May we meet again

di WildStorm95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Intro ***
Capitolo 2: *** 2. Waiting for Superman ***



Capitolo 1
*** 1. Intro ***


1. Intro
 
5 anni dopo il Praimfaya
 
<< Ricominciare da meno di zero e finalmente sollevare il velo.
 E raccontarvi veramente, non l’immagine vincente che la gente prova a vendere di sè. >>

J-Ax_Intro
 
<< Bellamy! Bellamy svegliati, cazzo! >>
La voce di Raven entra prepotente nella mia testa. Porto una mano sulla faccia e tolgo il sudore freddo di cui è cosparsa la fronte. Sudore freddo. Un’immagine si apre nella mia mente, ma non ho la forza per potermici cullare, non adesso.
<< Blake, o ti alzi immediatamente o butto giù la porta! >>
La solita calma di Raven, certe cose non cambieranno mai, per fortuna. Mi alzo dal letto con un colpo di reni e apro la porta.
<< Buongiono, Reyes! >> dico facendole l’occhiolino.
<< Cosa c’è di così urgente da dover buttare giù la mia porta? >>
<< Bellamy, vieni subito in sala di comando! Io e Monty dobbiamo assolutamente mostrarti una cosa. >> poi si sofferma a guardarmi meglio ed esclama: << E mettiti dei vestiti, santo cielo! Non sei un bello spettacolo in mutande! >>
 e comincia ad incamminarsi verso il corridoio.
<< Sei solo invidiosa del mio fisico! >> le urlo mentre rientro nella stanza ridacchiando.
<< Vai a farti fottere, Blake! >> sento provenire in lontanza.
Sospiro con la schiena attaccata alla porta, lo sguardo corre sul letto, sulla figura di una donna, Echo.
<< L’ho già fatto, Raven. L’ho già fatto. >> sussurro più a un ricordo di me che ad altro.
 
Non ricordo come sia iniziata, tra me ed Echo intendo, e ogni tanto mi ritrovo a pensarci, ma non mi ricordo.
“O non lo vuoi ricordare?”
La mia coscienza ha preso la Sua voce da un po’ di tempo ormai e non riesco a farla andare via.
“Volevi dimenticarmi, Bellamy.”
Oh, sta zitta!
Echo mi capisce. Vuole quello che voglio io. Niente impegni, niente sentimenti, solo divertimento. È così sbagliato, dopotutto?
 
<< Ancora a dialogare con la tua Principessa interiore, Blake? >>
<< Cazzo, Murphy! Devi sempre comparire dal nulla? >>
 dico tenendomi il petto.
Un anno sulla Terra e John è diventato un gatto, compare sempre quando meno te l’aspetti.
<< Rispondi, Bellamy. Senti ancora la sua voce? >> chiede preoccupato.
È l’unico che sa, gliel’ho confessato in una notte in cui la voglia di continuare a lottare per vivere mi è venuta meno, ma lui mi ha spronato a combattere e a rialzarmi.
Lui ne sa qualcosa sul lottare. Quando Emori è morta per uno scompenso cardiaco si è rinchiuso nella sua camera per tre mesi, senza parlare a nessuno, ma è riuscito a risollevarsi da solo ed è tornato il solito John.
Se guardo bene sotto la barba e gli occhi stanchi riesco ancora a vedere quel ragazzino di 17 anni che voleva ribaltare il mondo.
<< Sì, la sento ancora. >> ammetto in un sussurro.
<< Ma Raven ci aspetta e io non ho voglia di parlare di quest’argomento, non oggi. >>
<< Già, cinque anni, eh? >> dice grattandosi la nuca con uno sguardo colpevole.
Annuisco sospirando. Murphy mi mette un braccio intorno alle spalle e inizia a incamminarsi con me verso la sala di comando.
Sarà una lunga, lunghissima giornata.






*Angolo Di WildStorm*
Beh, la quarta stagione è finita e io non riesco a stare un anno senza avere risposte. Questa è solo l'introduzione, ditemi che ne pensate!

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Capitolo 2
*** 2. Waiting for Superman ***


2. Waiting for Superman 
 
<< She’s out on the corner trying to catch a glimpse
Nothing’s making sense
She’s been chasing an answer
A sign lost in the abyss, this Metropolis
She says "Yeah, he’s still coming, just a little bit late"
He got stuck at the Five and Dime saving the day”
She says "If life was a movie, then it wouldn’t end like this"
Left without a kiss
Still, she smiles, oh the way she smiles, yeah
She’s talking to angels, she’s counting the stars
Making a wish on a passing car
She’s dancing with strangers, she’s falling apart
Waiting for Superman to pick her up
In his arms yeah, in his arms yeah
She’s waiting for Superman >>
Daughtry_Waiting for Superman
 

Nella sala di comando la tensione era palpabile.
Raven camminava in tondo zoppicando come al solito, gli ultimi 5 anni nello spazio avevano peggiorato le condizioni della sua gamba, ma lei faceva finta di nulla come se gli altri non se ne fossero accorti.
Monty guardava lo schermo del computer con aria soddisfatta, la stanchezza era leggibile sul suo viso, ma lui sembrava felice come non lo era da un po’ di tempo.
Harper, con qualche kilo in meno, come tutti noi del resto, e qualche preoccupazione in più si stava mangiando le unghie mentre era accucciata in un angolo della stanza.
John guardava nel vuoto, perso in qualche ricordo di un’altra vita.
Echo, dopo 5 anni sembrava ancora un’estranea nel gruppo e a lei stava bene così. Sopportava solo Bellamy, giusto quel poco per soddisfare i bisogni reciproci, nulla di più, nulla di meno.
E poi c’era  Bellamy, la barba incolta di chi se ne frega di come appare e i capelli che O avrebbe giudicato troppo lunghi, ma il sorriso pieno di speranza sempre presente, anche se gli occhi, ormai spenti, rivelavano tutt’altro.
<< Ok, Monty, ci siamo tutti. Ora parla! >>
<< Subito, comandante! >> Comandante. Ed ecco far capolino il sorriso sghembo sulla faccia di Bellamy, quel soprannome glielo aveva affibbiato Murphy appena approdati sull’Arca e tutti, chi prima e chi dopo, avevano inziato a chiamarlo così.
<< Ho trovato il modo di aggiustare la radio! Entro 2 ore potremo comunicare con Octavia e gli altri nel bunker! >> la gioia nella voce di Monty era speranza pura, la speranza di non essere solo in 6, la speranza di poter tornare a casa.
<< Questo ci permetterebbe di avere un radar che ci indichi la via per casa. >> aggiunge Raven.
<< E se non ci fosse nessuno dall’altra parte? E se fossero tutti morti dentro quel dannato bunker? >>
Il sopracciglio sinistro di Raven si alza di scatto, mi guarda confusa, non può credere che sia stato lui a pronunciare a quelle parole.
<< Amico, non puoi dire così. Hai tua sorella laggiù, vedila come una speranza in più, la tua occasione per rivederla. >> la voce spezzata di Murphy mi arriva al cuore, non vuole che mi arrenda. Io, ormai, mi sono cullato nella speranza che siano vivi, ma scoprire la verità potrebbe distruggermi.
<< Io non credo di farcela a sapere la verità. >> le lacrime lottano per scendere, ma le trattengo.
<< Ipocrita. >> la voce tagliente di Raven rompe il silenzio.
<< Scusa? >>
<< Hai sentito bene. Sei un cazzo di ipocrita, Bellamy Blake! Tu hai paura sì, ma non della verità. Tu non vuoi affrontare la dannata realtà, non vuoi soffrire! Credi di essere l’unico a soffrire? Tutti abbiamo perso qualcuno che amiamo! Io ho perso Finn, Monty ha perso Jasper e Murphy ha perso Emori! Mi dispiace che... >>
<< Basta! Ti prego, Raven. >> le lacrime ormai si fanno strada sul mio viso. Non voglio più sentire una sola parola.
<< Clarke è morta, Bellamy. So che l’amavi, so che avresti voluto dirglielo e so che ti stai incolpando della sua morte. Ma hai fatto la cosa giusta e anche lei te lo direbbe se fosse qui. >>
Tutti intorno sono in silenzio. Raven piange, i pugni stretti e la mascella contratta. Mi guarda mentre io piano piano crollo appoggiato al muro, la testa tra le mani. Non mi ricordo di aver mai pianto così, di aver mai sofferto così.
Raven mi si avvicina, mentre gli altri piano piano se ne vanno, si siede accanto a me e mi abbraccia.
<< Lo so, farà male. Ogni posto te la ricorderà e vorrai morire, ma devi metabolizzare la sua morte. Lo sai che lei non avrebbe voluto che tu ti riducessi all’ombra di te stesso. Se non vuoi farlo per te almeno fallo per la sua memoria. >>
<< Raven, io l’amavo, la amo, così tanto. L’ho lasciata indietro, capisci? Io l’ho lasciata morire! >>
Mi appoggio alla sua spalla e continuo a piangere non so per quanto.
 
 
***
 
<< Bellamy. Sono passati 1’826 giorni da quando siete partiti. Ormai sono 5 anni. La Terra è di nuovo abitabile! Se riesci a sentirmi dì a Raven di puntare al grande spazio verde. Io sono qui che vi aspetto, che ti aspetto. Non farmi aspettare troppo! >>
Clarke sorride. Manca veramente poco e poi lo potrà rivedere. Il primo anno sulla Terra da sola è stato difficle, poi ha trovato Madi, uno scricciolo di appena 9 anni e si era ritrovata a farle da mamma. Un nuovo obiettivo per Clarke che ha dovuto insegnarle tutto.
In quel momento Madi era con lei, aspettavano insieme il ritorno di Bellamy e del resto dell’Arca.
 
 
***
 
<< Ok, allora collego la radio. Tutti pronti? >>
<< Sì, Monty. Puoi procedere. >> respiro profondamente.
La radio viene accesa e si sentono delle piccole interferenze. Raven cerca di aggiustare il segnale.
<< Ok, ora dovremmo sentire meglio. >> proclama con nervosismo.
<< ...bzz...bzz...Bellamy. >>
E d’improvviso cala il gelo nella stanza.

 

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