Beyond Good and Fantasy

di 2BLiGHt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno: l'attacco ***
Capitolo 2: *** Capitolo due: Fotografie e Pesci Volanti ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre: Annunci Importanti ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno: l'attacco ***




« La guerra è giunta alle porte di Hillys. Questo pacifico pianeta minerario del sistema 4 è ora completamente circondato dall'Armata Dom'Z. Il Generale Kehck, comandate supremo dell Forze Alfa, vorrebbe rivolgere un'ultimo appello alla popolazione. »<

« Onorevoli Hillyani. La battaglia che incombe sarà molto ardua, ma grazie alle Squadre Alfa voi… »



Claire amava fare yoga vicino al mare.
Il rumore delle onde, la brezza marina che accarezzava la pelle e lo stridio dei gabbiani erano la musica perfetta per quella sessione. Come al solito Marlene, una delle bambine dell'orfanotrofio del faro, faceva yoga con la donna, riproducendo i suoi gesti lentamente.
In quegli istanti c'era davvero moltissima quiete, Claire si sentiva in pace con se stessa, un tutt'uno con la natura che la circondava su quella minuscola isola, divenuto un piccolo rifugio per i bambini che avevano perso la famiglia.

Tuttavia, quella quiete, era solo ciò che precedeva la tempesta.

Improvvisamente il cielo si fece di un inquietante verde chiaro e si creò un gigantesco squarcio, dal quale delle meteore caddero. Era uno spettacolo che si ripeteva ogni quattordici ore, Claire lo sapeva bene, fin troppo. Dunque c'era una sola cosa da compiere: attivare lo scudo di energia che avrebbe protetto, anche quella volta, il faro dalle meteore contenenti i Dom'Z.
«Eccoli!» dice Claire a Marlene con tono abitudinario, infondo quegli attacchi non erano che normale routine nella giornata di un Hillyano «Forza, andiamo!» la prese sulle spalle e corse il più velocemente possibile verso l'entrata del faro, che raggiunse abbastanza in fretta. Lasciò andare Marlene e le disse di andare subito a chiamare Barret mentre attivava lo scudo, sperando che la Optima Service non facesse brutti scherzi come l'ultima volta: erano rimasti senza corrente il mese scorso, per fortuna non ci furono attacchi e Claire versò altre 400 unità per riavere l'elettrictà. La ragazza tirò un sospiro di sollievo nel realizzare che lo scudo di energia era entrato perfettamente in funzione, erano salvi ma ancora per poco.
Il messaggio "Scudo Disattivato." le arrivò addosso come un macigno, fu un colpo davvero duro da sopportare: il loro conto era, a quanto disse il contatore della Optima, in rosso di 350 unità e di conseguenza avevano tagliato la corrente.
«STAI SCHERZANDO!» urlò la ragazza calciando violentemente il contatore. Ricevette solo un timido grazie da parte del servizio quando le meteore iniziarono a cadere sull'isolotto del faro. A rendere ancora peggiori le cose furono i poveri bambini che erano usciti per vedere come mai lo scudo non si fosse attivato.
«Claire!»
«TORNATE DENTRO!»


Troppo tardi.
Una meteora enorme cadde a qualche metro di fronte all'entrata del faro ed i bambini finirono dentro lo squarcio. Ciò che riemerse fu uno spettacolo raccapricciante da vedere: le creature Dom'Z, più precisamente la specie Scarcofago, avevano catturato i bambini che chiedevano disperatamente aiuto a Claire. La donna si sentì impotente, impaurita di fronte a quello spettacolo che mai si sarebbe sognata di avere davanti agli occhi.
Doveva fare qualcosa e alla svelta.
Notò che dall'albero vicino all'entrata era caduto un ramo, aveva preso fuoco e la ragazza pensò che poteva essere un'ottima arma da utilizzare contro quei mostri orripilanti. Li colpí più forte che poté, il fuoco sembrò fare loro un certo effetto e fu proprio per questo che la donna riuscì a liberare i bambini mettendoli al sicuro. Infondo l'utilizzo di quel bastone non era poi così diverso dal suo Dai-Jo, l'arma in cui si era specializzata nell'utilizzo.
Più li colpiva, più sentiva l'adrenalina scorrerle nelle vene.
"Andate al creatore, schifose creature!" Pensava la ragazza, colpendoli sempre più forte. I bambini ovviamente erano scappati mettendosi al sicuro, ammirando Claire combattere i sarcofagi dalle lunghe braccia scheletriche. Alla fine del combattimento la ragazza decise di andare a controllare il grosso buco che si era formato dall'impatto, sperava non ci fossero altre creature, che fosse finita.
Si sbagliava.
Venne catturata da dei tentacoli giganti e trascinata in fondo al buco. I bambini gridarono disperatamente il suo nome, ma non c'era nulla da fare. Claire si ritrovò davanti a un'orrenda creatura Dom'Z, un Mangia Spiriti: un essere aracnoide, posto sopra un lunggo tentacolo che permetteva all'essere di muoversi e un'occhio dall'inquietante bagliore verde. Il Mangia Spiriti la osservò, sempre più vicino come se volesse ipnotizzarla. Claire, nella sua testa, sentiva delle voci che sembravano chiamarla, confondendo sempre di più la donna che cercava di liberarsi dalle grinfie di quell'essere. Purtroppo però cedette, svenne ma solo per pochi istanti.
«Claire! Tranquilla, ci sono qui io!»
Da una delle finestre del faro irruppe Barret, il fidanzato della sorella di Claire e pronto a dare una lezione a quel brutto essere schifoso.
«Prendi Claire! Io creerò un diversivo!»
L'intervento dello zio si era rivelato utilissimo: le aveva portato il suo Dai-Jo, l'arma in cui la donna dai capelli rosa si era specializzata. Caricò dunque l'energia all'interno della sua arma, poi la rilasciò liberandosi dalla trappola della creatura.
«L'occhio! È il suo fottuto tallone d'Achille, colpiscilo!» dice Barret tirando dei sonori pugni a dei Dom'Z sarcofago venuti a dare manforte al Magia Spiriti. La ragazza attese il momento propizio per poter attaccare la creatura, aspettò che si abbassasse prima di colpirla con vigore con il suo bastone luminoso. Nonostante la creatura utilizzasse un raggio laser per attaccare, non fu difficile per la coppia zio-nipote combattere quel Dom'Z: il ragazzo distraeva il mostro e Claire lo attaccava una volta abbassato.
Una volta sconfitto, la creatura fece uno stridio assordante, poi si accasciò su se stessa scomparendo. Lasciò soltanto il suo occhio che si rivelò essere una preziosa Perla D'Aramis, una sfera luminosa azzurra.
Gli occhi di Claire brillavano estasiati: finalmente avrebbe potuto pagare le riparazioni del loro Hovercraft. Lo stesso Barret lo disse, anche lui era sollevato per essere riuscito a sconfiggere sia la creatura, che ad ottenere quella preziosa perla.
Claire la prese e la portò verso il suo S.A.C. un dispositivo a forma di borsa che permette di digitalizzare gli oggetti.
«Ehi Dottor Estheim, me la scansioni per favore?»
«Subito!»
La perla venne subito digitalizzata, dunque il Dottor Hope Estheim, l'essere virtuale che viveva nel S.A.C. di Claire, che decise di fare un commento sulla situazione.
«Ohhh! Una perla d'Aramis! Ottimo, Claire! Ah, ti ho fatto un Check-Up dopo la battaglia e ho notato che qualcosa ha interferito con il tuo psico-karma.»
Una volta che il dottore ebbe terminato di parlare, un fascio di luce teletrasportatore illuminò il buco dall'alto. Giù arrivarono tre persone, due di esse portavano un'armatura in metallo nero pesante, avevano una bombola con uno strano liquido verde sulla schiena ed un elmetto. Il terzo elemento del gruppo era davvero molto diverso rispetto agli altri due: portava un cappotto nero dalle righe rosse e diverse decorazioni che richiamavano uno stile abbastanza gotico, non aveva armature, non portava alcun tipo di elmetto. Era un uomo di corporatura massiccia, ma al tempo stesso elegante, raffinata, i suoi lunghissimi capelli argentati erano lasciati sciolti, quasi toccavano terra.
Claire riconobbe subito l'uomo che si era immediatamente precipitato dalla giovane per soccorrerla.
«Sephiroth!»
«Claire! Grazie al cielo stai bene. Ti chiedo scusa se sono arrivato così tardi: mai mi sarei immaginato che riuscissero ad entrare qui. Spero stiate tutti bene!»

Le mise le mani sulle spalle, Claire invece fece un cenno deciso con la testa e lo stesso fece Barret che era visibilmente seccato.
«Bene, sono contento. Cercherò di farmi scusare per essere arrivato così in ritardo.»
L'uomo era davvero in imbarazzo, non sapeva che cosa dire poiché la situazione lo aveva messo parecchio in difficoltà. La ragazza dai capelli rosa lo aveva notato, ma era rimasta davvero sollevata nel vedere la figura dell'amico: magari gli avrebbe chiesto di aiutarla con il faro, infondo quel maledetto scudo di energia non aveva funzionato a dovere. Comunque sia la ragazza entrò nel trasportatore per realizzare che altri soldati in armatura, si stavano prendendo cura dei danni al faro (la finestra rotta, l'albero dai rami caduti) e che Fehn Digler stava facendo delle riprese per Hillys TV: stava esplicando come le Squadre Alpha fossero intervenute in tempo come sempre, aiutando i bambini dell'orfanotrofio e i loro proprietari. In quel momento Serah, la sorella minore di Claire, arrivò tutta trafelata abbracciando i due parenti.
«Sis! Zio! Sono così contenta di vedere che state bene. Generale Sephiroth, ci siete anche voi...»
L'uomo salutò la ragazzina con uno smagliante sorriso ed un saluto con la mano, mentre Fehn iniziò ad introdurlo alle telecamere.
«Ma le nostre amate squadre Alpha non sarebbero così ben coordinate, senza la guida di un comandante degno di questo nome. Abbiamo con noi il secondo generale in carica delle Squadre Alpha, Sephiroth!»
«Ehi Fehn! È da un po' che non ti vedo, sei sempre a cercare qualche notizia interessante?»
«Può dirlo forte, generale. Ma ci dica, come sono andate le operazioni di soccorso? Come avete sconfitto i Dom'Z?»
«Fehn, amico mio, purtroppo noi ci siamo limitati a riparare i danni. Eravamo da un'altra parte a soccorrere dei cittadini di Hillys: siamo umani anche noi e abbiamo dei limiti. La persona che ha scacciato il Mangia Spiriti, è la splendida signorina che gestisce l'orfanotrofio.»

Il presentatore rimase di stucco nel sentire una cosa del genere: in fondo le squadre Alpha sono i begnamini della società Hillyana e sentire una dichiarazione del genere fu uno shock. Tuttavia gli occhi erano tutti puntati su Claire, che era in evidente imbarazzo e non era pronta per rilasciare dichiarazioni.
«Ehm io... Non ho fatto niente... Dico davvero...»
«Che bella modestia! Questo non significa certo che possiate usare sempre questo come una cazzo di scusa!»

A parlare fu Barret, con aria decisamente seccata. Come dargli torto?
Se Claire non fosse stata in grado di combattere sarebbero stati presi e portati via dai Dom'Z, condannando l'esistenza anche dei bambini che vivevano all'interno del faro.
«Continuate così, e di certo non rimarrà più un cazzo di nessuno da salvare!»
«Taglia. Ehi nonnetto, sta calmo! Ok, ragazzi: qui non abbiamo più nulla da fare. Andiamocene!»

Anche Fehn era rimasto parecchio seccato da ciò che disse Barrett, decise dunque di andare via assieme ai ragazzi delle squadre Alpha per continuare le interviste. Sephiroth invece rimase lì, infondo si spostava con il suo personalissimo Hovercraft e sarebbe stato libero fino al mattino seguente.
«Splendida Signorina.» commentò la ragazza alquanto sarcastica «Quindi io per te sarei una splendida Signorina?»
«Preferivi Splendida Scaricatrice di porto? Forse avrebbe reso di più l'idea...»
«Non ti permettere di chiamarmi Scaricatrice di porto, razza di stupido!»

Il generale si mise a ridere, infondo Claire era davvero buffa quando si arrabbiava e dello stesso avviso era la sorella. La Rosa proprietaria dell'orfanotrofio, si rivolse a Barret per ringraziarlo di averle salavano la vita.
«Grazie, Barrett. Se non fosse stato per te io... Io...»
Per qualche strana ragione, la ragazza sentìle forze mancarle. Iniziò a non sentirsi più le gambe, la vista si annebbiò e ad un certo punto sentì l'erba vicino al suo collo.
L'ultima cosa che ricordò prima di svenire, furono le voci dei suoi cari che le dicevano di tenere duro.
Poi il buio. 

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Capitolo 2
*** Capitolo due: Fotografie e Pesci Volanti ***




Si svegliò, sentendo il calore delle coperte del suo letto. Nella sua testa, risuonavano le strane voci che aveva sentito quando era stata catturata dal mostro del faro. Attorno a lei c'erano tutti i bambini dell'orfanotrofio, che chiamarono Barrett e sua sorella Serah per avvisarli che si era svegliata. I due arrivarono di corsa, Claire poteva perfettamente notare il volto sollevato della sorella più piccola.
«Sis, come stai? Ti senti meglio?»
«Si, Serah. Sto bene.»

Fu in quel momento che la rosata notò Sephiroth, intento a mangiare uno starkos che sicuramente gli era stato dato da Serah.
«Fumi Dom'Z...» dice lui «Il motivo per cui sei collassata: alcune specie rilasciano spore e gas tossici. Non uccidono, ti fanno svenire in modo tale che il Dom'Z di turno risucchi il tuo psico-karma.»
Sapeva molte cose riguardo ai Dom'Z, ma era naturale visto che li combatteva. Sephiroth è il secondo generale a comando delle forze Alpha: migliore amico di Kehck ed idolo delle folle, quest'uomo aveva incontrato Claire durante una corsa di Hovercraft clandestina qualche anno fa, dove era stato sconfitto brutalmente dalla donna.
«Non sei felice? Ora hai una scusa per restare a cena!» dice scherzosamente la ragazza, sorridendo maliziosa all'amico «Certo che lo sono! Mi piacerebbe assaggiare di nuovo quel pollo che hai cucinato l'altra volta. Cambiando peró discorso...» Il tono dell'uomo si fece più serio, si poteva capire bene anche dal cambiamento del suo sguardo, che si era fatto decisamente più scuro «Barrett, ha detto che sono entrati perché lo scudo non ha funzionato. Mi sai dire come mai?»
Claire non aveva intenzione di dirgli il perché dell'incidente: sapeva perfettamente come avrebbe reagito l'amico, non voleva aiuti finanziari poiché i soldi erano una responsabilità e la doveva affrontare da sola. Tuttavia la ragazza sapeva che non poteva nascondere niente al generale, dunque si rassegnò e disse le cose così come stavano.
«La optima... Ha tagliato la corrente: ho il conto in rosso di 350 unità.»
«Cosa?!»

In quel momento dalla finestra si presentò un feroce Vorax, che ruggì spaventando tutti i presenti. Sephiroth sospirò contrariato: la situazione dell'amica era davvero tragica e sapeva che Claire non avrebbe mai accettato il suo aiuto.
Intanto Barret si palesò nella stanza, mostrando un'espressione decisamente seccata e nervosa.
«Perfetto! Che cazzo di sfiga... Ora siamo bersaglio facile persino per i Vorax!»
«Ehi ragazzi! Cos'è quel muso lungo?»
 Apparve l'ologramma del dottor Estheim che aveva compreso la gravità della situazione. «Dottore... La optima ha tagliato la corrente, il conto è esaurito.»
«Unità? Servono unità? C'è qui il dottor Estheim, mia bella!
Ascolta: la signora direttrice del centro scientifico ha indotto un censimento di tutti gli animali del pianeta. Paga denaro per le foto di ogni specie animale.»

Claire lo ascoltò con interesse, infondo si trattava di un metodo per avere soldi. Anche Serah e Sephiroth ascoltarono curiosi la conversazione, mentre Barret osservava la scena con scetticismo.
«Prendi quella mosca ad esempio: le fai una foto e tac! Unità a te! Anche il tuo cane le interessa.»
«Di un po' ragazzino, dove cazzo hai messo il cervello? A chi interesserebbe una stronzata così? Siamo nel bel mezzo di una guerra.»

Chiaramente Barret non era convinto della proposta, dunque non ci pensò due volte a mostrare il proprio disappunto per la questione. Questo non fece altro che irritare l'ologramma, che rispose prontamente all'uomo.
«Tu non capisci nada de nada, vecchietto sparamissili. Il controllo della specie è una questione di massima importanza. Claire, recupera la tua macchina fotografica e vedremo se il dottore ha i peperoni al posto dei circuiti!»
Sephiroth rise divertito, dopo che l'ologramma ritornò nel suo S.A.C di appartenenza. Il dottor Estheim era un ologramma davvero fuori dal comune: decisamente poco gentile rispetto a quelli che si trovavano in giro nei negozi della più sofisticata elettronica, il dottore svolgeva un ruolo fondamentale nella vita di Claire, poiché monitora le sue funzioni vitali e si occupa di scansionare gli oggetti da mettere nel sofisticato S.A.C.
Intanto Marlene si avvicinò alla ragazza consegnandole la macchina fotografica.
«Ecco qui!» dice con un sorriso «Funzionerà! Penso che ti divertirai a fotografare gli animali...»
Claire sorride mentre prende la sua macchina, unico ricordo dei suoi genitori scomparsi. La puntò verso la mosca, che si era posata sul muro e poi scattó una foto.
All'improvviso ricevette un messaggio vocale nella propria Mail, la voce era quella di una donna gentile che le disse di avere assolutamente bisogno di questo censimento e che era davvero felice che il Dottor Estheim le avesse parlato della sua iniziativa.
Le augurò buona fortuna prima di caricare sul suo conto 150 unità, Claire si sorprese nel constatare di aver guadagnato le unità così velocemente. Mancavano solo 200 unità per poter far tornare la corrente anche quel mese e Claire suggerì di farebbe una foto ai Vorax.
«Sei matta?!» Dice il generale guardandola allibito «Sai che se ti planano addosso, quelli ti mangiano in un sol boccone. Hai intenzione di morire giovane?»
Anche Serah era dello stesso avviso: certamente una loro foto avrebbe permesso di avere tante unità, ma rischiare la vita in maniera così sciocca non ne valeva decisamente la pena.
«Suvvia, ho combattuto un Mangia-Spiriti e ora dovrei avere paura di qualche pesce un po' troppo cresciuto?» dice la ragazza, sorridendo maliziosa «Comunque, sbaglio o tra noi ci dovrebbe essere il famigerato, generale Sephiroth? Se ha paura di qualche pesce volante, allora non è così forte come fa credere alla stampa!»
L'uomo puntò gli occhi al cielo e decise di seguire l'amica. Claire sapeva quali tasti toccare con l'amico, la divertiva l'essere riuscita ad infinocchiarlo per bene. Dunque i due si ritrovarono in giardino, armati e con la macchina fotografica di Claire. Il generale ancora pernsava che quella fosse una pessima idea: la ragazza poteva scattare foto ai bambini, al suo cane e invece no, voleva mettersi nei guai perché aveva la testa dura come un muro. Si ritrovarono in giardino, in piena notte ad aspettare che i Vorax si facessero vedere.
«Uno scatto e poi torniamo indietro!» aveva detto lei al generale, che ancora non era convinto del piano.
«Li vedi?» chiese lui, stringendo di più la presa al suo martello elettrico, l'arma in dotazione delle squadre Alpha «Si! Li vedo, sono laggiù.»
La donna puntò la sua macchina fotografica nella direzione del pesce volante, che nuotava sospeso nell'aria senza notare le sue succulente prede. Almeno fino a quando la donna non scattò la foto: risultò essere perfetta da mandare al centro ricerche e dunque la direttrice la contattò immediatamente per ringraziarla della foto.
«Vorax. Se ne vedono sempre di più di questi tempi.» aveva affermato nel suo messaggio vocale.
Sembrava finita, tuttavia non fu affatto così poiché Claire non ebbe il tempo di avvisare il Dottor Estheim che i Vorax si lanciarono sui due ragazzi. Sephiroth caricò il martello, sferrando un bel colpo sul muso del primo pesce volante che voleva usarli come spuntino. Claire intanto aveva caricato il Dai-jo e ne aveva liberato l'energia, facendo in modo che i due Vorax restanti non si avvicinassero mentre quello che aveva attaccato Sephiroth venisse danneggiato. Il generale era rimasto impressionato dalla tecnica della ragazza, ma non c'era tempo per i complimenti poiché se gli altri due Vorax avevano capito che era meglio cambiare aria, quello che aveva attaccato insisteva. Il generale aveva deciso di utilizzare anche lui il suo colpo caricato, che stordì il Vorax permettendo alla ragazza di colpirlo con una sequenza di colpi con la sua arma.
Alla fine anche l'ultimo Vorax si allontanò, in questo modo Claire potè mandare l'ordine al Dottore di scalare le unità sul suo conto.
«Bene, Claire. Trasferisco le unità allo schifoso Optima Service.»
Il messaggio della Optima fu poi chiaro come l'acqua: la corrente era stata ripristinata e la barriera per proteggere il farò si riattivò facendo scappare definitivamente i Vorax.
«SI! Ce l'abbiamo fatta!»
Claire esulta vittoriosa, abbracciando l'amico felice del risultato ottenuto. Sephiroth intanto si lascia scappare un sorriso soddisfatto, intanto i bambini iniziano ad entrare in giardino a giocare.
«Ehi ragazzi, mi sono avanzate delle unità. Chi vuole la pizza?!»
Tutti i bambini si fecero avanti, ognuno di loro voleva la propria pizza e la rosata li avrebbe accontentati.
Era da tanto che non ne mangiavano una.
Scattò ancora delle foto a qualche animale che viveva in giardino, giusto per avere la certezza di avere abbastanza soldi per comprarla per tutti, anche gli adulti. Decisero di mangiarla fuori, infondo erano nuovamente protetti dallo scudo ed un'atmosfera di pace e tranquillità si era finalmente creata.
"Sarebbe tutto perfetto, se non fossimo in guerra con i Dom'Z..."
Claire sospirò mentre lavava i piatti sporchi, dopotutto una Hyllis senza guerra è il sogno di tutti gli abitanti del pianeta, soprattutto dei bambini del faro.
«So a cosa stai pensando Claire...» Sarah arrivò da dietro, accingendosi ad aiutare la sorella con i piatti «Ma sai che lui e le sue squadre sono la nostra unica speranza. Per il momento possiamo solo credere in loro.»
La donna fece un sorriso malinconico rivolto alla sorella minore: era proprio vero quando Serah diceva che la leggeva come un libro aperto. La sua sorellina faceva sentire Claire sicura, sollevata poiché la ragazzina era tra le poche persone che la capivano veramente.
Fa dunque un cenno di sì con il capo, come ad affermare a Serah che aveva capito che Sephiroth e le squadre Alpha erano davvero l'ultima spiaggia per il loro mondo.
«I bambini sono andati tutti a letto?»
Cambiò discorso, parlare dei bambini era decisamente più piacevole, più importante dato che non tutti rispettavano il coprifuoco quando imposto.
«Sì, zio Barrett ha fatto in modo che andassero tutti a nanna.»
«Ottimo. Io esco, vado a scattare qualche ultima fotografia da mandare al centro.»
Serah le augurò la buonanotte, notando che era davvero un bene che il dottore avesse trovato un lavoro così remunerativo come quello. Anche Claire la pensava allo stesso modo, perciò meglio scattare foto a tutti gli animali non censiti il prima possibile. Uscendo la donna notò Sephiroth, intento ad osservava il panorama per i fatti suoi.
«Come mai qui fuori? Non hai digerito la pizza?»
«No, stavo solo pensando per i fatti miei. Tu invece? Immagino scatterai altre foto. Spero con tutto il cuore ad animali decisamente meno feroci rispetto a quei Vorax.»
Claire si mise a ridere, il generale era sempre stato il tipo da fare battute stupide come quella e poi alla ragazza non dispiaceva ridere con lui.
«Sto cercando una balena particolare, famosa tra i pescatori poiché si dice che vederla porti fortuna e prosperità. Purtroppo non si ha l'assoluta certezza della sua esistenza, ma io sono convinta che non sia una leggenda.»
«E pensi di riuscire a vederla di notte?»
«Certo, così becco più soldi!»


Fu mentre puntò la sua macchina fotografica che la ragazza notò qualcosa di molto strano: puntando la fotocamera verso i vecchi mattatoi, la ragazza potè vedere del fumo uscire dalla struttura. La cosa era insolita poiché nesssuno lavorava più in quel luogo e la ragazza lo puntualizzò al suo amico.
«Ehi, ma esce del fumo dai mattatoi!»
Sephiroth non disse nulla, rimase in silenzio ad osservare il panorama dinnanzi a lui, anche se fu abbastanza chiaro alla rosata che qualcosa non andava.
«Ma quello non è uno dei vostri veicoli?»
Una delle navette delle squadre Alpha si era appena librata in volo e si dirigeva verso lo spazio. Anche questa volta, Sephiroth non disse nulla limitandosi ad osservare la ragazza e la navetta.
«IRIS...»
La rete IRIS, i traditori di Hyllis che secondo Kehck sono stati loro ad aver permesso ai Dom'Z di entrare nel loro mondo.
«Sei sicuro? Quindi secondo te ci hanno rubato la navetta, ma perché erano dai mattatoi? E perché sono in funzione?»
«Non pensarci, domani manderò una squadra ad investigare. Non permetterò che vi facciano del male.»

Claire fece un cenno con la testa, sentire quelle parole dal generale era davvero rassicurante: poteva davvero contare su di lui. C'era solo una cosa che poteva dire a Sephiroth prima di andare a dormire.
«Grazie.»

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Capitolo 3
*** Capitolo tre: Annunci Importanti ***


Erano le nove e mezzo del mattino quando Claire Farron si svegliò. La luce del sole penetrava dolcemente dalla piccola finestra della sua camera, rischiarando leggermente l'ambiente. Posò il suo sguardo verso il letto dall'altro lato della stanza: vuoto, come si aspettava. In quel letto ci aveva dormito il secondo generale delle Squadre Alpha Sephiroth, che era venuto in soccorso al faro quando era stato attaccato dai Dom'Z la sera scorsa. Claire sapeva che si svegliava sempre prima di lei, era un'abitudine e dunque si aspettava di trovarlo in cucina a mangiare una scatola di K-pops, come faceva ogni mattina. La donna si mise pantaloni e scarpe, uscì dalla sua camera e scese le scale. Come si aspettava Sephiroth era lì, a mangiare una scatola di K-pops mentre la televisione era accesa, ipnotizzando con i suoi programmi per bambini Eiko, Marlene e Denzel. 
«Ben svegliata!» dice l'argenteo con sorriso gentile sul volto «Hai dormito bene?»
Claire fa cenno di si con la testa prima prima di afferrare il suo starkos e addentarlo, il suo sguardo si posa sui tre bambini che ridono allegri per via delle gag simpatiche alla TV. 
"È un bene che riescano ad essere tranquilli" pensò la donna, sollevata che i ragazzi non fossero così scossi dagli eventi passati.  Gli attacchi degli invasori si stavano facendo sempre più intensi, così come il reclutamento nell'esercito e tra le squadre Alpha. 
La situazione non era decisamente delle migliori e peggiorava, giorno dopo giorno. 
Claire cercava di non pensarci, aveva cose più rilevanti a cui pensare, come per esempio riuscire a procurarsi altre unità. 
«Per caso sai se Vivi si è già svegliato?»
La donna si rivolge a Sephiroth, sperando che da lui possa ricevere l'informazione che cerca. Vivi è l'ultimo arrivato nel gruppo dei bimbi del faro, prima di essere orfano viveva sulla costa assieme al nonno, un certo Quan, ma a causa di un attacco dei DomZ il piccolo si ritrovò presto da solo e senza nessuno poiché l'uomo, o meglio l'uomo Rana (?), era stato portato via dagli invasori. 
«No, mi dispiace.»
«È fuori, sotto l'albero in fondo al giardino.»

La voce squillante di Eiko risuonò come una musica allegra: la bambina dai capelli color del mare aveva sentito ciò che Claire e Sephiroth si stavano dicendo, volendo dunque aiutare la ragazza visibilmente preoccupata per Vivi. 
«Sicuramente sta giocando con Bau-Bau e Mog. Ah, ho visto Bau-Bau con una scatola di K-pops: era tua Claire?»
Quel cane, non perdeva occasione di rubare le scatole di K-Pops della ragazza, l'unica cosa positiva che aveva era il fatto di essere un cagnone molto dolce e gentile dunque perfetto per fare la baby-sitter. La donna sospirò, uscì in giardino cercando il simpatico trio delle meraviglie, constatando che Eiko aveva ragione. Dunque la donna decise di raggiungere il bambino col cappello da Merlino. 
«Buongiorno, Claire. Kupó!» 
«Ciao, Mog. Vi state divertendo? Avete fatto colazione?»
«Ehm... N-No... N-Non a-avevo molta fame...»

La ragazza prende delicatamente in braccio Vivi e lo abbraccia: Claire sa perfettamente come ci si sente a non avere genitori, la solitudine è un sentimento capace di divorarti l'animo e lei poteva comprenderlo. Prima di prendere l'orfanotrofio Claire viveva in strada, in uno squallido appartamento assieme allo zio e Serah. Era durante quel periodo che la giovane aveva appreso a combattere con il Dai-Jo, ma anche come ci si sentiva ad essere soli e senza amici. 
«Cerca di mangiare qualcosa, ok? Fallo per me.» 
Vivi fece sì con la testa, osservando la ragazza con i suoi occhietti gialli. Claire gli sorride mentre il bimbo si dirige verso l'entrata del faro, accompagnato dal Moguri. 


Finalmente l'attenzione della ragazza si sposta su Bau-Bau, che teneva in bocca la scatola di K-pops. 
"Come diavolo ha fatto a prenderlo dalla mia stanza?" Pensava la ragazza mentre, piano piano, cercava di togliere la scatola dalla bocca del cane. Tuttavia il simpatico cucciolone bianco si svegliò, saltellando in giro e scodinzolando. Era ovvio che volesse giocare, di conseguenza la ragazza dovette rincorrerlo per il giardino. 
«Bau-Bau! Per l'amor del cielo, fermati!» gridava la ragazza nel tentativo di recuperare il suo grosso cane, nel mentre Sephiroth ed alcuni dei bambini erano accorsi per vedere cosa stava succedendo.  Ciò che si presentò dinnanzi a loro fu una Claire molto arrabbiata, che cercava di acchiappare il suo cane palesando uno spettacolo alquanto divertente. 
«Ahahah! Certo, che voi due siete un meraviglio spettacolo comico!» esclama Sephiroth accompagnato dalle risate dei bambini, dato che infondo era buffo vedere la ragazza rincorrere il suo cane. 
«Nessuno ha chiesto il tuo parere!» risponde seccata la donna, che finalmente riesce ad afferrare il cane e a metterlo seduto «Coraggio, Bau-Bau. Sputa subito!»
Finalmente la scatola è stata recuperata e la reporter può finalmente terminare la sua colazione, accompagnata dal risolino dei bimbi e del Generale. Quest'ultimo venne fulminato con lo sguardo dalla donna, che si sedette sul divano stanca per via della corsa. 
«Cos'è tutto questo trambusto?» 
Finalmente scese l'ultima a svegliarsi, ovvero Serah che evidentemente era stata svegliata da Bau-Bau e sua sorella. 
«Sis, Bau-Bau ti ha di nuovo rubato i K-Pops?» chiede la ragazzina un po' assonnata, mentre la sorella maggiore sospira sconfitta. 
«Se ti dicessi di no, mi crederesti?»
Serah scuote la testa e si avvicina alla cucina per prendere uno starkos dal frigo, accompagnandolo con del succo di frutta. 
«Ehi ehi ragazzi! Guardate: c'è l'annuncio da parte delle governatrici!» squilla emozionata Eiko, che alza subito il volume della televisione. 

 
***

«Onorevoli Hylliani, dopo gli spiacevoli eventi della scorsa notte la governatrice Yuna e sua sorella Garnet hanno un messaggio per voi.»
Ad annunciare le governatrici fu Fehn, l'intervistatore che era venuto la sera prima a fare il servizio al faro. Apparvero dunque due ragazze di incredibile bellezza, entrambe vestite di bianco: la più giovane aveva lunghi capelli neri e occhi color nocciola, indossava un ciondolo azzurro molto vistoso e un diadema; la maggiore aveva i capelli castano chiari raccolti, gli occhi di colore diverso (il destro verde mentre il sinistro azzurro) e un vestito pieno di piume dello stesso colore della sorella, in testa aveva un diadema impreziositi da diamanti. Erano sedute su un divano rosso e si tenevano per mano, sorridendo verso la telecamera. La prima a parlare fu Yuna, si sarebbe alternata con sua sorella in questo discorso. 

«Amati Hillyani, è da tempo immemore ormai che siamo in lotta contro i DomZ: queste creature orripilanti sembrano non voler concederci neppure una tregua, e sempre più cittadini vengono rapiti o uccisi.»

«I nostri cuori sono ricolmi di dolore, piangiamo ogni giorno le vittime scomparse e i valorosi guerrieri caduti che combattono per noi. Uniamo insieme le nostre preghiere, affinché le loro anime ci accompagnino sempre.»

«Tuttavia non è nostro intento quest'oggi di intristirvi ulteriormente, poiché grazie agli sforzi del primo ministro Kuja e del Generale Kehck vogliamo presentarvi un nuovo programma di protezione: installeremo nuovi scudi a protezione della città ed il governo sarà più che lieto di aiutare tutti i cittadini che hanno subito gravi danni nel corso dell'ultimo attacco.»

«Gli attacchi si stanno facendo sempre più intensi, le nostre forze militari non sono certo le migliori dell'intero sistema quattro, ma l'intera Hyllis conta sui nostri valorosi guerrieri e sulla Squadre Alpha.»

«Sappiamo che è difficile combattere, ma vi prego abbiate fede e soprattutto restate uniti. 
Per il bene di Hyllis!»

«E STOP. Perfetto.»

Quando Fehn Digler enunciò quelle parole, le due ragazze tirarono un sospiro di sollievo. Fare annunci alla televisione non era una cosa facile, soprattutto visti i tempi che correvano e bastava un attimo per incappare in errori. Tuttavia, erano state entrambe magistrali, o almeno secondo l'irruente Adalberto Steiner che si era commosso. 
«Mie signore, siete state meravigliose!» dice lui avvicinandosi alla Governatrice Garnet. 
«Grazie, Steiner. Comunque non c'è mica bisogno di piangere, suvvia.» la mora fa una risata divertita mentre si alza e lo stesso fa la sorella maggiore. 
«Come sono andata? Ero terribilmente nervosa, avevo paura di sbagliare.» continua Garnet, ancora po' nervosa per la sua apparizione in TV. La bruna dagli occhi bicolore le prende le mani e le sorride allegra, rispondendole con voce squillante. 
«Sei stata splendida, una vera Governatrice Hylliana! Se Ashe fosse qui, sarebbe fiera di te.»
«Già... Ashe...»

Il viso di entrambe perse allegria, mentre un velo scuro si palesava sui loro volti. La Governatrice Ashe, la loro sorella maggiore non che migliore guerriera di Hyllis assieme a Beatrix... Catturata dalle forze Dom'Z durante un assalto alla loro casa sul mare. 
Le due giovani avevano pianto molto la scomparsa della loro sorella, chiedevano costantemente ai due generali se vi erano sue notizie ma niente, nessuna notizia. 
«Coraggio, Garnet! Cerchiamo di essere positive, è quello che vorrebbe lei e poi ci stiamo impegnando per aiutare tutti, non possiamo scoraggiarci!»
La minore delle governatrici fa un cenno di assenso, mentre le braccia della maggiore la stringono in forte e dolce abbraccio. 
«Yunie... Ti voglio bene!»
«Anche io, Daga.»


Garnet tornò nelle sue stanze, accompagnata da Beatrix e Steiner mentre Yuna decise di passeggiare per i giardini del palazzo governativo. Aveva molti pensieri per la testa, primo fra tutti la fine della guerra ma anche riavere sua sorella. Ricordava ancora quei momenti terribili, erano passati due anni ma ancora le memorie riaffioravano vivide nella sua mente e la notte non la facevano dormire. 
Prima i suoi genitori. 
Adesso sua sorella. 
Aveva affidato la protezione di Garnet ai suoi più fidati guerrieri, non voleva perdere anche lei ma era costantemente preoccupata che qualcosa di grave potesse succedere da un momento all'altro. 
Era seduta su una panchina situata sotto a un gazebo di rose colorate, i suoi occhi puntati al cielo pensierosi mostravano quanto dentro di lei ci fosse tanta preoccupazione. 
«Governatrice Yuna! Sapevo che vi avrei trovata qui!»
Il suo flusso di pensieri venne interrotto dalla squillante voce di un giovane, un ragazzo dalla pelle abbronzata, i capelli biondi e gli occhi azzurri. Era vestito in maniera alquanto bizzarra: una specie di salopette nera decorata, una maglia aperta gialla, guanti neri e scarpe colorate. Il giovane ragazzo le sorrideva mentre in mano teneva un fiore: un Iris. 
«Sir Tidus, che piacere vederla. Le mie più sentite scuse, non l'ho sentita arrivare...» nonostante la gentilezza nel suo tono di voce, la ragazza è visibilmente preoccupata, il ragazzo si siede vicino a lei e le prende la mano. 
«Beh... Visto che siamo soli... Possiamo anche evitare le formalità, che ne dici?»
«Si, hai ragione. Almeno, con te posso essere solo Yuna.»

La giovane appoggia la testa sulla spalla di quello che evidentemente è il suo amato, una cosa al quale nessuno ad Hyllis è a conoscenza, neppure la stampa o le Squadre Alpha. È da un anno circa che i due si frequentano, da quando Sir Jecht ha deciso di andare alla ricerca della Governatrice Ashe lasciando il figlio alla protezione di Yuna. 
Insomma, come nelle favole più belle, il cavaliere e la damigella protetta si innamorano l'un l'altra, peccato che quest'ultima sia già promessa sposa a un altro uomo di un altro pianeta. 
Nonostante tutto i due si amavano profondamente, di un amore profondo e sincero che neppure la guerra in corso poteva distruggere. 
«Ho una cosa per te.» dice lui porgendole quello che sembrava essere un fiore «Un Iris, il terzo questa volta. Li manda sempre quella misteriosa donna chiamata Amelia.» 
Da un po' di tempo, questa signora misteriosa, stava mandando alla Governatrice degli Iris con delle informazioni al quale Yuna effettivamente era a conoscenza. 
«Capisco.» dice le sorridendo malinconica.
«Cosa vuoi fare a riguardo? Vorresti aiutarla?» chiede il ragazzo, spostando la propria mano sul braccio di lei per stringerla a se. Yuna fa un cenno di si con la testa, come se avesse preso una decisione dopo averci pensato per molto tempo. 
«Yuna... Ricordati, io ti proteggerò a qualunque costo.»
Si poteva percepire una forte decisione nelle parole di Tidus, egli guardava la ragazza dritta negli occhi con sguardo determinato prima di avvicinare le proprie labbra a quelle dell'amata e regalarle un dolce bacio. 
«Tidus, grazie.»

 
***
«QUANTO È BELLA LA PRINCIPESSA GARNET!!!»
Eikò urlò a squarciagola, facendosi rimproverare sia da Claire che da Serah. Probabilmente tutti nella stanza avevano perso i propri timpani, la bambina sapeva essere terribilmente fastidiosa ed irritante ma alla fine dei conti era tra le più coccolate del gruppo di orfanelli. 
«Beh, mi sa che vi devo proprio lasciare, ragazzi...» annunciò il Generale, mentre prendeva la sua giacca. Una volta fuori, si sarebbe tolto la canottiera nera e si sarebbe messo la sua giacca chiudendo le varie cinture che essa possedeva. 
Denzel e Claire lo raggiunsero per salutarlo. 
«Fa attenzione.» dice la ragazza con un sorriso. 
«Tranquilla, oggi devo solo fare un'intervista per la TV.» risponde l'uomo tranquillamente. 
«Fa comunque attenzione...» si, la ragazza era preoccupata ed era comprensibile visto che la loro attuale situazione non era affatto delle migliori. 
Claire Farron non voleva perdere anche lui. 
«Allora, la guarderemo stasera!» interviene allegro Denzel «Sai, quando sarò grande vorrei diventare un generale forte come te, Sephiroth! Così, Claire e Serah non dovranno più lavorare perché porterei un sacco di unità. Le farò diventare più ricche e belle delle governatrici!»
Sia la reporter che il generale risero divertiti: l'affermazione di Denzel era davvero molto dolce e il Generale non poteva non invitate le giovani speranze del ragazzino. 
«Ottimo! Allora sbrigati a crescere, ragazzo. Unisciti alle squadre Alpha e cerca di fare carriera, sono sicuro che sarà semplice per un ragazzo determinato come te.»
Gli sorrise e gli scompigliò i capelli con la mano, prima di dare un ultimo saluto alla donna e al bimbo. Il veicolo dell'uomo, parcheggiato leggermente fuori dal piccolo isolotto che ospitava il faro, si diresse velocemente verso la città con un forte rombo. Nel mentre, dall'entrata del molo, uscì Barrett che sembrava avere un M-Disc per la ragazza. 
«Ehi, principessa, abbiamo del lavoro da fare. Quando hai voglia vieni giù nel mio studio.» 
«Arrivo, mio cavaliere!»

Dopo questo simpatico scambio di battute, la ragazza mandò Denzel a giocare con gli altri prima di dirigersi da Barrett. Una volta superata l'enorme grotta adibita a molo, la ragazza entrò dello studio di Barrett dove stava trafficando per riparare un computer.
«L'M-Disc è laggiù. Io intanto cerco di riparare questo cazzo di affare.»
La ragazza prese il disco dal tavolo e lo inserì nel grosso lettore, dove poter vedere il video messaggio del suo prossimo cliente. 

 
" Salve Signorina. 
Rappresento il signor De Castillac. 
Questa guerra è una catastrofe per noi tutti. 
Il signor De Castillac vorrebbe affidarle una missione delicata. 
Se le interessa, la prego di recarsi il prima possibile nella vecchia miniera sull'Isola Nera, situata dall'altra parte della città.
Essendo pienamente consapevole degli enormi rischi implicati, il signor De Castillac la ricompenserà generosamente. 
A presto" 

 La ragazza posa il suo sguardo verso Barrett, dopo che la figura dell'uomo nel video scomparve. 
«Conosci questo De Castillac?» chiede la ragazza allo zio, che le rispose in maniera alquanto insolita. 
«No ma... Claire, questo lavoro non mi piace, cazzo... Sento puzza di trappola, meglio non andare.»
In quel momento apparve il dottor Estheim, aveva sentito quello che aveva detto Barrett restandoci ampiamente deluso. 
«MA SEI MATTO?! Ci serve denaro per difenderci dagli schifosi Dom'Z!»
Claire sospirò, mettendo l'M-disc nel suo S.A.C. 
«Tranquilli ragazzi,  se non te la senti zio, ci andrò da sola.»
Nervosamente lo zio scosse la testa e si diresse verso il molo, a quanto pare aveva cambiato idea ed effettivamente era giusto da parte sua non lasciare Claire da sola. 
«No è solo che... CAZZO, VA BENE! Ci andremo insieme, ma ti starò appiccicato, principessa. Che ti piaccia oppure no.»
La ragazza sorrise felice, avere il suo amato zio durante questo incarico l'aveva sollevata parecchio e poi avete qualcuno che sparava missili contro i mostri non era male. Lightning diede una spolverata ai suoi pantaloni mimetici, uno dei pochi che aveva, così come quel crop top bianco. La giacca nera era l'unica in suo possesso purtroppo, ma ora che avrebbe guadagnato più unità avrebbe pensato di comprare sia una giacca nuova c'è un paio di anfibi nuovi. 
«Bene, io cerco di far funzionare quel fottutissimo hovercraft. Meno male che ci sono io, altrimenti questo posto cadrebbe a pezzi.»
E dopo che la ventola cadde sul pavimento, la ragazza seguì lo zio pronta per far ripartire quell'hovecraft e portarlo al Garage Mammago. 
Riuscirono a farlo funzionare. 
Per ora. 
«Oh cielo! Credo che Mr. Hovercraft abbia qualche problemino.» dice Claire notando quanto lentamente stavano procedendo e del fumo che usciva dal motore. Barrett che quest'ultimo reggesse fino al garage, cosa che sfortunatamente non fece. 
«Bene. Ci siamo. Finito. Morto.»
«Ahhhhh fottuta bagnarola. E il Garage Mammago era solo a cinquecento metri da qui.»

Sconfitti, i due pensavano che sarebbero rimasti lì per sempre finché non sentirono qualcuno canticchiare uno strano motivetto. 

 
 " Se il motore ti fa disperare. 
Al Garage Mammago devi andare.
Se il motore ti fa disperare! "

Arrivò dunque un rimorchio, guidato da quello che era un Uomo Rinoceronte con degli spessi occhiali sulla faccia. 
«Ehi gente! Qual'è il problema? Vi rimorchio io fino al garage Mammago. MAMMAGO!»
Senza perdere tempo, il simpatico rimorchiatore prese l'hovercraft e lo portò con con se verso il garage. Una volta attraccati, dalla cabina iniziò ad uscire una puzza tremenda. 
«Dobbiamo uscire da questa scatola di sardine, Claire.»
«Sì, iniziava a sentire odore di pancetta affumicata.»

Dice scherzosamente la ragazza che va a salutare i tre fratelli, gestori del garage. Il Mammago era... Particolare: si facevano pagare solo tramite perle perchè la loro mamma accettava solo quelle come pagamento, cosa che era alquanto illegale ad Hyllis. Tuttavia c'era una guerra in corso, per sopravvivere si faceva qualsiasi cosa.
Qualsiasi cosa.
Dopo aver salutato Issam al bancone, la ragazza si dirige all'interno del garage, dove era possibile inserire le perle per comprare i pezzi di ricambio per l'Hovercraft. Senza indugiare, la ragazza scelse di comprare il motore per velocraft che costava solo una perla. In poco tempo, esso venne istallato ed il loro veicolo tornò come nuovo. 
Finalmente potevano partire. 
«Alla radio hanno detto che ci sarà un altro attacco. Non fatevi cogliere impreparati.»
Questa notizia preoccupò la donna e lo zio: ancora, che fastidio. 
A casa c'era sua sorella Serah e visto che la fotoreporter aveva scattato diverse foto, la Optima non poteva dire niente. 
Dunque per proteggersi bastava solo innalzare lo scudo. 
Appena usciti dal garage, si sentirono le sirene suonare e una voce metallica che imponeva di alzare immediatamente gli scudi. Dallo squarcio creatosi dal cielo, arrivò un gigantesco serpente volante dalle squame dorate che decise di prendersela con gli sfortunati che si trovavano in acqua, chi per lavorare e chi si stava solo dirigendo verso la capitale. 
Il loro hovercraft, per fortuna, era anche equipaggiato con un sistema di attacco a proiettili laser, dunque la donna decise di intervenire e di lanciarsi contro il Dom'Z. 
«Non perderlo di vista, Claire!» grida Barrett, mentre la ragazza cerca di stargli dietro e di colpirlo. 
«Non sta fermo un attimo!» esclama lei. 
Tuttavia si accorse men presto ch più la creatura si accorciava e più mine posizionava sull'acqua: infatti non solo utilizzava dei laser contro di lei, ma anche mine rendendo difficile la vita a Claire sia per schivare che per colpire. 
Tuttavia la creatura perì sotto i colpi decisi della donna. 
Entrambi esultarono, mentre dalla creatura uscì un'altra perla, la seconda per loro. 
Il pericolo era passato, dunque bisognava attraversare il canale che portava dall'altra parte della città. 
Destinazione: Isola Nera. 
 
 
Note d'autore: Salve a tutti ^o^
Non mi aspettavo di ricevere qualche feedback per questa storia, questo mi spinge a scrivere e a migliorarmi. 
Finalmente sappiamo come è vestita Lightning ahah, mi sono ispirata ad una fanart che ho trovato su internet e in futuro spero di cosplayarla così da dare un'immagine più chiara del suo look. 
Fanno la loro comparsa anche nuovi personaggi, tra cui la mia amata e splendida Yuna. Amo Lei e Tidus, sono una coppia così bella e speciale ** E chi sarà questo pretendente misterioso? Io sono sicura che già sapete di chi parlo ^w^
E chissà che cos'è ciò che la Governatrice già sa delle squadre Alpha?
Beh si vogliono ancora due capitoli prima di scoprirlo perciò restate sintonizzati ;)

 
 

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