Shadowhunters: Jungle, bullet and love

di dragun95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


L'aria era terribilmente afosa e umida nella foresta, il luogo perfetto per una ricca flora e fauna, tra cui anfibi, rettili ma anche mammiferi e vari tipi di uccelli, in mezzo alle grandi foglie una lama si fece strada in quella boscaglia,

-Questo posto è troppo umido e afoso- esclamò Niel togliendosi il sudore dalla fronte con il braccio, quel clima stava mettendo alla prova i suoi nervi mente alzava il machete calandolo per aprirsi un verso nella giungla, avanzando nella vegetazione, per poi guardare la bussola per orientarsi ma l'ago di quest'ultima si mise a girare come impazzita,

-La bussola è andata. Evidentemente qui deve esserci qualcosa che destabilizza i sistemi di orientamento è la prova che sono vicino!- affermò rinfoderando il machete alla cintura per poi avvicinarsi ad un'albero e con un salto aggrapparsi ad un ramo di un'albero per poi dondolarsi e salirci sopra, con un balzò il grigio cominciò ad arrampicarsi grazie alle appendici a w sulle scapole che gli permettevano una presa su ogni superficie o almeno la sulla parte destra visto che l'appendici di sinistra presentava una parte mancante, rapido e agile come un ragno si issò sui rami fino a raggiungere la cima ed aguzzare la vista guardandosi intorno come a cercare qualcosa e alla fine la vide.
Una grande piramide Maya al centro a qualche kilometro da dove si trovava lui,

-Eccola finalmente- disse sorridendo, era giunto nella giungla dell'America Latina per dare la caccia ad un tesoro che si trovava nascosto in un'antica piramide, per poi venderlo al miglior offerente, subito saltò su un'albero vicino cominciando a saltare di ramo in ramo avvicinandosi sempre di più alla sua meta quando improvvisamente il ramo su cui era atterrato si ruppe e lui rischiò di cadere ma controllando la caduta riuscì ad atterrare sano e salvo,

-Per un pelo- disse camminando fuori dalla boscaglia ritrovandosi davanti alla piramide, sarà stata alta almeno sessanta metri, da vicino si potevano notare i segni del tempo e della giungla che la circondava,

-Come facevano i mondani del tempo a costruire queste imponenti costruzioni?- si chiese guardando completamente la piramide alzando la testa cercando un'entrata quando ne trovò una alla base della piramide, cautamente si avvicinò all'entrata ispezionandola, per poi raccogliere un sasso da terra e lanciarlo per vedere se ci fossero delle trappole ma non successe niente di niente,

-Niente trappole, quindi non è una via per ingannare gli intrusi almeno all'apparenza- disse prendendo le pistole che portava alla cintura tirando indietro il cane e con un profondo respiro entrare nella piramide.


Niel si stava muovendo lungo i corridoi della piramide, tenendo il dito sul grilletto pronto ad ogni evenienza, mentre spostando i suoi occhi verdi dalla sclera nera notò le incisioni scritte sulle pareti,

-Vediamo un po' cosa dicono- iniziando ad esaminare uno per uno i simboli sulle pareti, fortunatamente aveva studiato tutte le lingue antiche delle varie epoche incluse quelle non umane, dopo un po di tempo passato ad osservare si fissò su alcuni simboli,

-Qui parlano di creature dall'aspetto umano con delle ali da insetto- lesse le incisioni sgranando gli occhi, conosceva solo una creatura con quella descrizione: Fate,

-Ma cosa ci facevano qui?- si chiese allungando il passo continuando a studiare i simboli lungo la via del corridoio, capendo che le figure fatate rapivano i membri delle tribù e le trasformavano in esseri uguali a loro,

-Le fate della caccia! Evidentemente questo doveva essere un loro vecchio terreno- pensò sfiorando un simbolo che subito azionò un pulsante, e dalle pareti si aprirono dei buchi, facendo franare gli occhi all'Ifrit che subito si abbassò mentre dai buchi venivano sparati dei dardi, velocemente effettuò delle capriole e avvitamenti a mezz'aria per evitare tutti i dardi ed arrivare illeso dall'altra parte del corridoio,

-Fiuu...mi ero scordato delle trappole devo stare più attento- si disse riprendendo a camminare quando la sua appendici alla scapola avvertì uno spostamento d'aria, riportando davanti a se lo sguardo vide un grosso tronco con degli spuntoni che gli arrivava dritto in faccia, velocemente il ragazzo eseguì la mossa del ponte portando indietro il busto riuscendo ad evitarlo,

-Wow per un pelo!- affermò rimettendosi in piedi con un colpo di bacino mettendosi in posizione,

-Qui dovrò correre!- affermò per poi scattare in avanti mentre un'altro tronco scendeva dal soffitto, flettendo le gambe Niel saltò effettuando una capriola a mezz'aria per poi atterrare è saltare nuovamente per evitare un'altro tronco ma questa volta lo usò per poggiare il piede e darsi una spinta in avanti verso l'altra parte della sala, ciò nonostante effettuò una scivolata sulle ginocchia portando il busto indietro fino a toccare terrà proprio quando una mazza con spintoni di cristallo scendeva dal soffitto mancandolo di pochi centimetri,

-Grazie infinite istinto dei pericoli- disse ridendo rotolando di lato e rimettersi in piedi, col tempo aveva sviluppato una specie di sesto senso per le trappole visto i luoghi dove andava a cercare la sua merce, sospirando il grigio andò avanti.
Percorrendo i corridoio Niel alla fine sbucò al centro della piramide dove davanti a se c'era un'altare con sopra quello che probabilmente stava cercando,

-Finalmente questo viaggio mi ha fatto sudare- disse sia metaforicamente che fisicamente, visto che si ritrovava il corpo grondante di sudore sia per il caldo che per gli sforzi fatti, mentre con la mano si sventolava per farsi aria e si scuoteva la canottiera nera che a causa del sudore si era attaccata al suo corpo in modo aderente,

-Andiamo a vedere!- affermò scendendo le scala che portavano all'altare tenendo la pistola davanti a se e tenendo tutti i sensi aperti e gli arti in allerta per percepire ogni possibile spostamento d'aria, ma non successe niente neanche quando iniziò a salire le scale dell'altare,

-Ci sono un mucchio di riferimenti alle fate, evidentemente si divertivano a gironzolare nella foresta ai tempi dei Maya- di guardandosi intorno fino al soffitto della piramide pieno di disegni al dio del sole,

-E visto i numerosi accenni alla caccia è probabile che una parte dei Maya fu portata all'estinzione a causa della caccia e poi l'arrivo dei conquistadores ha dato il colpo di grazia. Poveracci- si ritrovò a sospirare arrivando in cima all'altare dove su un piedistallo in roccia c'era quello per cui era venuto, aguzzando la vista il ragazzo esaminò l'oggetto era molto strano: era un grosso cerchio a forma di mezza luna in roccia perfettamente sagomato con dei fiori perfettamente conservato su entrambi i lati e delle radici verdi che lo percorrevano come le radici in un terreno, non sarà stato più grande di una mano,

-Questo è l'oggetto più strano che abbia mai visto!- affermò grattandosi i capelli guardandolo da ogni lato con espressione pensante,

-Sicuramente non è opera di mani umane- si ritrovò a pensare,

-Ed è mio!- affermò una voce femminile dietro di lui prima di avvertire il rumore del cane di una pistola che veniva tirato indietro giungere alle sue orecchie, lentamente Niel spostò di poco la testa di lato e la vista per vedere chi aveva parlato incontrando il viso di una bellissima ragazza dalla carnagione lattea con dei lunghi capelli color fucsia raccolti in una treccia alterare è un paio di occhi leggermente a mandorla di colore verde che si scoperchiarono in quelli verdi di Niel.








Note dell'autore

Salve a tutto ecco qui una nuova storia che è anche il seguito di Shadowhunter: Sand, bullet and blood.
Il nostro adorato fornitore Niel si ritrova in una nuova avventura questa volta dalle sabbie del deserto alla giungla dell'America Latina, vi posso assicurare che sarà pieno di azione.
Intanto il nostro protagonista ha trovato ciò che voleva evitando le trappole e si ritrova tenuto sotto tiro da una ragazza che vuole anche lei il tesoro come lui e che si rivelerà importante per la storia (Prima ci tengo a precisare che la ragazza che si conoscerà meglio nel prossimo capitolo non è un mio personaggio. Ma della mia amica Stardust94 che mi ha gentilmente prestato per la mia storia a cui chiedo ancora grazie).
Con questo finisco aspettandovi al prossimo capitolo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


Niel tenne lo sguardo sulla ragazza che gli stava puntando una pistola semiautomatica alla testa, per poi abbassare l'occhio per studiarla da capo a piedi, aveva un fisico magro dai fianchi stretti e il seno sodo coperti da una tuta nera aderente, con degli stivali bianchi alti fino alle cosce e una fondina legata alla cintura, proprio una ragazza che sarebbe potuta passare per una modella,

-Ti piace ciò che vedi?- chiese lei seducente, mentre il povero Ifrit si ritrovò ad arrossire leggermente facendo riderà la ragazza,

-In effetti mi chiesto cosa ci farebbe una ragazza da copertina in un posto come questo- disse lui restando calmo, mentre la ragazza rideva,

-Sei divertente sai. Ma ora lasciami il tesoro o ti faccio saltare la testa dolcezza- gli disse continuando a tenerlo sotto tiro, mentre Niel restava immobile a guardarla assottigliando lo sguardo,

-Non ti faccio paura...uhm...?-

-Valerié anche se credo non vivrai a lungo per raccontarlo. Per rispondere alla tua domanda ho la "Vista" come la chiamate voi-,

-Una dote molto rara!- affermò il grigio mentre la ragazza poggiava di più la canna della pistola contro la sua testa,

-Già grazie ad essa so tutto sui cacciatori, demoni e nascosti. Ma stiamo dilungando dammi il tesoro ora!- affermò Valerié,

-Ti interessa proprio molto vero?- chiese Niel cercando di guadagnare tempo,

-Si ed ora gradirei averlo, non mi va per niente di dover rovinare un faccino bello e sexy come il tuo- sussurrò al suo orecchio soffiandoci sopra facendo venire un brivido lungo la schiena all'Ifrit che in quel momento decise di agire muovendo l'appendici colpi la pistola e al contempo abbassare la testa per evitare un'eventuale colpo facendola volare di mano alla sua possessice, Valerié sgranò gli occhi verdi, vedendo il ragazzo ruotare il busto effettuando un calcio al petto della ragazza che incrociò le braccia per pararsi ma il colpo fu sufficiente a fargli perdere l'equilibrio ma prima di cadere afferrò Niel per la caviglia ritrovandosi a rotolare giù per le scale dell'altare con lui.


I due rotolarono lungo le scale finendo a terra, ma seppur dolorante la ragazza si rimise in piedi, mentre Niel si rialzava con un salto prendendo una pistola puntandola contro Valerié che subito afferrò un manico legato alla cintura e con un movimento del polso lanciare in avanti la sua frusta color oro che si avvolse intorno alla pistola che il ragazzo teneva in mano e subito con uno strattone fargliela volare, stupito dall'azione il grigio rimase fermo per qualche istante e la fucsia né approfitto subito  facendo avvolgere la frusta intorno alla sua cavia con un movimento del polso per poi tirare indietro facendolo finire a gambe all'aria,

-Ahi questo mi ha fatto male!- affermò mentalmente Niel mentre la ragazza correva a riprendere la sua pistola puntandola contro di lui che fece altrettanto con la sua, entrambi premettero il grilletto nello stesso momento ritrovandosi feriti di striscio lei alla guancia e lui al fianco, digrignando i denti l'Ifrit prese nuovamente la mira quando vide la frusta calare su di lui, subito alzò in bacino effettuando una capriola laterale mettendosi in ginocchio,

-Non ti piacciono gli attacchi multipli tesorino?- chiese Valerié dispiaciuta muovendo la frusta in modo  frenetico costringendolo ad indietreggiare per evitare i colpi ritrovandosi impossibilitato a prendere bene la mira, ma al medesimo afferrò il machete menando un fendente respingendo la frusta,

-Cosa?- si chiese la ragazza ad occhi sgranati vedendolo prendere la mira e sparare un colpo colpendo il manico della frusta e facendogliela volare di mano, istintivamente la fucsia punto la pistola sparando nello stesso istante in cui sparava lui ed entrambi i proiettili  colpirono ognuno l'arma dell'altro facendole volare dalle mani, ciò nonostante il ragazzo aveva ancora in mano il suo machete che calò sulla testa di Valerié.
Ma subito la ragazza spostò il busto di lato muovendo in braccio in alto facendolo strusciale contro quello che reggeva il machete per poi assestare una gomitata al volto di Niel, subito ruotò il busto afferrano il manico della lama strappandogliela dalle mani ed assestargli un calcio allo stomaco facendolo indietreggiare, a quel punto ruotò il busto muovendo il braccio che reggeva il machete mirando al collo, ma velocemente il ragazzo portò il busto indietro evitando la lama,

-Per poco- pensò per poi afferrare velocemente il braccio di Valerié che reggeva il machete per poi stringerle la vita con l'altro braccio attirandola a se per tenerla ferma,

-Per quanto adori sentire il calore di un corpo maschile. Temo di dover andare ora- disse lei pestandogli forte il piede, a quella mossa l'Ifrit allentò la presa sobbalzando per il dolore a quell'opportunità la ragazza gli diede una spallata facendolo finire a terra e correndo a recuperare la frusta,

-Cavolo- digrignò i denti Niel rotolando all'indietro recuperando il machete per poi iniziare a correre verso le sue pistole, mentre avvertiva uno spostamento d'aria grazie alla sua appendice abbassandosi per evitare un colpo di frusta,

-Sei veloce- ammise la fucsia muovendo nuovamente la sua arma costringendo l'avversario a nascondersi dietro l'altare a quell'opportunità riprese la sua pistola correndo e salendo le scale, ma anche il grigio aveva avuto la stessa idea prendendo ad arrampicarsi lungo l'altra parte dell'altare ricaricando il tamburo della sua pistola.


Quando furono entrambi davanti all'altare ognuno dal lato opposto mossero la mano prendendo allo stesso tempo il tesoro guardandosi negli occhi con sguardo di sfida ma non appena tolsero l'oggetto dall'altare questi si separò in due pezzi identici per poi ancorarsi ad uno dei loro polsi e dalle punti della mezzaluna uscirono delle radici verdi che li bloccarono,

-Che diavolo è stato?- chiese l'Ifrit guardando l'oggetto al suo polso destro, mentre anche Valerié guardava quello al suo polso sinistro, quando poi poggiò una mano sul petto del ragazzo dandogli una leggera spinta per fargli perdere l'equilibrio e cadere giù, facendo una piccola risata che durò poco visto che una forza invisibile strattonò il suo polso sinistro facendola cadere in avanti e sopra al ragazzo,

-Che cosa è successo?- fu il turno della fucsia a chiedersi mentre poggiava le mani sul petto di lui per alzarsi,

-Gradirei che tu ti alzarsi- gli disse Niel guardandola negli occhi, quando improvvisamente la piramide iniziò a vibrare mentre le porte d'ingresso e di uscita si chiudevano e nella sala iniziò a riversarsi dell'acqua, costringendo i due ad alzarsi,

-Acqua sul serio?- chiese il grigio ingoiando rumorosamente la saliva,

-Meglio andarsene da qui!- affermò seria Valerié correndo verso la porta chiusa ma le manette ai loro polsi li attrassero l'uno all'altro come delle calamite,

-Dannazione questi affari devono essere magnetici- sbuffò lei, mentre Niel guardava preoccupato l'acqua salire, per poi caricarsi la ragazza sulle spalle e andare verso il muro attaccandosi ad esso,

-Con questi così non possiamo separarci, dobbiamo capire il perché ma ora è meglio uscire di qui!- affermò il ragazzo è la ragazza si trovò costretta ad annuire aggrappandosi saldamente alla sua schiena, il grigio cominciò ad arrampicarsi lungo il muro della piramide mentre l'acqua prendeva a salire, i due spostavano lo sguardo in cerca di una via d'uscita, quando gli occhi di lei ne individuarono una,

-Trovata la nostra via d'uscita- gridò Valerié indicando un buco da cui filtrava la luce del sole dal soffitto ma era troppo piccola per poterci passare, a quel punto la ragazza ancorò le gambe al bacino del ragazzo per reggersi prendendo un caricatore rosso mettendolo nella pistola e sparare al buco allargandolo,

-Proiettili perforanti. Niente male- si congratulò Niel facendo sorridere Valerié per poi lanciare la frusta facendola ancorare al buco che aveva allargato in modo che i due potessero issarcisi sopra uscendo dalla piramide.








Note dell'autore

Ed ecco il secondo capitolo e qui facciamo meglio la conoscenza della misteriosa ragazza ovvero Valerié (che ricordo non è un mio personaggio ma della mia amica Stardust94 che me l'ha gentilmente prestata per la mia storia).
E tra i due volano subito scintille causate dal l'innesco dei proiettili, insomma due cacciatori di tesori e un solo tesoro questo era abbastanza ovvio, ma a quanto pare non sapevano niente dell'imprevedibilità di quel tesoro di fatti ora la cosa si è fatta magnetica.
Ed ora dovranno trovare un modo per uscirne, con questo ho finito e non intendo dire altro se non che ci sentiamo al prossimo capitolo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3


I due guardarono dal buco che avevano aperto per uscire dalla piramide, l'acqua invadere la stanza del tesoro fino all'orlo, allora Niel poté lanciare un sospiro di sollievo prima di sentire lo scatto del carrello di una pistola e vedere la ragazza che gli puntava l'arma alla tempia,

-Scusa dolcezza ma ora che siamo fuori non avrei più bisogno di te, ma...- iniziò la fucsia,

-Se mi uccidi sarai costretta a portarti dietro un cadavere- concluse il grigio per lei tirando indietro il cane della revolver che aveva puntato all'altezza della milza della ragazza, i due si guardarono negli occhi per qualche istante quando lei sospirò rinfoderando la pistola, cosa che fece anche lui,

-Allora prima di tutto dobbiamo capire queste manette!- affermò Niel alzandosi in piedi ed iniziando a camminare con la mano sul mento per ragionare ma a distanza di cinque metri il tesoro legato al suo polso lo attrasse magneticamente a quello sul polso di Valerié e viceversa finendo per ritrovarsi schiena contro schiena,

-Sembra che dopo un paio di metri si attraggono come calamite- constatò lei spolverandosi la tuta, esaminando il tesoro al suo polso,

-Delle vere Manette!- affermò l'Ifrit  prendendo il machete e provando a tagliare la liana che usciva dall'oggetto e che teneva bloccato il suo polso ma più tagliava è più essa si rigenerava a vista d'occhio rendendo impossibile tagliarla,

-Lascia perdere quest'oggetto è stato creato dalla magia delle fate della corte Unselee!- affermò la ragazza osservandolo rinfoderare il machete,

-Lo sospettavo, all'interno della piramide c'erano molti riferimenti riguardanti le fate della caccia-

-Già anche nell'altra piramide c'era qualcosa!- gli disse lei guardandolo inclinare di lato la testa

-Quale altra piramide?-.

I due si sedettero lontani dal buco aperto, fortunatamente il tetto della piramide era piatto è molto largo, ma entrambi tenevano le mani vicino alle rispettive armi in caso qualcosa o colpo basso l'uno dell'altro,

-C'è un'altra piramide come questa a tre giorni da qui. Vi ero entrata per prendere il tesoro al suo interno e i simboli sulle pareti parlavano di una seconda piramide che fungeva da forziere- spiegò Valerié mostrandogli delle foto della piramide e delle iscrizioni sui muri uguali a quelli che Niel aveva visto all'interno della piramide,

-Davvero, se non sai leggere i simboli dovresti cambiare lavoro tesoro- lo schernì lei con una risatina, facendo sbuffare il ragazzo,

-So leggerli solo che mentre lo stavo facendo sono scattate le trappole- rispose facendo ridere ancora la fucsia,

-Anche maldestro quindi oltre che scemo- quelle parole fecero sospirare Niel che si limitò a sorridere imbarazzato,

-Comunque qual'era il tesoro  dalla prima piramide?- chiese a quel punto facendosi serio, mentre Valerié a quella domanda si grattava i capelli sospirando,

-Non ne ho idea, quando sono arrivata il tesoro era già sparito. Ciò di cui sono sicura è che si tratti di un'oggetto creato dalle fate, proprio come queste manette!- affermò alzando il polso sinistro guardando l'oggetto legato ad esso iniziando a cercare toglierselo come una bambina che non voleva tenersi addosso qualcosa che non gli piaceva, mentre Niel aveva preso le foto dei muri studiandone i simboli impressi, c'erano scritte molte cose sulle fate della caccia e i loro modi di cattura proprio come all'interno della piramide su cui erano sopra, quando l'occhio gli cade su i simboli della parola "Dividere", rileggendo velocemente i simboli si accorse che quella parola era abbastanza frequente.

-Allora tesoro stai cercando di capirci qualcosa dai simboli. Se non sai capirli allora dovresti ritirarti come cacciatore di tesori- sbuffò lei indignata,

-Veramente io sono un fornitore, il cacciatore di tesori è solo all'occorrenza. È comunque mi chiamo Niel- disse lui poggiando il pugno sul mento,

-Un fornitore, wow sei anche più inutili di quanto avessi pensato, che poveraccio- sospirò la ragazza, così stanco delle sue lamentele l'Ifrit tirò violentemente indietro il braccio destro è la manetta di lei reagì venendo attirata violentemente facendole perdere l'equilibrio finendo con la faccia contro il petto di lui,

-Dacci un taglio ora!- affermò lui mentre lei poggiava le mani sul suo petto per poi spostarsi in avanti con tutto il suo peso atterrandolo e portando l'avambraccio alla sua gola premendoglielo contro

-Meglio se non ci riprovi più- disse lei minacciosa, ma invece Niel alzò il ginocchio tra le gambe di lei per poi ruotare il bacino spostare il corpo di lato e scrollarsela di dosso, 

-Ascolta entrambi vogliamo toglierci queste manette ma se litighiamo non ne ricaviamo niente- disse serio il grigio alzandosi e spolverandosi i vestiti, guardando la fucsia guardarlo seria,

-Ammetto che quello che dici rasenta il vero. Quindi mi stai proponendo un'alleanza finché non ci liberiamo da questa attrazione?- chiese lei è l'Ifrit annuì, così alla fine i due si alzarono iniziando a scendere dalla piramide e il grigio mostrò alla ragazza ciò che aveva notato dai segni che significavano "Dividere".

-Interessante!- affermò Valerié osservando i segni mentre scendeva gli scalini seguito da Niel che la osservava,

-Certo che è molto carina- si ritrovò a pensare il ragazzo scuotendo la testa per ciò che aveva appena pensato, come faceva a trovare carina una che qualche minuto fa voleva farlo fuori per prendersi il tesoro,

-A quanto sembra il tesoro della prima piramide era qualcosa che serviva a dividere...- iniziò lei guardando le foto,

-...mentre in questa piramide il tesoro serve ad unire- concluse per lei Niel facendo annuire la ragazza che si spostò la treccia di lato colpendo il "compagno" sul naso ridacchiando,

-Quindi a conti fatti il primo tesoro serve a bloccare gli effetti del secondo!- affermò l'Ifrit facendo un ragionamento logico,

-Il quale è stato rubato e non sappiamo dove sia- sbuffò furiosa Valerié,

-Se il ladro sa della prima piramide saprà anche della seconda quindi credo che verrà anche qui a prendere il tesoro che adesso è ai nostri polsi- disse lui guardando l'oggetto che si trovava al suo polso,

-Infatti quindi noi gli tend...- iniziò ma la ragazza mise un piede male su uno scalino rischiando di cadere di sotto, mentre i suoi occhi vedevano che la separavano almeno più di ottanta metri di scalini, fortunatamente sentì due braccia afferrarle la vita per sorreggerla, 

-Una cacciatrice di tesori distratta- scherzo il ragazzo, mentre il volto di lei si spostava per osservarlo in faccia ed arrossire digrignando i denti,

-Lasciami andare idiota- disse colpendolo al ginocchio con un calcio facendo saltare indietro il grigio dal dolore, ma la sua gioia durò poco visto che qualche istante dopo anche lei avvertì una scarica di dolore proprio al ginocchia dove lei aveva colpito il fornitore,

-Ma che...?- si chiese Valerié toccandosi il ginocchio mentre anche Niel aveva la bocca aperta per la sorpresa e lo stupore, lentamente poggiò la gamba colpita a terra per poi osservare enigmatico la manetta al suo polso,

-Che questi affari ci uniscano anche nelle sensazioni?- chiese più a se stesso, subito Valerié saltò salendo sulle spalle del ragazzo che non aspettandoselo traballò un po per poi ritrovare stabilità e guardarla,

-Non so se la cosa delle sensazioni è vera, dovremmo scoprirlo. Ma fino a quando non scendiamo da qui sopra, mi porti tu non ho voglia di rischiare di cadere ancora dalle scale!- affermò la fucsia con un tono che non accettava repliche aggrappandosi con le gambe al bacino di lui e con le mani alla e spalle per non cadere, Niel avrebbe voluto controbattere ma aveva capito che quella ragazza era un peperino e una testa dura, così sospirando riprese a scendere con la sua improbabile "compagna" comoda sulle sue spalle.







Note dell'autore

Ecco il nuovo capitolo, che dire qui l'azione è pressoché nulla diciamo che mi serviva per spiegare un po di cose e far parlare i due protagonisti, che al momento non sono entusiasti l'uno dell'altro.
Qui scopriamo che oltre alla piramide ce n'era un'altra con un tesoro che è stato rubato e i due credono di aver trovato un'altra chiave (se è vero o no si vedrà più avanti non faccio spoiler), inoltre scopriamo che le Manette non li collegano solo nel corpo ma anche nelle sensazioni o spirito se volete dire così, la cosa si farà dura per loro.
Con questo ho finito e vi aspetto al prossimo aggiornamento, a presto.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4


Niel arrivò finalmente alla fine di quella scarpinata dalle scale della piramide, sospirando poggiando le mani sulle ginocchia e togliendosi il sudore dalla fronte, quando qualcuno gli tirò i capelli,

-Ehy andiamo non sarai stanco per due miseri scalini?- chiese Valerié sulle spalle dell'Ifrit intenta a tenergli i capelli come le redini di un cavallo,

-Tu non hai fatto altro che startene sulle mie spalle. Dovresti stare zitta!- affermò lui, mentre la fucsia metteva il broncio usando la sua testa come un tavolino incrociando le braccia ed appoggiando il petto contro la sua testa, sentendo il contatto dei seni prosperosi di lei contro la sua testa Niel si immobilizzò diventando di pietra mentre il suo volto assumeva un colorito rosso acceso,

-Devo dire che è carino imbarazzato!- affermò mentalmente la ragazza prima di sentire il suo viso andare a fuoco, e sentendosi a disagio e sopratutto "Imbarazzata" cosa per lei sconosciuta non le capitava da anni da quando era piccola di provare quell'emozione, quando poi alla fine si ricordò delle manette e che il "compagno" su cui era seduta stava provando quell'emozione,

-Smettila idiota- gli disse mordendogli l'appendici sulla scapola, immediatamente Niel urlò di dolore poiché era un punto sensibile, quando poi anche Valerié avvertì lo stesso dolore alla scapola mollando la presa con i denti e sul corpo del ragazzo cadendo di schiena a terra, facendosi male da sola,

-Da questo possiamo anche affermare che le Manette ci collegano anche nelle sensazioni- constatò il grigio massaggiandosi la schiena dove sentiva dolore nello stesso momento in cui la schiena della ragazza colpì il terreno,

-Sfortunatamente ci collegano anche nelle emozioni- disse furiosa rialzandosi toccandosi la schiena dolorante per poi avvicinarsi e fare per dare un calcio al ragazzo, ma si fermò era stanca di provare dolore a causa sua,

-Prima eri imbarazzato e il tuo imbarazzo l'ho sentito anch'io. Sei proprio ritardato- a quelle parole Niel sbuffò voltandosi ma continuando a sentirsi ancora in imbarazza, scocciata Valerié lo prese per un braccio trascinandolo via da quella piramide verso la giungla.
Valeriè trascinò il ragazzo per la giungla contro la sua volontà, per poi stanco di essere scarrozzato si diedi un pizzicotto alla mano facendolo sentire anche alla ragazza che mollò subito la presa lasciandogli la mano,

-Ora basta, mi spieghi dove stai andando?- chiese lui guardando la fucsia che posò i suoi occhi verdi in quelli di lui,

-Un posto sicuro dove riposare, perché scordati che resti lì vicino alla piramide- si impose lei guardando male il grigio,

-Peccato che forse il ladro che ha preso il primo "tesoro"si diriga verso la piramide da cui siamo appena usciti. Questo ti è passato di mente?- chiese Niel sbuffando e scuotendo la testa, iniziando a sentire caldo e la tempia che gli pulsava evidentemente la sua "compagna" si stava arrabbiando, 

-Allora dimmi tu cosa fare genio? Visto che sei così intelligente per essere un fallimento come cacciatore di tesori- disse battendo un piede a terra quando finì per scivolare perdendo l'equilibrio e cadendo giù dalla discesa ripida sul percorso dove si trovavano,

-Oh no- disse Niel prima che il suo polso venisse strattonato finendo per rotolare giù anche lui insieme alla ragazza in una pozza di sabbie mobili, sentendosi tirare giù lentamente.

-Grandioso è tutta colpa tua!- affermò Valerié puntando il dito contro l'Ifrit che la guardò la ragazza,

-Mia, andiamo sei tu ad essere maldestra- gli disse il ragazzo guardando le sabbie mobili inghiottirli lentamente arrivando fino alla vita,

-Ho sempre pensato che sarei morto in una trappola o che un cliente insoddisfatto mi avrebbe riempito di piombo. Di certo non nelle sabbie mobili- disse il grigio restando calmo, 

-Invece di dire cretinate, vediamo di uscire da qui dentro!- affermò Valerié irritata guardando il ragazzo trasmettendosi il suo stato d'animo, subito l'interpellato prese una delle sue pistole puntandola verso l'alto e sparare un colpo facendo cadere giù un ramo proprio davanti a loro, la fucsia ci si appoggiò per non affondare insieme al grigio per poi prendere la sua frusta ed agitandola afferrare il tronco di un'albero oltre le sabbie mobili,

-Vuoi uscire da qui o preferisci restare. Aspetta che dico se resti ci resto dentro anch'io- si corresse scuotendo la testa, mentre Niel afferrava anche lui la frusta e i due cominciarono ad issarsi per spostarsi dalle sabbie mobili riuscendo ad uscirne,

-Fantastico ora sono tutta sporca- sbuffò Valerié notando che i suoi vestiti erano bagnati e sporchi, 

-Qui urge una lavata- concordò con lei l'Ifrit mentre la ragazza gli dava una gomitata al costato fregandosene della scarica di dolore che gli arrivò qualche istante dopo,

-E dimmi come, vedi delle docce qui nella giungla?- chiese lei in evidente rabbia per quello che era successo e in parte per l'imbarazzo per essere scivolata,

-C'è un fiume più avanti e un piccolo laghetto possiamo lavarci li- rispose tranquilla mente Niel mentre la bocca della ragazza assumeva una forma a O perfetta.


I due seguirono il corso del fiume che li condusse ad un piccolo laghetto circondato dalla giungla, la ragazza si abbassò immergendo la  mano nell'acqua, costatando che era perfetta e prese a togliersi la maglietta per poi sentire le guance andargli a fuoco,

-Ehy non guardare, anzi allontanati di cento metri da me- si rivolse al ragazzo che era in imbarazzo restando di schiena,

-Spiacente ma siamo legati ti ricordo- facendogli vedere la manetta e la ragazza digrignò i denti,

-Tranquilla non sbircio- rispose prendendo a spogliarsi, mentre anche Valerié fece lo stesso rimuovendo gli ultimi vestiti ancora sporchi per le sabbie mobili per poi immergersi nell'acqua rabbrividendo per il freddo, quando sentì delle vibrazioni nell'acqua segno che il suo "compagno" vi era entrato, lentamente con la coda dell'occhio vide l'Ifrit intento a lavarsi completamente in imbarazzo per via della vicinanza a lei, 

-Proviamo uno scherzetto- pensò leccandosi piano le labbra per poi avvicinarsi di soppiatto al ragazzo che era girato di schiena per abbracciarlo poggiando le sue forme contro di lui, sentendolo sussultare e avvertendo il viso che andava a fuoco a causa dell'imbarazzo crescente del ragazzo, sebbene il sentimento condiviso lei sorrise,

-Che diavolo fai?- chiese Niel spostando lo sguardo sulla ragazza con i suoi occhi verdi notando che sorrideva maliziosa, per poi abbassare lo sguardo sulle sue forme poggiate sulla sua schiena, irrigidendosi maggiormente,

-Sei così rigido, si vede che non sei abituato a stare con una ragazza, verginello!- affermò divertita leccandogli la schiena per poi salire a mordicchiargli l'orecchio, mentre sentiva la schiena di lui percorsa dai brividi, in quel momento il grigio mise tutta la sua forza di volontà a controllare i suoi istinti,

-Vorresti che continuassi vero?- chiese surriscaldo al suo orecchio per poi soffiarci sopra sentendo crescere l'imbarazzo che cresceva in lui, ghignando la ragazza poggiò il piede contro il suo bacino per poi fare leva facendogli perdere l'equilibrio e finire in acqua,

-Sebbene avvolte sia attratta dalla carne. Non sono interessata a quella di bassa qualità- disse sbuffando cercando di togliersi l'imbarazzo dell'Ifrit di dosso che nel frattempo era riemerso guardando male la ragazza.
Entrambi lavarono i loro indumenti ognuno per conto proprio, per poi trovare rifugio in una caverna li vicino, mentre Valerié provava ad accendere un fuoco sfregando due pezzi di legno l'uno contro l'altro ma senza molto risultato,

-Non funziona!- affermò Neil che si era rimesso i pantaloni sebbene ancora bagnati per senso del pudore, al contrario della sua "compagna" che era in intimo,

-Be il fuoco ci serve. Quindi perché non provi tu- gli disse passandogli i legnetti sbuffando ed osservando il ragazzo guardarli, la fucsia ghignò pensando che avrebbe fatto un buco nell'acqua, invece lui prese dalla tasca un'acciarino estraendo il machete e sfregandoli insieme producendo delle scintille sulla legno per poi soffiarci sopra, lentamente iniziò a prodursi del fumo e le fiamme iniziarono ad alzarsi dalla legna,

-Fatto- disse sorridendo caloroso, cosa che fece innervosire la ragazza,

-Spaccone- pensò lei guardando male l'Ifrit proprio mentre il suo stomaco iniziava a brontolare, stringendosi le gambe al petto cercando di non ascoltarlo, a quel punto Niel gli lanciò qualcosa che la ragazza prese al volo,

-Sono barrette proteiche- disse scartandone una e iniziando a mangiarla,

-Davvero mangi questa roba, che cazzo di dieta hai?- chiese guardando la barretta poco convinta, non si fidava molto di quella roba,

-Non lamentarti e mangia- gli disse nervoso, a quel punto Valerié sebbene con un broncio suo viso scartò la sua barretta dandole un morso,

-Se riusciamo a liberarci pretendo una cena a cinque stelle- disse Valerié alzando in mento e guardando il grigio che ricambiò lo sguardo alzando un sopracciglio,

-Vediamo di liberarci da questi così prima. Inoltre ci servono le forze quindi è meglio riposarsi- disse sdraiandosi a terra e girandosi su un lato per non far vedere le guance tingersi leggermente si rosso, sebbene sapevo che lei lo avrebbe sentito, lentamente avvertì le vibrazioni che anche la ragazza si era avvicinata a lui poggiando la schiena contro la sua sdraiandosi dall'altro lato, facendo crescere il disagio dell'Ifrit il quale sperava solo di riuscire a dormire quella notte.







Note dell'autore

Ecco il nuovo capito e qui scopriamo maggiormente i poteri delle Manette che legano i due protagonista i quali non sono una grande squadra visti i battibecchi e l'imbarazzo generale.
Sopratutto per qualcuno che non è abituato alla vicinanza con l'altro sesso come Niel, stessa cosa non si può dire per Valerié che sembra divertirti a prenderlo in giro.
Comunque una giornata è finita e un'altra deve sorgere sui nostri ragazzi chissà cosa porterà con se, questo dovrò ancora idearlo ma vi do appuntamento con il prossimo capitolo a presto.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5


L'odore della rugiada e dell'umidità arrivò alle narici di Valerié che la costrinsero a destarsi dal suo sonno stiracchiandosi e sbadigliando a causa del dormiveglia in cui era ancora avvolta, si sentiva la gola impastata avrebbe voluto dell'acqua, mentre li vicino le braci del fuoco della notte scorsa emettevano ancora un leggero fumo, quando si accorse che sopra di lei vi era una giacca non sua, ma che riconobbe subito,

-Quell'idiota pensa che sia una bambina- pensò sbuffando spostando l'attenzione sul "compagno" al suo fianco che dormiva su un fianco senza giacca esponendo il torace nudo e il fisico atletico, mentre la ragazza osservava la schiena di Niel soffermandosi sulle sue appendici o almeno quella intera e quella mancante, quando poi alzando il braccio si ricordò delle "Manette" ai loro polsi,

-Questo tesoro inizia seriamente a non interessarmi più!- affermò cercando di toglierselo inutilmente quando l'occhio gli cadde sul machete che il ragazzo aveva legato al fianco per poi riportare l'attenzione sul tesoro attaccato al suo polso, e un'idea malsana iniziò ad affiorare nella sua mente, aveva appurato che quegli affari erano praticamente impossibili da rimuovere, ma ciò non doveva valere per i loro polsi a cui erano attaccati, ma restava comunque la connessione delle emozioni e delle sensazioni,

-Posso sopportare il dolore, poi vedrò di trovare una soluzione per me. E poi perdere una mano non sarà un problema per lui, in fondo ha già perso un'arto- disse mentalmente avvicinandosi lentamente per non svegliarlo allungando la mano verso la lama, ma improvvisamente il grigio si mosse finendo coricato a pancia all'aria ancora addormentato, mentre la fucsia tirava un sospiro di sollievo credendo che si sarebbe svegliato, quando poi la sua attenzione si spostò sul fisico di lui,

-Però devo ammettere che ha un fisico prestante- pensò avvicinando il viso al suo torace ed ispirandone il profumo che sapeva di sabbia e polvere da sparo, sentendo quell'odore andargli alle testa e lentamente portò le labbra sul suo addome salendo lentamente come in trance fini ai pettorali, quando poi un sussulto di lui le fece alzare lo sguardo vedendo che era sveglio.
Niel non sapeva come interpretare quel gesto inizialmente aveva sentito qualcosa di morbido e caldo posarsi sul suo addome facendolo svegliare ma sicuramente non si sarebbe aspettato di vedere la sua "compagna" che gli ricopriva il petto di baci,

-C...che stai facendo?- chiese mentre arrossiva vistosamente per averla trovata in quella situazione, mentre il suo imbarazzo veniva trasmesso anche a lei che non appena si sentì il viso in fiamme aggotto le sopracciglia in un'espressione furiosa mentre stringeva la giacca si lui lanciandogliela in faccia, per poi girare il volto stizzita,

-Mi stavi...baciando il petto!- affermò Niel togliendosi l'indumento dalla faccia ancora rosso, sentendola sbuffare

-Ovvio che no, te lo sarai immaginato. È comunque non mi serviva la tua giacca, te la stava restituendo- spiegò lei girandosi e dandogli le spalle per poi alzarsi e stiracchiarsi,

-Comunque ora ho fame e non intendo mangiare le tue barrette proteiche. Voglio della frutta o delle uovo- disse allontanandosi di qualche passo, grosso errore visto che le due manette si attrassero a vicenda trascinando i due per i polsi e facendo finire la ragazza a dosso a lui,

-Manette- disse solamente l'Ifrit sentendo il viso andargli a fuoco ma non per l'imbarazzo è una tempia pulsargli sulla fronte, segno che la fucsia si stava arrabbiando,

-E siamo solo di mattina- pensò il grigio sospirando.


I due uscirono dalla grotta per cercare da mangiare per la loro colazione, guardando sugli alberi, Niel aveva raccolto qualche frutto arrampicandosi e portandosi sulle spalle la sua "compagna" che non voleva sapere di arrampicarsi,

-È un po una palla al piede- pensò irritato beccandosi un morso sull'orecchio che lo fece gemere dal dolore,

-Percepisco le tue sensazioni, idiota- disse lei sbuffando e guardandolo incrociando le sopracciglia, sospirando il ragazzo prese la frutta passandola alla ragazza per poi scendere dall'albero a quel punto Valerié saltò giù dalle spalle del ragazzo ed addentandone uno, i due si diressero al fiume per riempire le loro borracce d'acqua mentre la ragazza finiva di mangiare il frutto puntandoli il nocciolo alle spalle

-Succoso e dolce, ma vorrei qualcosa di più sostanzioso!- affermò lei quando i suoi occhi si spostarono su un ramo sporgente sul fiume con sopra un nido e in protettiva delle uova, vedendole la ragazza si leccò le labbra, afferrando poi l'Ifrit per il polso e trascinandolo vicino all'albero e salendoci sopra fino al ramo dove era il nido,

-Non credo sia una buona idea- le disse Niel spostandosi insieme a lui per non essere tirato dalle "manette" ma fermandosi al bordo del fiume guardando l'acqua sudando freddo,

-Rilassati, voglio solo una colazione più ricca. Che fifone- lo schernì lei quando poi la fucsia sentì un crack provenire dal ramo restando in mobile ma prima che potesse girarsi per controllare il ramo cedette e lei cadde nel fiume e come lei anche il grigio venne trascinato nel fiume a causa delle manette che li univano.
Valerié riemerse dalle acque tossicchiando mentre veniva trascinata dalla corrente per poi guardarsi in torno cercando con lo sguardo il suo "compagno",

-Niel dove sei?- gridò lei non trovandolo ma sapeva che non doveva essere lontano poiché sentiva la sua paura, infatti il ragazzo riemerse dalle acque vicino a lei per poi aggrapparsi terrorizzato alla fucsia rischiando di mandarla a fondo, mentre lei cercava di restare a galla,

-Smettila o finirai per farci affondare- disse sputando l'acqua e cercando di allontanarlo ma la presa di lui era salda e con il fiato corto dalla paura, 

-Non so nuotare- disse terrorizzato Niel aggrappandosi alla ragazza che allora prese dalla cintura la sua frusta e muovendolo afferrò una roccia sulla sponda del fiume e riuscendo a tirarsene fuori,

-Cavolo, non sai nuotare...c'è qualcosa che sai fare oltre a sparare?- chiese lei fradicia strizzandosi i capelli tutti bagnati mentre guardava l'Ifrit che sputacchiava l'acqua respirando affondo, vedendolo così lei si avvicinò dandogli qualche colpo alla schiena con la mano per aiutarlo a rimettere l'acqua che aveva ingerito,

-Sono cresciuto nel deserto, non sono abituato all'acqua- spiegò rimettendosi dritto per poi guardarla,

-Te lo avevo detto che non era una buona idea prendere quelle uova- le rinfacciò lui mentre Valerié sbuffava a quel punto Niel sorrise baciandole la guancia,

-Ma grazie per avermi salvato- la fucsia si toccò la guancia dove lui l'aveva baciata restando interdetta è leggermente imbarazzata, ma sorrise affabile sbattendo le ciglia,

-Allora che ne dici, se per ricompensarmi mi riporti alla grotta in spalla e intanto raccogli anche la colazione che abbiamo perso?- chiese mentre un ghigno si dipingeva sul suo viso, il grigio rimase interdetto per qualche istante ma poi sorrise dandogli le spalle invitandola a salire sulla sua schiena, la ragazza con un salto si aggrappò alle sue spalle incrociando le gambe alla sua vita per non cadere, Niel intanto riprese a camminare raccogliendo da mangiare con la sua "compagna" sulle spalle e ritornando alla grotta.


Quella notte mentre la giungla era riempita dai rumori degli animali notturni, su un'altura rocciosa il rombo del motore di una jeep riecheggio nell'aria mentre il veicolo si fermava vicino al bordo e al suo interno una creatura guardava la giungla,

-Finalmente sono arrivato!- affermò la figura dell'essere il quale era alto più di due metri dalla costituzione robusta ma magra e dalla carnagione leggermente azzurrognola, aveva una massa di capelli arancioni arruffati da cui spuntavano due corna ripiegate dello stesso colore della pelle, con delle basette molto folte, delle lunghe orecchie a punta, un grosso naso con che in piccola parte gli copriva una lunga bocca, al mento aveva un lungo pizzetto appuntito, due stretti occhi color verde e una lunga cicatrice dal sopracciglio sinistro che scendeva sulla guancia e il collo.
La creatura era un Ogre un nascosto e specie di fata appartenente alla corte Unselee, il nascosto guardò la giungla,

-La seconda piramide delle fate della caccia dovrebbe essere qui- disse ghignando mostrando una dentatura affilata, mentre si sistemava la giacca nera con il collo in pelliccia,

-Molto presto avrò anche il secondo tesoro. Dovessi bruciare l'intera giungla!-  disse determinato stringendo un'oggetto sotto alla sua maglietta tenuto ad una corda e usato come collana per non destare sospetti, mentre l'Ogre si metteva a ridere sonoramente unendo i suoi versi a quelli degli animali notturni e della giungla.










Note dell'autore

Ecco il nuovo capitolo, qui il nostro due si risveglia in modo piuttosto imbarazzato e non abbituato all'uno e l'altro, poi ecco che incappano in qualche imprevisto cadendo in un fiume per ottenere la loro colazione, fortunatamente Valerié è preparata e Niel, lui gli è riconoscente.
E ora spunta fuori il cattivo e scopriamo di chi si tratta o forse dovrei dire di cosa si tratta per i due si mette male, ma questo si vedrà più avanti nella storia.
Con questo concludo dandovi appuntamento al prossimo aggiornamento a presto.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


Quella mattina Valerié strofinò la faccia contro una superficie morbida e setosa, beandosi di quella confortabilità avrebbe voluto restare sdraiata a dormire ancora allungo quando avvertì un forte disagio che la costrinse ad aprire gli occhi e ritrovandosi a fissare la schiena di Niel, nel sonno la ragazza l'aveva involontariamente abbracciato come se fosse un'enorme orso di peluche, la ragazza si ritrovò ad arrossire leggermente ma sebbene si staccasse una parte di lei non aveva voglia di sciogliere quel contatto,

-Che diavolo mi prende? Perché mi sento così?- si chiese sentendo il cuore batterle forte, ma decisa a non darvi molto peso si voltò afferrando la borraccia aprendola e tracannandone il contenuto con avidità, con ancora la bocca piena d'acqua guardò il volto sognante di Niel, l'Ifrit era sereno nel suo sonno con un sorrisetto sulle labbra come se stesse sognando qualcosa di piacevole,

-È sempre carino quando dorme- la stessa fucsia si stupì di quel pensiero, possibile che una parte del suo cervello che non pensava altro che ai tesori fosse interessato a quel "figlio di Lillith", sebbene dovesse ammettere che era uno spettacolo per gli occhi sopratutto quando non indossava la maglietta, quando il ragazzo si rigirò nel sonno, non riusciva a capacitarsi di come potesse dormire tranquillo nonostante il fatto che fossero legati insieme e provassero le stesse sensazioni, gli occhi verdi della ragazza ne studiarono il volto soffermandosi sulle labbra che ne seguì il disegno mentalmente, allo stesso tempo il suo corpo si mosse silenziosamente avvicinandosi al viso di lui e portando le sue labbra sopra quelle di Niel per poi abbassarsi sempre più piano intenta a farle unire, ma quando fu sul punto di baciarlo nel sonno alzò sì scattò la testa sputandogli l'acqua che stava ancora tenendo in bocca,

-C...cosa?- chiese Niel che si svegliò di soprassalto con il fiato accelerato per aver sentito un piccolo getto d'acqua sebbene non particolarmente forte colpirlo in faccia, ma i suoi occhi incrociarono soltanto la figura divertita di Valerié,

-Sei stata tu?- chiese sebbene sapesse benissimo che era stata lei a svegliarlo in quel modo,

-La tua fobia dell'acqua è una palla al piede- disse lei per poi alzarsi bruscamente fissandolo con uno sguardo determinato,

-Avanti ti insegno a nuotare- a quelle parole il ragazzo perse un battito, cosa voleva fare,

-Stai scherzando?- ma a quella domanda Valerié battè il piede a terra indignata e furiosa, le stesse emozioni che Niel avvertiva grazie all'effetto delle "manette" cosa che le fece capire che non stava scherzando affatto,

-Per niente, già non sei molto utile e se per caso finissimo di nuovo in acqua come ieri, sperando che non succeda. Ma in caso saresti solo un peso morto quindi ora ti aiuto a mio malgrado a vincere questa fobia e ti insegno a nuotare. Ti avverto non intendo salvarti più da un possibile annegamento- dopo quelle parole la fucsia afferrò Niel per la maglietta trascinandolo fuori dalla grotta mentre al povero ragazzo non restava altro che ubbidire.



Da un'altra parte nella foresta, l'ogre di nome Xagok scese dalla sua jeep per poi guardarsi in giro annusando l'aria è dare uno sguardo alla sua bussola, il cui ago aveva iniziato a girare a vuoto come in tilt,

-Gli oggetti di orientamento sono impazziti. Sono molto vicino- disse sentendo il collo che veniva morso dalle zanzare, che cercò subito di schiacciare con la grossa mano ma senza riuscirci, arrabbiato allora prese dalla sua jeep un grosso manico e con una violenta rotazione del busto e del braccio distruggere tre alberi lì vicino che caddero a terra, mentre la fata stringeva nella mano una grossa ascia dalla grossa lama nera con un teschio di mucca sull'altra parte,

-Questa foresta però è un problema è troppo fitta e potrei metterci molto a cercare la piramide- ragionò poggiandosi una mano al mento e lisciandosi il pizzetto con fare pensante, quando poi gli venne un'idea, avrebbe potuto usare i "semi" che aveva con se, poggiò l'ascia a terra e mise la mano dentro la giacca da motociclista estraendone un pugno di oggetti grandi tre volte un chicco di riso di un colore viola con delle linee verdi che formavano dei disegni strani,

-In fondo li ho portati in caso di bisogno e credo mi saranno molto utili- disse ghignando e mostrando un sorriso pieno di denti affilati.



I due si diressero verso il laghetto di due giorni fa e li iniziarono a spogliarsi fino a restare solo con l'intimo addosso poiché non avevano con loro il costume da bagno,

-Bene, spero tu impari in fretta- disse Valerié spostandosi la treccia su un lato, mentre sentiva le guance andarle a fuoco, evidentemente Niel si trovava in imbarazzo a farsi vedere con solo i boxer e al contempo avere davanti una ragazza con solo l'intimo addosso, e l'effetto delle manette collegava le loro emozioni e sensi,

-Prima di tutto smettila di imbarazzarti, mi stai facendo saltare i nervi- gli disse irritata avvicinandosi a lui,

-Ehy non sono abituato a vedere gente nuda come te- disse lui guardandola negli occhi, a quelle parole lei lo spintonò facendolo finire col sedere a terra mentre entrambi avvertivano una fitta di dolore al sedere, dopo ciò la fucsia entrò in acqua, guardandolo con le mani ai fianchi incitandolo ad entrare in acqua, il grigio guardò l'acqua deglutendo leggermente entrando lentamente fino a raggiungere la ragazza fino al livello in cui l'acqua raggiunge i fianchi,

-L'acqua ti sta facendo niente?- chiese lei avvertendo la sua paura, che lentamente stava diminuendo,

-No- rispose Niel iniziando a respirare abbastanza regolarmente, quando poi avvertì le mani di lei tastargli il torace salendo lentamente fino alle spalle, subito il grigio venne fatto abbassare di colpo di più nell'acqua ma quel gesto spaventò l'Ifrit che si liberò aggrappandosi alla ragazza, subito lui avvertì la sua rabbia pensando che gli avrebbe urlato contro, ma invece questa iniziò a svanire lasciandolo confuso,

-Ascolta facciamo un patto. Io ti insegno a nuotare o almeno ci provo e se vedo che tu stai imparando velocemente ti darò un premio- disse Valerié con tono calmo cercando di non perdere la calma, sapeva che doveva avere pazienta anche se non era nella sua natura,

-Premio?- chiese Niel guardandola confuso, mentre lei arricciava le labbra passandoci sopra la lingua con fare sensuale,

-Pensavo ad un bel bacio. Un buon premio per un verginello come te- disse la fucsia con una risatina facendo arrossire il ragazzo vistosamente, cosa che la fece sorridere stranamente, mentre nella mente di Niel si accendeva una forza che si attivava quando doveva affrontare trappole o trattare con gente poche raccomandabile: Determinazione.



Xagok piantò i "semi" che aveva portato con se nel fango e si allontanò aspettando in silenzio con le braccia incrociate, quando poi il fango iniziò ad agitarsi come se fosse vivo e si alzò portando in alto i semi ed inglobandoli assumendo delle forme umanoidi mentre si solidificava diventando molto duro, ora davanti al'ogre vi erano almeno una decina di umanoidi di fango,

-Sapevo che questi golem mi sarebbero serviti- pensò per poi dirigersi verso la sua jeep e scaricando da dietro una sacco pieno di asce e armi da taglio e anche delle motoseghe

-Ognuno di voi prenda un'arma ed inizi ad abbattere tutti gli alberi, finché non trovate una piramide- a quel l'ordine gli umanoidi si mossero avvicinandosi al sacco d'armi e quando tutti ne ebbero presa una a testa iniziarono ad avanzare verso gli alberi ed ha tagliarli,

-Con questi servi posso rilassarmi non conoscono fatica e ubbidiscono come cagnolini senza obbiettare- rise Xagok posano la sua ascia sulla jeep e prendendo una lattina di birra aprendola e iniziando a tracannarne il contenuto avidamente.



Valerié stava facendo fare un giro in acqua al ragazzo tenendogli le mani mentre questo agitava i piedi per capire come darsi la spinta, sebbene lui fosse ancora agitato il contatto con lei lo aiutava a non dare di matto, inoltre sebbene trovasse difficile ammetterlo una parte di lui voleva disperatamente il premio che lei gli aveva promesso,

-Bene per essere un'idiota a nuotare te la stai cavando- disse la ragazza sbuffando, mentre il sorriso si allargava sul suo volto,

-Ed ora prova a nuotare da solo dove non si tocca- a quelle parole Niel trasalì e lei potè avvertire la sua paura che cresceva,

-N...non è...presto?- a quella domanda la fucsia gli diede un colpetto sul naso indispettita per poi prendere a nuotare dove non toccava portandosela dietro tenendolo per un braccio.
Non appena Niel avvertì di non riuscire più a toccare prese ad andare nel panico e agitarsi come un matto muovendo le braccia, mentre sentiva l'ansia e la paura crescere e il battito accelerato, quando poi avvertì due braccia stringerlo da dietro cercando di rassicurarlo,

-Ora voglio che ti metti sulla schiena e fai dei respiri profondi per calmarti- disse con un tono che non accettava repliche, così trattenendo il respiro l'Ifrit si mise a pancia in su restando a galleggiare sull'acqua che sentiva lambirlo come un velo, lentamente prese dei profondi respiri cercando di calmarsi chiudendo anche gli occhi e dopo un qualche istante, Valerié avvertì la paura e l'ansia del compagno disperdersi lasciando il posto alla calma, cosa che fece spuntare un sorrisetto sul viso della ragazza,

-Bene ora che hai finito di agitarti come una gallina nel pollaio ti insegno a nuotare. Guarda attentamente- subito Niel spostò l'attenzione sulla fucsia che iniziò a nuotare a stile libero facendo un percorso a cerchio ritornando di fianco a lui,

-Prova tu ora- lo sfidò lei, deglutendo il ragazzo riprovò a copiare lo stile mostrato inizialmente con qualche difetto ma dopo un po' riuscì a nuotare nella stessa maniera di lei. Dopo mezz'ora di nuoto i due ritornarono nell'acqua bassa per riposare,

-È stato...fantastico- disse ansimando il grigio contento di essere riuscito a nuotare per la prima volta,

-Non sei una lumaca a capire come pensavo. Impari in fretta- disse lei strizzandosi la coda di cavallo per rimuovere l'acqua in eccesso dai capelli, quando avvertì le guance andarle a fuoco, girandosi notò il ragazzo rosso è un tantinello agitato, quando poi si ricordò di una cosa,

-Vuoi il tuo premio vero?- chiese avvicinandosi agitando un po i fianchi per poi poggiarsi al petto di lui alzando la testa guardandolo negli occhi, mentre il grigio si ritrovava ad annuire lentamente, a quella risposta la ragazza ghignò mettendosi sulle punte per raggiungere le sue labbra quasi a sfiorarle ma invece poggiò i palmi delle mani sul suo pettorali e lo spinse facendolo cadere indebiterò nell'acqua, quando riemerse Niel agitò la testa guardando la ragazza da sotto i capelli che si erano appicciato alla sua faccia,

-Sei stato bravo. Ma per il premio forse un'altra volta, va bene- disse lei sorridendo divertita uscendo dal laghetto, al contrario Niel ispirò rialzandosi e con una determinazione separò la lunga distanza che li separava prendendola per i fianchi facendole fare un casque e posare le sue labbra contro le sue in un bacio passionale, facendole sgranare gli occhi dalla sorpresa, sebbene lei avrebbe voluto staccarsi era stato così veloce e improvviso che si ritrovò a ricambiare, quando i due si staccarono si ritrovarono a guardarsi negli occhi mentre il volto di lui diventava completamente rosso,

-Ecco...io...- iniziò a dire in imbarazzo, non credeva a quello che aveva fatto, di solito non era molto avventato, ma quel premio e la provocazione di lei avevano dato lo stimolo al suo cervello di agire in maniera diversa senza che neanche lui riuscisse ad impedirlo, e iniziò a chiedersi se quello non fosse un suo desiderio represso da quando l'aveva incontrata, ma subito dovette fermarsi poiché sentiva il volto andargli a fuoco e una vena pulsargli sulla fronte, conosceva bene quella sensazione,l'aveva fatta arrabbiare ed anche morto lentamente si accorse che la faccia della ragazza aveva assunto un'espressione arrabbiata,

-TU....- non finì di gridargli contro poiché i due avvertirono il rumore di alberi caduti che li fece voltare verso la foresta, i rumori continuavano seguendo un percorso che i due conoscevano, chiunque fosse ad abbattere gli alberi si stava dirigendo verso la piramide, rapidamente i due ripresero i loro abiti rivestendosi e correre verso i rumori che continuavano a rimbombare nell'aria.








Note dell'autore

Ed ecco il nuovo capitolo abbastanza il ritardo, comunque i nostri due protagonisti stanno provando una maggiore attrazione l'uno per l'altra sebbene fanno fatica ad ammetterlo, così per non ritrovarsi una palla al piede Valerié insegna a Niel a nuotare.
E intanto il nostro antagonista di cui scopriamo il nome Xagok decide di farsi strada abbattendo la giungla e per farlo da vita a dei golem creati con la magia delle fate e sembra intenzionato ad avere il tesoro,ma avrà una brutta sorpresa.
Valerié voleva ricompensare il fornitore con un bel bacio se fosse stato un bravo studente, ma quando questo non ha visto il premio Niel ha deciso di prenderselo da solo baciandola di colpo, questa non è stata proprio una mossa ponderata, ed ora quello che i due stavano aspettando.
Con questo finisco dicendo che se volete sapere cosa succederà, dovrete aspettare il prossimo capitolo a presto.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7


I golem continuavano ad abbattere gli alberi che si paravano davanti a loro senza dimostrare capacità mentali elevate, limitandosi ad eseguire gli ordini del loro padrone, mentre Xagok osservava di come gli alberi venivano abbattuti senza pietà, mentre lui si beveva un'altra lattina di birra seguendo il percorso di alberi caduti sperando che non ci avrebbe messo molto ad arrivare alla piramide,

-Dovrebbe mancare poco- disse tracannando un'altra birra quando le sue orecchie avvertirono un fruscio nella vegetazione di fianco a lui seguito da un ringhio sommerso, evidentemente qualche animale aveva scambiato l'ogre per una minaccia o una preda, freddamente afferrò la sua ascia restando in mobile, quando un giaguaro saltò fuori dai cespugli, subito la fata ruotò il busto alzando la grossa ascia e calandola prontamente sul felino spaccandogli in due la testa e schizzando sangue ovunque,

-Stupido felino. Con chi cazzo credevi di aver a che fare?- chiese togliendo l'arma dalla testa della carcassa dell'animale per poi con un calcio lanciarla via nella vegetazione sbuffando, proprio in quel momento i golem avevano aperto un passaggio nella foresta fino alla piramide, l'arancia si avvicinò guardando la costruzione,

-Magnifico- disse ghignando soddisfatto mentre i golem restavano in attesa, di nuovi ordini, al contrario Xagok osservò la piramide pensando a cosa fare, entrare non gli sembrava il caso troppe trappole e trabocchetti, avrebbe potuto salire la lunga scala che portava alla cima ma non aveva idea di cosa avrebbe trovato sulla vetta.
Lentamente un'idea prese ad affiorare nella sua mente facendogli comparire un ghigno sadico è folle in volto, lentamente girò la testa verso i golem guardandoli con i suoi occhi verdi,

-Prendete l'esplosivo- a quel l'ordine i golem si avvicinarono alla jeep recuperando da dietro almeno sette pacchetti di plastica, per poi seguendo le disposizioni del loro padrone salire le scale fino a metà della piramide e piazzare i pacchetti in una linea dritta collegandoli con dei cavi metallici di rame,

-Questo farà sicuramente un bel botto- pensò il membro del popolo fatato prendendo con la mano sinistra un fucile wincester caricandolo con un movimento del polso per poi prendere la mira e sparare un colpo al pacchetto di esplosivo al centro della fila, appena colpito il pacchetto esplose azionando una reazione a catena di esplosioni aprendo uno squarcio nella piramide da cui iniziò a riversarsi l'acqua che si trovava l'interno,

-Strano!- affermò Xagok riferendosi all'acqua ma fece spallucce soddisfatto del risultato, mentre uno dei golem saliva calando una corda dallo squarcio aperto all'ora l'arancia rinfoderò l'ascia sulla schiena e il fucile nella cintura salendo le scale della piramide e afferrando la corda calarsi dall'apertura all'interno della costruzione.



Niel correva velocemente in direzione della piramide Maya, era da qualche minuto che non si sentiva più alcun rumore di alberi che cadevano e la cosa non gli piaceva, anche la sua compagna era inquieta lo poteva sentire grazie alle "manette" ai loro polsi,

-Non mi piace questo silenzio- disse in fine lei portando la mano alla pistola che tenga alla cintura pronta a tutto, insieme all'Ifrit che correva davanti a lui, dimostrando di essere più veloce di lei nella corsa,

-Ti facevo più veloce Valerié. Non è che mi stai guardando il sedere?- chiese di punto in bianco il grigio leggermente rosso quando il sospetto si fece strada nella sua mente, ma lo sbuffo e lo schiaffo dietro al collo lo fecero dubitare,

-Come se avessi voglia di guardarti il sedere. Preferirei avere una bella mela rossa e succosa da mordere- rispose massaggiandosi il collo per il colpo che aveva inferto prima al compagno, quando lui riprese a correre, lei spostò lo sguardo in basso osservando il fondoschiena del grigio constatando che aveva un sedere bello sodo,

-Certo che invece della mela preferirei dare un morso a quel suo magnifico sedere- pensò la ragazza leccandosi le labbra e arrossendo lievemente, sebbene non lo avrebbe ammesso in quei pochi giorni si era affezionato al ragazzo ma forse il suo orgoglio non le permetteva di ammetterlo, quando il suono di una violenta esplosione li colse di sorpresa costringendoli a fermarsi d'istinto sebbene l'origine dell'esplosione fosse abbastanza lontano i due si tapparono le orecchie lanciandosi uno sguardo l'un l'altro è riprendendo a correre più velocemente.
I due corsero a perdifiato fino a raggiungere la piramide nascondendosi dietro ad una grande roccia sopra ad una sporgenza a qualche metro dalla costruzione Maya, non appena i due ripresero fiato impugnarono le pistole e si sporsero per vedere che succedesse,

-Chi o meglio cosa diavolo sono quelli?- domandò la fucsia all'udendo alle figure umanoidi che stavano immobili ad osservare la piramide con in mano degli attrezzi da taglio, da quelli la ragazza capì che erano stati loro ad abbattere gli alberi,

-Golem- rispose Niel guardando i fantocci,

-Golem. Credevo fossero solo una leggenda- disse Valerié sorpresa, ma il grigio scosse la testa,

-Sono un'invenzione delle fate che risale al IX secolo. Venivano usati molto in quel tempo ma poi le fate non so perché hanno smesso di usarli, tuttavia ho sentito che c'è ancora qualcuno che li usa-,

-Grazie della spiegazione sapientone. Sapresti anche dirmi chi sarebbe?- a quella domanda però non fù l'Ifrit a rispondere bensì un ruggito di rabbia così forte che li fece sobbalzare venire dall'apertura della piramide, subito dopo Xagok ne uscì totalmente furioso e livido di rabbia per aver visto che il tesoro era sparito,

-Dov'è il tesoro?- ruggì furioso e con un colpo d'ascia colpì uno dei suoi golem spaccandogli la testa e questo ritorno ad essere una massa di fango.
Appena i due videro la fata che usciva trasalirono entrambi,

-Quello non è un membro del popolo fatato? Un'ogre giusto?- chiese la fucsia rivolto al ragazzo al suo fianco ma appena si girò vide che il compagno aveva alzato gli occhi al cielo imprecando sotto voce, mentre avvertiva un misto di frustazione, rabbia e qualcosa del tipo "ma che cazzo proprio lui dovevo incontrare" o almeno dando un senso a quella situazione,

-Conosci quella fata che di fatato ha meno di niente?- a quella domanda Niel annuì sospirando,

-Si chiama Xagok....è stato un mio cliente- disse soltanto portandosi il pollice e l'indice alla fronte massaggiandola cercando di pensare,

-Non è stata una contrattazione amichevole da quanto mi sembra di capire!- disse guardandolo che pensava,

-Già...anni fa mi commissionò di portargli della merce appartenuta ad una guardia della corte Unselee che stava per essere venduto ad un'asta mondana di manufatti antichi. Solo che quando gli portai ciò che mi chiese, lui invece di pagarmi, tentò di farmi fuori-,

-Fammi indovinare...non c'è riuscito- disse con tono sarcastico Valerié,

-Già e da allora credo voglia sbudellarmi. Visto che alla fine la merce che mi aveva chiesto l'ho venduta a qualcun'altro per il doppio che mi voleva dare lui- subito Niel si sporse nuovamente per osservare la situazione Xagok stava girando infuriato abbattendo alberi con la sua ascia, per poi contare i golem lì intorno,

-Sono almeno dieci golem e un'ogre- concluse il ragazzo ritornando a guardare la ragazza che sbuffò,

-Siamo sicuri che abbia lui il primo tesoro?- chiese lei scettica pensando che quel bestione tutto muscoli e senza cervello e con un'evidente problema di gestione della rabbia,

-A quanto ho capito si diverte a collezionare oggetti della corte Unselee. Quindi si, le probabilità sono molto alte- rispose rigirandosi le pistole fra le mani pronto a tutto,

-Okey ma ci servirebbe una conf...- non finì la frase che entrambe le manette legate ai loro polsi iniziarono a brillare producendo un ronzio assordante.



Intento anche l'oggetto sotto la maglietta di Xagok si illuminò iniziando a produrre un forte ronzio fastidioso, così l'ogre lo tirò fuori rivelando che si trattava di una specie di coltello a forbice con dei manici in pura roccia modellato a spina punte e con due lame seghettate sempre in roccia, 

-Che diavolo succede?- chiese la fata guardando confuso l'oggetto che stava emanando luce,

-Forse sta facendo risonanza con il secondo tesoro- ipotizzò guardandosi intorno come a cercarlo con lo sguardo,

-Trovate il tesoro dovrebbe essere qui intorno. E uccidete chiunque o qualunque cosa c'è l'abbia- ordinò ai suoi golem che subito si mossero sparpagliandosi in torno alla zona della piramide per cercare il tesoro.
Valerié e Niel avevano osservato la scena individuando il primo tesoro e ciò che gli serviva per liberarsi dalle manette e allo stesso tempo avevano sentito l'ordine che era stato imposto ai golem, subito i due si appiattirono contro la roccia,

-Cavolo questa non me l'aspettavo- disse la fucsia tirando indietro il cane della sua pistola pronta a lottare,

-Questo non si poteva prevedere. Come facevamo ad intuire che i due tesori avrebbero fatto una specie di risonanza!- affermò Niel percependo uno spostamento d'aria dalla sua appendice sulla spalla alzando le pistole tirando indietro il cane di entrambe, quando avvertì un movimento di fianco a lui, l'unica cosa che vide fù qualcosa di affilato che sfrecciava verso il suo collo, Niel si abbassò in tempo per evitare un'accetta che altrimenti lo avrebbe decapitato brandita da uno dei golem, subito gli punto contro la pistola sparando alcuni colpi ma ottenne solo di rompere il fango sul torace del fantoccio ma questo non ne subì alcun danno al contrario alzò nuovamente l'accetta per sferrare un nuovo attacco, ma la ragazza afferrò il compagno per il colletto portandolo via appena in tempo,

-Fa più attenzione- lo ammonì lei sparando contro il golem riuscendo a staccargli un braccio ma questo si riformò subito,

-Non funziona!- affermò Niel rimettendosi in piedi e ricaricando le pistole,

-Non dirmi cose ovvie. Piuttosto come li uccidiamo?- chiese la ragazza che un'istante dopo venne sollevata dalle braccia dell'Ifrit che la carico sulle sue spalle prima di saltare dietro alla roccia a cui erano davanti un'istante prima che un secondo golem che imbracciava una mitragliatrice facesse fuoco.
I due si rifugiarono dietro alla roccia per poi scendere di qualche metro nascondendosi sotto ad una sporgenza nel terreno solo all'ora il grigio rimise a terra la ragazza,

-Grazie- disse lei un po rossa, ma comunque riconoscente, per poi prendere a ragionare su come sconfiggere qui fantocci, iniziando a spremersi le meningi fino a strizzare gli occhi, quando poi ricordò che l'ogre aveva colpito uno dei golem alla testa con la sua ascia e questo era ritornato ad essere semplice fango, subito gli si accese una lampadina,

-La testa è quello il suo punto debole- esclamò ad un tratto, quando il suo compagno avvertì i golem scendere verso di loro,

-Okey tu mira alla testa. Io provo ad usare il fuoco- ghignò prendendo da sotto la giacca una sfera rossa, mentre i golem scendevano avvicinandosi alla sporgenza guardandosi in torno, subito Valerié uscì dal nascondiglio puntando la pistola e con una mira precisa colpire alla testa il fantoccio con l'arma da fuoco facendogli un buco in testa, subito questo ritornò ad essere comune fango, allo stesso tempo Niel si sporse fuori lanciando la sfera contro l'altro nemico armato di accetta, non appena la sfera lo tocco esplose in una vampa di fuoco che in un minuto sciolse il golem riducendolo a fango bruciato,

-Wow sfere incendiarie. Non credevo fossì così focoso- lo schernì lei, ma subito Niel l'afferrò per un braccio portandola contro di lui mentre il rumore di uno sparo riempiva l'aria ed un proiettile sfrecciò bucando una parte della fine della treccia della fucsia tagliandole una ciocca di capelli, mentre gli occhi verdi dei due si specchiarono in quelli di Xagok che li fissava.









Note dell'autore

Ecco il nuovo capito, che mi è venuto fuori prima di quanto mi aspettassi, ed ecco che il cattivo alias Xagok raggiunge la piramide ma con amara sorpresa scopre che il tesoro è sparito.
Poi scopriamo anche il tesoro che serve a "dividere" e che Niel e l'antagonista hanno un passato (o almeno un momento passato) in comune, i nostri due improbabili compagni e forse quasi "amanti" si ritrovano ad affrontare i golem ma riescono ad uscirne per il momento solo per poi ritrovarsi davanti il vero antagonista che comanda i fantocci.
Che dire con questo concludo dicendo che ormai siamo quasi alla fine della storia, ma preferisco fermarmi qui e se volete sapere il resto vi do appuntamento al prossimo aggiornamento a presto.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8


L'ogre se ne stava fermo a guardare i due puntandogli contro la canna del fucile, mentre i due ricambiavano lo sguardo, ma dall'espressione infuriata e dal digrignare delle zanne si capiva benissimo che non era affatto felice di vederli o almeno di vedere uno dei due in particolare,

-Ci rivediamo fornitore!- affermò Xagok puntando i suoi occhi sull'Ifrit con uno sguardo di puro fuoco che se fosse stato vero avrebbe incenerito completamente il suo bersaglio da quanto era potente e rabbioso,

-Xagok...lascia che ti dica che è un vero dispiacere rivederti- disse Niel con tono serio cosa che lascio un po sorpresa la fucsia che poi si ricordò dei suoi capelli e di come il colpo di fucile gli avesse tagliato un pezzo della sua treccia, a quella vista la ragazza sentì la rabbia farsi strada dentro di lei come un vulcano pronto ad esplodere, un vulcano che voleva solo la testa di quello stronzo di Ogre in ginocchio ai suoi piedi ad implorarle perdono, subito fece per alzare l'arma ma prontamente la mano salda e forte di Niel si avvolse al suo polso bloccandola,

-Quindi ora la domanda che mi viene fornitore ora che sei qui è una sola. DOVE HAI NASCOSTO IL TESORO?- sbraitò pronunciando quella domanda, ma la risposta arrivò proprio dal tesoro che cercava poiché improvvisamente le manette ai polsi dei due ragazzi e quello al collo dell'arancio iniziarono ad illuminarsi producendo un ronzio più assordante poiché la loro vicinanza si era drasticamente accorciato, facendo irritare le orecchie dei presenti con quel suono, mentre gli occhi folli del membro del popolo fatato si posavano sugli oggetti ai polsi dei due ragazzi,

-Le "manette del vincolo", era questo il tesoro in questa piramide- disse sgranando gli occhi alla vista degli oggetti ai polsi dei due, che lo guardarono,

-Manette di che?, parla come mangi bruttone, anche se non credo che dal tuo aspetto, tu si un'asso a parlare bene- lo schernì Valerié confusa ma ancora incazzata guardando l'oggetto al suo polso, per poi spostarlo nuovamente sull'avversario che ringhiando ricaricò il fucile ma si trattenne dal fare fuoco,

-Non sapete neanche che cosa siano poveri idioti. Le manette del vincolo sono un'antico oggetto usato nelle prigioni del mondo fatato come mezzo di tortura poiché esso collega sia le emozioni che i sensi dei due malcapitati. Anche se la regina della corte bianca tende ad usarli ancora oggi con i suoi amanti più ostinati. L'unica cosa che può rimuoverle è un "Taglia legame" proprio come quello che ho trovato nella piramide a qualche giorno da qui- spiegò mostrando ai due l'oggetto che teneva appeso al collo come se fosse una collana.

-Be grazie della spiegazione. Ma se conosci quest'oggetto brutto CAPRONE,allora sai che non puoi rimuoverlo dai nostri polsi senza usare la chiave. Inoltre mi hai rovinato i capelli bastardo cornuto- sbraitò la fucsia tenendosi i capelli la cui parte della treccia era spezzata e bruciata,

-Vorrà dire che vi taglierò i polsi. E poi magari potrei prendermi anche cura della tua ragazza Fornitore, sembra appetitosa e invitante, certo da fiato alla bocca per insultare, ma tra poco gli darò qualcosa per chiuderla e poi farle vedere cos'è un vero uomo- a quelle parole Valerié si infuriò ancora sbuffando,

-Come se potessi farlo, tutto muscoli e poco cervello, scommetto che voi Ogre siete uno scarto evolutivo del popolo fatato. Persino lui è cento volte più avanti di voi nell'evoluzione mentre voi sembrate appena usciti dalle caverne da quanto siete brutti e primitivi- lo schernì ancora indicando il grigio,

-L'hai voluto tu ragazzina, allora prima ti pesto a sangue, poi uccido il tuo fidanzato e infine ti stuprerò prima di ficcarti un cazzo di proiettile in testa. Che dici ti piace come idea?- a quella domanda la ragazza stava per rispondere prendendo la frusta infuriata, ma Niel la strinse forte a se, facendola sussultare leggermente, mentre avvertiva tramite il legame che il ragazzo si stava infuriando lasciandola molto sorpresa,

-Io non credo proprio Xagok!- affermò serio con un ringhio, l'unica cosa che voleva era proteggere in quel momento, quel pensiero mise un po a disagio la ragazza che non era abituata ad essere difesa è ciò la faceva anche arrabbiare visto che poteva occuparsi da sola di quella nullità fatata, ma in parte era anche felice del pensiero, ma fu si riscosse quando vide che i restanti golem li avevano circondati

-In questo caso credo che ti farò a pezzi fornitore insieme alla tua cagna!-affermò l'ogre sorridendo sadico mostrando loro i denti aguzzi.



Circondati dai golem, l'unico pensiero del grigio era quello di proteggere la ragazza che teneva faticosamente stretta a se, poteva sentire che la sua rabbia stava crescendo come il fuoco che divampava, ma l'unica cosa che voleva era tenere al sicuro Valerié poiché se avesse dovuto succederle qualcosa il suo cuore ne avrebbe risentito, ma mentre pensava ad un piano per uscire dai guai non vide che la fucsia fissava la sua giacca, subito lei si sporse verso l'orecchio di Niel,

-Appena ti do il segnale mira alla testa dei golem- gli sussurrò all'orecchio ricevendo un cenno della testa in modo impercettibile mentre tirava indietro i cani delle pistole,

-Allora moscerini che vogliamo fare?- chiese a quel punto l'arancio guardando i due,

-Okey maledetto cornuto, vediamo se ti piacciono i falò- velocemente prese da sotto giacca dell'Ifrit delle sfere incendiarie lanciandole davanti a lei sul terreno provocando una grossa vampata costringendo i presenti a coprirsi gli occhi, a quell'opportunità i due si misero schiena contro schiena puntando le pistole contro i golem e mirando alle loro teste, al contrario Valerié agitò la sua fruste muovendola in avanti per coprire un'ampio spazio davanti al fuoco per colpire i tre golem intorno a Xagok puntando alle loro teste ma quest'ultimo si abbassò sentendo l'aria che veniva tagliata, in tempo per evitare di essere decapitato ma i suoi capelli vennero però tagliati insieme alle teste dei suoi fantocci che ritornarono ad essere semplice fango.

-Brutta troia- gridò Xagok vedendo la sua folta capigliatura tagliata, ma la sua visuale era coperta dalle fiamme ancora alte, al contrario Niel sparava a raffica colpendo i golem con i suoi proiettili e Valerié con la sua pistola in un batter d'occhio tutti i fantocci erano stati annientati,

-Direi che ora tocca al capo!- affermò la ragazza ma si fermò percependo la mano del ragazzo sulla spalla, 

-Meglio giocare d'astuzia e non di forza- a quelle parole lei si fermò a guardarlo per poi annuire quando un'idea si formò nella sua mente, ma subito si sentì attirata con uno strattone dalla sua manette, Niel aveva avvertito un rumore e con forza aveva tirato indietro il braccio facendo un saltò indietro in modo che la sua compagna venisse attirata a se per il potere magnetico delle manette, ma nonostante questo un proiettile arrivò a sfiorarle la gamba provocandole un lungo taglio, costringendola a lanciare uno stridio di dolore,

-Non mi sfuggirete così!- affermò furente Xagok ricaricando il fucile pronto a sparare di nuovo, ma prontamente Niel prese in braccio la ragazza prendendo a correre verso la giungla ingoiando il dolore che gli attanagliava la gamba, il ragazzo saltò in alto afferrando un ramo e usandolo per spingersi in avanti spostandogli tra gli alberi con stretta a se la fucsia.

Appena furono abbastanza lontani il grigio si fermò su un ramo medicando alla belle è meglio il taglio sulla gamba di Valerié che gemette quando gli strinse forte la fasciatura,

-Tutto bene?- chiese Niel e a quella domanda lei annuì ansimando leggermente per poi guardare le loro manette che si illuminavano capendo che il loro nemico si stava avvicinando,

-Qui ci serve un piano!- affermò lui iniziando a riflettere,

-Io ne avrei uno. Ma ho bisogno che tu mi dia uno schiaffo prima- a quelle parole il ragazzo la guardò come se fosse impazzita e quando lei gli spiegò il suo piano la sua preoccupazione aumentò fino a trasmetterla anche a lei,

-No! mi sembra troppo pericoloso!- affermò deciso il grigio al che la fucsia sbuffo,

-Senti so che sei preoccupato che qualcosa andrà storto. Ma sono un'attrice è una bugiarda nata e quello scimmione non mi sembra proprio una cima quindi potrebbe funzionare- a quelle parole il ragazzo piegò le labbra in una nota di disappunto, a quel punto lei gli passò le mani dietro al collo portando le loro labbra ad unirsi in un bacio dolce e calmo, per trasmettere serenità allo spirito inquieto di lui, quando si staccarono percepì che si era calmato sebbene restasse comunque preoccupato, sospirando accarezzò la guancia di lei

-Okey ma ti pregherei di stare attenta. Non sopporterei di vederti ancora ferita-.



La jeep stava sgommando per la giungla intenta a seguire le sue prede, mentre Xagok al volante del veicolo era livido di rabbia, quei due avevano distrutto tutti i suoi golem e ora voleva solo prendere quelle manette anche se avesse dovuto strappargliele dai loro polsi, usando le forbici "Taglia legame" come bussola per individuarli, quando poi sulla strada vide delle macchie di sangue, ghignando la seguì come delle briciole di pane, sentendo il rumore dello scosciare delle acque del fiume, evidentemente doveva essere vicino,

-Dove sei uccellino?- disse guardandosi intorno fermando la jeep e notando una scia di sangue, dietro ad un cespuglio Valerié stava in mobile ansimando per il dolore, cercando di stare ferma il più possibile quando sentì il rumore di un motore avvicinarsi, improvvisamente si sentì afferrare dai capelli e strattonare fuori ritrovandosi faccia a faccia con il suo inseguitore,

-Così ti ho presa piccola insolente sgualdrina- ghignò l'Ogre mentre strattonava la ragazza per i capelli godendo nelle suoi gemiti di dolore per la ferita alla gamba portandola sulla jeep ed afferrandole il mentre con la grossa mano,

-Dov'è il tuo amichetto, so che si trova nei paraggi-,

-Non c'è quel fornitore bastardo prima mi ha colpita e poi mi ha scaricata qui- rispose Valerié con gli occhi umidi mostrando il segno di uno schiaffo sulla guancia sinistra, l'Ogre la guardò alzando un sopracciglio scettico,

-Se stanno così le cose allora niente mi impedisce di ficcarti un proiettile in testa!- afferma prendendo il fucile con l'altra mano,

-Andiamo un vero uomo virile come te non farebbe del male ad una povera ragazza indifesa- disse Valerié con un tono dolce e innocente,

-Sbaglio ho un minuto fa mi hai definito primitivo e rozzo?- chiese mostrandole i denti mentre una ventata trasportava l'odore marcio del suo alito alle narici della ragazza che trattenne una smorfia e un conato di vomito per poi allungare le mani tastandogli i muscoli delle braccia,

-Una creatura selvaggi, virile è molto muscolosa oltre che un rozzo sexy come un marinaio. Scommetto che tutte ti corrono dietro- disse sue fatalmente palpando i muscoli delle braccia di Xagok per poi passare agli addominali coperti dalla maglietta -Che muscoli incredibili, dimmi come fai ha essere così muscoloso e attraente?-.
A quella domanda l'arancio allentò la presa sul viso della fucsia lasciandola e ghignando passarsi una mano tra i capelli,

-Be mi alleno dieci ore al giorno con allenamenti molto seri. Devi avere buon gusto per aver riconosciuto un taglio pregiato di carne, signorina- disse lui spavaldo e sicuro di se, facendola ridacchiare,

-Molto pregiato anzi forse una verrà rarità. Uno gnocco nel vero senso della parola. Senti so che abbiamo iniziato male, ma pensavo che ora potremmo aiutarci a vicenda- gli sussurrò le ultime parole all'orecchio alzandosi sulle punte in modo gentile e lusinghiero a quelle parole il membro del popolo fatato le passò il braccio intorno alla vita attirandola a se contro il suo corpo,

-In che modo mia cara?- chiese lui guardando il corpo della ragazza leccandosi le labbra per poi con la mano afferrarle il sedere facendola sussultare, a quella mossa lei sentì le guance andarle a fuoco ma non era imbarazzo al contrario era rabbia che cresceva, ma non era sua,

-Prima di ciò...pensavo posso aiutarti a trovare quel maledetto di un'Ifrit e consegnartelo così che paghi- a quelle parole il ghigno sul volte del l'ogre si allungò di più, mentre lei continuava -Solo, prima...guarda in alto- a quel segnale nel momento in cui Xagok alzava lo sguardo Niel che era lì davanti a loro mimetizzato tra le foglie che ricoprivano il suo corpo, salto in alto puntando la pistola nel momento in cui anche il suo avversario puntava il fucile contro di lui, ma il grigio fù più veloce a sparare, la traiettoria fu perfetta entrando nella canna del fucile nemico colpendo il proiettile dentro azionando una reazione che fece esplodere l'arma da fuoco in mano al suo proprietario distruggendogli letteralmente la mano. Xagok urlò di puro dolore, a quel punto Valerié tirò fuori un coltello dalla cintura piantandolo nell'occhio dell'arancio che alzò la testa di scatto per il dolore mostrando il tesoro appeso al collo che subito venne afferrato dalla ragazza che con uno strattone se ne impossessò sottraendolo al suo proprietario e saltando sul posto del guidatore, l'unica cosa che l'Ogre vide con l'ultimo occhio fu un segno di saluto con la mano da parte della fucsia prima di avvertire il suo corpo avvolto dalle fiamme, dietro di lui Niel gli aveva lanciato una sfera incendiaria colpendolo in pieno, mentre Valerié aveva tolto il freno a mano, mettendo in moto il veicolo e facendolo avanzare con uno stratagemma,

-Ora non mi resta che saltare- pensò stringendo nella mano il tesoro, con agilità fece per scendere dalla jeep ma la mano del loro nemico avvolto dalle fiamme l'afferrò per la caviglia facendola gemere di dolore, l'unica cosa che sentì fu la voce di Niel prima che la jeep finisse nelle acque del fiume.



Valerié sentì l'acqua del fiume avvolgerla completamente e la corrente trascinarla via come se niente fosse, con forza strette al petto l'unico oggetto che poteva liberale lei e il compagno dalle manette, quando il suo pensiero volò subito al ragazzo, sapendo che le manette si sarebbero attratte trascinandolo in acqua, la preoccupazione iniziò ad insediarsi in lei come un serpente, quando due braccia la strettero forte, credendo che fosse ancora l'Ogre cercò di allontanarlo, ma quando aprì un'occhio si accorse con stupore e sollievo che si trattava di Niel.
Quando i due riemersero dalle acque vennero subito trascinati dalla corrente che risultava molto forte,

-Stai bene?- chiese il grigio alla compagna che sentiva la sua preoccupazione grazie al tesoro che era ancora ai loro polsi,

-Si, ma dobbiamo uscire dall'acqua ho un brutto presentimento!- affermò lei tenendosi a lui cercando di restare a galla nonostante la corrente, quando entrambi sentirono un forte rumore che aumentava, più venivano trascinati dalle acque,

-Ti prego fa che non sia quello che credo- pensarono i due in sincronia quando spostarono entrambi lo sguardo davanti a loro vedendo di essere diretto verso una cascata, a quel punto il panico fu inevitabile e subito cominciarono a nuotare contro corrente per allontanarsi, ma la forza dell'acqua e l'attrazione verso il basso erano troppo impetuose per riuscire a risalirle, in quel momento Niel vide una roccia piatta molto larga sul lato del fiume che veniva circondata dalle acque del fiume che le passavano attorno, velocemente si avvicinò alla ragazza prendendole di mano il "Taglia legame" recidendo le liane che bloccava la sua parte di manetta al polso e questa non ricrebbe, subito passo sia la sua parte delle "Manette del vincolo" è il "Taglia legame" alla fucsia stringendola a lui e dandole un veloce bacia sulle labbra lasciandola confusa visto lo sguardo di lei,

-Ti amo- le disse Niel prima di sollevarla di peso e lanciarla sulla roccia a scoglio sul fiume, dopo un duro atterraggio sulla superficie dura delle roccia la ragazza un po dolorante si rialza con l'ansia e la paura che l'attanagliava pensando al suo compagno,

-NIEL- gridò lei ma quando si guardò intorno del ragazzo non vi era più traccia, con gli occhi sgranati per il terrore tese le orecchie in cerca di qualche suono ma l'unica cosa che riusciva a sentire era il forte rumore della cascata.









Note dell'autore

Ed ecco il nuovo e penultimo capitolo di questa storia, che devo ammettere questa volta è stato un vero parto da scrivere almeno questo capitolo, ma sono soddisfatto del risultato.
Qui Xagok spiega un po' che cosa sono i due tesori che uniscono e dividono è un po di storia sugli oggetti della corte Unselee, poi troviamo un po di combattimento e Valerié che si finge una ragazza dolce e indifesa (indifesa non è poi tanto) per mettere nel sacco il nemico e fargli abbassare la guardia e ha funzionato.
Anche se i due non si aspettavano di finire nel fiume in balia di una cascata, ed ora Niel per salvare la sua amata, sembra disperso o peggio, ma questo punto lo verificherete nel prossimo ed ultimo capitolo di questa storia, finisco dicendovi a presto con un'altro aggiornamento.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9



Valerié era ancora sconvolta per quello che era successo, tutto bagnata guardava la cascata, istintivamente si avvicinò a carponi al bordo della roccia su cui si trovava guardando giù e vedendo un salto di almeno trenta metri, con gli occhi sgranati e la preoccupazione che cresceva la ragazza si alzò indietreggiando stringendo forte a se l'altra parte delle manette e le forbici, lui si era sacrificato per salvare lei, nessuno lo aveva mai fatto, quel figlio di Lillith per cui aveva iniziato ad affezionarsi ma era chiaro a se stessa che stava solo cercando di ingannare il suo cuore verso i suoi reali sentimenti, cadendo in ginocchio urlò con tutto il fiato che aveva in corpo spaventando gli uccelli che volarono via,

-Non può essere vero, non puoi lasciarmi così- pensò mentre gli occhi versavano calde lacrime di disperazione e dolore, mentre poggiava le mano con ancora stretti gli oggetti contro la pietra, mentre sentiva il suo cuore infrangersi in più punti, non seppe quanto tempo rimase in quella posizione, quando avvertì il rumore di qualcuno dietro di lei che saliva sulla roccia ed un'ombra che copriva la sua sagoma, velocemente si girò di scatto sperando di incontrare due profondi e gentili occhi verdi, infatti fu quello che successe ma non erano gentili anzi erano incazzati e desiderosi di vendetta.
Davanti a lei vi era la figura imponente di Xagok l'ogre era completamente fradicio a causa del volo nel fiume con delle brutte ustioni su tutta la parte superiore del corpo, la mano con cui reggeva un'istante prima il fucile era completamente maciullata, mentre nel suo occhio sinistro era ancora presente il coltello piantato dalla ragazza,

-Credevate di esservi liberati di me?- sbraitò sputando del sangue mentre mostrava i denti aguzzi, dopo un momento di shock che sembrò durare un'eterna la fucsia si riscosse ma prima che potesse agire, venne raggiunta da un calcio in pieno stomaco che la mando a terra, trattenendo un conato di vomito allungò la mano alla pistola ma quando la punto un colpo d'ascia gliela fece volare di mano finendo in acqua, quando poi uno degli scarponi della fata si piantò sul suo ventre facendola gemere,

-Dov'è quella merda di scarto di stregone?- chiese Xagok furioso ma poiché non ricevette risposta fece più pressione con il piede facendola gemere di dolore, quando con il suo unico occhio scorse che la ragazza aveva in mano anche la manetta del compagno per poi lanciare uno sguardo alla cascata davanti a lui,

-Così è annegato come un'inutile cane...ha avuto ciò che si meritava- rise sguaiatamente ricevendo un'occhiata d'odio dalla ragazza sotto di lui,

-Va all'inferno brutto troglodita. Dovevi finirci tu nella cascata non il mio Ifrit- disse con il fiato mozzato a causò dello scarpone sulla pancia,

-Tranquilla ragazzina. Tra poco lo rivedrai all'inferno- disse Xagok alzando l'ultima mano ancora funzionante che reggeva la sua ascia proprio sopra alla testa della ragazza che sgranò gli occhi, quando un piccolo sorriso spezzante si fece strada sul suo viso mostrando serenità nell'accettare la sua fine decisa a non darla vinta a quel mostro anche in faccia alla sua morte, che non arrivò mai visto che Xagok avvertì un forte dolore al ventre ed abbassando lo sguardo vide un machete conficcato nel suo addome, e chi reggeva in mano quell'arma altri non era che Niel completamente fradicio, vedendolo entrambi sgranarono gli occhi per la sorpresa quando il grigio spinse più in profondità la lama costringendo il nemico a fare dei passi indietro per il dolore, liberando Valerié,

-Non osare mai più toccare la mia compagna- ringhiò furioso per poi con uno strattone del braccio muovere la lama sventrando l'ogre che cadde in ginocchio boccheggiando e sputando sangue, ma ancora vivo,

-Tesoro mi presti il machete?- a quella domanda Niel lanciò l'arma alla fucsia che la prese al volo guardando Xagok negli occhi incrociando i suoi che imploravano pietà, con lo sguardo tagliente e l'adrenalina a mille Valerié alzò il machete per poi calarlo sul collo del l'ogre decapitandolo e la sua testa rotolò in acqua.

-Bel taglio- disse l'Ifrit quando venne bloccato al petto dalla ragazza che lo strinse forte tenendo le maglietta e sprofondando il viso contro il suo petto, sorridendo lui le accarezzò la guancia, quando si sentì colpito sentendo un bruciare alla guancia destra, subito la fucsia prese a colpirgli il petto con i pugni piangendo,

-Stupido idiota. Cretino senza cervello non provare mai più a farmi preoccupare così, tu insensibile fornitore che non sa fare altro che sparare e far spaventare la gente- gli disse cercando di essere seria nonostante le lacrime gli rigassero il viso, quando si sentì abbracciare dolcemente e lei tirando su col naso ricambiò la stretta, rimanendo in quella posizione per un po di tempo, quando poi il ragazzo la stacco leggermente prendendo dalle sue mani la forbite "Taglia legame" per poi prendere delicatamente il polso di lei imprigionato dall'altra parte delle "Manette del vincolo" e con un colpo dedico recidere le radici che lo tenevano legata al polso cadendo a terra, finalmente la ragazza potè toccarsi il polso che in quei giorni era rimasto imprigionato, per poi abbassarsi a prenderla e riunire le due manette in un'unico oggetto,

-Se lo vuoi è tutto tuo. Io non ne voglio più sapere di quell'affare- disse Niel guardando storto il "tesoro" che la ragazza teneva in mano, lei girò la testa sorridendogli per poi lanciare le manette nella sotto nella cascata lasciando di stucco il ragazzo che di certo non si aspettava una cosa simile,

-Dopo questa storia non ne voglio più sapere di quell'affare, anzi preferirei buttarlo in un vulcano se ce ne fosse uno disponibile. Anche se devo ammettere che da questa storia ha avuto un lato positivo!-

-Quale?- a quella domanda lei si avvicinò baciando il mento del ragazzo guardandolo negli occhi sorridendo, sebbene non fossero più collegati lui sapeva che cosa volesse dire quel sorriso ed abbassò la testa per far congiungere le loro fronti ricambiando il sorriso ed asciugandole le lacrime rimaste con il pollice,

-Però voglio le forbici almeno mi rifaccio del viaggio- sussurrò prendendogli le forbici "Taglia legame" dalle mani legandole alla cintura, ma il grigio non sembrava badarci molto,

-Credo che ora possiamo anche tornare alla civiltà- a quelle parole anche Valerié si trovò d'accordo, mentre lui gli dava la schiena accovacciandosi ed invitandola a salire, non se lo fece ripetere due volte e gli saltò sulla schiena per poi avvicinare il viso al suo orecchio e baciarlo, facendo sussultare appena l'Ifrit che salto aggrappandosi ai rami e usandoli per spostarsi.



Ci volle un giorno e mezzo per uscire dalla giungla e quando se la furono lasciata alle spalle i due decisero di andare in un'albergo per loro fortuna ne trovarono uno a poche miglia dalla giungla e con una camera libera che presero subito,

-Finalmente un po di civiltà- disse Valerié buttandosi sul letto beandosi della comodità e del profumo di pulito del materasso, durante i suoi viaggi era raro che trovasse un po' di confort,

-Hai ragione- concordò con lei Niel sedendosi su una sedia e stravaccarsi tirando indietro la testa, quando poi si annusò il braccio avvertendo l'odore di sudore e giungla, dopo essersi liberati dalle manette avevano pensato ad uscire dalla giungla senza badare al fatto di essere sudati e sporchi,

-Direi che mi serve una doccia- dice dirigendosi in bagno e inziando a togliersi la giacca e la maglietta, quando sentì qualcuno appoggiarsi alla sua schiena, ma sapeva benissimo chi era, 

-Non ti dispiace se facciamo il bagno insieme?- chiese con gli occhioni da cucciola per poi leccare la schiena del ragazzo facendogli sentire un brivido lungo la spina dorsale,

-Salato!- affermò divertita per poi dargli le spalle prendendo a spogliarsi, mentre lui sorrideva imbarazzato finendo di svestirsi.
Dopo aver riempito la vasca i due ci si immersero lui dietro e lei davanti a lui seduta in mezzo alle sue gambe con i capelli completamente sciolti, mentre si esaminava una ciocca di capelli che era stata sistemata con delle forbici dalle bruciature causate dal colpo di fucile,

-Sei bravo come parrucchiere promosso a pieni voti- ridacchiò poggiandosi con la schiena al petto di lui che la strinse rosso, per via della vicinanza tra i loro corpi nudi, ma era comunque felice stringendola in un'abbraccio che la fece irrigidire ma quella sensazione durò poco visto che poi il corpo di lei si rilassò al suo tocco, per poi avvertile il tocco delle sue labbra sul collo,

-Quando eravamo in acqua mi hai detto di amarmi. L'hai detto solo nella foga del momento?- chiese girandosi in modo che i loro visi fossero l'uno davanti all'altro e lei non poté non notare il rossore che assunse il suo viso,

-No ho detto la verità. Io ti amo Valerié, sebbene all'inizio sembrassi una saputella, avventata e che si dava delle arie...- a quelle parole la sentì sbuffare e staccarsi da lui,

-Be scusa fornitore idiota, ma senza di me a quest'ora avremmo ancora quell'orribile per niente fatato tizio alle calcagna, se non era per le mie doti di attrici. Dubito tu sappia recitare oltre tutto- dopo averlo deriso si sentì stringere da dietro e riportata seduta mentre l'altro sorrideva

-Ma poi mi hai dimostrato che eri anche gentile, intelligente, raffinata, di animo nobile e...si anche molto anzi dannatamente carina e sexy- ammise lui un po rosso, vedendo che Valerié girava lo sguardo incrociando il suo per poi sentire le labbra di lei premersi contro le sue in un bacio passionale, stringendosi a lui tenendole per le spalle mentre anche lui ricambiava il bacio stringendola entrambi sentirono le loro lingue incontrarsi e legarsi in una danza di scariche di intrecci che fece venire delle scariche di piacere ad entrambi, quando poi si staccarono lei gli sorrise guardandolo negli occhi,

-Anche io...ti amo molto, il mio Ifrit sexy e bellissimo quasi più della sotto scritta. Quasi- gli sussurrò baciandogli il collo per poi ritornare sulle sue labbra in un dolce bacio.



I due innamorati uscirono dalla doccia indossando gli accappatoi che si trovavano nel bagno e ritornarono in camera, Niel si sdraiò sul letto e guardò la sua compagna, sorridendo a quel pensiero che si chinava verso il piccolo frigo presente in camera,

-Ti sta piacendo quello che vedi?- chiese lei ghignando e ondeggiando un po i fianchi per dargli un piccolo spettacolo che il ragazzo guardò come ipnotizzato, ridendo la fucsia guardò nel frigo trovando delle lattine di birra, sempre meglio di niente, per poi raggiungerlo sul letto avvicinandosi a gattoni tenendo le lattine tra i denti,

-Mi tenti con gli alcolici?- chiese lui prendendo una birra imitato dalla ragazza che facendo spallucce aprì la sua iniziando a sorseggiarla per poi avvicinarsi a lui e poggiare la testa alla sua spalla, guardandolo bere la sua imbarazzato, a quel punto sorridendo diede un piccolo morso alla sua appendice facendolo sobbalzare e versarsi la birra sull'accappatoio e la spalla lasciata scoperta,

-Ma che fai?.Mi ero appena lavato- si lamentò lui guardando Valerié come a chiederle informazioni ma lei si giustificò guardandolo,

-Colpa tua che sei così invitante tutto bagnato. Tranquillo ci penso io a pulirti- così dicendo si abbassò a leccare via la birra rimasta sulla spalla per poi prendergli ia baciargli il petto, a quel contatto Niel gemette sentendo le labbra di lei posarsi sulla sua pelle mandandola quasi a fuoco al solo contatto, quando poi lei gli lasciò un succhiotto sul petto, lui le fece alzare il viso baciandola con passione mentre, si sdraiavano sul materasso con lei sopra di lui,

-Ti amo Valerié ti prego vieni via con me?- a quella domanda lei deglutì guardandolo ad occhi sgranati non aspettandoselo,

-Non posso Niel, io viaggio per trovare reperti e tesori. Vieni tu con me- gli disse a quel punto poggiando la testa contro il suo petto sentendo il cuore di lui battere molto velocemente e fargli dei cerchietti col dito, ma il sospiro di lui la riscosse da quel piacevole rumore,

-No Valerié. Io sono un fornitore, non un ladro. Okey forse all'occorrenza lo sono, ma non posso abbandonare il mio lavoro, oltretutto ho uno stuolo di clienti importanti tra cui fate e stregoni che non esiterebbero a farmela pagare se uscissi di scena. Si fidano di me- a quelle parole la tristezza investì entrambi ancora stretti l'uno all'altra, ma poi Valerié gli morse forte il petto facendolo sussultare per poi mettersi a cavalcioni su di lui,

-Se questa è la nostra sola notte. Rendiamola indimenticabile!- affermò guardandolo e facendolo deglutire,

-Sicura?- a quella domanda lei annuì riempiendogli il viso di baci, mentre il grigio li ricambiava tutti sentendo i loro corpi surriscaldarsi, velocemente i due vennero presi dalla passione e dall'istinto, il resto lo fecero i loro sentimenti di amore reciproco in un puro e sincero momento di istinti primordiali e di sentimenti di essere l'unica cosa l'uno per l'altro in quella notte.
Il mattino seguente Niel venne svegliato dal rumore del canto degli uccellini, stancamente aprì gli occhi strofinandoli con un braccio, ma si accorse che mancava qualcosa, al suo fianco il giaciglio occupato da Valerié era vuoto, alzando lo sguardo tese le orecchie ma nessuno rumore arrivò ai suoi sensi in quella camera, quando poi vide sulla scrivania qualcosa, alzandosi dal letto andrò sulla scrivania trovandoci una birra e un biglietto che prese e lesse: 


Ciao Niel caro, se stai leggendo il messaggio vuol dire che sono partita per un'altra avventura, avrei voluto restare al tuo fianco ma il mio spirito di avventuriera ha avuto il sopravvento. 
Ma non temere non smetterò mai di amarti con tutta la mia anima, e spero presto o tardi che ci incontreremo in un'altra missione congiunta anche se pur per caso, ti amo mio dolce è sexy Ifrit.
                                                                               La tua Valerié
                                                   (con il segno di un bacio sul lato del biglietto)


Dopo aver letto il biglietto Niel prese lo poggiò delicatamente sul tavolo per poi prendere la birra aprirla ed prendendo a sorseggiarla,

-È salata. Sa di lacrime!-.




[Qualche anno dopo]

Niel si stava dirigendo a recapitare l'ordine del suo nuovo cliente, leggendo la mappa per poi guardare davanti a se inquadrando un piccolo negozierò dall'aria antica con sopra l'insegna "Tokyo Eyes Cat",

-Sono nel posto giusto- disse tenendo sulle spalle una piccola cassa di legno ed entrando dalla porta che si aprì producendo il tintinnio di un campanello l'interno del negozio ricordava per certi versi quelli degli sciamani che aveva visitato in Florida ma con delle eccezioni, il pavimento era decorato come della moquette rossa, le pareti erano di un color rosato con molte credenze e vari oggetti su di essi alcuni strani ed esotici, 

-C'è nessuno?- chiese avvicinandosi ad un bancone con dietro delle pergamene ed ampolle piene di qualche liquido colorato,

-Sono il fornitore che avete richiesto e sto cercando una certa, Veritas- disse ad alta voce aspettando risposta, che arrivò dopo pochi istanti

-Ben arrivato, arrivo subito sono un'attimo in magazzino- la voce che arrivò alle orecchie dell'Ifrit gli sembrò molto familiare come un qualcosa che potesse farlo scuotere nell'animo ma proprio mentre stava cercando di ricordare, dalla porta del magazzino fece capolinea una figura femminile.
Una donna alta dalle curve generose che erano coperte da un kimono più corto del normale, con delle calze a rete nere che fasciavano le lunghe e snelle gambe, la carnagione chiara armonizzava perfettamente i capelli mossi con la parte finale a boccolo di un fucsia molto intenso da cui spuntavano due piccole orecchie feline.
Non appena la vide Niel sgranò gli occhi lasciando andare la piccola cassa di legno che cadde rumorosamente sul pavimento, mentre anche la ragazza si sgranava gli occhi verdi e da dietro il kimono la coda da gatto nero tratto delle Nekomata, si irrigidiva spaventata,

-Valerié- riuscì a sussurrare solo lui facendo un passo verso di lei, subito lei fece un passo in indietro voltandosi per correre via ma lui fu più veloce catturandole il braccio in una stretta forte ma gentile a quel contatto gli occhi della fucsia si inumidirono,

-No io sono Veritas- disse cercando di liberare il braccio ma lui l'attirò a se catturando le sue labbra in un dolce e passionale bacio, stringendola, lei cercò di divincolarsi tirando fuori gli artigli ma non riuscì ad usarli, a quel dolce contatta le si rigarono le guance di lacrime stringendolo a se e ricambiando il bacio con tutta se stessa, mentre un vortice di emozioni diverse, girava nelle teste dei due, ma a nessuno dei due interessava volevano solo godersi il sapore e il calore dei loro baci che non erano riusciti a scambiarsi per molto, troppo tempo.








Note dell'autore

Ed ecco qui l'ultimo capitolo di questa storia che è stato avvincente all'inizio e pieno d'amore fino alla fine.
Xagok ha trovato una brutta fine mai mettersi contro questi due, dopo essersi liberati da quel tesoro infernale hanno preferito l'amore (come biasimarli quell'oggetto gli ha dato più problemi che altro, ma li ha fatti incontrare e innamorare almeno), poi eccoli che si confessano l'un l'altro è passano la loro prima notte insieme, questa parte è stata molto triste lo ammetto l'anno quando trova il biglietto.
Ed infine ecco che i due si rincontrano anche se ora lei è diventata una Nekomata.
Ci terrei a ringraziare moltissimo la mia amica Stardust94 per avermi prestato il magnifico personaggi di Valerié/Veritas non che fidanzata del mio Niel (se vi può interessare il mio fornitore è presente nella sua storia The Story of Rosestal) è stata un po dura utilizzarla ma sono felice del risultato. Con questo concludo ringraziandovi ancora.

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