Qualcosa di buono

di Roylove
(/viewuser.php?uid=54267)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trasloco ***
Capitolo 2: *** Per la città e bowling ***
Capitolo 3: *** Lavoro ***
Capitolo 4: *** Una sorpresa speciale ***
Capitolo 5: *** Attori in casa ***



Capitolo 1
*** Trasloco ***


Salve, è la mia prima storia su Tom Holland, quindi spero vi piaccia. Buona lettura. E
 
 
Pov Maddy
 
 
Era il grande giorno... il giorno del trasloco. Quella mattina sarei partita insieme ai miei alla volta di Londra, esattamente per Kingston upon Thames  , e la mia voglia di andare a vivere lì era pari a zero. Per 23 anni avevo vissuto a Roma in Italia ed ora di punto in bianco venivo trascinata di forza in una città a me sconosciuta e per di più sempre l'uovo, io amavo il sole, il mare , i miei amici!
-Maddy sei pronta?- Mia madre mi stava chiamando da buoni dieci minuti , io ero ancora in camera a sistemarmi i miei lunghi capelli-spaghetto in un modo decente ma alla fine li lasciai sciolti come ogni giorno della mia monotona vita.
Scesi giù per quella casa ormai vuota e trovai mio fratello e sua moglie alla porta.
-Hey inglesina! Pronta per questa nuova avventura?-
Mio fratello era più grande di me di 5 anni lui era sposato e lavorava per un'hotel rinomato a Roma. 
Era uguale a me , o meglio di capelli, li avevamo entrambi color miele, la carnagione era leggermente scura, sará anche il sole che avevamo preso per tutta l'estate, e gli occhi verdi. Per il resto lui era muscoloso mentre io gracile e magra, forse troppo magra.
-Se dici un'altra parola ti uccido.- Presi la mia valigia e la misi in macchina.
Inutile dire che quel viaggio lo passai tutto tra le chiacchiere dei miei che mi dicevano che la nuova casa mi sarebbe piaciuta, che avrei fatto subito amicizia, tutte stupidaggini per convincermi ad essere felice lì. 
Ma come potevo essere felice se stavo lasciando la mia intera vita alle spalle?
Dopo aver salutato mio fratello Riccardo e sua moglie Elena prendemmo finalmente questo maledettissimo aereo, dormii per due ore filate finché l'hostess mi disse di allacciare la cintura per l'atterraggio. 
 Da stansted al mio quartiere era un viaggio di più di un'ora e mi annoiai a morte, anche perché Londra era molto caotica, anche più di Roma. 
Quando finalmente arrivammo al nostro quartiere rimasi stupita dalla bellezza, era uno dei bei quartieri e la nostra casa era di mattoni bianchi e dal tetto grigio scuro, ma aveva un giardino meraviglioso. Si ma questo non cambiava il mio umore, ero comunque demoralizzata dal trasloco.
Nel quartiere non si vedeva un'anima anche se era ora di pranzo , il che mi fece aumentare ancora di più la mia tristezza.
-Tesoro entriamo? La tua stanza ti aspetta.-
Mia madre era sulla soglia di casa con un grosso sorriso.
Alla fine era per lei e mio padre che ci eravamo trasferiti lì, eh già! Mia madre lavorava per una ditta di moda con sede a Londra e mio padre era un avvocato nativo proprio di Londra, parlavano entrambi benissimo l'inglese ma io non ho mai voluto le loro lezioni private. Comunque ad entrambi i miei genitori era stato offerto un posto di alto rango nella capitale britannica e loro non si fecero scappare l'opportunità, che coincidenze vero? Io però avevo il mio lavoretto in una cioccolateria a Roma che purtroppo dovetti lasciare per colpa del trasferimento.
Di certo la casa era molto più grande di quella che avevamo a Roma, ma l'arredamento era alquanto pesante con la carta da parati verde che neanche mia nonna metterebbe mai in casa, meno male che il parquet era chiaro e ancora nuovo.
La mia camera si trovava nella parte sinistra della casa, mentre quella dei miei a destra e molto lontano dalla mia per fortuna.
Era spaziosa, un letto ad una piazza e mezzo, un armadio decente e una scrivania. Erano mobili di colore bianco tipo vecchio stile ma gradevole alla vista. L'unica cosa era la carta da parati con i fiori rosa che doveva sparire .
-Allora ti piace?-Chiese mio padre dalla porta di camera mia.
-Direi che è superabile. Ma la carta da parati sparisce!-
Mio padre dopo una sonora risata disse che andava bene e che presto avrebbe chiamato una ditta di imbianchini per farla come preferivo. 
Scesi per prendere le mie cose in salone e trovai un uomo ed una donna parlare con i miei genitori.
-Oh Maddy vieni! Loro sono i signori Holland.-
-Signori, è un piacere conoscervi.- Tutta quella educazione non era proprio da me, però se già mi facevo amici i vicini era meglio.
-Che bella ragazza! Molto piacere Maddy io sono Dominic e lei è mia moglie Nicola Elizabeth .-
Quell'uomo era molto simpatico.
-Quanti anni hai?- Anche la donna era molto simpatica e poi era anche bella.
-Ventitre signora.-
-Anche il nostro figlio maggiore è sulla ventina.- Quell'uomo lo stava dicendo come se fosse una vittoria. 
-Ventuno, noi abbiamo quattro figli.-
-Noi solo due, la nostra Maddy e un altro figlio Riccardo, ma è sposato e ha la sua vita in Italia.-
Mio padre sembrava essere in sintonia con quei due.
-Vi abbiamo portato una torta di mele, per darvi il benvenuto nel quartiere, qui non sono molto aperti, così quando abbiamo saputo che una nuova famiglia si trasferiva qui pensavamo di poter diventare amici.- Disse la signora Holland. 
-Oh che pensiero gentile, grazie. Ora casa è tutta sottosopra ma non appena finiamo di sistemare tutto siete invitati a cena con i vostri figli.- Mia madre amava avere gente a casa.
-Oh grazie. Almeno conoscerete i nostri figli e Maddy avrà qualcuno con cui passare il tempo. Ora purtroppo Tom è in America per lavoro ma tornerà tra qualche settimana.-
-Fantastico!-
Sentimmo un rumore dal piano di sopra e mio padre si congedó per andare a vedere cosa avessero combinato quelli della ditta di trasloco.
-Andiamo anche Noi, dobbiamo andare a prendere i piccoli a scuola.-
- si certo! Grazie ancora per tutto.-
Inutile dire che prima di sistemare le mie cose, mi avventati sulla torta di mele, era davvero ottima.
Quella sera mangiamo fuori causa spesa , dato che mia madre non era riuscita ad andare al minimarket .
La sera neanche a dirlo non chiusi occhio così mi misi a sistemare per bene la mia camera , così arrivarono alle 6 del mattino e sentii o meglio vidi il signor Holland uscire di casa con una ventiquattrore. Come famiglia era simpatica , chissà il loro figlio com'era? 
Da quel giorno prosegui tutto nella norma, per circa due settimane non successe  nulla ad eccezione delle pareti della mia stanza e del salone , le mie erano di un lilla talmente chiaro e delicato, mentre quelle del salone erano di un giallo chiaro e solare, la cucina era di un verde acqua davvero grazioso e man mano stavo sentendo più mia quella casa.
Di lavoro neanche a parlarne , nessuno cercava una ragazza giovane con poca esperienza.
Poi una sera quando tornai a casa vidi mia madre trafficare in cucina con un tacchino , una lasagna all'italiana e dei contorni.
-Oh Maddy eccoti qui! Stasera vengono i signori Holland con i loro figli, perciò datti una ripulita e vieni a darmi una mano.- 
Sbuffando corsi al piano di sopra dove mi feci una doccia e mi misi un paio di jeans con una camicetta blu.
Apparecchiai, giusto in tempo dato che quando misi l'ultimo piatto suonó il campanello. 
-Vado Io!-Esclamó mio padre andando ad aprire la porta.
Si sentii un chiacchiericcio all'entrata e poi vennero in cucina, erano i signori Holland con i loro tre figli... un momento... tre? Non erano Quattro?
-Ma Tom dov'è?-Chiese la madre.
-Eccomi, scusate, mi si era incastrata la zip che giacchetto. -
Un ragazzo alto, alquanto gracile , dai capelli ricci e chiari , mi sembrava di averlo già visto, ma proprio non ricordavo dove.
-Lui è Tom, i gemelli sono Sam ed Harry e lui è Paddy il più piccolo.-
Erano praticamente tutti uguali, cambiava solo l'età. 
-Benvenuti , Io sono Amanda e lei è Maddy, mia figlia. -
-Ciao a tutti.-Dissi con un sorriso .
-Maddy, perché non fai vedere casa ai ragazzi ?- 
-Va bene. Seguitemi.-
Iniziai il tour della casa, direi che era alquanto imbarazzante, i più piccoli mi facevano mille domande alla quale risposi , erano su dove ero stata prima di venire qui, quanti anni avevo , che cosa mi piaceva e cosa no, cose del genere.
Finalmente ci chiamó mia madre per dirci che la cena era pronta e i piccoli si cambiarono giù, mentre io con tutta calma scendevo con Tom il più grande.
-Scusali, sono solo curiosi.- Aveva parlato! Finalmente mi aveva detto qualcosa.
-Oh, non importa. Però posso farti io una domanda?-
Ci fermammo sulla soglia delle scale a parlare.
-Chiedi pure...-
-Ecco non so come spiegarlo... ma è come se ti ho già visto . -
Non feci in tempo a finire la frase che lui fece una risatina.
-Ho detto qualcosa di stupido? Sai a volte me ne esco con cose senza senso quindi...-
-No no! È solo che mi stupisce che tu non mi riconosca, o meglio non rammenti dove mi hai già visto.-
-Scusa dovrei saperlo? -
Lui inizió a canticchiare una canzone, la canzone di Spiderman, solo allora rammenti, Capitan America civil war... Lui era Spiderman! Oh mio dio!
-Non posso crederci! -Trattenni una risata incredula.
-Eh già! Sono proprio io.-
-Ragazzi stiamo aspettando voi!-Disse mia madre.
-Arriviamo.-Dimmo insieme. 
A tavola mio padre chiese a Tom cosa facesse in America e io mi trattenni  dal dire "Spiderman! Lui fa Spiderman!" 
-Oh beh, recito per dei film Marvel...-
Disse mentre mangiava del tacchino.
Mio padre non sapeva neanche chi fosse Stan Lee figuriamoci la Marvel!
-Intendi, iron man, e Capitan America?-
Mio padre conosceva quei nomi? Come diavolo era possibile.
- Si, io sono Spiderman. -
-Ma è magnifico! Complimenti ragazzo.-
-Grazie signor Belardi.-
-Deve essere emozionante recitare in un film...ma così lontano da casa.-
-In effetti è abbastanza dura , ritrovarsi solo in una casa per mesi non è proprio bello. -
-Quando torna qui lava addirittura i piatti!-Scherza la madre.
-Beh vivere da soli aumenta la responsabilità di una persona.- Disse mio padre.
-E te Maddy, che cosa facevi prima di trasferiti?- Chiese il signor Holland. 
-Lavoravo in una cioccolateria a Roma. Ho fatto una scuola per diventare chef. -
-Che fico! Quindi fai tutti piatti raffinati? Come quelli che si vedono nei ristoranti?-Chiese Paddy il più piccolo.
-Beh diciamo che avrei bisogno di molta pratica per arrivare a quei livelli.- Risi.
In quella cena ci fu un momento dove mia madre inizió a parlare di vestiti e moda con la signora Holland mentre mio padre e il signor Holland erano andati in salone a vedere e bere la collezione di whisky di mio padre. Così io mi ritrovai in un angolo della cucina a sistemare per il dolce fatto da mia madre.
-Se mi dici dove sono i piatti ti do una mano.- Era Tom, e mi fece venire ansia alle mie spalle.
- Sono alla dispensa qui in alto, aspetta prendo lo sgabello.- Si ero bassa e non arrivavo all'altezza dei piatti se non sulle punte o sullo sgabello, mia madre poi metteva la roba essenziale in alto perciò...
-Ce la faccio!-Rise.
-Giusto sei molto più alto di me...- Cacciai le posate dal cassetto e la torta al cioccolato dal frigo.
- Dimmi... ti sei fatta già qualche amico qui?-
-Neanche l'ombra.  Alla fine forse perché non mi piace stare qui...- 
Iniziai a tagliare le fette mentre lui mi fissava.
-Perché non ti piace?- Sembrava un po' contrariato.
-Beh è sempre nuvoloso, io amo il sole...e poi li avevo un lavoro, i miei amici. È difficile.- Iniziavo a dividere le fette di torta.
- Lo capisco... domani mattina hai da fare?- 
-Perché?-
-Ti porto a far vedere un po' Londra... almeno ti ricredi.Tanto non ho niente di meglio da fare.-
-Sicuro di volerti portare dietro una come me?-
-Un modo per fare conoscenza. E poi qui ho pochi amico ormai.-
-Va bene... a che ora?- 
-Male 10 davanti casa tua.-
Servimmo la torta e poi Tom informó i miei genitori che il giorno dopo mi avrebbe portata tutto il giorno in giro per Londra, pranzo compreso. Inutile dire che i miei erano al settimo cielo, non so se per il fatto che uscivo con Tom attore famoso, o perché finalmente avevo trovato un amico che mi faceva uscire di casa... Ma credo più la prima.
La serata andò avanti fino alle 23 passate ormai crollavo dal sonno, e non ero l'unica così i signori Holland si congedarono insieme ai figli.
Io crollai nel letto senza neanche cambiarmi ero davvero distrutta, anche se 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Per la città e bowling ***


La mattina dopo mi alzai solo venti minuti prima dell'incontro, maledetta sveglia! No ok la sveglia aveva fatto il suo lavoro, ero stata io a scaraventarla a terra con tutta la grazia di un ippopotamo . 
Inutile dire che feci tutto di corsa per essere puntuale, meno male che in casa ero sola sennò avrei dovuto anche aspettare mio padre che usciva dal bagno!
Erano le 10 meno cinque e mi stavo scaraventando giù per le scale quando sentii bussare alla porta, mi precipitai ad aprire era Tom con un cappuccino in mano.
-Hey!-Dissi riprendendo fiato dalla mini corsa che avevo appena fatto, ero fuori allenamento sicuro.
-Hey! Ho pensato di portarti qualcosa per colazione, cappuccino? So che non è come in Italia ma fidati è buono.- Aveva un sorriso davvero dolce.
-Oh grazie! Vieni entra, stavo finendo di sistemarmi.-
-Ho disturbato?- Si chiuse la porta dietro.
-No No! Sono io che mi sono alzata tardi. Scusa.-
-Nah tranquilla! Anche a me succede spesso... troppo spesso.-
-Comunque buono il cappuccino, grazie! Ci voleva proprio!-
Mi ero messa il giacchetto e stavo bevendo il cappuccino, era davvero buono anche se era inglese.
-Figurati! Io me lo sono bevuto strada facendo. Andiamo?-
Mi vide pronta così uscimmo di casa , era abbastanza fresco , beh eravamo ad ottobre che potevo pretendere.
-Dove Andiamo?-
-Ti porto a vedere i miei posti preferiti.-
Persi il conto di quante volte prendemmo la metro in più camminammo davvero tanto! Mi portó a vedere il london bridge , il big ben , Buckingham Palace, hyde park dove corremmo dietro gli scoiattoli ed infine a piccadilly circus,dove più in là ci fermammo a mangiare in una sorta di pub all'aperto.
-Allora... Ti piace Londra?-
-Beh non è male... però Roma mi manca.-
Arrivarono le due insalate Caesar ed entrambi ci avventammo su quelle povere ciotole.
-Che facevi a roma quando avevi tempo libero?-
-Beh, andavo in giro con i miei amici, vicino al Colosseo c'era una sorta di ritrovo, stavamo li l'estate, sennò l'inverno cinema o casa di qualche amico a divertirci.-
-Piú o meno funziona anche qui così, soprattutto l'inverno, anche se ultimamente non ci sono quasi mai qui.-
-Sei sempre in America?-
-Giá, passo più tempo li che qui.-
-Com'é lavorare per un film importante come quelli della Marvel? Lo so sono un po' indiscreta. -
-No affatto! Non sei indiscreta, è strano ma divertente. Insomma ti alleni sodo ma alla fine ti fai un sacco di risate con il cast.-
-Hai conosciuto Robert Downey jr?-
-Sei una sua fan?- il mio tono mi aveva tradita, accidenti!
-Beh si... fin da quando sono piccola, praticamente sono cresciuta con lui!- 
- È un grande quell'uomo! Simpaticissimo, e poi ti aiuta se hai qualche problema.-
-Deve essere fico!-
-Si lo è!- Scoppiammo a ridere facendo girare metà dei clienti del pub.
-Hey, mi è venuta un'idea.... Che ne dici stasera di andare al bowling? Vengono un paio dei miei amici, ci divertiamo.-
-Sicuro?- 
-Certo, sennò non te lo chiedevo.- Rise per poi fissarlo strano.
-C'è per caso qualcosa che non và? - Continuò poi vedendomi spaesata.
-No è solo che.... non so in Italia mi risultava alquanto difficile fare amicizia , e poi non è che io sia proprio il massimo della simpatia.-
Alla fine io avevo pochi amici perché mi era sempre rimasto difficile fare nuove amicizie, infatti mi stavo stupendo che Tom dopo un'intera mattinata con me volesse passare ancora del tempo insieme.
-Secondo me sei simpatica, e poi è più che comprensibile essere un po' restii dal fare nuove amicizie. Io pure quando ho iniziato a lavorare in America ho faticato e anche tanto a trovare nuovi amici. Per questo capisco come ti senti ora.-
-Grazie.- Gli sorrisi e lui ricambió. 
-Allora... ci stai? Bowling e hamburger stasera?-
-Va bene ci sto! Ma non ho mai giocato a bowling.-
-Mai? Beh è arrivata l'ora di imparare.-
Dopo pranzo tornammo a casa, ci mettendo quasi due ore dato che ogni tanto qualche fan di Tom lo bloccava per un autografo o una foto, e lui non sapeva e non poteva dire di no, dopotutto era il suo dovere.
Ci lasciammo davanti casa mia dove ci demmo appuntamento alle sette sempre lì davanti.
Rientrati e trovai mia madre intenta a cucire un abito nel suo studio.
-Tesoro già rientrata?-
-Si, ma tanto stasera riesco, Tom vuole portarmi al bowling e farmi conoscere i suoi amici.-
- È magnifico! Vedi hai già un nuovo amico, non è così male questa città Vero?-
-Beh, ancora sto valutando, dammi tempo e ti saprò dire con certezza.-
- Senti mamma, domani andrò a cercare lavoro, perciò non so se torno o meno a casa.-
-Va bene, hai già in mente qualcosa?-
-No, domani vedrò. -
Corsi di sopra e mi feci una doccia, poi passai quasi un'ora a decidere cosa potevo mettermi, che cosa andava bene per il bowling?
Alla fine jeans, ed una felpa nera semplice con delle bellissime converse nere nuove di zecca.
Questa volta fui puntuale all'incontro , arrivai insieme a Tom. 
-Hey, Andiamo con la mia di auto che Jasper ha la sua a riparare.-
-ok...- Vide la mia faccia perplessa e fece una piccola smorfia.
- Tranquilla puoi fidarti di me alla guida. Jasper lo conoscerai tra poco. Andiamo.- 
Salii sulla sua Toyota Yaris, o meglio del padre, mi disse che lui in America portava una Bmw serie 1 ma che qui ancora non poteva guidarla per qualche oscuro motivo.
Alla guida era calmo e molto bravo, poi adorava Ed sheeran perciò inutile dire che mi appropriai del suo stereo e sentii tutte le canzoni che aveva.
-Ti piace Ed Sheeran?- Rise divertito stando attento alla strada.
- Lo adoro! Anche gli ac/dc .-
-Gli ac/dc sono grandi ma Ed non lo batte nessuno!-
Arrivammo ad una casa in chissà quale quartiere e ad attenderci fuori quella casa c'era un ragazzo e una ragazza che non appena ci videro salirono subito a bordo.
-Hey Tommy!- Disse il ragazzo, era basso, leggermente scuro di carnagione ma due occhi verdi da far paura e i capelli neri.
- Dai Jasper lo sai che odio che mi chiami Tommy. Comunque ragazzi lei è Maddy, Maddy loro sono Jasper e Nadia.-
-Ciao a tutti!- Ero nervosa, riuscivo a malapena a parlare.
-Finalmente un'altra ragazza nel gruppo! Preparati che fare da babysitter a questi due è un duro lavoro.-
-Molto spiritosa!- Esclamó Tom.
-Siamo capaci di badare a noi stessi.- 
Riuscii finalmente a vedere bene la ragazza era alta , snella capelli biondi e occhi chiari ma non riuscii a vedere di che colore fossero realmente, credo grigi.
-Se vogliono giocare al salto ad ostacoli devi impedirglielo. -
-ok!-Risi .
Il viaggio proseguí alla grande , mi feci due chiacchiere con Nadia e Jasper, erano simpatici e alla mano.
Non appena arrivammo al bowling ordinammo subito da mangiare e le scarpe, tutto ci venne dato subito ed io stavo quasi per finire sfracellata su una pista per via delle troppe cose in mano.
-Allora inizio io almeno Maddy vede come fa un vero campione!-Rise Tom pavoneggiandosi. 
-Ma se perdi sempre! - Esclamó Nadia. 
-Maddy vuoi vedere un campione all'opera? Guarda me!- Anche Jasper si era alzato e Tom gli aveva ceduto il suo posto.
Giusto per la cronaca.. . Mandò la palla fuori pista.
-E tu saresti il campione? Ma fammi il piacere! Guardate qui!- Tom prese una palla e tirò, quasi strike mancava solo un birillo, ritentó e lo mancò. 
-Sempre meglio di niente...- Disse Nadia alzandosi e tirando, strike... che fortuna! Premetto che in tutto ciò io mangiavo.
Toccó finalmente a me , presi la mia palla decisa a fare un buon punteggio, lanciai e...
'strike ti prego!' ....fuori! Non appena avevo lanciato la palla finì fuori pista.
- Dai non te la prendere, puoi migliorare!- Scherzó Jasper. 
-Ha ragione! Dopotutto è la prima volta che giochi, è normale.-
 Tom era sempre così gentile? Si a quanto pare.
Durante la serata scattò un istinto di competizione tra Tom e Jasper che io e Nadia ridevano di loro, tanto che avevano scommesso che chi avrebbe perso avrebbe pagato il cinema alla prossima uscita. Perse Jasper con una vittoria schiacciante da parte di Tom. 
Quella serata terminò alle 23 quando Tom mi riaccompagnó a casa, eravamo vicini perciò rimanemmo a parlare sul porticato di casa mia.
-Ti sei divertita ?-
-oh si Grazie! Ì tuoi amici sono così... come dire ... simpatici, alla mano.-
- Sono gli unici che mi hanno trattato come sempre dopo che sono diventato un attore. -
-Deve essere difficile capire quali siano i veri amici e no...-
Ci sedemmo sui gradini prima della porta.
-Si, ma piano piano lo capisci , da alcuni comportamenti che hanno verso di te.-
- tu credi che io sia una buona amica? Nel senso pensi che io ti possa mai usare?-
- in tutta sincerità? -
- Si certo! -
-Credo di no. Se eri una mia fan a quest'ora già prima che ci conoscevamo sapevi dove abitavo, poi non mi hai riconosciuto quando mi sono presentato... infine non sei tesa con me quando parliamo, forse solo un po' la prima volta.-
-La prima volta quando mi hai fatto capire chi eri ho pensato "oh mio dio è Tom Holland! " ma dopo la sorpresa iniziale mi sono detta "beh si, alla fine è un ragazzo come me... niente di anormale!-
Quel mio teatrino di fare voci da fangirl in crisi di panico lo divertiva molto.
-Sei strana sai...-
- oh ti ringrazio! Per me è un complimento!- Risi.
-Davvero?-
-La normalità è da tutti! La stranezza no.-
-Vero...-
- Io ora vado, domani mattina voglio alzarmi presto e andare a fare qualche domanda per un lavoro. Speriamo bene.-
-Qui si trova sempre lavoro, lo troverai. A me domani toccano 3 o 4 interviste .-
- Sono noiose?-
-Non immagini quanto!-
-Ognuno il suo dovere!-
- Ci sentiamo?-
-Certo, sai dove trovarmi se non mi senti.- Risi mentre aprivo la porta.
-Allora ci sentiamo! Ciao Maddy!- Mi salutò con un cenno della mano ed io rientrai.
Era stato bello uscire con lui, chi lo avrebbe mai detto che gli attori non sono tutti dei viziati ed egocentrici!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Lavoro ***


La mattina dopo mi svegliai di buon'ora e stranamente di buon umore. Uscii alle 9 e mi diressi subito verso il centro con un miliardo di curriculum da consegnare. A fine mattinata li avevo consegnati quasi a tutti, anche ad una caffetteria non proprio in centro, ma comunque bella e vecchio stile parigino, la proprietaria mi fece subito un colloquio e mi disse che avrebbe valutato la mia domanda di lavorare lì, speravo con tutto il cuore che mi avrebbe presa, anche perché era simpatica. 
Tornai a casa e dei miei genitori neanche la minima traccia, solo un bigliettino sulla cucina.
"Ho fatto la spesa, io e tuo padre rientriamo dopo cena, divertiti!"
Di sicuro andavano a cena fuori... Io non amavo molto andare con loro perché ero sempre la terza in comodo, quindi rimanevo a casa volentieri.
Così mi misi a cucinare un po' di pasta , una bella carbonara italiana doc , quando ero intenta nella preparazione suonarono alla porta, corsi ad aprire, chi poteva essere?
Appena aprii la porta mi ritrovai Tom davanti con un pacco.
-Ma che?- Chiesi indicando il pacco.
- Lo ha lasciato il postino a mia madre stamattina, è per voi, spero non ti dispiaccia che lo ha preso mia madre.- Il pacco era abbastanza grande, forse era meglio farglielo posare dentro.
- oh no affatto! Anzi grazie. Vieni entra.- Lo condussi in cucina dove posó il pacco sul tavolo.
-Che buon profumo!-Disse sentendo l'odore di pancetta cotta.
-Sto preparando la carbonara .-
-La che?- 
Non conosceva la carbonara? C'era bisogno di una lezione di cucina italiana, assolutamente. 
-Un tipo di pasta italiana... davvero non la conosci?-
-No, dovrei?-
- Tu stai a pranzo da me!- 
-Sicura?-
-Assolutamente! Non puoi non aver mai mangiato la carbonara! Chiama i tuoi e digli che resti qui!-
-Non ci sono a casa, ero da solo. Sono rientrato e ho visto il pacco con un biglietto di mia madre che diceva di consegnarlo a voi appena tornavo.-
-Apposto! - andai a mettere la pasta per due e poi apparecchiai.
-Immagino sia buona, si beh hai fatto una scuola di cucina quindi presumo sia buona.-
-La carbonara è alla base della cucina italiana, anche un bambino piccolo la cucinerebbe bene. Abbiamo la cucina nel sangue.-
-Il massimo che cucino io è un toast freddo... alquanto triste.-
-Se vuoi ti do qualche ricetta almeno così la puoi preparare.-
- Si magari in futuro... Non amo molto cucinare.-
Risi di cuore ma poi ricordai delle sue interviste.
-E le interviste?-
- Sono andate, noiose e con le solite domande. In compenso mi hanno regalato una maglietta , con Spiderman . A te come è andata?-
-Diciamo bene, una signora ha voluto farmi subito il colloquio e ha detto che mi terrá in considerazione.-
-Beh è una buona cosa. Ma cosa c'è nel pacco che pesa tanto?- Era curioso il ragazzo!
- Non so, lo manda mio fratello.-
In effetti anche io ero curiosa quindi mentre la pasta si cuoceva aprii il pacco.
Erano album di foto mie e della mia famiglia.
-Posso?- Chiese lui prendendo un vecchio album. 
-Fai pure, però non è colpa mia se rimani shokkato per il resto della tua vita.- Risi mentre scolavo la pasta.
Mentre io facevo sfoggio delle mie doti culinarie , lui se la rideva alla grande a sfogliare quelle foto.
- Con i capelli corti sembravi un maschio!-
- Si beh... avevo preso i pidocchi e mia madre ha pensato bene di tagliarmi i capelli a spazzola.- Servii i piatti.
Lui lasciò l'album da una parte del tavolo e mangiò, non so come definire la sua faccia quando assaggió per la prima volta , credo sorpresa.
-Allora?-
-É strana ma buona! - 
-Strana?-
- Si, non ho mai provato un sapore del genere, però mi piace!- Rise. 
Che gli piaceva lo avevo notato dato che aveva fatto il bis .
Dopo pranzo volle continuare a sfogliare gli album mentre io lavavo i piatti.
-Maddy...-
-Dimmi.- andai vicino a lui vedendo che cosa voleva.
-Fai teatro?-
Mi mostrò una foto di qualche anno prima, raffigurava me insieme alla mia vecchia compagnia teatrale .
- Si facevo.-
- Come mai hai smesso?- 
-Perché avevamo iniziato... eravamo ancora quasi bambini , poi la scuola, chi ha abbandonato poi ci si è messo anche il lavoro e alla fine di quelli che avevamo iniziato ero rimasta solo io. In più i nuovi componenti non mi stavano simpatici e non ci andavo d'accordo. -
-Oh è un peccato però.  Ti piaceva?-
- Si ma... all'ultimo la vedevo come una costrizione. Perciò non provando più piacere a farlo ho lasciato perdere.-
- Ho capito. Senti ho un'idea...che ne dici di venire a casa mia a vedere un film?-
-Davvero?-
-Certo! È il minimo, mi hai offerto il pranzo... in più ho un assortimento di cioccolata segreta da far invidia alla fabbrica di cioccolato.-
-Beh se c'è la cioccolata allora vengo.- Risi. 
Detto fatto mi ritrovai a casa sua a smucinare con lui sotto il suo letto, la sua camera era ordinata ma piena di valigie .
-Trovate anche le lecca lecca al cioccolato!- 
Disse trionfante.
Avevamo trovato nel suo nascondiglio segreto sotto il letto: barrette di cioccolata, al caramello e alle arachidi, lecca lecca al cioccolato ed altri due tipi mai visti da me.
-Rifornimento ultimato!- Scherzai.
-Meno male alcune ce ne sono ancora.- 
-Come mai li nascondi?-
-Vivere con i miei fratelli è dura! Devo pur nascondere le mie scorte sennò stiamo sempre a litigare.- Ci accomodammo sul letto ma Tom dovette andare in bagno, mentre era in bagno squilló il suo telefono .
-Tom il telefono!- Urlai dalla sua stanza.
-Ah rispondi arrivó subito!-
Presi il telefono è risposi , era una videochiamata , ma quando accesi il telefono mi apparí il viso di Robert Downey jr in tutto il suo splendore.
-Ehm ciao! Credo di aver sbagliato numero, cercavo Tom Holland, è lì?-
Io rimasi impietrita, ma poi il mio unico neurone riuscí a mettere insieme una frase.
-Oh si.. Si Tom  è... Beh Tom è...-
-sono qui!- Vidi Tom correre dal bagno alla camera.
-Oh eccolo il bimbo ragno, scusa se sapevo che eri in compagnia chiamavo in un altro momento .-
-Oh no tranquillo! Dimmi tutto!-
-ok volevo dirti che hanno anticipato le riprese e che dovrai essere qui tra due giorni.-
-Due giorni!?!? Ma cosa!?!?-
-Spiacente è così, ti vengo a prendere all'aeroporto, poi fammi sapere a che ora arrivi. Ciao! Ciao anche a te dolcezza!-
Dolcezza... mi aveva chiamato dolcezza !!! Giuro stavo per piangere. 
-Cavolo!- 
-Devi ripartire subito...- 
-Si, speravo di restare un po' di più. -
-Oh... se vuoi vado, dovrai preparare le valigie e ti sarei d'impiccio. -
- No no No! Tranquilla! Ho quasi tutto pronto , ci penserò stasera. Ti prego mi serve da stare con persone come te.-
-Persone come me?- 
- Si... ecco normali. Insomma che non se la tirano! Non prenderlo come un insulto , ma ultimamente vorrei stare con dei veri amici.-
Quindi mi considerava una vera amica? Ecco ora potevo piangere di gioia.
-Va bene... a patto che mi dai la cioccolata alle arachidi.- Risi di cuore .
-Prezzo duro da pagare, Ma va bene!- Rise dandomi la barretta.
-Hey! Hai visto anche Robert Downey jr, quindi credo che vale come metà barretta alle arachidi.- 
-Sarei voluta sprofondare fino al centro della terra!- Esclamai arrossendo e coprendomi la faccia con le mani.
-Hai balbettato!- Continuò. 
-Era l'emozione! Scusa ma è il mio idolo!- Mi giustificai.
-Se lo conosci di persona sviene?-
-Credo di sì.. .. Non saprei.-
-Pagherei un biglietto aereo a Robert per venire qui, solo per vederti svenire!- 
-Grazie che carino che sei!-
-Sempre... comunque che film vediamo? -
-Che avevi in mente?-
- Che ne dici di 2012?-
-Va benissimo!-
Ci mettemmo comodi e iniziammo a vedere il film con vari commenti sarcastici ovviamente.
-Ma ti immagini che quando avremmo dei figli possiamo dirgli che siamo sopravvissuti a tutto questo!-
- Ci guarderebbero come eroi.-
-Siamo a casa!- 
Erano tornati i genitori di Tom con i fratelli.
Infatti arrivarono i fratelli tutti di corsa in camera sua.
-Ragazzi! Si bussa!- Disse Tom arrabbiato.
-Scusa, Non sapevamo che Maddy era qui.- Disse il più piccolo.
-Fuori!- Ordinò e i fratelli se ne andarono.
-Peró, ti danno retta!-
- Sono il maggiore, mi devono rispettare .-
- Si, io e mio fratello facevamo a botte ogni santo giorno.-
Risi di cuore ed anche Tom. 
- Oh Maddy! Che bello averti qui, come stai?-
-Molto bene signora Holland, lei?-
- Oh si va sempre di corsa. Che facevate di bello?- Chiese vedendo il film ancora alla tv .
-Vedevamo un film. Oggi mi ha invitato a pranzo da lei ed io mi sono sdebitato con un film e cioccolata.-
-Solo con film e cioccolata? Scusalo, Non è pratico di queste cose... vuoi restare a cena?-
- Oh vi ringrazio, Ma questa sera ci sono anche i miei a cena , quindi staremo un po' insieme.-
-Giusto, anche i tuoi non ci sono mai a casa, vorrai stare un po' con loro.-
-Esatto.-
-Bene io torno giù, buon film!-
-Grazie.- Dimmi in coro.
-Scusa, mia madre è un po' invadente.-
- Non l'ho trovata invadente, sarà che i miei li vedo poco e niente, quindi non ho notato l'invadenza che dici.-
-Davvero sei sempre sola?- 
- Si, i miei lavorano quindi ... Se ero in Italia avevo ancora mio fratello, mio nonno.... quanto mi mancano.- Mi sedetti sul letto.
-Ti capisco,anche io quando devo stare dei mesi in America senza tornare qui , mi manca la mia famiglia .-
-I miei hanno voluto che mi trasferissi qui con loro, Ma c'è solo una cosa di buono in tutto questo.-
-Cioé?- Si sedette vicino a me.
- Non avrei mai incontrato te.-
- Felice di rallegrare le tue giornate qui.- Rise.
-Beh, sarà meglio che casa, vorrei preparare qualcosa di buono ai miei per cena.-
- Si va bene... ah senti, che ne dici di scambiarci i numeri? Così quando sarò a Los Angeles ci potremmo sentire.- 
- Si certo!- 
Detto fatto Ci scambiammo i numeri e me ne tornai a casa , dove preparai del petto di pollo al limone e delle patate al forno.
Dopo cena mi sdraiai sul letto a fare un resoconto della mia intera vita, insomma , avevo conosciuto Tom Holland e oggi avevo anche parlato con Robert Downey jr, che mi ha chiamato dolcezza, e da dopodomani non avrei visto Tom per almeno 3 mesi. Ecco non vederlo era triste.
Mi addormentai con tanto di vestiti del giorno per quanto ero stanca.
La mattina mi svegliò il mio cellulare, qualcuno mi stava chiamando, un numero sconosciuto a quanto diceva il telefono, risposi .
-Pronto?-
- Sei tu Maddy?- Era una donna.
- Si sono io, chi parla?-
- Sono la signora Fisher , mi hai portato il tuo curriculum ieri mattina, beh sei la benvenuta se vuoi lavorare con noi nel nostro bistrot. -
-Davvero? Si, ne sarei felicissima! Grazie mille!- Per alzarmi per poco non caddi dal letto.
-Ma figurati! dimmi, riesci a stare tra un'ora qui? Almeno firmi il contratto e ti spiego come funziona da noi.-
-Eh... Si, si sarò lì tra un'ora. - 
-A tra poco allora.-
- Si e grazie mille ancora!-
Riattaccai e mi preparai, non ci misi più di 10 minuti ad essere pronta, lasciai un bigliettino a mia madre e mio padre che erano a lavoro ed uscii di casa di corsa.
-Hey dove vai?- Era la voce di Tom alle mie spalle.
- Scusa vado di fretta, mi hanno chiamata per firmare un contratto e devo essere lì tra 40 minuti.- 
-Guarda che oggi scioperano i mezzi....-
-Dio dimmi che non è vero!- 
-Vieni ti accompagno io!-
-Grazie! Grazie ! Grazie!-
Salimmo in macchina, gli diedi l'indirizzo e ci avviammo.
Riuscii ad arrivare in tempo , solo per pochi minuti però. 
Tom scese con me e mi seguì dentro il locale.
-Grazie ancora Tom, ma se hai d fare, tranquillo un modo per tornare a casa lo trovo.-
-Tranquilla, ho il volo stasera e ho tutto pronto, mentre tu fai un giro io mi mangio un sandwich. - Che gentile che era, mi aspettava.
-Maddy....-
Mi voltai verso il bancone e vidi la signora a cui avevo dato il curriculum il giorno prima.
- Si?- 
- Sono la signora Fisher, ma puoi chiamarmi Jade.  Sono la titolare di questo bistrot.-
-Salve! Grazie ancora per questa opportunità, spero di non deluderla.  Lui è il mio amico Tom.-
Indicai Tom che era già stato servito da una ragazza.
-Molto piacere...- Disse a bocca piena.
-Piacere mio! Bene, iniziamo il giro!-
Mi fece vedere la cucina, il magazzino, gli spoiatoi e mi spiegò che io dovevo servire per ora, poi a lungo andare mi avrebbe messa in cucina anche.
-Bene , inizierai domani mattina alle 9 , puntuale! Troverai la tua divisa nell'ultimo armadietto di destra.-
-Saró puntualissima ! Grazie ancora.-
Quando salimmo in macchina esultato dalla gioia.
-Ottimo lavoro! È un bel locale ed i panini sono ottimi.- Mi disse Tom mettendo in moto.
- Non mi sembra vero! Grazie ancora per avermi accompagnata Tom . -
-Figurati! Ora però torniamo a casa, sono venuti i miei nonni e li voglio salutare prima di partire.-
-Piú che giusto.-
Tornammo a casa in pochi minuti dato che il traffico era ridotto .
Ci salutammo sul vialetto di casa sua e quando rietrai a casa diedi la bella notizia a mia madre che era rientrata da poco .
Quella sera mio padre compró una torta per festeggiare .
La mattina dopo mi alzai due ore prima di attaccare a lavoro, Tom era già partito, come lo sapevo? Beh mi aveva inviato una foto di lui in prima classe con un bicchiere pieno di spumante con scritto "In bocca al lupo per oggi ".
Fuori pioveva, evviva iniziavamo bene la giornata.
Mi preparai ed uscii di corsa, arrivai anche 10 minuti prima e la signora Fisher ne fu compiaciuta.
Quella mattina fu estenuante , gente che andava e veniva ed io dovevo star dietro a tutti loro, cosa che non ero abituata a fare.
Sbagliato qualche ordine, ma essendo il primo giorno la signora Fisher me la fece passare liscia , solo per quella volta però.
Mi diedero anche molte mance , erano davvero gentili, in più le altre due colleghe erano davvero simpatiche, avevo trovato davvero un ottimo lavoro.
Staccai alle 18 e tornai a casa con due sandwich che erano avanzati, e 17 pound di mancia.
I miei ancora non erano rientrati, così mi feci un lungo bagno caldo, mi stavo rilassando finché non arrivó un messaggio da Tom con scritto "chiamami".
Ma neanche il tempo di mettere la rubrica e già stava videochiamando lui, per fortuna che avevo messo una marea di sapone, così la schiuma era tanta per coprire almeno il petto.
-Hey!- Disse lui aprendo la videochiamata con un sorriso.
-Hey! Ma mi dai il tempo di andare sulla rubrica e fare il tuo numero?-
-Scusa, volevo sapere com'era andata Oggi!-
-Benissimo, ho sbagliato qualche ordine ma niente di grave, In più 17 pound di mancia.-
-Benissimo! E come sono i colleghi?-
-Simpatici e cortesi. Te sei arrivato ora?-
-Poco fa Si, ora sto andando in  camera a dormire, è quasi mezzanotte.-
Da dietro vidi spuntare un Tom Hiddleston curioso di vedere con chi stava parlando Tom. 
-Chi è?- Chiese il Tom più grande.
- Oh, ciao Tom! Lei è Maddy, una mia amica da Londra. -
-Ciao!- Dissi cercando di non fare la parte della fan impazzita.
-Hey! Anche tu di Londra... Magari quando torniamo ci vediamo.- 
-Scusa.... -
- Che vuoi?-
- Ha la mia età!-
-Scusa non pensavo che voi due foste fidanzati.-
- Non siamo fidanzati.- Dimmo in coro, io arrossii.
-Hey, non vi scaldate! Vado a letto! Buonanotte ad entrambi.- Tom se ne andò ridendo.
-Vado anche io che sono stanco morto. Ci sentiamo?-
-Certo! Buonanotte. -
-Notte.-
Io pure quando uscii dalla vasca andai direttamente a letto, ed era solo ora di cena, si prospettava un lungo periodo.
 
 
Che ne dite? Continua
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Una sorpresa speciale ***


Passarono 2 mesi da quando Tom era partito, ci sentivamo quasi tutti i giorni in videochiamata , una volta mi rispose anche Robert Downey jr ed io come un'idiota balbettai per tutto il discorso.
Il lavoro procedeva bene, avevo fatto amicizia con le colleghe  tanto che qualche sera eravamo anche uscite insieme.
Anche con gli altri amici di Tom uscivo spesso, o meglio venivano a prendermi di forza a casa quando avevo del tempo libero.
Poi quel giorno di novembre , con precisione il 9 , mi arrivó una chiamata, da Tom. 
-Tom!- Fortunatamente ero di riposo e lui lo sapeva, ecco perché mi ha chiamata.
-Hey senti... domani sarò a Londra, ti dispiacerebbe venirci a prendere in a ereoporto?-
-Si, Tanto oggi e domani sono di riposo, ho anche la macchina di mia madre.-
-Oh prendi la mia , che ci sono un po' di valigie, nella tua non entrerebbero.-
-Sicuro? Un momento hai detto "venirci a prendere"? - Chi diavolo portava con sé? Sperai con tutto il cuore che non fosse Zendaya , quella ragazza non la tolleravo, se la tirava.
-Domani vedrai, dico a mia madre che stasera passi a prenderti le chiavi della macchina. Alle 7 del mattino in aeroporto.-
-Va bene.-
Fu così che quella sera mi ritrovai in casa Holland, dove la madre di Tom stava impazzendo a trovare le chiavi della macchina in camera del figlio.
-Benedetto ragazzo! Dove le avrà messe?-
Io non osato toccare niente, non volevo fare la parte della ficcanaso, Ma la signora Holland mi mese a cercare anche a me.
Alla fine mi chiese di guardare nel cassetto della sua biancheria.. .Ma dico era diventata matta? Al mio sguardo perplesso mi guardó e parlò. 
-Tesoro, sei grande e grossa, sai com'è fatto un indumento intimo maschile! Non ti scandalizzare !- Rise.
Io indicai la mano nel cassetto e bingo le chiavi erano lì.  Ma che posto era per nasconderle?
-Trovate.- Dissi richiedendo in fretta e furia il cassetto . 
-Ottimo! Mi ero totalmente dimenticata che erano lì, quando parte le nasconde o lì o nell'armadio. -
Dopo averle prese ringraziai la signora Holland e me ne tornai a casa più scandalizzata che mai, avevo trovato nei cassetti di Tom mi sentivo in imbarazzo e in colpa.
La mattina dopo partii alle 5 , ci volevano ben 2 ore per arrivare a stansted, Ma alle 7 ero al gate puntuale, Ma di lui neanche l'ombra . 
- Mi scusi signorina cerca qualcuno?-
Quella voce... mi girai e per poco non svenii, Robert Downey jr era davanti a me con un sorriso a 32 denti. 
-Ta dan! - Tom spuntó da dietro di lui con un sorriso, io ancora non riuscivo a parlare, ero come impietrita.
- Non essere così tesa...- Rise Robert .
-Io... si io sono Maddy.-
-Si lo so, abbiamo parlato ricordi?-
Ti prego cervello, Non farmi fare figuracce proprio adesso!
Io feci solo cenno di si. 
-Andiamo Robert , smettila di tormentare questa povera ragazza !- Alle spalle di Tom e Robert spuntó un Tom Hiddleston assieme a Chadwick Boseman ,ok, potevo morire felice.
- Mi stavo solo divertendo un po'. - 
-Ciao Maddy! Felice di rivederti! - Tom Hiddleston era molto gentile e anche se un po' titubante gli strinsi la mano per salutarlo. 
-Ed io sono felice di vederti per la prima volta, sono Chadwick Boseman , lieto.-
-Maddy!-
Gentile anche l'attore di black panther.
-Bene, vogliamo andare?- Chiese Tom porgendo la mano, solo dopo qualche secondo mi resi conto che voleva  le chiavi della sua auto.
Gliele cedetti e salimmo di corsa in macchina dato che l'aeroporto iniziava ad affollarsi. 
Io mi misi dietro tra Tom Hiddleston e Chadwick Boseman. 
-Novitá? Il lavoro?- Chiese Tom alla guida, forse vedevo che ero un po' tesa.
-Uh, nulla di nuovo, le solite cose noiose . Voi come mai siete tutti qui?-
-Io ci vivo!- Tom al mio fianco lo disse ridendo.
-Siamo qui che dobbiamo girare qualche scena di azione negli studios qui vicino.- Disse Boseman. 
-Capisco.-
-Bella la sorpresa eh?- Chiese Tom ridendo, era ufficiale, il mio vicino di casa era uno stronzo eclatante.
-Direi inaspettata. Quanto starete qui?- Chiesi .
-Due intere settimane bellezza!- Robert si voltò verso di me e mi fece l'occhiolino ed io arrossii .
-Sentite, visto che le riprese iniziano tra 3 giorni, che ne dite di far vedere a Chadwick Londra? Non ci è mai stato.- Disse Hiddleston. 
-Questa era l'idea!-Esclamó Tom alla guida.
- Finalmente vedrò questa città!- 
-Tu sei dei nostri?-  mi Chiese Robert .
-Certo che è dei nostri!- Esclamó Hiddleston. 
-Io veramente dovrei vedere con il lavoro.- 
-Dove lavori?- Chiese Robert .
- In un bistrot verso il centro.- 
- Allora domani veniamo tutti a pranzo da te!- Disse Boseman .
- Ci sono tanti posti carini dove mangiare... il bistrot dove lavoro non è nulla di eccezionale.-
- Beh almeno faremo assaggiare a Chadwick qualche cosa tipica. - Esclamó Tom. 
-Va bene.-
- Tom per casa mia devi girare a destra, due kilometri e sei arrivato.-
- Ok Tom!-
-Starete tutti a casa sua?-
- No noi due in hotel, al langham hotel.-
-L'ho visto solo da fuori quell'hotel . -
-Ultra lusso baby-
-Eccoci arrivati Tom! -
 Avevamo accostato ad una casa a schiera bianca semplice, era la casa di Tom Hiddleston. 
-Grazie Tom! A stasera ragazzi! Hey Maddy vieni anche tu vero?-
-Certo che viene, che domande sono?- Chiese Robert.
Avevano pianificato la mia vita senza di me per caso?
-A stasera!- Lo salutarono mentre io feci un cenno con la mano.
- Che cos'è stasera?-
-Niente di speciale, andiamo solo in un ristorante a cena. - Disse Tom 
-Tranquilla niente di chissà che cosa.- Continuò Boseman.
- Ok.-
La strada tra casa di Tom e il langham era breve e ben presto dovetti salutare anche Robert e Chadwick .
- Allora piaciuta la sorpresa? -
-Dio io ti uccido! Mi hai quasi fatto venire un infarto.-
-Allora si ti è piaciuta!- Rise lui.
-Come vanno le riprese?-
-Molto Bene, anche se ultimamente è abbastanza tosta.-
-Anche a lavoro da me è tosta.-
-Clienti difficili?-
-Abbastanza.-
Squilló il telefono , era il mio capo, risposi e le notizie erano buone per me, ma non per il locale.
-Maddy cara, scusa se ti disturbo, ma domani saremo chiusi. -
-Come mai?-
- Si è rotto un tubo della sala ed ha allagato tutto, il parquet è da rifare. Quindi ti volevo anche dire che finché non riprenderemo il lavoro dovrò sospendere il vostro stipendio. -
- Oh non si preoccupi. Posso fare qualcosa per aiutare?-
- No cara ti ringrazio . Riposati ora che puoi, che dopo si riprenderà con l'inferno! Ti farò sapere quando finiranno i lavori.-
- Ok, se serve qualcosa basta chiamare.-
In realtà sapevo che non avrebbe chiamato , ma così avevo fatto la mia figura di brava ragazza.
- Che è successo?-
- Non lavorerò per un po',è scoppiato un tubo al locale e ha rovinato il pavimento. Quindi finché non finiscono i lavori sono libera come l'acqua. -
- Si! Almeno domani mattina esci con noi!-
-A quanto pare si. Anche se devo essere sincera , sono un po' nervosa. -
-Perché? -
- In primis ci sarà Robert Downey jr, e tu sai che con quell'uomo o infarto o faccio la parte della demente . E poi se non gli puaccio?-
 Tom si mise a ridere di cuore  e per poco non venne da ridere anche a me.
-Ma guarda che a loro già piaci, è stata un'idea di Robert venire prima qui a Londra.-
-Ah...-
-Vai tranquilla!-
-Se lo dici tu!-
Arrivammo davanti casa sua e vidi mia madre e mio padre con degli scatoloni che stavano mettendo nel cofano della macchina.
-Dove vanno?- Chiese Tom.
- Non lo so.-
scesi dalla macchina e Tom mi seguì .
-Tom bentornato! - Disse mia madre abbracciandolo.
-Buongiorno!-
- Ma dove andate?-
Intanto Tom era andato ad aiutare mio padre che era in difficoltà con degli scatoloni.
- Mi hanno chiesto di andare in Francia per una nuova linea, tuo padre verrà con me, staremo via 1 mese.-
- 1 mese? A papà danno così tante ferie?-
-Avevo degli arretrati e me li sono presi tutti insieme.-
-Capisco. Allora buon viaggio.-
Non mi dispiaceva il fatto che mia madre stava facendo carriera come stilista, ma il fatto è che non li vedevo mai da quando ci eravamo trasferiti e adesso stavano fuori un intero mese. Volevo stare un po' con loro, ecco perché ero triste.
Quando li salutai e vidi la macchina andarsene ero abbastanza malinconica e Tom se ne accorse.
-Tutto ok?-
- Si.- Cacciai le chiavi di casa .
-Sicura?-
-Si, senti ci vediamo stasera?- 
- Ok.. . A stasera.-
Non cercó di capire perché ero così giù, forse sapeva che non era il momento di chiederlo così mi lasció andare.
Il pomeriggio lo passai praticamente davanti la tv , poi alle 17 decisi di prepararmi, non sapevo dove dovevamo andare, quindi optai per una gonna nera, calze nere , camicia rossa e giacchetto di pelle nero, tutto coronato da degli stivali con il tacco rigorosamente neri. Si il nero era uno dei miei colori preferiti.
Avevo appena finito di sistemarmi quando Tom bussó a casa mia.
-Hey entra!-
-Wow...- Era rimasto a fissarmi sulla porta.
-Cosa c'è? Sto male? - Chiesi preoccupata.
- No No! Anzi stai benissimo! Ti sei anche truccata?-
- Si.. .- Dissi .
- Ci vorrebbe un po' di rossetto rosso però. -
-Dici?-
-Si.-
Presi il rossetto dalla mia borsa, era Bordeaux non proprio rosso, aveva ragione stavo meglio con il rossetto.
-Andiamo? - Chiesi con un sorriso.
- Si!-
Salimmo in macchina e ci avviammo verso casa di Tom Hiddleston con il navigatore.
- Mi dici oggi che avevi?  - Chiese di punto in bianco.
-Niente... il fatto è che da quando ci siamo trasferiti qui non vedo mai i miei genitori , sono sempre a lavoro e adesso sono fuori per un mese. Una volta stavamo sempre insieme, adesso non ci vediamo neanche più a cena.-
-Capisco, ma devi pensare che hanno intrapreso una carriera che è così . Più o meno come la mia, anche io sto sempre fuori casa.-
- Possiamo non parlare di questo? Non stasera .-
-Va bene... -
Neanche il tempo di finire quel discorso che eravamo arrivati a casa di Tom era lì fuori e si stava gelando.
-15 minuti!-
-Scusa Tom! -
- Mi hai fatto gelare!- Continuò il più grande.
- Non fa così freddo!-Esclamai.
Lui per tutta risposta mi mise una sua mano gelata nel mio collo caldo e rimasi li a squittire per fargli togliere la mano.
-Fa freddo?- Chiese poi Tom togliendo la sua mano dal mio collo.
- Si! Ok hai vinto!- Risi.
- Non vedo l'ora di mangiare!- Esclamó Tom alla guida.
-Ma dove andiamo?- Chiesi .
- In uno dei pub più chic di Londra!- Rispose Hiddleston. 
-Cosa? - Chiesi, avevo portato si e no 50 pound con me!
-Ti piacerà!- Esclamó Tom alla guida.
Prendemmo anche Robert Downey jr e Chadwick Boseman all' hotel e poi andammo in chissà quale via.
Arrivammo in una strada dei quartieri alti e dopo aver parcheggiato in un multipiano, prendemmo l'ascensore che ci avrebbe portato all'attico di quel palazzo o grattacielo? Non saprei neanche come definirlo.
All'entrata vidi gente ben vestita, Ma non era un pub? Di sicuro avrei fatto la parte della pezzente non potendo permettermelo.
- Tom aspetta.- Gli dissi sottovoce prendendogli la mano destra.
-Qualche problema?- Chiese lui preoccupato.
-Ho solo 50 pound  con me! Non posso permettermi di cenare qui, potevi avvertirti, Mi sarei portata dei soldi in più e magari vestita meglio.- Dissi nel panico.
- Non ti devi preoccupare... in più stai benissimo!-
Mi prese sottobraccio e ci avviammo verso l'entrata dove gli altri ci stavano aspettando.
Ci fecero accomodare ad un tavolo vicino la vetrata dove potevamo ammirare il Big ben, il london eye  , insomma era in sogno.
-Wow! Non sono mai salita così in alto.- Dissi vedendo il panorama. 
- È più bella New York vista dall'alto. - Rise Robert . 
- Io direi di dargli subito il regalo...- Disse Chadwick ai Tom e a Robert. 
-Regalo?- Chiesi, il mio compleanno era passato da un mese.
-Meglio dire regali!- Disse Tom Hiddleston. 
- Ma di che state parlando? - Chiesi. 
-Di questi!- Tom Hiddleston, Chadwick Boseman e Robert Downey jr mi diedero tre buste da lettera. 
-Apri prima la mia!-Disse Robert vicino a me.
Feci come mi era stato detto , e quando vidi l'interno per poco non infartai.
La busta conteneva un biglietto per Los Angeles. 
-Oh mio Dio!- Esclamai, non sapevo se ridere o piangere, così lo abbracciai.
-Ora il mio!- Chadwick mi fece aprire la sua, un pass per il set a Los Angeles. 
-Questa sera volete uccidermi?- Risi facendo ridere anche loro.
-Nah... magari fra qualche mese...- Rise Tom al mio fianco.
-Infine il mio!- Hiddleston mi fece aprire il suo per Ultimo, era di fronte a me e sentivo il suo sguardo divertito su di me.
Un altro pass , stavolta per gli studios qui a Londra. 
-Ma perché questi regali?- 
- Tom ci ha detto che è stato il tuo compleanno, visto che ormai con le videochiamate siamo diventati tutti amici, abbiamo pensato di farti dei regali.- Spiegò Hiddleston. 
- In più è ora che giri un po' il mondo!- Rise Robert. 
-Almeno siamo sicuri che ci vieni a trovare.- Rise Chadwick. 
- Io non so che dire... grazie mi sembra poco.- Mi ero commossa e Robert mi abbracció, così per poco non morivo in quel momento.
-Di solo che verrai a Los Angeles e siamo apposto!- Disse Chadwick. 
- Ok! Verrò a Los Angeles. - Risi.
-Benissimo! Ora proporrei di mangiare!- Disse Tom al mio fianco con il menu in mano.
Ordinammo e dato che io ne sapevo quanto Chadwick di cucina inglese, mi feci consigliare dai due Tom.
Alla fine mi arrivó un pollo piccante con riso basmati e verdure al forno.
Il dolce era una mousse all'amaretto e cioccolato con topping alla vaniglia, dio com'era buono!
Durante la cena conobbi meglio Robert, Tom e Chadwick che mi pregò di chiamarlo solo Chad .
Una volta usciti dal locale salimmo in macchina ed io e Chad ci mettemmo  a cantare ai sedili dietro perfect di Ed Sheeran a squarciagola. 
Io ero tra Tom e Chad come la prima volta che ci siamo visti e per la cronaca eravamo tre stonati.
-Ah approposito, domani ci sarà anche Maddy la mattina con noi!- Disse Tom con un sorriso.
-Grande! Ma il lavoro?- Chiese Hiddleston. 
-Diciamo ci sono state complicazioni al locale e per un po' staremo chiusi.- 
-Tesoro sei arrivare a sabotare il bistrot per stare con noi? Sei ammirevole!- Rise Robert .
-Ma quale sabotaggio.... è stata una disgrazia!- Risi.
-Allpra domani dovremmo trovare un altro posto per pranzo . - Constató Chad. 
-Troveremo un altro luogo. Non moriremo di fame .- Risi.
Lasciammo i tre a mezzanotte e passa e tornammo a casa.
- Ti ringrazio per avermi pagato la cena Tom ... te li ridó domani i soldi.- 
Eravamo ancora in macchina con Ed Sheeran in sottofondo, lui rise.
- Non mi devi ridare niente... era uno dei miei regali per te...-
-Uno dei tuoi regali?-
- Te lo volevo dare al ristorante ma poi ho pensato che sarebbe stato bello dartelo ora.-
Cacció una bustina da sotto il suo sedile e me la porse.
Aprii e dentro c'era una scatoletta pandora, la mia marca preferita.
Dentro la scatoletta c'era un bracciale con un ciondolo a forma di cuore.
-Oh mio dio ma è quello che ti avevo detto che avevo visto in vetrina! Oh mio Dio!-
-Ti piace?- 
-Lo adoro! Te ne sei ricordato!-
Lo abbracciai ma in quell' abbraccio successe qualcosa... lui mi bació e io mi feci trasportare.
Era un ottimo baciatore.
- Non sai da quanto volevo farlo...- Disse dolcemente carezzandomi la guancia.
-Davvero?- Chiesi, ero quasi in lacrime, non ero abituata a troppe emozioni tutte insieme.
- Si.- Sorrise.
Io per tutta risposta lo baciai di nuovo cogliendolo alla sprovvista. 
Ci fu un momento imbarazzante quando ci staccammo ma recuperai subito.
-Forse è meglio andare a dormire.- Dissi con un sorriso.
-Si, anche perché non vedo l'ora di mettermi sotto le coperte .- Rise.
Scendemmo dalla macchina e poi mi abbracció .
-Sicura che vuoi dormire da  sola? -
-Tranquillo! Mi chiudo dentro.- Risi.
- Per qualsiasi cosa basta che mi chiami, ok?-
-Va bene.- 
-Buonanotte!- Dimmi insieme .
Una volta a casa andai subito sotto la doccia e li feci un pezzo simile ad una fangirl impazzita.
- Tom mi ha baciata! Piaccio a Tom Holland!-
Dissi tra me e me , anche lui piaceva a me, Ma credevo che fosse solo amore non reciproco , invece mi sbagliavo.
Quella notte dormii poco e niente , ero carica, così mi ritrovai all'alba a pulire casa mentre mangiavo pane e marmellata .
Bussarono alla porta, di sicuro era Tom , infatti era lui .
-Mattieniera!-
- Non riuscivo a dormire.- Risi finendo pane e marmellata.
-Vuoi qualcosa o hai già fatto colazione? - andai in cucina con lui al seguito.
-Veramente ho già fatto, ho rubato i cereali a Paddy. -
- Sei crudele!-
Mi abbracció alla vita e mi fissò. 
- Io sarò crudele , Ma tu sei in ritardo. - e mi bació . 
-Ma sono appena le 8 e trenta !-
-Usciamo presto! Va a cambiarti!-
Corsi in camera e devo dire Tom rispettó molto la mia privacy, rimase in salone, credo stesse parlando al telefono con Robert, ma non ci diedi peso.
- Sono pronta!- Avevo indossato dei jeans , un Maglione bianco e degli stivali neri.
-Andiamo!- Mi sorrise.
Uscimmo di casa pronti a girare la cittá assieme a delle celebrità , non vedevo l'ora di vederli, direi che le cose si stavano facendo interessanti per me.
 
 
 
Continua!
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Attori in casa ***


Quella volta invece di prendere la macchina andammo in metro e Tom fu fermato più di 5 volte per foto e autografi. 
Il luogo dell' appuntamento era sotto il london eye , ormai sapevo come ci si arrivava e andai spedita assieme a Tom. 
Trovammo gli altri tutti camuffati per non farsi riconoscere , Solo Tom era normale.
-Avete un cappello anche per me?- Chiese Tom salutando gli altri.
Robert gli lanciò un cappello con degli occhiali.
-Ragazzino sei davvero impossibile! Quante volte dovró pararti il sederino da bimbo ragno?-
-Grazie! Non ci avevo pensato.-
- Che vediamo per prima cosa?- Chiese Chad, euforico.
-Direi di iniziare dalle cose più conosciute, big ben , Buckingham Palace, piccadilly circus...- Disse Tom sistemandosi il cappello.
-Oh non dimentichiamo Portobello road!- Disse Hiddleston. 
-Giusto!- Disse Robert.
Iniziammo il nostro tour per Chad e pure un po' per me dato che molti posti ancora non li avevo visti.
Mi divertii un mpndo, con Robert la tensione si era molto attenuata , tanto che ad un certo punto mi prese di peso ed inizió a correre per una gara con i due Tom, con Chad mi feci tante di quelle risate che le sue battute mi sarebbero rimaste impresse a vita, infine con Tom Hiddleston era un normalissimo rapporto di amicizia, era così posato, ma era tanto simpatico e alla mano.
Quando stavamo andando a pranzo a Tom scappò di darmi un bacio e Robert lo notò e non perse l'occasione di farci sentire in imbarazzo.
-Oh le cose si fanno piccanti! Da quanto? -
-State insieme?- Chiese Chad con un grosso sorriso.
-Diciamo da ieri sera.- Disse Tom con un sorriso.
- Che carine le giovano coppie !- Esclamó Hiddleston.
- Possiamo non concentrarci su di noi?- Chiesi ridendo.
-va bene! Bimbo ragno, Loki dove si va a mangiare?- Chiese Robert dando una pacca sulla spalla di Hiddleston.
- Io avrei optato per un ristorante che conosco bene.- Disse Tom Hiddleston.
-Ci fidiamo di te!- Dimmo tutti in coro.
Così grazie alla metro andammo verso earl court dove pranzammo in un locale semplice ma dalla cucina squisita, in più il cuoco era italiano quindi quando gli chiesi la pasta al dente la fece divinamente.
Il pomeriggio lo passammo in giro finché qualcuno a king's cross non si accorse del quartetto di attori in giro, così ci facemmo strada per prendere un taxi e scappare più lontano possibile.
-Demmo l'indirizzo di casa di Tom ma visto che il genio era rimasto chiuso fuori casa dovettimo andare a casa mia, e li iniziavano i complessi di una fan, che gli avrei offerto? Avevo abbastanza tazze per il tè? E se trovavano in disordine anche se avevo pulito? Mi prese la tachicardia appena aprii la porta, Ma i tre non notarono nulla di insolito   , anzi a Robert e Tom piaceva il modo in cui avevamo arredato casa.
Intanto Tom chiamava sua madre per dirgli che se appena finito poteva portargli le chiavi di casa, e dopo essersi preso una strillata riattaccó il telefono.
-Volete un po' di tè? Un caffè? Una fetta di torta?- Chiesi nervosa, erano miei amici , Ma alla fine erano attori famosi e un po' di ansia ne avevo,  con Tom quando lo conobbi non mi aveva fatto proprio questo effetto.
-Un tè sarebbe l'ideale.- Disse Robert sedendosi sul divano.
Andai in cucina intanto Tom intratteneva gli altri, il té ovviamente mia madre lo aveva messo in alto , così presi lo sgabello, Ma alle mie spalle sentii la voce di Chad. 
-Serve una mano? Sono alto magari ci arrivo.-
-se mi fai il favore di prendere quella scatoletta blu li in alto te ne sarei grata.-
Lui neanche si mise sulle punte, ci arrivó senza problemi.
-Serviva qualcosa Chad?- Chiesi poi preparando il tè. 
-Volevo chiederti dove si trova il bagno.-
-Oh Si! È la stanza dopo le scale.- 
-Ti ringrazio.-
Avere degli attori famosi in casa mi causava perennemente un infarto.
-Ecco il tè!- Servii la bevanda, e insieme una fetta di torta alle ciliegie fatta da me.
-Robert la smetti con quel telefono?- Chiese Chad mangiando la torta.
- Scusa ma stavo vedendo che è arrivato uno scoop su di noi e viene mostrata anche la nostra cara Maddy.- Mi passó il cellulare.
-Ragazza di identità misteriosa?- Chiesi perplessa.
- Beh nessuno ti conosce e fidati è una cosa stupenda!- Disse Hiddleston. 
- Se continuerà a stare con noi allora altro che ragazza sconosciuta.- Disse Tom prendendomi la mano.
- Non pensiamoci ! Pensiamo più che altro a come passare il tempo.- Disse Chad. 
- Hai una wii o la play?- Chiese Robert. 
-Ho la Wii, li vicino al televisore .- 
Robert andò dove avevo indicato e trovò il mio tesoro segreto la Wii con un triliardo di giochi.
- Possiamo giocarci?- Chiese poi fidandosi verso di me.
- Si certo! Fate come se foste a casa vostra.- Dissi con un sorriso mentre toglieva le tazze del tè vuote.
- Ti do una mano.- Disse Tom prendendo i piatti.
-Tranquillo faccio io.-
-Nah, ti do una mano. Alla fine è colpa mia se siamo tutti qui a casa tua.-
-Ma a me non dispiace che voi siate qui.-
Risi di cuore posando le tazze nel lavandino e lui fece lo stesso con i piatti e poi mi abbracció. 
-Domani vieni sul set?-
- Si, tanto non lavoro... -
-Ho un'idea, stasera dormo qui da te.-
-Sicuro?-
-Si, sono il tuo ragazzo, ho diritto di stare più tempo possibile con te prima di ripartire, o sbaglio?-
-Va bene, Ma ti avverto ho un pigiama di pile di Winnie the Pooh, quindi sarò una stufa ambulante. - Risi.
-Ed io dormo in mutande quindi...-
- Dai torniamo dillá sennò Robert pensa a male.-
-Quell'uomo anche se uno sorride ci trova i doppi sensi.-
Tornammo in salone e trovammo Robert e Chad intenti in una partita a tennis alla Wii mentre Hiddleston stava morendo dalle risate.
-Quaranta anni ciascuno e si divertono con poco .- Rise Tom sedendosi tra me e Hiddleston. 
- Ma fanno sempre così? - Chiesi.
- Se hai il Monopoli fanno anche di peggio.- Disse Tom. 
-E ringrazia il cielo che non c'è Chris Evans, sennò queste partite sarebbero state infinite.- Disse Hiddleston. 
-Comunque ho un Monopoli, è vecchio e con gli euro, però  ci si può giocare.-
-Ho vinto!- Robert uscì vincitore da quella partita.
- Hai imbrogliato!- 
-No signore!- 
-Ragazzi , monopoli? - Chiesi.
- Ci inviti a nozze!- Disse Chad. 
-Lo prendo io!- Disse Tom alzandosi.
-Sta dove abbiamo sistemato gli album delle fotografie, ti ricordi?- Lui per tutta risposta andò in uno scaffale e dopo aver spostato degli album cacció il mio vecchio Monopoli.
In quel momento squilló il mio cellulare , una videochiamata da mio fratello.
- mio fratello.- Dissi guardando il telefono.
- Che aspetti a rispondere?- Chiese Chad .
Risposi con la chiamata e non ebbi neanche il tempo di salutarlo che subito inizió a parlare.
-Dimmi che non è vero!-
-Cosa?-
-Ho appena visto una foto di te con Robert Downey jr, Chadwick Boseman, Tom Hiddleston e Tom Holland... è vero?-
Fortunatamente parlava in italiano e quindi gli altri non lo capirono bene, capirono solo i loro nomi.
-Tutto vero... sono qui.-Dissi con un grosso sorriso, in realtà volevo morire dal ridere ma non mi sembrava educato.
-Cosa?!?-
Per tutta risposta inquadrai gli altri facendolo salutare.
- Non ci posso credere!- Esclamó lui ridendo.
-Stiamo giocando a Monopoli...-
-Vedo... Ma come?-
-Lunga storia, te la spiego un altro giorno.-
- Va bene, ti richiamo sabato che domani parto per i caraibi.-
-Ti tratti bene!-
-Ovvio! Ciao pulce!-
-Ciao Bro! -
-Era tuo fratello?- Chiese Tom. 
- Si, domani parte e va al caldo dei caraibi.-
-Beato lui!- Disse Chad. 
- Io amo il freddo!- Disse Hiddleston. 
-Concordo con il dio degli inganni.- Disse Robert. 
-A me è indifferente.- Disse Tom. 
Dopo quella breve chiacchierata iniziammo a giocare, o meglio a contrattare, per Robert , Tom e Chad era un continuo di debiti e contrattazioni , mentre io e Hiddleston eravamo lì a guardarli.
-Ragazzi sono le sette di sera, vogliamo togliere il disturbo?- Chiese Robert. 
- Si sennò Maddy ci caccia a calci nel sedere.- Rise Chad. 
- Non lo farei mai! - Risi.
-Fidati, passa un mese con loro e preghi dio che se li porti via.- Rise Hiddleston abbracciandomi per salutarmi.
- Mi dispiace solo non potervi accompagnare.- Disse Tom, la madre ancora non aveva staccato da lavoro e quindi niente chiavi di casa o della macchina.
-Tranquillo! Mi raccomando a stasera, protezione e a letto presto.-
Rise Robert facendoci arrossire entrambi.
-Ma cammina! Lasciali in pace.- Disse Chad. 
- Sono un papà protettivo e non voglio essere già nonno!-
-Ciao Robert!-Lo salutammo io e Tom. 
Salirono sul taxi chiamato da Hiddleston e se ne andarono.
-Cosa intendeva Robert con papà protettivo?- Chiesi rientrando in casa .
-Niente, solo che quando sono da solo a Los Angeles senza i miei, lui fa la parte di mio padre, si preoccupa di tutto, anche quando sto male.-
- Che dolce!- Esclamai.
-Soprattutto quando ti passa i preservativi in pubblico.- Rise Tom mostrandomene uno.
- Non ci posso credere! Ma quando?-
-Quando ci ha salutati, è svelto con le mani.-
-Vieni preparo la cena.-
Andammo in cucina e preparai del petto di pollo con delle verdure in padella e mangiammo, durante la cena arrivó la madre di Tom per dargli le chiavi di casa e gli disse che sarebbe rimasto a dormire da me, e la madre gli disse solo "testa sulle spalle, chiaro?".
Dopo che mi feci una bella doccia toccò a lui farsi una doccia, non so come però non appena si mise anche lui a letto crollammo entrambi tra le braccia di Morfeo.... si bella serata proprio, se l'avessimo raccontata agli altri il giorno dopo ci avrebbero presi in giro per il resto della nostra vita.
 
 
 
Continua! Scusate il ritardo ma non ho avuto proprio molto tempo, quindi scusate se è breve.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3684691