Hic et nunc

di Walter Simmons
(/viewuser.php?uid=314440)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una guida ***
Capitolo 2: *** Incipit vita nova ***
Capitolo 3: *** Stanza con vista ***
Capitolo 4: *** Frammenti ***
Capitolo 5: *** Fantasmi ***
Capitolo 6: *** Difettoso ***
Capitolo 7: *** Alieno ***
Capitolo 8: *** Me ***
Capitolo 9: *** nella carne ***
Capitolo 10: *** Teatro ***
Capitolo 11: *** Per te ***
Capitolo 12: *** Cyrano de Bergerac ***



Capitolo 1
*** Una guida ***


UNA GUIDA


Ma pensate un po' ad Ulisse
che vagò per anni e anni
in mari sconosciuti
e nemmeno la morte l'avrebbe fermato
nel suo viaggio verso casa

e pensate un po' ai violinisti
che sanno sempre dove mettere le dita
come muovere l'archetto
il destino si dimentica dei violinisti
li lascia suonare sull'orlo dell'abisso.

Invidio le persone così
con una meta
con una certezza
persone che sanno cosa fare
mai fuori luogo, mai fuori tempo

sono fortunati
e nemmeno lo sanno.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Incipit vita nova ***


INCIPIT VITA NOVA


Strade di volti illuminati
chi è vivo?
chi è morto?
Le parole impresse 
nei lineamenti
bocche borbottano 
la verità velata
finalmente portata alla luce

è la sfrenata gioia dell'esistere
è rabbia ma è vita
è pianto ma è vita
è il vero che salva
e fa male ma è giusto
è il primo respiro
che scoppia nell'immenso

comincia la vita nuova
qualcosa di diverso
(qualcosa di migliore).

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Stanza con vista ***


STANZA CON VISTA



Da quel posto lì 
si vedeva uno spicchio di cielo
nascosto
fra gli alberi

e allora ho pensato che
se le cose non si vedono bene
diventano più preziose.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Frammenti ***


FRAMMENTI



Ho detto che non mi importava
ma non era vero
 
mi importa dell’altalena rossa
nel giardino
invasa di ruggine e glicine –
il glicine no, ancora è presto
ma la ruggine sì, quella c’è
 
mi importa del legno della vecchia porta
i buchi dei tarli – grandi come gallerie
cigolava forte, quello sì
non potevo mai aprirla di notte
faceva troppo rumore
 
mi importava guardarti la nuca
era una nuca di tutto rispetto
aveva quel ricciolo, proprio in fondo
un uragano che scompariva
nel colletto della camicia
 
non guardare la tv, guarda me
guardami e –

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Fantasmi ***


FANTASMI



I fili d’erba sono spaghi verdi
e le gocce cadute
son le loro bianche perle
luccicano le ragnatele
come stelle d’argento
illuminando gli spazi siderali
che separano un ramo da un altro
 
Ti chiedo il sole e me lo dai
anche se fuori piove un’acqua fredda
anche se il giorno muore
ti chiedo luce, e me ne dai
 
Da questa finestra in alto
il mondo diventa un diorama
e i tuoi occhi sono troppo grandi
e le mie mani sono troppo piccole
e ti chiedo se credi ai fantasmi
 
Certo che ci credo
ma solo a quelli buoni
perché quelli cattivi
l’hai ammazzati tutti tu.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Difettoso ***


DIFETTOSO




Tornò a casa, un po’ ubriaco
vedeva luci arancioni
il cielo cobalto che ardeva
barcollava e cantava
forse piangeva
“T’amavo d’amor permaloso,
era l’unico che sapevo gestire
t’amavo d’amor difettoso,
era l’unico che riuscivo a capire.”
 
Tornò a casa, un po’ ubriaco
vedeva le stelle bruciare
e il cielo cadere
era un poeta e non lo sapeva.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Alieno ***


ALIENO
 
 
Un atterraggio disastroso
cadi in picchiata dall'iperuranio
come un asteroide
in rotta di collisione con la Terra.
Ti vedo sfrecciare
come un piccolo punto luminoso
un alieno senza navicella
una stella che cade senza scia
porti bottiglie di Via Lattea
e spargi universo lungo il cammino.
 
Mi dici
di aver guardato dentro un buco nero
e di averci visto solo tempo e luce.
Mia cometa senza coda
se stanotte sorridi col tuo sorriso alieno
il cielo per me non resta vuoto.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Me ***


ME 



La lunga lista delle cose che non capisco
comincia così
la fisica
le persone
l’analisi del testo
non necessariamente in quest’ordine
 
poi potrei continuare con
la geometria non euclidea
il male
me
la fisica
già detto?
 
Forse, di tutte le cose che non capisco
io sono la più strana
– egocentrica –
e questo spiega perché
non riesco a scrivere niente
che non contenga
almeno
un forse
 
Non capisco la parte di me
che grida forte
Sono qui!
Non capisco la parte di me
che sta in silenzio
nel buio
 
Non so cosa fare
né dove andare
ma se c’è una cosa che so
e che capisco
è che non potrò mai essere
né migliore
né peggiore
di me

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** nella carne ***


NELLA CARNE

 
nella carne c’è un grido d’aiuto
 
nella carne si vive
si muore
nella carne si cresce
si balla
si corre
 
amai la carne imperfetta
ingombrante
amai la tua carne
senza fartelo sapere
 
sento
l’ingombrante mancanza di te
sento tutto il mio corpo fremere
come sotto gli assalti di un esercito
sento
il desiderio ammaliante
di qualcosa di più
 
nella mia carne
sento la rivoluzione -
è la carta vetrata
che gratta sul muro
 
la mia carne
è un grido d’aiuto

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Teatro ***


TEATRO



Le luci si abbassano
silenzio in sala
 
La finzione
è ritrovarsi in una stanza buia
niente accendini
né lucciole
è scegliere un percorso
e non un altro
prendere
decisioni sbagliate -
  perché a volte le uniche scelte che hai
sono sbagliate
ma tu
devi scegliere comunque -
è amare fino al limite
sfiorarsi fino all’ultima frontiera
è
affogare
ma quel poeta si sbagliava
perché non verrà la morte
e non avrà i tuoi occhi
perché la vita mia
non è uno spazio nel tempo
è una promessa
 
sipario.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Per te ***


PER TE



Ho scattato una foto di noi due
nel mezzo dell'abbraccio -
quando sarò vecchia
potrò ricordarmi 
almeno una volta
di aver stretto qualcosa 
di veramente incredibile

Tutto mi àncora qui
e il vento che entra nella stanza
non è abbastanza per farmi volar via
le parole non mi bastano stasera
nemmeno uno spiraglio
in questo cielo che grandina di stelle
e vedo i tuoi occhi in ogni gesto
                                             in ogni silenzio
                                                                                   (in quel silenzio ti sussurro all'orecchio
                                                                                    e solo allora riesco a volare)

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Cyrano de Bergerac ***


CYRANO DE BERGERAC




Il nome Cirano è una dichiarazione d'amore
Cirano è tutto ciò che ama
e si nasconde,
ciò che fa male
e si strugge.
Cirano è un'ombra
e tu Rossana il sole,
vive e muore e scrive 
e scrivendo si consola.
Ma la consolazione è breve
e la vita è lunga,
i nemici sono troppi
per questa spada arrugginita.

Dimenticami, appena puoi.
Per sempre tuo, 
Cirano






(https://www.youtube.com/watch?v=T_wnAnIM3cw)
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2911972