Per rivivere il giorno più importante con maggiore consapevolezza

di paige95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stranezze ***
Capitolo 2: *** Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** Confidenze ***
Capitolo 4: *** SOS genitori ***
Capitolo 5: *** Scavando nel passato ***
Capitolo 6: *** Notti in bianco ***
Capitolo 7: *** Più facile a dirsi che a farsi ***
Capitolo 8: *** Le nuove promesse ***
Capitolo 9: *** Matrimonio con sorpresa ***
Capitolo 10: *** Promettiamoci un per sempre ***
Capitolo 11: *** Un banchetto speciale ***
Capitolo 12: *** E se fosse solo un sogno.... ***
Capitolo 13: *** ...il nostro piccolo grande sogno ***



Capitolo 1
*** Stranezze ***


Stranezze
Erano un paio di giorni, forse anche di più, che Goku notava in Chichi qualcosa di strano e non sapeva spiegarsi il motivo; in quel periodo sua moglie dava come l’impressione di vivere in una campana di vetro.
“Chichi, io e Goten usciamo” comunicò dal soggiorno alla cucina l’uomo
“Va bene…” gli rispose lei continuando a girare l’enorme pentolone sui fornelli
“V-va Bene!?” Goku si affacciò preoccupato alla cucina “Ma tesoro, ti senti bene??”
“Mh?” voltandosi verso il marito “Oh sì, benissimo….non fate tardi”
Era chiaro che solo il corpo della sua amata si trovasse sul pianeta Terra, mentre la testa si era persa in meandri ancora sconosciuti al sayan.
Intanto il piccolo Goten raggiunse il padre all’ingresso.
“Papi possono uscire? Cosa ha detto la mamma?” domandò speranzoso al padre
“Ha detto di sì…”
Padre e figlio si guardarono increduli, la Chichi che conoscevano non avrebbe mai acconsentito ad un pomeriggio di assoluto ozio per il figlio rubando così tempo prezioso allo studio; Goku però era ben intenzionato a scoprire l’origine di quel comportamento e aveva già in mente a chi chiedere le dovute spiegazioni….
“Dai papà, andiamo prima che la mamma cambi idea!”
“Sì figliolo, però cambiamo leggermente i programmi….ti va di giocare con Trunks?”
“Evvai!! Certo che mi va!”
Padre e figlio spiccarono insieme il volo.
 
Continua…
Spazio dell’autrice
Eccomi già di ritorno XD La mia mente è un fiume in piena XD
Chichi è decisamente molto strana….chissà cosa avrà in mente?!
P.s scusate per il capitolo particolarmente breve, ma ho preferito lasciare la suspence!

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Capitolo 2
*** Rivelazioni ***


Rivelazioni
Appena Goku e Goten atterrarono nel giardino di casa Brief, il piccolo Son corse alla ricerca del compagno di giochi.
Nello stesso istante stava rincasando Bulma; era intenta a chiudere l’automobile quando si accorse dell’amico.
“GOKU!!” facendo un cenno di saluto con la mano
Goku le si avvicinò “Ciao Bulma!”
“Non sei qui per una vista di cortesia, vero Goku?” guardandolo di sottecchi
“Eheh veramente no…” rispose l’amico portandosi d’istinto la mano dietro la testa “…ti vorrei parlare…” tornando serio
“Allora entriamo che preparo una tisana”
“No grazie Bulma, non è necessario”
“Oh sì che lo è Goku! Piombi all’improvviso a casa mia e dici di volermi parlare….ho bisogno di una camomilla”
 
 
 


Quando i due amici si furono seduti in soggiorno, Bulma incitò Goku a parlare.
“Per caso Chichi si è confidata con te negli ultimi giorni? Voglio dire….ti ha rivelato qualcosa di strano, qualcosa di nuovo…?” chiese con fare impaziente il marito della sua migliore amica
“No….anche se ho notato un atteggiamento strano in lei….è stranamente sulle nuvole”
“Davvero?! È la stessa cosa che ho notato anch’io. E hai qualche spiegazione al suo comportamento?”
“Ho una mezza idea…”
“Cioè?”
“Bè Goku, non so se te lo dovrei dire…forse vuole farti una sorpresa…”
“Per l’amore del cielo Bulma dimmelo! Preferisco quando mi strilla dietro per ogni minima cosa, piuttosto che vederla così apatica”
“Okok….ho motivo di crede che tua moglie sia incinta”
“Che cosa??? Ma non è possibile….voglio dire, sì è possibile, ma è diverso da quando aspettavamo Gohan….”
“Ok senti l’unica opzione che hai è chiederlo a lei, ma non ha altri motivi per essere così distratta”
Goku non sapeva se essere felice oppure no dell’eventualità, tutto si sarebbe aspettato tranne che quello.
Goku si alzò dal suo posto “Ti ringrazio Bulma per avermi ascoltato….vado a chiamare Goten”
“Lascialo qui da noi per stasera, te lo rimando a casa domattina”
“Non vorrei che vi creasse disturbo…”
“Nessun disturbo Goku, vai a parlare con Chichi”
“Grazie Bulma!” e si teletrasportò verso casa
 
 
 


Il sayan comparve esattamente dietro la moglie, che dallo spaventò cadde dalla sedia direttamente tra le braccia di Goku.
“Ma dico sei impazzita?! Non dovresti salire sulle sedie in questo stato e per di più quando sei in casa da sola!”
“Ehy ed ora che ti prende?? Sei tu che sei comparso all’improvviso e mi hai spaventata!” Chichi non era decisamente abituata ad essere sgridata dal marito
“Come che mi prende??” mettendola giù dalle sue braccia
“Goku non è la prima volta che salgo su una sedia….hai per caso voglia di litigare??” e detto questo infuriata se ne andò borbottando a terminare i lavori domestici.
Forse Goku aveva peggiorato la situazione…..
 
Continua…….

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Capitolo 3
*** Confidenze ***


Confidenze
Non tirava certo una bella aria quella sera in casa Son; Goku desiderava tanto che Goten fosse in casa con loro, forse la vivacità di quel bambino avrebbe smorzato quella freddezza che c’era tra i due coniugi.
Goku, forse suggestionato dalle parole di Bulma, cominciava a notare nella moglie i sintomi di una possibile gravidanza “Chichi è più irascibile del solito…” ma tentò comunque la sorte e provò ad iniziare una conversazione.
“Senti Chichi….”
“No Goku, ascoltami tu…” il sayan si voltò verso la moglie “…è chiaro che non hai mai avuto la più pallida idea di cosa volesse dire essere un marito”
Goku rimase momentaneamente spiazzato dall’affermazione della consorte, ma finì con il comprenderla “Tesoro non parleresti così in altre circostanze”
“Quali altre circostanze?”
“Bè ricordo che quando aspettavi Gohan me ne dicevi anche di peggio….”
“Gohan? Che c’entra nostro figlio ades….Goku io non sono incinta, come diavolo ti è venuta in mente una cosa simile?!”
“Non so in questo periodo sei strana con me e persino con Goten….”
“Te l’ho già detto il motivo….sono stufa di te e del tuo completo disinteresse nei miei confronti!”
“Aspetta, non vorrai lasciarmi?!”
Chichi era esterrefatta suo marito non coglieva mai la sostanza del discorso.
“No Goku…” ormai rassegnata “….anche se sinceramente te lo meriteresti”
Il sayan la prese per un braccio dolcemente per attirarla a sé, ma lei si divincolò.
“E dai Chichina perché dobbiamo sempre litigare?!”
“Non lo so, perché piuttosto non lo chiedi al tuo ego smisurato invece che a me?”
“Ego smisurato??”
“E poi Goku si può sapere perché diamine mi hai sposato se non avevi la minima idea di quello che stavi facendo?”
“Forse perché ti amo…” iniziava ad essere confuso dalle domande della moglie e non prestò attenzione ad usare correttamente le parole.
La serata non stava prendendo una bella piega e Goku non aveva le argomentazioni necessarie per difendersi con successo.
“Già forse....!”
Chichi non poteva credere alle sue orecchie…non era sicuro nemmeno di amarla dopo tutti quegli anni di matrimonio.
“No Chichi non intendevo quello, lo sai…”
“No, non lo so mi dispiace e credo proprio che FORSE stanotte dovresti dormire sul divano, perché FORSE non sono sicura nemmeno io di amarti!”
Chichi si era avviata a passo sostenuto verso la camera seguita da Goku.
“E dai Chichi…tesoro…parliamone!”
“No Goku stasera non ho proprio più voglia di parlare con te…ti auguro una piacevole notte!”
Ma proprio nel momento in cui il marito l’aveva raggiunta lei gli aveva sbattuto la porta in faccia e chiusa a chiave; avrebbe potuto teletrasportarsi davanti alla moglie in un nano secondo, ma a cosa sarebbe servito?! La situazione tra loro non sarebbe cambiata, era chiaro che il problema era lui…..“Fantastico….di bene in meglio!” sospirò il sayan rassegnato.
 
Continua….

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Capitolo 4
*** SOS genitori ***


SOS genitori
Goku aprì gli occhi, ma gli ci vollero un paio di secondi per realizzare dove si trovava. Gli faceva male ogni centimetro del suo corpo, ma il muscolo che gli doleva più di tutti si trovava nel petto: ripensare a come lui e Chichi si erano lasciati la sera precedente lo faceva stare malissimo; non sarebbe stato certo lui a negare il fatto di non essere un marito e persino un padre modello, ma questo non significava che non amasse la sua famiglia, in diverse occasioni aveva dato la vita per i suoi cari; cercò la moglie in tutta la casa, voleva rimediare, dirle quando gli dispiaceva farla soffrire in quel modo, quanto odiava litigare con lei, ma non la trovò.
Era immerso nei suoi pensieri quando, passando davanti alla stanza del figlio minore, vide Goten che armeggiava con il suo zainetto.
“Goten!”
“Papà, che ci fai già in piedi a quest’ora?!”
“Tu piuttosto….non dovresti essere a scuola?”
“Sono passato a prendere i libri. A proposito, che si faceva la mamma alla Capsule Corporation?”
“È da Bulma??”
“Sì…io e Trunks uscivamo e lei entrava…”
“C-certo figliolo hai ragione…me lo aveva detto, me lo aveva detto, ma me lo sono scordato….” sforzando un sorriso rilassato per non inquietare il figlio
“Ok…” mangiando la foglia “….vado altrimenti arriviamo in ritardo, ciao papi!”
“Ciao figliolo”
L’ultima cosa che voleva in quel momento era far preoccupare Goten, ma non era sicuro di esserci pienamente riuscito….
 
 
 
 


Chichi aveva un impellente bisogno di confidarsi con la sua migliore amica, non aveva chiuso occhio quella notte ed aveva veramente l’umore a pezzi.
“Non credi di essere stata un po’ esagerata, Chichi?”
“Esagerata?! Con tutto il menefreghismo che ha lui nei miei confronti, sarei io quella esagerata….” Si girò dall’altra parte a braccia conserte palesemente offesa “….probabilmente un’altra l’avrebbe già lasciato da un pezzo….”
“Chichi ma che ti prende?! Come puoi dire una cosa simile……vi amate e poi dopo tutto quello che avete passato insieme….ricordi?! Avete superato persino la morte ed ora lo vuoi lasciare per una piccola discussione coniugale?” Bulma sapeva bene che le ragioni dell’amica erano più che giustificate, ma doveva assolutamente far riavvicinare quei due.
“Piccola discussione coniugale?! Bulma, ma si può sapere tu da che parte stai?? Sai non abbiamo esattamente superato tutto INSIEME….lui era all’altro mondo ed io qui a cresce due figli e oltretutto devo sentirmi dire che FORSE mi ama…è inaccettabile!”
“Allora il tuo malumore non era dovuto al fatto che fossi incinta?!”
“Anche tu con questa storia?!”
“Penso di aver messo io la pulce nelle orecchie a tuo marito, scusa cara!”
Bulma raccontò della visita di Goku del giorno precedente.
“Vedi Chichi, a mio parere non sarebbe mai venuto da me in cerca di spiegazioni se non tenesse davvero a te!”
“Deve fare ben altro per riconquistare la mia fiducia….”
 
 
 
 
 

Bussarono all’improvviso alla porta.
“Ed ora chi sarà…” pensò Goku fra sé
“Ciao papà!”
“Gohan! Che ci fai qui con Pan?!”
“Che accoglienza….pensavo di farvi una sorpresa…” il sorriso sul viso del ragazzo si spense
“C-certo che sono felice di vedervi! Scusa….”
“Papà…va tutto bene? La mamma?”
“Al momento non è in casa….”
“Avete litigato vero?”
“E tu come…”
“È chiaro, la mamma che esce di casa di prima mattina, tu che dormi sul divano….”
Goku lo guardava sorpreso
“La coperta papà!” Tranquillo non sono diventato un veggente…allora mi vuoi dire che è successo?”
Goku prese un lungo respiro e raccontò al figlio l’episodio della sera precedente.
“È un bel guaio papà….quando la mamma si mette in testa qualcosa è difficile farle cambiare idea….”
“Lo so….ed è per questo che non so proprio cosa fare….”
“Io un’idea l’avrei…”
“Cioè?”
“Lascia fare a me e Videl….ho solo bisogno delle vostri fedi….”
“Le fedi?! La mia sarà da qualche parte in camera e tua madre la porta quindi non saprei come farmela dare….”
“Alla mamma ci penso io, tu pensa a cercare la tua….ma davvero non sai dove l’hai messa?!” il ragazzo iniziava ad essere dalla parte della madre….
“Gohan sono anni che non la vedo potrebbe essere ovunque…..magari l’ha riposta tua madre da qualche parte….”
“Bè vedi di impegnarti a cercarla, è molto importante!”
“Ma non mi vuoi dire cos’hai intenzione di fare?”
“No papà, lascia fare a me…a presto!”
“A presto….”
Nonostante il figlio sembrasse particolarmente convinto di sé e della sua idea, il padre non dava segno di tranquillizzarsi, anzi quella situazione lo faceva essere particolarmente irrequieto.
 
Continua…..

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Capitolo 5
*** Scavando nel passato ***


Scavando nel passato

Gohan si stava dirigendo a velocità sostenuta insieme alla sua figlioletta in direzione della Capsule Corporation; era una bella giornata, il ragazzo pensava di trascorrere un piacevole pomeriggio insieme ai suoi genitori; da quando Pan era nata era sempre indaffarato, ma oggi si era liberato da tutti i suoi impegni e aveva lasciato Videl alle sue faccende domestiche. I suoi piani però furono ben presto smentiti e la gioia lasciò spazio alla preoccupazione; voleva a tutti i costi aiutare i suoi genitori, non sopportava davvero quando litigavano, anche perché avrebbe messo entrambe le mani sul fuoco che tra Goku e Chichi ci fosse un grande amore, solo che suo padre spesso non era in grado di dimostrarlo come sua moglie avrebbe voluto.
“Ciao Gohan! E ciao anche a te piccolina, ma come sei cresciuta!” la padrona di casa diede un leggero buffetto sulla guancia della bambina
“Ciao Bulma! Mia madre è ancora qui?”
“Sì”
Chichi sentendo la voce del figlio li raggiunse preoccupata che potesse essere successo qualcosa.
“Gohan, tesoro, che ci fate qui?”
“Sono passato a casa, volevo farvi una sorpresa, ma non ti ho trovata”
La madre a quelle parole si rabbuiò. Era uscita di casa in fretta e furia quella mattina e Goku dormiva ancora; prima di varcare la soglia si era fermata un momento a guardarlo e non poté fare a meno di sorridere: sembrava un bambino troppo cresciuto, forse era quello il motivo del suo comportamento, non c’era mai stata ombra di malizia in lui, ma allo stesso tempo Chichi non riusciva a togliersi dalla testa la conversazione della sera precedente.
“Mamma, papà mi ha raccontato tutto, mi dispiace”
“È lui che dovrebbe dispiacersi”
“Infatti è terribilmente dispiaciuto, vorrebbe rimediare ma non sa come”
“Bene, allora quando avrà trovato una soluzione che mi venga a cercare. Bulma mi puoi ospitare per favore?”
“Cosa??” risposero in coro Gohan e Bulma
“C-certo, lo sai che puoi restare qui quanto vuoi, ma Chichi ora stai realmente perdendo il contatto con la realtà”
“Deve capire che non può fare quello che vuole semplicemente pensando che io sarò sempre pronta a perdonarlo”
“Ma mamma così lo ucciderai, lo sai che non sopravvive un giorno senza di te!”
“Bè che impari, mi sembra abbastanza grande per cominciare a badare a se stesso” detto questo prese in braccio la nipotina ed iniziò a coccolarla
Gohan, dopo aver incassato il colpo, sembrò sempre più intenzionato a portare a termine il suo piano.
“Mamma senti, mi presteresti la tua fede?”
“Come??”
“Ho bisogno della misura del tuo dito” fece vago il figlio
“E a cosa ti servirebbe?” Chichi si sfilò l’anello e glielo porse
“Un’ultima cosa, potreste tenermi Pan per qualche ora? Grazie!”
Bulma e Chichi non ebbero nemmeno il tempo di replicare che Gohan era già sfrecciato su in cielo.
“Sfortunatamente, nonostante i miei sforzi, non sono riuscita ad evitare che diventasse come suo padre” poi si voltò verso Pan “almeno tu ti prego prendi dalla mamma, piccola mia” la bimba sembrava divertita dal viso dolce della nonna.
 
 
 
 
Da quando era rimasto solo, Goku non faceva che pensare alle parole del primogenito e il pensiero che forse il ragazzo potesse aver trovato una soluzione gli aveva dato la giusta carica per mettersi alla ricerca della fede nuziale.
Stava letteralmente mettendo sottosopra cassetti e cassettini, stava aprendo ogni portagioie che gli capitava sottomano; poi all’improvviso gli sembrò di sentire qualcosa simile ad un libro, ma era insolito trovare un libro dietro a dei vestiti, allora decise di aprirlo; lesse la prima pagina:
 
Diario personale di Chichi del Toro


Quello non era un semplice libro, che la moglie era solita leggere prima di prendere sonno, era il quaderno dove scriveva tutti i suoi pensieri, tutti i suoi tormenti e Goku dopo anni di matrimonio veniva a conoscenza della sua esistenza solo in quel momento; si sedette sul letto ed iniziò a leggere:

Finalmente il grande giorno è arrivato! Sono così felice, io e il mio Goku finalmente ci sposiamo. L’ho aspettato per anni e non mi sembra nemmeno vero, ho tanta paura di svegliarmi e scoprire che tutto questo è solo un bellissimo, magnifico sogno….

Goku proseguì girando le pagine velocemente:

A quanto pare il sogno l’ho fatto veramente! Mi sono solo illusa che uno spirito libero come Goku potesse legarsi a me per il resto della vita; neanche il nostro piccolo Gohan riesce a tenerlo lontano da quei dannati allenamenti. Mi sento sola, profondamente sola….

A Goku cominciò a scendere una piccola lacrima piena di dolore lungo la guancia.

Ci sei finalmente riuscito, te ne sei andato e forse stavolta per sempre. Hai preferito restare nell’Aldilà piuttosto che qui a fianco a me, con i tuoi figli. Ma sai qual è la cosa che mi fa infuriare? Ora non ho nemmeno più la possibilità di urlarti contro quanto ti odio, mi hai tolto anche l’unico diritto che avevo su di te; sì perché io ti odio Son Goku, forse tanto quanto ti amo; mi hai lasciata più sola di quanto non lo fossi già prima, ma non ci siamo promessi questo, tu avevi giurato di restarmi accanto nella buona e nella cattiva sorte…..

Goku non ce la faceva più a leggere, ormai iniziava a singhiozzare per il groppo in gola che gli era venuto; nel richiudere il libro, forse con troppa violenza, cadde qualcosa per terra….era la sua fede, Chichi l’aveva conservata in fondo al suo quaderno in una piccola fessura della copertina.
La fede l’aveva ritrovata, ma in quel momento avrebbe desiderato lui stesso allontanarsi da quel mostro descritto dalla penna di sua moglie.
Doveva assolutamente rimediare e non era certo facile cancellare anni di sofferenza provocata in quella povera donna, ma doveva almeno provarci, oltre alla sua famiglia lui non aveva più nulla da perdere.
 
Continua….

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Capitolo 6
*** Notti in bianco ***


Notti in bianco
Il sole stava ormai tramontando; era tutto il giorno che Goku vagava solo per quella casa che racchiudeva così tanti ricordi: ad ogni metro il sayan si imbatteva in quadri, foto, cornici raffiguranti due giovani ragazzi nel giorno del loro matrimonio o con in braccio un bimbo appena nato; sentì una fitta al cuore quando riconobbe in una delle tante raffigurazioni un ragazzino tanto simile a lui che teneva per mano da un lato la sua mamma e dall’altro il suo fratellone: erano quelli i momenti che Goku si era perso e che non sarebbe mai riuscito più a vivere.
Era stata una giornata troppo difficile da sopportare anche per lui; Gohan era tornato per ritirare la fede di suo padre e portare a termine il suo piano e Goku vedendo l’entusiasmo del figlio non se la sentiva di rivelargli l’esistenza del diario di Chichi, non voleva dirgli che, qualsiasi cosa avesse in mente, non sarebbe servita a ricomporre i pezzi del cuore della madre, ormai distrutto del tutto a causa dei numerosi colpi subiti; purtroppo per lui però Gohan aveva una notizia ben peggiore: “Mamma ha deciso di rimanere da Bulma per stanotte”, ora i colpi li incassava lui e tutti quelli che aveva dato alla sua povera moglie gli si ritorcevano inesorabilmente contro come un boomerang.
Ed ora era lì, solo e sovrappensiero, nel loro immenso letto; nemmeno un sonnifero gli avrebbe dato la grazia di qualche ora di riposo: era la sua condanna lo sapeva, una condanna peggiore della morte. Ora sapeva cosa aveva provato Chichi durante tutti i suoi anni di assenza, anzi forse non lo avrebbe mai capito: sua moglie aveva una forza sovraumana pur essendo solo una ‘semplice’ umana Goku di questo ne era ormai convinto e lui non si sarebbe mai sognato di eguagliarla.
Nonostante non fosse all’altezza di Chichi in quel genere di situazioni, la forza l’avrebbe dovuta comunque trovare, doveva essere preparato a qualsiasi evenienza il destino gli avrebbe riservato.
 
 


Chichi aveva appena dato il bacio della buonanotte a Goten; era riuscita non si sa come a non rivelare al figlio il motivo per cui quella sera sarebbero rimasti a dormire alla Capsule Corporation e Goten, felice di passare un'altra sera con Trunks, non aveva fatto ulteriori domande; poi aveva chiesto a Bulma di chiamare Goku per avvertirlo e così l’amica fece, un po’ controvoglia, consapevole del fatto che avrebbe causato un immenso dolore al sayan.
La signora Son era abituata, a differenza del marito, a rimanere sola con i suoi pensieri, ma stavolta era diverso, questa volta aveva deciso lei di stare lontana da lui e la cosa non le piaceva, non le piaceva affatto! Sapeva però che non poteva tornare indietro proprio ora, voleva dare una lezione a Goku, voleva fargli capire la sua sofferenza e sperava con tutto il cuore che lui avrebbe colto l’occasione di dimostrarle che la amava e che non l’avrebbe mai fatta uscire dalla sua vita per sempre.
 
 


Sia Goku che Chichi non avrebbero chiuso occhio quella notte stando lontani e non avevano nemmeno la certezza che quella non sarebbe diventata una routine.

Continua…..

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Capitolo 7
*** Più facile a dirsi che a farsi ***


Più facile a dirsi che a farsi
Era l’alba e Videl come ogni mattina si era alzata presto per preparare la colazione alla figlia e al marito. Gohan era tornato a casa il giorno precedente con delle brutte notizie, ma insieme alla moglie stava facendo tutto il possibile affinché quello che aveva in mente fosse un giorno speciale.
“Caro, ma sei sicuro che il rinnovo delle promesse sia la cosa migliore per i tuoi?”
“Sì Videl, mia madre e mio padre si sono sposati molto giovani e nessuno dei due aveva avuto esperienze prima, quindi hanno imparato ad amarsi con il tempo soprattutto mio padre. Ora rifarebbero quella stessa scelta, ma con maggiore consapevolezza”
“Capisco Gohan, ma come pensi di convincerli? Da quanto mi hai detto non si parlano”
“Sicuramente non posso dire loro la verità in una situazione simile, devo pensare a qualcos’altro”
“Se ti fa piacere posso chiamare tua madre e con una scusa farla venire qui da noi”
“Davvero lo faresti?! Ok, allora io chiamerò mio padre. Grazie tesoro, sei unica!” Gohan ringraziò la moglie dandole un bacio sulla fronte.
 
 
 
Poco dopo Videl chiamò la Capsule Corporation; non era del tutto convinta che sarebbe riuscita a convincere la suocera, ma forse toccando le giuste argomentazioni, aveva qualche chance.
“Chichi?”
“Videl? No sono Bulma, attendi un momento vado a chiamarla”
“Ti ringrazio!”
L’attesa sembrava interminabile e Videl odiava mentire, ma sapeva che era per una giusta causa.
“Pronto Videl”
“Chichi ciao, scusa se ti disturbo, ma avrei una certa urgenza che tu venga a casa nostra, si tratta di Pan”
“Pan?! Sta male??” Chichi era palesemente allarmata
“Nono tranquilla, però vorrei che venissi il prima possibile”
“Sono già in macchina Videl!”
 
 
 
Anche Gohan dal suo studio stava chiamando il padre ed era nella fase della persuasione.
“Dai papà, per favore, che ti costa tenerci Pan per un pomeriggio??”
“Gohan e se piange che faccio?!”
“Ma non piange mai con te, prima o poi dovrai svelarmi il tuo segreto”
“Okok, va bene, arrivo” cedette al figlio rassegnato
“Grazie papà! A dopo”
Sembrava proprio che Goku e Chichi, ignari di tutto, avessero accettato, con le scuse più disparare, a presentarsi a casa del figlio.
 
 
 
 
Gohan attendeva ansioso l’arrivo dei genitori; sapeva che quando la madre avrebbe sentito la sorpresa che lui aveva organizzato, il cuore le sarebbe scoppiato di gioia; ma purtroppo il ragazzo aveva fatto male i calcoli e già dalla soglia di casa le cose erano iniziate con il piede sbagliato.
Nello stesso istante in cui Chichi si stava avvicinando alla porta d’ingresso, Goku comparve a fianco a lei.
“Goku!”
“Chichi! Che ci fai qui?”
Il figlio, sentendo l’aura dei genitori, si affrettò ad aprire.
“Mamma, papà ciao!”
“Gohan che ci fa lui qui??” chiese Chichi guardando in cagnesco il marito
“Figliolo è chiaro che non sono gradito qui” replicò Goku portandosi due dita alla fronte “può occuparsi tua madre di Pan”
“No papà! Ti prego, aspetta!”
Goku, come al suo solito, non aveva capito di essere caduto in un tranello messo a punto dal suo primogenito.
“Vi chiedo sono cinque minuti, per favore”
I due sposi, anche se controvoglia, soprattutto Chichi, entrarono e si accomodarono: Goku su una sedia e Chichi sul divano; alla vista di quella scena Gohan rimase deluso, ma iniziò ugualmente a spiegare il motivo per cui li aveva convocati.
“Allora, ho pensato che vi avrebbe fatto piacere rinnovare le vostre promesse matrimoniali. Che ne dite?”
Finalmente Chichi riuscì a capire il motivo per il quale il figlio fosse così vago e misterioso.
“Ecco perché mi hai chiesto la vera!”
Goku invece era ancora perplesso “E a cosa servirebbe?”
“Mi pare ovvio, tu non sai nemmeno che cos’è una fede!” sbottò la moglie
“Certo che so cos’è! Altrimenti come avrei fatto a darla a Gohan quando me l’ha chiesta?!
“No aspetta” Chichi si bloccò per un istante sgranando gli occhi “L’hai trovata??”
“S-sì” Goku era a disagio ripensando a quello che aveva letto il giorno prima
“Quindi hai letto il mio diario??”
“Certo che sì! E poi da quando io e te abbiamo segreti??”
“Da una vita Goku!” rispose convinta Chichi
“Alt, fermi!” intervenne il figlio confuso ed inoltre si sentiva in colpa per aver innescato una nuova lite “Di cosa accidenti state parlando?”
“Su coraggio Chichi, perché non dici tu a nostro figlio l’opinione che hai di me??”
“Spiegami per quale ragione non dovrei odiarti!”
“Ok, ora basta” Goku si stava alzando, ormai al limite della pazienza, non c’era verso di trovare un punto d’incontro con sua moglie “Mi dispiace Gohan, ma non restò qui a farmi insultare da tua madre”
“Ecco bravo, non vorremmo certo che Pan si affezionasse a te e poi tu avessi la brillante idea di sparire per sette anni”
Goku si stava portando nuovamente due dita alla fronte quando il figlio lo fermò.
“No papà ti prego! Per favore, concedimi altri cinque minuti”
Goku guardò prima la moglie, poi il figlio e poi decise di risedersi accompagnando il gesto con un sospiro.
“Grazie, davvero! Sentite, vi siete mai chiesti perché tra me e Videl le cose funzionano?!”
I genitori sembravano particolarmente concentrati sul discorso del figlio: finalmente Gohan era riuscito nel suo intento!
“È grazie a voi, mi avete insegnato il valore della famiglia. Forse voi non ve ne rendete nemmeno conto di quello che avete costruito insieme, ma lo avete fatto e solo grazie all’amore che provate l’uno per l’altra”
Chichi si stava commovendo udendo le parole del figlio, ma non perse comunque occasione per tirare qualche frecciatina al marito.
“Visto?! È molto più maturo di te”
“Ed io sono fiero di lui” disse sorridendo guardando il figlio
“Grazie papà” rispose Gohan in imbarazzo “Allora, vi volete risposare sì o no?”
“Ma figliolo, siamo già sposati” replicò Goku, per il quale le formalità non avevamo mai avuto molta importanza
“E va bene Gohan” disse la madre, perdendo la postazione da combattimento che aveva assunto per inveire contro il marito “se è l’unico modo per avere indietro la mia fede”
“Brava mamma! Allora non vi resta che scrivere le vostre promesse”
“Promesse?”
“Goku, non ti smentisci proprio mai!”
 
Continua…..

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Capitolo 8
*** Le nuove promesse ***


Le nuove promesse
 
Cosa avrebbe potuto promettergli ancora? Chichi girava quel foglio tra le mani da ore ormai, lo fissava, prendeva la penna e la riposava sulla scrivania di Goten. Quel posto, la camera che prima il suo piccolo condivideva con il fratello maggiore Gohan, era stato un angolo di conforto nei momenti più difficili della sua vita; era lì che si rifugiava quando si sentiva sola, il calore della presenza dei suoi figli la faceva rilassare, le faceva sentire di non essere sola: era una sensazione strana, come se, anche quando Goku non c’era, lui fosse lì accanto a lei ed era sicuramente per quella parte del marito che si trovava inevitabilmente nei loro figli. Aveva passato una vita a sperare che quei due ragazzi non diventassero come quel marito incosciente e irresponsabile, ma si accorse ben presto che entrambi i figli avevano ereditato tutto quello di cui Chichi si era innamorata dal primo istante in cui lo aveva visto: erano proprio tutte queste virtù che avevano permesso a lei di non arrendersi mai e di attendere il marito ogni volta con più forza e tenacia.
La donna si sentiva in una morsa: tutti i sentimenti a cui aveva dato voce nel suo diario erano sinceri e reali più di quanto avrebbe desiderato, ma il giorno precedente senza di lui era stato orribile; quell’uomo aveva creato in lei una sorta di dipendenza che non sapeva spiegare, era reale come il fatto di essere viva e inevitabile come l’aria che respirava.
Aveva dato tutto per la sua famiglia, aveva donato una vita intera; per anni era stata sola a crescere i loro figli: era stata in grado all’occorrenza di essere madre e padre di due sayan forti, ma anche molto fragili nella loro umanità.
Il suo “angolo di paradiso” stavolta non bastava a farla stare meglio, non riusciva ad ispirare le giuste parole; in tutta la sua vita non era mai rimasta senza parole, quella era sicuramente la prima volta e il foglio davanti a lei ne era la prova.
 
 
 
 
 
Nello stesso istante anche qualcun altro stava vivendo lo stesso momento. Goku pensava e ripensava sdraiato, per la seconda volta in due giorni, da solo sul loro letto; sapeva che ogni parola sarebbe stata insufficiente, tutte le promesse fatte, nel lontano giorno del loro matrimonio, le aveva dimenticate anno per anno. Ma era orgoglioso, forse non tanto quanto la moglie, ma anche lui ne aveva la sua buona dose e non lo avrebbe mai ammesso. Anche lui, se pur a modo suo, aveva dimostrato di amare la sua famiglia, l’aveva difesa da tutto e da tutti, convinto che fosse quella la cosa più importante: aveva preferito dare la sua stessa vita pur di veder salva quella dei suoi cari.
Ora per recuperare l’amore di sua moglie doveva abbassare quella corazza che aveva sempre indossato contro i peggiori nemici e aprire il suo cuore a quella donna che sempre lo aveva amato senza chiedere mai nulla in cambio.
 
Continua……

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Capitolo 9
*** Matrimonio con sorpresa ***


Matrimonio con sorpresa

L’atmosfera di quella mattina era molto familiare a quella di 30 anni prima: c’era una brezza leggera e fresca che smorzava il forte caldo dei giorni precedenti, il sole rifletteva la sua splendente luce su ogni cosa posasse i sui raggi e le piante giocavano ad un lento movimento come fosse una danza.
In quel dolce e sereno clima i nostri sposi aprirono gli occhi; furono sorpresi nel ritrovarsi teneramente abbracciati dopo essersi allontanati così tanto negli ultimi giorni.
Chichi si sciolse imbarazzata dalle forti braccia del marito e si avviò verso la finestra con l’intento di aprirla; rimase a guardare il cielo, quello stesso cielo in cui troppe volte si era ritrovata a perdere i propri pensieri, immaginando dove Goku potesse trovarsi e cosa stesse facendo, se una parte di lui fosse sulla Terra con la sua famiglia o se invece si fosse completamente dimenticato di loro; la voce del marito la riscosse e la riportò alla realtà.
“Chichi” Goku era ancora assonato, aveva la voce impastata, ma si sentiva riposato e in gran forma: davvero quella donna riusciva ancora a fargli quel piacevole effetto dopo tanti anni?
La moglie si voltò verso di lui e iniziò ad osservarlo come se lo vedesse per la prima volta.
“Tesoro, ti senti bene?”
No, non si sentiva decisamente bene, le girava tutta la stanza, sentiva i morsi della colpa per tutte le parole sputate contro il marito salirle dallo stomaco e all’improvviso una forte nausea le fece portare d’impulso le mani sulla bocca; iniziò a correre verso il bagno alla velocità della luce.
“Chichi!”
Goku era veramente preoccupato: che fosse stato lui a ridurla in quello stato con il loro litigio? Forse anche lui aveva la sua buona dose di colpe ed ora come avrebbe fatto a rimediare?
L’uomo aveva raggiunto la porta del bagno ed iniziato energicamente a bussare, o meglio sbatterci contro con i pugni serrati.
“Chichi, ti prego, sono in pena, rispondimi, apri questa maledetta porta!”
La donna quando aprì la porta si ritrovò davanti gli occhioni neri del marito spalancati: non lo aveva mai visto così spaventato in tutta la sua vita e le scappò un leggero sorriso di compiacimento.
“Che c’è da ridere?! Sono morto di paura!”
Chichi tornò seria “Scusa Goku” non riusciva a trovare le parole più adeguate, stava succedendo tutto davvero troppo velocemente, nei giorni scorsi aveva iniziato una lite da coltelli ed ora….
“Goku penso Bulma avesse ragione”
“Che vuoi dire? Sei malata? Ti posso portare in ospedale in un secondo lo s..”
La moglie gli mise due dita sulle labbra in segno di tacere.
“Parli troppo sayan” Chichi prese un respiro, era sempre il solito ingenuo, non coglieva davvero mai nulla senza una esplicita spiegazione “….e poi fai piano, Goten è ancora nel mondo dei sogni” ritrasse le mani per dare la possibilità al marito di replicare alla notizia che gli stava per dare.
“Forse è meglio che per qualche mese, facciamo nove, non salga su una sedia” guardò il marito dal basso all’alto sorridendo
“A-aspetta” Goku sembrava finalmente illuminato “Voi dire che…”
“Sì, se stai pensando a quello che sto pensando io” ora Chichi era divertita, quella notizia le aveva messo una gioia ed una spensieratezza che le mancavano da anni; persino l’ingenuità del marito non la infastidiva più di tanto.
“Chichi ma allora noi…”
“Sì Goku avremo un altro bambino e sinceramente spero tanto in una femmina, sono stufa di tutti questi sayan sgraziati” fece Chichi voltandosi dall’altra parte a braccia conserte per sembrare offesa.
“E dai tesoro non siamo poi così tanto goffi ahah”
La gioia e il divertimento lasciarono posto allo spavento.
“Oh no Goku!”
“Che c’è adesso?”
“Gohan! Avevamo dato appuntamento a nostro figlio stamattina”
“Ok, tranquilla, non è tardi, sveglio Got…”
“Non è tardi?! È tardissimo! Goku muoviti, non restare lì impalato!”
La moglie era già sgattaiolata in giro per la casa per prepararsi, sbraitando a destra e a sinistra parole incomprensibili. Ora era Goku a sorridere, sembrava che le cose fossero tornate alla normalità o almeno così sembrava.

Continua.... 
 
 

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Capitolo 10
*** Promettiamoci un per sempre ***


Promettiamoci un per sempre
 
Il rinnovo delle promesse non sarebbe potuto capitare proprio in un momento migliore, ora avevano un motivo in più per restare uniti e sapevano esattamente a chi le avrebbero rivolte. 
 
 
Un’apparizione improvvisa portò Goku, Chichi e Goten nel giardino di casa Brief vestiti di tutto punto, come aveva suggerito loro Gohan. Un coro al loro arrivo si levò; c’erano veramente tutti in questa occasione speciale Crilin con la moglie C-18 e la piccola Marron, Juman, gli organizzatori della festa Gohan e Videl con la loro figlioletta e ovviamente i padroni di casa Bulma, Vegeta e Trunks.
Il modo in cui avevano allestito la location era incantevole; nonostante avessero avuto poco tempo a disposizione Gohan e Videl erano riusciti a creare un giorno indimenticabile; un arco adornato di fiori spiccava al centro, sotto un altarino con posato sopra un cuscino con le loro fedi: un misto di semplicità ed eleganza che fecero commuovere Chichi prima ancora del tempo.
“Papà, mamma, wow come siete eleganti!” Gohan si avvicinò ai genitori, palesemente soddisfatto della reazione della madre.
“Figliolo, ma non credi sia tutto un po’ esagerato?”
“Certo che no papà! Ve lo meritate”
“Allora amico, sembra che dovrai rivivere quel giorno che ti spaventava tanto all’epoca” intervenne Crilin stuzzicando Goku
“Già eheh sembra proprio di sì” portandosi una mano dietro la testa
“Allora coraggio che poi ci aspetta un abbondante banchetto” incitò i due sposi Videl
“Un banchetto?! Ma cara non dovevate disturbarvi così tanto per noi!” Chichi era un misto tra l’imbarazzo e il rammarico per il disturbo arrecato
“Amica mia, un matrimonio è pur sempre un matrimonio, non importa se è un rinnovo” Bulma, che aveva sempre amato questo genere d’eventi, aveva fatto i salti di gioia quando aveva ascoltato l’idea di Gohan e si era subito messa al lavoro.
Si erano seduti tutti ai loro posti, Goku era accanto all’altare con il suo testimone, il figlio maggiore, Chichi stava invece stava attraversando la “navata centrale” sottobraccio al padre; quando arrivò esattamente difronte al marito diede un bacio al padre, che si congedò.
Il cuore batteva all’impazzata ad entrambi gli sposi: avrebbero mai immaginato un giorno di rivivere quel momento?
 
“Chichi del Toro, vuoi prendere Son Goku come tuo legittimo sposo, promettendo di amarlo, onorarlo e rispettarlo nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non vi separi?”
“Sì lo voglio!” aveva risposto la ragazza con gli occhi lucidi
“E tu Son Goku, vuoi prendere Chichi del Toro come tua legittima sposa promettendo di amarla, onorarla e rispettarla nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non vi separi?”
“Sì lo voglio” rispose il ragazzo in uno stato di agitazione mista ad imbarazzo
 
Si guardavano fissi negli occhi e ripensavano all’unisono a quel momento, come se le loro menti fossero collegate, come fossero all’improvviso diventati un’unica persona. A quel tempo non sapevano che neppure la morte avrebbe osato dividere quei due giovani così forti tanto da esserlo più del destino; niente li avrebbe divisi allora e tanto meno ora che il loro amore era più profondo che mai e aveva dato origine ad una nuova vita.
Ruppe il silenzio Chichi.
“Goku” in quel momento abbassò lo sguardo, quella sua timidezza era insolita, lei che aveva un caratterino tutto pepe, si scioglieva ogniqualvolta il marito le posava lo sguardo addosso “….mi dispiace per tutto quello che ti ho detto in questi giorni, io davvero non…”
“Sshh” Goku la interruppe percependo il forte disagio della moglie, sapeva di dover essere lui a scusarsi per tutti gli anni di sofferenza che le aveva provocato “….dispiace più a me tesoro credimi. Non ho mai provato a mettermi nei tuoi panni e a capire cosa hai provato durante le mie lunghe assenze; ma l’altra sera quando tu non eri al mio fianco in quel letto enorme ho sentito un vuoto nel petto che solo la tua presenza avrebbe potuto colmare”
Chichi davvero non credeva alle sue orecchie, quelle parole stavano davvero uscendo dalla bocca di suo marito? Le stava davvero dichiarando il suo amore in quel momento e davanti a tutti? A lei sembrò davvero di sognare e le venne d’istinto di scuotere il capo come per fare ritorno alla realtà.
“Bè” anche Goku sembrava palesemente a disagio ad esprimere i suoi sentimenti davanti a così tanti testimoni “….a questo punto ti dovrei leggere le mie promesse” un attimo di pausa per raccogliere i pensieri “….ma io non sono riuscito a scrivere nulla. Stamattina però ho avuto ben chiaro quello che avrei promesso ad entrambi” Chichi d’istinto portò le mani al ventre, Goku guardò con tenerezza il viso della moglie e gli inviati iniziarono a mangiare la foglia.
Goku proseguì “Per nostro figlio, o figlia, prometto che sarò un padre più presente, un padre “normale” e non un sayan irresponsabile che pensa solo agli allenamenti. E prometto a te, amore mio, che ti sarò accanto ogni volta che avrai bisogno di me, come avrei dovuto fare dal primo giorno della nostra vita insieme”.
“Oh Goku io….”
Gli invitati erano confusi, non avevano sentito male. Un borbottio si levò dalla folla.
“….ti amo” Chichi era decisamente rimasta senza parole e solo due vocaboli in quel momento potevano esprimere tutto l’amore che provava per il padre dei suoi figli.
I due sposi si erano per un momento dimenticati della presenza degli invitati e avevano fatto involontariamente un annuncio molto importante.
“Ehy ragazzi ci state dicendo che presto nascerà un altro piccolo Son?” si levò la voce di Crilin dalla folla
“Avrò un fratellino??” Goten era al settimo cielo
“Già Goten, o una sorellina”
“Wow! Pare proprio che la sorpresa l’abbiate fatta voi a me” disse Gohan portandosi la mano dietro la testa, come era solito fare il padre nei momenti di imbarazzo.
Una risata generale ruppe l’imbarazzo e rese ancora più magico quel momento.
Era finalmente arrivato il momento tanto atteso: lo scambio degli anelli. Chichi prese la fede del marito e gliela infilò; Goku si fermò a guardarla per un momento come se la vedesse per la prima volta, poi volse lo sguardo alla moglie “Ti prometto che stavolta non la toglierò per nessuna ragione al mondo” poi prese quella di Chichi e gliela infilò con una tale lentezza e dolcezza che un brivido percorse la schiena della donna.
Finalmente potevano essere nuovamente felici e cominciare una nuova vita insieme con la loro famiglia e con il nuovo o la nuova arrivata.
 
Continua…..
 
Spazio dell’autrice
Ciao a tutti!
Spero che la mia storia vi stia piacendo, lasciatemi una vostra opinione, anche quelle negative sono ben accette, anzi raccoglierò le critiche per potermi migliorare.
Sì lo so, vi sto lasciando di proposito in sospeso il sesso del bambino xD
Ringrazio tanto chi legge la mia storia e ci vediamo al prossimo capitolo 😊
Baci :3

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Capitolo 11
*** Un banchetto speciale ***


Un banchetto speciale
 
Dopo tanta commozione e lacrime di gioia era arrivato il momento del tanto atteso banchetto, che le donne di casa Son e Brief, esclusa ovviamente la festeggiata, si erano impegnate a preparare mettendoci tutto l’amore e la dedizione possibile.
Arrivò uno schiaffo ben deciso sulla mano di Goku, che era intenta ad afferrare ogni prelibatezza si trovasse alla sua portata; in un primo momento non ne capì l’origine, ma quando si voltò alla sua destra vide il volto scuro della moglie.
“Goku! Sei sempre il solito maleducato!”
“Ma Chichina converrai con me che sarebbe peggiore offendere Bulma e Videl”
Un’altra allegra risata dagli invitati; anche Chichi si sciolse a quelle armoniose voci: no, non c’era davvero niente che potesse rovinare quel momento, il loro momento! Finalmente dopo tanto tempo la pace non era tornata solo sul pianeta Terra, ma anche nei loro cuori; si sentivano rinati, si sentivano di nuovo quei due giovani ragazzi, così tanto inesperti, ma anche così tanto decisi a costruire il loro futuro insieme.
 
Gohan prese la parola e tutti si voltarono verso di lui; quando calò il silenzio il ragazzo iniziò a parlare.
“Bè dunque, mi ero preparato tutto un discorso per quest’occasione, ma date le circostanze credo che improvviserò” era davvero felicissimo che presto sarebbe arrivato un nuovo fratellino o una nuova sorellina, certo non se lo sarebbe mai immaginato, ma poco importava ora, era semplicemente una notizia fantastica
“……noi vi avevamo fatto un regalo” detto questo il ragazzo prese un grande pacchetto di colore bianco, piatto sulla superficie e con un enorme fiocco giallo al centro
Chichi si sporse leggermente dalla sedia per ricevere il regalo, lo osservò per qualche istante, ma a fianco a lei c’era qualcuno che non badava tanto ai convenevoli e la esortò subito a scartarlo.
Non appena la carta scivolò via dal pacchetto, il viso dei due sposi si illuminò; anche gli invitati si sporgevano curiosi di vedere l’oggetto che aveva così tanto fatto emozionare i loro amici.
“Ma è” la donna si riscosse “….una cornice con la foto della nostra famiglia”
Una cornice grande e raffinata: i bordi dorati luccicavano alla luce del sole, i solchi al suo interno erano un ricamo floreale di rose ed edere e poi c’era la foto, quella foto! Uno dei giorni più felici della loro vita, il matrimonio del loro adorato primogenito. Quell’immagine era l’emblema della famiglia perfetta, non un dettaglio che stonasse, non un filo di vento che scompigliasse un ciuffo di capelli, niente! E in tutta la magia di quel lontano giorno la presenza di una singola persona aveva contribuito a renderlo indelebile nella loro mente: Goku era lì con loro, abbracciava teneramente la moglie e teneva tra le braccia il loro piccolo Goten, sfoggiando un viso fiero e solare. Erano senz’altro quelle le cose che Chichi amava della sua vita, quell’amore che erano riusciti a costruire insieme; forse aveva peccato di orgoglio, che le aveva impedito di aprire gli occhi realmente, ma quello era tutto ciò che aveva sempre desiderato e implorava con tutto il suo cuore che più nessuno glielo portasse via.
 
Gohan la riscosse dai pensieri.
“Sì lo so che con l’arrivo del bambino sarebbe stato più utile qualcos’altro, ma…”
“Figliolo è perfetto” stavolta era stato Goku a prendere la parola, sentiva un certo brontolio allo stomaco, ma per una volta non era dovuto alla fame, piuttosto ad un’ondata di emozione che lo travolse
“Karoth per l’amor del cielo ricomponiti!” la voce di Vegeta se pur lontana si levò per riprendere il suo rivale
“Hai ragione Vegeta eheh ma non ci si risposa tutti i giorni, o baglio?!” gli rispose Goku con un sorriso a trentadue denti
 
Finito di pranzare Bulma, da buona wedding planner, propose agli sposi di aprire le danze.
“Ballare?! È da almeno 30 anni che non muovo un piede”
“E non è che sapessi ballare così bene nemmeno allora” Chichi lo sapeva bene, si ricordava ancora quante volte il neo-marito le aveva pestato i piedi e all’idea di riprovare quell’esperienza le vennero leggermente i brividi
“Sì è vero tesoro, ma tu ci tenevi tanto e a-allora ho provato”
“Dai Chichi non esiste matrimonio senza ballo!” Bulma incitava i due amici a seguire il suo suggerimento
“Eh va bene, ma se mi pesti anche solo una volta i piedi ti giuro che resti senza mangiare per una settimana”
“Che crudeltà Chichi!” la rimproverarono gli invitati
“Il peggiore rischio che io abbia mai corso ahaha, ma per te posso fare un tentativo. Me lo concede questo ballo signora Son?”
“Te lo concederò” pose la mano su quella del marito, lui sta strinse e insieme si avviarono al centro del giardino
Inaspettatamente la goffaggine di Goku non prese il sopravvento, Chichi ne rimase piacevolmente stupita e si lasciò trasportare leggiadra dalle braccia del consorte.
 
Festeggiarono tutto il giorno fino a tarda sera; un giorno spensierato, felice, dolce, che sarebbe sempre rimasto nella memoria e nel cuore della famiglia Son.
 
Continua….

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Capitolo 12
*** E se fosse solo un sogno.... ***


E se fosse solo un sogno…

Erano stanchi, troppe emozioni in un solo giorno, ma felici, profondamente felici!
Non avevano resistito agli occhioni del piccolo Goten, quando aveva chiesto ai genitori se poteva nuovamente restare a dormire dal suo amichetto del cuore; Chichi era particolarmente di buon umore quindi, qualsiasi cosa quel birbante del suo figlioletto le avesse chiesto, avrebbe accettato di buon grado.
E così, nonostante la numerosa famiglia, erano ritornati da soli alla loro adorata casetta sui monti Paoz; Chichi stava girando la maniglia della porta, quando…
“Aspetta!” l’uomo la bloccò con un braccio
“Goku, c’è qualcosa che non va? Hai percepito qualche minac…” al solo pensiero che qualcosa avrebbe potuto rovinare di nuovo la loro vita si sentiva mancare le forze
“Ma no!” Goku sorrise tranquillizzandola “P-pensavo solo che, forse, ti dovrei portare in braccio in casa” non era decisamente abituato a quello slancio di romanticismo e nemmeno la moglie lo era
“E da quando ti vengono queste idee?? Temi ci possa portare più sfortuna di quella che abbiamo avuto” a lei non importavano davvero più le tradizioni; da quando aveva sposato Goku si erano creati i loro personali ‘rituali’; il marito non sapeva davvero cosa volesse dire sposarsi, vivere insieme, formare una famiglia e tutto quello che avevano lo crearono insieme solo grazie all’ingenuità del sayan e alla premura della sua sposa.
“Non volevo sfidare la sorte più del dovuto, tutto qui” sapeva bene ora il significato di quel gesto, Chichi glielo aveva spiegato a tempo debito
“Lascia perdere tesoro, troviamo un posto per questa cornice piuttosto”
 
I coniugi decisero di posizionarla in un posto molto speciale: nella loro camera la parete a cui era appoggiato il letto era molto ampia, così dopo diverse prove decisero di lasciarla esattamente in una posizione in cui per la maggior parte del giorno era illuminata dal sole.
Fissata la foto al chiodo Chichi e Goku decisero di accoccolarsi sul divano, finché non si addormentarono abbracciati.


 
Il sole sorse rapidamente e Chichi aprì lentamente gli occhi destata dolcemente dalla voce di Goten.
“Mami che ci fate sul divano? Io vado a scuola”
“Goten” non riusciva a mettere ben a fuoco la figura esile del figlio “….ok figliolo ci vediamo per pranzo” e così detto il bambino sgattaiolò fuori dalla porta
La donna iniziò a scrollare delicatamente il marito per svegliarlo.
“Goku, Goku, sveglia è mattina”
“Mh? È mattina?? Ma ci siamo addormentati qui!”
Era mattina e la loro routine ricominciava come al solito.
“Senti Goku” Chichi prese alla lettera le promesse che il marito le aveva fatto il giorno precedente “….ti andrebbe di darmi una mano con i lavori domestici? Hai detto che ci saresti stato se avevo bisogno di te ed ora date le mie condizioni non mi dispiacerebbe proprio per niente una mano”
Goku iniziò a sudare freddo, forse quando aveva pronunciato quelle parole non intendeva esattamente lavare piatti e pulire pavimenti, ma una promessa era pur sempre una promessa.
“V-va bene tesoro, certo che ti aiuto volentieri”
“Fantastico!” Chichi era molto soddisfatta
“Allora, hai già scelto il nome del bambino?” chiese Goku all’improvviso
“Forse, tu hai in mente qualcosa?”
“No, ho esaurito le idee con i nomi ehehe”
“Bè io pensavo al nome di mio padre se è un maschio e….”
“Juman?!”
“Bè sì, perché non ti piace?”
“M-ma no, certo che mi piace” non poteva dirle che era veramente orribile chiamare un figlio con quel nome, ma dato che avevano già chiamato il loro primogenito con il nome del nonno, era giusto che anche suo suocero fosse coinvolto “….e se fosse una bambina?” Goku iniziava davvero a sperarci
“In quel caso mi piacerebbe Miyuki”
“Miyuki?! E come mai?”
“Mio padre quando ero piccola mi raccontava sempre che in un paese lontano viveva una bellissima ragazza; purtroppo la giovane non era molto fortunata, scoprì presto di essere malata, riuscì a guarire ma da quel giorno non poté più avere figli; un giorno mentre passeggiava lungo un fiume trovò una cesta con all’interno una neonata, a cui diede il nome Miyuki che significa ‘felicità’ e ‘buona fortuna’; finalmente era arrivata anche per lei un po’ di fortuna e felicità. Ecco perché voglio che nostra figlia si chiami così, ci porterebbe tanta gioia e sarebbe l’inizio della nostra fortuna”
“Okok vada per Miyuki” era la seconda volta in due giorni che Goku si sentiva commosso, il solo pensiero di stringere tra le braccia sua figlia lo faceva sentire l’uomo più felice dell’universo.
“Ah Goku, un’ultima cosa, che ne pensi di trovarti un lavoro?”
“U-un lavoro??”
“Sì, un lavoro, ora che lascerai un po’ da parte gli allenamenti per dedicarti alla tua famiglia non sarebbe male se provvedessi anche dal lato economico”
“Ma Chichi, a che servirebbe? Ce la siamo sempre cavata, cosa c’è di diverso ora” Goku cercava in tutti i modi di dissuadere la moglie, le aveva promesso che le sarebbe stato più vicino, non che avrebbe abbandonato del tutto i suoi adorati allenamenti
“Forse un altro figlio?!” non la vinceva mai con lui, quella parola, ‘lavoro’, per il marito era un tabù, appena veniva pronunciata trovava tutte le scuse immaginabili pur di non fare il suo dovere
“Anche quando c’era in casa Gohan non era necessario che io lavorassi  ed ora al posto di Gohan c’è un altro bambino e….Chichi tutto bene?”
La moglie era piegata in due con le mani sul ventre.
“S-sto bene” in realtà non stava per niente bene, ma l’ultima cosa che voleva era far preoccupare il marito “….è passato tutto” sforzava un sorriso e cercava di ricomporsi “….dai fammi contenta per una volta, vai in città e prova a vedere se trovi qualche lavoro”
“Ma Chichi, come faccio a lasciarti da sola proprio in questo momento” Goku era spaventato, percepiva che qualcosa non andava dalla voce della moglie, ma non riusciva a capire cosa
“Tesoro davvero, è tutto normale, vai per favore” Chichi cercava di essere più dolce e persuasiva possibile, ma lui non si muoveva di un passo “Goku per l’amor del cielo vuoi andare??”
“S-sì va bene, vado” non ancora pienamente convinto si portò due dita alla fronte sparendo alla vista della moglie.

 
Chichi ora era rimasta sola, non si doveva più sforzare di nascondere il dolore e la paura.
“Ma che diavolo sta succedendo?!”
Le fitte continuavano, non forti come la prima, ma facevano comunque pensare al peggio. Prese il telefono, si sdraiò sul divano con la speranza che la posizione potesse alleviarle il dolore e compose il numero dell’amica.
“Bulma!”
“Chichi che sta succedendo??” si stava spaventando, sentiva un rantolo uscire dalla sua voce
“N-non lo so, è il bambino, sento delle forti fitte” era spaventata, veramente tanto spaventata, il solo pensiero che...
“Bulma e se, se lo perdessi?! Non potrei sopportarlo! È grazie a lui se io e Goku ci siamo riavvicinati, io non voglio che accada” ormai le lacrime le scendevano lungo il viso e quello stato non faceva che peggiorare il dolore
“Chichi, non lo devi nemmeno pensare, tu e il bambino starete bene, hai capito?? E Goku ti ama indipendentemente da questo bambino! Ascoltami bene, devi farti portare subito in ospedale da tuo marito, vedrai che lì…” Bulma era al limite della preoccupazione, ma cercava comunque di mantenere i nervi saldi; sapeva che non avrebbe fatto in tempo a raggiungerla, l’unica persona che l’avrebbe potuta aiutare era Goku
“Ho detto a Goku di andare in città, non volevo che si preoccupasse”
“Che cosa hai fatto?? Ma dico sei impazzita?! Ok, senti, stiamo calmi” ora non riusciva davvero più a nascondere l’ansia “….sto arrivando, ma tu devi resistere!”
“Bulma, fa presto, ti prego!”
 
Aveva solo una possibilità per arrivare presto dall’amica, doveva chiedere aiuto a Vegeta.
 

Continua…..
 
 
Spazio dell’autrice
Scusatemi passo dalla felicità alla tragedia in un batter di ciglia Xd
Mi farò perdonare :3

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Capitolo 13
*** ...il nostro piccolo grande sogno ***


…il nostro piccolo grande sogno
 
I movimenti di Bulma erano disconnessi, tremava e ogni singolo centimetro del suo corpo era rigido; le servì qualche istante per realizzare la situazione “Chichi, il bambino, Vegeta”; Vegeta era il solo che poteva aiutarla.
Tremante riattaccò la chiamata, aveva pensieri oscuri “e se questa fosse l’unica volta che la sento”, no! Non poteva permettersi di perdere lucidità, in quel modo non le sarebbe stata d’aiuto; uscì da quello stato di torpore e si mise a strillare il nome del marito in tutta la casa; finalmente dopo una manciata di minuti si levò una risposta.
“Bulma! Si può sapere che hai da urlare come una pazza?? Non sono ancora diventato sor…”
“Vegeta! Muoviti ti prego” lo stava tirando per un braccio con tutta la forza che aveva in corpo senza dare alcuna spiegazione
“Ma che hai?? Che sta succedendo?” il marito iniziava a credere che la moglie stesse impazzendo
“Chichi, il bambino, non stanno bene, Goku è in città, dobbiamo andare da lei, subito!” disse Bulma tutto d’un fiato, Vegeta ci capiva sempre meno, l’unica cosa che aveva colto è che la sua famiglia stava bene
“Ok, però calmati altrimenti non capisco niente”
“Vegeta ti supplico stiamo perdendo tempo” il fiato era corto perché il cuore batteva a mille
Finalmente il principe dei sayan cedette e si lasciò guidare dalla moglie.
 
Atterrarono dopo pochi minuti esattamente nel giardino di casa Son; Bulma, appena appoggiati i piedi a terra, si affrettò in direzione della porta, la aprì, ma quello che si trovò davanti fu quasi uno shock per la donna: Chichi era sul divano priva di sensi, l’amica tentò in tutti i modi di rianimarla, ma ogni tentativo era vano.
“Vegeta, dobbiamo portarla in ospedale, SUBITO!”
 
Erano ormai ore che Goku passeggiava per la città senza successo, non riusciva a trovare lavoro oppure semplicemente non voleva e non si impegnava a sufficienza. Era sovrappensiero, non le piaceva il modo in cui aveva lasciato la moglie, era strana, ma non sapeva spiegarsi il motivo e mai avrebbe immaginato quello che effettivamente stava succedendo a qualche chilometro di distanza da lui.
“PAPI!” quella voce gli era familiare e si voltò
“Goten! Che ci fai qui?” i pensieri erano scollegati e se ne uscì con una domanda alquanto banale
“Sto tornando a casa ovviamente, sono uscito da scuola. Tu piuttosto, non dovresti essere a casa con la mamma?” il bambino era perspicace
“Sì, infatti stavo tornando da lei, facciamo la strada insieme?”
“Certo!”
 
L’idea era quella di arrivare ad uno spiazzo isolato e di spiccare il volo, ma ad un certo punto Goku si bloccò di colpo.
“Papà che succede?”
Quella aurea l’avrebbe riconosciuta fra mille, ma era debole, molto debole. Iniziò a guardarsi intorno, non l’aveva lasciata lì, quindi come poteva sentirla lì accanto?
“Tua madre”
Stava pensando, cercando di riflettere come poteva essere possibile, ma si voltò d’improvviso alla sua sinistra e capì. L’ospedale! Rapidamente associò lo strano comportamento della moglie della mattina con la debolezza della sua aurea.
Goku guardò il figlio spalancando gli occhi.
“Papà, ma cosa succ…” il figlio non fece in tempo a terminare la frase che il padre era già scattando verso l’ospedale; Goten non perse tempo e lo seguì senza ulteriori domande.
Quel posto lo odiava più di ogni altra cosa, sofferenza e disperazione era tutto ciò che lo contraddistingueva, ma doveva assolutamente trovare Chichi e sapere come stava.
 
Bulma e Vegeta attendevano notizie con impazienza nella sala d’aspetto dell’ospedale; passavano dottori e infermieri ogni 10 minuti, ma nessuno era intenzionato a fermarsi per informare; Bulma sapeva che a loro comunque non avrebbero detto nulla, non erano parenti, si stavano solo rodendo l’anima in cerca di qualche informazione; avevano preferito non chiamare Gohan, non lo volevano tormentare, se le cose si fosse aggiustate non era necessario inquietarlo per nulla.
In quel momento videro passare davanti a loro Goku; correva alla velocità della luce seguito dal figlio; Bulma lo richiamò indietro, i due sayan si fermarono e la raggiunsero.
“Bulma! Ti prego dimmi come sta Chichi” la sua voce era un grido disperato di aiuto, desiderava solo sapere e avrebbe dato la vita per quello
“Goku” cosa poteva dire a quel poveretto già in pena pur essendo all’oscuro della disgrazia che poteva succede “….il bambino”
“Che cos’ha mio figlio?? E Chichi come sta?? Bulma, ti prego, non puoi tenermi sulle spine in questo modo, devo sapere come stanno, PER FAVORE!” aveva evidentemente alzato la voce un po’ troppo perché tutti i presenti si erano voltati verso di lui con un'espressione emblematica
“Ora calmati, così non risolvi nulla, spaventi solo Goten, siediti e riprendi fiato” il figlioletto in effetti stava scoppiando in un pianto disperato; vedendo la reazione del padre il bambino aveva intuito che la situazione doveva essere particolarmente grave
“Non ho bisogno di sedermi voglio solo sapere se…”
Un medico comparve alle spalle del sayan “Signor Son?”
Goku si voltò di scatto “Dottore!” non fece nemmeno in tempo a chiedere che il medico stava già iniziando a spiegare le condizioni dei suoi cari
“Allora” si schiarì la voce per essere più comprensivo possibile, vedeva l’agitazione che avvolgeva quel marito e padre e voleva cercare di avere più tatto che potesse “Sua moglie sta bene, si è svegliata, ma è debole, per quanto riguarda la bambina…”
“La bambina?! È una femmina??”
“Non lo sapeva? Bè comunque, abbiamo rischiato di perderla, ci siamo andati veramente molto vicino, ma ha una forza disumana, ci siamo veramente stupiti”
La tensione in Goku si sciolse e quasi svenne, cade a peso morto sulla sedia con le mani davanti al viso, non riusciva nemmeno a congedare il dottore, non aveva più salivazione; il medico guardò preoccupato l’uomo pensando di doverlo soccorrere, ma in quel momento intervenne Bulma.
“La ringraziamo tanto, possiamo vederla?”
“Certo, ma non entrate tutti insieme, è meglio non farla stancare” e così dicendo si congedò
“Ohi Goku, ma hai sentito?! Stanno bene e puoi vederla” Bulma non capiva la reazione del sayan “Goku, ma che hai, stai male tu ora??”
“No Bulma, scusa, ma lo hai sentito, è viva solo perché è mia figlia!”
Bulma era confusa “E quindi? Quale sarebbe il problema, non ti seguo sai”
“Niente, hai ragione, vado da lei!”
“Ecco bravo, prima che ti vengano altre strane idee in testa”
Goku prima di allontanarsi fece un lieve cenno del capo a Vegeta per ringraziarlo, poi si voltò verso l’amica “Grazie Bulma, non so come ringraziarti, le hai salvate”
“Goku non ringraziarmi, piuttosto muoviti!” dando una pacca sulla spalla all’amico, lui ricambiò il gesto con un sorriso
 
Chichi era distesa su quel letto con il volto girato verso la finestra; nell’esatto momento in cui Goku entrò, lei si girò dalla parte opposta.
“Goku! Ma che ci fai qui??”
“Tesoro! Come stai?” si sedette di fianco alla moglie
“Meglio” il volto di Chichi si fece scuro “….allora sai quello che è successo”
“Sì” un sorriso si dipinse sul volto del sayan “Miyuki sta bene!”
“Cosa??” il volto di Chichi si illuminò e si gettò tra le braccia del marito, lui la strinse forte
“Chichi, attenta, devi riposare. Se il dottore scopre che non….” ma non fece in tempo a finire la frase che gli arrivò un sonoro bacio sulle labbra
Goku era leggermente in imbarazzo per quelle effusioni in luogo pubblico.
“Devo dedurre che sei felice”
“Più che felice, avremo una bambina” la donna si accorse che il marito era diventato tutto rosso “Scusa tesoro, non volevo imbarazzarti, ma mi sono ricordata che alla cerimonia di ieri non te lo avevo dato” era nuovamente serena e rilassata
“Sembra proprio che il sogno di essere felici si sia realizzato Chichi”
“Il nostro piccolo grande sogno” anche se quella era la pura verità.
 
Fine.
 
Spazio dell’autrice
Terminata! Spero di non avervi deluso sul finale 😊
Tornerò a breve, quindi alla prossima :3

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