Deep Down the Freezing Water

di Tony Stark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Deep Down the Freezing Water ***
Capitolo 2: *** Not as we planned ***



Capitolo 1
*** Deep Down the Freezing Water ***


Deep Down the Freezing water
 
Edward era rimasto lì, a qualche centimetro dal ciglio della banchina, guardando come l’acqua salmastra e scura inghiottiva lentamente la figura di Oswald Cobblepot, mentre uno spettro rosso di sangue ne tingeva la superficie.
Edward non aveva idea di come si sarebbe dovuto sentire, pensava che qualcosa sarebbe successo, che avrebbe sentito qualcosa.
Ma invece sentiva solo un vuoto al petto, come se gli avessero strappato via qualcosa, che non sapeva identificare.
Non si sentiva vittorioso, non si sentiva vincitore… non sentiva nulla.


E poi Edward lo vide un riflesso sull’acqua arrossata,un riflesso che gli era identico, ma diverso. Come se avesse capito cos’era quel qualcosa che sentiva gli mancasse.


<< Puoi vivere per me, puoi uccidere per me, puoi morire per me. Fra due porto gioia, ma ad uno porto rammarico. Cosa sono? >>


Edward non ci mise molto a risolvere l’indovinello del suo riflesso. Neanche un istante. Non vide il sorriso del suo riflesso mentre senza un ulteriore pensiero si tuffava in acqua, improvvisamente agitato. Aveva poco tempo, aveva poco tempo per riportarlo in superficie, per salvarlo.


Poco importò ad Edward, l’Enigmista(?), dell’acqua salmastra mescolata a sangue che gli impregnava i vestiti o dei suoi occhiali che erano stati spinti via dall’acqua. Voleva, no, doveva salvare Oswald… prima che fosse troppo tardi.
Come se già non lo fosse.


Quale follia lo aveva portato a sparare al suo migliore amico? Quale follia lo aveva spinto a scambiare per amore quel… quell’infatuazione che aveva provato per Isabella?
Al momento il suo geniale intelletto non riusciva a trovare risposta, troppo impegnato a formulare pensieri rapidi e in preda al panico. Mentre cercava nell’acqua gelida.
I polmoni gli bruciavano, aveva bisogno d’aria… ma, ma non c’era tempo per un altro tentativo. Doveva trovare Oswald… adesso!


Lo intravide nella foschia rossastra, doveva raggiungerlo, doveva portarlo in superficie, trattare la ferita… e pregare, pregare che lo perdonasse….


Ma lui non lo avrebbe mai, mai perdonato… non dopo quello che gli aveva fatto. Forse… forse doveva sperare che si limitasse a non farlo uccidere? Si probabilmente doveva sperare in questo.


Quando l’Enigmista, Edward Nygma, raggiunse Oswald Cobblepot era troppo tardi anche per lui… Neanche con tutta la determinazione che lo aveva guidato il suo corpo poteva continuare con quella grave mancanza d’ossigeno.


Il duo più potente di Gotham continuò ad affondare nelle acque gelide. Come una coppia di sposi benedetti dal sangue, dalla disperazione… e dalla morte.




 

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Capitolo 2
*** Not as we planned ***


Nota di pre-flash: La risposta all’indovinello del capitolo precedente era: Amore e l’indovinello era una mia creazione, spero vi sia piaciuto.
 
Not as we planned
 
Quando Oswald Cobblepot aprì gli occhi era confuso, ancora sconvolto forse. Dove si trovava? Cos’era successo?
Il solo ricordare il motivo del suo così profondo sconvolgimento, gli strinse il cuore e gli fece montare una rabbia omicida, mescolata al senso di tradimento, che non aveva mai sentito sul serio.
Ed… Edward gli aveva sparato e lo aveva gettato nel fiume. Edward… L’uomo che amava come mai aveva amato qualcuno… gli aveva sparato!
Ma oltre la rabbia Oswald si chiese come potesse essere ancora vivo, non dopo quello che era successo. Chi lo aveva salvato?


<< Cominciavo a pensare che non ti saresti mai svegliato come il tuo amico lì >> disse una voce femminile.
Oswald si voltò e la vide, una ragazzina dai capelli rossi vestita di verde. La sua prima domanda fu chi sei? Ma un altra domanda divenne improvvisamente più pressante… il suo amico?
<< C’è da dire che quello ferito più pesantemente eri tu e non il tuo amico… ma beh, lui è completamente caput e tu no, quindi credo che i miracoli esistano… fino ad un certo limite >> disse la ragazza


<< Il… Il mio amico? >> chiese Oswald, riuscendo finalmente a spezzare il silenzio.


<< Si il tuo amico, alto, vestito in verde… morto annegato per aver cercato di tirarti fuori dal fiume… E’ là, se vuoi vederlo. Non l’ho ancora spostato da qui, non mi piace davvero toccare i cadaveri, quindi… >>
Oswald smise di ascoltare il suo sproloquio seguendo con lo sguardo la direzione da lei indicata.
Ed era lì… era davvero lui. Quel ridicolo completo verde ora scurito da quello che sembrava sangue? Era pallido… così pallido che Oswald quasi faticava a credere che neanche… -quanto era passato da quando lo aveva “ucciso”?- la sua pelle non fosse così chiara.
Per un momento Oswald volle ringraziare la ragazza, per aver chiuso gli occhi ad Edward… non avrebbe sopportato di vederli vuoti, completamente senza vita.


Tutta la rabbia bruciante e omicida che lo aveva reso completamente cosciente era soffocata d’improvviso.
E non poté fare a meno di chiedersi perché… Perché aveva cercato di salvarlo? Lui aveva voluto ucciderlo… per quale ragione aveva deciso di provare a salvarlo?


Una fioca speranza si accese nel petto del Pinguino, una speranza presto soffocata dalla crudele realtà. Forse Edward si era reso conto di qualcosa… forse il suo geniale amico si era reso conto di qualcosa… la situazione così irrimediabile doveva aver fatto cliccare tutto al posto giusto… Forse… Forse Edward si era reso conto… di amarlo…
Ma… Ma anche se così fosse stato. Adesso non poteva più chiederlo, non potevano più cercare di sistemare la situazione insieme. Era tutto finito.


Edward Nygma era morto per salvarlo… e anche se era stato lui a causare la situazione… al Pinguino non importava.


Avrebbe portato quella piccola scintilla di malinconica speranza nel cuore, per sempre.




Niente era andato come avevano pianificato… Niente. Ma ancora, Gotham ha ancora il suo Pinguino. Anche se il futuro Cavaliere Oscuro, il miglior detective, non avrà mai un Enigmista a sfidare il suo ingegno.

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