Inchiostro Secco

di Naboyels
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le Virgole ***
Capitolo 2: *** La mia prima, vera, salita. ***
Capitolo 3: *** Il blocco dello scrittore. ***
Capitolo 4: *** Un pozzo chiamato amore ***
Capitolo 5: *** Contare ***



Capitolo 1
*** Le Virgole ***


Solo, il tempo passa
solo il tempo passa,
basta aspettare.
Basta, aspettare.

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Capitolo 2
*** La mia prima, vera, salita. ***


I piedi erano diritti, puntati sulla nuda roccia. Le braccia tese. Spostavo il peso, cercando un appiglio sulla grigia e calda parete sotto il sole di mezzogiorno. Mentre salivo, la mia mente era costantemente sulle prese, studiando ed esaminando un percorso, quando, incredibilmente, alto sopra la mia testa, un urlo acuto e imponente. Un aquila. Con le ali spiegate, sorvolava la vetta su cui si stagliava la parete dove arrampicavo. Ed io lì, a quindici metri da terra, sulla roccia, ho dimenticato tutto.
Mi sono perso, seguendo il volo del rapace, verso la vallata, finché di nuovo mi saluta prima di scomparire dal mio campo visivo. Ed io alzo la mano, e riprendo la salita. Manca pochissimo, non mollo, non vorrei mollare nemmeno un secondo, voglio toccare la sosta su cui è appesa la corda, per la prima, vera, volta.
Ho arrampicato altre volte.
Ma oggi, ho arrampicato per la prima.

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Capitolo 3
*** Il blocco dello scrittore. ***


Sabato. Ore 04:35 del mattino.

Il cielo, che prima era scuro e stellato, ha già iniziato a schiarirsi. Sono qui, coricato sulla spiaggia, nel mio sacco a pelo, e aspetto che il sole faccia capolino all'orizzonte. Sul mare, proprio di fronte a me. Questa non è stata una bellissima settimana. E quindi ho pensato, e qui riporto:

Vi è mai capitato a voi di mettervi a dormire e poi, fissare il soffitto, sperando di dormire, prima o poi.
E vi è mai capitato a voi di mettervi a dormire e poi, fissare le stelle, sperando di non addormentarsi mai più.

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Capitolo 4
*** Un pozzo chiamato amore ***


Se c'è qualcosa che ho capito, riguardo le emozioni, è che non hanno alcun limite. Si può amare una persona che ci ha fatto del male, e odiare chi ci ha fatto del bene. Si può aver paura di pensieri insensati, ed essere entusiasti per situazioni anche solo immaginate. Non essendo beni materiali, le emozioni non hanno un luogo, non vivono in uno spazio e non hanno un tempo, una data di scadenza, o confini geografici. Ho capito l'importanza della sincerità vera, della piena fiducia, e dell'affrontare direttamente i problemi in un rapporto.

Ma l'ho capito troppo tardi, perché credendo nell'amore sono stato raggirato, e quella che credevo fosse sincerità erano in realta bugie, quella che chiamavo fiducia era avere il prosciutto sugli occhi. Credevo di affrontare direttamente i problemi del mio rapporto con la mia ex ragazza, ma in realtà non sapevo che l'unico problema, era che lei fosse una manipolatrice, e non c'è modo di affrontare direttamente questo problema. L'unica maniera per risolverlo è scappare il più lontano possibile da quella persona.

E improvvisamente ti ritrovi a metabilizzare il fatto di essere solo, che chi diceva di amarti in realtà ti stava usando, che chi amavi era un mostro, e che le persone che hai trascurato a causa di quel mostro, non torneranno più. Ti ritrovi a pagare errori che hai commesso solo perché in quegli occhi ti ci perdevi ogni volta, e ci hai messo troppo a capire che quegli occhi non erano lo specchio della sua anima, ma un pozzo senza fondo, un luogo senza vie d'uscita, il cui unico intento era quello di stringerti tra le sue mura e farti andare sempre più a fondo.

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Capitolo 5
*** Contare ***


C'è stato un tempo in cui m'illudevo
C'è stato un tempo in cui ci ho creduto,
e mi sono sbagliato.

È così che si impara a sognare
È così che si capisce che alla fine,
se dobbiamo contare, usiamo le dita della nostra mano.

Ma alcuni sogni sono così belli
che non si possono misurare
su di una scala da uno a dieci.

Posso contare con te?
Posso avere la tua mano?
Posso sognare con te?

Ma è solo un sogno e mi sto svegliando

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