Scrivimi ***


“MALEDIZIONE, MALEDIZIONE!!” gridò Damon , dando un calcio al letto e facendo cadere le assi.

Le parole di Stefan gli risuonavano ancora nelle orecchie.

talmente cieco da non vedere, che anche io ero innamorato profondamente di te!


“NOOOO, NON è VERO!! è UNA MENZOGNA!!…” e in preda ad un nuovo scatto di ira, distrusse definitivamente il letto con le assi e la sua forza da vampiro.

“Ti odio, Stefan, ti odio! Guarda che cosa mi hai fatto diventare! Un mostro! Ti odio!!” continuò ad inveire, poi camminando nel punto dove c’era il letto, notò qualcosa muoversi.


“Cosa diavolo è? Si muove qualcosa.” disse, notando che una tegola nel pavimento si muoveva.

Damon mosse la tegola e ci trovò dentro a sorpresa alcune…

“Lettere?? Credevo avessi bruciato tutti i tuoi diari, Stefan..” sussurrò Damon, accingendosi a prenderle.
 
Cominciò a leggerle, sgranando gli occhi mano a mano che leggeva. 

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Capitolo 8
*** Ce la può fare. Imparerà ad amarmi ***


“Stefan, dobbiamo parlare..” disse Damon con uno sguardo cupo, osservando Stefan che stava seduto sulla riva di un ponticello davanti al laghetto.

“Vattene via, Damon…”

“Forse queste ti convinceranno..” disse Damon, facendogli vedere un mucchio di lettere.

“C.che cosa diavolo sono?” chiese Stefan impallidendo.

“I tuoi pensieri su di me Stefan.”

“R-ridammele immediatamente. Non hai nessun diritto di leggerli! COME DIAVOLO HAI FATTO A TROVARLE??”

“Sono stati nascosti abbastanza non credi? Li ho già letti, tu non vorresti invece darti una rinfrescata?”

“RIDAMMELI!!”

“Dimmi che mi ami anche tu, e forse lo farò.

"Fottiti! Ridammi quelle maledette lettere!!”

“Va bene, l’hai voluto tu….” E Damon cominciò a leggere.



Caro fratello, ti scrivo questa lettera che non leggerai mai..”

“DAMON!!”
 
Caro fratello, ti scrivo questa lettera che non leggerai mai, e resterà sempre nascosta al tuo cuore, ma non al mio, sfortunatamente.

Sì, perché io preferirei non sapere che cosa dice il mio cuore, se deve farmi vergognare tanto.

Anche se ci sono certe cose di cui non mi vergogno, fratello.

Non mi vergogno, per esempio, di vedere in te il tipo di uomo che forse, disgraziatamente nostro padre non vedrà mai.

Forte, onesto, coraggioso, fiero.

In te brilla una luce, Damon. Mi dispiace che nostro padre non possa vederla, perché troppo preso a dare la caccia ai demoni, per non accorgersi

Che quelli più importanti, sono dentro di lui.

Vorrei consolarti, fratello.

Stringerti, abbracciarti, dirti..

Dirti che non hai bisogno dell’amore di nostro padre, quando hai il mio.

Perché non ho il coraggio di dirtelo? Vorrei abbracciarti e dirtelo, ma provo un forte imbarazzo.
 
 


“Non hai niente da dire??” chiese Damon.

“N- no..” disse Stefan.

“Avrei voluto che l’avessi fatto, Stefan..avrei voluto..”

“Smettila.”

Va bene, allora continuiamo!”
 
 

*

Fratello, tu sei l’unico che riesca a tranquillizzarmi dalle mie angosce, ma di NOTTE, quando le mie paure più tetre e oscure, mi paralizzano, tu non ci sei..non posso trovare conforto tra le tue braccia e chiederti di dirmi qualcosa di spiritoso..perchè le nostre camere sono troppo distanti.

E se io una notte venissi da te, a chiedere conforto, cosa mi diresti, Damon? Mi consoleresti? Mi stringeresti a te?

Tu, il fratello sempre così sicuro, che non ha paura di niente…

Chi mi dice che anche te non piangi nel cuscino durante le ore più angosciose, quando i demoni si impadroniscono della notte?

Non so se anche tu a volte hai paura, Damon, ma se ce l’avessi, io non so cosa potrebbe darti conforto..un abbraccio?

O forse…un bacio?

Se venissi da te, mentre ti dimeni come un bambino impaurito, basterebbe un bacio per calmarti? Anche sulla bocca?

Lasceresti che te lo dessi, fratello? Sarebbe solo un gesto d’amore il mio. Lo vorresti?

Oh, perdonami, Damon, non so perché penso a queste cose.
 


“BASTA, SMETTILA, ADESSO!”

“Volevi baciarmi, Stefan? Perché non l’hai mai fatto? Se solo me l’avessi detto..”

“Eri troppo concentrato sul litigare con papà, per accorgerti di come stavo! E comunque era una cosa platonica, pura, non..non era..”

Damon allora riprese a leggere un’altra lettera.
 


*

Oggi sono entrato nella tua stanza. Avevo dimenticato lì il mio pettine.Non ho bussato e ti ho trovato nudo che cercavi qualcosa tra i cassetti. Avevi i capelli bagnati dalla doccia e mi hai guardato con un’espressione confusa, ma penetrante.

“Aspetta, Stefan..puoi restare se vuoi.” Dicesti, affrettandoti a metterti la biancheria addosso.

Mi facesti cenno di sdraiarmi con te sul letto. Lo feci, appoggiando la testa sulla tua spalla, mentre tu accarezzavi i miei capelli corti.

Ci addormentammo così.

Nella mia mente, fantasticavo sul risvegliarmi tutti i giorni così, per sempre.

Ma non è possibile, perché io non sono il tuo amante, sono solo tuo fratello.

Eppure perché mi sento così?

Arriverà il giorno in cui tu dormirai così con qualcun altro, accarezzerai i capelli di qualcun altro così come fai con me e il pensiero mi fa piangere.

Vorrei toccarti, vorrei baciarti…non capisco..non dovrei avere pensieri impuri, lussuriosi su di te, mio fratello.

Damon, perché sono così patetico? Io non credo di essere normale. Aiutami. Aiutami a guarire.
 
 


“è stato molto tempo fa. Ero infatuato di te. Capita a ogni fratello minore di infatuarsi e idealizzare il proprio fratello maggiore.”

“Ma non a tutti capita di volerci fare sesso, non credi? Aspetta, che qui arriva la parte più bella.”

“Damon, ti sto supplicando..non..”

“L’ultima e poi basta, Stefan..”
 
 
 
 
 
*

Nella mia ultima lettera ti dissi che il mio cuore era sempre più cupo ormai ed è così, ti dissi che sono paralizzato da una paura cui non oso dare un nome ed è vero anche questo.

La paura ha un nome, il tuo nome, Damon.

La paura di scoprire che sono innamorato di te.

E ho bisogno di te per affrontare questa paura.

Per affrontare con te queste notti infinite.

Torna da me, Damon, ti scongiuro.

Sei sempre più distante da me, se ho fatto qualcosa per farmi odiare da te, ti chiedo scusa.

Ma non abbandonarmi.

Ti prometto che mi farò amare da te, ci posso provare, ce la posso fare. Permettimelo, Damon.

Lascia che provi a farmi amare da te.
 
 

Damon fece appena in tempo a finire di leggere l’ultima frase, che il pugno di Stefan gli girò la faccia dall’altra parte.

“Ci provi così tanto gusto ad umiliarmi così, non è vero?” chiese Stefan arrabbiato, mentre cercava di riprendersi le lettere.

“NO. Io non sapevo che ti sentivi così, Stefan! E avevo il diritto di saperlo! Me l’hai tenuto nascosto per così tanto tempo e non ne avevi il diritto!” gridò Damon.

“DIRITTO? DIRITTO??” gridò Stefan. “I miei sentimenti per te erano così chiari! Sempre lo sono stati. Così come i tuoi. Tu non mi hai mai amato, Damon! Ti riserverò un’eternità di sofferenze!! Non era questo che mi hai sempre detto??”

“perché mi avevi trasformato, ma non..”

“Non hai mai capito che ti amavo troppo per rischiare che morissi, per perderti in quell’orrbile modo! E invece di capirlo, tu..”

“E l’ho capito, Stefan. L’ho capito. A parti inverse, avrei fatto lo stesso! Senti, mi dispiace, ho sbagliato, ok? Ma io non pensavo che tu..dio..era così sbagliato e io ho pensato così tanto a proteggerti, che solo l’idea che anche tu potessi provare lo stesso, era troppo..troppo bello per essere vero. “

“E quindi?? Anche se non pensavi che ti amassi? La soluzione era invece odiarmi? Damon, io non ho mai pensato che tu provassi lo stesso, ma non te ne ho mai fatto una colpa!!!”

Perché tu sei migliore di me, Stefan!!! Sei sempre stato migliore di me! E io sono un egoista pezzo di merda! È questo che vuoi sentirti dire? Io non ce la facevo, semplicemente non ce la facevo ad amarti in maniera incondizionata senza sentirmi ricambiato e ti davo la colpa di questo! È questo che vuoi sentirti dire? Vuoi sentirti dire che ti odiavo per avermi trasformato perché la vedevo come una sorta di presa in giro? Una cosa che mi avrebbe fatto sentire ancora di più legato a te sapendo che però non sarei stato mai davvero tuo? VA BENE, LA DICO!!”

“Io ho passato tutti questi anni…..più di settant’anni a cercare di farmi amare da te e tu hai sempre fatto il possibile per farti odiare da me, per rendermi la vita un inferno..e prenderti tutte le ragazze che amavo..da dove potevo capire che mi amassi?”

“è vero, ho avuto mie tutte le donne che tu hai avuto..cercavo in esse qualcosa di tuo. Sempre..il tuo odore, il tuo profumo..te..Stefan, non potevo semplicemente venire da te e averti. Ho cercato per anni di seppellire quello che sentivo, sono un grandissimo pezzo di merda, ma l’ho fatto soprattutto per non gettarti addosso quello che percepivo come una grande gigantesca merda che ci avrebbe travolti! Volevo tutelare le tue fragili emozioni, Stefan. Te l’ho già detto.”

“Tutto quello che volevo..era farmi amare da te, Damon..non mi importava che mi amassi come un amante, purchè mi amassi..anche come un fratello..ma tu per lungo tempo non sei riuscito a fare nemmeno quello..”

“Ma negli ultimi anni mi sono fatto almeno un po’ perdonare, no?”

“Sì..” ammise Stefan asciugandosi un occhio. “Ma ora tu arrivi qui e vuoi disseppellire tutto quello che era rimasto sepolto in un cantuccio della nostra vergogna..a che serve riparlarne..sono altri tempi, Damon..dimentichiamocene..”

“No..non puoi chiedermi di dimenticare queste lettere…” disse Damon avvicinandosi pericolosamente a Stefan.
 
“Damon..” disse Stefan cercando di spingerlo via, ma quasi supplicandolo. “Ti prego, vai via. Tutto questo non porterà a nulla di buono. È sbagliato.”

“Abbiamo cercato per due secoli di rinnegare quello che proviamo e guarda quello che ci ha portati..solo dolore e sofferenza, Stefan, forse è il caso di smettere di scappare.”

“Sei sempre stato tu quello che è scappato da me, Damon.” Disse Stefan ritraendosi ancora.

“Non sapevo che tu volessi che ti stessi vicino. Ho sempre pensato che mi odiassi, pensa la mia sorpresa quando ho letto che desideravi invece che ti toccassi e ti baciassi e…”

“Damon, va via..”

“E i tuoi sentimenti per me, Stefan..così simili ai miei..io avevo il dovere di saperli..di conoscerli..”

“Damon, va via!!”

“E volevi che ti amassi..per quanto?”

“Cosa??”

“Per quanto tempo, Stefan? Per quanto tempo l’hai voluto?”

Stefan aveva lo sguardo smarrito. Ripensò a tutte le volte che Damon se n’era andato, lasciandolo solo e spezzandogli il cuore. Tutte le volte che l’aveva deluso o ferito, detto parole cattive. Ogni volta non aveva mai perso la speranza che Damon potesse imparare ad amarlo, almeno un po’.

“Sempre.” Disse Stefan, arrendendosi alla sincerità. “Non ho mai smesso di cercare amore da te, Damon....ogni volta che mi hai ferito, tutte le volte che te ne sei andato, che hai detto di odiarmi, che mi volevi morto...può farlo..può imparare ad amarmi, mi dicevo.” ammise Stefan con gli occhi lucidi
 
"Im...imparare ad amarti? Stef..." biascicò Damon, cingendogli il braccio, mentre Stefan cercava ancora di divincolarsi.

Questo era troppo. Stefan continuava a guardarlo così, con gli occhioni languidi e per Damon era davvero troppo. Gli prese il viso e lo baciò.

Lo baciò stringendogli i capelli forti tra le mani e finendo per terra insieme in un bacio lascivo, bagnato e pieno di passione.

E Stefan aveva cambiato totalmente atteggiamento. Si stringeva attorno a Damon, tenendogli il volto tra le mani come se finalmente fosse riuscito a lasciarsi andare, o meglio, come se finalmente avesse deciso di smettere di lottare e iniziare ad amarlo sul serio.

















Note dell'autrice: 

okkkkk, spero davvero tanto che vi piaccia questo capitolo perchè ho penato abbastanza per scriverlo e l'ho scritto tutto oggi xd non è stato facile xd anche perchè ci tengo sempre molto al realismo e al restare IC nonostante l'argomento sia già di per sè ooc, ossia l'amore tra i due!

Credo passerà un pò di tempo prima che scriva altre storie defan quando avrò finito queste, visto che ho notato che mi assorbono tantissimo ahha xd e non voglio distrarmi dalla mia passione primaria, ossia le mie storie wincest che sto trascurando per scrivere queste xd

però non c'è niente da fare, raga..io amo troppo damon e stefan insieme e mi stanno ispirando tantissimo ultimamente xd

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Capitolo 9
*** Ti aspetterò sempre, altrochè, sono nato per amarti ***


Non avevano fatto sesso.

Ma sembrava….da come erano sdraiati vicino sul ponticello di legno.

Sembravano stremati. Dolcemente stremati, mentre si erano addormentati abbracciati.
 
L’energia delle loro emozioni e la forza e l’amore di quei baci e dei loro sentimenti, li aveva spossati, privati di ogni energia. In pratica era come scoppiare di felicità.

E ora era il momento delle coccole!
 
Sia l’uno che l’altro, non avrebbero mai immaginato di essere tipi da coccole, di desiderare di sentirsi stringere e abbracciare in quel modo dal fratello, eppure ci si sentiva così bene avvolti dall’abbraccio di Damon..dalla resa docile di Stefan che appoggiava la testa sul suo collo…
 
Il sole brillava e sembrava non voler accennare ad andarsene. Per fortuna i loro anelli erano una garanzia per loro e impedivano che da vita qual era, il sole potesse diventare morte per loro.
 
 
Stefan stava ancora dormendo, ma si rigirava tra le braccia di Damon che lo teneva dolcemente imprigionato in un abbraccio a cucchiaio.

Era così bello. Stefan non immaginava che Damon potesse essere così dolce con lui.

Si rigirò piano fino a guardarlo in faccia e sorrise. E cominciò ad accarezzarlo dolcemente per il collo e per le braccia.

Damon era sensibile a quelle attenzioni da parte del fratello, infatti rispose immediatamente con dei baci sul collo sensuali.



“Mmmm..” anche Stefan era sensibile a quelle attenzioni.
 
Nel giro di pochi secondi, Damon salì sopra Stefan, sovrastandolo, con un sorriso malizioso, mentre Stefan lo guardava con sguardo vacuo e sottomesso.

“Mi piace questo sguardo, Stefan..”

“Q-quale sguardo?”

“Lo sguardo che precede un orgasmo..vogliamo provare a vedere se riesco a..”

“Damon, no! Non ti azzardare!”

“Perché? Sei mio, ora..hai anche ammesso di amarmi, non puoi più tirarti indietro..” disse Damon, infilando lascivamente le mani sotto la maglietta.

“Dio..sì..ti amo…ma..” disse Stefan, a occhi chiusi. Oh, che colpo basso da parte di Damon, toccarlo in quel modo.

“Ma cosa?”
 


Stefan passò una mano sui capelli di Damon come una dolcissima carezza, riservata agli amanti tormentati.

“Non possiamo..” disse Stefan, fuggendo un’altra volta da lui.
 


Damon sbuffò. Il fratellino lo stava facendo penare davvero. Pensava che finalmente si fosse arreso.
 
“Stefan, per quanto hai intenzione di…”

“Cosa? IO? Damon, sei tu quello che non capisci. Questo non è un gioco!”

“E pensi che per me lo sia? Che non stia prendendo la cosa seriamente?” si arrabbiò l’altro.

“Sembra. Non ci siamo solo noi due, Damon. Ci sono Caroline, ELENA, abbiamo delle fidanzate cui tener conto..vuoi davvero spezzare il cuore ad Elena quando si risveglierà? Vuoi davvero sia la prima cosa che le succederà quando aprirà gli occhi?”

Damon lo fissò senza rispondere.

“Come immaginavo.” Rispose Stefan, anche se sembrava un po’ deluso.

“Quindi io e te..non..non possiamo, Damon..io mi devo sposare..”

“Stefan, per favore, non fare cazzate..sai bene che non sarai mai felice con lei..”

“Ma tu vorresti essere felice con Elena..perchè quello a soffrire devo essere io quando tu sceglierai LEI?"

“Io ho scelto TE, Stefan! SEMPRE SCEGLIERò te!! Devi solo credermi!”
 
Stefan scosse la testa. “Non ce la faccio, Damon..non posso aspettare 70 anni..”

“L’hai fatto però..”

“Cosa? “

“L’hai già fatto…Stefan, hai già aspettato 70 anni..ricordi? Siamo stati divisi per anni prima di ritrovarci..ma alla fine ci siamo ritrovati SEMPRE.”

“Damon..era diverso..non ti avevo sotto gli occhi tutto il tempo, non..”

“Quindi preferisci che scompaia di nuovo dalla tua vita? È questo che stai..”

“NO! NON TI AZZARDARE A FARLO DI NUOVO!!”  gridò STefan.
 
Damon lo fissò sgranando un po’ gli occhi, colpito da quella scenata.

“Neanche io voglio separarmi più da te, Stefan.” lo disse con la felicità negli occhi, e subito dopo, lo baciò di nuovo appassionatamente.

Stefan ricambiò il bacio, per poi lasciare quelle labbra, con molta sofferenza.

“Damon..io ti amo..ma non..non posso..faremmo soffrire troppe persone..non posso..” disse, abbracciandolo, cominciando a singhiozzare.

“Va bene, Stefan..va bene..va bene..” disse Damon, ma lo disse solo per tranquillizzarlo.

Con un sorrisetto, pensò che sarebbe ripartito alla carica molto presto.

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Capitolo 10
*** Tu, io e lo champagne!! Dolcezza e sensualità! ***


Stefan era tornato da Caroline. Tutto quello che era successo con Damon, era una follia. Amava suo fratello, lo aveva sempre amato. Il loro era un legame indissolubile, ma..non avrebbe dovuto diventare anche erotico.

Loro erano fratelli e non importava che fossero vampiri..questo non cambiava.

Si erano creati dei legami. Una famiglia di amici. Non potevano mandare tutto a puttane, per un’ossessione.

In più non era convinto che un legame assoluto solo con Damon sarebbe stato di beneficio per lui. Si erano fatti troppo male in passato..ora le cose andavano meglio, ma erano comunque sempre in tensione.

E poi cavolo. Lily. La loro defunta madre era appena rimorta..cavolo.



                                                                    

Cercò di farsi forza e di non pensare a questi discorsi, mentre si alzava dal letto, rivestendosi.

Quando Caroline l’aveva visto, aveva voluto fare l’amore con lui e gli altri giorni ancora. Era quasi come se lei percepisse che c’era qualcosa che non andava.  Ed era stato difficile allontanare il pensiero di Damon per concentrarsi su di lei. Sembrava quasi come se non riuscisse ad eccitarsi più. pensava solo a Damon..Damon..
Cazzo.
 


“La tua fidanzata è andata a comprare vestitini e lingerie sexy, Stefan?” chiese una voce all’improvviso e Stefan sobbalzò, sentendo la voce dal fratello.

Era ancora rintronato, era appena entrato in salone e l’aveva trovato lì seduto sul divano.

“Che ci fai qui?” gli chiese stremato.

“Toglimi un dubbio, Stef..le donne incinte vampire hanno più voglia delle donne incinte umane?”

“Basta, Damon..”

“E forse più passano i mesi e più hanno voglia? Perché voglio dire, lei ha un gran bel pancione! O forse la colpa è delle gemelle? Strano, perché…essendo delle succhia magie, dovrebbero lasciarla senza forze…”

“Sono passate settimane, Damon..”

“Esatto, Stef..esatto.” disse Damon con l’aria di una grande illuminazione. “Settimane che non ci vediamo..ecco perché ogni tanto fa bene mantenere i contatti fraterni, mh?” gli chiese Damon, avvicinandosi.

“Ero stato chiaro, Damon..” disse Stefan, ma il suo tono non era tanto convinto. Sembrava perlopiù stanco. Stanco di lottare.
 
Damon gli andò più vicino e lo accarezzò per i fianchi.



“Ti manco, Stefan? Quando fai l’amore con lei, pensi a me? Alle mie mani, alla mia bocca, ai miei baci..al mio..”

“Ti prego, piantala!” e adesso Stefan sembrava davvero disperato.
 
Damon se lo riattirò più vicino. Ora i petti di entrambi collimavano. Stefan respirava con affanno.

“Riesci ancora ad eccitarti almeno quando fai l’amore con lei? O ti tocca fingere per mandare avanti questa commedia?”

“Damon..”

“E quando saranno nate le marmocchiette? Farai loro da padre, sarai un marito per Caroline, fingendo che hai tutto quello che puoi desiderare, fingendo che non sono altre le braccia che vuoi stringere?”

“Io..io non..”

“Dammi la tua risposta..” disse Damon, accarezzandogli i fianchi sotto la maglietta. “Su, dammela..” disse ancora, mentre gli baciava il collo.

Stefan ansimò sotto i suoi baci e sotto quella lenta tortura.
 
Damon all’improvviso, inaspettatamente, lo spinse sul divano, con furia.

“Ahh..” gemette Stefan, quando il vampiro non lasciandogli il tempo di riflettere o riprendersi, si era seduto su di lui a cavalcioni.

“Tu sei mio, Stefan. Non ti permetterò di essere di qualcun altro.” Gli disse, riprendendo ad accarezzarlo..per il petto, per le spalle.

Stefan gemette sotto quelle carezze e si lasciò andare. Fu lui a cercare per primo le labbra di Damon, disperato, bisognoso.

D’amore. Di lui.
 
 
 


*

“Lascerò Caroline..” disse Stefan, dopo diversi minuti, che erano sdraiati sul divano, abbracciati.

“Din din din din..” disse Damon contento, prendendogli la bocca per rubargli un altro bacio.

“Dai..non c’è niente da ridere..povera ragazza..non si merita una delusione così..”

“Già..scusa se non mi strappo i capelli per la ragazza che per settimane ha fatto sesso con l’uomo che amo..scusami..” disse Damon imbronciato, mentre Stefan si alzava. Malgrado tutto, Stefan sorrise.

“Quando glielo dirai?” chiese Damon.

“Damon..è ancora incinta..non vorrai che glielo dica adesso..sarebbe..”

“Quando, Stefan??”

Stefan sospirò. “Aspettiamo che le bambine siano nate, prima. Glielo devo.”

Damon sbuffò, ma lo trovò un buon compromesso.



“Che ne dici adesso di festeggiare il punto di svolta?”

“Damon, non scherzare..”

“Andiamo, solo un bagnetto con me, Stef..”

“Carol potrebbe tornare da un momento all’altro..”

“Ma non lo farà..avanti, fai un bagno con me, Stef. Tu, io e lo champagne.” Disse prendendo la bottiglia e sorridendo malizioso. “Dobbiamo recuperare il tempo perduto.”
 
Stefan sorrise scuotendo la testa. Sarebbe mai riuscito a dirgli di no?”
 
 
Damon si preoccupò di preparare la vasca e condirla con sali profumati. La vasca divenne velocemente un turbine di schiuma nel giro di pochi minuti.

“Dopo di te, fratellino” Sorrise Damon.

Stefan lo guardò con aria di rimprovero per la malizia che metteva in quel nomignolo, ma si spogliò, restando nudo e avanzando nella vasca, mentre Damon lo guardava da cima a fondo con aria di approvazione.

Dopodiché si spogliò a sua volta e si sentì lusingato di vedere che faceva anche lui uno strano effetto al fratello.
 
Quando entrò nella vasca, i due fratelli tornarono subito vicini e cominciarono le coccole.

Coccole dolci ma anche spinte, baci d’amore e baci sensuali e passionali.

Damon rimase piacevolmente stupito dalla tenerezza e dalla dolcezza di Stefan.

Stefan si dimostrò molto coccolone nella vasca. lo baciava e lo abbracciava, faceva il gatto, insomma. Gli si stringeva addosso dolcemente e il tutto contornato dal calore della vasca e dal profumo degli olii, diede l’impressione a Damon di esplodere in un turbine di dolcezza.

“Aspetta..lo champagne..” disse ancora Damon, avvicinando il bicchiere alle labbra di Stefan, interrompendo per un attimo i suoi baci.

“Dolcezza e sensualità. Il mix perfetto.” Disse la voce di Damon, mentre Stefan beveva lo champagne dalla bottiglia che Damon gli teneva sulle labbra.

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Capitolo 11
*** Quasi alla resa dei conti! ***


I mesi passavano e si avvicinava sempre di più la scadenza per la gravidanza di Caroline.

Stefan cercava di essere un buon fidanzato e un quasi futuro marito, ma la relazione clandestina con Damon, nel frattempo continuava, e a lui veniva sempre più difficile fingere.
 
Da un bel po’ di tempo non faceva più l’amore con Caroline e sospettava che lei lo tradisse con Alaric di nascosto. Beh, lui la tradiva con Damon, suo fratello. Non c’erano paragoni.
 
A volte Stefan aveva ancora rimorsi, sensi di colpa, nei confronti di tutti.

Provava pena per Elena, costretta in una bara per chissà quanti anni..se fosse rimasto ancora con Damon fino al suo risveglio, sarebbe vissuto col pensiero di averle spezzato il cuore. Come lei aveva fatto precedentemente con lui. C’era quasi della poesia in questo. Anche se amara. E a Stefan dispiaceva molto farle questo.

Provava pena per Caroline, e anche per la ex moglie di Alaric, che forse dall’aldilà avrebbe visto Alaric crescere le sue bambine con un’altra madre, che non era lei.

Provava pena per la relazione tra lui e Caroline, naufragata.

Non c’era niente da fare. Stefan e Damon erano maledetti. Dovunque andavano erano destinati a lasciare una scia di cuori infranti e non avevano ancora finito di spezzarne.

Eppure Stefan si sentiva..felice.  La realizzazione di amare Damon e di essere ricambiato, era quasi liberatoria per lui.
 
Non sarebbero mai stati una coppia da romanzetto rosa, no..ma comunque il loro era amore. Non avrebbe mai pensato di dirlo, ma era così.
 
 


“Hai voglia di parlarne? Del tuo odio per nostra madre, intendo.” Disse Stefan, mentre era sdraiato sul divano a fianco al fratello maggiore, mentre gli accarezzava il palmo della mano con le dita. Da quando erano amanti, era tipo ossessionato dal suo corpo.

Damon fece una smorfia, come se gli scocciasse parlarne, poi disse:

“La odiavo, Stefan..odiavo lei e nostro padre, troppo.”

“Perché? Il vero motivo, intendo..” disse Stefan guardandolo negli occhi.

“Lo sai, il vero motivo, Stefan.”

“Forse..ma forse ho bisogno di sentirmelo dire.” Disse l’altro.

Damon lo guardò e poi confessò:

“Li odiavo perché sapevo che loro lo avrebbero fatto, se avessero  saputo che amavo te, più di loro. Contento.”

Stefan lo fissò senza dire niente.

“Ti avrebbero portato via da me..non potevo neanche pensarci. Ma lo facevo, e odiavo quello che pensavo.”

“Spero non me.”

“Avrei voluto..”

Stefan gli baciò la mano in maniera devota.

“E tu, Stefan?” gli chiese Damon guardandolo.

“Se odiavo i nostri genitori? No, ero troppo occupato a struggermi per il mio fratello maggiore, come una scolaretta con il quaterback.” Disse Stefan, strusciandosi su di lui.

“Tu sì che sai come salvarti in corner, vieni qui.” gli disse Damon, prendendogli il viso per un altro bacio mozzafiato.
 


Dopo il bacio, Stefan rimase lì a guardarlo con dolcezza.

“Ho paura, Damon..” gli confessò, appoggiando la testa sul suo petto.

“Di cosa?”

“Che tu possa smettere di dirmi queste parole..che tu possa svegliarti un giorno e accorgerti che è tutto un errore..che non le merito..che non merito questo..”

“Beh, io ho paura che tu un giorno smetta di guardarmi così e torni a detestarmi, ad ognuno la sua croce.” Disse Damon, ridacchiando.

Stefan lo guardò sorridendo e i due si diedero un altro bacio.
 

“Ehi, basta che tu dica una parola e siamo fuori di qui in un baleno, lontani mille e mille miglia…su un’isola deserta, magari..ho desiderato questo per troppi anni per buttare tutto all’aria.” Disse Damon.

“Vorrei tanto, Damon..ma siamo stati già troppo egoisti..devo prima aspettare che le bambine nascano..non voglio che Caroline soffra più del necessario..”

“Già..beh..so cosa vuol dire avere qualcuno che ti aspetta..” disse Damon.

Il pensiero andò ovviamente ad Elena. Stefan si voltò, il senso di colpa tremante in lui.

“Damon..io..”

“Va tutto bene, Stef..ho deciso. Quando Elena si risveglierà, la soggiogherò per dimenticarsi di me.”

“Cosa?? Damon, no, non è giusto!”

“Preferisci che soffra? Perché è così che succederà, perché ho scelto te, Stefan, e non cambierò idea..”

“Ma..”

“Elena non soffrirà  per un pezzo di merda come me, mai più. Chiuso il discorso.”

“Non parlare di te stesso in questo modo, se tu lo sei, lo sono anch’io.”
 
Damon trasse un profondo sospiro.

“Possiamo non parlarne più?”

“Certo. Immagino che se potessi, effettueresti la compulsione anche su te stesso per dimenticare, non è così?”

“Sai bene che non lo farei mai, non per quello che intendi tu.”

“Ne sei sicuro?” chiese Stefan facendo per andarsene.
 


Damon lo strattonò per un braccio, facendolo voltare e baciandolo all’improvviso, Stefan si arrese immediatamente al bacio, provando un'emozione immensa.

“Ti amo.” Disse Stefan con tono davvero sentito, toccandogli il viso.

“Non voglio più litigare con te, Stefan.” Disse Damon.

“Neanche io voglio più litigare con te.” Gli disse Stefan, abbracciandolo forte.
 
I due ripresero a baciarsi e Damon prese a baciargli il collo.

“Stefan, sai, per due che si amano, due vampiri, bere il sangue dell’altro è celestiale.” Disse Damon allusivo.

“Non essere blasfemo..”

“Vuoi assaggiare il mio sangue?” gli chiese.

Stefan non se lo fece ripetere e lo morse. Non fu feroce. Fu bramoso, ma anche dolce.

Damon sembrava in estasi e quando Stefan si staccò, morse lui il collo di Stefan, che roteò gli occhi all’indietro come se non ci fosse niente di più estatico di quel momento, di quel morso.

Poi i due si spogliarono freneticamente e rimasti solo in boxer, Damon prese in braccio il fratello e lo portò in camera da letto salendo le scale.
 
 
 
I due fecero l'amore e poi si addormentarono e non videro Caroline arrivare.

Non sapevano neanche che Caroline da tempo sapeva e non aveva detto niente.

Caroline che sapeva da tempo e in questo momento stava andando da loro!
 
 

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Capitolo 12
*** Scoperti! ***


Caroline era andata su nella camera dove Damon e Stefan stavano dormendo, aprendo la porta con uno scatto violento.

“Salve!” disse lei, sul viso un’espressione indecifrabile.
 

I fratelli erano impietriti. Stefan era atterrito a vedere Caroline e Damon decise di prendere per mano la situazione.

“Caroline! Come va, bionda? Ci stavamo facendo un riposino.” Disse, cercando di scherzare, saltando giù dal letto, pregando che né a Stefan, né a lei venisse un attacco di panico.

“Basta con questa pagliacciata, Damon, sono stanca.” Disse lei.

"Come? Di quale pagliacciata parli?” chiese lui, mentre Stefan si copriva il viso con le mani.

"Lo so, lo so da tempo. Di te e Stefan. Speravo che non dicendovi niente, questa…follia improvvisa, questo..delirio..scomparisse da solo, ma evidentemente non è stato così!” disse Caroline, gesticolando come faceva sempre lei.

“Tu..lo sapevi?” chiese Damon sbigottito. “E non ci hai…fermati?”

Caroline scrollò le braccia, gli occhi lucidi.

“Che potevo fare? Quello che è successo è palesemente a causa della pietra, vi è successo qualcosa lì dentro e avete avuto bisogno l’uno dell’altro. Io amo Stefan, l’ho accettato.”

Tu non ami Stefan. Lo amo anch’io e non accetterei mai niente del genere!” disse Damon arrabbiato.

Damon!”lo rimproverò Stefan. Caroline era pur sempre una donna incinta.

“Tu..lo ami?” rise Caroline.”è tuo fratello! E non hai fatto altro che rendergli la vita impossibile, fino a quando hai potuto. Ed Elena? Te la sei già scordata? Vuoi davvero spezzarle il cuore?”

“Car, ti prego..” la supplicò Stefan.

“Non parliamo di Elena, parliamo invece di un certo simpatico professoruccio spara sentenze di nostra conoscenza, con cui lo tradisci!” disse Damon, alludendo ad Alaric.

“Almeno io non me la faccio con mio fratello!!”

“Sei figlia unica, non hai molta alternativa..ma vogliamo ricordare che sei stata a letto con ogni componente del nostro gruppo, blondie? Ti saresti fatta anche Klaus, se fosse rimasto più a lungo a Mystic falls. Ops lo hai fatto.” disse Damon sarcastico.
 
Stefan lo guardò disorientato, non si aspettava una simile uscita da parte di Damon. Sapeva che la gelosia lo stava avvelenando ma non pensava a questo punto..Caroline rimase disorientata alla stessa maniera, ma per la rabbia fece per andare da Damon per attaccarlo e colpirlo.

E malgrado con il pancione forse avrebbe potuto fare molto poco, prima che avesse l’opportunità di colpirlo, Stefan si frappose davanti a Damon per difenderlo.
 
Caroline rimase paralizzata, guardando l’espressione di paura nei confronti di Stefan.

“Sceglierai..sempre lui, non è vero?” chiese lei, indietreggiando.

“Mi dispiace..” disse Stefan con gli occhi lucidi. In quegli occhi c’era tutta la potenza di un sentimento che Stefan non poteva combattere. Nessuno poteva farlo.

Caroline annuì, poi a sorpresa, avvertì dei dolori lancinanti alla pancia e gridò.

“Che mi sta succedendo..ah…aiuto!”

“Gli si sono rotte le acque per via dello shock! Dobbiamo portarla in ospedale. Ora!” disse Stefan, allibito, guardandola da vicino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*

Le gemelle nacquero qualche ora più tardi, grazie anche all’aiuto della magia di Valerie.
 
“è stata una fortuna che lo shock le abbia fatto rompere le acque, altrimenti la situazione sarebbe diventata molto brutta.” Disse Valerie, fuori dalla sua stanza.

“Cosa? In che senso?” chiese Stefan.

“Le bambine stavano assorbendo la sua magia, indebolendola sempre di più ed è una cosa di cui non era possibile accorgersi, non finchè non sarebbe stato troppo tardi. Tu e Damon..le avete salvato la vita. A lei e alle bambine.” Disse Valerie, lasciando lui e Damon da soli e tornando da Caroline.

“Stefan..io.. mi dispiace per tutto questo..” disse Damon.

“Non devi. Hia sentito Valerie? È stato meglio così. Alla fine tutto si è risolto.”

“Non capisci. Mi dispiace per altro. Per la vergogna che hai dovuto subire..io..”

“Ehi..” disse Stefan, guardandolo con un sorriso meraviglioso, tenendogli la faccia tra le mani. “Ci ho messo tanto per ammetterlo, ma ora che so di amarti davvero, niente mi farà più rimangiare questo. Io non rinnego nulla.” Disse.

A Damon parve di non aver sentito parole più  belle da suo fratello, da tanto tempo.
 
In quel momento passarono Bonnie con Enzo, sorpassandoli per andare da Caroline ed Alaric. Bonnie lo guardò come si guarda un insetto velenoso.

Damon ci rimase male. sospirò.

“Tanti anni spesi per guadagnare il suo affetto e una briciola di rispetto e stima, svaniti in una bolla di fumo. Mi mancherà..avere il rispetto della piccola strega.” Disse Damon con un sorriso amaro.

“Damon..noi…non so se riusciremo a riavere il loro rispetto e affetto.” Ammise Stefan sinceramente.

“Un piccolo prezzo da pagare,.,” disse Damon, avvicinandosi a lui con un sorriso e sovrastandolo.
 
“Posso parlare con te, Stefan?” gli chiese Valerie, discreta, interrompendo quel momento.

Stefan fece un piccolo sguardo di scuse a Damon, che lo incoraggiò ad andare.

















Note dell'autrice: 

questa è una delle mie storie preferite, e ora che posso mettere anche del romanticume, sarà sempre meglio, vedrete *_*

Per adesso c'è stata molta indecisione tra i due..ma..ora..vabbè non posso anticiparvi niente, vedrete xd

e non preoccupatevi per il resto del gruppo, ci saranno scene molto carine, lo prometto <3

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Capitolo 13
*** A cuore aperto! ***


Valerie chiuse la porta dietro di sé e guardò Stefan pensierosa e con aria seria.
 
“Valerie, ti prego, non guardarmi così..” la pregò Stefan.

“Caroline è molto arrabbiata, Stefan.” Disse Valerie con le braccia conserte.

“Lo so..e mi dispiace. Mi dispiace tanto..”

“Ti dispiace? Caroline mi ha raccontato quello che è successo e…”

“Non aveva il diritto di farlo. Non aveva il diritto di gettare in pasto a tutti quanti la nostra vita. Doveva essere una mia decisione se raccontare una cosa così delicata oppure no!”

Valerie era più stranita che mai.

“Stefan, che cosa ti è successo?”

Sono innamorato, Valerie.”

Gli occhi di Valerie si ingrandirono sorpresi.

“Cosa? Di tuo fratello? Di Damon?”

“Lo so..sembra una cosa folle..una pazzia..ma ti assicuro che..è tutto vero..e dio solo sa quanto mi costa e quanto imbarazzo mi crea ammettere tutto questo.”

“Stefan, è…è una cosa..forte..”

“Lo so. Proprio per questo non lo direi se non fosse…vero..”

“Stefan, io, non capisco..siamo tutti sconvolti..oltre al fatto che Damon è tuo fratello, avete passato 150 anni a detestarvi a vicenda..come potete essere..” disse Valerie avvicinandosi a lui.

“Io e Damon abbiamo già chiarito i nostri sentimenti..non ci siamo mai davvero odiati..noi..abbiamo represso questi sentimenti per così..tanto tempo…”

“Ma Elena allora? Caroline? Io? Era tutta una finta, allora?” chiese lei ferita.

“No.” disse Stefan ferito che lo pensasse. “Valerie, io ti ho amata. Ho amato anche Elena..ma..Damon..io non credo riuscirò mai ad amare un’altra persona..più di lui. E ora me ne sono reso conto. Io..mi dispiace.” Disse Stefan chiudendo gli occhi.
 
In quel momento arrivò Damon in suo soccorso.

“Scusatemi se interrompo la sagra di Al capone E le sue confessioni..ma direi che questa sorta di autoflagellazione è durata anche abbastanza.” Disse Damon sorridendo.

“Damon, ti avevo chiesto di aspettare fuori.” Disse Stefan.

“No, non l’hai fatto.” Sorrise Damon. “E scusatemi tutti e due se non mi va di rimanere fuori sapendo che qui si sta parlando anche di me.”

“Damon, ho già detto a Valerie come stanno le cose e…”

“L’ho capito.” Disse Valerie stupendoli.

Si girarono verso di lei e lei disse:

“Ho capito e lo accetto. E lo faranno anche gli altri, non dovete avere timore, anche se ci vorrà un po’ di tempo, ma tanto siamo vampiri, no?” disse.
I due restarono interdetti, ma Valerie voltò loro le spalle, non prima di aver sussurrato all’orecchio di Damon:

“Se lo fai soffrire ancora, ti verrò a cercare.”
 
Valerie uscì dalla stanza e i due rimasti da soli, si guardarono.

“Beh..mi sento un po’ stordito..non è che il mio fascino l’ha stesa e le ha fatto cambiare instantanemaente idea?” chiese Damon.

Stefan però sorrise.

“Io credo che Valerie ci stesse solamente mettendo alla prova. Voleva la certezza che fosse vero, che non fosse solo..un gioco..o un ehm..”

“Un fuoco di paglia?” chiese Damon, tirandogli su il mento, per incrociare i suoi occhi.

Stefan non riuscì a rispondere che Damon unì le labbra alle sue, subito ricambiato con passione dall’altro.

“Damon..” sussurrò Stefan, abbracciandolo, con una tale dolcezza, come se gli avesse detto ti amo.
 
 
 
 
 
*

Fu molto imbarazzante per i due fratelli. Tennero una sorta di riunione a casa Salvatore dove ufficializzarono la loro relazione e accettarono di rispondere a tutte le domande di Alaric, Enzo, Bonnie. Caroline non c’era, perché per lei, anche se aveva accettato la loro relazione, era ancora dura ascoltare il suo ex che si professava innamorato del fratello. Ancora non poteva digerirlo.

Valerie aveva una buona dialettica ed era riuscita ad aiutare i fratelli a parlarne con tranquillità, anche quando spesso i due facevano delle pause molto lunghe perché dal troppo imbarazzo si bloccavano.

Dissero lo stretto indispensabile. Il loro legame era qualcosa di troppo viscerale e potente che non potevano controllare, era più del sesso, era amore a livello viscerale, un amore che spesso li aveva portati a ferirsi l’un l’altro, ma incapace di tramontare con gli anni, messi alle strette avrebbero scelto sempre l’altro.

Un amore che, una volta che erano stati capaci di razionalizzare, avevano trovato altro sotto le macerie. Era stato il viaggio dentro l a pietra a scavare sotto le macerie di ricordi sepolti, a ricordare loro come si sentivano, cosa provavano ancora oggi, sentimenti di struggimento e sentimenti romantici che nonostante il legame di sangue, erano associati più a come guardi il tuo compagno di vita, la tua anima gemella, piuttosto che un fratello.

Valerie venne loro incontro ricordando a tutti che Damon e Stefan erano vampiri, si nutrivano di sangue per sopravvivere e avevano già superato la soglia di tutto ciò che veniva considerato naturale e normale da un normale individuo, non c’era quindi niente di così sconvolgente per un vampiro che aveva superato la soglia della morte, provare amore per un suo consanguineo, soprattutto considerato come vedevano i vampiri il sangue.

Valerie cercava di spiegare che se per un vampiro non era considerato orribile nutrirsi di sangue, anche i legami di sangue stessi venivano considerati in un altro modo.

“Sembrerebbe un po’ ipocrita da parte di un vampiro, che si preoccupasse di amare un fratello che abbia il suo stesso sangue nelle vene, dal momento che i vampiri si nutrono proprio di sangue umano.” Disse lei.
 
Queste motivazioni vennero un po’ accettate e un po’ prese per le pinze, insomma Valerie non aveva del tutto convinto i presenti. L’unico compromesso che riuscì a far accettare ai fratelli, era quello di sottoporsi ad un incantesimo per verificare se i loro sentimenti erano autentici o nati per un qualche sortilegio causato dalla pietra.

Fecero anche l’incantesimo, che non rivelò nulla di paranormale o malefico nella loro mente e nel loro cuore.
 
 
Con il passare dei giorni e delle settimane, perfino Caroline divenne più malleabile e pronta all’ascolto, e in più ufficializzò la sua relazione con Alaric, quindi si consolò piuttosto in fretta.

A Damon e Stefan dispiacque che Caroline avesse bisogno di trovare un cerotto, ma speravano che con il tempo tra loro potesse nascere del vero amore, o almeno un vero sentimento.
 
 
 
 
“Parlami dei tuoi sentimenti per lui.” Disse Bonnie, curiosa, mentre un giorno si ritrovavano a passeggiare per la città.

“Io..davvero me lo stai chiedendo?”

“Sì..voglio capire..come ti senti…hai già detto che lo ami..ma cosa provi davvero per lui?”

Stefan capì quello che Bonnie intendeva dire e si concentrò per aprire il suo cuore e dire finalmente quello che sentiva.

“Damon ha sempre avuto il potere di sconvolgermi..si è sempre insinuato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno, sconvolgendola. È sempre stato una tempesta di emozioni per me. Anche quando combattevamo tra di noi..e sembrava che io avessi paura di lui..lo amavo anche allora. Sapevo che era più un pericolo per sé stesso che per gli altri, ero ferito dal suo atteggiamento, da quello che faceva alle persone..ma ero anche preoccupato per lui. Avevo un forte istinto di protezione nei suoi confronti. Desideravo farmi amare da lui più di ogni altra cosa..e quando lui cominciò a farlo – in maniera pura intendo – qualcosa dentro di me mi fece sentire di nuovo felice. Non l’ho mai detto a nessuno, nemmeno a lui, ma ero contento di quella piccola vittoria, ero contento di avere la dimostrazione che Damon mi volesse bene. Se sapevo di essere innamorato di lui? Ho attraversato un momento di grande confusione quando ero umano..quando eravamo entrambi umani..credevo fosse passato..credevo mi fossi sbagliato..di aver confuso l’affetto, l’adorazione, con l’amore vero..ma poi io e Damon ci siamo baciati, quando eravamo entrambi nella pietra..e ho sentito..ehm..”

“Le farfalle nello stomaco?” chiese Bonnie.

“Sì. Le farfalle" disse Stefan a disagio, omettendo di aggiungere anche delle forti scariche di eccitazione al basso ventre. "la passione..mi sono sentito completo. Sentirmi toccare in quel modo da lui..ti assicuro, Bonnie, io non pensavo di poter sentire…eccitazione..per un corpo maschile..neanche Damon..eppure..siamo attratti, l’uno dall’altro..sentiamo il bisogno di..io..lascia perdere.” Disse arrossendo. Si era spinto troppo oltre. Chissà Bonnie che cosa stava pensando.

Bonnie in effetti era in imbarazzo, ma sembrava anche curiosa.

“Sai, mi stupisco che Alaric abbia voluto sentire questa storia..credevo che sarebbe stato con Caroline per protesta e che ci avrebbe guardati disgustati a vita.” aggiunse Stefan.

“Alaric? Ti ricordo che anche se è un professoruccio sputasentenze, è pur sempre il professore più curioso che esista. O devo ricordarti che ha girato per anni per scoprire dove era finita la moglie scomparsa? “

“Cosa? Alaric era....curioso?” questo davvero non se lo aspettava.

“Si può dire di tutto di voi, ma l’amore tra i fratelli Salvatore..wow, è un argomento che tutti vorrebbero ascoltare..scandaloso o no..non voleva perdersi le tue spiegazioni.”

“Voi siete tutti pazzi. Quindi ora mi stai dicendo che ci sostenete?”

“Ora non ti allargare. Dico solo che scandaloso o no..è sempre bello sentir raccontare l’amore fraterno.”

“Bonnie, mi stupisco di te. Che fine ha fatto la streghetta moralista e sputasentenze che io conoscevo?” chiese Damon, apparso davanti a loro come per magia.
 
“Damon! Da quanto ci stavi spiando?” disse Bonnie arrabbiata.

“Chissà..” disse Damon guardando Stefan con un sorrisetto malizioso e Stefan si sentì avvampare. ricordando quella sorta di serenata fatta in suo onore solo pochi minuti prima..altro che lettere!!

“Damon..dovrete dirlo ad Elena, quando si risveglierà..” disse Bonnie. Le dispiaceva rovinare il clima, ma Elena era la sua migliore amica, le dispiaceva che soffrisse.

“Lo farò, Bonnie.” Promise Damon.

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Capitolo 14
*** La verità ad Elena ***


Elena si era finalmente risvegliata. Bonnie era riuscita a trovare un incantesimo per risvegliarla, ritrovando anche la sua magia.

Elena aveva immediatamente voluto recuperare il tempo perduto con Damon e con i suoi amici. Insieme, organizzarono un grande party, dove Caroline colse anche l’occasione per presentare ad elena le sue figlie, che ora avevano pochi mesi.

Elena cercava di strappare a Damon dei baci rubati, che lui ricambiava, ma con freddezza. Baci a stampo che sembravano carichi di sensi di colpa, mentre Stefan li guardava da lontano, l'aria infelice stampata in volto. Elena si rese conto della situazione e ad un certo punto, chiamò Damon in camera per una spiegazione.
 
“Damon..è successo qualcosa mentre ero via, non è vero?”

“Che cosa te lo fa pensare?” chiese Damon, nervoso.

“Sei distante..non sei mai stato così con me..mi resti lontano, come se ti sentissi in colpa..”

Damon restò in silenzio.

“C’è un’altra donna, non è vero? Ti sei innamorato di un’altra? Damon, dimmelo, lo capirei..io non c’ero e tu avevi diritto di essere felice e non passare il tempo a piangere per me, ma dimmelo, per favore.”

“Elena..”

“Chi è? Valerie? Rebekah?”

“è…Stefan..”

Elena rimase un attimo stupita, ma poi si ricompose subito.

“Stai dicendo che..la vicinanza di Stefan ha sostituito la mia scomparsa..lo capisco, è tuo fratello..sono contenta che ti sia stato vicino, ma cavolo, Damon, mi stavi spaventando, pensando..”

“Elena, tu non capisci..”

“Che cosa? è successo altro con Stefan? Avete litigato? "Chiese Elena preoccupata.

“Io..”

“Damon, non dirmi che si è messo nei guai..di nuovo..”

“Ascolta, Stefan mi è stato vicino moltissimo, e…”

“Gli hai fatto del male?”

“No..” Damon sospirò. “Io lo amo, Elena, e lui ama me.”

Elena lo guardò sorpresa, non aspettandosi una dichiarazione così aperta da Damon.



“Damon, l’ho sempre saputo. È normale. È tuo fratello. Anch’io amo Jeremy..e farei qualsiasi cosa per lui..”

“Continui a non capire..non è un amore fraterno normale..”

Ora Elena cominciava a sudare, ma si sforzava di restare tranquilla.

“Certo, che il vostro fosse un affetto atipico e contorto l’ho sempre saputo, ma cosa stai..”

“Elena, non possiamo più stare insieme, perché amo Stefan di più..e me ne sono accorto solo di recente. Scusami, perdonami.”
 
Elena era allibita, ancora non voleva crederci. Sgranò gli occhi.

“Perché..perchè amare il proprio fratello dovrebbe impedirti di amare me? Damon, io non metterei mai in ombra il vostro rapporto, non l’ho mai fatto!!”

“Mi dispiace, Elena, ma Stefan, credo voglia l’esclusiva..” disse Damon, piccato. Era stato scorbutico ma stava perdendo davvero la pazienza. Non voleva lo costringesse a essere più esplicito.

“L’- l’esclusiva per cosa?” chiese, gli occhi che brillavano di rabbia.

“Sei una ragazza intelligente, dovresti arrivarci da sola.”
 
Il provvidenziale arrivo di Stefan e Caroline, che avevano annusato l’aria di tempesta, dalle scale, impedì a Elena di graffiare il viso a Damon, mentre cercava di avventarsi su di lui.

“Dimmelo tu, visto che sono un’idiota! Damon, Damon, avanti, parla! Parla chiaro!!”

“Schhh, basta, Elena, calmati.” Disse Caroline, tenendola ferma.

“Stefan, Stefan, dimmi che cosa sta succedendo! Stefan!”

Ma Stefan non rispose, e vedere quest’ultimo che faceva voltare Damon, cingendogli il collo con un braccio, mentre Damon strusciava il viso sulla sua spalla, mentre andavano via, la fece inorridire di consapevolezza.

“Tornate qui, ditemi le cose come stanno!! Stefan, Stefan, fermati almeno tu! Damon, sei un bastardo. Un bastardo. Ti odio! “ gridò, scoppiando a piangere, mentre i due scendevano le scale.
 
 
 
 
 
Damon e Stefan andarono in macchina per schiarirsi le idee.

Damon tirò un lungo sospiro.

“Sono un verme, Stefan.” Disse tristemente.

“No. Sei la persona più coraggiosa che io conosca.”

“Sono un vigliacco! Non sono stato neanche capace di dirgli chiaramente quello che siamo l’uno per l’altro..e non sono riuscito neanche a difendermi..siete dovuti intervenire voi..che razza di uomo sono?”

“Ascoltami..sei un uomo..che è troppo buono per ferire e infierire su una donna innamorata, con la cruda verità..sei un uomo…che è troppo sensibile per trovare la forza di superare i sensi di colpa per difendersi da un attacco che crede meritato..” disse Stefan, accarezzandogli il viso.

Damon lo guardò sarcastico.

“Quasi quasi eri più virile quando mi dicevi che ero un pezzo di merda che non meritavo niente.”

“Ehi..io non ho mai..”

Damon lo zittì con un bacio.

“Scherzavo. Continua a dirmi che mi ami e che sono il migliore del mondo per te. Lo pretendo.”

“Se continuerai a meritartelo, potrei anche pensarci.”

“Sai una cosa?  Sei l’unico che avrebbe potuto convincermi che è valsa la pena essermi sentito così di merda, solo per il fatto che grazie a questo gesto, tu ancora mi ami e sei qui a dirmi queste parole. Nessun altro avrebbe potuto farlo. Solo tu.” Disse Damon, accarezzandogli i capelli.
 
Stefan lo guardò sorridendo e poi andò incontro a lui per baciarlo ancora.

 
 
Dopo qualche secondo di baci languidi, Stefan gli sussurrò:  
 
“Damon..”

“Mh?”

“Voglio lasciare Mystic Falls..”

“Speravo che lo dicessi.” Disse Damon.

















 Note dell'autrice: 

eccomi qui, finalmente dopo una lunga pausa, ritorno con un nuovo capitolo xd

Non so se la reazione di Elena sia esattamente quello che immaginavate o volevate, ma è davvero difficile già dire una cosa del genere a qualcuno, non oso immaginare come debba essere dirlo a una persona innamorata xd

ho cercato di rendere Damon determinato ma non troppo crudele e di rendere una situazione in parte realistica il più possibile!

Sullo sfondo, i due fratellini sono smielati al massimo, ma io nelle mie storie, sono così..chi mi conosce, lo sa xd

Scusate per le lunghe pause, ma è perchè siamo un pò alle battute finali..manca poco alla fine della storia e quando è così, io sono sempre un pò in crisi, perchè voglio che sia tutto perfetto prima della fine ^^

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Capitolo 15
*** Sull'aereo ***


Elena aveva voluto prendersi del tempo per razionalizzare la cosa. Era uscita fuori di testa, ma poi aveva cercato di riflettere ed era andata da Caroline per chiedergli consiglio.

Caroline non era stata molto propensa al dialogo.

“Mi dispiace, Elena..ma io non so cosa dire. Ho vissuto nel’ombra della migliore amica, per anni, sopportando il fatto che Stefan amasse te e sarebbe stato sempre te..e ora..Damon? Questa cosa è troppo per me..ma l’ho accettata. Ho sempre saputo che quello che aveva con Damon, era..di più. Di più di tutto. Certo non potevo immaginarmi una cosa così sconvolgente, ma la sto accettando..dovresti farlo anche tu..so che non era quello che immaginavi per il tuo futuro..”

“Caroline..mi sembra di sognare..Damon professava il suo amore per me, fino a poco prima che cadessi vittima del sortilegio..abbiamo passato di tutto..come faccio a lasciarlo andare? E poi..suo fratello? è sbagliato..non potranno mai essere felici..non può funzionare..se magari cercassimo di farli ragionare..”

“Auguri. Loro due hanno allontanato tutti noi nel momento in cui ci abbiamo provato..se insistiamo, li perderemo, Elena. È quello che vuoi?”

Elena sospirò.                                                                                                                 

“Io non so più quello che voglio..mi sembra di sognare ancora..”
 
 
 
Elena aveva quindi provato con Bonnie, che dall’altra parte aveva un amore epico con Enzo che avrebbe preferito morire, piuttosto che perderla, quindi Elena non sapeva quanto Bonnie potesse empatizzare con lei.

“Okay, fingi che Enzo ha un fratello e…”

“Elena, ti prego, non andare avanti. Fallo per tutte e due.” Disse Bonnie, mettendo le mani avanti.

“Vorrei solo capire cosa faresti nei miei panni..”

“Non mi sarei innamorata di Damon, tanto per cominciare.”

Elena la guardò storta.

“Okay, so di colpire basso. Anche perché Damon è affascinante, bello, magnetico, spiritoso..con il tempo ho imparato a volergli bene, ma sai come l’ho sempre pensata su di lui..l’idea non cambia, per quanto possa cambiare, ha una parte di lui..troppo imprevedibile..folle. “

“Bonnie, ma come potevo aspettarmi..una cosa del genere? E un’altra cosa..non stiamo sbagliando ad essere troppo..accondiscendenti? Forse è un errore..dovremmo fermarli.”

“Elena..”

“Insomma, Stefan e Damon gay? Fratelli amanti? È chiaro che non sono sé stessi.”

“Io penso che non sono mai stati loro stessi come adesso. Elena, so che per te è dura da accettare..so che hai preso la cura per Damon..”

Una lacrima scese dal volto di Elena.

“Ma purtroppo il destino..non si può combattere..senti, anche io ero disgustata all’inizio..poi ho pensato..sono sempre stati loro due, no? Molto prima che noi li incontrassimo, molto prima che tu stessa li incontrassi..certo, il vampirismo di Damon, nato per via di Stefan, ha alimentato un odio potente tra i due, che si è alimentato come fuoco..che poi però..si è trasformato..questo non vuol dire che non ti amasse, ma ama Stefan di più..e alla fine ha scelto..”

“Io..non lo so..sono confusa..non capisco niente..”

“Elena..mi dispiace..mi dispiace che Damon..davvero..mi dispiace molto..”

“Non puoi capire come mi sento, perché tu hai Enzo..lo capisco..”

“Elena..questo non è giusto..”

“Non avrebbero dovuto risvegliarmi. Avrei preferito dormire ancora.” Disse Elena, andando via.
 
 
 
 
 
 
*

Stefan e Damon erano su un aereo. I due stavano partendo in direzione dell’Italia. Stefan arrivò in quel momento con un sacco di prelibatezze tra le mani. Panini e dolciumi.

Damon mise giù il telefono.

“Cosa? Già mi tradisci?” chiese Stefan facendo il finto offeso.

“Idiota. Era Bonnie. Stavamo parl..è un panino al tonno, quello? Fammi vedere.”

“Tonno e uova. Di cosa parlavate?” chiese Stefan, divertendosi a tenerlo fuori portata.

“Steeefan. E dai, sto morendo dalla fame.”

“Rispondimi e dimmi subito perché mi tradisci con lei.”

“Dai, non c’è niente da ridere. Mi stava parlando di Elena. Poveretta.”

“Ci sta ancora male?” chiese Stefan, dandogli il panino.

Damon annuì.

“Dice che sembra più calma, ma in realtà non vuole accettarlo ancora..”

“Damon, sinceramente, chi lo accetterebbe?”

“Degli amici veri, per esempio..”

“Sì, ma Elena era la tua ragazza..è stata anche la mia..è..complicato..e poi ha preso la cura..insomma..”

“Sì, ma disse che lo faceva per lei stessa, non per me..”

“Mmm..e comunque è difficile, Damon..considerato i nostri trascorsi poi..e quello che ci siamo fatti..ci sta che pensi sia una sorta di sortilegio..”

“No, per niente.”

“Cosa?”

“Ogni volta che sento questo..io mi stranisco..e mi chiedo..”

“Cosa?” chiese Stefan interessato.

“Come abbiano fatto a non capire..”

“Sì?”

“Come ti guardavo..” disse Damon guardandolo con uno dei suoi sorrisi adorabili.
 
Stefan cedette e dovette baciarlo, perché quando Damon ti guardava così, beh, c’era solo una cosa che potevi fare.

Finirono di mangiare in silenzio, ma Damon si annoiò dopo poco.
“Stefan, mi annoio..” disse Damon, giocherellando con i suoi capelli.

“Smettila..” disse Stefan, imbarazzandosi.

“Andiamo in bagno?”

“Cosa?? Ma sei impazzito??”

“No. Non mi piace annoiarmi sull’aereo..e a quanto ho capito, sarà ancora un viaggio luuuungo!”

Stefan ridacchiò, lasciandosi trascinare da Damon, che lo prese per mano e lo portò nel bagno dell’aereo.
 
Era una delle cose che amava di Damon. Damon era follia e adrenalina e riusciva a trascinarlo in cose che lui normalmente non farebbe mai. Con Damon gli sembrava di aver riscoperto l’amore adolescenziale.
 
 

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Capitolo 16
*** Coccole spinte nella vasca - scena inedita ***


“Io..io non..”

“Dammi la tua risposta..” disse Damon, accarezzandogli i fianchi sotto la maglietta. “Su, dammela..” disse ancora, mentre gli baciava il collo.

Stefan ansimò sotto i suoi baci e sotto quella lenta tortura.
 
Damon all’improvviso, inaspettatamente, lo spinse sul divano, con furia.

“Ahh..” gemette Stefan, quando il vampiro non lasciandogli il tempo di riflettere o riprendersi, si era seduto su di lui a cavalcioni.

“Tu sei mio, Stefan. Non ti permetterò di essere di qualcun altro.” Gli disse, riprendendo ad accarezzarlo..per il petto, per le spalle.

Stefan gemette sotto quelle carezze e si lasciò andare. Fu lui a cercare per primo le labbra di Damon, disperato, bisognoso.

D’amore. Di lui. (dal capitolo 10 )

                                                                                         



Non avevano fatto sesso. Si erano coccolati. Si erano accarezzati sotto la maglietta e nei fianchi sotto i vestiti, ma non l’avevano fatto.



 fai un bagno con me, Stef. Tu, io e lo champagne.” Disse prendendo la bottiglia e sorridendo malizioso. “Dobbiamo recuperare il tempo perduto.”
 
Stefan sorrise scuotendo la testa. Sarebbe mai riuscito a dirgli di no?”
 
 
Damon si preoccupò di preparare la vasca e condirla con sali profumati. La vasca divenne velocemente un turbine di schiuma nel giro di pochi minuti.

“Dopo di te, fratellino” Sorrise Damon.


Stefan lo guardò con aria di rimprovero per la malizia che metteva in quel nomignolo, ma si spogliò, restando nudo e avanzando nella vasca, mentre Damon lo guardava da cima a fondo con aria di approvazione.

Dopodiché si spogliò a sua volta e si sentì lusingato di vedere che faceva anche lui uno strano effetto al fratello.
 
Quando entrò nella vasca, i due fratelli tornarono subito vicini e cominciarono le coccole.

Coccole dolci ma anche spinte, baci d’amore e baci sensuali e passionali.

Damon rimase piacevolmente stupito dalla tenerezza e dalla dolcezza di Stefan.

Stefan si dimostrò molto coccolone nella vasca. lo baciava e lo abbracciava, faceva il gatto, insomma. Gli si stringeva addosso dolcemente e il tutto contornato dal calore della vasca e dal profumo degli olii, diede l’impressione a Damon di esplodere in un turbine di dolcezza.

 


Anche in quel momento non l’avevano fatto. Avevano solo goduto del calore dei loro corpi. Era strano. Loro erano vampiri e avrebbero dovuto essere freddi come il ghiaccio, eppure i loro corpi esplodevano di calore, ancor di più se erano uno attaccato all’altro.

Avevano timore di farlo con un uomo. Era per questo che non avevano nessuna fretta. Non sapevano neanche se sarebbero arrivati a quel punto. Importava solo che si amavano e i baci che si scambiavano, in quel momento.

E le carezze di Damon..cavolo, le carezze di Damon sulla schiena, mentre lo insaponava, mandavano Stefan in estasi.

Riusciva sempre a fargli perdere il controllo.

Era troppo eccitato e Damon se ne accorse. Infatti, la sua mano andò a prendere il suo membro e ad accarezzarlo, sentendolo pulsare sotto di essa.

Un sorrisino gli spuntò sul labbro.

Stefan cominciò ad ansimare.

“Oddio…oddio, Damon..”

“Vieni, vieni per me, fratellino..”

















Note dell'autrice: 

ragazzi, mi ero accorta troppo tardi che non avevo descritto quando fanno l'amore la prima volta! ahhah xd

ho deciso quindi di scrivere la linea temporale, per poi scrivere anche cosa succederà in aereo <3333

a presto!!

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Capitolo 17
*** La nostra prima volta! - scena inedita ***


Erano passati due mesi da allora e Stefan e Damon continuavano la loro relazione clandestina. Non avevano ancora fatto l’amore perché il loro intento non era quello di affrettarsi a consolidare la loro unione, anzi, era una cosa che avevano cercato di soffocare per così tanto tempo, che quando finalmente arrivò, con un’esplosione romantica e sentimentale, grazie alle lettere e alle loro dichiarazioni, anche solo parlarne, o baciarsi, era stato come raggiungere l’estasi.

Anche dopo l’ammissione dei loro sentimenti, avevano cercato di resistere..e siccome nessuno dei due era stato ancora con un uomo, la loro situazione non dava loro la dovuta calma per fare le cose per bene e per sentirsi sicuri..senza contare che Caroline era sempre presente.

Due mesi in cui Stefan e Damon non avevano smesso però di sbaciucchiarsi e dirsi parole tenere. Sembrava di essere tornati nel 1800!

Era però chiaro che entrambi pensavano continuamente al sesso. Sapevano che sarebbe arrivata l’ora, ma non sapevano quando. Nel frattempo era comunque bello, godere di ogni momento, ogni istante, quando stavano insieme.
 
“Ti amo.” Disse Stefan con tono davvero sentito, toccandogli il viso.

“Non voglio più litigare con te, Stefan.” Disse Damon.

“Neanche io voglio più litigare con te.” Gli disse Stefan, abbracciandolo forte.
 
I due ripresero a baciarsi e Damon prese a baciargli il collo.

“Stefan, sai, per due che si amano, due vampiri, bere il sangue dell’altro è celestiale.” Disse Damon allusivo.

“Non essere blasfemo..”

“Vuoi assaggiare il mio sangue?” gli chiese.

Stefan non se lo fece ripetere e lo morse. Non fu feroce. Fu bramoso, ma anche dolce.

Damon sembrava in estasi e quando Stefan si staccò, morse lui il collo di Stefan, che roteò gli occhi all’indietro come se non ci fosse niente di più estatico di quel momento, di quel morso.

Poi i due si spogliarono freneticamente e rimasti solo in boxer, Damon prese in braccio il fratello e lo portò in camera da letto salendo le scale.
 


Spogliarsi l’un l’altro, fu diverso stavolta. L’avevano fatto tante volte, ma stavolta era diverso. Stavolta sapevano entrambi, senza dirselo, che era diverso. Non si trattava più solo di assaggiare la pelle dell’altro, con la bocca, la lingua e avere un orgasmo così…non si trattava più di soli baci o petting… no.. stavolta era molto di più!

Quando Stefan si sentì prendere di peso e portare in braccio dal fratello, sentimenti tanto diversi tra loro, esplosero in una moltitudine di fusione insieme.

La tenerezza, l’amore, la passione! Per Damon!
 
 
Damon fece la strada delle scale quasi di corsa, incurante dei vestiti che avevano seminato lungo il salone.

Non lasciò andare Stefan fino a quando non arrivarono nella camera da letto, così lo fece sdraiare , sempre senza staccarsi da lui.

Appena lo mise giù, Stefan si avventò sulle labbra e Damon venne pervaso dalle labbra, dalla saliva, dalla lingua, dai baci e dalle mani di Stefan, ma soprattutto dalla sua passione.

“Maledizione, Stef..” disse Damon, prendendogli le mani e tenendogliele sopra la testa. “Tu sei l’unico..che mi fa perdere il controllo..” disse, con il volto deformato da vampiro, per via della troppa eccitazione.

Sempre senza lasciargli le mani, affondò il viso sul suo collo, poi decise che erano entrambi troppo eccitati per continuare i preliminari.

“Ti voglio...dentro di me..” sussurrò Stefan, e questo bastò a Damon.

Gli sfilò i boxer e lasciò che Stefan facesse lo stesso con i suoi, poi sussurrò al suo orecchio.

“Non voglio farti male..ma non so se posso evitarlo..”

“L’amore per te..è stato sempre così..ma non lo cambierei con nessun altro..” ansimò Stefan. “Sbrigati.”

Damon lo baciò di nuovo velocemente e poi lo preparò, leccando la sua apertura, prima con la lingua, cogliendolo di sorpresa e facendogli storcere la bocca per il troppo piacere, poi lo preparò con le dita. Stefan non sentì troppo dolore. Erano vampiri, e poi erano tutti e due giù molto accaldati. Stefan soprattutto, per via delle erotiche attenzioni del fratello.

Damon non ne poteva già più di aspettare. Prese le gambe di Stefan e le attirò a sé, e poi spinse.

Una sola spinta di Damon e a Stefan sembrava di essersi calato già giù col paracadute..o col deltaplano..talmente era piacevole..

Poi Damon spinse di nuovo e ancora e ancora e Stefan dovette tenere gli occhi chiusi per il troppo piacere, per poi sentire i baci di Damon sulle sue labbra, accompagnate dalle spinte.

E mentre Stefan prese ad accarezzarlo sul viso, si chiese se si poteva morire di troppo amore.
 

 
 

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Capitolo 18
*** Sesso bollente in aereo! ***


“Damon…dai…è impossibile farlo qui..siamo troppo..stretti..” disse Stefan, accorgendosi troppo tardi del doppio senso e arrossendo, infatti Damon sorrise ambiguo.

“Hai ragione, Stefan..in particolare tu, sei molto, molto stretto..”

“Andiamo, piantala, basta, io me ne vado!” ma era un tentativo debole. Stefan lo stava provocando e Damon lo sapeva.

Lo bloccò, ostruendogli il passaggio, con le braccia, per impedirgli di andarsene e nel frattempo si mise a lasciargli languidi baci sul collo.
 
Stefan cedette subito, tenendo i lunghi capelli corvini di Damon tra le dita, sospirando.


“Fidati di me. Farò piano.” Promise Damon.

E cominciò a spogliarlo, decidendo di riservare delle particolare attenzioni al suo membro, con la bocca.

Stefan non se lo aspettava e sgranò gli occhi, sbalordito, e già eccitato.

Damon non lasciò che venisse in quel modo. Voleva che raggiungessero l’orgasmo insieme, mentre facevano l’amore.
 
 
I preliminari non durarono molto. Damon dopo poco, lo fece girare e cominciò a spingere.
 
Stefan pensò di non aver provato mai niente di sconvolgente e di tanto eccitante prima d’ora.

Lo stavano facendo in una stanza stretta, con lui contro un muro, Su un aereo e tutto era così rude e passionale insieme, tanto che lo faceva eccitare ancora di più.
 



“AHHH. AHHH. AHHHH.” Le grida si confusero. La paura di essere scoperti rendeva il tutto più eccitante.

E poi, non si sa come fecero, visto quanto poco spazio avevano, crollarono a terra sfiniti uno addosso all’altro…
 
“Dio. Damon…stiamo per soffocare..” disse Stefan, accarezzandogli teneramente i capelli, mentre Damon riposava sul suo petto.

“Se non mi sedevo subito, sarei svenuto, fidati..” disse Damon, anche se tutt'alpiù erano semi sdraiati.

Stefan restò stupefatto. L’orgoglioso Damon, dire una cosa così.

“Guarda che stai per frantumare la tua fama di latin lover, a dire cose del genere.” Disse infatti.

“Tutto il contrario, se un amatore si stanca, è un grande amatore..”

“Quindi tu saresti un grande amatore..”

“Me l’hanno confermato le tue grida poco fa..”

“Ma che c’entra! Io grido sempre, la maggior parte delle volte per dirti cose ingiuriose!”

“Oh sì, dimmele, dimmele ancora. Mi ecciti quando sei incazzato.” Disse Damon.
 


Finito di scherzare, i due fratellini tornarono a sedersi al loro posto, cercando di non notare gli sguardi di disapprovazione dei passeggeri, che li guardavano.

“Ho qualcosa tra i denti?” chiese Damon.

“Avremmo dovuto rivestirci meglio. Sembra che abbiamo fatto sesso sotto un tir.” Disse Stefan bisbigliando.

“Al tir sarà sicuramente piaciuto!” disse Damon.

“Penso che prenderò una cioccolata. Mi hai prosciugato le energie.” Disse Stefan.

“Cosa? Non vuoi il mio sangue? Sono un po’ offeso.”
 
Così Stefan gli bisbigliò all’orecchio.

“Quando saremo da soli..”
 


Stefan ordinò una grossa scodella di cioccolata, che divise con Damon.

Erano vampiri, il richiamo del sangue è potente, ma perché rinunciare ai pochi piaceri della vita?

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Capitolo 19
*** Un sogno insieme ***


Stefan e Damon erano accoccolati nel letto, insieme. In un poderoso e vaporoso letto con lenzuola azzurre cristalline e copriletto bianco.

Ed erano in Italia. E vivevano in un castello che avevano comprato.
 


“Mmmm..Stefan, avresti mai pensato che sarebbe finita così? Noi due, insieme, in questo letto..in Italia..in questo castello..”

“Mmm..a dire la verità, dal momento in cui l’hai adocchiato, ho immaginato che avresti preso di mira i proprietari per costringerli a cedertelo.” Disse Stefan, sorridendo.

“Beh..siamo vampiri per che cosa, Stef? La nostra condizione ci da dei benefici che fino a poco tempo fa, non sfruttavamo a dovere, un po’ perché eravamo presi da altro..sempre problemi, sempre una nuova minaccia, sempre qualcuno da salvare…”

“E non dimenticare che eravamo circondati da quasi tutti vampiri e ben pochi umani..” disse Stefan.

“Esatto..esatto! E quindi vedi, sei d’accordo perfino tu che ci stavamo rammollendo. Tu pensa quanto possa essere stata sbagliata la cosa!” disse Damon con fare teatrale.

“Perfino io?” ridacchiò Stefan.

“Beh sì..ammetti che..tu..a volte…ahhh!” esalò Damon, appena Stefan si intrufolò sotto il lenzuolo, dandogli piacere con la bocca.

“E non ti fa eccitare per niente il mio essere così rammollito?” lo stuzzicò.

“Beh, diciamo che..da quando mi ami, sei molto più divertente.” Disse Damon.

“Quindi non serve a niente dirti che ti amo da sempre, vero?”

“No. Anche perché se anche fosse vero, senza le dovute dimostrazioni, le tue parole sono nulle.”

“Aver voluto che ti trasformassi nel 1864 sono soffioni al vento, quindi..”

“Diciamo che avrebbe fatto una presa più centrale, se avessi aperto le gambe per me molto prima..”
 

Stefan sollevò le sopracciglia a quell’esternazione. Non sapeva se essere compiaciuto, scoppiare a ridergli in faccia o arrabbiarsi.

“E lasciare che ti scopassi in tutte le superfici mobili orizzontali, ma perché no, anche verticali, della nostra casa…” continuò il corvino.

“E dove lo metti tutto lo struggimento d’amore..il romanticismo..? Quelle classiche cose anni 90 per cui andavi matto più di me, mentre prendevi in giro le ragazzine pur di non ammettere che ne andavi pazzo anche tu? Privarti di tutto questo?”

“Ehi, io lo dico per te. Ti saresti risparmiato anni di odio feroce se l’avessi fatto molto prima.”

“Bastardo! Avresti potuto farlo anche tu.”

“Ah sì?”

“Sì, venivi da me..dopo la guerra, mi stracciavi le lettere che ti mandavo, davanti ai miei occhi, dicendomi: Stefan, non me ne frega un cazzo delle tue stupide lettere! Voglio scoparti in ogni superficie mobile orizzontale della nostra casa, cazzo! Anche davanti a nostro padre, cazzo!”
 
Tutto questo Stefan l’aveva detto divertendosi un mondo. Non poteva immaginare la reazione di Damon. Si era immaginato una reazione sarcastica, o magari anche arrabbiata, invece Damon, sorprendendolo totalmente, lo baciò con una dolcezza infinita, tenendogli il viso tra le mani.
 
“Non avrei mai potuto dirti che non me ne fregava un cazzo dei tuoi sentimenti, Stef..erano la parte più bella. Quella che mi ha fatto sopportare la crudeltà e la durezza della guerra…in quanto a scoparti, credi fosse quello che volevo davvero te? Volevo solo che tu mi amassi..mi sarei accontentato di una semplice ammissione, di vederti sospirare sul mio viso, mi bastava il tuo amore e parola mia, avrei potuto anche nemmeno sfiorarti.”

“Dici..dici sul serio?”

“Fratellino. A quei tempi ero l’ultimo dei romantici. Ti desideravo, certo, ma ero più ossessionato dall’amore romantico nei tuoi confronti, che sapevo non avrei avuto mai..come avresti potuto amarmi, io, tuo fratello, più di come avresti potuto, più di un famigliare? Mi odiavo anche solo per pretenderlo, non osavo addentrarmi in pensieri troppo…sconci..altrimenti che ne sarebbe stato della mia pace interiore?”

“Tutta questa frustrazione sessuale l’hai poi sfogata con gli eccessi, gli esagerazioni, l’ubriachezza, eccetera, quando sei diventato vampiro, presumo..” disse Stefan, accarezzandogli il labbro con un dito.

Damon fece per morsicare quello stesso dito, ma Stefan lo tolse, ridendo.

“Sono cambiato, è vero…mi ricordo che per questo, solo fino a poco tempo fa, avevo così tanto terrore dell’inferno..”

“Poi fortunatamente, Bonnie, Elena e i nostri cari vecchi amici, ci hanno telefonato per avvisarci che avevano tolto di mezzo Cade una volta per tutte e niente più inferno.” Disse Stefan.
 
“Già..anche se poi ci hanno spiegato tutti insieme che quello di Cade era solo uno dei tanti inferni..io già uno pensavo che fosse troppo..pensa te..” rise Damon.

“Sai, a volte mi sento in colpa..voglio dire..noi ce ne siamo andati..non li abbiamo aiutati, quando Cade e prima ancora, le sirene, fecero il loro ingresso, cominciando a tormentarli..” disse Stefan, accarezzandogli il petto nudo con l’indice.

“Beh, eravamo troppo impegnati a vivere la nostra vita,  sai com’è..” scherzò Damon.

“Siamo stati egoisti, Damon..”

“Forse. Ma è tanto tempo che non pensavamo più a noi, Stef. Solo a noi due, intendo. Da quando Elena piombò nelle nostre vite, siamo stati avviluppati da lei e da tutto il suo..entourage..abbiamo vissuto solo per loro..ci hanno plasmati, trasformati, cambiati a loro piacimento..eravamo i loro schiavetti, di tutti loro..”

“A volte non è male essere devoti ai propri amici.”

“E di essere devoti alla persona che si ama, che mi dici?”
 
Stefan rispose con un altro bacio, dolce, a quella domanda.

“Tu per me sei sempre stato e sempre sarai più importante di tutti loro.”

“Beene. Quindi vedi, capisci anche tu perché, abbiamo dovuto andarcene.”

“Ti preoccupa ancora la cosa dell’inferno?”

“No. Perché? Cade è morto e con lui anche il suo inferno. Riguardo agli altri..chissà se esistono, chissà se esiste un paradiso..chissà se esiste una qualche dimensione dove vivo una vita infelice da umano, senza averti al mio fianco..sinceramente non voglio pensarci, non mi interessa, perché io non morirò Stefan, come non lo farai tu, e se anche prima o poi dovesse accadere, saremo insieme anche lì, e già quello per me sarà il Paradiso. Non mi serve nient’altro. A prescindere che non credo che due anime che si amino tanto come noi, possano essere destinate a una dimensione infernale.” Disse Damon ridendo.

“Cavolo..come amo sentirti parlare, di me, di te, di noi. Non fermarti.” Disse Stefan, baciandolo ancora.

“Questo non dovevi dirlo..questo non dovevi proprio dirlo, fratellino..” disse Damon, prendendolo per la vita e ribaltandolo, preda di nuovo dell’eccitazione. 

















Note del'autrice: 

lo so lo so, ahhah altro aggiornamento in ritardo! Giuro, adesso cerco di aggiornare almeno un pò ogni fanfiction tutti i giorni, infatti a questa storia dovrebbe mancare solo un capitolo ancora.. ^__^

Ci vediamo con quello che spero sia l'ultimo capitolo, con il crossover con The originaaaaaaaaaals!!! ahhaha

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Capitolo 20
*** Svolta! ***


“E così Elena è tornata con Matt.” Disse Klaus, brindando con il suo bicchiere di vino rosso, tenendo un braccio al fianco della sua fidanzata Camille, tornata da poco in vita.

“Sì..dicono anche che stanno molto bene insieme.” Disse Freya allegra, mentre si occupava di portare la carne.

“Possiamo..coff, cambiare argomento?” chiese Damon, imbarazzato, non perchè gli desse fastidio, tutt'altro, ma perchè il loro fidanzamento era dato dal fatto che avesse rotto con lei e anche se poi alla fine lei li aveva perdonati e non ce l'aveva più con loro, era comunque imbarazzante.

Klaus sorrise divertito e brindò alla coppia felice.
 
 

Dopo che mangiarono il secondo, Klaus li chiamò in disparte, alzandosi da tavola.

“Non vi preoccupate, il vostro segreto è al sicuro con me.”

“Grazie.” Disse Damon.

“Ma, penso che Elija sospetti qualcosa.” disse ancora più divertito.

Klaus!!” si indignò Stefan terrorizzato.

“Ehi, io non c’entro niente! L’arguzia è di famiglia! Sentite..fregatevene, ok? Fate quello che faccio io e state con chi volete, quando volete! E poi noi siamo gli ultimi che possiamo giudicare.  Io vivo sotto lo stesso tetto con Hailey e la nostra bambina, ma ora la nostra casa ospita anche Camille, la mia fidanzata e nel frattempo vive con noi anche Elija che sta con Hailey, senza contare poi tutta la valanga di fratelli. Non è così bella la famiglia allargata? Ma voi ne sapete qualcosa eh?” disse Klaus, ridacchiando, stuzzicandoli.

I due erano imbarazzati  e volevano replicare, fino a quando Elija arrivò a interromperli.

“Lasciali un po’ in pace, Klaus.”

“Potete restare a New Orleans, ospiti da noi quanto volete, a patto che stiate quieti, molto quieti.” Disse Klaus facendo dei gesti allusivi.

Stefan e Damon non sapevano se scoppiare a ridere o arrabbiarsi.

“Questo è troppo. Vieni via!” disse Elija trascinandolo via. 


I fratelli avevano girato pagina e ormai erano ben lontani dall'essere le stesse persone che erano quando ancora consideravano Mystic Falls la loro casa. Non gli avevano girato le spalle e qualche volta sarebbero tornati a trovarla, a trovare tutti, ma avevano voltato pagina.

Quella città rappresentava un momento della loro vita in cui c'erano state delle gioie, ma anche molti dolori, molte persone perse, ma soprattutto era la città in cui avevano conosciuto Elena.

Un bel sogno, certo, era stato bello fin quando era durato, ma un avolta risvegliatosi, non avrebbero più potuto vivere lì con loro. Era come lasciare la scuola d'infanzia, forse, in fin dei conti.

Erano delle nuove persone ora, entrambi i fratelli volevano solo stare insieme, non gli importava di altro.

In tutto questo, si sentivano più in sintonia e in empatia con Klaus e la sua famiglia. Era strano. Klaus aveva fatto del male a tutti loro, ma Stefan ricordava anche che un tempo erano stati amici e forse quando lo fece diventare di nuovo lo squartatore, un pò lo fece anche perchè voleva riavere ll suo vecchio amico.

Anche Klaus si sentiva solo, a quei tempi. Stefan sapeva cosa significava.



"Stefan..facciamo una passeggiata in città?" gli chiese la voce di Damon, distraendolo dai suoi pensieri, sfiorandogli la mano.

Damon era diventato davvero romantico. Un tipo da passeggiate mano nella mano. A Stefan piaceva questo.

Intenerito dalla sua proposta, gli mise una mano sulla guancia, dandogli un bacio impulsivo e colmo di passione fregandosene se qualcuno avrebbe potuto vederli.

Anche Stefan sentiva di essere cambiato. Ora, baciava Damon tutte le volte che ne aveva l'occasione.

"Andiamo." disse Stefan, prendendogli la mano.

















Note dell'autrice: 

Finalmente questa storia è conclusa!!! è stato davvero un parto!!! O_O

scusate se la concludo un pò alla cavolo, ma ormai ho detto tutto quello che dovevo dire xd volevo solo concludere con i fratelli che andavano a trovare klaus..non so davvero perchè ci tenessi così tanto, ma era così xd nel frattempo che ho aspettato tanto ad aggiornare, ho fatto in tempo a dimenticarmelo xd sono un disastro xd

sono cmq contenta di averla finita e abbiate pietà se magari la trovate troppo superficiale..scrivere una defan quando elena ha fatto così parte della vita di damon, è stato davvero complicato! Ma ci tenevo a fare una storia d'amore basata proprio sulla settima stagione su quell'episodio.. ma poi dovevo giustificare il tutto!!

Se farò alte storie...farò delle AU, o al massimo, delle os xd

a presto e grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirla!!

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