Like an angel

di justlya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pronta per vivere ***
Capitolo 2: *** Sono pronta ***
Capitolo 3: *** Arrivo all'accademia ***



Capitolo 1
*** Pronta per vivere ***


Pronta per vivere.
 
<< Questa è una pazzia, mio Signore >>
<< E’ l’unico modo che abbiamo per fermare Satana, se non distruggerlo. >>
<< Creare un essere in grado di distruggerlo è una pazzia mio Dio >>
<< Anastasia >>
<< Come mio Signore? >>
<< Quest’Angelo si chiamerà Anastasia, sarà l’Angelo più potente mai esistito, un po’ come la nemesi di Satana stesso, sarà la nostra salvezza. Forza Gabriele è arrivata l’ora di annunciarla al popolo di Enjeru. >>
<< Mio Signore e se Lei non ci riuscisse? >>
<< Dai tempo al tempo mio fedele servitore, dai tempo al tempo >>
 
°_°_°_°_°_°_°_°_°
 
<< Juria dai ti prego alzati, se faremo tardi anche stamani il professore di Difesa Demoniaca ci farà fuori >>
<< Non dire sciocchezze Miyuki ti prego, chi mai oserebbe toccare la preziosissima figlia di Anastasia? >>
<< Sei sempre la solita, guarda che quell’uomo è l’unico che non fa differenze, perciò alzati! >>
<< E’ tutta apparenza, se solo volessi potrei metterlo all’angolo >>
<< Allora perché non lo fai mai? >>
<< Perché sono buona. >>
Bugia. Un enorme bugia.
Strano, come in tre semplici parole possano racchiudere una così grande menzogna.
Uno dei dieci comandamenti, se non mi sbaglio, dice che mentire è peccato ma io me ne frego, tanto non sono un vero angelo perciò ho il diritto di perdono, no?
Io, Juria Hajimaru, figlia di Anastasia, l’angelo più potente mai creato da Dio in grado di distruggere Satana, e un misero, povero e sporco umano. 
Io sono una cosa che qua, ad Enjeru, non dovrebbe nemmeno esistere, non sono né un umana né un angelo, sono il niente assoluto.
Invidio i miei coetanei angelici, con le loro belle ali mentre svolazzano per i parchi.
Io non posso.
La vita è stata veramente ingiusta con me, ho tutti i requisiti di un angelo senza ali.           
Quel senza mi ha sempre bloccata, sono sempre stata diversa. Rispettata e temuta da molti ma anche mal vista da molta gente.
Secondo i più cattivi sono frutto di un soggiogamento da parte di mio padre, un inganno. Un errore.
Secondo i maligni sono stata quella cosa che ha fermato mia madre dall’uccidere Satana.
Secondi i perfidi Satana è dentro di me.
Io non sono niente di questo, sono solo una “ragazza” che vive la sua adolescenza nel peggiore dei modi: emarginata.
Ma io mi riscatterò, prima o poi.
Prima o poi avrò le mie ali e potrò dimostrare a tutti quanto sono potente.
E distruggerò Satana una volta per tutte.
 
_-----_-----_-----_-----_-----_
 
<< Allora miei prodi angeli è arrivata l’ora di affidarvi la vostra prima missione ad Assiah >>
Nella classe caddè il silenzio assoluto per circa tre secondi, il tempo di assimilare la notizia, per poi portare al conseguente mormorio e domande cretine a raffica:
<< Sensei, sensei dove si va? >>
<< Sensei, sensei ci sarà da mangiare? >>
<< Sensei, sensei se incontro qualche bambolina me la posso riportare a casa come souvenir? >>
<< Silenzio, silenzio ora vi spiego tutto e no Minako, se incontra qualche “ bambolina” non puoi portartela qua, è contro le regole portare un umano ad Enjeru >>
<< Non è vero sensei! Anastasia l’ha fatto! Ed ha fatto anche una figlia con un umano! Perché lei si e noi no? >> disse un idiota.
<< Che cretino, l’unico motivo perché hanno dato il permesso è perché pensavano che così quella matta si decidesse a combattere contro Satana e distruggerlo, ovviamente senza nessun risultato. >> disse una stronza
<< Sta zitta scema non vedi che sua figlia è in classe nostra, stai attenta. >>
Leccaculo.
Mi alzai
<< Guarda che anche se provi a parlare a bassa voce la tua voce da gallina si sente comunque, schifosa. >>
Tutti si zittirono, come di norma.
Avevano paura.
Di me.
Di me che potessi andare a dirlo a mia madre.
<< Dai su ragazzi manteniamo la calma, ritornando al  discorsi di prima dicevo che in questa missione solo uno di voi angeli potrà andarci e consiste in…>>
<< Ci andrò io sensei >>
Dissi io.
Aspettavo quest’occasione da una vita e quel pazzo me la stava offrendo su di un piatto d’argento.
<< Signorina Hajimaru prima mi faccia dire in cosa consiste la missione.. >>
<< No. >>
<< Come prego? >>
<< La missione la scelgo io >>
<< Non dica sciocchezze la pre.. >>
<< Se prova a impedirmi di portare a termine la mia missione lo dirò a mia madre, e lei non vuole questo, vero? >>
Il sensei abbassò il capo frustato ed incassò il colpo.
Mi girai verso Miyuki e gli sorrisi come per dire “ che ti avevo detto? E’ come tutti gli altri “.
Non usavo spesso la carta di mia madre, anzi non l’ho mai usata.
Ma questa è la mia sola e unica occasione e non posso sprecarla per del futile orgoglio.
<< Quale missione vuole intraprendere signorina? >>
Nella classe si diffuse un mormorio alquanto fastidioso, riuscivo ad intendere solo qualche parola disconnessa che lascia ad intende veramente molto.
Raccomandata
Viziata
Non si merita di vivere qua
Senza sua madre non sarebbe nulla.
Se pensavano questo sono dei veri idioti, ma cosa potevo pretendere? Loro non potevano capire
Ma adesso, adesso avrò il mio riscatto.
<< Io, Juria Hajimaru ucciderò i figli di Satana, i gemelli Okumura. >>
Altri mormorii e frasi disconnesse di diffusero nella stanza
Ma è pazza?
Cosa crede di fare?
Non ci riuscirà mai.
Vuole sempre stare al centro dell’attenzione.
<< Va bene, l’aspetto qui domani mattina per discutere i dettagli; adesso andate pure, tanto la lezione sta per finire >>
 Tutti si alzarono, tutti tranne me.
Dovevo scambiare due parole con Lui.
<< Non pensavo ce l’avresti fatta, hai dimostrato molto sangue freddo, complimenti. >>
<< Smettila, tanto non mi incanti. Piuttosto, spero che tu abbia intenzione di mantenere la tua promessa professor Yami >>
<< Ovviamente mia cara, se riuscirai nella tua missione avrai le tue ali e sarai riconosciuta da tutta la comunità angelica come un angelo puro. >>
<< Perfetto, allora ci vediamo doman.. >>
<< Non così in fretta, non mi fido a lasciarti andare da sola là >>
<< Cosa hai intenzione di fare bastardo? >> ringhiai
<< Modera i termini cara, voglio solo essere sicuro che tu svolga i tuoi compiti al meglio, tranquilla non ti accorgerai nemmeno che lei ci sia. >>
<< Lo spero per, zio. >>
E detto questo me ne andai, pronta per dar luce ad una nuova me.
Pronta per poter essere accettata.
Pronta per vivere.






^Angolo autrice^

Slave *saluta con la manina*
Allora premetto che questa NON è la mia prima fanfiction, ma è la prima che pubblico perciò siate buone con  me *fa gli occhioni dolci*
bhe che dire, l'idea di questa storia mi è venuta ascoltando la canzone "Angel with a shotgun", si quella canzone non ha nulla che riguarda la trama però non possiamo mica essere tutti perfetti, no?
Comunque ritornando seri, questo è solo un capitolo di introduzioni quindi presto vedrete (sempre SE continuerete a seguire la mia storia) i fantomatici gemelli Okumura.
Un grazie speciale devo darlo ad Alessandra che ho sopportato la mia ansia pre-pubblicazione, quindi grazie alle ^^
Miraccomando

RECENSITE IN TAANTI TANTI TANTI ^^

Ve amo, bye bye. 

 

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Capitolo 2
*** Sono pronta ***


Sono pronta.
 
<< Mia dolce creazione, Anastasia, cosa ti turba? >>

<< Padre voi non capireste >>

<< Aiutami a capire >>

<< Io non credo di essere in grado di uccidere Satana >>

<< Perché dici questo? >>

<< Perché lo comprendo. >>
 
 
°_°_°_°_°_°_°_°_°

 
<< Juria non è un po’ presto per iniziare a fare le valige, non sai ancora quando partirai >>

<< Miyuki partirò quando lo decido io, ed io ho deciso di partire oggi  >>

<< Sei troppo precipitosa ed impulsiva >>

<< E tu troppo noiosa, ed adesso aiutami a chiudere questa valigia, da sola non ci riesco >>

Miyuki forse è l’unica persona che non reputo completamente idiota di tutta Enjeru.

Forse è perché condividiamo la stanza da anni ormai, ma credo che se ci fosse stata un’altra persona al posto suo probabilmente non mi avrebbe nemmeno rivolto la parola.

La prima volta che la incontrai avevamo entrambe da poco compiuti i dieci anni e scoprimmo di essere in stanza insieme.

Mi ricordo ancora alla perfezione la nostra prima conversazione.
 
<< Piacere io sono Miyuki Sakura, tu?>>

disse tendendomi la mano

   << Io sono Juria Hajimaru, ma sicuramente conoscerai il mio nome, sai sono piuttosto famosa.>>

<< Si, a casa mia parlano tutti molto male di te e tua madre >>

<< Ehm, non è una cosa esattamente molto carina da dire, sai? >>

<< Fammi finire di parlare prima!...dicevo: in casa mia parlano tutti molto male di voi, ma io non la penso come loro.. >>

<< E cosa pensi? >>

<< Penso che prima di giudicare una persona
                           bisogna conoscerla, e tu non sembri cattiva. >>
 
Ovviamente fin da subito pensai che le mancasse qualche rotella ma dopotutto, meglio un’amica un po’ matta e tanti amici stronzi, no?
 
 
_-----_-----_-----_-----_

 
<< Tieni. >>

<< Cos’è? >>

<< Una chiave, ti servirà per poter entrare nell’Accademia della Vera Croce. Una volta arrivata lì ti accoglierà il preside, niente meno di Mephisto Pheles, lui sa tutto e …>>

<< Aspetta, cosa intendi con “ lui sa tutto “? E’ lui che mi sorveglierà? >>

<< No, non è lui. E poi con “ lui sa tutto “ intendo tutto tutto, sarebbe stato inutile nasconderglielo, tanto lo avrebbe scoperto comunque; così ti ho risparmiato molta fatica. >>

<< Non voglio intralci durante la missione Yami. >>

<< Tranquilla, lui non ti disturberà, probabilmente ti proporrà una scommessa pericolosa perciò stai attenta e soprattutto: non ti fidare di lui, avrà anche servito fedelmente per secoli l’Accademia della Vera Croce ma rimane pur sempre un demone e molti continuano a restare diffidenti. >>

<< Capisco >>

<< Ah e ogni mattina prendi cinque gocce di questo >>

Disse lanciandomi una boccetta di vetro con dentro un liquido incolore.

<< Cos’è? >>

<< Un farmaco antiallergico per demoni. >>

<< Come prego? >>

<< Ti servirà, non avendo ancora fatto il vaccino anti-demone ogni volta che un demone ti si avvicinerà inizieresti a starnutire: con queste gocce potrai stare tranquilla. >>

<< Scusa fammi fare questo vaccino e chiudiamo questa faccenda. >>

<< Il vaccino si può fare dai diciassette anni in poi, tu ne hai solo quindici. >>

<< Ricevuto capo >> dissi imitando un saluto militare

<< Non fare la spiritosa ed ascoltami: Mephisto ti procurerà un alloggiò dove potrai tenere d’occhio i gemelli facilmente, ricordati che devi farteli amici, NON devi ASSOLUTAMENTE farti odiare da loro ed appena lì vedrai più vulnerabili attaccherai e li ucciderai, tutto chiaro? >>

<< E’ da una vita che aspetto questo momento. >>

<< Ottimo, cerca di non fallire. >>

<< Non fallirò, dovesse costarmi la vita. >>
 
_-----_-----_-----_-----_
 
<< Vestiti invernali? >>

<< Ci sono! >>

<< Vestiti estivi? >>

<< Pure! >>

<< Vestiti primaverili e autunnali? >>

<< Presenti! >>

<< Trucchi >>

<< Non potrei partire senza! >>

<< Piastra? >>

<< C’è >>

<< Ok Juria, pare che tu abbia tutto >>

<< Mi mancherai taaaanto tanto taaanto! >>

E dicendo così andai a stritolarla: un po’ di sane coccole non uccidono nessuno.

<< Juriaa mi stai strangolando ti prego! >>

<< Uff, quante sei noiosa! Vabbè dai, ti perdono solo perché non ci vedremo per un pò >>

<< Wow, dai discorsi che fai sembra che tu stia per partire in guerra, cioè, non che la missione che tu hai scelto di intraprendere sia facile, ma sono sicura che ce la farai velocemente; da quanto ho capito quei due sono degli stolti, soprattutto il maggiore: Rin Okumura. Pare sia quello che abbia ereditato subito i poteri di Satana, molto impulsivo e incosciente … potreste pure diventare amici >> Disse Miyuki ridendo

<< Ti immagini? Sarebbe esilarante se me lo facessi amico! Comunque puoi stare tranquilla, non ho nei miei piano farmi nuovi amici. >>

<< Su questo non avevo dubbi! Ma ti volevo solo dire di stare attenta all’altro gemello >>

<< Il super-genio? Nah, non mi preoccupa più di tanto >>

<< Dovresti invece, è l’esorcista più piccolo e intelligente mai esistito, ha grandi potenzialità. Ti potrebbe dare del filo da torcere >>

<< Tsk, se lo dici tu >>

“ Juria Hajimaru è richiesta al portale di uscita da Enjeru, ripeto: Juria Hajimaru è richiesta al portale d’uscita da Enjeru “

La voce dell’angelo addetto al box informazioni fece eco in tutta la nostra stanza

<< E’ arrivato il momento eh, Juria >>

<< Esattamente.. >>

<< Farà strano non averti più in stanza, sai? >>

<< Guarda il lato positivo della cosa: le tue scorte di cioccolato bianco saranno sicure d’ora in avanti >>

Rise.

Chissà come riderà quando scoprirà che le ho prese tutte e messe in valigia ..

In mia difesa dirò che la cioccolata che fabbrica sua madre è troppo buona per non ‘prenderla in prestito’.
 
La salutai per l’ultima volta e poi mi avvia verso la porta, mi chiese più volte se volevo essere accompagnata ma declinai gentilmente la sua proposta ..
 
<< Juria vuoi che ti accompagni, lo faccio volentieri >>
<< Scordatelo. Non voglio impicci tra i piedi, come minimo fai una scenata e piangi perciò: grazie ma, no grazie. >>
<< Cattiva .. >>

 
*-*-*

 
Mentre mi stavo avviando alla porta sentì una voce che mi stava chiamando:

<< Juria, Juria >>

<< Chi sei? >> urlai, tanto non c’era nessuno nei paraggi; avevo preso una scorciatoia per evitare la folla.

<< Juria vieni da me >>

Dire che quella voce fosse inquietante era dire poco, ma mi feci coraggio e la segui.

Camminai per poco quando improvvisamente mi trovai di fontana ad una grande fontana dalla quale fuoriusciva dell’acqua che brillava di luce propria.

Mia madre.

Come al solito aveva preferito non mostrarsi nella sua forma angelica, ha sempre detto che preferiva prendere forme diverse piuttosto che la solita e monotona versione ‘normale’.

<< Madre se sei qua per farmi rinunciare alla mia impresa sappi che non ti ascolterò, ho già preso la mia decisione >>

<< Figlia mia, puoi stare tranquilla, non voglia fare niente di tutto ciò. Voglio solo darti un dono >>

E detto questo nelle mie mani cadde un piccolo anello argentato, niente di speciale: rotondo senza alcun tipo di diamante sopra.

<< A cosa mi servirebbe? >>

<< A combattere. >>

<< Come prego? >>

<< Infilatelo. >>

Me lo infilai all’anulare sinistro e subito iniziò a brillare per pochi secondi, poi tornò normale.

<< Cos’è successo? >>

<< Adesso sfilatelo. >>

Aveva il tono di una persona che non ammetteva repliche: così feci come disse lei.

Appena me lo sfilai nelle mie mani avevo una katana bianca, era magnifica e sentivo che era stata creata apposta per me.

<< L’ha fatta tuo padre quando sei nata, l’ha forgiata col bronzo usato dagli angeli: il bronzo celeste, bella vero? >>

<< E’ stupenda. >>

Non sapevo cosa dire, era bellissima.

Era tutto ciò che ho sempre desiderato avere …

<< Per farla tornare una nello basta che la lanci in aria, girerà su se stessa per due volte e poi ricadrà nelle tue mani come anello >>

<< Stupefacente >>

<< Un’ultima cosa figliola, voglio solo darti un consiglio >>

<< Dimmi >>

<< Non sempre il bene sono gli angeli ed il male i demoni, devi essere in grado di saper distingue queste due cose molto bene, solo così potrai avere il tuo riscatto >>

<< Cosa hai intenzione di dire? >>

<< Capirai col tempo, ora devo andare. Buona fortuna, amore mio >>

E sparì, nel nulla.

Così come era apparsa.

Cosa avrà voluto dire con quelle parole?






*spazio autrice*

Salve bella genteee *saluta con la manina*
Ho visto che nessuno ha recensito lo scorso capitolo *piange disperata*, spero di poter vedere qualche vostro parere su questo capitolo, anche le critiche vanno bene visto che non sono una scrittice professionista e devo migliorare.
Coomunque nel prossimo capitolo vedremo i nostri adorati gemelli okumura, spero che continuerete a leggere, lo spero davveroo taaanto
Comunque detto questo byee byee
*saluta con tutte e due le manine*

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Capitolo 3
*** Arrivo all'accademia ***


<< Anastasia non dire sciocchezze, tu devi uccidere Satana, solo così potremo
portare la pace ad Enjeru >>
<< Padre io non posso, Satana non è malvagio come tutti voi credete, lui vuole solo realizzare il suo sogno insieme a Yuri. >>
<< Ma cosa stai dicendo, sei forse impazzita? Lui è un demone, non può provare sentimenti così puri >>
<< Ti stai sbagliando padre, lui è proprio come noi, lui riesce ad amare e non
si merita di morire per il suo sogno. >>
 
°_°_°_°_°_°_°_°_°
 
<< Ragazzina, sappi che sei ancora in tempo per ritirarti >>
<< Mai. >>
Finalmente ero ad un passo dal mio sogno e sicuramente non avrei mollato tanto facilmente.
Ero davanti alle porte d’uscita di Enjeru, nella mia mano destra stringeva la chiave in grado di aprire la porta di in grado di far entrare o uscire un angelo da Enjeru mentre nella mano sinistra stringevo il manico della mia valigia.
Ero pronta.
Mi guardai intorno ma con me c’era solo mio zio Yami, o meglio, il mio professore di difesa Demoniaca, ma oramai questo non aveva più importanza.
La cosa veramente importante ora era scoprire chi sarebbe stata Lei.
<< Dov’è? >>
<< Chi? >>
Ok, era ufficiale. Aveva voglia di farmi arrabbiare, ma no, non gli avrei dato questa soddisfazione.
Non oggi.
<< Lo sai >>
<< Ah intendi Lei? Arriverà quando sarai già lì, non devi sapere chi sia, la sua identità deve rimanere segreta >>
<< Quanto mistero, non vi sembra di esagerare un po’? >>
<< Neanche un pochino, comunque adesso vai, Mephisto ti sta aspettando >>
<< Bhe allora, a presto sensei >>
E, senza aspettare alcuna risposta da lui, infilai la chiave nella toppa e feci i tre giri richiesti per aprirla.
La porta fece un sonoro clock e si aprì davanti a me.
Bianco.
Ecco cosa vedovo io, un immenso corridoio completamente bianco.
<< Devi attraversarlo >> mi disse Yami.
Feci come mi disse lui, e dopo due minuti di camminata mi ritrovai davanti ad un’altra porta, ma c’era qualcosa di diverso nell’aria, mi girai intorno e vidi che tutto il bianco era sparito e mi trovavo in un normale corridoio di una scuola e che sulla porta davanti a me c’era una targhetta con su scritto
“ Ufficio del direttore  Johann Faust V “
Ero arrivata, adesso dovevo solo bussare e stare attenta a non farmi ingannare da quel demone.
‘tock tock’
<< Avanti >>
<< Con permesso >>
Entrai in quell’ufficio in maniera titubante, e quando la sua figura mi si pose davanti dovetti aggrapparmi a tutto il mio autocontrollo per non scoppiargli a ridere in faccia.
Mephisto era un “uomo” dai capelli viola scuro e dagli occhi verdi foresta, indossava un abito bianco e viola con cappello a tuba bianco con alla base delle strisce rosa e viola, i pantaloni bianchi a giullare e le scarpe a punta.
Sbaglio o Carnevale quest’anno è arrivato prima?
<< Lei deve essere la signorina Hajimaru! Juria Hajimaru, vero? La stavo aspettando con ansia, gradisce una caramella? >>
Disse mentre con la sua mano mi porgeva delle caramelle, le sue unghie erano nere ed affilate, segno inconfondibile che fosse un demone.
Chissà se anche i gemelli Okumura le avessero così le unghie.
<< No grazie, vorrei solo sapere dov’è il mio alloggio e portare al più presto al termine la mia missione. >>
<< Ah si, giusto. Uccidere i gemelli e bla  bla bla, non è un modo troppo incisivo per avere delle futili ali, questo? >>
<< Cosa vorrebbe dire, scusi? >>
Il discorso di quell’uomo non aveva alcun senso, che fosse pazzo?
<< Intendo dire che forse, uccidere degli innocenti è un po’ troppo crudele per avere delle ali, non trova? >>
<< Quando si figli di un demone non si è mai innocenti. Se poi il demone in questione è Satana è ancora peggio >>
<< Ti devono aver addestrato con regole molto dure se pensi questo >>
<< Mi hanno addestrato a diffidare da quelli come voi perciò, se posso, vorrei sapere dov’è la mia camera e quando inizierò il corso speciale per esorcisti. Grazie. >>
<< Che caratterino, comunque tu starai nel vecchio dormitorio maschile. E’ un edificio abbandonato e gli unici studenti che ci vivono sono i gemelli Okumura >>
Perfetto, quello strambo tipo mi stava rendendo le cose molto semplici.
<< Ai gemelli diremo che le stanze nel dormitorio femminile sono finite e che quindi dovrai stare con loro fino a quando non si libererà una stanza >>
<< Perfetto Mephisto, portami da loro. >>
<< Buona buona buona, ragazzina prima di tutto dammi del lei e non chiamarmi per nome, sono pur sempre il preside e secondariamente tieni. >>
E così dicendo mi diede in mano una collana con una grande chiave appesa.
<< Cos’è? >>
<< Una chiave spazio-temporale, ogni esorcista ne ha una. Questa ti servirà per andare a lezione, ovviamente di mattina frequenterai la scuola normale. >>
<< Capisco, adesso, signor preside, sarebbe così gentile da scortarmi nel mio dormitorio così sfaccio le valige? >>
<< Certo certo, signorina. Spero che la sua permanenza qui le sia di suo gradimento. Ma adesso.. EINS ZWEI DREI >>
Un forte pouf fece capolinea nelle mie orecchie e quando il fumo sparì Mephisto non c’era più, ma al suo posto c’era un piccolo cagnolino con al guinzaglio il simbolo degl’esorcisti.
Era lui, ma in versione canina.
<< Perché lei ha … >> iniziai a chiedergli, ma mi interruppe praticamente subito
<< Non è ovvio? Il preside mica può girare per la scuola solo per scortare una studentessa! Adesso mi segua senza fare storie. >>
E poi dice a me che ho un bel caratterino … tsk.
 
_-----_-----_-----_-----_
 
<< Rin, Yukio vi presento Juria. Juria loro sono Rin e Yukio. >>
Finalmente li avevo trovati.
Finalmente avevo davanti a me il mio biglietto di sola andata verso le mie ali.
Adesso dovevo solo aspettare per poi attaccare ed infine ucciderli.
<< Piacere, io sono Juria Hajimaru, frequenterò insieme a voi il corso da esorcista come Exwire, spero di fare presto amicizia con noi >>
Quello con gli occhiali mi sorrise e mi tese una mano.
<< Io sono Yukio Okumura e sarò il tuo professore di Farmacologia Anti-demone >>
Gliela strinsi e notai con sommo piacere che le sue unghie erano normali.
<< Il mio fratellino è proprio una genio sai? A soli tredici anni ha avuto la licenza da esorcista. E’ l’esorcista più giovane mai esistito >> disse il gemello maggiore.
<< Davvero? -dissi fingendo un tono sorpreso, io quelle cose già le sapevo- sei fenomenale Yukio, sarà un onore per me averti come sensei >>
Arrossì tutto, fino alla punta delle orecchie.
Oddio era tenerissimo.
No, ferma Juria.
Stop.
Lo devi uccidere, ricordati le ali.
<< Nii-san! Sei il solito esagerato >>
<< Me è vero! Comunque io sono Rin, e non fare caso alla mia coda, è un effetto collaterale dell’essere il figlio di Satana >> disse ridendo.
Io per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva, lo ammetteva così? Senza peli sulla lingua?
<< Nii-san! >>
<< Ah perché non lo sapevi? La coda non ti ha dato nessun indizio? >>
Rideva ma io non con lui.
Ero bloccata dalla sua semplicità.
Non sfacciataggine, lui non si stava vantando di questo, no.
Lui lo ammetteva, anche se non gli andava bene come cosa la accettava.
Ed io ero paralizzata.
<< Ehi? Ci sei? Guarda che non faccio nulla eh, seguo un corso speciale per controllare le mie fiamme e poi la parte più grande dei miei poteri è sigillata in questa katana – disse indicando un fodero rosso che teneva legato alla spalla destra – e se non la sfoderò non succede nulla, tranquilla >>
Era visibilmente preoccupato per me, chissà com’ero ridotta.
Occhi fuori dalle orbite e pelle bianca come un cencio.
Sicuramente ero così, e non doveva essere una bella visione.
<< Va bene, io vi lascio. Vado a lavorare. Bye Bye >> disse Mephisto, ma io non lo stavo ascoltando.
<< Seriamente Juria, stai tranquilla. Mio fratello non ha alcuna intenzione di farti del male con i suoi poteri..>>
<< Capisco, comunque Rin puoi stare tranquillo. Credo di potermi fidare di te, non sembri cattivo. Ho avuto solo un momento di shock all’inizio ma ora sto bene, giuro >>
Dissi fingendo un sorriso amichevole.
<< Menomalee, avevo paura che non mi avresti più parlato >>
Disse facendo un grande sospiro di sollievo.
Era quasi tenero.
<< Tranquillo sul serio, e poi trovo la tua coda dannatamente carina, posso toccarla? >>
Falsa.
Ecco cos’ero.
Una falsa, ma per le mie ali avrei fatto questo ed altro.
<< Ehm s-sì certo puoi, però delicatamente, è il punto più sensibile di quelli come me >>
Il punto più sensibile eh? Ottimo, grazie per l’informazione. Ne terrò conto.
Mi avvicinai a lui e accarezzai la sua coda, era morbida e calda.
Mentre facevo ciò lui stava in silenzio rosso come un peperone in faccia, il che contrastava molto coi suoi capelli blu.
<< Forte, è morbida >>
<< Eh si hai visto? Uso uno shampoo apposta per renderla così >>
Scoppiai a ridere.
Una risata vera.
Genuina.
Forse Miyuki aveva ragione, io e lui saremmo potuti diventare amici.

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