Qualcosa di profondo

di M_G_Weasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Quando Sirius aveva conosciuto Lily, lei era poco più che una bambina e si comportava da tale. Non che lui fosse da meno.

Si erano incontrati sul treno che portava ad Hogwarts, il 1° settembre, all’ora di pranzo. Se lo ricordava bene quel momento.

Si erano scontrati nell’ intento di raggiungere i loro scompartimenti.

La ragazza aveva il viso piccolo, dalla carnagione candida.

Ma ciò che saltò subito all’occhio di Sirius furono i suoi occhi.

Verdi come l’erba dopo la pioggia.

E poi i capelli. Rossi come le labbra più invitanti.

Le si erano scompigliati a causa dell’impatto che avevano causato andando uno addosso all’altra.

Aveva l’aria innocente ma una fiamma nei suoi occhi, degna del colore dei suoi capelli, gli diceva che sapeva il fatto suo.

Lei aveva detto: << Stai attento! >>, ma lui, inebetito da quella visone, era rimasto in silenzio.

James, un ragazzo che aveva conosciuto sul treno, lo aveva trascinato lontano da lei, mormorando: << Carina quella >>.

Allora Sirius si era reso conto di quanto poteva essere sembrato stupido e ridicolo con quella ragazza e si era ripromesso di darle un’ altra impressione di se stesso.

Per questo faceva il duro. Solo per lei.

Da quando l’aveva vista non se l’era più tolta dalla testa.

Certo, lui non sapeva cosa potesse significare, ma quando James, divenuto suo migliore amico, ne parlava, poiché invaghito della ragazza,  Sirius provava un leggero formicolio in fondo allo stomaco.

Nel corso di quei due anni ad Hogwarts l’aveva osservata da lontano, o mentre discuteva con James nei corridoi o durante le lezioni.

Quelle rare volte in cui avevano parlato,

lei gli aveva detto: << Di’ al tuo amico di smetterla di fare il presuntuoso e lo sbruffone, Black>> .

E lui aveva risposto: << Perché mai, Evans? >>.

Lei non gli aveva mai prestato particolarmente attenzione, almeno questo era quello che credeva Sirius.

Ciò che nessuno dei due sapeva è che quando avrebbero frequentato il terzo anno, qualcosa tra di loro sarebbe cambiato.

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Lily era in preda ad un attacco d’insonnia.

Guardò la sveglia rossa sul suo comodino. Segnava le 23.58 .

Era il 29 gennaio 1973 e mancavano 2 minuti al giorno del suo tredicesimo compleanno.

23.59. Iniziava il conto alla rovescia.

-5. -4. -3. -2. -1. Il 30 gennaio.

Lily si alzò dal letto e si accovacciò vicino al baule che conteneva tutti i suoi averi, guardando comparire un cumulo di regali colorati, in bilico sul coperchio curvato.

A Hogwarts quell’usanza era normale ma lei era sempre stata colpita da come decine di persone potessero pensare a lei.

Non voleva aprirli quella notte, avrebbe scartato i doni l’indomani mattina, alla luce del sole, in compagnia delle persone che le volevano bene.

Mentre si alzava dalla scomoda posizione il riflesso della luna illuminò un pacchetto color blu notte, con su scritto “dai Malandrini” .

Un leggero sorriso prese forma sul viso assonnato di Lily che pensò: “Idioti”

Dopo di che, sbadigliando sonoramente, si adagiò sul letto e si addormentò all’istante.

 

                                                  ______________

 

 

Stava correndo su un prato verde alla cui fine c’era un ragazzo. Non riusciva a distinguerne il volto. Correva, correva e correva.

Quella distesa verde sembrava non volesse terminare.

Ad un tratto vedeva il volto sfocato del giovane avvicinarsi e diventare più nitido ma una voce lontana la chiamava. “Lily? Lily!”

La bella rossa aprì gli occhi. Il sole invadeva la stanza e un’ atmosfera calda e confortevole accoglieva le urla delle tre ragazze che troneggiavano sull’ultimo letto in fondo alla stanza.

Con la voce ancora impastata dal sonno Lily pronunciava un timido “Grazie” in risposta alle mille grida di auguri delle sue compagne di stanza.

Rosie aveva un viso pallido con i tratti marcati ma un’ espressione benevola.

Abby aveva lunghi capelli biondi che scuoteva quando voleva contraddire qualcuno.

E infine Anne aveva un volto paffuto con rosee guance e occhi grandi e tondi.

Abby, al centro tra le tre, aveva in mano un grosso pacchetto avvolto in carta da regalo rosso fuoco.

Lily, ringraziandole ancora una volta, lo prese e iniziò a scartarlo con foga.

Una meravigliosa foto che ritraeva loro quattro insieme si trovava dietro una cornice sottile e raffinata.

Anne disse: “Così ti ricorderai di noi anche durante l’estate”.

Apprezzando quelle semplici parole, Lily le abbracciò.

Ecco arrivato il momento di scartare gli altri doni.

I suoi genitori le avevano regalato un nuovo corredo di divise per Hogwarts, i suoi nonni un sacchetto delle caramelle che lei preferiva. Sua sorella le aveva comprato un piccolo anello con una coccinella sopra, peccato che lei avesse la fobia di questi animali.

Dopo il breve litigio davanti all’Espresso di Hogwarts , all’inizio del suo primo anno, Lily aveva passato delle estati infernali proprio a causa di Petunia perché qualcosa tra di loro, così unite quando erano piccole, era cambiato. Il loro legame si era spezzato.

Era arrivato il momento di aprire il regalo dei Malandrini.

Cercando di rimanere disinvolta davanti alle sue amiche, Lily scartò il pacco e si ritrovò tra le mani una piccola scatola colorata.

Provò ad aprirla e quando ci riuscì una molla, sopra cui c’era un piccolo giullare, saltò fuori e le spruzzò in faccia polvere brillantinata.

Era divertita certo, ma aveva anche un gusto amaro in bocca perché aveva davvero pensato che avrebbero potuto essere gentili per una volta.

Così si alzò, radunò i regali al fondo del letto e poi si preparò per andare a fare colazione insieme alle sue amiche.

Quando fu pronta però, scoprì che loro l’avevano preceduta e che avrebbe dovuto raggiungerle direttamente nella Sala Grande.

Durante il tragitto si scontrò contro un corpo robusto, alto e muscoloso.

Quando alzò lo sguardo vide Sirius Black. Il volto d’angelo, anzi da diavolo, le sorrideva beffardo.

-       Black.

-       Evans, auguri.

-       Grazie?

-       Sì.

Dopo la breve conversazione lei proseguì per la sua strada, lui invece rimase lì, incerto, curioso di sapere quando e se la ragazza avrebbe trovato il piccolo pacchetto che lui aveva inserito tanto scrupolosamente nella sua borsa.

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Lily si fermò sulla soglia della Sala Grande. Osservava tutti quei ragazzi, bambini o uomini che fossero, parlottare tra di loro, mangiare con foga, rubare qualcosa del piatto dell’amico o ripassare la lezione per il compito in classe imminente.

Quella mattina sarebbe entrata trionfalmente, d’altronde quello era il suo giorno. Avrebbe camminato lungo il largo e sontuoso corridoio tra cantilene di auguri, applausi e fischi di ammirazione.

Severus le sarebbe corso incontro con i soliti papaveri rossi - che nessuno sapeva come faceva ad ottenerli a gennaio,  con il sole che non sorge e il gelo che penetra dentro le ossa di tutti, quando crescono in primavera - le avrebbe urlato nell’orecchio “Buon compleanno!” per sovrastare le numerose urla di auguri e Potter e la sua banda li avrebbero presi in giro, come di consueto.

Si riprese da quel sogno ad occhi aperti e, inspirando profondamente, mosse i primi passi in direzione del suo tavolo.

Si odiava per tali pensieri egoistici ma non era perfetta, e di certo non poteva farne a meno. Era uno di quei momenti di cui il genere umano necessita ed anche il suo modo di prendersi cura di se stessa.

Nessuno applaudì, né canzonò “Tanti auguri” ma il suo fedele Severus era lì vicino al tavolo dei Grifondoro ma non abbastanza per poter essere bersagliato da quei quattro energumeni, con i papaveri in mano, pronto ad abbracciarla.

Lei gli corse incontro e quando furono vicini gli mormorò: “Grazie” all’ orecchio, timido ma deciso a tal punto da far arrossire le guance pallide del suo migliore amico.

Una voce fastidiosa interruppe quel momento tenero.

James Potter ululava: “Oooooh, il fidanzatino ti ha portato i fiori, Evans? Io avrei potuto donarti diamanti.”

“Spiegami, cosa me ne faccio dei tuoi diamanti se sono falsi quanto il ghigno che ti cancellerò dalla faccia appena proverai ad avvicinarti?”

“ Ti ha chiuso, amico.” sussurrò Lupin.

“Grazie Remus, me ne sono accorto.” biascicò Potter.

Dopo di ché, Lily salutò Severus e si diresse verso le sue amiche.

Appena prese posto provò un senso di appagamento mai sentito prima e mentre afferrava il pane e il vasetto della marmellata era certa che quella sarebbe stata una splendida giornata.

 

 

 

                                                   ____________

 

 

 

Era l’ una e mezza del mattino quando Lily decise finalmente di andare a dormire.

Aveva trascorso l’intera serata a rispondere a biglietti e cartoline di auguri da parte di suoi parenti ed amici.

Appena entrata in camera avrebbe voluto gettarsi sul letto ma si sforzò di preparare la borsa con i libri che avrebbe usato l’indomani per le lezioni.

La svuotò quasi completamente ma qualcosa, mentre sfilava dal tessuto il libro di Cura delle Creature Magiche, cadde sul fondo. Non se ne curò e si affrettò a riempirla per poi buttarsi sul materasso ancora completamente vestita e addormentarsi all’istante. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’ Autrice

 

Ciao a tutti! Per prima cosa, mi scuso per il lungo periodo di assenza ma, vi parlo con assoluta sincerità, l’ispirazione mi mancava completamente.

Non posso promettervi assiduità nell’aggiornamento ma per il prossimo capitolo ho qualche ideuccia niente male.

Parlando di questo invece, mi farebbe piacere se lasciaste una recensione con la vostra opinione per aiutarmi a migliorare, sia nella scrittura e nel lessico, sia nel contenuto.

Ringrazio tantissimo chi ha preferito,seguito,ricordato o anche semplicemente letto i capitoli precedenti.

Cercherò di aggiornare al più presto!

Un abbraccio grande grande e al prossimo capitolo

M_G_Weasley

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


Cavolo. Aveva fatto tardi, come al solito.

Erano le 8.55 di mercoledì 31 gennaio, e lei si era appena svegliata.

Capelli arruffati, divisa indossata al contrario e cravatta non allacciata, era corsa giù per le scale del suo dormitorio, come una scheggia, senza rendersi conto di non aver indossato le scarpe.

8.57. Dannazione, non arriverò mai in tempo, pensava.

Quel bradipo di Rüf sarà lì a scrutarmi torvo per “non aver rispettato gli orari prestabiliti dal regolamento scolastico”. Ma al diavolo il regolamento! È da quando ho iniziato a frequentare questa scuola che arrivo in ritardo alle lezioni, se poi sono anche dall’altra parte del castello con le gambe corte come le mie, anche volendo non ci riuscirei.

Comunque non è questo il giusto atteggiamento. Su, ci vuole forza di volontà e quel 9 in educazione fisica che alla scuola elementare Babbana non ho mai ottenuto.

Corri, corri Lily che ce la fai! Aspetta, ma il riassunto, quello che ci aveva assegnato due giorni fa, l’ho fatto? Oh no, non me lo ricordo. Avevo buttato giù qualcosa, ma chi si interessa veramente alla Rivoluzione dei Goblin del Terzo secolo? Uffa, altri punti in meno a Grifondoro.

Okay, la porta è lì. Salto la lezione fingendo di stare male? No dai, non sono neanche così in ritardo, beh le 9.09 sono ancora accettabili, per i miei standard sono in anticipo.

Afferro saldamente la maniglia e apro la porta. Mentre mi muovo sento qualcuno dietro di me, affrettarsi a raggiungermi per non fare la solita figuraccia davanti all’intero corso di Storia della Magia.

Mi volto leggermente e mi accorgo che è Black. Il Black migliore amico di Potter che mi sfotte da quando ho messo piede in questa scuola e che adesso mi sorride leggermente, ma sempre con quella punta di divertimento e derisione.

Non lo calcolo e entro in quell’aula a testa alta anche se un po’ imbarazzata sotto lo sguardo di tutti i miei compagni.

 Mi affretto a prendere posto vicino a Abby che scuote il capo e alza gli occhi al cielo. Non è la prima e non sarà l’ultima volta.

Rüf mi guarda contrariato, poi si accorge di Black e osserva torvo anche lui mentre prende posto vicino a Lupin, nella fila accanto alla mia, due posti dietro di me.

“Allora, allora, i ritardatari non mancano mai? Dieci punti in meno a Grifondoro, cinque per uno.” dice Rüf con quella sua voce stridula.

“Scusi professore” rispondiamo io e Black all’unisono.

“Ho appena finito di raccogliere i compiti assegnati lunedì, volete consegnarmi i vostri?”

Ecco, ci mancava solo questa.

Rüf si accinge a raggiungere Black che ha il riassunto in mano, io mi chino sulla mia borsa, disperata nella ricerca di quel maledetto coso.

Un bagliore di speranza si accende quando intravedo qualcosa sul fondo, è un pezzo di carta. Lo libero dal peso dei libri e lo riporto alla luce.

Sì, è il mio straccio di riassunto! Mentre lo tiro fuori del tutto qualcosa cade fuori dalla borsa ma non me ne accorgo.

Anche se fa schifo almeno consegno qualcosa.

Rüf guarda disgustato il mio compito e lo afferra con la punta del pollice e dell’indice inserendolo nel fascicolo di fogli.

Dopo di che, raggiunge la cattedra e comincia a spiegare.

Okay, adesso arriva il vero sonno.

 

 

Trascorsa circa mezz’ora, la stanchezza stava prendendo il sopravvento su di me quando vedo qualcosa sul pavimento vicino al mio banco.

Lo raccolgo. È un piccolo pacchetto.

Mi volto verso Abby per chiederle se sia suo ma si è assopita, come tutti d’altronde.

Spalanco il cofanetto con cautela per non attirare l’attenzione, e vedo un pezzetto di carta ripiegato più volte.

Quando riesco ad aprirlo, rivela un disegno di una ragazza con i capelli rossi e gli occhi verdi. “Chi mai potrebbe farmi un ritratto?” è la prima cosa che penso. Poi però osservo meglio l’insieme e penso a quanta stima di me deve avere questa persona perché è veramente bellissimo.

Cerco tracce di dediche o anche semplicemente di una firma, perché come regalo di compleanno, ciò che suppongo rappresenti, vale molto più di certi altri.

Questo volto ignoto ha veramente un talento.

Poi mi rendo conto, osservandolo a lungo, che le onde dei capelli disegnati formano una parola. Sirius è quel che leggo. E non ci credo.

Perchè mai Black dovrebbe farmi un regalo di compleanno? Soprattutto così significativo. Sarà un altro dei suoi scherzi.

 

POV SIRIUS

 

Poso il mio sguardo su di lei. È mezza addormentata.

Guardo poi James che sta sognando ad occhi aperti. Gli tiro un calcio da sotto la sedia. Non è da macho.

Comincio a scarabocchiare cose, parole, solo per far contento il professore, dato che gli altri dormono tutti.

Lei si china sulla borsa ma non le presto attenzione, sono troppo concentrato nella missione impossibile di non addormentarmi.

Poi la sento trattenere il respiro e mi giro verso di lei.

Sta aprendo il mio regalo, il mio pacchetto, il mio ritratto sempre più incredula.

Mi rendo conto di stare impallidendo.

Lei si volta con la faccia perplessa e un accenno di sorriso sul viso che però credo sia indotto dalla voglia di ridere.

Non la guardo e mi nascondo nella felpa.

Quanto vorrei sprofondare e sparire per non sorbirmi ciò che avverrà dopo.

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Allora, che ne pensate? C’è qualche cambiamento, lo so.

L’inserimento del punto di vista di Sirius è stato avventato, ne sono consapevole, ma mi è venuto in mente all’improvviso e mi è sembrata una trovata  vincente per descrivere questo particolare momento.

Ho provato a scrivere un po’ di più del solito, senza avere un’idea precisa nella testa, ma d’altronde faccio sempre così.

Sono riuscita a pubblicarlo per tempo e spero, anche se non credo, di riuscire in questa impresa anche per il prossimo.

Ringrazio di cuore chi segue le mia storia perché per me è davvero una vittoria ogni persona che legge questo racconto.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non abbia deluso le vostre aspettative ( non sono ancora del tutto convinta del regalo di Sirius ma è la cosa più adatta a cui ho pensato)

Vi mando un grosso bacio <3

M_G_Weasley

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


Sirius, Sirius, come è potuto accadere? Come cavolo è potuto succedere che Lei abbia trovato quel maledetto disegno nel momento stesso in cui pensavi che l’avesse ignorato per l’imbarazzo e la vergogna?

Diamine se sei sfortunato, eh?

Provi a sbirciare fuori dal cappuccio della felpa per controllare se ti osserva ancora, sollevi leggermente il capo e la vedi scuotere la testa verso il tuo regalo.

Sprofondi nuovamente nella felpa con le guance in fiamme e il loro colore che contrasta con la tua carnagione chiara.

 No, non le darai spiegazioni quando ti fermerà nel corridoio desiderosa di sapere e di deriderti davanti al tuo migliore amico.

James.

Dio, come farai a dirgli che sei cotto perso della ragazza di cui è invaghito da tre anni or sono.

Suona la campanella. Sei indeciso se trattenerti di più in modo che esca per prima o scappare il più lontano possibile da Lei. Decidi per la prima, non puoi rischiare che ti becchi impreparato, devi essere tagliente e sarcastico ad ogni costo altrimenti perdi la fama di ragazzo freddo e impassibile.

Fuggi via come una scheggia e non ti fermi, non ne hai intenzione, potrebbe raggiungerti e questo significherebbe un confronto per cui non sei pronto perché hai la testa troppo piena di fantasie di voi due insieme in un mondo dove James non è innamorato ed è felice per voi e soprattutto un mondo in cui tu non l’hai derisa ogni volta che la incrociavi nei corridoi.

Pronunci la parola d’ordine alla Signora Grassa e ti dirigi verso il tuo dormitorio, lì non potrà trovarti.

 

POV Lily

 

Lo segui con lo sguardo cercando di non perderlo tra la folla di studenti che riempie il corridoio ma è troppo tardi, è sfuggito alla tua attenzione.

Procedi in direzione dell’aula di Trasfigurazione, la tua prossima lezione in compagnia dei Serpeverde.

Severus ti corre incontro sorridente, quando ti raggiunge ti guarda in quel suo modo dolce e rigido allo stesso tempo, che ti mette in soggezione ma ti fa tirare fuori il meglio di se stessa.

Black non è presente alla lezione. Ancora non capisci la ragione di quel gesto, era uno scherzo o un pensiero sincero? Di certo hai intenzione di comprenderne la natura perché l’accaduto ti incuriosisce troppo.

La lezione si conclude ma tu non l’hai seguita, quel ragazzo e il suo regalo hanno occupato i tuoi pensieri.

Torni in Sala Comune. Non c’è nessuno perché è ora di pranzo.

Ti butti sul divano davanti al camino, hai voglia di non pensare a niente ma non ci riesci: sei troppo nervosa per sgombrare la mente e rilassarti in questo modo.

Non hai fame ma ti sforzi di raggiungere la sala Grande solo per vedere i tuoi amici.

Appena varchi la soglia catturi lo sguardo di Severus e Potter contemporaneamente.

Arrivi alla postazione delle tue amiche e biascichi un “Ciao” assonnato.

Immediatamente Black si alza e senza degnare Potter di una qualche spiegazione, cercando di non attirare l’attenzione altrui, esce a grandi falcate dalla Sala Grande.

Tu lo segui con lo sguardo e pochi secondi dopo comprendi che solo in quel momento puoi sorprenderlo e chiedergli una spiegazione riguardo a ciò che ha fatto, così, rapidamente, ti alzi anche tu e provi a raggiungerlo prima che gli altri vi interrompano.

Quando percorri l’ennesima rampa di scale, intravedi un’ombra dietro di te.

Qualcuno ti dice: - Ciao Evans. Mi cercavi?

Ti volti lentamente e ti accorgi che Sirius Black, qualche gradino più in basso, ti osserva corrucciato.

 

Angolo dell’Autrice

Ciao a tutti e bentornati in questo nuovo capitolo!

Ho provato a dare un po’ più di spazio al mio amato Felpato, che ne dite?

Nel prossimo capitolo vorrei approfondire il rapporto Sirius-James per provare a trattare anche questo personaggio.

Ringrazio di cuore chi ha inserito la storia tra le preferite, seguite e ricordate, mi scaldate il cuore!

Tanti baci,

M_G_Weasley

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Capitolo 6
*** Capitolo V ***


Mi guarda, lo guardo. Proprio non lo capisco.

Perché? Perché ha reso tutto così difficile, così complicato e strano?

Non poteva starsene al suo posto, sfottermi e basta, come aveva sempre fatto?

Non lo reggi quello sguardo beffardo, no, non ce la fai.

Coraggio, Lily. Dagli una risposta, avanti.

Dagli una risposta!

 

 

 

 

Pov Sirius

 

Sento lo stomaco ardere sotto i suoi occhi smeraldini.

Non riesco a respirare.

Pronuncio in modo più virile possibile un sommesso “avanti, Evans”, cancellato del tutto dalla parlantina fastidiosa così familiare di James.

“Oh, ma guarda un po’. E voi due qui cosa ci fate?” dice sorpreso.

“Niente che ti riguardi, Potter” controbatte Lei, decisa.

James mi scruta indagatore, in cerca di risposte.

“Nulla di importante, Jamie. L’ho incontrata per caso e ho colto l’occasione di farle notare che quelle scarpe stonano con la gonna” dichiaro sarcastico, di rimando al suo sguardo.

Poco dopo, la saluto con un cenno del capo e, trainando James per un braccio, ci allontaniamo in fretta.

Quando giungiamo nel nostro dormitorio non mi fa domande e nel suo “È ora di cena, scendiamo” non noto nulla di strano, soltanto la noia che lo affligge da sempre.

 

 

 

Pov Lily

 

Dopo quel breve incontro non l’ho più visto. L’ho cercato, tanto anche. Alla domanda di Severus “Lily, ma chi stai guardando?” non rispondevo mai, per paura di sconvolgerlo raccontandogli dell’accaduto.

Non so cosa fare.

Nei corridoi è sparito, in Sala Grande anche e nelle lezioni e nel dormitorio non oso parlargli.

 

 

 

Pov Sirius

 

Ho cercato di evitarla, ma è come se ci fosse una calamita che mi attira verso di Lei.

Non mi sono neanche accorto che fosse lì. Una presenza diversa dal solito.

Camminavo nel corridoio deserto, perso nei miei pensieri, con quella canzone dei Weird Sisters che mi rimbombava nella testa.

Ci siamo scontrati, come la prima volta.

Non ha fatto a caso ai libri caduti per terra e mi ha guardato, a metà tra l’impaurita e lo stupita.

Quelle gemme verdi mi penetravano nella mente ogni attimo di più che ci osservavamo. Sapevo che i suoi occhi non li avrei mai dimenticati.

Contemporaneamente, dopo quelli che a entrambi son sembrati anni, distogliemmo lo sguardo, imbarazzati.

Mi chinai e le raccolsi i libri. Lei rimase lì, imbambolata e bellissima.

Glieli porsi velocemente e prima che riuscisse a dire grazie ero già sparito, troppo spaventato da ciò che era successo.

 

 

 

 

 

Passarono le settimane, i mesi e pochi attimi dopo ci ritrovammo a percepire l’odore acre del vapore che il treno non smetteva di emanare.

Le porte si aprirono e mi affrettai a salire, Lei dietro di me.

Ci ritrovammo nel corridoio da soli, un'altra volta.

La guardai negli occhi e con un “Buon estate” sussurrato e un impercettibile cenno del capo ci salutammo.

Io svoltai a sinistra, Lei a destra, consapevoli che qualcosa era stato lasciato in sospeso.

Tanto, troppo era stato lasciato in sospeso.

 

 

E l’anno si concluse così, con la loro mente piena l’uno dell’altra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

 

Ciao a tutti! Allora, che ne dite? Lo so, troppi scambi di punti di vista, ma era necessario perché a parer mio, i loro momenti sono più belli se descritti da Sirius. O forse vengono meglio a me, chi lo sa! : )

Specifico soltanto che con questo capitolo è terminato il terzo anno e che il prossimo probabilmente sarà un “prologo” del quarto.

Vi invito a lasciare una recensione per darmi la vostra opinione, che per me conta tanto.

Grazie a chi recensito, preferito, ricordato, seguito o anche semplicemente letto!

Un grande bacio

M_G_Weasley

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Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


Londra. Stazione di King’s cross, Binario 9 e 3/4. 10,56 di Lunedì 1° settembre 1973.

Corri Lily, corri. Dai che non ti schianti, ci sei riuscita gli altri anni, perché adesso hai paura? Una ragazza audace come te non ha timore di nulla, coraggio.

Respiri profondamente ma un risolino ti costringe a voltarti.

Chi osa interrompere il tuo profondo conflitto interiore? Ma certo, colui che sempre e comunque ti infastidirà.

James Potter ti guarda divertito. Tu lo ignori e continui a respirare.

Ti prende la mano e riesce a scansare il ceffone che gli doni gentilmente per aver osato toccarti.

Dopo alcune sue proteste, stranamente non ti lascia la mano e tu non la rimuovi dalla stretta. Vi preparate ad attraversare la barriera che vi divide dal momento dell’anno che preferite.

Non ti saresti mai aspettata ciò che avresti trovato al di là dell’ostacolo.

 

 

 

 

 

POV Sirius

James, dove diavolo sei finito?

Avevi detto che ci saremmo trovati davanti all’ultimo vagone 10 minuti prima della partenza dell’Espresso ma non vedo tua traccia.

Un rumore alle tue spalle, ti volti e lo vedi. Con Lei. Che la tiene per mano. E che non lo ammazza per un contatto così intimo e importante.

James raggiunge il tuo sguardo e ti sorride vincente. Al fischio del treno, la trasporta velocemente verso la porta del vagone. Lei non lo impedisce anzi, si lascia guidare come se fosse una bambina in cerca di aiuto.

La guardi salire gli scalini, occhi così accesi mai scorti prima.

Ti crolla il mondo addosso.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’Autrice

Anche se un po’ in ritardo, ecco come promesso il prologo del quarto anno dei nostri protagonisti!

250 parole circa per la distruzione di tutto ciò che avevo costruito in questi mesi. Sono cattiva, eh?

Non temete, per i nostri due piccioncini non è ancora finita ma ho sempre pensato che tra Lily e James ci fosse attrazione quindi perché non far soffrire Sirius per questo?

Sono appena entrati a far parte di quell’età chiamata adolescenza e iniziano a provare quei sentimenti strazianti e corrosivi che ognuno nell’arco della propria vita ha sentito e odiato profondamente. Io stessa sto attraversando questa fase ed è per questo che questa mattina mi sono svegliata con la voglia di rovinare tutto quello che avevo scritto fino ad adesso. Che dite, le mie emozioni sono strampalate a altalenanti? Nah, sono un’adolescente, un’ottima scusa per essere così.

Come sempre vi invito a lasciare una recensione e vi mando un grosso bacio,

M_G_Weasley

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Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


A mia sorella,

al suo sguardo che mi fa sentire ancora una bambina,

e a tutti i “ti voglio bene” inutili e sottintesi.

 

Capitolo VII

 

Sei confusa. Tanto anche.

E’ l’11 settembre 1973. E sinceramente non sai cosa sia successo di preciso.

Vi siete odiati, era un sentimento condiviso. Non contavate nulla l’uno per l’altra e ad un tratto vi siete ritrovati sulla stessa barca, nella stessa condizione.

L’avevi vista quella fiamma accesa, un misto di incredulità e volontà di scomparire. Con la bocca semiaperta, i capelli un po’ più corti perché era ancora estate e faceva caldo, il volto di colpo scuro e corrucciato.

Non l’avevi fatto apposta, era successo. Non ci avevi mai pensato seriamente a lui, ma l’occasione si era presentata e l’avevi colta.

Ti aveva sempre affascinato il modo in cui riusciva a stuzzicarti con eleganza ma era nascosto dal sentimento di ribrezzo che ti scatenava pensarci.

L’aria da ragazzo spavaldo e sfacciato, contro quella da bello e tenebroso.

Pensarci su non serve a niente. L’istinto ti comanda, l’ha sempre fatto.

Ma è il suo migliore amico.

 

POV Sirius

Sono il suo migliore amico.

Faccio proprio schifo. Come ho potuto anche pensarci, è lui quello giusto, quello adatto a Lei.

Mi sono imposto di non guardarla, di non pensarla, di non disegnarla e di non raccontarla a chiunque mi chieda su cosa medito quando mi incanto a pensare. Vorrei rispondere “Ma non te ne sei accorto, imbecille?”, poi però ci rifletto sul serio e sorrido. Sorrido perché penso a Lei, sebbene contro i miei principi.

Non riesco a definire cosa provo nei suoi confronti, ma so di per certo che nulla è più profondo e importante di quello che sento per James.

Non è solo amicizia, è complicità, sicurezza e fragilità allo stesso tempo.

James è fiducia.

E’ come se fossimo fratelli. Ma è di più.

E’ il mio compagno in battaglia, il mio confidente, il mio braccio destro, il mio migliore amico, l’unico di cui mi importerà mai veramente.

Come quando rientri dopo una giornata snervante, ti metti in pigiama e con una tazza di tè in mano racconti alla tua famiglia ciò che hai fatto durante tutto il tempo in cui sei stato loro lontano.

Jamie è tutto questo. E’ casa.

E, sinceramente, voi ci rinuncereste mai?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

Yuy! Ce l’ho fatta ad aggiornare in tempo. Sono un vero mito ammettetelo!

L’avevo detto che avrei approfondito il rapporto James-Sirius e anche se in ritardo di un paio di capitoli ci sono riuscita.

Perdonate l’eccesso dell’uso del verbo Avere alla forma “avevi” (ausiliare mica per caso) e del verbo “pensare”, non sono riuscita a trovare sinonimi convincenti.

Spero di essere riuscita a descrivere il rapporto tra i due amici perché mettere insieme qualcosa di abbastanza profondo e sensato è stato piuttosto difficile. James e Sirius sono l’opposto che si completa, due facce della stessa medaglia. Ho scritto l’inizio del brano in modo che si adattasse ad entrambi i personaggi, quello che preferite.

Mi piacerebbe rispondeste al quesito postovi alla fine del capitolo, per non sentirmi l’unica al mondo per cui la famiglia (che essa sia di sangue e non) è la cosa più importante del mondo e per conoscere un pezzetto di voi.

Comunque, un saluto e un a presto (che sicuramente non verrà rispettato),

M_G_Weasley

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


Capitolo VIII

 

Sono giorni che tutto ciò che fai è incontrarlo. Nei corridoi, durante le lezioni, in Sala Comune.

Capelli lunghi e scuri, occhi di ghiaccio, così duri da spaventare anche un criminale, e un portamento austero e indifferente del mondo.

Sono così diversi.

Se negli occhi di James vedi ammirazione, in quelli di Sirius scorgi giudizio.

E, onestamente, sei confusa a tal punto da perderti in ognuno di questi.

Così simili all’apparenza, ma così differenti dentro. Sei la sola che riesce a distinguerne le differenze o qualcun'altro possiede questa qualità oltre a te?

Sei così sicura di riuscire a gestire un rivale in questa disputa? Se sei certa di essere l’unica per James, allora Sirius è così complicato da capire che rinunceresti solo per non dover faticare a leggere in quegli occhi impenetrabili.

Ciò che ti spaventa di più però è come sembrino ancora talmente uniti dopo quello che è successo. Non che sia granchè.

James ti ha sorpresa. Ti ha detto che ti prendeva in giro perché non sapeva come entrare in rapporto con te e che dopo averti conosciuta e aver passato del tempo con te è felice. Dice che in tua compagnia gli viene tutto più semplice. Studiare, parlare, sorridere.

E gli credi, perché sai che se ti guarda ti ammira ed è di questo che hai bisogno, non di essere giudicata.

Sirius ti confonde terribilmente.

 

 

 

 

POV Sirius

 

 

 

Eccola, la vedi. I capelli rossi raccolti in una coda, gli occhi verdi accesi e brillanti.

È con Pivellus. Era tanto che non li incontravi insieme. Lei gli tocca la spalla con fare spontaneo ma vedi lui trattenere il respiro.

Ti viene voglia di prendergli la testa e sbattergliela contro il muro.

Cosa ti sta succedendo? Vorresti forse essere al suo posto? No, tu non sei un lurido tirapiedi di quella strega senza cuore.

Non sei Pivellus e soprattutto, non sei James.

Non è trascorso momento in cui Jamie abbia smesso di elogiarla in tutto il suo splendore. Come se avessi bisogno del suo commento per rendertene conto.

Lo sai già che è bellissima.















Ehilà cari lettori! Che ne dite? Ho provato a reprimere il mio animo di inguaribile romantica e ho descritto un Sirius un po' più duro con la sua amata, che anche se non lo sa un pochino ricambia anche lei ( Attenzione, Spoiler dell'autrice, non riaccadrà per i prossimi diecimila anni!).

Altra cosa molto importante. Come mi è stato fatto notare nello scorso capitolo, nel corso della storia mi sono fatta prendere dall'entusiasmo e ho cambiato spasmodicamente la 'persona' di cui mi servivo per narrare. Sono felice di annunciare che finalmente mi sono decisa ad adottare la seconda persona (singolare ovviamente) per il resto della storia, salvo imprevisti e necessità. Diciamo basta a fastidiosi mal di testa dovuti all'instabilità mentale dell'autrice!

Adesso vi saluto e vi mando un abbraccione!

Love you all,

M_G_Weasley

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Capitolo 10
*** Capitolo IX ***


 

Cara me del futuro,

oggi, 30 gennaio 1974, è il giorno del tuo quattordicesimo compleanno. Forte eh?

Esattamente alle 12.39 di queste uniche 24 ore, sei seduta su uno sgabello nella tua stanza del dormitorio femminile, al posto di trascorrere la pausa pranzo con i tuoi amici più cari perchè ti stai interrogando sulla scelta giusta da prendere.

Accetti? Oppure declini l’invito con nonchalance per evitare l’imbarazzo che si potrebbe creare?

Oh cara Lily del futuro, come sei fortunata tu a saperlo già! Se fossi qui potresti aiutarmi a fare la scelta corretta.

Ti piace tanto, così tanto che non riesci a tenertelo dentro.

James è così dolce, così gentile e le sue guance s’imporporano di un lieve color corallo ogni volta che è in tua presenza. Ti fa una tale tenerezza!

E’ cambiato, oseresti dire in meglio?

Nonostante la timidezza che lo caratterizza in questo periodo è stato così coraggioso da difenderti di fronte all’ingiustizia commessa da Gazza, l’ennesima volta che ti sei presentata in ritardo alla lezione di Pozioni, di ritorno dall’allenamento di Quidditch .

Cosa farai adesso?

Accogli l’invito di trascorrere una serata piacevole con un ragazzo carino, dolce che ti fa sentire protetta oppure scegli di rincorrere l’incertezza del futuro e andare dietro al cipiglio misterioso e intrigante che ti tormenta ancora adesso?

Ti prego, dimmi che abbiamo preso la scelta giusta.

 

Tua, Lily

 

 

 

 

Buongiorno a tutti! Ebbene sì, dopo 4 mesi e 15 giorni M_G_Weasley ha il coraggio di ripresentarsi di fronte a tutti voi, con la coda tra le gambe e chiedervi umilmente perdono per l’enorme ritardo con cui ha aggiornato la sua storia.

Non posso più nascondermi dietro scuse quali studio, impegni e amici vero?

Spero che questo inaspettato ritorno vi abbia fatto piacere e se siete ancora qui dopo tutto il tempo aspettato vuol dire che davvero allora ne valeva la pena.

Vi invito a lasciare una recensione e vi mando tantissimi abbracci!

Love you all,

M_G_Weasley

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Capitolo 11
*** Capitolo X ***


Capitolo X

 

Pov Lily

 

Eccolo arrivato quel momento, tanto desiderato quanto temuto.

Lui è lì, davanti a te, con le mani intrecciate alle tue, le quali non hanno nessuna intenzione di sciogliere quel contatto, il più intimo che abbiate mai condiviso.

Cosa stai dicendo a te stessa, Lily?

Ti piace questo ragazzo? Sei contenta di essere qui con lui? Ricorderai questo momento con gioia oppure lo rimpiangerai un giorno, pensando di aver potuto ricevere un primo bacio più… confortevole?

Eppure tutto ciò che non vi eravate mai detti, quei silenzi carichi di astio e di rabbia mai espressa per paura di esplicitare i vostri sentimenti a voi stessi, non sembrano avere rilevanza nel momento esatto in cui i vostri cuori si avvicinano in modo da fondersi in uno solo, battendo a tempo di una melodia unisona.

Allora Lily, lo rimpiangerai questo momento? E’ così?

Sinceramente, non penso proprio.

 

 

 

 

Pov James

 

Chiediti cosa hai sbagliato, quale errore puoi aver mai commesso per aver rovinato tutto in questo modo.

Era strana sì, ma i primi appuntamenti sono tutti così, no?

Oh quanto speri tanto che ce ne saranno degli altri!

E poi se n’è andata via, senza apparente motivo, senza darti spiegazioni, correndo per le scale come se si fosse sentita in colpa…

Proprio non capisci.

 

 

 

Angolo dell’ Autrice

Cari lettori,

non ho più scuse, lo ammetto. Ma questa volta la scuola ha proprio avuto la meglio, non potevo eludere al mio dovere. E so che ve lo starete chiedendo ma quest’anno, per cause di forza maggiore, la mia scuola ha avuto l’onore di vedermi anche in giugno.

Passando alla storia, ve lo aspettavate questo capitolo?

E’ stato difficile da scrivere soprattutto perché doveva adattarsi alla situazione e spero di aver reso l’idea di questo momento: non è solo il primo bacio tra i nostri due protagonisti ma il primo vero attimo in cui non pensano più e provano a riempire le mancanze che entrambi hanno, per motivi diversi, solo con i loro sentimenti.

Ora chiariamo alcuni dubbi: non sono sicuramente il tipo di personaggi che possono avere una relazione, sia perché hanno a malapena imboccato la strada dell’adolescenza sia perché non è nel mio stile farli innamorare e soprattutto farli vivere felici e contenti. Ci voleva solo un po’ di pepe in più… Non aggiungo altro!

Spero di aver soddisfatto le vostre aspettative… almeno in parte!
A presto ♥

Love you all,

M_G_Weasley

 

P.S. Alcuni si chiederanno perché il “lei” nella parte di James sia senza maiuscola, beh non è Sirius perciò mi sembrava di violarlo nel profondo aggiungendo quel particolare. Tanti baci!

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Capitolo 12
*** Capitolo XI ***


Capitolo XI

 

James,

scrivere tutto quello che devo dirti renderà meno pesante il peso che ho sul cuore, ma più difficile la comprensione da parte tua perciò ti chiedo di accettare le parole che ho conservato per te come provvisorie, in attesa di un confronto dal vivo.

Voglio cominciare dal principio, per spiegarti come è potuto succedere tutto ciò, come ho fatto ad interessarmi alla persona più importante per te senza che te ne accorgessi.

Non era previsto, anzi, neanche voluto a dirla tutta.

La prima volta che mi sono accorto di essere attratto da Lei in quel modo, è stato nel corridoio del quarto piano, alla fine del secondo anno. Eravamo appena usciti da una lezione di Storia della Magia e, assopito com’ero, ho accolto il tuo “Guarda un po’ com’è vestita oggi la Evans” distrattamente.

Ricordo perfettamente di essermi girato e averla guardata negli occhi, e quella credo sia stata la prima volta che ci siamo guardati con il puro intento di farlo.

Aveva le gote rosse, il profumo che emanavano i suoi capelli giungeva sino a dove ci trovavamo noi e portava una catenina dorata al collo.

Dopo quell’episodio, la situazione si è evoluta abbastanza in fretta.

Non ci è voluto molto tempo per renderci conto che ci piacevamo. Ma eravamo troppo orgogliosi per ammetterlo l’un l’altra.

E poi sei subentrato tu, così all’improvviso.

Lily iniziava a sembrare confusa fino a che un giorno non l’ho incrociata per le scale, le stesse che conosci anche tu, e l’ho sentita dirmi “ Ti prego di non cercarmi più”.

Ti è familiare quella sensazione Jamie? Hai già provato quel senso di nausea per te stesso e tutto ciò che ti circonda?

Da quel momento in poi ho provato a distrarmi, ma ogni volta che non ero occupato a giocare sul campo da Quidditch* o a parlare con Remus e Peter quel peso sul cuore si ripresentava, più forte di prima.

Ovviamente vedervi chiacchierare e passeggiare insieme non contribuiva al mio benessere.

Sono stati mesi da incubo te lo garantisco, anche perché con la testa occupata da questa situazione i miei voti sono iniziati a calare.

Il culmine di tutto ciò eri tu. Tu che mi riferivi ogni dettaglio dei tuoi pomeriggi in sua compagnia e che ostentavi il tuo disappunto nei confronti del mio rendimento scolastico.

Però ne è valsa la pena. Nel momento esatto in cui l’ho vista percorrere quella rampa di scale, la stessa su cui aveva chiuso i rapporti con me, tutta trafelata e rossa in volto ho capito che quello che avevo dovuto sopportare non aveva più importanza.

E, sebbene adesso debba fare i conti con tantissime cose, tra le quali tu, non mi sono pentito neanche un attimo di averla presa per mano e averla baciata, perché era la conclusione perfetta di un percorso travagliato come è stato il nostro.

Eppure adesso non c’è cosa più incerta del nostro futuro.

Siamo troppo importanti per farci mettere in scacco da una ragazza James.

Sei troppo importante per perderti in questo modo e perciò, qui lo dico e qui lo nego, se ti sentirai in qualche modo a disagio in nostra presenza e se non sarai d’accordo con questa cosa strana mollerò tutto per te, perché la nostra amicizia vale più di qualunque persona entrerà nel mio raggio d’interesse.

Spero tu abbia compreso ciò che mi ha portato a fare quello che ho fatto e che potrai perdonarmi un giorno.

Ti voglio bene Jamie,

Sirius

 

* Questo è un dettaglio sfruttato solamente per la mia storia, mi pare di ricordare che Sirius non facesse parte della squadra Quidditch quando frequentava Hogwarts!

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

Allooooooooooooora, ditemi che non ho fatto un grande errore a pubblicare questo capitolo!

E’ stato difficilissimo scrivere qualcosa di adatto alla situazione perché non volevo risultare troppo sdolcinata ma la mia intenzione era quella di dipingere il rapporto Sirius-James come di tipo quasi amoroso. Me li sono sempre immaginati un po’ come innamorati a vicenda e spero di essere riuscita a non sforare nel banale.

La scelta del registro di scrittura è stata letteralmente un parto, infatti non ne ho adottato uno XD

Vi è piaciuto questo capitolo? Sono ansiosa di conoscere i vostri pareri.

Ho intenzione di scrivere anche la risposta di James a questa lettera ma non vi prometto nulla!
Vi mando un grosso bacione!

Love you all,

M_G_Weasley

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Capitolo 13
*** Capitolo XII ***



 

 

 

 

 

 

Capitolo XII

 

Caro Sirius,

non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, a porre fine a tutto.

Troverai questo pezzo di carta sul tuo letto, dopo che mio padre avrà fatto richiesta per cambiare stanza. Credo che riuscirò a farmi mettere con John, mi sta simpatico quel ragazzo.

Tornando a noi, non sono arrabbiato, affatto.

Più che altro, mi ritengo deluso, ferito, amareggiato. Ho reso l’idea?

Mi hai chiesto se conoscessi la sensazione che si prova quando si è, credo il termine giusto sia questo, abbandonati. Beh, fino a che non ti ho visto baciare la mia ragazza davanti ai miei occhi non avevo mai avvertito tale emozione. In effetti non avevo mai neanche conosciuto quel senso di ripugnante che ho provato nei tuoi confronti.

Ho sentito il mio cuore sprofondare, liberarsi da quella rete, l’affetto che ho provato per te, che lo ha oppresso per più di quattro anni.

Cos’è che ci lega, fratello?

Non ce l’ho con te perché hai baciato la mia ragazza, anzi, credo che tu mi abbia sollevato da un peso. Mi sono sentito tradito perché non me l’hai detto. Come hai fatto a nascondermi un sentimento così profondo e radicato dentro di te?

Immagino il rancore provato nei miei confronti quando ti raccontavo ogni singolo particolare delle giornate che avevo occasione di trascorrere con Lily.

Ti ho invidiato per la tua capacità di fregartene del mondo che ti circonda, ma solo ora realizzo che registri ogni minimo movimento di esso e proprio per questo non te lo goderai mai.

Necessito di tempo per metabolizzare ciò che è accaduto e perciò sono sicuro che me ne servirà altrettanto per riuscire a perdonarti.

Succederà Sir, te lo prometto.

Ti voglio tanto tanto bene,

Jamie.

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice

Prima di tutto, buongiorno!
Questo è un capitolo molto controverso, proprio perché controversi sono i sentimenti provati da James in questo momento.

La mia speranza è quella di essere riuscita a scrivere ciò che sente nel più chiaro dei modi.

Il mio James indossa una maschera: si mostra duro, strafottente, quasi derisorio, ma in realtà è il più fragile di tutti. Sebbene misterioso e con un velo sugli occhi che nasconde cosa pensa realmente, è fedele nei confronti di chi ama e tiene segreta una certa voglia di voler scomparire sotto un personaggio fittizio, che non lo rappresenta per nulla.

Ecco, questo è il James che ho cercato di descrivere. Ora, vi renderete conto che mi immagino una caratterizzazione del personaggio molto articolata, perciò decifrare i suoi pensieri (che in realtà non esistono XD) è stata un’ impresa piuttosto ardua! Spero apprezziate lo sforzo!

Il “ti voglio tanto tanto bene” alla fine non è stato scritto a caso e indica il barlume di possibilità del perdono di James, che, nonostante in questo esatto momento vorrebbe che Sirius scomparisse, ammette l’affetto che prova e proverà sempre per lui. Che maturo che è!

Ora la smetto altrimenti queste note sono più lunghe della lettera stessa!

Detto questo, vi mando tanti baci e al prossimo capitolo (che non ho idea di quando arriverà)!

Love you all,

M_G_Weasley

P.S. L’abbreviazione ‘ Sir ‘ è utilizzata in modo prettamente affettuoso. Ho notato che in alcune fanfic è stata usata e allora ho preso in prestito l’idea, se non ricordo male nei sette libri è sempre chiamato Sirius, Tartufo, Felpato o Black! Baci

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