Remember me.

di Freeshane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incantesimo ***
Capitolo 2: *** Tu sai chi sono? ***
Capitolo 3: *** La festa ***
Capitolo 4: *** La pietra della fenice ***
Capitolo 5: *** Eppure sono qui! ***
Capitolo 6: *** Il ritorno di Julian ***
Capitolo 7: *** Stiamo ancora litigando per Elena? ***
Capitolo 8: *** Seconda possibilità di essere felice ***
Capitolo 9: *** Nessuno potrà mai dividermi da lui ***
Capitolo 10: *** Tu sei l'amore della mia dannata vita ***
Capitolo 11: *** Fa troppo male ***
Capitolo 12: *** Lui merita di morire ***
Capitolo 13: *** Ognuno vive il proprio inferno personale ***
Capitolo 14: *** Siete invitati ad un evento speciale ***
Capitolo 15: *** Mystic Falls sarà sempre casa mia ***
Capitolo 16: *** Che il gioco abbia inizio! ***
Capitolo 17: *** Benvenuti all'inferno ***
Capitolo 18: *** Lo sappiamo tutti chi voglio ***
Capitolo 19: *** Ricordati di me ***
Capitolo 20: *** Caro Diario ***
Capitolo 21: *** Ritorno a Mystic Falls ***
Capitolo 22: *** Miss Mystic Falls ***
Capitolo 23: *** Oggi è il giorno in cui sono ritornata a vivere ***
Capitolo 24: *** The End ***



Capitolo 1
*** L'incantesimo ***


REMEMBER ME.


Capitolo 1- L'incantesimo
 

"Caro Diario. Oggi sarà diverso. Oggi sarà il giorno in cui ritornerò a vivere." Cominciò a scrivere Damon sul suo diario. L' avere un diario provocò un sorriso sul suo volto: aveva sempre preso in giro suo fratello perchè scriveva i suoi pensieri, le sue memorie su un blocco di fogli di carta mentre adesso si ritrovava seduto sul letto di camera sua a scrivere i suoi pensieri, le sue emozioni come una perfetta femminuccia. Grandioso, sono diventato come mio fratello pensò il più serio e senza cuore dei fratelli Salvatore.

Erano passati già due mesi dal matrimonio- che più che un matrimonio, era stato un funerale- e dal risveglio di Elena e tutto dopo quel giorno sembrava essere cambiato: Alaric si era trasferito a Dallas per ricoprire la cattedra da insegnante di storia in una facoltà per allontanarsi da Mystic Falls, un luogo maledetto come lo aveva definito lui; Enzo aveva fatto squadra con gli Eretici e Lily, che avevano preso il controllo della città; Jeremy era rimasto a Mystic Falls per aiutare Matt a combattere e controllare i nuovi indesiderati ospiti nella città; Bonnie e Caroline erano tornate alla Whitmore per cercare di stare più vicine a Elena.

Elena. Anche solo pensare a quel nome gli faceva troppo male e gli faceva ancora più male pensare di non poter fare nulla per rimediare all'incantesimo lanciato da Kai Parker all'amore della sua vita.

<< Quando Elena si risveglierà, non si ricorderà mai più di te, Damon, non si ricorderà del vostro amore, non si ricorderà di aver mai incontrato Stefan Salvatore al liceo di Mystic Falls, non si ricorderà dell'esistenza di Bonnie e Caroline, di vampiri o streghe. Non si ricorderà di nessuno di voi >> Aveva spiegato entusiasta Kai << E non ci sono scappatoie, l'avete persa per sempre e credo che non ci sia modo migliore di vendicarmi per ciò che mi avete fatto >> Disse Kai

Damon non voleva crederci, non poteva essere vero: era impossibile dimenticare un amore come quello loro, era impossibile non ricordare della passione, dell'avventura, del pericolo. Non poteva crederci. Eppure, quando la sua ragazza aveva aperto gli occhi non l'aveva riconosciuto, non sapeva chi fosse, così come non sapeva chi fossero tutte persone attorno a lei, quelle stesse persone che fino a qualche ora prima sarebbero rientrate tra le più importanti della sua vita.

<< Damon, ha chiamato Caroline dalla Withmore >> Esordì Stefan entrando in stanza di Damon di soppiatto, interrompendo i suoi pensieri.

<< Ah, e che ha detto? >> Chiese Damon nascondendo il diario che aveva tra le mani

<< Bonnie sta cercando qualche incantesimo per spezzare quello che ha fatto Kai ma con scarsi risultati, mentre Caroline cerca di avvicinarsi più a lei >> Spiegò Stefan

<< Grandioso, dobbiamo far affidamento alle doti relazionali della tua ragazza >> Disse Damon sarcastico

<< Sempre più utile di ciò che stai facendo tu >> Disse Stefan guardandolo male

<< Sto cercando una soluzione! >> Esclamò infastidito Damon

<< Certo, scrivendo cose inutili su un pezzo di carta inutile >> Gli rispose male Stefan, alludendo al diario che Damon stava nascondendo

Damon guardò arrabbiato suo fratello e lo prese per la maglia, sbattendolo violentemente contro il muro della sua camera.

<< Tu non immagini minimamente quello che sto passando, vai via prima che ti uccida >> Disse Damon spalancando i suoi occhi color ghiaccio e puntandoli verso Stefan con rabbia e rancore, lasciandolo poi andare.

<< Puoi minacciarmi quanto vuoi ma la realtà è che ti sei arreso e questo diario ne è la prova: il Damon che conosco io non se ne sarebbe stato chiuso in una stanza a rimuginare sui suoi pensieri, avrebbe preso la sua dannata Camaro e sarebbe corso verso l'amore della sua vita, a qualunque costo >> Disse Stefan guardandolo dritto negli occhi

Damon non riuscì a rispondere. Se ne stette lì, impassibile, a riflettere sulle parole del suo fratello minore, che lo lasciò da solo nella sua camera e tornò di sotto. Fece un lungo sospiro e a malincuore riconobbe che il minore della famiglia Salvatore era il più saggio, così decise che oggi sarebbe stato davvero diverso. Lasciò il suo diario nella sua stanza e scese velocemente di sotto per andare a mettere in moto la sua Camaro.

<< Stefan >> Disse Damon stranito quando lo vide appoggiato alla sua macchina

<< Davvero pensavi che ti avrei lasciato andare da solo? >> Chiese Stefan accennando ad un sorriso, così Damon ricambiò quel sorriso e saltò in macchina assieme a suo fratello per poi dirigersi alla Whitmore University.

Dopo mezz'ora finalmente arrivarono a destinazione, così Damon e Stefan raggiunsero Bonnie e Caroline, che stavano lavorando ad un incantesimo proprio nell'ampio giardino del campus.

<< Damon Salvatore, quale onore! >> Esclamò ironica Caroline, evidentemente arrabbiata del fatto che in quei mesi non si era fatto vivo per risolvere la situazione

<< Caroline >> Disse Bonnie rimproverandola col tono della voce << E' bello vederti, Damon >>

<< Hai trovato qualcosa BonBon? >> Chiese Damon ignorando la vampira bionda e la sua acidità, speranzoso di aver trovare qualsiasi scappatoia.

<< Sto lavorando ad un incantesimo molto complicato ma non so se è in grado di spezzare l'incantesimo di Kai, quella è una magia molto potente, voglio essere sincera con te >> Disse Bonnie guardandolo negli occhi

Damon sentì i nervi salirgli a mille, strinse le mani in un pugno e cercò di non sfogare la sua rabbia su nessuno studente di quel college.

<< Dannato Kai Parker >> Disse a denti stretti, cercando di trattenere le sue emozioni

Stava ripensando a quel disperato momento in cui l'unica possibilità era prendere Kai per il collo e costringerlo con la violenza a sciogliere quell'incantesimo; ma prima che potesse farlo, lo trovò senza vita a causa del morso di Tyler. Proprio in quel preciso momento aveva perso le speranze.


<< Troveremo una soluzione, Damon >> Disse Stefan, cercando di essere ottimista anche se niente in quella situazione era positivo.

Prima che Damon rispondesse al suo fratellino, inguaribile romantico e ottimista, il suo sguardo incrociò per caso il suo, a qualche metro di distanza mentre stava parlando con un'altra ragazza, probabilmente una compagna di corso.

<< Damon? >> Chiese Caroline per riportarlo alla realtà ma non ci fu niente da fare, non la vedeva da due mesi e le era mancata fino a quasi impazzire.

Il vampiro ignorò il richiamo della bionda e si diresse verso l'amore della sua vita che aveva appena finito di parlare con la sua amica, che era rientrata al campus.

<< No, Damon, no! >> Lo richiamò Caroline << Non è ancora arrivato il momento di parlarci! >> Esclamò Caroline che aveva un piano ben stabilito per far ritornare ad Elena la memoria

<< Lascialo andare, è giusto così >> Disse dolcemente Stefan mentre Bonnie sorrise, così Caroline sbuffò

Elena guardò sorridendo stranita di quel ragazzo sconosciuto che si avvicinava a lei, e che non aveva mai visto prima ad ora nella sua vita.

<< Scusa, cerchi qualcuno? >> Chiese Elena sorridendo leggermente, così Damon rimase due secondi a fissare quel bellissimo sorriso che gli era mancato come l'aria.

<< Oh, no, sono qui in visita >> Disse Damon, avvicinandosi ancora un po di più a lei.

<< Capisco, allora buona permanenza >> Disse Elena sorridendo, dirigendosi verso l'entrata del campus

<< Io sono Damon >> Disse velocemente il vampiro, portando la ragazza a voltarsi verso di lui e a sorridere leggermente

<< Io sono Elena >> Rispose la ragazza

Damon accennò ad un sorriso e lasciò che Elena entrasse dentro il campus, sapeva che ancora non era arrivato il momento ma gli era bastato incrociare il suo sguardo e ammirare il suo sorriso per capire che non sarebbe stata la magia a spezzare l'incantesimo di Kai.

<< Allora? >> Chiese una Caroline curiosa, dopo che Damon li aveva raggiunti nuovamente dopo aver parlato con Elena

<< Ci riusciremo, spezzeremo l'incantesimo di Kai >> Disse Damon sorridendo

<< E tu come fai a saperlo? >> Chiese Stefan stranito

<< Perchè l'ho guardata negli occhi >> Disse Damon sorridendo << E poi perchè sono disposto a tutto pur di riaverla >> Stefan, Bonnie e Caroline guardarono Damon e sorrisero: finalmente il Damon che conoscevano, quello che per Elena avrebbe fatto l'impossibile, era tornato.

Quando i due Salvatore ritornarono a casa, Damon prese il diario che aveva lasciato sul letto e lesse la prima e unica frase che aveva scritto quella giornata; l'uomo sorrise e scese di sotto, nel salone di casa Salvatore per poi lanciare quel diario nel fuoco del camino, lasciandolo ardere tra le fiamme. Damon aveva ragione: oggi sarebbe stato diverso, e lo era stato.

 

 
 
 

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Capitolo 2
*** Tu sai chi sono? ***


Capitolo 2- Tu sai chi sono?

 

Damon si preparò per un lungo viaggio a Dallas, in Texas, avevano bisogno di rinforzi per risolvere il problema-Elena. Così, prima di mettersi in viaggio, fece un salto al Grill per scolarsi un bicchiere di buon bourbon; aveva approfittato di quel piccolo istante di pace, con il suo alcol, per godersi i suoi pensieri e per cercare di trovare ordine al caos che aveva in testa.

<< Parti? >>

Il vampiro si voltò verso l'origine di quella voce e vide Enzo che lo guardava col suo solito sorrisetto furbo, per poi sedersi accanto a lui.

<< Pensavo che mamma Eretica ti avesse proibito di parlare col fratello brutto e cattivo >> Disse Damon ironicamente, dando un altro sorso al suo bicchiere di bourbon

<< Lily voleva solo la sua famiglia, anche tu avresti fatto lo stesso per Stefan >> Gli fece osservare Enzo, così Damon lo guardò

<< Ci avrei pensato due volte prima di far uscire un pazzo da un mondo prigione che ha ucciso la quasi moglie del mio migliore amico, una comunità di stregoni strambi e gettato un incantesimo sulla mia ragazza >> Disse Damon con ironia ma anche con rabbia, così finì di bere il suo bourbon e si alzò

<< Hai ragione ad essere arrabbiato ma io sono sempre qui, posso aiutarti, se vuoi >> Disse Enzo guardando l'unico amico che avesse mai avuto negli occhi

<< Hai già scelto da che parte stare, Enzo >> Disse con freddezza Damon

<< Perchè c'è una parte in cui stare? Non posso stare sia con loro che con te? >> Chiese perplesso Enzo

<< No! Loro sono miei nemici e dopo aver aggiustato la situazione di Elena la mia prossima mossa sarà ucciderli uno ad uno >> Disse Damon a denti stretti, Enzo lo guardò

<< Io amo tua madre, Damon >> Confessò Enzo a quello che considerava suo amico, togliendosi un macigno dal cuore.

<< Perfetto, dopo questa confessione posso pure andare a vomitare >> Disse Damon disgustato per poi uscire velocemente dal Grill

Rimase sorpreso quando vide a bordo della sua Camaro la strega Bennett che lo guardava sorridendo, così si avvicinò a lei

<< Cosa ci fai qui? >> Chiese il vampiro

<< E lo chiedi? Non ti lascerò andare solo con la tua depressione e infelicità, hai bisogno di una compagnia divertente, quindi eccomi >> Disse Bonnie sorridendo divertita

<< Non credi di sopravvalutarti, BonBon? >> Chiese Damon sorridendo leggermente

<< Forza, il viaggio è lungo >> Disse Bonnie, convincendo il vampiro imbronciato a salire sul posto da guidatore e a dirigersi verso il Texas.

Stefan aveva appena letto il messaggio di suo fratello Damon che lo avvertiva che sarebbe andato con Bonnie a convincere Alaric a ritornare e sospirò: avrebbe voluto accompagnarlo, almeno non se ne sarebbe stato con le mani in mano nel campus mentre Caroline frequentava i vari corsi durante la giornata; decise, così, di fare un giro per schiarirsi le idee e cercare di trovare una soluzione a quella terribile situazione: Elena, gli Eretici, sua madre.. Si sentiva terribilmente inerme.

I suoi pensieri vennero interrotti da uno scontro nel bel mezzo del corridoio del campus, il cuore- nonostante fosse fermo da ben 145 anni- gli si bloccò di colpo quando incrociò il suo sguardo ed il suo sorriso imbarazzato.

<< Oh, scusami >>

<< No, scusami tu >> Disse Stefan guardando quella ragazza con cui aveva condiviso tante-troppe- cose

<< Sei nuovo? Ci siamo mai incontrati? >> Chiese Elena curiosa, guardandolo proprio come si guardava un estraneo, e questo faceva male a Stefan

<< Sto aspettando che la mia ragazza finisca le lezioni giornaliere, sono solo in visita >> Rispose Stefan accennando ad un sorriso imbarazzato

<< Chi è la tua ragazza? Magari la conosco >> Disse Elena

<< Caroline Forbes >> Rispose Stefan, sperando che quel nome suscitasse in lei un ricordo, un'immagine, qualsiasi cosa per lui sarebbe andata bene

<< La biondina del corso di teatro >> Disse Elena divertita << Gran bella ragazza, viene da Mystic Falls con me, se non sbaglio, l'ho vista qualche volta al liceo >> Spiegò la ragazza

<< Ah >> Disse semplicemente Stefan, deluso dalle parole della ragazza, che li considerava davvero degli estranei

<< Se non hai altro da fare, per il momento, potrei farti fare un giro del campus >> Disse Elena con la sua gentilezza che la contraddistingueva, come sempre

Stefan la guardò e ci pensò un momento, capì, poi, che il piano di Caroline non poteva più aspettare, così venne messo in atto in quel momento.

<< Con piacere >> Rispose Stefan sorridendo

Damon e Bonnie erano appena giunti a Dallas e avevano accostato l'auto proprio nel parcheggio del campus, così scesero dalla macchina e si diressero all'interno; stranamente i corridoi erano vuoti, probabilmente era orario di lezioni ma quella tranquillità venne subito scossa da un Alaric che prese alle spalle il suo migliore amico, sparandogli dei proiettili in legno, facendo accasciare Damon a terra.

<< Damon! >> Esclamò sconvolta Bonnie, fiondandosi a terra a soccorrere il suo migliore amico

<< Non l'ho colpito al cuore, puoi stare tranquilla, cosa ci fate voi qui? >> Chiese un Alaric fuori di se

<< C'era bisogno di colpirlo in questa maniera? >> Lo rimproverò Bonnie mentre cercava di togliergli il proiettile dal petto

<< Non vi voglio qui! >> Esclamò Alaric arrabbiato

Dopo che Bonnie estrasse il proiettile dal petto di Damon, il vampiro smise di gemere per il dolore e tirò un sospiro di sollievo, per poi guardare quello che considerava il suo migliore amico.

<< Abbiamo bisogno di te, Ric >> Affermò Damon

<< Non mi importa più di niente, ormai >> Disse Alaric con freddezza

<< Non ti importa più di niente? Elena, Jeremy sono a Mystic Falls! >> Esclamò Damon a denti stretti per la rabbia << Elena non si ricorda di noi, abbiamo bisogno che tu ritorni >> Disse Damon per poi alzarsi da terra dopo aver ripreso le forze

<< Voi non avete fatto altro che portare morte e distruzione, è un bene che Elena non si ricordi di voi! >> Esclamò Alaric puntandogli nuovamente la balestra addosso, così Damon lo guardò arrabbiato e deluso

<< Quindi, ti arrendi >> Affermò con dispiacere << Elena ha bisogno di te e tu lo sai bene:  per molto tempo, prima che arrivasse Jo, lei e Jeremy sono stati la tua unica famiglia. E in questa famiglia c'eravamo anche io, Bonnie, Stefan, Caroline e tu ci stai abbandonando >> Disse Damon

Alaric rimase impassibile a guardare Bonnie e Damon che erano delusi, avevano davanti una persona totalmente differente.

<< Andiamo, Damon, troveremo una soluzione da soli >> Disse dolcemente Bonnie, guardando il vampiro a pezzi che sospirò e annuì

I due ragazzi uscirono dal campus e si diressero verso la Camaro, Damon era stranamente troppo silenzioso e non era proprio da lui.

<< Quello cupo e triste non era Stefan? Ho sbagliato il fratello Salvatore? >> Chiese sorridendo Bonnie, cercando di tirargli su il morale

<< L'ho persa, Bonnie, l'ho persa per sempre e non c'è nulla da fare >> Disse Damon con gli occhi lucidi, cercando di fermare le sue emozioni

<< Elena ti ama, in una profonda parte del suo cuore, e tu lo sai bene, non lasciarti abbattere da Alaric che ci ha lasciati, noi siamo ancora qui per Elena e per te >> Disse una Bonnie determinata

Damon sospirò e alzò lo sguardo verso la Camaro che li avrebbe riportati a Mystic Falls: rimase sconvolto, assieme Bonnie, quando videro poggiato sulla parte posteriore dell'auto proprio Alaric

<< Avete ragione: Elena, Jeremy, tutti voi siete la mia famiglia e non posso abbandonarvi, anche Jo vorrebbe così >> Disse Alaric con le lacrime agli occhi

Damon e Bonnie sorrisero e corsero ad abbracciare l'insegnante di storia, che si strinse ai suoi cari amici, emozionato.

<< Torniamo a casa >> Disse Alaric sorridendogli

Stefan aveva passato tutto il pomeriggio con Elena ed era stato proprio come la prima volta che l'aveva incontrata tra quei corridoi: gli aveva raccontato della perdita dei genitori e della zia Jenna, del suo diploma, del suo sogno di diventare un medico. Nonostante i ricordi fossero andati via, era sempre lì, Elena non era andata via.

<< Stefan Salvatore, quindi anche tu discendi dai fondatori di Mystic Falls >> Affermò Elena guardandolo incuriosita << Questo significa che ti vedrò alla festa della città, la prossima settimana >> Disse

<< Festa? >> Chiese stranito Stefan, ma poi capì che doveva cogliere l'occasione << Oh, certo, non ricordavo bene.. Solitamente è Caroline che mi ricorda gli appuntamenti >> Disse Stefan ridendo leggermente, coinvolgendo anche Elena.

La loro conversazione venne interrotta da una Caroline stranita che si avvicinò ai due ragazzi, che sembravano molto in sintonia tra di loro,forse anche troppo.

<< Ciao >> Disse Caroline perplessa

<< Ciao, Caroline, io sono Elena.. Seguiamo lo stesso corso di arti teatrali, ricordi? >> Chiese sorridendo imbarazzata

Caroline guardò la sua migliore amica e cercò di trattenere le lacrime desiderose di uscire fuori per sfogare tutta la tristezza e frustrazione per quella dannata situazione.

<< Ma certo che ricordo, andavamo anche allo stesso liceo, se non sbaglio >> Disse Caroline sorridente, mettendo in atto le sue doti recitative

<< Mi dispiace molto per tua madre, lo sceriffo Forbes, era una professionista straordinaria >> Disse Elena sorridendo dolcemente

<< Grazie >> Si limitò a dire, in maniera piuttosto distaccata: Stefan sapeva bene che quell'argomento le faceva troppo male << Andiamo? >> Chiese velocemente a Stefan

Prima che il vampiro potesse rispondere, vennero interrotti dall'arrivo di Bonnie, Damon e con sorpresa anche di Alaric.

<< Ric? >> Chiese Elena stranita << Come mai sei qui? E' successo qualcosa a Jeremy? >> Chiese preoccupata

Tutti rimasero scioccati, Elena riconosceva Alaric?

<< Elena >> Disse Damon avvicinandosi alla donna che amava, sperando che lei potesse riconoscerlo come aveva fatto con Alaric

<< Tu sei Damon, il ragazzo dell'altra sera, giusto? >> Chiese stranita la ragazza, pugnalando ancora una volta il cuore di Damon.

<< Elena, tu sai chi sono? >> Chiese Alaric, intento a capire la situazione mentre tutti guardavano immobili, così Elena lo guardò e scoppiò a ridere

<< Mi prendi in giro? >> Chiese Elena divertita << Sei Alaric, il tutore mio e di Jeremy! >> Esclamò la ragazza, così Ric sembrò capire e le sorrise

<< Volevo farti una sorpresa, non ci vediamo da molto tempo ma non volevo allarmarti >> Disse Alaric, cercando di essere convincente

<< E' bello che tu sia qui >> Rispose una Elena sorridente, per poi correre ad abbracciarlo << Ci sarai alla festa della città, la prossima settimana, vero? >> Chiese dolcemente Elena

<< Ma certo >> Rispose Alaric, rassicurandola

Tutti erano rimasti sconvolti da quell'incontro ravvicinato con Elena: sentire la sua voce, guardare il suo sorriso era stato destabilizzante per tutti, sopratutto per Damon. Così, il gruppo ritornò a Mystic Falls, in particolare si riunirono in casa Salvatore per cercare di elaborare un piano d'azione.

<< Come è possibile che Elena ricordi di Alaric? >> Chiese stranita Bonnie

<< Kai ha reinventato la vita di Elena: in questa evidentemente non esistiamo ma questo non vale per Alaric, la morte dei genitori e di Jenna era irreversibile e quindi lui è rimasto il suo tutore >> Osservò Stefan

<< E' un punto in nostro favore, ci aiuterà maggiormente ad avvicinarci a lei >> Disse Caroline

<< Non mi sembra così semplice, quando le sono stata così vicina ho avvertito la potenza dell'incantesimo lanciato da Kai. Sarà un arduo compito >> Affermò la strega

<< Dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo, Elena ha parlato di una festa, bene, elaboriamo un piano, imbuchiamoci e colpiamo! >> Disse Alaric

<< Quale festa? >> Chiese stranito Damon

Proprio in quell'istante, entrarono in casa Matt e Jeremy, che aveva una busta in mano

<< Indovinate chi sta organizzando una grande festa? >> Chiese Matt a tutti i suoi amici

Tutti si guardarono perplessi, ma Stefan e Damon non avevano dubbi su chi potesse essere e sapevano bene che questa festa nascondeva qualcosa di losco.

<< Lily >> Dissero Damon e Stefan, guardandosi preoccupati

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Capitolo 3
*** La festa ***


Capitolo 3- La festa

 
 

Quella mattina, i fratelli Salvatore si erano svegliati piuttosto presto: la notizia della festa organizzata dalla famiglia di Eretici non li convinceva per nulla.

<< Mamma chioccia che fa una festa per presentarsi alla comunità di Mystic Falls, non ci credo nemmeno morto, anche se in realtà lo sono >> Disse Damon col suo solito fare ironico

<< Non è questo il momento di fare il simpatico, Damon, dobbiamo capire che intenzioni abbia >> Disse Stefan, indossando la giacca

<< Dove stai andando? >> Chiese Damon

<< Vado dritto alla fonte, al momento sono l'unico dei suoi due figli che desidera vedere quindi è meglio che ci vada io >> Spiegò Stefan

<< E se andassi io a prenderla per il collo? >> Chiese Damon col suo sorriso beffardo mentre Stefan lo guardò male << D'accordo, ho capito, io penso a Enzo >> Disse Damon per poi lasciare andare suo fratello.

Così, Damon si diresse al Grill, dove sapeva che avrebbe trovato il suo vecchio amico Enzo a scolarsi qualcosa da bere.

<< Bourbon alle dieci del mattino, avevo dimenticato quanto mi stessi simpatico >> Disse Damon sarcastico, cogliendo di sorpresa Enzo alle spalle mentre beveva il suo bicchiere di alcol

<< Cosa ci fai qui, Damon? >> Chiese Enzo roteando gli occhi

<< In realtà sono venuto per te >> Disse Damon sedendosi accanto a lui << L'altro giorno sono stato troppo duro con te, è che proprio non li reggo questi Eretici sopratutto con la situazione di Elena che c'è per ora ma ho intenzione di aggiustare le cose, sia con Elena che con gli Eretici >>

<< Che intendi? >> Chiese Enzo

<< Ho saputo che Lily sta organizzando una festa, mi piacerebbe molto poter venire per dimostrarvi che ho solo buone intenzioni >> Disse Damon, così Enzo lo guardò e scoppiò a ridere

<< Mi stai usando per imbucarti ad una festa, davvero? >> Chiese Enzo divertito << Sei proprio caduto in basso, amico >> Disse Enzo per poi uscire fuori dal Grill

Damon roteò gli occhi ed utilizzò la velocità da vampiro per raggiungerlo velocemente e prenderlo per il collo con violenza.

<< Non mi faccio dire che sono caduto in basso da uno che per elemosinare un po di considerazione, nemmeno di amore, segue come un cagnolino una donna senza scrupoli a cui non gliene frega niente di te e di nessun' altro, solo dei suoi stupidi vampiri eretici >> Disse Damon con rabbia, a denti stretti mentre Enzo emetteva un ghigno di dolore.

Damon lasciò la presa quando venne distratto da ben altro: Elena che passeggiava sorridente per le vie di Mystic Falls con accanto il suo fratellino.

<< Sono contento che Elena non si ricordi di che persona orribile si è innamorata, tu non meriti l'amore >> Disse Enzo guardandolo male per poi sparire

Damon sospirò e decise di seguire Elena: solo dopo qualche quartiere si rese conto che la casa di Elena e Jeremy era ancora lì, intatta, probabilmente poiché Elena, non avendo conosciuto i vampiri e non essendolo mai stata, non aveva avuto bisogno di bruciare la sua casa dopo aver spento le emozioni. Notò come Jeremy guardò stupito quella casa, non si era reso conto che fosse ricomparsa fino a quando Elena non era tornata a Mystic Falls.

<< Jeremy, stai bene? >> Chiese stranita la ragazza

<< Si, si, certo >> Rispose Jeremy scuotendo la testa ed entrando in quella che era casa sua, assieme a sua sorella.

Damon accennò ad un sorriso mentre guardava l'amore della sua vita entrare in una casa che aveva significato tanto per lei e che la rendeva felice, e lui non desiderava altro.

Stefan bussò più volte alla porta della dimora degli Eretici, quando finalmente qualcuno aprì: era una ragazzina scura, dai tratti latini, che guardò Stefan con un sorriso malizioso.

<< Ciao, dolcezza >>

Prima che Stefan potesse replicare, Lily apparì davanti la porta con uno sguardo di ghiaccio verso quella ragazza.

<< Nora, entra subito in casa >> La rimproverò, così la ragazza sbuffò e tornò dentro << Cosa ci fai tu qui? >> Chiese Lily con freddezza

<< Sono venuto solo per parlare >> Disse Stefan

<< Non voglio parlare con nessuno, sono piuttosto impegnata, addio >> Disse Lily mentre chiudeva la porta ma i riflessi di Stefan non glielo consentirono

<< Non credi di doverci dare due spiegazioni dopo quelo che hai fatto? >> Chiese Stefan, cominciando a surriscaldarsi << E poi in cosa sei impegnata? Ad organizzare la tua festa? Sicuramente si sarà smarrito l'invito >> Disse ironico

<< Non devo dare spiegazioni a nessuno, Damon mi ha mentito, mi ha allontanato dalla mia famiglia ed io ho trovato il modo per riaverla con me >> Disse Lily

<< Anche se questo ha significato la morte di persone innocenti e l'incantesimo di Elena? >> Chiese Stefan arrabbiato

<< A Damon è importato qualcosa della mia famiglia? Perchè a me dovrebbe importare della sua? Anzi, sono felice di aver consigliato a Kai dell'incantesimo su Elena, almeno così imparerà dai suoi errori >> Rispose Lily con le lacrime agli occhi

<< Sei stata tu a dire a Kai dell'incantesimo? >> Chiese allibito Stefan << Dove è finita la madre che amavamo e che ci amava? >>

<< E' morta. Addio, Stefan >> Disse Lily mentre stava chiudendo la porta ma venne nuovamente bloccata, però questa volta non da Stefan

<< Cosa mi sono perso? >> Chiese col suo sorriso beffardo il più grande dei Salvatore

<< Ci metto solo un secondo a chiamare gli Eretici e farvi uccidere tutti, non mi costringete a farlo >> Disse Lily a denti stretti

<< Ah, si? E se ti dicessi che ho rapito il tuo prezioso Enzo e che lo torturerò fino la fine della sua inutile esistenza? >> Chiese Damon

Lily restò un secondo immobile a fissare il più crudele dei suoi figli, così come Stefan guardò suo fratello sconvolto

<< Allora, lo abbiamo ricevuto questo invito, fratello? >> Chiese Damon, così Stefan si voltò verso Lily, la quale sospirò

<< Solo se mi promettete di non combinare danni, per una sera >> Disse Lily con freddezza per poi chiudere la porta di casa.

Quando i fratelli Salvatore ritornarono a casa loro, Stefan si fiondò verso suo fratello maggiore

<< Dov'è Enzo? Cosa gli hai fatto? >> Chiese Stefan sconvolto

<< Eh? Enzo? >> Chiese confuso Damon << Ah, diciamo che ho detto alla mammina una piccola bugia per farci invitare alla sua festa >> Spiegò Damon sorridendo

<< Tu sei assolutamente perverso >> Disse Stefan sorridendo stupito

<< Grazie, così mi emoziono >> Disse Damon ridendo leggermente << Adesso vado, ci vediamo stasera alla festa >> Disse al fratello

<< Dove vai? >> Chiese Stefan curioso

<< Ho una cosa da sbrigare >> Disse Damon sorridendo per poi uscire di casa

Dopo una lunga corsa pomeridiana per tenersi in forma, Elena rientrò a casa col fiatone e andò a bere un bel sorso d'acqua.

<< Jeremy? Alaric? >> Chiese credendo di aver sentito dei rumori di sopra, ma nessuno le aveva dato risposta così salì di sopra intenta a farsi una bella doccia.

Quando entrò nella sua stanza coperta dal solo asciugamano, dopo un lungo bagno caldo, rimase stranita nel vedere un grosso pacco con un bel fiocco rosso sopra il suo letto; così si avvicinò pian piano ed aprì quel meraviglioso pacco: all'interno vi era un bellissimo abito color blu brillante di puro raso, pensò subito che fosse bellissimo, e annesso vi era un biglietto con su scritto spero di vederti stasera con questo abito, saresti in ogni caso bellissima. Non sapeva chi fosse stato, eppure sul volto della ragazza comparve un ampio sorriso e andò a prepararsi.

Quella sera, Caroline e Bonnie si presentarono a casa di Damon e Stefan per andare insieme alla festa degli Eretici; quando i fratelli raggiunsero le signore, rimasero piacevolmente sorprese dalla loro bellezza ed eleganza, sopratutto Stefan guardando Caroline.

<< Sei bellissima >> Disse dolcemente Stefan, guardando Caroline come se fosse la cosa più bella al mondo, e in effetti lo era.

<< Noi vi aspettiamo fuori, prima che ci venga il diabete >> Disse Damon trascinando Bonnie appena fuori casa dei Salvatore

Caroline e Stefan risero leggermente e si avvicinarono l'uno all'altro, guardandosi dolcemente

<< Sei pronto per questa sera? >> Chiese Caroline

<< Solo se ci sei tu al mio fianco >> Rispose dolcemente Stefan

Caroline sorrise all'uomo di cui era perdutamente innamorata e avvinghiò le sue braccia sul collo del vampiro e gli diede un bacio pieno di amore. Dopo quel momento di dolcezza, i quattro si avviarono alla festa di Lily e degli Eretici; appena entrarono vennero subito raggiunti da Alaric, che si unì al gruppo di amici.

<< Questa festa mi ricorda qualcosa >> Disse Damon guardandosi attorno: una immensa sala lussuosa e ben addobbata, fiumi di champagne e molta- forse troppa- gente ad accogliere quella famiglia

<< I Mikealson >> Osservò Bonnie, guardandosi anch'essa attorno con aria di stupore

L'attenzione del gruppo di amici venne distolta dall'ingresso di Elena, affiancata dal suo fratellino Jeremy e da un altro ragazzo, che sembrava essere il suo accompagnatore.

<< Ma sbaglio o quell'abito è? >> Cominciò a chiedere Caroline confusa

<< E' quello che ha indossato per Miss Mystic Falls >> Osservò Bonnie sorpresa << E' stata un'idea tua? >> Chiese rivolgendosi a Caroline

<< No! >> Esclamò la vampira bionda

<< Non volevo agire come avrebbe fatto la barbie vampira >> Ammise Damon col suo sorriso beffardo << Pensavo fosse una buona mossa e stando a quello che Elena indossa ha pure funzionato >> Osserò Damon

<< Sei stato geniale >> Disse Caroline sorridendogli

<< Piuttosto, chi diamine è quello che ha la mani avvinghiate alla mia ragazza? >> Chiese Damon irritato

<< Non ricordi? E' Liam, il ragazzo con cui si frequentava quando si è fatta cancellare da Alaric i ricordi che aveva di te. Probabilmente, visto che non ti ha mai conosciuto, la sua frequentazione è continuata >> Spiegò Caroline

<< Perfetto. E' ora di entrare in azione >> Affermò Damon sorridendo

<< Voi pensate a Elena, io penserò a Lily >> Disse Stefan dirigendosi verso la famiglia degli Eretici, accompagnato da Caroline.

Damon sospirò e si diresse verso Elena, che era approdata al bar assieme quel damerino per bere qualcosa ma prima che potesse raggiungerla, Enzo gli tagliò la strada.

<< Ciao, amico >> Disse ironico Enzo

<< Lasciami passare e non farmi perdere tempo >> Disse Damon irritato, guardandolo male

<< Volevo semplicemente ringraziarti per avermi lasciato andare dalla mia finta cattura >> Disse Enzo sarcastico << Sei proprio patetico >>

<< Da quando hai smesso di essermi amico? >> Chiese Damon guardandolo << Questi Eretici si stanno prendendo la nostra città, la nostra vita e tu l'unica cosa che fai è andargli dietro e farti usare come uno stupido zerbino >> Disse Damon arrabbiato

<< L'unico che mi usa come uno zerbino sei proprio tu! Lily mi vuole bene e finalmente mi sento parte di una famiglia! Questa non è la mia città ma la tua, quindi se gli Eretici sono un ostacolo per te è solo un problema tuo >> Rispose Enzo arrabbiato << Ah, e abbiamo smesso di essere amici dal momento in cui mi hai lasciato in quella cella tra le fiamme, solo che ho sempre voluto mentire a me stesso e considerarti la mia unica famiglia, ma adesso non ne ho più bisogno >> Disse Enzo guardandolo male e andandosene

Elena stava passando una bella serata col suo Liam, che era il ragazzo migliore che avesse mai frequentato, o almeno lo era tra quelli che ricordava.

<< Vado a salutare un mio vecchio compagno di scuola, torno immediatamente >> Disse dolcemente Liam, lasciando Elena sola al bar

<< Bella festa >>

La donna si voltò e vide una bella ragazza che le sorrideva dalla pelle color cioccolato e gli occhi così profondi che quasi le si poteva leggere l'anima.

<< Già, non se ne vedono molte in giro di feste del genere a Mystic Falls >> Disse Elena divertita

<< Dobbiamo accontentarci della festa dei fondatori o di miss Mystic Falls >> Disse Bonnie sorridendo, facendo ridere Elena.

<< Allora godiamoci a fondo questa >> Rispose la ragazza prendendo due calici di vino, offrendone uno a Bonnie << Per caso ci conosciamo? >> Chiese la ragazza

In quel momento, Bonnie sentì un colpo proprio al centro del petto, dove si trovava il cuore.

<< In realtà, si >> Disse Bonnie guardandola

<< Oh, ma certo, tu sei l'amica che sta sempre con Caroline Forbes, vi vedevo sempre insieme al liceo >> Disse Elena sorridendo

<< Oh, si >> Rispose Bonnie delusa << E' stato un vero piacere conoscerti, io sono Bonnie >> Disse la strega sorridendo leggermente

<< Elena >> Rispose la ragazza sorridendo, per poi essere raggiunta da Liam << Eccoti, finalmente, Bonnie lui è Liam, il mio ragazzo >> Disse Elena sorridendo, dando un altro colpo al cuore a Bonnie

<< Piacere >> Rispose sorridendo appena

<< Piacere mio, Bonnie >> Disse Liam con un caloroso sorriso << Posso rubartela per un ballo? >> Chiese a Bonnie divertito

<< Oh, fai pure >> Disse Bonnie accennando ad un sorriso, lasciando andare la sua migliore amica con quel ragazzo sulla pista da ballo

Damon raggiunse Bonnie, guardando disgustato la scena di lei, la sua Elena, che ballava sorridendo stretta a quel tale.

<< Almeno sembra felice >> Disse Damon con lo sguardo fisso sulla pista da ballo

<< Con te lo era di più >> Rispose Bonnie guardandolo << Vai e riportacela indietro >> Disse la strega con determinazione

<< Con piacere >> Disse Damon guardandola sorridendo per poi dirigersi verso la sala da ballo

Il vampiro si diresse verso quella folla di persone che ballavano strette l'uno all'altra un dolce lento, così fece finta di scontrarsi con la spalla di Liam, che lo guardò male.

<< Scusami amico >> Disse Damon col suo sorriso beffardo << Che ne dici di andare a salvare un tenero gattino bloccato su un albero, a quattro isolati da qui, mentre io ballo con la tua ragazza? >> Chiese Damon, usando la compulsione

<< Certamente >> Rispose Liam per poi uscire dalla casa e obbedire a Damon, senza nemmeno guardare Elena a causa della compulsione

<< Ma cosa? >> Chiese Elena stranita

<< Il tuo ragazzo è un vero eroe >> Disse Damon ironico << Mi concederesti questo ballo? >> Chiese dolcemente Damon

Elena guardò quell'uomo dagli occhi color del mare e , senza sapere il perchè, cominciò a ballare con lui, accompagnati da quella romantica canzone.

<< Tu sei Damon, il ragazzo del campus dell'altro giorno >> Osservò Elena, intimidita dallo sguardo di quel ragazzo così affascinante

<< Damon Salvatore in persona, e dimmi, Elena, perchè stai con quel damerino? Non sembra proprio il tuo tipo >> Osservò Damon con un sorriso beffardo stampato sulle labbra.

<< Liam non è un damerino e comunque è davvero un bravo ragazzo >> Disse Elena leggermente stizzita dalle parole di Damon

<< Ma non è abbastanza per te >> Disse Damon guardandola, come se riuscisse a leggerle nella mente e il cuore, e questo faceva paura ad Elena

<< Non è che non è abbastanza per me, lui è perfetto, sono io >> Disse Elena sospirando per poi guardarlo negli occhi << Io non so cosa voglio dalla vita >>

Damon le accarezzò dolcemente il viso, provocando un brivido lungo alla schiena e al cuore ad entrambi.

<< Non è vero. Vuoi quello che vogliono tutti. >> Sussurò dolcemente Damon, togliendo quasi il respiro ad Elena che lo guardava incantata e, allo stesso tempo, intimorita.

<< E cosa, misterioso estraneo che ha tutte le risposte? >> Chiese Elena sorridendo leggermente, così Damon la guardò

<< Tu vuoi un amore che ti consumi, vuoi passione, avventura e anche un po di pericolo >> Rispose Damon, sperando che quelle parole potessero arrivare dritte al cuore della ragazza, della sua ragazza.

Proprio in quel momento la canzone terminò, così Damon ed Elena finirono di ballare e si guardarono negli occhi.

<< Grazie del ballo, Damon >> Disse semplicemente Elena, che sembrava un po scossa << Ora vado a cercare Liam >> Disse

<< Grazie a te, Elena >> Rispose Damon sorridendo leggermente, lasciandola andare

Damon ritornò al bar dove c'era Alaric e Bonnie che lo guardavano sorridendo divertiti mentre il vampiro ricambiava lo sguardo perplesso.

<< Che c'è? >> Chiese

<< Ti abbiamo visto ballare con Elena, sei stato grande >> Disse Alaric

<< Sembrava quasi che ti volesse saltare addosso >> Disse Bonnie divertita

<< Certo, per questa ragione è andata a cercare il suo ragazzo Liam >> Disse Damon sospirando frustrato

<< Ci vuole tempo, Damon >> Disse ottimista Bonnie

La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo di Enzo, così Damon lo guardò male

<< Non ho bisogno di altre ramanzine >> Disse il vampiro

<< Nessuna ramanzina >> Lo assicurò Enzo << Lily vuole parlarti nella sua stanza di sopra, da solo >> Lo avvertì

<< Non ci penso minimamente >> Rispose Damon << Anzi, dille da parte mia che se ne può andare all'inferno assieme la sua famiglia di pazzi >> Disse Damon facendo un finto sorriso

<< Lily aveva previsto questa risposta, ed è per questo che ha preso in ostaggio sia Stefan che Caroline, promettendo di ucciderli se non ti fossi presentato entro 5 minuti. Ne mancano solo due >> Disse Enzo divertito

Damon lo guardò male e si voltò verso Bonnie ed Alaric

<< Torno al più presto >> Disse per poi salire nelle stanze di sopra, mentre Enzo faceva da guardia a Bonnie e Alaric, per evitare che andassero in soccorso dell'amico.

Damon salì al piano di sopra e si diresse verso la stanza in cui vi era una luce, quando entrò vide Caroline con le mani e piedi legati da una trappola per animali, che la lasciava sospesa e senza forze, probabilmente perchè intrisa di verbena.

<< Sono contenta che tu sia qui >> Disse Lily mentre Damon guardava scioccato la ragazza di suo fratello senza sensi

<< Cosa le hai fatto? Dove diamine è Stefan? >> Chiese arrabbiato

<< Stefan sta bene, per il momento >> Rispose Lily << Valerie, puoi lasciarli andare >> Disse Lily, così dalla stanza sbucò una giovane Eretica che prese Caroline senza sensi e la portò fuori dalla stanza

<< Cosa hai intenzione di fare? >> Chiese Damon

<< Li lascio andare, io non voglio spargere sangue >> Disse Lily << Ma mi servivano per farti venire da me, ho bisogno del tuo aiuto, Damon >>

<< Preferirei strapparmi il cuore piuttosto che aiutarti, addio >> Disse Damon dirigendosi verso l'uscita

<< E se ti dicessi che so come spezzare l'incantesimo di Kai? >> Chiese Lily, così Damon si fermò e si voltò verso quella donna

<< Stai mentendo >> Disse Damon

<< Non mentirei mai su questo, sono stata io a suggerire l'incantesimo, so come l'ha fatto e so come poterlo spezzare >> Disse Lily con freddezza

<< Sei stata tu a suggerire l'incantesimo a Kai? >> Disse Damon arrabbiato, avvicinandosi a quella che doveva essere sua madre.

In quel momento, in soccorso di Lily accorsero tutti gli Eretici: erano due uomini e tre donne, che inflissero un incantesimo al vampiro, facendolo accasciare a terra, dolorante.

<< Potresti anche uccidermi ma poi non sapresti come spezzare l'incantesimo e perderesti Elena per sempre >> Disse Lily, guardandolo mentre si dimenava per il dolore a terra

<< Cosa devo fare? >> Chiese Damon, così Lily col gesto di una mano disse agli Eretici di fermarsi, e si fermarono

<< Mi serve per un incantesimo una preziosa pietra, si chiama pietra della fenice >> Spiegò Lily

<< E vuoi che te la vada a prendere? >> Chiese Damon, alzandosi da terra

<< Esattamente, si trova nella cripta a sud-est da Atlanta, è protetta da un vampiro molto anziano con cui ho già fatto un patto, devi solo andare a prendere la pietra >> Spiegò Lily

<< Dove è la fregatura? >> Chiese Damon scettico

<< Nessuna fregatura, tu puoi ricevere qualcosa da me ed io posso ricevere qualcosa da te, sei disposto a farlo? >> Chiese Lily guardando il maggiore dei suoi figli

<< Ho la tua parola che se ti porto questa pietra spezzerai l'incantesimo di Kai? >> Chiese Damon, cercando di fidarsi delle parole di quella spietata donna

<< Assolutamente >> Disse Lily, senza scomporsi

Damon la guardò e non disse nulla, si voltò e uscì da quella stanza per poi raggiungere i suoi amici che lo attendevano nella sala della festa, mentre Enzo faceva da guardia.

<< Allora? >> Chiese Bonnie

<< Dove sono Stefan e Caroline? Stanno bene? >> Chiese Damon alla strega

<< Erano senza forze, Alaric li ha riportati a casa vostra per farli riposare >> Spiegò Bonnie << Allora? Mi spieghi cosa è successo? >> Chiese Bonnie ma Damon non disse nulla, a causa della presenza di Enzo di cui non si fidava

<< Tolgo il disturbo >> Disse Enzo per poi salire di sopra

Damon sospirò e insieme a Bonnie si diressero verso la Camaro di Damon, così per tutta la durata del viaggio il vampiro spiegò il patto che aveva stretto con Lily

<< E tu ti fidi? >> Chiese scioccata Bonnie mentre Damon si accostava davanti casa della strega

<< Ho altra scelta? Si tratta di Elena >> Rispose Damon

<< Io vengo con te >> Affermò Bonnie guardandolo

<< Cosa? Non se ne parla >> Rispose Damon << Si tratta di Lily, non mi fido, e non permetto a nessuno di venire con me, è una cosa che riguarda lei e me >> Disse

<< Nemmeno io mi fido di Lily e tu sei il mio migliore amico, non posso mandarti da solo in una possibile trappola organizzata da Lily >> Replicò Bonnie

<< BonBon, davvero, non si discute >> Disse Damon << Buona notte >>

<< Stai attento >> Disse Bonnie guardandolo negli occhi, per poi scendere dall'auto e guardare il suo migliore amico sfrecciare via per le strade di Mystic Falls

Quando Damon ritornò si assicurò che suo fratello e Caroline stessero bene, così andò nella stanza di Stefan e li vide che dormivano beati, così sorrise sollevato e inviò un messaggio al suo migliore amico “Grazie, Ric” e scese di sotto, pronto per partire quella stessa notte; rimase piuttosto stranito quando sentì qualcuno che bussava alla porta di casa, così andò ad aprire ed il cuore quasi gli scoppiava dal petto quando vide Elena che lo guardava


<< Elena >> Disse Damon sorpreso

<< Non so perchè sono venuta qui, ma sentivo che dovevo vederti >> Spiegò Elena

<< Sei arrivata giusto in tempo, ti va un bel viaggetto? >> Chiese Damon sorridendo leggermente

Elena gli sorrise e così si misero in macchina dirigendosi verso Atlanta, proprio come avevano già fatto tanto- troppo- tempo prima e Damon sperava con tutto il cuore che lei, un giorno, potesse ricordarlo. 

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Capitolo 4
*** La pietra della fenice ***


Capitolo 4- La pietra della fenice
 


Dopo un paio d'ore di viaggio finalmente Damon ed Elena arrivarono a destinazione ma prima di rispettare il patto con Lily decise di passare un po di tempo con l'amore della sua vita e aiutarla a ricordare. Così, parcheggio proprio di fronte quello stesso bar in cui si era fermato sei anni prima con Elena, quando ancora lei non lo guardava nemmeno, anche se questo non significava lo stesso per lui.

Damon ed Elena entrarono e lui le offrì una abbondante colazione, scrutando la nuova barista del locale, dopo aver ucciso quella che l'aveva quasi condannata a morte.

<< Non sono mai stata ad Atlanta >> Disse Elena entusiasta mentre mangiava la sua fetta di torta, così Damon la guardò.

<< Sei sicura di non esserci mai stata? Io una volta sono venuto proprio in questo bar, ed una splendida ragazza mi ha salvato la vita >> Disse Damon guardandola negli occhi

<< Ti prego, smettila >> Disse Elena abbassando lo sguardo

<< Di fare cosa? >> Chiese Damon

<< Di guardarmi in quella maniera, mi intimidisci >> Rispose la donna, guardandolo

<< Ti svelo un segreto: anche tu mi intimidisci >> Disse dolcemente Damon

<< Non lo credo proprio possibile >> Disse Elena ridendo leggermente

<< E perchè mai? >>

<< Sei così sicuro di te, non posso credere che una come me possa intimidirti >> Rispose Elena guardandola

<< Ti sottovaluti, Elena Gilbert >> Disse Damon, alzandosi dallo sgabello su cui era seduto << Forza, è arrivato il momento di andare >> Disse il vampiro

Così Elena annuì ed insieme si diressero nuovamente in macchina, il piano di Damon aveva miseramente fallito, di nuovo, ma se tutto fosse andato bene con quella pietra, Lily avrebbe spezzato l'incantesimo, era solo questione di poche ore.

Quando Stefan si svegliò si sentiva piuttosto stordito, così andò nel salone per prender una sacca di sangue per sentirsi meglio ma rimase stranito quando vide Caroline, Bonnie, Alaric, Matt e Jeremy proprio lì che stavano confabulando.

<< Cosa succede? >> Chiese Stefan ancora scosso << Cosa è successo ieri? >>

<< Lily ci ha rapiti per convincere Damon a parlare con lei e a stringere un patto: se le avesse portato la pietra della fenice, Lily avrebbe spezzato l'incantesimo di Elena >> Spiegò Caroline

<< Cosa? E' una missione suicida! >> Esclamò Stefan << Dove è Damon? >>

<< E' già partito ed Elena è andato con lui, sono seriamente preoccupato >> Disse Alaric sospirando, così Stefan prese velocemente la sua giacca e si diresse verso la porta d'uscita

<< Dove stai andando? >> Chiese preoccupata Caroline

<< Da Lily >> Disse per poi scomparire

Tutti si guardarono preoccupati e sospirarono; subito dopo Stefan si ritrovò dinnanzi la dimora degli Eretici, intento a fare i conti con sua madre, una volta per tutte. Prima che potesse entrare dentro e scatenare la sua furia, qualcuno lo colse di spalle, facendolo finire dolorante a terra.

<< Ringraziami, ti ho salvato la vita >>

Stefan riuscì ad alzarsi in piedi nonostante i dolori e sgranò gli occhi quando vide la persona che aveva proprio dinnanzi agli occhi

<< Valerie >> Disse Stefan stupito

<< Vieni con me >> Disse la ragazza

Dopo poco, l'eretica e il vampiro si ritrovarono al ponte di Wickery, dove poter stare un po in tranquillità

<< Tu sei una Eretica? >> Chiese stupito Stefan

<< La prima, per essere precisi >> Rispose Valerie guardandolo

<< Lo sei diventata prima o dopo di conoscerci? >> Chiese Stefan

<< Non ti ho portato qui per parlare di quello, anzi >> Disse Valerie << Siamo in pericolo >> Affermò la ragazza

<< Che vuoi dire? >> Chiese Stefan

<< Lily ha chiesto a tuo fratello di andare a prendere la pietra della fenice perchè le serve per un incantesimo, ed è vero ma ciò che intende fare è riportare indietro uno dei vampiri più spietati che abbia mai conosciuto >> Spiegò Valerie

<< Cosa è la pietra della fenice? >> Chiese stranito Stefan

<< E' una pietra che racchiude al suo interno tutte le anime dei vampiri più dannate, basta solo essere trafitti da una spada, che è già in possesso di Lily, e si rimane bloccati nel proprio inferno personale >> Disse Valerie << Damon non deve consegnare quella pietra a Lily >>

<< Chi è questo vampiro così spietato da suscitare la paura in una Eretica? >> Chiese Stefan così Valerie sospirò

<< Il suo nome è Julian e dobbiamo impedirgli di ritornare >> Affermò Valerie

Damon parcheggiò la sua auto a qualche metro dalla cripta in cui doveva vedersi con quell'amico di Lily per prendere la pietra della fenice.

<< Bel posto per un appuntamento >> Disse Elena sarcastica guardandosi attorno in quel luogo buio, freddo e alquanto macabro

<< Rimani in macchina, torno tra poco >> Disse Damon

<< Cosa? Non ti lascio andare da solo >> Affermò Elena

<< Tu non sei in grado di scegliere >> Disse Damon col suo sorriso beffardo << Rimani in macchina >> Disse nuovamente per poi uscire dall'auto

Damon si avvicinò alla cripta indicata da Lily e finalmente comparì un uomo alquanto anziano, sembrava piuttosto malandato

<< Mi manda Lily >> Disse Damon guardando quel vecchio che sembrava stesse per morire da un momento all'altro.

<< Perfetto, ho qui quello che ti serve >> Disse mostrandogli la famosa pietra della fenice << Dove è la ragazza? >> Chiese il vecchio vampiro

<< Quale ragazza? >> Chiese Damon stranito

<< Eccola >> Disse il vecchio sorridendo

<< Damon >> Disse spaventata Elena, guardando quel vecchio che cominciava a tramutarsi in viso, mostrando i canini da vampiro

<< La pietra della fenice in cambio di sangue umano per farmi tornare forte come un tempo e per uscire fuori da questo inferno >> Disse il vecchio sorridendo, fiondandosi verso Elena che per impeto urlò

Damon si lanciò verso quel vecchio, finendo proprio sotto di lui che seppur anziano aveva una forza inaudita.

<< Damon Salvatore, sono molto più vecchio e forte di te, non riuscirai a battermi >> Disse il vampiro anziano con un ghigno

<< Cosa diamine ti ha promesso Lily? >> Chiese Damon a denti stretti

<< Sono stato maledetto anni e anni fa da una strega che mi ha rinchiuso in questa cripta e ha lasciato che il mio corpo si deteriorasse, per punirmi di tutto il sangue che avevo versato. Ma come ben sai, ogni incantesimo ha la sua clausola e la mia era che se avessi bevuto un sorso di sangue umano sarei stato libero. Così Lily ha barattato la vita di una umana per la pietra della fenice, ma visto che ci sono ucciderò anche suo figlio >> Disse il vecchio sorridendo << Addio Damon Salvatore >>


Prima che potesse strappargli il cuore dal petto, Elena prese uno dei rami secchi presenti sulla terra di quella cripta e glielo infilzò proprio sul petto, colpendo il cuore, lasciandolo accasciare a terra, morto. Damon guardò una Elena spaventata, con le lacrime agli occhi e corse ad abbracciarla e a stringerla forte.

<< Damon >> Disse fra i pianti

<< Va tutto bene, ci sono io con te >> Sussurrò dolcemente il vampiro

Dopo aver preso la pietra della fenice dal cappotto malconcio di quel vampiro ormai morto, Damon ed Elena si diressero nuovamente verso Mystic Falls; durante il viaggio era calato un silenzio tombale tra i due, che venne interrotto da Elena.

<< Ti ho salvato la vita >> Disse la ragazza guardandolo

<< Lo so >> Rispose Damon

<< Non dimenticarlo >>

Damon distolse per un secondo lo sguardo dalla strada e guardò Elena: quelle parole, quello che era successo gli ricordavano proprio l'ultima volta che erano andati  ad Atlanta e sapeva che, in fondo, lo ricordava anche lei.

Dopo essere arrivati a Mystic Falls, Damon lasciò Elena davanti casa sua che prima di scendere guardò Damon negli occhi.

<< Cosa era quel vecchio? >> Chiese Elena

Damon la guardò e sospirò leggermente, non aveva mai visto Elena così felice e non voleva rovinarle nuovamente la vita, forse aveva ragione Alaric: senza loro, senza lui, Elena stava meglio.

<< Era un vampiro, Elena, proprio come me >> Rispose Damon

<< Cosa? Mi stai prendendo in giro? >> Chiese Elena scioccata

<< No, non ti sto prendendo in giro: Mystic Falls è piena di vampiri e tu ti sei innamorata di uno di loro, di me, solo che per l'incantesimo di un sociopatico l'hai dimenticato, così come hai dimenticato Bonnie, Caroline, Stefan. Ma io ti amo e ti amerò per sempre, sei la cosa migliore che mi sia capitata nei miei 173 anni di vita ed è proprio perchè ti amo che devo lasciarti andare >> Disse dolcemente Damon

<< Io.. >> Cominciò a dire Elena, senza parole

<< Hai passato una bellissima giornata al lago col tuo fidanzato Liam, questa giornata ti è proprio servita per capire quanto lo ami e quanto sia perfetto per te. Adesso tornerai a casa e racconterai tutto a Jeremy e ad Alaric e sarai felice come non lo sei mai stata prima ad ora >> Disse Damon utilizzando la compulsione

Elena non disse una parola ed entrò dentro casa, lasciando Damon solo nella sua macchina, col cuore a pezzi. Prima che potesse tornare a casa, fece tappa a casa degli Eretici, dove Lily lo aspettava proprio davanti la porta.

<< Ci hai messo un bel po >> Osservò Lily

<< Che ci vuoi fare, cercare di rimanere in vita costa un po di tempo >> Disse sarcastico Damon

<< Dove è la pietra della fenice? >> Chiese Lily impaziente

<< E' proprio qui >> Disse Damon mostrandogliela << Prima di dartela volevo farti i miei complimenti: hai soggiogato Elena per farle credere di voler venire con me quando in realtà volevi offrirla come agnello da sacrificare per ottenere questa pietra, ma io ovviamente non dovevo scoprire nulla, così mi sarei preso tutta la colpa della sua morte, per averle proposto di venire con me ad Atlanta, sei davvero geniale >> Disse Damon

<< Non voglio parlare, Damon, dammi la pietra >> Disse Lily

<< Sai che farò? Andrò dalla mia amica Bonnie e le dirò di ridurre in polvere questa dannata pietra e poi comincerò ad uccidere te e la tua famiglia uno ad uno, ti farò soffrire come mai prima ad ora e solo quando mi supplicherai di morire io ti staccherò la testa a morsi >> Disse Damon furioso

<< Non ti conviene metterti contro noi Eretici >> Disse Lily con un sorrisetto sulle labbra mentre Malcolm, uno tra gli Eretici, stava prendendo di spalle Damon

<< Tu credi? >> Chiese Damon con un sorriso beffardo

Prima che Malcolm potesse colpire alle spalle Damon e strappargli dalle mani la pietra della fenice, il vampiro si voltò e strappò il cuore all'eretico che cadde a terra, senza vita.

<< No, Malcolm! >> Urlò Lily dal dolore mentre tutta la famiglia di Eretici uscì fuori casa, ignara di ciò che stav succedendo

<< Consideralo un avvertimento >> Disse Damon per poi scomparire

Nel frattempo, tutti gli altri erano a casa Salvatore che attendevano impazienti il ritorno di Damon per raccontare ciò che Valerie aveva confidato a Stefan, quel pomeriggio. Dopo poco, Damon rientrò in casa e guardò tutti i suoi amici riuniti nell'ampio salone.

<< Che accoglienza, sono commosso >> Disse Damon ironico

<< Hai dato la pietra della fenice a Lily? >> Chiese Stefan allarmato

<< Quella puttana ha soggiogato Elena per farla venire con me e per sacrificarla ad un vecchio vampiro che voleva sangue umano, non solo non gli ho dato la pietra della fenice ma ho ucciso pure il suo adorato figlioletto eretico >> Disse Damon evidentemente arrabbiato

<< Sembri sconvolto >> Osservò Stefan

<< Ho soggiogato Elena per farle dimenticare questa giornata e per farle ricordare di essere stata con Liam e di amarlo, quindi si, sono sconvolto >> Disse Damon dandogli la pietra della fenice << Tienila, non voglio avere più nulla a che fare con questa storia >> Disse salendo velocemente sulla sua camera

Tutti si guardarono preoccupati, la situazione stava degenerando ma almeno avevano le pietra e questo era un punto a loro favore.

 

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Capitolo 5
*** Eppure sono qui! ***


Capitolo 5- Eppure sono qui!

 
Stefan entrò nella camera buia di Damon e andò ad aprire tutte le tende e le finestre, per far circolare un po d'aria fresca.

<< Sono tre giorni che non esci da questa stanza, cosa credi di fare? >> Chiese Stefan, scoprendolo dalle calde coperte che lo avvolgevano mentre dormiva nel suo letto

<< Esci, Stefan >> Disse Damon con pacatezza

<< Abbiamo la pietra della fenice, siamo in vantaggio rispetto a Lily, non sei felice? >> Chiese Stefan mentre Damon si alzò dal letto ancora assonnato

<< Una pasqua >> Disse ironico

<< Lo capisco che sei distrutto ma >>

<< No, Stefan, non lo capisci perchè tu hai la tua ragazza, i tuoi amici, hai me, tutto il tuo mondo gira perfettamente! >> Esclamò Damon andando a farsi una doccia

<< Anche io l'ho persa, Damon >> Disse Stefan fermando suo fratello e guardandolo dritto negli occhi

<< Tu l'hai persa nel momento in cui ha scelto definitivamente me >> Rispose Damon con perfidia, così Stefan lo colpì dritto in faccia con un pugno, facendolo finire a terra

<< E' questo quello che fai, vero? >> Chiese arrabbiato Stefan

<< Cosa? >> Disse Damon toccandosi la mascella arrossata e un po dolorante

<< Quando qualcosa non va cerchi di autodistruggerti, cerchi di allontanare tutto e tutti ma adesso siamo tutti stanchi del tuo comportamento >> Esclamò Stefan

<< Non mi importa niente di voi! >> Urlò Damon

<< Se l'unica cosa che ti importa è Elena allora pensa che hai ucciso uno dei figli di Lily, quelli che ama, intendo! Vorrà vendetta su di te e l'unico modo di vendicarsi è proprio uccidere Elena! >> Disse Stefan

In quel momento, il terrore avvolse il cuore e lo sguardo di Damon: non aveva pensato che Elena potesse essere in pericolo per quello che aveva fatto a Malcolm

<< Stefan, io >>

<< Non dire nulla, sei sempre il solito egoista >> Disse Stefan arrabbiato per poi lasciarlo solo nella stanza e dirigersi al suo appuntamento con Valerie.

Alle 10 in punto della mattina, Stefan si ritrovò sul ponte di Wickery ad attendere l'eretica Valerie, il suo primo grande amore; era piuttosto assorto dai suoi pensieri, che vennero interrotti proprio dal suo arrivo

<< Stefan >> Disse Valerie guardando << Non sapevo delle intenzioni di Lily con Elena >> Si giustificò immediatamente

<< Lo spero perchè mio fratello è sul piede di guerra >> Affermò Stefan avvicinandosi a lei

<< Anche gli Eretici sono sul piede di guerra contro tuo fratello Damon, non riesco ancora a credere che abbia ucciso Malcolm >> Disse Valerie con le lacrime agli occhi

<< Perchè mi hai chiesto di vederci? >> Chiese Stefan con freddezza

<< Per riportare indietro Julian, Lily aveva bisogno della pietra della fenice e del corpo di Julian per riportare la sua anima nel suo corpo >> Disse Valerie << Adesso che non ha momentaneamente la pietra della fenice, vuole pensare al suo corpo ma noi dobbiamo essere un passo avanti a lei >>

<< Dove si trova il corpo di Julian? >> Chiese Stefan

<< Esattamente nel luogo in cui Kai aveva promesso a Lily di averci trovati >> Disse Valerie guardando Stefan, il quale annuì

<< Perchè stai tradendo Lily? Non è lei la tua famiglia? >> Chiese stranito Stefan

<< Il mio odio verso Julian è più forte dell'amore che provo per Lily >> Affermò Valerie abbassando lo sguardo

<< Cosa è successo? >> Chiese Stefan

<< Non mi va di parlarne >> Disse semplicemente Valerie

<< Come non ti va di parlare di quello che mi hai fatto? Sei scomparsa, non ho avuto più notizie di te! >> Esclamò Stefan

<< Cosa importa? Adesso hai una nuova ragazza >> Disse Valerie

<< Caroline non c'entra nulla in questa storia! >>

Valerie guardò quell'uomo e sospirò, sapeva che era giusto dirgli la verità e non vedeva l'ora di farlo, non vedeva l'ora di condividere il dolore con qualcuno.

<< Lily mi aveva chiesto di tenere d'occhio te e tuo fratello, non avrei mai immaginato che mi sarei innamorata del suo figlio minore >> Disse Valerie sospirando << Volevo davvero tornare e passare il resto della mia vita con te ma Julian mi ha fermata: sapeva che se non fossi partita quella mattina con gli Eretici e Lily, nemmeno Lily avrebbe preso quella nave così mi ha picchiata fino a farmi perdere il bambino >>

A quell'ultima frase Stefan la guardò immediatamente, senza riuscire a proferire alcun tipo di parola, non riusciva nemmeno a emettere un verso di sgomento, rabbia, sorpresa, niente.

<< Eri incinta? >> Riuscì a dire, poi, Stefan

<< Si, Stefan >> Disse Valerie mentre una lacrima amara segnava il suo viso << Lui non deve tornare, non potrei sopportarlo >>

Stefan guardò quella donna, così fredda ma allo stesso tempo troppo fragile e l'abbracciò stringendola forte mentre la donna si stringeva ancora di più all'uomo che per tanto tempo aveva amato alla follia. Quando Stefan rientrò in casa, rimase sorpreso nel vedere Damon assieme Bonnie e Caroline, così si avvicinò a loro

<< Finalmente sei arrivato, dove diamine sei stato? C'è in atto una battaglia eretica e tu mi lasci qui con la barbie e magica Sabrina? >> Chiese ironico Damon mentre Caroline e Bonnie lo guardarono male

<< Sono stata con Valerie >> Affermò Stefan

<< Con chi? >> Chiese Caroline

<< Questa è anche peggio della battaglia eretica >> Disse divertito Damon

<< Lei vuole quello che vogliamo noi, è dalla nostra parte e mi ha anche detto cosa fare per impedire a Lily di utilizzare la pietra della fenice >>

<< Non hai pensato che lei volesse fare il doppio gioco? >> Chiese Caroline irritata

<< No perchè ha un ottimo motivo >> Disse Stefan abbassando lo sguardo, così Caroline lo guardò confusa mentre Bonnie trascinò Damon fuori casa

<< Cosa sta succedendo, Stefan? >> Chiese Caroline

<< Ho conosciuto Valerie poco prima di conoscere Katherine, lei è stata il mio primo vero amore, volevo passare tutta la vita con lei ma poi è sparita ed io l'ho dimenticata; solo adesso mi ha raccontato la verità: era venuta per conto di Lily, per tenerci d'occhio, e si è davvero innamorata di me e voleva ritornare a Mystic Falls ma il vampiro di cui è innamorata mia madre glielo ha impedito, picchiandola fino a farle perdere il nostro bambino >> Disse Stefan con gli occhi lucidi mentre Caroline sembrava scioccata

<< Lei era incinta di tuo figlio? >> Chiese Caroline mentre Stefan annuì, così la ragazza si sedette per calmarsi

<< Questo non cambia niente, Caroline >> Disse dolcemente Stefan

<< Questo cambia tutto >> Rispose la ragazza ancora scossa per poi andarsene velocemente dalla casa dei Salvatore

Stefan le stava correndo dietro ma venne fermato da Damon e Bonnie

<< Le passerà, dobbiamo prima pensare a Lily e alla pietra della fenice >> Disse Bonnie determinata così Stefan sospirò

<< Valerie mi ha detto dove si trova il corpo di Julian, il vampiro che Lily vuole fare ritornare dalla pietra della fenice >> Spiegò Stefan

<< La pietra della fenice contiene le anime dei vampiri? >> Chiese Bonnie

<< Esatto, o almeno di quelli che vengono colpiti dalla spada della fenice che per la cronaca è nelle mani di Lily >> Disse Stefan << Me l'ha detto Valerie, ma per completare l'incantesimo ha bisogno della pietra e del corpo >>

<< Noi abbiamo la pietra >> Osservò Bonnie

<< E tra poco anche il corpo >> Disse Damon sorridendo beffardo

Stefan dovette lasciar perdere Caroline per un paio d'ore e accompagnare Damon e Bonnie nel luogo in cui si trovava Julian; una volta entrati nell'ampio locale, i tre ragazzi rimasero sconvolti

<< Bene, da dove cominciamo? >> Chiese Bonnie guardando l'immensa schiera di bare disposta lungo tutto l'ambiente

<< Perchè non fai un incantesimo di localizzazione? Sei una strega! Secondo te perchè ti abbiamo portato con noi? >> Chiese Damon scherzando

<< Divertente ma non posso fare un incantesimo di localizzazione se non ho nulla che riguardi questo Julian >> Rispose Bonnie

<< Abbiamo la sua anima, possiamo desiderare di meglio? >> Chiese Damon passando a Bonnie la pietra della fenice

Così Bonnie sbuffò e si concentrò su quella pietra e sull'anima che intendeva cercare, creando una potente energia magica che sfinì Bonnie e le sue energie; tra tutte le bare presenti, una sola si aprì e così Bonnie interruppe l'incantesimo e cadde a terra, così venne soccorsa da Damon che le diede il suo sangue mentre Stefan si avvicinò a quella bara aperta.

<< E' il nostro uomo? >> Chiese Damon

<< Si, c'è dentro qualcuno >> Affermò Stefan, preparandosi a staccargli il cuore dal petto << Questo è per il mio bambino >> Disse Stefan a denti stretti ma prima che potesse farlo venne colpito dalla tortura mentale degli Eretici, che fecero accasciare Stefan, Damon e Bonnie a terra.

<< Speravo che foste così stupidi da portare la pietra della fenice direttamente a me >> Disse Lily con un sorriso sul volto

<< Fermati, Lily >>

Il capo degli Eretici si voltò e rimase piuttosto stranita quando vide Valerie, la sua prima creatura, che la guardava con le lacrime agli occhi

<< Cosa stai facendo, Valerie? >>

<< Non posso permetterti di riportare questo mostro in vita >> Disse l'eretica mentre piangeva

<< Cosa stai dicendo? Julian è l'amore della mia vita! >> Esclamò Lily, prendendo dalle mani della giovane Bennett la pietra della fenice

<< Non sono stata sincera con te, Lily >> Affermò Valerie singhiozzando

<< Lo vedo, sei passata dalla loro parte >> Osservò dispiaciuta Lily << Ma sappi che se proverai a fermarmi io non farò problemi ad ucciderti >> Disse la donna con le lacrime agli occhi

<< Lily, ti prego, ascoltami >> La scongiurò una Valerie piangente

<< Non voglio più ascoltarti, sono stanca >> Disse Lily arrabbiata, avvicinandosi ai suoi due figli biologici che erano immobili a terra << Non ti uccido per vendicare il mio Malcolm solo perchè io non sono come voi, un'assassina, io voglio solo la mia famiglia >> Disse Lily con le lacrime agli occhi

<< Che ci vuoi fare, nostra madre non ci ha educati bene >> Disse Damon con tono di sfida mentre lasciava Lily e la sua famiglia andare via con la bara e la pietra della fenice.

Dopo che Valerie li aiutò a riprendere le forze, tutti tornarono a casa dei Salvatore per metabolizzare l'enorme fallimento.

<< E adesso che facciamo? >> Chiese Stefan esaurito

<< Cerchiamo di fermare quella pazza di nostra madre ma prima io vado a vedere se la mia ragazza sta bene e ti consiglio di andare a vedere se la tua è ancora incazzata >> Disse Damon divertito, provocando però l'imbarazzo di Valerie, per poi uscire da casa sua assieme Bonnie che ritornò a casa.

<< Io devo andare >> Disse Stefan a Valerie

<< Da Caroline, lo so >> Disse la ragazza sospirando

<< Puoi stare qui per il momento, fino a quando non trovi una sistemazione >> Le suggerì Stefan, così Valerie lo guardò e sorrise leggermente

<< Grazie >> Disse piano per poi lasciare che Stefan andasse dalla sua ragazza

Damon aveva parlato con Alaric e gli aveva spiegato la situazione, avrebbe pensato lui a proteggere Elena mentre lei avrebbe vissuto la sua vita ignara e felice proprio come meritava; il vampiro sospirò e andò nel suo posto preferito a Mystic Falls, quello che gli consentiva di riflettere in tranquillità. Una volta salito sulla cima dell'orologio di Mystic Falls, la sua attenzione venne distolta da qualcuno che, dal basso, lo stava chiamando agitando le mani: era Elena. Così, Damon la raggiunse immediatamente, cercando di non farsi vedere mentre faceva quel lungo salto dalla cima dell'orologio.

<< Ti ho disturbato? >> Chiese la ragazza

<< No, certo che no, è successo qualcosa? >> Chiese Damon preoccupato

<< Come hai fatto a scendere da la sopra? >> Chiese stupita Elena, ignorando la domanda del ragazzo

<< Ho fatto bunging jumping >> Inventò su due piedi Damon, non convincendo nemmeno per un secondo Elena che lo guardò divertito

<< Io ricordo >> Affermò Elena e quell'affermazione fece fermare- ancora una volta- il cuore a Damon

<< Cosa ricordi? >> Chiese il vampiro, avvicinandosi alla ragazza e accarezzandole dolcemente il viso

<< La giornata ad Atlanta, quel tipo che ti ha aggredito ed io che ti ho salvato la vita >> Disse Elena lasciando perplesso Damon << Ricordo anche quello che mi hai detto quando mi hai riportato a casa >> Disse guardandolo

<< Tu non.. Come è possibile? >> Chiese Damon senza parole

<< Perchè avrei dovuto dimenticarlo? >> Chiese Elena sospettosa ma divertita << Hai detto che quel vecchio era un vampiro e che anche tu lo eri >> Disse la ragazza

Damon la guardò confuso e perplesso, non sapeva proprio cosa dire e come fosse possibile che lei ricordasse tutto, poi l'attenzione di quei grandi occhi blu si concentrò su un accessorio portato dalla ragazza, di cui non si era completamente accorto.

<< La tua collana >> Disse Damon, accarezzandole la collana che gli aveva regalato Stefan tempo prima che conteneva verbena

<< Me l'ha regalata Alaric, mi ha detto di tenerla sempre con me >> Spiegò Elena guardando quel ragazzo cui sguardo la intimoriva, come sempre

<< La puoi togliere, per favore? >> Chiese dolcemente Damon, sperando che Elena obbedisse anche senza compulsione

<< Perchè? A cosa ti serve? >> Chiese Elena sospettosa

<< Sei sempre la solita testarda, eh? >> Chiese Damon divertito, così Elena lo guardò

<< Hai detto che io sono innamorata di te ma non mi ricordo totalmente di te se non per quelle poche volte che ci siamo incontrati eppure sei come una calamita non riesco a starti lontano, quindi ti prego puoi spiegarmi cosa sta succedendo? >> Chiese dolcemente Elena

<< Non dovresti stare qui, dovresti stare col tuo ragazzo umano perfetto e tornare alla tua vita umana perfetta >> Disse Damon guardandola

<< Eppure sono qui, Damon, non dal mio ragazzo perfetto! >> Esclamò Elena

<< E allora vattene! >> Urlò Damon

<< Non posso! >> Urlò, di contro, Elena << Non posso, c'è qualcosa che mi spinge a te e a qualsiasi cosa tu faccia parte perchè.. Sento che mi appartenete >> Disse, poi, Elena calmandosi

Damon guardò la donna della sua vita e le venne in mente uno dei tanti litigi tra i due, in cui lui chiedeva di smettere di amarlo e lei rispondeva proprio non posso. Quindi, non potette fare a meno di reagire proprio come l'ultima volta: le prese dolcemente il volto e le diede un bacio che colse di sorpresa la donna che, però, non si potè sottrarre da quel bacio che quasi la consumò.

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NB. Buone vacanze di Pasqua a tutti quanti (:

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Capitolo 6
*** Il ritorno di Julian ***


CAPITOLO 6- IL RITORNO DI JULIAN


 


Damon riaprì pian piano gli occhi, stordito, e solo dopo pochi minuti riuscì ad avere una visione nitida dell'ambiente circostante e non aveva totalmente idea di dove fosse.

<< Confermo: sei decisamente patetico >> Affermò Enzo divertito entrando nella stanza<< Dove diamine sono? >> Chiese Damon senza forze, probabilmente a causa della verbena che gli avevano iniettato.

<< Davvero pensavi che fosse così facile? Non riuscirai mai a a riavere la tua Elena >> Disse Enzo

<< Carino lo scherzetto del bacio ma non dimenticare che sono stato io ad insegnarti come fare >> Disse Damon accennando ad un sorriso beffardo

<< Gli Eretici vogliono vendetta, tu hai ucciso uno dei loro fratelli, sono incazzati neri >> Affermò Enzo porgendogli una sacca di sangue

<< E spiegami allora perchè tu ti sei infilato nella mia mente per farmi credere di riavere Elena portandomi in questo buco per poi salvarmi magicamente offrendomi una sacca di sangue >> Chiese Damon guardandolo scettico

<< Damon, hanno intenzione di dichiararvi guerra e uccidervi tutti: era solo questione di tempo prima che Lily ti prendesse, così io ho giocato d'anticipo >> Spiegò Enzo

<< Non capisco ancora perchè lo stai facendo >> Chiese Damon

<< Vogliamo tutti la stessa cosa: fermare tua madre nel riportare Julian in vita, chi per un motivo o chi per un altro >> Affermò Enzo

<< Non è una trappola? >> Chiese ancora scettico Damon

<< Mi hai chiesto da che parte stavo ed io ti rispondo che sono dalla vostra, prendi la sacca, Damon >> Disse Enzo offrendogliela nuovamente, così Damon lo guardò e decise di fidarsi

Dopo poco, Damon aveva ripreso le forze e aspettò che suo fratello e tutti gli altri arrivassero in quella casa diroccata, nascosta dagli Eretici.

<< Quindi era tutto finto, con Elena >> Disse Damon fissando fuori dalla finestra

<< Mi dispiace, amico, avevo bisogno di qualcosa per distrarti >> Confessò Enzo, seriamente dispiaciuto

<< Non la riavrò mai >> Disse Damon abbassando lo sguardo, così Enzo si avvicinò ad uno dei suoi più cari amici

<< Se tu mi aiuti a fare fuori Julian, io ti prometto che troveremo una soluzione per Elena fino in capo al mondo >>

Damon guardò il suo vecchio amico e accennò un sorriso; nel frattempo, Bonnie e Caroline si stavano dirigendo verso casa Salvatore, passando per la piazza principale di Mystic Falls e proprio lì videro passare una Elena sorridente, così si guardarono e decisero che si erano stufate di stare lì a guardare mentre la loro migliore amica non si ricordava della loro esistenza, così si avvicinarono a lei

<< Elena >> Disse d'impeto Caroline, portando la ragazza a voltarsi e a guardare quelle due sorridendo stranita

<< Caroline e Bonnie, giusto? >> Chiese Elena, così le due donne sorrisero leggermente e annuirono

<< Volevamo chiederti se volevi partecipare all'organizzazione della festa >> Disse Caroline, improvvisando

<< Quale festa? >> Chiese stranita Elena

<< Quella dei Salvatore >> Disse velocemente Bonnie, così Caroline la guardò

<< Mi dispiace, devo fare una cosa per Lily >> Affermò Elena

A quelle parole Bonnie e Caroline rimasero piuttosto scosse: Elena era stata soggiogata da Lily, come avevano potuto non accorgersene? Caroline bloccò la sua migliore amica per il braccio, prima che potesse andarsene.

<< Cosa devi fare per Lily? >> Chiese Caroline, guardandola negli occhi

<< Non posso dirlo a nessuno, mi dispiace >> Rispose Elena sotto la compulsione della sua amica, che sospirò

<< Ascoltami bene: dimentica ciò che ti ha detto di fare Lily, non devi assolutamente ascoltarla, anzi devi starle più lontana possibile, è tua nemica. Piuttosto, vieni con noi >> Disse Caroline con la compulsione, così Elena obbedì.

Dopo poco Stefan, Caroline, Bonnie e una ignara Elena raggiunsero il luogo indicato da Damon e vi entrarono per elaborare un piano; quando Damon vide Elena entrare in quella casa, quasi il cuore smise di battere- anche se tecnicamente già lo aveva fatto 173 anni prima- e si avvicinò lentamente alla donna

<< Elena >> Disse dolcemente Damon

<< Ciao, Damon >> Rispose la ragazza guardandolo sempre con quell'aria estremamente intimidita dal fascino di Damon << Cosa ci faccio qui? >> Chiese Elena stranita, così Damon guardò stranito suo fratello e le due ragazze

<< Abbiamo chiesto ad Elena di aiutarci ad organizzare la festa che intendevate fare a casa vostra >> Disse Caroline guardando Damon che capì

<< Oh, certo, la festa >> Disse improvvisando << Allora, Caroline ed Elena potete occuparvi voi del catering >>

A quelle parole, Caroline fece un ampio sorriso felice: lei era la maestra delle feste e adorava organizzarle, così trascinò Elena ad organizzare il catering per la finta festa così da lasciare tutti gli altri in tranquillità. Appena le due ragazze uscirono da quella abitazione, Damon si avvicinò a Bonnie con uno sguardo confuso, in cerca di spiegazioni.

<< L'abbiamo trovata in piazza, soggiogata da tua madre, che doveva fare non so cosa perchè non può dircelo, tua madre è molto furba >> Disse Bonnie guardando il vampiro << Ad ogni modo, Caroline l'ha soggiogata per farle capire che Lily è il nemico e l'abbiamo fatta venire con noi, così sarà al sicuro >> Affermò

<< Avete fatto bene, ma cosa può volere mia madre da Elena? >> Chiese Damon perplesso << Ha la pietra della fenice, ha il corpo di Julian, perchè vuole Elena? >>

<< Per vendetta >> Ipotizzò Stefan, anche lui perplesso

<< Lily non è così cattiva come voi pensate, lei vuole solo vivere in pace con la sua famiglia di stregoni vampiri >> Affermò Enzo << Pensiamoci: riportare indietro un anima da un inferno personale e rispedirla nel corpo esatto necessita di un incantesimo molto potente >>

<< Così potente che ha bisogno di supporto >> Osservò Stefan

<< Il sangue della doppelgangher >> Disse, poi, Damon << Ma non ha senso, se le serviva il sangue della doppelgangher per far ritornare Julian perchè voleva sacrificare Elena per riavere la pietra? >> Chiese Damon stranito

<< Cosa? Lily non voleva sacrificare Elena >> Disse Enzo stranito

<< Smettila di difenderla! >> Esclamò Bonnie stufa

<< Lily non ha soggiogato Elena, Bonnie , ma te! Anzi, io sono stato a farlo per conto di Lily >> Affermò Enzo con sguardo basso

Damon, Stefan e Bonnie si guardarono scioccati e confusi, non sapevano cosa dire o pensare.

<< Stai dicendo che Lily ti ha chiesto di soggiogare Bonnie per farla sacrificare in cambio della pietra della fenice? >> Chiese Stefan sbigottito

<< Esatto, non so cosa c'entri Elena in questa storia >> Disse confuso Enzo

<< Quindi, Elena non è venuta con me perchè era soggiogata >> Disse Damon sorridendo leggermente, poi guardò Enzo e lo scaraventò contro il muro, con la mano stretta attorno al suo collo

<< Damon! >> Esclamò Stefan avvicinandosi a suo fratello

<< Dimmi perchè non dovrei uccidere questo traditore? Volevi sacrificare la mia migliore amica! >> Esclamò furioso Damon

<< Damon, lascialo, il suo aiuto può essere prezioso! >> Disse Bonnie dolcemente, così Damon si calmò e lasciò la presa, consentendo ad Enzo di respirare.

<< Se sono qui è per farmi perdonare e per essere dalla vostra parte! >> Esclamò Enzo

<< Non ti uccido solo perchè ci servi >> Grugnì Damon, ancora arrabbiato

Dopo poco la situazione si tranquillizzò e i quattro cercarono di escogitare un piano per mandare a monte il ritorno di Julian.

<< Per questo incantesimo serve molta potenza, quindi deve essere fatto durante un fenomeno celeste >> Spiegò Enzo

<< La cometa >> Disse Bonnie, arrivandoci prima di tutti << E' proprio stasera >>

<< Quale cometa? Di cosa diamine state parlando? >> Chiese Damon irritato

<< Ogni mille anni il cielo viene attraversato da una cometa potentissima, così potente che la sua magia viene utilizzata solo per praticare incantesimi di magia nera, come quello che vuole fare Lily >> Spiegò Bonnie << Tante volte mia nonna mi ha detto di starne fuori, è pericoloso >> Affermò Bonnie

<< Allora dobbiamo intervenire >> Disse Stefan d'impeto

<< Lily si aspetta che voi la fermerete, questa volta dobbiamo giocare di astuzia, dobbiamo fare qualcosa che loro non si aspettano >> Suggerì Enzo

<< Ha ragione >> Disse Damon, provocando lo stupore di tutti << Non ce la possiamo fare in un combattimento aperto, dobbiamo inventarci qualcosa >> Disse

<< Del tipo? >> Chiese Bonnie

<< E se mancasse qualche ingrediente alla pozione magica? >> Chiese Damon divertito

<< Rubiamo la bara >> Disse Stefan guardando suo fratello << E' geniale, può funzionare >>

<< E se invece di nasconderla la lasciassimo proprio lì? Solo che non possono vederla? >> Propose Bonnie sorridendo

<< Come abbiamo fatto con le bare dei Mikealson >> Osservò Damon << E' perfetto >>

Tutto era pronto e il piano poteva essere attuato: Enzo avrebbe aiutato Bonnie ad entrare in casa degli Eretici senza che fosse vista mentre Caroline e Stefan, con l'aiuto di Valerie, avrebbero tenuto occupati gli Eretici mentre Damon si sarebbe occupato della questione Lily-Elena.

Infatti, il vampiro aveva portato Elena a casa Salvatore per cercare di tenerla al sicuro da sua madre, che sapeva sarebbe venuta a prendere la sua ragazza- anche se lei non lo sapeva- da un momento all'altro; così, cercò di tenerla occupata con la finta festa, la cui organizzazione era stata improvvisata da Caroline e Bonnie.

<< Come mai non sei con il tuo ragazzo? Come si chiama? Lion? Lessie? >> Chiese Damon, stuzzicando la ragazza mentre l'aiutava a trasportare delle casse per la festa

<< Liam >> Rispose stizzita Elena << E comunque non lo so perchè non sono con lui, so solo che devo aiutare ad organizzare questa stupida festa >> Disse Elena sbuffando

Damon guardò l'amore della sua vita lavorare per quella finta festa e si sentì terribilmente in colpa, stava lavorando per una finta festa organizzata solo per tenerla lontana dalla follia di sua mamma, così decise di fare la cosa più giusta.

<< Questo è per te >> Disse Damon avvicinandosi ad Elena, che lo guardò stranita

<< Cosa è? >> Chiese Elena, così Damon sospirò

<< E' un regalo >> Disse estraendo dal pacchetto la collana porta verbena che Stefan le aveva regalato molto tempo prima << Non toglierla mai >> Disse dolcemente

<< Non posso accettarla >> Disse Elena guardandolo negli occhi, quasi perdendosi tra di essi

<< Certo che puoi, è già tua >> Insistì Damon sorridendole

Così, Elena sorrise dolcemente e spostò da un lato i suoi lunghi capelli per consentirgli di metterle quella bellissima collana: appena le mani di lui sfiorarono il collo di lei, la ragazza sentì un brivido lungo per tutta la schiena e si voltò lentamente verso quell'uomo così misterioso e affascinante, a pochi centimetri dalle sue labbra. Damon la guardò intensamente, poteva sentire il respiro caldo della ragazza sulle sue labbra e questo lo mandava in tilt, lei lo mandava in tilt.

<< Interrompo qualcosa? >>

Damon si voltò e il suo sguardo si tramutò quando vide la donna che lo aveva messo al mondo entrare nella sua casa, con un sorriso quasi innocente sul volto; così, l'uomo avanzò per proteggere Elena e guardò male quella che doveva essere sua madre.

<< Non sei la benvenuta >> Affermò il vampiro

<< Avevo detto ad Elena di venire da me, era importante >> Disse Lily guardando una Elena che sembrava piuttosto confusa dietro le spalle di Damon

<< Caroline l'ha soggiogata per farla stare lontana da te, che peccato! >> Disse ironico Damon << Adesso vai via >> Concluse irritato

<< Mi dispiace ma non me ne andrò senza Elena >> Disse Lily mentre cominciavano ad entrare in casa Salvatore le due eretiche e l'uno degli eretici rimasti, visto che Damon aveva ucciso l'altro

<< Elena, scappa >> Ordinò determinato Damon

<< Cosa? Non ti lascio solo >> Affermò Elena seppur spaventata

<< Vai via! >> Urlò Damon

Elena lo guardò spaventata e cominciò a correre più forte che poteva mentre Damon si fiondò sulle due ragazze che lo stesero a terra con un solo colpo, poi Beau, l'unico uomo eretico rimasto, si avvicinò al vampiro steso dolorante a terra con un paletto in mano.

<< Questo è per Malcolm >> Affermò la biondina con un fare molto antipatico mentre guardava l'eretico sollevare il paletto per infilzarlo sul cuore di Damon

<< Fermatevi >> Disse Lily, così tutti si voltarono contrariati

<< Cosa? Ha ucciso Malcolm, merita di morire! >> Affermò la biondina arrabbiata

<< Mary Louise ho detto no, piuttosto andate a prendere la ragazza >> Ordinò la più grande tra gli Eretici, così i tre ragazzi sbuffarono e corsero, con la velocità da vampiro, a catturare Elena.

Enzo aveva approfittato che non ci fosse nessuno in casa per far addentrare Bonnie e farle pronunciare l'incantesimo; così la portò nel sotterraneo della casa, dove era adeguatamente nascosta la bara.

<< Perchè lo stai facendo? Loro sono la cosa più vicina ad una famiglia che tu abbia mai avuto >> Osservò Bonnie

<< E' vero, proprio per questo lo sto facendo >> Disse Enzo così Bonnie lo guardò

<< Sei innamorato di Lily, sai che lei ama questo Julian ed è per questo che lo vuole riportare indietro >> Disse Bonnie guardandolo

<< Non ho intenzione di parlare dei miei problemi di cuore, strega Bennett, forza: fai l'incantesimo >> Disse Enzo irritato

Bonnie lo guardò divertita per poi voltarsi verso la bara e cominciare a fare l'incantesimo che fece pian piano scomparire la bara, nonostante essa fosse ancora al suo posto.

<< Aiutatemi voi, streghe Bennett >> Affermò Bonnie per poi concludere l'incantesimo e far rimanere la bara nascosta

Enzo guardò la strega ammirato, la quale poi si voltò verso di lui sorridente

<< Ci siamo riusciti >> Disse vittoriosa Bonnie

<< No, ci sei riuscita >> Disse dolcemente Enzo << Grazie, strega Bennett >>

<< Chiamami Bonnie >> Disse sorridendo per poi uscire velocemente, assieme ad Enzo, da quella casa.

Nel frattempo, Elena stava correndo più veloce che poteva ma tutti i suoi sforzi furono vani perchè gli Eretici erano molto più forti e veloci di lei; la donna si ritrovò accerchiata dai tre Eretici che la guardavano sorridendo.

<< Cosa volete da me? Io non ho fatto niente! >> Esclamò Elena impaurita

<< Tranquilla, cara, vogliamo solo la tua morte >> Disse Nora ridendo leggermente

Prima che potessero fiondarsi su Elena, Stefan e Caroline li raggiunsero velocemente e li scaraventarono a terra; però gli Eretici erano ancora troppo forti e riuscirono a contrattaccare ma prima che potessero ucciderli, arrivò Valerie.

<< Fermatevi, vi prego >> Li scongiurò Valerie

<< Fatti da parte, traditrice >> Affermò Mary Louise arrabbiata, così Valerie non aveva altra scelta: inflisse alla sua famiglia un incantesimo che dal dolore li fece accasciare a terra.

Stefan e Caroline riuscirono a rialzarsi mentre Damon li raggiunse velocemente, raggiungendo una Elena spaventata e scioccata.

<< Stai bene, tesoro? >> Chiese involontariamente con dolcezza, guardandola negli occhi

<< Io >> Cominciò a dire Elena ancora sotto shock

Lily raggiunse Valerie, gli Eretici e tutti gli altri con una calma invidiabile, guardando delusa Valerie che li aveva traditi.

<< Adesso basta, Valerie >> Disse Lily, così Valerie interruppe l'incantesimo e li lasciò liberi

<< Lily devi ascoltarmi: Julian è un mostro, non puoi farlo tornare >> Disse Valerie con le lacrime agli occhi, così Lily la guardò

<< Mi hai mentito, Valerie, mi hai mentito su tutto ed io non voglio starti ad ascoltare e sopratutto non voglio che tu faccia parte della mia famiglia >> Disse Lily arrabbiata

<< Cosa? Questa non è la Lily che ho conosciuto, la donna che mi ha presa con se era buona, dolce e gentile e voleva semplicemente una famiglia, avresti fatto di tutto per noi e non ci avresti mai cacciati via, visto che effetto ti fa Julian? >> Disse Valerie piangendo

<< Non voglio ascoltarti! >> Esclamò Lily arrabbiata << Voglio solo riavere la mia famiglia >> Disse per poi raggiungere con la velocità da vampiro Elena, infliggendole un coltello sul ventre e traendo dalla ferita più sangue possibile

Fu tutto così veloce che Damon non ebbe tempo per fermarla, riuscì semplicemente a prenderla tra le braccia mentre cadeva a terra, svenuta.

<< Elena, no, no, ti prego rispondi >> Disse Damon col terrore negli occhi per poi voltarsi verso quella perfida donna << Io ti ammazzo! >> Urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo ma Stefan lo fermò

<< Fratello, non adesso, prima pensa a salvare Elena e portala in ospedale >> Disse Stefan guardando Elena tra le braccia del fratello senza sensi.

Così Damon annuì e portò velocemente Elena all'ospedale mentre Stefan si voltò e guardò male quella che doveva essere sua madre.

<< Stai facendo di tutto per questa famiglia mentre a me e Damon, i tuoi figli, quelli che hai amato più di te stessa fino la fine dei tuoi giorni non fai altro che infliggerci sofferenza >> Disse Stefan arrabbiato

<< Mi dispiace ma quella che ho vissuto con voi non era la mia vita >> Affermò con le lacrime agli occhi Lily per poi voltarsi verso la sua famiglia di Eretici << Torniamo a casa e riportiamo indietro Julian >>

In quel momento, Bonnie ed Enzo raggiunsero Stefan, Caroline, Lily e gli Eretici con la vittoria sul viso.

<< Mi dispiace ma la bara non è dove si trova >> Disse Bonnie sorridendo << Dovrai aspettare altri mille anni per far ritornare Julian >> Disse, poi, soddisfatta

<< Ho sentito tante cose su di te, Bonnie Bennett, tra queste c'era la tua intelligenza e furbizia ma evidentemente si sbagliavano >> Disse Lily mentre Bonnie la guardava confusa

<< Che vuoi dire? >> Chiese la strega

<< Davvero pensavi che avrei lasciato la bara con l'amore della mia vita dentro incustodita? >> Disse Lily ridendo per l'ingenuità della donna << La vera bara di Julian è proprio qui con me ed io lo farò ritornare indietro, questa notte >> Disse Lily sorridendo felice

Tutti si guardarono terrorizzati, era stato troppo facile, ci doveva essere qualcosa sotto. Lily ordinò ai suoi Eretici di portare la bara di Julian proprio fuori casa Salvatore, per servirsi della potenza della cometa per l'incantesimo.

<< Mary Louise, prendi la bionda >> Ordinò Lily mentre si preparava per l'incantesimo, così Mary Louise catturò Caroline mentre tutti rimasero attoniti << Provate a fermarmi e giuro che la uccido e dopo di lei faccio un salto in ospedale e sarà il turno di Elena >> Disse Lily furiosa

La cometa cominciò a farsi strada nel cielo, così Lily prese il sangue della doppelgangher e cominciò a pronunciare l'incantesimo che avrebbe riportato indietro l'amore della sua vita; però, Enzo non poteva starsene fermo con le mani in mano, così prima che potesse terminare l'incantesimo si fiondò su Lily che per difendersi lo trafisse con la spada della fenice.

<< No, Enzo >> Disse Lily guardando Enzo che ricambiava lo sguardo spaventato e confuso << Mi dispiace, Enzo, davvero >> Disse Lily cominciando a piangere per poi lasciarlo cadere a terra continuando l'incantesimo.

Stefan guardò male sua madre e si fiondò su di lei per provare a fermarla ma prima che potesse avvicinarsi vi fu uno scoppio potentissimo che fece balzare tutti indietro.

<< Cosa è successo? >> Chiese Stefan aiutando Bonnie e Valerie ad alzarsi da terra

<< L'incantesimo ha funzionato >> Disse Valerie cominciando a piangere << Siamo tutti morti >> Disse l'eretica per poi sparire

Stefan e Bonnie alzarono lo sguardo e videro che dalla bara si ergeva una figura piuttosto alta e prorompente, era Julian; tutti gli eretici rimasti corsero ad accogliere quell'uomo, che sembrava ancora confuso, ma Stefan non ebbe il tempo di guardarlo negli occhi che prese Caroline e il corpo di Enzo e Bonnie ed insieme scomparvero.

Damon guardava Elena dormire su un letto d'ospedale, quel momento gli ricordava il giorno del matrimonio di Alaric, quando Kai le aveva lanciato un incantesimo, al cui risveglio non si ricordava più chi fosse, non si ricordava più nulla, la sua vita era un'altra. Pian piano gli occhi della ragazza si aprirono ed il suo sguardo si rivolse verso il vampiro che la guardava preoccupato ma sollevato del suo risveglio.

<< Damon >> Disse in un sussurro << Cosa è successo? >> Chiese la ragazza

<< Ciao >> Disse sorridendo dolcemente Damon << Elena, la verità è che >>

Prima che potesse dirle tutto ciò che era successo, perchè non voleva più soggiogarla, arrivò Liam che guardò Elena preoccupata

<< Liam >> Disse Elena sorpresa di vederlo, così il ragazzo si avvicinò a lei

<< Come stai? Cosa è successo? E' arrivata la polizia? >> Chiese il ragazzo

<< Io sono stata aggredita, è tutto ciò che ricordo >> Disse la ragazza, così Liam si voltò verso Damon guardandolo male

<< E tu chi diamine sei? Perchè continui a ronzare attorno la mia ragazza? >> Chiese Liam arrabbiato<< Amico, è meglio che ti calmi, lo dico per il tuo bene, sul serio >> Disse Damon facendo un finto sorriso

<< Non ti arrabbiare, se non fosse stato per Damon sarei morta, è lui che mi ha portato all'ospedale >> Affermò Elena, così Liam sospirò e guardò Damon

<< Grazie e perdonami per prima >> Disse Liam

Damon accennò ad un sorriso e in quel momento entrarono in stanza Alaric e Jeremy, piuttosto preoccupati.

<< Elena, come stai? >> Chiese Jeremy

<< Sto benone, Damon è riuscito a portarmi in ospedale in tempo >> Disse Elena guardandolo sorridendo

<< Vado a prenderti qualcosa da mangiare? >> Chiese Liam dolcemente

<< Qualcosa di dolce, grazie >> Rispose Elena sorridendo, così Liam andò e Alaric lo seguì a ruota assieme Jeremy con l'intenzione di parlare con un medico.

<< Io vado, tornerò a trovarti nei prossimi giorni >> Disse Damon guardandola

<< Ti aspetterò, allora >> Rispose Elena ricambiando lo sguardo del vampiro e guardandolo uscire dalla sua camera d'ospedale.

Quando Damon uscì dalla stanza d'ospedale di Elena, gli vennero incontro Stefan, Bonnie e Caroline che lo guardarono preoccupati.

<< Sta benone, un paio di giorni di riposo e poi può tornare a casa >> Spiegò subito Damon, così Caroline e Bonnie sospirarono sollevate

Le ragazze decisero di entrare nella stanza della loro migliore amica e quando Elena le vide sorrise proprio come se non avesse dimenticato chi fossero.

<< Ciao ragazze, sono contenta di vedervi >> Disse Elena col suo meraviglioso sorriso

<< Non potevamo non venire, quando abbiamo saputo che sei finita all'ospedale ci siamo molto preoccupate >> Disse Bonnie mentre entrambe si sedevano sul letto di Elena

<< E poi devi rimetterti subito in forze perchè dobbiamo continuare con l'organizzazione della festa! >> Esclamò Caroline al suo solito

<< Caroline! >> La rimproverò Bonnie divertita

Le ragazze si guardarono e scoppiarono a ridere, era proprio come se nulla fosse cambiato, proprio come se Elena non avesse dimenticato.

<< Allora? Hai ucciso la mammina? Perchè se non l'hai fatto tu lo farò io >> Minacciò Damon, fuori di se

<< Damon, lei c'è riuscita >> Disse Stefan sospirando

<< Cosa? >> Chiese confuso Damon

<< Ha riportato indietro Julian >>

_____________________________________________________________

Note dell'autrice:
Volevo ringraziare di cuore tutte le persone che recensiscono e seguono la mia storia, spero di non deludervi nei prossimi capitoli. Ho pensato che io- forse - sono l'unica "autrice" che non dedica questi spazi personali per commentare la storia assieme a voi, così ho deciso di cominciare a farlo (anche se forse è un po tardi, perdonatemi). 
Da questo capitolo si evince che- purtroppo- tutto ciò che è avvenuto alla fine del quinto capitolo era solo una manipolazione di Enzo per poi colpire e rapire Damon, in realtà il vampiro vuole allearsi con i Salvatore proprio per evitare ciò che tutti per ora temono: il ritorno di Julian
Auguro a tutti una buona lettura e non vedo l'ora di ricevere qualsiasi tipo di recensione/consiglio da parte vostra. Un abbraccio. Free. 

 

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Capitolo 7
*** Stiamo ancora litigando per Elena? ***


Capitolo 7- Stiamo ancora litigando per Elena?

 
Damon entrò nella stanza d'ospedale di Elena con un bel mazzo di fiori per farle visita ma rimase bloccato all'ingresso, imbarazzato, quando vide nella stanza Liam, Alaric e Jeremy che lo fissavano

<< Ciao, Damon! >> Disse allegra Elena mentre Damon avanzava leggermente verso lei

<< Ciao Elena, come stai? >> Chiese porgendole quel mazzo di fiori

<< Sono bellissimi, grazie >> Disse Elena prendendoli << Molto meglio, grazie, domani mi dimettono >> Disse sorridente

Alaric e Jeremy decisero di aiutare Damon e farlo rimanere un po solo con Elena, così con una ottima scusa fecero uscire Liam dalla stanza, impegnandolo per una buona mezz'ora. Così, appena rimasero soli nella stanza, si guardarono e si sorrisero.

<< Hanno preso la donna che mi ha aggredita? >> Chiese Elena guardandolo, così Damon si sedette sul letto accanto a lei e la guardò

<< Ci sto lavorando >> Le rispose cercando di rassicurarla

<< Sei un poliziotto e non lo sapevo? >> Chiese divertita Elena

<< Diciamo qualcosa del genere >> Rispose Damon sorridendo

Quando uscì dall'ospedale in cui Elena era ricoverata, decise di passare in quella che era casa sua ma che da qualche giorno era stata occupata dalla famiglia degli Eretici.

<< Cerchi qualcosa? >>

Damon si voltò e vide un uomo piuttosto aitante e affascinante che lo guardava stranito per la sua presenza nel giardino di quella casa.

<< Ora che ci penso si: casa mia >> Disse Damon ironico, guardandolo male

<< Tu sei sicuramente Damon >> Disse divertito Julian << E' un vero piacere conoscerti >>

<< Il piacere è tutto tuo >> Disse facendo un finto sorriso

<< Pensavo che questa fosse casa di Lily, ci stavate voi perchè lei non c'era ma adesso è tornata e se l'è ripresa, mi sembra corretto >> Disse l'uomo divertito

<< Giuro che io >> Cominciò a minacciare Damon

<< Julian >> Disse Lily raggiungendolo << Non dovresti stare qui, non hai ripreso ancora tutte le forze >> Disse preoccupata

<< Rientro subito, mia signora >> Disse lasciandole un bacio sulle labbra << Avevi proprio ragione su Damon: è delizioso >> Disse sarcastico per poi rientrare dentro casa

<< Hai il tuo grande amore, adesso vattene da questa città >> Disse Damon guardandola male

<< Questa è anche la mia città, Damon, solo che tuo padre l'aveva resa un inferno ma adesso posso ricominciare a vivere e farlo diventare il mio paradiso >> Disse Lily sorridendo leggermente

<< Hai aiutato Kai a lanciare l'incantesimo a Elena, volevi sacrificare la mia migliore amica, hai tentato di uccidere Elena, hai rinchiuso Enzo nella pietra della fenice..Non credi sia abbastanza? >> Chiese Damon esausto

<< Non volevo rinchiudere Enzo in quella dimensione, mi sento davvero in colpa per quello >> Disse Lily con gli occhi lucidi

<< Che fai? Piangi? Dopo tutto il male che hai portato nella mia vita e in quella di mio fratello ti permetti di piangere? Avrei davvero preferito che fossi morta di tubercolosi >> Disse Damon arrabbiato

<< Damon >> Cominciò a dire Lily

<< No, non dire nulla perchè tanto sto per ucciderti >> Disse Damon preso dalla rabbia fiondandosi su quella donna che odiava con tutto il suo cuore ma qualcuno lo scaraventò a terra prima che potesse fare qualcosa di stupido << Stefan >> Disse dolorante guardandolo mentre era steso a terra

<< Ha ragione Damon: da quando sei arrivata non hai fatto altro che portare dolore nelle nostre vite, nonostante noi ti avessimo amata più di ogni altra cosa al mondo, quindi aiutaci a riportare indietro Enzo dalla pietra della fenice, dicci almeno come dobbiamo fare >> Disse Stefan guardandola negli occhi

<< Sei sempre stato il più dolce tra i due >> Osservò Lily con dolcezza

<< Facciamo un patto >> Disse Stefan mentre Damon si rimetteva in piedi << Ridacci la nostra casa, aiutaci a riportare indietro Enzo e noi non ti disturberemo più >> Affermò Stefan

<< Cosa? >> Esclamò sconvolto Damon << Sei impazzito? >>

<< Damon, sii ragionevole: sono più forti di noi e hanno riportato indietro Julian, l'unica cosa che possiamo fare è questa, è vivere in pace >> Affermò Stefan rivolgendosi a suo fratello, il quale sospirò.

<< So quanto è importante questa casa per voi, non dovevamo occuparla e cacciarvi fuori: lasceremo questa casa entro domani e vi aiuterò a portare indietro Enzo >> Disse Lily << L'unica cosa che voglio è vivere in pace con la mia famiglia >>

<< E' quello che vogliamo anche noi >> Disse Stefan per poi guardare Damon

<< Mi dispiace ma non me la bevo, andatevene al più presto da casa mia >> Disse Damon con freddezza per poi andarsene, così Stefan sospirò e guardò Lily

<< Farà il bravo, te lo assicuro >> Disse Stefan

<< Ne sono sicura >> Rispose Lily sorridendo leggermente << Domani pomeriggio la casa sarà libera >> Disse Lily per poi rientrare dentro.

Dopo poco, Stefan raggiunse suo fratello nell'abitazione in cui qualche giorno prima li aveva richiamati Enzo e lanciò lo sguardo verso Caroline, che era piuttosto preoccupata.

<< Come sta andando l'incantesimo di Bonnie? >> Chiese Stefan

<< E' troppo difficile, nemmeno con l'aiuto dell'eretica Bonnie riesce a riportarlo indietro >> Disse Caroline sospirando << Cerco di distrarmi un po, vado a trovare Elena all'ospedale >> Disse prendendo la giacca, lasciando un dolce bacio sulle labbra del suo fidanzato e uscendo fuori.

Appena Caroline uscì di casa, Damon si fiondò davanti il fratello con uno sguardo piuttosto furibondo.

<< Cosa diamine intendi fare? Vuoi far pace con la mammina? Dimentichi quello che ci ha fatto? Dimentichi quello che il suo fidanzato ha fatto al tuo bambino, Stefan? >> Chiese Damon furioso

<< No, non lo dimentico >> Rispose << Te l'ho detto, Damon, sono troppo forti ed è proprio per questo che ce li faremo amici e solo quando si fideranno ciecamente di noi li colpiremo alle spalle, così io vendicherò il mio bambino e tu vendicherai Elena >> Disse Stefan guardandolo

<< Così mi piaci, fratello >> Disse Damon sorridendo

Bonnie e Valerie uscirono sfinite dalla stanza accanto e guardarono come sconfitte i due fratelli Salvatore.

<< Non siamo abbastanza potenti per riuscirci, neanche utilizzando il sangue di Elena >> Disse Bonnie

<< Lily ci aiuterà a riportarlo indietro >> Affermò Stefan

<< Cosa? Lei ci odia! >> Esclamò Valerie

<< La mammina vuole una tregua e noi gliela daremo e poi li uccideremo tutti nel sonno >> Disse Damon sorridendo soddisfatto mentre Bonnie e Valerie avevano uno sguardo confuso

<< Ciò che vuole dire Damon è che prima ci guadagneremo la loro fiducia e poi li colpiremo alle spalle, quando meno se l'aspettano >> Spiegò Stefan

<< Lily è molto furba, come credi di riuscirci? >> Chiese scettica Valerie

<< Lily sarà la più furba al mondo ma ha un punto debole >> Disse Stefan sorridendo soddisfatto

<< Cioè? >> Chiese Valerie

<< I suoi figli >> Disse, infine, Stefan

Così Bonnie e Valerie si guardarono e sorrisero

<< Io ci sto >> Dissero, poi, all'unisono

Il pomeriggio seguente, i fratelli Salvatore si avviarono a casa loro, accompagnati da Bonnie, Caroline e Valerie che trasportavano la bara in cui avevano messo Enzo; quando giunsero lì davanti videro tutta la famiglia degli Eretici, incluso Julian, che li stavano attendendo.

<< Come promesso, vi abbiamo lasciato la casa libera >> Disse Lily sorridendo leggermente

<< Grazie mammina >> Disse sarcastico Damon che entrò subito dentro, portando con se la bara di Enzo

<< Devi dargli un po di tempo >> Spiegò Stefan << Ti ringrazio per aver mantenuto la parola >> Disse dolcemente

<< Ho intenzione di mantenere tutte le promesse che ho fatto: tornerò e vi aiuterò a riportare indietro Enzo >> Affermò Lily, per poi guardare Valerie << Perdonami per come mi sono comportata con te >> Disse Lily

<< Non dire nulla, per favore >> Disse Valerie con lo sguardo basso

<< Andiamo, Valerie, non rispondere così a tua madre >> Disse Julian guardandola con quel sorriso che Valerie aveva sempre detestato

<< Vai al diavolo, Julian >> Ruggì Valerie

<< Maleducata, come sempre >> Osservò Julian

<< Adesso basta! >> Esclamò Lily << Valerie, la nostra porta è sempre aperta >> Disse dolcemente rivolgendosi all'eretica

<< Mi serve un po di tempo >> Disse per poi entrare in casa accompagnata da Bonnie, così anche gli eretici cominciarono a fare strada per la loro nuova casa

Prima di andare, Lily guardò Caroline e le sorrise leggermente

<< Tu sei la fidanzata di mio figlio, vero? >> Chiese Lily dolcemente

<< Si >> Rispose Caroline leggermente stranita

<< E' un vero piacere conoscerti, rendilo felice >> Disse Lily per poi raggiungere quella che lei considerava la sua vera famiglia

Così, Stefan abbracciò la sua ragazza ed insieme tornarono a casa loro. Più tardi, nel pomeriggio, qualcuno bussò alla porta di casa Salvatore, così Bonnie andò ad aprire mentre gli altri cercavano di escogitare un piano per la morte degli Eretici.

<< Elena, ti hanno dimessa? >> Chiese sorridendo Bonnie

<< Oh, si, sono venuta qui per.. >> Cominciò a dire la ragazza ma poi scosse la testa << Scusa, io non pensavo che tu stessi con Damon >> Disse Elena imbarazzata

<< Cosa? Oh no! Damon è solo un mio caro amico, non potremmo mai stare insieme >> Disse Bonnie ridendo divertita

<< Oh, bene, doppia brutta figura >> Disse Elena sorridendo imbarazzata << Puoi evitare di dirlo in giro? >> Chiese la ragazza

<< Ma certo, stai tranquilla, entra >> Disse Bonnie dolcemente

<< Forse è meglio che io torni a casa, non so davvero perchè sono qui, dovrei stare con Liam, adesso >> Disse Elena piuttosto confusa così Bonnie la guardò dolcemente

<< Non devi pensare a cosa dovresti fare ma a cosa vorresti fare, la differenza è sottile ma ti assicuro che c'è >> Disse Bonnie sorridendo

<< Hai ragione, dal giorno della festa mi sento così confusa e non so nemmeno perchè sto qui a raccontarti tutto, scusami >> Disse Elena mortificata

<< Ti riesce naturale parlare con me, vero? >>

<< Esatto! >> Esclamò la ragazza, come se le avesse tolto le parole di bocca << Come se ci conoscessimo da sempre >>

A quelle parole, Bonnie si emozionò, forse la loro Elena stava tornando, forse c'era ancora una speranza.

<< Allora? Cosa vuoi fare? Andare da Liam o entrare? >> Chiese Bonnie speranzosa, così Elena sospirò leggermente

<< Entro, grazie >> Disse sorridendo leggermente, così Bonnie la fece entrare, felice come non lo era da troppo tempo.

In quel momento entrò nel salone dei Salvatore proprio Damon che appena vide Elena rimase fermo come un sasso, mentre la ragazza lo guardava sorridendo leggermente

<< Ciao, Damon, disturbo? >> Chiese Elena, così Damon guardò la sua migliore amica, la quale con lo sguardo lo incoraggiò

<< No, certo che no, Elena >> Rispose Damon sorridendo leggermente mentre Bonnie li lasciò subito soli << Come stai? >> Chiese avvicinandosi a lei e accarezzandole dolcemente il volto

<< Sto bene >> Disse Elena quasi senza fiato << Sono qui per dirti grazie per tutto quello che hai fatto per me >> Disse la ragazza

<< Non c'è bisogno che mi ringrazi ancora >> Disse Damon dolcemente

<< Non sto parlando solo dell'aggressione, Damon >> Disse Elena guardandolo << Parlo del ballo, di quello che mi hai detto e di quello che mi hai fatto capire >>

<< Cosa, Elena? >>

<< Liam è un vero tesoro ma >> Cominciò a dire la ragazza

<< Non è quello che vuoi, vero? >> Chiese Damon sorridendo

<< Esattamente! >> Esclamò Elena << Io voglio un amore che mi consumi, voglio passione, avventura e anche un po di pericolo >> Disse la ragazza per poi fermarsi a guardarlo negli occhi sino a perdersi dentro

Damon la guardò e non ce la fece più a resistere: la prese per i fianchi e le diede un bacio pieno di passione che trovò una risposta altrettanto passionale dalla donna, che si strinse sempre di più a quell'uomo per lei sconosciuto ma che l'attraeva come una calamita. Al termine di quell'intenso bacio, entrambi si guardarono negli occhi con il respiro un po affannato: questa volta non era stato un giochetto mentale, era stato vero, Damon era riuscito a sentirlo fino in fondo.

<< Damon >> Sussurrò dolcemente Elena

<< Non avere paura, ci sono io con te >> Disse Damon, stringendola in un dolce abbraccio che la fece sentire finalmente a casa

Quel momento venne interrotto dall'arrivo di Lily, che guardò intenerita quella scena

<< Siete davvero molto carini >> Disse Lily sorridendo

<< Io ti conosco >> Disse Elena, convinta di aver visto quella donna da qualche parte

<< Certo che mi conosci, io sono la madre di Damon e Stefan >> Rispose la donna, avvicinandosi a loro, ma Damon avanzò cercando di proteggere Elena alle sue spalle

<< Cosa sei venuta a fare qui? >> Chiese Damon con freddezza

<< Sono venuta a mantenere la mia promessa e a riportare indietro Enzo dalla pietra della fenice >> Spiegò Lily per poi raggiungere il più piccolo dei suoi figli e tutti gli altri

<< La pietra di che cosa? >> Chiese stranita Elena, così Damon la guardò e rise leggermente

<< Lascia stare, è un casino >> Disse Damon << La mia famiglia è un casino >> Specificò, poi così Elena rise leggermente

<< A chi lo dici >>

Damon la guardò e l'ammirò in tutta la sua bellezza: i suoi occhi così profondi ed espressivi, il suo sorriso che quasi gli toglieva il fiato, amava ogni cosa di lei. Quel momento venne interrotto da Stefan, che li raggiunse generando imbarazzo, sopratutto su Elena.

<< Mi dispiace disturbarti, Damon, ma ricordi quella cosa che dovevamo fare? E' arrivato il momento >> Disse Stefan, così il fratello maggiore annuì e si voltò verso Elena

<< Devo andare, ci vediamo presto >> Disse Damon dolcemente ma Elena sembrava piuttosto sospettosa

<< Cosa devi fare, Damon? >> Chiese Elena

<< Deve aiutarmi ad aggiustare l'auto, me l'aveva promesso >> Rispose Stefan, cercando di aiutare suo fratello, il quale annuì

<< Va bene, a presto >> Disse Elena imbarazzata andando via dalla tenuta dei Salvatore

Damon fece un bel sospiro e si avviò, assieme al fratello, nei sotterranei di casa loro per attuare il piano che avevano messo a punto.

<< Allora, mammina, pronta a riportare indietro Enzo? >> Chiese divertito Damon

<< Non fare lo sbruffone, Damon, questo è un incantesimo serio e serve molta concentrazione >> Disse Lily mettendosi in posizione per poi guardare Bonnie e Valerie

<< Pronte? >> Chiese, così le ragazze annuirono e cominciarono a pronunciare l'incantesimo.

Insieme crearono una energia potentissima che quasi le stava consumando: era un incantesimo troppo potente , non avevano alcun fenomeno celeste ad aiutarle e il sangue della doppelgangher non bastava , non sapevano se ce l'avessero fatta ma tutti i loro sforzi vennero ripagati quando Enzo finalmente aprì gli occhi. Così, Bonnie si fiondò su di lui per vedere se era effettivamente Enzo.

<< Enzo, stai bene? >> Chiese dolcemente Bonnie

<< Sono fuori, sono salvo >> Disse Enzo sollevato

<< Si, sei a casa >> Lo assicurò Bonnie

Il vampiro appena tornato dall'inferno personale tirò un sospiro di sollievo e poi guardò la donna che più aveva amato nella vita con uno sguardo di odio e delusione.

<< Enzo io non volevo >> Cominciò a scusarsi Lily

<< Ti sono sempre stato fedele, ti ho amato più di me stesso e tu mi ripaghi in questa maniera? >> Chiese furioso << Spero davvero che tu muoia! >> Esclamò arrabbiato

Lily non ebbe tempo di replicare che Damon le staccò il collo, facendole perdere momentaneamente i sensi

<< Per il momento ti devi accontentare >> Disse Damon sarcastico

<< Che hai fatto? >> Chiese confuso Enzo

<< La teniamo in ostaggio fin quando non decidiamo cosa fare con Julian >> Spiegò Bonnie

<< Lo voglio morto >> Disse Stefan guardando Enzo

<< Julian è troppo forte, non potete ucciderlo >> Spiegò Valerie cercando di faglielo capire

<< E se non lo uccidessimo? >> Chiese Enzo << Se lo costringessimo a passare il resto della sua miserabile vita all'interno del suo inferno personale? >> Chiese Enzo

Tutti si guardarono e sorrisero, era un piano perfetto ma sapevano bene che non potevano fallire e che dovevano stare bene attenti. Quando Lily si risvegliò, si ritrovò all'interno di una delle celle dei Salvatore, dietro la quale la stava attendendo proprio Damon.

<< Cosa mi avete fatto? >> Chiese Lily arrabbiata

<< Non ti arrabbiare con gli altri, non ne sanno niente >> Spiegò Damon, mentendo. << La colpa è mia, probabilmente si arrabbieranno per ciò che sto facendo >> Disse

<< E allora perchè lo fai? Se Julian lo scopre >>

<< Se papà scoprisse di Julian >> Disse Damon ironico

<< Non mi farebbe nulla, adesso. Quell'uomo era un mostro e probabilmente se l'avessi qui davanti lo ucciderei >> Spiegò Lily con rancore

<< Lo so che era un mostro, ha ucciso me e mio fratello >> Disse Damon divertito << Julian non saprà nulla perchè se collaborerai io ti lascerò andare immediatamente >>

<< Cosa vuoi, Damon? >> Chiese Lily

<< Voglio sapere come spezzare l'incantesimo di Elena >> Affermò il vampiro

<< E' impossibile >> Disse Lily

<< Tu hai detto di sapere come fare, mi hai detto che non stavi mentendo ed io mi sono fidato di te >> Disse Damon mentre la guardava tra le sbarre

<< Non devi mai fidarti di un vampiro, Damon >> Disse Lily con freddezza

Damon la guardò ed esplose di rabbia: cominciò a dare pugni sempre più forti a quella porta blindata, facendo spaventare l'eretica al suo interno

<< Tu sei mia madre! >>Urlò a pieni polmoni

<< Non lo sono più da quando sono morta di tubercolosi >> Affermò distaccata Lily << Non posso aiutarti con Elena, fammi uscire >> Chiese con tranquillità Lily

<< Uscirai quando il tuo fidanzatino sarà rispedito dove merita di stare >> Disse Damon sorridendo soddisfatto

<< Cosa vuoi dire? >> Chiese Lily allarmata, senza ricevere risposta << Damon, cosa diamine vuoi dire? >> Richiese sempre più in ansia

<< Che mentre noi due stiamo qui a parlare, Stefan va dal tuo bello a rispedirlo nella pietra della fenice >> Disse Damon soddisfatto

<< No, Damon, no! >> Esclamò Lily << Devi impedirglielo >>

<< Per cosa? Per guardarti felice con il tuo stupido amore mentre io soffro ogni giorno per la mia ragazza che non si ricorda di me? >> Chiese arrabbiato il vampiro

<< Perchè se Stefan lo affronta, morirà o finirà nella pietra della fenice, nel suo inferno personale, tu devi fermarlo >> Disse Lily preoccupata

Damon la guardò e in un secondo sparì da quel sotterraneo e si diresse più velocemente possibile da Stefan e prima che potesse entrare in casa degli Eretici, lo scaraventò a terra, provocandogli un immenso dolore.

<< Ma che diamine fai? >> Chiese Stefan dolorante, a terra

<< Non è ancora arrivato il momento, Stef, torniamo a casa >> Disse Damon aiutandolo ad alzarsi

<< Io lo devo uccidere, oggi >> Disse Stefan con uno sguardo d'odio << Bonnie ed Enzo sono sul retro che aspettano il mio segnale, è tutto pronto >>

<< Siamo troppo deboli per lui, non siamo in grado di affrontarlo, dobbiamo rimandare >> Spiegò ragionevolmente Damon così Stefan lo guardò

<< Adesso hai di nuovo Elena, vero? >> Chiese Stefan con le lacrime agli occhi

<< Cosa? >> Chiese confuso Damon

<< Sei riuscito a riavvicinarti a lei nonostante non si ricordi chi sei e ti basta così, non ti interessa più nulla di nessun altro, è proprio nel tuo stile, Damon >> Disse Stefan

<< A me non basta per niente, io lo faccio per te! >> Esclamò Damon, sconvolto per le parole del fratello minore

<< Le hai ridato la collana con la verbena che le avevo regalato io >> Affermò Stefan deluso

<< E allora? >> Chiese ingenuamente- anche se l'aggettivo ingenuo non lo rappresentava per nulla- Damon

<< Le hai dato la collana che le avevo regalato io >> Disse Stefan

<< Ripeto: e allora? >> Disse Damon perplesso

<< Sapevi bene quanto quella collana fosse importante per me, per lei, per la nostra storia e gliel'hai ridata tu, il ricordo di quella collana sarà legato a te, da oggi in poi >> Disse Stefan arrabbiato, abbassando lo sguardo

<< Sbaglio o stiamo parlando della mia ragazza? Sbaglio o tu stai con la barbie vampira? Ho dato quella collana solo per proteggerla dai vampiri! >> Esclamò Damon

<< Fatti da parte, Damon, io devo ucciderlo, ho bisogno di dare un senso alla mia vita e di vendicare Valerie e mio figlio >> Disse Stefan guardandolo con gli occhi lucidi

<< Non ne sei in grado, dobbiamo rimandare! >> Esclamò Damon

<< Credi di averla persa solo tu? Io l'ho persa due volte: la prima quando ha fatto la scelta più sbagliata della sua vita, preferendo te a me, e la seconda quando quel sociopatico bastardo le ha tolto ogni ricordo dalla mente! >> Esclamò Stefan, sfogandosi di tutto ciò che aveva dentro

<< Stiamo litigando ancora per Elena, sul serio? >> Chiese sconvolto Damon

Stefan lo guardò arrabbiato ma non rispose: quando si voltò di spalle per ritornare a casa, rimase di sasso quando vide Bonnie, Enzo, Valerie e Caroline che avevano assistito a quella scena, anzi a quella lite, tra i due Salvatore.

<< Caroline >> Disse dispiaciuto Stefan, leggendo sul volto della sua ragazza la delusione ed il dolore.

La vampira non riuscì a dire nulla, utilizzò la velocità da vampiro per andarsene velocemente mentre Bonnie lo guardava arrabbiato, andandosene anche lei, seguita da Enzo. Stefan non si voltò verso suo fratello e non guardò nemmeno Valerie che lo fissava, se ne andò semplicemente, terribilmente in colpa per ciò che era successo.

<< Quel vile traditore, come ha potuto fare questo a Caroline? Dire quelle cose? Devo andare da lei >> Disse arrabbiata Bonnie ma Enzo non le permise di andare

<< Vorrà sicuramente stare un po da sola, per il momento >>

<< E' evidente che non conosci Caroline Forbes >> Rispose Bonnie guardandolo

<< Non abbastanza, è vero, ma so cosa significa soffrire per amore e in questo preciso momento non vuoi nessuno che ti dica certe frasi sentite e risentite come meriti di meglio, tu sei troppo per lui e bla bla bla >> Disse Enzo

<< Da quando sei uno specialista nelle relazioni? >> Chiese scettica ma divertita Bonnie

<< Sono un vampiro pieno di risorse, Bonnie Bennett, ti va di andare a bere qualcosa? Offro io >> Propose Enzo sorridendo

Bonnie lo guardò, riflettendoci appena un secondo, poi sorrise e accettò di buon grado, in effetti non le dispiaceva passare la serata con Enzo, stranamente. Invece, Damon era tornato in casa Salvatore per parlare con Stefan di ciò che era successo che lo aveva preoccupato molto ma di lui alcuna traccia.

<< Strano che Damon non ti abbia trovato >> Disse Valerie sorridendo leggermente mentre si sedeva accanto Stefan, sul tetto di casa Salvatore

<< L'ultima volta che sono venuto qui ero con lei, Elena era appena diventata un vampiro e ci eravamo promessi che ce l'avremmo fatta e che saremmo rimasti insieme per l'eternità >> Disse Stefan abbassando lo sguardo

<< E poi che è successo? >> Chiese Valerie curiosa

<< Lei ha scelto Damon >> Disse Stefan sospirando << Non è stata una scelta momentanea, ne un colpo di testa, lei era sinceramente innamorata di lui e non sarebbe più ritornata da me >> Affermò il vampiro

<< Caroline lo sa? >> Chiese Valerie

<< Cosa? >> Chiese Stefan guardandola

<< Che sei ancora innamorato di lei, di Elena >> Rispose l'eretica

<< Non ho mai davvero smesso di amarla, e credo davvero che non lo farò mai >> Rivelò Stefan << Tutte le donne che ho amato, tutto l'amore che ho provato, non potrà mai equiparare quello che ho provato per lei, mai >> Disse Stefan guardando Valerie, che le sembrò di ricevere un paletto nel cuore

<< Lei è per te ciò che tu sei per me, insomma >> Disse Valerie con gli occhi lucidi

<< Valerie, io >> Cominciò a dire Stefan dispiaciuto

<< No, non dire nulla, io ho avuto la mia opportunità e potevo essere ciò che Elena è per te ma la mia occasione è sfuggita >> Rispose Valerie sorridendo leggermente << Però voglio aiutarti, almeno uno di noi deve essere felice >> Affermò Valerie

<< Cosa? Come? >> Chiese confuso Stefan

<< Kai ha gettato l'incantesimo su Elena su suggerimento di Lily e grazie al potere di noi eretici, ciò che ha colpito Elena è un incantesimo potentissimo e, come ha già detto Kai, non esiste alcuna scappatoia >> Affermò Valerie << Però, io so come modificarlo >> Spiegò l'eretica

<< Modificarlo? In che modo? >> Chiese Stefan incuriosito

<< Posso fare in modo che lei ricordi alcune cose e ne dimentichi altre >> Spiegò Valerie guardando l'amore della sua vita

Stefan guardò il suo primo amore con un dilemma nel cuore, così mille nomi cominciarono a fluttuare nella sua mente: cosa avrebbe detto Caroline? E Damon? L'avrebbe mai perdonato? Bonnie l'avrebbe giudicato? Jeremy e Alaric avrebbero disapprovato? Ed Elena? Che ne sarebbe stato di lei?

Bonnie ed Enzo erano seduti al Grill mentre sorseggiavano un ottimo bicchiere di vino bianco, rigorosamente scelto da Enzo.

<< Non ti credevo intenditore di vino >> Disse divertita Bonnie

<< Te l'ho detto: sono imprevedibile >> Rispose Enzo sorridendo

Bonnie sorrise leggermente e si fermò un secondo a guardare quell'uomo- quel vampiro- che aveva sempre odiato e disprezzato ma che, in fondo, non aveva mai conosciuto: era terribilmente intelligente, saggio, colto, dolce e sopratutto- ed era una cosa che Bonnie odiava da morire- era davvero bellissimo. I pensieri della strega Bennett vennero interrotti dall'arrivo di Elena al Grill, al fianco di Liam, così Bonnie sospirò delusa.

<< Che c'è? >> Chiese Enzo

<< Elena è qui col suo presunto fidanzato, pensavo che Damon ci stesse riuscendo >> Spiegò la ragazza abbassando lo sguardo

<< Serve un po di tempo, lo sai >> Disse un Enzo incoraggiante

Bonnie sospirò e guardò verso la sua migliore amica che beveva qualcosa con quello che definiva il suo fidanzato.

<< Si, lo so >>

Elena stava bevendo il frappè che Liam le aveva gentilmente offerto, mentre tra i due vi era un enorme imbarazzo.

<< Allora, Elena, puoi dirmi perchè mi hai chiesto di uscire? >> Chiese Liam curioso << C'è qualcosa che devi dirmi? >>

Elena diede un altro sorso al suo frullato e lo guardò per poi sospirare

<< Si, Liam, devo dirti una cosa >> Confessò Elena << Comincio col dirti che sei un ragazzo eccezionale e che ho passato con te momenti bellissimi >> Disse dolcemente la ragazza

<< Ma? >> Continuò Liam

<< Ma >>

Prima che la ragazza potesse continuare sentì un enorme bruciore al petto: era collana che le aveva dato Damon che sembrava ardere, poi il dolore si spostò verso la testa, esso era così potente che la fece accasciare a terra, così Liam si fiondò sulla sua ragazza per soccorrerla.

<< Elena! >> Esclamò Bonnie, fiondandosi sulla sua migliore amica seguita da Enzo

La ragazza emise urla di dolore per qualche altro secondo, mentre il proprietario del Grill aveva immediatamente chiamato l'ambulanza. Dopo qualche secondo, la ragazza riaprì gli occhi così Bonnie ed Enzo la fecero rialzare.

<< Elena, stai bene? >> Chiese la ragazza guardando la sua migliore amica preoccupata

<< Bonnie ma che cosa è successo? >> Chiese Elena, toccandosi ancora la testa dolorante

<< Non lo so, stavi bevendo al Grill e poi sei caduta a terra urlando dal dolore >> Spiegò Bonnie ancora preoccupata per l'amica, che si guardava attorno

<< Ma cosa ci faccio qui? Dov'è Stefan? >> Chiese Elena, così Bonnie ed Enzo la guardarono straniti

<< Stefan? >> Chiese Enzo confuso

<< Si, Stefan, e tu chi sei? >> Chiese Elena guardando Enzo stranita

<< Quindi mi hai chiesto di uscire stasera solo per scaricarmi per un altro ragazzo? >> Chiese Liam arrabbiato

<< Cosa? E tu chi sei? Stefan è il mio ragazzo! >> Esclamò Elena

<< Ti credevo diversa, Elena, davvero >> Disse Liam per poi uscire dal Grill, così la ragazza si voltò verso la sua migliore amica

<< Bonnie, cosa sta succedendo? >>

Dopo poco, Bonnie ed Enzo portarono Elena in ospedale per accertarsi che lei stesse bene e chiamarono tutti- proprio tutti- per comunicargli di venire in ospedale e che era urgente. Così, arrivarono proprio tutti nella camera d'ospedale in cui era stata messa Elena: Jeremy, Alaric, Caroline.

<< Cosa è successo? >> Chiese Caroline preoccupata

<< Sto bene Caroline, i dottori hanno detto che probabilmente è stato lo stress >> Spiegò dolcemente Elena sorridendo

Caroline guardò Bonnie leggermente stranita e, nell'attesa che arrivassero anche Damon e Stefan, uscirono fuori, in sala d'aspetto.

<< C'è qualcosa che non va >> Disse Caroline << Sembra quasi che ci riconosce >>

<< Lo so e non ha riconosciuto ne Enzo ne Liam, c'è qualcosa di strano >> Disse Bonnie sospettosa

Le ragazze decisero di entrare nuovamente in stanza e di togliersi ogni dubbio affrontando direttamente la loro migliore amica.

<< Elena, ti ricordi di noi? >> Chiese una Bonnie diretta

<< Mi prendi in giro? >> Chiese Elena ridendo leggermente << Non ho sbattuto la testa così forte >>

<< Nel senso, ti ricordi che abbiamo frequentato il liceo insieme? E che siamo amiche dalle elementari? >> Chiese Caroline, cercando di capire

<< Ragazze ma cosa diamine state dicendo? Non è divertente >> Disse Elena guardando le sue migliori amiche divertita.

In quel momento, Stefan e Valerie entrarono nella stanza d'ospedale ed Elena guardò il vampiro sorridendo, con gli occhi che le brillavano; Stefan si avvicinò leggermente imbarazzato alla ragazza, la quale gli prese dolcemente la mano.

<< Finalmente sei arrivato, dove sei stato? >> Chiese dolcemente Elena mentre allacciava le braccia attorno al collo del vampiro

<< Come stai? >> Chiese Stefan, immobile come un sasso

<< Sto bene, ora che tu sei qui >> Disse Elena sorridendo dando un dolce bacio a Stefan, il quale ricambiò quel dolce bacio.

Tutti rimasero scioccati da ciò che avevano appena visto, sopratutto Damon che era appena arrivato nella camera d'ospedale di Elena. Così, Caroline corse immediatamente via da quella stanza mentre Bonnie le corse incontro, non poteva credere che fosse successo davvero.

<< C'è qualcosa che non va? >> Chiese Elena confusa

Per un attimo, gli occhi di Elena e quelli di Damon si scontrarono ed il cuore di Damon si fermò ancora una volta, solo che dallo sguardo di Elena l'uomo non riusciva a leggere niente, nessuna emozione, nessun sentimento, non era come lo sguardo di qualche ora fa. E non riusciva a capire.

<< E lui che diamine ci fa qui? >> Chiese Elena con rabbia, riferendosi a Damon.

Damon non riuscì a replicare con la sua solita ironia, non aveva più alcuna forza, così decise di fare ciò che più odiava al mondo: scappare, scappare più lontano possibile.

 
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Spazio dell'autrice:

Rieccomi qui, proprio come avevo promesso. Siamo già giunti al capitolo 7 di questa storia alternativa: i nostri personaggi stanno cercando un modo per distruggere Julian e gli Eretici ma sanno bene che sono più forti di loro così l'unica possibilità è darsi una tregua per poi colpirli alle spalle. Quando, però, Lily dice a Damon che suo fratello potrebbe essere ucciso o addirittura imprigionato nella pietra della fenice perchè Julian è più forte, allora- in pieno stile Salvatore- corre a salvarlo. Qui, però, succede qualcosa di strano: i sentimenti di Stefan per Elena cominciano a riemergere, dopo essere stati repressi per troppo tempo. Da qui, il titolo del capitolo che trae dalla frase di un Damon sconvolto: Stiamo ancora litigando per Elena, davvero? . Stefan sa di aver ferito Caroline con quelle parole, eppure quando Valerie gli propone di tornare indietro, di essere di nuovo felice, lui non ci pensa due volte: adesso tutto ciò che Elena ricorda è che il suo amore epico è Stefan e che il fratello maggiore, Damon, è un mostro. Cosa accadrà nella prossima puntata? Rimanete con me per scoprirlo (:
 

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Capitolo 8
*** Seconda possibilità di essere felice ***


Capitolo 8- Seconda possibilità di essere felice



<< Damon >>

Stefan corse dietro il fratello maggiore, che era uscito troppo velocemente dall'ospedale di Mystic Falls; il vampiro, arrabbiato, si voltò verso Stefan e lo scaraventò contro il muro, prendendolo per il collo

<< Cosa diamine le hai fatto? >> Chiese Damon fuori di se, stringendo sempre più le mani sul collo del fratello minore

<< Damon, basta >> Disse preoccupata Bonnie, che aveva raggiunto i due fratelli assieme una Caroline sconvolta.

Poco dopo, anche Alaric, Valerie e Jeremy raggiunsero il gruppo di ragazzi, confusi da ciò che era appena successo.

<< Cosa è successo a mia sorella? Si ricorda di tutti tranne >> Cominciò a dire Jeremy, confuso

<< Di me >> Disse Damon, completando la frase del piccolo Gilbert << Cosa diamine le hai fatto, Stefan? >> Chiese furioso

<< La colpa è mia: se dovete prendervela con qualcuno, dovete farlo con me >> Disse Valerie avanzando

<< No, non è vero, non posso permetterti di prendere tutta la colpa >> Disse Stefan dolcemente, guardandola << L'incantesimo di Kai non si può rompere ma si può modificare, Valerie me lo ha proposto ed io ho accettato >> Spiegò Stefan, terribilmente in colpa

<< Cosa ti ha proposto? >> Chiese Caroline, col cuore a pezzi

<< Di far ritornare a Elena il ricordo di me, quando stavamo insieme >> Disse Stefan guardandola con gli occhi a lucidi << Tutto ciò che è avvenuto dopo, non lo ricorda >>

Damon e Caroline rimasero immobili, senza riuscire a proferire alcuna parola, non potevano crederci mentre gli altri guardavano Stefan delusi, arrabiati.

<< Come hai potuto fare questo a Caroline? A tuo fratello? A Elena? >> Chiese arrabbiata Bonnie

<< E Damon come ha potuto portarmela via? Nessuno se lo chiede? >> Chiese Stefan arrabbiato

<< E' stata lei a scegliermi, ricordalo sempre >> Disse Damon, guardando suo fratello col vuoto nel cuore << E tu per me sei morto >> Disse andandosene via, per poi essere seguito da Bonnie

Caroline si avvicinò a quello che doveva essere il suo fidanzato, con le lacrime colme di lacrime, mentre Stefan la guardava terribilmente in colpa.

<< Caroline, io >> Cominciò a dire Stefan che, però, ricevette uno schiaffo in pieno viso, con tutta la forza che aveva

<< Hai rovinato tutto >> Disse Caroline arrabbiata, mentre qualche lacrima scendeva sul suo volto per poi correre via, seguita da Alaric

<< Io torno da mia sorella, le dico che tu sei tornato a casa >> Disse Jeremy con freddezza, anche lui arrabbiato, per poi tornare nell'interno dell'ospedale

Stefan si voltò verso Valerie con gli occhi colmi di lacrime

<< Cosa ho fatto? >> Chiese mentre il dolore lo travolgeva

<< Stefan, calmati, il tuo dolore è amplificato >> Disse dolcemente Valerie << Tu vuoi essere felice con lei, e lo meriti >> Affermò

<< Ho fatto male a Caroline, a Damon e anche ad Elena >> Disse Stefan cominciando a piangere << Lei non ha scelto me, lei non mi ama più >>

<< Non è vero, c'è una ragazza dentro una stanza di ospedale che ti ama e che ti sta aspettando >> Disse Valerie << Questa è la tua seconda possibilità di essere felice dopo anni e anni di dolore >>

Stefan guardò Valerie e sospirò, nonostante ciò che gli aveva detto Jeremy decise di tornare nella stanza della ragazza che aveva sempre amato e che adesso, finalmente, era tornato ad amarlo.

<< Damon, aspetta >> Disse Bonnie affaticata mentre rincorreva il suo migliore amico

<< Lasciami in pace >> Disse dirigendosi verso casa sua << Non voglio parlare con nessuno >>

<< Riusciremo a risolvere la situazione! >> Esclamò Bonnie << E' possibile modificare l'incantesimo quindi faremo tornare a Elena la memoria di te! >>

<< Non capisci, vero? >> Chiese Damon voltandosi verso Bonnie << Sono stato tradito dalla persona più importante della mia vita, li ho persi per sempre, Bonnie, ho perso per sempre mio fratello e l'amore della mia vita >> Disse Damon sconvolto

<< Aggiusteremo le cose, Damon >>

<< Non si può aggiustare un vaso rotto >> Disse Damon deluso, entrando in casa seguito dalla strega, che non voleva lasciarlo

<< Io non ti lascio solo, Damon! >>

L'attenzione dei due ragazzi venne riposta alla famiglia di Eretici, compresa Lily che era stata liberata, che li guardavano furiosi.

<< Cosa ci fate in casa mia? >> Chiese Damon, con freddezza

<< Siamo qui per dirvi che la tregua è finita e che dovete andarvene da casa nostra >> Annunciò Julian con un sorriso soddisfatto sul volto

<< Questa è casa mia >> Disse Damon cominciando a mostrare i canini da vampiro, intento a combattere

<< Non fare lo sbruffone, Damon >> Lo avvertì Lily

In quel momento, Nora e Mary Louise fecero vedere che avevano preso come ostaggio Matt Donovan che non riusciva a liberarsi dalla presa delle due eretiche.

<< Lascialo andare >> Disse Bonnie

<< Ucciderò lui e tutti i cittadini di questa inutile città se voi e i vostri amici non ve ne andate da Mystic Falls, entro stasera >> Affermò Julian

<< Te lo puoi scordare >> Disse Damon, fiondandosi su Julian per attaccarlo ma prima che potesse farlo, Julian infilò la mano sul suo petto e strinse in un pugno il suo cuore.

<< Lascialo andare! >> Esclamò Bonnie

<< Lo lascerò andare solo se tu e i tuoi stupidi amici ve ne andate dalla città per sempre >> Affermò Julian, stringendo sempre più il cuore di Damon, inerme, tra le mani

<< D'accordo >> Affermò Bonnie << Lasceremo la città entro stasera >> Disse Bonnie mentre una lacrima le scendeva sul viso

Julian sorrise e lasciò andare Damon, che cadde a terra poiché senza forze, così Bonnie corse a soccorrerlo

<< Ti do 5 minuti per portare via questo inutile essere, se al mio ritorno sarà ancora qui io lo ucciderò >> Disse Julian sorridendo per poi andare di sopra, mentre gli altri tre Eretici lo seguirono, lasciando libero Matt

Bonnie cercò di alzare il vampiro senza forze, tra le lacrime, ma non ne era in grado così Lily si avvicinò alla strega

<< Posso aiutarti io a portarlo a casa >> Disse Lily accarezzando il volto del maggiore dei suoi figli mentre era senza conoscenza

<< Questa è la sua casa >> Ruggì Bonnie tra le lacrime << Questa è la casa di tutti e tu ce l'hai portata via >> Disse Bonnie singhiozzando mentre Damon riprendeva pian piano conoscenza

<< BonBon >> Disse Damon senza forze

<< Andiamo, Damon >> Disse dolcemente Bonnie, aiutandolo ad alzarsi, grazie l'aiuto di Matt per poi andare via da quella casa, senza volgere alcuno sguardo a Lily Salvatore.

Dopo poco raggiunsero la casa diroccata dove li aveva portati Enzo per escogitare un piano contro Julian, e proprio lì vi trovarono il vampiro.

<< Come state? Cosa è successo? >> Chiese Enzo preoccupato

Bonnie e Damon si guardarono e sospirarono: Bonnie raggiunse Caroline, che era stesa sul letto di casa sua che piangeva a dirotto e non disse nulla, la strinse dolcemente per darle il suo supporto; Damon si diresse nuovamente in ospedale, appena fuori la stanza di Elena vide il piccolo Gilbert e Alaric che parlavano con Matt, il quale gli stava dicendo cosa fosse successo con Julian e gli Eretici, così decise di entrare dentro.

Elena e Stefan erano distesi l'uno accanto all'altro che sorridevano e ridevano, proprio come due perfetti innamorati, e questo lo distruggeva.

<< Cosa ci fai tu qui? >> Chiese Elena disgustata dalla presenza di Damon

<< Elena, ti prego >> Disse Stefan

<< Lo sai che non lo voglio, ha ucciso mio fratello, ha messo in pericolo la nostra vita, è un mostro ed io non lo voglio vedere >> Disse Elena arrabbiata

<< Devo solo parlare con te, Stefan >> Disse con freddezza Damon, cercando di lasciarsi scivolare quelle orribili parole che, invece, lo avevano ferito.

Stefan annuì e uscì dalla stanza di Elena assieme Damon

<< Cosa succede? Tutto bene? >> Chiese Stefan preoccupato

<< Abbiamo fatto un altro accordo con gli Eretici: dobbiamo lasciare Mystic Falls oppure uccideranno tutti gli abitanti di questa città >> Spiegò Damon << Quindi meglio che tu e Elena facciate le valige e ve ne andiate >> Consigliò

<< Damon, io >> Cominciò a dire Stefan

<< Stefan, mi sto trattenendo dall'ucciderti quindi non dire niente >> Disse Damon voltandogli le spalle

<< Mi dispiace davvero tanto, Damon, io me ne sono pentito subito >> Disse Stefan con le lacrime agli occhi << Ho ferito tutti >>

Damon non ce la fece a trattenersi, così si voltò verso il fratello e gli diede un pugno dritto in faccia, facendo finire Stefan a terra per poi andarsene. Stefan si rialzò da solo, nessuno tra Jeremy, Alaric e Matt lo aiutò dopo ciò che aveva fatto, e rientrò dalla sua ragazza.

<< Cosa hai fatto al naso? >> Chiese sconvolta << E' stato Damon, vero? >>

<< Ha le sue buone ragioni >> Spiegò Stefan sospirando << Dobbiamo lasciare Mystic Falls >> Disse, poi

<< Cosa? Perchè? >> Chiese Elena sconvolta

<< E' complicato, ti spiegherò tutto per strada >> Disse Stefan << Tra mezz'ora torno a prenderti, fatti trovare pronta >> Disse Stefan per poi uscire dalla stanza d'ospedale

Appena uscì fuori vide Bonnie che probabilmente lo stava aspettando, anche se era terribilmente arrabbiata con lui.

<< Damon mi ha detto del patto con gli Eretici >> Disse Stefan << Cosa è successo? >> Bonnie lo guardò

<< Ci vediamo al Whitmore College, nella camera di Caroline, questa sera >> Disse Bonnie con distacco << Non tardate >> Disse per poi andare via assieme Alaric, Jeremy e Matt

Stefan sospirò e aspettò che Elena finisse di prepararsi per poi portarla alla Whitmore mentre le spiegava tutto ciò che era successo con sua madre Lily e gli Eretici.

<< Io non capisco, è come se avessi vissuto in uno stato di coma per molto tempo, non ricordo nulla di loro >> Disse Elena, una volta arrivati al college.

<< Elena, devo dirti una cosa >> Disse Stefan sospirando mentre Elena lo guardava << Sei stata vittima di un incantesimo che ti ha tolto il ricordo di ognuno di noi: me, Caroline, Bonnie, Damon ma sono riuscito a modificare questo incantesimo, non a spezzarlo, e ti ho fatto tornare la memoria di quando stavamo insieme, di quando eravamo innamorati >> Affermò Stefan

<< E' tutto ciò che conta, giusto? >> Chiese sorridendo Elena, così Stefan ricambiò lo sguardo sorridendo leggermente

<< Giusto >> Disse per poi entrare dentro la camera di Caroline

Stefan ed Elena si sentirono terribilmente fissati ed Elena non riusciva a capire la ragione: era come se fosse un'altra persona, come se i suoi più cari amici non la riconoscessero più.

<< Se vi ho detto di venire qui è per un motivo ben preciso >> Disse Bonnie, attirando su di se l'attenzione di tutti << Gli eretici ci hanno tolto ogni cosa e noi dobbiamo riprendercela, Mystic Falls è casa nostra e nessuno può portarcela via >> Disse Bonnie determinata

<< Io ci sto, qualsiasi cosa tu abbia in mente >> Affermò Damon

<< Anche io >> Disse Jeremy, poi seguito da Alaric, Enzo e Matt

<< Anche io >> Tutti si voltarono e rimasero sconvolti quando videro Tyler Lockwood nella stanza di Caroline Forbes

<< Anche io ci sto >> Disse, poi, Stefan così Bonnie sospirò

<< Bene, allora diamoci da fare >> Disse la strega

Prima che potessero ideare un piano, Caroline si avvicinò ad Elena che era rimasta momentaneamente sola dopo che Stefan era uscito a fare una chiamata.

<< Ehi Caroline, tutta questa storia degli Eretici è folle >> Disse Elena << Stefan mi ha detto dell'incantesimo, sono ancora scioccata >> Disse leggermente divertita

<< Elena, sono davvero felice che tu mi riconosca >> Disse Caroline sorridendo leggermente con le lacrime agli occhi << Perchè avrei odiato dirti addio senza che tu sapessi chi io fossi, quello che insieme abbiamo passato >> Disse Caroline mentre le lacrime cominciarono a scenderle sul viso

<< Cosa stai dicendo Caroline? >> Chiese confusa Elena

<< Non posso restare, Elena, mi dispiace davvero tanto >> Disse Caroline singhiozzando << Sappi che sarai sempre la mia migliore amica, ti voglio bene Elena Gilbert >> Disse Caroline abbracciandola per poi correre via, lasciando Elena sconvolta.

<< Deve essere brutto dire addio ad una persona che ami >> Osservò Damon, raggiungendo Elena che sembrava non capire

<< Tu cosa ne puoi sapere? Nessuno di noi ti ama o prova anche solo un briciolo d'affetto per te >> Disse guardandolo male e raggiungendo velocemente Stefan

Damon sospirò e Bonnie gli si avvicinò

<< Tutto bene? >> Chiese la ragazza

<< Per niente >> Rispose guardando Bonnie << Dai, escogitiamo questo piano per uccidere gli Eretici >> Disse col suo solito sorriso ironico, che fece sorridere a sua volta anche la strega Bennett

Stefan aveva appena chiuso la chiamata con Valerie, la quale dopo aver modificato l'intervento di Elena aveva deciso di ritornare dagli Eretici, dalla sua famiglia e ricominciare, senza però mai smettere di odiare Julian e di cercare di allontanarlo. Appena posò il telefono, il suo sguardo si incrociò con quello di Caroline, che teneva in mano una valigia, e la guardò stranito ma non ebbe il tempo di raggiungerla che la vampira scappò, con le lacrime agli occhi e il cuore a pezzi.

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Note dell'autrice:

Rieccoci qui, siamo giunti all'ottavo capitolo della storia che si incentra su due particolari situazioni: da un lato, Valerie- sotto consenso di Stefan- ha modificato l'incantesimo di Kai, adesso Elena ricorda solo il periodo in cui stava con Stefan ed odiava Damon, tutto il resto per lei non è mai successo; dall'altro, gli Eretici cominciano a presentare una reale minaccia per i nostri protagonisti, si sono impadroniti della casa dei Salvatore e hanno costretto tutti ad andarsene da Mystic Falls senza poter combattere, in quanto i nemici sono troppo forti. 
Per quanto riguarda Stefan, lui oscilla tra il pentimento e la voglia di ritrovare quella felicità che gli era stata rubata molto tempo prima, sa- o almeno crede- di volere Elena ma il suo animo troppo buono lo spinge a seguire una persona che aveva davvero amato dopo averle spezzato il cuore, ossia Caroline, ma il vampiro si tira indietro quando la vede camminare tra le vie di New Orleans e decide di tornare da Elena, di avere una seconda possibilità di essere felice.
Per quanto riguarda gli Eretici, sono- forse- i primi nemici che nessuno riesce a fronteggiare in alcun modo, la situazione degenera quando vengono cacciati dalla loro casa, da Mystic Falls. Ma a questo ovviamente Bonnie, la nostra strega preferita, riesce a trovare una soluzione. La scopriremo nel prossimo capitolo! :D

Grazie per le recensioni e il supporto, buona lettura :*
 


 

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Capitolo 9
*** Nessuno potrà mai dividermi da lui ***


Capitolo 9- Nessuno potrà mai dividermi da lui
 


Stefan tornò velocemente nella camera di Caroline al campus, dove si erano riuniti tutti, e raggiunse velocemente Bonnie, preoccupato

<< Dove sta andando Caroline? >> Chiese agitato

<< Adesso ti importa di Caroline? >> Chiese Bonnie ironica << Pensavo che tra i due fratelli Salvatore solo Damon fosse l'egoista, ma evidentemente mi sbagliavo >> Disse allontanandosi da lui

<< Bonnie >> Disse Stefan cercando di fermarla, senza alcun risultato

Elena raggiunse il suo fidanzato, che le sembrava troppo strano, tutti le sembravano troppo strani e quando vide Stefan riempire un borsone, si stranì anche lei.

<< Dove stai andando? >> Chiese Elena

<< Vado a riprendere Caroline >> Spiegò Stefan, intento a riempire quel borsone per il viaggio

<< Vengo con te >> Disse determinata Elena

<< Assolutamente no >> Disse Stefan schietto

<< Da quando non mi rendi partecipe della tua vita, Stefan? Mi sembra come se quelli che si fossero dimenticati di me siete voi, non viceversa >> Disse Elena abbassando lo sguardo

<< Ho fatto un terribile errore e devo rimediare, torno presto >> Disse Stefan dandole un dolce bacio sulla fronte << Damon ti proteggerà >>

<< Cosa? Io non voglio avere nulla a che fare con quel mostro di tuo fratello! >> Esclamò Elena, così Stefan la guardò e sospirò

<< Fidati, non è così >> Disse per poi andare via

Elena si avvicinò al gruppo dei suoi amici che stava confabulando su qualcosa che non riusciva a capire, le sembrava di non far parte più di quel gruppo, le sembrava di essere una estranea.

<< Io vado da Valerie e la prendo a calci nel sedere se non aggiusta quello che ha fatto >> Disse Damon arrabbiato

<< Tu vai da Valerie, noi pensiamo agli eretici >> Disse Enzo << Dobbiamo riuscire a rinchiuderli tutti nella pietra della fenice >> Concluse

<< Possiamo farcela, se li cogliamo di sorpresa >> Affermò Matt

<< Possiamo nasconderci a casa mia, gli Eretici non sanno nemmeno della mia esistenza >> Propose Tyler.

<< Scusate, potete dirmi di cosa state parlando? >> Chiese Elena infastidita << Da quando coinvolgete Damon nei vostri piani e non me? >>

<< Mi dovrei offendere? >> Chiese Damon ironico << Andiamo, incredibile Hulk, tu vieni con me >> Disse scherzando, rivolgendosi a Elena

<< Preferisco un paletto nel cuore piuttosto che venire con te >> Disse facendo un finto sorriso

<< Non mi tentare >> Disse il vampiro col suo sorriso beffardo

<< Non mi muovo da qui >> Disse Elena irremovibile, così Damon roteò gli occhi e la caricò sulla sua spalla per poi portarla all'interno della sua Camaro

<< Sei un incivile! >> Esclamò Elena sconvolta << Probabilmente è per questo che nessuno ti amerà mai! >>

<< Da quando Elena Gilbert è così cattiva? Ferisci i miei sentimenti >> Disse Damon scherzando

<< Da quando hai reso la mia vita un inferno >> Disse Elena guardandolo male

Damon rise leggermente e partì con la sua macchina alla volta di Mystic Falls per parlare con Valerie di quello che aveva fatto.

<< Mi potresti spiegare almeno cosa succede? Sembra che mi sia svegliata ora dopo anni! >> Esclamò Elena infastidita

<< Sei stata colpita da un incantesimo >> Cominciò a spiegare Damon

<< Si, Stefan me l'ha detto, ma chi è questo Kai? E Klaus? Che fine ha fatto? >> Chiese Elena confusa

<< Oh, tesoro mio, sei proprio rimasta indietro >> Osservò Damon << Aggiusto tutto io >>

Dopo poco arrivarono davanti casa Salvatore, così Damon parcheggiò la sua Camaro e guardò la donna accanto a lui.

<< Tu stai qui >> Disse Damon

<< Ovviamente >> Rispose Elena guardandola male << Non ho intenzione di stare a guardare mentre combini qualche altro casino >>

<< Dimenticavo la tua gentilezza nei miei confronti >> Disse sarcastico

<< Lascia le chiavi, così se dovessi vederti stecchito a terra so come tornare al campus >> Disse Elena facendo un finto sorriso

<< Adorabile >> Disse Damon ridendo leggermente per poi scendere dall'auto

Prima che il vampiro potesse irrompere dentro casa sua, venne raggiunto di spalle dall'eretica che era sorpresa di vederlo.

<< Cosa diamine ci fai qui? Se Julian ti vede sei morto >> Disse Valerie guardandolo

<< Ti preoccupi della mia vita? Io fossi in te mi preoccuperei della tua >> Grugnì un Damon arrabbiato << Rimetti le cose a posto con Elena >>

<< No >> Rispose semplicemente Valerie

<< Davvero? Vuoi morire? >> Chiese Damon seccato << Perchè lo stai facendo? E' palese che sbavi per mio fratello, perchè lo hai fatto ritornare con il suo amore epico? >> Chiese pronunciando le ultime due parole con sarcasmo

<< Stefan ha sofferto molto nella sua vita, merita di essere felice con chi desidera >> Affermò Valerie

<< Sarò un manipolatore bastardo ma io non me la bevo, nessuno fa niente per niente quindi dimmi perchè lo stai facendo >> Disse Damon

<< Te lo dico un'ultima volta: vai via, se Julian ti vede sei morto >> Disse nuovamente Valerie

<< Ho perso Elena ed è stata colpa di Stefan, non ho più nulla da perdere perchè le uniche poche cose che mi tiravano avanti sono svanite >> Confessò Damon << Valerie, perchè lo hai fatto? >>

Valerie lo guardò e sospirò ma, prima che potesse parlare, Damon venne colto alle spalle dai tre Eretici, in particolare Beau gli stringeva il braccio attorno al collo.

<< Sei una bastarda traditrice >> Disse Damon cercando di respirare

<< Non li ho chiamati io >> Disse Valerie a Damon

<< Infatti, sono stato io a chiamarli >> Disse Julian avvicinandosi agli eretici e a Damon, incapace di difendersi << Hai infranto il patto, sei qui >>

<< Forza, uccidimi >> Disse Damon guardandolo male

<< Oh, no, prima devi dirmi dove si trova la pietra della fenice e la spada >> Disse Julian guardandolo sorridendo

<< E' nelle mani di coloro che ti rispediranno in quella dannata pietra, e non vedo l'ora di assistere a quel momento >> Disse Damon divertito

<< Quando accadrà- se accadrà- sarai morto >> Affermò Julian

<< Allora mi godrò quella scena dall'inferno >> Rispose Damon sarcastico

Julian lo guardò male e approfittò di Boeau che lo teneva fermo per conficcargli un paletto quasi nel suo cuore, ammirando la sofferenza del vampiro.

<< Solo pochi centimetri e sei morto >> Disse Julian sorridendo

<< Stefan ti ucciderà >> Disse Damon dolorante

<< Stefan ti ha tradito, non gli importa nulla di te >> Disse Julian ridendo << Addio Damon >> Disse Julian

Prima che il vampiro potesse uccidere Damon, qualcuno lo colpì proprio alle spalle, piantandogli un paletto sulla spalla, facendolo accasciare a terra tra lo stupore e la rabbia degli Eretici

<< Elena, vai via >> Disse Damon mentre l'eretico stringeva la presa sul suo collo

<< Non ti lascerò qui, Damon >> Disse determinata Elena mentre Nora e Mary Louise le si avvicinavano con fare minaccioso

<< Sei morta >> Disse l'eretica bionda

Prima che Mary Louise o Nora potessero farle qualsiasi cosa, uscì Lily nel giardino ed era piuttosto arrabbiata e sconvolta.

<< Cosa sta succedendo qui? >> Chiese la donna andando ad aiutare immediatamente Julian, steso a terra << Lasciate andare Damon >> Ordinò Lily

<< Cosa? Lily, lui ha ucciso Malcolm, non voleva farci uscire dal mondo prigione, lui merita di morire! >> Esclamò Mary Louise

<< Lui è mio figlio, Mary Louise, non si discute >> Disse Lily

Appena Lily pronunciò quelle parole, lasciarono andare Damon che andò subito verso Elena per assicurarsi che stesse bene.

<< Damon, per rispetto di tua madre e della donna che amo ci andrò con le buone: dammi la pietra della fenice e la spada e nessuno si farà male >> Disse Julian

<< Preferisco morire >> Disse Damon, stringendo a se Elena per proteggerla

<< Davvero? Ti arrendi così? E lasci che il tuo fratellino passi l'eternità felice con l'amore della tua vita? >> Chiese Julian sorridendo stupito << Consegnami la spada e la pietra della fenice e punirò Stefan per ciò che ha fatto e ti aiuterò a mettere a posto le cose con la tua ragazza >> Disse Julian guardando Elena

<< Come fai a sapere cosa ha fatto Stefan? La dolce Valerie ti ha magicamente perdonato per averle rovinato la vita? >> Chiese Damon scettico << Cosa sai? >> Chiese Damon

<< Tutto quello che so è che tuo fratello ti ha tradito, ti ha tolto l'unico spiraglio di felicità nella tua miserabile vita >> Disse Julian

<< Hai ragione >> Disse Damon avvicinandosi a Julian << Ha giocato sporco, anche peggio di come avrei fatto io ma nonostante questo Stefan sarà sempre la persona persona più importante della mia vita e nessuno, e sottolineo nessuno, potrà mai dividermi da lui >> Disse Damon guardandolo male

Il vampiro poi prese Elena per mano e la trascinò letteralmente lontano dal giardino di casa sua per poi fiondarsi sulla sua macchina; rimasero per un po di tempo in silenzio, poiDamon mise in moto e partì con l'auto.

<< Dove andiamo? >> Chiese Elena

<< E' una sorpresa >> Rispose Damon

Dopo poco, Damon ed Elena si ritrovarono seduti in cima l'orologio di Mystic Falls mentre bevevano una bottiglia di buon bourbon, appena comprata al Mystic Grill.

<< Mi sembra così familiare questo posto >> Disse Elena, dando un sorso alla bottiglia di bourbon

<< Già >> Disse Damon accennando ad un sorriso

<< Cosa intendeva quel tipo quando diceva che Stefan ha portato via l'amore della tua vita? >> Chiese Elena guardando Damon

<< E' un po troppo complicato >> Rispose Damon

<< Lo vedo >> Disse Elena << Si, insomma, da quando mi sono risvegliata in ospedale tutto sembra così diverso, come se mi fossi risvegliata in un'altra vita >>

<< Diciamo che sei rimasta un po indietro >> Disse Damon guardandola negli occhi

Elena ricambiò quello sguardo, perdendosi dentro quei due occhi blu come il mare, quasi affogando dentro ad essi e non si era mai sentita così viva prima ad ora. Quel momento venne interrotto dal suono del cellulare di Elena: era Stefan.

<< Stefan >> Disse la ragazza, rispondendo immediatamente << Dove sei? Come sta Caroline? >> Chiese Elena preoccupata

<< Elena, sono riuscito a rintracciarla, adesso la sto raggiungendo e la porto a casa >> Disse Stefan << Tu stai bene? >> Chiese il vampiro

<< Si, si, sto bene >> Disse Elena guardando Damon, per poi chiudere la chiamata.

Stefan chiuse la chiamata e guardò da lontano Caroline che era appena arrivata a New Orleans, sapeva bene dove stava andando e gli faceva male, gli faceva male tutto quello che stava passando e che le stava facendo passare. Caroline non se lo meritava. Così, scosse la testa e si fiondò verso quella meravigliosa donna per riprendersela e riportarla a casa con lui ma prima che potesse raggiungerla qualcosa lo fermò e cominciò a pensare ad Elena, a quanto le mancava e che voleva stare solo con lei. Così, fece retro-front e si diresse nuovamente verso Mystic Falls, lasciando l'amore della sua vita ad una nuova avventura a New Orleans.

<< Dobbiamo continuare più frequentemente con l'incantesimo, riescono a tornare in se molto prima di quanto ci aspettassimo >> Disse Julian rivolgendosi a Valerie, Nora, Mary Louise e Boeau

<< Non riuscirai nel tuo piano, Julian >> Disse Valerie mentre faceva l'incantesimo su Stefan ed Elena

<< Ah no? I Salvatore insieme sono invincibili ma separati non dureranno due secondi, ed io ho bisogno della pietra della fenice per distruggerla >> Disse Julian << Elena li ha già separati una volta, e adesso lo sta facendo nuovamente >>

<< Questa volta non è reale, Stefan ha litigato con Damon per lei solo perchè quella giornata gli ho fatto un incantesimo di distorsione mentale! Stefan ha accettato di modificare l'incantesimo di Kai solo perchè l'ho indotto io a farlo! Lui non avrebbe mai fatto questo a Damon e cosa più importante lui è innamorato di Caroline Forbes >> Disse Valerie, smettendo di compiere l'incantesimo

<< Valerie, se non ritorni al tuo posto e continui l'incantesimo sai bene quello che succederà >> La minacciò Julian

<< Che cosa? Mi picchi fino ad uccidermi? Già l'hai fatto, Julian, mi hai uccisa nel momento in cui ho perso il mio bambino a causa tua! >> Esclamò Valerie con le lacrime agli occhi mentre gli altri ascoltavano sconvolti

<< Se non ritorni al tuo posto, sai bene chi ucciderò >> Disse Julian minacciandola << Sai bene che sono più forte di lui e che ci sto qualche secondo a strappargli il cuore dal petto >>

<< Lily non te lo perdonerebbe mai! >> Esclamò Valerie

<< Facciamo una prova? >> Chiese Julian con tono di sfida

Valerie lo guardò male, lo odiava troppo per obbedire a quel mostro e sapeva bene che stava bluffando, così utilizzò la sua velocità da vampiro per sparire da quella casa, portando Julian a scaraventare il tavolo a terra, facendo sobbalzare tutti.

Damon aveva riportato Elena al campus, da tutti gli altri, e appena la ragazza vide che il suo fidanzato, Stefan, era tornato corse verso di lui e lo abbracciò forte, stringendosi felici di essersi ritrovati.

<< Mi sei mancato così tanto >> Disse dolcemente Elena

<< Torniamo a casa >> Disse Stefan guardandola negli occhi

<< Ma noi non possiamo tornare a Mystic Falls >> Disse Elena ricambiando lo sguardo

<< Qualsiasi posto in cui ci sei tu è casa, per me >> Disse dolcemente Stefan, così Elena sorrise e gli diede un bacio pieno di passione, a cui Stefan rispose per poi andare via dal campus

Damon aveva assistito a quella scena col cuore spezzato, e lo detestava: odiava provare dolore, odiava sentirsi impotente, odiava tutta quella situazione.

<< Finalmente sei tornato >> Disse Bonnie, avvicinandosi al suo migliore amico

<< Stavo pensando di spegnere i sentimenti >> Confidò Damon

<< Cosa? Non puoi farlo >> Esclamò Bonnie << Abbiamo bisogno di te >>

<< Lo so, probabilmente è per questo che non lo faccio >> Disse Damon sospirando << Mi viene naturale pensarlo, quando vedo l'amore della mia vita andare via con mio fratello >>

<< Hai ragione, scusami >> Disse Bonnie sospirando

<< Non scusarti, tu sei l'unica cosa che mi fa andare avanti >> Disse Damon sorridendo alla sua migliore amica, che ricambiò lo sguardo

<< Risolveremo tutto, Damon, te lo prometto >> Disse Bonnie con determinazione

Quel dolce momento venne interrotto dall'arrivo di Valerie, che sembrava fuori di se, così Damon e Bonnie le si avvicinarono immediatamente.

<< Valerie >> Disse preoccupata Bonnie

<< Cosa è successo? >> Chiese Damon

Valerie si asciugò le lacrime sul viso e guardò la strega ed il vampiro

<< Dobbiamo parlare >>

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Spazio dell'autrice:

In questo capitolo capiamo il reale motivo per cui Stefan decide di modificare l'incantesimo di Kai e i ricordi di Elena: Valerie, sotto minaccia di Julian, è stata costretta ad attuare un incantesimo che inducesse Stefan a pensare che Elena fosse la sua unica possibilità di essere felice, ma la ragazza si ribella e scappa da quella casa e da quell'uomo, rivolgendosi immediatamente a Damon e Bonnie per escogitare un piano. Rimanete con me anche per il prossimo capitolo, sarà pieno di sorprese :*




 

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Capitolo 10
*** Tu sei l'amore della mia dannata vita ***


Capitolo 10- Tu sei l'amore della mia dannata vita

 

 

Damon e Bonnie fecero entrare Valerie dentro il campus, conducendola dentro la stanza di Caroline che era vuota, visto che tutti si erano trasferiti in segreto a casa di Tyler Lockwood.

<< Cosa devi dirci? >> Chiese una Bonnie attenta mentre Valerie abbassò il capo verso il basso

<< Se non parli entro 5 secondi giuro che ti stacco la testa >> Disse Damon arrabbiato << Uno, due, tre >> Disse cominciando a contare, così Valerie lo guardò

<< Julian ha minacciato di uccidere Stefan >> Disse l'eretica

<< Cosa? >> Dissero straniti all'unisono, sia Bonnie che Damon

<< Julian aveva bisogno di separarvi per entrare più facilmente in possesso della pietra della fenice e della spada, così mi ha minacciata: se non avessi distorto la mente di Stefan e quella di Elena, Stefan sarebbe morto. E Julian ne è capace, fidatevi >> Disse Valerie con le lacrime agli occhi

<< Cosa vuoi dire con distorto la mente? >> Chiese confusa Bonnie

<< Con un incantesimo ho fatto credere a Stefan di essere ancora innamorato di Elena, e lo stesso ho fatto con Elena >> Spiegò Valerie << Se Stefan avesse rubato l'amore della vita di Damon, lui non lo avrebbe mai perdonato anzi >>

<< Quindi tutto quello che sta succedendo è un piano di Julian per metterci l'uno contro l'altro >> Disse Damon

<< Esattamente >>Affermò Valerie << E' un incantesimo molto potente e serve che lo si faccia ogni giorno, almeno una volta, perchè altrimenti i ricordi e i sentimenti riaffiorano e l'effetto dell'incantesimo svanisce >>

<< Perfetto, allora smetti di fare questo incantesimo e tutto tornerà come prima >> Disse Bonnie

<< Non solo io facevo l'incantesimo, te l'ho detto: è troppo potente. Quindi, anche gli altri eretici contribuivano >> Affermò Valerie

<< E Lily? >> Chiese Damon accigliato

<< Lei non sa nulla del piano di Julian, credimi: lei vuole vivere in pace >> Affermò Valerie con gli occhi lucidi

Damon sospirò perplesso e guardò Bonnie, la quale sembrava allo stesso modo confusa da quella situazione.

<< Come risolviamo la situazione? >> Chiese Damon

<< Continuiamo con il nostro piano >> Propose Bonnie, ancor prima di lasciar parlare Valerie << Chiudiamo Julian nella pietra della fenice >>

<< Lui è molto forte >> Avvertì Valerie

<< Lo sappiamo, ce lo ripeti sempre! >> Esclamò esasperato Damon << Ma dobbiamo farlo, dobbiamo uccidere una volta per tutti gli eretici >> Affermò il vampiro mentre Bonnie acconsentiva

<< Cosa? No! >> Esclamò Valerie << Nora, Boeau, Mary Louise non c'entrano nulla con questa storia, loro sono la mia famiglia >> Disse Valerie

<< Loro- la tua famiglia- sono il motivo per cui ho perso l'amore della mia famiglia e, adesso, anche mio fratello! >> Esclamò arrabbiato Damon

<< Valerie, o sei con noi o sei contro di noi: decidi >> Disse Bonnie guardandola

Valerie sospirò e accettò di partecipare al piano di Damon e Bonnie; la mattina dopo, i tre raggiunsero Jeremy, Alaric, Matt, Tyler a casa Lockwood e prima che potessero arrivare Stefan e Elena, che non dovevano sapere nulla, decisero di attivare il loro piano.

<< Sei davvero sicuro di volerlo fare? >> Chiese Bonnie in un sussurro, cercando di non far sentire nulla agli altri

<< E' l'unica possibilità che abbiamo per far ritornare Elena e Stefan >> Disse Damon sospirando

<< Potresti morire, Damon >> Disse Bonnie, guardando preoccupata il suo migliore amico

<< Se dovesse capitare, BonBon, di ad Elena che l'ho amata fino all'ultimo istante e che è la cosa migliore che mi sia capitata nei miei 173 anni di vita >> Affermò Elena mentre Bonnie annuiva << E digli a Stefan di essere felice, sempre, qualsiasi cosa accada e che è lui la persona più importante della mia vita >> Disse Damon

<< Ma tu ritornerai, io non permetterò che ti succeda qualcosa >> Disse Bonnie determinata

<< Sei una grande donna, Bonnie Bennett, occupati di tutti loro in mia assenza >> Disse Damon accennando ad un sorriso << E non ti fidare di Valerie >>

Bonnie lo guardò e annuì, lasciandolo andare verso casa Salvatore che in quel momento era nelle mani degli eretici, Lily e Julian per attuare il piano; in quell'istante, arrivarono Stefan ed Elena che guardarono Bonnie.

<< Allora? Abbiamo un piano? >> Chiese Stefan mentre stringeva a se Elena, Bonnie guardò entrambi e sospirò: il piano era iniziato.

<< No, non ancora, è successo un imprevisto >> Affermò Bonnie

<< Cioè? >> Chiese Elena

<< Damon >> Cominciò a dire << Ci ha traditi, è passato dalla parte di Julian >> Affermò Bonnie mentre Stefan rimase impietrito

<< C'era da aspettarselo >> Disse Elena arrabbiata << Non cambierà mai, sarà sempre un mostro >>

<< Non parlare così di lui >> Disse Stefan guardandola << Se è passato dalla parte di Julian non è colpa sua >> Disse guardando Bonnie, entrambi sapevano che il reale motivo era il ritorno di Stefan con Elena, era il tradimento di suo fratello, la sua unica famiglia.

Julian si era appena svegliato, così si diresse nel soggiorno dei Salvatore per godersi la tranquillità della mattina, ma non ci volle molto per capire che non era da solo.

<< Tua madre non ti ha insegnato a non disturbare le persone la mattina presto? >> Chiese divertito Julian, voltandosi verso Damon.

<< Mia madre è morta di colera quando ero ragazzo >> Disse Damon col suo sorriso ironico << Non sono molto famoso per le mie buone maniere >> Affermò il vampiro

<< Cosa sei venuto a fare qui, Damon? >> Chiese Julian

<< Tu vuoi la pietra della fenice ed io voglio vendicarmi su mio fratello che, per la cronaca, ha la pietra della fenice: voglio fare un patto con te >> Disse Damon

<< Sono tutto orecchie >> Disse Julian interessato

<< Collaboriamo insieme: io ti aiuto a prendere la pietra per poi distruggerla e tu mi aiuti a far tornare i ricordi ad Elena, quelli veri intendo >> Disse Damon, così Julian lo guardò

<< Aspettavo da un po di tempo questo momento >> Affermò << Il grande Damon Salvatore, il vampiro più cattivo, spietato e senza cuore di sempre, sei il fratello che mi serve >> Disse Julian sorridendo

Bonnie, Enzo, Stefan, Elena e tutti gli altri si trovavano a casa di Tyler che cercavano di trovare una soluzione, ma Julian e gli eretici sembravano troppo forti.

<< Non posso credere che Damon ci abbia mollati >> Disse Alaric sospirando

<< Beh, Caroline non è stata da meno >> Disse Matt indispettito

Bonnie guardò male lo sceriffo Donovan, non poteva credere che quello che considerava un loro caro amico potesse accusare in questa maniera Caroline.

<< Sappiamo bene perchè Caroline è andata via >> Disse Bonnie guardando Stefan, che abbassò lo sguardo mortificato

Elena notò questo scambio di sguardi tra Bonnie e Stefan e ne rimase piuttosto perplessa, si era stufata di sentirsi estromessa dai suoi più cari amici e da colui che amava.

<< Si può sapere cosa diamine sta succedendo? >> Chiese Elena arrabbiata, dirigendosi verso Bonnie << E' da quando mi sono svegliata in quella maledetta stanza d'ospedale che è tutto così strano, mi trattate come se fossi una persona diversa! Ma la realtà è che voi siete diversi >> Disse Elena sfogandosi di tutta la rabbia

<< Si, hai ragione, Elena, noi siamo cambiati e ti sembra tutto strano solo perchè non ricordi nulla! >> Esclamò Bonnie altrettanto arrabbiata ma il suo sfogo venne fermato da Enzo che le strinse la mano

Elena guardò ancora più confusa la sua migliore amica ma prima che potesse chiedere informazioni, Damon comparve improvvisamente e prese con se sia Elena che Valerie mentre tutti lo guardarono sconvolti

<< No, Damon, non lo fare >> Lo supplicò Stefan che guardava impaurito il suo fratello maggiore che stringeva il braccio attorno al collo di Elena e con l'altro quello di Valerie

<< Perchè non dovrei farlo, fratello? >> Chiese Damon con freddezza mentre Elena lo guardava preoccupata

<< Per me, ti prego >> Disse Stefan con le lacrime agli occhi, così Damon lo guardò e scoppiò subito in una fragorosa risata

<< Tu mi chiedi di fare qualcosa per te? Mi hai tradito, mi hai colpito proprio dietro le spalle come un vile e viscido verme >> Disse Damon arrabbiato << Ho spento i miei sentimenti, rendono troppo deboli >> Disse con uno sguardo di ghiaccio per poi scomparire con Elena e Valerie lasciando tutti sbigottiti e terrorizzati.

Appena uscito dalla tenuta dei Lockwood, Damon portò velocemente Elena e Valerie nei sotterranei di casa Salvatore, in accordo con Julian, rinchiudendo Valerie in una cella ed Elena nell'altra.

<< Perchè diamine stai facendo questo? Perchè devi essere sempre così? >> Chiese Elena arrabbiata, cercando in vano di uscire da quella cella

<< Così come? Un mostro? Un vampiro senza pietà? Ti do una bella notizia, Elena Gilbert: tu ti sei innamorata di questo mostro, di questo vampiro senza cuore >> Rispose Damon con altrettanta rabbia

<< Cosa? Ma cosa diamine stai dicendo? >> Chiese sbigottita Elena

<< Ho sofferto così tanto e ho fatto di tutto per averti, anche litigare con Stefan che è la persona più importante della mia vita! Finalmente hai visto qualcosa di buono in me, te ne sei innamorata e siamo stati così felici fino a quando non ti ho persa di nuovo, per colpa dell'incantesimo di quel sociopatico, bastardo di Kai >> Urlò Damon dando un pugno contro la porta blindata, facendo spaventare Elena

<< Stai delirando, sei diventato pazzo! >> Esclamò Elena con le lacrime agli occhi << Io ti odio, sei un mostro e non potrei mai innamorarmi di te >> Disse Elena con una cattiveria che non faceva parte di lei

<< Ma non lo capisci? Questa non sei tu! Anche quando ero un mostro tu hai sempre avuto compassione di me, questa non sei tu >> Disse ancora Damon, cercando di convincerla

<< Qualsiasi compassione io abbia potuto avere nei tuoi confronti è stato per Stefan, per me è sempre e solo Stefan >> Disse Elena guardandolo con gli occhi lucidi da dietro le sbarre.

Damon non disse nulla e rimase a guardare Elena, dritto negli occhi, quasi perdendosi dentro di essi e lasciando stare il mondo circostante: per un attimo, il dolore di quella situazione scomparve e per lui fu come trovare la pace.

<< Potrai dirle qualsiasi cosa ma non funzionerà >> Intervenne Valerie, che era nella cella accanto, così Damon si spostò verso lei

<< Potrei anche staccarti la testa, sai? >> Disse un Damon spietato

<< Cosa ti ha promesso Julian? Che avrebbe riaggiustato la situazione di Elena in cambio della pietra della fenice? Te lo ha detto Lily e te lo ridico io: non è possibile, non esistono scappatoie all'incantesimo di Kai, smettila di provarci >> Disse Valerie

Damon le lanciò un ultimo sguardo furioso per poi ritornare di sopra, dove lo stava attendendo Julian con gli eretici e una Lily piuttosto confusa

<< Cosa sta succedendo? >> Chiese la donna

<< Mia signora, diciamo che finalmente io e tuo figlio stiamo cominciando ad andare d'accordo >> Disse Julian sorridendo, guardando Lily che, però, non sembrava per niente tranquilla

<< Ho preso quello che ti serviva >> Disse Damon con uno sguardo gelido

<< Perfetto, allora mi sa che io, Mary Louise, Nora e Boeau andremo a fare una visita questo pomeriggio >> Disse Julian a Lily

<< Per fare cosa? >> Chiese la donna

<< Per fare una commissione >> Disse Julian, dando un dolce bacio sulla fronte della donna che amava per poi uscire assieme ai tre eretici

Lily guardò suo figlio Damon e sospirò leggermente, avvicinandosi pian piano al maggiore dei suoi figli.

<< Amo quest'uomo in una maniera così profonda che mi consuma, ammetto che lui è il mio punto debole >> Affermò Lily << Ma tu e Stefan siete stati la mia gioia più grande >>

<< Evita queste sviolinate, preservale per Stefan perchè a me non importa un bel niente! >> Esclamò Damon, guardando sua madre con disprezzo

<< Lo so, in questi ultimi mesi sono stata tutto tranne che una madre, tranne che la madre che conoscevate >> Disse Lily per poi, pian piano, accarezzare il volto del più burbero dei suoi figli << Ho fatto di tutto per Julian, per l'uomo che amo, e per quella che considero la mia famiglia ma so bene che sta succedendo qualcosa sotto ai miei occhi che io non so e vorrei davvero aiutare te e tuo fratello >> Affermò Lily, guardando suo figlio negli occhi del colore del mare, proprio come i suoi

<< Mi dispiace, Lily, troppo tardi >> Disse Damon arrabbiato, allontanandosi da quella donna che, ormai, non considerava più sua madre.

Mentre gli altri erano a casa di Tyler per cercare di escogitare un piano che gli consentisse di liberare Elena, essi sentirono la porta dell'ingresso esplodere in mille pezzi, così tutti si ripararono dai pezzi di legno gettandosi a terra; poi, si alzarono pian piano e guardarono male l'ingresso della casa, al di fuori della quale vi erano gli eretici che, però, non potevano entrare in casa poiché non erano stati invitati.

<< Cosa diamine ci fate voi qui? >> Chiese Enzo guardandoli male

<< Vogliamo solo avvisarvi che Elena è nelle nostre mani e che se non mi consegnate la pietra della fenice entro tre giorni, lei morirà >> Disse Julian sorridendo

<< Se la tocchi anche solo con un dito, io.. >> Cominciò a dire Stefan a denti stretti

<< C'è di più: se non mi consegnate la pietra, uccideremo anche Damon >> Disse nuovamente sorridendo << E se provate ad escogitare un piano per farli scappare, giuro che li uccido senza pietà e non ci penserò nemmeno una volta >> Minacciò Julian per poi andarsene

Nora, Mary Louise e Boeau si guardarono e sorrisero per poi utilizzare un incantesimo che torturò mentalmente tutti i membri all'interno di quella casa, che finirono a terra, sino a quando i tre eretici se ne andarono.

Elena e Valerie erano rinchiuse nei sotterranei Salvatore già da qualche ora, senza sapere cosa il destino avesse in serbo per loro; più tardi nel pomeriggio, Damon si diresse in quei sotterranei con una bottiglia di bourbon in mano, evidentemente ubriaco.

<< Non solo sei un mostro, sei anche un patetico vampiro che annega i suoi strani dispiaceri nell'alcol >> Disse Elena guardandolo disgustato << In effetti, deve essere terribile non essere amato da nessuno vero? >>

Damon guardò Elena e diede un altro sorso di bourbon, avvicinandosi poi pian piano alle sbarre della cella, dove la ragazza era rinchiusa.

<< Mancavano poche ore al matrimonio di Alaric e Jo, ed ero appena tornato da uno squallido pomeriggio in cui Stefan aveva cercato di persuadermi dal prendere la cura >> Cominciò a dire il vampiro con le lacrime agli occhi << E' vero, io amo essere un vampiro e amo tutto ciò che ne comporta- anche uccidere- ma sarei stato pronto a rinunciare a ciò che sono per una vita assieme a te, Elena Gilbert; anche se, un giorno, sarebbe finito tutto a puttane, anche se l'amore fosse poi fosse svanito e le nostre strade si fossero separate.. Io lo avrei fatto per te, perchè ti amo e perchè preferisco vivere una vita da umano che ha fallito con te piuttosto che vivere una eternità da vampiro senza il tuo amore perchè io non vivo senza te, Elena Gilbert, tu sei l'amore della mia dannata vita >> Concluse Damon con le lacrime agli occhi, pronunciando quelle parole piene d'amore guardandola dritto negli occhi.

Elena ricambiò lo sguardo di Damon, anch'ella aveva i grandi e profondi occhi colmi di lacrime e non riusciva a dire nemmeno una parola, non riusciva nemmeno a proferire un fiato, sentiva semplicemente una grande fitta al petto ed il cuore che le batteva a mille: riusciva a sentire ogni singolo battito del suo cuore, che andava troppo veloce per l'emozione. Damon non disse più nulla, diede un altro sorso di bourbon e salì nuovamente di sopra, in attesa di proseguire con il piano ideato assieme a Bonnie.

Nel frattempo, Lily aveva visto che Damon era appena salito dalle celle nei sotterranei, così decise di scendere sotto e scoprire cosa stava nascondendo Julian con suo figlio; appena arrivò lì sotto rimase sconvolta nel vedere Valerie ed Elena, senza forze, rinchiuse all'interno di esse.

<< Oh mio Dio >> Sussurrò Lily sconvolta << Valerie, Elena >>

<< Lily >> Disse Valerie con le lacrime che le salirono agli occhi appena vide quella che considerava la sua unica famiglia

<< Cosa diamine ci fate qui? Cosa è successo? >> Chiese Lily sconvolta

<< E' una storia lunga >> Disse Valerie << E' colpa di Julian, ma non lo vorrai sapere >> Disse Valerie, alludendo al fatto che Lily lo difendeva sempre

<< C'è qualcosa che non va, Valerie, ed io voglio sapere cosa diamine sta succedendo >> Disse Lily preoccupata, così Valerie sospirò

<< Mi dispiace per ciò che stai sentire, Elena, sicuramente questo ti confonderà di più >> Disse Valerie, riferendosi a Elena

<< Più di quanto non lo sia già? Impossibile >> Disse Elena ironica, così Valerie si rivolse verso Lily

<< Julian vuole a tutti i costi la pietra della fenice per distruggerla, ha paura che qualcuno possa rinchiuderlo nuovamente nel suo inferno personale >> Spiegò Valerie << Così ha costretto me e gli altri eretici a fare un incantesimo su Stefan, inducendolo a credere di essere ancora innamorato di Elena e altrettanto con la ragazza, cosicchè potessero ritornare insieme e ferire Damon che, così, si sarebbe schierato con Julian >> Disse Valerie

<< Cosa? Da quanto questa storia va avanti? E poi, perchè Damon dovrebbe schierarsi con Julian? Cosa otterrebbe? >> Chiese Lily confusa

<< Perchè Damon ha stretto un patto con Julian: se lo aiuta ad entrare in possesso della pietra della fenice è convinto che Julian lo aiuterà a spezzare l'incantesimo di Kai >> Disse Valerie

<< Cosa? Perchè Julian avrebbe fatto questo? Lo sappiamo tutti che nessuno può spezzare l'incantesimo di Kai >> Disse Lily

<< Lo so bene, Lily, ma la realtà è che Julian è un mostro senza scrupoli: quando mi hai mandata a controllare i tuoi figli, ho conosciuto Stefan e me ne sono innamorata, sono rimasta incinta di lui e quando avevo deciso di restare con Stefan, Julian mi ha picchiata fino a farmi perdere il bambino perchè sapeva che se non fossi partita per Londra con voi, tu non saresti andata nemmeno >> Disse Valerie mentre una lacrima le scendeva sul volto

Lily guardò Valerie col viso colmo di lacrime, non poteva credere a tutto quello che stava sentendo, non poteva credere che aveva reso infelici i suoi due bambini per un uomo che era cattivo e manipolatore e che si era rivelato una persona totalmente diversa da quella che pensava. Così, la donna corse subito di sopra e andò a cercare Damon, che era nel salone a bere altro bourbon.

<< Damon, non devi fidarti di Julian >> Disse Lily

<< Cosa? Non ho intenzione di ascoltarti >> Affermò Damon

<< Damon, l'incantesimo di Kai non si può spezzare con la magia >> Affermò Lily, attirando l'attenzione di Damon

<< Di cosa stai parlando? >> Chiese Damon

<< Quando Kai ha lanciato l'incantesimo ad Elena ha detto che non esisteva alcuna scappatoia, ed è vero: non esiste alcuna scappatoia magica ma c'è un'altra scappatoia, che non riguarda alcun incantesimo >> Affermò Lily

<< Spiegati >> Disse Damon, avvicinandosi a Lily

<< Serve un evento traumatico per riaccendere i ricordi di Elena, uno di quegli eventi che ti tocca il cuore e che fa esplodere tutti i sentimenti repressi, uno di quei eventi che non abbiano a che fare con la magia, ma con l'umanità, con i sentimenti puri >> Disse Lily guardando suo figlio

In quel momento, Damon, per un breve istante, volle bene a sua madre, e finalmente aveva capito cosa dover fare, anche se questo avrebbe stravolto tutti i piani.

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Spazio dell'autrice:

Il decimo è un capitolo chiarificatore: Valerie decide di ribellarsi a Julian e alla sua minaccia di uccidere Stefan se non avesse compiuto l'incantesimo di distorsione mentale e schierarsi dalla parte di Damon e Bonnie, raccontandogli tutto. Allora, i due amici escogitano un piano di cui solo loro due ne sono a conoscenza, per evitare che qualcosa potesse andare storto; il piano consiste nel far credere a Julian e agli altri Eretici che Damon è dalla loro parte e che si vuole vendicare di suo fratello, così- sotto comando di Julian- rapisce Elena e Valerie come sue ostaggi mentre Julian da a Stefan e agli altri un ultimatum: se non gli avessero consegnato la pietra della fenice entro tre giorni, Elena sarebbe morta. Tutto ciò all'insaputa di Lily- cui unico volere era vivere in pace con la sua famiglia- che appena scopre del rapimento di Valerie ed Elena accetta la realtà proferita da Valerie, la sua prima Eretica: Julian è un mostro e deve essere fermato. Così, corre da Damon e per la prima volta si comporta da vera madre, spiengando a suo figlio l'unico modo con cui spezzare l'incantesimo di Kai: Elena deve subire un evento traumatico che faccia risvegliare i suoi sentimenti per poter ricordare di nuovo tutto.
Al prossimo capitolo :*
 


 
 

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Capitolo 11
*** Fa troppo male ***


Capitolo 11- Fa troppo male



Erano passati i tre giorni che Julian aveva imposto come scadenza per consegnare la pietra e la spada della fenice: Damon, Julian e gli eretici erano fermi, in silenzio, nel salone dei Salvatore ad aspettare che gli altri venissero, sperando che non commettessero qualche sciocchezza.

Dopo poco, Julian vide spuntare Stefan, Bonnie ed Enzo, il quale teneva in mano la pietra della fenice e la spada, che entrarono dentro casa Salvatore e guardarono male gli Eretici.

<< Finalmente siete arrivati, stavo cominciando a preoccuparmi >> Disse Julian << Avevo paura per la vita di Elena, mi sarebbe dispiaciuto ucciderla >> Disse Julian sarcastico

<< Dov'è Elena? >> Chiese subito Stefan

<< Un po di pazienza, Stefan >> Rispose Julian

<< Se non liberi Elena io non ti darò un bel niente >> Disse Stefan arrabbiato, così Julian rise leggermente e diede ordine a Nora di andare a prendere Elena

Dopo poco, l'eretica ritornò nel salone con la ragazza, prive di forze, ma che stava perfettamente bene; Elena, appena vide Stefan, corse immediatamente verso lui per abbracciarlo e stringerlo forte

<< Stefan >> Sussurrò Elena spaventata

<< Va tutto bene, ci sono io >> Rispose dolcemente Stefan stringendola

Julian guardò sorridendo la strega Bennett, Enzo e il figlio di Lily, impaziente di ricevere ciò che gli spettava.

<< Adesso, da bravi, restituite a Damon la pietra e la spada della fenice >> Disse Julian, guardando Damon

Così, Damon si avvicinò al fratello e ai suoi due amici per prelevare ciò che Julian desiderava più al mondo; Enzo sospirò e senza batter ciglio diede la pietra e la spada della fenice a Damon, il quale poi lanciò uno sguardo ad Elena, che non lo guardava più come se fosse un mostro, anzi mostrava quella compassione che l'aveva sempre contraddistinta.

<< Damon >> Disse dolcemente Elena

Il vampiro, però, non rispose: si limitò ad accennare ad un sorriso e si voltò verso gli eretici per dargli ciò che Julian più desiderava.

<< Sei stato molto utile Damon, grazie >> Disse Julian sorridendo guardando il vampiro

Prima che Damon potesse cedergli la pietra della fenice, Lily si intromise nella situazione, guardando male Julian.<< Cosa sta succedendo qui? >> Chiese la donna

<< Mia signora, stavamo semplicemente contrattando >> Rispose Julian

<< Non chiamarmi mia signora >> Disse Lily << Quale contratto? Cosa sta succedendo? Perchè hai rapito Elena e Valerie? Noi volevamo la pace o sbaglio? >> Chiese Lily sconvolta

<< E' facile volere la pace quando non hai vissuto il tuo inferno personale >> Disse Julian infastidito

<< Ho fatto di tutto per farti uscire dalla pietra >> Rispose Lily

<< E di questo ti ringrazio ma la pietra ti distrugge l'anima, sei nell'inferno anche quando ne esci fuori, è una tortura che non ha mai fine e per uscirne definitivamente devo distruggerla >> Spiegò Julian esasperato

<< Non hai risposto alla mia domanda: perchè hai rapito Elena e Valerie? E perchè hai picchiato Valerie fino a farle perdere il bambino? >> Chiese Lily mentre una lacrima scendeva sul viso

<< Lily, io >> Disse Julian spiazzato da quell'affermazione

<< No, Julian, basta scuse >> Disse Lily con fermezza << E' finita >>

Julian la guardò prima sbigottito per poi tramutare lo shock in rabbia che si manifestò attraverso uno schiaffo nel pieno volto della donna: così, Damon e Stefan si fiondarono su quel mostro per difendere l'onore della madre; gli eretici contrattaccarono ma in aiuto dei Salvatore arrivarono anche Alaric, Matt e Jeremy che cominciarono a combattere assieme Enzo e Bonnie.

<< Valerie, porta via Elena >> Urlò Stefan ad una Valerie che stava cercando di aiutare nel combattimento << Ti prego >>

Così Valerie decise di non combattere più contro la sua famiglia e andare a prendere Elena per portarla via da quella battaglia con la forza.

<< No, aspetta, non posso lasciarli qui! >> Esclamò Elena cercando di far resistenza a quella ragazza che voleva portarla fuori

<< Elena, devo portarti fuori >> Disse Valerie guardandola negli occhi

<< No, no, non posso >> Disse Elena continuando a fare resistenza anche se Valerie stava avendo la meglio, infatti la stava trascinando proprio verso l'uscita.

Nel combattimento, Julian riuscì a staccare il collo a Stefan, facendolo cadere a terra senza sensi, così Damon si fiondò su di lui con ancora più rabbia, cercando di colpirlo con la spada della fenice, senza però esito positivo; ad un certo punto, Julian riuscì ad attaccare Damon e a disarmarlo dalla spada della fenice, la quale era puntata proprio verso il maggiore dei fratelli Salvatore.

<< Addio, Damon Salvatore >>

Prima che potesse infliggergli la spada della fenice, Lily si fiondò su quell'uomo che si era rivelato un mostro, per fermarlo e per proteggere il suo ragazzo; per Julian fu istintivo proteggersi dall'attacco di Lily, così, quasi per riflesso, le strappò il cuore del petto. Tutto avvenne in pochi secondi: Lily spalancò gli occhi per il dolore e cadde subito a terra, mentre Julian guardò quella scena sconvolto. Nonostante tutto, lei era l'amore della sua vita e non voleva ucciderla, era stato un incidente. Damon guardò sbigottito il corpo senza vita di sua madre, di quell'amorevole madre che cercava sempre di difenderlo dal padre troppo austero e, in suo onore, si gettò verso Julian per vendicarla. Qui, Julian, cercò di difendersi nuovamente ed infilzò la spada della fenice sul petto di Damon che guardò il suo nemico con gli occhi spalancati.

In quel momento, Elena sgranò gli occhi e cominciò ad urlare: in quell'urlo era possibile sentire tutto il dolore della ragazza che sembrava avesse appena perso la persona più importante della sua vita; Bonnie, allo stesso modo scossa, corse verso la sua migliore amica che si era accasciata a terra, in lacrime.

<< No, no, no, Damon, non lasciarmi >> Urlò per la disperazione Elena, a terra, piangente mentre Bonnie sembrava piuttosto confusa.

In quell'istante, la ragazza venne travolta da mille emozioni, sentimenti, ricordi: il ballo di miss Mystic Falls, il viaggio ad Atlanta, il loro primo bacio in quel motel, la dichiarazione d'amore nel giorno del diploma, la loro magnifica estate insieme, i litigi, le incomprensioni, la passione, l'avventura, il pericolo , l'amore che consuma e, poi, il giorno del matrimonio di Alaric e Jo, in cui Damon aveva deciso di prendere la cura insieme a lei, perchè Damon voleva essere suo marito e il padre dei suoi figli. Tutto era terribilmente chiaro e doloroso nella sua mente e nel suo cuore.

<< No, Bonnie, fallo smettere >> Disse Elena piangendo << Fa troppo male >>

<< Elena, Elena >> Disse Bonnie dolcemente cercando di calmarla

<< Damon, lui è l'amore della mia vita ed è morto >> Disse la ragazza singhiozzando tra le lacrime mentre Bonnie la stringeva a se

<< Andrà tutto bene, te lo prometto >> Sussurrò dolcemente Bonnie mentre stringeva la sua migliore amica

Julian e gli eretici guardavano straziati il corpo di Lily morto: Julian sparì dalla casa dei Salvatore senza dire nulla agli eretici, lasciandoli lì da soli.

<< Valerie >> Disse Nora con gli occhi lucidi mentre Mary Louise e Boeau piangevano per la perdita di Lily.

Però, la prima eretica non disse nulla: con un segno le fece capire che dovevano sparire, almeno per il momento, così i tre eretici se ne andarono da quella che era stata casa loro, con il cuore a pezzi per la perdita di Lily.

Quando Stefan si risvegliò si sentì piuttosto stordito e spaesato, attorno a lui c'erano proprio tutti: Bonnie, Elena, Valerie, Enzo, Matt, Alaric, Jeremy e persino Caroline che avevano delle facce da funerale.

<< Cosa è successo? >> Chiese Stefan dolorante << Dov'è Damon? >> Chiese Stefan

<< La cosa positiva è che Elena ha ritrovato tutti i suoi ricordi: l'incantesimo si Kai è spezzato >> Affermò Bonnie

<< E quella negativa? Dov'è Damon? >> Chiese Stefan con un brutto presagio

<< Julian lo ha colpito con la spada della fenice >> Spiegò Bonnie sospirando

Stefan guardò la strega Bennett sconvolto, non riusciva a dire nulla, non riusciva nemmeno ad esprimere alcuna emozione, sbiancando totalmente in viso, più di quanto non fosse pallido per via del vampirismo.

<< Ma non è la cosa peggiore >> Disse Enzo << Julian ha ucciso Lily ed è scappato >> Affermò il vampiro

Stefan guardò Enzo e quasi si sentì mancare, così Caroline cercò di sostenerlo per evitare che cadesse a terra.

<< Caroline >> Sussurrò Stefan guardando negli occhi la donna di cui era innamorato << Io.. Mi dispiace così tanto >> Disse il vampiro con le lacrime agli occhi mentre anche Caroline si emozionava

<< Va tutto bene, Stefan >> Disse Caroline stringendolo

Bonnie guardò intenerita i due amanti che avevano sofferto e si erano allontanati per la perfidia di un vampiro che voleva rompere il legame fraterno dei Salvatore, ma Julian non sapeva che niente e nessuno poteva rompere quel legame.

<< Julian ha costretto Valerie e gli Eretici a fare un incantesimo su te ed Elena per distorcere la vostra mente e farti credere che eri ancora innamorato di Elena >> Spiegò Bonnie

<< Si, io ricordo che ero venuto da te a New Orleans per scongiurarti di tornare a casa con me ma poi è come se qualcosa mi avesse spinto nella direzione opposta, da Elena >> Osservò Stefan, capendo che tutto ciò che aveva provato non era reale, poi guardò Bonnie e Caroline << Ed Elena? >> Chiese Stefan preoccupato

Le due amiche si guardarono e sospirarono, per poi portare Stefan nella camera di suo fratello Damon: Elena era proprio lì, seduta accanto al corpo dormiente di Damon, che piangeva ininterrottamente, in quanto tutte le emozioni che aveva dimenticavano stavano riaffiorando come un fiume in piena.

Stefan guardò preoccupato Bonnie e Caroline, le quali sospirarono leggermente.

<< E' in questa posizione da almeno cinque ore, da quando Damon è stato colpito dalla spada >> Sussurrò Caroline, spiegando la situazione a Stefan

Il vampiro, così, si avvicinò leggermente al letto del fratello e abbracciò dolcemente la ragazza, la quale non smetteva di piangere.

<< Ricordo tutto >> Affermò Elena << Ricordo il mio primo giorno di scuola, quando ti ho conosciuto, ricordo quanto ho odiato Damon e quanto poi l'ho amato, ricordo le mie migliori amiche, Klaus, Silas, i viaggiatori, ricordo tutto >>

<< Come è potuto accadere? >> Chiese stranito Stefan, così Elena sospirò leggermente

<< Non lo so, Stefan, so solo che nel momento in cui l'ho visto morto, trafitto da quella spada ho sentito un dolore così forte che mi ha sovrastata >> Spiegò Elena, con lo sguardo fisso nel vuoto

<< Lui non è morto >> Disse Stefan guardando con gli occhi colmi di lacrime suo fratello disteso sul suo letto << E' imprigionato in un inferno personale >>

<< Possiamo riportarlo indietro? >> Chiese speranzosa Elena

<< Si, lo farò io >> Disse Bonnie, intromettendosi nella conversazione << Anche se dovessi impiegarci tutte le mie forze ma ce la farò >> Affermò con determinazione Bonnie

Stefan sospirò come se non avesse alcun motivo per cui gioire, ed in effetti era proprio così, e si voltò verso le tre ragazze.

<< Dove si trova mia madre? >> Chiese Stefan

Dopo poco, le tre ragazze portarono Stefan dove avevano messo Lily: la donna, senza vita, si ritrovava in una bara, adornata da mille, bellissime, rose bianche. Stefan si avvicinò alla bara di sua madre, accanto la quale c'era anche Enzo.

<< Le rose bianche erano le sue preferite >> Affermò Enzo, con lo sguardo basso per la tristezza

<< Lo so >> Disse Stefan con le lacrime agli occhi << Me lo ricordo >> Disse per poi lasciare che le lacrime sfociarono nel suo viso

Enzo sospirò e lasciò che Stefan potesse piangere sua madre da solo, senza nessun altro intruso, poiché nonostante tutto lui e Damon era la sua vera famiglia; così uscì dalla stanza e lasciò che Caroline entrasse per supportare l'amore della sua vita, mentre Elena tornava da Damon.

<< Diciamo che è successo un bel casino >> Affermò Enzo << Il piano tuo e di Damon è andato storto >> Affermò Enzo

<< Come facevi a sapere del piano mio e di Damon? >> Chiese stranita Bonnie

<< Non lo sapevo >> Affermò il vampiro << Ma so solo che Damon non si sarebbe mai schierato dalla parte di Julian, nonostante quello che era successo tra Stefan ed Elena >> Bonnie guardò Enzo e sospirò

<< L'idea era quella di tradire all'ultimo secondo Julian e quando meno se l'aspettava trafiggerlo con la spada della fenice >> Disse Bonnie << Poi però è arrivata Lily e tutto è andato diversamente >>

<< Noi riporteremo indietro Damon >> Disse Enzo << Te lo prometto >>

Bonnie guardò quel vampiro così irritante ma anche così premuroso e dolce, che in quel periodo era stato il suo compagno d'avventura e lo abbracciò, senza lui probabilmente quel periodo sarebbe stato molto più difficile da affrontare. Enzo rimase stranito da quel gesto, probabilmente perchè non aveva mai davvero ricevuto affetto, ma nonostante ciò decise di stringere Bonnie, e farle sentire che anche lui le era grato.

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Capitolo 12
*** Lui merita di morire ***


Capitolo 12- Lui merita di morire

 

Quando Damon riaprì gli occhi vide attorno a se morte, dolore e la distruzione che aveva già vissuto durante la guerra civile a cui aveva partecipato molto tempo prima, nel 1861. Il ragazzo cercò di sollevarsi in piedi e trovare riparo dalle bombe, ma la ferita che gli sanguinava dal petto non lo aiutava affatto; solo dopo un paio di tentativi, riuscì ad ergersi in piedi e a guardarsi attorno confuso e spaventato.

<< Damon >>

Il ragazzo si voltò verso le sue spalle e tirò un sospiro di sollievo quando vide la sua Elena, che lo guardava mentre morte e distruzione facevano da sfondo.

<< Elena >> Disse Damon guardandola preoccupato << Dobbiamo andarcene da qui, è pericoloso >> Affermò il ragazzo, dirigendosi verso lei e portandola più lontano possibile dalla guerra.

 Prima che il ragazzo potesse portarla a Mystic Falls, sentì qualcuno che lo chiamava ininterrottamente, con disperazione; appena si voltò rimase sconvolto quando vide sua madre, Lily, sanguinante sotto un tronco d'albero che era caduto a terra, proprio su di lei.

<< Damon, aiutami >> Supplicò una Lily piangente

<< No, Damon, non lasciarmi >> Disse Elena, cercando di fermare Damon dal soccorrere sua madre, così Damon la guardò

<< Lei è mia madre, non posso lasciarla morire >> Disse Damon, lasciando andare la presa della sua fidanzata e correndo verso Lily.

Appena la raggiunse, si gettò a terra e cercò di spostare quel pesante tronco d'albero sopra di lei per salvarla mentre sembrava che la donna stesse mettendo di respirare.

<< Non mi lasciare, Damon >> Sussurrò la donna

<< Non ti lascio, mamma >> Disse Damon piangendo mentre, con tutte le forze che aveva in corpo, cercò di liberarla dal peso del tronco.

L'attenzione del ragazzo si spostò verso Elena che urlò spaventata il suo nome: Damon riuscì appena a voltarsi verso l'amore della sua vita per poi vedere una bomba scoppiare proprio su di lei.

<< No, Elena! >> Urlò Damon con tutto il dolore che aveva nel cuore

Il ragazzo si alzò velocemente e corse verso l'esplosione della bomba ma di lei non c'era più nessuna traccia, solo cenere. Così, Damon si lasciò abbandonare ad un pianto disperato mentre tanti altri soldati, in quello stesso terreno, perdevano la loro vita.

<< No, Elena, no! >> Disse Damon gettandosi a terra, finendo sule sue ginocchia

<< Damon, aiutami >> Disse ancora dolorante Lily

Damon guardò quella donna con uno sguardo furioso dalla rabbia e si avvicinò a lei più velocemente che poteva, prendendo da terra un enorme masso.

<< Da quando sei arrivata tu nella mia vita ho conosciuto solo dolore >> Urlò con rabbia Damon << Io ti odio! >> Esclamò il ragazzo fuori di se per poi porre fine alla sua vita, schiacciando quel grosso masso sulla testa della donna che più l'aveva ferito nella sua vita.

Quando si ritrovò il sangue di sua madre nelle mani, scoppiò ancora di più a piangere: il rumore delle sue lacrime era così forte e potente che Damon non sentì la bomba che gli stava finendo proprio addosso e che stava ponendo fine alla sua vita.

<< Damon? Damon? >> Chiese una voce dall'esterno << Ragazzi, venite! Si è svegliato! >>

Damon aprì pian piano gli occhi e cercò di guardarsi attorno per capire dove si trovava, non gli ci volle molto tempo prima di capire che si trovava a casa sua, a Mystic Falls. Quando il vampiro riuscì a mettersi in piedi, guardò tutti i suoi più cari amici che lo guardarono emozionati: Bonnie, Caroline, Enzo, Stefan.

<< Fratello >> Disse Stefan con gli occhi colmi di lacrime per poi avvicinarsi sempre di più a lui

<< Ciao, fratellino >> Disse Damon accennando ad un sorriso, ancora stordito da quell'orribile esperienza

Stefan rise leggermente e abbracciò Damon con tutta la forza che aveva, stringendolo sempre più forte, gli era mancato così tanto.

<< Stai bene, sei vivo >> Disse incredulo Stefan

<< Come avete fatto a riportarmi indietro? >> Chiese Damon, così tutti guardarono Bonnie che sorrise, felice di rivederlo << BonBon, mi salvi sempre la vita >>

<< Sono qui per questo >> Disse Bonnie divertita con gli occhi lucidi per l'emozione

L'attenzione di tutti si spostò verso Elena, che entrò dentro il salone dei Salvatore e guardò il suo Damon con le lacrime che cominciavano a scendere sul suo viso sempre più velocemente

<< Elena >>

<< Damon >>

Damon corse ad abbracciare la ragazza, la quale rise leggermente stringendosi a lui mentre la faceva girare attorno a se stessa.

<< Mi sei mancata così tanto >> Disse Damon baciandola dolcemente << Ti amo >>

<< Anche io ti amo, Damon >> Rispose la ragazza sorridendo << E dimmi, com'è stato uccidere senza pietà tua madre? >> Chiese la ragazza con un sorriso maligno dipinto sul volto

A quelle parole, Damon indietreggiò di qualche passo mentre tutti gli altri lo guardavano sconvolti

<< Cosa? Tu come.. >> Cominciò a dire Damon

<< Come faccio a saperlo? Perchè io sono l'unica che ti vede come sei veramente: un mostro >> Affermò la ragazza << Sei un mostro, Damon >> Disse per poi strappargli il cuore dal petto e farlo finire a terra.

Quando Damon si risvegliò, si ritrovò disteso su uno di quei lettini su cui dormiva durante la guerra di secessione.

<< Finalmente ti sei svegliato >>

Damon si mise seduto su quel lettino e guardò l'uomo che era seduto sul lettino proprio accanto quello suo.

<< Dove siamo? >> Chiese confuso Damon

<< Mi prendi in giro? >> Chiese quel soldato divertito << Siamo in guerra, amico >>

<< No, siamo all'inferno >> Disse Damon sospirando << Nel mio inferno personale >>

Quella strana conversazione venne interrotta da un soldato che distribuì le varie lettere che i soldati ricevevano dai propri cari.

<< Niente per me? >> Chiese Damon

<< Mi dispiace, Salvatore, nemmeno questa volta niente >> Rispose il soldato

Damon sospirò e guardò il suo compagno, che lo guardava piuttosto preoccupato

<< C'è qualcosa che non va a casa ,Henry, a Mystic Falls >> Disse Damon alzandosi e raccogliendo quelle poche cose che aveva

<< Lo so, Damon: si chiama guerra >> Affermò ironico Henry

<< No, intendo con Stefan >> Spiegò Damon << Conoscendolo, mi scriverebbe ogni volta che gli fosse possibile >> Affermò

<< Magari non lo fa perchè ti odia >> Affermò Henry << Ci hai mai pensato? >>

<< Cosa? >> Chiese sbigottito Damon

<< Pensaci: lo hai condannato ad un'eternità di miseria e quando finalmente aveva trovato la felicità con Elena, il suo amore epico, tu gliel'hai rubata >> Disse Henry

<< Questo non è vero, tu non sei reale >> Continuava a ripetersi Damon

<< Ma quello che hai fatto è vero, è reale >> Affermò Henry << E da questo non puoi scappare >>

Damon guardò spaventato quel suo vecchio amico della guerra e scappò più lontano possibile da quell'accampamento di soldati, andando in direzione di Mystic Falls. Non ricordò nemmeno come riuscì ad arrivare fino a li in così poco tempo ma finalmente era ritornato a casa, in quella dove aveva trascorso gli anni della sua infanzia e che gli era mancata così tanto.

<< Damon >>

Il ragazzo si voltò e vide il suo fratello minore che lo guardava con stupore e che si avvicinava pian piano lui ancora sbigottito.

<< Stefan >> Disse Damon << Sono qui >>

<< La guerra è finita? >> Chiese Stefan

<< No! >> Esclamò il maggiore dei fratelli Salvatore << Non ti facevi più sentire e allora ho pensato che avessi bisogno di me >>

Stefan guardò Damon e scoppiò a ridere di gusto, lasciando Damon ancora più perplesso

<< Nessuno ha bisogno di te, Damon >> Disse Stefan divertito << Tu hai rovinato la vita a tutti quanti >>

Damon guardò Stefan confuso, non capiva perchè gli stesse dicendo quelle parole, perchè gli stesse dicendo tutto questo.

<< Tutti stanno meglio senza te >>

Damon si voltò e spalancò gli occhi: non poteva credere a ciò che stava guardando.

<< Elena >> Disse ammirando la donna che amava, che si avvicinava pian piano a Stefan

<< Ritenta >> Disse la donna, affiancando il minore dei fratelli Salvatore

<< Katherine? >> Chiese sconvolto l'uomo

<< Ciao, Damon, è un piacere fare parte del tuo inferno >> Disse Katherine, prendendo la pistola personale che Giuseppe Salvatore aveva regalato a Stefan per farlo divenire ufficialmente un uomo, e gli sparò dritto sul petto.

Damon finì a terra, dolorante, mentre il sangue fuoriusciva copiosamente dal suo petto, però non si trovava dinnanzi casa sua, non c'era più Stefan accanto a lui: era solo. Qualcuno gli si avvicinò, probabilmente per soccorrerlo – almeno così sperava Damon – e solo dopo qualche secondo riconobbe chi era la persona che lo stava fissando.

<< Papà >> Disse Damon urlando per il dolore di quella pallottola vicino al cuore

<< Non ti permettere a chiamarmi ancora in questo modo >> Disse Giuseppe Salvatore, sparando un altro colpo di pistola a suo figlio, facendolo ancora urlare per il dolore

<< Perchè mi fai questo? >> Chiese Damon piangendo

<< Perchè tu sei un mostro >> Disse Giuseppe, guardandolo con disprezzo, per poi colpirlo più volte con la pistola, rompendogli ogni osso del suo corpo.

Mentre suo padre lo stava pian piano uccidendo, lo sguardo di Damon si poggiò su quello di sua madre, che stava guardando quella scena imperterrita.

<< Mamma, aiutami >> Disse Damon dolorante, mentre pian piano le forze lo abbandonavano

<< Non posso, Damon >> Rispose dolcemente Lily

<< Perchè no? >> Chiese Damon piangendo

<< Perchè sei un mostro >> Affermò Lily << E meriti di morire >> Disse la donna per poi allontanarsi dal figlio che stava esalando l'ultimo respiro.

Così, Damon si arrese e lasciò che suo padre lo colpisse con sempre più violenza con quel fucile sino a porre fine alla sua vita. Lui è un mostro. Lui merita di morire.

 

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Capitolo 13
*** Ognuno vive il proprio inferno personale ***


Capitolo 13- Ognuno vive il proprio inferno personale


 

Elena era ancora lì: proprio accanto a lui, che sembrava dormire beato quando, in realtà, stava vivendo un vero e proprio inferno. Stefan si avvicinò alla donna, che passava il suo tempo accarezzandogli i capelli neri come la pece.

<< Elena >> Disse Stefan

<< Ehi >> Rispose dolcemente Elena << Non riesco a lasciarlo solo, starà soffrendo così tanto >> Disse Elena distrutta

<< Ti capisco, anche io vorrei stargli vicino in questo momento >> Disse Stefan sospirando << Vorrei affrontare quello che sta vivendo assieme lui >>

<< Bonnie ha già trovato una soluzione? >> Chiese Elena

<< Ha tentato l'incantesimo per farlo uscire molte volte ma ancora non ci riesce >> Spiegò Stefan con dolore << Ho intenzione di andare da Julian >> Affermò

<< Cosa? >> Chiese scioccata Elena << No, è troppo pericoloso! >> Esclamò la donna

<< Lui è l'unico che sa cosa si prova a stare lì dentro, magari ci può dare una mano per aiutare Damon ad uscirne >> Disse Stefan

<< E se ti uccidesse? >> Chiese Elena

<< Preferisco morire piuttosto che vedere mio fratello in questo stato >> Disse per poi uscire dalla camera di suo fratello

Stefan indossò la sua giacca e si diresse verso l'uscita di casa Salvatore ma prima di mettere un piede fuori di casa, passò nella stanza dove- ancora- giaceva Lily senza vita.

<< Non credi che sia ora di farle il funerale? >> Chiese dolcemente Caroline, abbracciandolo da dietro

<< No >> Disse Stefan guardando con gli occhi lucidi << Dobbiamo aspettare il ritorno di Damon, dobbiamo dirle addio insieme >> Disse Stefan per poi guardare dolcemente Caroline

<< Stai attento, ok? >> Chiese la vampira bionda

<< Hai origliato la conversazione mia e di Elena? >> Chiese Stefan divertito

<< Sono un vampiro >> Ammise la donna sorridendo << So che è pericoloso ma so anche che niente al mondo, nemmeno io, ti fermerebbe dal cercare Julian >> Disse dolcemente Caroline

<< E' per Damon >> Disse Stefan, cercando di giustificarsi

<< Lo so >> Rispose la donna sorridendo leggermente

Stefan sorrise a quell'incredibile donna che sapeva di amare con tutto il suo cuore, aveva impiegato così tanto a trovarla ma finalmente ce l'aveva fatta: lei era l'amore giusto, quello che doveva essere.

<< Pronto? >> Chiese Bonnie guardando intenerita quella dolce scena

<< Pronto >> Affermò Stefan, seguendo la giovane strega nel salone di casa sua

Una volta posizionato tutto l'occorrente, Bonnie attuò un incantesimo di localizzazione, per trovare il nascondiglio di Julian; dopo qualche minuto di concentrazione, finalmente Bonnie riuscì ad individuare la posizione di Julian.

<< Si nasconde nel grande magazzino dove Lily lo aveva custodito nella bara mentre era imprigionato nella pietra della fenice >> Disse Bonnie << Dove Kai aveva promesso a Lily di ritrovare gli Eretici >> Affermò

Stefan annuì e si alzò velocemente per poi girarsi verso la porta d'uscita, ma rimase immobile quando vide davanti a lui Valerie, che lo guardava senza riuscire a dire una parola.

<< Vengo con te >> Disse, poi, l'eretica

<< Non se ne parla >> Affermò velocemente il vampiro

<< Hai bisogno di aiuto per fronteggiare Julian e lo sai bene >> Disse Valerie << Per Caroline o Bonnie è troppo pericoloso ma io posso aiutarti >>

Stefan guardò Bonnie che gli fece un cenno con il capo, così il vampiro sospirò e tornò a guardare l'eretica che, una volta, aveva amato.

<< Andiamo >>

Dopo poco si trovarono in viaggio con la Camaro di Damon, ci sarebbe voluta circa mezz'ora prima di arrivare nel luogo ma nessuno dei due proferiva alcuna parola.

<< Tutti gli eretici odiano Julian, vogliono allearsi con voi contro di lui >> Spiegò Valerie

<< Ti sembrerò troppo duro ma non mi importa nulla di allearmi con la tua famiglia di eretici >> Affermò Stefan mentre guidava, così Valerie abbassò lo sguardo

<< Mi dispiace molto per Damon >> Disse Valerie << E per Lily >>

<< Non dire niente, per favore, voi non sapete nemmeno cosa sto passando >> Disse Stefan con gli occhi lucidi

<< Possiamo aiutarti a tirare fuori Damon dalla pietra della fenice >> Spiegò Valerie << O almeno possiamo provarci >>

Stefan non le rispose più, era terribilmente arrabbiato con tutti loro: da quando gli eretici erano arrivati a Mystic Falls avevano solo portato sofferenza e dolore nella vita di chi amava, non voleva averci nulla a che fare. Una volta arrivati, scesero dalla macchina e si diressero verso il grande magazzino pieno di bare; una volta entrati, guardarono da ogni parte ma di Julian non c'era nemmeno l'ombra.

<< Ci penso io >> Affermò Valerie chiudendo gli occhi e cominciando ad attuare un incantesimo di localizzazione.

Ad un tratto, una bara di aprì così i due si diressero verso questa e videro Julian che si stava facendo essiccare lentamente.

<< Troppo facile così, eh bastardo? >> Disse Stefan trattenendosi dall'ucciderlo, così si diede un morso sul polso e diede il suo sangue a Julian che dopo poco rinsanì.

Stefan lo prese per il collo e lo scaraventò contro la parete proprio di fronte la sua bara, per poi avvicinarsi accanto a lui guardandolo con uno sguardo d'odio.

<< Questo era per Lily >> Disse Stefan arrabbiato << E questo è per Damon >> Disse spezzando dalla bara un pezzo di legno e conficcandoglielo nel petto

Julian emise un urlo di dolore mentre Valerie si avvicinò ai due vampiri, togliendo il pezzo di legno dal petto di Julian.

<< Così non migliori la situazione! >> Esclamò Valerie guardando male Stefan

<< E' vero >> Rispose << Ma migliora il mio umore >> Disse conficcandogli il paletto di legno ancora una volta sul petto.

Julian emise un altro urlo di dolore per poi guardare Stefan con odio e rabbia.

<< Come se la passa Damon nel suo inferno personale? >> Chiese dolorante con un sorrisetto stampato sul volto

<< Dimmelo tu >> Disse Stefan << O ti uccido >> Disse minacciandolo, estraendo dal suo petto il paletto di legno

<< Ognuno vive il proprio inferno personale >> Affermò Julian

<< Come si può uscire dalla pietra della fenice? >> Chiese Stefan

<< Ti serve una strega, la pietra, l'evento celeste e il sangue della doppelgangher >> Spiegò Julian << Insomma, quello che ha utilizzato Lily per far uscire dalla pietra me >>

<< Non ti azzardare a nominare il suo nome >> Ruggì Stefan furioso << Non posso aspettare l'evento celeste, come possiamo fare? >> Chiese

<< Allora ti servirà una magia più potente >> Affermò Julian << Ma anche tutta la magia del mondo non ti servirà a nulla se Damon non sarà pronto a ritornare indietro >>

<< Cosa vuoi dire? >> Chiese Stefan

<< L'inferno ci mette alla prova, ci mostra le nostre debolezze e le nostre paure più profonde, se Damon non supera tutto questo, allora non riuscirà mai ad uscire dalla pietra della fenice >> Spiegò Julian

Stefan non disse nulla e si diresse verso l'uscita, assieme a Valerie.

<< Ti prego, uccidimi >> Continuò a dire Julian << Ho ucciso l'amore della mia vita, merito di morire >> Disse con gli occhi colmi di lacrime, così Stefan si voltò e si diresse verso lui.

<< La morte non basta >> Affermò Stefan con freddezza << Devi soffrire per il resto dell'eternità, questa deve essere la tua punizione >> Disse per poi lasciarlo lì, solo, a fare i conti con i sensi di colpa ed il dolore per il resto della sua vita eterna.

Una volta tornati a Mystic Falls, Stefan guardò Valerie con degli occhi di ghiaccio, senza bisogno di dire alcuna parola.

<< Ho capito, non vuoi allearti con me o con gli altri eretici >> Disse Valerie << Ti ho ferito troppo, vero? >> Chiese l'eretica.

<< Mi dispiace >> Affermò Stefan << Tutta questa storia sta rovinando il ricordo che io ho di te, voglio ricordarti come il mio primo amore che mi ha spezzato il cuore ma che mi ha reso l'uomo più felice al mondo, non voglio ricordarti come quella che sei adesso >> Disse

Valerie non disse nulla, lo guardò semplicemente mentre una lacrima scendeva sul suo volto e lo lasciò andare dentro casa Salvatore, una casa di cui lei non poteva fare parte.

<< Com'è andata? >> Chiese speranzosa Elena, che venne incontro a Stefan subito dopo essere entrato

<< Elena >> Disse Stefan guardandola << Possiamo avere la strega più potente al mondo, tutto dipende da lui >>

<< Che intendi? >> Chiese Bonnie stranita, avvicinandosi a Stefan

<< Nel suo inferno personale Damon sta facendo i conti con i demoni del passato, solo quando riuscirà a sconfiggerli potrà ritornare indietro >> Disse Stefan sospirando

Tutti trasalirono per un momento: non c'era niente che potessero fare, solo continuare a praticare l'incantesimo e aspettare che Damon fosse pronto a ritornare da loro.

Le strade di New York erano illuminate e piene di arte e musica, come sempre, e Damon vi stava camminando senza una meta, senza sapere dove stesse andando.

<< Finalmente è arrivato il mio turno >>

Il vampiro si voltò e fece il suo solito sorriso beffardo che lo contraddistingueva.

<< Ciao, Lexie, mi chiedevo quando sarebbe arrivato questo momento >> Disse Damon avvicinandosi alla vampira bionda, la migliore amica del suo fratellino.

<< Ebbene, eccomi qui >> Disse la vampira sorridendo

<< Coraggio, dimmi che razza di mostro io sia, elencami tutte le cose peggiori che ho fatto nella mia vita, fammi sentire una merda e uccidimi, così passiamo al prossimo >> Disse Damon guardandola

<< Se proprio insisti: sei un mostro, mi hai uccisa senza pietà solo perchè ti serviva che gli altri pensassero che fossi contro i vampiri, mi hai tolto la vita perchè sei egoista e sei sbagliato, senza pensare poi che ero una delle persone più importanti nella vita di tuo fratello >> Disse Lexie guardandolo disgustata, per poi strappargli il cuore dal petto, ancora una volta.

Quando Damon riaprì gli occhi, si guardò attorno confuso ma capì subito dove si trovava.

<< Il ballo di Miss Mystic Falls >> Sussurrò tra se e se per poi alzarsi in piedi e dirigersi vero l'ampia folla che si trovava nel salotto dei Lockwood.

<< E, adesso, è il turno di Elena Gilbert >> Annunciò Carol Lockwood

Damon la guardò e si innamorò per la seconda volta: era così bella con quell'abito, con quei capelli e quel sorriso, mentre scendeva le scale, al termine delle quali, però, non c'era nessuno ad aspettarla, proprio come l'ultima volta.

<< Non dovresti andare >>

Damon si voltò e sgranò gli occhi quando vide sua madre, Lily, che si avvicinava leggermente a lui

<< Tu non sei reale >> Affermò Damon

<< E' possibile ma questo non cambia nulla, Damon >> Disse dolcemente Lily << Tu non sei quello giusto per lei >> Disse accarezzandogli il viso dolcemente

<< Ma io l'amo, mamma >> Disse Damon con gli occhi lucidi

<< Lo so, tesoro >> Rispose Lily sorridendo dolcemente << Ma tu sei un mostro, sei la cosa peggiore che le sia mai capitata >>

<< Ho fatto delle scelte sbagliate ma sono l'amore della sua vita, e lei della mia >> Disse Damon determinato << E niente può cambiare questo >>

<< Non credi che con Stefan possa essere più felice? >> Chiese Lily << Pensaci un secondo, è lui quello giusto e, magari, se non fossi intervenuto tu durante quel ballo lei non ti avrebbe mai guardato >>

Damon sospirò e si voltò verso Elena che stava scendendo le scale, per poi guardare sua madre.

<< E' vero, io non sono quello giusto >> Affermò Damon << Ma io la amo, ed è proprio per questo che devo lasciarla andare >> Disse voltandosi nuovamente

Stefan riuscì a raggiungere in tempo Elena e, insieme, raggiunsero l'ampio spiazzale in cui ballarono, guardandosi intensamente negli occhi. Damon guardò quella scena col cuore spezzato: da quando si trovava in quella pietra era morto mille volte in mille maniere dolorose, ma nulla aveva fatto più male di guardare l'amore della sua vita che era felice ed innamorata con suo fratello, con un altro uomo.

<< Hai fatto la scelta giusta, tesoro >> Disse Lily

<< Io sono un mostro. Lei merita di essere felice. >> Disse Damon, voltandosi verso sua madre << Mamma, io >> Cominciò a dire Damon

<< Lo so, tesoro, lo so >> Disse Lily sorridendo mentre le lacrime scendevano sul suo viso << Adesso è ora di andare >> Sussurrò dolcemente Lily

Damon si voltò verso sua madre guardandola stranito, per poi sentire un dolore forte al petto che lo fece accasciare a terra, urlando per il dolore.

<< Fallo smettere, fallo smettere >> Continuava a urlare Damon

<< Finirà presto, ciao bambino mio >> Disse Lily

Il sorriso di sua madre fu l'ultima cosa che vide prima di cadere nel buio. Quando il vampiro si risvegliò per l'ennesima volta, notò che questa volta si trovava nella sua stanza; così sospirò leggermente e si alzò dal suo letto, sospirando rassegnato.

<< Damon? >>

Il vampiro alzò lo sguardo e rimase- ancora una volta- fermo ad ammirare l'estrema bellezza della donna che amava, ma sapeva bene che tutto quello non era reale.

<< Stammi lontana >> Disse Damon scattando in piedi e indietreggiando velocemente

<< Damon sono io, sono Elena >> Disse la donna con le lacrime agli occhi avvicinandosi pian piano a lui mentre Bonnie, Caroline e Stefan guardarono emozionati il vampiro.

<< No, non sei reale, questo non è reale >> Disse Damon fuori di se

<< Fratello, sono io, siamo noi >> Disse Stefan avvicinandosi a lui << Sei tornato, sei riuscito a tornare >> Affermò uno Stefan sorridente

<< No! >> Esclamò Damon fuori di se, togliendosi l'anello solare dal dito << Io sono un mostro, io merito di morire >> Continuava a ripetere il vampiro, come se fosse impazzito.

<< Damon, non lo fare! >> Esclamò Bonnie sgranando gli occhi

Però, Damon non l'ascoltò e aprì le sontuose tende della sua camera, lasciando che il sole sciogliesse la sua pelle; Stefan cercò di fermarlo ma la pietra lo aveva reso più forte e resistente, così lo scaraventò a terra mentre Caroline andò a soccorrerlo.

<< Damon, non lo fare >> Disse Elena avvicinandosi a lui con il volto ricco di lacrime, accarezzò il viso del vampiro dolcemente e gli diede, finalmente, un bacio travolgente che non lasciò più alcun dubbio al vampiro, che si lasciò – tra i baci- trascinare all'ombra dalla sua ragazza.

<< Elena >> Sussurrò Damon guardando con le lacrime gli occhi la donna che amava

<< Sono qui, Damon >> Disse Elena piangendo per poi abbracciarlo forte

<< Sei qui, sei qui >> Ripeteva mentre la stringeva a se

<< Si, è finita >> Rispose Elena dolcemente

Damon si sciolse per un momento dall'abbraccio dell'amore della sua vita e si voltò verso suo fratello, che lo guardò con gli occhi colmi di lacrime.

<< Damon >> Disse Stefan

<< Ciao, fratellino >> Rispose Damon accennando ad un sorriso

Non ci fu bisogno che entrambi dissero nient'altro: si unirono in un caloroso abbraccio che racchiuse tutta la sofferenza, il dolore, e la mancanza che avevano provato per tutto quel periodo di tempo.

<< Sei tornato >> Disse Stefan sorridendo

<< Davvero credevi che ti saresti sbarazzato di me? >> Chiese Damon col suo sorriso beffardo

<< Ma, aspetta, Elena si ricorda di me? E Julian? Gli Eretici? Quanto sono rimasto chiuso lì dentro? >> Chiese Damon, pieno di domande

<< Prima di rispondere a tutto, dobbiamo fare una cosa importante >> Affermò Stefan, così Damon lo guardò.

Quel pomeriggio, Damon, Stefan e tutti gli altri si avviarono alla cripta dei Salvatore per dire definitivamente addio a Lily Salvatore; la bara della donna era lì, aperta, davanti agli occhi dei due figli che avevano così tanto odiato loro madre nella stessa maniera in cui- prima di morire- l'avevano amata e che poi, alla fine di tutto, era morta per difenderli, per stare dalla loro parte.

Elena e Caroline erano abbracciate ai loro fidanzati mentre Bonnie, Enzo, Alaric e tutti gli altri gli stavano vicino, in un momento di profondo dolore. Stefan si avvicinò alla donna con una rosa bianca e la poggiò sopra la bara che, ormai, era stata chiusa.


<< Ti ricorderò sempre come la madre premurosa e la donna coraggiosa che eri, arrivederci madre >> Disse dolcemente Stefan per poi poggiare la rosa bianca sulla bara e tornare accanto Caroline

Fu il turno di Damon che si avvicinò, allo stesso modo del fratello minore, alla bara chiusa che conteneva il corpo della madre.

<< Grazie per tutto quello che hai fatto per me >> Sussurrò piano, riferendosi all'aiuto all'interno della pietra della fenice, per poi ritornare anche lui al suo posto.

Quel momento di tristezza venne interrotto dall'arrivo degli Eretici, che avevano in mano un grande mazzo di rose bianche e gli occhi gonfi dalle lacrime.

<< Cosa diamine ci fate qui? >> Chiese Damon con uno sguardo furioso

<< Lei era la nostra famiglia e noi siamo stati la sua per molto tempo >> Spiegò Nora con la voce rotta dal pianto

<< Vi prego, fateci dire addio >> Disse Mary Louise con le lacrime agli occhi

Damon e Stefan si guardarono e acconsentirono: così, i quattro eretici si avvicinarono alla bara di Lily, lasciandole di sopra il grande mazzo di rose, e le dissero addio, tra una lacrima all'altra.

<< Grazie >> Disse Valerie, guardando Stefan, prima che se ne andasse


<< Non l'ho fatto per voi >> Spiegò << Lei avrebbe voluto dirvi addio, e così è stato >> Disse Stefan per poi tornare a casa assieme Caroline, Damon e tutti gli altri, lasciando Valerie davanti la cripta della sua famiglia, a piangere.

Una volta tornati in casa Salvatore, Bonnie aveva preso la borsa, la giacca e tutte le cose che aveva portato in quei mesi che aveva vissuto lì, adesso era ora di tornare a casa proprio- qualunque essa sia-.

<< E adesso dove andrai? >> Chiese Enzo avvicinandosi a lei, Bonnie lo guardò e strinse le spalle come segno di dubbio.

<< Non lo so >> Rispose Bonnie << Dove mi porta il vento >> Disse sarcastica

<< Eppure mi ero affezionato a tutto questo >> Disse Enzo

<< A Damon rinchiuso in una pietra infernale? >> Chiese ironica

<< No, Bonnie >> Rispose Enzo << A te >> Disse dolcemente

Bonnie guardò il vampiro dritto negli occhi e quasi si perse dinnanzi quello sguardo così intenso che quasi- o senza quasi- la travolgeva; così, decise di lasciarsi guidare dall'istinto e dal cuore e lo baciò, un bacio che divenne presto così pieno di passione che quasi li consumò. Pian piano si sciolsero da quell'incredibile bacio e si guardarono negli occhi, senza dire nulla, forse perchè non c'erano bisogno di parole.

Un colpo di tosse distrasse il vampiro e la strega Bennett, che si voltarono e si imbarazzarono non poco quando videro Damon che li fissava sconvolto.

<< Mi sono perso davvero tante cose, eh >> Osservò ironico il vampiro

Bonnie non rispose alle solite battutacce di Damon e uscì velocemente da quella stanza, così Damon guardò divertito Enzo.

<< Non so cosa stia succedendo tra voi, ma seguila e rendila felice >> Disse Damon << Se la fai soffrire ti stacco la giugulare >> Affermò scherzando- ma non troppo- Damon.

Enzo lo guardò e rise leggermente

<< E' bello riaverti, amico >> Disse Enzo per poi seguire il consiglio di Damon e correre per prendersi quell'irritante strega che gli aveva rubato il cuore.

Subito dopo, Elena raggiunse in quella camera Damon e guardò l'amore della sua vita sorridendo, avvicinandosi pian piano a lui.

<< Tu sapevi di Bonnie ed Enzo? >> Chiese divertito Damon, accarezzando i fianchi della donna

<< Diciamo che non era nulla di ufficiale >> Rispose Elena sorridendo leggermente

<< Come hai fatto a ricordarti di me? Di noi? Si, insomma, di tutto >> Chiese Damon curioso, così Elena lo guardò

<< Non ricordo bene tutto ciò che è avvenuto prima ma ricordo esattamente il momento in cui quel Julian ti ha colpito con quella spada al petto >> Spiegò Elena << Ti credevo morto e allora mi è venuto naturale disperarmi e urlare per il dolore, come se non ti avessi mai dimenticato >> Disse Elena accarezzandogli dolcemente i capelli

<< Ora capisco tutto >> Disse Damon

<< Cosa? >>

<< Lily mi ha spiegato che ti saresti ricordata tutto solo con un evento particolarmente traumatico, evidentemente la mia morte può essere considerata tra questi >> Disse Damon divertito

Elena sorrise leggermente e gli diede un bacio sulle labbra

<< Mi sei mancato così tanto >> Disse Elena

<< Tu mi sei mancata così tanto >> Disse Damon << Non ho mai perso la speranza, sapevo che saremmo usciti anche da questa situazione, insieme >> Spiegò il vampiro

La donna sorrise e gli diede un bacio, questa volta più passionale e pieno di amore, al quale il vampiro rispose di buon grado. Damon cominciò ad assaporare il collo della ragazza che, ad ogni bacio, sospirava per il piacere mentre la bocca di Damon si faceva strada sull'ampia scollatura della ragazza. Entrambi si gettarono sul letto nella camera degli ospiti in cui aveva vissuto sino ad allora Bonnie e cominciarono a baciarsi con passione e a denudarsi velocemente, desiderosi di aversi. Finalmente, dopo tanto tempo, si lasciarono andare alla passione più sfrenata e si amarono come non facevano da troppo tempo e come solo loro sapevano fare.

<< Ti amo, Damon Salvatore >> Sussurrò dolcemente Elena, lasciando un bacio sul petto nudo del suo ragazzo che, invece, non rispose.

Così, Elena alzò lo sguardo ed incrociò quello dell'uomo che amava, in cerca di una risposta ma ciò che il vampiro stava per dire fu inaspettato per la ragazza.

<< Sposami, Elena >>

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Spazio dell'autrice____: Eccoci qui. Era da un bel po che non dedicavo tempo allo spazio dell'autrice quindi eccomi qui. Damon è stato colpito dalla pietra della fenice da Julian, questo ha fatto risorgere tutti i ricordi di Elena che, disperata per averlo perso, comincia a ricordare, spezzando l'incantesimo degli Eretici e, prima ancora, di Kai. In questa versione della storia ho voluto che l'inferno personale di Damon fosse la sua paura di essere considerato un mostro per tutte le cose orribile che aveva commesso nella sua vita lunga 170 anni. Così, in un giro che non ha mai fine , viene ucciso in modi diversi da tutte le persone che hanno significato qualcosa nella sua vita( Stefan, Elena, Katherine, suo padre, Lexie) , lasciando sempre come sfondo la guerra civile. Nel frattempo, Stefan cerca Julian per chiedergli come tirare fuori Damon dalla pietrama lui gli risponde in un modo che non si aspettava: Damon potrà uscire dalla pietra solamente quando si sentirà pronto. Così, non gli resta altro da fare che tornare a casa ed attendere. Solamente quando Damon sacrificherà la sua felicità per amore di Elena e suo fratello, dentro la pietra, dimostrerà di non essere un mostro e di essere pronto, quindi, ad uscire dalla pietra. Dopo un iniziale momento di sgomento, Damon ritorna in se e dopo aver riabbracciato la sua Elena finalmente le fa la proposta che tutti, nella realtà, abbiamo sempre sperato di vedere: le chiede di sposarlo. 
Alla prossima :*

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Capitolo 14
*** Siete invitati ad un evento speciale ***


Capitolo 14- Siete invitati ad un evento speciale


 
Elena guardò Damon con stupore, quell'affermazione l'aveva decisamente spiazzata.

<< Cosa? >> Chiese Elena sconvolta

<< Sposami >> Riaffermò il vampiro con convinzione << L'ultima volta, al matrimonio di Jo e Alaric, ero pronto a prendere la cura e a vivere il resto della mia vita con te, poi è successo ciò che è successo ma adesso siamo qui ed io non voglio perdere nemmeno un minuto in più della nostra vita >> Disse Damon guardandola negli occhi

< Damon, io >> Cominciò a dire Elena

<< Te lo ripeterò soltanto un'altra volta, giuro >> Affermò il vampiro << Elena Gilbert, mi vuoi sposare? >> Chiese Damon emozionato, come se fosse la cosa più naturale al mondo.

<< Si, Damon Salvatore, io voglio sposarti >> Disse Elena sorridendo felice ed emozionata

Entrambi si sorrisero e si scambiarono un dolce bacio tra le lenzuola, per poi festeggiare il lieto evento con la stessa passione con cui avevano passato quella bellissima ed indimenticabile notte.

Più tardi, quella stessa mattina, i due fidanzati proseguirono con la loro vita normale, nonostante l'eccitante notizia: Elena andò al suo tirocinio mentre Damon accompagnò Stefan e Alaric a risolvere definitivamente la situazione con gli Eretici.

<< Allora, cosa dobbiamo fare con loro? >> Chiese Stefan

<< Esiliarli? Scomunicarli? Ucciderli? >> Cominciò a fare la lista un Damon piuttosto divertito mentre Stefan lo guardò male

<< Erano sotto la guida di Lily e dopo di Julian, loro non c'entrano niente >> Spiegò Stefan << Possiamo permettergli di stare qui, a Mystic Falls >>

<< E magari diventare amici del cuore >> Propose Damon scherzando

<< L'idea di Stefan non è male, potrebbero essere dei nostri alleati nel caso in cui Julian provi a colpirci >> Disse Alaric

Damon e Stefan si guardarono come due che non avevano pensato a questa possibile opzione.

<< Julian non si permetterà più a tornare >> Disse Damon accigliato

<< Ne sei proprio sicuro? Potrebbe volere vendetta e noi dobbiamo farci trovare pronti >> Affermò Alaric con convinzione

Damon sospirò e abbassò leggermente lo sguardo preoccupato, così Alaric e Stefan si guardarono straniti, quell'atteggiamento non era proprio da Damon.

<< Cosa succede, Damon? >> Chiese Stefan, così suo fratello maggiore lo guardò

<< Ho chiesto a Elena di sposarmi >> Affermò il vampiro, così sia Alaric che Stefan lo guardarono piacevolmente sconvolti << E non ho pensato che Julian potesse vendicarsi, ed il mio matrimonio con Elena potrebbe essere una vendetta servita su un piatto d'argento >> Osservò Damon

<< Non ci pensare nemmeno >> Disse Alaric << Non prenderai come scusa Julian per privarci di un evento così meraviglioso come il matrimonio tuo e di Elena! >> Esclamò

<< Concordo con Alaric >> Affermò Stefan sorridendo << E' grandioso, Damon, congratulazioni >> Disse il fratello minore sorridendo

Damon guardò i suoi più cari amici, nonché la sua famiglia, accennando ad un sorriso di riconoscenza per esserci in quel momento, il più bello di tutta la sua vita.

<< Cosa ci fate voi qui? >> Chiese una Valerie stranita, che stava appena rientrando in quella che era la casa degli Eretici a Mystic Falls

Damon guardò Stefan e Alaric col suo solito sguardo beffardo.

<< Avete impegni nei prossimi mesi? Siete invitati ad un evento speciale >> Disse Damon sorridendo

Elena era appena rientrata nella stanza che condivideva con Caroline e Bonnie al campus del Whitmore, dove ad aspettarla c'era proprio la vampira bionda e la strega Bennett che la guardarono sospettose.

<< Dove hai passato la notte? >> Chiese Caroline incrociando le braccia

<< Ma mia madre non era morta in un incidente d'auto? >> Chiese ridendo leggermente Elena

<< Elena Gilbert! >> Esclamò Caroline con tono di rimprovero << Non fare umorismo alla Damon! >> Esclamò la bionda mentre Bonnie rise leggermente

<< Ho passato la notte con Damon >> Rispose sorridendo << E mi ha chiesto di sposarlo, stamattina >> Affermò Elena con gli occhi che le brillavano per l'emozione ed il sorriso di chi era felice, lo era veramente

Bonnie e Caroline si guardarono sorridendo a bocca aperta, per poi guardare la futura sposa e cominciare ad urlare eccitate mentre anche Elena scoppiò a ridere assieme a loro.

<< Questa è la notizia più bella che potessi darci >> Disse Bonnie sorridendo, così le due amiche corsero ad abbracciarla

<< Io non so nulla di come si organizzi un matrimonio! >> Esclamò Elena ridendo

<< Stai parlando con la persona esatta, lascia fare a me >> Disse Caroline sorridendo felice mentre Bonnie e Elena si guardarono tra lo spaventate e le divertite.

Quel pomeriggio, quando Elena uscì dalle lezioni assieme le sue migliori amiche, notò parcheggiata proprio davanti al campus la Camaro di Damon, era impossibile non riconoscerla.

<< Vai e sii felice >> Disse Bonnie sorridendo mentre Caroline annuiva felice per la sua migliore amica

Elena sorrise alle due donne più importanti della sua vita e corse verso l'auto, ma al suo interno non ritrovò nessuno, così si guardò stranita attorno; solo quando guardò in alto, capì che il suo fidanzato si trovava sul tetto del campus e di come- grazie alla velocità da vampiro- riuscì a raggiungerla di sotto in poco tempo.

<< Damon >> Disse Elena sorridendo

<< Andiamo >> Disse il vampiro guardandola dolcemente

<< Dove mi porti? >> Chiese la ragazza sorridendo curiosa

Il vampiro sorrise divertito e accarezzò i fianchi della sua futura sposa, avvicinandosi pian piano a lei fino a sfiorarle quelle dolci labbra.

<< E' una sorpresa >> Disse Damon sorridendo << Chiudi gli occhi >> Sussurrò dolcemente

Elena gli sorrise e chiude pian piano gli occhi. Quando li riaprì si trovò proprio sul terrazzo del Whitmore dove poco prima aveva visto Damon e sorrise felice.

<< E' bellissimo >> Disse Elena ammirando quel meraviglioso panorama per poi guardare Damon << Come mai sei qui? E' successo qualcosa? >>

Damon guardò Elena e scosse leggermente la testa

<< Solo cose belle >> Affermò il vampiro << Mi sono reso conto che la proposta di 'sta mattina non era alla tua altezza >> Osservò Damon

<< Hai già cambiato idea? >> Chiese Elena divertita

Damon rise leggermente per poi mettersi in ginocchio proprio davanti la ragazza, cui sorriso divertito cominciò a tramutarsi in uno sguardo di stupore ed emozione; il vampiro estrasse dalla sua giacca di pelle un cofanetto blu notte in velluto, per poi aprirlo dolcemente davanti gli occhi stupiti della ragazza, che le si illuminarono quando vide quel meraviglioso diamante che brillava alla luce del sole.


<< Quando sono arrivato in questa città volevo ucciderti, volevo farla pagare a mio fratello per ciò che mi aveva fatto. Poi ti ho conosciuta e la tua compassione, il tuo amore sconfinato verso tutti, anche verso me- che non lo meritavo-, mi hanno fatto innamorare della bellissima persona che sei. Questo amore mi ha fatto capire che, forse, non ero un mostro e che meritavo il bene, meritavo il tuo amore e non esiste onore più grande, per me, di essere amato da te, Elena Gilbert, e di diventare tuo marito e il padre dei tuoi figli. Elena, vuoi sposarmi? >> Chiese Damon guardandola negli occhi, con l'anello in mano mentre Elena cominciava a piangere

<< Si, si, lo voglio Damon >> Disse la ragazza sorridendo tra le lacrime

Così, Damon sorrise e si alzò in piedi per poi baciarla come mai aveva fatto prima ad ora: con amore, passione, felicità. Appena si sciolsero da quel meraviglioso bacio, Damon le mise l'anello sull'anulare mentre la ragazza gli sorrideva emozionata.

<< Manca solo una cosa, adesso >> Disse Damon

<< Cosa? >> Chiese Elena stranita

Damon estrasse nuovamente dalla sua giacca in pelle qualcosa di ugualmente prezioso dell'anello di fidanzamento: la cura.

<< Quando hai preso la cura, ne hai lasciato un po proprio per questo >> Affermò Damon guardando la sua futura sposa, che sembrava tentennante

<< Damon, sei sicuro? Per te essere un vampiro è importante >>

<< Abbiamo già fatto questo discorso, ricordi? Niente è più importante per me di vivere il resto della mia vita umana con te e i nostri figli >> Disse dolcemente Damon << Voglio farlo >>

Elena lo guardò e sorrise leggermente

<< Ti amo, Damon Salvatore, da vampiro o da umano, da mostro o da eroe, ti ho sempre amato e ti amerò per sempre >> Disse la ragazza emozionata

<< Ti amo anche io, Elena Gilbert >> Rispose Damon sorridendo << Alla salute! >> Esclamò Damon divertito per poi bere la cura restante nella fiala.

Il vampiro si accasciò a terra, proprio come era successo ad Elena quando- tempo prima- aveva preso la cura; dopo qualche minuto, l'uomo si alzò in piedi mentre Elena cercava di sostenerlo, per evitare che si sentisse male.

<< Damon, come ti senti? >> Chiese dolcemente la ragazza

Damon si voltò verso la sua fidanzata e la guardò piuttosto confuso.

<< Non lo so, è una sensazione strana >> Disse Damon << E' come quando hai freddo e ti siedi accanto al camino, lasciandoti scaldare da quel tepore >> Spiegò Damon << Non provavo una cosa del genere dal 1864 >>

Elena lo guardò e sorrise felice

<< E' la gioia, Damon >> Rispose la donna << Non è un sentimento amplificato, è umano >> Disse Elena sorridendo

<< E' umano >> Disse Damon ripetendo << Sono umano! >> Esclamò Damon guardando la sua ragazza con stupore

<< Sei umano >> Disse Elena sorridendo felice

I due ragazzi si sorrisero felici e si diedero un dolce bacio per poi abbracciarsi, stringendosi forte, senza lasciarsi andare più. Mai più. 

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Capitolo 15
*** Mystic Falls sarà sempre casa mia ***


Capitolo 15- Mystic Falls sarà sempre casa mia


 

Elena si ritrovava proprio al centro dell'ampio salone dei Salvatore, con attorno mille abiti da sposa, fatti trasportare dall'atelier rigorosamente da Caroline, che le avrebbe fatto da wedding planner.

<< Questo abito ti sta un incanto >> Disse Caroline sorridendo mentre Elena guardava Bonnie perplessa

<< Care, ne sono convinta ma non credo sia nel mio stile >> Disse sorridendo divertita guardando le eccessive balze che decoravano quell'abito da sposa

<< Sciocchezze >> Disse velocemente Caroline << Sei una vera sposa >>

Elena guardò Bonnie in cerca d'aiuto ma prima che l'amica potesse aprire bocca vennero interrotte dall'arrivo dei due fratelli Salvatore in casa.

<< Ottime notizie, signore >> Esordì Damon entrando in casa per poi fermarsi a guardare sconvolto la sua futura sposa << Perchè la mia futura moglie è diventata un brutto e pacchiano lampadario? >> Chiese Damon ironico

Stefan si lasciò scappare una piccola risata, così Caroline lo fulminò con lo sguardo, così si fece subito serio.

<< Non dovresti essere nemmeno qui >> Disse Caroline << Lo sposo non può vedere la sposa prima del matrimonio >>

<< Non sono mai stato un tipo tradizionale >> Spiegò divertito Damon per poi avvicinarsi ad Elena che lo guardava divertita << Ho una sorpresa per te >> Disse per poi mostrarle il contratto di vendita del loro loft a Tribeca, a New York

Elena sorrise e si gettò tra le braccia di suo marito che la prese al volo e la strinse nonostante i metri di stoffa che aveva addosso.

<< E' meraviglioso >> Disse Elena sorridendo felice

<< Tu sei meravigliosa >> Rispose dolcemente Damon << Lo saresti di più senza questo abito >> Disse divertito per poi far ridere leggermente anche la sposa

Caroline roteò gli occhi e si avvicinò alla futura sposa

<< D'accordo, ne proviamo qualche altro >> Disse Caroline << Ma lo sposo ed il testimone li voglio fuori >> Ordinò la vampira bionda

Così, Stefan le si avvicinò sorridendo divertito e le lasciò un dolce bacio sulle labbra.

<< Agli ordini, capo >> Disse per poi trascinare suo fratello fuori dal loro salone, per consentire a Elena di trovare il suo abito da sposa.

Le ragazze decisero di fare una pausa e di godersi lo champagne che Caroline aveva preso proprio in occasione della ricerca dell'abito.

<< Lo champagne è la cosa migliore di questo pomeriggio >> Disse divertita Elena, sorseggiando l'alcol

<< Concordo in pieno >> Disse divertita Bonnie mentre Caroline le guardava male

<< Sapete quante persone ho dovuto soggiogare per farmi portare questi abiti da sposa fin qui? >> Chiese Caroline sbuffando leggermente divertita

<< Quindi, ti stai sposando >> Disse Bonnie sorridendo leggermente

<< Mi sto sposando >> Affermò Elena felice, non potendo credere che quella situazione fosse davvero reale.

<< Con Damon >>Disse Caroline incredula

<< Già >> Disse Elena sorridendo sorpresa << Chi l'avrebbe mai detto? >> Chiese Elena divertita

<< E ti trasferirai con lui a Tribeca, a New York >> Osservò Caroline con uno sguardo triste che contagiò anche quello di Bonnie

<< Mystic Falls non sarà la stessa senza te, Elena Gilbert >> Affermò Bonnie

<< Non cambierà nulla, ragazze >> Disse dolcemente Elena << Voi rimarrete sempre le mie migliori amiche e Mystic Falls sarà sempre casa mia e verremo a trovarvi ogni volta che ne avremmo l'occasione >> Spiegò Elena

<< L'importante è che tu sia felice >> Disse Caroline sorridendo

<< Lo sono, lo sono davvero >>Disse Elena ricambiando lo sguardo felice alle due migliori amiche, che sorridevano felici.

Lo sguardo di Elena, poi, cadde verso un particolare modello d'abito in pura seta color perla, che la fece innamorare al primo sguardo; quando lo provò, si guardò allo specchio con le lacrime agli occhi mentre Caroline e Bonnie la guardavano emozionate. Era un abito estremamente semplice, senza nessun fronzolo o diamante, con una elegante scollatura a cuore e stretto ai fianchi, mettendo in luce le sinuose forme della donna.

<< L'abbiamo trovato >> Disse Elena commossa mentre si guardava allo specchio << Che ne dici, wedding planner? >> Chiese Elena sorridendo a Caroline

<< L'abbiamo decisamente trovato >> Disse Caroline con convinzione per poi sorridere alla sposa e all'altra damigella d'onore.

Quando Stefan rientrò in casa sorrise alla sua compagna che, ormai, viveva con lei da quando Elena e Damon avevano deciso di trasferirsi in un loft a Tribeca.

<< Com'è andata la giornata? >> Chiese dolcemente Stefan avvicinandosi a Caroline che ricambiò il sorriso al fidanzato

<< E' stata bellissima >> Esordì Caroline << Elena ha trovato un abito meraviglioso, credo averla vista poche volte così felice nella sua vita >> Disse Caroline sorridendo leggermente

Stefan guardò Caroline e sorrise divertito

<< Non voglio nemmeno immaginare quanto sarai folle nell'organizzazione del matrimonio >> Disse Stefan ridendo leggermente

<< Matrimonio >> Disse Caroline alquanto stupita << Fa uno strano effetto pensare al mio matrimonio >>

<< Spero che questo effetto strano sia positivo >> Disse Stefan sorridendo, avvicinandosi alla vampira bionda

<< Decisamente positivo >> Disse velocemente Caroline << E' tutto ciò che ho sempre desiderato nella mia vita >>

Stefan la guardò e le fece un ampio sorriso per poi coglierla di sorpresa con un dolce bacio, al quale la bionda non si volle sottrarre, così si lasciò trasportare. Quel momento di dolcezza che si stava tramutando in vera e propria passione venne interrotto da colpi ripetuti alla porta di casa Salvatore, che fecero sussultare i due vampiri.

<< Stai ferma qui >> Ordinò uno Stefan protettivo per poi dirigersi verso la porta

Quando l'aprì vide una persona che mai aveva immaginato di vedere alla soglia di casa sua, anche Caroline guardò quella scena sbigottita.

<< Julian >> Disse Stefan guardandolo con la rabbia negli occhi

Non vedeva la causa di tutti i loro mali- tra cui la morta di Lily- da troppo tempo, da quando lo aveva lasciato marcire in quel magazzino.

<< Stefan >> Disse un Julian malconcio << Aiutami, ti prego >> Disse l'uomo con le lacrime agli occhi, supplicandolo ai piedi

<< Cosa? Perchè dovrei aiutarti? >> Chiese uno Stefan sconvolto

<< Fa male >> Disse piangendo << Fa troppo male >>

Caroline si avvicinò a Stefan spaventata e allo stesso tempo intenerita da quell'uomo che – nonostante tutto il male- stava soffrendo per i sensi di colpa

<< Sei un vampiro, il tuo dolore è amplificato >> Osservò Stefan << Ma te lo meriti per tutto il male che hai fatto, per aver ucciso mia madre >> Disse Stefan arrabbiato

<< Io amo tua madre, non volevo ucciderla >> Disse Julian scoppiando in un pianto disperato << L'inferno personale continua a perseguitarmi, non so che fare >>

<< Il tuo inferno personale ti perseguita perchè non eri pronto ad uscire da lì, sei uscito solo grazie a Lily >> Disse Stefan << Non posso aiutarti, ormai sei solo, sparisci dalle nostre vite >> Disse sbattendogli la porta in faccia.

Caroline guardò l'amore della sua vita spaventata, mentre Stefan sospirò.

<< Non ti preoccupa che sia tornato? >> Chiese Caroline

<< Lui non può farci niente adesso, noi siamo più forti di lui >> Affermò Stefan per poi accenare un sorriso.

Quella stessa sera, Caroline decise di fare ciò che aveva mai pensato: si fece trovare al ponte di Whickery, all'orario stabilito, e aspettò impazientemente il loro arrivo.

<< Caroline >>

La vampira bionda si voltò e vide Valerie e gli altri Eretici che la guardavano incuriositi dalla richiesta di vedersi, a quell'orario della sera.

<< Valerie >> Disse Caroline guardandola << Cercherò di essere più breve possibile: Julian è ritornato in città, era piuttosto malandato e sembrava che stesse soffrendo molto. Ha chiesto l'aiuto di Stefan ma, ovviamente, glielo ha negato ed io ho il brutto presentimento che potrebbe succedere qualcosa di orribile, a causa sua >> Disse Caroline preoccupata

<< Cosa dobbiamo fare? >> Chiese Valerie determinata

<< Stefan e Damon non vogliono che muoia, perchè deve soffrire per tutto il male che ha fatto per l'eternità ma ho la sensazione che più passa il tempo, più diventa pericoloso per noi >> Disse Caroline

<< Vuoi che lo uccidiamo >> Disse Mary Louise, l'eretica bionda

Caroline rimase un secondo a guardarli e poi sospirò leggermente

<< Si, voglio che lo uccidete >> Affermò Caroline << A breve ci sarà il matrimonio di Damon ed Elena e non voglio che capiti niente >> Disse la vampira bionda

<< Ci pensiamo noi >> Affermò Valerie

<< Aspetta, perchè dovremmo farlo proprio noi? >> Chiese Nora << Dov'è la trappola? >> Chiese scettica

<< Nessuna trappola, credimi >> Disse Caroline << Julian vi ha distrutti, vi ha privati della vostra famiglia, ha ucciso Lily e pensavo che nessun altro meglio di voi volesse vendetta >> Affermò Caroline

Gli Eretici si guardarono, Caroline aveva maledettamente ragione: Julian doveva morire e dovevano essere proprio loro a farlo, per tutto il male che quell'uomo orribile aveva portato nelle loro vite.

<< Ci pensiamo noi >> Dissero, questa volta, all'unisono


Spazio dell'autrice________: 
Eccomi! E' passato un po di tempo dall'ultima volta che ho postato e le cose sembrano procedere per il verso giusto: Elena è impegnata nella scelta dll'abito da sposa e con Damon , umano, hanno progettato già la loro vita che si svolgerà in un meraviglioso loft a Tribeca, nonostante ciò Mystic Falls sarà sempre casa di Elena, come riporta il titolo. Stefan comincia a pensare ad un futuro con Caroline, la quale si comincia a lasciare trascinare da questo pensiero. Però, improvvisamente compare alla porta Julian che disperato chiede a Stefan di ucciderlo. Stefan rifiuta perchè Julian deve soffrire per tutta la sua vita eterna ma Caroline è preoccupata, così si allea con gli Eretici per distruggere Julian una volta per tutte.
Le sorprese non sono finite, rimanete con me per i prossimi capitoli :)

 

 


 
 

 

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Capitolo 16
*** Che il gioco abbia inizio! ***


Capitolo 16- Che il gioco abbia inizio!

 
Bonnie si stava guardando allo specchio con quel meraviglioso abito lungo in chiffon del colore della passione, rosso, che risaltava il colorito della sua pelle.

<< Wow, Bonnie Bennett, sei mozzafiato >>

La donna si voltò velocemente e guardò Enzo che ammirava la sua bellezza; anche lui era molto elegante con quei capelli perfettamente in ordine e uno smoking color grigio scuro, era bellissimo ma Bonnie cercò di nascondere il rossore sul viso, causato dal complimento del vampiro.

<< Cosa ci fai qui, Enzo? >> Chiese Bonnie, ritornando a guardarsi allo specchio, per verificare che tutto fosse in ordine.

<< Davvero me lo chiedi, tesoro? Sono venuto per farti da accompagnatore >> Disse avvicinandosi pian piano a lei

<< Te lo scordi >> Affermò una Bonnie poco convinta

Enzo le sorrise leggermente e accarezzò dolcemente il collo scoperto a causa dei capelli raccolti della strega Bennett, la quale provò un brivido lungo la schiena, così si voltò verso il vampiro, incrociando il suo sguardo.

<< Non farlo >> Sussurrò dolcemente Enzo << Non opporti a quello che c'è tra noi >>

<< Enzo >> Disse Bonnie << Io non posso >> Disse dirigendosi verso l'uscita dalla camera

Enzo, però, non aveva più intenzione di lasciarla andare: così la trattenne per la mano, attirandola nuovamente a se, grazie alla sua forza, per poi darle un bacio pieno di passione e desiderio, al quale la strega non riuscì a sottrarsi.

<< Non ti lascerò andare, tesoro >> Sussurrò dolcemente Enzo sorridendole

Bonnie non ebbe il tempo di rispondere che venne interrotta da Caroline, vestita allo stesso modo in quanto damigella, che sorrise felice ad una delle sue migliori amiche.

<< E' arrivato il momento, Bonnie >> Disse l'amica

Bonnie annuì e guardò Enzo, sorridendo dolcemente

<< Allora, ci vediamo dopo per un ballo >> Disse la strega

<< Non vedo l'ora >> Affermò Enzo sorridendo

Bonnie sorrise leggermente e raggiunse la sua amica, che la guardava con uno sguardo malizioso, tipico di Caroline.

<< Smettila di guardarmi così >> Disse Bonnie divertita

<< Non bisogna negare che Enzo è davvero sexy >> Disse Caroline maliziosa

<< Smettila, Care! >> Esclamò Bonnie ridendo leggermente << Io non posso farlo, Enzo è un vampiro e ha fatto mille cose orribili >> Spiegò Bonnie

<< La tua lingua sulla sua bocca non diceva lo stesso >> Disse divertita Caroline

<< Caroline! >> Esclamò Bonnie divertita

<< Okay, la smetto >> Disse la bionda ridendo leggermente << Però abbiamo perdonato Damon, anche lui ha fatto tante- tantissime- cose orribili, eppure oggi Elena lo sposa e noi siamo felici per loro, anche tu dovresti cominciare ad essere felice >> Suggerì Caroline dolcemente

Bonnie guardò la sua migliore amica e sorrise

<< Ti voglio bene, Caroline Forbes >>

<< Ed io ne voglio a te, Bonnie Bennett >>

Le due amiche si sorrisero ed il loro sorriso si fece più ampio quando, entrando in una delle tante stanze della tenuta Salvatore, videro Elena in abito da sposa, bellissima e raggiante come mai prima ad ora. L'abito color perla le cadeva perfettamente sui fianchi, evidenziando le sinuose curve, i capelli raccolti evidenziavano la meravigliosa scollatura a cuore ed il suo sorriso faceva da sfondo al tutto. Era la sposa più bella che Caroline e Bonnie avessero mai visto.

<< Elena, sei bellissima >> Disse Bonnie sorridendo

<< Voi siete bellissime >> Disse Elena sorridendo emozionata << Siete le damigelle più belle al mondo >>

Caroline e Bonnie si sorrisero per poi andare ad abbracciare la sposa, che si strinse al caldo abbraccio delle sue damigelle d'onore e migliori amiche.

<< Scusate l'interruzione ma è arrivato il momento >> Disse Jeremy, elegante in smoking, che entrò nella stanza sorridendo

Elena sorrise commossa a suo fratello e annuì felice

<< Allora noi cominciamo ad andare di sotto >> Disse dolcemente Caroline per poi scendere al piano inferiore assieme Caroline

Jeremy si avvicinò sorridendo e guardò sua sorella commosso

<< Sei bellissima, Elena >> Affermò Jeremy << Mamma e papà sarebbero felicissimi oggi >>

<< Dici che avrebbero approvato Damon? >> Chiese Elena divertita, così Jeremy rise leggermente

<< Meritiamo la felicità dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutto quello che abbiamo perso, tu la meriti più di tutti >> Affermò Jeremy sorridendo

<< Allora dedichiamo questa felicità a mamma e papà >> Disse Elena sorridendo, mentre una lacrima scendeva sul suo volto

<< Alla zia Jenna >> Disse Jeremy sorridendo

<< Allo zio John >> Continuò a dire Elena << A Lexie >>

<< Allo sceriffo Forbes >> Disse Jeremy sorridendo, asciugando la lacrima che cadde sul volto << Adesso è il momento di andare >> Affermò Jeremy sorridendo, così Elena annuì.

Damon si trovava proprio sull'altare, in attesa dell'arrivo della sua sposa, mentre Alaric- che gli faceva da testimone- lo sosteneva, standogli proprio accanto.

<< Grazie, Ric, per essere qui oggi >> Disse Damon guardando il suo testimone accennando ad un sorriso << So quanto è difficile per te >>

<< Non dirlo nemmeno, Damon >> Affermò Alaric << Voi siete la mia famiglia, non potevo non essere qui, oggi >> Disse Alaric accennando ad un sorriso

Damon ricambiò il sorriso per poi guardare suo fratello, Stefan, che dalla prima fila sorrideva orgoglioso come mai lo aveva guardato prima ad ora. La cerimonia finalmente cominciò: Bonnie e Caroline sfilarono, bellissime, mentre dei violini suonavano la marcia nuziale, per poi andarsi a sedere in prima fila, sorridendo felici a Damon; poi venne il turno di Elena, scortata dall'unico componente della sua famiglia che sorrideva felice, la quale sorrideva emozionata Damon mentre una lacrima di felicità scese sul suo volto. Jeremy la consegnò alle mani di Damon e lo guardò sorridendo.

<< Rendila felice >> Disse il ragazzo, così Damon lo guardò

<< Lo farò >> Rispose Damon

Jeremy sorrise per l'ultima volta- in quel momento- a sua sorella e si andò a sedere proprio accanto al fratello di Damon, Stefan che allo stesso modo sorrideva felice.

<< Oggi è un giorno davvero molto speciale, siamo qui riuniti a festeggiare l'unione più improbabile ma allo stesso tempo più vera che si sia potuta mai creare >> Disse Matt, che da sceriffo officiava la cerimonia, divertito

<< Abbiamo pure un officiante divertente >> Disse Damon scherzando a Elena, che rise leggermente assieme tutti gli altri invitati

<< Conosco Elena e Damon da molto tempo e posso affermare che di cavolate ne hanno fatte a migliaia, si sono distrutti, feriti e poi ancora distrutti ma non ho mai visto qualcuno amarsi così tanto, loro sono la dimostrazione che il vero amore esiste e che può contro tutto >> Disse Matt guardandoli emozionato << Ed io sono onorato nell'officiare questa cerimonia, possiamo iniziare >>

Elena e Damon si sorrisero e la cerimonia cominciò ufficialmente; tutti ascoltavano quella cerimonia incantati, tutto era perfetto proprio come voleva Caroline sino a quando un forte trambusto in casa Salvatore interruppe momentaneamente la cerimonia.

<< Ahm, scusate, i catering di oggi sono proprio degli incompetenti >> Disse Caroline con un finto sorriso per poi correre dentro casa, per vedere ciò che era successo

Caroline rimase senza fiato quando vide gli Eretici- Nora, Mary Louise e Boe- stesi a terra, senza vita.

<< Caroline >>

Quando la vampira bionda vide una Valerie in fin di vita, all'angolo del salone, si fiondò su di lei pronta a darle il suo sangue per guarirla.

<< Prendi, starai meglio >> Disse dolcemente Caroline << Cosa è successo? >> Chiese preoccupata

<< Devi andartene, subito >> Rispose Valerie

<< Non senza te, bevi il mio sangue! >> Esclamò Caroline con insistenza

<< Lily è morta, anche Boe, Mary Louise e Nora sono morti >> Disse Valerie addolorata << Tutta la mia famiglia è morta ed io non ho più niente per cui vivere, niente >> Disse

<< Cosa? Hai noi, noi siamo la tua famiglia >> Disse dolcemente Caroline

<< Ti prego, digli a Stefan che l'ho amato con tutto il mio cuore e che lo amerò per sempre >> Disse Valerie, mentre una lacrima le attraversava il viso

<< Glielo dirai tu stessa, intese? >> Disse Caroline

<< Voglio solo riabbracciare il mio bambino >> Disse Valerie per poi esalare il suo ultimo respiro

Caroline guardò il corpo senza vita di una dolce e ingenua ragazza che era stata punita- ingiustamente- dalla vita, che aveva sofferto troppo e proprio questa sofferenza l'aveva portata a decidere di morire, e le scese una lacrima.

<< Cosa è successo? >>

Caroline si voltò e vide uno Stefan sconvolto nel vedere quel massacro nel salone di casa sua, così la vampira sospirò e si voltò verso il suo fidanzato.

<< Non so cosa sia successo ma credo che c'entri con Julian >> Affermò preoccupata

Dopo quella breve interruzione, Stefan e Caroline tornarono alla cerimonia che riprese subito dopo il loro arrivo.

<< Bene, adesso è arrivato il momento delle promesse >> Disse Matt sorridendo

Bonnie portò ai quasi-sposi quelle che dovevano essere le fedi: in realtà, erano gli anelli solari che per tanto tempo li avevano accompagnati in quella folle avventura e Damon voleva che facessero parte della loro nuova avventura, della loro nuova vita da umani.

<< I nostri anelli solari >> Osservò Elena guardando sorridendo Damon

<< Dopo tutto quello che abbiamo vissuto, dopo tutto quello che abbiamo superato, comprare due fedi mi sembrava troppo riduttivo >> Disse dolcemente Damon << Credo che il simbolo del nostro amore, se proprio deve racchiudersi in due anelli, allora devono essere questi >>

Elena sorrise con le lacrime agli occhi, non poteva sentirsi più felice di così ma quel momento di estrema felicità venne interrotto da una potente esplosione che fece sobbalzare tutti per lo spavento, creando un panico generale tra gli invitati.

Damon e Stefan si guardarono perplessi e preoccupati ma tutti si fece più chiaro quando videro quel vile vampiro che si faceva avanti, sorridendo malignamente, verso l'altare in cui vi erano i due futuri sposi.

<< Che il gioco abbia inizio >> Affermò Julian per poi lasciarsi esplodere

 

Spazio dell'autrice_____:  Eccoci al 16esimo capitolo di questa storia alternativa.
Il capitolo comincia con l'introduzione della storia d'amore tra Bonnie ed Enzo: è palese che ormai i due si desiderano e si amano, un amore che è nato pian piano, dalla diffidenza e- solamente dopo- dalla complicità; Bonnie non vuole ammettere i suoi sentimenti, d'altronde Enzo è un vampiro, ma riconosce che è davvero troppo difficile comandare ai sentimenti. Poi, il cuore del capitolo è il bellissimo matrimonio di Damon ed Elena, ricco di emozione, felicità e perchè no, anche dell'umorismo di Damon, che non guasta mai. Purtroppo, qui assistiamo alla morte degli Eretici, ammetto che avrei voluto dare maggiore spazio a loro- sopratutto a Valerie- ma non ci sono proprio riuscita, mi dispiace molto per lei, ha sofferto molto e se n'è andata soffrendo. Speriamo che abbia possibilità di riscattarsi in futuro. Inoltre, un grande colpo di scena è l'arrivo di Julian che interrompe il matrimonio lasciandosi esplodere e ponendo fine alla sua vita. Che sia solo un modo per punirli, liberandosi dal dolore per aver ucciso Lily? O è l'inizio della fine? 
Rimanete con me per i prossimi capitoli, vi prometto grandi colpi di scena. Se volete, lasciate una recensione (:

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Capitolo 17
*** Benvenuti all'inferno ***


Capitolo 17- Benvenuti all'inferno


 

Caroline aveva soggiogato tutti gli invitati per farli andare via senza ricordare nulla di quello che era successo, per poi raggiungere tutti i suoi amici sconvolti, che si erano riuniti nel salone dei Salvatore dopo che Julian si era fatto scoppiare.

<< Tutto questo non ha senso >> Continuava a dire Bonnie << Perchè lasciarsi morire in questa maniera? >>

<< Semplice: è un folle >> Affermò Enzo, dando risposta alla domanda di Bonnie

<< E allora perchè ha detto che il gioco abbia inizio? >> Chiese Alaric perplesso

Elena, ancora in abito bianco, sospirò e si alzò sfinita da quel divano

<< Oggi doveva essere il giorno più bello della mia vita e si è trasformato- ancora una volta- in una tragedia >> Disse sfinita

<< Tesoro, è rimandato tutto a domani, intesi? >> Disse dolcemente Damon

<< Forse è meglio rimandare o almeno aspettare che le acque si calmino un po >> Suggerì Jeremy << Magari Julian ha un preciso piano, meglio non dare nell'occhio >>

Damon guardò la sua quasi moglie in volto: era triste, delusa, arrabbiata e preoccupata, un misto di emozioni negative che non sapeva controllare.

<< Vado a farmi una doccia >> Affermò Elena per poi salire di sopra mentre tutti gli altri continuavano a parlare su cosa sarebbe potuto accadere.

Dopo aver fatto un buon bagno caldo, Elena indossò degli abiti comodi per poi decidere di andare a letto per riposarsi un po ma prima di infilarsi dentro le coperte, rimase a guardare il suo abito da sposa, appeso dentro l'armadio e sospirò.

<< Devo ammettere che per essere una che si lagna sempre, hai un ottimo gusto sul fatto di vestiti, questo poi è fantastico >>

Elena si voltò e non riuscì a proferire parola, rimanendo sconvolta.

<< Beh, d'altronde sei la mia doppelgangher >> Disse sorridendo con malignità << Ciao, Elena >>

<< Katherine >> Disse Elena sconvolta e al pronunciare quel nome lo si sentiva sempre più.

<< Devi prestarmi i tuoi abiti per l'ultima volta >> Disse Katherine sorridendo, per poi colpire l'ultima doppelgangher Petrova alla testa, facendola svenire a terra.

Damon era molto preoccupato per la situazione ed in particolare per la sua quasi- moglie che sembrava stravolta dopo quello che era successo, così decise di salire in camera e vedere se stesse bene. Non ebbe nemmeno il tempo di aprire la porta della sua vecchia camera che Elena lo precedette, ed uscì fuori guardandolo sorridendo leggermente.

<< Damon >> Disse una nervosa Katherine, che non fingeva di essere Elena da troppo tempo

<< Sono venuto ad assicurarmi che stessi bene >> Disse il maggiore dei Salvatore, accarezzandole dolcemente il volto << E' stata una giornata pesante >>

Katherine sospirò, impersonando perfettamente i gesti di Elena, e scostò dolcemente le mani del suo futuro marito dal suo volto.

<< E' vero, ho reagito male, ma adesso voglio scoprire cosa è successo >> Disse << Voglio capire perchè Julian si è ucciso e cosa significavano quelle parole >>

<< Non dobbiamo pensarci per forza adesso, Elena >> Disse Damon << Possiamo prima sposarci, fare tutto secondo i nostri piani e poi indagare >>

<< Non voglio sposarmi sapendo che potrebbe capitare la fine del mondo da un momento all'altro! >> Esclamò Elena alias Katherine << Qualsiasi cosa sia successa, significa qualcosa >>

<< Elena, quel tale era un poveraccio che aveva ucciso l'amore della sua vita- mia madre- e che voleva un po di attenzione su di se >> Spiegò Damon

Katherine lo guardò con disprezzo e disgusto, anche se non era da Elena era più forte di lei: Damon era sempre così fastidioso ed egoista, non aveva mai riuscito a capire come Elena avesse potuto scegliere lui a Stefan. Ma ormai questo non importava più.

<< Julian voleva con tutto se stesso la pietra della fenice, forse se la distruggessimo >> Cominciò a dire Katherine- Elena

<< Cosa? Era proprio quello che voleva lui! >>

<< Ormai è morto! Quella pietra è un pericolo per tuo fratello, per Caroline! >> Esclamò la ragazza

<< Come siamo finiti dal parlare del nostro matrimonio a quella maledetta pietra? Non c'entra nulla con il sacrificio di Julian e non esaudirò il più grande desiderio di quel mostro, non distruggerò quella pietra fino a quando non sapremo qual è il suo piano >> Affermò Damon con decisione, ritornando poi di sotto da tutti gli altri.


Katherine sbuffò, roteando gli occhi, per poi concentrarsi ed entrare in quello che era stata la sua dimora per molto tempo: a differenza di ciò che si leggeva sui libri era un posto freddo e tenebroso, in cui le anime dannate vagavano ed erano condannate a patire delle sofferenze atroci per l'eternità. Quello era l'inferno. E al suo arrivo, Katherine aveva dovuto combattere contro molti nemici, contro il Diavolo in persona per diventarne la Regina indiscussa e consumare la sua vendetta contro chi aveva lasciato morire lei e sua figlia, Nadia.

<< Quindi, io sono morto per nulla? >> Chiese Julian alle spalle della regina dell'inferno

<< Non raggiungere conclusioni affrettate >> Rispose Katherine voltandosi verso l'uomo << Katherine Pierce non fa mai nulla per nulla >> Disse

<< Pensavo che il mio sacrificio servisse per scatenare l'inferno in terra, così da poterci vendicare >> Affermò Julian

<< E' così, infatti >> Affermò Katherine << L'ultima cosa che ci vuole per scatenare l'inferno in terra è distruggere l'unica cosa che tiene l'inferno e il mondo terreno separati >>

<< Cioé? >> Chiese Julian

<< Proprio non ci arrivi? >> Chiese Katherine roteando gli occhi << La pietra della fenice >> Affermò

<< Per realizzare il nostro piano abbiamo bisogno di distruggere la pietra della fenice? >> Disse perplesso Julian << Non potevi dirmelo prima che mi uccidessi? Magari da vivo avrei potuto distruggerla più facilmente, non credi? >> Chiese ironico

<< Con Caroline che sospettava di te? E gli Eretici che erano pronti ad ucciderti? >> Chiese Katherine guardandolo male << Da morto, nessuno potrebbe vederti mentre rubi la pietra e la distruggi >> Affermò Katherine sorridendo soddisfatta

<< Hai centrato il punto: sono morto, non posso tornare a Mystic Falls come fai tu >> Disse Julian

<< Io sono la Regina dell'inferno, dimentichi? >> Disse Katherine sorridendo soddisfatta del piano che sapeva con certezza che avrebbe funzionato.

Caroline aveva anche pensato a mandare via il catering e a sistemare il giardino dei Salvatore, dove doveva svolgersi la cerimonia, mentre tutti gli altri decisero di tornare nelle proprie case per riposare da quella sfiancante giornata. Damon, però, non ci riusciva: era in piedi davanti il camino del suo salone mentre beveva un bicchiere di bourbon, lasciandosi trasportare dai suoi pensieri.

<< Oggi non è stato come ce lo immaginavamo >>

Damon si voltò e vide suo fratello, Stefan, che lo guardava accennando appena un sorriso mentre si avvicinava per gustare anche lui un bicchiere di quel buon bourbon.

<< Elena è distrutta >> Disse Damon sospirando << Devo portarla via da qui al più presto possibile >>

<< Domani mattina >> Suggerì Stefan << Ci pensiamo noi qui >>

<< No >> Esordì Damon << Non posso lasciarti, fratellino >>

<< Sapevamo bene che quando hai chiesto ad Elena di sposarti questo momento sarebbe arrivato >> Disse Stefan sorridendo leggermente

<< Non così, non con un pazzo psicopatico che si è suicidato per chissà quale motivo! >>

<< Sei umano, Damon, non potresti comunque fare nulla >> Disse Stefan

Damon sospirò e diede un altro sorso del bourbon che tanto amava e poi guardò suo fratello.

<< Elena ha proposto di distruggere la pietra della fenice >> Disse, poi

<< Cosa? Come mai? >> Chiese Stefan stranito

<< Crede che possa centrare qualcosa con Julian, non lo so nemmeno io >> Rispose Damon sospirando

<< Per ora è meglio lasciarla al sicuro, dove sappiamo che nessuno la possa trovare >> Affermò Stefan

Damon sospirò e annuì mentre Julian e Katherine che, dall'inferno, avevano sentito tutto, sorrisero soddisfatti per poi andare a prendere la pietra della fenice, visto che ormai sapevano dove si trovasse; Stefan andò a dormire assieme la sua Caroline mentre Damon entrò nella sua stanza ma rimase stranito quando non vide Elena dormire sul letto.

<< Elena? >> Chiese più e più volte, ma nessuna risposta.

Così scrutò per bene la stanza e spalancò gli occhi quando vide la sua fidanzata stesa a terra, appena dietro il letto, senza conoscenza; così si fiondò su di lei, cercando di farla rinvenire ma ancora non apriva gli occhi.

<< Stefan! >> Urlò più e più volte Damon, sino a quando Stefan e Caroline si fiondarono spaventati nella stanza di Damon

Entrambi rimasero scioccati quando videro Elena senza conoscenza tra le braccia di un Damon spaventato.

<< Cosa è successo? >> Chiese Caroline sconvolta, raggiungendo velocemente la sua amica senza sensi

<< Non lo so, l'ho trovata così >> Disse Damon in preda al panico << Dobbiamo aiutarla, non si sveglia >>

<< Dobbiamo portarla in ospedale, non possiamo darle il nostro sangue >> Osservò Stefan

Stavano per portarla in ospedale, quando la ragazza finalmente aprì gli occhi leggermente stordita; così Damon la prese dolcemente e l'adagiò sul suo letto, per farla stare più comoda.

<< Tesoro, cosa è successo? >> Chiese preoccupato Damon << Come stai? >>

Elena guardò il suo fidanzato con gli occhi sbarrati colmi di paura, non poteva crederci, non poteva essere vero, non poteva davvero pronunciare quel nome.

Julian guardò con un nodo alla gola la bara dell'amore della sua vita, che aveva ucciso con le sue stesse mani- e non si era mai perdonato per questo-.

<< I Salvatore continuano a sorprendermi >> Disse Katherine << Rinchiudere la pietra nella tomba della loro madre morta, è macabro ma è geniale >>

Julian, però, non parlava: aprì lentamente la bara che racchiudeva la sua dolce Lily ed una lacrima scese sul suo volto quando la vide lì, senza vita, così perfetta e beata che quasi sembrava che stesse dormendo.

<< Quindi, se distruggiamo la pietra della fenice si scatena l'inferno in terra ed io posso riabbracciarla? >> Chiese Julian con le lacrime agli occhi

Katherine lo guardò e roteò gli occhi

<< Eri molto più divertente quando non eri così sentimentale >> Affermò la donna, prendendo bruscamente la pietra che Lily Salvatore stringeva tra le sue fredde mani

La donna guardò sorridendo quella pietra, finalmente avrebbe avuto la sua vendetta.

<< Davvero non possiamo proprio liberarci di te? >>

Katherine si voltò e vide i suoi fratelli preferiti che la guardavano accigliati: Damon aveva sempre la sua ironia che lo contraddistingueva mentre Stefan la fissava, così bello, così affascinante ma anche lui l'aveva tradita, anche lui doveva pagare.

<< Che ci vuoi fare, io sono Katherine Pierce >> Disse la donna sorridendo soddisfatta << La vostra presenza mi fa presumere che la dolce Elena si sia risvegliata da quel colpo in testa >> Disse Katherine ridendo divertita

<< Ora ti farò sentire io cosa significa ricevere un bel colpo in testa >> Disse ironico e arrabbiato Damon, che si avvicinò minaccioso alla donna

<< Non ti conviene sfidarmi, Damon Salvatore >> Disse Katherine guardando male il maggiore dei fratelli Salvatore << So che sei umano, vi ho seguiti mentre ero all'inferno, ma io sono il Diavolo, questa volta ti distruggerò, vi distruggerò tutti >>

Damon la guardò, cercando di non far trapelare la sua preoccupazione: sapeva bene che tra tutti i nemici che avevano avuto, Katherine è sempre stata la più pericolosa.

<< Che intenzioni hai, Katherine? >> Chiese questa volta Stefan, avanzando verso la donna

<< Ciao, dolcezza >> Disse Katherine divertita << Non avrei mai detto che tu e Caroline.. >> Disse ridendo leggermente

<< Perchè vuoi la pietra della fenice? >> Insistette Stefan

<< Per scatenare l'inferno a Mystic Falls e uccidervi tutti >> Disse Katherine sorridendo

Damon e Stefan guardarono quella pazza narcisista con uno sguardo minaccioso, sapevano bene che quella sarebbe stata la fine.

<< Cosa? >> Chiese scioccato Stefan

<< Esattamente e per farlo ho bisogno di distruggere l'unica cosa che divide l'inferno da questo mondo >> Disse stringendo tra le sue mani la pietra della fenice ridendo

Stefan guardò Julian, accanto a Katherine, che sembrava avere un volto assente, spento.

<< Non so cosa lei ti abbia promesso ma non è questo il modo giusto per riscattarti dalla morte di nostra madre >> Disse Stefan

<< Non devi crederle, lei è una bugiarda >> Disse Damon guardandola male

Julian guardò con gli occhi colmi di lacrime i figli della donna che amava e che aveva ucciso.

<< Non lo fare, Julian >> Disse Stefan, quasi scongiurandolo

Julian guardò Damon e Stefan e sospirò, impugnando la spada della fenice con cui distruggere la pietra.

<< Se c'è anche una minima possibilità di rivedere vostra madre e scongiurarle il mio perdono, lo farò >> Disse per poi sollevare la spada della fenice

Prima che potesse distruggere la pietra, Stefan si fiondò sull'uomo che – visto che era molto più forte di lui- lo scaraventò a terra, così Damon corse ad aiutare suo fratello ma anche lui ebbe la peggio sul vampiro, solo che- a differenza di Stefan, Damon si ferì gravemente, in quanto umano.

<< Basta con le chiacchiere, distruggi questa maledetta pietra >> Ordinò Katherine sempre più impaziente

Julian esitò per un secondo, guardò i figli dell'amore della sua vita a terra, doloranti, e fu in quel momento che capì che aveva perso Lily proprio per questo, perchè non era riuscito ad amare i suoi figli. Prima che il vampiro potesse fare qualcosa, venne derubato dalla spada della fenice da una furiosa Katherine che lo trafisse al cuore senza alcuna pietà.

<< Perchè? >> Riuscì a sussurrare mentre pian piano la vita lasciava il suo corpo

<< Perchè ti sei rivelato inutile proprio come immaginavo >> Disse Katherine con un sorrisetto mentre lo guardava morire << Farò da sola >> Disse per poi lasciarlo cadere a terra, morto.

Stefan si alzò in piedi, ancora un po dolorante, e guardò minaccioso Katherine.

<< Ti prego, non farlo >> Disse Stefan avvicinandosi pian piano a lei

<< Ti conviene portare via il tuo fratellone umano, prima che scateni l'inferno a Mystic Falls >> Disse Katherine guardando Stefan intensamente

<< Mi stai aiutando? >> Chiese il vampiro guardandolo

Katherine scosse la testa, ritornando in se dopo essersi persa negli occhi dell'uomo che più aveva amato e che più l'aveva ferita.

<< Qualche minuto di vantaggio >> Disse col suo solito sorrisetto << Prima di distruggervi >>

Stefan la guardò e non disse nulla, prese suo fratello Damon e sparì velocemente da quel posto grazie alla velocità da vampiro. Katherine sorrise e fissò quella piccola pietra per poi sollevare la spada della fenice e scaraventarla con tutta la rabbia che aveva su quell'oggetto maledetto che, appena si distrusse, scatenò una forza potentissima mentre fiamme di dolore e distruzione cominciavano a divampare.

<< Benvenuti all'inferno >> Disse Katherine sorridendo 


Spazio dell'autrice______: Salve, amici. Siamo giunti al 17esimo capitolo di questa storia ed è inutile dirvi che stiamo giungendo quasi alla fine. In linea con l'8 stagione, Katherine è diventata la Regina dell'inferno e scopriamo che dietro tutto c'è sempre stata lei. Scopriamo anche importanti novità sulla pietra della fenice: se Julian voleva distruggerla per paura di finirci nuovamente dentro, Katherine ci spiega come la pietra sia l'unica capace di mantenere il mondo e l'inferno, con tutti i suoi demoni, separati e quindi la sua distruzione avrebbe comportato lo scatenarsi dell'inferno a Mystic Falls e la sua distruzione. Dopo una lotta e un tentativo di redenzione per Julian, Katherine ha la meglio e distrugge la pietra con la spada della fenice, scatenando l'inferno. 
Ringrazio le 100 e passa persone che leggono la mia storia e vi esorto a lasciare un commento, anche un messaggio privato in cui esprimete la vostra opinione perchè ricordate che per un autore la spinta per andare avanti e continuare a scrivere sono proprio le recensioni di chi costantemente e con amore legge la storia. Ed io spero di ricevere le vostre opinioni e considerazioni e che queste possano essere numerose. Grazie sempre, alla prossima.

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Capitolo 18
*** Lo sappiamo tutti chi voglio ***


Capitolo 18- Lo sappiamo tutti chi voglio

 

Quando Damon riaprì gli occhi si trovò in una stanza di ospedale, con attorno Stefan ed Elena che sospirarono sollevati quando lo videro sveglio e vigile.

 << Damon >> Disse dolcemente Elena avvicinandosi a lui

 << Cosa è successo? >> Chiese confuso, cercando di alzarsi da quel letto

Elena lo aiutò ad alzarsi mentre Stefan si avvicinò al fratello con la preoccupazione dipinta sul volto.

 << Katherine ha scatenato l'inferno a Mystic Falls >> Disse Stefan << Ha distrutto la pietra della fenice >>

 << Grandioso >> Esclamò col suo fare ironico << E perchè non siamo abbrustoliti dalle fiamme dell'inferno? >> Chiese accennando ad un sorriso beffardo mentre anche Elena pareva piuttosto confusa.

 Stefan stava per rispondere ma prima che potesse prendere parola, una voce distolse la loro attenzione.

 << L'inferno non è come lo immaginate >>

 Stefan e Damon si guardarono stravolti per poi posare nuovamente lo sguardo sull'ospite che, pian piano, avanzava nella camera d'ospedale.

 << Julian >> Sussurrarono i fratelli Salvatore all'unisono

 << Distruggendo la pietra, Katherine ha davvero scatenato l'inferno in terra >> Affermò il vampiro

 << Cosa vuoi dire? >> Chiese Stefan accigliato

 << La pietra era l'unica cosa che consentiva di separare l'inferno dal mondo, quando Katherine l'ha distrutta questa barriera è andata >> Disse Julian << Adesso si è letteralmente scatenato l'inferno in terra, tutte le anime peggiori, quelle più dannate, in questo momento stanno circolando allegramente per Mystic Falls e per il mondo >> Spiegò Julian

 << Come quando abbiamo distrutto l'Altra Parte >> Osservò Elena

 << Qualcosa del genere, ma molto molto più pericoloso >>

 << Cosa ci fai tu qui? Volevi darci un avvertimento? Bene, ora puoi andare, grazie >> Disse un Damon sarcastico

 << Damon! >> Lo rimproverò Elena

 << Lo so che non volete avere nulla a che fare con me >> Disse Julian sospirando << Ma io so come aiutarvi, so come distruggere l'inferno e il Diavolo >>

 Damon, Stefan ed Elena si guardarono per poi ascoltare ciò che aveva da dire.

 Il cellulare di Bonnie squillò troppe e troppe volte ma lei era troppo impegnata per rispondere, in realtà non voleva proprio.

 << Non credi possa essere importante? >> Chiese Enzo sorridendo, nudo sul letto del campus di Bonnie, lasciandole un bacio sulle labbra

 << Niente è più importante di questo, adesso >> Rispose Bonnie ridendo leggermente

 Il cellulare, però, continuava a squillare incessantemente, così andò per prenderlo ma rimase piuttosto stranita quando non era più poggiato sul comodino e non squillava più; così entrambi si rivestirono velocemente, sapevano che c'era qualcosa che non andava.

 << Scusate, non volevo disturbarvi >>

 Gli occhi di Bonnie si spalancarono ed il volto si dipinse di terrore, non poteva credere che il suo peggior nemico, Kai, quello che l'aveva cambiata più al mondo fosse proprio davanti a lei.

 << Kai >> Riuscì semplicemente a dire Bonnie, mentre Enzo avanzava verso l'uomo con aria minacciosa per proteggere Bonnie

 << E' lui il tuo nuovo fidanzato? >> Chiese ironico Kai << Posso confessare di essere geloso? >> Chiese ridendo leggermente

 << Tu cosa ci? >> Cominciò a dire Bonnie, senza parole

 << Cosa ci faccio qui? >> Disse Kai completando la frase << L'inferno si sta scatenando a Mystic Falls ed io sono venuto qui per ucciderti >> Spiegò col sorriso divertito

 Bonnie lo guardò con uno sguardo minaccioso ma sapeva che non era il momento di combattere: raggiunse velocemente Enzo, per poi guardare Kai.

 << Ci vediamo presto, e questa volta ti ucciderò davvero >> Disse una Bonnie arrabbiata << Invisiqui >> Disse pronunciando l’incantesimo che le aveva insegnato Valerie, che consentì a lei e a Enzo di sparire.

 << Non vedo l’ora, Bonnie Bennett >> Disse Kai con un sorriso divertito

 Ben presto, casa Salvatore si riempì di Bonnie, Enzo, Jeremy, Matt e Alaric che presto vennero raggiunti da Caroline e Stefan, Damon ed Elena.

 << Dovremmo organizzare più spesso questi party >> Esclamò Damon divertito entrando dentro casa sua

 << Come fai a scherzare in un momento del genere? >> Chiese Jeremy sconvolto

 << Basta discutere, abbiamo un serio problema >> Esordì in questa maniera Bonnie << Kai è di nuovo tra noi e con lui anche tutti gli altri, probabilmente >>

 << Katherine ha distrutto l’unica cosa che teneva separato il mondo dall’inferno e da tutti i suoi demoni, ma Julian ci ha detto come possiamo risolvere la situazione >> Affermò Stefan, così tutti lo guardarono in attesa della risposta

 << Distruggere l’inferno >> Disse Katherine col suo sorriso malefico, entrando in casa Salvatore mentre tutti la guardarono minacciosi.

 << Dammi una ragione per cui io non debba farti a pezzi >> Ruggì Damon, avvicinandosi a lei furioso.

 << Vacci piano, lo sanno tutti all’inferno che sei tornato umano e hai un bel pò di amici che vorrebbero vederti morto >> Disse Katherine guardandolo << Stai buono, Damon, non è ancora arrivato il momento di morire >>

<< Cosa vuoi, Katherine? >> Disse, poi, Bonnie guardandola con serietà

 Katherine non disse niente, guardò semplicemente Stefan con desiderio ma, allo stesso tempo, tanta rabbia e rancore.

 << Lo sappiamo tutti chi voglio >> Disse sorridendo continuando a fissare Stefan, il quale sospirò e si avvicinò alla donna

 << Se vengo con te, lascerai stare Mystic Falls? >>

 << Cosa? No, Stefan! >> Esclamò Caroline sgranando gli occhi.

 Stefan sospirò e si voltò verso la persona che gli aveva fatto battere nuovamente il cuore, dopo Elena e dopo che esso era stato fermo, morto, per molto tempo.

 << Lo devo fare, Caroline >> Disse con le lacrime agli occhi << Ti amo >>

 Caroline non riuscì a dire niente, si lasciò andare alle sue lacrime e ai suoi singhiozzi, mentre Elena cercava di consolarla, stringendola a se.

 << Andiamo, Stefan >> Disse Katherine, porgendogli la mano

 Stefan la guardò ma mentre stava per andare con lei, Damon intervenne immediatamente e riuscì a staccarle l’osso del collo, facendole perdere i sensi, seppur momentaneamente, mentre cadeva a terra. Tutti guardarono sconvolti ma felici Damon, soprattutto Stefan.

 << Damon, io >> Cominciò a dire il minore dei Salvatore

 << Non dire niente, non lascerò che questo demonio ci separi un’altra volta >> Affermò << Adesso, portiamola nei sotterranei e cerchiamo di escogitare un piano per distruggere l’inferno >>

 Matt e Alaric portarono Katherine nei sotterranei e la rinchiusero, legandola per bene, sperando che non riuscisse ad uscire di lì.

 << Sei sicura di farcela, tesoro? >> Chiese Enzo guardando Bonnie preoccupato

 << Devo riuscirci, per il bene di Mystic Falls >>

 << Non devi sempre sacrificarti, possiamo scappare e andare a Parigi come abbiamo sempre desiderato! >> Esclamò il vampiro, ma Bonnie lo guardò dolcemente

 << Andremo a Parigi quando sarà tutto finito ma, per il momento, il mio posto è qui, Mystic Falls sarà sempre casa mia >> Disse Bonnie sorridendo, ricordando le parole di Elena.

 Enzo sospirò e le accarezzò il volto, non sapeva nemmeno lui come aveva fatto ma era riuscito ad innamorarsi di una donna fantastica e l’unica cosa che voleva era rimanere al suo fianco.

 << Allora? Novità? >> Chiese Damon, interrompendo quel loro momento

 << Posso distruggere l’inferno, con la magia >> Affermò Bonnie

 << Ma come puoi farlo? >> Chiese Elena, confusa

<< Qualcuno ci aiuterà >> Disse Bonnie sorridendo leggermente

 In quel momento, apparsero agli occhi di Damon ed Elena tutti gli Eretici, inclusa Lily, che guardò suo figlio maggiore con gli occhi lucidi.

 << Lily >> Sussurrò Damon, ancora sotto shock

 In quel momento, Stefan e Caroline raggiunsero gli altri in salone ed il vampiro rimase molto scosso dal rivedere sua madre.

 << Ciao, figli miei >> Disse la donna commossa

 Stefan non si lasciò trattenere dall’orgoglio e corse ad abbracciarla, stringendola tra le sue possenti braccia. Lily guardava dolcemente anche Damon nell’abbraccio che- nonostante l’umanità- non aveva perso il suo orgoglio e il distacco sentimentale.

 << Come possiamo distruggere l’inferno? >> Chiese Damon agli Eretici

 << Abbiamo bisogno di molta magia e potere ma soprattutto abbiamo bisogno della pietra della fenice >> Esordì Valerie

 << Ma la pietra è stata distrutta da Katherine >> Disse Elena preoccupata

 << Allora ne dobbiamo trovare un’altra >> Affermò Mary Louise

 << Non essere sciocca >> Esordì Julian, entrando nel salone dei Salvatore << Non esiste al mondo un’altra pietra della fenice >>

 Gli Eretici, soprattutto Lily, lo guardarono immobili, incapaci di reagire alla presenza di quell’uomo che aveva posto fine alle loro vite.

 << Tu.. Tu ci hai uccisi! >> Esclamò, poi, arrabbiata Nora << Ci hai condannati all’inferno! >> Grugnì arrabbiata

 << Non dirò nulla per farmi perdonare, il mio rimorso più grande è quello di aver distrutto la mia famiglia, ne soffro ancora oggi, ma posso aiutarvi, posso cominciare da questo >> Disse Julian con le lacrime agli occhi

 << Noi non vogliamo il tuo aiuto! >> Esclamò Valerie, furiosa

 << Non lo vogliamo, ma ne abbiamo bisogno >> Disse Lily guardando gli Eretici per poi rivolgersi a Julian << Come possiamo fare? >> Chiese Lily

 << Al mondo non esiste oggetto mistico equiparabile alla pietra della fenice in grado di separare l’inferno dal mondo >> Spiegò Julian  << Quindi.. >>

 << Se non possiamo utilizzare un oggetto, dobbiamo utilizzare una persona >> Osservò Bonnie sospirando

 << Esatto >> Disse Julian << Ma non una persona qualsiasi >>

 << Un vampiro >> Disse Stefan

<< O una strega >> Disse Bonnie afflitta

 Damon guardò confuso Julian e gli si avvicinò in maniera minacciosa

 << Ho forse capito bene? >> Chiese con i denti stretti

 << Bisogna incanalare tutto il potere su una persona che abbia in se abbastanza magia per poter separare nuovamente l’inferno dal mondo e solo allora gli Eretici possono distruggere l’inferno, con la magia >> Spiegò Julian

 Alaric, Matt, Jeremy, Elena e Caroline ascoltarono ancora molto scosse, non potevano credere a ciò che avevano appena sentito.

 << Quindi, uno di noi deve morire? >> Chiese un Jeremy diretto

 Julian guardò il ragazzo e sospirò

 << Non volevo dirlo in questa maniera ma si, qualcuno si deve sacrificare >> Affermò Julian

 << No, no, no, no e no! >> Esclamò Damon fuori di se << Nessuno dei miei cari morirà per Katherine Pierce! >>

 << Non abbiamo altra scelta, Damon! >> Disse Bonnie  << Va bene così >>

 << Cosa stai cercando di dire? >> Chiese confuso Damon

 << Io sono la magia fatta persona, sono la strega Bennett! Mi sacrificherò io >> Affermò Bonnie

 A quelle parole, Enzo sussultò e guardò la donna che- ormai- era sicuro di amare con tutto il suo cuore.

 << Io sono un vampiro, anche in me c’è magia >> Esordì Stefan

 << Nessuno si sacrificherà, soprattutto mio fratello e la mia migliore amica! >> Esclamò Damon << Ci sarà pure un altro modo, abbiamo ancora un pò di tempo, prima che la figlia del demonio si svegli >> Osservò Damon

 Tutti sospirarono. Enzo uscì velocemente da casa Salvatore, così Bonnie cercò di seguirlo; appena fuori si guardò attorno e si ritrovò Enzo proprio alle sue spalle, che la guardava arrabbiata.

 << Enzo, non so che dire >>

 << E allora non dire niente! >> Esclamò arrabbiato << Perchè l’hai fatto? Non pensi a me? >>

 << Non ho altra scelta! >>

 << E invece si! Puoi lasciare che per una volta sia Stefan o Damon o Caroline a sacrificarsi e non sempre e solo tu! >> Esclamò il vampiro

 << Non posso sacrificare i miei migliori amici! >> Disse Bonnie

 << Però i tuoi amici possono sacrificare te! >> Urlò esasperato << Perchè non andiamo via? Hai la possibilità di essere veramente felice, con me >>

 Bonnie lo guardò ma non disse nulla, sospirò e si voltò per rientrare ma rimase sconvolta quando vide le sue due migliori amiche che avevano assistito alla scena.

 << Ha ragione Enzo >> Disse dolcemente Elena << Hai sacrificato già tanto per noi, adesso è il tuo momento di essere felice >>

 Bonnie guardò le sue amiche con le lacrime agli occhi, trattenendosi dal piangere.

 << Non posso lasciare che qualcuno muoia >>

 << BonBon, hai già fatto tanto per noi, quindi l’unica cosa che devi fare è l’incantesimo per distruggere questo dannatissimo inferno >> Intervenne Damon, abbozzando un sorriso

 Bonnie guardò i suoi amici e sorrise leggermente, anche se il suo cuore piangeva.

 Quella notte, prima dell’incantesimo, tutti avevano deciso di passarla in tranquillità, anche se sembrava quasi assurdo: così, Stefan avrebbe passato la notte con Caroline; Damon con la sua Elena; Matt, Ric e Jeremy avrebbero bevuto bourbon tutta la notte mentre Bonnie avrebbe studiato l’incantesimo in tranquillità, approfittando del riposo di Enzo e degli Eretici.

 Damon, però, non riusciva proprio a dormire, così decise di schiarirsi un pò le idee e salì sino al tetto di casa Salvatore, ma rimase sorpreso notando di non essere solo.

 << Non dirmi che dobbiamo condividere anche questo posto >> Disse Stefan divertito

 << Era una battuta? Grande, Stefan, stiamo facendo passi da gigante prima della fine >> Disse Damon ironico, sedendosi accanto al fratello

 << Non riesci a dormire? >> Chiese Stefan

 << Per niente e tu? >>  Rispose Damon

 << Lo stesso >> Affermò << Stavo pensando che ho deciso di sacrificarmi io >>

 << Cosa? >> Disse Damon scoppiando a ridere << E Caroline che ne pensa? >>

 << Non lo sa, non credo avrò il coraggio di dirglielo ma sono l’unico che possa farlo >> Affermò Stefan

 << Non è vero, fratello >>

 << E chi lo dovrebbe fare? Caroline? Jeremy? Io sono l’unico che merita di finire la sua storia così, dopo tutto quello che ho fatto >>

 << Tutti abbiamo fatto cose orribili, Stefan >>

 << Mai quanto lo squartatore di Monterey >>

 << E’ storia vecchio, fratellino, siamo andati avanti >> Disse Damon sospirando << E se sacrificassimo Matt? Si, insomma, non serve a molto >>

I due fratelli si guardarono e scoppiarono a ridere

 << Come fai ad essere così? >> Chiese Stefan

 << Stronzo? Credo di averlo ereditato da papà >>

 Stefan rise e annuì divertito, per poi dare una pacca sulla spalla al fratello maggiore e tornare dalla sua Caroline, per godersi ogni attimo assieme a lei. Damon, invece, scese in cucina dove trovò Bonnie Bennett provare degli incantesimi.

 << Ancora che studi? Dovresti essere a letto col tuo nuovo fidanzato >> Disse Damon ammiccando, come suo solito fare

 << Vedo che la voglia di scherzare non ti è passata >> Disse Bonnie divertita

 << Mai >> Affermò Damon ridendo leggermente << In realtà, speravo di trovarti sveglia perché ho qualcosa da chiederti >>

<< Dimmi, Damon >>

 << Julian ha detto che una persona magica può riuscire a separare il mondo dall’inferno, ed io ormai sono umano e non più magico ma la cura è stata creata da una strega, quella col nome strano, no? >> Chiese

 << Si, ma non riesco a capire dove vuoi andare a parare >>

 Così, Damon guardò la sua migliore amica.

 

Spazio Autrice:
Salve a tutti. Eccoci al 18esimo capitolo. L'inferno è stato scatenato dalla terribile Katherine e quindi tutti cercano di trovare una soluzione a questa terribile situazione e distruggere l'inferno. Grazie l'aiuto di Julian, si scopre che l'unico modo per distruggere l'inferno è un potente e magico amuleto che possa separare il mondo dall'inferno ma l'unico amuleto al mondo era la pietra della fenice e questa è stata distrutta. Così, la soluzione diventa una sola: solamente una persona magica, che sia una strega, un vampiro, un licantropo, può essere abbastanza potente da separare i due mondi, e questo mette in crisi tutti gli altri, ognuno vuole sacrificarsi per un motivo diverso e salvare Mystic Falls. Anche Damon- ormai umano- vorrebbe trovare una soluzione ma sembra che tutte le speranze siano perdute.
 

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Capitolo 19
*** Ricordati di me ***


Capitolo 19- Ricordati di me

 

Elena sgranò più volte gli occhi prima di svegliarsi totalmente: gettò la mano verso la parte di letto di Damon ma non vide nessuno, così , allarmata, si alzò dal letto e sentì lo scoppio di una bottiglia di champagne che veniva stappata e le sue due migliori amiche che esordivano nella sua stanza sorridendo.

 << Forza, vestiti, è arrivato il momento di sposarsi! >> Esclamò una Caroline autoritaria

 << Cosa? Siete impazzite? >> Chiese Elena ancora stordita dal sonno

 << Assolutamente no, il tuo sposo ha organizzato un romantico ed intimo matrimonio >> Disse sorridendo Bonnie

 << Cosa?  Perchè? Cosa sta succedendo? >> Chiese confusa

 << Niente domande e niente sguardi accigliati come quello, oggi è un giorno felice! Ti sposi con Damon Salvatore! Ecco perché abbiamo portato tanto, tanto, tanto alcol >> Disse divertita Caroline

 << E Katherine? L’inferno? >>

 << L’unico inferno a cui dovrai pensare è il resto della tua vita con Damon >> Disse Bonnie ridendo

<< Quindi, oggi mi sposo? >> Chiese Elena sorridendo

 << Ti sposi! >> Esclamarono all’unisono le due damigelle d’onore ridendo felici

 Caroline cominciò a preparare Elena per il bellissimo- e anche improvviso- evento: le raccolse i suoi lunghi capelli con una spilla luccicante che le risaltava il viso; le porse un nuovo abito da sposa, questa volta principesco ed interamente in pizzo.

 << So che non è il tuo genere ma vista la situazione ho pensato che >> Cominciò a dire Caroline

 << E’ perfetto >> Disse Elena guardandosi allo specchio con le lacrime agli occhi mentre sorrideva felice << Tutto è perfetto >>

 Caroline e Bonnie, questa volta vestite in blu, sorrisero alla sua migliore amica e Bonnie le porse il suo nuovo mazzo di fiori.

 << Possiamo andare? >> Chiese dolcemente Bonnie

 << Certo, volevo solo dirvi che comunque vada io vi voglio bene, come se foste mie sorelle, grazie per tutto >> Disse Elena commossa

 Bonnie e Caroline sorrisero e abbracciarono la sposa, la loro migliore amica, per poi cominciare a scendere le scale e indirizzarsi verso il salone di casa Salvatore, dove Damon e tutti gli altri attendevano la sposa.  Subito dopo, Elena cominciò a scendere, sorridendo emozionata, col suo abito sontuoso e mozzafiato che la faceva sentire bellissima come mai si era sentita prima ad ora; nonostante Damon avesse scherzato su quei abiti, appena la vide, non fece a meno di commuoversi.

 Tutti, ma proprio tutti, sorrisero quando Elena raggiunse Damon dinnanzi Matt, lo sceriffo, che avrebbe officiato- ancora una volta- la cerimonia, consapevole che sarebbe giunta al termine, questa volta.

 << Siamo di nuovo qui a celebrare questa improbabile e meravigliosa unione >> Cominciò a dire Matt emozionato

 << Donovan, l’ultima volta che hai cercato di fare il sentimentale, un uomo si è lasciato esplodere durante la cerimonia >> Disse ironico Damon mentre tutti, compresa Elena, non fecero a meno di ridere

 << Posso andare al sodo? >> Chiese Matt, soprattutto ad Elena

 << Assolutamente >> Rispose Elena emozionata

 << D’accordo >> Affermò Matt << Damon Salvatore, vuoi prendere come tua sposa Elena Gilbert? >>

 << Finchè morte non ci separi >> Rispose ironicamente Damon, col suo sorriso beffardo

 << Elena Gilbert, vuoi prendere come tuo sposo Damon Salvatore? >>

 << Lo voglio, l’ho sempre voluto >> Disse Elena con un nodo alla gola dato dall’emozione

 << Con il potere conferitomi dallo Stato della Virginia, vi dichiaro Signore e Signora Salvatore >> Affermò Matt sorridendo << Puoi baciare la sposa, finalmente >>

Damon ed Elena si sorrisero ed entrambi si misero le fedi al dito per poi unirsi in un dolce e passionale bacio, che fece esplodere tutti in lacrime e applausi. Dopo quell’intima ed emozionante cerimonia, si aprì il rinfresco per festeggiare e per dimenticare- almeno per un momento- tutto ciò che stava succedendo.

 << E’ la tua festa e te ne stai tutto da solo, fuori? >> Chiese Bonnie sorridendo, raggiungendo il suo migliore amico nel giardino dei Salvatore, portandogli un bicchiere di bourbon.

 << Hai ragione, dovrei entrare, ma non vorrei rovinare l’atmosfera di festa col mio cattivo umore >> Disse Damon abbassando lo sguardo e sospirando

 << Mi dispiace davvero, era molto eroico da parte tua volerti sacrificare ma non possiamo essere sicuri che la cura ti renda magico e non ho intenzione di scommettere sulla vita del marito della mia migliore amica >> Disse Bonnie sorridendo leggermente

 << Quindi, dovrei lasciare sacrificare mio fratello? O Caroline? >>

 << Troveremo una soluzione al più presto >>

 << BonBon non abbiamo più tempo e tu lo sai! >> Esclamò Damon esasperato

 Prima che la strega potesse rispondere, la conversazione venne interrotta dalla mamma Salvatore, Lily, che raggiunse i due ragazzi sorridendo leggermente.

 << Che ne dici di un ballo madre e figlio? >> Chiese dolcemente  Lily

 << Considerando che mia moglie ha tutti i genitori e tutori morti, non mi sembra il caso >> Disse ironico Damon, il quale venne colpito leggermente da Bonnie

 Lily rise leggermente e, alla fine, convinse Damon a compiere un ballo con sua madre mentre Elena cominciò a ballare con suo fratello Jeremy.

 << So che avete molto sofferto per la mia morte, sono felice di potervi riabbracciare >> Disse dolcemente Lily

 << Dobbiamo farlo per forza? Insomma, tu non provi affetto per noi mentre noi non lo proviamo per te dal momento in cui ci siamo trasformati, quindi >>

 << Damon, so come distruggere l’inferno >> Sussurrò Lily

 Damon la guardò e non disse nulla, così la lasciò parlare.

 Quella sera, dopo aver ballato e festeggiato, tutto ritornò alla normalità e così Stefan e Damon andarono a controllare Katherine nei sotterranei della tenuta Salvatore.

 << Quindi, adesso sei sposato >>

 << E’ la terza volta che lo dici, Stefan, ti è così difficile crederlo? >> Rispose Damon divertito

 << E’ che quando sei arrivato a Mystic Falls, otto anni fa, eri davvero uno stronzo mentre adesso.. Sei uno stronzo sposato >> Disse Stefan ridendo leggermente

 << E’ la seconda battuta in un giorno? Stefan, così mi emoziono >>

 Stefan e Damon risero e guardarono dentro la cella ma di Katherine nemmeno l’ombra: probabilmente era scappata.

 << La più stronza di tutte, invece, è riuscita a scappare >> Affermò Damon sospirando.

 Quando i fratelli Salvatore si voltarono rimasero sconvolti.

 << Salve, ombra di me stesso >>

 << Silas >> Disse Stefan con gli occhi sgranati

 << Da adesso comincia il vostro inferno >> Disse Silas sorridendo << Ma ancora non è arrivato il vostro momento, lei vi vuole tutti per se >>

 Damon e Stefan si guardarono e spintonarono quel vecchio- vecchissimo- demonio e corsero di sopra, preoccupati per Elena, Caroline e tutti gli altri. In effetti, nel salone dei Salvatore, era cominciata una vera e propria battaglia.

 << Prendi le ragazze e portale via da qui >> Ordinò Stefan a Damon

 << Cosa? Non starò con le mani in mano! >> Esclamò Damon

 << Sei umano, ti potrebbero uccidere in due secondi, adesso vai >>

 Damon sospirò, in quei momenti odiava essere diventato umano e gli mancava terribilmente essere un vampiro; così, prese le ragazze e lasciò che Stefan, Ric, Jeremy e Matt avessero a che fare con tutti i super cattivi che avevano affrontato negli anni: Kai, Silas, Rayana, cacciatori, ibridi di Klaus e ancora e ancora.

 Bonnie non riuscì ad andare avanti quando vide Kai che colpiva violentemente il suo Enzo, il quale sembrava si trovasse in svantaggio rispetto il sociopatico per eccellenza.

 << Bonnie, cara, vuoi assistere alla morte del tuo dolce fidanzato? >> Chiese divertito guardandola mentre riuscì a scaraventare Enzo a terra.

 Damon cercava di portarla fuori, inutilmente.

 << Enzo! No! >> Urlò a pieni polmoni, con tutta la disperazione e la paura che aveva nel cuore, sprigionando un enorme potere, che fece scaraventare tutti quei cattivi fuori da casa Salvatore.

 Damon e Stefan si guardarono sconvolti, mentre Bonnie corse dal suo Enzo.

 << Non abbiamo più tempo, dobbiamo fare l’incantesimo >> Avvertì Valerie

 << Ha ragione Valerie, non abbiamo più tempo e tutti loro sono più forti di noi! >> Li esortò Lily

 << Non possiamo ancora decidere! >> Esclamò Bonnie

 << Invece si, sono uno dei cinque, andrò io >> Affermò Jeremy con coraggio

 << Cosa? No! >> Esclamò Elena mentre Damon portava la testa al cielo, esasperato

 << Andrò io, è giusto così >> Affermò Stefan << Io merito di sacrificarmi per tutto il male che ho fatto >>

 << Stefan, no! >> Esclamò Caroline piangendo << Non te lo permetto, se vai tu, andrò anche io! >> Esclamò la vampira bionda

 << Che dolce, sono quasi commossa >> Disse Katherine col suo sorriso beffardo, facendo la sua entrata in casa Salvatore << Tanto morirete comunque tutti >> Disse ridendo

 Damon la guardò con occhi di fuoco e, dopo aver preso la rincorsa, con una testata la scaraventò in giardino, fuori da casa Salvatore.

 << Cominciate questo dannato incantesimo! >> Esclamò Damon mentre si preparava alla battaglia con la sua più grande nemica

 << Quindi, è così che deve finire? Io e te, corpo a corpo >> Disse Katherine, senza un graffio, alzandosi da terra << Non mi sembra una sfida molto equa ma, andiamo, quando mai io sono stata equa? >> Chiese divertita

 << Sei la causa della mia rovina, giuro che questa volta sarò io ad ucciderti >> Disse a denti stretti

 << Io ho dato un senso alla tua insulsa vita e, nonostante ciò, hai buttato tutto all’aria per quella Elena, quindi puoi dirmi grazie adesso che sto nuovamente ponendo alla tua vita miserabile >> Disse spingendolo con forza, facendolo cadere a terra, indifeso << Addio, Damon Salvatore >> Disse prendendo un ramo in legno, con l’intenzione di impalarlo

 Nel frattempo, Bonnie e gli Eretici cominciarono a pronunciare l’incantesimo per separare l’inferno dal mondo mentre Stefan e Caroline, che avevano deciso di sacrificarsi, insieme, si stavano preparando. Quando Katherine stava per porre fine alla vita di Damon, Elena la colpì alle spalle, con un paletto in legno di Jeremy, facendola finire a terra.

 << Elena Gilbert, giuro che ti uccido >> Disse Katherine dolorante mentre gli altri cattivi cominciarono a raggiungere il campo di battaglia

 Stefan e Caroline avevano raggiunto Damon, Elena e Katherine, pronti a sacrificarsi.

 << Dovete andarvene da qui, tra poco l’incantesimo terminerà e l’inferno sarà separato dal mondo ed esploderà >> Li avvertì Stefan << Anche tu devi andare >> Disse a Caroline

 << Cosa? Avevi detto che insieme.. >>

 << Care, ti amo, e non posso permetterti di morire così >> Disse dolcemente Stefan << Almeno, ho potuto dirti addio per un ultima volta >>

 << No, Stefan, no! >> Esclamò Caroline piangendo

 << Stefan, non farlo! >> Esclamò Elena mentre aiutava Damon ad alzarsi << Damon, dì qualcosa! >>

 Damon sospirò e guardò suo fratello

<< Fratellino, non puoi sacrificarti >>

 << Non ho altra scelta, Damon, è giusto così >>

 << In realtà c’è un’altra scelta >> Affermò Damon mentre tutti lo guardarono straniti << Quando ho  proposto il mio piano a Bonnie, sapevo che avrebbe trovato ogni scusa, mi vuole troppo bene >>

 << Cosa stai dicendo? >> Chiese Elena

 << La cura è il più potente antidoto contro il vampirismo al mondo, creato da un’antica e potentissima strega, questo fa di me una persona con più magia di tutti, come mi è stato confermato da Lily >>

 << Io non capisco >> Disse Stefan confuso

 << Fratellino, hai vissuto l’eternità lacerato dal dolore per essere uno squartatore, per avermi convinto a trasformarmi, per tutte le tue vittime e anche le mie. La realtà è che sei la persona più buona e altruista al mondo, nonostante la tua natura, tu metti al primo posto il bene di tutti al tuo, un pò come Bonnie ed è per questo che da oggi in poi devi promettermi di vivere felice, di sposarti con Caroline, di raggiungere tutti i tuoi, i vostri, sogni e di vivere a pieni polmoni, come se non fossi morto nel 1864, come se fossi davvero vivo. Fallo per me, fratellino >> Disse Damon con gli occhi lucidi

 << Damon, ma cosa stai dicendo? >> Chiese sconvolto Stefan

 << Non importa ma ricordati di queste parole quando non ci sarò più: sei sempre stato tu, Stefan. Sono tornato per te, per mio fratello, ne per Katherine o nessun’altra ragazza. Mi mancavi e ti ho ritrovato. >> Disse Damon sorridendo << Addio, fratellino >> Disse Damon con le lacrime agli occhi, spingendo via Stefan e una Caroline senza parole da una realtà che si stava sempre più distaccando dal mondo reale.

 << Damon >> Disse Elena piangendo << Anche io ho la cura, starò con te >>

 << Non pensarci nemmeno, Elena Gilbert,  tu sei l’anima più pura che abbia mai incontrato e meriti una vita piena di tutto ciò che desideri, senza più dolore o sofferenza >>

 << Io non posso rinunciare a te! Sei mio marito! >>

 << E non esiste onore più grande per me ma, adesso, devi andare >>

 << Non andrò da nessuna parte senza te! >> Urlò Elena piangendo, così Damon le si avvicinò e le accarezzò dolcemente il viso colmo di lacrime

 << Sposarti è stato il mio ultimo atto egoista, te lo giuro. Sapevo di dovermi sacrificare eppure l’ho fatto lo stesso, perché morire con questa fede al dito mi rende migliore, l’uomo che avrei sempre voluto essere per te, per Stefan, per tutti. In questi anni ho fatto cose orribili e scelte sbagliate, ho sbattuto più volte la testa contro il muro con l’esasperata volontà di tornare ad essere l’uomo giusto che ero, l’uomo che affrontava senza paura la guerra civile per rendere onore a mio padre. Incontrarti mi ha portato sempre più vicino all’essere di nuovo quell’uomo e quando ho preso la cura finalmente quando mi guardavo allo specchio riuscivo a vederlo: era lì, proprio di fronte a me, ero finalmente chi volevo essere. Ed è per quell’uomo che oggi salvo la vita a te, a Stefan, a Bonnie, a Caroline e a tutti gli altri >> Disse Damon con le lacrime agli occhi

<< Damon, non farlo >> Disse Elena singhiozzando, stringendogli la mano

 << Ti prego, dì a Bonnie di essere felice con Enzo o con chiunque la renda veramente felice, se lo merita; dì a Ric di non perdere mai la speranza di ritrovare la felicità un giorno, sarò sempre accanto a lui; invece, dì a Caroline di tenere d’occhio mio fratello e di renderlo felice come mai è stato fino ad ora; dì al piccolo Gilbert che è stato bello avere un altro fratellino a cui badare e a Matt ringrazialo per avermi accettato, dopo ciò che ho fatto alla sua famiglia. E soprattutto: voglio che tu sia un medico brillante e felice, con un uomo noiosamente ordinario che ti dia la famiglia che hai sempre desiderato, mille mocciosi rumorosi e passione, avventura e anche un pò di pericolo. Insomma, vivi la tua vita e quando questo accadrà- perché so che succederà- ricordati di me. Ti amo Elena Gilbert- Salvatore, tu hai salvato la mia vita e, adesso, sono io a salvare la tua. Addio >>

 << Damon! >> Urlò Elena per poi ritrovarsi a terra nel salone Salvatore.

 Damon sospirò e si voltò verso una Katherine annoiata.

 << Mi stavi quasi facendo venire da vomitare >>

 << E’ finita, Katherine. Tra pochi minuti questo inferno esploderà con tutti noi >> Disse guardandola quasi sconfitto.

 << Beh, se non altro posso morire squarciandoti la gola >> Disse Katherine sorridendo maleficamente << Addio, Damon Salvatore >>

 << Addio, Katerina Petrova >>

 Prima che Katherine potesse addentare il collo di Damon, un enorme bagliore colpì quel luogo infernale che, in pochi minuti, si disintegrò senza lasciare alcuna traccia di vita.

 << Damon! >> Urlò Elena piangendo disperata << No! >>

 << Cosa diamine è successo? >> Chiese Bonnie confusa, dopo aver terminato l’incantesimo

 Stefan non disse nulla: quella stanza si svuotò in un secondo, infatti dopo la distruzione dell’inferno erano scomparsi anche gli Eretici e Lily. Così, il vampiro, cadde sulle ginocchia, senza voglia di vivere.

 << Damon si è sacrificato >> Disse, poi, mentre Caroline cercava di consolarlo

 << C-cosa vuoi dire? >> Chiese Ric sconvolto

 << Lui ha parlato di essere magico a causa della cura, non ho capito bene, ma ci ha spinti fuori e fatti tornare in casa, come se fossimo tornati da un’altra realtà >> Spiegò Caroline

 << Non posso crederci >> Disse Enzo senza parole

 Bonnie corse ad abbracciare Elena che piangeva a dirotto, disperatamente, per aver perso suo marito, l’amore della sua vita.

 << Perchè lo ha fatto? Io gli avevo detto che non era possibile! >> Esclamò Bonnie arrabbiata, tra le lacrime.

 << Ha detto che sapeva che gli avresti mentito pur di salvarlo ma mi ha anche detto che doveva farlo, per dimostrare di essere un uomo migliore >> Disse Elena asciugandosi le lacrime << Stefan mi ha detto di riferirti di essere felice, così come mi ha detto di tutti voi: Bonnie ha detto di essere felice con Enzo, perché te lo meriti; ha detto a te, Jeremy, di essere felice di averti avuto come altro fratello minore; Ric, ti ha detto di non perdere mai la speranza di essere felice e a te, Matt, ti ha ringraziato per averlo accettato nonostante tutto. >> Disse Elena piangendo

 << Lui era l’uomo giusto >> Disse Stefan con gli occhi lucidi avvicinandosi alla donna << Era l’uomo migliore >>

  Elena guardò Stefan e si lasciò andare tra le sue braccia in un pianto disperato. Lo aveva perso, questa volta per sempre. Ma, di certo, sapeva che tra le varie promesse, avrebbe sicuramente mantenuto la più importante- ricordati di me- e lei lo sapeva che non avrebbe mai dimenticato Damon Salvatore.



Spazio Autrice: Salve a tutti (: Penso che questo capitolo non abbia bisogno di spiegazioni o riassunti. Ma non è ancora finita. A voi i commenti (:

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Capitolo 20
*** Caro Diario ***


Capitolo 20- Caro Diario


 

Caro Diario

 Oggi sarà diverso. Oggi sarà il giorno in cui ritornerò a vivere.
 

 Ogni giorno mi riprometto sempre la stessa cosa e ogni giorno fallisco miseramente. Lo so, ho fatto una promessa, ma non ho di certo intenzione di non mantenerla, so solo che è molto difficile e mi ci vorrà del tempo prima di andare avanti.

 Avevo deciso di non abbandonare il mio- il nostro- loft a Tribeca: era uno dei pochi ricordi che mi rimanevano di lui. Quando giravo per le stanze mi sembrava di sentire ancora il suo profumo o, ancora, di vederlo a torso nudo mentre spostava i mobili da una parte all’altra, come piacevano a me. Stefan e Jeremy mi avevano pregato di rimanere a Mystic Falls e di continuare il mio tirocinio alla Whitmore ma non potevo più rimanere.

 Così, grazie ad Alaric e alle sue buone conoscenze ero riuscita a trovare spazio nel programma di chirurgia del New York West Hospital; quella mattina arrivai ben presto in ospedale per il mio turno e mi diressi nel mio armadietto personale per cambiarmi e vi trovai proprio davanti- come ogni mattina- un caffè-latte con panna e vaniglia, il mio preferito.

 Mi guardai attorno e non mi fu difficile capire da chi era stato offerto: Ethan Smith, classico ragazzo dalle origini londinesi, naturalizzato negli Stati Uniti. E’ indubbiamente bello quanto fastidiosamente arrogante, e per questo non gli rivolgevo mai la parola, non capivo perché mi prestava queste attenzioni.

 << C’è del veleno o cos’altro? >> Chiesi avvicinandomi a lui col caffè in mano, con aria piuttosto seccata.

 << Perchè dovrei avvelenarti, Gilbert? Sei la più carina del programma di chirurgia >> Mi rispose divertito

<< Oh, che complimento! Adesso si che mi sento di nuovo al liceo >> Dissi prendendolo in giro

 Lui rise leggermente e si tolse la maglia, mostrando i suoi addominali scolpiti, che mi fecero rintontire per qualche secondo per poi ritornare subito in me.

 << E’ un mese che ti faccio trovare il caffè, quando ti deciderai ad uscire con me? >> Chiese con un sorriso beffardo mentre indossava il camice.

 Rimasi per qualche secondo a fissarlo, probabilmente stava pensando che fossi pazza o strana ma la realtà era che quel sorriso, quel modo di scherzare mi ricordavano lui. Ma era ovvio che Ethan non ci si avvicinava nemmeno lontanamente a Damon. Lui era unico, ed io lo sapevo bene.

 << Elena? Elena? >> Sentì Ethan che continuava a chiamarmi ma non riuscivo a rispondere, la mia vista in pochi secondi si annebbiò e dopo il vuoto.

 Quando riaprì gli occhi mi trovavo in un lettino del pronto soccorso, sgranai più volte gli occhi prima di accorgermi che Ethan mi stava assistendo.

 << Cosa è successo? >> Chiesi ancora stordita

 << Finalmente la bella addormentata si è svegliata >> Mi disse sorridendo leggermente << Hai avuto un mancamento, sei svenuta >>

 << Probabilmente dovevo bere il tuo caffè pieno di zuccheri >> Dissi scherzando

 << Elena Gilbert che mi fa una battuta? Facciamo progressi >> Mi disse ridendo leggermente << Oggi sarò io il tuo medico, la dottoressa Turner ti ha affidata a me >>

 << Perfetto, sono morta >>

 << Un’altra battuta! Grande Gilbert! >> Mi disse sorridendo divertito, così io risi leggermente, per quello che le mie forze mi consentivano

 In quel momento un’infermiera portò le mie analisi, così Ethan- tra una battuta e l’altra- le guardò con attenzione per poi rimetterle giù e guardarmi.

 << Elena >> Cominciò a dire

 << Brutto segno quando mi chiami col mio nome di battesimo. Ho qualche malattia cronica? Con la fortuna che ho non mi sorprenderebbe >> Dissi e lui si mise a ridere leggermente

 << Elena, dalle analisi si evince che tu sei incinta >>

 Quando pronunciò quella frase lo guardai di scatto in maniera sbigottita. Non poteva essere.

 << Incinta? >> Chiesi confusa

 << Si, di quattro mesi >>

 << No, non è possibile >> Dissi ancora sotto shock

 << Dalla tua reazione immagino che non fosse programmato, vuoi parlare delle alternative? >> Mi chiese dolcemente

 << Vorrei che mi lasciassi da sola, per favore >> Dissi ancora in una fase di shock

 Così, Ethan annuì dolcemente e mi lasciò da sola con i miei pensieri. Approfittai che nessuno mi prestava attenzione per sgattaiolare fuori dall’ospedale e prendere una boccata d’aria; la mia attenzione si rivolse verso una moto che conoscevo abbastanza bene.

 << Elena >>

 Mi voltai e un sorriso illuminò il mio volto

 << Stefan! >> Esclamai correndo verso di lui e stringerlo in un caloroso abbraccio

 << Pausa? >> Mi disse sorridendo dolcemente mentre mi stringeva

 << Oh, si, qualcosa del genere >> Risposi guardandolo << Come mai sei qui? E Caroline? >>

 << Siamo tornati da poco dal viaggio, sapevo che Caroline avrebbe amato l’Europa >> Mi disse dolcemente << Ho lasciato Care a Mystic Falls e sono venuto a trovarti per invitarti di persona alla nostra festa di ben tornati dal viaggio di nozze >> Mi comunicò Stefan ridendo leggermente

 << Idea di Caroline, eh? >> Chiesi divertita

 << Decisamente >> Rispose ridendo leggermente << Allora, vieni? >>

 << Non so, Stefan, io qui ho il mio lavoro >> Dissi incerta

 << Prenditi qualche giorno, per favore, abbiamo bisogno di stare di nuovo tutti insieme >> Mi disse serio come solo lui sapeva essere

 Lo guardai, ritornare a Mystic Falls mi avrebbe fatto troppo male, soprattutto nelle mi attuali condizioni.

 << Ci penserò >> Dissi, poi << Adesso devo tornare a lavoro, è stato bello vederti >> Dissi sorridendo velocemente e tornando subito dentro la struttura.

 Mi faceva male ammetterlo ma volevo evitarlo, volevo evitarli tutti.

 Quella sera faceva terribilmente freddo a New York e nonostante per quel giorno fossi stata congedata da lavoro, stetti tutto il tempo nella panchina appena fuori l’ospedale a pensare e pensare, sino a quando Ethan mi raggiunse con un sorriso dolce sul volto e una coperta calda, con cui mi coprì dal freddo pungente.

 << Oggi un bambino ricoverato per appendicite mi ha vomitato tutto addosso >> Mi disse, probabilmente per farmi ridere.

 << Allora è stata una giornata di merda proprio per tutti >> Dissi seria, guardandolo

 Ethan ricambiò lo sguardo e sospirò

 << Sai chi è il padre? >> Mi chiese, ma non risposi << Scusa, sono stato troppo invadente >>

Ma, ancora, non rispondevo alle sue parole.

 << Se non è desiderato, sai bene quali sono le alternative >> Mi rassicurò << Puoi sempre prenderti qualche mese, questa gravidanza non intaccherà in alcun modo la tua carriera >>

 Continuò a dirmi, ma io niente, non rispondevo. Così, ad un certo punto rimase in silenzio anche lui , mi stette semplicemente vicino e questo per me valeva più di ogni parola.

 << Ho perso mio marito tre mesi fa, solo tre mesi >> Cominciai a dire << Sembra passata una vita da quando è morto, e invece sono solo tre mesi. A volte, quando mi sveglio mi giro sempre dall’altro lato del letto per abbracciarlo.. Che stupida! Mi dimentico che non posso più abbracciarlo.  Oppure, quando faccio colazione e preparo i pancake mi metto a ridere da sola come una scema, immaginandomi la classica scena di lui che mi prende in giro perché non so fare i pancakes e che mi ruba il mestolo per pensarci lui, sapeva fare dei pancakes buonissimi. Ma ora lui non c’è più e ho dovuto imparare a farli da sola >> Dissi guardando il vuoto, come se fossi una pazza mentre Ethan mi fissava

 << Non sapevo fossi sposata >> Disse senza parole

 << Non ho mai avuto la possibilità di abituarmi a portare la fede, perché è morto qualche ora dopo il nostro matrimonio. Così l’ho lasciata dentro un cassetto nella sua stanza, a Mystic Falls, e sono scappata da lì >> Dissi con le lacrime agli occhi

 << Elena, io non potevo immaginare che.. >>

 << E’ da tutta la giornata che mi chiedo e se lui lo avesse saputo? Se avesse saputo che portavo in grembo suo figlio o sua figlia sarebbe morto lo stesso? >> Dissi per poi scoppiare in lacrime

 Ethan mi guardò dolcemente e mi strinse in un caldo abbraccio, mentre il suo petto divenne la mia casa.

 << Non si possono controllare certe cose, Elena >> Disse con dolcezza

 << Adesso, suo fratello mi scongiura di tornare a Mystic Falls per una cena, per riunirci, ma io non so se sono pronta ad entrare in quella casa, abbiamo passato così tante cose lì >> Dissi a Ethan guardandolo con gli occhi colmi di lacrime.

 << Tu ci andrai >> Disse << Quella è la tua famiglia e loro staranno soffrendo quanto te, non puoi abbandonarli >>

 << Lo so ma non ce la faccio >>

 << Verrò io con te >> Disse Ethan

 Lo guardai asciugandomi le lacrime e dinnanzi a me vidi un uomo dolce e forte, con un sorriso incredibilmente bello, e soprattutto per nulla arrogante.

 Il viaggio per la Virginia fu lungo e stancante ma, finalmente, dopo molte ore di viaggio ci ritrovammo dinnanzi la tenuta Salvatore.

 << Siamo qui davanti da dieci minuti, quando ancora dobbiamo aspettare? >> Mi chiese prendendomi in giro mentre fissavo quella casa

Sospirai e annuì, così ci dirigemmo verso la porta d’ingresso e, una volta lì davanti, bussai un paio di volte. Così, ad aprirmi venne una solare e calorosa Caroline, che mi abbracciò quasi fino a farmi stritolare.

 << Che bello che tu sia qui >> Mi disse stringendomi

 << Ciao Care >> Dissi ridendo leggermente << Come è andato il viaggio di nozze? >> Le chiesi sorridendo maliziosa

 << Elena Gilbert! >> Esclamò ridendo << E’ stato meraviglioso, noi abbiamo.. >> Prima di continuare, però, si fermò e spostò l’attenzione verso Ethan

 << Che maleducato, piacere sono Ethan >> Disse sorridendo

 << Caroline, piacere mio >> Disse sorridendo leggermente per poi farci entrare << Ho preparato una cena con i fiocchi, la adorerete >>

 Mentre Caroline parlava con Ethan, io squadravo quel salone come se non ci fossi mai stata ma la realtà è che lo conoscevo bene, quel salone era stato casa mia per molto tempo.

 << Elena, sono contento che tu sia qui >> Mi disse Stefan sorridendo

 << Ciao Stefan, anche io sono contenta >> Dissi ricambiando il sorriso << Spero non ti dispiaccia che abbia portato un amico >> Gli dissi presentandogli Ethan

 Il sorriso dolce e amorevole di Stefan sembrò svanire appena vide Ethan, anzi divenne piuttosto serio e rigido e questo non era proprio da Stefan.

 << Ahm, chi vuole provare i miei stuzzichini? >> Chiese Caroline per smorzare la tensione

 Prima che potessi avvicinarmi a Stefan e chiedere spiegazioni, entrò Jeremy con Matt , che non vedevo da tre mesi, così corsi a salutarli.

 << Jeremy! >> Esclamai sorridendo per poi abbracciarlo

 << Che bello vederti qui, Elena >> Mi rispose ricambiando il sorriso

 Sorrisi e salutai Matt, dopo poco arrivò anche Alaric ed eravamo quasi al completo: Bonnie ed Enzo abitavano in Francia da tre mesi a questa parte ed ero abbastanza sicura che non sarebbero venuti.

 << Possiamo sederci a tavola >> Annunciò felice Caroline

 Così, tutti ci dirigemmo verso la tavola ed ognuno prese il suo posto ma prima di cominciare a gustare la cena, Caroline si alzò e sorrise felice.

 << Prima di mangiare, volevo dirvi quanto sia sinceramente felice di essere qui insieme a voi, questi sono stati mesi duri ma ce la stiamo cavando abbastanza bene, grazie di esserci. Buona cena! >> Esclamò infine entusiasta

 Ma prima di poter fiondarci sulla cena, la porta di casa si aprì e mostrò una sorridente Bonnie ed un Enzo carico di valige che lasciarono tutti a bocca aperta.

 <<  Bonne soirée mes amis! Siamo in ritardo? >> Chiese Bonnie sorridendo

 Caroline ed Elena si guardarono e si fiondarono sulla loro migliore amica per abbracciarla, ad entrambe era mancata molto. Così, la cena procedette: Bonnie ed Enzo raccontarono della loro meravigliosa nuova vita a Parigi; Caroline raccontò la sua luna di miele da favola; Ric aveva invece proposto qualche aneddoto scolastico divertente mentre Jeremy e Matt avevano parlato di Mystic Falls, che era diventata piuttosto noiosa.

 << Dimmi, Ethan, come hai conosciuto Elena? >> Chiese Stefan, guardando Ethan quasi irritato

 << Beh, è la più carina del programma >> Disse facendo una battuta ma nessuno rise, così calò il silenzio e l’imbarazzo.

 << E’ nel mio stesso programma in chirurgia, lui studia per diventare un cardiochirurgo >> Disse Elena cercando di rompere quel silenzio

 << Wow, è fantastico >> Disse Caroline sorridendo

 << E come mai sei qui? Si, insomma, c’è qualcosa tra voi? >> Chiese Stefan con una impertinenza che non gli apparteneva.

 << Stefan! >> Esclamò Elena sbigottita

 << No, tranquilla >> Disse Ethan prendendole la mano per tranquillizzarla << Sono qui solo in veste d’amico, ho sempre voluto visitare la Virginia >> Si giustificò il ragazzo

 << Beh, è risaputo che Mystic Falls è la prima meta turistica del Paese >> Disse Stefan sarcastico

 << Mi spieghi cosa diamine ti prende? >> Esclamò Elena piuttosto arrabbiata

 << Possiamo placare i toni, per favore? Questa è una cena amichevole >> Intervenne immediatamente Caroline << Stefan, smettila >> Disse guardandolo male

 << No, è lei che dovrebbe smetterla! >> Disse guardando male Elena

 La donna lo guardò ma non fu capace di contestare, così si alzò da tavola e corse immediatamente di sopra, per rinfrescarsi un pò il viso. Dopo esser uscita dal bagno, incappò in quella stanza che conosceva bene ma cui porta era chiusa; così, fece un bel sospiro e girò la maniglia: era aperta.

 Appena vi entrò sentì un nodo alla gola, conosceva fin troppo bene la camera di Damon e le era mancata così tanto. Le lacrime che stavano per uscire, vennero immediatamente fermate dal richiamo della sua voce, così si voltò.

 << Cosa vuoi? >> Chiese Elena abbassando lo sguardo

 << Cosa volevi dimostrare portando quel tale qui? >> Chiese arrabbiato Stefan

 << Ethan è un mio amico, come puoi pensare che io abbia già qualcun altro? >> Chiese Elena scioccata << E poi, anche se fosse? Tutti potete andare avanti ma io no >>

 << Non ho mai detto questo, solo che non mi aspettavo che portassi un altro uomo qui, in questo preciso momento! Sarò l’uomo più felice al mondo quando tu troverai un altro uomo da amare ma non ci vediamo da tre mesi, dopo quello che è successo tu sei scappata senza dire addio a nessuno, solo con un biglietto! Questo doveva essere un momento per noi, solo noi, dopo quello che abbiamo passato >> Spiegò Stefan accigliato

 Elena lo guardò e le lacrime cominciarono ad inumidire i suoi occhi

 << Lui è sempre con me: è con me al mattino quando mi sveglio e mi preparo una pessima colazione; è con me quando lavoro e ho una giornata di merda; è con me quando la sera torno a casa e piango su un bicchiere di bourbon, il suo preferito. Lui è sempre con me, Stefan, e questo mi fa male perché in realtà non c’è, lui non c’è più e non ritornerà mai più, non potevo ritornare a Mystic Falls come se niente fosse, non potevo cenare nel salone dove tre mesi fa mi sposavo con lui come se nulla fosse, non potevo entrare in questa stanza come se nulla fosse. Ethan è un mio amico e avevo bisogno di supporto per affrontare tutto questo, per affrontare voi, perché anche lo stare con voi senza di lui mi fa stare uno schifo e mi odio per questo perché voi siete la mia famiglia… >> Disse piangendo a dirotto, singhiozzando

 << Elena, io.. >>

 Stefan non ebbe tempo di dire nulla che Elena perse i sensi e cadde a terra, probabilmente per il grosso sforzo emotivo. Quando riaprì gli occhi, c’erano proprio tutti attorno a lei, che la guardavano preoccupati, mentre Ethan- da medico- l’assisteva.

 << Hei, Elena, come ti senti adesso? >> Chiese Ethan

 << Mh, ora meglio, grazie >> Rispose una Elena debole

 << Cosa le è successo? Come sta? >> Chiese preoccupata Bonnie

 Ethan guardò Elena e sospirò

 << Vi lascio soli, io vado a farti un buon the caldo per riprenderti >> Disse Ethan sorridendole dolcemente, per poi tornare di sotto.

 Tutti guardarono Elena preoccupati e curiosi, così la ragazza sospirò

 << Quando mi sei venuto a trovare a New York, non stavo lavorando anzi mi avevano detto di tornare a casa perché ho avuto un malore >> Spiegai a Stefan

 << Cosa? Che genere di malore? >> Chiese Stefan

 Elena si prese di coraggio e li guardò tutti, erano davvero molto preoccupati

 << Sono incinta, di quattro mesi >> Disse poi, lasciando tutti gli altri senza parole.

 << Tu.. sei incinta >> Disse Matt, senza parole come tutti gli altri

 << Già, lo ero già prima del matrimonio ma tra lo stress delle pre-nozze e tutto quello che è successo, non ci ho fatto molto caso e l’ho scoperto solo adesso >> Spiegò Elena

 << E’.. una cosa bella >> Disse Caroline con le lacrime agli occhi

 << Si, credo di si >> Rispose Elena sorridendo leggermente

<< Diamine, Elena, aspetti un bambino! Dobbiamo festeggiare! >> Esclamò Alaric sorridendo per poi abbracciare Elena, felice << Questo bambino o bambina, è una benedizione, sii felice >> Le sussurrò all’orecchio, facendola commuovere.

 Dopo che Elena si riprese, scesero nuovamente giù per festeggiare la lieta notizia del bambino di Elena; pian piano Stefan si avvicinò alla donna con una tazza di the caldo in mano.

 << Lo manda Ethan, dice che ti fa bene >> Disse porgendoglielo

 << Wow, sei passato dall’odiarlo a condividere il the con lui >> Disse Elena sarcastica

 << Non so che dire, sono così mortificato per il mio comportamento, sono stato uno stupido >> Disse Stefan sospirando << E’ che.. Mi manca, mi manca terribilmente, e quell Ethan me lo ricorda, anche se so che non è lui, nessuno sarà mai come lui >>

 Elena guardò Stefan, gli sorrise e lo abbracciò

 << Questo bambino, o bambina, è la dimostrazione del fatto che non mi dimenticherò mai di lui, lo amerò per sempre e non amerò mai più nessuno nel modo in cui ho amato lui, nessuno >> Disse Elena con le lacrime agli occhi

 Stefan le sorrise e le diede un bacio sulla fronte.

 << Ce la faremo, insieme, come abbiamo sempre fatto >> Disse stringendo Elena in un dolce abbraccio di conforto.

 Alla fine, la serata non si rivelò così disastrosa e ritornarono tutti a festeggiare, soprattutto dopo la lieta notizia di Elena; mentre tutti gli altri facevano l’ennesimo brindisi, Elena decise di uscire fuori e prendere una boccata d’aria.

 << E questa da dove spunta? >> Chiese Elena divertita, guardando Bonnie su una panchina a dondolo appena fuori casa Salvatore.

 << Non so, credo che l’abbia messa Stefan >> Rispose Elena guardandola sorridendo << Damon l’avrebbe odiata >>

 Elena la guardò e rise leggermente, sedendosi proprio accanto a lei.

 << Decisamente >>

 Bonnie guardò la sua migliore amica e sorrise dolcemente

 << Quindi, sei incinta >> Disse Bonnie con un ampio sorriso

 << E tu vivi la tua perfetta vita in Francia, con il tuo amore, come hai sempre desiderato >> Disse Elena sorridendo emozionata

 Bonnie la guardò e sospirò leggermente

 << Mi sento così in colpa a starti lontana dopo quello che è successo >> Disse Bonnie divenendo improvvisamente seria << Dovrei starti vicina ed invece sono scappata come una codarda >>

 << No, Bonnie. Non pensare questo, nemmeno per un momento. Tu meriti questa felicità, sei quella che ha perso più di tutti in questi anni e non potrei essere più felice per te >> Disse Elena dolcemente

 << No, sei tu quella che ha perso più di tutti >> Disse Bonnie con gli occhi lucidi << Mi manca tanto il mio migliore amico >>

 << Manca tanto anche a me >> Rispose con le lacrime agli occhi << Da quando ho saputo di essere incinta, mi chiedo se si fosse sacrificato lo stesso, se avesse rinunciato a suo figlio o a sua figlia >>

 << Stiamo parlando di Damon Salvatore, il più testardo e coraggioso uomo che abbiamo mai conosciuto, l’avrebbe fatto ugualmente >>

 Elena sorrise tra le lacrime

 << Si, hai ragione >> Disse << Vorrei solo vederlo un’ultima volta, vorrei dirgli addio come la nostra storia d’amore merita, vorrei dirgli che mi manca e che racconterò al nostro bambino del suo papà coraggioso. Voglio solo vederlo. >>

 Bonnie mi guardò e mi sorrise leggermente

 << Io posso fartelo vedere >> Disse

 << Cosa? >> Chiese sconvolta Elena

 << Ricordi quando pensavi fosse morto e chiedevi a Luke di darti delle erbe che ti causavano delle allucinazioni? Io sono una strega, posso farlo >> Disse << Non sarà reale, Elena, ma potresti vederlo un ultima volta >>

 << Davvero lo faresti? >> Chiese la donna in lacrime

 << Certo, a patto che non diventi un’abitudine perché a lungo andare può essere pericoloso >> La avvertì

 << D’accordo, sono pronta >> Disse Elena determinata

 Bonnie annuì e sospirò, per poi chiudere gli occhi e cominciare a pronunciare un incantesimo di cui Elena non riusciva a capire niente, ma sentiva una strana energia attorno a lei. Così, si girò leggermente attorno e quando si voltò verso la sua migliore amica rimase sconvolta da quei due profondi occhi blu che la guardavano con dolcezza.

 << Damon >> Sussurrò sbigottita Elena

 << Ciao, Elena >> Rispose Damon col suo sorriso beffardo

 Elena rimase qualche secondo a fissarlo per poi scoppiare a piangere e fiondarsi nelle sue braccia.

 << Sei qui >>

 << Sono qui. Mi sei mancata così tanto. >> Disse Damon stringendola tra le sue braccia.

 << Ho così tante cose da dirti, io.. >> Cominciò a dire Elena

<< Shh, godiamoci questo meraviglioso momento >> Disse Damon accarezzandole dolcemente il volto

 Entrambi si guardarono intensamente e si unirono in un passionale e dolce bacio, che quasi li consumò. Quando si staccarono, continuarono a guardarsi negli occhi.

 << Sono incinta >> Disse, poi, emozionata << Di quattro mesi, non so come non me ne sia potuta accorgere prima, avrebbe cambiato qualcosa? >> Chiese la ragazza mentre una lacrima le scendeva sul volto.

 Damon le sorrise dolcemente e con un dito gliela asciugò dolcemente, accarezzandole la pelle vellutata come una pesca.

 << Avrei fatto di tutto pur di salvare te, Stefan, Bonnie, il nostro bambino e tutti gli altri >> Disse dolcemente Damon << E lo rifarei ancora. Perchè ti amo, Elena Gilbert >>

 << Anche io ti amo, Damon Salvatore, ti amerò per sempre >> Disse Elena scoppiando a piangere e trovando rifugio sul suo petto, mentre le braccia dell’uomo l’avvolgevano come per proteggerla

 << Ti prego, sii felice, vivi la tua vita appieno e soprattutto ricorda ogni giorno al nostro bambino che suo padre lo ama e che se non c’è più è anche per lui >> Disse Damon mentre la stringeva << E ti prego, dì a Stefan che gli voglio bene e che lo proteggo sempre, sarò sempre con lui, con voi. Ti amo >> Disse Damon sorridendo mentre l’abbracciava

 Quando Elena alzò lo sguardo, ancora segnato dalle lacrime, non aveva più dinnanzi a se l’amore della sua vita, bensì Bonnie che sembrava piuttosto provata dall’incantesimo.

 << Bonnie, Bonnie, ti senti bene? >> Chiese Elena preoccupata

 << Si, si, sto bene >> Disse la donna tossendo un paio di volte per poi guardare la sua amica << Com’è stato? >> Chiese dolcemente

 << So bene che non era lui, era solo quello che tu volevi che mi dicesse, ma è stato bello poterlo rivedere ancora >> Disse Elena con gli occhi ancora provati dal violento pianto precedente

 << Sono felice di essere stata d’aiuto >> Disse dolcemente Bonnie

 Elena le sorrise e abbracciò la sua migliore amica, la quale si lasciò avvolgere da quell’intenso abbraccio.

 << Oh, scusate l’interruzione, ma è arrivato il momento del dolce e so quanto tu adori la crostata di mele e mandorle >> Disse Ethan, comparendo dinnanzi le due donne, che lo guardavano divertite

 << Accomodati pure, io stavo tornando dentro >> Disse gentilmente Bonnie, ritornando dentro casa

 Così Ethan rise leggermente imbarazzato e si sedette accanto ad Elena, porgendole la fetta di crostata.

 << Ho fatto la figura dello stupido, vero? >>

 << Oh, no, no, cioè forse un po >> Disse Elena ridendo leggermente, per prenderlo in giro, per poi dare un morso alla fetta di crostata << Sei stato molto gentile >>

<< Per una fetta di crostata? E’ il minimo >> Rispose sorridendo divertito

 << No, per tutto, per essere venuto qui >> Rispose Elena guardandolo << Avevo bisogno di qualcuno e non so perché tu… Tu sei questo qualcuno >> Disse Elena guardandolo

 << Sono orgoglioso di essere il tuo qualcuno, Elena Gilbert >> Rispose Ethan sorridendo

 Elena ricambiò il sorriso di Ethan e poggiò la testa sulla sua spalla, lasciandosi proteggere dal suo nuovo qualcuno.

 

Spazio Autrice:
Salve a tutti, come state? E' da un pò che non posto in questa storia! (: ringrazio sempre i miei lettori che sono numerosissimi anche se con poche recensioni, ma poco importa, l'importante è che seguite questa storia con amore e dedizione <3 Adesso torniamo alla storia: le cose sono decisamente cambiate, Elena è andata a vivere comunque a New York nonostante ciò che era successo tre mesi prima, aveva deciso di lasciare Mystic Falls, nonostante fosse sola. Qui a causa di un mancamento viene a scoprire di essere incinta di quattro mesi- quindi quando ancora Damon era in vita- e questo la stupisce parecchio; giusto quel giorno Stefan la va a trovare e le chiede di partecipare ad una rimpatriata dopo il suo viaggio di nozze con Caroline a Mystic Falls, così lei deciderà di andarci con Ethan, il suo collega abbastanza fastidioso che le ha comunicato di essere incinta. Quando Elena arriverà con Ethan non riceverà l'approvazione di Stefan ma dopo un acceso discorso e dopo aver comunicato a tutti di essere incinta, ecco che la sorte della serata è salva; in questo capitolo troviamo una Elena che dice addio a Damon grazie alla magia di Bonnie, anche se non è reale e vediamo la nostra Gilbert provare ad andare avanti con un nuovo qualcuno, il suo collega Ethan.
Ancora, però, non è finita qui. Quindi non mancate per il prossimo capitolo! ;)
E se vi va, passate nella mia nuova fan fiction "I Choose Me", non vi deluderà, ve lo assicuro! (: A presto, un abbraccio!
 

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Capitolo 21
*** Ritorno a Mystic Falls ***


Capitolo 21- Ritorno a Mystic Falls



 
Caro Diario
 
Oggi sarà diverso. Oggi sarà il giorno in cui ritornerò a vivere.
 
Il tempo era trascorso inesorabilmente eppure ogni pagina di ogni giorno negli ultimi 14 anni cominciava sempre nella stessa maniera. Molte cose erano cambiate dall’ultima volta che avevo messo piede a Mystic Falls: Hailey- amica di Tyler e madre della figlia di Klaus- dopo la minaccia dell’ombra che incombeva su New Orleans si era trasferita a Mystic Falls e ci aveva avvertiti di vampiri che venuti a conoscenza del sacrificio di un Damon umano per mezzo della cura, avevano cominciato a cercarla disperatamente. Così, avevo chiuso i rapporti con Mystic Falls e con tutti loro per evitare che qualche vampiro scoprisse che avevo in circolo la cura e per proteggere il mio piccolo angelo. Da quel momento non avevo più visto e sentito nessuno.
 
<< Mamma, è arrivata della posta >>
 
Meredith uscì nel giardino di casa nostra con un blocco di buste da leggere, distraendomi dalla solita scrittura dopo il lavoro del mio diario. La guardai e le feci un ampio e materno sorriso, la mia Meredith era la perfetta copia di Damon, era bellissima, era l’unica cosa che mi rimaneva di lui e per questo l’amavo con tutto il mio cuore.
 
<< Grazie, tesoro >>  Risposi dolcemente prendendo le buste in mano
 
Dith sorrise e si sedette accanto a me, sul divanetto del giardino, e mi guardò per qualche secondo per poi spostare lo sguardo verso il basso.
 
<< Mi ha chiamato lo zio Jeremy >> Cominciò a dire << Ha detto che per il Ringraziamento voleva stare con noi, si insomma.. Passare la festa insieme, per una volta >>
 
<< E’ fantastico, Dith >> Dissi guardandola << Lo zio Jeremy è il benvenuto in casa nostra, lo sai >>
 
<< Mamma, credo che lui intendesse di venire noi da lui, a Mystic Falls >> Affermò Meredith
 
<< Non credo sia possibile >> Dissi sospirando
 
<< Ma perché? >> Chiese esasperata << Non vedo lo zio da un secolo, perché lui non può facilmente lasciare il lavoro a Mystic Falls, ma mi cerca sempre e mi invita continuamente a passare del tempo con lui >> Disse frustrata
 
<< Lo so che è difficile e vorresti stare più con la tua famiglia, anche io lo vorrei ma è complicato >> Le dissi, accarezzandole dolcemente il volto ma lei si scostò brutalmente
<< Perché è complicato? >> Mi chiese, alzandosi di scatto
 
Io la guardai, non riuscendo a darle alcuna spiegazione. Scappare da Mystic Falls e chiudere i rapporti con tutti aveva significato mentire su chi era la mia famiglia, su chi fossi io prima della cura e soprattutto- la cosa che mi lacerava di più ogni giorno- su chi fosse suo padre. Le avevo semplicemente detto che suo padre era morto, senza dirgli chi era, cosa era, perché era morto e avevo rinnegato a mia figlia la possibilità di far parte di quella famiglia.
 
<< Adesso basta domande, vai in camera tua! >> Esclamai fingendomi adirata, la realtà è che stavo piuttosto male.
 
La ragazzina trattenne le lacrime e corse dentro casa, verso la sua stanza. Sospirai e mi lasciai andare sul divanetto in giardino, sospirando profondamente. Poi scossi la testa e cominciai a sfogliare la posta appena arrivata per distrarmi un po', tra le varie buste una attrasse la mia attenzione: proveniva da Mystic Falls, così l’aprì e la lessi velocemente.
 
<< Ma cosa? >> Chiesi piuttosto confusa
 
<< Tutto bene? Vi ho sentite discutere poco fa >> Disse Ethan avvicinandosi a me, col suo fare comprensivo che lo contraddistingueva
 
Lo guardai piuttosto accigliata.
 
<< Meredith è stata invitata a partecipare a Miss Mystic Falls >> Gli dissi
 
Quel fine settimana preparammo tutte le valige e le caricammo nell’auto di famiglia, visto che ci aspettava un lungo viaggio verso la Virginia.
 
<< Allora, spiegami, come funziona Miss Mystic Falls? >> Mi chiese Dith entusiasta mentre eravamo in viaggio
 
Risi leggermente e le spiegai con tanto di dettagli come si sarebbe svolta la gara e la cerimonia per Miss Mystic Falls. Dopo ore e ore di viaggio finalmente arrivammo a Mystic Falls ed entrare dopo tutto quel tempo nella piazza principale, con l’orologio, la casa Lockwood, il liceo, il Mystic Grill, mi fece venire un nodo alla gola mente, invece, Meredith sembrava essere entusiasta.
 
Nel pomeriggio, dopo esserci sistemati, io e Meredith ci dirigemmo verso casa Lockwood dove- per tradizione- si sarebbe svolta la gara. Mentre passeggiavamo nella piazza, scorgemmo Jeremy in divisa che probabilmente era in servizio, così Dith si fiondò sulle sue braccia di suo zio che adorava e che non vedeva da tempo.
 
<< Accidenti, Meredith, sei bellissima >> Disse Jeremy guardando suo nipote con ammirazione
 
<< Diciamo che sono cresciuta dall’ultima volta che ci siamo visti >> Affermò Dith ridendo leggermente
 
Jeremy le sorrise e poi spostò il suo sguardo verso di me, mi sorrise ma sapevo che in fondo era arrabbiato perché ero scomparsa in tutti quei lunghi anni, nonostante questo mi abbracciò ed io ricambiai l’abbraccio, stringendolo forte.
 
<< Ciao Jeremy >> Dissi dolcemente
 
<< Ciao, Elena >> Mi rispose sorridendo
Presto Jeremy venne raggiunto dal suo superiore, che io conoscevo piuttosto bene, e che rimase sconvolto alla mia visione.
 
<< Elena >> Disse Matt sorpreso
 
<< Ciao Matt, come stai? >> Gli chiesi sorridendo, felice << Lei è mia figlia Meredith >>
 
<< Ma puoi chiamarmi Dith >> Disse velocemente la ragazzina, sorridendo
 
Matt sorrise a Meredith e mi strinse tra le sue braccia, era davvero da troppo tempo che non ci vedevamo e solo allora mi resi davvero conto quanto mi fosse mancato.
 
<< Chi era quello mamma? >> Chiese Dith curiosa, dopo che li avevamo salutati
 
<< Matt è un mio caro, carissimo, amico >> Dissi trattenendo la commozione
 
Finalmente giungemmo alla casa dei Lockwood, dove incontrai all’ingresso Tyler, il quale mi guardò sorpreso ma visibilmente contento.
 
<< Elena, hai accettato l’invito >> Disse Tyler sorridendo ampiamente
 
<< Beh, era giusto che anche mia figlia partecipasse, come ho fatto io >> Risposi sorridendogli per poi abbracciarlo
 
<< Sono veramente contento di vederti, Elena >>
 
<< Anche io, Tyler >> Risposi sorridendo
 
Dopo aver salutato Tyler all’ingresso, entrammo dentro casa che era investita dal caos: mille ragazze che giravano a destra e a manca per scegliere l’abito perfetto, il catering che preparava tutto e una bionda che conoscevo bene che comandava tutti a bacchetta, al solito suo.
 
<< Non sopporto Miss Mystic Falls! >> Esclamò Caroline appena venne raggiunta da Bonnie, che la guardò divertita
 
<< Dici così ogni anno e ogni anno ti proponi per organizzare l’evento >> Disse prendendola in giro
 
Caroline guardò l’amica e rise leggermente per poi voltarsi e rimanere bloccata alla visione di Elena, anch’ella impassibile, allo stesso modo anche Bonnie rimase a guardare quella che era la sua migliore amica.
 
<< Avete accettato l’invito, sono contenta >> Disse Caroline sorridendo, avvicinandosi a me e Meredith
 
<< Era giusto che Meredith partecipasse alle tradizioni della sua famiglia >> Affermai
 
<< Giusto, è un piacere conoscerti Meredith, seguimi così ti spiego tutto >> Disse Caroline sorridente mentre si allontanava con una Meredith felice
 
Rimasi davanti il giudice che- forse- più temevo: Bonnie. Sapevo che Caroline sarebbe stata arrabbiata ma che avrebbe capito, mentre della stessa opinione non ero della cara Bonnie.
 
<< Ti trovo bene >> Dissi
 
<< Grazie, anche tu stai bene >> Mi rispose, come se fossimo due estranee
 
La guardai ed immancabilmente le lacrime cominciarono a comparire sul mio viso ma cercai di trattenerle, cercai di essere forte.
 
<< Elena >>
 
Mi voltai e vidi Stefan, commosso e sorridente, forse era l’unico che veramente era felice di vedermi a Mystic Falls.
 
<< Stefan >> Dissi con gli occhi lucidi, correndo ad abbracciarlo
 
Lui mi strinse sorridendo e in quell’abbraccio finalmente mi ero sentita a casa.
 
<< Sono contento che tu sia qui >> Disse, accarezzandomi dolcemente il volto
 
<< Era arrivato il momento >> Affermai, mentre una lacrima scese
 
<< Dobbiamo festeggiare >> Disse felice << Domani sera, a casa mia, ceniamo tutti insieme come i vecchi tempi, io voglio conoscere mia nipote >> Affermò
 
<< Stefan, in realtà.. >>
 
<< Niente scuse, domani stiamo tutti insieme >> Disse per poi correre a comunicare l’evento a Caroline
 
Sospirai e mi voltai verso una Bonnie immobile, che mi fissò col suo sguardo gelato per poi raggiungere Caroline e continuare ad aiutarla nella preparazione.
 
La sera dopo ero piuttosto nervosa, mi ero sistemata bene per la rimpatriata con tutti gli altri- anche se il mio ritorno non era stato accolto con calore- e Ethan che comprendeva la situazione mi stava sempre vicino mentre Meredith era entusiasta di conoscere quella che le avevo sempre raccontato essere la mia famiglia, anche se ora non ne ero più sicura.
 
Appena arrivati all’ingresso di casa Salvatore, sentì una forte fitta allo stomaco, quasi mi sentivo cadere a terra, ma era l’effetto di quell’ingresso, erano 14 anni che non ritornavo a casa. Ethan bussò alla porta e subito dopo Caroline ci accolse dentro, anche se tutto mi sembrava piuttosto finto e sforzato.
 
<< Sono davvero contenta che siate venuti, stasera, l’ultima volta che siamo stati a cena insieme Elena ci ha comunicato che era incinta mentre adesso hai una figlia di 14 anni, è grandioso >> Disse Caroline parlando velocemente, cosa che faceva quando era molto nervosa.
 
<< Già, il tempo passa veloce >> Dissi semplicemente, entrando nel salone dove erano già arrivati Bonnie ed Enzo.
 
<< Oh, ciao Enzo, sei pure tu qui >> Dissi andando a salutarlo << Avete fatto una vacanza da Parigi? >> Chiesi sorridendo leggermente
 
<< In realtà ci siamo trasferiti a Mystic Falls almeno dieci anni fa >> Disse Bonnie con freddezza << Lo sapresti se ti fossi fatta sentire, qualche volta >> Disse per poi andare ad aiutare in cucina Caroline
 
<< Bene, Meredith seguimi: ho un regalo da darti >> Disse Stefan cercando di allentare la tensione
 
Dith annuì entusiasta e seguì l’uomo nel piano superiore della casa, entrando dentro una camera da letto piuttosto ampia e sinuosa. Qui Stefan estrasse da un cassetto un piccolo cofanetto e lo porse alla ragazza, la quale lo aprì.
 
<< E’ meravigliosa >> Disse prendendo in mano una collana << Non dovevi, grazie >>
 
Quella era la collana porta verbena che Stefan aveva regalato ad Elena e che successivamente Damon le aveva riconsegnato quando credeva di averla persa. Sapeva bene quanto fosse importante per Elena.
 
<< Questa è una collana molto speciale >> Disse Stefan << Era di tua madre, lei ci teneva molto, e quindi adesso è giusto che sia tua >> Disse mentre gliela metteva al collo
 
Meredith sorrise all’uomo e poi sospirò leggermente pensierosa
 
<< Stefan, devo farti una domanda >> Disse Dith determinata << Tu conoscevi mio padre? >>
 
Stefan la guardò perplesso, il suo sguardo da felice e rilassato divenne cupo e accigliato, Meredith non sapeva di suo padre? Era piuttosto confuso ma prima che potesse rispondere Elena entrò in camera e riprese con fare piuttosto autoritario sua figlia.
 
<< Meredith Lilian Smith, corri subito di sotto >> Disse la donna adirata
 
Dith sussultò dalla paura e , senza proferire parola, corse velocemente di sotto mentre invece Elena si avvicinò ad uno Stefan piuttosto confuso.
 
<< Non le hai raccontato di Damon >> Concluse, poi, deluso
 
<< Stefan è.. Complicato >> Disse Elena esasperata << Volevo proteggere Meredith e Ethan dal pericolo di vampiri in cerca della cura, lo sai >>
 
<< Tu volevi proteggere te stessa! Perché non riuscivi a tornare qui, in questa casa, senza lui e hai preferito negare a tua figlia la possibilità di avere una famiglia, una casa, una sua storia! >> Esclamò sconvolto
 
<< Damon avrebbe fatto lo stesso per proteggere nostra figlia! >> Esclamò Elena di contro
 
<< Non ti azzardare a nominare il suo nome! >> Urlò Stefan piuttosto furioso, facendo quasi spaventare Elena << Lui si sarebbe fatto succhiare tutta la cura dal suo corpo piuttosto che dimenticarti! >>
 
Elena lo guardò con le lacrime agli occhi, immobile, coi suoi sensi di colpa.
 
<< Lui voleva solo questo: essere ricordato dalle persone che più amava, non si meritava questo da parte tua, da parte della donna che più amava al mondo, non si meritava questo >> Disse Stefan asciugandosi le lacrime dal viso << Congratulazioni, hai ottenuto quello che volevi: non hai più niente e nessuno che ti trattiene qui a Mystic Falls >> Concluse Stefan per poi scendere di sotto, deluso.
 
Elena continuò a rimanere immobile, come se quelle parole non le avessero ancora fatto del male, poi si guardò attorno e scrutò attentamente quella stanza che conosceva bene: ecco il dolore che cominciava a farsi strada e a diventare sempre più straziante, sino a farla scoppiare in un pianto disperato. Stefan aveva ragione. Aveva preferito dimenticare l’amore della sua vita e tutto ciò che lo riguardava per fuggire dal suo dolore, negando la verità a sua figlia e la promessa fatta a suo marito.
 
Tra le mille lacrime che inondavano il suo volto, Elena notò il cassetto del comodino di Damon e si fiondò su quest’ultimo per poi aprirlo: era ancora lì, la fede nuziale del suo matrimonio con il maggiore dei Salvatore, uno dei giorni più belli della sua vita. Appena la vide, scoppiò a piangere ancora più forte e la prese tra le mani, su di essa Damon aveva fatto fare un’incisione: I promise you this is forever.
 
Così decise di rimediare al suo madornale errore: avrebbe ricordato Damon Salvatore ogni giorno della sua vita, da oggi in poi.
 
 
Spazio Autrice:
Ciao cari lettori, eccoci al ventunesimo capitolo di Remember Me (: Sono passati quattordici anni dalla morte di Damon e dalla scoperta di Elena di essere incinta ma le cose non sono andate come dovevano: Elena, infatti, una volta tornata a New York non aveva mai più messo piede a Mystic Falls e aveva rotto tutti i rapporti con quella che era stata la sua famiglia per molto tempo, con la scusa di proteggere il bambino dai vampiri in cerca della cura, anche se in fondo al suo cuore conosceva la verità. Dopo tutto questo tempo riceve l’invito a far partecipare sua figlia- Meredith- al concorso di Miss Mystic Falls, così decide di andare per far felice sua figlia e farle conoscere la sua famiglia, le sue origini. Qui ritroverà tutti i suoi cari che la inviteranno ad una cena tutti insieme, ma parlando con la giovane Dith, Stefan comprende che sua nipote non sa di esserlo, non conosce dell’esistenza dei vampiri e cosa più dolorosa non conosce suo padre, Damon Salvatore. Così ha una discussione accesa con Elena, incolpandola di tutto quanto, di aver dimenticato suo fratello e l’amore della sua vita, e nel momento in cui esce via da quella stanza, Elena ricorda la promessa che si erano fatti tempo prima- I promise this is forever-.
Che ne pensate della storia che continua senza il grandioso Damon Salvatore? Che ne pensate della giovane Meredith? Ero indecisa sul nome da metterle, a voi piace? Io ancora ora non sono molto sicura :P E soprattutto, che ne pensate del comportamento di Elena?
Alla prossima, un bacio!
 

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Capitolo 22
*** Miss Mystic Falls ***


Capitolo 22- Miss Mystic Falls
 
Elena aveva consentito a Meredith di dirigersi presto alla tenuta dei Lockwood assieme Caroline, visto che quel pomeriggio si sarebbe tenuto il concorso di Miss Mystic Falls e lei doveva prepararsi. Così,  la donna approfittò di quella mattinata di libertà- visto che suo marito era andato a pesca con il fratello- e decise di recarsi presso casa Salvatore.

Entrò pian piano, quella casa era proprio come la ricordava: aperta a tutti o, almeno, a chi ne avesse di bisogno. Così si addentrò nel salone e si guardò attorno, in cerca di anima viva, beh si, si faceva per dire.

<< Cosa ci fai qui? >>

La donna si voltò di scatto, quella voce improvvisa l’aveva fatta spaventare non poco, ma si tranquillizzò quando vide la sua migliore amica, beh anche quello si faceva per dire ormai, Bonnie, che la guardava a braccia conserte.

<< Ahm, cercavo Stefan, ho bisogno di parlargli >> Rispose

<< E’ andato ad aiutare Caroline a trasportare alcune cose per il catering, io sono venuta qui per prendere dei fiori >> Spiegò la strega

<< Hai bisogno di una mano? >> Chiese Elena

<< No, grazie >> Rispose in maniera piuttosto fredda

Elena guardò la sua amica per poi alzare gli occhi al cielo

<< D’accordo, sei arrabbiata con me, non ci vuole un genio per capirlo ma non credi che adesso tu stia esagerando? >> Chiese Elena infastidita

Bonnie guardò Elena arrabbiata e sconvolta

<< Ah, io starei esagerando? Sei andata via da Mystic Falls incinta di una bambina e non sei mai più ritornata, per vedere tua figlia siamo dovuti venire noi a New York e anche lì ci hai dimostrato abbastanza che non volevi avere nulla a che fare con noi! >> Esclamò una Bonnie furiosa

<< Cosa? Come puoi pensare questo? Voi siete lamia famiglia! Ero distrutta, va bene? Ho avuto una bambina e amavo suo padre fino allo sfinimento, l’amore che provavo per Damon mi consumava, era così forte che non saprei spiegarlo, e poi è morto e tutto questo mi ha schiacciata, non potevo più ritornare a Mystic Falls senza di lui! >>

<< Ma tu hai mai pensato che la morte di Damon fosse stata difficile anche per noi?! Io ed Enzo siamo andati a vivere in Francia per un lungo periodo di tempo, ma non abbiamo mai abbandonato Caroline o Stefan, e poi siamo tornati! Tutti siamo stati distrutti dalla sua assenza, non solo tu! Ma sei così egoista che nemmeno lo vedi! >> Urlò Bonnie arrabbiata

Elena guardò Bonnie con le lacrime agli occhi, per poi abbassare lo sguardo ed estrarre dalla tasca dei jeans il suo vecchio anello solare, che era stato anche la fede nuziale del suo matrimonio con Damon e guardarla.

<< Quando mi sono trasferita a New York, quando ancora non sapevo nemmeno di Dith, ho deciso di lasciare la fede del matrimonio mio e di Damon in uno dei cassetti della sua stanza, non potevo portarlo con me perché sapevo che se fosse stato con me io non sarei mai andata avanti, mai >> Disse piangendo << Dopo più o meno quattordici anni l’ho ritrovata nello stesso cassetto in cui l’avevo lasciato ma non mi ero mai accorta dell’incisione che lui aveva fatto fare per me, I promise you this is forever >> Disse continuando a piangere

<< Elena, io.. >>

<< Dopo che avevo scelto lui, una sera di quella meravigliosa estate passata insieme, mi portò in un pontile a guardare le stelle e poi per assurdo ha cominciato a piovere, ad agosto, lui mi chiese di andare ma io gli dissi di fermarci ancora un po' e di goderci quell’attimo, poi gli chiesi promettimi che questo sarà per sempre e lui sai che mi ha risposto?  Lo prometto . E ha fatto incidere quelle parole nella nostra fede nuziale >> Disse scoppiando in una valle di lacrime

Bonnie la guardò con gli occhi lucidi, mentre una lacrima scendeva sul suo volto e si avvicinò velocemente a lei per poi abbracciarla.

<< Andrà tutto bene, Elena >>

<< Ho combinato un casino, Bonnie, ho nascosto a mia figlia l’identità di suo padre, ho deluso Damon e tutti voi >> Disse piangendo disperata

Bonnie le sorrise leggermente e le asciugò le lacrime dolcemente

<< Tu sei Elena Gilbert, la donna più forte che io conosca e sono convinta che supererai anche questa, io sarò al tuo fianco >> Disse una Bonnie determinata

<< Mi sei mancata, Bonnie Bennett >>

<< Anche tu, Elena, non sai quanto >> Disse stringendola nel suo abbraccio << In realtà, sono tornata a casa anche per un’altra ragione >> Spiegò Bonnie

<< Per cosa? >> Chiese curiosa Elena

Bonnie la guardò e sorrise leggermente per poi portare Elena in quella che era la camera di Damon e prendere dall’armadio una busta con dentro un vestito

<< Non so come ha fatto ma Caroline è riuscito a recuperarlo anche grazie l’aiuto di Jeremy, pensava di farti una bella sorpresa facendolo indossare a tua figlia per il suo concorso di Miss Mystic Falls >> Spiegò Bonnie

Elena guardò con gli occhi che le luccicavano quell’abito blu che conosceva bene, infatti era quello che aveva indossato per il suo concorso di Miss Mystic Falls, lo stesso in cui aveva ballato per la prima volta con Damon.

<< E’ fantastico >> Disse Elena senza parole

<< Che ne dici di portarlo tu stessa a Meredith ? >> Chiese dolcemente Bonnie

Elena la guardò e annuì, sarebbe stato difficile ma doveva spiegarle tutto.

Poco dopo, Elena e Bonnie entrarono nella tenuta Lockwood e si diressero verso le varie stanze dove le candidate si sarebbero preparate.

<< Mamma! Sei qui! >> Esclamò sorridente Meredith andando ad abbracciare sua madre, la quale la strinse sorridendo

<< Sono qui per darti una cosa molto speciale per me >> Disse Elena commossa

<< Tipo una specie di portafortuna? >> Chiese la ragazza divertita, così Elena sorrise

<< Ancora meglio >> Disse

Elena andò a prendere il telo e lo aprì mostrandole quel bellissimo abito blu che molti anni prima aveva indossato lei.

<< Ma, mamma, è bellissimo >> Disse Dith guardando l’abito a bocca aperta

<< Questo abito è molto speciale per me, perché l’ho indossato il giorno del mio concorso per Miss Mystic Falls dove ho ballato per la prima volta con tuo padre >>

Meredith si voltò di scatto verso sua madre, lei non aveva mai accennato a suo padre.

<< Dici davvero? >> Chiese la ragazza

<< Si, vorrei tanto che lo indossassi >> Rispose Elena con gli occhi lucidi

<< Mamma, puoi parlarmi di lui? >> Chiese Dith, anch’ella con gli occhi lucidi

<< Ma certo, tesoro, da oggi in poi lo farò, te lo prometto, adesso finisci di prepararti >> Disse Elena sorridendole

Così, Elena lasciò sua figlia prepararsi e uscì dalla stanza, incrociandosi involontariamente con Caroline.

<< Grazie.. Per il vestito >> Disse Elena guardandola

<< Di niente >> Rispose Caroline ricambiando lo sguardo, per poi entrare e aiutare la giovane Dith nella preparazione.

Nel pomeriggio, Ethan raggiunse Elena nella tenuta dei Lockwood, assieme suo cognato Jeremy ed entrambi cominciarono ad attendere l’inizio del concorso, poi Elena vide da lontano uno Stefan molto elegante per l’evento e decise di raggiungerlo, sperando non fosse ancora arrabbiato con lei.

<< Stefan, possiamo parlare? >> Chiese dolcemente la donna

<< Non ne ho voglia, lasciami in pace, Elena >> Disse Stefan infastidito

<< Stefan, ti prego, io.. >>

Elena non poté finire di parlare che cominciò la cerimonia, così stette semplicemente accanto a lui anche se la ignorava mentre guardava le concorrenti scendere dalle scale, come da tradizione. Il suo sguardo era teso, pieno di rabbia e rancore, ma quando vide scendere Meredith con l’abito che Elena aveva indossato molti anni fa, delle lacrime cominciarono ad inondare il suo volto per poi voltarsi a guardare la donna, che si trovava nelle sue stesse condizioni.

<< Mi manca >> Affermò il vampiro

<< Anche a me, da morire >> Disse la donna

Meredith non aveva vinto il titolo di Miss Mystic Falls, ma questo poco le importava perché finalmente aveva conosciuto quella che aveva sempre considerato casa. Stavano per andare via, quando Caroline si avvicinò ai tre.

<< Io e Stefan abbiamo deciso di organizzare una cena per festeggiare la fine del concorso.. Ci chiedevamo se vi andasse di venire >> Disse Caroline guardandoli

<< Mamma, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego >> La supplicò Meredith

Elena guardò imbarazzata Caroline, per poi voltarsi verso sua figlia e sorriderle dolcemente

<< Sia io che Ethan siamo molto stanchi, però se per Caroline non è un problema puoi andare tu, ti veniamo a riprendere a fine serata >>

<< Oh non è un problema, può dormire da noi così la vieni a prendere direttamente domani mattina >>

Gli occhi di Meredith si illuminarono per la felicità così Elena sospirò e annuì

<< D’accordo, fai la brava, tesoro >>

Meredith abbracciò forte sua madre, felicissima, salutò il suo patrigno e andò via assieme Caroline, Stefan, Bonnie e tutti gli altri.

<< Stai facendo la cosa giusta, amore >>

Elena si voltò e si scontrò con il sorriso confortante di suo marito, così lo ricambiò con dolcezza

<< Credo sia arrivato il momento di riaprire quel capitolo della mia vita >>

<< Non credi possa essere pericoloso per lei? >> Chiese Ethan

<< Può essere, ma non posso nasconderle più la verità >> Rispose Elena sospirando << E poi, ci sono Stefan, Caroline e Bonnie che farebbero di tutto per lei, la considerano parte della famiglia, nonostante io li abbia separati >> Disse abbassando lo sguardo

<< Hei, lo hai fatto per il suo bene >> Disse Ethan alzandoglielo dolcemente

Elena sospirò e si diresse nel posto in cui albergavano assieme suo marito, la donna si fidava di lui come di nessun’altro al mondo; quando gli raccontò dei vampiri, streghe e doppelgangher aveva paura che la facesse internare, invece l’aveva creduta senza battere ciglio, perché l’amava. Sperava nella stessa reazione in Meredith.

<< Mia madre mi ha detto che siete la sua famiglia praticamente da sempre, quando vi siete conosciuti? >> Chiese Dith curiosa, mentre entrava nella casa dei Salvatore

<< Noi conosciamo tua madre sin da piccole >> Rispose dolcemente Bonnie, parlando anche a nome di Caroline.

<< La prima volta io l’ho incontrata al liceo >> Disse, invece, Stefan

Meredith guardò incuriosita quell’uomo

<< Sai, mia madre mi ha confessato- per le poche volte che ne abbiamo parlato- che ha conosciuto mio padre durante il liceo >>

Tutti sembrarono gelare a quell’affermazione

<< Ah, e cos’altro sai di tuo padre? >> Chiese Stefan

<< Niente, so solo questo e che è morto >> Affermò la ragazza << Voi lo conoscevate? >>

In quel momento esordirono in casa Matt e Jeremy con le pizze prese al Mystic Grill che, per fortuna, interruppero quella strana conversazione. Al termine della cena, Meredith chiese di andare in bagno, anche se le sue intenzioni erano altre, così si intrufolò in camera di Stefan intenta a cercare qualcosa su suo padre, sapeva che le stavano nascondendo un segreto.

Tra tutte le cose a cui prestare attenzione in quella stanza, Meredith si concentrò sulla sfilza di diari che erano posti in ordine di data sulla libreria, così cominciò a prenderne qualcuno e lesse all’inizio di ognuno la scritta “Il diario del vampiro- Stefan Salvatore” affianco a questa scritta vi erano poste date irragionevoli, come ad esempio il 1904, poi il 1927, ancora il 1942 sino a continuare.

<< Ma cosa diavolo..? >> Disse tra se e se la giovane confusa

Poi, la sua attenzione si prestò definitivamente ad un diario piuttosto recente rispetto a tutti gli altri, del 2009, così Meredith cominciò a leggere.

“ Per più di un secolo ho vissuto nel segreto, nascosto nell’ombra, solo al mondo.. Fino ad ora. Sono un vampiro, e questa è la mia storia. So i rischi che corro, ma non ho scelta, devo conoscerla”.

Poco sotto, Meredith lesse il nome di sua madre scritto sul diario- Elena Gilbert- così incredula fece involontariamente cadere il diario a terra: da quelle pagine uscì una foto, che venne presa dalla ragazza, la quale sgranò gli occhi quando vide la foto di sua madre molto più giovane e di Stefan che, invece, non era invecchiato di una ruga.

<< Meredith? Tutto bene? >> Chiese Caroline, visto che la ragazza non si decideva a tornare di sotto

Caroline notò che la porta della camera di Stefan era aperta così vi entrò ma di Meredith non c’era neanche l’ombra, però notò il diario gettato a terra, così lo prese e appena lesse ciò che c’era scritto sgranò gli occhi.

<< Stefan! >> Urlò dal piano superiore

Il cellulare di Elena squillava incessantemente e solo dopo molte chiamate la donna riuscì ad alzarsi dal letto per poi rispondere.

<< Stefan? Tutto bene? >> Chiese allarmata, ascoltando ciò che Stefan aveva da dire << Cosa?! >> Esclamò la donna

Mentre tutti gli altri la cercavano per la città, Elena sapeva bene dove si sarebbe rifugiata sua figlia una volta aver letto quel diario, così si diresse verso il cimitero di Mystic Falls ed infatti la vide, seduta a terra con le spalle poggiate sulla solita statua in pietra in cui era solita poggiarsi lei, da giovane.

<< Anche io venivo sempre qui quando volevo stare da sola >> Esordì Elena, catturando l’attenzione della figlia

Quando Meredith vide la madre, si alzò di scatto mostrandole il volto colmo di lacrime e lo sguardo furioso che aveva dipinto in volto.

<< Tu.. Mi hai mentito, su tutto >> Disse fuori di sé

<< Tesoro, posso spiegarti >> Disse Elena avvicinandosi

<< Non ti avvicinare! >> Urlò a pieni polmoni la ragazza << Mi hai detto solo un sacco di bugie, fino ad adesso, avevi detto che mio padre era morto! >>

Elena guardò stranita sua figlia

<< Tuo padre è davvero morto, Dith >>

<< Mio padre è Stefan! >> Esclamò infastidita la ragazza << Vi siete conosciuti al liceo e ho letto quel diario! E poi che diamine significa che è un vampiro? >> Chiese sconvolta la ragazza

<< Meredith, noi dobbiamo parlare di molte cose >>

<< Io non voglio più parlare con te! Non hai fatto altro che riempirmi di bugie, mi hai solamente illusa ed io stupida che ti ho creduta, che pensavo che mia madre non fosse in grado di farmi una cosa del genere! >> Urlò tra le lacrime

<< E’ così complicato, tesoro.. >> Disse Elena guardando la figlia con gli occhi lucidi << Stefan non è tuo padre >>

<< Non mentirmi ancora! >>

<< Non ti sta mentendo, Meredith >>

<< Ah, no? Perché mi hai nascosto dei vampiri? Perché mi hai nascosto che tu stessa lo eri? Magari lo sei anche ora! >> Esclamò spaventata << E Ethan lo sa? >>

<< Ethan sa tutto, tesoro, e no, non sono più un vampiro grazie alla cura ed è proprio a causa di questa che non ti ho potuto dire la verità! >>

<< Basta, non voglio più ascoltarti! >> Urlò la ragazzina furiosa

<< Dith, aspetta! >>

Quella conversazione feroce venne interrotta dall’arrivo di uno sconosciuto, era un uomo piuttosto basso ma molto robusto che non avevo mai visto prima ad ora. La presenza di quell’uomo fece immobilizzare sia Elena che Meredith.

<< Allora è vero >> Affermò l’uomo << La cura è ancora in circolazione >>

Il vampiro fece un sorrisetto ad Elena e si fiondò sulle due donne, così Elena per salvare sua figlia la spinse via, più lontano possibile, per sacrificarsi a quel vampiro e lasciarsi succhiare via la cura, ma prima che tutto ciò potesse accadere, Stefan morse quel vampiro al collo, provocandogli un urlo di dolore per poi concludere il tutto strappandogli il cuore dal petto, mentre Meredith guardava quella scena da terra sconvolta.

<< State bene? >> Chiese preoccupato

<< Si, pensa a Dith >> Disse Elena mentre si toccava la ferita provocata dal morso del vampiro

Stefan si avvicinò alla ragazza ma Meredith si alzò velocemente e corse verso sua madre che era ancora ferita.

<< Mamma, stai bene? >> Chiese preoccupata

<< Si, tesoro, e tu? Sei ferita? >>

Meredith scoppiò a mangiare e la strinse in un caldo abbraccio, aveva avuto davvero tanta paura di perderla.

<< Adesso dobbiamo portarla in ospedale, il mio sangue non può guarirla >> Affermò Stefan

<< Cosa? Il tuo sangue guarisce? >> Chiese Meredith

<< Si, il sangue di vampiro guarisce le persone ma non tua madre perché ha in circolo la cura, dobbiamo andare per medicare la sua ferita >> Disse

Dith annuì ed insieme accompagnarono Elena in ospedale per poi essere medicata dall’infermiere e tenuta sotto controllo tutta la notte. Appena saputo di ciò che era successo, Caroline, Bonnie e tutti gli altri corsero nella sua stanza.

<< Elena, stai bene? >> Chiese Caroline col respiro affannato, probabilmente per la corsa

<< Sto benone, non ti devi preoccupare >> Disse Elena sorridendo leggermente

<< Ci hai fatto prendere un terribile spavento! >> Esclamò Bonnie

<< Lo so, mi dispiace >> Affermò Elena

Ethan si avvicinò alla moglie e le diede un dolce bacio sulla fronte, in segno di profondo amore.

<< Avevi detto basta con queste avventure vampiresche >> Disse divertito

<< Non posso farci niente, anche se io non cerco loro, loro cercano me >> Risposi ridendo leggermente

E tutti risero assieme a lei. Dopo poco entrò Meredith in camera e guardò sua madre piuttosto imbarazzata ma sorridendo leggermente, tutti gli altri compresero la situazione e uscirono dalla camera, incluso Ethan.

<< Sei ancora arrabbiata, e hai ragione ad esserlo >> Disse Elena con gli occhi lucidi << Sono stata imperdonabile, la verità non è solo che volevo proteggerti dai vampiri desiderosi della cura, io volevo chiudere con Mystic Falls perché faceva troppo male senza lui, troppo >> Disse cominciando a piangere

<< Senza lui? >> Chiese confusa Meredith

<< Si, senza lui >> Disse Elena tra le lacrime << Senza tuo padre >>

Meredith guardò sconvolta sua madre ed una lacrima amara segnò il suo volto, ormai però era pronta alla verità.

 

Spazio Autrice:
In questo capitolo c'è un ritorno alle origini, alla Mystic Falls della prima stagione che organizzava il famigerato concorso di Miss Mystic Falls, al quale Meredith partecipava, dopo un'iniziale riappacificazione con Bonnie ed una implicita ricongiunzione con Caroline, Elena assiste alla sua bellissima figlia che scende le scale col suo abito blu di molti anni prima. Nonostante lei non riesca a chiarire del tutto con Stefan, consente a Meredith di andare a cena da loro, la ragazza però comincia a nutrire dei sospetti su Stefan, credendo fortemente che sia lui suo padre. Quando presa dalla curiosità sbircia sui diari di Stefan che rivelano la sua vera natura Dith non ha più alcun dubbio: è lui suo padre. Così scappa ma presto viene raggiunta da sua madre Elena che dopo un piccolo incidente con un vampiro finisce all'ospedale e proprio lì sarà pronta a dirle tutta la verità.
Stiamo giungendo alla fine, spero di trovarvi numerosi come sempre, alla prossima :*

 

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Capitolo 23
*** Oggi è il giorno in cui sono ritornata a vivere ***


Capitolo 23- Oggi  è il giorno in cui sono ritornata a vivere


 
Meredith stava fissando sua madre, pronta alla verità, quella che le era stata negata per troppo tempo, adesso era arrivato il momento di conoscere suo padre.

<< Chi è mio padre, mamma? >> Chiese Meredith quasi spaventata dalla risposta

Elena la guardò e abbassò lo sguardo, per poi sospirare e rialzarlo verso sua figlia

<< Damon Salvatore >> Affermò << Il fratello maggiore di Stefan >>

<< Cosa? Stefan ha un fratello? >> Chiese confusa Dith

Elena tirò un bel sospiro per farsi forza, ma non ce la faceva: le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi come un fiume in piena.

<< Non riuscirei a spiegarti chi fosse Damon Salvatore a parole, perché dovrei dirti che era l’uomo- anzi, il vampiro- più egoista e bastardo che avessi mai conosciuto ed io lo odiavo all’inizio, ma era anche estremamente testardo e caparbio, sapeva proteggere chi amava, lo faceva anche a costo della sua stessa vita, era estremamente divertente e fastidioso, il suo umorismo non si può spiegare.. Era un umorismo tutto suo, l’umorismo alla Damon. Era estremamente coraggioso e buono, ha salvato tutti noi e Mystic Falls, sacrificando la sua vita, per sempre, ed infine sapeva amare in una maniera così profonda che.. Mi consumava, lui mi ha dato tutto ciò che ho sempre desiderato: passione, avventura e anche un po' di pericolo. E mi manca, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, dal giorno in cui è morto per salvare tutti noi, mi manca sempre. Ma queste parole non possono spiegarti chi fosse Damon Salvatore, tuo padre, e di certo non possono spiegarti il nostro amore, per questo ho chiamato Stefan >> Disse con le lacrime agli occhi

Meredith guardò stranita la porta della camera che si apriva e Stefan entrare al suo interno, anche lui visibilmente emozionato.

<< Cosa succede? >> Chiese confusa Meredith

<< Lui ti mostrerà la verità, non avere paura tesoro >> Disse Elena sorridendo tra le lacrime

Stefan sospirò e si avvicinò a sua nipote, commosso

<< Sei pronta? >> Chiese dolcemente

<< No, ma lo voglio fare >> Rispose Dith, anche lei emozionata << Farà male? >> Chiese a Stefan

<< Vedrai Damon, tuo padre, non può fare così male >> Mi rispose sorridendo leggermente

Stefan la prese dolcemente per le spalle e la guardò intensamente negli occhi, cominciando ad utilizzare la compulsione per mostrarle tutti i ricordi legati a suo padre e a tutto ciò che avevano trascorso molti anni prima della sua nascita.

 

https://www.youtube.com/watch?v=uGdx0inre8k
 

Quando Meredith aprì gli occhi si sentì quasi mancare per le forti emozioni che aveva appena provato e si appoggiò al letto dove vi era sua madre, mentre Stefan cercò di sorreggerla

<< Dith, tesoro, stai bene? >> Chiese Elena preoccupata

La ragazza si voltò e mostrò a sua madre e a suo zio il suo volto colmo di lacrime

<< L’ho visto >> Disse << Damon, mio padre, l’ho visto, ho visto la vostra storia d’amore, ho visto tutto >> Affermò la ragazza tra le lacrime

<< Oh, tesoro mio >> Disse Elena cominciando a piangere, così Dith si strinse in un dolce abbraccio con sua madre

<< Lui era l’uomo migliore, l’uomo giusto, vero? >> Chiese Meredith singhiozzando

<< Si, tesoro mio, lo era e lo sarà per sempre >> Rispose Elena accarezzandole dolcemente la testa, per poi voltarsi verso Stefan e fargli un cenno di gratitudine, che venne ricambiato dal vampiro

Stefan le sorrise e lasciò sole Meredith ed Elena, così da consentire loro di potersi godere quel momento così importante e pieno di emozione. 


Spazio Autrice:
Oggi nessuna spiegazione, credo che questo capitolo parli da sè.
Vi invito solamente a guardare il video, nel complesso risulta davvero emozionante!

P.S= Non tutti i contenuti del video coincidono con la storia Remember Me e vi potrebbero essere incoerenze ma voi non ci fate caso eheh concentratevi sulla bellezza del video <3 Ovviamenti tutti i meriti del video vanno all'autrice/autore cui canale lo vedete pubblicato su youtube :*

Un bacio a tutti, ci vediamo alla prossima! (ultimo capitolo :P)
 

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Capitolo 24
*** The End ***


Capitolo 24- The End.



 
Mi stavo guardando allo specchio già da un bel po’ di tempo: avevo raccolto i capelli, proprio come piacevano a lui, e avevo indossato le perle che avevo indossato per il giorno del nostro matrimonio, cui brillantezza faceva da contrasto col nero dell’abito. Ero pronta già da un bel po’ ma non avevo il coraggio di scendere di sotto, probabilmente tutti mi stavano aspettando.
 
Sentì bussare alla porta ed i miei pensieri vennero interrotti, mi voltai e vidi Jeremy che mi sorrideva leggermente per poi entrare.
 
<< Ti stiamo aspettando >> Disse dolcemente
 
<< Immaginavo, stavo prendendo un po’ di tempo >> Ammisi imbarazzata
 
<< E’ normale, questa è la tua prima volta >> Mi rispose, così lo guardai
 
<< Sono pronta, andiamo >>
 
<< Aspetta, Elena >>
 
Jeremy mi fermò e mi guardò negli occhi, sembrava avesse qualcosa di molto importante da dirmi
 
<< Dimmi >>
 
<< Ho deciso che lascerò Mystic Falls, assieme Matt >> Affermò
 
<< Cosa?! >> Esclamai sconvolta
 
<< Non c’è più niente per noi qui, Elena, e sentiamo il bisogno di andare fuori e vedere il mondo e.. >> Disse trattenendosi
 
<< E? >> Chiesi incuriosita << Cosa mi nascondi Jeremy? >>
 
<< Voglio tornare ad essere un cacciatore di vampiri >> Affermò << E anche Matt vuole imparare, finalmente ha trovato la sua strada >> Disse
 
<< Cosa?! No, non puoi, io.. >>
 
<< Elena, sei sempre stata una meravigliosa sorella maggiore, mi hai sempre protetto ma adesso non sono più il piccolo Gilbert, adesso sono un uomo e mi piacerebbe che tu rispettassi la mia decisione >> Disse guardandomi negli occhi
 
Lo guardai e non dissi nulla, semplicemente lo avvolsi in un dolce abbraccio
 
<< Mi mancherai così tanto >>
 
<< Anche tu mi mancherai, Elena >> Rispose stringendomi << Adesso andiamo >>
 
Entrambi scendemmo di sotto ed era proprio come immaginavo, tutti erano nel salone dei Salvatore , vestiti in nero, che stavano aspettando me; Meredith mi venne incontro sorridendo, così l’abbracciai dolcemente.
 
<< Sei pronta, tesoro? >> Chiesi dolcemente
 
<< Si, mamma >> Rispose sorridendo
 
Ci prendemmo per mano e tutti insieme ci dirigemmo verso il cimitero di Mystic Falls, come ogni anno tutti avevano sempre fatto mentre per me e Dith era solamente la prima volta. Quando ci ritrovammo dinnanzi la cappella dei Salvatore, attendemmo che tutti entrassero per salutarlo ed uscissero, tutti pensavano che fosse perché volevamo farlo da sole ma la realtà è che eravamo entrambe spaventate.
 
Quando per ultimo uscì Stefan con gli occhi gonfi ci guardò, così ci avvicinammo ed io gli feci un piccolo sorriso per poi entrare dentro assieme Dith. Facemmo un gran bel sospiro e ci avvicinammo alla tomba piena di fiori freschi e pieni di colore, non avevo mai visto la sua tomba, sapevo che non c’era il suo corpo dentro ma non mi importava, vedere scritto il suo nome su quella lapide mi diede un grande dolore al cuore e le lacrime cominciarono a scendere sul volto.
 
<< Mamma >> Disse Dith con le lacrime agli occhi mentre si stringeva a me
 
<< Sarebbe stato un padre meraviglioso >> Le dissi singhiozzando
 
<< Lo so, lo so >> Rispose dolcemente Meredith
 
Dopo quell’intensa mattinata, decidemmo di andare al Mystic Grills per stare insieme prima della partenza di Jeremy e Matt, niente sarebbe stato come prima senza loro. Mentre i ragazzi erano al bancone del bar e Meredith assieme suo zio, io e le ragazze ci ritrovammo sedute a bere il classico frullato al cioccolato.
 
<< Non posso credere che Jeremy e Matt se ne andranno, Mystic Falls perde un altro pezzo di cuore >> Osservò Caroline sospirando
 
<< E’ giusto così, la vita deve andare avanti >> Disse Bonnie per poi sospirare << Anche io ed Enzo abbiamo deciso di andarcene, e questa volta sarà definitivo >>
 
<< Cosa? >> Sbottò Caroline << Ma perché? >>
 
<< Hanno aperto una scuola di magia a Salem, nella mia terra d’origine, io sono l’unica Bennett rimasta e Enzo crede sia la cosa migliore per noi, voglio andare lì ed insegnare tutto quello che so >> Spiegò
 
Caroline sembrava molto triste da quella notizia, mentre io la guardai sorridendo leggermente.
 
<< Credo che sia la strada giusta, Bonnie >> Dissi, così le ragazze mi guardarono << Sei stata quella che si è sacrificata più di tutti per noi e per questa città, adesso è arrivato il momento di cambiare e di trovare le tue radici >> Dissi dolcemente
 
Bonnie mi guardò e mi sorrise grata per la mia comprensione
 
<< Anche io ho una notizia da dare >> Affermò Caroline emozionata << Io e Stefan abbiamo deciso di adottare un bambino, so che siamo vampiri ed è un po’ strano ma a New Orleans ci sono molti bambini con poteri magici orfani e impauriti, Klaus se ne sta occupando e ci ha chiesto una mano, così ci abbiamo pensato >>
 
<< Caroline, è fantastico! >> Esclamai sorridendo assieme Bonnie ed insieme l’abbracciammo felici
 
<< E tu, invece? >> Chiese Bonnie sorridendo << Che farai adesso? >>
 
La guardai e sospirai
 
<< Io starò qui, mi sembra la cosa più giusta da fare per me e per Meredith >> Dissi << Mystic Falls è casa mia, sono cresciuta qui e ho intenzione di invecchiare qui >> Dissi
 
<< Credo che sia la scelta più giusta per te, Elena >> Disse Caroline
 
<< In che senso? >> Chiesi divertita
 
<< Elena, tu sei il cuore di questa città, senza te Mystic Falls non esiste >> Disse Bonnie sorridendo leggermente
 
La guardai e le feci un ampio sorriso, quelle parole mi facevano stare bene, mi facevano sentire felice. Ethan si avvicinò a noi assieme Meredith e Stefan e mi sorrise.
 
<< Sai mamma, lo zio Stefan mi ha regalato tutti i suoi diari, dice che li posso leggere se tu sei d’accordo >> Disse Dith entusiasta
 
La guardai e risi leggermente, sapevo quanto Meredith amasse la lettura e la scrittura e non potevo privarle di questo suo amore.
 
<< Ma certo, tesoro >> Dissi sorridendo
 
Meredith esultò per la felicità e dopo aver trascorso quella meravigliosa serata insieme, tutti abbracciammo Jeremy e Matt che la mattina dopo sarebbero partiti.
 
<< Prendetevi cura di voi, mi raccomando >> Dissi abbracciandoli entrambi mentre mi strinsero ridendo divertiti
 
<< A presto, ragazzi >> Disse Matt salutando assieme Jeremy per poi andarsene
 
Ethan andò a prendere l’auto mentre io e Dith aspettavamo dinnanzi al Mystic Grill quando venimmo raggiunte da Ric, che ci sorrise.
 
<< Siete tutte sole? >> Chiese
 
<< Stiamo aspettando Ethan che arrivi con la macchina >> Risposi sorridendo
<< Ho sentito che sei appassionata di libri e di vampiri, dovresti venire alla Whitmore, ti posso dare qualche manuale interessante >> Disse Ric sorridendo a Meredith
 
<< Con molto piacere, signore >> Rispose la ragazzina
 
Ric si voltò verso me e mi sorrise commosso
 
<< Gli somiglia enormemente >> Disse riferendosi a Dith
 
<< Lo so, è uguale a lui >> Risposi sorridendo
 
<< Mi manca, mi manca sempre >> Disse Ric
 
<< Anche a me >> Risposi con le lacrime agli occhi
 
Ethan si avvicinò a noi con l’auto così salutai calorosamente Ric, che ormai aveva ripreso in mano la sua vita grazie all’insegnamento e ad una sua nuova collega- Teresa- anche se lui non voleva ammetterlo, ma ad ogni modo ero felice per lui. Tutti, in un modo o in un altro, avevano intrapreso strade differenti ma che avrebbero allo stesso modo condotto alla felicità che avevano tanto sperato.
 
Una volta tornata nella casa di John Gilbert che avevo ereditato e che ormai era diventata la nostra, lasciai Dith a letto mentre leggeva i diari di Stefan ed entrai in camera nostra, raggiungendo Ethan
 
<< Sei triste che tuo fratello parte? >>
 
<< In realtà no, sono felice perché ha trovato la sua strada >>
 
<< Quindi, la nostra strada è qui, a Mystic Falls >> Osservò sorridendo
 
<< Te ne innamorerai, lo prometto >> Risposi dandogli un bacio sulla guancia sorridendo
 
Lui ricambiò il sorriso e mi guardò piuttosto serio
 
<< Avrei tanto voluto conoscere Damon >> Mi disse
 
Io abbassai il capo e sorrisi divertita per poi guardarlo
 
<< Non era una persona molto amichevole, anzi, e poi in particolare tu gli saresti stato molto antipatico >> Dissi ridendo leggermente
 
<< Però era un eroe >> Disse Ethan sorridendo
 
Così feci un ampio sorriso anche io
 
<< Si, era un eroe >>
 
Ethan mi diede un dolce bacio e ci infilammo sotto le coperte per poi lasciarci cullare dal sonno nella nostra nuova casa, nella nostra nuova vita a Mystic Falls.
 
 ***

 
 
10 ANNI DOPO.


 
Caro Diario
 
 
Da molto tempo non riprendo in mano carta e penna per scrivere della mia vita, ma adesso credo che sia giunto il momento di rifarlo: tra i capelli ne ritrovo qualcuno bianco di troppo e so che dovrebbe intristirmi come tutte le donne di mezza età ma non posso far altro che gioire perché significa che la cura sta funzionando e che, quindi, sto vivendo. La mia vita prosegue tranquilla tra un lavoro piuttosto frenetico, in quanto promossa a primario di chirurgia generale del Whitmore Hospital, e la mia meravigliosa famiglia con cui mi riunisco ogni domenica a casa Salvatore.
 
Le novità non sono terminate qui, ovviamente: Stefan e Caroline hanno preso in custodia un giovane vampiro- Micheal- che ormai dopo 10 anni può essere considerato come loro figlio, non avevo mai visto Stefan così felice, in effetti divenire padre era il suo sogno più grande. Adesso speravano di poter prendere in custodia una neonata per completare la famiglia, l’avrebbero chiamata Elizabeth, diceva sempre Caroline ed ogni volta che lo faceva io mi commuovevo, in onore del grande sceriffo Forbes.
 
Per quanto riguarda Matt e Jeremy, in questo momento si trovano in Europa per cacciare una congrega di vampiri molto pericolosa, mi mancano molto ma sapevo che loro erano felici così e quindi non potevo far altro che esserlo anche io.
 
Bonnie ed Enzo continuavano a condurre la loro vita a Salem, dove Bonnie faceva ormai l’insegnante di magia mentre Enzo si dilettava in lavori manuali. Avevano deciso di avere un bambino tramite fecondazione medicalmente assistita, visto che Bonnie lo poteva fare, e a breve avrebbero avuto la piccola Sheila Bennett-St. Jones, eravamo tutti al settimo cielo per quella meravigliosa novità
 
Anche Alaric era andato avanti: era divenuto uno dei più illustri insegnanti di occulto al Whitmore College e adesso conviveva con una sua collega di lavoro, Teresa, con la quale sembrava avere ritrovato la serenità che troppe volte aveva perduto. Anche per lui ero veramente felice.
 
Ed infine, la mia piccola Dith, che ormai piccola non era più- 24 anni- più cresceva più somigliava a suo padre e questo mi riempiva il cuore pieno di gioia, perché ogni volta che la guardavo negli occhi rivedevo lui che mi mancava sempre, per sempre. Aveva deciso di scriversi al Whitmore College per laurearsi in scrittura e scienze occulte, che erano sempre state la sua passione e aveva realizzato tutti i suoi sogni, ero così fiera di lei.
 
Posai la penna e poggiai la schiena nel masso in pietra posto al cimitero di Mystic Falls, che era sempre stato il mio rifugio, ora più che mai , soprattutto dopo il lavoro. Poteva sembrare macabro- come diceva Ethan- ma era il mio unico modo per sentirmi vicino a lui, anche se sapevo bene che lui era con me sempre. Guardai l’anello solare al mio dito e lo accarezzai, sorridendo leggermente, in quel momento sentì una brezza sfiorarmi il viso e in un qualche modo sapevo che era lui, sapevo che non mi aveva mai veramente lasciata.  Scossi la testa e dalla mia borsa presi un libro, visto che utilizzavo quel posto anche per godermi la lettura; lessi il titolo di quel bel libro rilegato- Il diario del vampiro di Meredith Lilian Salvatore- e sorrisi, così lo aprì all’ultimo capitolo e cominciai a leggerlo, per poi giungere all’ultima pagina, che terminava con quella frase che segnava non solo il mio anello nuziale, ma anche il mio cuore. Ti prometto che questo sarà per sempre. Fine.
Al fianco, vi era una dedica che quando la lessi mi fece veramente commuovere, ma quel momento venne interrotto dal verso di un corvo che si poggiò nel monumento in pietra del cimitero a fianco quello in cui ero poggiata io. Guardai stranita quel corvo, mi sembrava di aver vissuto quella scena molti, moltissimi anni prima ma scossi la testa e misi il libro e il diario dentro la mia borsa, per poi alzare lo sguardo e sorridere: lui, Damon, era lì che mi guardava allo stesso modo sorridendo.
 
<< Cosa stai facendo? >> Chiesi, come se non ci fossimo mai lasciati
 
<< Ti sto aspettando >> Rispose col suo classico sorriso beffardo
 
Così Elena sorrise, prese la sua borsa e si alzò per poi andare incontro a suo marito, Damon, che la prese dolcemente per mano

<< Promettimi che questo sarà per sempre >> Disse Elena, guardandolo con gli occhi colmi di lacrime

Damon la guardò e sorrise commosse per poi lasciarle un dolce bacio sulle labbra, mentre una lacrima scese sul volto della moglie, che aveva aspettato questo momento per così tanto tempo.

<< Lo prometto >> Rispose

Ed insieme andarono verso la pace. Senza separarsi mai più.
 
 
 
 
Ad un uomo vero,
Pieno di difetti e imperfezioni,
Che conosceva bene
Cosa fosse il dolore
Il rancore e la paura
E l’amore
Ad un uomo coraggioso
Che ha compiuto molti, troppi errori
Ma che col suo cuore
È riuscito a rimediare
Ad un uomo che ha sacrificato sé stesso
Per le persone che amava
Per la sua famiglia
Per sua moglie e la sua bambina
A te, Damon Salvatore
Che sei stato un uomo, un eroe, un padre
Dedico tutto questo
Io mi ricordo di te..
Con immenso amore, tua figlia
Dith.
 
 
 






 SPAZIO AUTRICE:

Eccoci giunti a quest'ultimo capitolo di Remember Me, so bene che ho aggiornato solamente due giorni fa ma avevo bisogno di concludere questo cerchio, era davvero arrivato il momento di farlo (: Però non vi allarmate! Non vi libererete di me muahahah Infatti, sto già lavorando ad una storia che è totalmente diversa da quelle di cui ho sempre trattato, curiosi eh? Arriverà presto :P Adesso però torniamo alla storia!

In quest'ultimo capitolo vediamo il primo saluto di Elena e Dith alla tomba di Damon, entrambe provano una grande emozione nel fargli visita e portargli i fiori, è una ferita che non si chiuderà mai. Però, la vita deve andare avanti ed infatti vediamo nel capitolo la decisione di Jeremy di fare il cacciatore di vampiri che si trascina anche al Santo Matt, che secondo me così avrà un finale più decente di ricevere una panchina in regalo (ogni riferimento a season finale è puramente casuale) ; anche Caroline e Stefan vanno avanti, infatti non avendo possibilità di figliare hanno intenzione di prendersi in carico degli orfanelli "speciali" presenti a New Orleans, grazie all'aiuto di Klaus che, volete o non volete, ce lo dobbiamo infilare sempre ahah; anche Bonnie ed Enzo hanno il loro lieto fine, decidendo finalmente di iniziare una nuova vita lontano da Mystic Falls, che anche questa è cosa buona e giusta per loro, beh.. Ho dato il lieto fine al Bonenzo, solo per questo voglio una statua d'oro :P.
Ed infine c'è Elena, forse lei è l'unica che non ha avuto davvero il suo lieto fine, o meglio.. Il suo è un lieto fine dolce amaro, perchè porterà sempre con sè il dolore di aver perso Damon ma finalmente è riuscita a ricordarlo e a ritornare a casa sua, a Mystic Falls, con Ethan e Dith, ricongiungendosi così con la sua famiglia d'origine. In fondo come dice Caroline, è Elena il cuore della città e credo che questo- nonostante simpatie e antipatie nei confronti del personaggio- sia indubbio. 

10 anni dopo vediamo una Elena che ritorna a scrivere sul suo diario nel posto in cui l'abbiamo incontrata la prima volta- al cimitero, per chi non lo ricordasse- e qui ci riporta informazioni su che fine abbiano fatto tutti gli altri: Jeremy e Matt sono a caccia di vampiri in Europa; Caroline e Stefan hanno la loro famiglia; Bonnie aspetta una piccola bambina ed è felice con Enzo; Elena è primario di chirurgia al Whitmore Hospital e Dith ha raggiunto i suoi sogni, tramite i diari dello zio Stefan che le aveva regalato ha inseguito il suo sogno della scrittura e il suo amore per le scienze occulte, così da scrivere il famigerato Il Diario del Vampiro ( voi l'avete mai sentito nominare? Io no ahah. Oggi mi sento stranamente spiritosa, scusate). Nell'ultima parte di storia vediamo Elena che legge l'ultimo capitolo dove c'è anche una dedica bellissima di Dith, poi la donna viene distratta dal verso di un corvo e le sembra di ritornare a molto tempo prima. Quando Elena alza gli occhi vede dinnanzi a sè finalmente suo marito, che la stava aspettando, così lei si ricongiunge finalmente con l'amore della sua vita e mano nella mano andranno verso la pace.

Piccolo appunto: no, non è Damon che è ritornato dal mondo dei morti in quello dei vivi bensì il contrario, è Elena che è morta e si è ricongiunta col marito, lo specifico per chi non lo avesse capito. 

Il capitolo termine con la dedica alla fine del libro che Dith conferisce a suo padre, concludendola sottolineando che aveva mantenuto la promessa: Remember Me. E lei lo aveva fatto. 

Che dire, è stato un percorso lungo, lunghissimo, che mi ha dato tante soddisfazioni ma come ogni cosa deve finire e sono felice che sia finita per il semplice fatto che adesso posso lanciarmi verso il nuovo, e spero che mi apprezzerete e continuerete a seguire <3. Adesso procedo con i ringraziamenti, premetto che solitamente non sono un tipo che dice pubblicamente certe cose, anche nel rispetto della privacy altrui, quindi mi limiterò a ringraziare tutte le persone che hanno recensito la mia storia:
Lapallina, lucy stoker, Morgana_94, Alba_Mountrel, Sbam42, truelovealways96, Lyls. E ringrazio anche Miky82 che ha esposto il suo pensiero che ho rispettato e che in un certo senso mi ha spinta a concludere la storia prima, non che il tuo pensiero mi abbia influenzata eh, ma semplicemente anche io ho sentito che era arrivato il momento di concludere, spero comunque che la curiosità ti spinga a controllare l'ultimo capitolo e magari a scrivere una recensione, che sia anche una critica! Mi piacerebbe molto confrontarmi con te (: Per quanto riguarda tutti gli altri: grazie, grazie, grazie, grazie!!! Per il vostro supporto, costanza, affetto, dolcezza e chi più ne ha, più ne metta! Spero davvero di non avervi delusi e di avervi comunque lasciato qualcosa nel cuore. Love You. Alla prossima. 
 

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