Like the Salt in my Life

di AlessiA_hanachan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un sentimento da cancellare ***
Capitolo 2: *** Incontri ravvicinati ***
Capitolo 3: *** Le ragioni del cuore ***
Capitolo 4: *** Non so se posso fidarmi ***
Capitolo 5: *** Il concorso ***
Capitolo 6: *** Giorno per giorno a stretto contatto ***
Capitolo 7: *** Finalmente (quasi) coppia ***
Capitolo 8: *** Il paradiso in cima alla torre ***
Capitolo 9: *** Sei mio ***



Capitolo 1
*** Un sentimento da cancellare ***


Like the Salt in my Life

Like the Salt in my Life

 

1° Capitolo --- Un sentimento da cancellare

 

La mezzanotte era passata da un pezzo, ma lei proprio non riusciva a dormire tranquillamente.

I folti capelli biondi le si attaccavano fastidiosamente alla testa a causa del caldo, ma forse non era l'unico motivo che le impediva di prendere sonno.

Per la terza volta in quella notte che sembrava non avere fine, alzò il pigro braccio verso il comodino e afferrò il suo cellulare con una lentezza quasi inumana, portandoselo davanti agli occhi.

 

Cazzo.

 

Temari imprecò mentalmente rendendosi conto che erano ancora le 4.

Quante altre volte si sarebbe svegliata?

L'attenzione dei suoi occhi appena schiusi, però, fu attirata dalla bustina luminosa in un angolo del display del suo nokia nero.

 

Che fosse lui?

 

Si ridestò completamente dallo stato di intorpidimento dei sensi in cui si trovava, che quella notte non poteva in alcun modo essere definito sonno.

Dopo qualche secondo le labbra della ragazza emisero un sonoro sbuffo e Temari ricacciò la testolina bionda sotto il cuscino, in preda ai nervi.

 

-Ten fottiti- grugnì, con la voce deformata dal contatto del cuscino sulla sua faccia.

 

Era evidente che quello non era il messaggio che lei aspettava o meglio, che desiderava.

 

"Tem, non chiedermi perché sono in giro a quest'ora,anzi non chiedermi nulla, domani ti racconto tutto. Piuttosto,  indovina chi ho appena visto? E' sul lungomare con il solito gruppo, ancora mi chiedo come cazzo fa a piacerti? Dai scherzo, ci vediamo domani alle 11 al mare, solito posto. 'Notte stronzetta!"

 

Rileggendo il messaggio per la seconda volta non potè fare a meno di sorridere debolmente.

Ten Ten era la sua migliore amica, anzi per l'esattezza, l'unica amica che avesse mai avuto.

Temari non era esattamente il tipo che amava la compagnia delle ragazze, non poteva sopportare i loro discorsi frivoli e i loro atteggiamenti da puttane per attirare l'attenzione dei ragazzi.

Non che secondo lei fossero tutte così, ma preferiva tenersi alla larga per evitare di fare sgradite conoscenze. Ten Ten era l'unica che era riuscita ad abbattere il suo muro difensivo, l'unica che la capiva anche quando il suo orgoglio le impediva di parlare, e anche l'unica a cui dava retta. Adorava quella ragazza. Ma non era lei che voleva sentire a quell’ora, anche perché sapeva esattamente dove si trovava lui in quel momento.

 

-Sera Sabaku- una pigra voce maschile la chiamò mentre lei armeggiava con la sua borsa da mare, nel tentativo di trovare le chiavi.

Inspirò prima di voltarsi con molta lentezza, cercando di apparire disinvolta.

Un ragazzo dalla carnagione abbronzata e dal fisico asciutto era stravaccato su un muretto poco più in la, con l'usuale sorriso furbo stampato sulle labbra.

-Nara. Non dicevi che salutare richiede troppa fatica?-

Temari parlò con la sua solita naturalezza e il suo bel sorriso velato da ironia che riuscivano a metterlo al tappeto.

Ma lei non se ne accorgeva.

-Faccio un eccezione solo per te, seccatura- rispose lui con il suo tono pacato, posizionando entrambe le braccia dietro la testa- Vieni a farmi un po’ di compagnia?

-Certo Shika, e me lo chiedi? Ne sarei lusingata!- rispose Temari con voce falsamente mielosa e un ghigno sulle labbra.- Nara, per favore. Non sono come quelle stupide ragazzine che ti sbavano dietro. E ora scusami, ma devo andare -

Shikamaru era certo che lei avrebbe risposto così, ed era per questo che le piaceva tanto.

-Ehi aspetta -

-Che c'e ancora?- sbottò Temari mentre si preparava a indossare quel casco scuro che piaceva anche a lui.

-Esci stasera? Le serate sono noiose se non ti vedo. - disse Shikamaru con un sorriso angelico. Temari si autoimpose di restare impassibile, e nonostante il suo cuore avesse iniziato ad accelerare inesorabilmente, quando parlò la sua voce non mostrò alcun turbamento.

- Oh non preoccuparti. Ci penseranno le tue amichette a non farti annoiare –

- Gelosa, Sabaku? –

Temari sorrise ironicamente - Vaffanculo Nara –

Abbassò la visiera e partì sgommando con la sua Kawasaki nera, sotto lo sguardo attento e divertito di Shikamaru.

 

Quanto le sarebbe piaciuto cadere nelle sue provocazioni, lasciarsi andare a lui. Ma Temari non doveva permetterselo, anche se solo Dio sa quanto avrebbe voluto.

Lei provava qualcosa di più della sola attrazione fisica, si era innamorata di Shikamaru Nara, bellissimo, stronzo e totalmente impassibile all’amore.

E infatti quella sera non era uscita. Era un po’ pentita, ma orgogliosa per aver rifiutato di diventare l’ennesimo suo giocattolo.

Ed ora il pensiero di lui le impediva di prendere sonno.

…Non sapeva che poco lontano anche lui, stravaccato su un muretto a guardare il cielo, la stava pensando.

 

 

 

*ehm, ehm* Scusate se aggiungo ora questa parte, ma non sono ancora molto pratica del sito.. ora finalmente dovrei aver capito tutto alla perfezione! ^.^ bene, questo è l’inizio della mia prima ff! Più che altro, dovrebbe servire ad incuriosirvi per continuare la lettura dei prossimi capitoli… spero che funzioni! Al più presto, aggiornerò con il secondo capitolo… Buona lettura!!

 

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Capitolo 2
*** Incontri ravvicinati ***


2° Capitolo --- Incontri ravvicinati

2° Capitolo --- Incontri ravvicinati

 

Era da poco passato mezzogiorno quando finalmente Ten Ten scorse da lontano una figura con ribelli capelli biondi e grandi occhiali scuri e riconobbe la sua amica, che si dirigeva a passi trascinati verso di lei. Appena Temari arrivò all’ombrellone, gettò la borsa e le infradito azzurre sulla sabbia e si distese quasi a peso morto all’ombra, incurante dei vestiti ancora addosso.

 

- Buongiorno Tem, puntuale come sempre – le disse la sua amica con tono ironico e un sorriso radioso sulle labbra.

- Mph, ti prego lasciami dormire. Ho passato la notte in bianco. E come se non bastasse ho anche le occhiaie. –

 Temari aveva la voce ancora impastata di sonno e faceva buffi versi, e Ten Ten non potè fare a meno di ridere.

- Pensi che io abbia dormito? Eppure non mi lamento. Dai, alza quel culo e andiamo a fare un bagno, devo raccontarti la mia serata di ieri. E poi guarda, c’è Shikamaru Nara sdraiato a riva, stamattina non è di turno. Se non ti alzi, vado a parlare con lui per passare il tempo, giuro! -

La mente di Temari, intorpidita dal sonno, ci mise qualche secondo a realizzare le parole dell’amica, e finalmente il suo nome riuscì a farla destare.

- Da quante ragazzine scalpitanti è circondato oggi? - chiese ironicamente la bionda, ancora sdraiata.

- Ti sembrerà strano, ma è completamente solo – rispose l’amica ridendo della sua malcelata gelosia.

Temari era cosi stupita che meccanicamente si mise a sedere e osservò il ragazzo con attenzione. Percorse con attenzione ogni singola curva dei suoi muscoli abbronzati soffermandosi infine sul suo viso, incapace di distogliere lo sguardo.

- Lo stai mangiando con gli occhi -  Le sussurrò all’orecchio la sua amica con tono malizioso.

Temari la guardò si sbieco. – Non è vero –

E subito dopo scoppiarono a ridere.

 

Era maledettamente vero, invece, ma lei non sarebbe mai stata come tutte le altre ragazze che gli correvano dietro, lei era Temari Sabaku.

Era considerata una delle ragazze più belle della scuola, che aveva da poco concluso con gli esami di maturità, e ora la sua popolarità si era diffusa anche lì alla marina, da quando lei e Ten Ten avevano iniziato a frequentare il luogo. Ma, oltre ad essere bella, aveva anche la fama di essere praticamente irraggiungibile. Tutti i ragazzi che avevano provato a farsi avanti erano stati, più o meno elegantemente, rifiutati. Neanche gli amici dei suoi fratelli riuscivano ad ottenere qualcosa in più che scambiare due parole con lei. Le uniche persone a cui le due amiche avevano dato confidenza erano tre ragazze, che Temari sopportava nonostante secondo lei a volte avessero atteggiamenti da oche.

- Avanti Tem, vieni in acqua - la sua amica la trascinò verso la riva e lei fece appena in tempo a sfilarsi il top e gli striminziti pantaloncini di jeans, mostrando il bikini bianco e nero che metteva in risalto il suo corpo formoso.

 

- Ehi, Shikamaru -

- Buongiorno Ten Ten. Già cosi sveglia? Siete stati in giro fino alle 4 stanotte -

Ten Ten rise, mentre lui gettò un occhiata fugace alla bionda che li aveva oltrepassati senza alzare la testa.

-Ehi Tem aspettami. Dobbiamo parlare! Ciao Shika - gridò Ten Ten

Lui alzò la testa in segno di saluto. Aveva già sprecato troppo fiato a parlare, e solo per fare ingelosire lei.

 

Dopo che le due amiche ebbero nuotato per alcuni metri, si fermarono per prendere fiato, assicurandosi di essere abbastanza lontane da non essere udite da Shikamaru.

.

- E da quand'è che tu e quello lì avete tanta confidenza? - domando Temari con una smorfia sul viso abbronzato.

- Da quando sono fidanzata con uno dei suoi migliori amici, te lo ricordi che sto con Neji, vero? - risposte Ten Ten ironica.

Temari arricciò il naso. Poi un sorriso malizioso le apparve sulle labbra carnose. - E come mai ieri sera eri in giro con lui a notte fonda se il tuo coprifuoco per ora è alle 2?

- Perché… beh, ho detto ai miei che dormivo da un’amica! Siamo stati fuori fino alle 4, è stato solo con me, niente suoi amici, capisci? – disse la ragazza felice.

- Uhm, si capisco. E… dopo le 4?

- Beh, siamo andati a casa sua, ho dormito da lui. Veramente non propriamente dormito, cioè -

- Cosa?? Non ci posso credere. Cioè… l’avete fatto! – fu interrotta bruscamente dalla voce squillante della sua amica. – E prima di me per giunta –

Ten Ten fece un sorriso imbarazzato, e in pochi secondi Temari le saltò addosso ridendo.

- Tem mi affoghi, dai smettila -  rispose ridendo la mora.

- Scema, spero sia stato bello. Dobbiamo festeggiare! Chi arriva per ultima a riva paga – e schizzò via, nuotando con facilità. 

 

Le due ragazze arrivarono affannate a riva e si diressero correndo verso l’ombrellone, ma la corsa di Temari fu fermata da qualcosa, o meglio da qualcuno.

Shikamaru allungò una gamba verso di lei, facendola inciampare, e in un attimo la ragazza si trovò distesa sul suo corpo con il viso a pochi centimetri dal suo, come lui aveva previsto.

Le sue mani cingevano la vita della ragazza, quelle di Temari premevano sul suo petto muscoloso, le loro bocche pericolosamente vicine.

Si guardarono per qualche interminabile secondo, dimenticando la strana posizione in cui si trovavano e tutto ciò che avevano intorno, poi le labbra di Shikamaru si incresparono in un ghigno.

 

- Buongiorno Sabaku – disse in tono fastidiosamente ironico.

- Fottuto stronzo – sibilò lei, infastidita da quel brusco ritorno alla realtà.

Fece per alzarsi, ma lui non accennava a togliere le mani dai suoi fianchi.

- Belle occhiaie! Ti sei data da fare stanotte, ragazzaccia –

Era l’unico ragazzo che osava parlarle in quel modo, pur sapendo che lei avrebbe risposto a tono.

- Tu invece sembri piuttosto riposato, Nara. Sei andato in bianco, stanotte? -

 

Come non detto.

 

Temari aveva sempre la risposta pronta, era capace di zittire tutti, persino lui. Ed era anche per questo che le piaceva tanto.

 

- Veramente ho aspettato fino a notte fonda che una stronza si facesse viva, inutilmente – disse Shikamaru sbadigliando.

- E chi è questa pazza che non è ancora caduta ai tuoi piedi, Shika? – rispose lei in tono falsamente angelico.

- Esci con me, Sabaku –

Il tono della sua voce e il suo sguardo erano tanto seri che il cuore di Temari mancò un battito.

Era ormai abituata alle sue provocazioni, che persistevano già da qualche settimana, ma era la prima volta che le chiedeva così esplicitamente di uscire, ed ora non era così sicura di riuscire a rifiutare.

- Lasciami in pace, Nara – rispose abbassando lo sguardo, e liberandosi dalle braccia del ragazzo, raggiunse a passi lenti la sua amica sotto l’ombrellone.

- Ah, che terribile seccatura –

 

 

Ten Ten aveva osservato con attenzione tutta la scena, mentre si rivestiva per andare al bar, ma non era riuscita a sentire il discorso dei due ragazzi. La sua amica indossò i suoi aderenti pantaloncini e i grandi occhiali rettangolari, scura in volto, e insieme risalirono lungo la spiaggia senza scambiare una sola parola.

 

Appena Ten Ten spinse la maniglia della porta, dal locale uscì una piacevole ventata di aria fresca. L’aria condizionata dei bar era la salvezza dei ragazzi nei giorni afosi come quello, e infatti anche quella mattina il bar era gremito di gente.

Mentre Temari andò ad occupare un tavolino buttando la sua borsa da mare su una sedia, Ten ten si guardò velocemente intorno prima di rintracciare due occhi chiari che la guardavano di sfuggita da lontano.

 

- Da quando Neji lavora qui? – chiese la bionda crucciata avvicinandosi alla sua amica.- E’ il suo primo giorno – rispose lei allegra – Cercava un lavoro per l’estate ed è finito qui. Sai, il bar è del padre di Hinata, suo zio, e li ha assunti entrambi.

- Uhm, bene. Andiamo a prendere un gelato, dai. –

Si avvicinarono al bancone dietro al quale stava Neji, con la sua uniforme azzurra.

 

- Ciao piccola – disse lui rivolto a Ten Ten, e si salutarono con un leggero bacio sulle labbra.

Temari restò per qualche minuto in disparte per lasciarli parlare con tranquillità, e intanto li osservava da lontano. Stavano insieme da poco più di un mese, eppure sembravano legati da un sentimento molto profondo. Guardava la sua amica felice, e sperava che un giorno lo sarebbe stata anche lei.

- Avanti voi due, avete tutto il tempo di stare insieme. Il mio stomaco invece non può aspettare – gridò imbronciata ai due ragazzi – Neji, un cono stracciatella e cioccolato! -

Il ragazzo borbottò qualcosa che somigliava terribilmente a “Che seccatura”, e Temari iniziò seriamente a preoccuparsi che Shikamaru lo stesse contagiando.

 

Dopo che Temari ebbe preso il suo gelato, entrambe andarono a sedersi al loro tavolo. Ten ten osservava curiosa l'amica immersa nei suoi pensieri, aspettando che parlasse, ma lei non accennava a farlo.

 

- Allora? Me lo dici o no cosa hai? -

- Non ho assolutamente niente! - rispose Temari con tranquillità, ma una nota alterata nel suo tono di voce la tradiva.

- Guarda che lo so che è colpa dell' incontro ravvicinato sulla spiaggia - disse l'amica in tono malizioso.

 

Temari la guardò di sbieco. Poi sospirò - E va bene. Quella sottospecie di essere apatico mi ha chiesto di uscire. -

- Oh cazzo. E tu gli hai detto di no stronzetta?-

- Ovviamente - disse Temari alzando il sopracciglio sinistro.

 - Ovviamente! - le fece eco lei in tono ironico - Tem è pazzo di te, non capisco perché non gli dai almeno una possibilità -

- Perché anche io sono pazza di lui, Ten. Stiamo parlando di Shikamaru Nara, porca puttana. Alla fine sarei io a rimetterci, lo sai - rispose in tono nervoso. - E ora chiuso argomento -

- Ma se stavolta fosse divers.. -

- Chiuso argomento, Ten - la interruppe Temari con tono che non ammetteva repliche.

- Ah fa come vuoi. Intanto preparati a passare con lui la serata. Neji mi ha proposto un’uscita a quattro e ho accettato. –

- CHE HAI FATTO??? Cioè, Io e Nara?? SCORDATELO! Non ci pensare neanche! – le gridò Temari infuriata

- Dai, poche storie, lo so che in fondo ti fa piacere. E poi ho già accettato, che figura faremmo a cambiare idea ora? Fatti bella, mi raccomando – disse con tranquillità Ten Ten, mentre si alzava per tornare in spiaggia.

- Fanculo, Ten. E poi io sono sempre bella – disse lei in tono altezzoso. Poi si alzò per seguire la sua amica.

 

Ne aveva già abbastanza di quegli incontri ravvicinati.

 

 

 

 

Ecco a voi il secondo capitolo, sono curiosa di sapere cosa ne pensate! ^_^ Lo posto ora perché lo avevo già pronto da un po’! Purtroppo non so dirvi con date precise quando aggiornerò, perché ora che siamo in estate gli impegni sono molti, e non voglio rischiare di saltare gli aggiornamenti perché non riesco a finire il capitolo, chiarisco questa situazione sin da ora. Comunque, cercherò di scrivere le date alla fine di ogni nuovo capitolo, la prossima sarà domenica 22 giugno. Ringrazio tutti coloro che hanno iniziato a seguire questa ff.

 

galli_nara: Fra, il tributo a me e a te era dovuto!! Anzi, ti ringrazio per l’aiuto che mi stai dando con questa ff. Ti è piaciuta la descrizione di Shika? *__* Meno male, ci tenevo a renderlo bene visto che noi lo “lovviamo!! Un baciu!!

 

Nunichan: Ciao! Ho postato presto, hai visto? ^_^ Ti ringrazio dell’incoraggiamento, è sempre ben accetto! Spero che questo secondo capitolo ti sia piaciuto come il primo, continua a seguire la fic, ci saranno un sacco di sorprese. A presto!

 

Lily_90: Sono contenta che questo primo capitolo ti abbia incuriosito, l’obiettivo era proprio questo! ^_^ Da questo capitolo in poi inizia la narrazione vera e propria, e Temari non sempre si comporterà in questo modo… Ma si sa, l’amore è l’amore! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, un bacio!

 

bambi88: Grazie dei tuoi complimenti, mi fa piacere che ti sia piaciuto l’inizio di questa ff. Continua a seguirla, ci saranno un sacco di sorprese, spero di non deluderti! *_* A presto, Alessia.

 

 

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Capitolo 3
*** Le ragioni del cuore ***


3° Capitolo --- Le ragioni del cuore

3° Capitolo --- Le ragioni del cuore

 

Il cielo rosso fuoco che si intravedeva dalla finestra stava lentamente imbrunendo, lasciando il posto alla notte. Temari passeggiava nervosamente nella sua stanza, facendo avanti e indietro davanti al suo armadio. Questa volta quella stronza di Ten Ten l’aveva fatta davvero grossa, e lei non aveva ancora deciso se andare a quello stupido appuntamento, se cosi poteva definirlo, oppure restare a casa. In fondo, era stata la sua amica a decidere anche per lei, quindi avrebbe benissimo potuto rifiutare con una qualsiasi scusa. Ma lui cosa avrebbe pensato?

I suoi pensieri furono interrotti dall’ingresso improvviso di suo fratello nella stanza.

 

- Kankurou! Cazzo, quante volte ti ho detto di bussare? – disse Temari infuriata rivolta a suo fratello maggiore.

- Dai sorellina, quante storie. Neanche se ti avessi sorpreso a scopare, non lo hai nemmeno il ragazzo! – disse Kankurou con tono volutamente provocatorio

- TU, brutto pezzo di stronzo! Vedi di sparire di tua volontà, prima che decida di farti sparire io – rispose in tono minaccioso, il viso deformato dalla rabbia.

- Ok, ok stop. Comunque papà mi aveva mandato a chiederti cosa fai stasera. Kakashi e Asuma vengono qui a vedere la partita. Io e Gaara stiamo uscendo, andiamo a prendere una birra con alcuni amici. Vieni con noi? –

 

Temari ci pensò su, doveva decidere cosa fare, e alla svelta.

Certo, l’idea di passare una serata con i fratelli e i loro amici non era il suo prototipo di serata ideale, però era una valida alternativa a quello che altrimenti le sarebbe toccato.

 

- Ho già un impegno, Kanky. –

 

Le parole le uscirono di bocca senza rendersene conto, tanto che anche lei ne restò stupita. Il suo cuore aveva già inesorabilmente deciso.

Ma lei non poteva sopportarlo, lei preferiva essere razionale.

 

-Uh, va bene. Sarà per la prossima volta – Kankurou fece per andarsene ma Temari lo richiamò.

- ASPETTA! Dammi il tempo di avvisare Ten e arrivo – disse la ragazza, il tono di voce rassegnato, ma sollevato allo stesso tempo.

- Ti aspettiamo in macchina, sorellina – rispose Kankurou con un sorriso allegro, e uscì fischiettando dalla stanza.

 

Temari afferrò immediatamente il cellulare per chiamare la sua amica e lo incastrò tra la sua testa e l’incavo della spalla, mentre passò freneticamente in rassegna il suo guardaroba per trovare qualcosa da mettere quella sera. Aveva appena trovato l'abbigliamento perfetto, quando la voce della sua amica al telefono la fece sobbalzare.

 

- Tem, sei già pronta? Non vedi l’ora di vedere il tuo Nara eh? – disse maliziosamente Ten Ten dall’altro capo del telefono.

- Macché, stronza. Volevo solo avvisarti che stasera non vengo, che ti piaccia o no. Salutami Nara – pronunciò il suo nome con una punta di amarezza.

- Tem, non puoi mollarmi così all’ultimo momento, cazzo! – Ten Ten sospirò – Ok, hai tutte le buone ragioni, non avevo neanche chiesto il tuo parere. Però pensavo ti facesse piacere… Avviso Neji, così dice a Shikamaru di non venire. Tem, ma sei sicura che non vuoi? –

- Credimi, è meglio cosi. Ora esco, vado a prendere una birra con Kankurou e Gaara, ci sentiamo più tardi, ok? –

- Wow, ti aspetta una bella serata. Divertiti, cara – disse Ten Ten ridendo, in tono ironico.

- Ten… scusa – Temari si sentiva un po’ in colpa ad abbandonare così la sua amica, anche se in fin dei conti non aveva del tutto torto.

- Figurati Tem, per cosi poco. Buona serata e ricordati che mi devi un favore, stronzetta.-

- Scordatelo – disse Temari con una risata – Buona serata anche a te, Ten – 

Appena ebbe riattaccato, tirò un sospiro di sollievo. 

Anche stavolta il pericolo era stato evitato.

Tornò a prepararsi, libera da quel peso che le opprimeva la mente, e indossò un jeans attillato che le stava a pennello e un top bianco annodato al collo, il suo preferito. Si sistemò velocemente i capelli nella sua usuale acconciatura, raccogliendo i ribelli riccioli biondi in quattro codini, e corse via dopo aver preso i soldi, il cellulare, le chiavi di casa e salutato suo padre.

 

- Eccomi, possiamo andare! - disse con voce squillante aprendo la portiera posteriore dell’auto. Un odore pesante di fumo la investì in pieno. Gaara, nell'attesa, stava fumando una delle sue marlboro rosse.

 

- Ciao Tem - la salutò tranquillamente Gaara.

- Ciao, fratellino - rispose lei allegra - Allora, dove andiamo e con chi? -

- Eccola che inizia a rompere! - disse Kankurou in tono scherzoso.

- Kanky, guida in silenzio prima che decida di prendere il posto alla guida e cacciarti dalla macchina a calci in culo -

- Donne al volante, bah – borbottò immusonito Kankurou con un filo di voce, ma Temari lo sentì ugualmente e non perse l'occasione di ribattere.

- Fratellone, punto primo: io non sono una donna come tutte le altre, come la tua Tayuya. - pronunciò quest'ultima parola con una punta di ironia, quanto bastò per far arrossire Kankurou - sono semplicemente migliore. Punto secondo: io ho sempre ragione, ricordalo sempre. E ora mi dite dove cazzo si va? -

 

Gaara li ascoltava attento, cercando di soffocare le risate. Lo avevano sempre divertito questi amichevoli litigi tra i suoi fratelli maggiori, nei quali inevitabilmente il carattere forte di Temari aveva sempre la meglio.

 

- Dai Kankurou, andiamo. Kiba mi ha mandato un messaggio, ci stanno aspettando. - disse Gaara, rispondendo in parte alla domanda di sua sorella -

- Kiba?? - Temari alzò gli occhi al cielo - Quel pagliaccio che ci prova sempre con me?? Quasi quasi preferivo che ci fosse l'Uchiha -

- Tem, tutti ci provano con te. Kiba lo fa solo in modo un pò plateale. E poi credo che Sasuke venga anche - le disse suo fratello maggiore.

- Mph. Perfetto! Ci mancava solo Nara e questa poteva diventare la serata dei miei sogni. Avanti Kanky, andiamo –

 

La golf grigia partì lentamente per poi aumentare man mano la sua velocità, percorrendo quelle strade di periferia semideserte dai finestrini abbassati la musica hip hop proveniente dallo stereo si diffondeva nell’aria afosa di quella notte estiva.

 

 - Shikamaru, la Sabaku non viene. Ha preferito andare a prendere una birra con i fratelli e il resto del gruppo piuttosto che passare la serata con te –

- Porca puttana. Grazie lo stesso, Neji –

Quella seccatura lo avrebbe fatto esasperare, prima o poi. 

 

A differenza della periferia, quel tratto di città che si affacciava sul mare era gremito di gente, soprattutto di giovani che passeggiavano o ridevano allegramente seduti su una delle tante panchine. Le insegne scintillanti dei bar, aperti tutta la notte, rendevano ancora più luminose le strade, già illuminate dai lampioni disposti sui marciapiedi.

I tre giovani Sabaku, dopo aver lasciato la macchina poco lontano, si diressero verso uno di quei bar, davanti al quale un gruppo di ragazzi stava ciarlando ad alta voce, parlando di cose inutili per passare il tempo. Un ragazzo dai capelli castani arruffati li vide e fece cenno agli altri di girarsi.

 

- Quale onore – disse il ragazzo, sfoggiando il suo sorriso perfetto – Per la prima volta, la splendida Temari Sabaku passerà la serata in compagnia di noi comuni mortali -

- Inuzuka, possibile che debba stare a distanza di sicurezza per non sentire le tue stupide battute? – rispose Temari acida, ma in fondo contenta di questa calorosa accoglienza.

- Uffa, Temari. Come faccio a far colpo su di te se non mi degni neanche di uno sguardo? – Il tono di Kiba poteva davvero sembrare afflitto, ma subito dopo scoppiò in un’allegra risata.

- Inuzuka, smettila di provarci con mia sorella. Lo dico per la tua incolumità, questa qui sa essere molto pericolosa – disse Kankurou ironico, mentre salutava Sasuke e Naruto.

 

Temari li salutò con un cenno di mano, e poi tutto il gruppo seguì Kiba all’interno del bar. Si avvicinarono ad un tavolo dove c’erano già tre ragazze ad aspettarli, e Temari riconobbe Sakura, Ino e Hinata.

 

- Temari! Che sorpresa, come mai da queste parti? – chiese la ragazza con i grandi occhi verdi, i capelli rosa sciolti sulle spalle.

- Ciao Sakura, ciao ragazze – salutò gentilmente – Sono qui per caso, con i miei fratelli. Voi invece? –

- Fatemi capire, da quando voi avete tanta confidenza con Temari? – le interruppe Kiba con voce alta, sconcertato.

- Tsk. Ci conosciamo da un po’ di tempo Inuzuka, strano che non te ne sia mai accorto dato che hai gli occhi sempre puntati su di lei – rispose acida Ino, con l'intento di provocarlo.

- Scusa, Yamanaka. E’ che, come dici tu, i miei occhi sono puntati solo su di lei, non su chi le sta intorno. – Ino rimase esterrefatta dalle parole di scherno di Kiba, e questo provocò una risata generale.

- Comunque, noi e i ragazzi siamo amici d’infanzia, e ogni tanto ci ritroviamo ad uscire con loro – concluse Sakura. Temari annuì distrattamente. La sua attenzione era stata catturata dalla figura slanciata che si avvicinava al loro tavolo.

 

- Buonasera a tutti – disse la nuova arrivata con fare altezzoso.

Temari la guardò dirigersi verso Sasuke e salutarlo con un bacio a fior di labbra, per poi sedersi sulle sue gambe. Aveva un fisico snello e lunghi capelli neri, e indossava un paio di occhiali da vista dalla montatura nera.

 

- Ciao Karin – la salutarono gli altri ragazzi del gruppo.

- Bene, ci siamo tutti. Cameriere, dieci birre per favore – gridò Naruto, poi rivolse una fugace occhiata verso Hinata, e per un attimo i loro sguardi si incrociarono. 

 

Il tempo passava in fretta, e Temari non potè negare che si stava divertendo. Forse, quel gruppo di scapestrati non era poi cosi male come pensava. Naruto e Kiba erano davvero simpatici, ed avevano continuato a farli ridere per tutta la sera. Persino Gaara, che solitamente era timido e taciturno, stava scherzando con gli altri. Solo Sakura, al contrario di quanto voleva dimostrare, aveva il morale, e Temari se ne accorse.

 

- Che hai? – le chiese a mezza voce

- Guardali – Sakura fece cenno con la testa a Sasuke e alla ragazza mora, che non si erano staccati un attimo durante la serata. – Che figlio di puttana, l’altro giorno ci siamo baciati, e ora lo ritrovo fidanzato con questa puttanella – continuò la ragazza in tono amaro.

- Uomini, tutti uguali – disse Temari sprezzante.

- Già – le fece eco l’altra, e mandò giù l'ennesimo abbondante sorso di birra.

 

Erano le due passate quando la comitiva decise di lasciare il locale. Sasuke e Karin salutarono velocemente prima di andarsene per conto proprio, lasciando presupporre che la notte per loro sarebbe stata ancora lunga. Sakura, che come quasi tutti si reggeva a mala pena in piedi, li guardò con amarezza scomparire in fondo alla strada, poi i suoi pensieri furono annebbiati dall’alcool e non ricordò più nulla fino al mattino seguente.

 

 

 

- Neji - Ten ten pronunciò il suo nome ansimando, le mani strette dietro le sue spalle.

Neji la guardava, piccola e accaldata sotto di lui, e pensò che così fosse ancora più bella. Si sporse in avanti per raggiungere le sue labbra, un bacio leggero, poche parole sussurrate.

- Ti amo, piccola –

Il suo sorriso radioso, capace di racchiudere tutta la sua felicità in quel momento, e le stesse poche parole sussurrate.

- Ti amo anche io, amore –

 

 

Le ragazze erano appena andate via per accompagnare Sakura a casa, e del gruppo erano rimasti solo Naruto, Kiba, Kankurou, Gaara e Temari. Quando però decisero di andare a fare un giro a piedi, la ragazza rifiutò.

 

- Dai sorellina, cosa sarà mai una cazzo di passeggiata? Non mi va di tornare a casa ora – le disse suo fratello maggiore in tono scocciato.

- Kankurou non rompere, non mi va – gli rispose Temari secca.

 

In realtà, voleva evitare il rischio di incontrare lui. Ma questo suo fratello non poteva saperlo.

 

- E poi non devi mica accompagnarmi – continuò la biondina – Io prendo la tua macchina, e voi vi fate accompagnare da Naruto, semplice no? –

- Tem, ti odio – sbottò il rosso, lanciandogli le chiavi della sua macchina.

- Temari, io ti porterei anche in braccio fino a casa, ma non te lo chiedo neanche, tanto so già che rifiuteresti – le disse Kiba sarcastico.

- Appunto, Kiba. Buonanotte – gli disse lei sorridendo.

- Almeno stavolta mi hai chiamato per nome, splendore – le gridò il ragazzo castano, sfoggiando il suo sorriso.

- Fanculo, Inuzuka. – le gridò di rimando. - E grazie fratellone – Poi si girò e corse via.

 

Si avviò verso la golf grigia parcheggiata a qualche metro di distanza dal bar, in una traversa deserta. Nonostante fosse tarda notte, c’era ancora molta gente per la strada. Era anche per questo che le piaceva l’estate: mare, sole, poche regole e tanta libertà. Aveva appena raggiunto la macchina di suo fratello, quando ad un tratto sentì il polso bloccato in una morsa di ferro. Si girò di scatto, e si ritrovò di fronte a chi quella sera aveva fatto di tutto per evitare, l’abituale espressione annoiata sul viso.

 

- Nara, per favore mi spieghi che stai facendo? – gli disse Temari fredda, cercando di tenere a freno i nervi.

 

Shikamaru la squadrò per un attimo, era bellissima.

 

- Perché mi eviti? – il suo tono era pacato, come sempre. Non le aveva ancora lasciato il polso, stavolta non avrebbe potuto fuggire, le doveva parlare.

- Nara, io non ti evito. Non me ne frega un cazzo di te, mi sei totalmente indifferente – le disse cercando di essere sicura, ma non credeva neanche lei nelle parole che stava dicendo.

- Sabaku, hai evitato l’uscita di stasera per non vedermi, e per lo stesso motivo stai tornando a casa ora – le rispose lui con una tranquillità snervante.

 

Temari si morse il labbro, quel ragazzo era davvero intelligente come si diceva.  

 

- Non voglio vederti, Nara. – cercò di svicolare lei. Teneva gli occhi bassi per cercare di evitare persino i suoi profondi occhi scuri.

- Perché non mi dai neanche una possibilità, Sabaku? – continuò lui.

- Perché non mi piaci, stronzo. Ti è mai passato per la testa che forse esiste qualche ragazza sulla terra a cui non piaci? – gli gridò in faccia con tutta la sua rabbia, ma lui non le credeva.

 

Lo aveva capito da come i loro sguardi si cercavano, si incrociavano e si evitavano, che c’era qualcosa tra loro che era più della semplice attrazione fisica, perché lei non lo capiva?

 

Shikamaru, stanco di non ottenere risposta alle sue domande, senza averlo premeditato la sbatté violentemente contro la macchina. Avvicinò il suo viso a quello di lei,costringendola ad alzare la testa, raggiunse le sue labbra carnose rigidamente serrate e vi posò le sue.

Iniziò a baciarla lentamente, con dolcezza. Temari era pietrificata, avrebbe dovuto in qualche modo ribellarsi, ma non ci riusciva. L’unica cosa che voleva in quel momento era lasciarsi andare, e stavolta mandò la sua parte razionale a farsi fottere e si lasciò travolgere dall’intensità di quel bacio.

Le braccia sottili di lei, prima inermi lungo i fianchi, ora viaggiavano lungo la sua schiena, per arrivare fino ai suoi capelli corvini; quelle di lui esploravano il suo corpo, desiderose di osare, ma attente a non oltrepassare il limite.

Restarono uniti in quel bacio spinto e passionale per un tempo indefinito, poi le loro labbra si divisero e si guardarono, per la prima volta quella sera, negli occhi. Restarono in silenzio, per evitare di rovinare quel momento che non poteva durare per sempre.

 

- Non avremmo dovuto – disse all’improvviso Temari, il tono di voce spento.

- Sei pentita? – gli chiese lui, guardandola diritto negli occhi.

- No, ma ora… -

- Shh, Temari, non puoi pensare sempre a quello che succederà in futuro, devi imparare a goderti la vita –

In un'altra occasione gli avrebbe risposto a tono, lui non era nessuno per dargli lezioni di vita, ma ora un groppo alla gola le impediva di parlare. La salutò con un bacio sulla fronte e andò via.

- Sei uno stronzo, Nara – gli gridò, prima che fosse troppo lontano da non sentirla.

 

Entrò in macchina e partì accelerando, una sola lacrima le solcò il viso.

Ecco cosa si guadagnava a seguire le ragioni del cuore.

 

Shikamaru si girò e la guardò andare via sicura, alla guida di quella macchina.

Ed era sempre più sicuro di volerla.

 

 

 

Come promesso, ecco il 3° capitolo!! Sono stata puntuale!^_^ Beh, spero che sia di vostro gradimento. Finalmente, il primo bacio!! Però non penserete che Temari la faccia passare liscia a Shikamaru per essere andato via in quel modo?? EhehIl nostro genio dovrò trovare il modo di farsi perdonare! Volevo precisare una piccola cosa su Gaara… ho preferito descrivere il carattere che ha nella serie Shippuden del manga, e non quello della prima. Ho preferito precisare per evitare l’ooc  spero che lo preferiate cosi! Io adoro Gaara!! *_* Grazie a tutti i lettori, aggiornerò domenica 29 giugno. Un bacio!

 

 

galli_nara: non solo ho dato una scadenza, ma l’ho anche rispettata!! *mi sento onesta sisi! xD* Vediamo se stavolta sarai di nuovo la prima a recensire, stavolta non posso metterci la mano sul fuoco!!^^ mi hai già dato i giudizi sul capitolo, quindi inutile richiederteli! Se hai obiezioni, le accetto! (se sto scrivendo cavolate perdonami, ma sono le 3 di notte!) Un bacio Fra!!^^

 

Lily_90: Alla fine l’uscita a 4 non c’è stata, sarà per un'altra volta!!^^ Non possiamo dire che a Temari sia andata male però… vorrei essere al suo posto! La testa dura di Tem darà un sacco di problemi, speriamo che Shika capisca come “calmarla”! Che ne pensi delle altre coppie? Un bacio e grazie per i complimenti, spero questo capitolo ti sia piaciuto anche.

 

crilli: Nuu, mi dispiace tu debba andare via proprio ora! Vabbè dai, recupererai poi con calma non preoccuparti! Adoro anche io Shikamaru e Temari, sono una coppia magnifica! A presto, e buon viaggio!!^^

 

the forgotten dreamer: *^w^* Una delle più belle? Wow, spero di non deludere allora! Ecco l’aggiornamento, il prossimo tra una settimana! Ti ne dici di questo capitolo? A presto, un bacio!

 

bambi88: Ma Shikamaru anche nel manga è tremendamente figo!! ^^ Con quell’aria perennemente annoiata, quel carattere apatico, lo adoro!! Fortunata Temari!

 

Cyberman93: La mia preoccupazione è proprio quella di mantenere intatti i caratteri dei personaggi, sono contenta che fin ora ci stia riuscendo! Continua a seguire la storia, Un bacio!

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Capitolo 4
*** Non so se posso fidarmi ***


4° Capitolo --- Non so se posso fidarmi

4° Capitolo --- Non so se posso fidarmi

 

 

Il sole era già sorto da qualche ora e continuava ad alzarsi nel cielo azzurro di quella giornata estiva, illuminando a sprazzi i muri delle case. Temari, quel giorno, si era svegliata alle prime ore del mattino, e nonostante ci avesse provato, non era più riuscita ad addormentarsi. Stava distesa sul letto con le cuffie del suo iPod nelle orecchie, ascoltando musica rock, lo sguardo perso nel vuoto. Non aveva voglia di scendere in spiaggia quella mattina, non voleva vedere lui dopo quello che era successo la sera prima. Prese il suo cellulare per avvisare Ten Ten, ma non rispose, probabilmente ancora dormiva. Temari aveva dimenticato che erano ancora le otto. Si avvicinò alla finestra e guardò fuori, verso quel cielo limpido e completamente azzurro, e improvvisamente le venne in mente un’idea su come passare quella mattinata. Corse a prepararsi, e poco dopo ritornò in camera per prendere il cellulare e una giacca a vento. Dopo aver lasciato un biglietto ai fratelli ancora addormentati, uscì di casa, l’aria tersa del mattino la investì e le mise il buonumore: era la giornata ideale per un tour solitario, in sella alla sua moto.

 

“Ten, oggi non scendo in spiaggia… Non voglio vedere Nara. Parliamo dopo, passo nel pomeriggio. Non mi cercare perché non posso rispondere, ok? Sono in moto!”.

 

Pensò di mandare un messaggio a Ten Ten prima di buttare il suo nokia nero nella sella della moto, poi indossò la giacca ed il casco, e partì, senza avere una meta precisa da raggiungere, ma solo con la voglia di correre via, lasciandosi alle spalle i suoi pensieri.

 

 

L’aria sulla spiaggia, soprattutto in quelle ore, era sempre più irrespirabile, inoltre il sole intenso rendeva la rabbia così rovente da dare l'impressione di trovarsi in un forno.

Ten Ten stava risalendo a fatica dalla spiaggia, per avviarsi a passi trascinati verso il bar, dove Neji la aspettava. Pensò che Temari quel giorno aveva fatto bene a preferire un giro in moto, ma non riusciva a capire cosa centrasse Nara in tutto ciò. Non ci aveva pensato più di tanto, sapeva che Temari le avrebbe raccontato tutto nel pomeriggio. Ma quando vide Shikamaru andarle incontro, si incuriosì. 

 

- Ciao - le disse con il solito tono pacato, qualche goccia di sudore gli scendeva lungo il bel viso abbronzato.

- Ciao Shikamaru, non lavori neanche oggi? - chiese la ragazza

- Si, starei lavorando. Ma per ora Rock Lee ha la situazione sotto controllo, e io ho bisogno di mangiare qualcosa - rispose lui.

- Uhm, capisco – rispose lei, poco convinta – Sto raggiungendo Neji al bar, vuoi venire? -

 

Shikamaru annuì distrattamente.

 

- Come mai sola oggi? - chiese lui con finta disinvoltura, ma quella era la domanda che gli premeva.

- Intendi dire, dov'è Temari? - Disse Ten Ten scaltra. Shikamaru si stupì, ma si ricompose immediatamente – Comunque oggi non le andava di venire, è in giro con la moto.

 

Continuarono a camminare in silenzio, fin quando la ragazza non parlò di nuovo.

 

- L’apatico Nara che viene a cercare una ragazza? Non è da te, Shikamaru. Cosa è successo tra te e Temari?

 

Il ragazzo col codino rifletté qualche secondo su cosa fosse meglio rispondere.

- Ci siamo baciati – disse tranquillamente.

- Ah – fu l’unica cosa che riuscì a rispondere Ten Ten, rimasta senza parole.

 

DI nuovo silenzio, ancora una volta spezzato dalla ragazza.

 

- Shikamaru, tu non la conosci Temari. Non sarà facile conquistarla -

 

Shikamaru alzò un sopracciglio, non riusciva a comprendere il significato di quelle parole.

- Bah, che seccatura – bofonchiò il ragazzo col codino.

 

Intanto, senza rendersene conto, erano arrivati davanti al bar, e il discorso fu immediatamente troncato.

Neji stava aspettando seduto ad un tavolino all’ombra, fumando una sigaretta.

 

- Ciao piccola – Neji salutò la sua fidanzata con un bacio, poi salutò il suo amico.

Si sedettero anche loro per riposarsi, prima di entrare a prendere qualcosa da mangiare.

 

- Ho saputo del concorso, Shika – disse Neji al suo amico.

- Che concorso? – chiese Ten Ten, incuriosita.

- Mph, le solite seccature. Il capo ha deciso che io e Rock Lee non bastiamo a controllare tutta la spiaggia, così vuole ripetere il concorso dello scorso anno, per prendere un altro bagnino – spiegò Shikamaru con voce annoiata.

- Conosco una persona a cui potrebbe interessare – disse Ten Ten in tono vago – Dai, andiamo a mangiare altrimenti rischio di svenire con il caldo che fa –

 

Si alzò di scatto dal tavolo per dirigersi nel bar, seguita dai due ragazzi. La temperatura all’interno era più bassa di circa dieci gradi, grazie al potente ventilatore attaccato al soffitto, e anche per questo come al solito era gremito di gente. Appena entrarono, molti sguardi si posarono su Shikamaru, ma lui non ci fece neanche caso. Si avvicinarono al bancone e presero un panino a testa, ma mentre stavano per tornare fuori, rassegnati all’idea che i tavolini all’interno fossero tutti occupati, sentirono qualcuno che li chiamava. Solo allora si accorsero del gruppo di ragazzi, seduti in un angolo in fondo al bar. Kiba, Naruto e Choji, in compagnia di due ragazze, stavano sgranocchiando alcuni pacchi di patatine. Shikamaru si diresse verso il loro tavolo, mentre Neji trattenne Ten Ten per un polso attirandola a se, e la baciò con dolcezza in mezzo al locale. Si guardarono negli occhi, un sorriso leggero che racchiudeva tante parole non pronunciate, poi anche loro raggiunsero gli altri.

 

- Choji, hai finito un altro pacco di patatine – disse Naruto sconsolato – Vado a prenderne un altro – si alzò in fretta, inciampando in una sedia e facendola quasi cadere, mentre da dietro uno dei banconi due dolci occhi grigi lo guardavano divertiti.

 

- Ten Ten, dov’è l’amore della mia vita? – chiese Kiba con tono fintamente disperato.

- Stai parlando di Temari? – rispose Ten Ten ridendo.

 

Quel nome ridestò l’attenzione di Shikamaru, che guardò il ragazzo castano di sottecchi.

 

- Ovviamente. Non mi importa quanto tempo ci vorrà, un giorno la conquisterò – continuò lui sicuro, o forse solo speranzoso, senza accorgersi delle occhiatacce che l’amico gli lanciava.

- Kiba, rassegnati. Con Temari non hai speranze – lo stuzzicò Ino.

- Yamanaka, forse potrei accontentarmi anche di te – le rispose Kiba ironico.

 

Gli altri li ascoltavano divertiti, ormai i loro battibecchi erano diventati ordinaria amministrazione, e c’era chi scommetteva che con quel continuo provocarsi a vicenda, quei due prima o poi sarebbero finiti insieme.

 

- Mph, lo so che ti piacerebbe Inuzuka. Ma io sono già impegnata, mi dispiace – disse lei in tono altezzoso –

 

Tutto il gruppo si girò verso di lei con aria interrogativa. La ragazza scoppiò a ridere vedendo le buffe espressioni di stupore stampate sulle facce dei suoi amici, e gli altri la seguirono.

 

Senza dubbio, Ino poteva avere tutti i ragazzi che voleva; il suo fisico da fotomodella e il viso perfetto, incorniciato da due grandi occhi azzurri, la facevano sembrare una bambola.

Era proprio per questo, però, che non aveva fortuna in amore.

I ragazzi avevano sempre considerato solo il suo aspetto fisico, e nonostante lei non lo desse a vedere, ne soffriva molto. Gli unici ad accorgersene erano Sakura, Shikamaru e Choji, che erano cresciuti con lei, che la conoscevano alla perfezione, che sapevano che da quando anche Sasuke l’aveva lasciata, aveva smesso di credere nell’amore.

Per questo non amava parlare dei ragazzi che frequentava, o di quelli con cui si fidanzava, la vita amorosa di Ino Yamanaka era un vero mistero. Eppure, loro tre sapevano che quello che Ino aveva detto ridendo, nascondeva un fondo di verità.

 

- Ragazzi io vado, o Rock Lee mi ucciderà – disse in un sospiro sconsolato Shikamaru, che intanto aveva già finito il suo panino. Si girò di spalle e prese a camminare a passi lenti verso la porta, preda degli sguardi di molte ragazze incalcolate, pronto ad affrontare l’aria torbida all’esterno.

 

 

Era già pomeriggio inoltrato, quando Temari decise di raggiungere Ten Ten per salutarla. Era finalmente riuscita a trovare un po’ di serenità, lontana da tutto e da tutti, ed ora era pronta a raccontare alla sua amica ciò che era successo la sera precedente, pronta anche a dimenticare.

Sfrecciava per le strade della città alla guida della sua Kawasaki nera, diretta verso la marina, nonostante tutto non riusciva a fare a meno di pensare a lui.

A quel bacio così, così dolce, così passionale, così desiderato, così bello.

E a quella frase che riusciva solo a farle pensare che lei era solo l’ennesima avventura.

Parcheggiò e si sfilò il casco che da ore aveva in testa, cercando di sistemare alla meno peggio i capelli appiattiti, poi depose la giacca nella sella e scese dalla moto. La leggera brezza pomeridiana rendeva l’aria piacevole. Cercò, invano, di chiamare la sua amica da lassù, poi scese in spiaggia sbruffando, Ten Ten stava sonnecchiando al sole con le cuffie del lettore mp3 nelle orecchie. Temari le si parò davanti, e solo allora lei si accorse dell’arrivo della sua amica.

 

- Ehi, Tem. Finalmente – disse Ten Ten sorridendo.

- Mph si, finalmente ti sei accorta che sono arrivata – disse Temari imbronciata.

- Ma se stavo quasi per addormentarmi, scusa – si difese l’amica. – Beh, allora? –

- Allora cosa? – disse distrattamente Temari, mentre era intenta a sistemare un asciugamano sulla sabbia per sedersi.

- Shikamaru Nara e il vostro “incontro ravvicinato” di ieri sera - rispose Ten Ten, diretta come sempre.

Temari si girò di scatto verso l’amica, stupefatta.

- Come lo sai? – chiese con un filo di voce. Era pronta a raccontarle tutto, con calma, invece la sua amica l’aveva completamente presa alla sprovvista.

- Stamattina è venuto a chiedermi dove eri. Gli ho chiesto cosa era successo tra voi, e lui me lo ha detto – rispose tranquillamente Ten Ten.

- Lui cioè ti ha raccontato … e poi cos’altro ti ha detto? – Temari cercò, a fatica, di restare calma.

Ten Ten si strinse tra le spalle.

- Nulla. Però Tem, lo so che è un ragazzo strano, lo so che pensi che sia incapace di amare, ma io continuo a pensare che sia pazzo di… -

 

Temari non le diede il tempo di concludere la frase che scappò via furiosa.

- E ora dove cazzo vai, Tem? – le gridò l’amica guardandola andare via.

- A discutere con quel coglione, noi parliamo dopo – disse in tono categorico, e Ten Ten non ribatté.

 

 

Shikamaru si stava sciacquando svogliatamente sotto il getto d’acqua fredda della doccia in spiaggia, quando vide Temari arrivare infuriata verso di lui.

- Perfetto – pensò lui.

 

- Che cazzo ti viene in mente, Nara? – sbottò Temari

- Uhm? – Il ragazzo fece finta di nulla guardandola con aria interrogativa, continuando a lavarsi.

- Racconti al primo che passa che ci siamo baciati? Vuoi dirlo a tutta la spiaggia? Fai pure, vantati pure delle tue imprese, Shikamaru Nara ha conquistato la Sabaku! – disse con enfasi - Però non ti avvicinare mai più a me, intesi? –

 

- Stronzo – continuò Temari acida, delusa dal comportamento del ragazzo.

 

Si girò di spalle e fece per andarsene, ma lui la fermò e, sebbene fosse vestita, la trascinò con lui sotto la doccia e le cinse le spalle con le braccia.

 

- Non mi interessa vantarmi delle mie imprese, Sabaku – le sussurrò all’orecchio – L’ho detto a lei perché sapevo che ti saresti arrabbiata e mi avresti cercato. – continuò lui.

 

Temari si girò e lo guardò stupita, stavolta l’aveva lasciata davvero senza parole. Lui, quel genio così insopportabilmente pigro, aveva calcolato tutto, e in effetti era un momento perfetto. Erano insieme sotto una doccia, a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro, e oltretutto lui era tremendamente sexy. Le gocce d’acqua scendevano lungo i solchi dei suoi muscoli abbronzati, i lunghi capelli corvini sciolti sulle spalle, quell’espressione perennemente seria e annoiata, che avrebbe fatto impazzire qualunque ragazza.

Ma lei era l’unica che voleva, le altre erano solo seccature.

.

Shikamaru avvicinò ancora di più il suo viso a quello di Temari, ancora una volta pericolosamente vicini, ancora una volta un brivido, e la voglia di riprovare le emozioni della sera precedente. Ma Temari non poteva caderci di nuovo, il suo orgoglio glielo impediva.

Si scostò, a malincuore, da lui.

 

- Non so se posso fidarmi di te, Nara – disse con un sorriso amaro. Poi si girò e andò via.

 

Shikamaru la guardò andare via, scuotendo la testa.

Che razza di seccatura. Ti conquisterò, Temari.

 

Si girò dalla parte opposta e anche lui andò via, e divisero momentaneamente le loro strade.

 

 

- Ciao Lee. Posso rivolgermi a te per l’iscrizione al concorso? -

- Certo, dimmi pure – rispose Rock Lee sorridendo.

- Bene, segna tra i partecipanti Temari Sabaku -

 

 

 

Eccomi qui con l’aggiornamento!! In anticipo di un giorno, lo so, ma purtroppo domani ho degli impegni e così ho preferito anticipare piuttosto che posticipare! * cerca di conquistare la vostra benevolenza* xD E così Temari ha rifiutato nuovamente il suo bel Nara, dite che lui ce la farà a conquistare la sua fiducia una volta per tutte? Speriamo!^_^ Purtroppo non so quando sarà il prossimo aggiornamento, avrò da fare in questi giorni, ma il quinto capitolo è già per metà scritto. *implora di non essere fucilata* Ringrazio ancora una volta tutti i lettori. Un bacio, AlessiA.

 

 

Baby_San: Tranquilla, non sei una baka! Ti assicuro che io sono molto peggio!! xD Comunque, Shikamaru è innamorato di Temari, e lo ha dimostrato anche raggiungendola in centro per parlare, dopo che lei aveva rifiutato di uscire con lui, Neji e Ten Ten. Senza dubbio per uno pigro come Shika, questa non è una cosa da poco!^_^ E poi, io adoro la coppia Shika/Tema, non potrei mai farla diventare solo una storiella! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto, un bacio!

 

ju007: Grazie dei complimenti! La trama sarà anche ricca di sorprese, che spero ti saranno gradite! A presto, un bacio.

 

Lou92: Ci piacciono le stesse coppie allora! Soprattutto Shika/Tema! Poi nel seguito della storia ci sarà anche un’altra coppia che personalmente mi piace molto, poi m dirai cosa ne pensi! ^^ Ciao, alla prossima!

 

the forgotten dreamer: Eh già, beata Temari!^^ Cosa te ne pare della scena sotto la doccia di questo capitolo? Ci ho lavorato parecchio, vorrei essere al suo posto! xD Questa settimana ho anche anticipato l’aggiornamento, hai visto?^_^ A presto, un bacio!

 

Dot_Bliss: La adoro anche io la coppia Shika/Tema! Sono troppo carini! **

 

galli_nara: Che strano rispondere alla tua recensione per ultimo!** Ed ecco che arriva il famoso capitolo con la scena della doccia, noi siamo le goccioline, sisi! xD Ciau galli, un bacione, a presto! *Tra 5 minuti ci vedremo!* xD Che sceme, ti voglio bene!!^^

 

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Capitolo 5
*** Il concorso ***


5° Capitolo --- Il concorso

5° Capitolo --- Il concorso

 

[…] I wanna heal, I wanna feel like I’m

close to something real

I wanna find something I’ve wanted all along

Somewhere I belong […]

 

La musica risuonava nelle cuffie a volume altissimo, e Temari riusciva appena a sentire la sua voce, non accorgendosi di stare cantando a squarciagola.

 

- Kankurou, hai visto il mio telo da mare? - gridò Temari mentre sfrecciava da una parte all'altra della sua camera, girando tra la sua roba.

- Che cazzo hai da urlare così se ci divide solo un muro, scema? - le urlò contro suo fratello maggiore entrando adirato nella stanza.

 

Temari tolse le cuffie per sentire le parole del fratello mentre lui continuava ad inveirle contro.

 

- E poi smettila di cantare, sei stonata -

 

Temari gli diede appena il tempo di finire la frase, poi gli tirò un pugno sulla testa.

 

- Ahi, ma sei scema davvero? - le disse Kankurou dolorante

- Mph, lo so che sono stonata fratellone, non c'e alcun bisogno che me lo ricordi ok? – gli rispose con una buffa espressione imbronciata.

 

Kankurou stava per scoppiarle a ridere in faccia, ma l'arrivo di Gaara lo salvò.

 

- Tem, tieni - le disse Gaara porgendole l’asciugamano che cercava.

- Grazie, fratellino -

- Bel bernoccolo, Kanky - gli disse Gaara passandogli davanti, trattenendo a stento le risate.

- Mph. Temari ma vai in spiaggia oggi? – le chiese Kankurou allibito.

 

Temari annuì distrattamente mentre sistemava alla rinfusa la sua borsa da mare.

- Perché ti sembra strano? Ci vado ogni giorno – sbottò la ragazza.

- Ma dove cazzo vivi? Non sai nulla del concorso? –

 

Finalmente le parole di Kankurou riuscirono ad attirare l’attenzione della sorella, che fu ad un tratto incuriosita.

 

- Cosa è questo concorso? –

- Mph, sei l’unica che frequenta la spiaggia a non saperne nulla. Comunque Gai ha deciso di prendere un altro bagnino, secondo lui Nara e Rock Lee da soli non sono sufficienti e non vuole correre rischi. Sai come è fatto no? La prudenza non è mai troppa – disse Kankurou, facendo una perfetta imitazione dell’amico di suo padre.

 

Temari ascoltò con attenzione, poi tornò tranquillamente a parlare.

 

- Bene. E quindi? –

- Quindi? Quindi la spiaggia sarà piena di persone che faranno gare di nuoto e quant’altro. Ah, e dimenticavo gli spettatori. Ci sarà un casino tremendo –

 

Kankurou rabbrividì al solo pensiero di una spiaggia piena zeppa di persone. Non amava particolarmente il mare, anche se era costretto ad andarci ogni giorno. Aveva trovato un lavoretto presso un lido, che comportava cose come piantare qualche ombrellone, aprire qualche sdraio, e stare dietro al bancone a vendere bevande per il resto del tempo. Per fortuna, quel tratto di spiaggia non era eccessivamente frequentato dai bagnanti, e nel

complesso quel lavoro non gli dispiaceva affatto.

 

- Cosa vuoi che me ne freghi? Io andrò in spiaggia a prendere il sole come faccio ogni giorno. Non mi interessa cosa fa il resto della gente – disse Temari sorridendo, e non sapeva quanto si

sbagliava.

 

Kankurou la guardò andare via di fretta come al suo solito. Non potè fare a meno di sorridere per un attimo, pensando che quella testa dura di sua sorella non sarebbe mai cambiata.

 

 

 

- Sabaku Temari iscritta al concorso? Ma sei sicuro Lee? –

- Si, certo. E’ stata Ten Ten a chiedermi di iscriverla, proprio ieri –

- Bene –

 

Shikamaru non chiese altro, aveva capito. Andò a sdraiarsi all’ombra, voleva riposarsi.

Tutta quella storia del concorso era solo una dannata seccatura, e inoltre quella mattina si era dovuto alzare prima del solito per andare in spiaggia. Alzò lo sguardo verso il cielo, verso le sue nuvole, con un ultimo pensiero:

Quella Ten Ten... era davvero geniale.

 

 

 

- Kanky mi aveva detto che ci sarebbe stato un casino oggi in spiaggia – disse Temari dando un tiro alla sigaretta

– Ma tu lo sapevi di questo concorso? –

 

Erano appoggiate ad un muretto e stavano osservando la spiaggia che man mano diventava sempre più caotica. Temari passò la sigaretta all'amica. Non avevano il vizio del fumo, ma gli piaceva concedersi una sigaretta ogni tanto, per rilassarsi.

 

- Tem, a te piacerebbe partecipare? - le chiese improvvisamente Ten Ten

 

Temari ci pensò un attimo, spiazzata dalla domanda, poi rispose sicura.

 

- Forse. Ma meglio così, non voglio guai. E stare ogni giorno a stretto contatto con Nara me ne avrebbe portati tanti - disse Temari categorica.

- Ma se ultimamente per un motivo o per un altro non passa giorno senza che non vi vediate. E inoltre esci pure con il suo gruppo ormai -

- E' stato sempre lui a dirti questo? - chiese la bionda con evidente sarcasmo.

- No, questo l'ha detto Kiba Inuzuka a Neji. Lo sai che quel ragazzo stravede per te? -

- Si, ed è anche simpatico. Magari, potrei pensarci -

 

Entrambe scoppiarono a ridere.

 

- E comunque te sei una stronza. Non mi hai ancora raccontato nulla - disse Ten Ten offesa.

- Dai Ten, ci siamo viste poco e niente te stai sempre con Neji, io ieri sera neanche sono uscita. Senti, scendiamo in spiaggia così ti racconto tutto ok? - e detto ciò buttò la sigaretta e fece per scendere in spiaggia.

 

- Non possiamo Tem, tu hai un impegno. -

 

Temari si voltò verso l'amica con aria interrogativa.

 

- Ti ho iscritta al concorso

 

Temari sentì il terreno cederle sotto i piedi, credeva di non essere più in grado di controllare la furia omicida che l’avrebbe portata ad uccidere la sua amica. Girò la testa verso di lei con estenuante lentezza, e respirò profondamente per riacquistare l’uso della parola.

 

- CHE HAI FATTO???

 

 

- Ehi, Hinata –

 

La ragazza dai lunghi capelli blu era seduta su una sdraio ad aspettare Sakura ed Ino, che come sempre erano in ritardo. Si girò di scatto verso la persona che l’aveva chiamata, e per poco non svenne quando si ritrovò faccia a faccia con Naruto. Non riusciva a stare sola con lui

senza arrossire, per questo in quel momento avrebbe voluto solo scappare.

 

- Ciao Naruto – disse con un filo di voce, mentre sentiva il calore salirle sulle guancie e malediva se stessa e la sua timidezza.

 

Naruto non ci fece caso. Sapeva di quanto fosse timida Hinata, eppure era proprio quella caratteristica che lei gli piaceva più di qualunque altra ragazza. Si sedette sulla sdraio accanto a lei, sperando di riuscire almeno a parlare un po'.

 

- Non lavori oggi? - chiese il ragazzo biondo.

 

Era strano vederla li, decisamente non era il tipo di ragazza da spiaggia. Indossava un leggero abitino blu, che metteva in risalto la sua carnagione lattea.

 

- Ehm no, oggi sono qui per vedere il concorso. Al bar c'e Neji - rispose lei timidamente.

 

Poi quando tra i due ragazzi tornò il silenzio Hinata vide in lontananza Temari e Ten Ten e colse al volo l'occasione per uscire da quella situazione imbarazzante.

 

- Naruto io ehm, andrei a salutare Temari e Ten Ten -

 

Naruto si girò a guardare nella sua stessa direzione e vide le due ragazze che stavano scendendo in spiaggia.

 

- Bene, vengo anche io. Così saluto Temari - disse lui con il suo sorriso solare.

 

Si alzarono quasi nello stesso istante ed Hinata, per la fretta di andar via, andò a sbattere direttamente contro la spalla di Naruto, che si era inchiodato in un punto.

 

- Ehi, ti sei fatta male? - chiese Naruto mettendole le mani sulle spalle e avvicinando il viso per guardarla negli occhi.

T-tranquillo sto bene. Possiamo andare - rispose scostandosi violentemente per evitare che lui notasse il colore violaceo del suo viso.

 

Continuarono a camminare silenziosamente fin quando non raggiunsero le due ragazze che stavano discutendo animatamente.

 

- Ehm, ciao ragazze - azzardò Naruto.

 

Entrambe si girarono a guardare i nuovi arrivati.

 

- Ragazzi, non è il momento. Questa stronza mi ha combinato un casino - disse Temari accennando alla sua amica.

 

Naruto si giro verso Ten Ten con aria interrogativa.

 

- Le ho solo fatto un favore, l'ho iscritta al concorso. A sua insaputa ovviamente -

- Ovviamente - sbottò Temari sarcasticamente.

- Beh, ritirati no? - suggerì ingenuamente Naruto.

- Non posso. Temari Sabaku non si tira mai indietro. E oltretutto, detesto perdere. Quindi ora devo partecipare a questo fottuto concorso e lo devo anche vincere. - disse la bionda decisa.

- Brava, seccatura. Così mi piaci - le sussurrò all'orecchio una voce maschile ben conosciuta. Si girò di scatto, ritrovandosi per l'ennesima volta faccia a faccia con lui.

- Nara. Peccato che vincere comporterà vederti ogni santo giorno. E ora levati dai piedi, devo andare a prepararmi. Ten, non pensare che questa la passi liscia - disse in tono minaccioso rivolta alla sua amica, poi corse via sotto lo sguardo soddisfatto della sua amica.

 

- Grazie, Ten Ten – le disse Shikamaru in tono annoiato, mentre si apprestava a tornare alla sua postazione.

- L’ho fatto per lei, Shikamaru – gli gridò di rimando, sempre più convinta che quei due, insieme, fossero perfetti.

 

 

- Tutti i partecipanti sono pregati di avvicinarsi alla riva –

 

La voce metallica proveniente dal megafono era quella di Gai. Aiutato da Rock Lee, spiegò ai partecipanti che la prima prova consisteva in una gara di nuoto. Shikamaru si limitava ad osservare la scena seduto su una sdraio poco lontana, ad osservare soprattutto lei. Notò che quello striminzito bikini verde chiaro metteva in risalto la sua abbronzatura e le sue generose forme. Avrebbe continuato a fissarla per ore se lei non si fosse involontariamente girata a guardarlo. Incrociarono per un attimo i loro sguardi, poi lui fece un cenno con la testa in segno di incoraggiamento e Temari gli sorrise con aria di sfida.

 

Si girò e pensò esclusivamente a nuotare, pensò alla sua gara, pensò che non poteva perdere, soprattutto davanti a lui.

 

 

- Non immaginavo che la piccola Sabaku potesse essere cosi brava. Nuota con l’agilità di un pesce rosso e ha una forza strabiliante – disse Gai meravigliato ai suoi due bagnini.

 

Shikamaru alzò un sopraciglio sarcasticamente. Cosa ci si poteva aspettare da una come lei?

 

- E’ vero. Temari è indubbiamente forte – confermò Rock Lee pensoso – Ma anche quel tipo nuovo, Sai, non è male.

 

Il ragazzo col codino, che fin ora era rimasto in silenzio ad ascoltare quegli inutili discorsi, alzò la testa di scatto.

 

- Io con quel tipo non ci lavoro, è decisamente insopportabile. Non voglio seccature, se prendi lui vado via io – disse Shikamaru categorico rivolto al suo capo.

 

Si alzò dal tavolino del bar per tornare in spiaggia, seguito dagli altri due.

Gai non avrebbe rischiato che lui andasse via, ne era sicuro. E lui, voleva che questo dannato concorso lo vincesse Temari.

La vide in lontananza, mentre parlava allegramente con Naruto, Kiba e le altre ragazze.

 

- Dunque, io e i ragazzi abbiamo deciso – annunciò la voce metallica al megafono.

 

La moltitudine di voci si spense istantaneamente, e tutta l’attenzione si concentrò su Gai. Sia Shikamaru che Temari erano nervosi, anche se non lo davano a vedere: dall’esito di questo insignificante concorso, il loro rapporto sarebbe potuto cambiare.

 

- Il concorso è stato vinto da Temari Sabaku -

 

Shikamaru tirò involontariamente un sospiro di sollievo, che non sfuggì allo sguardo attento di Temari. Sorrise soddisfatta, mentre gli altri si complimentavano con lei.

 

- Splendore, sei stata fantastica – le disse Kiba sorridendo.

 

Ringraziò distrattamente, la sua attenzione era concentrata altrove, su quel ragazzo che si stava avvicinando guardandola fisso negli occhi.

 

- A quanto pare, d’ora in poi saremo colleghi – le disse Shikamaru quando fu abbastanza vicino.

- Già – rispose Temari sogghignando.

- Brava, seccatura. –

 

Le diede inaspettatamente un leggero bacio sulla guancia che la fece arrossire, poi si girò e fece per andarsene.

 

- Stasera allora si festeggia. Shikamaru, sei dei nostri vero? – gli gridò Kiba.

- Certo – mugugnò Shikamaru con il solito tono annoiato, poi mise entrambe le mani dietro la testa e andò via.

 

- Vedi di non trovare scuse stasera, stronzetta. Si esce e basta – le disse Ten Ten in un orecchio.

- Mph. Non preoccuparti, ci sarò – le rispose Temari stizzita.

 

Ed anche se non voleva ammetterlo, era felice.

 

 

 

 

Hola!! Non potete lamentarvi, ho aggiornato in orario dai! ^^ Il problema era stato che avevo previsto di scrivere un capitolo molto più lungo, poi ho deciso di dividerlo in due parti. Spero che questo capitolo non sia deludente T_T

nota: I versi della canzone riportati ad inizio capitolo sono di Somewhere I Belong dei Linkin Park. La stavo ascoltando mentre scrivevo e mi ha ispirato, e poi io adoro i LkP e ho pensato di trasmettere a Tem la mia stessa passione. ^^ Spero non abbiate nulla in contrario.

Un bacio a tutti i lettori!!

 

 

the forgotten dreamer: Stavolta né docce, né incontri ravvicinati. Almeno così la povera Tem sarà al sicuro dalle nostre invidie! ^^ Anche perché d’ora in poi Shika e Tem ne avranno di tempo per stare insieme! Ciao, un bacio!

 

Cyberman93: Grazie!! ^^ Spero che ti piaccia anche questo capitolo!

 

bambi88: La scena della doccia è piaciuta a tutti in effetti!^^ Beh, ne sono contenta! Questo capitolo segna la svolta nel rapporto tra Shika e Tem, perché ora dovranno lavorare insieme. Chissà che combineranno! Grazie dei complimenti, a presto!

 

ju007: Credo che quei due avrebbero sciolto anche il polo sud con il calore che emanavano! xD Comunque anche se nello scorso capitolo non si sono baciati, ne avranno tempo per farlo, tranquilla! Anche perché a come avrai capito, dovranno lavorare insieme! ^^ Ciao, un bacio!

 

Baby_San: Ho aggiornato presto, sono stata brava dai!^^ Grazie per aver aggiunto la storia tra i preferiti, questo capitolo come ti sembra? Non ci sono grandi novità nel rapporto shika-tema *sigh sigh* ma serve alla svolta della storia. Alla prossima, un bacio!

 

lou92: E chi non correrebbe al mare con Shika bagnino? Io ci andrei pure trascinandomi dietro il mio ragazzo, a costo di vederlo! ^^ Comunque per la nuova coppia dovrai aspettare un altro capitolo, ho spiegato sopra il perché. *chiede umilmente perdono* Mi fa piacere che la storia ti intrighi!*_* A presto, un bacio!

 

Snow White: Con me puoi stare tranquilla, io adoro Shikamaru e Temari come coppia, non potrei mai farla diventare solo una storiella! ^^ Come hai detto tu, comunque, a Tem manca la fiducia nei suoi confronti, e non ha tutti i torti. Shikamaru sembrerebbe un ragazzo impassibile all’amore, che se sta con una ragazza lo fa solo per divertimento. Ma Temari gli ha fatto davvero perdere la testa, ora però deve conquistarsi la sua fiducia. Chissà che lavorando insieme il loro rapporto non cambi, e Tem imparerà finalmente a fidarsi! Vedremo! Grazie dei complimenti, alla prossima! Un bacio!

 

Lily_90: Hai intuito subito che è stata Ten Ten a iscrivere Temari al concorso, brava! ^^ In fondo lei le ha fatto un favore, però Temari è Temari, e non so se questa gliela perdonerà! Tem complica le cose perché non riesce a fidarsi di Shikamaru, sta a lui cercare di conquistare la sua fiducia. Ciao, a presto!  

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Giorno per giorno a stretto contatto ***


6° Capitolo --- Giorno per giorno a stretto contatto

6° Capitolo --- Giorno per giorno a stretto contatto

 

Era una tranquilla serata di mezza estate e l'aria tiepida che entrava dalla finestra spalancata rendeva più piacevole la temperatura all'interno. Temari era rimasta per qualche minuto incantata a guardare la luna, libera da ogni tipo di pensiero. Tornò alla realtà e decise di pensare seriamente al primo grosso problema di quella sera, scegliere cosa indossare. Continuava ormai da mezz'ora a provare maglie, pantaloni, gonne e scarpe diverse ma non aveva ancora trovato qualcosa che la soddisfece.

Era tutta colpa sua, di quel Nara.

La sua vicinanza la rendeva nervosa, ed altrettanto il pensiero che quella sera sarebbero stati così vicini. D'altronde, dall'indomani in poi avrebbero dovuto lavorare insieme, doveva abituarsi alla stretta vicinanza. Tirò un profondo sospiro per calmarsi, poi scelse finalmente cosa mettere.

 

- Dai, sorellina. Ti muovi? Sono due ore che ti prepari, stiamo aspettando solo te - Kankurou entrò sbuffando nella stanza di sua sorella minore, che lo guardò torva.

- Mh, sei strana - affermò Kankurou serio ad un tratto, guardando la sorella con sospetto.

 

Temari si girò verso il fratello alzando un sopraciglio in risposta a quella stupida affermazione.

 

- Inutile che cerchi di fottermi, ti conosco sai. Di solito non impieghi più di 10 minuti per prepararti, invece stasera sei in fermento da quasi due ore. Mi nascondi qualcosa - continuò Kankurou con aria indagatoria.

 

Temari si morse un labbro, non sapeva se arrabbiarsi o ridere della buffa espressione di suo fratello. Comunque non potè ribattere come sapeva fare, lui l’aveva scoperta.

 

- Cazzo dici. Dai andiamo che è già tardi. - la biondina spinse suo fratello fuori dalla camera chiudendosi velocemente la porta alle spalle, e raggiunsero Gaara che già li stava aspettando nella macchina grigia di Kankurou, parcheggiata davanti casa.

 

 

- Diamo il nostro caloroso benvenuto alla nuova bagnina della spiaggia. E tra parentesi, farei carte false per farmi salvare da te, tesoro - disse Kiba con il suo solito fare scherzoso rivolto a Temari.

 

Temari cercò di restare impassibile ma non riuscì a trattenere un sorriso. Notò con piacere che quasi tutti i ragazzi del gruppo erano lì quella sera, notò soprattutto lui.

Si lanciarono uno sguardo complice che non sfuggì agli occhi attenti di Ten Ten.

Ormai era sicura che quei due fossero fatti per stare insieme, ma entrambi avevano una testa incredibilmente dura. Era così assorta a pensare che non si accorse che Temari le si era avvicinata alle spalle.

 

- Ahi –

- Ah, che delicatezza. Per un colpettino – ribatté Temari dopo averle tirato un leggero colpo sulla spalla.

- Si, ma oggi mi sono quasi ustionata dappertutto, scema –

- Mph, scusa. Dov’è Neji? –

- E’ lì sulla porta a parlare con l’Uchiha. Quello stasera fa il buttafuori qui, ci raggiunge dopo al tavolo –

- Quello farebbe il buttafuori?! Ora le ho viste proprio tutte – disse Temari ridendo di gusto – E si porta dietro anche stasera quell’inutile puttanella? -

 

Ten Ten si strinse nelle spalle.

 

- Ah, povera Sakura. Mi dispiace che le piace un tipo del genere, in fondo è una brava ragazza. E la biondina dov’è? -

- Ino? Ha chiamato dicendo di non poter venire perché ha avuto un impegno improvviso e ti saluta –

- Vabbè, sta arrivando Neji gli lascio il posto –

 

Fece per alzarsi, ma la sua amica le bloccò un braccio.

- Cerca di darti da fare stasera, che quello aspetta solo te – le disse sottovoce alludendo a Shikamaru.

- Stronza – le disse scoppiando a ridere, poi si alzò e prese posto sull’unica sedia disponibile, tra Kiba e Sakura.

 

Mangiarono continuando a scherzare e a ridere. Kiba diede il meglio il meglio di se quella sera, facendo un vero e proprio show comico nella speranza di conquistare la piena attenzione di Temari.

 

- Scusate, ma dov’è Ino? – chiese Kiba serio.

 

Dopo un attimo di silenzio tutti scoppiarono a ridere.

 

- Bah, per una volta che facevo una domanda seria – disse ridendo anche lui.

- Ma te ne sei davvero accorto ora che Ino non c’è? Ha avuto un impegno – gli rispose Sakura.

- Uhm, un impegno di che genere? – continuò lui.

- Non so di preciso, comunque nulla che ti riguardi – gli disse scherzando.

- Uffa, ok –

 

Fece finta di essere offeso per qualche secondo, poi tornò ad essere quello di sempre.

 

- Scusate ragazzi, io vado un attimo in bagno – disse Temari alzandosi.

- Vengo con te – disse immediatamente Sakura.

- Donne, sempre in bagno in coppia. Ah, non le capirò mai – disse Shikamaru atono.

- Non sforzarti neanche di capirle, Nara. Siamo troppo complicate per te – gli rispose prontamente Temari con un ghigno furbo stampato sulle labbra.

- E scommetto che tu sei una delle più complicate, giusto? -

- Mh, esattamente – disse Temari decisa.

- Non mi interessa capirti, Sabaku. Le donne sono seccature, e tu poi, devi essere una delle più seccanti – disse Shikamaru mostrando lo stesso ghigno sarcastico della ragazza.

- E a me non interessa essere capita da te, Nara – gli rispose lei scaldandosi.

- Ehi, state buoni. Se partite così già prima di iniziare a lavorare insieme, andiamo bene! – disse Kiba per calmare più che altro Temari, che guardava con espressione di sfida quei profondi occhi neri.

- Stronzo – gli disse a denti stretti, poi si girò e si diresse verso il bagno, accompagnata da Sakura.

 

 

- Eccomi, ci sono – gridò Temari uscendo dal bagno.

 

Sakura la vide dallo specchio, mentre era intenta a ritoccare il rossetto andato via a causa del cibo.

 

- Ci sono, solo un attimo. Fottuto rossetto, dovrebbe durare 24 ore, e invece. Ah! – disse Sakura spazientita.

- Bah, trucchi, che inutilità. Non credo che ne userò mai nella mia vita – sbottò Temari decisa – Eh, beata te – le rispose Sakura – Dai, torniamo di la -

 

Uscirono dal bagno ma invece di tornare direttamente al loro tavolo Temari si arrestò di botto.

 

- Andiamo a fare un tiro qui fuori, che ne dici? – disse la ragazza.

 

Sakura ebbe appena il tempo di annuire che un ragazzo sopraggiunto alle sue spalle la fece voltare verso di lui.

 

- Che modi, Uchiha – disse Temari acida.

 

Sasuke non ci fece neppure caso, ma a Temari non interessava più di tanto, voleva sentire cosa voleva quello li da Sakura.

 

- Vieni un attimo con me, dobbiamo parlare – disse Sasuke rivolto alla ragazza di fronte a lui.

- Cosa vuoi ancora da me eh? – gli disse Sakura guardandolo negli occhi.

- Per favore, vieni –

 

Sasuke pronunciò le prime due parole a denti stretti, non era il tipo che le usava troppo frequentemente, forse per questo Sakura ne rimase tanto colpita.

 

- Senti Temari, io vado. Scusa, torno tra poco, ci vediamo dopo – farfugliò la ragazza.

 

Temari si limitò a scuotere la testa in segno di disapprovazione, e uscì fuori dal locale. Si poggiò al muretto a mattoni davanti all’entrata, e prese il cellulare. Non le andava di fumare da sola, e non le andava di tornare dentro per chiamare Ten Ten, così le mandò un messaggio.

 

“Vieni fuori a fare un tiro? Non mi va di fumare da sola”

 

E aspettò che la sua amica si facesse viva.

 

 

 

- Non puoi trattarmi così, Sasuke – Sakura si ribellò alla stretta del ragazzo, che la stava trascinando in qualche punto imprecisato.

 

Il ragazzo si fermò e la guardò in viso. Guardava quei grandi occhi verdi che lo guardavano con aria triste, i suoi soffici capelli rosa, quel suo viso da bambina posto su quel fisico snello, quasi perfetto. Sakura iniziò a parlare, cercando di mantenere un tono sicuro, mentre lui la ascoltava in silenzio.

 

- Tu, mi hai baciata… -

 

Quel bacio nato quasi per gioco, quell’unione di labbra leggera, quel brivido fino ad allora sconosciuto, la voglia di stringerti di nuovo tra le mie braccia…

 

- E dopo qualche giorno ti ho di fronte con una puttanella sulle gambe, mentre io aspettavo come una stupida che ti facessi vivo… -

 

Ho provato ad allontanarmi da te, e mi sei mancata. Ho cercato di capire perché con te fosse tutto diverso, e forse ci sono riuscito…

 

- Forse non fai per me, Sasuke –

 

E mi succede per la prima volta, e ho paura…

 

- Addio –

 

Ho paura di essermi innamorato di te…

 

- Ho paura di essermi innamorato di te, Sakura –

 

Sakura rimase senza parole, tentò di dire qualcosa ma dalla sua bocca non uscì alcun suono. Sorrise e poi si avvicinò lentamente al viso di lui. Voleva credere alle sue parole, voleva fidarsi e lasciarsi andare. Si baciarono dolcemente, poi lui la prese per mano e uscirono dal retro del locale, dove era parcheggiata la macchina di lui. Salirono a bordo e Sasuke mise in moto.

 

- Dove vuoi andare? – le chiese.

- Voglio stare con te, Sasuke – le disse lei seria guardandolo negli occhi.

 

Si guardarono per qualche istante, non c’era bisogno di altre parole, capì.

Fece retromarcia per uscire dal parcheggio e partì velocemente, una volta tanto impaziente di arrivare a casa.

 

 

 

Temari sentì la porta a vetri del locale aprirsi e si girò di scatto verso quella direzione, ma la persona appena uscita non era la sua amica, ma un'altra sagoma altrettanto familiare. Shikamaru si avvicinò con il suo passo lento e la sua camminata strascicata, fin quando non si trovò faccia a faccia con lei.

 

- Uff, e tu che ci fai qui? – sbottò Temari.

- A Ten Ten non andava di venire a fumare, ma le dispiaceva lasciarti sola, così mi ha chiesto se potevo venire a farti compagnia – disse Shikamaru atono sedendosi sul muretto a cui Temari era poggiata.

- Io quella ragazza prima o poi la uccido – disse lei furiosa.

- Pfh, perché non ti fa piacere la mia compagnia? – ribatté Shikamaru sarcastico.

- Già, proprio così – gli rispose lei sicura.

- Dovremo cercare di andare d’accordo però, da domani lavoreremo insieme – gli disse prendendo dalla tasca il pacchetto delle sigarette e offrendogliene una.

- Proverò a sopportarti – rispose lei non riuscendo a fare a meno di sorridere.

 

Continuava a guardarlo con la coda nell’occhio, con la maledetta voglia di accorciare le distanze tra loro, quel ragazzo la attraeva inesorabilmente. Quella sera indossava un jeans stretto e una maglia nera aderente, che metteva in risalto il fisico scolpito. Shikamaru si accorse dei suoi sguardi e la attirò a se, portandosela davanti e abbracciandola da dietro.

 

- Che stai facendo, Nara? – chiese Temari spiazzata voltando la testa verso di lui.

- Cerco di facilitarti il lavoro di sopportazione – rispose semplicemente lui.

- E ti limiti a questo? Di solito ti diletti in baci irruenti, docce gelate e quant’altro – gli disse Temari cercando di provocarlo.

- Se è per questo ti ho chiesto anche di uscire insieme, ma tu non hai accettato. E anche tutto il resto non ha funzionato, quindi per ora mi limito a questo. E comunque, l’invito è ancora valido –

 

Shikamaru era più che mai deciso, voleva conquistarla, e ci sarebbe riuscito prima o poi.

 

- Tranquillo Nara, per ora basta e avanza questo – gli rispose Temari.

- Quindi stanotte niente nottata pazza insieme? –

 

Temari scoppiò a ridere, in fondo se si metteva d’impegno, quel ragazzo apatico non era poi male.

 

- Non stavo scherzando – rispose lui con un sorriso.

- Stronzo – gli rispose lei continuando a ridere. Era la prima volta che lo vedeva sorridere.

 

- Mi piace la tua maglia, seccatura – le disse guardando il leggero top bianco allacciato al collo.

- Grazie. E’ la mia preferita – gli rispose lei sorridendo.

 

Era tra le sue braccia, ed era contenta.

Shikamaru stava giocherellando con uno dei quattro codini di Temari, stirando con le mani qualche ciocca di biondi capelli ricci.

 

- Mi fa piacere che lavoreremo insieme – le disse lui a voce bassa.

- Fa piacere anche a me. Chissà, magari mi ricrederò sul tuo conto e smetterò di chiamarti ragazzo apatico – disse Temari digrignando i denti in una buffa espressione sorridente.

- Mph, non puoi chiamarmi semplicemente Shikamaru? –

- Tu non puoi chiamarmi semplicemente Temari? – ribatté prontamente lei.

Restarono entrambi in silenzio a guardarsi negli occhi.

 

- Dai torniamo dentro, si staranno chiedendo dove siamo finiti – disse Shikamaru scendendo dal muretto.

- Hai paura che pensino male di noi due? – chiese Temari in tono provocatorio.

- No, ho paura che ci lascino da pagare il conto – rispose sarcastico Shikamaru – E poi dovranno abituarsi a vederci tutti i giorni a stretto contatto, no? –

- Giusto, ne avranno di tempo per pensare male – disse Temari sorridendo – Dai, andiamo –

 

Tornarono nel locale chiudendosi la porta alle spalle e ripresero i loro posti al tavolo. Temari notò che la sedia accanto alla sua, quella di Sakura, era vuota.

 

- Ragazzi, ultimo brindisi della serata. A Temari e al suo nuovo lavoro – disse Kiba a voce alta.

 

Tutti i bicchieri si alzarono sul tavolo per brindare a lei, al suo lavoro.

Shikamaru e Temari si guardavano negli occhi, si erano capiti.

Stavano brindando in quell’augurio silenzioso al vero inizio del loro rapporto.

 

 

Ino se ne stava con i gomiti poggiati sulla ringhiera metallica di un piccolo balcone, guardando un punto impreciso lontano. Era totalmente immersa nei suoi pensieri, di tanto in tanto soffiava via dal viso un ciuffo di capelli color platino. L'aria della notte che le sfiorava delicatamente la pelle, coperta solo da una leggera camicia da notte azzurra semitrasparente, le faceva venire i brividi.

 

- Cosa ci faccio qui? - pensò la ragazza sospirando.

 

Si girò a guardare verso il letto. Il ragazzo che vi era disteso a pancia in giù, che lei credeva addormentato, la stava osservando. Si guardarono per qualche attimo, poi lei distolse lo sguardo e tornò ad ammirare il cielo immenso,quella notte coperto di stelle.

Poco dopo, due braccia forti le cinsero le spalle da dietro. Ino sussultò. 

L'unico rumore nell'aria notturna silenziosa erano i battiti irregolari dei loro cuori, poi lui ruppe il silenzio sussurrandole alcune parole.

 

- Se stai bene, non continuare a chiederti perché sei qui –

 

Un soffio di vento più forte, ma lei non sentiva più freddo, tra le sue braccia. 

Si sentiva al sicuro, e stava bene, e smise di pensare se tutto quello fosse giusto o no.

E forse la speranza di tornare a credere nell'amore non era più così irraggiungibile.

 

 

 

 

E voilà eccomi tornata! *sbuca dalla tuba magica dei maghi* Scusate se non ho aggiornato per così tanto tempo, ma ho avuto tanti impegni, è Estate!! Siate comprensivi!*_* Ecco finalmente questo benedetto capitolo! Che ne pensate? Io ne sono abbastanza soddisfatta!^o^ Novità sulla coppia Sasuke e Sakura, ho cercato di renderli il meglio possibile,e nonostante mi piacciano poco spero ci sia riuscita! Il misterioso ragazzo di Ino, chi sarà? Largo all’immaginazione ragazzi!! Al prossimo capitolo, e grazie a tutti i lettori e a coloro che recensiscono, grazie davvero! Smack!!

 

 

lou92: hai capito chi è il ragazzo misterioso di Ino? ^x^  In effetti, Tem vs Sai era un esito scontato!! A me sta antipatico, mai quanto Sasuke però eheh! Che ne pensi di questo capitolo? Al prossimo chappy, un bacio!!

 

ju007: Si, ora che quei due sono anche colleghi ne vedremo delle belle! Shika e Tem non si smentiscono mai! ^^

 

Baby_San: Eh, lo so che Tem vuole di più di un bacio sulla guancia ( e secondo me anche lui, su questo non ci sono dubbi!! XD) In questo capitolo però Shika ha preferito ricominciare daccapo con lei, perché vuole innanzitutto conquistare la sua fiducia! Quindi per il “di più” devi aspettare ancora un po’! *chiede perdono* Di Sakura e Sasuke cosa ne pensi? alla prossima e grazie dei complimenti!! ^o^

 

gloria7: Grazie grazie grazie mille dei complimenti!!! *.* Mi hai fatto davvero piacere! E poi i nuovi fans sono sempre ben graditi! Spero di non deluderti con il proseguimento della storia allora! Che ne pensi di questo capitolo? Ciao, un bacio!

 

Snow White: Mi dispiace di aver aggiornato così tardi, e spero che ti stai divertendo in vacanza, che quando torni poi ti tocca recensire! Hihi..^.^ Adoro anche io quando Shika e Tem si stuzzicano, sono troppo carini! Che ne dici del “nuovo inizio del loro rapporto”? *brindo anche io con loro sisi* Ciao a presto!!!

 

nataly_ice: Ancora per finire ci vuole un po’, ma spero che continuerai a seguire la storia con piacere!^^

 

Cyberman93: Io cerco sempre di scrivere il più chiaramente possibile, quindi mi fa piacere che si capisce il pensiero dei personaggi! ^^ Il pezzo su Sakura e Sasuke ti è piaciuto? Ci ho messo tutta la buona volontà, giuro! *.*

 

sasukina90: Ecco a te la svolta nel rapporto Sasu-Saku! Mi dispiace aver tardato tanto a farlo, ma visto che è una coppia che a me personalmente non piace ci ho dovuto lavorare parecchio. Comunque, avevo già intenzione di scriverla in questo capitolo, basta un po’ di pazienza! ^^ E comunque, Sasuke e Karin non stavano insieme, lei era solo un diversivo per provare a dimenticare Sakura, che a quanto pare non ha funzionato! Spero il capitolo ti sia piaciuto, ciaoo!!

 

 

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Capitolo 7
*** Finalmente (quasi) coppia ***


7° Capitolo --- Finalmente (quasi) coppia

7° Capitolo --- Finalmente (quasi) coppia

 

 Shikamaru arrivò in spiaggia sbadigliando sonoramente. Era del tutto tranquillo, pur sapendo perfettamente che aveva quasi un'ora di ritardo. Rispettare gli orari non era mai stato il suo forte, perché avrebbe dovuto iniziare proprio quel giorno?

Eppure, sapeva che quel giorno era diverso, avrebbe trovato lei lì ad aspettarlo.

 

Almeno questo era quello che aveva pensato, ma rimase sconcertato quando vide la torretta completamente deserta. Si guardò intorno per scorgere qualcuno dei suoi due colleghi sulla spiaggia, ma una voce acuta alle sue spalle lo ebbe sobbalzare.

 

- Non mi aspettavo il comitato di benvenuto per il mio primo giorno di lavoro, ma saresti almeno potuto arrivare in orario - lo rimproverò Temari allegra, strappando un primo morso al cornetto che teneva in una mano.

 

Shikamaru tirò un leggero sospiro di sollievo che però non sfuggì allo guardo attento della ragazza.

 

- Rilassati Nara, io e Lee siamo sani e salvi. Siamo solo andati a prendere qualcosa al bar, stamattina andavo di fretta e non ho fatto colazione – gli disse beffardamente.

- Buongiorno, seccatura. Non sono abituato a sentire così tante storie a prima mattina, quindi chiudi quella bocca per un po’ per favore? - le rispose Shikamaru, mantenendo il suo solito tono piatto.

- Sempre così gentile, Nara?- disse lei visibilmente irritata.

- Sempre così rompicoglioni?- ribatté lui prontamente.

 

Temari si girò senza neanche ribattere, e si sedette su una sdraio lì vicina, ricacciandosi sul naso i suoi grandi occhiali da sole abbandonati sul tavolino. Continuò a mangiare il suo cornetto con aria imbronciata, scoccando di tanto in tanto occhiate furiose a Shikamaru da sotto le lenti scure.

Erano appena le 10 e la spiaggia iniziava velocemente ad affollarsi. I raggi del sole ancora tiepidi si riflettevano sulla superficie dell'acqua immobile e cristallina. Quel giorno i bagnini potevano prendersela comoda, sarebbe stato difficile che ci fossero problemi.

Dopo non molto Shikamaru si avvicinò a Temari e si sedette sul bordo della sdraio.

 

- Me ne dai un morso, seccatura? - le chiese con tono angelico.

 

Temari si limitò a buttargli tra le mani con noncuranza un sacchetto bianco di carta che Shikamaru le aveva visto di sfuggita tra le mani, al quale inizialmente non aveva fatto caso.

 

- Lo avevo preso per te, ma non sembravi tanto entusiasta di vedermi - gli rispose distrattamente, mentre lui scartava il sacchetto che conteneva un altro cornetto.

- Crema e amarena? - chiese dopo aver dato un primo morso - Perché? -

- Intuito - rispose lei.

Rimasero in silenzio per un po’, continuando ad assaporare la loro colazione.

- Mi fai assaggiare il tuo? -

- Neanche per sogno, Nara –

 

Shikamaru parve rassegnarsi, e continuò tranquillamente a mangiare il suo cornetto. Appena la biondina parve distrarsi, però, ne approfittò per avventarsi sul suo cornetto, e su di lei.

La immobilizzò sotto di lui e riuscì con un po’ di difficoltà a strappare l’ultimo morso del suo cornetto alla nutella, mentre lei le inveiva contro mostrando il suo vasto repertorio di insulti. Poi si risistemò ai piedi della sdraio e prese fiato.

 

- Puff. Certo che ne hai di forza, seccatura – disse lui con il fiatone

 

Temari ci mise un po’ prima di rispondergli, scandendo bene le parole.

- Trova alla svelta un modo per farti perdonare questo affronto, Nara – gli disse lei in tono alterato, lo sguardo infuocato.

 

Shikamaru ci pensò un attimo su, poi le rivolse un ghigno soddisfatto.

 

- Trovato - le disse mentre avvicinava la sua bocca al viso della bionda.

- Passo a prenderti stasera alle 8e mezzo - le sussurrò a voce bassa sfiorandole appena la guancia con le dita, un brivido percorre la schiena di Temari mentre lui la fissava con i suoi penetranti occhi neri.

 

- Ma tu non ti arrendi mai? - gli disse lei con una risata leggera,scostandosi di scatto.

- Esatto. Quindi, prima accetti questo invito, meglio sarà per entrambi - rispose lui semplicemente.

- Le donne amano farsi attendere, Nara - le disse lei con aria saggia, che Shikamaru trovò alquanto buffa.

- Gli uomini non amano attendere, ma sanno farlo - le rispose lui serio - Non accetto un rifiuto, seccatura - concluse prima che Rock Lee facesse il suo ritorno dal bar, interrompendo la loro discussione nel momento a lui più favorevole.

 

- Ehi ragazzi, scusate se mi sono trattenuto al bar ma c'erano gli altri. E poi, mi fido di te, Tem - le disse Lee mostrandole il suo sorriso smagliante.

- Tranquillo Lee, qui è tutto tranquillo. E' una giornata magnifica - le rispose lei allegra.

 

Le venne in mente un idea. Chiese qualcosa nell'orecchio a Rock Lee, che annuì, e si allontanò per ritornare con una bottiglia d'acqua ghiacciata in mano, presa in qualche posto lì vicino. Si avvicinò a Shikamaru, che stava sonnecchiando beato al sole e puntò la bottiglia aperta direttamente sul suo bel viso abbronzato. Contò fino a tre e poi lasciò cadere il contenuto della bottiglia.

 

Shikamaru si svegliò di soprassalto al contatto con l'acqua gelata.

 

- Che cazz...? - Aprì immediatamente gli occhi, ritrovandosi davanti lei che ghignava soddisfatta.

- Shika, accetto l'invito.. Se mi prendi - disse con tono volutamente provocatorio, e iniziò a correre a perfidiato verso l'immensa distesa di acqua immobile e cristallina.

 

Shikamaru scosse la testa rassegnato, e anche se era tentato di restarsene lì al sole tranquillamente non avrebbe potuto dargliela vinta così facilmente.

 

Dannata seccatura pensò tra se e se, arricciando le labbra in un mezzo sorriso, poi si affrettò a raggiungerla.

 

Temari si era già spinta al largo, ma non abbastanza da non essere raggiunta. Una volta tanto avrebbe messo da parte l’orgoglio, quella sera avrebbe avuto il suo primo appuntamento con Shikamaru.

 

- Presa –

 

Shikamaru era emerso dall’acqua e le si era parato davanti, l’aveva raggiunta in un attimo, e lei non si era accorta di nulla.

O era davvero con la testa tra le nuvole oppure, quel ragazzo si muoveva nell’acqua a velocità strabiliante.

 

Temari mise da parte i suoi pensieri e si fiondò su Shikamaru, facendolo andare a fondo. Lui però si liberò facilmente dalla presa della ragazza e invertì i ruoli. Continuarono a lottare così per un po’, Temari continuava a ridere a crepapelle mentre Shikamaru si limitava a fare dei sorrisi divertiti che, Temari lo sapeva, equivalevano a risate belle e buone.

 

Si trovarono improvvisamente con i loro visi vicini, si guardarono seri negli occhi.

I loro capelli sciolti fluttuavano nell’acqua, sui loro visi baciati dal sole scorreva qua e la qualche gocciolina d’acqua. Sul volto di Temari apparve un sorriso soddisfatto mentre per l’ennesima volta posò le mani sulla testa di Shikamaru per affondarlo, ma questa volta lui fu più veloce e la trascinò giù insieme a lui afferrandola per le spalle.

 

Continuarono la loro danza subacquea senza mai distogliere gli occhi gli uni dagli altri, erano perfettamente a loro agio completamente immersi nell’acqua, lontano dagli occhi di tutti, sembrava tutto così… irreale.

 

Emersero insieme facendo qualche schizzo, e si diressero con lente bracciate verso il bagnasciuga, dove si sedettero ormai stremati.

 

- Mi stai facendo faticare troppo oggi, seccatura – le disse lui con il fiato corto.

- Sempre a lamentarti. Un po’ di allenamento non ti fa mica male, brontolone – gli rispose lei.

 

Il suo sguardo cadde meccanicamente su quel fisico asciutto e perfettamente abbronzato, alla sua muscolatura in evidenza, alle gocce d’acqua che scendevano impertinenti lungo il suo corpo.

 

Distolse lo sguardo… Decisamente quel fisico non aveva bisogno di allenamento.

 

- Hai finito di studiarmi? – le disse lui con un ghigno di vittoria sulle labbra.

 

Temari arrossì violentemente, ma trovò il modo di ribattere.

 

- Si, e non è perfetto come credi, cretino -.

 

Fece per alzarsi, ma Shikamaru le afferrò una caviglia e la costrinse a restare.

 

- Dai, seccatura. Perché sei sempre sul piede di guerra? Sta un po’ buona e goditi il sole – le disse lui deciso, e poggiò la testa sul suo grembo per evitarle di andare via.

 

Temari sbuffò sonoramente, ma poi decise di godersi un po’ di quella tranquillità.  Abbassò lo sguardo verso il viso di Shikamaru. Teneva gli occhi chiusi e aveva un espressione serena sul volto, le venne l’impulso improvviso di accarezzarlo, ma non lo fece.

 

- Shika – lo chiamò dolcemente -  Dove mi porti stasera? –

 

Nessuna risposta.

 

- Shika? –

 

Temari iniziò a tamburellare nervosamente le dita sulla sabbia, possibile che quell’idiota si addormentasse ovunque?

 

Si alzò di scatto, facendogli scivolare la testa sulla sabbia, e lui si svegliò immediatamente.

 

- Bye bye, Nara – lo salutò sarcasticamente Temari tornando alla loro postazione.

 

Shikamaru la guardò andare via, squadrandola dal basso all’alto, si soffermò sulle sue curve.

Poi tirò un sospiro e si alzò. Era semplicemente stupenda.

 

Tornarono entrambi ai loro posti senza guardarsi, e stettero per un po’ tranquilli, ognuno per i fatti propri, fino a quando Shikamaru non si avvicinò titubante alla sua collega.

 

- Temari - lei si girò a guardarlo con aria interrogativa.

- Che c’è? –

- Ehm, mi avevi chiesto qualcosa prima? Mentre ero in ehm, fase meditativa?

 

Temari emise un sonoro sbuffo.

 

- Mentre tu DORMIVI, io ti avevo chiesto dove mi avresti portato stasera, ma non sono più tanto sicura di voler accettare il tuo invito – gli rispose lei irritata.

- Tu stasera esci con me – le disse lui con serietà – Ma non ti dirò nulla sulla serata. Voglio farti una sorpresa –

 

Fece per allontanarsi, ma un ulteriore richiamo di Temari lo fece voltare.

 

- Shika. Non sarà per caso che, non hai ancora organizzato nulla per stasera? – le disse lei con un immenso sorriso sarcastico stampato sulle labbra.

 

Shikamaru si irrigidì, ma fece del suo meglio per non darlo a vedere.

 

- Tranquilla, Sabaku. Ne riparleremo stasera – e si allontanò per riprendere il suo posto al sole.

 

La serata l’aveva organizzata eccome, già prima che lei accettasse, già prima che lei diventasse la sua collega, già quando… si era reso conto di essersi innamorato.

Erano settimane che programmava quella serata.

 

 

Lontano da lì, in un’immensa villa fuori città, in un enorme letto a due piazze, troppo grande per una sola persona, un’altra coppia dormiva ancora beatamente.

La notte era passata troppo velocemente, e il tempo per dormire era stato troppo poco.

 

- Sasuke – ansimò lei mentre il suo amante le torturava il collo con passionali baci, le mani di lei tra i suoi capelli corvini perennemente scompigliati.

Si erano trascinati fino a li alla cieca, le loro bocche non si erano staccate neanche un attimo durante il tragitto dalla porta d’ingresso alla camera.

Sasuke la fece atterrare sul letto e in attimo le fu sopra.

- Ti voglio, Sakura – occhi smeraldini  ed occhi color pece si guardarono per un attimo con serietà e desiderio, immobili gli uni negli altri.

- Anche io, Sasuke –

 

E tornarono a  baciarsi per l’ennesima volta, poi un'altra e un'altra ancora, mentre le mani di entrambi esploravano i loro corpi per la prima volta, sotto quei vestiti che nel giro di poco si sarebbero trovati lontano da loro, in qualche angolo qualunque di quella stanza.

 

Sasuke sentiva la pelle della rosa fremere ad ogni suo tocco, vedeva il suo viso contratto dal piacere mentre lui passava la lingua sulle parti più sensibili, sentiva la sua eccitazione crescere.

 

Si liberarono degli ultimi indumenti rimasti e finalmente divennero una cosa sola, mentre leggere spinte che man mano divennero sempre più veloci dettavano il ritmo di quella danza passionale. Raggiunsero l’apice del piacere e si staccarono per riprendere fiato, coricati l’uno affianco all’altro.

 Dopo un po’ Sasuke si accorse che lei stava già dormendo.

La osservò per qualche attimo. Sensazioni del tutto nuove presero posto nel suo cuore.

 

Di solito, lasciava le ragazze senza neanche salutarle, prima di sparire nella notte…

Di solito, nessuna lo avrebbe trovato al suo risveglio…

Ma questa volta era diverso, lo sentiva.

 

Gli piaceva accarezzarle il corpo ancora caldo dopo l’amore, gli piaceva guardare la sua espressione angelica mentre dormiva beatamente. Abbandonò i suoi pensieri e si lasciò tranquillamente cadere nel sonno.

Forse si era davvero innamorato di lei.

Sakura si svegliò di soprassalto. Non aveva idea di che ore fossero, forse ciò che l’aveva svegliata era stata la paura che quella notte fosse stato solo un bel sogno. Si guardò intorno timorosa, poi girò la testa alla sua destra e tirò un sospiro di sollievo.

Lei non era a casa sua e, soprattutto, lui era lì accanto a lei, ancora addormentato.

Un sorriso spontaneo le affiorò sulle labbra, era stato tutto bellissimo. 

 

- Ti amo, Sasuke – sussurrò quasi tra se e se, sicura che lui fosse ancora addormentato.

 

Non sapeva che quelle parole furono la prima cosa che lui sentì appena sveglio.

E lui la attirò all’improvviso a se e la baciò con lentezza, ancora con gli occhi chiusi, un po’ addormentato. E Sakura si lasciò andare ancora una volta alle sue attenzioni, rimanendo dubbiosa se lui avesse sentito o no quelle parole.

 

 

Era tardo pomeriggio quando Rock Lee, Temari e Shikamaru salirono dalla spiaggia. Rock Lee si avviò subito verso il bar, ma si accorse che i suoi due colleghi non lo avrebbero seguito.

 

- Ehm, noi abbiamo fretta Lee. Scusaci, e saluta gli altri da parte mia – gli disse Temari leggermente in imbarazzo.

- Da parte nostra – precisò Shikamaru.

 

Salutarono Rock Lee e si avviarono insieme verso la strada.

 

- Nara, non mi dici proprio nulla su stasera? – fece lei con fare provocatorio.

- No, ci vediamo alle 8 e mezzo sotto casa tua, seccatura – rispose lui atono.

- Bah, e poi sono io la seccatura – ribatté Temari di rimando.

 

- Ci vediamo dopo allora – gli disse lei quando arrivarono al marciapiede.

- Dove vi vedete dopo voi due?? – gridò loro Kiba che si era appena avvicinato a loro senza che se ne accorgessero.

- Da qualche parte in questa grande città, Inuzuka. E farò in modo di non incontrarci, se la cosa ti sconvolge così tanto – gli rispose prontamente Shikamaru con una punta di acidità.

 

- Shikamaru – lo rimproverò Temari – Comunque io vado, ciao ragazzi –

 

Appena il tempo di infilarsi il casco ed era già partita, schizzando sull’asfalto a cavallo della sua moto. Quella sera, poi, aveva davvero una gran fretta di tornare a casa.

 

Kiba rimase lì a guardarli andare via, mentre tutte le sue speranze andavano in fumo.

 

 

 

 

 

Hola lettori!! Eccomi trovati dopo la (lunga, devo ammetterlo) pausa estiva!! Come avete passato l’Estate? La mia è stata perfetta, e per fortuna mi ha anche portato tanta ispirazione!! ^.^ Sapete, sono contenta di tornare a scrivere… è l’unica cosa buona che aspettavo in questo settembre triste e malinconico, oltre al mio 17esimo compleanno, questo sabato!! *_*

Come lo trovate questo capitolo? Anche questa volta ho fatto del mio meglio, anche per descrivere la passionale nottata di Sasuke e Sakura che finalmente inizio ad apprezzare come coppia! Mi dispiace per Kiba, ma per quanto possa starmi simpatico, io Shika e Temari li adoro! ^^ Aggiornerò il prima possibile, promesso! Grazie a chi continua a seguirmi!

AlessiA

 

 

ju007: Mi dispiace non portare novità sul misterioso ragazzo di Ino in questo capitolo, ma spero ti sia piaciuto il primo giorno di lavoro di Temari! Un giorno, un appuntamento.. Quasi quasi ci vado io a fare la bagnina al suo posto!! xD Mi fa piacere che continui ad apprezzare la fic, al prossimo chappy un beso!

Lily_90: Kiba ed Ino? La coppia non dispiace neanche a me onestamente, ho anche scritto una breve song fic su di loro, ma stavolta i miei programmi sono altri! C’è un’altra coppia che preferisco alla Ino-Kiba! Però, mai dire mai! ^^ La situazione tra Shika e Tem migliora ulteriormente per fortuna!

 

Cyberman93: Il misterioso cavaliere è tra questi!  ^^ Mi dispiace che non ho novità su Ino in questo capitolo, ancora un po’ di pazienza! Io ho già pianificato tutto *muahahaha* ciao, alla prossima! ^^

 

lou92: Pensi che noi potremmo essere amiche allora? Il mio carattere si avvicina pericolosamente a quello di Temari! xD Spero che la storia sia abbastanza interessante, aaah fosse per me starei sempre a scrivere dato che ho anche già in mente il finale, peccato per il poco tempo e per la mia.. ehm.. infinita pigrizia!!  Bye, un bacio!!

 

bambi88: Come avevi previsto, la situazione tra Shika e Tem è abbastanza movimentata! Uffaaa ho una paura tremenda di non rendere bene il loro rapporto o di peggiorare la storia con il passare del temp.. ehm dei capitoli! Spero che non accadrà! Un bacio!

 

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Capitolo 8
*** Il paradiso in cima alla torre ***


8° Capitolo --- Il paradiso in cima alla torre

8° Capitolo --- Il paradiso in cima alla torre

 

*Toc toc*

 

- Kankorou per favore, ho davvero troppa fretta stasera - sbottò lei da dietro la porta socchiusa.

- Ti risulta che Kankurou bussi prima di entrare? -

 

La testa rossa di Gaara spuntò da dietro la porta, divertito. Temari gli sorrise.

 

- Vale anche per te, fratellino. Ho davvero fretta stasera - gli disse in tono dolce finendo di sistemarsi i capelli.

- Tranquilla Tem, non ti farò perdere tempo. Volevo solo chiederti ehm, perché sei così felice in questi giorni?-

 

Temari scoppiò a ridere.

 

- Non sono più felice, Gaara! - disse con finto tono di protesta lei.

- Oh, si che lo sei. Non è che per caso ti sei trovata un ragazzo eh?- chiese lui vagamente.

- Certo che no. Come ti viene in mente una cosa simile? – rispose lei arrossendo violentemente.

- Bene, quindi non centra il fatto che Nara sia fermo sotto casa nostra – le disse lui con espressione angelica.

 

Temari sgranò gli occhi, e poi scattò immediatamente su dal letto.

 

- Ehm, devo andare fratellino. Ci ehm, vediamo – lo salutò lei imbarazzata ed fece per uscire dalla sua stanza, ma Gaara la richiamò un’ultima volta.

 

- Temari – la guardò seria – Non permetterò più a nessuno di farti soffrire.

 

Lei gli sorrise dolcemente.

Pensò a quanto fosse cambiato Gaara da quel giorno, e pensò anche che forse è vero che non tutti i mali vengono per nuocere.

 

- Gaara, Shikamaru non è come… - Si bloccò. I ricordi che le stavano affiorando alla mente facevano ancora male.

- Lo so – la interruppe immediatamente il fratello – Passa una buona serata – le disse facendole l’occhiolino.

- Grazie – rispose tornando allegra come sempre, e corse via a capofitto per le scale.

 

- Ciao Kankurou vado di fretta buona serata – gridò tutto d’un fiato mentre gli passò davanti.

 

- Tsk. Quando mai non è di fretta, quell’uragano

 

 

La macchina di Shikamaru era parcheggiata qualche metro più avanti del portone di casa sua, intravedeva nell’oscurità il suo braccio penzolante dal finestrino con una sigaretta accesa in mano. Si avvicinò al suo finestrino di soppiatto.

 

- Aspetti qualcuno, Nara? – sussurrò con voce estremamente sensuale facendogli prendere un colpo.

 

Shikamaru la squadrò da capo a piedi.

Se lui non fosse stato lui le avrebbe sicuramente fatto un fischio di apprezzamento, ma lui non le avrebbe mai dato anche questa soddisfazione.

 

- Sali in macchina, seccatura. Ti ho già aspettato abbastanza –

 

Temari sbruffò e fece il giro della macchina, poi salì sbattendo la portiera con poca grazia.

 

- Questa era la vendetta per come mi hai trattata stamattina, Nara – gli disse prendendo una sigaretta dal pacchetto poggiato sul cruscotto.

 

- Non si fuma nella mia macchina – protestò Shikamaru, togliendole la sigaretta dalla bocca prima che la accendesse.

- Ma tu lo stavi facendo fino ad un attimo fa – gli rispose lei irritata riprendendosela.

 

Shikamaru sospirò rassegnato. Quante gliene avrebbe date vinte quella sera?

 

- Tienila fuori dal finestrino, però –

 

Temari sorrise soddisfatta, poi si avvicinò al suo viso e gli diede un lieve bacio sulla guancia, pericolosamente vicino alle labbra.

 

- Grazie, Nara – gli sussurrò maliziosa in un orecchio.

 

Shikamaru si voltò a guardarla. Aveva un espressione di sfida stampata sul volto, lo stava chiaramente provocando.

Se lui non fosse stato lui, e se non avesse fatto a se stesso una stupida promessa, probabilmente le sarebbe saltato addosso.

Invece si limitò a sorriderle sarcasticamente e a mettere in moto.

 

Era troppo importante per rovinare tutto facendo qualcosa di stupido.

 

Shikamaru continuava a ripetersi questa frase mentalmente mentre imboccava la strada che li avrebbe portati lontano da lì, e poco gli importava se i suoi ormoni non erano perfettamente d’accordo.

 

 

- Neji, che cazzo stiamo aspettando qui? – sbraitò Kiba, che quella sera aveva i nervi a fior di pelle.

- Datti una calmata Inuzuka. Ma che hai stasera? –

- Ho solo bisogno di alcool, di molto alcool –

- Ahia, la situazione è seria – disse Neji in tono piatto voltandosi verso Naruto.

- Già. La ricordo bene l’ultima volta che ha detto “molto alcool”- rispose distrattamente il biondo.

- Hm – annuì Neji.

 

Restarono in assoluto silenzio per qualche secondo, poi entrambi scoppiarono a ridere, mettendo a dura prova la pazienza di Kiba.

 

- C’era più rum nel tuo corpo che nella dispensa personale di Jack (nda Capitan Jack Sparrow, Pirati dei Carabi) – disse Naruto, e quest’ultima frase strappò al moro un mezzo sorriso, che si spense appena i fari di una piccola vettura nera gli si piantarono in faccia.

 

Shikamaru abbasso il finestrino dal lato del passeggero, dove stava seduta una biondina dal viso imbronciato che riconobbero subito essere Temari Sabaku.

I due ragazzi fecero finta di nulla, ma le loro espressioni li tradirono. Naruto, visibilmente sorpreso, salutò goffamente Temari, mentre Neji fece all’amico seduto accanto alla ragazza un sorrisino sarcastico, e poi continuarono per qualche minuto a parlare di cose a cui lei non prestò alcun interesse.

 

- Allora, che fate stasera? – La domanda di Naruto catturò immediatamente l’attenzione di Temari. Moriva dalla curiosità di sapere che programma avesse Shikamaru per quella sera, per il loro primo appuntamento. Alzò involontariamente lo sguardo su di lui, e incontrò i suoi occhi neri che la fissavano. Dopo qualche secondo, abbastanza per farle aumentare i battiti cardiaci, egli distolse lo sguardo e si rivolse ai suoi amici.

 

- Niente di che, un giro e poi torniamo a casa. I bambini non possono rientrare tardi a casa – disse Shikamaru in tono provocatorio.

 

Temari non si fece sorprendere dalla battuta, e replicò prontamente.

 

- Già. La mammina sennò sta in ansia e lo aspetta sveglio

 

Le loro occhiate torve si scontrarono e Shikamaru si morse il labbro per evitare di rispondere ancora. Tanto era ovvio sin dall’inizio: per quella sera, solo per quella, gliele avrebbe date tutte vinte, o quasi.

 

I due amici trattennero una risata, Shikamaru e il suo modo di relazionarsi alle donne erano uno spettacolo pressoché imperdibile.

 

- Bah. Noi andiamo, ci sentiamo. Tenete sott’occhio Inuzuka, lo vedo nervosetto stasera -  salutò così i suoi amici, e riparti sgommando dando a Temari appena il tempo di fare un cenno di saluto con la mano.

 

Appena le luci della vettura si allontanarono alla loro vista, Kiba si alzò di scatto e calciò violentemente una lattina, mandandola nella direzione in cui erano spariti il suo amico e la sua Temari.

 

 

- Shika, ma dove andiamo? – sbottò d’un tratto la bionda dopo 10 minuti di guida silenziosa.

- Manca poco- rispose lui atono.

- Uff – incrociò le braccia al petto e sprofondò nel sedile, tentata di poggiare anche le gambe sul cruscotto.

 

Ma Shikamaru rallentò e parcheggiò nel primo posto libero che incontrarono.

Erano ad ovest della città, non conosceva bene quella zona. C’era stata qualche volta a fare un giro in moto, ma ancora non aveva idea di dove egli l’avrebbe portata.

 

- Dai, seccatura. Dobbiamo camminare ancora 5 minuti –

- Come?? Non ho nessuna intenzione di camminare, rimetti il culo su quel sedile e troviamo un parcheggio più vicino! – replicò lei incredula.

- Mph. Se non vuoi camminare… - si interruppe avvicinandosi a lei – ti porto in braccio – concluse sollevandola da terra senza troppo sforzo.

- Mettimi giù idiota. Ma sei impazzito? – iniziò a gridare lei agitandosi, ma in fondo divertita.

- Come vuoi – disse, e la rimise in piedi.

 

Lo guardò con astio per qualche istante, mentre lui aveva un espressione falsamente innocente stampata sul volto, poi ripresero a camminare.

 

- Siamo arrivati – fece lui ad un tratto.

 

Temari guardò estasiata l’infinità di luci che le si parava davanti.

Non conosceva quel posto, ma a quanto sembrava doveva essere una specie di lunapark.

Shikamaru fu soddisfatto nel vedere il luccichio nei suoi occhi, d’altronde era da quando i suoi amici lo avevano trascinato di forza ad uno schiuma party in quel posto che aveva sperato di portarci lei.

 

- Entriamo? – chiese lei entusiasta.

- Mica ti ho portato qui solo per guardare – rispose lui, e si avviò seguito da lei.

 

Fecero un giro tra le giostre e i banconi, scambiandosi continuamente battute, parlando di questo e di quello, con la paura di far calare tra loro un silenzio imbarazzante.

 

- Ti inviterei a bere un cocktail, ma forse per te è meglio lo zucchero filato – la provocò lui quando arrivarono di fronte al bar.

 

Temari aggrottò un sopracciglio.

 

- Se vieni con me sulle torri offro io – rispose subito lei.

 

Shikamaru fece scorrere lo sguardo dalla base alla punta di quell’aggeggio infernale e pensò che se fosse salito li sopra, ne sarebbe sceso morto.

 

- Ci sto, seccatura – le diede l’unica risposta plausibile, a costo di non regalarle un’altra vittoria.

 

Presero posto su due sedili attaccati e si allacciarono le cinture, lanciandosi sguardi d sfida.

La piattaforma iniziò la sua inesorabile salita.

 

15 metri…

poteva sentire il battito del cuore martellare lento contro il suo petto…

 

30 metri…

si abbandonò contro lo schienale, ormai rassegnato... dannata seccatura…

 

40 metri…

si girò verso di lei, colse il suo sguardo divertito… poi accidentalmente guardò in basso…

 

50 metri…

afferrò la sua mano con forza… erano troppo, troppo in alto…

 

60 metri…

sentì le labbra di lei sfiorare le sue, poi tutto si fermò, o quasi

la piattaforma si fermò, ma le loro bocche continuarono a cercarsi senza sosta…

i battiti cardiaci si fermarono, ma i loro accelerarono…

 

Ora si che stava bene a quell’altezza, era… in paradiso.

 

Poi, pochi attimi dopo, l’inferno.

La discesa impetuosa li costrinse a separarsi, permettendo solo quel contatto delle loro mani strette fra di loro.

 

Dopo infiniti sali e scendi, il giro terminò. A Shikamaru sembrò un sogno toccare di nuovo terra.

 

- Sei pallido Nara -  le disse Temari fresca come una rosa.

- Ho vinto, Sabaku – le rispose lui soddisfatto, e la attirò a se travolgendola in una bacio.

 

 

- 2 Sex on the beach – disse Temari al barista.

 

I due cocktail arrivarono in pochi attimi, ed essi iniziarono a sorseggiarli. Poco dopo ne seguirono altri 2.

 

- Grazie della serata – sussurrò lei.

- Non c’è di che, seccatura – le rispose lui con un mezzo sorriso.

- Vedi di non ubriacarti, devi accompagnarmi a casa poi – lo rimbeccò Temari.

- A che ora devi tornare, seccatura? – chiese lui atono, vedendo avvicinarsi la fine della serata.

- Quando voglio, posso anche non tornare – gli sussurrò lei maliziosa.

 

Shikamaru scoppiò a ridere sommessamente, guadagnandosi un occhiata torva da parte della bionda.

 

- Dai, andiamo – si alzò di scatto lui.

- Aspetta, fammi finire il mio cocktail – gli gridò lei da dietro.

 

Finì velocemente e lo raggiunse, le girava un po’ la testa.

 

- Tutto bene? – chiese egli divertito.

- Si si -  rispose con poca convinzione – Non voglio tornare a casa, sono appena le 3 – protestò lei.

- Si, e il papino ti starà aspettando sveglio –

- Stronzo -  sibilò lei.

 

Poi gli cadde quasi addosso, non era più abituata a bere. Cazzo.

Si maledì mentalmente per aver mostrato quel momento di debolezza, glielo avrebbe rinfacciato, lo sapeva.

 

- Seccatura -  si fece serio – non posso riportarti a casa in queste condizioni. Tuo padre mi ucciderà –

- Mando un messaggio a mio fratello e gli dico che dormo da Ten, tranquillo -  bofonchiò lei.

- D’accordo – disse lui caricandosela in braccio. Stavolta oppose una scarsissima resistenza.

 

Arrivarono alla macchina e la fece scendere, entrarono e partirono.

Temari scrisse il messaggio, senza chiedersi come avrebbe fatto a presentarsi a casa della sua amica alle 3 di notte mezza ubriaca.

Shikamaru sospettava quale sarebbe stata la fine di quella serata.

 

- Tem – chiamò dolcemente lui.

 

Non rispose.

Shikamaru sospirò.

Raggiunse un posto tranquillo vicino alla spiaggia e parcheggiò lì la macchina.

Abbassò entrambi i sedili e diede un lieve bacio sulla fronte di Temari, beatamente addormentata.

 

- Ho perso la testa per te, seccatura – pensò a voce alta prima di addormentarsi, felice.

 

 

 

 

Non ci speravate più, vero? Invece… sono tornata!!

Mi dispiace tantissimo aver abbandonato la fic per così tanto tempo, ma in questi mesi non sono stata capace neanche di scrivere una filastrocca! -.-“

Oggi, per un fortunato caso, ho trovato l’ispirazione per terminare questo capitolo iniziato ad ottobre, e forse anche per scrivere una one shot ma questo è ancora da vedere..

Non prometto di aggiornare costantemente ma ci proverò, promesso!

Datemi i vostri pareri sul capitolo, io attendo!:S

Un ringraziamento a tutti i lettori e. comunque

ShikaTema 4ever!!

AlessiA

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Capitolo 9
*** Sei mio ***


Capitolo 9 --- Sei mio

Capitolo 9 --- Sei mio

 

Temari si svegliò alle prime luci dell’alba, sbadigliando sonoramente.

Ci mise qualche minuto a realizzare dove si trovasse e soprattutto, con chi.

Shikamaru stava sdraiato supino sul sedile, una mano dietro la testa e l’altra poggiata sul suo sedile, le gambe divaricate ad occupare tutta la larghezza del sedile.

Continuò a guardarlo per un po’, mentre la luce del sole si rifletteva nei suoi grandi occhi acquamarina.

Le sembrava un sogno trovarsi a così pochi centimetri da lui dopo averlo desiderato da lontano per molto tempo.

Shikamaru Nara le aveva inconsapevolmente perdere la testa dalla prima volta in cui l’aveva visto.

Iniziò ad accarezzargli i lunghi capelli neri che teneva abitualmente legati in un codino, disfattisi durante la notte.

Improvvisamente si mosse e Temari si allontanò per evitare di svegliarlo, ma era troppo tardi.

 

- Oramai puoi continuare, seccatura. Mi hai già svegliato – disse con voce atona, ma ancora insonnolita.

- Mph. Scusa -  borbottò tra i denti Temari, infastidita dal tono seccato del ragazzo.

- Me lo dai un bacio? –

 

Non fece neanche in tempo a rispondere che Shikamaru si alzò di scatto sul sedile e la baciò con foga.

Temari ricambiò al bacio e poi sorrise.

 

- A prima mattina sei più sveglio di quanto immaginassi, Nara – disse lei furba.

 

Shikamaru si limitò a guardarla e ad increspare le labbra in un lieve sorriso.

 

- Ti va un caffè? – le chiese offrendole una sigaretta.

 

Temari annuì.

 

Si fermarono al primo bar che videro. Entrarono e presero posto su due sgabelli davanti al bancone.

 

- Buongiorno. Cosa vi porto? – chiese un cameriere con degli strani capelli e un sorriso tirato.

- Due caffè – disse Shikamaru. – E due cornetti al cioccolato – aggiunse Temari guardandolo.

Il cameriere si soffermò qualche istante a guardare la ragazza, poi si allontanò.

 

Temari si avvicinò a Shikamaru e gli chiese a bassa voce – Shika, hai visto come mi ha guardata? –

Shikamaru alzò istintivamente la testa per notare che effettivamente non le toglieva gli occhi di dosso.

Sospirò profondamente.

Temari si aspettava che egli fosse geloso, e in effetti lo era ma non glielo avrebbe dimostrato così facilmente.

Quando il ragazzo tornò con l’ordinazione, Shikamaru lo prese in parte a parlare sotto lo sguardo divertito di lei.

 

- Mettiamo in chiaro le cose: quella è la mia ragazza e se le guardi un’altra volta la scollatura della maglia credo che dovrai licenziarti perché sarebbe difficile fare il cameriere con le braccia spezzate. Tuttavia ti sarei molto grato se mi aiutassi a farle uno scherzo – disse Shikamaru con una tranquillità che metteva quasi paura.

 

Il ragazzo annuì vigorosamente senza pensarci due volte e continuarono a parlare fitto.

Shikamaru tornò soddisfatto al suo posto e fece la sua colazione mentre Temari, che aveva già finito, restò in silenzio a guardarlo in attesa di spiegazioni.

Dopo aver pagato, egli salutò il cameriere ed entrambi uscirono dal bar.

Quando raggiunsero la macchina, Temari, vinta dalla curiosità, si decise a parlare.

- Allora, che gli hai detto? –

- La verità. Che sei molto carina, e che non sei la mia fidanzata quindi nel caso avesse voluto provarci con te gli ho lasciato il tuo numero – le rispose semplicemente mettendo in moto la macchina.

- Non credo ad una sola parola, Nara – disse lei infastidita dopo un primo momento di stupore.

 

Ma non faceva del tutto bene. Infatti poco dopo le arrivò un messaggio.

 

“Il tuo ragazzo non vuole darlo a vedere, ma è geloso marcio. Ha promesso di rompermi entrambe le braccia se ti avessi guardata di nuovo. Tranquilla, il numero lo cancello. Non dirgli che ho confessato, io ti ho solo detto che era uno scherzo. Un bacio”

 

Shikamaru guardò con la coda dell’occhio l’espressione allegra di Temari mentre leggeva il messaggio.

- Chi è? – chiese con finto disinteresse.

- Dovresti saperlo, Gli hai dato tu il mio numero. Mi ha scritto un messaggio molto carino – rispose Temari in tono aspro.

 

Shikamaru la guardò torvo. Inchiodò di botto e tirò il freno a mano.

 

- Ma sei impazzito? – gli gridò Temari infuriata.

- E cosa ti avrebbe scritto di tanto carino? – chiese Shikamaru tradendo un pizzico di rabbia.

- Che sei un pazzo a dare il numero di una ragazza così bella al primo che capita! E mi ha anche chiesto di uscire, e credo proprio che accetterò! – disse con il viso infiammato dalla foga.

- Io non credo proprio – le disse portandosi improvvisamente  a pochi centimetri dal suo viso – Voglio che diventi la mia ragazza, Temari –

 

Seguirono attimi di silenzio, seguì un bacio, un sorriso e cinque parole.

- Sei proprio un cretino, Shikamaru – gli disse Temari ridendo prima di baciarlo nuovamente.

 

- Mi accompagneresti a casa per prendere il costume? – gli chiese Temari dopo essere ripartiti.

- Certo, seccatura –

 

Avevano appena imboccato la strada che portava a casa Sabaku quando Temari vide suo padre uscire dal portone.

 

- Oh cazzo – si buttò sotto il sedile appena in tempo per non essere vista dal padre, che salutò Shikamaru con la mano prima di mettersi in macchina e partire frettolosamente.

 

Benedisse qualunque impegno suo padre avesse quella mattina e scese dalla macchina velocemente, troppo per sentire Shikamaru chiederle se voleva essere aspettata.

Spense il motore e si accese una sigaretta per ingannare l’attesa.

 

- Ho l’impressione che tu stia girando un po’ troppo da queste parti ultimamente, Nara – una voce lo fece sobbalzare.

- Kankurou – si salutarono battendo il pugno.

- Aspetti mia sorella? – chiese furbo.

- Si. Mi ha chiesto di passare a prenderla perché la sua moto ha un problema e… - tentò d’inventare, ma fu interrotto dal rosso.

- Trattala bene, Nara. O non avrò rimorsi a mandare a puttane tutti i nostri anni di amicizia – gli fece l’occhiolino, ma il suo tono era molto serio.

-  Eccomi, Shika. Ciao fratellone – lo salutò allegra Temari – Che si dice? –

Aveva indossato un pareo ed un top che lasciava intravedere l’attaccatura al collo del costume, gli occhiali scuri le coprivano metà viso.

- Scambiavo due chiacchiere con il nostro amico – disse enfatizzando la penultima parola. – Vi saluto –

- Bye bye – gli rispose Temari salendo risalendo sulla mini nera.

- Tuo fratello mi ha minacciato – le disse atono.

- Non sei l’unico che può farlo, baby – gli disse divertita dandogli un lieve bacio sulle labbra.

Shikamaru ammutolì. Quel maledetto cameriere.

Ci fu qualche minuto di silenzio, interrotto da Temari.

- Ma dove mi stai portando? – chiese accorgendosi di non stare andando verso la spiaggia.

- Credi che io possa andare al mare in jeans? – le fece notare Shikamaru secco.

 

Temari capì. La destinazione era casa sua.

Arrivati davanti al cancello, Shikamaru parcheggiò e scese. Temari però non accennava a muoversi.

- Puoi scendere, se vuoi. I miei sono al lavoro – le disse atono aprendole lo sportello.

Incerta, scese dalla macchina e seguì il ragazzo all’interno.

- Torno fra un attimo. Fai come se fosse casa tua – le disse scomparendo in una delle stanze che davano sul corridoio.

Temari restò immobile nell’atrio, non sapendo dove andare. La sua attenzione fu catturata da alcune foto attaccate al muro. Tutte raffiguravano Shikamaru con i genitori. Nonostante fosse più piccolo, aveva sempre la solita espressione annoiata stampata sul viso.

- Sai, Shika – gli disse vedendolo tornare – Eri molto più carino da piccolo che non ora -.

Shikamaru alzò un sopracciglio e si sfilò la maglia con sguardo di sfida.

- Possiamo andare, seccatura – disse celando la sua soddisfazione nel vederla arrossire inavvertitamente.

Tornarono nella macchina e ripartirono.

- Uff, che caldo. La prossima volta vengo a prenderti in moto – disse Temari accaldata.

- Tsk. A patto che guidi io – concluse il ragazzo.

- Scordatelo, baby – rispose secca lei.

Arrivarono in spiaggia in un baleno. Prima di scendere dalla macchina, Temari trattenne Shikamaru per un braccio e lo baciò teneramente.

- Grazie – gli disse guardandolo dritto negli occhi.

Fu la volta di Shikamaru di arrossire.

Si diressero verso la torretta trascinandosi a fatica sotto il sole già cocente. Ad un tratto Shikamaru le afferrò la mano e la strinse piano. Temari ricambiò la stretta con vigore.

Aveva troppa voglia di dimostrare a tutti che oramai si appartenevano.

 

 

 

Risposta alle recensioni!!

gloria7: mi fa molto piacere che continui a seguire la storia nonostante la mia lentezza! Che ne dici di questo capitolo?spero ti piaccia! Un bacio!^.^

nataly_ice: devo ringraziarti di cuore perché è grazie al tuo commento, che purtroppo ho letto solo ieri, che ho deciso di continuare questa fic, anche se a rilento! Mi ha fatto davvero molto piacere.

Questo capitolo te lo dedico, spero ti piaccia! ^.^ un bacio!

 

 

Parola all’autrice:

Kyaaaaaaaa! Lo so che sono imperdonabile con queste sparizioni continue, ma non so che dire in mia discolpa! Accettatemi così come sono se potete! J KiSSeS

 

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