Amore

di paxerella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Solo un bacio- Bulma e Vegeta ***
Capitolo 2: *** Solo uu bacio- Chichi e Goku ***
Capitolo 3: *** ET- Bulma e Vegeta ***
Capitolo 4: *** Amandoti- Chichi e Goku ***



Capitolo 1
*** Solo un bacio- Bulma e Vegeta ***


Capsule Corporation anno 755(su per giù) giorno …

La festa per la vittoria di Goku al torneo di arti marziali, era già pronta, Chichi era tutta in tiro, aveva sciolto i capelli e messo il vestito più bello per l’occasione.
Vegeta come al solito era ad un angolo che sbuffava guardando la strana ragazza dai capelli azzurri che saltellava qua e là per la stanza.
Odiava quella razza umana, sempre felice e senza pensieri per la testa, ma ormai era entrato a far parte di quella pazza comitiva e doveva abituarsi a tutte quelle strane forme d’affetto che gli umani si scambiavano.
Tipo il quel momento quando Goku felice per la bella sorpresa che le aveva preparato la sua ragazza, stava baciando e abbracciando la donna mora che nascondeva il rosso della vergogna.
Qualche minuto dopo la ragazza dai capelli color blu le si avvicinò: “Vegeta, se non eri festaiolo quando ti ho invitato avevi potuto semplicemente dirmi di no!”
V: “senti donna, perché non te la prendi anche con Junior, anche lui è seduto!”
Bulma arrabbiata rispose: “te lo ripeto per l’ennesima volta io ho un nome! Mi chiamo Bulma! Bulma! Bulma! Mettitelo in testa sayan!”
Janko poco distante prese la giovane e con una mossa la portò sulla pista da ballo: “lascialo stare, sai com’è fatto!”
Ma Bulma non poteva fare a meno di notare lo sguardo perso nel vuoto del principe, il suo sforzo di accettare quel mondo che non gli apparteneva e soprattutto il fatto che lei e i suoi genitori lo teneva a casa loro come se fosse stato uno di famiglia.
La festa ormai era arrivata alla fine e quasi tutti erano tornati nelle proprie case, Chichi stava ultimando di aiutare a mettere via tutti gli addobbi sparsi per il soggiorno…
C:” Goku per favore, puoi venire ad aiutarmi non riesco a prendere quello striscione è troppo in alto!”
Vegeta fu più lesto e con un balzo staccò lo striscione e disse alla donna del suo nemico: “tu e Karot potete andare, aiuto io Bulma a finire di mettere a posto!”
Goku non se lo fece ripetere due volte e con il suo solito sorriso stampato sul volto salutò gli amici.
Bulma guardò perplessa il sayan e andando in cucina disse: “bè se finisci qua te io comincerei a sistemare i piatti in cucina”
Il principe non poteva fare a meno di osservare che la donna lo guardava con quei occhioni seri e severi e senza dire nulla accenno un sì col capo.
Aveva ormai finito di tirare giù tutte le decorazioni e gli striscioni, in  cucina sentiva la donna che finiva di rassettare cantando un motivetto allegro. Non sapeva perché ma cominciò a fischiettare lo stesso motivetto nel soggiorno…
Qualche minuto dopo la donna stanca si stese sul divano appena messo a posto e non curante del principe, mise i suoi piedi proprio sulle sue ginocchia.
B: “mamma mia che stanchezza! Devo proprio dire a mio padre di mettere a posto quella maledetta lavastoviglie!”
V: “forse era meglio che non facevi nulla per festeggiare Karot!”
B: “è perché no scusa? Ogni tanto è bello passare una giornata con gli amici”  
V: “Si certo Crili, Janko, Junior e il Genio sono proprio bravi amici ci hanno lasciato qui a fare tutte le faccende di casa!”
B: “oh dai Vegeta, non ti sarai mica stancato a mettere a posto 4 cose! Che sayan sei? Eppure fai anche esercizi molto più faticosi!”
Vegeta non rispose alle provocazione della ragazza, anche perché ormai l’aveva capito doveva essere lei ad avere sempre l’ultima parola.
Poi qualche minuto dopo vide che la giovane s’era beatamente addormentata. Con delicatezza la prese in braccio, quel divano non era molto comodo e conoscendola, si sarebbe svegliata il giorno dopo ancora lì. La portò nella sua stanza da letto e la chinò su esso delicatamente.
Senza accorgersi la donna appoggiò le labbra rosse sulle sue chiudendole in un bacio soffuso. Si toccò le labbra come se non capisse cosa fosse successo, socchiuse la porta e se andò.
Era questo che l’uomo bramava? Era questo, un bacio? Non lo sapeva, ma di una cosa ne era certo gli era piaciuto.

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Capitolo 2
*** Solo uu bacio- Chichi e Goku ***


Casa in campagna vicino Satan city anno 755 giorno 15 luglio

La brezza mattutina di una giornata d'estate tranquilla, muoveva gli alberi vicino casa, spostando le loro foglie in 1danza d'amore. Chichi era stranamente silenziosa e sorseggiava il suo caffè nell'enorme tazza bianca regalata dagli amici x il matrimonio. Suo marito era uscito ancora presto x i suoi soliti allenamenti. Quel ragazzo non cambiava mai, nemmeno da sposati  non aveva perso l'abitudine di allenarsi ogni giorno, nemmeno durante la loro luna di miele... che poi non è che era stato 1 viaggio lungo, qualche ora sulla nuvola speedy e poi a casa. Ma cosa poteva pretendere da 1cocciuto ragazzo cresciuto troppo in fretta di statura ma non di cervello???
La porta di casa qualche minuto dopo si aprì violentemente: “Chichy tesoro ho una fame da lupo c'è ancora qualcosa nel frigorifero???”
Era tornato, e come al solito non aveva badato alla forza che metteva in ogni piccola cosa che faceva ed aveva x l'ennesima volta buttato la porta sul pavimento.
C: “No Goky, è rimasto solo il caffè... e per favore e la milionesima volta che ti  dico di stare attento alla porta di casa!”
Arrabbiata si alzò dal tavolo posò la tazza nel lavandino e si diresse in camera a fare il letto...
G: “Mamma mia si deve essere alzata con la luna storta!” Con un 'estrema facilità come era caduta la porta era tornata al suo posto :”qualche vite qui, qualche vite là e adesso non dovrebbe più staccarsi comunque ha ragione dovrei stare più attento!” Si era ricordato che qualche sera prima aveva perfino rotto le doghe del letto di casa e soltanto x uccidere un ragnetto piccolino.
Voleva farsi perdonare così urlò dalla cucina: “Vado in città a prendere  da mangiare ti serve qualcosa in particolare?”
Chichi guardava sconsolata l'ennesima cosa rotta del marito, la splendida abajour sul comodino che in mille pezzi era ancora lì e sconsolata rispose: “Hai rotto l'abajour, prendi 1 lampadina e un'altra di plastica”. E si aveva imparato a suo spese con suo marito incosciente doveva fare come i bambini.
Era tornato proprio per l'ora di pranzo, con varie buste della spesa appena in tempo x sentire il buon odore di pesce (pescato qualche ora prima) che usciva dalla cucina...
G: “Scusa x ritardo ma c'era un casino, Al Satan ha voluto a tutti i costi inventarsi qualcos'altro...mm cos'è questo buon odore?”
La moglie era in faccende varie, stava sistemando i piatti sul tavolo: “Quel pesce strano che hai pescato? Credo... Spero di averlo cucinato giusto! Non ho trovato nessuna ricetta..”
Nelle sue mani 1 mazzo di rose rosse e rosa, e la faccia da schiaffi che con 1 mano teneva il bouquet e con l'altra si grattava la testa imbarazzato.
G: “purtroppo quella cosa che mi ha chiesto non l'ho trovata... così x farmi perdonare ti ho portato questi”
Era rimasta senza parole prese un piccolo vado di terra cotta e con molta dolcezza mise l'acqua e il mazzo di fiori regalatoli dal marito che la guardava come se avesse voluto 1 premio.
C: “Mangiamo...”
Goku senza dire nulla... si mise la forchetta in bocca, ma poi vedendo la moglie che gli sorrideva, non resistette e con forza la attirò a se... mandando in frantumi il vaso...e facendola arrabbiare!
C:”Sei il solito appena prendi l'iniziativa di fare qualcosa...combini 1 disa...”
Ma nn aveva finito le parole, per la sua prima volta la baciò con 1 bacio intenso e deciso che avrebbe fatto svenire perfino la donna più forte della terra.
Con dolcezza ricambiò il bacio... che da deciso divenne dolce e sensuale...
C: “vedi? Non ci vuole nulla a essere meno elefante in una cristalleria!”
 

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Capitolo 3
*** ET- Bulma e Vegeta ***


~~Bulma e Vegeta – E.T. _ Perry
Extraterrestre

Le luci spente e il silenzio della casa rendevano quella sera ancora più oscura, per lei quel principe venuto da lontano era un mistero, a volte era gentile a volte un mostro, ma il suo sguardo era terribilmente ipnotico.
Come sempre avevano battibeccato anche quella volta, sempre lui con il suo fare da duro e il suo chiamarla tutte le volte donna e non con il suo nome. Questo atteggiamento la faceva arrabbiare! Ma avrebbe voluto che la baciasse, voleva che la prendesse con violenza e riempirla del suo profumo fino al mattino seguente.
Era il suo superuomo il suo supereroe, il suo alieno.
Senza bussare e con fari tipicamente non umano era nella sua stanza in piedi, a chiederli scusa perché non era il sayan che sperava, era solo un rozzo., ma le parole si erano perse nei baci, baci rudi e intensi. Lei voleva essere la sua prossima vittima, la sua vittima d'amore. Rude e un po' scostante si era lasciato trasportare da ciò che non capiva e che riteneva un sentimento osceno e non consone al suo rango, ma che rendeva ogni parte del corpo della ragazza  sempre più eccitante. Così l'aveva resa sua, quella umana che aveva dovuto avere l'ultima parola su tutto, perfino su quel rotolarsi nel letto con veemenza e trasporto, fino al piacere. Anche li aveva avuto il sopravvento. Per lei era stato tutto strano tutto un susseguirsi di intense emozioni date da quell'alieno. Date dal suo extraterrestre.

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Capitolo 4
*** Amandoti- Chichi e Goku ***


~~Goku e Chichi– Amandoti – Nannini
Amami ancora


Era ancora lì nella stessa casa, nello stesso momento,   ennesima battaglia finita, ancora cicatrici sul corpo, ma aveva il suo solito sorriso beffardo che gli faceva perdonare tt, le notti bianche, le notti malinconiche, non poteva farci nulla. Combattere era la sua vita, amare era la sua consolazione ed amarlo era il suo dovere... L'amava sempre, ogni volta che poteva, dolcemente, anche solo per pochi istanti, era faticoso amarlo, perché la svuotava, xchè non sapeva se sarebbe tornato ancora lì nella loro casa nella loro famiglia. Ma l'amava ancora dolcemente, anche solo x 1 ora per pochi attimi, dolcemente, e per un' ora perdutamente.
Quella notte era ancora lì a consolarla, le dava il suo solito sorriso, e come sempre con dolcezza le avrebbe tolto i vestiti, x non farla arrabbiare gli avrebbe posti sulla scrivania, con i suoi... e l'avrebbe amata ancora, anche se la battaglia successiva sarebbe stata l'ultima, come se quell'estremo atto sessuale fosse stato l'ultimo.. ma quella era la sua vita, vita di sacrificio di fatica, rideva e piangeva perché sapeva che forse quella sarebbe stata l'ultima volta ad averlo tra le sue braccia... Amami ancora... pensò tra se... anche solo per un'ora perdutamente... e in quell'ora avrebbe azzerato le notti bianche che sarebbe stata senza lui... perché se lo ripeteva mille volte quella era la sua vita. Una vita di lottatore nato x salvare il mondo rinunciando alla famiglia... ma quella sera l'avrebbe amata ancora... e accarezzandole i capelli guardava fuori dalla finestra aveva cominciato a piovere, a piovere lacrime... ma non importava perché sapeva che sarebbe sempre stata lì al suo posto ad aspettarlo e l'avrebbe amato ancora...

 

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