True perfection has to be imperfect

di chemical_kira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm a looser ***
Capitolo 2: *** Not your friend ***
Capitolo 3: *** You'll folling me down ***
Capitolo 4: *** Lost days for fake nights ***
Capitolo 5: *** What do you think about Quinn? ***
Capitolo 6: *** dumb...luck ***
Capitolo 7: *** I will miss you Quinn ***
Capitolo 8: *** Homeless ***
Capitolo 9: *** come with me ***



Capitolo 1
*** I'm a looser ***


01.I'm a looser


Ho sempre odiato la perfezione, in ogni sua rappresentazione e forma.

La odio perchè ti illude di poter essere vera e raggiungibile, e allora impieghi tutte le tue energie per tendergli la mano e toccarla ma la conclusione è sempre la stessa. Appena ti illudi cadi, e quando cadi rialzarti ogni volta è più difficile.

Odio le illusioni che si frantumano senza speranza, nei miei 16 anni di vita ho dovuto far fronte a troppe delusioni per reggerne ancora. Odio questa scuola, la falsa allegria dei miei compagni, la falsa cortesia dei professori, l'odio che tutti indistintamente sfogano nei miei confronti.

Odio la mia famiglia. La mia religiosissima famiglia di mormoni che pretende di ingabbiarmi nella loro rete di regole e proibizioni.

E soprattutto odio lui. Il piccolo idolo della scuola. L'idiota che tutti osannano come se fosse dio sceso in terra, con quei capelli biondi e quel sorriso stampato perennemente sul volto. Lo odio questo piccolo prodotto della borghesia che mi si insinua nella retina ogni santo giorno accompagnato dal suo splendore di gloria immeritata.

Cammino nel corridoio mentre gli studenti di questa scuola di decerebrati che mi accolgono con la classica L con le dita sulla fronte per rendermi nota la loro convinzione che io sia un “looser”, uno sfigato per l'appunto.

Entro in classe di pessimo umore, umore che non può che peggiorare quando l' insopportabile Mr. Perrington ci impone un progetto a casa da fare in coppia. “ Per aumentare lo spirito di unione della classe”, dice lui.

Per regalarmi una settimana all'inferno”, penso io.

La classe accoglie la notizia con evidente fervore, tutti lottano per farsi mettere in gruppo con il proprio amico, con la più figa della classe, o con qualche secchione a cui delegare tutto il carico di lavoro. E poi ovviamente tutti ambiscono a stare con lui, la mia nemesi e la persona più irritante sulla faccia della terra. Ne ho già parlato, ricordate? L'idolo della scuola, bene, ho anche l'immensa fortuna di averlo come compagno di classe. Per cui la sua venerazione non è una scena a cui assisto solo nei corridoi ma, con mia somma gioia, devo sorbirmela anche in classe. Mi viene da vomitare.

Beh, iniziamo dai casi più problematici..c'è qualcuno che vuole fare gruppo con Robert McCracken?”

il silenzio si impadronisce della classe. Sento solo qualche ridolino sommesso e qualche occhiata di biasimo che mi viene lanciata addosso, ma non mi importa. Abbasso lo sguardo sperando che il momento duri poco, per lasciarmi annientare ancora nell'anonimato che mi ingloba.

Io voglio stare in coppia con Bert!”

poi una voce allegra si insinua nel mio canale uditivo. Mi volto verso l'origine e ci trovo l'ultima persona che avrei pensato con la mano alzata e lo stesso perenne sorriso in volto. La sua decisione viene accolta con un sorriso dal professore, contento di aver risolto la questione spinosa in breve tempo. Mentre i miei compagni si lasciano andare a commenti di disappunto, in fondo ho rubato loro la preda più ambita.

Mi volto un attimo a guardarlo e lui è lì che ricambia senza timore il mio sguardo. Mi perdo un secondo ad osservarlo meglio e ritorno ai miei pensieri originari. Io odio la perfezione.

E soprattutto odio Quinn Allman perchè ne è la personificazione.

**

Anche per oggi lo strazio chiamato scuola è finito, anche se l'idea di tornare a casa mi angoscia ancora di più. Sto camminando per i corridoi quando sento qualcuno bussarmi sulla spalla, mi volto già pronto ad urlare dietro al cretino di turno quando vedo il sorriso di Allman puntato su di me, con ancora la mano alzata. Lo odi, mi ripeto eppure il carico di urla che ero pronto a scagliare mi muore in gola.

Ciao Bert”

Sono Robert McCracken per te Allman. Cosa cazzo vuoi?”

Indosso una maschera di ignobile bastardaggine, me ne rendo conto. Ma lo faccio per evitare le seccature. Non voglio sentirmi preda dell'animo evangelico di nessuno, non voglio essere salvato. Voglio solo ingranare la quinta e correre a tutta velcità lungo la mia personalissima strada costruita verso l'inferno. Senza distrazioni. Senza deviazioni. Solo i miei genitori ad assistere alla distruzione del loro figlio reietto, sperando di scuoterli un pò. E invece mi arriva davanti questo inutile prodotto della vita moderna a sorridere davanti al mio sfoggio di sgarbata antipatia.

Abbiamo un progetto da fare insieme, ricordi? Come ci mettiamo d'accordo?”

Lo odio. Dal più profondo del cuore. Ti sto trattando male, sto digrignando i denti contro di te, ti sto odiando con tutte le mie forze e tu mi sorridi. Non puoi farlo, non così.

Senti All..” sto per sbraitargli contro quando mi blocca con una mano e inizia a parlare con due ragazze che passavano. Riconosco nei loro tratti due cheer-leader, considerate tra le più fighe della scuola, talmente belle che farebbero tremare le gambe a qualunque sedicenne medio ma non a lui. Quando le saluta e torna verso di me tento di rimettere insieme la mia carica combattiva, ma ancora vengo interrotto. Questa volta da due punk dell'ultimo anno che salutano Quinn con ampie pacche sulle spalle e cominciano a parlare con lui di un qualche concerto a cui andare. Mi sento invisibile ancora più del solito, e soprattutto la mia vicinanza con lui mi rende ancora più vivido il mio essere disadattato. Per cui mi volto e mi allontano, seguito qualche secondo dopo dalla voce di Quinn che mi chiama, usando ancora quel diminutivo di cui gli ho vietato l'utilizzo. Quando mi raggiunge siamo ormai fuori dal cancello, mi sento tirare per la maglia e so ancora prima di voltarmi che è lui. Ansima per la corsa fatta, ha le guance leggermente rosse e i capelli scombinati. Come in un flash immagino il suo volto ansimante dopo le fatiche di un rapporto. Ma cancello subito l'immagine rimproverandomene, lo odi ricordi Bert?

Certo che cammini veloce eh?”

mi dice da sotto quella zazzera di capelli biondi che ne ricoprono il volto lasciando permeare solo quel maledetto sorriso.

Senti Allman..mollami!”

Non posso. Dobbiamo fare il progetto per Mr. Perrington ricordi?”

A me non frega un cazzo!”

A me si! Quindi facciamo così, ti do un passaggio a casa così vedo dove abiti e poi domani vengo da te e iniziamo a buttare giù qualcosa ok?”

Ma come può essere tutto così facile per lui? Gli sto riversando contro il mio odio e lui lo ignora, trasformando il mio sfoggio di battute acide in una conversazione normale.

Mi ritrovo ad annuire, disorientato dal mio stesso comportamento. Dovrei prenderlo a pugni, ecco cosa dovrei fare. Dovrei dargli un pugno e lasciarlo a terra sanguinante. E poi dovrei allontanarmi da lui seguito dalle offese che mi lancerà, perchè è questo l'unico modo che conosco per vivere. E invece mi ritrovo a seguirlo verso la sua macchinetta decadente posteggiata davanti a scuola. La guardo sbalordito, come può avere tanto seguito a scuola e tanta credibilità se viaggia su questa carretta?

E' ridicola lo so, ma a me piace..e questo è ciò che conta no?”

annuisco inebetito. Certo che è questo ciò che conta, ma nel mondo delle favole mio piccolo Allman. In quello reale ogni piccola imperfezione viene fatta risuonare fino a che non diventa enorme. E il mondo si sente in diritto di fartela pagare quella piccola deviazione dall'ordine imposto. E anche se vuoi chiuderlo fuori, lui riesce ad infilarsi nelle piccole fessure che non riesci a controllare ed è abbastanza per distruggerti. Ma poi vedo te e allora tutto crolla. Vedo te e la perfezione mi illude ancora di poter essere vera. Ma nonostante questo non posso fare a meno di odiarti sai?

Uau...questa è davvero casa tua Bert?”

la sua voce piena di entusiasmo mi risveglia dai miei pensieri. Seguo il suo sguardo meravigliato che va a posarsi sulle mura di casa mia. Sbuffo scuotendo la testa.

No, è casa dei miei genitori...e non chiamarmi Bert, Allman!”

lui mi guarda un pò perplesso, poi sorride di nuovo.

Beh, ma casa dei tuoi genitori è come se fosse la tua no? Comunque tu puoi chiamarmi Quinn senza problemi Bert!”

sbuffo e sto per rispondergli di nuovo, ma il suo sorriso mi blocca.

Ci vediamo domani Allman..”

Ok..”

abbandono la sua macchina e mi avvio verso l'entrata della villetta in cui abito. Appena apro la porta il solito senso di freddo mi invade, riservo occhiate annoiate alle figure sacre che abitano la parete e fuggo verso la mia camera. L'unico posto al mondo che rispecchia un pò di me.

Mi fiondo alla finestra e guardo sulla strada, la macchina di Quinn se ne è già andata.



Nuova fic solo ed esclusivamente sui The Used. Ovviamente non ho la pretesa di raccontare la verità però userò qualche notizia vera, tipo che Bert e Quinn erano a scuola insieme. E che i genitori di Bert erano mormoni, e lui non ci andava molto d'accordo perchè troppo religiosi e “ bacchettoni” direi.

Beh, a parte questo fatemi sapere cosa ne pensate! Ogni commento è sempre il benvenuto. Baci baci.

Kira

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Capitolo 2
*** Not your friend ***


La campanella suona liberandomi finalmente dalla noiosa afa scolastica. Ringrazio il suono che mi strappa dal mio banco e esco dall'aula.

Finalmente libero, penso.

Ma poi la figura che mi attende al di fuori dell'aula di Chimica mi ricorda che la ibertà a cui avevo appena legato la mia felicità in realtà è stato solo un pensiero provvisorio.

Ciao Bert!”

Resto inebetito mentre i miei compagni che mi passano di fianco lo salutano o gli regalano sorrisi. Ma quanta cavolo di gente conosce sto biondo tinto?

Allman!”

mugugno. Lui mi sorride e si avvicina a me, prendendomi a braccetto, come se io glie lo avessi concesso poi.

Cosa stai facendo?”

lui ignora la mia domanda e mi risponde con un altra. “ Ti va di mangiare insieme? Così poi ci mettiamo subito a lavorare...oh! Aspetta!”

lo guardo con odio mentre risponde al cellulare. Può esistere una persona più detestabile di questo furetto biondo? Ma dico. Gli domandi qualcosa e non ti risponde. Ti domanda qualcosa e non ti permette di rispondere. Da manicomio.

Si, si. Credo di farcela per le 7 Jeph.”

aprofitto della telefonata per osservarlo meglio. A parte quegli insopportabili capelli biondo platino che si porta appresso senza vergogna e quell' espressione da koala idiota ha anche un abbigliamento insopportabilmente alla moda. Ed è alto, tanto alto, sarà sull' 1.80.

Ok, a dopo allora. “

chiude la conversazione e mi guarda sorridendo, ancora.

Allora hai deciso dove andare a mangiare?”

Veramente non ho ancora deciso se venire a mangiare con te” sputo acido.

Ma come al solito lui travisa il senso delle mie parole, o le ignora completamente, questo devo ancora capirlo.

Non ti preoccupare, conosco io un posto dove mangiare!”.

E così dicendo mi trascina per i corridoi della scuola fino alla sua carretta.

Maledetto Allman! Impreco tra me e me. Ma lo seguo. E alla fine stare in questa macchina e ascoltare i Mars Volta con lui è quasi piacevole.

Quasi.


**


Allora Bert, dimmi qualcosa di te”

siamo seduti in un bar che ricorda vagamente quello di Happy Days. Abbiamo ordinato due cheesburger, e mentre siamo qui in attesa del cibo Quinn si è sporto verso di me appoggiando il mento sulle mani incrociate e guardandomi con curiosità malcelata.

No!”

sbuffa sonoramente distogliendo lo sguardo da me, per poi fissarmi ancora dopo essersi fatto una panoramica della sala.

Uffa! Sei insopportabile! Ma si può sapere perchè non vuoi essere mio amico?”

L'amicizia non si decide Allman. È come l'amore, nasce come sintonia e poi diventa più profonda, accompagnata dallo scorrere del tempo e da emozioni condivise, avventure vissute insieme. Pianti, risate, confidenze. Ti conosco da ieri Allman, non credere che questo basti per aprirmi a te. Questi sono i miei pensieri ma quello che esce dalla mia bocca è ancora qualcosa di sgradevole.

Ne hai già fin troppi di amici intorno mi pare, o non ti accontenti dei leccaculo che hai intorno? E poi si può sapere perchè insisti tanto con me? Tu non hai bisogno di me, e tantomeno io di te. Quindi smettila!”

Abbassa lo sguardo quasi deluso.

Si, ma...ecco, io volevo solo..”

Volevi cosa? Fare la tua opera di volontariato e salvare lo sfigato della scuola dalla solitudine? Questo volevi? Ma ti sei mai fermato a chiederti se qualcuno potesse trovarti insopportabile? No vero? Beh, sappi che io non ti sopporto. Per cui esserti amico è l'ultima cosa al mondo che vorrei. E inoltre non ho bisogno della tua compassione. Grazie.”

Mi guarda deluso e io mi maledico perchè quell' insopportabile sorriso che si porta sempre appiccicato al volto ora non c'è. E si sente il vuoto che ha lasciato.

Non intendevo dire quello, nè offenderti. McCracken.”

poi abbassa lo sguardo sul panino e inizia ad addentarlo. Lo imito anche se mi si è chiuso lo stomaco. Non pensavo che sarebbe stato così fastidioso sentire quelle labbra pronunciare il mio cognome.

Sono un idiota.


**


Chiedigli scusa. Chiedigli scusa. Chiedigli scusa.

Questa litania continua a ripetersi nella mia mente mentre osservo Quinn alla scrivania. Ha le mani nei capelli scombinati, mordicchia una matita e ha uno sguardo affranto, mentre cerca di destreggiarsi tra le decine di libri e articoli che stiamo guardando.

Sbuffa sonoramente prima di rivolgermi un occhiataccia.

McCracken potresti anche fingere di aiutarmi!”

Già dovrei.

Mi siedo sul letto e inizio a sfogliare svogliatamente qualche libro noioso per la nostra ricerca di storia. Abbiamo deciso di farla su Roosevelt, o meglio Quinn ha deciso e io ho dato il mio assenso.

Guarda qui...magari questo ci può servire..”

Si alza dalla scrivania per venire a sedersi sul letto di fianco a me. Gli indico la pagina e mi incanto ad osservarlo, ha un espressione attenta e il suo profumo mi invade le narici. Fisso gli occhi sul suo collo, a pochi centimetri da me. È così bianco e, attraente direi.

Ah! La politica economica! Grande!”

sembra riacquistare un pò di entusiasmo, ma di quel sorriso ancora nulla.

Prende il libro e si rimette alla scrivania, battendo parole a caso davanti al computer. Sospiro. Devo decidermi a dire qualcosa ma i miei pensieri vengono interrotti dall' entrata in scena di mia madre. Ecco una scena che avrei volentieri evitato.

Robert! Hai di nuovo lasciato le tue mutande in giro...”

entra urlando ma si blocca non appena nota Quinn.

Oh! Salve..sei un amico di Robert?”

lui sorride e io lo odio esattamente come al solito. Perchè il suo sorriso deve essere rivolto a mia madre quando a me lo nega da tutto il giorno.

Si signora. Mi chiamo Quinn Allman, stiamo studiando per una ricerca di storia!”

Mia madre sorride compiaciuta, visibilmente impressionata da tanta educazione. Poi si volta verso di me con uno sguardo scocciato.

Finalmente mi porti a casa una persona decente Bert, vedi di prendere esempio dal tuo amico Quinn!”

So a chi si riferisce. Ai ragazzi che ogni tanto faccio entrare in casa. Ma mia madre si sbaglia se crede che siano miei amici, quello che facciamo tra queste pareti ha ben poco a che fare con l'amicizia. Ma questo forse è meglio che mia madre non lo sappia.

Non è un mio amico mamma. È solo un mio compagno di classe, e per inciso, non ho neanche deciso io di stare con lui!”

Mia madre mi riserva un altra occhiataccia, ma non è quella a preoccuparmi. È piuttosto lo sguardo triste di Quinn a farmi vergognare di ciò che ha appena detto.

Beh, tolgo il disturbo e vi lascio studiare ragazzi. Quinn, è stato un piacere conoscerti.”

sorride gentile verso il ragazzo seduto alla scrivania, e lui ricambia con altrettanta cortesia.

Anche per me signora.”

la porta si chiude e mia madre abbandona la stanza senza neanche degnarmi di uno sguardo in più. Sentire ogni santo giorno il loro odio nei miei confronti mi riempie di rabbia.

Il ticchettare del computer mi distrae dai miei pensieri, anche Quinn sembra non avere tanta voglia di parlarmi. In fondo era quello che volevo no? Impedire sin da subito che provasse a instaurare un rapporto tra noi. La gente non mi sopporta mai abbastanza, e ogni volta che ho permesso a qualcuno di entrare un pò più a fondo in me mi hanno sempre abbandonato.

Ti serve una mano Quinn?”

il ticchettio si interrompe un attimo, per poi riprendere esattamente un secondo dopo senza che io abbia ottenuto alcuna risposta.

Allman! Mi rispondi o no?”

questa volta si volta verso di me, ancora quell' espressione delusa dipinta sul volto.

Cosa vuoi McCracken?”

Che sorridi ancora...per me”

lui mi guarda spaesato e poi torna a rivolgere lo sguardo allo schermo.

Non sorrido a chi mi odia. Comunque se vuoi aiutarmi possiamo dividerci gli argomenti così ognuno lavora per i cazzi suoi!”

lo guardo pieno di odio. Come ha osato distruggere così il mio tentativo di riappacificazione? Non ha idea di quanto sforzo mi è costato?

Beh, risparmiamoci la fatica di dividerci il lavoro. Domani dirò al prof che voglio cambiare coppia. E ora, se non ti dispiace, vai fuori da qui!”

Riduce i due occhi a delle fessure e mi riserva uno sguardo che non gli avevo mai visto regalare a nessuno. È pieno di odio. Beh, complimenti Bert, ci stai riuscendo a farti odiare. Chissà se qualcuno ti darà una medaglia per questo.

Stacca la chiavetta dal pc e la infila nello zaino. Poi si alza ed esce dalla stanza.

Senza una parola.

Quando la porta si chiude mi sento irrimediabilmente solo.

Allungo il braccio verso il sotto del letto e ne tiro fuori una bottiglia di birra. Sarà calda, ma è sempre meglio di niente.

Alla salute.


Eccomi qua! Sono contenta che questa idea sia piaciuta, la sto scrivendo abbastanza velocemente, ho già fatto metà del prossimo capitolo. Ne devo approfittare fino a che la vena creativa non scompare.

Intanto posso dirvi che adoro Quinny sempre di più. Lo sapevate che è stato arrestato per difendere un fan alla fine di un concerto. Ha visto un poliziotto che lo stava maltrattando mentre lui firmava autografi e l'ha difeso, con il risultato di attirare le ire del poliziotto e essere arrestato lui. L'hanno tenuto 24 ore in carcere senza neanche concedergli una telefonata, e inoltre pare che lo prendessero in giro dicendogli che le loro canzoni facevano schifo ed erano una banda di frocetti. Povero tesoro!

Bah, passo ai ringraziamenti.

SweetPandemonium: si anche io trovo dolci i perdenti, e comunque li preferisco di gran lunga ai bulletti del ca..o. Ad ogni modo sei davvero sicura di voler fare gruppo con il Bert McCracken di quesat fic? Non è simpatico per niente...

Isult: grazie!! beh, non ti preoccupare per Bert e Quinn..le cose andranno meglio

blaise_sl_tr_07: eheh! In effetti voleva venire a ucciderti per aver usato quella parola ma sono riuscita a trattenerlo! Sono contenta di avere il tuo sostegno in ogni nuova fic, anche perchè so che se avresti delle critiche me le faresti...un bacio. Kira

Chemical Lady: anche io amo Quinn! Anche io! Bert è un cretino, se dovessi farla io la ricerca con lui andrei in giro a lanciare fiori urlando che il mondo è bello, invece quel cretino continua a fare lo stronzo...uff! ( nota bene che sono io a decidere cosa fargli fare...). Comunque grazie! Mi fa piacere che le mie storie ti piacciano!

Fallen: In effetti mancavi solo tu...fammi sapere che ne pensi

Bacio a tutte!!!





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Capitolo 3
*** You'll folling me down ***


Mr. Perrington mi guarda scuotendo la testa. So che mi reputa un caso disperato, forse dovrei voltarmi e andarmene ma non lo faccio.

Non posso sacrificare il mio orgoglio, anche se questo potrebbe voler dire non parlare mai più con Quinn.

qual'è esattamente il problema McCracken?”

Incompatibilità signore.”

esclamo convinto. Mi sembra una bella parola da utilizzare.

beh mi dispiace ragazzo ma ormai le coppie sono fatte. Se non ti stava bene avresti dovuto dirlo subito.”

Si ma non potremmo fare la ricerca ognuno per conto proprio?”

provo a insistere speranzoso.

Non se ne parla! Vi ho affidato questo progetto per aumentare lo spirito di gruppo! Quindi ora fammi il favore di tornare in classe e non lamentarti più!”

Vorrei insistere ancora ma lo sguardo torvo del prof mi fa desistere. Così seguo il suo consiglio e mi eclisso lungo i corridoi.

Da lontano scorgo la figura di un Quinn sorridente che sta intrattenendo alcune ragazze. Sembra felice. Ha ancora stampato sul volto quel sorriso che regala a qualunque forma di vita incroci la sua strada.

Tutto quello che io riesco a distruggere.


**


Mi trascino verso la casa di Quinn, reduce da un ulteriore litigio con i miei genitori. Hanno scoperto un pacchetto di preservativi aperto nella mia camera e si è scatenato l'inferno. Secondo loro dovrei mantenermi vergine fino al matrimonio. Che cazzata. Sorrido pensando alla rabbia di mio padre, credo che mi avrebbe anche cacciato di casa se avesse saputo che oltre ad aver perso la verginità, l'ho fatto anche con un uomo.

Busso alla piccola casetta di Quinn, vive davvero in una topaia. Non che la cosa mi interessi comunque. Preferirei mille volte una casa come questa piuttosto che vivere una prigione dorata come mi succede ora invece.

Viene ad aprirmi una ragazzina, deve essere la sorella. Biondissima e con lo stesso sorriso sincero di suo fratello.

Ciao! Cercavo Quinn..è in casa?”

Si! È in camera sua, la prima porta a destra..sei un suo amico?”

Si, direi di si.”

Come ti chiami?”

Ro..” inizio, ma poi mi correggo “ Bert!”

Ciao Bert, scusami ma devo andare a vedere i Simpson, se no me li perdo..”

Ok, non preoccuparti...”

mi sorride e corre nell'altra stanza a posizionarsi davanti al televisore. Salgo le scale e mi trovo di fronte alla porta dietro la quale si cela la camera di Quinn. Appoggio la mano sulla maniglia esitando qualche secondo prima di aprire la porta. Non appena mi si apre la visuale della camera realizzo che probabilmente avrei dovuto bussare prima di aprire quella maledetta porta.

Rimango immobile davanti alla scena di Quinn a petto nudo inginocchiato addosso a un altro ragazzo nelle stesse condizioni, coinvolti in un bacio profondo. Credo di aver interrotto qualcosa. Dovrei voltare le spalle e andarmene, ne sono consapevole, ma sono immobilizzato a guardare la scena.

Poi la figura sotto la sua si volta verso di me, e riconosco in quei tratti il volto dell'odioso capitano della squadra di football.

Ehy Quinn! C'è la tua opera di volontariato che ci fissa!”

il sorrisetto con cui lo dice mi fa venire voglia di prenderlo a bastonate ma c'è l'espressione di Quinn a bloccarmi. Sembra sconvolto.

Bert! Oh mio dio! C-cosa ci fai qui?”

Beh..per il progetto di Mr. Perrington..non ti ricordi?”

abbasso lo sguardo a terra anche per distoglierlo dall'imagine dell'insopportabile Jason che lascia scorrere le dita sulla schiena nuda di Quinn, guardandomi con fare provocatorio mentre infila le sue carezze oltre l'orlo dei jeans.

Quinn è voltato verso di me, ancora ostinatamente intrecciato a quel corpo estraneo. Sembra confuso.

S-si ma tu mi avevi detto che non volevi più stare in coppia con me...e quindi pensavo che non venissi più..”

la risata irritante di Jason si infila tra gli spazi che intercorrono tra i nostri sguardi, guastando qualunque cosa.

Jason, cazzo! Perchè non te ne vai?”

Ok piccolo..” lo avvicina a se per dargli un bacio sulle labbra, distolgo lo sguardo dalla scena ma questo non mi impedisce di sentire cosa gli dice subito dopo, senza neanche premurarsi di abbassare il tono di voce.

Appena finisci con il caso umano chiamami che continuiamo da dove ci ha interrotto!”

Recupera la sua maglietta e nell'abbandonare la stanza mi urta violentemente, tanto da farmi perdere l'equilibrio e cadere. Mi tende le sue mani forti per alzarmi e mi tira su, approffitandone per lanciarmi la sua velata minaccia.

Se dici a qualcuno una sola parola su ciò che hai visto me la paghi cara McCracken.”

mi sibila nell' orecchio mentre Quinn è indaffarato a rimettersi la maglia, coprendomi la vista del suo petto nudo.

Quando Jason esce dalla stanza Quinn mi guarda mortificato.

M-mi dispiace Bert, se avessi saputo che venivi io non...”

Sorrido mentre penso con amarezza che il suo, di sorriso non c'è.

Hai i pantaloni slacciati Allman.” esclamo tranquillo mentre vado ad accomodarmi alla scrivania.

Oh dio..scusa..” e inizia ad armeggiare con la zip, cercando di chiuderla.

Sorrido. È uno spasso prenderlo in giro.

Beh, deve essere difficile riuscire a chiuderla con quell'erezione crescente. “

Lo vedo diventare ancora più rosso, mentre urla isterico il mio nome.

Bert!”

Vai in bagno a sistemarla o ti devo dare una mano io?”

Ora prende a balbettare, con ancora un lieve rossore sulle gote. Adorabile.

V-v-vado in bagno!”

approfitto della sua assenza per osservare la stanza. Alle pareti campeggiano poster di MarsVolta e The Killers. Il computer è accompagnato da una pila interminabile di cd e dvd, ammontichiati disordinatamente. La mia indagine si ferma quando i miei occhi si posano sulla splendida chitarra appoggiata in un angolo.

Mi alzo lentamente e mi avvicino alla sua sagoma. Quando la raggiungo accarezzo la sua consistenza legnosa, toccando lentamente le corde che la compongono.

Affascinante vero?”

mi volto e vedo Quinn appoggiato allo stipite della porta.

Già...”

si avvicina lentamente a me sottraendo la chitarra alle mie carezze per intrappolarla tra le sue mani e portarsela con se nel letto.

Pizzica le corde con dolcezza e io mi trovo incantato a seguirne i movimenti. Poi le note distratte si articolano in una melodia conosciuta, e le accompagno con la mia voce.


Survived, tonight, I may be going down,

'cos everything goes round too, tight, tonight and it

you watch him crawl, you stand for more

and your panic stricken, blood will thicken up, tonight


mi siedo sul letto di fianco a Quinn mentre continuo a cantare. Le parole mi scivolano via in automatico come se il solo scopo delle mie corde vocali fosse creare suoni da legare alle note che lui produce.


'Cos I don't want you, to forgive me

you'll follow me down

you'll follow me down

you'll follow me down..


poi lentamente le note muoiono e lui si volta verso di me. Sta sorridendo. Censuro ogni possibile pensiero che possa portarmi a dire qualcosa di sconveniente perchè voglio impedirmi di veder scomparire ancora quel sorriso dal suo volto.

Dovresti cantare sai?”

L'ho appena fatto!” rispondo con una nota di fastidio nella voce. Non riesco proprio a farne a meno.

Intendevo in una band...”

Sorrido anche io, anche se il mio sorriso può essere identificato di più come un ghigno sarcastico.

Beh, e tu dovresti suonare allora!”

Ma io lo faccio!” esclama entusiasta. “ Ho una band, ci chiamiamo “ Dumb Luck” e io suono la chitarra! Peccato che abbiamo già un cantante! È uno dei miei migliori amici, si chiama Jeph! Forse lo conosci anche se non..”

Blocco il suo fiume di parole con un bacio. Lui esita un secondo ma poi ricambia con entusiasmo. Quando ci stacchiamo il suo volto è coperto da un espressione curiosa e stordita allo stesso momento. Adorabile direi.

Parli troppo sai?” gli sussurro sulle labbra a pochi centimetri di distanza. Poi mi allontano da lui e mi siedo alla scrivania davanti al pc.

Allora? Questa ricerca?”

lui si riscuote e mi raggiunge al computer.


**


Sai, non pensavo tu fossi gay..”

alza lo sguardo dalla tazza di caffè che stiamo bevendo nella prima pausa che ci concediamo e mi guarda interrogativo.

Perchè?”

Boh!” mi stringo nelle spalle “ E' che in genere il galletto della scuola non è gay! Capisci, è un controsenso!”

Lui ride apertamente prima di rispondermi.

Ma io non sono affatto il galletto della scuola! Non gioco mica nella squadra di football! Semplicemente conosco tanta gente...”

dice tornando a concentrare le sue attenzioni sul caffè ma mantenendo intatto il suo sorriso.

Ma quel cretino di Kurtz è il tuo ragazzo?”

eh? Ma chi Jason? Nooo! Figurati!”

sospiro di sollievo. Anche se la scena di loro due che stanno per fare sesso continua a infastidirmi, il fatto che non ci fosse sentimento mi tranquilizza.

Ehm.. a proposito di Jason, credo sia meglio che tu non dica a nessuno di quello che è successo!”

Perchè? Si vergogna di te forse?” pensiero che mi fa rabbrividire. Ma come si fa?

No, no..” esclama sempre sorridente, anche se la sua luce solita è un pò carente. “ Credo si vergogni di essere gay, non di me.”

Mi dispiace” esclamo poggiandogli una mano sulla spalla. Mi dispiace davvero. Ma lui si volta verso di me e scuote la testa sorridendo leggermente.

Non preoccuparti..in fondo io e Jason scopiamo e basta. Se lui non vuole dirlo in giro non mi interessa.”

Sorrido. E mentalmente ringrazio Mr. Perrington. Se lui non mi avesse imposto di continuare il progetto con Quinn la mia mente sarebbe rimasta intasata per sempre con la figura falsata di un Quinn angelico. Invece le figura che si sta delineando ora all'orizzonte mi intriga.

Sai Allman.” sorrido “ è una vera sorpresa scoprire che sotto il tuo faccino da angioletto nascondi un anima perversa!”

Lui mi fissa sorridendo.

E ancora non hai visto niente McCracken!” sussurra prima di tirarmi a se e baciarmi.



Ciauuu!!! Beh allora come va? La mia storia va come un treno, ho già in testa tutti i capitoli fino alla fine. Spero di trovare il tempo di scrivere in fretta.

Allora, comunicazioni sul capitolo. La canzone che cantano è “ You'll follow me down” degli Skunk Anansie, non so se a loro piacciono ma chissene..piace a me! E poi si, il primo gruppo di Quinn, Jeph e Branden si è formato ai tempi della scuola e si chiamavano “ Dumb Luck”, Jeph cantava. Successivamente, qualche anno dopo, con l'aggiunta di Bert hanno cambiato il nome in “ The Used”. Beh, che dire? Spero vi piaccia e commentate..mi raccomando!!

Fallen: nuuu..povero Bertie! Si rifarà...

blaise_sl_tr_07: eheh..mi piace che tu dia scontato l'amore tra Quinn e Bert come un qualcosa di inevitabile ( e hai ragione!). L'unica cosa che mi preoccupa è che ultimamente stai dimostrando una vena violenta nei confronti dei personaggi delle mie storie, vuoi picchiarli tutti! Ma io non ti lascerò entrare, perchè li amo e non posso permettere che qualcuno li picchi, al max si pestano tra di loro. U_U

Niamh15: eheh..credo che le tue speranze si avvereranno. Insomma mica posso tenere Bert e Quinny nella stessa storia e non far sucedere nulla tra loro, visto poi che non ci sono neanche elementi di disturbo...Si! Quinny ha il cuore tenero, infatti lo ha già perdonato..povero bimbo!

SweetPandemonium: eheh..dai Quinn lo ha già perdonato! Cerca di farlo anche tu..povero Bertie!

Isult: Spero che il capitolo ti sia piaciuto. Bertie è riuscito in qualche modo a risolvere la situazione, ma in realtà è merito di Quinny che ha il cuore tenero. Anche io quando ho letto la notizia di Quinn arrestato ho pensato “ povero tesoro!”.

Elyrock: sono contenta che ti piaccia, e grazie per i complimenti. Mi è piaciuta molto la tua recensione, hai colto tutte le sfumature che volevo dare ai personaggi, quindi questa cosa mi rende ovviamente felice.

Chemical lady: nuu..Quinn è troppo buono per odiare qualcuno, specie Bert. Vero che è stata una bella cosa difendere il proprio fan? Quanto a chi devi picchiare credo tu debba andare alla stazione di polizia di chicago e menare chiunque trovi dentro...se ti serve una mano fai un fischio!



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Capitolo 4
*** Lost days for fake nights ***


Mi guardo annoiato intorno, mentre le luci del Babylon si inseguono frenetiche sui muri. Seziono lo spazio che mi circonda alla ricerca di una preda con cui condividere il mio malessere, un altro sconosciuto a cui regalare il titolo di “amico” per qualche ora.

Dalla massa informe vedo staccarsi un pezzo che approda al bancone di fianco a me.

Un Martini!”

ordina al barista il ragazzo accanto a me, in evidente stato di alterazione. Sorseggio lentamente la mia birra e lo scruto. È carino. Ha dei capelli neri sparati in aria, profondi occhi scuri, i lineamenti un pò spigolosi e un piercing all'altezza degli occhi sul naso.

Ciao” intono sornione.

Lui si volta verso di me, con la sua dose di alcool stretta tra le mani. Sembra che il solo pensiero gli dia gioia.

Ciao..”

Gli tendo la mano, sperando che abbia capito le mie intenzioni. Non ho troppa voglia di innescare trame a seguire per arrivare alla soddisfazione del mio desiderio.

Io sono Bert, piacere! E tu?”

La patina lucida sui suoi occhi e lo sguardo vacuo lo rendono la preda ideale. Non opporrà molta resistenza.

Io Branden! Ti va di andare a farci un giro?”

Sorrido. Ammaliato dal ribaltamento dei ruoli, la mia piccola preda vuole l'iniziativa. Beh lasciargliela sarà ancora meno impegnativo.

Certo!” sussurro intersecando la mia mano nella sua e dirigendomi con lui nella parte del locale più tranquilla in cui le coppie vanno a imboscarsi.


**


Le ore si spalmano piacevoli in questa notte. Io e il mio nuovo “ amico” abbiamo appena abbandonato il divanetto zebrato su cui abbiamo dato fondo al nostro desiderio e ora siamo al bancone a fare rifornimento di alcool.

Branden è sempre più simile a una creatura senza controllo, manipolato dall'alcool a rompere inibizioni seccanti. Continuiamo ad alterare baci e strusciamenti a bevute.

Ehy Brandy..dobbiamo andare..”

una voce esterna arriva a interrompere il nostro equilibrio.

Nooo!! Io voglio restare qui..” piagnucola Branden cercando di aggrapparsi a me il più possibile e scappare così alla presa del suo amico.

no Brandy, dobbiamo andare e tu vieni con noi!” gli intima pazientemente il suo amico, un ragazzo dai capelli scuri pieno di piercing e tatuaggi.

Io sorrido, la gente da sempre il meglio di se quando è ubriaca.

Lo riporto a casa io, non c'è problema..” esclamo accogliendolo tra le mie braccia e guardando in suo interlocutore con un sorriso.

Senza offesa sai, ma non ho la minima idea di chi cazzo tu sia..” mi risponde con un sorriso condito da un aria furba. Sto per rispondergli quando una terza voce si infila tra le nostre.

Ehy Jeph allora andiamo?”

mi volto verso la voce e individuo i contorni dell'ultima figura che avrei pensato di incontrare in un posto come questo. Non appena anche lui si accorge di me mi guarda con occhi sgranati, forse lo stupore è reciproco.

Ciao Allman!” sorrido salutando.

Lui spalanca la bocca lasciando uscire parole disartcolate che lentamente acquistano la forma e il senso di una domanda.

e tu cosa ci fai qui?”

Si slingua Brandy, ecco cosa ci fa qui! E sto cretino è ubriaco da non capire un cazzo! Aiutami a portarlo via!”

L'espressione di Quinn varia da stupita a confusa a spenta. Lentamente si fa passare un braccio di Branden sulle spalle e lo conduce via aiutato da Jeph. Provo a richiamarlo ma non mi risponde.

Lo vedo svanire tra la folla e abbandonare il locale. Mi guardo intorno sconsolato. Non ne comprendo il motivo, ma mi sento una merda.

Probabilmente è solo l'alcol.


**


Il silenzio che avvolge la piccola stanza di Quinn è irreale, come se qualcuno avesse tolto il sonoro con un telecomando.

Gravito la mia attenzione sullo sguardo attento di Quinn che indaga tra le pagine dei libri qualche notizia da inserire nella ricerca. Non mi ha degnato di uno sguardo da quando ho messo piede in casa sua, al limite qualche mugugno.

Mi avvicino a lui cercando un facile contatto, mi infastidisce non vederlo sorridere. E poi stavolta non ho davvero fatto un cazzo. Lo abbraccio da dietro ma lui lotta per divincolarsi quasi subito. Quando riesce a liberarsi mi fulmina con lo sguardo.

Cazzo vuoi McCracken eh?”

mi rifila con tono velenoso. Lo guardo avvilito, domandandomi cosa possa averlo infastidito così tanto da trattarmi così senza alcuna ragione.

Beh, non mi pare che l'altra volta ti desse fastidio il mio affetto!”

L'altra volta non immaginavo certo che tu te ne andassi a baciare chiunque incontrassi per strada!” mi urla istericamente prima di coprirsi la bocca con le mani e guardarmi atterrito.

Oh cazzo..” sussurra imbarazzato. “ L'ho detto..”

Sorrido. Allora è tutto qui il problema, siamo gelosi eh?

Cos'hai da ridere?” mi rimbrotta imbarazzato.

Niente..è che sei tremendamente adorabile Allman, sai?”

Non pigliarmi per il culo McCracken..”

Ma io non ti sto pigliando per il culo Quinn..” dico avvicinanadomi pericolosamente a lui che arretra lentamente fino a scontrarsi contro il muro.

Lo imprigiono tra il mio corpo e il muro e inizio a baciarlo lentamente, lui risponde immediatamente abbandonandosi contro di me. Lascio scivolare la mano dalla nuca fino al cavallo dei pantaloni ma lui la blocca impedendomi l'accesso ai jeans. Mi stacco dal bacio per lamentarmi ma lui mi anticipa mettendo un dito sulle mie labbra.

Mi spiace Bert, per quello dovrai convincermi che la pessima idea che mi sono fatto di te sia sbagliata..”

E quale sarebbe l'idea che ti sei fatto di me?”

Sorride, soffiandomi le sue parole direttamente sulle labbra.

Penso che tu sia un fottuto bastardo che va in giro a farsi chiunque respiri senza preoccuparsi di rompere cuori al suo passaggio..”

Pronuncia la frase con tono roco e massaggiandomi l'interno coscia senza tanti complimenti. Sento l'eccitazione crescere e le parole per rispondere scappare via, mi abbandono completamente al suo tocco gemendo rumorosamente e chiudendo gli occhi accompagnato dal suo sorriso.

Ops...ho le prove devo andare!” esclama senza preavviso privandomi del calore della sua mano e allontanandosi velocemente. Controllo preoccupato la situazione del mio bassoventre e decreto che è troppo imbarazzante per potermela tranquillamente trascinare per la strada.

quinn...c-come faccio?” chiedo con la voce ancora rotta dall'eccitazione.

Lui mi guarda sorridendo.

beh, mi dispiace ma sono di fretta. Di là c'è il bagno! Vai pure e buona fortuna!”

Lo guardo attonito mentre lui prende la chitarra e si eclissa dalla porta lasciandomi solo e con un grosso problema da risolvere.

Maledetto Allman.



Ciao!!! scusate la lnghezza di questo capitolo ma non ho molta ispirazione ultimamente, spero comunque che vi piaccia!

SweetPandemonium: mmhh...non lo so se rivedremo ancora Jason, cambio idee su questa storia praticamente ogni volta che la scrivo! Eheh..anche io sono logorroica ma nessuno mi ha mai zittita così...

Fallen: vero vero che Quinn perverso è stupendo? Già è bellissimo normalmente...

Isult: eheh..mamma mia che reazione che hai avutto!! ma levami una curiosità, chi pensavi che fosse quello con Quinn??

Elyrock: grazie mille dei complimenti, spero ti piaccia anche questo...

Frankielou: eheh...anche io sberluccico sempre se c'è quella meraviglia di uomo di mezzo..non a caso scrivo quasi solo su di lui ultimamente..ihihih

blaise_sl_tr_07: ciauuu!! Ma scusa, sei sadica.,..se già soffrono perchè picchiarli? Comunque si McCracken è gelosissimo, ma anche Quinny non scherza...ovviamente le cose non saranno mai troppo facili per loro due..mi conosci no?

Chemical Lady: a chi lo dici!! condivido anche io il tuo sogno!! questa volta con i tempi di aggiornamento ho un pò fatto pena..spero di rifarmi!


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Capitolo 5
*** What do you think about Quinn? ***


Non c'è nulla che costringa il mio buonumore a scomparire quanto il lunedì mattina. Percorro i corridoi con un umore zavorrato a terra per la consapevolezza che un altra settimana è cominciata. Mi perdo tra i corridoi sorretto dallo sguardo ostile dei miei compagni di scuola e mi rendo conto che da quando io e Quinn abbiamo approfondito il nostro rapporto questa è la prima volta che torno a farci caso. Forse perchè ora non troverò ad accogliermi il suo sorriso, ma uno sguardo ostile anche da parte sua.

Spingo sbuffando la porta del bagno e ci trovo dentro l'ultima persona che volevo. Quell'idiota di Jason Kurtz, degno inizio di una settimana di merda. Sto per andarmene quando lui mi blocca l'uscita.

Uh-uh..quanta fretta McCracken!”

Sento la sua fastidiosa presenza troppo vicino a me e avrei voglia di spaccargli la faccia, ma sono sobrio e in queste condizioni non ho l'audacia di affrontare uno grosso e muscoloso quanto lui.

Levati dalle palle Kurtz!”

lo sento sorridere. Può qualcuno essere così dannatamente fastidioso quando sorride? Poi avverto qualcuno fare pressione dall'altra parte della porta per entrare. Kurtz lascia la presa sulla porta e io la apro subito per andarmene ma mi blocco. Davanti a me c'è Quinn che mi guarda stupito.

Sto per lasciare alle parole il peso del mio imbarazzo facendogli dire qualunque cosa quando la voce di Kurtz mi anticipa.

Ehy Quinny! Ti aspettavo..” dice tendendogli una mano e facendolo entrare in bagno. Quinn gli riserva un sorriso tiepido ma non oppone resistenza. E io lo odio in questo momento. Resto immobile con lo sguardo appiccicato a Quinn, ma lui fa di tutto per evitare il mio.

Beh McCracken? Non te ne stavi andando? Oppure vuoi metterti a guardare come l'altra volta? Stavolta ti offriamo lo spettacolo completo!”

Finiscila Jason!” sbotta Quinn anticipandomi. “ Bert puoi lasciarci soli per favore?”

Sto per ribattere e sputargli addosso almeno un pò del veleno che lui ha riversato addosso a me ieri ma la sua voce mi blocca ancora.

per favore..” ripete. E lo fa con un tono tanto dolce da farmi venir voglia di abbracciarlo e stringerlo fino a soffocarlo.

Ok! Ma sei un idiota Allman!” esclamo riservando un occhiata piena di odio a Kurtz prima di uscire. Mi volto un attimo a guardare la porta del bagno chiusa, e mi si annoda lo stomaco a pensare cosa stia facendo lì dentro Quinn con quella sottospecie di idiota. La campanella risuona nei corridoi e mi avvio verso la classe. Spero che li scoprano e li sospendano, così imparano a scopare nei bagni. No. In realtà spero che non stiano scopando. Magari Quinn vuole dirgli che tra loro è finita. Sorrido sarcastico. Certo Bert, e perchè dovrebbe troncare con il figo della scuola? Non mi dire che pensi che debba farlo per te. Sento il grillo parlante che mi porto nascosto nella coscienza ridere.

Mi piglio per il culo pure da solo adesso. Che razza di sfigato.


**


Mi hanno ingiustamente cacciato dalla classe. In fondo non è colpa mia se la prof è così noiosa da obbligarti a trovare un diversivo. E io l'ho trovato nel provare a colpire un piccione che mi stava chiaramente provocando dall'altro lato della finestra.

Sbuffo quando un'ombra compare davanti ai miei piedi. Alzo lo sguardo e ci trovo un ragazzo dai capelli scuri e rasta arrotolati sulla testa pieno di piercing e tatuaggi. Alzo un sopracciglio stranito e riabbasso la testa. Che capisca che non ho voglia di socializzare e se ne vada.

Invece si siede di fianco a me e mi saluta persino.

Ci conosciamo per caso?” gli chiedo con tono feroce.

E lui sorride. Lo tratto male e lui sorride. Come Quinn, o meglio, come faceva Quinn all'inizio. Ora non più, mi lascio scappare un sospiro di rassegnazione.

Memoria corta eh? Eppure non ci siamo visti troppo tempo fa..”

Alzo la testa di scatto e riporto la mia osservazione su di lui. Cavolo, non me lo ricordo proprio, eppure è abbastanza particolare come tipo.

Abbiamo scopato per caso?”

Scoppia a ridere. E io mi sento leggermente preso per il culo.

No, no...tranquillo..niente del genere!”

Tiro un sospiro di sollievo. Almeno qualche neurone m resta ancora.

E allora?” lo incalzo.

Allora sembra invece che tu abbia l'abitudine di volerti scopare i miei amici. Di Branden posso anche non preoccuparmi, lui sa gestirsi da solo..”

Lo guardo confuso, ma di che cazzo parla?

Non ti ricordi neanche chi è vero?”

Annuisco leggermente sotto il suo sguardo divertito.

Mi dispiace..” sussurro. Cazzo se mi sento una merda.

Non importa, forse avrai più memoria con l'altro..”

mi guarda ancora assicurandosi di avere tutta la mia attenzione.

Quinn Allmann...ce l'hai presente?”

S-si! Tu sei un suo amico?” chiedo curioso.

Già, piacere Jeph!” mi sorride porgendomi la mano che stringo dopo qualche secondo di attesa.

Bert McCracken!”

si accende una sigaretta porgendomene una e poi ricomincia a parlare.

Dimmi Bert...cosa pensi di Quinn?”

tossisco sputacchiando fumo a destra e a manca e lo guardo sconvolto con voce isterica gli chiedo. “ Co-cosa?”

Lui scoppia a ridere e si alza lasciandomi a terra sul prato.

Ahah! Lo sapevo di avere ragione! Beh Bert, è stato un piacere..ci vediamo!”

e così dicendo si volta e se ne va. Mi alzo di scatto anche io e comincio a urlare dopo un momento di sbigottimento.

Eh? Ehy! Jeph! Su cosa hai ragione ? Jeph!!”

ma lui non mi considera minimamente, si infila nella sua macchina e si allontana dalla scuola. Il suono della campanella mi costringe a tornare in aula.

Ho già detto che odio questo posto?



Ciao!! finalmente sono riuscita ad aggiornare anche questa! Spero vi piaccia, da ora in poi saranno pù presenti sia Jeph che Branden..eheh

Vedo che in molte hanno colto il riferimento a QAF beh, quel telefilm è stupendo, era doveroso citarlo.

Ora vi lascio che sto per uscire...buona lettura e spero vi piaccia!!

Kira



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Capitolo 6
*** dumb...luck ***


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Jeph's POV


Quinn cazzo! Spegni quel coso o rispondi!”

accarezzo il mio microfono mentre le urla di Dan riempiono il garage in rotta verso Quinn che continua a fissare il suo cellulare senza dar segno di voler rispondere. Io e Ashton ci scambiamo un'occhiata rassegnata.

Fatti i cazzi tuoi Branden!”

Sono anche cazzi miei! Stiamo cercando di provare nel caso in cui non te ne fossi reso conto!”

Si che me ne sono reso conto!” sbotta Quinn velenoso.

E allora rispondi a sto cazzo di telefono e dì a quell'idiota che ti scopi di smetterla!”

Vaffanculo!” sbotta Quinn sbattendo a terra il cellulare e fiondandosi fuori dal garage lasciandoci di sasso.

Ma io non volevo...” esclama Branden confuso guardandoci colpevole. In effetti litigate del genere capitano spesso, ma è raro che Quinn reagisca in questo modo. Anzi, è raro che in una lite ci sia di mezzo Quinny.

Lascia stare Bren, probabilmente avrà le palle girate per qualcosa. Beh, che dite? Ci facciamo una birra? Tanto provare senza chitarra è inutile..”

Branden annuisce leggermente, ancora scosso dall'essere stato la causa della fine anticipata della nostra sessione prove. Io invece declino l'invito proclamandomi stanco.

Li accompagno alla porta e mi siedo nel garage ad aspettare.

Quinn non può resistere molto senza il suo cellulare.

Mi accendo una sigaretta e prima ancora che la fiamma raggiunga la sua estremità sento la voce titubante del mio chitarrista.

Posso averne una?”

sorrido e glie ne porgo una, insieme con l'accendino. Lui si siede di fianco a me e rompe il silenzio dopo pochi secondi.

Scusa per prima..”

Naa, non preoccuparti non è successo niente!”

E invece si! Sembro un cazzo di nevrotico! Un fottuto psicolabile!”

lo abbraccio e lo tengo stretto un pò.

Non è niente ti ho detto. Piuttosto cos'è che ti turba così tanto?”

lui mi guarda un pò, come se stesse soppesando se dirmi tutto o meno. Io mi dedico alla mia sigaretta senza mettergli fretta, tanto so che non ci vorrà molto perchè mi dica cosa gli frulla in quella testolina platino.

E' che...”

sorrido. Eccola, la mia spiegazione sta per arrivare.

Cioè, non so..sai come quando..”

si zittisce un attimo, come alla ricerca delle parole da usare ma poi conclude la sua frase con uno sbuffo e si zittisce del tutto impegnando tutte le sue energie nello sbattere la testa contro le ginocchia.

Si pò sapere che ti prende?”

Quinn smette per un secondo di disperarsi e mi guarda basito per poi rituffare le mani nei capelli e masssacrarli.

Non lo so!”

sbotta come se fosse un concetto banale e comunque sicuramente esauriente da esprimere. Come se da questa sua dichiarazione di confusione io dovessi tirar fuori la soluzione ai suoi problemi. Problemi che, per inciso, non so neanche quali siano.

Beh..ma che è successo?”

Non lo so!” ripete ancora più stridulo e isterico. Ok. Mi massaggio le tempie cercando di ragionare. Forse è bene semplificare il tono delle domande.

Ok..chi era al telefono?”

Jason!”

ora è il mio turno di restare basito.

Quinn! Cazzo! Ancora??” urlo in preda alla rabbia. Ma poi lo guardo e la sua espressione spaventata mi fa riacquistare compostezza.

Lo so, lo so..avrei dovuto chiudere.”

Perchè non lo hai fatto?”

gli chiedo con un tono paternalista che infastidisce me per primo, ma non riesco a farne a meno.

Beh..volevo farlo! Ti giuro! Volevo farlo con tutto il cuore! Ma poi..”

Poi?” incalzo

Poi niente, sono arrivato nel bagno in cui avevamo appuntamento e...ecco..”

E?”

E abbiamo scopato Jeph! Di nuovo! Nei bagni della scuola! Vuoi un disegnino o ti basta così?”

Cerco conforto nella sigaretta che ancora stringo tra le mani.

No, no grazie! So già più di quanto avrei voluto sapere!”

Sono un'idiota!”

Gli do una pacca sulla spalla per cercare di consolarlo.

Beh, per quanto Kurtz sia un idiota, inaffidabile, bastardo, stronzo, egoista..se vuoi stare con lui è giusto che tu ci stia. Io prego sempre che tu ti ravveda e lo mandi a fanculo ma a quanto pare non ne vuoi sapere. Comunque sappi che festeggerò quel giorno.”

Lui abozza un sorriso amaro e torna a dedicare attenzione alla sua sigaretta.

Il nocciolo del problema nonè stato neanche sfiorato. Mi alzo e ragiungo il frigo da cui prelevo due birre. Ne porgo una a Quinn che mi ringrazia e mi siedo accanto a lui, pronto con una nuova domanda.

Solo una cosa non mi è chiara..se state ancora “insieme” perchè non volevi rispondergli prima?”

Te l'ho già detto! Sono un idiota!”

Ok! Su questo non posso darti torto però, non lo so, mi sembra che ci sia qualcos'altro di cui non vuoi parlarmi..”

lui mi gyarda di sottecchi da dietro la birra che sta trangugiando.

D'accordo grillo parlante. Per oggi direi basta..” e si alza dirigendosi verso l'uscita.

Lo guardo allontanarsi e un'intuizione mi balena in testa.

Ho conosciuto Bert oggi!” gli urlo dietro.

Lo vedo fermarsi. Sorrido. Ho colto nel segno. Allora continuo.

E' un tipo simpatico sai? Però devo dire che non ti smentisci mai..ti prendi sempre cotte per tipi assurdi e fini quanto uno scaricatore di porto..”

si volta, il suo viso è paonazzo. Io scoppio a ridere pregustando già i suoi futili tentativi di convincermi che non sia vero.

Non è vero! Io non ho una cotta per quel cretino!”

Appunto. Prevedibile come un libro già letto decine di volte.

No?” chiedo innocentemente sbattendo gli occhi. “ Pensavo ti interessasse..”

noo!! Quell' idiota può anche andare in giro a farsi mezzo mondo! A me non me ne frega un cazzo!”

Ha gli occhi lucidi. Forse stavolta l'ha presa anche peggio del solito. Ma devo riuscire a fargli sputare fuori la verità, solo così potrà accettare i propri sentimenti e mandare definitivamente a fanculo Jason Kurtz.

Sai Quinn...sembri geloso”

Geloso?!? Io?!?! e perchè mai dovrei esserlo? In fondo non me ne frega davvero un cazzo!”

ok, e perchè ti scaldi tanto allora?”

Io non mi sto...” si blocca mettendosi una mano sulla bocca. Probabilmente si sarà reso anche lui del fatto che sta urlando.

Quinn ehy..” mi avvicino a lui accarezzandolo sulla schiena “ dovresti far luce su quello che provi e su quello che vuoi..”

Io..io..non volevo farlo!! avresti dovuto vedere la faccia che aveva quando mi ha visto arrivare da Jason..mi sono sentito una merda in quel momento!”

Lo stringo ancora più forte.

E allora perchè l'hai fatto? Perchè sei andato con Jason e te lo sei fatto?”

Non lo so, io...volevo sentirmi desiderato forse. Volevo togliermi dalla testa l'immagine degli occhi di Bert che mi guardavano, e poi volevo vendicarmi. Volevo fargliela pagare per aver baciato Branden e chissà quanti altri. Ma alla fine mi sa che ho fatto semplicemente la figura del coglione perchè a lui non glie ne fotte un cazzo di me..”

Lo stringo ancora di più quando vedo scivolare una lacrima sul suo viso.

Non sai quanto ti sbagli Quinn..” gli dico accarezzandogli i capelli. “ Non è vero che Bert non prova nulla per te..

Lui mi guarda speranzoso. “ E tu che ne sai?”

Fidati di me Quinn..”


**


Bert's POV


L'aria infida dei corridoi viene corrotta del tutto quando Kurtz fa il suo ingresso in scena con la cheer-leader di plastica che il mondo crede sia la sua ragazza.

Non riesco neanche a pensare che un individuo del genere debba avere tanto potere su una creatura come Quinn. Mi infilo in bagno e sciacquarmi la faccia sperando di veder sparire la mia rabbia. Ma la mia speranza si devasta al suolo quando sento una voce distrarmi.

Buongiorno McCracken..”

mi volto.

Kurtz.



Ciao!! Ecco il nuovo capitoletto...mi spiace sia così inutile ma ecco, almeno sappiamo che pensa Quinny! E cosa mi dite della foto dei DumbLuck? Jeph con quell'ananas è inqiuetante...poi soprattutto pensare che da teenager avesse già quella faccia è molto inquietante! E il piccolo Quinny? Sembra un dodicenne lui...tenero..

Elyrock: beh, alla fine il grillo parlante di Bert aveva mezza ragione..si Jeph è proprio il prototipo del migliore amico perfetto..

SweetPandemonium: beh si, lo ha fatto un pò per ripicca...comunque ora l'importante è che sia riuscito a capire ciò che vuole..

blaise_sl_tr_07: ma nuu! Non è uno stronzo il mio povero Quinny! Comunque c'è Jeph con lui, il guru...non farà molte altre cazzate..

Chemical lady: Si jepha è un mito! Il guru dei the Used..o perlomeno io sostengo questa teoria...

Fallen: Quinn sta rinsavendo...confidiamo tutti nel suo buonsenso...ihih







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Capitolo 7
*** I will miss you Quinn ***


Attention please: capitolo un pò sconcio e un pò volgare, scene di sesso slashoso e beh, se vi da fastidio evitate..Quinn è un maialino!


Bert's POV


Buongiorno McCracken”

mi volto.

Kurtz.

Chiudo il rubinetto e faccio per avviarmi alla porta ma mi blocca artigliandomi per il polso.

Quanta fretta..”

Mi volto e il suo sorriso mi irrita, così venato da sarcasmo da essere intollerabile.

Che cazzo vuoi Kurtz?”

Niente...” sussurra avvicinandosi pericolosamente a me “ ..solo che ero curioso..” si avvicina ancora di più, tanto che posso sentire il suo respiro sulla mia pelle “ di sapere cosa Quinn ci trova in te..” conclude poggiando le sue labbra sulle mie.

Resto immobile con gli occhi sgranati fino a che non realizzo quello che sta accadendo e lo spintono, facendolo andare a sbattere contro il muro. Un sorriso sadico si disegna sui suoi tratti e si riavvicina a me.

Io tento di sottrarmi ma sono palesemente meno forte, il suo peso mi schiaccia contro la parete e sento le sue mani infilarsi sotto la maglietta, raggiungere la mia pelle nuda e saggiarne la consistenza. Mi invade la rabbia mentre mi zittisce dicendomi che andrà tutto bene e il suo alito pesante si appropria dell'aria intorno a me.

Stringo gli occhi e raccolgo tutte le forze nello sferrargli una ginocchiata esattamente sul bassoventre e facendolo gemere di dolore. Si allontana da me piegato in due per il dolore, lo guardo pieno di odio. Come cazzo fa Quinn a scoparselo sto stronzo? Il pensiero che lo abbia solo sfiorato mi fa ribollire il sangue nelle vene, e il vederlo indifeso non stimola in me nessuna pietà, anzi mi inspira ancora più violenza. Gli rifilo un'altra ginocchiata nello stomaco, provocando un altro urlo di dolore.

Ed è come una droga vederlo gemere di dolore sotto i miei colpi, vedere il sangue ricoprirlo mentre immagini delle sue mani sul mio corpo e su quello di Quinn si confondono con l'unico effetto di farmi incazzare ancora di più.

Sono talmente preso che neanche mi accorgo che la porta si è aperta e due ragazzini mi guardano con la bocca aperta. Quando mi rendo conto del loro sguardo fisso su di me scappano terrorizzati diretti verso la presidenza.

Cazzo.

**


Quinn's POV


Noia.

Assurda, assoluta, nauseante e insistente noia.

Noia miscelata a preoccupazione e impotenza. Sentimenti che mi spingono ad uscire da qui e nello stesso tempo mi inchiodano nell'indecisione.

La musica esce potente dalle casse, ed è l'unica cosa che riesce un pò a coprire il rumore della mia ansia.

Oggi niente prove, e ovviamente niente uscite dato che i miei amici sono tutti al lavoro. E poi dopo questa mattina non ho neanche voglia di chiamare nessuno dei miei amici dell' High School. O meglio, uno che vorrei c'è, ma probabilmente mi sbatterebbe il telefono in faccia se lo chiamassi. E questo nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore non lo so. Forse è ancora nell'ufficio del preside, a spiegare le ragioni che lo hanno spinto a picchiare Kurtz. Non so perchè ma mi sento una merda, è colpa mia.

Non c'è altra ragione.

Sono l'unico cazzo di motivo per cui quei due si conoscono.

Percorro per l'ennesima volta la lunghezza del pavimento della mia camera avanti e indietro, avvolto dal nervosismo più totale.

Non ce la faccio.

Voglio uscire da qui, ho voglia di correre fino a sentire bruciare i polmoni. Fino a scollarmi dalla pelle la pesantezza del senso di colpa.

Prendo la giacca e faccio per lanciarmi fuori dalla camera, ma non appena apro la porta mi ritrovo Bert davanti.

Lo guardo sbigottito, e vedo una valigia ai suoi piedi assecondarne la figura. Passo rapidamente lo sguardo da lui alla valigia, incapace di formulare il benchè minimo pensiero.

Ciao..”

è la sua la voce che rompe il silenzio, ma non riesce a mettere fine al frullato di domance che mi si agita in testa.

Bert ma che..”

Non farmi domande Quinn, voglio solo una risposta da te..”

scosto lo sguardo dalla valigia e lo piantono nei suoi occhi azzurri rischiando di perdermi in quelle due pozze liquide.

Vuoi fare l'amore con me?”

sgrano gli occhi e senza neanche rispondere lo tiro a me facendo collidere le nostre labbra. Quando ci stacchiamo lui mi guarda sorridente.

Immagino sia un si..”

annuisco veloce e mi reincollo alle sue labbra, mi stacco solo per togliermi la maglietta e fare altrettanto con la sua. Sto per riattaccarmi a lui ma mi blocca.

Aspetta..fatti guardare..”

mi fermo imbarazzato, con il fiato corto per via dell'eccitazione, e nonostante io abbia ancora i jeans mi sento nudo sotto il suo sguardo indagatore.

Sei bellissimo..”

sussurra come assorto, e io sento le guance bruciarmi dall'imbarazzo. Lo spingo sul letto e gli salgo su, facendo collidere i nostri due petti nudi e lasciandogli una scia di baci sul collo. Lui ansima e geme sempre più forte, e la sua voce raggiunge il massimo del piacere quando poso le labbra sul suo basso ventre e lo libero dei boxer, accogliendo subito il suo membro tra le mie labbra.

Quinn..ah..sto per..”

mi stacco immediatamente dalla sua pelle e gli sorrido. Lui mi guarda annebbiato dal piacere, è talmente sexy in questo momento che la voglia che ho di lui rischia di farmi esplodere.

Non fermarti cretino, ti voglio dentro di me..”

sorrido davanti al suo romanticismo, però l'idea di prenderlo mi fa impazzire. Inizio a prepararlo con un dito, esplorando la sua cavità. Lo sento gemere, ma mi basta un'occhiata per capire che vuole che io continui. È impaziente, e la cosa mi fa sorridere. Estraggo il dito per bagnarlo di saliva. Guardo Bert malizioso mentre con la lingua gioco con le mie dita.

Quinn cazzo! Smettila! Vuoi farmi venire senza neanche fottermi?”

rido e introduco veloce le due dita dentro di lui, originando un gemito di disappunto. Ma quando inizio a muoverle i gemiti diventano di puro piacere. Vorrei prolungare i preliminari il più possibile ma il piacere mi sta esplodendo addosso e così senza preavviso sostituisco le dita con il mio cazzo. Lo sento sussultare non appena entro dentro di lui. Faccio aderire i nostri due corpi il più possibile, sistemandomi al meglio tra le sue gambe e iniziando a muovermi leggermente.

Lui mi guarda vacuo con un sorrisetto dipinto sulle labbra. Ad ogni spinta raggiungo le sue labbra e gli poggio sopra le mie, mentre lui geme sempre più forte. Avvolgo le dita intorno alla sua erezione e lo accarezzo, procurandomi un insieme ancora più forte di urla e gemiti che si mischiano ai miei.

Allman! Vuoi farmi morire per caso?”

sorrido e spingo più forte, guadagnandomi un altro urlo.

Non lo vorrei mai McCracken, non penso che riuscirei più a vivere senza di te..”

lo guardo negli occhi e vedo una lacrima scendere. Che cazzo ho detto di sbagliato? Sto per chiederglielo ma lui si avvicina a me imprigionando le mie labbra tra le sue, mentre il calore ci avvolge ed arriva l'onda dell' orgasmo.

Ci guardiamo stremati e ansimanti, mentre gli straschichi dell'orgasmo ancora ci riscaldano. Lui mi da un bacio sulla tempia e si stringe a me. Prendo una coperta per coprirci e mi addormento così, con il suo corpo tra le braccia e un sorriso tra le labbra.


**


Bert's POV


Sei l'unica cosa per la quale mi spiace andarmene.

Mi mancherai Quinn.

Addio.

Bert”


Rileggo le parole scritte di fretta e finalmente trovo il coraggio di posare il foglio sulla scrivania e recuperare la mia valigia abbandonata vicino alla porta.

Non trovo il coraggio per voltarmi a guardarlo invece. Anche se la sua figura è impressa a fuoco dentro di me e mi basta chiudere gli occhi per ricostruire ogni suo piccolo particolare.

È ormai sera e il buio si mescola col freddo in questo paese inutile di montagne e mormoni.

Non so cosa farò, dove andrò nè come riuscirò a sopravvivere. Ma so che devo andarmene da qui, abbandonare questo schifo di città. Lasciare la mia cazzo di famiglia. E anche il piccolo angelo che ha dato il senso a queste ultime settimane.

Ed è l'unica cosa che fa male.


**


Ciao!! Eccomi qua! Allora cosa ne dite di questo capitolo?

Lo strano comportamento di Bert e le motivazioni che lo spingono saranno espletate più avanti..sono comunque legate alla biografia vera di Bert..cioè ne prendo spunto da quello che gli è davvero successo povero cristo e ci fanficcio su...

Passo subito ai ringraziamenti che poi mi metto a studiare..

Fallen: facevi bene ad avere paura..ma bertuccio si è saputo difendere...

frankielou: ahahah palma da dattero!! è vero però..che brutto

sweetPandemonium: piano geniale il tuo..solo che nel mezzo è successo un gran bel casino..avrai dettagli nel prossimo chap

blaise_sl_tr07: la tua mente malata è in accordo con la mia..cioè kurtz ci ha provato e bert lo ha picchiato..oddio! Mi sa che abbiamo dei neuroni in comune! Jeph è un genio si...anche se ai tempi sembrava una palma da dattero..

chemical lady: ciao!! quinn era adorabile vero?? così picciolo...aww! Beh Bert non le ha prese ma un casino è successo uguale...




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Capitolo 8
*** Homeless ***


08


Bert's POV


Vai fuori da questa casa!”

la voce di mio padre rimbomba tra le pareti, mentre lo sguardo freddo di mia madre fa da sottofondo. Io resto in silenzio, corro sulle scale per entrare nella mia stanza e chiudermi la porta alle spalle, sperando che la loro voce resti fuori dal mio mondo. Ma non è così. Il rumore di pugni sul legno arriva subito a disturbarmi. Butto in una valigia i primi vestiti che mi capitano a tiro e apro la porta ritrovandomi faccia a faccia con loro. Sbuffo e li attraverso dirigendomi verso le scale, seguito dalla voce incazzata di mio padre.

Sei una vergogna per questa famiglia Robert, fai sesso, ti hanno espulso da scuola, fumi, ti droghi e poi sei...oh mio dio non riesco neanche a dirlo..”

mi fermo girandomi verso di lui con un sorriso sarcastico.

Sono gay dillo papà..sono un dannato frocio!” gli sputo in faccia. Resto soddisfatto della sua faccia stravolta e me ne vado sbattendo la porta alle mie spalle. Appena fuori però tutta la mia spavalderia mi abbandona. Penso a dove cazzo posso andare e poi penso subito a un altra cosa.

Devo vedere Quinn prima di andarmene per sempre.




Mi sveglio improvvisamente. Maledicendo il sogno che mi perseguita riproponendomi in un loop continuo la mia litigata con i miei, quello che ha sancito il mio allontanamento da casa. Qualunque cosa, ma io non tornerò più indietro.

La neve cade donando alle case basse del paese un irreale aria di candore e purezza. Irreale appunto perchè non c'è nulla di puro in questo buco di paese, nè tantomeno nella gente che lo abita.

Mi alzo e cerco nel buio le sigarette e l'accendino, mentre la neve che cade mi fa rabbrividire. Tremo stretto nelle coperte di fortuna che sono riuscito a trovare mentre l'odiosa insegna del bar in cui lavoro mi irrita la vista.

Finalmente riesco a trovare le sigarette e ad accendermene una, unica scintilla di calore in questa notte gelida. Unica scintilla di luce in questo anfratto buio in cui ho costruito il mio letto di fortuna, in questa baracca dismessa e senza porte in un terreno abbandonato giusto davanti al bar che mi ha dato uno straccio di lavoro.

Sbuffo continuando a guardare i fiocchi di neve scendere irrequieti a terra, li guardo corrompersi non appena toccano il suolo. E la mente torna a Quinn, a quel suo sorriso che aveva lo stesso candore della neve, e a come la sua vicinanza con me lo abbia sporcato. Chiudo gli occhi ripensando agli ultimi istanti passati con lui, a quanto sia stato bello sentirlo dentro di me, sentirmi invadere da lui. Ho sempre evitato di pensare a quello che è successo dopo, quando si è svegliato e non mi ha trovato. Quando ha capito che non mi avrebbe più rivisto.

Sento una lacrima scorrere ma subito la fermo con la mano, infilando una mano nella tasca per recuperare una piccola fiaschetta fredda e ne bevo il contenuto, la vodka mi arriva come una botta nello stomaco. Ma non è nulla in confronto al ricordo di quello che avevo.

Quinn.



Quinn's POV


Nulla. Sono passati mesi e di Bert ancora nessuno sa niente. Dopo le prime settimane in cui la notizia della sua espulsione era sulla bocca di tutti nessuno pare ricordarsi neanche della sua esistenza.

Cammino pieno di svilente rabbia fino alla sua casa, come ho fatto ogni giorno dopo la sua scomparsa. Stringo gli occhi mentre osservo ancora quella finestra sbarrata al secondo piano e ripenso con odio a quella volta che sono venuto qui per parlare con i suoi genitori, e il modo in cui mi hanno liquidato mi irrita tutt'ora. Bert non abita più qui. È stata questa l'unica cosa che mi hanno detto. Questa e basta, senza svelarmi che in realtà l'avevano cacciato loro di casa per non sopportare la vergogna di un figlio espulso dalla scuola, omosessuale e non più vergine. Come se fosse più importante aderire a stupide leggi mormoniche piuttosto che voler bene al proprio figlio.

Stringo i pugni e penso che forse avrei dovuto fare di più per lui, avrei dovuto fargli capire che non è vero che di lui non glie ne frega niente a nessuno.

Avrei dovuto dirgli che lo amavo.

Ma non sospettavo minimamente di vederlo sparire.

Pensavo di avere davanti tutto il tempo del mondo, e invece tutto è morto sul nascere.


Jeph's POV


Odio Dicembre, è inutile. Anche se Quinn continua a riempirmi la testa sulla bellezza della neve e la gioia del natale io odio questo mese. E odio la neve. E odio Natale. E soprattutto le notti come queste in cui non si vede nulla e la bufera incalza manco fossimo a Rovaniemi. Dannato paese. Dannato stato.

Dannati amici che si ubriacano ogni sera e che mi tocca riportare a casa ogni volta. Anche se vorrei che tra questi scavezzacollo ci fosse anche il piccolo Allman, e invece no. Ormai è irriconoscibile, si è come spento. Da quando Bert si è dissolto nel nulla sembra che più nulla lo tocchi, lo interessi. Strimpella la sua chitarra come chi deve, sorride e parla come chi è obbligato ad attenersi a un ruolo. E forse chi non lo conosce bene non se ne rende neanche conto, ma io vedo il vuoto che si fa strada in lui. Lo squallore che lo avvolge, la banalità che lo sommerge.

Alle volte vorrei urlargli in faccia, scuoterlo, sbatterlo contro il muro e pregarlo di urlarmi contro, dimostrarmi che è vivo. Che è più di un corpo vuoto in grado di camminare e respirare. Ma poi il vuoto dei suoi occhi mi leva il coraggio. E tutto quello che faccio è stringergli la mano e accompagnarlo mentre il vuoto lo sommerge.

E quello che fa più male è che c'è un unica persona che può mettere fine alla sua agonia e restituirle la luce, una persona che ora è scomparsa.

Sospiro e accosto davanti a casa di Branden. Lo risveglio dal suo stato comatoso e lo incito ad andarsene.

Ti serve una mano?”

Lui mi guarda annebbiato prima di dirmi che no, non serve. E si trascina barcollante fino alla porta di casa. Appena varca la soglia mi infilo in auto cercando le sigarette nella mia giacca, un improvvisa voglia di nicotina mi avvolge. Ma non le trovo. Impreco pensando di averle finite, e mi dirigo verso l'unico bar aperto a quest'ora, è nel paese di fianco e ci metterò un pò ad arivare ma ehy, la dipendenza è dipendenza. Non riuscirei ad addormentarmi senza la mia sigaretta notturna.



Ciao a tutte! Mi credevate dispersa ma sono qui!! comunque ecco qui la spiegazione del perchè Bert è andato via, non aveva molta scelta in realtà. È stato cacciato dai genitori. Per chi conosce la biografia di Bert questa cosa non è una novità, nel senso che all'età di 16 anni è stato cacciato fuori di casa dopo essere stato espulso da scuola e dopo che i suoi avevano scoperto che si drogava e non era più vergine, cosa alquanto grave per la religione mormonica.

Vi ringrazio tutte per i vostri fantastici commenti!!! Alla prossima!

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Capitolo 9
*** come with me ***


Jeph's POV


Arrivo al piccolo bar di cui avevo quasi dimenticato l'esistenza. Spero sia aperto, anche perchè ho dovuto sfidare la bufera per arrivarci. Sorrido vedendo l'insegna accesa e mi infilo subito dentro. Lo squallore del posto mi fa rabbrividire, ma non è nulla a cui non sia abituato in fondo. Rispecchia semplicemente la media dei locali dello Utah, ovvero una merda. Quando la gente pensa all'America in testa gli si dipingono immagini di grattacieli altissimi, o le spiagge della california, megabiondone e megafighi che riempiono le strade. Chissà cosa penserebbero della loro idea se vedessero il buco in cui vivo. Sbuffo. Inutile pensarci, tanto niente cambierà. E poi ora ho altro a cui pensare, le mie sigarette ad esempio. Entro nel bar-market guardandomi intorno, è deserto, a parte un ragazzino esile e pieno di lentiggini dietro il bancone. Mi avvicino chiedendogli un pacchetto di sigarette, no due, forse è meglio tre. Si, tre pacchetti di sigarette. Mi fermo fuori,sotto la tettoia, al riparo dalla neve. Mi accendo una sigaretta e me la godo guardando il bianco intorno a me sommergermi. Una luce arancione dall'altro lato della strada mi distrae, sembra la punta di una sigaretta accesa. Mi avvicino di qualche passo, spinto dalla curiosità. Non può davvero esserci qualcuno lì. Forse è un barbone. Poi una fiamma di accendino illumina un volto, mi fermo. Quei capelli. Quel volto. Quegli occhi. Percorro la strada che mi separa da quella figura il più lentamente possibile, con il cuore che mi batte come un pazzo. Forse sto impazzendo. Forse immagino cose che vorrei vedere ma che non esistono. Forse non è lui. Mi avvicino fino a trovarmi a pochi passi da lui, che ancora non si è accorto di me. Lo scruto ancora un pò nell'oscurità, cercando altri elementi che mi diano qualche certezza in più, ma non li trovo.

..Bert?” chiedo con voce titubante.

Lo vedo sobbalzare e poi voltarsi lentamente verso di me. Due occhi blu che mi inchiodano. Mi guarda confuso, come se non mi riconoscesse.

E tu chi cazzo sei?”

sorrido. I soliti modi alla McCracken, Quinn ha davvero un modo pessimo di scegliersi gli uomini.

Jeph. L'amico di Quinn, non ti ricordi?”

sgrana gli occhi distogliendo lo sguardo dal mio. Si morde le labbra cercando di trattenere le lacrime.

C-come sta?”

Non ho neanche bisogno di chiedergli a chi facciano riferimento le sue parole. Sorrido, cercando di tranquillizzarlo, anche se non credo di riuscire nel mio intento.

Gli manchi da morire Bert, perchè non torni a casa?”

lui scuote la testa, inamovibile.

Non posso testa d'ananas...non tornerò mai dai miei!” afferma risoluto.

Cerco di convincerlo che morirà assiderato prima o poi se continua a dormire per strada quando nevica, ma è sordo.

Risparmia le tue energie e tornatene a casa, tanto non riuscirai a convincermi..”

Perchè non vieni a stare da me? Almeno fino a quando non finisce l'inverno...morirai con questo freddo!”

Cos'è? Sono la tua buona azione giornaliera? Vattene!”

Bert...” tento un ultima volta, ma lo scontro con i suoi occhi mi blocca. Sono blu e instabili e frenetici, mi fanno paura.

Vattene via!” mi dice con un tono che non ammette repliche. Mi allontano, mortalmente sconfitto, odiando in silenzio il suo orgoglio e la sua stupidità. E odiando anche me stesso per non essere riuscito a portarlo via da lì.

Continuo a pensarci fino a che non vedo l'insegna del mio paese avvisarmi che sono quasi a casa. Eppure l'immagine di bert non riesce ad abbandonarmi, che uomo sarei a lasciare Bert in quelle condizioni e starmene tranquillo sotto le mie coperte? Non riuscirei mai a farlo. Con una sgommata cambio senso di marcia e cambio direzione, tornando da Bert e deciso a non lasciarlo lì.



Quinn's POV


Mi trascino lento per i corridoi deliranti della scuola, lasciando alle mie gambe lo spazio per seguire il ritmo decadente della mia vita. I volti dei miei compagni di scuola, le loro voci, i loro volti, le loro vite che un tempo valevano molto per me ora mi sono del tutto indifferenti. E devo faticare molto a nascondere il mio acuto fastidio nel loro semplice respirare. Davanti alla classe di scienze vedo l'ultima persona che mai avrei voluto vedere. Jason. È appoggiato elegantemente alla porta, con lo sguardo azzurro vuoto. Peccato che sia tanto stronzo quanto bello. La bellezza ti fotte sempre, questa è una delle poche cose che ho capito dalla mia giovane vita. Lascio ai miei pensieri il permesso di disperdersi mentre mi avvicino di più all' entrata della classe, e quindi anche a lui. Sbuffo cercando di mettere a tacere il mio nervosismo, non so perchè Jason sia qui, quello che so però è che di certo non è qui per me. Non si farebbe mai vedere in intimità con me, nè verrebbe mai a cercarmi per qualcosa di diverso dallo scopare. Ci sono ancora pochi metri a distanziarmi da lui, la distanza è di qualche passo. Mi avvicino e lui si accorge di me, quando i nostri occhi si incontrano sorride. E io mi perdo in quelle due pozze blu.

Quinn!” esclama con un ardore che non pensavo gli appartenesse. “ Cercavo giusto te!”

Oh cazzo.



Si, si, ne sono consapevole. Non aggiornavo nulla da una vita, e questa storia in particolare. Beh. Spero di avervi fatto cosa gradita facendolo ora. Comunque sto cercando di portare avanti tutte le storie incomplete, e di finirle il prima possibile, anche perchè ho in testa nuove storie e nuovi pairing ma non mi azzardo a metterli in campo prima di aver finito le incomplete. Nel mentre che cavolo è successo a efp??? Non riesco più a raccapezzarmi in sto casino!!!!

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