Daniel e Alexis

di pentolina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


“Daniel!” Esclama Alexis riconoscendo il nuovo compagno di scuola che si sta arrampicando sulla grande rete del parco giochi.
“Ehi… dove credi di scappare!” Afferma Rick bloccando la figlia, prendendola in braccio.
“Sei arrivato!” Esulta felice.
“Mi sei mancata da morire.” Ammette baciandola dolcemente sulla guancia.
“Anche tu!” Confessa passandogli le braccia attorno al collo e abbracciandolo forte.
“Bentornato, caro.” Interrompe Martha salutandolo.
“Ciao, mamma.” Risponde lo scrittore dando un bacio anche a lei.
“Questa volta non ho bruciato nulla, non ho perso tua figlia al centro commerciale e non ho dato nessuna festa a casa.” Lo rassicura l’attrice.
“Sul serio? Non hai nemmeno ri-arredato casa?” Domanda scherzosamente ricordandosi dell’ultima volta che sono stati costretti a dormire in albergo per un mese perché la donna aveva deciso di dare una “rinfrescata” al loft cambiando completamente pavimenti e arredamenti.
“Non essere sciocco, Richard!” Lo rimprovera Martha.
“Però siamo arrivate in ritardo il primo giorno di scuola e nonna ha rimpicciolito Din mettendolo nella lavatrice.” Racconta Alexis.
“Ah… vedi?! Mi sembrava strano fosse andato tutto alla perfezione.” Commenta sorridendo.
“Non potevo sapere che quell’orsacchiotto era così delicato e comunque siamo arrivate in ritardo perché Jack ha voluto darci un passaggio. Sempre detto che quell’uomo non sa guidare.” Si giustifica l’attrice.
“Nonna, non è un orsacchiotto è un papero!” La corregge la piccola ancora in braccio al padre.
“E chi sarebbe Jack?” Domanda curioso lo scrittore.
“Il nostro vicino di casa.”
“Mamma, si chiama Jon non Jack e Din è un papero… ha ragione Alexis.”
“Richard, non sono ancora rimbambita… si chiama Jack!” Ribatte.
“Papà… mettimi giù!” Ordina stufa di assistere alla discussione dei due e preoccupata di non riuscire a salutare l’amico prima di andare via.
Castle fa scendere la figlia mentre prosegue a discutere con la madre che insiste con la storia del vicino mentre Alexis corre verso Daniel impegnato a fare un altro dei suoi giochi pericolosi salendo lo scivolo al contrario.
“Ciao Daniel!” Saluta sorridendo.
“Scendi dallo scivolo… io apro le gambe e ti faccio il tunnel.” Gli suggerisce il bambino.
Alexis esita un attimo rendendosi conto che il gioco proposto è rischioso e che uno dei due potrebbe farsi del male ma nonostante questo alla fine decide di assecondarlo e salendo rapidamente gli scalini arriva sulla cima.
“Aspetta…” Dice Daniel sistemando i piedi a destra e a sinistra sui bordi di legno che delimitano il gioco.
“Posso andare?” Chiede pronta a scendere.
“VAI!” Grida dandogli il via libera.
Alexis scivola giù passando sotto il tunnel creato dall’amico arrivando a terra.
“Divertente, vero?!” Afferma girandosi verso l’amichetta.
Alexis sta per rispondere quando Daniel viene travolto da un altro bambino che senza preavviso è scivolato giù prendendolo in pieno e facendolo così cadere a terra.
“AAAHHH!” Grida Daniel tenendosi il polso destro attirando l’attenzione degli altri genitori.
“Alexis… cos’è successo?” Chiede Rick raggiungendo la figlia.
“Papà, dobbiamo aiutarlo!” Dice preoccupata non distogliendo mai lo sguardo dall’amico in lacrime.
“DANIEL!”
Sentono urlare alle loro spalle prima che un’elegantissima donna dai lunghi capelli mossi gli si accuccia accanto aiutandolo a mettersi seduto.
“Maaammmaa…” Singhiozza aggrappandosi al suo collo.
“Ssshhh… adesso passa, tranquillo.” Cerca di rassicurarlo lei.
“È stato quello!” Dichiara Alexis indicando il bambino un po’ più in là.
“Grazie, Alexis…” Risponde la donna facendole l’occhiolino cercando di alzarsi.
“Aspetti… l’aiuto.” Si offre lo scrittore sorreggendola e permettendole così di alzarsi con il figlio in braccio.
“Mmiii fa maaaleee…” Si lamenta Daniel in lacrime mentre la madre si siede sulla panchina più vicina.
“Fammi vedere.” Dice convincendolo a staccarsi da lei.
“Quiii!” Risponde tenendosi il polso.
“Forse se gli diamo un bacio passa…” Propone Alexis in piedi accanto ai due.
“Mi sembra una buona idea, Alexis. Proviamo?” Chiede al figlio sperando di convincerlo a togliere la mano in modo da poter verificare l’entità della ferita.
Daniel dopo un attimo d’esitazione mostra il taglio di circa tre centimetri non molto profondo.
“Bisogna disinfettarla…” Suggerisce Rick.
La donna sposta lo sguardo sull’uomo sta per rispondere quando viene interrotta dal suono del suo cellulare.
“Beckett!” Risponde portando il telefono all’orecchio.
“Ok… arrivo subito.” Dice prima di riattaccare.
“Devi andare al lavoro?” Chiede Daniel con gli occhi ancora pieni di lacrime.
“Si… mi dispiace, amore. Ora chiamiamo zia Lanie e vediamo se è libera.” Risponde componendo il numero mentre con la mano libera asciuga il viso del figlio.
“Papà! Fai la tua magia!” Afferma Alexis pregandolo di far qualcosa.
“Posso?” Domanda educatamente estraendo dal taschino della giacca un fazzoletto pulito.
La donna annuisce spostando la borsa per fargli posto.
Rick, narrando una filastrocca che incanta i piccoli, avvolge il polso del bambino comprendo del tutto la ferita evitando così che si possa infettare.
Daniel affascinato sorride mentre Kate parla al telefono con l’amica.
“Dobbiamo andare… zia ci sta aspettando.” Dichiara stringendo la presa sul figlio e alzandosi.
“Katherine, aspetta…” La blocca Martha.
“La merenda!” Le ricorda Alexis strappando la carta del dolce.
“Giusto… la condivisione della merenda.”
Alexis spezza il dolce porgendo la metà all’amico.
“Grazie.” Ringrazia Daniel sorridendole.
“Ora dobbiamo proprio andare.” Afferma recuperando la borsa e salutando per l’ultima volta Martha, Alexis e Rick prima di dirigersi a passo spedito verso l’uscita più vicina.
“Wow…” Sussurra lo scrittore guardando ancora nella direzione dove sono spariti i due.
“Stupefacente, vero?! Katherine è una mamma single e una donna in carriera.” Racconta Martha vedendo lo sguardo incantato del figlio.
“Che lavoro fa?” Chiede curioso.
“Avvocato.”
“Come l’avete conosciuta?”
“Il figlio è in classe con Alexis…”
“Daniel ha cinque anni come me… siamo gli unici della classe che devono ancora fare i sei!” Spiega Alexis.
“Ti piace proprio questo Daniel… è il tuo fidanzatino?” Chiede facendole l’occhiolino.
“NO!” Esclama la bambina, imbarazzata per la domanda, diventando rossa in viso.
“Scherzavo, tesoro. So che ami solo me e che quando sarai grande mi sposerai.” Afferma Rick.
“Papà, non possiamo sposarci.” Risponde la piccola.
“E perché mai?” Domanda preoccupato.
“Perché sei il mio papà… sciocco.” Dice scuotendo la testa per l’infantilità del padre.
“Ma fino a due anni fa volevi sposarmi…” Commenta tristemente.
“Ero piccola… ora sono grande e non posso più sposarti ma ti voglio bene lo stesso.” Chiarisce abbracciandolo.
“Ti amo anch’io.” Risponde stringendola a se.

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Capitolo 2
*** 2 ***


“Ciao, ragazzi. Che fate?” Domanda avvicinandosi ai due bambini inginocchiati a terra impegnati a scrivere con un bastoncino sul terreno.
“Sto facendo vedere a Daniel come si scrive: supercalifragilistichespiralidoso!” Spiega Alexis.
“Parolona lunghissima.” Commenta lo scrittore.
“Non esiste una parola così!” Afferma Daniel.
“Esiste! Vero, papà?” Controbatte.
“Certo che esiste. Daniel, non hai mai visto Mary Poppins?” Domanda lo scrittore.
“No… mai sentita. Chi è?” Chiede curioso.
“È una baby-sitter magica… è molto bella, simpatica… e sa un sacco di canzoni.” Risponde la bambina.
“Eccomi, amore. Scusa il ritardo.” Dice Kate raggiungendoli di corsa.
“Ciao, Kate!” La saluta Alexis mentre Daniel l’abbraccia stringendola per la vita.
“Ciao, Alexis… com’è andata la giornata, ragazzi?” Chiede passando una mano fra i capelli del figlio.
“Bene… la prossima settimana andiamo in gita!” Annuncia la bambina.
“Veramente? Dove?” Domanda Castle intromettendosi nella conversazione.
“Oh… scusi. L’altra volta non mi sono nemmeno presentata. Piacere, Kate.” Lo interrompe rendendosi conto che è già la seconda volta che si vedono.
“Nessun problema, ci siamo incontrati in un momento di fretta. Piacere, Rick e ti prego diamoci del tu.” Risponde stringendole la mano.
“Piacere di conoscerti Richard Castle. Comunque sono sempre di corsa. Abituati a vedermi così.” Spiega sorridendo.
“Wow… sei una fan?” Chiede pronto a pavoneggiarsi un po’.
“No, ma ho letto qualche tuo libro.” Risponde tornando a concentrarsi sui bambini, chiedendo: “Allora? Dove andate in gita?”
“Allo zoo!” Risponde Daniel.
“Io e papà ci siamo stati un sacco di volte.” Racconta Alexis.
“Mamma, ho fame!” Si lamenta il piccolo.
“Andiamo a prenderci un gelato?” Propone Kate.
“SIII!” Strilla Daniel felice prendendo per mano l’amica e tirandola verso l’uscita di scuola.
“Possiamo unirci a voi?” Chiede lo scrittore.
“Penso abbiano già deciso loro.” Risponde indicando i bambini impegnati a chiacchierare un paio di metri più in là.
---
“Allora Kate… dimmi qual è il tuo segreto?” Domando Rick dando un morso al cono.
“Quale segreto?” Chiede pulendosi la bocca con il tovagliolino.
“Per riuscire ad essere una donna di successo e una mamma allo stesso tempo.”
“Donna di successo mi pare un po’ esagerata come definizione… sono solo un avvocato.” Chiarisce dando un’occhiata ai bambini impegnati a discutere di qualcosa.
“E ti pare poco? Mi è stato detto che sei la più giovane avvocatessa di New York e mia madre mi ha mostrato l’articolo della settimana scorsa. Eri in prima pagina… qualcosa di straordinario devi averlo.”
“Diciamo che ho cominciato presto gli studi, il mio lavoro mi piace parecchio... e credo che questi due fattori mi abbiano portato rapidamente in alto. Per quanto riguarda l’essere una madre single devo dire che è dura ma io e Daniel facciamo un’ottima squadra.” Spiega Kate.
“Ah… ti capisco. So quanto sia dura crescere un figlio da soli ma Alexis è stupenda… non potrei mai vivere senza di lei.” Ammette Rick guardando con dolcezza la figlia.
“Concordo. Com’è andato il tour?” Chiede cambiando argomento.
“Ahhh… qui casca il palco!” Esclama lo scrittore con un sorrisetto furbo.
“Cosa? No… no… non ci pensare nemmeno. Il fatto che so del tour non significa nulla. Eri su tutti i giornali… ed è difficile non notare le tue foto. Fai sempre di tutto per attirare l’attenzione dei media.” Si giustifica Kate diventando leggermente rossa in viso.
“Non so… dovrei crederti? Oppure potrei semplicemente chiedere a tuo figlio che generi di libri leggi…” Afferma Castle ridendo.
“No! Assolutamente no… non ti permetterò di usare mio figlio per alimentare il tuo ego.” Controbatte.
“Ti ho messa alle strette?!” Scherza sempre più divertito.
“Nei tuoi sogni, Castle!” Risponde recuperando quel briciolo di sicurezza persa nel ritrovarsi a socializzare con il suo autore preferito.
“Un giorno o l’altro scoprirò tutti i tuoi segreti… compreso questo!” L’avverte.
“Buona fortuna, allora.”
“Ah… comunque mi piace quando mi chiami “Castle”.” Confessa sistemandosi il colletto della camicia.
“Scusa, è una questione di abitudine.” Spiega Kate frugando nella borsa alla ricerca di qualcosa.
“Tranquilla… mi piace. Lo trovo eccitante.” Risponde Rick elettrizzato.
“Sul serio? Ma quanti anni hai?” Chiede scuotendo il capo per l’infantilità dell’uomo.
“28!” Risponde immediatamente.
“Si, certo come no! Vorresti farmi credere che sei più giovane di me?! Lo sanno tutti che vai per i trentadue!” Lo corregge senza rendersi conto di essere caduta nuovamente in uno dei suoi tranelli.
“Beccata! Avevo ragione! Sei una fan!” Esclama battendo le mani e alzando il pugno verso l’alto in segno di vittoria attirando l’attenzione delle persone sedute ai tavolini accanto.
“PAPA’!” Grida Alexis con tono di rimprovero guardandolo imbarazzata.
“Che succede, tesoro?” Chiede ricomponendosi.
“Ci stanno guardando tutti.” Gli fa notare la figlia.
“Scusa…” Mormora.
“Oh mio dio… è Richard Castle!” Esclama una donna indicandolo.
“Ecco! Vedi cosa succede quando fai lo sciocco!” Lo critica Alexis mentre Kate, divertita dalla determinazione della bambina, sorride pulendo le mani e la bocca del figlio.
“Posso avere un autografo?” Chiede la stessa ragazza porgendogli una penna e una copia di un suo libro.
“Certo.” Risponde cortesemente.
“Alexis, tieni.” Dice Kate porgendole una salvietta.
“Rick, questo è il mio numero… se per caso hai voglia di divertirti un po’.” Afferma un’altra scrivendo il proprio numero sul palmo della mano sinistra dell’uomo impegnato con l’altra ad autografare un’altra copia del suo ultimo romanzo.
“Perché tutte queste persone vogliono una firma da Rick?” Chiede Daniel curioso.
“Rick è uno scrittore famoso e queste persone vogliono un suo autografo.” Spiega al figlio.
“Kate, possiamo andare via?” Domanda Alexis speranzosa mentre Castle è letteralmente circondato.
“Tesoro, dobbiamo prima salvare tuo padre.” Risponde sorridendo per il viso imbronciato della piccola.
“Uff… sempre la stessa storia.” Sussurra infastidita.
“Castle!” Lo chiama sperando di attirare la sua attenzione.
“Arrivo…” Risponde lo scrittore riconoscendo immediatamente la voce della donna.
“Ragazze, purtroppo devo lasciarvi, vi ringrazio… e vi invito tutte a passare la prossima settimana all’incontro con l’autore sulla 24tresima.” Ricorda Rick cercando di svignarsela.
“No!” “Rick, aspetta!” “Voglio una foto con te!” “Mi raccomando chiama!” In risposta una serie di proteste e commenti da parte delle fan cercano di fermarlo.
“Sul serio, ragazze. Devo andare… altrimenti mia figlia non mi rivolgerà più la parola.” Afferma cercando di farsi largo.
“Ricky… chiamami!” Esclama una donna accarezzandogli il braccio.
“Grazie a tutte e buona serata!” Saluta lo scrittore regalando a tutte un sorriso mozzafiato.
Castle si allontana qualche metro dal bar guardandosi attorno alla ricerca della figlia, dell’amichetto e di Kate che sembrano essere spariti nel nulla.
“Finalmente!” Esclama Alexis seccata sorprendendolo alle spalle.
“Eccovi!” Dice sorridendo girandosi verso i tre.
“Vedo con piacere che sei ancora vivo.” Commenta Kate.
“Eri per caso preoccupata per me?” Chiede Rick maliziosamente.
“No! Ero solo preoccupata che Alexis restasse senza un padre… visto a come ti stavano divorando con gli occhi.” Chiarisce.
“Gelosa?!” Scherza lui per poi rivolgersi alla figlia.
“Quanto sei arrabbiata con papà?” Chiede dolcemente inginocchiandosi davanti a lei.
“Tantissimo!” Risponde la piccola.
“Ahi! Sono nei guai! Vediamo… come posso farmi perdonare?” Domanda facendo una faccia triste.
“Invitando Daniel e Kate a cena da noi.” Suggerisce Alexis.
“Certo… molto volentieri! Che ne dite?” Chiede Rick alzando lo sguardo verso i due.
“Si! Ti prego, mamma!” La supplica Daniel guardandola speranzoso.
“Mi dispiace, ma stasera abbiamo già un impegno.” Risponde mortificata.
“Possiamo fare domani sera allora?” Propone lo scrittore.
“Non so come sono messa domani ma facciamo così… se hai posto sul braccio ti lascio il mio numero.” Scherza Kate consegnandogli un biglietto da visita.
“Spiritosa.” Risponde infilando nel taschino della giacca.

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Capitolo 3
*** 3 ***


“Beckett!” Risponde senza guardare chi la sta chiamando.
“Tono duro e sicuro.” Scherza lui.
“Castle? Sei tu?” Domanda.
“Sono proprio io… il tuo autore preferito!” Conferma Rick.
“Smettila… ti ho già detto che il mio scrittore preferito è Patterson.” Controbatte stando al gioco.
“Ok… sto per riattaccare!” Annuncia.
“PAPA’! Smettila di fare lo spiritoso!” Lo ammonisce Alexis.
“Mi spiace, Castle… sarai costretto a parlare con me.” Commenta Kate sentendo le proteste della bambina.
“Voi donne sarete la mia rovina.” Considera lo scrittore.
“Dai, papà!” Insiste la bambina impaziente di ricevere una risposta.
“Vi va di unirvi a noi per la cena?” Chiede.
“Accetto solo perché amo mio figlio e so quanto si sia legato ad Alexis… e sorvolo, per il momento, il commento poco gentile che hai appena fatto sul sesso femminile.” Risponde facendo la finta offesa.
“Scherzavo… comunque mi farò perdonare preparandovi la miglior pizza che abbiate mai mangiato nella vostra vita!” Afferma lo scrittore.
“Vedremo… A dopo.”
“Non vuoi il mio indirizzo?” Chiede Rick.
“Mandami un messaggio.” E con questa frase Kate riattacca.
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“Vado io!” Grida sentendo bussare alla porta.
“Ciao, Alexis!” Saluta Daniel per primo.
“Ciao! Entrate!” Gli invita.
“Sono molto carini i tuoi codini.” Si complimenta Kate.
“Grazie… me li ha fatti la nonna prima di uscire perché papà non è capace.” Spiega la piccola richiudendo la porta.
“Benvenuti nel nostro loft.” Gli saluta Rick raggiungendogli.
“Ciao, Castle. Daniel, togliti le scarpe.” Dice la detective.
“Prego, madame.” Dice lo scrittore offrendo alla donna aiuto per appendere le giacche nel guardaroba mentre i due bambini corrono verso il soggiorno.
“Posso chiederti un piacere? Dovrei fare una telefonata… c’è un posto tranquillo?” Domanda Kate.
“Certo… vieni.” Risponde invitandola a seguirlo.
La donna emozionata nel ritrovarsi nello studio dove presume che lo scrittore realizza i suoi romanzi si guarda attorno memorizzando ogni dettaglio della stanza.
“So che non te lo stai chiedendo, dato che non sei una fan, ma si… questo è il mio regno. Qui sono nati i miei personaggi… qui ho scritto la maggior parte dei miei libri. Un giorno quando ammetterai di essere la mia fan numero uno, forse, ti mostrerò un altro posto dove sforno le mie idee.” Spiega Rick notando lo sguardo attento della donna.
“Infatti, non me lo stavo chiedendo!” Afferma estraendo il cellulare dalla tasca posteriore dei jeans.
“Fai con calma… ti aspetto di là.” Dice lo scrittore chiudendosi la porta alle spalle dando così privacy che le serve.
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“Mmhh… Ottima!” Si complimenta Kate assaporando un altro pezzo di pizza.
“Ti piace, veramente?” Chiede Alexis per conferma.
“Certo, è deliziosa.”
“Io ne vorrei un altro pezzo.” Dice Daniel bevendo un sorso d’acqua.
“Quale vuoi? La mia o quella di Alexis?” Chiede speranzoso.
“Quella di Alexis!” Risponde indicando quella più a destra.
“Papà, ho vinto di nuovo!” Afferma orgogliosa di se ora che anche l’ultima fetta della pizza preparata da lei è stata assegnata.
“Sempre la stessa storia… la prossima volta però non riveliamo di chi sono le pizze fino a fine pasto così le persone non verranno influenzate dalla tua bellezza.” Chiarisce lo scrittore deluso.
“Non è per la mia bellezza… è perché la mia è più buona!” Protesta Alexis.
“Mmmm… Non sono così sicuro…” Sussurra lui ricevendo una linguaccia da parte della figlia.
“Rick, veramente vuoi metterti a litigare con tua figlia per una pizza?” Chiede Kate sorridendo.
“Certo… noi ci sfidiamo su tutto.” Risponde versandole un altro bicchiere di vino.
“E papà cerca sempre d’imbrogliare… però vinco sempre io.” Racconta.
“Ah… Daniel, quasi dimenticavo di dirti che se sceglievi la mia avresti avuto la fetta più grande di torta.” Afferma lo scrittore.
“Allora voglio la tua!” Esclama Daniel smettendo di mangiare la pizza dell’amica e allungandosi per prendere quella dell’uomo.
“PAPA’! Non è valido!” Protesta Alexis.
“E Rick vince!” Esulta lo scrittore.
Kate agisce velocemente e, approfittando della distrazione dell’uomo impegnato a festeggiare, prende la mezza fetta dal piatto del figlio finendola in due bocconi ancor prima che Daniel riesca ad addentare quella di Rick.
“VINTO!” Strilla Alexis scendendo dalla sedia e precipitandosi ad abbracciare Kate che sorride soddisfatta di aver portato giustizia.
“Cosa? Come?” Domanda Castle sorpreso accorgendosi dell’accaduto solo all’urlo della figlia.
“Ho vinto! Ho vinto!” Canticchia la bambina saltellando intorno al tavolo.
“Mi dispiace, Castle…” Si scusa Kate pulendosi la bocca col tovagliolo.
---
“Alexis vai con Daniel a scegliere un film mentre sparecchio.” Dice Rick iniziando a raccogliere i piatti.
“Ok… vieni!” Risponde invitando l’amichetto a seguirla verso l’enorme raccolta di DVD di casa Castle.
“Ora che siamo soli e che non puoi pavoneggiarti con nessuno posso complimentarmi per la tua pizza… era ottima.” Ammette appoggiando i bicchieri sporchi sul piano sopra lavastoviglie.
“Grazie… sono riuscito a farmi perdonare per il commento sulle donne?” Chiede.
“Per questa volta te la cavi con poco…” Risponde Kate ridendo.
“Peccato… avevo altre idee da proporti per farmi perdonare.” Commenta maliziosamente.
“Ah… si? E quali?” Domanda stando al gioco.
“Troppo tardi. Mi dispiace per te ma resterai con il dubbio.” Risponde sorridendo.
“Sicuro?” Lo provoca lei avvicinandosi.
“Ci sta per caso provando con me, avvocato?” Sussurra dandole del lei e facendosi ancor più vicino.
“Nei tuoi sogni.” Bisbiglia in risposta perdendosi nei suoi occhi azzurri.
“Oh… nei miei sogni non hai idea di cosa facciamo…” Mormora all’orecchio della donna.
“Peccato… che resteranno solo dei sogni.” Commenta allontanandosi.
“Mamma, abbiamo scelto il film!” Grida Daniel dal soggiorno.
“Mai dire mai…” Gli urla dietro lo scrittore guardandola allontanarsi.
---
Alla fine del film entrambi i bambini sono profondamente addormentati con le teste appoggiate una contro l’altra.
“Forse è meglio se andiamo.” Sussurra Kate mentre lo scrittore spegna il televisore.
“Aspetta… ti aiuto a portarlo in macchina.” Si offre Rick.
“Prendo le giacche e le scarpe.” Afferma lei andando verso l’ingresso a recuperare tutte le loro cose.
Una volta vestito Daniel e essersi assicurati che Alexis sta dormendo Rick prende il bambino in braccio raggiungendo Kate che lo attende all’ingresso con la porta aperta.
“Hai le chiavi?” Domanda prima di chiudere la porta di casa.
Annuendo lo scrittore preme il pulsante di chiamata dell’ascensore.
-
“Grazie per la serata.” Ringrazia chiudendo lo sportello della macchina dopo aver allacciato la cintura al figlio.
“Grazie a voi per la compagnia.” Risponde facendo il gentiluomo e aprendole la portiera.
“Grazie…” Dice salendo.
“Ci vediamo lunedì all’uscita da scuola?” Chiede speranzoso.
“Non credo… ho un’udienza importante e devo prepararmi.” Risponde Kate mettendo in moto.
“Ok… troverò un altro modo per vederti, allora.” Afferma Rick sorridendo.
“Cerca di non farti arrestare di nuovo…”
“Come fai a sapere che sono stato arrestato?” Chiede sorpreso.
“I miei clienti sono persone ricche e i ricchi parlano anzi, sparlano… soprattutto se si tratta della concorrenza.” Spiega lei.
“È stato Patterson?” Domanda.
“Non posso… segreto professionale.” Risponde chiudendo la portiera.
“Stephen King?”
“Buona notte, Rick!” Saluta Kate dal finestrino.
“Sono quasi certa che sia Petterson comunque!” Gli urla dietro lo scrittore mentre la donna si allontana salutandolo ancora una volta con la mano.

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Capitolo 4
*** 4 ***


“PAPA’!” Esclama Alexis correndo ad abbracciarlo.
“Ciao, tesoro…” Dice ricambiando la stretta.
“Com’è andata oggi?” Domanda continuando a guardarsi attorno.
“Bene… stai cercando qualcuno?” Chiede curiosa la piccola.
“Daniel non c’è?”
“Si, la maestra ci ha divisi in due gruppi. Noi gli abbiamo chiesto di stare assieme ma lei ci ha separati comunque.” Spiega infastidita.
“Eccolo!” Annuncia Rick vedendo il bambino scendere le scale.
“DANIEL!” Grida Alexis per farsi vedere.
“Ciao!” La saluta correndo verso di loro.
“Cosa avete fatto?” Chiede Daniel all’amica.
I due bambini iniziano a confrontarsi sulle diverse attività svolte nel pomeriggio mentre Rick prosegue a guardarsi attorno nella speranza di vedere arrivare Kate.
Una sirena attira l’attenzione di tutti i presenti facendoli girare verso la strada.
Una macchina nera accosta davanti alla scuola e dopo aver spento sirene e lampeggianti un uomo, probabilmente irlandese, scende mentre l’altro resta nella vettura.
“ZIO KEVIN!” Grida Daniel saltellando verso di lui.
“Daniel Beckett! La dichiaro in arresto!” Afferma il detective estraendo le manette.
Il bambino sorridendo lo raggiunge con le braccia davanti a se pronto per essere ammanettato.
“Lo stanno arrestando papà?” Chiede Alexis confusa.
“Stanno scherzando.” Risponde Rick tornando a concentrarsi sulla scenetta messa in atto dai due.
“Ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dirà potrà essere usata contro di lei in tribunale. Ha diritto a un avvocato durante l'interrogatorio. Se non può permettersene uno, gliene sarà assegnato uno d'ufficio.” Aggiunge l’altro detective aprendo lo sportello per farlo salire.
“Zio Javi!” Esclama sorridendogli.
“Forza criminale sali in macchina!” Ordina uno dei due detective.
“Posso accendere la sirena?” Chiede Daniel speranzoso.
“Certo! Sali!” Risponde Esposito.
“Aspetta… devo salutare Alexis.” Spiega tornando indietro.
“Siete dei veri poliziotti?” Chiede Alexis.
“Certo… Dodicesimo distretto.” Risponde Ryan mostrando il distintivo.
“Piacere, Richard Castle.” Si presenta stringendo la mano ai due detective.
“Potete arrestare anche lei?” Chiede Daniel indicando l’amica.
“Ci piacerebbe molto arrestare una bellissima ragazza come lei ma non possiamo, lo sai.” Risponde Ryan facendo l’occhiolino alla bambina.
“E perché lui si?” Domanda Alexis.
“Perché lui è un criminale...” Scherza Esposito.
“E… perché il nostro capitano ha una certa premura nei confronti di sua madre.” Aggiunge l’altro detective.
“Posso far vedere ad Alexis la macchina?” Chiede Daniel speranzoso.
“Si ma non accendere le sirene.” Gli raccomanda Ryan.
“Conoscete da tanto Kate?” Chiede lo scrittore sperando di scoprire qualcosa di più sulla donna.
“Abbastanza da poterti minacciare.” Lo avverte Esposito per poi seguire la direzione presa dai due bambini.
“Non spaventarti… tende ad essere un po’ troppo protettivo quando si tratta di Kate e Daniel.” Lo tranquillizza Ryan.
“Ho notato…” Commenta Rick.
“Il nostro distretto si trova spesso a collaborare con Beckett. La conosciamo da anni.” Racconta il detective.
“Se posso chiedere… come mai siete venuti voi a prendere Daniel? È successo qualcosa a Kate?” Domanda dando uno sguardo verso la figlia che con le mani sul volante finge di guidare mentre Daniel parla alla radio.
“Stava assistendo ad un interrogatorio al distretto quando si è accorta che erano quasi le quattro così ci ha chiesto di passare a prenderlo.”
“Dodicesimo distretto… allora il vostro capitano è Roy?” Chiede lo scrittore per conferma.
“Si, Montgomery. Lo conosci?”
“Gioca a poker con me una volta al mese assieme al sindaco, al procuratore e due giudici della corte suprema.” Spiega Rick.
“Wow… hai conoscenze altolocate.” Commenta Ryan prima di prendere il coraggio chiedendogli: “Posso fare una foto con te? Sai mia moglie, Jenny, è una tua fan.”
“Certo, volentieri. Se vuoi posso farti avere in anteprima, autografata, la copia del mio ultimo romanzo.” Propone mettendosi accanto al detective per farsi scattare la foto.
“Sarebbe fantastico… fra due giorni è il suo compleanno.” Esclama il detective sorridendo.
“Ho un’idea… passo un secondo da casa prendo il libro e vi raggiungo al dodicesimo.” Propone lo scrittore.
“Oppure ti diamo un passaggio noi… così sei certo di vedere Kate.” Afferma Ryan avendo ben chiare le intenzioni dell’uomo.
“Mi sembra un’ottima idea.” Approva sorridendo.
“Ok… tutti in carrozza!” Grida il detective invitando tutti a salire.
-----
“Grazie, Castle. Jenny ne sarà entusiasta.” Afferma Ryan rigirando fra le mani il libro.
“Se vuoi posso passare a bussare alla vostra porta…” Propone uscendo per primo dall’ascensore.
“No meglio di no… sei sulla sua lista dei cinque.” Risponde il detective.
“Lista dei cinque?” Ripete Rick confuso.
“Tutti hanno la lista dei cinque… se per caso incontri uno dei cinque personaggi famosi della tua lista e se ti si presenta l’occasione puoi andarci a letto senza rischiare che tua moglie ti uccida. E tu… sei nella sua lista.” Chiarisce.
“Bro… sono tutte cavolate. La storia della lista non funziona… tua moglie ti ucciderebbe comunque.” S’intromette Esposito.
“Ma chi abbiamo qui!” Esclama una voce femminile alle loro spalle.
“ZIA LANIE!” Grida Daniel correndo ad abbracciarla.
“Lanie… come mai da queste parti?” Chiede Ryan sorpreso.
“Mi ha chiamato il capitano… il vostro sospettato ha dato di matto ferendo lievemente due agenti.” Spiega la dottoressa mettendo a terra il nipotino.
“Sexy crocerossina…” Sussurra Esposito superandola.
“Dottoressa di qui!” La raggiunge un agente invitandola a seguirla.
“Rick!” Chiama il capitano Montgomery avvicinandosi al gruppetto.
“Roy… vecchio mio.” Ricambia il saluto dandogli una stretta di mano.
“Che ci fai da queste parti?” Chiede sorpreso.
“I tuoi ragazzi mi hanno arrestato…” Scherza indicando i due detective.
“Capitano, dov’è la mia mamma?” Domanda Daniel tirandolo per la giacca.
“Ciao Danny… mamma arriva subito. Ryan, accompagna i bambini a fare un giro del distretto mentre la dottoressa finisce.” Ordina il capitano facendo capire al detective che deve tenere lontani i piccoli per un po’.
“Esposito, vai a vedere se Lanie ha bisogno di qualcosa.” Dice Montgomery rivolgendosi all’altro detective.
“Che succede, Roy? Kate sta bene?” Chiede lo scrittore preoccupato.
“Conosci Beckett?” Domanda Roy.
“Ci siamo conosciuti tre settimane fa… i nostri figli sono in classe assieme.” Spiega seguendo il capitano verso l’ufficio.
“Durante l’interrogatorio l’accusato è riuscito a liberarsi delle manette colpendo il detective Fox che accidentalmente è finito addosso a Kate. Non è nulla di grave ha solo un piccolo taglio sul sopracciglio.” Racconta Roy.
“Posso vederla?” Chiede Rick speranzoso.
-
“Lanie, non è niente…” Si lamenta Kate cercando di sfuggire alle cure dell’amica.
“Kate, smettila! Sei peggio di Daniel… lasciami finire.” La rimprovera la dottoressa.
“Dovevo immaginarmelo che eri una paziente difficile da gestire!” Commenta lo scrittore interrompendo le due donne.
“Rick! Che ci fai qui?” Domanda sorpresa.
“Mi hanno arrestato e quando ho saputo che eri qui sono venuto a cercarti… ho bisogno di un avvocato.” Risponde seriamente.
“Stai scherzando, vero?” Chiede guardando verso il capitano alla ricerca di una smentita.
“Ho mandato Daniel e Alexis con Ryan a fare un giro del distretto.” La informa Roy mentre lo scrittore affiancando la dottoressa studia attentamente la ferita.
“Grazie, Roy. Avete finito di analizzare il mio sopracciglio?” Domanda Kate rivolgendosi ai due che stanno bisbigliando qualcosa fra loro.
“Ora mettiamo un cerottino e abbiamo finito…” Dice Lanie scherzosamente.
“Finalmente…” Commenta lei.
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“Chi vota per un mega hamburger con una montagna di patatine?” Chiede Rick ai due bambini.
“IO!” Urlano contemporaneamente Daniel e Alexis alzando le mani al cielo.
“Andiamo a recuperare Kate e poi possiamo andare.” Dice lo scrittore invitandoli a seguirlo.
“MAMMA!” Chiama Daniel correndo verso di lei.
“Ehi… ciao.” Lo saluta allungando la mano verso di lui.
“Ti sei fatta male?” Domanda preoccupato accarezzandole il viso.
“Un piccolo incidente di giornata… ma tranquillo, zia Lanie si è presa cura di me e ora sto meglio.” Spiega baciandogli il palmo della mano.
“È stata una persona cattiva?” Chiede Alexis.
“No… sono stato io.” Si affretta a rispondere il detective Fox unendosi al gruppo.
“Ma tu sei dei buoni… perché le hai fatto male?” Domanda la bambina confusa.
“È stato un incidente… mi hanno spinto e sono finito addosso a Kate.” Si giustifica l’uomo inginocchiandosi davanti ai bambini a fianco della donna.
“Sono cose che succedono.” Aggiunge Beckett.
“Mi perdoni, Daniel?” Chiede Fox educatamente rivolgendosi al bambino che fino a quel momento non ha detto una parola.
“NO!” Urla in risposta cercando di colpirlo.
“DANIEL!” Lo rimprovera Kate riuscendo a bloccare in tempo il braccio del figlio.
Daniel abbraccia la mamma nascondendo il viso contro il suo collo, iniziando a piangere.
“Mi dispiace.” Si scusa Kate stringendo la presa sul piccolo.
“Tranquilla, lo capisco… sarei arrabbiato anch’io se fossi al suo posto. Con una mamma bella come te.” La rassicura Fox facendole complimenti e aiutandola ad alzarsi sotto lo sguardo attento dello scrittore.
“Grazie… Meglio andare a casa.” Dichiara cercando con la mano libera le chiavi della macchina nella borsa.
“Ma papà ci ha promesso un mega hamburger con una montagna di patatine!” Afferma Alexis.
“Mi dispiace, Alexis ma è stata una giornata lunga. Meglio se facciamo un’altra volta.” Risponde Kate guardando la piccola.
“Uff…” Sbuffa la bambina.
“Kate, ricordati di venerdì.” Gli rammenta Ryan.
“Giusto… il compleanno di Jenny. Suggerimenti per il regalo?”
“Potresti venire accompagnata da Castle… sarebbe il miglior regalo di sempre.” Suggerisce il detective guardando verso lo scrittore impegnato a scherzare con il capitano.

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Capitolo 5
*** 5 ***


“OH MIO DIO!” Esclama Jenny ritrovandosi davanti il suo autore preferito.
“Buon compleanno, Jenny!” Dicono in coro Kate, Daniel, Alexis e Rick.
“Oh mio dio!” Ripete sotto shock.
“Spero non ti dispiaccia ma era un po’ troppo ingombrante da impacchettare.” Scherza Kate indicando lo scrittore.
“EHI!” Esclama Rick offeso.
“Richard Castle… è veramente qui?!” Si domanda Jenny emozionata.
“Piacere, Rick.” Si presenta allungando la mano verso la donna.
“Jenny.” Sussurra abbracciandolo.
“Ehi… cosa sono queste confidenze?!” Afferma Ryan sorprendendo i due.
“Giuro non sono stato io ad abbracciarla per primo!” Confessa Castle alzando le mani in alto.
“Possiamo andare a giocare con Lucas?” Chiede Daniel interrompendo gli adulti.
“Andate… dovrebbe essere fuori in giardino.” Risponde il detective.
“Come hanno fatto a convincerti? Sei un nuovo cliente di Kate?” Domanda Jenny prendendo lo scrittore sottobraccio e conducendolo dentro casa.
“Ciao, ragazza.” La saluta Lanie.
“Ciao, Lanie.” Risponde Kate appoggiando la borsa sul mobile all’ingresso.
“Vedo che il tuo regalo è stato apprezzato.” Commenta Esposito guardando verso l’amica e lo scrittore impegnati a chiacchierare.
“Dimmi la verità c’è del tenero fra voi?” Chiede la dottoressa maliziosamente.
“Se intendi fra me e Espo... la risposta è sì. Ci amiamo alla follia.” Risponde Kate appoggia un braccio sulla spalla del detective che per conferma passa il braccio attorno alla vita della donna.
“Spiritosa!” Dice Lanie dandole una delicata sberla sul braccio.
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“Kate, mi hai fatto il miglior regalo di sempre! Non smetterò mai di ringraziarti!” Afferma Jenny ancora elettrizzata dall’idea di avere in casa lo scrittore.
“In realtà dovresti ringraziare tuo marito è stata una sua idea, io ho solo fatto da intermediario.” Confessa mettendo i cucchiaini nelle coppe di gelato preparate da Lanie.
“Stasera lo ringrazierò a dovere. Comunque sono più che certa che se non ci fossi stata tu non avrebbe accettato di venire alla mia festa.”
“Perché? Cosa ti ha detto lo scrittore?” Chiede curiosa la dottoressa.
“Abbiamo parlato di molte cose ma in ognuna di queste riusciva a infilarci dentro: Kate.” Racconta Jenny.
“Vedi che ci avevo visto giusto!” Esclama Lanie.
“Ciao, Alexis… come va? Ti stai divertendo?” Domanda Kate notando la bambina sulla soglia della porta della cucina che le sta osservando.
“Posso aiutarvi?” Chiede speranzosa.
“Certo. Vieni!” Risponde Jenny tempestivamente.
“Alexis, ti va di mettere la panna sul gelato?” Chiede Kate aiutando la bambina a sedersi sullo sgabello accanto al suo.
“Quando mangio il gelato a casa con papà non riesco mai ad assaggiarla perché la finisce tutta lui spruzzandosela in bocca.” Racconta mettendosi comoda.
“Allora a Rick diamo il gelato senza panna. Che dici?” Propone Lanie.
“Si!” Risponde la piccola entusiasta dell’idea.
-
“Scusa ma perché sono l’unico senza panna?” Domanda guardando le coppe degli altri presenti.
“Purtroppo è finita.” Risponde Kate.
Lo scrittore senza pensarci su troppo allunga il cucchiaio verso la coppa della donna nel tentativo di rubargliene un po’.
“Cosa credi di fare!?!” Chiede allontanandola.
“Protesti condividere un po’ della tua con il tuo scrittore preferito.” Risponde lui tentando di nuovo di arrivarci.
“Non sei il mio scrittore preferito… inoltre, ho saputo che ne abusi quindi anche se per oggi non ne mangi non succederà nulla.” Chiarisce Kate.
“Scherzi?! Se non mangio la panna rischio un calo di zuccheri e, a meno che tu non voglia rianimarmi facendomi la respirazione bocca a bocca, ti conviene condividerne un po’ della tua.” Spiega drammaticamente.
“Hai sicuramente ereditato l’arte drammatica di tua madre…” Commenta toccandogli la punta del naso con il cucchiaino sporcandolo.
“Ehi!” Si lamenta pulendosi.
“Papà, lascia stare Kate… se vuoi ti do la mia.” S’intromette Alexis allungando la coppa verso di lui.
“Amore mio… se non ci fossi tu come farei?!!” Esclama lo scrittore baciando la figlia sulla guancia.
“Alexis, aspetta ci penso io.” La blocca Kate prendendo la coppa dalle mani dell’uomo alzandosi e dirigendosi verso la cucina.
-
“Sto per scoppiare!” Si lamenta lo scrittore massaggiandosi la pancia.
“Per forza con tutta la panna che ti sei divorato ci vorranno minimo quattro ore d’intensa attività fisica per smaltirle.” Afferma Ryan.
“Sono sicuro che non avrai problemi a trovare un partner per svolgere tale attività.” Commenta Esposito.
“Ragazzi, non sono come mi descrivono i giornali.” Chiarisci Rick.
“Ah… no? Quindi le foto che vengono pubblicate di te circondato da bellissime donne sono fotomontaggi?” Chiede il detective.
“No… sono vere ma è solo una questione pubblicitaria... solo lavoro niente altro.”
“Beato te… gli uomini pagherebbero per avere un lavoro dove ci si deve circondare di belle e giovani donne disponibili a soddisfare ogni tuo desiderio.” Dice Esposito sorseggiando la sua birra.
“Credimi… siete più fortunati voi ad avere una donna sola nella vostra vita.” Ammette lo scrittore guardando verso Kate impegnata a giocare con i bambini.
“Quella donna devi guadagnartela. Non bastano i tuoi soldi, il tuo fascino e quel bel faccino.” Chiarisce Esposito alzandosi e allontanandosi.
“Stavo iniziando a credere di piacergli ma evidente mi sbagliavo.” Commenta appoggiando il bicchiere vuoto sul tavolo.
“Tranquillo, Castle… Dagli tempo quando capirà che t’interessa veramente di Kate cambierà atteggiamento. D’altronde la tua fama ti precede.” Spiega Ryan.
-
“Ehi… che fai qui tutto solo?” Chiede trovando lo scrittore solo soletto in giardino mentre il resto del gruppo è in casa.
“Prendo una boccata d’aria fresca.” Risponde facendole posto sul divanetto.
“Ti sei divertito oggi?” Domanda sedendosi.
“Sono tutti molto simpatici… devo dire la verità pensavo che i tuoi amici fossero la gente bene di Manhattan e invece mi hai sorpreso nuovamente. Sei una continua scoperta.” Ammette mettendosi più comodo e facendo passare il braccio sullo schienale sopra alle spalle della donna.
“Passo dieci ore al giorno, cinque giorni su sette, con quella gente mi basta e mi avanza. Preferisco questi amici per il tempo libero.” Risponde lei sorridendo.
“Ah… grazie. Così mi ferisce avvocato.” Ammette Rick portandosi una mano sul cuore.
“Ma smettila!” Dice Kate dandogli un colpetto con il gomito e scoppiando a ridere per la faccia offesa dell’uomo.
“Mamma!” “Papà!” Chiamo contemporaneamente Daniel e Alexis piazzandosi davanti ai rispettivi genitori.
“Che succede?” Chiedono Rick e Kate sorridendosi per la simultaneità con cui hanno risposto ancora una volta.
“Sono stanca.” Parla per prima Alexis.
“Vieni qui.” Sussurra lo scrittore sistemando la figlia sulle ginocchia.
“Mamma, perché non si vedono le stelle come al mare?” Domanda Daniel guardando all’insù.
“Perché alle Hawaii ci sono poche luci mentre qui a New York ce ne sono tantissime e queste ci impediscono di vederle.” Spiega Kate accarezzandogli il viso.
“Allora basta spegnere le luci…” Propone Alexis.
“È una buona idea… ma dubito che si possano far spegnere tutte le luci di New York.” Risponde Rick sorridendo per l’ingenuità della figlia.
“Mamma conosce tantissime persone importanti, forse, possono aiutarci.” Suggerisce Daniel.
“Ragazzi, non si posso spegnere le luci di New York… c’è molta gente che ha bisogno della luce per stare bene.” Cerca di spiegare Kate.
“Perché gli serve la luce per stare bene? Hanno paura del buio?” Chiede Alexis.
“No, tesoro. Pensate negli ospedali quante persone malate ci sono… quelle persone hanno bisogno dell’energia elettrica per star bene perché le macchine che gli aiutano a respirare o che controllano i battiti dei loro cuori vanno solo se c’è la luce. Quindi capite anche voi che non possiamo spegnere le luci solo perché vogliamo vedere le stelle.” Spiega lo scrittore.
“Però possiamo andare di nuovo alle Hawaii.” Afferma Daniel guardando speranzoso la madre.
“Certo ma non ora… adesso è appena iniziata la scuola.” Risponde Kate.
“Io forse ho una soluzione!” Esclama Rick attirando l’attenzione dei bambini.
“Cosa?” Chiede curiosa Alexis.
“Vacanze di Natale uguale Hamptons!” Risponde sinteticamente scambiandosi il cinque con la figlia che capisce al volo mentre gli altri due gli guardano confusi.
“Abbiamo una casa negli Hamptons da dove si vedono le stelle. Se avete voglia di unirvi a noi ne saremo molto felici.” Spiega lo scrittore.
“Ti prego, mamma possiamo andare?!” La supplica Daniel.
“Non lo so, tesoro. Mancano ancora due mesi alle vacanze di Natale vediamo se riesco a prendermi un paio di giorni di ferie. Ne riparliamo, ok?” Risponde smorzando l’entusiasmo del figlio.
“Ok…” Sussurra il piccolo deluso.

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Capitolo 6
*** 6 ***


“Beckett!” Risponde seccata senza guardare il nome sul display.
“Brutto momento?” Chiede lo scrittore.
“Ah… ciao. Scusa, posso richiamarti?” Domanda Kate tagliando corto.
“Ok. A dopo.” Risponde Rick salutandola.
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“MAMMA!!!” Grida Daniel correndole incontro.
“Ciao, amore!” Dice riuscendo a prenderlo al volo senza cadere.
“Possiamo andare al parco?” Domanda togliendosi la cartella.
“No, mi dispiace. Dobbiamo andare di corsa a casa.” Risponde raccogliendo lo zaino da terra.
“Kate!” Si sente chiamare.
“Ehi…” Saluta vedendo l’uomo avvicinarsi.
“Venite al parco?” Chiede Alexis raggiungendo l’amico.
“No, mi dispiace dobbiamo andare.” Risponde Kate al posto del figlio.
“Mamma, posso fare un giro veloce sullo scivolo?” Domanda Daniel.
“Ok, solo due minuti però.” Risponde dando il via libera ai due bambini che scattano verso i giochi della scuola.
“Come va? È un po’ che non ci vediamo…” Chiede lo scrittore.
“Sono oberata di lavoro ma bene. Tu?” Domanda leggermente in imbarazzo per non riaverlo richiamato.
“Bene… venerdì parto per un breve tour a Los Angeles con Alexis.” La informa Rick.
“Bello.” Commenta Kate estraendo il cellulare, che sta suonando, dalla borsetta.
“Ciao, Dan… che succede?” Chiede lei.
“Dammi, mezzora e sono lì.”
“No… non mandarmi nessuna macchina. Devo portare mio figlio a casa prima.”
“Smettila… sei mio cliente e io il tuo avvocato ricordatelo.” Dice Kate diventando rossa in viso per quello che gli ha appena detto l’uomo dall’altra parte del telefono sotto lo sguardo curioso di Castle che cerca di capire di cosa stanno parlando.
“A dopo. Ciao.” Conclude riattaccando.
“DANIEL! ANDIAMO!” Grida infilando il cellulare nella tasca della giacca.
“Volevo invitarvi a cena ma presumo tu sia già impegnata.” Afferma Rick.
“Già. Lavorare con persone ricche comporta l’essere disponibile ventiquattrore su ventiquattro.” Risponde sistemandosi lo zaino del figlio sulla spalla.
“Papà, dobbiamo condividere la merenda l’hai portata?” Chiede Alexis arrivando per prima.
“Si, certo.” Risponde consegnando alla figlia un sacchetto di carta.
“Oggi focaccia… tieni.” Spiega la bambina strappandone un pezzo per l’amico.
“Buon tour e buon giro a Los Angeles, Alexis.” Saluta Kate prendendo il figlio per mano.
“Grazie. Ciao.” Risponde la piccola.
“Ciao, Rick… ciao Alexis.” Salutano incamminandosi verso l’auto.
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“Guarda, papà… c’è Kate!” Esclama Alexis indicando le foto sulla rivista.
Cena a lume di candela per Dan Brown e Katherine beckett…
Che il famoso scrittore sia riuscito a conquistare l’avvocatessa tanto richiesta e desiderata da moltissimi ricchi e famosi uomini della grande mela?
Titola l’articolo seguito da alcune foto dei due che chiacchierano e ridono davanti a una coppa di champagne al ristorante del The Plaza.
“Altro che lavoro…” Commenta Castle fra se leggermente irritato al solo pensiero dei due e sentendosi “tradito”.
“Cosa succede?” Chiede Gina notando il cambiamento d’umore dello scrittore.
“Niente.” Risponde immediatamente spostando lo sguardo verso il finestrino dell’aereo.
“Rick, dovresti pensare di cambiare avvocato. Ho sentito parlare bene di questa Beckett e poi guarda… fa anche altri tipi di servizi.” Afferma Gina indicando la rivista.
“Kate non fa nessun altro tipo di servizio!” Sbotta arrabbiato strappandole di mano il giornale.
“Stai calmo… che ti prende?!” Esclama la donna.
“Niente… semplicemente non puoi giudicare una persona da una foto. Non la conosci e non sai niente di lei.” Risponde parlando più che altro per convincere se stesso.
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“Avvocato, è arrivato il nuovo cliente.” Annuncia Lisa.
“Fallo entrare.” Risponde alzandosi.
“Prego, si accomodi. L’avvocato la sta aspettando.” Dice la segretaria aprendo la porta.
“Grazie.” Ringrazia una voce maschile che Kate riconosce immediatamente, trovandosi davanti in un attimo il viso sorridente di Castle.
“Richard Castle!” Si presenta allungando la mano verso di lei.
“Posso offrirle una tazza di caffè?” Chiede Lisa con la mano sulla maniglia pronta ad andarsene.
“Puoi andare, Lisa.” Risponde Kate al posto dello scrittore che è ancora in attesa di ricevere la stretta di mano.
La segretaria chiude velocemente la porta lasciando i due soli.
“Bell’ufficio complimenti… vista spettacolare.” Commenta Rick osservando l’arredamento moderno e la vista mozzafiato sulla città.
“Rick, che ci fai qui?” Domanda appoggiandosi alla scrivania e incrociando le braccia al petto.
“Voglio cambiare avvocato.” Risponde continuando a dargli le spalle.
“Come mai? Smith non ti va più bene?”
“Conosci Smith? Brav’uomo vero?!”
“Non rispondermi con un’altra domanda… Cosa ci fai qui?” Chiede cercando di capire a che gioco sta giocando.
“Te l’ho già detto: voglio un nuovo avvocato.” Risponde studiando un quadro.
Senza dire nulla Kate solleva la cornetta premendo il tasto del centralino.
“Lisa, mi puoi chiamare Jack, per favore?” Chiede facendo voltare di scatto lo scrittore verso di lei.
“Chi stai chiamando?” Domanda avvicinandosi.
“Ok, grazie.” Dice riattaccando.
“Chi è Jack?”
“Un avvocato del nostro studio. È molto preparato sono sicura che andrete d’accordo.” Spiega sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Voglio te, Kate! Non un avvocato qualsiasi!” Afferma Rick fermandosi davanti a lei.
“Non mi sembra il caso… siamo amici non voglio mischiare lavoro e vita privata.” Chiarisce lei.
“Però con Dan non hai avuto problemi a “mischiare lavoro e vita privata”!” Ribatte ripetendo le stesse parole appena usate dalla donna.
“Come scusa?” Chiede basita.
“Scusami!” Dice immediatamente rendendosi conto della frase appena pronunciata.
Kate sta per parlare quando Jack, bussando lievemente, apre la porta senza aspettare il via libera.
“Mi cercavi?” Domanda l’avvocato entrando.
“Si, ho bisogno di parlarti, accomodati.” Risponde invitandolo a sedersi e premendo un tasto del telefono.
“Mi dica avvocato?!” Dice Lisa entrando.
“Lisa, accompagneresti gentilmente il signor Castle all’uscita?” Domanda Kate guardando verso lo scrittore.
“Kate, possiamo parlare un minuto?” Chiede Rick con tono supplichevole.
“Ho da fare… ci sentiamo più tardi.” Risponde sedendosi di fronte al collega e iniziando a parlare con lui.
“Da questa parte.” Lo invita la ragazza facendo segno allo scrittore di seguirla.
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“Papà, posso bussare io?” Domanda Alexis arrivando per prima davanti alla porta.
“Vai.” Dice dandole il via libera.
TOC… TOC…
Daniel impegnato a giocare con la jeep telecomandata sentendo bussare si alza correndo ad aprire senza chiedere chi è.
“Ciao!” Salutano in coro Alexis e Rick.
“Ti ho portato un regalo da Los Angeles!” Afferma Alexis alzando il sacchettino nella mano destra.
“Cos’è?” Chiede curioso Daniel.
“Ma sei solo?” Domanda lo scrittore richiudendo la porta alle spalle.
“No!” Risponde il bambino trascinando l’amichetta in soggiorno.
“Daniel…” A Kate muoiono le parole in bocca alla vista dello scrittore in piedi davanti a lei.
“Ci ha fatti entrare Daniel!” Si affretta a dire Rick cercando di non guardare il corpo mezzo nudo della donna.
Kate imbarazzata per essersi ritrovata in reggiseno e mutande davanti all’uomo sparisce da dove è venuta.
“Wow…” Sussurra Rick togliendosi la giacca sentendosi improvvisamente accaldato.
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“Ciao Alexis!” Saluta Kate sorridendole per poi rivolgersi al figlio.
“Amore, la prossima volta che qualcuno bussa alla porta me lo vieni a dire prima di aprire, ok?” Lo rimprovera.
“Mamma, guarda! Alexis mi ha portato un regalo da Los Angeles!” Afferma mostrandole il modellino d’aereo.
“Bello… hai ringraziato?” Chiede guardando verso la bambina.
“Si!” Risponde Daniel tornando a giocare.
“Kate, possiamo parlare?” Domanda lo scrittore facendosi avanti.
“Non ho nulla da dirti.” Risponde lei.
Rick stufo dell’atteggiamento contrariato della donna l’afferra per un braccio trascinandola in cucina chiudendo la porta scorrevole alle sue spalle.
“RICK!” Esclama liberandosi dalla presa dell’uomo.
“No, ascoltami. Lasciami parlare!” La zittisce bloccandola contro la parete.
“Sono stato un cretino! Mi dispiace. Mi sono fatto uscire quella frase infelice. Non dovevo permettermi e hai ragioni ad essere arrabbiata ma ti chiedo di perdonarmi. Ho reagito d’impulso… non so cosa sia successo ma nelle ultime settimane ti sei allontanata e allora ho avuto questa brillante idea di voler cambiare avvocato solo per poterti vedere e parlare ma ho rovinato tutto. Non so se ho fatto o detto qualcosa di sbagliato per farti allontanare da me ma ti chiedo di perdonarmi. Voglio solo che le cose tornino ad essere come prima del compleanno della tua amica Jenny. Dimmi cosa vuoi che faccia… qualsiasi cosa per farmi perdonare.” Spiega Rick guardandola negli occhi.
Kate inizia a scuotere la testa abbassando lo sguardo.
“No?” Chiede lo scrittore pronto a partire con il discorso di riserva.
“Kate, io…”
“No, Rick. Non è colpa tua… tu non hai fatto nulla. Tranne quella scenata al mio studio. Non mi stavo allontanando da te è solo che…” Lo interrompe Kate cercando di trovare la forza per proseguire.
“Ehi… parlami. Fidati di me.” Dice dolcemente invitandola a proseguire.
“Non sono pronta a parlarne apertamente ma si tratta di mio padre.” Ammette con gli occhi lucidi.
“Mi dispiace, Kate. Non so esattamente cosa stia succedendo ma se vuoi parlarne o se vuoi un aiuto sono qui, ok? Non mi escludere.” Dice facendo una pausa.
“Altrimenti finisce che faccio un’altra stupida figuraccia davanti ai tuoi colleghi e la prossima volta non so cosa potrei combinare… comunque vedi tu se vuoi rischiare o meno.” Aggiunge lo scrittore riuscendo a sdrammatizzare la situazione.
“Dio… non so come fai.” Sussurra Kate sorridendo e appoggiandosi con la fronte contro il petto dell’uomo.
“Si in effetti, non lo so nemmeno io…” Commenta appoggiando delicatamente la mano destra sul fianco della donna.
“Perché stai ridendo?” Chiede confuso sentendola sogghignare.
“I tuoi calzini.” Risponde staccandosi e indicando verso il basso.
“È un regalo di Alexis.” Spiega guardando i pinguini ricamati.
“Molto sexy…” Commenta Kate divertita continuando a prenderlo in giro.

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Capitolo 7
*** 7 ***


“Katherine! Benvenuta… accomodati.” Esclama Martha facendo entrare la sua ospite e abbracciandola.
“Ancora una volta: buon compleanno, Martha!” Dice contraccambiando la stretta.
“Ciao, Kate! Dov’è Daniel?” Chiede Alexis correndo a salutare la nuova arrivata.
“Ciao, Alexis… Daniel dovrebbe arrivare a minuti.” Risponde appoggiando la borsa sul mobile all’ingresso per togliersi la giacca.
“Ehi!” Saluta Rick sbucando fuori dal suo studio.
“Ehi!” Ricambia sorridendogli.
“Dov’è Daniel?” Domanda curioso preparando il caffè.
“Con Lanie. Grazie.” Dice prendendo la tazza offerta.
“Tutto bene?” Chiede notando lo sguardo triste della donna.
“Sono stata al centro… se n’è andato.” Racconta giocherellando con il cucchiaino.
“Ehi… vieni qui.” Dice prendendola per mano, tirandola verso di se e abbracciandola.
“Non so nemmeno perché me la prendo… ormai dovrei essere abituata a questo tipo di situazioni. È anni che andiamo avanti così… dentro e fuori dai centri di recupero. Perché non riesce a trovare una ragione per andare avanti? Daniel lo adora ma ho smesso di farglielo vedere sei mesi fa quando l’abbiamo trovato privo di sensi a casa sua. Non so più cosa fare.” Ammette Kate stretta a lui con il viso nascosto contro il suo collo.
“Kate… farei qualsiasi cosa per poterti aiutare ma sinceramente, non essendomi mai trovato in una situazione così, non ho la minima idea di cosa potrei fare per risolvere la questione. Se vuoi posso provare a parlare con lui… non mi conosce ma so essere abbastanza convincente.” Propone lo scrittore accarezzandole lentamente la schiena.
“Rick, stai già facendo tantissimo ascoltandomi e consigliandomi.” Afferma inspirando profondamente il profumo della sua colonia.
“Ma vorrei poter fare di più.” Sussurra lasciandole un bacio sulla tempia.
“ALEXIS! È arrivato Daniel!” Urla Martha dall’ingresso.
---
“Wow… Sei stupenda!” Esclama Rick aiutandola a scendere gli ultimi scalini.
“Grazie… non sei niente male nemmeno tu.” Contraccambia sorridendogli.
“Mamma, non lo voglio… mi dà fastidio!” Si lamenta Daniel avvicinandosi con il farfallino in mano.
“Kate, mi fai la treccia, per favore?” Chiede Alexis educatamente.
“Amore, devi tenerlo solo per un’ora. Pensi di resistere?” Domanda conducendo la bambina verso gli sgabelli della cucina.
“Ma Rick non ce l’ha!” Protesta Daniel indicando lo scrittore.
“Richard, dov’è il farfallino? Non vorrai presentarti così?!!” Chiede irritata Martha vedendo il figlio con i primi tre bottoni della camicia aperti.
“No, mamma. Devo ancora finire di prepararmi.” Risponde Rick rimettendo il farfallino a Daniel.
“Katherine, sei incantevole. Non vorrai mica rubare la scena alla festeggiata?!” Scherza l’attrice ammirando l’eleganza della donna.
“Non mi permetterei mai, Martha. Sei tu la stella della serata.” Risponde sorridendo concludendo di sistemare i capelli ad Alexis.
“Tesoro, sei stupenda. Katherine ha fatto un ottimo lavoro con i tuoi capelli.” Si complimenta Martha accarezzando il viso alla nipotina.
“Finite di prepararvi… rapidamente, Richard! Gli ospiti stanno per arrivare!” Ordina l’attrice rivolgendosi soprattutto al figlio.
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“Ma? Chi c’è qui sotto?” Domanda un uomo alzando la tovaglia e trovando i due bambini nascosti sotto il tavolo del buffet.
Daniel e Alexis smettono di ridere ritrovandosi lo sconosciuto che li fissa.
“Ciao…” Saluta inginocchiandosi per essere alla loro altezza.
“Ciao!” Rispondono in coro Alexis e Daniel.
“Cosa fate qui sotto?” Chiede l’uomo.
“Giochiamo…”
“Non dovreste essere a letto?”
“Si, ma non abbiamo sonno!” Spiega Daniel sistemandosi il pigiama.
Lo sconosciuto sta per approfondire la conoscenza dei due quando una voce alle sue spalle lo blocca prima che possa aprir bocca.
“Paolo, che ci fai qui?” Chiede con tono seccato.
“Rick… bella festa!” Risponde alzandosi.
“Dove pensate di andare voi due…” Li blocca Kate alzando la tovaglia dalla parte opposta del tavolo beccando i bambini.
“Non so come tu abbia fatto ad entrare ma è giunto il momento che te ne vada…” Dice lo scrittore indicando l’uscita.
“Paolo … è l’ultima volta che lo dico: “Non parlare a mio figlio!”” L’avverte Kate prendendo per mano i piccoli.
“Avvocato, sa che io ci provo sempre.” Risponde Paolo facendole l’occhiolino, prima di seguire Rick verso l’ingresso del loft.
“Ragazzi, vi stavate annoiando in camera?” Chiede conducendo i bambini su per le scale.
“Si!” Rispondono all’unisono.
“Kate, chi era quel signore?” Chiede Alexis.
“Un giornalista… e voleva parlare con voi solo per raccogliere informazioni su di me e tuo padre.” Spiega aprendo la porta della camera da letto della bambina dove sono disposti i due letti uno affianco all’altro.
“Non abbiamo detto nulla…” Si affretta a dire Daniel.
“Lo so, amore. Siete stati bravissimi.” Dice baciandolo sulla fronte.
“Che dite di scegliere un film da vedere?” Propone Rick entrando con una decina di DVD in mano.
“Ma non c’è la tv!” Afferma Alexis.
“Ma in camera mia si… forza tutti di là.” Risponde lo scrittore.
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“Perdonami per Paolo … non so come abbiamo fatto ad entrare.” Si scusa Rick prendendo dalle mani della donna il calice ormai vuoto.
“Tranquillo, non è colpa tua. Paolo riesce sempre a imbucarsi a tutti gli eventi mondani.”
“Per fortuna te ne sei accorta in tempo… altrimenti chi sa che articolo usciva domani.” Commenta lo scrittore tirandola a sedere sul divano.
“Ci sarà, comunque un articolo. Cosa credi che Paolo se ne sarebbe andato così facilmente se non avesse già avuto qualcosa su cui lavorare.” Dichiara sicura conoscendo bene il giornalista.
“Allora domani mattina, a colazione, scopriremo quale assurdità si sarà inventato.”
“Sono a pezzi…” Ammette Kate sfilandosi le scarpe.
“Non avrei mai detto che la tosta Kate Beckett si stancasse… pensavo fossi invincibile.” Scherza Rick portando le gambe della donna sulle sue in modo da poterle massaggiare le piante dei piedi.
“Magari… ma purtroppo sono una persona normalissima e come tutti la sera sono stanchissima.” Spiega lasciando fare allo scrittore senza opporre resistenza.
“Tralasciando il fatto che ti stanchi come tutti i comuni mortali… tu sei tutto fuori che una persona normale.”
“Ah grazie per il complimento… tu si che sai come far sentire bene una donna.” Lo interrompe facendo la finta offesa.
“Se mi avessi lasciato finire invece che interrompermi sapresti che il mio voleva essere un complimento. Sei la donna più tosta e determinata che io abbia mai incontrato.” Chiarisce proseguendo la sua magia con le mani.
“Ti ringrazio… Comunque se per caso ti stufi di fare lo scrittore sappi che hai un futuro come massaggiatore.” Ammette Kate rilassata con gli occhi chiusi.
“Le mie mani sono magiche… sanno fare tante cose oltre che scrivere e massaggiare.” Risponde maliziosamente.
“Eccolo! Come sempre hai rovinato il momento.” Afferma spalancando gli occhi e dandogli una leggera pedata sulla gamba.
“Ehi! Attenta… lì ci sono i gioielli di famiglia. Non vorrai rompergli prima di averlo utilizzato.” Scherza, ricevendo in risposta un cuscino in faccia.
“Smettila… torna serio.” Lo rimprovera Kate.
“Serio? Stai parlando con Richard Castle… io non so nemmeno cosa sia la serietà!” Risponde lui sorridendo.
“Già è vero! A volte dimentico con chi ho a che fare.” Dice stando al gioco.
“Vuoi andare a letto?” Chiede vedendola sbadigliare.
“No… se non ti dispiace vorrei restare ancora qui così per un po’.” Ammette mettendosi comoda.
“Certo…” Sussurra Rick coprendo la mano della donna con la sua.
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“Papà!” “Mamma!” Chiamano Alexis e Daniel in piedi davanti ai genitori addormentati.
“Buon giorno, ragazzi… avete dormito bene?” Chiede Martha scendendo le scale.
“Nonna, non si svegliano.” Si lamenta Alexis raggiungendola.
“Lasciamoli dormire… cosa volete per colazione?” Chiede facendo cenno a Daniel di seguirla in cucina.
“Frittelle!” Esclamano contemporaneamente.
“Ok… Proviamoci.” Commenta l’attrice fra se iniziando a tirar fuori gli ingredienti necessari.
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“Cos’è quest’odore?” Domanda Kate strofinandosi gli occhi.
“Oh mio dio!” Esclama lo scrittore saltando in piedi.
“RICHARD!” Urla Martha dalla cucina.
“Mamma! Che stai combinando? Hai intenzione di dar fuoco alla casa?” Chiede Rick afferrando la padella fumante e buttandola nel lavandino.
“Che puzza!” Si lamenta Daniel scappando in soggiorno seguito da Alexis.
Scrittore e attrice spalancano tutte le finestre del loft mentre Kate, Daniel e Alexis assistono dal divano alla discussione dei due.
“Ragazzi, nonna vi porta a far colazione!” Afferma Martha facendosi aria con una rivista.
“Forza andate a vestirvi.” Gli invita Rick spalancando anche la porta d’ingresso.
“Non esagerare, Richard! Ho solo bruciato una frittella.” Lo rimprovera l’attrice.
“Mamma, la frittella era carbonizzata com’è possibile che non te ne sia accorta prima?” Controbatte.
“Mi sono distratta un attimo. Non farne un dramma.” Commenta la donna.
“Vado a cambiarmi e a controllare i bambini.” Annuncia Kate ridendo per il battibecco fra madre e figlio.
“Ti seguo, cara. Altrimenti qui finisce che mi accusano di tentato omicidio.” Scherza Martha prendendola sottobraccio.
“Nell’eventualità posso sempre difenderti in tribunale.” La rassicura.

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Capitolo 8
*** 8 ***


“Papà! Dov’eri finito? Sono stata in pensiero per giorni! Ti ho cercato ovunque!” Lo rimprovera Kate facendolo accomodare sul divano.
“Mi dispiace, Katie…” Mormora senza guardarla negli occhi.
“Tutto qui quello che hai dà dire!?! Sparisci per settimane, ti presenti qui come se nulla fosse e l’unica cosa che sai dirmi è “mi dispiace”?” Afferma arrabbiata.
“Che altro dovrei dire?! Non tutti sono forti come te…” Risponde giocherellando con un portachiavi.
“No, papà! Non venirmi a raccontare sempre la stessa storia! La morte della mamma ha sconvolto me tanto quanto te… hai avuto una marea di opportunità per uscire da quel dannato tunnel ma il vero problema è che tu non ci vuoi uscire!”
“NO! Non è vero! Ho provato ma non ci riesco!” La interrompe Jim incontrando i suoi occhi per la prima volta.
“Ci provi due giorni poi decidi che è dura e preferisci tornare all’alcool perché è la soluzione più facile e meno dolorosa!” Ribatte infuriata.
“Non ci riesco…” Sussurra iniziando a piangere.
“Papà, perché non riesci a trovare una ragione per andare avanti? Ho bisogno di te e a Daniel manca il suo nonno… ti voglio nelle nostre vite. Voglio che porti Daniel a pesca, alle partite di baseball come facevi con me. Voglio che gli insegni tutte le cose che hai imparato nei tuoi sessant’anni di vita. Voglio che abbia la figura paterna che gli manca. Voglio poter passare del tempo con te… mi manchi papà!” Confessa Kate.
“Non ci riesco!” Ripete Jim tristemente.
“Smettila! Prendi la situazione in mano… non lasciare che la corrente ti porti via. Combatti! Fallo per noi!” Lo supplica abbracciandolo.
“Ti prometto che ci proverò, Katie.” Bisbiglia all’orecchio della figlia lasciandole un bacio in fronte e accarezzandole il viso.
“Non ci devi provare… ci devi riuscire.” Risponde stringendosi nuovamente a lui.
Jim sta per parlare quando la porta dell’ufficio si spalanca e un Daniel urlante entra dicendo: “ABBIAMO VINT… NONNO!” Esclama vedendo l’uomo.
“Daniel!” Saluta Jim alzandosi.
“Nonno…” Sussurra abbracciandolo forte mentre Kate cerca di ricomporsi.
“Anche tu, Daniel. Tantissimo…” Ammette Jim stringendolo.
“Kate, perché hai pianto?” Chiede Alexis preoccupata.
“Non è niente, Alexis… dov’è tuo padre?” Domanda non vedendo arrivare lo scrittore.
“Abbiamo fatto una gara… Papà diceva che sarebbe arrivato prima lui a piedi che noi con l’ascensore!” Spiega la bambina togliendosi lo zaino.
“Oh… dio! Mi… mi… serve una… una bombola… dell’ossigeno…” Dichiara Rick con il fiatone aggrappandosi alla porta.
“Papà! Abbiamo vinto noi, ovviamente.” Afferma Alexis vittoriosa.
“Solo… questione di… fortuna.” Risponde con la testa appoggiata contro l’uscio senza essersi ancora accorto della presenza di Jim.
“Signor Castle, si sente bene o vuole che chiami un medico?” Chiede preoccupata la segretaria.
“Sto alla grande… devo solo… respirare!” Risponde alzando la mano e staccandosi finalmente dalla porta.
“Ehi…” Sussurra incontrando per la prima volta gli occhi della donna e accorgendosi immediatamente che c’è qualcosa che non va.
“Ciao…” Risponde Kate mostrando un lieve sorriso.
In quel momento lo scrittore si accorge della presenza dell’uomo impegnato a parlare con Daniel.
“Entra.” Lo invita con un cenno della mano.
Rick dopo aver chiuso la porta la raggiunge mormorando: “Che succede?”
“Papà! Voglio presentarti un amico…” Afferma Kate attirando l’attenzione del padre.
“Piacere, Richard.” Si presenta lo scrittore avvicinandosi e allungando la mano verso di lui.
“Jim.” Risponde contraccambiando la stretta.
“Rick è una persona famosa… tutti vogliono una sua firma!” Spiega Daniel non mollando la presa dalla mano del nonno.
“Lei è Alexis… figlia di Rick e compagna di classe di Daniel.” Aggiunge Kate posando le mani sulle spalle della bambina che educatamente stringe la mano a Jim presentandosi.
“Dove sei stato?” Chiede curioso Daniel.
“Come scusa?” Domanda Jim confuso.
“Mamma ha detto che eri in viaggio… dove sei stato?”
“Sono… andato…” Balbetta l’uomo cercando di pensare a un luogo lontano.
“È stato in Europa, giusto papà?” Interviene Kate in suo aiuto.
“Giusto… in Europa. Sai dov’è?” Chiede Jim al nipote.
“Si! Dall’altra parte dell’oceano!” Risponde il piccolo.
“Esatto… bravo!” Si complimenta il nonno.
“Adesso che sei tornato possiamo andare alla casa in montagna a pescare e può venire anche Alexis?” Domanda Daniel speranzoso.
“Magari…” Inizia a rispondere Jim.
“No, Daniel… nonno deve ripartire!” Lo interrompe Kate.
“Posso venire con te?” Chiede fiducioso.
“Devi andare a scuola… ma forse ci possiamo vedere ancora una volta prima che parta di nuovo.” Risponde guardando la figlia in cerca di una conferma.
“Non penso… sono molto impegnata con il lavoro.” Afferma lei.
“Posso passare a prenderlo…”
“Ragazzi, che dite di andare a prendere qualcosa al distributore mentre parliamo di una cosa da grandi?” Propone Rick interrompendo l’uomo e consegnando dei soldi ai bambini.
“Ma non ho fame!” Risponde Alexis.
“Ma noi si… prenderesti qualcosa per me e Kate?” Domanda gentilmente alla figlia.
“Ok!” Acconsente seguendo l’amico verso l’uscita.
Una volta rimasti soli Jim è il primo a parlare.
“Scusi, non ci conosciamo… come si permette d’interrompermi?!!” Afferma seccato.
“Io…” Inizia lo scrittore con l’intenzione di risponde ma viene preceduto da Kate che appoggiandogli una mano sul braccio si rivolge al padre dicendo: “Papà, ringrazio Rick per averti fermato in tempo… non sei pronto per passare del tempo con Daniel e…”
“Ma mezzora fa hai detto che mi vuoi nelle vostre vite che vuoi che tuo figlio passi del tempo con me e ora invece che non sono pronto?” Domanda arrabbiato e confuso non lasciandole il tempo di finire.
“Voglio che concludi il percorso in centro, voglio che mi dimostri una volta uscito che sei guarito veramente e voglio che t’inserisca in un gruppo di sostegno. Fino allora non potrai passare del tempo solo con Daniel.” Chiarisce Kate.
“Ma Katie io… voglio bene a Daniel! Non gli farai mai del male.” Afferma Jim.
“Lo so, papà. Lo faccio soprattutto per te… non voglio che Daniel ti veda come ti ho visto io. Non voglio che abbia paura di te.” Ammette tristemente ricordato le innumerevoli volte in cui ha visto il padre ubriaco.
“Oh… mi dispiace, Katie.” Sussurra Jim mortificato allungando la mano per afferrare il braccio della figlia.
“No, papà. Non preoccuparti… passerà.” Dice scansandosi per non farsi toccare, avvicinandosi di più allo scrittore che premurosamente appoggia la mano sulla schiena dell’amica.
“Ok… farò come vuoi tu.” Dichiara Jim sconfitto.
“Papà! Abbiamo preso le M&M’s colorate!” Annuncia Alexis entrando per prima.
“… e il KitKat!” Aggiunge Daniel alzando la barretta di cioccolato.
“Bravissimi!” Dice sorridendo lo scrittore.
“Amore, nonno ti stava aspettando per salutarti.”
“Te ne vai?” Domanda il piccolo triste.
“Si, devo andare a preparare le valigie.” Spiega Jim inginocchiandosi davanti al nipote.
“Ma quando torni?”
“Starò via per un po’ ma per le vacanze di Natale spero di riuscire a tornare.” Risponde accarezzandogli dolcemente il viso.
“Ma tra un po’ è il mio compleanno! Sei mancato anche l’anno scorso!” Esclama Daniel arrabbiato facendo di tutto per non piangere.
“Daniel…” Inizia Jim cercando di tirarlo verso di se.
“No! Lasciami!” Grida scoppiando in lacrime e correndo ad abbracciare la madre sotto lo sguardo preoccupato di Alexis.
“Ssshh… non piangere, amore.” Sussurra Kate all’orecchio del figlio prendendolo in braccio.
“Mi dispiace, Katie…” Dice mortificato.
“Tranquillo, papà… gli passerà.” Lo rassicura lei.
“Meglio che vada. Ci sentiamo.” Saluta Jim recuperando la giacca dal divano.
“Ti chiamo.” Risponde Kate accompagnandolo verso l’uscita.
“Papà! Credo che Daniel abbia bisogno del trattamento.” Suggerisce Alexis.
“Si, tesoro. Hai ragione!” Ammette Rick.
“Di cosa si tratta?” Chiede curiosa Kate mettendosi seduta con il figlio ancora avvinghiato a lei.
“Una montagna di schifezze: pizza, caramelle, patatine, pop-corn, gelato, cioccolato… una fortezza costruita da noi con tutte le coperte e i cuscini disponibili in casa e un film dietro l’altro fino ad addormentarsi tutti assieme.” Spiega Alexis.
“Mi sembra un ottimo trattamento…” Commenta Kate.
“Daniel, ti piace come programma?” Chiede lo scrittore sedendosi accanto a loro.
Il bambino senza rispondere annuisce restando però nascosto contro il collo della madre.
“Ok… raccogliamo le nostre cose e andiamo.” Afferma Rick alzandosi.
 

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Capitolo 9
*** 9 ***


“Prego accomodatevi!” Gli invita Martha.
“Buona sera, Martha come va?” Chiede Kate togliendo la giacca al figlio.
“Benissimo, cara. Voi?” Domanda l’attrice.
“Bene, grazie.” Risponde appendendo il cappotto nell’armadio.
“Allora, Alexis è di sopra e Richard sta finendo di prepararsi. Io scappo e auguro a tutti buona serata!” Annuncia Martha recuperando la borsa.
“Grazie e divertiti!” Ricambia Kate incamminandosi verso lo studio dello scrittore mentre Daniel corre al piano di sopra.
“KATE?!” Grida Rick dalla camera da letto sperando sia arrivata.
“Dimmi!” Risponde avvicinandosi alla stanza.
“Aiutami!” Supplica immobile davanti all’enorme cabina armadio.
“Rick! Che ci fai ancora in mutande?!” Chiede sorpresa di trovarlo in boxer.
“Non so cosa mettere…” Ammette voltandosi per guardarla.
“Sul serio? Sei peggio di una prima donna…” Lo prende in giro affiancandolo.
“È che non sono molto in vena d’uscire…” Confessa passandosi una mano fra i capelli.
“Ma se fino a ieri eri elettrizzato dall’idea di uscire con la donna più sex della tv. Dai forza… ci sarà sicuramente qualcosa fra queste duecento camicie.” Afferma Kate iniziando a spulciare qualcosa da far indossare all’amico.
“Peccato non sia tu…” Mormora Rick fra se ammirando il perfetto fondoschiena della donna davanti a se.
“Hai detto qualcosa?” Chiede passandogli una camicia rossa.
“Nulla di che…” Risponde infilandosi l’indumento.
“Dimmi che almeno le hai preso dei fiori o un presente da darle quando andrai a prenderla?!” Domanda speranzosa cercando dei pantaloni neri.
“Mmm… no!” Confessa iniziando ad allacciare i bottoni.
“Me lo immaginavo… ringrazia la tua amica Kate che ha pensato anche a questo!” Afferma passandogli il telefono che sta squillando da un po’.
“Si?” Risponde lo scrittore lasciando che la donna finisca di abbottonargli la camicia.
“Come siete già partiti!!!” Esclama Rick afferrando il polso di Kate per controllare l’ora.
“Ok… fai un giro un po’ lungo. Prendi tempo!” Ordina riattaccando e gettando il cellulare sul letto.
“Non dirmi che hai mandato Peter a prendere il tuo appuntamento?” Domanda scioccata.
“Peter?” Chiede confuso.
“Si è il nome del tuo autista e sappi che se fossi io al posto di Janet ti avrei già mandato a quel paese. Come si fa a mandare l’autista a prendere una donna al primo appuntamento?!”
“Lo terrò a mente per quando ti deciderai ad uscire con me…” Afferma sorridendo.
“Non esco con uno scrittore pomposo come te che non sa nemmeno il nome del suo autista.” Chiarisce aiutandolo ad indossare la giacca.
“Tu come fai a saperlo?” Domanda curioso.
“Perché è lo stesso che ci ha portati al museo due settimane fa.” Gli ricorda lei.
“Giusto…” Commenta ricordandosi di quel giorno.
“Ok, ascoltami un secondo…” Dice iniziando sistemandogli il colletto.
“Ho fatto prendere a Peter una rosa rossa… avresti dovuto dargliela andando a prenderla ma dato che sei tu che ti fai venire a prendere ti consiglio di dargliela durante la cena. Cerca di non fare troppo lo sbruffone, chiaro?” Gli raccomanda passandogli cellulare, chiavi e portafogli.
“Ok, capo… hai altre raccomandazioni?” Chiede incamminandosi verso la scarpiera all’ingresso.
“Ne avrei una lista infinita ma evito sperando nel tuo buon senso…” Risponde seguendolo.
“Tesoro, che ci fai nell’armadio?” Domanda Rick trovando la figlia rannicchiata sul fondo del mobile.
“PUNTO PER ALEXIS!” Grida Daniel vincente.
“Complimenti, papà! Mi hai fatto perdere!” Esclama Alexis arrabbiata uscendo dal nascondiglio.
“Mi dispiace, tesoro. Non lo sapevo.” Ammette lo scrittore mortificato.
“Ora lo sai.” Ribatte prima di correre via.
“Cosa le hai fatto?” Chiede Kate sorpresa dall’atteggiamento scontroso della bambina.
“È da quando sa dell’appuntamento che ce l’ha con me. Forse è meglio se disdico e…”
“No, assolutamente no. So come gestirla… ci sono passata anche con Daniel. Vai tranquillo e divertiti.” Lo tranquillizza aprendo la porta di casa.
“Ok, ci vediamo più tardi.” Dice controllandosi un’ultima volta allo specchio.
“Non credo… porto Alexis da me. Ti lasciamo casa libera nel caso volessi mangiare il dolce qui con Janet.” Chiarisce facendogli l’occhiolino.
“Ok… a domani, allora. CIAO RAGAZZI!” Grida prima di stamparle un bacio sulla guancia.
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“Grazie mille, Jay!” Ringrazia calorosamente lo scrittore consegnandogli una banconota da cento dollari.
“Signor, Castle… sicuro che l’avvocato sia d’accordo?” Domanda preoccupato indicando verso la porta appena aperta.
“Ma certo… Kate adora le sorprese.” Lo rassicura entrando nel loft.
“Buona giornata, allora!” Saluta il giovane.
“Anche a te.” Ricambia Rick per poi chiudersi la porta alle spalle.
Stando attento a non far rumore lascia cornetti e pancakes sul bancone in cucina.
Abbandonando giacca e scarpe si dirige verso la camera da letto dell’amica sperando che non lo denunci per infrazione.
Delicatamente spinge la porta socchiusa infilando dentro la testa per controllare la situazione.
Kate è distesa al centro del letto con Alexis alla sua destra e Daniel a sinistra entrambi appoggiati con la testa sulle spalle della donna.
Cautamente estrae il cellulare dalla tasca dei jeans scattando una foto al bellissimo quadretto che si trova davanti.
Sta per uscire con l’intenzione di completare la preparazione della colazione quando una voce alle sue spalle lo blocca: “Io ti uccido!”
L’avverte Kate spostando attentamente i bambini e liberandosi dal loro abbraccio riuscendo a scendere dal letto senza svegliarli.
“Io…” Balbetta Rick terrorizzato dallo sguardo assassino dell’amica.
“Fuori!” Ordina spingendolo fuori dalla stanza.
“Come hai fatto a sentirmi? Ero in modalità ninja!” Scherza lo scrittore cercando di buttarla sul ridere.
“Sto ridendo?!” Domanda seria facendolo indietreggiare.
“Guarda ti ho portato la colazione!” Esclama indicando verso la cucina nel vano tentativo di distrarla.
“Come diavolo hai fatto ad entrare?” Chiede puntandogli l’indice sul petto.
“Un mago non svela mai i suoi segreti…” Risponde Rick scontrandosi contro il divano.
“Tu non sei un mago ma un pagliaccio!”
“Giusto… ma anche i pagliacci hanno i loro piccoli trucchi.” Scherza facendole l’occhiolino.
Stanca di sentire le cavolate dell’amico Kate passa alle maniere forti e afferrandogli l’orecchio inizia a tirare.
“AHI! AHI! AHI! KATE!” Si lamenta lo scrittore cercando di liberarsi della morsa della donna.
“Parla!” Gli ordina stringendo la presa.
“MELE! MELE! MELE!” Grida prima di perdere l’equilibrio e cadere all’indietro sull’enorme divano in pelle portandosi dietro l’amica.
Kate per evitare di cadere a terra si aggrappa alla maglia dell’uomo atterrando sopra di lui.
“Kate?” Chiama Rick abbassando lo sguardo e trovandosi a guardare una marea di riccioli castani.
Non ricevendo risposta lo scrittore prende coraggio e spostandole con la mano libera i capelli dal viso incontra finalmente i suoi occhi scuri.
“Ehi…” La saluta sorridendo.
“Ehi a te…” Contraccambia facendo leva sulle braccia e alzandosi leggermente per guardarlo.
“Sei arrabbiata?” Domanda osando e accarezzandole il viso.
“Dovrei… ma per l’amore dei nostri figli devo sopportarti e tenerti così come sei.” Risponde cercando di alzarsi.
“Posso farmi perdonare preparandoti un buon caffè e offrendoti un croissant al cioccolato?” Propone aiutandola.
“Mi sembra il minimo… Com’è andato l’appuntamento?” Chiede contraccambiando l’aiuto.
“Per me bene per lei forse un po’ meno... dipende dai punti di vista.” Racconta spostandosi in cucina.
“Cioè?!” Dice invitandolo a spiegarsi, prendendo due tazze dalla credenza.
“Bellissima donna… molto sexy ma penso che il cervello di una gallina sia molto più sviluppato.”
“Rick!” Lo richiama lei con tono di rimprovero.
“Te lo giuro, Kate non è in grado di parlare d’altro se non di sé stessa e dei suoi “pulcini” che tra l’altro sono dei cani. E già lì, una che chiama pulcini due cani, tutte le rotelle a posto non le ha. Quindi dopo due ore che parlava solo di se mi sono rotto. Le ho pagato la cena… le ho dato la rosa… mi sono fatto fotografare con lei… più e più volte e infine l’ho accompagnata a casa sua. Siamo entrati dall’entrata principale ma poi sono uscito due minuti dopo da quella secondaria per illudere la stampa di aver passato la notte con lei. Così ho fatto contenta la mia editrice facendomi un po’ di pubblicità. Infatti, stamattina siamo in prima pagina.” Spiega mostrandole il giornale.
“Non tutti i mali vengono per nuocere…” Commenta lei sorridendo.
“Ciao!” Saluta Daniel seguito da Alexis.
“Buon giorno, ragazzi… dormito bene?” Chiede Kate stampando un bacio sulla fronte d’entrambi.
“Si!” Rispondono all’unisono andando a sedersi sugli sgabelli davanti al bancone.
“Ciao, tesoro… tutto bene?” Domanda Rick accarezzando i lunghi capelli della figlia.
“Esci ancora con quella?” Chiede Alexis indicando la foto sul giornale.
“Assolutamente no.” Risponde deciso.
“Ok… allora puoi baciarmi!” Afferma Alexis allungando le braccia verso di lui per farsi prendere in braccio.
“Oh… tesoro. Mi sono mancati i tuoi abbracci!” Ammette lo scrittore stringendola forte a se.
“Ti voglio bene papà anche se a volte fai queste sciocchezze.” Sussurra la bambina riferendosi all’appuntamento della sera prima facendo ridere i presenti.
“Io e Daniel abbiamo deciso di perdonarti.” Rivela la bambina facendo l’occhiolino alla donna.
“Per cosa?” Chiede confuso spostando lo sguardo dalla figlia all’amico impegnato a inzuppare la brioche nel latte.
“Per non aver passato la serata con noi!” Chiarisce Daniel.
“Ed è solo perché Kate ci ha convinti!” Aggiunge Alexis.
“Grazie, ragazzi!” Dice baciando la figlia rimettendola sullo sgabello.
“… e grazie, Kate!” Afferma stampando un bacio sulla guancia dell’amica.
“Possiamo andare allo zoo?” Domanda Daniel.
“Certo… tutto quello che volete. Rick oggi è a vostra completa disposizione.” Risponde Kate posando una mano sulla spalla dello scrittore.

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Capitolo 10
*** 10 ***


“Ehi… pel di carota passami la palla!” Ordina un ragazzo di quinta avvicinandosi ad Alexis impegnata a giocare con delle compagne di classe.
“Mi chiamo Alexis!” Chiarisce offesa.
“Non mi interessa come ti chiami! Passami la palla!” Ribatte guardandola dall’alto in basso.
“Prenditela da solo!” Controbatte ritornando a giocare con le amiche.
Il ragazzo arrabbiato per la mancanza di rispetto da parte della piccola le toglie la molletta tirandole inevitabilmente i capelli.
“AHI!” Si lamenta Alexis portandosi le mani sulla nuca.
“Frignona!” Dice mollando a terra il fermaglio e calpestandolo brutalmente.
Un paio di metri più in là Daniel assiste alla scena e vedendo l’amica in lacrime non ci pensa due volte ad intervenire in suo soccorso.
“EHI!” Grida attirando l’attenzione del ragazzo più grande riuscendo a colpirlo con una pallonata in pieno volto.
“Guarda che hai fatto, nano!” Urla raccogliendo gli occhiali da terra.
“Non dovevi romperle il fermaglio.” Chiarisce Daniel parandosi davanti all’amica per proteggerla dall’eventuale reazione dell’avversario.
“Dai, Chris… fai vedere a quella pulce chi comanda!” Lo incitano gli amici.
“Ti pentirai amaramente di averlo fatto!” L’avverte avvicinandosi pericolosamente al bambino.
“Non ho paura!” Afferma Daniel cercando di raccogliere tutto il coraggio che ha.
Chris afferra il piccolo per la camicia tirandolo verso di se.
Daniel cerca in vano di liberarsi ma il ragazzo più grande non molla la presa anzi.
A corto d’idee il piccolo gli sputa faccia sperando di poterlo distrarre in qualche modo ma la cosa non fa che peggiorare la situazione.
“Sta arrivando la maestra!” Grida qualcuno.
Chris preoccupato di essere peccato spinge a terra Daniel scappando assieme agli altri ragazzi.
“Ti sei fatto male?” Chiede Alexis preoccupata inginocchiandosi accanto all’amico.
“Non dire nulla.” Le ordina cercando di alzarsi.
“Che succede qui?” Domanda la maestra trovando Daniel ancora a terra.
“Sono caduto!” Risponde alzandosi.
“Stai sanguinando!” Gli fa notare Brian.
La donna si accorge del sangue sul gomito del bambino e prontamente tampona la ferita con un fazzoletto invitando gli altri alunni ad andare in classe dal momento che la campanella è suonata già da un po’ accompagnando Daniel in infermeria.
---
“Alexis, vuoi raccontarmi cos’è successo in cortile durante la ricreazione?” Domanda il preside alla bambina seduta davanti a se.
“Non so… non ho visto niente.” Risponde tenendo lo sguardo basso.
“Daniel?” Chiede l’uomo spostando lo sguardo sull’altro bambino.
“Sono caduto.” Ripete per l’ennesima volta.
“Abbiamo chiamato i vostri genitori… saranno qui a minuti.” Spiega il preside sperando di convincerli a parlare.
-
“Convocati nell’ufficio del preside… mi sembra di tornare indietro nel tempo.” Commenta Rick seguendo Kate all’interno dell’edificio.
“Ti pare il momento?!” Domanda alzando gli occhi al cielo.
“Dai, Kate… era per sdrammatizzare. Ci sarà stato sicuramente un malinteso… i nostri figli sono splendidi angioletti!” La rassicura lo scrittore.
“Forse... non lo so. Smettila di ridere.” Le ordina fermandosi davanti alla scrivania della segretaria.
“Salve, Katherine Beckett e Richard Castle il preside Johnson ci ha convocati.” Si presenta Kate.
“Vi stava giusto aspettando… seguitemi.” Risponde la ragazza alzandosi e conducendoli nella sala riunioni dove gli sta attendendo il preside, la maestra e i loro figli.
“Prego accomodatevi!” Gli invita Johnson.
“Daniel, cos’è successo?” Chiede Kate preoccupata vedendo la camicia della divisa sporca di sangue e il braccio del figlio fasciato.
“L’abbiamo portato in infermeria… la dottoressa ci ha assicurato che è una ferita superficiale.” Chiarisce il preside mentre Kate verifica di persona che il figlio stia effettivamente bene.
“Perché siamo qui?” Domanda Rick andando dritto al punto.
“Pensiamo che Daniel sia stato coinvolto in una rissa con dei ragazzi di quinta ma sia lui che Alexis sostengono che è caduto a terra da solo.” Spiega il preside.
“Ed è così?” Chiede Kate guardando prima il figlio e poi Alexis.
“Si…” Risponde Daniel insicuro scambiandosi un’occhiata con l’amica che annuisce.
“Gli altri compagni di classe sostengono che Chris, un ragazzo di quinta B, ha spinto Daniel a terra dopo un litigio.” Interviene la maestra raccontando quello che i testimoni hanno visto.
“E dov’è questo Chris? Dovrebbe essere qui anche lui.” Afferma lo scrittore.
“L’ho mandato a chiamare.” Risponde Johnson.
“Prima che arrivi il ragazzo possiamo avere cinque minuti da soli con i nostri figli?” Domanda Rick.
“Certamente.” Acconsente il preside lasciando la sala seguito dalla maestra.
“Ragazzi, cos’è che non state dicendo?” Chiede Kate inginocchiandosi davanti a loro.
“Niente… sono solo caduto.” Insiste Daniel.
“Alexis?” Domanda Rick obbligando la figlia a guardarlo negli occhi.
In risposta lei nega con la testa chiudendo gli occhi per non piangere.
“Di cosa avete paura?”
“Possiamo andare a casa?” Risponde Daniel scendendo dalla sedia.
“Rimettiti seduto! Non ci muoviamo di qui fino a quando non ci avrete detto la verità e vi dirò di più domani sera resteremo a casa.” Chiarisce Kate ricordandogli dello spettacolo del giorno seguente.
“NO! Non è giusto!” Protesta Alexis.
“Allora parlate!” Ordina lo scrittore.
“Alexis non centra niente.” Spiega Daniel.
“È stato Chris a spingerlo a terra… Daniel voleva solo difendermi. Chris mi ha chiamata pel di carota e mi ha rotto la molletta quella con la farfalla!” Racconta Alexis stufa di sentirsi sotto accusa.
“Tutto qui?” Chiede Rick sorpreso.
“Mi dispiace, mamma ma quello fa sempre il prepotente con tutti… e quando ha rotto il fermaglio ad Alexis mi sono arrabbiato e allora l’ho colpito con la palla. Gli ho detto di lasciarla stare ma lui mi ha preso per la camicia strattonandomi. Non volevo finire dal preside ma quello se l’è presa con la bambina sbagliata!” Afferma Daniel cercando di spiegare la sua ragione vedendo lo sguardo serio della madre.
“Grande, Daniel sei il migliore!” Si complimenta lo scrittore scambiandosi il cinque con il bambino.
“Rick!” Lo ammonisce Kate fulminandolo con lo sguardo e colpendolo sul braccio.
“Daniel, sei stato coraggioso ad intervenire in soccorso di Alexis ma non è con la violenza che dovevi agire. Avresti dovuto chiamare immediatamente la maestra e lasciare che fosse lei ad occuparsi di Chris. Non voglio che accada più… voglio che mi promettiate tutti e due che se dovesse succedere ancora qualcosa di simile chiedere subito aiuto ad un adulto senza farvi giustizia da soli. Ok?” Afferma rivolgendosi soprattutto al figlio.
“Promesso!” Risponde Alexis.
“Scusa mamma.” Dice Daniel abbracciandola.
“Possiamo andare in teatro domani?” Chiede Alexis speranzosa.
“Voi si… ma Rick no!” Risponde Kate guardandolo male.
“Perché? Cos’ho fatto?” Domanda tristemente.
“E me lo chiedi pure?!!” Dice colpendolo delicatamente sulla guancia.
“Dai, Kate… tuo figlio è un eroe. Ha salvato la mia bambina non potevo non ringraziarlo.” Spiega seguendola verso l’uscita cercando di convincerla.

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Capitolo 11
*** 11 ***


“Penso sia stata un’ottima idea unire le due feste.” Commenta lo scrittore rubando un bignè dal piatto che sta preparando l’amica.
“Ehi… sono per i bambini.” Lo rimprovera Kate.
“Ma io sono l’assaggiatore ufficiale. Non vorrai che qualcuno si senta male?” Domanda prendendone un altro alla crema.
“Che brav’uomo pronto a sacrificarsi per salvare il prossimo.” Lo prende in giro lei.
“Lo so… sono troppo formidabile.” Si elogia Rick.
“Poi non venire a lamentarti se non ti si chiude più il bottone dei jeans!” Lo prende in giro ricordandosi della scenata di tre settimane prima.
“Ah… ah! Spiritosa! Non mi ero accorto che non erano i miei pantaloni.” Dice offeso.
“Ma è stato troppo divertente…” Ammette sorridendo.
“Kate, ti serve una mano?” Chiede Jenny interrompendoli.
“Grazie… potresti portare questi in tavola prima che qualcuno li divori tutti.” Risponde guardando verso lo scrittore.
“Certo.” Dice raccogliendo i piatti.
“La zona genitori scarseggia di birre!” Dichiara Esposito entrando.
“In frigo dovrebbero essercene ancora una decina… intanto vado a prendere le altre.” Risponde Kate asciugandosi le mani.
“Ti aiuto?” Si offre Rick.
“No, grazie… aiuta Espo prima che faccia un lago.” Suggerisce indicando il detective intento a prendere più bottiglie possibili.
-
“Grazie, detective Fox.” Dice Kate ringraziando ancora una volta l’uomo.
“Per lei, avvocato questo ed altro.” Ammette sorridendogli aprendo educatamente la porta della sala per farla entrare per prima.
“Mamma mia… ma quanti bambini ci sono?” Esclama Fox una volta all’interno.
“Tutta la classe… quindi venticinque.” Risponde dando una rapida occhiata in giro.
“Venticinque? Wow… sembrano molti di più.” Commenta seguendola.
“Come mai da queste parti?” Chiede Kate curiosa.
“Ho portato un pensierino per Daniel… per farmi perdonare.” Ammette il detective.
“Sam, non dovevi disturbarti! È stato un incidente!” Gli ricorda appoggiando la confezione di bottiglie sul ripiano.
“Sta di fatto che dovevo stare più attento… non so come sia possibile che non mi sia accordo che non era ammanettato correttamente.” Dice mortificato.
“Facciamo così… accetto nuovamente le tue scuse e il regalo per Daniel ma cancelliamo questa storia una volta per tutte. Ok?” Propone Kate sistemando le birre in frigorifero.
“A patto che una sera posso offrirti qualcosa da bere?” Chiede speranzoso passandole le bottiglie.
“Kate, i bambini reclamano la torta!” Afferma Rick interrompendo i due.
“Oh… salve, detective Fox. Mi dispiace… non l’avevo vista!” Si giustifica lo scrittore.
“Salve, signor Castle.” Contraccambia il detective.
“Kate, possiamo avere la torta?” Domanda Alexis entrando di corsa.
“Si, tesoro… la portiamo subito.” Risponde chiudendo la metà del frigo e aprendo l’altra per estrarre il dolce.
“Sam, mi faresti un piacere?” Domanda Kate appoggiando la torta sul piano.
“Qualsiasi cosa per te.” Risponde il detective sotto lo sguardo geloso dello scrittore.
“Raduna i bambini al tavolo… fatti dare una mano dai ragazzi.”
“Sarà fatto!” Afferma prima d’uscire.
“Che c’è?” Chiede notando l’espressione dell’amico.
Qualsiasi cosa per te!” Dice Rick imitando il tono del detective.
“Sei per caso geloso?!” Domanda sistemando le candeline.
“Da morire. L’ho capito fin dal primo giorno che l’ho incontrato che è pazzo di te.” Ammette aiutandola.
“Conosco Sam da tre anni e si è sempre comportato così nei miei confronti… ma non mi ha mai chiesto di uscire fin…” Racconta Kate.
“Per forza intimorisci gli uomini con quel caratterino che ti ritrovi.” La prende in giro lui interrompendola.
“Vedo quanta paura ti faccio…” Commenta lei sorridendo.
“Sono terrorizzato da te… non si vede?” Chiede stando al gioco.
“Decisamente no. Comunque se mi lasciavi finire: prima del tuo arrivo mi stava chiedendo di uscire.” Rivela Kate cercando un coltello.
“Sul serio?” Domanda Rick sperando in una smentita.
“Sul serio.”
“E?”
“E non ho risposto… non ne ho avuto il tempo.” Spiega sollevando la torta di Daniel.
“Se sono invitato anch’io va bene…” Scherza prendendo quella della figlia.
“Dubito che l’invito fosse rivolto anche te!” Risponde ridendo e incamminandosi verso il salone.
-
“Amica, sai che gli altri genitori spettegolano su te e Rick?” La informa Lanie sgranocchiando una patatina.
“Eravamo sicuri che la decisione di fare una festa di compleanno unica per Daniel e Alexis avrebbe scatenato il pettegolezzo.” Afferma Kate.
“E sono voci vere?” Chiede la dottoressa maliziosamente.
“Sai già la risposta.” Risponde sorridendo.
“Ehi! Sono appena passata accanto ai ragazzi e indovinate di chi stavano parlando?” Chiede Jenny raggiungendole.
“Di Kate?” Prova a indovinare Lanie.
“Esatto… quando pensavi di dirci che il detective Fox ti ha invitata ad uscire?” Domanda Jenny posando le mani sui fianchi.
“Fox ti ha chiesto di…” Esclama la dottoressa.
“Ssshhh… Lanie! Non urlare. Si, ok me l’ha chiesto ma non ho risposto.” Chiarisce Kate tappando la bocca all’amica che sta attirando l’attenzione degli altri genitori.
“E perché? Hai capito che ti piace lo scrittore?” Domanda Lanie.
“Smettila con questa storia… non è per quello. Rick ci ha interrotti prima che potessi rispondere e comunque non so se accettare. Sam è un bell’uomo, simpatico, gentile ma…”
“Ma non è Rick.” Conclude Jenny sorridendo.
“Ragazze, mi dispiace deludervi ma tra me e Rick c’è solo un’ottima amicizia. Inoltre, non so se avete visto i giornali ultimamente è uscito con la donna più sexy della tv.”
“Ah! Jenny, prova a indovinare chi ha scelto la camicia che ha indossato lo scrittore per l’appuntamento?” Chiede la dottoressa.
“Kate!?” Risponde l’amica.
“Esatto… non ti pare strano che abbia bisogno di qualcuno che gli consigli cosa indossare? Non credi che forse lo scrittore l’ha usata come scusa nella speranza che Kate gli facesse cambiare idea convincendolo a restare a casa?”
“Mamma mia! Quanta fantasia avete voi due!” Esclama Kate sbuffando per l’insistenza delle amiche.
-
“Dimmi che abbiamo assunto una ditta di pulizie per sistemare questo casino?!” Chiede Rick speranzoso.
“Mi dispiace per te… nessuna ditta di pulizie. Solo noi due e i miei carissimi amici.” Dice indicando verso Ryan, Esposito, Lanie e Jenny.
“Spiegami una cosa… perché i bambini dopo un intero pomeriggio di divertimento sono andati a cena con mia madre mentre noi che abbiamo sgobbato tutto il giorno dobbiamo star qui a pulire?” Domanda lo scrittore.
“Perché noi siamo i genitori e loro i bambini. So che è difficile per te da digerire ma l’adulto fra te e Alexis sei tu. Quindi ora l’adulto pulisce.” Scherza Kate raccogliendo i bicchieri sporchi.
“Ok… hai ragione. Ma essendo un adulto/bambino mi darebbe la carica giusta sapere che dopo questa faticata posso avere l’onore di cenare con lei, avvocato.” Propone impilando le sedie.
“Ok! Ora muoviamoci altrimenti l’invito diventa per una colazione invece che per una cena!” Risponde accelerando il ritmo.
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“Buona sera, ragazzi.” Sussurra Martha andando incontro ai due che stanno discutendo di qualcosa prendendosi in giro come sempre.
“Mamma, perché bisbigli?” Chiede lo scrittore togliendosi la giacca.
“I vostri figli stanno dormendo.” Risponde indicando verso il divano del salotto.
“Grazie, Martha per esserti occupata di loro.” Dice Kate educatamente.
“Figurati… ci siamo divertiti.” Ammette l’attrice recuperando giacca e borsa.
“Stai uscendo?” Domanda Rick.
“Si, ho un appuntamento. Sempre detto che i compleanni portano cose buone.” Commenta Martha.
“Non ci credo… sei riuscita ad incastrare uno dei nonni presente alla festa per i sei anni di tua nipote?!” Chiede scioccato.
“Chi ti dice che sia un nonno?!!” Risponde l’attrice sorridendo, uscendo di casa e lasciando i due sbalorditi.
“Tua madre è forte… ha una vita sessuale più attiva della nostra.” Commenta Kate incamminandosi verso il soggiorno.
“Se vuoi attivare la tua vita sessuale basta che parli… io sono sempre disponibile.” Scherza Rick raggiungendola.
“Ssshhh… potrebbero sentirci.” Lo ammonisce dandogli una gomitata.
“Stanno dormendo… e comunque anche tu hai ricevuto un invito oggi. Hai più avuto occasione di rispondere al detective?” Domanda curioso coprendo i bambini con una coperta.
“No, purtroppo ho avuto per tutto il tempo uno scrittore tra i piedi.” Risponde divertita.
“Non usarmi come scusa.” Protesta Rick sapendo che in realtà ha ragione.
Dopo il taglio delle torte ha fatto di tutto e di più per tenerla impegnata, impedendole così di aver l’occasione di restare sola con Fox.

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Capitolo 12
*** 12 ***


“Rick, che ci fai qui?!?” Esclama Kate sorpresa.
“In realtà questo è il mio locale.” Risponde lo scrittore.
“Sul serio è tuo?” Chiede Ryan meravigliato.
“Si! Dai, vi offro da bere!” Propone Rick chiamando il cameriere.
“Mi dica, signor Castle?” Chiede il barman.
“Per me il solito scotch liscio… ragazzi?” Risponde lo scrittore.
“Una Guinness!” Dice Ryan.
“Per me una birra chiara!” Aggiunge Esposito.
“Kate?”
“Un martini, grazie.” Risponde risvegliandosi dai suoi pensieri.
“Ora che sappiamo che questo posto è tuo berremo gratis tutti i giorni!” Esclama Esposito scambiandosi il cinque con il collega.
“Ho già capito che finirò in rosso molto presto.” Commenta lo scrittore sorridendo.
“Facciamo una partita?” Chiede Ryan all’amico passandogli le freccette.
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“Vogliamo raccontare di quella volta che Ryan è rimasto chiuso in ascensore per ore con un sospettato ubriaco?!” Afferma Esposito convivendo con il resto del gruppo la vicenda.
Drink dopo drink… aneddoto dopo aneddoto la situazione è al quanto allegra.
I quattro amici proseguono a prendersi in giro a vicenda fino a quando i due detective decidono che è arrivata l’ora di tornare a casa lasciando soli scrittore e avvocato.
“Vieni con me…” Dice Rick offrendole la mano.
“Dove?” Chiede curiosa afferrandola saldamente.
“Voglio farti vedere un posto… sempre se ci arriviamo.” Scherza rendendosi conto che entrambi faticano a camminare dritti senza reggersi a qualcosa.
Kate cerca di concentrarsi, per quanto possa riuscirci, camminando lentamente e facendo attenzione agli ostacoli sfuocati che la circondano.
Arrivati davanti ad una porta rossa Rick estrae una chiave dalla tasca dei jeans e dopo quattro tentativi riesce ad infilarla nella toppa riuscendo così ad aprirla.
“Prego, prima le signore!” Afferma aiutandola a salire i primi scali per poi richiudere la porta alle loro spalle.
“Sbaglio ho queste scale sono storte?” Domanda aggrappandosi al corrimano per non cadere all’indietro.
“Ehi… attenta.” Dice sorreggendola.
“Tutte scuse per potermi toccare…” Scherza Kate sentendo le calde mani dell’uomo circondarle la vita.
“Beccato!” Risponde ridendo stringendo la presa.
“Sei ridicolo.” Commenta sorridendo e proseguendo la salita.
“E tu sei ubriaca.” Ribatte seguendola.
“Ma tu di più!” Precisa superando anche l’ultimo gradino.
“Non mi pare… tu sei quella che fatica a salire le scale, non io.” Le fa notare lo scrittore accendendo la luce.
“Wow… anche se un po’ mosso mi sembra un bel posto.” Si complimenta Kate guardandosi attorno.
“Questo è il secondo posto dove sforno le mie idee.” Spiega sedendosi sull’enorme divano in pelle nera.
“Sei un panettiere che sforni le cose? Pensavo fossi un famoso scrittore!” Dice divertita scoppiando a ridere.
Rick si allunga e afferrandola per una gamba la fa cadere addosso a lui ritrovandosi praticamente sdraiati uno sopra l’altro.
“Sei molto spiritosa dopo una decina di martini!” Commenta lo scrittore.
“Che comodo che sei…” Sussurra chiudendo gli occhi e accostando il viso al suo.
“Spero sia un complimento.” Dice spostandole i capelli e accarezzandole il viso.
“Grazie…” Mormora all’orecchio sinistro dell’uomo sfiorandogli l’altra guancia con la mano.
“Prego… ma esattamente cos’ho fatto?” Domanda Rick confuso mantenendo il tono di voce basso.
“Per avermi aiutato con mio padre, per rendere le intense e stressanti giornate di lavoro migliori solo sparando una delle tue cavolate, per gli innumerevoli caffè che mi fai consegnare durante la giornata, per tutte le volte che ti occupi di Daniel quando devo lavorare… insomma per tutto.” Ammette stringendosi a lui.
“Grazie a te che me lo permetti.” Risponde sfiorandole teneramente il naso con le labbra.
“Sai, non ho mai avuto un rapporto d’amicizia così forte con una donna… forse perché non ho mai incontrato una donna come te. Tutte le donne che hanno fatto parte della mia vita e che vorrebbero farne parte si riducono a rendersi degli oggetti solo per poter frequentare un personaggio famoso e ricco. Farebbero qualsiasi cosa pur di avere il loro momento di notorietà. Ho usato e uso molto spesso le donne per farmi pubblicità ma quando lo faccio loro sono consapevoli di quello che sta succedendo, sanno di essere un appuntamento di una sera. Io vengo usato da moltissime persone ogni giorno: la mia editrice mi usa per riempirsi le tasche di soldi, il mio avvocato vuole che lo consulti per ogni cosa per mandarmi una parcella alta a fine mese, la mia prima ex moglie minaccia di trasferirsi a New York se non le pago le lezioni di recitazione, la mia seconda ex moglie mi costringe a partecipare ad eventi, a rilasciare interviste e a fare tour in tutto il mondo solo per tenere alti gli incassi, mantenendo così il suo tenore di vita alto grazie alla percentuale di guadagni che percepisce grazie al mio successo. Tutti vogliono qualcosa da me… tutti tranne te. Sei l’unica, assieme ad Alexis, che non pretende nulla da me. Mi accetti così come sono e non mi obblighi a fare niente in cambio. Amo stare con te, parlare con te e condividere le mie preoccupazioni con te. Quindi sono io che ringrazio te.” Confessa intrecciando le dita con le sue e incontrando i suoi dolci occhi stanchi.
“Diciamo che ci ringraziamo a vicenda allora.” Afferma stampandogli un bacio sulla guancia.
“Sei stanca? Vuoi che ti accompagni a casa?” Chiede premurosamente.
“Possiamo restare qui ancora un po’? Mi piace questo posto… è così rilassante.” Risponde rabbrividendo al contatto delle dita dell’uomo contro la pelle nuda della schiena.
“Possiamo restare quanto vuoi… Alexis resterà tutta la notte dalla sua amica Paige per un pigiama party.” Spiega afferrando la coperta appoggiata sul tavolino e coprendo alla meglio entrambi.
“Forse dovremmo cambiare posizione… non vorrei pesarti. Inoltre non voglio sentirmi responsa…”
“No, ferma! Resta giù…” La interrompe Rick impedendole di alzarsi.
“Ma…” Dice Kate provando a protestare.
“Ssshhh…” Sussurra posandole l’indice sulle labbra.
“Non mi fai male e non mi pesi, ok? Ora torna giù…” Aggiunge convincendola a riacquistare la posizione di prima.
Un rumore di bussare infondo alle scale rompe il silenzio creatosi.
“Signor Castle! Qui ho finito… chiudo e inserisco l’allarme!” Grida il barman al di là della porta.
“Grazie, Mick! A domani!” Urla in risposta lo scrittore.
“Non gridare così forte…” L’ammonisce Kate tappandogli la bocca con la mano.
“Scusa… inizia già a farsi sentire il mal di testa?” Chiede.
“Siii…” Si lamenta come una bambina nascondendo il viso contro il suo collo.
Rick sta per parlare quando il suono del cellulare della donna lo interrompe.
“Digli che non ci sono…” Borbotta sfiorandogli il collo con le labbra umide allungandosi verso la borsa ai piedi del divano.
“Oh mio dio…” Mormora Rick sentendo i pantaloni farsi più stretti ad ogni movimento della donna sopra di se.
“Pronto?” Risponde senza guardare il nome sul display.
“Va bene… arrivo subito.” Dice riattaccando.
“Che succede?” Domanda lo scrittore spostando il bacino in modo da non farle sentire l’effetto che sta avendo su di lui.
“Era Jenny… Daniel non si sente tanto bene. Si lamenta…”
Kate non riesce a finire la frase che il telefono di Rick la precede.
“Marina, che succede?” Chiede rispondendo immediatamente.
“Tranquilla, hai fatto bene a chiamarmi. Arrivo.” Dice concludendo la chiamata.
“Sta male anche Alexis?” Domanda Kate infilandosi le scarpe.
“Si… ha mal di pancia.” Conferma mettendosi seduto.
“Mi sa che hanno mangiato entrambi qualcosa che gli ha fatto male.” Commenta alzandosi.
“Hanno passo il pomeriggio con mia madre… sarà stato sicuramente uno dei suoi esperimenti culinari. Mi dispiace!” Ammette mortificato.
“Non arrivare a conclusione affrettate magari hanno mangiato qualcosa a scuola.” Lo tranquillizza Kate pronta ad andare.
“Chiamo un taxi anche per te.” Afferma lo scrittore componendo il  numero della compagnia di trasporti.

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Capitolo 13
*** 13 ***


“Smettila!” Si lamenta Kate per l’ennesimo dispetto ricevuto.
“Non sto facendo nulla!” Risponde lo scrittore innocentemente.
“Papà, devi restare nella tua metà del tavolo!” Lo rimprovera Alexis premendo le formine sulla pasta stesa sul piano.
“Quando sono pronti?” Domanda Daniel stufo di impastare.
“Ci vorrà ancora un’oretta.” Risponde Kate tagliando la carta forno.
“Assaggia!” Suggerisce Rick gustandosi l’impasto crudo.
“Mmm… buono!” Esclama Daniel leccandosi le dita.
“Invece che mangiare l’impasto dalla ciotola stendilo!” Gli suggerisce lei.
“No! Kate, non aiutarli… devono fare da soli!” S’intromette Alexis.
“Possiamo andare a giocare?” Chiede Daniel speranzoso.
“Dobbiamo finire!” Afferma l’amichetta.
Rick annoiato tanto quanto il bambino prende un pugno di farina tirandolo in faccia alla figlia.
“Papà!” “Rick!” Urlano contemporaneamente le due.
“Daniel attacca!” Grida lo scrittore imbiancando anche Kate dando così via ad una vera e propria battaglia all’ultimo ingrediente.
Nel giro di poco passano dal lanciarsi dell’innocua farina, alle scaglie di cioccolato, alla panna ad ogni altra cosa presente sul piano della cucina.
---
“Wow… se sapevo che ti stavano così bene i miei vestiti ti avrei sporcata prima.” Si complimenta lo scrittore ammirando la donna con addosso la sua camicia azzurra con le maniche arrotolate fino ai gomiti e un paio di boxer neri che le coprono fino a metà coscia.
“Spiritoso! Spero vivamente che i miei vestiti si asciughino prima dell’arrivo dei ragazzi o non finiranno più di fare battute.” Commenta finendo di pettinarsi i capelli umidi.
“Ormai dovresti essere abituata allo sparlare della gente… dato che negli ultimi mesi siamo finiti su tutti i giornali di gossip in circolazione.” Afferma Rick sfilandosi la maglietta, restando a petto nudo davanti ad una Kate sorpresa per lo spogliarello.
“Che c’è? Vedi qualcosa che ti piace?” Domanda accorgendosi del cambiamento d’espressione.
“Vedo pochi muscoli. Signor Castle… dobbiamo porre rimedio se vuole restare nella parte alta della classifica degli scapoli più desiderati d’America.” Consiglia passandogli l’indice destro dai pettorali scendendo lentamente giù fino all’ombelico facendolo sussultare.
“Cosa propone, avvocato?” Chiede maliziosamente avvicinandosi e costringendola ad indietreggiare.
“Una cosa che ti farà sudare molto… anzi moltissimo.” Risponde ritrovandosi bloccata contro il lavandino.
“Mmm… mi piace. Io e te tutti accaldati.” Sussurra spostandole una ciocca di capelli dal viso.
“Vediamo se domani alle sei sarai così felice di essere sudato.” Afferma appoggiando entrambe le mani sull’ampio petto dell’uomo per allontanarlo un po’.
“Alle sei di sera?”
“No, di mattina!” Risponde sorridendo per l’espressione scioccata dell’amico.
“Non posso! La mia sveglia suona solo dopo le 7.30!” Chiarisce lo scrittore.
“Peccato… c’era in palio un premio per lo sforzo!” Rivela sbottonandogli il bottone dei jeans vedendolo deglutire.
“Abbiamo detto alle sei, giusto?! Perfetto! Amo alzarmi presto la mattina.” Si affretta a dire sentendo improvvisamente i boxer farsi stretti.
“Papà!” “Mamma!” Chiamano Alexis e Daniel spalancando la porta del bagno.
“Ho fame!” “Possiamo avere i grissini quelli lunghi!” Parlano contemporaneamente i due bambini.
“Ma i vestiti dove sono?” Chiede Kate vedendoli solo con le mutandine addosso.
“Che succede qui? Come mai siete tutti mezzi nudi?” Domanda divertita Martha unendosi alla tribù in bagno.
“Papà ha iniziato la guerra con la farina!”
“Ho fame!” Si lamenta Daniel.
“Anch’io!” Si aggrega Alexis.
“Andiamo a vestirci prima.” Suggerisce Kate imbarazzata dall’arrivo di Martha.
“Katherine, volevo parlarti di una cosa magari puoi darmi qualche consiglio…” Inizia a raccontare l’attrice mentre i due bambini proseguono a lagnarsi.
“Scusate, se interrompo ma potete spostarvi in un’altra stanza… io dovrei farmi una doccia.” Dice lo scrittore interrompendo il borbottio generale.
“Kate, mi fai i codini?” Chiede Alexis prendendola per mano.
“Certo, tesoro. Andiamo!” Risponde prendendo per mano anche il figlio e incamminandosi verso la cucina.
“Richard, non essere timido… sappiamo tutti cosa c’è nascosto la sotto!” Afferma Martha.
“Mamma, per favore… abbiamo ospiti!” Ribatte spingendola verso l’uscita.
“Ormai sono di famiglia… Hai per caso qualcosa da dirmi?” Chiede maliziosamente l’attrice ricevendo in risposta la porta chiusa in faccia.
“Non importa Richard… scoprirò da sola se c’è qualcosa fra voi due!” Urla Martha sorridendo per poi seguire il resto del gruppo.
-----
“Aprite!” Grida Alexis arrabbiata battendo i pugni sulla porta.
“Che succede?” Domanda Kate avvicinandosi.
“Si sono chiusi dentro e non mi lasciano più entrare.” Spiega la piccola.
“Daniel, apri immediatamente.” Ordina provando ad aprire.
“Stiamo giocando!” Risponde lui.
“Potete giocare anche con la porta aperta e dovete giocare tutti e tre assieme!”
“No! Alexis vuole farci giocare con le sue stupide bambole ma noi vogliamo giocare con le macchinine!” Spiega Lucas.
“Non sono stupide!” Protesta la bambina.
“Daniel, te lo ripeto per l’ultima volta: apri la porta!” Ripete Kate severamente.
“Nooo!” Si sente gridare in risposta.
“Tesoro, vai a chiamare papà, per favore?” Chiede sottovoce la donna.
“Ok!” Risponde Alexis correndo giù per le scale.
“Se non apri immediatamente la porta passerai tutto la settimana senza tv.” Lo minaccia Kate.
Nessuna risposta giunge dall’altra parte della porta. Si sente solo il chiacchierio dei due bambini che chiaramente la stanno ignorando proseguendo con il loro gioco.
“Pronta per la magia!” Annuncia lo scrittore mostrandole la chiave.
“Mi dispiace, Rick. Non so cosa gli è preso non si è mai chiuso dentro.” Dice dispiaciuta.
“Ma figurati sono bambini.” Risponde sorridendole e riuscendo magicamente ad aprire la porta.
I due bambini sorpresi dal ritrovarsi davanti i due adulti cercano di nascondersi.
Lucas gattona sotto il letto di Alexis mentre Daniel cerca di sgattaiolare sotto le gambe dei grandi che però ovviamente non lo lasciano sfuggire.
“Preso!” Esclama Rick mettendoselo in spalle come un sacco di patate.
Daniel ride divertito aggrappandosi alla camicia dello scrittore ritrovandosi a testa in giù.
“Adesso scendiamo prendiamo le nostre cose e andiamo a casa!” Annuncia Kate con tono arrabbiato guardando severamente il figlio che smette immediatamente di ridere.
“No, mamma… non voglio. Ti prego restiamo!” La supplica Daniel tornando finalmente con la testa verso l’alto e i piedi verso il basso ma restando in braccio allo scrittore.
“No! Forse la prossima volta ci penserai su due volte prima di chiuderti a chiave dentro una stanza.” Chiarisce inginocchiandosi accanto al letto per convincere Lucas ad uscire.
“Ti prego, Rick fammi restare!” Lo implora il piccolo con gli occhi lucidi.
“Tranquillo adesso cerchiamo di convincerla.” Lo rassicura lo scrittore.
“Lucas, fuori di lì prima che arrivi papà…” Gli suggerisce Kate.
“Kate!” La chiama Rick.
“Mettilo giù, Rick. Deve raccogliere i suoi giochi prima d’andare.” Dice per poi tornare a parlare con il bambino sotto il letto.
“Nooo…” Singhiozza Daniel iniziando a piangere.
“Perché piange?” Chiede Alexis toccando la gamba del padre.
“Non vuole andare a casa.” Spiega alla figlia piegandosi per prendere in braccio pure lei con il braccio libero.
“Non può andare a casa! Avevi detto che poteva restare a dormire qui!” Afferma Alexis.
“Lo so, tesoro ma Kate è arrabbiata con lui.”
“Devi convincerla, papà. Può stare in castigo per un po’ invece che andare via.” Suggerisce la piccola.
“Che succede qui?” Domanda Jenny entrando.
Kate spiega brevemente l’accaduto all’amica mentre finisce di sistemare le macchinine nella scatola.
“Mi dispiace, Rick!” Dice Jenny mortificata.
“Il dolce è quasi finito!” Urla Esposito dal piano inferiore.
“Corri Lucas prima che finisca!” Lo invita lo scrittore incamminandosi fuori dalla stanza.
-
“Niente dolce per Lucas!” Annuncia Jenny.
“Ma io lo voglio!” Protesta Lucas.
“Ora ti metti seduto qui… stai fermo e zitto fino a quando non te lo diciamo noi!” Ordina Kevin al figlio indicandogli la sedia vuota accanto a lui.
“Non è giusto!” Protesta.
“Seduto!” Ripete il detective.
“Allora anche Daniel!” Esclama Lucas indicando verso l’amico ancora in braccio a Rick.
“Pensa per te! A Daniel ci pensa la sua mamma.” Lo zittisce Jenny.
“Nnooon vooglioo andaareee…” Singhiozza stringendo la presa alla camicia dello scrittore.
“Daniel, smettila di piangere e staccati da Rick.” Dice Kate sedendosi accanto ai due.
“Forse se gli dici che restate smette.” Suggerisce Alexis.
“Mi sembra un ottimo suggerimento.” Commenta Rick approvando l’idea della figlia.
“Rick!” Dice con tono di rimprovero.
“Dai Kate… è un po’ esagerata la tua decisione. Si sono solo chiusi a chiave dentro una stanza… non hanno fatto nulla di grave.” Dice cercando di convincerla.
“Rick, non sei d’aiuto…”
“Penso sia già una punizione sufficiente non mangiare il dolce.” Insiste lui.
“Per favore!” La supplica Alexis.
“Peerr favoree…” Singhiozza Daniel.
“Per favore!” Ripete anche Rick.
“Ok… ma smettetela di guardarmi così.” Acconsente Kate lasciandosi convincere dai tre sguardi misericordiosi.
“SIIII!” Strilla Alexis scambiandosi il cinque con gli altri due.
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“Si sono addormentati.” La informa lo scrittore raggiungendola.
“Ottimo! Penso di aver sistemato tutto…” Afferma guardandosi attorno per verificare di aver dimenticato nulla.
“Grazie… hai voglia di un bicchiere di vino?” Chiede tirando fuori due calici.
“Meglio che vada a casa e tu a dormire. Domani alle sei sarò sotto casa tua pronta per la nostra prima corsetta.” Gli ricorda Kate rimettendo i bicchieri al loro posto.
“Possiamo fare dopodomani?” Prova a convincerla Rick.
“Assolutamente no. Domani alle sei… non provare a tirarti indietro!” Lo avverte recuperando la borsa.
“Potresti restare anche tu a dormire qui.” Propone rubandole il cellulare.
“Rick, no. Dammi il telefono.” Risponde Kate.
“Ti prego…” Supplica sfoderando il suo miglior sguardo da cucciolo.
“Non ci casco questa volta.” Afferma cercando di riprendersi il cellulare.
“So che non puoi resistermi.” Risponde allontanandosi.
“Smettila sbruffone!” Dice seguendolo.
“Ma è la verità!” Chiarisce lo scrittore continuando ad indietreggiare verso il suo studio.
“Credi che non mi sia accorta che mi stai portando in camera tua?!” Domanda capendo immediatamente la strategia dell’amico.
“Veramente? Non era mia intenzione.” Dice innocentemente ma continuando in quella direzione.
“Rick… stop. Non possiamo dormire assieme… i nostri figli posso fraintendere la cosa.” Spiega fermandosi.
“Kate, i nostri figli sono intelligenti capiranno. Voglio che tu dorma bene senza incubi e questo è l’unico modo. Fidati del tuo migliore amico.” Risponde prendendola per mano e obbligandola a seguirlo.
“Rick, per favore.” Lo supplica.
“Non fare i capricci… vieni.” Scherza tirandola verso la camera da letto.

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Capitolo 14
*** 14 ***


“Ho fame.” Ammette Daniel mettendosi seduto.
“Anch’io… vieni andiamo a svegliare papà così ci può preparare le frittelle.” Propone Alexis saltando giù dal letto.
Assieme i due bambini scendono le scale.
Arrivati nello studio dello scrittore Daniel si accorge della borsa della madre appoggiata sul divano.
“Forse è rimasta a dormire qui anche lei.” Dice Alexis girando la maniglia della porta della camera da letto aprendola lentamente senza fare rumore.
“Mamma…” Mormora Daniel alla vista della madre addormentata nel letto assieme allo scrittore.
“Ssshhh… non farti sentire. Vieni.” Sussurra Alexis spingendo fuori dalla stanza l’amico e richiudendo la porta.
“Perché dormono nello stesso letto?” Chiede confuso.
“Di solito i grandi dormono assieme quando sono fidanzati.” Spiega Alexis.
“Ma anche noi dormiamo assieme ma non siamo fidanzati!” Afferma Daniel schifato dall’idea di avere una fidanzata.
“Ma non dormiamo nello stesso letto, sciocco.”
“Quindi vuol dire che ora siamo fratello e sorella?”
“Mi sa di si…” Conferma facendogli cenno di seguirla.
“Buon giorno, ragazzi! Cosa fate già svegli?” Chiede Martha scendendo le scale.
“Io e Daniel siamo fratello e sorella!” Annuncia Alexis avvicinandosi alla nonna.
“Non credo sia possibile, tesoro. Ti ricordi di quella volta che ti ho spiegato di come nascono i bambini…”
“No, nonna! So come nascono i bambini ma papà e Kate stanno dormendo assieme… quindi vuol dire che ora siamo fratello e sorella!” La interrompe la bambina.
“I vostri genitori stanno dormendo assieme?!” Ripete l’attrice sorpresa.
“Si!” Conferma Daniel.
“E come vi sentite a riguardo? Siete felici?” Domanda cercando di capire lo stato d’animo dei piccoli.
“È un po’ strano ma non è male, giusto?” Risponde per primo Daniel.
“No, non lo è.” Risponde Martha.
“Quindi ora Daniel e Kate verranno a vivere qui con noi?” Chiede Alexis.
“Non lo so… dovreste parlarne con i vostri genitori.”
“Devo portare qui tutti i miei giochi… ma non c’è abbastanza posto in camera tua.” Commenta Daniel preoccupato di dove sistemare i giochi.
“Io non voglio tutti i suoi giochi nella mia stanza!” Chiarisce Alexis.
“Ragazzi, non iniziate a litigare prima del tempo. Magari i vostri genitori non sono nemmeno fidanzati... forse…”
“E allora perché dormono nello stesso letto?” Domanda i due confusi.
“Dovete sapere che i grandi a volte “dormono” nello stesso letto per altre ragioni.” Risponde Martha cercando di trovare un modo per spiegare ai bambini che gli adulti finiscono nello stesso letto anche non essendo fidanzati.
“Quali?” Chiede Daniel.
“Allora… come posso spiegarvi…”
“Buon giorno a tutti! Riunione di famiglia?” Domanda lo scrittore interrompendo l’attrice.
“Papà, possiamo usare la stanza degli ospiti per Daniel perché io non voglio tutti i suoi giochi in camera mia!” Chiarisce Alexis.
“Mi serve spazio per la pista!” Aggiunge il bambino.
“Certo… se Daniel vuole portarsi un po’ di giochi qui non ci sono problemi.” Risponde Rick non sapendo di cosa realmente stanno parlando.
“Ma posso portare anche la mia lucertola?” Domanda Daniel.
“Però quando invito le mie amiche non devi entrare in camera mia!” Mette in chiaro la piccola.
“Mamma, mi sono per caso perso qualcosa?” Chiede confuso.
“Forse siamo noi che ci siamo persi qualcosa!” Risponde Martha.
“Come scusa?”
“Richard, non fare il finto tonto!” Lo rimprovera l’attrice.
“Giuro che non riesco a capire di cosa state parlando!” Ammette mentre i piccoli proseguono a discutere su quello che vuole uno e su quello che vuole l’altro.
“Buon giorno!” Saluta Kate ritrovandosi davanti i quattro che discutono animatamente fra loro.
“Mamma, Lucas può venire a giocare da noi anche se viviamo qui?” Domanda Daniel speranzoso.
“Di cosa sta parlando?” Chiede Kate allo scrittore.
“Non ne ho idea… sono qui da cinque minuti e mi hanno bombardato di domande su dove mettere i giochi e su come suddividere le stanze.” Risponde Rick.
“Non ci posso credere… lo sapevo che non dovevo restare.” Borbotta Kate portandosi le mani sul viso.
“Ci avete visti dormire assieme?” Chiede lo scrittore.
“Si!” Confermano in coro i due bambini.
“Aspetta… cos’è che hai detto ieri sera?! Ah… si: ”I nostri figli sono intelligenti capiranno.” “ Ricorda guardandolo male.
“Dettagli… ora gli spiego.” La rassicura per poi rivolgersi ai piccoli.
“Allora ragazzi… credo che ci sia stato un malinteso. Non siamo fidanzati e non stiamo insieme semplicemente ci siamo messi comodi per chiacchierare e ci siamo addormentati. Tutto qui.” Racconta lo scrittore.
“Ma eravate abbracciati!” Precisa Daniel.
“Gli amici si abbracciano.” Ribatte Rick.
“Però non capisco, papà. Perché non potete fidanzarvi? Vi volete bene e passiamo tantissimo tempo assieme.”
“Vero ma per essere fidanzati serve qualcos’altro… non basta essere amici.” Chiarisce lui.
“Basta che uscite a cena una sera… vi fidanzate e possiamo vivere tutti assieme... come nei film.” Afferma Alexis.
“Devi portarle dei fiori!” Aggiunge Daniel.
“Mentre tu prosegui con il convincerli che per esser fidanzati serva altro io preparo la colazione… cosa volete mangiare?” Chiede Kate vedendolo chiaramente in difficoltà.
“Frittelle!” Rispondono in coro.
“Ottimo! Martha, ti unisci a me?”
“Molto volentieri, cara. Buona fortuna, Richard.” Risponde l’attrice divertita per la situazione creatasi.
-----
“Mi dispiace… non immaginavo la prendessero così.” Confessa mortificato.
“Sei riuscito a convincerli?” Domanda risciacquando le tazze.
“Forse… ma non ne sono sicuro.” Ammette bevendo un sorso di succo dalla bottiglia.
“Rick, quante volte te lo devo ripetere di non bere dalla bottiglia.” Lo rimprovera prendendogliela di mano.
“Però non è una pessima idea la loro.” Commenta sottovoce.
“Come scusa?”
“Potremo provarci non credi? Non siamo male come “coppia non sposata”.” Dice seriamente.
“Andiamo benissimo così. Un tentativo potrebbe risultare un disastro e non voglio perderti. Sei un ottimo amico… amo stare con te e confidarmi con te. Adoro tua figlia tanto quanto mio figlio adora te. Siamo perfetti così come siamo. Sarò egoista ma in questo momento ho bisogno di te come amico. Per una volta nella vita le cose sembrano andare alla perfezione… non voglio rischiare di rovinare tutto.” Spiega Kate asciugandosi le mani.
“Hai ragione.” Dice deluse per il rifiuto appena ricevuto.
“Rick, non fare così… non ho detto…”
“No, Kate… non serve che aggiungi altro. Ho capito benissimo. Scusa, ma devo consegnare dei capitoli per domani.” La interrompe immediatamente lo scrittore scappando verso il suo ufficio.
“Rick, aspetta!” Lo chiama Kate.
“Ci vediamo stasera per cena.” Dice chiudendosi la porta alle spalle.

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Capitolo 15
*** 15 ***


“Kate, tu e papà avete litigato?” Chiede Alexis preoccupata.
“No, tesoro.” Risponde mettendole davanti la cioccolata calda.
“Allora perché non facciamo più niente tutti e quattro assieme?”
“Tuo padre deve consegnare il libro entro fine mese e sta facendo di tutto per finirlo prima delle vacanze di Natale.” Spiega Kate.
“Ma papà ha finito il libro già da settimane.” Confessa la piccola.
“Ah si?” Domanda sorpresa.
“Si… Paula è venuta a cena da noi e le ha consegnato il manoscritto.” Conferma Alexis.
“Mamma, voglio un muffin!” Dice Daniel in ginocchio sul divanetto del bar.
Kate assorta nei suoi pensieri non sente il figlio che continua a parlarle fino a quando Alexis appoggia la manina sopra la sua esclamando: “… via!”
“Come scusa?” Chiede sentendo solo l’ultima parola.
“Daniel, ha preso il tuo portafoglio ed è andato via!” Ripete.
“Dov’è andato?” Domanda guardandosi attorno senza riuscire a vederlo in mezzo alla folla di gente dell’enorme locale.
“Voleva un muffin… forse è andato al bancone.” Suggerisce Alexis.
“Riesci a vederlo?” Chiede alzandosi in piedi.
“No, c’è troppa gente.”
“Resta lì… anzi no. Vieni con me!” Afferma prendendo la borsetta e allungando la mano verso la piccola.
“Devo ancora finire di bere la cioccolata!” Protesta Alexis.
“Ne prendiamo un’altra dopo.” Risponde tirandola verso il bancone del bar sperando di trovare immediatamente il figlio.
“Scusi… permesso!” Dice facendosi largo fra la folla.
“Rispetti la fila!” La rimprovera un uomo.
“Daniel!” Chiama Kate iniziando ad agitarsi.
“Signora, le serve aiuto?” Chiede gentilmente una cameriera.
“Mio figlio… non trovo mio figlio.” Risponde continuando a guardarsi attorno nel disperato tentativo di vederlo.
“Come si chiama suo figlio?”
“Daniel… si chiama Daniel!” Risponde immediatamente.
“Stia tranquilla… ora proviamo a chiamarlo. Vedrà che lo troviamo.” Cerca di rassicurarlo la ragazza chiamando ripetutamente il nome del bambino al microfono del locale.
“Serve aiuto?” Domanda l’agente della sicurezza del centro commerciale avvicinandosi.
“Non trovo più mio figlio… mi aiuti.” Dice Kate con tono supplichevole.
“Me lo descriva! Com’è vestito?” Chiede prendendo la radio in mano.
“È alto circa un metro e dieci, capelli corti castani, corporatura minuta… indossa una giacca rossa con il cappuccio, dei jeans chiari e delle scarpe da ginnastica blu e bianche.” Risponde cercando di essere più precisa possibile.
“Ok, avviso i miei colleghi.” Afferma l’uomo trasmettendo alla radio quanto appena sentito.
-
“Kate!” Chiama Esposito correndo verso l’amica seduta su una panchina con Alexis.
“Espo…” Sussurra alzandosi e lasciandosi abbracciare.
“Lo troviamo, tranquilla.” Dice sicuro stringendola a se.
“L’hanno cercato ovunque… è passata quasi un’ora.” Racconta iniziando a piangere.
“Esposito! Ryan ti sta aspettando all’ingresso sud. Sto io con lei.” Afferma il detective Fox raggiungendoli.
“Ok! Ehi… dolcezza. Te lo riporto sano e salvo.” Dichiara stampandole un bacio in fronte per poi correr via.
“Oddio… sono già le sei... Alexis. Devo chiamare Rick.” Dice Kate asciugandosi il viso.
“Chiamo io Castle… dammi. Tu siediti qui.” La rassicura Fox facendo cenno ad un’agente di avvicinarsi  prendendo il cellulare della donna.
-
“Agente, voglio che accompagni la piccola a casa. Questo è l’indirizzo.” Ordina stappando il bigliettino e consegnandoglielo.
“Ma io voglio restare! Voglio aiutarvi a cercare Daniel!” Afferma Alexis.
“Non preoccuparti il tuo amico lo troviamo noi. Se vuoi veramente aiutarci lascia che l’agente ti porti a casa. Non possiamo rischiare che succeda qualcosa anche a te.” Le spiega Fox.
“Posso chiamare, papà?” Chiede.
“Abbiamo già provato a chiamarlo ma non risponde. Ora segui l’agente Smith.” Mente il detective volendo liberarsi della bambina per poi raggiungere Kate impegnata a chiacchierare, tre metri più in là, con il capo della sicurezza del grande magazzino.
-
“Richard!” Urla Martha dall’ingresso.
“Che c’è?” Chiede uscendo dal suo studio.
“PAPA’!” Esclama Alexis correndo ad abbracciarlo.
“Cosa succede, piccola. Perché piangi?” Domanda prendendolo in braccio.
“Il ragazzo, qui presente, dice che Daniel si è perso al centro commerciale.” Rivela Martha indicando l’agente.
“Come si è perso? Ma l’hanno trovato?” Chiede Rick per conferma.
“Non ancora… scusate ma devo tornare al lavoro.” Risponde l’agente congedandosi.
“Tesoro, sei preoccupata per Daniel?” Domanda Martha accarezzando la schiena della nipotina.
Alexis annuisce singhiozzando un flebile: “Si.”
“Ssshhh… amore. Andrà tutto bene.” Cerca di rassicurarla Rick componendo il numero di Kate.
“Kate… Pronto! Mi senti?” Dice alzando il tono per il frastuono proveniente dall’altra parte della linea.
“Pronto? Chi parla?” Chiede Fox.
“Detective Fox è lei? Sono Richard Castle… posso parlare con Kate!” Chiede lo scrittore.
“Mi dispiace non è qui con me in questo momento ma posso dirle che ha chiamato.” Risponde il detective.
“L’avete trovato?” Domanda speranzoso.
“Non ancora. Scusi ma devo andare.” Risponde Fox concludendo la chiamata.
“Cosa ti ha detto?” Chiede Martha.
“Non l’hanno ancora trovato ma non capisco perché non ha risposto Kate al telefono. Tesoro, è stata Kate a farti portare a casa dalla polizia?” Domanda confuso per come stanno andando le cose.
“No… è stato il detective Fox. Volevo chiamarti ma lui ha detto che non rispondevi.” Racconta Alexis tirando su con il naso.
“Mamma, resta qui con lei… io raggiungo Kate!” Ordina Rick cercando di mettere a terra la figlia.
“NO, papà! Voglio venire con te!” Protesta non mollando la presa dal collo del padre.
“Andiamo tutti!” Afferma Martha recuperando borsa e giacca.
-
“RYAN!” Grida lo scrittore bloccato da un agente.
“Castle… Agente, lo lasci passare.” Ordina il detective.
“Dov’è Kate?” Domanda raggiungendolo.
“Di qui… vieni!” Risponde conducendolo dentro il locale dove poche ore prima Kate, Alexis e Daniel stavano bevendo serenamente una cioccolata calda.
Lo scrittore vede Kate seduta su uno sgabello con i gomiti appoggiati al bancone del bar e la testa fra le mani mentre il detective Fox, accarezzandole con la mano destra la schiena, le sussurra qualcosa all’orecchio probabilmente nel tentativo di rassicurarla.
“KATE!” Chiama Rick accelerando il passo.
Al suono della voce dell’uomo si gira immediatamente verso di lui e alzandosi rapidamente lo raggiunge gettandosi fra le sue braccia.
“Rick…” Sussurra nascosta contro il suo collo.
“Sono qui.” Mormora stringendola a se.
“Daniel…” Singhiozza Kate aggrappandosi alla sua camicia.
“Ssshh… Kate, ascoltami…” Dice prendendole il viso fra le mani e appoggiando la fronte contro la sua.
“Guardami! Lo troviamo. Fidati di me. Daniel è un bambino furbo e intelligente sa arrangiarsi… ora starà cercando un modo per farsi trovare. Ok?”
In risposta la donna annuisce sentendosi più sicura e tranquilla ora che Rick è lì con lei.
“Notizie?” Chiede lo scrittore vedendo Ryan avvicinarsi.
Nemmeno il tempo di rispondere che alle spalle del detective sbuca Esposito con Daniel in braccio.
“MAMMA!” Grida il piccolo allungandosi verso di lei.
“DANIEL!” Esclama Kate prendendolo in braccio e scoppiando nuovamente in lacrime.
Daniel spaventato dalle ore passate a girare a vuoto per l’enorme centro commerciale nel vano tentativo di ritrovare la madre si aggrappa forte al suo collo unendosi al suo pianto.
“Stai bene? Hai male da qualche parte?” Domanda Rick accarezzando la schiena del piccolo.
“Kate, c’è fuori un’ambulanza se vuoi farlo controllare!” Gli interrompe Ryan.
“Fermi tutti! Ci penso io a visitare il mio nipotino!” Afferma Lanie entrando nel locale.
“Potete lasciarli un altro po’ da soli?” Chiede gentilmente lo scrittore accorgendosi che né Kate né Daniel sono ancora pronti per separarsi conducendo poi i due in un angolo più appartato del locale.
-
“Scusa, mamma. Non volevo allontanarmi.” Dice mortificato.
“Lo so, amore… non importa. Non sono arrabbiata. Voglio solo che mi prometta che non ti allontanerai mai più da solo. OK?” Lo rassicura lei baciandolo ripetutamente sulla fronte cercando di non intralciare troppo l’amica che lo sta visitando.
“Te lo prometto!” Risponde Daniel immediatamente.
“DANIEL!” Chiama Alexis correndo verso di lui.
Inaspettatamente i due bambini si abbracciano sotto lo sguardo sorpreso e felice dei genitori e dei presenti.
Rick tira Kate contro il suo fianco e passandole un braccio attorno alle spalle le sussurra all’orecchio qualcosa di inaspettato che solo un uomo innamorato direbbe:
“La nostra famiglia è al sicuro.”

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Capitolo 16
*** 16 ***


“Sbaglio o questa è la festa della polizia! Che ci fai qui?!” Scherza il capitano porgendo un bicchiere di spumante allo scrittore.
“Ehi… Roy! Grazie e grazie per l’invito!” Risponde sorridendo e prendendo volentieri il calice offerto.
“Non avevo molta scelta… hai conoscenze troppo altolocate per mettermi contro di te.” Ammette Montgomery ridendo.
“Ottima scelta, capitano.” Dice bevendo un sorso di vino.
“Guarda… guarda chi c’è. Non sapevo facessero entrare anche gli scrittori mediocri!” Dice Patterson prendendo in giro l’amico unendosi ai due assieme a Bob.
“Ciao Bob!” Saluta Castle stringendogli la mano al sindaco.
“Buona sera, James… sempre felice di incontrare uno scrittore altrettanto mediocre.” Ricambia Rick rivolgendosi al “rivale”.
I quattro iniziano a parlare della partita di poker avvenuta pochi giorni prima a casa di Montgomery dando rapidamente al via ad un vero e proprio dibattito.
“Signori, mi dispiace interrompere l’importantissima discussione ma sul palco hanno bisogno di Lei signor sindaco.” Gli interrompe Kate intrufolandosi fra Castle e Patterson.
“Vado subito, grazie.” Ringrazia Bob facendo l’occhiolino alla donna prima d’allontanarsi.
“Buona sera, Kate… sei incantevole!” Si complimenta Patterson facendole il baciamano.
“Non allarghiamoci troppo!” Scherza Rick togliendo la mano dell’amica da quella dello scrittore.
“Grazie, James.” Ringrazia sorridendo.
“Quando sei stufa di girare con questo sbarbatello e vuoi un uomo vero chiamami.” Afferma James indicando Castle.
“Lo terrò in considerazione ma allora dovresti cercarti un nuovo avvocato!” Risponde Kate stando al gioco prendendo sottobraccio Rick.
“No! Quello assolutamente no! Non potrei mai rinunciare al mio migliore avvocato New York!” Chiarisce lo scrittore.
“James! Smettila d’importunarla!” Lo ammonisce la moglie unendosi al gruppo.
“Ciao, Emi!” La saluta Kate sorridendole.
“Ciao, cara!” Contraccambia la donna mandandole un bacio.
“Emi, ti consiglio di portar via tuo marito prima che Castle lo prenda a pugni.” Suggerisce Roy.
“E farebbe bene! Andiamo, James.” Risponde Emi prendendo sottobraccio il marito tirandolo verso il loro tavolo.
“Ragazzi, vi lascio… dopo il sindaco è il mio turno. Ci vediamo dopo.” Spiega il capitano congedandosi.
“Hai scoperto dove siamo seduti?” Chiede Rick guardandosi attorno.
“Con noi!” Risponde Ryan sorprendendogli alle spalle.
“Ciao, bro! Che eleganza!” Si complimenta lo scrittore.
“Grazie, non siete niente male nemmeno voi soprattutto tu, Kate.” Contraccambia ammirando l’abito dall’amica.
“Grazie, Kevin!”
“Guarda che lo dico a tua moglie.” L’avverte Castle.
-----
“Come si è permesso di toccarti!” Afferma Lanie arrabbiata.
“Per fortuna c’era Kevin nei paraggi… altrimenti chissà che succedeva!” Aggiunge Jenny.
“Ragazze, non esagerate… era ubriaco e non ragionava.” Spiega Kate.
“Che succede?” Chiede Rick interrompendo la discussione.
“Niente!” Risponde Kate.
“Sicura? Non mi sembrava niente. Ragazze?” Domanda lo scrittore rivolgendosi alle altre due donne.
“Kate, tutto ok?” Chiede il capitano avvicinandosi.
“Si, Roy. Tutto ok… non è successo nulla di che.” Lo rassicura lei.
“Ti assicuro che gliene farò pentire amaramente.” Assicura Montgomery.
“Kate, è vero quello che mi ha detto Ryan?” Domanda Esposito unendosi al gruppo d’amici.
“Di cosa state parlando?” Chiede Rick confuso.
“Ragazzi, per favore calmatevi. È stato un incidente… non…”
“Palpeggiare una donna lo chiami incidente?! Io le definirei molestie sessuali.” La interrompe Lanie.
“Chi è che ti ha toccato?” Domanda scioccato Castle.
“Quello stronzo di Fox!” Risponde Ryan.
“Dov’è?” Chiede lo scrittore pronto a partire alla carica.
“Si vorrei saperlo anch’io… dov’è?” Insite Esposito.
“Zitto, Ryan! Non dire nulla! Adesso basta! Lanie, accompagna Javier a prendere qualcosa da bere al bar. Ryan, invita tua moglie a ballare e Roy, torna al tavolo dalla tua famiglia!” Ordina Kate trattenendo Castle per la manica della giacca.
Una volta soli lo scrittore riparte all’attacco con le domande.
“Possiamo parlare d’altro?” Domanda nel vano tentativo di chiudere la questione una volta per tutte.
“Vorrei capire cos’è successo e sapere soprattutto perché volevi tenermelo nascosto!” Chiarisce lui.
“È successo che Sam ha bevuto un po’ troppo… ha esagerato un po’ toccandomi il sedere. Tutto qui. Non è successo nulla come ho detto e ripetuto più volte. Non te ne ho parlato proprio per evitare che t’infuriassi e che tirassi fuori il macho man che è in te. Ora che sai tutta la storia possiamo concludere la serata serenamente senza tanti musi e cere?” Chiede speranzosa sistemandogli la cravatta.
“Dipende se accetti di ballare con me.” Propone Rick sorridendole.
“Molto volentieri, signor Castle!” Risponde accettando la sua mano.
-----
“Mamma!” “Papà!” Esclamano Alexis e Daniel belli svegli.
“Ciao!” Saluta Rick aiutando Kate con il soprabito.
“Cosa fate ancora svegli?”
“Finalmente siete arrivati… io non so cosa date da mangiare ai vostri figli ma è ore che provo a metterli a dormire.” Si lamenta Martha stanca morta.
“Cosa avete mangiato a cena?” Chiede curiosa Kate sorpresa di vedere il figlio così bello sveglio alle una di notte.
“Gelato…” Iniziano a elencare.
“Frittelle al cioccolato…”
“Muffin…”
“Latte e biscotti…”
“E una montagna di Marshmallow!” Conclude Alexis.
“Complimenti, mamma! Se volevi uccidere i nostri figli ci sei andata molto vicina!” Si complimenta lo scrittore.
“Non esagerare. Sembrano tante cose dette così ma c’era poco di tutto.” Chiarisce l’attrice.
“Mamma, anche se era poco di tutto… una quantità così eccessiva di zuccheri non era il caso di fargliela assumere. Guardali… sembrano delle molle impazzite!” Afferma indicando i due bambini pieni di energie che saltano divertiti da un divano all’altro.
“Forza andate a lavarvi i denti!” Dice Kate invitandoli a salire al piano di sopra.
Alexis e Daniel corrono su per le scale spingendosi a vicenda per arrivare primi.
“Forse potremo provare a fargli una camomilla.” Suggerisce Martha spostandosi verso la cucina.
“No, mamma penso che per oggi tu abbia fatto abbastanza.“ Dice leggermente irritato.
“Mi dispiace, ragazzi.” Ammette mortificata.
“Tranquilla, Martha. Sono cose che capitano… vai a riposare. Ci pensiamo noi a scaricargli le batterie.” La rassicura Kate sorridendole.
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“Adesso basta! Alexis mettiti giù!” Urla Rick severamente.
“Non ho sonno, papà!”
“Nemmeno io!”
“Non ci interessa… è ora di dormire!” Ribatte Kate spegnendo la luce.
Il silenzio cala nella stanza per pochi secondi dopo di che Daniel inizia a fare versi facendo ridere l’amica.
“DANIEL!” Lo rimprovera la mamma riaccendendo la luce.
“Possiamo dormire con voi?” Chiede Alexis.
“No!” Risponde lo scrittore.
“Per favore!” Supplica Daniel.
“Ok!” Acconsente Kate dopo varie implorazioni da parte dei due.
“EVVIVA!” Urlano in coro saltando giù dal letto.
“EHI! Abbassate la voce… nonna sta dormendo!” Gli zittisce Rick.
“Vi avverto, se solo uno di voi ride, chiacchiera o fa versi vi separiamo. Uno finisce a dormire nella stanza degli ospiti l’altro qui, ok?” Dice Kate mettendo subito in chiaro le cose.
“Ok!” Rispondo seguendo i genitori al piano inferiore.
-----
“Non ci posso credere si sono addormentati.” Borbotta sfinita appoggiando la testa contro l’ampio petto dell’uomo.
“Penso di non essere mai stato così stanco…” Ammette con gli occhi chiusi.
“Notte…” Sussurra Kate alzando il viso per stampargli un bacio sul mento.
“Notte…” Dice contemporaneamente Rick abbassandosi con l’intenzione di lasciarle un bacio fra i capelli.
Grazie all’ottimo tempismo i due finiscono con il baciarsi sulla bocca.
Troppo stanchi per esserne imbarazzati e per parlarne ognuno torna alla posizione di partenza come se nulla fosse successo.

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Capitolo 17
*** 17 ***


“No! Rick, che fai! Dammelo!” Grida Kate cercando di riprendersi il cellulare.
“Kate, siamo venuti qui per una ragione in particolare: farti rilassare. Quindi ora spengo questo aggeggio infernale e lo metto qui sulla mensola. Stasera ti permetterò di accenderlo per verificare eventuali chiamate e messaggi ricevuti.” Chiarisce riponendo il telefono spento sulla mensola sopra al televisore del soggiorno.
“È il mio lavoro, Rick. I clienti non smettono di servirsi dell’avvocato solo perché siamo in periodo natalizio. Anzi le vacanze sono il periodo peggiore dell’anno… non hai idea di quanti miliardari annoiati decidano di sposarsi con qualcuno che ha la metà dei loro anni e finita la luna di miele voglio il divorzio. Non posso semplicemente spegnere il cellulare e far finta di nulla.” Spiega Kate spingendo in là lo scrittore per raggiungere il telefono.
“Ok… facciamo così. Ti lascio chiamare Lisa… le dici che sei in un posto sperduto dove il cellulare prende solo in un determinato punto della casa. Vi mettete d’accordo di sentirvi due volte al giorno… al mattino e nel tardo pomeriggio, così non abbandonerai i tuoi ricchi clienti… ti può andar bene?” Propone Rick.
“Diciamo di si… sempre meglio che sparire nel nulla lasciando i miei associati in balia di se stessi.” Approva lei.
-----
“Mamma, Rick sta finendo tutti i popcorn!” Si lamenta il bambino.
“Papà, sei sempre il solito!” Lo rimprovera la figlia raggiungendo i due sul divano.
“Mi sto sacrificando per il bene dei nostri figli… volete diventare brutti e grassi?!” Chiede lo scrittore mangiandosene un altro pugno.
“Vai a prendercene altri!” Orina Alexis vedendo la ciotola ormai vuota.
“Dobbiamo ancora iniziare il film e ti sei già mangiato tutto!” Afferma Daniel.
“Rick, sul serio?! Sei peggio di loro! Smettila d’ingozzarti di schifezze.” Lo ammonisce Kate tirandogli l’orecchio e rubandogli la ciotola.
“AHI!” Si lamenta massaggiandosi il punto dolente.
“Io non voglio stare vicino a te, papà!” Dichiara Alexis sedendosi dalla parte opposta del divano.
“Nemmeno io!” Aggiunge Daniel raggiungendo l’amica.
“Ma cosa vi ho fatto di male?” Domanda triste.
“Mangi tutti i popcorn e le patatine…”
“… e chiacchieri per tutto il film!” Spiegano i due bambini.
“Ma non è vero… è Kate che mi disturba facendomi domande e per quanto riguarda il cibo ho solo assaggiato com’erano per sapere se erano ancora buoni o se erano scaduti.” Chiarisce Rick offeso.
“Ecco… questi sono tutti vostri!” Dice Kate consegnando ai piccoli la ciotola nuovamente colma per poi accomodarsi accanto al figlio lasciando il povero scrittore tutto solo dall’altra parte del divano.
“Kate… anche tu mi abbandoni?”
“Potevi risparmiarti di incolpare me quando sei tu quello che parla in continuazione durante i film.” Risponde facendogli la lingua.
“Ma stavo scherzando… vieni qui.” Ammette accarezzando il posto vuoto accanto a lui.
“Ssshhh… sta per iniziare.” Lo zittisce Daniel.
“Kate…” Chiama lo scrittore.
“Zitto, papà!” Lo sgrida Alexis.
“Kate… per favore. Mi sento solo.” Confessa allungandosi per afferrare la mano della donna.
“Smettila.” Lo ammonisce liberandosi della sua presa.
“Vieni qui… ti dico una cosina.” Sussurra lui.
“Ti prego… fallo smettere!” La supplica Alexis infastidita.
“Ok… ma non voglio più sentirti.” Chiarisce spostandosi accanto a lui.
“Promesso!” Giura Rick contento, coprendo entrambi con il plaid.
---
“Si sono addormentati.” Sussurra osservando i bambini.
“Finalmente…” Mormora lo scrittore baciandole la spalla nuda lasciata scoperta dall’enorme felpa indossata.
“Rick, dobbiamo parlare…” Chiarisce cercando di allontanarsi un po’ per poterlo guardare in faccia.
“Mmm… possiamo farlo domani.” Risponde trattenendola a se, baciandole il collo.
“Allora smettila…”
“Non sto facendo nulla di male… o forse mi stai fermando per paura di non riuscire a resistermi?” Chiede maliziosamente.
“Rick, non scherzare… dobbiamo chiarirci.” Replica seriamente.
“Chiarirci? Non mi pare di aver litigato con te.”
“Il fatto che mi hai mentito settimane fa dicendomi che non avevi tempo per star con noi perché dovevi assolutamente consegnare il libro non ti sembra qualcosa di cui parlare?” Domanda sganciando finalmente la bomba.
“Mi serviva un po’ di tempo da solo… tutto qui.” Risponde sciogliendo il legame con la donna, mettendosi seduto.
“E allora perché hai preferito mentirmi?”
“Non lo so… mi è venuta così e basta.” Dice irritato.
“Perché te la prendi tanto ogni volta che chiedo spiegazioni?” Domanda accorgendosi dell’ostilità dell’amico nell’affrontare l’argomento.
“E tu perché ogni volta che faccio un passo verso di te, ne fai due indietro?”
“Di cosa stai parlando?” Chiede confusa.
“Non so dimmelo tu… Un giorno ti comporti come se fossimo una coppia: mi abbracci, ti confidi, passiamo giorno e notte assieme e poi il giorno dopo: sparisci, ti allontani, metti le distanze, eviti di toccarmi, ti inventi qualche scusa e te ne vai. E così stai facendo ora… per tutto il giorno mi hai mandato un certo tipo di segnali poi ora che provo ad approfondire scappi facendomi domande assurde.” Chiarisce alzandosi.
“Domande assurde? Mi hai mentito e mi hai evitato per una settimana intera senza darmi una spiegazione poi all’improvviso Daniel si perde al centro commerciale e le cose tornano alla normalità. Sono io che non ti capisco oppure sei tu che stai evitando di dirmi qualcosa?!” Risponde seguendolo in cucina.
“Cosa vuoi che ti dica, Kate?! Che sono innamorato di te?! Lo sai già… quindi invece che venirmi a chiedere cosa non dico dimmi tu qualcosa che so ma che non hai il coraggio di dirmi in faccia.”
“Rick, cosa stai blaterando!?!”
“Dimmi che non mi ami… dimmi che mi vuoi bene come un fratello e facciamola finita! Non posso andare avanti così… non posso star male in continuazione, non posso vedere altri uomini che ci provano con te, non posso dormire con te senza poterti toccare, non posso farmi prendere per il culo da un detective che se ne inventa una ogni giorno per poter passare del tempo con te senza poter fare nulla perché non sono nessuno.” Ammette frustato per la situazione degli ultimi mesi passati a vivere come un’allegra famiglia senza però vedere un ritorno da parte della donna.
Kate basita dalla confessione dell’uomo abbassa lo sguardo cercando il coraggio di rispondere ma viene anticipata da Alexis che con voce assonnata e tono preoccupato chiede: “State litigando?”
“No, tesoro… stavamo solo parlando mi dispiace di averti svegliata.” Si scusa Rick avvicinandosi alla figlia e prendendola in braccio.
“Ho sonno, papà…” Ammette appoggiando la testa alla sua spalla.
“Anch’io… andiamo a dormire forza.” Risponde incamminandosi verso le scale ignorando Kate ancora appoggiata al bancone della cucina.
“Aspetta, papà… dobbiamo dare il bacio della buona notte a Kate e a Daniel!” Gli ricorda la piccola.
“Giusto…” Sussurra sospirando cambiando direzione e andato verso il divano dove Daniel è profondamente addormentato.
Una volta a terra Alexis stampa un tenero bacio sulla guancia dell’amico e lo stesso fa lo scrittore che accorgendosi di Kate le chiede: “Vuoi che lo porti di sopra?”
“Si, grazie.” Risponde timidamente prendendo in braccio Alexis che non desiderava altro.
“Mmm…” Mormora Daniel sentendosi sollevare.
“Ssshhh… ti porto a letto torna a dormire.” Bisbiglia Rick accarezzandogli la schiena.
“Mamma?” Chiama il bambino aprendo leggermente un occhio.
“Sono qui, amore.” Lo rassicura Kate baciandogli la manina.
“Riuscite a fare pipì prima di riaddormentarvi?” Domanda lo scrittore salendo le scale.
---
Una volta chiusa la porta della camera dei bambini Rick senza guardarla negli occhi sussurrando un flebile: “Buona notte.” Per poi incamminarsi verso la sua stanza.
“Notte.” Risponde seguendolo con lo sguardo.

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Capitolo 18
*** 18 ***


02.00 A.M. segna la sveglia sul comodino…
Mezzora… solo mezzora è passata dall’ultima volta che ha guardato l’ora.
Kate, si rigira nel letto per la decima volta, non riesce a prendere sonno continuando a pensare e a ripensare alle parole dello scrittore.
“Cosa vuoi che ti dica, Kate?! Che sono innamorato di te?!”
È innamorato di me… si ripete nella testa come un disco rotto.
Il problema di Kate è che… è innamorata di lui ma ha paura…
Paura, di perdere la sua indipendenza… paura, che possa finire tutto alla prima discussione… paura, che il suo duro e complicato carattere possano influenzare negativamente il rapporto con Rick.
Ma il vero problema è che non riesce a pensare a un domani senza di lui… e questa sensazione la terrorizza.
È sempre stata una donna forte… ha vissuto tutta la sua vita, dalla morte della madre, sostenendosi da sola affrontando i problemi a testa alta, senza timori, senza il bisogno di qualcuno accanto e ora invece non riesce nemmeno a fare un passo senza prima parlarne con Rick.
Stanca e stufa di sentire frullare il cervello decide di alzarsi e dopo aver preso due respiri profondi esce dalla stanza dirigendosi verso la camera dello scrittore.
-
“Kate… che fai?” Domanda Rick sentendo muoversi il letto e vedendo la sagoma della donna accanto a lui.
“Mi dispiace…” Ammette con voce tremante.
Lo scrittore alza le coperte invitandola a sdraiarsi accanto a lui senza dire nulla.
“Ma… hai detto…”
“Vieni qui.” Ordina lo scrittore bloccando il suo ragionamento prima che possa continuare.
Senza farselo ripetere due volte si accoccola contro di lui appoggiando la testa sulla sua spalla inspirando a fondo il suo profumo inconfondibile sentendosi subito meglio.
“Nonostante non ricambi i sentimenti che provo per te… non posso stare senza di te. Non posso smettere d’amarti ma posso provare a comportarmi solo d’amico. Sarà dura ma…”
“Ti amo, Rick!” Confessa interrompendolo.
“Cosa?” Chiede sorpreso sentendo il cuore battere forte nel petto.
“Sono terrorizzata per quello che sto provando… sei entrato nelle nostre vite… sei arrivato nei nostri cuori in un attimo. Odio sentirmi così fragile e insicura… odio dover dipendere da te… è dura accettarlo ma è così… dovrò farmene una ragione. Ti chiedo solo di avere pazienza di sopportare i miei mille sbalzi d’umore… i nervosismi che mi assaliranno per tutte le volte che mi renderò conto che senza di te non posso andare avanti.” Ammette accostando il viso a quello dello scrittore.
“Hai appena descritto una dipendenza… direi che sei droga di me. Sappi che lo sono altrettanto di te…” Scherza sorridendo.
“Rick!” Esclama scoppiando a ridere colpendolo con una manata sul petto.
“Sappi che potrai prendermi a sberle tutte le volte che vorrai se ti servirà a stare meglio… l’importante è averti al mio fianco.” Dichiara accarezzandole il viso e baciandole la punta del naso.
“Quando fai così ti soffocherei di baci!” Afferma Kate alzandosi leggermente per guardarlo negli occhi.
“Ti prego fallo!” L’incinta Rick infilando la mano fra i folti capelli della donna e tirandola verso di se.
Le labbra si sfiorano, gli occhi d’entrambe luccicano e i cuori galoppano gioiosi eccitati per quello che succederà da lì a poco.
Le lingue entrano in contatto e in un attimo quello che doveva essere un dolce e tenero bacio si trasforma in una vera e propria lotta di potere.
Kate si sposta posizionandosi sopra lo scrittore che non perde tempo palpandole i glutei e tirandola contro il suo centro facendola gemere al contatto con il rigonfiamento nei boxer.
Dobbiamo… bacio… fermarci… bacio… voglio… bacio… invitarti… bacio… a cena… bacio… prima… bacio…” Dice Rick fra un bacio e l’altro  nel vano tentativo di comportarsi da gentiluomo cercando di tenere le mani al suo posto.
“Smettila di parlare…” Lo zittisce intrufolando una mano nei boxer agguantando il pene dell’uomo e iniziando a muovere su e giù la mano.
“Dio… Kate…” Borbotta ricambiando il piacere entrando negli slip della donna e penetrandola con due dita.
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“Mmm…” Si lamenta sentendosi solleticare il collo.
“Kate, dobbiamo vestirci prima che i nostri figli decidano come ogni mattina di invadere il letto.” Sussurra baciandole ripetutamente il collo e la spalla nuda.
“… sarebbe imbarazzante…” Commenta strofinandosi gli occhi.
“Già…” Risponde scendendo con le labbra sui seni della donna succhiandole i capezzoli.
“Ricckkk… se continui così non mi vesto più.” Dice sospirando godendosi la dolce tortura e passandogli le dita fra i folti capelli.
“Sei stupenda…” Si complimenta risalendo e mordendole il collo.
“Baciami!” Ordina tirandolo a se.
“Non spingere…” “Sono arrivato prima io!” Si sente dire dal corridoio.
“Alzati, Rick! Sono qua fuori!” Esclama Kate spingendo in malo modo il partner impegnato a riempirla di baci.
“Cosa?” Chiede confuso scivolando con le mani verso il centro della donna.
“Aspettami!” Grida Alexis.
“I bambini… alzati!” Ripete saltando giù dal letto.
“Sul serio?! Proprio ora!” Si lamenta recuperando i boxer.
“Vai in bagno!” Ordina Kate infilandosi frettolosamente canottiera e mutandine.
“Cosa?” Domanda confuso mettendosi la maglietta.
“BUON GIORNO!” Urlano Alexis e Daniel spalancando la porta della camera da letto.
“Buon giorno!” Saluta Kate posizionandosi davanti allo scrittore per coprirgli l’enorme rigonfiamento che sbuca fuori dai boxer.
“Perché siete già in piedi?” Chiede Alexis raggiungendoli.
“Stavamo risistemando il letto.” Risponde Kate spingendo indietro l’uomo.
“Oddio…” Sussurra lo scrittore gettandosi sotto le coperte.
“Che fai, Rick?” Domanda Daniel salendo sul letto.
“Controllavo la resistenza del materasso…” Risponde sorridendo.
“Papà, non iniziare a fare lo sciocco di prima mattina!” Lo rimprovera Alexis.
“Ma voi che fate svegli a quest’ora? Vi manca la scuola?” Chiede Kate sdraiandosi.
“No… vogliamo la colazione a letto!” Risponde Daniel abbracciando la madre.
“Adesso?” Domanda lo scrittore preoccupato di doversi alzare immediatamente vista la situazione nelle zone basse.
“Si!” Conferma Alexis alzando le coperte per infilarsi sotto.
“VADO!” Grida Rick saltando in piedi come una molla dando le spalle ai presenti e recuperando rapidamente i pantaloni della tuta.
“Papà, hai le mutande storte!” Gli fa notare la bambina.
“Ma no ti sbagli… sono fatte così.” Risponde finendo di vestirsi sotto lo sguardo divertito della donna che non riesce più a trattenersi.
“Ti aiuto! Voi restate qui… torniamo subito!” Afferma Kate alzandosi.
“Cos’hai lì?” Chiede curioso Daniel notando il segno violaceo sul collo della mamma.
“Dove?” Domanda correndo a guardarsi allo specchio.
“Ok, ragazzi… perché non guardate la tv mentre noi prepariamo la colazione!” Propone Rick spingendo Kate fuori dalla stanza.
“Rick! Ti devo uccidere ora o…”
Lo scrittore non le lascia finire la frase tappandole la bocca con la sua spingendola contro il muro.
“Vieni con me…” Sussurra tirandola verso il corridoio.
“Rick… dobbiamo preparare la colazione.” Gli ricorda lei.
“Sono impegnati… non si accorgeranno nemmeno di quanto tempo è passato…” La rassicura spingendola dentro la stanza degli ospiti e richiudendosi la porta alle spalle.
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“Guarda… cosa ti avevo detto: si sono addirittura addormentati.” Le fa notare entrando per primo.
“Ma quanto ci avete messo!” Gli rimprovera Daniel spalancando gli occhi.
“Sono le 8 e dieci! Ci avete messo un’ora… dov’eravate finiti?!” Chiede Alexis mettendosi seduta.
“Cosa avevi detto… non si accorgeranno nemmeno di quanto tempo è passato???” Domanda Kate lanciandogli un’occhiataccia.
“Abbiamo avuto un piccolo problemino con l’impasto… mi scuso per l’attesa.” Si giustifica Rick posando il vassoio di fronte ai due.
“Possiamo fare il bagno oggi?” Chiedono speranzosi i bambini.
“Certo… ho già programmato la piscina per riscaldare l’acqua.” Risponde lo scrittore guardando maliziosamente la compagna e immaginandosela già in bikini.
“Smettila… so cosa stai pensando.” Sussurra Kate facendogli gesti minacciosi.
“Siete strani questa mattina… avete qualcosa da dirci?” Domanda Alexis notando il bizzarro comportamento dei due adulti.
“No!” “Si!” Rispondono contemporaneamente.
“Siete proprio strani…” Commenta Daniel bevendo un sorso di latte.
“I grandi fanno sempre così quando nascondono qualcosa.” Spiega Alexis all’amico mentre Kate e Rick continuano a comunicare a gesti.

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Capitolo 19
*** 19 ***


“Fermo!” Protesta cercando di allontanare l’uomo avvinghiato a lei.
“Non fare la preziosa…” Mormora sbottonandole i bottoni della camicia fino a scoprirle il reggiseno.
“Rick! Ci sono i bambini di là…” Gli ricorda continuando a impastare la pasta della pizza.
“Stanno giocando…” Risponde succhiandole il lobo dell’orecchio.
“Riallacciami la camicia… subito.” Ordina versando un po’ di farina sul piano.
“Non posso… ho le mani impegnate.” Afferma posandole sui fianchi della compagna e tirandola contro di se.
“Ti avverto: se ci scoprono ti uccidono a mani nude… lentamente.” L’avvisa prendendo in mano il mattarello.
“Basta che non mi picchi con quello.” Scherza scoprendole la spalla destra e iniziando a mordicchiarla.
“Rick… sul serio smettila. Eravamo d’accordo di parlare con loro prima che ci becchino in fragranza di reato.”
“Lo so ma… non riesco a fermarmi.” Ammette passando alla spalla sinistra.
“Cerca di fare il bravo sei vuoi che stasera ti mostri il giochino con i cubetti di ghiaccio.” Suggerisce Kate maliziosamente.
“Oddio… si ti prego.” Mormora sentendo improvvisamente caldo.
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“Ragazzi, sedetevi un attimo.” Dice Rick chiamando all’ordine i bambini impegnati a giocare a nascondino.
“Papà, stiamo giocando!” Protesta Alexis.
“Lo vedo… potete mettere in pausa un attimo?” Chiede lo scrittore.
“Ok…” Rispondo mettendosi seduti sul divano.
“Io e Rick dobbiamo dirvi una cosa…” Inizia a parlare Kate sistemandosi affianco del partner di fronte ai piccoli.
“Avete litigato?” Domanda Alexis preoccupata.
“No, tesoro… non abbiamo litigato.” La rassicura Rick.
“Dobbiamo tornare a casa prima?” Chiede Daniel altrettanto agitato.
“No… resteremo qui fino a giovedì, come promesso.” Risponde Kate.
“Siamo nei guai? Non volevo rompere il tuo vaso, papà… è stato Daniel a spingermi.” Confessa la bambina.
“Non è vero… è stata lei ha spingermi.” Si difende lui.
“Quale vaso?” Chiede confuso lo scrittore.
“Quello all’ingresso.”
“Vi prego… non metteteci in castigo!” Supplica Daniel.
“Grazie per la vostra onesta, ragazzi ma non è di quello che volevamo parlarvi.” Chiarisce Kate.
“Se è per le caramelle è stato papà a finirle tutte!” Si affretta a spiegare Alexis.
“Sul serio, Rick? Ti sei mangiato un barattolo di caramelle?” Domanda sorpresa guardandolo male.
“Saranno state dieci in tutto… comunque grazie per la tua sincerità figlia mia.” Precisa Rick.
“La confezione era da trenta!” Lo corregge Daniel.
“Ok, possiamo tornare all’argomento originario… invece che continuare a fare confessioni inutili?” Chiede lo scrittore.
“Sappi che sei nei guai…” L’avverte Kate.
“Allora… io e Kate vogliamo confessarvi una cosa… e vorremo sapere cosa ne pensate, ok?”
“Aspettate un bambino?” Domanda Alexis a bruciapelo.
“Io non voglio un fratellino.” Chiarisce Daniel seccato.
“No, nemmeno io…” Confessa Alexis.
“Ok… ma non è di questo che vogliamo parlare.” Risponde Kate.
“Scusate, ragazzi ma cosa sapete della nascita dei bambini?” Chiede curioso lo scrittore.
“Rick, sul serio ti pare il caso di tirar fuori l’argomento, ora?” Domanda sottovoce.
“La maestra ci ha spiegato che, quando due adulti dormono assieme, dopo un po’ di tempo nella pancia della mamma cresce un fagiolino che con il passare dei mesi diventando sempre più grande fino a trasformarsi in un bambino.” Spiega Alexis.
“E voi dormite sempre assieme!” Afferma Daniel.
“Vero, ma non c’è nessun fagiolino nella mia pancia.” Chiarisce Kate tranquillizzando i bambini preoccupati di dover accogliere un neonato nelle loro vite.
“Vi ricordate della prima volta che ci avete visti dormire assieme?” Domanda Rick.
“Si!” Rispondono all’unisono.
“Ok… e vi ricordate che litigavate per la stanza?” Chiede proseguendo con il ragionamento.
“Non possiamo stare sempre in camera assieme.” Spiega Alexis.
“Giusto… ma non avevate problemi a diventare fratello e sorella… ma ora ci state dicendo che non volete un fratello o una sorellina. Perché?”
“Perché i bambini piccoli piangono sempre…” Risponde Daniel.
“E perché non avreste più tempo per noi!” Aggiunge Alexis.
“Mi sembrano delle ottime argomentazioni… comunque come ha già detto Kate non c’è nessun fagiolino quindi potete star tranquilli che nessun neonato sta per rubarvi la scena.” Gli tranquillizza lo scrittore vedendogli parecchio preoccupati.
“Se non è nemmeno per questo… cosa volete dirci?” Domanda Daniel.
“Ecco… noi… stiamo insieme.” Rivela Kate guardando attentamente i bambini in attesa di una reazione.
“Come fidanzati?” Chiede Alexis.
“Si… esatto.” Risponde lo scrittore.
“Tutto qui?”
“Si… tutto qui. Avete qualcosa da chiederci o qualche commento da fare?”
“No… possiamo tornare a giocare?” Chiedono alzandosi in piedi.
“No, aspettate… Vorremo sapere cosa ne pensate.” Li blocca Kate obbligandoli a rimettersi seduti.
“Per noi va bene… Vero, Daniel?” Afferma Alexis rivolgendosi all’amico.
“Si… posso portare tutti i miei giochi a casa di Rick?” Chiede agitato all’idea di dover rinunciare alle sue cose.
“Certo, Daniel… puoi portare tutto quello che vuoi.” Lo rassicuro Rick.
“Aspetta un secondo… non abbiamo ancora parlato di questo.” Interviene Kate.
“Lo stiamo facendo ora.” Risponde lui.
“Perché non possiamo andare noi a vivere da loro?” Suggerisce Alexis.
“Ok… potete andare a giocare. Ne riparliamo dopo.” Gli interrompe Kate invitando lo scrittore a seguirla in cucina per avere un po’ di privacy.
“Che succede?” Domanda una volta soli.
“Rick, stiamo correndo e voglio evitare d’inciampare quindi ti chiedo di rallentare un attimo.” Cerca di spiegargli.
“Kate, viviamo praticamente già assieme. I nostri figli vanno d’amore d’accordo approvano la nostra relazione… non capisco quale sia il problema.” Ribatte lo scrittore.
“Il problema è che stiamo facendo troppi cambiamenti e nonostante siano tutte cose positive sono preoccupata… non voglio incomprensioni tra di noi e voglio evitare di creare confusione ai bambini. Non sto scappando… ti sto solo chiedendo di camminare assieme a me invece che correre per la tua strada. Ok?” Spiega prendendogli le mani fra le sue.
“Questo significa che non vi fermerete più a dormire da noi una volta tornati a New York o che le cose resteranno come sono adesso?” Chiede confuso.
“Io proporrei di lasciare le cose com’erano prima di venire in vacanza qui… cerchiamo di focalizzarci sul nostro rapporto e su l’influenza che avrà d’ora in poi sui bambini.” Suggerisce.
“Sicura che non stai cercando una via di fuga?”
“Sicurissima… non potrei essere più felice ma abbiamo molto su cui lavorare. Chissà quante volte ci scontreremo prima di riuscire a trovare un nostro equilibrio. Ci serve tempo, ci servono i nostri spazi e vivere assieme non è una cosa saggia per ora.” Lo rassicura baciandolo.
“Ok… accetto l’accordo se mi prometti che affronteremo assieme i problemi senza nasconderci nulla.” Propone ricambiando il bacio.
“Promesso…” Sussurra sulle labbra dello scrittore prima di approfondire.

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Capitolo 20
*** 20 ***


“Bel modo per far sapere alla tua migliore amica che hai una relazione!” Commenta Lanie infastidita per aver scoperto la notizia attraverso i giornali e non direttamente da lei.
“Hai perfettamente ragione... perdonami. Ma non avevamo la minima idea che ci stessero seguendo.” Si giustifica Kate guardando le varie foto che gli ritraggono durante una gita allo zoo assieme ad Alexis e Daniel.
“Allora racconta!” Ordina la dottoressa spostando la sedia più vicina a quella dell’amica.
“Cosa vuoi sapere esattamente?”
“Tutto… voglio il dettaglio di ogni cosa.” Risponde mettendosi comoda.
“Potresti partire dal raccontarci da quanto va avanti.” Suggerisce Jenny unendosi alle donne.
“Quasi un mese… da quando siamo andati negli Hamptons per le vacanze di Natale.” Inizia a rivelare.
“Un mese!!! È un mese che menti spudoratamente alle tue amiche!?!” Esclama Lanie scioccata.
“Dato che vogliamo parlare di segreti e di mentire… mi spieghi come mai sono venuta a sapere da Esposito che avete scelto la data del matrimonio?” Domanda Kate spiazzando l’amica.
“Te l’ha detto Javier? Veramente?” Chiede sorpresa.
“Già!”
“Lanie! Perché non hai detto nulla!?” Chiede Jenny offesa.
“Stavo per farlo ma poi è successo un casino con i suoi genitori e non sono più tanto sicura che si farà questo matrimonio.” Confessa tristemente.
“Perché cos’è successo?”
“Sembrerebbe che ai futuri suoceri non vado molto a genio.” Spiega infastidita al solo pensiero.
“Com’è possibile!?! Sei una donna fantastica… e hai tutte le carte in regola per essere un’ottima moglie.” Sostiene Jenny.
“Dagli la possibilità di conoscerti meglio… si ricrederanno ne sono certa.” La rassicura Kate.
“Mi spiace, ragazze… di non avervi detto nulla.” Si scusa la dottoressa.
“Per questa volta ti perdoniamo…”
“… anche se io avrei già in mente un modo per farti perdonare.” Aggiunge Kate sorridendo.
“Cioè?”
“Io e Jenny saremo le tue damigelle d’onore… e ci lascerai organizzare l’addio al nubilato.”
“Affare fatto… anche se avevo già in mente di chiedervelo!” Ammette tirando a se le amiche coinvolgendole in un mega abbraccio.
---
“Avvocato… c’è una consegna per lei!” Annuncia Lisa entrando con un enorme mazzo di rose in mano.
“Wow… il tuo scrittore sa come corteggiare una donna.” Commenta Lanie correndo a staccare il biglietto.
“Grazie, Lisa.” La congeda Kate mentre le amiche litigano su chi deve leggere il biglietto per prima.
“Non vorrei interrompervi ma le rose sono per me non per voi.”
“Non essere egoista, Kate!” Scherza la dottoressa.
“Allora? Che c’è scritto?” Domanda curiosa Jenny.
“Lanie?” Chiama Kate invitando l’amica a condividere la notizia con il resto della classe.
“Credo abbiano sbagliato la consegna.” Chiarisce richiudendo la busta.
“Non credo… c’è scritto: Avv. Katherine Beckett.” Le fa notare Jenny.
“Allora hai un problema, amica mia.” L’avverte Lanie consegnandole il biglietto.
Sei come la luna… ogni volta che ti guardo brilli sempre!
Sam
“Ma non legge i giornali questo?!” Domanda Jenny sorpresa.
“Bisogna dargli atto che nonostante tutto è costante e determinato.” Commenta Kate sospirando.
“Dillo a Rick stasera quando lo vedi… quanto ammiri la sua determinazione nel conquistarti.” Suggerisce la dottoressa.
“Spiritosa… meglio evitare di nominargli il detective Fox.” Risponde raggiungendo il telefono per richiamare la segretaria.
“Mi ha chiamato, avvocato?!” Chiede Lisa entrando.
“Si, potresti per cortesia sistemare i fiori nel vaso all’entrata?” Domanda cortesemente.
“Si subito.” Dice recuperando il mazzo, uscendo e lasciando la porta aperta.
“Cos’hai intenzione di fare?”
“Ignorare di aver ricevuto il dono e sperare che il detective legga il giornale di oggi.”
“E non pensi sia il caso che Rick lo sappia?”
“Ho sentito il mio nome o sbaglio?” Domanda lo scrittore entrando con un enorme sorriso stampato in viso.
“Già… non facciamo altro che parlare di te.” Scherza Lanie.
“Ehi…” Lo saluta Kate.
“Ciao a te…” Risponde avvicinandosi alla compagna.
“Fate come se non ci fossimo.” Commenta la dottoressa attendendo con ansia di vedere un bacio in diretta.
Senza farselo ripetere due volte Rick afferra Kate per la vita passandole la mano destra sulla nuca stampandole un bacio mozzafiato davanti alle due donne elettrizzate che iniziano ad applaudire.
“Ok… penso che anche per oggi abbiamo dato spettacolo!” Commenta Kate leggermente imbarazzata staccandosi dal compagno.
“Dove sono i ragazzi?” Chiede Jenny.
“Oddio! Gli ho dimenticati a scuola!” Esclama Rick battendosi la mano sulla fronte.
“Spero stia scherzando?!” Afferma Lanie guardando l’amica.
“Ti do una M&M’s in cambio di uno di quelli.”
“Facciamo due.”
Nemmeno il tempo di rispondere che si sentono le voci dei bambini avvicinarsi mentre barattano dolci tra di loro.
“Dovevo immaginarmelo che ci stavi prendendo in giro!” Commenta Jenny ridendo.
“Sei tremendo, Castle!” Lo ammonisce la dottoressa colpendolo con una manata sul braccio.
“Allora… ho sentito la grande notizia. Pronta, futura sposa?” Domanda lo scrittore.
“Com’è questa storia che lo sanno tutti?” Chiede confusa.
“Forse perché il tuo fidanzato è un pettegolo.”
“Ciao!” Salutano Alexis e Daniel.
“Ciao, ragazzi!”
“Possiamo prendere il cinese per cena?” Domanda Alexis.
“No, mamma. Io voglio la pizza.” Protesta Daniel.
“Non vi sembra un po’ presto per pensare alla cena?!” Commenta Rick rubando una patatina alla figlia.
“Avvocato, posso disturbarla un minuto?” Chiede Lisa bussando lievemente.
“Eccomi!” Risponde seguendo l’assistente fuori dall’ufficio.
“Papà, cosa vuol dire: “Sei come la luna… ogni volta che ti guardo brilli sempre!” Domanda leggendo la frase sul bigliettino e consegnandoglielo.
“Significa che qualcuno è un uomo morto.” Sussurra rileggendo la frase e il mittente.
“Ne sapete qualcosa?” Domanda lo scrittore alle due donne.
“È arrivato un mazzo di fiori, circa mezzora fa, accompagnato da quel biglietto.” Spiega Jenny.
“Evidentemente non legge i giornali… non preoccuparti appena si accorgerà che state assieme lascerà stare Kate. Non mi pare un tipo combattivo.” Lo rassicura Lanie.
“Daniel… guarda chi c’è!” Annuncia Kate entrando.
“NONNO!” Esclama il piccolo alla vista dell’uomo correndo ad abbracciarlo.
“Oh… Danny! Mi sei mancato.” Ammette Jim stringendolo a se.
“Devi partire di nuovo?” Chiede preoccupato stringendo la presa al collo del nonno.
“No… resterò nei paraggi per un bel po’.” Lo rassicura alzandosi con il nipotino in braccio.
“Bentornato, signor Beckett.” Lo salutano Lanie e Jenny prima di andarsene.
“Richard? Giusto?” Domanda stringendo la mano dello scrittore.
“Giusto… Felice di rivederla.” Conferma sorridendo e facendo notare a Kate di essere a conoscenza del biglietto.
“Ciao anche a te, Alexis.” Dice Jim accarezzando i lunghi capelli rossi della bambina.
“Nonno, vieni a cena da noi?” Chiede Daniel speranzoso.
Jim cerca lo sguardo della figlia aspettandosi un cenno di consenso.
“Certo… raduno le mie cose e poi possiamo andare.” Risponde Kate sorridendo iniziando a sistemare dei fascicoli.
---
“Kate, dov’hai messo la panna?” Domanda Rick controllando attentamente ogni ripiano del frigo.
“È finita… o meglio l’hai finita!” Precisa porgendo la tazza di caffè al padre.
“Vivete assieme?” Chiede Jim notando la naturalezza con cui Rick e Alexis si muovono in casa.
“No… noi…”
“Kate, vero che stasera tocca a me scegliere la storia?!” Afferma Alexis interrompendo gli adulti.
“Non voglio la storia… è la sera del film!” Ribatte Daniel.
“La sera del film è venerdì… oggi è giovedì!” Lo corregge l’amichetta consegnando a Kate il libro.
“Mi fanno schifo le storie che scegli tu!” Ammette dando allo scrittore il DVD scelto.
“Non litigate… e Daniel, smettila di dire che schifo ogni volta che non ti piace qualcosa. Prima di scegliere cosa fare andate a lavarvi i denti e a mettervi il pigiama.” Ordina Kate.
“Ma…” Prova a protestare il piccolo.
“Cos’ha detto mamma?! Forza andate.” Lo interrompe Rick.
“L’ultimo che arriva dorme sotto!” Grida Daniel correndo al piano di sopra.
“Non è giusto! Non hai dato il via!” Urla Alexis salendo a due a due gli scalini.
“Ci penso io.” Dice lo scrittore seguendo i due bambini.
“Allora?” Chiede Jim una volta soli.
“Allora?” Ripete Kate.
“Perché non mi hai detto che vivete assieme?”
“Perché non viviamo assieme.” Risponde lei.
“Non si direbbe… i bambini litigano come fratello e sorella e…”
“No, papà. Stiamo cercando di fare le cose con calma.”
“E secondo te dormire una sera da voi e una da loro fa bene ai bambini?”
“È troppo presto per pensare di comprare una casa nostra… non voglio rischiare di stravolgere la vita di Daniel e Alexis per poi accorgermi di essermi sbagliata. Stiamo cercando di fare il possibile per non far mancare nulla a nessuno dei due… passiamo alcune sere assieme altre separati. Stiamo cercando l’equilibrio giusto.” Spiega Kate.
“Katie… potrai ingannare lui ma non me. Hai paura… e questo vostro sistema ti permette di tenere un piede fuori dalla porta. Ti…”
“Non sai niente, papà! Io amo Rick e non ho intenzione di scappare. Voglio una famiglia… e questa è la migliore che potesse capitarmi. Voglio fare un passo alla volta senza fretta perché un’occasione così… un uomo così… non mi capiteranno mai più.” Lo zittisce Kate.

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Capitolo 21
*** 21 ***


“Prima uscita ufficiale… sei pronta?” Domanda Castle finendo di allacciarsi i gemelli ai polsini della camicia bianca.
“Proprio prima non direi… negli ultimi due mesi abbiamo occupato le prime pagine dei giornali praticamente ogni settimana.” Risponde Kate finendo di mettersi il mascara.
“Ma questa volta è diverso… ci saranno fotografi e media ovunque. La figlia del sindaco che sposa il figlio del procuratore non è un evento che capita tutti i giorni.” Commenta lo scrittore.
“Che succede, Alexis?” Chiede vedendo arrivare la piccola accigliata.
“Daniel continua a farmi dispetti.” Racconta infastidita.
“Non è vero… è lei che continua a spruzzare quello schifo di profumo!” Ribatte Daniel gettandosi sul letto matrimoniale.
“Cosa ci fai ancora in pigiama?” Domanda Kate accorgendosi che manca solo mezzora all’arrivo della macchina.
“Non ci voglio venire!” Dichiara nascondendosi sotto le lenzuola.
“Se non viene lui non ci vengo nemmeno io!” Mette subito in chiaro Alexis.
“E invece ci venite… tutti e due! Daniel, vai a vestirti!” Ordina al figlio scoprendolo.
“NO!” Ribatte nascondendo la testa sotto al cuscino.
“Non mi sta su la spallina!” Si lamenta Alexis.
“Vieni qui… Rick, per favore pensaci tu.” Dice iniziando a sistemare il vestito della piccola.
“Adesso ti sistemo io!” Annuncia lo scrittore con tono scherzoso avvicinandosi.
“NOOO… AIUTO!” Strilla Daniel cercando di rotolare giù dal letto per non essere preso.
“ORA SEI MIO!” Grida Rick catturandolo e caricandoselo in spalle come un sacco di patate facendolo ridere.
“Ma deve ancora vestirsi?!” Chiede sorpresa Martha incontrando il figlio con il bambino in braccio.
“Tranquilla, cinque minuti e siamo pronti.” La rassicura Castle.
---
“La macchina è qui!” Annuncia l’attrice.
“Niente farfallino… ho preso due cravatte rosse per te e Daniel che si abbinano ai nostri abiti.” Afferma Kate scartando prima quella del figlio.
“Mamma, posso portare i miei mostri?” Chiede Daniel mostrandole lo zainetto.
“Facciamo così… ti lascio portare i mostri se mi prometti di fare il bravo durante la cerimonia, ok?” Propone passando l’altra al compagno.
“Promesso!” Risponde immediatamente.
“Allora io posso portarmi Linda?” Domanda Alexis mostrando la sua bambola.
“Certo, tesoro. Con te non serve nemmeno fare un compromesso… sei bravissima.” Afferma Kate bisbigliando le ultime parole all’orecchio della bambina per poi stamparle un bacio sulla guancia.
“Kate, posso mettere il tuo lucidalabbra rosa?” Chiede timidamente.
“Si… corri a prenderlo.” Acconsente finendo di sistemare i capelli al figlio.
“Come sto?” Chiede Rick con aria soddisfatta guardandosi per l’ultima volta allo specchio.
“Niente male, figliolo!” Risponde Martha indossando il coprispalle dorato.
“Kate?” Domanda avvicinandosi.
“Molto sexy, signor Castle.” Ammette sistemandogli meglio la cravatta.
“Sei uno schianto… ma non vedo l’ora di toglierti questo vestito.” Sussurra accarezzandole la spalla nuda e tirandola a se con il braccio libero.
“Ah… dato che hai tirato fuori l’argomento promettimi di comportarti bene e di star calmo se qualcuno mi fa complimenti senza partire subito all’attacco.” Gli ricorda lisciandogli i baveri della giacca.
“Ci proverò… Comunque non è colpa mia se ovunque andiamo c’è qualcuno che ci prova con te e, considerando che c’è gente, come Fox, che non ha ancora percepito che stiamo assieme devo stare sempre all’erta. Sarà una giornata lunga e stressante. Avrò bisogno di un trattamento extra stasera.” Afferma maliziosamente.
“Trattamento extra solo se ti comporta come si deve.” Chiarisce baciandolo.
“Ragazzi, andiamo o arriveremo tardi!” Grida Martha dall’ingresso.
---
“Quando vi sposate posso portarvi gli anelli?” Chiede Alexis speranzosa seduta sulle ginocchia del padre spostando lo sguardo da lui a Kate.
Kate spiazzata della domanda della bambina non sa cosa rispondere e all’udire della voce del figlio lo ringrazia mentalmente per aver interrotto la conversazione fino a quando non sente la domanda che gli pone: “Johnny ha detto che i grandi fanno sesso… ma che cos’è? E perché lo fanno solo i grandi?”
“Chi è questo Johnny che sento spesso nominare?” Domanda Rick sperando di spostare la conversazione su qualcosa di meno complicato da spiegare mentre Kate imbarazzata dalle domande del figlio sembra pietrificata.
“È il suo moroso!” Risponde indicando l’amichetta.
“NO! Non è vero!” Controbatte Alexis diventando rossa in viso.
“Questo Johnny già non mi piace. Daniel, quando non ci sono devi essere tu i miei occhi e le mie orecchie… devi tenermi aggiornato su tutto e voglio scambiare due paroline con questo ragazzino.” Dichiara lo scrittore scambiandosi un cenno d’intesa con il bambino.
“Papà… smettila! Non voglio!” Dice arrabbiata.
“Rick, non ti sembra d’esagerare? Lasciala stare!” Lo ammonisce Kate.
“Scherzi? Si inizia così e si finisce che me la ritrovo incinta!” Afferma drammaticamente.
“Non ti preoccupare, Rick. Ci penso io!” Lo rassicura Daniel scambiandosi il cinque con lo scrittore.
“Smettetela!” Piagnucola Alexis stufa di essere presa in giro.
Per fortuna l’autista annuncia che stanno per arrivare.
“Ragazzi, ascoltatemi bene… ora ci saranno tantissimi fotografi e giornalisti che ci faranno un sacco di domande e foto. Voglio che restiate vicino a noi e che vi teniate per mano, non vi dovete separarvi per niente al mondo, chiaro Daniel?” Spiega Kate rivolgendosi soprattutto al figlio che tendenzialmente è quello che le regole le ignora o le interpreta a modo suo.
“Ok!” Rispondono all’unisono.
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“Stai fermo!” Mormora Alexis sgridando l’amico che fa lo spiritoso davanti ai fotografi.
Daniel prosegue con il suo show mentre Kate e Rick sono impegnati a rispondere ad alcune domande su di loro ignari di quello che sta avvenendo alle loro spalle.
I fotografi divertiti dalla spontaneità e dall’umorismo del bambino si concentrano su di lui continuando a riprenderlo fino a quando l’arrivo di una limosine nera sposta la loro attenzione.
Il piccolo sentendosi messo in secondo piano molla la mano dell’amica e saltando agilmente i gradini della scalinata raggiunge la vettura da dove sta scendendo il procuratore seguito dalla moglie.
“Daniel!” Chiama Alexis cercando inutilmente di fermarlo.
La coppia saluta calorosamente i fotografi accorgendosi in un secondo momento del bambino sorridente davanti a loro.
“Daniel!” Si presenta allungando la mano verso l’uomo.
“Nicholas! Piacere di conoscerti Daniel… questa è mia moglie Susan.” Risponde educatamente il procuratore ricambiando la stretta.
“Benarrivata signora!” Dice Daniel prendendo la mano della donna e facendole il baciamano come un vero gentiluomo facendo sorridere i presenti.
Scrittore e compagna attirati dalle risate della gente e dall’insistenza di Alexis che continua a chiamarli si girano accorgendosi di quello che sta combinando la peste di casa.
“Wow… è un futuro uomo di spettacolo.” Commenta divertito Castle.
“Non ci posso credere… dobbiamo farci riconoscere ovunque andiamo.” Mormora Kate muovendosi per raggiungerlo.
“Papà, io gli ho detto di non andare!” Afferma Alexis.
“Lo so, tesoro.” La rassicura prendendola per mano e seguendo la compagna.
“Buon pomeriggio, Beckett!” La saluta il procuratore vedendola arrivare.
“Salve, perdonate mio figlio non sa stare al suo posto.” Si giustifica stringendo la mano agli ultimi arrivati.
“Ma è un vero gentleman!” Si complimenta Susan accarezzando il viso del bambino.
“Rick, quando si mangia?” Chiede Daniel vedendo arrivare lo scrittore.
“Salve, Richard Castle!” Si presenta prima di rivolgersi al bambino.
“È presto… ma se fai il bravo ho dei dolci nascosti in tasca.” Sussurra Rick piegandosi alla sua altezza.
“Sarò bravissimo!” Promette aggrappandosi a lui per farsi prendere in braccio.
“Vi lasciamo fare il vostro ingresso… noi per oggi abbiamo già dato abbastanza.” Scherza Kate salutando nuovamente i coniugi e prendendo per mano Alexis.
“Ci siamo assicurati un’altra prima pagina.” Sussurra Rick all’orecchio della compagna mentre i fotografi continuano a scattare.
“Avevi dubbi?!” Risponde sorridendo.
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“Ehi… schianto!” Si sente chiamare alle sue spalle.
“Ciao, Lanie!” Saluta ritrovandosi davanti l’amica.
“Ho saputo dello spettacolino di tuo figlio… sempre detto che mio nipote ha un talento innato per la recitazione ed è pure un figo da paura!” Afferma la dottoressa fiera.
“È talmente figo che ha dato il cinque al governatore invece che stringergli la mano.” Racconta Kate ancora imbarazzata.
“Che c’è di male… ha solo sei anni è normale sia un po’ sfacciato.” Commenta prendendo due bicchieri di champagne dal vassoio del cameriere offrendone uno all’amica.
“Sarà anche normale ma sai com’è Daniel… se gli dai un dito ti prende tutto il braccio.” Risponde preoccupato che il figlio possa combinarne una delle sue da un momento all’altro.
“Tranquilla, c’è il tuo scrittore che lo tiene d’occhio!” Le fa notare Lanie indicando con un cenno del capo verso il tavolo dove Rick, Alexis e Daniel stanno chiacchierando.
“Allora stiamo freschi… Rick alimenta e appoggia le folli idee di mio figlio. A volte mi domando chi dei due è il bambino.” Chiarisce guardando nella stessa direzione.
“Buona sera, signore.” Le saluta il detective Fox.
“Ciao, Sam!” Ricambia Lanie.
“Siete le dame più raffinate della sala!” Si complimenta ammirandole e soffermandosi soprattutto su Kate.
“Grazie… speriamo la sposa non si offenda.” Commenta Kate sorridendo.
“Kate!” Chiama Alexis raggiungendola.
“Dimmi, tesoro.” Risponde sistemandole un ciuffo ribelle.
“Vieni… papà deve farti vedere una cosa.” Dice prendendola per mano e tirandola verso il tavolo.
“A dopo!” Saluta Kate seguendola.
 
Continua…

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