Il gatto si prende gli stivali.

di Superotto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In mezzo ai campi spunta il pirata! ***
Capitolo 2: *** Il piccolo canguro nero.... ***
Capitolo 3: *** Arriva il piccolo puma nero ***
Capitolo 4: *** Inizia la cura? ***
Capitolo 5: *** Jack chi ??? l'egiziano.. ***
Capitolo 6: *** Il quadro egizio ***
Capitolo 7: *** Ad est del Nilo. ***
Capitolo 8: *** La nave nel castello. ***
Capitolo 9: *** Miti e leggende o storie vere? ***
Capitolo 10: *** Un uragano infuocato ***



Capitolo 1
*** In mezzo ai campi spunta il pirata! ***


Tutto accadde in una fresca mattinata di settembre nelle valli Trebbiolensi. Due stivali di gomma dura e verdi bagnati dalle gocce di rugiada seguono il fedele Roll alla ricerca della selvaggina......dopo essersi addentrato in una fitta erba gli stivali si arrestano di colpo. John rimane impietrito davanti ai suoi stivali in mezzo alla vegetazione , scorge una sagoma inquietante. Paralizzato per qualche secondo poi prende fiato e coraggio, si avvicina lentamente e cosa vede...il corpo esamine di un uomo apparentemente intorno ai 35/40 anni , vestito quasi interamente di nero. Avvicinandosi ancora intravede una ferita in corrispondenza dell'occhio sinistro .Il corpo era ben conservato a parte l'occhio, un uomo prestante alto all'incirca 1,80 con un dei baffetti che solo in qualche cartolina in bianco e nero dei suoi nonni aveva mai visto...altro particolare era un tatuaggio che copriva metà del viso dell uomo sembravano una lunga sequenza di geroglifici che dall'attaccatura dei capelli scendevano a disegnare chissà quale messaggio arcano su tutto il lato sinistro dell uomo ..eccetto per L occhio che invece risultava tumefatto e gonfio .... John non sapeva come doveva comportarsi, nonostante i suoi 60 anni portati molto bene ed un passato lavorativo abbastanza intellettuale. ..Di colpo decide di ritornare alla sua auto, parcheggiata qualche kilometro più a valle, ma la sua mente inizia a tormentarlo, ha paura, si trova in difficoltà! Cosa fare quando salirà sulla sua jeep. Pensa, riflette e riflette ancora, devo tornarmene a casa non dicendo nulla a nessuno oppure devo andare dalle autorità a denunciare questo strano ritrovamento? Non ha ancora un' idea ben chiara sul da farsi, riflette io non ho commesso nulla non possono indagarmi sono un uomo anche abbastanza conosciuto quindi non ho nulla da perdere.... Decide vado alla stazione più vicina della legge. Oramai si trova a metà strada circa dalla sua auto quando ha un sussulto! Caspita ma come faccio a spiegare l'esatta ubicazione di quell'uomo, è stato un puro caso ad averlo notato! Se proprio voglio segnalare questo ritrovamento devo avere un riferimento a cui portare le autorità. Ma come si può avere anche una idea precisa del posto se questo si trovava in una vasta pianura di erba parecchio alta? Allora repentinamente decide di ritornare da quel' uomo e di infilare nel terreno parti rami abbastanza alti quindi visibili anche da lontano. Accelera il passo perché jhon ha come il sentore di avere perso fin troppo tempo, vuole far riposare quel corpo in un luogo più degno di un terreno alla portata di insetti ed animali che potrebbero infierire al povero malcapitato. Si avvicinava sempre di più ...in affanno con il fiatone e qualche cosa dentro di lui non lo convinceva. Era forse un po' di paura, la tensione? Niente di tutto questo...quando giunse nel punto esatto il corpo era sparito....jhon rimase impietrito si vedeva ancora il segno lasciato dal corpo! Non c'era più, l'erba era rimasta schiacciata dal peso dell' uomo, ma di lui non vi era traccia. Incredulo jhon vide un cespuglio muoversi leggermente e percepiva uno strano e molto flebile rumore. Tutto ad un tratto dalle foglie spunto' un.......

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Capitolo 2
*** Il piccolo canguro nero.... ***


Dal cespuglio uscì un gattino piccolissimo, aveva il pelo talmente ritto che sembrava appena uscito da una centrifuga, all'incirca dimostrava più o meno una settimana, al massimo 10 giorni di vita. Era nero tranne sulla pancia, aveva i colori di gatto Silvestro. A quel punto John si guardò attorno sempre più spaesato, non capiva cosa stesse accadendo. Appena prima aveva trovato un cadavere , dopo pochi minuti aveva trovato un gattino, ora sembrava lui più frastornato del piccolo felino! L uomo incominciò a cercare nelle vicinanze qualche altra traccia di fratellini o della mamma del gatto. Niente , non trovò nulla. Probabilmente era stato abbandonato dalla stessa madre causa la sua fragile "salute", infatti la natura è magnifica ma anche altrettanto crudele! Immaginò che per nutrire i fratelli la madre avesse fatto una tragica scelta! Sacrificato per salvare i fratelli, tutti randagi! John lo fissava e lui , di rimando , lo scrutava quasi accigliato . Il gatto che era accovacciato davanti all uomo ad un tratto si alzò, si avvicinò ai suoi stivali e in men che non si dica era arrivato al ginocchio avanzando con i suoi piccolissimi artigli molto affilati. Cosa fare.? sembrava chiedesse " non abbandonarmi pure tu ! portami con te , salvami!" A quel punto John lo prese in mano , lo mise in una delle sue grosse tasche e si incamminò con quella testina piccolissima che scrutava l'orizzonte da una tasca ...come se fosse un piccolo canguro.

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Capitolo 3
*** Arriva il piccolo puma nero ***


John giunse alla sua auto, il Fido Rol balzo' sul sedile posteriore senza emettere alcun suono... Strano ! Roll è un cane vivace che abbaia a tutto quello che vede. Invece ora si accucciò cheto, pareva un bambino che era appena stato sgridato per i pessimi voti a scuola, era molto molto strano. Il gattino nero si muoveva sul sedile come se fosse un copilota, guardava fuori dal finestrino, rizzava le orecchie quando jhon si avvicinava alle auto, pareva addirittura in ansia per la guida del suo salvatore. Arrivati a casa Jhon sapeva benissimo che non avrebbe mai potuto tenere con se il piccolo "puma nero", un po' per lo spazio, un po' perché aveva il suo fido Roll. Passò davanti alla sua villetta e tirò diritto, allora si preoccupò perché il cane non aveva nemmeno accennato un piccolo guaito di protesta per non essersi fermati. A Jhon venne l'idea di portare il "puma" al figlio David che abitava con la moglie Lory in un appartamento su due piani, senza balcone ma con un'ottima possibilità di girovagare in su ed in giùper le scale ! David e Lory erano una coppia di 40enni senza figli ma con un innato amore e rispetto per gli animali : sarebbero sicuramente stati entusiasti di accudire il piccolo "puma". Jhon era arrivato al bar da David ( il figlio era un barman e gestiva un bar proprio sotto casa) e si presentò con una scatola di scarpe tutta bucherellata , quasi sembrava ci avessero sparato dentro, e davanti a David tolse il coperchio.......di lì a poco uscì il "piccolo puma nero" con un pelo al limite della centrifuga! David rimase impietrito, suo padre partito per andare a caccia tornava con un gomitolo nero tutto arruffato! David rifletté : la sua attività gli portava via la maggior parte del suo tempo , aveva una casa non grandissima e senza balconi e giardino .. Si chiese come avrebbe potuto gestire la situazione. Alle parole di Jhon "tenetelo voi . lo curate e lo salvate, se possibile , e poi lo riporto nella zona dove l ho trovato." rimase sbigottito . Dal canto suo John non fece alcun accenno al cadavere che aveva visto al posto del piccolo puma. David pur senza parole fu costretto a prendere la decisione : tenerlo e curarlo. Chi davvero aveva deciso era Lui , il "piccolo puma" , infatti aveva già scalato i primi due gradini della scala che erano alti il doppio di lui.....quella sarebbe stata la sua casa, ......

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Capitolo 4
*** Inizia la cura? ***


David era al lavoro da solo doveva gestire la sua attività fino all'arrivo di Lory che lavorava come manager in una azienda che progettava materiali da costruzione di nuova generazione, quindi si limitò ad inviarle qualche foto senza farle capire che il puma fosse sulla scala di casa sua. Al principio Lory era un po' fredda non capendo il perché David le mandasse delle foto con un gattino piccolo malandato e spelacchiato. Quando si accorse che era in casa sua ,da una foto più grande , il cuore incominciò a batterle all'impazzata ..lei che era una donna abituata a trattare con ogni tipo di personaggi! Incominciò a mandare messaggi a David sul perché il puma si trovasse in casa loro chiedendogli come si sarebbero comportati con il piccolo felino , domande tipo : che cosa avesse fatto all'occhietto, quale farmaco doveva fermarsi ad acquistare prima di tornare a casa, cosa avrebbe mangiato...e tante altre . David le rispose con un solo messaggio: "appena torni lo prendi e lo porti dal veterinario di fronte a casa e faremo quell che ci dirà lui".

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Capitolo 5
*** Jack chi ??? l'egiziano.. ***


Lory appena giunta a casa prese il gattino nero e lo porto' immediatamente dal veterinario Jack , uomo anziano ma molto in gamba con una esperienza colossale nella cura di animali di ogni tipo e razza in quanto aveva girato il mondo, a volte nei luoghi più disparati praticando sempre la sua professione. Purtroppo la diagnosi non fu delle più positive : " l'occhio è messo molto male , solamente uno su mille può migliorare e neppure guarire del tutto, pur sacrificandolo e cucendo la fessura che rimarrebbe " disse Jack ! A quel punto Lory, ragazza di forte carattere , senza consultarsi con David prese la decisione di fare qualsiasi cura a qualsiasi costo per tentare comunque di salvare al puma il piccolo occhietto. Tutta presa dalla sua decisione Lory non si accorse nemmeno che dopo aver visitato il piccolo puma , Jack aveva il volto come trasfigurato , l'umore era improvvisamente mutato , era impallidito e la sua fluente parlantina si era prosciugata . Jack aveva un segreto : per tutti coloro che lo conoscevano era tornato da circa un paio di anni dal Cairo, dove per più di 20 anni aveva lavorato e scritto qualche manuale in egiziano ed in inglese ma in realtà C era ben altro da raccontare ..

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Capitolo 6
*** Il quadro egizio ***


Jack da quando era tornato non aveva più il carattere burbero e solitario, si tuffava sempre meno nei suoi innumerevoli quaderni di appunti scritti in 50 anni, in tutti i posti che era stato. Sembrava che avesse rinunciato a cercare qualche cosa che solo lui, forse, aveva intuito. Non sapeva bene di preciso quello che stava cercando da tanto tempo, ma aveva la convinzione di essere incappato forse anche per pura coincidenza in qualche cosa davvero strana, quasi irreale ma che sotto sotto lo spaventava pure, e non poco. Ritornando dalla visita Lory riportó a casa il piccolo puma con una serie di medicinali ed istruzioni per curargli l occhio. David li accolse con un gran sorriso e rivolto a Lory esclamò: " eccoli qua' la mia stella e il mio puma preferito"!. Il gatto lasciato libero nella grande stanza del soggiorno si muoveva cauto ma con un fare da padrone di casa. Gli diedero da mangiare e bere e il puma trovò subito il suo posto preferito, sdraiato sopra un mobile, sotto ad un quadro che la coppia aveva comprato in viaggio di nozze qualche anno prima....... Un quadro che, a loro insaputa, nasconde strani SEGNALI.....

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Capitolo 7
*** Ad est del Nilo. ***


Come mai il puma si sdraiava sempre rivolto verso il quadro ? Era un quadro che veniva venduto ai turisti nel centro del Cairo con la particolarità che sotto innumerevoli geroglifici egiziani vi era lo spazio per scrivere i nomi della coppia sempre in geroglifico.Lory e David avevano scelto delle immagini con dei colori accesi, ma del resto le immagini che ci vengono mostrate dai siti archeologici hanno delle sfumature meravigliose. L'avevano scelto perché sembrava raffigurare un re ed una regina con altri simboli particolari e simpatici. Il puma era sempre sdraiato sotto il quadro a circa un metro e mezzo sopra al mobile divenuto la sua tana. I due ragazzi erano talmente presi dalle continue cure per l'occhio del gatto che non fecero caso al fatto singolare che il puma era sempre girato Quelle immagini esotiche. Inoltre , la coppia non capiva perché un cucciolo che teoricamente dovrebbe essere spaventato trovandosi in luogo a lui sconosciuto e con due estranei che gli giravano intorno e lo "torturavano " ,( per modo di dire con continue spalmature di creme nel suo fragile occhietto) mostrava loro la schiena ,incurante dei possibili pericoli che potevano arrivargli alle spalle. Dopo una settimana circa di cure David chiamò Jack, il veterinario, per fissare una vista di controllo e per avere anche qualche aggiornamento della cura stessa. Nonostante si vedesse l'auto di Jack parcheggiata di fronte all' ambulatorio e ci fosse un discreto via vai di clienti con piccoli animali che entrava e usciva dallo studio , il veterinario disse che era impegnato per tutta la settimana, rimandando più volte la visita. Ciò che spingeva Jack a rifiutare l incontro con loro era semplicemente che egli non aveva né voglia né abbastanza coraggio di correre il rischio di incappare nuovamente nei fantasmi delle sue intuizioni. Non aveva mai fatto pace con le teorie che lo tormentavano affannandosi a risolvere dilemmi nel suo studio , nella parte est del Nilo ...quella più vecchia della città.

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Capitolo 8
*** La nave nel castello. ***


Dopo numerose e vane telefonate a Jack, la coppia si presentò senza preavviso nello studio del veterinario .In un primo momento Jack dava a vedere un certo distacco, quasi un disinteresse a visitare il gatto dei ragazzi, e si ostinava a rimanere in silenzio. Turbato da tale atteggiamento David domandò a Jack se si sentisse bene, e all'improvviso il maturo veterinario con voce decisa e cavernosa disse: " ragazzi giovedì 19 ottobre Vi aspetto nel mio studio personale , nelle vecchie cantine di casa mia. Puntuali alle 20,30. Non una parola di più altrimenti questa sarà l ultima volta che ci vediamo". La coppia rimase esterrefatta . " ok , ad una condizione : il gatto viene con noi " rispose David. La casa di jack era una villa centenaria tramandata alla famiglia da un paio di generazioni. Una di quelle ville costruite in stile retrò, attorniata da vialetti e piccoli giardini, ma il suo aspetto sinistro la faceva sembrare quella che i bambini di oggi chiamerebbero "la casa delle streghe" nonostante fosse tutto molto curato anche nel più piccolo dettaglio. Arrivato il fatidico giovedì Lory , David ed il prode puma si presentarono al grande cancello in ferro battuto della villa di Jack. Mentre la coppia cercava il campanello o qualsiasi altro marchingegno per annunciare il loro arrivo , senza scorgere nulla Improvvisamente il cancello si spalancò e da lontano scorsero il veterinario che stava andando loro incontro. "Benvenuti , seguitemi", li accolse . Scesero nelle cantine della villa passando su scale di stampo medievale alla cui fine comparve uno studio. Era una piccola stanza , piena zeppa di libri che a prima vista davano impressione di essere assai vecchi, con calamai e fogli sparsi qua e là, una location " da vecchia nave dei pirati". Quindi Jack si voltò verso i ragazzi e cupo disse " chiudete la porta, sedetevi e liberate il gatto, ora vi devo raccontare ciò che non potete nemmeno immaginare del vostro Animale ". ◦ PS: era passato inosservato ai ragazzi , ma il vecchio cancello era un cancello automatico , con telecamere nascoste e sensori di movimento .. Niente é come sembra .. Tutto ha più facce ..

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Capitolo 9
*** Miti e leggende o storie vere? ***


Dopo aver fatto accomodare la coppia , Jack prese da un armadietto ricco di intarsi e strani simboli una bottiglia di Porto e ne versò tre bicchieri senza proferire alcuna parola. Lory guardò David dritto negli occhi, e come se fossero collegati telepaticamente pensarono la stessa cosa : " siamo stati invitati per sentire una storia sul gatto ....ci versa del porto che potrebbe essere una bottiglia appartenuta a Garibaldi tanto è vecchia, e non dice nulla". Jack bevve un sorso, si adagiò su una poltrona e iniziò ." Ora ascoltatemi vi voglio raccontare delle storie che io stesso negli anni ho potuto rivivere in prima persona".. " dovete sapere innanzitutto che i gatti sono stati protagonisti di miti e leggende di tutto il mondo fin dall'antichità. Il gatto era ritenuto un animale dotato di misterioso fascino e di poteri magici e di qualità soprannaturali, infatti il gatto maschio selvatico era chiamato MYEOU . Nel V secolo A.C. Erodoto ebbe modo di conoscere questo felino dandogli il nome di AILOUROS ,che significa dalla coda mobile, termine che poi viene sostituito con GALE, vocabolo greco originariamente usato per la donnola. In età avanzata sì utilizzò KATTOS. Pare ragazzi che siano stati gli egiziani i primi ad addomesticare il gatto circa 4000/4500 anni fa. Dagli studi emerse che in un primo momento non esistesse il gatto domestico, ma che il felino venisse soltanto adorato come una vera e propria divinità. Le prime testimonianze risalgono al l'antico regno e si trovano nel libro dei morti che racconta come un gatto attacca il pitone delle paludi, simbolo della forza malvagia, che a sua volta attacca la terra durante la notte. Infatti gli occhi gialli del gatto avevano un misterioso significato:trattenevano i raggi del sole preso durante il giorno e di notte rilasciavano questa luce spaventando i malvagi con uno sguardo che pareva infuocato. Quando ho visto per la prima volta il vostro piccolo puma sono stato investito violentemente dal suo sguardo : il suo occhio mi ha trafitto scavando nel mio subconscio e portandomi immagini vivide di altri tempi . Ho visto me stesso la fertile terra bagnata dal Nilo , gli splendori del tempo dei faraoni ma dei flash di luce mi hanno mostrato gente percossa, uccisa barbaramente, trucidata e piegata ad una spietata violenza finché è apparsa questa presenza .. dico presenza perché non aveva forma .. solo un ombra con un brillante OCCHIO GIALLO , un occhio di gatto . Ora , saprete forse , che Ra il dio del sole è raffigurato con la testa di gatto. Il felino era legato principalmente alla dea BAST , protettrice dei gatti e di coloro che se ne prendevano cura. Inoltre proteggeva anche i bambini, la famiglia e la casa. Questa protettrice , BAST, aveva come centro la città di BUBASTIS dove vi era un tempio dedicato a lei che lo stesso Erodoto annoverava tra i più magnificenti, nelle cui necropoli furono trovate centinaia di mummie di gatti. BAST. Era una donna che veniva raffigurata con la testa di gatto alla guida di un carro trainato dagli stessi felini. Però come tutte le divinità egizie aveva anch'essa un lato oscuro ed in tal proposito una leggenda narra che la sacerdotessa di BAST dopo aver sedotto un principe giù disse " gioisci mio principe presto sarò tua moglie, ma ricordati che io non sono una comune donna, ma la figlia di BASTET la bella e non accetto rivali! Perciò prima di sposarmi dovrai divorziare dalla tua moglie attuale ed emanare una legge che secondo la quale mi consegnerai i tuoi figli come sacrificio a BAST, perché non voglio che in futuro possano fare del male ai nostri figli! Da qui la credenza egizia femminile dei gatti fosse divina, fatale, tanto che le donne si truccavano accentuando particolari tipicamente felini, soprattutto la forma degli occhi per accentuare l'aria misteriosa. Era uso consacrare i bambini a BAST, un uomo che uccidesse un gatto anche per caso fortuito era giustiziato a morte, e quando un gatto moriva i proprietari usavano radersi le ciglia e il capo in segno di lutto. Il gatto la cui pupilla subisce delle variazioni che ricordavano le fasi della luna, veniva paragonato alla Sfinge per la sua natura segreta e misteriosa e per le sensibilità alle manifestazioni magnetiche ed elettriche. Inoltre la sua usuale posizione raggomitolata e la facoltà di dormire delle giornate intere ne facevano agli occhi del popolo l'immagine della meditazione. Affermavano che il gatto possedesse 9 anime e 9 vite successive. Pare che infine il gatto era sacro al sole e a Osiride, la gatta alla luna e a Iside. ... So che probabilmente vi sto tediando con queste parole su un passato lontanissimo ai confini fra realtà e mito ma VI ASSICURO che quello che vi ho raccontato sta per accadere ancora qui , in questo tempo e con un po' di fortuna potremo essere noi a riscrivere la storia !! CONTINUA

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Capitolo 10
*** Un uragano infuocato ***


Jack aveva raccontato tutte quelle storie su gatti , poi ancora gatti e altri gatti .. Lory e David non riuscivano a capire perché avesse deciso di spiegare queste cose proprio a loro ! Ma non era ancora tutto a quando pareva perché dopo una buona sorsata di vino il veterinario riprese " .... e non pensate che non ci siano leggende anche italiane! Per esempio in Calabria e in Sicilia si pensava che chi uccideva un gatto sarebbe stato costretto a vagare per il mondo per 7 lunghi anni altrimenti avrebbe subito sventure per ben 9 anni .. e....." le sue parole furono bruscamente interrotte da una voce potente e oscura che proveniva dalle loro spalle e che li fece sobbalzare di terrore . " Adesso basta con miti e leggende!! " disse L uomo "È giunto il momento di capire perché siete qui e cosa dovrete affrontare per conoscere L unica strada che può permettervi di salvarvi !!" ... CHE PAURA! La stanza era malamente illuminata ma poco distante dalla sedia che occupava David , seduto per terra con la schiena appoggiata al muro si vedeva un uomo vestito completamente di nero, aveva un tatuaggio che copriva buona parte del volto ma cosa ben più inquietante era L occhio sinistro : quasi completamente bianco ma i cui bordi erano iniettati di sangue ..sembrava il vortice di un uragano circondato da fiamme rosso fuoco !!!!! "Ahhh!! Aiutooo!" Gridó terrorizzata Lory stringendo David . Perché erano andati lì ?? Cosa sarebbe successo ora ?? E dov era finito il loro piccolo gattino visto che il trasportino era inspiegabilmente aperto ???

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