Caramelle

di ScoSt1124
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non sarebbe male per sempre ***
Capitolo 2: *** Ora io ho bisogno di te per dormire la notte ***
Capitolo 3: *** Basta che mi stringi forte e tutto va a posto ***
Capitolo 4: *** Trovi il senso che avevo perso dentro me ***
Capitolo 5: *** Io e te mangiando caramelle ***



Capitolo 1
*** Non sarebbe male per sempre ***


Note: Buonsalve! Non so esattamente perché sono qui, ma ho preso il coraggio e quindi lo faccio. Non ho mai scritto text, quindi non posso garantire che non sia una ciofeca. In realtà, questa storia, è nata su una richiesta di Blu992. Qualche mese fa (ieri erano esattamente tre) aveva chiesto una AU migliori amici ed è nataQuindi, questa è per lei. Doveva essere una cosa abbastanza piccola e contenuta, per il suo compleanno, invece si è allungata giusto un attimino. Forse è per quello che ci ho messo così tanto. Dovrebbero essere quattro/cinque capitoli in tutto e tre e mezzo sono già scritti. I primi anni andranno veloci e verranno riportati solo i fatti principali, poi rallenteranno. 
Devo ringraziare Pampu perché mi ha sopportato, per avermi aiutata nella pubblicazione e per il titolo. È partita da una frase e poi abbiamo capito che era una canzone di J-Ax e che era terribilmente fatta per loro. Se siete curiosi, cercate "Caramelle". 
Ho messo l'avvertimento OOC perché sono tutti vivi, quindi alcuni caratteri dei personaggi sono diversi. Scott non esiste e ci saranno alcune tematiche delicate, non ho messo l'avvertimento in quanto sono solo accennate. 
Spero di aver detto tutto. Buona lettura. 


 

Caramelle

Non sarebbe male per sempre

 

 

5 Giugno 2005 

 

"Mamma, altalena?" 

"No, tesoro. Ora c'è un altro bimbo. Aspetta che scenda e poi ci andiamo." 

"Perché non ora?" 

"Perché non puoi obbligarlo a scendere." 

"Perché?" 

"Non è educato." 

"Cosa lo è?" 

"Aspettare qualche minuto." 

"Ok." 

 

 

"Posso andare sull'altalena?" 

"No, ci sono io." 

"Mieczy, cosa ti avevo detto?" 

"Non scende." 

 

 

"Derek, che ne dici di fare un po' per uno." 

"Ma c'ero io." 

"Lo so. Ma ci sei da un po', non trovi?" 

"Ok." 

 

 

"Possiamo starci tutti e due." 

"Devi chiedere se Derek vuole." 

"Deek, vuoi?" 

"Ok. Come ti chiami?" 

"Mici-Miz-Mice-sław" 

"Micio va bene uguale?" 

"Sì" 

 

"Tu quanti anni hai?" 

"Cinque." 

"Ooh sei grande, Deek. Io solo quattro." 

 
 

"Ci sei anche domani?" 

"Sì, tu?" 

"Ci giochi con la palla, Micio?" 

"Sì." 

"Domani la porto." 

 

 

 

15 Ottobre 2007 

 

"Micio, ti va di venire a casa mia domani?" 

"Sì, ci vengo." 

"Perfetto, devi farti vedere un sacco di cose." 

"Cosa? Cosa?" 

"Vedrai, Micio." 

"Uffa. Der?" 

"Sì?" 

"Chiamami Stiles." 

"A me piaceva Micio." 

"Anche a me. Però oggi abbiamo fatto gli animali e i miei compagni mi prendevano in giro." 

"Perché non capiscono nulla. Però mi piace anche Stiles. Ti chiamo Micio solo quando siamo io e te." 

"Grazie Der. Ti voglio bene." 

"Anche io, Micio." 

 

 

 

9 Maggio 2008 ~ Riserva 

 

“Der… manina?” 

“No, Stiles. Ora no.” 

“Dai!” 

“Dopo.” 

“No, ora.” 

“Stiles!” 

“Uffa, Der.” 

“Non mettermi il broncio.” 

"Invece sì." 

"No." 

"Ho dett-AAH!" 

"STILES!" 

 

 

 

Ore 17:20 ~ Ospedale 

 

“Claudia… io… non volevo.” 

“Derek, caro, non è colpa tua. Non dire più una cosa del genere. C'eravamo anche noi, lì.” 

“Ma tu piangi. È colpa mia. Non gli ho dato la mano.” 

“Non piango perché è colpa tua. Sono solo preoccupata. Come lo sei tu; ma nulla di tutto questo è colpa tua.” 

 

 

 

11 Maggio 2008  

 

"Mamma, sbrigati. Stiles ci aspetta. Oggi può vedermi. Gli porto le sue caramelle preferite, posso?" 

"Der, tranquillo. Ora andiamo. Certo che puoi."  

 

"Siamo arrivati?" 

"Sì, due minuti e siamo all'ospedale."  

 

"Tesoro, aspetta. Ti ricordi cosa ti ho detto?" 

"Sì mamma. Di non assalirlo e di dargli il tempo di parlare senza fare troppe domande. Sono grande, io. Cosa credi?!" 

 

 

"Permesso?" 

"Derek, Talia, venite. Stiles vi stava aspettando, vero cucciolo?" 

"Sì" 

"Micio! Finalmente, come stai?" 

"Bene, Der, tu?" 

"Bene." 

"Ho avuto paura." 

"Anche io. Mi dispiace, prometto che da oggi ti do sempre la mano e non te la lascio più." 

"Anche ora?" 

"Vuoi?" 

"Per sempre?" 

"Per sempre. Ti ho portato le tue caramelle preferite." 

"Le mangiamo insieme?" 

"Sì, sarà una cosa nostra." 

 

 

 

 

10 Gennaio 2010 ~ Scuola Elementare 

 

“Der, perché ci guardano tutti in modo strano quando ci teniamo la mano?” 

“Perché sono invidiosi.” 

“Però non c’è nulla di male nel tenersi la mano, no?” 

“Certo che no.” 

“A me piace tenerti la mano.” 

“Anche a me, Micio.” 

“Andiamo a giocare?” 

“Sì, a cosa giochiamo?” 

“I due principi?” 

“Ma ci abbiamo giocato ieri!” 

“Uffa. Allora scegli tu.” 

“E va bene, ma solo per oggi. Domani cambiamo.” 

“Grazie, mio principe.” 

 

 

 

 

18 Novembre 2013 ~ Cortile della Scuola 

 

“Secondo te sono tanto brutto, Der?” 

“Che stai dicendo?” 

“Lydia ha detto che sono troppo brutto per rivolgerle la parola.” 

“Non starla a sentire. È lei che ci perde qualcosa a non parlarti.” 

“Pensavo fosse diversa.” 

“Lasciala stare. Sai chi ha preso nove in matematica grazie al tuo aiuto?” 

“Wooo, grande! Bisogna festeggiare, serata videogiochi?” 

“Andata, ancora mi devi spiegare come fai ad aiutarmi sempre nonostante sei più piccolo di un anno.” 

“Ho i miei segreti, caro.” 

“Se… Immagino. Ci vediamo stasera!” 

 

  

 

2 Marzo 2015 

 

(14:12) Ho un problema. DH 

(14:15) Della serie? SS 

(14:16) Credo di piacere a qualcuno. DH 

(14:16) Oh, la cosa si fa interessante. Un lui o una lei? SS 

(14:17) Una lei. DH 

(14:17) E? SS 

(14:18) E cosa? DH 

(14:19) Der, sei davvero troppo costipato. E… lei ti piace o no? SS 

(14:22) … DH 

(14:22) Credo di sì. Non lo so. Non ho mai provato queste cose. DH 

(14:23) Con me sei proprio in una botte di ferro ahaha xD SS 

(14:24) Grazie, eh… DH 

(14:24) Scherzo dai! SS 

(14:25) Chiedile di uscire, così capisci qualcosa in più. SS 

(14:25) Dici? DH 

(14:27) Dico. Vai, su. SS 

(14:28) Ok. DH 

(14:28) Bravo. SS 

(14:30) E se mi dice no? DH 

(14:31) Se mai ci provi, mai lo saprai. SS 

(14:35) E se mi rendo ridicolo? DH 

(14:35) Derek… SS 

(14:36) Ok, vado. DH 

 

 

 

(15:25) HA DETTO SI. DH 

(15:28) Visto?! Prego, non c’è di che. SS 

(15:32) Oddio, e ora cosa mi metto? DH  

(15:35) Qualsiasi cosa, basta che ti vesti. Magari dopo le andrai bene anche nudo, ma il primo appuntamento magari è meglio evitare. SS 

(15:36) Idiota. DH 

(15:37) Non mi hai nemmeno detto come si chiama. SS 

(15:38) Paige. Le ho chiesto se le andava di prendere un gelato. Un gelato va bene, vero? DH 

(15:39) Mi piace il nome Paige. E sì, il gelato va bene. Sei troppo tenero da innamorato. SS 

(15:41) Daiii. Dici che sto sbagliando? DH  

(15:46) No, vai e colpisci. Sei adorabile, ci sentiamo quando torni. SS 

(15:48) Ok, vado. A dopo. DH 

(15:48) Ah, e non chiamarmi più adorabile. DH 

(15:49) Quando vuoi, Der. SS 

 

 

 

 

(20:01) L’ho baciata. DH 

(20:01) Oddio, si bacia al primo appuntamento? DH 

(20:01) Cioè era un bacio casto. Poi lei ha ricambiato. DH 

(20:03) Diventi più logorroico di me, sei fantastico. Credo vada bene, specialmente se lei ha ricambiato. SS 

(20:04) Dici? DH 

(20:05) Dio, non vedo l’ora di vederti con la faccia da cucciolo innamorato. SS 

(20:06) Micio… DH 

(20:07) Ok, va bene. Dammi tutti i dettagli. SS 

 

 

(21:20) Sono stato bene. Devo fartela conoscere. Sono sicuro che ti piacerà. DH 

(21:23) Va bene, prima vedi come vanno le cose. Ma sono contento per te. SS 

(21:24) Grazie. DH 

(21:24) Devo finire i compiti, ci sentiamo domani! DH 

(21:25) Vai Romeo. A domani ;) SS 

(21:26) :D DH 

 

  

 

 

 

7 Settembre 2015  

 

(15:08) Der? SS 

(15:09) Stiles? DH 

(15:11) Non puoi rispondere ad una domanda con un'altra domanda. SS 

(15:12) Non era una domanda, hai solo scritto il mio nome. DH 

(15:14) Già, come vuoi tu. SS 

(15:15) Che c'è? Sembri Laura quando ha il ciclo. DH 

(15:17) Grazie del paragone... SS 

(15:18) Si può sapere che ti prende? DH  

(15:22) Ok, domani inizio il liceo e sono un attimo preoccupato. SS 

(15:23) Perché? Insomma è un cambiamento, ma andrà alla grande. DH 

(15:25) Non lo so. Posso farti una domanda? SS 

(15:26) Da quando me lo chiedi? DH 

(15:28) Posso, sì o no? SS 

(15:28) Sì. DH 

(15:32) Ti hanno fatto problemi perché sei bisessuale? Cioè hanno mai... hai capito, no? A scuola intendo. SS 

(15:34) No, non credo nemmeno che qualcuno a scuola lo sappia, visto che sto con Paige. Perché me lo chiedi? Non credo che avrai problemi essendo etero. DH 

(15:39) Io... mi spiace di non avertelo detto prima, stavo solamente cercando di capire e comunque non saprei come comportarmi ora. Sei il primo a cui lo dico e con cui lo ammetto. Non l'ho nemmeno detto a mamma. Sono gay. So che, magari, non vorrai più essere il mio migliore amico, ma dovevo dirtelo. Non riesco più a tenermelo dentro. SS 

(15:47) Der? SS 

(15:49) Sapevo che non dovevo dirtelo. SS 

 

 

"Non pensarci nemmeno." 

"Der..." 

"Ti pare che mi cambi qualcosa se ti piacciono i maschi o le femmine?" 

"I-io..." 

"Non cambierà mai nulla, sei sempre Stiles. Non vedo cosa dovrebbe cambiare." 

"Credevo non mi parlassi più." 

"Mai." 

"Sei sudato." 

"Sai com'è, sono venuto a piedi e si moriva di caldo." 

"Mi spiace." 

"Sei uno scemo se pensavi che potesse cambiare qualcosa." 

"Avevo semplicemente paura, così come ce l'ho di dirlo a mamma." 

"Non cambierà nulla, vedrai. Tua madre ti amerà allo stesso modo. Così come tuo padre." 

"Grazie." 

"Su, in piedi che andiamo a sfondarci di patatine." 

"Questa idea mi piace parecchio."  

"Immaginavo." 

 

 

 

 

8 Settembre ~ Ingresso scuola 

 
"Ehi, pronto per il grande giorno?" 

"Non so. Fa abbastanza paura." 

"Entriamo, dai." 

"Quindi riusciamo a vederci solo a pranzo?" 

"Praticamente sì. Poi sei una matricola, oggi vi faranno vedere tutto e non hai tempo. Da domani forse riusciamo a vederci di più." 

"Vedremo. C'è Paige che ti aspetta." 

"Già, vieni a salutarla?" 

"Primo giorno e già me la faccio con due più grandi. Inizio alla grande." 

"Esattamente." 

 

"Ciao, Der! Stiles, pronto?" 

"Ciao, piccola" 

"Pronto è una parola grossa, ma di sicuro di più di ieri." 

"Il primo giorno è una passeggiata." 

"Mi metti paura per gli altri, Paige." 

"No, stai tranquillo. Io mi sono scontrata con Der il secondo giorno." 

"Un ottimo scontro direi." 

"Scusate, sono anche io qui. Non potete parlare di me come se nulla fosse." 

"Capita... io vado a cercare la classe, se non mi perdo." 

"Bravo, ce la farai." 

"A dopo Mic-Stiles." 

 

 

 

 

 

12 Ottobre ~ Corridoio della scuola 

 

“Oh… scusa, sono tuoi?” 

“Sì…” 

“Dovresti stare più attento e non girare dalle mie parti.” 

“Perché dovrei?” 

“Primo: sei abbastanza sfigato, non posso davvero averti vicino. Secondo: ti vedo sempre con il tuo amichetto Hale, è mio compagno di squadra… non vorrei diventasse checca come te, potrebbe essere un problema per lui.” 

“Quello sfigato sei tu, Raeken.” 

“Ripeti ciò che hai detto se ne hai il coraggio.” 

“Sei t- aah” 

“Che sta succedendo qui? Filate entrambi in classe! Stilinski stai bene?” 

“Sì, Coach.” 

 

 

 

 

 

18 Ottobre 

 

(20:17) Der, devo chiederti una cosa. SS 

(20:19) Dimmi. DH 

(20:20) Mi prometti una cosa? SS 

(20:21) Cosa? DH 

(20:21) Prima prometti. SS 

(20:22) Non posso promettere prima di sapere di cosa si tratta. DH 

(20:24) Ti prego! SS 

(20:25) E va bene, prometto. Ora vuoi dirmi cosa? DH  

(20:28) Devi promettermi che, d’ora in poi, farai finta di non conoscermi a scuola. SS 

(20:28) Ma sei scemo? DH 

(20:29) No, sto dicendo sul serio. Io non sono tutta questa popolarità e tu non puoi rovinarti la reputazione solo perché parli con me. SS 

(20:30) Cosa diavolo stai dicendo? DH  

(20:30) Quello che ho detto, per favore! Hai promesso. SS  

(20:31) Per forza! Non sapevo che enorme cagata stavi pensando. DH 

(20:33) Per favore. Non ti ho mai chiesto nulla in questi anni. Ti chiedo solo questo. Ci tengo troppo a te, non voglio che ti trattino male. SS 

(20:35) Anche io ci tengo ed è per questo che non lo voglio fare! DH 

(20:36) Ormai hai promesso. SS 

(20:38) Con te non si può mai ragionare… DH 

(20:41) Der… solo per un po’. E poi non cambierà nulla tra di noi. Sei sempre il mio migliore amico. SS 

(20:41) Anche tu, idiota. Anche quando fai queste richieste assurde. DH  

(20:42) Grazie! SS 

(20:42) Mh. DH 

 

 

 

 

10 Marzo 2016 ~ Scuola  

 

“Ehi” 

“Lo so. Scusami, Paige” 

“Credevo ti fossi perso in quel bagno.” 

“Io…” 

“Sono sicura che apprezzerà.” 

“Dici che le ha viste?” 

“Spero di no… ma nel caso fosse così, apprezzerà che qualcuno le abbia cancellate.” 

“È che non vuole nemmeno parlarmi a scuola. Magari potrei mangiare lì con lui oggi. Ti va di venire?” 

“No, Tranquillo. Vai, io mi invento qualcosa con i tuoi compagni.” 

“Non so che ho fatto per meritarti.” 

 

 

 

 

(Ore 12:40) ~ Mensa 

 

“Derek…” 

“Stiles!” 

“Che ci fai qui?” 

“Sto pranzando, non vedi?!” 

“Derek...” 

“Stiles?” 

“Ne avevamo già parlato.” 

“E quindi? Non posso mangiare?” 

“Dai, Der! È ovvio che lo puoi fare; ma non qui. Ti ricordi? Io sfigato, quello che non fa parte di nessuna squadra e nessun club esclusivo, quello che zoppica. Tu, figo della scuola e sportivo, quello che dovrebbe andare a mangiare con i suoi compagni di squadra. Avevi promesso.” 

“Io non ho promesso nulla, voglio mangiare con il mio migliore amico. E nonostante, suddetto migliore amico, cerca di mandarmi da quei deficiente dei miei compagni di squadra, io ho deciso di mangiare con lui… visto che lui è qui da solo.” 

“Ti odio quando fai così, devi pensare anche a te e a non farti passare per quello che sta con lo sfigato.” 

“Perché tu, infatti, non stai pensando a me… no.” 

“Io posso farlo.” 

“Mh, sentiamo… e su quale base?” 

“Tu hai qualcosa da perdere, io no.” 

“Sai quanto mi interessa ciò che pensano?” 

“Ok, va bene. Hai vinto tu, ma solo per oggi.” 

“Contaci che sia solo per oggi.” 

“Che devo fare con te?” 

“Quello che vuoi. Sono tutto tuo.” 

“Idiota.” 

“Ehi, non rubarmi gli insulti di bocca.” 

“Per carità, non sia mai. Comunque prima o poi dovrai davvero staccarti dallo sfigato. Devi avere una vita normale, tu che puoi.” 

“Più poi, magari mai. Insomma, che palle! Non voglio una vita perfetta se tu non ci sei.” 

“Ma io ci sono, razza di orso. Solo non a scuola. Sono il tuo migliore amico, che credi che ti lasci andare così?” 

“No, anche perché ti verrei a cercare, stronzo.” 

“Vorrei anche vedere, deficiente.” 

“Idiota.” 

“Der bear” 

“Mic- Questo è un colpo basso.” 

“Lo so, mio caro.” “È bello mangiare con qualcuno.” 

“Io te l’avevo detto.” 

“Ovviamente. Che materie hai dopo?” 

“Ginnastica.” 

“Wow, vuoi dire che posso venire a vederti mentre sudi.” 

“No, vuol dire che fai bene a restare in classe, altrimenti Harris ti mette in punizione e addio serata.” 

“Cazz- è vero. Alle otto da me? Mamma ha comprato i marshmallow.” 

“Grazie, Claudia. La amo quando ci vizia.” 

“Come se tua madre non lo facesse. Ogni volta che fa torte mi vedo ingrassare anche solo a guardarle.” 

“Almeno non cadresti appena soffia il vento. E poi mi andresti bene uguale.”  

“Ma che gentile, che ti è successo oggi?”  

“Ogni tanto capita.” 

 

 

 

 

 

(Ore 20:05) ~ Casa Stilinski 

 

“Ciao, Derek!” 

“Buonasera, Claudia.” 

“Immagino che quelle siano calde, non ti trattengo. Stiles è già di sopra.” 

“Perché quella faccia?” 

“Mi odierà. Non stava molto bene.” 

“Forse è meglio che vada, allora.” 

“Per carità, sali che altrimenti chi lo sente.” 

“Ok, ci vediamo dopo.” 

 

 

 

 

“Ehi, sfaticato! Che hai fatto?” 

“Te l’ha detto, vero?” 

“Cosa?” 

“Derek...” 

“Ok, mi ha detto solo che non stavi bene. Quindi, che succede?” 

“Nulla, mi dà solo noia la gamba. Quello è ciò che penso?” 

“Se stai pensando a una pizza con tripla porzione di patatine, sì, è ciò che pensi.” 

“Dio, Der, ti amo. Se tu non fossi fidanzato, mi dichiarerei.” 

“Ma smettila. Dici sempre che non riusciresti a sopportarmi oltre e ora vuoi dichiararti?” 

“Infatti ti sopporto già come migliore amico. Credo che la mia dose di occhiatacce e alzate di sopracciglia, basti così.” 

“Ma se sono migliorato!” 

“Vero, te ne devo dare atto.” 

“Ecco.” 

“Forse, Paige, ti sta facendo bene.” 

“Chissà.” 

“Non mi dici più niente di lei. Come sta?” 

“Solite cose.” 

“Solite cose tipo… sto per passare alla fase successiva o… sono sempre a punto morto?” 

“Non parlerò di queste cose con te.” 

“Dai, ci diciamo sempre tutto, puoi dirmi anche questo o solo qualche indizio. Poi con tutta probabilità morirò single e vergine, almeno devo farmi un film sulla vita di qualcun altro.” 

“Non morirai né single, né vergine. Troverai qualcuno che ti apprezzi.” 

“Sì, certo. Che mi apprezzi storpio, iperattivo e logorroico. Credi nelle favole, Der.” 

“Io ti apprezzo per come sei.” 

“Tu sei il mio migliore amico, vorrei anche vedere. E non sviare il discorso. Stavamo parlando di te e Paige.” 

“Va, tutto liscio e no, non sono ancora passato di base. Anche se qualcosa in più c’è stato.” 

“Qualcosa tipo preliminari?” 

“Stiles, piantala.” 

“Va bene, va bene, ma bada a te di non fartela sfuggire. Credo sia davvero una ragazza dolce e te lo meriti.” 

“Agli ordini, capo. Metto sul il film?” 

“Vada.” 

 

 

 

“Lei ha le scimmie urlatrici nel cervello.” 

“Ho capito, Stiles. Ma lui è psicopatico.” 

“Ok, va bene. Dalla prossima torniamo alla fantascienza o ai supereroi, i thriller non fanno per me.” 

“Sospettavo, mi sei stato attaccato alla maglia per metà film. Non oso immaginare con un horror.” 

“Spiritoso. Resti qui a dormire?” 

“No, ho detto a mamma che tornavo, visto che devo accompagnare Cora a scuola.” 

“Che bravo fratellone.” 

“Sfotti, sfotti. Altro che passaggio a casa domani pomeriggio.” 

“Ti voglio bene, sai?!” 

“Lecca culo.” 

“Però tu me le tiri fuori le battute porno, dai.” 

“Se, se... notte Stiles.” 

“Notte, Der.” 

 

 

 

 

 

23 Marzo 

(Ore 08:25) ~ Scuola  

 

“Buongiorno!” 

“Der, che fai?” 

“Che c’è? Non ti posso nemmeno salutare?” 

“Certo, infatti mi incazzo per il resto.” 

“Ti ho solo tirato su lo zaino.” 

“Ascolta, lo apprezzo. Davvero. Se fossimo stati in un’altra situazione  te l’avrei lasciato fare… ma sto cercando di aiutarti.” 

“Stiles, davvero, non è un problema.” 

“Invece sì, non voglio che ti facciano scherzi negli spogliatoi solo perché sei il mio migliore amico. Quindi, se te lo chiedono, io sono solo uno sfigato.” 

“E va bene, ma ciò non cambia che sono fiero di essere il tuo migliore amico e che prima o poi cambierai idea pure tu.” 

“Dai, vai! Me la caverò anche oggi.” 

“Sarà meglio per te, altrimenti mi senti.” 

“Dove dovrei sentirti?” 

“Idiota.” 

 

 

 

 

(Ore 12:34) ~ Mensa 

 

“Un po’ mi fa pena.” 

“Lydia, ma ti sei rincretinita?” 

“No, Jackson. Però è sempre lì da solo. Qualcuno dovrebbe provare a parlarci.” 

“È solo uno sfigato. Vero, Hale? Qualche giorno fa non ci hai mangiato assieme?” 

“Io… Sì, è uno sfigato.” 

“Vedi, Lyds?! Lui ci ha parlato, il pensiero è lo stesso. Hai avuto le tue risposte.” 

“Sì, però…” 

“Cos’è? Ci vuoi provare anche con lui?” 

“Sei un idiota, Whittemore.” 

 

 

 

 

Cortile della scuola 

 

(15:14) Che fine hai fatto? DH 

(15:16) Der, scusa. Sto arrivando, avevo dimenticato una cosa in classe. SS 

(15:16) Ti raggiungo? DH 

(15:19) No. Arrivo. SS 

 

 

“In che aula eri? In Lapponia?” 

“Quasi, visto quanto ci ho messo.” 

“Che hai? Tutto bene?” 

“Sì, perché?” 

“Mi sembri… nulla.” 

“Sono solo stanco.” 

“Niente scappatella, allora?” 

“Sembra che mi stai proponendo qualcosa di sconcio.” 

“Scemo. In effetti, chissà cosa potremmo fare nella riserva.” 

“Parti, va… che è meglio!” 

 

 

 

 

 

“Sai che questa cosa che mi tieni sempre la mano quando siamo in giro per la riserva, fa molto da fidanzati?!” 

“Vero.” 

“L’unica cosa è che tu una fidanzata ce l’hai.” 

“Vero anche questo.” 

“Forse, allora, dovremmo smettere.” 

“Prova a staccare quella mano e ti picchio.” 

“Quanta gentilezza.” 

“Non sia mai che ti perdo o inciampi.” 

“Noooo, ti prego, non mi abbandonare” 

“Quanto sei teatrale.” 

"Tutte qualità, mi piaceva troppo quando stavamo pomeriggi interi sdraiati qui, da piccoli." 

"Potremmo farlo anche ora." 

"Oddio, ti ricordi quella volta imbarazzante in cui hai provato a insegnarmi ad allacciare le scarpe? E io, come al solito, non ho capito nulla e mi sono allacciato una stringa di una e una dell'altra e... sbam, faccia a terra." 

"Ci ho messo mezzo pomeriggio a insegnarti, ma non è servito a nulla." 

 

 

 

 

27 Marzo 

 

(12:54) Chi è stato messo in punizione da Harris? SS 

(12:57) Tu, ovviamente. Che hai combinato? DH 

(12:59) Ti giuro che stavolta non è colpa mia. SS 

(13:01) Non è mai colpa tua. DH 

(13:02) Vedi, lo sai anche tu. SS  

(13:04) Quanto ti ha dato? Ti aspetto. DH 

(13:06) Solo un’ora, oggi era particolarmente magnanimo. No, torno da solo. Lascia stare. SS 

(13:07) Ma va, sto qui con Paige, che ha le prove e ti aspetto. DH 

(13:10) In realtà viene a prendermi papà, perché devo andare a una visita. SS 

(13:11) Una visita? Non mi hai detto nulla. DH  

(13:14) Sì, beh, mi sarà passato di mente. Nulla di che, comunque. SS  

(13:15) Oh, ok. Fammi sapere, lo stesso, come va. DH  

(13:18) Yep. SS 

 

 

 

(21:19) Allora? DH 

(21:21) ? SS 

(21:22) Non ti sei fatto più sentire. DH 

(21:24) Sì, scusa. Nulla, tutto ok. Te l’avevo detto. SS  

(21:27) Sicuro? DH 

(21:28) Che fai, non ti fidi? SS  

(21:32) Sì, se mi dici che è tutto qui, mi fido. DH 

(21:33) Tutto qui. Ci vediamo domani? SS 

(21:35) Mh, ok. DH  

 

 

 

 

(Ore 22:10) ~ Portico villa Hale 

 

“Ehi, Der, che ci fai qui?” 

“Niente, stavo pensando.” 

“A cosa?” 

“Laura, hai mai l’impressione che Oliver ti nasconda qualcosa?” 

“Sì, a volte capita. Ma, di solito, sono solo io che mi faccio paranoie.” 

“Io non credo che siano mie paranoie. Credo che Stiles mi nasconda qualcosa. Ed è strano, perché ci siamo sempre detti tutto.” 

“Hai provato a chiederglielo?” 

“Sì, cioè, ho provato a chiedere se era sicuro che andasse tutto bene, ma fa sempre il vago.” 

“Prova a parlargliene davvero. Insomma ci sarà un momento della giornata in cui potete parlarne faccia a faccia. Andate a scuola insieme.” 

“Ci andiamo solo. Non ci parliamo mai a scuola.” 

“Perché?” 

“Lui crede che non può starmi vicino perché altrimenti mi fanno passare per quello che sta con lo “sfigato”, anche se gli ho detto mille volte che non mi interessa. Dice che è più importante che mi faccia una buona vita all’interno della scuola e che siamo comunque migliori amici.” 

“Che lo siete comunque, non c’è dubbio. Fagli capire che non ti interessa.” 

“L’altro giorno ho cancellato delle scritte in bagno. Mi fa così tanta rabbia il fatto che non mi voglia con lui.” 

“Perché non vai da lui?” 

“È tardi.” 

“Hai provato ad andare a dormire da lui senza minimo preavviso, non credere che non lo sappiamo, e ora dici che è tardi?” 

“Sì, ma…” 

“Prendi il gelato e vai. Avviso io mamma.” 

 

 

 

 

 

(Ore 23:02) Casa Stilinski 

 

"Sei pazzo? Mi è preso un colpo." 

"Forse dovevo entrare dalla porta." 

"Eh, forse. Uccidimi sul colpo, non aspettare di entrare in casa." 

"Idiota. Ho portato il gelato." 

"Panna e amarena?" 

"Panna e amarena." 

"Grande, allora puoi entrare." 

"Ah, gentile." 

"Ho dimenticato qualche cosa?" 

"Tipo?"  

"Non lo so, non ti aspettavo." 

"Così." 

"Oh, allora grazie."  

"Vado a prendere i cucchiaini." 

"Avvisa papà, prima che gli fai venire un infarto." 

 
 
 

"Non lo so, forse dovremmo pensarci bene." 

"John, secondo me deve essere Stiles a decid- Derek, che ci fai qui? Da dove sei entrato?" 

"Io... Dalla finestra. Scusa John, scusa Claudia. Volevo fare una sorpresa a Stiles. Cercavo i cucchiaini per il gelato." 

"Tranquillo caro, te li prendo io." 

"Ok, grazie." 

 
 
 
 

"Pensavo ti fossi perso." 

"Dopo dieci anni passati in questa casa, credo proprio di riuscire a non perdermi." 

"Proverò a spostare i mobili. Poi voglio vedere." 

"Mi prenderò una bussola." 

"Intanto prenditi il cucchiaino, va." 

 
 

"Senti, Stiles, io..." 

"Che c'è che non va? Hai problemi con Paige o a casa? Ti han fatto problemi a scuola?" 

"No, no, frena. Io sono qui per te. Ho capito che c'è qualcosa che non va, ma se non me lo dici, non posso aiutarti." 

"Non ho nulla." 

"Stiles..." 

"Derek..." 

"Stiles..." 

"Sei esasperante, tu e le tue sopracciglia." 

"Sì, beh, anche le tue bugie." 

"Non sono bugie. Ti ho solo omesso alcune cose." 

"Alcune cose, cosa?" 

"La settimana scorsa, sai quando mi hai aspettato fuori da scuola?! Non avevo dimenticato nulla in classe. Mi hanno accidentalmente preso dentro mentre uscivano e ho picchiato la gamba." 

"Accidentalmente?" 

"Sì." 

"Mh, per questo la visita?" 

"Sì, sai, mamma e papà hanno l'ansia che mi frantumi, quindi sono stato costretto." 

"Potevi dirmelo prima." 

"Era una cosa irrilevante." 

"Irrilevante... certo." 

"Irrilevante, sì. Visto che non è cambiato nulla dall’ultima volta.” 

“Scusa, mi spiace.” 

“No, scusa tu. Non volevo urlare. Ora puoi lasciarmi solo?” 

“Come vuoi.” 

 

 

“Che…” 

“Non mi andava di lasciarti solo.” 

“Per quello ti sei infilato nel mio letto e mi stai… abbracciando, davvero?” 

“Shh, zitto e dormi.” 

“Sai che, in tutte le volte che abbiamo dormito assieme, non mi hai mai abbracciato, vero?” 

“Mh, taci.” 

“E va bene. Buonanotte.” 

“Notte, Micio.” 

“Der… Hai detto che non lo usavi più questo soprannome imbarazzante. Insomma, se mi faccio chiamare Stiles, un motivo c’è.” 

“Sì, sì.” 

“Grazie.” 

 

 

 

 

 

 

2 Aprile ~ Scuola 

 

“Stilinski…” 

“Che vuoi, Raeken?” 

“Nulla, fare due chiacchiere.” 

“Lasciami, mi stai facendo male.” 

“No, ora mi segui.” 

“Ti ho detto di lasciarmi.” 

“Non sei nella posizione di decidere.” 

“Lasc-” 

“Ti ha detto di lasciarlo. Cos’è, non ci senti bene?” 

“Non sono cazzi tuoi, Hale” 

“È qui che ti sbagli, lo sono eccome.” 

“Der, ti prego, lascia perdere. Non ne vale la pena.” 

“Andiamo.” 

“Non finisce qui, Stilinski.” 

 

 

 

“Der puoi lasciarmi la mano ora. Sto bene.” 

“Lo decido io.” 

“Va bene. Ma tra un po’ c’è il cambio dell’ora e ci vedranno tutti. A proposito, che ci fai in corridoio a quest’ora?” 

“Che si fottano.” 

“Der, che ti prende?” 

“Da quand’è che sono peggiorate le cose?” 

“Derek, non f-fa niente. Va bene così.” 

“No che non va bene. E non è vero che non fa niente, altrimenti non avresti gli occhi lucidi.” 

“An-andiamo in cortile?” 

 

 

 

“Shh, va tutto bene.” 

“Scusa, non volevo.” 

“Che stai dicendo?” 

“Ho rovinato tutto. Ora non puoi far finta di non conoscermi, quel deficiente lo dirà a tutti.” 

“Non credo sia questo il problema, ora.” 

“Non ne vedo altri.” 

“Io li vedo eccome, Stiles. Non credo che sarebbe finita tanto bene se non fossi arrivato.” 

“Sarebbe finita come sempre.” 

“Cosa?” 

“Non è la prima volta che succede.” 

“Dio, Stiles! Perché non me l’hai mai detto?” 

“Non lo so, io… credevo la smettesse dopo un po’.” 

“Da quanto?” 

“Non lo so. Qualche mese, credo.” 

“Qualche mese? Sei impazzito? Cosa ti dice il cervello?” 

“Nulla, ecco cosa mi dice. I miei mi hanno anche proposto di cambiare scuola ma non ho voluto.” 

“Non mi interessa ciò che pensi, d’ora in poi farò il migliore amico anche a scuola.” 

“Der, non-” 

“Non accetto obiezioni. È ciò che voglio. E ti voglio bene, non permetterò che ti succeda qualcosa.” 

“Va b-bene. Der, co-così non respiro.” 

“Pazienza.” 

“Pazienza, cosa? Mi hai sicuramente rotto qualche costola con quell’abbraccio.” 

“Esagerato.” 

“Grazie.” 

“Sappi che mi devi una serata cinema per non avermi detto nulla.” 

“Meno di quanto mi aspettas- Der, Der, no il-il sol-letico no.” 

“Così impari.” 

“Stilinski, Hale! In aula.” 

“Sì, coach. Scusi.” 

“Venti flessioni in più, questo pomeriggio, Hale.” 

“Sì, signore.” 

 

 

“Ci vediamo a pranzo?” 

“Se ne sei ancora sicuro, va bene.” 

“Sempre.” 

 

 

 

 

(Ore 12:20) ~ Mensa  

 

“Stiles, se non entri non mangeremo più, lo sai vero?” 

“Mh.” 

“Sembri me.” 

“Ascolta, ne sei proprio sicuro? Ti stanno fissando tutti. Guarda che me la posso davvero cavare da solo.” 

“Cammina.” 

“Lo prendo per un sì.” 

“Sei perspicace quando vuoi. Dopo ci raggiunge Paige, va bene?” 

“Certo.” 

 

 

“E così è vero ciò che si dice, Hale. Te la fai con lo sfigato.” 

“Sì, sai, mi piace farmela con gente che ha il cervello, Whittemore.” 

“Non la pensavi così, fino a ieri. Lo sai cosa andava in giro a dire, Stilinski?” 

“Sì… si dà il caso che lo sappia.” 

“Oh, non credo.” 

“Sarebbe gradito se te ne andassi, Stiles e io stavamo mangiando.” 

 

 

“Non farlo.” 

“Non ho detto nulla.” 

“Ma so a cosa stai pensando, Stiles.” 

“Che casino.” 

“Va bene così.”











Se siete arrivati fino a qui, grazie. Alla prossima :)
p.s: ogni titolo dei capitoli, riprenderà una frase della canzone. 

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Capitolo 2
*** Ora io ho bisogno di te per dormire la notte ***


Caramelle

Ora io ho bisogno di te per dormire la notte


 

 

10 Aprile ~ Villa Hale  

 

"Ehi, Stiles." 

"Ciao Talia. Come stai?" 

"Tutto bene, tu? Claudia mi ha detto della visita." 

"Sì ma tutto a posto. Tranquilla. Derek c'è?” 

"Certo, è di sopra. Ascolta, a proposito di Derek, hai notato qualcosa di strano?" 

"No, perché?" 

"Saranno solo mie paranoie. Mi hanno chiamato da scuola dicendo che tutti i test che ha fatto questa settimana li ha lasciati in bianco. Pensavo tu potessi avere qualche idea." 

"No, mi spiace. Posso provare a parlargli però." 

"Sei un tesoro." 

"Sono sicuro che non sarà nulla." 

 
 

 
 
“Si può sapere cosa diavolo ti prende?” 

“Ciao anche a te, Micio.” 

“Non chiamarmi in quel modo, solo per non farmi incazzare. Perché non sono arrabbiato, di più.” 

“Ti chiamo Micio, quando voglio. E non mi hai detto il motivo.” 

“Il motivo? Me lo chiedi pure?” 

"Sì?" 

"Sai cosa mi ha detto tua madre?" 

"Prego, Stiles. Entra pure, Derek è di sopra?" 

"No, idiota. Che è preoccupata per te. E ora lo sono anche io. Si può sapere cos'è questa storia che lasci tutte le verifiche in bianco?" 

"Sono cazzi miei." 

"No, sono anche miei." 

"E sentiamo... perché di grazia? Quello che verrà bocciato sono io, mica tu." 

"Scusa se mi preoccupo, eh. Poi sei sempre andato bene, ora che fai?" 

"Ora non ho più voglia di studiare, ok?" 

"Bene, allora studiamo insieme." 

"Ma ti puoi fare i fatti tuoi? Non ho voglia. Punto. Ora puoi anche tornartene da dove sei venuto." 

"Ci torno eccome, non scomodarti a farti sentire di nuovo." 

"ST- Scus- Bravo idiota che sei, Derek. Davvero complimenti." 

 

 

 

12 Aprile ~ Biblioteca della scuola 

 

"Stil-" 

"Signor Hale, silenzio." 

"Non posso urlare, però ascol-" 

"Molte cose, non è perché sono difficili che non osiamo farle, ma perché non osiamo farle che sono difficili" *

"La metti così?! Allora... non importa quanto buona sia una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo bisognerà che tu la perdoni." **

"Signor Hale... questa è l'ultima volta che l'avviso." 

"Sì, scusi. Stiles asp-" 

 

 

 

13 Aprile 

 

(15:08) Ok, scusa. DH 

(15:09) Tutto qui? SS 

(15:11) Sì, perché sono un'idiota. Non volevo prendermela con te. DH 

(15:15) Che sei idiota lo sapevo. Volevo solo aiutarti. È quello che facciamo sempre l'uno per l'altro, solo non mi aspettavo reagissi così. E tre giorni senza parlarti sono così dannatamente lunghi. SS 

(15:16) So che volevi aiutarmi, quindi scusa. Non puoi capire che strazio, non sopporterei altro tempo così. DH 

(15:18) Bene, quindi vuoi dirmi che è successo? Hai litigato con Paige? SS 

(15:21) Merda, Paige. DH 

(15:21) Cosa? SS 

(15:22) Non la vedo dal giorno in cui abbiamo litigato io e te. Che pessimo fidanzato. Mi lascerà e avrà tutte le ragioni di questo mondo. DH 

(15:24) Non fasciarti la testa prima di cadere. Vai da lei e parlale. SS 

(15:24) Dici? DH 

(15:25) Dio... a volte mi chiedo perché, dei due, quello fidanzato sia tu. SS 

(15:27) Dovrei iniziare a chiedermelo anche io. DH 

(15:27) Vai e non parlare. SS 

(15:31) Posso venire da te dopo? DH 

(15:32) Ovvio. Ci manca pure che non ti fai vedere dopo essere stato perdonato. SS 

(15:33) Prima donna. DH 

(15:33) Se se. SS 

(15:35) Sei il migliore. DH 

(15:37) :P  SS 

 

 

(19:08) Ti passo a prendere tra dieci minuti. DH 

(19:11) Non vieni più qui? SS 

(19:12) No, andiamo alla riserva. DH 

(19:12) Se ti va. DH 

(19:14) A vedere le stelle? E me lo chiedi pure? Porto il telo e le caramelle, così facciamo pace per bene. SS 

(19:15) Grande. A dopo! DH 

(19:15) Aspetta, con Paige? SS 

(19:17) Ne parliamo dopo. DH 

 

 

 

 

(Ore 20:12) ~ Riserva 

 
 
"Mai più tre giorni così, ti prego." 

"Assolutamente." 

“Anche se poi facciamo pace con le caramelle e questo mi piace parecchio.” 

“Bastava dirlo, le compravamo senza discutere.” 

"Ormai è andata, sarà per la prossima volta. Che freddo fa? Menomale che ho portato la coperta." 

"Stiles... ho capito, vieni qui." 

"Ciao calorifero. Un giorno dovrai spiegarmi come fai ad essere così caldo e io senza sangue." 

"Per compensare." 

"Non è andata bene con Paige, vero?" 

"Mh." 

"Quanto male da uno a dieci?" 

"Non lo so. Cioè ha detto che ormai era successo, però non credo sia bello essere dimenticati dal proprio ragazzo. Poi quando l'ho baciata, non era per nulla come sempre." 

"In che senso?" 

"Non era come al solito, sembrava fredda, come delusa anche se diceva di no." 

"Si capisce davvero da un bacio?" 

"Beh, possono fare anche schifo a volte." 

"Non ho mai baciato nessuno. Però vorrei che il primo non facesse schifo. Anche se credo arriverà da quello schifoso di Raeken." 

"Stiles lui ti- ti ha... ti ha costretto a fare qualcosa che non volevi?" 

"No, frena. Assolutamente no. Ci prova, ma sono bravo a respingerlo. Poi ho un migliore amico geloso, che mi guarda le spalle ultimamente. Quando non mi respinge." 

"Stiles, sto per fare una cosa. Ti fidi di me?" 

"Ovvio che mi fido." 

"Voglio che il primo bacio te lo dia qualcuno che ti voglia bene veramente e non un bullo su di giri. Voglio che te lo ricordi come una cosa bella." 

"Anche io lo vorr-" 

 

 

"Io... wow. Non ha fatto per nulla schifo." 

“Meglio così. Qualsiasi cosa, ricordati di questo.” 

“Grazie?! Cioè non eri costretto, sai?” 

“Non me lo hai chiesto, sono io che volevo darti un buon ricordo della cosa.” 

“Ok, beh, grazie… Non è che torni a stringermi che ho freddo?” 

"Mh." 

"Era un sorriso quello, dietro al finto sbuffo. L'ho visto." 

 

 

“Quindi… come la mettiamo con lo studio?” 

“Era una stella cadente quella?” 

“Derek…” 

“Ne sono sicuro. Tu non l’hai vista?” 

“È il tredici aprile, non il dieci agosto. Non cambiare discorso.” 

“Peggio per te, io il mio desiderio l’ho espresso.” 

“Anche io, che mi parlassi.” 

“Stiles, te l’ho già detto. Non è successo nulla, non mi va di studiare.” 

“Che non ti va di studiare, ok. Ma ti posso pur sempre aiutare io. Che le faccio ora o l’anno prossimo, non cambia.” 

“Se ti dicessi che non me ne importa poi così tanto? Di perdere l’anno, intendo.” 

“Ti direi che fai  male, visto che non hai mai avuto problemi. Mi prometti che proviamo a studiare insieme?” 

“Non mi lascerai in pace, vero?” 

“Assolutamente no.” 

“Va bene. Proviamoci.” 

  

  

(21:52) Stiles, dove diavolo sei? JS 

“Oh merda. Der, svegliati. Ci siamo addormentati.” 

“Mh. Cinque minuti, Micio.” 

“No, cinque minuti no. Papà mi da per disperso.” 

(22:12) Scusa, scusa. Sto bene. Sono con Derek, tranquillo. Un quarto d’ora e sono a casa. SS 

“Non gli hai detto che uscivamo?” 

“Sì… No, merda. Ero sovrappensiero.” 

“E quando mai?!” 

“Sì, fai poco lo spiritoso. Andiam- ah” 

“Che c’è?” 

“Mi si è addormentata la gamba.” 

“Sei una frana.” 

“Ehi, bada come parli che ritiro l’offerta.” 

“Se, se. Vieni va.” 

“Dove dovrei venire?” 

“Sei così gay quando fai queste battute” 

“Lo sono in tutta la mia bellezza e pure nelle battute, caro.” 

“Ma piantala.” 

“Ti ha fatto così schifo baciarmi? Cioè, insomma, farlo sapendo che sono gay.” 

“Perché lo pensi? E comunque no. Altrimenti non l’avrei fatto di mia spontanea volontà.” 

“Però non hai pensato al fatto che stai con Paige.” 

“No.” 

“Ok, lasciamo perdere. È abbastanza imbarazzante.” 

“Giusto un po’. È stato solo diverso. Ci sei?” 

“Puoi anche lasciarmi, giuro che riesco a reggermi in piedi senza che tu mi tenga la vita. Poi la vedo grigia guidare.” 

“Ingrato.” 

“Oh mio cavaliere, sarebbe così gentile da lasciarmi andare? Così che lei possa guidare?” 

“Sali in macchina che è meglio.” 

 

 

 

18 aprile ~ Villa Hale  

 

“Bene, il terzo principio della dinamica?” 

“Se un corpo A esercita una forza su un corpo B, allora il corpo B esercita su A una forza uguale e contraria.” 

“Yes, perfetto. Direi che anche fisica sei a posto. Passiamo a storia?” 

“No dai, basta. Siamo sui libri da due ore.” 

“Ma domani hai anche il compito di storia.” 

“Dieci minuti di pausa?” 

“Solo dieci.” 

“Sei troppo rigido.” 

“Ti ho detto che ti aiutavo?! Non contraddire i miei metodi.” 

“Certo, me la pagherai.” 

“Sì, sì. Dici sempre così e non lo fai mai.” 

“Ne sei convinto?” 

“No, Der. Non fare quella faccia. No, non ho via di fuga, non è valido.” 

“Subirai in silenzio.” 

“No, dai. Il- Der. Non res- ahah” 

“Quindi mi dai una pausa?” 

“Tut-tutta quella c-che vuoi. Ba-basta che la smetti ahah” 

“Bene.” 

“Devi smetterla di ricattarmi con il solletico. Lo soffro troppo.” 

“Perché? Io mi diverto.” 

“Io no. Cioè sì… ma devi darmi il tempo di respirare.” 

“Certo, certo. Partita?” 

“Va bene. Solo una.” 

“No. Se vinco io la prima, ne facciamo due.” 

“Grazie al cazzo, io sono una pippa.” 

“Devo pur avere qualche cosa a mio favore.” 

 

 

“Dai Stiles, così mi hai fatto vincere facile.” 

“Come se non lo sapevi.” 

“Ovvio, Micio. Passo a prenderti io domani?” 

“No, mi sa che ci vediamo direttamente a scuola. Entro alla seconda.” 

“Allora ci vediamo in corridoio prima della terza. Voglio l’in bocca al lupo.” 

“Certo, Der. Per chi mi hai preso?!” 

“Fila a casa, prima che la pattuglia dello sceriffo venga a cercarti.” 

“Poi finiresti tu in carcere per rapimento di minore e addio verifiche.” 

“Forse dovrei prenderla in considerazione.” 

“Idiota, a domani!” 

“A domani.” 

 

 

 

 

19 Aprile ~ Corridoio della scuola  

 

(09:47) Stiles, ci sei? Tra poco inizia la terza. DH 

(09:49) No, Der. In bocca al lupo! SS 

(09:49) Che è successo? DH  

(09:51) Nulla, perché? Vai e recupera tutto. SS 

(09:51) Dove sei? DH 

(09:52) Derek… Non farmi incazzare. SS  

 

 

“Questo è perché va tutto bene, vero?” 

“Der… Per-perché sei qui? Io, io sto bene. Mi lacrimano so-solo gli occhi. È allergia.” 

“Sì, certo. Vieni, ti aiuto ad alzarti.” 

“No! Io… va bene così. Dammi tempo. E poi devi andare a fare il compito.” 

“Ok, ti do tempo. Ma non mi muovo di qui.” 

“Non fare il deficiente. Hai un compito che ti aspetta.” 

“Sì, beh, può aspettare in eterno.” 

“Riesco a rovinare anche te.” 

“Che è successo?” 

“Ra-raeken” 

“Quel pezzo di merda. È stato lui… il… il labbro.” 

“Mi ha morso, perché l’ho respinto. Poi sono iniziati i calci e gli insul- gli… voglio an-andare a casa. Ti prego.” 

“Ora ci andiamo, te lo giuro. Shh, ci sono io.” 

“Gr...” 

“Shh, vieni.” 

 

 

 

 

“Stilinski, Hale! Dove state andando?” 

"Aspettami qui." "Coach, stavo accompagnando Stilinski a casa, non si sente molto bene e i suoi non possono venirlo a prendere. Quindi sa, non vorrei che stia male durante il tragitto. Giuro che lo porto solo a casa e poi torno." 

"E io sono la fata turchina, Hale. Vero?" 

"Può essere ciò che vuole, Coach." 

"Oh, grazie. Comunque sei maggiorenne, sei libero di uscire. Stilinski, invece, devi portare la giustificazione." 

"Sì, coach." 

"Grazie, Coach" 

"Torna almeno per gli allenamenti, Hale. Altrimenti non sarai titolare questo weekend." 

 

 

 

"Da quando sei diventato maggiorenne, Der?" 

"Per il coach lo sono dalla prima." 

"Saranno quei quattro peli di barba che ti ritrovi." 

"Sei solo invidioso. Andiamo." 

 

 

 

"Der, fermati." 

"Che c'è? Siamo arrivati." 

"C'è mamma in casa. Io... Io... n-non posso. Non p-posso entrare così. Si preoccuperebbe troppo." 

"Vuoi che ci parli io?" 

"No, aspettiamo un po'. Magari esce." 

 

 

 

"Stiles..." 

"Altri cinque minuti, per favore." 

"È più di un'ora che siamo qui." 

"Lo so, cinque minuti. Solo quelli, poi entriamo lo stesso." 

 

 

"Puoi anche non tenermi la mano." 

"Scusa, pensavo lo volessi." 

"No. Cioè, sì. Lascia stare. Andiamo." 

 

 

"Mamma, sono a casa." 

"Tesoro! Come ma già a ca- Che hai fatto?" 

"Non è niente, tranquilla. Io..." 

"Come tutte le altre volte, vero? Quando ti deciderai a dire ciò che succede veramente? Ti abbiamo chiesto se volevi cambiare scuola, perché non vuoi?" 

"Qui sto bene, davvero, escludendo qualcuno. Poi c'è Derek." 

"Stiles, io..." 

"Ora vado in camera. Ci sentiamo dopo, Der. Grazie per avermi accompagnato." 

 

 

"Derek, grazie per averlo accompagnato." 

"Claudia, io... farò di tutto per aiutarlo, te lo prometto." 

"Sono contenta che abbia te." 

"Vado un attimo di sopra, magari vuole parlare un po'." 

"Grazie." 

 

 

 

 

"Posso?" 

"Perché non te ne torni a scuola?" 

"Perché hai bisogno di me." 

"Sono patetico e il coach non ti farà giocare." 

"Non mi importa. Fammi spazio." 

 

"Vorrei stare così per sempre." 

"Se è ciò che vuoi, Micio." 

"Mi sento al sicuro abbracciato a te." 

"Allora staremo così." 

"No, Merda. Ti ho fatto studiare e manco hai fatto le verifiche. Sono un aiutante pessimo." 

"Ecco, mi hai pure concesso una pausa piccolissima." 

 

 

“Der, stai vibrando.” 

“La smetterai mai di essere equivoco?” 

“Che c’è? È la verità!” 

"Ah." 

 

(16:15) Der, scusa, non ce la faccio. Puoi andare tu a prendere Cora? LH 

(16:18) Sì, tranquilla. DH 

 

 

 

"Stiles, devo andare a prendere Cora. Devo andare, mi spiace." 

"Mi sento tanto un bimbo piccolo." 

"Che stai dicendo?" 

"Ai bambini piccoli gli si danno baci sulla fronte, come hai appena fatto." 

“Idiota. E sentiamo, dove lo volevi?” 

“Io… Non… vai che fai tardi.” 

 

 

 

 

 

24 Aprile ~ Villa Hale  

 

“Mamma, posso parlarti?” 

“Derek! Dimmi, come mai quella faccia?” 

“Ormai siamo a maggio e sono sotto in quasi tutte le materie. Ci ho provato a tirarle su, ma sta diventando davvero difficile ad un mese dalla fine quindi… credopropriocheperderolanno.” 

“Derek Hale. Ripeti quello che hai detto.” 

“Io… credo proprio che perderò l'anno. Ma ti giuro, te lo prometto, l'anno prossimo mi impegno al massimo e uscirò con i migliori dei voti.” 

“Si può sapere cosa ti sta succedendo? È per Paige, non è così? Tesoro, le cotte adolescenziali vanno e vengono.” 

“No, noi nemmeno ci siamo lasciati.” 

“E vuoi dirmi che va tutto bene tra di voi?” 

“No, non è quello per cui vado male.” 

“C'è qualcosa che non va con i professori?” 

“No.” 

“E allora perché vuoi mandare all'aria l'anno? Non ti sto rimproverando, voglio solo capire.” 

“Non ho più voglia. Ora me ne vado in camera.” 

“Derek, stavamo parl- come non detto.” 

 

“Mà, che sta succedendo?” 

“Niente Laura. Tuo fratello ha appena deciso di farsi bocciare.” 

"Perché?" 

"Non lo so. Ha iniziato a dire cose a cui non crede nemmeno lui." 

"Vuoi che ci parli io?" 

"Fallo calmare un po' prima." 

 

 

 

"Der?" 

"Vattene Lau." 

"Se non volessi?" 

"Fatti tuoi." 

"Ehi, è questo il modo di parlare a tua sorella?" 

"…" 

"Der, perché vuoi farti bocciare?" 

"Per-perché è l'un-unico modoperaiutareStiles" 

"Frena, frena. Prendi fiato e dimmelo con calma perché non ho capito nulla." 

"È... io... è l'unico modo che ho pe-per aiutare Stiles." 

"Cosa c'entra Stiles?" 

"Cora, che ci fai qui?" 

"Fate una riunione tra fratelli e non mi dite nulla?" 

"Non è una riunione, Laura si è impossessata dell'altra parte del letto senza nemmeno chiedere. Così come stai facendo tu." 

"Zitto fratellone. Ormai sono qui anche io." 

"L'hai sentita, no? Ora puoi continuare, Der. Che sta succedendo a Stiles?" 

"Sta avendo problemi con dei ragazzi a scuola. Ma io non posso aiutarlo. Sono in classi diverse dalle sue e l'unico momento in cui ci vediamo è in mensa quando ormai i danni sono fatti." 

"E non l'ha detto a nessuno?" 

"No, Laura. I suoi gli hanno proposto di cambiare scuola, ma lui non vuole." 

"Classico di Stiles. Testardo com'è." 

"Cora!" 

"Che c'è? È la verità. Non l'ho offeso." 

"Già e se - farmi bocciare - significa aiutarlo a stare bene a scuola, allora lo farò." 

"Tu ne sei convinto?" 

"Sì, Lau. Se questo può aiutarlo e posso stare vicino a lui, sì, ne sono convinto." 

"Sai, fratellone, vorrei avere anche io un migliore amico come te." 

"Sicuramente ci sarà. Anche se credo sia qualcosa in più." 

"Fratellino, c'è qualcosa che devi dirci?" 

"No, non in quel se-senso. Sto ancora con Paige, credo." 

"Come credi? O ci stai o non ci stai con la tua ragazza. Dovresti saperlo." 

"Allora non lo so, Cora." 

"Oh santo cielo." 

"Laura, non fiatare che ti butto giù dal letto." 

"Come siamo gentili, se le chiedi anche il permesso è fatta." 

"Cora, ricevi lo stesso trattamento visto che vi siete tutte e due appiccicate a me." 

"Ovvio. Quando mai ci ricapita." 

"Concordo." 

"Va bene, ma solo altri dieci minuti." 

"Se... contaci."  

 

 

 

 

2 Maggio ~ Corridoio della scuola 

 
"No, davvero, sei serio Der?" 

"Non ti ho mai preso per il culo." 

"Eh, lo so." 

"Stiles! La pianti con i doppi sensi?" 

"Mai. Guarda, c'è Paige. Cia-" 

"…" 

"È passata senza salutare... Hale, cos'hai combinato?" 

"Nulla, cioè noi... ci siamo lasciati." 

"COSA? E quando credevi di dirmelo? Ma soprattutto perché?" 

"Incomprensioni." 

"Der... che hai combinato?" 

“Perché devo essere per forza io quello ha fatto qualcosa?” 

“Scusa, non intendevo questo.” 

“Comunque nulla. Non era più come prima e credo ci sia qualcun altro.” 

“COSA? Chi? Come? Perché non me lo hai detto?” 

“Perché non ne sono sicuro. Tutto qui.” 

“Se se… con tutte le ragazze e i ragazzi che ti muoiono dietro, qualcuno trovi di sicuro. Anche se, devo dirti, che Paige mi piaceva. Era dolce e ti guardava come se ci fossi solo tu sulla terra. Ok che poi non deve piacere a me..." 

"Stiles... e comunque me ne basterebbe uno." 

"Wowowo si restringe il capo. Il solito figo da far paura, biondo con gli occhi chiari che fa contrasto con te?" 

"In un certo senso." 

"Devi farmelo conoscere." 

“Mh… Andiamo.” 

 

 

 

15 Maggio ~ Villa Hale 

 

"Pronto per studiare anche oggi?" 

"No." 

"Perché? Quelle di oggi come sono andate?" 

"Male. Ultimamente non facciamo altro che studiare e ormai non ne va bene nemmeno una. Quindi basta, sono stufo. Perdo l'anno e l'anno prossimo andrà meglio." 

"Si può sapere che ti prende? È per Paige?" 

"No. È così è basta." 

"È per Paige." 

"No, non mi va più e basta." 

"Ascolta, non so che ti prende, ma a me puoi dirlo. Insomma qualche privilegio da migliore amico ci sarà anche, no?" 

"Lo so, ma è solo questo. Ormai non me la sento di provarci ancora. Arrivo lì e non ricordo nulla. L'anno prossimo ci riproverò." 

"Ok, non posso insistere se non è ciò che vuoi. Ma se tu ti senti bene così, allora a me va bene." 

"Grazie, Stiles." 

"Ti appoggerò sempre, ricordalo. Tranne quando farai cazzate, in quel caso te lo farò notare." 

"Andiamo alla riserva?" 

"Iniziamo bene..." 

"Dai!" 

"Andiamo." 

 

 

 

 

24 Maggio 

 

(18:09) Quindi non vuoi andarci al ballo? È tra una settimana, forse dovresti decidere. Potrebbe essere un occasione per sfogarti. SS 

(18:12) No, mi sono lasciato con Paige, non ci tengo ad andare a vedere coppie felici. DH 

(18:13) E se venissi con te? Stiamo seduti a commentare tutte quelle coppiette felici che ci saranno in giro. Come le peggiori vecchiette. SS 

(18:15) Sei serio, Micio? A parte che non ti costringerei mai... poi troppa vita sociale. È solo un ballo. DH 

(18:16) Non mi hai costretto. Derek Hale vuoi venire al ballo con me? SS 

(18:18) Sì, Stiles Stilinski. DH 

 

 

 

 

 

29 Maggio 

 

(21:02) Micio, ti dispiace se non ci andiamo al ballo? DH 

(21:03) Come mai? SS 

(21:07) Non mi va proprio. Ma se tu vuoi andarci, vai tranquillo. DH 

(21:08) Non dire cavolate, da solo non ci vado. Vengo da te o qualcos'altro faremo. SS 

(21:08) Faremo un ballo privato, solo noi. SS 

(21:10) Idiota, quanto ti voglio bene. Grazie. DH 

(21:12) Mi stai diventando affettuoso, Der? SS 

(21:13) Contaci. DH 

(21:13) Siamo io e te, è facile. Due ;) SS 

(21:15) Non l'hai scritto davvero. DH 

(21:18) Invece sì, ma tu mi vuoi bene... quindi ami anche le mie battute. SS 

(21:20) Forse quando dormo. DH 

(21:21) È già qualcosa xD SS 

 

 

 

 

 

 

5 Giugno ~ Corridoio della scuola 

 

“Che fai sfigato, ci vieni stasera al ballo?” 

“Sempre gentile Raeken, eh?” 

“No, gli sfigati come te non vengono. Cosa ci verrebbero a fare?” 

“Per tua informazione ho di meglio da fare.”  

“E cosa? Sentiamo.” 

“Non sono affari tuoi.” 

“Prima o poi lo saranno, eccome se lo saranno.” 

 

 

 

 

(15:08) Ho casa libera stasera, potremmo stare qui. Senza patire il caldo fuori. DH 

(15:09) Queste proposte allettanti! Perfetto, vengo per le nove? SS 

 

 

“LAURA!” 

“Che c’è? Ti è morto il pesce rosso?” 

“No… Posso far restare Stiles a dormire?” 

“Non dovresti chiederlo a mamma?” 

“Puoi chiederglielo tu? Mi farebbe troppe domande.” 

“È il tuo migliore amico, che domande dovrebbe farti?” 

“Per favore?” 

“Questa è l’ultima volta però.” 

“Grazie.” 

“Mi devi spiegazioni, sappilo.” 

 

 

(15:18) Va bene, puoi dormire anche qua se vuoi. DH 

(15:21) Oh, pensavo ti fossi perso ahah Comunque va bene, ho il via libera dal capo. SS 

(15:22) Ok, a stasera! DH 

 

 

 

 

Ore 20:45  Casa Stilinski 

 

"Mamma, io vado allora." 

"Aspetta, ti accompagna tuo padre." 

"Ma è appena tornato da lavoro, fallo riposare." 

"Assolutamente no, figliolo. Tua madre ha ragione. Ti porto io." 

"Va bene, grazie pà. Anche se camminare un quarto d'ora, non mi avrebbe ucciso." 

"Sì, sì. La prossima volta. Vado ad accendere la macchina." 

"Ok, arrivo." 

 

"Hai preso tutto, tesoro?" 

"Sì mamma, tranquilla. Sto solo andando a dormire da Derek, non succederà nulla." 

"Lo so, conosco Derek. Ma solo mi preoccupo che tu stia bene. Hai messo la pomata su quel livido?" 

"Mi spiace farti sempre preoccupare. Ma con Derek sono sempre al sicuro. E sì, l'ho messa." 

"Sono contenta che ci sia lui. Il pigiama l'hai preso? Lo spazzolino?" 

"Ho preso tutto. Ti voglio bene. Ci vediamo domani." 

"Anche io, tesoro. Buona serata." 

 

 

 

"Tieni, un piccolo regalo. Non dirlo a tua madre, altrimenti dormo sul divano." 

"Muto. Grazie, pà."  

 

 

 

"Mi sono fermato a prendere le patatine dal nostro negozio preferito." 

“Dimmi che sono con il Cheddar, ti prego.” 

“Me lo chiedi pure? Ovvio. Ah, papà ci ha comprato due birre.” 

“Tuo padre? Lo sceriffo? Che fine ha fatto l’uomo serio che rispettava la legge?” 

“Davvero una bella domanda, Der. Probabilmente saranno pure analcoliche. Però fa figo. La prima birra assieme.” 

“Vero, entri o stiamo sulla porta tutta la sera?” 

“Non sia mai. Deve essere scomodo dormire in piedi.” 

 

 

 

“Hai idea di quanto saranno in tiro i nostri compagni? E noi? In tuta e con una birra in mano. Mi sento trasgressivo.” 

“Ti basta poco per sentirti trasgressivo a te, eh?” 

“Sono pur sempre lo sfigato della scuola, insomma, qualsiasi cosa è trasgressiva per me. Pure parlare con te e… siamo sicuri che erano analcoliche?” 

“Ma sono il tuo migliore amico ahahah ci siamo sempre parlati. Non è essere trasgressivi. E boh… Non ho mai bevuto una birra analcolica. E tu non hai mai bevuto in generale.” 

“Sai, oggi mi ha fermato lo stronzo e mi ha detto una cosa che non mi è piaciuta per nulla. Ho avuto i brividi.” 

“E me lo dici ora, solo perché sei brillo vero?” 

“Non sono brillo. Ho bevuto solo una birra. Ha detto che prima o poi saranno fatti suoi ciò che faccio. Io non voglio.” 

“Giuro che non saranno fatti suoi, ci sarò sempre io a proteggerti.” 

“Quando dici queste cose sei un orsetto.” 

“Stiles, davvero, la prossima volta che lo vedo toccarti, giuro che se ne p-” 

“...” 

“E que-” 

“Scusa, oddio non so perché. Cioè mi è venuto istintivo. Io, insomma, non s-” 

“Tranquillo, cioè non è successo nulla. Non è la prima volta.” 

“Tu non ti sei tirato indietro. Cioè, io ti ho baciato. E tu non mi hai respinto.” 

“Io, beh, credevo che tu ne avessi bisogno.” 

“Dio, che vergogna. Quando farai qualcosa che vorrai tu?” 

“Stiles, non è successo niente. Non è stato così traumatico. Insomma l’avevamo già fatto.” 

“È vero. Quindi non significa niente, giusto?” 

“Già.” 

“Però mi è piaciuto.” 

“Mh." 

"Cioè non che... oddio" 

"Forse dovremmo dormire.” 

“Ma… è solo la una!” 

“Allora ci mettiamo a guardare un film?” 

“Questo mi piace.” 

   

 

 

 

“Buongiorno, Micio.” 

“Oddio, ma che ore sono?” 

“Le dieci passate.” 

“Porca di quella vacca in calore! Potevi svegliarmi prima. Buongiorno anche a te, Der.” 

“Dormivi tranquillo. Cambiati, io vado a prenderti qualcosa per la colazione.” 

“Grazie!” 

 

 

 

 

"Scusa... Non pensavo ti stessi ancora cambiando." 

"Der... non guardarmi così." 

"Così come?" 

"Intendo la gamba e la cicatrice. Come se fosse colpa tua, lo sai che non lo è." 

"Scusa. È che-" 

"No, scusami tu. Non mi ricordavo che non l'avevi mai vista." 

"Già. Quando dormo da te sei già in pigiama." 

"Non mi piace farla vedere. Per quello non metto mai pantaloncini." 

"Lo so, io... mi dispiace. Sono stato inopportuno." 

"Ma smettila. Sei il mio migliore amico. Ci conosciamo da una vita e continuerò fino alla fine a dirti che non è colpa tua." 

"Ma se ti avessi dato la man-" 

"No, ci saresti finito anche tu in questo casino. E a me va bene così. Ricordi il patto? Devi fare tutto ciò che io non posso fare, senza avere freni. Non me lo sarei perdonato se ti fossi fatto male con me." 

"Come io non mi perdono questo." 

"Ascolta, so che c'è stato un periodo in cui te l'ho fatta pesare davvero tanto, ma non avevo l'idea completa, non capivo. Erano solo le prime volte in cui vedevo quante cose non potevo fare. Mi dispiace davvero tanto avertelo fatto pesare. Ma ti prego, basta incolparti!" 

“Va bene.”















* Lucio Anneo Seneca
** Paulo Coelho


Grazie per aver letto.

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Capitolo 3
*** Basta che mi stringi forte e tutto va a posto ***



Caramelle
Basta che mi stringi forte e tutto va a posto 





 

8 Giugno 

 

"Oh cazzo, Der." 

"Cosa?" 

"È finita la scuola. Ci pensi? Niente più Raeken. Io, te e l'estate. Avevi pensato che l'anno prossimo faremo gli stessi corsi?" 

"Io... no. Insomma, mi ero focalizzato sul fatto che venissi bocciato." 

"Questo è perché non guardi mai il lato positivo della cosa." 

"Cazzo, è fantastico." 

"Ben detto, boom baby! Chi ci ferma più ora?" 

"Inizia a camminare che è meglio." 

"Tranquillo, arriviamo comunque in tempo alla partita." 

 

 

 

 

 

25 Luglio 

 

(14:02) Oddio, non puoi capire. C’era un figo assurdo al supermercato. PERCHÉ SEI ANDATO IN VACANZA DA TUO ZIO? SS 

(14:05) E come avresti avuto intenzione di ritrovarlo? DH 

(14:06) L’avremmo pedinato. Potevamo fare una cosa a tre. SS 

(14:06) Stiles! DH 

(14:09) Oh merda, l’ho scritto davvero? SS 

(14:12) Eh… DH  

(14:13) Cioè, non intendevo che… assieme. Condividiamo ognuno per i fatti suoi. SS 

(14:15) Lascia perdere, è meglio ahaha DH  

(14:17) Ahahah ops. SS 

 

 

 

 

12 Settembre 

 

“Anno nuovo, vita nuova. Pronto per ricominciare?” 

“Ricordami perché non siamo più in vacanza.” 

“Sciocchino, per imparare no?” 

“Micio, piano.” 

“Ok, hai vinto tu. Basta che non mi chiami così in pubblico.” 

“Bene, entriamo.” 

“Primo giorno in classe assieme.” 

 

 

“Quest’anno non possiamo divertirci come l’anno scorso, Stilinski.” 

“Vedo che non ti è cresciuto un cervello, quest’estate, Raeken.” 

“Ripeti se ne hai il coraggio.” 

“Perché non vai a farti un giro, Theo?” 

“Cos’è, Hale, la bocciatura ti ha fatto diventare uno sfigato?” 

“Mai quanto te.” 

 

 

“Lascialo stare, Der. Non ne vale la pena.” 

“Che nervi.” 

“Prima o poi la smetterà.” 

 

 

 

 

14 Ottobre 

 

“Ehi, ciao. Scusa, sono nuova di queste parti. Sai per caso dov’è la seconda C?” 

“Sì, è la stessa mia. Piacere, sono Stiles.” 

“Stiles?” 

“Sì, beh, è un soprannome.” 

“Ecco, io sono Malia.” 

“Vieni, ti faccio vedere la strada.” 

 

 

 

“Ehi, Der. Lei è Malia. È nuova.” 

“Stiles, attacchi bottone con tutte le ragazze…” 

“Che c’è?! Sono loro che mi cercano.” 

“Confermo, sono io che ho chiesto. Comunque, piacere.” 

“Piacere, Derek.” 

 

 

 

25 Novembre ~ Cortile della scuola. 

 

"Che poi hai visto Greenberg?" 

"Chi?" 

"Quello che il Coach richiama sempre." 

"Non ho idea di che faccia abbia, scusa." 

"Ahaha Mal, non sei l'unic- aaah" 

"Stiles!" 

 

"Non è nulla, tranquilla. Mi è solo ceduta la gamba. Capita." 

"Sicuro? Vuoi andare in infermeria?" 

"No, no. Tutto a posto." 

"Posso farti una domanda? Cioè, se non vuoi rispondere puoi non farlo." 

"Fai pure, ti dispiace se stiamo qui seduti un altro po'?" 

"Va bene, quanto vuoi." 

"Allora, questa domanda?" 

"Perché zoppichi?" 

"È... è successo quando ero piccolo. Avevo sette anni. Stavo camminando con Derek nella riserva, i nostri genitori erano dietro di noi e io mi stavo lamentando perché lui non voleva prendermi la mano. Più che altro lo stavo assillando. So-sono caduto in una trappola per animali ed è... è andata a lesionare il muscolo." 

"Dio, mi dispiace. Non volevo essere invadente e riportarti alla mente vecchi ricordi." 

"Non ti preoccupare, ti ho detto io che potevi chiedere." 

"Quelli che mettono le trappole sono dei veri bastardi." 

"Già, ora non ce ne sono più. Mio padre, lo sceriffo, controlla abbastanza spesso." 

"È per quello che spesso Derek ti tiene per mano?" 

"Sì, io gli dico che non ce n'è bisogno. Solo che lui si sente ancora un po' in colpa." 

"Ora capisco tante cose." 

"Posso farti una domanda io, invece?" 

"Sì, tutto quello che vuoi." 

"Come mai sei finita in questo paesino sperduto? Insomma, Beacon Hills è piuttosto piccolo e in mezzo alla riserva." 

"I miei si sono separati e io sono stata affidata a mio padre." 

"Cavolo, dev'essere dura." 

"In realtà meno di quello che pensi. Mia madre non la vedevo mai, ero già abbastanza abituata. È stato difficile il primo mese, ma qui ci sono anche i miei nonni e con voi è stato facile ambientarmi." 

"È tutto verde, ti ci abitui in fretta." 

"Scemo." 

"È la verità."   

 

 

 

 

4 Dicembre 

 

“Ehi, Stilinski, hai trovato qualcun altro con cui fartela oltre a Hale? Un bel bocconcino anche. Cara, se decidi di fartela con qualcuno migliore di questo sfigato, cercami pure.” 

“Non devi nemmeno avvicinarti a lei, capito?” 

“Dai quando puoi dirmi cosa fare, Stilinski?” 

“Da quando non mi fai più paura.” 

“Senti, coso, non so chi tu sia ma puoi pure scordarti di me. E lascia in pace il mio amico.” 

“Hai pure fegato, mi piaci.” 

“A me no, quindi se mi togli le mani di dosso è meglio per te.” 

“L’hai sentita, no? Lasciaci in pace.” 

“Non finisce qui.” 

 

 

“Mal, mi spiace tanto. Non volevo che prendesse di mira anche te.” 

“Non dirlo nemmeno. Poi ho fatto qualche corso di difesa personale, saprei cavarmela. Era Raeken?” 

“Già.” 

“Ha proprio una faccia da prendere a schiaffi.” 

“Vero, sempre con quel sorrisino. Ah, Mal?” 

“Sì?” 

“Puoi… puoi non dire niente a Derek?” 

“Perché?” 

“Perché poi si preoccupa e smette di stare a casa anche quando sta male.” 

“Certo, non preoccuparti.” 

 

  

 

(18:02) Influenzato, come te la passi? SS 

(18:08) Una favola, con la pezza sulla fronte e il brodino ad ogni ora. DH 

(18:11) No, credo che non verrò nemmeno oggi. Ti chiamo prima di dormire, va bene uguale? SS 

(18:17) Sì, meglio così. Potrei attaccarti il mondo. Tutto bene a scuola? SS 

(18:19) Oddio, no, allora non ci tengo. È leggermente pesante il mondo. SS 

(18:19) Comunque tutto bene! SS 

(18:25) Idiota. Vado a dormire, ci sentiamo dopo. DH 

(18:26) A dopo. SS 

 

 

 

 

12 Dicembre ~ Villa Hale. 

 

“Ciao Stiles!” 

“Ciao Laura, come stai?” 

“Bene, tu? A scuola?” 

“Bene, scuola solite cose.” 

“Meglio dell’anno scorso?” 

“Anche l’anno scorso andava bene.” 

“Sì, non volevo insinuare niente. Solo che Derek mi aveva detto che non andava troppo bene.” 

“Quando te l’avrebbe detto?” 

“Scusa.” 

 

 

“Laura, farti i cazzi tuoi mai?!” 

“Derek!” 

“Perché non me lo hai detto Der?” 

“Cosa, Stiles?” 

“Ti sei fatto bocciare per me, non è così?” 

“Io…” 

“Rispondimi. Anzi, no. Tanto se a tua sorella non fosse sfuggito nulla, non me l’avresti detto, vero?” 

“No.” 

“Sei un deficiente.” 

“Me lo avresti impedito.” 

“Mi sembra ovvio! Hai buttato via un anno per me, senza nemmeno dirmelo.” 

“Cosa sarebbe cambiato se te l’avessi detto?” 

“Non te l’avrei lasciato fare.” 

“Stiles! ASPET-” 

 

 

“Grazie tante, Laura.” 

“Prima di tutto non potevo saperlo. Secondo modera i termini perché sono più grande di te.” 

“Sì, sì…” 

“Cosa ho fatto di male per essere la maggiore? Cosa?” 

 

 

(17:40) Stiles, possiamo parlare? DH 

(17:42) No, dovevi dirmelo. SS 

(17:42) Ok, ho sbagliato. Ma posso rimediare? DH 

(17:43) Dammi un po' di tempo. SS 

(17:47) Ok. DH 

 

 

 

13 Dicembre 

 

"Malia, posso parlarti?" 

"Derek, certo. Come mai quella faccia?" 

"Ho litigato con Stiles e, a quanto pare, ho una sorella che non sa tenere la bocca chiusa. Quindi avrei bisogno di un tuo consiglio." 

"Che è successo?" 

"Sai che sono stato bocciato, giusto?" 

"Sì." 

"Io... mi sono fatto bocciare per aiutare Stiles." 

"Aspetta, non ti seguo. In che senso?" 

"Nel senso che, l'anno scorso, con Raeken, andava peggio di quest'anno. Solo che io avevo tutti gli orari diversi e con Stiles ci vedevamo davvero poco. E lui aveva anche la strana convinzione che non dovessi parlargli, altrimenti avrebbero visto anche me come uno sfigato." 

"Quindi tu hai deciso di farti bocciare per aiutarlo, per proteggerlo?" 

"Ecco, solo che non gliel'ho detto. Mi è venuto in mente quando le cose sono peggiorate e lui non voleva cambiare scuola, specialmente perché c'ero io." 

"Ma lui è testardo." 

"Già. Così gli ho detto che non avevo più voglia di studiare, perché mi ero appena lasciato con la mia ragazza." 

"Posso chiederti perché non gliel'hai detto?" 

"Perché avrebbe reagito così. E Laura non sa mai tenersi la bocca chiusa. Altrimenti non sarei in questo casino." 

"Non credo che Laura l'abbia fatto a posta, in più non poteva sapere che non glielo avessi detto. Comunque vedrai che Stiles capirà perché lo hai fatto. È stata una cosa bella da parte tua." 

"Lui non si era fatto nessun amico e non aveva nessuno oltre a me. Non sapevo come aiutarlo." 

"Der, sinceramente, non è che provi qualcosa in più oltre all'amicizia?" 

"Io... è il mio migliore amico. Tutto qui." 

"Ok, comunque dagli tempo per pensare. Sicuramente sarà dispiaciuto." 

"Stamattina non mi ha nemmeno salutato." 

"Non resiste dieci minuti senza di te. Non durerà molto, vedrai." 

"Grazie." 

"Figurati. È la prima volta che ti sento parlare così tanto." 

 

 

 

(15:03) Capisci, Mal? Non me lo ha detto. SS 

(15:05) Ma si è fatto bocciare per essere d’aiuto a te. Questo dovrebbe valere di più del non avertelo detto. MT 

(15:06) Appunto perché riguarda anche me doveva dirmelo. SS 

(15:09) Probabilmente sapeva che avresti reagito così e ha pensato di evitare. E lo comprendo pure. MT 

(15:11) Ma da che parte stai? Ha comunque buttato via un anno della sua vita. SS 

(15:12) Questo dovrebbe dirti qualcosa. MT 

(15:15) Non volevo che finisse così. Perché non riesco a difendermi da solo? Lui sarebbe potuto andare avanti con la sua vita tranquillamente. SS 

(15:16) Stiles, prova a parlarci. Smettila di tenere il broncio. Non ho mai visto Derek così. MT 

(15:18) Che cavolo… e va bene, domani cercherò di chiarire. SS  

(15:19) Bravo. MT 

 

 

 

 

Ore 16:40 Villa Hale 

 

"Lau, posso parlarti?" 

"Se mi devi insultare di nuovo, no." 

"No, volevo scusarmi. Non dovevo trattarti così." 

"Ok, questo posso accettarlo." 

"Non potevi saperlo e tu credevi di aver fatto la cosa giusta chiedendo. Ero io che dovevo dirti prima che Stiles non sapeva nulla." 

"L'ha presa tanto male?" 

"Non mi parla." 

"Mi spiace." 

"Domani proverò a parlarci." 

 

 

 

(18:52) Come stai? DH 

(18:55) Ci sto pensando. SS 

(18:56) Sei ancora arrabbiato? DH 

(19:02) Non lo so però mi manchi. SS 

(19:05) Sono un idiota Ok. DH 

 

 

 

 

14 Dicembre  

 

“Ok, Stiles, va bene. Non ce la faccio più. È stata una mia decisione e lo rifarei mille volte. Non te lo detto perché sapevo, esattamente, che avresti reagito così. Avevo ragione a quanto pare. Ma sono, ancora, più che convinto della scelta che ho fatto.” 

“Wow, hai davvero detto tutto questo?” 

“Sì.” 

“Grazie. Ho apprezzato davvero tanto il gesto, solo che mi dispiace che tu abbia rinunciato a un anno per me. Ti sarò grato in eterno. Solo, la prossima volta, se la cosa riguarda anche me, parlamene prima.” 

“Ci ho rinunciato e sono ancora più che convinto di quello che ho fatto. Tu sei decisamente più tranquillo e a me basta questo.” 

“Ti voglio bene. Non so cosa farei senza di te.” 

“Nemmeno io senza di te. Caramelle?” 

"Ok, forse cambio. Ti amo. Assolutamente sì." 

"Scemo." 

 

 

 

 

18 Gennaio  

 

(07:45) Buondì, Micio. Entro alla seconda oggi. DH 

(07:47) Ti sei addormentato? SS 

(07:47) Io? Ti pare? DH 

(07:48) Ti sei addormentato ahahah SS 

(07:50) Ok... potrei. DH 

(07:51) Ahahah quindi sei umano anche tu, Der. SS 

(07:53) Sfotti, sfotti. Tu ti addormenti sempre. DH 

(07:54) Io poi sono scattante. Tu hai la ripresa di un bradipo. SS 

(07:56) Tu sei iperattivo, è diverso. DH 

(07:57) Uffa, per una volta che avevo qualcosa di buono. SS 

(07:57) Più di qualcosa. Ci vediamo alle macchinette prima di lezione? DH 

(08:00) Yes. Non c'è nemmeno Malia oggi. SS 

(08:02) Come mai? DH 

 

 

"Guarda un po' chi si vede." 

"Che vuoi, Raeken?" 

"Sei tutto solo, Stilinski? Dovremmo approfittarne, che dici?" 

"Dico che sto andando a lezione." 

"Tu non vai da nessuna parte senza il mio permesso." 

"Sai che ti dico? Che sei un fottuto verme e io me ne vado in classe." 

"Allora non ci siamo capiti." 

 

(08:14) Stiles? DH 

 

"Lasciami." 

"Perché? Non voglio farti nulla." 

"Mi sta-AH mi stai facendo male." 

"Non ci divertiamo da un po'." 

 

(08:21) Micio? DH 

(08:27) Scusa, sono entrato in classe e mi sono perso via. Comunque non ho capito bene, mi pare arrivasse la madre. SS 

(08:28) Pensavo ti fossi perso. La madre? DH 

(08:28) Già... Dopo le scrivo. SS 

(08:30) Non ci voleva. Ci vediamo dopo. DH 

(08:32) Sbrigati. A dopo. SS 

 

 

 

Ore 08:47  

 

"Alla buonora. Mi aspettavo almeno una brioche." 

"Scemo. Cos'era quell'espressione?" 

"Cosa?" 

"Stiles... ti ho tirato una pacca sulla spalla e hai fatto una smorfia di dolore." 

"Non è vero." 

"E la mano?" 

"Ok... se te lo dico non ti arrabbi o fai gesti avventati, vero?" 

"Dipende." 

"No, prima prometti." 

"Va bene, ora parla." 

"Ho... Come posso dire? Ho avuto un incontro ravvicinato con Raeken." 

"Sapevo che non potevo las-" 

"Frena, frena. Diciamo che non è andato tutto come sempre." 

"Ti ha..." 

"No. Nulla di tutto quello che pensi tu. Non ci ha riprovato su quel fronte. È solo che potrei aver reagito e avergli tirato un pugno, dopo che lui mi ha iniziato a insultare e mi ha  sbattuto contro un armadietto."  

"Tu, cosa?" 

"Non fare quella faccia divertita. Perché mi sento un verme. Non puoi capire quanto." 

"Vieni qui. Da quando sai tirare pugni." 

"Ahi! Non stringermi troppo che sono dolorante. Da quando Malia mi ha insegnato qualcosa sulla difesa personale." 

"Non sei un verme. Ti sei solo difeso e sono fiero di te. E quella ragazza è un genio." 

"Ma non è un motivo valido per picchiare qualcuno." 

"Lo è per sopravvivere. E gli hai tirato solo un pugno. Nemmeno l'avrà sentito con l'ammasso di muscoli gonfiati che si ritrova." 

"Vorrei non vederlo più." 

"È all'ultimo. Cinque mesi e non lo vedrai più." 

"Avrei dovuto dirlo prima a qualcuno. Forse lo avrebbero già espulso. Anche se dopo oggi, non credo di poterlo più fare." 

"Troveremo un modo." 

"Tipo andare a lezione che sono già le nove e dieci?" 

"Merda!" 

"Già." 

 

 

 

 

19 Gennaio ~ Scuola 

 

"Raeken non è venuto con la sua macchina da figlio di papà?" 

"Der? Da quando ti interessi a come viene a scuola Raeken?" 

"Nulla, facevo conversazione." 

"Ok... sei preoccupante. Ehi Mal, ciao! Come è andata con tua madre?" 

"Sinceramente? Stavo meglio a non vederla" 

"Mi spiace." 

"Non fa niente. Come mai stiamo guardando Raeken?" 

"Derek si fa domande sul perché non è venuto in macchina." 

"Che domande ti fai?!" 

"Chiedevo. Tutto qui." 

 

 

 

 

20 Gennaio ~ Uscita della scuola 

 

"Voglio sapere chi è stato!" 

 

"Cosa sta urlando Theo?" 

"Vuole sapere chi è stato... Ma a fare cosa?" 

"Non so. Tu vedi qualcosa Mal?" 

"No, troppa gente. Derek?" 

"Io... No, non so chi gli abbia bucato le ruote della macchina." 

"E tu come fai a sapere che gli hanno bucato le ruote della macchina?" 

"L'ha detto Malia." 

"Io non ho detto nulla." 

"Ah." 

"Derek? C'è qualcosa che devi dire?" 

"No. L'ho visto." 

"Aspetta, ecco perché ieri chiedevi della sua macchina." 

"Ok, potrei essere stato io. Potrei." 

"Ahahah il mio piccolo criminale." 

"Qualcosa se la meritava. Così non l'ho nemmeno toccato." 

"L'hai toccato più di quanto credi." 

"Malia ha ragione." 

 

 

 

(17:04) Ha significato molto. Grazie <3 SS 

(17:05) Un po' mi sono divertito. Prego <3 DH 

(17:05) Oddio! È la prima faccina ed è un cuore. Piango. SS 

(17:07) Scemo. DH 

(17:07) :P  SS 

 

 

 

25 Febbraio ~ Scuola 

 

“Ehi Mal, dove vai di corsa?” 

“Da voi.” 

“Che succede?” 

“Non avete sentito?” 

“Cosa?” 

“Hanno espulso Theo. Il preside l'ha beccato mentre picchiava uno del primo.” 

“Hanno… Der, Der, Der! Hai sentito?” 

“Sì, sono qui con voi. Niente più Theo. Quello stronzo ha avuto una parte di quel che si merita.” 

“Dobbiamo festeggiare!” 

“Sì, Stiles, andando in classe…” 

“Mal, mi rovini i piani.” 

“Sì, lo so.” 

"Sei una persona orribile." 

"Capita nei giorni scolastici." 

 

  

 

 

8 Aprile ~ Parco pubblico  

 

“Sapete che l’abitudine di camminare mano nella mano vi fa sembrare molto coppia?” 

“No, Malia, anche tu no.” 

“Ok, la smetto.” 

 

 

“Salve, due cappuccini e un succo.” 

“Oh, che carini. Da quanto state insieme?” 

“Noi… sì, beh…” 

“In realtà…” 

“Li scusi, sono molto timidi.” 

“Cari, anche io e mio marito eravamo così i primi tempi. Siete proprio una bella coppia.” 

“Gr-grazie” 

 

“Malia… perché le hai dato corda?” 

“Dovevate vedere le vostre facce. Stiles eri rosso come un pomodoro.” 

“Dio, che vergogna.” 

“Perché, Micio? Sarebbe così imbarazzante essere il mio ragazzo?” 

“Micio?” 

“Grazie, Der. Cos’è, oggi avete deciso di mettermi tutti in imbarazzo?” 

“No, vi prego. Siete bellissimi.” 

“Qualcuno mi salvi, per favore. Io, Stiles Stilinski, con due persone del genere.” 

“Tragico.” 

“Sì, Der. Bevi che è meglio.” 

 

 

"Non devi preoccuparti, caro. Prima o poi smette di fare il timido." 

"Gr-grazie, signora." 

"Chiamami Deb. Vi aspetto la prossima volta." 

"Piacere, Derek. Alla prossima." 

 

 

 

 

12 Aprile ~ Bar del parco. 

 

"Ciao ragazzi! Siete tornati, allora." 

"Salve, Deb." 

"Questa volta siete soli? La vostra amica non c'è?" 

"Già." 

"Allora puoi anche non vergognarti, caro. Lo so che era solo perché non eravate soli. Che tenero, anche io arrossivo sempre quando mi dicevano qualcosa." 

 

 

"È proprio convinta." 

"Oddio." 

"Sei carino quando arrossisci, Stiles." 

"Ti prego, non dirlo. Che vergogna." 

"Ma come, niente battute?" 

"No, non puoi farmi complimenti così. È ovvio che arrossisco." 

"Va bene. Non dico nulla." 

"Ecco, con quel sorriso ti cadono ai piedi pure le quarantenni." 

"Ne basterebbe uno... o una." 

 

 

 

(16:03) Mal, ho un problema. SS 

(16:04) Che succede? MT 

(16:07) Credo di essermi innamorato di Derek. SS 

(16:07) Alla buonora! MT 

(16:12) Aspetta, cosa? SS 

(16:14) Si vede lontano un miglio. Gli unici che non lo vedete siete tu e l'altro cecato. MT 

(16:18) Perfetto... grazie tante. SS 

(16:18) Prego, è così. MT 

(16:21) E che faccio ora? SS 

(16:22) Ti fai avanti. MT 

(16:22) No, no, no. Tu sei pazza. SS 

(16:24) Allora rimanete così. MT 

(16:31) Forse è meglio. Se mi rifiuta poi rovino l'amicizia. No, meglio così. SS 

(16:32) … MT 

(16:35) Non sei d'aiuto, Tate. SS 

(16:35) Ma non succederà nulla, perché siete tutti e due cotti. MT 

(16:37) Uffa. SS 

(16:40) Dai, su! MT 

 

 

 

 

22 Maggio ~ Casa Stilinski. 

 

"Micio, c'è una cosa che vorrei chiederti." 

"Già che mi chiami Micio, dovrei preoccuparmi. Comunque spara." 

"L'anno scorso dovevamo andare al ballo, ma poi non siamo andati per colpa mia. Ti va di andarci assieme quest'anno?" 

"Wow! Io... Sì! Certo che voglio andarci con te. E siamo stati bene anche al non ballo dell'anno scorso. Non dovevi preoccuparti. Però, sì, lo voglio."   

"Grande!" 

"Der... co-così non respiro. Oddio, un altro abbraccio di quelli e perdo un polmone." 

"Scusa." 

"No, è bello quando superi i tuoi confini." 

 

 

 

 

25  Maggio ~ Cortile della scuola. 

 

"Mal, so di averti detto di sì, ma Derek mi ha chiesto di andare al ballo con lui. Oddio, mi sento un verme." 

"Hai detto di sì." 

"Già." 

"Tranquillo, non ci eravamo promessi nulla. Solo che se fossimo rimasti soli ci saremmo andati insieme. Proverò a chiedere ad Isaac." 

"A chi?" 

"Mi sto vedendo con un ragazzo." 

"E quando pensavi di dirmelo?" 

"Quando fosse diventato qualcosa." 

"Va bene, sei perdonata solo perché sono felice." 

"Grazie. Stiles?" 

"Dimmi." 

"Vai al ballo con Derek! Vai al ballo con Derek!" 

"Aaah, sì, è tutto vero." 

"È l'occasione giusta." 

"Chissà. Vedremo. Sono troppo felice."  

 

 

 

 

4 Giugno 2017 

 

(20:12) Sei pronto? Cinque minuti e passo a prenderti. DH 

(20:13) Prontissimo, ho solo litigato con i bottoni della camicia. Abbiamo un rapporto complicato. Mi odiano, decisamente. SS 

 

 

"Hai finito di litigare?" 

"No... Dovrai aiutarmi, prenderai le mie parti in tribunale?" 

"Come sei tragico." 

"Lo sapevo che non le avresti prese. Parti, va." 

"Che sei scemo. Pronto per il nostro primo ballo?" 

"Oddio, un po' in ansia. Quindi è confermato, stanotte dormi da me?" 

"Se mi vuoi ancora." 

"Ovvio." 

 

 

 

(Ore 21:02) Ingresso della scuola. 

 

"Ciao ragazzi!" 

"Wow, Mal. Sei bellissima." 

"Grazie, Stiles. Anche voi." 

"Non fai testo, Stiles." 

"Non dire cavolate, Der. Noi gay siamo avanti in questo. E lei è bellissima." 

"Sì, va bene. Apprezzo, ma non mettetevi a discutere ora. Tra poco arriva Isaac e gli ho parlato bene di voi. Non fatemi fare brutta figura." 

"Nemmeno ti è passato a prendere?" 

"Tu che dici, Der? È qui davanti a noi." 

"Come sei pignolo. Devo insegnare un po' di cose a quel ragazzo." 

"Non farle fare brutte figure, per stasera facciamo le persone serie." 

"Grazie ragazzi." 

 

 

 

Palestra della scuola 

 

"No dai, guarda quella che vestito ha su." 

"Stiles, per te hanno tutti qualcosa che non va." 

"Ovvio. Nemmeno io faccio caso alla moda, eppure non sembro vestito come una gallina. Greenberg sembra un pennuto, non ti pare?" 

"Isaac è vestito bene." 

"Vero, su questo posso darti ragione. Mi sento meno in colpa, però." 

"Per cosa?" 

"Per avergli detto di no." 

"Ah. Vado a prendere da bere." 

"Non troppo che devi guidare." 

"Sì, sì... Lo prendo anche per te." 

"Un cavaliere, Derek Hale." 

 

 

"Che voleva Danny?" 

"Che fai? Sei geloso?" 

"Siamo amici, Stiles. Perché dovrei esserlo?" 

"L'ho chiesto a te. Comunque voleva chiedermi di ballare, ma io gli ho detto di no. Non fare quella faccia." 

"Ti va di ballare?" 

"Sì, ma come facciamo con..." 

"Ho un'idea. È il tuo primo ballo, non puoi non ballare nemmeno una volta." 

 

 

"Oddio." 

"Tranquillo." 

"Sicuro che non ti peso?" 

"Sicuro. E poi, sei solo poggiato con le punte sui miei piedi. Ti reggo io." 

"Grazie." 

"Quando ti stanchi dimmelo." 

"Quando ti stanchi tu, io non sto facendo nulla." 

"Allora possiamo continuare tutta la serata." 

"Scemo, ti voglio bene." 

"Anche io." 

 

 

 

"Ahahaha hai visto la faccia di Jackson quando gli hai risposto? Credevo di non riuscire più a smettere di ridere." 

"Infatti non hai smesso ahaha stai continuando a ridere." 

"Pure tu. Sei bello quando ridi." 

"E tu sei brillo." 

"No, lo penso anche da sobrio." 

"Lo sei an-" 

 

"Cielo, mi erano mancate le tue labbra." 

"A me quanto fosse bello." 

"Der, è davvero bello baciar-" 

 

"And- andiamo a casa? Poi ri-riprendiamo, giuro."  

"S-sì. Almeno prendo fiato tra un bacio e l'altro, Hale." 

"Dieci minuti di macchina ti bastano?" 

"Non possiamo continuare in macchina?" 

"No, è... sco... scomodo." 

"Bene. Pren... prendiamo fia... fiato." 

 

 

"Shhh. Fammi aprire, Der." 

"I tuoi?" 

"Papà ha il turno di notte. Mamma dorme." 

"Rest...restiamo sul divano?" 

"Oh... sì." 

 

"Merd-" 

"Che c'è?" 

"Io, scusa. Non so che gli è preso." 

"Non è successo nulla, è tutto normale. Ci stiamo baciando da più di dieci minuti e l'ultimo succhiotto mi rimarrà per non so quanto." 

"Der, che... che stai fa- ah- facendo? Ti bacerei per sempre." 

"Ti sto sbottonando i pantaloni. Tu... insomma vuoi che ti dia una mano con questo?" 

"S-sì, ah." 

"Sei sicuro?" 

"Oh s-sì." 

"Shhh" 

 

 

"Vo- ah voglio..." 

"Cosa?" 

"Di più... più ve-veloce ah." 

"Vieni per me, Micio." 

"Der!" 

 

"Io..." 

"Non rimani mai senza parole." 

"È stato... lascia che ci pensi io. Basta che... insomma, dimmi cosa fare. È la prima volta, ma voglio ricambiare." 

"Quello che ti senti." 

 

"Va... va bene?" 

"Aspetta. Io... cos'ho fatto? Non... scusa. Non posso." 

"Der, dove vai?" 

"Scusa." 

 

"Der! Aspetta, ti prego. Non correre! N-non riesco a starti dietro" 

 

"Der. Per... per f-favore. AAH!" 

 

Chiamata in corso da Stiles a Derek 

"Der, ti pr-prego. Rispondi... perché fa così male? Chi chiamo?" 

 

Chiamata senza risposta. 

 

Chiamata in corso da Stiles a Papà 

"Figliolo, ch-" 

"Pa-pà, devi aiu-aiutar- per favore..." 

"Stiles, stai tranquillo. Calmati, cerca di non piangere. Dimmi dove sei." 

"Io... Vicino casa. So-sono caduto. No-n... non riesco ad alzarmi. Ti prego, aiutami." 

"Sto arrivando. Non preoccuparti. Perché non sei con Derek?" 

"Io... ti prego, vieni." 

"Ok, non chiudere il telefono. Continua a parlare." 

 

 

"Figliolo, ehi. Sono qui, shhh." 

"Pà, io... fa male, tanto." 

"Ora andiamo in ospedale, ok? Ti tiro su, sei pronto?" 

"Sì... AAAH!" 

"Perdonami." 

"No, non sei..." 

"STILES! STILES... PARLA!" 

 

 

 

5 Giugno (Ore 09:12) ~ Villa Hale 

 

"Der? Che ci fai qui? Non dovevi rimanere da Stiles?" 

"Io... abbiamo cambiato idea, mamma." 

"Oh, ok. Pensavo fosse successo qualcosa." 

"No, non volevo svegliarti per nulla così non te l'ho detto quando sono rientrato." 

 

 

 

(Ore 12:04)  

 

"Mamma, il telefono!" 

"Sì, Der, ho sentito. Vado." 

 

"Oddio. Come sta ora? Vi han detto qualcosa? Certo, fammi sapere... salutalo da parte mia." 

"Chi era?" 

"Der, ascolta, era Claudia. Stai tranquillo, ma hanno portato Stiles al pronto soccorso." 

"C-Cosa? Per-perché?" 

"È caduto, John l’ha trovato che non riusciva ad alzarsi. Ed è svenuto.” 

“I-io de-devo…” 

“Der, calmati. È tutto sotto controllo. Claudia ha detto che per la gamba non gli hanno ancora detto nulla. Lo svenimento credono sia stato un attacco di panico, misto al dolore. Ora è tranquillo, Claudia ci farà sapere cosa le dicono i medici.” 

 

 

(00:54) Der, torna indietro. SS 

(00:55) Rispondi. SS 

(01:04) Aiuto. SS 

 

“Lui… lui mi ha…” 

“Shhh tesoro. Vieni qui. Starà bene, vedrai.” 

 

(12:42) Stiles, io... Merda, mi dispiace così tanto. Sono davvero una persona orribile. Non volevo. Scusami. Come stai? Posso venire a trovarti? DH 

(19:14) Non venire. SS 

(19:15) Stiles, per favore. Ti prego. Voglio solo vederti. DH 

(21:53) Io no. SS 

 

 

“Lau, che faccio?” 

“Dagli un po’ di tempo. Poi proverai a farti perdonare.” 

“Domani provo ad andare in ospedale.” 

“Magari se lo vedi stai più tranquillo.” 

“Sono stato così stupido. Non dovevo spingermi così oltre. Per poi scappare. E ora è colpa mia.” 

“Si sistemerà tutto, vedrai.” 

“Lo spero.” 

 

 

 

6 Giugno ~ Ospedale 

 

“Ciao Claudia.” 

“Derek, ciao!” 

“Come… come sta?” 

“Meglio, domani probabilmente lo dimettono. Deve tenere sotto controllo la gamba e stare a riposo per un po’, ma dovrebbe sistemarsi tutto per il meglio.” 

“Posso vederlo?” 

“Provaci. Non sta molto bene moralmente, quindi non prendertela se ti rifiuta. Ok?” 

“Mh.” 

 

 

“Ehi, posso?” 

“No.” 

“Stiles, solo cinque minuti.” 

“Non voglio vederti. Mi sembrava di essere stato chiaro.” 

“Stiles, io…” 

“Vattene.” 

“Per fa-” 

“Vattene.” 

“Io… torno domani. Magari ti andrà di parlare.” 

“Non credo.” 

“Tornerò comunque.” 

 

 

 

(23:25) Buonanotte, Micio. DH 

 

 

7 Giugno ~ Casa Stilinski. 

 

“Entra Derek.” 

“Grazie, Claudia.” 

“Stiles è di sopra. Puoi andare se vuoi.” 

“Non vorrei essere invadente.” 

“Vado a dirgli che sei qui, se sei più tranquillo.” 

“Grazie.” 

“Torno subito.” 

 

 

 

“Derek, che ne dici di tornare domani? Stiles non se la sente di parlare.” 

“Ok, puoi salutarlo da parte mia?” 

 

 

 

(23:52) Buonanotte. DH 

 

 

 

8 Giugno 

 

“Ciao Derek” 

“Ciao, non è uscito nemmeno oggi?” 

“No, mi spiace.” 

“Allora torno domani. Queste sono le cose che aveva nell’armadietto.” 

“No, aspetta. Perché non glieli porti tu? Magari sentire la tua voce lo aiuta.” 

“Io non… non credo.” 

“Provaci almeno.” 

“Ok, grazie.” 

 

 

 

“Stiles, sono io.” 

“…” 

“Ti ho portato le cose dell’armadietto. Oggi era l’ultimo giorno.” 

“…” 

“Ok, te le… le appoggio qua.” 

“…” 

“Stiles, mi dispiace tanto per quello che è successo. Ti prego, solo non piangere. Non riesco a sentirti così. Fammi entrare. Dammi la possibilità di chiederti scusa guardandoti negli occhi.” 

“N-non ora.” 

“Aspetterò qui.” 

“…” 

 

 

“Stiles, si è fatto tardi. Tornerò domani. E anche dopo domani se sarà necessario.” 

 

 

(23:36) Spero ti sia calmato rispetto a prima. Buonanotte. DH 

 

 

 

9 Giugno 

 

"Stiles, sono di nuovo io." 

"…" 

"So che non vuoi parlare." 

"No." 

"Resto comunque qui." 

"…"  

"Aspetto che finisci di piangere." 

"…" 

"So di aver sbagliato. Vorrei poter sistemare le cose." 

"…" 

"Io... tu, tu mi ma-manchi da morire." 

"…" 

"Starò qui, ti aspetterò. Finché non vorrai vedermi." 

"…" 

 

 

"Stiles?" 

 

 

"Scusa, Claudia." 

"Di cosa?" 

"Io, beh... non lo sentivo più piangere, così sono entrato a vedere. Ha pianto tutto il tempo e ora si è addormentato." 

"Non ti devi scusare. Ti ho visto solo dargli un bacio sulla fronte mentre stava dormendo. Da quanto?" 

"Cosa?" 

"Da quanto sei innamorato di lui?" 

"Credo sia più o meno un anno." 

"Ma ora avete litigato. Per quello non ti vuole vedere, giusto?" 

"Già. non so come farmi perdonare." 

"Non so cosa sia successo, ma sono cose vostre e non mi riguardano. Una cosa la so, però. Stiles ci tiene davvero tanto a te. Tornerete come prima." 

"Lo spero. Tornerò anche domani." 

"Puoi venire quando vuoi." 

 

 

 

 

10 Giugno 

 

"Stiles... la porta è aperta, posso entrare?" 

"Secondo te?" 

"Come stai?" 

"Tu che dici?" 

"Ascolta... io-io mi dispiace un sacco per come mi sono comportato." 

"Ma davvero?" 

"Per favore, dammi la possibilità di chiederti scusa." 

"Non le voglio." 

"Stiles..." 

"No, Derek. Stiles un cazzo. Hai una minima idea di come mi sia sentito?" 

"Io..." 

"No, non sprecare fiato per rispondere perché te lo dico io. No che non lo sai. Mi hai fatto sentire tremendamente sbagliato. Ti sono corso dietro, sono caduto e ho continuato a chiamarti per cercare di capire cosa avessi fatto di così tanto sbagliato! Mi sembrava lo volessi anche tu. Credevo già che qualcosa sarebbe cambiato e non vedevo l'ora di svegliarmi la mattina successiva. Invece mi sono svegliato in un letto di ospedale e tu non avevi risposto nemmeno ad un singolo messaggio. Nemmeno ti sei preoccupato delle migliaia di chiamate che ti ho fatto. Quindi no, non sai come mi sono sentito." 

"M-mi... dispiace. Ho... ho sbagliato. Semplicemente ho avuto paura e n-non volevo andasse a finire così. Mi se-sento uno stronzo sin dall'inizio. E m-mi dispiace. Non do-dormo la notte per questo. S-so di averti fatto male m-ma voglio rimediare. Lasciami provare." 

"Va-vattene, t-ti prego." 

"Sc-scusa." 

 

 

 

 

Villa Hale. 

 

"Tesoro, che è successo?" 

"Mamma, non ce l-la... faccio più." 

"Shhh. Piangi, tranquillo. Non succede nulla, anzi ti aiuterà." 

"Io..." 

"Tranquillo." 

 

 

"Ti senti meglio?" 

"Un po'. Non si sistemeranno mai le cose." 

"Non dire così. Non vuoi proprio dirmi cosa è successo?" 

"…" 

"Va bene, ma vedrai, si sistemerà. Stiles ha solo bisogno di un po' di tempo." 

"Mh." 

 

 

 

11 Giugno ore 20:15 

 

"Stiles, sì, sono tornato anche oggi." 

“Der… Io…” 

“Lo so, non mi vuoi vedere. Ma io non ce la faccio. Quindi verrò qui, tutti i giorni, e aspetterò che tu abbia voglia di parlare.” 

“Non voglio parlare. Però mi manchi. Resti a dormire qui?” 

“Tutto quello che vuoi.” 

“Mi abbracceresti anche?” 

“Come?” 

“Da dietro, non riesco ancora a guardarti.” 

"O-ok." 

 

 

"Der..." 

"Sc-scusa. O-ora mi... passa." 

"Ehi, shhh." 

"Sono patetico." 

"Non ti ho mai visto piangere." 

"O-ora mi... passa." 

"Der... t-ti prego, non… fare così." 

"Stai p-piangendo... anche tu." 

"È...solo c-che mi manchi così tanto! Eppure sono a-ancora ar-arrabbiato con te... e l'unica c-cosa che vorrei fare o-ora è st-stare qui, abbracciato ad asc-asciugarti le lacrime. E ti s-sto pure guardando in f-faccia." 

"M-mi manchi an-anche tu. E, santo cielo, t-ti amo." 

"Shh. An-anche io."  

 

 

 

(22:31) Ciao Talia, Derek resta qui a dormire. Non credo riuscirà a fartelo sapere, così te lo dico io. Si sono addormentati. CS 

(22:36) Grazie mille, Claudia. Cosa è successo? TH 

(22:38) Credo abbiano fatto pace, sono andata su per mettermi a letto e sono passata a controllare. Li ho trovati che dormivano abbracciati. CS 

(22:42) Menomale, speriamo, perché non ne posso più di vederli così. TH 

(22:48) Nemmeno io. Comunque ti tengo aggiornata. CS  

(22:54) Grazie mille. Ci sentiamo. TH 

(22:57) A presto. CS













Note: Chiedo perdono per averli fatti soffrire. 
Non ho competenze mediche, quindi, tutto ciò che è successo a Stiles, prendetelo non con le pinze, di più.
Theo si sarebbe meritato di più, ma credo nel karma.
Grazie a tutti quelli che stanno leggendo questa storia, a chi mi fa sapere cosa ne pensa e a chi l'ha messa in una categoria di Efp.

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Capitolo 4
*** Trovi il senso che avevo perso dentro me ***



Caramelle
Trovi il senso che avevo perso dentro me.





12 Giugno ore 08:23 

 

"Stiles?" 

"Ehi, sono qui." 

"Credevo... credevo te ne fossi andato." 

"Mica me ne vado da casa mia, tranquillo. E poi ancora non riesco a stare in piedi a lungo." 

"Già, scusa." 

"Non è tutto questo gran problema. Ancora qualche giorno e torno come prima." 

"Credevo fossi arrabbiato." 

"Lo ero. Forse lo sono tuttora. Però non sono l'unico a soffrire in questo momento. E voglio provare a perdonarti, perché non voglio più vederti piangere e starti lontano è davvero difficile." 

"Mi dispiace così tanto che non so più cosa fare per farmi perdonare. Mi manchi terribilmente anche tu." 

"Che ne dici di andare a fare colazione?" 

"Sì, va bene." 

 

 

"Grazie." 

"Per cosa, Der?" 

"Per la mano." 

"Credevo lo volessi. Ti ho visto allungarla ma non hai fatto nulla, così te l'ho presa io." 

"Non sapevo se ti andasse bene." 

 

 

"Stiles, io voglio spiegarti. Non mi voglio giustificare per quello che è successo. Stava andando così bene e mi sentivo felice. Solo che ho avuto paura. Paura che non fosse ciò che volessi, dato che erano le tue prime esperienze. Paura che fossi influenzato perché avevamo bevuto e da lucido non avessi voluto tutto quello. Insomma, non avevamo mai parlato di ciò che provavamo e mi sono sentito uno stupido che ti stava costringendo a fare cose che non volevi." 

"Non mi hai costretto a fare nulla. Eravamo tutti e due su quel divano e io ti ho detto che lo volevo. Hai avuto paura e mi spiace perché lo volevamo entrambi ma non siamo riusciti a dircelo prima di quello che è successo." 

"A me spiace di averti fatto sentire in quel modo. L'altro giorno hai detto che ti sei sentito sbagliato. Ma, ti assicuro, che non lo sei. Per niente. Ho aspettato a dirti ciò che provavo per così tanto, e sono riuscito a dirtelo solo ieri sera piangendo. Avrei voluto riuscirci prima." 

"Avrei voluto farlo prima anche io e, invece, non l'ho fatto perché avevo paura di rovinare ciò che eravamo ed è stato più o meno così. Abbiamo fatto un casino solo perché non ci siamo detti nulla." 

"Possiamo sempre rimediare." 

"Già." 

"Stiles, io mi sono innamorato di te. Non so nemmeno come sia successo, ma tutto ciò che vorrei in questo momento è baciarti e non lasciarti andare più." 

"È una sensazione strana, sentirti parlare in questo modo. Però è quello che vorrei anche io. Forse è anche quello il motivo per cui mi sono arrabbiato, perché credevo di sapere ciò che volevi anche tu. Potremmo sempre provarci." 

"Tu... dici sul serio?" 

"Sì, mai stato così serio." 

"Potremmo provarci, Micio." 

 

 

"Ti avrei detto di sì anche solo per ricordarmi quanto si sta bene dopo averti baciato." 

"Mi stai diventando un po' troppo sdolcinato, Der. Però, sì, si sta davvero bene." 

 

 

"Arrivo subito. Mi aspetti fuori, Der?" 

"Sì. Non perderti." 

"Ora che ci siamo trovati mica scappo." 

"Come se non ci fossimo mai visti." 

"Ma come? Ti è già finito il momento dolcezza?" 

"Sbrigati!" 

 

 

"Caramelle?" 

"Caramelle." 

"Non c'erano le nostre. Ho preso queste, mi ispiravano." 

"Avremo delle nuove caramelle." 

"Ne avremo due tipi." 

 

 

 

 

13 Giugno 

Chiamata in corso da Stiles a Malia 

 

“No Mal, non devi spezzargli nessuna parte del corpo. Te l’ho detto, abbiamo chiarito.” 

“Sicuro? Ricordo come stavi in questi giorni. Sono passata da te ogni giorno ed eri sempre in lacrime.” 

“Lo ricordo, però quando l’ho visto in lacrime… io, non lo so. Mi son detto che stavamo soffrendo entrambi solo perché non chiarivamo.” 

“Ok, tu sei felice?” 

“Sì, oddio non ricordavo nemmeno quanto fosse bella questa sensazione.” 

“Mi mancava la tua voce da innamorato." 

"Mal..." 

"Sì, va bene. Spero che non vi facciate più del male." 

"Per ora ci proviamo." 

"Forse dovrei chiedere scusa a Derek. Ora che le cose si sono sistemate." 

"Ti prego, dimmi solo che non l'hai trattato male." 

"No... ok, forse solo un pochino. Ma ti vedevo stare male e non so farmi i fatti miei." 

"Mal..." 

"Ok, sto andando a chiedere scusa. Ciao!" 

 

 

 

(11:45) Ok, scusa. Ti ho trattato un po' male. Ma hai fatto stare male Stiles e non potevo fartela passare liscia. MT 

(11:47) Grazie per la sincerità, Mal. DH 

(11:47) Prego. MT 

(11:50) Comunque sono contenta che vi siate dichiarati. MT 

(11:52) Già forse potevamo evitare tutti questi casini se ti davamo retta. DH 

(11:53) Questo è perché non mi ascoltate mai. MT 

(11:53) Modesta. DH 

(11:57) Ovvio. Promettimi di non farlo soffrire di nuovo. MT 

(11:57) Non avrei mai voluto che soffrisse. DH 

(12:01) Lo so e so anche che hai sofferto anche tu. Tifo per voi. MT 

(12:02) Grazie. Anche per non avermi ucciso prima. DH 

(12:02) Poi vi avrei ucciso la relazione sul nascere. Meglio evitare. MT 

(12:05) Ecco. DH 

 

 

 

 

18 Giugno 

 

(15:04) Micio? DH 

(15:05) Der? SS 

(15:08) Come stai? La gamba? DH 

(15:09) Bene. Meglio, riesco a stare in piedi di più. Tu? SS 

(15:12) Bene, bene. DH 

(15:12) Mi chiedevo se ti andasse di uscire. DH 

(15:13) Da quando chiediamo queste cose? SS 

(15:16) Da quando te lo sto chiedendo come mio ragazzo e non come migliore amico. DH  

(15:16) Ah… oddio, non ci avevo pensato. SS  

(15:18) Quindi? DH 

(15:19) Sì. Ovvio che sì. SS  

(15:21) Perfetto. DH 

 

 

 

 

(16:31) Mal! DER MI HA CHIESTO DI USCIRE! SS 

(16:33) E la novità dove sarebbe? MT 

(16:33) COME SUO RAGAZZO. SS 

(16:35) Ah, oddio! FINALMENTE! MT  

(16:36) Sono troppo felice! SS 

(16:38) No, sei solo innamorato. MT 

(16:38) È vero e si sta benissimo. SS 

(16:39) Oddio, aspetta… SS 

(16:40) Cosa? MT 

(16:42) Che mi metto?? SS  

(16:43) Credi davvero che importi? Vi conoscete da una vita. MT 

(16:45) Lo so, però ci tengo. È la prima volta che usciamo in quel senso e sono già in panico. SS  

(16:46) Credo sia normale. Potresti mettere una camicia. Una di quelle non troppo impegnative. MT  

(16:48) Non muoio di caldo? SS 

(16:51) Ma va, al massimo metti dei bermuda. E la camicia con le maniche corte. Di sera si sta bene. MT 

(16:52) Ok, ma niente pantaloni corti. Non ne metto mai. Perlomeno per uscire. SS 

(16:54) Come vuoi. È Derek, quindi  stai tranquillo, probabilmente conosce il tuo armadio a memoria. MT  

(16:55) Oh cazzo… hai ragione. SS 

(16:57) È sempre un piacere. MT 

 

 

 

 

Ore 19:02 ~ Villa Hale 

 

“Ti è scoppiata una bomba in camera, per caso?” 

“Spiritosa, Laura. Davvero.” 

“Hai visto come è messo il tuo letto?” 

“Quando trovo ciò che cerco, lo sistemo. Promesso.” 

“Di grazia, cosa cerchi?” 

“Qualcosa da mettere?” 

“Quindi non hai trovato niente in tutto questo?” 

“No.” 

“Dove devi andare?” 

“Esco con Stiles.” 

“E quindi? Ci esci sempre." 

"Diciamo che non usciamo come amici e io non so cosa mettermi perché è la prima volta." 

"Non come amici? C'è qualcosa che dovresti dirmi?" 

"Sì, è quello che pensi." 

"Aaaaah! LO SAPEVO!" 

"Lau... Stac-staccati. Non r-respiro." 

"Scusa, scusa. Mi son fatta prendere dall'euforia. Quindi avete chiarito?" 

"Sì e ci stiamo provando." 

"Mettiti questa e questi." 

"Seria?" 

"Ovvio, sarai un figurino." 

"Ho prenotato alla sua pizzeria preferita, dici che va bene?" 

"Andrà benissimo." 

"Grazie." 

 

 

 

 

Ore 19:45 ~ Casa Stilinski 

 

"Come sei carino, dove vai?" 

"Mamma! Mi imbarazzi e poi non lo sono. Esco con Derek." 

"E da quando ti fai così carino, perché lo sei, per uscire con Derek?" 

"Beh... ecco... diciamo che... provoqualcosaperlui." 

"Lo sapevo, tesoro." 

"Come lo sapevi?" 

"Non hai mai visto i tuoi occhi quando parlavi di lui negli ultimi tempi, prima dell'incidente." 

"In pratica lo sapevano tutti tranne noi due?" 

"Non lo so, ma confesso di averlo spifferato subito a tuo padre e a Talia." 

"Mamma!" 

"Sì, lo so. Non posso farci niente. Comunque sono contenta che abbiate chiarito. È bello vedervi assieme." 

"Mamma!" 

"Va bene, la smetto." 

"Grazie. Anche se lo hai detto a tutti, ti voglio bene." 

"Anche io, tesoro. Vai che Derek è arrivato." 

"Oddio. Sicura che sto bene?" 

"Benissimo, ora vai." 

 

 

 

 

"C-ciao..." 

"Ciao, Der. Stai bene vestito così." 

"Già... Cioè, anche tu stai... stai benissimo." 

"Grazie. Allora, dove mi porti?" 

"È una sorpresa." 

"Inizi già a fare il misterioso?" 

"No. In realtà, se ci pensi, lo sai." 

"Ora mi metti in crisi." 

"Non ti resta che aspettare." 

 

 

 

 

Flashback  

4  Marzo 2015 

 

"Basta dai, ho parlato solo io." 

"È normale, sei tu che hai avuto il primo appuntamento con una ragazza." 

"Ne abbiamo già parlato abbastanza. Tu cosa vorresti fare?" 

"Quando?" 

"Al tuo primo appuntamento." 

"Oddio, non ci ho mai pensato. Credo il giro pizza. Sarebbe perfetto. Hai presente quello di fianco alla cartoleria? Quello lì." 

"Il giro pizza?" 

"Sì, Der. Non ridere. Per essere degna o degno di me, deve almeno perdere la dignità al giro pizza con me. Se lo fa, allora gli do una possibilità." 

"Sei una fogna." 

"Lo so. Ma se non ti sfondi al giro pizza non sei alla mia altezza." 

"Vorrei davvero essere al tuo primo appuntamento solo per vedere se chi ti sta davanti riesce a starti dietro." 

"Ahahah di sicuro sarai il primo a saperlo." 

"Che onore." 

"Poi faremo uscite a quattro. No, va beh, prima devo trovare qualcuno che mi si fili. Poi ne riparliamo." 

"Lo troverai." 

 

Fine Flashback 

 

 

 

 

 

“Proprio nulla, nulla?” 

“No.” 

“Nemmeno un indizio?” 

“Micio.” 

“Ok, ok. Va bene, sto zitto.” 

"Se aspetti cinque secondi, parcheggio e siamo arrivati." 

"Di già?" 

"Sì" 

"Oddio, Der." 

"Sì?" 

"Tu... insomma, ti sei ricordato di cosa avrei voluto fare al primo appuntamento." 

"Dovresti chiudere la bocca, ti entrano le mosche." 

"Come faccio? Sei il migliore." 

"Così." 

 

"Se me la chiudi sempre così, potrei tenerla aperta più spesso." 

"Come se non ce l'avessi già aperta sempre." 

"Allora dovresti baciarmi più spesso." 

“Andiamo, che altrimenti non scendiamo più.” 

“Peccato, mi stavo abituando. Però ho fame.” 

“Strano. Non hai mai fame.” 

“Spiritoso... Davvero.” 

 

 

 

 

“Quindi, sono degno o no?” 

“Sapevo già che eri degno, caro. Già con tutte le serate cinema che abbiamo fatto.” 

“Diciamo che sono avvantaggiato.” 

“Vero anche questo.” 

 

 

“Tieni.” 

“Grazie. Tu non hai freddo?” 

“No, tienilo tu il maglioncino.” 

“Ah già, dimentico sempre che sei un calorifero vivente.” 

“Troppo spesso. Se non me lo avesse dato Laura, sarei uscito solo in camicia.” 

“Quindi ci siamo invertiti i ruoli. Io a mezze maniche nonostante sia freddoloso e tu con il maglioncino.” 

“Che hai tu.” 

“Dettagli.” 

 

 

 

 

"O cavolo, Der!"  

"Cosa?" 

"Ora che, beh... Sai, le cose tra di noi sono così... Dici che non ci faranno più rimanere, di notte, uno a casa dell'altro?"  

"Oh. Non ci avevo pensato." 

"Cioè, mi spiace se non possiamo più fare le serate assieme." 

"Entrerò dalla finestra." 

"Io farò Raperonzolo?"  

"Non ti immagino con i capelli lunghi." 

"Sarebbero fluenti." 

"Andrebbero da tutte le parti." 

"Già, forse hai ragione." 

 

 

"Siamo arrivati." 

"Io... Tu... Vuoi entrare?"  

"No, io... Non credo sia il caso, no?"  

"Sì, forse hai ragione." 

"Mh." 

"Grazie per la serata. Sono stato bene. Non che non stia bene, con te, di solito. Solo che sai, oggi era diverso e sei stato il mio primo appuntamento in assoluto quindi... Grazie." 

"Anche io sono stato bene." 

"Ok, vado." 

"Ciao!" 

"Scrivi quando arrivi?"  

"Sì, tranquillo. Ah, Stiles, hai la scarpa slacciata. È presto per fare Cenerentola."  

"Grazie mio principe, mi hai salvato la vita prima del tempo." 

"Entra in casa, che poi parto." 

 

 

 

(23:38) Arrivato. Notte Micio <3 DH 

(23:39) Notte, Der <3 SS  

 

 

 

 

16 Giugno  

 

(11:27) Allora? I dettagli? MT  

(11:28) Giorno anche a te, Mal! SS 

(11:32) Abbiamo tempo per il buongiorno. Ora racconta. MT 

(11:36) Ok, allora... È stato tutto perfetto. Mi ha portato al giro pizza, perché si ricordava che, una volta, gli avevo detto che al mio primo appuntamento sarei andato lì. Poi siamo andati al parco a passeggiare per mano e mi ha dato il suo maglioncino che, per inciso, ho ancora io. Stavo morendo di freddo ma è stato tutto perfetto. SS 

(11:37) Credo mi sia salita la glicemia. Quindi nulla di sconcio? MT 

(11:39) Non è entrato in camera. Però non credo nemmeno che, dopo l'ultima volta, sia ciò che voglio. Non al momento. Credo di aver paura. SS 

(11:43) Scusa, non ci avevo pensato. MT 

(11:45) Macché, prenderò le cose come vengono. Con tranquillità. Poi sono stato davvero bene e i tuoi consigli sono stati perfetti. SS 

(11:46) Sono contenta per voi, ve lo meritate. MT 

(11:46) Grazie Mal! SS 

 

 

 

 

 

22 Giugno  

 

(15:12) Che ne dici se andassimo al laghetto alla riserva? SS 

(15:13) Sei sicuro? DH  

(15:15) Sì, fa caldo. Potremmo anche bagnarci i piedi. SS 

(15:18) Certo. Passo a prenderti tra una mezz'ora, ok? DH 

(15:20) Yes *.* Grazie, grazie, grazie. SS 

(15:21) Prego, a dopo! DH 

 

 

 

 

 

Ore 16:12 ~ laghetto della riserva  

 

"Che pace!"  

"Vedi? Ora capisci perché volevo venire? Si sta troppo bene." 

"Già, stai attento a dove cammini." 

"Mi stai tenendo per mano. Non posso andare da nessuna parte." 

"Di sicuro ovunque vai tu, vado anche io." 

"Stai davvero diventando un romantico, Der." 

"Stiles..."  

"Che c'è? Non lo puoi negare. Sei tenero." 

"Ci bagnamo i piedi? Che ne dici?"  

"Sì sì, cambia discorso. Comunque va bene. Posso... Posso tirare leggermente su i pantaloni? Altrimenti li bagno." 

"Certo. Perché non dovresti?"  

"Beh, so che non è bello vederla, specialmente per te. Non voglio che ti dia fastidio." 

"Puoi fare tutto quello che ti senti di fare, Stiles. Non sarà mai un problema, non per me. Ok?"  

"Lo so, per-"  

"Niente però." 

 

 

 

 

30 Giugno  

 

(17:22) Qui è Raperonzolo che vi chiama. Oh, principe, verreste nella torre stasera per dormire con questo povero fanciullo in difficoltà? SS 

(17:25) Ahahah certo che vengo, scemo. Anche senza Raperonzolo. DH 

(17:26) Ahahah grazie. È tanto che non passi qui la notte. SS  

(17:28) Vero, ma aspettavo che fossi tu a chiedermelo. Non volevo forzarti. DH 

(17:28) Sei stato gentile. Grazie, ti aspetto stasera allora. SS 

(17:29) A dopo. DH 

 

 

 

 

 

 

Ore 22:10 ~ Casa Stilinski  

 

"Oddio, non ricordavo che dovevi entrare dalla finestra. Che spavento." 

"Scusa. Dici che ho fatto troppo rumore?"  

"No, no. Ero io sovrapensiero."  

"A cosa pensavi?"  

"A noi." 

"Oh." 

"Però erano cose belle." 

"Mh. Posso?"  

"Certo. Ero già pronto per dormire." 

"Nemmeno una chiacchierata, nemmeno un bacio?"  

"Scemo! Nel senso che ero già a letto, no? Secondo te, posso mai rifiutare i tuoi baci?!" 

"Mi sembrava strano." 

 

 

"Asp- Der aspetta..." 

"Che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"  

"Non voglio, non ce la faccio." 

"Ehi, non è successo nulla. Ci stavamo solo baciando." 

"Puoi andartene?"  

"Perché?"  

"Per favore! Ti prego!"  

"Dimmi cosa succede almeno. Ho fatto qualcosa?" 

"N-non sei... Non s-sei tu. S-sono i-io... Ti prego, vai via." 

"Non ti lascio qui da solo se piangi." 

"N-non sono s-solo." 

"Mi dispiace, qualunque cosa sia, mi dispiace." 

"PER FAVORE!"  

"Ok, tutto quello che vuoi. A dopo." 

 

 

 

 

 

"Stiles, che succede? Ti ho sentito urlare." 

"N-nulla, mamma. S-solo un incubo." 

"Shh, vieni qui." 

"S-sono grande, me la cavo." 

"Un abbraccio fa sempre bene, su." 

"Grazie!"  

"È tutto passato, si sistemerà tutto." 

"Lo spero." 

 

 

 

 

(23:54) Io, davvero, non so cosa sia successo. Però, ti prego, parlami. Dimmi cosa c'è che non va. Non so più a cosa pensare. Lo sistemeremo assieme. DH  

(00:21) Non me la sento ora. SS 

(00:21) Ti aspetterò. Quando vorrai, sarò qui. DH 

 

 

 

 

 

1 Luglio ~ Casa Stilinski  

 

"Bel giovane! Su, ti sei già scordato il nostro gelato al parco?"  

"Ehi, Mal! Io... N-"  

"Che hai fatto? Che è quella faccia?" 

"Ho cacciato Derek." 

"COSA?" 

"Quello che ho detto." 

"Forza, andiamo a prendere il gelato. Così mi spieghi." 

“No.” 

“Invece sì.” 

“E va bene.” 

 

 

 

 

"Quindi? Vuoi dirmi che è successo?" 

"Ho fatto un casino." 

"Cioè?"  

"Avevamo preso in considerazione il fatto che, ora che stiamo assieme, non ci faranno più dormire insieme. Così è entrato in camera di nascosto. E, davvero, stava andando tutto bene." 

"Ma?" 

"Ho avuto paura e l'ho cacciato."  

"Paura di cosa?"  

"Che finisse come l'altra volta e non stava succedendo nulla, ci stavamo solo baciando. Insomma non voglio sentirmi abbandonato, è stato davvero brutto e ho paura. Probabilmente non sarò nemmeno mai abbastanza per lui." 

"Ma se non gli dai una possibilità, mai lo saprai." 

"E se finisce come prima?"  

"Da quanto lo conosci?"  

"Dodici anni." 

"Da quanto è il tuo migliore amico?"  

"Cosa c'ent-"  

"Tu rispondi." 

"Da sempre, ma non credo che questo possa influire." 

"Per quale motivo dovrebbe mentirti?" 

"Non mi sta mentendo. Sono io il problema." 

"Non sto capendo più nulla." 

"Forse non mi capisco nemmeno io. Voglio essere ciò che stiamo diventando, ma sono comunque immerso nella paura." 

"E parlarne con lui, al posto di bloccarti e mandarlo via?" 

"Avrei dovuto. Ma non so cosa mi sia preso." 

"Ok. Puoi sempre rimediare, no?"  

"Posso provarci." 

"Perfetto! Prendi in mano il telefono e scrivigli." 

"Ok." 

 

 

 

(15:03) Stiles, io domani devo partire. Vado da zio, mamma me l'ha appena detto. Vorrei che chiarissimo, non voglio partire in questa situazione. Ci vediamo alle 18 alla riserva? DH 

 

 

 

"Mi ha scritto già lui." 

"Che dice?"  

"Che domani parte e vorrebbe chiarire prima." 

"Parte?"  

"Non so perché, mi sento così uno stronzo." 

"Rispondigli e digli che anche tu vuoi chiarire. Perché è quello che vuoi, vero?"  

"Certo! È solo... Non lo so. Ora gli rispondo." 

 

 

 

(15:32) È successo qualcosa? Anche io voglio chiarire. Mi dispiace davvero tanto. SS 

(15:45) No, nulla. Va bene, allora ci vediamo dopo. DH 

(15:46) A dopo. SS 

 

 

 

"Ci vediamo alle sei alla riserva." 

"Visto? Non era poi così difficile." 

"Già. Torniamo a casa?"  

"Ok, va bene." 

 

 

 

 

 

Ore 17:40 ~ Casa Stilinski  

 

"Stiles, cosa c'è?"  

"Mamma... Io..." 

"Non dovevi uscire con Derek?"  

"Sì. Solo che non... Io non... Ci riesco. Voglio stare a c-casa. N-non me la sento." 

"Shhh, non piangere. Succede, chiamalo e diglielo. Magari puoi chiedergli se viene qui." 

"No, no, no. Non voglio." 

"È successo qualcosa?"  

"No, voglio solo stare da solo." 

"Va bene. Non succede nulla, capita a tutti." 

"Mamma... Per favore." 

"Ok, mi prometti che scenderai almeno per cena?"  

"Forse." 

 

 

 

(18:15) Stiles, io sono qui! Ma, a quanto pare, tu non ci sei. Vorrei davvero capire cosa sta succedendo, non credo di essere mai stato così lontano dal sapere cosa ti passi per la testa, eppure sta succedendo e io aspetterò un tuo segno... So che tutta la nostra storia è iniziata in modo strano, ma non voglio lasciarti andare. Ti aspetterò anche se non vorrai rispondermi. DH  

(18:16) Scusami, non verrò. SS 

(18:20) Ok. Ci vedremo quando torno. DH  

 

 

 

Chiamata da Stiles a Malia 

 

"Stiles?"  

"M-mal..."  

"Non dovevi vederti con Derek? Che è successo? Perché piangi?"  

"N-non ci... I-io non ci sono r-riuscito."  

"Cosa?"  

"Non sono... Non ci sono andato. Non so cosa sia successo. Ma n-non ce l'ho fatta." 

"Ok, gliel'hai scritto almeno?"  

"N-non proprio."  

"Stiles... Così peggiori le cose." 

"I-io..." 

"Datti il tempo per pensarci, riordina le idee e poi chiamalo. Anche perché domani parte, non hai altre soluzioni." 

"O-ok." 

"Bravo, dopo passo di lì, ok?"  

"G-grazie." 

 

 

 

 

 

Ore 19:45 ~ Villa Hale  

 

"Derek! Si può sapere dove sei stato?! Devi ancora prepararti le cose." 

"A fare un giro."  

"E quando pensavi di dirmelo?"  

"Mamma... Te l'ho detto prima di uscire." 

"No, sei uscito senza dire nulla, Der."  

"Beh non mi pare che tu abbia detto qualcosa riguardo al fatto che dovessimo andare dallo zio." 

"Derek... Modera i toni. Sono tua madre e si fa come dico." 

"Sì, certo. Senza chiedere agli altri." 

"Si può sapere cosa ti prende?"  

"Non ci voglio venire dallo zio, nemmeno mi è stato chiesto." 

"Ha bisogno di noi e ci andremo, che ti piaccia o no." 

"Mai una volta che possa dire qualcosa in questa casa." 

"DEREK! Torna subito qui. Derek!"  

 

 

 

 

 

 

2 Luglio ~ Villa Hale  

 

"Arrivo!"  

"Grazie al cielo, Laura! Credevo foste già partiti." 

"Sono io che sono rimasta, Stiles." 

"Non sono arrivato in tempo allora..."  

"Perché quella faccia?"  

"Dovevo parlare con Derek. Ed era urgente... Ho fatto un casino." 

"Ora capisco tante cose."  

"Cosa?"  

"Il comportamento di Derek ieri e perché non volesse partire." 

"Sono stato uno stronzo. Dovevamo chiarire ieri sera e non mi sono nemmeno fatto vedere." 

"Perché?"  

"Non lo so, ho avuto paura. Non me la sono sentita di arrivare lì, guardarlo in faccia e vederlo star male." 

"È scontroso e non gli si può parlare. Non so cosa sia successo, ma sono sicura che sia dovuto a tutto questo." 

"Hai qualche consiglio?" 

"Tra qualche giorno parto anche io, ti va di venire? Avrete modo di chiarire." 

"Dici? Non mi caccerà via?" 

"Non te lo posso assicurare, ma al massimo ti manda nella stanza a fianco." 

"Ok. Devo prima sentire i miei, però." 

"Certo, fammi sapere." 

"Grazie Laura." 

 

 

 

(18:04) Mamma ha detto che va bene. Sicura che non ti crei disturbo? SS 

(18:10) Ma va, figurati. Mi fai compagnia durante il viaggio. Partiamo il cinque. LH 

(18:12) Ok, grazie ancora. SS 

(18:13) Tranquillo. LH 

 

 

 

 

3 Luglio  

 

(15:34) Quando torni? Mi dispiace SS 

(15:42) Non lo so. Spero il prima possibile. DH 

(15:45) Ok. Mi manchi, ho fatto un casino. SS 

(15:46) Tutto ok? Parlami. DH 

(15:50) Come può andare bene senza di te? Sì, tu? SS 

(15.53) Non proprio. Sì. DH 

(15:54) Bene, ci vediamo quando torni allora. SS  

(15:57) Già. DH 

 

 

 

 

5 Luglio ~ Casa Stilinski  

 

"Tesoro, hai preparato tutto?"  

"Sì, mamma." 

"Ok, allora mi raccomando, fai il bravo, n-"  

"Tranquilla, mi hai già detto tutto cinque volte." 

"Lo so, solo che non si sa mai." 

"Claudia, è già andato in vacanza con Derek. Non gli succederà nulla." 

"Lo so, John. Ma sta comunque andando da solo." 

"Mamma, c'è Laura, stai tranquilla!"  

"Visto? Stai tranquilla, Claudia." 

"Grazie, pà." 

"Sempre comunella voi due, vero?" 

"Solidarietà maschile. Vero, figliolo?" 

"Sì, ma ti vogliamo comunque bene, mamma!" 

"Vorrei anche vedere." 

"È arrivata Laura, è il caso che vada." 

"Ok, scrivi quando siete arrivati. Stai tranquillo, si sistemerà tutto." 

"Grazie, ci sentiamo!" 

 

 

 

"Agitato?" 

"Io? No, figurati." 

"Intuivo, continui a tartassarti le mani." 

"Ok, forse un po' tanto." 

"Non durerà tanto il viaggio." 

"Oh... questo peggiora le cose." 

"Respira." 

"Sì, assolutamente sì." 

 

 

 

(16:32) Sei arrivato? MT 

(16:34) No, Mal. Ma mi stai mettendo ansia. SS 

(16:35) Ops. Fammi sapere come va. MT 

(16:37) Certo, sperando mi voglia vedere. SS 

(16:38) Sei arrivato fino a lì, prima o poi ti lascerà parlare. MT 

(16:40) Vero, mi sono comportato davvero di merda. SS 

(16:41) Pensa a chiarire. MT 

(16:43) Ok, ci sentiamo. SS 

 

 

 

(17:08) Cinque minuti e siamo arrivati. Stai tranquilla, il viaggio tutto bene. SS 

(17:10) Ok, ci sentiamo. Un bacio. CS 

 

 

 

Casa Hale 

 

"Mamma! La porta!" 

"Der, vai tu!" 

"No, stavo spostando la poltrona." 

"Der! Vai! Alla poltrona ci pensi dopo." 

"Che palle..." 

"Che hai detto?" 

"Che vado." 

"Così va meglio! Modera i termini." 

 

"Che ci fai qui?" 

"Io..." 

"È venuto con me. Non volevo fare tutto il viaggio da sola." 

"Quindi al posto di portarti Oliver, ti sei portata il mio... ragazzo?" 

"Volevo parlarti." 

"Forse io no." 

"Ti prego." 

"Ok... Usciamo." 

 

 

 

"Io... non so da dove cominciare." 

"Perché mi hai cacciato via?" 

"Non ho giustificazioni. Me la sono presa con te, l'altra volta, perché eri scappato e ora sono stato io a cacciarti. Solo che... io... ho avuto paura. Tutto qui." 

"Di cosa?" 

"Che finisse come la volta scorsa, di non essere abbastanza per te. Insomma, potresti avere tutti i ragazzi e le ragazze che vorresti. Ragazzi che non abbiano problemi a fare qualsiasi cosa, con cui potresti avere una famiglia felice." 

"Ma io voglio te. Come faccio a fartelo entrare in testa? Sei tutto ciò di cui ho bisogno. So di aver sbagliato, ma non succederà un'altra volta. Sei troppo importante per me e vorrei che lo capissi anche tu." 

"Io ti amo, ma non voglio intrappolarti. Se un giorno ti stufassi, probabilmente lo capirai." 

"Stiles, siamo giovani e tu sei sempre stato il mio migliore amico. Non potrei mai stufarmi e, se succedesse, aggiusteremo le cose." 

"Ma lo sto dicendo per te." 

"Stai dicendo un sacco di cazzate. Ci amiamo, credo sia questo che conti ora." 

"Non so cosa ho fatto per trovarti. Scusami, sono stato davvero pessimo in questi giorni." 

"Entrambi abbiamo fatto i nostri errori. Eravamo confusi e ci siamo cacciati, tutto qui." 

"Mi sei mancato." 

"Anche tu." 

 

"Baciarti è sempre la cosa più bella del mondo." 

"Come siamo sdolcinati, Micio." 

"Parla quello che ha fatto un discorso strappalacrime solo due secondi fa." 

"Capita." 

"Anche a te, ho visto." 

"Solo con le persone a cui tengo." 

"Che onore." 

"Sei venuto davvero, fino a qui, per questo?" 

"Non ce la facevo a stare così per tutto questo tempo. In più non hai saputo dirmi quando tornavi e questa cosa mi faceva stare peggio." 

"Non lo so ancora, dipende quanto ci mettiamo." 

"Per cosa?" 

"Alla fine ci ha fatto venire qui con una scusa e, in realtà, dovevamo solo aiutarlo con il trasloco." 

"Ti stanno schiavizzando allora." 

"Più o meno." 

"Vuol dire che due mani in più vi aiuteranno." 

"No, tu farai il bravo." 

"Beh, gli scatoloni posso chiuderli." 

"Ok, quelli sì." 

"Gentilissimo, anche se in questa posizione si sta benissimo." 

"Come? Su una panchina con la tua testa appoggiata, pesantemente, sulla mia spalla?" 

"Esagerato, Der. Sono una piuma." 

"Escludendo il caldo." 

"Ok, quello hai ragione." 

"Torniamo a casa." 

 

 

 

(22:45) Mal, tutto ok. Chiarito tutto. SS 

(22:46) Perfetto! Poi voglio i dettagli quando torni. MT 

(22:48) Va bene, a presto. SS 

 

 

(00:12) Sei ancora sveglio? SS 

(00:13) Stiles... sei nella stanza accanto alla mia. Perché mi scrivi messaggi? DH 

(00:13) Non riesco a dormire. È un letto sconosciuto. SS 

(00:14) Quanto sei scemo. DH 

(00:14) Ed è questa la tua risposta? SS 

 

"No, ora sono qui. Taci e dormi." 

"È bello dormire così. Sarai il mio materasso preferito." 

"Spiritoso." 

 

 

 

6 Luglio  

 

"Ehi, che fine avevi fatto?" 

"Sono tornato nel mio letto." 

"Già, dimenticavo il fattore che non dormiamo insieme." 

"Ci siam passati da poco a questa nuova condizione." 

"Vero, che si fa oggi?" 

"Allora, se mi prometti di non caderci dentro, ci sono degli scatoloni da chiudere.” 

“Dovrei ridere?” 

“Dai, si sa che sei un disastro. Ma giusto un pochino.” 

“Ah sì? Questa me la paghi, Hale!” 

“No Stiles, il cuscino no.” 

“Ah no? Potrebbe diventare il mio nuovo ragazzo se ti colpissi abbastanza forte.” 

“Mi sostituisci così? Davvero?” 

“No, non è valido. Non puoi metterti a correre!” 

“Ragazzi! State attenti, in giro ci sono le cose del trasloco, vi fate male.” 

“Sì, mamma. Tranquilla.” 

"Certo Talia." 

 

 

 

Ore 23:25 ~ Camera di Derek 

 

"Ritorni a casa con Laura?" 

"Non so, tu che dici?" 

"Dovresti saperlo tu." 

"Sì, però quando sono venuto qui non sapevo nemmeno se mi volevi parlare. Era tutta una grande incognita per me." 

"Quindi, se ti dicessi che vorrei che rimanessi, resteresti qui?" 

"Sì! Cioè devo chiedere a mamma, ma rimarrei." 

"Sono felice." 

"An-anche... io. S-specialmente se... mi baci così." 

"Mh... mh" 

"Der... siamo in casa di tuo zio." 

"Mamma e le ragazze non ci sono e sarà così per un altro paio d'ore. Zio... lui se dorme possono pure svuotargli la casa e non se ne accorgerebbe. Poi non stiamo facendo nulla."  

"Se f-facessi questo invece?" 

"A-ah... le tue mani lì mi piacciono." 

"Ho ancora indietro una volta e non so ancora cosa fare, ma voglio farlo." 

"Mh... O-oddio." 

"Basta che... mi prometti di n-non scappare." 

"E tu di... a-ah non cacciarmi via." 

"Promesso." 

"Di p-più..." 

"Tutto quello che vuoi." 

"Se mi sussurri, di nuovo, qualcosa, potrei v-venire senza c-che a-ah finis... di toccarmi." 

"Sei bellissimo." 

"Wow" 

 

 

"Dove sono finite tutte le paure?" 

"Forse sei stato abbastanza convincente." 

"Ah sì?" 

"Mh... Mh." 

"Quindi... ora posso ricambiare?" 

"S-Sì." 

 

 

 

"Ti amo." 

"Anche io, Stiles." 

"Svilupperò una doppia personalità tra Micio e Stiles." 

"Mi piacerebbero entrambi." 

"Come sei gentile. C'è... c'è una cosa che volevo dirti." 

"Dimmi." 

"Io... non sono pronto. Insomma... non a fare quello. So quello che abbiamo fatto stasera, ma il passo successivo, ancora non sono pronto a farlo." 

"Oh, io... nemmeno io." 

"O-ok. Solo che sai, non ne avevamo parlato e mi sembrava giusto dirtelo." 

"Sì, certo. Dormiamo?" 

"Mi abbracci?" 

"Vieni qui." 

 

 

 

 

12 Luglio 

 

(17:02) Mamma dice che due giorni e torniamo! DH 

(17:05) Finalmente. Mi manchi! SS 

(17:05) Ma se non ci vediamo da quattro giorni. DH 

(17:06) Che ci vuoi fare, soffro la distanza. SS 

(17:08) Vuol dire che tra qualche giorno la soffrirai di meno. DH 

(17:08) Sììì! *.*  SS 

(17:09) Ora vado, prima finiamo e prima torno. DH 

(17:12) Cosa ci fai ancora qui a parlare allora... Vai! SS 

(17:13) Idiota. DH 

(17:13) Il tuo idiota. SS 

 

 

 

 

"Scusa, Mal. Era Derek. Torna dopodomani." 

"Sì, intuivo dai tuoi occhi a cuore." 

"Dai..." 

"È la verità. Comunque, stavi dicendo?" 

"Nulla, questo è quanto." 

"Quindi vi siete chiariti ma non avete fatto altro?" 

"No e comunque non te lo direi." 

"Dai... dimmi solo sì o no." 

"Dovresti pensare a te e Isaac, non a noi." 

"Ma... voi siete più interessanti!" 

"No. Solo qualcosa prima. E lui è d'accordo con me." 

"Quanto amore. E av-" 

"No, basta. Mi vergogno." 

"Va bene!" 

 

 

 

 

28 Luglio 

 

"Der, dove stiamo andando?" 

"Tra poco vedrai." 

"Ok. Anche se non è ora di cena, quindi presumo non comprendi cibo." 

"Dipende. Possiamo sempre andarci dopo." 

"Sì fa allettante la cosa." 

"Eccoci." 

"Un parcheggio vuoto?" 

"Ok, so che ci hai provato con tuo papà e che non ce l'hai fatta. Ma è passato un po' di tempo e la patente non bisogna per forza farla a sedici anni precisi. Vorrei che riprovassi con la mia macchina, magari andrà meglio. Giusto per non gettare la spugna al primo tentativo." 

"Io... non so cosa dire." 

"Dimmi solo se te la senti. Altrimenti non fa niente, andiamo a farci un giro." 

"No. Cioè sì, voglio provarci." 

"Ok, perfetto." 

 

 

"Ho paura però." 

"Stai tranquillo, il parcheggio è vuoto. Non succederà nulla." 

"Ok." 

"Tieni premuta la frizione, accendi e lascia la frizione, lentamente, schiacciando l'acceleratore." 

"Posso farcela." 

"Certo! Ti da fastidio la gamba?" 

"In realtà no... per il momento no." 

"Ok, per cambiare marcia ti ricordi?" 

"Sì, sì." 

"Stai guidando, Stiles." 

"Stavo, ho appena spento la macchina." 

"Non fa niente. È normale, sai quante volte l'ho spenta io mentre imparavo?" 

"Mh." 

"Ehi, vuoi riprovarci?" 

"No, mi da fastidio la gamba. Forse non fa per me guidare. Non ci riuscirò mai, mi stanco subito." 

"Non è vero. Troveremo un modo, vedrai." 

"Mi fa piacere che tu ci creda così tanto, ma forse dovresti smettere di sperarci. A me va bene così." 

"Andiamo a prendere le patatine?" 

"Questo mi piace molto di più." 

"Lo sapevo!" 

 

 

 

 

30 Luglio ~ Villa Hale 

 

"Lau, secondo te, posso dire una cosa allo sceriffo?" 

"Dipende da cosa. Ricordati che sei il ragazzo di suo figlio e che ha una pistola." 

"Eh... Allora ho portato Stiles a guidare. Sapevo che la prima volta, con suo padre, non era andata bene. Non che con me sia andata bene, però mi è venuta un'idea e dovrei dirla allo sceriffo. Questo implica il fatto che devo dirgli che l'ho fatto guidare." 

"Credo che se quest'idea potrà aiutare il figlio, forse ci sorvolerà su." 

"Mh, potrei provarci. Se mi spara, vienimi a salvare." 

"Stare con Stiles ti fa bene." 

"Perché?" 

"Sei diverso, felice. Non so come spiegarti, ma stai bene." 

"Grazie, Lau." 

 

 

 

 

 

1 Agosto ~ Casa Stilinski 

 

"Ciao Derek!" 

"Ciao John." 

"Se cerchi Stiles, non c'è. È uscito con Claudia." 

"Sì, lo so. È per questo che sono qui." 

"Temo di non capire." 

"Ok... io dovrei confessarti una cosa. Stiles mi aveva raccontato che quando l'avevi portato a guidare non era andata bene. Così... diciamo che l'ho portato anche io. Ho pensato che, magari, con la mia potesse andare meglio." 

"L'hai portato a guidare? Da soli? Siete due ragazzini." 

"Lo so. L'ho portato in un posto isolato e non è successo nulla. Solo che non ci è riuscito nemmeno con la mia e ho pensato a una cosa." 

"Ok, cerco di passarci sopra un attimo. Cosa hai pensato?" 

"Potremmo andare da un meccanico e spiegargli il problema di Stiles, magari riuscirebbe a fare delle modifiche per aiutarlo nella guida e potrebbe provarci." 

"Sì, si potrebbe provare. Non so perché non ci ho pensato." 

"È che l'ho visto abbattuto e mi sono messo a pensare." 

"Credimi, vorrei farti qualche monologo sull'averlo portato a guidare da solo. Però hai avuto una bella idea. Che ne dici di venire dal meccanico con me?" 

"Io sì, mi spiace." 

"Se troveremo una soluzione con questa idea, credo che non dovrebbe dispiacerti." 

"Ok." 

"Ah, Derek?" 

"Sì?" 

"Grazie per avermene parlato." 

"Si figuri." 

"Bene! Andiamo prima che tornino." 

 

 

 

 

Ore 19:35 ~ Salotto casa Stilinski 

 

"Non ti ha fatto questa impressione mam- Der cosa ci fai qui? Non mi sono dimenticato qualcosa, vero?" 

"No, figliolo. Però siediti perché Derek ha pensato a una cosa." 

"Oh, stai facendo comunella con papà?" 

"No, però abbiamo trovato una soluzione per la guida." 

"Vi avevo detto che non volevo più provarci, che non fa per me." 

"Figliolo, siediti. Prima ascolta ciò che Derek ha da dirti. Poi decidi, non ti stiamo obbligando. Derek voleva solamente darti una mano." 

"Va bene." 

"Siamo andati a parlare con un meccanico e ha detto che, se vuoi provarci, può sistemare la macchina in modo che ti venga più facile la guida, così da non affaticarti troppo. Ovviamente prima faremo le prove, per esserne sicuri. Però, se vuoi, potremmo trovare una soluzione." 

"Io... oddio, davvero?" 

"Davvero! Ti va?" 

"Sì, certo che mi va. Forse posso farcela, no?" 

"Sì, puoi!" 

"Grazie, grazie, grazie." 

"Oh no, ringrazia Derek, è sua l'idea." 

"Vi voglio bene! Grazie a entrambi, comunque." 

 

 

 

 

(22:42) Grazie, davvero. Non so cosa dire. <3 SS 

(22:43) Mi basta vederti felice. DH 

(22:43) <3 SS 

(22:44) Sarai il primo che passerò a prendere. SS 

(22:46) Ci conto! DH 

 

 

      

 

10 Agosto 

 

"Benvenuti alle vere stelle cadenti. Non quelle del tredici aprile." 

"Stiles... per quante volte dovrai ricordarmelo?" 

"Boh, fin quando non ne vedrai una il dieci agosto." 

"Vuol dire che stasera mi impegnerò." 

"Ricordati di esprimere il desiderio." 

"Agli ordini capo." 

"È bello stare così, sdraiati nella riserva." 

"Vero. Potrei non volermene andare più." 

"L'hai vista?" 

"Ma si può sapere come fai? Io non le vedo mai." 

"Non presti attenzione." 

"Concentrati sul desiderio, che io faccio attenzione." 

"Vorrei che rimanessimo così. Io e te, insieme, mangiando caramelle e dormendo nello stesso letto, quando mi stringi tra le tue braccia. Sei riuscito a sistemare tutto ciò che avevo perso e che mi stava buttando giù e vorrei che fosse così per sempre." 

"Non sarebbe male per sempre. Ti amo." 

"Ti amo anche io." 

 











Note: No, non è un miraggio. So di aver ritardato di secoli, ma sono state settimane incasinate e non sono riuscita ad aggiornare. Qundi, vi chiedo perdono. Spero non ci siano errori.
Niente, questo è l'ultimo capitolo della storia principale. Vi avviso, però, che ci sarà un capitolo extra. Per questo lo stato non è ancora su completa. 
Grazie mille per aver letto, come sempre. Scusate ancora il ritardo.

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Capitolo 5
*** Io e te mangiando caramelle ***


Note: Buonsalve. Piccole precisazioni e poi vi lascio. Questo extra è raccontato per mezzo di flashback. Ci sarà una scena principale (scritta in stampato) alternata con i flashback (scritti in corsivo), i quali saranno comunque segnalati a inizio (F) e fine (/F). Spero si capisca e che non sia un casino enorme.
Mi scuso in anticipo con la vostra glicemia. Buona lettura!


 

Extra 
Io e te mangiando caramelle

 
 

 
 

Giugno 2028 

 

"E ora chi è alla porta? Ho ancora troppe cose da fare... DEREK! MA SEI PAZZO?" 

"Lo sapevo... apri la porta!" 

"NO! Se vuoi dirmi qualcosa lo fai da dietro la porta." 

"No, non lo farò. Starò qui finché non mi apri." 

"DAI! Lo sai che porta male. Anzi, malissimo." 

"Ancora che credi a queste cose?" 

"Sì, quindi ora torna a casa. Grazie!" 

"Caramelle." 

"Stronzo, non è valido. Giochi sporco, Der." 

"Forse un pochino." 

"Mannaggia a me e alla nostra promessa." 

"Quale? Quella per cui non importa cosa sta succedendo, né che momento sia, ma se ci si appella alle caramelle allora è tregua?" 

"Sì. Ma se non le hai con te allora non è valido." 

 

 

(F)
 

"Stiles, che ci fai qui?" 

"So che stiamo discutendo da due giorni, ma ho bisogno di una tregua e del mio migliore amico." 

"Che è successo?" 

"Sto discutendo anche con i miei. Non so più come fare per convincerli. Mi stanno esasperando." 

"Riguardo a cosa?" 

"Vogliono portarmi a fare altre visite per trovare qualcuno che gli dica che non posso andare ad un college dall'altra parte dello Stato. Comunque ho portato le caramelle per la tregua." 

"Hai provato a dirglielo?" 

"Sì, ma mi stanno mettendo ansia. Porco cane, zoppico, non sto morendo." 

"Credo siano solo preoccupati del fatto che sarai lì da solo e, se dovessi avere bisogno di qualcosa, non ti possono aiutare." 

"Ok, ma ho diciotto anni. Prima o poi dovrò fare qualcosa da solo. Poi avrò comunque qualcuno in stanza." 

"Già." 

"Siamo in tregua. Non ricominciare." 

"Non ho detto nulla." 

"Lo stavi pensando." 

"Non posso non preoccuparmi. Se dovessi trovare qualcuno che ti desse fastidio?" 

"Sei troppo pessimista. Imparerò a cavarmela da solo." 

"Non ho dubbi su questo, te la cavi già d-" 

"Der... basta. Siamo in tregua e stavamo parlando di altro." 

"Ok." 

"Facciamo una promessa. Indipendentemente se ci stiamo urlando contro, se stiamo litigando, se non ci parliamo o qualsiasi altra cosa... se abbiamo bisogno dell'altro, invochiamo le caramelle e ci diamo tregua e lasciamo da parte tutto e ricominciamo poi." 

"Invochiamo le caramelle... sei serio?" 

"Mai stato più serio di così. Qualsiasi cosa sia successa, se abbiamo bisogno, ci siamo." 

"Ok, ci sto." 

"Perfetto. Caramelle?" 
 

(/F)

 

 

 

 

"Ho il pacco grande delle caramelle." 

"Stronzo due volte." 

"Sì, forse un po' lo sono. Ora mi fai entrare?" 

"Devo. Se il matrimonio salta è colpa tua." 

"Sempre il solito esagerato." 

"Come se tu non lo fossi mai stato." 

"Mai." 

"Mai? E quando ho preso la patente?" 

"Ok, forse solo quella volta." 

 

 

 

(F)
 

"Buonasera. È arrivata la sua carrozza, mio principe." 

"Idiota." 

"Potrei lasciarla a piedi, sire." 

"Oddio, ma quanto è grossa?" 

"Di sicuro è più comoda della tua." 

"Ripeti se ne hai il coraggio." 

"Questa è più comoda." 

"Ma se è un rottame." 

"Derek Hale, se fossi in te starei zitto. O vuoi essere buttato giù dalla mia bambina la prima volta che guido?" 

"Suscettibile." 

"Se, se. Parto che è meglio." 

"No, aspetta che non mi sono allacciato." 

"Potevi pure allacciarti mentre accendevo la macchina." 

"No, metti che poi freni di colpo e picchio la testa? Che facciamo poi?" 

"Esagerato. Come faccio a frenare di colpo se nemmeno sono partito?" 

"Con te è tutto possibile. Parti." 

"Grazie del permesso, papà." 

"Idiota, dove mi porti?" 

"Un giro breve, non sono ancora abituato, non voglio far casini." 

"Perfetto, metti la terza." 

"Der... sei peggio di mio padre." 

"Ma se non cambi la marcia, inizia a saltellare e-" 

"Se mi dai tempo, lo faccio. Ce l'ho la patente. Rilassati, sei più agitato di me." 

"Non è vero." 

"Se, se." 

 

 

"Come è andata?" 

"Sono io che dovrei chiedertelo visto la faccia che hai ahahah" 

"Intendo la gamba, scemo." 

"Bene, la macchina è perfetta. Poi è fantastico, grazie a te. Non volevo nemmeno provarci e ora sono patentato e ti ho appena scarrozzato in giro." 

"Sempre perché la tua bambina è una carrozza, giusto?" 

"Non trattarla male che mi sono già affezionato. Io ero serio." 

"Anche io." 

"Te la sei cercata, Derek Hale."  

"No, fermo. Il naso no, Micio. Mi da fastidio." 

"Fidati che lo so, caro." 

"Lo so che lo sai. Non toccarmelo che poi starnutiseeetciù" 

"Ahahahaha è fantastico." 

"Stronzo." 

"Sì, forse un po' sì." 
 

(/F) 

 

 

 

"Questa cosa del naso rimarrà sempre la mia preferita." 

"È orribile. Non ci provare!" 

"Scappa, scappa." 

"Che fai, non mi segui?" 

"Dipende, dove dovrei seguirti?" 

"Dove vorresti seguirmi?" 

"No, non fare quella faccia. Niente cosacce stanotte o domani mi addormento al nostro matrimonio." 

"Che schiappa." 

"Bada a come parli, sono ancora in tempo per tirarmi indietro." 

"Ci credo molto." 

"Dovresti iniziare a prendermi sul serio." 

"Con quei pantaloncini addosso?" 

"Sono stupendi." 

"Hanno sopra dei pesci pagliaccio." 

"Dovrai prendere anche loro, sono compresi nel pacchetto Stiles." 

"Lì accetterò. Solo perché, finalmente, usi i pantaloncini." 

"È stato merito tuo, sai?" 

"Mio?" 

"Sì, beh, durante la nostra prima volta. Sembro parecchio sdolcinato, però è così."  

 

 
 

(F)
 

"Stiles... s-sei sicuro?" 

"Sì, voglio farlo." 

"O-ok. Io, beh, non so cosa fare. Sei il primo." 

"Anche io. Faremo quello che ci sentiamo, no?" 

"Mh." 

 

"S-sei be...bellissimo." 

"Shhh." 

 

"Perché ti copri?" 

"Lo sai perché." 

"Io..." 

"Der... C-che stai facendo?" 

"Lasciami fare." 

"No, Der, per favore." 

"Fidati." 

"Va bene." 

 

"Ehi, shhh, perché piangi?" 

"…" 

"Stiles?" 

"Io..." 

"No, mi dispiace, volevo solo aiutarti ad essere a tuo agio." 

"G-Grazie." 

"Vieni qui, non piangere." 

"Sc-scusa, stava andando tutto bene." 

"E sarà così ancora. Abbiamo tutta la notte e ora ci stiamo abbracciando, va bene così finché non ti calmi." 

"Ti amo." 

"…" 

"Mi piace quando mi rispondi con i baci." 

"A me piaci tu." 

"Davvero... io... grazie." 

"Perché?" 

"Perché non puoi capire quanto significhi, per me, ciò che hai fatto." 

"Mi sono affidato all'istinto. So quanto odi far vedere la gamba, specialmente a me, e ho cercato un modo per farti capire che a me vai bene così. Che amo qualsiasi cosa di te, anche la cicatrice e tutti i ricordi che ci sono dietro, so che non cancellerà quello che provo verso ciò che è successo ma, a me, vai bene così." 

"Dio, così continuerò a piangere fino all'eternità. È solo che, sentire le tue labbra, baciare tutta la cicatrice, mi ha fatto sentire accettato in un modo che non credevo nemmeno possibile. Sei fantastico e non so davvero cosa ho fatto a meritarti."  

"…" 

"Cosa? Non ho capito la risposta. Mi daresti un altro bacio? Magari capisco." 

"Ne deduco che ti sia ripreso." 

"Tu dici?" 

"…" 

"Grazie." 

 

 

"Se qualcosa non va fermami." 

"Mh, c-continua." 

 

"Asp-aspetta un attimo." 

"Scusa, scusa. Fa tanto male?" 

"Ce la faccio, solo un at-attimo." 

"Non vuoi che... Insom-" 

"Non ti azzardare ad uscire o giuro che ti picchio, Derek Hale." 

"Ok... ahahah" 

"Non ridere che fa ancora più male e inizio a ridere pure io." 

"Non ci riesco ahahah" 

"Smettila ahaha" 

"Ok, ci sono. Tutto bene?" 

"Oh wow, a saperlo ti baciavo prima." 

"Stai bene?" 

"S-sì. Io... muoviti." 

 

 

"Stai bene?" 

"Der... è la terza volta che me lo chiedi." 

"Lo so, volevo che ti sentissi bene." 

"Abbiamo fatto l'amore, mi sentirei bene comunque." 

"Anche s-" 

"Era la prima volta di entrambi. È normale che non vada tutto perfettamente. Ma, a me, va bene così, sono stato bene grazie a te." 

"Anche io sono stato bene." 
 

(/F)

 

 

"Non credevo significasse tanto ciò che ho fatto." 

"È stata la cosa più bella che potessi fare." 

"Ricordo che non sapevo per cosa stessi piangendo e pensavo di aver sbagliato tutto." 

"Sei stato perfetto." 

"Ed è servito a qualcosa a quanto pare." 

"Assolutamente. Ci credi che domani ci sposiamo?" 

"È tutto strano e perfetto." 

"Ventitré anni dopo, siamo ancora insieme. È assurdo." 

"Non è così male. Tornare a casa e trovarti, ogni sera, qui." 

 

 

 

(F)
 

"Stiles, mi stai ascoltando?" 

"Io... sì. Stavi dicendo della discussione con il tuo capo, giusto?" 

"Quello era dieci minuti fa. Ti stavo chiedendo perché stai fissando quella casa." 

"Mi piace sognare. Poi, beh, c'è scritto che è in vendita e che oggi è aperta al pubblico e..." 

"Ho capito, entriamo a vederla?" 

"No, era solo che... Dici davvero?" 

"Dico davvero." 

"Oddio, grazie! Ti adoro." 

 

 

"Solo un'occhiata." 

"Sì, un'occhiata, Der." 

"Però... sembrava più piccola." 

 stupenda. Sarebbe perfetta." 

"Perfetta?" 

"Le tre camere, la sala, la cucina, i due bagni. Poi... beh, è su un solo piano e... sarebbe più semplice fare le cose." 

"Vero, sarebbe perfetta." 

"Sarebbe perfetta per diventare una famiglia. Ci sono anche le camere per i bambini." 

"Possiamo sempre pensarci." 

"Nah, siamo ancora giovani. Abbiamo tanto tempo davanti." 

"Quindi, se ti chiedessi di sposarmi, diresti di no?" 

"Chiedimelo e forse ti direi di sì." 

"Solo forse?" 

"Non me lo hai chiesto. Non posso dirtelo ora." 

"Me lo ricorderò." 

 

 

3 Mesi dopo 

 

"Allora, dove mi porti?" 

"La smetterai mai di essere curioso?" 

"No, Der. È il nostro anniversario, non posso non essere curioso e avere una benda sugli occhi." 

"Siamo quasi arrivati. Così, forse, non parli più." 

"Ok, non parlo." 

"Eccoci, aspetta che ti tolgo la benda." 

"Cosa ci facciamo davanti a una casa?" 

"Ciò che ci facevamo tre mesi fa?" 

"Oddio... è quella casa? Perché non l'ho riconosciuta con il buio?" 

"Forse perché stai iniziando a straparlare?" 

"Oddio... sta succedendo davvero?" 

"Sì, sta succedendo ed è più difficile di quanto pensassi. Ti conosco da sempre, ci sei sempre stato, ci sei e vorrei che ci fossi sempre al mio fianco. È un rapporto strano e magnifico il nostro. Ci sono stati alti e bassi, specialmente da quando siamo diventati una coppia. I bassi, a volte, sono stati davvero abissi ma ne siamo usciti meglio di prima perché non sono mai stato peggio di quando ci siamo allontanati per due settimane. Quando, tre mesi fa, siamo entrati a vedere questa casa, ho capito cosa volevo davvero e cosa voglio per la mia vita. Vuoi formare una famiglia con me? Stiles, Micio, Stilinski vuoi sposarmi?" 

"O-Oddio... Io... sì! Lo voglio. Voglio svegliarmi ogni mattina accanto a te, avere una famiglia insieme e voglio assolutamente essere tuo marito." 

"Ti amo." 

"Anche io. Queste... son-" 

"Le chiavi della nostra casa." 

"E questo fatto a portachiav-" 

"L'anello." 

"Ti amo, troppo, e non credo di aver mai pianto così tanto in vita mia." 

 l'inizio della nostra vita insieme." 
 

(/F)

 

 

 

"Domani sono esattamente ventitré anni. Solo noi potevamo trovare la stessa data di quando ci siamo conosciuti." 

"Ventitré anni che ti sopporto." 

"Torna a casa che altrimenti cambio idea." 

"Non lo farai." 

"Non puoi saperlo. Ho Malia come testimone, potrebbe organizzarmi lei la fuga." 

"Ti conosco troppo." 

"Ok, hai ragione, non lo farò. Ora vai." 

"Va bene, a domani." 

"E il bacio della buonanotte?" 

"Viziato." 

"Colpa tua." 

 

 

 

Giugno 2028 

 

"Buongiorno, marito." 

"Marito... mi fa effetto." 

"È bello." 

"Decisamente." 










Note finali: Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino a qui. Grazie a chi ha aggiunto questa sciocchezza tendente allo zucchero tra una delle categorie di EFP. Grazie a chi l'ha recensita e grazie a chi l'ha letta silenziosamente. 
Grazie a Blu, senza la quale questa storia non sarebbe iniziata né tantomeno esisterebbe, e grazie a Pampu per avermi sopportata e per i consigli (l'idea della casa è sua).

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