forget unforgettable moments

di alisonTrilogy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1- butterfly inside me ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 - his smile ***
Capitolo 3: *** capitolo 3- gioco di sguardi ***
Capitolo 4: *** capitolo 4- c'ero ma non con la testa ***
Capitolo 5: *** capitolo 5- into you ***
Capitolo 6: *** capitolo 6- keep the secret ***
Capitolo 7: *** capitolo 7- non tutto è come sembra ***
Capitolo 8: *** capitolo 8- non è tutto oro ciò che luccica ***
Capitolo 9: *** disastro ***
Capitolo 10: *** end ***



Capitolo 1
*** capitolo 1- butterfly inside me ***


6 p.m

-Driin-
"E anche oggi ho precdeuto la sveglia di un minuto." Dico sbadigliando, decido di alzarmi dal letto e di prepararmi un cappuccino, se mi limitassi ad aspettare i miei genitori rischierei seriamente di arrivare in ritardo a scuola.
Dopo aver assaporato quella prelibatezza mattutina decido di lavarmi il viso per svegliarmi del tutto e di prepararmi per andare a scuola, dopo di che saluto i miei genitori passandogli affianco
"Buongiorno.."
"Buongiorno Hermione", finalmente si sono decisi a scendere... chissà da chi ho ereditato tutta questa buona volontà, i miei genitori sono pigri fuori dalle maniere.
Prendo il cellulare insieme alle mie cuffiette, prendo il cappotto e mi infilo lo zaino sulle spalle, oggi pesa più del solito ma d'altronde che aspettarsi da un lungo e noioso lunedì d'inverno. La mia scuola è davvero vicina a casa mia devo dire che questa città è perfetta per me, ho dei buoni vicini, la scuola vicina a casa, e tutti i negozi di cui necessito sono proprio dietro l'angolo, insomma è perfetto! Non cambierei questa città per nulla al mondo. Esco di casa e mi infilo le cuffiette alle orecchie e mi incammino, dopo neanche due minuti che cammino vado a sbattere contro qualcosa, o qualcuno
"aii" mi lamento, alzando la testa e togliendomi le cuffiette..
"Lo sai che quasi tutte le storie d'amore inziano proprio in questo modo?" ma che? squadro quel ragazzo da cima a fondo, e scoppio subito a ridere per ciò che ha detto.
"Oh certo, peccato che questa volta non sarà così." sorrido divertita, gli tirerei un pugno sul braccio ma cerco di contenermi, potrei sembrare poco formale.
"E tu come lo sai?" mi fa un occhiolino, ma ci sta seriamente provando con una che gli è andata a sbattere addosso? che mondo strano.
"Inanzi tutto lo so dal fatto che dovrei andare a scuola..."
"Poi?" quasi mi assale. MA CHI DIAMINE E'?
"Poi lo puoi dedurre tu." taglio corto, sto perdendo tempo percui decido di andare avanti, ma per mia grande sfortuna mi ferma prendendomi per il polso, mi sta facendo male sinceramente.
"Dove te ne vai così di fretta?" mi sorride maliziosamente, questa situazione non mi piace, guardo l'orologio e vedo che rischio seriamente di arrivare in ritardo a scuola e non me lo posso permettere.
"Senti, non so chi tu sia e non mi interessa, devo andare a scuola e se tu non vuoi andarci non è un problema mio, ma ora basta, mi hai trattenuta abbastanza, lasciami andare."
"altrimenti?" accidenti. Mi ha colta di sorpresa e ora che dico? Sono con le spalle al muro. Dio mi servirebbe una persona chiunque, CHIUNQUE!
"Bellezza, in questo momento non passa nessuno, è inutile che cerchi qualcuno per chiedere aiuto." quel tipo mi sta preoccupando, mi legge nel pensiero per caso? Sto avendo paura... L'unica cosa che riesco a fare è tirargli un calcio in quel punto... molla la presa e in quel nano secondo riesco a scappare e corro più veloce che posso, quando sono davanti a scuola entro senza esitare e senza nemmeno voltarmi, quel verme non lo voglio nemmeno vedere. Ora che ci penso la verità non ho molti amici qui, anzi. Forse non ne ho nessuno, non so perchè, probabilmente perchè sono la secchiona della classe e sono la preferita dei professori, non lo so. So solo che forse poco fa nessuno mi avrebbe aiutata, anzi avrebbero incitato il ragazzo ad avere la meglio su di me... non appena ci penso mi scende una lacrima ma mi ricompongo subito e mi dirigo in classe, stranamente oggi il mio vicino di banco non c'è.. mh, meglio per me, a dirla tutta è logorroico, mi fa un po' di pena ma almeno ha degli amici..
Le lezioni passano in fretta e finalmente suona la campanella della ricreazione, tra un appunto e l'altro e qualche momento in cui i pensieri mi assalgono fanno sembrare tutto più veloce. Mi dirigo dalle macchinette per prendere una bottiglietta di thè verde, non ho molta fame, anzi e dato che *non ho amici* vado al bagno per starmene per conto mio, un po' di tranquillità non fa mai male a nessuno.. quando entro trovo subito il gruppetto di ragazze di 4^C, perfetto quelle sono delle arpie, le odio con tutta me stessa, le squadro dal primo momento in cui entro, poi vado dai bagni e entro in uno a caso, il bello di questa scuola è che nei bagni c'è una parete che divide le toilette dai lavandini; controllo alcune cose su instagram e intanto bevo il mio amato thè, dopo pochi minuti sento sghignazzare, probabilmente saranno quelle 5 arpie di prima che si divertono a prendere in giro il mio modo di fare o di vestire, o direttamente me, ma non mi interessa più di tanto, si divertono con poco. Ma la cosa che mi inquieta di più è il fatto che quando ho sentito ridere quelle ragazze subito dopo una di loro le ha zittite subito come per dire "zitte che ci sente" ma vabè non ci dò molta importanza, come ho detto prima si divertono con poco. Sento la porta sbattere e la campanella suonare così decido di uscire dal quel mini rifugio e con mia grande sorpresa non trovo nessuno, wao! mi aspettavo di trovarmele lì davanti alla porta pronte per rendermi la giornata un inferno, ma va bene così non mi lamento. Esco dalla porta e mi dirigo in classe, la lezione prosegue tranquillamente e quando suona la campanella per l'ora sucessiva vedo un ragazzo entrare, oh no, no no no, tutto ma non lui.


Hey ragazzi!! che ne pensate? questo è l'inizio di un sogno, sapete, se la storia funziona ho intenzione di scrivere un libro su questo ma per il momento rimango coi piedi per terra. Mi raccomando, recensite se vi piace, datemi pure consigli cercherò di seguirli tutti, in modo coerente chiaramente. Grazie a tutti!!!

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Capitolo 2
*** capitolo 2 - his smile ***


oh no, no no no, tutto ma non lui. E' il ragazzo di questa mattina, ma come fa ad essere qui se sta mattina andava dalla parte opposta della scuola? in ogni caso devo sembrare impassibile. Sorrido falsamente, oh no, sta venendo qui, pensa ad altro, rose rose rose, 2 x 4 fa 8, 8 x 2 fa 16, devo fare la spesa oggi, oddio! ho lasciato i fornelli accesi! ma... ma perchè si sta avvicinando qui?
Credo di essermi risposta da sola... il banco affianco a me è vuoto. E' la fine, r.i.p Hermione Granger. Si siede vicino a me e mi parla,
"Hey" ma che sfacciato! dopo che questa mattina ha cercato palesemente di molestarmi causandomi pure un livido sul polso ha il coraggio di rivolgermi la parola??? decido di non mettere in mostra il polso con il livido dato che era in bella vista sopra il banco.
"Ciao." dico fredda senza neanche guardarlo.
"Granger, domani ti do il compito di mostrare la scuola al nostro caro Draco Malfoy, mostragli ogni cosa, fai del tuo meglio." mi dice all'improvviso la prof facendomi un occhiolino, probabilmente devo fare il mio meglio per farlo restare, e io farò proprio il contrario per mandarlo via, non lo voglio a scuola mia.
"Certo pofessoressa" ricambio il sorriso.
"Dici che non è destino adesso?" si riferisce ancora a questa mattina, credo di odiarlo, mi è facile odiare una persona.
"Io rimango della mia idea." continuo a non guardarlo.. tutto ad un tratto mi prende il polso già dolorante da prima e si avvicina al mio orecchio
"Non ti conviene fare la difficile con me, quando voglio qualcosa la ottengo sempre."
"Io non sono qualcosa." dopo questa affermazione mi stringe ancora di più il polso ed emetto un lamento di dolore
"Male?" mi dice ad un certo punto, ma a che punto vuole arrivare questo cretino? Mi giro per dirgli qualcosa ma resto zitta, dopo tutto siamo in classe, cosa può succedere? Dopo 40 minuti abbondanti sento Malfoy chiamare la prof,
"Professoressa?"
"Sì Malfoy?"
"Posso andare al bagno?"
"Certamente, ti serve una mano per la strada?"
"Sssì.."
"Beh, dato che Hermione è l'incaricata a mostrarti la scuola ti accompagnerà lei."
No. NON CI POSSO CREDERE. PROF LEI MI VUOLE BENE NO? PERCHE' MI FA QUESTO. Mi metto le mani nei capelli, inoltre sento tutti i miei compagni di classe bisbigliare, chissà quali peteggolezzi falsi stra falsi gireranno a tempo record in questa scuola. Vedo Malfoy alzarsi e purtroppo lo seguo, decido di dargli una piccola lezione, lo mando nel bagno delle femmine haha.
"ecco, questo è il bagno." dico roteando gli occhi. Sta per entrare poi da uno sguardo alla porta e,
"Mi prendi per il culo?" mi giro incuriosita.. ah diamine, dimenticavo che sulla porta c'è scritto "bagno ragazze"
Posso dire quella parolaccia che inizia per f e finisce per anculo? neanche una soddisfazione.
"Bene, siccome volevi farmi questo piccolo scherzo te ne farò io un'altro." alza un sopracciglio e un momento dopo mi ritrovo con la sua mano nella mia bocca e l'altra mano che mi blocca le braccia, vorrei piangere, giuro, ho il gruppo in gola, si avvicina al mio collo scoperto dai capelli e mi dice
"Ora tocca a me. Di sicuro la prof non si accorgerà della nostra assenza dato che mancano meno di dieci minuti alla fine della scuola. Su entra nel bagno."
Aiuto. Perchè io? Che cosa ho fatto di male, nessuno mi vuole! cerco di urlare ma niente, la sua mano mi stringe troppo, non riesco nemmeno a mordergli la mano. Metto resistenza e cerco di aiutarmi ma niente, è più forte di me quel ragazzo. Siamo dentro al bagno, è vuoto. Ma possibile che quando mi serve non ci sia nessuno nei paraggi? Una volta dentro, cerco di dimenarmi e mi ritrovo faccia a faccia con lui, incontro i suo occhi chiari, e il suo viso pallido, c'è un atmosfera del tutto diversa, lo guardo fisso negli occhi, quasi incantata, lui abbassa lo sguardo e lo guardo interrogativa. Mi viene quasi da ridere al pensiero di avere avuto la meglio su di lui, torna a guardarmi e con un filo di voce mi dice
"mi.. mi dispiace, alcune volte non sono in me, alcune volte impazzisco e non so perchè, non era mia intenzione farti del male, se solo mi conoscessi meglio capiresti tutto.." non dico niente e lui aggiunge "scusa..." abbassa lo sguardo e vedo le lacrime rigargli il viso..
"Posso farti una domanda?" annuisce
"Perchè io?" in questo dannato momento suona la campanella, altro che dieci, ne mancavano 5 di minuti... resta zitto e si asciuga le lacrime, non so che fare, alza nuovamente lo sguardo e ci ritroviamo davvero vicini, troppo vicini, fatico a respirare, lui non spiccica nè una parola, nè un sorriso, è praticamente impassibile, e lo sono anche io a dire la verità, mi guarda negli occhi come per esaminarmi, poi guarda le mie labbra, in questo momento ci starebbe un bacio, se solo fossimo innamorati. Mi viene da ridere e sorrido, non appena lo faccio le braccia di Malfoy si vanno a posizionare poco sopra le mie spalle, siamo talmente vicini che posso sentire il suo respiro, mi sento impotente ma... protetta, non so che cosa voglio, di certo per baciarlo dovrei conoscerlo prima, so solo il nome, cognome e che è pazzo. Nemmeno lui sa che cosa fare.
"dovremmo andare.." non mi ero nemmeno accorta che la campanella era suonata.
"Sì, ma esco prima io che è meglio. Se ci vedono uscire da un bagno immagina cosa potranno pensare le persone che ci vedono. "
"Astuta la ragazza" mi sorride mentre lo dice, mi fa un po' tenerezza sinceramente, ma sono stupida o cosa? se prima ha cercato di.. vabè tralasciamo, anche se mi ha chiesto scusa, ahh sto impazzendo.
"...vado.."
"aspetta" mi dice tutto ad un tratto. Lo guardo interrogativa, mi abbraccia senza dire niente... nessuno mi abbracciava da anni, soprattutto un ragazzo. Ricambio l'abbraccio
Restiamo così per un minuto e devo dire che è stato bello, se prima non fosse stato così.. .incosciente... sarei di sicuro molto più comprensiva con lui.. infine mi prende il polso stra colmo di lividi e si scusa anche per quello..
"ciao.."
"ciao.." mi allontano e molla la presa..me ne vado e la scuola è deserta, meglio per me, torno a casa in men che non si dica, ho camminato davvero veloce.
"SONO A CASA" urlo chiudendo la porta e posando lo zaino a terra, strano, non c'è nessuno, entro in cucina e trovo un biglietto sul tavolo.
*ciao tesoro, io e papà siamo andati a fare un colloquio di lavoro molto importante, sopra i fornelli c'è un po' di pasta che ti ho preparato, scaldala se è fredda. Un bacio, mamma e papà*
Guardo sopra i fornelli e trovo la pentola ancora fumante, tagliatelle al ragù, Dio che bontà. Finisco di managiare e dò le crocchette a minnie che prima ha tentato ripetutamente di rubarmi qualche fetuccina di tagliatella saltando sopra il tavolo. Sto ancora pensando a ciò che è successo con il ragazzo di oggi, Malfoy mi pare si chiami.. Non so come comportarmi e soprattutto non so che fare domani... beh credo che sarò indifferente, se resta o no a me non deve interessare, mi ha chiesto scusa e basta, non avrò nessun tipo di relazione con lui. Vado a lavarmi i denti e decido di farmi un bel bagno caldo per rilassarmi... Dopo 5 minuti che ho aspettato a riempire la vasca e a darle volume con un quintale di schiuma decio di entrare, sento subito una sensazione piacevole, quando entro del tutto e mi siedo mi rilasso, metto le cuffiette alle orecchie e chiudo gli occhi.. dopo un po' sento bussare alla porta
"Chi è?" chiedo
"Sono io" ah è mia mamma
"Un secondo." guardo l'ora e mi accorgo che sono stata quasi mezz'ora dentro la vasca... prendo l'accappatoio e apro la porta.
"Ciao mamma"
"Ciao amore" che carina
"Fatto il bagno?" annuisco
"Sì, ne avevo bisogno, come è andata al colloquio?"
"Oh,benissimo la famiglia Malfoy è davvero simpatica" non appena sento quelle parole uscirle di bocca mi si rizzano i capelli.
"I.. m-malfoy?" chiedo quasi singhiozzando
"Sì, sono così felice che le nostre ditte siano della stessa compagnia." non dico niente, semplicemente abozzo un sorriso, vado in camera mia per vestirmi, apro l'armadio e metto l'intimo e poi opto per una camicia bianca e una felpa grigia da mattere sopra e dei jeans blu. Ho voglia di farmi una passeggiata..
"Mamma posso fare una passeggiata al parco?"
"Sì ma torna prima che facca buio."
"Ok, a dopo" le dico passandole affianco e dandole un bacio sulla guancia. Prendo il telefono e le cuffiette e esco di casa, metto le cuffie alle orecchie e raggiungo il parco, mi dirigo dalle altalene e mi siedo su una di loro... sfoglio alcune foto della galleria, quanto vorrei che fosse piena di foto con me e il  ragazzo che mi piace, la mia migliore amica e il mio migliore amico... devo assolutamente dare una svolta alla mia vita.
Da lontano vedo molte persone arrivare, coppie con un passeggino, bambini piccoli che giocano con altri bambini della loro età, è bellissimo vedere tutto questo, da lontano scorgo una chioma biondo platino, non ci dò molta importanza anche se mi sembra familiare, ricevo una chiamata da mio cugino, uhm strano, non lo vedo da tantissimo tempo da quando se ne è andato in Italia.
"Pronto?"
"Come sta la mia cuginetta preferita?"
"Lucassss! come stai?" io e Lucas abbiamo avuto sempe un rapporto fantastico, era il mio migliore amico da piccola e se solo fosse vicino a me sarei di certo più felice e mi sentirei meno sola
"Bene dai, tu invece?"
"Bene grazie, come va con Marta?"
"Direi molto bene, il prossimo anno andiamo a convivere" sembra così felice quando lo dice, almeno lui è felice
"Tu invece?"
"Normale ." taglio corto.
"Non c'è proprio nessuno?"
"No."
"Bah, non demoralizzarti, il meglio arriva alla fine." con questa sua affermazione mi sento così sicura, meno male che c'è lui.
"Si spera ahahahaha"
"massi ahhhahahah" ci mettiamo a parlare del più e del meno, è fantastico parlare con qualcuno che ti capisce e soprattutto è parlare con qualcuno che ti vuole bene davvero, con qualcuno che sai che non ti tradirà mai, con qualcuno con cui puoi confidarti, che i suoi consigli funzionano sempre.
Guardo l'ora e mi accorgo che sono le 17:30 ed è già buio, ahh l'inverno.
"Beh Lucas, dovrei andare sai com'è la mamma.."
"haha, allora ti lascio a lei"
"Ah comunque, tra poco vengo a trovarti."
"Non vedo l'ora!!"
"Ciao piccola." Dio quanto gli voglio bene. Mi alzo dall'altalena e sento un male allucinante, ho il sedere piatto ahahha, mi incammino per tornare a casa e incrocio uno sguardo conosciuto, quegli occhi chiari, quella chioma bionda, la pelle pallida, quello sguardo malizioso..
Malfoy.

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Capitolo 3
*** capitolo 3- gioco di sguardi ***


...Quello sguardo malizioso..
Malfoy.
Incrocio il suo suardo e subito mi riafforano tutti i ricordi di questa mattina... basta, prendo il telefono per distrarmi e aumento il passo, sento il suo sguardo puntato su di me..
"Che fai scappi?" che nervoso. Ma perchè diamine mi deve parlare.
"Cosa?"
"Stavi praticamente correndo." non me ne ero accorta
"Sono in ritardo, devo tornare a casa tra due minuti." mento.
"Allora non ti trattengo"
"Grazie" abozzo un sorriso falsissimo e vado lontanissma, ma perchè tutto questo disagio, mah.
 Torno a casa e vado diretta in camera mia

IL MATTINO SEGUENTE

-driiiin-

Spengo la sveglia così assonnata che per un pelo non la facevo cadere atterra, quando mi alzo sento un dolore lancinante alla testa, nel mentre in cui scendo le scale perdo l'equilibrio, ma qualcuno mi prende avvolgendomi il braccio sulla pancia e tirandomi su. Quando mi giro trovo mio padre
"Papà! grazie."
"Figurati, devi stare più attenta la prossia volta tesoro." Se non ci fosse stato lui chissà cosa potrebbe essere successo, al solo pensiero di rompermi qualcosa mi vengono i brividi. Vado giù e mi preparo un capuccino ma ne vedo uno già pronto, strano..
"Papà"
"Dimmi tesoro"
"Come mai siete svegli a quest'ora? di solito vi svegliate più tardi.."
"Lo so ma con la ditta dei Malfoy dobbiamo svegliarci presto e iniziare a lavorare subito" ogni volta che pronuncia quel nome mi vengono i brividi.. vado in cucina per gustarmi il mio amato cappuccino... ora che mi ricordo devo mostrare la scuola a Malfoy, appena ci penso rischio di soffocarmi mandando di traverso un po' di cappuccino, oggi non è giornata, spero di tornare a casa sana e salva... vado in bagno per lavarmi il viso e i denti e poi prendo il cappotto, lo zaino e mi avvio, questa volta spero di non scontrarmi nuovamente con Malfoy percui tengo gli occhi ben aperti.
Arrivo a scuola senza nessun imprevisto e mi dirigo in classe mia per aspettare Malfoy... mi appoggio alla cattedra e intanto controllo qualcosina sul telefono, passano 5 minuti e Malfoy non si fa vivo, lo andrò a cercare, tanto dovrà pur essere nei paraggi credo sarà dagli armadietti, appena esco vado a sbattere contro qualcuno che si mette a ridere..
"Non ce la fai proprio a non andarmi addosso eh Granger?" c'era d'aspettarselo, no?
"Ehm... ti stavo cercano, dov'eri?"
"Ti stavo aspettando dagli armadietti.." oh..
"Ah.. vabè, inziamo.." è solo una concidenza Hermione, stai tranquilla.. Comincio a mostrargli ogni cosa e lui sembra molto attento a ciò che dico, passiamo davanti ai bagni delle ragazze e mi blocco..
"Questi s-sono i... i.."
"I.. I bagni(?)" suona quasi come una domanda...
"Ehm si.."
"Tutto bene?"
"Sì sì" sorrido mentre lo dico ma si nota che non è sincero
"Non sai mentire bene, lo devo ammettere.."
"Cosa? No no, va tutto bene" si nota così tanto..?
"Se è per quello che ti ho fatto.."
"No." lo interrompo subito
"In ogni caso voglio che tu sappia che non ti volevo fare niente, ti avrei solo fatto paura e basta, sai come sono i bulli"mi fa un'occhiolino ma non dico niente, abozzo un semplice sorriso e andiamo avanti.
"Bene, due ore giuste giuste"
"Già, beh grazie mille.."
"Niente.."
"...Oh ammettilo che stai pensando ancora a quando sei andata a sbattere contro la porta di vetro..."
"Ancora con questa storia!?"
"Non ho mai riso così tanto"
"Beh vogliamo parlare delle macchinette?"
"Quelle macchinette sono tarocche! Ohh andiamo! anche a te sarà capitato che si è bloccato qualcosa dentro là!!"
"Invece no ahahaha"
"Continuo a non crederti.." dice roteando gli occhi, mi metto a ridere come non mai e dopo qualche secondo lui fa lo stesso.
"Shh zitto!" mi guarda stranito e gli mostro la preside
"Buongiorno cari, finito il giro della scuola?" sto per rispondere ma vengo interrotto da Malfoy
"Non ancora preside, purtroppo abbiamo perso un po' di tempo con una macchinetta che non ha voluto darmi la mia barretta, ma non si preoccupi abbiamo quasi finito" ma che intenzioni ha?
"Le macchinette uhm... in effetti hanno fatto dannare anche me una volta, in ogni caso buon continuo" sorridiamo entrambi e appena la preside si allontana mi giro incavolata verso Malfoy
"Ma si può sapere che ti è saltato in quella zucca vuota?"
"Eddai.. scommetto che non ti dispiace passare un'altro po' di tempo con me" mi sorride maliziosamente mentre lo dice, ma che problemi ha?
"Ti sbagli, sei insopportabile!"
"Io dico che ti piace passare un po' di tempo con me"
"Cosa te lo fa dedurre?"
"Molte cose.."
"Ovvero?"
"Lo vedrai" mhh, misterioso..
"Vabè, entriamo dai..."
"Devi prendere una cosa prima per entrare.." lo guardo interrogativa e mi prende il telefono dalla tasca della felpa
"Eii ridammelo!"
"Altrimenti?"
"Malfoy! ridammelo!" mi avvicino per strapparglielo dalle mani ma lui alza il braccio e siccome sono davvero molto più bassa di lui se mi alzo in piedi o salto è inutile.
"Provaci" Lui ride e io sto per tirargli uno schiaffo.
"Ma ti diverti così tanto?"
"Mhh fammi pensare... sì!"
"Sei insopportabile!" faccio un salto ma appoggio male il piede a terra e mi storgo la caviglia, Malfoy mi prende evitando che io cadessi.
"Visto? Tu e i tuoi stupidi giochetti..."
"Ohh andiamo.. ora sai che se stai con me succederà qualcosa."
"Sì, l'ho capito, ma ora potresti pure lasciarmi andare perchè stare in questa posizione è un po' scomodo."
"Oh.. dai ti accompagno in infermeria, riesci a camminare?" appoggio il piede a terra ma mi fa malissimo e scuoto il capo, vedo che sorride e mi dice
"Appoggia il tuo braccio attorno al mio collo.." Faccio ciò che dice pensando che mi avrebbe fatto da sostegno, invece no. Mi prende in braccio e io non so assolutamente che dire
"Sei sicuro?"
"Tranquilla" se lo dice lui... trascorre tutto il corridoio e poi mi porta in infermeria, quando bussa alla porta l'infermiera sorride non appena ci vede, oh andiamo! non possono pensarlo!
"Cos'è successo a questa povera ragazza?" chiede l'infermiera.
"Ehmm, ho messo male il piede e ho preso una storta, ma per fortuna c'era lui che mi ha presa prima che potessi cadere" mento, l'infermiera guarda me e Malfoy intenerita, il disagio più assurdo. Finisce di fasciarmi la caviglia e poi mi dice
"Cara, per tre giorni è meglio che non ti sforzi"
"La terrò d'occhio io.." interviene Malfoy. Gli lancio un'occhiataccia e lui mi fa un occhiolino, perfetto.
Quando andiamo in classe tutti i miei compagni ci lanciavano occhiatine ma noi li ignoravamo, le lezioni sono finite in fretta e Malfoy si è offerto a darmi una mano ad alzarmi e a camminare, l'unico problema è tornare a casa
"E ora come fai?"
"Non ne ho idea"
"Ti porterò io in braccio"
"Che? ma figuarati"
"Hai altre alternative?"
"Beh.. tu potresti farmi d'appoggio e intanto camminiamo insieme.."
"Beh potrebbe essere un'idea"
Quando mi porta a casa mi sento in dovere di farlo entrare.
"Grazie mille mr. Muscolo, ti va di entrare?"
"Subito questa confidenza?"
"Era per farmi ripagare scemo"
"Ahn va bene, ahahah"
"Dai entra almeno ti offro qualcosa" non aspetto neanche una sua risposto che lo tiro all'interno di casa mia.
"Ti va una coca?"
"Va bene dai" prendo due bicchieri e li riempo di coca cola
"Ecco a te"
"Grazie... va meglio la caviglia?" annuisco, che carino si sta preoccupando per me, aspetta cosa? ho qualche problema forse, la caviglia mi ha procurato dei danni celebrali, ma anche senza forse.
"A proposito! hai ancora il mo telefono!"
"Ops... dai, eccolo" me lo rida e gli do un bacio sullo schermo.
Sento aprire la porta di casa e subito arrossisco
"cavolo."
"Che c'è?" "Sono arrivati i mei."
"Beh mi conoscono qual'è il problema?"
"Pensano male, sai un maschio e una femmina insieme, a casa di lei, che bevono una coca cola."
"Lascia fare a me"
Vedo entrare solo mia mamma e quando entra in cucina rimane stupita dalla presenza di Malfoy
"Oh, ciao Draco!"
"Salve signora Granger, il signor Chris non c'è?
"No, purtroppo nello studio dentistico ha dovuto trattenersi, ma.. come mai qui?"
"Ho accompagnato Hermione a casa, oggi mostrandomi la scuola ha preso una storta alla caviglia e dato che c'ero mi sono offerto di accompagnarla."
"Ma che gentile, vuoi fermarti qui a mangiare?"
"Come vuole lei signora Granger, i miei genitori in questo momento non sono a casa per cui un po' di compagnia non mi farebbe male." no. Non l'ha detto sul serio. MAMMA TU DOVRESTI AIUTARMI!
"Perfetto allora aggiungo un posto a tavola." dice mia madre con un sorriso smagliante. Draco mi guarda e ride
"Smettila." dico girando il viso dalla parte opposta e incrociando le braccia.
"Eddai Granger..." resto zitta facendo la finta offesa, poi inizia a punzecchiarmi e mi metto a ridere anche se non voglio, cerco di trattenermi ma nulla.
"Vedi che alla fine non puoi non ridere?"
"Se non mi punzecchiavi non ridevo.."
"Quante scuse.." non lo sopporto giuro.
"Sei insopportabile."
"E' così che mi ringrazi dopo che ti ho portata a casa facendoti da stampella?"
"Se tu non mi avessi preso il telefono non sarei caduta." mi sorride ma non dice nulla

Hey ragazzi!! Il prossimo capitolo sarà un capitolo speciale, spero che vi piaccia, bacii.

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Capitolo 4
*** capitolo 4- c'ero ma non con la testa ***


DRACO'S POV.
"Se tu non mi avessi preso il telefono non sarei caduta." mi dice in tutta serietà, mi fa tenerezza, ma devo portare a termine il mio obiettivo e non posso di sicuro intenerirmi o innamorarmi di lei.
"Che c'è non parli più?"
"No no, stavo solo pensando alla tua caduta di oggi, quanto sei maldestra"
"Almeno io non faccio a botte con una macchinetta per una barretta incastrata."
"Senti avevo fame!"
"Ma erano solo le nove e mezza!"
"Non avevo fatto colazione.."
"Fatico a crederti" ma guarda un po' te.
"Poi sono io l'insopportabile.."
In questo momento sento dei passi e posso dedurre che sia la madre della Granger.
"Ragazzi vi va una pizza?" Il mio piatto preferito!
"Certo mamma! sai che è il mio piatto preferito!" ma che cazzo?
"Certamente, chi non ama la pizza?" aggiungo io, la Granger mi guarda e io le sorrido. La madre della Granger chiama il pizzaiolo e intanto si allontana andando al piano di sopra.
"Ti va di andare nel divano? Qui seduta  mi si appiattisce il sedere" Dice d'un tratto la Granger.
"Va bene" cerca di sembrare gentile, cerca di sembrare gentile. La detesto, giuro. Le farei altrettanti lividi su quei polsi e... No no no no, Malfoy, che cazzo stai dicendo? Io devo cambiare, io, io sono solo un mostro e stare vicino alla Granger mi farà impazzire, rischierò di ferirla e non posso permetterlo, non devo fare male a nessuno, neanche a chi odio di più. Ritorno con i piedi per terra quando una mano che sale e scende mi distrae, guardo la Granger e rido
"Ti eri incantato"
"Sì me ne ero accorto."
"Come mai così pensieroso?"
"Mah niente di che." ci dirigiamo in salotto, ovviamente facendole da appoggio ma il campanello suona e capisco che si tratta delle pizze, appoggio Hermione, cioè la Granger e vado a prendere le pizze, in quel momento mi raggiunge la madre della Granger per pagare e ci dirigiamo in cucina, vado nuovamente a prendere la Granger ma siccome ho una fame da lupi la prendo in braccio per fare prima, è un peso piuma, a volte mi chiedo se quella ragazza mangi.

HERMIONE'S POV.
Oggi è stata una bella giornata, apparte il fatto della caviglia, vado in camera mia, con moolta calma e poi apro il diario e faccio tutti i compiti.
E' sera e mi sento molto stanca, mi sdraio sul letto e controllo le notifiche di instagram, e altri social.. la luminosità del telefono è molto alta per ciò la abbasso e poco a poco le palpebre si fanno sempre più pesanti e finisco per addormentarmi...

-DRIIIN-

Mi sveglio e mi rendo conto di essermi addormentata ieri sera senza nemmeno cenare, inoltre mi fa malissimo la mascella e quando me la tocco realizzo che ho il telefono incollato alla faccia. Provo a muovere la caviglia e rispetto a ieri va di gran lunga meglio, ma purtroppo andare a
scuola è un problema per cui ho chiesto a miei genitori se potevo rimanere a casa solo per oggi e hanno acconsentito, domani chiederò a Malfoy i compiti... l'unica cosa che riesco a fare è sprofondare tra le braccia del letto, mi riaddormento e faccio un sogno strano, ci sono io nel bagno delle ragazze e sono addosso al muro, cerco di muovermi ma niente, è tutto troppo pesante, troppo lento, sento ridere qualcuno che dice "ora ci divertiamo" più volte, non sento più le gambe e guardo in basso, quando rialzo lo sguardo vedo Malfoy con le braccia posizionate sopra le mie spalle mi guarda in modo strano, come se stesse soffrendo e subito dopo mi bacia, un bacio pieno di foga, di agressività, io non posso fare niente, poi sento arrivare qualcuno e solo quando Malfoy si stacca io riesco a vedere chi è, sono le ragazze di 4^C  che ridono, ridono insieme a Malfoy, poi cado, di punto in bianco e mi sveglio di soprassalto, mi guardo attorno e tiro un sospiro di sollievo quando realizzo che è stato tutto un sogno. Guardo l'ora e sono le 10! ma quanto ho dormito! decido di alzarmi con cautela e di scendere per prepararmi un cappuccino. Mentre bevo mi arriva un messaggio anonimo
"Ti aspetto alle 15 al bar davanti a casa tua, tavolo 13." decido di non rispondere ma la voglia di sapere chi è mi sale a livelli sproporzionati, a vollte sono troppo curiosa. Spengo il telefono e mi dirigo in salotto per guardare un po' la tv per distrarmi ma non so perchè, quel messaggio rimane un pensiero fisso.
"SIAMO A CASA" sento i miei genitori rientrare e mi alzo per andargli in contro
"Ciao mamma, papà"
"Ciao tesoro"
"Come è andata oggi?" chiede mio padre
"Tutto bene,per domani ce la faccio ad andare a scuola." non posso assolutamente perdere altre lezioni di scuola
"Oggi posso fare una passeggiata? Giusto per sgranchirmi un po' la caviglia e per allenarla.."
"Che dici caro?"
"Per me va bene"
"Allora può andare" mi chiedo il perchè io abbia chiesto ai miei di uscire, di solito non lo faccio mai, forse ho preso una storta anche al cervello.. Torno in camere mia e comincio a fissare quel messaggio. Chi è? e come ha avuto il mio numero? troppe domande mi assalgono e scuoto il capo per levarmi questo pensiero dalla testa. prendo il diario per fare i compiti e mi rendo conto che non ho scritto quasi niente, decido di fare le poche cose che ho scritto. Dopo un po' guardo l'ora e mi rendo conto che sono già le due e mezza, da quel momento in poi il tempo sembra quasi che si fermi, sono troppo in ansia perchè finalmente scoprirò chi è stato a scrivermi.
Poco dopo finalmente arrivano le tre e finalmente esco, faccio la strada con massima cautela e calma, devo sembrare impassibile. Entro dentro il bar evedo che è quasi deserto, c'è solo un signore che guarda un giornale più grande di lui stesso. Mi siedo al tavolo 13 e aspetto. Pochissimo dopo il signore col giornale si alza e non ci do molta importanza, tant'è che non sono neanch'ora riuscita e vedere il viso, quel giornale lo nascondeva, però dal modo di vestire sembrava anche molto giovane. Guardo l'ora e sono le 15:15, di punto in bianco si siede qualcuno al mio tavolo e quando alzo lo sgaurdo rimango basita: Malfoy?
"Che ci fai qui?"
"Ti do fastidio?" Ma perchè ogni volta mi risponde con una domandaaaa
"Sono io che faccio le domande." rispondo con aria autoritaria e scherzosa.
"Ah vabene capo!" ridiamo entrambi a quello che ha detto
"Dai, seriamente che ci fai qui?"
"Ti aspettavo"
"Sei tu il tipo misterioso del messaggio?"
"Può essere"
"Ohh andiamo!" che nervoso.
"Adoro quando ti incazzi" dice quasi ridendo, lo guardo praticamente scioccata
"Che cosa?"
"Quello che ho detto" rido, oh eddai non è possibile.
C'è un silenzio imbarazzante e mi è venuto in mente una cosa
"Perchè mi volevi incontrare?"
"Per darti i compiti." rimango basita
"Cioè hai fatto tutta questa "caccia al tesoro" per darmi i compiti." dico mimando le virgolette con le mani
"Esatto..." "E anche un po' per vederti dai" dice un po' timido. Tutto d'un tratto entra un gruppo di ragazzi e non ci do importanza e mi volto verso Malfoy, non appena lo faccio lo vedo serrare e i pugni e stringere i denti...
"Tutto ok?" non mi risponde, anzi sembra quasi infastidito, che li conosca? Ne ho la conferma quando vedo i ragazzi dirogersi verso il nostro tavolo
"Malfoy!! ecco dov'eri scappato! sei qui con la fidanzatina? dice un ragazzo, Malfoy resta zitto e le sue nocche diventano bianche, decido di intervenire
"Cosa ti fa pensare che io sia la sua fidanzata?" guarda i suoi amici ridendo e poi dice
"Che solo un'altra sfigata come Malfoy potrebbe volerlo." Malfoy si alza in piedi e si avvicina al ragazzo che parla.
"Ascoltami bene, non ti permettere mai più di parlare così a lei, oppure vuoi che tutti sappiano della tua storiella? Perderesti tuttta la tua fama" dice tutto d'un fiato Malfoy trionfante.. il ragazzo non sorride più e fa cenno agli altri di andare. Si siede Malfoy e mi guarda serio
"Non rivolgergli mai più la parola, non devi nemmeno incrociare il suo sguardo, chiaro?"
"Sì ma..."
"Chiaro?" dice alzando la voce.
"...C-chiaro.." resta un secondo il silenzioe  poi mi dice
"Senti, un'altro giorno ti spiego la storia, è solo che non voglio che tu abbia casini con quel tipo, non è una persona con cui mettersi contro."
"Ma tu ti sei messo contro di lui"
"Sì ma io... senti, ti spiegherò più avanti la storia.."
"Come vuoi"
"...Usciamo da qui." faccio come dice e lo seguo, dalla strada noto che mi sta portando al parco.
Ci sediamo sulle altalene e parliamo..
"Che stronza che è la Prof di matematica"
"Sì quella prof è davvero insopportabile, inoltre mi tratta come fossi sua figlia..."
"Ma tu non dici mai le 'parolacce'?" dice mimando le virgolette
"Perchè dovrei, le persone mi capiscono lostesso anche se non le dico.."
"Mah ahahha"
"A proposito di scuola, quando pensi di darmi i compiti?"
"Solo se riesci a prendere il tuo caro telefono" Non fa a tempo neanche a finire la frase che già lo appoggia su un ramo. Ma perchè.
"Ma è troppo in alto!"
"Io ci arrivo..." alza il braccio e tocca il ramo con la punta del dito. Roteo gli occhi e mi avvicino a quel ramo. Provo a saltare ma niente, non ci arrivo..
"Mi dai una mano?"
"Mhh, solo perchè sei bassa."
"Non sono bassa!"
"Sapevo che ti dava fastidio, NANNEROTTOLA"
"Cosa hai detto?!" gli tiro un pugno sul braccio e mi faccio malissimo, ma lui non si smuove di un millimetro, anzi, ride per la mia goffaggine.
"Che delicata..." provo a tirargli un altro pugno con la sinistra ma lo manco e gli cado addosso, sto per staccarmi ma lui mi frena, solo ora noto che gli arrivo alle spalle, alzo lo sguardo e incrocio il suo sorriso perfetto, mi guarda fissa negli occhi e la sua mano si posiziona dietro la mia nuca, chiude la bocca ma continua a sorridere, io non ho idea di che espressione abbia nel mio viso, io sono immobile, non sento le mie gambe, non so che espressione ho, non so dove sono le mie braccia, non sento nessuna parte del mio corpo, non sento niente, vedo e basta, credo di non respirare nemmeno. Sento l'altra sua mano scivolare lungo la mia vita e massaggiarmela con il pollice, mi vengono i brividi non appena lo fa, sto sudando freddo e le mie mani tremano
"Non è che mi svieni qui?" non rispondo nemmeno, la mia mascella è immobile. Scuto leggermente il capo e non dice niente. Si avvicina lentamente a me fino a quando le nostre labbra si sfiorano poi si ferma, come se aspettasse che fossi io a continuare... però io, io non posso baciarlo, io... no. Mi allontano e
"Sc-scusa io non.."
"Tranquilla... ehm... andiamo a casa mia per darti i compiti."
"Sì forse è meglio" mi prende il telefono e per tutto il tragitto restiamo in silenzio e sento ancora quel tocco lieve delle sue labbra sulle mie... senza accorgermene appoggio le dita sul labbro inferiore e me lo mordo, ma non appena mi rendo conto di cò che sto facendo smetto subito di farlo, Draco, cioè, Malfoy non mi piace. E anche se fosse non penso che io gli possa piacere davvero, probabilmente sarà una presa in giro eccetera oppure prima sarà stato uno sfogo, può capitare, in ogni caso non succederà più. Sbatto contro la schiena di Malfoy e massaggiandomi il naso mi metto a ridere, ma perchè!
"Ma hai una calamita per caso?"
"No è che stavo pensando"
"A cosa?"
"Affari miei" non voglio dirgli che pensavo a lui.
"Mhh che misteriosa che sei.."
"Parla quello dei messaggi anonimi.." dico roteando gli occhi e sorridendo incosciamente, d'un tratto mi mette una mano sul mento e mi alza delicatamente il viso, poi me lo guarda attentamente, il mio terrore sia quello che possa trovare qualcosa di sbagliato o imbarazzante nel mio viso... In ogni caso, che cosa sta facendo?
"Sì, sei perfetta" Cosa?
"In che senso?"
"Se porto una ragazza dentro casa non deve avere neanche un capello fuori posto, ma credo che anche se tu venissi con i capelli spettinati il viso assonnato e in pigiama ti adorerebbero lostesso dato che i tuoi genitori sono loro soci, pensano pure che noi potremmo avere un fututo insieme, sì insomma, sposarci e tutto il resto." rido per l'ultima cosa che ha detto, ma è una risata falsa, sì insomma non mi dispiacerebbe avere... NIENTE! scherzavo! mi dispiacerebbe eccome! Inziamo a salire gli scalini e entriamo, la sua casa è gigantesca, sui mobili ci sono tantissime foto di Draco da piccolo insieme a suo padre e sua madre, seguo Malfoy fino alle scale ma appena facciamo uno scalino sua madre ci chiama
"Draco!!" Malfoy si ferma come impietrito, serra i pugni e poi si volta leggermente
"Dimmi Narcissa"
"Draco quante volte ti ho detto di non chiamarmi per nome! Vieni qui.." vedo Draco serrare i pugni, poi si volta verso di me
"Ti presento mia madre." lo seguo e mi porta in salotto, vedo due donne, davvero belle e molto eleganti
"Vedo che il nostro Dracuccio ha portato anche un'amica..." Dice una signora dai capelli lisci perfetti e con un sorriso smagliante, l'altra signora si alza e mi porge la mano "Piacere Bellatrix, sono la zia mi Draco, tu devi essere la sua fidanzata"
"Oh no, io non, non sono la sua f-fidanzata, ero venuta per i compiti..." dico quasi balbettando nel frattempo si avvicina l'altra donna che mi porge la mano
"Piacere Narcissa, sono la madre di Draco, tu sei la cara Hermione Granger giusto?"
"Sì, sì sono io, piacere" dico stringendo la mano e sorridendo a entrambe le donne, vedo Narcissa e Bellatrix scambiarsi qualche occhiatina e qualche sorriso e questa cosa non mi piace...
"Vieni.." Mi dice Malfoy tutto d'un tratto, mi prende la mano per camminare più veloce, mi stringe davvero tanto la mano quasi avesse paura di perdermi.
Entriamo in camera e chiude la porta a chiave
"Perchè tutto questo?"
"Ovvero?"
"Beh per iniziare mi stai ancora stringendo la mano, poi hai chiuso la porta a chiave, che succcede?"
"Niente."
"Dimmi."
"NON SUCCEDE NIENTE TI HO DETTO" dice stringendomi ancora più forte la mano. Decido di non dire niente per raffreddare la situazione e lasciare che si calmi sembra davvero tanto teso, anzi, decido di trascinarlo nel letto con me e farlo sedere un po', tengo la sua mano stretta e lo guardo dritta negli occhi
"va tutto bene." lo guardo intensamente ma lui sembra assente
"Malfoy" alza la testa e mi guarda senza dire nulla, mi avvicino per abbracciarlo e continuo a tenere stretta la sua mano incosciamente. Ricambia delicatamente l'abbraccio e poi si stacca,
"Grazie Granger.."
"Ti va di spiegarmi che succede?"
"E' per mia madre, lei pensa che io e te siamo perfetti insieme e dato che la sua migliore amica è sua sorella ha influenzato anche lei, tutto qua." questa cosa non mi convince affatto perchè tutta questa tensione? In ogni caso abozzo un sorriso e inizia a dirmi i compiti per domani scrivendomeli su un foglio di carta, quando finisce mi consegna il foglio e le nostre mani si toccano, sento i brividi lungo tutto il corpo, è una sensazione stranissima, mai provata prima, fingo di non darci importanza e quando apro la porta, questa non si apre.
"E' chiusa a chiave" divento tutta rossa ma quando vedo che, nonostante lui abbia girato la chiave la porta non si apre. Che diavolo sta succedendo?

Hey ragazzi, scusate se ci ho messo tanto ad aggiornare ma, come sapete è iniziata la scuola, ed è stato tutto un po' impegnativo, in ogni caso spero vi piaccia ci metto sempre un sacco di impegno anche se ci sono eventuali errori, recensite se vi piace, alla prossima!

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Capitolo 5
*** capitolo 5- into you ***



Che diavolo sta succedendo?
"Malfoy è uno scherzo?"
"Se lo fosse sarebbe divertente?" evidentemente non lo è... "E adesso che facciamo?"
"Sembra chiusa dall'esterno, ma mi sembra così strano.." non riesce a finire di parlare che sentiamo un rumore provenire dalla serratura, Malfoy si accuccia per guardare dal buco della serratura
"BELLATRIX APRICI." tira un pugno così forte alla porta da creare un eco molto rumoroso. Gli appoggio la mano sul braccio delicatamente
"Hey, Malfoy, è tutto ok"
"NO, NON E' TUTTO OK, MIA ZIA CONTINUA A TORTURARMI DA QUANDO SONO NATO, MALIPONANDOMI CON I SUOI GIOCHETTI DEL CAZZO E IO LI DEVO SUBIRE TUTTI IN SILENZIO, FACENDOLE SEGLIERE OGNI COSA DELLA MIA VITA, PERSINO L'ARIA CHE RESPIRO! CREDI CHE MI PIACCIA VIVERE COSì? LO CREDI? EH HERMIONE?" lo dice tutto d'un fiato guardandomi dritta negli occhi. Dopo pochi secondi scoppia a piangere, accasciandosi a terra con la schiena rivolta alla porta. In questo momento non so che far così decido di abbassarmi leggeremente per alzargli il viso, incrocio i suoi occhi rossi e le sue guance umide, mi avvicino e lo abbraccio stringendo fortissimo, sento che nelle sue mani stringe la mia felpa, mi stringe così forte da non farmi respirare, è che, tutti i suoi abbracci mi fanno sentire così bene, so che non è un ragazzo che regala certe azioni così facilmente e si capisce dal suo comportamento, ha solo bisogno di un po' di affetto, tutto ciò che non ha mai avuto dai genitori...mi accascio a terra e mi abbraccia ancora più forte, sembra quasi calmarsi, sembra quasi che si senta protetto, come se gli stessi regalando qualcosa che per gran parte della sua vita non ha mai avuto vorrei fermare il tempo in questa preciso istante, dove le sue possenti braccia mi stringono a se stringendomi fortissimo e facendomi accoccolare con il viso sopra il suo petto, facendomi chiudere gli occhi, quando un maledettissimo rumore proveniente dalla serratura ci disturba facendo staccare dolcemente Malfoy, prova ad aprire la porta e si apre, mi guarda con un bellissimo sorriso e mi bacia la fronte, non eravamo mica in prigione! mi prende per mano e di soppiatto usciamo dalla casa, andiamo in un parchetto vicino casa sua e continuando a ripetermi una frase
"Ho una sorpresa per te" con un ghigno in faccia, sono inquieta e ho una brutta sensazione, in ogni caso lo seguo, le sue mani mi stringono alquanto forte e la potenza aumenta, mi sento indifesa quando lo fa anche se è un gesto così insignficante, quando arriviamo in quel parco troviamo un grupetto di ragazzi e non appena ci dirigiamo da loro noto alcuni visi familiari, ma certo! era quel gruppetto che abbiamo incontrato al bar, vedo Malfoy sorridermi maliziosamente e stringermi ancor più la mano
"Eccola qua la puttanella" dice d'un tratto Malfoy, che cosa ha detto!? ma come si permette dopo tutto quello che ho fatto per lui!
"Bene bene bene" dice un ragazzo avvicinandosi a me e mettendomi le mani ai fianchi, mi sposto subito cercando lo sguardo di Malfoy, ma lui è troppo impegnato a ridere di me
"Oh non avere paura piccolina, non ti faremo male" ridono tutti quanti insieme incluso Malfoy, lui più di tutti, cercano di strapparmi via gli indumenti e io non posso fare niente, sono letteralmente bloccata da due ragazzi che mi tengono ferma, urlo e piango a più non posso, ma sembra che non ci sia nessuno, dopo qualche secondo di agonia passa un signore che corre col cane, urlo e prego al signore di aiutarmi ma sembra che non senta o veda niente, ma che cosa?

Urlo e mi sveglio di soprassalto e cado sbattendo fortemente il sedere a terra.
"aia.." apro gli occhi e davanti a me trovo Malfoy confuso
"Tutto bene?" ma, non eravamo usciti da qui?
Mi rendo conto che mi ero addormentata e sono così felice che sia stato tutto un brutto sogno che abbraccio Malfoy così forte da farlo sbattere contro la porta.
"Ommioddio sono così felice." dico tra le sue braccia,
"Ma che cosa è successo?" mi dice staccandomi delicatamente per potermi guardare
"Mi sono addormentata e ...ho fatto un brutto sogno... tutto qua" lo vedo rosso in viso, sta palesemente cercando di non ridere "Puoi ridere se vuoi"
"AHAHAHAHHA, no Granger tu, tu davvero ti sei addormentata!"
"Evidentemente..."
"E che sogno hai fatto di così spaventoso? che il lupo di cappuccetto rosso di mangiasse?" dice ridendo rumorosamente
"Divertente... niente non importa"
"Ti sei offesa?"
"No ma va! è solo che.. niente.."
"Allora racconta"
"Beh, c'eravate tu e i ragazzi del bar che volevate.." non finisco neanche la frase perchè il solo pensiero mi disgusta...quando sente pronunciare quelle parole smette immediatamente di ridere e posso dedurre perchè. Appoggia delicatamente le sue mani sulle mie guancia e mi guarda serio
"Tu non sarai mai una persona a cui farò del male, sappilo, non farò mai male a nessuno." non dico niente semplicemente sorrido. Sentiamo la serratura aprirsi e la porta si apre, ci coglie di sorpresa Narcissa seduti a terra quasi abbracciati
"Tutto bene? Hermione, ti ho sentita urlare" dice preoccupatissima la madre di Malfoy
"No, tutto bene ero semplicemente caduta" assume un'espressione più tranquilla , poi ci guarda sorridendo e se ne va, lasciando me e Malfoy perplessi.
"Andiamocene da qui, ti prego." usciamo da casa di Malfoy e ci avviamo verso casa mia, è tutto così surreale.
"Io dovrei andare, grazie per tutto"
"Grazie a te" mi abbraccia delicatamente e poi se ne va, lasciandomi lì, sola, imbambolata come se non mi avesse mai abbracciata prima, ma è questo l'effetto di tutti le sue azioni nei miei confronti, qualunque sia, rimmarrò sempre stupita, e non so spiegarmi perchè, lo conosco da tre giorni se non quattro. Scuoto la testa per levarmi tutte queste paranoie e pensieri di dosso e mi dirigo verso casa.
--
I giorni seguenti passano tranquilli, sono passate due settimane e io e Malfoy ci siamo parlati normalmente senza fare riferimento a ciò che è successo dall'incontro al bar in poi.
E' strano da dire ma mi aspettavo che sarebbe successo qualcosa, insomma l'ho testato pure io che con lui può succedere ogni cosa. Ora che ci penso era strano in questo giorni ed è inspiegabile
"HERMIONEEE" sento urlare mia mamma dal piano di sotto per cui scendo.
"Dimmi mamma" mi fa cenno di girarmi e mi ritrovo mio cugino Lucas! gli corro in contro e lo abbraccio fortissimo! dopo quasi un minuto mi stacco
"Come stai? Da quanto sei tornato? con Marta?" non mi rendo conto di quante domande gli sto facendo, ma mi fermo quando lo sento ridere a crepapelle
"uouououo, ferma diavoletto, una domanda alla volta! ahaha,sono arrivato 10 minuti fa e va tutto bene" dice come se la vita per lui fosse uno scherzo, beh in effetti per lui la vita è sempre stata facile, buoni voti a scuola, nessun problema con la famiglia, buoni amici, l'amore della sua vita è arrivato quando aveva bensì 14 anni! un bravo ragazzo con un lavoro perfetto, lui dalla vita ha sempre avuto il meglio, perchè non posso essere come lui? eppure anche lui è stato adolescente come lo sono io adesso! perchè non dovrei ereditare anch'io questa fortuna?
Dopo ore e ore di conversazione decidiamo di mangiare.
Nel mentre che mangiamo mi è venuta un'ideona
"Che ne dite se Lucas dorme da noi?" dico guardando i miei genitori e Lucas quasi implorandoli
"Per me va bene" Dice mia mamma facendo cenno con il capo a Lucas e guardando poi mio padre
"Se non disturbo..."
Ma scherziamo? ovvio che no! "Ma figurati!"
"Va bene, basta che non mi tieni sveglio come l'ultima volta" ridiamo rumorosamente tutti e quattro, si, mi ricordo benissimo di quella volta che venne a dormire da me, avevamo tra i 6 e i 10 anni, eravamo così elettrizzati ed eccitati all'idea di dormire insieme, non so perchè ma eravamo felicisissimi, ricordo anche alla verifica seguente presi un 10 per ringraziare mia mamma. Quella sera ci ritrovammo a giocare di sera a nascondino fino alle tre di notte in giro per casa con le coperte sopra la testa perchè avevamo paura e freddo. Il mattino seguente ci volle un camion per svegliarci.
Finiamo di cenare e poi ci rechiamo in salotto per guardare un film, purtroppo non c'è niente... ma proprio oggi?
"Ragazzi mi è venuta un'idea" dice d'un tratto mio papà alzandosi dal divano, lo guardiamo tutti interrogativi "Aspettate qui" ci guardiamo nuovamente interrogativi e intanto lui va al piano di sopra a prendere qualcosa.
"Ma che vuole fare?"
"Non lo so Hermione."
Dopo qualche minuto di chiacchere mio padre torna con in mano un DVD, sarà uno dei suoi soliti film d'azione che piacciono solo a lui e a Lucas
"Herm, ti ricordi quando hai preso in mano per la prima volta la telecamera?"
"Ehm si.."  alza la mano con in mano il DVD e ce lo fa vedere. Riconosciamo il dvd solo dalla copertina
"Mettilo subito!" dice mia madre ridendo ed entusiasta. Eh si, da piccola presi in mano una vecchia telecamera e iniziai a fare i video a tutte le persone della mia famiglia, a chiunque, stavo per andare persino dai vicini, ci dormii per due, tre giorni, poi la ruppi... non importa di che materiale sia fatto o di che dimensione abbia. Io so rompere qualsiasi cosa.
Quando il fimino parte ridiamo subito perchè mi puntai la telecamera nel viso e iniziai a blaterare qualcosa di incomprensibile, le uniche cose che si capiscono sono "ora vi mostrerò la mia famiglia" e subito dopo uno starnuto, simile al verso di un elefante, cattura l'attenzione facendo sbellicare dalle risate tutti. Iniziai da me
< Io sono Helmione Ghengel, e ho 4 ani. > già, l'ho detto davvero, anni senza una enne. < Sono una bambina femmina e mi piace leggere e costruire le case alle bambole, a scuola sono la più blava e bella... > e dopo dieci minuti di auto-complimenti..  < ma ora basta pallale di me, queta è la mia mamma > dico tutto d'un fiato aggrapandomi alla coscia di mia mamma, aveva un bellissimo vestito estivo, bianco con qualche ricamo di pizzo alla vita e sul decoltè.
< Oh ciao Hermione >
< Mamma saluta i miei spettatori >
< Ma ciao spettatori> dice mia mamma mimando il saluto con la mano e sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, iniziamo a conversare e poi si allontana con un vassoio in mano
< Questo è il mio papà, lui è superman perchè ieri mi ha aiutata a non cadele dalle scale >
"Questo ancora adesso" aggiunge mio padre ridendo, anche mio padre era giovanissimo e vestito benissimo, mi chiedo se abbiamo ancora quei vestiti.
Continuiamo a guardare il film e a ridere e commentare la mia goffaggine, tant'è che rischiai di inciampare e cadere sul pianerottolo di casa.
Da piccola ero così spensierata e felice..
Finisce il filmetto e mi rifugio in bagno per cambiarmi e per lavarmi i denti e il viso, esco dopo dieci minuti e trovo Lucas appoggiato al muro vicino alla porta
"Aspettavi da tanto?"
"Ore." dice ridendo
"Impossibile, un'ora fa eri seduto vicino a me"
"L'ho sempre detto che con te l'ironia è una battaglia persa" ridiamo e gli do una pacca sulla schiena per invitarlo a entrare."
"Vado in camera mia e nel mentre che metto il telefono in carica mi arriva una notifica, controllo incuriorisita e vedo che è un numero che non conosco, ne ho abbastanza di numeri sconosciuti, ironico.
"Hey nana" capisco che è Malfoy e mi decido a salvarlo nella rubrica
"Hey tipo che mi ruba sempre il telefono"
"Troppo lungo come sopranome, potevi usare 'bellissimo' oppure 'strafigo', qualcosa dl genere, no?"
"Che modesto."
"Ammetti che sono bello allora"
"Mai detto, ahahah"
"Uffa, te e la tua ironia." Secondo me lui e Lucas si conoscono.
"Tu e mio cugino vi siete messi d'accordo per ripetermelo?"
"Sì, sai com'è..."
"Che stupido che sei"
"Non finirai mai di offendermi, vero?"
"Esatto."
"Simpaticona... tralasciando la tua simpatia, sai vero che mercoledì dovrò decidere se restare nella tua scuola o meno?"
"E...?"


Ciao a tutti ragazzi! Mi scuso se è breve ma ho avuto un problemino, niente di che. Allora, volevo informarvi che ho deciso di postare una volta a settimana ovvero il Sabato, inoltre mi scuso anche per non aver aggiornato ieri ma ho, appunto, ho avuto un problema. In ogni caso, se vi è piaciuto il capitolo mi raccomando di recensire. Ah, ho deciso di eliminare il fatto della danza, secondo me non si addice molto a lei e soprattutto non avevo mai occasione di introdurla. Ora vi lascio,
Grazie a tutti!!

-A:T

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Capitolo 6
*** capitolo 6- keep the secret ***



"E...?" mi mette troppa ansia questo ragazzo, tant'è che non risponde.
Dopo pochi secondi per fortuna risponde
"Non credo che resterò.." Non so perchè ma questa sua affermazione mi ha ferita, spero con tutto il mio cuore che sia uno scherzo e che da un momento all'altro cominci a ridere a crepapelle dicendomi 'scherzavo', ma purtroppo la sua serietà mi contraddice, non mi guarda nemmeno negli occhi, forse ha capito che non sono proprio stra-felice. In ogni caso è meglio raffreddare la situazione
 "C-come mai..?"
"Non è per me, non l'ho deciso io, come ben sai non sono io a prendere le decisioni sulla mia vita anche se ho 17 anni." immagino bene che sia stata sua zia, in compagnia di sua madre a non farlo restare. Provo un profondo rancore in questo momento, possibile che non riesca a ribellarsi? insomma è quasi magiorenne dovrebbe assumere lui il controllo della sua vita, però nemmeno sua zia dovrebbe intromettersi nella sua vita, ma più di tutti i suoi genitori in particolare sua madre, insomma, è tuo figlio non di tua sorella! "Non sei stato capace di farle cambiare idea?" scuote il capo, percepisco la sua rabbia e lo appoggio, ha ragione!
"Non preoccuparti ci possiamo vedere comunque, il weekend, dopo scuola.."
"Mi devo trasferire." dice senza farmi finire la frase, questo è troppo però.
 "Quanto lontano?" "Non tanto per fortuna, è una mezz'ora da qui. a Little Whinging..." non so davvero cosa dire, e per fortuna uno sbadiglio mi fa pensare che dovrei andare a dormire.
"io..." "io dovrei andare, ti va se Lunedì ne riparliamo a scuola?"
"Certo.. notte."
 "Notte." spengo il telefono e non so perchè una lacrima mi riga il viso, ne scende un'altra, e un'altra ancora, non riesco più a fermarmi, io... io credo di essermi innamorata di Draco, ogni volta che mi sorride mi ricopro di brividi, per non parlare dei suoi abbracci, mi sciolgono, mi fanno sentire a casa. Lui è la mia casa. E pensare che all'inizio lo odiavo.. mi riaffiorano tutti i pensieri: la prima volta che lo conobbi, quando gli andai addosso per la seconda volta a scuola e la terza volta davanti a casa sua, poi quando gli caddi addosso e mi sfiorò le labbra. Più ci penso e più le lacrime scendono, credo di essermi davvero innamorata di lui. Non so come sia successo, è successo e basta, e di una cosa sono sicura, non ho nè tempo, nè voglia di soffrire per amore, voglio ottenere una volta per tutte ciò che voglio. E quando voglio qualcosa la ottengo. In questo momento la porta della mia stanza si spalanca, vedo Lucas preoccupato.
 "Cosa c'è?" chiedo
"No no, sono io a chiederlo a te. Ti sentivo singhiozzare da camera mia, non negare che stavi piangendo a me, lo sai che non sei brava a mentire.
"Non pensavo che stessi piangendo così rumorosamente. Non mi resta che dire la verità. Gli faccio cenno di sedersi sul letto vicino a me e fa come gli dico, gli spiego ogni cosa e tra uno sbadiglio e l'altro finiamo per addormentarci.
 "Hermione, Lucas... sveglia.."
"Eh? cosa? che giorno è oggi?" mi sveglio di soprassalto e trovo Lucas appoggiato sopra di me e mia mamma che mi guarda ridendo.
 "E' pronta la colazione.." si sveglia pure Lucas e mi guarda stranito. Poi dopo pochi secondi capisco dalla sua espressione che si ricorda tutto di ieri sera. Mi fa un mezzo sorriso e una mezza smorfia e andiamo tutti e tre giù. In cucina troviamo mio padre ai fornelli, gnam. Ci sediamo e mio padre ci porta una colazione coi fiocchi.
-------
"Grazie di tutto zii!"
"Figurati Lucas, vienici a troavre quando vuoi e salurtaci Marta!"
"Senz'altro.." Sono così triste che se ne debba già andare. Saluta tutti con un abbraccio e quando arriva da me mi sussurra all'orecchio
 "Se hai bisogno sai dove trovarmi." mi sorride e io ricambio. Passo l'intera giornata a guardare il telefono ma niente, nessun messaggio, neppure arrivata sera... vorrà dire che aspetterò domani. Mi metto il pigiama e poi mi metto a dormire...

 -DRIIN-
Spengo subito la sveglia visto che ogni mattina mi sveglio un minuto prima e quando appoggio i piedi per terra mi si congela tutto il corpo il quale si riempe di brividi... quanto odio l'inverno. Scendo rapidamente le scale e vado in bagno per lavarmi il viso, dopodichè mi preparo il mio cappuccino e saluto i miei genitori. Oggi dovevo fare qualcosa ma non ricordo cosa. Mi sforzo ma niente, oggi il mio cervello ha deciso di non voler collaborare con me... vabbè. Mi preparo e prendo zaino e cappotto. Cammino per strada quando un pizzico sui fianchi mi fa sobbalzare, mi giro e trovo Malfoy con un sorriso stupendo. Sorrido non appena lo vedo
"Heii! Volevi farmi morire d'infarto?"
"Anche no dai haha.." Camminiamo insieme e parliamo come se non ci fosse un domani, percorriamo il giardino scolastico insieme e quasi tutta la scuola ci osserva. Mai visto una raazza ridere vicino ad un ragazzo?
"Ma che problemi hanno tutti?"
"Lasciali stare." faccio come dice e ci dirigiamo in classe per parlare più tranquillamente.
"Senti, riguardo al trasferimento... volevo dirti che io.."
"Non qui Hermione, parliamo fuori scuola ti prego..."
"Come vuoi.." tralasciamo il discorso e parliamo fino a quando non suona la campanella e la classe si riempe di studenti. Stare attenti oggi è un impresa, è da sta mattina che il cervello non collabora con me.
"Granger mi sta ascoltando?" la voce della prof mi sveglia dai miei pensieri
"Sì, scusi prof." guardo la professoressa e lei mi lancia un'occhiataccia, giornata iniziata al meglio, prima ora e già rischio una nota. Le lezioni proseguono tranquillamente fino a quando un bigliettino non si posiziona in mezzo la mio banco.
"Quando ammetterai che ti piace Malfoy?" in questo momento vorrei davvero fermare la lezione e spaccare la testa a chiunque sia stato. Decido di fare una mossa astuta, decido di alzarmi e strappare il biglietto dai bidoncini sorridendo, incrocio molti sguardi, ma sono quasi tutti impassibili ed è impossibile capire di chi sia stato il biglietto. E vado al posto trionfante.
"Cosa diceva? tutto ok? " mi dice d'un tratto Draco.
"Niente solo alcune cazzate inutili, è tutto ok tranquillo!" gli dico sorridendo. Si è preoccupato per me... mi chiedo se... anche lui provi qualcosa per me... Suona la campanella e finalmente posso uscire da quella stanza dell'inferno. Sto per uscire quando qualcuno mi spinge fortissimo facendomi cadere per fortuna addosso a Malfoy (Quarta volta.), Draco si gira divertito ma quando guarda dietro di me lo vedo cambiare totalmente espressione. Sembra un vulcano che sta per eruttare.
"Ti diverti Dudley?"
"Non sai quanto Malfoy."
"Allora credo che non ti dispiaccia questo" prima che Dudley apra bocca Malfoy gli tira un pugno così forte da farlo indietreggiare. Aggiungendogli uno sputo in faccia
"Tocca a me divertirmi." mi prende per il polso e mi porta in cortile
"Hermione."
"Draco..."
"Non voglio che durante la mia assenza tu li dia corda per nessun motivo" il solo pensiero di non averlo più vicino a me mi fa rabbrividire, mi sento così indifesa. Non voglio che se ne vada giuro, lui mi fa sentire così potretta mi fa sentire a casa e per nessun motivo al mondo, deve andare via! Annuisco e dopo qualche minuto lo abbraccio,
"Draco non voglio che te ne vai." credo che sia il momento giusto per dirglielo... ma appena ci provo le parole mi muoiono in gola. Si stacca dopo un minuto e sembra anche lui intento nel dirmi qualcosa ma non spiccica una parola, PARLA!
"Hermione.." ...non finisce la frase che la campanella suona. Non ci posso credere. Stringiamo entrambi i denti dal nervoso, forse era qualcosa di importante. Quando torniamo in classe troviamo Dudley con un fazzoletto zuppo di sangue sul naso con un gruppetto di ragazzi a torno e il preside infuriato... siamo nei guai. "Draco..." dico attaccandomi al suo braccio
"Sì Hermione, sono nella merda." Il preside si volta verso di noi e ci corre incontro.
 "Lo sa vero Malfoy che questo le causerà una sospiensione?!"
"Non servirà preside. Mecoledì mi trasferisco e cambierò scuola."
"Bene allora mi dia pure l'indirizzo della scuola che le farò una recensione coi fiocchi." che grandissimo stronzo.
 "Non l'ho ancora scelta." dice Malfoy trionfante
"Bene, allora contatterò i suoi genitori per avvertirli di quanto successo." ricambia il sorriso e se ne va. Rimaniamo in silenzio e ci dirigiamo ai nostri banchi come se niente fosse e così anche per il restante delle lezioni. Suona la campanella "Finalmente. Questa è stata una giornataccia.." "Lo è ancora di più dato che piove a dirotto." Guardo fuori dalla finestra e sì, piove davvero tanto.
"Beh almeno ho l'ombrello"
"Se non ci fossi tu Granger!" mi dice prendendomi il viso e dandomi un bacio sulla guancia. Usciamo da scuola e decido di parlargli
 "Malfoy devo parlarti."
"Cazzo anch'io Granger!"
"Anche se il trasferimento ci impedirà di vederci volevo dirti che non ho nè voglia, nè tempo di perderti.
"Lui aspetta qualche secondo prima di rispondere e...
"Granger io ti amo!" dice ridendo e urlando a causa della pioggia. In questo momento il mio cuore batte più forte di qualsiasi cosa, per me la pioggia è sparita ci siamo solo io e lui. Io sono l'oscurità e lui la luce, io il bianco lui il nero, siamo opposti ma, gli opposti si attraggono.
"Ti amo anch'io Malfoy!" dico sorridendo con un sorriso a trentadue denti e senza pensarci sia io che lui ci avviciniamo e senza esitare ci baciamo, ci baciamo lì. Sotto la pioggia. Dentro di me sento le farfalle nello stomaco, il mio corpo si ricopre di brividi, mi sento a casa, è tutto così semplice con lui, lui è l'antidoto a tutti i miei problemi, con lui non sono più sola, mi sento felice davvero, le voci, gli insulti, tutto ciò che prima mi faceva del male ora entra ed esce per un orecchio, a me importa che lui stia bene, prima di tutti viene lui. Lo amo come non ho mai amato nessun altro. Ora il mondo gira attorno a noi. Quel momento è nostro!
Ci stacchiamo e sorridiamo entrambi. Lo abbraccio fortissimo e lui ricambia. Torniamo a casa come una coppietta dei film americani, io appoggiata a lui mano nella mano. Mi lascia davanti a casa e mi da un bacio a stampo facendomi sorridere. Entro in casa e trovo i miei genitori piazzati davanti alla porta con le braccia conserte, questa cosa non promette bene...
"Allora quando avevi intenzione di dircelo?" dice mio padre


Ciao a tutti ragazzi!!! allora mi scuso nuovamente se non ho postato ieri ma ho avuto tantissimo da fare, non so perchè ma il weekend mi bombardano di impegni.. vabbè. A questo punto sapete che se non posto di sabato posto di domenica. Recensite se vi è piaciuta la storia!
 Vi voglio bene! e alla prossima!
-A:T

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Capitolo 7
*** capitolo 7- non tutto è come sembra ***


“Allora, quando aspettavi a dircelo?” dice mio padre… merda. Ci ha visti baciarci, sapevo che non dovevo farlo. “Cosa?” faccio la finta tonta sperando in qualcosa anche se non so cosa. Al solo pensiero che debba ritrovarmi già da subito in casa Malfoy a cena con i nostri genitori che ci chiedono di tutto e di più mi viene da ridere, d’altronde ai miei genitori andrebbe di lusso anche in ambito di lavoro “Oh lo sai benissimo cosa!” “Caro calmati!” interviene mia madre appoggiandoli la mano sul braccio. Spesso se non ci fosse lei non so cosa farei, credo che mio padre mi sbranerebbe “Sapevi del trasferimento dei Malfoy!?” Aspetto un minuto prima di realizzare… No cioè, aspetta, cosa? Cioè io ero qui, davanti ai miei genitori che stavo per svenirgli davanti pensando che loro mi avessero vista con Malfoy e in realtà, l’argomento era il loro trasferimento. Evito di pensarci e rispondo calma e soprattutto mentendogli “Papà io non sapevo niente” Mi guarda interrogativo, poi abbozza un sorriso e fa cenno a mia madre di andare. Mi pongo un’unica domanda, in tutto ciò, se io, ora come ora che… sì insomma, ho un certo feeling con Malfoy, potrei convincerlo a far cambiare idea ai suoi genitori… mio padre potrebbe finirla di essere un vulcano attivo e finalmente spegnersi e poi, oltre a ciò, potrei vedere ogni giorno Malfoy senza problemi come una coppia felice. Mi sento un genio a volte. Dopo di che decido di andare finalmente in cucina e di mangiare. Pochi minuti dopo un messaggio distoglie la mia attenzione “Ciao bellezza” “Ciao ragazzo della pioggia” “Ragazzo della pioggia?” “Sì… per oggi” “Ah, allora ciao ragazza bellissima della pioggia” il mio battito aumenta non appena leggo questo messaggio, quel ragazzo mi fa impazzire a volte. Insomma non mi è mai capitato di avere un ragazzo in tutta la mia vita per me è tutto nuovo, ogni singola cosa, un semplice bacio, una banalissima carezza, ogni cosa e con lui è la prima esperienza, ho dato il mio primo bacio vero e se proprio devo chiedermelo… mi chiedo se con lui andrò oltre a ciò. Maaa perché mi pongo queste domande? Piuttosto dovrei pensare a rispondergli dato che un minuto che aspetta. “E’ la prima volta che mi chiami con un soprannome diverso da “Nana” lo fai sempre!” “Oh finalmente mi hai risposto, credevo ti fossi offesa o qualcosa del genere” “Manno ahah, stavo solo pensando e mi ero persa nei miei pensieri.” “Mhh… una nanetta pensierosa… a cosa stavi pensando di così interessante da toglierti tempo per me?” “A cosa pensavo? Ah niente, pensavo a come sarebbe avere un cane…” Ma da dove mi è uscita? “Ma tu non hai già un gatto?” “E tu come fai a saperlo?” continuo a vedere “Sta scrivendo…” e poi si blocca… chissà quale scusa geniale avrà usato “Me l’hai detto tu…” “Ah sì? E quando?” “Chiedi troppo! Non mi devo mica segnare ora e giorno di quando mi parli!” “Invece sì” mi si forma uno stupido sorriso in volto ed è praticamente impossibile toglierlo. “Per te questo e NON altro!” che grandissimo stronzo! Questo ragazzo mi fa davvero morire a volte, è uno stronzo seriale, ma alla fine non cambierei niente di lui, per ora. Sono curiosa di sapere quale sia il suo lato più oscuro, non so per quale motivo, ma questa cosa mi incuriosisce, spero di non pentirmene, ma d’altronde dovrò pur conoscere per bene la persona che mi ha strappato un bacio. “Che stronzo” “Il tuo preferito, mi pare ovvio!” “Senza ombra di dubbio” “Ok ora basta, altrimenti mi viene il diabete” “Ma sentilo! Comunque … mio padre ha saputo del vostro trasferimento e si è incazzato parecchio… Non è che riusciresti a far cambiare idea ai tuoi?” “Senti… lascia stare ok? Queste cose non ti riguardano, quindi per cortesia stanne fuori e di’ a tuo padre di darsi una calmata.” Non appena leggo questo messaggio, oltre a sentirmi male, il mio sangue va in ebollizione e da lì non ci ho visto più, come può minimamente pensare di permettersi di trattare male me e soprattutto mio padre. “No, adesso mi ascolti tu. Posso capire che questo discorso ti urti, urta persino a me quindi posso capire te. Ciò, però, non toglie che tu debba mancare di rispetto a me e alla mia famiglia! Ti ho semplicemente chiesto se riuscivi a fare qualcosa, non ti ho chiesto la luna! Ora ti calmi e fammi un fischio quando magari ti sei calmato, chiaro? E non osare a venirmi a dire che io non potrei capire, perché se fossi io ad offendere tuo padre o tua madre? Ti darebbe fastidio eh?” “Non provare a nominare i miei genitori, capito?” “Ora sai cosa vuol dire. Ripeto, fammi un fischio quando ti calmerai.” Spengo il telefono e giuro non ne posso più. Ho chiamato una cosa che sapevo poteva ferirmi, ma ovviamente la mia curiosità deve contrastare ogni singola cosa che faccio o penso. Decido di non pensarci e di continuare a mangiare ma quando metto la forchetta in bocca tutto ciò che riesco a sentire è solo ferro freddo, guardo il piatto ed è vuoto. Non mi sono nemmeno resa conto che stavo mangiando, questa conversazione è andata un po’ troppo oltre. Prendo quel maledettissimo telefono e vado in camera mia a prendere il pc per guardarmi un film che possa distrarmi. Passano ore e la maratona di film comincia a stancarmi. Decido di smettere di guardare film e magari iniziare a fare i compiti, apro il diario e non posso crederci. Verifica di geografia. In questo periodo sono stata poco attenta, tutta colpa di Malfoy che continuava a distrarmi e a raccontarmi cose che sinceramente non mi interessavano. Io non lo so, quel ragazzo sta avendo una brutta influenza su di me, di certo provo qualcosa di forte nei suoi confronti ma ho un brutto presentimento e questo mi spaventa parecchio soprattutto perché il mio sesto senso sbaglia raramente. Inizio a studiare e a farmi schemi riassuntivi da ripassare domani mattina. “HERMIONE” questa dev’essere mia madre, sarà pronta la cena. Scendo le scale e vedo la tavola piena di cose squisite… Probabilmente devono dirmi qualcosa… Mi siedo al tavolo e mia madre mi porta il piatto pieno di cibo, il problema è che non ho tanta fame e, dopo la litigata con Draco non ho la minima intenzione di sentir parlare della famiglia Malfoy adesso. Mangiucchio qualcosa ma più io mi sforzi più il mio stomaco si chiude, in più, puntualmente, mio padre ha appena iniziato a parlare dei Malfoy, non vedevo l’ora giuro… Per mia grandissima fortuna il mio telefono squilla, faccio cenno ai miei per dirgli che vado al piano di sopra e rispondo frettolosamente. “Pronto?” Ciao a tutti ragazzi! Vi giuro mi dispiace un sacco per non aver postato la settimana scorsa ma la mia situazione (in ogni caso) è letteralmente disastrosa. Ho un sacchissimo di problemi e riesco a dedicarmi ben poco alla scuola e soprattutto a me, sto continuando a prendere insufficienze e non vedo l’ora di cambiare scuola (Perchè sì, cambierò indirizzo scolastico) grazie della pazienza, spero che questo capitolo possa essere di vostro gradimento in quanto l’ho scritto molto di fretta per cui scusatemi per gli eventuali errori. E che dire, il numero di visualizzazioni cresce e io non potrei essere più felice e niente, grazie di tutto e alla prossima. P-S Sto usando un programma diverso per scrivere per cui se vederete che non ci sono spazi tra un discorso e l'altro sappiate che è per questo motivo, non so perchè ma ogni volta mi snervo a CERCARE di mettere gli spazi quando pubblico per l' html eccetera, scusate anche per la brevità. -A:T

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Capitolo 8
*** capitolo 8- non è tutto oro ciò che luccica ***


 
“Pronto?” dico senza neanche guardare chi fosse
“Hermione Granger?” è una voce femminile e molto familiare
“Sì?” sento una gran confusione di sottofondo, mi chiedo chi possa essere, magari semplicemente delle persone a me sconosciute che mi vogliono vendere qualcosa di inutile per truffarmi o cose simili.
“Zitta!” sento ad un certo punto, guardo a chi ho risposto ed è un numero strano che non ho salvato in rubrica, a questo punto mi chiedo chi possa essere…
“Con chi parlo?”
“Nessuno che ti debba interessare, volevo solo dirti che se solo osi ad avvicinarti ancora una volta a Draco sei finita, sono stata chiara?” rido. Rido per l’immensa figura di merda che ha appena fatto “Qualche problema? Non hai capito qualcosa della frase? Te la devo disegnare?” rido ancora più forte per la serietà che esprime quella ragazza.
“Perché dovrei? Sto parlando con qualcuno che nemmeno conosco, non dovrebbe essere un mio problema se evidentemente provi qualcosa nei confronti di Malfoy.”
“E’ così? Bene cara puttanella, sono il tuo peggior incubo, quella persona che quando la incroci ti fa abbassare lo sguardo, quella persona che ti fa venire tanta, tanta paula e che ti fa tanta, tanta bua se non la ascolti, capito?” Credo di aver capito chi sia ma non ne sono sicura credo che sia /NOME A CASO DEL CAST DI HARRY POTTER/ di 4^C, quella ragazza non mi fa paura, semplicemente non è una ragazza con cui non voglio avere a che fare, insomma, è troppo manesca e violenta, preferirei non mettermici contro e preferisco anche non parlarci e darle pure l’idea che ho timore di lei, se è contenta lei sono affari suoi.
“Ti stai cagando in mano vero puttanella?”
“E così ti piace Malfoy…”
“Almeno io ho qualche possibilità a confronto tuo.” Ma perché sto continuando questa conversazione? È così stupido continuare, anzi!! È stupida lei a fare questi scherzi del cazzo, ma per quale motivo sto continuando a perdere tempo con questa deficiente? Decido di tagliare corto e di chiudere la conversazione, questa mi sta leggermente facendo incazzare.
“Ricevuto, addio.” E riattacco, non è possibile che ogni volta che trovo un motivo, un semplice e banale motivo per essere felice, io debba sempre avere una fottutissima palla al piede. Dal nervoso scaravento il telefono sul letto e mi accascio a terra, rimango pochi minuti a fissare il vuoto, pochi ma interminabili minuti. Come faccio a non incazzarmi con situazioni del genere, e no, non è gelosia, ok forse un po’… ma è più rancore che altro, sicuro. A questo punto non so che fare, mi alzo e decido di lasciare stare tutto prima che finisca male. Controllo i compiti e per mia grande sfortuna non ho niente da fare, sfortuna perché almeno potevo distrarmi occupando il tempo in qualcosa. Un’alternativa potrebbe essere maratona di serie tv, ma quale potrei scegliere? Un titolo mi balza all’occhio incuriosendomi parecchio, si intitola “Gossip Girl” mi incuriosisce davvero molto, soprattutto la copertina con raffigurate un gruppo di ragazze davvero belle, sembrano quel tipo di ragazze intelligenti e vogliose di shopping a New York. Premo subito il tasto per iniziare il film.
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Questa serie tv è perfetta, non è tanto corposa e soprattutto è leggerissima, è piena zeppa di colpi di scena inaspettati, suspense mille e soprattutto gli attori non sono niente male… macino film dopo film, dopo qualche ora abbondante finisco la prima stagione e più avanti si prosegue e più le vicende si intrecciano, soprattutto con il mistero di “-A” e tutto il resto, a volte sa essere anche inquietante, ma un po’ di inquietudine non fa mai male a nessuno. Nel mentre che guardavo mi è venuta un’idea brillante, guardo un episodio al giorno, come se fosse in tv, questa idea mi esalta al quanto, tant’è che mi è venuta fame…. Forse potrei anche mangiare qualcosa, in questo periodo ho sempre una certa voglia di thè, in particolare quello alla vaniglia. Scendo giù in cucina e mi preparo un bel thè. Guardo l’ora e sono già le 18, com’è possibile? Vabbè, prima questa giornata passa meglio è.
In questa casa c’è fin troppo silenzio e mi sorge un dubbio: Ma, i miei genitori? Provo a chiamarli ma non rispondono, si sono dimenticati di dirmi che uscivano? Può anche essere, dato che la mia presenza per loro non cambia niente; sempre chiusa in camera a fare il mio dovere scolastico sottomessa da tonnellate di pagine di libri. Vado di sopra con la mia tazza di thè alla vaniglia e prendo il telefono con l’intento di chiamare mia madre, quando un messaggio da parte sua mi precede
“Ciao tesoro, io e tuo padre siamo fuori a cena con i Malfoy, Narcissa mi ha chiesto se ti andava di fare compagnia a Draco, mi ha detto che siete molto amici.” A questo punto l’unico mio desiderio sarebbe quello di mandare a quel paese tutto quanto.
“Va bene mamma, divertiti.” Non so se ci andrò, non ho tutta questa voglia di passare la serata seduta composta in un divano a guardare che qualcosa di strano capititi sul mio telefono. Puntualmente mi arriva un messaggio da Draco, che tempismo.
“Mia mamma ha insistito per farmi compagnia anche se non ho bisogno della balia, ti dispiace venire? Se vuoi ci guardiamo un film e mangiamo insieme qualcosa. A me non cambia niente.” Leggo questo messaggio interpretando la strafottenza di Malfoy.
“Ok. Ti devo parlare.” Rispondo altrettanto fredda, dai ripaghiamolo con la stessa moneta, voglio vedere se con un “ti devo parlare” si irrigidisce almeno un po’! Voglio parlargli della litigata, da quel giorno non abbiamo più parlato. “Potresti aspettarmi fuori dal cancello?”
“Ok.” Ma perché non la finisce di fare il bambino? È una battaglia persa con me, sono una testa dura, testarda e cocciuta, non potrò mai ammettere di aver torto, sono troppo orgogliosa e soprattutto ogni battaglia è persa. Bene, mi incammino dopo aver preso il cappotto e il mio immancabile cellulare, da quando ho guardato “Gossip Girl” il cellulare è diventato di vitale importanza. Fa un freddo questa sera, mi diverto a fare il fumo col fiato ed a sprofondare nel mio cappotto, è pazzesco come riesca a tenere caldo. Tengo costantemente lo sguardo basso e per mia grande fortuna quando giro l’angolo per andare a casa Malfoy non vado a sbattere contro nessuno. Lo vedo lontano, da solo anche lui con un cappotto più grande di se stesso, con la sua chioma biondo platino, sempre ordinata, con quei occhi chiari che mi fanno girare la testa e… ok ok calma, non sei venuta da lui per contemplare il suo aspetto fisico. Aumento il passo perché non vedo l’ora di vederlo, quando la mia ombra viene travolta da una ancora più grande, mi volto incuriosita e spaventata quando una sagoma così scura, a causa della scarsa luminosità, da non potergli vedere il viso, non faccio a tempo che alza il braccio e mi tira un pugno così forte da farmi perdere l’equilibrio e sbattere la testa fortissimo. Per un momento sento un dolore immenso, poi niente, poi è tutto così confuso, sento la nuca pulsare, seguito dal labbro e la fascia centrale del viso. Vicino a me sento delle voci,
“Tesoro… tesoro sveglia, è arrivata una persona speciale…” vedo… mia madre, sembra più giovane, mi smuove delicatamente il braccio e mi dà un bacio sulla fronte, “è arrivato Lucas” vedo un ragazzino che sembra molto timido, aveva una maglia bianca con le maniche lunghe arancioni e delle scritte incomprensibili nere al centro e dei jeans lunghi con delle Nike logore e sciupate. Alzo le mani e sono tali e quali a quelle di un neonato. Ma cosa sta succedendo?
“Zia posso toccarla?” noto solo adesso la lunga sbarra bianca di legno dove quel bambino si aggrappa allungando il braccio verso di me in modo goffo, lo afferro per un dito e poi sento altri voci strane… 
“Hermione! HERMIONE SVEGLIATI PER L’AMOR DEL CIELO!” che succede...? la testa mi fa un male assurdo e mi sento così debole… apro gli occhi di soprassalto e vedo una signora, capelli legati in un elegante chignon e un tubino bianco, poi vedo un uomo anch’esso elegante e con il capelli molto ordinati, affianco a loro c’è un ragazzo, molto carino, biondo platino ed occhi chiarissimi come il mare e soprattutto magnetici, dietro c’è altra gente ma non riesco a vedere molto data la mia scarsità di visibilità.
“Hermione va tutto bene?” mi tempestano di domande, la signora col tubino bianco mi ha addirittura preso per la mano delicatamente vedendo le gravi ferite sul mio polso. Sono molto gentili e anche molto delicati nei movimenti eccetera, ma… chi sono…?
 
 
Heylà a tutti ragazzi! Come state? Io abbastanza bene, diciamo che, come vi ho già detto a casa ho dei problemi (abbastanza seri) e mi è difficile dedicarmi a tutti i miei impegni ma, come diceva sempre mio nonno “Se vuoi, puoi!” ultimamente è un periodo strano, sto cambiando moralmente, fisicamente e tutto il resto per cui, se vedete qualcosa di diverso nei capitoli è tutto ok. Sto cercando di fare i capitoli più lunghi possibili ma il tempo stringe, entro fine prossimo mese (lo so che è troppo tempo ma vi chiedo di avere pazienza come sto facendo io) i capitoli saranno molto più lunghi e magari con una qualità migliore, ho un crampo al dito L non è possibile. Tutte a me le disgrazie? Vabbè, ora basta deprimervi con le mie stupende e meravigliose vicende. Spero vi sia piaciuto il capitolo, come sempre vi ricordo di recensire! E che dire, alla prossima!! ah e dato che è già alle porte, buon Halloween a tutti!

 
-A:T sabato - 19:29

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Capitolo 9
*** disastro ***


Ma… chi sono? “Hermione!” la donna mi scuote leggermente il braccio con un’aria decisamente preoccupata… “Sì…?” “Grazie a Dio sei viva!” abbozzo un sorriso… “Grazie della preoccupazione ma… chi siete?” mi chiedo chi siano da quando ho ripreso la coscienza, il loro volto non mi è familiare proprio per niente… sono rientrata da un coma forse? Magari sono miei parenti che non ricordo… D’un tratto la donna scoppia in un pianto isterico e percepisco l’aria pesante che si propaga in questa stanza… vedo facce scandalizzate che continuano a darsi varie occhiate, la donna mi prende la mano e tra un singhiozzo e l’altro mi chiede “Non ti ricordi di me?” guardo la signora da cime a fondo, analizzo per bene ogni suo tratto, ogni suo zigomo, ma niente, non mi è familiare… Scuoto il capo affranta e lei rivolge lo sguardo all’uomo che è nella parte opposta del letto. Penso che siano delle persone importanti, ma chi sono? In un momento di silenzio il ragazzo, che fino prima era ai piedi del letto avvolto nell’oscurità si avvicina prendendo il posto dei due signori… appoggia delicatamente le mani nel mio viso e dopo un ‘gioco di sguardi’ mi dice “Di me ti ricordi?” lo fisso intensamente, analizzo ogni suo tratto…. niente, di lui non ricordo nulla. La verità è che loro potrebbero essere persone importantissime della mia vita e non me lo ricordo. Scuoto nuovamente il capo abbassando lo sguardo, il ragazzo si volta e scuote il capo verso le altre persone e da il posto ai signori di prima “Cristo Dio, come facciamo? Chiede la signora col tubino… nel frattempo entra un medico presumo, ha delle carte in mano e questo mi preoccupa. “Bene bene bene, chi abbiamo qui?” “Hermione Granger” dicono in coro quasi tutti. Il signore guarda e sfoglia alcune carte e quando, probabilmente trova la carta resta cinque interminabili minuti in silenzio “Allora dottore?” “Questa ragazza ha subito numerosi danni celebrali e le conseguenze sono difficoltà a coordinare i movimenti, nausea e… perdita di memoria. Ci vorrà molto tempo prima che la riacquisisca e per il momento non si ricorda assolutamente niente tant’è che è impossibile che possa ricordarsi qualcosa. Cara, tu sei Hermione Granger, hai 17 anni, questi due sono i tuoi genitori, loro invece sono…” “Io sono un amico e loro sono mia zia e mia madre… amici di famiglia...” interviene il ragazzo interrompendo il medico, il quale fa un cenno col capo e un mezzo sorriso. Guardo tutti con un’aria abbastanza persa e sconvolta, ma perché qualcuno avrebbe dovuto farmi del male? Non mi viene in mente nessun motivo plausibile. Ah beh, certo. Ho perso la memoria cosa potrò mai ricordarmi se non ciò che mi ha appena detto il medico e Lucas? Aspetta. Lucas. Lucas Granger. “Lucas!” in quel momento in cui urlo il nome di mio cugino lui stesso entra dalla porta con aria assai preoccupata, si precipita verso il mio letto. “Hermione!” provo ad alzarmi per dargli un abbraccio ma la testa mi fa troppo male. In questo momento lui è il mio unico appoggio. L’unica persona che ricordo. “Zia, non si ricorda di me vero?” “No! Tu sei Lucas, l’unica persona che… che ricordo.” “Ma come? È impossibile!” “Dottore?” “Secondo le analisi è assolutamente impossibile che lei abbia la possibilità e la consapevolezza di ricordare chi o cosa ha davanti.” “Dottore” “A meno che…” “Dottore!” “Mi dica signora Granger.” “Le devo parlare, insieme a tutti gli altri.” Escono tutti dalla stanza lasciando me e Lucas da soli. Ah, c’è anche il ragazzo biondo platino… “Ti-ti ricordi di me?” “Le promesse le mantengo.” Mi ricordo quando da piccola promisi a Lucas che anche se avessi perso la memoria io mi sarei ricordata di lui sempre e comunque. In seguito alle solite stronzate che facevamo per rendere tutto più vero. Il piccolo taglietto sul polso per fare il giuramento di sangue e poi berlo, a volte mi chiedo se possa essere vero. Insomma, quale spiegazione più logicaci potrebbe mai essere? Mi viene in mente solo questa. Aspetta. Mi ricordo anche questo? Questa cosa mi inquieta parecchio. Lucas mi sorride mentre il ragazzo biondo sbuffa. “Qualche problema?” “Nessunissimo…” “Brutta cosa la gelosia eh?” “Cosa? IO? GELOSO?” sottolinea il ragazzo alzando leggermente il tono di voce ridendo. “Vedo come la guardi.” “Cosa?!” intervengo “E anche tu.” “Io? Io non guardo nessuno in nessun modo!” diciamo insieme io e il ragazzo. Ecco. Lucas ha già fatto 2+2. Un piccolo dubbio mi sorge: Ma io e il ragazzo biondo siamo… fidanzati? “Ehm… ma io e te… stiamo… si cioè, siamo…stiamo… siamo…” “No.” Ah. Un silenzio imbarazzante avvolge tutta la stanza, e sinceramente non ho la minima voglia di aprire bocca, già questa situazione mi basta, inoltre non ho assolutamente niente da dire, non ricordo niente! E potrebbe essere anche un’ottima scusa… Guardo fuori dalla finestra e osservo tutte le persone che camminano e le macchine che sfrecciano sulla strada, persone a passeggio col cane, gente che esce e entra da questo orribile stabile che ospiterà migliaia e migliaia di persone malate, magari con il mio stesso problema e la mia stessa voglia di guardarmi allo specchio e vedermi davvero come Hermione Granger di 17 anni e non come una sconosciuta che porta quel nome e quell’età. Grazie a Dio entrano i miei genitori e le altre persone. “Hermione, il dottore dice che possiamo riportarti a casa ma per la scuola devi saltare almeno due settimane” beh, pensavo peggio. Tuttavia non credo che tutte questi giorni mi bastino. “Posso fare una domanda?” “Certo tesoro, dicci pure” “Chi è stato a farmi questo?” tutti rivolgono lo sguardo verso il ragazzo biondo. E’ stato lui? Davvero? “No, non sono stato io se lo stai pensando. Non so per certo chi sia stato però ho qualche sospetto.” “Secondo te chi potrebbe essere stato Draco?” interviene una signora. Il ragazzo, o per lo meno, Draco, rivolge un’occhiataccia assassina alla signora, credo che sia stato un tasto dolente, ma perché? In ogni caso questa cosa la voglio risolvere io, non so come ma la voglio risolvere io. La mia vista comincia ad offuscarsi, mi sembra di cadere nonostante sia distesa sul letto. Un dolore atroce si forma sulla mia nuca, in seguito ad altri dolori in altre parti del corpo, lo stomaco, la parte centrale del viso, il ginocchio, il braccio… non capisco bene cosa sta succedendo fino a quando un potente colpo alla mascella mi risveglia. Apro gli occhi di punto in bianco e… no. Non può essere vero. Sono ancora distrutta rivolta a questo orrendo asfalto, vedo una mano mi graffia in modo animalesco il braccio e mi fa scappare un urlo di dolore. Davanti a me vedo una persona che sta cercando di fermarne un’altra. E’ Draco, grazie a Dio c’è lui. Mi alzo con tutte le mie forze nonostante sia la cosa più difficile che io abbia fatto fino ad ora. Mi sposto e mi aiuto con la ringhiera di un cancello della casa affianco a me. Mi alzo e la scena davanti a me è surreale, c’è Draco che sta parlando animatamente con qualcuno, quando si volta verso di me mi fa cenno di aspettare. Io resto ferma, immobile, con la pioggia che mi bagna le ferite. Mi guardo e ho lividi e una manica strappata, sento la nuca pulsare e mi gira la testa. Cado a terra e vedo tutto bianco, le mie orecchie fischiano, mi sembra di impazzire… vedo delle persone lontane a me, stanno camminando tranquille è tutto molto sfocato e non riesco a distinguere chi siano. Mi sveglio di soprassalto alzandomi e tirando un sospiro. Mi guardo in torno e sono ancora in ospedale. Ci sono infermieri spaventati davanti a me. Sono a petto nudo con solo l’intimo indosso, sono ricoperta di “cosi” rotondi con dei fili attaccati. Mi tocco la fronte e quando tolgo la mano mi sembra di averla appena messa sotto l’acqua. Sono sudatissima. “Che c-cosa è successo…?” gli infermieri si guardano e uno di loro fa un passo avanti. “Hai avuto un attacco epilettico… le analisi dovranno arrivare fra breve in quanto non siamo sicuri della causa” Oddio. “Sapete dirmi in quanto potrò riprendermi? Non so nemmeno chi sono.” Si guardano tutti straniti… “Attendi un attimo.” L’infermiere che mi ha risposto prima esce e fa entrare delle persone a me estranee. “Ti ricordi di loro…?” “No…” si guardano tutti straniti… Una signora fa un cenno a qualcuno il quale si piazza davanti a me. “Lui sai chi è… vero?” chiede la signora. Lo osservo da capo a piedi ma nulla, non mi è proprio familiare, non lo riconosco e non so chi è. “Mi dispiace signora, ma non lo riconosco…” “EH?!” urlano tutti. Ho detto qualcosa di male? Ciao a tutti ragazzi! Mi scuso tantissimo se non ho postato in quanto in questo periodo ho avuto molto da fare. Finalmente ho fatto i miei tre giorni di prova alla scuola nuova e devo dire che mi è piaciuta un sacco!! Inoltre ho avuto da fare con un ragazzo molto speciale (doppio senso a parte). E poi i miei soliti problemi a casa, che non vedo l’ora si risolvano perché non ne posso più di fare avanti e indietro da casa mia a casa di tre zie diverse  ma vabbè. Finirà anche questa “ #MaiNaGioia ” . Inoltre tra pochissimo è il mio compleannooo!! OK. Non vedo l’ora in quanto so che mia zia mi regalerà il libro nuovo di Harry Potter e sì. Potrei morire felice. Ok ora la smetto. Buona giornata a tutti ragazzi, spero di avervi strappato un sorriso, e niente. Ciao a tutti miei ippogriffi potteriani. -A:T

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Capitolo 10
*** end ***


siccome in questi mesi di assenza non ho notato nessun tipo di interesse da parte dei lettori, ho deciso di lasciare la storia incompleta e di non continuare. -A:T

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