Is revenge right?

di rufyvegeta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lunga vita al re ***
Capitolo 2: *** Una nuova avventura ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: sua maestà il re ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: salvataggio ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: un gesto ti può cambiare ***
Capitolo 6: *** I nemici sono in agguato ***
Capitolo 7: *** La lotta per la sopravvivenza ***
Capitolo 8: *** La strada verso casa ***
Capitolo 9: *** Young and beautiful ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: un vero saiyan ***



Capitolo 1
*** Lunga vita al re ***


Lunga vita al re

-Principe, la cerimonia sta per cominciare-, - sì, arriverò a momenti-
Vegeta allacciò il mantello rosso cihiudendolo con una spilla dorata raffigurante un tridente simbolo della sua famiglia, quel giorno sarebbe diventato re, dopo la morte di suo padre, avvenuta molti anni prima per mano di lord freezer, ora era lui a dover prendere il comando di quel pianeta. Nella grande sala del trono del castello le pareti erano in pietra e su di esse campeggiavano gli stendardi raffiguranti il simbolo della famiglia reale,ai lati vi erano delle panche in legno e al centro,alla fine di un lungo tappeto cremisi vi era il trono di ferro.Il pianeta era pronto ad accogliere un nuovo re.
-Vegeta, con questa cerimonia, io ti incorono re, all' unanimità popolare e per la tua forza- disse il più anziano del popolo, -io, Vegeta, giuro di proteggere il mio regno, fino all' ultimo respiro-, la luce che filtrava dal rosone centrale lo illuminava rendendolo simile a un dio, tutto il popolo si inchinò e uno dopo l'altro pronunciarono- lunga vita al re vegeta-, sua maestà continuò a guardare severo il popolo, lo sguardo fiero e profondo, duro, non proferì parola durante quel gesto che per il suo popolo significava un giuramento di fedeltà.
-Radish, credi che dovremmo omaggiare sua maestà?-,
-Credo di sì Napa, ma non saprei cosa donargli...-
-già, bel rompicapo, ma ora beviamo, sarà anche taciturno il nostro sovrano, ma questo banchetto rallegrerà anche uno come lui-,
-certo questo banchetto é perfetto, ma vorrei proprio una bella donna per divertirmi-, Radish iniziò a giocherellare con il bordo del suo calice quando all' improvviso ebbe un'idea, -Napa! Una schiava! Ma certo, finché sua maestà non avrà una consorte potrebbe divertirsi con una schiava!- disse il saiyan dai capelli lunghi, l'uomo calvo invece si rammaricò in cuor suo di non aver avuto un'idea tanto brillante,- d'accordo radish, dove la prendiamo?-
-un vecchio mercante, mi raccontò che esiste un pianeta dove ci sono donne simili alle nostre, meno forti ma più belle-,
-va bene, credo che possa andare- tuonò il calvo che poco dopo si alzò urlando- UN BRINDISI AL RE!- tutti celebrarono il nuovo sovrano, i saiyan si alzarono tutti e intorno a quel tavolo a forma di ferro di cavallo imbandito e con tovaglie con fili d'oro fecero risuonare i loro bicchieri mentre sua maestà, glaciale come sempre osservò la scena.
-Napa, quando partiremo?-
-Domani, credo-
angolo dell'autrice. Ciaoooo! Lasciate tanti commenti innanzitutto, non lasciatevi ingannare dall'inizio e continuate la lettura di questa che é una mia vecchia efp rieditata. Ahi! Cos'é che fa essere veggi tanto freddo? E soprattutto, come finirà l'avventura di quei due energumeni? Tutto a tempo debito! I Suggerimenti sono ben accetti, baci da rufyvegeta. P.s. niente commenti, niente seguito.

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Capitolo 2
*** Una nuova avventura ***


una nuova avventura


Bulma allacciò le scarpe e si diede un' ultima occhiata allo specchio, -sono perfetta, come al solito-,
-BULMA! BULMA!-, -Adesso stia ferma e venga con noi, sia buona e non le faremo niente- disse Radish,
Bulma si precipitò per le scale a vedere cosa stesse succedendo- mamma! Ma...cosa...CHI SIETE VOI!? COSA CI FATE QUI! LASCIATE ANDARE MIA MADRE!-
-Ci dispiace tanto ragazzina, ma credo proprio che non sia possibile, il nostro sovrano ha tanto bisogno di una compagna, giusto napa?-
-Credo proprio di sì, quindi tua madre ci serve, non andremo via senza una donna-.
-Cosa!? Ma che...-
- Addio ragazzina, abbiamo perso già troppo tempo- disse Radish. Bulma camminò lungo la stanza finché non fu illuminata dalla luce del lampadario, l'unica luce presente nel salone.
-prendete me, verrò io con voi, mia madre é una donna anziana, io ho ancora tanto da vivere-.
Bulma rigirava nervosamente le ciocche zaffiro fra le dita, con lo sguardo abbassato, andare con quegli sconosciuti la preoccupava, ma tentava di darsi coraggio, sembrava la cosa più giusta da fare, avrebbe salvato sua madre e in un modo o nell' altro sarebbe riuscita a scappare con i suoi soliti trucchetti.
- E sia! Sei molto bella e affascinante, piacerai molto al re, Radish prendila!- L'energumeno caricò la ragazza sulle spalle, - andiamo napa!-
-Bulma! Bulma tesoro! Noooo!- - Madreeee-.
I due saiyan portarono la ragazza all' interno della navicella dove la sistemarono in un angolo,- adesso spiegatemi dove andremo! Me lo dovete no!?-
- Te lo dobbiamo? Glielo dobbiamo ha detto-, Napa guardò l'amico perché continuasse il discorso- In realtà tesoro, ti sei messa in gabbia da sola, ma se proprio vuoi saperlo andiamo nello spazio, verso un pianeta davvero molto speciale...-
- nello spazio!? Cioé, volete dire che voi siete...siete ALIENI!?-;
- ascoltami tesorino, non fare troppo la ribelle e stai calma, così non saremo costretti a farti del male...per ora-
- non tornerò mai sulla Terra...questo viaggio é senza ritorno...-
- Hai capito finalmente, é stata dura ma ce l'hai fatta, per fortuna hai un bel visino adatto al nostro re...-
- RE!?-
- CERTO, a cosa credi ci servisse una bella donna, ma non preoccuparti, molte delle nostre guerriere sarebbero invidiose di te, ora non lamentarti umana e lasciaci in pace-
- ben detto radish, mancano ancora due giorni all' arrivo su Vegeta, meglio farsi una lunga dormita, conviene anche a te mocciosa.-
Angolo dell' autrice ciaooo, lo so, questo capitolo non é proprio collegato al precedente e non é proprio bellissimo, mi serve di passaggio tra le presentazioni e l' avventura, povera Bulma, si é sacrificata per sua madre, sembra alquanto preoccupata di conoscere codesto re, come reagirà alla sua vista? Tutto nella prossima puntata! P.s.Dai ragazzi, raggiungiamo i tre commenti per avere il prossimo capitolo, oppure due con tanti consigli. Bye! Ah, grazie, grazie a Samy92 e francmarro per le recensioni, sono loro a incoraggiarmi e a mandare avanti la storia! Unitevi a loro in tanti, più siete meglio é ;)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: sua maestà il re ***


-Andiamo ragazzina, scendi-, -Con chi credi di parlare rozzo alieno pelato!?-, -Un' altra parola ragazzina e ti distruggo-
Napa afferrò Bulma per la vita e la trascinò giù per la navicella, la scienziata rimase esterrefatta alla vista di quel pianeta, il cielo era rosso così come la terra, c'era un via vai di persone incredibile, gli uomini si somigliavano fra loro, così come le donne, La turchina era tutto un fremito, aveva vissuto molte avventure, ma vedere un pianeta completamente nuovo...l'aveva lasciata senza parole.
-Per fortuna ha smesso di gracchiare, non ce la facevo più Napa,-
-a chi lo dici, ma il nostro re saprà bene come domarla-. Accennando un sorriso sadico
- Ora dove andrò?-
- A conoscere il motivo per cui sei qui.Vedi quel castello?-disse Radish.
-Sì, é meraviglioso-
- É lì che stiamo andando-.
Il cuore della giovane batteva all'impazzata, mentre percorreva i corridoi in pietra del palazzo, ignara del suo futuro e di chi avrebbe incontrato, un senso di inquietudine la percorreva da dentro, sentiva come se un verme le stesse strisciando nello stomaco.
-cosa ho fatto? Non sarei dovuta venire qui...-
-hai detto qualcosa ragazzina?-
-No, ma scusa, com'é questo re?-
-É un guerriero molto forte, un vero saiyan. Bene, siamo arrivati-
afferrò la ragazza per il colletto sollevandola leggermente da terra,
- Adesso che vedrai sua maestà stai zitta, intesi!? Se vuoi salva la vita segui questo consiglio-
- Va bene, ma lasciami andare scimmione-
- sfacciata di una ragazzina, dopo sta notte vedremo se parlerai più- Radish la lasciò cadere per poi rialzarla.
"Va bene Bulma, forza e coraggio, trattieni le lacrime ricorda che é per tua madre" Bulma chiuse gli occhi mentre la porta davanti a lei si aprì lentamente.
Vegeta era girato di spalle, la camera aveva muri in pietra e un letto regale in legno, mentre alla finestra vi erano tende purpuree che non lasciavano filtrare la luce.
- Buongiorno sua maestà, mi scusi il disturbo-,
- parla terza classe, cosa c'é?-
- Ecco...io e Napa ci siamo permessi di farle un regalo per la sua incoronazione, per congratularci-,
-mmm...fa vedere...che essere é?-
-Una terrestre maestà-
Bulma tremava ma quell'uomo era così bello, i suoi occhi erano come quelli di un cane randagio e pericoloso, tristi ma pieni di rabbia, erano davvero profondi e neri, come la notte, la pelle ambrata e i capelli neri, Bulma pensò che fosse davvero bellissimo, lo guardò a lungo.
- Va bene, lasciala qui, me ne occuperò immediatamente-,
"certo che questa terrestre non è affatto male"
- sì maestà-.
- ascoltami terrestre...-
- IO SONO BULMA-
-Silenzio donna! non mi interessa, sei una mia schiava e io sono il re dei saiyan-
Vegeta ghignò come suo solito fare mentre fissava la donna per studiarla meglio.
La afferrò e la spinse contro il muro.
- BESTIA LASCIAMI! NON MI INTERESSA CHI TU SIA...LASCIAMIII, SONO BULMA BRIE..-
la ragazza fu sorpresa da un tocco diverso, sentiva spingere sul suo interno coscia mentre una lingua le bloccava la voce...
- adesso sei mia..farai ciò che dico, intesi?-
- nooo...ti prego lasciami, lasciami, non farmi questo...-
Il viso della ragazzina era solcato da enormi lacrime, no, non poteva diventare donna in quel momento e con quello sconosciuto, continuò inutilmente a divincolarsi dalla presa del saiyan, lei serrò le gambe ma lui le riaprì.
-stai ferma donna, sono molto superiore a te, capisci!?-
-No, non capisco, ti prego, basta! -
-Ora sto perdendo la pazienza, concludiamo in fretta-"certo che questa donna ha un bel coraggio"
Vegeta la tenne ferma con una mano mentre con l'altra le strappò i vestiti di dosso, Bulma si sentiva così impotente, era sempre stata una donna forte ma in quel momento non riusciva a pensare, lui la guardò negli occhi e lei dovette sottomettersi a quello sguardo, lui le morse le labbra e le accarezzò l'intimo con la coda, -basta, basta ti prego-, la lingua le bloccava la gola e bulma era come un insetto in una rete, Vegeta era il ragno che voleva cibarsi di lei, gustarla,lei poteva sentire il suo respiro caldo, la bruciava, prima di lanciarla sul letto
Bulma si accasciò disperata e Vegeta guardò nei suoi occhi per la prima volta, erano così azzurri... sentì lo stomaco stringersi alla vista di quelle lacrime, la liberò dalla sua morsa mentre Bulma si rannicchiò e lo guardò come un cerbiatto spaventato.
-tsk...te la sei cavata donna...per ora-
- RADISH! RADISH!-
-Mi ha chiamato sua maestà?-
-Sì, porta questa schiava in una delle celle sulla torre e dalle qualcosa da indossare-
- subito maestà, ALZATI RAGAZZINA IMPERTINENTE!-
- Certo-.
La porta si chiuse con un tonfo.
"io sono il re dei saiyan...eppure, non sono riuscito a continuare con quella donna, perché? Perché una terrestre mi ha fermato"
Vegeta continuava a vedere quegli occhi, blu e innocenti.
Angolo autrice
Ciao!
SONO TORNATA E LA STORIA É MIGLIORE! COMMENTATE
Povera Bulma 😞 Vegeta é stato un po' stronzo ma l'ha salvata, why? Si può immaginare...comunque che succederà a Bulma? Commentate. 3 commenti per il prossimo capitolo.
Baci da PrincipeVegeta45!
Ah, la.mia storia é disponibile anche su wattpad

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: salvataggio ***


Bulma fu portata in una piccola cella buia, si sedette sul lettino lurido e cominciò a piangere, Sarebbe mai tornata da suo padre? Cosa stava facendo sua madre? E Goku era preoccupato per lei?
Tante domande le affollavano la mente, domande che potevano trovare risposta soltanto tornando sulla Terra, non aveva niente da perderci, sarebbe impazzita con quel mostro vicino e lontana dalle persona che ama, Bulma allora pensò di scappare, aveva visto delle navicelle all'ingresso, poteva rubarne una, quei tizi erano forti ma erano pur sempre delle scimmie e lei un essere evoluto.
Arrivò la sera è Bulma con cautela cominciò ad esplorare i corridoi del palazzo che la lasciavano sempre più stupita, c'erano talmente tanti oggetti strani e meravigliosi che avrebbe voluto passare la notte a studiarli.
Si avviò verso la porta d'ingresso del castello e sentì una mano sudaticcia appoggiarsi alla sua spalla, il suo cuore cominciò a battere a mille e dalla fronte uscirono piccole gocce fredde, sentì una voce rauca -Ehi puttanella terrestre, ora giochiamo un po'-
L'uomo alto, fuori forma, cominciò a stringerla e a tentare di baciarla mentre Bulma si allontanava
-brutto scimmione, brutto, stupido scimmione-
Bulma cominciò ad urlare disperata finché l'uomo non fu firmato da un  ordine fermo e deciso.
-FERMATI! TE LO ORDINA IL TUO RE! -
l'uomo si girò e vide il suo re, si inchinò e scappò, intanto Bulma lo guardò incredula, ma la paura dentro di lei aumentò
-adesso seguimi, é meglio che tu stia con me-,
Bulma non riusciva proprio a parlare, non poteva fare altro che seguire il guerriero. Lui l'aveva salvata, lo aveva fatto davvero, Bulma però era ancora una volta in catene, vicino ad un uomo che non conosceva, si mossero lentamente lungo tutto il corridoio di pietra mentre i piedi nudi della donna provavano una piacevole sensazione a contatto con il caldo velluto rosso, intanto guardava l'uomo che la stava guidando lungo quell'enorme labirinto.La ragazza teneva le braccia strette al petto per proteggersi dal freddo e tirava su il naso, con il viso basso.
-Donna, da oggi in poi tu vivrai insieme a me, d'accordo?-,
Bulma alzò lo sguardo per poi riabbassarlo, rimanendo in completo silenzio
-cos'è donna, hai perso la lingua per caso?-,
-Io mi chiamo Bulma-rispose. Nella sua voce c'era paura, ma anche dignità, il principe sollevò l'angolo della bocca per accennare un sorriso, spinse la maniglia verso il basso e entrò nella stanza buia insieme alla donna,
-aspettami qui-,
Vegeta l'aveva lasciata completamente sola, Bulma si avvicinò al materasso e vi si sedette, si stese e cadde in un sonno profondo, aveva il naso leggermente colorato da una polvere rossa, mentre piccole gemme le erano rimaste sulle guance dopo che ebbe pianto come non faceva da tempo per liberarsi.
Pochi minuti dopo Vegeta tornò in camera con degli abiti in mano, un vestito dritto, rosa cipria,
-donna, questo abito è per...-, si voltò verso l'interno della stanza e vide la giovane donna assopita sul suo letto, in un' altra circostanza l'avrebbe uccisa, ma in quel momento non ci riusciva, quell'umana così innocente gli provocò una sensazione di caldo piacere, come se in pieno inverno gli fosse stata offerta una bevanda calda, fu così che quello strano essere gli entrò dentro, strisciò lentamente in lui e non se ne accorse nemmeno, preso dal suo orgoglio saiyan.
Vegeta appoggiò delicatamente l'abito sulla sedia adiacente al suo letto, lanciò uno sguardo all'umana e corse ad allenarsi, si sentiva sconfitto, i suoi principi, fino ad un attimo prima saldi e incorruttibili erano stati distrutti in un attimo da un'umana, un essere inferiore alla sua razza, digrignò i denti e strinse i pugni come prima di una battaglia e prese la decisione che avrebbe sottomesso quella donna e sarebbe diventata la sua schiava, ovvero il motivo per cui quella ragazza era lì.
Durante la notte Bulma si svegliò, stropicciò gli occhi e riconobbe a fatica la stanza di Vegeta,man mano che prendeva coscienza riusciva a ricordarsi ciò che era successo, si sedette sul bordo e per qualche istante osservò il buio ascoltando il silenzio, confermando che forse quello non era reale, ma la sua espressione mutò quando sulla sedia proprio accanto a lei vide un vestito di lino color cipria, lo indossò e sembrava che le calzasse a pennello, cadeva dritto sui fianchi ma le fasciava il seno prosperoso nel modo giusto, si chiese chi avesse fatto per lei un gesto tanto gentile, credette che magari Radish ne era il responsabile o qualche buon uomo aveva provato pietà per lei, ma mai avrebbe immaginato la verità, quell'abito era un regalo del re.
Continuò a fissarsi nello specchio, toccava il tessuto pregiato e una strana sensazione la assalii, lo stomaco le si contorse e una luce verde cominciò a brillare nella sua mente e nei suoi occhi, la speranza era tornata per un attimo da lei e lei la afferrò, perdendosi nel tempo e nello spazio e nella contemplazione, il sole iniziò ad entrare timidamente nella stanza dalle imposte leggermente aperte e Bulma le aprì ancora di più per accogliere quella luce, il sole la illuminò abbracciandola.
Vegeta entrò nella stanza e si sedette su una sedia, osservò piacevolmente che l'abito le stava a pennello e richiamò l'attenzione della donna con un tono duro e autoritario
-DONNA! SBRIGATI!-,
-Subito sire, di cosa ha bisogno?- domandò spaventata,
-Non lo vedi? Prepara il bagno e prendi una lametta e la schiuma da barba, spero che tu sappia fare queste due cose-, attese con le braccia conserte, il frusciare dell'acqua divenne sempre più persistente mentre gli oggetti metallici cadevano dall'armadietto.
La ragazza si avvicinò all'uomo e gli porse la lametta da lui richiesta e notò che si era tolto l'armatura lasciando scoperto il petto.
-ecco a lei – tese le braccia e mise i due oggetti proprio davanti al cipiglio del saiyan che abbozzò una smorfia di disapprovazione,
-cosa credi? Che debba farla io? Tu sei qui per servirmi,chiaro?-,
Bulma rimase impalata per qualche secondo prima i cospargere il viso dell'uomo con la schiuma bianca, lo aveva fatto tante volte anche a Yamcha per compiacerlo, ma sta volta era diverso, sta volta non cercava un compiacimento qualsiasi, quello stesso gesto passò dall'essere sopportabile ad essere piacevole, Vegeta chinò il capo all'indietro e chiuse gli occhi per rilassarsi, la sua pelle ambrata brillava come oro con quel sole fresco del mattino,in pochi semplici gesti lo liberò dall'ispida barba
-finito!- disse orgogliosa,
lui si alzò lentamente e si avvicinò allo specchio posto sulla parete, si accarezzò il viso compiaciuto e con un'espressione di approvazione si girò verso la donna, si fece un bagno, prese la sua battle suite pulita e tornò ai suoi soliti allenamenti.
Probabilmente non aveva mai amato nessuno, non sapeva com'era esattamente quella sensazione, d'altronde tra i saiyan quel tipo di amore non esiste, ma non era sempre stato così, aveva sentito di alcuni saiyan che grazie all'amore erano diventati guerrieri leggendari, Bardack fra tutti, ma lui non sapeva se credere a quei racconti di guerra così fantasiosi, i pensieri continuarono ad affollare la sua mente mentre un pugno dopo l'altro metteva fuorigioco gli avversari.
Bulma invece scoppiò in un pianto infinito, costellato di singhiozzi acuti, adesso provava piacere nel prendersi cura dell'uomo che l'aveva quasi violentata, a consolarla c'era quel quasi, poteva farlo ma non lo fece, lo attese impaziente nella stanza mentre osservava il movimento delle ombre degli uomini e delle donne che combattevano o si occupavano delle loro faccende mentre il sole continuava a sorgere.
ANGOLO DELL'AUTRICE
mi sa che Bulma si è accorta che lo scimmione non è proprio tale eh, per fortuna! Lui l'ha salvata dal vero scimmione incivile. Secondo voi stanno nascendo dei sentimenti fra i due?

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: un gesto ti può cambiare ***


Si sentiva diverso, era diverso, provò a non pensarci ma non ci riuscì, era diverso e lo sapeva, quel gesto così semplice ma fatto da quella donna lo aveva trasformato, il suo tocco delicato e quello sguardo cristallino,provò a non pensarci. Nulla, tutto inutile. -Sire, ci é stato comunicato che sul pianeta yashoi i nostri migliori guerrieri non riescono a battere gli indigeni- comunicò il soldato. Lui provò a concentrarsi, ci provò davvero, ma sentì solo una zuppa indecifrata di parole -Sire?- incalzò in attesa di una risposta -Sì?Certo, interverrò personalmente- gli rispose frettolosamente, -grazie sire, allora la partenza è fissata per domani mattina 6- concluse con una riverenza e andò via. Adesso sarebbe partito per una missione e tutto gli sarebbe stato più chiaro,qualche giorno lontano dall'umana e l'avrebbe dimenticata, se ne convinceva mentre martoriava il suo sacco da boxe colpo dopo colpo. Lei si sedette sulla stessa sedia e respirò profondamente, prese aria lentamente permettendo ai suoi polmoni di memorizzare per sempre l'odore acre della sua schiuma da barba, si chiedeva se almeno una volta pensasse a lei mentre si allenava, immaginò lui entrare nella stanza afferrare la sua mano delicata e danzare con lei all'infinito, nell' infinito, sentiva il suo calore, allungò il braccio in attesa della sua presa che purtroppo non arrivò, era un sogno, ma il sentimento che sbocciava non era irreale. Toc toc, qualcuno bussò alla porta, lei aprì. -Oh sei qui? Bene, hai visto sua maestà?-, era Radish -buongiorno- sospirò sconsolata. -Sei ancora viva e vegeta, strano, ritieniti fortunata, ora dimmi dov'è il re- la sua voce si alterò - é andato ad allenarsi- abbassò il capo e vide lo scimmione allontanarsi, poi si ricordò dell' abito che indossava, agitò un braccio fuori dalla porta e urlò -RADISH! GRAZIE PER L'ABITO!- l'uomo rispose senza voltarsi accennando un saluto -non te l'ho regalato io stupida umana!-. Si allontanò lungo il corridoio lasciando una scia di dubbi dietro di sé, quell'abito pregiato era un regalo di qualcun altro, che fosse di Vegeta? Impossibile. Il sole così come si era presentato era tornato indietro, le giornate sono come tutto, nascono e muoiono, Bulma si fermò ad osservare quella morte così bella e sanguinosa da lasciare il cielo di.un color rosso cremisi. -Donna, fa che la mia tuta sia pronta entro domani alle 6, devo partire- cominciò ad afferrare oggetti in giro per la stanza mentre la ragazza continuava a guardarlo, - va bene, dove andrete?- cercò di domandargli, -non sono affari tuoi e comunque tornerò fra qualche giorno-, mise tutto in una borsa e volse lo sguardo alla donna, era così bella, ma l'avrebbe dimenticata, lo avrebbe fatto, avrebbe continuato a sentire freddo in sé,ma un guerriero come lui poteva sopportare il freddo, non si sarebbe bruciato con il ghiaccio, ma il calore lo avrebbe sciolto e lui era un re, il re dei saiyan. Lui era il re, cose come quelle erano routine, doveva aspettarsi che sarebbe partito, sarebbe sopravvissuto? Non poteva saperlo, sapeva solo che senza di lui lei poteva scappare via, a casa sua, ma si sentiva terribilmente in colpa a lasciarlo da solo, un peso si era aggrappato al suo stomaco e la tratteneva,  l' amore era pesante, portava il peso di due cuori, di due corpi, di due pianeti e di due destini, era costruito sull'impossibile. I due ci pensarono tutta la notte al giorno successivo, ai sogni, alle speranze finché non arrivò il mattino. -DONNA!LA MIA TUTA!-, ordinò severo, fece per avvicinarsi al suo armadio ma Bulma lo sorprese cominciando a vestirlo, era ancora buio, erano illuminati da una singola candela posta proprio davanti all'uomo, le brillavano gli occhi, erano lucidi ma lui non ci fece caso. -ADDIO UMANA, quando tornerò pretendo di trovarti qui-, si voltò a guardarla ma da lei nemmeno un incoraggiamento, nulla, forse davvero lei non provava nulla, era un illuso. Accese i motori e partì, due ore dopo sarebbe stato davanti ai suoi nemici, cercò di rimanere concentrato sul viaggio e iniziò la sua breve avventura, lei guardò la.navicella diventare una delle tante stelle nel cielo. I giorni sembravano infiniti, si rispecchiava e nelle sue pupille nere vedeva le iridi di lui, continuava a guardare la fiamma di quella candela che danzava, era preoccupata e cominciò a sentire il battito del suo cuore aumentare mentre le viscere le tremavano e qualcosa le si era bloccata in gola, cinque giorni, non era ancora tornato cosa gli era successo?  Il pianeta era un posto ostile, era un'enorme giungla verdeggiante, avanzò lentamente tra il fogliame, mai sottovalutare il nemico, glielo avevano insegnato suo padre e Bardack, fece attenzione e poi vide una donna anziana, un esserino rosa, rugoso e basso, calvo. Il buio. -Dove sono?- aprì a fatica gli occhi e vide un soffitto in legno,  -STAI FERMO RE VEGETA, un serpente ti ha morso ma ora sei fuori pericolo- scattò in piedi e guardò con diffidenza la donna davanti a sé, osservò la modesta capanna con un piccolo camino, ma non poteva permettersi di rispsrmiarla -MPF...TRA POCO SARAI MORTA, NON MI.INTERESSA COSA HAI DA DIRE-, caricò un ki-blast e la donna lo guardò intensamente negli occhi -so che sai che il.nostro.popolo é capace di leggere il futuro e i sentimenti,re Vegeta, non preoccuparti,tornerai dalla tua donna-, la donna versò un bicchiere d'acqua e glielo porse -so che sei innamorato di lei- continuò calma -cosa blateri donna?- arrossì confuso, -non so di cosa -, -beh, credo che tu lo sappia, adesso tu mi eliminerai, vero?- -Ti risparmierò donna- -grazie sua maestà, ma si ricordi che perderà tutto ciò che crede sia suo di diritto, solo le.cose.conquistate si.mantengono, si ricordi di queste parole-, l'anziana si disintegrò mentre le.si.dipinse la dignità in volto e.la.soddisfazione di aver rivelato un futuro orribile ad un uomo orribile. Vegeta si diresse verso la fine della.sua.missione.ma. sapeva che quel tipo di alieni.avevano sempre ragione sul futuro, cosa voleva dire quella donna? Che si fosse sbagliata? Difficile. Era il decimo.giorno che sua maestà era andato via, la sua missione stava durando più del dovuto, lo sapeva, lo dicevano tutti, ma fu mentre era distesa sul materasso con un braccio dietro la testa quando sentì un tonfo, corse in giardino a vedere, -VEGETA!- Urlò a squarciagola, un grosso peso si tolse dal suo stomaco e  corse verso di lui, la portiera si aprì e lui si trascinò fuori,provò ad aiutarlo -Lasciami donna!Non ho bisogno del tuo aiuto!- due uomini lo trascinarono in una vasca di liquido verde, lei li seguì preoccupata, adesso qualcosa stringeva il suo.cuore facendola soffrire per Vegeta. Aveva un'espressione corrucciata da quella vasca, non mostrava il dolore che provava,era forte, molto, era entrato ed aveva perso i sensi - cosa gli succederà?- domandò -questo.liquido lo guarirà entro domani, non hai da preoccuparti-. Aveva ferite dappertutto, era così bello e indifeso lì dentro, lo osservò seduta su una sedia accanto ad una scrivania finché il sonno non la avvolse. La donna era rimasta accanto a.lui per tutta la notte, che strani esseri gli umani, pensò, lei era rimasta.con lui nonostante fosse una sua schiava, quando la vide ne fu sorpreso, ma.in quel momento sembrava un angelo, la.luna rendeva la sua pelle candida i suoi capelli blu erano.adorabili, il suo cuore batteva forte, non ci pensò, prese la donna fra le.braccia e s'incamminò lungo il corridoio argenteo. ANGOLO DELL'AUTRICE CIAOOO, sono.molto ispirata per questa storia! Vegeta é partito e qualcosa si muove, fatemi sapere cosa ne pensate! PrincipeVegeta45 vi saluta!😁

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Capitolo 6
*** I nemici sono in agguato ***


Vegeta non riuscì a dormire tutta la notte, un ronzio proveniente dal giardino disturbava il suo sonno, mentre lui veniva sballottato tra pensieri incessanti e il.respiro regolare della donna che gli stava accanto, fu quando vide una ciocca di capelli blu fuori posto che decise di aggiustarla, odiava le cose fuori posto, così aveva giudicato quel gesto così spontaneo, aveva una fronte lattea, improvvisamente lo.assalì un sentimento diverso, che gli divorava lo.stomaco.a.morsi lenti e dolorosi, il senso di colpa, aveva per tanto tempo pensato che fosse giusto catturare un essere inferiore ed utilizzarlo per il proprio piacere personale, purtroppo però, ora si rendeva conto.di.aver strappato un fiore alla sua terra e di averlo piantato in un deserto infertile, la sua stanza non gli era mai sembrata bella come quella notte e il suo mondo non era mai parso così prezioso, così chiuse gli occhi e si distese accanto alla donna assopita sul suo lenzuolo fresco, peccato che una sensazione di inquietudine lo investì, sentiva che presto sarebbe successo qualcosa di grave, che avrebbe sconvolto per sempre la vita del suo pianeta. L'aria era fredda e limpida, si potevano solo udire le voci soffocate dei grilli che cantavano le vicende.della dolce estate e la voce del vento caldo che alzava la polvere del deserto rosso; fu allora che un'enorme rumore sconosciuto si fece strada nella notte, un disco coprì l'enorme volta stellata, dominandola con prepotenza, pretendendo il possesso su di essa, l'enorme astronave si posò in una zona poco abitata, sollevando un polverone che non permise.di vedere a più di.un palmo di naso, fu allora che il.portellone principale si aprì lentamente, cigolando leggermente e nel buio si intravide una sagoma piccola, alta non più di 1,50 m circa, i suoi occhi sanguinei potevano essere avvistati da metri di distanza, la luce intensa e.malvagia splendeva orgogliosa, la sua coda ondeggiava leggermente, indicando un piccolo sprizzo di gioia, mise un piede a terra schiacciando la polvere sotto il suo piede avanzò con passo flemmatico, alcuni saiyan lo videro e spalancarono la bocca non potendo credere a ciò che vedevano -tutti in posizione- urlò un uomo alto, i saiyan si disposero i cerchio, intento ad attaccare e stanare l'alieno che aveva davanti, bastò un cerchio di luce per creare della cenere che rese orfani dei piccoli saiyan, proseguì la sua marcia di.conquista, l'imperatore si fece strada per la città, ad ogni suo passo un piccolo pezzo di quel mondo, irriverente, come uno spettro in cerca di vendetta infestava quella città riservando un destino crudele a chiunque gli fosse davanti, ogni palazzo, ogni pietra era nel continuo dubbio del suo giudizio, sarebbe vissuto o sarebbe morto? Dopo poco tempo, l'esercito della morte marciò sul terreno innocente e afferrò un uomo dai capelli lunghi -adesso tu andrai da Vegeta e gli dirai che sono arrivato e che é stato molto maleducato a non darmi il benvenuto-. Sebbene la sua statura non sembrava permetterlo sollevò il gigante stringendolo alla gola, lui non poté fare altro che annuire e correre, correre verso la sua unica salvezza, il fiato corto e il tonfo sordo sul terreno polveroso e silenzioso della notte, arrivò al castello e lo attraversò velocemente fino ad arrivare alla stanza di sua maestà, aprì la porta impetuoso e balbettò incredulo -sire...freezer...non ci crederà-, Vegeta si svegliò di soprassalto e strabuzzò gli occhi -COSA DIAVOLO DICI TERZA CLASSE!?- , incredibilmente gli credeva, Radish non gli avrebbe mai detto qualcosa del genere se non fosse stato certo di ciò che stava accadendo, se non fosse vero, scese dal letto e infilò la battle suite, Bulma si era appena svegliata, stropicciava gli occhi insistentemente, per poter mettere a fuoco la scena più velocemente, ma sentì solo dei borbottii e percepì il tocco rozzo di Radish che la caricò sulla spalla, la posò sotto un',enorme arcata del castello -Cosa succede?- urlava disperata, -STAI FERMA!- urlò Radish mentre di allontanava di fretta, Vegeta si preparò ed uscì dalla sua stanza, il pianeta vegeta sembrava un enorme cimitero, eterno e silenzioso, all'orizzonte il sole sorgeva illuminando il nuovo giorno e i corpi senza vita dei guerrieri coraggiosi e temerari, era indescrivibile, ogni piccola emozione, ogni paura, ogni pensiero, cosa sarebbe successo a Bulma? Era preoccupato per lei, per il suo futuro, ma ogni suo ragionamento fu interrotto da una voce fredda e fievole, -Buongiorno, sua maestà- ANGOLO AUTRICE ciao ragazzi, mi scuso per i ritardi e le attese, ma sto tentando di darvi il meglio. Suspance..eheh...volevo farvi rosicare questo incontro

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Capitolo 7
*** La lotta per la sopravvivenza ***


Posò un piede sul terreno intriso di sangue, si chinò accanto al corpo carbonizzato di un suo suddito, afferrò la sua mano e le dita gli si sporcarono di un rosso scuro, denso, si sollevò e strinse il pugno facendo sporcare l'intero guanto con la linfa rossa del suo pianeta, il vento si sollevò ricoprendo l'orizzonte di sabbia rovente, non poteva vedere freezer ma lo sentiva, la sua aura era chiara e anche se sfidarlo avrebbe significato la morte lui l'avrebbe fatto, quello era un buon giorno per morire. Bulma non aveva intenzione di restare sotto le arcate e guardare il suo principe morire senza almeno averlo salutato, si alzò e corse con l'avambraccio sulla fronte per proteggersi dalla sabbia, -Vegeta! Vegeta!- urlò sempre più forte, dopo quasi 15 minuti di cammino cadde a terra sconfortata mentre grandi lacrime le rigarono il viso quando accanto a lei passò Vegeta, lei gli afferrò la tuta interrompendo la sua marcia verso la condanna a morte, -fermati! Ti prego!- lei si alzò e lo guardò dritto nel suo abisso nero pregandolo di non morire, per non uccidere anche lei, si ritrovarono in un caldo bacio, contrari all'ambiente che li circondava...così colmo di morte...Vegeta si staccò da lei e il suo respiro caldo si confuse con la prima aria del mattino, si girò di spalle, esitò un attimo ma decise di proseguire, lo sguardo pieno d'odio, fisso davanti a sé e il passo flemmatico e pesante...lei invece rimase lì immobile, anche se.il suo corpo si trovava tra quella polvere il suo cuore era rimasto aggrappato alle sue labbra e.lei lo accompagnava -ti amo...- sussurrò, ma ormai lui era troppo lontano perché potesse sentirla. Se lo ritrovò davanti e lo fissò, era più bianco di un teschio, gli occhi insanguinati, la pelle squamosa come quella di un serpente e il cerchio livido sul capo...Lord Freezer era tornato. -Che piacere sua maestà- ghignò con.la sua voce acuta, Vegeta infastidito continuò a contrarre e distendere i suoi muscoli -STA ZITTO SERPENTE! -, fece pressione sul terreno e si alzò in volo scagliandosi contro l'essere mostruoso dinnanzi a lui, pugno destro serrato e aura al.massimo, Freezer lo schivò come fosse nulla, -ci voleva un po' di aria fresca, quel pugno é servito a farmi respirare meglio-, la rabbia di Vegeta non fece che aumentare a dismisura, tentò di sferrare pugni a ripetizione ma nulla, la lucertola continuava a trattarli come innocua aria, nemmeno i calci avevano effetto su di lui, Freezer allora sferrò un unico colpo deciso nello stomaco di Vegeta che spalancò gli occhi dal dolore e dalla sua bocca fuoriuscirono piccoli rivoli di sangue e precipitò al suolo, si piegò sulle ginocchia e fissò gli occhi dell' oppressore, non gliel'avrebbe data vinta, se uno sarebbe morto allora l'altro doveva subire lo stesso destino, non c'erano alternative, passò il polso sulle labbra e sputò l'ultimo rivolo di sangue sfidando di nuovo Freezer, invitandolo a distruggerlo, tanto sarebbero morti insieme o sopravvissuti insieme, fu allora che vegeta cominciò a sentire la sua aura incrementarsi maggiormente, le pupille e le iridi sparirono totalmente lasciando solo uno spazio bianco, i suoi capelli assunsero un riflesso dorato e Vegeta urlò, un urlo straziante, contenente le vite strappate ingiustamente ai suoi amici, alla sua specie. Freezer guardò la scena incredulo, Vegeta aveva qualcosa di strano, la sua aura divenne improvvisamente più potente e quel riflesso dorato...era il leggendario guerriero destinato a sconfiggerlo? Il super saiyan? Impossibile, i super saiyan avevano i capelli completamente dorati e gli occhi verdi, lui aveva solo dei riflessi nei capelli, cosa stava accadendo? Non era impossibile, la profezia recitava: " quando all'inizio del 20° anno dalla prima sconfitta l'imperatore tornerà, il guerriero dorato tornerà e lo sconfiggerà, ma bada, sarà il suo cuore puro e colmo d'amore a sconfiggerlo, poiché il potere non può nulla contro l'amore", Il periodo coincideva ma l'aspetto non era quello e soprattutto Vegeta non combatteva per amore, anzi, loro si somigliavano, un colpo lo fece risvegliare dai suoi pensieri -ADESSO MORIRAI FREEZER!-. Bulma continuò a guardare il combattimento, sperava che Vegeta vincesse, perché lui era l'unica cosa che le rimaneva, era convinta che Freezer non fosse invincibile, poteva battere molti guerrieri ma la morte sarebbe arrivata anche per lui perché la morte non si vince. ANGOLO AUTRICE CIAOO! Scusatemi, ma fra le varie cose da fare trovo sempre meno tempo per scrivere, ci si é messa anche l'influenza... Nuovo capitolo, l'inizio del combattimento tra Freezer e Vegeta, sarà lui il leggendario super saiyan? Qual é questa trasformazione con gli occhi bianchi e i riflessi dorati? Lo scoprirete presto, intanto fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto!

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Capitolo 8
*** La strada verso casa ***


Freezer fissò il guerriero davanti a sé, non era importante quanto fosse diventato forte, lui lo era sempre di più, aveva distrutto pianeti interi e ce l'avrebbe fatta a distruggere un singolo guerriero per quanto forte potesse essere; vestito della sua presunzione rimase in piedi sulla roccia guardando il territorio sotto di sé sbeffeggiandolo con un sorriso. Vegeta aumentò la sua aura facendola risplendere di un color oro che gli conferì un'aria invincibile, i suoi passi lasciarono enormi crepe sul terreno ma l'imperatore sembrava non curarsene, Vegeta si sollevò da terra e lo attaccò con  tutta la forza che aveva acquisito, la trasferì tutta in quel pugno che colpì in pieno la faccia dell'essere infame, dell'oppressore, del conquistatore, dell'assassino che gli aveva rubato il trono, il viso di freezer si piegò sotto il suo pugno lasciando per la prima volta un segno di sconfitta, si sentiva invincibile e sapeva che ora tutte le speranze di vendetta scorrevano dentro le.sue vene, non disse una parola, Vegeta non parlò per tutto il combattimento, le.parole non servono, ma i fatti sì. Era spaventato, era riuscito a colpirlo e fargli male.nonostante non fosse un super saiyan completo, ma la lotta non era ancora alla fine, rimaneva un imperatore, non lo avrebbe sconfitto, iniziò la controffensiva scagliandosi con tutta la sua forza contro il saiyan, Vegeta gli dava a pugni ma lui lo afferrava con la coda per la gola e gli dava a calci dietro alla schiena ma si liberava subito, -credi davvero di potermi battere eh? Voi saiyan siete una razza inferiore, io sono freezer, nessuno é mai riuscito a battermi e non sarai tu a farlo-, freezer leccò l' angolo destro della sua bocca per pulirlo dal sangue che scorreva dopo un colpo deciso di Vegeta, -credi di avere ragione vero?Certo, ti credi forte perché gli altri ti temono, ma non io, sei già stato sconfitto da mio padre e da Bardack, io non farò eccezione- con lo sguardo dignitoso, fiero e orgoglioso unì le mani davanti a sè FINAL FLAAASH! Freezer evitò il colpo, ma la sfera di energia lo ferì nell'animo, adesso stava provando una sensazione che mai avrebbe immaginato nella sua vita, ora era diventato mortale. Continuava a studiare i suoi movimenti Freezer aveva un grande potere ma  ciò gli rubava una grande energia, -Bene, adesso che ho capito il tuo punto debole sei finito-, sorrise soddisfatto Vegeta, Freezer strabuzzò gli occhi -stai bluffando! Io non ho punti deboli-, - tu credi? Davvero credi di essere immortale freezer? So che non hai mai visto la morte fino ad oggi, lo so perché la tua morte...SONO IO-, si lanciò su Freezer che con lo scorrere del tempo perdeva sempre più potenza, il suo corpo da lucertola cominciava a coprirsi di tagli e ferite sanguinanti, finalmente anche il suo sangue cominciava a toccare quel terreno, goccia dopo goccia con un ritmo cadenzato, Freezer digrignò i denti -la mia pazienza é al limite...facciamola finita saiyan!-, Freezer alzò il braccio in direzione del re e prese la mira lanciando un disco rosso di energia che ferì leggermente il braccio di Vegeta -la pagherai freezer...lo giuro su quello che sono...tu oggi morirai con me-. Nella vita di quei due non esisteva altro che la vittoria, almeno in quel momento, volevano vincere entrambi, continuarono a lottare con ferocia, fino all'ultimo sangue, -ADESSO BASTAAAA- disse Freezer guardando il suo avversario diritto negli occhi, entrambi si concentrarono sull' altro e cominciarono ad ingrandire la loro aura sempre più tanto da creare un enorme bagliore tutto intorno a loro, si ingrandirono sempre più fino a toccarsi ma l'energia era troppo grandi per i loro poteri e l'energia li spinse indietro facendoli precipitare rovinosamente, Vegeta perse i sensi e i suoi capelli ripresero il lor colore nero onice mentre Freezer stremato riuscì a trascinarsi fino alla navicella strisciandoci a malapena dentro mentre veniva aiutato dai suoi scagnozzi, lanciò un ultimo sguardo a vegeta prima di levarsi in cielo e sostare poco lontano dal pianeta. Sua maestà era senza sensi a terra, stremato, pieno di tagli e ferite, con la bocca sanguinante, quella vista fece piangere Bulma, le lacrime inondavano i suoi vestiti e quelli di Vegeta, ma almeno ora poteva salvarlo. Bulma aveva capito che lo scontro era verso la.fine e che se vegeta avesse perso avrebbe dovuto salvarlo e così attivò una navicella per due aspettando di poter portare in salvo il suo re e così fece, trascinò con forza il suo amato per le braccia mentre tirava su con il naso -dai Vegeta, ce la dobbiamo fare-, sospirò affaticata, non sapeva dove avesse trovato la forza, forse nel suo cuore, forse no, ma riuscì a trovarla, il vento sembrava essersi calmato, il silenzio dominava lo spazio circostante, Bulma aprì la navicella, il suo sguardo determinato e la sua forza le permisero di sollevarsi in volo e salvare la sua vita e quella del suo re, premette i tanti tasti colorati e luminosi davanti a sé e lanciò l'astronave alla massima potenza, pensava di poter sfuggire al male più grande, ma non aveva capito che il male più grande non era freezer ma lo spettacolo orribile che dovette subire...il pianeta dei saiyan che veniva attraversato da un colpo di energia di Freezer, non credeva che le facesse così male, ormai quel deserto era diventato anche casa sua...i pezzi di roccia scintillavano nello spazio ed era ancora visibile la luce lasciata da quell' enorme energia, non riusciva a dire nè a fare nulla mentre la navicella si allontanava sempre più...cosa avrebbe detto Vegeta appena sveglio? Ora era così ingenuo e indifeso, quanto avrebbe sofferto? Angolo dell'autrice! Ecco che finalmente i due si stanno avvicinando! Era ora, ma purtroppo Vegeta ha perso il suo pianeta😢 Mi raccomando, fatemi sapere con un commento se questa storia vi piace! Raggiungiamo almeno quota 2 commenti! Come vi ho già detto, questa.storia é disponibile anche su wattpad, buona lettura!

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Capitolo 9
*** Young and beautiful ***


-allora signorina Bulma, cosa facciamo?- disse il parrucchiere toccando la folta chioma della ragazza, -beh...facciamoli corti- disse seccamente, si sentiva diversa e fece ciò che qualsiasi donna avrebbe fatto, cambiò la sua immagine, ora non era Bulma la terrestre capricciosa, ma Bulma, l'amata del re dei saiyan, matura e intrepida, il parrucchiere prese una ciocca e la tagliò alla radice, Bulma si spaventò un attimo e pensò che forse Vegeta avrebbe perso un battito a vedere quella scena ma lei necessitava che la sua immagine corrispondesse a ciò che aveva dentro, intanto pensava ad ogni singolo istante vissuto fino a quel momento, freezer, lui che l'aveva presa in braccio, il fatto che si sentisse davvero donna insieme a lui e che ora fossero uniti in un solo destino, -signorina Bulma, abbiamo finito- disse il ragazzo, sentiva un formicolio nello stomaco, si sentiva rinata e quella sera avrebbe presentato sua maestà a tutti e voleva piacergli, più di ogni altra cosa. Le case di quei terrestri erano insolite, moderne, quegli alieni vestivano in un modo ridicolo per i suoi gusti ma gli avevano consegnato una giacca nera di seta e un pantalone dello stesso materiale, poi c'era una camicia bianca di lino e un papillon nero di raso, delle scarpe di cuoio italiano nere, modello oxford, indossò tutto, era inusuale per.lui essere vestito così, aveva indossato solo la battle suite in tutta la sua vita e ora che poteva ammirare il suo riflesso si rese conto che senza la sua corona non era poi così diverso da lei, quegli abiti gli donavano, sospirava pensando costantemente all'aliena che gli aveva stravolto la vita e che lo stava domando come si fa con gli stalloni selvaggi e irruenti, si affacciò alla finestra e pensò al suo pianeta e a quello che aveva perso, il vuoto immenso per un attimo tornò dentro la sua anima, erano già le 21:00 la festa sarebbe cominciata a momenti, si diede un ultimo sguardo e uscì dal bagno dirigendosi nell' enorme sala da ballo di quell' enorme palazzo. La stanza era addobbata con festoni bianchi e dorati, non era ancora arrivato nessuno, tutto prese una piega così irreale,  ai.lati della stanza c'erano enormi colonne di marmo che percorrevano il perimetro ovale, vicino all'enorme porta in cedro c'era un pianoforte di ottima fattura e un lampadario enorme di Swarovski dominava incontrastato il soffitto, era affascinato e curioso, quegli esseri erano pieni di sorprese, poi volse il suo sguardo verso una scala, forse quella ragazzina sarebbe scesa da lì, notò anche due.iniziali dul.pavimento BB,mentre era assorto nei suoi pensieri il flusso di gente colmò l'enorme salone che parve restringersi con il passare dei minuti. -lui é quello arrivato insieme a Bulma- sussurravano incuriositi, un ragazzo con delle rose rosse si appostò alla fine della scalinata e  attese attirando l'attenzione di Vegeta che attendeva la sua donzella con impazienza, non ce la faceva più ad aspettare con quella gente dagli sguardi troppo curiosi per i suoi gusti. Si mise in disparte e appoggiò un piede alla parete come.suo solito fare e all'improvviso lei arrivò, apparve sulla scalinata come un angelo, aveva un vestito  senza spalline che lasciava intravedere il suo splendido seno, il corpetto era dorato e la gonna bianca con piccole.scintille d'oro ondeggiava leggera come l'aria, ma c'era qualcosa di diverso in lei, la sua nuova acconciatura la faceva  sembrare una saiyan, era a dir poco...incantevole, al principe si torse lo stomaco, stava provando..timore, non lo aveva mai sentito prima, non sarebbe dovuto succedere ma ora era pietrificato dalla sua bellezza, rendeva tutto così...splendente. Bulma vide brillare la sala di stelle, champagne e oro e lui era lì, in un angolo, scese lentamente ogni gradino finché non fu alla fine, superò indifferente Yamcha sotto gli occhi di tutti mentre i loro brusii di incredulità occupavano l'aria, sua maestà si godette ogni secondo come se durasse una vita intera finché la protagonista non afferrò la mano di Vegeta, lui divenne rosso dall'imbarazzo e.deglutì mentre lei gli sistemava la mano sul suo fianco e teneva stretta l'altra - ti guiderò io, non preoccuparti-, sussurrò, la sua voce era così melliflua e dolce, sensuale.  Young and beautiful cominciò a risuonare nell'aria mentre tutto intorno a.loro si accalcarono.gli invitati per vedere la loro amica danzare con quello sconosciuto, Yamcha shiacciò le sue rose con un piede e andò via,ma nessuno ci fece caso. Aveva gli occhi più belli dell'universo, illuminava persino l'oscurità dentro di lui; -stai molto bene così sai?- le sussurrò, lei arrossì, lo.lasciò per un attimo.e.accennò una riverenza, -grazie mio re-. Lui la prese e la sollevò da terra, esistevano solo loro, brillavano nel buio, erano sensazioni nuove, la canzone finì e ne cominciò un'altra che coinvolse tutti gli invitati ma non loro, loro si diressero verso l'enorme.terrazza, si sedettero sul bordo e iniziarono ad osservare le stelle - Vegeta...ti piace stare qui con me?- fece per girarsi dall'altro lato ma.Vegeta la afferrò, -diciamo che non é poi così male- rispose. Bulma tornò a guardare le.stelle -Vegeta...io voglio e spero davvero di poter riportare il tuo pianeta com' era, quella adesso é un po' anche casa mia- sospirò, l'affermazione lo sorprese, lei si sentiva parte del suo mondo, dopo tutto ciò che avevano.passato lei voleva tornare e vivere con lui, la trascinò in un punto cieco della terrazza, -cosa c'é vegeta?- la baciò, le sue labbra calde la stavano toccando, seguivano il ritmo.dei loro cuori, tutto si fermò, non sarebbero mai.tornati come.prima. Mai.  Bulma lo afferrò per un braccio e lo trascinò con sè fra ciò che era rimasto di quell'argenteo splendore della festa, salirono le scale affannati e desiderosi di scoprirsi, arrivarono davanti alla porta della camera di Bulma, lei lo guardò per un attimo e quasi esitò, ma poi lo sguardo profondo e scuro dell'uomo davanti a lei la spinse ad aprire la porta. La stanza era completamente buia se non fosse stato per un riflesso latteo della luna che si posava sul giaciglio che i due amanti avrebbero a breve occupato, Vegeta la spinse delicatamente su quello che sarebbe stato il loro primo talamo, la distese e osservò la sua pelle candida e i suoi occhi trasparenti e limpidi, Bulma aveva un'espressione decisa ma spaventata da quella prima volta. Si era ritrovata in una situazione come quella quando era arrivata sul pianeta Vegeta ma ora era diverso, lui voleva possederla per amore e non per diritto, era spaventata, non aveva idea di come sarebbe stato affrontare quella situazione, lei aveva 19 anni e lui 31 ma non le importava che età avesse ma solo che loro fossero lì pronti a sbocciare uno per l'altra come una primula dalla fredda neve dopo il primo raggio di calore, afferrò il collo di lui  con una mano e gli sbottonò il pantalone con l'altra  calandoglielo insieme ai boxer e lui le sollevò la gonna avvicinando di nuovo le sue labbra a quelle rosee della ragazza, non le disse una parola ma il suo sguardo le bastò a farle capire che avrebbe sentito presto dolore e così fu quando lui entrò dentro di lei, e l'unione fu completa, la luce si unì al buio, continuarono a baciarsi mentre Bulma inarcava la schiena dal piacere ogni qual volta sua maestà cercava di rendere ancora più vero quel legame, si sentiva completa, una vera donna, quella sensazione era meravigliosa e il suo cuore batteva veloce mentre il suo corpo non.smetteva mai di fremere.mentre lui era delicato e forte allo stesso tempo. Vegeta si sentì soddisfatto ad averla posseduta per amore, non era  la.prima volta che aveva una donna ma questa volta l'aveva conquistata con l'amore e questa volta era davvero sua e poteva sentirlo, non gli importava chi fosse, se un re o un alieno o chiunque altro, adesso gli importava solo di essere una parte di lei e di quel sentimento nuovo e inesplorato.
CIAO RAGAZZI spero che questo capitolo vi piacerà, Bulma e Vegeta stanno iniziando seriamente la loro relazione ehehe.😍😍 Ringrazio vivamente tutti i miei lettori e spero che qualche coraggioso si farà avanti per farmi sapere cosa pensa così proseguirò con la storia, se commentate una volta pubblicherò il prossimo capitolo.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: un vero saiyan ***


Le prime luci del mattino illuminarono i due amanti e fra i.due fu l'uomo.a svegliarsi in un misto di.incredulità e di serenità, la pelle morbida di Bulma accarezzava la sua ruvida e scura, la guardò dolcemente e si alzò dal letto per osservare quel nuovo giorno che portava.con sé dolori e speranze. Bulma era.ancora assonnata quando prese coscienza del suo risveglio ma capì subito di essere osservata e così preferì non interrompere.quello sguardo così meticoloso che la.studiava con tanta attenzione e decise.di.fingere il suo sonno ancora per qualche secondo, poi quando sentì il giaciglio alleggerirsi del suo peso maschile si risvegliò sollevandosi a metà e appoggiando la schiena contro la spalliera in ferro battuto, -buongiorno mio re-, disse sbadigliando, -tsk...io non sono tuo- rispose acido, -sì sì, lo so-, rise Bulma, -aspettami qui, ora ti porto qualcosa per coprirti-, la donna avvolse un'asciugamano rosa intorno a sé e uscì in corridoio per dirigersi verso la camera dove teneva gli.abiti suo padre. Vegeta entrò nel bagno della donna e aprì il rubinetto della doccia facendo.scorrere il fluido trasparente e piacevolmente tiepido su quella pelle affaticata, si cosparse di sapone e iniziò a darsi una ripulita mentre ogni scintilla del suo pianeta gli tornava alla mente, non poteva nasconderlo, quel posto gli mancava maledettamente, anche se la Terra era meravigliosa quella non era casa sua e quegli esseri non.erano saiyan e lui doveva vendicare il suo popolo perché non era stato in grado di proteggerli come avrebbe dovuto, batté un pugno contro le piastrelle bianche della.doccia e il suono rieccheggiò nel piccolo abitacolo come il boato di un fulmine, -eccomi-, la voce lo ridestò immediatamente e dopo essersi asciugato indossò gli abiti che la donna gli aveva donato: una camicia blu notte, pantaloni neri e scarpe da ginnastica blu, -ti stanno.bene sai?- la donna ammiccò guardandolo dolcemente e poi si infilò di corsa nel bagno riservandosi lo stesso trattamento di Vegeta, quando ne uscì la sua pelle profumava di vaniglia che lo inebriava a tal punto da sentire quell'odore in modo persistente anche quando lei era assente. -Vegeta, voglio farti conoscere una persona-, disse euforica -é il mio migliore amico-, sperava che Vegeta e Goku legassero, lei ci sperava, in fondo si somigliavano così tanto sia nel fisico che nella forza e anche se lui non sembrava entusiasta di conoscerlo lei lo avrebbe costretto perché in fondo anche Goku era una parte di lei, per un attimo sorrise al ricordo di quando incontrò quel povero ragazzino orfano e lo.accolse in casa sua,.erano entrambi cambiati da quel giorno e ormai non vivevano.neanche più insieme.  -Non sarà uno di quegli stupidi di ieri vero?- si accigliò nella sua tipica espressione irritata e voltò lo sguardo altrove -no, fidati, lui ti piacerà, si chiama Goku-, -non mi interessa il suo nome, sia chiaro, lo faccio.solo per te-, la donna rimase impietrita da quel "per te", sua maestà lo stava davvero facendo per lei, -allora andiamo o no?-, Vegeta la richiamò alla realtà e i due si diressero verso l'automobile di Bulma per poi sfrecciare via. La casa di Goku era abbastanza grande e si trovava nel.mezzo di un'enorme campagna, la vettura rosso fiammante si fermò davanti all'abitazione per poi avvertire il proprietario con una sonora claxonata, Goku corse fuori e con un'espressione confusa quanto felice corse verso la.macchina, -BULMA! NON CI CREDO, SEI DAVVERO TU?-, la.ragazza aprì lo sportello per correre ad abbracciarlo con le lacrime agli occhi, -Goku! Ma perché ieri non sei venuto alla festa?-, -festa!?-, Goku portò un braccio dietro la testa per grattarla confuso, Bulma capì che forse sua.madre si era dimenticata di avvertirlo come al solito e appoggiò una mano sull'enorme spalla di quello che per lei era un fratello, nel frattempo anche Vegeta raggiunse i due e avvicinandosi notò che il ragazzo aveva una somiglianza incredibile con il.suo maestro, Bardack, spalancò gli occhi sorpreso e spaventato a.quella vista, -Urcaa! C'è qualcosa che non va? Comunque io sono Goku!-, il ragazzo tese la mano verso la sua nuova conoscenza senza però ottenere alcun risultato positivo, -Goku, lui é Vegeta- disse orgogliosa Bulma, -Toglimi una curiosità...Goku, sei nato sulla Terra? Hai mai notato qualcosa di diverso in te?- disse pacato e curioso il saiyan, Bulma intanto spalancò gli occhi dallo stupore avendo capito ciò che Vegeta voleva dire e no, Goku non poteva davvero essere un saiyan, -beh...sì, credo proprio di essere nato qui e l'unica cosa diversa che avevo era una coda quand'ero piccolo-, Vegeta lo guardò e annuì sicuro, Bulma gli lanciò uno.sguardo per dirgli di essere delicato per non ferire il povero ragazzo, perché quella rivelazione avrebbe cambiato la sua vita per sempre. -Goku...tu non sei terrestre, sei un saiyan, proprio come me-, disse Vegeta con quello che sembrava un accenno di sorriso dovuto al ritrovamento del figlio del suo maestro, -COOSA!? NON É POSSIBILE...BULMA, CHE STA DICENDO!?- urlò Goku sconcertato cercando una qualche.conferma nello sguardo della sua amica che mai come in quel momento era serio, serissimo, -accomodiamoci dentro, adesso ti spiegherò-. I tre si accomodarono nella casa sedendosi attorno al tavolo di.legno circolare, Bulma strinse la mano di Goku e guardò negli occhi Vegeta che gli diede il suo consenso per iniziare a parlare, -Goku...in questo anno io sono stata su un altro pianeta, sembra incredibile, ma sono stata rapita da due uomini che però appartenevano ad un'altra specie, i saiyan, e Vegeta é o meglio, era il loro re e se lui dice che tu sei uno di loro allora non ci sono dubbi-, sperò che il suo amico accettasse quella verità di buon grado e continuò a guardarlo in quei suoi occhi spaventati per trasmettergli calma e tranquillità. -Bene, ammettiamo pure che io sia un saiban, saiyan o come si dice...ma come ne fai a essere sicuro e poi..cosa cambierebbe?-, Vegeta alzò il suo sguardo severo verso quello innocente di Goku e iniziò a parlare con tono grave, -non cambierà nulla, non preoccuparti...in quanto al resto ne sono sicuro perché conoscevo tuo padre e ti ho visto quando sei nato, voi siete due gocce d'acqua e poi, finiscila con questo Goku, il tuo nome é Kaaroth-, Goku si alzò in piedi poggiando con forza le mani sul piccolo tavolo che tremò come se un terremoto lo avesse scosso, -CONOSCEVI MIO PADRE!? E MI HAI VISTO NASCERE!? E LUI É ANCORA VIVO? DIMMELO!- Bulma non aveva mai visto lo sguardo di Goku adirarsi così tanto, con quell'espressione sembrava davvero un saiyan spietato, un vero guerriero, quasi ne era spaventata, -Goku, stai tranquillo, Vegeta risponderà ad ogni domanda-, disse calma,  -sì, era un grande combattente e il mio maestro, nonché il migliore amico di mio padre purtroppo é morto circa 18 anni fa insieme a mio padre nel tentativo di sconfiggere lord Freezer ma prima di morire, per paura che quel viscido imperatore ti uccidesse deve averti mandato qui...Kaaroth, per fortuna lo ha fatto, perché circa una settimana fa il nostro pianeta é stato distrutto da quella lucertola-,.Vegeta batté un pugno sul tavolo e la.sua voce s'incupì pronunciando le ultime parole. Goku si sedette davanti a lui e lo guardò serio stringendogli la mano, -e così...io sono Kaaroth, mio re, parlami di.questo Freezer, chi é?-, Goku guardò diritto negli occhi scuri di Vegeta che ricambiò riprendendo.poi il suo discorso, -Freezer é un essere invincibile, almeno.per un comune saiyan e per anni ci ha tenuti come suoi schiavi per usarci per i suoi sporchi fini, almeno finché i nostri padri non lo hanno fermato, peccato però che lui non fosse morto ma stesse solo fluttuando nello spazio in.attesa che qualcuno lo rimettesse insieme ed é quello che é successo, credo, fatto sta che é tornato e ci ha distrutti, tutti- Goku si rattristì per poi incorniciare il suo sguardo in un cipiglio deciso e ,duro, -Vegeta...allenami! Voglio diventare un vero saiyan!
Ciao lettori! Se la storia vi piace fatemelo sapere con un commento qui sotto così potrò migliorare qualcosa o semplicemente parleremo di quello che sta succedendo! Goku ha scoperto di essere un vero saiyan e Vegeta sembra più che felice di averlo incontrato! Mi raccomando, fatemi sapere se vi piace il capitolo 

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