raccolta storie romantiche

di solana_03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** specialshipping #1 ***
Capitolo 2: *** Mangaquestshipping #1 ***
Capitolo 3: *** Blueclothesshipping #1 ***
Capitolo 4: *** conflictingshipping #1 ***



Capitolo 1
*** specialshipping #1 ***


Sono a casa mia, nella città di Smeraldopoli, e sto disegnando il paesaggio che riesco a scorgere dalla finestra in soggiorno: il bosco Smeraldo.
Quando ho finito, dopo un paio d'ore, ripongo il quaderno sul quale stavo disegnando insieme agli altri. Il mio sguardo si ferma sul primo della fila, quello più vecchio e rovinato, il mio primo quaderno quello che utilizzavo quando avevo 11 anni. 
Lo prendo, cercando di non far cadere gli altri e mi metto a sfogliarlo. I disegni del quaderno sono molto infantili rispetto a quelli che riesco a fare oggi, sono passati oramai 8 anni e in quesi ho perfezionato il mio modo di disegnare.

Dopo qualche pagina trovo un disegno raffigurante un ragazzo, il mio salvatore, Red. Alla vista di quel disegno mi vengono in mente una marea di ricordi di quando io, Red, Green e Blue salvammo la nostra regione, Kanto, 8 anni fa.

Sono persa nei miei ricordi quando sento il campanello suonare.
-Arrivo!- grido, poi apro la porta. Con mia sorpresa, davanti alla porta, c'è il  capopalestra della mia città e mio compagno di squadra Green.
-Ciao Green!- dico sorpresa -che ci fai qui?-
-Ciao Yellow- mi dice lui -vengo qui perchè mio nonno mi ha chiesto se potevi darmi il tuo pokèdex da aggiornare.-
-Sì, ma non ce l'ho con me in questo momento, entra mentre lo cerco- gli dico dolcemente.
-Oh, grazie!- mi dice lui impassibile come al solito.

Lo faccio accomodare in sala e gli offro un caffè, poi mi allontano a cercare il pokedex. Torno dopo una decina di minuti con l'oggetto e glielo porgo, poi lui fa per andarsne ma io lo blocco dicendogli:
-Come va la tua relazione con Blue?-.
Lui mi guarda, senza uno sguardo preciso, ma mi mette a disagio, poi dice -E la tua con Red?-
Entro in panico, il mio viso fa un'espresione che sarebbe stata degna di essere filmata e poi mandata a tutti i dexholder, ma non parlo. Io e Red stiamo insieme, ma non ci vediamo mai e facciamo fatica a parlare perchè siamo timidi, insomma, abbiamo una relazione atipica. 
Green sembra leggermi nel pensiero  e mi dice:
-Forse dovresti parlare con Blue- e poi esce.

Dopo un po' che rifletto su quel che posso fare, decido di ascoltare Green, e quindi di chiamare Blue.
Dopo un quato d'ora dalla nostra chiamata Blue arriva e entra a casa mia senza neanche bussare. (Per fortuna sua a Smeraldopoli siamo molto ospitali, se no l'avrei cacciata a calci)
-Allora, di cosa hai bisogno?- mi dice in tono sensuale. Noto che è vestita con una maglia aderente, che lascia intravedere le sue forme, dei jeans corti e dei tacchi molto alti, insomma, bellissima. In confronto io sembro appena tornata da una giornata a pesca, avendo dei pantaloni lunghi coperti da stivali molto alti in gomma e una maglia gialla e marrone abbastanza brutta. 
-Blue... io vorrei che mi aiutassi con... la mia relazione con Red-
Dico con la maggior sicurezza che ho, ma sembra che io sia un agnellino che implora pietà al lupo, e mi vergogno molto.
-Bene, ti aiuterò, ma cosa c'è che non va?-
-TUTTO QUANTO- le dico con occhi imploranti.
-Sarà un lavoro lungo...-

Dopo qualche ora Blue mi dice che mi ha insegnato tutt quello che poteva e che dovrò metterlo in pratica oggi stesso. Io non capisco e le chiedo: -Come oggi stesso?-
Lei mi guarda e mi dice: -Ho inviato un messaggio a Red con il tuo cellulare, verrà stasera a cena, ciao!-

La guardo uscire, incredula. Non capisco perchè l'abbia fatto, ma poi comprendo, lei vuole che io e Red ruisciamo a diventare una vera coppia come lei e Green. Al solo pensiero divento rossa mentre nella mia testa cominciano a vagare idee malsane.
Dopo un po' mi rendo conto che Red mangierà da me, quindi devo cucinare qualcosa di accettabile. Mi metto a preparare del riso, perchè non ho altro in casa e il negozio più vicino è in centro città, a 20 minuti da me. Quando finisco spero il risultato sia accettabile, lo assaggio e mi accorgo che mi è venuto molto meglio rispetto al solito.

Esco in giardino per prendere una boccata d'aria e faccio uscire tre dei miei pokemon: Kitty, la mia Butterfree, Ratty, il mio Raticate e ChuChu, la mia Pikachu. Non sono sicura di quel che successe dopo, perchè mi addormentai, ma so che mi risvegliai con un ragazzo al mio fianco.
-Ben svegliata Yellow- mi dice Red con tono dolce
-Red! Da quanto sto dormendo?- dico con stupore, mentre vedo Pika, il Pikachu di Red, e ChuChu giocare.
-Da prima che io arrivassi-
Ci mettiamo a ridere, dopotutto non succede tutti i giorni di fare una cosa così, poi lo invito a entrare. Lo faccio sedere in sala, poi li dico"
-Guarda Red, in casa ho solo del riso, quindi...-
-Mi va benissimo il riso- dice lui -ma con questo bel tempo potremmo mangiare all'aria aperta, che ne dici?-
-Sì, va benissimo-

Dopo aver potato fuori il tavolo e due sedie ci mettiamo a mangiare. Durante la cena parliamo un po' di tutto, ridiamo come due pazzi e, devo ammetterlo, ci sono stati momenti in cui io e Red ci guardavamo con sguardi carichi d'amore. Ad un certo punto, un bambino che abita nella casa a dieci metri dalla mia dice a sua madre:
-Gualda, la solellona Yellow si è tlovta un lagazzo!-
A questa affermazione io e Red arrossiamo, mentre la madre del bambino lo trascina via.
Ci guardiamo per due minuti molto intensi, poi lui si alza, mi si avvicina  e mi bacia. Sono attimi intensi, dove il mio cuore inizia a battere a mille e la mia testa a divagare. Ci stacchiamo e ci guardiamo intensamente, per poi abbassare lo sguardo velocemente. Dopo aver rimesso il tavolo in casa ci dirigiamo verso la camera da letto visto che ho offerto a Red di dormire da me, e mi addormento quasi subito. La prima cosa che ricordo della mattina dopo è che ho dormito sul suo petto, come se fossimo una normale coppia sposata.


angolo autrice
ehilà! Ho bisogno di sapere cosa ne pensate. questa è la prima storia che scrivo con più di 500 parole, e non so come è venuta. A me piace moltissimo. la special è la mia quarta ship preferita, ma non è stato facile scrivere qualcosa di coerente. spero vi piaccia. Ciao. Solana

 

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Capitolo 2
*** Mangaquestshipping #1 ***


Mangaquestshipping- Auguri Gold!

 

"21 luglio, oggi è il compleanno di Gold" penso mentre mi sto alzando. Io, Silver e Lyra abbiamo organizzato una festa a sorpresa, e oggi finiamo di preparare il tutto. Abbiamo invitato tutti i dexholders per la festa, anche se io avrei voluto festeggiare solo fra di noi.

Alle 9, come da programma, Lyra suona al campanello. Dopo due minuti stiamo uscendo per andare a casa sua. Gold non immaginerebbe che la festa possa essere lì, essendo che Lyra è nostra amica da poco. L'abbiamo incontrata solo un anno fa, e fin da subito è stata molto amichevole con noi, poi cinque mesi fa il professor Elm ce l'ha presentata come nuova dexholders. Io e lei, in realtà ci conoscevamo già, perchè siamo cugine di secondo grado, ma non l'ho detto ai ragazzi e a lei non interessa che lo sappiano.

Quando arriviamo a casa sua, alla periferia di Borgo Foglianova, incontriamo Silver.
-Ciao ragazze, siete in ritardo-
-Veramente siamo in anticipo, giusto Lyra-
-S...si..hai ragione Crystal-
Noto che nel suo tono c'è una punta di imbarazzo e che il suo viso è rosso, vorrei mettermi a ridere perchè so che a lei Silver piace molto, ma non lo faccio. Sono una brava amica io. 
-Possiamo entrare?- le chiedo per evitare il silenzio imbarazzante che si è formato fra di loro.
-Sicuro- dice lei ridendo.
Lyra ha un carattere bellissimo, si diverte per tutto e sorride sempre, ma è anche una cosa negativa perchè nasconde quando sta male.

Quando entriamo vediamo che Lyra ha sistemato la sala, ha tolto i divani ed ha messo il tavolo e uno striscione con scritto 
"AUGURI GOLD". Sono colpita, lei è stata così attenta per fare tutte le cose così come le volevo io, e non ha fatto il solito disastro.

Ci mettiamo a sistemare le ultime cose, come i palloncini. Silver accende lo stereo per farci compagnia, mentre Lyra sistema la tovaglia. Io prendo i pasticcini e li sistemo sul tavolo, mentre i miei amici prendono pizzette e salatini. Dopo Lyra si mette a gonfiare tantissimi palloncini e ci gioc come se fosse una bambina. Silver la guarda e scuote la testa, penso che stia pensando qualcosa del tipo "la solita, non cambierà mai". Notiamo che lei si ferma e ci guarda, poi ci dice:
-Perchè mi guardate?- con voce infantile.
Noi ci mettiamo a ridere come due pazzi mentre lei ci guarda stranita, poi si mette a ridere anche lei. Dopo la scena esilarante e tragicomica suona il campanello.
-Vado io!!!- urla Lyra -Ciao, entrate pure!!-
-Grazie- disse Red

Entrarono tutti, dal primo all'ultimo dexholders e ci mettiamo a chiacchierare. Le domande che fanno a Silver e me sono:
-Ma chi è quella ragazza?-
-Non ha senso dello stile-
-È così infantile-
-Ragazzi- rispondo -lei è Lyra, una nostra amica-
-Mi hai chiamata??-
-No, tranquilla, puoi tornare a parlare con Yvonne-
-Comunque, io sono Lyra, e tu sei?- dice lei a Red sviando il nostro discorso
-Red-
-Felice di conoscerti, io vado.... PALLONCINI! NON GIOCATE SENZA DI ME!- 
Io e Red ci guadrdiamo, spaesati, solo lei è capace di fare cose del genere.

Quando Lyra esce sappiamo che dobbiamo nasconderci per aspettare Gold. Dopo un quarto d'ora arrivano.
-È tutto buio-
-Aspetta, accendo la luce-
-AUGURI!-

Gold prende un colpo, e ci tira dietro un sacco di insulti, poi ci ringrazia.
-Guarda- dice Red -ringrazia Crystal, Silver e ..... ehm.... Lyra!-
-Grazie ragazzi. Ed ora, facciamo festa!!!!-

-Ragazzi giochiamo a obblio o verità- dice Lyra. Che poi, chi oltre a lei ha così voglia di giocare? Ci mettiamo a giocare, Lyra chiede a me, io a Red è così via, finchè non tocca a Gold, che mi chiede:
-Obbligo o verità-
-Obbligo-
-Baciami-
-Cosa!?!?-
-Devi farlo-
-O..ok!-
E ci baciammo.

La festa continuò a suon di obbligo o verità, battute che è meglio non ripetere di Gold, risate, cibo e mangiate voraci, soprattutto di Diamond, e tante tante scoperte sugli altri, soprattutto sui dex holders più giovani.

Alla fine della festa, dopo che ognuno di noi ha dato il regalo a Gold, gli altri se ne vanno, rimaniamo solo noi quattro. Lyra e Silver, dopo che notano che potrebbero lasciarci un momento solo per noi, se ne vanno. Io vado da Gold e gli dico: (frase nella foto)

Lui ride e mi dice:-Anch'io ho bisogno di te, Crystal-E ci fu un bacio, un bacio vero, dove sia io che Gold godiamo del tocco delle nostre labbra

Lui ride e mi dice:
-Anch'io ho bisogno di te, Crystal-
E ci fu un bacio, un bacio vero, dove sia io che Gold godiamo del tocco delle nostre labbra.

Extra
-Comunque Crys, hai notato che Silver e Lyra non ci sono più?-
-Ehm... secondo te perchè-
-...-


Angolo autrice

ehilà! Ho aggiunto Lyra solo per dare un tono comico alla storia, perchè mi piace il suo carattere infantile (non picchiatemi). Comunque adoro la Mangaquestshipping, anche se in questa storia non penso di averla descritta molto, ma volevo scrivere una fanfiction per il compleanno di Gold (oltretutto pubblicata in ritardo). L'immagine l'ho editata (si dirà così?) io. Ciao.

Solana

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Capitolo 3
*** Blueclothesshipping #1 ***


Blueclothesshipping- Happier

 

ship crack, se non gradite, non leggete (Black x Sapphire, accenni MangAdvanceshipping e Specialshipping)

 

Caldo. Era l'unica cosa che sentiva Black. Faceva caldo e c'era troppo silenzio. Ma dopotutto, cosa poteva aspettarsi un ragazzo di Unima da una regione rurale come Hoenn? Black, mentre camminava, guardò in giro e osservò Porto Alghepoli, la città che aveva appena lasciato. Era abbastanza grande, ma non sicuramente come quelle della sua regione, che erano immense e rischiavi di perderti in qualsiasi via o vicolo. La sua attenzione, appena arrivò, fu catturata da un'arena molto grande e davvero eccessiva, che la popolazione locale chiamava "Arena delle virtù" e, con la sua compagna di viaggio White, andò a dare un'occhiata. Quando la ragazza dai capelli castani seppe che i Pokèmon si esibivano, non perse tempo ed andò a vedere lo spettacolo che era in corso. Per il ragazzo, invece, non fu per niente interessante e, evitando di farsi vedere, uscì. Passò per tutta la città, dove regnava una tranquillità sovrumana , e si fermo ad osservare il museo, un edificio modesto e poco invitante, e il centro commerciale, edificio altissimo e di sobrio colore azzurro, che White avrebbe sicuramente visitato finendo per passarci dentro un intero pomeriggio, tempo che, contrariamente, il ragazzo non voleva perdere. Black il giorno dopo avrebbe partecipato a un torneo contro i migliori allenatori del globo, Red compreso, e doveva prepararsi fisicamente e mentalmente, non essere portato all'esasperazione da White. Si sorprese di come, ad Hoenn, le aree verdi erano sempre presenti attorno a grandi centri abitati, e che una foresta fittissima fosse lì a due passi. Anche se era molto coraggioso e determinato, in quel momento Black non aveva la voglia di addentrarsi, forse perché la poca luce che filtrava dalle fronde lo scoraggiava, forse per evitare di perdersi. La sua disattenzione lo portò a scontrarsi con qualcuno. Nessuno dei due cadde, ma una voce femminile lo rimproverò con tono infastidito:

-Stai più attento!-

Black si fermò ad osservarla, incantato. I capelli castano chiaro erano legati da una fascia rossa, una piccola coda bassa ordinata raccoglieva i capelli dietro, mentre la frangia era disordinata, in contrasto alla coda, ma le incorniciava il viso. Gli occhi erano azzurri e profondi, il ragazzo si perse un po' in quelle pozze, poi passò ad sservarle la bocca, dove si notavano due canini sporgenti e molto affilati. La pelle era abbronzata, e il ragazzo pensò che sicuramente la castana passava molto tempo all'aperto. Indossava una canottiera nera e sopra un'altra rossa, dei leggins neri con sopra dei jeans corti bianchi e delle scarpe da ginnastica alte gialle e rosse. Era poco più bassa di lui, bella, magra e abbastanza formosa sui seni, non dimostrava più di vent'anni. Dopo averla scrutata per bene, si scusò una moltitudine di volte, suscitando una risata nella ragazza, che gli disse -Non sei di questa regione, vero?- evidentemente incuriosita.

Il ragazzo si chiese come avesse fatto a capirlo, e la ragazza, notando la sua aria interrogativa, gli rispose -Stai indossando i pantaloni lunghi e la felpa, nessuno ad Hoenn lo farebbe, o morirebbe dal caldo come stai facendo tu; hai lo sguardo sognante e un accento Americano. Sei di Unima vero?-

Sgranando gli occhi dalla sorpresa il ragazzo annuì e il suo viso prese un colorito rosso, la castana era davvero acuta. Qualcosa nella sua testa gli diceva di chiederle il nome, ma dalla sua bocca uscirono solo queste parole -Verrai al torneo di domani?-

Si maledisse in tutte le lingue che conosceva, mentre la ragazza rispose -Sì, allora ci vediamo lì- allontanandosi velocemente.

Era fortunato, avrebbe potuto rivederla. Provava una nova emozione, interesse, quella bella castana lo aveva stregato fin dal primo sguardo. White, trovandolo sognante, lo svegliò senza alcun riguardo -Black, finalmente ti ho trovato!- esclamò prendendo il braccio del ragazzo -Dobbiamo andare in Hotel, non hai visto che ore sono?-.

Il ragazzo osservò lo schermo del suo cellulare, che mostrava le 17, non era tardi, ma White doveva sistemarsi in hotel, truccarsi e vestirsi elegantemente per la cena, quindi dovevano rientrare presto. Davanti all'edificio, Black, fermandosi, si mise ad ammirarlo. Era abbastanza grande, di colore bianco e alto 4 piani. Appena entrarono, nella reception, notarono una folla incredibile. Per fortuna i ragazzi avevano già una stanza e, facendosi spazio tra le persone, giunsero alla rampa di scale, e salirono fino al secondo piano, per poi separarsi, andando nelle loro stanze. Il ragazzo lanciò la borsa in un angolo di questa, che osservò attentamente. Le pareti gialle lo fecero innervosire non poco, se aveva bisogno di rilassarsi, quel colore era terribilmente sbagliato, il letto era fatto con una coperta azzurra, ed un cuscino dalla fodera bianca, che lo rendevano invitante. Il bagno era minuto e ci poteva stare una sola persona, perfetto per la grandezza della camera. Black spense le luci e si buttò sul letto, togliendosi le scarpe lanciandole coi piedi, e si mise a pensare un po' a tutto. Dopo poco tempo si addormentò. La sua amica, che nel frattempo si era cambiata per cenare lo chiamò, ma accorgendosi che non rispondeva lasciò perdere. -forse- disse fra se e se -starà dormendo- e si diresse verso il salone.

La mattina dopo, il ragazzo si svegliò prestissimo. Erano le cinque di mattina, e l'ansia di rivedere la castana del giorno prima si stava facendo sentire. La immaginava come una spettatrice, che seguiva le lotte appassionatamente, urlando il suo nome e tifando per lui. Dopo essersi lavato, si vestì, con una maglia nera dalle maniche corte, i pantaloni lunghi del medesimo colore e la felpa azzurra legata in vita. Uscendo velocemente e si diresse verso lo stadio. Appena entrato, vide che lo stadio era gremito di gente, che era certamente impaziente di vedere le lotte. Lo sguardo del ragazzo si fermò su Red, l'idolo delle masse, che stranamente non era circondato da fan urlanti, ma stava parlando con una ragazza, che Black riconobbe subito, era la castana del giorno prima. Il ragazzo era vestito con una felpa rossa, jeans blu lunghi, un cappello rosso e scarpe da ginnastica rosse. I capelli neri erano disordinati, ma molto adatti per il suo carattere, e i suoi occhi rossi trasmettevano tranquillità. Era più alto della ragazza di una decina di centimetri, forse anche dodici, ma dal tono con cui si parlavano sembravano essere amici. La ragazza, vestita come il giorno precedente, era molto presa dalla conversazione, e rispondeva con enfasi alle domande del campione di Kanto, mentre lui sorrideva. Black, colto da una strana sensazione, interruppe i due ragazzi salutando la ragazza, che gli sorrise e rispose al saluto. Quando Red chiese come si conoscessero, la ragazza non fece in tempo a spiegare l'avvenimento imbarazzante del giorno prima, che il presentatore annunciò il tabellone. Black guardò attentamente tutti gli abbinamenti, notando che lui e Red si sarebbero potuti sfidare solo in semi finale, quindi era un motivo in più per impegnarsi a vincere. Continuò a osservare e dalla parte opposta del tabellone notò la foto della ragazza, e questo smontò la sua fantasia contorta su di lei. Mentre pensava questo, la castana era sparita e Red stava scegliendo il Pokèmon da usare per primo. Black, essendo il primo, si diresse verso il terreno di lotta. Black vinse ogni incontro usando solo Braviary, Emboar e Musharna, arrivando in semifinale. Nelle pause si fermava a guardare le altre lotte, soprattutto quelle della castana, che scoprì chiamarsi Sapphire, che lottava con determinazione e strategie intuitive impressionanti, riuscendo ad abituarsi a crearne di nuove in pochissimo tempo, usando solo due Pokèmon, un Gallade ed un Blaziken. Anche lei arrivò in semifinale, e Black era sempre più voglioso di vincere contro Red per sfidarla nel caso anche lei avesse vinto. La sfida fra Red e Black fu piena di colpi di scena: Red stava perdendo avendo solo tre Pokèmon rispetto ai cinque del suo avversario, poi arrivarono a pari, poi Black tornò in vantaggio, poi Red lasciò Black a uno e Black fece lo stesso. La sfida era fra Emboar e Venasaur, che Red non aveva Megaevoluto. Anche se, per vantaggio di tipo avrebbe dovuto vincere Black, perse. I due si complimentarono, e Red disse al perdente: -”cavoli, per poco non mi fregavi, è sata fortuna, la mia!”- con allegria nel tono, per poi cominciare a ridere. Black sapeva che non era stata questione di fortuna la vittoria del Fighter, ma rise con lui. Mentre usciva, notò che Red stava guardando fra il pubblico, verso una bionda, a cui fece un cenno, e lei sorrise. Era vestita in modo mashile, non avrebbe saputo descriverlo come White, ma era un vestito giallo senza maniche legato con una cintura marrone, sotto una maglia a maniche lunghe nera e dei pantaloni grigi e indossava stivali di un grigio violaceo. Dopo la lotta contro Red, toccava alla semifinale di Sapphire, che doveva lottare contro un ragazzino biondo di nome Emerald. Black rimase sconcertato dal fatto che Emerald era alto un metro e probabilmente trenta a dire tanto, aveva lunghi capelli biondi, una maglia verde e pantaloni marrroni. Gli sfidanti scesero in campo e si lanciarono un'occhiata di sfida per poi far uscire il loro primo Pokèmon. Emerald scelse Snorlax, Sapphire Gallade. La ragazza, anche se con un po' di difficoltà, riuscì a far mandare K.O. Snorlax, poi però i Pokèmon di Emerald mandarono al tappeto Gallade e Tropious della ragazza. Alla fine ognuno dei due rimase con uno solo dei sei Pokèmon previsti, lei con Blaziken, lui con Sceptile. Entrambi fecero megaevolvere i loro Pokèmon, e la lotta fu spettacolare, piena di ribaltamenti di situazione, mosse epiche, momenti in cui uno dei due sembrava aver perso, ma si scopriva che il Pokèmon aveva usato la mossa a suo vantaggio o l'aveva schivata, insomma, tutti erano con il fiato sospeso. Alla fine, il Sceptile di Emerald andò al tappeto, e la ragazza si guadagnò l'accesso alla finale. Il sorriso di lei era meraviglioso, e Black si perse a guardarla, per poi arrossire e distogliere lo sguardo. La sfida contro Red, a Sapphire, non andò molto bene. Perse tre a zero, e si vedeva che rischiava di piangere. Black prese coraggio e andò a consolare la ragazza, che intanto era seduta con il viso fra le mani. -”Ehi, bella lotta, ti sei battuta bene”- -”Grazie”- disse, con tono seccato e arrabbiato. Il ragazzo provò a dire la prima cosa che gli passò per la testa e che gli sembrava migliore -”Ehi, che ne dici se domani ci sfidiamo?”-. Il ragazzo voleva mordersi la lingua, ma il viso della ragazza si illuminò, e sorridendo al ragazzo gli disse -”Sì, ma non sottovalutarmi”- -”Non potrei mai dopo le lotte che hai fatto oggi”- Rispose lui, allontanandosi. Forse era un appuntamento, e se non lo era gli piaceva pensare il contrario.

 

 

Angolo Autrice

Dopo due settimane di stesura, ho finito (Finalmente!) il capitolo. Il titolo, purtroppo, non centra molto, ma è quello che mi è venuto in mente rileggendola. *pensa ai suoi problemi mentali* La Blueclothesshipping mi piace, perchè Black e Sapphire si somigliano, ma la Frantic non la può battere nessun'altra. Ho messo anche Emerald perchè mi piace come personaggio, e visto che non lo includo in nessuna ship l'ho voluto inserire per una volta, e anche se ha i Pokèmon di livello più alto rispetto a quelli della ragazza ho voluto far vincere lei per questioni di trama (e preferenze). Forse scriverò un'altra crack pairing sulla WakeMeUpshipping (Sapphire x Yellow) ma ci vorrà almeno un mese per cercare le idee e stendere il capitolo, intanto pubblicherò le mie vecchie fan fiction riviste da capo e riscritte. Non pubblicherò molto perchè sono molto occupata con lo studio, quindi scriverò quando avrò tempo libero. Spero che questa vi sia piaciuta, per me è stata un'impresa scrivere 1700 parole. Grazie

Solana

p.s. Non so descrivere le battaglie, quindi non l'ho fatto

 

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Capitolo 4
*** conflictingshipping #1 ***


Conflictingshipping- C'mon, c'mon

Ispirato alla canzone "C'mon, C'mon" degli One Direction. Anche se non vi piacciono potete leggerla.

- Allora ciao! - disse Misty al suo accompagnatore, Blu, che intanto stava bevendo un caffè seduto al tavolino dove fino a prima chiacchierava con lei. 
Il ragazzo perse velocemente interesse per lei, che stava uscendo dal bar, ma si mise a fissare una ragazza dai lunghi capelli castani chiaro, con una maglia azzurra, una gonna fino a metà coscia rossa, lunghe calze azzurre e scarpe da ginnastica bianche e rosse. Di certo un abbigliamento insolito, essendo che si trovavano in una grande città dove la maggior parte delle persone era molto formale e poco caratterizzata. Lei no, lei brillava di una strana luce, i suoi grandi occhi verdi sembravano chiamarlo, chiedergli di parlarle e annullare la noia che lei stava provando. Blu prese coraggio e si spostò al tavolino della mora, che lo guardò sorpresa e leggermente intimorita. - Ciao, ho notato che sei sola, e mi dispiaceva lasciarti qui, ad annoiarti - disse in modo amichevole lui, lasciando perdere il suo istinto che gli consigliava di flirtare fin da subito. -Grazie per esserti preoccupato, sai, il mio accompagnatore mi ha dato buca all'ultimo- rispose dolcemente e ingenuamente la ragazza, spostando una ciocca dei suoi lunghi capelli dietro un orecchio. -Come si fa a lasciare una ragazza bella come te? Comunque mi chiamo Blu.- -Io sono Leaf, piacere. Sei il capopalestra di Smeraldopoli, giusto?- chiese curiosamente, poi iniziò a sussurrare -Sai, io sono di Biancavilla come te, ma non ho mai avuto l'occasione di incontrarti- . La timidezza della ragazza colpì Blu, e i due iniziarono a chiacchierare per qualche tempo, fin quando il ragazzo non ricevette una telefonata. Prima di andarsene, però, invitò Leaf ad una festa, che si sarebbe tenuta la sera stessa, e la ragazza accettò immediatamente, con un grande sorriso sulle labbra.

Leaf, tutto il pomeriggio, lo passò provando diversi vestiti, e alla fine indossò un abito azzurro senza maniche che terminava sopra le ginocchia, un copri spalle bianco e ballerine del medesimo colore. Faceva caldo, era praticamente estate inoltrata, e alla ragazza piaceva moltissimo la stagione. Tutto sembrava brillare di un colore nuovo, sempre più intenso, molto splendente, e il cuore di Leaf si rinnovava di nuova vita.

La ragazza si mise ad aspettare all'entrata della piazza dove si sarebbe tenuta la festa, impaziente, preoccupata del ritardo di Blu. Lei non era abituata ad uscire con un ragazzo, aveva provato per qualche tempo ad avere una relazione con Rosso, il campione della lega, ma, la maggior parte delle volte, il troppo silenzio del ragazzo era imbarazzante. E aveva deciso di lasciarlo. Quella stessa mattina non stava aspettando un ragazzo, ma voleva solo stare sola dopo aver lasciato Rosso. E aveva mentito al ragazzo che le stava dando fiducia. Dopotutto era così, era brava a mentire, e spesso lo faceva senza accorgersi.

Una voce la fece tornare alla realtà, salutandola dolcemente. Leaf si fissò a guardare l'abbigliamento del ragazzo. Indossava una felpa nera e dei semplici jeans, ma erano portati con eleganza, e i capelli disordinati valorizzavano la sua figura. I due iniziarono a camminare per la via, piena di bancarelle e di gente, soprattutto bambini, che correvano e camminavano per le strade e nella piazza. Verso il fondo di quest'ultima c'era una pista da ballo, dove molte coppie danzavano dolcemente sulle note di un lento. Leaf portò Blu a ballare, e per una quindicina di minuti i due continuarono a danzare. Leaf arrossì per quasi tutto il tempo, imbarazzata per il contatto con il ragazzo, mentre lui sorrideva per le reazioni di Leaf. Quando decisero di aver ballato abbastanza, con la battuta di Leaf "ho ballato più oggi che negli ultimi dieci anni", i due fecero nuovamente un giro per le varie bancarelle, e il ragazzo, notando che Leaf era attirata dallo zucchero filato, glielo comprò. -Grazie! Nessuno mi ha mai comprato dello zucchero filato, molti mi dicono che sembro solo una bambina quando lo mangio- disse allegramente Leaf, gustando il dolce. -Non sembri una bambina, lo sei- scherzò Blu, e Leaf iniziò a tirargli pugni sulla schiena, urlando che era un idiota.

I due arrivarono davanti alla palestra del ragazzo, e lui la invitò all'interno, facendola accomodare nel suo ufficio. La ragazza si sentiva fuori luogo, poco sincera nei confronti dell'amico, e decise di dirgli la verità. -Blu, devo dirti una cosa. Stamattina in realtà non stavo aspettando un ragazzo, in realtà mi sono appena lasciata con uno.-. Blu era sorpreso, non sembrava distrutta dalla cosa, anzi, sembrava allegra, senza problemi di nessun tipo. -Ah... Non sembrava- disse sorpreso Blu, ma Leaf lo fermò baciandolo. Il ragazzo, sorpreso, non ricambiò. Leaf, dopo il bacio, diventò rossa, e abbassando lo sguardo disse timidamente al ragazzo -Un'altra bugia é che oggi non é la prima volta che ti ho visto, ma ci sono state moltissime altre volte, e ho finito per innamorarmi di te, guardando le tue lotte e osservandoti.- Lo sguardo di Blu era pietrificato, ma dopo poco si mise a ridere e riferì alla ragazza - Ecco perché mi eri familiare, ci eravamo già visti!-. I due continuarono a parlare per tutta la serata, poi Leaf dovette tornare a casa. -Che ne dici di uscire ancora?- chiese Blu, ricevendo come risposta un cenno di approvazione. Blu alzò gli occhi al cielo, e si mise a guardare le stelle, che era sicuro di aver visto negli occhi di Leaf.


 

Angolo autrice

per chi ha letto la storia precedente avrà notato che parlo di Wakemeupshipping, l'ho scritta, ma è una drabble, quindi creerò una raccolta di drabbles con moltissime ship (molte trattate come amicizie).

In questa si parla del videogioco, quindi mi sono immaginata il carattere di Leaf abbastanza distante dalla Blue del manga, ma con alcune affinità. Per Blu, invece, ho voluto tenere il carattere più simile possibile a quello del videogioco. Scusate se è molto breve (800 parole circa). Spero che vi piaccia,

Solana

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