Indie Fighters: Worlds Ignite

di The D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Monologo breve interrotto da uno scheletro onnipotente ***
Capitolo 2: *** Prologo: Cosa accadde dopo ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Dalla terra al cielo (perchè è li che finiremo) ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2: Fuga dall'Isola nel Cielo ***



Capitolo 1
*** Monologo breve interrotto da uno scheletro onnipotente ***


Tutti noi conosciamo i videogiochi…

…ma vi siete mai chiesti se i loro mondi fossero sempre dei posti inaccessibili fra loro?

Vi siete mai chiesti se gli eroi dei videogiochi si fossero mai incontrati davvero?

La storia che vi sto per raccontare non narra di videogiochi famosi, ma di videogiochi indie.

Quel “piccolo” reparto videoludico contenente avventure create da persone che rispondono al loro stesso nome.

Gli eroi di questi mondi hanno affrontato le loro stesse minacce, ma come se la vedranno come una minaccia di cui non sanno niente? Una minaccia aliena?

Che cosa accadrebbe se questi prodi guerrieri si incontrassero per la prima volta?

Preparatevi, perché i videogiochi indie stanno per combattere per la loro Indie-pendenza!

SAAAANS! Mi stai rovinando il monologo!

Scusa. Procedi pure. E lo so che ti è piaciuta.

Tanto ho finito…e, si, hai ragione, mi è piaciuta e mi odio per questo. Comunque, questo è:

INDIE FIGHTERS: WORLDS IGNITE

INDICE DEI CAPITOLI

MONOLOGO BREVE INTERROTTO DA UNO SCHELETRO ONNIPOTENTE
Che avete letto sopra.

PROLOGO: Cosa accadde dopo
Ovvero gli eventi dopo Undertale che portano all’Invasione.

ATTO 1: Invasione

CAPITOLO 1: Dalla terra al cielo (perchè è li che finiremo)
La fuga di Frisk e compagni in un altro mondo.

CAPITOLO 2: Fuga dall’Isola nel Cielo
Come  riescono a sfuggire agli alieni.

CAPITOLO 3: Gunvolt, Eden & Sumeragi vs. Invasori
L’arrivo in un mondo tecnologico, dove nemmeno gli adepti riescono a fermare gli Invasori.

CAPITOLO 4: Salvate il soldato Niko
Il ritorno del Messia nel mondo che ha salvato e i tentativi dei suoi compagni di salvarlo.

CAPITOLO 5: Un mondo piccolo ma importante
Una missione di soccorso fatta da due robot e un adepto per recuperare un “semplice” uccellino.

CAPITOLO 6: La distruzione di Scuttle Town
Ovvero come il Team Indie porta in salvo la ragazza metà genio e le sue amiche.

CAPITOLO 7: Per tutte le vanghe!
Lo scontro tra due organizzazioni per decidere le sorti di una delle due.

CAPITOLO 8: Numero 9 a rapporto
Ovvero una dozzina robot che affrontano (inutilmente) gli Invasori.

CAPITOLO 9: In amore e in guerra
Quando il mondo di Angeli e Demoni viene invaso.

CAPITOLO 10: Assalto ad Avalice e un salvataggio elettrico
Due nuove forze nemiche assaltano Avalice. Mentre tre eroine non restano a guardare, un nuovo alleato appare sulla scena…

CAPITOLO 11: La resistenza di Jason
Il Team Indie salva i civili di un mondo sotterraneo assieme a due futuri sposi.

CAPITOLO 12: Il ragazzo di carne
Le tre eroine e i due giullari, per conto del Team Indie, devono salvare un personaggio indie famosissimo.

CAPITOLO 13: Il fardello di Isaac
Quando i suoi nuovi amici vengono quasi uccisi, può un bambino piagnucolone alzarsi e combattere?

CAPITOLO 14: Disegna la speranza
Ovvero come un fratello e una sorella vengono sconfitti dagli Invasori e portati al sicuro dal Team Indie.

CAPITOLO 15: Un duo interessante
Ovvero l’incontro tra il Team Indie e le sue due nuove reclute, un camaleonte e una pipistrellina pazzarella.

CAPITOLO 16: Viaggio nel passato
Un viaggio nel tempo con Frisk e Sans mentre portano in sicurezza la sesta anima.

ATTO 2: Assemblaggio

CAPITOLO 17: Non impazzire
Ovvero i tentativi quasi vani di Sans di salvare un gruppo di quasi pazzi.

CAPITOLO 18: Fiondati nella nave
Ovvero il tentativo inutile di un gruppo di volatili di fermare gli Invasori.

CAPITOLO 19: Costruisci il tuo destino- Parte 1
L’arrivo nel multiverso di Minecraft.

CAPITOLO 20: Costruisci il tuo destino- Parte 2
La fuga dal multiverso di Minecraft.

CAPITOLO 21: Il nuovo amico di Isaac
Separato dal Team Indie e dai suoi vecchi amici, Isaac incontra un nuovo, adorabile amico.

CAPITOLO 22: Un combattente arruginito
IL cavaliere con la pala viene mandato a recuperare un trio di robot in un mondo steampunk.

CAPITOLO 23: Il ritorno di Satura
La missione per salvare la donna dello spazio.

CAPITOLO 24: Il cavaliere insetto
L’incontro tra il cavaliere della pala e quello degli insetti.

CAPITOLO 25: Un papà speciale
Il papà polipo e la sua famiglia scappano dagli Invasori.

CAPITOLO 26: Retroscena di Spark
I giullari raccontano di come sono sfuggiti agli Invasori.

CAPITOLO 27: Il giorno del giudizio
Tre amici e due tentacoli viventi e come sfuggono agli Invasori.

CAPITOLO 28: Due
Quando due gemelli fan di Halloween si risvegliano a bordo della Nave Madre.

CAPITOLO 29: Mutanti contro Invasori
Ci si stressa, sapete? Con due razze aliene da sterminare...

CAPITOLO 30: Serpenti e anatre
Nel frattempo, un anatra solitaria porta in salvo un serpente e il suo amico volatile.

CAPITOLO 31: Capitano spaziale
I pirati del Team Indie (e un idiota dalla bocca sporchissima) portano il pirata più piccolo ma più forte della galassia in salvo.

CAPITOLO 32: I test sono finiti
 Qualcuno potrà finalmente usare il suo jetpack per il bene.

CAPITOLO 33: Invasori colorati
Sembra che gli Invasori stiano per essere riempiti di colore dagli abitanti di un pianeta colorato e del suo difensore…

CAPITOLO 34: Bit.Alien
Due personaggi strani incontrano l’anatra.

ATTO 3: Accensione

CAPITOLO 35: Riunione di gruppo
Un rappresentante per ogni mondo decide assieme agli altri cosa fare con gli Invasori.

CAPITOLO 36: Prepararsi a combattere
Credevate ci volesse tanto a decidere?

CAPITOLO 37: Guerrieri al riparo
Praticamente la costruzione di un arma gigante del Team Indie.

CAPITOLO 38: Robot contro alieni- Parte 1
L’arma gigante viene attivata e testata sul mondo di Undertale.

CAPITOLO 39: Robot contro alieni- Parte 2
Mentre metà del Team Indie tiene occupata la flotta, l’altra metà si avventura nella Nave Madre per salvare i gemelli e far saltare in aria il posto.

CAPITOLO 40: Finale
Tutti contro la Regina Aliena.

EPILOGO: Una sorpresa per i lettori
FILE CONFIDENZIALE, APRIRE DOPO IL CAPITOLO 40

E’ consigliabile ascoltare Porter Robinson, Madeon, Imagine Dragons e/o Bring Me The Horizon mentre leggete, da più effetto.

GLI OLTRE 30 MONDI COINVOLTI NELL’INVASIONE
Undertale
Freedom Planet
Shovel Knight
Mighty No.9
Azure Striker Gunvolt
Cave Story
Gal*Gun
Shantae
Scribblenauts
de Blob
Flappy Bird
Duck Game
Flinthook
Spark: The Electric Jester
OneShot
Super Meat Boy
The Binding of Isaac
Undertale: Yellow
Minecraft
Minecraft: Story Mode
Snake Pass
SteamWorld
Bit.Trip
Runbow
Ori & The Blind Forest
Blaster Master Zero
Mutant Mudds
Octodad
Don’t Starve
Hollow Knight
Costume Quest
Day of the Tentacle
Jetpack Joyride
Angry Birds

Angolo dell’Autore
Speriamo che qualcuno legga…se stai leggendo questo ti ringrazio profondamente! La fanfiction avrà principalmente questi elementi: Battute squallide di Sans, Crossover fra mondi, dei pairing, battute squallide di Sans, momenti emozionanti, tanta azione, battute squallide di Sans (e di Toriel), rottura della quarta parete, sparatorie, azione in stile Avengers, ho già detto battute squallide di Sans?

Se non conoscete qualche gioco vi basta cercare su internet informazioni su di esso, non vi preoccupate. E se non ne trovate, ne aggiungo io a ogni capitolo.

Lasciate critiche costruttive e complimenti (e non siate troppo severi, o vi farò passare un bad time…scherzo, sono sensibile io)

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Capitolo 2
*** Prologo: Cosa accadde dopo ***


INDIE FIGHTERS: WORLDS IGNITE

PROLOGO: Cosa accadde dopo

Ovvero gli eventi dopo Undertale che portano all’Invasione.


La nostra storia inizia un mese dopo la storia tra umani e mostri…il nostro piccolo ambasciatore dei mostri Frisk sembra passarla bene. E’ riuscito non solo a far uscire i mostri dal Sottosuolo, ma è diventato il loro rappresentante in mezzo ai suoi umani coetanei. Quello che nessuno sa, però, è che il piccolo umano è tornato nel Sottosuolo, dove era rimasto un solo mostro. Per l’esattezza, era tornato con in mano un vaso per fiori e con un medaglione a forma di cuore. Lo so cosa state pensando. Ha fatto molto più che quello. Ha liberato lui, ma anche qualcun altro. Qualcuno che secondo tutti era morto da molto, molto tempo.

Si era risvegliata su un letto di fiori. Così, d’un soffio. Un fiato. Si trovava davanti due persone (o meglio, una persona e un fiore apparentemente vivo, il suo cosiddetto fratellino fifone). Sapeva chi erano. “…Frisk? Asriel?” chiese con tono debole, come se si sentisse stanchissima. E in un certo senso era proprio così. “Ti avevo detto che avrebbe funzionato!” disse il bambino pieno di gioia al fiore, ora in un vaso, il quale, dall’imbarazzo per aver sbagliato, non riusciva a rispondere. Lei, invece, sentiva (e ricordava) di essere stata in un limbo (apparentemente, in compagnia di uno scheletro vestito di nero) dove riusciva solo a pensare ad uccidere. Pensava continuamente alla frase che suo fratello, il fiore, usava come motivazione, uccidi o sei ucciso. Ora, non solo era tornata (in un modo o nell’altro) tra i vivi, ma era anche, depurata dall’ossessione di uccidere. Avrebbe voluto abbracciare Asriel e il piccolo Frisk, ma non si sentiva proprio, le gambe le facevano male. Riusciva a vedere la luce sopra di lei, i fiori intorno a lei, e che Frisk indossava il suo medaglione. Quello con la scritta “Migliori amici per sempre” che le aveva regalato Asriel, quell’angioletto un po’ troppo buono. “Chara, ti riportiamo a casa.” Disse Frisk con un sorriso sincero. “Ti riportiamo?” chiese lei. “Si. Sai che i fiori possono anche essere portati in giro con dei vasi, vero?” disse il piccolo scherzosamente. “Molto, molto divertente, Frisk. Davvero.” Disse Asriel (o meglio, Flowey) con ironia e un leggero fastidio. Frisk tese la sua mano alla ragazza, la quale, per sua stessa sorpresa, riusciva a toccare. Non ci credeva. Era tornata. Chara Dreemurr era tornata.

“Ci sono delle persone che mi aspettano fuori dalle Rovine.” Quella frase bastò a rendere meno fiduciosi i fratelli Dreemurr del loro nuovo, terzo fratello. Almeno fino all’uscita dalle Rovine. Davanti a loro c’erano un fantasmino fluttuante, una ragazza ragno, un gattino e un bambino lucertola giallo senza braccia. Erano tutte facce familiari. Oltre a loro, c’era anche un certo scheletro dal cappotto blu. “Finito qui, ragazzino?” chiese lo scheletro. “Si, Sans. Possiamo tornare.” “Ahuhu, a quanto pare sei andato a recuperare degli amici, Frisk.” Rispose Muffet, con un occhiolino, mentre il ragazzino arrossiva. “hOi! tem contento di fare nuovi amici!” disse il gattino, Temmie. “Ohi! Quando torniamo in superficie? E’ bello tornare a casa ogni tanto qui a Snowdin, ma a essere sinceri preferisco la città!” chiese Monster Kid. “Ce ne andiamo subito ragazzi, fatemi solo chiudere le porte alle Rovine.” Disse Frisk, mentre dava il vaso contenente Flowey a Chara, per poi chiudere le grandi porte. “Ohi Blooky, non ti manca questo posto? Ci venivi sempre!” chiese Monster Kid a Napstablook. “oh, non così tanto. . . . . .adesso ho una casa migliore in superficie” disse il fantasmino. “Prendiamo una scorciatoia? Non voglio spaccarmi le ossa mentre torniamo.” chiese Sans ai sette bambini, i quali si misero a ridere (meno Chara e Asriel, che trovavano di cattivo gusto le battute dello scheletro). “Si, non voglio far preoccupare mamma.” Disse Frisk riprendendo fiato. Il gruppo si rimise in cammino.

La notte dopo…

Frisk era a letto, molto stanco, dopo una giornata dura. Aveva avuto quelle solite conversazioni da ambasciatore noioso (ma comunque necessarie per i suoi mostri), doveva badare a Toby (o il cane avrebbe completamente divorato il corpo di Papyrus, ancora) e infine ha liberato Asriel dal suo triste destino in cui si era automaticamente messo e Chara, attraverso il medaglione e un po’ di magia presa in prestito da Flowey. Ma quella notte, lui non riusciva a dormire. Mentre Flowey dormiva sul suo comodino e Chara riposava nel medaglione, lui aveva degli incubi. Vedeva delle grandi ombre coprirsi su luoghi diversi, alcuni da lui conosciuti, alcuni no. Vedeva creature mostruose, una bambina in un impermeabile da pioggia giallo circondata da aura nera, uno scheletro vestito di nero, una specie di robot gigante che copriva la luce del sole e diverse persone partire all’attacco contro le creature. Era una specie di incubo, nel quale appariva spesso un simbolo. Un cerchio, che aveva un lato che si apriva e creava due linee,
come una specie di serratura, ma le linee sotto il cerchio restavano fisse. E su un altro lato del cerchio, quello opposto, si trovava una specie di T, un manico. Era una specie di spada. Oltre a questo, in ogni sogno trovava sempre la stessa voce, una voce da Dio, che gli ripeteva sempre la stessa frase, come se fosse un grido di battaglia.

E’ ora di giocare.

Si, ho dato un nome all'Annoying Dog. E si, ho liberato Asriel e Chara. E ancora si, ho fatto molti riferimenti a Gaster. Ma chi è quella bambina dall'impermeabile giallo? Chiedetelo ai Tarsier Studios...;) Il prossimo capitolo arriverà la settimana prossima. Che la Forza sia con voi fino ad allora! Ah, ho messo tutto così in corsivo perchè l'Angolo dell'Autore non sono riuscito a inserirlo subito.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: Dalla terra al cielo (perchè è li che finiremo) ***



Angolo dell’Autore
Credo che dovrei postare più frequentemente. Nello scorso capitolo mi sono scordato di aggiungere l’Angolo dell’Autore, chiedo scusa! *alza le mani* Comunque, Asriel, Chara e Gaster hanno un ruolo abbastanza pivotale alla storia (e poi devo shippare loro due in un modo o nell’altro). Comunque, adesso vi lascio al primo attacco degli Invasori. Frisk e i suoi amici batteranno in ritirata...

INDIE FIGHTERS: WORLDS IGNITE

Era una domenica nuvolosa in superficie. I mostri si stavano godendo il loro periodo di pausa (tranne Sans, che era SEMPRE in pausa). Frisk, Flowey e Chara (che era stata accolta di nuovo a braccia aperte dalla sua famiglia) stavano giocando a un videogioco multiplayer di corse assieme a Napstablook, Muffet, Temmie e Monster Kid. Toriel stava preparando una torta al mou e alla cannella per i ragazzi, Asgore tosava l’erba in giardino, Papyrus era su Undernet a commentare su ossa, spaghetti, puzzle e cani, Alphys stava facendo dei controlli regolari a Mettaton mentre guardava un cartone americano molto simile a un anime, Undyne affilava le sue lance magiche e Toby (il fastidiosissimo cane di famiglia) rosicchiava un osso (“Gentilmente” offerto dal GRANDE PAPYRUS!!!). Sans? Era sul divano a oziare e guardare i ragazzi giocare. “tem vince!!!!” Urlò Temmie all’improvviso. “Non vale, hai usato i codici per barare!” Controbatte Flowey. “ A questo punto lo stanno facendo tutti. Perfino io!” rispose Chara seccata. “Ahuhuhu, abbiamo tutti guardato Temmie giocare, vero?” rispose Muffet. Gli altri scossero le teste, tranne Flowey. “Sapete che non si bara?” rispose Sans, steso sul divano con il solito sorriso beffardo. “Ha parlato quello che usa le “scorciatoie” per pigrizia.” Rispose Chara ancora più seccata. “Mi stai sfidando, ragazzina?” chiese Sans. “Prendi il controller di Flowey.” Rispose lei. “EHI! Perché il mio?!” sbottò il fiore. “Perché sei quello che sta facendo più schifo, quindi ora passi il controller a Sans e vedi come si fa.” Rispose con un tono da maestra.

Capitolo 1: Dalla terra al cielo

Dieci minuti dopo…

“COSA?!” Chara era rimasta a bocca aperta. Non era possibile. Non stava succedendo davvero.

Era stata battuta.

Da Sans.

DI NUOVO.


“HAI USATO LE SCORCIATOIE!” gridò Chara. “E nemmeno un codice!” disse Monster Kid. “In. Credibile.” Disse Flowey attonito. “Che ti aspettavi?” rispose Sans, lasciando il controller al fiore e iniziando ad andare in camera sua, facendo anche una dab. “. . . .schiacciata. . . . .” “ZITTO BLOOKY!”

Cinque minuti dopo…

Asgore era in giardino con Toby. Stava tosando l’erba, mentre il cane era nella sua cuccia assortita a rosicchiare il suo osso, quando all’improvviso tutti e due notarono una grande ombra uscire dalle nuvole. Sembrava un disco gigante che copriva tre quarti della città dove si trovavano. Asgore era a bocca aperta, mentre Toby abbaiava contro la misteriosa presenza. “Oh. Mamma.” Disse Asgore.” Da sotto al disco stava uscendo una strana luce bianca, dalla quale spuntò un enorme laser che sollevò alcuni grattacieli, per poi farli cadere a terra, la distruzione fu incredibile, inevitabile, indistruttibile! Il rumore fu percepito da tutti i mostri della casa, che uscirono fuori al giardino e videro il caos che si iniziava a generare. “Meglio filarsela.” Disse Flowey con un nodo alla gola. “Puoi dirlo forte.” Rispose Chara.

“Prendete solo il necessario! Dobbiamo portare con noi pochissima roba!” Disse Undyne. “Oh, che dramma! Quanta azione!” disse Mettaton, l’unico rimasto in giardino a osservare il caos. “Muoviti tu!” disse Undyne, che iniziò a trascinarlo per l’interruttore, facendolo transitare alla forma EX. Frisk prese dei cerotti e un telefono, Chara il medaglione che le era stato regalato da Asriel tempo prima (e riuscì a sgraffignare un coltello senza farsi notare) , Napstablook prese solo le sue cuffie e il suo MP3, Toriel prese la torta e altre provviste, Sans si armò fino all’osso senza farsi notare, Papyrus prese una macchina fotografica (e degli spaghetti), Asgore il tridente per difesa personale e Undyne alcune lance. Alphys decise di prendere anche alcuni dei suoi anime da portare con sé in uno zaino, assieme a un computer portatile. Gli altri non avevano preso niente. “Questo sarebbe il minimo necessario?” disse Undyne dandosi un facepalm. “Come fai a sapere tutte queste cose sulla sopravvivenza, sulle provviste?” chiese Alphys alla sua fidanzata. “Ho fatto campeggio con Asgore alcune volte durante gli allenamenti.” “. . . . . . . .ma dove dovremmo andare?” chiese Napstablook. “Torniamo nelle Rovine, la saremo al sicuro da questi alieni.” Disse Toriel.
Il gruppo notò che la strada a piedi fino al Monte Ebott era piuttosto difficile. Decisero così di usare un’alternativa. “Te lo dicevo io che sarebbe servita l'auto, giusto Sans?” “Avevi ragione, fra.” Disse Sans mentre prese la sua motocicletta blu. Gli altri riuscirono a farsi spazio sull’auto rossa di Papyrus. Usciti dal garage della casa, i mostri iniziarono a guardarsi intorno e a vedere il caos scatenatosi. Navette aliene iniziavano a uscire in giro e a sparare in diversi punti. Umani e mostri correvano come pazzi dappertutto, chi si nascondeva, chi si ribellava (e veniva sparato). “Perché gli alieni devono sempre attaccare la Terra nei film?” chiese Alphys con tono lamentoso. All’improvviso una navetta aliena iniziò ad apparire dietro l’auto e a sparare, mancando gli obbiettivi. “PAPYRUS! ACCELERA, PER L’AMOR DI DIO!” iniziò a gridare Flowey. “Detto fatto, signor fiore!” Rispose Papyrus, dando a tutto gas verso la foresta, seguito dal fratello. “Sans! Scannerizzali! Trova il loro LV!” gridò Frisk allo scheletro. “No problem, ragazzino!” L’occhio sinistro di Sans iniziò ad illuminarsi e diventare azzurro. Bastò osservare le navette che stavano iniziando a pedinarli per far cadere a Sans il suo sorrisetto beffardo. “LV 50. Alcune navi sono al 75.” “COOOOOSA?!” ci volle un urlo generale di sorpresa a far sparare un raggio laser enorme dalle navette che fece scaraventare la macchina e la moto in aria. Dopo un urlo generale, tutti atterrarono a terra, fortunatamente senza graffi o ferite grazie alla magia, a parte per Frisk e Chara, che erano feriti al braccio destro e alla gamba sinistra, rispettivamente. Erano vicini all’entrata del monte. Le navette stavano per caricare un colpo definitivo. “Asgore, Toriel, se non ce la facciamo, voglio che sappiate una cosa…” disse Flowey ai due regnanti, ma prima che potesse continuare si sentì un boato e dietro di loro si aprì un portale nero dai bordi viola, dal quale si poteva intravedere qualcosa di azzurro. “DENTRO IL PORTALE, PRESTO!” gridò Undyne, che prese Frisk e Chara in braccio, mentre tutti entravano nel portale. L’ultimo a entrare fu Sans, che si era armato di Gaster Blaster per sparare agli alieni per allontanarli, abbattendo una navetta ed entrando poi nel portale.

Angolo dell’Autore
Ragazzi, che capitolo! Ci ho messo tutto quello che potevo! Ci ho lavorato troppo. Schele-troppo. *spallucce alla Sans* Comunque, si, sono un infame solo perché ho fatto spuntare il portale nel momento sbagliato. Ma non vi preoccupate, nel prossimo capitolo i nodi verranno al pettine, alcune ship nuove inizieranno a fiorire e i nostri amici arriveranno in un mondo nuovo. Che cosa intendevo con "di nuovo"? Lo scoprirete! Ci vediamo la prossima volta!

Una figura nel nulla osservava gli eventi accaduti. La sua lingua non si capisce molto, ma sono riuscito a tradurla per voi. “Ce l’'ho fatta…...Li ho portati in salvo…...Spero che riescano a trovare il ragazzo robot, o siamo tutti perduti...…aspetta…...cos'’è quello?” Si chiese osservando un altro essere vagare nel portale.

Prima che il portale si chiudesse, uno degli alieni, quello che pilotava la navetta abbattuta, era entrato.

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Capitolo 4
*** Capitolo 2: Fuga dall'Isola nel Cielo ***


Angolo dell’Autore
Ok gente, io sono qui per restare, e mi aspetto recensioni. Ho visto il gentilissimo boga lasciarmi una recensione al Monologo iniziale e poi niente più. Mi sarei aspettato un po’ più di attenzione…vabbè fa niente. Io continuo fino alla morte. Comunque, ho deciso che per attirare attenzione farò qualcosina in più…UN CONCORSO! Una cosa innocua, nulla di particolare. Più informazioni alla fine del capitolo…adesso però vi lascio alla fanfiction.

INDIE FIGHTERS: WORLDS IGNITE

Lo sai che sei fritto, scheletro!
Ne sei sicura, ragazzina? Io la smetterei di possedere corpi altrui.
Manchi solo tu…
E tuo padre? Il fiore? Ti ci vorrà un po’ di più per ucciderci tutti…e poi sappiamo entrambi che alla fine il corpo che hai posseduto resetterà.
Hai ragione, ma non mi fermerò fino a quando TUTTI quanti verranno distrutti!

Queste sono le frasi che rimbombavano nella testa di Chara in un loop eterno mentre viaggiava nel portale color nero e con tinte di viola. Riusciva a vedere anche gli altri che si erano buttati ma i suoni e le persone erano ovattate. Ricordava tutto, ricordava di aver ucciso quasi tutti gli abitanti del Sottosuolo, di aver quasi ammazzato Sans e di essere stata sconfitta dallo scheletro quando Frisk ha deciso di risparmiarlo. Sans capì il trucco e uccise i due umani. Frisk resettò prima che Chara potesse fare qualcosa e l’ultimo ricordo è di essersi risvegliata sul letto di fiori, sotto gli occhi di Frisk e di Asriel. “Che cosa stavo facendo?” Si chiese.

Frisk, invece, era come se stesse dormendo a occhi aperti. Il piccoletto stava intensamente guardando il portale dove si trovavano. Iniziò a capire il senso di alcune delle visioni della notte precedente: quelle creature mostruose erano gli alieni. Ma non capiva il senso della spada e di tutte le figure che aveva visto. Ma aveva la strana sensazione di sapere a cosa stava andando incontro…

Come stavano gli altri? Vi lascio immaginare.
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!”

Capitolo 2: Fuga dall'Isola nel Cielo

Credetemi, nessuno urlò così tanto come loro. C’era chi urlava con tono naturale (Frisk, Chara, Undyne, Toriel, Muffet, Napstablook e Mettaton), chi come un pazzo (Asgore, Monster Kid, Papyrus, Alphys e Flowey) e chi non urlava affatto (Sans) e chi invece al posto di urlare canticchiava ad alta voce la canzone del Nyan Cat (Temmie e Toby).
I 13 mostri e i due umani si ritrovarono all’improvviso un bagliore e poi un azzurro totale. Atterrarono sul del terreno verde. “Ugh…state tutti bene” chiese Toriel agli altri, rialzandosi per prima e massaggiandosi la testa. “Io mi sono rotto le ossa di quegli alieni…”disse Sans facendo delle spallucce. “SAAAAAAAAAAAANS! Ti sembra il momento di fare le tue battutacce? Siamo appena finiti chissà dove grazie a quel portale che si è chiuso poco fa, mentre gli alieni stanno attaccando tutti i nostri amici dall’altra parte!” Sans, notando il posto, chiese: “In efetti Paps, dove siamo?” Tutti si guardarono intorno e videro un’alta montagna, tante piante, e del terreno grigio. Il paesaggio era unico: si vedeva un sole meraviglioso e tantissime nuvole. “S-stando ai miei dati, dovremmo essere sopra un’isola fluttuante.” Disse Alphys come se niente fosse guardando il suo telefono, rimangiandosi poi le parole: “ASPETTA UN MOMENTO! UN’ISOLA FLUTTUANTE?!?” e si sporse vicino al paesaggio, per poi notare che era vero: si trovavano su un’isola fluttuante. Molti di loro iniziarono ad andare nel panico e a correre come pazzi verso la montagna, apparentemente il centro dell’isola. “EHI! Dove andate!” gridò Undyne agli altri, e iniziò a seguirli. Frisk e Chara erano a terra, feriti, e si facevano curare le ferite alle gambe rispettivamente da Muffet e Toriel, rimaste indietro con Asgore e Flowey. “Ti fa male?” chiese Muffet a Frisk. “Un po’, ma sto bene.” Rispose Frisk con un sorriso e un pollice in su. “Mi hai fatto preoccupare.” Disse Muffet, accorgendosi qualche secondo dopo delle sue parole. Le guance della ragazza ragno si fecero di un porpora scuro. “N-non vorrei sprecare tutti i tuoi cerotti, ahuhuhu.” Rispose subito per coprire l’imbarazzo. Nel mentre, Toriel curava Chara. All’improvviso iniziò a ricordarsi di qualcosa.

“Asgore, Toriel, se non ce la facciamo, voglio che sappiate una cosa…”

“Va bene se ti lascio sola un attimo?” chiese Toriel a Chara, la quale annuì. “Sapevo di poter contare su di te.” Toriel prese Asgore per un braccio e i due raggiunsero Flowey. “Scusa, Flowey, di cosa volevi parlarci prima di entrare nel portale?” Il fiore si maledisse internamente per essersi dimenticato di quel fatto. “I-io, ecco…” balbettò, terrorizzato, anche se non era la prima volta per lui, perché sentiva una strana sensazione di paura a lui molto familiare. “Diglielo, Flowey. Così la finiamo di chiamarti così. “ disse Chara, non lontana da lì. Improvvisamente Flowey iniziò a sentire tanto coraggio. No, non era coraggio. Era determinazione. Iniziò a parlare: “Tanti anni fa, ricordo di una vita molto bella, nel Sottosuolo. Quella vita mi è stata portata via per un errore. Ma mi è stata ridata. Prima non ero un fiore. Ero qualcuno che voi conoscevate più di chiunque altro. Lo vedete il medaglione che ha Chara al collo? Indica “Migliori amici per sempre”. Io conoscevo la persona a cui si riferiva il medaglione. Lo conoscevo benissimo.” “Conoscevi Asriel?” disse Asgore con tono sorpreso e spaventato. “Lo conoscevo come se fossimo la stessa persona. Anche perché in effetti…” disse con le lacrime agli occhi: “…è così, papà. ” E scoppiò a piangere, come ai vecchi tempi. I due regnanti del Sottosuolo erano attoniti, anche perché avevano capito tutto: loro figlio era sempre stato vicino a loro in tutti questi anni, nel loro giardino di fiori, nelle Rovine e non lo sapevano? La cosa non importava, importava che Asriel era lì, vivo, con loro. I due lo strinsero in un abbraccio forte come non mai. “Perché non ce lo hai mai detto, Asriel? Perché tu e Chara non ce lo avete mai detto?” chiese Toriel. “Uhm, forse perché io sono ritornata in vita solo da due giorni?” disse Chara. “Avevo troppa paura di quello che avevo fatto, di come ho fatto soffrire tutti, di come ho fatto soffrire voi e temevo che non…” continuò con tristezza ”… che non mi avreste mai voluto più bene.” “Come puoi dire questo? Noi ti abbiamo voluto bene, te ne vogliamo e te ne vorremo sempre, Asriel!” disse Asgore. “Quello che ora conta e che tu sei qui, sano e salvo.” Disse Toriel e i quattro si strinsero in un forte abbraccio. “Ah, un’altra cosa…” disse Flowey. “…Frisk sa tutto. Ma ha voluto stare zitto al riguardo perché rispettava le mie insicurezze.” “Non preoccuparti, immaginavamo una cosa simile.” Disse Asgore. “Comunque, a parte il fatto che siamo in cielo e che gli alieni hanno invaso il nostro mondo, sembra andare tutto bene.” Continuò il re con un sorriso.

Tutti, in un attimo, si ritrovarono a cadere in un buco che si trovava nella foresta. “AAAAAAAAAAHHHH!” l’urlo questa volta fu meno pesante. “Dicevi, Asgore?” disse Toriel con una leggera rabbia. Atterrarono tutti in una caverna poco illuminata, ma abbastanza visibile. Sotto di loro c’era una pozza d’acqua e dietro di loro una specie di scatola con un cuore sopra. “Dove siamo ora?” chiese Alphys. “Sembra essere una caverna.” Disse Papyrus. “Mi pare ovvio.” Disse Undyne. “ Ma esattamente, in che parte dell’isola?” continuò la donna. “…stando a questo radar sul telefono, siamo vicini a un villaggio. Forse ci potranno dare una mano.” continuò Alphys. Il gruppo continuò per la caverna e si ritrovò all’improvviso davanti ad una porta. Senza troppa paura, il gruppò aprì la porta, per poi cadere giù, di nuovo. “COM’E’ CHE OGGI CADIAMO IN CONTINUAZIONE?” disse Undyne seccata.

Il gruppo stavolta atterrò senza troppi danni e si guardò intorno. “Sembra tranquillo qui.” Disse Monster Kid, prima che sentissero dei colpi di pistola. “Come non detto.” Continuò il mostriciattolo. “Perché questo coso non muore, Quote?” “Non lo so! Ma so che fra poco verrà polverizzato!” si sentirono due voci, una maschile e una femminile. Il gruppo iniziò a cercare in giro e vide i proprietari delle due voci. Erano rispettivamente, un robot maschio dai capelli neri e gli occhi azzurri, con un cappello rosso e un pantaloncino del medesimo colore. Il robot indossava anche una canottiera nera, delle scarpe del medesimo colore e una sciarpetta verde, oltre ad avere in mano una pistola blu. L’altro robot era una ragazza bionda dai capelli biondi e dagli occhi azzurri. Indossava dei pantaloncini e una canottiera rossa che lasciava i fianchi aperti, oltre a delle scarpe gialle. La ragazza aveva invece in mano una mitragliatrice rossa. Assieme a loro c’erano delle creature che assomigliavano a dei conigli, degli umani dai capelli verdi (e uno con gli occhiali rossi), una ragazza dai capelli blu e un grosso blocco antropomorfo che assomigliava a un tostapane. “Qualcuno qui ha delle idee per far fuori questa cosa?” chiese il primo robot, di nome Quote. “Abbiamo provato a usare la magia di Misery, a schiacciarlo con il corpo di Balrog, abbiamo tentato anche con le granate e con i colpi di pistola, ma questo coso non va giù. Professor Booster, qualche idea?” chiese il secondo robot, di nome Curly. L’umano dagli occhiali rossi rispose: “Sfortunatamente non ho mai visto una creatura così.” Uno degli umani dai capelli verdi, Kazuma, chiese: “Sarà un alieno?” “Sembra di si, fratellone” rispose una delle creature simili a conigli, Sue. “Siamo finitii, allora.” Disse Balrog, il blocco antropomorfo. Il gruppo guardò il nemico che avevano davanti a loro, una massa di zeri e uno con sembianze umane, che faceva rumori strani.

“Quello è uno degli alieni!” disse Papyrus bisbigliando agli altri senza farsi notare. “Dobbiamo aiutarli!” disse Frisk. “Ci penso io.” Disse Sans, che corse verso il gruppetto di abitanti dell’isola e iniziò ad attaccare con le sue ossa e i suoi Gaster Blaster l’alieno, colpendolo alla fronte e alla schiena e uccidendolo, ma non prima che la creatura tirasse fuori da chissà dove un pulsante e lo premette. La creatura aliena morì facendo dei versi simili a delle risate. “E tu chi sei?” disse Quote puntando la pistola alla fronte dello scheletro ritenendolo ostile. “Sono Sans, Sans lo scheletro. Piacere.” Disse Sans e tirò fuori dalle sue tasche la sua mano per stringerla al robot. “NON FARLO!” disse Papyrus da dietro, ma era troppo tardi. Il trucco del peto-cuscino ha funzionato. Di nuovo. “Chiedo scusa per il comportamento da burlone di mio fratello. Sono Papyrus.” Disse Papyrus, che raggiunse gli altri. “Quelli laggiù sono nostri amici!” continuò, indicando il gruppo dei mostri.

Dopo le presentazioni dei mostri…

“Io sono Quote. La ragazza bionda è Curly Brace, i due umani lì sono Momorin e suo figlio Kazuma, il loro collega , il professor Booster, i due conigli lì sono dei Mimiga che erano umani, l’ingegnere Itoh, la figlia di Momorin, Sue, il Mimiga occhialuto è Jack, il tostapane gigante è Balrog e la ragazza dai capelli blu è Misery.” Disse Quote. “PER L’ULTIMA VOLTA, NON SONO UN TOSTAPANE!” gridò Balrog offeso. “Eddai, non prendertela Balrog.” Disse Sue. “Come hanno fatto due umani a diventare dei Mimiga?” chiese Alphys. “E’ una storia un po’ lunga, ma penso che Quote qui possa spiegarla tranquillamente.” Disse Sue.

Non vi faccio il riassunto di Cave Story, DEAL WITH IT

“…e poi abbiamo deciso di tornare sull’isola per aiutare con le riparazioni un anno fa, e noi tre abbiamo deciso di restare qui con gli altri. Qualche ora fa è arrivato quell’alieno qui e ha iniziato a distruggere tutto. Tutti i Mimiga si sono nascosti e noi abbiamo fatto del nostro meglio per uccidere l’alieno, fino a quando siete arrivati voi.” “Cavoli, che storia! Sarebbe perfetta per una serie TV!” disse Mettaton. “Comunque, è un problema se restiamo qui per un po’? Tanto non riusciremmo a tornare a casa tanto presto.” chiese Asgore. “Non c’è problema! Dormirete a casa di Arthur!” disse Jack. “Assieme a noi? Sul serio?” chiese Sue. “Pazienza, faremo spazio.” Disse Kazuma. Ma prima che qualcuno potesse dire o fare qualcos’altro, si sentirono delle esplosioni e ci fu uno scossone. “COSA E’ STATO?!?” chiese Alphys terrorizzata. “Penso di sapere a cosa servisse il pulsante di quell’alieno…” disse Sans, il cui sorriso cadde. “Ditemi che non sono arrivati altri alieni con voi?” chiese Quote. “No, ma penso che quello lì avesse mandato un segnale ai suoi compagni.” Continuò Booster prima che i mostri potessero rispondere. “Prendiamo il teletrasporto e vediamo cos’è successo!” disse Sue. Il gruppo usò il teletrasporto (uno alla volta) e arrivarono in superficie attraverso la Piantagione.

“Oh, cavolo.” Disse Momorin osservando la grande nave degli alieni che portava caos e distruzione sopra l’isola. Ce n’erano altre due o tre che circondavano l’isola ai lati. “SIAMO FREGATI!” gridò Itoh. Sue, per calmarlo, lo prese a schiaffi. “Calmati! Io sono più piccola di te e non ho affatto paura di cose del genere!” “Stavolta non ci sono portali che ci salveranno!” gridò Monster Kid. Dietro di loro si aprì un portale simile a quello di prima. “. . . dicevi?” rispose Napstablook. “Andiamo!” gridò Curly. “Aspetta, e l’isola? La faranno a pezzi!” disse Jack. “E’ impossibile e lo sai!” rispose Misery rimproverandolo. “E i Mimiga? Li uccideranno tutti!” continuò il Mimiga occhialuto. “Non se mia madre Jenka li porta al sicuro!” disse la strega. “E va bene, andiamo allora!” e senza proferire parola tutti si gettarono nel portale.

Angolo dell’Autore

UNDERTALE X CAVE STORY BABYYYYYYYYYYYYYYY

Comunque, prima di parlare di quel concorso ho un piccolo annuncio: 6 nuovi giochi indie si uniscono alla fanfiction! Yay! *silenzio mortale, un cactus rotola, un grillo intona Turn Down for What* Allora, eccoli qui:

Hyper Light Drifter
Mighty Switch Force
Little Nightmares (che a dirla tutta ho già aggiunto ma non ufficialmente)
Ikachan
Brawlout
Rivals of Aether

Li aggiungerò presto alla lista. La penitenza è che quasi tutti loro appariranno solo dall’atto 3. E sarà così per tutti gli altri che verranno dopo di loro. Ora, al concorso!
Il concorso si divide in due piccoli round.
I partecipanti dovranno fare due disegni: il primo è un poster per questa fanfiction che abbia almeno un rappresentante da ogni gioco indie che si trova nella fanfiction e una nave aliena.
Il secondo deve essere un disegno in cui si trovano tutti i personaggi di Super Smash Bros. che sono stati e che sono giocabili (quindi tutti i quasi 70 personaggi), tutti gli Assistenti (sia da Brawl che da Smash 4), più Master Hand, Crazy Hand, Tabuu e Master Core. Insomma, un artwork epico che commemora la serie. I vincitori verranno accreditati. Si vince solamente tanta soddisfazione.

Comunque, non so quando arriverà il prossimo capitolo perché nel prossimo dovrò introdurre tanti personaggi e sarà una palla mortale. Ma non disperate, prima dell’inizio della scuola ne avrete uno! Poi però da lì in poi aggiornerò solo nei fine settimana e nelle festività. Sorry…Alla prossima! ;)

P.S.: Se trovate errori avvisatemi!

Nella città dove i mostri si trovavano prima di finire sull’isola, da un cumulo di macerie esce una mano infuocata, mentre sull’isola nel cielo, una signora anziana stringe i suoi 5 cuccioli, terrorizzati.

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