Pokémon: Numa Conquest

di DarkFoxChannel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Draconix ***
Capitolo 2: *** Diploma ***
Capitolo 3: *** Inizio dell'avventura ***
Capitolo 4: *** Prima medaglia ***
Capitolo 5: *** Progetto PP2 ***



Capitolo 1
*** Draconix ***


Draconix si svegliò presto, quasi due ore prima del solito. Come ogni volta che doveva fare qualcosa d’importante, era troppo eccitato per dormire. Ricordò quando, il giorno della vigilia di Natale qualche anno prima, si svegliò alle 5 di mattina. Inutile dire che quel giorno su PokéTube non uscirono video interessanti e non aveva voglia di fare altro. Ugualmente il giorno del suo compleanno. A quei pensieri sorrise, e si alzò. La sua stanza era abbastanza in ordine, a parte i quaderni di scuola sparsi sulla scrivania. Guardò sul comodino accanto al letto: mancavano ancora tre ore al suono della sveglia-Swablu. Probabilmente anche sua madre e suo padre ancora dormivano. Raccolse il telefono. Tre notifiche. “Enemy: Mi sono svegliato.”, “Andrew: Anche io, non riesco a dormire.” e “Gabriele: Pensavo di essere l’unico.”. Entrò nel gruppo WhatsApp e li salutò. Si accordarono per vedersi in piazza. Draconix si vestì di corsa, prese la sua tesina sui Pokémon di Tipo Drago e uscì. Probabilmente non sarebbe tornato prima della fatidica ora del diploma alla scuola Pokémon. Qualche minuto dopo giunse nella piazza di Dragoport, la città marittima in cui vivevano. –Riuscite a crederci?- chiese Enemy. Avevano tutti e quattro la stessa età. Enemy era un ragazzo di media altezza e magro. Portava sempre con sé degli occhiali da sole con le lenti arancio sulla fronte e aveva i capelli castani chiari. Era vestito con una maglietta verde, con disegnato un Decidueye che recitava “Hoennian scum, take my Fujin Yumi”. Abbastanza razzista come frase, ma in realtà era la citazione di un videogioco. Andrew invece era un po’ più alto e robusto, con i capelli scuri e ricci e un accenno di barba. Portava una semplice maglietta color Bounsweet. Gabriele era circa della stessa altezza di Enemy e Draconix e aveva i capelli scuri anche lui. Portava una maglietta con disegnato uno Jigglypuff che aveva in mano un Honedge. Altra citazione a un videogioco cui giocava tutto il gruppetto. -Ma Valentina?- chiese Draconix. Enemy rispose –Credo stia dormendo. Lei non si fa problemi a dormire neanche il giorno del diploma, vedo.- -Vabbé… la vostra tesina di che parla?- chiese Andrew. –La mia dei Pokémon di Tipo Acqua/Terra.- -La mia degli effetti dello scioglimento dei ghiacciai su Spheal, Sealeo e Walrein. Uh, i venditori di pompelmi stanno arrivando, sono quasi le sei.- disse Enemy. -La mia dei Pokémon che possono megaevolversi e delle conseguenze che comporta la megaevoluzione.- rispose Gabriele. -La mia invece… dei Tipi Drago… eh, un po’ semplice. Anche se parlo pure dei leggendari e faccio approfondimenti sui Pokémon semileggendari.- disse Draconix. -Non è male. C’è tanto da dire sui tipi Drago.- osservò Andrew. Gli altri due annuirono. Poi da un vicolo comparve, finalmente, Valentina. -Eccomi- disse, correndo al centro della piazza. -Stavi dormendo?- chiese Draconix, ironico. -Eh? No, non ho chiuso occhio, stanotte. Ho finito anche la terza stagione di Jojo.- rispose. Aveva i capelli castani e portava un cappello da lady bianco. La sua maglia era viola, con disegnato Iridio, un Allenatore molto famoso, e sotto la scritta “IT WAS ME, GLA-DIO-N”. -Vabbé, che facciamo allora?- chiese Gabriele. –Potremmo andare a scuola a studiare e a cercare su Internet qualche altro particolare dell’ultimo minuto. Magari c’è qualcun altro.- consigliò Valentina. Tutti accordarono e s’incamminarono per la scuola. –Quindi dopo il diploma verremo tutti trasferiti a Libertyburg… un po’ mi dispiace, sinceramente. Qui a Dragoport ci sono cresciuto. Anche se magari incontreremo mia sorella, Neko…- disse Andrew mentre camminavano per le vie. Un Rattata forma Alola, si rintanò in un tombino, mentre da un altro poco distante sbucò un grosso Raticate normale. Un Purrloin li guardava da sopra un’automobile, leccandosi la zampa con aria famelica. –Sì, anche a me. Nonostante non sia nata qui, ma a Olympia, è brutto lasciare il posto dove sono cresciuta.- Un Abra fluttuava in dormiveglia vicino a una bancarella, mentre un Poochyena appostato provava inutilmente a prenderlo. Finalmente sbucarono nella seconda piazza della città, Altaria place, una piazza dove chiunque poteva dare spettacolo con i suoi Pokémon. In quel momento, un Lopunny e un Raichu Forma Alola stavano combattendo. Alla fine della piazza, dopo una fontana che raffigurava, appunto, un Altaria, c’era la Scuola Pokémon, la migliore di Numa. Lì davanti era radunata una folla di studenti, tutti con le tesine in mano. Erano solo le sei e mezzo, mancava ancora più di un’ora per l’inizio dei diplomi. Tuttavia, a quanto pare pochi riuscivano a dormire. A Draconix arrivò una notifica sul cellulare: “Mamma: Dove sei?!” “Tranquilla, sono uscito con i miei compagni perché non riuscivo a dormire.” La rassicurò il ragazzo. Davanti al portone era ammassata un sacco di gente, tra cui molti amici e conoscenti dei quattro. Per esempio Forci e la sua mania per Infernape, tale che ci aveva basato la sua intera tesina, Raziel e i Tipi Spettro e Frak e Marjury, che stavano insieme da qualche mese. Mancava ancora Serena. Raziel e un altro ragazzo parlavano in maniera molto accesa di qualche argomento. Draconix riconobbe solo la parola “Megaevoluzione”. Forci chiacchierava con Frak e Marjury. Gli altri della scuola parlavano tra di loro, in terribile attesa. -Ehi, ciao!- disse Enemy, salutando con la mano in mezzo alla folla. Marjury, Frak e Forci si girarono e sorrisero, invitandoli ad unirsi alla discussione. Raziel invece era troppo impegnato con il tizio di prima, che aveva una maglietta che raffigurava Red, il Fletchling di Angry Birds. –Allora, come va? Siete in ansia?- chiese Frak. Tutti annuirono, com’era ovvio. Quello era probabilmente il giorno più importante di tutta la loro vita. Alle sette aprirono le porte, e per la prima volta aglio studenti fu permesso di entrare nella Zona Pokémon. Tutti erano entusiasti. Draconix andò subito nella zona Drago, per studiarli un po’ di più. Ovunque, sparsi nelle 18 zone recintate, c’erano studenti meravigliati che giravano. Nella zona Drago c’era una piccola grotta che procedeva sottoterra, qualche albero su cui riposavano Swablu e Altaria e un lago in cui nuotavano Horsea e le sue evoluzioni assieme a Dratini e Dragonair. Nella grotta sonnecchiava un Salamence, che Draconix studiò con meraviglia –ha artigli lunghi sei centimetri e mezzo e un’apertura alare di circa trecentoventi centimetri, scrisse sul foglio della tesina che riguardava Salamence- , circondato da Axew e Fraxure. Su una collinetta in mezzo agli alberi, un Dragonite riposava accovacciato con uno Swablu cromatico sulla spalla. Dragonite si lasciò studiare, senza aprire gli occhi. “Apertura alare di 155 centimetri, altezza di 240 centimetri” misurò ancora una volta. Uscì dalla zona Drago, dopo aver visto come si comportava Kingdra e averlo segnato. Enemy già si trovava all’entrata, con le braccia incrociate. –La zona ghiaccio è molto, troppo, fredda.- commentò. –Comunque sono riuscito a trovare buone informazioni su Spheal ed evoluzioni. Sono pronto per l’esame.- Andrew tornò con la macchina fotografica a tracolla. –Devo andare a stampare le foto di Quagsire e Swampert. Sono gli unici Pokémon Acqua-Terra che non avevo trovato a Dragoport. Ci vediamo dopo… Oh, sono le sette e cinquanta. Il nostro esame partirà dalle otto e mezzo…- corse via, verso la sala computer. Gabriele arrivò per ultimo, mezz’ora dopo. Era passato in tutte le zone per cercare Pokémon che potessero megaevolversi. Nel frattempo, tutti erano tornati dalle zone Pokémon. Vennero chiamati all’interno da Zach, l’insegnante di Strategia. –Sta per cominciare…- commentò Valentina. –Non ci hai detto di che parla la tua tesina- commentò Enemy. –Parla dei Pokémon che compaiono nei videogiochi, come Jigglypuff, Probopass, Prinplup, Turtonator…- rispose lei. –Draconix Dragdow- chiamò una voce. –Il tuo esame comncia. Recati nella palestra, grazie.- Draconix sembrò confuso. –La palestra…?- si disse, mentre salutava gli amici e seguiva l’insegnante.

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Capitolo 2
*** Diploma ***


-Ora ti consegneremo tre Pokémon, e tu dovrai sconfiggerne tre che ti manderemo contro, per dimostrare la tua adattibilità.- Detto questo, il professor Zach gli porse tre Poké Ball, e ne prese altre tre da una stanza segreta nel muro. -Pronto?- chiese. Il ragazzo annuì e lanciò una delle tre Poké Ball. Ne uscì un Honchkrow. Il professor Zach rispose con un Noctowl. –Tieni questi.- disse Mr. Otis, un altro professore. Gli aveva portato una sorta di occhiali 3D. Lui li indossò, e una voce gli disse: -Honchkrow conosce Sbigoattacco, Attacco d’ala, Sgomento, Ondacalda- lui annuì. Noctowl attaccò con Riduttore, cui Honchkrow rispose con un’Ondacalda che bloccò il nemico. Proseguì con Attacco d’ala, bloccato dall’Alacciaio del nemico. Noctowl piazzò un Riflesso, una sorta di barriera virtuale. Honchkrow colpì con Attacco d’ala, che in parte s’infranse sulla barriera. Noctowl rispose cominciando a caricare un attacco. Honchkrow andò attaccando con un Ondacalda, che bruciò il nemico. Il gufo si lanciò a tutta velocità con un Aeroattacco, ma Honchkrow lo precedette con Sbigoattacco. Il Pokémon buio crollò sotto l’attacco, ma Noctowl fece lo stesso per la bruciatura. I secondi Pokémon furono Breloom per Draconix e Skarmory per il professore. Breloom attaccò rapidamente con Spora, e subito il ragazzo lo ritirò, mandando in campo un Arcanine. Il Pokémon Leggenda attaccò con Fuocobomba e Sprizzalampo in rapida successione, mettendo in difficoltà il nemico, che tuttavia si rialzò, svegliandosi, e utilizzò Sganciapesi, diventando così veloce da essere quasi invisibile. Attaccò il nemico numerose volte con Baldeali, danneggiandolo gravemente ma cadendo presto per il contraccolpo. L’ultimo Pokémon di Zach era un Wigglytuff, che provò ad attaccare con Canto, ma venne colpito prima con Zuffa. Approfittando delle difese diminuite colpì con Corposcontro, e Arcanine crollò. A quel punto toccò a Breloom di nuovo, che venne duramente colpito con un attacco Carineria, a cui rispose con Contatore ponendo fine allo scontro. –Be’, direi che ti sei davvero adattato bene. Hai passato la parte di Strategia e Combattimento dell’esame a pieni voti. Draconix annuì, sorridente, e seguì il Professor Zach nell’aula successiva. Con sorpresa del ragazzo, ad aspettarli furono i Professori di Scienze e Biologia, che lo salutarono con un sorriso e lo condussero alla Zona Pokémon. Lì dovette cercare nelle zone i Pokémon descritti dai professori e scattargli una foto, senza che loro gli dicessero il tipo. Lui dovette trovare uno Swablu (e per fare bella figura fotografò quello cromatico di prima), un Whirilipede e un Walrein. Whirlipede fu il più complicato, ma alla fine lo trovò sotto un albero, mezzo nascosto in un cespuglio. Lo fece uscire con gentilezza e lo fotografò. Tornò dai professori, che approvarono le foto e lo promossero con 9/10, perché aveva cercato Swablu nell’habitat drago invece che in quello normale e volante. In effetti, forse avrebbe dovuto cercare i veri tipi di Swablu… In ogni caso, arrivò all’ultima prova, la tesina orale. -I Pokémon di Tipo Drago sono Pokémon molto antichi. Tutto cominciò dai primi tre Pokémon creati… Dialga, Palkia, e Giratina… … poi, durante la preistoria, si svilupparono i Tyrantrum, predatori naturali dei Bastiodon e sovrani indiscussi di quell’epoca… … infine, con la scoperta delle Megaevoluzioni, altre tre specie di draghi sono state scoperte: Charizard, Sceptile e Ampharos. I Pokémon drago sono mediamente i più potenti e secondi per numero di Pokémon leggendari e misteriosi. Gran parte dei Tipi Draghi sono rari e si trovano in aree sperdute del pianeta, come il fondo delle cascate Meteora o la Grotta Labirinto. Domare un Pokémon Drago è difficile, i due più pericolosi sono Hydreigon e Salamence. Il mio sogno… è catturare e domare proprio questi due Pokémon. Immediatamente, tutti nella stanza ammutolirono. Poi partì un applauso. –Incredibile, mai vista tale precisione, si vede che ci hai messo passione. Sei promosso dalla scuola per allenatori con… il massimo dei voti!- l’applauso continuò dopo l’intervento della preside. Draconix uscì soddisfatto dall’aula. Nel frattempo, Frak e Gabriele avevano finito l’esame con altri prof mentre Andrew e Valentina erano alla seconda prova ed Enemy e Forci alla prima. Parlò con Gabriele e Frak dei loro voti. Il primo aveva avuto 10/10, comunque un video di tutto rispetto anche senza la lode, mentre Frak 8.5/10. Un po’ deludente in realtà, ma sempre meglio dei soliti voti del ragazzo. Poco dopo tornarono Andrew e Valentina, il primo con 10 e lode e la seconda con 10. Draconix e Gabriele si congratularono con entrambi. Forci arrivò prima di Enemy. Aveva preso 8 perché la sua tesina era troppo corta e semplice, siccome parlava solo di Infernape. Infine arrivò Enemy, che aveva anche lui preso la lode. Marjury e Raziel arrivarono insieme. La prima aveva preso 9, il secondo la lode. Il ragazzo con cui litigava prima l’amante degli spettri, quello con il Fletchling sulla maglietta, uscì senza dire il voto e se ne andò rapidamente dalla scuola. –Quindi, abbiamo tutti finito. E’ stato… più breve di quel che credessi.- commentò Enemy. Uscirono dalla scuola insieme, Andrew, Enemy, Draconix, Gabriele, Valentina, Frak, Raziel, Forci e Marjury. Poi si ricordarono di Serena e rientrarono. La ragazza era uscita e li aspettava. Li guardò che entravano con aria imbronciata. –Vi eravate dimenticati di me?- chiese, arrabbiata. –N-No…- rispose Enemy cercando di essere convincente. –Comunque, ho preso dieci anche io. Andiamo tutti insieme, allora.- disse. Ancora una volta uscirono, stavolta davvero tutti insieme. Il giorno dopo -Oggi pomeriggio partirete per Libertyburg- li informò la preside. –preparate tutto, perché è dall’altra parte della regione e potrebbero volerci mesi per tornare.- ancora una volta, Draconix, Andrew, Gabriele, Valentina ed Enemy si incontrarono in piazza. –Quindi, oggi comincia la nostra nuova vita da allenatori. Siamo i giovani più brillanti della regione probabilmente, facciamoci valere. Avete pensato al Pokémon iniziale?- disse Draconix. –Io ho deciso di prendere un Mudkip, siccome è stato parte integrante del mio diploma.- rispose Andrew. –Io voglio partire con Rowlet- disse invece Valentina. Enemy decise di prendere un Froakie, mentre Gabriele voleva Chespin. –Io Treecko, per lo stesso motivo di Andrew.- disse infine Draconix. Poi tutti tornarono a casa e si prepararono. La madre, Merice, ovviamente lo riempì di raccomandazioni, mentre il padre Anthony si limitò a una pacca sulla spalla, un abbraccio e un “Buona fortuna”. Prese cinque magliette e cinque pantaloni, tanto ne avrebbe comprati tanti durante il viaggio, una T-Shirt in caso di caldo e un cappotto pesante in caso contrario. Si portò anche guanti, scarpe da ginnastica, da scalata, sciarpe e cappelli per ogni evenienza. Per ultimi prese il computer portatile, la macchina fotografica e il cellulare. Tutto ovviamente entrò nel bellissimo zaino che digitalizzava tutto. A quel punto, tornò in piazza, dove l’autobus che li avrebbe condotti all’aeroporto li aspettava. Vide Merice che si affacciava e gli mandava un bacio, affiancata dal Torracat cromatico e dalla Skitty da compagnia. Si sedette vicino a Enemy sull’autobus. L’avventura cominciava da quel momento.

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Capitolo 3
*** Inizio dell'avventura ***


Non erano mai stati all’aeroporto. Era un posto spettacolare, un edificio così immenso che avrebbe potuto coprire metà Jungleburg solo con la sua superficie. E l’altra metà l’avrebbe occupata la pista di partenza e atterraggio degli aerei, colossi di ogni forma e dimensione. Erano tutti dipinti per sembrare Pokémon: c’erano piccoli e velocissimi Crobat solo prenotati in casi particolari, enormi Yanmega per trasporti sulla regione di Numa e Latios e Latias per trasporti internazionali. Loro sarebbero saliti su uno dei Crobat. Avevano una cinquantina di posti ed erano prenotati per gite scolastiche e operazioni militari. Nessun aereo era più veloce di loro, che andavano alla stessa velocità del suono. L’autobus li portò direttamente sotto l’aereo, che seppur dieci volte più piccolo degli altri aveva sempre dimensioni rispettabili. Aveva otto motori, due su ogni ala, e un’elica sulla coda. La cabina del pilota era occupata da un uomo con un Raichu, che avrebbe dovuto fornire energia per l’aereo in casi estremi. Tutti gli studenti si accomodarono ai loro posti, e l’aereo cominciò a correre alla velocità di un’auto da corsa. Con un balzo fu a venti, trenta, cinquanta metri di altezza e le ruote scomparvero nel suo ventre. Poi i motori si attivarono e con un boato l’aereo scomparve nel cielo a velocità inimmaginabile. Sotto il Crobat sfrecciarono foreste, campagne, città: persino l’immensa Midmoon con i suoi grattacieli in qualche minuto scomparve dietro l’elica. Colosstown comparve, la città ai piedi del Monte Colossale, un’enorme città industriale, la seconda più ricca e grande di Numa. Anche la Montagna Magnetsnow sfilò sotto il Crobat, infine Magnetpull City. Con una bellissima virata, il Crobat scese in picchiata e rallentò all’ultimo, atterrando dolcemente all’aeroporto di Magnetpull City. –Eccoci. Il volo è stato magnifico.- commentò Andrew. –Già, nemmeno una minuscola turbolenza, tutto liscio.- concordò Draconix. Marjury e Frak si tenevano per mano, Forci dormiva e Raziel e il tizio con la maglia di Fletchling (che ora era di Chuck lo Zapdos) avevano avuto la sfortuna di trovarsi ancora vicini, e cominciarono a battibeccare su qualcos’altro. Non la smisero nemmeno mentre scendevano. Serena si stringeva a Enemy, avendo paura di volare. Poi, altri studenti, tutti quelli passati almeno con 8, alcuni erano indifferenti, alcuni ascoltavano musica, altri erano terrorizzati. Un’altra navetta li raccolse appena scesi dall’aereo e partì a tutta velocità verso Libertyburg. Dopo pochi minuti, finalmente la città comparve all’orizzonte. La navetta si fermò davanti alle porte della città, li lascio lì e partì. Di tacito accordo entrarono in città e si diressero verso il grande laboratorio del Prof. Maple, il più grande studioso della regione. Il professore, un uomo sulla quarantina con capelli rossi ricci che indossava un camice li accolse in piazza. –Ciao, futuri allenatori. Quindi, voi siete tutti quelli che hanno superato l’esame almeno con un otto. Prego, venite al mio laboratorio.- disse, sorridente. Libertyburg era una piccola cittadina di campagna, piena di stupendi alberi e vegetazione. Per le vie giravano Pokémon randagi come in ogni città, ma spesso Pokémon selvatici delle campagne e foreste circostanti entravano in città e venivano accolti con felicità dagli abitanti. Il laboratorio era l’edificio più grande del villaggio, dotato di una voliera, di un acquario e di un immenso cortile, dentro cui si intravedevano Pokémon di ogni forma e dimensione. Il professor Maple fece entrare gli studenti nel recinto dei Pokémon di terra, e venne subito accolto da una folla di Sentret, Pikachu e Bulbasaur. –Oh, oh, calmi ragazzi, devo portare questi allenatori a conoscere i loro primi Pokémon. Bene, potete trovare i Pokémon di Tipo Erba lì- disse indicando un boschetto –poi, i tipi Fuoco lì- questa volta indicò una zona senza erba con una piccola grotta –mentre per i Tipi Acqua seguitemi all’acquario.- finì, cominciando ad incamminarsi verso il laboratorio. Marjury ed Enemy si diressero con il professore all’acquario, mentre Frak girava un po’ indeciso. Serena guardava indecisa una Fennekin e un Litten, mentre Raziel e Valentina seguivano uno stormo di Rowlet in volo. Draconix trovò subito Treecko, appisolato in solitudine tra i rami più alti. Cominciò ad arrampicarsi sull’albero, ma Treecko si svegliò e saltò su un altro albero. Draconix saltò giù e cominciò ancora ad arrampicarsi. Treecko saltò su un altro albero. Il ragazzo continuò a seguirlo, e il Pokémon continuava a scappare. Draconix scese per la settima volta da un albero, sbuffando, con le mani ferite. Non c’erano altri Treecko, e lui voleva assolutamente avere un Pokémon Legnogeco. Stringendo i denti, saltò ancora una volta su un albero e si arrampicò. Le sue dita stavamo per cedere, ma a quel punto, Treecko saltò giù dall’albero… Dritto sulla sua faccia. Caddero a terra, e Treecko si accovacciò sul suo petto, guardandolo. –Allora?- chiese, e il Legnogeco sorrise, scendendo e facendo alzare l’allenatore, per poi saltargli su una spalla. Draconix si diresse al centro della Zona Pokémon dolorante, stringendo le mani su un fazzoletto. Il Prof. Maple, tornato dall’acquario, si rabbuiò vedendolo così ferito. Il ragazzo, con un gesto della mano sfregiata, gli fece segno di non preoccuparsi. –Mi sono dovuto guadagnare la sua fiducia.- disse. Enemy aveva un Froakie sulla spalla, e aveva la faccia completamente bagnata. Andrew stava accarezzando un Mudkip, ma sembrava non avesse dovuto lottare particolarmente. Raziel e Valentina tornarono con i loro Rowlet sulle spalle. Il tizio che litigava con Raziel aveva scelto un Torchic. Gabriele aveva optato per un Chespin e Forci per Chimchar. Infine, dopo tanta indecisione, Frak aveva scelto un Tepig e Serena il Litten. -Quindi, avete tutti scelto e lo stesso hanno fatto i vostri Pokémon. Me lo aspettavo, se avete superato così brillantemente l’esame. Vi consiglio di allenarvi sul percorso tra Libertyburg e Magnetpull town, per poi sfidare la palestra della città. -Insolito aprire una palestra nella stessa città dove vengono fatti partire gli Allenatori.- commentò Draconix. Maple annuì. –Abbiamo deciso di amministrare tutto in modo diverso per gli allenatori di questa regione. Vennero congedati e uscirono dall’allevamento del laboratorio. –Ci vediamo.- disse subito il tizio con il Torchic. –Ah, comunque mi chiamo Eagle. Piacere.- si presentò, andando via. -Quindi, cosa facciamo?- chiese Enemy. Frak sorrise. Draconix capì subito. –Beh… l’unica cosa possibile insieme ora che abbiamo dei Pokémon. E così organizzarono un torneo, e cominciarono a combattere fino a tarda notte. Treecko contro Froakie, che si risolse in un pareggio. Rowlet contro Rowlet, vinse quello di Raziel. Tepig contro Chimchar, e vinse il Pokémon di Forci. Mudkip contro Chespin, ebbe la meglio Gabriele. E così via. A quel punto, riposarono nell’hotel di Libertyburg (ogni hotel della regione era gratis per gli allenatori), e la prima, emozionante giornata d’avventura così finì

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Capitolo 4
*** Prima medaglia ***


Draconix si svegliò presto. Per quella prima notte, Treecko era rimasto fuori dalla Poké Ball con lui, e al suo risveglio lo osservava, sveglio, seduto sul davanzale della finestra. –Buongiorno- disse il ragazzo trasalendo. Il Legnogeco sorrise e saltò giù. Il suo allenatore cominciò a vestirsi. Indossò dei pantaloni da tuta, una maglietta con disegnato un Probopass che schiacciava un Turtonator, recitando “It’s a me, Probomario!” e delle scarpe della linea Victini. Raccolse lo zaino ed uscì seguito da Treecko. Come Maple aveva suggerito, si diresse alla via Liberty, che portava a Magnetpull town. La strada era protetta da delle staccionate, per chi non aveva Pokémon, ma c’erano cancelletti per andare a cercarne di selvatici. In mezzo ai fiori e ai cespugli si divertivano Hoppip, Bellsprout, Patrat, Zigzagoon, Skitty e Sunkern. Treecko cominciò ad allenarsi a suon di Dragospiro e Botta, fino a imparare anche Attacco Rapido. Poi, mentre Treecko avanzava nella prateria ai lati della strada, dai cespugli balzò fuori un Vulpix. Era una bellissima Vulpix, dal pelo lucido e dalle code molto più lunghe e folte del normale. “Caspita.” Pensò Draconix. Quello era probabilmente il Pokémon più bello ed elegante che avesse mai visto. “Be’…” pensò “Maple ci ha dato le Poké Ball proprio per questo…” Treecko ingaggiò Vulpix in una battaglia partendo con Dragospiro, evitato con un balzo aggraziato. La Pokémon rispose con Braciere, bloccato con un secondo Dragospiro. Il Legnogeco partì con Attacco Rapido, che cozzò con lo stesso attacco del nemico. La volpe balzò via e lanciò un altro Braciere, colpendo. Tuttavia Treecko balzò fuori dalle fiamme e con una Botta schiacciò a terra il nemico. Ancora una volta il Pokémon fuoco si rialzò e afferrò Treecko con i denti. Poi il suo intero corpo prese fuoco, venendo avvolto da fiamme blu. La Fuococarica partì, schiacciando a un albero Treecko, che crollò in un istante. Vulpix barcollò, esausta, e cadde roteando gli occhi. Draconix rimase per qualche secondo allibito, poi lanciò la Poké Ball e catturò senza problemi la volpe. Tornò a Libertyburg e andò dal Professor Maple, per curare i suoi Pokémon e dirgli della mossa di Vulpix. –Ah. Sai, purtroppo qui a Numa si stanno diffondendo strani eventi… C’è un’organizzazione di scienziati che anni fa cominciò un’orribile attività. Rapiva, senza usare le Poké Ball, e modificava geneticamente i Pokémon selvatici o li costringeva ad accoppiarsi tra specie diverse, per esempio Arcanine con Lucario per insegnare ai Growlithe selvatici Zuffa. Pensavano in questo modo di aiutare alcuni allenatori consegnandoli direttamente a loro, ma si rese conto che in questo modo i Pokémon potevano fuggire e accoppiarsi in natura, moltiplicandosi a dismisura. A questo punto, l’organizzazione cominciò a catturare in massa questi Pokémon modificati e a deportarli a Hoenn. E’ una ferita nella storia di Numa, e nessuno può negarla perché ancora ne esistono esempi a Numa, perché catturarono i genitori ma non i loro figli e le uova, credendoli Pokémon normali. Ora quell’organizzazione di scienziati non esiste più, il governo di Numa l’ha sciolta e ha punito gravemente gli ideatori del “Progetto PP”, cioè “Progetto Pokémon Perfetti”. Alcuni sostengono che alcuni agiscano nell’ombra per continuare l’attività. A ogni modo, tieniti stretto quel Vulpix.- smise di parlare. -Oh…- mormorò Draconix. Non se la sentì di dire altro. Guardò la Poké Ball di Vulpix, sentendo senza volerlo un moto di disprezzo, non verso Vulpix ma verso gli scienziati. Uscì dal laboratorio e proseguì l’allenamento di Treecko e Vulpix, poi si diresse alla palestra di Libertyburg. Era una grande cupola di vetro, con dentro una zona Pokémon come quella del laboratorio, anche se in mezzo erano scavati tre campi di battaglia di sabbia. C’erano alberi di ogni tipo e quello che stupì Draconix fu che c’erano solo Pokémon di tipo Normale: Aipom appesi agli alberi, Pidgey, Hoothoot e altri volavano in giro e Bidoof vicino al lago, insieme a tanti altri, stava raccogliendo dei bastoncini. Nei campi di battaglia erano sistemati tre allenatori, e in fondo alla palestra su un palco rialzato il Capopalestra. Portava appuntata sulla camicia la medaglia della palestra, indossava una camicia bianca e dei jeans blu scuri. Aveva capelli a caschetto castani e scarpe da ginnastica nere; infine portava degli occhiali con le lenti rotonde. Draconix entrò, gridando: -Sono qui per sfidare la mia prima palestra!- Non rimase senza risposta. I tre allenatori si misero in posizione, il capopalestra incrociò le braccia e sorrise. –Sconfiggi i miei tre apprendisti, se ci riesci, e potrai sfidarmi.- La prima sfida partì, contro un’allenatrice in divisa scolastica. Lei mandò in campo un Litleo, lasciando sorpreso lo sfidante. A quanto pare, usavano Pokémon di ogni tipo. Mandò in campo Treecko. Il leoncino lanciò un attacco Braciere, bloccato e respinto con Dragospiro. Il colpo spedì all’indietro Litleo, che venne facilmente colpito con una Botta che lo fece rotolare fuori dal campo. Il tipo fuoco si rialzò e lanciò un Urlo, indebolendo l’Attacco Rapido successivo del Legnogeco, che comunque colpì in pieno. Litleo artigliò il terreno per tenersi fermo e bloccò Treecko con un Morso, per poi lanciarlo via e colpirlo con Braciere. Il tipo Erba resistette a stento, rotolando per terra, ed evitò una Bottintesta, per poi saltare su un albero e colpire con Dragospiro. Il leoncino provò a lanciare un Braciere, ma si trovò paralizzato, e dopo l’Attacco rapido successivo crollò. Il capopalestra si congratulò e permise a Draconix di curare Treecko. Il secondo allenatore aveva un Helioptile, sconfitto rapidamente da Vulpix, e la terza un Bibarel, sconfitto con l’appena imparato Megassorbimento del Legnogeco. -Bene, hai sconfitto anche Laura e il suo Bibarel. Piacere, io sono Kendal, il capopalestra. Cominciamo la lotta. Due contro due?- chiese. -Va bene.- annuì Draconix. Kendal mandò in campo un Rattata forma Alola, che già vedeva nelle vie di Dragoport all’alba mentre tornava nelle tane, oppure la sera mentre usciva. Tuttavia, quel Rattata era rosso invece che nero. Lo sfidante mandò in campo Treecko. Il capopalestra sorrise, e la lotta cominciò. Treecko usò Dragospiro, e il Topo lo schivò e attaccò con Morso. Il Legnogeco lo bloccò con Botta per temerlo fermo e lo colpì in testa con Megassorbimento. Di nuovo Kendal sorrise, e Rattata si divincolò e cominciò a rotolare. Poi il suo pelo prese fuoco. Il Ruotafuoco investì Treecko e lo fece schiantare nella sabbia. Si rialzò a fatica e si lanciò all’attacco. Il nemico provò ad usare Ombrartigli, ma il Tipo erba rotolò di lato, avvicinandosi al laghetto nella palestra. Kendal non lo notò, e ordinò al Pokémon di ripetere il Ruotafuoco. A qualche secondo dall’impatto, il Legnogeco balzò all’indietro e colpì con Botta la superficie del lago, alzando un muro d’acqua. Con un urlo, le fiamme si spensero e il Topo venne investito e stordito dall’acqua. Con la Botta successiva, Treecko pose fine al combattimento. Kendal mandò in campo Aipom come secondo Pokémon. Treecko colpì con Attacco Rapido, incassato dal nemico che rispose con un violento Doppiosmash. Il Legnogeco reagì con Megassorbimento, ancora una volta incassato senza troppi problemi. Il Pokémon viola rispose con Codacciaio, che Treecko evitò di striscio. Il colpo successivo, una Botta, venne bloccato dalla mano-coda di Aipom, che storse il polso del Tipo Erba, che con un urlo crollò al Doppiosmash successivo. A quel punto, tutto era nelle mani di Vulpix, che scese in campo in tutta la sua eleganza. Kendal si rabbuiò. –Quel Vulpix… è del Progetto PP. Proprio come il mio Rattata.- Draconix rimase sorpreso prima, per il fatto che il capopalestra aveva riconosciuto Vulpix, e poi sconvolto perché il Rattata cromatico era anch’esso del Progetto PP. -Cosa? Rattata faceva parte del progetto…?- chiese. –Esatto. Gli scienziati volevano che i Rattata venissero considerati dagli allenatori che avessero… comprato – mise particolare enfasi e disprezzo nell’ultima parola – i loro Pokémon. Per questo presero parte del codice genetico dei Chimchar e dei Cyndaquil, quello per le mosse, e lo iniettarono in due Raticate normali e in due Forma Alola. A quel punto, nacque una colonia di Rattata; tra quelli Forma Alola, molti presero il colore rossiccio dai Chimchar siccome nel loro codice genetico hanno il colore rosso della versione cromatica. Dopo lo scioglimento della compagnia, erano rimasti solo i Rattata forma Alola, quelli normali erano stati deportati a Hoenn. Perciò ne presi uno, con il permesso degli altri Capi. La cosa più sconvolgente è che… I Rattata forma Alola non possono imparare Ruotafuoco, perciò questo è uno dei più barbarici e abominevoli esperimenti. Comunque, continuiamo la lotta-. Draconix annuì. Scosso, e ordinò a Vulpix di usare Attacco Rapido. Quando Aipom si preparò a bloccare il colpo, l’attacco mutò in una Fuococarica che investì il tipo normale. Con un’esplosione Vulpix volò all’indietro, mentre Aipom barcollava. “Contrattacco!” si maledisse Draconix. Aveva già usato quella mossa, durante l’esame, e ora gli si rivoltava contro. Entrambi i Pokémon barcollavano visibilmente. “Non posso contare su Fuococarica.” Si disse Draconix. Vulpix cominciò a correre in cerchio, attorno ad Aipom. Il Tipo Normale provò a fermare la sua corsa lanciandosi in avanti e prevedendo la sua mossa, poi lanciò Codacciaio. Vulpix rispose con Braciere, che rallentò il colpo. La volpe balzò sulla mano-coda e colpì il nemico in testa con Attacco Rapido. La scimmia crollò con un lamento. -Bene, strategie eccellenti. Ti sei meritato la medaglia Ambizione.- Kendal gli consegnò una medaglia, che era la stilizzazione del volto del suo Rattata visto frontalmente. Uscì dalla palestra e si diresse all’hotel per dormire, ma vide qualcosa di sospetto che si muoveva nel cortile del laboratorio.

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Capitolo 5
*** Progetto PP2 ***


Dopo qualche rapida cura con il macchinario del laboratorio, Draconix uscì silenziosamente nella Zona Pokémon. Non appena aprì la porta, un terrorizzato Charmander si lanciò nel laboratorio. -Ehi, dove vai piccoletto. Il capo ti vuole per il PPP2. Vieni qua, non vorrai che il mio Galvantula ti prenda.- a Draconix si gelò il sangue. Volevano rapire quel Charmander… E poi… PPP2… immediatamente capì per cosa stava il nome. C’era poca probabilità di sbagliarsi, dopo ciò che gli aveva detto Maple durante la giornata. Progetto Pokémon Perfetti 2. –Altolà!- gridò. –Non vi lascerò rubare quel Pokémon! A quel punto un Galvantula si lanciò contro di lui. Charmander lo fermò con Braciere, mentre Vulpix e Treecko uscivano dalle ball da soli e colpivano con Attacco Rapido. –Oh, bene, vedo che il Prof. Maple è troppo impegnato per occuparsene di persona. Nessun problema. Anzi, anche meglio, sarà facile sconfiggere uno dei suoi alunni…- In quel momento, Galvantula colpì Charmander con Millebave, ma l’attacco venne bloccato dal Braciere di Vulpix, che poi attaccò con Fuococarica il ragno elettrico, che barcollò all’indietro, con una scottatura sull’addome. Attaccò con Ronzio, ma Treecko si abbassò evitando la vibrazione e colpì il nemico in testa con Botta. Il ragno afferrò il Legnogeco e lo colpì con Fulmine e Ronzio in rapida successione. Treecko era sul punto di crollare, ma Charmander e Vulpix misero KO il nemico con un Braciere congiunto. –Vattene. Non avrai nulla.- intimò Draconix, ma il tizio non ne voleva sapere. Mandò in campo un Pawniard, che provò ad attaccare con Ghigliottina Treecko, il quale tuttavia rotolò di lato e lo colpì con Dragospiro paralizzandolo. Vulpix lo fece fuori con la Fuococarica successiva. –E va bene, non sono gradito. Ma non finisce qui.- mandò in campo un Weezing che scatenò una nube. Charmander si strinse a Draconix per non venire preso, ma il nemico era davvero scomparso. –Bene, piccolo. D’ora in poi stai più attento a queste persone… ora ti lascio. Mi raccomando, stai attento. Domattina racconterò tutto a Maple. Draconix tornò davvero all’hotel, dopo aver curato i suoi Pokémon. Si mise il pigiama che raffigurava Dratini tanti Dratini piccoli – se ne vergognava, ma sua madre gli aveva comprato solo pigiami così. “Oggi mi metterò in viaggio verso Magnetpull” pensò Draconix appena sveglio. Si lavò e vestì rapidamente e uscì dall’hotel Due cose catturarono la sua attenzione. La prima, fu un altro autobus della linea “Liroselia” ferma davanti al laboratorio che stava facendo scendere dei ragazzi. La seconda fu Enemy accanto a Maple, con accanto un Frogadier e un Drilbur. Appena lo vide lo salutò e si avvicinò. –Ehilà, Enemy. Vedo che va tutto benissimo.- commentò, vedendo il suo starter evoluto e un nuovo Pokémon. Lui annuì. -Il Rattata Forma Alola di Kendal era strano…- disse. –Davvero? Era solo cromatico.- rispose Draconix. –No, intendo… usava Ruotafuoco. La sera sono andato a cercare su internet e solo la forma normale può apprendere Ruotafuoco.- Allora Draconix capì che Enemy aveva già intuito qualcosa e gli spiegò tutto. –E’ una cosa orribile.- dichiarò semplicemente, dopo qualche attimo di silenzio per metabolizzare. Nel frattempo, gli allenatori appena scesi – quelli di altre classi che avevano fatto l’esame dopo – stavano scegliendo i loro Pokémon. Uno di loro uscì quasi subito. Era alto e magro e aveva vestiti scuri. La maglietta raffigurava un Duskull, con sotto scritto in caratteri strani “Undertale”. Sulla sua testa si era comodamente posato uno Snivy. Li salutò appena uscì. –Già vi conosco, vero?- chiese. Draconix annuì. –Ciao Federico.- il ragazzo ormai aveva come soprannome Sans, come il Duskull del suo videogioco preferito, ma Draconix continuava a chiamarlo per nome. –Ciao, Draco ed Enemy. Mi dispiace non essere partito con voi. Appena posso vi raggiungo, quindi aspettatemi.- così concluse e se ne andò verso via Liberty. –Stavi aiutando Maple a fare cosa?- chiese Draconix. –Nel cortile c’erano segni di lotta ed ero il più vicino. Mi ha chiesto di aiutarlo a pulire.- rispose. L’altro si morse il labbro. –Ero venuto proprio a dire questo al Prof. Ieri notte è entrato nel cortile un tizio con un Galvantula che voleva catturare un Charmander per il PPP2.- Enemy annuì. –Maple lo sospettava, vedendo erba bruciata. Ma tu hai un Pokémon Fuoco ora, quindi?- Per tutta risposta, Draconix mandò in campo Vulpix. –Questo Vulpix è nato da due genitori del Progetto PP.- disse. In quel momento Maple uscì. –Ho sentito ciò che vi siete detti. Draconix, Enemy, siete tra i miei studenti migliori. Vi prego di mantenere il segreto finché non sarà strettamente necessario rivelarlo a tutti, ok?- i due annuirono, confusi. Poi salutarono il Prof e si avviarono verso Magnetpull town. Con la prima medaglia poterono passare verso la seconda parte di Via Liberty. La zona non era fiorita come la prima parte, e in alcuni punti l’erba scompariva per dar posto a rocce e massi. Houndour si muovevano in gruppo, seguendo uno Stantler ignaro, mentre i Geodude attaccavano le loro controparti di Alola per accaparrarsi i posti migliori sulle rocce, al sole. I primi erano in netta superiorità numerica, pensò Draconix. Poi i ragazzi videro un Lillipup e un Rockruff che si azzuffavano, e intervennero per fermarli, anche perché un gruppo di spettatori indesiderati si stava radunando: Houndour, magrissimi Houndour con la bava alla bocca e la lingua penzoloni. Frogadier e Treecko scesero in campo. Il primo allontanò gli Houndour con degli attacchi Bolla, mentre il secondo colpì con Botta in mezzo ai due litiganti, cercando di allontanarli l’uno dall’altro. Rokcurff rispose con un Rogodenti e lo lanciò contro Lillipup, che con un Gigaimpatto lo colpì sulla schiena mettendolo KO. Rockruff approfittò di quel momento e attaccò il nemico con un Fulmindenti sotto la gola. Il Lillipup guaì, ma il tipo Roccia fu sbalzato via da un Idropulsar, e roteando su sé stesso a mezz’aria cadde a terra. –Sono… altri Pokémon del progetto PP…- disse sgomento Draconix. –Però… Gigaimpatto non è una mossa uovo. Forse gli hanno iniettato il DNA di un Pokémon adulto…- Nel frattempo, Lillipup si era ripreso e si era lanciato contro Rockruff con un Gigaimpatto. Tuttavia, a metà strada, venne fermato dalla Fuococarica di Vulpix. Si alzò un polverone, e Lillipup era l’unico KO. Invece, Rockruff finì al tappeto con un secondo Idropulsar. –Io catturo Rockruff.- disse Draconix, e lanciò una Poké Ball, prendendolo senza problemi. Lo stesso fece Enemy con Lillipup. –Dobbiamo fargli fare pace?- chiese l’allenatore di Rockruff. L’altro scrollò le spalle. –Solo se vogliono.- Detto questo, si avvicinarono sempre di più a Magnetpull town. Al lato della strada era comparso il fiume che partiva dal Monte Colosso, attraversava con una curva la parte sud-ovest della regione e si lanciava prima nel Lago di Fairyport e poi nel mare nordoccidentale. Lungo il corso d’acqua riposavano sull’erba riscaldata dal sole Tympole e Wooper, mentre degli Electrike guidati da un pigro Manectric pattugliavano la zona in cerco di prede. Nel fiume videro anche saltare qualche Magikarp e la sagoma di un enorme Pokémon sott’acqua. –Ecco Magnetpull- disse Enemy, indicando le porte ormai vicine della città. Magnetpull era un importante centro industriale, che produceva grazie a un affluente del fiume Colosso una gran quantità di Energia elettrica. Ci si poteva trovare anche un museo di fossili, anche rivitalizzati, trovati nel vicino Monte Magnetsnow. A quel punto, i due si divisero. Enemy andò al monte ad allenare il nuovo acquisto, mentre Draconix preferì visitare prima il museo dei fossili. Vide dei bellissimi esemplari, tra Archen, Archeops e Aerodactyl che volavano in un’immensa voliera, e perfino un Tyrantrum che dormiva placidamente circondato da Tyrunt al piano terra. Poi il ragazzo visitò l’acquario, dove oltre a fossili come Omastar e Carracosta c’erano anche Mantine, Dewgong e Lumineon. Non riuscì a vedere Milotic, che a detta del guardiano dell’acquario era molto schivo, siccome qualche ladro aveva provato a rapirlo per la sua bellezza. Andò a cenare al Centro Pokémon, poi cercò l’hotel, si mise il pigiama e si addormentò.

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